CONVENZIONE DEI COMUNI TRA LAGONEGRO, RIVELLO E PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELLA RACCOLTA RIFIUTI

PIANO INDUSTRIALE DEL SERVIZIODI GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI E DEI SERVIZI DI IGIENE URBANA

ELABORATO: RELAZIONE TECNICA GENERALE Aprile 2018 Progetto redatto ad uso esclusivo dei Comuni di Lagonegro, Nemoli e Rivello dalla

3iprogetti s.r.l. Sistema certificato Via Casarse, 1 P.co Sorepo - 84133 Salerno Tel/ fax 089/752744 e-mail [email protected] P.IVA 04388120653

Certificato Nr. 501009741 rev. 003

Il Tecnico Il Direttore Tecnico Ing. Egidio Grillo Ing Francesco Landi CONVENZIONE DEI COMUNI TRA I COMUNI DI LAGONEGRO, RIVELLO E NEMOLI PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELLA RACCOLTA DEI RIFIUTI

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Sommario Premessa ...... 4 Inquadramento normativo ...... 8 2.1 Quadro normativo europeo ...... 8 2.2 Normativa nazionale...... 17 2.3 Normativa regionale ...... 23 2.3.1 La legislazione di settore a livello regionale...... 23 2.3.2 Piano Regionale Di Gestione Dei Rifiuti Urbani – definizione degli obiettivi ...... 31 Analisi territoriale - sociodemografica ...... 35 3.1 Il Comune di Lagonegro ...... 36 3.1.1 Inquadramento territoriale ...... 36 3.1.2 Analisi Socio Demografica ...... 39 3.1.3 Analisi Socio Economica ...... 40 3.2 Il Comune di Rivello ...... 41 3.2.1 Inquadramento territoriale ...... 41 3.2.2 Analisi Socio Demografica ...... 43 3.2.3 Analisi Socio Economica ...... 43 3.3 Il comune di Nemoli ...... 44 3.3.1 Inquadramento Territoriale...... 44 3.3.2 Andamento Demografico ...... 47 3.3.3 Analisi Socio-Economica ...... 47 Descrizione dell’attuale sistema di gestione dei rifiuti ...... 49 4.1 Lagonegro...... 49 4.2 Rivello ...... 51 4.3 Nemoli ...... 53 Analisi dello storico rifiuti ...... 55 5.1 Lagonegro...... 55 5.2 Rivello ...... 58 5.3 Nemoli ...... 60 Definizione degli scenari- criteri progettuali ...... 63 6.1 Calendario di raccolta ...... 65 Progettazione dei servizi di raccolta ...... 67 7.1 Produttività della raccolta ...... 69

UTENTE 1

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7.2 Suddivisione dei comuni ...... 71 7.3 Raccolta organico (forsu) ...... 73 7.3.1 Dimensionamento del servizio di raccolta della frazione organica ...... 74 7.3.2 Compostaggio domestico ...... 81 7.4 Raccolta frazione secca residua (indifferenziato) ...... 84 7.4.1 Dimensionamento del servizio di raccolta della frazione secca residua ...... 85 7.5 Raccolta carta e cartone (raccolta congiunta) ...... 92 7.5.1 Dimensionamento del servizio di raccolta della frazione carta e cartone ...... 93 7.6 Raccolta multimateriale (leggero: plastica + imballaggi in acciaio e alluminio): ...... 100 7.6.1 Dimensionamento del servizio di raccolta del multimateriale...... 101 7.7 Raccolta del vetro ...... 108 7.7.1 Dimensionamento del servizio di raccolta del VETRO ...... 109 7.8 Raccolta cartone non domestico (raccolta selettiva) ...... 116 7.8.1 Dimensionamento del servizio di raccolta del CARTONE NON DOMESTICO ...... 117 7.9 Raccolta del vetro non domestico ...... 121 7.9.1 Dimensionamento del servizio di raccolta del VETRO NON DOMESTICO ...... 122 7.10 Raccolta beni durevoli e rifiuti ingombranti, raee e rifiuti verdi da sfalci e potature ...... 126 Raccolta pannolini e pannolini ...... 129 Descrizione generale dei servizi complementari di raccolta dei r.s.u...... 131 9.1 Raccolta farmaci scaduti, pile esauste e contenitori etichettati T e/o F ...... 131 9.2 Raccolta indumenti usati ...... 134 9.3 Raccolta oli vegetali esausti...... 135 9.4 Raccolta toner e cartucce ...... 136 9.5 Raccolta e trasporto dei rifiuti cimiteriali (parte assimilata agli urbani)...... 137 9.6 Raccolta rifiuti presso l’ospedale di Lagonegro ...... 138 9.7 Servizi di raccolta e pulizia in occasione di feste, fiere, sagre e manifestazioni ...... 140 9.8 Gestione del centro di raccolta intercomunale ...... 142 Servizi di spazzamento di strade e piazze ...... 145 10.1 Servizio di spazzamento manuale ...... 146 10.2 Servizio di spazzamento meccanizzato ...... 148 Riepilogo automezzi, attrezzature e personale ...... 149 11.1 Riepilogo del personale ...... 149 11.2 Riepilogo automezzi ...... 154 11.3 Determinazione del costo annuo automezzi ...... 157 Riepilogo attrezzature e materiale di consumo ...... 158

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Linee guida per la realizzazione di campagne di comunicazione, educazione e sensibilizzazione ambientale 163 Linee guida per l’applicazione della tariffazione puntuale ...... 167 Servizio di conferimento dei rifiuti raccolti ...... 171 Ricavi dall’accordo di programma quadro anci-conai ...... 173 Determinazione oneri per l’attuazione delle norme di sicurezza ...... 177 Quadro economico riepilogativo del progetto ...... 178

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PREMESSA I comuni di Lagonegro, Rivello e Nemoli in Provincia di Potenza, rispettivamente, con deliberazione del Consiglio Comunale n°40 del 17.10.2017, n° 43 del 29.09.2017 e n° 15 del 28.09.2017, hanno stabilito di procedere alla gestione in forma associata del servizio di raccolta dei rifiuti urbani e assimilati e, in particolare, della raccolta in modalità “porta a porta”, successivo trasporto e conferimento per avvio a recupero o a smaltimento degli stessi rifiuti, da espletarsi sulla scorta di idoneo e specifico piano industriale operativo di bacino finalizzato all’esternalizzazione del servizio. Successivamente, in data 16.11.2017, i Sindaci dei tre Comuni, stipulavano apposita convenzione per la “gestione associata della raccolta dei rifiuti urbani e speciali assimilati agli urbani in modalità “porta a porta”, del trasporto per avvio a recupero o smaltimento ivi incluso il servizio di conferimento agli impianti di destinazione finale”. In tale convenzione veniva individuato quale Comune capofila il comune di Lagonegro. Con Deliberazione di Giunta Comunale del comune Lagonegro (capofila) n° 122 del 01.12.2017 veniva costituito l’Ufficio di Coordinamento per lo svolgimento delle attività previste dalla convenzione. Il presente progetto ha la finalità di illustrare le modalità di svolgimento del servizio di gestione integrata dei rifiuti e dei servizi accessori nei territori comunali di Lagonegro, Rivello e Nemoli tenendo conto dell’attuale assetto normativo che regola la materia e delle esigenze specifiche manifestate dalle Amministrazioni Comunali in ordine agli standard qualitativi richiesti ed ai connessi servizi. Il “servizio integrato di gestione dei rifiuti solidi urbani” è disciplinato dal complesso quadro normativo derivante dall’insieme di leggi in materia di servizi pubblici locali a rilevanza economica, in materia di gestione integrata dei rifiuti oltre che in materia di contratti pubblici di servizi e forniture, di livello comunitario, nazionale e regionale. Il “servizio integrato rifiuti solidi urbani e di igiene urbana”, per le sue intrinseche ed estrinseche caratteristiche, rientra appieno nella definizione di servizio pubblico locale a rilevanza economica e richiede, ai fini del raggiungimento di adeguati standard di qualità, intese sia come gradimento da parte dei cittadini quali utenti finali che di tutela ambientale, l’individuazione preliminare di modelli di gestione capaci di garantire i migliori risultati a fronte di costi quanto più contenuti possibili, nel rispetto del principio costituzionale del buon andamento della pubblica amministrazione e quindi dei criteri di economicità ed efficienza cui l’azione di quest’ultima deve conformarsi. Le problematiche legate alla produzione di rifiuti hanno assunto negli ultimi decenni proporzioni sempre maggiori in relazione al miglioramento delle condizioni economiche, al veloce progredire dello sviluppo industriale, all’incremento della popolazione e delle aree urbane. La produzione dei rifiuti è, infatti, progressivamente aumentata quale sintomo del progresso economico e dell’aumento dei consumi. La diversificazione dei processi produttivi ha, inoltre, generato la proliferazione delle tipologie di rifiuti con effetti sempre più nocivi per l’ambiente. La quantità totale dei rifiuti rappresenta indubbiamente una misura dell’impoverimento delle risorse, sebbene l’impatto generato sull’ambiente non dipenda solo dalla quantità, ma anche e soprattutto dalla qualità dei rifiuti; le sostanze pericolose in essi contenuti che, anche in piccole quantità, possono generare infatti notevoli impatti sull’ambiente.

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Una volta prodotti, si pone il problema della gestione e dello smaltimento ecocompatibile dei rifiuti; problema complesso da affrontare in chiave sociale, economica, ambientale, con l'obiettivo generale dell'uso razionale e sostenibile delle risorse. Una corretta politica di gestione dei rifiuti deve essere globale, attenta cioè a tutto il ciclo del prodotto che a fine vita diventa rifiuto; per questo è importante agire sin dalla progettazione del bene e, successivamente, nelle varie fasi della sua vita: produzione, distribuzione e consumo. È evidente quindi la necessità di azioni preventive finalizzate a diminuire la produzione dei rifiuti alla fonte, incoraggiare il recupero nelle forme del riutilizzo, del riciclaggio e del recupero energetico, in particolare incentivando le raccolte selettive. D'altra parte, è indispensabile garantire la sostenibilità dello smaltimento attraverso una rete di impianti dotati delle migliori tecnologie disponibili e di forme di recupero (trattamento con produzione di CDR, compost e recupero energetico). Per quanto riguarda l'aumento generalizzato della quantità dei rifiuti, l'analisi dei dati disponibili a livello europeo e nazionale non segnala al momento inversioni di tendenza. Nella strategia comunitaria (Community Waste Management Strategy), documento di riferimento per la nuova politica di gestione dei rifiuti, si sottolinea che la prevenzione della produzione dei rifiuti deve essere considerata tra le azioni prioritarie per ridurne il volume e i pericoli connessi. Il problema dei rifiuti non può, infatti, essere affrontato solamente tramite una gestione più efficiente e un maggiore tasso di riciclo quanto, piuttosto, all'interno di una strategia integrata di sviluppo sostenibile, che abbia tra le priorità la riduzione dello sfruttamento delle risorse, il minore consumo di energia e la minimizzazione delle emissioni. L'Amministrazione pubblica locale è chiamata a farsi carico della soluzione del problema rifiuti, ciascuna per le proprie competenze (in primis il Comune) dovendo provvedere essenzialmente a disciplinare la raccolta e lo smaltimento, distribuendo i costi sulla comunità attraverso un'adeguata tassazione/tariffazione. A seguito dell'accresciuta sensibilità verso i problemi ambientali sono state emanate norme di adeguamento attraverso Leggi, Regolamenti e Decreti Ministeriali riguardanti sia la disciplina dei rifiuti urbani che di quelli speciali in tutte le loro fasi, dalla produzione alla raccolta, dal riciclaggio allo smaltimento, dalla commercializzazione delle materie prime-seconde, ai consorzi obbligatori per il riciclaggio di dette materie, alla classificazione della composizione merceologia dei rifiuti. Tutto ciò sta creando una nuova cultura ambientalista che va diffondendosi in vari strati dell'opinione pubblica, non più disposta ad accettare passivamente la politica “dell'usa e getta", ma sempre attenta alla qualità, affidabilità, economicità ed eco compatibilità dei prodotti. La gestione dei rifiuti a "ciclo aperto" - produzione del rifiuto- abbandono-discarica non è più accettabile sia per l'impoverimento delle sorgenti di materia prima e delle fonti energetiche non rinnovabili, sia per la crescente difficoltà a realizzare e fare accettare alla popolazione nuovi impianti di trattamento dei rifiuti, per il costo sempre più elevato dei servizi di smaltimento e l'aumento dell'inquinamento e degli impatti ambientali. Obiettivo del presente lavoro è anche quello di recepire tali necessità. In Italia, la normativa di riferimento in materia di rifiuti è il D. Lgs 152/06 (T.U.A.) e s.m.i. che ha imposto ai Comuni una diversa gestione del servizio del ciclo dei rifiuti finalizzando, tra l’altro, l’incremento della frazione di

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI rifiuti da recuperare. Nello specifico, il sistema integrato di gestione dei rifiuti punta, in primo luogo, ad una separazione alla fonte dei materiali, per avviarli in purezza ai circuiti di recupero e valorizzazione. Attraverso la selezione alla fonte è, infatti, possibile incrementare il tasso di recupero grazie alla garanzia di un maggior grado di purezza delle frazioni raccolte che ne fa aumentare la cosiddetta trattabilità e la possibilità di collocazione sul mercato. Il sistema di gestione integrata, a valle delle operazioni di qualificazione merceologica dei diversi materiali di scarto, deve provvedere a minimizzare il ricorso alla discarica ed allo smaltimento del rifiuto indifferenziato, operazione quest’ultima che deve assumere un ruolo residuale. La raccolta differenziata svolge un ruolo prioritario nel sistema di gestione integrata dei rifiuti in quanto consente, da un lato, di ridurre il flusso dei rifiuti da avviare allo smaltimento e, dall’altro, di condizionare in maniera positiva l’intero sistema di gestione. Essa consente in particolare:  la valorizzazione delle componenti merceologiche dei rifiuti sin dalla fase della raccolta;  la riduzione della quantità e della pericolosità dei rifiuti da avviare allo smaltimento indifferenziato, individuando tecnologie più adatte alla gestione e minimizzando l'impatto ambientale dei processi di trattamento e smaltimento;  il recupero di materiali e di energia nella fase di trattamento finale;  la promozione di comportamenti più corretti da parte dei cittadini, con conseguenti cambiamenti dei consumi, a beneficio delle politiche di prevenzione e riduzione. Entrando maggiormente nel dettaglio, la normativa definisce “rifiuto" qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l'obbligo di disfarsi. Questa definizione sostituisce quella presente nel precedente DPR 915/82, il quale intendeva per "rifiuto" qualsiasi sostanza od oggetto derivante da attività umane o da cicli naturali, abbandonato o destinato all'abbandono. Il rifiuto non viene prodotto per essere venduto sul mercato, ma è il risultato finale di processi di produzione e consumo e non può essere altrimenti né scambiato, né utilizzato, ma è possibile solo disfarsene. Pertanto il rifiuto è una sostanza, non un prodotto, “la cui gestione costituisce attività di pubblico interesse" e deve "essere disciplinata al fine di assicurare un'elevata protezione dell'ambiente e controlli efficaci". Data la definizione di rifiuto, e specificatamente l'origine e la natura, è necessario operare, all'interno di quella che può considerarsi una "macro categoria", una distinzione tra rifiuti “urbani” e “speciali”: sono rifiuti urbani quelli provenienti da aree che, pur comprese nel perimetro di un opificio, non sono destinate ad usi industriali, agricoli, commerciali, artigianali e di servizi. Sono rifiuti speciali quelli provenienti da lavorazioni industriali, da attività agricole, artigianali, commerciali e di servizi. Nel merito dell’introdotta disciplina, sono rilevanti e decisivi i principi innovatori che connotano il nuovo impianto normativo (i quali, peraltro, più che essere frutto di un’elaborazione originale del nostro legislatore, rappresentano la corretta e tardiva trasposizione dell'originario approccio comunitario delineato dalla direttiva 91/156 CEE). Tali principi possono essere in tal modo individuati ed elencati:  prevenzione e riduzione della produzione (quantità) e della pericolosità dei rifiuti;

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 contenimento dell'attività di smaltimento finale del rifiuto in favore di tutte le operazioni volte al suo recupero;  residualità dello smaltimento, da compiere in condizioni di massima sicurezza, secondo una rete integrata ed adeguata di impianti, ricercando l'autosufficienza per i rifiuti urbani non pericolosi, in ambiti territoriali ottimali, riducendo al massimo la loro movimentazione, limitando il recapito in discarica ai soli rifiuti inerti e ad altre categorie appositamente individuate, in prospettiva futura;  nuova logica definitoria dell'intero sistema di regolamentazione dei flussi del rifiuto, del quale vengono descritte le singole componenti costitutive e cioè:  l'oggetto, rappresentato dal solo rifiuto, destinato al recupero o allo smaltimento;  i soggetti: produttore e detentore, la cui individuazione è giuridicamente e tecnicamente compiuta tramite diretta e specifica identificazione normativa;  le attività dì gestione: raccolta, trasporto, stoccaggio, recupero, smaltimento, riutilizzo ecc. Si vuole sottolineare che il nuovo assetto normativo sulla scorta delle direttive CE, introduce ex novo definizioni e classificazioni tipologiche di attività (fissate in apposite tabelle) che hanno il pregio di tipizzare, in modo non necessariamente tassativo, le operazioni disciplinate con l'obiettivo di dare certezza agli operatori i quali, in precedenza, avevano risentito delle accentuate divaricazioni interpretative delle preesistenti norme, che si limitavano a fissare nozioni astratte e di dubbia comprensione:  divieto di miscelazione dei rifiuti pericolosi, salvo eccezioni a determinate condizioni;  delimitazione della responsabilità del detentore dei rifiuti in caso di conferimento al servizio pubblico di raccolta o a soggetti autorizzati, se in regola con le disposizioni relative ai formulari;  obbligo di bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati dai rifiuti.

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INQUADRAMENTO NORMATIVO

2.1 QUADRO NORMATIVO EUROPEO Fino al 1975 la Comunità Economica Europea, istituita con il Trattato di Roma ratificato il 25 marzo 1957 (rinominato “Trattato che istituisce la Comunità europea (TCE)”, non aveva emanato alcuna legge o decreto specifico in materia di rifiuti, a meno dell’Atto Unico Europeo, (1987-1992), che inserisce le competenze ambientali nel Trattato di Roma. Con l’Atto Unico Europeo stabiliva che le decisioni in materia ambientale fossero prese all’unanimità e la politica ambientale doveva integrarsi alle altre politiche comunitarie. Furono presentati i tre principi fondamentali delle politiche comunitarie in campo ambientale, ovvero il principio dell’azione preventiva, della riparazione dei danni alla fonte e il principio del “chi inquina-paga”. I numerosi problemi e gli scandali legati alla gestione dei rifiuti che hanno interessato gli anni ‘70 hanno, infatti, fortemente sensibilizzato i responsabili politici sui potenziali impatti sull’ambiente e sulla salute umana di una cattiva gestione dei rifiuti. Gli Stati membri hanno così iniziato ad adottare misure nazionali per il controllo e per la gestione dei rifiuti che hanno portato alla presentazione della direttiva quadro sui rifiuti e della direttiva sui rifiuti pericolosi, entrambe adottate nella Direttiva 75/442/CE, ovvero il primo atto legislativo comunitario riguardante i rifiuti con l’obiettivo di istituire una gestione coordinata dei rifiuti nella Comunità sia al fine di limitarne la produzione, sia al fine di favorire l’armonizzazione delle legislazioni, nonché al fine di garantire un elevato livello di protezione della salute umana e dell’ambiente contro gli effetti nocivi della gestione dei rifiuti. Il testo è stato in vigore fino al maggio 2006. Successivamente è stata emanata la Direttiva 91/156/CE sui rifiuti, che per la prima volta poneva l’attenzione sulla necessità di dare la priorità alla prevenzione ovvero la minimizzazione della produzione dei rifiuti ed al recupero di materia e di energia, con l’introduzione di un regime meno rigido e vincolante per le operazioni di recupero rispetto allo smaltimento. Si auspicava inoltre l’adozione di misure intese a limitare la quantità e pericolosità dei rifiuti, mediante lo sviluppo di tecnologie pulite e l’uso di prodotti riciclabili e riutilizzabili. Per la prima volta veniva incentivato il recupero degli stessi rifiuti e laddove necessario effettuare uno smaltimento dei rifiuti senza pericolo per la salute e pregiudizio per l’ambiente. Infine veniva introdotto un sistema di autorizzazioni e controlli nei confronti delle imprese che smaltiscono rifiuti. Il testo è tuttora ancora vigente. Contestualmente alla succitata Direttiva è stata emanata la Direttiva 91/689/CE la quale ha introdotto norme relative alla gestione dei rifiuti pericolosi sottoponendoli ad un maggior controllo. A tal proposito, con la Decisione 94/904/CE è stato istituito l’elenco europeo dei rifiuti pericolosi successivamente modificato dalla Decisione 2000/532 che ha introdotto il nuovo Catalogo Europeo dei Rifiuti (CER). Il testo è stato in vigore fino a dicembre 2010. Nel 1992 è stata emanata la Direttiva 94/62/CE che introdusse le disposizioni finalizzate sia a prevenirne e ridurre l'impatto sull'ambiente causato dai rifiuti da imballaggi, sia a garantire il funzionamento del mercato interno destinato a prevenire l'insorgere di ostacoli agli scambi nonché distorsioni e restrizioni alla concorrenza nella Comunità. Tale Direttiva è stata successivamente modificata dalla Direttiva 2004/12/CE che ha, tra l’altro,

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI introdotto nuovi e più ottimistici obiettivi di recupero e riciclaggio da conseguire entro il 2008. Il testo è tuttora ancora vigente. La Direttiva 96/61/CE IPPC (Integrated Pollution and Prevention Control) ha introdotto il concetto di prevenzione e riduzione integrata dell’inquinamento, prevedendo un approccio integrato su tutte le componenti ambientali (acqua, aria, suolo, rumore, ecc.) per la riduzione dell’inquinamento prodotto da determinati impianti ed un livello elevato di protezione dell'ambiente nel suo complesso applicando le “Best Available Techniques” (BAT). Il testo è stato in vigore fino al febbraio 2008. La Direttiva 96/61/CE IPPC è stata superata dalla Direttiva 2010/75/UE relativa alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento - IPPC - proveniente da attività industriali). La nuova direttiva emessa il 24 novembre 2010, sostituisce anche altre direttive del settore industriali e opera un riordino della normativa, mediante l’emanazione di un testo comprendente 84 articoli e 10 allegati. Il testo è stato in vigore fino a febbraio 2008. La Direttiva 96/59/CE, concernente lo smaltimento dei policlorodifenili e dei policlorotrifenili (Pcb/Pct) fissa le regole per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri sullo smaltimento controllato dei PCB, sulla decontaminazione o sullo smaltimento di apparecchi contenenti PCB e/o sullo smaltimento di PCB usati, in vista della loro eliminazione completa. Questo provvedimento è stato modificato dal Regolamento 596/2009/Ce in vigore dal 07 agosto 2009, ma comunque è tutt’ora vigente. A queste Direttive quadro, è stato affiancato un provvedimento mirato alla regolamentazione di particolari attività di gestione dei rifiuti, ovvero la Direttiva 1999/31/CE, relativa allo smaltimento in discarica, l’Unione europea prevede severe prescrizioni tecniche per le discariche, al fine di prevenire e ridurre, per quanto possibile, le ripercussioni negative sull’ambiente, in particolare sulle acque superficiali e freatiche, sul suolo, sull’atmosfera e sulla salute umana. Il testo è tuttora ancora vigente. Nel 2000 è stata emanata la Direttiva 2000/53/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai veicoli fuori uso, modificata più volte nel corso del tempo dalla Decisione 2002/525/Ce in vigore dal 1/01/2003, dalla Decisione 2005/63/Ce in vigore dal 28/01/2005, dalla Decisione 2005/438/Ce in vigore dal 15/06/2005, dalla Direttiva 2008/33/Ce in vigore dal 21/03/2008, dalla Decisione 2008/689/Ce in vigore dal 26/08/2008, dall'Avviso di rettifica in vigore dal 7/05/2009, dalla Decisione 2010/115/Ce in vigore dal 25/02/2010), dalla Direttiva 2008/112/Ce in vigore dal 1/12/2011), dalla Direttiva 2011/37/Ue in vigore dal 20/04/2011 e dalla Direttiva 2013/28/Ue in vigore dall’11/06/2013. Tale si applica ai veicoli sia in uso che dismessi, ed ai loro componenti e materiali, così come ai ricambi, restando ferme le norme di sicurezza e sul controllo delle emissioni atmosferiche e sonore. La direttiva intende armonizzare i diversi provvedimenti degli stati membri in primo luogo per ridurre al minimo l'impatto dei veicoli sull'ambiente contribuendo alla conservazione dell'energia e, in secondo luogo, per assicurare il corretto funzionamento del mercato interno ed evitare distorsioni della concorrenza nella Comunità. Il testo è tuttora ancora vigente. Nei primi anni del 2000, l’ulteriore aumento della produzione di rifiuti dovuto al progresso economico ed all’aumento dei consumi, ha portato alla formulazione dei principi della corretta gestione dei rifiuti, lasciando alla

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI base della loro gerarchia lo smaltimento e contemporaneamente dando il maggior rilevo possibile alla prevenzione degli stessi, quale intervento prioritario. I principi verranno confermati nel VI° Programma d’azione per l’Ambiente istituito con la Decisione 2002/1600/CE del 22 luglio 2002 terminando i propri effetti dieci anni più tardi, nel luglio 2012. Per molti studiosi è in questo programma che il concetto dello “sviluppo sostenibile” raggiunge il pieno riconoscimento: l’espressione in altri termini pone che il raggiungimento della soddisfazione dei bisogni delle generazioni presenti avvenga senza comprometterne le possibilità per le generazioni future. I principi su cui si fonda il programma d’azione per l’Ambiente sono i seguenti:  principio “chi inquina paga”;  principio di precauzione;  principio dell’azione preventiva;  principio di riduzione dell'inquinamento alla fonte.

Il suddetto Programma mira a garantire loro una migliore efficienza e gestione ai fini del passaggio a modelli di produzione e consumo più sostenibili, dissociando l’aspetto della crescita economica da quello della produzione dei rifiuti e cercando di garantire che il consumo di risorse rinnovabili e non rinnovabili non superi la capacità di carico dell’ambiente, ottenendone così una sensibile riduzione. Per i rifiuti, l'obiettivo specifico è ridurre la quantità finale del 20 % entro il 2010 e del 50 % entro il 2050. Nel 2003 è stata emanata la Comunicazione (2003) 301 che va “Verso una strategia tematica per la prevenzione e il riciclo dei rifiuti” introducendo un ulteriore sviluppo al settore prevedendo:  strumenti per promuovere la prevenzione dei rifiuti;  strumenti per promuovere il riciclo dei rifiuti;  misure per colmare il divario tra le norme sul riciclo dei rifiuti;  misure di accompagnamento per promuovere la prevenzione e il riciclo dei rifiuti. Il testo è tuttora ancora vigente. Nel 2005 è stata emanata la Comunicazione (2005) 666 che è intenta a “Portare avanti l'utilizzo sostenibile delle risorse - Strategia tematica sulla prevenzione e il riciclaggio dei rifiuti”. La Norma è stata introdotta al fine di reintrodurre i rifiuti nel ciclo economico sotto forma di prodotti di qualità e per stabilire degli standard minimi di qualità e diffondere le migliori pratiche tra gli Stati membri, si è puntato a introdurre criteri di efficacia per le operazioni di recupero e di distinzione dei rifiuti dai prodotti. La strategia prevede ulteriori misure, come lo scambio di informazioni sulle tasse nazionali di smaltimento in discarica o, in seguito, misure basate sulla natura del materiale e, eventualmente, misure volte ad integrare i meccanismi di mercato qualora questi non riescano a garantire lo sviluppo del riciclaggio. Il testo è tuttora ancora vigente. Nel 2006 è stata emanata la Direttiva 2006/66/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 6/09/2006, relativa a Pile e accumulatori e ai rifiuti di pile e accumulatori e che abroga la direttiva 91/157/CEE. Essa stata in parte modificata dalla Direttiva 2008/12/CE in vigore dal 20 marzo 2008, dalla Direttiva 2008/103/CE in vigore dal 5/12/2008 e dalla Direttiva 2013/56/Ue in vigore dal 30/12/2013. Il testo è tuttora ancora vigente. L'obiettivo primario della direttiva 2000/66/CE è di ridurre al minimo l'impatto ambientale negativo delle pile e degli

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI accumulatori e dei rifiuti di pile e accumulatori, contribuendo in tal modo alla salvaguardia, alla tutela e al miglioramento della qualità dell'ambiente. L’obiettivo minimo fissato al 2012, era del 25% di raccolta differenziata, entro il 26 settembre 2016, il raggiungimento da parte degli Stati membri dell'obiettivo minimo di raccolta differenziata viene innalzato al 45%. Nel 2008 la Commissione della Comunità europea emana un “Libro verde” [COM (2008) 811] sulla gestione dei rifiuti organici biodegradabili nell’Unione europea, non pubblicato nella Gazzetta ufficiale, in vigore dal 3 dicembre 2008 e tutt’or ancora vigente. Attraverso il succitato Testo la Commissione europea, seppur con un "atto atipico" previsto ma non disciplinato dal Trattato CEE, illustra in poche lo stato dell’arte della gestione dei rifiuti biodegradabili, più con un carattere informativo che dichiarativo. Il Libro verde intende migliorare la gestione dei rifiuti organici biodegradabili, i quali comprendono:  i rifiuti organici biodegradabili di parchi e giardini;  i rifiuti alimentari e di cucina prodotti da nuclei domestici, ristoranti, servizi di ristorazione e punti vendita al dettaglio;  i rifiuti prodotti dagli impianti dell’industria alimentare.

Nel 2012 è stata emanata la Direttiva 2012/19/UE finalizzata alla corretta gestione di specifiche tipologie di rifiuti, quali: rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, oli minerali usati, veicoli fuori uso, PCB. Vengono introdotte nuove disposizioni per il miglioramento della raccolta, del riutilizzo e del riciclaggio dei RAEE e pone nuovi ambiziosi obiettivi per i Paesi Membri. Questo provvedimento abroga la Direttiva Parlamento europeo e Consiglio Ue 2002/96/Cee recepita in Italia con la Legge 6 agosto 2013, n. 96. Tra le principali novità si segnalano:  una migliore definizione del campo di applicazione del provvedimento;  chiarimenti sulla distinzione tra Raee domestici e professionali (con l'importante specificazione che riconduce i Raee cd. "dual use" nell'ambito dei domestici);  misure agevolative della preparazione per il riutilizzo;  introduzione del ritiro cd. "uno contro zero" per i Raee di piccolissime dimensioni;  modifiche alle norme sul finanziamento della gestione dei Raee. Entro il 2016 gli stati membri dovranno raccogliere il 45% delle apparecchiature immesse sul mercato per poi passare al 65% dei tre anni precedenti. Il testo è tuttora ancora vigente. Nel 2011 è stata emanata la Comunicazione (2011) 13 relativa al “Rapporto sulla strategia tematica in materia di prevenzione e riciclaggio di rifiuti”, effettua una prima valutazione della strategia messa in campo: nel complesso si constata che i tassi di riciclaggio sono migliorati, che i rifiuti conferiti in discarica sono diminuiti e l'uso di sostanze pericolose in alcuni flussi di rifiuti è stato ridotto. Tuttavia questi risultati positivi sono controbilanciati dalle ripercussioni negative sull'ambiente dovute al previsto aumento della produzione di rifiuti. Il testo è tuttora ancora vigente. La Direttiva 2006/12/CE in materia di rifiuti, approvata dall’Unione europea il 5 aprile (in vigore dal 17 maggio 2006), è stata introdotta al fine di semplificare il panorama normativo comunitario in materia di rifiuti. La direttiva

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI del 2006 ha abrogato la Direttiva 75/442/CEE sui rifiuti per rendere più efficace la gestione integrata dei rifiuti nell'ambito della Comunità, iniziando a fornire una terminologia comune e a dare una definizione più accurata dei rifiuti. Gli obiettivi posti nella Direttiva, in primo luogo, la prevenzione o la riduzione della produzione e della nocività dei rifiuti nonché il recupero dei rifiuti mediante riciclo, reimpiego, riutilizzo od ogni altra azione intesa a ottenere materie prime secondarie, oppure l'uso di rifiuti come fonte di energia. È previsto che gli Stati Membri creino una rete integrata di impianti di smaltimento, in modo tale da consentire alla Comunità nel suo insieme di raggiungere l’autosufficienza in materia di smaltimento dei rifiuti e ai singoli Stati di mirare al conseguimento di tale obiettivo. Tutti gli atti strategici e regolamentari dell’Unione Europea, a partire dal VI Programma di Azione per l’ambiente, pongono come obiettivo prioritario l’uso sostenibile delle risorse correlandolo alla gestione sostenibile dei rifiuti. L’obiettivo è quello di garantire che il consumo delle risorse rinnovabili e non rinnovabili e l’impatto che esso comporta non superi la capacità di carico dell’ambiente e di ottenere lo sganciamento dell’uso delle risorse dalla crescita economica mediante un significativo miglioramento dell’efficienza dell’uso delle stesse, attuata attraverso la “dematerializzazione” dell’economia e la prevenzione dei rifiuti. Anche la Strategia tematica per la prevenzione e il riciclaggio dei rifiuti indica una serie di misure da attuare per migliorare la gestione dei rifiuti, rafforzando l’approccio secondo il quale i rifiuti non sono più visti come una fonte di inquinamento, bensì come un’importante risorsa da gestire ed utilizzare adeguatamente. Le finalità della politica di gestione dei rifiuti, rimangono la prevenzione dei rifiuti e la promozione del riutilizzo, del riciclaggio e del recupero, ma il nuovo obiettivo è quello di far sì che l’UE diventi “una società fondata sul riciclaggio, che cerca di evitare la produzione di rifiuti ma che, in ogni caso, li utilizza come risorsa”. La Direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 novembre 2008, relativa ai rifiuti, rappresenta l’evoluzione del quadro giuridico per la gestione dei rifiuti nell’Unione europea, nell’ottica generale della protezione dell’ambiente e della salute umana, principalmente attraverso la precisazione di alcuni concetti basilari come le definizioni di rifiuto, recupero e smaltimento, il rafforzamento delle misure da adottare per la prevenzione dei rifiuti, l’introduzione di un approccio all’intero ciclo di vita dei prodotti e dei materiali, non soltanto alla fase in cui diventano rifiuti, e l’attenzione sulla riduzione degli impatti ambientali connessi alla produzione e alla gestione dei rifiuti, sia rafforzando il valore economico di questi ultimi sia favorendo il recupero e l’utilizzazione dei materiali di recupero per preservare le risorse naturali. Benché la definizione di rifiuto rimanga sostanzialmente immutata, vengono introdotte una serie di nuove nozioni (prima fra tutte, quella di "sottoprodotto"), intese a circoscrivere l'ambito di applicazione della legislazione comunitaria in materia. Tale norma stabilisce misure volte a proteggere l'ambiente e la salute umana prevenendo o riducendo gli impatti negativi della produzione e della gestione dei rifiuti, riducendo gli impatti complessivi dell'uso delle risorse e migliorandone l'efficacia. La nuova direttiva stabilisce all’art. 4 la seguente gerarchia dei rifiuti si applica quale ordine di priorità della normativa e della politica in materia di prevenzione e gestione dei rifiuti:

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L’articolo 28 della Direttiva stabilisce che gli Stati membri provvedano affinché le rispettive autorità competenti predispongano uno o più piani di gestione dei rifiuti che possano coprire, singolarmente o in combinazione tra loro, l’intero territorio geografico dello Stato membro interessato. I punti strategici della direttiva sono di seguito riportati in maniera schematica:  la gerarchia dei rifiuti si applica quale ordine di priorità della normativa e della politica in materia di prevenzione e gestione dei rifiuti ed è declinata, in ordine di priorità in: prevenzione, preparazione per il riutilizzo, riciclaggio, recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia, e smaltimento. Si specifica inoltre che, nell’applicare la gerarchia dei rifiuti, gli Stati membri adottano misure volte a incoraggiare le opzioni che danno il miglior risultato ambientale complessivo;  si ribadisce il principio “chi inquina paga”, prevedendo che il produttore di rifiuti e il detentore di rifiuti debbano gestire gli stessi, sostenendone i costi, in modo da garantire un livello elevato di protezione dell’ambiente e della salute umana;  si introducono i principi di autosufficienza e prossimità in base ai quali gli Stati membri debbano adottare le misure appropriate per la creazione di una rete integrata e adeguata di impianti di smaltimento dei rifiuti e di impianti per il recupero dei rifiuti urbani non differenziati provenienti dalla raccolta domestica, tenendo conto delle migliori tecniche disponibili;  si introduce il concetto di “responsabilità estesa del produttore”: per rafforzare il riutilizzo, la prevenzione, il riciclaggio e altri tipi di recupero dei rifiuti, gli Stati membri possono adottare misure legislative o non legislative volte ad assicurare che qualsiasi persona fisica o giuridica che professionalmente sviluppi, fabbrichi, trasformi, tratti, venda o importi prodotti (produttore del prodotto) sia soggetto ad una responsabilità estesa del produttore. Tali misure possono includere l’accettazione dei prodotti restituiti e dei rifiuti che restano dopo l’utilizzo di tali prodotti, nonché la successiva gestione dei rifiuti e la responsabilità finanziaria per tali attività. Tali misure possono includere l’obbligo dimettere a disposizione del pubblico

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informazioni relative alla misura in cui il prodotto è riutilizzabile e riciclabile;  viene operata la distinzione tra rifiuti e sottoprodotti. I rifiuti possono essere considerati sottoprodotti se essi non sono lo scopo primario di un processo di produzione e soddisfano le seguenti condizioni: a) è certo che la sostanza o l’oggetto sarà ulteriormente utilizzata/o; b) la sostanza o l’oggetto può essere utilizzata/o direttamente senza alcun ulteriore trattamento diverso dalla normale pratica industriale; c) la sostanza o l’oggetto è prodotta/o come parte integrante di un processo di produzione; d) l’ulteriore utilizzo è legale, ossia la sostanza o l’oggetto soddisfa, per l’utilizzo specifico, tutti i requisiti pertinenti riguardanti i prodotti e la protezione della salute e dell’ambiente e non porterà a impatti complessivi negativi sull’ambiente o la salute umana;  in merito alla pianificazione si è precisato l’ambito di applicazione, il contenuto dell’obbligo di predisporre piani per la gestione dei rifiuti ed è stata integrata nel processo di elaborazione o modifica dei piani la necessità di considerare gli impatti ambientali derivanti dalla produzione e dalla gestione dei rifiuti. Si è previsto inoltre che i piani si conformino alle prescrizioni in materia di pianificazione in merito alla previsione di un capitolo specifico per la gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio (art. 14 Direttiva 94/62/CE) ed alla strategia volta alla riduzione dei rifiuti biodegradabili da collocare in discarica (art. 5 Direttiva 1999/31/CE).

I piani di gestione dei rifiuti devono comprendere un’analisi della situazione della gestione dei rifiuti esistente nell’ambito geografico interessato nonché le misure da adottare per migliorare il riutilizzo, il riciclaggio, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti corretti dal punto vista ambientale ed una valutazione del modo in cui tali piani contribuiranno all’attuazione degli obiettivi e delle disposizioni della direttiva. I piani di gestione dei rifiuti devono contenere almeno i seguenti elementi:  tipo, quantità e fonte dei rifiuti prodotti all’interno del territorio, rifiuti che saranno prevedibilmente spediti da o verso il territorio nazionale e valutazione dell’evoluzione futura dei flussi di rifiuti;  sistemi di raccolta dei rifiuti e grandi impianti di smaltimento e recupero esistenti, inclusi eventuali sistemi speciali per oli usati, rifiuti pericolosi o flussi di rifiuti disciplinati da una normativa comunitaria specifica;  una valutazione della necessità di nuovi sistemi di raccolta, della chiusura degli impianti per i rifiuti esistenti, di ulteriori infrastrutture per gli impianti per i rifiuti ai sensi dell’articolo 16 e, se necessario, degli investimenti correlati;  informazioni sufficienti sui criteri di riferimento per l’individuazione dei siti e la capacità dei futuri impianti di smaltimento o dei grandi impianti di recupero, se necessario.  politiche generali di gestione dei rifiuti, incluse tecnologie e metodi di gestione pianificata dei rifiuti, o altre politiche per i rifiuti che pongono problemi particolari di gestione. Il piano di gestione dei rifiuti dovrebbe contenere, tenuto conto del livello e della copertura geografica dell’area oggetto di pianificazione, i seguenti elementi:  aspetti organizzativi connessi alla gestione dei rifiuti, inclusa una descrizione della ripartizione delle

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competenze tra i soggetti pubblici e privati che provvedono alla gestione dei rifiuti;  valutazione dell’utilità e dell’idoneità del ricorso a strumenti economici e di altro tipo per la soluzione di vari problemi riguardanti i rifiuti, tenuto conto della necessità di continuare ad assicurare il buon funzionamento del mercato interno;  campagne di sensibilizzazione e diffusione di informazioni destinate al pubblico in generale o a specifiche categorie di consumatori;  siti contaminati, un tempo destinati allo smaltimento dei rifiuti, e misure per la loro bonifica.

Particolare rilievo è dato nell’articolo 22 della Direttiva alle disposizioni concernenti i rifiuti organici per i quali si prevede che gli Stati Membri adottino misure volte a incoraggiare:  la raccolta separata dei rifiuti organici ai fini del compostaggio e del loro smaltimento;  il trattamento dei rifiuti organici in modo da realizzare un livello elevato di protezione ambientale;  l’utilizzo di materiali sicuri per l’ambiente ottenuti dai rifiuti organici.

I piani di gestione dei rifiuti si conformano alle prescrizioni in materia di pianificazione di cui alla Direttiva 94/62/CE (relativa agli imballaggi e ai rifiuti di imballaggio) e alla strategia al fine di procedere alla riduzione dei rifiuti biodegradabili da collocare a discarica di cui alla Direttiva 1999/31/CE. Nell’articolo 29 viene stabilito che ogni stato membro deve predisporre degli specifici Programmi di prevenzione dei rifiuti entro 12 dicembre 2013. Particolare attenzione è posta infine dalla Direttiva al tema della partecipazione del pubblico nei processi di pianificazione e programmazione (art. 31). Gli Stati membri devono in particolare provvedere affinché le pertinenti parti interessate e autorità e il pubblico in generale abbiano la possibilità di partecipare all’elaborazione dei piani di gestione e dei programmi di prevenzione dei rifiuti e di accedervi una volta ultimata la loro elaborazione, come previsto dalle disposizioni comunitarie in merito anche alla valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente. I piani e programmi devono essere messi a disposizione su un sito web pubblicamente accessibile. Il 20 novembre 2013 è stata approvata dal Parlamento europeo la “Decisione su un programma generale di azione dell'Unione in materia di ambiente fino al 2020 (7° PAA)”. Decisione n. 1386/2013/UE del Parlamento europeo e del Consiglio. Testo rilevante ai fini del SEE (pubblicato il 28 dicembre 2013 nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 354/171). La sua definitiva approvazione porterà al VII° Programma d'azione europeo per l'ambiente intitolato «Vivere bene entro i limiti del nostro pianeta». Il programma impegna l'Unione sulle strategie ambientali Ue fino al 2020 con riguardo a nove obiettivi prioritari. Tra questi: realizzare di un sistema economico "low carbon", migliorare la conoscenza dei cittadini sulle politiche ambientali, la lotta alle sfide climatiche e ambientali internazionali, investimenti "green" che tengano conto delle esternalità ambientali e più efficacia nell'applicazione della legislazione ambientale. Gli obiettivi prioritari del 7° Programma d’azione europeo sono i seguenti: 1. Capitale naturale: "Coltivare la mano che ci nutre" 2. Un'economia efficiente delle risorse: "Fare di più con meno"

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3. ambiente sano e la gente: "Prendersi cura dell'ambiente sta prendendo cura di noi stessi" 4. Migliorare l'attuazione: "buono per l'ambiente, la nostra salute e il nostro portafogli" 5. Maggiore informazione: "I migliori decisioni basate su dati più recenti" 6. Investimenti garantiti: "incentivi verdi significano innovazioni verdi" 7. Migliore integrazione: "affrontare molteplici sfide con un approccio" 8. Città sostenibili: "Lavorare insieme per soluzioni comuni" 9. Affrontare sfide internazionali: "Living bene, entro i limiti del nostro pianeta"

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2.2 NORMATIVA NAZIONALE I primi interventi normativi nazionali nel settore dello smaltimento dei rifiuti risalgono al 1941 con la Legge 20 marzo 1941, n. 366 “Raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani”. Con tale legge lo Stato Italiano ha per la prima volta inteso occuparsi in modo autonomo ed organico dei rifiuti, individuando principi e prospettive interessanti e prevedendo tra l’altro il recupero dei rifiuti ad uso industriale ed agricolo. Le mutate condizioni economiche registratesi nel dopoguerra, con l’apertura dei mercati e l’indirizzo consumistico dell’economia, hanno determinato il declino dei principi contenuti nella legge e la progressiva caduta in disuso della stessa. Negli anni successivi lo stato di completo abbandono del settore da parte dell’autorità competente e la contemporanea forte crescita della quantità dei rifiuti hanno provocato il sorgere di gravi problemi ambientali che hanno riportato alla ribalta il problema sia a livello ecologico sia economico. Solo nel 1982 con l’emanazione del D.P.R. 915/82 d’attuazione della Direttiva CEE del 1975 in materia di rifiuti, lo Stato ha ricondotto ad unitarietà la regolamentazione dello smaltimento dei rifiuti con alcuni obiettivi principali:  normare le varie fasi dello smaltimento dei rifiuti urbani derivanti da utenze domestiche e dei rifiuti speciali derivanti dalle attività produttive, stabilendo procedure di registrazione e di autorizzazione della produzione, delle raccolte e degli impianti di trattamento e smaltimento;  vietare lo smaltimento non autorizzato;  prevedere la realizzazione di Piani Regionali di smaltimento dei rifiuti. La prima norma quadro di riferimento nel settore rifiuti è costituita dal Decreto Legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 del, detto anche “Decreto Ronchi”, con il quale l’Italia ha recepito le Direttive CEE del 1991. Le finalità del “Decreto Ronchi” sono essenzialmente la protezione dell’ambiente e la responsabilizzazione di tutti i soggetti coinvolti nel ciclo di vita dei prodotti, con una particolare attenzione al ciclo di vita degli imballaggi. La protezione dell’ambiente è sancita nell’art. 2, secondo cui “i rifiuti devono essere recuperati o smaltiti senza pericolo per la salute dell’uomo e senza usare procedimenti o metodi che potrebbero recare pregiudizio all’ambiente”, specificando poi che devono essere evitati rischi per l’acqua, l’aria, il suolo, la fauna, la flora, senza causare inconvenienti da rumori o odori e senza danneggiare il paesaggio ed i siti di particolare interesse ambientale. In conformità a quanto indicato dalla normativa nazionale, regionale ed europea, la gestione dei rifiuti (definita come l’insieme delle fasi di raccolta, trasporto e recupero dei rifiuti, compresi il controllo di queste operazioni e degli impianti di smaltimento dopo la chiusura) va realizzata secondo principi che tendano a favorire, in relazione alle concrete possibilità operative dei soggetti coinvolti, le seguenti operazioni, secondo una gerarchia di priorità:  la riduzione della produzione di rifiuti (prevenzione);  il riutilizzo;  il riciclaggio, inteso come ritrattamento dei rifiuti in un processo di produzione per la loro funzione originaria o per altri fini, compresi il riciclaggio organico (compostaggio o biometanazione), lo spandimento sul suolo (per i fanghi di depurazione), ed il recupero, ad esclusione del recupero energetico;  il recupero energetico. Il D.Lgs. 22/97, all’art. 6, comma 1 definisce la raccolta differenziata (R.D.) come “la raccolta idonea a

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI raggruppare i rifiuti urbani in frazioni merceologiche omogenee”. La raccolta differenziata ed i conferimenti separati costituiscono elementi essenziali del sistema integrato di gestione dei RU, consentendo di:  ottenere recupero di materiali;  ottimizzare i cicli di trattamento e smaltimento, anche ai fini del recupero energetico;  isolare flussi di materiali ad elevato carico inquinante e/o pericolosi. Successivamente al Decreto Ronchi, in attuazione dello stesso o per il recepimento di Direttive comunitarie, sono stati emanati Decreti Ministeriali e Legislativi che hanno normato particolari aspetti della gestione dei rifiuti. Tra i numerosi interventi normativi successivi al D.Lgs. 22/97 si sottolineano:  il D.M. 19.11.1997, n. 503 “Regolamento recante norme per l'attuazione delle direttive 89/369/CEE e 89/429/CEE concernenti la prevenzione dell'inquinamento atmosferico provocato dagli impianti di incenerimento dei rifiuti urbani e la disciplina delle emissioni e delle condizioni di combustione degli impianti di incenerimento di rifiuti urbani, di rifiuti speciali non pericolosi, nonché di taluni rifiuti sanitari”;  il D.M. 5.02.1998 “Individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure semplificate di recupero ai sensi degli articoli 31 e 33 del D.Lgs. 22/97” e s.m.i.;  il D.M. 11.03.1998 “Regolamento recante norme per lo smaltimento in discarica dei rifiuti e per la catalogazione dei rifiuti pericolosi smaltiti in discarica”;  il D.M. 1.04.1998, n. 145 riguardante il modello e i contenuti del formulario di accompagnamento dei rifiuti;  il D.M. 1.04.1998, n. 148 riguardante il modello di registro di carico/scarico;  il D.M. 4.08.1998, n. 372 riguardante la riorganizzazione del catasto rifiuti;  il D.P.R. 158/99 “Regolamento recante norme per la elaborazione del metodo normalizzato per definire la tariffa del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti” e s.m.i.;  il D.M. 25.02.2000, n. 124 “Regolamento recante i valori limite di emissione e le norme tecniche riguardanti le caratteristiche e le condizioni di esercizio degli impianti di incenerimento e di coincenerimento dei rifiuti pericolosi, in attuazione della direttiva 94/67/CE del Consiglio del 16 dicembre 1994, e ai sensi dell'articolo 3, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 24 maggio 1988, n. 203, e dell'articolo 18, comma 2, lettera a), del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22”;  il D.M. 12.06.2002, n. 161 “Regolamento attuativo degli artt. 31 e 33 del D.Lgs. 22/97 relativo all’individuazione dei rifiuti pericolosi che è possibile ammettere alle procedure semplificate”;  il D.Lgs. 13.01.2003, n. 36 “Attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti”;  il D.M. 13.03.2003 “Criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica” (abrogato dal D.M. 3.08.2005);  il D.P.R. 15.07.2003, n. 254 “Regolamento recante disciplina della gestione dei rifiuti sanitari a norma dell'articolo 24 della legge 31 luglio 2002, n. 179”;  il D.Lgs. 11.05.2005, n. 133 “Attuazione della direttiva 2000/76/CE in materia di incenerimento dei rifiuti”;  il D.Lgs. 25.07.2005, n. 151 “Attuazione delle direttive 2002/95/Ce, 2002/96/Ce e 2003/108/Ce, relative alla riduzione dell'uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, nonché allo

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smaltimento dei rifiuti;  il D.M. 3.08.2005 “Definizione dei criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica”. Il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale), rappresenta l’elemento portante del quadro normativo statale in merito ai temi ambientali. Il suddetto decreto legislativo sostituisce la legislazione quadro vigente in materia di rifiuti e bonifica dei siti contaminati (abrogando il D.Lgs. 22/97). Secondo tale decreto “per rifiuto si intende qualsiasi sostanza o oggetto che rientra nelle categorie riportate nell’Allegato A alla Parte IV dello stesso D.lgs. 152/2006 e di cui il detentore si disfi o abbia deciso, o abbia l’obbligo, di disfarsi” (art. 183, comma 1, lett. a). Il criterio di identificazione del rifiuto è, quindi, sia oggettivo che soggettivo perché se da un lato lo stesso deve rispondere a specifiche categorie, dall’altro la condizione affinché tale sostanza o oggetto siano qualificati come rifiuto è rappresentata dalla volontà da parte di un detentore di disfarsene. Per raccolta differenziata, così come stabilito all’art. 183, comma 1, lett. f), si intende la raccolta idonea a raggruppare i rifiuti urbani in frazioni merceologiche omogenee compresa la frazione organica umida destinandole, di conseguenza, al riutilizzo, al riciclo e al recupero di materia. Per recupero si intendono tutte le operazioni (Allegato C alla Parte IV del D.lgs. 152/2006) che favoriscono la riduzione dello smaltimento finale dei rifiuti attraverso: a. il riutilizzo, il riciclo e le altre forme di recupero; b. l’adozione di misure economiche e la determinazione di condizioni di appalto che prevedano l’impiego dei materiali recuperati dai rifiuti al fine di favorire il mercato dei materiali medesimi; c. l’utilizzazione dei rifiuti come combustibile o come altro mezzo per produrre energia (art. 181, comma 1). La disciplina in materia di gestione dei rifiuti si applica fino al compimento delle operazioni di recupero (art. 181, comma 3). Non sono più considerati rifiuti, le materie, le sostanze e gli oggetti che, pur essendo tali in origine, hanno subito operazioni di recupero. Contrapposto al recupero, cui è finalizzata la raccolta differenziata, vi è lo smaltimento. Per smaltimento, si intende ogni operazione finalizzata a sottrarre definitivamente una sostanza, un materiale o un oggetto dal circuito economico e/o di raccolta (art. 183, comma 1, lett. g). Lo smaltimento dei rifiuti è effettuato in condizioni di sicurezza e costituisce la fase residuale della gestione dei rifiuti previa verifica, da parte della competente autorità, della impossibilità tecnica ed economica di esperire le operazioni di recupero. I rifiuti da avviare allo smaltimento finale devono essere il più possibile ridotti sia in massa che in volume, potenziando la prevenzione e le attività di riutilizzo, di riciclaggio e di recupero. Lo smaltimento dei rifiuti è attuato con il ricorso ad una rete integrata ed adeguata di impianti di smaltimento, attraverso le migliori tecniche disponibili e tenuto conto del rapporto tra i costi e i benefici complessivi. È vietato smaltire i rifiuti urbani non pericolosi in regioni diverse da quelle dove gli stessi sono prodotti, fatti salvi eventuali accordi regionali o internazionali, qualora gli aspetti territoriali e l'opportunità tecnico-economica di raggiungere livelli ottimali di utenza servita lo richiedano. Sono esclusi dal divieto le frazioni di rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata destinate al recupero per le quali

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è sempre permessa la libera circolazione sul territorio nazionale al fine di favorire quanto più possibile il loro recupero, privilegiando il concetto di prossimità agli impianti di recupero (art. 182). L’art. 179, al comma 1, indica come prioritarie le attività di riduzione della produzione di rifiuti e prevenzione della nocività degli stessi. Tali priorità sono rispettate dalle Pubbliche Amministrazioni in particolare mediante:  lo sviluppo di “tecnologie pulite”, che permettano un uso più razionale e un maggiore risparmio di risorse naturali;  la messa a punto tecnica e l’immissione sul mercato di prodotti concepiti in modo da non contribuire o contribuire il meno possibile, per la loro fabbricazione, il loro uso o il loro smaltimento, ad incrementare la quantità o la nocività dei rifiuti ed i rischi di inquinamento;  lo sviluppo di tecniche appropriate per l’eliminazione di sostanze pericolose contenute nei rifiuti al fine di favorirne il recupero. Il Capo II del D.lgs. 152/2006 stabilisce le competenze dello Stato, delle Regioni, delle Province e dei Comuni nella gestione dei rifiuti. Per quanto riguarda specificamente la raccolta differenziata:  lo Stato indica i criteri generali per l’organizzazione e l’attuazione della raccolta differenziata dei rifiuti urbani; allo Stato compete la determinazione dei criteri qualitativi e quali-quantitativi per l'assimilazione, ai fini della raccolta e dello smaltimento, dei rifiuti speciali ai rifiuti urbani (art.195, comma 2, lettera e);  le Regioni regolamentano le attività di gestione dei rifiuti, ivi compresa la raccolta differenziata dei rifiuti urbani, anche pericolosi, secondo un criterio generale di separazione dei rifiuti di provenienza alimentare e degli scarti di prodotti vegetali e animali o comunque ad alto tasso di umidità dai restanti rifiuti (art. 196, comma 1, lett. b);  alle Province competono le funzioni amministrative concernenti la programmazione ed organizzazione del recupero e dello smaltimento dei rifiuti a livello provinciale, da esercitarsi con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili, ed in particolare (art. 197, comma 1): il controllo periodico su tutte le attività di gestione, di intermediazione e di commercio dei rifiuti, ivi compreso l’accertamento delle violazioni delle disposizioni di cui alla Parte IV del D.lgs. 152/2006 (art. 197, comma 1, lett. b);  i Comuni concorrono alla gestione dei rifiuti urbani e assimilati (art. 198, comma 1) e a disciplinare tale gestione con appositi regolamenti (art. 198, comma 2) che stabiliscono (nel rispetto dei principi di trasparenza, efficienza, efficacia ed economicità e in coerenza con i Piani d’Ambito): a) le misure per assicurare la tutela igienico – sanitaria in tutte le fasi della gestione dei rifiuti urbani; b) le modalità del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani; c) le modalità del conferimento, della raccolta differenziata e del trasporto dei rifiuti urbani e assimilati al fine di garantire una distinta gestione delle diverse frazioni di rifiuti e promuovere il recupero degli stessi; d) le norme atte a garantire una distinta ed adeguata gestione dei rifiuti urbani pericolosi e dei rifiuti da esumazioni ed estumulazioni;

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e) le misure necessarie ad ottimizzare le forme di conferimento, raccolta e trasporto dei rifiuti primari di imballaggio in sinergia con altre frazioni merceologiche, fissando standard minimi da rispettare; f) le modalità di esecuzione della pesata dei rifiuti urbani prima di inviarli al recupero e allo smaltimento; g) l’assimilazione, per qualità e quantità, dei rifiuti speciali non pericolosi ai rifiuti urbani, secondo i criteri di cui all’art. 195, comma 2, lettera e). L’art. 222, comma 1 dispone che la Pubblica Amministrazione deve organizzare sistemi adeguati di raccolta differenziata in modo da permettere al consumatore di conferire al servizio pubblico rifiuti di imballaggio selezionati dai rifiuti domestici e da altri tipi di rifiuti di imballaggio. In particolare: a) deve essere garantita la copertura omogenea del territorio in ciascun ambito territoriale ottimale, tenuto conto del contesto geografico; b) la gestione della raccolta differenziata deve essere effettuata secondo criteri che privilegino l'efficacia, l'efficienza e l'economicità del servizio, nonché il coordinamento con la gestione di altri rifiuti. Il servizio pubblico di gestione prende in considerazione, ordinariamente, i rifiuti urbani e i rifiuti speciali assimilati a quelli urbani. L’art. 184, comma 1, distingue i rifiuti:  secondo l’origine, in urbani e speciali;  secondo le caratteristiche di pericolosità, in pericolosi e non pericolosi. Sono rifiuti urbani: a) i rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione; b) i rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli di cui alla lettera a), assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità, ai sensi dell'articolo 198, comma 2, lettera g); c) i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade; d) i rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d’acqua; e) i rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi e aree cimiteriali; f) i rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri rifiuti provenienti da attività cimiteriale diversi da quelli di cui alle lettere b), e) ed e). Sono rifiuti speciali: a) i rifiuti da attività agricole e agro-industriali; b) i rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, nonché i rifiuti che derivano dalle attività di scavo, fermo restando quanto disposto dall'articolo 186; c) i rifiuti da lavorazioni industriali; d) i rifiuti da lavorazioni artigianali; e) i rifiuti da attività commerciali; f) i rifiuti da attività di servizio;

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g) i rifiuti derivanti dall’attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acquee dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento di fumi; h) i rifiuti derivanti da attività sanitarie; i) i macchinari e le apparecchiature deteriorati ed obsoleti; j) i veicoli a motore, rimorchi e simili fuori uso e loro parti; k) il combustibile derivato da rifiuti. Tra i rifiuti urbani sono classificati, dall’art. 184, comma 2, lett. b), del D.lgs. 152/2006, “i rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli […]” di civile abitazione “[…] assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità, ai sensi dell’art. 198, comma 2, lett. g)”. Il provvedimento di assimilazione deve essere contenuto nel Regolamento con il quale i Comuni (o le loro forme associative previste dalla Legge) concorrono a disciplinare la gestione dei rifiuti urbani (art. 198, comma 2, del D.lgs. 152/2006). In linea generale, va rilevato che il provvedimento di assimilazione consiste nel dimensionamento del servizio che l’Ente locale fornisce, nelle forme previste dalla Legge, alle utenze non domestiche. Per gli aspetti qualitativi e quali – quantitativi dell’assimilazione, gli Enti competenti devono attenersi ai criteri determinati dallo Stato, in virtù della competenza allo stesso riservata in materia dall’art. 195, comma 2, lett. e), del D.lgs. 152/2006. L’art. 205, comma 1, dispone che in ogni ambito territoriale ottimale deve essere assicurata una raccolta differenziata dei rifiuti urbani pari alle seguenti percentuali minime di rifiuti prodotti: a) almeno il 35% entro il 31 dicembre 2006; b) almeno il 45% entro il 31 dicembre 2008; c) almeno il 65% entro il 31 dicembre 2012. Nel caso in cui a livello di ambito territoriale ottimale non siano conseguiti gli obiettivi minimi previsti, è applicata un'addizionale del venti per cento al tributo di conferimento dei rifiuti in discarica a carico dell'Autorità d'Ambito, istituito dall'articolo 3, comma 24, della legge 28 dicembre 1995, n. 549, che ne ripartisce l'onere tra quei Comuni del proprio territorio che non abbiano raggiunto le percentuali previste sulla base delle quote di raccolta differenziata raggiunte nei singoli Comuni.

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2.3 NORMATIVA REGIONALE

2.3.1 LA LEGISLAZIONE DI SETTORE A LIVELLO REGIONALE La Regione si è dotata di una legge che disciplina le attività di gestione dei rifiuti ed approvazione del relativo Piano (LR 2 febbraio 2001, n. 6 e ss.mm.). La legge regionale ha recepito i principi fondamentali dettati dalla direttiva comunitaria volti a prevenire e ridurre la produzione di rifiuti pericolosi, favorire la raccolta differenziata, la selezione e la valorizzazione delle frazioni di rifiuti urbani raccolti separatamente, assicurare la gestione integrata dei rifiuti in ambiti territoriali ottimali (art. 2). I principi della L.R. 6/2001 vengono di seguito sintetizzati: 1. prevenire e ridurre la produzione e la pericolosità dei rifiuti; 2. favorire la raccolta differenziata, la selezione e la valorizzazione delle frazioni di rifiuti urbani raccolte separatamente; 3. promuovere il recupero anche energetico dei rifiuti, al fine di ridurre lo smaltimento finale degli stessi; 4. assicurare la gestione unitaria dei rifiuti urbani in ambiti territoriali ottimali, superando la frammentazione delle gestioni secondo criteri di efficacia, efficienza ed economicità; 5. realizzare l'autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti urbani attraverso una rete integrata di impianti di recupero e di smaltimento; 6. favorire lo smaltimento dei rifiuti negli impianti più vicini al luogo di produzione, al fine di ridurre la movimentazione degli stessi, tenuto conto delle esigenze di carattere geografico o della necessità di smaltimento in impianti specializzati; 7. tenere conto della pianificazione territoriale salvaguardando i valori naturali e paesaggistici; 8. garantire il rispetto delle esigenze igienico sanitarie al fine di tutelare la salute della collettività, evitando possibili fonti di inquinamento dell'ambiente, mediante l'utilizzo delle migliori tecnologie disponibili a costi non eccessivi; 9. ridurre progressivamente le discariche come sistema ordinario di smaltimento. Nell’articolato di tale legge sono affrontate le diverse tematiche legate alla gestione dei rifiuti in Regione, nel dettaglio: • Nel “Titolo I” vengono esplicitati i principi generali; • Nel “Titolo II” sono disciplinate le competenze della Regione, Province e Comuni in merito alla gestione dei rifiuti e sono disciplinate le competenze in ordine alle ordinanze contingibili e urgenti. • Il “Titolo III” stabilisce: . i contenuti del Piano Regionale di gestione dei rifiuti precisando che il medesimo è integrato dal piano regionale per la bonifica dei siti contaminati; . le modalità di individuazione dei siti da bonificare; . le procedure per l’approvazione del Piano Regionale di gestione dei rifiuti; . i contenuti dei Piani provinciali di organizzazione della gestione dei rifiuti; . le procedure per l'approvazione dei Piani provinciali di organizzazione della gestione dei rifiuti;

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. gli effetti del Piano regionale; . gli effetti dei Piani provinciali di organizzazione della gestione dei rifiuti. • Il “Titolo IV” prevede: . In attuazione dell’art. 200 del Decreto Legislativo n.152/2006, un unico Ambito Territoriale Ottimale denominato ATO Rifiuti Basilicata, coincidente con l’intero territorio regionale; . l’istituzione della Conferenza Interistituzionale di Gestione dei Rifiuti, definendone la composizione e le funzioni; . le modalità per lo svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti urbani. • Il “Titolo V” disciplina i procedimenti di approvazione dei progetti e di autorizzazione alla realizzazione di nuovi impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti. • Il “Titolo VI” disciplina: . le procedure di autorizzazione all'esercizio delle operazioni di smaltimento e recupero dei rifiuti; . le garanzie finanziarie per l'esercizio delle operazioni di smaltimento e di recupero; . le procedure semplificate per l'autosmaltimento ed il recupero dei rifiuti. • Il “Titolo VII” elenca le procedure straordinarie di vigilanza e i poteri sostitutivi. • Il “Titolo VIII” inerisce: . la messa in sicurezza e la bonifica dei siti inquinati: istituendo l’anagrafe dei siti da bonificare e disciplinando il procedimento relativo alla messa in sicurezza e alla bonifica dei siti contaminati . le risorse finanziarie per dare attuazione al Piano regionale e per redigere/aggiornare i Piani provinciali; . le sanzioni per l’inosservanza delle disposizioni della LR; . le disposizioni transitorie; . la moratoria sulla realizzazione degli impianti di incenerimento rifiuti; . l’abrogazione e la modifica di alcune norme regionali. L’art. 10 bis della LR n. 6/2001 specifica che le funzioni di pianificazione della gestione dei rifiuti in capo a Regione e Province, definite dalla legge regionale ed attribuite alla Regione ai sensi dell’art. 196 e dell’art. 199 del Decreto Legislativo 3/4/2006 n. 152 sono confermate in capo agli Enti medesimi con effetti dalla data di entrata in vigore dello stesso decreto legislativo, fino all’adozione delle corrispondenti norme regionali. L’art. 8 della LR n. 6/2001 precisa che, in attuazione dell'articolo 54 della legge regionale 8 marzo 1999 n. 7, il Piano regionale di gestione dei rifiuti deve contenere: a) i tipi, le quantità e l'origine dei rifiuti da smaltire e le possibilità di smaltimento e di recupero da parte del sistema industriale; b) la tipologia e il complesso degli impianti e delle attività necessari per lo smaltimento ed il recupero dei rifiuti; c) i criteri di individuazione delle aree non idonee alla localizzazione, da parte delle province, degli impianti di cui alla lettera b); d) i criteri per l'individuazione delle aree e degli impianti adatti allo smaltimento dei rifiuti unitamente alle

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condizioni ed ai criteri tecnici in base ai quali gli impianti di gestione dei rifiuti, ad eccezione delle discariche, possono essere localizzati nelle aree destinate ad impianti produttivi; e) la determinazione di disposizioni speciali per rifiuti di tipo particolare; f) le iniziative e gli interventi atti a ridurre la quantità, i volumi e le pericolosità dei rifiuti, favorire il recupero dai rifiuti di materiali ed energia, a promuovere la razionalizzazione della raccolta, della cernita e dello smaltimento dei rifiuti anche tramite la riorganizzazione dei servizi; g) i criteri per l'organizzazione delle attività di raccolta differenziata dei rifiuti urbani; h) la stima degli oneri finanziari. L’art. 4 della LR n. 6/2001, relativamente alle competenze disciplinate nel Titolo II, precisa che, fermo restando quanto previsto dagli articoli 39 e 54 della legge regionale 8 marzo 1999 n. 7, è di competenza della Regione l'approvazione e l’aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti. Il Piano regionale è approvato dal Consiglio regionale che lo aggiorna su proposta della Giunta regionale. Il Piano regionale per la gestione dei rifiuti è integrato dal piano regionale per la bonifica dei siti contaminati, che viene approvato contestualmente ad esso. Il piano regionale per la bonifica prevede: a) gli obiettivi generali ed i principi per la sua attuazione; b) l’individuazione dei siti da bonificare con le caratteristiche generali degli inquinanti presenti; c) l'ordine di priorità degli interventi di bonifica, basato sul criterio di valutazione del rischio elaborato dall'Agenzia Nazionale di Protezione Ambientale; d) le modalità tecniche per la rimozione delle fonti inquinanti; e) le modalità di smaltimento o di eventuale recupero dei rifiuti da asportare dalle aree interessate da eventi di contaminazione; f) la stima degli oneri finanziari. L'individuazione dei siti da bonificare è realizzata mediante le operazioni di censimento e mappatura tenendo presenti i dati acquisiti per effetto della istituzione dell'Anagrafe di cui all’art. 36 della Legge regionale in questione. L’art. 36 della LR n. 6/2001 istituisce l’Anagrafe dei siti contaminati di cui all'art. 17, comma 12 del D.Lgs 22/97 che deve essere tenuta ed aggiornata dal competente Dipartimento regionale, sulla base delle notifiche o comunicazioni di cui all'art. 17 - commi 2 e 3 del Decreto, avvalendosi della struttura tecnica dell'A.R.P.A. Basilicata. L'anagrafe individua: a) gli ambiti territoriali, la caratterizzazione ed il livello degli inquinanti presenti; b) i soggetti cui compete l'intervento di bonifica; c) gli Enti di cui la Regione intende avvalersi per l'esecuzione d'ufficio in caso di inadempienza dei soggetti obbligati; d) la stima degli oneri finanziari. Successivamente, mediante la Deliberazione di giunta Regionale n. 1527 del 9.07.2001 "L.R. n. 6/2001 - art. 37” sono state definite le norme tecniche per la realizzazione delle operazioni di messa in sicurezza dei siti contaminati e le linee guida per la predisposizione e l’approvazione dei progetti di bonifica. Sono state inoltre individuate le

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI tipologie di progetti non soggetti alla procedura autorizzatoria di cui all’art. 17, comma 4 del decreto Ronchi. La Regione Basilicata con la deliberazione della Giunta regionale 27 novembre 2012, n. 1631 ha approvato il “Documento propedeutico di indirizzo per l’aggiornamento e adeguamento del PRGR (rifiuti urbani ed assimilati, rifiuti speciali, imballaggi, PCB, bonifica da amianto, bonifiche dei siti contaminati)”. Il documento è finalizzato “a fornire indicazioni utili a svolgere analisi e orientare le scelte per la gestione dei servizi di raccolta e trattamento dei rifiuti solidi urbani sul territorio, dei rifiuti speciali e per la programmazione delle azioni di risanamento del territorio di cui al piano regionale di bonifica”. Tra le altre disposizioni regionali rilevanti occorre anche segnalare la L.R. 27 gennaio 2015, n. 4 Collegato alla Legge di stabilità regionale 2015. In particolare l’articolo 21 relativo alle Disposizioni in materia di governance del servizio idrico e dei servizi afferenti i rifiuti urbani stabilisce che la Giunta regionale deve adottare un apposito disegno di legge al fine di costituire un unico ente di governo, dotato di personalità giuridica di diritto pubblico, con compiti di programmazione, coordinamento e organizzazione, previa individuazione di un unico Ambito territoriale ottimale coincidente con l'intero territorio regionale, dei servizi appartenenti al settore dei rifiuti urbani e del servizio idrico integrato, cui partecipano obbligatoriamente tutti i comuni e le province. La Regione Basilicata all’articolo 47 della medesima legge, relativo alla Strategia regionale Rifiuti Zero 2020, ha poi previsto che: 1. “Al fine di assicurare la revisione del ciclo di produzione-consumo entro i limiti di compatibilità e sostenibilità ambientale, la Regione Basilicata si impegna a definire e sostenere una "Strategia Regionale Rifiuti Zero 2020" destinata a definire e realizzare attraverso il coinvolgimento delle comunità locali e il sistema produttivo, una serie di azioni integrate, volte a: a) massimizzare la riduzione della quantità di rifiuti prodotti, il riuso dei beni, il recupero di materiali e di energia ed il riciclaggio, in modo da tendere a zero entro l'anno 2020; b) proteggere l'ambiente e la salute prevenendo e riducendo gli impatti negativi legati alla produzione e alla gestione dei rifiuti; c) favorire l'accesso all'informazione e la partecipazione dei cittadini in materia di ambiente e di ciclo di trattamento dei rifiuti; d) realizzare un programma di promozione industriale, di innovazioni tecnologiche o di processo che puntino al riutilizzo, al riciclo, al recupero e ala riprogettazione dei prodotti, anche attraverso il loro disassemblaggio. 2. Per le finalità di cui al presente articolo, si applicano i criteri di priorità nella gestione dei rifiuti di cui all'articolo 179 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni, nonché le definizioni formulate dall'articolo 183 dello stesso decreto legislativo e dall'articolo 1 della decisione 2011/753/UE della Commissione in data 18 novembre 2011. 3. La "Strategia Regionale Rifiuti Zero 2020" costituisce il riferimento programmatico per la definizione del Piano regionale di gestione dei rifiuti, predisposto entro l'anno 2015, ai sensi dell'art. 199 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n.

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152. Il Piano regionale di gestione dei rifiuti fissa gli obiettivi di raccolta differenziata e recupero dei rifiuti, stabilisce misure di sostegno insieme ad un sistema di premialità per quei Comuni che contribuiscono a conseguire gli obiettivi ed i target stabiliti. 4. In questo ambito sono finanziati i progetti di investimento, i nuovi impianti, la riconversione di impianti esistenti, le innovazioni tecnologiche, le innovazioni di processi e le azioni immateriali, finalizzate: a) al riuso, al riciclaggio, al recupero di materia, al compostaggio aerobico e ala digestione anaerobica, compresi i centri per il riuso e i centri di raccolta, gli impianti che recuperano, ai fini del riciclaggio, parte del rifiuto residuale nonché gli scarti delle frazioni differenziate; b) alla riconversione dagli attuali sistemi verso la raccolta differenziata, con preferenza per il sistema di raccolta domiciliare; c) alla minimizzazione della quantità di rifiuti inviati a smaltimento o a recupero diverso dal riciclaggio; d) ad introdurre innovazioni dei processi industriali che comportino la riduzione dei rifiuti e/o la crescita dei materiali riciclabili; e) a sostenere progetti industriali che utilizzano come materia prima principale i materiali derivanti dal ciclo dei rifiuti urbani e industriali. 5. Nelle more della approvazione del Piano regionale di gestione dei rifiuti, la Giunta regionale entro 60 giorni dalla approvazione della presente legge, definisce ed approva la "Strategia Regionale Rifiuti Zero 2020", previo parere della Commissione consiliare competente, in stretta coerenza con i principi e gli obiettivi riportati ai punti precedenti. Inoltre, nelle more della approvazione del Piano regionale di gestione dei rifiuti, la Giunta regionale potrà promuovere e sostenere attività sperimentali su base territoriale al fine di verificare la praticabilità delle soluzioni prospettate nell'ambito della "Strategia Regionale Rifiuti Zero 2020". 6. Nelle more della approvazione del Piano regionale di gestione dei rifiuti, la Giunta regionale, previo parere della Commissione consiliare competente, è autorizzata a verificare e praticare opzioni gestionali alternative a quelle attualmente in essere per ciò che concerne la valorizzazione, l'incenerimento e lo smaltimento dei rifiuti. 7. Gli interventi definiti ed attuati ai sensi del presente articolo, insieme a quelli definiti nel Piano regionale di gestione dei rifiuti, saranno finanziati attraverso l'utilizzo dalle risorse autonome regionali, da quelle del Fondo di Sviluppo e Coesione e dei Fondi strutturali e di investimento europei, in particolare FESR, FSE e FEASR. Inoltre potrà costituire specifici fondi di garanzia o un fondo di natura rotativa che potranno operare sia per la concessione di garanzie, su finanziamenti erogati alle imprese, sia per l'erogazione diretta di finanziamenti”. La Regione Basilicata, al comma 4 del suddetto articolo 47 prevede “la progressiva eliminazione della presenza di inceneritori sul territorio della Regione Basilicata (…). A tal fine il Piano regionale di gestione dei rifiuti dovrà definire modalità e tempi di dismissione degli impianti di incenerimento esistenti”. Sul punto occorre sottolineare che tale disposizione va interpretata nel senso che la strategia pianificatoria della Regione Basilicata è volta non ad eliminare gli impianti di incenerimento già esistenti, autorizzati ed in esercizio sul territorio regionale, bensì ad indirizzare, in applicazione del principio della gerarchia, determinati flussi di rifiuti a preparazione per il riutilizzo, riciclaggio e recupero come forme prioritarie rispetto alla valorizzazione energetica e allo smaltimento.

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La Regione Basilicata in attuazione del comma 5 del medesimo art. 47 con delibera di Giunta n. 506 del 17/4/2015 ha approvato il documento “Strategia Regionale Rifiuti Zero 2020” che costituisce il riferimento programmatico per la definizione del Piano regionale di gestione dei rifiuti. Il documento è così strutturato: . Premessa . Definizione strategia rifiuti zero . Attuazione per macro obiettivi della strategia rifiuti zero 2020 . Contenimento degli standard di raccolta differenziata e trattamento alla normativa nazionale ed alle direttive europee . Completamento e nuovo assetto impiantistico. Con la L.R. 27 gennaio 2015, n. 5 “Legge di stabilità regionale 2015” la Regione Basilicata all’art. 44, relativo al “Sostegno agli interventi volti alla tutela dell'ambiente e all'uso efficiente delle risorse”, per quanto attiene alla gestione dei rifiuti, ha precisato che: “ Al fine di sostenere investimenti nel settore dei rifiuti e nel settore dell'acqua per rispondere agli obblighi imposti dalla normativa dell'Unione europea in materia ambientale e per soddisfare le esigenze di investimenti che vadano oltre tali obblighi, la Regione Basilicata intende sostenere: a) le azioni previste nei piani di prevenzione e la diffusione di pratiche di compostaggio domestico e di comunità; b) la realizzazione dei migliori sistemi di raccolta differenziata ed un'adeguata rete di centri di raccolta; c) il rafforzamento delle dotazioni impiantistiche per il trattamento e per il recupero anche di energia ai fini della chiusura del ciclo di gestione; Al fine di sostenere investimenti volti a promuovere e sviluppare il patrimonio naturale e culturale, proteggere e ripristinare la biodiversità e i suoli, migliorare l'ambiente urbano, rivitalizzare le città, riqualificare e decontaminare le aree industriali dismesse, ridurre l'inquinamento atmosferico e promuovere misure di riduzione dell'inquinamento acustico la Regione Basilicata intende, tra le altre misure, sostenere: d) la bonifica di aree inquinate secondo le priorità previste dal piano regionale delle bonifiche. Per le finalità del presente articolo è istituito il "Fondo per la tutela dell'ambiente e l'uso efficiente delle risorse" con una dotazione iniziale di euro 10.000,00 iscritti nel bilancio regionale per l'esercizio finanziario 2015 alla Missione 20 Programma 03. Con delibera del Consiglio regionale n. 378 del 29/12/2015 la Regione Basilicata ha approvato la legge regionale 8/1/2016, n. 1 relativa all’“Istituzione dell’Ente di governo per i rifiuti e le risorse idriche della Basilicata (E.G.R.I.B.)”. La finalità dell’istituzione dell’E.G.R.I.B. è quella di “procedere al riordino ed efficientemente delle funzioni di programmazione, pianificazione e controllo dell’uso delle risorse idriche e al riordino della disciplina regionale sulla gestione del servizio idrico integrato e sula gestione integrata dei rifiuti”. L’E.G.R.I.B. “è responsabile del governo della Gestione Integrata dei rifiuti, subentrando e svolgendo le funzioni già svolte dalla Conferenza Interistituzionale di Gestione dei Rifiuti, già Autorità d’Ambito Rifiuti, di cui alla legge regionale 2 febbraio 2001, n. 6 e ss.mm.i. nonché quelle previste per l’autorità dell’ambito dal d.lgs. 3 aprile 2006,

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI n. 152 e ss.mm.ii.”. L’art. 2 della L.R. precisa che: “l’intero territorio regionale della Basilicata costituisce l’unico Ambito Territoriale Ottimale, in conformità alle previsioni di cui agli articoli 147 e 199 del d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 ss.mm.ii.”. Il successivo art. 3, lettera b) prevede tra le entrate dell’E.G.R.I.B.: “la quota parte delle tariffe del servizio idrico integrato e del servizio di gestione integrata dei rifiuti nel rispetto della vigente normativa statale, vincolate dalla copertura dei costi di funzionamento per l’esercizio delle rispettive funzioni. La Giunta regionale provvede, con propria deliberazione, alla definizione della quota massima di cui alla presente disposizione”. Si riporta di seguito un elenco delle principali norme regionali di settore. . LR Basilicata 31 agosto 1995, n. 59 “Normativa sullo smaltimento dei rifiuti” . LR Basilicata 4 settembre 1996, n. 22 “Norme integrative e di attuazione della normativa statale in materia di smaltimento dei rifiuti” . LR Basilicata 8 marzo 1999, n. 7 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi al sistema delle autonomie locali e funzionali in attuazione del D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112” . L.R. 8 settembre 1999, n. 27 “Concessione di finanziamenti regionali a sostegno degli interventi di bonifica da amianto” . LR Basilicata 2 febbraio 2001, n. 6 “Disciplina delle attività di gestione dei rifiuti ed approvazione del relativo piano” . LR Basilicata 4 gennaio 2002, n. 2 “Modifiche ed integrazioni alla L.R. 2.02.2001 n. 6”, la cui principale disposizione riporta che: “il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti è approvato dal Consiglio Regionale contestualmente alla presente legge e ne costituisce parte integrante. Il Consiglio Regionale aggiorna il Piano Regionale per la Bonifica delle aree inquinate su proposta della Giunta Regionale” . LR Basilicata 7 maggio 2003, n. 15 "Modifica ed integrazione al Piano Regionale di gestione rifiuti, approvato con la legge regionale 2 febbraio 2001, n. 6" . LR Basilicata 4 giugno 2003, n. 21 “Norma di interpretazione autentica del comma 2 dell’art. 4 della legge regionale 2 febbraio 2001, n. 6 (disciplina delle attività di gestione dei rifiuti ed approvazione del relativo piano)” . LR Basilicata 28 dicembre 2007, n. 28 “Disposizioni per la formazione del Bilancio di Previsione Annuale e Pluriennale della Regione Basilicata – Legge Finanziaria 2008” . LR Basilicata 24 novembre 2008, n. 28 “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 2 febbraio 2001, n. 6. Disciplina delle attività di gestione dei rifiuti ed approvazione del relativo piano” . LR Basilicata 24 dicembre 2008, n. 31 “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione annuale e pluriennale della Regione Basilicata - Legge finanziaria 2009” . LR Basilicata 19 maggio 2009, n. 16 “Modifica art. 21-bis – L.R. n. 6/2001” . LR Basilicata 7 agosto 2009, n. 27 “Assestamento del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2009 e del bilancio pluriennale per il triennio 2009/2011” . LR Basilicata 30 dicembre 2009, n. 42 “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione annuale e

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pluriennale della Regione Basilicata legge finanziaria 2010” . LR Basilicata 30 dicembre 2010, n. 33 “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione annuale e pluriennale della Regione Basilicata. Legge finanziaria 2011” . LR Basilicata 4 agosto 2011, n. 17 “Assestamento del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2011 e del bilancio pluriennale per il triennio 2011-2013”: art. 25 . LR Basilicata 30 dicembre 2011, n. 26 “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione annuale e pluriennale della Regione Basilicata. Legge finanziaria 2012”.LR Basilicata 30 dicembre 2011, n. 26 “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione annuale e pluriennale della Regione Basilicata. Legge finanziaria 2012: art. 14 (Istituzione di un Fondo regionale di rotazione per la gestione dei rifiuti urbani e la bonifica dei siti inquinati) . LR Basilicata 18 agosto 2014, n. 26 “Assestamento del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2014 e del bilancio pluriennale 2014/2016”: art. 42 (Misure di salvaguardia ambientale in materia di gestione del ciclo dei rifiuti), art. 43 (Istituzione della Fondazione “Osservatorio Ambientale Regionale”) . LR Basilicata 27 gennaio 2015, n. 4 “Collegato alla legge di stabilità regionale 2015”: art. 21 (Disposizioni in materia di governance del servizio idrico e dei servizi afferenti i rifiuti urbani), art. 47 (Strategia regionale Rifiuti Zero 2020) . LR Basilicata 27 gennaio 2015, n. 5 “Legge di stabilità regionale 2015”: art. 44 (Sostegno degli interventi volti alla tutela dell’ambiente e all’uso delle risorse) . LR Basilicata 8 gennaio 2016, n. 1 “Istituzione dell’Ente di governo per i rifiuti e le risorse idriche della Basilicata (E.G.R.I.B.)” . Delib. G.R. 9 luglio 2001 n. 1527 "L.R. n. 6/2001 - art. 37 - Approvazione norme tecniche per la realizzazione delle operazioni di messa in sicurezza e linee guida per l'approvazione dei progetti di bonifica ed individuazione tipologie di progetti non soggetti alla procedura autorizzatoria" . Delib. G.R. 28 dicembre 2001 n. 2773 "Linee-Guida per l'organizzazione del sistema di raccolta differenziata dei rifiuti" . Delib. G.R. 22 aprile 2002 n. 709 "Linee guida per la progettazione, la costruzione e la gestione degli impianti di compostaggio e di stabilizzazione" . Delib. G.R. 14 maggio 2002 n. 852 “Integrazioni al Piano Regionale di gestione dei rifiuti solidi” . Delib. G.R. 30 settembre 2002, n. 1734 (Piano Provinciale Rifiuti della Provincia di Potenza - Sezione Rifiuti solidi urbani) "L.R. n. 6/01, art. 11 - Coerenza delle sezioni relative ai rifiuti solidi urbani e assimilabili, ai rifiuti inerti e ai centri di rottamazione di veicoli a motore comprese nel piano provinciale di gestione dei rifiuti della Provincia di Potenza al piano regionale e alle prescrizioni impartite dalla Giunta Regionale” . Delib. G.R. 30 settembre 2002, n. 1739 (Piano Provinciale Rifiuti della Provincia di Matera - Stralcio RSU) "L.R. n. 6/01, art. 11- Coerenza del Piano Provinciale di Organizzazione della Gestione dei Rifiuti - Stralcio RSU della Provincia di Matera al Piano Regionale e alle prescrizioni impartite dalla Giunta Regionale" (È in fase di aggiornamento il Piano provinciale della Provincia di Matera - Sezione Rifiuti Speciali per la quale

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dopo l'adozione nel Consiglio Provinciale in data 15 febbraio 2012 si avviata procedura VAS ai sensi dell'art. 13 comma 1 D.Lgs. 152/2006) . Delib. G.R. 10 novembre 2003 n. 2054 "D.Lgs. 209/99 art. 4 - Integrazione al piano di raccolta, smaltimento e decontaminazione degli apparecchi contenenti PCB non inventariabili - Adozione bozza di programma" . Delib. G.R. 15 marzo 2004 n. 572 "Linee Guida regionali per l'applicazione del D.Lgs. 36/2003 e del D.M. 13 marzo 2003 in materia di discariche. Adozione" . Delib. G.R. 17 maggio 2004 n. 1194 "D.Lgs. n. 209/99 art. 4 - Adozione programma di raccolta, smaltimento e decontaminazione degli apparecchi contenenti PCB in modifica ed integrazione al programma approvato con Delib.C.R. n. 703 del 23 settembre 2003" . Delib. G.R. 17 maggio 2004, n. 1200 "D.Lgs. n. 36/2003 art. 5- Adeguamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti - Programma per la riduzione dei rifiuti biodegradabili da collocare in discarica” . Delib. C.R. 28 settembre 2004 n. 852 "D.Lgs. n. 209/99 - art. 4 - Programma di raccolta, smaltimento e decontaminazione degli apparecchi contenenti PCB in modifica ed integrazione al Programma approvato con Delib.C.R. n. 703 del 23 settembre 2003" . Delib. C.R.28 settembre 2004, n. 853 “D.Lgs. n. 36/2003 art. 5 - Adeguamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti - Programma per la riduzione dei rifiuti biodegradabili da collocare in discarica” . Delib. G.R. 4 marzo 2008, n. 308 (Piano Provinciale Rifiuti della Provincia di Potenza - Sezione Rifiuti Speciali) “L.R. n. 6/01, art. 11 - Coerenza della sezione relativa ai rifiuti speciali del Piano Provinciale di gestione dei rifiuti della Provincia Potenza" . Delib. G.R. 27 novembre 2012, n. 1631 “Aggiornamento ed adeguamento del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti alle disposizioni del D.Lgs. n. 152/2006 (e s.m.i.): approvazione del documento propedeutico di indirizzo e del relativo rapporto preliminare ambientale – Avvio del procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) ai sensi dell’art. 12 del D.Lgs. n. 152/2006” . Delib. C.R. 29 dicembre 2015 n. 378 “Istituzione dell’Ente di governo per i rifiuti e le risorse idriche della Basilicata (E.G.R.I.B.)

2.3.2 PIANO REGIONALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI – DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI L’art. 199 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n° 152 (e s.m.i.), recante “Norme in materia Ambientale”, che attua la delega conferita al Governo per il riordino, il coordinamento e l'integrazione della legislazione in materia ambientale con Legge n. 308 del 2004, prevede che le Regioni adeguino la propria pianificazione in materia di rifiuti entro il 2013. La Regione Basilicata, con D.G.R. n° 641 del 22.05.2012 (recante “Aggiornamento ed adeguamento del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti alle disposizioni del D.Lgs. n. 152/2006 e successive modificazioni: Approvazione primi indirizzi e criteri per aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti e disposizioni per redazione documenti preliminari”), ha stabilito di provvedere all’adeguamento del vigente Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (l.r. 6/01 e s.m.i.) con le seguenti motivazioni: . recepire nel quadro legislativo regionale i principi, le finalità e gli obiettivi del D.Lgs. n° 152/2006;

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. raggiungere nell’ambito territoriale ottimale, coincidente con l’intera Regione, la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani pari almeno al 65% del rifiuto prodotto, come previsto dal D.Lgs. n° 152/2006, mentre il vigente Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti è tarato per il raggiungimento della percentuale del 35%; . per allineare le scelte di Piano all’intervenuta gerarchia nella gestione dei rifiuti sancita dall’art.182 D.Lgs. n° 152/2006, stimando il fabbisogno impiantistico connesso maggiormente alle attività di riutilizzo, riciclaggio e recupero, piuttosto che al recupero energetico (termovalorizzazione) e allo smaltimento finale (discariche), prevalenti nel Piano vigente. La Regione Basilicata con il D.G.R. n° 95 del 2 febbraio 2016: ha approvato l’Adozione Piano regionale di gestione dei rifiuti (PRGR). Le norme comprendono, il piano di gestione dei rifiuti urbani, le direttive per lo sviluppo delle raccolte differenziate, il piano di gestione degli imballaggi, il piano di gestione dei rifiuti speciali, il piano di bonifica dei siti inquinati, l’anagrafe dei siti, il piano amianto, il programma di prevenzione della produzione di rifiuti, e i criteri di localizzazione: l’obiettivo dichiarato è di “massimizzare la riduzione della quantità di rifiuti prodotti, il riuso dei beni, il recupero di materiali e di energia ed il riciclaggio, in modo da tendere a zero entro l’anno 2020; proteggere l’ambiente e la salute prevenendo e riducendo gli impatti negativi legati alla produzione e alla gestione dei rifiuti” Le principali scelte che la pianificazione regionale ha operato possono essere così sintetizzate.

Rifiuti Urbani (RU) Per quanto riguarda l’obiettivo quantitativo per la raccolta differenziata si è scelto di allinearsi agli standard di raccolta differenziata alla normativa nazionale, ovvero il raggiungimento del target del 65,3% a livello di Regione, 65% a livello di singolo comune entro il 2016. È stato in ogni caso definito uno scenario più spinto (70%), per quantificare una forbice regionale sui flussi di rifiuti e stimare il conseguente fabbisogno impiantistico. Tale scenario, pur non essendo vincolante, è comunque plausibilmente raggiungibile in fase di attuazione del Piano a seconda del grado di realizzazione delle azioni previste. Secondo lo scenario di base, in assenza cioè delle azioni di Piano, la raccolta differenziata si assesterebbe sul 46%. Il recupero di materia, obiettivo primario delle strategie comunitarie, nazionali e regionali, viene perseguito innalzando il più possibile la qualità della raccolta differenziata. A tal fine è stato proposto dal piano un modello uniforme per la raccolta differenziata, in funzione delle frazioni merceologiche e delle tipologie di utenza da servire. In linea generale si è scelto di indicare come sempre preferibile l’attivazione di modalità di raccolta domiciliare, rispetto ad altre possibili modalità (raccolta di prossimità, centri urbani di raccolta, etc.). L’obiettivo rispetto al contenimento della produzione dei rifiuti è stato stabilito al valore del 2014 (350 kg/ab*anno), riducendolo rispetto al quantitativo stimato secondo un aumento tendenziale previsto inizialmente (387 kg/ab*anno). Il sistema di obiettivi del Piano inoltre sposa l’obiettivo generale della Strategia rifiuti zero (art. 47 della LR n. 4/2015 e DGR n. 506/2015) dell’incenerimento come opzione residuale. Il rifiuto urbano residuo dovrà infatti essere inviato solo a trattamento di recupero, riservando lo smaltimento residuale solo per la frazione

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI biostabilizzata. Sebbene l’indirizzo strategico di PRGR sia quello di dismettere progressivamente l’utilizzo delle discariche per lo smaltimento finale (i conferimenti annuali di RU nelle discariche regionali dovranno essere inferiori a 40.000 m3/anno a partire dal 2020), la ricognizione operata dal Piano, ha evidenziato la necessità di individuazione, nel transitorio di nuove volumetrie da destinare a discarica, da localizzare secondo i seguenti criteri di priorità: . Preferibilmente con ampliamenti presso siti esistenti; . Per la provincia di Potenza nel bacino SUD (così come definito dal PRGR del 2001), quindi preferibilmente, secondo il principio precedente, presso i siti di Sant’Arcangelo e/o Lauria; . Secondo i criteri di localizzazione di cui allo specifico allegato di Piano. Saranno cioè da preferire interventi di potenziamento a interventi di localizzazione ex-novo, che inoltre dovranno essere sottoposti ad attenta verifica di rispetto dei criteri di localizzazione previsti dal Piano stesso. Infine, dopo il confronto con gli uffici competenti regionali e provinciali, come sistema di acquisizione dei dati si è scelto di adottare, per la predisposizione del SIT, il software ORSO sviluppato da ARPA Lombardia e già adottato da altre Regioni. Il vantaggio di tale scelta è legato proprio all’esperienza già ampiamente sviluppata in altre realtà italiane, che ha fatto di ORSO un sistema performante e collaudato, oltre che ampiamente condiviso. Inoltre non è stato necessario lo sviluppo di un modulo di acquisizione dati ad hoc, che avrebbe necessitato di un certo tempo di rodaggio prima di risultare pienamente operativo. Rispetto al sistema di base, impostato su ORSO, il SIT stato integrato con un data base relativo alle bonifiche.

Rifiuti Speciali (RS) Rispetto al Piano Rifiuti Speciali, la principale scelta strategica ha riguardato l’inserimento di un obiettivo specifico sulla minimizzazione della produzione del rifiuto e della sua pericolosità. A tal fine è stata prevista l’applicazione di quanto previsto dalla Direttiva IPPC e rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), in cui inserire prescrizioni volte a ridurre quantitativi e pericolosità dei rifiuti industriali prodotti. Quanto previsto dalla suddetta Direttiva è stato inoltre esteso anche ad altre categorie di aziende produttive (non attualmente comprese).

Amianto Il Piano Amianto si è posto come obiettivo target di decontaminare l’intero territorio regionale dall’amianto entro 20 anni rispetto ai circa 80 anni che ci vorrebbero secondo l’attuale trend di decontaminazione. Questa scelta, a regime, ha impatti positivi sulla salute della popolazione, in particolare per quanto riguarda la prevenzione di malattie dovute all’inalazione di polveri di amianto. Tuttavia il forte impulso alla decontaminazione dato dal Piano può causare, nel transitorio, un aumento della movimentazione dell’amianto con conseguente potenziale aumento delle fibre aero-disperse. Tale effetto transitorio può essere contenuto attraverso campagne di informazione e formazione degli addetti al settore.

Bonifiche Le scelte operate nell’elaborazione del piano bonifiche sono state principalmente di tipo metodologico ed hanno riguardato la predisposizione dell'anagrafe dei siti oggetto di procedimento di bonifica, invece della sola anagrafe

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI dei siti contaminati e censimento dei siti potenzialmente contaminati; la definizione di una scheda anagrafica organizzata in 5 sezioni: anagrafica, tecnica, procedurale, interventi, finanziaria; l’esclusione dal Piano dei siti censiti nel Piano Regionale Bonifiche del 2001 e non oggetto di procedimento di bonifica, la stima dei costi di caratterizzazione dei siti potenzialmente contaminati; la stima dei costi di indagine preliminare dei siti pubblici segnalati; la stima dei costi di caratterizzazione e messa in sicurezza dei siti di discarica.

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ANALISI TERRITORIALE - SOCIODEMOGRAFICA L’organizzazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti e dei servizi accessori nonché il raggiungimento degli obiettivi fissati non può non prescindere da una preliminare analisi del contesto socio economico, studio demografico, ed analisi del territorio esistente. L’area interessata comprende i comuni di Lagonegro, Rivello e Nemoli, situati nell’area sud-ovest della provincia di Potenza, al confine con la parte sud-orientale della provincia di Salerno e la parte settentrionale della Provincia di Cosenza. La popolazione complessiva interessata dal progetto di gestione associata della raccolta rifiuti è pari a 9.716 abitanti (fonte ISTAT) e la superficie totale dei tre Comuni convenzionati è pari a 201,65 km2. Dal punto di vista morfologico l’area risulta essere a carattere montano-collinare, con la vetta più alta costituita dal Monte Sirino (1.907 m), la quale rappresenta l'estrema propaggine meridionale del Parco nazionale dell'Appennino Lucano Val d'Agri Lagonegrese. Il grado di urbanizzazione dell’intero territorio, così come calcolato da EUROSTAT utilizzando la griglia di popolazione di 1 kmq (DEGURBA), risulta essere pari a 3, ovvero un territorio scarsamente abitato a carattere rurale.

Figura 1: Territorio regionale Basilicata con indicazione dei Comuni interessati

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Figura 2: Indicazione dei confini comunali di Lagonegro, Rivello e Nemoli 3.1 IL COMUNE DI LAGONEGRO

3.1.1 INQUADRAMENTO TERRITORIALE Lagonegro è un comune di 5.490 abitanti della provincia di Potenza. Sorge a 666 m s.l.m. nel territorio della Valle del Noce nella parte sud-occidentale della provincia di Potenza, al confine con la parte sud-orientale della provincia di Salerno; vicini e ben collegati al paese sono anche i comuni della Campania meridionale e della Calabria settentrionale del Golfo di Policastro sul Mar Tirreno, come Sapri (SA), Praia a Mare (CS) e Tortora (CS), anche se non confinanti direttamente con il comune di Lagonegro, così come la perla del Tirreno lucano, Maratea. Nel suo territorio si trova il monte Sirino (2.005 m s.l.m.).

Superficie: 112,41 kmq Prefisso telefonico: 0973

Altitudine s.l.m.: 666 mt C.A.P.: 85042

Abitanti: 5.868 Codice ISTAT: 076039

Densità: 52,20 ab./kmq Codice catasto: E409

Latitudine: 40° 7’ 26,37’’ Longitudine: 15° 45’ 49,50’’

Confina con i comuni di: Rivello, Nemoli, Casalbuono (SA) e Casaletto Spartano (SA), Lauria, Tortorella (SA), Moliterno e Montesano sulla Marcellana (SA). Dista 93 km da Potenza e 153 km dall'altro capoluogo di provincia lucano, Matera.

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Gli abitanti del comune di Lagonegro sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, comprese tra i 440 e i 2.005 metri sul livello del mare, e offre un panorama molto suggestivo, con i rilievi coperti di vegetazione boschiva. Il capoluogo Lagonegro è formato da un nucleo centrale, corrispondente al centro storico, e da un’area di espansione di più recente edificazione in cui l’assetto urbanistico risulta essere di maggiore praticità grazie alle ampie infrastrutture viarie. Il territorio comunale presenta delle frazioni poste a distanze significative dal centro cittadino quali Farno, Fortino, Lago Laudemio e Pennarone.

Figura 3: Indicazione delle frazioni del Comune di Lagonegro Di seguito si riporta report fotografico delle principali tipologie viarie del comune di Lagonegro.

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Figura 4: Comune di Lagonegro – viale Roma

Figura 5: Comune di Lagonegro – via Cristoforo Colombo

Figura 6: Comune di Lagonegro – via degli Eucalipti

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Figura 7: Comune di Lagonegro – via Pastena

3.1.2 ANALISI SOCIO DEMOGRAFICA Il comune di Lagonegro negli è stato caratterizzato da una sostanziale variazione demografica; la popolazione residente negli ultimi 10 anni, infatti, è passata dalle 5.889 unità registrate nell’anno 2006 a 5.490 unità registrate nel 2017, in base all’ultimo dato certificato (fonte: Istat).

Figura 8 Andamento demografico dal 2006 al 2016 Il numero medio di componenti per nucleo familiare si è mantenuto pressoché costante nell’ultimo decennio, così come si desume dalla seguente tabella:

Data Popolazione Media componenti Anno Numero famiglie rilevamento residente per famiglia 2006 31-Dec 5 926 2203 2,69 2016 31-Dec 5 490 2231 2,46 Tabella 1 Nuclei familiari e componenti per famiglia dal 2006 al 2016

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3.1.3 ANALISI SOCIO ECONOMICA Lagonegro presenta un’economia basata su attività agricole, industriali e artigianali. Le attività del settore agricolo sono specializzate nella coltivazione di cereali, ortaggi e viti. Il settore terziario è composto da una buona rete commerciale, di cui fanno parte le varie strutture ricettive presenti sul territorio, e dai numerosi servizi pubblici, come la sede della locale Azienda Sanitaria, il Tribunale e gli uffici del Registro e delle Imposte, che hanno le proprie sedi nel comune capoluogo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e includono un istituto professionale agrario, un liceo scientifico, un istituto magistrale e gli istituti tecnici commerciale e per geometri. A completamento del quadro delle strutture si aggiungono gli impianti sportivi, che annoverano quelli di risalita del Monte Sirino, i quali hanno consentito lo sviluppo del turismo legato alle attività sciistiche (sci alpino, sci di fondo, …). Lagonegro è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, grazie alle sue attività produttive, che consentono un notevole assorbimento di manodopera, ai suoi servizi e in particolare alla presenza dell’ospedale e degli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado. Vengono di seguito mostrate le statistiche relative al numero di Unità Operative (U.O.) relative al 2011.

ATECO 2007 - Dati strutturali sulle imprese 2011 RIVELLO Attività n % Attività manifatturiere ed estrattive, altre attività 10 6,29% Costruzioni 36 22,64% Commercio all'ingrosso e al dettaglio, attività di alloggio e ristorazione 62 38,99% Servizi di informazione e comunicazione 0 0,00% Attività finanziarie e assicurative 3 1,89% Attività immobiliari 1 0,63% Attività professionali, scientifiche e tecniche 28 17,61% Istruzione, sanità, attività artistiche e sportive 9 5,66% Altre attività di servizi 7 4,40% Totale 159 100,00%

Figura 9: Classificazioni per Unità operative (U.O.) ATECO 2007 - Dati Istat 2010

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3.2 IL COMUNE DI RIVELLO

3.2.1 INQUADRAMENTO TERRITORIALE Rivello è un comune di 2.746 abitanti della provincia di Potenza. È situato a 479 m s.l.m., con località a 250 m s.l.m. (C. da Fiumicello) e altre a 1.000 m s.l.m. (loc. Fontana di S. Antonio); si estende per una superficie di 68 km². Si trova nella parte sud-occidentale della provincia di Potenza e confina a nord con Casaletto Spartano (SA) e Lagonegro, ad est col comune di Nemoli, a sud con i territori di Maratea e Trecchina, mentre ad ovest con i comuni di Sapri (SA) e Tortorella (SA).

Superficie: 68,94 kmq Prefisso telefonico: 0973

Altitudine s.l.m.: 479 mt C.A.P.: 85040

Abitanti: 2.894 Codice ISTAT: 076068

Densità: 41,98 ab./kmq Codice catasto: H348

Latitudine: 40° 4' 38,56'' Longitudine: 15° 45' 23,94''

Il comune di Rivello è suddiviso in contrade e frazioni, le quali, rispetto al centro storico, sono ubicate ad una distanza considerevole tra loro, determinando il frazionamento dell’intero territorio comunale in diversi e ben distinti agglomerati urbani. Le principali sono: Rivello Capoluogo, San Costantino, Medichetta, Rotale, Capo d’Elci, Molingiuolo, Cammartino, Vignale, Prato e Fiumicello.

Figura 10: Indicazione delle frazioni del Comune di Rivello

L’abitato, che non fa registrare significativi segni di espansione edilizia, si sviluppa principalmente su tre colline. La zona più densamente abitata è costituita dal centro storico, un agglomerato di impianto medioevale, dove le infrastrutture viarie risultano essere molto strette e impraticabili dagli automezzi, costituendo così una vasta area

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI in cui l’accesso è consentito esclusivamente per via pedonale. Il centro storico è abbracciato esternamente da una strada che si sviluppa lungo tutto il perimetro dello stesso e che costituisce la principale via di comunicazione che collega il centro alle altre infrastrutture viarie. Di seguito si riporta report fotografico delle principali tipologie viarie del comune di Rivello.

Figura 11: Comune di Rivello – corso Giuseppe Garibaldi

Figura 12: Comune di Rivello – corso Zanardelli

Figura 13: Comune di Rivello – Viale Monastero

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3.2.2 ANALISI SOCIO DEMOGRAFICA Il comune di Rivello negli ultimi anni è stato interessato da una importante variazione demografica; la popolazione residente negli ultimi 10 anni, infatti, è passata dalle 2.918 unità registrate nell’anno 2006 a 2.746 unità registrate nel 2017, in base all’ultimo dato certificato (fonte: Istat).

Figura 14: Andamento demografico dal 2006 al 2016 Il numero medio di componenti per nucleo familiare ha avuto un lieve calo nel periodo di riferimento, passando da un valore di 2,52 nel 2006 a 2,29 nel 2016, così come si desume dalla seguente tabella:

Anno Data rilevamento Popolazione residente Numero famiglie Media componenti per famiglia

2006 31-dic 2.918 1156 2,52 2016 31-dic 2.746 1197 2,29 Tabella 2 Nuclei familiari e componenti per famiglia dal 2006 al 2016

3.2.3 ANALISI SOCIO ECONOMICA Il comune di Rivello è un centro di montagna, di antiche origini, con un’economia basata su attività agricole, industriali e artigianali. L’agricoltura conserva un ruolo importante, soprattutto per quanto riguarda la coltivazione di materie prime e l’allevamento di bestiame. L’industria è costituita da più aziende che operano nei comparti alimentare, edile e dell’abbigliamento mentre risulta molto rinomato l’artigianato del rame e del legno. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni modeste ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dei servizi forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole. Mancano servizi più qualificati, come quello bancario, e strutture sociali di rilievo. Rivello è una meta turistica tra le più celebrate della zona, grazie a una stupenda cornice paesaggistica e alla vicinanza a elementi di forte richiamo, quali la costa di Maratea, il massiccio del Sirino e il Parco Nazionale del . È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non hanno ancora raggiunto livelli tali da consentire un maggiore assorbimento di manodopera mentre è diffuso il pendolarismo verso le vicine aree più industrializzate. Vengono di seguito mostrate le statistiche relative al numero di Unità Operative (U.O.) relative al 2011.

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

ATECO 2007 - Dati strutturali sulle imprese 2011 RIVELLO Attività n % Attività manifatturiere ed estrattive, altre attività 10 6,29% Costruzioni 36 22,64% Commercio all'ingrosso e al dettaglio, attività di alloggio e ristorazione 62 38,99% Servizi di informazione e comunicazione 0 0,00% Attività finanziarie e assicurative 3 1,89% Attività immobiliari 1 0,63% Attività professionali, scientifiche e tecniche 28 17,61% Istruzione, sanità, attività artistiche e sportive 9 5,66% Altre attività di servizi 7 4,40% Totale 159 100,00%

Figura 15: Grafico Classificazioni per Unità operative (U.O.) ATECO 2007 - Dati Istat 2010

3.3 IL COMUNE DI NEMOLI

3.3.1 INQUADRAMENTO TERRITORIALE Nemoli è un comune di 1.480 abitanti della provincia di Potenza. È ubicato ad una distanza dal capoluogo pari a circa a 110 Km, nella parte più a sud della provincia di Potenza; esso è posizionato al centro di una vallata chiamata “Valle del Noce” ed è circondato dai fiumi Noce, Sonante e Torbido, le cui acque alimentano gli acquedotti di più paesi della valle, e da altri corsi d'acqua quali il torrente Pulcino, il torrente Vallone, il canale Canuso, il Canale della Sterpina e il Canale del Monaco. Nella parte a nord del territorio comunale, ai piedi del monte Roccazzo si trova il lago Sirino. Nemoli è circondata dai monti dell'Appennino Lucano, ovvero dai monti Serra Rotonda, Serra Lunga, il monte , il Roccazzo ed il monte Sirino. Il comune confina con i comuni di: Lauria (a nord-est, a ovest e a sud-est), Trecchina (a sud), Rivello (a est) e Rivello (a nord). Il suo territorio si sviluppa per 19,7 Km2 e si estende a forma di croce.

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

Superficie: 19,75 kmq Prefisso telefonico: 0973

Altitudine s.l.m.: 421 mt C.A.P.: 85040

Abitanti: 1.532 Codice ISTAT: 076054

Densità: 77,57 ab./kmq Codice catasto: F866

Latitudine: 40° 4' 0,37'' Longitudine: 15° 48' 1,18''

L’agglomerato urbano più importante si trova in un’area di estensione ridotta rispetto a quella complessiva e si sviluppa intorno al centro del paese da sud verso la parte centrale del comune: in quest’area la struttura urbana è caratterizzata da una tipologia edilizia diversificata, infatti si possono trovare sia abitazioni di recente costruzione, sia abitazioni appartenenti al nucleo storico del comune, nel quale sono presenti strettoie e sopportici. Altro agglomerato urbano consistente è quello che si sviluppa intorno al lago Sirino: in questa parte del comune la struttura urbana è contraddistinta da abitazioni e strade di recente costruzione. Non sono presenti altri agglomerati urbani consistenti, infatti le altre case sono posizionate lungo le strade principale del paese che collegano il comune di Nemoli ai paesi confinanti. Complessivamente il comune di Nemoli ha circa 10 tra contrade e frazioni, alcune delle quali presentano pochissime abitazioni. Le principali sono Varcovalle e Lago Sirino, oltre alle minori Giammichele, Frassini, Concezione, Ramiera, Roccazzo, Piano Rizzo e Tempa Castagna, tutte ben collegate da un’unica infrastruttura viaria principale.

Figura 16: Indicazione delle frazioni del Comune di Nemoli

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Di seguito si riporta report fotografico delle principali tipologie viarie del comune di Nemoli.

Figura 17: Comune di Nemoli – piazza Santa Maria delle Grazie

Figura 18: Comune di Nemoli – via Regina Margherita

Figura 19: Comune di Nemoli – loc. Lago Sirino

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3.3.2 ANDAMENTO DEMOGRAFICO Il comune di Nemoli è caratterizzato da una sostanziale stabilità demografica, la popolazione residente negli ultimi 10 anni, infatti, si è sempre attestata intorno ad un numero di abitanti pari alle 1.500 unità fino all’ultimo dato certificato del 2017 (fonte: Istat) che fissa il numero di abitanti residenti a 1.480 non rilevando fluttuazioni demografiche significative.

Figura 20 Andamento demografico dal 2006 al 2016

Coerentemente con tale dato, anche il numero medio di componenti per nucleo familiare si è mantenuto pressoché costante nell’ultimo decennio, così come si desume dalla seguente tabella: Popolazione Media componenti Anno Data rilevamento Numero famiglie residente per famiglia 2006 31-dic 1.557 566 2,75 2016 31-dic 1.480 592 2,50 Tabella 3 Nuclei familiari e componenti per famiglia dal 2006 al 2016

3.3.3 ANALISI SOCIO-ECONOMICA La principale fonte di reddito per gli abitanti continua a essere costituita dall’agricoltura, basata sulle coltivazioni e sull’allevamento di bestiame. L’industria è rappresentata da poche e piccole aziende che operano nei comparti alimentare ed edile; ancora diffusa è la lavorazione artigianale del legno e del ferro battuto. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni modeste ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dei servizi forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole. Non dispone di servizi più qualificati, come quello bancario, né di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di rilievo. Le strutture scolastiche assicurano la frequenza delle classi dell’obbligo; non manca una biblioteca comunale per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive, che comprendono anche un’azienda agrituristica, offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno mentre quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico. Vengono di seguito mostrate le statistiche relative al numero di Unità Operative (U.O.) relative al 2011 (fonte: ISTAT).

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

ATECO 2007 - Dati strutturali sulle imprese 2011 NEMOLI Attività n % Attività manifatturiere ed estrattive, altre attività 8 8,25% Costruzioni 15 15,46% Commercio all'ingrosso e al dettaglio, attività di alloggio e ristorazione 28 28,87% Servizi di informazione e comunicazione 1 1,03% Attività finanziarie e assicurative 2 2,06% Attività immobiliari 1 1,03% Attività professionali, scientifiche e tecniche 20 20,62% Istruzione, sanità, attività artistiche e sportive 6 6,19% Altre attività di servizi 7 7,22% Totale 97 100,00%

Figura 21: Grafico Classificazioni per Unità operative (U.O.) ATECO 2007 - Dati Istat 2010

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DESCRIZIONE DELL’ATTUALE SISTEMA DI GESTIONE DEI RIFIUTI Con il presente progetto si intendono fissare degli scenari migliorativi al previgente sistema di raccolta, che consentano di perseguire i risultati attesi, sia dal punto di vista del rispetto degli obblighi normativi, che da quelli propriamente organizzativi, in accordo con le linee programmatiche della Regione Basilicata per la gestione dei rifiuti urbani che prevedevano il raggiungimento del 65% di RD già entro il 31.12.2013. Si ricorda, infatti, che sia la legislazione nazionale che quella regionale, fissano obiettivi ben chiari ed i relativi tempi di conseguimento soprattutto per quanto riguarda i livelli minimi di raccolta differenziata, di riciclo e recupero di imballaggi che bisogna raggiungere nonché i limiti di impiego della discarica come forma primaria di smaltimento. Gli obiettivi posti dalle Amministrazioni, il cui raggiungimento potrà essere raggiunto con l’implementazione del presente progetto, sono pertanto i seguenti:  Ridurre la produzione complessiva dei rifiuti e le emissioni di inquinanti connesse all’espletamento dei servizi.  Migliorare la qualità dei servizi ottimizzando i flussi dei materiali raccolti ed incrementare ulteriormente il livello di raccolta differenziata. Pertanto, le Amministrazioni Comunali, sulla spinta delle sopravvenute disposizioni legislative sia di carattere nazionale che regionale, hanno la necessità di riprogrammare il servizio di igiene urbana in modo da consentire il miglioramento dell’organizzazione del servizio di raccolta e smaltimento in maniera ecologicamente compatibile ed attuare misure che consentano il raggiungimento degli obiettivi minimi di raccolta differenziata. Al fine di poter programmare la riorganizzazione dei servizi, il dato da cui partire deve essere necessariamente quello dell’attuale assetto organizzativo in termini di risorse umane di automezzi ed attrezzature; pertanto, prima di passare ad illustrare le possibili modalità di riorganizzazione dei servizi è stato indispensabile soffermarsi sull’attuale organizzazione per poter valutare in quale misura la stessa possa rimanere tale e quanto essa debba essere migliorata o rivista per dare una efficace risposta alle problematiche evidenziate. 4.1 LAGONEGRO Il servizio di raccolta del comune di Lagonegro è attualmente eseguito con la modalità “porta a porta” presso tutte le utenze domestiche del centro abitato e nelle aree periurbane, con le seguenti modalità di raccolta così distinte per singola frazione: FRAZIONE ORGANICA Tali rifiuti vengono prelevati mediante un sistema di raccolta domiciliare con frequenza 3/7 (tre volte a settimana) nelle giornate di lunedì, mercoledì e sabato. Gli utenti provvedono ad esporre i propri rifiuti, all'esterno del proprio civico, negli

appositi sacchi biodegradabili, la sera del giorno antecedente la raccolta.

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FREQUENZA UD e UND LUNEDI MARTEDI MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO DI RACCOLTA

ORGANICO 3/7 (UD e UND)

SECCO RESIDUO 1/7 CONVENZIONE DEI COMUNI TRA I COMUNI DI LAGONEGRO, RIVELLO E NEMOLI PER LA GESTIONE ASSOCIATA (UD e UND) DELLA RACCOLTA DEI RIFIUTI

PLASTICA 1/7 (UD e UND)

COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI CARTA 1/15 (UD) FRAZIONE VETRO Tali rifiuti vengono prelevati mediante un sistema di raccolta domiciliare, con VETRO E METALLO frequenza settimanale (1/7) nella giornata di mercoledì. 1/15 (UD e UND) Gli utenti provvedono ad esporre i propri rifiuti, all'esterno della propria abitazione,

negli appositi sacchi in plastica trasparente la sera del giorno antecedente la raccolta.

FRAZIONE MULTIMATERIALE LEGGERO La frazione multimateriale leggero è costituita da flaconi plastica di prodotti per l’igiene personale e della casa, lattine e contenitori in alluminio (con simbolo AL), bombolette spray per l’igiene personale e della casa, scatole di metallo (pelati, tonno, legumi, etc), contenitori in plastica per liquidi in genere, rifili di carta, carta straccia, bottiglie in plastica per bevande, vaschette in alluminio, tappi a corona e metallici in genere, contenitori in tetrapak (buste di latte, succhi, etc), sacchetti o buste di plastica. Tali rifiuti vengono prelevati mediante un sistema di raccolta domiciliare con frequenza 2/7 (due volte a settimana) nelle giornate di martedì e venerdì.

Gli utenti provvedono ad esporre i propri rifiuti, all'esternoFREQUENZA del proprio civico, negli UD e UND LUNEDI MARTEDI MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO appositi sacchi, la sera del giorno antecedente la raccolta.DI RACCOLTA

ORGANICO RIFIUTO SECCO NON RICICLABILE3/7 "INDIFFERENZIATO " (UD e UND) Tali rifiuti vengono prelevati mediante un sistema di raccolta domiciliare, una volta a

settimana (1/7) nella giornata SECCOdi giovedì RESIDUO. 1/7 Gli utenti provvedono ad esporre(UD i epropri UND) rifiuti, all'esterno della propria abitazione,

negli appositi sacchi in plastica trasparente la sera del giorno antecedente la raccolta. PLASTICA 1/7 È effettuata, altresì, presso i grandi(UD produttori e UND) (esercizi pubblici, esercizi commerciali, alberghi, uffici pubblici), la raccolta con sistema porta a porta, della frazione umida, vetro, multimateriale (alluminio, plastica e carta). Le CARTA frequenze di prelievo sono dimensionate sulla base delle singole1/15 esigenze riscontrate. (UD) In aggiunta, l’attuale gestore del “servizio di igiene ambientale nel territorio comunale” svolge le seguenti attività: 1. gestione del centro di raccoltaVETRO Ecomunal METALLOe sito in locali tà Calda. L’apertura viene effettuata almeno cinque 1/15 (UD e UND) giorni settimanali, con aperture antimeridiane e pomeridiane. 2. raccolta dei rifiuti ingombranti e beni durevoli, attraverso il conferimento diretto da parte dell’utenza presso il centro di raccolta comunale e/o attraverso il ritiro da parte degli operatori della presso il domicilio dell’utente, su appuntamento. 3. gestione dell’ufficio informativo, sito in Via S. Pietro; 4. distribuzione dei sacchetti per la raccolta della frazione umida, multimateriale e secco indifferenziato. 5. rimozione dei rifiuti abbandonati, mediante interventi specifici sui siti da bonificare.

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6. raccolta differenziata degli abiti usati, mediante contenitori stradali dedicati. Nel centro urbano è effettuata la raccolta differenziata degli oli vegetali esausti, mediante contenitori stradali dedicati. Per l’espletamento della raccolta e dei servizi di igiene urbana, attualmente il comune di Lagonegro le seguenti risorse in termini di personale: o N. 1 operatore, livello contrattuale IV B, part/time; o N. 1 operatore, livello contrattuale III A, full/time; o N. 1 operatore, livello contrattuale III B, full/time; o N. 6 operatori, livello contrattuale II A, part/time; o N. 3 operatori, livello contrattuale II B, part/time; o N. 1 operatore, livello contrattuale I A, full/time. Per l’espletamento dei servizi sono utilizzati i seguenti automezzi: o N.2 mezzi con vasca da 35 q.li; o N.2 porter maxxi 2,5 mc; 4.2 RIVELLO Il servizio di raccolta del comune di Rivello è attualmente eseguito con la modalità “porta a porta” con le seguenti modalità di raccolta così distinte per singola frazione:

FRAZIONE ORGANICA Tali rifiuti vengono prelevati mediante un sistema di raccolta domiciliare con frequenza 3/7 (tre volte a settimana) nelle giornate di lunedì, giovedì e sabato. Gli utenti provvedono ad esporre i propri rifiuti all'esterno del proprio civico, negli

appositi contenitori, la sera del giorno antecedente la raccolta.

FRAZIONE MULTIMATERIALE LEGGERO La frazione multimateriale leggero è costituita da flaconi plastica di prodotti per l’igiene personale e della casa, lattine e contenitori in alluminio (con simbolo AL), bombolette spray per l’igiene personale e della casa, scatole di metallo (pelati, tonno, legumi, etc), contenitori in plastica per liquidi in genere, rifili di carta, carta straccia, bottiglie in plastica per bevande, vaschette in alluminio, tappi a corona e metallici in genere, contenitori in tetrapak (buste di latte, succhi, etc), sacchetti o buste di plastica. Tali rifiuti vengono prelevati mediante un sistema di raccolta domiciliare con frequenza 2/7 (due volte a settimana) nelle giornate di martedì e venerdì. Gli utenti provvedono ad esporre i propri rifiuti, all'esterno del proprio civico, negli appositi sacchi, la sera del giorno antecedente la raccolta.

FRAZIONE CARTA E CARTONE SELETTIVA

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FREQUENZA UD e UND LUNEDI MARTEDI MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO DI RACCOLTA

ORGANICO 3/7 CONVENZIONE DEI COMUNI TRA I COMUNI DI LAGONEGRO, RIVELLO E NEMOLI PER LA GESTIONE ASSOCIATA (UD e UND) DELLA RACCOLTA DEI RIFIUTI

FREQUENZA SECCO RESIDUOUD e UND LUNEDI MARTEDI MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO DI1/7 RACCOLTA (UD e UND) COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI ORGANICO 3/7 PLASTICA(UD e UND) 1/7 La frazione carta e cartone selettiva è costituita da giornali, riviste e libri, fotocopie, (UD e UND) fogli vari e quaderni, confezioni ed imballaggi in cartoncino, sacchetti di carta, cartoni, SECCO RESIDUO 1/7 imballaggi e scatole in cartone. Tali rifiuti vengono prelevati mediante un sistema di CARTA(UD e UND) 1/15 raccolta domiciliare con frequenza 1/7 (una volta a settimana) nella giornata di (UD) giovedì. PLASTICA 1/7 Gli utenti provvedono ad esporre i propri rifiuti, all'esterno del proprio civico, negli VETRO E METALLO(UD e UND) 1/15 appositi sacchi, la sera del giorno antecedente la raccolta. (UD e UND)

CARTA 1/15 (UD) FRAZIONE VETRO Tali rifiuti vengono prelevati mediante un sistema di raccolta domiciliare, con VETRO E METALLO frequenza settimanale (1/7) nella giornata di sabato. 1/15 (UD e UND) Gli utenti provvedono ad esporre i propri rifiuti, all'esterno del proprio civico, negli

appositi sacchi, la sera del giorno antecedente la raccolta.

FREQUENZA UD e UND LUNEDI MARTEDI MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO RIFIUTO RESIDUO “INDIFFERENZIATODI RACCOLTA " La frazione residuo indifferenziato è costituito da pannolini e assorbenti, lampadine, ORGANICO polveri dell’aspirapolvere, cassette audio e video, cocci in ceramica,3/7 carta carbone, (UD e UND) oleata plastificata e pergamenata, gomma e polistirolo, penne e lamette da barba, film

di nylon o cellophane, oggetti SECCOin bakelite RESIDUO e giocattoli usati. 1/7 Tali rifiuti vengono prelevati mediante(UD e UND) un sistema di raccolta domiciliare, una volta a

settimana (1/7) nella giornata di mercoledì. PLASTICA Gli utenti provvedono ad esporre i propri rifiuti, all'esterno 1/7della propria abitazione, (UD e UND) negli appositi sacchi la sera del giorno antecedente la raccolta.

CARTA In aggiunta ai suddetti servizi di raccolta domiciliare, sul territorio1/15 comunale si effettua la raccolta dei seguenti (UD) tipologie di rifiuti:

 Raccolta oli vegetali esausti;VETRO E METALLO 1/15  Raccolta tessili e abbigliamento;(UD e UND)  Raccolta pile esauste;  Raccolta farmaci scaduti o inutilizzati;  Raccolta “T e/o F”.

Per l’espletamento della raccolta e dei servizi di igiene urbana, attualmente il comune di Rivello le seguenti risorse in termini di personale: o N. 3 operatori, livello contrattuale II B, part/time a 25 ore su 36 ore settimanali; o N. 2 operatori, livello contrattuale III A, part/time a 30 ore su 36 ore settimanali. Per l’espletamento dei servizi sono utilizzati i seguenti automezzi:

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o N.2 furgoni costipatori monopala Euro 5; o N.1 compattatore Euro 5 da 15 mc; o Spazzatrice meccanizzata Dulevo 5000 Evolution 4x2 gasolio Euro 3. FREQUENZA UD e UND 4.3 NEMOLILUNEDI MARTEDI MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO DI RACCOLTA Il servizio di raccolta del comune di Nemoli è attualmente eseguito con la modalità “porta a porta” con le seguenti modalità di raccolta così distinte per singola frazione: ORGANICO FREQUENZA3/7 FRAZIONE ORGANICA (UDUD ee UND)UND LUNEDI MARTEDI MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO DI RACCOLTATali rifiuti vengono prelevati mediante un sistema di raccolta domiciliare con frequenza 3/7 (tre volte a settimana) nelle giornate di lunedì, giovedì e sabato. SECCO RESIDUO ORGANICO 1/7 Gli utenti provvedono ad esporre i propri rifiuti, all'esterno del proprio civico, negli (UD e UND) 3/7

(UD e UND) appositi sacchi biodegradabili, la sera del giorno antecedente la raccolta.

PLASTICA SECCO RESIDUO 1/7 (UD e UND) 1/7 FRAZIONE CARTA E CARTONE (UD e UND) Tali rifiuti vengono prelevati mediante un sistema di raccolta domiciliare, con CARTA frequenza quindicinale (1/15) nella giornata di venerdì. PLASTICA 1/15 (UD) 1/7 Gli utenti provvedono ad esporre i propri rifiuti, all'esterno del proprio civico, negli (UD e UND) appositi contenitori, la sera del giorno antecedente la raccolta.

VETROCARTA E METALLO 1/15 FREQUENZA (UD(UD) e UND) UD e UND VETROLUNEDI E METALLO MARTEDI MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO DI RACCOLTA Tali rifiuti vengono prelevati mediante un sistema di raccolta domiciliare, con VETRO E METALLO frequenza quindicinale (1/15) nella giornata di venerdì. 1/15ORGANICO (UD e UND) Gli utenti provvedono ad esporre3/7 i propri rifiuti, all'esterno della propria abitazione, (UD e UND) negli appositi sacchi in plastica trasparente la sera del giorno antecedente la raccolta.

SECCO RESIDUO 1/7 PLASTICA (UD e UND) Tali rifiuti vengono prelevati mediante un sistema di raccolta domiciliare, con frequenza settimanale (1/7) nella giornata di mercoledì. PLASTICA Gli utenti provvedono ad esporre1/7 i propri rifiuti, all'esterno della propria abitazione, (UD e UND) FREQUENZA negli appositi sacchi in plastica trasparenteUD e UND la sera del giorno antecedente la raccoltaLUNEDI Di MARTEDI MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO DI RACCOLTA seguito viene illustrato il calendario di raccolta attualmente vigente. CARTA 1/15ORGANICO (UD) 3/7 RIFIUTO(UD SECCO e UND) NON RICICLABILE "INDIFFERENZIATO" Tali rifiuti vengono prelevati mediante un sistema di raccolta domiciliare, una volta a VETRO E METALLO SECCO RESIDUO settimana (1/7) nella giornata di1/15 martedì. 1/7 (UD e UND) (UD e UND) Gli utenti provvedono ad esporre i propri rifiuti, all'esterno della propria abitazione,

PLASTICA 1/7 (UD e UND) RELAZIONE TECNICA 53

CARTA 1/15 (UD)

VETRO E METALLO 1/15 (UD e UND) CONVENZIONE DEI COMUNI TRA I COMUNI DI LAGONEGRO, RIVELLO E NEMOLI PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELLA RACCOLTA DEI RIFIUTI

COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

negli appositi sacchi in plastica trasparente la sera del giorno antecedente la raccolta.

Per l’espletamento della raccolta e dei servizi di igiene urbana, attualmente il comune di Nemoli impiega le seguenti risorse in termini di personale: o N. 2 operatori, livello contrattuale II B, part/time a 30 ore su 36 ore settimanali; o N. 1 operatori, livello contrattuale II B, part/time a 24 ore su 36 ore settimanali. Per l’espletamento dei servizi sono utilizzati i seguenti automezzi: o N.1 automezzo con vasca da 35 q.li;

I dati utilizzati per la descrizione dei servizi svolti nei territori comunali sono stati forniti dai rispettivi uffici comunali.

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ANALISI DELLO STORICO RIFIUTI Prima di passare alla progettazione del piano di raccolta dei rifiuti si ritiene opportuno operare una preliminare e dettagliata analisi della tipologia e del quantitativo di rifiuti prodotti negli anni precedenti al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati e di fornire degli scenari migliorativi al previgente sistema di raccolta. In particolare, per ognuno dei tre Comuni, è stato studiato: o il quantitativo dei rifiuti prodotti sia in termini assoluti che in termini di raccolta differenziata; o il quantitativo di rifiuti prodotti pro capite o composizione merceologica della raccolta differenziata intercettata nell’ultimo anno (2016). Gli anni presi a riferimento per l’analisi effettuata sono quelli relativi al quinquennio 2012-2016, mentre le fonti utilizzate sono sia quella prettamente comunale, attraverso il modello unico di dichiarazione ambientale (MUD) che l’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA).

5.1 LAGONEGRO Il comune di Lagonegro, facendo riferimento ai dati pubblicati nell’ultimo M.U.D. per l’anno 2016, ha sentenziato che sul proprio territorio comunale sono state prodotte circa 1.940 tonnellate i rifiuti urbani. I suddetti valori sono in linea con quelli degli anni precedenti seppur in maniera altalenante, ad eccezione dell’anno 2012 in cui la produzione totale di rifiuti è stata sostanzialmente superiore rispetto agli anni successivi (circa 2.267 tonnellate), così come si può osservare nella seguente figura:

Figura 22: Andamento della produzione di rifiuti nel comune di Lagonegro nel periodo 2012-2016

Il valore della produzione di rifiuti pro capite del comune di Lagonegro, negli anni dal 2012 al 2016 è sostanzialmente in linea con la produzione pro capite provinciale e regionale, seppur leggermente inferiore nell’anno 2014, mentre è marcatamente inferiore al corrispondente dato nazionale, infatti mentre nel 2012 ha sfiorato i 400 kg/abitante/anno, negli anni successivi è sempre stata sempre inferiore a 350 kg/abitante/anno per

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poi passare a circa 355 kg/abitante/anno nel 2016 così come si può osservare nella seguente figura:

Figura 23: Andamento della produzione pro capite dell’Italia, della Basilicata, della Provincia di Potenza e di Lagonegro dal 2012 al 2016

Per quello che riguarda la percentuale di raccolta differenziata negli anni presi a riferimento, il comune di Lagonegro ha fatto registrare una percentuale che è passata da circa il 14% del 2012 a circa il 72% del 2014 per poi rimanere assestarsi al 68,5% del 2016. La percentuale di raccolta differenziata fatta registrare a partire dal 2014 risulta decisamente superiore al corrispondente dato nazionale, regionale e provinciale, così come quelle del 2015 e del 2016 come si può osservare nella seguente figura:

Figura 24 Andamento della raccolta differenziata dell’Italia, della Basilicata, della Provincia di Potenza e di Lagonegro dal 2012 al 2016 Si ritiene inoltre opportuno operare una preliminare e dettagliata analisi della tipologia e del quantitativo di rifiuti prodotti negli anni precedenti al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati e di fornire degli scenari migliorativi al previgente sistema di raccolta. In particolare, l’analisi di seguito proposta, è stata effettuata con riferimento all’anno 2016, ovvero all’ultimo anno in cui sono stati forniti dati ufficiali in merito al quantitativo e alla tipologia di rifiuti raccolti nel comune di Lagonegro. Nella seguente tabella, sono riportati, per ciascuna tipologia di rifiuto, il codice CER ed il relativo quantitativo raccolto nell’anno 2016 (MUD comunale):

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DETTAGLIO PRODUZIONE RIFIUTI MUD COMUNE 2016 CER Descrizione Quantitativi (t) Percentuali 15 01 01 Imballaggi di carta e cartone 139,68 7,20 20 03 01 Rifiuti urbani non differenziati 611,03 31,48 20 01 01 carta e cartone 8,58 0,44 20 01 25 oli e grassi commestibili 0,7 0,04 20 01 08 Rifiuti biodegradabili di cucine e mense 488 25,14 15 01 06 Imballaggi in materiali misti 339,24 17,48 15 01 07 Imballaggi di vetro 143,38 7,39 16 01 03 pneumatici fuori uso 2,44 0,13 20 01 34 batterie e accumulatori, diversi…. alla voce 20 01 33 0,16 0,01 17 09 04 rifiuti misti dell'attività di demolizione, diversi da…17 09 04 0,78 0,04 20 01 10 Abbigliamento 12 0,62 20 01 11 Prodotti tessili 28,04 1,44 20 01 32 Medicinali diversi da quelli di cui alla voce 20 01 31 0,53 0,03 20 01 38 Legno diverso da quello di cui alla voce 20 01 37 36 1,85 20 01 39 Plastica 12,06 0,62 20 01 40 Metallo 28,44 1,47 20 02 01 Rifiuti biodegradabili 59,62 3,07 20 01 21 tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio 0,11 0,01 20 01 23 apparecchiature fuori uso contenenti clorofluorocarburi 7,7 0,40 20 01 35 apparecchiature elettriche………………...componenti pericolosi 10,84 0,56 20 01 36 apparecchiature elettriche………………………. 20 01 35 11,78 0,61 Figura 25 Tipologia e quantitativo di rifiuti raccolti nel comune di Lagonegro nel 2016

Dalla precedente tabella si evince che, escludendo i rifiuti urbani non differenziati (31,48%), la frazione maggiormente prodotta risulta la frazione composta dai rifiuti biodegradabili di cucine e mense (25,14%) seguita da quella composta da imballaggi in materiali misti (7,39 %) e da quella composta da imballaggi in carta e cartone (7,20%). Tutte le frazioni non superano il 5%. La figura seguente riporta in maniera graficizzata, il “peso” che ogni frazione possiede in termini quantitativi rispetto al dato complessivo per le sole tipologie di rifiuto che maggiormente incidono sul quantitativo totale:

Figura 26 Principali percentuali di rifiuti raccolti nel 2016 nel comune di Lagonegro

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5.2 RIVELLO Il comune di Rivello, facendo riferimento ai dati pubblicati nell’ultimo M.U.D. per l’anno 2016, ha sentenziato che sul proprio territorio comunale sono state prodotte circa 650 tonnellate di rifiuti urbani. I suddetti valori sono decisamente inferiori rispetto a quelli degli anni precedenti, in particolare rispetto al triennio 2012-2014 in cui mediamente sono stati prodotti più di 800 tonnellate di rifiuti, ovvero più del 20 % in più dei rifiuti prodotti nell’anno 2016. Nell’anno 2015 la produzione di rifiuti già risultava essere in netto calo rispetto agli anni precedenti ed in linea con quella del 2016 (circa 680 tonnellate), così come si può osservare nella seguente figura:

Figura 27 Andamento della produzione di rifiuti nel comune di Rivello nel periodo 2012-2016 Il valore della produzione di rifiuti pro capite del comune di Rivello, negli anni dal 2012 al 2016 è decisamente inferiore rispetto alla produzione nazionale e regionale, ma lo è anche rispetto alla produzione pro capite provinciale, seppur in maniera meno evidente. La forbice si allarga nell’anno 2016 in cui la produzione pro capite è inferiore di più di 100 kg/abitante/anno rispetto al dato provinciale così come si può osservare di seguito:

Figura 28 Andamento della produzione pro capite dell’Italia, della Basilicata, della Provincia di Potenza e di Rivello dal 2012 al 2016 La percentuale di raccolta differenziata negli anni presi a riferimento nel comune di Rivello è costantemente e marcatamente inferiore al dato nazionale, regionale e provinciale con una percentuale che passa dal 16% del 2012 al 21,5% del 2016.

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Figura 29 Andamento della raccolta differenziata dell’Italia, della Basilicata, della Provincia di Potenza e di Rivello dal 2012 al 2016 Infine va evidenziato che con contratto rep. 1591 del 18.09.2017, è stato affidato il servizio di “gestione della raccolta differenziata dei rifiuti, della pulizia delle vie ed aree comunali nel territorio del comune di Rivello” alla ditta ECOLOGOS srl., la quale nella propria offerta tecnica ha previsto il raggiungimento del 75% di R.D. alla fine del primo anno del servizio. Pertanto, ai fini del presente progetto, è plausibile asserire che all’avvio del nuovo servizio di raccolta rifiuti, la percentuale di R.D. si attesti già oltre il 65%. Così come fatto per il comune di Lagonegro anche per il comune di Rivello si ritiene opportuno effettuare una preliminare e dettagliata analisi della tipologia e del quantitativo di rifiuti prodotti negli anni precedenti al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati e di fornire degli scenari migliorativi al previgente sistema di raccolta. L’anno preso come riferimento per l’analisi di seguito proposta è, come per Lagonegro, l’anno 2016, ovvero l’ultimo anno in cui sono stati forniti dati ufficiali in merito al quantitativo e alla tipologia di rifiuti raccolti nel comune di Rivello. Nella successiva tabella emerge in maniera lampante come la percentuale di rifiuto urbano non differenziato (CER 20 03 01) si aggiri intorno al 78,5%, così come sono evidenti le modeste percentuali di raccolta ad eccezione degli imballaggi in carta (CER 15 01 01) e degli imballaggi in materiali misti (CER 15 01 06) che hanno percentuali in linea con le medie nazionali. Nella seguente tabella, sono riportati, per ciascuna tipologia di rifiuto, il codice CER ed il relativo quantitativo raccolto nell’anno 2016 (MUD comunale): CER Descrizione Quantitativi (t) Percentuali 15 01 01 Imballaggi di carta e cartone 62,3 9,54 17 04 05 ferro e acciaio 6,58 1,01 20 03 01 Rifiuti urbani non differenziati 512,64 78,46 20 01 02 Vetro 19,46 2,98 20 01 10 Abbigliamento 2,16 0,33 20 01 11 Prodotti tessili 2,88 0,44 20 02 03 alti rifiuti non biodegradabili 0,8 0,12 15 01 06 Imballaggi in materiali misti 44,8 6,86 20 01 39 Plastica 1,74 0,27 Figura 30 Tipologia e quantitativo di rifiuti raccolti nel comune di Lagonegro nel 2016 Volendo ulteriormente analizzare i dati emersi dalla precedete tabella, oltre alle percentuali già evidenziate, solo il ferro e acciaio (CER 17 04 05) ed il vetro (CER 20 01 02) superano l’1%, mentre le altre percentuali sono

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decisamente al di sotto di tale valore. Mettendo insieme tali percentuali resta confermata la limitata percentuale complessiva di raccolta differenziata nel comune di Rivello per l’anno 2016, così come in precedenza già sottolineato. La figura seguente riporta in maniera graficizzata il “peso” che ogni frazione possiede in termini quantitativi rispetto al dato complessivo per le sole tipologie di rifiuto che maggiormente incidono sul quantitativo totale:

Figura 31 Principali percentuali di rifiuti raccolti nel 2016 nel comune di Rivello

5.3 NEMOLI Per quanto riguarda il comune di Nemoli, facendo riferimento ai dati pubblicati nell’ultimo M.U.D. per l’anno 2016, il quantitativo di rifiuti prodotti sul proprio territorio comunale è di circa 525 tonnellate di rifiuti urbani. L’andamento della produzione totale di rifiuti è in costante crescita nell’arco di tempo considerato, infatti nel 2012 il quantitativo di rifiuti prodotti è di poco superiore alle 400 tonnellate, ovvero circa il 30% in meno rispetto al 2016. Nel triennio 2013-2015, la produzione di rifiuti è in costante crescita fino ad assestarsi al valore di 525 tonnellate prima definito, così come si può osservare nella seguente figura:

Figura 32 Andamento della produzione di rifiuti nel comune di Nemoli nel periodo 2012-2016

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Il valore della produzione di rifiuti pro capite del comune di Nemoli, negli anni dal 2012 al 2015 è decisamente inferiore rispetto alla produzione nazionale e regionale, ma lo è anche rispetto alla produzione pro capite provinciale, seppur in maniera meno evidente. La forbice si restringe nell’anno 2016 nei confronti della produzione pro capite nazionale, mentre è in linea col dato regionale e addirittura superiore al dato provinciale così come si può osservare nella seguente figura:

Figura 33 Andamento della produzione pro capite dell’Italia, della Basilicata, della Provincia di Potenza e di Nemoli dal 2012 al 2016

Per quello che riguarda la percentuale di raccolta differenziata, si registra invece una percentuale superiore al corrispondente dato provinciale e regionale per il triennio 2012-2014 mentre è inferiore alla percentuale di raccolta differenziata nazionale. A partire da 2015 invece il suddetto valore risulta essere superiore anche rispetto alla media nazionale, attestandosi a poco più del 63% nel 2016:

Figura 34 Andamento della raccolta differenziata dell’Italia, della Basilicata, della Provincia di Potenza e di Nemoli dal 2012 al 2016

Infine anche in questo caso verrà effettuata una preliminare e dettagliata analisi della tipologia e del quantitativo di rifiuti prodotti negli anni precedenti al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati e di fornire degli scenari migliorativi al previgente sistema di raccolta. L’anno preso come riferimento per l’analisi di seguito proposta è, come per Lagonegro e Rivello, l’anno 2016, ovvero l’ultimo anno in cui sono stati forniti dati ufficiali in merito al quantitativo

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e alla tipologia di rifiuti raccolti nel comune di Rivello. Nella successiva tabella emerge in maniera lampante come la percentuale di rifiuto urbano non differenziato (CER 20 03 01) si aggiri intorno al 36%, mentre altre percentuali significative sono quella degli imballaggi di carta e cartone (CER 15 01 01), del vetro (CER 20 01 02) e dei rifiuti biodegradabili di cucine e mense (CER 20 01 08) che hanno percentuali superiori rispetto a quelle nazionali. Nella seguente tabella, sono riportati, per ciascuna tipologia di rifiuto, il codice CER ed il relativo quantitativo raccolto nell’anno 2016 (MUD comunale): DETTAGLIO PRODUZIONE RIFIUTI MUD COMUNE 2016 CER Descrizione Quantitativi (t) Percentuali 20 01 08 Rifiuti biodegradabili di cucine e mense 61,98 11,79 15 01 01 Imballaggi di carta e cartone 93,24 17,74 17 04 05 ferro e acciaio 21,18 4,03 20 03 01 Rifiuti urbani non differenziati 193,49 36,82 20 01 02 Vetro 91,36 17,38 20 01 10 Abbigliamento 1,18 0,22 20 02 03 alti rifiuti non biodegradabili 0,56 0,11 15 01 02 Imballaggi di plastica 2,84 0,54 15 01 06 Imballaggi in materiali misti 41,51 7,90 20 01 39 Plastica 16,4 3,12 20 01 36 apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori.... 20 01 35 1,82 0,35 Figura 35 Tipologia e quantitativo di rifiuti raccolti nel comune di Nemoli nel 2016

Volendo, anche in questo caso, analizzare i dati emersi dalla precedete tabella, oltre alle percentuali già evidenziate, il ferro e acciaio (CER 17 04 05), la plastica (CER 20 01 39) e gli imballaggi in materiali misti (CER 20 01 02) hanno percentuali in linea con la media nazionale, mentre le altre percentuali sono al di sotto dell’1%. La figura seguente riporta in maniera graficizzata, il “peso” che ogni frazione possiede in termini quantitativi rispetto al dato complessivo per le sole tipologie di rifiuto che maggiormente incidono sul quantitativo totale:

Figura 36 Principali percentuali di rifiuti raccolti nel 2016 nel comune di Rivello

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DEFINIZIONE DEGLI SCENARI- CRITERI PROGETTUALI L’organizzazione dei servizi di raccolta ha tenuto conto delle peculiarità urbanistiche e territoriali fin qui descritte dei comuni di Lagonegro, Rivello e Nemoli. In particolare, si è previsto un servizio di raccolta dedicato alle seguenti tipologie di utenze: A. utenze domestiche; B. utenze non domestiche. I servizi di raccolta oggetto della seguente relazione sono stati progettati secondo le seguenti modalità: Raccolta “porta a porta” delle seguenti tipologie di rifiuti:  FRAZIONE ORGANICA (FORSU): costituita dall'insieme degli scarti della preparazione e del consumo del cibo, sia in ambito domestico che commerciale, i rifiuti vegetali provenienti dalle utenze commerciali e dalle aree cimiteriali, i rifiuti organici provenienti dai mercati ortofrutticoli e simili. In particolare si prevede di raccogliere avanzi di carne e pesce a piccoli pezzi, alimenti deteriorati, interiora e pelli, latticini, fondi di caffè e tè, gusci di uovo frantumati, bucce di frutta, noccioli, scarti e avanzi di cucina crudi e cucinati, resti di frutta e verdura, carta sporca di materiale organico (esempio Scottex, fazzoletti di carta), piante recise e potature di piante da appartamento di piccola pezzatura, etc…;  CARTA E CARTONE (raccolta congiunta): costituita dall'insieme di giornali, riviste, libri, fogli, quaderni, carta da pacchi, cartoncini, sacchetti di carta, scatole di cartone per scarpe e alimenti (pasta, riso, sale, etc.), fustini dei detersivi, imballaggi di cartone, i poliaccoppiati (esempio tetrapak e cartoni per bevande in genere), vecchi elenchi telefonici, etc…;  CARTONE NON DOMESTICO (raccolta selettiva): costituita dall'insieme imballaggi in cartone prodotto da utenze commerciali (supermercati, rivenditori, grandi magazzini, ecc..), composto da rifiuti in cartone come scatole, imballaggi in carta, cartoni di ogni tipo, ecc.;  VETRO costituito essenzialmente da contenitori di vetro (bottiglie, barattoli, vasetti per alimenti, flaconi, fiaschi senza paglia, bicchieri in vetro, etc…;  MULTIMATERIALE (leggero: plastica + imballaggi in acciaio e alluminio): costituito dall'insieme degli imballaggi in plastica indicati con le sigle PE (polietilene), PP (polipropilene), PVC (cloruro di polivinile), PET (polietilentereftalato), PS (polistirene), bottiglie di acqua minerale e bibite, flaconi di prodotti per il lavaggio di biancheria e stoviglie, flaconi di shampoo, contenitori per cosmetici, flaconi di prodotti per la pulizia della casa, flaconi di sapone liquido, contenitori di prodotti per l'igiene della persona, vaschette per alimenti in plastica o polistirolo, sacchetti della spesa, pellicole per imballaggi, confezioni in plastica trasparente per pasta fresca o formaggi, confezioni di merende e cracker, buste e sacchetti in plastica per pasta, patatine, caramelle, etc. Gli imballaggi in plastica conferiti non devono essere inquinati da rifiuti organici e sostanze pericolose poiché, in questo caso, trattasi di contenitori contaminati T e/o F. Gli imballaggi in metallo (Alluminio — Imballaggi di Acciaio) sono costituiti essenzialmente dai METALLI ovvero i contenitori con cui vengono confezionati i prodotti alimentari e non (lattine in alluminio contraddistinte dal simbolo Al, lattine e scatolette

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in banda stagnata, lattine per bevande, contenitori di prodotti per igiene personale, tappi e coperchi metallici, carta stagnola, vaschette in alluminio, stampi per dolci in metallo, bombolette spray vuote (non pericolose), contenitori in metallo per pelati, tonno, etc.).  FRAZIONE SECCA RESIDUA (indifferenziato): comprende tutti i materiali che non possono essere recuperati e nello specifico imballaggi per alimenti sporchi (carta oleata per salumi, formaggi, etc.), stracci, materiale di consumo (prodotti per l'igiene come rasoi o bastoncini o spazzolini), carta carbone, oggettistica, vasellame e altro materiale risultante dalle operazioni di pulizia degli ambienti, etc…;  PANNOLINI E PANNOLONI. Raccolta “porta a porta” a chiamata, previa prenotazione telefonica delle seguenti tipologie di rifiuti:  INGOMBRANTI E RAEE: con l'acronimo RAEE si indicano i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche ex D.Lgs. n. 151/2005 e ss.mm.ii. che suddivide queste ultime in dieci macro famiglie di rifiuti pericolosi e non pericolosi: grandi elettrodomestici, piccoli elettrodomestici, apparecchiature informatiche e per telecomunicazioni, apparecchiature di consumo, apparecchiature di illuminazione, strumenti elettrici ed elettronici (ad eccezione degli utensili industriali fissi di grandi dimensioni), giocattoli e apparecchiature per lo sport e per il tempo libero, dispositivi medici (ad eccezione di tutti i prodotti impiantati e infettati), strumenti di monitoraggio e di controllo e distributori automatici;  TONER E CARTUCCE: frazione costituita da cartucce toner per stampanti laser, cartucce per stampanti e fax a getto d’inchiostro, cartucce nastro per stampanti ad aghi, contenitori toner per fotocopiatrici, prodotte dalle utenze domestiche;  OLI VEGETALI ESAUSTO NON DOMESTICO: olio che deriva dalla lavorazione e dalla cottura di prodotti ad uso alimentare proveniente da attività alimentare;  SFLACI DA POTATURA E VERDE: frazione costituita da sfalci di potatura da verde ornamentale (pubblico e/o ornamentale) sono essenzialmente costituiti da residui lignei, sfalci erba, potature siepe, ramaglie, foglie e terriccio, cortecce, segatura, paglia, ceneri di legna (spente), piante domestiche, ecc. Raccolta “stradale” attraverso il conferimento negli appositi contenitori ubicati presso i punti vendita specializzati o stradali delle seguenti tipologie di rifiuti:  PILE SCARICHE: frazione costituita da pile esauste e piccole batterie al litio di cellulari in quanto trattasi di rifiuto urbano pericoloso ma recuperabile;  FARMACI SCADUTI: frazione costituita da farmaci scaduti o non utilizzati privati del loro involucro e del foglio illustrativo allegato;  CONTENITORI ETICHETTATI T E/O F: frazione costituita da contenitori di vernici, coloranti, diluenti, solventi, collanti, stucchi, insetticidi, pesticidi e tutti quei contenitori contrassegnati con i simboli di pericolosità ed infiammabilità in quanto trattasi di rifiuto urbano pericoloso non recuperabile;  INDUMENTI DISMESSI: frazione costituita da tutti i tipi di indumenti fra cui maglieria, biancheria, cappelli, borse, cuoio, pelli, scarpe, etc…;

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 OLIO VEGETALE ESAUSTO DOMESTCO: olio che deriva dalla lavorazione e dalla cottura di prodotti ad uso alimentare proveniente da utenze domestiche;

6.1 CALENDARIO DI RACCOLTA I servizi di raccolta innanzi elencati saranno espletati secondo un unico calendario di raccolta, di seguito riportato, sia per le utenze domestiche che per quelle non domestiche e che resta invariato sia per il periodo invernale che per quello estivo. Il suddetto calendario è lo stesso per ognuno dei tre Comuni. Tale aspetto si è reso necessario al fine di migliorare le modalità di raccolta che si effettuano con gli stessi mezzi (ingombranti, indumenti, pile, farmaci, ecc) e soprattutto per creare una economia di sistema per la gestione delle trasferenze, infatti la concomitanza della raccolta di una determinata frazione merceologica favorisce una trasferenza congiunta mentre calendari diversi potrebbero creare problematiche nell’esecuzione del servizio di trasferenza. Il calendario proposto ha tenuto conto, nei limiti del possibile, delle attuali modalità di raccolta di ogni Comune al fine di non stravolgere le abitudini, oramai consolidate, delle utenze da servire.

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Figura 37 Calendario di raccolta

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PROGETTAZIONE DEI SERVIZI DI RACCOLTA Tenuto conto che nei suddetti Comuni, è operativo un sistema di raccolta differenziata già “maturo” e consolidato che in tutti i casi supera mediamente il 60%, l’obiettivo che si intende perseguire è il raggiungimento di una soglia di raccolta differenziata pari ad almeno il 75% (settantacinque per cento) e pertanto di gran lunga superiore alla soglia minima fissata per legge cercando di conseguire parallelamente delle economie di sistema. Il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata che si intendono perseguire attraverso l’attuazione del presente Piano, sono riportati nelle seguenti tabelle le quali restituiscono i quantitativi afferenti le singole frazioni di rifiuto che si presume possano essere raccolte separatamente per ogni singolo Comune. Il dato complessivo della produzione è stato determinato come media dei rifiuti globalmente prodotti negli anni che vanno dal 2014 al 2016 (tabelle 4, 5 e 6) forniti dai rispettivi Comuni:

Quantitativi Tipologia % %RD totali annui (Kg/anno)

Organico 24,00 469.703,18 Compostaggio domestico 5,00 97.854,83 Carta 9,00 176.138,69 Cartone 6,00 117.425,80 Vetro 8,00 75,00 156.567,73 Vetro UND 6,00 117.425,80 Multimateriale 11,00 215.280,63 Ingombranti/RAEE 3,00 58.712,90 Altro (medicinali, pile, sfalci, etc) 3,00 58.712,90 Secco indifferenziato 25,00 25,00 489.274,15 Tabella 4 Percentuali di raccolta differenziata da progetto nel comune di Lagonegro

Quantitativo Tipologia % %RD totale rifiuti annui (Kg/anno) Organico 24,00 182.888,11 Compostaggio domestico 5,00 38.101,69 Carta 8,00 60.962,70 Cartone 7,00 53.342,37 75,00 Vetro 8,00 60.962,70 Vetro UND 4,00 30.481,35 Multimateriale 12,00 91.444,06 Ingombranti/RAEE 4,00 30.481,35 Altro (medicinali, pile, sfalci, ecc) 3,00 22.861,01 Secco residuo 25,00 25,00 190.508,45 Tabella 5 Percentuali di raccolta differenziata da progetto nel comune di Rivello

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

Quantitativo Tipologia % %RD totale rifiuti annui (Kg/anno) Organico 23,00 101.729,46 Compostaggio domestico 5,00 22.115,10 Carta 7,00 30.961,14 Cartone 7,00 30.961,14 75,00 Vetro 8,00 35.384,16 Vetro UND 5,00 22.115,10 Multimateriale 13,00 57.499,26 Ingombranti/RAEE 4,00 17.692,08 Altro (medicinali, pile, sfalci, ecc) 3,00 13.269,06 Secco residuo 25,00 25,00 110.575,50 Tabella 6 Percentuali di raccolta differenziata da progetto nel comune di Nemoli

La precedente suddivisione dei rifiuti nelle diverse frazioni omogenee è stata attribuita, ai fini della produzione, operando un’ulteriore ripartizione tra utenze domestiche ed utenze non domestiche generalmente intese (bar, ristoranti, attività commerciali, negozi, banche, uffici postali, uffici della pubblica amministrazione, ecc.). Tale ripartizione è stata effettuata sulla scorta di dati bibliografici riferiti a Comuni con caratteristiche socio-economiche similari ed attribuendo convenzionalmente la produzione di cartone da imballaggi alle sole utenze non domestiche, mentre la produzione di ingombranti e RAEE alle sole utenze domestiche. Inoltre al fine di ridurre il quantitativo di rifiuti complessivamente prodotto sopra riportato, il presente Piano prevede la pratica del compostaggio domestico, date la conformazione urbanistica dei comuni di Lagonegro, Rivello e Nemoli, composti da un numero consistente di case sparse e/o di case dotate di giardino. In virtù di tali considerazioni, il compostaggio domestico rappresenta un’ottima soluzione per smaltire questi rifiuti consentendo di sottrarli dal normale flusso dei rifiuti, riducendone lo smaltimento. Inoltre Attraverso la trasformazione del rifiuto in un ottimo fertilizzante, si contribuisce al miglioramento delle caratteristiche fisiche del terreno riducendo l’uso di concimi chimici e pesticidi. La suddetta ripartizione, effettuata singolarmente per ognuno dei tre Comuni, è riportata nella sottostante tabella nella quale, noto il numero complessivo di utenze, è stato possibile stimare anche un volume giornaliero afferente ad ogni singola utenza sia domestica che non domestica.

Utenze Utenze non Tipologia domestiche domestiche UD UND

Peso UND

(kg/mc)

Volume Volume

specifico specifico (KgUD/anno) (KgUND/anno) UD (lt/d)

giornaliero giornaliero giornaliero Organico 305.307,07 164.396,11 300 3.010 185 0,93 8,12 Compostaggio domestico 97.854,83 300 3.010 0,30 Carta 114.490,15 61.648,54 250 3.010 185 0,42 3,65 Cartone 117.425,80 600 3.010 185 2,90 Vetro 101.769,02 54.798,70 250 3.010 185 0,37 3,25 Vetro UND 117.425,80 250 3.010 185 6,96 Multimateriale 139.932,41 75.348,22 110 3.010 185 1,16 10,14 Ingombranti/RAEE 58.712,90 3.010 185 Altro (medicinali, pile, sfalci, etc) 38.163,38 20.549,51 3.010 185 Secco indifferenziato 318.028,20 171.245,95 130 3.010 185 2,23 19,51 Tabella 7 Quantitativo dei rifiuti prodotto dalle utenze domestiche e da quelle non domestiche e relativo volume giornaliero nel comune di Lagonegro

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

Utenze Utenze non Tipologia domestiche domestiche UD UND

Peso UND

(kg/mc)

Volume Volume

specifico specifico (KgUD/anno) (KgUND/anno) UD (lt/d)

giornaliero giornaliero giornaliero Organico 118.877,27 64.010,84 300 1.855 132 0,59 4,43 Compostaggio domestico 38.101,69 300 1.855 0,19 Carta 39.625,76 21.336,95 250 1.855 132 0,23 1,77 Cartone 53.342,37 600 1.855 132 1,85 Vetro 39.625,76 21.336,95 250 1.855 132 0,23 1,77 Vetro UND 30.481,35 250 1.855 132 Multimateriale 59.438,64 32.005,42 110 1.855 132 0,80 6,04 Ingombranti/RAEE 30.481,35 1.855 132 Altro (medicinali, pile, sfalci, ecc) 14.859,66 8.001,35 1.855 132 Secco residuo 123.830,49 66.677,96 130 1.855 132 1,41 10,65 Tabella 8 Quantitativo dei rifiuti prodotto dalle utenze domestiche e da quelle non domestiche e relativo volume giornaliero nel comune di Rivello

Utenze Utenze non Tipologia domestiche domestiche UD UND

Peso UND

(kg/mc)

Volume Volume

specifico specifico (KgUD/anno) (KgUND/anno) UD (lt/d)

giornaliero giornaliero giornaliero Organico 66.124,15 35.605,31 300 708 83 0,85 3,92 Compostaggio domestico 22.115,10 300 708 Carta 20.124,74 10.836,40 250 708 83 0,31 1,43 Cartone 30.961,14 600 708 83 1,70 Vetro 22.999,70 12.384,46 250 708 83 0,36 1,64 Vetro UND 22.115,10 250 708 83 Multimateriale 37.374,52 20.124,74 110 708 83 1,31 6,04 Ingombranti/RAEE 17.692,08 708 83 Altro (medicinali, pile, sfalci, ecc) 8.624,89 4.644,17 500 708 83 0,07 0,31 Secco residuo 71.874,08 38.701,43 130 708 83 2,14 9,83 Tabella 9 Quantitativo dei rifiuti prodotto dalle utenze domestiche e da quelle non domestiche e relativo volume giornaliero nel comune di Nemoli

7.1 PRODUTTIVITÀ DELLA RACCOLTA Al fine di dimensionare il servizio, ovvero determinare il fabbisogno di operatori e mezzi necessari alla raccolta, vengono utilizzati dei parametri di calcolo unitari, ovvero le produttività specifiche delle singole squadre, definite come il numero di prese che la singola squadra riesce ad effettuare in un’ora di lavoro o nel corso dell’intero turno di lavoro. La produttività di ogni squadra dipende dalla tipologia di mezzo impiegato, dalle singole unità che effettuano il servizio e dalla tipologia di contenitore utilizzato per la raccolta. I dati sulla produttività sono desunti dalle rilevazioni sul campo e confermati dai calcoli teorici dei lavori pubblicati sull'argomento. La produttività fornisce anche il quantitativo di ore che la singola squadra impiega per effettuare il servizio. In tal senso occorre precisare che il tempo impiegato dalla singola squadra è funzione anche delle caratteristiche del mezzo e di come quest’ultime interagiscono con le caratteristiche urbanistiche e viarie del Comune interessato. Risulta più corretto esprimere le suddette produttività all’interno di un intervallo di valori ovvero come valori “indicativi” e non come “valori assoluti” infatti sono state assegnate non solo facendo riferimento a dati bibliografici e di studio ma anche basandosi su parametri specifici scaturiti dalla tipologia viaria dei Comuni oggetto del presente Piano, infatti le caratteristiche viarie di un Comune non possono essere le stesse del comune limitrofo, seppur molto simili.

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A titolo esemplificativo, si prendano come riferimento i centri storici di Rivello e di Lagonegro, ovvero due realtà urbanistiche simili ma che nello specifico hanno peculiarità contrastanti, infatti nel centro storico di Rivello si riscontra l’inaccessibilità dei mezzi in quasi tutte le strade, per cui va considerata una produttività mediamente ridotta, dato che l’operatore è costretto ad effettuare la raccolta a piedi, contrariamente dal centro storico di Lagonegro dove l’accessibilità di un mezzo (seppur di dimensioni ridotte) è contemplata in quasi tutte le strade favorendo una produttività superiore. Di seguito vengono riportate le produttività di raccolta che ogni squadra possiede in funzione del mezzo adoperato, del tipo di contenitore e del numero di operatori che costituiscono la squadra.

Produttività di raccolta Produttività media Pos. tipologia automezzo tipo contenitore squadra (utenze/h) 1 Automezzo con vasca da 3 mc sacchi autista 90-140

2 Automezzo con vasca da 3 mc sacchi autista+operatore 120-260

3 Automezzo con vasca da 3 mc mastello/bidone carrellato autista 35-90

4 Automezzo con vasca da 3 mc mastello/bidone carrellato autista+operatore 110-210

Automezzo con vasca 5 sacchi autista 60-170 costipatrice da 6 mc Automezzo con vasca 6 sacchi autista+operatore 90-240 costipatrice da 6 mc Automezzo con vasca 7 mastello/bidone carrellato autista 45-110 costipatrice da 6 mc Automezzo con vasca 8 mastello/bidone carrellato autista+operatore 60-220 costipatrice da 6 mc Tabella 10 Produttività di raccolta

Il concetto di produttività è imprescindibile se si vuole effettuare il dimensionamento dei servizi in termini di ore e di operatori utilizzati. Il numero di ore di cui gli operatori dispongono dipende dalla produttività così come sopra definita, ma anche da altri fattori:  Il numero di utenze (domestiche e non) complessivamente servite;  Il tempo impiegato per ogni trasbordo ove previsto;  La percentuale di esposizione, ovvero la probabilità che tutte le utenze inizialmente considerate espongano lo specifico rifiuto;  Il tempo di cantiere ovvero il tempo che ogni operatore impiega per prepararsi alla raccolta e per raggiungere la zona da cui cominciare la raccolta.

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7.2 SUDDIVISIONE DEI COMUNI Il servizio di raccolta dei rifiuti verrà effettuato separatamente per i tre Comuni convenzionati, utilizzando un numero adeguato di mezzi e di personale al fine di effettuare un servizio di raccolta efficiente. A partire dall’analisi statistica inerente la distribuzione areale delle densità abitative nei rispettivi territori comunali, è stata effettuata la suddivisone dei tre Comuni in zone di raccolta omogenee. All’atto della suddivisione si è tenuto conto, altresì, delle caratteristiche urbanistiche, viarie, della distanza che intercorre tra due diverse zone e del tempo che ogni squadra impiegherebbe per spostarsi dall’una all’altra parte. Sulla scorta dei risultati ottenuti dalla suddetta analisi il comune di Lagonegro è stato suddiviso in n. 5 zone di seguito riportate e rappresentate graficamente negli allegati grafici alla presente:  ZONA 1: centro storico;  ZONA 2: urbana;  ZONA 3: urbana alta densità;  ZONA 4: urbana periferica;  ZONA 5: postazioni ecologiche zonali. Le prime quattro zone sono collocate all’interno del capoluogo comunale dove risiede la maggior parte della popolazione. A sua volta, il capoluogo è formato da un nucleo centrale, corrispondente al centro storico, e da un’area di espansione di più recente edificazione in cui l’assetto urbanistico risulta essere di maggiore praticità grazie alle ampie infrastrutture viarie. In considerazione di tali peculiarità, nel centro storico si è ritenuto opportuno utilizzare un mezzo di raccolta di dimensioni più contenute che favorisca le operazioni di raccolta nelle strade che si presentano con una sezione ristretta. L’area di espansione nata intorno al centro storico, essendo dotata di un assetto viario più agevole, verrà servita da mezzi di raccolta con capacità e portate superiori. Tale area è stata ulteriormente suddivisa in n.3 zone al fine di effettuare il servizio con altrettanti mezzi che effettuano separatamente il servizio in una specifica zona senza gravare su un numero ristretto di mezzi che impiegherebbero, per l’espletamento del servizio, un numero di ore che in alcuni casi sarebbe superiore a quelle del turno di lavoro. La zona 5 invece è caratterizzata dalle frazioni lontane del comune di Lagonegro che sono poste a distanze significative dal centro cittadino, caratterizzate da un numero di abitanti non significativo come le altre. In tali zone verranno posizionate le postazioni ecologiche zonali (P.E.Z.), costituite da bidoni carrellati di idonea capacità e con un numero tale da consentire la raccolta delle principali frazioni merceologiche. Si tratta di strutture ad accesso controllato (e preventivamente autorizzato), ad integrazione del sistema domiciliare. Si tratta di postazioni ad adeguata tecnologia dove è possibile collocare contenitori delle più comuni categorie di raccolta. Grazie ai sistemi di controllo e videosorveglianza di cui sono dotate non è necessario che le aree siano presidiate senza così aggravare la gestione del personale. L’accesso alle P.E.Z. avviene dopo il riconoscimento dell’utente mediante la tessera sanitaria per cui esse sono

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accessibili, 24 ore al giorno, dai cittadini che possono scegliere liberamente l’orario di conferimento. La videosorveglianza viene effettuata mediante apposite telecamere. In questo modo il sistema è in grado di individuare se vi sono ingressi non autorizzati riprendendo i potenziali intrusi. Il controllo degli accessi avviene mediante un lettore di card ed una serratura elettrica. Quando l’utente arriva in prossimità dell’ingresso un apposito sensore ne rileva la presenza. Una volta che l’utente ha posizionato la propria tessera sanitaria nell’apposito vano di identificazione, il sistema verifica se l’utente è registrato nei propri archivi e se, di conseguenza, è abilitato ad accedere alla PEZ. In caso affermativo viene aperta la serratura così da permettere l’accesso all’utente. Le utenze ubicate nella zona 5 dovranno conferire i propri rifiuti con le stesse frequenze delle utenze ubicate nel resto del territorio. Esse verranno servite dallo stesso mezzo utilizzato in una delle tre zone precedenti. Il comune di Rivello è stato suddiviso in n. 3 zone di seguito riportate:  ZONA 1: centro storico;  ZONA 2: urbano/frazioni;  ZONA 3: frazioni lontane; Dalla precedente suddivisione emerge come l’assetto urbanistico del comune di Rivello sia simile a quello di Lagonegro anche se con caratteristiche leggermente differenti e comunque di dimensioni ridotte. In particolare il centro storico di Rivello, come prima accennato, si distingue per l’inaccessibilità dei mezzi in parecchie strade o vicoli, in cui l’accesso è consentito esclusivamente per via pedonale. Emerge quindi l’inutilità di utilizzo di un mezzo di dimensioni ridotte, visto che comunque non riuscirebbe ad entrare in parecchie strade e al contrario la necessità di un mezzo con portata e capacità significative al fine di effettuare per tutte le frazioni merceologiche di rifiuto un unico giro di raccolta. La zona 2 comprende sia un’area di espansione di più recente edificazione che le frazioni meno distanti dal centro urbano. Anche in questo caso, in virtù delle caratteristiche viarie di tali zone, si rende necessario l’utilizzo di un mezzo con portata e capacità significative al fine di riuscire a servire tutte le utenze con un unico giro di raccolta. La zona 3, infine, è rappresentata dalle frazioni più lontane che, pur essendo caratterizzate da un numero esiguo di abitanti, necessita di un mezzo dedicato che ne effettui la raccolta. Infine per quanto riguarda il comune di Nemoli, ai fini della raccolta è stato considerato quale zona omogena l’intero territorio comunale e pertanto non è stata effettuata alcuna suddivisione in zone. Per la raccolta dei rifiuti, si è deciso di utilizzare, un mezzo con portata e capacità significative in modo da riuscire a servire tutte le utenze con un unico mezzo.

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7.3 RACCOLTA ORGANICO (FORSU) La frazione organica dei rifiuti (FORSU) costituisce la maggiore delle percentuali da recuperare poiché rappresenta la frazione maggiormente presente in termini percentuali nel monte rifiuti come riscontrato dalle analisi merceologiche effettuate in contesti socio-economici similari. Essa è costituita essenzialmente dall'insieme degli scarti della preparazione e del consumo del cibo, sia in ambito domestico che commerciale, i rifiuti vegetali provenienti dalle utenze commerciali e dalle aree cimiteriali, i rifiuti organici provenienti dai mercati ortofrutticoli e simili. In particolare si prevede di raccogliere avanzi di carne e pesce a piccoli pezzi, alimenti deteriorati, interiora e pelli, latticini, fondi di caffè e tè, gusci di uovo frantumati, bucce di frutta, noccioli, scarti e avanzi di cucina crudi e cucinati, resti di frutta e verdura, carta sporca di materiale organico (esempio Scottex, fazzoletti di carta), piante recise e potature di piante da appartamento di piccola pezzatura, etc…; Per tale frazione si è previsto un servizio di raccolta dedicato sia alle utenze domestiche che non domestiche dei tre Comuni con frequenza trisettimanale (3/7) da espletarsi nelle giornate di lunedì, giovedì e sabato in orario antimeridiano così come rappresentato nel calendario di raccolta di seguito riportato:

FREQUENZA UD e UND LUNEDI MARTEDI MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO DI RACCOLTA

ORGANICO 3/7 (UD e UND)

Figura 38 Calendario di raccolta “porta a porta” della frazione organica per UD e UND

Le tabelle sotto riportate riepilogano i dati di progetto per la raccolta di detta frazione merceologica, in termini sia di quantità di rifiuti prodotti che di numero di utenze servite, per le diverse tipologie di utenze prese in esame e per ognuno dei tre Comuni ai fini del dimensionamento, a seconda della frequenza di raccolta assegnata in progetto: FRAZIONE ORGANICA ZONA Quantità - UD (Kg) Quantità - UND (Kg) N. utenze UD N. utenze UND 1 43.919,59 9.774,90 433 11 2 88.143,47 52.429,03 869 59 3 128.208,68 77.310,61 1.264 87 4 37.732,30 23.104,32 372 26 5 7.303,03 1.777,26 72 2 TOTALE 305.307,07 164.396,11 3.010 185 Tabella 11 Quantitativi di frazione organica delle UD e UND suddivise per zone nel comune di Lagonegro

FRAZIONE ORGANICA ZONA Quantità - UD (Kg) Quantità - UND (Kg) N. utenze UD N. utenze UND 1 32.555,07 11.153,40 508 23 2 67.289,02 49.462,92 1050 102 3 19.033,18 3.394,51 297 7 TOTALE 118.877,27 64.010,84 1.855 132 Tabella 12 Quantitativi di frazione organica delle UD e UND suddivise per zone nel comune di Rivello

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FRAZIONE ORGANICA ZONA Quantità - UD (Kg) Quantità - UND (Kg) N. utenze UD N. utenze UND intero territorio 66.124,15 35.605,31 708 83 TOTALE 66.124,15 35.605,31 708 83 Tabella 13 Quantitativi di frazione organica delle UD e UND nel comune di Nemoli

Il materiale dovrà essere conferito dalle utenze in sacchi in materiale compostabile e biodegradabile, conformi alla norma UNI EN 13432-2002, della capacità da 10 lt sia per le U.D. che per le U.D.C. I sacchetti di organico, ai fini dell’esposizione sulla pubblica via in corrispondenza del numero civico il giorno antecedente a quello previsto per la raccolta, dovranno essere conferiti all’interno di mastelli. Le utenze condominiali conferiranno il rifiuto secondo le medesime modalità, esponendo i mastelli all’interno di apposite rastrelliere in acciaio zincato. Le postazioni presenti sulla rastrelliera potranno essere anche opportunamente numerate al fine di consentire l’assegnazione a ciascun condomino di uno spazio all’interno del quale esporre il proprio mastello.

7.3.1 DIMENSIONAMENTO DEL SERVIZIO DI RACCOLTA DELLA FRAZIONE ORGANICA Dimensionamento dei mezzi di raccolta Per effettuare il dimensionamento del servizio di raccolta della frazione organica, partendo dai dati sopra riportati, è stato calcolato dapprima il quantitativo ed il volume di rifiuti prodotti ad ogni giro di raccolta secondo le frequenze riportate nel calendario prima esposto sia per le utenze domestiche che per quelle non domestiche. Successivamente è stato scelta la tipologia ed il numero di mezzi, assicurando che la portata e la capacità di ogni mezzo sia superiore a quella raccolta. Laddove tale verifica non fosse soddisfatta, sono stati previsti ulteriori trasbordi finalizzati al soddisfacimento di tali verifiche. La verifica sopra descritta è stata condotta separatamente per ognuno dei tre Comuni, e laddove il Comune presenti una suddivisione per zone, la verifica è stata effettuata per ogni singola zona. Dalle tabelle di seguito riportate emerge che, per quanto riguarda il comune di Lagonegro, per effettuare il servizio di raccolta della frazione organica sono necessari n. 3 automezzi con capacità e portate considerevoli (automezzo con vasca costipatrice da 6 m3) che effettua la raccolta nelle zone 2,3,4 e 5 e n.1 automezzo di dimensioni ridotte (automezzo con vasca da 3 m3) che effettua invece il servizio di raccolta esclusivamente nella zona 1. I tre mezzi da 6 m3 effettuano principalmente la raccolta nelle zone 2,3 e 4 e o alternandosi oppure quello che finisce prima il proprio giro effettuerà la raccolta nella zona 5 costituita principalmente dalle PEZ. Allo stesso modo per effettuare il servizio di raccolta della frazione organica nelle tre zone del comune di Rivello e nell’intero comune di Nemoli, sono necessari rispettivamente n.2 e n.1 automezzi con vasca costipatrice da 6 m3.

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ZONA 1 - CENTRO STORICO Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotament kg Organico UD 433 300 0,93 3/7 2,16 280,8 Organico UND 11 300 8,12 3/7 18,94 62,5 Totale rifiuti da raccogliere 343,3 1 Automezzo con vasca da 3 mc 460,0 1 1 460,0 1/1 1,14 Potenzialità di raccolta 460,0 Tabella 14 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta della frazione organica nella zona 1 del comune di Lagonegro

ZONA 2 - URBANA Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotament kg Organico UD 869 300 0,93 3/7 2,16 563,5 Organico UND 59 300 8,12 3/7 18,94 335,2 Totale rifiuti da raccogliere 898,6 1 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 1 1.250,0 1/1 3,00 Potenzialità di raccolta 1.250,0 Tabella 15 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta della frazione organica nella zona 2 del comune di Lagonegro

ZONA 3 - URBANA ALTA DENSITÀ Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotament kg Organico UD 1.264 300 0,93 3/7 2,16 819,6 Organico UND 87 300 8,12 3/7 18,94 494,2 Totale rifiuti da raccogliere 1.313,8 1 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 2 2.500,0 1/1 2,19 Potenzialità di raccolta 2.500,0 Tabella 16 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta della frazione organica nella zona 3 del comune di Lagonegro

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ZONA 4 - URBANA PERIFERICA Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotament kg Organico UD 372 300 0,93 3/7 2,16 241,2 Organico UND 26 300 8,12 3/7 18,94 147,7 Totale rifiuti da raccogliere 388,9 1 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 1 1.250,0 1/1 1,30 Potenzialità di raccolta 1.250,0 Tabella 17 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta della frazione organica nella zona 4 del comune di Lagonegro

ZONA 5 - POSTAZIONI ECOLOGICHE ZONALI Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotament kg Organico UD 72 300 0,93 3/7 2,16 46,7 Organico UND 2 300 8,12 3/7 18,94 11,4 Totale rifiuti da raccogliere 58,0 1 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 1 1.250,0 1/1 0,19 Potenzialità di raccolta 1.250,0 Tabella 18 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta della frazione organica nella zona 5 del comune di Lagonegro

ZONA 1 - CENTRO STORICO Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotament kg Organico UD 508 300 0,59 3/7 1,37 208,1 Organico UND 23 300 4,43 3/7 10,33 71,3 Totale rifiuti da raccogliere 279,4 1 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 1 1.250,0 1/1 0,93 Potenzialità di raccolta 1.250,0 Tabella 19 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta della frazione organica nella zona 1 del comune di Rivello

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ZONA 2 - URBANO/FRAZIONI Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotamenti kg Organico UD 1.050 300 0,59 3/7 1,37 430,2 Organico UND 102 300 4,43 3/7 10,33 316,2 Totale rifiuti da raccogliere 746,4 1 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 1 1.250,0 1/1 2,49 Potenzialità di raccolta 1.250,0 Tabella 20 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta della frazione organica nella zona 2 del comune di Rivello

ZONA 3 - FRAZIONI LONTANE Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotamenti kg Organico UD 297 300 0,59 3/7 1,37 121,7 Organico UND 7 300 4,43 3/7 10,33 21,7 Totale rifiuti da raccogliere 143,4 1 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 1 1.250,0 1 0,48 Potenzialità di raccolta 1.250,0 Tabella 21 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta della frazione organica nella zona 3 del comune di Rivello

Tabella 22 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta della frazione organica nel comune di Nemoli

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Dimensionamento del numero di operatori utilizzati per la raccolta Successivamente al dimensionamento della tipologia e del numero dei mezzi per la raccolta della frazione organica, è stato dimensionato il numero di operatori che, adoperando i suddetti mezzi, effettuano il servizio di raccolta della frazione organica. Per effettuare il suddetto dimensionamento, sono state prese in considerazioni le produttività già definite, valutando il numero di ore complessivamente impiegate per effettuare il presente servizio. In tal caso è stato assegnato un numero specifico della produttività, in base alle peculiarità di ogni zona, così come prima definita. Di seguito vengono riportate le tabelle che riassumono, per ogni zona e per ogni Comune, il numero complessivo di ore necessarie per effettuare il servizio, in base alla tipologia di contenitore, al numero complessivo di utenze ed alla relativa produttività.

RACCOLTA ORGANICO UD e UND -ZONA 1- LAGONEGRO RACCOLTA ORGANICO UD e UND - ZONA 2- LAGONEGRO frequenza di raccolta 3/7 frequenza di raccolta 3/7 tipologia di attrezzature mastelli/bidone carrellato tipologia di attrezzature mastelli/bidone carrellato Numero complessivo di UD servite 433 Numero complessivo di UD servite 869 Numero complessivo di UND servite 11 Numero complessivo di UND servite 59 Numero di trasbordi 1 Numero di trasbordi 1 produttività di raccolta (utenze/h) 100 produttività di raccolta (utenze/h) 170 percentuale di esposizione (%) 70 percentuale di esposizione (%) 70 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo stimato del servizio (h/squadra) 3,61 tempo stimato del servizio (h/squadra) 4,32 Quantitativo giornaliero utenza (Kg/UD giorno) 343,3 Quantitativo giornaliero utenza (Kg/UD giorno) 898,6 RACCOLTA ORGANICO UD e UND - ZONA 3- LAGONEGRO RACCOLTA ORGANICO UD e UND - ZONA 4 - LAGONEGRO frequenza di raccolta 3/7 frequenza di raccolta 3/7 tipologia di attrezzature mastelli/bidone carrellato tipologia di attrezzature mastelli/bidone carrellato Numero complessivo di UD servite 1.264 Numero complessivo di UD servite 372 Numero complessivo di UND servite 87 Numero complessivo di UND servite 26 Numero di trasbordi 1 Numero di trasbordi 1 produttività di raccolta (utenze/h) 200 produttività di raccolta (utenze/h) 120 percentuale di esposizione (%) 70 percentuale di esposizione (%) 70 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo stimato del servizio (h/squadra) 5,23 tempo stimato del servizio (h/squadra) 2,82 Quantitativo giornaliero utenza (Kg/UD giorno) 1.313,8 Quantitativo giornaliero utenza (Kg/UD giorno) 388,9 RACCOLTA ORGANICO UD e UND -ZONA 5 -LAGONEGRO RACCOLTA ORGANICO UD e UND - ZONA 1- RIVELLO frequenza di raccolta 2/7 frequenza di raccolta 3/7 tipologia di attrezzature mastelli/bidone carrellato tipologia di attrezzature mastelli/bidone carrellato Numero complessivo di UD servite 72 Numero complessivo di UD servite 508 Numero complessivo di UND servite 2 Numero complessivo di UND servite 23 Numero di trasbordi 1 Numero di trasbordi 1 produttività di raccolta (utenze/h) 80 produttività di raccolta (utenze/h) 110 percentuale di esposizione (%) 60 percentuale di esposizione (%) 70 tempo stimato per trasbordi (h) 0,75 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo stimato del servizio (h/squadra) 0,56 tempo stimato del servizio (h/squadra) 3,88 Quantitativo giornaliero utenza (Kg/UD giorno) 58,0 Quantitativo giornaliero utenza (Kg/UD giorno) 279,4

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CONVENZIONE DEI COMUNI TRA I COMUNI DI LAGONEGRO, RIVELLO E NEMOLI PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELLA RACCOLTA DEI RIFIUTI

COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

RACCOLTA ORGANICO UD e UND - ZONA 2 - RIVELLO RACCOLTA ORGANICO UD e UND - ZONA 3 - RIVELLO frequenza di raccolta 3/7 frequenza di raccolta 3/7 tipologia di attrezzature mastelli/bidone carrellato tipologia di attrezzature mastelli/bidone carrellato Numero complessivo di UD servite 1.050 Numero complessivo di UD servite 297 Numero complessivo di UND servite 102 Numero complessivo di UND servite 7 Numero di trasbordi 1 Numero di trasbordi 1 produttività di raccolta (utenze/h) 160 produttività di raccolta (utenze/h) 140 percentuale di esposizione (%) 70 percentuale di esposizione (%) 70 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo stimato del servizio (h/squadra) 5,54 tempo stimato del servizio (h/squadra) 2,02 Quantitativo giornaliero utenza (Kg/UD giorno) 746,4 Quantitativo giornaliero utenza (Kg/UD giorno) 143,4 RACCOLTA ORGANICO UD e UND - NEMOLI frequenza di raccolta 3/7 tipologia di attrezzature mastelli/bidone carrellato Numero complessivo di UD servite 708 Numero complessivo di UND servite 83 Numero di trasbordi 1 produttività di raccolta (utenze/h) 115 percentuale di esposizione (%) 70 tempo stimato per trasbordo (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo stimato del servizio (h/squadra) 5,31 Quantitativo giornaliero utenza (Kg/UD giorno) 650,3 Tabella 23 Produttività delle squadre di raccolta per ogni zona dei comuni di Lagonegro, Rivello e Nemoli A partire dalle produttività sopra riportate, è stato determinato successivamente il numero complessivo di ore che ogni squadra impiega in un anno per effettuare il servizio, sia in termini di personale che in termini di mezzi adoperati. Le seguenti tabelle, riportate per ogni Comune, riassumono anche le risorse da impiegare, in termini di personale e mezzi adoperati per la raccolta della frazione organica.

ORGANICO Raccolta utenze domestiche e non domestiche Personale n° ore gg settimane totale ore Squadra di raccolta A (n.2 operatori ecologici) 1 3,6 3 52,14 564,36 Squadra di raccolta B (n.2 operatori ecologici) 1 2,8 3 52,14 441,37 Squadra di raccolta C (n.2 operatori ecologici) 1 5,2 3 52,14 817,84 Squadra di raccolta D (n.2 operatori ecologici) 1 4,7 3 52,14 733,79 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Automezzo con vasca da 3 mc 1 3,6 3 52,14 564,36 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 2,8 3 52,14 441,37 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 5,2 3 52,14 817,84 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 4,7 3 52,14 733,79 Trasporto a recupero Personale (Livello) n° ore gg settimane totale ore Autista (III A) 1 3 2 52,14 312,84 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Autocarro scarrabile 1 3 2 52,14 312,84 Tabella 24 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta della frazione organica per le UD e UND nel comune di Lagonegro.

ORGANICO Raccolta utenze domestiche e non domestiche Personale n° ore gg settimane totale ore Squadra di raccolta A (n.2 operatori ecologici) 1 5,5 3 52,14 866,57 Squadra di raccolta B (n.2 operatori ecologici) 1 5,9 3 52,14 922,74 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 5,5 3 52,14 866,57 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 5,9 3 52,14 922,74 Tabella 25 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta della frazione organica per le UD e UND nel comune di Rivello

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ORGANICO Raccolta utenze domestiche e non domestiche Personale n° ore gg settimane totale ore Squadra di raccolta (n.2 operatori ecologici) 1 5,3 3 52,14 831,34 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 5,3 3 52,14 831,34 Tabella 26 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta della frazione organica per le UD e UND nel comune di Nemoli

Nelle precedenti tabelle va osservato che, le ore ed il numero di operatori necessari per la trasferenza congiunta, sono stati associati, per facilità di lettura, al solo Comune di Lagonegro. La ripartizione economica è stata effettuata in funzione dei quantitativi di rifiuti raccolti in ogni Comune.

Dimensionamento del servizio di trasporto a recupero della frazione organica Al termine di ciascun giro di raccolta, ogni mezzo satellite effettuerà lo svuotamento del carico, previa pesatura, all’interno di un cassone scarrabile, ubicato presso il centro di raccolta comunale nel comune di Lagonegro, di cui si prevede pertanto l’utilizzo anche quale struttura di supporto alla logistica del servizio di tutti i Comuni coinvolti. Per il servizio di trasporto a recupero si prevede che, il cassone scarrabile, una volta raggiunta la massima capacità di carico dovrà essere trasferito, con idoneo automezzo scarrabile, e con frequenza non superiore alle 72 ore, presso l’impianto di recupero all’uopo individuato dal soggetto gestore. Di seguito viene riportata una tabella riepilogativa per il dimensionamento del servizio di trasferenza riportando inoltre, per ogni Comune, il rispettivo quantitativo che viene trasportato a recupero:

DIMENSIONAMENTO TRASFERENZA Quantità raccolta (Lagonegro) 3.002,67 Kg Quantità raccolta (Rivello) 1.169,15 Kg Quantità raccolta (Nemoli) 650,33 Kg Quantità totale 7.233,21 Kg Peso specifico 300,00 Kg/mc Volume raccolto 24,11 mc Rapporto di compattazione 1/1 Volume comapattato 24,11 mc Tipo mezzo Autocarro scarrabile N. viaggi per settimana 2,00 Portata utile 11.950,00 kg Volume utile 30 mc N. mezzi per trasferenza 1 Durata trasporto a trasferenza 3,0 h Distanza impianto 40 km Tabella 27 Dimensionamento trasferenza

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7.3.2 COMPOSTAGGIO DOMESTICO Nella parte iniziale del dimensionamento dei servizi è stato evidenziato che quasi il 30% del monte rifiuti è costituito da frazioni organiche di scarto (scarti di cucina e scarti dell’attività di giardinaggio), di cui una parte, se raccolta in maniera differenziata, può essere recuperata attraverso i processi di compostaggio, in un fertilizzante organico che potrà successivamente essere utilizzato nelle normali pratiche agricole. A tal proposito, nella fase di progetto, è stata già conteggiata un’aliquota (5%) della frazione organica destinata a tale processo. Il compostaggio, infatti oltre che negli impianti industriali, può essere praticato dai cittadini nei propri orti e/o giardini. In questo caso si parla di compostaggio domestico. Come evidenziato nella parte relativa all’analisi territoriale, i Comuni oggetto del presente Piano presentano una serie di masserie e case sparse dislocate sul territorio o comunque orti e/o giardini in cui praticare tale attività. Questa tipologia edilizia è l’ideale per l’introduzione della tecnica di autocompostaggio che consente di auto smaltire i rifiuti organici nello stesso luogo dove vengono prodotti. Il compostaggio domestico (autocompostaggio effettuato da utenze domestiche) è una pratica con la quale i singoli utenti possono autonomamente recuperare la frazione organica di scarto prodotta durante la propria attività domestica, sia nella sua componente verde, costituita dagli scarti da giardino, sia nella componente umida, costituita dagli scarti alimentari. Attraverso la trasformazione degli scarti organici, prima che essi diventino rifiuto per effetto del conferimento al sistema di raccolta, ed il successivo utilizzo del fertilizzante ottenuto, viene effettuata un’operazione di prevenzione della produzione di rifiuti. Il compostaggio domestico, permettendo di diminuire le quantità di rifiuti raccolte, trasportate e trattate, consente di ridurre l’inquinamento generato dal trasporto, l’impatto dell’impianto centralizzato di trattamento ed i relativi consumi energetici. Le motivazioni che hanno portato alla scelta della promozione del compostaggio domestico da parte dell’Amministrazione Comunale non sono solo di tipo tecnico, ma anche sociale. Appare evidente che le motivazioni tecniche che rendono condivisibile la scelta della promozione del compostaggio domestico sono riconducibili ai seguenti aspetti:  riduzione dei rifiuti da raccogliere e trattare, con diminuzione certa dei costi di trattamento e delle emissioni legate ai trasporti;  modalità di trattamento dell’umido poco impattante, a differenza del compostaggio industriale, di difficile localizzazione e accettazione;  riduzione delle esigenze di localizzazione e realizzazione di nuovi impianti di recupero dei rifiuti organici;  potenziale riduzione del costo dei servizi di raccolta dell’umido e del verde o addirittura non necessità di erogazione di tali servizi;  possibilità di attivazione progressiva;  arresto dell’abbandono di pratiche tradizionali di gestione degli scarti organici.

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Le motivazioni di carattere sociale invece sono riassumibili in:  un coinvolgimento diretto del cittadino a tale iniziativa che comporterà una progressiva responsabilizzazione delle famiglie alla gestione dei propri scarti organici,  uno sviluppo di legami sociali dovuti alla condivisione di esperienze comuni. Questa attività di parziale recupero della frazione organica potrà essere effettuata nell’area verde di pertinenza della propria abitazione, da utilizzare quindi per il compostaggio domestico dei rifiuti urbani di natura organica prodotti dalla propria famiglia. Il compostaggio domestico consentirà ai singoli utenti di recuperare autonomamente la frazione organica di scarto prodotta durante la propria attività domestica, sia nella sua componente verde, costituita dagli scarti da giardino, sia nella componente umida, costituita dagli scarti alimentari e si effettuerà nell’area verde di pertinenza della propria abitazione. Il compostaggio domestico potrà essere effettuato mediante l’ausilio di compostiere che saranno assegnate ai cittadini dei tre Comuni esclusivamente delle case sparse e/o masserie, regolarmente iscritti al ruolo TARI e che abbiano la disponibilità, nel luogo ove dove risiedono con il proprio nucleo familiare, di un orto o giardino di almeno mq. 30,00 in cui collocare la compostiera domestica. In tal senso ai cittadini di case sparse e/o masserie che ne faranno richiesta saranno offerte n. 100 compostiere domestiche per il comune di Lagonegro, n.80 per il comune di Rivello e n.50 per il comune di Nemoli. All’interno della compostiera, giorno dopo giorno, si accumulano i rifiuti prodotti che vengono progressivamente decomposti dai microrganismi presenti in natura. Per primi entrano in azione i batteri che, grazie alla presenza di ossigeno, attaccano la materia organica più facilmente degradabile (zuccheri, amminoacidi, proteine, grassi) con un forte e progressivo innalzamento delle temperature della massa di rifiuti (anche 70° C). Dopo questa prima fase, chiamata anche di fermentazione, che dura circa 15-20 giorni, le temperature si stabilizzano al di sotto dei 50° C e si interviene rimescolando ogni 15 giorni l’accumulo per alcune volte, in modo da favorire un compostaggio uniforme dei rifiuti. Infine, con la fase di maturazione, che necessita tempi più lunghi, dai nove ai dodici mesi, le temperature si stabilizzano a valori inferiori rispetto a quelli visti durante la prima fase. Il compost non verrà rivoltato ulteriormente permettendo la completa decomposizione anche delle sostanze più resistenti. La compostiera dovrà essere tale che la distribuzione di fessure di areazione su quasi tutta la superficie (maggiore nella parte inferiore), garantisca un migliore

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funzionamento, di fatto anche se accidentalmente una parte di esse fosse ostruita dall'esterno l'afflusso d’aria verrebbe ugualmente garantito. Le venature interne devono permettere un’ottima circolazione interna dell'aria, proteggendo i convogliatori d’aria dal materiale in compostaggio che così non saranno ostruiti; il materiale introdotto, nel suo naturale abbassamento, a contatto delle nervature crea dei micro - rimescolamenti superficiali che mantengono la superficie della massa in decomposizione soffice permettendo un buon afflusso di ossigeno. Di seguito viene riportato un elenco di “azioni” che sono più o meno idonee all’attività di compostaggio.

Figura 39 Azioni consigliate e non consigliate nella pratica del compostaggio domestico

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7.4 RACCOLTA FRAZIONE SECCA RESIDUA (INDIFFERENZIATO) La frazione secca residua comprende tutti i materiali che non possono essere recuperati e nello specifico imballaggi per alimenti sporchi (carta oleata per salumi, formaggi, etc.), stracci, materiale di consumo (prodotti per l'igiene come rasoi o bastoncini o spazzolini), carta carbone, oggettistica, vasellame e altro materiale risultante dalle operazioni di pulizia degli ambienti, etc… Per tale frazione merceologica si è previsto un servizio di raccolta dedicato sia alle utenze domestiche che a quelle non domestiche dei tre Comuni con frequenza settimanale (1/7) da espletarsi nella giornata di martedì in orario antimeridiano, così come rappresentato nel calendario di raccolta di seguito riportato:

FREQUENZA UD e UND LUNEDI MARTEDI MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO DI RACCOLTA

SECCO RESIDUO 1/7 (UD e UND)

Figura 40 Calendario di raccolta “porta a porta” del secco residuo per le UD e UND

Le tabelle sotto riportate riepilogano i dati di progetto per la raccolta di detta frazione merceologica, in termini sia di quantità di rifiuti prodotti che di numero di utenze servite, per le diverse tipologie di utenze prese in esame e per ognuno dei tre Comuni ai fini del dimensionamento, a seconda della frequenza di raccolta assegnata in progetto: SECCO RESIDUO ZONA Quantità - UD (Kg) Quantità - UND (Kg) N. utenze UD N. utenze UND 1 45.749,57 10.182,19 433 11 2 91.816,11 54.613,57 869 59 3 133.550,71 80.531,88 1.264 87 4 39.304,48 24.067,00 372 26 5 7.607,32 1.851,31 72 2 TOTALE 318.028,20 171.245,95 3.010 185 Tabella 28 Quantitativi di secco residuo delle UD e UND suddivise per zone nel comune di Lagonegro

SECCO RESIDUO ZONA Quantità - UD (Kg) Quantità - UND (Kg) N. utenze UD N. utenze UND 1 33.911,53 11.618,13 508 23 2 70.092,73 51.523,88 1050 102 3 19.826,23 3.535,95 297 7 TOTALE 123.830,49 66.677,96 1.855 132 Tabella 29 Quantitativi di secco residuo delle UD e UND suddivise per zone nel comune di Rivello

SECCO RESIDUO ZONA Quantità - UD (Kg) Quantità - UND (Kg) N. utenze UD N. utenze UND intero territorio 71.874,08 38.701,43 708 83 TOTALE 71.874,08 38.701,43 708 83 Tabella 30 Quantitativi di secco residuo delle UD e UND suddivise per zone nel comune di Nemoli

Il materiale sarà conferito dalle utenze direttamente a bordo strada, sul marciapiede in corrispondenza del numero civico, la sera antecedente il giorno previsto per la raccolta solo ed esclusivamente nelle buste di polietilene di colore grigio da 110 lt per le U.D. e le U.N.D. Le utenze condominiali conferiranno il rifiuto secondo le medesime

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modalità, esponendo i sacchi mediante le apposite rastrelliere in acciaio zincato. Le postazioni presenti sulla rastrelliera potranno essere anche opportunamente numerate al fine di consentire l’assegnazione a ciascun condomino di uno spazio all’interno del quale esporre il proprio sacchetto.

7.4.1 DIMENSIONAMENTO DEL SERVIZIO DI RACCOLTA DELLA FRAZIONE SECCA RESIDUA Dimensionamento dei mezzi di raccolta Per effettuare il dimensionamento del servizio di raccolta della frazione secca residua, partendo dai dati sopra riportati, è stato calcolato dapprima il quantitativo ed il volume di rifiuti prodotti ad ogni giro di raccolta secondo le frequenze riportate nel calendario prima esposto sia per le utenze domestiche che per quelle non domestiche. Successivamente è stato scelta la tipologia ed il numero di mezzi, assicurando che la portata e la capacità di ogni mezzo sia superiore a quella raccolta. Laddove tale verifica non fosse soddisfatta, sono stati previsti ulteriori trasbordi finalizzati al soddisfacimento di tali verifiche. La verifica sopra descritta è stata condotta separatamente per ognuno dei tre Comuni, e laddove il Comune presenti una suddivisione per zone, la verifica è stata effettuata per ogni singola zona. Dalle tabelle di seguito riportate emerge che, per quanto riguarda il comune di Lagonegro, per effettuare il servizio di raccolta della frazione secca residua sono necessari n. 3 automezzi con capacità e portate considerevoli (automezzo con vasca costipatrice da 6 m3) che effettua la raccolta nelle zone 2,3,4 e 5 e n.1 automezzo di dimensioni ridotte (automezzo con vasca da 3 m3) che effettua invece il servizio di raccolta esclusivamente nella zona 1. I tre mezzi da 6 m3 effettuano principalmente la raccolta nelle zone 2,3 e 4 e o alternandosi oppure quello che finisce prima il proprio giro effettuerà la raccolta nella zona 5 costituita principalmente dalle PEZ. Allo stesso modo per effettuare il servizio di raccolta della frazione secca residua nelle tre zone del comune di Rivello e nell’intero comune di Nemoli, sono necessari rispettivamente n.2 e n.1 automezzi con vasca costipatrice da 6 m3. Nel caso specifico, trattandosi di un quantitativo significativo raccolto con un’unica frequenza settimanale, i suddetti mezzi effettueranno più giri di raccolta intervallati da svuotamenti all’interno di un compattatore, mediante travaso con accoppiamento, da effettuarsi all’interno del centro di raccolta.

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ZONA 1 - CENTRO STORICO Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotament kg Secco residuo UD 433 130 2,23 1/7 15,59 877,4 Secco residuo UND 11 130 19,51 1/7 136,56 195,3 Totale rifiuti da raccogliere 1.072,7 1 Automezzo con vasca da 3 mc 460,0 1 3 1.380,0 1/2 1,38 Potenzialità di raccolta 1.380,0 Tabella 31 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta della frazione secca residua nella zona 1 del comune di Lagonegro

ZONA 2 - URBANA Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotamenti kg Secco residuo UD 869 130 2,23 1/7 15,59 1.760,9 Secco residuo UND 59 130 19,51 1/7 136,56 1.047,4 Totale rifiuti da raccogliere 2.808,2 1 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 3 3.750,0 1/2 3,60 Potenzialità di raccolta 3.750,0 Tabella 32 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta della frazione secca residua nella zona 2 del comune di Lagonegro

ZONA 3 - URBANA ALTA DENSITÀ Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotamenti kg Secco residuo UD 1.264 130 2,23 1/7 15,59 2.561,2 Secco residuo UND 87 130 8,45 1/7 59,17 669,3 Totale rifiuti da raccogliere 3.230,5 1 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 3 3.750,0 1/2 4,14 Potenzialità di raccolta 3.750,0 Tabella 33 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta della frazione secca residua nella zona 3 del comune di Lagonegro

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ZONA 4 - URBANA PERIFERICA Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotamenti kg Secco residuo UD 372 130 2,23 1/7 15,59 753,8 Secco residuo UND 26 130 19,51 1/7 136,56 461,6 Totale rifiuti da raccogliere 1.215,3 1 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 1 1.250,0 1/2 4,67 Potenzialità di raccolta 1.250,0 Tabella 34 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta della frazione secca residua nella zona 4 del comune di Lagonegro

ZONA 5 - POSTAZIONI ECOLOGICHE ZONALI Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotamenti kg Secco residuo UD 72 130 2,23 3/7 5,20 48,6 Secco residuo UND 2 130 19,51 3/7 45,52 11,8 Totale rifiuti da raccogliere 60,5 1 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 1 1.250,0 1/2 0,23 Potenzialità di raccolta 1.250,0 Tabella 35 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta della frazione secca residua nella zona 5 del comune di Lagonegro

ZONA 1 - CENTRO STORICO Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza Numero utenze specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotament kg Secco Residuo UD 508 130 1,41 1/7 9,85 650,4 Secco Residuo UND 23 130 10,65 1/7 74,52 222,8 Totale rifiuti da raccogliere 873,2 1 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 1 1.250,0 1/2 3,36 Potenzialità di raccolta 1.250,0 Tabella 36 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta della frazione secca residua nella zona 1 del comune di Rivello

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ZONA 2 - URBANO/FRAZIONI Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza Numero utenze specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotamenti kg Secco Residuo UD 1.050 130 1,41 1/7 9,85 1.344,2 Secco Residuo UND 102 130 10,65 1/7 74,52 988,1 Totale rifiuti da raccogliere 2.332,4 1 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 2 2.500,0 1/2 4,49 Potenzialità di raccolta 2.500,0 Tabella 37 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta della frazione secca residua nella zona 2 del comune di Rivello

ZONA 3 - FRAZIONI LONTANE Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza Numero utenze specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotamenti kg Secco Residuo UD 297 130 1,41 1/7 9,85 380,2 Secco Residuo UND 7 130 10,65 1/7 74,52 67,8 Totale rifiuti da raccogliere 448,0 1 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 1 1.250,0 1/2 1,72 Potenzialità di raccolta 1.250,0 Tabella 38 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta della frazione secca residua nella zona 3 del comune di Rivello

Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza Numero utenze specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotamenti kg Secco residuo UD 708 130 2,14 1/7 14,98 1.378,4 Secco Residuo UND 83 130 9,83 1/7 68,79 742,2 Totale rifiuti da raccogliere 2.120,6 1 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 2 2.500,0 1/2 4,08 Potenzialità di raccolta 2.500,0 Tabella 39 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta della frazione secca nel comune di Nemoli

RELAZIONE TECNICA 88

CONVENZIONE DEI COMUNI TRA I COMUNI DI LAGONEGRO, RIVELLO E NEMOLI PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELLA RACCOLTA DEI RIFIUTI

COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

Dimensionamento del numero di operatori utilizzati per la raccolta Successivamente al dimensionamento della tipologia e del numero dei mezzi per la raccolta della frazione secca residua, è stato dimensionato il numero di operatori che, adoperando i mezzi prima descritti, effettuano il servizio di raccolta della frazione secca residua. Per effettuare il suddetto dimensionamento, sono state prese in considerazioni le produttività già definite, valutando il numero di ore complessivamente impiegate per effettuare il presente servizio. In tal caso è stato assegnato un numero specifico della produttività, in base alle peculiarità di ogni zona, così come prima definita. Di seguito vengono riportate le tabelle che riassumono, per ogni zona e per ogni Comune, il numero complessivo di ore necessarie per effettuare il servizio, in base alla tipologia di contenitore, al numero complessivo di utenze ed alla relativa produttività.

RACCOLTA SECCO UD e UND - ZONA 1 - LAGONEGRO RACCOLTA SECCO UD e UND -ZONA 2 -LAGONEGRO frequenza di raccolta 1/7 frequenza di raccolta 1/7 tipologia di attrezzature sacchi tipologia di attrezzature sacchi Numero complessivo di UD servite 433 Numero complessivo di UD servite 869 Numero complessivo di UND servite 11 Numero complessivo di UND servite 59 Numero di trasbordi 3 Numero di trasbordi 3 produttività di raccolta (utenze/h) 135 produttività di raccolta (utenze/h) 195 percentuale di esposizione (%) 75 percentuale di esposizione (%) 75 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo stimato del servizio (h/squadra) 3,97 tempo stimato del servizio (h/squadra) 5,07 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 1.072,7 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 2.808,2 RACCOLTA ORGANICO UD e UND - ZONA 3 - LAGONEGRO RACCOLTA ORGANICO UD e UND - ZONA 4 - LAGONEGRO frequenza di raccolta 1/7 frequenza di raccolta 1/7 tipologia di attrezzature sacchi tipologia di attrezzature sacchi Numero complessivo di UD servite 1.264 Numero complessivo di UD servite 372 Numero complessivo di UND servite 87 Numero complessivo di UND servite 26 Numero di trasbordi 1 Numero di trasbordi 2 produttività di raccolta (utenze/h) 230 produttività di raccolta (utenze/h) 140 percentuale di esposizione (%) 75 percentuale di esposizione (%) 75 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo stimato del servizio (h/squadra) 4,91 tempo stimato del servizio (h/squadra) 3,13 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 3.230,5 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 1.215,3 RACCOLTA SECCO UD e UND - ZONA 5 - LAGONEGRO RACCOLT SECCO RESIDUO UD e UND - ZONA 1 -RIVELLO frequenza di raccolta 1/7 frequenza di raccolta 1/7 tipologia di attrezzature mastelli/bidone carrellato tipologia di attrezzature sacchi Numero complessivo di UD servite 72 Numero complessivo di UD servite 508 Numero complessivo di UND servite 2 Numero complessivo di UND servite 23 Numero di trasbordi 1 Numero di trasbordi 1 produttività di raccolta (utenze/h) 100 produttività di raccolta (utenze/h) 145 percentuale di esposizione (%) 75 percentuale di esposizione (%) 75 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo stimato del servizio (h/squadra) 0,56 tempo stimato del servizio (h/squadra) 3,25 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 60,5 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 873,2 RACCOLTA SECCO RESIDUO UD e UND - ZONA 2- RIVELLO RACCOLTA SECCO RESIDUO UD e UND - ZONA 3 - RIVELLO frequenza di raccolta 3/7 frequenza di raccolta 3/7 tipologia di attrezzature sacchi tipologia di attrezzature sacchi Numero complessivo di UD servite 1.050 Numero complessivo di UD servite 297 Numero complessivo di UND servite 102 Numero complessivo di UND servite 7 Numero di trasbordi 2 Numero di trasbordi 1 produttività di raccolta (utenze/h) 190 produttività di raccolta (utenze/h) 170 percentuale di esposizione (%) 75 percentuale di esposizione (%) 75 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo stimato del servizio (h/squadra) 5,55 tempo stimato del servizio (h/squadra) 1,84 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 2.332,4 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 448,0

RELAZIONE TECNICA 89

CONVENZIONE DEI COMUNI TRA I COMUNI DI LAGONEGRO, RIVELLO E NEMOLI PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELLA RACCOLTA DEI RIFIUTI

COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

RACCOLTA SECCO RESIDUO UD e UND - NEMOLI frequenza di raccolta 1/7 tipologia di attrezzature sacchi Numero complessivo di UD servite 708 Numero complessivo di UND servite 83 numero di svuotamenti 2 produttività di raccolta (utenze/h) 150 percentuale di esposizione (%) 75 tempo stimato per singolo svuotamento (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo stimato del servizio (h/squadra) 4,96 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 2.120,6 Tabella 40 Produttività delle squadre di raccolta per ogni zona dei comuni di Lagonegro, Rivello e Nemoli

A partire dalle produttività sopra riportate, è stato determinato successivamente il numero complessivo di ore che ogni squadra impiega in un anno per effettuare il servizio, sia in termini di personale che in termini di mezzi adoperati. Le seguenti tabelle, riportate per ogni Comune, riassumono anche le risorse da impiegare, in termini di personale e mezzi adoperati per la raccolta della frazione secca residua.

SECCO RESIDUO Raccolta utenze domestiche e non domestiche Personale n° ore gg settimane totale ore Squadra di raccolta A (n.2 operatori ecologici) 1 4,0 1 52,14 206,82 Squadra di raccolta B (n.2 operatori ecologici) 1 3,1 1 52,14 163,31 Squadra di raccolta C (n.2 operatori ecologici) 1 4,9 1 52,14 255,77 Squadra di raccolta D (n.2 operatori ecologici) 1 5,3 1 52,14 278,78 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Automezzo con vasca da 3 mc 1 4,0 1 52,14 206,82 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 3,1 1 52,14 163,31 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 4,9 1 52,14 255,77 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 5,3 1 52,14 278,78 Trasporto a recupero Personale (Livello) n° ore gg settimane totale ore Autista (III A) 2 3,5 1 52,14 364,98 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Compattatore da 16 mc 2 3,5 1 52,14 364,98 Tabella 41 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta della frazione secca residua per le UD e UND nel comune di Lagonegro.

SECCO RESIDUO Raccolta utenze domestiche e non domestiche Personale n° ore gg settimane totale ore Squadra di raccolta A (n.2 operatori ecologici) 1 5,5 1 52,14 289,24 Squadra di raccolta B (n.2 operatori ecologici) 1 5,1 1 52,14 265,27 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 5,5 1 52,14 289,24 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 5,1 1 52,14 265,27 Tabella 42 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta della frazione secca residua per le UD e UND nel comune di Rivello.

SECCO RESIDUO Raccolta utenze domestiche e non domestiche Personale (Livello) n° ore gg settimane totale ore Squadra di raccolta (n.2 operatori ecologici) 1 5,0 1 52,14 258,35 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 5,0 1 52,14 258,35 Tabella 43 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta della frazione secca residua per le UD e UND nel comune di Nemoli.

Nelle precedenti tabelle va osservato che, le ore ed il numero di operatori necessari per la trasferenza congiunta,

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CONVENZIONE DEI COMUNI TRA I COMUNI DI LAGONEGRO, RIVELLO E NEMOLI PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELLA RACCOLTA DEI RIFIUTI

COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

sono stati associati, per agevolare l’esposizione, solamente al comune di Lagonegro. La ripartizione economica è stata effettuata in funzione dei quantitativi di rifiuti raccolti in ogni Comune.

Dimensionamento del servizio di trasporto a recupero della frazione secca residua I mezzi satelliti, una volta raggiunta la massima capacità di carico, effettueranno, mediante accoppiamento lo svuotamento del carico all’interno di n.2 compattatori da 16 mc ciascuno, che fungeranno da centralina di travaso nel quale verrà effettuato il trasferimento del carico. Lo svuotamento del carico verrà effettuato previa pesatura all’interno del centro di raccolta. Si precisa che verranno utilizzati n.2 compattatori da 16 mc, in luogo di un unico compattatore di capacità complessiva maggiore, così da consentire ai mezzi satelliti di un Comune di effettuare l’accoppiamento indipendentemente dall’eventualità che l’altro compattatore si riempia ed effettui la trasferenza. Per il servizio di trasporto a smaltimento, i n. 2 compattatori, raggiunta la capacità massima o terminata la raccolta si recheranno in maniera indipendente direttamente all’impianto di smaltimento finale. Di seguito viene riportata una tabella riepilogativa per il dimensionamento del servizio di trasferenza riportando inoltre, per ogni Comune, il rispettivo quantitativo che viene trasportato a recupero:

DIMENSIONAMENTO TRASFERENZA Quantità raccolta (Lagonegro) 8.387,22 Kg Quantità raccolta (Rivello) 5.115,02 Kg Quantità raccolta (Nemoli) 2.968,88 Kg Quantità totale 16.471,12 Kg Peso specifico 130,00 Kg/mc Volume raccolto 126,70 mc Rapporto di compattazione 1/2 Volume compattato 63,35 mc Tipo mezzo Compattatore da 16 mc N. viaggi per settimana/mezzo 1,00 Portata utile 6.840,00 kg Volume utile 16 mc N. mezzi per trasferenza 2 Durata trasporto a trasferenza 2,0 h Distanza impianto 80 km Tabella 44 Dimensionamento trasferenza

Il dimensionamento della trasferenza della frazione secca è stata impostata considerando quale impianto finale di smaltimento la piattaforma di Sant'Arcangelo sita in loc.tà Frontoni.

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

7.5 RACCOLTA CARTA E CARTONE (RACCOLTA CONGIUNTA) Tale frazione merceologica è costituita da tutta la carta ed il cartone quali ad esempio giornali, riviste, libri, fogli, quaderni, carta da pacchi, cartoncini, sacchetti di carta, scatole di cartone per scarpe e alimenti (pasta, riso, sale, etc.), fustini dei detersivi, imballaggi di cartone, i poliaccoppiati (esempio tetrapak e cartoni per bevande in genere), vecchi elenchi telefonici, etc…; Per tale frazione merceologica si prevede un servizio di raccolta dedicato sia alle utenze domestiche che a quelle non domestiche con frequenza settimanale (1/7) da espletarsi nella giornata del sabato in orario antimeridiano, così come rappresentato nel calendario di raccolta di seguito riportato:

FREQUENZA UD e UND LUNEDI MARTEDI MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO DI RACCOLTA

CARTA e CARTONE 1/7 (UD e UND)

Figura 41 Calendario di raccolta “porta a porta” della frazione “carta e cartone” per le UD e UND

Le tabelle sotto riportate riepilogano i dati di progetto per la raccolta di detta frazione merceologica, in termini sia di quantità di rifiuti prodotti che di numero di utenze servite, per le diverse tipologie di utenze prese in esame e per ognuno dei tre Comuni ai fini del dimensionamento, a seconda della frequenza di raccolta assegnata in progetto: CARTA E CARTONE ZONA Quantità - UD (Kg) Quantità - UND (Kg) N. utenze UD N. utenze UND 1 16.469,85 3.665,59 433 11 2 33.053,80 19.660,89 869 59 3 48.078,26 28.991,48 1.264 87 4 14.149,61 8.664,12 372 26 5 2.738,63 666,47 72 2 TOTALE 114.490,15 61.648,54 3.010 185 Tabella 45 Quantitativi di secco residuo delle UD e UND suddivise per zone nel comune di Lagonegro

CARTA E CARTONE ZONA Quantità - UD (Kg) Quantità - UND (Kg) N. utenze UD N. utenze UND 1 10.851,69 3.717,80 508 23 2 22.429,67 16.487,64 1050 102 3 6.344,39 1.131,50 297 7 TOTALE 39.625,76 21.336,95 1.855 132 Tabella 46 Quantitativi di secco residuo delle UD e UND suddivise per zone nel comune di Rivello

CARTA E CARTONE ZONA Quantità - UD (Kg) Quantità - UND (Kg) N. utenze UD N. utenze UND intero territorio 20.124,74 10.836,40 708 83 TOTALE 20.124,74 10.836,40 708 83 Tabella 47 Quantitativi di secco residuo delle UD e UND suddivise per zone nel comune di Nemoli

Il materiale sarà conferito dalle utenze direttamente a bordo strada, sul marciapiede in corrispondenza del numero civico, la sera antecedente il giorno previsto per la raccolta all’interno di shopper di carta o semplicemente con i cartoni appiattiti o legata in pacchi. Le utenze condominiali conferiranno il rifiuto secondo le medesime modalità,

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

esponendo i sacchi mediante le apposite rastrelliere in acciaio zincato. Le postazioni presenti sulla rastrelliera potranno essere anche opportunamente numerate al fine di consentire l’assegnazione a ciascun condomino di uno spazio all’interno del quale esporre il proprio sacchetto.

7.5.1 DIMENSIONAMENTO DEL SERVIZIO DI RACCOLTA DELLA FRAZIONE CARTA E CARTONE Dimensionamento dei mezzi di raccolta Per effettuare il dimensionamento del servizio di raccolta della carta e cartone, partendo dai dati sopra riportati, è stato calcolato dapprima il quantitativo ed il volume di rifiuti prodotti ad ogni giro di raccolta secondo le frequenze riportate nel calendario prima esposto sia per le utenze domestiche che per quelle non domestiche. Successivamente è stato scelta la tipologia ed il numero di mezzi, assicurando che la portata e la capacità di ogni mezzo sia superiore a quella raccolta. Laddove tale verifica non fosse soddisfatta, sono stati previsti ulteriori trasbordi finalizzati al soddisfacimento di tali verifiche. La verifica sopra descritta è stata condotta separatamente per ognuno dei tre Comuni, e laddove il comune presenti una suddivisione per zone, la verifica è stata effettuata per ogni singola zona. Dalle tabelle di seguito riportate emerge che, per quanto riguarda il comune di Lagonegro, per effettuare il servizio di raccolta della carta e cartone sono necessari n. 3 automezzi con capacità e portate considerevoli (automezzo con vasca costipatrice da 6 m3) che effettua la raccolta nelle zone 2,3,4 e 5 e n.1 automezzo di dimensioni ridotte (automezzo con vasca da 3 m3) che effettua invece il servizio di raccolta esclusivamente nella zona 1. I tre mezzi da 6 m3 effettuano principalmente la raccolta nelle zone 2,3 e 4 e o alternandosi oppure quello che finisce prima il proprio giro effettuerà la raccolta nella zona 5 costituita principalmente dalle PEZ.

Allo stesso modo per effettuare il servizio di raccolta della frazione organica nelle tre zone del comune di Rivello e nell’intero comune di Nemoli, sono necessari rispettivamente n.2 e n.1 automezzi con vasca costipatrice da 6 m3.

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

ZONA 1 - CENTRO STORICO Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotament kg Carta e Cartone UD 433 250 0,42 1/7 2,92 315,9 Carta e Cartone UND 11 250 3,65 1/7 25,56 70,3 Totale rifiuti da raccogliere 386,2 1 Automezzo con vasca da 3 mc 460,0 1 1 460,0 1/3 0,51 Potenzialità di raccolta 460,0 Tabella 48 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta della carta e cartone nella zona 1 del comune di Lagonegro

ZONA 2 - URBANA Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotamenti kg Carta e Cartone UD 869 250 0,42 1/7 2,92 633,9 Carta e Cartone UND 59 250 3,65 1/7 25,56 377,1 Totale rifiuti da raccogliere 1.011,0 1 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 1 1.250,0 1/3 1,33 Potenzialità di raccolta 1.250,0 Tabella 49 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta della carta e cartone nella zona 2 del comune di Lagonegro

ZONA 3 - URBANA ALTA DENSITÀ Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotamenti kg Carta e Cartone UD 1.264 250 0,42 1/7 2,92 922,0 Carta e Cartone UND 87 250 3,04 1/7 21,30 463,3 Totale rifiuti da raccogliere 1.385,4 1 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 2 2.500,0 1/3 0,91 Potenzialità di raccolta 2.500,0 Tabella 50 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta della carta e cartone nella zona 3 del comune di Lagonegro

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

ZONA 4 - URBANA PERIFERICA Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotamenti kg Carta e Cartone UD 372 250 0,42 1/7 2,92 271,4 Carta e Cartone UND 26 250 3,65 1/7 25,56 166,2 Totale rifiuti da raccogliere 437,5 1 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 1 1.250,0 1/3 0,58 Potenzialità di raccolta 1.250,0 Tabella 51 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta della carta e cartone nella zona 4 del comune di Lagonegro

ZONA 5 - POSTAZIONI ECOLOGICHE ZONALI Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotamenti kg Carta e Cartone UD 72 250 0,42 3/7 0,97 17,5 Carta e Cartone UND 2 250 3,65 3/7 8,52 4,3 Totale rifiuti da raccogliere 21,8 1 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 1 1.250,0 1/3 0,03 Potenzialità di raccolta 1.250,0 Tabella 52 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta della carta e cartone nella zona 5 del comune di Lagonegro

ZONA 1 - CENTRO STORICO Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotament kg Carta e cartone UD 508 250 0,23 1/7 1,64 208,1 Carta e cartone UND 23 250 1,77 1/7 12,40 71,3 Totale rifiuti da raccogliere 279,4 1 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 1 1.250,0 1/3 0,37 Potenzialità di raccolta 1.250,0 Tabella 53 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta della carta e cartone nella zona 1 del comune di Rivello

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

ZONA 2 - URBANO/FRAZIONI Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotamenti kg Carta e cartone UD 1.050 250 0,23 1/7 1,64 430,2 Carta e cartone UND 102 250 1,77 1/7 12,40 316,2 Totale rifiuti da raccogliere 746,4 1 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 1 1.250,0 1/3 0,99 Potenzialità di raccolta 1.250,0 Tabella 54 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta della carta e cartone nella zona 2 del comune di Rivello

ZONA 3 - FRAZIONI LONTANE Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotamenti kg Carta e cartone UD 297 250 0,23 1/7 1,64 121,7 Carta e cartone UND 7 250 1,77 1/7 12,40 21,7 Totale rifiuti da raccogliere 143,4 1 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 1 1.250,0 1/3 0,19 Potenzialità di raccolta 1.250,0 Tabella 55 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta della carta e cartone nella zona 3 del comune di Rivello

Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotamenti kg Carta e cartone UD 708 250 0,31 1/7 2,18 386,0 Carta e cartone UND 83 250 1,43 1/7 10,02 207,8 Totale rifiuti da raccogliere 593,8 1 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 1 1.250,0 1/3 0,78 Potenzialità di raccolta 1.250,0 Tabella 56 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta della carta e cartone nel comune di Nemoli

RELAZIONE TECNICA 96

CONVENZIONE DEI COMUNI TRA I COMUNI DI LAGONEGRO, RIVELLO E NEMOLI PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELLA RACCOLTA DEI RIFIUTI

COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

Dimensionamento del numero di operatori utilizzati per la raccolta Successivamente al dimensionamento della tipologia e del numero dei mezzi per la raccolta della carta e cartone, è stato dimensionato il numero di operatori che, adoperando i mezzi prima descritti, effettuano il servizio di raccolta della carta e cartone. Per effettuare il suddetto dimensionamento, sono state prese in considerazioni le produttività già definite, valutando il numero di ore complessivamente impiegate per effettuare il presente servizio. In tal caso è stato assegnato un numero specifico della produttività, in base alle peculiarità di ogni zona, così come prima definita. Di seguito vengono riportate le tabelle che riassumono, per ogni zona e per ogni Comune, il numero complessivo di ore necessarie per effettuare il servizio, in base alla tipologia di contenitore, al numero complessivo di utenze ed alla relativa produttività.

RACCOLTA CARTA e CARTONE UD e UND - ZONA 1- LAGONEGRO RACCOLTA CARTA e CARTONE UD e UND - ZONA 2 - LAGONEGRO frequenza di raccolta 1/7 frequenza di raccolta 1/7 tipologia di attrezzature sacchi tipologia di attrezzature sacchi Numero complessivo di UD servite 433 Numero complessivo di UD servite 869 Numero complessivo di UND servite 11 Numero complessivo di UND servite 59 Numero di trasbordi 1 Numero di trasbordi 1 produttività di raccolta (utenze/h) 135 produttività di raccolta (utenze/h) 195 percentuale di esposizione (%) 70 percentuale di esposizione (%) 70 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo stimato del servizio (h/squadra) 2,80 tempo stimato del servizio (h/squadra) 3,83 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 386,2 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 1.011,0 RACCOLTA CARTA e CARTONE UD e UND - ZONA 3 - LAGONEGRO RACCOLTA CARTA e CARTONE UD e UND - ZONA 4 - LAGONEGRO frequenza di raccolta 1/7 frequenza di raccolta 1/7 tipologia di attrezzature sacchi tipologia di attrezzature sacchi Numero complessivo di UD servite 1.264 Numero complessivo di UD servite 372 Numero complessivo di UND servite 87 Numero complessivo di UND servite 26 Numero di trasbordi 1 Numero di trasbordi 1 produttività di raccolta (utenze/h) 230 produttività di raccolta (utenze/h) 140 percentuale di esposizione (%) 70 percentuale di esposizione (%) 70 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo stimato del servizio (h/squadra) 4,61 tempo stimato del servizio (h/squadra) 2,49 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 1.385,4 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 437,5 RACCOLTA SECCO UD e UND - ZONA 5 - LAGONEGRO RACCOLTA CARTA e CARTONE UD e UND - ZONA 1 - RIVELLO frequenza di raccolta 1/7 frequenza di raccolta 1/7 tipologia di attrezzature mastelli/bidone carrellato tipologia di attrezzature sacchi Numero complessivo di UD servite 72 Numero complessivo di UD servite 508 Numero complessivo di UND servite 2 Numero complessivo di UND servite 23 Numero di trasbordi 1 Numero di trasbordi 1 produttività di raccolta (utenze/h) 100 produttività di raccolta (utenze/h) 145 percentuale di esposizione (%) 70 percentuale di esposizione (%) 70 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo stimato del servizio (h/squadra) 0,52 tempo stimato del servizio (h/squadra) 3,06 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 21,8 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 279,4 RACCOLTA CARTA e CARTONE UD e UND - ZONA 2 -RIVELLO RACCOLTA CARTA e CARTONE UD e UND - ZONA 3 - RIVELLO frequenza di raccolta 1/7 frequenza di raccolta 1/7 tipologia di attrezzature sacchi tipologia di attrezzature sacchi Numero complessivo di UD servite 1.050 Numero complessivo di UD servite 297 Numero complessivo di UND servite 102 Numero complessivo di UND servite 7 Numero di trasbordi 1 Numero di trasbordi 1 produttività di raccolta (utenze/h) 190 produttività di raccolta (utenze/h) 170 percentuale di esposizione (%) 70 percentuale di esposizione (%) 70 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo stimato del servizio (h/squadra) 4,74 tempo stimato del servizio (h/squadra) 1,75 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 746,4 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 143,4

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

RACCOLTA CARTA e CARTONE UD e UND - NEMOLI frequenza di raccolta 1/7 tipologia di attrezzature sacchi Numero complessivo di UD servite 708 Numero complessivo di UND servite 83 numero di svuotamenti 1 produttività di raccolta (utenze/h) 150 percentuale di esposizione (%) 70 tempo stimato per singolo svuotamento (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo stimato del servizio (h/squadra) 4,19 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 593,8 Tabella 57 Produttività delle squadre di raccolta per ogni zona dei comuni di Lagonegro, Rivello e Nemoli

A partire dalle produttività sopra riportate, è stato determinato successivamente il numero complessivo di ore che ogni squadra impiega in un anno per effettuare il servizio, sia in termini di personale che in termini di mezzi adoperati. Le seguenti tabelle, riportate per ogni Comune, riassumono anche le risorse da impiegare, in termini di personale e mezzi impiegati per la raccolta della carta e cartone.

CARTA E CARTONE Raccolta utenze domestiche e non domestiche Personale n° ore gg settimane totale ore Squadra di raccolta A (n.2 operatori ecologici) 2 2,8 1 52,14 292,22 Squadra di raccolta B (n.2 operatori ecologici) 2 2,7 1 52,14 286,67 Squadra di raccolta C (n.2 operatori ecologici) 2 4,6 1 52,14 480,91 Squadra di raccolta D (n.2 operatori ecologici) 2 3,8 1 52,14 399,53 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Automezzo con vasca da 3 mc 1 2,8 1 52,14 146,11 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 2,7 1 52,14 143,33 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 4,6 1 52,14 240,46 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 3,8 1 52,14 199,76 Trasporto a recupero Personale (Livello) n° ore gg settimane totale ore Autista (III A) 1 3 1 52,14 156,42 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Autocarro scarrabile 1 3 1 52,14 156,42 Tabella 58 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta della carta e cartone per le UD e UND nel comune di Lagonegro

CARTA E CARTONE Raccolta utenze domestiche e non domestiche Personale n° ore gg settimane totale ore Squadra di raccolta A (n.2 operatori ecologici) 1 4,7 1 52,14 247,36 Squadra di raccolta B (n.2 operatori ecologici) 1 4,8 1 52,14 251,07 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 4,7 1 52,14 247,36 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 4,8 1 52,14 251,07 Tabella 59 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta della carta e cartone per le UD e UND nel comune di Rivello

CARTA E CARTONE Raccolta utenze domestiche e non domestiche Personale n° ore gg settimane totale ore Squadra di raccolta (n.2 operatori ecologici) 1 4,2 1 52,14 218,54 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 4,2 1 52,14 218,54 Tabella 60 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta della carta e cartone per le UD e UND nel comune di Nemoli

Nelle precedenti tabelle va osservato che, le ore ed il numero di operatori necessari per la trasferenza congiunta,

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sono stati associati, per agevolare l’esposizione, solamente al comune di Lagonegro. La ripartizione economica è stata effettuata in funzione dei quantitativi di rifiuti raccolti in ogni Comune.

Dimensionamento del servizio di trasporto a recupero della carta e cartone Al termine di ciascun giro di raccolta, ogni mezzo satellite effettuerà lo svuotamento del carico, previa pesatura, all’interno di un cassone scarrabile, ubicato presso il centro di raccolta comunale nel comune di Lagonegro, di cui si prevede pertanto l’utilizzo anche quale struttura di supporto alla logistica del servizio di tutti i Comuni coinvolti. Per il servizio di trasporto a recupero si prevede che l’autocarro scarrabile provveda alla trasferenza dei rifiuti presso l’impianto di recupero all’uopo individuato. Di seguito viene riportata una tabella riepilogativa per il dimensionamento del servizio di trasferenza riportando inoltre, per ogni Comune, il rispettivo quantitativo che viene trasportato a recupero:

DIMENSIONAMENTO TRASFERENZA Quantità raccolta (Lagonegro) 4.367,80 Kg Quantità raccolta (Rivello) 1.242,22 Kg Quantità raccolta (Nemoli) 721,01 Kg Quantità totale 6.331,03 Kg Peso specifico 250,00 Kg Volume raccolto 25,32 mc Rapporto di compattazione 1/2 Volume compattato 25,32 mc Tipo mezzo Autocarro scarrabile N. viaggi per settimana 1,00 Portata utile 11.950,00 kg Volume utile 30 mc N. mezzi per trasferenza 1 Durata trasporto a trasferenza 3,0 h Distanza impianto 40 km Tabella 61 Dimensionamento trasferenza

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7.6 RACCOLTA MULTIMATERIALE (LEGGERO: PLASTICA + IMBALLAGGI IN ACCIAIO E ALLUMINIO): Tale frazione merceologica è costituita da multimateriale di tipo “leggero” costituito dall'insieme degli imballaggi in plastica indicati con le sigle PE (polietilene), PP (polipropilene), PVC (cloruro di polivinile), PET (polietilentereftalato), PS (polistirene), bottiglie di acqua minerale e bibite, flaconi di prodotti per il lavaggio di biancheria e stoviglie, flaconi di shampoo, contenitori per cosmetici, flaconi di prodotti per la pulizia della casa, flaconi di sapone liquido, contenitori di prodotti per l'igiene della persona, vaschette per alimenti in plastica o polistirolo, sacchetti della spesa, pellicole per imballaggi, confezioni in plastica trasparente per pasta fresca o formaggi, confezioni di merende e cracker, buste e sacchetti in plastica per pasta, patatine, caramelle, etc. Gli imballaggi in plastica conferiti non devono essere inquinati da rifiuti organici e sostanze pericolose poiché, in questo caso, trattasi di contenitori contaminati T e/o F. Gli imballaggi in metallo (Alluminio — Imballaggi di Acciaio) sono costituiti essenzialmente dai METALLI ovvero i contenitori con cui vengono confezionati i prodotti alimentari e non (lattine in alluminio contraddistinte dal simbolo Al, lattine e scatolette in banda stagnata, lattine per bevande, contenitori di prodotti per igiene personale, tappi e coperchi metallici, carta stagnola, vaschette in alluminio, stampi per dolci in metallo, bombolette spray vuote (non pericolose), contenitori in metallo per pelati, tonno, etc.). Per tale frazione si è previsto un servizio di raccolta dedicato sia alle utenze domestiche che a quelle non domestiche con frequenza settimanale (1/7) da espletarsi nella giornata di mercoledì in orario antimeridiano, così come rappresentato nel calendario di raccolta di seguito riportato:

FREQUENZA UD e UND LUNEDI MARTEDI MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO DI RACCOLTA

MULTIMATERIALE 1/7 (UD e UND )

Figura 42 Calendario di raccolta “porta a porta” del multimateriale UD e UND

Le tabelle sotto riportate riepilogano i dati di progetto per la raccolta di detta frazione merceologica, in termini sia di quantità di rifiuti prodotti che di numero di utenze servite, per le diverse tipologie di utenze prese in esame e per ognuno dei tre Comuni ai fini del dimensionamento, a seconda della frequenza di raccolta assegnata in progetto: MULTIMATERIALE ZONA Quantità - UD (Kg) Quantità - UND (Kg) N. utenze UD N. utenze UND 1 20.129,81 4.480,16 433 11 2 40.399,09 24.029,97 869 59 3 58.762,31 35.434,03 1.264 87 4 17.293,97 10.589,48 372 26 5 3.347,22 814,58 72 2 TOTALE 139.932,41 75.348,22 3.010 185 Tabella 62 Quantitativi di multimateriale delle UD e UND suddivise per zone nel comune di Lagonegro

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

MULTIMATERIALE ZONA Quantità - UD (Kg) Quantità - UND (Kg) N. utenze UD N. utenze UND 1 16.277,53 5.576,70 508 23 2 33.644,51 24.731,46 1050 102 3 9.516,59 1.697,26 297 7 TOTALE 59.438,64 32.005,42 1.855 132 Tabella 63 Quantitativi di multimateriale delle UD e UND suddivise per zone nel comune di Rivello

MULTIMATERIALE ZONA Quantità - UD (Kg) Quantità - UND (Kg) N. utenze UD N. utenze UND intero territorio 37.374,52 20.124,74 708 83 TOTALE 37.374,52 20.124,74 708 83 Tabella 64 Quantitativi di multimateriale delle UD e UND suddivise per zone nel comune di Rivello

Il materiale sarà conferito dalle utenze direttamente a bordo strada, sul marciapiede in corrispondenza del numero civico, la sera antecedente il giorno previsto per la raccolta solo ed esclusivamente nelle buste di polietilene di colore azzurro da 110 lt per le U.D. e le U.N.D. Le utenze condominiali conferiranno il rifiuto secondo le medesime modalità, esponendo i sacchi mediante le apposite rastrelliere in acciaio zincato. Le postazioni presenti sulla rastrelliera potranno essere anche opportunamente numerate al fine di consentire l’assegnazione a ciascun condomino di uno spazio all’interno del quale esporre il proprio sacchetto.

7.6.1 DIMENSIONAMENTO DEL SERVIZIO DI RACCOLTA DEL MULTIMATERIALE

Dimensionamento dei mezzi di raccolta Per effettuare il dimensionamento del servizio di raccolta del multimateriale, partendo dai dati sopra riportati, è stato calcolato dapprima il quantitativo ed il volume di rifiuti prodotti ad ogni giro di raccolta secondo le frequenze riportate nel calendario prima esposto sia per le utenze domestiche che per quelle non domestiche. Successivamente è stato scelta la tipologia ed il numero di mezzi, assicurando che la portata e la capacità di ogni mezzo sia superiore a quella raccolta. Laddove tale verifica non fosse soddisfatta, sono stati previsti ulteriori trasbordi finalizzati al soddisfacimento di tali verifiche. La verifica sopra descritta è stata condotta separatamente per ognuno dei tre Comuni, e laddove il Comune presenti una suddivisione per zone, la verifica è stata effettuata per ogni singola zona. Dalle tabelle di seguito riportate emerge che, per quanto riguarda il comune di Lagonegro, per effettuare il servizio di raccolta del multimateriale sono necessari n. 3 automezzi con capacità e portate considerevoli (automezzo con vasca costipatrice da 6 m3) che effettuano la raccolta nelle zone 2,3,4 e 5 e n.1 automezzo di dimensioni ridotte (automezzo con vasca da 3 m3) che effettua invece il servizio di raccolta esclusivamente nella zona 1. I tre mezzi da 6 m3 effettuano principalmente la raccolta nelle zone 2,3 e 4 e o alternandosi oppure quello che finisce prima il proprio giro effettuerà la raccolta nella zona 5 costituita principalmente dalle PEZ. Allo stesso modo per effettuare il servizio di raccolta del multimateriale nelle tre zone del comune di Rivello e nell’intero comune di Nemoli, sono necessari rispettivamente n.2 e n.1 automezzi con vasca costipatrice da 6 m3.

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

ZONA 1 - CENTRO STORICO Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotament kg Multimateriale UD 433 110 1,16 1/7 8,11 386,1 Multimateriale UND 11 110 10,14 1/7 71,01 85,9 Totale rifiuti da raccogliere 472,0 1 Automezzo con vasca da 3 mc 460,0 1 2 920,0 1/4 0,54 Potenzialità di raccolta 920,0 Tabella 65 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta del multimateriale nella zona 1 del comune di Lagonegro

ZONA 2 - URBANA Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotamenti kg Multimateriale UD 869 110 1,16 1/7 8,11 774,8 Multimateriale UND 59 110 10,14 1/7 71,01 460,8 Totale rifiuti da raccogliere 1.235,6 1 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 1 1.250,0 1/4 2,81 Potenzialità di raccolta 1.250,0 Tabella 66 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta del multimateriale nella zona 2 del comune di Lagonegro

ZONA 3 - URBANA ALTA DENSITÀ Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotamenti kg Multimateriale UD 1.264 110 1,16 1/7 8,11 1.126,9 Multimateriale UND 87 110 3,72 1/7 26,04 249,2 Totale rifiuti da raccogliere 1.376,1 1 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 2 2.500,0 1/4 1,56 Potenzialità di raccolta 2.500,0 Tabella 67 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta del multimateriale nella zona 3 del comune di Lagonegro

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

ZONA 4 - URBANA PERIFERICA Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotamenti kg Multimateriale UD 372 110 1,16 1/7 8,11 331,7 Multimateriale UND 26 110 10,14 1/7 71,01 203,1 Totale rifiuti da raccogliere 534,8 1 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 1 1.250,0 1/4 1,22 Potenzialità di raccolta 1.250,0 Tabella 68 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta del multimateriale nella zona 4 del comune di Lagonegro

ZONA 5 - POSTAZIONI ECOLOGICHE ZONALI Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotamenti kg Multimateriale UD 72 300 0,42 1/7 0,99 21,4 Multimateriale UND 2 300 10,14 1/7 23,67 14,2 Totale rifiuti da raccogliere 35,6 1 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 1 1.250,0 1/4 0,03 Potenzialità di raccolta 1.250,0 Tabella 69 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta del multimateriale nella zona 5 del comune di Lagonegro

ZONA 1 - CENTRO STORICO Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotament kg Multimateriale UD 508 110 0,80 1/7 5,59 312,2 Multimateriale UND 23 110 6,04 1/7 42,27 107,0 Totale rifiuti da raccogliere 419,1 1 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 1 1.250,0 1/4 0,95 Potenzialità di raccolta 1.250,0 Tabella 70 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta del multimateriale nella zona 1 del comune di Rivello

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

ZONA 2 - URBANO/FRAZIONI Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotamenti kg Multimateriale UD 1.050 110 0,80 1/7 5,59 645,2 Multimateriale UND 102 110 6,04 1/7 42,27 474,3 Totale rifiuti da raccogliere 1.119,5 1 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 1 1.250,0 1/4 2,54 Potenzialità di raccolta 1.250,0 Tabella 71 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta del multimateriale nella zona 2 del comune di Rivello

ZONA 3 - FRAZIONI LONTANE Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotamenti kg Multimateriale UD 297 250 0,35 1/7 2,46 182,5 Multimateriale UND 7 250 2,66 1/7 18,60 32,6 Totale rifiuti da raccogliere 215,1 1 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 1 1.250,0 1/4 0,22 Potenzialità di raccolta 1.250,0 Tabella 72 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta del multimateriale nella zona 3 del comune di Rivello

Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotamenti kg Multimateriale UD 708 110 1,31 1/7 9,20 716,8 Multimateriale UND 83 110 6,04 1/7 42,27 386,0 Totale rifiuti da raccogliere 1.102,7 1 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 1 1.250,0 1/4 2,51 Potenzialità di raccolta 1.250,0 Tabella 73 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta del multimateriale del comune di Nemoli

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

Dimensionamento del numero di operatori utilizzati per la raccolta Successivamente al dimensionamento della tipologia e del numero dei mezzi per la raccolta del multimateriale, è stato dimensionato il numero di operatori che, adoperando i mezzi prima descritti, effettuano il servizio di raccolta del multimateriale. Per effettuare il suddetto dimensionamento, sono state prese in considerazioni le produttività prima definite, valutando il numero di ore complessivamente impiegate per effettuare il presente servizio. In tal caso è stato assegnato un numero specifico della produttività, in base alle peculiarità di ogni zona, così come prima definita. Di seguito vengono riportate le tabelle che riassumono, per ogni zona e per ogni Comune, il numero complessivo di ore necessarie per effettuare il servizio, in base alla tipologia di contenitore, al numero complessivo di utenze ed alla relativa produttività.

RACCOLTA MULTIMATERIALE UD e UND - ZONA 1 - LAGONEGRO RACCOLTA MULTIMATERIALE UD e UND - ZONA 2- LAGONEGRO frequenza di raccolta 1/7 frequenza di raccolta 1/7 tipologia di attrezzature sacchi tipologia di attrezzature sacchi Numero complessivo di UD servite 433 Numero complessivo di UD servite 869 Numero complessivo di UND servite 11 Numero complessivo di UND servite 59 Numero di trasbordi 2 Numero di trasbordi 1 produttività di raccolta (utenze/h) 135 produttività di raccolta (utenze/h) 195 percentuale di esposizione (%) 80 percentuale di esposizione (%) 80 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo stimato del servizio (h/squadra) 3,63 tempo stimato del servizio (h/squadra) 4,31 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 472,0 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 1.235,6 RACCOLTA MULTIMATERIALE UD e UND - ZONA 3 - LAGONEGRO RACCOLTA MULTIMATERIALE UD e UND - ZONA 4 - LAGONEGRO frequenza di raccolta 1/7 frequenza di raccolta 1/7 tipologia di attrezzature sacchi tipologia di attrezzature sacchi Numero complessivo di UD servite 1.264 Numero complessivo di UD servite 372 Numero complessivo di UND servite 87 Numero complessivo di UND servite 26 Numero di trasbordi 2 Numero di trasbordi 1 produttività di raccolta (utenze/h) 230 produttività di raccolta (utenze/h) 140 percentuale di esposizione (%) 80 percentuale di esposizione (%) 80 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo stimato del servizio (h/squadra) 5,70 tempo stimato del servizio (h/squadra) 2,77 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 1.376,1 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 534,8 RACCOLTA MULTIMATERIALE UD e UND - ZONA 5 - LAGONEGRO RACCOLTA MULTIMATERIALE UD e UND - ZONA 1 - RIVELLO frequenza di raccolta 1/7 frequenza di raccolta 1/7 tipologia di attrezzature mastelli/bidone carrellato tipologia di attrezzature sacchi Numero complessivo di UD servite 72 Numero complessivo di UD servite 508 Numero complessivo di UND servite 2 Numero complessivo di UND servite 23 Numero di trasbordi 1 Numero di trasbordi 1 produttività di raccolta (utenze/h) 100 produttività di raccolta (utenze/h) 145 percentuale di esposizione (%) 80 percentuale di esposizione (%) 80 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo stimato del servizio (h/squadra) 0,59 tempo stimato del servizio (h/squadra) 3,43 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 35,6 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 419,1 RACCOLTA MULTIMATERIALE UD e UND - ZONA 2 - RIVELLO RACCOLTA MULTIMATERIALE UD e UND - ZONA 3 -RIVELLO frequenza di raccolta 1/7 frequenza di raccolta 1/7 tipologia di attrezzature sacchi tipologia di attrezzature sacchi Numero complessivo di UD servite 1.050 Numero complessivo di UD servite 297 Numero complessivo di UND servite 102 Numero complessivo di UND servite 7 Numero di trasbordi 1 Numero di trasbordi 1 produttività di raccolta (utenze/h) 190 produttività di raccolta (utenze/h) 170 percentuale di esposizione (%) 80 percentuale di esposizione (%) 80 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo stimato del servizio (h/squadra) 5,35 tempo stimato del servizio (h/squadra) 1,93 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 1.119,5 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 215,1

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

RACCOLTA MULTIMATERIALE UD e UND - NEMOLI frequenza di raccolta 1/7 tipologia di attrezzature sacchi Numero complessivo di UD servite 708 Numero complessivo di UND servite 83 numero di svuotamenti 1 produttività di raccolta (utenze/h) 150 percentuale di esposizione (%) 80 tempo stimato per singolo svuotamento (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo stimato del servizio (h/squadra) 4,72 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 1.102,7 Tabella 74 Produttività delle squadre di raccolta per ogni zona dei comuni di Lagonegro, Rivello e Nemoli

A partire dalle produttività sopra riportate, è stato determinato successivamente il numero complessivo di ore che ogni squadra impiega in un anno per effettuare il servizio, sia in termini di personale che in termini di mezzi adoperati. Le seguenti tabelle, riportate per ogni Comune, riassumono anche le risorse da impiegare, in termini di personale e mezzi impiegati per la raccolta del multimateriale.

MULTIMATERIALE Raccolta utenze domestiche e non domestiche Personale n° ore gg settimane totale ore Squadra di raccolta A (n.2 operatori ecologici) 1 3,6 1 52,14 189,33 Squadra di raccolta B (n.2 operatori ecologici) 1 2,9 1 52,14 149,28 Squadra di raccolta C (n.2 operatori ecologici) 1 5,7 1 52,14 297,15 Squadra di raccolta D (n.2 operatori ecologici) 1 4,3 1 52,14 224,58 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Automezzo con vasca da 3 mc 1 3,6 1 52,14 189,33 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 2,9 1 52,14 149,28 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 5,7 1 52,14 297,15 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 4,3 1 52,14 224,58 Trasporto a recupero Personale (Livello) n° ore gg settimane totale ore Autista (III A) 1 3 1 52,14 156,42 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Autocarro scarrabile 1 3 1 52,14 156,42 Tabella 75 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta del multimateriale per le UD e UND nel comune di Lagonegro

MULTIMATERIALE Raccolta utenze domestiche e non domestiche Personale n° ore gg settimane totale ore Squadra di raccolta A (n.2 operatori ecologici) 1 5,4 1 52,14 278,98 Squadra di raccolta B (n.2 operatori ecologici) 1 5,4 1 52,14 279,48 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 5,4 1 52,14 278,98 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 5,4 1 52,14 279,48 Tabella 76 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta del multimateriale per le UD e UND nel comune di Rivello

MULTIMATERIALE Raccolta utenze domestiche e non domestiche Personale n° ore gg settimane totale ore Squadra di raccolta (n.2 operatori ecologici) 2 4,7 1 52,14 492,06 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 4,7 1 52,14 246,03 Tabella 77 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta del multimateriale per le UD e UND nel comune di Nemoli

Nelle precedenti tabelle va osservato che, le ore ed il numero di operatori necessari per la trasferenza congiunta,

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sono stati associati, per agevolare l’esposizione, solamente al comune di Lagonegro. La ripartizione economica è stata effettuata in funzione dei quantitativi di rifiuti raccolti in ogni Comune.

Dimensionamento del servizio di trasporto a recupero del multimateriale Al termine di ciascun giro di raccolta, ogni mezzo satellite effettuerà lo svuotamento del carico, previa pesatura, all’interno di un cassone scarrabile, ubicato presso il centro di raccolta comunale nel comune di Lagonegro, di cui si prevede pertanto l’utilizzo anche quale struttura di supporto alla logistica del servizio di tutti i Comuni coinvolti. Per il servizio di trasporto a recupero si prevede che l’autocarro scarrabile provveda alla trasferenza dei rifiuti presso l’impianto di recupero all’uopo individuato. Di seguito viene riportata una tabella riepilogativa per il dimensionamento del servizio di trasferenza riportando inoltre, per ogni Comune, il rispettivo quantitativo che viene trasportato a recupero:

DIMENSIONAMENTO TRASFERENZA Quantità raccolta (Lagonegro) 3.654,07 Kg Quantità raccolta (Rivello) 1.607,58 Kg Quantità raccolta (Nemoli) 933,08 Kg Quantità totale 6.194,72 Kg Peso specifico 110,00 Kg Volume raccolto 28,16 mc Rapporto di compattazione 1/2 Volume compattato 14,08 mc Tipo mezzo Autocarro scarrabile N. viaggi per settimana 1,00 Portata utile 11.950,00 kg Volume utile 30 mc N. mezzi per trasferenza 1 Durata trasporto a trasferenza 3,0 h

Distanza impianto 40 km Tabella 78 Dimensionamento trasferenza

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7.7 RACCOLTA DEL VETRO Tale tipologia di rifiuto è costituita essenzialmente da contenitori di vetro (bottiglie, barattoli, vasetti per alimenti, flaconi, fiaschi senza paglia, bicchieri in vetro, etc… Per tale frazione si è previsto un servizio di raccolta dedicato alle utenze domestiche con frequenza settimanale (1/7), da espletarsi nella giornata di venerdì così come rappresentato nel calendario di raccolta di seguito riportato:

FREQUENZA UD e UND LUNEDI MARTEDI MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO DI RACCOLTA

VETRO 1/7 (UD)

Figura 43 Calendario di raccolta “porta a porta” del vetro per le UD Le tabelle sotto riportate riepilogano i dati di progetto per la raccolta di detta frazione merceologica, in termini sia di quantità di rifiuti prodotti che di numero di utenze servite, per le diverse tipologie di utenze prese in esame e per ognuno dei tre Comuni ai fini del dimensionamento, a seconda della frequenza di raccolta assegnata in progetto: VETRO ZONA Quantità - UD (Kg) Quantità - UND (Kg) N. utenze UD N. utenze UND 1 14.639,86 3.258,30 433 11 2 29.381,16 17.476,34 869 59 3 42.736,23 25.770,20 1.264 87 4 12.577,43 7.701,44 372 26 5 2.434,34 592,42 72 2 TOTALE 101.769,02 54.798,70 3.010 185 Tabella 79 Quantitativi di vetro delle UD e UND suddivise per zone nel comune di Lagonegro

VETRO ZONA Quantità - UD (Kg) Quantità - UND (Kg) N. utenze UD N. utenze UND 1 10.851,69 3.717,80 508 23 2 22.429,67 16.487,64 1050 102 3 6.344,39 1.131,50 297 7 TOTALE 39.625,76 21.336,95 1.855 132 Tabella 80 Quantitativi di vetro delle UD e UND suddivise per zone nel comune di Rivello

VETRO ZONA Quantità - UD (Kg) Quantità - UND (Kg) N. utenze UD N. utenze UND intero territorio 22.999,70 12.384,46 708 83 TOTALE 22.999,70 12.384,46 708 83 Tabella 81 Quantitativi di vetro delle UD e UND suddivise per zone nel comune di Nemoli

Il materiale sarà conferito dalle utenze direttamente a bordo strada, sul marciapiede in corrispondenza del numero civico, la sera antecedente il giorno previsto per la raccolta solo ed esclusivamente negli specifici contenitori (mastelli) previsti in dotazione. Le utenze condominiali conferiranno il rifiuto secondo le medesime modalità, esponendo i mastelli all’interno di apposite rastrelliere in acciaio zincato. Le postazioni presenti sulla rastrelliera potranno essere anche opportunamente numerate al fine di consentire l’assegnazione a ciascun condomino di uno spazio all’interno del quale esporre il proprio mastello.

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7.7.1 DIMENSIONAMENTO DEL SERVIZIO DI RACCOLTA DEL VETRO

Dimensionamento dei mezzi di raccolta Per effettuare il dimensionamento del servizio di raccolta del vetro, partendo dai dati sopra riportati, è stato calcolato dapprima il quantitativo ed il volume di rifiuti prodotti ad ogni giro di raccolta secondo le frequenze riportate nel calendario prima esposto sia per le utenze domestiche che per quelle non domestiche. Successivamente è stato scelta la tipologia ed il numero di mezzi, assicurando che la portata e la capacità di ogni mezzo sia superiore a quella raccolta. Laddove tale verifica non fosse soddisfatta, sono stati previsti ulteriori trasbordi finalizzati al soddisfacimento di tali verifiche. La verifica sopra descritta è stata condotta separatamente per ognuno dei tre Comuni, e laddove il Comune presenti una suddivisione per zone, la verifica è stata effettuata per ogni singola zona. Dalle tabelle di seguito riportate emerge che, per quanto riguarda il comune di Lagonegro, per effettuare il servizio di raccolta del vetro sono necessari n. 3 automezzi con capacità e portate considerevoli (automezzo con vasca costipatrice da 6 m3) che effettuano la raccolta nelle zone 2,3,4 e 5 e n.1 automezzo di dimensioni ridotte (automezzo con vasca da 3 m3) che effettua invece il servizio di raccolta esclusivamente nella zona 1. I tre mezzi da 6 m3 effettuano principalmente la raccolta nelle zone 2,3 e 4 e o alternandosi oppure quello che finisce prima il proprio giro effettuerà la raccolta nella zona 5 costituita principalmente dalle PEZ. Allo stesso modo per effettuare il servizio di raccolta del vetro nelle tre zone del comune di Rivello e nell’intero comune di Nemoli, sono necessari rispettivamente n.2 e n.1 automezzi con vasca costipatrice da 6 m3.

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ZONA 1 - CENTRO STORICO Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotament kg Vetro UD 433 110 0,84 1/7 5,89 280,8 Vetro UND 11 110 7,38 1/7 51,64 62,5 Totale rifiuti da raccogliere 343,3 1 Automezzo con vasca da 3 mc 460,0 1 1 460,0 1 3,12 Potenzialità di raccolta 460,0 Tabella 82 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta del vetro nella zona 1 del comune di Lagonegro

ZONA 2 - URBANA Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotamenti kg Vetro UD 869 250 0,37 1/7 2,59 563,5 Vetro UND 59 250 3,25 1/7 22,72 335,2 Totale rifiuti da raccogliere 898,6 1 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 1 1.250,0 1 3,59 Potenzialità di raccolta 1.250,0 Tabella 83 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta del vetro nella zona 2 del comune di Lagonegro

ZONA 3 - URBANA ALTA DENSITÀ Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotamenti kg Vetro UD 1.264 250 0,37 1/7 2,59 819,6 Vetro UND 87 250 2,71 1/7 18,94 411,9 Totale rifiuti da raccogliere 1.231,5 1 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 1 1.250,0 1 4,93 Potenzialità di raccolta 1.250,0 Tabella 84 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta del vetro nella zona 3 del comune di Lagonegro

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

ZONA 4 - URBANA PERIFERICA Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotamenti kg Vetro UD 372 250 0,37 1/7 2,59 241,2 Vetro UND 26 250 3,25 1/7 22,72 147,7 Totale rifiuti da raccogliere 388,9 1 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 1 1.250,0 1 1,56 Potenzialità di raccolta 1.250,0 Tabella 85 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta del vetro nella zona 4 del comune di Lagonegro

ZONA 5 - POSTAZIONI ECOLOGICHE ZONALI Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotamenti kg Vetro UD 72 250 0,37 3/7 0,86 15,6 Vetro UND 2 250 3,25 3/7 7,57 3,8 Totale rifiuti da raccogliere 19,3 1 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 1 1.250,0 1 0,08 Potenzialità di raccolta 1.250,0 Tabella 86 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta del vetro nella zona 5 del comune di Lagonegro

ZONA 1 - CENTRO STORICO Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotament kg Vetro UD 508 250 0,23 1/7 1,64 208,1 Vetro UND 23 250 1,77 1/7 12,40 71,3 Totale rifiuti da raccogliere 279,4 1 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 1 1.250,0 1 1,12 Potenzialità di raccolta 1.250,0 Tabella 87 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta del vetro nella zona 1 del comune di Rivello

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

ZONA 2 - URBANO/FRAZIONI Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotamenti kg Vetro UD 1.050 110 0,53 1/7 3,72 430,2 Vetro UND 102 110 4,03 1/7 28,18 316,2 Totale rifiuti da raccogliere 746,4 1 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 3 1.250,0 1 2,26 Potenzialità di raccolta 1.250,0 Tabella 88 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta del vetro nella zona 2 del comune di Rivello

ZONA 3 - FRAZIONI LONTANE Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotamenti kg Vetro UD 297 250 0,23 1/7 1,64 121,7 Vetro UND 7 250 1,77 1/7 12,40 21,7 Totale rifiuti da raccogliere 143,4 1 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 1 1.250,0 1 0,57 Potenzialità di raccolta 1.250,0 Tabella 89 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta del vetro nella zona 3 del comune di Rivello

Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotamenti kg Vetro UD 708 250 0,55 1/7 3,83 678,6 Vetro UND 83 250 3,04 1/7 21,26 441,1 Totale rifiuti da raccogliere 1.119,7 1 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 1 1.250,0 1/1 4,48 Potenzialità di raccolta 1.250,0 Tabella 90 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta del vetro nel comune di Nemoli

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

Dimensionamento del numero di operatori utilizzati per la raccolta Successivamente al dimensionamento della tipologia e del numero dei mezzi per la raccolta del vetro, è stato dimensionato il numero di operatori che, adoperando i mezzi prima descritti, effettuano il servizio di raccolta del vetro. Per effettuare il suddetto dimensionamento, sono state prese in considerazioni le produttività prima definite, valutando il numero di ore complessivamente impiegate per effettuare il presente servizio. In tal caso è stato assegnato un numero specifico della produttività, in base alle peculiarità di ogni zona, così come prima definita. Di seguito vengono riportate le tabelle che riassumono, per ogni zona e per ogni Comune, il numero complessivo di ore necessarie per effettuare il servizio, in base alla tipologia di contenitore, al numero complessivo di utenze ed alla relativa produttività.

RACCOLTA VETRO UD e UND - ZONA 1 - LAGONEGRO RACCOLTA VETRO UD e UND - ZONA 2 - LAGONEGRO frequenza di raccolta 1/7 frequenza di raccolta 1/7 tipologia di attrezzature mastelli/bidone carrellato tipologia di attrezzature mastelli/bidone carrellato Numero complessivo di UD servite 433 Numero complessivo di UD servite 869 Numero complessivo di UND servite 11 Numero complessivo di UND servite 59 Numero di trasbordi 1 Numero di trasbordi 1 produttività di raccolta (utenze/h) 100 produttività di raccolta (utenze/h) 170 percentuale di esposizione (%) 80 percentuale di esposizione (%) 80 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo stimato del servizio (h/squadra) 4,05 tempo stimato del servizio (h/squadra) 4,87 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 343,3 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 898,6 RACCOLTA VETRO UD e UND - ZONA 3 - LAGONEGRO RACCOLTA VETRO UD e UND - ZONA 4 - LAGONEGRO frequenza di raccolta 1/7 frequenza di raccolta 1/7 tipologia di attrezzature mastelli/bidone carrellato tipologia di attrezzature mastelli/bidone carrellato Numero complessivo di UD servite 1.264 Numero complessivo di UD servite 372 Numero complessivo di UND servite 165 Numero complessivo di UND servite 26 Numero di trasbordi 1 Numero di trasbordi 1 produttività di raccolta (utenze/h) 200 produttività di raccolta (utenze/h) 120 percentuale di esposizione (%) 80 percentuale di esposizione (%) 80 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo stimato del servizio (h/squadra) 6,22 tempo stimato del servizio (h/squadra) 3,15 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 1.231,5 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 388,9 RACCOLTA VETRO UD e UND - ZONA 5 - LAGONEGRO RACCOLTA VETRO UD e UND - ZONA 1 - RIVELLO frequenza di raccolta 3/7 frequenza di raccolta 1/7 tipologia di attrezzature mastelli/bidone carrellato tipologia di attrezzature mastelli/bidone carrellato Numero complessivo di UD servite 72 Numero complessivo di UD servite 508 Numero complessivo di UND servite 2 Numero complessivo di UND servite 23 Numero di trasbordi 1 Numero di trasbordi 1 produttività di raccolta (utenze/h) 80 produttività di raccolta (utenze/h) 110 percentuale di esposizione (%) 80 percentuale di esposizione (%) 80 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo stimato del servizio (h/squadra) 0,74 tempo stimato del servizio (h/squadra) 4,36 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 19,3 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 279,4 RACCOLTA VETRO UD e UND - ZONA 2 - RIVELLO RACCOLTA VETRO UD e UND - ZONA 3 - RIVELLO frequenza di raccolta 1/7 frequenza di raccolta 1/7 tipologia di attrezzature mastelli/bidone carrellato tipologia di attrezzature mastelli/bidone carrellato Numero complessivo di UD servite 1.050 Numero complessivo di UD servite 297 Numero complessivo di UND servite 102 Numero complessivo di UND servite 7 Numero di trasbordi 1 Numero di trasbordi 1 produttività di raccolta (utenze/h) 160 produttività di raccolta (utenze/h) 140 percentuale di esposizione (%) 80 percentuale di esposizione (%) 80 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo stimato del servizio (h/squadra) 6,26 tempo stimato del servizio (h/squadra) 2,24 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 746,4 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 143,4

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

RACCOLTA VETRO UD e UND - NEMOLI frequenza di raccolta 1/7 tipologia di attrezzature mastelli/bidone carrellato Numero complessivo di UD servite 708 Numero complessivo di UND servite 83 numero di svuotamenti 1 produttività di raccolta (utenze/h) 115 percentuale di esposizione (%) 75 tempo stimato per singolo svuotamento (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo stimato del servizio (h/squadra) 5,66 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 1.119,7 Tabella 91 Produttività delle squadre di raccolta per ogni zona dei comuni di Lagonegro, Rivello e Nemoli

A partire dalle produttività sopra riportate, è stato determinato successivamente il numero complessivo di ore che ogni squadra impiega in un anno per effettuare il servizio, sia in termini di personale che in termini di mezzi adoperati. Le seguenti tabelle, riportate per ogni Comune, riassumono anche le risorse da impiegare, in termini di personale e mezzi impiegati per la raccolta del vetro.

VETRO Raccolta utenze domestiche e non domestiche Personale n° ore gg settimane totale ore Squadra di raccolta A (n.2 operatori ecologici) 2 4,1 1 52,14 422,54 Squadra di raccolta B (n.2 operatori ecologici) 2 3,2 1 52,14 328,83 Squadra di raccolta C (n.2 operatori ecologici) 2 6,2 1 52,14 648,20 Squadra di raccolta D (n.2 operatori ecologici) 2 4,9 1 52,14 507,54 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Automezzo con vasca da 3 mc 1 4,1 1 52,14 211,27 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 3,2 1 52,14 164,41 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 6,2 1 52,14 324,10 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 4,9 1 52,14 253,77 Trasporto a recupero Personale (Livello) n° ore gg settimane totale ore Autista (III A) 1 3 1 52,14 156,42 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Autocarro scarrabile 1 3 1 52,14 156,42 Tabella 92 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta del vetro per le UD e UND nel comune di Lagonegro

VETRO Raccolta utenze domestiche e non domestiche Personale n° ore gg settimane totale ore Squadra di raccolta A (n.2 operatori ecologici) 1 6,3 1 52,14 326,40 Squadra di raccolta B (n.2 operatori ecologici) 1 6,6 1 52,14 344,07 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 6,3 1 52,14 326,40 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 6,6 1 52,14 344,07 Tabella 93 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta del vetro per le UD e UND nel comune di Rivello

VETRO Raccolta utenze domestiche e non domestiche Personale n° ore gg settimane totale ore Squadra di raccolta (n.2 operatori ecologici) 1 5,7 1 52,14 295,04 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 5,7 1 52,14 295,04 Tabella 94 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta del vetro per le UD e UND nel comune di Nemoli

Nelle precedenti tabelle va osservato che, le ore ed il numero di operatori necessari per la trasferenza congiunta,

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sono stati associati, per agevolare l’esposizione, solamente al comune di Lagonegro. La ripartizione economica è stata effettuata in funzione dei quantitativi di rifiuti raccolti in ogni Comune.

Dimensionamento del servizio di trasporto a recupero del vetro Al termine di ciascun giro di raccolta, ogni mezzo satellite effettuerà lo svuotamento del carico, previa pesatura, all’interno di un cassone scarrabile, ubicato presso il centro di raccolta comunale nel comune di Lagonegro, di cui si prevede pertanto l’utilizzo anche quale struttura di supporto alla logistica del servizio di tutti i Comuni coinvolti. Per il servizio di trasporto a recupero si prevede che l’autocarro scarrabile provveda alla trasferenza dei rifiuti presso l’impianto di recupero all’uopo individuato. Di seguito viene riportata una tabella riepilogativa per il dimensionamento del servizio di trasferenza riportando inoltre, per ogni Comune, il rispettivo quantitativo che viene trasportato a recupero:

DIMENSIONAMENTO TRASFERENZA Quantità raccolta (Lagonegro) 4.007,60 Kg Quantità raccolta (Rivello) 1.096,08 Kg Quantità raccolta (Nemoli) 967,01 Kg Quantità totale 6.070,68 Kg Peso specifico 250,00 Kg Volume raccolto 24,28 mc Rapporto di compattazione 1/1 Volume compattato 24,28 mc Tipo mezzo Autocarro scarrabile N. viaggi per settimana 1,00 Portata utile 11.950,00 kg Volume utile 30 mc N. mezzi per trasferenza 1 Durata trasporto a trasferenza 3,0 h Distanza impianto 40 km Tabella 95 Dimensionamento trasferenza

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7.8 RACCOLTA CARTONE NON DOMESTICO (RACCOLTA SELETTIVA)

Tale frazione merceologica è costituita dall'insieme imballaggi in cartone prodotto da utenze commerciali (supermercati, rivenditori, grandi magazzini, ecc..), composto da rifiuti in cartone come scatole, imballaggi in carta, cartoni di ogni tipo, ecc. Per tale frazione merceologica si è previsto un servizio di raccolta dedicato alle sole utenze non domestiche con frequenza bisettimanale (2/7) da espletarsi nelle giornate di giovedì e sabato in orario pomeridiano, così come rappresentato nel calendario di raccolta di seguito riportato:

FREQUENZA UD e UND LUNEDI MARTEDI MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO DI RACCOLTA

RACCOLTA SELETTIVA 2/7 CARTONE (UND)

Figura 44 Calendario di raccolta “porta a porta” del cartone per le UND

Le tabelle sotto riportate riepilogano i dati di progetto per la raccolta di detta frazione merceologica, in termini sia di quantità di rifiuti prodotti che di numero di utenze servite, per le diverse tipologie di utenze prese in esame e per ognuno dei tre Comuni ai fini del dimensionamento, a seconda della frequenza di raccolta assegnata in progetto: CARTONE UND ZONA Quantità - UND (Kg) N. utenze UND 1 6.982,07 11 2 37.449,31 59 3 55.221,86 87 4 16.503,08 26 5 1.269,47 2 TOTALE 117.425,80 185 Tabella 96 Quantitativi di cartone UND suddivise per zone nel comune di Lagonegro

CARTONE UND ZONA Quantità - UND (Kg) N. utenze UND 1 9.294,50 23 2 41.219,10 102 3 2.828,76 7 TOTALE 53.342,37 132 Tabella 97 Quantitativi di cartone UND suddivise per zone nel comune di Rivello

CARTONE UND ZONA Quantità - UND (Kg) N. utenze UND intero territorio 30.961,14 83 TOTALE 30.961,14 83 Tabella 98 Quantitativi di cartone UND suddivise per zone nel comune di Nemoli

Il materiale sarà conferito dalle utenze direttamente a bordo strada, sul marciapiede in corrispondenza del numero civico, alla chiusura pomeridiana delle attività il giorno previsto per la raccolta all’interno di shopper di carta o semplicemente con i cartoni appiattiti o legata in pacchi.

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7.8.1 DIMENSIONAMENTO DEL SERVIZIO DI RACCOLTA DEL CARTONE NON DOMESTICO

Dimensionamento dei mezzi di raccolta Per effettuare il dimensionamento del servizio di raccolta del cartone non domestico, partendo dai dati sopra riportati, è stato calcolato dapprima il quantitativo ed il volume di rifiuti prodotti ad ogni giro di raccolta secondo le frequenze riportate nel calendario prima esposto per le sole utenze non domestiche. Successivamente è stato scelta la tipologia ed il numero di mezzi, assicurando che la portata e la capacità di ogni mezzo sia superiore a quella raccolta. Laddove tale verifica non fosse soddisfatta, sono stati previsti ulteriori trasbordi finalizzati al soddisfacimento di tali verifiche. La verifica sopra descritta è stata condotta separatamente per ognuno dei tre Comuni, senza considerare una suddivisione per zone dato il numero limitato di utenze non domestiche rispetto a quelle totali. Dalle tabelle di seguito riportate emerge che per tutti i Comuni oggetto di tale Piano, per effettuare il servizio di raccolta del cartone non domestico sono necessari rispettivamente n. 1 automezzo con capacità e portate considerevoli (automezzo con vasca costipatrice da 6 m3) per ogni Comune che effettua la raccolta nell’intero territorio considerato.

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Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotament kg Cartone UND UND 185 600 2,90 2/7 10,14 1.126,0 Totale rifiuti da raccogliere 1.126,0 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 1 1.250,0 1/2 0,94 Potenzialità di raccolta 1.250,0 Tabella 99 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta del cartone UND nel comune di Lagonegro

Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotament kg Cartone UND UND 132 600 1,85 2/7 6,46 511,5 Totale rifiuti da raccogliere 511,5 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 1 1.250,0 1/2 0,43 Potenzialità di raccolta 1.250,0 Tabella 100 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta del cartone UND nel comune di Rivello

Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotamenti kg Cartone UND UND 83 600 1,70 2/7 5,96 296,9 Totale rifiuti da raccogliere 296,9 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 1 1.250,0 1/2 0,25 Potenzialità di raccolta 1.250,0 Tabella 101 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta del cartone UND nel comune di Nemoli

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

Dimensionamento del numero di operatori utilizzati per la raccolta Successivamente al dimensionamento della tipologia e del numero dei mezzi per la raccolta del cartone non domestico, è stato dimensionato il numero di operatori che, adoperando i mezzi prima descritti, effettuano il servizio di raccolta del cartone non domestico. Per effettuare il suddetto dimensionamento, sono state prese in considerazioni le produttività prima definite, valutando il numero di ore complessivamente impiegate per effettuare il presente servizio. In tal caso è stato assegnato un numero specifico della produttività, in base alle peculiarità di ogni zona, così come prima definita. Di seguito vengono riportate le tabelle che riassumono, per ogni Comune, il numero complessivo di ore necessarie per effettuare il servizio, in base alla tipologia di contenitore, al numero complessivo di utenze ed alla relativa produttività.

RACCOLTA CARTONE UND - LAGONEGRO RACCOLTA CARTONE UND - RIVELLO frequenza di raccolta 2/7 frequenza di raccolta 2/7 tipologia di attrezzature sacchi tipologia di attrezzature sacchi Numero complessivo di UD servite 185 Numero complessivo di UND servite 132 Numero di trasbordi 1 Numero di trasbordi 1 produttività di raccolta (utenze/h) 200 produttività di raccolta (utenze/h) 200 percentuale di esposizione (%) 75 percentuale di esposizione (%) 80 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,75 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo stimato del servizio (h/squadra) 0,69 tempo stimato del servizio (h/squadra) 0,53 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 1.126,0 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 511,5 RACCOLTA CARTONE UND - NEMOLI frequenza di raccolta 1/7 tipologia di attrezzature sacchi e cartoni Numero complessivo di UND servite 83 numero di svuotamenti 1 produttività di raccolta (utenze/h) 125 percentuale di esposizione (%) 80 tempo stimato per singolo svuotamento (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo stimato del servizio (h/squadra) 0,53 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 296,9 Tabella 102 Produttività delle squadre di raccolta dei comuni di Lagonegro, Rivello e Nemoli

A partire dalle produttività sopra riportate, è stato determinato successivamente il numero complessivo di ore che ogni squadra impiega in un anno per effettuare il servizio, sia in termini di personale che in termini di mezzi adoperati. Le seguenti tabelle, riportate per ogni Comune, riassumono anche le risorse da impiegare, in termini di personale e mezzi impiegati per la raccolta del cartone non domestico. CARTONE NON DOMESTICO Raccolta utenze non domestiche Personale n° ore gg settimane totale ore Squadra di raccolta A (n.2 operatori ecologici) 1 0,7 2 52,14 72,34 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 0,7 2 52,14 72,34 Tabella 103 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta del cartone non domestico per le UND nel comune di Lagonegro

CARTONE NON DOMESTICO Raccolta utenze non domestiche Personale n° ore gg settimane totale ore Squadra di raccolta A (n.2 operatori ecologici) 1 0,5 2 52,14 55,06 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 0,5 2 52,14 55,06 Tabella 104 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta del cartone non domestico per le UND nel comune di Rivello

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

CARTONE NON DOMESTICO Raccolta non domestiche Personale n° ore gg settimane totale ore Squadra di raccolta (n.2 operatori ecologici) 1 0,5 2 52,14 55,39 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 0,5 2 52,14 55,39 Tabella 105 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta del cartone non domestico per le UND nel comune di Nemoli

Dimensionamento del servizio di trasporto a recupero del cartone non domestico Al termine di ciascun giro di raccolta, ogni mezzo satellite effettuerà lo svuotamento del carico, previa pesatura, all’interno di un cassone scarrabile, ubicato presso il centro di raccolta comunale nel comune di Lagonegro, di cui si prevede pertanto l’utilizzo anche quale struttura di supporto alla logistica del servizio di tutti i Comuni coinvolti. Per il servizio di trasporto a recupero del cartone non domestico si prevede che tale servizio venga effettuato contestualmente al servizio di trasporto della carta e cartone utilizzando un cassone indipendente da quest’ultimo.

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7.9 RACCOLTA DEL VETRO NON DOMESTICO Tale tipologia di rifiuto è essenzialmente la stessa già descritta nella sezione relativa al vetro, ovvero quella tipologia di rifiuti costituita da imballaggi in vetro con cui vengono confezionati i prodotti alimentari e non (bottiglie in vetro senza tappo, vasi di vetro senza il coperchio in metallo, bicchieri, vetri vari anche se rotti). La differenza risiede nella tipologia di utenze servite che ora sono costituite esclusivamente da utenze non domestiche. Per tale frazione si è previsto un servizio di raccolta dedicato alle sole utenze non domestiche con frequenza bisettimanale (2/7), da espletarsi nelle giornate di lunedì e venerdì così come rappresentato nel calendario di raccolta di seguito riportato:

FREQUENZA UD e UND LUNEDI MARTEDI MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO DI RACCOLTA

RACCOLTA IMBALLAGGI 2/7 IN VETRO (UND)

Figura 45 Calendario di raccolta “porta a porta” del vetro per le UND Le tabelle sotto riportate riepilogano i dati di progetto per la raccolta di detta frazione merceologica, in termini sia di quantità di rifiuti prodotti che di numero di utenze servite, per le diverse tipologie di utenze prese in esame e per ognuno dei tre Comuni ai fini del dimensionamento, a seconda della frequenza di raccolta assegnata in progetto: VETRO UND ZONA Quantità - UND (Kg) N. utenze UND 1 6.982,07 11 2 37.449,31 59 3 55.221,86 87 4 16.503,08 26 5 1.269,47 2 TOTALE 117.425,80 185 Tabella 106 Quantitativi di vetro UND suddivise per zone nel comune di Lagonegro

VETRO UND ZONA Quantità - UND (Kg) N. utenze UND 1 5.311,14 23 2 23.553,77 102 3 1.616,44 7 TOTALE 30.481,35 132 Tabella 107 Quantitativi di vetro UND suddivise per zone nel comune di Rivello

VETRO UND ZONA Quantità - UND (Kg) N. utenze UND intero territorio 22.115,10 83 TOTALE 22.115,10 83 Tabella 108 Quantitativi di vetro UND suddivise per zone nel comune di Nemoli

Il materiale sarà conferito dalle utenze direttamente a bordo strada, sul marciapiede in corrispondenza del numero civico all’interno solo ed esclusivamente degli specifici contenitori (mastelli) previsti in dotazione, alla chiusura pomeridiana delle attività il giorno previsto per la raccolta.

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

7.9.1 DIMENSIONAMENTO DEL SERVIZIO DI RACCOLTA DEL VETRO NON DOMESTICO

Dimensionamento dei mezzi di raccolta Per effettuare il dimensionamento del servizio di raccolta del vetro non domestico, partendo dai dati sopra riportati, è stato calcolato dapprima il quantitativo ed il volume di rifiuti prodotti ad ogni giro di raccolta secondo le frequenze riportate nel calendario prima esposto per le sole utenze non domestiche. Successivamente è stato scelta la tipologia ed il numero di mezzi, assicurando che la portata e la capacità di ogni mezzo sia superiore a quella raccolta. Laddove tale verifica non fosse soddisfatta, sono stati previsti ulteriori trasbordi finalizzati al soddisfacimento di tali verifiche. La verifica sopra descritta è stata condotta separatamente per ognuno dei tre Comuni, senza considerare una suddivisione per zone dato il numero limitato di utenze non domestiche rispetto a quelle totali. Dalle tabelle di seguito riportate emerge che per tutti i Comuni oggetto di tale Piano, per effettuare il servizio di raccolta del vetro non domestico sono necessari rispettivamente n. 1 automezzo con capacità e portate considerevoli (automezzo con vasca costipatrice da 6 m3) per ogni Comune che effettua la raccolta nell’intero territorio considerato.

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotament kg Vetro UND UND 185 250 6,96 2/7 24,35 1.126,0 Totale rifiuti da raccogliere 1.126,0 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 1 1.250,0 1/1 4,50 Potenzialità di raccolta 1.250,0 Tabella 109 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta del vetro UND nel comune di Lagonegro

Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotament kg Vetro UND UND 132 250 2,53 2/7 8,86 292,3 Totale rifiuti da raccogliere 292,3 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 1 1.250,0 1/1 1,17 Potenzialità di raccolta 1.250,0 Tabella 110 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta del vetro UND nel comune di Rivello

Volumetria da Portata Peso Volume Potenzialità di Rapporto Verifica Frazione Numero raccogliere per Produzione Tipologia Automezzo utile N. Utenza specifico giornaliero raccolta compattazione volumi

raccolta utenze utenza unitaria N. di squadre

N. mezzi

frequenze

kg/mc lt/d lt/Utenza Kg - kg svuotamenti kg Vetro UND UND 83 250 2,92 2/7 10,22 212,1 Totale rifiuti da raccogliere 212,1 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1.250,0 1 1 1.250,0 1/1 0,42 Potenzialità di raccolta 1.250,0 Tabella 111 Dimensionamento degli automezzi utilizzati per la raccolta del vetro UND nel comune di Nemoli

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

Dimensionamento del numero di operatori utilizzati per la raccolta Successivamente al dimensionamento della tipologia e del numero dei mezzi per la raccolta del vetro non domestico, è stato dimensionato il numero di operatori che, adoperando i mezzi prima descritti, effettuano il servizio di raccolta del vetro non domestico. Per effettuare il suddetto dimensionamento, sono state prese in considerazioni le produttività prima definite, valutando il numero di ore complessivamente impiegate per effettuare il presente servizio. In tal caso è stato assegnato un numero specifico della produttività, in base alle peculiarità di ogni zona, così come prima definita. Di seguito vengono riportate le tabelle che riassumono, per ogni Comune, il numero complessivo di ore necessarie per effettuare il servizio, in base alla tipologia di contenitore, al numero complessivo di utenze ed alla relativa produttività.

RACCOLTA VETRO UND - LAGONEGRO RACCOLTA VETRO UND - RIVELLO frequenza di raccolta 2/7 frequenza di raccolta 2/7 tipologia di attrezzature mastelli tipologia di attrezzature bidoni carrellati Numero complessivo di UD servite 185 Numero complessivo di UND servite 132 Numero di trasbordi 1 Numero di trasbordi 1 produttività di raccolta (utenze/h) 170 produttività di raccolta (utenze/h) 170 percentuale di esposizione (%) 75 percentuale di esposizione (%) 80 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo stimato per trasbordi (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,70 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo stimato del servizio (h/squadra) 0,82 tempo stimato del servizio (h/squadra) 0,62 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 1.126,0 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 292,3 RACCOLTA VETRO UND - NEMOLI frequenza di raccolta 1/7 tipologia di attrezzature mastelli/bidone carrellato Numero complessivo di UND servite 83 numero di svuotamenti 1 produttività di raccolta (utenze/h) 100 percentuale di esposizione (%) 80 tempo stimato per singolo svuotamento (h) 0,5 tempo di cantiere (h) 0,5 tempo stimato del servizio (h/squadra) 0,66 Quantitativo giornaliero per utenza (Kg/UD giorno) 212,1 Tabella 112 Produttività delle squadre di raccolta dei comuni di Lagonegro, Rivello e Nemoli

A partire dalle produttività sopra riportate, è stato determinato successivamente il numero complessivo di ore che ogni squadra impiega in un anno per effettuare il servizio, sia in termini di personale che in termini di mezzi adoperati. Le seguenti tabelle, riportate per ogni Comune, riassumono anche le risorse da impiegare, in termini di personale e mezzi impiegati per la raccolta del vetro non domestico. VETRO UND Raccolta utenze non domestiche Personale n° ore gg settimane totale ore Squadra di raccolta A (n.2 operatori ecologici) 2 0,8 2 52,14 170,22 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 0,8 2 52,14 85,11 Tabella 113 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta del vetro non domestico per le UND nel comune di Lagonegro

VETRO UND Raccolta utenze non domestiche Personale n° ore gg settimane totale ore Squadra di raccolta A (n.2 operatori ecologici) 1 0,6 1 52,14 32,39 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 0,6 1 52,14 32,39 Tabella 114 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta del vetro non domestico per le UND nel comune di Rivello

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VETRO UND Raccolta non domestiche Personale n° ore gg settimane totale ore Squadra di raccolta (n.2 operatori ecologici) 2 0,7 2 52,14 138,48 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 0,7 2 52,14 69,24 Tabella 115 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta del vetro non domestico per le UND nel comune di Nemoli

Dimensionamento del servizio di trasporto a recupero del vetro non domestico Al termine di ciascun giro di raccolta, ogni mezzo satellite effettuerà lo svuotamento del carico, previa pesatura, all’interno di un cassone scarrabile, ubicato presso il centro di raccolta comunale nel comune di Lagonegro, di cui si prevede pertanto l’utilizzo anche quale struttura di supporto alla logistica del servizio di tutti i Comuni coinvolti. Per il servizio di trasporto a recupero del vetro non domestico si prevede che tale servizio venga effettuato contestualmente al servizio di trasporto del vetro utilizzando il medesimo cassone.

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7.10 RACCOLTA BENI DUREVOLI E RIFIUTI INGOMBRANTI, RAEE E RIFIUTI VERDI DA SFALCI E POTATURE I rifiuti ingombranti e i beni durevoli sono quei rifiuti di produzione occasionale che per le notevoli dimensioni richiedono modalità di raccolta specifiche. Il termine “RAAE” invece è l’acronimo di “rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche”. La produzione di questa tipologia di rifiuto non ha delle correlazioni nette con la presenza di insediamenti abitativi o commerciali/produttivi; sia l'uno che l'altro, infatti, danno luogo alla produzione di rifiuti ingombranti e di beni durevoli ma di diversa tipologia. La normativa Europea in materia di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche regolamenta invece la gestione e il corretto trattamento dei rifiuti secondo il principio europeo del “chi inquina paga”. La Direttiva Europea 2012/19/UE sui RAEE, entrata in vigore il 13 agosto 2012, sostituisce le direttive precedenti ed è stata recepita nell'impianto normativo nazionale con il D. Lgs. del 14 marzo 2014 n. 49. Essa pone entro il 2019 come target di raccolta a cui devono tendere i Paesi europei, il 65% del peso medio delle AEE immesse sul mercato nei tre anni precedenti. In base all’attuale disciplina normativa i beni durevoli per uso domestico che hanno esaurito la loro durata operativa devono essere consegnati ad un rivenditore contestualmente all'acquisto di un bene durevole di tipologia equivalente. I beni durevoli sono riconducibili alle seguenti macrocategorie:  R1 - Freddo e clima;  R2 – I grandi bianchi;  R3 – Tv e monitor;  R4 – Piccoli elettrodomestici;  R5 – Sorgenti luminose. Le modalità di conferimento da parte dell'utenza dei rifiuti ingombranti e dei beni durevoli dismessi, saranno finalizzate ad agevolare il più possibile gli utenti mettendo a disposizione, in giorni ed orari stabiliti, un servizio di raccolta domiciliare dedicato a chiamata. L'utente è tenuto a depositare i rifiuti ingombranti nei pressi dell'ingresso, sul piano strada, nel giorno fissato per la raccolta come dà indicazioni dell'operatore che risponde alle chiamate e organizza il ritiro. Si provvederà successivamente a caricare sull’apposito automezzo i sopradescritti rifiuti già conferiti dagli utenti tenendo separati, ove è possibile, i rifiuti di diversa tipologia merceologica. Nell’ambito della raccolta domiciliare degli “Ingombranti e RAEE” sarà possibile richiedere anche la raccolta della frazione costituita da sfalci da potatura e verde, ovvero di quei prodotti risultanti dalle potature nei giardini e negli orti che potranno essere raccolti dalle utenze in opportuni sacchi e depositati nei pressi dell'ingresso, sul piano strada, nel giorno fissato per la raccolta, come da indicazioni dell'operatore che risponde alle chiamate e organizza il ritiro. Il servizio di raccolta e trasporto di rifiuti ingombranti e RAEE, provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione, nonché provenienti da locali e luoghi adibiti ad altro uso, dovrà essere gestito tramite un servizio

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dedicato a chiamata in cui è possibile raccogliere anche sfalci da potatura e verde. Il suddetto sistema di raccolta sarà effettuato con frequenza quindicinale (1/15) da espletarsi nella giornata di mercoledì così come rappresentato nel calendario di raccolta di seguito riportato:

Figura 46 Calendario di raccolta “porta a porta” dei beni durevoli ed ingombranti e RAEE

La seguente tabella riepiloga i dati di progetto per la raccolta di detta frazione merceologica. INGOMBRANTI, RAEE E SFALCI ZONA Quantità (Kg) N. utenze UND intero territorio comunale 60.000,00 3.195 TOTALE 60.000,00 3.195 Tabella 116 Quantitativi di beni durevoli, ingombranti. RAEE e sfalci da potatura e verde nel comune di Lagonegro

INGOMBRANTI, RAEE E SFALCI ZONA Quantità (Kg) N. utenze UND intero territorio comunale 35.000,00 1.987 TOTALE 35.000,00 1.987 Tabella 117 Quantitativi di beni durevoli, ingombranti. RAEE e sfalci da potatura e verde nel comune di Rivello

INGOMBRANTI, RAEE E SFALCI ZONA Quantità (Kg) N. utenze UND intero territorio comunale 20.000,00 791 TOTALE 20.000,00 791 Tabella 118 Quantitativi di beni durevoli, ingombranti. RAEE e sfalci da potatura e verde nel comune di Nemoli

Il servizio sarà svolto ad opera di n°1 squadra composta da n.2 operatori dotati di autocarro con pianale e pedana caricatrice durante tutto il periodo dell’anno con frequenza quindicinale. Al termine di ciascun giro di raccolta, la squadra prevista effettuerà lo svuotamento del carico, previa pesatura, all’interno di una cesta, ubicata presso il centro di raccolta comunale nel comune di Lagonegro. INGOMBRANTI, RAEE e SFALCI Raccolta domestiche e non domestiche Personale n° ore gg settimane totale ore Squadra di raccolta A (n.2 operatori ecologici) 1 1,5 0,5 52,14 39,11 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Autocarro con pianale e pedana 1 1,5 0,5 52,14 39,11 Trasporto a recupero Personale (Livello) n° ore gg settimane totale ore Autista (III A) 1 3 0,25 52,14 39,11 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Autocarro scarrabile 1 3 0,25 52,14 39,11 Tabella 119 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta dei beni durevoli, ingombranti e RAEE nel comune di Lagonegro

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INGOMBRANTI, RAEE e SFALCI Raccolta non domestiche Personale n° ore gg settimane totale ore Squadra di raccolta A (n.2 operatori ecologici) 2 1,0 0,5 52,14 52,14 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Autocarro con pianale e pedana 1 1,0 0,5 52,14 26,07 Tabella 120 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta dei beni durevoli, ingombranti e RAEE nel comune di Rivello

INGOMBRANTI, RAEE e SFALCI Raccolta non domestiche Personale n° ore gg settimane totale ore Squadra di raccolta (n.2 operatori ecologici) 1 1,0 0,5 52,14 26,07 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Autocarro con pianale e pedana 1 1,0 0,5 52,14 26,07 Tabella 121 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta dei beni durevoli, ingombranti e RAEE nel comune di Nemoli

Nelle precedenti tabelle va osservato che, le ore ed il numero di operatori necessari per la trasferenza congiunta, sono stati associati, per agevolare l’esposizione, solamente al comune di Lagonegro. La ripartizione economica è stata effettuata in funzione dei quantitativi di rifiuti raccolti in ogni Comune. Per quanto concerne lo smaltimento dei RAEE esso dovrà essere attuato attraverso il Centro di Coordinamento RAEE ovvero l'organismo centrale che si occupa di ottimizzare la raccolta, il ritiro e la gestione dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche in Italia anche attraverso la gestione di un elenco a cui devono iscriversi tutti gli impianti di trattamento di RAEE. Il Centro di Coordinamento RAEE è il punto di riferimento per tutti i soggetti coinvolti nella filiera dei RAEE operando con essi secondo regole definite dall’Assemblea dei Soci e mediante procedure e regolamenti derivanti da specifici accordi e convenzioni. Il Centro di Coordinamento RAEE (CdC RAEE) è gestito e governato dai Sistemi Collettivi sotto la supervisione del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e del Ministero dello Sviluppo Economico. Il ruolo e i compiti del Centro di Coordinamento RAEE sono definiti dagli artt. 33 e 34 del Decreto Legislativo n°49 del 14 marzo 2014 che recepisce nel nostro Paese i contenuti della direttiva europea sui RAEE 2012/19/EU. I sistemi collettivi dei produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE) provenienti dai nuclei domestici che operano sul territorio, hanno l’obbligo di iscrizione al Centro di Coordinamento, mentre i Sistemi Individuali e Collettivi di gestione dei RAEE professionali non hanno obbligo di iscrizione. In particolare, il Centro di Coordinamento RAEE opera al fine di garantire il ritiro dai centri di conferimento di rifiuti che originano dai nuclei domestici e dalle attività commerciali, industriali e istituzionali, analoghi, per natura e quantità a quelli originati dai nuclei domestici. Oltre a operare, in modo omogeneo, su tutto il territorio nazionale il CdC RAEE opera al fine di incrementare la raccolta di questa tipologia di rifiuti da parte dei Comuni italiani e di conseguire i nuovi obiettivi di raccolta europei a salvaguardia, tutela e miglioramento della qualità dell’ambiente e della salute umana. Il CdC RAEE, attraverso un avanzato sistema di reporting, è in grado di rendicontare le quantità di RAEE avviati al trattamento e comunicare con trasparenza, alle istituzioni competenti, i traguardi raggiunti dal sistema multi-consortile. Questo consente al Centro di Coordinamento RAEE di assolvere al compito normativo di “ottimizzare la raccolta, il ritiro e la gestione dei RAEE in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale da

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parte dei Sistemi Collettivi e consentire agli stessi il conferimento agli impianti di trattamento”, come previsto dal D. Lgs. 49/2014. Il Centro di Coordinamento RAEE collabora inoltre alla definizione della metodologia per l’adeguato trattamento dei RAEE e assicura risposte tempestive alle richieste di ritiro da parte dei centri di conferimento inoltre raccoglie e rendiconta i dati relativi alla raccolta e al trattamento. Il Centro di Coordinamento RAEE stipula inoltre gli specifici accordi con ANCI, le Aziende della raccolta e le associazioni nazionali di categoria dei Produttori, della Distribuzione e delle Imprese di Trattamento, assicurando pertanto il monitoraggio dei flussi di RAEE di cui agli Allegati I e III del Decreto Legislativo 49/14, distinti per raggruppamento e smistati ai Sistemi Collettivi.

RACCOLTA PANNOLINI E PANNOLINI Nei Comuni oggetto del presente Piano sarà implementato un servizio di raccolta dedicato a questa specifica tipologia di rifiuto al fine di offrire un servizio a quelle utenze che hanno in casa bambini o persone anziane con problemi di incontinenza. In gergo tecnico detti rifiuti si chiamano PSA, prodotti sanitari assorbenti, comunemente noti come pannolini e pannoloni. Appare evidente che per le famiglie con bambini o persone con particolari necessità conferire pannolini e pannoloni una sola volta a settimana contestualmente alla raccolta del secco residuo potrebbe risultare disagevole a causa dei cattivi odori prodotti. Per tale ragione, il servizio di raccolta di pannolini e pannoloni dovrà essere erogato con frequenza trisettimanale (3/7) a richiesta degli utenti che dimostrino di avere in casa bambini fino a 3 anni di età o situazioni di necessità particolare, secondo il calendario di raccolta di seguito riportato:

FREQUENZA UD e UND LUNEDI MARTEDI MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO DI RACCOLTA PANNOLINI e PANNOLONI 3/7 (UD)

Figura 47 Calendario di raccolta “porta a porta” dei pannolini e pannoloni per le UD

Al fine di effettuare una stima dei quantitativi potenzialmente prodotti dagli abitanti dei tre Comuni, si è provveduto ad effettuare un’analisi statistica dei dati ISTAT relativi alla popolazione dei Comuni al 1° gennaio 2017. Si riporta, nella seguente tabella, un riepilogo dei dati analizzati dal quale si desume che circa il 4% della popolazione residente è un potenziale produttore di tale frazione merceologica di rifiuto. Tale percentuale risulta costante per i tre Comuni.

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età totale maschi totale femmine totale 0-3 75 62 137 4-10 133 136 269 11-20 252 257 509 21-30 323 358 681 31-40 348 332 680 41-50 393 378 771 51-60 465 522 987 61-70 299 333 632 71-100 333 491 824 N. abitanti con età inferiore a 3 anni e superiore a 70 219,4 anni (10 %) percentuale (%) 4,00 Tabella 122 Numero di abitanti del comune di Lagonegro con età inferiore ai 3 anni e superiore ai 70 anni

età totale maschi totale femmine totale 0-3 33 40 73 4-10 74 78 152 11-20 127 114 241 21-30 175 157 332 31-40 150 161 311 41-50 208 223 431 51-60 220 213 433 61-70 155 161 316 71-100 191 266 457 N. abitanti con età inferiore a 3 anni e superiore a 70 118,7 anni (10 %) percentuale (%) 4,32 Tabella 123 Numero di abitanti del comune di Rivello con età inferiore ai 3 anni e superiore ai 70 anni

età totale maschi totale femmine totale 0-3 21 29 50 4-10 39 41 80 11-20 51 57 108 21-30 80 92 172 31-40 112 93 205 41-50 98 99 197 51-60 115 134 249 61-70 194 108 302 71-100 85 122 207 N. abitanti con età inferiore a 3 anni e superiore a 70 70,7 anni (10 %) percentuale (%) 4,76 Tabella 124 Numero di abitanti del comune di Nemoli con età inferiore ai 3 anni e superiore ai 70 anni

Da questi potenziali fruitori del servizio, si è determinato un numero indicativo di unità, sommando, al numero dei bambini con età inferiore a 3 anni, il 10% di persone con età superiore a 70 anni. Sarà cura dell’utente conferire i pannolini ed i pannoloni negli specifici contenitori (mastelli) nel rispetto del calendario di raccolta.

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Il servizio sarà svolto ad opera di n°1 squadra composta da n.1 operatori dotati di autocarro durante tutto il periodo dell’anno con frequenza trisettimanale. Le seguenti tabelle, riportate per ogni Comune, riassumono le risorse da impiegare, in termini di personale e mezzi impiegati per la raccolta di pannolini e pannoloni.

PANNOLINI E PANNOLONI Raccolta utenze domestiche 3/7 Personale Livello n° ore gg settimane totale ore Squadra di raccolta A (n.1 operatore ecologico) 1 0,5 3 52,14 78,21 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 0,5 3 52,14 78,21 Tabella 125 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta di pannolini e pannoloni nel comune di Lagonegro

PANNOLINI E PANNOLONI Raccolta utenze domestiche 3/7 Personale n° ore gg settimane totale ore Squadra di raccolta A (n.1 operatore ecologico) 1 0,5 3 52,14 78,21 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 0,5 3 52,14 78,21 Tabella 126 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta di pannolini e pannoloni nel comune di Rivello

PANNOLINI E PANNOLONI Raccolta utenze domestiche 3/7 Personale n° ore gg settimane totale ore Squadra di raccolta A (n.1 operatore ecologico) 1 0,5 3 52,14 78,21 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 0,5 3 52,14 78,21 Tabella 127 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta di pannolini e pannoloni nel comune di Nemoli

Al termine di ciascun giro di raccolta, la squadra effettuerà direttamente la trasferenza all’impianto individuato.

DESCRIZIONE GENERALE DEI SERVIZI COMPLEMENTARI DI RACCOLTA DEI R.S.U.

Per servizi complementari di raccolta dei R.S.U. si intende tutta quella serie di servizi accessori a quelli di raccolta propriamente detti ma che di fatto si rendono indispensabili ai fini di un corretto svolgimento del servizio. Di seguito, sono riportati tutti i servizi complementari che si prevedono debbano essere effettuati sui territori comunali dei tre Comuni. 9.1 RACCOLTA FARMACI SCADUTI, PILE ESAUSTE E CONTENITORI ETICHETTATI T E/O F

Alcuni tipi di materiali (pile esauste, batterie d’auto e farmaci scaduti) sono definiti “rifiuti urbani pericolosi” (R.U.P.) per le conseguenze che possono avere sulla salute dell’uomo e sull’ambiente. Scopo di questa raccolta differenziata è pertanto quello di rendere nullo il quantitativo inquinante del rifiuto urbano da una serie di prodotti che tendono ad assimilarlo ad un rifiuto speciale o tossico-nocivo: ciò creerebbe una

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mancata correlazione tra l'impianto in cui avviene il trattamento (discariche di prima categoria o forno inceneritore per rifiuti urbani) e le caratteristiche merceologiche del rifiuto stesso. A tal proposito, va ricordato, soprattutto nel caso della raccolta differenziata di batterie e pile, come lo scopo primario è quello di eliminare la presenza di metalli pesanti, zinco, cadmio, mercurio ecc.., sia dalle emissioni del forno inceneritore che nel caso di smaltimento in discarica. Oltre ai farmaci scaduti e alle pile esauste, appartengono a questa categoria anche i cosiddetti “prodotti e contenitori etichettati T e/o F”. Tali prodotti sono confezionati secondo le normative in materia di classificazione ed etichettatura delle sostanze e dei preparati pericolosi (legge 29/5/1974 n° 256; D.P.R. 24/11/1981 n° 927; E.M.S. del 17/12/1977; E.M.S. 21/5/1981) con le indicazioni dei pericoli riuniti nelle loro utilizzazioni:  facilmente infiammabile: simbolo una fiamma stampata in nero su fondo giallo-arancione (F);  tossico: simbolo un teschio su tibie incrociate stampato in nero su fondo giallo arancione (T). Appartengono a queste due macrocategorie i prodotti riportati nel seguente elenco: prodotti per giardinaggio; per piccoli lavori domestici; per hobbistica; per pulizia di indumenti e della casa (detergenti, candeggina, acido muriatico, solforico, liscive, etc.); disinfestanti ed insetticidi; termometri al mercurio; combustibili solidi e liquidi; barattoli di vernice a base non acquosa; bombolette per verniciare; barattoli di resine mono e bi-componente mastici, etc; Si calcola che la quantità annua raccolta di “T” e/o "F” sia pari allo 0,01 % della produzione globale di R.U., equivalente a circa 200 Kg per il comune di Lagonegro, circa 80 Kg per il comune di Rivello e circa 50 Kg per il comune di Nemoli. Si prevede che la quantità annua raccolta di pile sia pari allo 0,02% della produzione globale di R.U., equivalente a circa 400Kg per il comune di Lagonegro, circa 150 Kg per il comune di Rivello e circa 100 Kg per il comune di Nemoli. I prodotti farmaceutici sono invece costituiti da una confezione e da tutto o parte del contenuto, formato generalmente solo in parte dalle sostanze attive, che risultano di norma presenti in una matrice di sostanze eccipienti, dolcificanti e simili. Si prevede che la quantità annua raccolta di medicinali sia pari allo 0,02% della produzione globale di R.U. equivalente a circa 400Kg per il comune di Lagonegro, circa 150 Kg per il comune di Rivello e circa 100 Kg per il comune di Nemoli. Per le suddette tipologie di rifiuti è prevista una frequenza di raccolta mensile (1/30) da effettuarsi il terzo

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venerdì del mese sull’intero territorio comunale dei tre Comuni aattraverso lo svuotamento degli appositi contenitori installati presso le specifiche utenze commerciali durante tutto il periodo dell’anno.

FREQUENZA UD e UND LUNEDI MARTEDI MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO DI RACCOLTA

FARMACI SCADUTI RACCOLTA PRESSO I RIVENDITORI IL TERZO VENERDÌ 1/30 (UD) DEL MESE

RACCOLTA PRESSO I RIVENDITORI IL TERZO VENERDÌ PILE ESAUSTE (UD) 1/30 DEL MESE

CONTENITORI T e/o RACCOLTA PRESSO I RIVENDITORI IL TERZO VENERDÌ 1/30 F DEL MESE

Figura 48 Calendario di raccolta “porta a porta” dei pannolini e pannoloni per le UD

Le seguenti tabelle, riportate per ogni Comune, riassumono le risorse da impiegare, in termini di personale e mezzi impiegati per la raccolta dei suddetti rifiuti. PILE, FARMACI E CONTENITORI T E/O F 1/30 Personale n° ore gg settimane totale ore Squadra di raccolta (n.1 operatore ecologico) 1 1 0,25 52,14 13,04 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Furgone attrezzato 1 1 0,25 52,14 13,04 Tabella 128 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta di pile, farmaci e contenitori T e/o F nel comune di Lagonegro

PILE, FARMACI E CONTENITORI T E/O F 1/30 Personale n° ore gg settimane totale ore Squadra di raccolta (n.1 operatore ecologico) 1 1 0,25 52,14 13,04 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Furgone attrezzato 1 1 0,25 52,14 13,04 Tabella 129 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta di pile, farmaci e contenitori T e/o F nel comune di Rivello

PILE, FARMACI E CONTENITORI T E/O F 1/30 Personale n° ore gg settimane totale ore Squadra di raccolta (n.1 operatore ecologico) 1 1 0,25 52,14 13,04 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Furgone attrezzato 1 1 0,25 52,14 13,04 Tabella 130 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta di pile, farmaci e contenitori T e/o F nel comune di Nemoli

Al termine di ciascun giro di raccolta, la squadra prevista effettuerà lo svuotamento del carico, previa pesatura, all’interno di appositi contenitori ubicati presso il centro di raccolta comunale nel comune di Lagonegro.

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CONVENZIONE DEI COMUNI TRA I COMUNI DI LAGONEGRO, RIVELLO E NEMOLI PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELLA RACCOLTA DEI RIFIUTI

COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

9.2 RACCOLTA INDUMENTI USATI Il recupero degli abiti ed accessori di abbigliamento usati, riguarda una frazione della raccolta differenziata dei rifiuti urbani contraddistinti dai seguenti codici CER:  200110 - abbigliamento;  200111 - prodotti tessili. Gli indumenti usati originati da cicli di post-consumo, sono raccolti capillarmente e raggruppati per l’invio ad impianti autorizzati alla gestione di rifiuti (ai sensi del D.Lgs 152/06) dove il processo di trattamento determina come risultato finale:  la qualifica ad indumenti ed accessori di abbigliamento utilizzabili direttamente in cicli di consumo;  la qualifica a “materie prime seconde per l’industria tessile;  altri impieghi industriali. Il recupero delle materie, oltre a rappresentare un importante fattore economico e strategico per l’approvvigionamento delle materie seconde per i settori produttivi, si presenta come un importante alleato per l’abbattimento dell’impatto ambientale. Tutte le utenze dei comuni di Rivello e Nemoli avranno la possibilità di conferire tali rifiuti negli appositi contenitori metallici ubicati diffusamente nei rispettivi territori comunali mentre gli abitanti del comune di Lagonegro potranno conferire gli indumenti dismessi direttamente al centro di raccolta comunale. Per tale frazione merceologica si è previsto un servizio di raccolta stradale che sarà svolto con frequenza mensile (1/30) da espletarsi mediante l’impiego di n°1 operatore dotato di furgone attrezzato durante tutto il periodo dell’anno sia per il comune di Rivello che per quello di Nemoli così come rappresentato nel calendario di raccolta di seguito riportato:

FREQUENZA UD e UND LUNEDI MARTEDI MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO DI RACCOLTA INDUMENTI DISMESSI 1/30 RACCOLTA STRADALE A RIVELLO E NEMOLI (UD)

Figura 49 Calendario di raccolta stradale degli indumenti dismessi

Le seguenti tabelle, riportate per ogni Comune, riassumono le risorse da impiegare, in termini di personale e mezzi impiegati per la raccolta dei suddetti rifiuti. INDUMENTI USATI 1/30 Squadra di raccolta (n.1 operatore ecologico) n° ore gg settimane totale ore Operatore ecologico 1 1 0,25 52,14 13,04 Mezzi n° ore gg settimane totale ore furgone attrezzato 1 1 0,25 52,14 13,04 Tabella 131 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta degli indumenti usati nel comune di Rivello

RELAZIONE TECNICA 134

CONVENZIONE DEI COMUNI TRA I COMUNI DI LAGONEGRO, RIVELLO E NEMOLI PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELLA RACCOLTA DEI RIFIUTI

COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

INDUMENTI USATI 1/30 Personale Livello n° ore gg settimane totale ore Squadra di raccolta (n.1 operatore ecologico) 1 1 0,25 52,14 13,04 Mezzi n° ore gg settimane totale ore furgone attrezzato 1 1 0,25 52,14 13,04 Tabella 132 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta degli indumenti usati nel comune di Nemoli

9.3 RACCOLTA OLI VEGETALI ESAUSTI L’olio alimentare esausto è un residuo che proviene dall’utilizzo di oli di semi vegetali, più raramente da olio d'oliva; le alte temperature a cui viene sottoposto causano una modifica della sua struttura polimerica, si ossida ed in più assorbe le sostanze inquinanti derivanti dalla carbonizzazione dei residui alimentari. La sostanza residua ha l'aspetto di un fluido viscoso e denso, di colore da giallo a rosso-bruno, e un odore abbastanza sgradevole, ha perso tutto della originale purezza e genuinità: si è trasformata in un rifiuto che può essere causa di grave inquinamento qualora non venga effettuato un corretto smaltimento e se disperso nell’ambiente. Bisogna quindi prestare molta attenzione alla gestione di detto rifiuto, non è possibile abbandonarlo nel suolo e/o nel sottosuolo o anche smaltirlo nelle acque superficiali e sotterranee attraverso la rete fognaria, anche in presenza di depuratori. L'olio vegetale esausto è un rifiuto non pericoloso che deve essere recuperato tramite la raccolta differenziata e conferito ad aziende raccoglitrici autorizzate iscritte al C.O.N.O.E. (Consorzio Obbligatorio Nazionale di raccolta e trattamento di Oli vegetali e grassi animali esausti). Le aziende autorizzate dal Consorzio conferiscono l'olio ad imprese rigeneratrici che trattano il prodotto rendendolo materia prima seconda; in tal modo l'olio vegetale esausto da agente inquinante viene riciclato e trasformato in risorsa energetica. Per tale frazione merceologica si è previsto un servizio di raccolta detto “di prossimità” dedicato alle utenze domestiche che possono conferire il rifiuto nei contenitori stradali ubicati in punti specifici dei tre Comuni. Per le utenze non domestiche produttrici di tale rifiuto (ristoranti, friggitorie, ecc.) invece sarà garantito un servizio di raccolta domiciliare con frequenza mensile (1/30) nella giornata di sabato. In particolare il servizio sarà garantito il 2° sabato del mese nel comune di Lagonegro, il 3° sabato nel comune di Rivello, mentre il 4° sabato il servizio sarà effettuato nel comune di Nemoli così come rappresentato nel calendario di raccolta di seguito riportato:

FREQUENZA UD e UND LUNEDI MARTEDI MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO DI RACCOLTA OLI VEGETALI RACCOLTA DOMICILIARE IL 2° (LAGONEGRO), IL 3° (RIVELLO) ED il 4° ESAUSTI 1/30 (NEMOLI) SABATO DEL MESE (UND)

Figura 50 Calendario di raccolta stradale degli indumenti dismessi

Le seguenti tabelle, riportate per ogni Comune, riassumono le risorse da impiegare, in termini di personale e mezzi impiegati per la raccolta dei suddetti rifiuti.

RELAZIONE TECNICA 135

CONVENZIONE DEI COMUNI TRA I COMUNI DI LAGONEGRO, RIVELLO E NEMOLI PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELLA RACCOLTA DEI RIFIUTI

COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

OLI ESAUSTI Raccolta utenze non domestiche 1/30 Personale n° ore gg settimane totale ore Squadra di raccolta A (n.1 operatore ecologico) 1 1 0,25 52,14 13,04 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Furgone attrezzato 1 1 0,25 52,14 13,04 Tabella 133 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta degli oli esausti nel comune di Lagonegro

OLI ESAUSTI Raccolta utenze non domestiche 1/30 Personale n° ore gg settimane totale ore Squadra di raccolta (n.1 operatore ecologico) 1 1 0,25 52,14 13,04 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Furgone attrezzato 1 1 0,25 52,14 13,04 Tabella 134 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta degli oli esausti nel comune di Rivello

OLI ESAUSTI Raccolta utenze non domestiche 1/30 Personale n° ore gg settimane totale ore Squadra di raccolta (n.1 operatore ecologico) 1 1 0,25 52,14 13,04 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Furgone attrezzato 1 1 0,25 52,14 13,04 Tabella 135 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta degli oli esausti nel comune di Nemoli

L’operatore provvederà a ritirare la tanica piena e lascerà all’operatore commerciale una tanica vuota già in dotazione alle utenze e comunque messe a disposizione per le nuove utenze o per le tanichette danneggiate che vanno sostituite.

9.4 RACCOLTA TONER E CARTUCCE Le cartucce a getto d'inchiostro e toner per stampanti laser sono classificati come rifiuti speciali non pericolosi, pertanto soggetti al trattamento indicato dal D. Lgs. 152/06 e classificati dal Codice Europeo Rifiuti (CER) n. 08 03 18. Per tale frazione merceologica si è previsto un servizio di raccolta domiciliare a chiamata con frequenza mensile (1/30) nella giornata di sabato, per ognuno dei tre Comuni.

FREQUENZA UD e UND LUNEDI MARTEDI MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO DI RACCOLTA

TONER E CARTUCCE SERVIZIO DI RACCOLTA DOMICILIARE A CHIAMATA IL SECONDO 1/30 (UD) SABATO DEL MESE

Figura 51 Calendario di raccolta “porta a porta” dei toner e cartucce per le UD

Le seguenti tabelle, riportate per ogni Comune, riassumono le risorse da impiegare, in termini di personale e mezzi impiegati per la raccolta dei suddetti rifiuti.

RELAZIONE TECNICA 136

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

TONER E CARTUCCE Raccolta utenze domestiche 1/30 Personale n° ore gg settimane totale ore Squadra di raccolta A (n.1 operatore ecologico) 1 1 0,25 52,14 13,04 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Furgone attrezzato 1 1 0,25 52,14 13,04 Tabella 136 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta dei toner e cartucce nel comune di Lagonegro

TONER E CARTUCCE Raccolta utenze domestiche 1/30 Personale n° ore gg settimane totale ore Squadra di raccolta (n.1 operatore ecologico) 1 1 0,25 52,14 13,04 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Furgone attrezzato 1 1 0,25 52,14 13,04 Tabella 137 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta dei toner e cartucce nel comune di Rivello

TONER E CARTUCCE Raccolta utenze domestiche 1/30 Personale Livello n° ore gg settimane totale ore Operatore ecologico (II B) 1 1 0,25 52,14 13,04 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Furgone attrezzato 1 1 0,25 52,14 13,04 Tabella 138 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta dei toner e cartucce nel comune di Nemoli

9.5 RACCOLTA E TRASPORTO DEI RIFIUTI CIMITERIALI (PARTE ASSIMILATA AGLI URBANI). Il servizio di raccolta dei rifiuti presso i rispettivi cimiteri comunali dei tre Comuni, dovrà essere eseguito vuotando i contenitori posizionati sia per la raccolta dei residui verdi (erbe, fiori, corone), sia per la raccolta dei rifiuti derivanti dalla pulizia interna dei viali e delle cappelle, compresi i contenitori siti all'interno dell'area cimiteriale. A tal proposito, è possibile distinguere i cassonetti adibiti alla raccolta della frazione verde dai rimanenti di modo che i primi, possano essere svuotati contestualmente alla raccolta della frazione organica. Lo svuotamento dei contenitori previsti avverrà tramite l'utilizzo dei mezzi impiegati per le raccolte, essendo tali rifiuti assimilati agli urbani. L'operatore provvederà affinché al di sotto e nelle adiacenze dei contenitori ad uso del cimitero non rimangano sparsi rifiuti o sacchetti in plastica. Il servizio di svuotamento dei contenitori sarà eseguito con la stessa frequenza del servizio di raccolta della frazione organica o della frazione secca non riciclabile a seconda della tipologia di contenitore. Dovrà essere inoltre garantito un servizio integrativo nella settimana precedente e in quella successiva il giorno della commemorazione dei defunti (2 novembre), visto che in questi giorni viene prodotto un quantitativo maggiore di rifiuti conseguente la forte affluenza prevista. L’impiego delle risorse per l’espletamento del servizio di raccolta è già contemplato nel calcolo generale delle risorse da impiegare per la raccolta delle diverse frazioni di rifiuto.

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

9.6 RACCOLTA RIFIUTI PRESSO L’OSPEDALE DI LAGONEGRO Il presidio ospedaliero di Lagonegro rappresenta un plesso dell’Azienda ospedaliera Regionale del “San Carlo” di Potenza. L'ospedale, così come ogni altra realtà aziendale produttiva, dà origine ad una notevole quantità di rifiuti. Il problema relativo al loro smaltimento è piuttosto complesso e riguarda tutti gli operatori sanitari. Relativamente alla raccolta dei rifiuti prodotti dalle utenze collocate all’interno dell’ospedale, l'appaltatore dovrà effettuare la raccolta dei rifiuti sanitari assimilabili agli urbani, ovvero quei rifiuti che non rientrano tra i rifiuti sanitari pericolosi non a rischio infettivo e tra i rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo. L’ospedale si configura, in riferimento alla raccolta differenziata dei rifiuti assimilati agli urbani, come una grande utenza non domestica, all’interno della quale vengono prelevati i rifiuti camera per camera di ogni reparto. Tali rifiuti vengono poi portati al di fuori della struttura in bidoni carrellati collocati in un’area opportunamente individuata. Successivamente verrà effettuato il servizio di raccolta dei rifiuti presso il presidio ospedaliero, svuotando i contenitori delle diverse frazioni, seguendo lo stesso calendario già in uso. Lo svuotamento dei contenitori previsti avverrà tramite l'utilizzo dei mezzi impiegati per le raccolte, essendo tali rifiuti assimilati agli urbani. La raccolta differenziata riguarda in quota parte quei rifiuti sanitari che, qualora non rientrino tra quelli classificati come pericolosi sono assoggettati al regime giuridico e alle modalità di gestione dei rifiuti urbani e nello specifico:

FRAZIONE ORGANICA FREQUENZA UD e UND LUNEDI rifiutiMARTEDI derivanti dalla preparazioneMERCOLEDÌ dei pasti provenientiGIOVEDÌ dalle VENERDÌ TaliSABATO rifiuti devono DI RACCOLTA cucine, dall’attività di ristorazione ed i residui dei pasti essere raccolti in provenienti dai reparti di degenza con esclusione di quelli che appositi contenitori, ORGANICO 3/7 provengono da paziente affetti da malattie infettive per i quali riportante specifica (UD e UND) si ravvisa clinicamente, da parte del medico del medico che li indicazione “organico”, ha in cura, una patologia trasmissibile attraverso tali residui e in materiale SECCO RESIDUO 1/7 biodegradabile (UD e UND)

FRAZIONE CARTA E CARTONE PLASTICA 1/7 imballaggi in carta, giornali e riviste; quaderni senza copertina (UD e UND) Tali rifiuti devono plastificata; libri con copertine non plastificate; pacchi, essere raccolti in pacchetti e scatole di cartone per alimenti, detersivi e scarpe; CARTA appositi contenitori 1/15 opuscoli; sacchetti di carta; imballaggi in cartone ondulato; (UD) riportante specifica astucci e fascette in cartoncino; fotocopie e modelli, ecc.. indicazione “carta e Vanno ovviamente esclusi i contenitori contaminati da sangue VETRO E METALLO cartone” 1/15 o da farmaci antiblastici che vanno invece termo distrutti. (UD e UND)

RELAZIONE TECNICA 138

FREQUENZA UD e UND LUNEDI MARTEDI MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO DI RACCOLTA

ORGANICO 3/7 (UD e UND)

CONVENZIONE DEI COMUNI TRA I COMUNI DI LAGONEGRO, RIVELLO E NEMOLI PER LA GESTIONE ASSOCIATA SECCO RESIDUO 1/7 DELLA RACCOLTA DEI RIFIUTI (UD e UND)

PLASTICA 1/7 (UD e UND) COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

FRAZIONE VETRO CARTA 1/15 (UD) imballaggi in vetro con cui vengono confezionati i prodotti Il vetro deve essere alimentari e non (bottiglie in vetro senza tappo, vasi di vetro raccolto in appositi VETRO E METALLO senza il coperchio in metallo, bicchieri, vetri vari anche se 1/15 contenitori riportante (UD e UND) rotti), ma anche flaconi di fisiologica, glucosata, farmaci specifica indicazione generici nonché altri rifiuti non pericolosi che per qualità e per “vetro” quantità sono assimilabili agli urbani.

FRAZIONE MULTIMATERIALE LEGGERO flaconi in plastica, contenitori in plastica e contenitori in Il multimateriale genere, bottiglie in plastica per bevande contenitori per leggero deve essere detergenti, disinfettanti, lattine e contenitori in alluminio, raccolto in appositi scatole di metallo (pelati, tonno, legumi) ecc; e quant’altro si contenitori riportante configuri come rifiuto non pericoloso specifica indicazione FREQUENZA “multimateriale leggero” UD e UND LUNEDI MARTEDI MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO DI RACCOLTA

RIFIUTO RESIDUO “INDIFFERENZIATO" ORGANICO tutto ciò che non può essere differenziato,3/7 ovvero spazzatura Il rifiuto (UD e UND) dei pavimenti, gessi ortopedici e le bende, gli assorbenti indifferenziato deve igienici anche contaminati da sangue esclusi quelli dei degenti essere raccolto in SECCO RESIDUO infetti, i pannolini pediatrici e i1/7 pannoloni, le sacche utilizzate appositi contenitori (UD e UND) per le urine (se non considerati rifiuti pericolosi), ecc. riportante specifica indicazione “secco PLASTICA 1/7 residuo” (UD e UND)

CARTA 1/15 (UD)

VETRO E METALLO 1/15 (UD e UND)

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

9.7 SERVIZI DI RACCOLTA E PULIZIA IN OCCASIONE DI FESTE, FIERE, SAGRE E MANIFESTAZIONI Sul territorio dei tre Comuni convenzionati si svolgono periodicamente mercati/fiere e eventi a carattere culturale o religioso. È previsto a tal proposito, per le aree destinate allo svolgimento di tali eventi, un servizio di pulizia e di raccolta dei rifiuti prodotti durante lo svolgimento degli stessi. Tale servizio dovrà essere espletato al termine delle attività di vendita, nel caso dei mercati, ed al termine delle manifestazioni. In particolare nel comune di Lagonegro si svolgono attualmente due distinti mercati:  uno con frequenza quindicinale (1/15) svolto il 2° ed il 4° mercoledì del mese per tutti i periodi dell’anno ubicato lungo il viale Roma; via San Rocco, piazza B. Picardi e aree limitrofe.  uno invece, di tipo ortofrutticolo, con frequenza bisettimanale (2/7), nelle giornate di mercoledì e sabato per tutti i periodi dell’anno ubicato in piazza B. Picardi. Oltre a queste attività mercatali, vengono conteggiati complessivamente n.20 eventi tra feste, sagre e manifestazione anche di carattere religioso. Anche nel comune di Rivello vengono svolti due distinti mercati:  uno con frequenza quindicinale (1/15) svolto il 1° ed il 3° sabato del mese per tutti i periodi dell’anno ubicato in viale Zanardelli;  uno invece, di tipo ortofrutticolo, con frequenza bisettimanale (2/7), nelle giornate di martedì e venerdì per tutti i periodi dell’anno ubicato in piazza Umberto I. Oltre a queste attività mercatali, vengono conteggiati complessivamente n.20 eventi tra feste, sagre e manifestazione anche di carattere religioso. Nel comune di Nemoli si svolge attualmente un mercato, con periodicità quindicinale (1/15), svolto il 2° ed il 4° lunedì per tutto il periodo dell’anno, ubicato lungo via Della Repubblica. Oltre a queste attività mercatali, vengono conteggiati complessivamente n.20 eventi tra feste, sagre e manifestazione anche di carattere religioso. Al termine delle suddette attività che siano mercatali o di altro genere verrà istituito un servizio di raccolta dei rifiuti e spazzamento degli spazi comuni e delle aree adibite a mercato o ad altre manifestazioni. Il servizio di spazzamento sarà esteso alle vie e alle aree circondariali delle attività. I vari servizi avranno inizio dall'orario di chiusura delle attività, che siano mercatali o di altra natura, facendo intervenire n.2 operatori dotati di automezzo e di idonea attrezzatura per lo spazzamento e che effettueranno la raccolta dei rifiuti e lo svuotamento dei contenitori appositamente predisposti. Si riporta nella seguente tabella il riepilogo delle risorse necessarie per l’espletamento dei servizi sopra descritti per ognuno dei tre Comuni:

RELAZIONE TECNICA 140

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

RACCOLTA RIFIUTI MERCATALI Personale n° ore gg. settimane totale ore Operatore ecologico 2 1,5 0,5 52,14 78,21 Operatore ecologico 2 1,5 2 52,14 312,84 Mezzi n° ore gg. settimane totale ore Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 1,5 0,5 52,14 39,11 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 1,5 2 52,14 156,42 Tabella 139 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta dei rifiuti mercatali nel comune di Lagonegro

RACCOLTA RIFIUTI MERCATALI Personale n° ore gg. settimane totale ore Operatore ecologico 2 1,5 0,5 52,14 78,21 Operatore ecologico 2 1,5 2 52,14 312,84 Mezzi n° ore gg. settimane totale ore Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 1,5 0,5 52,14 39,11 Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 1,5 2 52,14 156,42 Tabella 140 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta dei rifiuti mercatali nel comune di Rivello

RACCOLTA RIFIUTI MERCATALI Personale n° ore gg. settimane totale ore Operatore ecologico 1 1,5 0,5 52,14 39,11 Mezzi n° ore gg. settimane totale ore Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 1,5 0,5 52,14 39,11 Tabella 141 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta dei rifiuti mercatali nel comune di Nemoli

MANIFESTAZIONI, SAGRE E FESTE Personale n° ore gg. totale ore Operatore ecologico 2 1,5 20 60,00 Mezzi n° ore gg. totale ore Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 1,5 20 30,00 Tabella 142 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta dei rifiuti in occasione di manifestazioni, sagre e feste nel comune di Lagonegro

MANIFESTAZIONI, SAGRE E FESTE Personale n° ore gg. totale ore Operatore ecologico 2 1,5 20 60,00 Mezzi n° ore gg. totale ore Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 1,5 20 30,00 Tabella 143 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta dei rifiuti in occasione di manifestazioni, sagre e feste nel comune di Rivello

MANIFESTAZIONI, SAGRE E FESTE Personale n° ore gg. totale ore Operatore ecologico 2 1,5 20 60,00 Mezzi n° ore gg. totale ore Automezzo con vasca costipatrice da 6 mc 1 1,5 20 30,00 Tabella 144 Tabella riepilogativa di personale e mezzi impiegati per la raccolta dei rifiuti in occasione di manifestazioni, sagre e feste nel comune di Nemoli

RELAZIONE TECNICA 141

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

9.8 GESTIONE DEL CENTRO DI RACCOLTA INTERCOMUNALE La normativa nazionale che attualmente disciplina la gestione dei rifiuti è il D. Lgs. 152/06 “Testo unico in materia ambientale” – e s.m.i.. In particolare, per quanto concerne il centro di raccolta comunale, gli articoli di riferimento sono il 183 comma 1, lettera mm) (definizione del centro di raccolta) 184, 195, 198 (criteri di assimilazione dei rifiuti urbani) e 212 comma 8 (trasporto dei propri rifiuti come parte integrante ed accessoria dell’organizzazione – produttore iniziale). I rifiuti che possono essere conferiti presso il centro di raccolta sono tutti quelli espressamente indicati nel Decreto Ministeriale 8 aprile 2008 e s.m.i., nell’Allegato I (Requisiti tecnico gestionali relativi al centro di raccolta dei rifiuti urbani e assimilati) al punto 4 (Modalità di conferimento e tipologie di rifiuti conferibili al centro di raccolta). Il Decreto Ministeriale 13 maggio 2009 (G.U. n. 165 del 18/07/2009) che ha successivamente modificato il Decreto Ministeriale 8 aprile 2008 “Disciplina dei centri di raccolta dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato - Articolo 183, comma 1, lettera cc) del Decreto legislativo. 152/2006”, stabilisce i requisiti tecnico gestionali relativi ai centri di raccolta dei rifiuti urbani ed assimilati. Il centro di raccolta deve essere visto come un’area attrezzata a sostegno della raccolta differenziata dei rifiuti. Esso è costituito da un’area presidiata ed allestita in conformità alle disposizioni tecnico gestionali contenute nel D.M. 13 maggio 2009 ove si svolge unicamente l’attività di raccolta (raggruppamento) dei rifiuti urbani e assimilati, elencati nell’Allegato I Paragrafo 4.2 del suddetto Decreto. In secondo luogo il decreto consente il conferimento ai centri di raccolta anche da parte dei gestori del servizio pubblico, esclusi dal testo originario del 2008. Pertanto i centri di raccolta sono a servizio non solo delle utenze domestiche e non domestiche ma anche dei suddetti gestori per l’attività di raggruppamento dei rifiuti differenziati conferiti. Si evidenzia che l’approvazione comunale dei centri di raccolta è possibile esclusivamente nella fattispecie prevista dal citato decreto, cioè qualora vengano conferiti in maniera differenziata solo i rifiuti ivi elencati, provenienti da utenze domestiche e non domestiche, anche tramite il gestore del servizio pubblico. A supporto dei servizi di raccolta oggetto di appalto, i Comuni convenzionati, metteranno a disposizione dell'appaltatore una struttura, situata nel comune di Lagonegro ubicato nei pressi del Viadotto Autostradale Calda. L'appaltatore prenderà quindi in carico la Gestione del Centro di raccolta secondo i dettami della normativa vigente in materia. La piena funzionalità dello stesso dovrà essere garantita entro sei mesi dalla stipula del contratto d'appalto. Il centro di raccolta è costituito da un’area presidiata e allestita ove si svolge attività di raccolta provenienti dalle utenze domestiche e non domestiche, nonché dagli altri soggetti tenuti, in base alle vigenti normative settoriali, al ritiro di specifiche tipologie di rifiuti dalle utenze domestiche (ad esempio i distributori di apparecchiature elettriche ed elettroniche obbligati al ritiro gratuito ai sensi del D. Lgs. n. 151/2005) mediante raggruppamento per frazioni omogenee, per il successivo trasporto agli impianti di recupero-trattamento e, per le frazioni non recuperabili, di smaltimento dei rifiuti urbani e assimilati conferiti in maniera differenziata. Le aree di conferimento destinate alle

RELAZIONE TECNICA 142

CONVENZIONE DEI COMUNI TRA I COMUNI DI LAGONEGRO, RIVELLO E NEMOLI PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELLA RACCOLTA DEI RIFIUTI

COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

utenze domestiche e non domestiche devono essere fisicamente separate da quelle utilizzate dal gestore del servizio pubblico di raccolta, in quanto, anche per motivi di sicurezza, è preferibile non consentire, ai conferitori diretti di rifiuti, l’accesso in zone utilizzate dai mezzi del servizio di raccolta e trasporto. In ogni caso, in assenza di una separazione fisica tra le aree, non possono essere svolte operazioni di travaso e trasbordo dei rifiuti durante le operazioni di conferimento diretto di rifiuti da parte dei cittadini.

Figura 52 Ubicazione del centro di raccolta

L’area risulta delimitata lungo tutto il perimetro da un muro o da una recinzione con un unico varco di accesso. Le caratteristiche costruttive dei singoli componenti sono state determinate secondo criteri di economicità e di buona tecnica, tenendo conto sia agli aspetti connessi alla funzionalità sia alla sicurezza delle costruzioni. All’interno del centro di raccolta saranno posizionati gli appositi cassoni metallici in cui sono temporaneamente conferite le diverse frazioni dei rifiuti, raggruppate per categorie omogenee, prima di essere trasferite presso gli impianti di recupero. Il centro di raccolta dovrà essere gestito sotto la responsabilità di un Responsabile della gestione (detto anche Responsabile tecnico come previsto dalle disposizioni dell’Albo Gestori) appositamente nominato ed avrà il compito di coordinare le attività amministrative e di gestione delle emergenze oltre a mantenere i contatti con le autorità esterne. L’articolazione dell’orario di apertura del centro è stata strutturata in maniera tale da garantire un’adeguata fruibilità del centro da parte delle utenze con un numero complessivo di 18 ore settimanali suddivise in tutti i giorni della settimana (esclusa la domenica) secondo l’orario riportato nella tabella sottostante:

RELAZIONE TECNICA 143

CONVENZIONE DEI COMUNI TRA I COMUNI DI LAGONEGRO, RIVELLO E NEMOLI PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELLA RACCOLTA DEI RIFIUTI

COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

giorno LUNEDI MARTEDI MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO orario 14:00 - 17:00 09:00 - 12:00 14:00 - 17:00 09:00 - 12:00 14:00 - 17:00 09:00 - 12:00

ore/giorno 3 3 3 3 3 3

Tabella 145 Orari di apertura del centro di raccolta

Il corretto utilizzo del centro consentirà di raggiungere i seguenti risultati:  Massimizzare la raccolta differenziata  Ridurre i costi di smaltimento  Premiare gli utenti virtuosi  Sollecitare le famiglie non collaborative  Coinvolgere maggiormente le utenze commerciali  Fornire servizi ai cittadini fruibili attraverso le più innovative tecnologie di comunicazione mobile. Si prevede che nel centro di raccolta siano costantemente impiegato almeno n.1 operatore, come indicato nella seguente tabella, che garantiranno la custodia e le operazioni di interfaccia con le utenze:

CENTRO DI RACCOLTA Personale Livello n° ore gg settimane totale ore Operatore ecologico (II B) 1 3 4 52,14 625,68 Operatore (IV B) 1 3 2 52,14 312,84 Mezzi n° ore gg settimane totale ore Furgone attrezzato 1 3 6 52,14 938,52 Tabella 146 Personale impiegato nel centro di raccolta

Il centro di raccolta sarà dotato di una serie di attrezzature sufficienti a garantirne una efficace gestione ed è auspicabile che sia anche strutturato con innovazioni tecnologiche che consentono di ottimizzarne la gestione nonché il controllo degli accessi delle utenze e dei flussi dei rifiuti al fine di perseguire i seguenti obiettivi:  Incentivare le utenze al conferimento diretto dei rifiuti differenziati presso il centro di raccolta attraverso opportuni meccanismi di premialità (riduzione della TARI, premi, ecc.);  Ridurre la produzione di rifiuti con meccanismi finalizzati a prolungare la vita utile dei beni ancora utilizzabili;  Monitorare i flussi dei rifiuti prodotti sul territorio.

RELAZIONE TECNICA 144

CONVENZIONE DEI COMUNI TRA I COMUNI DI LAGONEGRO, RIVELLO E NEMOLI PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELLA RACCOLTA DEI RIFIUTI

COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

SERVIZI DI SPAZZAMENTO DI STRADE E PIAZZE Il servizio di spazzamento è rivolto ai seguenti rifiuti (classificazione secondo ATIA et al. 1994):  rifiuti propriamente stradali (polvere, terriccio, fango e simili) derivanti dall'azione continua degli agenti atmosferici e del traffico;  rifiuti stagionali (fogliame, ramaglie, sabbia e simili) prodotti da cause climatiche naturali (o da azioni umane conseguenti) e limitati a particolari periodi dell'anno;  rifiuti ricorrenti (carta, cartoni, polvere, ecc.) dovuti essenzialmente all'indisciplina di alcune categorie di utenti, in genere negozi; tali rifiuti si accumulano nelle strade in determinate ore del giorno e quasi sempre in punti ben precisi;  rifiuti casuali (pacchetti vuoti di sigarette e fiammiferi, foglietti di carta, escrementi di animali domestici, residui oleosi di autoveicoli, ecc.) prodotti dal traffico cittadino e funzione di esso;  rifiuti eccezionali, intendendo come tali tutti quei materiali in genere abbastanza voluminosi, che l'utente sporadicamente abbandona sulla strada. Nell’osservazione e nel confronto di diverse organizzazioni spesso si riscontra che il servizio di spazzamento non presenta confini ben definiti, come avviene ad esempio per i servizi di raccolta, ma varia da servizi propri dello spazzamento ad altri non propri (come ad esempio il diserbo stradale). Si intende per spazzamento e pulizia stradale l'intervento realizzato dall’operatore dotato di un mezzo attrezzato per il trasferimento a motore e manuale, di scopa, pattumiera, ecc. lungo i marciapiedi del territorio comunale. Esso consiste nelle operazioni di spazzamento, accumulo, raccolta, trasporto e quindi nel mantenere puliti tutti i marciapiedi, dal ciglio della carreggiata (cordolo) al confine delle proprietà pubbliche o private (recinzioni, muri di cinta e quant’altro) relativamente a sabbia, terriccio, detriti, ramaglie, erbacce, materiali vari, che dovranno essere costantemente rimossi; particolare attenzione dovrà essere posta nel corso delle operazioni di pulizia affinché il rifiuto stradale non venga immesso nei tombini e nelle bocche di lupo. I servizi di spazzamento prevedono interventi di pulizia programmata estesa a tutta la rete servita e possono essere classificati in:  servizio misto: è un servizio di pulizia puntuale del territorio; la squadra base è composta da spazzatrice, autista e uno o più operatori in appoggio, talvolta dotati di mezzo ausiliario. Gli operatori sono dedicati all’attività di asservimento alla spazzatrice e per gli interventi in tratti non accessibili alla spazzatrice stessa. Essi sono dotati di idonea attrezzatura per il convogliamento dei rifiuti verso la spazzatrice (scopa, soffiatore spalleggiato ecc.).  servizio meccanizzato: è un caso particolare del servizio “misto” in cui l’eccezione è costituita dalla assenza di operatori in appoggio.  servizio manuale: è un servizio di pulizia puntuale del territorio, complementare per territorio al servizio misto,

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erogato cioè nelle aree dove non è possibile o non richiesto l’utilizzo della spazzatrice. I servizi di pulizia del suolo pubblico comportano che la manualità abbia un ruolo ancora fondamentale e per questo risulta essenziale, in un moderno servizio di nettezza/igiene urbana, la ricerca del punto di giusto equilibrio tra lo spazzamento manuale e quello meccanizzato. Operativamente si deve scegliere a quale dei due affidare il ruolo principale (pulizia massiva) e a quale il ruolo gregario (rifinitura qualitativa). I tre Comuni hanno caratteristiche urbanistiche simili, tali da omogeneizzare il tipo di spazzamento infatti le peculiarità che li accumunano sono:  estensione territoriale considerevole che richiede uno spazzamento meccanizzato che permette di avere delle produttività consistenti (fino a 10 km/h);  presenza di centri storici caratterizzati da strade anguste che renderebbero impossibile l’utilizzo della spazzatrice e comunque che richiedono maggior pregio e decoro. Ciò detto, si prevede di effettuare uno spazzamento manuale per le zone del centro storico dei tre Comuni e di aree con particolare pregio e lo spazzamento meccanizzato per il resto del territorio. Tali servizi di spazzamento saranno realizzati da diversi operatori che effettueranno il medesimo servizio su tutti i Comuni oggetto del presente Piano. Ogni addetto allo spazzamento dovrà essere dotato di attrezzatura per N.U., e la dotazione sotto descritta:  bidone reggisacco, rastrelliera e comparti poggia-attrezzi;  vestiario stagionale, calzature, guanti rinforzati, copricapo;  scopa idonea al lavoro da eseguire (scopa di erica gentile femmina a zampa di lepre con punta piatta, atta alla raccolta dei rifiuti minuti anche negli angoli);  pala a manico corto e scopino per il caricamento dei rifiuti accumulati durante il servizio;  zappetta per il diserbo;  pinza lunga in teflon per il prelievo dal suolo senza il contatto di rifiuti potenzialmente infetti (siringhe e profilattici usati);  contenitore a chiusura ermetica per il caricamento e conferimento separato dei rifiuti potenzialmente infetti;  sacchi a perdere.

10.1 SERVIZIO DI SPAZZAMENTO MANUALE Lo spazzamento manuale rimane ancora di fondamentale importanza laddove si è in presenza di spazi pubblici angusti o laddove si presentano ostacoli o barriere architettoniche non percorribili da un’eventuale spazzatrice come ad esempio le stradine ed i vicoli del centro storico, presente nei tre Comuni, come prima accennato. Inoltre gli spazzini potranno individuare di volta in volta lungo la strada i punti che necessitano di maggiore attenzione. In particolar modo ogni addetto allo spazzamento manuale avrà il compito di eseguire:

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 la pulizia di tutti i marciapiedi (da muro a muro) e del piano stradale, sia del suolo pubblico che di quello privato soggetto a servitù di pubblico utilizzo, evitando di sollevare polvere ed intralciare la circolazione; la pulizia delle cunette asportando tutte le immondizie che potrebbero, se non raccolte, ostruire le caditoie;  lo svuotamento dei cestini;  eseguire la normale pulizia delle caditoie, chiusini in ghisa, bocche di lupo ecc. destinate allo scarico delle acque piovane;  curare una veloce pulizia dei giardini e aree verdi pubbliche. L'operatore ecologico che effettua lo spazzamento manuale dovrà essere dotato di motocarro con pianale attrezzato con pala, scopa, pattumiera, sacchi per sostituzioni dei cestini gettacarte, guanti ed indumenti di pertinenza. Nell'esecuzione del servizio di spazzamento, gli addetti devono riporre la massima cura a non creare intralci al traffico, a non sollevare polveri e quant'altro possa arrecare inconvenienti agli addetti stessi ed agli utenti. Il servizio di spazzamento verrà pertanto effettuato da:  n. 2 operatori dotati di un unico motocarro con pianale che effettueranno il servizio nella zona centrale del comune di Lagonegro, ovvero nel centro storico, nella villa comunale e comunque nelle aree di maggiore interesse;  n.1 operatore dotato di motocarro con pianale che effettua il servizio nella zona centrale del comune di Rivello, compreso il centro storico;  n.1 operatore dotato di motocarro con pianale che effettua il servizio sia nella zona centrale del comune di Nemoli, sia nelle aree che delimitano il lago Sirino. Ogni operatore è dotato di motocarro con pianale a scomparti. Nell'esecuzione del servizio di spazzamento, gli addetti devono riporre la massima cura a non creare intralci al traffico, a non sollevare polveri e quant'altro possa arrecare inconvenienti agli addetti stessi ed agli utenti. Si riporta di seguito una tabella riepilogativa del dimensionamento del suddetto servizio nella quale vengono riportate la tipologia, il numero di personale e dei mezzi impiegati per ognuno dei tre Comuni: SPAZZAMENTO MANUALE Personale Livello n° ore gg. settimane totale ore Operatore ecologico (I A) 1 6,00 6 52,14 1877,04 Operatore ecologico (II B) 1 6,00 6 52,14 1877,04 Mezzi n° ore gg. settimane totale ore Apecar 1 6,00 6 52,14 1877,04 Tabella 147 Riepilogo di personale e mezzi impiegati per lo spazzamento manuale nel comune di Lagonegro

SPAZZAMENTO MANUALE Personale Livello n° ore gg. settimane totale ore Operatore ecologico (I A) 1 4,00 6 52,14 1251,36 Mezzi n° ore gg. settimane totale ore Apecar 1 4,00 6 52,14 1251,36 Tabella 148 Riepilogo di personale e mezzi impiegati per lo spazzamento manuale nel comune di Rivello RELAZIONE TECNICA 147

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

SPAZZAMENTO MANUALE Personale Livello n° ore gg. settimane totale ore Operatore ecologico (I B) 1 4,00 6 52,14 1251,36 Mezzi n° ore gg. settimane totale ore Apecar 1 4,00 6 52,14 1251,36 Tabella 149 Riepilogo di personale e mezzi impiegati per lo spazzamento manuale nel comune di Nemoli

10.2 SERVIZIO DI SPAZZAMENTO MECCANIZZATO Contemporaneamente al servizio di spazzamento manuale sopra descritto, verrà effettuato un servizio comune di spazzamento meccanizzato per i tre Comuni. Lo spazzamento dovrà essere effettuato con un’unica spazzatrice compatta da 5 mc, dotata di un sistema di funzionamento aspirante meccanico che permette di eseguire la rimozione, la raccolta e l’allontanamento dei rifiuti. La macchina è dotata di un sistema di umidificazione che evita il sollevamento delle polveri durante le attività di spazzamento. Il servizio di spazzamento meccanizzato sarà effettuato attraverso l’impiego di n. 1 operatore/autista che si occuperà dello spazzamento di determinate zone dei Comuni a giorni alterni, attenendosi al seguente calendario: Comune frequenza lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato

LAGONEGRO 2/7

RIVELLO 2/7

NEMOLI 2/7

Figura 53 Calendario di spazzamento meccanizzato suddiviso per i tre Comuni

In ognuno dei tre Comuni la spazzatrice effettuerà il servizio nelle strade e nelle aree non servite dallo spazzamento manuale e comunque nelle zone concordate con ogni singola Amministrazione. Si riporta di seguito una tabella riepilogativa del dimensionamento del suddetto servizio nella quale vengono riportate la tipologia, il numero di personale e dei mezzi impiegati per l’espletamento del servizio di spazzamento meccanizzato: SPAZZAMENTO MECCANIZZATO Personale Livello n° ore gg. settimane totale ore Operatore ecologico (III B) 1 6,00 6 52,14 1877,04 Mezzi n° ore gg. settimane totale ore Spazzatrice da 5 mc 1 6,00 6 52,14 1877,04 Tabella 150 Riepilogo di personale e mezzi impiegati per lo spazzamento meccanizzato

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RIEPILOGO AUTOMEZZI, ATTREZZATURE E PERSONALE

11.1 RIEPILOGO DEL PERSONALE Per quanto concerne il personale vengono di seguito riportate n.3 tabelle riepilogative del personale previsto dove sono riportate le unità necessarie per l’espletamento dei servizi, suddivise per livello funzionale per ognuno dei tre Comuni. Per ciascun servizio previsto viene riportato il monte ore annuo relativo a ciascun operaio/autista suddiviso per livello contrattuale nonché il relativo numero di addetti necessario considerando che, in coerenza con quanto riportato nelle suddette tabelle, per ciascuno di essi il numero di ore annue effettivamente lavorate è pari a 1.644 ore/anno (considerato al netto delle ore non disponibili alla produzione). Il numero di personale desunto dalla tabella di calcolo è stato approssimato al numero intero più prossimo alla cifra decimale risultante. Il numero di ore annue effettivamente lavorate è stato considerato tenendo conto dell’Accordo nazionale firmato il 5 giugno 2017 di rinnovo del CCNL FISE-ASSOAMBIENTE per aziende private, con le integrazioni del CCNL 6-12-2016 per i dipendenti di imprese e società esercenti servizi ambientali, che abroga e sostituisce il CCNL 21.3.2012 secondo il quale per i dipendenti di imprese e società esercenti servizi ambientali, l’orario settimanale di lavoro è pari a 38 ore.

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LIVELLO CONTRATTUALE IV B - 18 ORE III A III B II A - 25 ORE II B - 25 ORE II B - 24 ORE I A

N° ORE 366,90 1.823,57 366,90 1 RACCOLTA ORGANICO ADDETTI 0,22 1,69 0,34 N° ORE 625,90 278,78 2 RACCOLTA SECCO RESIDUO ADDETTI 0,58 0,26 N° ORE 1.059,79 399,53 3 RACCOLTA CARTA E CARTONE ADDETTI 0,98 0,37 N° ORE 635,76 224,58 4 RACCOLTA MULTIMATERIALE ADDETTI 0,59 0,21 N° ORE 1.653,35 253,77 5 RACCOLTA VETRO ADDETTI 1,53 0,23 N° ORE 85,11 85,11 6 RACCOLTA VETRO UND ADDETTI 0,05 0,08 N° ORE 36,17 36,17 7 RACCOLTA CARTONE UND ADDETTI 0,02 0,03 N° ORE 39,11 8 RACCOLTA INGOMBRANTI/RAEE ADDETTI 0,04 RACCOLTA PANNOLINI E N° ORE 78,21 9 PANNOLONI ADDETTI 0,07 N° ORE 13,04 10 RACCOLTA RUP ADDETTI 0,01 N° ORE 13,04 11 RACCOLTA TONER E CARTUCCE ADDETTI 0,01 RACCOLTA E PULIZIA MERCATI E N° ORE 451,05 12 FESTE ADDETTI 0,42 N° ORE 1186,19 13 SERVIZI DI TRASFERENZA ADDETTI 0,72 N° ORE 312,84 625,68 14 GESTIONE CENTRO DI RACCOLTA ADDETTI 0,40 0,58 N° ORE 1038,32 1644,00 15 SPAZZAMENTO MANUALE ADDETTI 1,00 1,00 N° ORE 1644,00 16 SPAZZAMENTO MECCANIZZATO ADDETTI 1,00 N° ORE 465,90 17 COORDINAMENTO SERVIZIO ADDETTI 0,60 TOTALE MONTE 778,74 1674,36 1644,00 6514,09 2149,23 1038,32 1644,00 TOTALE SERVIZIO 1,00 1,02 1,00 6,02 1,99 1,00 1,00 TOTALE ADDETTI 1 1 1 6 2 1 1 SERVIZIO BASE Tabella 151 Riepilogo del personale per l’espletamento dei servizi nel comune di Lagonegro

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

RIEPILOGO PERSONALE III A - PART II A - PART LIVELLO CONTRATTUALE TIME 30 ORE TIME 25 ORE N° ORE 866,57 904,64 1 RACCOLTA ORGANICO ADDETTI 0,67 0,84 N° ORE 289,24 260,07 2 RACCOLTA SECCO RESIDUO ADDETTI 0,22 0,24 N° ORE 247,36 246,14 3 RACCOLTA CARTA E CARTONE ADDETTI 0,19 0,23 N° ORE 278,98 274,00 4 RACCOLTA MULTIMATERIALE ADDETTI 0,21 0,25 N° ORE 326,40 337,32 5 RACCOLTA VETRO ADDETTI 0,25 0,31 N° ORE 55,06 6 RACCOLTA CARTONE UND ADDETTI 0,05 N° ORE 32,39 7 RACCOLTA VETRO UND ADDETTI 0,02 RACCOLTA INGOMBRANTI, RAEE e N° ORE 52,14 8 SFALCI ADDETTI 0,04 N° ORE 78,21 9 RACCOLTA PANNOLINI E PANNOLONI ADDETTI 0,06 N° ORE 26,07 10 RACCOLTA RUP + INDUMENTI ADDETTI 0,02 N° ORE 13,04 11 RACCOLTA OLI ESAUSTI ADDETTI 0,01 N° ORE 13,04 12 RACCOLTA TONER E CARTUCCE ADDETTI 0,01 RACCOLTA E PULIZIA MERCATI - FESTE - N° ORE 225,53 13 INTERVENTI ADDETTI 0,21 N° ORE 1251,36 14 SPAZZAMENTO MANUALE ADDETTI 1,00

MONTE ORE 2448,95 3328,60 TOTALE SERVIZIO 1,92 2,92 BASE ARROTONDATO 2 3

Tabella 152 Riepilogo del personale per l’espletamento dei servizi nel comune di Rivello

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

RIEPILOGO PERSONALE II B - PART II B - PART LIVELLO CONTRATTUALE TIME 30 ORE TIME 24 ORE N° ORE 831,34 1 RACCOLTA ORGANICO ADDETTI 0,64 N° ORE 258,35 2 RACCOLTA SECCO RESIDUO ADDETTI 0,20 N° ORE 218,54 3 RACCOLTA CARTA E CARTONE ADDETTI 0,17 N° ORE 492,06 4 RACCOLTA MULTIMATERIALE ADDETTI 0,38 N° ORE 295,04 5 RACCOLTA VETRO ADDETTI 0,23 N° ORE 218,54 6 RACCOLTA CARTONE UND ADDETTI 0,17 N° ORE 138,48 7 RACCOLTA VETRO UND ADDETTI 0,11 RACCOLTA INGOMBRANTI, RAEE e N° ORE 26,07 8 SFALCI ADDETTI 0,02 N° ORE 78,21 9 RACCOLTA PANNOLINI E PANNOLONI ADDETTI 0,06 N° ORE 26,07 10 RACCOLTA RUP + INDUMENTI ADDETTI 0,03 N° ORE 13,04 11 RACCOLTA OLI ESAUSTI ADDETTI 0,01 N° ORE 13,04 12 RACCOLTA TONER E CARTUCCE ADDETTI 0,01 RACCOLTA E PULIZIA MERCATI - FESTE - N° ORE 99,11 13 INTERVENTI ADDETTI 0,08 N° ORE 1251,36 14 SERVIZIO DI SPAZZAMENTO ADDETTI 1,00

MONTE ORE 2707,88 1251,36 TOTALE SERVIZIO 1,98 1,00 BASE ARROTONDATO 2 1

Tabella 153 Riepilogo del personale per l’espletamento dei servizi nel comune di Nemoli

La determinazione del costo dei lavoratori addetti ai servizi ambientali - raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti, sia impiegati che operai, è stato rilevato dalle tabelle, recanti il costo medio orario per il personale addetto ai servizi ambientali per aziende private, con riferimento al 31 dicembre 2017 (data dell’ultima versione della determinazione del costo dei lavoratori), in attesa di approvazione definitiva da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (All. 1). Pertanto, con riferimento al suddetto costo medio orario per il personale addetto ai servizi ambientali per aziende private, nelle seguenti tabelle viene riepilogato il costo annuo del personale occorrente per l’espletamento dei servizi previsti in progetto per ognuno dei tre Comuni:

RELAZIONE TECNICA 152

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Costo unitario Costo totale LIVELLI N. annuo annuo CONTRATTUALI €/anno Euro

IV B - 18 ORE 1 21.401,29 21.401,29

III A 1 43.667,80 43.667,80

III B 1 41.863,09 41.863,09

II A - 25 ORE 6 27.320,54 163.923,24

II B - 25 ORE 2 24.895,14 49.790,29

II B - 24 ORE 1 23.899,34 23.899,34

I A 1 36.523,71 36.523,71

13 COSTO TOTALE 381.068,75

Tabella 154 Costo annuo totale del personale per l’espletamento dei servizi nel comune di Lagonegro

COSTO DEL PERSONALE LIVELLI Costo unitario Costo totale annuo N. CONTRATTUALI €/anno Euro III A - PART TIME 30 2 34.474,58 68.949,16 ORE II A - PART TIME 25 3 27.320,54 81.961,62 ORE 5 COSTO TOTALE 150.910,78

Tabella 155 Costo annuo totale del personale per l’espletamento dei servizi nel comune di Rivello

COSTO DEL PERSONALE LIVELLI Costo unitario Costo totale annuo N. CONTRATTUALI €/anno Euro II B - PART TIME 30 2 29.874,17 59.748,35 ORE II B - PART TIME 24 1 23.899,34 23.899,34 ORE 3 COSTO TOTALE 83.647,69

Tabella 156 Costo annuo totale del personale per l’espletamento dei servizi nel comune di Nemoli

RELAZIONE TECNICA 153

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

11.2 RIEPILOGO AUTOMEZZI Per quanto concerne i mezzi impiegati nella raccolta si riportano di seguito n.4 tabelle riepilogative dei mezzi previsti per l’espletamento dei servizi. Tali tabelle sono suddivise per tipologia di mezzo. In particolare le prime tre tabelle fanno riferimento ai mezzi ad uso esclusivo di ogni Comune, mentre nella quarta tabella vengono riportati i mezzi utilizzati in maniera condivisa dai tre Comuni per l’espletamento di servizi congiunti. Nelle tabelle che seguono è stato ipotizzato l’impiego di mezzi aventi data di immatricolazione non anteriore ai due anni dalla data di pubblicazione del bando di gara e che il soggetto gestore avrà l’obbligo di rendere disponibili entro tre mesi dalla data di aggiudicazione dell’appalto e comunque entro la data di consegna del servizio. Resta comunque fermo il rispetto di specifici CAM per cui almeno il 30% (in numero) degli automezzi utilizzati dall'appaltatore, nell'ambito dello svolgimento del contratto, per la raccolta e il trasporto di rifiuti debbono avere motorizzazione non inferiore ad Euro 6, oppure essere elettrici, ibridi o alimentati a metano o gpl. Qualora il numero complessivo di ore di impiego dell’automezzo previsto sia inferiore a 1981 ore annue teoriche lavorate, è stato determinato un coefficiente di utilizzo pari al rapporto tra il numero di ore di impiego effettivo ed il suddetto valore teorico. In tal caso, l’esercizio del mezzo sarà compensato in ragione dell’effettivo utilizzo dello stesso. Le eccezioni sono rappresentate da quei mezzi, che pur avendo un coefficiente di utilizzo minore dell’unità, vengono utilizzate quotidianamente, come i mezzi utilizzati per la raccolta o come l’automezzo furgonato per il quale, essendo previsto un utilizzo anche quale autovettura di servizio, il coefficiente di utilizzo è stato posto pari all’unità. Per quanto riguarda i mezzi per i quali è stata considerata anche la componente quota di ammortamento gli stessi dovranno avere data di immatricolazione non antecedente i due anni dalla data di pubblicazione del bando di gara ed avere le caratteristiche tecniche riportate nelle schede allegate al capitolato tecnico-prestazionale. I mezzi da utilizzare dovranno possedere le caratteristiche tecniche riportate nelle schede riportate allegate al capitolato tecnico-prestazionale.

RELAZIONE TECNICA 154

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

RIEPILOGO MEZZI Automezzo con Autocarro con Compattatore di Automezzo con Autocarro Furgone Autospazzatrice Motocarro con vasca costipatrice pianale e grande portata* vasca da 3 mc scarrabile* attrezzato* da 5 mc* pianale da 6 mc pedana* RACCOLTA N° ORE 1.993,00 564,36 1 ORGANICO MEZZI 1,01 0,28 RACCOLTA N° ORE 697,86 206,82 2 SECCO RESIDUO MEZZI 0,35 0,10 RACCOLTA N° ORE 583,55 146,11 3 CARTA E MEZZI 0,29 0,07 RACCOLTA N° ORE 671,01 189,33 4 MULTIMATERIAL MEZZI 0,34 0,10 RACCOLTA N° ORE 742,29 211,27 5 VETRO MEZZI 0,37 0,11 RACCOLTA N° ORE 85,11 6 VETRO UND MEZZI 0,04 RACCOLTA N° ORE 72,34 7 CARTONE UND MEZZI 0,04 RACCOLTA N° ORE 117,32 8 INGOMBRANTI E MEZZI 0,06 RACCOLTA N° ORE 39,11 9 RUP+INDUMENTI MEZZI 0,02 RACCOLTA OLI N° ORE 39,11 10 ESAUSTI MEZZI 0,02 RACCOLTA E N° ORE 195,53 184,28 11 PULIZIA MERCATI MEZZI 0,10 0,09 SERVIZIO DI N° ORE 364,98 821,21 12 TRASFERENZA MEZZI 0,18 0,41 GESTIONE N° ORE 13 CENTRO DI MEZZI SPAZZAMENTO N° ORE 1877,04 14 MANUALE MEZZI 0,95 SPAZZAMENTO N° ORE 1877,04 15 MECCANIZZATO MEZZI 0,95 TOTALE MONTE ORE 364,98 5040,69 1317,89 821,21 78,21 117,32 1877,04 2061,32 TOTALE SERVIZIO 0,18 2,54 0,67 0,41 0,04 0,06 0,95 1,04 TOTALE MEZZI SERVIZIO BASE 2 3 1 1 1 1 1 1 * automezzo utilizzato anche nei comuni di Nemoli e Rivello Tabella 157 Riepilogo mezzi per l’espletamento dei servizi di raccolta nel comune di Lagonegro RELAZIONE TECNICA 155

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

RIEPILOGO MEZZI Automezzo con Motocarro con vasca costipatrice pianale da 6 mc N° ORE 1.789,30 1 RACCOLTA ORGANICO MEZZI 0,80 RACCOLTA SECCO N° ORE 554,51 2 RESIDUO MEZZI 0,28 RACCOLTA CARTA E N° ORE 498,43 3 CARTONE MEZZI 0,25 RACCOLTA N° ORE 558,46 4 MULTIMATERIALE MEZZI 0,28 N° ORE 670,47 5 RACCOLTA VETRO MEZZI 0,34 RACCOLTA CARTONE N° ORE 55,06 6 UND MEZZI 0,03 N° ORE 32,39 7 RACCOLTA VETRO UND MEZZI 0,02 RACCOLTA E PULIZIA N° ORE 69,11 8 MERCATI E FESTE MEZZI 0,03 SPAZZAMENTO N° ORE 1251,36 9 MANUALE MEZZI 0,63 TOTALE MONTE ORE 4.227,72 1.251,36 TOTALE SERVIZIO 2,03 0,63 TOTALE MEZZI SERVIZIO BASE 2 1 Tabella 158 Riepilogo mezzi per l’espletamento dei servizi di raccolta nel comune di Rivello

RIEPILOGO MEZZI Automezzo con Motocarro con vasca costipatrice pianale da 6 mc N° ORE 831,34 1 RACCOLTA ORGANICO MEZZI 0,42 RACCOLTA SECCO N° ORE 258,35 2 RESIDUO MEZZI 0,13 RACCOLTA CARTA E N° ORE 218,54 3 CARTONE MEZZI 0,11 RACCOLTA N° ORE 246,03 4 MULTIMATERIALE MEZZI 0,13 N° ORE 295,04 5 RACCOLTA VETRO MEZZI 0,15 RACCOLTA CARTONE N° ORE 55,39 6 UND MEZZI 0,03 N° ORE 69,24 7 RACCOLTA VETRO UND MEZZI 0,03 RACCOLTA E PULIZIA N° ORE 82,14 8 MERCATI E FESTE MEZZI 0,04 SPAZZAMENTO N° ORE 1251,36 9 MANUALE MEZZI 0,63 TOTALE MONTE ORE 2.056,08 1.251,36 TOTALE SERVIZIO 1,01 0,63 TOTALE MEZZI SERVIZIO BASE 1 1 Tabella 159 Riepilogo mezzi per l’espletamento dei servizi di raccolta nel comune di Nemoli

RELAZIONE TECNICA 156

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

11.3 DETERMINAZIONE DEL COSTO ANNUO AUTOMEZZI Il costo unitario degli automezzi occorrenti all’espletamento dei servizi è stato determinato con lo schema di analisi di cui alla Circolare Ministero LL.PP. 28/01/1948 n. 663 ipotizzando, per ciascun mezzo, un kilometraggio annuo presunto come si rileva dalle tabelle di costo allegate. (All. 2). Nella seguente tabella, si riepilogano i costi connessi all’utilizzo degli automezzi previsti per l’espletamento dei servizi con l'ulteriore specificazione che dovranno avere data di immatricolazione non anteriore ai due anni antecedenti alla data di pubblicazione del bando di gara, avendo comunque previsto un costo di ammortamento un valore diverso a zero. In questo caso si riportano di seguito n.4 tabelle riepilogative dei costi degli automezzi previsti per l’espletamento dei servizi suddivise per tipologia di mezzo. In particolare le prime tre tabelle fanno riferimento ai costi dei mezzi ad uso esclusivo di ogni Comune, mentre nella successiva tabella vengono riportati i costi dei mezzi utilizzati in maniera condivisa dai tre Comuni per l’espletamento di servizi congiunti.

PROSPETTO DEL COSTO ANNUO DEGLI AUTOMEZZI

(I costi unitari sono stati determinati con schema di analisi C.M. LL.PP. 04/03/1966 n. 1767

Costo Quota onere Determinazione Costo totale annuo Coefficiente di ammortamento gestione annuo onere annuo Pos. Descrizione n° utilizzo

€/mezzoxanno €/mezzoxanno €/mezzoxanno Euro RIEPILOGO AUTOMEZZI Automezzo con vasca 1 3 1,00 € 5.600,15 € 2.756,00 € 8.356,15 € 25.068,45 costipatrice da 6 mc

2 Automezzo con vasca da 3 mc 1 1,00 € 2.884,92 € 1.804,66 € 4.689,59 € 4.689,59

3 Motocarro con pianale 1 1,00 € 763,66 € 984,50 € 1.748,16 € 1.748,16 TOTALE MEZZI € 31.506,19

Tabella 160 Prospetto del costo annuo degli automezzi ad uso esclusivo del comune di Lagonegro

PROSPETTO DEL COSTO ANNUO DEGLI AUTOMEZZI (I costi unitari sono stati determinati con schema di analisi C.M. LL.PP. 04/03/1966 n. 1767 Costo Quota onere Determinazione Coefficiente di Costo totale annuo Pos. Descrizione n° ammortamento gestione annuo onere annuo utilizzo €/mezzoxanno €/mezzoxanno €/mezzoxanno Euro Automezzo con vasca costipatrice RIEPILOGO AUTOMEZZI 1 2 1,00 € 5.600,15 € 5.554,00 € 11.154,15 € 22.308,29 da 6 mc

2 Motocarro con pianale 1 1,00 € 763,66 € 984,50 € 1.748,16 € 1.748,16 TOTALE MEZZI € 24.056,45 Tabella 161 Prospetto del costo annuo degli automezzi ad uso esclusivo del comune di Rivello

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PROSPETTO DEL COSTO ANNUO DEGLI AUTOMEZZI (I costi unitari sono stati determinati con schema di analisi C.M. LL.PP. 04/03/1966 n. 1767 RIEPILOGO AUTOMEZZI Costo Quota onere Determinazione Coefficiente di Costo totale annuo Pos. Descrizione n° ammortamento gestione annuo onere annuo utilizzo €/mezzoxanno €/mezzoxanno €/mezzoxanno Euro Automezzo con vasca costipatrice RIEPILOGO AUTOMEZZI 1 1 1,00 € 5.600,15 € 3.704,00 € 9.304,15 € 9.304,15 da 6 mc

2 Motocarro con pianale 1 1,00 € 763,66 € 984,50 € 1.748,16 € 1.748,16

TOTALE MEZZI € 11.052,31 Tabella 162 Prospetto del costo annuo degli automezzi ad uso esclusivo del comune di Nemoli

PROSPETTO DEL COSTO ANNUO DEGLI AUTOMEZZI CONDIVISI

(I costi unitari sono stati determinati con schema di analisi C.M. LL.PP. 04/03/1966 n. 1767 Costo Quota onere Determinazione Coefficiente di Costo totale annuo Pos. Descrizione n° ammortamento gestione annuo onere annuo utilizzo €/mezzoxanno €/mezzoxanno €/mezzoxanno Euro

1 Compattatore di grande portata 1 0,09 € 16.121,64 € 23.628,64 € 39.750,28 € 3.661,80

2 Autocarro scarrabile 1 0,50 € 14.424,62 € 14.012,50 € 28.437,12 € 14.218,56 RIEPILOGO AUTOMEZZI 3 Autocarro con pianale e pedana 1 0,05 € 6.278,95 € 9.628,95 € 15.907,91 € 795,40

4 Furgone attrezzato 1 1,00 € 2.121,27 € 2.132,50 € 4.253,77 € 4.253,77

5 Spazzatrice da 5 mc 1 1,00 € 17.818,65 € 22.795,43 € 40.614,08 € 40.614,08 TOTALE MEZZI € 63.543,61 Tabella 163 Prospetto del costo annuo degli automezzi ad uso condiviso

RIEPILOGO ATTREZZATURE E MATERIALE DI CONSUMO Tra i fattori produttivi necessari alla all'erogazione dei servizi di raccolta, al fine di garantire il regolare svolgimento degli stessi si prevede che l’appaltatore debba garantire la fornitura e la distribuzione di sacchetti per la raccolta dei rifiuti (in kit di rotoli preconfezionati) nonché di adeguate attrezzature che rechino il logo della stazione appaltante di idoneo colore in modo tale da essere chiaramente riconoscibili, facendo riferimento alla normativa specifica di settore, ove esistente. Tutte le forniture devono essere conformi ai Criteri Ambientali Minimi per l'arredo urbano adottati con decreto del Ministero dell'Ambiente e comunque contenere almeno il 30% di materiale riciclato, con l'eccezione dei sacchetti per la raccolta domiciliare della frazione organica che debbono essere in materiale compostabile. Le caratteristiche tecniche di ciascun bene o fattore produttivo previsto in progetto sono riepilogate in apposite schede allegate al capitolato speciale descrittivo e prestazionale. I beni di cui è prevista la fornitura possono essere ad uso singolo, in quanto si esauriscono in un solo atto di produzione (ad esempio i sacchetti), mentre i beni di investimento a fecondità ripetuta partecipano a ripetuti atti di produzione (ad esempio i mastelli, i carrellati ecc..). Per quanto concerne i sacchetti, a tutte le utenze domestiche interessate dalla raccolta dovrà essere consegnata annualmente una dotazione di sacchetti (secco residuo, multimateriale e compostabile) certificati a norma UNI EN 13432-2002 di volume adeguato alle necessità di conferimento. I sacchetti devono recare

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l'indicazione della frazione dei rifiuti a cui sono destinati, con l'elenco dettagliato dei singoli rifiuti che vi debbono essere inseriti, formulato in modo semplice e chiaro. Le seguenti tabelle stimano la dotazione di sacchetti annua necessaria ed il relativo costo unitario e totale desunto in base ad indagini di mercato per ogni singolo Comune.

Materiale di consumo UD e UND valore unitario Descrizione del bene quantità utilizzo Costo totale del bene

Buste in materiale compostabile da 10 lt 235.412 UD € 0,030 € 7.062,36

Sacchi in PE da 110 lt azzurro (per raccolta 166.587 UD e UND € 0,038 € 6.330,32 multimateriale)

Sacchi in PE da 110 lt colore grigio (per raccolta 166.587 UD e UND € 0,038 € 6.330,32 secco residuo) Totale costi € 19.723,00 Tabella 164 Riepilogo materiale di consumo del comune di Lagonegro

Materiale di consumo UD e UND valore unitario Descrizione del bene quantità utilizzo Costo totale del bene

Buste in materiale compostabile da 10 lt 145.080 UD € 0,030 € 4.352,387

Sacchi in PE da 110 lt azzurro (per raccolta 103.602 UD e UND € 0,038 € 3.936,883 multimateriale)

Sacchi in PE da 110 lt colore grigio (per raccolta 103.602 UD e UND € 0,038 € 3.936,883 secco residuo) Totale costi materiale di consumo € 12.226,15 Tabella 165 Riepilogo materiale di consumo del comune di Rivello

Materiale di consumo UD e UND valore unitario Descrizione del bene quantità utilizzo Costo totale del bene

Buste in materiale compostabile da 10 lt 55.373 UD € 0,030 € 1.661,180

Sacchi in PE da 110 lt azzurro (per raccolta 36.915 UD e UND € 0,038 € 1.402,775 multimateriale)

Sacchi in PE da 110 lt colore grigio (per raccolta 36.915 UD e UND € 0,038 € 1.402,77 secco residuo)

Totale costi materiale di consumo € 4.466,73 Tabella 166 Riepilogo materiale di consumo del comune di Nemoli

Per quanto riguarda invece le attrezzature necessarie alla raccolta differenziata i quantitativi forniti sono differenti a seconda del Comune considerato. Per quanto riguarda i mastelli, in considerazione del fatto che le utenze comunali ne sono già dotate, i quantitativi

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annui previsti sono stati computati limitatamente alle scorte necessarie per la sostituzione delle attrezzature danneggiate o smarrite ovvero per quelle da consegnare alle nuove utenze residenti o alle nuove attività che si insedieranno sul territorio. Inoltre è prevista la distribuzione di rastrelliere per la raccolta domestica dei rifiuti presso le utenze condominiali. A tali attrezzature vanno aggiunte le compostiere di capacità 300 lt per l’introduzione del compostaggio domestico, i mastelli di colore rosso da 30 lt per la raccolta dei pannolini e pannoloni e le cisternette da 30 lt da fornire alle utenze non domestiche produttrici di tale rifiuto. Vanno ulteriormente computate i contenitori stradali per la raccolta di pile, farmaci e contenitori T e/o F, nonché le attrezzature per l’espletamento del servizio di spazzamento. Vengono computate come attrezzature anche le postazioni ecologiche zonali utilizzate per la raccolta dei rifiuti nella zona 5 del comune di Lagonegro, caratterizzata da frazioni che sono poste a distanze significative dal centro cittadino. Analogamente sono state previste una serie di attrezzature con cui deve essere allestito il centro di raccolta comunale per un corretto conferimento e raggruppamento preliminare delle diverse frazioni di rifiuto. Per ciascun bene a fecondità ripetuta è stato determinato un costo di utilizzo annuo attraverso opportune schede di ammortamento allegate al presente piano (All. 3). Le seguenti tabelle riepilogano la dotazione di beni e attrezzature necessarie ed i relativi costi unitari e totali riferiti alla singola annualità per ogni singolo Comune.

Attrezzature UD e UND valore unitario Costo unitario di Costo totale di POS Descrizione del bene quantità utilizzo del bene ammortamento ammortamento raccolta rifiuti 1 Rastrelliera per mastelli 70 € 45,00 € 10,25 € 717,54 condominiali Compostaggio 2 Compostiera da 310 lt 90 € 26,00 € 5,92 € 533,03 domestico raccolta rifiuti presso le 3 mastelli (in sostituzione) 301 € 4,50 € 1,03 € 308,54 utenze raccolta pannolini e 4 mastelli di colore rosso 225 € 4,50 € 1,03 € 230,64 pannoloni

5 Cisternette da 30 lt 10 Raccolta oli presso UND € 25,00 € 5,69 € 56,95

6 postazioni postazioni zonale 5 raccolta rifiuti frazioni € 3.800,00 € 865,61 € 4.328,04

Attrezzature raccolta stradale

7 Contenitore per farmaci 3 raccolta stradale € 135,00 € 30,75 € 92,26

8 Contenitore per contenitori T e/o F 4 raccolta stradale € 135,00 € 30,75 € 123,01

9 Contenitori per pile 4 raccolta stradale € 30,00 € 6,83 € 27,33

Attrezzature spazzamento

10 Scope a manico 10 spazzamento manuale € 40,00 € 9,11 € 91,12

Attrezzatura tipo squadra (paletta in acciaio, 11 10 spazzamento manuale € 60,00 € 13,67 € 136,67 pinse prensili, sacchetti tipo filler) Totale costi € 6.645,14 Tabella 167 Riepilogo attrezzature nel comune di Lagonegro RELAZIONE TECNICA 160

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Attrezzature UD e UND valore unitario Costo unitario di Costo totale di POS Descrizione del bene quantità utilizzo del bene ammortamento ammortamento UD e UND Raccolta 1 Rastrelliera per mastelli 30 € 45,00 € 7,64 € 229,10 FORSU

2 Compostiera da 310 lt 80 UD € 26,00 € 4,41 € 352,98

3 mastelli (in sostituzione) 186 UD Raccolta FORSU € 4,50 € 0,76 € 141,66

raccolta pannolini e 4 mastelli di colore rosso 120 € 4,50 € 0,76 € 91,64 pannoloni

5 Cisternette da 30 lt 7 Raccolta oli presso UND € 25,00 € 4,24 € 29,70

Attrezzature raccolta stradale

6 Contenitore per farmaci 2 raccolta stradale € 135,00 € 22,91 € 45,82

7 Contenitore per contenitori T e/o F 2 raccolta stradale € 135,00 € 22,91 € 45,82

8 Contenitori per pile 2 raccolta stradale € 30,00 € 5,09 € 10,18

Attrezzature spazzamento

9 Scope a manico 3 spazzamento manuale € 40,00 € 6,79 € 20,36

Attrezzatura tipo squadra (paletta in acciaio, 10 3 spazzamento manuale € 60,00 € 10,18 € 30,55 pinse prensili, sacchetti tipo filler) Totale costi attrezzature € 997,80 Tabella 168 Riepilogo attrezzature nel comune di Rivello

Attrezzature UD e UND valore unitario Costo unitario di Costo totale di POS Descrizione del bene quantità utilizzo del bene ammortamento ammortamento UD e UND Raccolta 1 Rastrelliera per mastelli 20 € 45,00 € 7,64 € 152,73 FORSU

2 Compostiera da 310 lt 50 UD € 26,00 € 4,41 € 220,61

3 mastelli (in sostituzione) 60 UD Raccolta FORSU € 4,50 € 0,76 € 45,82

raccolta pannolini e 4 mastelli di colore rosso 70 € 4,50 € 0,76 € 53,46 pannoloni

5 Cisternette da 30 lt 5 Raccolta oli presso UND € 25,00 € 4,24 € 21,21

Attrezzature raccolta stradale

4 Contenitore per farmaci 2 raccolta stradale € 135,00 € 22,91 € 45,82

5 Contenitore per contenitori T e/o F 2 raccolta stradale € 135,00 € 22,91 € 45,82

6 Contenitori per pile 2 raccolta stradale € 30,00 € 5,09 € 10,18

Attrezzature spazzamento

7 Scope a manico 3 spazzamento manuale € 40,00 € 6,79 € 20,36

Attrezzatura tipo squadra (paletta in acciaio, 8 3 spazzamento manuale € 60,00 € 10,18 € 30,55 pinse prensili, sacchetti tipo filler) Totale costi attrezzature € 646,56 Tabella 169 Riepilogo attrezzature nel comune di Nemoli

Infine viene riportata nella seguente tabella la dotazione delle attrezzature necessarie ed i relativi costi unitari e

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totali riferiti alla singola annualità per l’allestimento del centro di raccolta comunale così come già riportato nel relativo paragrafo.

Attrezzature CDR Cassone scarrabile a tenuta con telone da 1 1 CDR € 4.300,00 € 979,50 € 979,50 25/30 mc

2 Cassone scarrabile da 25/30 mc 10 CDR € 3.700,00 € 842,83 € 8.428,29

3 Ceste per la raccolta dei RAEE 3 CDR FORNITA DA CDC RAEE

4 Contenitore da 2 mc per lampade 3 CDR FORNITA DA CDC RAEE

Contenitore da 0,5 mc per olii con bacino di 5 2 CDR € 400,00 € 91,12 € 182,23 contenimento

6 Contenitore da 1 mc per accumulatori T e/o F 2 CDR € 135,00 € 30,75 € 61,50

7 Contenitori per farmaci scaduti da 1,1 mc 2 CDR € 135,00 € 30,75 € 61,50

8 Contenitore per toner 80 lt 2 CDR € 135,00 € 30,75 € 61,50

9 Contenitori per raccolta indumenti usati 2 CDR € 600,00 € 136,67 € 273,35

10 Contenitore per pile da 30 lt 2 CDR € 30,00 € 6,83 € 13,67 Totale costi € 10.061,56 Tabella 170 Riepilogo attrezzature centro di raccolta

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LINEE GUIDA PER LA REALIZZAZIONE DI CAMPAGNE DI COMUNICAZIONE, EDUCAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE AMBIENTALE Il coinvolgimento delle utenze dei Comuni di Lagonegro, Nemoli e Rivello è di fondamentale importanza per il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata previsti dal progetto. Il “piano di comunicazione” dovrà rendere i cittadini protagonisti e attori principali, trasferendo le necessarie informazioni e motivazioni affinché i servizi possano essere facilmente compresi e consolidati negli anni. Fare la raccolta differenziata è un gesto semplice e quotidiano che racchiude non solo un comportamento ma sintetizza un insieme di valori ambientali, etici ed economici che devono essere chiaramente evidenziati. In sostanza, la comunicazione per la promozione della raccolta differenziata è parte funzionale del sistema stesso, indispensabile sia in fase di start-up (avvio) che in fase di follow-up (consolidamento). La strategia di comunicazione deve garantire alcuni concetti chiave come: . partecipazione, come azione sinergica tra gli attori del servizio; . ascolto costante dei cittadini-utenti, per rispondere a dubbi e necessità; . semplificazione, necessaria per facilitare la comprensione. Il piano di comunicazione deve prevedere un mix di azioni a supporto: informazione, sensibilizzazione, educazione ed identità. Queste sono interdipendenti, interagiscono fra loro e solo se combinate sono effettivamente efficaci. OBIETTIVI Il piano di comunicazione dovrà avere un’articolazione pluriennale ed essere coerente con l’attivazione dei servizi di igiene urbana previsti dal progetto. In concomitanza con l’attivazione dei nuovi servizi dovrà essere pianificata una campagna di comunicazione capillare ed efficace. Le modalità e i tempi di attuazione dei nuovi servizi dovranno essere veicolati con estrema chiarezza e trasparenza. I messaggi e i materiali informativi dovranno essere elaborati con semplicità ed immediatezza.

Nel corso degli anni dovranno essere previste anche campagne di rafforzamento per informare i cittadini sui risultati raggiunti, evidenziare i benefici per la collettività, tenere alta l’attenzione sull’importanza della raccolta differenziata ed eventualmente correggere le anomalie registrate.

Il tema dell’educazione ambientale assume un ruolo fondamentale per educare le future generazioni sull’importanza di un comportamento che sia rispettoso dell’ambiente e del territorio in cui si vive. Il piano di comunicazione dovrà prevedere un coinvolgimento attivo di tutte le scuole presenti sul territorio comunale in modo da rafforzare e rendere duraturi i risultati conseguiti e contribuire alla crescita culturale dell’intera comunità. Fare bene la raccolta differenziata è solo un aspetto del vivere civile che richiede un cambiamento forte in tutti i RELAZIONE TECNICA 163

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campi dell’agire sociale. La scuola può contribuire positivamente al miglioramento generale della collettività.

Il tema della riduzione dei rifiuti si impone in maniera forte anche in virtù dell’eccessiva produzione di rifiuti che caratterizza la nostra società opulenta. Stimolare negli individui comportamenti sostenibili è un segnale importante che può stimolare anche i produttori di beni di consumo a realizzare merci con un basso consumo di risorse naturali e che siano facilmente riutilizzabili e recuperabili alla fine della loro vita. Non basta fare la raccolta differenziata se contestualmente si assiste ad una crescita continua dei rifiuti prodotti. Occorre invertire la rotta: più raccolta differenziata e meno rifiuti.

La qualità della raccolta differenziata è un aspetto molto importante per rendere “virtuoso” un sistema di gestione dei rifiuti. Non basta raccogliere tanto in maniera differenziata ma occorre che i materiali differenziati siano effettivamente valorizzabili presso i relativi impianti di trattamento. Se il materiale conferito dall’utente al servizio di raccolta è di buona qualità poniamo le basi per una reale “trasformazione” del rifiuto in risorsa.

TARGET La famiglia è il target principale. Gestire i rifiuti e fare la raccolta differenziata in casa sono azioni a prima vista complesse. La raccolta differenziata viene spesso percepita come un disturbo. È necessario, pertanto, ribadire i valori aggiunti legati alla raccolta differenziata: il miglioramento della qualità della vita soprattutto quella delle future generazioni, il rispetto delle regole civiche, il decoro urbano, la salvaguardia dell’Ambiente e del territorio.

Le attività commerciali e produttive rappresentano una parte significativa delle utenze servite, soprattutto per la notevole produzione di alcune frazioni riciclabili. Il messaggio è incentrato sulla richiesta di rispetto delle regole, a fronte della qualità e puntualità del servizio rendendo il contesto esterno attraente anche per la propria attività.

Gli stakeholders sono interlocutori utili sia per la parte tecnica sia per creare un clima favorevole. Primo esempio: gli amministratori di condominio, che hanno il delicato compito di mediare tra gli interessi dei condomini e le necessità del servizio. Con essi va stabilito un rapporto privilegiato. Secondo esempio: le associazioni cittadine, che devono essere coinvolte in attività che possano contribuire alla promozione della “cultura” della raccolta differenziata nonché promuovere nell’ambito delle proprie attività sociali il tema della corretta gestione dei rifiuti in modo che diventi un patrimonio di conoscenza collettivo.

Gli organi di informazione e coloro che incidono sulla formazione delle opinioni sono soggetti essenziali. È necessario creare con essi un coinvolgimento immediato e diretto, rendendoli informati e partecipi del processo di

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implementazione del nuovo sistema. Con essi vanno chiariti i dettagli tecnici del servizio e di tutta la filiera della gestione dei rifiuti. Bisogna che siano chiari i problemi, le esigenze, le opportunità e le necessità di una macchina così complessa. Lasciare dubbi in chi ha il compito o il potere di fare opinione è un errore ricorrente, da evitare con la trasparenza e l’accesso alle informazioni.

Le scuole. È spesso grazie ai bambini e ai ragazzi che i temi assumono una rilevanza diversa. Ciò che sembra banale, agli occhi dei bambini diviene un universo di conoscenze tutte da scoprire. Coinvolgere i bambini è fondamentale per far arrivare il tema all’attenzione delle famiglie. È soprattutto grazie alla loro curiosità e alla loro vitalità che possono diffondersi e moltiplicarsi comportamenti virtuosi. L’obiettivo, quindi, è promuovere un sistema educativo integrato che veda coinvolte l’esperienza scolastica e quella extrascolastica, le famiglie ed i cittadini.

FORME, MEZZI E STRUMENTI Studio preliminare e mappatura interlocutori Lo studio della composizione urbanistica, demografica e socioculturale del territorio comunale consente una corretta mappatura degli interlocutori, dei linguaggi e della giusta tempistica degli interventi.

Progettazione strategia La progettazione della comunicazione va di pari passo con l’implementazione dei servizi di igiene urbana. È necessario a tal proposito organizzare tavoli tecnici, a cui partecipino tutti gli attori principali: Comune, Azienda, Esperti di comunicazione. La condivisione di tempi, modi e strumenti garantirà una pianificazione condivisa e partecipata, con la previsione di rischi e opportunità, punti deboli e punti di forza.

Progettazione grafica: testuale e visiva Una linea grafica lineare e messaggi immediati aiutano l’utente a cogliere rapidamente i nuovi servizi, il suo ruolo attivo e gli obiettivi da raggiungere.

Per informare la cittadinanza sui nuovi servizi, ogni target dovrà essere raggiunto attraverso un mix di mezzi e strumenti, come ad esempio: . materiali cartacei (calendari, brochure, etc.) che hanno il compito di “portare” a casa o in prossimità dell’utente le informazioni riguardanti le azioni di comunicazione intraprese e di illustrare gli orari di raccolta ed utili informazioni sulla riciclabilità dei materiali e sulle corrette modalità di conferimento e separazione dei rifiuti in casa;

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. materiali di visibilità (manifesti, striscioni, locandine, pannelli, etc.) che hanno l’obiettivo di rendere percepibile nei luoghi di frequentazione delle diverse utenze il messaggio ed i contenuti dell’azione di comunicazione; . web, social, applicazioni mobili (sito, pagine web, social media, app dedicate, etc.) per garantire informazioni aggiornate e a portata di click, generare visibilità, interesse e coinvolgimento della community digitale sui temi della campagna, aprirsi al dialogo con le utenze; . radio, tv, web tv, quotidiani e periodici cartacei e digitali, blog (spot, inserzioni, banner, redazionali, interviste, etc.) che possono essere utilizzati per amplificare gli obiettivi della campagna di comunicazione e raggiungere un pubblico selezionato; . eventi ed incontri pubblici che possano coinvolgere attivamente la cittadinanza nell’ottica di un confronto continuo e costruttivo con l’Ente nonché discutere del tema rifiuti in momenti informali (es.: sagre, cerimonie, eventi sportivi, ecc.); . iniziative e progetti per le scuole per scatenare partecipazione, entusiasmo e un forte coinvolgimento delle famiglie di appartenenza di bambini e ragazzi. . sistemi smart, piattaforme informatizzate, strumenti tecnologicamente avanzati per monitorare i servizi secondo uno standard oggettivo e di qualità.

MONITORAGGIO ATTIVITÀ È importante prevedere azioni di monitoraggio continue ed in particolare in concomitanza con l’attivazione dei nuovi servizi, in modo da comprendere il grado di partecipazione degli utenti ai servizi attivati sul territorio. Un monitoraggio puntuale permette di tenere sotto controllo il sistema nel suo complesso e di intervenire tempestivamente per risolvere situazioni di criticità. Potranno essere utilizzati strumenti cartacei, piattaforme web e prevedere azioni mirate in occasione degli eventi previsti dal piano di comunicazione.

Nel quadro economico è prevista un’apposita voce di costo, quantificata in € 6.000,00/anno, necessaria per lo sviluppo di un’adeguata campagna informativa la cui ideazione e predisposizione esecutiva sarà a cura del soggetto gestore del servizio.

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LINEE GUIDA PER L’APPLICAZIONE DELLA TARIFFAZIONE PUNTUALE

Se le Amministrazioni Comunali, una volta avviato il presente piano, volessero anche premiare i comportamenti virtuosi dei cittadini orientati al contenimento dei rifiuti indifferenziati a smaltimento e all’avvio a recupero delle frazioni differenziabili, potrebbero implementare l’applicazione della tariffa puntuale dei servizi alle utenze. Il concetto di Tariffa fu introdotto dall’art. 49 del D.lgs 22/97 (ora art. 238 D.lgs 152/06), prevedendo il passaggio dalla tassa sui rifiuti solidi urbani al sistema tariffario non più determinando l’imposizione elusivamente sulla superficie occupata dall’utente, ma commisurandolo al costo reale fornito dall’utenza. La vecchia tassa denominata TARSU si è dimostrata inidonea ed iniqua in quanto non esiste alcuna correlazione diretta fra superficie occupata e la reale quantità di rifiuti prodotti dalla singola utenza. Il passaggio alla Tariffa puntuale è un’occasione per premiare la riduzione ed il recupero dei rifiuti solidi urbani. La tariffa puntuale infatti è composta da una parte fissa (che comprende per esempio i costi del personale, dello spazzamento, della raccolta) e da una parte variabile che dipende dall’effettiva produzione di rifiuti di ogni singola utenza e nella sostanza, dalla capacità del cittadino di differenziare. L’applicazione della Tariffa puntuale: o incentiva i comportamenti virtuosi dei cittadini premiandoli economicamente o comporta una riduzione della produzione dei rifiuti o incrementa la percentuale dei rifiuti effettivamente avviati al recupero L’art. 238 del D.L. n. 152/06 ha ribadito la potestà regolamentare circa la disciplina della gestione dei rifiuti. Quanto alla loro natura giuridica, i Regolamenti comunali sono atti formalmente amministrativi, ma sostanzialmente normativi, poiché contengono norme intese a innovare il diritto oggettivo. Ciò premesso, si pone concretamente a carico dei Comuni l’onere della formazione e dell’approvazione dei Regolamenti applicativi: di fatto ciascun Ente può emanare un Regolamento per l’applicazione della Tariffa e un Regolamento per la gestione del servizio. L’istituzione della Tariffa, in sostituzione della Tarsu, imponeva di assicurare la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio del servizio a carico dell’utenza servita. Il D.L. 6 dicembre 2011, n. 201 “Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici” ha stabilito che dal 1 gennaio 2013 è stato istituito un tributo, la TARES, a copertura dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei costi dei servizi indivisibili dei Comuni. Il tributo sostituirà tutti i vigenti prelievi relativi alla gestione dei rifiuti urbani, sia di natura patrimoniale che tributaria, che sarà corrisposto in base a una tariffa commisurata alle quantità e qualità medie ordinarie dei rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia di attività svolte. La tariffa sarà composta da una quota determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio di gestione dei rifiuti (investimenti per opere e relativi ammortamenti) e da una quota rapportata alle quantità dei rifiuti conferiti, al servizio fornito e ai costi di gestione, in modo che sia assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio. RELAZIONE TECNICA 167

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Le disposizioni di cui al regolamento DPR 158/1999 definiscono i criteri per l’individuazione del costo del servizio di gestione dei rifiuti e per la determinazione della tariffa. Le condizioni che devono essere rispettate nella definizione della Tariffa posso essere riassunte brevemente nell’elenco qui di seguito riportato: o copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio; o articolazione della Tariffa per fasce di utenza (domestica e non domestica); o suddivisione della Tariffa in parte fissa e parte variabile; o agevolazioni alle utenze domestiche per incentivare la raccolta differenziata, soprattutto per quanto riguarda la Frazione Organica La parte fissa è determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio, riferite in particolare agli investimenti per le opere ed ai relativi ammortamenti; la parte variabile è rapportata alle quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito e all’entità dei costi variabili di gestione.

Le possibili impostazioni Generalità Le modalità di approccio sono schematizzabili in due soluzioni differenti. La prima è rappresentata dal "metodo normalizzato", con il quale l'utenza domestica (UD) paga non solo in funzione della superficie dell'immobile, ma anche del numero dei componenti il nucleo famigliare. Per le utenze non-domestiche (UND) è invece funzione della tipologia di attività e del relativo coefficiente tabellato di "potenziale produzione di rifiuti per utenza speciale". In sintesi, tale approccio non è altro che un metodo per rendere più equa la ripartizione degli oneri del servizio rispetto a quanto attuato con la tassa rifiuti, considerato che il metodo normalizzato si basa appunto sull'utilizzo di opportuni coefficienti correttivi. A titolo di esempio, con il passaggio alla tariffa, una famiglia numerosa che abita in un appartamento piccolo pagherà di più rispetto a quanto pagava in precedenza con la tassa, mentre viceversa un singolo che vive in un appartamento di grandi dimensioni beneficerà di un consistente risparmio rispetto alla tassa. Il metodo normalizzato è però un sistema che, pur introducendo alcuni elementi di equità, è ben lontano da una impostazione che tenga conto della produzione reale di rifiuti da parte dell'utenza. In contrapposizione al metodo normalizzato, vi è invece la tariffa basata su un rilevamento della reale produzione di rifiuti da parte dell'utenza. In sintesi, tale approccio si può attuare mediante l'adozione di uno o piu’ dei seguenti metodi (Il primo ed il secondo possono essere alternativi l'uno all'altro in un approccio iniziale, semi-completo). o rilevamento del volume/peso dei rifiuti conferiti con sacco a perdere (mediante utilizzo del distributore sacchi); o rilevamento del volume/peso dei rifiuti conferiti mediante l’impiego di contenitori in grado di certificare

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una lettura dei volumi conferiti dalle singole utenze- si concreta nell’ utilizzo di mastelli o bidoni carrellati con codice a·barre e/o trasponder per il riconoscimento famigliare e la lettura automatizzata dei volumi da parte degli addetti alla raccolta; o pesatura dei conferimenti presso le stazioni ecologiche per la raccolta differenziata. È pur vero che la determinazione del peso dei mastelli per singola utenza è al momento un'operazione troppo complicata tecnologicamente ed effettuabile solo con costi elevati, mentre sicuramente la stima volumetrica (con il metodo del "sacco tariffa" o mediante rilevatore dello svuotamento dei mastelli e dei bidoni carrellati è tecnologia oramai assodata e applicabile.

Modalità di implementazione della tariffa puntuale con il “sistema sacco”

Con questa impostazione, elemento centrale della tariffa è sicuramente la tessera magnetica che viene fornita a ogni utenza sia domestica che non domestica. Essa può essere utilizzata anche per tutti i servizi comunali (versamento ICI, stampa certificati, pagamento mense scolastiche, fruizione i servizi diversi come biblioteca ecc.). Appare evidente che una impostazione del genere favorisce l'individuazione degli evasori totali sulla tassa rifiuti (che spesso sono in percentuale consistente rispetto al totale delle utenze).

La tessera ha una doppia funzione all'interno del sistema: L'approvvigionamento dei sacchetti mediante apposite macchine distributrici; accesso ai centri di raccolta e tracciamento del conferimento.

La macchina distributrice dei sacchetti consente di rilevare in maniera puntuale quanti rifiuti una data utenza produce, anche se ovviamente il dato viene fornito in termini volumetrici (cioè in funzione dei sacchetti prelevati).

Tale sistema di tariffazione, si basa sul pagamento da parte dell'utenza di: o una quota fissa (legata ai costi fissi del servizio); una quota variabile, in accordo al DPR 158/1999; o una quota funzione del numero prelevato di sacchi per la raccolta del secco indifferenziato.

Tutte le realtà che hanno adottato questa soluzione hanno introdotto nei propri regolamenti alcuni correttivi per evitare sia smaltimenti scorretti, sia disagi alle utenze, quali: o numero minimo di sacchi attribuiti a ogni utenza (funzione del numero dei componenti del nucleo famigliare o delle caratteristiche dell'utenza non domestica); o fornitura gratuita di sacchi grigi alle famiglie con bambini o anziani indigenti (per il problema dei pannolini e dei pannoloni).

Modalità di implementazione della tariffa puntuale con il "sistema volumetrico"

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Come riportato in precedenza, una alternativa valida al “sistema sacco” è·il “sistema volumetrico”. Il principio si basa sulla rilevazione del numero di svuotamenti dei contenitori per la frazione residuale, ma possono essere tariffati in linea di principio tutti i tipi di contenitori. La filosofia di base in questo caso è che più raccolta differenziata viene eseguita e minori saranno le esposizioni del contenitore contenente la frazione residuale: il sistema fiscale diventa così proporzionale, almeno in parte, alla reale produzione di rifiuti in particolare della frazione residuale che è quella che sicuramente ha i maggiori costi di smaltimento. I contenitori da rilevare sono in genere equipaggiati con un microchip tipo trasponder. Il microchip contiene 2 tipologie principali di informazioni: o un numero identificativo del contenitore; o un codice identificativo del proprietario del contenitore. Ogni volta che il contenitore è posizionato sull’area pubblica viene svuotato dal servizio di raccolta e il sistema informatico legge il microchip. Una volta stimolato il trasponder restituisce le informazioni che vengono raccolte e inviate alla centrale dati per essere elaborate. Con ·questo sistema, di tipo volumetrico presuntivo il contenitore, anche se parzialmente vuoto, viene letto come se fosse pieno, il sistema in pratica interpola il dato volumetrico con la densità media della frazione residuale. In questo modo la tariffazione dei rifiuti è basata su una parte fissa, una prima parte variabile basata sul numero dei componenti famigliari e una seconda parte variabile basata sull'effettiva produzione ·dei rifiuti controllata appunto attraverso il sistema a trasponder.

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SERVIZIO DI CONFERIMENTO DEI RIFIUTI RACCOLTI Nel presente progetto è previsto che la Ditta appaltatrice debba garantire, a propria cura e spese e per tutta la durata dell’affidamento, il trasporto ed il regolare conferimento dei rifiuti raccolti sui rispettivi territori comunali presso i relativi impianti di recupero/smaltimento autorizzati alle relative attività di gestione che pertanto dovranno essere individuati autonomamente dalla stessa Ditta appaltatrice. Per quanto concerne la determinazione dei quantitativi presunti che saranno conferiti agli impianti nel corso della durata dell’appalto, si è fatto riferimento a quelli stimati nel presente progetto, avendo imposto il raggiungimento della percentuale minima del 75% di raccolta differenziata. Per quanto concerne invece i costi unitari di conferimento agli impianti si è fatto riferimento alle tariffe di mercato attualmente praticate dai relativi impianti. Nei costi di smaltimento di seguito riportati non sono contemplati i costi di smaltimento del secco indifferenziato che resta a carico della Stazione Appaltante. La ditta appaltatrice è esclusivamente tenuta ad effettuare il trasporto nella discarica indicata dalla Stazione Appaltante contabilizzando solamente i costi di trasporto che sono riportati nella sezione relativa ai mezzi. Restano esclusi dai costi di conferimento (ma non dalla raccolta) tutte le tipologie dei RAEE in virtù dell’entrata in vigore del sistema dei rifiuti da apparecchiature elettriche disciplinato dal Decreto Legislativo n. 49 del 2014, la cui responsabilità è affidata direttamente ai Produttori, come previsto dalla Direttiva Europea (2012/19/UE). In tal senso i tre Comune convenzionati o il soggetto dallo stesso delegato dovrà aderire al Centro di Coordinamento RAEE, organismo previsto e definito nel ruolo e compiti dall'art. 33 del D. Lgs. 49/2014 che ha il compito di ottimizzare le attività di competenza dei Sistemi Collettivi. Pertanto il ritiro dei RAEE risulta già disciplinato dalla convenzione in essere stipulata in ragione dell’accordo di programma tra ANCI, le organizzazioni nazionali di categoria della distribuzione e il centro di coordinamento RAEE per la raccolta e la gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche come previsto dall’art. 10 comma 2 lettera b del decreto ministeriale del 25 settembre 2007 n. 185 e nel rispetto del Decreto Ministeriale 8 marzo 2010 n. 65. Restano altresì esclusi dalla determinazione dei costi di conferimento le tipologie di rifiuto che in ragione del relativo conferimento generano dei ricavi in virtù delle convenzioni stipulate o da stipulare direttamente con i relativi consorzi di filiera nell’ambito dell’Accordo Quadro ANCI-CONAI. Infatti, non tutte le tipologie di rifiuto separatamente raccolte generano dei costi in relazione al loro conferimento agli impianti: ad esempio le frazioni cellulosiche non determinano costi ma ricavi, così come avviene per la gestione dei RAEE in virtù dell’entrata in vigore del sistema dei rifiuti da apparecchiature elettriche disciplinato dal Decreto Legislativo n. 49 del 2014, la cui responsabilità è affidata direttamente ai Produttori, come previsto dalla Direttiva Europea (2012/19/UE). Per la determinazione complessiva dei costi sostenuti, limitatamente al conferimento degli stessi agli impianti di destinazione, si è tenuto conto delle tariffe effettivamente sostenute dai Comuni sulla scorta dei dati forniti dai competenti uffici comunali. La tabella sottostante riporta, per ogni frazione merceologica, il quantitativo annuo dei rifiuti complessivamente RELAZIONE TECNICA 171

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prodotto dai tre Comuni che dovranno conferire agli impianti ed il relativo costo di conferimento desunto: RIEPILOGO COSTI DI CONFERIMENTO

Costi stimati di Frazione CODICE CER Quantitativi totali annui (ton/anno)Costi unitari (€/ton) conferimento (€/frazione) Organico 200108 754,32 160,00 120.691,32 Multimateriale 150106 364,22 35,00 12.747,84 Ingombranti 200307 74,82 140,00 10.474,86 RUP e Altri 4,50 900,00 4.050,00 Residui pulizia stradale 200303 30,00 140,00 4.200,00 sovvallo da selezione 191212 28,98 212,00 6.142,75 Totali 158.306,77 Tabella 171 Costi di conferimento dei rifiuti complessivamente prodotti dai tre Comuni

Il costo inerente lo smaltimento della frazione secco residuo (indifferenziato) sarà a carico dei Comuni convenzionati. Il quantitativo annuo complessivamente prodotto dai tre Comuni che dovranno essere conferiti agli impianti ed il relativo costo di conferimento desunto. RIEPILOGO COSTI DI CONFERIMENTO SECCO

Costi stimati di Frazione CODICE CER Quantitativi totali annui (ton/anno)Costi unitari (€/ton) conferimento (€/frazione) Secco residuo 200301 790,36 212,00 167.555,92 Totali 167.555,92 Tabella 172 Costi di conferimento della frazione secca complessivamente prodotta dai tre Comuni

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RICAVI DALL’ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO ANCI-CONAI Il CONAI, consorzio costituito dalle imprese utilizzatrici e produttrici di imballaggi ai sensi dell'articolo 224 del D.lgs. 152/2006 per il raggiungimento, in nome e per conto dei propri consorziati, degli obiettivi globali di riciclo e recupero dei rifiuti di imballaggio e per garantire il necessario coordinamento dell’attività di raccolta differenziata e l’ANCI, sistema di rappresentanza dei Comuni, hanno sottoscritto in data 8 luglio 1999 l'Accordo di Programma Quadro su base nazionale per la gestione dei rifiuti di imballaggio conferiti al servizio pubblico, scaduto il 31 dicembre 2003 e rinnovato il 14 dicembre 2004 fino al 31 dicembre 2008 ed il 23 dicembre 2008 fino al 31 dicembre 2013, prorogato fino al 31 marzo 2014. Tale Accordo:  stabilisce l’entità dei maggiori oneri per la raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio da versare alle competenti pubbliche amministrazioni, determinati secondo criteri di efficienza, economicità e trasparenza di gestione del servizio medesimo;  gli obblighi e le sanzioni posti a carico delle parti contraenti;  le modalità di raccolta dei rifiuti di imballaggio in relazione alle esigenze delle attività di riciclaggio e recupero.  ha contribuito a garantire una gestione efficace dei rifiuti di imballaggio, a favorire il passaggio dal concetto di rifiuto a quello di risorsa contribuendo allo sviluppo del segmento industriale del recupero dei rifiuti di imballaggio;  ha contribuito a conseguire e superare, a livello nazionale, gli obiettivi di recupero e riciclaggio dei rifiuti di imballaggio fissati dalla normativa;  ha costituito un punto di riferimento certo per i Comuni che effettuano la raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio, sussidiario alla valorizzazione dei materiali sui mercati di riferimento;  ha stimolato l’impegno dei Comuni e dei soggetti gestori dei servizi nell’adeguare i servizi ai più elevati standard qualitativi posti per i rifiuti di imballaggio da conferire al sistema CONAI, consentendo il raggiungimento su scala nazionale di risultati significativi. Allo stesso tempo l’Accordo ha consentito di rafforzare e introdurre gli ulteriori seguenti principi:  Valorizzazione di modalità di gestione locali particolarmente efficaci ed efficienti al fine di individuare modelli replicabili sull’intero territorio nazionale;  Incidere maggiormente sui concetti di trasparenza e di tracciabilità dei flussi di rifiuti di imballaggio anche verificando il bilancio di materia in ingresso ed in uscita dagli impianti;  Incentivare il concetto di prossimità degli impianti per il conferimento dei rifiuti di imballaggio finalizzati al riciclo, alla concorrenza ed alla libera circolazione delle merci, nel rispetto della Direttiva CE 98/08;  Oggettività, trasparenza e imparzialità nelle operazioni di verifica della qualità;  Verifica e controllo in materia di tracciabilità dei rifiuti da parte degli Enti locali;  Promuovere l'uso razionale delle risorse, non riconoscendo contributi ad impianti di smaltimento RELAZIONE TECNICA 173

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(incenerimento senza recupero energetico e discariche);  Promuovere l'utilizzo di eco-design sui prodotti e l'immissione sul mercato di prodotti riciclabili; L’Accordo stabilisce altresì che i Comuni nella gestione dei rifiuti di imballaggio:  attuano le iniziative volte ad assicurare che la gestione dei rifiuti sia svolta secondo criteri di efficacia, efficienza, economicità, trasparenza, fattibilità tecnica ed economica, secondo quanto disposto dall’articolo 178 del Decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 e dalla direttiva europea di settore ed inoltre in ottemperanza alla Legge n. 190/2012 ed al Decreto legislativo n. 33/2013;  rispettino i criteri di priorità nella gestione dei rifiuti di cui all’articolo 179 del Decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152, adottano misure volte a garantire il miglior risultato complessivo, tenendo conto degli impatti sanitari, sociali ed economici e della possibilità di discostarsi da tale ordine di priorità, in base ad una specifica analisi degli impatti complessivi della produzione e della gestione di tali rifiuti sia sotto il profilo ambientale e sanitario, in termini di ciclo di vita, che sotto il profilo sociale ed economico, ivi compresi la fattibilità tecnica e la protezione delle risorse;  sono tenuti a realizzare altresì entro il 2015, ai sensi dell’articolo 181 comma 1 del Decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152, la raccolta differenziata almeno per la carta, metalli, plastica e vetro, e ove possibile, per il legno, nonché adottare le misure necessarie per conseguire entro il 2020, la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio di rifiuti quali, come minimo, carta, metalli, plastica e vetro provenienti dai nuclei domestici, e possibilmente di altra origine pari ad almeno il 50% in termini di peso, tenendo conto che ai sensi della direttiva 98/2008 la raccolta differenziata viene istituita ove essa sia fattibile sul piano tecnico, ambientale ed economico;  ritengono, ai fini del conferimento agli impianti di destinazione della raccolta differenziata, che debbano essere privilegiati quelli prossimi al luogo di raccolta, salvaguardando le regole di mercato e della libera concorrenza, ciò in coerenza con il principio di prossimità di cui all’art. 181 comma 5 del Decreto legislativo 3 aprile 2006 n.152 e al fine di perseguire gli obiettivi di sostenibilità fissati dalla Strategia comune europea su rinnovabili, efficienza energetica ed emissioni di gas serra (cd. Pacchetto 20-20-20) nonché per il rispetto degli impegni sottoscritti con il Patto dei Sindaci;  concorrono al raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata dei rifiuti urbani di cui all’articolo 205 del Decreto legislativo 3 aprile 2006 n.152, secondo le percentuali minime ivi indicate;  organizzano il servizio pubblico per la raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio ai sensi dell’articolo 222, comma 1, del Decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 secondo criteri che privilegiano la trasparenza, l’efficacia, l’efficienza e l’economicità del servizio. Per tutto quanto precede, sulla scorta del nuovo Accordo quadro di programma nazionale, con decorrenza dal 1 aprile 2014 e con scadenza al 31 marzo 2019, le parti hanno assunto gli impegni che seguono. I Comuni, anche in forma associata, realizzano adeguati sistemi di raccolta differenziata attraverso i regolamenti RELAZIONE TECNICA 174

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comunali di cui all’articolo 198, comma 2, del Decreto legislativo 3 aprile 2006 n.152, adottando modalità di raccolta dei rifiuti di imballaggio in relazione alle esigenze delle successive attività di riciclaggio, e comunque secondo criteri di efficienza, efficacia, economicità e trasparenza di gestione del servizio. Il CONAI assicura, tramite i Consorzi di filiera, il ritiro dei rifiuti di imballaggio provenienti dalla raccolta differenziata ed eventualmente da altre modalità di intercettazione che presentino caratteristiche di efficacia, efficienza ed economicità, sulla base del Programma Generale di prevenzione e gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio di cui all’articolo 225 del Decreto legislativo 3 aprile 2006 n.152. Il CONAI si impegna altresì a corrispondere, tramite i Consorzi di filiera, sulla base della quantità e della qualità dei rifiuti di imballaggio raccolti e conferiti, il pagamento di corrispettivi per i maggiori oneri per la raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio. Ogni Comune può chiedere a ciascun Consorzio di filiera di sottoscrivere una convenzione attuativa del presente Accordo e dei relativi allegati tecnici. Il Consorzio di filiera formalizza la sottoscrizione della convenzione entro 90 giorni dalla richiesta. La sottoscrizione delle convenzioni con uno specifico Consorzio impegna il Comune a conferire tutti i rifiuti di imballaggio che attengono a quella filiera al relativo Consorzio secondo le modalità previste dallo specifico allegato tecnico, parimenti impegnando i Consorzi di filiera al ritiro dei medesimi rifiuti e al riconoscimento dei corrispettivi per i maggiori oneri della raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio, oltre ad eventuali prestazioni aggiuntive, oneri di movimentazione e/o trasporto, anche fuori ambito, per il conferimento dei rifiuti di imballaggio ai centri e/o impianti di trattamento indicati in convenzione. Gli allegati tecnici all’Accordo disciplinano gli altri impegni reciproci dei contraenti la convenzione, ferme restando le disposizioni dello stesso. L’operatività dell’Accordo si attua mediante la stipula di convenzioni. Infatti il Soggetto che governa l’ambito ottimale indicato dalle Regioni, se istituito ed operativo, ovvero i Comuni, in forma singola o associata, stipulano direttamente le Convenzioni con i Consorzi di filiera o ne delegano la stipula, con specifico atto, al soggetto incaricato dello svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti. Il Soggetto delegato, sotto la propria responsabilità e previa comunicazione al delegante ed al/ai Consorzio/i di filiera di volta in volta interessato/i mediante raccomandata con ricevuta di ritorno o PEC, può cedere in tutto o in parte la propria delega ad uno o più soggetti che concorra/no alla gestione di una o più filiere di imballaggi. Al proposito si rileva che dal 1° aprile 2015 sono entrate in vigore le nuove convenzioni in applicazione all’Accordo Quadro ANCI-CONAI 2014 – 2019. Il 31 marzo 2015 è scaduta, infatti, la proroga delle vecchie convenzioni ed è stato quindi necessario procedere alla formalizzazione delle nuove convenzioni, sulla base dei modelli di convenzione locale e i nuovi modelli di delega. Nell’ambito del presente progetto, il soggetto affidatario del servizio di raccolta dei rifiuti urbani, con la stipula del contratto sarà automaticamente delegato alla stipula delle suddette convenzioni. In particolare potrà usufruire del 90 % dei ricavi di seguito riportati mentre il restante 10% resterà nella disponibilità dei Comuni convenzionati. Sulla scorta dei dati di previsione da progetto è stato stimato un introito presunto di circa € 114.580,49/anno come riportato nella tabella che segue che tiene già conto dell’incremento dello 0,19% ai sensi della circolare CONAI

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Prot. 9/VSV/AG/SP/AD-15 del 07/04/2015 ad oggetto: accordo di programma quadro ANCI CONAI 2014 – 2019 adeguamento corrispettivi 2015. La seguente tabella riepiloga i ricavi che, a regime, dovranno essere incamerati in relazione ai flussi di rifiuti generati dall’implementazione del nuovo servizio di raccolta differenziata: RIEPILOGO RICAVI PER LA CESSIONE DEI MATERIALI

Quantitativi totali Corrispettivi unitari Frazione CONSORZIO/MATERIALE Ricavi stimati (€/frazione) annui (ton/anno) (€/ton) Carta Raccolta congiunta 280,14 35,00 9.804,87 Cartone Raccolta selettiva 179,35 75,00 13.451,11 Vetro COREVE 340,34 27,00 9.189,15 Plastica COREPLA 285,63 303,00 86.545,66 Alluminio CIAL 7,67 450,00 3.450,20 Metalli RICREA 47,18 102,82 4.851,21 Legno RILEGNO 5,12 3,80 19,47 Totali 114.580,49 Tabella 173 Ricavi derivanti dalla cessione dalla cessione dei rifiuti valorizzabili dei tre Comuni

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DETERMINAZIONE ONERI PER L’ATTUAZIONE DELLE NORME DI SICUREZZA In caso di affidamento di lavori, servizi e forniture all’impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi il datore di lavoro committente ha l’obbligo di redigere il DUVRI (art. 26 comma 3 del D.lgs 81/08), sempre, anche nei casi di affidamenti in cui non sono presenti rischi dovuti alle interferenze in quanto la compilazione di tale modello testimonia l’avvenuta valutazione dei rischi. Nel caso di specie, al fine di determinare gli oneri della sicurezza non soggetti a ribasso è stato redatto un apposito elaborato denominato (All. 4) “Documento unico di valutazione dei rischi da interferenze” in adempimento dell’art. 26, comma 3, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 per indicare le misure idonee all’eliminazione e/o alla riduzione al minimo dei rischi da interferenze e, ai sensi del comma 5, per specificare i costi delle misure adottate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi in materia di salute e sicurezza sul lavoro derivanti dalle interferenze delle lavorazioni. Tale elaborato ha condotto ad una stima di detti oneri pari a € 5.000,00/anno che non potranno essere assoggettati a ribasso d’asta e che sono stati inseriti all’interno del quadro economico riepilogativo.

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CONVENZIONE DEI COMUNI TRA I COMUNI DI LAGONEGRO, RIVELLO E NEMOLI PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELLA RACCOLTA DEI RIFIUTI

COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

QUADRO ECONOMICO RIEPILOGATIVO DEL PROGETTO Di seguito si riportano i quadri economici con l’indicazione delle spese annue del servizio per ogni singolo Comune. Si evidenzia che, le voci di costo ivi riportate derivano dalle risultanze dei calcoli analitici fin qui effettuati e pertanto suddivise per ogni singolo Comune già in fase progettuale in funzione dei servizi e delle risorse in esso impiegate (mezzi, personale, attrezzature, materiali di consumo, conferimento dei rifiuti, etc.). Per la ripartizione delle spese condivise è stato fatto riferimento alla formula riportata nella convenzione approvata con deliberazione comunale dei tre Comuni. I tre singoli canoni annuali, sono pertanto confluiti nell’unico quadro economico indicato in tabella 177 con l’indicazione del valore complessivo del servizio. QUADRO ECONOMICO RIEPILOGATIVO ANNUO DELL'APPALTO Costo annuo del personale € 381.068,75 Costo annuo degli automezzi a carico esclusivo del comune di Lagonegro € 31.506,19 Costo annuo degli automezzi condivisi € 24.976,00 Costo annuo delle attrezzature € 6.645,14 Costo annuo delle attrezzature al centro di raccolta € 3.353,85 Costo annuo del materiale di consumo € 19.723,00 Campagna di comunicazione € 3.000,00 A ‐ TOTALE COSTI ANNUI € 470.272,94 Spese Generali (5%) € 23.513,65 Utile d'impresa (5%) € 24.689,33 Costo annuo dei conferimenti dei rifiuti solidi urbani € 97.355,14 A detrarre Ricavi annui dai consorzi di filiera ‐€ 71.047,69 B‐ TOTALE IMPORTO ANNUO SOGGETTO A RIBASSO € 544.783,37 C ‐ Oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso € 2.400,00 D ‐ Oneri per Direttore Esecuzione Contratto € 6.489,60 E ‐ Incentivo R.U.P. (art. 113 D. lgs 50/2016) € 5.280,00 F ‐ TOTALE IMPORTO ANNUO APPALTO € 558.952,97 IVA (10% di B+C) € 54.718,34 IVA (22% di D) € 1.427,71 G ‐ TOTALE IMPORTO ANNUO APPALTO COMPRENSIVO DI IVA € 615.099,01 H ‐ Costo smaltimeto secco € 103.726,12 IVA (10% di H) € 10.372,61 I ‐ COSTO COMPLESSIVO DEL PROGETTO € 729.197,75 Tabella 174 Quadro economico riepilogativo annuo del comune di Lagonegro

RELAZIONE TECNICA 178

CONVENZIONE DEI COMUNI TRA I COMUNI DI LAGONEGRO, RIVELLO E NEMOLI PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELLA RACCOLTA DEI RIFIUTI

COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

QUADRO ECONOMICO RIEPILOGATIVO ANNUO DELL'APPALTO Costo annuo del personale € 150.910,78 Costo annuo degli automezzi a carico esclusivo del comune di Rivello € 24.056,45 Costo annuo degli automezzi condivisi € 23.607,71 Costo annuo delle attrezzature € 997,80 Costo annuo delle attrezzature al centro di raccolta € 3.353,85 Costo annuo del materiale di consumo € 12.226,15 Campagna di comunicazione € 2.000,00 A ‐ TOTALE COSTI ANNUI € 217.152,75 Spese Generali (5%) € 10.857,64 Utile d'impresa (5%) € 11.400,52 Costo annuo dei conferimenti dei rifiuti solidi urbani € 38.719,12 A detrarre Ricavi annui dai consorzi di filiera ‐€ 27.541,12 B‐ TOTALE IMPORTO ANNUO SOGGETTO A RIBASSO € 250.588,90 C ‐ Oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso € 2.000,00 D ‐ Oneri per Direttore Esecuzione Contratto € 5.408,00 E ‐ Incentivo R.U.P. (art. 113 D. lgs 50/2016) € 4.400,00 F ‐ TOTALE IMPORTO ANNUO APPALTO € 262.396,90 IVA (10% di B+C) € 25.258,89 IVA (22% di D) € 1.189,76 G ‐ TOTALE IMPORTO ANNUO APPALTO COMPRENSIVO DI IVA € 288.845,55 H ‐ Costo smaltimeto secco € 40.387,79 IVA (10% di H) € 4.038,78 I ‐ COSTO COMPLESSIVO DEL PROGETTO € 333.272,12 Tabella 175 Quadro economico riepilogativo annuo del comune di Rivello

RELAZIONE TECNICA 179

CONVENZIONE DEI COMUNI TRA I COMUNI DI LAGONEGRO, RIVELLO E NEMOLI PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELLA RACCOLTA DEI RIFIUTI

COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

QUADRO ECONOMICO RIEPILOGATIVO ANNUO DELL'APPALTO Costo annuo del personale € 83.647,69 Costo annuo degli automezzi a carico esclusivo del comune di Nemoli € 11.052,31 Costo annuo degli automezzi condivisi € 14.960,00 Costo annuo delle attrezzature € 646,56 Costo annuo delle attrezzature al centro di raccolta € 3.353,85 Costo annuo del materiale di consumo € 4.466,73 Campagna di comunicazione € 1.000,00 A ‐ TOTALE COSTI ANNUI € 119.127,14 Spese Generali (5%) € 5.956,36 Utile d'impresa (5%) € 6.254,17 Costo annuo dei conferimenti dei rifiuti solidi urbani € 22.232,50 A detrarre Ricavi annui dai consorzi di filiera ‐€ 15.991,68 B‐ TOTALE IMPORTO ANNUO SOGGETTO A RIBASSO € 137.578,49 C ‐ Oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso € 600,00 D ‐ Oneri per Direttore Esecuzione Contratto € 1.622,40 E ‐ Incentivo R.U.P. (art. 113 D. lgs 50/2016) € 1.320,00 F ‐ TOTALE IMPORTO ANNUO APPALTO € 141.120,89 IVA (10% di B+C) € 13.817,85 IVA (22% di D) € 356,93 G ‐ TOTALE IMPORTO ANNUO APPALTO COMPRENSIVO DI IVA € 155.295,66 H ‐ Costo smaltimeto secco € 23.442,01 IVA (10% di H) € 2.344,20 I ‐ COSTO COMPLESSIVO DEL PROGETTO € 181.081,87 Tabella 176 Quadro economico riepilogativo annuo del comune di Nemoli

Il sottostante quadro riepiloga invece le voci di costo complessive, come in precedenza determinate, che concorrono alla definizione dell’importo annuo del servizio conformemente a quanto richiesto all’art. 23 comma 15 del D.lgs. 50/2016 (prospetto economico degli oneri complessivi necessari per l'acquisizione del servizio) ivi inclusi gli oneri tecnici connessi allo sviluppo della progettazione del servizio ed alle ulteriori attività professionali richieste dalle Amministrazioni:

RELAZIONE TECNICA 180

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

QUADRO ECONOMICO RIEPILOGATIVO ANNUO DELL'APPALTO Costo annuo del personale complessivo € 615.627,22 Costo annuo degli automezzi a carico esclusivo del comune di Lagonegro € 31.506,19 Costo annuo degli automezzi a carico esclusivo del comune di Rivello € 24.056,45 Costo annuo degli automezzi a carico esclusivo del comune di Nemoli € 11.052,31 Costo annuo degli automezzi condivisi € 63.543,71 Costo annuo delle attrezzature € 8.289,50 Costo annuo attrezzature centro di raccolta € 10.061,56 Costo annuo materiali di consumo € 36.415,88 Campagna di Comunicazione € 6.000,00 A ‐ TOTALE COSTI ANNUI € 806.552,82 Spese Generali (5%) € 40.327,64 Utile d'impresa (5%) € 42.344,02 Costo annuo dei conferimenti dei rifiuti solidi urbani € 158.306,77 A detrarre Ricavi annui dai consorzi di filiera ‐€ 114.580,49 B‐ TOTALE IMPORTO ANNUO SOGGETTO A RIBASSO € 932.950,75 C ‐ Oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso € 5.000,00 D ‐ Oneri per Direttore Esecuzione Contratto € 13.520,00 E ‐ Incentivo R.U.P. (art. 113 D. lgs 50/2016) € 11.000,00 F ‐ TOTALE IMPORTO ANNUO APPALTO € 962.470,75 IVA (10% di B+C) € 93.795,08 IVA (22% di D) € 2.974,40 G ‐ TOTALE IMPORTO ANNUO APPALTO COMPRENSIVO DI IVA 1.059.240,23 € H ‐ Costo smaltimeto secco € 167.555,92 IVA (10% di H) € 16.755,59 I ‐ COSTO COMPLESSIVO DEL PROGETTO € 1.243.551,74 Tabella 177 Quadro economico riepilogativo annuo del comune di Nemoli

Resta a disposizione dei Comuni di Lagonegro, Rivello e Nemoli, la quota parte pari al 10% dei ricavi annui dai consorzi di filiera, che nelle ipotesi progettuali è pari a: Ricavi annui dai consorzi di filiera pari al 10 % € 12.731,17

Restano esclusi dal costo complessivo del progetto gli oneri professionali per la redazione dello stesso e le spese necessarie per la Centrale Unica di Committenza, quantificabili in:

Oneri professionali (oltre IVA al 22% e oneri cassa previdenziale 4%) € 15.700,00 Spese CUC € 7.500,00 Le suddette spese condivise dai tre Comuni nonché i ricavi dei consorzi di filiera saranno ripartite, tra i Comuni, secondo la formula indicata nella convenzione approvata dai rispettivi consigli comunali.

RELAZIONE TECNICA 181

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COMUNE DI RIVELLO COMUNE DI LAGONEGRO COMUNE DI NEMOLI

Elenco allegati:  Allegato n.1: tabelle, recanti il costo medio orario per il personale addetto ai servizi ambientali per aziende private, con riferimento al 31 dicembre 2017;

 Allegato n.2: tabelle determinazione di costo degli automezzi;  Allegato n.3: tabelle determinazione di costo di ammortamento delle attrezzature;

 Allegato n.4: Documento unico di valutazione dei rischi da interferenze (D.U.V.R.I.);  Allegato n.5: Elaborati grafici.

RELAZIONE TECNICA 182