144ª Seduta Pubblica
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Senato Della Repubblica RESOCONTO SOMMARIO
Senato della Repubblica XV LEGISLATURA Assemblea RESOCONTO SOMMARIO RESOCONTO STENOGRAFICO ALLEGATI ASSEMBLEA 144ª seduta pubblica giovedı` 19 aprile 2007 Presidenza del vice presidente Calderoli Senato della Repubblica – ii – XV LEGISLATURA 144ª SedutaAssemblea - Indice 19 aprile 2007 INDICE GENERALE RESOCONTO SOMMARIO ...............Pag. V-XI RESOCONTO STENOGRAFICO ........... 1-29 ALLEGATO A (contiene i testi esaminati nel corso della seduta) ...................31-43 ALLEGATO B (contiene i testi eventualmente consegnati alla Presidenza dagli oratori, i prospetti delle votazioni qualificate, le comu- nicazioni all’Assemblea non lette in Aula e gli atti di indirizzo e di controllo) ........45-76 Senato della Repubblica – iii – XV LEGISLATURA 144ª SedutaAssemblea - Indice 19 aprile 2007 INDICE RESOCONTO SOMMARIO Interpellanza con procedimento abbreviato, ai sensi dell’articolo 156-bis del Regolamento, sulla situazione dei medici specializzandi . .Pag. 41 RESOCONTO STENOGRAFICO Interrogazione sull’utilizzo di una struttura dell’ex Istituto della I Clinica Medica di INTERPELLANZE E INTERROGAZIONI Roma............................ 43 Svolgimento: Iannuzzi (FI) .......................Pag. 1 ALLEGATO B SU UNA VOTAZIONE EFFETTUATA CONGEDI E MISSIONI ............... 45 NELLA SEDUTA ANTIMERIDIANA DEL 18 APRILE DISEGNI DI LEGGE Caforio (Misto-IdV) .................. 5 Trasmissione dalla Camera dei deputati . 45 Annunzio di presentazione ............. 45 INTERPELLANZE E INTERROGAZIONI GOVERNO Ripresa dello svolgimento: Trasmissione di atti per il -
Per L'accesso Ai Documenti Amministrativi, Affinché La Stessa
Atti Parlamentari — 4720 — Camera dei Deputati XV LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 MARZO 2007 per l’accesso ai documenti amministrativi, il Tribunale dei Minori istruiva la affinche´ la stessa eserciti i propri poteri di pratica e in data 9 gennaio 2007 interro- vigilanza e di accesso, ai sensi della ri- gava la coppia. Tuttora il procedimento e` chiamata legge n. 241 del 1990, conside- in attesa del provvedimento definitivo; rando che il mancato rispetto da parte in data 9 marzo 2006, Ouahib Larbi delle pubbliche amministrazioni, anche lo- si recava alla Questura di Palermo per cali, dei principi sanciti da tali normative accompagnare la compagna e veniva fer- lede diritti ed interessi legittimi ricono- mato dal personale dall’Ufficio Immigra- sciuti espressamente ai cittadini, singoli e zione e arrestato ai sensi dell’articolo 14, associati. (4-03044) comma 5-ter, decreto legislativo n. 286 del 1998, poiche´ si tratteneva nel territorio *** dello Stato senza giustificato motivo; la questura di Palermo, ufficio im- migrazione, in occasione dell’arresto di INTERNO Larbi veniva informata della sua situa- zione giuridica senza che quest’ultima ve- Interpellanza: nisse presa in considerazione; nel corso dell’udienza per direttis- La sottoscritta chiede di interpellare il sima, che si teneva il 10 marzo 2006, il Ministro dell’interno, per sapere – pre- Giudice monocratico della III Sezione, alla messo che: luce della documentazione che veniva pro- dotta dal legale del signor Larbi, attestante il signor Ouahib Larbi nato in Ma- la pendenza del giudizio al Tribunale dei rocco, ambulante munito di licenza, resi- Minori e le condizioni familiari dell’impu- dente legalmente in Italia da piu` di dieci tato, assolveva Ouahib Larbi poiche´ il fatto anni e regolarmente coniugato con una non costituiva reato. -
Doc Il Falso Dossier Di Scaramella
ARTICOLO PROPOSTO DA: Francesco LA REPUBBLICA Il falso dossier di Scaramella "Così la Russia manipola Prodi" di CARLO BONINI e GIUSEPPE D'AVANZO RIDERE di Mario Scaramella? Interpretare il consulente della Mitrokhin, a cui per troppo tempo è stata data briglia sciolta e consenso istituzionale, come un pasticcione, un fanfarone, uno dei tanti colorati mestatori così frequenti nella scena pubblica della commedia italiana? Meglio andarci cauti. Di certo, vuole muoversi con piedi di piombo la procura di Roma. Anzi, si può dire di più: il pubblico ministero Pietro Saviotti pare coltivare l'ipotesi che Mario Scaramella sia il "terminale" di un network determinato a organizzare una campagna di diffamazione contro Romano Prodi e il suo staff (Luciano Segre, Alessandro Ovi, Stefano Manservisi, Daniela Flamini, Marco Vignudelli), il generale Giuseppe Cucchi (oggi direttore del Cesis), i magistrati di Milano Armando Spataro e Guido Salvini, i due cronisti di Repubblica Carlo Bonini e Giuseppe D'Avanzo, presentando nel contempo Paolo Guzzanti, Mario Scaramella, Nicolò Pollari e Marco Mancini (appena ieri n. 1 e n. 2 del Sismi) come obiettivi dell'intelligence militare russa. L'ipotesi è sostenuta, per quanto Repubblica è in grado di documentare, da un file estratto dall'hard disk di uno dei computer di Mario Scaramella. Il file dimostra che, ancora nel settembre scorso, Scaramella (per conto di chi? con quali risorse? con quali fonti? con quale mandato?) schedava - calunniandolo - il presidente del Consiglio. Nell'ufficio di Scaramella, a Napoli, sono stati sequestrati 20 mila dollari in banconote da 100, intonse, con numeri di serie sequenziali e, a un primo esame, non provenienti da istituti di credito italiani. -
Impero Economico Di Berlusconi
L’impero economico di Berlusconi L’impero economico di Berlusconi, dalla nascita al consolidamento. Il ruolo centrale di Banca Rasini in un vecchio articolo BANCA RASINI E DINTORNI di Primula Rossa La migliore biografia mai edita di Silvio Berlusconi è sparita dal web. L’autore che si firma Primula Rossa racconta fatti e circostanze che influenzano tuttora la vita della nostra nazione attraverso la storia di un uomo e della sua famiglia puntualizzando sugli eventi con qualche considerazione personale ma senza comunque perdere la necessaria obiettività. Ho voluto riproporre il testo completo sperando di non fare alcun torto all’autore per tentare di non perdere la memoria storica svanente nel revisionismo e nella censura di regime. BANCA RASINI E DINTORNI La Banca Rasini Sas di Rasini, Ressi & C., nota semplicemente come Banca Rasini, viene fondata agli inizi degli anni 50, più esattamente nel 1955, dai milanesi Carlo Rasini, Gian Angelo Rasini, Enrico Ressi, Giovanni Locatelli e Angela Maria Rivolta, e dal palermitano, di Misilmeri, Giuseppe Azzaletto. Con un capitale iniziale di 100 milioni di lire, la Banca Rasini è sin dalle origini un punto di incontro di capitali lombardi (principalmente quelli della nobile famiglia milanese dei Rasini), e palermitani (quelli provenienti da Giuseppe Azzaretto, che ha la particolarità di essere uomo di fiducia di Giulio Andreotti in Sicilia, oltre a quella di aver sposato la nipote di Papa Pacelli). Il motivo per cui la Banca Rasini, piccola banca milanese, ha avuto, ed ancora ha, una certa notorietà, sta in due particolarità. Uno lo vedremo più avanti, l’altra è che ha avuto alle sue dipendenza, da impiegato a direttore generale, procuratore con potere di firma, Luigi Berlusconi, padre del più noto Silvio, del quale vedremo di parlarne subito. -
Il Caso Thomas Kram
pratico blog 2009 La bomba a Bologna Una raccolta di testimonianze, ricerche e interviste dal sito:www.cielilimpidi.com Il caso Thomas Kram ovvero La bomba a Bologna Rassegna stampa degli articoli e delle testimonianze sui tragici fatti del 2 Agosto 1980,redatti dal sito: www.cielilimpidi.com August 4, 2009 [IL CASO THOMAS KRAM OVVERO LA BOMBA A BOLOGNA] Il Patto (intervista a Giampaolo Pelizzaro) Da un paio di settimane rimbalza in Tv una notizia a dir poco esplosiva e inedita. Per primo ne ha parlato il giudice Rosario Priore a “Omnibus” su La 7 alle 8.13 di lunedì 14 maggio. E poi anche a “Terra” il programma di approfondimento del Tg5, andata in onda alle 23.30 di domenica 3 giugno. Poi se n’è discusso da Minoli a “La Storia Siamo Noi” su Raidue giovedì 24 maggio. La carta stampata a dire il vero non ne ha dato per ora il risalto che a nostro avviso meriterebbe, ma questo è un altro discorso. In sostanza, la notizia riguarda un “Patto” segretissimo “siglato” dopo la strage di Fiumicino del 17 dicembre 1973, tra il governo italiano (Aldo Moro Ministro degli Affari esteri nel IV governo Rumor, 7 luglio 1973 – 14 marzo 1974) e la dirigenza palestinese. A fronte della “distrazione” da parte delle autorità italiane al passaggio di armi e di materiale esplosivo attraverso il nostro Paese, il terrorismo palestinese ci avrebbe risparmiato dalle sue cruente azioni e ciò in effetti accadde almeno fino alla fine del 1979. Sull’esistenza di tale patto oggi sembrano convergere un po’ tutti, da Francesco Cossiga a Giulio Andreotti, anche se Cossiga sostiene di esserne stato all’oscuro persino quando arrivò a ricoprire le cariche istituzionali più elevate. -
Catalogo Della Mostra
Cassandra “Viviamo in un mondo catturato, sradicato e trasformato dal titanico processo tecnico-scientifico dello sviluppo del capitalismo, che ha dominato i due o tre secoli passati. Sappiamo, o per lo meno è ragionevole supporre, che tale sviluppo non può proseguire all’infinito. Il futuro non può essere una continuazione del passato e vi sono segni, sia esterni sia, per così dire, interni, che noi siamo giunti a un punto di crisi storica. Le forze generate dall’economia tecnico-scientifica sono ora abbastanza grandi da distruggere l’ambiente, cioè le basi materiali della vita umana. Le stesse strutture delle società umane, comprese alcune basi sociali dell’economia capitalista, sono sul punto di essere distrutte dall’erosione di ciò che abbiamo ereditato dal passato della storia umana. Il mondo rischia sia l’esplosione che l’implosione. Il mondo deve cambiare.” Eric Hobsbawm, 1997 (Il secolo breve, Rizzoli) Cronologia 188 189 Samuele Pellecchia Terremoto a Onna (L’Aquila). 2001-2011 Cassandra Cassandra gennaio 8/3 In Italia, il capo dello Stato scioglie il Parlamento. Pietro Lunardi, ministro delle Infrastrutture nel nuovo governo Berlusconi 4/1 Mentre la Nato dichiara che le munizioni all’uranio impoverito sono armi legali e non 11/3 Un milione di persone accoglie a Città del Messico il sub comandante Marcos, che ha Mafia e camorra ci sono sempre state, dovremo convivere con questa realtà 2001 pericolose per la salute, le Procure italiane aprono fascicoli su morti sospette di militari marciato attraverso la nazione con migliaia di indigeni, per rivendicare i loro diritti. italiani in missione nei Balcani. -
Voce Story VERISS Ore 21
La Voce delle Voci MENSILE DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA periodico dell’associazione Voce delle Voci aprile 2015 DIRETTORE ANDREA CINQUEGRANI CONDIRETTORE RITA PENNAROLA REDATTORE CAPO LORENZO ZENONE PROGETTO GRAFICO PIERGIORGIO MAOLONI ASSOCIAZIONE VOCE DELLE VOCI ONLUS LA VOCE DELLE VOCI recapito postale Via Euclide 27 80126 Napoli Iscritto al n. 3227/83 Reg. Stampa Tribunale di Napoli VOCE STORY Trent’anni di inchieste OVE NON È RIUSCITA LA CAMORRA, ce l'ha fatta questa venne addosso, con una paginata contro la 'Voce dei mi- giustizia 'civile'. Dove non sono riusciti i Pomicino steri', colpevole di scoprire gli altarini dei suoi cari dc, e De i De Lorenzo, ce l'ha fatta un'insegnante di Sulmona scrisse Giampaolo Pansa: “come a Sarajevo, i carrarmati grande amica di Antonio Di Pietro. E' la parabola della Vo- contro le biciclette”. E ci venne addosso il panzer di Po- ce che questo aprile compie 31 anni - primo numero ad micino, 11 miliardi di richiesta danni per il libro edito aprile 1984 - e li festeggia sul web. Visto che la sua vita di dalla Voce 'O ministro. Poi De Lorenzo, per l'altro nostro carta è stata bruciata esattamente un anno fa (l'ultimo nu- volume, Sua Sanità. mero in edicola è di marzo 2014), dopo una incredibile Lungo, come un calvario, il capitolo delle 'citazioni ci- raffica di pignoramenti azionati da Annita Zinni, che per vili', l'arma utilizzata con estrema facilità da politici & lac- venti righe di un articolo che riguardava la maturità di Cri- chè per intimidire, un revolver puntato sulla fronte, e senza stiano Di Pietro, figlio dell'ex pm, s'è sentita lesa nell'onore che la legge preveda alcun argine. -
The Litvinenko Inquiry
The Litvinenko Inquiry Report into the death of Alexander Litvinenko Chairman: Sir Robert Owen January 2016 The Litvinenko Inquiry Report into the death of Alexander Litvinenko Chairman: Sir Robert Owen Presented to Parliament pursuant to Section 26 of the Inquiries Act 2005 Ordered by the House of Commons to be printed on 21 January 2016 HC 695 © Crown copyright 2016 This publication is licensed under the terms of the Open Government Licence v3.0 except where otherwise stated. To view this licence, visit nationalarchives.gov.uk/doc/open-government-licence/version/3 or write to the Information Policy Team, The National Archives, Kew, London TW9 4DU, or email: [email protected]. Where we have identified any third party copyright information you will need to obtain permission from the copyright holders concerned. This publication is available at www.litvinenkoinquiry.org Any enquiries regarding this publication should be sent to us at [email protected] Print ISBN 9781474127332 Web ISBN 9781474127349 ID 11011605 51145 01/16 Printed on paper containing 75% recycled fibre content minimum Printed in the UK by the Williams Lea Group on behalf of the Controller of Her Majesty’s Stationery Office | Contents Contents Introductory Part 1 Preface 7 Part 2 Introduction 9 Open narrative evidence Part 3 Alexander Litvinenko – his life in Russia and the 13 United Kingdom, his illness and death Chapter 1 In Russia 13 Chapter 2 Leaving Russia 26 Chapter 3 In the United Kingdom 29 Chapter 4 Illness and death 33 Chapter -
Il “Lodo Moro”, Intervista a Gian Paolo Pelizzaro (Giugno 2007)
Il “Lodo Moro”, intervista a Gian Paolo Pelizzaro (giugno 2007) Nel maggio 2007 rimbalzò in Tv una notizia a dir poco esplosiva e inedita. Per primo ne parlò il giudice Rosario Priore a “Omnibus” su La 7 alle 8.13 di lunedì 14 maggio. E poi anche a “Terra” il programma di approfondimento del Tg5, andata in onda alle 23.30 di domenica 3 giugno. Poi se ne discusse da Minoli a “La Storia Siamo Noi” su Raidue giovedì 24 maggio. La carta stampata a dire il vero non ne dette il risalto che avrebbe meritato, ma questo è un altro discorso. In sostanza, la notizia riguardava un “Patto” segretissimo “siglato” dopo la strage di Fiumicino del 17 dicembre 1973, tra il governo italiano (Aldo Moro Ministro degli Affari esteri nel IV governo Rumor, 7 luglio 1973 – 14 marzo 1974) e la dirigenza palestinese. A fronte della “distrazione” da parte delle autorità italiane al passaggio di armi e di materiale esplosivo attraverso il nostro Paese, il terrorismo palestinese ci avrebbe risparmiato dalle sue cruente azioni e ciò in effetti accadde almeno fino alla fine del 1979. Sull’esistenza di tale patto oggi sembrano convergere un po’ tutti, da Francesco Cossiga a Giulio Andreotti, anche se Cossiga sostiene di esserne stato all’oscuro persino quando arrivò a ricoprire le cariche istituzionali più elevate. Verso la fine del 1979, forse inavvertitamente, il patto venne rotto con il sequestro ad Ortona (in provincia di Chieti) di due di missili SAM 7 “Strela” di fabbricazione sovietica e l’arresto proprio a Bologna del cittadino giordano di origini palestinesi Abu Anzeh Saleh, responsabile del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP) in Italia, formazione di matrice marxista-leninista che aderiva all’OLP e che praticava il terrorismo su scala internazionale.