Prefazione, Introduzione E Specimen Lettera V
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Gianni Legger, 4 Ottobre 1927 25 Dicembre 2004 «Sono deciso: il lungo lavoro è compiuto; spengo il computer ed esco allaperto, attratto dalla notte insolitamente luminosa. Labituale sguardo alle stelle mi procura immediatamente un malessere insopportabile: ne manca una». (G.L. da Francis Scott Fitzgerald) Gianni Legger DRAMMATURGIA MUSICALE ITALIANA Dizionario dell’italianità nell’opera dalle origini al terzo millennio Sovrintendente Walter Vergnano Direttore artistico Marco Tutino Pubblicazione della Fondazione Teatro Regio di Torino Direzione sviluppo e marketing Ugo Sandroni Responsabile settore formazione e ricerca Filippo Fonsatti Responsabile settore comunicazione e ufficio stampa Paola Giunti Coordinamento redazionale e realizzazione copertina Simone Solinas Ufficio servizi stampa Elaborato dall’autore su software LaTeX® Programmatore Sebastiano Midolo © Copyright Fondazione Teatro Regio di Torino INDICE Prefazione di Walter Vergnano....................................................................................................VII Introduzione di Paolo Gallarati .................................................................................................XIX Prontuari ..................................................................................................................................... XI Avvertenze per la consultazione ...............................................................................XIII Abbreviazioni ............................................................................................................. XIX Fonti letterarie....................................................................................................... XXVII Pseudonimi...............................................................................................................LXXI I libretti più belli..................................................................................................LXXVII Dizionario ...................................................................................................................................... 1 Note dell’autore al Dizionario........................................................................................2 A ............................... 3 N ........................... 584 B ............................. 50 O ........................... 598 C ........................... 134 P............................ 613 D........................... 234 Q ........................... 713 E ........................... 282 R ........................... 715 F ........................... 287 S............................ 767 G........................... 333 T............................ 847 H........................... 411 U ........................... 874 I ............................ 436 V ........................... 877 J............................ 439 W........................... 903 K........................... 447 X............................ 914 L ........................... 456 Y............................ 914 M .......................... 497 Z............................ 915 M? – Schede a collocazione alfabetica particolare .......................................................... 929 A ........................... 931 M........................... 993 B ........................... 947 N ......................... 1000 C ........................... 950 O ......................... 1003 D........................... 961 P.......................... 1006 E ........................... 967 Q ......................... 1013 F ........................... 972 R ......................... 1014 G........................... 979 S.......................... 1017 H........................... 984 T.......................... 1024 I ............................ 985 U ......................... 1030 J............................ 990 V ......................... 1030 K........................... 990 X.......................... 1035 L ........................... 991 Z.......................... 1035 Prefazione Un teatro lirico ha come obiettivo primario mettere in scena l’opera nel migliore dei modi possibili, focalizzando costantemente l’atten- zione sulla produzione di spettacoli. Sarebbe miope, però, non consi- derare che il teatro musicale ha una storia alle sue spalle lunga or- mai oltre quattro secoli, una storia fatta di compositori, librettisti, titoli, esecutori, teatri, nonché di iniziative editoriali – le più diverse fra loro per scopo e profondità di indagine. È su questo mondo, di cui i teatri d’oggi sono eredi, che ci affacciamo aprendo il Dizionario di Drammaturgia Musicale Italiana di Gianni Legger, frutto di una meticolosa ricerca durata decenni, operata con dedizione e determinatezza sul confronto tra moltissime fonti biblio- grafiche e finalizzata a costruire un punto di riferimento attendibile in cui convergono (e vengono in certi casi corrette) informazioni al- trimenti sparse in numerosi e non sempre facilmente reperibili lessi- ci, repertori, dizionari, programmi di sala e simili. «L’autorevolezza di un testo di riferimento – ha scritto l’autore di questo Dizionario – non è mai determinabile al suo primo apparire. Ci vorrà del tempo, l’abitudine all’approccio, bisognerà imparare a conoscerlo e soprattutto a usarlo». È con questo intento che abbiamo deciso di pubblicare l’opera di un collaboratore prezioso e attento qua- le è stato Gianni Legger. Questo strumento sarà utile agli studiosi, agli addetti ai lavori e agli appassionati, categorie in qualche modo compresenti nella sua persona, che purtroppo, per pochi mesi, non ha potuto vedere materializzato il “sogno della sua vita”. La pubblicazio- ne del DMI è dedicata alla sua memoria. Walter Vergnano Sovrintendente del Teatro Regio di Torino Introduzione L’erudizione è un settore dell’attività umana che soddisfa le due pas- sioni del collezionista e dell’esploratore: raccogliere quanti più dati possibile nei territori, sovente inesplorati, delle biblioteche, degli ar- chivi, dei fondi pubblici e privati e catalogarli in bell’ordine, secondo i criteri scelti di volta in volta in rapporto alla natura dell’argomento e alla tipologia dello studio che si intende pubblicare. L’erudizione ha la sua poesia: amore, innanzi tutto, per la memoria storica della propria civiltà, per il mondo che si dischiude dietro il dato storico, filologico, biografico; fascino della ricerca e della scoper- ta, attrazione per il cimelio conquistato attraverso ricerche minute, pazienti, tenaci, e conservato con trepidante emozione. Attraverso i dati raccolti, il ricercatore che non sia tanto un raccoglitore di mate- riali inerti ma un autentico conservatore di esperienze lontane, nello spazio e nel tempo, vede e trasmette l’immagine di un intero mondo. Quando poi questo mondo è quello dello spettacolo musicale, la scena si affolla delle presenze più disparate e colorite: compositori, libretti- sti, cantanti, teatri diversi, ambienti e spettatori diversissimi com- paiono in filigrana dietro i dati di fatto, e la fortuna dell’opera come fenomeno europeo appare in tutta la sua evidenza. A questa immagine dell’erudito come appassionato cultore di memo- rie storiche appartiene Gianni Legger. La sua notorietà nell’ambiente torinese risale a molto tempo fa, e così la fama della sua collezione di libretti, programmi di sala, documenti legati al mondo della musica italiana e, in particolare, al teatro. Ma negli ultimi vent’anni Legger non si è limitato alla passione del collezionista: ha lavorato a questa poderosa Drammaturgia Musicale Italiana che intende illustrare e documentare «l’italianità nell’opera dalle origini al terzo millennio». Il concetto di «italianità» come lo intende Legger è, in realtà, estesis- simo, perché la sua Drammaturgia comprende, oltre alle opere dei compositori italiani e di quelli stranieri, le opere che «siano state composte su testo italiano o derivato da fonte (letteraria, librettistica, teatrale) italiana, o siano stati ispirati da argomenti, fatti, luoghi, personaggi (reali, letterali, teatrali) italiani»; e, ancora, «le opere che siano state rappresentate o eseguite in Italia; che contengano parti musicali di compositori italiani anche anonimi anche in forma indi- retta (in centoni o adattamenti) o anche in occasione di riprese»; e, infine, anche le opere che «siano connesse a iniziative, concorsi ecc. italiani»; «rappresentino parodie o satire di opere italiane»; «abbiano avuto il libretto edito in versione italiana». In tal modo saranno e- sclusi dal suo catalogo solo quei titoli, verosimilmente piuttosto pochi, che non possono vantare alcun legame con l’ambiente del teatro mu- sicale italiano. Legger non viene dalla cultura scientifica degli ambienti accademici e si definisce un autodidatta. Sotto questo profilo è un outsider che, dopo decenni di accurate ricerche condotte per pura passione perso- nale, mette a disposizione degli studiosi una quantità di dati raccolti da ogni genere di fonti. Lascio agli esperti di archivistica e biblioteco- nomia la discussione sui criteri adottati da Legger nella compilazione del suo catalogo che, come l’autore dichiara, non ha pretese di siste- mazione definitiva. A ben vedere, però, questa Drammaturgia Musi- cale Italiana non è esclusivamente riservata agli addetti ai lavori. Anche il lettore comune, il frequentatore di teatro d’opera, l’ascoltatore appassionato possono scorrerla con profitto perché le schede non si limitano alla presentazione nuda e cruda dei dati ma “parlano” attraverso le citazioni più o meno estese, informano su a- spetti diversi dell’opera