Metropolitana Di Torino, Linea 1

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Metropolitana Di Torino, Linea 1 suolo & sottosuolo Metropolitana di Torino, LINEA 1 Lo scavo della galleria con TBM-EPB nel Lotto 2 della seconda tratta EMILIO AVITABILE a, GI A COMO BE CC A RI A b, GIAMPIERO CA RRI E RI b, VITTORIO GU G LI E LM E TTI c, PA OLO PE DICONI d, PI E RO SA RTOR E d La seconda tratta della Linea 1 della Metropolitana Automatica di Torino collegherà la stazione di Torino Porta Nuova con la Stazione Lingotto. Per una lunghezza pari a circa 3 km lo scavo della galleria è effettuato con una TBM-EPB. I lavori sono iniziati il 9 Aprile 2008 ed il 14 di ottobre 2008 è stato abbattuto l’ultimo diaframma della prima subtratta tra le Stazioni Marconi e Niz- za. Tenedo conto delle peculiari caratteristiche dei terreni entro cui si realizza la galleria e sulla base dell’esperienza maturata durante la realizzazione delle prima tratta, nella prima parte della subtratta Marconi e Nizza, è stata effettuata un’ampia speri- mentazione mirata all’ottimizzazione dei parametri di scavo, con particolare riferimento alla configurazione degli utensili sulla testa TBM ed al condizionamento del terreno. Il controllo dello scavo e l’effetto dello stesso sulle strutture esistenti e sulla sede viaria sotto cui è collocata la galleria, è stato sempre effettuato in tempo reale con l’ausilio del “Portale di Commessa” ovvero un sistema che permette l’acquisizione in continuo sia dei parametri TBM sia dei dati di monitoraggio e li mette a disposizione, attraverso una piattaforma Web GIS, di tutti gli addetti ai lavori. In questo modo è stato possibile individuare immediatamente le situazioni anomale ed agire prontamente con le necessarie azioni correttive Le caratteristiche della Linea 1 conducente, è regolata da una serie di e 2 interconnessioni con le linee ferroviarie computers localizzati in un Posto Centrale che attraversano la città. La realizzazione La linea 1 della Metropolitana Automatica Operativo, che per la Linea 1 è ubicato nei della galleria è avvenuta prevalentemente di Torino (Figura 1) si basa sul sistema pressi della Stazione Fermi, costituente il per mezzo di 3 frese a piena sezione del tipo VAL (Véhicule Automatique Léger) già centro del sistema di trasporto automatico. a contropressione di terra (EPB-TBMs). utilizzato con successo nelle metropolitane Il Committente dell’intera Linea 1 è: GTT I lavori di costruzione di questa prima di Parigi, Lille, Tolosa, Rennes, Chicago Gruppo Torinese Trasporti S.p.A. Progetto tratta sono iniziati nel novembre del 2000. e Taipei. Con questo sistema la marcia Metro, il progetto e la relativa esecuzione L’esercizio della linea tra le stazioni Fermi dei treni, che non hanno a bordo alcun sono stati suddivisi in 4 tratte: e XVIII Dicembre è avvenuta nel dicembre • la prima, già in esercizio, è stata progettata 2005, alla vigilia dei Giochi Olimpici a GTT Gruppo Torinese Trasporti S.p.A. Progetto dall’ATI Systra – Geodata, ha lunghezza di Invernali “Torino 2006”, mentre tra le Metro, Torino 9,5 km ed è compresa tra le stazioni Fermi stazioni XVIII Dicembre e Porta Nuova b Geodata S.p.A, Torino e Porta Nuova; oltre alla galleria di linea è avvenuta nell’ottobre 2007. c Freelance consultant, Piacenza d Ghella SpA – Tecnimont SpA Construction include 15 stazioni, 15 pozzi di ventilazione • la seconda tratta, attualmente in Consortium, Roma DICEMBRE 2008 quarry & construction 59 Metropolitana Automatica di Torino Linea 1 Prima tratta (in esercizio) Seconda tratta (in costruzione) Figura 1 - Planimetria della prima e della seconda tratta della Linea 1Metropolitana Automatica di Torino costruzione, è stata progettata dall’ATI densamente trafficata e sulla quale Systra – Geodata – Metropolitana Milanese si affacciano numerosissimi esercizi – Studio Quaranta che svolge l’incarico di commerciali; conseguentemente le Direzione dei Lavori; la tratta ha lunghezza scelte progettuali relative di circa 3,7 km, è compresa tra la stazione di all’ubicazione delle Porta Nuova e la stazione Lingotto; include stazioni e dei pozzi, alle 6 stazioni, 7 pozzi di ventilazione ed una metodologie di scavo ed interconnessione con la linea ferroviaria; alle fasi costruttive, hanno • la terza e la quarta tratta, che costituiranno tenuto il più possibile in gli ulteriori prolungamenti verso sud e conto della necessità di verso ovest sono attualmente in fase di minimizzare l’impatto progettazione. dei lavori. La tratta 2 è stata contrattualmente La seconda tratta della Linea 1 suddivisa in 2 lotti: il Il tracciato della seconda tratta della Linea primo (Lotto 1) che si 1 si sviluppa pressochè interamente al estende dalla stazione di sotto di una delle arterie stradali più Porta Nuova (esclusa) importanti di Torino (via Nizza), con alla stazione Marconi affacci minimi tra gli edifici paria 14.00 m, (esclusa), comprende Figura 3 - Schema funzionale generale delle sei sta- zioni comprese nel Lotto 2 di una stazione tipo circa 700 m di galleria sia naturale che artificiale ed attualmente è in avanzata fase di costruzione; il secondo (Lotto 2: dalla stazione Marconi alla stazione Lingotto) che è appaltato all’ATI Tecnimont S.p.A. e Ghella S.p.A, comprende circa 3 km di galleria naturale realizzata con l’utilizzo di una EPB-TBM (Figura 2). Le 6 stazioni comprese nel Lotto 2 (si veda lo schema funzionale riportato in Figura 3) saranno tutte in sotterraneo; realizzate tra paratie in diaframmi scavati Figura 2 - Il calaggio della testa TBM-EPB in stazione Marconi con idrofrese. 60 quarry & construction DICEMBRE 2008 suolo & sottosuolo Contemporaneamente (unità 2), in grigio scuro ai diaframmi vengono quelli a predominanza realizzati i consolidamenti della componente sia del fondo stazione che sabbioso-ghiaiosa delle zone di in-out TBM. (unità 3). La peculiarità Successivamente, dopo di questi depositi è aver costruito la soletta di data dalla presenza copertura e restituito alla di cementazione, che città le aree di superficie, varia di grado sia in si procede con gli scavi profondità che lungo lo di approfondimento sviluppo complessivo intervallati dalle solette dell’opera. intermedia e di fondo; Nel caso specifico, le infine si realizzano le fodere Figura 5 - Profilo geotecnico della subtratta Marconi – Nizza: in grigio chiaro i terreni a pre- indagini svolte hanno dominanza della componente ghiaiosa (unità 2), in grigio scuro quelli a predominanza della interne e quindi gli impianti componente sabbioso-ghiaiosa (unità 3) evidenziato l’esistenza e finiture. Il tracciato di livelli a differente del Lotto 2 ha un andamento pressoché origine fluvioglaciale, successivamente grado di cementazione. È da sottolineare rettilineo, nella sua parte terminale, in rimaneggiati e rimodellati, almeno nei anche la presenza localizzata di lenti approccio alla stazione Lingotto, sono livelli più superficiali, dai corsi d’acqua che costituite prevamentemente da ciottoli presenti curvature orizzontali e verticali attraversano il territorio comunale (Figura in matrice sabbiosa, caratterizzate da di raggio minimo pari a 600 m circa. La 4). Gli apporti di materiali a granulometria cementazione molto elevata (la così detta necessità di rispettare alcune preesistenze più fine (limi sabbiosi e/o argillosi), “puddinga”), questo tipo di terreni ha non modificabili, quali collettori fognari di presenti in lenti all’interno delle ghiaie, causato numerose difficoltà negli scavi delle grande diametro, sottopassi stradali, ecc. sono attribuibili al fiume Po, caratterizzato stazioni sino ad oggi eseguiti. hanno imposto la realizzazione di tratti con in questa tratta da una limitata capacità di forte pendenza longitudinale (fino al 6%). trasporto. I depositi di origine fluvioglaciale Aspetti geotecnici ed idrogeologici e fluviale formano lo strato superficiale di vasta parte del territorio comunale di Torino. La complessità del progetto ed il particolare Il contesto geologico Le ghiaie, che rappresentano la frazione contesto geologico hanno richiesto del Lotto 2 avente la maggior rilevanza in termini numerose indagini nonostante il quadro percentuali, si accompagnano a ciottoli conoscitivo delle precedenti fasi progettuali e l’esperienza realizzativa della prima Il terreno di Torino (anche di dimensioni pluridecimetriche), sabbie medio-grossolane e livelli lentiformi tratta. In particolare in corrispondenza Il territorio di Torino si estende per circa limoso-argillosi (Figura 5). Le dimensioni delle stazioni e lungo la galleria sono l’80% su un’area semi-pianeggiante dei ciottoli sono molto variabili, potendo stati realizzati sondaggi geognostici a costituita dagli apporti successivi delle raggiungere, talvolta, carattere di veri e carotaggio continuo che, unitamente conoidi alluvionali poste allo sbocco propri trovanti. Il diametro di 10-30 cm a prove di laboratorio su campioni delle valli alpine della Dora Riparia è quello maggiormente rappresentato. prelevati dai medesimi, hanno permesso e della Stura di Lanzo. Le conoidi Marconi – Nizza: in grigio chiaro i terreni la caratterizzazione in “Unità geotecniche” alluvionali sono costituite da depositi di a predominanza della componente ghiaiosa riportata nella Tabella 1. Figura 4 - Il “tipico” terreno presente nel sottosuolo di Torino (ghiaie e sabbie con ciottoli e trovanti in una Tabella 1 - Le Unità geotecniche ed i relativi parametri riconosciute lungo il tracciato della matrice siltosa) seconda tratta Linea 1 DICEMBRE 2008 quarry & construction 61 Figura 6 - Distribuzione granulometrica dei terreni interessati dai lavori di scavo galleria nel Lotto 2 con evidenza dei limiti di applicazione per TBM tipo EPB e SLURRY I terreni
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