Fratrumminorum
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
ACTA ORDINIS FRATRUM MINORUM VEL AD ORDINEM QUOQUO MODO PERTINENTIA IUSSU ET AUCTORITATE Fr. MICHAEL ANTHONY PERRY TOTIUS ORD. FR. MIN. MINISTRI GENERALIS IN COMMODUM PRAESERTIM RELIGIOSORUM SIBI SUBDITORUM IN LUCEM AEDITA Veritatem facientes in caritate (Eph. 4,15). Peculiari prorsus laude dignum putavimus, dilecte Fili, consilium quo horum Actorum collectio atque editio suscepta est. (Ex Epist. LEONIS PP. XIII ad Min. Gen.) ROMA CURIA GENERALIS ORDINIS CUM APPROBATIONE ECCLESIASTICA FR. MICHAEL A. PERRY, ofm, Min. Gen. Fr. LUIGI PERUGINI Director Fr. GIANPAOLO MASOTTI Director responsabilis Autoriz. N. 10240 del Trib. di Roma, 8-3-1965 Impaginazione e grafica fr. Joseph Magro per l’Ufficio Comunicazioni OFM – Roma Stampato dalla TIPOGRAFIA MANCINI S.A.S. – Tivoli (Roma) nel mese di ottobre dell’anno 2014 E SANCTA SEDE 1. Discorso all’Udienza generale del Mer- bellezza, pertanto lodiamo Dio, ringraziamolo coledì per averci dato tanta bellezza. E quando Dio Piazza San Pietro, 21.05.2014 finì di creare l’uomo non disse «vide che era cosa buona», ma disse che era «molto buona» Dio perdona, (v. 31). Agli occhi di Dio noi siamo la cosa il creato no più bella, più grande, più buona della crea- zione: anche gli angeli sono sotto di noi, noi Cari fratelli e sorelle, buongiorno. siamo più degli angeli, come abbiamo sentito nel libro dei Salmi. Il Signore ci vuole bene! Oggi vorrei mettere in luce un altro do- Dobbiamo ringraziarlo per questo. Il dono del- no dello Spirito Santo, il dono della scienza. la scienza ci pone in profonda sintonia con il Quando si parla di scienza, il pensiero va im- Creatore e ci fa partecipare alla limpidezza del mediatamente alla capacità dell’uomo di co- suo sguardo e del suo giudizio. Ed è in questa noscere sempre meglio la realtà che lo circon- prospettiva che riusciamo a cogliere nell’uo- da e di scoprire le leggi che regolano la natura mo e nella donna il vertice della creazione, e l’universo. La scienza che viene dallo Spi- come compimento di un disegno d’amore che rito Santo, però, non si limita alla conoscen- è impresso in ognuno di noi e che ci fa ricono- za umana: è un dono speciale, che ci porta a scere come fratelli e sorelle. cogliere, attraverso il creato, la grandezza e l’amore di Dio e la sua relazione profonda con 3. Tutto questo è motivo di serenità e di ogni creatura. pace e fa del cristiano un testimone gioioso di Dio, sulla scia di san Francesco d’Assisi e di 1. Quando i nostri occhi sono illuminati tanti santi che hanno saputo lodare e cantare dallo Spirito, si aprono alla contemplazione di il suo amore attraverso la contemplazione del Dio, nella bellezza della natura e nella gran- creato. Allo stesso tempo, però, il dono della diosità del cosmo, e ci portano a scoprire co- scienza ci aiuta a non cadere in alcuni atteggia- me ogni cosa ci parla di Lui e del suo amore. menti eccessivi o sbagliati. Il primo è costituito Tutto questo suscita in noi grande stupore e un dal rischio di considerarci padroni del creato. profondo senso di gratitudine! È la sensazione Il creato non è una proprietà, di cui possiamo che proviamo anche quando ammiriamo un’o- spadroneggiare a nostro piacimento; né, tanto pera d’arte o qualsiasi meraviglia che sia frut- meno, è una proprietà solo di alcuni, di pochi: to dell’ingegno e della creatività dell’uomo: di il creato è un dono, è un dono meraviglioso fronte a tutto questo, lo Spirito ci porta a loda- che Dio ci ha dato, perché ne abbiamo cura e re il Signore dal profondo del nostro cuore e a lo utilizziamo a beneficio di tutti, sempre con riconoscere, in tutto ciò che abbiamo e siamo, grande rispetto e gratitudine. Il secondo atteg- un dono inestimabile di Dio e un segno del suo giamento sbagliato è rappresentato dalla tenta- infinito amore per noi. zione di fermarci alle creature, come se queste possano offrire la risposta a tutte le nostre atte- 2. Nel primo capitolo della Genesi, pro- se. Con il dono della scienza, lo Spirito ci aiuta prio all’inizio di tutta la Bibbia, si mette in a non cadere in questo sbaglio. evidenza che Dio si compiace della sua cre- Ma vorrei ritornare sulla prima via sba- azione, sottolineando ripetutamente la bellez- gliata: spadroneggiare sul creato invece di cu- za e la bontà di ogni cosa. Al termine di ogni stodirlo. Dobbiamo custodire il creato poiché giornata, è scritto: «Dio vide che era cosa buo- è un dono che il Signore ci ha dato, è il rega- na» (1,12.18.21.25); se Dio vede che il creato lo di Dio a noi; noi siamo custodi del creato. è una cosa buona, è una cosa bella, anche noi Quando noi sfruttiamo il creato, distruggiamo dobbiamo assumere questo atteggiamento e il segno dell’amore di Dio. Distruggere il cre- vedere che il creato è cosa buona e bella. Ecco ato è dire a Dio: «non mi piace». E questo non il dono della scienza che ci fa vedere questa è buono: ecco il peccato. 178 AN. CXXXIII – MAII-AUGUSTI 2014 – N. 2 La custodia del creato è proprio la cu- coglienza merita, Maestà, la stima e il soste- stodia del dono di Dio ed è dire a Dio: «gra- gno della comunità internazionale. La Chiesa zie, io sono il custode del creato ma per farlo Cattolica, secondo le sue possibilità, vuole progredire, mai per distruggere il tuo dono». impegnarsi nell’assistenza ai rifugiati e a chi Questo deve essere il nostro atteggiamento nei vive nel bisogno, soprattutto tramite Caritas confronti del creato: custodirlo perché se noi Giordania. distruggiamo il creato, il creato ci distrugge- Mentre con dolore constato la permanen- rà! Non dimenticate questo. Una volta ero in za di forti tensioni nell’area medio-orientale, campagna e ho sentito un detto da una persona ringrazio le Autorità del Regno per quello che semplice, alla quale piacevano tanto i fiori e li fanno e incoraggio a continuare ad impegnarsi custodiva. Mi ha detto: «Dobbiamo custodire nella ricerca dell’auspicata durevole pace per queste cose belle che Dio ci ha dato; il crea- tutta la Regione; a tale scopo si rende quanto to è per noi affinché ne profittiamo bene; non mai necessaria e urgente una soluzione pacifi- sfruttarlo, ma custodirlo, perché Dio perdona ca alla crisi siriana, nonché una giusta soluzio- sempre, noi uomini perdoniamo alcune volte, ne al conflitto israeliano-palestinese. ma il creato non perdona mai e se tu non lo Colgo questa opportunità per rinnovare il custodisci lui ti distruggerà». mio profondo rispetto e la mia stima per la Questo deve farci pensare e deve far- comunità Musulmana, e manifestare apprez- ci chiedere allo Spirito Santo il dono del- zamento per il ruolo di guida svolto da Sua la scienza per capire bene che il creato è il Maestà il Re nel promuovere una più adeguata più bel regalo di Dio. Egli ha fatto tante cose comprensione delle virtù proclamate dall’I- buone per la cosa più buona che è la persona slam e la serena convivenza tra i fedeli delle umana. diverse religioni. Lei è noto come un uomo di pace, e artefice della pace: grazie! Esprimo PAPA FRANCESCO riconoscenza alla Giordania per aver incorag- [L’Osservatore Romano, 22 maggio 2014] giato diverse importanti iniziative a favore del dialogo interreligioso per la promozione della 2. Pellegrinaggio in Terra Santa per il 50° comprensione tra Ebrei, Cristiani e Musulma- anniversario dell’incontro Paolo VI-Ate- ni, tra le quali quella del “Messaggio Interreli- nagora gioso di Amman” e per aver promosso in seno all’ONU la celebrazione annuale della “Setti- 1. Incontro con le Autorità giordane mana di Armonia tra le Religioni”. Amman, Giordania, 24.05.2014 Vorrei ora rivolgere un saluto carico di af- fetto alle comunità cristiane accolte da questo Maestà, Regno, comunità presenti nel Paese fin dall’e- Eccellenze, tà apostolica: esse offrono il loro contributo Cari Fratelli Vescovi, per il bene comune della società nella quale Cari Amici, sono pienamente inserite. Pur essendo oggi numericamente minoritarie, esse hanno modo Ringrazio Dio di poter visitare il Regno di svolgere una qualificata e apprezzata azio- Hascemita di Giordania, sulle orme dei miei ne in campo educativo e sanitario, mediante predecessori Paolo VI, Giovanni Paolo II e scuole ed ospedali, e possono professare con Benedetto XVI, e ringrazio Sua Maestà il Re tranquillità la loro fede, nel rispetto della li- Abdullah II per le sue cordiali parole di ben- bertà religiosa, che è un fondamentale diritto venuto, nel vivo ricordo del recente incontro umano e che auspico vivamente venga tenuto in Vaticano. Estendo il mio saluto ai membri in grande considerazione in ogni parte del Me- della Famiglia Reale, al Governo e al Popolo dio Oriente e del mondo intero. Esso «compor- della Giordania, terra ricca di storia e di grande ta sia la libertà individuale e collettiva di se- significato religioso per l’Ebraismo, il Cristia- guire la propria coscienza in materia religiosa, nesimo e l’Islam. sia la libertà di culto … la libertà di scegliere Questo Paese presta generosa accoglienza la religione che si crede essere vera e di ma- a una grande quantità di rifugiati palestinesi, nifestare pubblicamente la propria credenza» iracheni e provenienti da altre aree di crisi, in (Benedetto XVI, Esort. ap. Ecclesia in Medio particolare dalla vicina Siria, sconvolta da un Oriente, 26). I cristiani si sentono e sono cit- conflitto che dura da troppo tempo. Tale ac- tadini a pieno titolo ed intendono contribuire E SANCTA SEDE 179 alla costruzione della società insieme ai loro do: chi vende le armi a questa gente per fare concittadini musulmani, offrendo il proprio la guerra? Ecco la radice del male! L’odio e specifico apporto.