Carteggi Della Prima Guerra Mondiale
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Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ARCHIVIO DI STATO DI BRESCIA CARTEGGI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE a cura di Marina Tonelli Redazione 1988 http://sias.archivi.beniculturali.it • CARTE D'UFFICIO CARTEGGIO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE RELAZIONE DEL RIORDINO E INVENTARlAZIONE La raccolta di documenti denominata Carteggi della Pri- ma Guerra Mondiale nasce da un'idea del dotto Giuseppe Bonel~ li, funzionario dell'Archivio di Stato di Brescia, con il pie- no consenso del direttore dell'epoca cav. Fabio Glissenti. Il 14 agosto 1915, pochi mesi dopo l'inizio della Gran- de Guerra, una nota del Bonelli ma firmata dal direttore (Car- teggi b. 1 fase. 2), dopo aver lamentato la dispersione degli scritti dei combattenti della guerra di Libia pur ampliamente sfruttati dalla stampa, chiedeva al Comitato Nazionale per la Storia del Risorgimento presso il Ministero della Pubblica Istruzione quali iniziative il Comitato intendesse promuovere per la conservazione degli scritti dei soldati della guerra in atto. A giustificazione della richiesta, la nota puntualizza- va che gli scritti dei combattenti mentre costituiscono un ma- teriale di interesse genuino cui la stampa attinge volentieri, hanno anche un pregio che va piu' in la' delle notizie e in- formazioni oggettive che contengono e cioe' ne offrono uno speciale che, insito negli originali, la stampa non riesce ad esprimere .... La scrittura e il suo cursus, l'inchiostro, la stessa carta, sono elementi o circostanza che, se in ogni scritto mai prive di significato, nel caso di lettere dal cam- po vergate alla vigilia di battaglie, diventano esponenti di un'importanza morale e umana che sorpassa quella oggettiva del contenuto storico. Nel gennaio 1916, con una circolare diretta ai sindaci ed ai parroci dei comuni delle province di Brescia e Cremona (all'epoca anche questa era compresa nella giurisdizione dell' Archivio di Stato di Brescia) il Bonelli prende l'iniziativa della raccolta richiedendo almeno un autografo (lettera o car- tolina) di ciascun caduto (Carteggi b. 1 fasc. 14). Il Ministero dell'Interno, ritenendo valide le motiva- zioni culturali e patriottiche, approva formalmente l'iniziàti va, garantisce all'Archivio la fattiva collaborazione delle Prefetture di Brescia e di Cremona ed infine assicura ufficial -1- ., mente che la raccolta non saraI mai spostata da Brescia. Benche' per tutta la durata della guerra il Bone! li lamenti spesso la scarsa collaborazione di molti sin- daci e soprattutto di molte famiglie, restie a disfarsi dell'ultimo ricordo dei loro cari scomparsi, nel 1919, a guerra ultimata, il bilancio della raccolta e' sicurame2 te positivo: sono infatti pervenuti all'Archivio di Sta- to piu' di cinquemila autografi e piu' di mille fotogra- fie di militari bresciani e cremonesi caduti in guerra. Ed a questo prezioso materiale va aggiunta l'abbondante documentazione bellica, italiana e straniera, composta da manifesti a stampa, giornali di trincea, opuscoli di propaganda, fotografie del fronte etc .. Nel 1919 dalla raccolta dei carteggi scaturisce quasi naturalmente una nuova iniziativa: quella della r! dazione e della stampa dell'Elenco ufficiale dei caduti. Sull'onda della vittoria anche quest'idea viene accolta con grande favore: sia in citta' dove si costi- tuisce un Comitato composto dal Direttore dell'Archivio di Stato, dai rappresentanti del Comune, della Provin~ cia, dell'Ateneo, del Comitato di Preparazione Civile e della Presidente del cessato Ufficio Notizie; sia a Roma dove il Ministero dell'Interno, oltre a stanziare un im- mediato finanziamento per le prime necessita' dell'ope- ra, invita tutte le Prefetture e tutti gli Archivi di Stato italiani ad imitare l'iniziativa bresciana. l lavori procedono alacremente nonostante i mut~ menti nella direzione dell'Archivio di Stato e nonostan te alcuni dissensi sorti col Bonelli che abbandona l' iniziativa (Carteggi b. 2 fasc. 7 - 8). Ma, quando nél 1925, si pUOi finalmente dare alle stampe il primo fascicolo dell'elenco (Carteggi b. 49 fasc. 3), l'iniziativa subisce un brusco arresto a segu~ to dell'emanazione del R.D. N. 2130 del 22 novembre 1925 che avoca al Ministero della Guerra la pubblicazione de! l'albo d'oro nazionale dei caduti in guerra. Il Comitato bresciano sopravvivera' al R.D. ma solo con compiti di consulenza nei confronti delle autorita' militari compe- tenti. Il Direttore dell'Archivio di Stato continuerai a farne parte a titolo personale. -11- La brusca interruzione dei lavori per l'Elenco ed in parte gia' prima l'allontanamento del 80nelli dall' iniziativa contribuirono a far si' che i Carteggi della Pri~a Guerra Mondiale si presentassero, al momento del riordino, organizzati secondo un preciso piano, mai pero' portato a termine. Numerosi infatti erano i fasci di do- cumenti mai collocati. In sede di riordino, quindi, si e' cercato di in- tegrare il piu' possibile i fascicoli secondo l'ordine predisposto dal 80nelli Come evidenzia l'inventario, l'archivio inizia con la corrispondenza generale della Direzione relativo prima alla raccolta degli autografi e quindi alla reda- zione dell'elenco; seguono le corrispondenze .intrattenu- te con i singoli comuni delle due province; quindi gli autografi dei caduti, raggruppati per autore in ordine alfabetico; quindi il vasto materiale a stampa relativo alla guerra; per ultime sono state collocate le fotogra- fie dei caduti, estratte dai fascicoli del militare di appartenenza per poter essere inserite in contenitori speciali per i materiali fotografici. Nella seconda parte dell'inventario viene posto un indice analitico dei soli autografi dei caduti, pri- ma dei bresciani (bb. 19 - 42), poi dei cremonesi (bb. 43 - 48). Di ogni caduto e' dato cognome, nome e luogo di residenza. In caso di omonimia e' aggiunto il patronimi- co ed in mancanza del luogo di residenza e' utilizzato il comune di nascita. Accanto al nome e' segnalata l'esi stenza di fotografie. Infine, di ciascun autografo disp~ sto in ordine cronologico, si da' la data topi ca e croni ca. La sottoscritta, incaricata di eseguire il riordino e l'inventariazione del Carteggio con nota n. 376 del 10 febbraio 1986, ha portato a termine il proprio inca- rico nel luglio 1988, anche se il lavoro si poteva dire virtualmente concluso q i a ' nel dicembre 1987. Si e' re=~ so necessario infatti impiegare i primi mesi del 1988 per inserire nei fascicoli delle lettere dei caduti ci~ ca duecento fotografie ed alcùni autografi di soldati rinvenute casualmente ai primi di gennaio del 1988 nel- lo scantinato dell'Archivio di Stato. Il predetto lavoro di inserimento ha comportato una revisione generale della seconda parte dell'inventario ed e' stato purtroppo estremamente dilazionato nel tem- po poiche' la sottoscritta ha dovuto negli stessi mesi s~stituire alternativamente colleghi addetti ad altri ~erviziJ.a5senti per varie cause. La seconda parte dell'inventario, comprendente l'in- dice analitico degli autografi bresciani.e cremonesi e' stata eseguita, pressoche' interamentè dal coadiutore Ornella Faini. Insieme e' stata invece effettuata la re visione. BRESCIA, 4 luglio 1988 IL DOCUM. INCARICATO (dott. Marina M. TONELLI} fA J /)! .;0 ., "il fl/1;w. ~. /A/lA II(~ 1O~ . Visto, IL DIRETTORE (dott. Roberto NAVARRINI) ///r(f r~Suv~ /JWONLo>w: ----,---~) ARCHIVIO DI STATO DI BRESCIA CARTEGGI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE INVENTARIO INDICE L Introduzione p. 1 l Abbreviazioni ed avvertenze p. IV L_ PARTE PRIMA l ------ __ o _. o. _ __ - ---=-- - Inventario p. 1 PARTE SECONDA Indice analitico delle lettere di caduti bresciani: A (b.19) · p. 50 8-BAZ (b.20) · . • . .. p. 61 BE-BEV (b.21) · p. 67 BI-BON (b.;l2) · p. 80 BOR-BUS (b.23) · p. 90 C-CIP (b.24) · . .. p. 99 CO-CUR (b.25) p. 112 D-FAC (t>.26) p. 122 FACC-FES (b. 27() p. 130 FI-FO (b.28) p. 142 G-GIL (b.29) p. 152 GIO-GUS (b.30) p. 162 l-L (b.31) p. 171 M-MAR (b.32) · " . pC 182 MA5-MOG (b.33) p. 193 MOL-MU (b.34) · . .. .... ' p. 203 N-PAREC (b.35) p. 210 PAREN-PE5 (b.36) p. 220 PEV-PU (b.37) p. 229 Q-R (b.38) p. 240 5-S1 (t>.39) p. 251 SO-TRAN (b.40) p. 262 TRAV-VE (b.41) p. 274 VI-Z (b.42) p. 284 Indice analitico delle lettere di soldati bresciani viventi (b.42) ~ p. 297 Indice analitico delle lettere di caduti cremonesi: A-B (b.43) ·· · · ·· · · · ··· ...·· p . 300 C-E (b.44) ··········· · · ·· p. 310 F-L (b.45) · ··············· . p . 318 M-P (b.46) · · ······ ·········· p. 327 R-S (b.47) ············ p. 337 T-Z (b.48) · ······ · p. 345 ABBREVIAZIONI ED AVVERTENZE (c.i.)= cartolina illustrata Fase. = fascicolo Fasc~ s.n.= fascicolo senza numero Fot.= fotografia l.m.= lettera mutila l.m.c.= lettera mutila per intervento della censura Osp. Mil.= Ospedale militare Osp. Mil. di riso = Ospedale militare di rIserva Osp.to da campo = O~pedaletto da campo s.d.= senza data s.l.= senza luogo * = contaddistingue fotografie e scritti che costituiscono un'unica unitai; in ~~esti crasi il docu~~n~o e' stato collocato ton le fotografie mentre ton gli scritti dei soldati e' stata posta una copia dattiloscritta del te sto leggibile sul verso della fotografia. [: = tra parentesi quadre el collocata la data topi ca e cronica quando el stata dedotta dal timbro po~ stale. -IV- PARTE p R l M A INTRODUZIONE La raccolta di documenti denominata Carteggi della Pri- ma Guerra Mondiale nasce da un'idea del dotto Giuseppe Bonel- li, funzionario dell'Archivio di Stato di Brescia, con il pie- no consenso del direttore dell'epoca cav. Fabio Glissenti. Il 14 agosto 1915, pochi mesi dopo l'inizio della Gran- de Guerra, una nota del Bonelli ma firmata dal direttore (Car- teggi b. 1 fasc. 2), dopo aver lamentato la dispersione degli scritti dei combattenti della guerra di Libia puro ampliamente sfruttati dalla stampa, chiedeva al Comitato Nazionale per la Storia del Risorgimento presso il Ministero della Pubblica Istruzione quali iniziative il Comitato intendesse promuovere per la conservazione degli scritti dei soldati della guerra in atto.