COMUNE DI PROVINCIA DI FORLI’ –

NOTA DI AGGIORNAMENTO AL D.U.P.S. 2020/2022 (DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE SEMPLIFICATO )

PERIODO DI MANDATO 2019-2024

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NOTA DI AGGIORNAMENTO DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE SEMPLIFICATO (DUPS) DEGLI ENTI CON POPOLAZIONE INFERIORE A 5.000 ABITANTI.

Il Documento Unico di programmazione semplificato (DUPS) 2020/2022 è stato approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 49 del 24/07/2019, ed approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 27/09/2019 con atto n. 44.

Unitamente allo schema di bilancio 2020-2022 la Giunta ha predisposto anche la nota di aggiornamento al Documento Unico di programmazione (DUP) 2020/2022.

Si evidenziano in grassetto corsivo di seguito le integrazioni al documento:

Premessa

PARTE PRIMA

ANALISI DELLA SITUAZIONE INTERNA ED ESTERNA DELL’ENTE Quadro normativo di riferimento

1. RISULTANZE DEI DATI RELATIVI ALLA POPOLAZIONE, AL TERRITORIO ED ALLA SITUAZIONE SOCIO ECONOMICA DELL’ENTE

Risultanze della popolazione Risultanze del territorio Risultanze della situazione socio economica dell’ente

2. MODALITÀ DI GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI

Servizi gestiti in forma diretta Servizi gestiti in forma associata Servizi affidati a organismi partecipati Servizi affidati ad altri soggetti Le società partecipate

3. SOSTENIBILITÀ ECONOMICO FINANZIARIA DELL’ENTE

Situazione di cassa dell’Ente Livello di indebitamento Debiti fuori bilancio riconosciuti Ripiano disavanzo da riaccertamento straordinario dei residui Ripiano ulteriori disavanzi

4. GESTIONE RISORSE UMANE

5. VINCOLI DI FINANZA PUBBLICA

PARTE SECONDA

INDIRIZZI GENERALI RELATIVI ALLA PROGRAMMAZIONE PER IL PERIODO DI BILANCIO a) Entrate: Valutazione generale sui mezzi finanziari Tributi e tariffe dei servizi pubblici Reperimento e impiego risorse straordinarie e in conto capitale 2

Ricorso all’indebitamento e analisi della relativa sostenibilità b) Spese: Spesa corrente, con specifico rilievo alla gestione delle funzioni fondamentali Programmazione triennale del fabbisogno di personale Programmazione biennale degli acquisti di beni e servizi Programmazione investimenti e Piano triennale delle opere pubbliche Programmi e progetti di investimento in corso di esecuzione e non ancora conclusi c) Raggiungimento equilibri della situazione corrente e generali del bilancio e relativi equilibri in termini di cassa d) Principali obiettivi delle missioni attivate e) Gestione del patrimonio con particolare riferimento alla programmazione urbanistica e del territorio e Piano delle alienazioni e della valorizzazione dei beni patrimoniali f) Obiettivi del Gruppo Amministrazione Pubblica g) Altri eventuali strumenti di programmazione

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PREMESSA

Il principio contabile della programmazione all. 4/1 al d.Lgs. n. 118/2011 prevede il documento unico di programmazione, il DUP, in sostituzione del Piano Generale di Sviluppo e della Relazione Previsionale e Programmatica. La programmazione nelle pubbliche amministrazioni garantisce l’attuazione del principio costituzionale del buon andamento (art. 97) in quanto è diretta ad assicurare un ottimale impiego delle risorse pubbliche secondo i canoni della efficacia, efficienza ed economicità. Essa inoltre rende concreto il principio della democrazia partecipativa, in quanto fornisce gli strumenti per “valutare” l’operato dell’azione amministrativa conoscendo preventivamente gli obiettivi dichiarati e, successivamente, i risultati raggiunti. In sostanza, dunque, un corretto processo di programmazione è espressione di una amministrazione moderna che intende fronteggiare in modo permanente, sistemico e unitario le discontinuità ambientali e organizzative ed anche finanziarie. Già l’Osservatorio per la finanza e la contabilità degli enti locali, scriveva nel 2003, come la programmazione rappresenti “il «contratto» che il governo politico dell’ente assume nei confronti dei cittadini e degli altri utilizzatori del sistema di bilancio stesso. L’attendibilità, la congruità e la coerenza dei bilanci è prova della affidabilità e credibilità dell’Amministrazione. Gli utilizzatori del sistema di bilancio devono disporre delle informazioni necessarie per valutare gli impegni politici assunti e le decisioni conseguenti, il loro onere e, in sede di rendiconto, il grado di mantenimento degli stessi”.

Il Decreto Interministeriale 20 maggio 2015, di modifica al D.lgs. n. 118/2011, in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, ha introdotto il “Documento Unico di Programmazione (Dup) Semplificato” per gli enti locali con popolazione fino a 5 mila abitanti.

Il Documento Unico di Programmazione Semplificato, individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento e con gli obiettivi generali di finanza pubblica, tenendo conto della situazione socio economica del proprio territorio, le principali scelte cge caratterizzano il programma dell’amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo e gli indirizzi generali di programmazione riferiti al periodo di mandato.

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze di concerto con il Ministero dell’Interno e del Presidente del Consiglio dei Ministri, con decreto congiunto del 18.05.2018 hanno disposto la disciplina del Documento Unico di Programmazione (DUP) semplificato previsto dall’art. 170 comma 6 del D.Lgs. 267/2000, e hanno modificato il principio contabile applicato concernente la programmazione di cui all’allegato 4/1 per gli enti con popolazione fino a 5.000 abitanti.

Il Dup semplificato è guida e vincolo ai processi di relazione dei documenti contabili di previsione dell’ente è predisposto dagli enti locali con popolazione fino a 5.000 abitanti.

Il documento individua le principali scelte che caratterizzano il programma dell’amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo e gli indirizzi generali di programmazione riferiti al periodo di mandato. Il DUP semplificato deve indicare, per ogni singola missione attivata del bilancio, gli obiettivi che l’ente intende realizzare negli esercizi considerati nel bilancio di previsione (anche se non compresi nel periodo di mandato).

Gli obiettivi individuati per ogni missione rappresentano la declinazione annuale e pluriennale degli indirizzi generali e costituiscono indirizzo vincolante per i successivi atti di programmazione, in applicazione del principio della coerenza tra i documenti di programmazione.

A tal fine il Documento Unico di programmazione semplificato deve contenere l’analisi interna ed esterna dell’Ente illustrando principalmente:

1)le risultanze dei dati relativi al territorio, alla popolazione, alla situazione socio economica dell’Ente; 2)l’organizzazione e la modalità di gestione dei servizi pubblici locali; 3)la gestione delle risorse umane; 4)i vincoli di finanza pubblica.

Con riferimento all’arco temporale di riferimento del bilancio di previsione almeno triennale il DUP Semplificato deve definire gli indirizzi generali in relazione: a)alle entrate; b)alle spese; c)al raggiungimento degli equilibri della situazione corrente e generali di bilancio ed ai relativi equilibri in termini di cassa; d)al raggiungimento ai principali obiettivi delle missioni attivate; e)alla gestione del patrimonio con riferimento alla programmazione urbanistica e del territorio, alla programmazione dei lavori pubblici e delle alienazioni e valorizzazione dei beni patrimoniali; 4 f)agli obiettivi del Gruppo Amministrazione Pubblica; g)al piano piano triennale di razionalizzazione e riqualificazione della spesa; h)ad altri strumenti di programmazione.

Fatti salvi gli specifici termini previsti dalla normativa vigente, si considerano approvati, in quanto contenuti nel DUP, senza necessità di ulteriori deliberazioni, i seguenti documenti: a)programma triennale ed elenco annuale dei lavori pubblici b)piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari c)programma biennale di forniture e servizi d)piano triennale di razionalizzazione e riqualificazione della spesa e)eventuale piano triennale di razionalizzazione e riqualificazione della spesa di cui all’art. 16 comma 4 D.L. 6/7/2011 n. 98 f)programmazione triennale del fabbisogno di personale g)altri documenti di programmazione.

Nel DUP devono essere inseriti tutti quegli ulteriori strumenti di programmazione relativi al’attività istituzionale dell’ente richiesti dal legislatore. Nel Dup deve essere evidenziato se il periodo di mandato non coincide con l’orizzonte temporale di riferimento del bilancio di previsione. Il suddetto decreto prevede ulteriori disposizioni per i comuni con popolazione fino a 2.000 abitanti.

Ai sensi di quanto previsto dall’articolo 12 del vigente regolamento di contabilità:

-il DUP viene deliberato dalla Giunta Comunale entro il 31 luglio o entro un termine diverso, se individuato da normativa statale, ai fini della successiva presentazione al Consiglio Comunale. La presentazione al Consiglio Comunale viene disposta mediante deposito del DUP presso l’Ufficio Segreteria. Del deposito è data comunicazione ai consiglieri comunali tramite mail o PEC; -nel caso in cui al 31 luglio risulti insediata una nuova amministrazione, il termine di presentazione del DUP è fissato nel maggior termine previsto dallo Statuto per l’approvazione delle linee programmatiche di mandato e contestualmente a queste. Tale termine, in ogni caso, non deve essere successivo a quello fissato per l’approvazione del bilancio; -i consiglieri comunali e la Giunta Comunale hanno facoltà di presentare, in forma scritta, emendamenti al DUP entro il 15 settembre; -ai fini della loro eventuale approvazione, gli emendamenti devono essere corredati del parere tecnico in merito alla conformità con gli obiettivi strategici ed operativi ed alla conformità con il quadro normativo vigente espresso dal Responsabile di Area interessato. Su ogni emendamento deve essere acquisto il parere dell'organo di revisione. -di norma entro il 30 settembre, e comunque in tempo utile per la presentazione della eventuale nota di aggiornamento, il Consiglio Comunale si riunisce per adottare la conseguente deliberazione. L’esito della votazione del DUP da parte del Consiglio si sostanzia:  In una approvazione, nel caso in cui il documento di programmazione rappresenti gli indirizzi strategici e operativi del Consiglio Comunale;  In una richiesta di integrazione e modifica del documento stesso, costituendo un atto di indirizzo politico del Consiglio Comunale nei confronti della Giunta Comunale, ai fini della successiva predisposizione della nota di aggiornamento. -il parere dell’organo di revisione economico-finanziaria viene rilasciato, ai sensi dell’art 239, comma 1, lett. b.1) del TUEL, prima dell’approvazione del DUP da parte del Consiglio Comunale.

I DOCUMENTI DELLA PROGRAMMAZIONE

PIANO ESECUTIVO DOCUMENTO UNICO BILANCIO DI DI DI PREVISIONE GESTIONE/PIANO PROGRAMMAZIONE FINANZIARIO PERFORMANCE

Copre 5 anni per la Il Ha valenza triennale Ha valenza triennale ciclo di parte strategica e Per il primo anno le Per il primo anno le 5 3 anni per la parte previsioni sono previsioni sono operativa anche di cassa anche di cassa programmazione degli enti locali

Il ciclo di programmazione e rendicontazione disegnato dal principio all. 4/1 e dal nuovo Tuel, prevede, in particolare: a) entro il 31 luglio l’approvazione del DUP per il triennio successivo; b) entro il 15 novembre la nota di aggiornamento al DUP e l’approvazione dello schema di bilancio; c) entro il 31 dicembre l’approvazione del bilancio di previsione; d) entro 20 giorni dall’approvazione del bilancio l’approvazione del PEG; e) entro il 31 luglio la salvaguardia e l’assestamento generale di bilancio; f) entro il 30 aprile l’approvazione del rendiconto della gestione.

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DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE SEMPLIFICATO

PARTE PRIMA

ANALISI DELLA SITUAZIONE INTERNA ED ESTERNA DELL’ENTE

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QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

1) LA LEGISLAZIONE NAZIONALE E OBIETTIVI DELL’AZIONE DI GOVERNO (DEF 2020)

Il Documento di Economia e Finanza 2020

Il Documento di economia e finanza (DEF), previsto dalla Legge 7 aprile 2011 n. 39, viene presentato alle Camere entro il 10 aprile di ogni anno. E’ il principale strumento della programmazione economico-finanziaria in quanto indica la strategia economica e di finanza pubblica nel medio termine. Viene proposto dal Governo e approvato dal Parlamento. Si compone di tre sezioni e di alcuni allegati. 1) Programma di stabilità per l’Italia; 2) Analisi e tendenze della finanza pubblica 3) Programma Nazionale di riforma

La “Nota di aggiornamento” viene presentata alle Camere entro il 20 settembre di ogni anno per aggiornare le previsioni economiche e di finanza pubblica del DEF in relazione alla maggiore stabilità e affidabilità delle informazioni disponibili sull’andamento del quadro macroeconomico. Il documento contiene l'aggiornamento degli obiettivi programmatici, le osservazioni e le eventuali modifiche e integrazioni del DEF in relazione alle raccomandazioni del Consiglio dell'Unione Europea relative al Programma di stabilità e al Programma nazionale di riforma.

Nel DEF 2020/2022 si prevede una crescita allo 0,2 percento, nessuna nuova tassa e nessuna manovra correttiva. Di seguito si riportano i principali contenuti del documento: Pil - La crescita per il 2019 si ferma al 0,2%, dal 1% stimato in legge di bilancio. In realtà la previsione di crescita media del Pil in termini reali per il 2019 scende allo 0,1 per cento, cui si aggiunge però un altro 0,1% per effetto dei decreti sblocca cantieri e crescita. Si sale allo 0,8% nei tre anni successivi. Per effetto del reddito di cittadinanza il Pil si accrescerebbe di un ulteriore 0,2% nel 2019 e di 0,4 punti percentuali nel 2020. Nessun effetto invece dalla manovra “quota 100”.

Deficit/Pil - Dal 2,04% della manovra si arriva per il 2019 al al 2,4%, per poi scendere al 2,1% nel 2020 e all'1,8% nel 2021. Il deficit strutturale scenderebbe dall'1,6% del Pil di quest'anno allo 0,8% nel 2022, convergendo verso il pareggio strutturale.

Debito/Pil - Il debito pubblico sale nel 2019 al 132,6% del Pil, dal 132,2% del 2018, per poi scendere al 131,3% nel 2020, al 130,2% nel 2021 ed al 128,9 nel 2022.

I vincoli Ue - Nel testo si legge che il saldo strutturale, in peggioramento, "risulterebbe in lieve miglioramento al netto della clausola per eventi eccezionali". Il Governo assicura che "il documento conferma i programmi di governo della legge di bilancio e il rispetto degli obiettivi fissati dalla commissione europea"

Flat tax - "Il Governo, in linea con il contratto di governo, intende inoltre continuare, nel disegno di Legge di Bilancio per il prossimo anno, il processo di riforma delle imposte sui redditi ("flat tax") e di generale semplificazione del sistema fiscale, alleviando l'imposizione a carico dei ceti medi. Questo nel rispetto degli obiettivi di finanza pubblica definiti nel Programma di Stabilita'". La flat tax sarà coperta da una riduzione delle spese fiscali, salvaguardando quelle destinate al sostegno della famiglia e delle persone con disabilità.

Iva - La lettura della previsione tendenziale deve tenere conto del fatto che la legislazione vigente, come modificata dalla Legge di Bilancio 2019, prevede un aumento delle aliquote IVA a gennaio 2020 e a gennaio 2021, nonchè un lieve rialzo delle accise sui carburanti a gennaio 2020, si legge nel testo. Per disattivare le clausole sono necessarie nuove misure.

Lavoro - Il tasso di disoccupazione sale nel 2019 al 11%, dal 10,6% del 2018, e al 11,1 nel 2020, per poi riscendere al 10,7 nel 2021 e al 10,4 nel 2022. Per effetto del reddito di cittadinanza l'occupazione nel 2022, risulterebbe maggiore di 1,1 punti percentuali rispetto ai livelli dello scenario base, con un numero maggiore di occupati pari a circa 260 mila unità. Inoltre a fronte di una cessazione nel 2019 di 100 mila dipendenti pubblici, concentrata negli ultimi cinque mesi dell'anno, l'ipotesi di turn-over nella Pa con quota 100 sarebbe pari al 35%.

Dismissioni - Nel triennio 2019-2021 il programma di dismissioni immobiliari prevede un ammontare di 1,25 miliardi, oltre agli 1,84 già previsti.

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Spending review e sgravi - Già nella legge di bilancio 2020 arriveranno misure di spending review e di revisione delle agevolazioni fiscali.

Investimenti - Per quanto riguarda gli obiettivi interni di politica di bilancio, lo scenario programmatico prevede un aumento degli investimenti pubblici nel prossimo triennio che dal 2,1 per cento del PIl registrato nel 2018 si porterebbero al 2,7 per cento nel 2022.

L’aggiornamento al Documento di Economia e Finanza 2020

Dopo la crisi di governo di Agosto 2019, il nuovo Governo ha pubblicato la Nota di aggiornamento del Def approvata in Consiglio dei Ministri in data 30 settembre 2019.

Nel NADEF il governo prevede che nel 2019 la crescita del PIL del paese sia dello 0,1 per cento (contro lo 0,2 per cento preventivato ad aprile), e che nel 2020 salga fino allo 0,6 per cento. Per attuare la manovra economica per il 2020, nel NADEF il governo ha previsto interventi per circa 29 miliardi di euro, di cui 14,4 miliardi (lo 0,8 per cento del PIL) che comprendono nuove entrate e riduzioni di spesa, e 7 miliardi di euro provenienti dalla lotta all’evasione. Verrà inoltre aumentato il deficit fino al 2,2 per cento del PIL sia nel 2019 che nel 2020, rispetto a quello programmato dell’1,6 per cento, e si stima una diminuzione all’1,8 per cento nel 2021 e all’1,4 per cento nel 2022.

Si è discusso, inoltre, di come trovare le coperture economiche per evitare l’aumento automatico dell’IVA – previsto per l’anno prossimo da una clausola contenuta nella scorsa legge finanziaria – per il taglio del cuneo fiscale, ovvero la tassazione sul lavoro, e per le “spese indifferibili”, in particolare gli aumenti di spesa per reddito di cittadinanza e quota 100, le due più importanti misure approvate dal primo governo Conte.

Per quanto riguarda l’IVA, il governo ha deciso di fissare un’IVA più alta per i pagamenti in contanti e più bassa per i pagamenti con carte di credito e bancomat, che sono tracciabili. Tra gli altri provvedimenti c’è la riduzione del “cuneo fiscale” – cioè la differenza tra quanto spende per ogni lavoratore un’impresa e quanto il lavoratore percepisce in busta paga – che verrà abbassato dello 0,15 per cento del PIL nel 2020, e dello 0,3 per cento nel 2021 (circa 2,7 miliardi di euro nel 2020 e di circa 5,4 miliardi nel 2021).

2) LA LEGISLAZIONE REGIONALE – DEFR

Il Documento di Finanza Regionale 2020 – Gli Obiettivi

Con Deliberazione di Giunta n. 1064 del 24/06/2019 la Regione Emilia- ha approvato il “Documento di Economia e Finanza Regionale – DEFR 2020 con riferimento alla programmazione 2020-2022”

Il DEFR illustra gli obiettivi strategici che la Regione si propone di perseguire nel periodo di programmazione fornendo una puntuale informazione alle Autonomie e ai portatori di interessi.

Come specificato nella deliberazione di G.R. 1064/2019, il DEFR 2020, con riferimento alla programmazione 2020- 2022, è stato elaborato dalla Regione, tenendo conto del momento di transizione caratterizzato dal prossimo avvio dei lavori della XI legislatura (e limitandosi pertanto alla elaborazione della Parte I del Documento,posticipando l’elaborazione delle Parti II e III attinenti rispettivamente alla messa a punto degli obiettivi strategici di programmazione e alle linee di indirizzo agli enti strumentali ed alle società controllate e partecipate) in un percorso di confronto con i Componenti della Giunta per le parti di specifica competenza e condiviso collegialmente in una logica di massima partecipazione.

Di seguiti si riportano gli obiettivi strategici riferiti agli enti locali territoriali, già previsti nel DEFR 2019 re riferiti alla programmazione 2019/2021

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3) La manovra di bilancio 2020 : sintesi delle principali misure di interesse dei Comuni

È una Manovra pesante quella che si delinea all'orizzonte degli enti locali, sia in senso positivo (per le numerose misure di sostegno finanziario in essa contenute), sia in senso negativo (per le numerose modifiche di natura più ordinamentale che, specialmente nei confronti dei comuni.

Nuovi Fondi per gli Enti Locali: E’ previsto il ripristino del fondo Imu-Tasi (che per tre anni si assesterà a 300 milioni, come nell'ultimo biennio, utilizzabili senza vincoli di destinazione e quindi anche in parte corrente). Sono previste misure (rimesse ad un decreto attuativo) di riduzione della spesa per interessi dei mutui a carico degli enti locali, anche attraverso accollo e ristrutturazione degli stessi da parte dello Stato. Viene previsto un corposo pacchetto di contributi per spese di investimento, sul quale, tuttavia, la bozza lascia ancora aperte diverse soluzioni, dallo stanziamento di un «fondone» da ripartire successivamente, al rifinanziamento dei contributi «Fraccaro» per l'efficientamento energetico e l'edilizia sostenibile fino al restyling dei vari fondi stanziati dalle ultime manovre. Il «fondone» conterebbe su una dotazione di 735 milioni di euro per l'anno 2020, di 1.078 milioni di euro per l'anno 2021, di 1.670 milioni di euro per l'anno 2022 e di 2.300 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2032 e verrebbe ripartito con uno o più dpcm da adottarsi, previa intesa in sede di Conferenza Unificata, entro il 31 gennaio 2020 per individuare le risorse per ciascun settore, i comparti, i criteri di riparto e le modalità di utilizzo e di monitoraggio, anche in termini di effettivo utilizzo delle risorse assegnate. Per la riedizione del contributo «Fraccaro» si punta ad un finanziamento di 400 milioni fino al 2024 per investimenti di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico, di messa in sicurezza ed efficientamento energetico delle scuole, degli edifici pubblici e del patrimonio comunale, nonché per investimenti di messa in sicurezza di strade, da destinare ai comuni da 1.000 fino a 20 mila abitanti in misura crescente al crescere della dimensione demografica (da 50 mila euro a 120 mila euro). Da segnalare anche il raddoppio (da 5 a 10 milioni) dei contributi dedicati ai comuni montani. Innalzamento del limite per le anticipazioni di tesoreria : fino al 2022 salirà 5/12, contro i 4/12 del 2019 e i 3/12 della norma a regime; Interventi sui dei tributi locali: Viene previsto l'accorpamento di Imu e Tasi, la semplificazione dei tributi comunali minori e la riforma della riscossione Questione TARI: anch'essa in predicato di essere rivoluzionata sulla scia dei documenti predisposti dall'Arera. Peraltro, il testo sembra lasciare aperta la possibilità che le novità scattino dal 2021, come sarebbe saggio per consentire alle amministrazioni di adeguarsi senza dover correre. Fusioni: Per le fusioni ci saranno 30 milioni in più già dall'anno 2019 con il decreto fiscale e, a decorrere dal 2020, con la manovra.

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Il Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020

Con D.L. 124/2019, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 26 ottobre, è stato approvato il Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020. Il Decreto è entrato in vigore il 27 ottobre 2019, ma molte delle novità previste dal testo del provvedimento entreranno in vigore soltanto nel 2020.

Tra queste, alcune delle novità principali previste per il contrasto all’evasione fiscale, come i limiti alle compensazioni, all’uso dei contanti così come le sanzioni legate all’obbligo di POS.

Nel testo definitivo del Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020 resta la stretta all’utilizzo dei crediti in compensazione per i titolari di partita IVA e contemporaneamente si punta a limitare l’uso del contante e quindi stimolare l’uso del POS e dei pagamenti con bancomat, introducendo tra l’altro sanzioni per commercianti ed artigiani. Si partirà però soltanto dal 1° luglio 2020, data dalla quale sarà operativo anche il credito d’imposta del 30% sulle commissioni addebitate dagli istituti di credito.

Cambiano inoltre le regole sui controlli dei dati delle fatture elettroniche che, a partire dal 2020, saranno utilizzati dalla Guardia di Finanza anche per indagini diverse da quelle economico tributarie, con un lasso di tempo peraltro molto ampio (8 anni).

Viene eliminato, invece, l’obbligo per professionisti e imprese minori, anche se operanti in regime di contabilità semplificata, di conto corrente dedicato. Il Decreto Fiscale 2020 rappresenta soltanto un “antipasto” delle novità in arrivo. Il Fisco occuperà una posizione di rilievo anche nella Legge di Bilancio. Resta ancora in dubbio la modifica al regime forfettario, che potrebbe essere salvato, lasciando inalterate le regole per l’accesso all’imposta sostitutiva agevolata.

In sintesi le principali novità riguardano: - lotta alle indebite compensazioni di crediti (art. 3); - ritenute e compensazioni in appalti e subappalti ed estensione del regime del reverse charge per il contrasto all’illecita somministrazione di manodopera (art. 4); - prevenzione degli illeciti in materia di accise e nei settori dei carburanti, degli idrocarburi e dei veicoli usati (artt. da 5 a 12); - inasprimento delle pene per i reati tributari (art. 14); - fatturazione elettronica (artt. da 15 a 17); 13

- più bassa la soglia per l’utilizzo del contante (art. 18); - sanzioni per chi non accetta pagamenti con carte di debito e credito, lotteria degli scontrini con premi extra per chi paga con moneta elettronica e nuove disposizioni per gli apparecchi con giochi a premi nelle sale scommesse (artt. da 19 a 31); - riapertura dei termini per versare la prima rata della “rottamazione-ter” (art. 37); - dichiarazione annuale Iva precompilata a partire dalle operazioni 2021 (art. 16); - imponibilità Iva per le prestazioni delle autoscuole, ma soltanto dal 2020 (art. 32).

L’art. 4, introducendo l’articolo 17-bis nel Dlgs n. 241/1997, mira a ostacolare il fenomeno dell’omesso versamento di ritenute da parte di imprese impiegate nell’esecuzione di opere e servizi; a tal fine, delinea un meccanismo che sposta in capo al committente le responsabilità del sostituto d’imposta per le ritenute sul personale impiegato dalle imprese affidatarie o subappaltatrici, garantendo che la provvista per il versamento venga messa a disposizione dall’appaltatore (o dalle subappaltatrici) o sia rinvenuta nei corrispettivi dovuti all’impresa affidataria. L’input – come si legge nella relazione illustrativa – arriva dall’osservazione del fenomeno frequentemente rilevato nel corso delle attività di controllo: in caso di assegnazione di appalti a soggetti scarsamente patrimonializzati, gli stessi, per comprimere il prezzo offerto, omettono sistematicamente i versamenti delle ritenute di lavoro dipendente o assimilato. Le imprese appaltatrici e subappaltatrici restano responsabili per la corretta determinazione ed esecuzione delle ritenute nonché per il versamento delle stesse (senza possibilità di compensazione), qualora non forniscano per tempo al committente la necessaria provvista oppure non formulino la richiesta di compensare con i corrispettivi maturati e non trasmettano i dati relativi ai lavoratori impiegati. Invece, i committenti sono responsabili per il tempestivo versamento delle ritenute limitatamente alla somma ricevuta tramite bonifico e ai corrispettivi non ancora corrisposti alle imprese appaltatrici o affidatarie, nonché integralmente qualora non abbiano comunicato tempestivamente all’impresa gli estremi del conto corrente su cui bonificare le somme per il versamento delle ritenute oppure abbiano eseguito pagamenti alle imprese inadempienti. Il committente, infatti, tutte le volte che non è messo nelle condizioni di effettuare il versamento delle ritenute (quando, cioè, l’impresa affidataria o appaltatrice non bonifica la necessaria provvista o non invia la prescritta comunicazione), deve sospendere il pagamento dei corrispettivi maturati, vincolandolo al versamento delle ritenute. Inoltre, entro 90 giorni, deve darne comunicazione al competente ufficio delle Entrate. In questi casi, l’impresa, fino a quando le ritenute non sono versate, non può intraprendere alcuna azione esecutiva per esigere il pagamento dei corrispettivi.

Sono esonerate da tale obbligo esclusivamente le imprese in possesso dei seguenti requisiti:

• Imprese in attività da almeno 5 anni o che abbiamo effettuato nei 2 anni precedenti versamenti registrati nel conto fiscale per un importo superiore a 2 milioni di euro; • Imprese che non abbiano iscrizioni a ruolo o accertamenti esecutivi affidati all’agente della riscossione relativi a tributi e contributi previdenziali per importi superiori a 50.000 euro, per i quali sono ancora dovuti pagamenti o non è stata concessa sospensione.

Anche se le responsabilità sulla determinazione ed esecuzione delle ritenute resta in capo alle ditte appaltatrici, tale disposizione in argomento avrà un notevole impatto organizzativo anche per gli enti committenti (tra cui i Comuni), che oltre a dover garantire il versamento dell’IVA sui corrispettivi pagati agli appaltatori ( attraverso lo “split payment”), saranno chiamati altresì a dover garantire anche tutti i versamenti delle ritenute mensili a loro carico.

3) I VINCOLI NORMATIVI CHE INSISTONO SUL

Gli enti locali sono chiamati direttamente a concorrere alla realizzazione degli obiettivi di governo principalmente attraverso: a) il rispetto degli equilibri di bilancio ed il superamento del vincolo di pareggio di bilancio; b) le misure di risparmio imposte dalla spending review ed i limiti su specifiche voci di spesa; c) i limiti in materia di spese di personale; d) i limiti in materia di società partecipate; e) tempestività dei pagamenti e riduzione stock debito commerciale

a) Il superamento del pareggio di bilancio

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Con le sentenze n. 247/2017 e n. 101/2018 , la Corte Costituzionale ha stabilito che: «l'avanzo di amministrazione, una volta accertato nelle forme di legge, deve rimanere nella disponibilità dell'ente che lo realizza e non risulta incluso fra le entrate finali solo perché la legge n. 243/2012 guarda al bilancio di previsione, mentre l'avanzo è accertato in sede di rendiconto, il cui utilizzo è fortemente ostacolato dalle regole del pareggio». L’interpretazione della Corte Costituzionale sugli avanzi di amministrazione comporta maggiori oneri a carico della finanza pubblica, derivanti dalla necessità di reperire risorse per coprire, ai fini del rispetto dei parametri europei, le spese sostenute attraversi l’utilizzo dei medesimi avanzi. Così il D.L. 91/2018 (c.d. “mille proroghe”), convertito in Legge 108/2018, ha stanziato risorse a favore di regioni ed enti locali al fine di dare attuazione alla liberalizzazione degli avanzi, secondo quanto stabilito dalla Corte Costituzionale con le suindicate sentenze. In attuazione di tale Decreto, la Ragioneria Generale dello Stato, con Circolare n. 25/2018 del 03/10/2018, ha stabilito che le province ed i comuni, nell’anno 2018, potessero utilizzare l’avanzo di amministrazione per investimenti, nel rispetto delle disposizioni di cui al D.Lgs. 118/2011. Conseguentemente, ai fini della determinazione del saldo di finanza pubblica per l’anno 2018, gli enti hanno considerano tra le entrate finali anche l’avanzo di amministrazione per investimenti applicato al bilancio di previsione del medesimo esercizio. Successivamente la Legge di Bilancio per l’esercizio 2019 (Legge 145/2019 – articolo a – comma 821) ha sancito definitivamente il superamento il pareggio di bilancio quale vincolo di finanza pubblica ed ha stabilito che gli enti locali si considerano in equilibrio in presenza di un risultato di competenza dell’esercizio non negativo e che tale informazione è desunta, in ciascun anno, dal prospetto della verifica degli equilibri, allegato al rendiconto della gestione, come previsto dall’articolo 10 del D.Lgs. 118/2011.

Dal 2019 quindi l’ente è considerato in “equilibrio” (e quindi in pareggio) se, a rendiconto, garantirà un risultato di competenza non negativo, determinato dal prospetto degli equilibri di bilancio, ex allegato 10 al d.lgs. 118/2011. A livello previsionale non è previsto alcun vincolo particolare, anche perché è già applicabile nel nostro ordinamento l’obbligo di approvare il bilancio in pareggio tra entrate e spese, secondo quanto previsto dall’art. 162 del Tuel e dal p.c. all. 4/2. Nella determinazione dei nuovi equilibri, concorrono, oltre alle entrate finali (primi 5 titoli) ed alle spese finali (primi 3 titoli) le seguenti voci prima escluse dal saldo di finanza pubblica: a) il FPV di entrata e di spesa, a prescindere dalla fonte di finanziamento; b) l’avanzo ed il disavanzo di amministrazione; c) le entrate da accensione di mutui e le spese per il rimborso di mutui

b) La spending review

Gli obiettivi di risparmio connessi alla revisione della spesa pubblica vengono tradotti, per gli enti locali, in tagli alle risorse trasferite dallo Stato. Le minori entrate “dovrebbero” trovare adeguata compensazione nei risparmi conseguibili dagli enti nell’attuazione delle misure previste dalle varie disposizioni. b.1) Limiti di spesa per incarichi di consulenza, studio e ricerca, per i contratti di collaborazione coordinata e continuativa, per le autovetture di servizio e di altre spese “tematiche”

Gli obiettivi di risparmio connessi alla revisione della spesa pubblica sono stati tradotti negli anni, per gli enti locali, in tagli alle risorse trasferite dallo Stato. Le minori entrate dovevano trovare adeguata compensazione nei risparmi conseguibili dagli enti nell’attuazione delle misure previste dalle varie disposizioni. Dal 2017 i tagli alle risorse si sono stabilizzati e le misure di contenimento della spesa degli enti locali sono date da:

- le disposizioni che prevedono limitazioni a specifiche voci di spesa (consulenze, autovetture, formazione,missioni, rappresentanza). Su tale versante si segnala un allentamento dal 2017, ad opera del D.L. 50/2017 (conv. in Legge 96/2017 – articolo 21-bis), confermato ed ampliato nella Legge di Bilancio 2019 (articolo 1, comma 905), attraverso l’applicazione di una premialità in favore degli enti approvano nei termini di legge il bilancio di previsione ed il rendiconto di gestione;

- il quale prevede il superamento di alcuni limiti di spesa per gli enti virtuosi che rispettano i vincoli di finanza pubblica e approvano il bilancio di previsione entro il 31 dicembre dell’esercizio;

- il rafforzamento del ruolo di CONSIP come centrale di acquisto nazionale della P.A. e la costituzione del tavolo degli aggregatori come un nuovo sistema per l’aggregazione degli acquisti, soprattutto delle amministrazioni locali;

- distribuzione delle risorse secondo i fabbisogni standard

15 b.2) Centrale Unica di Committenza

Con le modifiche apportate dal D.L. 66/2014 (conv. L. 89/2014) e dalla L. 114/2014 (di conversione del d.l. 90/2014) all’art. 33, comma 3 bis del D.Lgs. 163/2006 è stato esteso a tutti i Comuni non capoluogo di provincia, l’obbligo di procedere “all’acquisizione di lavori, beni e servizi nell’ambito delle unioni dei comuni ove esistenti, ovvero costituendo un apposito accordo consortile tra i comuni medesimi e avvalendosi dei competenti uffici anche delle province, ovvero ricorrendo ad un soggetto aggregatore o alle province”. In alternativa, gli stessi Comuni possono acquisire beni e servizi attraverso gli strumenti elettronici di acquisto gestiti da Consip S.p.A. o da altro soggetto aggregatore di riferimento. Si tratta di una forma di accentramento della gestione delle gare ad evidenza pubblica, introdotta dal legislatore per razionalizzare la spesa pubblica. La ratio della norma è quella di eliminare taluni costi inutili connessi alla frammentazione tra i piccoli Comuni della fase procedimentale di acquisizione di lavori, servizi e forniture. I Comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti possono procedere autonomamente per gli acquisti di beni, servizi e lavori di importo inferiore ad € 40.000.

L’attività della Centrale Unica di Committenza (CUC) per l’acquisizione di lavori, beni e servizi di valore superiore a Euro 40.000, è stata trasferita all’Unione Rubicone e Mare da parte di tutti i Comuni facenti parte dell’Unione stessa, tranne il Comune di che si è convenzionato con Cervia e Russi

c) Limiti in materia di spesa di personale

Il contenimento delle spese di personale e da tempo uno degli obiettivi del Governo di spesa sui bilanci delle pubbliche amministrazioni. A decorrere dall'anno 2014 gli enti assicurano, nell'ambito della programmazione triennale dei fabbisogni di personale, il contenimento delle spese di personale con riferimento al valore medio del triennio precedente (2011/2013), ai sensi di quanto previsto dall’articolo 1, comma 557 e 557 quater della Legge 296/2006 e ss.mm.ii. Inoltre il tetto di spesa per le assunzione nelle forme flessibili di lavoro (tempi determinati, co.co.co., comandi, tirocini formativi, ecc.) non può essere superiore alla spesa sostenuta per le stesse finalità nell'anno 2009, ai sensi dell’articolo 9, comma 28 del D.L. 78/2010, convertito in Legge 122/2010 e ss.mm.ii. Il Decreto Legge 30/4/2019, n. 34, convertito in Legge 28/06/2019, n.58, denominato “Decreto crescita” ha introdotto significative novità in materia di assunzioni di personale e di limiti di spesa, in regioni a statuto ordinario e comuni. Tali enti potranno assumere a tempo indeterminato sino ad una spesa complessiva per tutto il personale dipendente, al lordo degli oneri riflessi a carico dell'amministrazione,non superiore al valore soglia definito come percentuale, anche differenziata per fascia demografica, della media delle entrate correnti relative agli ultimi tre rendiconti approvati. I Comuni dovranno considerare questa media delle entrate correnti al netto del fondo crediti dubbia esigibilità stanziato in bilancio di previsione. Il meccanismo, però, è subordinato all'approvazione dei decreti che stabiliranno i valori soglia, al di sotto dei quali sarà possibile assumere senza limitazioni percentuali del turnover. Gli enti che si troveranno al di sopra del valore soglia avranno tempo fino al 2025 per mettersi in regola; nel frattempo potranno ridurre il costo complessivo del personale anche assumendo con un tasso inferiore al 100% del turnover. Se al 2025 saranno ancora non in regola, potranno assumere solo entro il 30% del turnover. La nuova norma non chiarisce quali siano le modalità di assunzione negli enti locali nel periodo transitorio, fino all’approvazione dei citati Decreti. Non è altresì chiaro se il nuovo computo delle capacità assunzionali implica l'implicita abolizione del tetto di spesa consistente nella media della spesa di personale del triennio 2011-2013

Riforma della P.A.

Entra in vigore a partire dal 7 luglio 2019 la legge n. 55 del 2019 “Interventi per la concretezza delle azioni delle pubbliche amministrazioni e la prevenzione dell’assenteismo”, denominata “Legge concretezza” L’obiettivo della nuova legge, che porta a compimento un disegno di legge governativo, e in particolare del Ministro per la pubblica amministrazione, è quello di individuare soluzioni concrete per garantire l’efficienza della pubblica amministrazione, il miglioramento immediato dell’organizzazione amministrativa e l’incremento della qualità dei servizi erogati ai cittadini.

L’art. 1 prevede l’istituzione del Nucleo della concretezza. Tale nuovo organo avrà il compito di verificare l’efficienza di intervento delle P.A., individuare le problematicità e suggerire azioni correttive, potendo a tal fine utilizzare ispezioni e sopralluoghi. Allo stesso Nucleo è affidata l’elaborazione di un “piano triennale delle azioni

16 concrete per l’efficienza delle Pubbliche Amministrazioni”.Previsto inoltre un apposito elenco, una specie di black list delle amministrazioni, dove saranno identificate le P.A. inadempienti.

L’art. 2 contempla le misure per il contrasto all’assenteismo. Si prevede che le P.A. introducano “nell’ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e della dotazione del fondo di cui al comma 5, sistemi di verifica biometrica dell’identità e di videosorveglianza degli accessi, in sostituzione dei diversi sistemi di rilevazione automatica, attualmente in uso”. Si prevede che tali meccanismi di rilevamento, come l’utilizzo delle impronte digitali, si applichino ai dirigenti di livello meno alto. Sono invece esclusi dalla norma i docenti delle scuole di ogni livello, mentre per i dirigenti scolastici si prevede che, con successivo decreto ministeriale, siano previste specifiche modalità di controllo.

L’art. 3 detta misure per accelerare le assunzioni mirate e il ricambio generazionale nella P.A. Si tratta di uno sblocco del turnover della PA, con una serie di norme di semplificazione sullo svolgimento delle procedure concorsuali. Si autorizzano le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, le agenzie e gli enti pubblici non economici, a procedere, a decorrere dall’anno 2019, ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa pari al 100 per cento di quella relativa al personale di ruolo cessato nell’anno precedente. Viene fatta salva, in ogni caso, la disposizione dell’art. 1 c.399 della legge di Bilancio 2019, che ha stabilito il blocco per le assunzioni di molte amministrazioni.

La riforma fissa anche delle priorità generali alle nuove assunzioni. Il piano dei fabbisogni delle PA dovrà prevedere di reclutare figure professionali con elevate competenze in materia di: a) digitalizzazione; b) razionalizzazione e semplificazione dei processi e dei procedimenti amministrativi; c) qualità dei servizi pubblici; d) gestione dei fondi strutturali e della capacità di investimento; e) contrattualistica pubblica; f) controllo di gestione e attività ispettiva; g) contabilità pubblica e gestione finanziaria; f) controllo di gestione e attività ispettiva; g) contabilità pubblica e gestione finanziaria. Previsto anche un portale del reclutamento online. Vengono introdotte modifiche in materia di composizione delle commissioni esaminatrici dei concorsi pubblici, con l’istituzione di un Albo nazionale dei componenti delle commissioni

L’art. 4 ha ad oggetto la mobilità tra il sistema del lavoro pubblico e quello privato. La disposizione modifica il Testo Unico del Pubblico impiego, estendendo la possibilità di mobilità anche ai dipendenti “semplici”, e non solamente ai dirigenti. L’art. 5 interviene sulla materia dei buoni pasto.

d) Vincoli in materia di società partecipate

Le analisi svolte dalla Corte dei Conti e da altri organismi e i dati presenti nel sito della Funzione Pubblica evidenziano che il ricorso a società partecipate da parte delle Amministrazioni locali è assai ampio e che quasi tutti i Comuni con popolazione superiore ai 5.000 abitanti detengono la partecipazione in almeno una società. Nel corso degli anni, in assenza di regolamentazione e di un disegno unitario, si è registrata una crescita progressiva del numero degli organismi partecipati. A partire dagli anni ’90 sino al 2005, di fronte ad un favor legislativo, il fenomeno delle partecipate dilaga e diviene spesso sinonimo di cattive gestioni, elusione dei vincoli finanziari e foriero di oneri per i bilanci degli enti locali derivanti dall’obbligo di ripianamento delle perdite. Dal 2006 nascono quindi una serie di disposizioni volte a limitare, o in alcuni casi a vietare l’istituzione o il mantenimento delle società partecipate, ovvero ad estendere alle partecipate stesse i vincoli previsti per gli enti soci. Ampia è la produzione giurisprudenziale che cerca di interpretare le norme ed indirizzare l’attività delle Amministrazioni interessate, anche se, in concreto, i processi di dismissione avviati sono in numero limitato, anche a seguito delle continue proroghe dei termini che il legislatore concede. Le disposizioni contenute nella Legge di stabilità per l’anno 2014 segnano un deciso cambiamento da parte del legislatore delle modalità con cui si intendono affrontare le numerose criticità legate alle società degli enti locali, aziende speciali ed istituzioni; il nuovo approccio è in controtendenza rispetto ai tanti e mal coordinati provvedimenti approvati nel corso degli ultimi anni. Il legislatore rinuncia ad intervenire attraverso l'imposizione puntuale di singoli obblighi, vincoli o divieti (difficili da monitorare in ordine all'esatto e puntuale adempimento, nonché oggetto delle più diverse interpretazioni giuridiche da parte dei soggetti tempo per tempo obbligati, ed ancor più difficili da sanzionare in caso di inosservanza), e compie una consistente abrogazione di norme che a vario titolo proibiscono la costituzione o il mantenimento di partecipazioni in società o altri enti. La nuova strategia si realizza, con una certa coerenza anticipatrice della logica di gruppo pubblico locale e di consolidamento dei conti di bilancio, mediante l'imposizione di una diretta correlazione tra bilanci previsionali degli enti locali coinvolti e risultati di esercizio delle società (ed enti) partecipate.

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Con l’entrata in vigore il 23 settembre 2016 del “Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica” (T.U.S.P.), approvato con il D.Lgs. 19 agosto 2016, n. 175, emanato dal Governo in attuazione dell’art. 18 della Legge 7 agosto 2015, n. 124, viene varato un complessivo disegno organizzativo che, nell’ambito del processo di riorganizzazione delle Amministrazioni pubbliche, è diretto a fornire regole e modalità di comportamento agli Enti pubblici, ed in particolare a quelli territoriali, nella costituzione, mantenimento e gestione delle società di capitali. L’intervento normativo scaturisce dalla necessità di riordinare e semplificare la disciplina in materia di partecipazioni societarie, con l’obiettivo di migliorare l’utilizzo delle risorse pubbliche, anche attraverso la rimozione delle fonti di spreco, e di disporre di un quadro tecnico-normativo unico, chiaro per la costituzione di società, nonché per l’acquisto e la gestione di partecipazioni, da parte delle amministrazioni pubbliche, in società a totale o parziale partecipazione pubblica diretta o indiretta. Molte delle disposizioni contenute nella Legge di stabilità per il 2014 sono state riprese dal T.U.S.P., mentre sono state abrogate numerose altre disposizioni vigenti in materia di partecipazioni societarie delle amministrazioni pubbliche, disposizioni codificate nel testo o comunque ritenute non più necessarie rispetto al disegno complessivo della riforma. Oltre alla revisione straordinaria delle società partecipate alla data del 31/12/2017, effettuata dagli enti entro il mese di settembre 2018, le P.A. devono procedere annualmente all’analisi dell'assetto complessivo delle società in cui detengono partecipazioni, dirette o indirette, predisponendo, ove ricorrano i presupposti, un piano di riassetto per la loro razionalizzazione, fusione o soppressione, anche mediante messa in liquidazione o cessione (articolo 20 T.U.S.P.). e) Tempestività dei pagamenti e riduzione stock debito commerciale

La direttiva sui ritardi nei pagamenti (Direttiva 2011/7/UE) è stata recepita in Italia con il d.lgs. 231/2012, il quale fissa in 30 giorni i tempi per il pagamento derivanti da transazioni commerciali. Le misure messe in campo dal nostro Paese per contrastare tale fenomeno (la fatturazione elettronica, il fondo per garantire la liquidità delle pubbliche amministrazioni, le misure volte a favorire la cessione dei crediti, il potenziamento del monitoraggio dei debiti commerciali attraverso la PCC) non sono risultate sufficienti. Il ritardo del nostro paese nei pagamenti per transazioni commerciali (28° nella classifica europea) ha fatto scattare ad inizio 2017 una procedura di infrazione sotto forma di parere motivato mentre a dicembre 2017 l’Italia è stata deferita alla Corte di Giustizia Europea. L’Italia ha risposto a tale procedura tramite l’introduzione del SIOPE+. La riforma ha come obiettivo il potenziamento delle informazioni trasmesse dagli enti ai propri tesorieri che consentiranno di conoscere in tempo reale i pagamenti delle fatture, superando in questo modo gli obblighi di comunicazione sulla PCC. La PCC acquisisce in modalità automatica, direttamente dal Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate (SDI), tutte le fatture elettroniche emesse nei confronti delle PA e registra i pagamenti effettuati e comunicati dalle singole amministrazioni. Queste informazioni tuttavia non sono complete poiché non tutti gli enti pubblici sono attivi nella comunicazione dei dati di pagamento. La prima fase di sperimentazione del SIOPE+, riferita a un campione di enti, è stata avviata a luglio 2017, mentre a partire dal 2018 sono progressivamente coinvolte tutte le Pubbliche Amministrazioni. Con il nuovo sistema sarà possibile integrare le informazioni attualmente disponibili nel sistema ‘SIOPE’ (attinente la rilevazione telematica degli incassi e dei pagamenti effettuati dai tesorieri di tutte le Pubbliche Amministrazioni) con quelle delle fatture passive in PCC, consentendo la conoscenza dei debiti commerciali in tempo reale, contestualmente all’effettuazione delle transazioni di pagamento.

I commi da 849 a 872 della legge di bilancio per il 2019 introducono misure volte a garantire il rispetto dei termini di pagamento dei debiti derivanti da transazioni commerciali previsti dal d.lgs. 231/2002. I provvedimenti assunti si dispiegano in tre distinte direzioni: 1) nuova anticipazione di liquidità; 2) penalità per gli enti che non rispettano i termini di pagamento delle fatture; 3) nuovi obblighi di pubblicità dei pagamenti (commi 858-866). A partire dall’esercizio 2020 le amministrazioni pubbliche (fatta eccezione per le amministrazioni dello Stato) saranno soggette a pesanti misure volte a contrastare il ritardo nei tempi di pagamento delle fatture, differenziate per: amministrazioni che adottano la contabilità finanziaria; amministrazioni che adottano la contabilità economico-patrimoniale; enti del SSN (articolo 1, commi 858-866 – L. 145/2018).

Le amministrazioni pubbliche che adottano la contabilità finanziaria saranno obbligate a stanziare nel proprio bilancio di previsione un fondo di garanzia per il pagamento dei debiti commerciali, qualora non vengano rispettati determinati parametri inerenti lo smaltimento dei debiti ed i termini di pagamento delle fatture. Tale fondo, commisurato sugli stanziamenti di bilancio dell’esercizio in corso finalizzati all’acquisto di beni e servizi, non è impegnabile e a fine esercizio confluirà nell’avanzo libero. Tale fondo, quindi, non assolve all’obbligo di creare una provvista di risorse necessarie a far fronte al pagamento dei debiti, bensì ad una mera funzione di “risparmio forzoso”, dato che in questo modo gli enti si vedranno erodere le risorse da destinare al finanziamento delle proprie spese. Nel corso dell’esercizio l’accantonamento al Fondo è adeguato alle variazioni di bilancio relative agli stanziamenti della spesa per acquisto di beni e servizi e non riguarda gli stanziamenti di spesa che utilizzano risorse con specifico vincolo di destinazione.

I parametri presi in considerazione affinché scattino le misure sono due: 18 a) ammontare dei debiti commerciali al 31 dicembre dell’esercizio precedente determinato ai sensi dell’art. 33 del d.lgs. 33/2013. Se tale parametro non si è ridotto di almeno il 10% rispetto a quello del secondo esercizio precedente, l’ente non è considerato in regola e dovrà accantonare le risorse nel fondo di garanzia; b) tempi di ritardo nel pagamento delle fatture: viene preso in considerazione il ritardo rispetto ai termini di pagamento previsto dal d.lgs. 231/2002 (di norma 30 gg, elevabili a 60 gg – previo accordo scritto - per ragioni connesse alla natura particolare del contratto o ad alcune sue caratteristiche). I tempi di pagamento e di ritardo sono desunti e calcolati tramite la PCC e comprendono, a differenza dell’indicatore annuale di tempestività dei pagamenti calcolato ai sensi del DPCM 22/09/2014, le fatture ricevute e scadute nell’anno precedente a quello di riferimento. L’accantonamento al fondo è variabile da un 1% ad un 5% in relazione ai giorni di ritardo (da un minimo di un giorno ad un massimo di 60 gg di ritardo).

La procedura (comma 862). Entro il 31 gennaio (a partire dal 2020) le amministrazioni dovranno calcolare i due indicatori e qualora non vengano rispettati i parametri previsti, con delibera di Giunta dovranno accantonare in bilancio il fondo, parametrato sugli stanziamenti di bilancio dell’esercizio in corso per acquisti di beni e servizi (corrispondenti al macro 103). Si evidenzia in proposito che: a) l’attribuzione in capo alla Giunta comunale della competenza a disporre lo stanziamento (appartenente alla missione 20 programma 03) contrasta con le competenze previste dall’art. 175 del Tuel in ordine alle variazioni di bilancio. Bisognerà capire se tale previsione consentirà di derogare alle competenze consiliari, ovvero se la Giunta provvederà solamente alla quantificazione del fondo, demandando al consiglio le variazioni di bilancio; b) in caso di mancata approvazione del bilancio entro il 31 gennaio, si ritiene che l’obbligo sia differito al momento dell’approvazione dello stesso.

Il Decreto 30/04/2019 n. 34, convertito in legge 2/06/2019, n. 58, denominato “Decreto crescita”, ha introdotto un alleggerimento dell'obbligo di ridurre lo stock di debito commerciale del 10%. Il correttivo stabilisce che questa misura non si applica se il debito commerciale residuo scaduto, rilevato alla fine dell'esercizio precedente, non supera il 5 per cento del totale delle fatture ricevute nel medesimo esercizio. Restano invece immutate le sanzioni e la loro decorrenza, fissata a partire da gennaio 2020. Per evitare la sanzione che impone l'accantonamento al fondo garanzia debiti commerciali sulle spese correnti, occorre rispettare, già nell'anno 2019, due obblighi: 1) pagare tutte le fatture entro i tempi previsti dall'articolo 4 del Dlgs 231/2002 (30 giorni o, in casi particolari, 60). La verifica del rispetto dei termini di pagamento è effettuata dalla Piattaforma certificazione crediti, tenendo conto dei documenti ricevuti e scaduti nell'anno 2019; 2) ridurre di almeno il 10 per cento del debito commerciale di fine esercizio, rispetto a quello rilevato a fine anno precedente (a fine 2019 dovrà ridursi il debito fotografato a fine anno 2018). Questa parte dell'adempimento, dopo le modifiche apportate dal Decreto Crescita, avrà effetto solo per gli enti il cui debito commerciale residuo scaduto, rilevato alla fine dell'esercizio precedente (primo anno 2018), è superiore al 5 per cento del totale delle fatture ricevute nel medesimo anno.

Il mancato rispetto dei termini di pagamento e la mancata riduzione del 10 per cento del debito commerciale (per gli enti con debito da ridurre superiore al 5 per cento delle fatture) comporta l'onere, a partire dal 31 gennaio 2020, di stanziare nella parte corrente del bilancio, con una delibera di giunta, un accantonamento ad uno specifico «Fondo di garanzia debiti commerciali». Nello specifico, l'importo del fondo è pari al 5 per cento della spesa per acquisto di beni e servizi. Sono inoltre previste percentuali di accantonamento decrescenti, al ridursi dei giorni di ritardo nei pagamenti. Nel corso dell'esercizio, l'accantonamento al Fondo di garanzia debiti commerciali deve essere adeguato alle variazioni delle voci relative all'acquisto di beni e servizi, mentre sono escluse le spese con specifico vincolo di destinazione.

1.RISULTANZE DEI DATI RELATIVI ALLA POPOLAZIONE, AL TERRITORIO ED ALLA SITUAZIONE SOCIO ECONOMICA DELL’ENTE.

Risultanze della popolazione

Popolazione legale al censimento del 09.10.2011 n. 3.406

Popolazione residente al 31.12.2018

Di cui:

-maschi n. 1.716 19

-femmine n. 1.190

Di cui:

In età prescolare (0-5 anni) n. 145

In età scuola obbligo (6-16 anni) n.321

In forza lavoro 1° occupazione (17-29 anni) n.483

In età adulta (30-35 anni) n.223

Oltre 65 anni n.642

Nati nell’anno 2018 n.30

Deceduti nell’anno n.30

Saldo naturale +/- 0

Immigrati nell’anno n.175

Emigrati nell’anno n.158

Saldo migratorio + 17

Saldo complessivo naturale + migratorio + 17

Popolazione massima insediabile come da strumento urbanistico vigente n.4.427 abitanti

Distribuzione della popolazione 2019 - Roncofreddo Età Celibi Coniugati Vedovi Divorziati Maschi Femmine Totale /Nubili /e /e /e %

0-4 146 0 0 0 67 79 146 4,3% 45,9% 54,1%

5-9 141 0 0 0 71 70 141 4,1% 50,4% 49,6%

10-14 146 0 0 0 72 74 146 4,3% 49,3% 50,7%

15-19 162 0 0 0 80 82 162 4,8% 49,4% 50,6%

20-24 162 2 0 0 94 70 164 4,8% 57,3% 42,7%

25-29 159 34 0 0 94 99 193 5,7% 48,7% 51,3%

30-34 114 67 0 0 87 94 181 5,3% 48,1% 51,9%

35-39 104 99 0 2 107 98 205 6,0% 52,2% 47,8%

40-44 104 150 1 12 143 124 267 7,8% 53,6% 46,4%

45-49 82 225 0 17 163 161 324 9,5% 50,3% 49,7%

50-54 49 216 6 17 150 138 288 8,5% 52,1% 47,9%

55-59 39 208 11 13 142 129 271 8,0% 52,4% 47,6%

60-64 21 186 14 18 121 118 239 7,0% 50,6% 49,4%

65-69 10 140 12 8 93 77 170 5,0% 54,7% 45,3%

70-74 13 122 19 5 84 75 159 4,7% 52,8% 47,2%

20

75-79 14 82 30 5 67 64 131 3,8% 51,1% 48,9%

80-84 11 50 47 2 45 65 110 3,2% 40,9% 59,1%

85-89 1 23 41 0 24 41 65 1,9% 36,9% 63,1%

90-94 4 6 25 0 9 26 35 1,0% 25,7% 74,3%

95-99 0 1 8 0 2 7 9 0,3% 22,2% 77,8%

100+ 0 0 0 0 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

Totale 1.482 1.611 214 99 1.715 1.691 3.406 100,0% 50,4% 49,6%

Distribuzione della popolazione per età scolastica 2019 Età Maschi Femmine Totale 0 17 12 29 1 15 16 31 2 10 15 25 3 13 17 30 4 12 19 31 5 14 16 30 6 17 14 31 7 14 14 28 8 18 10 28 9 8 16 24 10 13 10 23 11 16 18 34 12 13 13 26 13 16 17 33 14 14 16 30 15 17 17 34 16 23 18 41 17 10 20 30 18 15 14 29

Popolazione straniera residente a Roncofreddo al 1° gennaio 2019. Sono considerati cittadini stranieri le persone di cittadinanza non italiana aventi dimora abituale in Italia.

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Distribuzione per area geografica di cittadinanza Gli stranieri residenti a Roncofreddo al 1° gennaio 2019 sono 376 e rappresentano l'11,0% della popolazione residente.

La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 19,1% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dalla Bulgaria (18,4%) e dal Marocco (13,3%).

Struttura della popolazione dal 2002 al 2019 L'analisi della struttura per età di una popolazione considera tre fasce di età: giovani 0-14 anni, adulti 15-64 anni e anziani 65 anni ed oltre. In base alle diverse proporzioni fra tali fasce di età, la struttura di una popolazione viene definita di tipo progressiva, stazionaria o regressiva a seconda che la popolazione giovane sia maggiore, equivalente o minore di quella anziana. Lo studio di tali rapporti è importante per valutare alcuni impatti sul sistema sociale, ad esempio sul sistema lavorativo o su quello sanitario.

Anno 0-14 anni 15-64 anni 65+ anni Totale Età media 22

1° gennaio residenti

2002 403 1.909 511 2.823 41,4

2003 413 1.928 536 2.877 41,7

2004 443 1.983 547 2.973 41,3

2005 451 2.040 549 3.040 41,3

2006 462 2.058 556 3.076 41,2

2007 449 2.109 555 3.113 41,4

2008 487 2.210 574 3.271 41,2

2009 494 2.233 588 3.315 41,4

2010 485 2.272 608 3.365 41,9

2011 479 2.281 611 3.371 42,2

2012 470 2.276 632 3.378 42,6

2013 466 2.276 655 3.397 43,1

2014 454 2.277 659 3.390 43,4

2015 451 2.261 672 3.384 43,8

2016 459 2.248 679 3.386 43,9

2017 448 2.240 683 3.371 44,2

2018 435 2.285 668 3.388 44,2

2019 433 2.294 679 3.406 44,4

Indicatori demografici Principali indici demografici calcolati sulla popolazione residente a Roncofreddo. Anno Indice di Indice di Indice di Indice di Indice di Indice di Indice di vecchiaia dipendenza ricambio struttura carico natalità mortalità strutturale della della di figli (x 1.000 ab.) (x 1.000 ab.) popolazione popolazione per donna attiva attiva feconda

1° gennaio 1° gennaio 1° gennaio 1° gennaio 1° gennaio 1 gen-31 dic 1 gen-31 dic

2002 126,8 47,9 131,3 93,2 21,3 11,9 7,7

2003 129,8 49,2 133,3 97,5 21,1 10,6 12,0

2004 123,5 49,9 121,5 97,9 21,4 11,3 9,6

2005 121,7 49,0 117,6 100,2 22,2 8,5 8,5

2006 120,3 49,5 124,1 102,8 22,3 9,0 12,6

2007 123,6 47,6 110,9 104,4 21,3 11,3 9,4

2008 117,9 48,0 104,4 103,5 20,8 9,1 8,5

2009 119,0 48,5 104,1 108,1 19,6 7,2 7,8

2010 125,4 48,1 111,8 112,7 17,7 7,4 11,6

2011 127,6 47,8 114,5 118,7 17,5 8,3 6,2

2012 134,5 48,4 122,7 122,5 17,1 9,2 8,0

2013 140,6 49,3 113,3 129,0 16,1 7,4 9,7

2014 145,2 48,9 111,9 138,4 17,7 8,0 7,7

2015 149,0 49,7 118,5 146,3 18,5 8,0 10,6

2016 147,9 50,6 116,9 151,2 18,3 8,9 11,8

2017 152,5 50,5 125,8 149,4 19,2 8,6 12,4

2018 153,6 48,3 132,0 148,1 19,2 8,8 8,5

2019 156,8 48,5 147,5 153,5 20,1 - -

Glossario

Indice di vecchiaia Rappresenta il grado di invecchiamento di una popolazione. È il rapporto percentuale tra il numero degli ultrassessantacinquenni ed il numero dei giovani fino ai 14 anni. Ad esempio, nel 2019 l'indice di vecchiaia per il comune di Roncofreddo dice che ci sono 156,8 anziani ogni 100 giovani.

Indice di dipendenza strutturale Rappresenta il carico sociale ed economico della popolazione non attiva (0-14 anni e 65 anni ed oltre) su quella attiva (15-64 anni). Ad esempio, teoricamente, a Roncofreddo nel 2019 ci sono 48,5 individui a carico, ogni 100 che lavorano. 23

Indice di ricambio della popolazione attiva Rappresenta il rapporto percentuale tra la fascia di popolazione che sta per andare in pensione (60-64 anni) e quella che sta per entrare nel mondo del lavoro (15-19 anni). La popolazione attiva è tanto più giovane quanto più l'indicatore è minore di 100. Ad esempio, a Roncofreddo nel 2019 l'indice di ricambio è 147,5 e significa che la popolazione in età lavorativa è molto anziana.

Indice di struttura della popolazione attiva Rappresenta il grado di invecchiamento della popolazione in età lavorativa. È il rapporto percentuale tra la parte di popolazione in età lavorativa più anziana (40-64 anni) e quella più giovane (15-39 anni).

Carico di figli per donna feconda È il rapporto percentuale tra il numero dei bambini fino a 4 anni ed il numero di donne in età feconda (15-49 anni). Stima il carico dei figli in età prescolare per le mamme lavoratrici.

Indice di natalità Rappresenta il numero medio di nascite in un anno ogni mille abitanti.

Indice di mortalità Rappresenta il numero medio di decessi in un anno ogni mille abitanti.

Età media È la media delle età di una popolazione, calcolata come il rapporto tra la somma delle età di tutti gli individui e il numero della popolazione residente. Da non confondere con l'aspettativa di vita di una popolazione.

Dati sulla popolazione a livello regionale e provinciale

Al primo gennaio 2019 risultano iscritte nelle anagrafi comunali dell’Emilia-Romagna 4.471.485 persone, 9.873 in più rispetto al primo gennaio 2018, con un incremento dello 0,2%.Tali dati confermano una dinamica di crescita, in controtendenza rispetto al livello nazionale dove le stime Istat indicano la prosecuzione del trend negativo iniziato nel 2015 e una perdita di circa 90 mila residenti nel corso del 2018.

L’incremento dei residenti in regione nel corso del 2018 ha riguardato la sola componente straniera. Al primo gennaio 2019 nelle anagrafi dei comuni della regione risultano iscritte 551.222 persone con cittadinanza di uno stato estero e 3.920.263 con cittadinanza italiana; se per i primi si contano 12.545 unità in più rispetto al 2018, per i secondi la variazione è negativa, con 2.672 residenti in meno.

Nelle anagrafi dei comuni dell’Emilia-Romagna risultano attivi circa 2 milioni e 17 mila fogli di famiglia che identificano altrettante famiglie anagrafiche, le quali ospitano il 99,2% dei residenti complessivi; la restante quota (0,8%, circa 36.700 persone) vive in una convivenza anagrafica (conventi, caserme, istituti penitenziari, istituti di cura, etc..).La crescita di popolazione rilevata a livello regionale non è omogenea sul territorio. (fonte:sito internet Regione Emilia Romagna).

La provincia di Forlì Cesena conta nel 2018 394.067 abitanti di cui il 49% è composto da uomini e il 51% da donne.

Risultanze del territorio

Roncofreddo è un comune di 3.406 abitanti (dato 31/12/2018) situato ai confini meridionali della Provincia di Forlì- Cesena, Regione Emilia Romagna, a circa 18 km da Cesena. Il territorio comunale occupa una vasta zona di 51.53 kmq di superficie.

Il Comune confina con i comuni di , Cesena, , , ,Sogliano

Le strutture viarie sono così rappresentabili: - Km. strade statali 1,20 - Km. strade provinciali 38,76 - Km. strade comunali 51,30

La classificazione sismica del territorio nazionale ha introdotto normative tecniche specifiche per le costruzioni di edifici, ponti ed altre opere in aree geografiche caratterizzate dal medesimo rischio sismico.

Di seguito è riportata la zona sismica per il territorio di Roncofreddo, indicata nell'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274/2003, aggiornata con la Delibera della Giunta Regionale dell'Emilia-Romagna n. 1435 del 21.07.2003.

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Zona sismica Zona con pericolosità sismica media dove possono verificarsi terremoti abbastanza forti. 2

La classificazione climatica dei comuni italiani è stata introdotta per regolamentare il funzionamento ed il periodo di esercizio degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia.

Di seguito è riportata la zona climatica per il territorio di Roncofreddo

Zona climatica Periodo di accensione degli impianti termici: dal 15 ottobre al 15 aprile (14 ore giornaliere), salvo ampliamenti disposti dal Sindaco. E

Il grado-giorno (GG) di una località è l'unità di misura che stima il fabbisogno energetico necessario per mantenere un clima confortevole nelle abitazioni. Gradi-giorno Rappresenta la somma, estesa a tutti i giorni di un periodo annuale convenzionale di riscaldamento, degli incrementi medi giornalieri di temperatura necessari per raggiungere la 2.558 soglia di 20 °C. Più alto è il valore del GG e maggiore è la necessità di tenere acceso l'impianto termico.

Strumenti urbanistici

Piano Regolatore – PRGC – adottato SI ( ) NO ( X )

Piano Regolatore – PRGC – approvato SI ( ) NO ( X )

Piano edilizia economica popolare – PEEP SI ( ) NO ( X )

Piano insediamenti produttivi SI ( ) NO ( X )

Altri strumenti urbanistici (specificare):  RUE (strumento urbanistico vigente dal 2016) approvato SI ( X ) NO ( )

 RUE Variante - approvato SI ( X ) NO ( )

 POC – adottato SI ( ) NO (X)

 PSC – approvato SI (x) NO ( )

Risultanze della situazione socio economica dell’Ente

Nel territorio comunale sono presenti le seguenti attività commerciali alla data del 18/07/2019: n. 7 negozi alimentari n.14 negozi non alimentari n.1 esercizi di grande struttura n.17 esercizi di somministrazione(bar, ristoranti) 25 n.5 circoli privati n.6 Bed and Breakfast n.1 affittacamere n.1 case e appartamenti per vacanze n.7 appartamento ammobiliato per uso turistico n.09 agriturismo n.01 ostello

STRUTTURE OPERATIVE

ESERCIZIO IN PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE Tipologia CORSO Anno 2019 Anno 2020 Anno 2021 Anno 2022 Asili nido n. posti 0 0 0 0 0 n. Scuole materne n. posti 0 75 75 75 75 n. Scuole elementari n. posti 1 68 68 68 68 n. Scuole medie n. posti 1 45 45 45 45 n. Strutture n. posti 0 0 0 0 residenziali per 0 n. anziani Farmacie comunali n. 0 n. 0 n. 0 n. 0 Rete fognaria in Km - bianca 12,50 12,50 12,50 12,50 - nera 7,50 7,50 7,50 7,50 - mista 10,00 10,00 10,00 10,00 Esistenza depuratore Si X No Si X No Si X No Si X No Rete acquedotto in Km 75,00 75,00 75,00 75,00 Attuazione servizio idrico Si X No Si X No Si X No Si X No integrato Aree verdi, parchi, giardini n. 19 n. 19 n. 19 n. 19 hq. 6,50 hq. 6,50 hq. 6,50 hq. 6,50 Rete gas in Km 36,16 36,16 36,16 36,16 Raccolta rifiuti in quintali - civile 15.000,00 15.000,00 15.000,00 15.000,00 - industriale 0,00 0,00 0,00 0,00 - racc. diff.ta Si X No Si X No Si X No Si X No Esistenza discarica Si No X Si No X Si No X Si No X Mezzi operativi n. 3 n. 3 n. 3 n. 3 Veicoli n. 4 n. 4 n. 4 n. Centro elaborazione dati Si X No Si X No Si X No Si X No Personal computer n. 19 n. 19 n. 19 n. 19 Altre strutture (specificare)

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2.MODALITA’ DI GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI

SERVIZI GESTITI IN FORMA DIRETTA

Servizio Modalità di Appaltatore svolgimento

Gestione (manutenzione ordinaria; manutenzione straordinaria conservativa, pronto intervento) della Project Financing HERA Luce Srl pubblica illuminazione

Appalto Hera Servizi Energia S.r.l. – Gestione (conduzione, manutenzione ordinaria, tele- operatore gestione e terzo responsabile) degli impianti termici a individuato ex art. servizio dei 7 fabbricati di proprietà comunale 328 del d.P.R. 207/2010

Appalto C.I.S. Rubicone Soc. Coop. Pulizia edifici comunali Sociale a r.l. ONLUS

Kyocera Document Solution Italia Appalto S.p.A. Nolo fotocopiatrici individuato ex art. 328 del d.P.R. 207/2010

Servizi in materia di sicurezza e salute dei lavoratori sui Appalto Medoc Srl luoghi di lavoro di cui al D. Lgs. n.81/2008 e s.m.i.

Appalto Bama srl

Manutenzione servoscala e ascensori edifici comunali individuato ex art. 328 del d.P.R. 207/2010

Sgombero neve Appalto Vari operatori

Servizio di materiale affissione di manifesti, avvisi, Appalto I.C.A. La spezia locandine

Obiettivo solidale Gestione dei servizi cimiteriali Appalto Soc.Coop Sociale

Gara in Gestione servizi necroscopici Appalto aggiudicazione

Gestione dell’illuminazione votiva Amga Energia Srl Concessione Appalto L’Antincendio e Manutenzione dispositivi antincendio edifici comunali Sicurezza

Servizi di abbonamento a giornali/riviste specialistiche Appalto

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Volter Kluwer Italia Spa (Leggi d’Italia)

Sace Bt SPA Servizio assicurativo All risks danni diretti Appalto

RCT/RCO Appalto Generali

Inc/Furto/Kasko/assistenza Appalto Unipol Sai Spa

Infortuni cumulativi senza I.T. Appalto Generali Italia Spa

Appalto XL Insurance RC Patrimoniale Company

TL enti pubblici Appalto Itas Mutua

Libro matricola Appalto Unipol Sai Spa

Appalto RTI Il Millepiedi/La Servizio assistenza scolastica alunni diversamente abili Finestra coop.sociale ONLUS

Gestione biblioteca comunale (scade???) Appalto Koinè coop. sociale

Appalto Consorzio sociale Gestione mensa scolastica romagnolo

SERVIZI GESTITI TRAMITE DELEGA DI FUNZIONI O GESTIONI ASSOCIATE

Soggetto Modalità di Servizio gestore/Comune svolgimento capofila

Unione Rubicone Servizi sociali Funzione trasferita e Mare

Unione Rubicone Servizio di polizia municipale Funzione trasferita e Mare

Unione Rubicone Servizio Informatica Funzione trasferita e Mare

Unione Rubicone Servizio Protezione Civile Funzione trasferita e Mare

Unione Rubicone Servizio Centrale Unica committenza Funzione trasferita e Mare

Unione Rubicone Servizio personale Funzione trasferita e mare

Comune di Scuola materna Gualdo Gestione associata

Unione Rubicone Funzione sismica Funzione trasferita e Mare

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Comune di Servizio accalappiamento cani e gestione canile Rio Gestione Associata Cesena – ente Eremo capofila

Comune di Gestione cimitero di Gualdo Gestione associata Cesena – ente capofila

L’Unione subentra al comune nei rapporti in essere con soggetti terzi, in relazione alle materie oggetto del conferimento in conformità agli atti di programmazione approvati dagli organi dell’Unione e dei singoli Enti. Il conferimento delle funzioni è integrale senza che residuano in capo ai comuni attività amministrative e compiti riferibili alla stessa funzione. Al fine di assicurare una gestione realmente efficace ed efficiente l’art. 14 comma 29 DL m. 78/2010 dispone a carico degli enti locali un doppio divieto di sovrapposizione fra gestioni diverse: -la medesima funzione non può essere svolta da più di una forma associativa -la funzione gestita in forma associata non può essere parzialmente gestita dal singolo comune.

Col Peg verranno evidenziante le risorse assegnate in gestione ai responsabili dell’Unione al fine di garantire un razionale andamento dei servizi associati alla luce dei principi vigenti in materia. Pertanto in conformità agli indirizzi assunti dall’Unione il Peg assegnerà determinati capitoli di entrata e di spesa ai dirigenti dell’Unione che agiscono per conto dei comuni ai sensi delle convenzioni, gli stessi possono così svolgere in modo pieno e razionale la propria funzione di organo gestionale al servizio del comune appartenete all’Unione.

SERVIZI GESTITI TRAMITE ENTI O SOCIETA’ PARTECIPATE

Soggetto Modalità di Servizio gestore/Comune svolgimento capofila

Appalto ATR Società Servizio di trasporto scolastico linee 1/2/3/4/5 Consortile a r.l.

Acer – Provincia Gestione patrimonio di edilizia residenziale pubblica Concessione Forlì-Cesena

ATR e Agenzia Servizio di trasporto pubblico locale Appalto Mobilità – AMR

Hera S.p.A. – Servizio gestione rifiuti urbani Affidato da Appalto ATERSIR

Hera S.p.A. – Servizio Idrico Integrato affidato da Appalto ATERSIR

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SERVIZI GESTITI DA ALTRI SOGGETTI

Servizio Affidatario

Società Sportiva Gestione impianto sportivo capoluogo FC RONCOFREDDO

LE SOCIETA’ PARTECIPATE

Partecipazioni dell’ente

SOCIETA' Quote SOCIETA' CONTROLLATE Nessuna

SOCIETA' Quote SOCIETA' COLLEGATE Nessuna

ALTRE IMPRESE UNICA RETI SPA 0,32935% START ROMAGNA SPA 0,01356% HERA SPA 0,00002% ATR SRL CONSORTILE 0,63% AMR SRL CONSORTILE 0,08% LEPIDA SPA 0,0015% CESENA FIERA 0,02585% S.I.L. in liquidazione 0,93%

Altri Organismi partecipati ASP del Rubicone 13,64% ACER Azienda Casa 0,684% CEV Consorzio Energia Veneto 0,09%

Nel corso dell’esercizio 2018, in attuazione del piano di razionalizzazione delle società partecipate approvato con deliberazione C.C.13 del 27/04/2015 (ai sensi dell’articolo 1, comma 612 – Legge 190/2014) è stato perfezionato il procedimento di dismissione della partecipazione dell’ente della società Terme di Santa Agnese Spa (partecipazione acquisita da piano successorio della Comunità Montana dell’Appennino Cesenate), avviato nel 2017 mediante esperimento di tentativo di vendita delle azioni, il cui esito è risultato negativo. Le azioni sono state cedute alla società e la società provvede a liquidare in denaro l’ente recedente attraverso una dilazione di pagamento pari ad anni 20 (venti), a decorrere dal 2018, come previsto dalla deliberazione dell’Assemblea dei Soci del 29/05/2017. Relativamente alla partecipazione in Start Romagna Spa, a seguito di esperimento del tentativo di alienazione della quota mediante procedura aperta, l’ente ha richiesto la liquidazione in denaro del valore della propria quota, ai sensi dell’art. 1, comma 569 della legge 147/2013, ma la società ha eccepito che il servizio svolto rientra nella nozione di servizio di interesse generale e pertanto non ha proceduto alla liquidazione della quota. Con la ricognizione straordinaria delle società partecipate approvata con deliberazione C.C. 34/2017, è stata confermata la dismissione della partecipazione in Start Romagna ed il Consiglio Comunale ha altresì disposto di chiedere nuovamente la

30 liquidazione della quota a Start Romagna S.p.A., considerando legittima la richiesta di liquidazione, avendo ulteriormente ribadito la non strategicità della suddetta società nel piano di razionalizzazione, indipendentemente dal tipo di servizio gestito (cfr sentenza n. 1305 del 13 ottobre 2015 del TAR Lombardia - Sezione distaccata di Brescia).

La società S.I.L. – Soc. Cons. a r.l. , acquisita da piano successorio della Comunità Montana dell’Appennino Cesenate, è stata posta in liquidazione dal 26.05.2016. In data 15/12/2017 si è conclusa l’attività di liquidazione ed il liquidatore ha presentato il bilancio finale di liquidazione. Il credito finale di liquidazione è di Euro 4.201,00 . Come evidenziato nel Bilancio finale, i tempi di rimborso del credito ai soci (Comune di al Roncofreddo € 40,23) non possono essere ad oggi conosciuti, una volta saldati i debiti residui pari ad € 1.207,00 verranno inviati assegni circolari alle sedi dei singoli soci per Raccomandata. In materia di società partecipate, nel 2018, con deliberazione di C.C. n. 56 del 28/12/2018, è stata approvata la revisione ordinaria prevista dall’ art. 20 del D.Lgs 175/2016, modificato dal D.Lgs 100/2017. In tale revisione l’Ente ha confermato la decisione, già assunta con i precedenti piani di razionalizzazione, di dismissione della società Start Romagna Spa.

UNICA RETI S.P.A. Funzioni attribuite e attività svolte in favore Amministrazione e gestione di reti ed impianti afferenti ai servizi di ciclo dell'Amministrazione integrato, comprese le reti fognarie e gli impianti di depurazione, le reti di gasdotti ed impianti connessi ed accessori, l’amministrazione e gestione di mezzi ed impianti fissi e mobili per la raccolta, il trasporto e lo smaltimento di rifiuti solidi urbani ed assimilati. Tipologia di società Società per azioni a totale partecipazione pubblica

Parametri di riferimento Anno 2018 Anno 2017 Anno 2016 Capitale sociale € 70.373.150,00 € 70.373.150,00 €. 70.373.150,00 Patrimonio netto al 31/12 € 214.328.710,00 € 216.251.707,00 €. 217.813.462,00 Risultato d'esercizio € 2.494.188,00 € 2.618.860,00 €. 2.526.668,00 Utile netto incassato dall'ente (riferito all'esercizio € 18.135,23 € 32.492,30 € 15.112,73 precedente) Risorse finanziarie erogate dall'ente all'organismo ======partecipato (cassa) START ROMAGNA S.P.A. Funzioni attribuite e attività svolte in favore Gestione del trasporto pubblico locale auto-filo tranviario dell'Amministrazione

Tipologia di società 100% a capitale pubblico Province di Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna e tutti gli enti locali Società TPER. L’ente, nell’ambito della ricognizione straordinaria delle partecipazioni ex articolo 24 del D.Lgs. 175/2016 (deliberazione C.C. n. 34 del 27/09/2017) ha confermato le proprie determinazioni in materia di dismissione della partecipazione nella società, come previsto dalla deliberazione C.C. 13 del 27/4/2015, ritenendo, con il rinnovo dell’intenzione di dismissione della quota, ai sensi dell’articolo 10 del TUSP, validi gli effetti di cui all’articolo 24, comma 5 del medesimo TUSP. E’ stata nuovamente richiesta alla società la liquidazione in denaro il valore della quota del socio cessato in base ai criteri stabilititi all'art. 2437-ter, comma 2 del Codice civile Parametri di riferimento Anno 2018 Anno 2017 Anno 2016 Capitale sociale Non ancora approvato € 29.000.000,00 €. 29.000.000,00 Patrimonio netto al 31/12 In approvazione nella € 29.482.896,00 €. 27.649.921,00 Risultato d'esercizio Seduta del 25.07.2019 € 1.832.972,00 €. 868.586,00 Utile netto incassato dall'ente (riferito all'esercizio ======precedente) Risorse finanziarie erogate dall'ente all'organismo ======partecipato (cassa) HERA S.P.A.

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Funzioni attribuite e attività svolte in favore Gestione integrata delle risorse idriche, delle risorse energetiche, dei servizi dell'Amministrazione ambientali e servizi finalizzati alla produzione di beni e di attività volti a soddisfare bisogni delle collettività. Affidamenti: • Gestione del Servizio Idrico Integrato nell’ambito territoriale ottimale di Forlì-Cesena • Gestione del servizio di gestione dei rifiuti urbani nell’ambito territoriale ottimale di Forlì-Cesena Tipologia di società Mista pubblico-privata quotata in Borsa

Parametri di riferimento Anno 2018 Anno 2017 Anno 2016 Capitale sociale € 1.489.538.745,00 € 1.489.538.745,00 €. 1.489.538.745,00 Patrimonio netto al 31/12 € 2.335.175.923,00 € 2.313.277.515,00 €. 2.260.943,00 Risultato d'esercizio € 195.139.030,00 € 170.415.559,00 €. 144.687.056,00 Utile netto incassato dall'ente (riferito all'esercizio € 16,15 € 15,30 € 15,30 precedente) Risorse finanziarie erogate dall'ente all'organismo € 318.251,50 € 440.260,33 € 491.263,52 partecipato per servizi resi (cassa) A.T.R. SOCIETA' CONSORTILE A R.L. Funzioni attribuite e attività svolte in favore Progettazione, organizzazione, promozione dei servizi pubblici e privati della dell'Amministrazione mobilità integrata delle persone e delle merci

Tipologia di società Società consortile a responsabilità limitata

Parametri di riferimento Anno 2018 Anno 2017 Anno 2016 Capitale sociale € 1.103.240,00 €. 2.400.819,00 €. 2.400.819,00 Patrimonio netto al 31/12 5.915.763,00 € 11.852.099,00 €. 16.535.834,00 Risultato d'esercizio 0,00 € 0,00 €. 0,00 Utile netto incassato dall'ente (riferito all'esercizio ======precedente) Risorse finanziarie erogate dall'ente all'organismo €159.294,09 € 231.538,55 € 218.981,09 partecipato (cassa)

LEPIDA S.P.A. Funzioni attribuite e attività svolte in favore Gestione ed erogazione di servizi di connettività della rete regionale a banda larga, dell'Amministrazione ai sensi dell'art. 9 comma 1 della legge regionale n. 11/2004

Tipologia di società 100% partecipazione pubblica. Soci: Regione Emilia-Romagna; tutte le Province della Regione Emilia-Romagna; tutti i Comuni, circa metà delle Unioni dei Comuni e Comunità Montane della Regione Emilia-Romagna; Alma Mater Studiorum Università di , Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, Università degli studi di Ferrara; tutti i Consorzi di Bonifica presenti nella Regione Emilia-Romagna; tutte le Aziende sanitarie e Ospedaliere della Regione Emilia-Romagna Parametri di riferimento Anno 2018 Anno 2017 Anno 2016 Capitale sociale €. 65.526.000,00 €. 65.526.000,00 €. 65.526.000,00 Patrimonio netto al 31/12 € . 68.351.765 € 67.801.850,00 €.67.490.699,00 Risultato d'esercizio €.538.915 € 309.150,00 €. 457.200,00 Utile netto incassato dall'ente (riferito all'esercizio ======precedente) Risorse finanziarie erogate dall'ente all'organismo € 3.225,52 ======partecipato (cassa) ASP DEL RUBICONE Funzioni attribuite e attività svolte in favore Gestione ed erogazione servizi alla persona dell'Amministrazione

Tipologia di società Ente pubblico non economico di cui alla L.R. 3/2003

Parametri di riferimento Anno 2018 Anno 2017 Anno 2016 Fondo di dotazione iniziale € 2.161.446,00 €. 2.161.446,00 €. 2.161.446,00 32

Patrimonio netto al 31/12 € 17.253.415,00 € 17.477.987,00 €. 17.889.428,00 Risultato d'esercizio € 205.660,00 € 165.053,00 €. 182.495,00 Risorse finanziarie erogate dall'ente all'organismo € 2.781,92 ======€1.079,00 partecipato (cassa) S.I.L. –SOGGETTO INTERMEDIARIO LOCALE APPENNINO CENTRALE S.C.A.R.L. IN LIQUIDAZIONE Funzioni attribuite e attività svolte in favore Società consortile a resp. limitata senza fine di lucro, è costituita allo scopo di dell'Amministrazione attuare, in funzione di soggetto intermediario locale, tutti gli interventi previsti nel piano di azione del patto territoriale per l’occupazione dell’Appennino Centrale ai sensi della normativa nazionale comunitaria prevista per i patti territoriali e promuovere il sostegno e lo sviluppo dell’area interessata da patto territoriale Appennino Centrale. La partecipazione è stata acquisita per effetto di quanto disposto dal piano successorio della Comunità Montana - Unione dei Comuni dell’Appennino Cesenate approvato con Decreto Presidente della Giunta Regionale n. 118 del 19/06/2014

La società è posta in liquidazione dal 26.05.2016. In data 15/12/2017 si è conclusa l’attività di liquidazione ed il liquidatore ha presentato il bilancio finale di liquidazione. Il credito finale è di Euro 4.201,00 . Come evidenziato nel Bilancio finale, i tempi di rimborso del credito ai soci (Comune di Roncofreddo € 40,23) non possono essere ad oggi conosciuti, una volta saldati i debiti residui pari ad € 1.207,00 verranno inviati assegni circolari alle sedi dei singoli soci per Raccomandata. Tipologia di società Società consortile a responsabilità limitata

Anno 2017 (al 15/12/2017 da Parametri di riferimento Anno 2016 Anno 2015 Bilancio finale di liquidazione) Capitale di dotazione € 48.484,00 € 59.856,00 4.201,00 Patrimonio netto al 31/12 Patrimonio netto di € 48.485,00 € 33.541,00 liquidazione Risultato d'esercizio -€ 14.943,00 -€ 21.757,00 Utile netto incassato dall'ente (riferito all'esercizio ======precedente) Risorse finanziarie erogate dall'ente all'organismo ======partecipato (cassa) ACER FORLI’ - CESENA Funzioni attribuite e attività svolte in favore Gestione patrimoni immobiliari compresi gli alloggi ERP, manutenzione e interventi dell'Amministrazione di recupero, servizi tecnici ed amministrativi connessi

Tipologia di società Ente pubblico economico

Parametri di riferimento Anno 2018 Anno 2017 Anno 2016 Capitale di dotazione € 4.412.295,00 €. 4.412.295,00 €. 4.412.295,00 Patrimonio netto al 31/12 € 8.688.493,00 € 8.664.945,00 €.8.624.698,00 Risultato d'esercizio € 23.548,00 € 40.248,00 €.45.171,00 Utile netto incassato dall'ente (riferito all'esercizio ======precedente) Risorse finanziarie erogate dall'ente all'organismo ======partecipato (cassa) AMR SRL CONSORTILE Funzioni attribuite e attività svolte in favore Svolge tutte le funzioni di agenzia mobilità previste dalle norme di legge ed in dell'Amministrazione particolare: attività di promozione, definizione, progettazione di trasporto pubblico di persone. La società è stata costituita il 1/03/2017.

Tipologia di società Società consortile a responsabilità limitata

Parametri di riferimento Anno 2018 Anno 2017 Capitale di dotazione € 100.000,00 Patrimonio netto al 31/12 € 3.266.356,00 Risultato d'esercizio € 533.031,00 Utile netto incassato dall'ente (riferito all'esercizio ======precedente) Risorse finanziarie erogate dall'ente all'organismo € 22.036,39 € 4.187,57 partecipato (cassa)

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CONSORZIO ENERGIA VENETO Funzioni attribuite e attività svolte in favore Servizio fonti energetiche dell'Amministrazione

Tipologia di società Consorzio

Parametri di riferimento Anno 2018 Anno 2017 Anno 2016 Capitale di dotazione € 980.553,00 € 954.538,00 € 761.806,00 Patrimonio netto al 31/12 € 1.000.61,00 € 977.753,00 € 953.638,00 Risultato d'esercizio € 19.808,00 € 23.216,00 € 191.832,00 Utile netto incassato dall'ente (riferito all'esercizio ======precedente) Risorse finanziarie erogate dall'ente all'organismo € 252,00 € 252,00 € 252,00 partecipato (cassa) CESENA FIERA SPA Funzioni attribuite e attività svolte in favore Gestione di spazi fieristici e organizzazione di eventi fieristici dell'Amministrazione Tipologia di società Società per azioni Parametri di riferimento Anno 2018 Anno 2017 Anno 2016 Capitale di dotazione € 2.000.000,00 € 2.000.000,00 € 2.000.000,00

Patrimonio netto al 31/12 € 2.566.172,00 €3.424.734,00 € 3.274.755,00 Risultato d'esercizio € 141.437,00 € 149.979,00 € 150.556,00 Utile netto incassato dall'ente (riferito all'esercizio ======precedente) Risorse finanziarie erogate dall'ente all'organismo ======partecipato (cassa)

Il Comune di Roncofreddo, nel corso dell’esercizio 2018, con deliberazione C.C. 9 del 07.03.2018 ha approvato , ai sensi della L.R. 25 marzo 2016 n.4, la proposta di istituzione della “Destinazione turistica Romagna”, con sede legale in Piazzale Fellini 3 a Rimini, quale ente pubblico strumentale degli enti locali ai sensi dell'articolo 11-ter del Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42 ), dotato di personalità giuridica e di autonomia amministrativa, organizzativa, finanziaria e contabile, relativo all’ambito territoriale della sopraccitata Area Vasta a finalità turistica approvata con Delibera di Consiglio Provinciale n. 40/2016. La Destinazione turistica “Romagna (Province di Ferrara, Forlì- Cesena, Ravenna e Rimini)” dovrà svolgere le funzioni previste dalla legge regionale n. 4/2016, e ogni altra funzione in materia turistica conferita dalla Regione o dagli Enti pubblici. Gli enti territoriali soci non detengono quote di partecipazione al capitale di Destinazione Turistica: pertanto non può essere considerato un vero e proprio organismo "partecipato" dall’ente. A ciascun ente territoriale partecipante è però attribuito un numero di voti, che corrisponde al peso nell’assemblea della destinazione turistica, determinato tenendo conto dei seguenti criteri: a) Numero di presenze turistiche (parametro prioritario con un valore del 40%); b) Numero di posti letto (parametro prioritario con un valore del 40%); c) Popolazione (con un valore del 10%); d) Estensione territoriale (con un valore del 10%);

L’ufficio sta lavorando all’adempimento che ha scadenza prevista per fine anno, per la razionalizzazione delle partecipazioni e alla ricognizione ordinaria 2019.

3.SOSTENIBILITA’ ECONOMICO FINANZIARIA DELL’ENTE

3.1SITUAZIONE DI CASSA DELL’ENTE 34

Una componente essenziale dell’analisi strategica è costituito dalle risorse finanziarie a disposizione dell’ente per la realizzazione dei propri programmi. Va preliminarmente osservato come il contesto di riferimento – mondiale, europeo e nazionale – delineato in precedenza, alquanto complesso e caratterizzato da una fortissima crisi economica, unito ad un percorso di riforma federalista incompiuta e ad un legislatore ondivago che fa e disfa il quadro normativo con devastanti effetti destabilizzanti, rende alquanto difficoltosa la gestione dei bilanci comunali.

-Fondo cassa al 31/12 del penultimo esercizio precedente (2018) € 578.233,31

-Andamento del fondo cassa nel triennio precedente:

SITUAZIONE DI CASSA

2016 2017 2018 Disponibilità 733.432,95 585.130,67 578.233,31 Anticipazioni 0,00 0,00 0,00

Anticipazione liquidità Cassa DD.PP. 0,00 0,00 0,00

Si precisa che l’Ente non ha effettuato negli ultimi tre esercizi alcuna anticipazione di cassa.

GESTIONE

RESIDUI COMPETENZA TOTALE

Fondo cassa al 1° gennaio 2018 585.130,67

RISCOSSIONI (+) 351.311,02 2.616.475,70 2.967.786,72 PAGAMENTI (-) 324.992,62 2.649.691,46 2.974.684,08

SALDO DI CASSA AL 31 DICEMBRE (=) 578.233,31

PAGAMENTI per azioni esecutive non regolarizzate al 31 dicembre (-) 0,00

FONDO DI CASSA AL 31 DICEMBRE 2018 (=) 578.233,31

LIVELLO DI INDEBITAMENTO

L 'ente ha in ammortamento mutui con la Cassa Depositi e Prestiti, nell’indebitamento inoltre è anche considerato la contabilizzazione della parte di project financing on-ballance, per la videosorveglianza, relativo alla pubblica illuminazione.

Gli oneri finanziari per ammortamento prestiti ed il rimborso degli stessi in conto capitale registra la seguente evoluzione:

35

Anno 2019 2020 2021 2022

Oneri finanziari 30.171,53 24.694,20 22.143,50 19.416,08

Quota capitale 57.211,32 59.658,26 62.210,96 62.114,38

Totale 87.382,85 84.352,46 84.354,46 81.530,46

L’indebitamento dell’ente subisce la seguente evoluzione:

Anno 2018 2019 2020 2021 2022 Residuo debito (+) 561.893,76 601.178,58 620.827,26 561.169,00 498.958,04 Nuovi prestiti (+) 100.000,00 76.860,00 0,00 0,00 0,00 Prestiti rimborsati (-) 60.715,18 57.211,32 59.658,26 62.210,96 62.114,38 Estinzioni anticipate (-) 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Altre variazioni +/- (da specificare) 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Totale fine anno 601.178,58 620.827,26 561.169,00 498.958,04 436.843,66

L’incidenza degli interessi passivi rispetta i limiti di cui all’ art. 204 del TUEL:

DEBITI FUORI BILANCIO RICONOSCIUTI

Esercizio Importo debiti fuori bilancio riconosciuti

2018 59.417,83

2017 0,00

2016 0,00

Nel corso dell’esercizio 2018 con delibera di consiglio comunale n. 41 del 01.10.18 l’ente ha riconosciuto un debito fuori bilancio che ha coperto con apposita variazione di bilancio contenuta nella delibera di consiglio comunale n. 42 del 01.10.2018.

RIPIANO DISAVANZO DA RIACCERTAMENTO STRAORDINARIO DEI RESIDUI

Non esiste un disavanzo da riaccertamento straordinario dei residui.

RIPIANO ULTERIORI DISAVANZI

Non sussistono ulteriori disavanzi da riaccertamento straordinario dei residui.

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4.GESTIONE RISORESE UMANE

Personale in servizio al 31.12.2018

CATEGORIA NUMERO TEMPO INDETERMINATO ALTRE TIPOLOGIE

D3

D1 5 3 2

C 4 3 1

B3 3 3

B1 1 1

A

TOTALE 13 10 3

Personale in servizio al 31.12

Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017 Anno 2018 Personale a tempo 16 12 12 10 9 indeterminato Personale a tempo / / 1 2 4 determinato Totale dipendenti 16 12 13 12 13

Situazione personale in servizio al 07.11.2019

Previsti in Cat. DOtazionne Coperti Vacanti TOTALE DI CUI COPERTI Organica DIR 0 0 0 0 0 D 6 5* 1 6 5 C 3 3 3 3 3 B 4 4^ 0 4 4 A 0 0 0 0 0 TOTALE 13 3 4 13 12 * di cui 1 posto a tempo determinato per il posto vacante si stanno fcendo le procedure di concorso ^di cui 1 posto a tempo determinato

Personale assunto a tempo determinato

Sono attualmente attive al le seguenti assunzioni a tempo determinato: • assunzione, a tempo determinato di un’unità di categoria D1 Istruttore Direttivo Tecnico, a tempo parziale 18 ore settimanali, con contratto fine al 31.12.2019; • assunzione fino al 31.12.2019, di una unità categoria B1, a tempo determinato a tempo parziale 50% Esecutore tecnico specializzato.

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Andamento della spesa di personale nell’ultimo quinquennio

Anno riferimento Dipendenti Spesa di Personale Incidenza % spesa personale /spesa corrente

2018 13 429.479,86 19,40%

2017 12 404.791,02 19,16%

2016 12 446.652,13 23,06%

2015 12 558.062,73 27,94%

2014 16 522.404,86 26,73%

Rispetto vincoli di spesa in materia di personale

media 2011/2013 Previsione previsione previsione 2020 2021 2022 Spese macroaggregato 101 513.287,72 462.337,81 427.868,30 434.168,30 Spesa macroaggregato 109

IRAP macroaggregato 102 30.649,97 39.389,00 39.139,00 39.389,00

altre spese: buoni pasto 2.000,00 2.000,00 2.000,00 altre spese: convenzione segretario 19.298,81 19.298,81 19.298,81 Altre spese: quota ex ages 3.300,00 3.300,00 3.300,00

altre spese:rinnovi contrattuali 3.941,00 3.941,00 3.941,00

Totale spese di personale 543.937,69 530.266,62 495.547,11 502.097,11 (-) Componenti escluse (B) 35.863,97 71.527,09 57.683,38 65.033,38 508.073,71 458.739,53 437.863,73 437.063,73

Con Deliberazione di Giunta Comunale n. 63 del 12.11.2019 è stato approvato il piano dei fabbisogni di personale 2020/2022.

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5.VINCOLI DI FINANZA PUBBLICA

La Legge di Bilancio per l’esercizio 2019 (Legge 145/2019 – articolo a – comma 821) ha sancito definitivamente il superamento il pareggio di bilancio quale vincolo di finanza pubblica ed ha stabilito che gli enti locali si considerano in equilibrio in presenza di un risultato di competenza dell’esercizio non negativo e che tale informazione è desunta, in ciascun anno, dal prospetto della verifica degli equilibri, allegato al rendiconto della gestione, come previsto dall’articolo 10 del D.Lgs. 118/2011.

Dal 2019 quindi l’ente è considerato in “equilibrio” (e quindi in pareggio) se, a rendiconto, garantirà un risultato di competenza non negativo, determinato dal prospetto degli equilibri di bilancio, ex allegato 10 al d.lgs. 118/2011. A livello previsionale non è previsto alcun vincolo particolare, anche perché è già applicabile nel nostro ordinamento l’obbligo di approvare il bilancio in pareggio tra entrate e spese, secondo quanto previsto dall’art. 162 del Tuel e dal p.c. all. 4/2. Nella determinazione dei nuovi equilibri, concorrono, oltre alle entrate finali (primi 5 titoli) ed alle spese finali (primi 3 titoli) le seguenti voci prima escluse dal saldo di finanza pubblica: a) il FPV di entrata e di spesa, a prescindere dalla fonte di finanziamento; b) l’avanzo ed il disavanzo di amministrazione; c) le entrate da accensione di mutui e le spese per il rimborso di mutui

Con il DM 1° agosto 2019 sono state apportate modifiche agli schemi di bilancio e di rendiconto funzionali a recepire nell’ordinamento contabile i nuovi equilibri previsti dalla legge 145/2018. Le modifiche intendono evidenziare in modo trasparente il risultato di competenza, evidenziando anche il peso degli accantonamenti e delle risorse vincolate sugli equilibri. I nuovi schemi relativi agli equilibri di bilancio, di cui all’allegato n. 9 al D.Lgs. 118/2011, modificato da ultimo con D.M. 01/08/2019, saranno adottati dagli enti locali a decorrere dal bilancio di previsione 2021/2023. Gli enti che prevedono nel bilancio 2020 l’applicazione di quote accantonate, vincolate e destinate del risultato presunto di amministrazione dovranno invece inserire tali schemi nella nota integrativa.

Come già evidenziato, nel bilancio di previsione 2020/2022 non è prevista l’applicazione dell’avanzo presunto, pertanto non vengono inseriti i nuovi schemi relativi agli equilibri di bilancio.

A partire dal rendiconto 2019 (pur con finalità conoscitive) dovranno essere determinati i nuovi equilibri, che non impattano sul bilancio di previsione (che è già in pareggio in base alle regole previste dall’art. 162 del TUEL), bensì sulla gestione e rendicontazione.

A livello preventivo il rispetto del pareggio di bilancio è garantito dal rispetto delle regole generali del bilancio (totale entrate = totale spese) e nelle spese sono compresi anche gli accantonamenti. A livello preventivo il pareggio di bilancio considera anche il ricorso all’indebitamento (e quindi la contrazione di mutui) a finanziamento della spesa di investimento, indebitamento che comunque non si prevede nell’attuale programmazione delle risorse.

Verifica rispetto equilibri

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COMPETENZA ANNO COMPETENZA ANNO COMPETENZA EQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO 2019 2020 ANNO 2021

Fondo di cassa all'inizio dell'esercizio 0,00

A) Fondo pluriennale vincolato di entrata per spese correnti (+) 0,00 0,00 0,00

AA) Recupero disavanzo di amministrazione esercizio precedente (-) 0,00 0,00 0,00

B) Entrate Titoli 1.00 - 2.00 - 3.00 (+) 2.204.277,56 2.191.527,56 2.194.277,56 di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00 0,00 0,00

C) Entrate Titolo 4.02.06 - Contributi agli investimenti direttamente destinati al rimborso dei prestiti da amministrazioni pubbliche (+) 0,00 0,00 0,00

D)Spese Titolo 1.00 - Spese correnti (-) 2.154.319,30 2.139.016,60 2.132.163,18 di cui: - fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 - fondo crediti di dubbia esigibilità 46.910,18 46.910,18 46.910,18

E) Spese Titolo 2.04 - Altri trasferimenti in conto capitale (-) 0,00 0,00 0,00

F) Spese Titolo 4.00 - Quote di capitale amm.to dei mutui e prestiti obbligazionari (-) 59.658,26 62.210,96 62.114,38 di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00 0,00 0,00 di cui Fondo anticipazioni di liquidità (DL 35/2013 e successive modifiche e rifinanziamenti) 0,00 0,00 0,00

G) Somma finale (G=A-AA+B+C-D-E-F) -9.700,00 -9.700,00 0,00

ALTRE POSTE DIFFERENZIALI, PER ECCEZIONI PREVISTE DA NORME DI LEGGE E DA PRINCIPI CONTABILI, CHE HANNO EFFETTO SULL’EQUILIBRIO EX ARTICOLO 162, COMMA 6, DEL TESTO UNICO DELLE LEGGI SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI

H) Utilizzo risultato di amministrazione presunto per spese correnti (2) (+) 0,00 - - di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00

I) Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in base a specifiche disposizioni di legge o dei principi contabili (+) 9.700,00 9.700,00 0,00 di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00 0,00 0,00

L) Entrate di parte corrente destinate a spese di investimento in base a specifiche disposizioni di legge o dei principi contabili (-) 0,00 0,00 0,00

M) Entrate da accensione di prestiti destinate a estinzione anticipata dei prestiti (+) 0,00 0,00 0,00

EQUILIBRIO DI PARTE CORRENTE (3) O=G+H+I-L+M 0,00 0,00 0,00

40

EQUILIBRI DI BILANCIO (1)

COMPETENZA ANNO COMPETENZA COMPETENZA EQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO 2020 ANNO 2021 ANNO 2022

P) Utilizzo risultato di amministrazione presunto per spese di investimento (2) (+) 0,00 - -

Q) Fondo pluriennale vincolato di entrata per spese in conto capitale (+) 0,00 0,00 0,00

R) Entrate Titoli 4.00-5.00-6.00 (+) 113.700,00 23.700,00 23.700,00

C) Entrate Titolo 4.02.06 - Contributi agli investimenti direttamente destinati al rimborso dei prestiti da amministrazioni pubbliche (-) 0,00 0,00 0,00

I) Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in base a specifiche disposizioni di legge o dei principi contabili (-) 9.700,00 9.700,00 0,00

S1) Entrate Titolo 5.02 per Riscossione crediti di breve termine (-) 0,00 0,00 0,00

S2) Entrate Titolo 5.03 per Riscossione crediti di medio-lungo termine (-) 0,00 0,00 0,00

T) Entrate Titolo 5.04 relative a Altre entrate per riduzioni di attività finanziaria (-) 0,00 0,00 0,00

L) Entrate di parte corrente destinate a spese di investimento in base a specifiche disposizioni di legge o dei principi contabili (+) 0,00 0,00 0,00

M) Entrate da accensione di prestiti destinate a estinzione anticipata dei prestiti (-) 0,00 0,00 0,00

U) Spese Titolo 2.00 - Spese in conto capitale (-) 104.000,00 14.000,00 23.700,00 di cui fondo pluriennale vincolato di spesa 0,00 0,00 0,00

V) Spese Titolo 3.01 per Acquisizioni di attività finanziarie (-) 0,00 0,00 0,00

E) Spese Titolo 2.04 - Altri trasferimenti in conto capitale (+) 0,00 0,00 0,00

EQUILIBRIO DI PARTE CAPITALE

Z = P+Q+R-C-I-S1-S2-T+L-M-U-V+E 0,00 0,00 0,00

S1) Entrate Titolo 5.02 per Riscossione crediti di breve termine (+) 0,00 0,00 0,00

S2) Entrate Titolo 5.03 per Riscossione crediti di medio-lungo termine (+) 0,00 0,00 0,00

T) Entrate Titolo 5.04 relative a Altre entrate per riduzioni di attività finanziaria (+) 0,00 0,00 0,00

X1) Spese Titolo 3.02 per Concessione crediti di breve termine (-) 0,00 0,00 0,00

X2) Spese Titolo 3.03 per Concessione crediti di medio-lungo termine (-) 0,00 0,00 0,00

Y) Spese Titolo 3.04 per Altre spese per acquisizioni di attività finanziarie (-) 0,00 0,00 0,00

EQUILIBRIO FINALE

W = O+Z+S1+S2+T-X1-X2-Y 0,00 0,00 0,00

Saldo corrente ai fini della copertura degli investimenti pluriennali (4): Equilibrio di parte corrente (O) 0,00 0,00 0,00 Utilizzo risultato di amministrazione per il finanziamento di spese correnti (H) (-) 0,00 Equilibrio di parte corrente ai fini della copertura degli investimenti plurien. 0,00 0,00 0,00

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Obblighi di riduzione stock di debito

La Legge 145/2018, ai commi 859-866, ha introdotto una serie di misure volte a garantire il rispetto dei tempi di pagamento delle fatture da parte degli enti pubblici. Tra gli obblighi rientra quello di provvedere ad uno stanziamento di bilancio, a decorrere dal 2020, quale fondo di garanzia dei debiti commerciali, calcolato sulla previsione del macroaggreto 103 (acquisto di beni e servizi), variabile dal 1% al 5%.

Con il recente DL. 124/2019 – Decreto Fiscale 2020, è stato abrogato l’art. 1, co. 857 della L. n. 145/2018, che prevede il raddoppio nel 2020 delle misure di garanzia richieste agli enti per il mancato rispetto dei termini di pagamento delle transazioni commerciali e di mancata riduzione del debito commerciale residuo, nel caso in cui gli enti medesimi non abbiano richiesto l’anticipazione di liquidità nei termini previsti o, pur avendola richiesta, non abbiano effettuato i relativi pagamenti nei tempi fissati. Si prevede, quindi, che, limitatamente all’esercizio 2019, gli indicatori relativi al ritardo annuale dei pagamenti e al debito commerciale residuo, da prendere a riferimento per l’applicazione delle misure di garanzia, possono essere quelli elaborati dall’ente, sulla base delle informazioni presenti nelle proprie registrazioni contabili e non quelli elaborati dalla Piattaforma elettronica per la gestione telematica del rilascio delle certificazioni (PCC) (come previsto dal comma 861). Qualora l’ente decida di avvalersi di tale facoltà, deve effettuare la comunicazione alla stessa PCC dello stock di debito commerciale residuo.

Restano invece confermate le sanzioni per gli enti non in regola che saranno obbligati a prevedere nel proprio bilancio il fondo di garanzia di cui alla L. 145/2018, qualora si trovino nelle seguenti condizioni: - abbiano accumulato, per motivi organizzativi stock di debito superiore rispetto a quello registrato nel 2018 e superiore al 5% delle fatture ricevute, non smaltibile entro l’esercizio; - presentino numerose fatture scadute e non pagate e che non possano essere messe in pagamento entro il 31/12 per carenza di personale o per deficit di cassa; - registrino un indicatore di ritardo nei pagamenti tale da non poter essere recuperato nei mesi del 2019, anche accelerando le procedure per i tempi di pagamento.

Nel bilancio di previsione 2020 non è stato previsto stanziamento del fondo di garanzia, tenuto conto che:

- l’ammontare dei debiti commerciali scaduti e non pagati alla data del 31/12/2018 è pari a € 2.268,80; - l’ammontare attuale dei debiti commerciali scaduti e non pagati alla data del 12/11/2019 è pari a € 819,67, che al momento è INFERIORE a quello maturato al 31/12/2018; - tale debito è smaltibile entro l’esercizio; - non vi sono fatture scadute e non pagate che non possono essere messe in pagamento entro il 31/12/2019; - l’ente non è in situazione di deficit di cassa; - l’ente ha indicatori di tempestività dei pagamento positivi (esercizio 2018: - 5,93;- esercizio 2019: 1^ trimestre: 4,07 giorni; 2^ trimestre: – 1,1 giorni, 3^ trimestre: -20,67 giorni).

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DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE SEMPLIFICATO

PARTE SECONDA

INDIRIZZI GENARALI RELATIVI ALLA PROGRAMMAZIONE PER IL PERIODO DI BILANCIO

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A)ENTRATE

VALUTAZIONE GENERALE SUI MEZZI FINANZIARI

L’incidenza delle entrate di natura tributaria contributiva e perequativa sulle entrate correnti a consuntivo 2018 era pari al 62.62%.

Se le entrate tributarie vengono depurate dal Fondo di Solidarietà Comunale l’incidenza suddetta ammonta al 48,12%.

Indicatori di entrata - Anno 2017 - Indicatori di Entrata (Accertato) (Osservatorio finanza territoriale – Regione Emilia Romagna -)

Comuni Autonomia Autonomia Pressione Tributaria Finanziaria (%) Impositiva (%) (pro capite)

BAGNO DI ROMAGNA 82,7 65,4 755

BERTINORO 94,4 78,4 560

BORGHI 96,6 48,7 370

CASTROCARO TERME 95,3 76,7 551

CESENA 96,6 72,8 650

CESENATICO 97,2 78,3 1.212

CIVITELLA DI ROMAGNA 95,8 83,4 595

DOVADOLA 95,8 81,7 773

FORLI' 89,2 69,7 775

FORLIMPOPOLI 96 78,4 525

GALEATA 96,8 55,4 600

GAMBETTOLA 95,9 78,8 544

GATTEO 94,1 85,9 816

LONGIANO 94,8 77,6 521

MELDOLA 96,4 83,3 602

MERCATO SARACENO 96,9 64,4 672

MODIGLIANA 93,8 66,2 609

MONTIANO 95,7 90,7 592

PORTICO E SAN BENEDETTO 54,1 44,3 826

PREDAPPIO 95,7 80 631

PREMILCUORE 90,2 67,8 809

ROCCA SAN CASCIANO 95,8 83 696

RONCOFREDDO 74,6 65 426

SAN MAURO PASCOLI 95,4 78,1 573

SANTA SOFIA 97 54,6 745

SARSINA 82 39,5 671

SAVIGNANO SUL RUBICONE 94,8 78,4 569

SOGLIANO AL RUBICONE 99,2 7,1 300

TREDOZIO 90,4 75,2 779 44

VERGHERETO 96 88,9 799

TOTALE 93,2 70,2 704

In materia di tariffe e tributi locali si intende mantenere le aliquote vigenti si propone di potenziare l’azione di controllo dell’evasione tributaria con il recupero di basi imponibili non completamente dichiarate con particolare riferimento all’IMU e alla TARI

ENTRATE CORRENTI DI NATURA TRIBUTARIA E PEREQUATIVA - TITOLO 1 E TRASFERIMENTI CORRENTI TITOLO 2

Previsione triennio di riferimento Consuntivo Previsioni 2018 attuali 2020 2021 2022

Imposte e tasse 1.469.474,86 1.467.888,00 1.467.888,00 1.467.888,00 1.467.888,00 e proventi assimilati

Trasferimenti correnti da 493.984,21 473.934,24 478.807.17 Amministrazioni pubbliche 466.057,17 478.807,17

Trasferimenti correnti da imprese 25.000,00 25.000,00 25.000,00 47.535,33 61.908,06

Totale 2.010.994,40 2.003.730,30 1.971.695,17 1.958.945,17 1.971.695,17

Imposta Municipale Propria (IMU)

L’imposta municipale propria (IMU), introdotta dagli artt. 8, 9 e 14 del decreto legislativo 14.03.2011 n° 23, originariamente a decorrere dall’anno 2014, e anticipata al 2012 dall’art. 13 del D.L. 6.12.2011 n° 201, convertito dalla legge 22.12.2011 n° 214, ha per presupposto il possesso di immobili e non si applica, con le modifiche normative intervenute nel corso del 2013, al possesso dell'abitazione principale e delle pertinenze della stessa, ad eccezione di quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9;

A decorrere dal 2016, la Legge di Stabilità 2016(legge 28/12/2015 n.208) ha stabilito:

-Riduzione IMU del 50% della base imponibile per le unità immobiliari(con eccezione di quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9) per le abitazioni concesse in comodato d’uso gratuito a parenti in linea retta entro il primo grado(genitori/figli) che la utilizzano come abitazione principale a condizione che il contratto sia registrato e che il comodante possieda un solo immobile in italia e risieda anagraficamente o dimori abitualmente nello stesso comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato; il beneficio si applica anche nel caso in cui il comodante oltre all’immobile concesso in comodato possieda nello stesso comune un altro immobile adibito a propria abitazione principale fatta eccezione per le unità abitative classificate nelle categorie catastali A/1,A/8 E A/9;

- Modifica della tassazione IMU sui terreni agricoli : viene ripristinata l’esenzione per i terreni agricoli come prevista inizialmente dalla Circolare 9 giugno 1993: il Comune di Roncofreddo risulta classificato COMUNE MONTANO pertanto con esenzione totale dell’IMU sui terreni agricoli

- Riduzione delle aliquote IMU per abitazione locate a canone concordato di cui alla legge 9/12/1998 n.431. l’aliquota deliberata dal Comune è ridotta al 75%(riduzione 25%)

- Esenzione estesa alle unità immobiliari delle cooperative a proprietà indivisa destinate a studenti universitari soci assegnatari , anche in deroga al requisito della residenza anagrafica;

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- Esclusione nella determinazione della rendita catastale degli immobili censiti nelle categorie catastali D ed E dei macchinari, congegni, attrezzature e impianti funzionali allo specifico processo produttivo(cosiddetti IMBULLONATI)

I fabbricati rurali strumentali sono esenti dall’IMU come previsto dall’articolo 1, comma 708 della L. 147/2013 ma soggetti alla TASI nella misura massima dello 0,2%.

Sono assimilati per regolamento ad abitazione principale: a) l'unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che l’abitazione non risulti locata;

TASI (tributo per i servizi indivisibili)

La legge di Stabilita 2014 ha introdotto il tributo per i servizi indivisibili (TASI). E’ demandato al regolamento del consiglio comunale l’individuazione dei servizi indivisibili e l’indicazione analitica, per ciascuno di tali servizi, dei relativi costi alla cui copertura la TASI e diretta. Il presupposto impositivo della TASI e il possesso o la detenzione, a qualsiasi titolo, di fabbricati, ivi compresa l'abitazione principale, e di aree edificabili, come definiti ai sensi dell'IMU, a eccezione, in ogni caso, dei terreni agricoli. La base imponibile coincide con quella determinata ai fini IMU e l’aliquota e fissata in misura pari all’1 per mille, ferma restando la facoltà per i Comuni di ridurla fino ad azzerarla. Eventuali modifiche in aumento dell’aliquota sono ammesse purchè la somma tra l’aliquota TASI e l’aliquota IMU non sia superiore alla misura massima consentita dalla legge in materia di IMU al 31 dicembre 2013 in relazione alle diverse tipologie di immobile. Tale aliquota massima e pari a 10,6 per mille. . Come per la TARI, i Comuni possono inoltre introdurre riduzioni o esenzioni nei casi di unico occupante, abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale, locali, diversi dalle abitazioni, a uso stagionale, soggetti residenti all’estero, fabbricati rurali a uso abitativo, Il D.L. 16/2014 precisa che sono esenti dal tributo gli immobili posseduti dallo Stato, nonché gli immobili posseduti, nel proprio territorio, dalle regioni, dalle province, dai comuni, dalle comunità montane, dai consorzi fra detti enti, ove non soppressi, dagli enti del servizio sanitario nazionale, destinati esclusivamente ai compiti istituzionali. Sono esentati dal versamento della Tasi gli immobili che godono già delle esenzioni IMU. La legge di stabilità 2016 (Legge n.208/2015)ha eliminato la TASI sull’abitazione principale nonché la quota TASI a carico degli occupanti/inquilini quando per l’inquilino l’immobile in locazione è abitazione principale.

Aliquote Imu e Tasi anno 2020

Aliquota IMU 2020 Aliquota Tipologia Detrazione TASI 2020 Comune Stato Aliquota ordinaria (si applica alla generalità degli immobili , ove non esenti, ad 8,1 ‰ / 2,50 ‰ eccezione di quelli soggetti ad altre aliquote sotto riportate)

abitazioni principali se censite in categoria catastale A/1, A/8 e A/9; unitàimmobiliari equiparate/assimilate, per 3,5 ‰ - 0 € 200,00 legge e/o dal Regolamento comunale, alle abitazioni principali, se censite in categoria catastale A/1, A/8 e A/9;

Abitazione principale del possessore e pertinenze ad eccezione categoria ESENTE - ESENTE - catastale A/1, A/8 e A/9;

Aree edificabili 8,1% - 2,5%

Fabbricati strumentali all’attività agricola esente - 1,00 ‰ -

Immobili ad uso produttivo classificati nel 0,5 ‰ 7,6 ‰ 2,50 ‰ gruppo catastale “D”

Terreni agricoli ESENTE - ESENTE

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Tari (Tassa Rifiuti)

La Legge di stabilità 2014 ha introdotto il tributo sulla componente relativa alla gestione dei rifiuti (TARI)in sostituzione della TARES. Il gettito TARI deve assicurare la copertura integrale dei costi d’investimento e di esercizio del servizio a esclusione del trattamento dei rifiuti speciali non assimilati o non assimilabili. Il presupposto della TARI è indicato dall’articolo 1, comma 641 della L. 147/21013 , alternativamente, nel possesso e nella detenzione di locali o aree scoperte, indipendentemente dal loro effettivo uso, purché si tratti di immobili potenzialmente in grado di produrre rifiuti urbani. Non viene ripreso, all’interno della formulazione della nuova TARI, il concetto di “occupazione”, presente nei regimi impositivi precedenti. Il comma disciplina, inoltre, l’esclusione dal pagamento della TARI delle aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali tassabili, non operative, e delle aree comuni condominiali di cui all’articolo 1117 del codice civile che non siano detenute o occupate in via esclusiva.

Il comma 651 prescrive che nella determinazione delle tariffe il Comune tiene conto dei criteri determinati con il regolamento di cui al D.P.R. 27 aprile 1999, n. 158 (Regolamento recante norme per la elaborazione del metodo normalizzato per definire la tariffa del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani). In ogni caso deve essere assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio relativi al servizio, ricomprendendo anche i costi di cui all’articolo 15 del decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36, ad esclusione dei costi relativi ai rifiuti speciali al cui smaltimento provvedono a proprie spese i relativi produttori comprovandone l’avvenuto trattamento in conformità alla normativa vigente (comma 654). Le tariffe TARI sono determinata sulla base del Piano Finanziario, approvato dal soggetto competente, secondo le modalità previste dall’articolo 8 del DPR 158/1999; Alla TARI è applicato il tributo provinciale per l'esercizio delle funzioni di tutela, protezione ed igiene dell'ambiente di cui all'articolo 19 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504;

La tariffa Tari è determinata sulla base del Piano Finanziario, approvato dal soggetto competente, secondo le modalità previste dall’articolo 8 del DPR 158/1999. Il soggetto competente all’approvazione del Piano Finanziario è l’Agenzia Territoriale per i Servizi Idrici e rifiuti (ATERSIR)

Il comune può deliberare, con proprio regolamento, ulteriori riduzioni e esenzioni e la relativa perdita di gettito può essere coperta attraverso autorizzazioni di spesa. In questo caso la copertura deve essere assicurata attraverso il ricorso a risorse derivanti dalla fiscalità generale del comune stesso, senza limiti percentuali. I Comuni che hanno realizzato un sistema di misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico possono prevedere l’applicazione di una tariffa avente natura corrispettiva in luogo della TARI. In tal caso, la tariffa e applicata e riscossa dal soggetto affidatario del servizio di gestione dei rifiuti urbani

Addizionale Comunale All’irpef

Allo scopo di avviare il decentramento fiscale finalizzato alla trasformazione in senso federale dello Stato sono state istituite le due addizionali all’Irpef , una regionale e una comunale. L addizionale regionale è in vigore fin dal 1998 mentre quella comunale a partire dal periodo d imposta 1999. A Roncofreddo l’addizionale comunale è stata istituita a decorrere dall’anno 2000 nella misura pari allo 0,2%. Nel corso degli anni è sempre stata in aumento e nell’anno 2019 è stata confermata nella misura massima prevista pari allo 0,8%.

Di seguito si riporta l’analisi dell’addizionale comunale all’Irpef effettuata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze al fine della determinazione del gettito atteso per l’anno 2020:

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COMUNE DI RONCOFREDDO

ANALISI ADDIZIONALE IRPEF - CALCOLO DEL GETTITO ATTESO

Dati dichiarati nell'anno di riferimento - Anno d'imposta 2016

Imponibile ai fini 41.621.197 dell'addizionale comunale

Addizionale comunale 331.834 dovuta

Aliquota media 0,80

Dati calcolati

Soglia di esenzione (Euro) 0 Aliquota (%) 0,80 Gettito minimo (Euro) 311.438 Variazione gettito: da (%) -6,15 Gettito massimo (Euro) 380.646 a (%) 14,71 Esenti / Non tenuti Gettito

Numero variazione Reddito prevalente importo importo variazione variazione Dichiaranti Numero % % % su totale min max % da % a (su 2016) Lavoro dipendente 1.372 255 18,59 -1,54 185.090 226.222 59,43 -6,82 13,89 Lavoro autonomo 15 0 0,00 7.547 9.225 2,42 -2,32 19,38 Impresa 110 20 18,18 0,00 14.258 17.426 4,58 -1,74 20,09 Partecipazione soc. di pers. 168 47 27,98 0,00 24.098 29.453 7,74 -2,17 19,57 Immobiliare 100 59 59,00 0,00 2.948 3.603 0,95 -7,66 12,86 Pensione 792 183 23,11 -2,66 75.972 92.854 24,39 -7,18 13,45 Altro 40 29 72,50 0,00 1.525 1.863 0,49 17,46 43,56 Totale 2.597 593 22,83 -1,50 311.438 380.646 100,00 -6,15 14,71

Il Fondo di solidarietà comunale

La legge di stabilità per il 2013 (legge n. 228/2012), nell’attribuire ai comuni la maggior parte del gettito IMU – ad eccezione degli immobili del gruppo D - ha sostituito al comma 380 il Fondo sperimentale di riequilibrio con il Fondo di solidarietà comunale, alimentato prevalentemente da una quota parte degli incassi IMU che vengono trattenuti dai comuni per poi essere ripartiti secondo criteri perequativi. Il Fondo di solidarietà comunale – esteso anche alle regioni a statuto speciale - mantiene le stesse dinamiche del Fondo sperimentale di riequilibrio (e dei soppressi trasferimenti), nella misura in cui subisce variazioni connesse alle disposizioni di legge che impongono tagli ai comuni.

Il fondo è suddiviso in due quote: la prima serve a compensare i mancati gettiti Imu e Tasi derivanti dalle detassazioni introdotte dalla legge di stabilità 2016, mentre la seconda viene distribuita seconda una logica di "perequazione"; mentre nelle isole, quest'ultima guarda solo alla spesa storica, nelle altre Regioni viene attribuito un peso ogni anno crescente alla componente "federalista" basata sul differenziale fra capacità fiscali e fabbisogni standard. Proprio su tale aspetto si è concentrata la trattativa fra il Governo e l'Anci, che ha trovato per l’esercizio 2018 una soluzione di compromesso nella conferenza Stato-Città e autonomie locali del 23 novembre 2017. Mentre in base alla legislazione vigente, tale parametro avrebbe dovuto valere per il 55% della quota perequativa, l'intesa ha abbassato questa percentuale al 45%

Il peso della quota basata sulla capacità fiscale e fabbisogni standard sarà crescente nel prossimo triennio ( 60% nel 2019, all'85% nel 2020 ed al 100% nel 2021).

Le previsioni di entrate per il triennio 2019/2021 relative al fondo di solidarietà comunale sono state confermate nella misura delle assegnazioni 2018.

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FONDO DI SOLIDARIETA’ COMUNALE 2019 344.958,87

ALIMENTAZIONE FONDO SOLIDARIETA’ COMUNALE 2019 153.988,76

Si rimanda per approfondimenti alla nota metodologica presente sul sito www.finanzalocale.it

Indicatori di entrata - Anno 2017 - Indicatori di Entrata (Accertato) (Osservatorio finanza territoriale – Regione Emilia Romagna -)

Comuni Dipendenza finanziaria dallo Stato (%)

BAGNO DI ROMAGNA 0,4

BERTINORO 1,9

BORGHI 1,4

CASTROCARO TERME 1,1

CESENA 2,2

CESENATICO 0,4

CIVITELLA DI ROMAGNA 3,1

DOVADOLA 2,8

FORLI' 3,3

FORLIMPOPOLI 1,2

GALEATA 1,3

GAMBETTOLA 2

GATTEO 2,9

LONGIANO 3,1

MELDOLA 1,2

MERCATO SARACENO 1,5

MODIGLIANA 1,6

MONTIANO 3,8

PORTICO E SAN BENEDETTO 43,7

PREDAPPIO 3

PREMILCUORE 5,3

ROCCA SAN CASCIANO 2,4

RONCOFREDDO 18,7

SAN MAURO PASCOLI 3,7

SANTA SOFIA 1,8

SARSINA 0,5

SAVIGNANO SUL RUBICONE 4,2

SOGLIANO AL RUBICONE 0,4

TREDOZIO 7,1

VERGHERETO 3,8

TOTALE 2,6

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Tariffe dei servizi pubblici

Incidenza delle entrate extra tributarie sulle entrate correnti a consuntivo 2018 ammonta al 13,41%.

In materia di servizi pubblici comunali si conferma la volontà di mantenere le tariffe vigneti nel 2019 anche per il triennio 2020/2022.

ENTRATE EXTRATRIBUTARIE - TITOLO 3

Previsione triennio di riferimento Consuntivo Previsioni 2018 attuali 2020 2021 2022

Entrate da vendita dei beni e 157.970,00 157.970,00 157.978,00 servizi ed entrate da gestione 133.506,88 148.702,88 dei beni Proventi attività di controllo e repressione irregolarità 26.529,04 17.000,00 13.000,00 13.000,00 13.000,00 ed illeciti

Interessi attivi 0,98 100 100,00 100,00 100,00

Altre entrate da redditi di 41.829,14 24.923,67 5.500,00 5.500,00 5.500,00 capitale

Rimborsi ed altre entrate correnti 112.798,68 70.650,11 56.012.39 56.012,39 56.012,39

314.664,52 Totale 261.376,66 232.582,39 232.582,39 232.582,39

Indicatori di entrata - Anno 2017 - Indicatori di Entrata (Accertato) (Osservatorio finanza territoriale – Regione Emilia Romagna -)

Comuni Dipendenza Entrate Proprie finanziaria dallo Stato (extratributarie) (pro (%) capite) BAGNO DI ROMAGNA 0,4 200

BERTINORO 1,9 114

BORGHI 1,4 365

CASTROCARO TERME 1,1 134

CESENA 2,2 212

CESENATICO 0,4 292

CIVITELLA DI ROMAGNA 3,1 89

DOVADOLA 2,8 133

FORLI' 3,3 217

FORLIMPOPOLI 1,2 118

50

GALEATA 1,3 449

GAMBETTOLA 2 118

GATTEO 2,9 78

LONGIANO 3,1 116

MELDOLA 1,2 95

MERCATO SARACENO 1,5 340

MODIGLIANA 1,6 253

MONTIANO 3,8 32

PORTICO E SAN BENEDETTO 43,7 183

PREDAPPIO 3 124

PREMILCUORE 5,3 268

ROCCA SAN CASCIANO 2,4 106

RONCOFREDDO 18,7 63

SAN MAURO PASCOLI 3,7 127

SANTA SOFIA 1,8 577

SARSINA 0,5 721

SAVIGNANO SUL RUBICONE 4,2 119

SOGLIANO AL RUBICONE 0,4 3.896

TREDOZIO 7,1 157

VERGHERETO 3,8 64

TOTALE 2,6 232

Indirizzi generali in materia di tributi e di tariffe dei servizi:

Nel triennio considerato si confermano i seguenti obiettivi: • invarianza di aliquote e di tariffe dei tributi e delle tasse comunali ; • invarianza tariffe per accesso ai servizi pubblici comunali; • potenziamento dell’azione di controllo dell’evasione dei tributi e delle tasse comunali e di recupero di basi imponibili non completamente dichiarate;

Per quanto riguarda le aliquote e le tariffe dei tributi locali, nel 2020/2022 si prevede: a) invarianza delle aliquote IMU approvate nel 2019; b) conferma delle aliquote TASI come approvate nel 2019; c) per la TARI:  conferma della piena copertura del costo del servizio, con un riparto degli oneri del Piano Finanziario tra utenze domestiche e non domestiche in misura analoga al 2019.  conferma delle agevolazioni da regolamento in favore delle famiglie previste per il 2019;

Valutazione generale sui mezzi finanziari di parte corrente

L’ente che si estende su 52 KM necessità di risorse per il mantenimento e il sostentamento del territorio, è sempre in difficoltà per il mantenimento degli equilibri, equilibri che vengono mantenuti sempre attraverso l’impiego di risorse quali oneri di ubanizzazione per finanziare le spese di manutenzione di parte corrente nel rispetto delle normative vigenti.

REPERIMENTO E IMPIEGO RISORSE STRAORDINARIE E IN CONTO CAPITALE

Le risorse di parte capitale su cui l’ente può contare sono i permessi di costruire, il cui proventi importo sono di entità poco rilevante anche a seguito della crisi economica che ha colpito in maniera significativa anche il settore dell’edilizia. Inoltre la maggior parte di tali proventi viene utilizzata negli ultimi anni per far fronte a spese di parte corrente nel rispetto delle modalità consentite dalla nelle

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Al fine di garantire il reperimento delle risorse necessarie al finanziamento degli investimenti, nel corso del triennio 2020/2022 l’amministrazione si impegna a reperire tutte le risorse possibili da contributi statali/regionali/comunitari.

Gli indirizzi strategici in materia di gestione del patrimonio compatibilmente con le risorse a disposizione sono i seguenti: a) valorizzazione del patrimonio e miglioramento dei livelli di redditività, anche attraverso sinergie con soggetti privati; b) miglioramento del livello di manutenzione del patrimonio in grado di garantire un impiego ottimale delle risorse;

ELENCO CANONI DI AFFITTO ANNO 2019

Denominazione e Indirizzo Identificazione Canone Fitto ubicazione immobile catastale annuo Attivo/passivo Farmacia Via C. Battisti Fg. 33 – P. 82 Sub 8 1.680,00 attivo

Centro Sociale Gualdo – Via Nazionale Fg. 45 – P. 87 00 Uso Gratuito Locale per sede Gruppo Gualdo n. 350 Scout

Palazzo della Rocca Via Oliveti n.97 FG.33 –P.146 1.000,00 attivo

RICORSO INDEBITAMENTO E ANALISI DELLA RELATIVA SOSTENIBILITA’

Non sono previste nel triennio 2020/2022 accensioni di mutui.

ENTRATE RELATIVE AI PRIMI TRE TITOLI DELLE ENTRATE COMPETENZA COMPETENZA COMPETENZA (rendiconto penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l'assunzione dei mutui), ANNO ANNO ANNO ex art. 204, c. 1 del D.L.gs. N. 267/20 2020 2021 2022

1) Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa (Titolo I) (+) 1.469.474,86 1.471.698,00 1.4671.698,00 2) Trasferimenti correnti (Titolo II) (+) 562.427,54 478.420,08 478.420,08 3) Entrate extratributarie (Titolo III) (+) 314.664,52 214.785,00 214.785,00

TOTALE ENTRATE PRIMI TRE TITOLI 2.346.566,82 2.164.903,08 2.164.903,08 SPESA ANNUALE PER RATE MUTUI/OBBLIGAZIONI

Livello massimo di spesa annuale (+) 234.656,69 216.490,31 216.490,31

Ammontare interessi per mutui, prestiti obbligazionari, aperture di credito e garanzie di (-) cui all'articolo 207 del TUEL autorizzati fino al 31/12/esercizio precedente 24.694,20 22.143,50 19.416,08

Ammontare interessi per mutui, prestiti obbligazionari, aperture di credito e garanzie di (-) 0,00 0,00 0,00 cui all'articolo 207 del TUEL autorizzati nell'esercizio in corso

Contributi erariali in c/interessi su mutui (+) 0,00 0,00 0,00

Ammontare interessi riguardanti debiti espressamente esclusi dai limiti di indebitamento (+) 0,00 0,00 0,00

Ammontare disponibile per nuovi interessi 209.962,49 194.346,81 197.074,23

TOTALE DEBITO CONTRATTO

Debito contratto al 31/12/esercizio precedente (+) 620.827,26 561.169,00 498.958,04

Debito autorizzato nell'esercizio in corso (+) 0,00 0,00 0,00

TOTALE DEBITO DELL'ENTE 620.827,26 561.169.00 498.958,04 52

DEBITO POTENZIALE

Garanzie principali o sussidiarie prestate dall'Ente a favore di altre Amministrazioni 0,00 0,00 0,00 pubbliche e di altri soggetti di cui, garanzie per le quali è stato costituito accantonamento 0,00 0,00 0,00

Garanzie che concorrono al limite di indebitamento 0,00 0,00 0,00

B)SPESE

SPESA CORRENTE CON SPECIFICO RIFERIMENTO ALLE FUNZIONI FONDAMENTALI

Prospetto consuntivo 2018 missioni programmi

Consuntivo Previsone 2018 attuale Previsione Miss. Progr. Descrizione 2019 Previsione Previsione 2020 2021 2022

Organi istituzionali, partecipazione e 134.367,34 60.045,00 52.819,00 1 1 52.819,00 52.819,00 decentramento

Segreteria generale, personale e 159.763,19 161.441,99 1 2 organizzazione 153.051,58 153.051,38 154.551,38

Gestione economica, finanziaria, 113.919,10 236.168,19 1 3 programmazione, provveditorato e 241.782,22 240.285,10 controllo di gestione 247.348,38

Gestione delle entrate tributarie e servizi 59.243,87 78.840,00 79.340,00 1 4 78.840,00 78.840,00 fiscali

Gestione dei beni demaniali e 128.393,84 69.063,54 51.684,63 1 5 57.461,00 52.563,63 patrimoniali

1 6 Ufficio tecnico 86.540,01 134.308,87 101.734,82 114.118,81 98.009,82

Elezioni e consultazioni popolari – 42.887,07 47.842,95 52.008,93 1 7 50.008,93 38.308,93 Anagrafe stato civile

1 8 Statistica e sistemi informativi 32.074,67 30.898,45 27.234,89 27.234,89 27.234,89

1 10 Risorse umane 0 0 0 0 0

1 11 Altri servizi generali 77.075,49 32.433,55 24.416.81 24.399,81 24.598,81

3 === Funzioni di polizia locale 96.184,89 99.629,71 97.313,31 130.446,59 89.313,21

4 === Funzione di istruzione pubblica 431.259,27 469.108,97 452.282,00 453.382,00 454.282,00

Servizio smaltimento rifiuti comp . 313.278,25 312.877,00 312.637,00 9 3 312.801,00 312.721,00 spese Discarica

12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia 196.829,97 210.982,87 222.194,88 222.194,88 222.664,88 ===

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Nel triennio si tenderà ad una razionalizzazione della spesa compatibilmente con le esigenze della popolazione e delle risorse disponibili

Indicatori di spesa - Anno 2017 - (Impegnato) (Osservatorio finanza territoriale – Regione Emilia Romagna )

Comuni Spesa corrente (pro capite)

BAGNO DI ROMAGNA 1.029

BERTINORO 661

BORGHI 614

CASTROCARO TERME 643

CESENA 805

CESENATICO 1.117

CIVITELLA DI ROMAGNA 656

DOVADOLA 814

FORLI' 933

FORLIMPOPOLI 617

GALEATA 888

GAMBETTOLA 581

GATTEO 843

LONGIANO 585

MELDOLA 663

MERCATO SARACENO 674

MODIGLIANA 823

MONTIANO 590

PORTICO E SAN BENEDETTO 1.763

PREDAPPIO 737

PREMILCUORE 1.146

ROCCA SAN CASCIANO 762

RONCOFREDDO 622

SAN MAURO PASCOLI 605

SANTA SOFIA 1.185

SARSINA 1.454

SAVIGNANO SUL RUBICONE 634

SOGLIANO AL RUBICONE 3.115

TREDOZIO 949

VERGHERETO 791

TOTALE 851

Il valore della spesa annua procapite è una delle più basse della provincia

PROGRAMMAZIONE TRIENNALE DEL FABBISOGNO DEL PERSONALE

La valorizzazione del piano del fabbisogno a scapito della dotazione organica costituisce uno degli elementi che più caratterizzano la riforma del testo unico delle leggi sul pubblico impiego contenuta nel D.Lgs. n. 75/2017. Queste 54 previsioni discendono direttamente dalle indicazioni dettate dalla legge delega n. 124/2015, cd. “riforma Madia”. La dotazione organica diventa quindi una conseguenza delle scelte compiute dalle amministrazioni nel piano del fabbisogno.

Le disciplina dei piani dei fabbisogno di personale è contenuta nelle "Linee di indirizzo per la predisposizione dei piani dei fabbisogni di personale da parte delle amministrazioni pubbliche" del 08.05.2018, a firma del Ministro per la semplificazione e la Pubblica Amministrazione, del Ministro dell'Economia e delle Finanze e del Ministro della Salute, definite in coerenza con quanto previsto dall'art. 6-ter, comma 1, del D.Lgs. n. 165/2001 e preso atto di tutto quanto in esse contenuto.

Per la predisposizione dei piani dei fabbisogni di personale, la programmazione dei fabbisogni si sviluppa in prospettiva triennale e deve essere adottata annualmente, con la conseguenza che di anno in anno può essere modificata in relazione alle modificate esigenze normative, organizzative o funzionali, e che la modifica in corso d'anno è consentita solo per far fronte a situazioni nuove e non prevedibili nel momento di approvazione del Piano.

Il trasferimento all’Unione dei Comuni di diverse funzioni ha imposto, a decorrere dal 2015, la rimodulazione della dotazione organica dell’ente, avvenuta . Per ogni funzione trasferita all’Unione Rubicone e Mare è stato determinato il fabbisogno complessivo del personale necessario allo svolgimento efficiente ed efficace dei servizi nell’ambito della nuova organizzazione progettata, tenuto conto dell’ambito territoriale dell’Unione così come risulta dai progetti organizzativi elaborati.

Accertato che sulla base del fabbisogno dotazionale di cui l’Unione necessita per l’implementazione della gestione dei servizi conferiti e da tempo operanti ed, inoltre, per la gestione in forma unificata dei nuovi servizi che i Comuni hanno conferito dal 01.01.2015, il Comune di Roncofreddo è stato chiamato a conferire complessivamente n. 1,97 unità di personale;

L’ente con propria deliberazione n. 84 del 30.12.2014, ha assicurato parte dell’apporto del Comune di Roncofreddo alla nuova dotazione di personale dell’Unione Rubicone e Mare attraverso il comando di un’unità di “Istruttore direttivo Assistente Sociale” categoria D1, già assunta a tempo parziale su un posto a tempo parziale pari all’83,33% del tempo lavoro ad orario pieno. Per la residua quota di personale, pari a 1,1367, il Comune di Roncofreddo ha effettuato alla conclusione della fase transitoria, una verifica sulla propria organizzazione e sui carichi di lavoro, che si è conclusa con la redazione della delibera di Giunta Comunale n. 39 del 16/07/2019 con la quale l’ente ha deliberato il parziale apporto, ulteriore e quello già deliberato, alla nuova dotazione del personale dell’Unione attraverso l’istituto del comando al 50% dell’istruttore direttivo amministrativo inquadrato in categoria D1 presso l’area socio culturale

Con il conferimento del servizio di Polizia Municipale all’Unione avvenuta il 01.07.2015, l’ente ha provveduto al trasferimento dei due agenti in servizio.

L’art. 6 del D.Lgs. 165/2001, come modificato dall’art. 4 del D.Lgs. n. 75/2017, disciplina l’organizzazione degli uffici ed il piano triennale dei fabbisogni di personale, da adottare annualmente in coerenza con la pianificazione pluriennale delle attività e della performance, nonché con le linee di indirizzo emanate ai sensi del successivo art. 6-ter, nel rispetto delle facoltà assunzionali previste a legislazione vigente e tenuto conto della consistenza della dotazione organica del personale in servizio, nonché della relativa spesa. Con il Decreto 08.05.2018 pubblicato in GU - Serie Generale n. 173 del 27.07.2018, il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione ha definito le predette “Linee di indirizzo per la predisposizione dei piani dei fabbisogni di personale da parte delle amministrazioni pubbliche”.

La dotazione organica dell’Ente, intesa come spesa potenziale massima imposta dal vincolo esterno di cui all’art. 1, commi 557 e successivi, della L. n. 296/2006 e s.m.i., è pari a € 508.073,71, tenuto conto della rideterminazione che è stata effettuata nel tempo a seguito del trasferimento della gestione di alcuni servizi all'Unione Rubicone e Mare, di cui il Comune di Roncofreddo fa parte.

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PERSONALE IN SERVIZIO COMUNE DI RONCOFREDDO AL 01.01.2019

POSTI COMPLESSIVI

Profilo Professionale

Istruttore Direttivo Amministrativo 3

D1 Istruttore Direttivo Contabile 1

Istruttore Direttivo Tecnico 1

Istruttore Contabile 1

C Istruttore Amministrativo 1

Istruttore Tecnico 1

Esecutore Tecnico Specializzato 1 B3 Collaboratore Professionale Amministartivo 2

Esecutore Tecnico 1 B1

Totale complessivo 12

Con atto deliberativo n. 63 del 12.11.2019 è stata approvato il programma dei fabbisogni di personale 2020/2022, come di seguito riportato:

PROGRAMMAZIONE FABBISOGNI DI PERSONALE 2020/2022 (DELIBERAZIONE G.C. 63 DEL 12/11/2019)

AREA SERVIZIO FINANZIARIO, ECONOMATO E TRIBUTI Categ Profilo professionale . Note Note Istruttore Direttivo Amministrativo D coperto Posizione organizzativa Contabile Istruttore Direttivo Contabile D da coprire nel 2020 Ufficio Economato attraverso procedura concorsuale in corso di svolgimento con utilizzo capacità assunzionali per € 32.328,07 Istruttore Amministrativo Contabile C coperto Ufficio Tributi

AREA SERVIZI DEMOGRAFICI, SEGRETERIA E ATTIVITA' PRODUTTIVE Categ Profilo professionale . Note Servizio Istruttore Direttivo Tecnico D coperto Posizione organizzativa Istruttore Amministrativo C coperto Anagrafe - stato civile - elettorale Collaboratore Professionale B3 coperto Urp - anagrafe Amministrativo Collaboratore Professionale B3 coperto Urp - anagrafe - anagrafe Amministrativo canina

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AREA SERVIZI SCOLASTICI, CULTURALI E PROMOZIONE DEL TERRITORIO Categ Profilo professionale . Note Servizio Istruttore Direttivo Amministrativo^ D coperto Posizione organizzativa

^ personale in comando al 50% presso l'Unione Rubicone e Mare

Categ Profilo professionale . Note Servizio Istruttore Direttivo Tecnico D coperto Posizione organizzativa

Istruttore Direttivo Tecnico D assunzione a tempo Edilizia Privata determinato part-time 50% fino al 31.12.2020. Istruttore Tecnico C coperto Edilizia Privata Esecutore Tecnico specializzato B3 coperto Lavori Pubblici Esecutore Tecnico B1 assunzione a tempo Lavori Pubblici determinato part-time 50% fino al 31.12.2020.

La programmazione dei fabbisogni di personale rispetta i vincoli previsti in materia di limitazioni di spesa di cui all’articolo 1 comma 557 della L. 296/2006. Si precisa inoltre che le nuove assunzioni previste ricomprendono anche eventuali assunzioni per esigenze straordinarie e temporanee degli uffici, queste ultime in deroga al limite di cui all’art. 9, comma 28, D.L. n. 78/2010 al fine di garantire la resa dei servizi essenziali, considerato che i limiti ai quali attualmente il Comune di Roncofreddo soggiace, non consente di garantire i servizi (vedi Corte dei Conti-Sezione Autonomie – deliberazione n. 15/SEZAUT/2018/QMIG).

PROGRAMMAZIONE BIENNALE DEGLI ACQUISTI DI BENI E SERVIZI

Il D.Lgs. 50/2016 (codice dei contratti pubblici), all’articolo 21 , comma 1, stabilisce che “ Le amministrazioni aggiudicatrici adottano il programma biennale degli acquisti di beni e servizi e il programma triennale dei lavori pubblici, nonché i relativi aggiornamenti annuali. I programmi sono approvati nel rispetto dei documenti programmatori e in coerenza con il bilancio e, per gli enti locali, secondo le norme che disciplinano la programmazione economico-finanziaria degli enti”.

Il comma 6 del succitato articolo 21 dispone che il programma biennale di forniture e servizi e i relativi aggiornamenti annuali debbano indicare gli acquisti di beni e di servizi di importo unitario stimato pari o superiore a 40.000 euro

Il successivo comma 8 demanda ad un apposito decreto ministeriale il compito di definire le modalità di aggiornamento dei programmi biennali degli acquisti di forniture e servizi e dei programmi triennali dei lavori pubblici e dei relativi elenchi annuali. Con il recente decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti n. 14 del 16 gennaio 2018 è stato approvato il nuovo Regolamento per la redazione e la pubblicazione del programma triennale dei lavori pubblici, nonché del programma biennale per l'acquisizione di forniture e servizi e dei relativi elenchi e aggiornamenti annuali.

Il decreto ministeriale prevede che nel programma debbano essere riportati gli importi degli acquisti di forniture e servizi risultanti dalla stima del valore complessivo, oppure, per gli acquisti di forniture e servizi ricompresi nell'elenco annuale, gli importi del prospetto economico delle acquisizioni medesime.

L’approvazione della programmazione per il piano biennale degli acquisti 2020/2021, avverrà dei tempi disposti dal D.M. n. 14/2018.

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PROGRAMMAZIONE INVESTIMENTI E PIANO TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE

IL D.M. n. 14/2018 dispone le modalità di redazione ed approvazione del programma triennale dei lavori pubblici e dell’elenco annuale.

Il programma successivamente alla sua adozione deve essere pubblicato sul profilo del committente. Le Amministrazioni possono consentire la presentazione di eventuali osservazioni entro trenta giorni dalla pubblicazione e l’approvazione definitiva avviene entro i successivi trenta giorni dalla scadenza delle consultazioni, o in assenza delle consultazioni, entro sessanta giorni dalla pubblicazione.

L’approvazione del programma da parte delle Amministrazioni deve avvenire entro novanta giorni dalla data di decorrenza degli effetti del proprio bilancio.

Nel programma triennale dei lavori pubblici e dell’elenco annuale sono inseriti i lavori di importo pari o superiore a € 100.000,00.

Il principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria (allegato 4/2 al D.Lgs. 118/2011), come modificato da D.M. 01/03/2019 (decimo correttivo all’armonizzazione contabile), al punto 5.3.14 stabilisce che a seguito della validazione del livello di progettazione minima previsto dall’articolo 21 del D.Lgs. 50/2016, gli interventi sono inseriti nel programma triennale dei lavori pubblici e le relative spese sono stanziate nel titolo II del Bilancio di Previsione. L’inserimento di un intervento nel programma triennale dei lavori pubblici consente l’iscrizione nel Bilancio di previsione degli stanziamenti riguardanti l’ammontare complessivo della spesa da realizzare nel rispetto del principio della competenza finanziaria c.d. potenziata.

Il principio contabile stabilisce anche che la spesa riguardante il livello minimo di progettazione richiesto ai fini dell’inserimento di un intervento nel programma triennale dei lavori pubblici, è registrata nel bilancio di previsione prima dello stanziamento riguardante l’opera cui la progettazione si riferisce. Per tale ragione, affinché la spesa di progettazione possa essere contabilizzata tra gli investimenti, è necessario che i documenti di programmazione dell’ente, che definiscono gli indirizzi generali riguardanti gli investimenti e la realizzazione delle opere pubbliche (DUP, DEFR o altri documenti di programmazione), individuino in modo specifico l’investimento a cui la spesa di progettazione è destinata, prevedendone altresì le necessarie forme di finanziamento. In tal caso, la spesa di progettazione “esterna”, consistente in una delle fattispecie previste dall’art. 24, comma 1, esclusa la lettera a), del d.lgs. n. 50 del 2016, è registrata, nel rispetto della natura economica della spesa, al Titolo II della spesa, alla voce U.2.02.03.05.001.

E’ in corso di definizione la programmazione triennale dei lavori pubblici 2020/2022 ed elenco annuale sulla base di quanto previsto dal suindicato D.M. 14 del 16 gennaio 2018, pertanto sarà approvato in seguito nel rispetto delle disposizioni normative vigenti.

Nel bilancio non sono previsti investimenti di importo superiore ai 100.000,00.

PROGRAMMI E PROGETTI DI INVESTIMENTO IN CORSO DI ESECUZIONE E NON ANCORA CONCLUSI

Gli investimenti in corso di esecuzione rilevabili dalla ragioneria attualmente sono i seguenti :

Lavori non ancora ultimati al 07.11.2019 impegnati nell'esercizio 2019

Stanz. Ass.CO Impegnato CO Pagato CO Capitolo Articolo Descrizione 2019 2019 2019 2566 0 INTERVENTI DI URGENZA 690.000,00 124.865,62 99.637,92 2631 0 SISTEMAZIONE EDIFICI SCOLASTICI 358.437,00 86.073,84 18.570,83 ASFALTATURA E MANUTENZIONE 2837 0 STRAORDINARIA STRADE COMUNALI 260.600,91 174.519,71 174.489,71 0 0 TOTALE GENERALE 1.134.631,11 328.472,02 100.891,37

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Lavori non ancora ultimati al 07.11.2019 su residui

Impegnato RE Capitolo Articolo Descrizione Stanz.Ass.RE 2019 2019 Pagato RE 2019

ASFALTATURA E MANUTENZIONE STRAORDINARIA 2837 0 STRADE COMUNALI 58.689,67 58.689,67 48.836,25

CONTRIBUTI IN CONTO INVESTIMENTI PER INTERVENTI 2856 0 A FAVORE DI PRIVATI 1.235,32 1.235,32 0 0 0 TOTALE GENERALE 59.924,99 59.924,99 48.836,25

Indicatori di spesa pro capite dei Comuni della provincia di Forlì Cesena (statistica Regione Emilia Romagna – Finanza del Territorio ) - rif. anno 2017

Comuni Spesa per investimenti (pro capite)

BAGNO DI ROMAGNA 78

BERTINORO 71

BORGHI 73

CASTROCARO TERME 103

CESENA 136

CESENATICO 103

CIVITELLA DI ROMAGNA 158

DOVADOLA 135

FORLI' 98

FORLIMPOPOLI 90

GALEATA 415

GAMBETTOLA 70

GATTEO 193

LONGIANO 92

MELDOLA 144

MERCATO SARACENO 70

MODIGLIANA 102

MONTIANO 21

PORTICO E SAN BENEDETTO 194

PREDAPPIO 98

PREMILCUORE 388

ROCCA SAN CASCIANO 490

RONCOFREDDO 149

SAN MAURO PASCOLI 208

SANTA SOFIA 197

SARSINA 373

59

SAVIGNANO SUL RUBICONE 183

SOGLIANO AL RUBICONE 433

TREDOZIO 409

VERGHERETO 47

TOTALE 128

C) RAGGIUNGIMENTO EQUILIBRI DELLA SITUAZIONE CORRENTE E GENERALI DEL BILANCIO E RELATIVI EQUILIBRI IN TERMINI DI CASSA

L’articolo 162, comma 6 del D.Lgs. 267/2000 prevede che il bilancio di previsione sia deliberato in pareggio finanziario complessivo per la competenza, comprensivo dell'utilizzo dell'avanzo di amministrazione e del recupero del disavanzo di amministrazione e garantendo un fondo di cassa finale non negativo. Inoltre, le previsioni di competenza relative alle spese correnti sommate alle previsioni di competenza relative ai trasferimenti in c/capitale,al saldo negativo delle partite finanziarie e alle quote di capitale delle rate di ammortamento dei mutui e degli altri prestiti, con l'esclusione dei rimborsi anticipati, non possono essere complessivamente superiori alle previsioni di competenza dei primi tre titoli dell'entrata, ai contribuiti destinati al rimborso dei prestiti e all'utilizzo dell'avanzo di competenza di parte corrente e non possono avere altra forma di finanziamento, salvo le eccezioni tassativamente indicate nel principio applicato alla contabilità finanziaria necessarie a garantire elementi di flessibilità degli equilibri di bilancio ai fini del rispetto del principio dell'integrità.

All’equilibrio di parte corrente possono concorrere anche entrate diverse dalle entrate correnti (entrate straordinarie) nei soli casi espressamente previsti da specifiche norme di legge. In particolare, la legge di bilancio 2017 L. 232 art. 1 comma 460 prevede che a decorrere dal 1° gennaio 2018, i proventi dei titoli abitativi edilizi e delle sanzioni previse dal testo unico (Dpr 6 giugno 2001 n. 380) sono destinati esclusivamente e senza vincoli temporali alla realizzazione e alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, al risanamento di complessi edilizi compresi nei centri storici e nelle periferie degradate, a interventi di riuso e di rigenerazione, a interventi di demolizione di costruzione abusive, all’acquisizione e alla realizzazione di aree verdi destinate a uso pubblico, a interventi di tutela e riqualificazione dell’ambiente e del paesaggio, anche ai fini di mitigare il rischio idrogeologico e sismico e della tutela e riqualificazione del patrimonio rurale pubblico, nonché a interventi volti a favorire l’insediamento di attività di agricoltura nell’ambito urbano e a spese di progettazione per opere pubbliche.

Prospetto equilibrio parte corrente competenza

2019 2020 2021 2022

(prev. attuale)

Entrate correnti 2.265.106,96 2.204.277,56 2.191.527,56 2.194.277,56

Entrate investimenti che 30.000,00 9.700,00 9.700,00 0 finanziano spese correnti

Spese correnti 2.397.443,42 2.154.319,00 2.139.016,60 2.132.163,18

Rimborso prestiti 57.211,32 59.658,26 62.210,96 62.114,38

FPV di parte corrente 53.743,67 0,00 0,00 0,00

Avanzo per parte corrente 105.804,11 0,00 0,00 0,00

Differenza 0,00 0,00 0,00 0,00

(Magg.entrate correnti destinate agli investimenti)

60

Equilibri di cassa

Il Comune non fa ricorso ad anticipazione di tesoreria. Nel periodo 2020-2022 si intende proseguire nel rafforzamento degli equilibri di cassa, grazie anche all’introduzione, con il nuovo ordinamento contabile, dell’obbligo di accantonare al Fondo crediti di dubbia e difficile esazione la percentuale delle entrate non riscosse negli ultimi cinque esercizi.

D)PRINCIPALI OBIETTIVI DELLE MISSIONI ATTIVATE

Linee programmatiche di mandato

Le linee programmatiche di mandato approvate con deliberazione n°32 del 14/06/2019 hanno delineato gli ambiti di intervento e le relative policies per il mandato amministrativo in corso, che si concluderà nel corso dell’esercizio 2024. L’azione amministrativa e gestionale sarà improntate al perseguimento delle seguenti politiche:

CITTADINI, FAMIGLIE E SCUOLA (Assessori di riferimento: Sindaco, Dellachiesa Daniela, Mazzi Mirco)

I cittadini sono il motore di un Comune. Per questo vorremmo un Comune nel quale i cittadini sono i soggetti attivi della vita del paese, che partecipano alle scelte strategiche per lo sviluppo della comunità. La voce dei cittadini dovrà essere ascoltata sempre.

● Istituzione di gruppi di lavoro tematici, per avere sempre il contatto diretto tra pubblica amministrazione e cittadini

● CONSIGLIERI NELLE FRAZIONI: per ciascun Consiglio di frazione verrà incaricato un consigliere comunale che, se i rappresentanti di frazione vorranno, parteciperà ai Consigli stessi, in modo che l’ amministrazione sia prontamente informata delle segnalazioni

● INFORONCOFREDDO: un servizio di messaggistica per tutte le attività che si svolgono nel territorio comunale

[email protected]: sarà attivata una casella di posta elettronica dedicata alle segnalazioni da parte dei cittadini, gestita direttamente dagli amministratori

Famiglie e scuola sono un binomio inscindibile: intendiamo continuare a collaborare con la scuola in rapporto sinergico dove l’ amministrazione sia da supporto ma anche promotrice di iniziative ed attività.

● Corsi di educazione al riciclo e al riuso,

● DA TE A ME: laboratori per un passaggio di conoscenze da persone della terza età ai più piccoli, per mantenere tradizioni e tramandare capacità;

● Giornate di educazione civica, anche attraverso iniziative di pulizia del territorio in collaborazione con le associazioni;

● Corsi di primo soccorso e di protezione civile nelle scuole, a partire dalle classi della scuola primaria;

● Verso il futuro, passando dal nostro passato: realizzazione di una raccolta di video racconti dei nostri cittadini più anziani, perché la nostra memoria storica non venga dispersa;

● Continuare l’ampliamento dell’offerta delle biblioteche comunali, incrementando ancora i volumi a disposizione e organizzando attività al suo interno;

● Sostenere i comitati dei genitori e ,dove non presenti , incentivarne la creazione. Mantenere con essi una comunicazione e condivisione continua; 61

● Incrementare l’offerta per il tempo extrascolastico con corsi e attività in vari settori ( musica, sport, ecc….);

● Seminari di approfondimento su tematiche sociali.

La comunità che vogliamo è una comunità solidale e unita, che si prenda cura di tutti. Solo un Comune che non lascia indietro nessuno potrà crescere

• Collaborazione con le associazioni del territorio che si occupano dei bisognosi; è necessario che si potenzi lo scambio di informazioni tra queste e l’ufficio servizi sociali presente in comune. A volte è più difficile, per chi si trova in difficoltà, anche solo temporanea, chiedere aiuto alle istituzioni piuttosto che all’associazione di riferimento. Ecco quindi che diventa indispensabile il confronto diretto tra i soggetti interessati;

• Impegno nella ricerca di fondi a sostegno delle associazioni suddette che si occupano anche dell’acquisto di medicinali da banco e di prima necessità;

• Abbattimento delle barriere architettoniche;

• Attivazione di un servizio navetta, attraverso le associazioni presenti sul territorio, a favore degli anziani per potersi recare settimanalmente ad un mercato ambulante presente in zona.

VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO (Assessore di riferimento: Sindaco, Bagnolini Alberto)

La nostra terra e noi che ci viviamo, siamo la vera ricchezza di Roncofreddo. L’ economia del nostro paese ha tutte le carte in regola per crescere, e noi vogliamo valorizzare il lavoro prezioso svolto in questi anni dalle imprese che operano nel nostro comune in tutti i settori.

● Semplificazione burocratica; ● Miglioramento dei metodi di informazione su bandi, contributi e sovvenzioni; ● Sostegno alle imprese attraverso l’affidamento di opere a km0; ● Creazione di un logo di qualità che identifichi i prodotti del nostro territorio, che ci consentirà di valorizzarli e promuoverli in maniera coordinata; ● Realizzazione di una sede per la promozione dei prodotti del territorio presso i locali del- l’ ex mattatoio di Roncofreddo” in Via Kennedy (per la ristrutturazione del quale esiste già un’approvazione di finanziamento): l’idea è quella di creare in questo luogo un punto centrale per il turismo di Roncofreddo (informativo-promozionale); ● Creazione di una commissione ad hoc per lo sviluppo e la promozione enogastronomica di Roncofreddo, fatta da produttori e lavoratori del territorio che si occuperanno anche di valorizzare l’ospitalità nei confronti dei turisti; ● Completamento del progetto che prevede l’installazione di una cucina completamente a norma, all’interno del palazzo della Rocca con lo scopo di ampliare l’utilizzo della sala, mettendola a disposizione della comunità e soprattutto delle associazioni che vorranno organizzare iniziative volte alla promozione del turismo e del territorio; ● Individuazione di incentivi per promuovere le produzioni agricole di qualità , comprese quelle biologiche e a lotta integrata, e i processi di filiera corta.

Ci prenderemo cura con attenzione di quello che già abbiamo

● Manutenzione degli edifici pubblici, del verde pubblico, della viabilità; ● Continuazione della ristrutturazioni dei parchi e dei giardini, nel mettere in sicurezza i giochi e gli arredi. Aggiungeremo giochi adatti per i bambini con disabilità; ● Manutenzione , anche in collaborazione con le associazioni, dei sentieri e degli itinerari per l’escursionismo ed il bike trekking; ● Promozione sulla riviera romagnola del turismo enogastronomico e agreste nel nostro comune; ● Salvaguardia del patrimonio edilizio dei piccoli borghi, favorendo interventi di recupero e agevolando l’ingresso di nuovi residenti, tramite l’individuazione di incentivi e mettendo in contatto domanda e offerta.

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SUPPORTO ALL’ASSOCIAZIONISMO (Assessori di riferimento: Sindaco, Dellachiesa Daniela, Bagnolni Alberto, Mazzi Mirco)

Le associazioni presenti nel nostro comune sono tante e operano in diversi ambiti. Un vero patrimonio per la vita sociale e comunitaria, che intendiamo sostenere con forza e convinzione. Dove c’è una forte componente associazionistica si vive meglio.

● Creazione di un tavolo di lavoro permanente con tutte le associazioni al fine di condividere progetti, problemi e criticità. Un tavolo che deve essere anche da stimolo all’ammi- nistrazione comunale; ● Costituzione di un “gruppo di supporto” che possa aiutare le associazioni nella ricerca e nell’utilizzo dei bandi e dei canali di finanziamento; che possa supportarle nell’organizzazione degli eventi; ● Predisposizione di un calendario unico degli eventi e delle manifestazioni del nostro comune; ● Proseguimento nel sostegno, dal punto di vista burocratico, economico, organizzativo e logistico, allle associazioni di volontariato che si impegnano a svolgere attività culturali, di pubblico servizio, di valorizzazione e abbellimento del territorio;

INVESTIMENTO SUI GIOVANI QUALI FUTURO DEL PAESE (Assessori di riferimento: Sindaco, Dellachiesa Daniela, Bagnolini Alberto, Mazzi Mirco)

Crediamo nei nostri ragazzi e nelle nostre ragazze: ci impegneremo per essere all’altezza delle loro aspettative e fare di tutto per dare loro le risposte che meritano.

● Formazione di una consulta composta dai giovani, che porti all’attenzione dell’amministrazione comunale le loro esigenze; ● Individuazione di luoghi che possano diventare centri di aggregazione e crescita culturale; ● Potenziamento dell’offerta per il tempo libero, con particolare riguardo alle attività sportive; ● Collaborazione con Start Romagna per cercare di potenziare il trasporto pubblico per agevolare gli spostamenti; ● Potenziamento della copertura del segnale delle rete mobili.

Il nostro territorio ,vero bene comune ,rappresenta una risorsa sotto diversi punti di vista, ma è prima di tutto la nostra casa, da rispettare e preservare.

● Promozione di azione di educazione al rispetto dell’ambiente per sensibilizzare i cittadini alla raccolta differenziata e alla riduzione della produzione di rifiuti; ● Ricerca di fondi per la riqualificazione edilizia degli edifici e degli impianti pubblici, privilegiando le fonti rinnovabili nel rispetto dell’ambiente; ● Elaborazione, assieme alle associazioni sportive del territorio, di percorsi cicloturistici attraverso il posizionamento di adeguata segnaletica, conforme e dettagliata, percorsi di portata tale da poter essere inseriti in circuiti provinciali e/o regionali che ci permetterebbero di rientrare in piani economici per la manutenzione dei sentieri e delle strade coinvolti; ● Cultura e arte accrescono il benessere dei cittadini e hanno una ricaduta positiva anche economicamente. Pertanto sarà nostro impegno promuoverle con costanza : il nostro è un territorio ricco di storia che merita di essere riscoperto anche attraverso di esse.

LA SALUTE DEI CITTADINI (Assessori di riferimento :Sindaco, Dellachiesa Daniela, Bagnolini Alberto)

La salute dei cittadini e del paese in cui viviamo continueranno ad essere al centro della nostra attenzione.

● Incontri informativi su argomenti riguardanti la salute e i corretti stili di vita; ● Potenziamento della palestra comunale con attrezzi fitness; ● Completamento dell’attivazione, e mantenimento, del centro prelievi presso la casa di riposo di Roncofreddo; ● Corsi di primo soccorso;

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● Dotazione sul territorio di ulteriori defibrillatori e formare i cittadini al loro utilizzo; ● Promozione della cultura dello sport come stile di vita virtuoso, migliorando le strutture esistenti; ● Centro diurno per anziani presso la casa di riposo del capoluogo.

SICUREZZA SUL TERRITORIO (Assessore di riferimento: Sindaco)

Ci impegneremo per garantire e sostenere la presenza delle forze dell’ordine sul territorio.

● Promozione dell’attivazione del controllo di vicinato; ● Predisposizione di azioni di educazione alla legalità; ● Elaborazione del piano di protezione civile in caso di emergenza; ● Predisposizione di un piano per la regolare ed attenta manutenzione delle telecamere comunali installate per la videosorveglianza.

ELENCO DELLE OPERE SUDDIVISE PER FRAZIONE :

ARDIANO - DIOLAGUARDIA - ORIOLA - MONTECODRUZZO - MONTEAGUZZO

 Incentivare i medici di base a prendere in carico la sede: l’Amministrazione comunale metterà a disposizione i locali ad uso gratuito e si farà carico del pagamento delle utenze. Continueremo a rapportarci con l’ ASL affinchè avvenga l’assegnazione della sede;  Valutare una convenzione con la Curia per la gestione e la sistemazione del giardino con giochi e del campo da calcio (Ardiano);  Garantire lo sfalcio erba;  Istituire, in collaborazione con le Associazioni, un servizio di trasporto anziani per accompagnarli a mercati, spettacoli o manifestazioni,  Predisporre aule di studio autogestite;  Ripristinare la segnaletica orizzontale;  Sistemare via Garampa da incrocio per Montevecchio a Montecodruzzo;  Installare una fontana ( Diolaguardia);  Individuare punti di aggregazione giovanile;  Tentare di incrementare il servizio di trasporto per Cesena attraverso le associazioni presenti sul territorio;  Monitorare la pulizia e la manutenzione della nuova lottizzazione ( Diolaguardia);  Sistemare cimitero di Montecodruzzo;  Assicurare una regolare manutenzione dei fossi;

FELLONICHE – CENTO – MUSANO – VILLA VENTI

 Creare un parco con giochi e percorso sportivo a Felloniche;  Continuare a tenere manutenuti i parchi giochi a Cento;  Sistemare la Via Prov.le Musano (Felloniche) in collaborazione con l’Amministrazione provinciale;  Manutenere aree comuni in via Doccia;  Controllare scarichi nuova lottizzazione Musano.

GUALDO

 Incentivare i medici di base a prendere in carico la sede: l’Amministrazione comunale metterà a disposizione i locali ad uso gratuito e si farà carico del pagamento delle utenze. Continueremo a rapportarci con l’ ASL affinchè la sede venga assegnata;  Creare un camminamento a Gualdo, dalla chiesa fino all’arena soprastante cercando un accordo con i privati. Riqualificazione dell ’arena e posizionamento di casetta /spogliatoio da utilizzare in caso di manifestazioni o spettacoli;  Completare le opere di sistemazione in Via Cereta utilizzando contributi ex PAO;  Potenziare il mercato domenicale con particolare attenzione al regolamento;  Mettere in sicurezza la piazza centrale, con misure di protezione dalla strada; 64

 Valutare la possibilità di installazione di un semaforo pedonale a chiamata sulla via Nazionale Gualdo di fronte alla piazza;  Sistemare il parcheggio dietro alla scuola materna;  Far rispettare ai proprietari di lotti privati non abitati, il regolamento di polizia urbana e per la convivenza civile ;  Mettere in sicurezza i giochi e gli arredi pubblici;  Prendere contatto con i Comuni della Valle del Savio e intraprendere con essi iniziative e azioni condivise perché l’ ospedale di Mercato Saraceno non venga depotenziato ma al contrario ne vengano implementati i servizi e le prestazioni.

MONTELEONE

 Garantire manutenzione stradale;  Completare la sistemazione di Via Prodena;  Potenziare il segnale telefonia mobile;  Garantire sfalcio erba;  Portare avanti l’ampliamento, già previsto, del cimitero di Monteleone.

RONCOFREDDO

 Realizzare un percorso ciclo-pedonale da Cento fino a Santa Paola (in accordo con la Provincia e nel rispetto delle zone di parcheggio presenti in Via Garibaldi);  Mettere in sicurezza di Via Belvedere, fin dove possibile;  Ripristinare, mediante asfaltatura, la parte di Via Casalino in seguito ad opere di allargamento da parte di terzi;  Completare la sistemazione di Via Zotto e Via Madonna del Zotto ;  Eseguire fresatura ed asfaltatura di Via Don Minzoni;  Intervenire sulla chiesina del Parco delle Rimembranze con il consolidamento delle fondazioni;  Ripristinare il marciapiede in via Matteotti;  Potenziare il mercato domenicale con particolare attenzione al regolamento;  Regolamentare i giorni e gli orari di apertura delle attività commerciali presenti sul territorio;  Completare le opere di regimazione delle acque superficiali sopra alle mura Malatestiane valutando le condizioni ottimali per garantirne la manutenzione, prevedendo un camminamento;  Valorizzare le mura Malatestiane attraverso la potatura delle piante ed eventuali punti luce presenti ai piedi delle mura stesse;  Sistemare la pavimentazione in Via Battisti;  Ristrutturare parti del cimitero che necessitano di intervento.

SANTA PAOLA –CASTIGLIONE - CIOLA ARALDI

 Sistemare la chiesetta del cimitero di Santa Paola;  Ultimare il muretto di contenimento in via Curiel;  Proseguire con le opere di sistemazione rete fognaria e depuratore già previste, Santa Paola;  Manutenere il parco fluviale di Castiglione per il tratto di competenza comunale;  Valorizzare il Parco delle Amache di Castiglione in accordo con la proprietà;  Sistemare con asfaltatura Via Compagnia;  Ripristinare il marciapiede in Via Curiel, Santa Paola, in accordo con la Provincia.

SORRIVOLI

 Incentivare i medici di base a prendere in carico la sede: l’Amministrazione comunale metterà a disposizione i locali ad uso gratuito e si farà carico del pagamento delle utenze. Continueremo a rapportarci con l’ ASL affinchè la sede venga assegnata;  Valorizzare il parco Magalotti;  Dotare il cimitero di parcheggio;  Organizzare il trasporto anziani in collaborazione con le associazioni;  Regolarizzare la sosta in piazza Roverella; 65

 Promuovere la creazione di una sezione di protezione civile;  Valutare azioni per il rallentamento dei veicoli in centro;  Aumentare il numero dei cestini per la raccolta rifiuti;  Intervenire su Via Selve per portare il servizio idrico e sistemazione della strada;  Valutare installazione casetta dell’acqua.

Descrizione degli obiettivi operativi per missioni e programmi

MISSIONE PROGRAMMI OBIETTIVI

Valorizzazione e rilancio del ruolo dei Consigli di Frazione 01 attraverso la revisione del regolamento, e maggiore presenza nelle frazioni dei Consiglieri. Organi Istituzionali

Istituzione di un servizio di messaggistica relativo a tutte le attività che si svolgono nel territorio comunale. Attivazione di una casella di posta elettronica dedicata alle segnalazioni da parte dei cittadini, gestita direttamente dagli amministratori

01 Supporto tecnico-amministrativo agli organi istituzionali a garanzia di un rapporto trasparente con la cittadinanza SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI 02 GESTIONE Potenziamento delle competenze dell’Ufficio Relazioni con il Segreteria Generale Pubblico (URP). Incentivazione dell'uso della posta elettronica e della pec, abbattendo i tempi di trasmissione ed i costi di spedizione

Assicurare l’efficacia e l’efficienza dell’impiego delle risorse nel rispetto dei vincoli di legge finanza pubblica 03 Adeguamento costante al modificarsi dei Principi Contabili Gestione economica, armonizzati finanziaria programmazione e Proseguimento delle attività per l’attuazione delle provveditorato dismissioni delle partecipazioni come previsto dall’attuale piano di razionalizzazione delle partecipazioni

Potenziamento dell’attività di recupero dell’evasione dei tributi comunali per garantire una maggiore certezza delle 04 entrate

Gestione delle entrate Revisione regolamenti sui tributi dove possibile al fine di tributarie e servizi fiscali agevolarne la semplificazione

Attività di messa in sicurezza ed attuazione dei programmi di manutenzione straordinaria degli edifici comunali, in 05 relazione alle risorse finanziarie disponibili e nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica

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Ricerca di fondi per la riqualificazione edilizia degli edifici e Gestione dei beni degli impianti pubblici privilegiando le fonti rinnovabili nel demaniali e patrimoniali rispetto dell’ambiente

Valorizzazione di quella porzione del patrimonio disponibile dell’ente che presenta potenzialità economiche

Attuazione del programma di mandato attraverso la 06 realizzazione del programma delle Opere Pubbliche 2020- 2022, in relazione alle risorse finanziarie disponibili e nel Ufficio Tecnico rispetto dei vincoli di finanza pubblica

Potenziamento del servizio elettore 07

Elezioni e Consultazioni Popolari – Anagrafe e StatoCivile La funzione dei servizi informativi è stata totalmente trasferita all’Unione Rubicone e Mare alla quale l’Ente 08 trasferisce le risorse finanziarie necessarie al suo funzionamento, nel rispetto di quanto previsto dal piano di Statistica e sistemi razionalizzazione delle spese informativi

11 Mantenimento della convenzione con la provincia per l’ufficio unico di avvocatura Altri servizi generali

MISSIONE PROGRAMMI OBIETTIVI

La funzione relativa alla Polizia Locale è stata totalmente 03 01 trasferita all’Unione Rubicone e Mare con impegno finanziario dell’ente al trasferimento delle risorse ORDINE PUBBLICO E Polizia Locale e SICUREZZA Amministrativa

02 Promozione e avvio del controllo di vicinato

Sistema integrato di sicurezza urbana

MISSIONE PROGRAMMI OBIETTIVI

Mantenimento della convenzione con la Fondazione 04 01 Giovannni XXIII per la gestione dell’asilo del capoluogo.

ISTRUZIONE E DIRITTO Istruzione prescolastica Mantenimento della gestione associata delle scuola ALLO STUDIO dell’infanzia di Gualdo e Saiano con i comuni di Sogliano e Cesena 67

Mantenimento delle risorse per il funzionamento delle strutture scolastiche

02 Proseguimento dei programmi di messa in sicurezza e manutenzione straordinaria degli edifici scolastici esistenti Altri ordini di istruzione in relazione alle risorse finanziarie disponibili e nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica

Continua collaborazione con l’Istituto Comprensivo per l’attuazione di progetti didattici

Sostegno dei comitati genitori e incentivazione della loro creazione

Incremento offerta per il tempo extrascolastico con corsi e attività in vari settori (musica, sport ecc…)

Corsi di educazione al riciclo, al riuso

06 Mantenimento e razionalizzazione del servizio di trasporto scolastico Servizi ausiliari Supporto alla realizzazione di progetti con le associazioni all’istruzione del territorio per le attività di integrazione dell’ offerta didattica

MISSIONE PROGRAMMI OBIETTIVI Valorizzazione del patrimonio storico-architettonico di Roncofreddo attraverso il sostegno e la promozione di tutte 05 01 le quelle attività che ne consentano la fruizione e la promozione a fini sociali, culturali e di promozione turistica. TUTELA E Valorizzazione dei beni VALORIZZAZIONE DEI di interesse storico Attività di mantenimento, recupero e rifunzionalizzazione BENI E ATTIVITA’ del patrimonio storico- architettonico, in particolare CULTURALI relativamente a quei beni che necessitano di urgenti interventi di restauro e messa in sicurezza, in relazione alle risorse finanziarie disponibili e nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica

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02 Sostegno e promozione di tutte le attività che compongono l’offerta culturale del Comune, condivisa fra il settore Attività culturali e pubblico e le associazioni culturali del territorio; interventi diversi nel individuazione delle potenzialità delle proposte culturali e settore culturale di intrattenimento che ogni territorio può esprimere. Ampliamento dell’offerta delle biblioteche comunali, incrementando i volumi a disposizione e organizzando attività al suo interno

MISSIONE PROGRAMMI OBIETTIVI Sostegno alle associazioni sportive del territorio per la migliore gestione degli eventi ed impianti sportivi. 06 01 Costituzione di consulte giovanili, individuazione di luoghi POLITICHE GIOVANILI, Sport e Tempo Libero che possano essere di aggregazione per i giovani, SPORT E TEMPO LIBERO potenziamento dell’offerta per il tempo libero con particolare riguardo alle attività sportive.

Potenziamento della copertura del segnale delle reti mobili

MISSIONE PROGRAMMI OBIETTIVI Realizzazione di tutte le azioni volte a riconoscere nel turismo un’importante risorsa economica , occupazionale e 07 01 d’identità territoriale.

TURISMO Sviluppo e Manutenzione, anche in collaborazione con le associazioni, valorizzazione del dei sentieri e degli itinerari per l’escursionismo ed i bike turismo trekking.

Promozione sulla riviera romagnola del turismo enogastronomico e agreste del territorio comunale

Valorizzazione delle tipicità del territorio

MISSIONE PROGRAMMI OBIETTIVI

08 01 Monitoraggio, aggiornamento ed eventuale potenziamento degli strumenti di pianificazione urbanistica ASSETTO DEL Urbanistica ed assetto Attuazione di interventi di riqualificazione urbana del TERRITORIO ED del territorio capoluogo e delle frazioni in relazione alle risorse EDILIZIA ABITATIVA finanziarie disponibili e nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica

MISSIONE PROGRAMMI OBIETTIVI

Elaborazione del piano di protezione civile in caso di 09 02 emergenza, da effettuarsi con risorse da trasferire all’Unione in quanto funzione trasferita SVILUPPO SOSTENIBILE Tutela, valorizzazione e

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E TUTELA DEL recupero ambientale TERRITORIO E Manutenzione del verde pubblico, ristrutturazione dei DELL’AMBIENTE parchi e dei giardini, messa in sicurezza dei giochi e degli arredi, aggiunta di giochi per bambini con disabilità.

Avvio del sistema misto di raccolta differenziata porta a porta per il raggiungimento degli obiettivi regionali, attività 03 di sensibilizzazione e informazione dei cittadini alla minor produzione di rifiuti Rifiuti

MISSIONE PROGRAMMI OBIETTIVI Potenziamento del trasporto pubblico per agevolare gli spostamenti in relazione alle risorse finanziarie disponibili e 10 02 nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica

TRASPORTO E DIRITTO Trasporto pubblico ALLA MOBILITA’ locale

Mantenimento in condizioni di sicurezza del reticolo viario di collegamento con i diversi ambiti del territorio 05 Realizzazione di investimenti sulle strutture viarie del territorio comunale, tenendo conto delle risorse finanziarie Viabilità e infrastrutture disponibili e degli obiettivi di finanza pubblica stradali MISSIONE PROGRAMMI OBIETTIVI 01 Mantenimento delle rete di servizi esistente da attuare attraverso l’Unione Rubicone e Mare MISSIONE 12 Interventi per l’infanzia ed i minori e per asili DIRITTO SOCIALI, nido POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIE

Mantenimento delle rete di servizi in favore degli anziani da attuare attraverso l’Unione Rubicone e Mare 03 Potenziamento delle attività dello sportello sociale presso il Interventi per gli Comune e presso i consigli di frazione per le attività di anziani prima accoglienza, al fine di creare un canale di dialogo dinamico tra cittadini e pubblica amministrazione

Realizzazione delle opere di manutenzione ordinaria e straordinaria di tutti i cimiteri comunali 09 Attuazione dei programmi di costruzione di nuovi loculi in Servizio necroscopico e base alle necessità, in relazione alle disponibilità cimiteriale finanziarie e nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica

Mantenimento delle convenzioni in essere con il Comune di Cesena per i cimitero di Gualdo

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MISSIONE PROGRAMMI OBIETTIVI 01 Fondo previsto ai sensi dall’art. 166 del Tuel.

MISSIONE 20 Fondo di Riserva

FONDI E ACCONTONAMENTI

Fondo previsto ai sensi dall’art. 167 del Tuel.

02

Fondo Crediti di dubbia esigibilità

MISSIONE PROGRAMMI OBIETTIVI 50 01 Pagamento degli interessi su mutui

DEBITO PUBBLICO quota interessi Non è prevista la stipula di mutui ammortamento mutui e prestiti obbligazionari

02 Pagamento quote captale su mutui

quota capitale ammortamento mutui e prestiti obbligazionari Non è prevista la stipula di mutui

MISSIONE PROGRAMMI OBIETTIVI L’anticipazione di cassa è prevista dall’art. 222, è determinata nel rispetto delle disposizioni vigenti. MISSIONE 60 01

ANTICIPAZIONI Restituzione FINANZIARIE anticipazione di Tesoreria

MISSIONE PROGRAMMI OBIETTIVI Spese per ritenute previdenziali assistenziali al personale, ritenute erariali, spese per conto terzi, anticipazioni MISSIONE 99 01 servizio economato, restituzione depositi cauzionali servizio per conto terzi e partite di giro

SERVIZIO PER CONTO TERZI E PARTITE DI GIRO

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E) GESTIONE DEL PATRIMONIO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA PROGRAMMAZIONE URBANISTICA E DEL TERRITORIO E PIANO DELLE ALIENAZIONI E DELLE VALORIZZAZIONI DEI BENI PATRIMONIALI

Strumenti urbanistici generali

Piano Strutturale Comunale - PSC Delibera di approvazione Del C.P. n° 70346/146 del 19.07.2010 Regolamento Urbanistico Edilizio - RUE Del C.C. n°50 del 28/7/2014, variante Del. C.C. n. 43 Delibera di approvazione del 03.11.2016 Regolamento Urbanistico Edilizio – RUE

Variante Delibera di approvazione Del C.C. n° 43 dell 03.11.2016

Approvazione Piano Urbanistico Generale (PUG)

Si prevede l’adozione e l’approvazione del nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG) per il biennio 2020/2021. Il nuovo Piano Urbanistico Generale è lo strumento di pianificazione previsto dalla nuova Legge Regionale 21.12.17 n. 24 ed ha lo scopo di semplificare la pianificazione urbanistica prevedendo un unico piano che stabilisce la disciplina comunale sull’uso e la trasformazione del territorio, con particolare riguardo ai processi di riuso e di rigenerazione urbana.

PIANO DELLE ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE

Ai sensi dell’art. 58 del D. L. n° 112 del 25/06/2008 viene redatto un apposito elenco dei beni immobili di proprietà comunale, non strumentali all’esercizio della funzione istituzionale e suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione. L’inserimento degli immobili nel piano, ne determina la conseguente classificazione come Patrimonio disponibile, fatto salvo il rispetto delle tutele di natura storico-artistica, archeologica, architettonica e paesaggistico - ambientale.

La deliberazione del Consiglio Comunale di approvazione determina le destinazioni d’uso urbanistiche degli immobili. La deliberazione del consiglio comunale di approvazione dl piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari costituisce variante allo strumento urbanistico generale. Tale variante, in quanto relativa a singoli immobili, non necessita di verifiche di conformità agli eventuali atti di pianificazione sovraordinata di competenza delle province e delle regioni. La verifica di conformità è comunque richiesta e deve essere effettuata entro il termine perentorio di 30 giorni dalla data di ricevimento della richiesta, nei casi di varianti relative a terreni classificati come agricoli dallo strumento urbanistico generale vigente, ovvero nei casi che comportano variazioni volumetriche superiori ai 10% dei volumi previsti dal medesimo strumento urbanistico vigente”.

Nel bilancio 2020/2022 non sono previste alienazioni immobiliari. Il piano delle alienazioni sarà approvato con apposita delibera, sulla base della bozza di delibera n. 52 del 15.11.2019, nella seduta del Consiglio Comunale di approvazione del Bilancio 2020/2022.

VERIFICA QUANTITA’ E QUALITA’ DELLE AREE E FABBRICATI DA DESTINARE A RESIDENZA, ATTIVITA’ PRODUTTIVE E TERZIARIO CHE POTRANNO ESSERE CEDUTE IN PROPRIETA’ O DIRITTO DI SUPERFICIE

Nella seduta di Consiglio Comunale di approvazione del Bilancio di previsione 2020/2022 sarà approvata la bozza di delibera n.53 del 15.11.2019 di verifica delle aree edificabili da destinarsi alle residenze, alle attività produttive e terziarie da concedersi in diritto di proprietà o in diritto di superficie.

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F) OBIETTIVI DEL GRUPPO AMMINISTRAZIONE PUBBLICA GAP

L’art. 11 bis del D.Lgs. 118/2011 dispone che “1. Gli enti di cui all'art. 1, comma 1, redigono il bilancio consolidato con i propri enti ed organismi strumentali, aziende, società controllate e partecipate, secondo le modalità ed i criteri individuati nel principio applicato del bilancio consolidato di cui all'allegato n. 4/4. Il principio contabile applicato concernente il bilancio consolidato (Allegato 4/4 al D.Lgs. 118/2011), disciplina le modalità operative per la predisposizione del bilancio consolidato.

L’articolo 1, comma 831 della Legge di Bilancio per l’esercizio 2019 (Legge 30/12/2018, n. 145), ha modificato l’ articolo 233 bis del TUEL, disponendo la definitiva facoltatività, per gli enti locali, con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, di redazione ed approvazione del Bilancio Consolidato.

Il Consiglio Comunale dell’ente, con propria deliberazione n. 03 del 28/02/2019 ha disposto di avvalersi, a decorrere dall’esercizio 2019 (con riferimento all’esercizio 2018), della possibilità di non predisporre il Bilancio Consolidato, tenuto conto delle dimensioni dell’ente, della complessità di tale adempimento e tenuto anche conto che la contabilità finanziaria, unitamente alla contabilità economico-patrimoniale, forniscono informazioni affidabili sui rapporti economico-finanziari tra l’ente ed i propri organismi partecipati.

G) ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE

RICOGNIZIONE LIMITI DI SPESA PER IL PERIODO 2019-2021 IN ATTUAZIONE DELLE DISPOSIZIONI RIGUARDANTI IL CONTENIMENTO DELLA SPESA PUBBLICA La legge n. 122 del 30/07/2010 ha imposto agli Enti Locali, a partire dall’anno 2011 una serie di riduzioni di spesa previste nei provvedimenti legislativi in materia di spending review:

Riduzioni per spese relative a mostre, convegni, pubblicità, relazioni pubbliche, rappresentanza escluse le feste nazionali previste per legge: (art. 6 comma 8 del del D.L. 78/2010 convertito con modifiche in L.122/2010) A decorrere dall'anno 2011 la spesa annua per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e di rappresentanza consulenza non può superare il 20% di quella sostenuta nell'anno 2009.

Incarichi di studio, ricerca e consulenza (articolo 6, comma 7 D.L. n. 78/2010 conv. in Legge n. 122/2010, articolo 1, comma 5, del D.L. n. 101/2013 conv. in Legge n. 125/2013), Tutte le pubbliche amministrazioni inserite nel conto economico consolidato ha l’obbligo di ridurre dal 2011 la spesa annua per studi e incarichi di consulenza in misura pari all’80% di quella sostenuta nell’anno 2009. Sono comprese le spese per incarichi conferiti a pubblici dipendenti. Viene stabilito che l’affidamento di incarichi in misura superiore al limite costituisce illecito disciplinare e determina responsabilità erariale. Dal 2014 il limite non può essere superiore all'80 per cento del limite di spesa per l'anno 2013 e, dal 2015, al 75 per cento dell'anno 2014.

Divieto sponsorizzazioni. (art. 6 comma 9 del del D.L. 78/2010 convertito con modifiche in L.122/2010) A decorrere dall'anno 2011 sono vietate le erogazioni di denaro, da parte delle Amministrazioni, per contratti di sponsorizzazione

Riduzione spesa per formazione. (art. 6 comma 13 del del D.L. 78/2010 convertito con modifiche in L.122/2010) A decorrere dall'anno 2011 la spesa annua di formazione non può superare al 50 per cento della spesa.

Spese per organi collegiali (art. 6, comma 3 D.L. 78/2010 convertito con modifiche in L.122/2010) A decorrere dal 1° gennaio 2011 le indennità, i compensi, i gettoni, le retribuzioni o le altre utilità comunque denominate, corrisposti ai componenti di organi di indirizzo, direzione e controllo, consigli di amministrazione e organi

73 collegiali comunque denominati ed ai titolari di incarichi di qualsiasi tipo, sono automaticamente ridotte del 10 per cento rispetto agli importi risultanti alla data del 30 aprile 2010.

Spese per missioni ( Art. 1, comma 1414 della L. 228/2012) Per l’acquisto di arredi il limite di spesa è pari al 20% della spesa media sostenuta negli anni 2010 e 2011. Sono escluse dal limite le spese per arredi scolastici e servizi all’infanzia e quelle relativi ad acquisti funzionali alla riduzione di oneri connessi alla conduzione degli immobili. La norma , stante l'espresso riferimento soltanto "agli anni 2013, 2014, 2015 e 2016", non appare, ad oggi più applicabile in quanto contenente un preciso limite temporale, già superato (anno 2016). Inoltre, per l'anno 2017 e per l'anno 2018 e seguenti non risulta prevista alcuna reiterazione del tetto di spesa, come già ribadito dalla giurisprudenza della Corte (cfr Deliberazione Corte dei Conti n. 173 del 15/05/2018 – Sezione di controllo per il per il Veneto).

Spese per acquisto di mobili ed arredi ( art. 1, comma 1414 della L. 228/2012) Per l’acquisto di arredi il limite di spesa è pari al 20% della spesa media sostenuta negli anni 2010 e 2011. Sono escluse dal limite le spese per arredi scolastici e servizi all’infanzia e quelle relativi ad acquisti funzionali alla riduzione di oneri connessi alla conduzione degli immobili. La norma , stante l'espresso riferimento soltanto "agli anni 2013, 2014, 2015 e 2016", non appare, ad oggi più applicabile in quanto contenente un preciso limite temporale, già superato (anno 2016). Inoltre, per l'anno 2017 e per l'anno 2018 e seguenti non risulta prevista alcuna reiterazione del tetto di spesa, come già ribadito dalla giurisprudenza della Corte (cfr Deliberazione Corte dei Conti n. 173 del 15/05/2018 – Sezione di controllo per il per il Veneto).

Spese per acquisto di immobili: (art. 12, co. 1 del D.L. 98/2011, convertito in L. 111/2011) Permane il divieto di acquisto di immobili da parte degli enti locali con esclusione dei casi in cui sia comprovata l’indispensabilità ed in dilazionabilità. Il D.L. 50/2017 ha stabilito che non si applica l’obbligo di dichiarare l’indispensabilità ed in dilazionabilità dell’acquisto del bene, per immobili acquisito con risorse del CIPE o cofinanziati dalla UE, ovvero dallo Stato o dalle Regioni. In tali casi non occorre neppure l’acquisizione dell’attestazione di congruità del prezzo da parte del Demanio.

La Corte costituzionale con sentenza n. 139/2012 e la Sezione Autonomie della Corte dei Conti con delibera n. 26/2013 hanno stabilito che deve essere rispettato il limite complessivo e che è consentito che lo stanziamento in bilancio fra le diverse tipologie avvenga in base alle necessità derivanti dalle attività istituzionali dell'ente. Fra le spese per studi e consulenze, non devono essere considerate le attività conferite per gli adempimenti obbligatori per legge, mancando in tale ipotesi qualsiasi facoltà discrezionale dell'amministrazione. Sono, pertanto, da escludere gli incarichi riferiti a prestazioni professionali consistenti nella resa di servizi obbligatori per legge (qualora non vi siano uffici o strutture dell'ente a ciò deputati), gli incarichi di rappresentanza in giudizio per il patrocinio dell'amministrazione; gli appalti per esternalizzazione di servizi necessari a raggiungere gli scopi dell'amministrazione. Nell'analisi delle sponsorizzazioni sono da intendersi quelle spese derivanti da contratti onerosi a prestazioni corrispettive, a cui, a fronte del ritorno di immagine derivante dal sostegno economico a una manifestazione, l'ente eroga somme di denaro. Non sono tali i contributi alle associazioni. L’amministrazione in relazione ai limiti sopra esposti, ha approvato, da ultimo con deliberazione di Giunta n. 46 del 15/3/2016 un atto ricognitivo di tutti i limiti di spesa per il periodo 2016/2018 in attuazione delle disposizioni riguardanti il contenimento della spesa pubblica.

Riduzioni spese per trasporti di servizio. (art. 6 comma 14 del del D.L. 78/2010 convertito con modifiche in L.122/2010; art. 5 comma 2 D.L. 6 luglio 2012, n. 95, art. 1 commi 143 e 144 della Legge 24 dicembre 2012, n. 228; art. 1 comma 3 del D.L. 101/2013; art. 15 D.L. 24 aprile 2014, n. 66; DPCM 25 settembre 2014) A decorrere dall’anno 2011 il legislatore ha imposto diverse riduzioni e limitazioni per le spese per l’acquisto, il noleggio, la manutenzione e l’esercizio di autovetture ed ha introdotto il censimento permanente delle autovetture. Dal 1° maggio 2014 con il D.L. 66/2014 è stata disposta un’ulteriore riduzione al 30% della spesa prevista per il 2011. Il DPCM 25 settembre 2014 ha precisato altresì che sono escluse dal censimento le auto utilizzate dal Servizio di Protezione Civile e per i servizi di vigilanza e intervento sulla rete stradale comunale. Fino al 31/12/2016 era previsto ai sensi dell’art.1 comma 1 del D.L. 101/2013 il divieto di acquistare autovetture e, ai sensi dell’art. 1 comma 14 della legge 228/2012, il divieto di acquistare beni mobili e arredi nella misura superiore al 20% della medesima spesa sostenuta nel biennio 2010/2011.

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Con deliberazione n. 15/2011/PAR la Corte dei Conti Sezione di Controllo della Regione Emilia Romagna ha specificato che: -l’esclusione dalla limitazione della spesa relativa ai servizi istituzionali dell’ordine e della sicurezza pubblica possa estendersi anche ai servizi di polizia locale e che la limitazione deve comunque intendersi riferita alle sole “autovetture”; -la deroga sugli acquisti di cui al comma 144, esclude anche i servizi sociali e sanitari svolti per garantire i livelli essenziali di assistenza, ovvero i mezzi destinati all’assistenza domiciliare, al trasporto persone disabili, al trasporto sociale anziani e altri impieghi affini;

Determinazione limiti di spesa

Rendiconto Riduzione Limite Previsione Previsione Previsione Tipologia spesa 2009 disposta di spesa 2020 2021 2022 Relazioni pubbliche,convegni,mostre, pubblicità e rappresentanza 7.054,00 80,00% 1.410,80 0,00 0,00 0,00 Sponsorizzazioni 100,00% 0,00 0,00 0,00 0,00 Missioni 8.139,50 50,00% 4.069,75 150,00 150,00 150,00 Formazione * 50,00% 0,00 0,00 0,00 0,00 Totale 15.193,50 5.480,55 150,00 150,00 150,00

Tipologia spesa Rendiconto Limite Previsione Previsione Previsione 2009 di spesa 2020 2021 2022 Studi e consulenze 8.758,20 1.050,98 1.000,00 1.000,00 1.000,00

Dal 2014 il limite non può superare all’80% del limite di spesa per l’anno 2013 e, dal 2015, al 75% dell’anno 2014

Il limite della formazione è stato trasferito all’Unione dei Comuni del Rubicone che gestisce il servizio personale e la formazione.

DEROGHE AI LIMITI DI SPESA IN CASO DI TEMPESTIVA APPROVAZIONE DI BILANCIO E RENDICONTO

L’articolo 21 bis del D.L. 50/2017 convertito in Legge 96/2017 (c.d. manovrina) ha consentito nell’anno 2017 ai comuni, alle unioni ed alle altre forme associative tra enti locali che hanno approvato il conto consuntivo 2016 entro il 30 aprile e che hanno rispettato i vincoli del pareggio di bilancio, di superare il tetto di spesa di di cui all’articolo 6, commi 7, 8, 9,13 del D.L. 78/2010 convertito in Legge 122/2010. Il tetto del 20% permane in ogni caso per la spesa relativa a mostre.

A decorrere dall’esercizio 2018 i comuni per potere utilizzare queste deroghe devono obbligatoriamente approvare il bilancio preventivo entro il 31 dicembre dell’anno precedente, ed è inoltre necessario che essi abbiano rispettato il vincolo del pareggio di bilancio. Il comma 5 quater dell’articolo 22 del D.L. 50/2017 conv. In Legge 96/2017, stabilisce che i comuni e le società da essi partecipate, possano superare (a prescindere dai vincoli del rispetto dei termini di approvazione dei documenti di bilancio) il tetto del 20% della spesa sostenuta allo stesso titolo nell’anno 2009 per le mostre e ciò al fine di favorire lo sviluppo delle funzioni di promozione del territorio, sviluppo economico e della cultura in ambito locale

L’articolo 1, comma 905 della Legge 145/2018 (Legge di Bilancio 2019), ha introdotto, dal 2019, premialità in favore degli enti che approvano entro i termini i propri Bilanci di Previsione ed il Rendiconto di Gestione. Tali premialità sono aggiuntive rispetto a quelle introdotte dall’articolo 21-bis del D.L. 50/2017, convertito in Legge 96/2017.

Deroghe ai limiti di spesa introdotte dall’articolo 21 bis del D.L. 50/2017, convertito in Legge 96/2017:

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Norma Misura di contenimento non più applicabile Articolo 6, comma 8 – D.L. 78/2010 conv. in Legge Spese per incarichi di studio, ricerca e consulenza – 122/2010 limite di spesa pari al 20% spesa 2009 Articolo 6, comma 8 – D.L. 78/2010 conv. in Legge Spese per relazioni pubbliche,e convegni, pubblicità, 122/2010 rappresentanza – limite di spesa pari al 20% spesa 2009 Articolo 6, comma 9 – D.L. 78/2010 conv. in Legge Divieto di sponsorizzazioni 122/2010 Articolo 6, comma 13– D.L. 78/2010 conv. in Legge Limite di spesa per formazione – 50% spesa 2009 122/2010

Deroghe ai limiti di spesa introdotte dall’articolo 1, comma 905 della L. 145/2018:

Norma Misura di contenimento non più applicabile Articolo 2, comma 594 – Legge 244/2007 Obbligo di adozione di piani triennali di contenimento delle spese in materia di dotazioni strumentali, informatiche, autovetture di servizio, beni immobili Articolo 6, commi 12 e 14 – D.L. 78/2010 conv. in Limite 50% spesa 2009 per missioni – divieto utilizzo Legge 122/2010 e articolo 5, comma 2 D.L. mezzo proprio – limite di spesa autovettura – 30% 95/2020, conv. in L. 135/2012 spesa 2011 Articolo 12, comma 1-ter – D.L. 98/2011 conv. in Divieto di acquisto immobili se non per esigenze per Legge 111/2011 i quali sia dimostrata l’indispensabilità e l’inderogabilità Articolo 6, comma 13– D.L. 78/2010 conv. in Legge Limite di spesa per formazione – 50% spesa 2009 122/2010

PROGRAMMA PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI A SOGGETTI ESTERNI ALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE AI SENSI DELL’ART. 46, COMMA 1, D.L112/2008 CONVERTITO NELLA L. 133/2008 – ANNI 2020/2022

La normativa sugli incarichi a soggetti esterni alla Pubblica Amministrazione ha subito negli ultimi anni notevoli modifiche tese a limitare il ricorso a incarichi esterni da parte della P.A e a ricorrere comunque per la scelta dell’incaricato a procedure di selezione, negando la possibilità dell’affidamento dell’incarico “intuitu personae”. Già con la legge 244/2007 (legge finanziaria 2008), all’art. 3, comma 55, si prevedeva che per l’affidamento da parte degli Enti locali di incarichi di studio, ricerca e consulenza a soggetti esterni all’Amministrazione dovesse avvenire solo nell’ambito di un Programma approvato dal Consiglio. Successivamente il legislatore è intervenuto nuovamente in materia incarichi esterni alla Pubblica Amministrazione e con l’art. 46, comma 1, del d.l. n. 112/2008, conv. con modif. nella legge 6 agosto 2008, n. 133, ha sostituito, nel testo sottoindicato, il comma 6, dell'articolo 7, del d.lgs 30 marzo 2001, n. 165 e ha introdotto importanti novità in materia di conferimento di incarichi esterni da parte delle pubbliche amministrazioni: “Per esigenze cui non possono far fronte con personale in servizio, le amministrazioni pubbliche possono conferire incarichi individuali, con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa, ad esperti di particolare e comprovata specializzazione anche universitaria, in presenza dei seguenti presupposti di legittimità: a) l'oggetto della prestazione deve corrispondere alle competenze attribuite dall'ordinamento all'amministrazione conferente, ad obiettivi e progetti specifici e determinati e deve risultare coerente con le esigenze di funzionalità dell'amministrazione conferente; b) l'amministrazione deve avere preliminarmente accertato l'impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane disponibili al suo interno; c) la prestazione deve essere di natura temporanea e altamente qualificata; d) devono essere preventivamente determinati durata, luogo, oggetto e compenso della collaborazione”;

Inoltre il comma 3 dello stesso articolo 46, ha sostituito l’art. 3, comma 56, della legge n. 244/2007, come segue “con il regolamento di cui all’art. 89 del D.lgs n. 267/2000 sono fissati, in conformità a quanto stabilito dalle disposizioni vigenti i limiti, i criteri e le modalità per i l’affidamento di incarichi di collaborazione autonoma, che si applicano a tutte 76 le tipologie di prestazioni. …Il limite massimo della spesa annua per incarichi di collaborazione è fissato nel bilancio preventivo degli enti territoriali.”

Il D.L. 50/2017 convertito in Legge 96/2017 ha introdotto specifiche deroghe ai tetti di spesa correlata all’approvazione da parte degli enti locali, del rendiconto 2016 entro il 30 aprile 2017 (per il 2017) , all’approvazione del Bilancio entro il 31 dicembre ed il rispetto dei vincoli di finanza pubblica ( a decorrere dal 2018).

La disciplina per il conferimento degli incarichi di studio, ricerca e consulenza è contenuta nel vigente regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi. L’ente, con deliberazione G.C. 50 del 31/07/2013 ha approvato le modifiche al regolamento, nella parte relativa alla disciplina degli incarichi a soggetti esterni (titolo III) a seguito di specifici rilievi effettuati dalla Corte dei Conti – Sezione Regionale per l’Emilia Romagna (del. N. 215/2013 REG del 16.04.2013).

Gli incarichi di collaborazione esterna, possono essere conferiti, ai sensi di quanto previsto dal vigente regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi, solo con riferimento ad attività istituzionali stabilite dalla legge o previste nel programma approvato dal Consiglio Comunale.

Per il triennio di riferimento sono previste spese per il conferimento di incarichi di consulenza pari ad € 1.000,00.

Gli incarichi di progettazione, direzione lavori, collaudi e prestazioni accessorie finalizzate alla realizzazione di opere pubbliche e gli incarichi in materia urbanistica sono esclusi dalla predetta disciplina in quanto conferiti ai sensi del codice dei contratti ex D.Lgs. 50/2016 ( Corte dei Conti Sez. Autonomie n. 6/2008 e rinvii ivi contenuti) . Sono inoltre esclusi dalla disciplina gli incarichi a nuclei di valutazione ed organismi di controllo interno, gli incarichi in materia di sicurezza sul lavoro e gli incarichi obbligatori per legge.

Per gli incarichi professionali a soggetti esterni sono istituiti appositi capitoli di spesa nel Bilancio di Previsione, assegnati a ciascuna area. Gli incarichi di progettazione- direzione lavori – collaudi ecc. connessi alla realizzazione di opere pubbliche, conferiti ai sensi del codice dei contratti sono finanziati nel quadro economico dell’opera da realizzare ed iscritti al titolo II della spesa.

Gli incarichi di patrocinio legale e difesa in giudizio, non soggetti ai limiti ex articolo 6 del D.L. 78/2010 conv. in Legge 122/2010, sono conferiti nel rispetto di quanto previsto dalle disposizioni vigenti in materia. Ai sensi di quanto previsto dal principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria (punto 5.2), gli impegni derivanti dal conferimento di incarico a legali esterni, la cui esigibilità non è determinabile, sono imputati all’esercizio in cui il contratto è firmato, in deroga al principio della competenza potenziata ed al fine di garantire la copertura della spesa.

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