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cultura e territorio n. 19 (2013) n. 19 (2013) cultura e territorio Quaderno annuale di Studi Storici a cura dell’Accademia di Cultura Intemelia Direttore : Giuseppe Palmero Comitato di redazione Fausto Amalberti Alessandro Carassale Alessandro Giacobbe Graziano Mamone Beatrice Palmero Comitato scientifico Mario Ascheri (Università degli Studi di Roma 3 - Università degli Studi di Siena) Laura Balletto (Università degli Studi di Genova) Fulvio Cervini (Università degli Studi di Firenze) Christiane Eluère (Direction des Musées de France, C2RMF, Paris) Werner Forner (Università degli Studi di Siegen - Germania) Sandro Littardi (pittore) Luca Lo Basso (Università degli Studi di Genova) Philippe Pergola (Laboratoire d’Archéologie Médiévale Méditerranéenne, C.N.R.S.,M.M.S.H, Aix-en-Provence) Silvano Rodi (Ispettore onorario del Ministero per i Beni e le Attività Culturali) Paolo Aldo Rossi (Università degli Studi di Genova) Fiorenzo Toso (Università degli Studi di Sassari) Rita Zanolla (Accademia di Cultura Intemelia) Segreteria del Comitato scientifico : Beatrice Palmero Editing : Fausto Amalberti Recapito postale: Via Ville 30 - 18039 Ventimiglia (IM) - tel. 0184356294 : http://www.intemelion.it ISSN 2280-8426 + [email protected] Pubblicazione realizzata sotto il Patrocinio del Comune di Ventimiglia e della Civica Biblioteca Aprosiana. Con il contributo della “Cumpagnia d’i Ventemigliusi” e dell’Asso Lab StArT AM. Giorgio Casanova La guerra di Successione austriaca nell’estremo ponente ligure (1744-1748). La difesa del castello di Dolceacqua Negli anni della guerra di Successione austriaca che coinvolse an- che l’estremo ponente ligure il castello di Dolceacqua subì tre assedi da parte dei belligeranti venendo conquistato e perso varie volte sia dagli austrosardi che dai galloispani (a volte senza combattere), vicende che ne segnarono il destino e il definitivo abbandono. Il ritrovamento di nuovi documenti archivistici ci ha permesso di analizzare meglio que- sto breve ma intenso (e drammatico) periodo storico del maniero. Il castello subì alcune trasformazioni da dimora dei Doria a fortez- za savoiarda. Durante il suddetto periodo furono aggiunti i bastioni al lato sud, tamponate gran parte delle logge e finestre che furono sosti- tuite da feritoie 1. Il castello di Dolceacqua non era adatto, sia per strutture che per posizione, a sopportare l’impatto con una guerra moderna, nonostante le opere bastionate aggiunte dai Savoia tra il Sei e Settecento. Sovrastato da ogni lato da rilievi montuosi era poco più di un palazzo fortificato facile bersaglio dell’artiglieria settecentesca anche se poco efficace, in confronto a quelle degli eserciti attuali, ma sufficiente a ridurre a mal partito un edificio del tempo. Gli anni dal 1744 al 1746 furono densi di azioni militari che videro passare varie volte di mano il castello, mentre nei due anni successivi il “fronte” si stabilizzò sopra i monti di Dolceacqua che furono trincerati dal mare a Breil tagliando in due l’estremo ponente ligure. I galloispani occupavano Nizza, Villafranca, Ventimiglia il cui contado rimase tagliato in due, con gli austrosardi ben insediati a levante del Roia. Le strategie —————— 1 E. MITCHELL , Studi preliminari sul castello di Dolceacqua , in « Rivista Ingauna e In- temelia », n.s., XXXIV-XXXV (1979-1980), pp. 1-18. P. COSTA CALCAGNO , Il castello di Dolceacqua , in I castelli della Liguria. Architettura fortificata ligure, Genova 1974, I, pp. 29-44. 23 G. CASANOVA di guerra, durante l’antico regime, erano ben diverse da quelle del mon- do contemporaneo, a volte somigliavano a un’enorme partita a scacchi tra i comandanti supremi, quando il nemico occupava una posizione troppo forte difficilmente veniva attaccato per non rischiare troppo. Si preferiva occupare altre posizioni e aspettare un momento più favore- vole, questo spiega la gran quantità di avanzate e ritirate spesso per noi incomprensibili e a volte (come vedremo) apparentemente insensate. La guerra del Settecento era una guerra tra “professionisti” cioè tra i militari di carriera, tutti gli altri non dovevano impicciarsi, era una cosa che non li riguardava, come poi vedremo nel caso di uno degli assedi subiti dal castello di Dolceacqua e la discussione seguita tra il coman- dante spagnolo degli assedianti e i paesani che si erano chiusi nel ca- stello, assieme ai militari piemontesi, per difenderlo 2. Questo non si- gnifica però che non ci fosse partecipazione popolare, proprio in questo conflitto è cosa nota la forte presenza di non militari professionisti nella rivolta di Genova contro gli austrosardi e comunque fu forte la presenza di corpi franchi e di compagnie di paesani in tutti gli eserciti in lotta. In Liguria, a causa della sua particolare conformazione geografica gli eserciti professionali, abituati a manovre da manuale possibili solo in ampi spazi, dovettero cimentarsi in un’infinità di scontri e una continua guerriglia su un territorio adatto proprio a questo tipo di conflitto. Da Andagna a Québec: il colonnello Louis Joseph marchese di Montcalm Quando al forte Edward, che dominava una estremità della zona situata fra l’Hudson e i laghi giunse la notizia dell’arrivo di Montcalm con una numerosa armata, nessuno pensò di contestarne la veridicità 3. Iniziava così il famoso romanzo l’ultimo dei Mohicani di cui Montcalm è uno dei protagonisti, romanzo poi immortalato in alcuni film. L’analisi dei documenti d’archivio inerenti le vicende del conflitto ha permesso —————— 2 Esemplare è l’episodio accaduto all’assedio del forte di Serravalle Libarna, quando i comandanti rivali si accordarono tra loro per attaccare il forte dal lato oppo- sto del paese per non danneggiare gli abitanti che, a loro dire, non c’entravano con la contesa: G. FERRARI , L’assedio di Serravalle nel 1745 , in « Bollettino della Società per gli studi di Storia, d’economia e d’arte nel tortonese », XL (1913), p. 37. 3 J. FENIMORE COOPER , L’ultimo dei Mohicani , Torino 1966, p. 5. Un ringra- ziamento all’amico Umberto Torretta per avermi fornito alcune notizie interessanti su Montcalm. 24 LA GUERRA DI S UCCESSIONE AUSTRIACA NELL ’ESTREMO PONENTE LIGURE di conoscere meglio alcuni particolari assai interessanti (oltre alle vicende del castello di Dolceacqua), come la presenza nella zona del colonnello Louis Joseph marchese di Montcalm, l’eroe della guerra franco inglese in Canada durante la guerra dei sette anni (1756-1763), in questo caso, un personaggio non di fantasia ma reale. Montcalm morì in seguito alle ferite per un colpo di artiglieria davanti a Québec, durante la battaglia delle Pianure di Abramo, presso detta città nel 1759 4. Per la verità le notizie sulla sua vita si concentrano in gran parte sulle vicende canadesi, ma rimane esempio di carriera militare del tempo. Louis Joseph marquis de Montcalm-Gozon, signore di Saint Veran e ba- rone di Gabriac, nacque il 28 febbraio 1712 nel castello di Candiac, nei pressi di Nîmes, da una famiglia molto antica del Rouergue. Pur essendo nobile la famiglia non doveva essere molto ricca perché egli dovette per- correre tutta la scala gerarchica: entrato in servizio come alfiere di fante- ria (il grado più basso degli ufficiali) 5 Montcalm divenne così aspirante ufficiale nel reggimento Hainaut, non ancora compiuti vent’anni era già capitano 6. Scoppiata la guerra di Successione austriaca egli combatté, nel 1740, nelle Fiandre, in Boemia e all’assedio di Praga. Divenne co- lonnello del reggimento di fanteria Auxerrois il 6 marzo 1743 7. Riguar- do sempre alle vicende della guerra di Successione austriaca egli risulta presente nella contea di Nizza nel 1744, nel mese di aprile Montcalm si trovava a Monaco, gli fu dato l’ordine di occupare la Turbie, appena ab- bandonata dai soldati piemontesi agli ordini del colonnello Sesto e che avevano avuto l’ordine di ritirarsi a Eze, Montcalm eseguì prontamente —————— 4 F. RUSSEL , Guerra di frontiera , Milano 1974, pp. 143-144. Montcalm morì qualche ora dopo e fu sepolto in segreto in una nicchia della cappella del convento delle Orsoline. 5 Devo queste note sulla vita di Montcalm alla cortesia dell’amico dott. Paolo Giacomone Piana, miniera insostituibile di notizie in questo settore (e altri) di storia militare. Anch’egli lamenta comunque la difficoltà di trovare notizie più precise sul marchese, quasi tutte concentrate sull’ultima sua vicenda in Canada. Molte opere re- lative alla guerra di Successione austriaca non hanno l’indice dei nomi, il che non aiuta di certo la ricerca. 6 A. ROSSELLI , L’America che non fu. Il conflitto anglo-francese in Nord America. 1756-1763 , Rimini 2009, p. 39: « Nel 1733, il giovane ufficiale, agli ordini del mare- sciallo di Francia, duca di Berwick (1670-1734) ebbe il suo battesimo di fuoco du- rante la campagna del Reno contro le forze austriache ». 7 Notizie fornite dal dott. Giacomone Piana. In alcuni testi la data è anticipata al 6 marzo 1742. 25 G. CASANOVA l’ordine ricevuto 8. L’anno successivo troviamo Montcalm comandante del settore di occupazione nell’entroterra intemelio (Andagna, Triora, Molini di Triora, Baiardo), de Vault lo nomina nel secondo volume del suo lavoro sulla guerra di Successione, dove è citato come colonnello comandante del reggimento Auxerrois accampato ad Andagna 9. Il periodo in cui Montcalm restò ad Andagna è testimoniato nella documentazione archivistica utilizzata per il presente articolo. Nel- l’anno successivo Montcalm venne ferito (da colpi di sciabola) ben cinque volte nella battaglia di Piacenza il 16 giugno 1746 (che vide la sconfitta dei galloispani) e venne preso prigioniero dagli austriaci. L’anno seguente, guarito e liberato, fece ritorno in Francia e nel marzo del ’47 fu promosso brigadiere da Luigi XV. Tornò subito nei campi di battaglia e partecipò alla battaglia dell’Assietta (19 luglio 1747) dove venne ferito due volte, quindi risulta presente all’assedio di Ventimi- glia nell’ottobre del ’47 ed a Nizza nel 1748. L’anno successivo al termine del conflitto (1749) il reggimento Auxerrois, essendo formato da un solo battaglione, venne incorporato in un altro reggimento 10 per cui le notizie relative anche al suo co- mandante si fanno scarse almeno sino alla spedizione in Canada.