S En a T O D E L L a R E P U B B L I

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S En a T O D E L L a R E P U B B L I S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 655 D I S E G N O D I L E G G E d’iniziativa del senatore STANISCIA COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 5 GIUGNO 1996 Istituzione della provincia dell’Abruzzo meridionale con capoluogo Lanciano-Vasto TIPOGRAFIA DEL SENATO (1700) Atti parlamentari–2– Senato della Repubblica – 655 XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI ONOREVOLI SENATORI. – In Abruzzo, alle re, in età giolittiana, e soprattutto in Val profonde trasformazioni economiche, terri- Pescara, l’industria intesa in senso moder- toriali, sociali, culturali che vi sono state no. In seguito, soprattutto nei decenni del dall’Unità d’Italia ad oggi ed ai radicali secondo dopoguerra, l’industrializzazione cambiamenti intervenuti a livello legislativo ha preso sempre più piede concentrandosi e istituzionale in quasi un secolo e mezzo, in particolare nei fondivalle e lungo la fa- non ha fatto riscontro un’adeguata revisio- scia costiera. Questo è oggi il settore trai- ne delle circoscrizioni provinciali. Nella nante dell’economia abruzzese, per reddito parte meridionale della regione, in partico- prodotto e per numero di addetti. Allo svi- lare, si è creato un «vuoto» amministrativo luppo industriale si è accompagnato lo svi- dovuto alla posizione «eccentrica» dell’at- luppo della produzione di energia, sfruttan- tuale capoluogo di provincia, Chieti, che do dapprima le ricche risorse idrografiche e impedisce di impostare razionalmente un poi quelle metanifere. progetto di sviluppo adeguato a quella Anche il terziaro è profondamente cam- realtà policentrica che è la caratteristica biato, sono mutate le caratteristiche e le emergente di questa zona. Il presente dise- funzioni del settore commerciale, è nato e gno di legge è rivolto a superare questa si è sviluppato il settore turistico, nel passa- incongruenza. to completamente assente. Le risorse natu- In Abruzzo si è profondamente trasfor- rali sono state ampiamente valorizzate, no- mato, innanzitutto, il tessuto economico. In nostante alcuni scempi urbanistici, e sono agricoltura si sono avuti cambiamenti strut- oggi fonte di ricchezza. Non a caso i comu- turali e colturali, passando da un’agricoltu- ni del Parco nazionale d’Abruzzo sono tra i ra estensiva esercitata soprattutto nella par- più ricchi della regione; i cittadini abitanti te collinare e montana ad una agricoltura nei territori dei nuovi parchi in costituzione intensiva che interessa in particolar modo dovranno lavorare nella medesima prospet- le zone vallive, nonchè da un’agricoltura di- tiva. retta all’autoconsumo ad una a vocazione Trasformazioni profonde si sono avute a commerciale. È diminuita di molto l’occu- livello territoriale: dai disboscamenti ai pazione in questo settore, ma è aumentato cambiamenti colturali, dal prosciugamento di tanto il reddito prodotto in seguito del Fucino alla creazione dei tanti laghi ar- all’ammodernamento del settore stesso. An- tificiali, dalle bonifiche delle zone vallive e che le caratteristiche dell’allevamento sono costiere al cambiamento profondo del pae- mutate. Basti pensare, per fare un solo saggio e del clima. esempio, alla scomparsa nelle zone interne, Sono aumentati poi, soprattutto negli ul- soprattutto della provincia de L’Aquila, timi decenni, i bisogni dei cittadini: dall’esi- dell’industria armentizia e delle attività ad genza di muoversi rapidamente alla richie- essa connesse, con le negative conseguenze sta di servizi sociali sempre più efficienti e per il territorio interessato che è facile ai rapporti sempre più stretti e frequenti immaginare. con gli enti pubblici e con le varie istituzio- Nei decenni dopo l’Unità, con la realizza- ni. zione del mercato nazionale sono decadute Ma ciò che ha caratterizzato maggior- tutte quelle attività artigianali dirette a sod- mente il cambiamento strutturale della re- disfare esigenze e bisogni delle diverse co- gione Abruzzo è stata la costruzione della munità locali, mentre cominciava a nasce- rete ferroviaria e stradale, alla cui struttura Atti parlamentari–3– Senato della Repubblica – 655 XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI portante, realizzata nei decenni dopo della regione nel quadro nazionale e inter- l’Unità, si è aggiunta, nel secondo dopo- nazionale. guerra, la moderna rete autostradale ed a Tuttavia, per la sua conformazione geo- scorrimento veloce. La rete ferroviaria e grafica e per la sua storia, l’Abruzzo non è quella stradale hanno cambiato completa- stata mai una regione omogenea e ancora mente il ruolo dei centri abruzzesi, in parti- oggi, nonostante la facilità dei collegamenti colare di quelli interni, e il rapporto dell’in- permessa dalla rete autostradale e ferrovia- tera regione con il resto del Paese, renden- ria ricordata sopra, questa regione conserva do più agevoli e rapidi i collegamenti. rilevanti differenze al suo interno. Differen- Alle trasformazioni economiche, territo- ze vi sono tra l’industrializzazione diffusa riali e sociali fin qui delineate, si sono ac- sul territorio presente nel teramano, molto compagnati dall’Unità d’Italia in poi movi- simile al tessuto economico delle vicine menti demografici di eccezionale portata. Marche, e quella concentrata e per poli Basti pensare che circa un terzo della popo- dell’Abruzzo chietino, molto più vicina al ti- lazione abruzzese ha preso la via dell’emi- po di industrializzazione avvenuto nel sud grazione, con ondate massicce nell’età gio- d’Italia in seguito all’intervento straordina- littiana e nel secondo dopoguerra, sia verso rio attuato attraverso la ex Cassa per il altre regioni italiane sia verso i Paesi euro- Mezzogiorno. pei ed extra-europei, con tutte le conse- Tale mancanza di omogeneità è dovuta guenze negative e positive che questo feno- anche al fatto che è mancato in Abruzzo un meno ha comportato. Ma ciò che più è rile- polo forte capace di divenire punto di riferi- vante è lo spostamento della popolazione mento per l’intera regione; anche oggi, no- dalle zone collinari e montane verso le zone nostante il formarsi dell’area metropolitana vallive e costiere. In seguito al concentrarsi, Chieti-Pescara, in cui è concentrato un ter- soprattutto nel secondo dopoguerra, delle zo della popolazione dell’intera regione e in infrastrutture viarie, dell’attività economica, cui sono presenti servizi di alto livello su dei servizi e, appunto, della popolazione, scala regionale, l’Abruzzo rimane una regio- nella zona costiera e nei fondivalle, sono ivi ne policentrica, ed anzi, proprio in seguito nate e cresciute, spesso in modo disordina- alle trasformazioni delineate sopra, tale ca- to, delle vere e proprie città «diffuse». rattere si è andato accentuando. Così, nel Così oggi abbiamo, da un lato, nelle zone corso dell’ultimo secolo ma soprattutto nel interne, un territorio abbandonato e spesso secondo dopoguerra, diverse realtà urbane degradato, con paesi spopolati le cui strut- si sono rafforzate ed hanno assunto un ruo- ture e patrimonio edilizio rimangono inuti- lo propulsivo dal punto di vista economico lizzati e, dall’altro lato, zone costiere e valli- e un ruolo polarizzante per quanto riguarda ve dove si sono creati non pochi problemi i servizi alle famiglie e alle imprese. sociali e urbanistici, soprattutto nelle nuove Nella parte meridionale della regione, so- periferie urbane. prattutto in seguito alla nascita e all’affer- In definitiva, oggi l’Abruzzo non è più co- marsi di due aree industriali nella Valle del me al momento dell’Unità d’Italia la regione Sangro e in quella del Trigno, si è venuto più arretrata del Mezzogiorno, ma è quella rafforzando e trasformando, nel senso ap- che, in base ad una serie di indicatori eco- pena ricordato, il ruolo delle città di Lan- nomici e sociali, più si avvicina a quelle ciano e di Vasto nei confronti degli altri centro-settentrionali. Da regione di confine, centri. marginale, è divenuta la regione che prima Se consideriamo ora l’assetto istituzionale delle altre nel Mezzogiorno ha recepito e del nostro Paese, vediamo che molti sono recepisce gli effetti dell’espandersi del siste- stati i cambiamenti intervenuti dall’Unità ma industriale, che ha il suo epicentro nel ad oggi. Non si è solo passati dalla monar- nord del Paese, con tutte le conseguenze chia alla Repubblica, ma si è affermata la connesse a tale fenomeno. Si tratta di un Repubblica delle autonomie, con l’istituzio- capovolgimento in positivo della posizione ne delle regioni e la nascita di molti enti in- Atti parlamentari–4– Senato della Repubblica – 655 XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI termedi, sotto forma di consorzi e altre as- provincia unica per l’area metropolitana sociazioni di comuni, dalle unità sanitarie Chieti-Pescara e una nuova provincia costi- locali alle comunità montane, dai distretti tuita dalla parte meridionale del territorio scolastici ai tanti consorzi nati per finalità dell’attuale provincia di Chieti. specifiche. Già prima del 1927 la città di Chieti era Cambiamenti rilevanti vi sono stati anche in una posizione decentrata rispetto al pro- a livello legislativo: non solo compiti nuovi prio territorio provinciale. Con la creazione sono stati assegnati ai diversi enti nati so- in quella data della provincia di Pescara, prattutto nel secondo dopoguerra, ma un che ha sottratto a quella di Chieti molti co- nuovo ruolo e nuove funzioni sono stati de- muni posti a nord della città capoluogo, ta- legati agli enti locali storicamente consoli- le decentramento si è accentuato e si sono dati, quali i comuni e le province. aggravati i problemi dei rapporti tra la città La provincia, in particolare, dopo l’inten- capoluogo, Chieti, e il suo territorio. so dibattito in cui si prospettava la sua sop- La provincia di Lanciano-Vasto che si pressione e la creazione di un nuovo ente propone di istituire comprende un territo- intermedio, il comprensorio, è stata ricon- rio esteso 2258 chilometri quadrati con una fermata come l’ente fondamentale tra il co- popolazione complessiva di 262 mila abi- mune e la regione.
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