Wratislaviensia
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Italica 2020, vol. 11 (2) Wratislaviensia LETTERATURA SICILIANA Edited by Gabriele La Rosa Justyna Łukaszewicz EDITORIAL BOARD Editor-in-Chief Justyna Łukaszewicz Associate Editors Katarzyna Biernacka-Licznar – Literature Daniel Słapek – Linguistics Editorial Secretary Katarzyna Biernacka-Licznar Language Editors Gabriele La Rosa, Maurizio Mazzini – Italian Christina Vani – English Editorial Advisory Board Sonia Maura Barillari (Università degli Studi di Genova, Italy) Ingeborga Beszterda (Uniwersytet im. Adama Mickiewicza w Poznaniu, Poland) Ilde Consales (Università degli Studi Roma Tre, Italy) Valeria Della Valle (Sapienza Università di Roma, Italy) Barbara De Serio (Università degli Studi di Foggia, Italy) Pierangela Diadori (Università per Stranieri di Siena, Italy) Giacomo Ferrari (Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, Italy) Giorgia Grilli (Università di Bologna, Italy) Monika Gurgul (Uniwersytet Jagielloński w Krakowie, Poland) Jadwiga Miszalska (Uniwersytet Jagielloński w Krakowie, Poland) Roberta Pederzoli (Università di Bologna, Italy) Olga Płaszczewska (Uniwersytet Jagielloński w Krakowie, Poland) Piotr Salwa (Uniwersytet Warszawski, Poland) Cecilia Schwartz (Stockholm University, Sweden) Lucinda Spera (Università per Stranieri di Siena, Italy) Joanna Ugniewska-Dobrzańska (Uniwersytet Warszawski, Poland) Monika Woźniak (Sapienza Università di Roma, Italy) Technical Editor Dariusz Żulewski / „Dartekst” Studio dtp Cover Design Krzysztof Galus This journal is published under the terms of the non-exclusive Creative Commons Licence and distributed in the electronic Open Access version via the platform of the editor and the website of the Institute of Romance Studies of the University of Wrocław. The reference version of the journal is the printed edition. Publishing collaboration of the Philological Faculty of the University of Wrocław and Wydawnictwo Adam Marszałek © Copyright by Wydawnictwo Adam Marszałek, Toruń 2020 ISSN 2084-4514, e-ISSN 2450-5943 Editorial Office „Italica Wratislaviensia” Instytut Filologii Romańskiej Uniwersytetu Wrocławskiego pl. Bp. Nankiera 4, 50-140 Wrocław e-mail: [email protected], [email protected] http://czasopisma.marszalek.com.pl https://ifr.uni.wroc.pl/pl/italica-wratislaviensia-0/ Circulation of 200 copies Wydawnictwo Adam Marszałek, ul. Lubicka 44, 87-100 Toruń, tel. 56 664 22 35, e-mail: [email protected], www.marszalek.com.pl Drukarnia nr 2, ul. Warszawska 54, 87-148 Łysomice, tel. 56 678 34 78 VALUTATORI DEL VOLUME / REVIEWERS OF THIS ISSUE Francesca Belviso, Université Sorbonne Nouvelle – Paris 3, Francia Giacomo Ferrari, Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, Italia Dorota Karwacka-Pastor, Uniwersytet Gdański, Polonia Giuseppe Marci, Università degli Studi di Cagliari, Italia Barbara Meazzi, Université de Nice – Sophia Antipolis, Francia Jadwiga Miszalska, Uniwersytet Jagielloński w Krakowie, Polonia Piotr Michałowski, Uniwersytet Szczeciński, Polonia Michał Rusinek, Uniwersytet Jagielloński w Krakowie, Polonia Hanna Serkowska, Uniwersytet Warszawski, Polonia Lucinda Spera, Università per Stranieri di Siena, Italia Giuseppe Traina, Università degli Studi di Catania, Italia Agnieszka Woch, Uniwersytet Łódzki, Polonia INDICE Gabriele La Rosa Introduzione . 9 STUDI Pietro Mazzarisi Dati iniziali sulla reduplicazione linguistica nella lingua letteraria vigatese: la reduplicazione degli aggettivi tra diegesi e mimesi. 17 Duilio Caocci Ironia e sarcasmo in Un filo di fumo di Andrea Camilleri . 41 Joanna Bartkowiak La Medusa decapitata: la donna nel racconto ecfrastico La ripetizione di Andrea Camilleri e nel quadro La Vucciria di Renato Guttuso . 55 Rosaria Sardo “Colorito locale” e coscienza metalinguistica nei gialli di Santo Piazzese e di Domenico Seminerio. 73 Barbara Kornacka I personaggi maschili ne L’arte della gioia di Goliarda Sapienza. 97 Marco Pioli Dalla Sicilia alla Spagna, dalla Spagna alla Sicilia: Leonardo Sciascia scrittore di viaggio . 119 Gabriele La Rosa Invito alla riscoperta e alla traduzione di Mario Rapisardi. 137 6 Indice VARIA Maria Tarnogórska L’Italia nei limerick. 163 NOTE SUGLI AUTORI. 189 ULTIMO SALUTO ALLA PROFESSORESSA MONIKA SURMA-GAWŁOWSKA. 193 PROCEDURA DI VALUTAZIONE. 197 CONTENTS Gabriele La Rosa Introduction . 9 STUDIES Pietro Mazzarisi Preliminary Data on Linguistic Reduplication in the Literary Language of Vigatese: The Adjectives’ Reduplication between Diegesis and Mimesis. 17 Duilio Caocci Irony and Sarcasm in Andrea Camilleri’s Un filo di fumo. 41 Joanna Bartkowiak The Decapitated Medusa: The Woman in the Ekphrastic Work La ripetizione by Andrea Camilleri and in the Painting La Vucciria by Renato Guttuso . 55 Rosaria Sardo “Colourful Local Language” and Metalinguistic Consciousness in the Crime Novels of Santo Piazzese and Domenico Seminerio. 73 Barbara Kornacka The Male Characters in L’arte della gioia by Goliarda Sapienza . 97 Marco Pioli From Sicily to Spain, from Spain to Sicily: Leonardo Sciascia as a Travel Writer . 119 Gabriele La Rosa Invitation to the Rediscovery and Translation of Mario Rapisardi. 137 8 Contents VARIA Maria Tarnogórska Italy in Limericks. 163 NOTES ON THE AUTHORS. 189 IN MEMORIAM OF MONIKA SURMA-GAWŁOWSKA. 193 PEER REVIEW PROCEDURE. 197 How to reference this article La Rosa, G. (2020). Introduzione. Italica Wratislaviensia, 11(2), 9–14. DOI: http://dx.doi.org/10.15804/IW.2020.11.2.1 Gabriele La Rosa Uniwersytet Wrocławski, Polonia [email protected] ORCID 0000-0002-7084-0895 INTRODUZIONE letteratura in Sicilia nasce nel Duecento con la Scuola siciliana, La sviluppatasi alla corte di Federico II, i cui funzionari scriveva- no per diletto componimenti in volgare siciliano, ispirandosi alla tra- dizione dei trovatori provenzali. Il termine copre anche la produzione dei letterati nei secoli successivi, soprattutto XVIII–XIX, che optavano per la lingua siciliana, tenendo conto delle varianti dialettali interne al territorio, come il palermitano Giovanni Meli e il catanese Domenico Tempio, inquadrabili “nella cultura e nel gusto arcadico” (Bertacchini, 1979, p. 17), accomunabili nella scelta dialettale ai milanesi Domenico Balestrieri e Carl’Antonio Tanzi, e ai veneziani Francesco Gritti e Anton Maria Lamberti. In questo periodo di rilievo è anche l’opera folcloristica di Giuseppe Pitrè, che risuscitò il patrimonio orale delle tradizioni po- polari siciliane nonché la nascita del teatro dialettale che ebbe con Luigi Capuana e Nino Martoglio due celebri rappresentanti. Alla fine dell’Ottocento, “il romanzo moderno cui aspirava la nuova Italia era giunto dalla Sicilia assai più che da tutte le altre regioni” (Pe- dullà, 2003, p. 175). A partire dal Verismo, si sono susseguiti scrittori di origine siciliana, di rilevanza per la letteratura italiana: Giovanni Ver- ga, Ercole Patti, Vitaliano Brancati, Elio Vittorini, Giuseppe Tomasi di ISSN 2084-4514, e-ISSN 2450-5943 10 Gabriele La Rosa Lampedusa, Leonardo Sciascia, Gesualdo Bufalino, a cui si aggiungono i due premi Nobel, Luigi Pirandello e Salvatore Quasimodo. Insieme a loro vanno considerati alcuni autori “minori”, raramente presenti nelle antologie o fortemente criticati a loro tempo, come “il vate etneo” Mario Rapisardi. Accanto a questi si possono menzionare autori non siciliani che tut- tavia hanno fatto della Sicilia il centro delle loro opere, come il napole- tano Federico De Roberto. Infine, non si dimentichino gli scrittori la cui produzione evoca il paesaggio siciliano, come la palermitana Natalia Ginzburg e la toscana Dacia Maraini. Come punto di partenza di questo volume si prende la figura di An- drea Camilleri (1925–2019), recentemente scomparso, naturale erede della “tradizione agrigentina”, che va dall’umorismo pirandelliano al giallo di Sciascia. L’opera dello scrittore di Porto Empedocle, che consta di oltre cento libri, offre molteplici spunti di riflessione: elementi lette- rari, culturali ma soprattutto linguistici, ovvero il suo gusto per la parola e per l’invenzione linguistica e lessicale, motivo di notevoli difficoltà in ambito traduttivo. Nel racconto metaletterario Montalbano si rifiu- ta, Camilleri prende le distanze dal genere sanguinolento della gioven- tù cannibale, rivendicando il proprio stile letterario. In uno scambio di battute col commissario, l’autore informa il proprio personaggio delle maldicenze di certuni: “[dicono] che sono diventato ripetitivo, con l’oc- chio solo ai diritti d’autore... Sostengono che sono uno scrittore facile, macari se poi s’addannano a capire come scrivo”. Nonostante le difficoltà linguistiche, delle quali Camilleri è ben consapevole, al punto da poter dare l’impressione che voglia farsi beffe della critica, i suoi libri sono stati tradotti in oltre 30 lingue e hanno dato vita ad ampi dibattiti linguistici tuttora in corso. Un punto fermo è quello del nome della lingua di Camilleri, per la quale Mauro Novelli nel 2002 ha utilizzato il neologismo “vigatese”, rapidamente adottato sia dal pubblico che dalla critica. Il vigatese è un vero e proprio artificio letterario, una sorta di lingua composta da parole siciliane, da termini inventati da Camilleri e da quelli che riproducono solamente i suoni del dialetto siciliano. Nel vigatese, scevro da ogni pretesa di rigorosità linguistica, trovano spazio anche parole arcaiche italiane, che a prima Introduzione 11 lettura rappresentano delle vere e proprie trappole, disseminate da Ca- milleri nei suoi testi. Fra i tanti aspetti linguistici del vigatese, in questo volume Pietro Mazzarisi