(2020) Diciottesimo Secolo D Iciottesimo Rivista Della Società Italiana Di Studi Sul Secolo XVIII S Ecolo

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(2020) Diciottesimo Secolo D Iciottesimo Rivista Della Società Italiana Di Studi Sul Secolo XVIII S Ecolo Vol 5 (2020) Vol Diciottesimo Secolo D ICIOTTESIMO Rivista della Società Italiana di Studi sul Secolo XVIII S ECOLO Vol 5 (2020) ISSN 2531-4165 FIRENZE PRESUNIVERSITYS «Diciottesimo secolo» is the official international open access journal of the Società Italiana di Studi sul Secolo XVIII (SISSD). It is committed to hosting critical debates covering a full range of eighteenth century subjects: from literature to history, from law to religion, from philosophy to science, from anthropology to the fine arts, from linguistics to ethics, from theatre to music. It is also intended as an instrument for providing updated information about current Italian research in eighteenth-century studies. Published annually and double blind peer reviewed, the journal is divi- ded into three sections: “Essays”, “Critical Notes” and “Reviews”. Editors in Chief Andrea Gatti, Università di Ferrara, Italy Rolando Minuti, Università di Firenze, Italy Editorial Board Patrizia Delpiano, Università di Torino, Italy Alessandra Di Ricco, Università di Trento, Italy Marina Formica, Università di Roma “Tor Vergata”, Italy Giovanni Iamartino, Università di Milano, Italy Lucio Tufano, Università di Palermo, Italy Scientific Committee Beatrice Alfonzetti, Lodovica Braida, Riccardo Capoferro, Alessia Castagnino, Gabriella Catalano, Domenico Cecere, Francesco Cotticelli, Walter Curzi, Rosamaria Loretelli, Chiara Lucrezio Monticelli, Sebastiano Martelli, Gianenrico Paganini, Pasquale Palmieri, Alberto Postigliola, Paolo Quintili, Anna Maria Rao, Silvia Tatti, Vale- ria G.A. Tavazzi, Duccio Tongiorgi, Corrado Viola Editorial Secretarial Staff Lucia Berti, Massimo Galtarossa, Daniela Mangione, Elisabetta Mastrogiacomo, Valeria Merola, Cinzia Recca, Danilo Siragusa, Valeria Tavazzi Journal Contact: Rolando Minuti, E-mail: [email protected]; Andrea Gatti, E-mail: [email protected] Diciottesimo Secolo Rivista della Società Italiana di Studi sul Secolo XVIII Vol. 5 (2020) Firenze University Press Diciottesimo secolo Published by Firenze University Press – University of Florence, Italy Via Cittadella, 7 - 50144 Florence - Italy http://www.fupress.net/index.php/ds/index ISSN 2531-4165 (online) Direttore Responsabile: Rolando Minuti Copyright © 2020 Authors. The authors retain all rights to the original work without any restriction. Open Access. This issue is distributed under the terms of the Creative Commons Attribution 4.0 International License (CC-BY-4.0) which permits unrestricted use, distribution, and reproduction in any medium, provided you give ap- propriate credit to the original author(s) and the source, provide a link to the Creative Commons license, and indicate if changes were made. The Creative Commons Public Domain Dedication (CC0 1.0) waiver applies to the data made available in this issue, unless otherwise stated. Diciottesimo Firenze University Press Secolo http://www.fupress.net/index.php/ds Sezione monografica Italia e Spagna nel XVIII secolo. Scambi e circolazione di idee, persone e cose Citation: A.M. Rao (2020) Italia e Spagna nel XVIII secolo. Scambi e circolazione di idee, persone e cose. Diciottesimo Secolo Vol. 5: 3-6. doi: Introduzione di Anna Maria Rao 10.13128/ds-12109 Copyright: © 2020 A.M. Rao. This is an open access, peer-reviewed article published by Firenze University Press (http://www.fupress.net/index.php/ds) Quelli che qui si presentano sono solo una piccolissima parte delle and distributed under the terms of the comunicazioni presentate al convegno Italia e Spagna nel XVIII secolo. Scam- Creative Commons Attribution License, bi e circolazione di idee, persone e cose, svoltosi a Napoli dal 22 al 24 otto- which permits unrestricted use, distri- bre 2018 presso la sede della Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti in bution, and reproduction in any medi- um, provided the original author and Napoli e dell’Accademia Pontaniana, con il contributo e la collaborazione del source are credited. Dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Napoli Federico II, del Comitato promotore delle celebrazioni per il tricentenario della nascita di Data Availability Statement: All rel- evant data are within the paper and its Carlo di Borbone e dell’Istituto Cervantes. Supporting Information files. Il convegno realizzava un progetto che per molti anni era stato coltivato dalla Società italiana di studi sul secolo XVIII, particolarmente da chi scri- Competing Interests: The Author(s) ve: organizzare anche fra le Società di Italia e Spagna un incontro bilaterale declare(s) no conflict of interest. come quelli che da molti anni si era riusciti a costruire, con frequenza abba- stanza regolare, con la Francia e con l’Inghilterra e, in maniera più episodi- ca, con la Germania. Solo una volta ci si era spinti a un incontro trilatera- le, italo-franco-tedesco, su Gallophilie et gallophobie dans la littérature et les médias en Allemagne et en Italie au XVIIIe siècle (Université Paul Verlaine, Metz, 9-10 ottobre 2008), sfociato in un corposo volume di Atti nel 2011. Il convegno è stato dunque il primo incontro bilaterale delle Società ita- liana e spagnola per gli studi sul secolo XVIII, curato da chi scrive insieme a Joaquín Álvarez Barrientos. Trattandosi della prima volta, si scelse un tema molto generale, che permettesse di attrarre un po’ tutti gli studiosi impe- gnati a indagare i rapporti tra le due penisole nel XVIII secolo dai punti di vista più diversi: una sorta di censimento, quasi, delle ricerche in corso, tale da realizzare in primo luogo uno scambio di informazioni e di conoscenze e permettere poi, su questa base, di individuare su quali temi più delimitati fosse opportuno concentrare l’attenzione per gli incontri successivi. L’iniziativa ebbe un successo innegabile: all’appello a comunicazioni risposero ben più di 100 studiosi, con proposte di grande interesse, tanto che ad essere esclusi furono solo quei pochi che non avevano messo a fuoco adeguatamente il tema degli scambi, proponendo ricerche interne ai singoli ambiti nazionali. Alla fine, furono presentate ben 86 comunicazioni, distri- buite in 15 sessioni, che fu giocoforza svolgere in parallelo, ogni volta seguite da discussioni animate. Può essere utile qui richiamare i titoli delle sessioni, per dare almeno un’idea della ricchezza e della varietà dei temi affrontati: Gli scambi delle arti. Collezionismo, diplomazia, massoneria; Modelli culturali e Diciottesimo Secolo Vol. 5 (2020): 3-6 ISSN 2531-4165 (online) | DOI: 10.13128/ds-12109 4 Anna Maria Rao comunicativi; Editoria, libri e biblioteche; Teatro e musi- centesca che da tempo abbiamo imparato a conoscere è ca: scambi e rappresentazioni; Traduzioni e ricezioni; Le quella del riformismo di Filippo V e di Carlo III, dell’as- corti: immagini e linguaggi celebrativi; Corte, linguaggi sociazionismo e della stampa periodica promossi dagli politici e pratiche di governo; La guerra: carriere e rifor- Amigos del País, delle nuove fondazioni urbane, del me; Stato e Chiesa; Gesuiti e religiosi come mediatori mecenatismo culturale e della stamperia reale, dei gran- culturali; Economia e politica; Corrispondenze e relazio- di progetti di sviluppo economico e di istruzione sco- ni diplomatiche; Disastri e dibattiti scientifici; Itinerari lastica di Campomanes, guardati con attenzione anche italo-iberi-americani. Tra i temi più frequentati emerse nel resto d’Europa; e si potrebbe continuare. Del resto, quello della corte, dagli aspetti cerimoniali e celebrativi di questi e numerosi altri aspetti del Settecento spagnolo ai linguaggi politici e di governo, tanto da occupare ben si è appunto parlato nell’incontro bilaterale del 2018, che tre sessioni. ha ulteriormente contribuito a smussare se non a smen- Ci si può interrogare sulle ragioni per le quali si è tire un’altra categoria che pesa sulla storia dei rapporti dovuto aspettare tanto prima di riuscire a fare incon- settecenteschi con l’Italia: quella dell’antispagnolismo. trare la Società italiana e la Società spagnola. Vi sono In realtà – come avevamo osservato già nell’appello certamente motivazioni occasionali, dovute al maggio- a comunicazioni –, i rapporti politici, economici, cultu- re o minore interesse manifestato dagli organi delle due rali fra gli Stati italiani e la monarchia spagnola rimase- società nel corso degli anni, o al già pesante carico di ro intensi anche dopo che le guerre di successione modi- iniziative culturali. Ma non possono negarsi ragioni più ficarono gli equilibri europei e sottrassero Stati come sostanziali, legate alla tradizione storiografica dipanatasi il Ducato di Milano e il Regno di Napoli a un dominio su un Settecento spagnolo considerato a lungo più sot- durato per due secoli e più. Non solo il comune retro- to il segno dello strapotere ecclesiastico e della censu- terra culturale e religioso, ma anche il perpetuarsi di ra che sotto il segno dei Lumi. All’Italia è stato piena- stretti rapporti politico-diplomatici e di intrecci dinastici mente riconosciuto, nella storiografia del Novecento, un favorirono nel corso del XVIII secolo rinnovati contatti posto di primo piano nella storia del Settecento europeo, e scambi tra queste due aree dell’Europa mediterranea, grazie anche al prestigio e alla diffusione degli studi di favoriti inoltre dalla costante interazione tra i centri del Franco Venturi sugli Illuministi e riformatori della peni- potere ecclesiastico. I legami tra Madrid e le corti bor- sola: ma non va sottaciuto quanto pregiudizi e scarse boniche in Italia, la circolazione di personale politico e conoscenze possano ancora ispirare
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