ACTA ORDINIS FRATRUM MINORUM VEL AD ORDINEM QUOQUO MODO PERTINENTIA

IUSSU ET AUCTORITATE Fr. ANTHONY PERRY

TOTIUS ORD. FR. MIN. MINISTRI GENERALIS

IN COMMODUM PRAESERTIM RELIGIOSORUM SIBI SUBDITORUM IN LUCEM AEDITA

Veritatem facientes in caritate (Eph. 4,15). Peculiari prorsus laude dignum putavimus, dilecte Fili, consilium quo horum Actorum collectio atque editio suscepta est.

(Ex Epist. Leonis Pp. XIII ad Min. Gen.)

ROMA CURIA GENERALIS ORDINIS CUM APPROBATIONE ECCLESIASTICA Fr. Michael A. Perry, ofm, Min. Gen.

Fr. Luigi Perugini Director

Fr. Gianpaolo Masotti Director responsabilis

Autoriz. N. 10240 del Trib. di Roma, 8-3-1965

Impaginazione e grafica fr. Magro per l’Ufficio Comunicazioni OFM – Roma

Stampato dalla Tipografia Mancini s.a.s. – Tivoli (Roma) nel mese di febbraio dell’anno 2015 E SANCTA SEDE

1. Papa Francesco amministrando i sacramenti della salvezza, tu stesso insieme con l’amato tuo gregge invoca 1. Bolla papale di nomina umilmente, fiduciosamente e con perseveran- Città del Vaticano, 25.10.2014 za il potente aiuto della Madre del Vangelo vivente, il cui “mirabile pellegrinaggio diven- Francesco ta segno costante di fede, al quale la Chiesa, i Vescovo Servo dei Servi di Dio singoli e le comunità ... si riferiscono” (S. Gio- vanni Paolo II, Redemptoris Mater 6). al diletto figlio Vittorio Francesco Viola, Dato a Roma, presso S. Pietro, il XV ot- dell’Ordine dei Frati Minori, al presente pro- tobre, anno del signore MMXIV, secondo del fessore di Sacra Liturgia, Custode del Sacro nostro Pontificato. Protoconvento e del Santuario della Porziun- cola in Santa Maria degli Angeli, eletto Vesco- Francesco vo di Tortona, salute e Benedizione apostolica. Desideriamo che il divino amore di Cristo, 2. Discorso alla Seconda Conferenza Inter- non ancora abbastanza amato, venga diffuso nazionale sulla Nutrizione della FAO ampiamente tra tutti gli uomini. Per questo è Roma, FAO, 20.11.2014 necessario che vengano costituiti in tutte le co- munità della Chiesa dei pastori adatti, i quali Dignità pascano le sue pecorelle, manifestando essi e non elemosina stessi un amore fiducioso nel Signore. Essendo la Diocesi di Tortona dopo la ri- Signor Presidente, nunzia del Venerabile Fratello Martino Ca- Signore e Signori, nessa rimasta priva della sua legittima guida, Noi pensiamo di designare a tale Diocesi come con sentimento di rispetto e apprezzamento Vescovo a questo sacro ufficio proprio te, o mi presento oggi qui, alla Seconda Conferenza diletto figlio, che segui in terra le orme di san Internazionale sulla Nutrizione. La ringrazio, Francesco di Assisi, e sappiamo che coltivi as- signor Presidente, per la calorosa accoglienza siduamente la vita spirituale, e hai esperienza e per le parole di benvenuto. Saluto cordial- delle divine e umane realtà. mente il Direttore Generale della FAO, il pro- Per questo, su parere della Congregazione fessor José Graziano da Silva, e il Direttore per i Vescovi, valendoci della Nostra autorità Generale dell’OMS, la dottoressa Margaret Apostolica, ti costituiamo Vescovo della chie- Chan, e mi rallegro per la vostra decisione di sa cattedrale di Tortona, dotandoti dei parti- riunire in questa Conferenza rappresentanti di colari diritti di questo ufficio, e imponendo i Stati, istituzioni internazionali, organizzazioni competenti doveri. della società civile, del mondo dell’agricoltura Pertanto farai al più presto la prescritta pro- e del settore privato, al fine di studiare insieme fessione di fede davanti a un Vescovo cattoli- le forme d’intervento per assicurare la nutri- co da te scelto, e pronunzierai il giuramento di zione, così come i cambiamenti necessari che fedeltà a Noi e ai nostri Successori nelle forme si devono apportare alle strategie attuali. La stabilite. Puoi ricevere l’ordinazione episcopa- totale unità di propositi e di azioni, ma soprat- le fuori Roma, dove tu vuoi, da un vescovo a tutto lo spirito di fratellanza, possono essere tua scelta, seguendo le norme liturgiche stabi- decisivi per soluzioni adeguate. La Chiesa, co- lite. Inoltre farai conoscere questa nostra lette- me voi sapete, cerca sempre di essere attenta e ra al clero e al popolo della chiesa che ti è affi- sollecita nei confronti di tutto ciò che si rife- data, perché sappiano che è stato loro dato un risce al benessere spirituale e materiale delle Pastore e l’accolgano con la dovuta riverenza. persone, anzitutto di quanti vivono emarginati Infine, caro figlio, celebra rettamente la sa- e sono esclusi, affinché siano garantite la loro cra liturgia, proclamando la parola di Dio, e sicurezza e la loro dignità. 378 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

1. I destini di ogni nazione sono più che mai 3. L’interesse per la produzione, la disponi- collegati tra loro, come i membri di una stessa bilità di cibo e l’accesso a esso, il cambiamen- famiglia, che dipendono gli uni dagli altri. Ma to climatico, il commercio agricolo devono viviamo in un’epoca in cui i rapporti tra le na- indubbiamente ispirare le regole e le misure zioni sono troppo spesso rovinati dal sospetto tecniche, ma la prima preoccupazione deve reciproco, che a volte si tramuta in forme di essere la persona stessa, quanti mancano del aggressione bellica ed economica, mina l’a- cibo quotidiano e hanno smesso di pensare alla micizia tra fratelli e rifiuta o scarta chi già è vita, ai rapporti familiari e sociali, e lottano so- escluso. Lo sa bene chi manca del pane quoti- lo per la sopravvivenza. Il Santo Papa Giovan- diano e di un lavoro dignitoso. Questo è il qua- ni Paolo II, nell’inaugurazione, in questa sala, dro del mondo, in cui si devono riconoscere della Prima Conferenza sulla Nutrizione, nel i limiti di impostazioni basate sulla sovranità 1992, mise in guardia la comunità internazio- di ognuno degli Stati, intesa come assoluta, nale contro il rischio del “paradosso dell’ab- e sugli interessi nazionali, condizionati spes- bondanza”: c’è cibo per tutti, ma non tutti pos- so da ridotti gruppi di potere. Lo spiega bene sono mangiare, mentre lo spreco, lo scarto, il la lettura della vostra agenda di lavoro volta consumo eccessivo e l’uso di alimenti per altri a elaborare nuove norme, forme e maggiori fini sono davanti ai nostri occhi. Questo è il impegni per nutrire il mondo. In questa pro- paradosso! Purtroppo questo “paradosso” con- spettiva spero che, nella formulazione di tali tinua a essere attuale. Ci sono pochi temi sui impegni, gli Stati s’ispirino alla convinzione quali si sfoderano tanti sofismi come su quello che il diritto all’alimentazione sarà garantito della fame; e pochi argomenti tanto suscettibili solo se ci preoccupiamo del suo soggetto reale, di essere manipolati dai dati, dalle statistiche, vale a dire la persona che patisce gli effetti del- dalle esigenze di sicurezza nazionale, dalla la fame e della denutrizione. Il soggetto reale! corruzione o da un richiamo doloroso alla crisi Oggi si parla molto di diritti, dimentican- economica. Questa è la prima sfida che biso- do spesso i doveri; forse ci siamo preoccupa- gna superare. ti troppo poco di quanti soffrono la fame. È La seconda sfida che si deve affrontare è inoltre doloroso constatare che la lotta contro la mancanza di solidarietà. Una parola che la fame e la denutrizione viene ostacolata dal- abbiamo inconsciamente il sospetto di dover la “priorità del mercato”, e dalla “preminen- togliere dal dizionario. Le nostre società sono za del guadagno”, che hanno ridotto il cibo a caratterizzate da un crescente individualismo una merce qualsiasi, soggetta a speculazione, e dalla divisione; ciò finisce col privare i più anche finanziaria. E mentre si parla di nuovi deboli di una vita degna e con il provocare ri- diritti, l’affamato è lì, all’angolo della strada, e volte contro le istituzioni. Quando manca la chiede diritto di cittadinanza, chiede di essere solidarietà in un paese, ne risentono tutti. Di considerato nella sua condizione, di ricevere fatto, la solidarietà è l’atteggiamento che ren- una sana alimentazione di base. Ci chiede di- de le persone capaci di andare incontro all’al- gnità, non elemosina. tro e di fondare i propri rapporti reciproci su quel sentimento di fratellanza che va al di là 2. Questi criteri non possono restare nel delle differenze e dei limiti, e spinge a cercare limbo della teoria. Le persone e i popoli esi- insieme il bene comune. gono che si metta in pratica la giustizia; non Gli esseri umani, nella misura in cui pren- solo la giustizia legale, ma anche quella con- dono coscienza di essere parte responsabile tributiva e quella distributiva. Pertanto, i pia- del disegno della creazione, diventano capaci ni di sviluppo e il lavoro delle organizzazioni di rispettarsi reciprocamente, invece di com- internazionali dovrebbero tener conto del de- battere tra loro, danneggiando e impoverendo siderio, tanto frequente tra la gente comune, il pianeta. Anche agli Stati, concepiti come co- di vedere in ogni circostanza rispettati i diritti munità di persone e di popoli, viene chiesto fondamentali della persona umana e, nel no- di agire di comune accordo, di essere disposti stro caso, della persona che ha fame. Quando ad aiutarsi gli uni gli altri mediante i principi questo accadrà, anche gli interventi umanitari, e le norme che il diritto internazionale mette a le operazioni urgenti di aiuto e di sviluppo – loro disposizione. Una fonte inesauribile d’i- quello vero, integrale – avranno maggiore im- spirazione è la legge naturale, iscritta nel cuore pulso e daranno i frutti desiderati. umano, che parla un linguaggio che tutti pos- E SANCTA SEDE 379 sono capire: amore, giustizia, pace, elementi propongono di eliminare la fame. inseparabili tra loro. Come le persone, anche Nel condividere queste riflessioni con voi, gli Stati e le istituzioni internazionali sono chiedo all’Onnipotente, al Dio ricco di mise- chiamati ad accogliere e a coltivare questi va- ricordia, di benedire tutti coloro che, con re- lori, in uno spirito di dialogo e di ascolto re- sponsabilità diverse, si mettono al servizio di ciproco. In tal modo, l’obiettivo di nutrire la quanti soffrono la fame e sanno assisterli con famiglia umana diventa realizzabile. gesti concreti di vicinanza. Prego anche affin- ché la comunità internazionale sappia ascol- 4. Ogni donna, uomo, bambino, anziano de- tare l’appello di questa Conferenza e lo con- ve poter contare su queste garanzie dovunque. sideri un’espressione della comune coscienza Ed è dovere di ogni Stato, attento al benessere dell’umanità: dare da mangiare agli affamati dei suoi cittadini, sottoscriverle senza riserve, per salvare la vita nel pianeta. Grazie. e preoccuparsi della loro applicazione. Ciò richiede perseveranza e sostegno. La Chiesa Papa Francesco cattolica cerca di offrire anche in questo cam- po il proprio contributo, mediante un’attenzio- [L’Osservatore Romano, 21 novembre ne costante alla vita dei poveri, dei bisognosi 2014] in ogni parte del pianeta; su questa stessa linea si muove il coinvolgimento attivo della Santa 3. Saluto al Personale della FAO Sede nelle organizzazioni internazionali e con i suoi molteplici documenti e dichiarazioni. Oltre le carte S’intende in tal modo contribuire a identificare per scoprire i volti e adottare i criteri che devono realizzare lo svi- luppo di un sistema internazionale equo. Sono Cari fratelli e sorelle, criteri che, sul piano etico, si basano su pilastri come la verità, la libertà, la giustizia e la soli- sono lieto di incontrarmi con voi, che svolge- darietà; allo stesso tempo, in campo giuridico, te la vostra opera al servizio della FAO, questa questi stessi criteri includono la relazione tra il importante Organizzazione delle Nazioni Unite. diritto all’alimentazione e il diritto alla vita e Vi saluto tutti con affetto ed auguro a ciascuno a un’esistenza degna, il diritto a essere tutelati di vivere in armonia con quanti vi sono accanto dalla legge, non sempre vicina alla realtà di chi in famiglia, e in ogni ambito in cui si svolge la soffre la fame, e l’obbligo morale di condivi- vostra vita quotidiana. Mediante il vostro lavoro, dere la ricchezza economica del mondo. spesso nascosto ma prezioso, voi venite a con- Se si crede al principio dell’unità della fa- tatto con i vari eventi ordinari e straordinari fina- miglia umana, fondato sulla paternità di Dio lizzati alla promozione delle politiche produttive Creatore, e alla fratellanza degli esseri umani, nel settore agricolo e alla lotta alla malnutrizione. nessuna forma di pressione politica o economi- In particolare, avete la possibilità di accostare le ca che si serva della disponibilità di cibo può problematiche e le sofferenze di quelle popola- essere accettabile. Pressione politica ed econo- zioni che hanno il diritto di veder migliorare le mica. E qui penso alla nostra sorella e madre loro condizioni di vita. terra, al Pianeta. Se siamo liberi da pressioni Vi ringrazio per il vostro servizio in questa politiche ed economiche per custodirlo, per realtà internazionale, che si pone l’obiettivo di evitare che si autodistrugga. Abbiamo davanti ridurre la fame cronica e sviluppare in tutto il Perù e Francia, due conferenze che ci lancia- mondo i settori dell’alimentazione e dell’agri- no una sfida. Custodire il Pianeta. Ricordo una coltura. So che avete uno spirito di solidarie- frase che ho sentito da un anziano, molti anni tà e di comprensione verso tutti e che sapete fa: “Dio perdona sempre, le offese, gli abusi; andare oltre le carte, per scorgere al di là di Dio sempre perdona. Gli uomini perdonano ogni pratica i volti spenti e le situazioni dram- a volte. La terra non perdona mai! Custodire matiche di persone provate dalla fame e dalla la sorella terra, la madre terra, affinché non sete. L’acqua non è gratis, come tante volte risponda con la distruzione. Ma, soprattutto, pensiamo. Sarà il grave problema che può por- nessun sistema di discriminazione, di fatto o tarci ad una guerra. In ogni ambiente pubblico di diritto, vincolato alla capacità di accesso al e istituzionale, soprattutto nel vostro, c’è tan- mercato degli alimenti, deve essere preso co- to bisogno di persone che si distinguano non me modello delle azioni internazionali che si soltanto per la professionalità, ma anche per 380 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3 un senso spiccato di umanità, di comprensio- la Mense Maio e la Christi Matri. Come pure a ne e di amore. Vi invito ad essere premurosi e Maria sono dedicate tre sue Esortazioni Apo- solidali verso i più deboli, sull’esempio di Ge- stoliche: Signum Magnum, Recurrens Mensis sù che si è caricato delle sofferenze e dei mali October, e infine la Marialis cultus, documen- dell’umanità, a non scoraggiarvi di fronte alle to che viene opportunamente da voi ricordato difficoltà, e ad essere sempre pronti a soste- a quarant’anni dalla pubblicazione. nervi gli uni gli altri e così guardare al futuro Alla vigilia, poi, del cinquantesimo an- con speranza. Il vostro lavoro nascosto guarda niversario della chiusura del Concilio Ecu- alle persone – uomini, donne, bambini, nonni, menico Vaticano II, fissata da Paolo VI, non nonne – persone affamate. E, come ho detto casualmente, nella solennità dell’Immacolata recentemente, queste persone non ci chiedo- Concezione di Maria (8 dicembre 1965), è ve- no altro che dignità. Ci chiedono dignità, non ramente bello che vogliate far risentire la sua elemosina! Questo è il vostro lavoro: aiutare voce proponendo il filmato con l’omelia in cui perché arrivi loro la dignità. Vi assicuro la mia egli affidava a Maria le sorti della Chiesa, pro- preghiera e chiedo a ciascuno di voi di pregare fondamente rinnovatasi nell’assise conciliare. per me e per il mio servizio. Grazie! In quella solenne e storica occasione il beato Paolo VI volle additare Maria a tutta la Chiesa Papa Francesco come «la Madre di Dio e la Madre nostra spiri- tuale». E aggiungeva: «Non è forse fissando il [L’Osservatore Romano, 21 novembre nostro sguardo in questa Donna umile, nostra 2014] Sorella e insieme celeste nostra Madre e Re- gina, specchio nitido e sacro dell’infinita Bel- 4. Messaggio in occasione della XIX seduta lezza, che può terminare la nostra spirituale pubblica delle Accademie Pontificie ascensione conciliare e questo saluto finale? e che può cominciare il nostro lavoro post-con- Stile mariano ciliare? Questa bellezza di Maria Immacolata dell’Evangelizzazione non diventa per noi un modello ispiratore? una speranza confortatrice?». Lo stesso Pontefice, Al Venerato Fratello dieci anni dopo, il 16 maggio 1975, interve- il Signor Cardinale Gianfranco Ravasi nendo al Congresso mariologico-mariano in- Presidente del Pontificio Consiglio della detto a Roma dalla Pontificia Accademia Ma- Cultura riana Internazionale in occasione dell’Anno e del Consiglio di Coordinamento tra Ac- Santo, volle farsi promotore, sia nell’ambito cademie Pontificie della ricerca mariologica sia nella pietà po- polare, della via pulchritudinis, l’itinerario di Rivolgo il mio cordiale saluto a quanti ricerca che parte dalla scoperta e dall’ammira- prenderanno parte alla XIX Seduta Pubblica zione devota della bellezza di Maria, colta co- delle Pontificie Accademie, dedicata al tema me riflesso dell’infinita bellezza di Dio stesso. «Maria icona dell’infinita bellezza di Dio. La Nei momenti cruciali e difficili per la Chie- Marialis cultus e il magistero mariologico- sa e per l’umanità, Paolo VI si rivolge sempre mariano del beato Paolo VI». Questo vostro a Maria, esortando il popolo di Dio a chiederne incontro, preparato dalla Pontificia Accademia l’intercessione e la protezione. Da Lei invo- Mariana Internazionale, ricorda l’indimentica- ca soprattutto il dono della pace. Risuonano bile figura del mio venerato predecessore, il quanto mai attuali le accorate parole della Let- Beato Paolo VI, e il suo grande amore per la tera Enciclica Mense Maio: «A Maria, dunque, Vergine Maria, espresso in tanti momenti del si innalzino le nostre suppliche, per implorare suo Pontificato come in numerosi Documenti. con accresciuto fervore e fiducia le sue gra- Egli, infatti, dopo aver seguito attentamen- zie e i suoi favori... Ella che ha conosciuto le te l’iter della formulazione del Capitolo VIII pene e le tribolazioni di quaggiù, la fatica del della Costituzione Dogmatica sulla Chiesa quotidiano lavoro, i disagi e le strettezze della Lumen gentium, in cui si fissavano le riflessio- povertà, i dolori del Calvario, soccorra dunque ni conciliari sulla Madonna, contemplata «in alle necessità della Chiesa e del mondo; ascolti mysterio Christi et Ecclesiae», volle dedicare benigna le invocazioni di pace che a lei si ele- alla Madre di Dio, e al culto a Lei rivolto anche vano da ogni parte della terra; illumini chi reg- come Mater Ecclesiae, due Lettere Encicliche, ge le sorti dei popoli; ottenga che Dio, il quale E SANCTA SEDE 381 domina i venti e le tempeste, calmi anche le 5. Lettera Apostolica a tutti i consacrati in tempeste dei contrastanti cuori umani e ci dia occasione dell’anno della vita consacrata la pace in questo nostro tempo, la pace vera, quella fondata sulle basi salde e durevoli della Vivere il Vangelo e seguire Cristo: giustizia e dell’amore» (n. 11 ). ecco la vostra vocazione! All’indomani del Sinodo dei Vescovi sul- la Nuova Evangelizzazione, nell’Esortazione Carissime consacrate Apostolica Evangelii gaudium, anch’io ho af- e carissimi consacrati! fidato il cammino della Chiesa alla materna e premurosa intercessione di Maria, ricordando Scrivo a voi come Successore di Pietro, a a tutti i credenti che «vi è uno stile mariano cui il Signore Gesù affidò il compito di con- nell’attività evangelizzatrice della Chiesa. fermare nella fede i fratelli (cfr Lc 22,32), e Perché ogni volta che guardiamo a Maria scrivo a voi come fratello vostro, consacrato a torniamo a credere nella forza rivoluzionaria Dio come voi. della tenerezza e dell’affetto. In lei vediamo Ringraziamo insieme il Padre, che ci ha che l’umiltà e la tenerezza non sono virtù dei chiamati a seguire Gesù nell’adesione piena deboli ma dei forti, che non hanno bisogno di al suo Vangelo e nel servizio della Chiesa, e maltrattare gli altri per sentirsi importanti... ha riversato nei nostri cuori lo Spirito Santo Questa dinamica di giustizia e di tenerezza, di che ci dà gioia e ci fa rendere testimonianza al contemplazione e di cammino verso gli altri, mondo intero del suo amore e della sua mise- è ciò che fa di lei un modello ecclesiale per ricordia. l’evangelizzazione» (n. 288). Facendomi eco del sentire di molti di voi e Non stanchiamoci, dunque, di imparare da della Congregazione per gli Istituti di vita con- Maria, di ammirare e contemplare la sua bel- sacrata e le Società di vita apostolica, in occa- lezza, di lasciarci guidare da Lei che ci condu- sione del 50° anniversario della Costituzione ce sempre alla fonte originaria e alla pienezza dogmatica Lumen gentium sulla Chiesa, che dell’autentica, infinita bellezza, quella di Dio, nel cap. VI tratta dei religiosi, come pure del rivelatasi a noi in Cristo, Figlio del Padre e Fi- Decreto Perfectæ caritatis sul rinnovamen- glio di Maria. to della vita religiosa, ho deciso di indire un Volendo incoraggiare e sostenere quanti si Anno della Vita Consacrata. Avrà inizio il 30 impegnano a offrire un serio e valido contribu- novembre corrente, I Domenica di Avvento, e to alla ricerca mariologica, e particolarmente terminerà con la festa della Presentazione di a quella che percorre e approfondisce la via Gesù al tempio il 2 febbraio 2016. pulchritudinis, sono lieto di assegnare il Pre- Dopo aver ascoltato la Congregazione per mio delle Pontificie Accademie alla Associa- gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita zione Mariologica Interdisciplinare Italiana, apostolica, ho indicato come obiettivi per que- soprattutto per la pubblicazione, ormai più che sto Anno gli stessi che san Giovanni Paolo II ventennale, della Rivista . Quale se- aveva proposto alla Chiesa all’inizio del terzo gno di incoraggiamento per la preziosa opera millennio, riprendendo, in certo modo, quanto svolta con passione a livello pastorale, asse- aveva già indicato nell’Esortazione post-sino- gno, poi, la Medaglia del Pontificato al Centro dale Vita consecrata: «Voi non avete solo una mariano de difusion cultural, dei Servi di Ma- gloriosa storia da ricordare e da raccontare, ma ria, operante in Messico. una grande storia da costruire! Guardate al fu- Auguro, infine, agli Accademici e a tutti turo, nel quale lo Spirito vi proietta per fare i presenti un impegno fruttuoso nei rispettivi con voi ancora cose grandi»(n. 110). campi di ricerca e affido ciascuno alla materna protezione della Vergine Maria, la Tota pul- I. Gli obiettivi per l’Anno della Vita Consa- chra, mentre di cuore imparto una speciale Be- crata nedizione Apostolica. 1. Il primo obiettivo è guardare il passa- Dal Vaticano, 20 novembre 2014 to con gratitudine. Ogni nostro Istituto viene da una ricca storia carismatica. Alle sue origini Papa Francesco è presente l’azione di Dio che, nel suo Spirito, [L’Osservatore Romano, 21 novembre chiama alcune persone alla sequela ravvicina- 2014] ta di Cristo, a tradurre il Vangelo in una par- 382 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3 ticolare forma di vita, a leggere con gli occhi 2. Quest’Anno ci chiama inoltre a vivere della fede i segni dei tempi, a rispondere con il presente con passione. La grata memoria del creatività alle necessità della Chiesa. L’espe- passato ci spinge, in ascolto attento di ciò che rienza degli inizi è poi cresciuta e si è svilup- oggi lo Spirito dice alla Chiesa, ad attuare in pata, coinvolgendo altri membri in nuovi con- maniera sempre più profonda gli aspetti costi- testi geografici e culturali, dando vita a modi tutivi della nostra vita consacrata. nuovi di attuare il carisma, a nuove iniziative Dagli inizi del primo monachesimo, fino ed espressioni di carità apostolica. È come il alle odierne “nuove comunità”, ogni forma seme che diventa albero espandendo i suoi ra- di vita consacrata è nata dalla chiamata dello mi. Spirito a seguire Cristo come viene insegnato In questo Anno sarà opportuno che ogni fa- dal Vangelo (cfr Perfectæ caritatis, 2). Per i miglia carismatica ricordi i suoi inizi e il suo Fondatori e le Fondatrici la regola in assoluto è sviluppo storico, per ringraziare Dio che ha stata il Vangelo, ogni altra regola voleva esse- offerto alla Chiesa così tanti doni che la rendo- re soltanto espressione del Vangelo e strumen- no bella e attrezzata per ogni opera buona (cfr to per viverlo in pienezza. Il loro ideale era Lumen gentium, 12). Cristo, aderire a lui interamente, fino a poter Raccontare la propria storia è indispensa- dire con Paolo: «Per me il vivere è Cristo» (Fil bile per tenere viva l’identità, così come per 1,21); i voti avevano senso soltanto per attuare rinsaldare l’unità della famiglia e il senso di questo loro appassionato amore. appartenenza dei suoi membri. Non si tratta La domanda che siamo chiamati a rivol- di fare dell’archeologia o di coltivare inutili gerci in questo Anno è se e come anche noi nostalgie, quanto piuttosto di ripercorrere il ci lasciamo interpellare dal Vangelo; se esso cammino delle generazioni passate per coglie- è davvero il “vademecum” per la vita di ogni re in esso la scintilla ispiratrice, le idealità, i giorno e per le scelte che siamo chiamati ad progetti, i valori che le hanno mosse, a iniziare operare. Esso è esigente e domanda di esse- dai Fondatori, dalle Fondatrici e dalle prime re vissuto con radicalità e sincerità. Non basta comunità. È un modo anche per prendere co- leggerlo (eppure lettura e studio rimangono di scienza di come è stato vissuto il carisma lun- estrema importanza), non basta meditarlo (e lo go la storia, quale creatività ha sprigionato, facciamo con gioia ogni giorno). Gesù ci chie- quali difficoltà ha dovuto affrontare e come de di attuarlo, di vivere le sue parole. sono state superate. Si potranno scoprire inco- Gesù, dobbiamo domandarci ancora, è dav- erenze, frutto delle debolezze umane, a volte vero il primo e l’unico amore, come ci siamo forse anche l’oblio di alcuni aspetti essenziali prefissi quando abbiamo professato i nostri del carisma. Tutto è istruttivo e insieme diven- voti? Soltanto se è tale, possiamo e dobbiamo ta appello alla conversione. Narrare la propria amare nella verità e nella misericordia ogni storia è rendere lode a Dio e ringraziarlo per persona che incontriamo sul nostro cammi- tutti i suoi doni. no, perché avremo appreso da Lui che cos’è Lo ringraziamo in modo particolare per l’amore e come amare: sapremo amare perché questi ultimi 50 anni seguiti al Concilio Va- avremo il suo stesso cuore. ticano II, che ha rappresentato una “ventata” I nostri Fondatori e Fondatrici hanno sen- di Spirito Santo per tutta la Chiesa. Grazie ad tito in sé la compassione che prendeva Gesù esso la vita consacrata ha attuato un fecondo quando vedeva le folle come pecore sbandate cammino di rinnovamento che, con le sue luci senza pastore. Come Gesù, mosso da questa e le sue ombre, è stato un tempo di grazia, se- compassione, ha donato la sua parola, ha sa- gnato dalla presenza dello Spirito. nato gli ammalati, ha dato il pane da mangiare, Sia quest’Anno della Vita Consacrata ha offerto la sua stessa vita, così anche i Fon- un’occasione anche per confessare con umiltà, datori si sono posti al servizio dell’umanità a e insieme con grande confidenza in Dio Amo- cui lo Spirito li mandava, nei modi più diversi: re (cfr 1Gv 4,8), la propria fragilità e per viver- l’intercessione, la predicazione del Vangelo, la come esperienza dell’amore misericordioso la catechesi, l’istruzione, il servizio ai poveri, del Signore; un’occasione per gridare al mon- agli ammalati… La fantasia della carità non ha do con forza e per testimoniare con gioia la conosciuto limiti e ha saputo aprire innume- santità e la vitalità presenti nella gran parte di revoli strade per portare il soffio del Vangelo coloro che sono stati chiamati a seguire Cristo nelle culture e nei più diversi ambiti sociali. nella vita consacrata. L’Anno della Vita Consacrata ci interroga E SANCTA SEDE 383 sulla fedeltà alla missione che ci è stata affi- vuol essere il terzo obiettivo di questo Anno. data. I nostri ministeri, le nostre opere, le no- Conosciamo le difficoltà cui va incontro la vi- stre presenze, rispondono a quanto lo Spirito ta consacrata nelle sue varie forme: la dimi- ha chiesto ai nostri Fondatori, sono adeguati nuzione delle vocazioni e l’invecchiamento, a perseguirne le finalità nella società e nella soprattutto nel mondo occidentale, i problemi Chiesa di oggi? C’è qualcosa che dobbiamo economici a seguito della grave crisi finan- cambiare? Abbiamo la stessa passione per la ziaria mondiale, le sfide dell’internazionalità nostra gente, siamo ad essa vicini fino a condi- e della globalizzazione, le insidie del relativi- viderne le gioie e i dolori, così da comprendere smo, l’emarginazione e l’irrilevanza sociale... veramente le necessità e poter offrire il nostro Proprio in queste incertezze, che condividia- contributo per rispondervi? «La stessa gene- mo con tanti nostri contemporanei, si attua la rosità e abnegazione che spinsero i Fondatori nostra speranza, frutto della fede nel Signore – chiedeva già san Giovanni Paolo II – devono della storia che continua a ripeterci: «Non aver muovere voi, loro figli spirituali, a mantenere paura ... perché io sono con te» (Ger 1,8). vivi i carismi che, con la stessa forza dello Spi- La speranza di cui parliamo non si fonda rito che li ha suscitati, continuano ad arricchir- sui numeri o sulle opere, ma su Colui nel quale si e ad adattarsi, senza perdere il loro carattere abbiamo posto la nostra fiducia (cfr 2 Tm 1,12) genuino, per porsi al servizio della Chiesa e e per il quale «nulla è impossibile» (Lc 1,37). portare a pienezza l’instaurazione del suo Re- È questa la speranza che non delude e che per- gno»1. metterà alla vita consacrata di continuare a Nel fare memoria delle origini viene in lu- scrivere una grande storia nel futuro, al quale ce una ulteriore componente del progetto di dobbiamo tenere rivolto lo sguardo, coscienti vita consacrata. Fondatori e fondatrici erano che è verso di esso che ci spinge lo Spirito San- affascinati dall’unità dei Dodici attorno a Ge- to per continuare a fare con noi grandi cose. sù, dalla comunione che contraddistingueva la Non cedete alla tentazione dei numeri e prima comunità di Gerusalemme. Dando vita dell’efficienza, meno ancora a quella di confi- alla propria comunità ognuno di loro ha inteso dare nelle proprie forze. Scrutate gli orizzonti riprodurre quei modelli evangelici, essere con della vostra vita e del momento attuale in vigi- un cuore solo e un’anima sola, godere della pre- le veglia. Con Benedetto XVI vi ripeto: «Non senza del Signore (cfr Perfectæ caritatis,15). unitevi ai profeti di sventura che proclamano Vivere il presente con passione significa la fine o il non senso della vita consacrata nel- diventare “esperti di comunione”, «testimo- la Chiesa dei nostri giorni; piuttosto rivestitevi ni e artefici di quel “progetto di comunione” di Gesù Cristo e indossate le armi della luce che sta al vertice della storia dell’uomo secon- – come esorta san Paolo (cfr Rm 13,11-14) – do Dio»2. In una società dello scontro, della restando svegli e vigilanti»4. Continuiamo e difficile convivenza tra culture diverse, della riprendiamo sempre il nostro cammino con la sopraffazione sui più deboli, delle disugua- fiducia nel Signore. glianze, siamo chiamati ad offrire un modello Mi rivolgo soprattutto a voi giovani. Sie- concreto di comunità che, attraverso il ricono- te il presente perché già vivete attivamente in scimento della dignità di ogni persona e della seno ai vostri Istituti, offrendo un contributo condivisione del dono di cui ognuno è portato- determinante con la freschezza e la generosi- re, permetta di vivere rapporti fraterni. tà della vostra scelta. Nello stesso tempo ne Siate dunque donne e uomini di comunio- siete il futuro perché presto sarete chiamati a ne, rendetevi presenti con coraggio là dove vi prendere nelle vostre mani la guida dell’ani- sono differenze e tensioni, e siate segno credi- mazione, della formazione, del servizio, della bile della presenza dello Spirito che infonde missione. Questo Anno vi vedrà protagonisti nei cuori la passione perché tutti siano una sola nel dialogo con la generazione che è davanti a cosa (cfr Gv 17,21). Vivete la mistica dell’in- voi. In fraterna comunione potrete arricchirvi contro: «la capacità di sentire, di ascolto delle della sua esperienza e sapienza, e nello stesso altre persone. La capacità di cercare insieme tempo potrete riproporre ad essa l’idealità che la strada, il metodo»3, lasciandovi illuminare ha conosciuto al suo inizio, offrire lo slancio dalla relazione di amore che passa fra le tre e la freschezza del vostro entusiasmo, così da Divine Persone (cfr 1 Gv 4,8) quale modello di elaborare insieme modi nuovi di vivere il Van- ogni rapporto interpersonale. gelo e risposte sempre più adeguate alle esi- 3. Abbracciare il futuro con speranza genze di testimonianza e di annuncio. 384 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

Sono contento di sapere che avrete occasio- la scorsa Veglia di Pentecoste ai Movimenti ni per radunarvi insieme tra voi giovani di dif- ecclesiali: «Il valore della Chiesa, fondamen- ferenti Istituti. Che l’incontro diventi abituale talmente, è vivere il Vangelo e dare testimo- via di comunione, di mutuo sostegno, di unità. nianza della nostra fede. La Chiesa è sale della terra, è luce del mondo, è chiamata a rendere II. Le attese per l’Anno della Vita Consacra- presente nella società il lievito del Regno di ta Dio e lo fa prima di tutto con la sua testimo- nianza, la testimonianza dell’amore fraterno, Che cosa mi attendo in particolare da que- della solidarietà, della condivisione» (18 mag- sto Anno di grazia della vita consacrata? gio 2013). 1. Che sia sempre vero quello che ho det- 2. Mi attendo che “svegliate il mondo”, to una volta: «Dove ci sono i religiosi c’è gio- perché la nota che caratterizza la vita consa- ia». Siamo chiamati a sperimentare e mostrare crata è la profezia. Come ho detto ai Superiori che Dio è capace di colmare il nostro cuore Generali «la radicalità evangelica non è sola- e di renderci felici, senza bisogno di cercare mente dei religiosi: è richiesta a tutti. Ma i re- altrove la nostra felicità; che l’autentica frater- ligiosi seguono il Signore in maniera speciale, nità vissuta nelle nostre comunità alimenta la in modo profetico». È questa la priorità che nostra gioia; che il nostro dono totale nel ser- adesso è richiesta: «essere profeti che testimo- vizio della Chiesa, delle famiglie, dei giovani, niano come Gesù ha vissuto su questa terra … degli anziani, dei poveri ci realizza come per- Mai un religioso deve rinunciare alla profezia» sone e dà pienezza alla nostra vita. (29 novembre 2013). Che tra di noi non si vedano volti tristi, per- Il profeta riceve da Dio la capacità di scru- sone scontente e insoddisfatte, perché “una se- tare la storia nella quale vive e di interpretare quela triste è una triste sequela”. Anche noi, gli avvenimenti: è come una sentinella che ve- come tutti gli altri uomini e donne, proviamo glia durante la notte e sa quando arriva l’au- difficoltà, notti dello spirito, delusioni, malat- rora (cfr Is 21,11-12). Conosce Dio e conosce tie, declino delle forze dovuto alla vecchiaia. gli uomini e le donne suoi fratelli e sorelle. È Proprio in questo dovremmo trovare la “per- capace di discernimento e anche di denunciare fetta letizia”, imparare a riconoscere il volto il male del peccato e le ingiustizie, perché è di Cristo che si è fatto in tutto simile a noi e libero, non deve rispondere ad altri padroni se quindi provare la gioia di saperci simili a Lui non a Dio, non ha altri interessi che quelli di che, per amore nostro, non ha ricusato di subi- Dio. Il profeta sta abitualmente dalla parte dei re la croce. poveri e degli indifesi, perché sa che Dio stes- In una società che ostenta il culto dell’effi- so è dalla loro parte. cienza, del salutismo, del successo e che mar- Mi attendo dunque non che teniate vive ginalizza i poveri ed esclude i “perdenti”, pos- delle “utopie”, ma che sappiate creare “altri siamo testimoniare, attraverso la nostra vita, luoghi”, dove si viva la logica evangelica del la verità delle parole della Scrittura: «Quando dono, della fraternità, dell’accoglienza della sono debole, è allora che sono forte» (2 Cor diversità, dell’amore reciproco. Monasteri, co- 12,10). munità, centri di spiritualità, cittadelle, scuole, Possiamo ben applicare alla vita consacrata ospedali, case-famiglia e tutti quei luoghi che quanto ho scritto nella Esortazione apostolica la carità e la creatività carismatica hanno fatto Evangelii gaudium, citando un’omelia di Be- nascere, e che ancora faranno nascere con ul- nedetto XVI: «La Chiesa non cresce per pro- teriore creatività, devono diventare sempre più selitismo, ma per attrazione» (n. 14). Sì, la vita il lievito per una società ispirata al Vangelo, la consacrata non cresce se organizziamo delle “città sul monte” che dice la verità e la potenza belle campagne vocazionali, ma se le giovani delle parole di Gesù. e i giovani che ci incontrano si sentono attrat- A volte, come accadde a Elia e a Giona, ti da noi, se ci vedono uomini e donne felici! può venire la tentazione di fuggire, di sottrarsi Ugualmente la sua efficacia apostolica non di- al compito di profeta, perché troppo esigente, pende dall’efficienza e dalla potenza dei suoi perché si è stanchi, delusi dai risultati. Ma il mezzi. È la vostra vita che deve parlare, una profeta sa di non essere mai solo. Anche a noi, vita dalla quale traspare la gioia e la bellezza di come a Geremia, Dio assicura: «Non aver pau- vivere il Vangelo e di seguire Cristo. ra … perché io sono con te per proteggerti» Ripeto anche a voi quanto ho detto nel- (Ger 1,8). E SANCTA SEDE 385

3. I religiosi e le religiose, al pari di tut- presbiteri e dai laici, così da «far crescere la te le altre persone consacrate, sono chiamati spiritualità della comunione prima di tutto al ad essere “esperti di comunione”. Mi aspetto proprio interno e poi nella stessa comunità ec- pertanto che la “spiritualità della comunione”, clesiale e oltre i suoi confini»7. indicata da san Giovanni Paolo II, diventi re- 4. Attendo ancora da voi quello che chie- altà e che voi siate in prima linea nel cogliere do a tutti i membri della Chiesa: uscire da sé «la grande sfida che ci sta davanti» in questo stessi per andare nelle periferie esistenziali. nuovo millennio: «fare della Chiesa la casa e «Andate in tutto il mondo» fu l’ultima parola la scuola della comunione»5. Sono certo che che Gesù rivolse ai suoi e che continua a rivol- in questo Anno lavorerete con serietà perché gere oggi a tutti noi (cfr Mc 16,15). C’è un’u- l’ideale di fraternità perseguito dai Fondatori manità intera che aspetta: persone che hanno e dalle fondatrici cresca ai più diversi livelli, perduto ogni speranza, famiglie in difficoltà, come a cerchi concentrici. bambini abbandonati, giovani ai quali è pre- La comunione si esercita innanzitutto cluso ogni futuro, ammalati e vecchi abbando- all’interno delle rispettive comunità dell’Isti- nati, ricchi sazi di beni e con il vuoto nel cuore, tuto. Al riguardo vi invito a rileggere i miei uomini e donne in cerca del senso della vita, frequenti interventi nei quali non mi stanco di assetati di divino… ripetere che critiche, pettegolezzi, invidie, ge- Non ripiegatevi su voi stessi, non lasciatevi losie, antagonismi sono atteggiamenti che non asfissiare dalle piccole beghe di casa, non ri- hanno diritto di abitare nelle nostre case. Ma, manete prigionieri dei vostri problemi. Questi posta questa premessa, il cammino della carità si risolveranno se andrete fuori ad aiutare gli che si apre davanti a noi è pressoché infinito, altri a risolvere i loro problemi e ad annuncia- perché si tratta di perseguire l’accoglienza e re la buona novella. Troverete la vita dando l’attenzione reciproche, di praticare la comu- la vita, la speranza dando speranza, l’amore nione dei beni materiali e spirituali, la corre- amando. zione fraterna, il rispetto per le persone più de- Aspetto da voi gesti concreti di accoglienza boli… È «la “mistica” di vivere insieme», che dei rifugiati, di vicinanza ai poveri, di creativi- fa della nostra vita «un santo pellegrinaggio»6. tà nella catechesi, nell’annuncio del Vangelo, Dobbiamo interrogarci anche sul rapporto nell’iniziazione alla vita di preghiera. Di con- tra le persone di culture diverse, considerando seguenza auspico lo snellimento delle strut- che le nostre comunità diventano sempre più ture, il riutilizzo delle grandi case in favore internazionali. Come consentire ad ognuno di di opere più rispondenti alle attuali esigenze esprimersi, di essere accolto con i suoi doni dell’evangelizzazione e della carità, l’adegua- specifici, di diventare pienamente correspon- mento delle opere ai nuovi bisogni. sabile? 5. Mi aspetto che ogni forma di vita con- Mi aspetto inoltre che cresca la comunione sacrata si interroghi su quello che Dio e l’uma- tra i membri dei diversi Istituti. Non potreb- nità di oggi domandano. be essere quest’Anno l’occasione per uscire I monasteri e i gruppi di orientamento con- con maggior coraggio dai confini del proprio templativo potrebbero incontrarsi tra di loro, Istituto per elaborare insieme, a livello loca- oppure collegarsi nei modi più differenti per le e globale, progetti comuni di formazione, scambiarsi le esperienze sulla vita di preghie- di evangelizzazione, di interventi sociali? In ra, su come crescere nella comunione con tutta questo modo potrà essere offerta più effica- la Chiesa, su come sostenere i cristiani perse- cemente una reale testimonianza profetica. La guitati, su come accogliere e accompagnare comunione e l’incontro fra differenti carismi e quanti sono in ricerca di una vita spirituale più vocazioni è un cammino di speranza. Nessuno intensa o hanno bisogno di un sostegno morale costruisce il futuro isolandosi, né solo con le o materiale. proprie forze, ma riconoscendosi nella verità Lo stesso potranno fare gli Istituti caritativi, di una comunione che sempre si apre all’in- dediti all’insegnamento, alla promozione della contro, al dialogo, all’ascolto, all’aiuto reci- cultura, quelli che si lanciano nell’annuncio del proco e ci preserva dalla malattia dell’autore- Vangelo o che svolgono particolari ministeri ferenzialità. pastorali, gli Istituti secolari nella loro capilla- Nello stesso tempo la vita consacrata è re presenza nelle strutture sociali. La fantasia chiamata a perseguire una sincera sinergia tra dello Spirito ha generato modi di vita e opere tutte le vocazioni nella Chiesa, a partire dai così diversi che non possiamo facilmente cata- 386 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3 logarli o inserirli in schemi prefabbricati. Non la, senza sant’Angela Merici e san Vincenzo mi è quindi possibile riferirmi ad ogni singola de Paoli. L’elenco si farebbe quasi infinito, fi- forma carismatica. Nessuno tuttavia in questo no a san Giovanni Bosco, alla beata Teresa di Anno dovrebbe sottrarsi ad una seria verifica Calcutta? Il beato Paolo VI affermava: «Sen- sulla sua presenza nella vita della Chiesa e sul za questo segno concreto, la carità che anima suo modo di rispondere alle continue e nuove l’intera Chiesa rischierebbe di raffreddarsi, il domande che si levano attorno a noi, al grido paradosso salvifico del vangelo di smussarsi, dei poveri. il “sale” della fede di diluirsi in un mondo in Soltanto in questa attenzione ai bisogni del fase di secolarizzazione» (Evangelica testifi- mondo e nella docilità agli impulsi dello Spi- catio, 3). rito, quest’Anno della Vita Consacrata si tra- Invito dunque tutte le comunità cristiane a sformerà in un autentico kairòs, un tempo di vivere questo Anno anzitutto per ringraziare il Dio ricco di grazie e di trasformazione. Signore e fare memoria grata dei doni ricevuti e che tuttora riceviamo per mezzo della santità III. Gli orizzonti dell’Anno della Vita Con- dei Fondatori e delle Fondatrici e della fedeltà sacrata di tanti consacrati al proprio carisma. Vi invito tutti a stringervi attorno alle persone consa- 1. Con questa mia lettera, oltre che alle crate, a gioire con loro, a condividere le loro persone consacrate, mi rivolgo ai laici che, difficoltà, a collaborare con esse, nella misura con esse, condividono ideali, spirito, missio- del possibile, per il perseguimento del loro mi- ne. Alcuni Istituti religiosi hanno un’antica nistero e della loro opera, che sono poi quelli tradizione al riguardo, altri un’esperienza più dell’intera Chiesa. Fate sentire loro l’affetto e recente. Di fatto attorno ad ogni famiglia reli- il calore di tutto il popolo cristiano. giosa, come anche alle Società di vita aposto- Benedico il Signore per la felice coinciden- lica e agli stessi Istituti secolari, è presente una za dell’Anno della Vita Consacrata con il Si- famiglia più grande, la “famiglia carismatica”, nodo sulla famiglia. Famiglia e vita consacrata che comprende più Istituti che si riconoscono sono vocazioni portatrici di ricchezza e grazia nel medesimo carisma, e soprattutto cristiani per tutti, spazi di umanizzazione nella costru- laici che si sentono chiamati, proprio nella lo- zione di relazioni vitali, luoghi di evangelizza- ro condizione laicale, a partecipare della stessa zione. Ci si può aiutare gli uni gli altri. realtà carismatica. 3. Con questa mia lettera oso rivolgermi Incoraggio anche voi, laici, a vivere anche alle persone consacrate e ai membri di quest’Anno della Vita Consacrata come una fraternità e comunità appartenenti a Chiese di grazia che può rendervi più consapevoli del tradizione diversa da quella cattolica. Il mona- dono ricevuto. Celebratelo con tutta la “fami- chesimo è un patrimonio della Chiesa indivi- glia”, per crescere e rispondere insieme alle sa, tuttora vivissimo sia nelle Chiese ortodos- chiamate dello Spirito nella società odierna. se che nella Chiesa cattolica. Ad esso, come In alcune occasioni, quando i consacrati di di- ad altre successive esperienze del tempo nel versi Istituti quest’Anno si incontreranno tra quale la Chiesa d’occidente era ancora unita, loro, fate in modo di essere presenti anche voi si ispirano analoghe iniziative sorte nell’ambi- come espressione dell’unico dono di Dio, così to delle Comunità ecclesiali della Riforma, le da conoscere le esperienze delle altre famiglie quali hanno poi continuato a generare nel loro carismatiche, degli altri gruppi laicali e di ar- seno ulteriori espressioni di comunità fraterne ricchirvi e sostenervi reciprocamente. e di servizio. 2. L’Anno della Vita Consacrata non ri- La Congregazione per gli Istituti di vita guarda soltanto le persone consacrate, ma la consacrata e le Società di vita apostolica ha Chiesa intera. Mi rivolgo così a tutto il popo- programmato delle iniziative per fare incon- lo cristiano perché prenda sempre più consa- trare i membri appartenenti a esperienze di vi- pevolezza del dono che è la presenza di tante ta consacrata e fraterna delle diverse Chiese. consacrate e consacrati, eredi di grandi santi Incoraggio caldamente questi incontri perché che hanno fatto la storia del cristianesimo. Co- cresca la mutua conoscenza, la stima, la col- sa sarebbe la Chiesa senza san Benedetto e san laborazione reciproca, in modo che l’ecume- Basilio, senza sant’Agostino e san Bernardo, nismo della vita consacrata sia di aiuto al più senza san Francesco e san Domenico, senza ampio cammino verso l’unità tra tutte le Chie- sant’Ignazio di Loyola e santa Teresa d’Avi- se. E SANCTA SEDE 387

4. Non possiamo poi dimenticare che il Grato fin d’ora con tutti voi per i doni di fenomeno del monachesimo e di altre espres- grazia e di luce con i quali il Signore vorrà ar- sioni di fraternità religiose è presente in tutte ricchirci, tutti vi accompagno con la Benedi- le grandi religioni. Non mancano esperienze, zione Apostolica. anche consolidate, di dialogo inter-monastico tra la Chiesa cattolica e alcune delle grandi Dal Vaticano, 21 novembre 2014 tradizioni religiose. Auspico che l’Anno della Festa della Presentazione della Beata Vergine Maria. Vita Consacrata sia l’occasione per valutare il cammino percorso, per sensibilizzare le perso- Papa Francesco ne consacrate in questo campo, per chiederci quali ulteriori passi compiere verso una reci- proca conoscenza sempre più profonda e per Note una collaborazione in tanti ambiti comuni del servizio alla vita umana. 1 Lett. ap. Los caminos del Evangelio, ai religiosi Camminare insieme è sempre un arricchi- e alle religiose dell’America Latina in occasione mento e può aprire vie nuove a rapporti tra po- del V centenario dell’evangelizzazione del nuovo poli e culture che in questo periodo appaiono mondo, 29 giugno 1990, 26. irti di difficoltà. 2 Sacra Congregazione per i Religiosi e gli Istituti 5. Mi rivolgo infine in modo particolare Secolari, Religiosi e promozione umana, 12 agosto ai miei fratelli nell’episcopato. Sia questo An- 1980, 24: L’Osservatore Romano, Suppl. 12 nov. 1980, pp. I-VIII. no un’opportunità per accogliere cordialmente 3 Discorso ai rettori e agli alunni dei Pontifici Col- e con gioia la vita consacrata come un capitale legi e Convitti di Roma, 12 maggio 2014. spirituale che contribuisce al bene di tutto il 4 Omelia nella Festa della Presentazione di Gesù al corpo di Cristo (cfr Lumen gentium, 43) e non tempio, 2 febbraio 2013. solo delle famiglie religiose. «La vita consa- 5 Lett. ap. Novo millennio ineunte, 6 gennaio 2001, crata è dono alla Chiesa, nasce nella Chiesa, 43. cresce nella Chiesa, è tutta orientata alla Chie- 6 Esort. ap. Evangelii gaudium, 24 novembre 2013, sa»8. Per questo, in quanto dono alla Chiesa, 87. non è una realtà isolata o marginale, ma appar- 7 Giovanni Paolo II, Esort. ap. post-sin. Vita conse- tiene intimamente ad essa, sta al cuore stesso crata, 25 marzo 1996, 51. della Chiesa come elemento decisivo della sua 8 Mons. J. M. Bergoglio, Intervento al Sinodo sulla missione, in quanto esprime l’intima natura vita consacrata e la sua missione nella Chiesa e nel della vocazione cristiana e la tensione di tut- mondo, XVI Congregazione generale, 13 ottobre ta la Chiesa Sposa verso l’unione con l’unico 1994. Sposo; dunque «appartiene ... irremovibilmen- te alla sua vita e alla sua santità» (ibid., 44). In tale contesto, invito voi, Pastori delle 2. Anno della Vita Consacrata Chiese particolari, a una speciale sollecitudine nel promuovere nelle vostre comunità i distinti 1. Omelia nella Veglia di preghiera carismi, sia quelli storici sia i nuovi carismi, Roma, Basilica S. Maria Maggiore, 29.11.2014 sostenendo, animando, aiutando nel discerni- mento, facendovi vicini con tenerezza e amo- Eminenze, Eccellenze, re alle situazioni di sofferenza e di debolezza Membri della Congregazione di nelle quali possano trovarsi alcuni consacrati, Vita consacrata e Società di Vita apostolica e soprattutto illuminando con il vostro inse- Fratelli e Sorelle consacrati gnamento il popolo di Dio sul valore della vita Amici tutti: “Il Signore vi dia pace!” consacrata così da farne risplendere la bellezza e la santità nella Chiesa. Con questa Veglia di preghiera ci prepa- Affido a Maria, la Vergine dell’ascolto e riamo all’apertura dell’Anno della Vita Con- della contemplazione, prima discepola del suo sacrata che avrà luogo domani nella Basilica amato Figlio, questo Anno della Vita Consa- di San Pietro con la solenne Concelebrazione crata. A Lei, figlia prediletta del Padre e rive- Eucaristica. E la nostra prima parola è di grati- stita di tutti i doni di grazia, guardiamo come tudine al Signore che ci ha chiamato a seguirlo modello insuperabile di sequela nell’amore a nelle varie forme di vita consacrata, e anche al Dio e nel servizio al prossimo. Santo Padre per averci concesso questo Anno 388 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3 che vuole essere un tempo di grazia per tutta A sua volta, il Vangelo che abbiamo ascol- la Chiesa e in modo speciale per tutti i con- tato parla di uno sposalizio in cui viene a sacrati. Grazie a tutti voi, miei cari fratelli e mancare il vino (cf. Gv 2, 1-12). Nozze, ma- sorelle, perché assecondate le diverse iniziati- trimonio sono segni dell’alleanza tra Dio e il ve che la Congregazione di Vita Consacrata e suo popolo. In questo caso, trattandosi di uno Società di Vita Apostolica ha intrapreso per la sposalizio giudaico, il testo evangelico parla celebrazione di questo Anno, e in particolare dell’antica alleanza tra Dio e il popolo di Isra- perché condividete questa veglia di preghiera ele. D’altra parte, l’elemento nuovo intorno al che coincide con l’inizio del tempo di Avven- quale gira tutto il racconto è la mancanza di vi- to: tempo di attesa e di promesse. no. Il vino di cui si parla è simbolo dell’amore Iniziamo oggi il tempo di Avvento, tempo tra lo sposo e la sposa, tra Dio e il suo popolo. che annuncia che Dio viene nella persona del Significa anche la gioia e la vita stessa, che Figlio. Tempo che contiene una forza sempre sono la ragione ultima dell’alleanza stipulata nuova. Molti, tuttavia, “abitanti di un mon- tra Dio e il suo popolo. In questa alleanza, per do senza casa”, hanno l’impressione che Dio molteplici motivi, è venuto a mancare il vino/ abbia abbandonato la casa del mondo e della amore e il vino /vita, e il suo posto è stato oc- storia, che Dio sia un Dio assente. Tra queste cupato dalle “tradizioni umane” venute a sop- persone può trovarsi anche un numero non piantare la volontà di Dio, e da un legalismo indifferente di consacrati. E, come abbiamo molto lontano dal “sogno” di Dio per il suo po- ascoltato nella prima lettura (Gb 29, 2-5), non polo. Non è che non ci sia vino, ma essi “non c’è desolazione peggiore che pensare che nes- hanno vino”. Tutto ciò è stato denunciato dai suno veglia su di noi né ci aspetta con il lume profeti, e lo stesso Gesù farà altrettanto in ripe- acceso, e che colui al quale abbiamo donato tute occasioni. Il peggio è che gli sposi/mem- tutta la nostra vita passa ora davanti alla nostra bri di questa alleanza non si rendono conto del tenda senza che possiamo seguirne la traccia. E “dramma” che stanno vivendo. In queste cir- all’intemperie di questo abbandono nasce una costanze, i “servitori”, cioè i profeti, sono co- vita addormentata, stanca e insipida, dominata loro che denunciano la situazione e ricorrono dall’accidia, nella quale si annida una specie a chi può porvi rimedio: a Gesù per mezzo di di amnesia che cancella dalla nostra memoria sua madre. E l’amore e la vita si fanno presenti i “giorni antichi” di cui parlava Giobbe, nei di nuovo, e la festa non si interrompe e il vino quali Egli era un intimo nelle nostre tende, nei dell’alleanza inaugurata da Gesù è “migliore” quali Dio vegliava su di noi, e quando la sua del primo. Sono stati necessari i “servi”, cioè i lucerna brillava sopra il nostro capo… E può profeti, perché l’alleanza tra Dio e gli uomini giungere ad impossessarsi di noi la convin- riacquistasse la sua bellezza e la sua ragione zione che le promesse di Dio, sulla base delle di essere. quali abbiamo lasciato tutto per seguirlo, non La vita consacrata trova la sua ragione di es- sono più che ‘un bel sogno’ (cf. Ger 31, 26) e sere in un patto di amore tra Gesù che chiama che è preferibile installarci su un piano presen- a seguirlo e l’uomo o la donna che rispondono te, senza chiedere troppo alla nostra esistenza. affermativamente alla sua chiamata. È una vo- Era la triste convinzione in cui vivevano gli cazione che, come ogni forma di sequela, parte esiliati in Babilonia: era meglio il passato, cre- dall’amore di Cristo – “guardandolo lo amò e devano, e niente poteva cambiare la situazione gli disse ‘seguimi’ ” (Mc 10, 21) – e tende a presente. Ma in mezzo a loro c’era un profeta una configurazione totale con Lui, maturata che non si era adeguato e che si opponeva te- nell’amore oblativo: l’amato si identifica con stardamente a perdere la memoria delle mera- l’Amante, fino ad avere i suoi stessi sentimenti viglie del Signore: il Deutero Isaia, dal quale (Fil 5, 2). Per questo la vita consacrata per- è tratta la seconda lettura. Questo profeta, che derebbe il suo significato se in essa venisse a molti, anche a lui vicini, avevano tacciato da mancare il “vino”, per continuare con l’imma- pazzo, o quanto meno da ingenuo e sognatore, gine del testo evangelico, cioè la freschezza un giorno si alza e, in mezzo a un popolo stan- dell’amore; perderebbe la sua ragione di esse- co, rassegnato e infastidito, grida: “Arriva il re, sarebbe morta. Né le tradizioni umane, né Signore!”. Dimenticate i vecchi nomi di Sion – alcuna forma di legalismo o di pura osservanza “afflitta”, “desolata”, “abbandonata” –. Uscite possono sostituire il “vino” che nutre la vita e da Babilonia!, è adesso che comincia il vero la missione del consacrato: l’amore. esodo, mettetevi in cammino! (cf. Is 62, 1-5). Svegliate il mondo, chiede Papa Francesco E SANCTA SEDE 389 ai consacrati, o – che è lo stesso – alzatevi, essere ancora modellati e rinnovati e che il Si- e come il Deutero Isaia gridate a coloro che gnore può fare di noi un vaso nuovo e bello. hanno perso la speranza di uscire da Babilo- Basta che ci lasciamo modellare. Lasciamoci nia, mettetevi in cammino, Dio va davanti a rifare di nuovo! “Siete campo di Dio, edificio voi. Svegliate il mondo, e, come i servitori del di Dio” (1Cor 3, 9) e, pertanto, oggetto delle Vangelo, ricordate a quanti vivono la loro fede cure amorose dell’agricoltore che è Dio. Non con volto da funerale o in permanente quaresi- siamo soli né siamo stati abbandonati alla no- ma senza prospettive di pasqua che è possibile stra sorte. Egli continua a fare tutto il possibile recuperare il “vino” dell’amore, dell’allegria e perché diamo buoni frutti, come colui che ha della vita, come nei giorni antichi di cui parla- piantato la vigna della quale ci parla il profeta va Giobbe, e vivere la relazione con Dio con (cf. Is 5, 1-7). Da noi dipende che al tempo di volto da risorti. Sì, fratelli e sorelle consacrati, raccogliere i frutti il vignaiuolo non trovi uva i nostri contemporanei hanno bisogno di pro- acerba. Lasciamoci coltivare, e, se necessario, feti che, come il Deutero Isaia, parlino al loro lasciamoci potare per dare frutti abbondanti! cuore e lo risveglino. E chi potrà svegliare il “Siete chiamati dal Padre a partecipare alla gigante addormentato meglio dei consacrati, vita del Figlio suo” (1Cor 1, 9) e questo signi- che hanno ricevuto la missione di essere in fica che Gesù risveglia in noi un dinamismo ogni momento profeti di speranza, sentinelle capace di far morire possibili vecchi inquilini del mattino, fari sulla costa, trombe sulle mu- del nostro cuore: sfiducia, angoscia, morte, in- ra? Ma, per questo, i primi a svegliarsi devono differenza… Egli viene a inondare di luce le essere proprio i consacrati. Anche noi abbiamo nostre tenebre, a mettere fuoco nei nostri cuori bisogno, come ci indica l’Avvento, di ascolta- freddi per la frustrazione (cf. Lc 24, 13ss). La- re parole nuove cariche di speranza, parole che sciamo che arda il nostro cuore ascoltando la ci possono giungere solo dal Signore. Abbia- Parola del Signore! mo bisogno di risvegliarci da un letargo che ci L’Avvento ci parla di un Dio che cerca ca- lega alle nostre Babilonie del passato. Abbia- sa. La nostra Veglia ha luogo nella Basilica di mo bisogno di lasciare da parte un linguaggio Santa Maria Maggiore, la Basilica più antica funebre che risulta deprimente per chi lo parla dell’Occidente dedicata a Maria. Come lei sia- e per chi lo ascolta. Abbiamo bisogno di met- mo casa aperta per accogliere colui che viene terci in stato di allerta per accogliere la buona come salvatore e redentore del suo popolo. notizia che il Dio che credevamo lontanissimo • Maria, casa, palazzo e vestimento di Dio, pianti la sua tenda tra di noi, per camminare accompagnaci nel nostro cammino per ac- con noi, e costantemente ci ripete: Non abbiate cogliere il Salvatore che viene. paura, io sono con voi. Abbiamo bisogno di • Maria, tu in cui fu ed è ogni pienezza di gra- “vino nuovo” dal quale rinasca la vita, dove zia e ogni bene, ottienici la grazia di essere questa sia morta; la speranza, dove questa si docili alla volontà del tuo Figlio. sia spenta; la gioia, dove ci sia tristezza; la do- • Maria, discepola e apostola, dimora e por- nazione senza riserve, propria degli innamora- tatrice della Speranza che non delude, in- ti, dove la mediocrità stia comparendo… tercedi perché, abitati da questa Speranza, L’Anno della Vita Consacrata vuole essere la comunichiamo a quanti incontriamo nel questo: una sveglia per gli stessi consacrati e nostro cammino. un cammino che porti la vita consacrata a ri- • Maria, Vergine fatta chiesa, intercedi per- destare la speranza per il mondo. “Quello che ché teniamo il cuore sempre aperto e dispo- vi dirà, fatelo” ascoltiamo oggi dalle labbra di nibile per accogliere le povertà dell’umani- Maria. Con la fiducia dei servitori di cui ci tà, come “samaritani” e manifestanti della parlava il Vangelo proclamato, e senza indu- tenerezza e della compassione del Padre gio, come essi fecero, mettiamo mano all’ope- delle misericordie. ra. Il miracolo non si farà aspettare: l’ultimo • E se viene a mancarci il “vino”, Maria, vino sarà migliore del primo. madre della nuova alleanza, madre della “Rallegratevi – dice Gesù – perché i vo- Chiesa e dei consacrati, presenta la nostra stri nomi sono scritti nei cieli” (Lc 10, 20). E situazione a Gesù, e fa’ che per tua inter- qual è il vostro nome autentico? Ascoltiamo cessione si ravvivi il dono di Dio che è stato ciò che ci dice la Parola di Dio: Siete argilla riversato in noi e che con la testimonianza nelle mani del vasaio (cf. Ger 18, 6). E questo e la voce del profeta possiamo svegliare il vuol dire che, nonostante gli anni, possiamo mondo. 390 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

• A te Maria, Salus Populi Romani, affidia- bedienza. Iniziamo così quest’anno della vita mo questo Anno della Vita consacrata. Fiat, consacrata nel segno della speranza cristiana fiat, amen, amen. perché il Signore è fedele e, con la sua miseri- cordia, trasforma le nostre infedeltà. Chiunque Mons. José Rodríguez Carballo, OFM spera in lui non resta deluso. Arcivescovo Segretario CIVCSVA Anche noi consacrati e consacrate, come il profeta Isaia, sentiamo la necessità di questa misericordia del Signore e con il profeta dicia- 2. Omelia nella Celebrazione eucaristica mo: “Perché, Signore, ci lasci vagare lontano Basilica di S. Pietro, 30.11.2014 dalle tue vie e lasci indurire il nostro cuore, così che non ti tema? Ritorna, per amore dei Carissimi fratelli e sorelle! tuoi servi”(Is 63,17). E’ questo rapporto di fi- ducia in Dio che è Padre, esperimentato da noi Iniziamo oggi, con la Chiesa in tutto il mon- discepoli di Gesù e consacrati già dall’inizio do, il nuovo anno liturgico. Iniziamo il tempo dalla chiamata, quello che ci fa vivere il pre- di avvento. Prepariamo così nella nostra vita sente con passione. Infatti, il Signore è sceso di discepoli e nelle nostre comunità il Natale tra noi nel Natale, Dio si è fatto vicino, Lui è di Gesù. Ma, allo stesso tempo il nostro spirito uno di noi, e nessun’altro ha fatto tanto per chi “viene guidato all’attesa della seconda venuta confida in Lui (cfr Is 64,3). Per questo diciamo di Cristo alla fine dei tempi” (Messale Roma- in questo inizio dell’Anno della Vita consacra- no). In questo tempo segnato dalla speranza ta: “Signore, tu sei nostro Padre; noi siamo cristiana noi innalziamo nei cieli lo sguardo e argilla e tu colui che ci plasma, tutti noi siamo risvegliamo nei nostri cuori l’attesa per acco- opera delle tue mani”(Is 64,7). gliere il Signore che già è venuto, che è con noi Da Gesù, nel vangelo di Marco, sentiamo ogni giorno e che verrà un giorno nella gloria. oggi l’appello forte: “Vegliate dunque: voi Ieri sera molti di noi sono andati alla Ba- non sapete quando il padrone di casa ritorne- silica di Santa Maria Maggiore per la Veglia rà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del di preghiera. Come Papa Francesco fa tante gallo o al mattino; fate in modo che, giungen- volte, anche noi abbiamo voluto consegnare a do all’improvviso, non vi trovi addormentati” Maria il cammino e l’esito dell’Anno della Vi- (Mc 13, 35s). ta Consacrata. Lo abbiamo fatto ascoltando la Più ci lasciamo plasmare dal Padre come Parola del Signore, alcuni documenti del Ma- argilla nelle sue mani, cioè, più ci consegnam- gistero sulla vita consacrata e la testimonianza mo fiduciosi nelle sue mani di Padre che ci di alcuni dei nostri santi fondatori e fondatrici. ama, più noi cammineremo con sicurezza e Eravamo tutti insieme, figli e figlie dei vari svegli nell’incontro con Lui quando arriverà. carismi, e il nostro ascolto e la nostra preghie- Questo atteggiamento potrà dare molta pro- ra davanti al Signore e la sua e nostra Madre fondità all’anno che ora iniziamo. erano unanimi. Non ci è mancata la parola del Dalla Lettera Apostolica “Testimoni del- Santo Padre che, come oggi, lo fa presente in la Gioia” che Papa Francesco ha appena de- mezzo a noi. dicato alle religiose e ai religiosi per l’inizio Abbiamo appena sentito da Papa Francesco dell’Anno della Vita Consacrata (del sabato 29 il suo desiderio di essere qui con noi, “in que- novembre 2014), vogliamo cogliere con atten- sta circostanza così significativa quale è la Ce- zione le attese da lui manifestate. lebrazione eucaristica di inizio dell’Anno della 1. “Che sia sempre vero quello che ho Vita Consacrata”. Assicuriamo a lui, che è in detto una volta: “Dove ci sono i religiosi c’è Turchia per l’incontro fraterno con il Patriar- gioia”. Siamo chiamati a sperimentare e a mo- ca Bartolomeo, e per approfondire il dialogo strare che Dio è capace di colmare il nostro interreligioso con i fratelli e le sorelle mus- cuore e di renderci felici, senza bisogno di cer- sulmani, la nostra preghiera e la nostra piena care altrove la nostra felicità”. comunione. Lui ha voluto dedicare l’anno di 2. “Mi attendo che “svegliate il mondo”, 2015 ai consacrati, donne e uomini di tutta la perché la nota che caratterizza la vita consa- Chiesa, che nei giorni di oggi il Signore, con crata è la profezia”. “La radicalità evangelica uno sguardo profondo d’amore, ha chiamato non è solamente dei religiosi: è richiesta a tutti. a una vita più vicina a Dio Amore, per mezzo Ma i religiosi seguono il Signore in maniera dei consigli evangelici di povertà, castità e ob- speciale, in modo profetico”. È questa la prio- E SANCTA SEDE 391 rità che adesso è richiesta: “essere profeti che parlando alla presidenza della CLAR (Confe- testimoniano come Gesù ha vissuto su questa derazione latino-americana dei religiosi) nel terra … Mai un religioso deve rinunciare alla giugno del 2013. Come vive questa stagione profezia”. della Congregazione? 3. “I religiosi e le religiose, al pari di tut- te le altre persone consacrate, sono chiamati ad «La vita consacrata è una perla della Chie- essere “esperti di comunione”. Mi aspetto per- sa. Durante tutta la sua storia abbiamo avuto tanto che la “spiritualità della comunione”, in- cristiani e cristiane che hanno portato qualche dicata da San Giovanni Paolo II, diventi realtà luce particolare del Vangelo all’intera Chiesa e che voi siate in prima linea nel cogliere “la e all’umanità. Una luce a cui il concilio ha dato grande sfida che ci sta davanti” in questo nuovo nuova forza, riconoscendo il suo posto dentro millennio: “fare della Chiesa la casa e la scuola il popolo di Dio. Non semplicemente in sé e della comunione”. per sé, ma dentro il popolo di Dio. E ha fornito 4. “Attendo ancora da voi quello che tre indirizzi ancora attualissimi: seguire Gesù, chiedo a tutti i membri della Chiesa: uscire da rimanere coerenti con il carisma del fondatore sé stessi per andare nelle periferie esistenziali. e della fondatrice nelle cose essenziali, dia- “Andate in tutto il mondo” fu l’ultima parola logare con il mondo. Sono indirizzi che non che Gesù rivolse ai suoi e che continua a ri- possono mancare, tesori preziosi. Questo non volgere oggi a tutti noi (cfr. Mc 16,15). C’è ci impedisce di vedere le crisi e i modi sba- un’umanità intera che aspetta”. gliati di vivere la vocazione consacrata, ma 5. “Mi aspetto che ogni forma di vita con- anche di constatarne le straordinarie fedeltà. È sacrata si interroghi su quello che Dio e che un approccio che abbiamo usato in occasione l’umanità di oggi domandano … Soltanto in dell’anno della vita consacrata (30 novembre questa attenzione ai bisogni del mondo e nel- 2014-2 febbraio 2016). Anzitutto uno sguar- la docilità agli impulsi dello Spirito Santo, do al passato e una memoria grata. Oggi c’è quest’Anno della Vita Consacrata si trasfor- davvero una ricchezza nella vita della Chiesa merà in un autentico kairòs, un tempo di Dio perché nei posti più delicati e difficili operano ricco di grazie e di trasformazione”. i religiosi e le religiose. Tutte le volte che visi- Aggiungiamo ancora a questo programma to gli istituti, soprattutto missionari, torno con concreto del Papa Francesco per noi una del- il cuore pieno di festa perché vedo quanto c’è le tre parole programmatiche che lui ci donato di vita autentica, vera e profonda. Poi si guarda oggi, perché le altre due già sono incluse: es- al futuro, ma non con l’atteggiamento depres- sere coraggiosi. sivo di chi si applica all’ars moriendi. Questa Sentiamo nostro questo programma concreto riguarda il morire a se stessi e non la scompar- tracciato da Papa Francesco, che fanno con- sa dei carismi. Non siamo padroni del carisma centrare il nostro cammino dell’Anno della ricevuto. Il nostro futuro è nella certezza che Vita Consacrata su le tre realtà centrali: Van- Dio è fedele. Tornando al presente quello che gelo – Profezia – Speranza. Con una Ave Ma- dobbiamo coltivare è la “passione”. Se Dio mi ria chiediamo alla Madonna di incominciare a ha guardato con amore, sento la necessità di realizzarlo da ora: Ave Maria… rispondere».

João Card. Braz de Aviz La proclamazione dell’anno della vita con- sacrata ha acceso l’attenzione del popolo di Dio. Lei si è sempre opposto ai profeti di sven- 3. Intervista al card. João Braz de Aviz tura che considerano la vita consacrata come residuale. Ha mai avuto la tentazione di cam- L’anno dei religiosi biare parere?

Dal 30/11/2014 al 2/2/2016 si svolgerà l’anno «Avevo già conoscenze e rapporti da ve- che papa Francesco ha dedicato alla vita consacrata. scovo, ma non certo così profondi come oggi. Il Prefetto della Congregazione Quando sono stato chiamato a questo servizio ne anticipa contenuti e indirizzi mi sono sinceramente chiesto se sarei stato all’altezza del compito perché conoscevo rela- «È un momento di sole per la Congrega- tivamente poco dei consacrati e praticamente zione»: è un’espressione che il papa ha usato, nulla del funzionamento della Congregazione. 392 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

Ma nel cuore ho sempre conservato la convin- clima di grande comprensione. Ho incontrato zione che la vita consacrata era ed è una cosa anche Clodovis Boff apprezzando la sua visio- grande. L’ho sempre pensato anche quando ho ne ecclesiale». conosciuto difficoltà a livello della mia dio- cesi. Non ho affatto la tentazione di cambia- Nella coscienza delle Chiese locali vi è re idea. Dopo tre anni e mezzo di lavoro qui l’urgenza di rinnovare il riconoscimento alla in Congregazione con un contatto diretto con vita consacrata? moltissimi aspetti della vita religiosa mi vie- ne alla mente per assonanza il celebre detto «Quello dei rapporti fra vescovi e religiosi di Agostino relativo alla Trinità: “troppo tardi è uno dei problemi centrali che dobbiamo ri- ti ho amato, bellezza sempre antica e sempre prendere per esplicito mandato di papa Fran- nuova!”. Come non vedere la bellezza di uo- cesco; riscrivere cioè le Mutuae relationes. Si mini e donne illuminati da Dio, la loro fedeltà tratta di farlo mettendo al centro due principi e coerenza nei reciproci istituti? Davvero biso- espressi a suo tempo da san Giovanni Paolo II. gnerebbe mettersi in ginocchio!» Egli sottolineava la centralità della spiritualità di comunione non solo fra vescovi e religiosi, Da commuoversi ma in tutti i rapporti ecclesiali. In secondo luo- go la co-essenzialità fra gerarchia e carismi. Lei ha accennato al suo ministero in Bra- Espresse questo insegnamento nel momento sile. Immagino ricordi i tempi del confronto della valorizzazione dei movimenti ecclesiali sulla teologia della liberazione e l’accusa di e molti la ritennero eccessiva, mentre in realtà magistero parallelo… è molto preziosa. Compito di governo e dono carismatico, espressi nella figura di Pietro e di «Per il desiderio di profezia c’è stato un Maria, sono due realtà co-essenziali, non una momento della nostra storia in cui abbiamo sottoposta all’altra, non una superiore all’altra. preso coscienza della realtà della miseria e Lo Spirito parla in ambedue e non si contrad- della povertà. Un paese come il Brasile era per dice. Il problema è piuttosto nostro: vivere con alcuni ricchissimo e per altri miserabile: una maturità spirituale questo rapporto. Dovremo dicotomia non accettabile. Il concilio aveva lavorare molto sia coi vescovi sia coi superiori liberato tante forze positive in ordine alla pro- religiosi. Dobbiamo uscire dalla sofferenza in mozione dell’uomo e della donna, della giusti- cui uno accusa l’altro. Dovremo considerarci zia, della pace e della fraternità. In questa cor- tutti parte della stessa Chiesa, certo con diver- rente è entrata anche l’ideologia e qui è nato il se responsabilità, ma nella convinzione che problema. La teologia della liberazione è stata l’altro è parte integrante, non un elemento se- una cosa grande che ci ha aiutato a far crescere condario, non un’appendice. Stiamo già cam- la nostra consapevolezza cristiana in ordine ai minando in questa direzione, ma dobbiamo poveri, però alcuni sono andati per una via in fare di più. Ci sono ancora problemi riguardo cui la fede è scivolata in secondo piano. O è ad esempio i beni di proprietà o alcune attività stata addirittura nascosta. Con la conseguenza in pastorale, ma tutto deve essere risolto nel di una interpretazione dualista della società, rispetto delle responsabilità reciproche – di della contrapposizione classista. Oggi siamo ministero e di paternità per i vescovi – e non oltre e altrove. Quando, un paio di anni fa, so- secondo le nostre personali volontà». no andato a Quito (Ecuador) ad incontrare la CLAR sapevo della lunga stagione di contra- Parola alle monache sto. Nel dicastero abbiamo un ampio carteggio in merito. Però mi sono presentato senza un Nel corso dell’anno, o immediatamente testo scritto, senza alcuna idea preconcetta. dopo, è prevista l’uscita di alcuni testi: oltre Volevo incontrarli e basta. Un atteggiamento all’aggiornamento di Mutuae relationes, una che mi ha dato la possibilità di dire con libertà revisione di Verbi sponsa; un documento sui e di ascoltare con altrettanta libertà quello che fratelli; alcune lettere circolari ecc. Potrebbe avevano nel cuore. Dicevo loro: dobbiamo li- dirne qualcosa? berarci dai nostri scheletri nell’armadio perché altrimenti il passato ci condizionerebbe trop- «Per il documento sui fratelli laici siamo po. Recentemente ho incontrato un migliaio di già a buon punto. Li abbiamo molto coinvolti religiosi e religiose a Curitiba (Brasile) in un per recepire quello che loro sentono. Il papa E SANCTA SEDE 393 ha molto insistito in merito. In questo ambito distinguere il fondatore dalla sua opera. E in affronteremo anche la questione giuridica se merito è stato compiuto un lavoro in profondi- il fratello può essere o meno superiore di con- tà. Il papa, attraverso la nostra Congregazione, fratelli preti. Le bozze che ho letto finora sono segue da vicino il loro governo. È un cammi- assai ben fatte. Il secondo documento è Ver- no molto ben avviato, con frutti visibili, an- bi sponsa e riguarda la vita claustrale. Anche che se vi sono aspetti ancora da chiarire, ma in qui è necessario un aggiornamento su tre punti piena comunione di intenti. Nei confronti dei specifici: l’autonomia dei monasteri, la forma frati dell’Immacolata troviamo difficoltà. Ci della clausura e i suoi gradi, ma soprattutto la stiamo accorgendo che dietro il riferimento al formazione. Abbiamo distribuito a tutti i mo- rito straordinario (latino) si nasconde la nega- nasteri un questionario in merito e le risposte zione del concilio, che non è accettabile. Non già cominciano ad arrivare. Sta uscendo un’al- vediamo ancora con chiarezza il loro futuro. tra lettera circolare ispirata alle figure della nu- C’è purtroppo molta resistenza e ci sono anche be e del fuoco del Deuteronomio». accuse all’intervento che il papa ha voluto. In parallelo ci sono difficoltà anche con le suore Non sono mancati negli ultimi anni doloro- dell’Immacolata». si scandali nella vita consacrata. In particola- Consacrati e confessioni cristiane re sul versante degli abusi e della gestione dei beni. Con quali criteri il dicastero interviene Lei è vicino al movimento dei Focolari. Co- per accompagnare i casi difficili? me vede il rapporto tra movimenti ecclesiali e vita consacrata? «Quando sono arrivato si stava chiudendo il lavoro delle commissioni in Irlanda e in Au- «Non posso negare la mia esperienza per- stralia. Le loro conclusioni sono state molto sonale. Ho conosciuto in passato un momento utili. Quando si tratta di crimini è necessario di forte crisi. Non era solo una questione vo- il ricorso alla legge e ai suoi strumenti. Però cazionale, ma anche di fede. Proprio allora ho quando siamo tornati sul posto abbiamo anche incrociato il focolare. È stato molto importante costatato come da quella vicenda siano scatu- per me. E questo ha coinciso con il momento riti forti dubbi. Si è creata, per esempio, una in cui la Chiesa stava apprezzando i movimen- paura dell’affettività. Si ha paura di manife- ti. Vedo tutti i movimenti riconosciuti come un stare affetto per un bambino o per un adole- dono prezioso. Vi sono ancora delle difficoltà scente. Ma nessun bambino o adolescente cre- che peraltro i papi puntualmente ricordano, sce senza affetto e senza i suoi segni. Certo è però dobbiamo aprirci ai movimenti ecclesiali necessaria un’affettività matura e adeguata ad che portano luce, fervore e forza all’annuncio un rapporto rispettoso, ma non la dobbiamo del Vangelo. Manca talora in loro continuità e perdere. E poi: quanti sono stati interessati a stabilità, ma tocca agli istituti di più lunga sto- casi di pedofilia e hanno percorso tutto il tem- ria aiutarli in questo. D’altra parte essi hanno po dell’espiazione, affrontando cure e terapie una forza e una incisività nel vissuto ecclesiale adeguate e una conversione personale verifi- che dobbiamo apprezzare e comprendere». cata, dove li mettiamo? Hanno perso l’onore e la faccia, ma possiamo buttarli al macero? Qual è il ruolo dei religiosi e delle religiose Faremo come ha fatto Gesù o ci comporteremo nell’ecumenismo e nel dialogo interreligioso? da giudici inflessibili? Sono domande ancora aperte». «Apriremo l’anno della vita consacrata con un colloquio con le espressioni di vita comune Fra i casi affrontati vi è stato quello dei Le- della Chiesa luterana, anglicana e con il mona- gionari di Cristo e dei frati dell’Immacolata. chesimo orientale. Il dialogo verterà non sulla Che giudizio ne può dare? dottrina o sulla storia, ma su come oggi ciascuno vive nella sua tradizione la consacrazione a Dio. «Dal caso dei Legionari e da altri abbiamo È un segnale forte, che vede per la prima volta da capito che anche un fondatore o una fondatrice secoli tutte le confessioni cristiane apprezzare la che hanno ricevuto un vero carisma possono scelta della vita comune consacrata ». risultare indegni del dono ricevuto. Però que- sto non significa che il carisma non sia au- Vi è una domanda condivisa per un mag- tentico. Nel caso dei Legionari è necessario gior ruolo della vita consacrata femminile 394 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3 nella Chiesa? Cosa possiamo attendere come Lorenzo Prezzi conclusione della visita apostolica alle suore (a cura di) degli Stati Uniti? [Testimoni, 10(2014)1-4]

«Dobbiamo da subito dire che la vita con- 4. Mons. J. R. Carballo ai trappisti in Capi- sacrata è in grande prevalenza femminile. Si tolo va dal 70 all’80%. Questo vuol dire che la donna ha una più forte sensibilità spirituale in merito. Il papa vuole che le donne abbia- Radiografia no più visibilità negli organismi ecclesiali sia della Vita consacrata centrali che periferici. Compresa la nostra Congregazione, anche nei posti decisionali, Al di là dei giudizi dei pessimisti o degli ottimisti, come del resto abbiamo cominciato a fare. E un sano realismo dice che la VC sta attraversando un questo è importantissimo per la vita consacra- momento di crisi che può diventare un kairos se si sa- ta. Dobbiamo rivedere i processi formativi sul pranno prendere le decisioni giuste. Solo così essa avrà rapporto uomo-donna. La bellezza dell’altro/a futuro. è anche mia. Dobbiamo rendere l’altro/a non Un giudizio, ampiamente condiviso, è che uguale a noi, ma maggiormente se stesso/a. la vita consacrata si trova oggi in un momento Per quanto riguarda le suore americane vi so- critico. In una situazione del genere, più che no due realtà. Sta uscendo la valutazione fina- mai essa è chiamata a prendere delle decisioni le della visita apostolica alle 57.000 suore di e il suo futuro dipenderà da queste scelte. Lo quel paese. Abbiamo voluto un testo positivo ha affermato mons. Carballo, segretario della e di sostegno per tutto il bene che hanno fatto Congregazione per la vita consacrata, parlando e fanno alle Chiese e alla società. Ci sono poi ai trappisti riuniti in Capitolo, ad Assisi, nella alcuni problemi che interessano alcune con- seconda metà di settembre. Nel suo intervento gregazioni e faremo dei documenti specifici ha tracciato una radiografia della vita consa- per loro. Mentre è ancora in atto l’indagine crata oggi, rispondendo alla domanda: come della commissione episcopale (presieduta da vedo io la vita consacrata? mons. J. Peter Sartain di Seattle) in base alla La realtà, ha affermato, è certamente com- valutazione dottrinale elaborata dalla Congre- plessa e tutto dipende dagli occhi con cui si gazione della dottrina della fede. Essa riguarda guarda ad essa. Diversi sono pertanto i giudizi la Leadership Conference of Women Religious che si sentono in giro o che si leggono. Egli ha (LCWR). È un lavoro non concluso e che co- esposto comunque la sua visione che ha il van- nosce difficoltà. Però la scelta della nuova pre- taggio di guardare alla situazione da un punto sidente, suor Sharon Holland, è di buon auspi- di vista privilegiato, in quanto segretario della cio perché è molto stimata e ha lavorato anche Congregazione per la vita consacrata. qui in Congregazione». «Ci sono anzitutto, ha affermato, i pessi- misti i quali dicono che la vita consacrata sta Negli ultimi decenni si sono moltiplicate le attraversando dei momenti molto delicati e nuove fondazioni. Quante sono e con quali cri- usano tre parole per definirli: notte oscura, tra- teri valutarle? monto e caos. Caos: tutto è confusione e non sappiamo dove andiamo. Notte oscura: non si «Stiamo seguendo da vicino il fenomeno. vede niente di chiaro. Tramonto: la vita consa- Non tutte sono affidabili e autentiche. Ci so- crata ha i giorni contati». no fondatori e fondatrici con problemi gravi. Dall’altra parte ci sono gli ottimisti i qua- Non sono certo la maggioranza, ma ci sono. li usano anch’essi queste stesse parole: caos, Vorremmo arrivare a criteri condivisi di valu- notte oscura e tramonto. Ma con un significato tazione che possano aiutare tutti a discernere. del tutto diverso. Caos: quello che precede la Ma dobbiamo anche sapere attendere». nuova creazione, la nuova forma di vita con- sacrata; gli attribuiscono il significato biblico Secondo lei cosa convince un ragazzo o della Genesi. Notte oscura: nel senso dei mi- una ragazza a scegliere la vita consacrata? stici, soprattutto spagnoli, di san Giovanni del- la Croce, secondo cui si tratta di un momento «Lo faranno se trovano consacrati felici». di potatura, di prova da cui la vita consacrata uscirà rafforzata. Tramonto: c’è una forma di E SANCTA SEDE 395 vita consacrata che è chiamata a scomparire. crata senza mistica, ossia demotivata, annoia- Ma questo non vuol dire che abbia i giorni ta e fatta di routine che produce vite mediocri contati. Per essi la situazione della vita consa- “così e così”, anziché vite piene di entusiasmo crata è buona, gode di buona salute. capaci di dare tutto. Infine mi rattrista una vita C’è poi il terzo gruppo, che è il più nume- consacrata troppo professionalizzata anziché roso, quello dei realisti. Questi usano in parti- essere testimonianza di Dio, del Dio della vita colare una parola: crisi. La vita consacrata è in che suscita passione, speranza e gioia». crisi, ma nel senso etimologico, vale a dire, è arrivata a un momento in cui bisogna prendere Ci sono anche delle decisioni. La crisi può essere positiva o fatti preoccupanti negativa; dipende dalle decisioni che si pren- deranno». Proseguendo nella sua radiografia, p. Car- «Personalmente, sottolinea Carballo, mi sen- ballo, ha aggiunto: «mi preoccupa, ci preoc- tirei di appartenere a questo gruppo. Io sostengo cupa oggi nella vita consacrata un altissimo, che la vita consacrata si trova in un momento – superlativo! – numero di abbandoni. Io ho critico, vale a dire, che deve prendere delle de- pubblicato un articolo sull’Osservatore Ro- cisioni e il suo futuro dipende dalle decisioni mano su questo aspetto: lasciano la vita con- che è chiamata a prendere in questi momenti». sacrata più o meno 3000 religiosi e le ragioni addotte sono: crisi di fede, crisi di vita comu- Ci sono cose nitaria e crisi affettiva. Spesse volte, almeno che ci rattristano nella documentazione, ciò che appare è la crisi affettiva. Ma le radici sono altre. Ma come vede la vita consacrata? «Nell’at- Ci preoccupa il numero degli istituti com- tuale situazione – ha affermato – ci sono diver- missariati. In questo momento abbiamo in se cose che mi rattristano. In primo luogo mi corso 39 istituti commissariati. Questo è mol- rattrista una vita consacrata autoreferenziale. to, a mio modo di vedere. E le visite aposto- Credo che siamo troppo autoreferenziali, c’è liche che si stanno portando a termine, anche una vita consacrata ripiegata su se stessa, trop- se non ho sotto mano le cifre. Voglio dire che po preoccupata della sua sopravvivenza anzi- c’è qualcosa che va male. I commissariamenti ché della missione, il cui compito è di annun- dipendono fondamentalmente da quattro moti- ciare la buona notizia. vi. Primo, il servizio dell’autorità: di servizio In secondo luogo, mi rattrista una vita con- non c’è niente in questi casi, vale a dire, c’è un sacrata più preoccupata del numero che della autoritarismo molto forte che non ha nulla di significatività evangelica. In terzo luogo, mi evangelico. Secondo, la formazione: non solo rattrista una vita consacrata più interessata è preconciliare, in questi casi, ma spesso anti- a quella sicurezza che può derivare dal “si è conciliare. Ci sono alcuni che affermano che sempre fatto così”, anziché preoccuparsi del- la sede di Pietro è vacante, è vacante a partire le frontiere esistenziali. Mi rattrista una vita da Giovanni XXIII fino ai nostri giorni. Ossia, consacrata attanagliata da una sicurezza che e questo è gravissimo, vuol dire che tutti i papi continua a preoccupare perché l’aiuta ad ada- del concilio sono assenti, non si salva nessuno. giarsi nella mediocrità, le impedisce di vivere Terzo, questioni economiche. Quarto, questio- il presente con passione e di guardare al futuro ni affettive. Qui, con la discrezione che questo con speranza. Mi rattrista una vita consacra- argomento sempre richiede, posso dirvi che, ta segnata dall’accidia. Che cos’è l’accidia? in questo momento ci sono una quindicina di La definisce molto bene il papa Francesco fondatori indagati, per questioni affettive mol- nell’enciclica Evangelii gaudium in cui dedica to serie. ad essa vari paragrafi. Al numero 277 la defi- Ci preoccupa l’inadeguato esercizio nisce «una cronica scontentezza che inaridisce dell’autorità, ci preoccupa la mondanità di cui l’anima». Al n. 81 parla di un’ «accidia para- parla papa Francesco, ossia lo stile di vita di lizzante» e nel n. 82 di una fatica «tesa, pesan- molti consacrati segnati dal consumismo, dal te, insoddisfatta” e dell’ «ansia di arrivare a comfort, ecc. risultati immediati e incapace di tollerare facil- Ci preoccupa l’attivismo alienante che è mente il senso di qualche contraddizione, di un lungi dal favorire la creatività e distrugge la apparente fallimento, una critica, una croce». comunione fraterna. C’è troppa, troppa crisi di Mi preoccupa, mi rattrista una vita consa- vita comunitaria, lo posso assicurare». 396 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

Ma molte cose sapendo dove si va”. Una vita consacrata più ci rallegrano samaritana che si fermi e cerchi di risponde- re alle situazioni emergenti dell’uomo e della Accanto a questi fenomeni dolorosi, ci so- donna di oggi. no però molte cose che invece ci rallegrano. Una vita consacrata che ricalcoli e ripro- P. Carballo le ha così enumerate, procedendo grammi le attività in armonia con le sue forze. quasi per flash: «Ci rallegra la coerenza e la fe- Io credo che molti istituti non si rendono conto deltà dell’immensa maggioranza di consacrati. che il numero diminuisce continuamente, l’e- Capita che un albero che cade faccia più ru- tà media si alza vertiginosamente e vogliono more di una foresta che sta in piedi. Ci rallegra continuare con le stesse attività. Ciò è impossi- una vita consacrata fecondata dalla spiritualità bile. E questo avviene molto anche nei mona- di comunione. Credo che in questo si sia fatto steri, non voglio dire tra i cistercensi, ma cre- un grande cammino. Ci rallegra il desiderio di do che questo sia il “punto dolens” della vita una maggiore radicalità evangelica e carisma- monastica. Continuare con le stesse strutture tica e di una vita consacrata appassionata, alla come quando si era moltitudine. Non si può ricerca di una fedeltà creativa. Ci rallegra una andare avanti così. vita consacrata maggiormente preoccupata Ci preme una vita consacrata – qui ho scel- della formazione integrale delle persone, an- to tre verbi che mi sembrano importanti – che che se non sempre si riesce a trovare il cam- chiama, reclama e annuncia. In fondo si trat- mino adeguato, ma almeno la preoccupazio- ta di una vita consacrata profetica. Il profeta ne esiste. Ci rallegra una vita consacrata che chiama, reclama quando c’è da reclamare, guarda al mondo, non come a un pericolo, a denuncia e annuncia: questo ci preme. Ci pre- una minaccia, ma come al proprio chiostro. Ci me una vita consacrata, e qui mi riferisco alla rallegra una vita consacrata con una chiara co- Evangelii Gaudium, perché credo che noi reli- scienza di ecclesialità senza rinunciare alla sua giosi dobbiamo leggerla come qualcosa che ci ricchezza profetica, come ci chiede il papa». riguarda: “non lasciatevi rubare la speranza”, “non lasciarsi rubare la gratuità”. Io vedo qui Che cosa una grande sfida per la vita consacrata. A volte ci preme oggi? si trova difficoltà ad inviare un fratello o una sorella in una comunità se non ha la pensione Che cosa ci preme oggi per una vita con- o un salario. Dove sta la gratuità? Bisogna re- sacrata significativa? «Ci preme una vita con- cuperare la gratuità nella vita consacrata. Di sacrata che si senta in cammino. Centrata nel questo sono convinto, altrimenti come dicono Signore, concentrata sugli elementi essenziali gli italiani “sono tutte chiacchiere”. Pertanto di ciascun carisma, e decentrata, ossia che va- una vita consacrata che non si lasci rubare la da al mondo in missione. Ci preme una vita speranza, la gratuità, l’ideale dell’amore fra- consacrata che abbia sete di Dio e viva una terno. Una vita religiosa che non si lasci rubare spiritualità profondamente apostolica, una spi- la forza missionaria e la gioia dell’evangeliz- ritualità che ci renda figli di Dio e figli della zazione. Infine, una vita consacrata che non si terra e, nello stesso tempo, profeti e mistici, te- lasci rubare lo Spirito e il Vangelo, il vangelo stimoni e missionari. Ci preme una vita consa- eh! perché come scrisse molto bene Benedetto crata che faccia suo il compito di “primerear”, XVI, in “Verbum Domini” n. 83, tutti abbiamo parola del papa Francesco che esiste solo nel le radici nel Vangelo”. Se perdiamo le radici, suo vocabolario porteño, ma che qui ci sta. A “arrivederci Roma”». me piace molto: una vita consacrata che accetti il compito di “primerear”, vale a dire, di apri- Ha un futuro re sentieri, di iniziare cammini, di riconoscere la vita consacrata? possibilità e non solo problemi. Una vita con- sacrata che parli con segni e con parole. Infine Carballo si è chiesto, come molti Ci preme una vita consacrata “in uscita”. oggi, se la vita consacrata ha un futuro. Per- Un’altra parola di papa Francesco è “uscita, sonalmente si è detto convinto che ce l’ha: ma sapendo dove si va”. Il papa nella Evan- «condivido pienamente le parole di Benedetto gelii gaudium denuncia coloro che escono XVI ai vescovi del Brasile pronunciate in un sì, ma non sanno dove vanno: sicuramente momento molto delicato, quando un vescovo questi non trovano il cammino. “Uscita, ma religioso scrisse all’Osservatore Romano che E SANCTA SEDE 397

“la vita consacrata aveva i giorni contati”. Il pizia per tornare all’essenziale. Avrà futuro, papa rispose, senza rispondere, affermando a mio modo di vedere, “una vita consacrata che “la vita consacrata è stata voluta da Cri- vissuta nella radicalità e senza protagonismo, sto e accompagnerà la Chiesa fino alle fine dei nella kénosis”, diceva Benedetto XVI. Una vi- tempi”. ta consacrata che sia testimone di Cristo con Però, attenzione, non tutta la vita consacra- una vita di povertà che non ha bisogno di da- ta avrà futuro. Sono convinto che avrà futuro re spiegazioni. Vivere in chiave di solidarie- una vita consacrata che sia profezia viva del tà, di comunione, di giustizia. Infine, una vita Regno. Avrà futuro una vita consacrata capace consacrata che brilli per la qualità di vita, sen- di vivere un genere di vita alternativa e contro- za mai cadere nella tentazione del numero e culturale. Non dico “anti” ma controculturale. dell’efficacia». Il papa parla molto di andare controcorrente, ma attenzione, perché io credo che la vita con- Antonio Dall’Osto sacrata possieda dei valori che non sono mo- neta corrente in questa cultura e non possiamo [Testimoni, 11(2024)9-12; alle pp. 10-11, rinunciare ad essi. Come sono per esempio i la Rivista Testimoni, riporta parte della Lette- voti. Una vita consacrata che assuma con co- ra che il Ministro generale OFM, Fr. Michael raggio questo periodo delicato e duro come A. Perry, ha scritto alla Clarisse in occasione un kairos di purificazione e un’occasione pro- della Festa di santa Chiara]

DE CAPITULO GENERALI ORDINIS in S. Maria Angelorum, Assisii, 10 Maii-7 Iunii 2015

Documento del Definitorio generale per il disposizione, in un primo momento del Capi- Capitolo 2015 tolo, un tempo di lavoro nei gruppi linguistici. Durante questi incontri nei gruppi si chiede di valutare, scegliere i suggerimenti discussi e INSTRUMENTUM LABORIS formulare alcune proposte. In un secondo momento le proposte elabo- Presentazione rate nei gruppi diventano la materia/oggetto del lavoro delle Commissioni capitolari, secondo Il presente documento, Instrumentum La- gli argomenti e in sintonia con altri interven- boris per il Capitolo Generale OFM 2015, ti presentati durante il Capitolo Generale (le si basa sulle indagini richieste dal Capitolo Relazioni del Ministro generale, degli Uffici, Generale del 2009, sui Lineamenta del 2013 del Servizio Fedeltà e Perseveranza, ecc.). La e sulle risposte ai Lineamenta ricevute dalla metodologia del lavoro prevede in seguito la Segreteria del Capitolo Generale. Una sotto- qualificazione delle proposte in Mandati, De- commissione, nominata dal Definitorio Gene- cisioni concrete e Orientamenti. rale, ha studiato tutto il materiale pervenuto e, in vista del tema del Capitolo, Fratres et mino- I. Vivere da fratelli res in nostra aetate, ha organizzato il seguen- te documento in due temi maggiori: vivere da Introduzione fratelli e vivere da minori. Lo scopo dell’In- strumentum Laboris è quello di agevolare la Come ogni sei anni, l’Ordine è stato con- riflessione e le decisioni da prendersi nel con- vocato a celebrare il suo Capitolo Generale testo del Capitolo stesso, senza pretendere di ordinario dal 10 maggio al 7 giugno 2015 a descrivere in modo esaustivo né di interpretare Santa Maria degli Angeli in Assisi, avendo l’abbondante materiale che è servito alla pre- come tema principale Fratelli e minori nel parazione del Capitolo. nostro tempo. Nel suo enunciato, tale titolo Ogni tema riceve anzitutto una descrizione vuole articolare tre elementi: la Fraternità, la della situazione attuale, basata sul Rapporto minorità e il momento attuale. Si avverte che dello Studio sullo stato dell’Ordine, seguita la domanda soggiacente è come essere fratelli da alcune illuminazioni o riflessioni sulla si- e minori oggi. tuazione, basate sulle risposte dei frati e delle La prima parte del presente Instrumentum Entità dell’Ordine, con riferimenti a testi fran- Laboris è dedicata al tema della fraternità oggi. cescani e ecclesiali, in particolare alla Esor- Le nostre Costituzioni Generali hanno espres- tazione apostolica Evangelii Gaudium. La so in maniera sintetica la natura e le implica- presentazione di ogni tema è seguita da alcuni zioni della Fraternità quando la presentano suggerimenti, emersi dalle risposte ai Linea- come parte integrante della vita radicalmente menta, per la stesura di eventuali proposte du- evangelica alla quale siamo chiamati e la pon- rante i lavori del Capitolo Generale. gono in relazione con lo spirito di orazione e devozione, con la penitenza e la minorità, Metodologia del lavoro con la Fraternità universale e con l’annuncio L’Instrumentum Laboris serve da mezzo del Vangelo della giustizia, della pace e del- pedagogico per suscitare il dialogo fraterno fra la cura del creato1. Questa stessa prospettiva i capitolari, la condivisione delle esperienze, fu raccolta e sviluppata dal Capitolo generale delle preoccupazioni e delle speranze e, infi- del 2009 in chiave di logica del dono, introdu- ne, per formulare le proposte da considerare cendo il nuovo tema del dialogo con la cultu- al livello del Capitolo Generale dell’Ordine ra2. Tale prospettiva ha ispirato il contenuto di e, conseguentemente, nelle nostre Entità e so- questa prima parte dell’Instrumentum Laboris. prattutto nella vita di ogni frate. Lasceremo per la seconda parte il tema della Per raggiungere questo obiettivo si avrà a minorità e della cura e salvaguardia del creato. 400 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

1. Fratelli nella vita con Dio gerci in questo Anno è se e come anche noi ci lasciamo interpellare dal Vangelo; se esso Situazione è davvero il “vademecum” per la vita di ogni Nella Sintesi del Rapporto dello Studio sul- giorno e per le scelte che siamo chiamati ad lo stato dell’Ordine appare con chiarezza che operare. Esso è esigente e domanda di esse- circa i due terzi dei Frati (59,2 %) partecipa- re vissuto con radicalità e sincerità. Non basta no assiduamente nella preghiera comune, ma leggerlo (eppure lettura e studio rimangono di d’altra parte circa il 65 % non riesce a stabilire estrema importanza), non basta meditarlo (e lo l’equilibrio tra il lavoro e la vita di preghie- facciamo con gioia ogni giorno). Gesù ci chie- ra. Lo squilibrio è sentito prevalentemente dai de di attuarlo, di vivere le sue parole6. Frati giovani e dagli adulti fino ai 65 anni. Quasi la metà (45.1%) si lamenta perché Suggerimenti per l’elaborazione delle pro- non vede valorizzata la Parola di Dio con la poste lettura orante comunitaria, e più della metà • Rivedere la forma e i contenuti della pre- (57.7%) dice che nella Fraternità non c’è uno ghiera in comune. scambio di esperienze spirituali. Le Fraternità • Riprendere la prassi della lectio divina. sono poco preparate per la lettura orante della • Imparare ad ascoltare la voce di Dio anche Parola di Dio (Lectio Divina) (40%) e per lo attraverso la lettura dei “segni dei tempi” in scambio di esperienze della vita di fede tra i quanto sono Parola di Dio attraverso la qua- Frati (60 %). le Dio ci parla oggi, secondo Dei Verbum 2. La stessa Sintesi del Rapporto dice che • Adoperare la prassi del discernimento fran- mentre è statisticamente significativo (85,1%) cescano. l’interesse per gli avvenimenti della Chiesa locale e di quella universale, è meno incisiva 2. La qualità evangelica delle nostre relazio- l’attenzione per gli avvenimenti socio-politi- ni fraterne ci (69,1%) e per la condivisione con i poveri e gli emarginati (63,9%). Secondo gli esper- Situazione ti, sembrerebbe che l’attenzione ai segni dei Dall’indagine svolta presso i Frati dell’Or- tempi, come motivazione ideale per la propria dine risulta che le difficoltà maggiori per vi- spiritualità, sia stata sostituita dal predominio vere con gioia la propria professione religiosa dell’attenzione privilegiata al contesto imme- e francescana sono rappresentate dalla man- diato di ciascuno dei Frati, sia quello geogra- canza di comunicazione interpersonale nelle fico che personale (una spiritualità attenta ai Fraternità (46 %), dalla mancanza di orga- segni del contesto immediato); o, per dirla me- nizzazione interna (23.6 %) e dalla non con- glio, una spiritualità della vita quotidiana. divisione delle scelte della Fraternità (21 %). La mancanza di relazioni soddisfacenti nella Illuminazioni vita di Fraternità viene indicata anche come Secondo san Francesco, colui che fa profes- la prima difficoltà che rende problematica e sione religiosa “è ricevuto all’obbedienza”3: fragile l’osservanza del voto di castità (41.8 ne deriva che l’ascolto attento della Parola di %). Così il voto di obbedienza è spesso messo Dio ha un ruolo fondamentale nella vita e nel in questione dalla forte ricerca personale del- servizio dei Frati. La vita di Fraternità acquista la propria autonomia, o individualismo (36.1 pertanto il carattere di vero “luogo teologico”, %), e da atteggiamenti di orgoglio e superbia in quanto è l’ambito dell’ascolto della voce personale (25.6 %). A livello strutturale e or- di Dio; questo fa supporre che lo spirito di di- ganizzativo sembra esprimersi nello scarso scernimento abbia un ruolo determinante nella valore attribuito dalla Fraternità al Capitolo nostra vita4. locale (14.9%). La comunione fraterna è resa Lo spazio privilegiato per l’ascolto è il Ca- poi difficile dall’eccessivo carico di lavoro e pitolo, il quale deve avere come finalità prio- dalla routine quotidiana che estraniano dalla ritaria quella di “trattare le cose che riguarda- vita della Fraternità (34 %), con l’aggravante no Dio”5. Ciò vuol dire che ci deve essere un della mancanza di sostegno da parte dei con- forte collegamento tra i momenti dedicati alla fratelli (30 %). preghiera (l’ascolto di Dio) e quelli dedicati «In altri termini è la denuncia sofferta e all’incontro con i fratelli (l’ascolto dei fratelli). drammatica di molti Frati che si traduce in for- La domanda che siamo chiamati a rivol- me di isolamento, di individualismo, di poca CAPITULUM GENERALE 2015 401 carità fraterna, di scarso accompagnamento e e come vi accompagnate: “da questo tutti interessamento, di poca cura e attenzione reci- sapranno che siete miei discepoli: se avete proca sulla vita dei confratelli, sul loro lavoro amore gli uni per gli altri” (Gv 13,35). È personale, sull’interessamento (non curioso e quello che ha chiesto con intensa preghiera pettegolo) ma amoroso e cordiale, che fanno Gesù al Padre: “siano una sola cosa … in della fraternità una vera... famiglia. In una pa- noi … perché il mondo creda” (Gv 17,21). rola possiamo identificarlo nella difficoltà di • Non lasciamoci rubare l’ideale dell’amore creare e gestire nella continuità relazioni inter- fraterno!11. personali soddisfacenti»7. In occasione dell’Anno della Vita Consa- Il Rapporto evidenzia anche il problema crata, Papa Francesco ci invita: della solitudine e dell’abuso dei mezzi di co- • I religiosi e le religiose, al pari di tutte le municazione sociale (Internet, cellulare…: altre persone consacrate, sono chiamati ad 26,6%), come pure la mancanza di equilibrio essere “esperti di comunione”. Mi aspetto nelle amicizie femminili e l’emergenza di altre pertanto che la “spiritualità della comunio- fragilità affettive. ne”, indicata da san Giovanni Paolo II, di- D’altra parte su un versante più positivo, venti realtà e che voi siate in prima linea nel emerge dall’indagine che per il 27% dei Frati cogliere «la grande sfida che ci sta davan- la motivazione della scelta vocazionale è stata ti» in questo nuovo millennio: «fare della la vita di fraternità tra i Frati. Chiesa la casa e la scuola della comunio- Per il 44,3% dei Frati, la loro Fraternità ri- ne»12. vela abbastanza apertura, dialogo e fratellanza • Nello stesso tempo la vita consacrata è con le persone di differenti culture e religio- chiamata a perseguire una sincera sinergia ni, mentre per il 20,7% la risposta è ancor più tra tutte le vocazioni nella Chiesa, a partire positiva e si parla di molta apertura, dialogo, dai presbiteri e dai laici, così da «far cres- ecc.. cere la spiritualità della comunione prima Emerge anche il desiderio del 53,9% dei di tutto al proprio interno e poi nella stessa Frati che considerano necessario migliorare comunità ecclesiale e oltre i suoi confini»13. la qualità fraterna delle relazioni in Fraternità, per rivitalizzare l’Ordine. Suggerimenti per l’elaborazione delle pro- poste Illuminazioni • Promuovere processi di formazione dei Mi- Secondo san Francesco, la nostra vocazio- nistri, dei Guardiani e di chi ha il compito di ne è di essere semplicemente Frati Minori: animare le Fraternità. • … e tutti allo stesso modo siano chiamati • È urgente curare la nostra formazione perso- Frati Minori8. nale lungo tutto l’arco dell’esistenza con una • E nei rapporti vicendevoli facciano come particolare attenzione all’accompagnamento dice il Signore: “tutto quanto desiderate che fraterno e personale, con una particolare va- gli uomini facciano a voi, fatelo voi pure lorizzazione del progetto fraterno e persona- a loro”; e ancora: “ciò che tu non vuoi sia le di vita e missione. fatto a te non farlo a un altro”9. • Coltivare la vita fraterna con la preghiera • E ovunque sono e si incontreranno i Frati, programmata e curata, con l’Eucaristia in si mostrino famigliari tra loro reciproca- Fraternità, lettura orante della Parola, eser- mente. E ciascuno manifesti con fiducia cizi spirituali, celebrazioni dei nostri santi... all’altro le sue necessità, poiché se la madre • “Lavorare” sulla maturità umana: le fe- nutre e ama il suo figlio carnale, quanto più rite, l’autoconoscenza, i presupposti premurosamente uno deve amare e nutrire umani e spirituali della vita in fraternità. il suo fratello spirituale10. Un’attenzione specifica va data alla matu- Anche Papa Francesco invita a tutti i cri- rità affettiva/sessuale, in relazione al voto stiani, quindi anche a noi Frati Minori: di castità; parlare con chiarezza del tema e • Ai cristiani di tutte le comunità del mondo affrontare la questione apertamente; aiutare desidero chiedere specialmente una testi- ad un equilibrio nelle relazioni affettive e monianza di comunione fraterna che diven- prendere atto delle problematiche affettivo- ti attraente e luminosa. Che tutti possano sessuali. ammirare come vi prendete cura gli uni de- • Educarci a un uso responsabile degli stru- gli altri come vi incoraggiate mutuamente menti di comunicazione. 402 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

• Cercare mezzi e qualificazione per gestire i telli, germe dell’Ordine francescano, in questo conflitti nella Fraternità. momento fontale precede ogni distinzione mi- • Riprendere il Capitolo come mediazione e nisteriale. Sono soltanto dei credenti che vo- luogo fondamentale per animare la vita in gliono prendere sul serio il Vangelo»16. Questo fraternità, per elaborare il nostro progetto è un dato che non dovremmo dimenticare in di vita fraterno, per imparare e esercitare questo momento in cui nell’Ordine si parla il discernimento, per ascoltare la Parola di con insistenza della necessità di riflettere sulla Dio e del fratello. nostra identità. L’Ordine, da parte sua, ha dato una serie 3. I Fratelli Laici di indicazioni da tenere in conto soprattutto nell’ambito formativo. Il Capitolo generale Situazione del 2009 ha riaffermato l’esigenza di una for- L’indagine sullo stato attuale dell’Ordi- mazione unica per tutti i Frati, ma sempre ri- ne offre dei dati che invitano a riflettere sul spettosa del dono di ciascuno e delle diverse tema dei Frati laici. A fronte di un 66.8 % di vocazioni suscitate dallo Spirito, e si chiede Frati dell’Ordine che sono chierici, il 25 % so- se il clericalismo nell’Ordine non abbia a che no laici. Questo è coerente con il fatto che il vedere con il fatto che alcuni formandi con 21.3 % dei Frati afferma che fin dal principio vocazione laicale non trovano spazi con al- della loro chiamata vocazionale coltivavano il tre dinamiche formative al di fuori del cursus desiderio di essere sacerdoti, mentre solo un clericale e finiscono per scegliere l’opzione 9.5 % dichiara di essersi sentito attratto fin dal clericale17. Pare inoltre conveniente invitare principio dalla vocazione della vita francesca- il Capitolo a riflettere seriamente sullo spe- na laicale. Quando si tratta di identificare le cifico inserimento del Frate laico nella vita e difficoltà che impediscono di vivere con gioia missione dell’Ordine e ad assumere le corri- la propria consacrazione religiosa un 25.4 % spondenti conseguenze pratiche, nel segno di dei Frati intervistati segnala l’accentuato cle- quella “conversione ecclesiologica” suggerita ricalismo della formazione e della missione. dal Capitolo generale del 200918. Quest’ultimo dato pare confermato dal fatto che sui 14 ambiti di pastorale nei quali i Frati Suggerimenti per l’elaborazione delle propo- lavorano, la pastorale parrocchiale e quella dei ste santuari, da sole, concentrano il 63 % del per- • Il Capitolo indirizzi nuovamente una richie- sonale dell’Ordine. sta al Papa perché sia portato a compimento quanto aveva accettato il Sinodo sulla vita Illuminazioni consacrata del 1994 (la decisione sopra i Alla luce dei dati riportati e della coinci- cosiddetti “istituti misti”), già annunciato denza dell’Anno della Vita consacrata con in Vita consecrata, 61. il nostro Capitolo generale, pare opportuno • Valutare l’opportunità di promuovere in- tornare a occuparci del tema dei fratelli laici. contri dei fratelli laici a livello regionale e/o Papa Francesco ci invita a farlo quando dice generale. che questo tipo di constatazioni relative al nu- mero calante di religiosi laici, che talvolta si 4. Fratelli evangelizzatori trovano anche in altri contesti, non sono per sé un segno dei tempi che presagisce la fine della L’evangelizzazione è un elemento stretta- vocazione religiosa laicale, ma piuttosto un in- mente connesso alla nostra vita fraterna. L’in- vito a discernere cosa il Signore ci sta chieden- dagine dimostra che, nel campo dell’evange- do14. Non possiamo trascurare la sua energica lizzazione, l’ambito decisamente maggiori- denuncia del clericalismo come uno dei mali tario è quello dell’impegno pastorale parroc- peggiori nella Chiesa e della ipocrisia come il chiale e di predicazione (50.6% del campione). suo frutto, per cui egli chiama a combatterlo a A una certa distanza troviamo altri ambiti tutti i livelli, comprese le case di formazione e di impegno: l’impegno sociale verso i poveri, i seminari15. gli ammalati, gli anziani (22.1%), la predica- In questo senso, i fratelli laici offrono zione/direzione spirituale (21.1%), la pastora- nell’Ordine un valido contrappunto al cle- le giovanile e vocazionale (19.3 %). Ancora ricalismo in quanto ci ricordano che nel suo più minoritario è l’impegno nella pastorale momento fondativo «il piccolo gruppo di fra- educativa nelle scuole/collegi (15.7%), la pa- CAPITULUM GENERALE 2015 403 storale dei Santuari (12.4%), i servizi ammini- • §1 tutta la Fraternità, cioè l’Ordine, la Pro- strativi dell’Ordine (11.2%), le missioni al po- vincia e la casa, nonché il singolo Frate, polo (10.1), la collaborazione nell’associazio- non vivano soltanto per se stessi, ma deb- nismo laicale (8.4), l’apertura a nuove forme bono giovare agli altri, cercando con tutti di evangelizzazione (7.7%), l’ambito artistico gli uomini quella comunione fraterna che culturale (7.1%), il settore della pubblicistica coltivano tra di loro. e dei nuovi media (6.2%), il volontariato e gli • §2 Essendo questa comunione fraterna, scambi internazionali (1.7%). sorretta dalla preghiera e dalla penitenza, Ad una richiesta di valutazione dell’indole la prima e la più luminosa testimonianza francescana dell’evangelizzazione, più della del Vangelo e segno profetico di una nuova metà delle risposte al Questionario (54.7%) si famiglia umana, la vita dei frati tra la gen- sono orientate a considerare più appropriata al te sia tale che chiunque li vede e li ascolta carisma francescano una pastorale che conso- glorifichi e lodi altamente il Padre che è nei lidi una vita ecclesiale realmente comunitaria cieli. e solidale, accanto ad una seconda scelta mag- E Papa Francesco, rivolgendosi a noi con- gioritaria (49.6%) che privilegia il dare testi- sacrati, scrive: monianza silenziosa con il buon esempio. • Possiamo ben applicare alla vita consacrata quanto ho scritto nella Esortazione aposto- 4.1. Evangelizzatori in Fraternità lica Evangelii Gaudium, citando un’omelia di Benedetto XVI: «La Chiesa non cresce Una vita ecclesiale e fraterna realmente per proselitismo, ma per attrazione». Sì, la comunitaria e solidale non è solo il frutto ma vita consacrata non cresce se organizziamo anche il soggetto dell’evangelizzazione fran- delle belle campagne vocazionali, ma se cescana. Si tratta dunque di mettere a fuoco le giovani e i giovani che ci incontrano si il tema dell’evangelizzare in Fraternità, non sentono attratti da noi, se ci vedono uomini soltanto come singoli. e donne felici! Ugualmente la sua effica- cia apostolica non dipende dall’efficienza Situazione e dalla potenza dei suoi mezzi. È la vostra Là dove ci si impegna comunitariamente in vita che deve parlare, una vita dalla quale un progetto di evangelizzazione pensato e ge- traspare la gioia e la bellezza di vivere il stito insieme si rilevano riscontri positivi an- Vangelo e di seguire Cristo20. zitutto sul fronte della vita fraterna: crescono le relazioni fraterne, ci si conosce e si impara Suggerimenti per l’elaborazione delle pro- a stimarsi di più, ci si trova a condividere re- poste almente alcune esperienze. Anche la gestione • Verificare la possibilità ed eventualmente pratica degli impegni pastorali diventa più proporre che ogni Fraternità individui al- semplice: se manca un Frate, senza problemi meno un progetto pastorale che può essere può essere sostituito da un altro. Ci sono ri- condiviso dalla intera Fraternità. scontri positivi anche sul fronte dell’efficacia pastorale: la gente si accorge della differenza 4.2. Evangelizzatori e formazione culturale tra questa proposta e le altre e percepisce una diversa testimonianza, più efficace e più fran- Un altro ambito dell’evangelizzazione cescana. D’altra parte si registra che la colla- francescana è quello costituito dalla cultura. borazione all’interno della Fraternità talvolta Va messa in discussione la tendenza, espressa è difficile, talvolta addirittura impossibile. Il chiaramente dalle percentuali citate, a conce- fallimento di questo progetto può creare delle pire l’impegno di evangelizzazione solo ad un fratture tra Frati, membri della Fraternità. Al- livello “parrocchiale”, e non anche come dia- cuni Frati della medesima Fraternità non vo- logo culturale. Siamo sempre meno preparati gliono partecipare a un progetto condiviso, e per evangelizzare nel senso dell’incontro e del dunque talvolta partecipano solo alcuni Frati, dialogo con le culture contemporanee. ma non tutti. Situazione Illuminazioni Il lavoro e l’impegno nell’ambito culturale Le nostre Costituzioni generali19 affermano sembra essere abbastanza trascurato da parte il rapporto tra Fraternità ed evangelizzazione: nostra, anche se bisogna rilevare che i Frati che 404 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3 lavorano in ambito artistico - culturale (7.1%) Situazione sono soprattutto Frati con un alto titolo di stu- Non dimentichiamo la dimensione ad ex- dio (38%), ma anche diplomati (34%), quasi la tra: la missione condivisa con chi non fa parte metà sono giovani con meno di 45 anni di età; dell’Ordine. Nel laicato in genere e in quello sono soprattutto sacerdoti, ma la presenza di francescano in particolare abbiamo un poten- fratelli laici è particolarmente elevata (36%); ziale di evangelizzazione del quale non possia- operano specialmente nell’Europa occidentale mo privare né la Chiesa né l’Ordine. (44%) e nell’America Centro Sud (19%). Ma i risultati dell’indagine mostrano che A questo proposito va anche ricordata la re- solo un 16.8 % dei Frati considera la missione cente situazione di alcuni Centri di studio e di condivisa come un impegno prioritario per la ricerca dell’Ordine che sono in difficoltà e/o rivitalizzazione dell’Ordine e un 17.1 % come in crisi. un sostegno efficace per l’evangelizzazione.

Illuminazioni Illuminazioni Le nostre Costituzioni Generali afferma- Così affermava il Capitolo generale del no la necessità di un impegno dell’Ordine per 2009: promuovere una buona preparazione intellet- • Noi, Frati Minori, ci sentiamo chiamati a tuale dei Frati: promuovere la condivisione della nostra • §1 Nell’Ordine e nelle Province siano pro- missione con i laici come un atto di auten- mossi e coltivati con particolare attenzione tica restituzione del Vangelo, dono di Dio gli studi francescani, filosofici e teologici. per tutta la sua Chiesa. Così i laici esercita- • §2 Si deve porre la più grande cura affinché no il loro diritto e dovere di ritenere, prati- siano formati esperti docenti di spiritualità, care e professare la fede trasmessa23. Il lai- di storia francescana, di filosofia e teolo- co è evangelizzatore per diritto proprio, non gia, i quali dispensino spirito e vita secon- per graziosa concessione né tanto meno a do il pensiero di san Francesco e degli altri titolo di supplenza per venire in soccorso Maestri dell’Ordine21. alle nostre carenze di personale. Di conse- La preparazione intellettuale è importante guenza, dobbiamo entrare in una “conver- per evangelizzare le culture e inculturare il sione ecclesiologica” che ci faccia superare Vangelo. Così dice Papa Francesco: la mentalità clericale che ancora prevale tra • Nei Paesi di tradizione cattolica si tratterà alcuni fratelli24. di accompagnare, curare e rafforzare la ric- chezza che già esiste, e nei Paesi di altre Suggerimenti per l’elaborazione delle pro- tradizioni religiose o profondamente seco- poste larizzati si tratterà di favorire nuovi proces- • Favorire nuove forme di spiritualità e di si di evangelizzazione della cultura, benché partecipazione dei laici alla nostra vita e presuppongano progetti a lunghissimo ter- alla nostra spiritualità, anche mediante le mine. Non possiamo, tuttavia, ignorare che diverse forme di “membri associati”25. sempre c’è un appello alla crescita. Ogni cultura e ogni gruppo sociale necessita di II. Vivere da minori purificazione e maturazione22. Introduzione Suggerimenti per l’elaborazione delle pro- poste Dopo aver trattato il tema della Fraterni- Come iniziare un progetto organico e soste- tà passiamo ora a occuparci del suo comple- nuto (a lungo termine) per ri-fondare il livello mento: la Minorità. Nell’unione di entrambe culturale/intellettuale nell’Ordine? Elementi troviamo la nostra identità poiché, secondo la di un tale progetto: tradizione biblica veterotestamentaria, essa • Ripensamento dei centri di studio e di ri- risiede nel nome. Il nostro nome parla di una cerca (ristrutturazione o forse fondazione di identità eminentemente relazionale: siamo fra- nuovi centri), possibilmente a livello inter- telli e siamo minori. Se la Fraternità specifica il francescano. tipo di relazione che siamo chiamati a stabilire • Preparazione di Frati altamente qualificati. con tutti, la Minorità definisce il luogo da cui stabilire tale relazione: non a partire dall’af- 4.3. Fratelli in missione condivisa fermazione a oltranza del soggetto, piuttosto CAPITULUM GENERALE 2015 405 a partire da un’attitudine e una spiritualità che di scegliere un stile di vita più semplice e più lasci spazio perché l’altro sia. vicino alla gente povera. A tale proposito è utile ricordare che in un breve testo, insieme intenso e bello, il Capitolo Illuminazioni generale straordinario del 2006 ha segnalato • Nel capitolo 10 della nostra Regola, San che la Minorità, oltre a determinare sia le no- Francesco ammonisce i Frati “nel Signore stre relazioni fraterne che il nostro impegno Gesù Cristo che si guardino da ogni super- di evangelizzazione, è anche una questione di bia, vana gloria, invidia, avarizia, cure o mistica, poiché ci conduce a scoprire in cia- preoccupazioni di questo mondo” 27. scun “altro” che incontriamo la presenza di Così egli si esprime nella Ammonizione 19: Dio, il radicalmente Altro26. Incamminati su • Beato il servo, il quale non si ritiene mi- questa pista, noi Frati Minori siamo chiamati a gliore, quando viene magnificato ed esal- essere relazione che riconosce e afferma l’alte- tato dagli uomini, di quando è ritenuto vi- rità in tutte le sue dimensioni: umana, cosmica le, semplice e spregevole, poiché quanto e divina. Il nostro nome è tutto un programma l’uomo vale davanti a Dio, tanto vale e non di vita, di azione e di spiritualità. di più. Guai a quel religioso, che dagli altri è posto in alto, e per sua volontà non vuo- 1. Minori a confronto con l’imborghesimento le discendere. E beato quel servo, che non e la secolarizzazione viene posto in alto di sua volontà e sempre desidera stare sotto i piedi degli altri. Situazione • Papa Francesco insiste sull’autenticità della Dalle risposte ottenute dell’indagine, si può vita dei religiosi: «è la vostra vita che de- notare che il 19,2% dei Frati esprime il deside- ve parlare, una vita dalla quale traspare la rio di una scelta evangelica più radicale, mani- gioia e la bellezza di vivere il Vangelo e di festando la volontà di vivere una maggiore so- seguire Cristo”»28. brietà e austerità nella propria vita religiosa. Il • Il Papa ci ammonisce con forza nella Evan- 26% considera lo stile di vita dell’Ordine trop- gelii Gaudium ad «uscire della propria co- po borghese (si parla di tranquillità borghese), modità e avere il coraggio di raggiungere con una negativa incidenza sulla vita spiritua- tutte le periferie che hanno bisogno della le. Questa situazione è capace di provocare luce del Vangelo»29 e mette in guardia da una crisi di fede e una perdita dell’identità del quel sottile imborghesimento ecclesiasti- frate francescano (25, 5%9). Ancora, il 48% co che è la “mondanità spirituale”, da lui dei Frati più giovani aspirano a una radicalità descritta con efficacia: «La mondanità spi- di testimonianza evangelica. Tra gli obiettivi rituale, che si nasconde dietro apparenze di prioritari emerge la domanda di un più esplici- religiosità e persino di amore alla Chiesa, to impegno per uno stile di vita più semplice e consiste nel cercare, al posto della gloria solidale (47%). Nelle risposte ai Lineamenta, del Signore, la gloria umana ed il benessere molti trattano di questo punto, in diverse entità personale. È quello che il Signore rimpro- del mondo: dalle risposte (soprattutto, ma non verava ai Farisei: «E come potete credere, solo, da Africa e Europa) emerge il desiderio voi che ricevete gloria gli uni dagli altri, e di una vita più semplice (nell’abbigliamento, non cercate la gloria che viene dall’unico nel cibo, nello stile di vita) e la preoccupazio- Dio?» (Gv 5,44). Si tratta di un modo sottile ne di dare l’esempio di una vita semplice. Si di cercare «i propri interessi, non quelli di chiede anche di rinunciare al superfluo. Alcuni Gesù Cristo» (Fil 2,21)30. parlano di uno stile di vita troppo da “maio- res”! Suggerimenti per l’elaborazione delle pro- A un livello più positivo si osserva che in poste qualche Provincia e Paese i Frati vivono la • Come affrontare la crisi della fede collega- semplicità nella loro vocazione e sono attenti ta all’imborghesimento e alla mancanza di ad un uso più semplice e più povero dei propri accompagnamento. beni. Essi sono contenti di questo e la sempli- • Come aiutare i Frati a vivere in questo cità della loro vita diviene una testimonianza tempo di secolarizzazione senza perdere rilevata dalla gente. In alcuni paesi dell’Eu- l’identità francescana. ropa del Nord la secolarizzazione, che esiste • Come aiutare i Frati a scegliere uno stile di da molto tempo, ha permesso alle Fraternità vita più semplice, sia a livello personale che 406 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

in fraternità. Come realizzare una forma- con i lebbrosi è stata un’esperienza decisiva zione permanente e un accompagnamento nel suo itinerario di conversione e l’ha ricono- adeguato al discernimento e ad un uso più sciuto come vera grazia del Signore: semplice e sobrio dei beni (macchina, inter- • quando ero nei peccati mi sembrava cosa net, abiti, cibo). troppo amara vedere i lebbrosi, e il Signore • Come vivere con i poveri e come i poveri. stesso mi condusse tra loro e usai con es- si misericordia. E allontanandomi da loro, 2. Minori per/con i poveri ciò che mi sembrava amaro mi fu cambiato in dolcezza di animo e di corpo; in seguito, Situazione stetti un poco e uscii dal secolo31. Dalle risposte ai Lineamenta, riconosciamo Francesco indica ai suoi fratelli la vita con- che i poveri di oggi sono identificati in una dotta tra i poveri e gli emarginati come un luo- gamma straordinariamente variegata di cate- go di particolare letizia: gorie, che va ben oltre il povero solo materiale. • E devono essere lieti quando vivono tra Riconosciamo come poveri i malati, gli esclusi persone di poco conto e disprezzate, tra po- ed emarginati, i disprezzati e dimenticati, i di- veri e deboli, infermi e lebbrosi e tra i men- sperati e privi di senso della vita e di ogni spe- dicanti lungo la strada32. ranza, gli affamati di cibo e di Dio, i più fragili, Nelle nostre Costituzioni generali l’opzio- i meno dotati, le donne escluse e maltrattate, i ne per i poveri è ampiamente richiesta e svi- bambini non ancora nati, i senza tetto, i tossi- luppata. È anzitutto un imperativo per tutti i codipendenti, i migranti, le vittime della tratta Frati, perché fa parte della “sequela” di Cristo di esseri umani, i rifugiati, i popoli indigeni e che per noi si è fatto povero (cfr. art. 97§1), quelli delle periferie, gli anziani abbandonati e significa vivere tra di loro e imparare da essi anche la creazione sfruttata e strumentalizzata. (cfr. art. 66§1 e 93§1), condividere con loro i Secondo il Rapporto dell’indagine sulla beni (cfr. art. 72§3), osservare gli avvenimen- situazione dell’Ordine, un gruppo abbastanza ti e leggere la realtà a partire da essi (cfr. art. numeroso di Frati è impegnato nel settore dei 97§2). Aiutare i poveri e servirli deve contri- servizi sociali a favore dei poveri, degli anzia- buire a che essi prendano maggiore consape- ni e degli ammalati (22.1%) e l’attenzione ai volezza della loro dignità, la difendano e l’ac- poveri ha una sua importanza per la vita stessa crescano (cfr. art. 97§2), e vuol dire anche di- dei Frati. L’indagine ci rivela anche altri dati fendere i loro diritti e denunciare tutto ciò che significativi. La vita semplice della gente, con li lede (cfr. art. 69§1-2), agire per la giustizia e la quale il Frate si trova a lavorare, diventa una la pace (cfr. art. 96§2). Tale rivendicazione dei fonte e uno stimolo anche per il suo svilup- diritti deve partire dalla minorità, vigilando at- po spirituale (89.1%). Meno incisiva risulta la tentamente contro ogni tentazione di potere, e condivisione della propria vita con i poveri e essere praticata con la non violenza (cfr. art. gli emarginati (28 %). L’esigenza di una più 69§1), evitando anche di giudicare i grandi, i diretta immersione nella vita dei poveri/emar- potenti e i ricchi (cfr. art. 98§1). ginati è sentita dal 30.8% del campione: si trat- Papa Francesco sin dall’inizio del suo pon- ta di circa un Frate su tre. È una sensibilità che tificato ha testimoniato con gesti e parole una fa pensare a quell’altra priorità sopra segnalata particolare predilezione per i poveri. La scelta dello stile di vita semplice e solidale. Un terzo del suo nome è ispirata a san Francesco, tra circa dei Frati sente l’esigenza di lavorare per i l’altro a causa del suo amore per i poveri. Vuo- poveri, i drogati, i malati di AIDS, gli alcolisti, le una Chiesa povera per i poveri. Per lui, l’op- i barboni (32.9%). Minore è il numero dei Fra- zione preferenziale per i poveri che la Chiesa ti che chiedono di fare anche vita comune con ha fatto «è una categoria teologica prima che i poveri, gli emarginati, i drogati, così da con- culturale, sociologica, politica o filosofica. dividere tutto con loro (24.6 %). Ancora più Dio concede loro la sua prima misericordia»33. bassa è la percentuale di coloro che avvertono Secondo lui, nessuno si può mantenere lonta- la necessità di condividere i beni materiali con no dai poveri. i poveri (14.7%) o di lavorare per alleviare la La conversione spirituale, l’intensità dell’a- povertà degli altri (13%). more a Dio e al prossimo, lo zelo per la giu- stizia e la pace, il significato evangelico dei Illuminazioni poveri e della povertà sono richiesti a tutti34. Per il nostro padre s. Francesco, l’incontro Secondo il Papa, dobbiamo essere capaci di CAPITULUM GENERALE 2015 407 prendere posizione di fronte all’attuale model- Situazione lo economico e culturale: Alla luce delle risposte ai Lineamenta ap- • Oggi dobbiamo dire “no a un’economia pare che sono pochi i Frati che ritengono im- dell’esclusione e della inequità”. Questa portante guadagnarsi da vivere con il proprio economia uccide […] Si considera l’essere lavoro (18 %). D’altra parte ci sono dei segni umano in se stesso come un bene di consu- che indicano fatica ad essere minori e a vivere mo che si può usare e poi gettare. Abbia- da minori, come lo standard agevole e sicuro mo dato inizio ad una cultura dello “scarto” di vita delle Fraternità che non vengono toc- che, addirittura, viene promossa”35. cate dalla crisi economica generale, la diffusa Dinanzi ad una tale realtà, Papa Francesco consuetudine di “appropriarsi” indebitamente chiede a tutti i cristiani apertura e buone dispo- del denaro ricevuto, nonché delle cariche, del- sizioni per “cercare comunitariamente nuove le attività e delle opere considerate personali. strade”36. Le relazioni dei Visitatori generali su questo punto generalmente sono concordi nell’affer- Suggerimenti per l’elaborazione di proposte mare che spesso, troppo spesso, esiste nelle • Impostare l’evangelizzazione francescana Province una economia non trasparente, indi- con i seguenti elementi: condivisione del viduale in molti casi, protesa al benessere più pane con i poveri, partecipazione ai movi- che alla solidarietà e alla comunione. menti sociali di liberazione e alle iniziati- D’altra parte, si constata che molti Frati ve in favore dei diritti e della soluzione dei sentono il bisogno di recuperare il significa- problemi umani; creazione di spazi perché to profondo della minorità anche in quella di- i poveri possano esercitare la loro creatività mensione che riguarda il vivere “sine proprio” con il nostro appoggio; annuncio della buo- e in solidarietà. Molte Fraternità nell’Ordine na notizia del Vangelo, accompagnato dalla vivono nella semplicità, con uno stile austero, compassione verso le persone che soffrono. disponibili anche a donare il “surplus” delle • Creare nuove forme di vita, di servizio, di loro economie locali, aperte alle sfide e alle presenza e di testimonianza evangelica, emergenze che si presentano alla loro attenzio- specialmente nelle “periferie” geografiche ne. Di fatto, il 47 % degli intervistati chiede e spirituali, accettando anche l’inevitabile un esplicito e diretto impegno per uno stile di ridimensionamento collegato con queste vita più semplice e solidale. Un impegno che scelte. arrivi a trasformare ogni Frate in «un segno • Creare Fraternità inserite, come presenza profetico che denunci i “falsi valori” del no- nelle “periferie”, di vicinanza e servizio ai stro tempo»37. “senza”, ai poveri, emarginati, agli “invisi- bili e scartabili” della nostra società e di- Illuminazioni fendere con loro i diritti e le rivendicazioni, L’essere minori è l’espressione radicale denunciando le ingiustizie dei potenti. Una della sequela di Cristo, che si è svuotato e ab- maggiore diffusione di questo tipo di Fra- bassato (kenosis), ha lavato i piedi e ha solida- ternità può stimolare a vivere maggiormen- rizzato con tutta l’umanità fragile e peccatrice. te la radicalità del nostro carisma. La minorità è la modalità concreta di vivere il • Orientare la formazione iniziale e perma- sine proprio, la non appropriazione indebita, nente in prospettiva della minorità, così nei confronti di Dio, dei fratelli, di se stessi e che promuova incontri con i poveri come di tutto il creato. luogo della nostra conversione, della ricer- • Quei Frati ai quali il Signore ha concesso ca di Dio, della comunione con le realtà- la grazia­ di lavorare, lavorino con fedeltà e limiti dell’essere umano che aiutino a evi- con devozione così che, allontanato l’ozio, tare la “vita comoda”, a superare la cultura nemico dell’anima, non spengano lo spirito dell’individualismo, dei consumi, del be- della santa orazione e devozione, al quale nessere e ad abbracciare liberamente la vita devono servire tutte le altre cose tempora- da fratelli minori. li. Come ricompensa del lavoro ricevano le co­se necessarie al corpo, per sé e per i loro 3. Minori nell’economia fratelli, eccetto denari o pecunia, e questo umilmente, come conviene a servi di Dio e 3.1. Verso una economia trasparente a seguaci della santissima povertà” 38. • Le nostre Costituzioni generali dicono: «I 408 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

Frati usino il denaro in maniera convenien- • Dar conto alla Fraternità dei conti personali te ai poveri»39. nelle banche. Verificare in quali banche so- • Dice Papa Francesco che quando il denaro si no stati messi i nostri soldi, controllando gli trasforma in un idolo, in un feticcio, l’uomo investimenti che si realizzano con i nostri diventa suo schiavo e di fatto si nega il pri- depositi. mato della persona umana, affermando con • Rivedere i nostri spazi, i nostri beni immo- forza: «Il denaro deve servire e non governa- bili in vista di un lavoro più efficace di pro- re!»40; di qui la necessità di ritrovare un’etica, mozione. Essere più efficaci e pratici con che rimanda a un Dio che è al di fuori e al di l’esercizio della nostra povertà, tenendo sopra delle leggi del mercato41. come riferimento i poveri del nostro tempo. Nella lettera all’Ordine per la festa di san • Rafforzare la solidarietà tra le Province Francesco del 201242, il Definitorio generale si dell’Ordine a tutti i livelli (economico, di chiedeva come possiamo vivere oggi, in ma- competenze, di organizzazione). niera fedele e significativa, la nostra scelta di povertà e proponeva «una verifica esigente sul 3.2. Verso un’economia di comunione e di so- nostro stile di vita, sull’attuazione concreta del lidarietà sine proprio, sull’organizzazione economica delle nostre istituzioni» e si domandava: Situazione • Come giustificare i conti in Banca perso- La Sintesi del rapporto sullo stato dell’Or- nali o il trattenere per sé beni (stipendi, dine segnala le risposte che riguardano la scar- pensioni, offerte...) che appartengono alla sa condivisione dei beni tra le diverse Frater- Fraternità e che si dovrebbero condivide- nità della stessa Provincia, specialmente in re anche con i poveri più bisognosi? Sia- quelle regioni dove c’è una grande povertà; mo onesti con la società pagando le tasse? insomma una certa asimmetria nella distribu- Siamo a posto secondo la legge con i nostri zione dei beni tra le diverse Fraternità. D’altra lavoratori? […] Come possiamo infondere parte, l’indagine mostra come è ancora molto coraggio e speranza nei nuovi poveri, se noi bassa nei Frati l’esigenza di lavorare per un’e- stessi non riusciamo a fare a meno di tanti conomia equa e solidale (19.2%) o di promuo- “bisogni non necessari”?43. vere forme di partecipazione politica, sociale e Nel più recente sussidio L’amministrazione culturale (12.2%). francescana dell’economia si dice: Nei Lineamenta,citando il Rapporto, si di- • Tutte le Entità che ricevono sovvenzioni ce che pochi Frati credono all’importanza di da qualsiasi fonte, anche dalla Curia ge- condividere i beni materiali con i poveri (14 neralizia, devono fare in modo di ammi- %), oppure di praticare una solidarietà effetti- nistrare i fondi in maniera trasparente, cu- va con le vittime delle ingiustizie o alleviare le randosi di utilizzarli per gli scopi per cui povertà degli altri (13 %). sono stati chiesti, e soddisfare le esigenze dell’agenzia di fondi alla fine del progetto. Illuminazioni Per quanto riguarda le donazioni bisogna La nostra spiritualità e tradizione ci offrono fare un discernimento attento perché alcu- chiavi di lettura e di discernimento molto im- ne sono buone e non pongono problemi, portanti. San Francesco era convinto che tutti i ma altre non dovrebbero essere accettate, beni, spirituali e materiali, appartengono a Dio nemmeno per darle poi uno scopo sociale. che li dona per il bene di tutti: non appartengo- Ci possono essere alcune donazioni prove- no a noi personalmente45. Noi li abbiamo rice- nienti dall’ingiustizia o da “denaro sporco”. vuti come amministratori per porli al servizio La tradizione cristiana fin dai primi tempi di tutti. ha chiesto che la Chiesa non accettasse tali A ciò è connessa la restituzione. Per France- offerte44. sco la condivisione o la solidarietà è una con- seguenza logica del suo concetto di proprietà. Suggerimenti per l’elaborazione delle pro- Per lui, Dio è l’unico padrone di tutti i beni che poste distribuisce con generosità a tutte le persone46. • Proporre delle strategie specifiche per met- L’uso delle cose è determinato dalla necessità: tere in atto un’economia fraterna e traspa- le cose sono di chi ne ha bisogno. Per France- rente sia a livello di tutto l’Ordine che delle sco il dono del mantello ai poveri non è altro singole Province e Fraternità locali. che restituzione, intesa come giustizia: egli si CAPITULUM GENERALE 2015 409 sentiva un ladro se non condivideva quello che 4. Minori nella cura del creato aveva con chi ne aveva più bisogno47. Nella professione abbiamo promesso di Situazione usare le cose «in povertà e umiltà», e di utiliz- Secondo i risultati dell’inchiesta sullo stato zare i beni in modo da essere «condivisi a be- attuale dell’Ordine soltanto un 8.3 % dei Frati neficio dei poveri»48. Le Costituzioni generali include l’ecologia nella propria nozione di mi- chiedono anche a tutti i Frati che «considerino norità, molto al di sotto dell’essere operatori il lavoro e il servizio come un dono di Dio, di giustizia e pace (15.9 %). Un quinto degli per cui si presentino come minori che nessuno intervistati (21 %) ritiene che l’impegno per deve temere, perché cercano di servire e non giustizia, pace e custodia del creato dovrebbe di dominare»49. essere prioritario nel prossimo sessennio, an- Ammesso che la nostra povertà è sempre un che se, contraddittoriamente, questo impegno po’ anomala, poiché non indica mai una totale è messo al terzo posto tra le forme di evange- precarietà o mancanza di sicurezza, riconoscia- lizzazione più caratteristiche del carisma fran- mo che la parola “povertà” «non indica la man- cescano. In una scala di misurazione “mol- canza assoluta di beni ma piuttosto una sobrietà to – sufficiente – poco – per niente”, la cura ed essenzialità nell’uso delle cose, un’etica del delle cose materiali in spirito di rispetto verso sufficiente che si contrappone, per molti versi, la creazione si situa in una media che oscilla all’attuale società dei consumi [… e inoltre] se tra molto e sufficiente mentre la salvaguardia vogliamo diventare più poveri anche material- del creato, intesa come impegno personale e mente, iniziamo a condividere i beni che usia- comunitario dei Frati di fronte alle nuove sfi- mo con i poveri del nostro tempo»50. de mondiali e alle priorità OFM, si attesta su • Il Papa Francesco dice alla comunità cri- una media che oscilla tra poco e sufficiente. È stiana, e anche a noi: «Vi esorto alla solida- degno di nota il fatto che la salvaguardia del rietà disinteressata e ad un ritorno dell’eco- creato non appaia tra le esigenze della forma- nomia e della finanza ad un’etica in favore zione iniziale. Con riferimento a questo tema, dell’essere umano»51. la formazione permanente non è stata presa in • E nella citata lettera per la festa di san Fran- considerazione nel Rapporto. Insomma, pos- cesco nel 2012, il Definitorio generale af- siamo dire con i Lineamenta che manca parec- fermava: Le nostre scelte nel campo del chio per sviluppare una vera “ecologia france- consumo, del risparmio e della condivisio- scana” e che quest’ultima non è entrata affatto ne sono un contributo (o una privazione) nella sensibilità generale dei Frati. importante per costruire un’economia soli- dale, al servizio della persona e di tutte le Illuminazioni persone. Per cui dobbiamo anche prendere La Esortazione apostolica Evangelii gau- coscienza che tale nuova economia solidale dium, che ha un carattere programmatico per non sarà soltanto il risultato di decisioni di la vita e la missione della Chiesa nei prossimi alta politica economica, ma scaturisce an- anni53, indica come uno dei principali compiti che da ciò che noi possiamo offrire con il evangelizzatori della Chiesa di oggi la delicata nostro modo di vivere e di agire... un’eco- cura della fragilità in tutte le sue manifestazio- nomia di condivisione ci rende veramente ni, umana e cosmica, che si vede minacciata dal fratelli dei poveri e dei più piccoli52. modello economico nel quale siamo immersi e dalla cultura del successo e del privato, generata Suggerimenti per l’elaborazione delle propo- da questo modello54. I Lineamenta si pongono ste nella stessa linea di pensiero quando denuncia- • Stabilire le strategie specifiche per mettere no la relazione tra economia e ecologia sotto- in atto un’economia più solidale con i po- lineando che il sistema di economia di merca- veri, partecipando alle iniziative già in atto to nel quale viviamo promuove una economia nella società (ad esempio con il “microcre- “dello scarto”, dello sciupio e dello sfruttamen- dito”). to che manca di etica delle risorse naturali. • Interrogarsi se il denaro che ci viene dato Per questo noi, Frati Minori, troviamo al- per i poveri è realmente usato tutto per i po- tamente significativo e ci sentiamo interpel- veri. lare dalle espressioni con cui Papa Francesco • Riflettere sulla possibilità di un utilizzo dei conclude il discorso sulla cura della fragilità beni immobili a favore dei poveri. universale: 410 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

• Piccoli ma forti nell’amore di Dio, come la gratuità, per spegnere ogni desiderio di san Francesco d’Assisi, tutti i cristiani sia- arricchire e accumulare; mo chiamati a prenderci cura della fragilità la solidarietà, per sensibilizzarci ad essere del popolo e del mondo in cui viviamo55. e lavorare insieme ai poveri; Ma come si deve intendere l’espressione la giustizia, per abbandonare ogni forma di “come san Francesco di Assisi”? Non signifi- sfruttamento; ca soltanto né prima di tutto sul suo esempio, l’onestà, per usare dei beni in maniera po- quanto piuttosto alla sua maniera, e questa vera e fraterna. maniera è segnata dalla minorità. È a partire Signore, fa’ che, con la nostra vita ed il no- dalla fraternità minoritica che Francesco sta- stro impegno, bilisce una nuova relazione con la creazione. ti restituiamo, attraverso i poveri, Chiamando “fratello e sorella” tutte le creatu- tutti i beni che da te abbiamo ricevuto. re, le sottrae all’autoreferenzialità dominatrice Amen. dell’uomo che assegna loro, come unico fine, il proprio servizio e le rende, piuttosto, fine a se stesse e pertanto esseri dotati di dignità pro- 1 Cfr. CCGG art. 1 §2. pria. Così, la minorità sta all’origine di un nuo- 2 Cfr. Il Signore ci parla lungo il cammino, docu- vo modo di entrare in relazione con la creazio- mento finale del Capitolo generale straordinario ne. Il Capitolo generale straordinario del 2006 2006, 26-47. segnalò con molta chiarezza le conseguenze 3 Cfr. Rb 2,11. per la missione evangelizzatrice dei Frati56. 4 Cfr. Gaudium et Spes 4; Portatori del dono del Vangelo, documento finale del Capitolo generale Suggerimenti per l’elaborazione delle propo- straordinario 2009, 29-30. ste 5 Cfr. Rnb 18,1. • Promuovere a livello di Ordine un pro- 6 Lettera apostolica del Santo Padre Francesco a cesso di conversione ecologica ispirato al tutti i consacrati in occasione dell’anno della vita sussidio Salvaguardia del creato nella vi- consacrata I,2. ta quotidiana dei Frati Minori, pubblicato 7 Rapporto di ricerca sullo stato dell’Ordine, p. 67. dall’Ufficio di Giustizia e pace nel 201157. 8 Rnb 6,3. • Promuovere nella formazione iniziale e 9 Rnb 4, 3. permanente una comprensione della mino- 10 Rb 6,7-8. rità che includa la salvaguardia del creato 11 EG 99 e 101. come elemento irrinunciabile. 12 Lettera apostolica del Santo Padre Francesco a • Fare le scelte necessarie per rendere la no- tutti i consacrati in occasione dell’anno della vita stra economia una alternativa al modello consacrata, II,3. economico attuale, in spirito di rispetto alla 13 Ivi. persona umana e all’ambiente. 14 “Svegliate il mondo!” Dialogo di Papa Francesco • Trovare forme di partecipazione e collabo- con la Unione dei Superiori generali, tenuto a Ro- razione con le organizzazioni che si occu- ma il 29 novembre 2013; pubblicato in La Civiltà pano della gestione dei problemi di giusti- Cattolica 3925 (2014) 3-17. zia ambientale. 15 Ivi. 16 Portatori del dono del Vangelo, 6. Preghiera 17 Ivi, 26. 18 Ivi, 25. Signore, insieme alla grazia di lavorare, 19 CCGG Art. 87 §1.2. donaci lo spirito di orazione e devozione, 20 Lettera apostolica del Santo Padre Francesco a per impegnarci con maggior entusiasmo tutti i consacrati in occasione dell’anno della vita nella tua opera creatrice; consacrata, II, 1. la fraternità, per vivere nella comunione, 21 CCGG art 166. per discernere, scegliere e fare insieme i 22 Evangelii Gaudium (=EG) 69. nostri lavori; 23 Dei Verbum, 10. la minorità e l’umiltà, per superare ogni 24 Portatori del dono del Vangelo, 25. forma di paura e di potere; 25 Cfr. Vita consecrata, 56 la libertà, per non appropriarci delle opere e 26 Cfr. Il Signore ci parla lungo il cammino, 28. iniziare nuove forme di presenza; 27 Rb 10, 7; cfr Rnb 17,9. CAPITULUM GENERALE 2015 411

28 Lettera apostolica del Santo Padre Francesco a 44 L’amministrazione francescana dell’economia, tutti i consacrati in occasione dell’anno della vita Sussidio del Definitorio generale per la forma- consacrata II,1. zione sull’uso trasparente, solidale ed etico delle 29 EG 20. nostre risorse economiche, Roma 2014, p. 19. 30 Ivi, 93; si veda tutta la sezione dedicata alla mon- 45 cf. Rnb 17,18. danità spirituale (nn.93-97). 46 cf. 2Cel 77. 31 Test 1-3. 47 cf. 2Cel 87; 92. 32 Rnb 9, 2. 48 CCGG art. 72 § 1.3. 33 EG 198. 49 Ivi art. 76 § 1. 34 Ivi 201. 50 Pellegrini e forestieri in questo mondo, Sussidio 35 Ivi 53. per la formazione permanente sul Capitolo IV 36 Ivi 201. delle Costituzioni Generali OFM, Roma 2008, p. 37 CCGG art. 67. 89 (consultabile sul sito ofm.org) 38 Rb cap. 5; cf. Test 20-22. 51 EG 58. 39 CCGG art. 82 § 1. 52 Solidali responsabili. 40 EG 58. 53 EG 18, 25. 41 Un’analisi approfondita in questo senso si trova in 54 Ivi 209-215. EG 52-59. 55 Ivi 216. 42 Solidali responsabili. I Frati Minori nella crisi 56 Il Signore ci parla lungo il cammino, 30. attuale. Lettera del Definitorio generale per la fe- 57 Il documento è reperibile sul sito dell’Ordine sta di san Francesco 2012. www.ofm.org. 43 Ivi.

EX ACTIS MINISTRI GENERALIS

1. Omelia nella Messa della notte in occasio- tra nella nostra vita in modo potente e pene- ne dell’Impressione delle Stigmate di san trante solo in ragione dell’amore. Dio soffre Francesco d’Assisi con noi, con tutta l’umanità. Dio non gradi- Santuario della Verna, 16.09.2014 sce la sofferenza, né se ne serve per svelare un qualche mistero profondo riguardante la Nella Croce vediamo la mostruosità dell’uomo, nostra vita, il nostro mondo o la sua identità. quando si lascia guidare dal male; No: la sofferenza è conseguenza del peccato ma vediamo anche l’immensità e di relazioni ferite; la sofferenza si scatena della misericordia di Dio quando la dignità umana viene rubata, privan- che non ci tratta secondo i nostri peccati, do loro e privando anche noi della bontà ge- ma secondo la sua misericordia. nuina, del perdono e dell’amore di cui siamo Di fronte alla Croce di Gesù, capaci. Gesù si trova coinvolto in questa forma vediamo quasi fino a toccare con le mani di sofferenza. E offre la sua vita affinché essa quanto siamo amati eternamente; possa essere trasformata; affinché possa esse- di fronte alla Croce ci sentiamo “figli” re ripristinato il progetto originario di Dio per e non “cose” o “oggetti” la vita dell’umanità, della comunità umana e (Papa Francesco, Via Crucis al Colosseo, 18.04.2014) della fraternità universale; affinché possiamo diventare “nuove creature”, come san Paolo ci ricorda, “dalle sue paghe siamo stati guariti!”. Carissimi fratelli e sorelle: Stasera abbiamo il dono della presenza di buona sera! alcuni giovani fratelli e sorelle, provenienti da diversi contesti religiosi, culturali, lingui- Celebriamo il ricordo dell’evento in cui stici e geografici, che partecipano ad un pro- Francesco d’Assisi ha ricevuto le stimmate, gramma chiamato “La Rondine”. Se non vado qui, su questa santa montagna, chiamata Ver- errato, siete stati invitati a venire qui in Italia na. per condividere quello che l’odio e i conflitti Questa montagna è santa non solo per quel- hanno causato a voi e alla vostra gente. Men- lo che Dio ha operato nella vita di san France- tre sondate queste ferite sul corpo delle vostre sco, ma anche per quello che Dio continua a comunità, voi scoprite anche le conseguenze fare nella vita di tutti noi, venuti qui su questa che queste storie di violenza e odio hanno sulla santa montagna. vostra vita, sulla vita dei vostri cari e dei vostri Sappiamo dalla tradizione biblica che Dio amici, e anche sulla vita di quelli che sono sta- dalla sommità di alcune montagne ha operato ti definiti vostri nemici. Ancora, sempre se ho miracoli nella vita di quanti vi si recavano con ben compreso l’obiettivo del vostro program- cuore aperto e spirito di ricerca. Quanto Dio ma, siete venuti in Italia per creare uno spazio ha offerto a Francesco e quanto offre a noi sta- in voi e tra di voi dove sia possibile riscopri- sera non è niente meno che la sua vita, il suo re l’umanità, la dignità, la bontà e la speranza perdono, il suo amore e la sua riconciliazione. che ciascuno di voi nutre in ragione del fatto E accogliendo quest’offerta di Dio nella nostra di essere persona, parte dell’umanità. Per al- vita, siamo invitati a condividerla con gli altri. tri, cercate anche di scoprire nell’ambito delle Come Papa Francesco ci ricorda, le stim- vostre tradizioni religiose la promessa fatta da mate sono una memoria viva della vicinanza Dio, una promessa che parla di dignità, di li- di Dio al suo popolo. Ci ricordano quanto Egli bertà, di perdono, di misericordia, di giustizia, desideri che noi viviamo liberati dalla violenza di riconciliazione e di pace nell’ordinario del- e da ogni forma di disumanizzazione, purtrop- la nostra quotidianità vissuta. In maniera del po ancora oggi praticate dagli uomini gli uni tutto particolare l’esperienza de “La Rondine” contro gli altri. presenta alcuni degli stessi valori spirituali che Le stigmate rivelano un Dio che si umilia, riviviamo e celebriamo qui stasera alla Verna, che sta accanto a coloro che soffrono e che en- in occasione di questo pellegrinaggio che cer- 414 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3 ca di favorire in ciascuno di noi la guarigione C’è un legame diretto tra la croce e la sof- della mente e del cuore e di trasformare il no- ferenza dell’umanità nella vita di Gesù, nella stro modo di pensare e vedere la nostra vita e vita dei fratelli e delle sorelle di oggi in Siria, la nostra missione nel mondo d’oggi. Sud Sudan, Mindanao, Palestina, Israele, Si- È lo stesso messaggio di trasformazione in- ria, Centrafrica, Libia e in tutte le parti dove dividuale, spirituale e sociale che san Paolo an- si commettono violenze, e nell’evento trasfor- nuncia a noi nella sua lettera alle comunità e a mante che è avvenuto nella vita di san France- tutte le persone della Galazia. Paolo ci dice che sco e che noi celebriamo questa sera qui alla la sofferenza disumana patita da Gesù in croce Verna. La croce ha giocato un ruolo fondamen- e patita dall’umanità ancora e sempre in tante tale nella visione, nella vita e nella missione di parti del mondo dove la violenza la fa da pa- san Francesco d’Assisi. Per lui questo segno drona non fa parte del progetto che Dio ha su della salvezza, la croce di Gesù, era diretta- di noi. Al contrario è il risultato di tanti atti di mente connessa alla guarigione della comunità disumanizzazione, di abuso, di avidità e di iso- umana, alla guarigione delle relazioni umane lamento; risultato che porta all’annientamento guastate dalla violenza. Le cinque ferite di Ge- della nostra dignità, delle nostre relazioni uma- sù crocifisso, che secondo le Fonti Francesca- ne e della nostra capacità di amare. Quando la ne sono state impresse nel corpo di Francesco dignità della persona e le relazioni vengono la- un paio d’anni prima della sua morte, rivelano cerate e stracciate, anche la nostra relazione con chiaramente due cose relative all’identità di Dio, con il trascendente, subisce la stessa sorte. Dio e alla nostra identità umana. Primo: come Allo stesso tempo, Papa Francesco e san Papa Francesco ci ricorda, Dio non ci lascia Paolo ci ricordano che nella sofferenza e attra- soli nella sofferenza. Dio ci raggiunge e soffre verso la sofferenza patita dalla persona di Ge- con noi, abbraccia le nostre ferite e resta ac- sù di Nazareth, appeso alla croce, nelle sue fe- canto a noi finché non veniamo liberati dal po- rite e attraverso di esse ci viene data una nuova tere distruttivo che queste ferite fisiche, sociali opportunità per recuperare la nostra dignità e o psicologiche esercitano su di noi. Secondo: ristabilire le nostre relazioni ferite. Ricordia- nell’evento delle stigmate san Francesco viene moci che i discepoli solo quando riescono a in- portato più vicino non solo a Gesù crocifisso dividuare le ferite sul corpo del Cristo risorto ma anche all’umanità crocifissa. Sappiamo del sono finalmente in grado di riconoscere Gesù, suo abbraccio al lebbroso, ovvero a quanti por- di riconoscersi gli uni gli altri e, perciò, di ri- tavano segni deformazione fisica e per questo guadagnare fiducia e un senso di speranza per erano emarginati dalla società umana e privati la loro vita. Questo è proprio quello che succe- della loro dignità e dell’amore. Sappiamo be- de quando le persone che hanno fatto esperien- ne che Francesco si è recato a Damietta, che a za di violenza e disumanizzazione, sia come quel tempo era un campo di battaglia, ossia un vittime dirette, oppure come vicini alle vittime luogo colmo di morte, di distruzione e di ogni o addirittura come offensori, fanno un passo forma di disumanizzazione che investiva tut- indietro e cercano di entrare nelle loro ferite e ti coloro che erano coinvolti in quella guerra, nelle ferite altrui. Solo quando riescono ad an- sia Cristiani che Musulmani, perché nessuno dare nella profondità di queste ferite, sono in sfugge alla violenza della guerra. Sappiamo grado di sperimentare che la loro dignità vie- che quasi verso la fine della sua vita France- ne ristabilita, liberandoli dalle forze del male, sco chiede di essere portato dalle autorità re- dalla violenza e dalla disumanizzazione, che ligiose, civili e commerciali, che per l’avidità possono far presa sulla nostra vita e riempirci si combattevano l’un l’altro; Francesco vuo- di odio, di rabbia e di desiderio di commette- le essere portato da loro per porre il suo dito re ancora più violenza. In queste situazioni, la nelle loro ferite e richiamarli ancora una volta possibilità di trasformazione scaturisce solo se a riconoscere la loro umanità comune e la di- si raggiunge la parte più intima della sofferen- gnità universale di fratelli e sorelle donata da za umana e lì si scopre la presenza fedele di Dio a tutta l’umanità. In questo modo la croce Dio, che sta al nostro fianco e soffre con noi, e le ferite di Gesù, impresse nel corpo di san affinché noi possiamo essere guariti e libera- Francesco, rappresentano i valori fondamenta- ti. La stessa grazia, la medesima possibilità è li dell’amore, della misericordia, del perdono e accessibile a tutti i nostri fratelli e sorelle che della pace, che Francesco aveva imparato dal in tutto il mondo devono affrontare le conse- seguire le orme di Gesù, il quale è la nostra guenze annichilanti della violenza. giustizia e la nostra pace! EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 415

Carissimi fratelli e sorelle, la festa che cele- della comunità umanità e dell’ambiente in cui briamo qui, su questa montagna, la festa delle viviamo. Voglio inoltre ringraziare i miei fra- stigmate di san Francesco, ci orientano verso il telli e sorelle francescani, frati, suore e secolari futuro dell’umanità, chiamata a superare tutti i che portano nella loro identità e missione la fatti di violenza e disumanizzazione avvenuti responsabilità di essere ambasciatori di pace e nella nostra vita e a annunciare pubblicamen- riconciliazione. te e senza equivoci che la nostra via, la via di Ogni anno ci ritroviamo su questa santa Dio non passa dalla violenza, dalla spietatez- montagna della Verna per ascoltare la voce di za, dalla vendetta o dall’odio. Noi non siamo Dio che ha parlato attraverso il nostro fonda- questo; la missione a cui siamo chiamati non è tore, san Francesco, e che ha impresso sul suo questa. Nelle ferite delle stigmate, nelle ferite corpo le ferite di Gesù di Nazareth, le ferite di che portiamo individualmente e socialmente un’umanità spezzata. San Francesco ha com- potremo trovare una nuova speranza, le rela- preso che solo entrando fino in fondo nella sof- zioni danneggiate potranno essere ristabilite e ferenza e nelle ferite dell’umanità e del creato riscopriremo la nostra autentica dignità umana possiamo trovare la speranza e la trasforma- e divina di figli amati da Dio, fratelli e sorelle zione sia personale che sociale. Commemora- dell’unica fraternità universale capaci di ab- re gli eventi accaduti nella vita di Francesco bracciare tutto il creato. d’Assisi non significa semplicemente guarda- Buona festa delle Stigmate! re al passato. Questi eventi riguardano il futu- ro, la speranza che Dio nutre per un futuro di Fr. Michael A. Perry, OFM riconciliazione e di unità tra tutti i popoli e con Ministro generale tutto il creato. Alziamo il nostro sguardo, il nostro cuore 2. Saludo al Rabbino, Imam, agli Studenti e e il nostro spirito al cielo, invochiamo l’Unico a tutti i presenti capace di guarirci e donarci unità, il Dio Unico Santuario della Verna, 16.09.2014 che è pace, giustizia, verità e amore. O Dio, Creatore di tutto ciò che esiste, Carissimi fratelli e sorelle dell’unica Tu solo sei Santo, tu solo sei Buono. famiglia di Dio, Da secoli tu hai inviato profeti che ci hanno vi auguro la pace che proviene da Dio solo. invitato a ritornare a te e a sottomettere tutta la nostra vita alla tua Stasera siamo qui riuniti per invocare la pa- santa volontà. ce e la riconciliazione che Dio offre a ciascu- Preghiamo questa sera affinché noi, tuoi fi- no di noi, alla comunità mondiale e a tutto il glie e figlie, possiamo essere trasformati dal creato. Proveniamo da differenti tradizioni di tuo amore guaritore, possiamo diventare stru- fede; proveniamo da diversi contesti culturali, menti della tua riconciliazione e della tua pace. geografici e linguistici. Ciascuno di noi porta Preghiamo per la pace duratura in tutte le parti le proprie ferite, risultato di relazioni alterate del mondo, specialmente nel Medio Oriente, e distorte. Ci ritroviamo insieme non solo per una pace costruita sulle fondamenta della giu- poter condividere il dolore, ma anche per poter stizia, della verità e della misericordia. A glo- sondare insieme le ferite dell’umanità, così da ria di Dio. Amen! poter riscoprire o scoprire per la prima volta i fili che ci legano nell’unica famiglia umana, Fr. Michael A. Perry, OFM l’unica famiglia di Dio. Ministro generale A nome dell’Ordine Francescano dei Frati Minori, esprimo il mio ringraziamento a Jo- 3. Omelia per l’Impressione delle Stigmate seph Levi, Rabbino Capo di Firenze, e a Elzir di san Francesco d’Assisi Izzedin, Presidente dell’Ucoii, per la loro pre- Santuario della Verna, 17.09.2014 senza. Ringrazio i giovani studenti, provenien- ti da diverse parti del mondo, che frequentano «Quando volgiamo lo sguardo alla Croce il corso organizzato dalla “Rondine Cittadella dove Gesù è stato inchiodato, della Pace”. Ringrazio tutti voi, fratelli e sorel- contempliamo il segno dell’amore, le, giovani e meno giovani, per la vostra pre- dell’amore infinito di Dio per ciascuno di noi senza stasera a questo evento in cui vogliamo e la radice della nostra salvezza. cercare di portare una Parola di Pace alle ferite Da quella Croce scaturisce 416 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

la misericordia del Padre more infinito di Dio per ciascuno di noi e ra- che abbraccia il mondo intero. dice della nostra salvezza». «Da quella Croce Per mezzo della Croce di Cristo – ha ribadito Papa Francesco – scaturisce la è vinto il maligno, misericordia del Padre che abbraccia il mondo è sconfitta la morte, intero. Per mezzo della Croce di Cristo è vinto ci è donata la vita, il maligno, è sconfitta la morte, e ci è dona- restituita la speranza. ta la vita»: l’offerta della sua vita che Gesù fa Questo è importante: dalla e attraverso la Croce è il modo che Dio per mezzo della Croce di Cristo ha scelto per ripristinare il suo progetto origi- ci è restituita la speranza. nario, per sanare le nostre relazioni ferite, per La Croce di Gesù è cancellare ogni forma di violenza disumaniz- la nostra unica vera speranza!” zante. Attraverso la sua morte in Croce, Gesù (Papa Francesco, Angelus, 14.09.2014) ci rende “creature nuove”, rinnova l’umanità e il creato e attraverso nuovi legami ricostruisce Carissimi Fratelli e Sorelle, la comunità umana e la fraternità universale. il Signore vi doni la sua pace! I primi discepoli di Gesù, solo quando rie- scono a riconoscere e individuare le ferite sul Con gioia, anche a nome dei fratelli di que- corpo del Cristo risorto si ritrovano finalmente sta comunità, vi accolgo su questo santo mon- capaci di riconoscere Gesù, loro Maestro e Si- te, in questo luogo santo, testimone della pas- gnore, e di riconoscersi gli uni altri e, perciò, sione di Dio per l’umanità e per tutto il creato. di riguadagnare fiducia e un senso di speranza Sì, perché fare memoria di quello che è av- per la propria vita. venuto su questo monte nella vita di san Fran- Papa Francesco domenica ha riaffermato cesco non significa semplicemente guardare che «per mezzo della Croce di Cristo ci è resti- indietro, rimanendo spettatori. tuita la speranza. La Croce di Gesù è la nostra No, fare memoria delle stimmate che san unica vera speranza!». Francesco qui ha ricevuto significa ri-attualiz- Si: solo nella Croce di Gesù ci è data la spe- zare qui, oggi, per noi l’opera e l’offerta amo- ranza di poter essere liberati dalle forze del revole, appassionata e sempre attuale di Dio male, dalla violenza e da ogni forma di disu- per l’umanità. Come ha sempre fatto, e come manizzazione. Però dobbiamo fare attenzione: il santo stigmatizzato ci ricorda, Dio continua nella Croce, attraverso la Croce di Gesù, non anche oggi a offrire a ciascuno e a tutti noi la “lontano dalla Croce” o rifuggendo la Croce! sua vita, il suo perdono, il suo amore e la sua Con la vicinanza, con l’aiuto di Cristo, che si riconciliazione. è umiliato e ha patito per noi, siamo chiamati Nella nostra vita, a volte anche troppo spes- ad “accogliere” le nostre ferite, cioè ad entra- so – ma spero non troppo! – sperimentiamo la re in esse, a visitare la profondità delle nostre sofferenza, e ci ritroviamo vittime del dolore. relazioni malsane, per scoprire lì la presenza E, quasi sempre, questa sofferenza e questo appassionata e fedele di Dio, di un Dio che sta dolore sono conseguenza del peccato, di azio- sempre al nostro fianco, di un Dio che soffre ni che disturbano e distruggono le relazioni con noi, affinché noi possiamo essere guariti di cui è intessuta la nostra vita. La sofferenza e liberati. di solito sgorga dalle varie forme di violenza, Le ferite indelebili e incancellabili del Cri- più o meno intense e marcate, messe in pratica sto risorto, impresse anche nel corpo di san dall’uomo. E ogni volta che la dignità umana Francesco, ci parlano di questa possibilità, di viene violata, l’uomo, qualsiasi uomo, viene questa grazia, di questa offerta gratuita e sem- derubato della sua bontà originaria e della sua pre valida di Dio per noi. La Croce di Gesù ha capacità di amare e si trova a dover vivere re- sempre rivestito un’importanza capitale nella lazioni sempre più ferite e malsane. vita e nella missione del Santo di Assisi. Ma Dio, pur non essendosi mai allontanato, Le stigmate, le cinque piaghe di Gesù Cro- si è fatto ancora più vicino a noi, attraverso suo cifisso e Risorto, hanno portato Francesco più Figlio Unigenito, il quale per noi si è umiliato vicino non solo a Gesù – sono state infatti il e fino alla morte di croce. La croce, strumento segno della sua piena conformazione a Gesù – di tortura, di infamia e di morte, la Croce di ma lo hanno portato anche più vicino all’uma- Gesù, come ci ha ricordato domenica scorsa il nità ferita, condannata e crocifissa. Per tutta la Santo Padre, è diventata per noi «segno dell’a- sua vita Francesco si è occupato dell’umanità EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 417 ferita, condannata e crocifissa. Basti pensare memoria di san Francesco si trasformi per cia- al suo incontro con i lebbrosi, ancora agli ini- scuno in rinnovata testimonianza di vita evan- zi del suo cammino di conversione. Francesco gelica. abbraccia l’umanità deforme e malata, e, co- Per noi fratelli del Definitorio generale que- sì facendo, per grazia divina con la forza del sta festa di san Francesco è l’ultima occasione Cristo crocifisso e risorto, ristabilisce dei le- che abbiamo per condividere con voi qualche gami con questi malati emarginati, ridona loro aspetto del nostro servizio e alcuni desideri una possibilità relazionale. Sappiamo, poi, che che ci stanno animando. Francesco si è recato a Damietta, che allora era un campo di battaglia, nell’ambito delle Una memoria grata Crociate. Là Cristiani e Musulmani, facendosi reciprocamente guerra, si ritrovavano inconsa- Vogliamo anzitutto rendere grazie al Si- pevolmente accomunati dal fatto di essere tutti gnore per il cammino che abbiamo potuto per- vittime delle forze inevitabilmente distruttrici correre in questo sessennio. La riscoperta della della guerra. Per quanto può, sempre con l’aiu- Grazia delle origini nel sessennio precedente to del cielo, Francesco cerca di ristabilire con- ci ha condotto a intraprendere il servizio con tatti col cosiddetto nemico, cerca di sanare le il desiderio di Ripartire dal Vangelo, che è relazioni ormai guaste e ferite. Ancora, come la nostra regola primaria, in modo da viverlo testimonia la strofa del Cantico delle Creature, sempre più nella sua radicalità e offrirlo agli già stimmatizzato, Francesco interviene pres- uomini e alle donne di oggi: questo ci rende so le autorità del tempo per cercare di risanare sempre più autentici Portatori del dono del le loro relazioni, cercando di portarli a rico- Vangelo. Applicando le esigenze evangeliche noscere la loro comune umanità e la loro con- a una seria revisione di vita (Moratorium), divisa dignità universale di fratelli, donata da alle ineludibili ristrutturazioni in corso nelle Dio a tutti gli uomini e le donne di ogni tempo Province e alla collaborazione interprovincia- e luogo. le, siamo giunti al desiderio di riappropriarci Le Stigmate di san Francesco, di cui fac- della nostra identità francescana, così come ciamo particolare e solenne memoria oggi, ci viene proposta dalla Regola e dalle Costi- ci dicono che, se aperte e abitate dal Cristo tuzioni generali e come ciascuno di noi ha crocifisso e risorto, le nostre ferite, sia indi- inteso abbracciarla attraverso la professione viduali che sociali, possono essere guarite, religiosa. La forma di vita evangelica rivelata le nostre relazioni guastate potranno essere a Francesco e ora affidata a noi ha bisogno di rinnovate, e così potremo riscoprire la nostra essere continuamente rivitalizzata nelle nostre autentica dignità umana e divina di figli e fi- Fraternità e incarnata nella Chiesa e nel mondo glie amati da Dio, fratelli e sorelle dell’unica contemporaneo. fraternità universale capace di abbracciare tutto il creato. I kairòs del Signore Buona Festa delle Stigmate! Leggiamo anche negli sviluppi più recenti Fr. Michael A. Perry, OFM e nelle testimonianze di alcune persone degli Ministro generale eventi di grazia, dei kairòs, che non possiamo non accogliere con gratitudine, lasciandoci in- 4. Lettera del Ministro e Definitorio genera- terpellare e stimolare da essi. le per la Festa di san Francesco 2014 Innanzitutto, il Santo Padre, a partire dalla scelta del nome programmatico di Francesco, Viviamo da discepoli-missionari di Cristo sta proponendo alla Chiesa lo stile di vita e i per essere fratelli e minori messaggi che erano propri del Poverello di As- sisi, quali il riferimento costante al Vangelo, Carissimi fratelli, la prossimità, la misericordia, la riconciliazio- il Signore vi doni la Sua pace! ne, la fraternità, l’essenzialità, la semplicità di vita, la vicinanza ai poveri, l’impegno per la La solennità del nostro serafico Padre ci pace e per la cura del creato. Questi e altri so- offre ancora una volta l’opportunità di inviare no gli aspetti che noi dovremmo prima di tutto a ciascuno di voi il nostro fraterno saluto, in- vivere e poi mostrare alla Chiesa e al mondo. sieme con l’augurio che la celebrazione della Ancora, Papa Francesco ha voluto dedica- 418 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3 re l’anno 2015 alla vita consacrata, ripropo- di farci andare al vero fondamento evangelico nendo, specialmente ai religiosi, la gioia del che ci ispira e ci permette di essere veramente Vangelo, che costituisce la bellezza intrinseca fratelli e minori tra la gente e tra i popoli della della vita da consacrati. Il Pontefice ci invita nostra umanità. ancora una volta a rivisitare il centro profon- do della nostra vita personale, esortandoci alla «Seguire l’insegnamento e le orme “inquietudine del cuore”, che sola ci può por- del Signore nostro Gesù Cristo» tare ad un rinnovato incontro personale con il Signore Gesù. Questa è la nostra Regola e la nostra vita. E poi come dimenticare l’eredità “profeti- La Vita consacrata è la «memoria vivente del ca” che ci ha lasciato Fr. Giacomo Bini, già modo di esistere e di agire di Gesù come Ver- nostro Ministro generale, ritornato così in fret- bo incarnato di fronte al Padre e di fronte ai ta alla casa del Padre? Sappiamo bene quanto fratelli» (VC 22). Francesco arde di amore per egli fosse profondamente radicato nel Vangelo il Signore e vuole seguire fedelmente le sue or- di Gesù e quante volte ci ha esortato a diventa- me. Egli ama profondamente il Cristo, povero re una “parabola del Regno” con un’esistenza e crocifisso, e a poco a poco viene trasforma- “conquistata da Dio”, attraverso la radicalità e to nell’oggetto del suo amore, perché infatti, trasparenza dei segni, la capacità di “dire” la come dice Sant’Agostino: «ciascuno è tale presenza del Regno e di restituire autenticità, quale l’amore che ha». E Dio, suggerisce san credibilità al nostro progetto di vita, il dialogo Bonaventura, «attrae l’amato, non facendolo fraterno con gli altri e l’apertura a nuovi oriz- spostare di luogo, ma facendolo conformare a zonti. Questi nuovi orizzonti ci spronano a la- sé stesso, in modo che l’amante è trasforma- sciarci condurre dal Signore e a uscire dalle di- to nell’amato e chi cerca di conoscere è reso verse forme di “strutture”, siano esse mentali, conforme a chi è conosciuto». Così Francesco spirituali o materiali, per andare nel mondo e d’Assisi diventa “alter Christus” non per imi- vivere da missionari, entrando nella profondità tazione esteriore e nemmeno per una sorta d’i- della vita del popolo di Dio, senza acconten- dentificazione psicologica, ma per un processo tarci di “stare” nelle nostre case e nelle nostre creativo generato dall’amore. Fraternità chiuse. Come san Francesco, anche noi siamo chiamati a essere discepoli e amanti di Cri- Una ricchezza da mettere a frutto sto. E proprio questo essere tutti discepoli- in tempo di crisi missionari che amano il medesimo Signore ci rende fratelli e minori. Come discepoli Vogliamo far tesoro anche di tutto questo veniamo, quindi, instradati in un cammino di per alimentare e arricchire il cammino di pre- sequela che intrinsecamente esige dinamici- parazione al prossimo Capitolo generale. Cer- tà e che si realizza man mano lungo la via. cando di dare ascolto alle richieste di molti fra- Tale movimento da una parte non ci permette telli arrivateci attraverso l’indagine sullo stato di accomodarci e dall’altra espropria per poi dell’Ordine, alle sollecitazioni rivolteci da Pa- restituire. La sequela è sia interiore che este- pa Francesco e da altri kairòs, abbiamo scelto riore, perché ci chiama a rinnegare noi stessi come tema di fondo per il prossimo Capitolo la per poter abbracciare la croce e camminare vocazione fondamentale che Francesco ci ha dietro al Signore (cf. Mc 8,34). In essa, oltre lasciato attraverso il nome che ci ha dato, Frati che movimento c’è fatica e la persona è coin- Minori, ossia la chiamata a vivere con autenti- volta nella sua totalità di anima e di corpo, di cità l’essere fratelli e minori nel nostro tempo. interiorità e corporeità. Il cammino di sequela Ma come possiamo riuscire a testimoniare la comporta espropriazione ed esige la priorità “profezia della fraternità”? Come possiamo dell’amore per Dio, cui tutti gli altri amori so- riuscire a ritrovare uno stile di vita semplice, no subordinati. Nessuno e niente il discepolo- essenziale, vicino ai poveri, da “minori” oggi? missionario può amare più del suo Signore, Da dove possiamo e dobbiamo ripartire? riconoscendolo come: “Mio Dio, mio Tutto!”. Noi fratelli del Definitorio generale vor- Allora, anche la nostra missione evangelizza- remmo che la fase propedeutica di animazione trice sarà sempre nuova, perché trasformata e organizzazione del Capitolo generale venisse dall’incontro con il Cristo, con l’amore sem- accompagnata e motivata da una preparazione pre nuovo di cui si fa esperienza! spirituale in grado di scendere in profondità e EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 419

«Il Signore mi donò dei fratelli» noi essere minori di tutti e sottomessi a tut- ti significa mettersi al livello dei più piccoli Nel suo Testamento Francesco rilegge la della società e non ricevere riconoscimenti né propria vita come un’esistenza condotta e gui- privilegi, né tanto meno pretenderli o chieder- data dal Signore. L’esperienza della vita con- li, neppure dalla stessa Chiesa (cfr. 2Test 25). creta diventa rivelativa della volontà di Dio e Essere minori si traduce nel farsi compagni di del modo di seguirlo. Il fare misericordia con viaggio in semplicità e umiltà di coloro che so- i lebbrosi, l’ascolto della voce e della Parola, no esclusi, poveri ed emarginati, condividen- la fede nelle chiese e nei sacerdoti e la pre- do la sorte di coloro che faticano quotidiana- senza dei fratelli sono realtà molto concrete mente nel lavoro e nelle tribolazioni della vita, nella vita di Francesco, attraverso le quali egli prestando ascolto al loro grido. Essere minori ha sperimentato la rivelazione del Signore. esige che non ci appropriamo di nulla, ruoli, L’essere con e per i fratelli-lebbrosi, facendo strutture, luoghi o servizi, che viviamo come con loro misericordia, spalanca a Francesco la pellegrini e forestieri (cfr. 1Pt 2,11) in questo porta dell’incontro con il Signore e il successi- mondo, servendo il Signore in povertà e umiltà vo dono dei fratelli-frati rende comprensibile (cf. Rb 6,1-3) e restituiamo tutto al Signore, la rivelazione della volontà di Dio. Pertanto dal quale viene ogni bene, e ai fratelli, soprat- nell’esperienza di Francesco, come pure nella tutto ai nostri fratelli e sorelle poveri, che sono nostra, il ruolo dei fratelli è fondamentale, è i nostri elemosinieri (cf. Rnb 17,17). via al Signore e possibilità di misericordia. La fraternità diventa “profezia” per il mondo se al Essere trasparenza evangelica suo centro vi è il Cristo Gesù e se essa si ali- menta dell’incontro quotidiano con il Signore. Solo il «seguire l’insegnamento e le orme Perciò, la Fraternità è una grazia da sviluppare del Signore nostro Gesù Cristo» (Rnb 1,1) più che un dovere da compiere. E, se voglia- rende fratelli e minori: non vi è altra via. Il mo dare il nostro contributo come strumenti serafico padre san Francesco è stato pura tra- di pace per il mondo d’oggi, dobbiamo noi per sparenza del Vangelo e ha vissuto il prima- primi risolvere i conflitti che insorgono nelle to di Dio e il primato della vita con il cuore, nostre fraternità per vivere da uomini riconci- la mente e il corpo rivolti essenzialmente al liati. Riaffermiamo con convinzione, come ha Vangelo: per questo è considerato il poverel- fatto Fr. Giacomo Bini poco prima di tornare lo di Assisi e il fratello di tutti. Se anche noi al Padre, che «la Fraternità è possibile!». oggi vogliamo essere veri fratelli e autentici minori siamo chiamati a passare dall’appa- «Minori e sottomessi a tutti» renza e dall’efficienza alla pura e semplice trasparenza evangelica. Oltre ad essere frati, Francesco ha voluto Lungo il cammino abbiamo capito di esse- che fossimo minori, perché solo l’atteggia- re una «Fraternità contemplativa in missione, mento da minori può permetterci di seguire le nella minorità»: tale qualifica del nostro cari- orme di qualcuno che col suo esempio ha indi- sma contiene una spiritualità che è «segno del cato e aperto la vera via, quella della passione Regno già iniziato con i suoi frutti di riconci- e della croce, che resta sempre e comunque liazione; una spiritualità che annuncia innanzi- stretta. La minorità è la condizione della se- tutto con la testimonianza di una vita liberata e quela, personale e fraterna nello stesso tempo, riconciliata la passione evangelica dell’amore, in quanto il Signore ci chiama e ci invia come di una vita donata sull’esempio di Cristo e te- fratelli. Francesco aveva ben intuito che essere stimoniata dal vivere insieme» (G. Bini). «minori e sottomessi a tutti» (Rnb 7,2), sen- Fratelli carissimi, accogliamo con cuore za nulla di proprio, è l’unica condizione per grato e disponibile sia l’appello che Papa Fran- costruire realmente la Fraternità e per seguire cesco ha rivolto a tutta la Chiesa nell’Esorta- fedelmente le orme di Gesù, anche nell’amo- zione apostolica Evangelii gaudium: «Non la- re più difficile se non impossibile, ossia quel- sciamoci rubare l’ideale dell’amore fraterno» lo verso i propri nemici: questo, infatti, ci ha (101), sia il messaggio che ad Assisi ha voluto insegnato «il Signore nostro Gesù Cristo, del affidare direttamente a noi: «Cari Fratelli, per quale dobbiamo seguire le orme» (Rnb 22,2; favore, custodite la minorità». cfr. 2Lf 13). E lui si è abbassato, si è umiliato Il Signore vi custodisca, vi accompagni e pur essendo Figlio di Dio (cfr. Fil 2,6-8). Per vi doni la grazia di seguire sempre le orme del 420 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3 suo Figlio diletto e di volere sempre ciò che a damentali facilmente riconoscibili nel carisma Lui piace. e nell’esperienza francescana e come tali in grado di determinare uno stile di messaggio Roma, 17 settembre 2014 rivolto all’uomo “comune”, al “semplice di- Festa delle Stigmate di san Francesco scepolo”, di modo che tutti gli eventi e le si- tuazioni nelle quali si rivela e si manifesta la I vostri fratelli del Definitorio generale presenza di Dio come amore, tenerezza, mi- sericordia, vicinanza divengano occasione per Fr. Michael Anthony Perry, ofm, Min. gen. lasciarsi incontrare da Cristo e uscire con Lui Fr. Julio César Bunader, ofm, Vic. gen. incontro all’altro, creando così spazi sempre Fr. Vincenzo Brocanelli, ofm, Def. gen. più ampi di accoglienza, di collaborazione, di Fr. Mathias, ofm, Def. gen. solidarietà e di servizio. Fr. Vicente-Emilio Felipe Tapia, ofm, Def. gen. Papa Francesco, nell’esortazione apostoli- Fr. Nestor Inácio Schwerz, ofm, Def. gen. ca Evangelii Gaudium, ha scritto a questo pro- Fr. Francis William Walter, ofm, Def. gen. posito: «Invito ogni cristiano, in qualsiasi luo- Fr. Roger Marchal, ofm, Def. gen. go o situazione si trovi, a rinnovare oggi stesso Fr. Ernest Karol Siekierka, ofm, Def. gen. il suo incontro personale con Gesù Cristo o, Fr. Nicodeme Kibuzehose, ofm, Def. gen. almeno, a prendere la decisione di lasciarsi in- Fr. Aidan McGrath, ofm, Seg. gen. contrare da Lui, di cercarlo ogni giorno senza sosta» (n. 3). Prot. 104958 Per questo stesso motivo il nostro padre san Francesco si rivolge, e sono le sue stesse 5. Omelia in occasione della Visita alla Cu- parole, «a tutti gli uomini d’ogni parte della stodia delle “Sette Allegrezze” terra, che sono e che saranno», considerati non Brasile, 21.09.2014 come una astratta e generica umanità, ma nella concretezza delle loro condizioni precisamen- Carissimi fratelli e sorelle, te enumerate, con l’invito e la preghiera «di il Signore vi dia pace! perseverare nella vera fede e nella penitenza, poiché diversamente nessuno può essere sal- Sono particolarmente lieto di condividere vo» (Rnb XXIII, 22). quest’oggi con voi, in questo tempo che ci pre- Per quanto concerne i destinatari del suo para alla ormai vicina solennità del padre san messaggio egli pertanto dimostra un’impres- Francesco, la mensa della Parola e dell’Eucari- sionante coscienza dell’ampiezza della propria stia che Gesù stesso imbandisce alla sua Chiesa. missione: la ricchezza inesauribile del Vange- Prego affinché tutti quanti noi, come gli operai lo va comunicata a tutti, perché Francesco, che della parabola odierna, pur consapevoli del- riconosce che solo Dio è il suo Signore, si sen- la nostra povertà e mentre subiamo incertezze te ugualmente «servo di tutti» e tenuto ad an- dovute all’instabilità dei tempi, sentiamo nel nunziare a tutti le «fragranti parole» (odorifera cuore la gioia del Vangelo, la gioia dell’incon- verba) che sono spirito e vita (cf. 2Lf, 1-2). tro col Signore che ci invita tutti quanti, seppur Francesco, dunque, si fa “nuovo evangeli- nella diversità delle qualità personali e in orari sta” per tutti, intuendo il bisogno di Dio di cia- differenti, a lavorare nella sua vigna. scuno e l’aspirazione a una vita cristiana più In effetti il desiderio e la volontà di Gesù è alta e impegnativa. di incontrare personalmente l’uomo, ogni uo- L’influenza di Francesco non si limita dun- mo, nella concretezza dei suoi bisogni e delle que solo al clero e ai religiosi o ai secolari pii e sue aspirazioni, nella realtà e quotidianità delle devoti; ma raggiunge tutto un laicato che trova situazioni liete o tristi che gli capita di vivere, in lui e nella esperienza sua e dei suoi frati una chiamandolo a divenire suo collaboratore, ad motivazione a vivere radicalmente il Vangelo impegnarsi con Lui e per Lui per la diffusione e ad impegnarsi personalmente nell’evangeliz- e la crescita del Regno di Dio, che è regno di zazione. giustizia e di pace, di verità e di amore. Come Questi laici, uomini e donne, non sono dun- alle persone della Palestina del suo tempo, an- que solo destinatari passivi della predicazione che a noi il Signore dice: «Andate anche voi e neppure semplici collaboratori dell’opera nella vigna»! evangelizzatrice dei frati, ma persone – lavo- Sono queste alcune delle motivazioni fon- ratori/operai secondo le parole del brano evan- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 421 gelico di quest’oggi – che benché chiamati in Sono molto contento di trovarmi quest’og- momenti diversi della giornata della vita, rice- gi con voi, in questa amata Provincia dell’Im- vono la stessa missione e percepiscono lo stes- macolata Concezione, convocati e riuniti tutti so salario; insomma “compartecipano” attiva- insieme intorno all’altare del Signore, pervasi mente, con una modalità certamente propria della gioia del suo Vangelo. e specifica, alla medesima missione dei frati, Sì, perché il Vangelo è l’annuncio dell’a- condividendone spiritualità e visione, metodi more incondizionato di Dio per noi, che l’im- e obiettivi, instaurando cioè quella che la Re- minente festa del serafico padre riporta al cuo- gola dell’Ordine Francescano Secolare, appro- re. Il modo che ha s. Francesco di interpretare vata da Papa Paolo VI nel 1978, definirà con la volontà di Dio su di sé, di «vivere secon- felice espressione «comunione vitale recipro- do la forma del S. Vangelo del Signore Gesù ca», necessaria alla piena fioritura del carisma Cristo», rimane infatti la chiave di lettura per francescano. comprendere in che modo dobbiamo vivere, Questo peculiare rapporto tra Francesco, i nell’adesso della nostra storia e nel qui dei suoi frati e il laicato deve farci riflettere anche luoghi in cui siamo inviati, la nostra vocazione nella presente situazione della Chiesa e della di frati Minori oggi. società senza paure e pregiudizi, lasciandoci Francesco d’Assisi, fedele discepolo di Cri- semmai guidare per discernere i “pensieri di sto, con il suo stile di vita, con le sue opere e la Dio”, sovente diversi dai nostri pensieri (IIª sua predicazione rivela come nel mondo in cui Lettura). noi viviamo, pur tra travagli e incomprensioni, Del resto, a questo riguardo Papa France- sia comunque operante l’amore che si rivolge sco, sempre in Evangelii Gaudium , così si pro- all’uomo ed abbraccia tutto ciò che dà forma nuncia: «In virtù del Battesimo ricevuto, ogni alla sua umanità. «Non negare un bene a chi membro del Popolo di Dio è diventato discepo- ne ha diritto» ammonisce, pertanto, il libro dei lo missionario. Ciascun battezzato, qualunque Proverbi (Iª Lettura). sia la sua funzione nella Chiesa e il grado di Ciò sembra forse scontrarsi contro la realtà istruzione della sua fede, è un soggetto attivo sperimentata ogni giorno così da essere talvol- di evangelizzazione e sarebbe inadeguato pen- ta tentati anche noi di non porre «la lampada sare ad uno schema di evangelizzazione portata [della nostra fede, della nostra vita consacrata, avanti da attori qualificati in cui il resto del po- della nostra minorità evangelica] su un can- polo fedele fosse solamente recettivo delle loro delabro, perché chi entra veda la luce», ma azioni. La nuova evangelizzazione deve impli- «di coprirla con un vaso o di metterla sotto un care un nuovo protagonismo di ciascuno dei letto» (Vangelo) per essere al passo coi tempi, battezzati… ogni cristiano è missionario nella per conformismo e quieto vivere o per timore. misura in cui si è incontrato con l’amore di Dio Del resto, tutti percepiamo il nostro come il in Cristo Gesù; non diciamo più che siamo “di- tempo dell’instabilità, sociale, politica, lavora- scepoli” e “missionari”, ma che siamo sempre tiva, economica, solo per citare alcuni ambiti. “discepoli missionari”» (n. 120). Le ragioni per lasciare andare si fanno sentire Cari fratelli e amici, non lasciamoci rubare, in modo forte. Al disinteresse dei molti si può ovunque ci troviamo e qualunque sia la no- unire purtroppo anche il nostro; talvolta sia- stra condizione, la gioia di essere “discepoli mo probabilmente tentati di pensare che non missionari” lanciati sulle frontiere della sto- vale la pena servire con generosità, tanto più ria, accogliendo con generosità l’invito che che l’impegno lascia spesso le cose come pri- quest’oggi il Signore Gesù ci ripete: «Andate ma, anzi porta nuovi grattacapi. Ma il Signore anche voi nella vigna»! ci invita ancora a «Non dire al tuo prossimo: ‘Va’, ripassa, te lo darò domani’, se tu possie- Fr. Michael A. Perry, OFM di ciò che ti chiede» (Iª Lettura)! Ministro generale Come con i suoi contemporanei della Pa- lestina, Gesù viene ancora oggi ad incontrarci 6. Omelia nella Visita alla Provincia mentre subiamo incertezze dovute all’insta- dell’Immacolata bilità dei tempi; l’incontro con Lui in che co- Brasile, 22.09.2014 sa si differenzia da un fuggevole approccio? Almeno qualche volta lo abbiamo sperimen- Carissimi fratelli, tato tutti; Egli ci propone di aprirci alla sua il Signore vi dia pace! Parola, di essere uomini (e donne) di spirito 422 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3 che respingono la pigrizia, che trovano motivi vati. È questa, come scrive Papa Francesco interiori, coraggio e senso per azioni perso- in Evangelii Gaudium, «la sfida di scoprire e nali e comunitarie. Gesù nella sua vita terre- di trasmettere la “mistica” di vivere insieme, na, ha voluto toccare la miseria umana, non è di mescolarci, di incontrarci, di prenderci in retrocesso davanti alla sofferenza degli altri, braccio… di partecipare a questa marea un po’ ha considerato ogni persona degna della sua caotica che può trasformarsi in una esperienza dedizione e continua a comportarsi così, ora, di vera fraternità, di una carovana solidale, di nei confronti di ciascuno di noi. Gli apostoli, santo pellegrinaggio… Se potessimo seguire i cristiani dei primi tempi, san Francesco e i questa strada, sarebbe una cosa tanto buona, Santi di ogni generazione testimoniano che è tanto risanatrice, tanto liberatrice, tanto gene- in virtù della presenza dello Spirito Santo che ratrice di speranza» (n. 87). riascoltiamo come pronunciate per noi le pa- È questa la perenne novità del Vangelo che, role del Vangelo. «Fate attenzione dunque a scoperta in noi stessi, ci conduce alla gioia di come ascoltate; perché a chi ha sarà dato, ma condividerlo, di testimoniarlo, di annunciarlo, a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di in una sorta di “globalizzazione della solida- avere» (Vangelo). rietà” che come una carezza invisibile si posa Lo stesso brano evangelico odierno ci ha su ogni vita e che ogni vita, silenziosamente, ricordato che abbiamo bisogno di riconoscere custodisce. su di noi il volto, lo sguardo di Gesù: «Non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla Fr. Michael A. Perry, OFM di nascosto che non sia conosciuto e venga in Ministro generale piena luce» (Vangelo). In un tempo dove tutto ci fa fretta e dove 7. Conferência ao Capítulo das Esteiras da tutto si consuma, Egli, senza stancarsi, ci ma- Prov. Imaculada nifesta l’amore di Dio Padre, riversa il suo Spirito nei nostri cuori, ci dona la sua grazia. A minoridade Allora abbiamo bisogno di sostare in preghie- franciscana ra per essere umanizzati nei nostri sentimenti perché le diversi condizioni di povertà in cui Uma breve história ci troviamo, non siano occasione di respingere Dio, bensì una porta per rimanere in dialogo O explorador voltou para junto dos seus que de- con Lui: «Non invidiare l’uomo violento e non sejavam saber tudo a respeito do rio Congo. Mas irritarti per tutti i suoi successi, perché il Si- poderia expressar em palavras os sentimen- gnore ha in orrore il perverso, mentre la sua tos que haviam inundado o seu coração quando amicizia è per i giusti» (Iª Lettura). vira aquelas flores exóticas e havia percebido o Il tempo dell’instabilità, della “fluidità” ci som noturno das florestas, quando experimentara porta a dover fare i conti con i nostri limiti e o perigo da presença de animais ferozes ou havia con necessità che non trovano risposta; l’unica atravessado com sua canoa as correntezas rápi- certezza che non si esaurisce e non delude è das e perigosas? Por isso, disse apenas: “Ide des- quella che rimaniamo “missionari” dell’amore cobrir vós mesmos”. E para guiá-los desenhou di Dio se manteniamo viva la passione per tutti um mapa do percurso do grande rio. gli altri, fratelli e sorelle e per l’intero Crea- Agarraram o mapa, o emolduraram e o coloca- to. Siamo in un passaggio epocale, lo Spirito ram na sala da comunidade. Além disso, fizeram ci porta a sperimentare una dimensione della cópias para todos. E todos aqueles que possuíam Chiesa di cui abbiamo sentito parlare e che sta uma cópia se julgavam peritos no que se referis- tanto a cuore al nostro amato Papa, che del Po- se ao rio, pois conheciam os mínimos detalhes verello d’Assisi porta il nome: la Chiesa dei de toda sua sinuosidade e sabiam precisamente poveri. Indubbiamente questa condizione ci quanto fosse grande e profundo e onde se encon- appartiene, non solo dal punto di vista socia- travam todas as correntezas, mas não haviam fei- le, ma anche come battezzati e ancor più come to a viagem! frati Minori. È infatti nel riconoscerci piccoli, fragili, peccatori davanti a Dio, che possia- Caríssimos Irmãos mo superare le paure e le debolezze ed essere da Província da Imaculada Conceição: resi capaci di incontrare i fratelli e le sorelle O Senhor lhes dê a sua paz! poveri come noi e bisognosi di essere solle- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 423

Para mim e Frei Nestor é uma grande alegria es- no mistério da vida. Se quisermos compreender tar aqui com vocês e partilhar a celebração des- o tema que nos propusemos aprofundar devemos se Capítulo das Esteiras. Queremos agradecer fazer muito mais do que limitar-nos simplesmen- a Frei Fidêncio Vanboemmel, ao Vigário e ao te a dar uma olhada nas descrições, por mais be- Definitório Provincial e aos frades envolvidos las e motivadoras que elas possam ser. Devemos na preparação desse Capítulo por terem esco- estar desejosos de empreender o mesmo percur- lhido como tema central o mesmo do próximo so pascal de e com . Devemos entrar em sua Capítulo Geral de 2015. Torna-se evidente pela mesma experiência de Páscoa que está diante da agenda, por vocês bem preparada, que querem humanidade ferida e crucificada em nosso mun- aprofundar essas dimensões no contexto de vida do de hoje. A Minoritas fala-nos de transforma- de sua Província e na qualidade de sua resposta ção relacional; é questão de permitir que o sonho espiritual, fraterna e missionária ao chamado do que Deus tem para o nosso mundo se torne rea- Evangelho que é o próprio Jesus. Rezamos por lidade em nossa vida, na vida de nossas fraterni- vocês a fim de que esse seu Capítulo não lhes dades e províncias e, por consequência, em nossa ofereça apenas novas modalidades de olhar em vida da Ordem! profundidade o modo pelo qual tentam respon- O chamado que Francisco recebeu para voltar-se der à nossa vocação evangélica franciscana, mas para a cruz não era um chamamento para seguir principalmente possa ajudar a todos os frades da o crucificado e olhar para ele que morreu no Cal- Ordem a refletirem a respeito de nossa identi- vário. A vida de Francisco, o seu andar entre os dade, da qualidade de nossa vida de irmãos que leprosos, permitindo-lhes que mostrassem a pro- percorrem o único caminho evangélico, e sobre fundidade do amor de Deus, o seu abraço às víti- a busca de aproximações criativas e significati- mas da violência, o seu peregrinar de diálogo e de vas para partilhar o Evangelho com os irmãos e paz em Damieta, o seu abraço a todas as criaturas as irmãs de nossos dias. O mundo está mudado, como irmãos e irmãs, o seu abraço final à irmã está mudando e continuará a mudar. Nós, como morte, todos esses gestos revelam o poder da cruz frades menores, devemos dedicar-nos à humani- de Jesus para o bem do mundo no tempo de Fran- dade inteira e a Deus propondo novos caminhos cisco e também em nossos tempos. Percebemos e novos lugares de encontro que possam levar esta mesma intuição no documento do Concílio todos para a conversão e para a transformação. Vaticano II, Gaudium et Spes, § 1º: “As alegrias e as esperanças, as tristezas e as an- Minoritas: transformação relacional gústias dos homens de hoje, dos pobres principal- mente, e de todos aqueles que sofrem, são tam- Um peregrino disse certa vez a um de seus dis- bém as alegrias e as esperanças, as tristezas e as cípulos: angústias dos discípulos de Cristo e nada há de – Enfrentei uma longa viagem para escutar o verdadeiramente humano que não encontre eco Mestre, mas as suas palavras me pareceram em seu coração”. muito comuns. – Não escute suas palavras! Escute, antes, sua Filipenses 6,2-8 mensagem, disse o discípulo. – Como posso conseguir isso?”, perguntou o Conhecemos todos muito bem e até de memória peregrino. o texto bíblico que escolhi como base para nossa – Agarre uma frase de seu discurso. Agite-a reflexão. Segundo os estudiosos da Sagrada Escri- bem, até que todas as palavras tenham caí- tura, se trata de um texto litúrgico que transmitia do fora. O que permanecer inflamará o seu à Igreja das origens dois temas-chave: a unidade coração (Anthony De Mello). de Deus e a unidade do corpo de Cristo. Provavel- As palavras que lhes digo sejam bem agitadas mente foi composto entre os anos 61-63, enquan- por vocês até que elas desapareçam. Desejo que to Paulo se encontrava na prisão em Roma. Esse aquilo que permanecer possa inflamar seus cora- hino litúrgico apresenta toda a missão de Jesus, ções. Como perceberam na historinha do explo- a começar pela sua pré-existência, passando pela rador do grande rio do Congo, em seu retorno, ele sua encarnação e por sua vida sobre a terra, levan- foi muito bem acolhido pelos seus concidadãos do-nos com Eleaté à cruz, para terminar com a sua que queriam saber o que conseguira ver, provar exaltação e adoração universal. Jesus passa da su- e experimentar. Mas ninguém queria assumir a blimidade da glória divina para o mais profundo fadiga da viagem; ninguém queria arriscar a pró- abismo do sofrimento e da morte humana. Para pria vida para entrar no mistério do rio do Congo, Jesus, que experimentou o ser uno com o Pai, a 424 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3 sua morte humilhante sobre a cruz revela a humil- de onde vem a verdadeira sabedoria?” O mestre, dade de Deus. Este tema se encontra no centro da olhando o discípulo nos olhos, respondeu: “Do pregação de São Paulo e no centro da concepção e mesmo ponto donde vem a tua pergunta”. da pregação de São Francisco. Alguém poderia perguntar-se por que se está Minoritas não é um conceito filosófico ou espi- refletindo sobre o tema, dividido em três partes, ritual falso ou impotente de santidade através da “Frades e Menores em nosso mundo”. Como o humilhação e do auto-aniquilamento. Ao con- discípulo, também nós estamos procurando a trário, a minoritas abre-nos para a possibilidade verdadeira sabedoria para poder responder às da restauração redentora de autênticas relações, múltiplas crises com que o mundo, a Igreja e a refletindo o rosto do Senhor presente em cada Ordem devem confrontar-se. Não estamos isen- criatura sua. Minoritas é a porta que se abre pa- tos dos desafios. Com efeito, por vezes estamos ra a fraternidade universal. Trata-se de abraçar o na primeira linha dessas batalhas, tanto porque sonho de Deus para a nossa vida, para o mundo e nos encontramos enfrentando-as em primeira para o universo todo. São Boaventura, ao refletir pessoa em nossa vida, como porque estamos cer- a respeito da pobreza de Cristo em seu segundo cados por outros serviços pastorais, nas escolas, Sermão sobre a Natividade do Senhor, afirma: nas cidades que são transtornadas por forças cen- “Deus se inclina humildemente para baixo para trífugas que as afastam do centro de gravidade, elevar o pó de nossa natureza em unidade com a de um claro sentido de identidade e de lugares própria pessoa”. Frei Cesare Vaiani, frade menor tradicionais onde as pessoas podiam se dirigir da Itália, oferece uma reflexão a respeito da hu- em busca de apoio e de ajuda. milhação de Deus, a sua humildade, que me pa- O Definitório Geral refletiu a respeito das di- rece servir como fundamento desse valor-chave ferentes atividades de animação dos últimos 5 para a nossa vida de hoje: anos. Os documentos produzidos nesse tempo e “A figura de Cristo, que a partir das conversões apresentados aos irmãos da Ordem para sua re- é o ‘santíssimo Senhor Jesus Cristo’, na visão flexão são: Documento final do Capítulo Geral trinitária se configura sempre mais claramente 2009 (subsídios vários); os relatórios dos Visi- como o Filho, o ‘Santíssimo Senhor nosso Jesus tadores Gerais a respeito das Entidades visitadas Cristo, filho de Deus vivo onipotente’, do qual se (Províncias e Custódias autônomas); as Decisões acentua a escolha de humilhação e de pobreza: do Capítulo Geral, os resultados dos seminários tornou o seu rosto como pedra duríssima, e não realizados em Roma para buscar e examinar se envergonhou; e foi pobre e hóspede e viveu de melhor os desafios com que nos defrontamos esmolas, ele e a bem-aventurada Virgem e seus nesse mundo “pós-moderno” e “pós-pós-mo- discípulos” (Regra não bulada 9,4). derno”; o trabalho das Comissões internacionais Cesare Vaiani acrescenta: “Acenamos... ao tra- encarregadas pelo último Capítulo Geral 2009 ço da pobreza do Senhor: essa consideração não de pesquisar o estado da Ordem e o estado das é apenas um objeto de contemplação, mas é um estruturas da Ordem hoje, à luz de nosso caris- claro esforço de seguimento: ‘Todos os frades se ma de evangelização missionária; os resultados esforcem por seguir a humildade e a pobreza do do Questionário enviado a 1.500 frades (recebe- Senhor nosso Jesus Cristo’. Por outro lado, a ex- mos 1.408 respostas); o desafio representado por periência da conversão mostrada pelo encontro aqueles irmãos que, hoje, deixam a Ordem, em com os leprosos, conotava igualmente a desco- média são 75 a cada ano; as profícuas discussões berta da doçura de Deus, com as características e recomendações surgidas do Conselho Plenário da pobreza e da exclusão social. Tanto o percur- da Ordem realizado em novembro passado na so de conversão pessoalmente experimentado, Polônia; as diferentes crises econômicas e de go- como a imagem de Cristo percebida com parti- verno surgidas na Ordem; o estado da Igreja e de cular clareza, levava portanto na mesma direção suas estruturas como aparece no trabalho ainda de despojamento radical, de escolha da pobreza nos inícios da equipe de ponta do Papa, os C-9 e minoridade social com os últimos deste mun- e a Evangelii Gaudium, e o amplo e profundo do”. (Vaiani, “Storia e Teologia dell’Esperienza sentido de mal-estar difundido entre as pessoas Spirituale di Francesco d’Assisi”, 2013, p. 419). de nosso tempo, em São Paulo, na Cidade do México, em New York, Bangkok ou Roma e os Minoritas: uma virtude ativa traços ou os sinais espalhados em toda a parte da manifestação desse mal-estar. Tudo isso para Uma vez um homem sábio foi interpelado por um dizer que, simultaneamente, somos (1) seres hu- de seus discípulos que lhe perguntou: “Mestre, manos e membros da família humana, (2) irmãos EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 425 no Senhor Jesus através de nosso batismo em sua bens com os pobres e 13% afirmam que devería- morte e ressurreição e (3) discípulos que, com mos viver uma eficiente solidariedade com as víti- São Francisco de Assis, buscam enfrentar uma mas da violência, da injustiça e da pobreza. série complexa de dificuldades, vivendo com A crise de identidade agride também a modali- alegria, convicção e paixão o nosso compromis- dade com que percebemos Deus, nós mesmos, so evangélico. os outros, o mundo e o universo criado. Todas Estamos enfrentando uma série complexa de cri- essas formas e aspectos diferentes de uma cri- ses interligadas entre si que se baseiam na questão se mais generalizada são levados às pessoas de de nossa identidade: crises antropológicas, espiri- tantas maneiras, através das atividades e refle- tuais, sociais e institucionais. Um claro exemplo xões acima elencadas. Para alguns, tudo isso dessa crise se encontra nas respostas ao Questioná- pode soar alarmante! E o é de fato! Mas não rio em que fora pedido aos frades que identificas- devemos deixar-nos paralisar pelo pensamen- sem a natureza específica, os valores e as modali- to de que estamos em crise. Devemos, antes, dades práticas de viver a pobreza e a minoridade ver tudo isso como uma oportunidade através hoje. A maior parte dos frades não conseguiu res- da qual Deus nos convoca a entrar em uma re- ponder com clareza e convicção. Os frades mais flexão mais profunda e prolongada a respeito jovens afirmaram que o estilo de vida burguês, do que afirmamos ser, de como vivemos os ao qual são progressivamente introduzidos, atra- valores que julgamos fundamentais, daquilo vés do caminho da formação inicial, não só cria que estamos prontos a sacrificar/acolher para conflitos interiores e dissonâncias, mas também realizar passos imediatos e para permitir que enfraquece a natureza radical da vida evangélica a graça e a misericórdia de Deus transformem à qual se sentiam chamados na origem. Isso fez a nós mesmos, a Ordem, a Igreja e o mundo. com que alguns deles colocassem em questão sua Estou convencido, agora mais que nunca, que escolha vocacional. Outros se viram sempre mais se abraçarmos e nos deixarmos abraçar pela afastados dos irmãos e das irmãs pobres e margi- visão trinitária do mundo que Deus possui, a nalizados. Por isso, mostram pouco interesse ou minoritas nos encontrará, porá raízes em nossa desejo de compreender as dificuldades dos pobres vida, em nossas fraternidades e em nossa Or- e dos marginalizados. Seu sentido de justiça foi re- dem, e libertará em nós a graça transformadora duzido ao mínimo e concentram sua atenção num de Deus para o bem do mundo. conceito espiritual de pobreza. Em outros ainda se introduziu um estilo “comunístico” de vida, muito Minoritas: um programa de vida dinâmico distante do ideal franciscano – ao menos do ideal proposto na Regra de Vida, nas Constituições e No “Lineamenta” para a preparação do Capítulo nos outros inumeráveis documentos da Ordem. O Geral de 2015 aparece a seguinte descrição de consumismo, para alguns frades, pode levar a um minoritas para a qual quero chamar a atenção de empobrecimento da vida espiritual e provoca con- vocês: sequências negativas para a comunidade e para a “A palavra minoritas descreve o modo de como vida fraterna. Todas as necessidades e as vontades ser irmãos e de como viver e anunciar o Evan- são satisfeitas; cada vez mais se gasta o tempo para gelho. Em outras palavras, a minoritas indica, o cuidado de si mesmo. Os frades se afastam pro- primeiramente, um programa de vida, um modo gressivamente dos pobres – uma distância geográ- singular de compreender e de expressar nossa re- fica que se traduz, depois, em distância espiritual, lação com Deus, com os outros e com a criação, social e psicológica, muito difícil de sanar. O ego e de colocar-nos a serviço da Igreja e do mundo. se torna o centro de tudo; isso tudo levou a uma “Ser menores é a expressão radical do segui- progressiva secularização da visão de fé, causan- mento de Cristo que se despojou a si mesmo, se do não só uma crise de fé, mas também a perda humilhou (kénosis), lavou os pés, unido com a do sentido da transcendência de Deus, da presen- frágil e pecadora humanidade. A minoridade é ça e ação de Deus em nossa vida e na do mundo. o modo concreto de viver o sine proprio, a desa- Isso tudo trouxe também uma outra dificuldade: propriação no que se refere a Deus, aos irmãos, a a perda do sentido de corresponsabilidade, quer si mesmo e a toda a criação” (‘Lineamenta’ para dizer, da consciência de que devíamos “trabalhar” o próximo Capítulo Geral 2015). e contribuir para o bem comum. Apenas 18% dos No VII Conselho Plenário de Assis, os Capuchi- frades que responderam o Questionário acredi- nhos da Ordem Franciscana, em 2004, oferecem tam que devemos trabalhar para ganhar a vida e uma reflexão aprofundada a respeito da minoritas só 14% julgam essencial que partilhemos nossos franciscana e da itinerância. Os frades Capuchi- 426 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3 nhos afirmam que a minoritas é um conceito emi- alla felicità che Dio ci ha chiamato a realizza- nentemente ativo: “Nunca se deveria pensar, nem re. Ma in cosa consiste la minorità? Possiamo por um momento, que a minoritas franciscana darne una definizione? Lungo gli otto secoli di possa ser descrita exclusivamente em termos de vita dell’Ordine credo siano stati numerosis- humildade e submissão (passividade), ou também simi i tentativi di dire in cosa consista la mi- como um espécie de complexo de inferioridade norità. Oggi attingiamo dal brano evangelico coletiva. Quando vista a partir da Trindade, a mi- che abbiamo appena ascoltato: «Questo è il noritas se entende como uma virtude ativa, desti- mio comandamento: che vi amiate gli uni gli nada a construir relações “humanizantes”. altri, come io vi ho amato». Questa precisazio- ne, questa aggiunta, questo termine di parago- Conclusão ne credo possa aiutarci a comprendere ancora meglio la minorità. Come ci ha amati Dio? Devemos fazer uma escolha, uma renovação de Sempre attingendo dall’immaginario giovan- nossa escolha por Cristo e pela vida evangélica neo, Dio in Gesù si è abbassato, si è umiliato franciscana. fino ad arrivare a lavare i piedi ai suoi discepo- li, a ciascuno di noi. Frei Michael A. Perry, OFM Questa immagine riassume, contiene, spie- Ministro geral ga un dono, o meglio un cammino, un proces- so di donazione, che coinvolge la totalità della 8. Omelia in occasione della Visita vita di Gesù; quantitativamente: poiché Gesù alla Provincia di San Paolo durante tutta la sua vita si è donato tanto nel- Brasile, 24.09.2014 la parola insegnata quanto nelle opere attuate; qualitativamente: fino al dono supremo, ossia Carissimi Fratelli, fino all’offerta della sua vita sulla croce. Que- il Signore vi doni la sua pace! sta via di dono nell’umiliazione, percorsa da Dio stesso, è modello per la nostra minorità. «Questo è il mio comandamento: Siamo chiamati e dobbiamo vivere l’amore che vi amiate gli uni gli altri, reciproco, che ci costituisce fratelli, donando come io vi ho amato». tutto noi stessi, proprio come Gesù ha fatto, facendo nostra la sua minorità. Questo versetto evangelico è il cuore, la Cosi potremo mettere in pratica quanto Egli sorgente, la radice della nostra vocazione di ci comanda: «Rimanete nel mio amore. Se os- “Frati Minori”, valida fin dagli inizi, cioè da serverete i miei comandamenti, rimarrete nel sempre, valida oggi per noi, in questo nostro mio amore». Il suo dono totale è la nostra di- tempo, e valida per sempre, senza nessuna sca- mora, in questo suo infinito amore dobbiamo denza. rimanere. Ci ripete il Signore Gesù: «Questo vi co- A prima vista, però, questo invito a “rima- mando: amatevi gli uni gli altri». Questo è nere nel suo amore” sembra essere in contrad- l’invito fondamentale e universale che ogni dizione con quanto abbiamo ascoltato nella seguace di Cristo e, quindi, ogni Frate Minore Prima Lettura, tratta dal Libro dell’Esodo. è chiamato a mettere in pratica, a vivere nella «Ora va’ – dice Dio a Mosè – Io ti mando dal sua vita di ogni giorno. faraone». Dio invia Mosè, lo fa andare a com- Questa regola d’oro della comunità cri- piere qualcosa. La vocazione di Mosè, dunque, stiana è la ragion d’essere anche della nostra è qualcosa di dinamico, è un doversi mettere in Fraternità francescana. Solo nella reciprocità movimento. Mosè non è chiamato a rimanere, fraterna dell’amore, solo se ci amiamo gli uni bensì ad andare e, per di più, a far uscire gli gli altri, solo se viviamo nell’amore, per amore Israeliti dall’Egitto. Un movimento, quello di e amandoci mutuamente, siamo davvero fra- Mosè, un dinamismo che prelude ad un ulte- telli tra di noi, ossia diamo attuazione a quello riore dinamismo. che il nostro nome dice che noi siamo. E non Dunque: rimanere o andare? Rimanere solo noi siamo chiamati ad essere fratelli: san nell’amore di Gesù non è qualcosa di statico! Francesco ha voluto che ci chiamassimo: Frati Rimanere nell’amore significa amare come Minori. Egli ci ha amati. Questo modo di amare come Oltre alla Fraternità, anche la minorità è es- Gesù ci ha amati è qualcosa di estremamente senziale alla nostra identità, è imprescindibile dinamico, è un movimento di abbassamento e EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 427 di uscita, è un andare incontro all’altro, è an- è presente, la Parola di Dio parla, la riconci- dare a incontrare i bisogni dell’altro, di ogni liazione, la pace e l’amore sono possibili. Gli altro, che è nostro fratello: il confratello nella angeli di Dio ci ricordano che «ogni preoccu- Fraternità, il fratello e la sorella nella Chiesa, pazione per il corpo e per la vita – suggerisce nel mondo e in tutto il creato. Amare, lavare i Rahner –, per il pane e per il benessere terreno piedi, donare tutto noi stessi nel cammino di è in fin dei conti solamente provvisoria, a tal auto-svuotamento e di umiliazione, ci costi- punto che Dio ha potuto creare il suo intero tuisce fratelli, minori e missionari. Mettendo mondo di spiriti dove tutte queste cose man- in pratica questa parola evangelica potremo cano e, pur mancando, facilmente sembrano avere in noi la gioia, e la gioia piena, potremo creare vita per noi; e dove una sola questione è essere davvero ciò che diciamo e desideriamo in gioco: Dio e la sua gloria». Gli angeli sono essere, potremo esserlo per l’altro, soprattutto immersi nell’amore e nella misericordia di Dio il povero, l’emarginato, l’altro il cui grido di e i loro cuori sono colmi di una gioia inenarra- dolore giunge fino a Dio. bile, perché hanno visto il volto di Dio e vivo- no totalmente della grazia dello Spirito di Dio. Fr. Michael A. Perry, OFM Qual è il nostro destino? Anche noi siamo Ministro generale chiamati a immergerci nell’amore e nella mi- sericordia di Dio. Il sentiero, il pellegrinaggio 9. Omelia nella Festa dei santi Arcangeli di santità che ognuno di noi ha intrapreso è un Michele, Gabriele e Raffaele cammino verso il cuore di Dio. Per tutti coloro Roma, Curia generale, 29.09.2014 che hanno a che fare con san Francesco questo pellegrinaggio di santità deve necessariamente «In verità, in verità io vi dico: vedrete il passare attraverso la croce di Gesù Cristo, la- cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scende- sciando che Gesù diventi il centro della nostra re sopra il Figlio dell’uomo». speranza. Allo stesso tempo Francesco non fu solo abbracciato dal Signore Gesù crocifisso, Karl Rahner, teologo gesuita, parla degli ma fu abbracciato anche dal lebbroso e da tutta angeli come di esseri spirituali che stanno in l’umanità intrappolata nei vincoli dell’ingiusti- relazione con gli esseri umani poiché entrambi zia, sofferente a causa delle conseguenze del condividono un’anima spirituale e personale peccato sociale, disonorata e disumanizzata. che è vicina a Dio. Perciò, sia gli angeli che Persino il creato è rimasto intrappolato in que- noi siamo stati creati dall’amore e chiamati a sto circolo di distruzione. Sappiamo che gli an- condividere l’unico amore di Dio. Sia gli an- geli sono chiamati a far sì che la gloria di Dio geli che noi abbiamo come missione singolare venga rivelata attraverso di loro cosicché essi quella di conoscere di Dio, di servirlo e di per- possano “diventare come Dio” (Michele), an- mettere a Lui di agire secondo il suo progetto nunciando la buona notizia dell’amore di Dio di salvezza, conducendo una vita che dia testi- per tutti e per tutto il creato (Gabriele) e portan- monianza alla gloria di Dio stesso. do la potenza dell’azione salvifica di Dio a tutti Nel progetto di Dio gli angeli hanno anche coloro che sono feriti dal peccato personale e un altro scopo: servono da intermediari di Dio, strutturale (Raffaele). Inoltre, siamo chiamati sono i suoi messaggeri, inviati a ricordare che a imitarli vivendo e testimoniando il nostro di- l’umanità non è rinchiusa in un circolo inin- scepolato cristiano, tenendo i nostri occhi fissi terrotto di violenza, di auto-promozione e di solo su Gesù, seguendolo nel cuore del mondo, adorazione di se stessa: il che porterebbe alla condividendo un messaggio di liberazione e di dissacrazione della dignità dell’umanità, della speranza, raggiungendo con l’amore tutti colo- spiritualità e del mondo creato, dell’ambien- ro che si trovano nel bisogno e invitando tutti te. L’umanità non è controllata e limitata dalla a riporre la loro fiducia in Dio. In questo modo condizione del peccato e da un processo di en- parteciperemo alla stessa missione degli ange- tropia che conduce al collasso dell’universo, li, diventando angeli custodi l’uno per l’altro, come invece alcuni scienziati suggeriscono. entrando pienamente nelle sofferenze dell’al- Gli angeli di Dio sono inviati a rivelare la pre- tro, e ricordando a tutti l’incessante presenza di senza dell’eterno, del trascendente, e a rivelare Dio nella loro e nostra vita. a noi un’idea sorprendente: nel bel mezzo di «In verità, in verità io vi dico: vedrete il tutto ciò che ci parla di morte, di distruzione, cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scende- di violenza e di un futuro senza speranza Dio re sopra il Figlio dell’uomo». 428 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

L’evangelista Giovanni ci sta dicendo che farci toccare con mano la bontà di Dio; ma le Gesù è al centro di tutta la vita, di ogni vita e di nostre mani sono spesso affaccendate in altro. tutto il creato. Gli angeli ci rivelano la vicinan- Gesù è venuto a portarci il profumo dell’amore za che Dio cerca di stabilire e mantenere tra di Dio; ma noi spesso ci perdiamo dietro ad al- cielo e terra, mettendo a nostra disposizione la tre fragranze. Gesù è venuto a farci assaporare scala di Giacobbe, segno del legame d’amore e gustare Dio; ma noi spesso preferiamo altre di Dio che non potrà mai essere rotto. Gli stes- pietanze. Gesù è venuto a convertire i nostri si angeli si rivolgono a noi con voce spiegata, cuori e a orientarli al bene unico, supremo e as- invitandoci ad aprire il piccolo scrigno arrug- soluto della sua presenza d’amore. E noi, spe- ginito del nostro cuore e della nostra mente cialmente noi consacrati, vogliamo cogliere affinché il potere vigoroso dell’amore e della questa generosa offerta; vogliamo consegnare misericordia di Dio possa essere pienamente il nostro cuore all’opera minuziosa e amore- rivelato. vole del Signore; vogliamo far sì che il no- Concludo con un riflessione che il Cardi- stro cuore venga ricolmato dell’amore di Dio; nal Martini ci ha lasciato sulla missione degli vogliamo approfittare e godere con slancio, angeli che oggi celebriamo: «Voi, voi che noi creatività e passione di tutti i doni di cui Dio amiamo, voi non ci vedete, non ci sentite, ci continuamente ci colma; noi vogliamo fare sul credete molto lontani eppure siamo così vicini. serio e prendere sul serio la buona notizia, an- Siamo messaggeri che portano la vicinanza a che se a volte costa. Desideriamo e vogliamo chi è lontano, siamo messaggeri che portano lasciarci permeare e impregnare dalla salvezza la luce a chi è nell’oscurità, siamo messaggeri guadagnata con il sangue dal Signore Gesù. E che portano la parola a coloro che chiedono. vogliamo inzuppare il mondo della salvezza Non siamo luce, non siamo messaggio: siamo offertaci da Cristo. E, come abbiamo detto in i messaggeri. Noi non siamo niente, voi siete il risposta alla Parola di Dio di oggi, vogliamo nostro tutto. Lasciateci vivere nei vostri occhi, continuare a lasciarci guidare da Dio per una guardate il vostro mondo attraverso noi, ricon- via di eternità, una via già intrapresa e che tro- quistate insieme a noi lo sguardo pieno d’amo- va la sua meta solo nella pienezza di Dio. re, allora noi saremo vicini a voi e voi a Lui». Fr. Michael A. Perry, OFM Fr. Michael A. Perry, OFM Ministro generale Ministro generale 11. Discorso di ringraziamento nella XVIII 10. Omelia al Protomonastero edizione del premio nazionale Gentile da “santa Chiara” Fabriano Assisi, 03.10.2014 Fabriano, 11.10.2014

Impermeabili. E non sto parlando di un ca- È un grande onore trovarmi qui oggi a pre- po di abbigliamento! Ma dell’atteggiamento senziare, a nome dell’Ordine Francescano dei evidenziato e criticato da Gesù nel brano evan- Frati Minori, a questo evento in cui persone e gelico che abbiamo appena ascoltato. istituzioni vengono insigniti di un ragguarde- Gesù sta mettendo in guardia gli abitanti vole riconoscimento per il loro spirito di cre- di Corazìn, Betsàida e Cafàrnao dal correre atività, di innovazione e di coraggio. Gli altri il rischio – rischio che corriamo un po’ anche premiati meritano a pieno titolo questo onore tutti noi! – di chiudersi al messaggio di Gesù: per il loro singolare e personale contributo alla sanno già tutto, sono figli di Israele, hanno la trasformazione della comunità umana e persi- Promessa in tasca, cosa hanno da imparare o no dell’ambiente in cui viviamo e a cui le no- da temere? Sono gli altri, i pagani, che van- stre vite sono collegate. no incontro al castigo divino e quindi devono Permettetemi di ringraziare il Magnifico cambiare! Rettore dell’Università “ Carlo Bo” di Urbino, Ma la salvezza è una questione seria, molto il Professor Stefano Pivato, gli altri Membri seria. Gesù è venuto a rivelarci il volto di Dio, della Giuria e gli Sponsor dell’edizione 2014 Padre misericordioso e grande nell’amore; ma, del Premio nazionale Gentile da Fabriano, Sua spesso, i nostri occhi sono velati, offuscati. Eccellenza Rev.ma, Mons. Giancarlo Vecerri- Gesù è venuto a parlarci dei prodigi di Dio; ca, Vescovo di Fabriano-Matelica, il Sindaco ma noi, spesso, siamo sordi. Gesù è venuto per e la popolazione di Fabriano e la Regione Mar- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 429 che per il loro impegno nel tentare di percor- un progetto che intende promuovere una mi- rere i sentieri meno battuti e più ardui, al fine gliore conoscenza ed empatia con l’ambiente di promuovere maggiore armonia e unità tra naturale. l’ambiente naturale e la realtà umano/sociale. Francesco d’Assisi, nella sua riflessione Nel linguaggio della tradizione francesca- personale, ci invita a entrare in una logica spi- na, si è sviluppata proprio qui nelle Marche rituale e anche molto umana che consiste nel una serie di testi letterari, chiamata I fioretti di concepire e nell’accogliere in ogni momento san Francesco di Assisi. Quest’opera celebra la possibilità di scoprire e di creare le condi- la grandezza di un personaggio italiano inno- zioni necessarie per permettere a ciascuno di vatore e di grande coraggio. San Francesco, noi di vivere come in un’unica e sola famiglia. come Gesù di Nazareth, ha abbandonato tutto “Laudato si’, mi Signore per Frate Sole, per alla ricerca di un mondo non ancora nato, ca- Sora Luna”, insomma per tutto l’ambiente na- ratterizzato da un senso universale di “fratel- turale, per quella singolare simbiosi spirituale, lanza” o “fraternità”, un mondo capace di ono- caratterizzata dall’armonia che si spinge ben rare la dignità e l’unicità della comunità umana oltre qualsiasi categoria di tempo e di spazio, e in grado di bonificare la qualità unica della che tu, Signore, ci hai donato, della quale Ti relazione che dovrebbe esistere tra gli esseri rendiamo grazie e che ti chiediamo di aiutarci umani: non più stranieri e nemmeno nemici, a vivere e a promuovere sempre più. ma fratelli, sorelle, amici. Questa qualità unica Ancora grazie, complimenti a tutti i pre- di “fraternità”, proposta e vissuta da san Fran- miati, e che il Signore doni a tutti voi qui pre- cesco di Assisi, si è andata via via ampliando, senti la sua pace. tanto a livello di pensiero, quanto nelle parole e nei fatti, arrivando fino a comprendere tutto Fr. Michael A. Perry, OFM l’universo creato, animato e inanimato. Questa Ministro generale idea di “fraternità” si è rivelata assolutamente innovativa perché si è spinta oltre e ha supe- rato tutte le categorie sociali tradizionali del 12. Omelia in occasione dell’inaugurazione tempo di Francesco di Assisi, piuttosto restrit- dell’Anno Accademico 2014/2015 della tive. Certo, san Francesco ha dovuto metterci PUA un’abbondante dose di coraggio per concretiz- Basilica S. Antonio, Roma, 22.10.2014 zare e vivere questa nuova categoria onnicom- prensiva. Essa emerge con assoluta chiarezza Il servizio d’amore nel famosissimo Cantico delle Creature, scrit- e il Regno di Dio to dal Santo assisiate. In questa composizione possiamo scoprire una delle caratteristiche più Prima dell’Atto penitenziale importanti dell’innovazione di san Francesco: il Ministro generale e Gran Cancelliere la capacità di collegamento, ossia quella qua- ha rivolto all’Assemblea il seguente saluto: lità di pensiero e di azione che riconosce la relazione profonda, espressa nella sua forma Carissimi Fratelli e Sorelle: buongiorno! più ideale attraverso il concetto di armonia, e Siamo qui riuniti per rendere lode e grazie al unisce insieme tutti gli elementi dell’universo Signore per questa nuova offerta di grazia, os- creato, esseri umani e natura. In questo si evi- sia la possibilità di intraprendere un altro anno denzia pure il nostro coinvolgimento in prima di cammino sulla strada che egli ha pensato persona, ossia la corresponsabilità che obbliga per noi. Lo facciamo in questo giorno in cui la tutti e ciascuno di noi a salvaguardare tanto Chiesa fa memoria del Santo Papa Giovanni l’umanità, nelle sue relazioni profonde, quanto Paolo II, il quale 36 anni fa, iniziando il suo il creato intero, in ogni sua minima parte. Nel ministero petrino, ci ha rivolto il suo primo mondo francescano quest’intuizione si mani- messaggio di grande forza: “Non abbiate pau- festa dove i frati vivono e si impegnano nei ra, aprite, anzi spalancate le porte a Cristo!”. cammini di dialogo ecumenico, inter-religioso Con fiducia, dunque, vogliamo continuare e inter-culturale; nella fattispecie ad Istanbul, il nostro cammino, avventurandoci in questa in Turchia, a Mindanao, nelle Filippine, e poi nuova fase del percorso. ancora in India, dove i frati francescani stanno Saluto il Magnifico Rettore, Suor Mary collaborando con laici di diverse denomina- Melone, il Vice-Rettore, Fr. Augustín Hernan- zioni religiose (cristiani, musulmani e indù) in dez: AUGURI, e che Dio vi benedica! 430 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

Saluto i Decani, i Presidi, tutto il corpo do- Luca dà una scossa vigorosa alla visione re- cente, gli incaricati dell’amministrazione, il ligiosa del mondo giudaico, e forse anche alla Segretario generale per la Formazione e gli nostra. Spendiamo davvero tanto tempo e tan- Studi e il suo Vice, gli Studenti, tutti i Con- tissime energie per formare la nostra immagi- fratelli che, da vicino e anche da lontano, con- nazione religiosa attorno al tema del “servire il tribuiscono a mantenere viva e vivace questa Signore”. E ci perdiamo nel fare ogni sorta di nostra Università. “cose”, cercando di fare sempre la “cosa giu- Saluto i Rettori e i Rappresentanti delle sta”, e cercando, per di più, di piacere non solo altre Università Pontificie oggi qui presenti. a Dio ma anche agli altri. Invece, il messaggio Grazie a tutti per la vostra vicinanza e per il di Gesù nel vangelo secondo Luca è completa- vostro spirito di collaborazione. mente antitetico e, molto probabilmente, anche In questo clima di gioia e di lode non pos- molto difficile da assimilare. Quando parliamo siamo nascondere l’umana tristezza e il lutto di fede cristiana, parliamo di essere serviti da per la perdita del nostro fratello studente Fr. Dio e di ricevere doni da Lui! Dio, nella per- José Manuel Santos Jimenez. Siamo però rin- sona di Gesù, ci presenta chiaramente il modo francati dalla certezza, fondata nella fede e in cui dobbiamo vivere e che cosa significhi nella speranza che Fr. José Manuel è ormai al essere pronti a ricevere. Dio non ci chiama sicuro, nelle braccia amorevoli dell’Altissimo. a servirlo, come se fossimo in una relazione A questo amore misericordioso ci affidiamo padrone-schiavo. No: Dio si mette a servirci! nuovamente anche noi, riconoscendo e confes- Come san Bonaventura ci ricorda nelle sue ri- sando i nostri limiti e le nostre mancanze. flessioni riguardo alla natura di Cristo, Dio si piega e si abbassa verso di noi per sollevarci *** alla dignità di figli amati da Lui. Dio cerca di Lc 12,42-43 creare le condizioni per una relazione d’amore tra Lui e tutto il creato. Perciò la nostra mis- Il Signore vi doni la sua pace! Nel Vangelo sione, la nostra responsabilità, nell’adempiere secondo Luca il mondo viene rovesciato sot- la nostra vocazione umana, cristiana e france- tosopra. Infatti, nello stesso capitolo del brano scana, consiste nel vivere fino in fondo questa che abbiamo appena ascoltato, ai versetti da 22 relazione duratura che Dio ci offre. Il nostro a 34, il Signore Gesù ci invita ad aprirci incon- servizio agli altri è un tentativo di replicare o dizionatamente all’amore e alla misericordia riflettere la relazione che condividiamo in Cri- di Dio, vendendo tutto quello che possediamo sto, perché è questa che dà vita, che riporta l’u- e dando tutto ai poveri, perché sarà Dio stesso manità alla sua originaria natura divina e che a prendersi cura di noi, addirittura molto più di ci dà motivi di speranza. Ed è rivoluzionaria! quanto possiamo averne bisogno, e anche per- C’è ancora un altro dettaglio importante ri- ché tutto quello che abbiamo non è nostro, ma guardo al brano lucano che abbiamo ascoltato: ci è stato dato per essere condiviso con i poveri la forma verbale utilizzata nel testo originale secondo giustizia. greco, tradotta in italiano con “arrivando”, Nei versetti successivi Gesù parla della re- vuole esprimere un avvenimento che non ri- lazione tra padrone e servi. Questi ultimi ven- guarda il futuro, bensì il presente. Questo do- gono trovati vigilanti, in attesa del ritorno del vrebbe portarci a chiederci che cosa signifi- padrone, e intenti a svolgere tutto quel che il chi, praticamente, prepararsi per il ritorno del padrone si aspetta da loro. Il padrone, perciò, Maestro, il ritorno di Gesù, sia per le prime si mette lui stesso a servirli. I servi in questione comunità cristiane che per noi, oggi. Dobbia- non fanno quel che fanno per legge o per timo- mo ricordare che il Gesù che verrà nel futuro re di qualche conseguenza negativa derivante è lo stesso Gesù che è venuto in passato e che dall’esterno. No: essi hanno meditato e matu- viene nel presente, nell’oggi, ogni qualvolta ci rato in cuor loro il senso vero e pieno della loro raduniamo nel suo nome, proclamiamo il Van- vita. Non si guardano le spalle, guardando per- gelo, condividiamo l’Eucaristia, serviamo gli ciò indietro, per di più per paura. No: guardano esclusi e i poveri, difendiamo i diritti di tutte avanti, con speranza e tranquillità. Vivono la le persone, viviamo radicati nella semplicità relazione padrone-servo come una relazione e nell’assoluta fiducia in Dio e ci prendiamo di rispetto e cura. Riconoscono l’amore del cura delle ferite del creato. Siamo chiamati padrone e cercano di restituire quest’amore ri- a vivere in una relazione intensa di pace e di spondendo con amore. amore con Gesù, una relazione che è l’unico EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 431 e fondamentale strumento per essere sempre 13. Presentation during Meeting of the Pro- pronti ad accogliere i doni di Dio, i quali ci vincial Definitorium of the two Provinc- raggiungono in maniera quasi sempre inaspet- es of Canada: Christ the King and St. Jo- tata. Chi è sveglio, vigilante, pronto e prepara- seph and the Foundation of Immaculate to sa riconoscere la mano di Dio in tutte le co- Conception Province se che accadono, e soprattutto in ogni persona Toronto, Canada, 30-31.10.2014 che entra nella sua vita e che dovrebbe essere al centro delle nostre attenzioni e delle nostre attività, anche di quella accademica. In que- Future of Franciscan Life sto senso, studiare, insegnare e amministrare and Mission in Canada consiste nello sviluppare sempre più la propria relazione con il Signore della vita per il bene Opening Story del mondo. Per noi francescani la ricerca del- la conoscenza è un’ulteriore strada per servire Several centuries ago, the decreed Dio e gli altri. Infatti, siamo chiamati a porre al that all the Jews had to convert to Catholicism servizio degli altri tutto quello che impariamo, or leave . There was a huge outcry from affinché essi possano conseguire un maggior the Jewish community, so the Pope offered a grado di consapevolezza della propria digni- deal: he would have a religious debate with the tà e della propria libertà di figli di Dio. E in leader of the Jewish community. If the Jews questo cammino anche noi scopriremo sempre won, they could stay in Italy; and if the Pope meglio la nostra dignità personale. won, they would have to convert or leave. Beato quel servo che il padrone, arrivando, The Jewish leaders met and picked an aged troverà al suo lavoro, ossia a dare la razione di and wise rabbi to represent them in the debate. cibo a tempo debito. However, as the rabbi spoke no Italian, and Nel caso della Pontificia Università Anto- the Pope spoke no Yiddish, they agreed that it nianum il servizio principale per prepararsi would be a ‘silent’ debate. alla venuta del Signore consiste nel promuo- On the chosen day the Pope and rabbi sat vere la conoscenza come sapienza, almeno opposite each other. The Pope raised his hand nel senso inteso da san Bonaventura. Perciò and showed three fingers. The rabbi looked l’Università è chiamata a creare in tutti – am- back and raised one finger. Next, the Pope ministratori, professori e studenti – il deside- waved his finger around his head. The rabbi rio di coltivare l’amicizia con Dio e di vivere pointed to the ground where he sat. The Pope nell’amore e nella giustizia con e per gli altri e brought out a communion wafer and a chalice l’universo creato. Prendiamo, per esempio, il of wine. The rabbi pulled out an apple. With recente processo di valutazione cui l’Univer- that, the Pope stood up and declared himself sità è stata sottoposta. beaten and said that the rabbi was too clever. Cercare di migliorare le condizioni e la qua- The Jews could stay in Italy. lità della formazione accademica e della ricer- Later the cardinals met with the Pope and ca della conoscenza, è un’occasione di grazia, asked him what had happened. The Pope said, molto importante, un occasione da sfruttare ‘First I held up three fingers to represent the appieno affinché anche l’Antonianum possa Trinity. He responded by holding up a single portare il suo specifico e prezioso contributo finger to remind me there is still only one alla società in cui e per cui viviamo e studiamo common to both our beliefs. Then, I waved e, più in generale, alla vita umana. my finger around my head to show him that Sr. Mary Melone, Rettore Magnifico God was all around us. The rabbi responded by dell’Antonianum, professori, amministratori pointing to the ground to show that God was e studenti: invito tutti voi a prepararvi per la also right here with us. I pulled out the wine venuta del Signore, facendovi servi di tutta and wafer to show that God absolves us of all l’umanità. E così, tutti insieme, potremo testi- our sins, and the rabbi pulled out an apple to moniare la potenza e la gioia del Vangelo! remind me of the original sin. He bested me at Preparatevi! Il Maestro sta arrivando! every move and I could not continue’. Meanwhile, the Jewish community gath- Fr. Michael A. Perry, OFM ered to ask the rabbi how he had won. ‘I Ministro generale e haven’t a clue,’ said the rabbi. ‘First, he told Gran Cancelliere me that we had three days to get out of Italy, so 432 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

I gave him the finger. Then he tells me that the Foundation of Prov- whole country would be cleared of Jews and I ince, USA in Toronto, may the Lord give you told him we’re staying right here.’ peace. [I would be remiss if I did not say a ‘And then what?’ asked a woman. ‘Who word about two things: (1) the financial crisis knows?’ said the rabbi. ‘He took out his lunch in which we find ourselves; and (2) the vio- and I took out mine!’ lence that the people of Canada have been con- fronted with in recent times – let us pray for an Scripture Quote: Ezechiel 37, 1-12 end to all violence and for peace in the world.]

The hand of Yahweh was on me; he carried Breathing Life in These Dry Bones me away by the spirit of Yahweh and set me down in the middle of the valley, a valley full of The story of the prophet reminds bones. He made me walk up and down and all us that despite all odds, despite what we see around among them. There were vast quanti- as a seemingly hopeless situation, for people ties of these bones on the floor of the valley; of faith nothing is impossible to God. “Our and they were completely dry. He said to me, bones are dry, our hope has gone; we are done ‘Son of man, can these bones live?’ I said, for,” words uttered on the lips of those who ‘You know, Lord Yahweh.’ He said, ‘Proph- were held in Babylonian captivity and had esy over these bones. Say, ‘Dry bones, hear forgotten or began to doubt God’s promise of the word of Yahweh. The Lord Yahweh says fidelity. At the same time, the community of this to these bones: I am now going to make Israel was facing both mounting odds from breath enter you, and you will live. ‘I shall within – the people were not living faithful- put sinews on you, I shall make flesh grow on ly their covenant pledge, they were fulfilling you, I shall cover you with skin and give you only those parts of the covenant that were pub- breath, and you will live; and you will know lic, necessary to ‘keep up appearances’. Still that I am Yahweh.” I prophesied as I had been others were abandoning the worship of God ordered. While I was prophesying, there was and casting their lot with the ‘foreign ’ of a noise, a clattering sound; it was the bones Baal. They also were facing external threats, coming together. And as I looked, they were the forces of secularization, consumerism, and covered with sinews; flesh was growing on threats to their vision of God and the practice them and skin was covering them, yet there of the faith. Some of this might sound familiar was no breath in them. He said to me, ‘Proph- to those present these days for our discussions esy to the breath; prophesy, son of man. Say to on the future of Franciscan religious life in the breath, “The Lord Yahweh says this: Come Canada. What is most important in the reading from the four winds, breath; breathe on these is the conviction proclaimed by Ezekiel that dead, so that they come to life!” I prophesied God is present in the midst of apostasy, in the as he had ordered me, and the breathe entered midst also of the forces of secularization and them; they came to life and stood up on their consumerism, even when the bones seem to be feet, a great, an immense army. dry and lifeless. God will be faithful. The more Then he said, ‘Son of man, these bones central question is about the response from the are the whole House of Israel. They keep say- people of the Covenant, our response, to the ing, “Our bones are dry, our hope has gone; call from God to trust completely and without we are done for.” So, prophesy. Say to them, condition in God’s eternal pledge of mercy “The Lord Yahweh says this: I am now going and love. to open your graves; I shall raise you from One other factor that is important in the your graves, my people, and lead you back to Ezekiel story. The prophet calls the people to the soil of Israel. And you will know that I am wake up and recognize the situation in which Yahweh, when I open your graves and raises they find themselves. He invites them to exam- you from your graves, and you will revive, and ine their lives, their strengths and weaknesses, I will resettle you on your own soil.” to recognize and name the threats both internal and external, and to explore new possibilities Greetings and Opening Remarks for the renewal of their lives and their hope. In a similar way, this is the purpose of my and My dear brothers of the 2 provinces of Francis Walter’s visit with you these days here the Order of Friars Minor in Canada, and the in Cochrane. We have come to announce to EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 433 you that God is faithful and that God is and ation of young people, and the market forces, will be with you. However, you also must be are pushing people to overcome these ‘bar- with God. You must no longer look backwards riers’ and to develop a new type of common to a moment when your provinces or founda- language, one that does not deny the beauty of tion were prospering, when there was seem- diversity but also one that does not turn diver- ingly limitless growth numerically and spiri- sity into an ideology for maintaining islands tually of the Catholic faithful in your various of separation and isolation. More than likely, parishes, retreat programs and other forms of many friars present here, and those at home presences in Canada. The world has changed. in our friaries located in the East, Center and The Church in Canada has changed. The Order West of Canada are torn between the compet- is changing. And you also must change in or- ing forces of past and future, diversity and col- der that you might have life and create life for laboration, the common good and the respect one another! for the beauty of Canada’s rich cultural and Few would now argue the great need for linguistic heritages, and between maintenance the Church and also for us religious to re-en- and vision. vision our presence and to develop new and Restructuring and revitalization, two recent more creative ways to reach out to a society ‘buzz words’ in the life of the Order, repre- that has become increasingly secularized, un- sent a clarion call to all of the brothers of the churched, but also seeking new meaning and Order that change is no longer an option but structures, symbols and rituals capable of pro- is now an URGENCY to which we must de- viding direction and inspiration to their lives. velop creative yet faithful responses. Restruc- Thus, even as we Friars Minor review our cur- turing is about the human person, the friar, rent situation in Canada, ask questions about who is connected by fraternity to life. Restruc- how best to move forward into the future in a turing is about creating conditions favorable manner that is consistent with our identity as for cultivating the common good, collabora- Friars Minor and as religious in the church of tion, respecting diversity while placing it at today, and explore new types of relationships the service of building a vision of the future that could be developed between our respec- that brings friars closer together. Could we tive entities (provinces, foundation). We rec- try to defer making decisions about the future ognize that time is not on our side. I would ar- of Franciscan life in Canada to some future gue that with the reforms of religious life and time and another set of brothers who would be the call to deepen our understanding of our forced to make difficult decisions? Of course roots and shoots, our spiritual foundation and we could. But the other question is ‘should we historical development, we find ourselves nec- defer to some future yet uncertain generation essarily being challenged to move beyond the the decisions that need to be made and that confines and structures of thinking always in a will require great faith because they involve provincial manner. We are members of the Or- great risks. One other problem with deferral: der of Friars Minor, members and brothers of there is a risk that there will be less energy and a worldwide fraternity. I realize there is great capacity available and necessary to undertake need for this ‘worldwide fraternity’ to find the journey of charting a new course for the expression in a local situation or context, the future of our Franciscan presence in Canada. incarnation of the Order in a very specific time This has happened in several other provinces and place. However, even the notions of time where the friars, because of their aging and and space are now being challenged in ways declining reality, made an implicit decision to that defy all traditional responses. The world simply ‘die’. I do not believe that this should is being drawn closer together by the forces be an approach to be encouraged or followed of globalization, forces that one can judge on since we are not about death but about life! their specific merits since not all aspects of globalization are humanizing and positive. In his Apostolic Exhortation Evangelii This is clearly true in Canada where the gaudium, reminds us linguistic, cultural and geographical forces once made it both seemingly necessary and I invite all Christians, everywhere, at this convincingly convenient to argue for separate very moment, to a renewed personal encoun- but equal identities. While some might still be ter with Jesus Christ, or at least an openness thinking in these categories, the current gener- to letting him encounter them; I ask all of you 434 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3 to do this unfailingly each day. No one should another type of restructuring precisely because think that this invitation is not meant for him they recognize that ‘standing still’ is not an op- or her, since “no one is excluded from the joy tion for brothers of the evangelical life who are brought by the Lord”. The Lord does not dis- ‘on the road with Jesus and Francis’. They are appoint those who take this risk; whenever we taking a necessary risk, on that will lead to a take a step towards Jesus, we come to real- dramatic change in their current structures and ize that he is already there, waiting for us with will exhaust them emotionally at times. How- open arms. ever, they are convinced that something new While it is clear that Pope Francis is refer- is awaiting them but they, like Abram and Sa- ring to the need for each and every Catholic rai, must strike out, leave all that is familiar and Christian to open him/herself to the mys- to them and allow God’s promise to embrace tery of God and Jesus present and at work in them and lure them forward to a new place of the world and in their lives, he also is speaking hope, passion and renewal. Let us look briefly about the community of disciples, the living at some of these processes of restructuring tak- Body of Christ, the Church and its need for re- ing place in the OFM world: newal and the courage to take risks for the sake 1. A Place at the Table, USA provinces: We, of life with God. For Pope Francis and for us the friars of Province, COMMIT TO PAR- Friars Minor, the invitation to go deeper into TICIPATE IN A PROCESS that will re- the experience of Jesus is precisely what will duce the current number of Provinces in the lead us into a deeper reflection on the state of United States by creating one or more new our lives, the state of our provinces and entities Provinces that better serve our Franciscan in Canada, and will provide us with strong, ef- fraternal life and mission. fective and fraternal criteria for evaluating the 2. Spain and reduction from 8 provinces and current reality of Franciscan life and mission a foundation to 3 provinces: January 2015 in order to prepare for what God has in store - What has worked is the communications, for those who love God (cf. 1Cor. 2,9). It will the meetings between the definitors and be important first and foremost to enter into a regional meetings of friars throughout the spirit of prayer and discernment. We can and process to strengthen a sense of a common, must look at the actuarial tables, the statistics shared Franciscan identity that goes beyond indicating the recent trends of the Order and regional identities. religious life in Canada and look at the current 3. Brazil: ongoing reduction or changes of reality of our entities, their relative strengths number of custodies or foundations – this and weaknesses. But what is more important has not come without struggle and pressure than anything else is the cultivation of a spirit from , an unfortunate but necessary of solidarity, of feeling part of one universal step. fraternity, of being brothers together on the 4. Democratic Republic of Congo: increasing journey. I am convinced that if we cultivate number of friars, challenges of distance, this spirit among ourselves, we will look for conditions for travel, etc. – birth of new ways to come together and create a way for- province on Feb. 15, 2015; possible future ward for our Franciscan presence in Canada. Custody in eastern part of county in future. All of this can include the care for our cultural, 5. Italy: 6 provinces of north will merge into 1 geographical and linguistic diversity, a diver- province in early 2016-collaboration, con- sity at the service of building a new vision of sultation, continuous meetings of defini- unity and mission. tories, communications to the grass roots played a key role in helping to move this The Rattling of Bones Worldwide process forward. One other distinctive fea- ture is that the young friars of northern Italy The image of Ezekiel and the field of dry want this to go forward and have played a bones is a shocking yet realistic image of what role in shaping the process, albeit indirect- happens when the members of the covenant ly. community cease to move but choose to stand 6. Kenya: recent creation of Dependent Cus- still and allow the vagaries of history over- tody of Madagascar, move to create new whelm and consume them. Having recognized Dependent Custody in Rwanda/Burundi this, I would remind you that there are now - While growth of the Order is demanding many entities in the Order engaged in one or that a new entity be created, the brothers EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 435

also must deal with the temptation to frag- of a process of restructuring and reconfigur- mentation and ‘nationalization’ of the Fran- ing. This is the absolute ‘worst case’ scenario ciscan identity, which as we know does not because the entity basically loses its rights to bode well for the deepening of our identity conduct its own process of renewal and revi- as friars minor. talization. At the same time, for the sake of the 7. Italy: Rome and Abruzzo preparing to new current and future form of Franciscan life and configuration within next 2/3 years, with missionary witness, the General Definitorium Abruzzo being assimilated into Rome prov- has a responsibility to take the necessary steps ince. to guarantee the permanent future existence 8. Philippines: continued growth in the Custo- of our Franciscan charism and way of life and dy and Foundation that could lead to future mission for the sake of the Church and the creation of one or more new provinces. world. Our failure to act can be interpreted on- 9. England and Ireland: move to reduce Eng- ly as either an abdication of our responsibility land to a Dependent Custody on Ireland, or as a sign of a lack of necessary evangelical which could take place before General courage. In the case of both provinces pres- Chapter 2015. ent here for our reflections these days on the 10. Proposed project of collaboration be- future of Franciscan life in Canada, there is a tween the 5 provinces in Poland for friars risk that in the not too distant future, the Min- in initial formation at levels of philosophy ister General and the General Definitorium and theology. There is still an almost abso- might be required to act in order to ensure the lute sense of provincial identity that actu- strength of our Franciscan presence in Canada. ally prevents some of the provinces from Thus, there is an urgency to your meeting here working with one another; and fear that the in Cochrane since the Province of Christ the other provinces cannot do things as well, do King is already below the required number of not live the Franciscan vocation as deeply solemnly professed friars to be maintained as as ‘we’ do. a province. I share this with you because I my- 11. Other movements within Order that self am opposed to ‘intervention from 35,000 will lead to changes in status of provinces, feet’ or ‘from Rome’. The more responsibility custodies, foundations in the near future. that is devolved to the individual entities of the What is more important than simply Order the better. If possible, do not wait for ‘movement’ and ‘change’ is what I would call Rome to act. [*The instigation of this meeting ‘purposeful’ and ‘determined’ movement and was certainly “Rome-inspired” to say the least change. In other words, many of these entities but this does not mean that Rome has come are taking the lead, making a decision that is with all of the solutions and the dates for when ‘self-determining’ rather than waiting for the you will become something other than you are forces of nature and the role of the General now. Neither I nor the General Definitorium Curia to safeguard and insure that all entities are prepared to take those steps now but in the meet the basic requirements for maintaining near future and with a new General Definito- their current status or choosing to ‘change’ for rium, you might find yourselves at a distinct the sake of the , for fraternity and for disadvantage.] mission. They are choosing to change in order to be revitalized and renewed rather than dig Fitting Square Pegs into Round Holes: in their heels and fight to keep their indepen- Options for Organizing Franciscan Life in dence despite the fact that they are ‘dying’ – Canada numerically, and also in terms of a quality of life and witness. Some of you have asked the question about There have been and remain some entities how might configuration of the provinces and of the Order that simply do not want to face the entities in Canada be structured so as to guar- urgent need to enter into a process of restruc- antee the full respect of the linguistic, cultural, turing and reconfiguration. The arguments geographical and other differences found in sound convincing at first sight but with careful each of the two provinces, and also perhaps analysis do not stand the test of time. In sev- with the Foundation in Toronto should they eral cases, when the numbers are so reduced decide to join your efforts. As you are aware, and the energy levels are flagging, the Gen- the General Constitutions and General Statues eral Curia has had to step in and take charge of the Order call for very specific offices to 436 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3 be maintained. Both the function and also the ‘wake up call’ and an encouragement to move initial criteria for selection of candidates for in a clear and decisive direction in order that the office of Provincial, Vicar, and Provincial you might take the lead in creating that which Definitors are made quite clear in the GGSS. I would be most helpful in order to guarantee a do not believe that the roles and structures pro- quality of life and mission of the Order in Can- posed by the GGSS are necessarily deleterious ada. Ageing and diminishment should not be to the provision of assurances to help promote seen only as indicators for a slow, progressive respect for diversity. Much depends on those death of the Franciscan presence in Canada. elected to exercise the roles of the service of Rather, they should be understood as an invi- authority for governance and animation. In the tation to enter into a new process of reflection specific case of Canada, while it would remain and discernment, a call to seek the voice of abundantly clear that there would be one pro- God in the midst of change, to hold on to one vincial, one vicar and a provincial Definitory, another as brothers and friends, not as strang- there are, I believe, creative ways of how the ers or foes, and to embrace the Gospel call that Provincial, Vicar Provincial and Provincial demands of us to trust that God is present and Definitorium could help ensure a quality of will lead us to the place where we must go. service respectful of regional and other differ- ences. One example might be that the Provin- Role of Min General and Gen Definitorium cial would live in one region of the country while the Vicar in another region. This does The purpose of my presence as the Minis- not mean that the Vicar would be a surrogate ter General and Servant is to assure you of the Provincial but he could be given specific del- closeness and support of the General Defini- egation to manage affairs of the province in a tory as you undertake a serious discernment spirit of collegiality and unity. This also could regarding how we as Friars and Minors might promote a sense of mutuality and respect. The move forward in our life with God, our living Definitors could also be sent to live in differ- in gospel-based fraternities and our evangeliz- ent regions. And while technically the regional ing witness to the different and emerging con- configuration would not automatically mean texts and existential peripheries in a rapidly- that each ‘region’ can operate independently changing Canada. My role here is not to dic- of the Provincial and Definitorium, the Pro- tate to you the outcome of your reflections and vincial could devolve specific responsibilities discernment reflections. The General Defini- to the Vicar and the Definitors. Technically, tory does not have a developed strategy for this delegation would have to be on a case-by- how your two provinces in Canada should pro- case basis in order to fully respect the current ceed. What we have discussed is the serious- understandings of roles in the GGSS. Howev- ness with which your current and future dis- er, there is no reason why the governing struc- cussions must proceed in order that the Spirit tures could make specific ‘adjustments’ to en- of God might realize God’s plan in your lives sure that all voices are heard and all points of and those of all of the friars in Canada. We do view considered in the hopes of instilling in not want to tell you how you should proceed, all the friars a high level of trust and confi- how you should move. But we do want to tell dence. As is made clear by this example, I am you that you can no longer decide ‘not’ to par- here speaking about how governance might ticipate in the movement of God that is calling be carried forward should the two provinces us to a different future of Franciscan fraternity in Canada decide to move forward in develop- and mission in Canada. The world is changing; ing a plan to merge and to create a new, uni- the Church is changing; the Order is chang- fied province. A subsequent discussion would ing; you also must change. My hope is that you then be necessary in order to define the role will make the choice to move forward. Some and place of the Foundation of Immaculate will argue that the actual undertaking of this Conception Province in Toronto, as well as the process is a movement, and that you are work- other Franciscan presences in Canada in rela- ing a the local level with the friars to promote tion to the new, unified province. a deepening of our Franciscan vocation, our Looking at the current indicators regarding life of prayer, fraternity, evangelizing mis- the future of Franciscan religious life in Can- sion, simplification and re-appropriation of ada, there is cause for concern. At the same our identity as men ‘sine proprio’, and to on- time, these same indicators can be taken as a going formation and conversion. If this is true; EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 437 if you are seriously engaged in this process 1:7); Eastern Slavic (10%, 3:1), Mexico of deepening our Franciscan vocation, then (9%, 3:1); Trans-Alpine/COTAF (8.4%, movement will be required and will happen! 1:4); Southern Slavic (8%, 2.5:1); Brazil I believe this, and I also now believe it will (7%, 1.5:1); Bolivian Conf. (6%); Spain/ take the form of a restructuring of the actual Portugal (6%, 1:6); East Asia (5%, 2.5:1); boundaries and descriptions of the existing Africa (4.5%, 3:1); S. Asia/Australia (4%, provinces. We still have enough energy and 1:3); Holy Land (2%, 2:1); Southern S. human resources to move forward with pas- America (2%, 1:2). sion and conviction, and with the strength to [NB: 1:2, 1:7, etc. = The first number (1) create a new future for ourselves, for our life represents friars who 45 years of age or in fraternity and our Franciscan activities of younger; the second number (2) represents evangelizing mission. friars who are 65, years of age or older.] I would like to conclude with a statement from Bro. Giacomo Bini, former Minister ENGAGEMENT OF FRIARS/MISSION General: All methods and structures, in order to be viable, must continually compare [them- • 50% - Friars working in Parishes (tradition- selves] with the Gospel and be in harmony al, ad gentes, inter gentes); with the values of our vocation and mission • 20% - Friars working in Direct Services to in order to communicate [effectively] with the needy, those trapped in poverty, those the world. Structures and radical evangelical marginalized (traditional, ad gentes, inter methods are needed in a surprising manner; gentes); temporary structures [will be more helpful], • 20% - Preaching, , Youth especially today when we speak of an ‘iden- Work, Teaching, and Vocation Promotion tity [being created] on the way’ and [of living (traditional, ad gentes, inter gentes); in] a world that is changing at an incredible • 10% - Various other activities. speed. No structure is eternal. Therefore, it is important not to live for their survival or self- – Addendum 2: What the Restructuring Pro- preservation but for the values they preserve cess Cannot Accomplish despite Popular (G. Bini, “Identity and Novelty of Evangeliz- Myths to the Contrary: ing Mission of the Order Today,” in Life Con- 1. Restructuration and Unification of Prov- tinues, May 19, 2014, p. 42). inces will not automatically generate new May God bless you as you seek to live faith- vocations to Franciscan religious life. fully and with passion our Franciscan evangel- 2. Restructuring and/or Unification will not ical vocation and mission. Know that you have necessarily lead to greater efficiency. the support of the General Definitorium and 3. Restructuring and/or Unification cannot the prayers of the entire Order. Thank you! break the spell of the vow of ‘stability’ that some friars have taken. – Addendum 1: Current reality of the Order of 4. Restructuring and/or Unification will not Friars Minor, Demographically and Institu- break the powerful hold of ‘exceptional- tionally: ism’. • 14,077 member of Order (December, 2012 5. Restructuring and/or Unification will not statistics); help us overcome the fears we have relat- • 13,000 solemnly professed friars, including ed to denial of what is taking place in our those in irregular situations; provinces. • 1.400+/- initial formation (simply pro- fessed brothers, novices, postulants); Bro. Michael A. Perry, OFM • 125 entities of the Order; Minister general • Friars present in 112 countries; • 9,738 friar- (69% and increasing); 14. Discorso nell’Atto Accademico in onore • 4,339 religious brothers/lay brothers (31% del beato Giovanni Duns Scoto and decreasing); Roma, PUA, 10.11.2014 • Under 45 years = 34%; • 46-65 years = 29%; Il pensiero francescano • 66+ years = 37%; di fronte ai problemi attuali • Distribution: Italy (15%, 1:2), ESC (12%, 438 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

Magnifico Rettore, Suor Mary Melone, ce a contemplarla e possederla in maniera da illustri Autorità accademiche e Professori, coinvolgere insieme e totalmente intelligenza stimati Studenti, Officiali, Personale ausiliario, e cuore. E Duns Scoto “fu infatti un teologo reverendi Presidente e Soci della Commissio- che costruisce perché ama, ed ama di un amo- ne Scotistica, re concreto che è praxis, come egli stesso lo distinti Ospiti e cari Amici della Pontificia definisce: «È stato provato che l’amore è vera- Università “Antonianum”, mente prassi»” (Paolo VI, Alma parens, n. 14). a voi tutti, fratelli e sorelle, con i sentimenti e Sono sinceramente convinto che tramite lo le parole del padre san Francesco, dico: studio dei nostri Maestri sia possibile acquisi- “ossequio rispettoso, pace vera dal cielo e re quella grandezza di spirito con la quale essi sincera carità nel Signore” (2Lf 1). hanno studiato e lavorato e che la loro eredità intellettuale formi parte integrante e preziosa [NB. Nella stesura del presente intervento della nostra vocazione e missione nel mondo mi sono stati particolarmente utili i contribu- contemporaneo. A chi giudica in modo rapi- ti dei vari relatori che hanno preso parte al do e superficiale, può forse risultare difficile Convegno – “E io lavoravo con le mie mani comprendere l’attualità di questa affermazione e voglio lavorare… voglio che tutti lavorino e l’importanza di una simile qualificazione e (San Francesco). Un contributo francescano al caratterizzazione per la nostra Università, so- superamento dell’attuale crisi economica” –, prattutto se si intende lo studio, anche quel- tenutosi ad Assisi, presso il Sacro Convento di lo delle sacre discipline, come un cumulo di San Francesco, il 18 giugno 2012. Detti contri- conoscenze e di informazioni, illudendosi di buti sono stati pubblicati, poi, nella rivista San potersi così inserire con maggiore efficienza Francesco Patrono d’Italia, periodico mensile nel mondo moderno; o se si pensa che lo stu- della Basilica di San Francesco di Assisi, XCI- dio sia nient’altro che un mezzo per prepararsi II, n. 7-8, 2012]. ed attrezzarsi tecnicamente per un determina- to compito o per rispondere con competenza Ritengo quanto mai significativa la con- scientifica alle aspettative ed alle esigenze suetudine di inaugurare ufficialmente ciascun della contemporaneità. Eppure noi vorremmo nuovo anno accademico in coincidenza con la rivalutare il pensiero francescano proprio per commemorazione del beato Giovanni Duns venire incontro ai problemi attuali e perché de- Scoto, uno dei grandi Maestri e Testimoni del- sideriamo contribuire alla loro soluzione, an- la ricerca della Verità “che elevò al cielo su che se – a prima vista – ciò potrebbe sembrare ferme basi e con arditi pinnacoli la [sua] ar- quasi paradossale. dente speculazione” (Paolo VI, Lettera aposto- D’altronde, l’attualità di san Francesco di lica Alma parens, n. 8) secondo lo spirito e gli Assisi – nel momento in cui anche il mondo e orientamenti propri del nostro Fondatore. la Chiesa che con Papa Francesco, il cui lega- Come ebbe infatti a rilevare Papa Paolo VI, me con il Poverello è fissato nel nome, si ri- recentemente beatificato: “Lo spirito e l’ideale chiamano sempre più frequentemente alla sua di San Francesco d’Assisi si celano e fervo- figura e al suo pensiero in relazione ai grandi no nell’opera di Giovanni Duns Scoto, dove temi della pace, della giustizia, dell’ecolo- fa alitare lo spirito serafico del Patriarca As- gia, del rispetto per l’uomo e per i suoi diritti, sisiate, subordinando al sapere il ben vivere” dell’economia, della fraternità universale – sta (Paolo VI, Alma parens, n. 9). ad indicare che la nostra spiritualità e il nostro Del resto, “la sapienza francescana non patrimonio culturale sono davvero un terre- consiste tanto nel possedere molte verità, no fertile, nel quale dobbiamo mettere radici quanto soprattutto nell’essere posseduti dalla profonde per meglio comprendere la nostra verità e nell’essere testimoni di quella verità missione nel presente. In questa prospettiva, che ci trascende” (Fr. John Vaughn, Discor- dunque, abbiamo l’opportunità di considerare so per l’inaugurazione dell’Anno accademi- e comprendere meglio che nessuno di noi de- co 1986-87 del PAA, 08.11.1986, in AOFM ve disattendere i suoi impegni nell’oggi, nel 105[1986]198). “qui e adesso” di questo nostro tempo diffici- In effetti, lo studio, in quanto attività intel- le, chiudendo il cuore alle necessità dei fratelli lettuale, così come lo hanno coltivato i nostri e attendendo nell’inerzia “tempi migliori” se grandi Maestri, anziché alienare dalla real- non, addirittura, la “fine dei tempi”. Infatti, tà delle cose, e quindi dalla verità, ci condu- tempo migliore “non è il tempo che verrà, un EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 439 futuro indefinito che un giorno, chissà quando, del bene comune, soggiogando la sua brama ci sarà dato di vivere. Il tempo ultimo è il pre- di possesso e l’orgoglio che lo pone al di sopra sente attraversato dall’oggi di Dio, da una pos- degli altri, orientando invece verso Dio la fidu- sibilità sempre nuova di schierarsi dalla parte cia che si vorrebbe illusoriamente investire in del Vangelo e delle sue beatitudini. Il segreto cose caduche. di Francesco, semplificato al massimo, consi- Così, “la visione francescana dei rapporti ste proprio nel suo attaccamento al presente tra gli uomini, dell’uso del denaro, del dovere che gli permette di cogliere senza esitazione del lavoro, nel tempo ha portato all’individua- le risorse di grazia che sono nascoste in ogni zione di strumenti di natura economica di au- vicenda umana e in ogni frammento del cre- tentico stampo altruistico ed umanitario al ser- ato. Questa è la peculiarità con cui lo sguardo vizio dell’uomo e del bene comune. E grazie a francescano si posa su ogni uomo e su ogni tali orientamenti molte sofferenze sono state cosa, con fraternità e simpatia, creando legami alleviate e sono state suggerite prospettive in- con tutti, lanciando ponti ai lontani e aprendo teressanti per un’economia a misura d’uomo” varchi in ogni muro” (U. Sartorio, Tre Papi ad (Ibidem, p. 7). Assisi, in L’Osservatore Romano del 30 set- Per questi motivi, all’interno dell’orizzonte tembre e del 1° ottobre 2013, p. 5). della nostra storia contemporanea, occorre ri- Anche riguardo alla crisi economica at- prendere in considerazione i risultati ottenuti tuale, che ha evidenziato uno stato di cose – dai grandi Maestri del pensiero francescano tra evidentemente già latente nel recente passato cui, per l’argomento che ci interessa, “Giovan- – che non attiene alla sola complessa galassia ni Duns Scoto, il quale, dovendo fronteggiare economico-finanziaria, ma che rivela altresì, la persistente condanna canonica dell’usura, come qualcuno si è espresso, una situazione difese l’idea che è giusto che il mercante rice- di sofferenza antropologica (cfr. G. Piemon- va un’adeguata remunerazione, a patto, però, tese, Un nuovo dizionario, in San Francesco che egli arrechi un servizio utile alla comunità. Patrono d’Italia, p. 4), crediamo che France- Cosa questa che ha luogo, allorché i mercanti sco d’Assisi, il quale nel XIII secolo, con la trasferiscono da un posto all’altro cose utili, se sua decisione di «vivere secondo la forma del le conservano, se le migliorano, se aiutano la Santo Vangelo», ovvero attraverso l’attuazio- gente comune a giudicare rettamente il valore ne di precise scelte spirituali e culturali, con- e il prezzo delle cose. È così, dunque, che – tribuì gradualmente – e non poco – alla tra- secondo il Prof. Antiseri – dobbiamo a dotti e sformazione della società sua contemporanea geniali francescani l’origine di quella possente e, attraverso i suoi frati, anche quella dei se- tradizione che, grazie alla successiva elabora- coli successivi, modificando il sentire comune zione dottrinale dei tardo-scolastici, si innestò e l’agire specie in riferimento all’approccio ai nel filone dell’illuminismo scozzese e conflu- beni, abbia ancora molto da dire. irà, ai nostri giorni, nella Scuola austriaca di In effetti, Francesco d’Assisi si dimostrò economia” (D. Antiseri, Il capitalismo? Inizia fermamente convinto della centralità dell’uo- col saio, in chiesa.espresso.repubblica.it). mo, considerato ed accolto come fratello cre- La riflessione economica francescana di- ato ad immagine e somiglianza di Dio e nel ventò realtà concreta nei Monti di Pietà e nei quale è possibile scorgere il volto di Gesù Monti frumentari, la cui differenza sta nel fatto Cristo. Ne consegue che anche tutto il crea- che i primi servivano a calmierare il costo del to partecipa a suo modo della dignità e della denaro a vantaggio delle forze lavoro, mentre fraternità dell’uomo, “impronta e significa- i secondi intendevano calmierare il prezzo del zione” dell’Altissimo (Ibidem). Da questa grano a favore degli agricoltori poveri. Dun- comprensione dell’uomo e del mondo in re- que istituzioni concepite e create come rime- lazione al Creatore, discende logicamente la dio alla povertà e contro l’usura, sotto il segno considerazione della fraternità quale modello cioè dello scambio senza rapina, e che pertan- delle relazioni tra gli uomini e di questi con to «lasciarono un segno indelebile nel tessuto le altre creature: è precisamente questa la ge- politico e sociale del tardo Medioevo, contri- niale proposta evangelica del superamento buendo non poco allo sviluppo economico, dell’individualismo-utilitarismo, dove ogni sociale e politico» (O. Bazzichi, Dall’usura uomo-fratello, specie chi ha responsabilità po- al giusto profitto, cit. da D. Antiseri, Libertà litiche o di governo, si pone al servizio dell’al- e solidarietà nell’insegnamento dei Maestri tro, soprattutto del più debole e bisognoso, e francescani, in San Francesco Patrono d’Ita- 440 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3 lia, p. 40), isole felici di sviluppo economico termine dello sviluppo non è l’avere di più, la e sociale in un più vasto scenario di realtà cre- sola ricerca del profitto e del tornaconto perso- ate dalla forza etica del dono, della fraternità, nale, sia per i popoli sia per le persone (n. 19); ovvero dall’applicazione del concetto di reci- bensì la ricerca di uno sviluppo «integrale, il procità. che vuol dire finalizzato alla promozione di A questo proposito, la Caritas in veritate di ogni uomo e di tutto l’uomo» (ivi, n. 14). Papa Benedetto XVI è la prima Enciclica so- Lo sviluppo integrale ha bisogno di una ciale che ha investito buona parte del proprio cultura sensibile alla pace e alla giustizia, inte- discorso sulla fraternità in economia (cfr. nn. sa quest’ultima come rimozione di tutte le bar- 34-42). Ma come si fa ad applicarla? Secondo riere verso i poveri e gli oppressi. Sarà questa la lettura del documento pontificio fornita dal la manifestazione concreta del «culto verace Prof. Zamagni, cercando di passare «da un or- dell’uomo», condizione ineludibile per vivere dine sociale dicotomico, ad un ordine sociale la solidarietà e il dono di sé nella riduzione del- tricotomico, cioè: ad un ordine sociale basa- le molteplici forme di povertà esistenti, come to sui due pilastri del pubblico e del privato, invoca la stessa Caritas in veritate di Benedet- occorre aggiungerne un terzo, il civile» (S. to XVI (cfr. N. Riccardi, Dall’antropologia al Zamagni, La fraternità applicata alla sfera bene comune: oltre la relazionalità dell’homo economica, in San Francesco Patrono d’Ita- oeconomicus, parte I, in Voce Francescana 26 lia, p. 44), vale a dire una terza grande area n.s. [2010] n. 3, p. 12). di impegno sociale ed economico, definita ap- Mossa da questa preoccupazione, la dot- punto anche “terzo settore”, che trova la sua trina sociale della Chiesa nel suo dispiegarsi, espressione non soltanto nel volontariato, ma continua a rivolgere un appello costante alla anche nell’impresa sociale in tutte le sue for- solidarietà. Esso nasce dal primato del valore e me, soprattutto nei meccanismi di mutualità, dalla dignità della persona umana: «è l’uomo, di solidarietà e di sussidiarietà. infatti, l’autore, il centro e il fine di tutta la vita L’azione dei cosiddetti “costruttori di pro- economico-sociale» (GS 63). sperità” si deve, dunque misurare su un oriz- Là dove ciò trova attuazione, si riesce a co- zonte più ampio del benessere proprio e delle niugare l’etica con l’economia, nello sviluppo proprie famiglie, l’orizzonte della capacità di del bene comune e della cooperazione tra gli contribuire al bene comune facendo sì che le uomini. comunità, a loro volta, agiscano come reti di Nell’oggi della nostra storia, dunque, la promotori di pace e di sviluppo, di civiltà e sfida sostanziale alla quale siamo chiamati è d’integrazione (cfr. C. Sangalli, L’economia la “conversione” dalla ricerca del tornaconto reale al tempo della crisi, in San Francesco personale ad ogni costo, all’edificazione del Patrono d’Italia, p. 66). Ma prima ancora dei bene comune. Solo percorrendo tale sentiero dettami di ordine pratico occorre riscoprire, sarà possibile individuare strumenti di natura per dirla con l’economista Giuseppe Toniolo, economica di autentico stampo umanitario al il grande apostolo della Rerum Novarum tra servizio dell’uomo e del bene comune. ‘800 e ‘900 e ora beato, «l’elemento etico co- A tale proposito da più parti si parla di me fattore intrinseco delle leggi economiche» Scuola francescana e si sottolinea il paradosso (cit. da D. Sorrentino, L’elemento etico come di una spiritualità di distacco totale dal dena- fattore intrinseco delle leggi economiche, in ro, come quella sposata da Francesco d’Assisi, San Francesco Patrono d’Italia, p. 8); ed è che diventa presupposto di una nuova sintesi esattamente questa l’idea finale che la Scuo- economica (cfr. D. Sorrentino, L’elemento eti- la francescana di pensiero ci ha donato ante co, p. 9. E in realtà, “nell’attuale momento di litteram, quello cioè di far capire che l’econo- crisi, che ha il punto più evidente nello sban- mia è veramente posta al servizio dell’uomo. damento dell’economia mondiale, occorre far Le persone, in quanto stimolate da una retta ricorso non solo a risposte tecniche, proposte intenzione e non dall’esclusiva ricerca di un da Nobel dell’economia, ma anche a Maestri arricchimento individuale, sono così parte di e Testimoni di umanità, che propongono una un insieme di relazioni della stessa comunità filosofia e una prospettiva di stampo france- volte all’accrescimento del bonum commune. scano. Va concretamente redatto, proposto e Più vicino a noi, anche Papa Paolo VI, vissuto un nuovo dizionario, ricco di lemmi su questa linea di pensiero aveva avvertito antichi e sempre nuovi, quali risposte alla cri- nell’Enciclica Populorum progressio che il si attuale; Uomo, Fraternità, Povertà, Mestie- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 441 ri, Lavoro, Fedeltà, Devozione e Preghiera, 15. Letter for the Year of Consecrated life Onestà, Sobrietà, Bene Comune, Solidarietà, Rome, 29.11.2014 Sussidiarietà, Letizia, ecc… Sarà utopia?» (G. Dearest brothers, Piemontese, Un nuovo dizionario, p. 7). the Lord give you His peace! Crediamo di no! Nella nostra tradizione francescana, tra le tante iniziative realizzate As we all know, next year 2015, will be for nel corso di una storia otto volte centenaria, the Church a Year Dedicated to Consecrated i già menzionati Monti di Pietà costituiscono, Life. tra gli altri possibili, un esempio luminoso e In order to respond to the expectations of the concreto della vittoria del dono e della solida- Holy Father, Pope Francis, the year will follow rietà sull’avarizia e sull’idolatria del denaro, an Itinerary that begins this coming November per l’edificazione di una communitas più uma- 29 and ends on February 2016. na, poiché più giusta per tutti. As Friars Minor we welcome with great joy Consapevoli che la Pontificia Università the invitation of the “Lord Pope” as well as his “Antonianum”, per la sua parte, svolge un ruo- hope that the celebration of consecrated life will lo culturale qualificato nella Chiesa e nel mon- become for each one of us a renewed witness to do, vogliamo rinnovare la nostra volontà di evangelical life. servizio intellettuale in spirito di minorità poi- While we praise and thank the Lord for the ché “le questioni essenziali dell’essere umano gift of our vocation and consecration, we refor- continuano a reclamare la nostra attenzione mulate our desire and determination to deeply e ci spingono ad andare avanti” (Benedetto interiorize and sincerely and joyfully live our XVI, Discorso ai giovani docenti universitari, Franciscan identity, as it proposed to us in the Madrid 19.08.2011, in AAS 103[2011]594). Rule and general Constitutions and as each one Animati da questo spirito di servizio umi- of us has intentionally embraced with our reli- le e paziente “che ci protegge dalla vanità che gious profession. chiude l’accesso alla verità” (Ibidem, p. 595), And so we welcome this year with special saremo stimolati a trovare ancora nel patri- gratitude, allowing ourselves to be challenged monio di scienza e di sapienza della Chiesa e and stimulated by the witness of the Holy Fa- specialmente, fedeli alla storia dell’Ordine e ther, who by the choice of his programmatic alla sua tradizione intellettuale, in quello che name, Francis, is proposing the Church the life- ci è stato lasciato in eredità dai grandi Mae- style and message of our seraphic founder, with stri francescani le risposte più adeguate ai gra- his constant referral to the Gospel, - or rather vi problemi contemporanei, saremo capaci di to the joy of the Gospel, which constitutes the fare cultura, diventeremo testimoni viventi di intrinsic beauty of consecrated life – his special quella Verità che ci trascende e “che tutte le closeness to the poor and excluded, his mercy, altre racchiude: Cristo, il Figlio di Dio, [che] his reconciliation, his sense of brother and sis- è morto per salvare il mondo e illuminarlo di terhood, essentiality, simplicity and commit- speranza” (Giovanni Paolo II, Allocuzione ment to peace and the safeguarding of creation. in occasione della Visita al PAA, in AOFM As I and the general Definitorium have previ- 101[1982]7). ously pointed out on the occasion of the Solem- Interceda per noi il beato Giovanni Duns nity of St. of this year, these Scoto, “Doctor noster”, teologo-cantore del- and others are the aspects that we should first of la “eccellenza della carità sopra ogni scienza, all, live and then teach to the Church and world. dell’universale primato di Cristo, capolavoro By launching the Year of Consecrated Life, di Dio, glorificatore della Santissima Trinità Pope Francis invites us once again and even e Redentore del genere umano, Re nell’ordine more strongly to revisit the deepest core of our naturale e soprannaturale, al cui lato splende di lives, exhorting us to that holy “restlessness of originale bellezza la Vergine Immacolata, Re- the heart” that alone can lead us to a renewed gina dell’universo” (Paolo VI, Alma parens, personal encounter with the Lord Jesus. n. 9). We would like to treasure all the reflections, challenges, ecclesial experiences and prayers Fr. Michael A. Perry, OFM regarding Consecrated Life to nourish and en- Ministro generale e rich our journey of preparation for the upcoming Gran Cancelliere general Chapter, which as you know, will have as its fundamental theme the primary vocation 442 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3 which our founder, St. Francis has left us in the 16. Omelia in occasione della Visita alla name that he has given us, Friars Minor. In this Provincia OFM in Calabria name we are called to live in an authentic man- Lamezia Terme, Italia, 1°.12.2014 ner our brotherhood and minority in our day, so as to be true bothers and minors among and Is 2,3 amid the people of our contemporary human- ity. There is a surprising convergence between La lettura tratta dal Profeta Isaia è uno dei the central themes of the Year of Consecrated testi scritturistici più positivi, incoraggianti e life and those we have proposed for our own re- impegnativi dell’intera Bibbia. Il profeta ri- flection in the Lineamenta for the preparation of flette sul suo mondo, che si trova in uno stato the 2015 General Chapter of the Order of Friars semi-permanente di caos, di sconvolgimento e Minor. di violenza. Il popolo dell’Alleanza ha ormai “To follow the teaching and footprints of our perso di vista la propria identità di popolo di Lord Jesus Christ” (Rnb 1,1). This is our Rule and figli amati da Dio. Qualcuno, sì, continua ad life! The consecrated life, in fact, is the “living me- adorare Dio, ma solo formalmente, ossia senza morial of Jesus’ way of living and acting as the lasciare che il potere trasformante della rituali- Incarnate Word in relation to the Father and in re- tà dia forma al modo in cui si devono vivere le lation to the brothers and sisters” (VC 22). relazioni con il prossimo. Di conseguenza, le And so Francis of Assisi became an alter azioni che si compiono sono ingiuste e ognuno Christus! “The seraphic father St Francis was abusa dell’altro, perfino dei poveri, delle ve- pure Gospel transparency and lived the prima- dove, degli orfani e degli stranieri. Molti cre- cy of God and the primacy of a life with mind, denti non imparano più “le vie del Signore” heart and body turned essentially to the Gospel. e, perciò, non “camminano più per i sentieri For this reason he is considered the poor one of tracciati da Dio”. Anzi, credono di avere in sé Assisi and brother to all. If we, today, want to be stessi tutte le risposte e di non aver più bisogno true brothers and authentic minors we are called di Dio, come centro della propria vita, delle to move from appearances to the pure and sim- proprie famiglie e delle proprie relazioni so- ple efficacy of Gospel transparency.” (Letter ciali con gli altri membri del popolo, con gli for the Solemnity of St. Francis of Assisi 2014). stranieri e con le potenze nemiche che hanno Dearest brothers let us welcome with a ormai invaso Israele e creato fratture e divisio- grateful and available heart this Year of Con- ni nel popolo di Dio. secrated life desired by Pope Francis for the Carissimi Fratelli, forse possiamo applicare whole Church. Let us join voluntarily the cel- la riflessione di Isaia al nostro mondo. Anche ebrations and initiatives that will be realized in noi ci troviamo nel contesto di un mondo spez- this regard by our local Churches, so that this zato, ferito dalla violenza e da valori contra- grace-filled event will also be an expression on stanti, alcuni dei quali sono antitetici rispetto ecclesial communion. Let us live in assiduous al progetto che Dio ha per l’umanità. Ci trovia- and faithful prayer this time of preparation for mo in un mondo dove le relazioni sono state the General Chapter, serving the Lord in pov- strumentalizzate a fini economico-commer- erty and humility (cf. Rb 6, 1-3) imploring with- ciali, dove la gente si impegna verso gli altri out ceasing the grace to follow faithfully in the solo se può trarne profitto. Per questo vediamo footprints of God’s beloved Son and to desire diminuire l’impegno a lavorare veramente per always what is pleasing to Him (cf. LOrd 7, 50- il bene comune e a cercare il bene degli altri 51). prima dei propri interessi personali. Questo Beloved brothers, “we have promised great può accadere anche nella nostra vita, quando things and even greater things have been prom- distogliamo lo sguardo da Gesù e cominciamo ised to us, let us observe the first and aspire to a guardare ad altre immagini, ad altri valori, the latter” (2Cel 144, 191), and let us give ev- ossia agli “idoli” che abbiamo o che ci stiamo erything to the Lord, from whom comes every- costruendo; idoli che ci impediscono di tenere thing that is good (cf. RnB, 17, 17). lo sguardo fisso solo su Dio. In St. Francis I embrace and bless all of you. Come al tempo di Isaia, anche noi oggi ab- biamo bisogno di profeti che ci ricordino la Bro. Michael A. Perry, OFM nostra vera identità di figli amati da Dio e di General Minister discepoli del Signore Gesù Risorto. Abbiamo Prot. 105085 bisogno più che mai di ritornare alla fonte del- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 443 la nostra vocazione, battesimale e religiosa, e ci sta dicendo che il momento presente è quel- abbiamo bisogno di farlo attraverso una vita di lo prefissato e scelto dal Signore. Il presente è preghiera intensa, sia personale che comune. impregnato, “incinto” della presenza di Dio. Abbiamo bisogno di tornare alla fonte della Cosa aspettiamo? Quale altro messaggio ab- nostra vocazione impegnandoci a costruire re- biamo bisogno di sentire? Il futuro a cui noi, lazioni interpersonali, gli uni con gli altri, che Frati e Minori, siamo chiamati è già presente! riflettano i valori del Regno di Dio e il proget- È questo nostro presente! Abbiamo bisogno to evangelico di Francesco, nostro Fondatore; solo di occhi capaci di vedere la più ampia re- abbiamo bisogno di rispondere alla necessità altà che sta dentro, attorno, sopra e sotto tutto sempre crescente di costruire nelle nostre Fra- quanto stiamo sperimentando e vivendo. ternità centri di umanità radicata nell’amore Dio è qui! Siamo preparati, in questo Av- di Dio. Ed è proprio qui, in questi “centri di vento, a lasciare che questo messaggio ci rag- umanità”, che Dio può rivelare il mistero del giunga e si impossessi della nostra vita? Siamo suo amore, della sua compassione e della sua pronti a diventare quella pace di Dio di cui il giustizia attraverso il modo in cui noi ci pren- nostro mondo ha così disperatamente bisogno diamo cura l’uno dell’altro e attraverso il mo- – a Benghazi, ad Aleppo, in Siria, Sudan, Ni- do in cui ci prendiamo cura del popolo di Dio, geria e Congo –, nella vita delle famiglie a noi la cui vita è stata affidata all’operosità delle vicine e care qui in Calabria e nelle nostre Fra- nostre mani. ternità francescane? Siamo pronti ad accoglie- La profezia di Isaia non è un’irrealizzabi- re i cambiamenti che Dio comincerà a operare le fantasia proiettata nel futuro, dove tutte le nella nostra vita personale di discepoli, co- cose funzioneranno in meravigliosa armonia, missionari con Gesù, e fratelli l’uno dell’altro? a beneficio di tutti, creando così le condizio- Vi assicuro che, se saremo fedeli alla Parola ni in base alle quali si instaurerà finalmente la di Dio, la nostra vita, le nostre Fraternità e il pace, la shalom di Dio in mezzo a noi. Il tem- nostro Ordine cambieranno davvero! po del verbo ebraico usato dal profeta è molto, Siete – siamo preparati a intraprendere la sa- ma molto più esigente, perché esprime delle lita? richieste al popolo di Dio nel “qui ed ora”. Il verbo vuole richiamare ed esprimere “il sot- Fr. Michael A. Perry, OFM tofondo dei giorni”, vuole significare “il pre- Ministro generale sente”, o meglio, “ciò che sta sotto il presen- te”. Non siamo chiamati a sognare un futuro 17. World AIDS Day message che potrà essere realizzato solo da Dio a un certo punto, in un futuro non ben determina- My dear Brothers and Friends, to. Questo priverebbe la profezia del suo vero May the Lord give you peace! significato. No: noi siamo chiamati nella no- stra vita di oggi, nella nostra vita presente, in On this World AIDS Day 2014, many qualsiasi posto ci troviamo e in qualsiasi cosa leaders of governments and of international stiamo facendo, a mettere in pratica i valori del agencies will release messages and strategies Regno di Dio. Siamo chiamati a impegnarci aimed at effective action to bring an eventual nella “salita” adesso e ogni giorno della nostra end to this terrible disease that has caused un- vita, prestando ascolto solamente alla voce del told suffering and early death to too many mil- Signore che parla, sebbene questa voce di Dio lions of people in every part of the world. The sia quasi sempre sovrastata dalle altre innume- “good news” is that past efforts have begun revoli e più rumorose voci che ci parlano. to meet with success. In fact, experts reported Fratelli carissimi: Isaia ha intravisto la luce recently that, worldwide, since 2001, new in- in mezzo alle tenebre; la presenza di Dio in fections with HIV, the virus that causes AIDS, mezzo alla mancanza di pace, di stabilità e di has declined by almost 40% and the number of speranza; la fedeltà di Dio proprio in mezzo AIDS-related deaths has declined since 2005 alla sfacciata infedeltà del popolo. Isaia non ha (http://www.unaids.org/en/resources/cam- mai perso di vista la visione che Dio ha per il paigns/World-AIDS-Day-Report-2014). mondo, la prospettiva che Dio ha riguardo a un Thus, on the occasion of World AIDS Day futuro guidato dai valori della shalom, dell’ar- 2014, the United Nations has launched a new monia e delle giuste relazioni tra tutti i membri plan to promote HIV testing so that, by the year del popolo di Dio e tra l’uomo e il creato. Isaia 2020, at least 90% of those living with HIV 444 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3 will know they are infected with this virus. Of ropean Parliament, Strasbourg, France, 25 these, at least 90% of HIV-infected people will November 2014). be able to receive treatment with combination In that address, Pope Francis called upon medicines. And, of those taking such medi- all in the human family to respect “transcen- cines, 90% will have a significantly lower level dent human dignity” of each and every human of virus in their blood and body fluids, which person, which means “means appealing to hu- will make it less likely for them to transmit the man nature, to our innate capacity to distin- virus to others. Above all, the UN insists that the guish good from evil, to that ‘compass’ deep global human family must eliminate all stigma within our hearts, which God has impressed and discrimination toward people living with or upon all creation”. He also shared his deep affected by HIV since prejudice is an affront to concern that, when we resort to an almost ex- their human dignity and simply causes those at clusive emphasis on technology, “men and risk for this infection to become more secretive women risk being reduced to mere cogs in a about their behaviour and to hide from testing machine that treats them as items of consump- and treatment (Ibid.). tion to be exploited, with the result that – as is We Franciscans are called to continue our so tragically apparent – whenever a human life efforts in three important areas related to the no longer proves useful for that machine, it is fight against this pandemic. First, we offer discarded with few qualms, as in the case of our commitment of prayer for all people who the sick, of the terminally ill, the elderly who are living with or affected by HIV and AIDS. are abandoned and uncared for, and children Prayer is an important tool in the fight since who are killed in the womb” (Ibid.). it transforms hearts, bringing our brothers and This reflects a truly ‘Franciscan’ vision of sisters closer to us, thus reducing stigma. Sec- the human person! ond, we must continue to offer our services On this World AIDS Day 2014, as we through health care centers, pastoral care of Franciscans ponder what we could contrib- those who are ill, and make of our fraternities, ute to the continuing global response to this parishes and structures centers of spiritual and epidemic, I pray that our reflections will flow human hospitality. And third, we must support from our gift of minoritas. Can we help to re- the efforts of the international community in store to those living with or affected by HIV its planning, insofar as the recommended ac- a sense of their “transcendent human dignity” tions are in conformity with by which they are accorded inalienable rights teaching and our Franciscan values. All of as persons made in the image and likeness of our efforts must reflect our unique Francis- God? Can we urge all people to live, not as in- can charism of minoritas and fraternitas, to be dividual islands, but as loving, caring, and re- “lesser” (minor) and to be “brother” to all. It is sponsible members of families and of society in that very same spirit that we Franciscans can as a whole, all striving for the common good? strengthen the worldwide response to AIDS. Can we address more than the physical and For many of us the intricacies of medical emotional needs of persons whose lives have technology or treatment of HIV are beyond been touched by HIV disease by attending, our knowledge or experience. Yet we know with equal energy and commitment, to their well the journey of the heart and soul which spiritual needs? Can we challenge others – and we ourselves learn by following in the foot- ourselves – to overcome prejudice or blame to- steps of Francis, and we can share that journey ward those living with or affected by HIV and with millions living with or affected by HIV to welcome them fully into our communities and AIDS. of fraternity, service, and worship? In this same vein, I believe that it was not If we Franciscans can respond to AIDS in simply coincidental, but rather in full keeping this “lesser” way, we may one day be able to with the name that he took upon his election say, as did St. Francis did at the time of his as Pope, that, when our Holy Father Francis death, “I have done my duty; may Christ now addressed the European Parliament, he called teach you yours.” little attention to his office as Sovereign Head of Vatican City State, but rather presented Rome, December 1, 2014 himself “… as a pastor, to offer a message of hope and encouragement to all the citizens of Bro. Michael A. Perry, OFM Europe” (Address of Pope Francis to the Eu- Minister General EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 445

18. Letter Nativity 2014 generations, from those who were outstanding for fidelity to those notorious for their infidel- To Be Lesser with Christ ity. God manifests his unconditional love for his beloved children, irrespective of their wor- My dear Brothers of the Order, thiness, meeting them on the way towards a As we begin our celebration of the Lord’s restored and dignified humanity. Nativity, my prayer for you is this: Let us reflect at this Feast on the “minority” May the Lord give you peace: peace in your of Jesus, his being “less” than others, present- country, especially if torn by violence; peace ing himself as their servant. The Prologue of in your neighborhood, particularly if it is ex- the Gospel of St. John describes this choice to periencing hardship; peace in your fraternities, be among the “lesser ones” in simple words: above all in those whose brothers are suffering “and the Word became flesh and lived among in body or spirit; peace in your hearts, wher- us” (Jn 1:14). From the most exalted status of ever you may be at this Holy Season. divinity, the Word, the Beloved Son, humbles St. Francis composed one of his special himself to receive the “flesh of our humanity “psalms” of the Office of the Passion for and frailty” from the womb of the holy Christmas Vespers (OfP V 7). The text ex- Mary (2LtF 5). This choice, a completely free presses gladness and delight at the birth of act of God’s overflowing love, is that of be- Christ, but also recognizes the humility of the coming a creature among creatures, in order surroundings of the Babe of Bethlehem: For for the Son to lead all of them back to their the Most Holy Child has been given to us [Is source in the loving communion of the Trinity. 9:6] and has been born for us on the way and The Gospel of St. John also tells us that the placed in a manger because he did not have a coming of the Word-made-flesh occurs as the place in the inn. [Lk 2:7]. coming of light into a world marked by dark- He was born for us “on the way.” From ness (Jn 1:5). We pause at this sacred moment, Gregory the Great’s homily in the Office for as the year’s longest nights keeps the North Christmas, Francis takes the image of the poor in darkness, and the longest days of the year Child as pilgrim: “he was not born in his par- bring the brightest light to the South. We may ents’ home, but on the way.” Mary and Joseph think about the account of St. Matthew where are on a journey when Jesus is born, stopping the darkness of night is illuminated by a bright in the City of but having there no per- star (Mt 2:9), leading the Wise Men to the manent home. Since there is no place for them Child of Bethlehem. So too in our lives indi- in the inn, they adapt to the poor quarters avail- vidually, we experience the light of Jesus. He able to them. When Jesus is born, the Gospel dispels the darkness of our hearts, as Francis of Luke pictures the scene for us: Mary and Jo- himself asked of Christ as he prayed before the seph are in a place suited for feeding animals, Crucifix (PrCr). But also in our local frater- with a newborn child in the feeding trough, nities and in the Order as a global fraternity, and delighted shepherds from the neighbor- we experience moments of darkness, and we hood acting as heralds of the Good News of know we need the light of the Lord’s Spirit to what they had seen and heard (Lk 2:17). It lead us from the night toward the day. would be difficult to imagine a humbler and In some parts of the world today, the Broth- more joyful form of evangelization than that ers and Sisters suffer with their fellow Chris- of the first Christmas! tians and other citizens in situations of terrify- Throughout his life, Francis was deeply ing violence. Some have lost their lives, have moved by the fact that Jesus, Son of God and suffered serious injury, while others have lost Son of Mary, chose to embrace the status of the loved ones, homes and livelihood. Our prayers “lesser ones.” His consistent preference is to and concrete actions of solidarity must accom- be among those considered “less than” others, pany them, together with our constant striving sinners and Samaritans, Gentiles and tax col- for an end to violent conflicts. In other parts of lectors. His own closest followers come from the world, our Brothers and Sisters suffer the modest backgrounds, including fishermen and devastating consequences of virulent diseases, a former tax collector. The long list of family the Ebola crisis, HIV and AIDS, and other pre- members in St. Matthew’s Gospel (Mt 1:1-17) ventable illnesses, made worse by the violence shows that the ancestors of Jesus included the of poverty to which they are condemned and a broad range of humanity over their forty-two “globalization of indifference”. 446 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

In some parts of the Order today there are of our shared witness to the Gospel in today’s brothers who are suffering the weakness and world. A comprehensive study of the Order, illness of age. Among them some are discour- using a Questionnaire, shows us several ar- aged, not seeing a new generation of brothers eas that demand change and radical conver- who will continue the great work they had sion in our life. More than half of the brothers so generously carried out faithfully for many who participated in the study believe that to years. Others, always trusting the Lord’s abil- re-vitalize the Order it is vital that we better ity to do more than we can ask or even imag- the quality of relations in the fraternity. Many ine, entrust the future of their fraternities and brothers suffer from a lack of genuine broth- their ministries to the Lord’s Providence in erly relationships in their local fraternities, the Church, believing that nothing good will leading to crises of isolation and weakening be lost of what they have offered freely to of their human, Christian and Franciscan vo- others. As God does for us in the incarnation cation. Guardians frequently find it difficult of his only beloved Son, so too must we do to communicate genuinely with the brothers with and for one another, namely, to learn the in order to build a genuine fraternity. Some grace-filled art of accompaniment, expressing brothers make work, especially pastoral minis- the same care and compassion for one another try, the sole purpose of their Franciscan voca- and for all of humanity and creation as God tion, oftentimes working excessively, perhaps extends to each of us. to avoid the pain they experience from lack Even in the midst of experiences of hard- of quality in fraternal life. This also leads to a ship and difficulty within the Order, the further weakening of fraternal bonds, and con- Church and the world, the presence of Jesus tributes to individualism and a loss of a sense is a light for us. For this reason the Church has of the common good. The life of prayer both chosen the joyful text of for the Mass individual and communal also suffers, leading of Christmas celebrated in the darkness of the to a weakening of the interior spiritual life of night: The people who walked in darkness the individual and the fraternity. have seen a great light; upon those who dwelt Even in the midst of these shadows, the in the land of gloom a light has shone. (Is 9:1). light of the incarnation continues to shine! In my visits this past year to many fraterni- Brothers also have expressed to me during ties of the Order, I have also been privileged the visitations that they are prepared to com- to see this light, the marks of encouraging mit to a more intense life of prayer, fraternity new growth and vitality among our Brothers. and shared mission. Many brothers are cur- In Asia-Oceania, Africa, the Americas and in rently working with the poor, drug addicts, Europe there is a surprising excitement about people living with HIV and AIDS, alcoholics, the message and example of St. Francis. This the homeless and those who have been forced seems to be increasing particularly among the from their homes and who, like the parents of members of growing Catholic populations in Jesus, have been forced to seek solace ‘on the the global South. We know that Pope Francis way’, living as indigents, unwanted in coun- himself has frequently called our attention to tries not their own. Many brothers are prepared St. Francis as the patron of peace, of the poor, to take to the road with the Lord Jesus and to and of care for the earth. His stirring exhorta- cast their lot with God’s anawim, simplifying tion, Evangelii Gaudium, has already inspired their lifestyles so that others might simply live many to take up the commitment to proclaim and thrive. In these many ways, we are able to the Gospel in our time with renewed energy demonstrate our commitment to living the ‘joy and enthusiasm. I invite you, my beloved of the Gospel’ as evangelists and missionaries, brothers, to embrace the central message of bearing the gift we have received to all of hu- Pope Francis’ Apostolic Exhortation and to manity and creation. see it as a new way for understanding and liv- As we prepare ourselves spiritually and ing the Gospel, our Rule of Life and our Gen- fraternally to celebrate the General Chapter of eral Constitutions. 2015, let us invoke the loving care of the hum- From the perspective of our human, Chris- ble Virgin Mother of Bethlehem, asking her to tian and Franciscan vocation, the challenge pray for us to her Beloved Son, that He who that we face today is not the number of broth- made himself our “lesser brother,” may stir ers in the Order, or their age, or the number up in us anew His Spirit that renews the face of their apostolic works but that of the quality of the earth. Let us pray for the beginning of EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 447 a profound renewal of the entire Order, from duct an internal inquiry into the financial deal- the vocation of each Brother, to the enliven- ings of the Office of the General Treasurer. A ing of fraternal charity and shared mission in sub-commission within the General Defini- the local fraternity, to the life and evangelizing torium was created to serve as an advisory mission of the Provinces and Custodies and, group. Together we charted a course to collect indeed, of the whole Order. And let us pray for reliable information, identify potential con- the renewal of all of humanity and of creation, cerns, and examine all available documents in for the dawning of God’s kingdom of justice, order to reach well-informed decisions about peace, truth, love and forgiveness. May we how best to proceed to guarantee the financial embrace these divine qualities in the same soundness of the Order in a manner consistent spirit of humility in which God embraces us. with our Franciscan values and way of life. A blessed and joy-filled Christmas and We immediately sought advice from a highly New Year to you my dear brothers, and to all regarded group of lawyers who continue to of our Poor Clare and Conceptionist Sisters work for the Order. Competent ecclesiastical and friends! authorities also were informed of our concerns Fraternally, and have been updated on a regular basis. In addition, Provincials and Custodes in a num- Rome, December 8, 2014, ber of the Franciscan Conferences also were Solemnity of the Immaculate Conception provided with a brief, albeit incomplete, ex- planation of our situation and were requested Bro. Michael A. Perry, OFM to demonstrate their solidarity with the Gen- Minister General and Servant eral Curia through prayer and in other signifi- Prot. 105285 cant ways. I regret that not all Provincials and Custodes were contacted. I ask of all Provin- 19. Letter to all of the Friars of the Order cials and Custodes your understanding and for a financial contribution to help address the My dear brothers, current situation, which involves also the re- may the Lord give you peace! payment of significant debts. A second series of steps were initiated to In his letter to the Ephesians, St. Paul help gain control over the financial dealings of writes: For you were once darkness, but now the General Curia. The General Treasurer re- you are light in the Lord. Live as children of signed from his duties as treasurer and also as light, for light produces every kind of good- Legal Representative. The Assistant General ness and righteousness and truth. Try to learn Treasurer assumed the functions of the Gen- what is pleasing to the Lord. Take no part in eral Treasurer and another friar was appointed the fruitless works of darkness; rather expose by the General Definitorium to become the them, for it is shameful even to mention the new Legal Representative. In addition, a friar things done by them in secret; but everything with expertise in economic and organizational exposed by the light becomes visible, for ev- affairs was named to the newly created role of erything that becomes visible is light. “Awake, Special Delegate of the Minister General for O sleeper, and arise from the dead, and Christ the Economic Affairs of the General Curia. He will give you light” (Eph. 5, 8-15). began his work at the beginning of October In an effort to live as children of the light, 2014. All of these changes were communicat- the General Definitorium and I wish to bring ed to the Order through the web site. to light a grave situation in which the General These three friars, working in close collabo- Curia of the Order now finds itself. The matter ration, became members of an operative work- involves our financial stability and the patri- ing group appointed by the General Definito- mony of the Order. While our first concern has rium. They were given a three-fold task: a. to and remains verifying the nature, extent, and verify the current economic situation in which impact of what has occurred, we also recog- the General Curia finds itself; b. to examine nize the significant role that external factors, and evaluate existing systems for financial people who are not members of the Order, oversight and propose changes to strengthen have played in creating this grave situation. and enhance these systems; and c. to examine In September 2014, the General Definito- the practices of the Office of the General Trea- rium initiated a series of steps in order to con- surer from 2003 until the present, with special 448 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3 attention to any activities that might be a cause the values we profess as brothers of the Gospel for concern. This working group has conduct- and the evangelical life, values made most evi- ed its investigation with relative independence dent in the recent publication on the Francis- from the Minister General and the General can Management of Finances. We must trust Definitorium even though it has offered timely that by following a course of truth, God will reports and updates with respect to the three lead us on the journey of conversion. areas with which it has been tasked. The work- As St. Paul reminds all of us Lesser Broth- ing group continues with its investigation. ers of the Gospel, “For you were once dark- Three important elements have emerged ness, but now you are light in the Lord. Live as from the internal investigation. First, the Gen- children of light, for light produces every kind eral Curia finds itself in grave, and I underscore of goodness and righteousness and truth.” I in- ‘grave’ financial difficulty, with a significant vite all of you, my dear brothers, to live as chil- burden of debt. Second, the systems of finan- dren of light. I pledge to you that the General cial oversight and control for the management Definitorium and I will make every effort to of the patrimony of the Order were either too ensure just, transparent and ethical oversight weak or were compromised, thus limiting their of the financial dealings of the General Curia. effectiveness to guarantee responsible, trans- We also will make serious efforts to address parent management. We have initiated steps to directly the grave financial situation in which address these concerns. Third, there appears to we find ourselves. have taken place a number of questionable fi- I realize that many of you will be seri- nancial activities that were conducted by friars ously disappointed and discouraged by this entrusted with the care of the patrimony of the situation. It will also raise many questions for Order without the full knowledge or consent which you have a right to a response. I hope in of the former and current General Definito- time we will be able to provide more informa- rium. Because of the scope and magnitude of tion. It is my intention to give a full account these activities, they have placed the financial of the whole affair to the General Chapter. In stability of the General Curia at grave risk. the meantime, the General Definitorium and I These questionable activities also involve peo- call upon your prayer and support as we move ple who are not Franciscan but who appear to forward with these matters and as we prepare have played a central role. For these reasons, for the 2015 General Chapter. the General Definitorium, working in unanim- Fraternally yours, ity, has decided to call upon assistance from civil authorities to take up this matter. Rome, December 17th, 2014 We are encouraged by the example set by Pope Francis in his call for truth and transpar- Bro. Michael A. Perry, OFM ency in financial dealings both in the Church Minister General and Servant and in human societies. We Franciscans can be expected to do no less than give witness to Prot. 105344 E SECRETARIA GENERALI

1. Capitulum Prov. Romanæ Ss. Petri et vincia di S. Giacomo della Marca, in Italia, re- Pauli in Italia golarmente celebrato secondo le disposizioni del Diritto, presso la Casa Terra dei Fioretti, Durante la sessione del 14 giugno 2014, in Loreto, sotto la presidenza del Ministro pro- avendo avocato a sé l’elezione del governo vinciale, Campana Fr. Ferdinando, il giorno della Provincia Romana dei SS. Pietro e Pao- 30 aprile 2014 sono statti eletti: lo, in Italia, il Definitorio generale ha eletto i per l’ufficio di Definitori provinciali, seguenti frati: Allegrezza Giulietti Fr. Pierluigi per l’ufficio di Ministro provinciale: De Luca Fr. Roberto Recchia Fr. Luigi Giampieri Fr. Simone per l’ufficio di Vicario provinciale: Salvatori Fr. Samuele. La Neve Fr. Aldo Queste elezioni sono state ratificate dal De- per l’ufficio di Definitore provinciale: finitorio generale il 9 settembre 2014. Catenacci Fr. Fabio Prot. 105027/S286-14 De Giusti Fr. Luciano Lassandro Fr. Domenico 4. Capitulum Intermedium Prov. Hiberniæ Pulzella Fr. Marco. in Hibernia Per virtù di questo decreto confermo e di- chiaro confermate queste elezioni. Il mandato During the Provincial Chapter of our Prov- (cf. CCGG, Art. 229; SSGG, Art. 182; 215 §3) ince of Ireland, regularly celebrated according inizierà con l’apertura del Capitolo Provinciale. to the norms of Law in the Franciscan Dalla Curia Generale dei Frati Minori, in College, Gormanston, on the 1st July 2014, pre- Roma, 14 giugno 2014, sided over by the Minister Provincial, McKen- Fr. Michael Anthony Perry OFM na Br. Hugh, the following were elected: Ministro generale for the office of Provincial Definitors: Fr. Aidan McGrath OFM Breheny Br. Pádraig Segretario generale Kelly Br. Liam Prot. 104849 Lynch Br. PAtrick Younge Br. Patrick. 2. Electio extra Capitulum Prov. Calabriæ The General Definitory, during its session Ss. Septem Martyrum in Italia of the 9th September 2014, carefully examined and ratified the election. Il Congresso definitoriale della Provincia Prot. 104995/S267-14 dei Santi VII Martiri di Calabria, in Italia, re- golarmente celebrato secondo le disposizioni 5. Capitulum Intermedium Prov. Ss. Petri del Diritto, presso il Convento S. Antonio, in et Pauli in Mexico Catanzaro, presieduto dal Ministro Provincia- le, Occhiuto Fr Fabio, il 16 giugno 2014, ha El Capítulo Provincial ordinario de la eletto extra-capitolo: Provincia Santos Pedro y Pablo, en México, per l’Ufficio di Definitore provinciale, presidido por el Ministro provincial, López Lamanna Fr. Aldo. Ramírez Fr. Eduardo, celebrado conforme a L’Ufficio si era reso vacante per l’elezione Derecho en la Casa “Santa María de Gracia”, a Vicario provinciale del predecessore. en Acámbaro-Gjto, el día 24 de julio de 2014 Prot. 104913/S230-14 eligió a: para el oficio de Definidores Provinciales, 3. Capitulum Intermedium Prov. Picenæ S. Frausto Rivas Fr. Gerardo Iacobi de Marchia in Italia Frausto Rodríguez Fr. Jorge Gutiérrez Herrera Fr. Norberto Nel Capitolo Provinciale 2014 della Pro- Heredia Hernández Fr. Juan Manuel 450 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

Núñez González Fr. Ricardo Bustamante Fr. René Rodríguez Román Fr. Francisco Javier. Galdós Fr. Carmelo El Definitorio general, en la sesión del 15 Sappl Fr. Martín de septiembre de 2014, examinó las Actas Vaca Fr. Roque. auténticas y aprobó estas elecciones. El Definitorio general, en la Sesión del día Prot. 105077/S319-14 3 de noviembre de 2014, examinó las Actas auténticas de estas elecciones y las aprobó. 6. Electio extra Capitulum Prov. S. Evange- Prot. 105171/S373-14 lii in Mexico 9. Capitulum Cust. Aut. Nostræ Dominæ El Congreso Capitular de la Provincia San- Septem Gaudiorum in Brasilia to Evangelio, en México, legítimamente cele- brado en la casa de retiros “Centro Guadalu- El Capítulo custodial de la Custodia de pe”, en Cuernavaca-Morelos, y presidido por Nuestra Sra. de las Siete Alegrías, en Brasil, el Visitador general, De la Serna Fr. Ramiro, celebrado legítimamente conforme a Derecho el 10 de julio de 2014, fuera del Capítulo Pro- en la Casa de Retiro “Frei Luiz e Frei Hugo”, vincial eligió a: en Campo Grande, MS., y presidido por el Vi- para el oficio de Vicario provincial, sitador general, Kulkamp Fr. César, el día 14 Torres Fr. Cosme. de octubre de 2014, eligió: El Definitorio General, en la Sesión del día para el Oficio de Custodio 09 de septiembre de 2014, después del estudio Do Nascimento Fr. Roberto Miguel atento del Acta auténtica, aprobó esta elección. para el Oficio de Vicario de la Custodia, Prot. 105006/S274-14 Terce Fr. Éterson Antônio para el oficio de Consejeros de Custodia, 7. Electio extra Capitulum Prov. S. Evange- Alves da Silva Fr. Eurico lii in Mexico Carraro Fr. Leodir De Souza Fr. Rogério Viterbo El Congreso Capitular de la Provincia San- Santana Pereira Fr. Aguinaldo. to Evangelio, en México, legítimamente cele- El Definitorio general, en la Sesión del día brado en la casa de retiros “Centro Guadalu- 3 de Noviembre de 2014, examinó las Actas pe”, en Cuernavaca-Morelos, , y presidido por auténticas de estas elecciones y las aprobó. el Visitador general, De la Serna Fr. Ramiro, Prot. 105169/S376-14 el 10 de julio de 2014, fuera del Capítulo Pro- vincial eligió a: 10. Capitulum Prov. Dominæ Nostræ de para el oficio de Definidor provincial, Guadalupe in America Centrale et Pa- Basurto García Fr. Guillermo Gerardo. nama El Definitorio General, en la Sesión del día 09 de septiembre de 2014, después del estudio El Capítulo provincial de la Provincia de atento del Acta auténtica, aprobó esta elección. Nuestra Señora de Guadalupe, en Centro- Prot. 105007/S275-14 américa y Panamá, celebrado legítimamente conforme a Derecho, en la Casa de Monte San 8. Capitulum Prov. S. Antonii in Bolivia Francisco, Puerta Parada, Santa Catarina Pi- nula, Guatemala, y presidido por el Visitador El Capítulo provincial de la Provincia Mi- general, Zegarra Ponce Fr. Guido Santiago, sionera de San Antonio en Bolivia, celebrado en el día 21 de octubre de 2014 eligió: legítimamente conforme a Derecho, en Santa para el Oficio de Ministro provincial, Cruz de la Sierra, y presidido por el Visitador Alvarado Segura Fr. Edwin de Jesús General, Montoya R. Fr. Oscar Armando, el para el Oficio de Vicario provincial, día 11 de septiembre de 2014 eligió a: Gómez Sánchez Fr. Jesús Humberto para el Oficio de Ministro Provincial, para el Oficio de Definidores provinciales, Cabrera Fr. Orlando Bolaños de Paz Fr. Efrén Antonio para el Oficio de Vicario provincial, Flores Medina Fr. René Arturo Vargas Fr. René González Zelaya Fr. Henry Osmarvin para el oficio de Definidores provinciales, Saldaña Guerra Fr. Luis Enrique Brumberger Fr. Reinaldo Tax Bulux Fr. German Faustino E SECRETARIA GENERALI 451

Torres Gutiérrez Fr. Carlos Alberto. 13. Capitulum Intermedium Prov. Francis- El Definitorio General, en la Sesión del día canæ de Arantzazu in Hispania 3 de noviembre de 2014, examinó las Actas auténticas de estas elecciones. El Capítulo provincial de la Provincia Fran- Prot. 105194/S393-14 ciscana de Arantzazu, en España, presidido por el Ministro provincial, Martínez de Ilarduia 11. Capitulum Prov. Ss. Martyrum Corea- Fr. Juan María, celebrado conforme a Dere- norum in Corea cho en la Casa de Ntra. Sra. De Arantzazu, en Oñati, el día 17 de septiembre de 2014 eligió: In the Provincial Chapter of the Province of para el oficio de Definidores provinciales, the Holy Martyrs of Korea, regularly celebrat- Dorronsoro Mujika Fr. Juan Miguel ed according to the norms of Canon Law, in Ibarguren Artola Fr. Jesus the Sacred Heart Friary, in Sancheong, under Moral Fr. José María Lucas the presidency of the Visitator General, Bro- Uzkudun Fr. Iñaki Beristain phy Br. Andrew J., the following were elected Zuriarrain Urretabizkaia Fr. Juan Te- on the 7th day of October 2014: lesforo. to the office of Minister Provincial, El Definitorio general, en la sesión del 3 de Myeonghwan Carlo Br. Ho noviembre de 2014, examinó las Actas autén- to the office of Vicar Provincial, ticas y aprobó estas elecciones. Sangho Seraphim Br. Lee Prot. 105204/S396-14 to the office of Provincial Definitors, Byongryol Felix Br. Choi 14. Prov. Im. Conc. in Britannia Magna in Chansun Leonard Br. Kim Cust. dep. a Prov. Hiberniæ in Hibernia Giyoung Andrew Br. Cho erectio Hohyung John Br. Lee. The General Definitory, during its session Taking account of the written request of of the 3rd of November 2014, carefully exam- the Minister Provincial of the Province of the ined and approved the elections. Immaculate Conception of the Blessed Virgin Prot. 105176/S381-14 Mary, in Great Britain, dated 10th July 2014, of the unanimous vote of the Extraordinary As- 12. Capitulum Cust. Aut. S. Francisci in sembly of the same Province in July 2014, and West Papua (Indonesia) of the unanimous vote of the Extraordinary Provincial Chapter of the Province of Ireland In the Custodial Chapter of the Custody of of 3rd November 2014, the General Definitory, St. Francis Herald of Peace, in West Papua, at its session of 5th November 2014, decided to regularly celebrated according to the norms of establish the Province of the Immaculate Con- Canon Law, in St. Anthony Friary, in Sentani, ception of the Blessed Virgin Mary, in Great under the presidency of the Visitator General, Britain as a Custody dependent on the Prov- Bots Br. Piet, the following were elected on ince of Ireland. the 20st September 2014: Therefore, by means of this Decree, and for the office of Custos, with the authority granted to me by virtue of Gonsalit Saur Br. Wilhelmus I. my office, I hereby establish and declare estab- for the office of Vicar, lished, as and from the 10th November 2014, Lumban Gaol Br. Goklian the Custody of the Immaculate Conception of for the office of Councillors, the Blessed Virgin Mary, in Great Britain, as a Kosi Br. Theodorus Custody dependent on the Province of Ireland Nahak Br. Hendrikus in accordance with the provisions of the Gen- Renyaan Br. Norbertus eral Constitutions and General Statutes of the Rusmadji Br. Aloysius. Order. The General Definitory, during its session All things to the contrary notwithstanding. of the 3rd November 2014, carefully examined From the General Curia of the Order, Rome, and ratified the elections. This 5th day of November 2014 Prot. 105130/S354-14 Br Michael Anthony Perry, OFM Minister General 452 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

Br. Aidan McGrath, OFM Councillors Secretary General Br. Juniper Prot. 105238 Convery Br. Daniel Jukes Br. Anthony. 15. Electio extra Capitulum Prov. Triden- By virtue of this present Decree i declare tinæ S. Vigilii in Italia these elections valid and ratified. From the General Curia of the Order, Rome, Il Congresso definitoriale della Provincia This 5th day of November 2014. di S. Vigilio, in Italia, regolarmente celebra- to secondo le disposizioni del Diritto, presso Fr. Michael Anthony Perry, OFM il Convento della Madonna delle Grazie, ad Minister General Arco (TN), presieduto dal Visitatore generale, Fr. Aidan McGrath, OFM Fusarelli Fr Massimo, il 6 settembre 2014, ha Secretary General eletto extra-capitolo: Prot. 105239 per l’Ufficio di Definitore provinciale, Pancheri Fr. Aldo. 18. Erectio Cust. dep. a Ministro Generale L’Ufficio si era reso vacante per la morte del predecessore. Tenendo presente le dimissioni dall’uffi- Questa elezione è stata ratificata dal Defini- cio di Ministro provinciale della Provincia torio generale il 3 novembre 2014. Francescana dell’Annunciazione della Beata Prot. 105177/S382-14 Vergine Maria, in Albania presentate da Tinaj Fr. Gazmend, nonché la situazione della stes- 16. Electio extra Capitulum Prov. Valentiæ sa Provincia che è fragile sotto diversi aspetti, et Aragoniæ S. Ioseph in Hispania con il motivo di assicurare meglio il governo stabile dell’Entità per il bene di tutti i frati, nel- El Congreso definitorial de la Provincia de la Sessione del 13 novembre 2014, il Defini- San José de Valencia, Aragón y Baleares, en torio Generale ha deciso di erigere la suddetta España, legítimamente celebrado y presidido Provincia in Custodia dipendente direttamente por el Ministro provincial, Moya Ovejero Fr. dal Ministro generale. Juan Carlos, el día 24 de julio de 2014, fuera Pertanto, in virtù del presente Decreto e con del Capítulo provincial eligió: l’autorità che mi viene dal mio Ufficio, eri- para el oficio de Definidor provincial, go e dichiaro eretta la Custodia Francescana Martí Gandía Fr. Juan Bautista. dell’Annunciazione della Beata Vergine Ma- El Definitorio General, en la Sesión del día ria, in Albania e Montenegro, dipendente dal 03 de noviembre de 2014, después del estudio Ministro Generale, secondo quanto previsto atento del Acta auténtica, aprobó esta elección. dalle Costituzioni e dagli Statuti Generali. Prot. 105124/S350-14 Dalla Curia Generalizia dei Frati Minori, in Roma, il 14 novembre 2014. 17. Electio Cust. dep. a Prov. Hiberniæ in Hibernia Fr. Michael A. Perry, OFM Ministro generale The General Definitory, in its session of 5th Fr. Aidan McGrath, OFM November 2014, taking account of the report Segretario generale of the General Visitator, Tlucek Br. Edward, Prot. 105270 and responding affirmatively to the request of the outgoing Minister Provincial for a dispen- 19. Capitulum Intermedium Prov. Ss. Tri- sation from Article 224 of the Generale Stat- nitatis in Chilia utes of the Order, elected the government of the newly erected Custody of the Immaculate El Capítulo provincial ordinario de la Pro- Conception of the Blessed Virgin Mary, in vincia de la Santísima Trinidad, en Chile, Great Britain, dependent on the Province of presidido por el Ministro provincial, Concha Ireland. Cayuqueo Fr. Jorge, celebrado conforme a The following were duly elected: Derecho en la Casa de Ejercicios Alvernia, en Custos, San Francisco de Mostazal, el día 17 de octu- Lonsdale Br. Patrick bre de 2014 eligió a: E SECRETARIA GENERALI 453 para el oficio de Definidores provinciales, tolorum, in Peruvia: 11.10.2014; prot. Allimant Fr. Raúl 105148. Aravena Fr. Luis Mauricio – Rodríguez López Fr. Vidal, Prov. Bæticæ, Covili Fr. Isauro in Hispania, pro “Commissione Scotista”: Miranda Fr. Lino 11.11.2014; prot. 105156/FS165-14. Pumarino Fr. Claudio. El Definitorio general, en la sesión del 13 22. Domus suppressæ de noviembre de 2014, examinó las Actas auténticas y aprobó estas elecciones. – Ascension Friary, 404 South- Prot. 105237/S412-14 East 68th Avenue, Portland (OR) 97215, USA: 06.11.2014; prot. 20. Capitulum Cust. Aut. S. Claræ in Mo- 105140/S360-14. zambico – San Francisco de Asís, Olite- Erriberri (Navarra), Hispania: In the Custodial Chapter of the Custody of 07.11.2014; prot. 105206/S399- St. , in Mozambique, regularly 14. celebrated according to the norms of Canon Law, in the “Centro Polivalente” of Marera, 23. Notitiæ particulares Chimoio, under the presidency of the Visitator General, Muniz Alves Br. João, the following 1. Delegato generale per gli Affari econo- were elected on the 4th of September 2014: mici for the office of Custos, Juma Manuel Br. José – Del Pezzo Fr. Pasquale, della Prov. Saler- for the office of Vicar nitano-Lucana dell’Immacolata Concezio- Dos Santos Benjamim Br. Miguel ne della BVM, in Italia, è stato nominato for the office of Custodial Coucillors, Delegato generale per gli Affari economici Costa Br. Pedro José António dell’Ordine: 20.09.2014; prot. 105114. Inácio Br. Ilídio Jacinto Tinga Br. Calisto Anastácio 2. Rappresentante legale dell’Ordine Tomo Simbe Br. Domingos Pedro. The General Definitory, during its session – Micangeli Fr. Augusto, della Prov. Roma- of the 13th November 2014, carefully exam- na Ss. Pietro e Paolo, in Italia, è stato nomi- ined and ratified the elections. nato Rappresentante Legale dell’Ordine: Prot. 105179/M114-14 29.09.2014; prot. 105142.

21. Visitatores Generales 3. Assistente del Ministro generale per l’Al- bania – Monti Br. Domic, Prov. Ss. Nominis Ie- su, in USA, pro Prov. S. Barbaræ, in USA: – Gavran Fr. Lovro, della Prov. della S. 29.09.2014; prot. 104412/S534-13. Croce, in Bosnia-Erzegovina, è stato nomi- – Zamorano Fr. Saúl Manuel, Prov. Ss. Tri- nato Assistente del Ministro generale pro nitatis, in Chilia, pro Prov. Ss. XII Apos- Albania: 14.11.2014; prot. 105272.

E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 1. Nomine Accademico 2014-2015 della PUA il 22 otto- bre 2014 si è tenuta una solenne Concelebra- 1. Electio Vice-Rectoris Pontificiæ Universi- zione eucaristica presso la Basilica S. Antonio tatis “Antonianum” in Urbe di Via Merulana, in Roma, presieduta dal Fr. Michael Perry, Ministro generale OFM e Gran Præsentium litterarum vigore, ad normam Cancelliere della PUA, a cui hanno parteci- art. 11 §1 Statutorum Pontificiæ Universitatis pato il Definitorio generale, il Vice Rettore, i ”Antonianum” in Urbe et obtento Nihil Obstat Decani, i Presidi, i Professori, gli Studenti e il a Sancta Sede (litt. diei 31 mensis Julii A.D. Personale dei vari Uffici. 2014, Prot. 650/2014) perpensis titulis doti- In tale circostanza c’è stato anche l’inse- busque quibus candidatus qui probe praesit diamento del Nuovo Rettore Magnifico, Sr. aptus demonstratur nos, qua fungimur aucto- Mary Melone, SFA, con la presenza dei suoi ritate, genitori. Dopo la proclamazione del Vangelo, Fr. Agustín Hernández, O.F.M. infatti, c’è stata la lettura dei Decreti di nomina Provinciæ «SS. Francisci et Iacobi» i del Rettore (Congregazione) e del Vice Retto- n Mexicum alumnum re (Ministro generale), fatta dal Segretario per et memoratæ Universitatis Professorem la Formazione e gli Studi, e del giuramento del Adiunctum, nuovo Rettore. Al termine della Celebrazio- Vice Rectorem ne ha preso la parola Sr. Mary, ringraziando Pontificiæ Universitatis ”Antonianum” gli astanti per la partecipazione e dichiarando in Urbe aperto l’Anno Accademico 2014-2015. ad triennum nominamus, instituimus et renun- tiamus cum omnibus iuribus et obligationibus 2. Discorso del Rettore Magnifico officio adnexis, eidem commendantes ut in suo munere, qua par est diligentia et sollicitu- La celebrazione eucaristica a cui insieme dine, in bonum Pontificiæ Universitatis ”An- abbiamo partecipato si carica oggi di un parti- tonianum” sese gerat. colare significato, in quanto segna l’inizio non Contrariis quibuslibet non obstantibus. soltanto dell’anno accademico 2014-2015, ma anche di un nuovo triennio di guida e di orien- Datum Romae, ex Aedibus Curiae Gene- tamento per la Pontificia Università Antonia- ralis Ordinis, die 8 mensis Septembris, A. D. num, simbolicamente inaugurato con l’inse- 2014. diamento del nuovo Rettore. E rivolgendomi a tutti voi per la prima volta in veste di Rettore Fr. Michaël Antonius Perry O.F.M. della nostra cara Università, sento anzitutto il Minister Generalis desiderio di ringraziare chi mi ha preceduto, et Magnus Cancellarius il prof. Martin Carbajo Nuñez, che è stato dal 2012 Rettore facente funzione. Grazie di cuo- Fr. Vitalis Rodríguez López O.F.M. re, prof. Carbajo per la grande dedizione di cui Secretarius Generalis ha dato prova e per la competenza con cui ha pro Formatione et Studiis guidato l’Antonianum. Allo stesso tempo, vorrei dire un grazie 2. Avvenimenti sincero alla Congregazione per l’Educazione Cattolica, alla comunità accademica, ai miei 1. Inaugurazione dell’Anno Accademico e colleghi professori, alcuni dei quali sono stati insediamento del Rettore e sono miei maestri, e a tutti gli studenti per la Roma, Basilica S. Antonio, 22.10.2014 fiducia che mi è stata dimostrata; ma in parti- colare il mio grazie va al Gran Cancelliere Fr. 1. Breve cronaca Michael Anthony Perry e, in lui, all’Ordine dei Frati Minori che promuove la nostra Istituzio- In occasione dell’inaugurazione dell’Anno ne, per la stima e per la convinta e coraggiosa 456 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3 apertura all’intera Famiglia Francescana, di Il volto della novità per la nostra università cui la mia nomina è un segno particolarmente è anzitutto il volto degli studenti, di tutti, ma evidente. in particolare dei nuovi, a cui rivolgo il mio Mi sia consentito solo un breve riferimen- più cordiale e fraterno benvenuto. Gli studen- to all’attenzione che questa nomina ha portato ti sono per noi una costante sollecitazione ad con sé. Tra le varie letture che sono state date aprirci al nuovo, ad accogliere non solo le loro di questa “prima volta di una donna Rettore in aspirazioni e i loro talenti, ma soprattutto la lo- un’Università Pontificia”, io ne condivido par- ro attesa di una formazione seria, che li renda ticolarmente una, quella che sottolinea come si capaci di mantenere insieme la passione nel- tratti di un segno di speranza. la ricerca della verità e la capacità di inserirsi Non intendo assolutamente dare a quest’af- responsabilmente e fattivamente nei contesti fermazione il senso di una rivendicazione di vitali del nostro tempo, con le competenze ac- ruoli di responsabilità per le donne, anche se quisite nello studio. non posso non sottolineare il valore del con- Il volto della novità, ancora, è rappresenta- tributo delle donne, che sono in sé stesse un to per la nostra Università dalla sfida dei rapidi segno di speranza, per la loro innata capacità cambiamenti in cui si trova immersa, che la di protendersi verso il futuro e per l’attitudine chiamano, come tutte le altre realtà accade- a prendersi cura che le caratterizza. Lo dico miche, a confrontarsi sempre più consapevol- naturalmente con il sorriso sulle labbra e senza mente con le nuove tecnologie, con la creazio- voler urtare la sensibilità di nessuno, consape- ne di reti inter-universitarie che favoriscano vole soprattutto che le donne non hanno certo la mobilità dei docenti e degli studenti, con la il monopolio della speranza, ma ne sono co- riorganizzazione delle strutture della ricerca e munque portatrici avvantaggiate, anche nella della didattica, orientata quest’ultima ad assi- Chiesa. curare la centralità non all’insegnamento dei Io vorrei tuttavia riferirmi ad un altro signi- docenti, ma all’apprendimento degli studenti, ficato: mi sembra che questa nomina abbia su- solo per richiamare alcune tra le priorità più scitato attenzione, tanto da essere considerata significative. segno di speranza, anzitutto perché è qualcosa E tuttavia, l’apertura alla novità che voglia- di nuovo, perché lascia intravvedere il realiz- mo assumere non è senza radici, ma al con- zarsi di una novità. trario si autentica nel suo radicarsi in un cam- Questa considerazione mi sembra dire una mino già iniziato da tempo, nel rilanciare un realtà molto semplice, da cui vorrei trarre qual- progetto condiviso e assunto da tutti. Questo che indicazione: abbiamo tutti un grande biso- nostro cammino, questo nostro progetto ha tre gno di novità. Il nuovo a volte può intimorirci momenti fondamentali, che diventano anche le e disorientarci, ma in fondo è ciò che sostanzia priorità per il prossimo triennio: 1. La fedeltà e sostiene la nostra speranza. Il nuovo che ci fa alla vocazione francescana nella costruzione e sperare, però, non è il cedimento superficiale a comunicazione del sapere; 2. la qualificazione quella voglia di cambiamento che troppo spes- accademica della PUA; 3. l’impegno a custo- so è criterio dominante della cultura di oggi, dire e accrescere il carattere di universitas del- ma è la novità che ha a che fare con la crea- la nostra istituzione. tività dello Spirito, che ci mette dinanzi alle 1. La fedeltà alla vocazione francescana sorprese di Dio. “Dio non ha paura delle novi- nella costruzione e comunicazione del sape- tà, ma ci fa nuovi continuamente”, affermava re si concretizza nella convinzione, che da solo pochi giorni fa papa Francesco, durante la sempre guida il nostro servizio, secondo cui beatificazione di Paolo VI. pensare da francescani, formare ed elaborare Di questa novità, che segna il passaggio cultura da francescani conserva per la Chiesa dello Spirito, ha costantemente bisogno la e per la società di oggi una significatività che Chiesa per essere davvero una Chiesa in usci- non può essere disattesa né, oserei dire, mes- ta, una Chiesa non arroccata e preoccupata di sa in dubbio, nemmeno dinanzi alle eventuali sè, ma aperta al confronto e al dialogo. difficoltà gestionali che la nostra Istituzione, Di questa novità ha bisogno anche la Ponti- come altre Istituzioni teologiche romane, po- ficia Università Antonianum, che trova la pro- trebbe trovarsi ad affrontare. pria ragione d’essere nel suo mettersi a servi- E questo perché è quanto mai attuale il zio della Chiesa, assumendo la formazione e lo compito additato alla PUA nel 1982 da Gio- studio come via all’evangelizzazione. vanni Paolo II, che cito con particolare emo- E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 457 zione oggi, giorno in cui celebriamo la sua ca, la trasmissione delle conoscenze e lo svi- memoria liturgica. Giovanni Paolo II invitava luppo della creatività. Questo è il lavoro che l’Antonianum ad assicurare una formazione deve continuare e che in questo triennio, in costruita con la mente e con il cuore, in vista particolare, vorrebbe tradursi in un traguardo di una testimonianza evangelica più efficace. preciso, quello di inserire l’impegno a elabo- Noi siamo convinti che al carisma france- rare e trasmettere cultura all’interno della par- scano, al suo impegno di evangelizzazione, tecipazione alla vita di una vera comunità, che serva lo studio, serva una formazione intellet- abbia un forte senso della propria identità, che tuale rigorosa, una formazione al riflettere, al generi appartenenza attraverso la condivisione pensare sapienziale, costruito in sanctitate et dei progetti e delle fatiche che essi richiedono. doctrina. Allo stesso tempo, noi siamo con- Ma perché ciò sia possibile, c’è bisogno di vinti che il modo in cui i francescani elabora- un’Universitas, c’è bisogno del coinvolgimen- no cultura, un modo caratterizzato dalla vera to e della collaborazione di tutti, c’è bisogno di prossimità, dall’incontro e dalla capacità di una comunità universitaria che assuma e con- ascolto e dialogo verso tutti e con tutti, con- divida obiettivi. tinui ad essere quanto mai significativo per la E siccome siamo sicuri di questa collabo- Chiesa e per il mondo, per contribuire ad allar- razione da parte di tutti, dal Gran Cancelliere gare lo spazio dei valori evangelici. agli studenti, dai professori agli officiali, dalla 2. La qualificazione accademica della Biblioteca alla Segreteria, io ringrazio tutti e PUA. L’anno accademico 2013-2014, che si a tutti, prendendo a prestito parole autorevoli, è appena concluso, è stato segnato per la no- rivolgo un augurio conclusivo: “L’obiettivo è stra Università dalla visita dell’Agenzia per la il futuro. E il futuro è possibile solo insieme” Valutazione e Promozione della S. Sede, l’A- (Bartolomeo I)! VEPRO, una visita che si è rivelata quanto mai Con questo augurio e con questa gratitudi- ricca di opportunità, sia per il cammino artico- ne, dichiaro aperto l’anno accademico 2014- lato di preparazione che ha richiesto, sia per i 2015. suggerimenti tracciati per il futuro. Questo nuovo triennio, perciò, si apre Sr. Mary Melone, SFA proprio con il desiderio e con l’impegno di Rettore Magnifico mettere a punto una programmazione acca- demica che, facendo tesoro delle indicazioni 2. Encuentro de Formadores OFM de la dell’AVEPRO, contribuisca a rendere ancor COTAF più chiaramente delineata la fisionomia uni- Osnabrück, Alemania, 27-31.10.2014 versitaria dell’Antonianum quale centro di studi dell’Ordine. Evocando il titolo dell’XI Del 27 al 31 de octubre 2014 se ha celebra- simposio internazionale dei docenti universi- do en el Convento Franciscano de Osnabrück tari appena conclusosi, il nostro lavoro dovrà en Alemania, el encuentro de los formadores strutturarsi intorno ad una domanda program- del Secretariado de Formación y Estudios de la matica: Quale idea di Università? Quale idea COTAF (Conferencia Transalpina Francisca- di Università deve guidare e conciliare il no- na), coordinado por el Secretario, Fr. Andreas stro compito di formare e l’aspettativa dei no- Brands ofm. Han participado 35 religiosos, ca- stri studenti di essere formati? Si tratta di una si la totalidad de los formadores, los Ministros domanda, lo si intuisce facilmente, che spinge Provinciales, el Definidor general, Fr. Roger al coraggio di una progettualità seria e capace Marchal ofm; el Secretario general para la For- di scelte concrete. mación y Estudios, Fr. Vidal Rodríguez ofm; 3. Tale insistenza sull’idea di Università sta y el Vicesecretario, Fr. Sergiusz Baldyga ofm. a fondamento anche della nostra terza priorità: El tema central del encuentro ha sido custodire ed accrescere il carattere di Univer- “Evangelización ad intra”, y para ello ha ayu- sitas della nostra Istituzione. Mi riferisco pro- dado la reflexión de Fr. Johannes B. Freyer prio all’idea originaria, medievale, di Univer- ofm, profesor de la Pontificia Universidad sitas magistrorum et scholarium, cioè di una Antonianum, que ha hablado de la itinerancia comunità aperta e corporativa. franciscana como dinámica espiritual de bús- Nella Pontificia Università Antonianum si queda interior en S. Francisco a partir de las è accresciuto sempre più negli anni il lavoro fuentes, particularmente en la Leyenda de los per garantire insieme la formazione e la ricer- Tres Compañeros; y en nuestra tradición, con- 458 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3 cretamente en la “Scala divini amoris” en las nelle sue coordinate essenziali. Porge i ringra- obras de S. Buenaventura. ziamenti a tutta la comunità accademica per Una jornada se ha dedicado a reflexio- lo spirito di impegno, l’entusiasmo e la crea- nar sobre la realidad la tarea formativa en la tività profusi durante l’ultimo anno di attività, COTAF, en las diferentes etapas, teniendo la segnato in modo particolare dalla visita della oportunidad de dialogar sobre los desafíos de Commissione AVEPRO, che ha incontrato la formación en la Orden con el SGFE, Fr. Vi- tutte le realtà della PUA per la valutazione del- dal Rodríguez ofm. La Provincia de Austria ha la didattica, e dalla visita canonica compiuta presentado la experiencia de Animación de la da Fr. Claude Coulot, ofm, in vista del rinnovo Pastoral Vocacional en Maria Enzersdorf. delle cariche accademiche. Se coincide en el necesidad de seguir con- La nostra Università presenta molte possi- solidando caminos de colaboración interpro- bilità grazie alla sua ricchezza culturale, allo vincial de cara a garantizar la calidad formati- spirito di libertà che vi si respira e all’offerta va en las diferentes etapas, la urgencia de una formativa peculiare che la contraddistingue. revitalización de la animación vocacional así Si ravvisano pure alcune oggettive difficoltà, como la conveniencia de una formación per- che devono però diventare gli obiettivi da per- manente más concreta y cohesionada con la seguire per ottenere un aumento della qualità formación inicial, sobre todo para los frailes della proposta accademica. In tale direzione jóvenes; sin olvidar el compromiso de progra- sarà importante continuare ad investire risor- mar una adecuada formación de formadores. se nella ricerca e operare in tempi ravvicina- En estos días de auténtica experiencia de ti il passaggio da un’Università nell’Ordine formación de formadores, se ha tendido la ad una Università dell’Ordine per un suo più oportunidad de compartir experiencias, en un vasto impegno nella Chiesa e nella società. sano ambiente fraterno. Particularmente cui- È sempre più doveroso ascoltare le esigenze dada ha sido la liturgia que se ha celebrado en della missione ecclesiale dell’Ordine e della diversas lenguas y sostenida con gran variedad Famiglia Francescana, al fine di mettere a di- de músicas. sposizione delle donne e degli uomini di oggi Actualmente, en la COTAF, que incluye la ricchissima esperienza culturale della tradi- 6 Provincias y 2 Custodias dependientes, en zione francescana. Da qui l’invito del Rettore, 9 naciones de Europa Central; se encuentran rivolto a docenti e studenti, a conoscere me- en formación 13 aspirantes, 13 postulantes, 11 glio la nostra tradizione di comunità di valori novicios, 25 profesos temporales; acompaña- e progetti condivisi, e a non vivere la propria dos por 27 formadores. esperienza nella PUA come se si trattasse me- ramente di un luogo in cui si fa o si ascolta 3. Atto Accademico in onore del beato Gio- una lezione. L’auspicio è che si viva lo spirito vanni Duns Scoto di una vera Universitas, in una comunione di partecipazione, collaborazione e condivisione – Cronaca che scaturiscono da un forte senso di identità. L’anno prossimo ricorrerà il decimo anni- Alle ore 9.35 del 10 Novembre 2014, pres- versario dell’ottenimento del titolo di Univer- so l’Auditorium, Fr. Marek Wach, ofm, Segre- sità: per non fermarsi solo ad una sterile auto- tario generale dell’Università Pontificia Anto- celebrazione, il Rettore fornisce alcune linee nianum dà inizio all’Atto Accademico in ono- programmatiche per una direzione da seguire re del beato Giovanni Duns Scoto, ricordando in vista di una sempre migliore acquisizione come il suo insegnamento sia un vero pilastro dell’identità che caratterizza una Università della teologia, ricco di spunti per l’approfondi- Pontificia. mento della nostra vita di fede. La conferenza Innanzitutto l’ambito della formazione: è allietata tra un intervento e l’altro dalle mu- occorre qualificare ulteriormente l’offerta siche eseguite da Anna De Martini, Antonio formativa per evidenziare la specificità della Addamiano, Fabrizio Cardosa, che eseguono PUA nel panorama delle altre Università Pon- alcuni brani di musica sacra e devozionale del tificie. Saranno da promuovere ulteriori attivi- XIV e XV secolo. tà per incrementare il numero degli studenti. Innanzitutto la Professoressa Sr. Mary All’Ufficio per la Comunicazione e l’Informa- Melone, SFA, Rettore Magnifico, presenta la tica, creato l’anno accademico scorso, compe- Relazione sull’Anno Accademico 2013-2014 te anche tenere i contatti con altre realtà ac- E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 459 cademiche, promuovere gli eventi culturali e Tale riflessione acquista una particolare la successiva informazione tramite molteplici rilevanza nel contesto attuale, poiché si deve canali digitali. Inoltre, si è deciso di continuare confrontare con un’antropologia che non con- e potenziare le attività didattiche di supporto divide l’interpretazione cristiana secondo la e-learning. quale l’uomo ha bisogno di essere redento dal Per quanto concerne la ricerca, sarà dove- peccato. Occorre, invece, ribadire chiarendo roso continuare a prestare attenzione e soste- che il discorso sulla salvezza è processo sto- gno alla professionalità dei docenti, curando rico nel quale sono coinvolti Dio e l’uomo, la promozione della produzione scientifica, e interrogarsi “da che”, “da chi” e “perché” i percorsi di ricerca post graduati, soprattut- l’uomo è redento da Gesù Cristo. La mancata to nei primi anni di docenza, incrementare la consapevolezza del peccato, anche nell’ela- collaborazione con altre Università, anche tra- borazione teologica, porta a notevoli ricadute mite la mobilità dei docenti. Non saranno da riduzioniste nella vita di fede. Misconoscere trascurare le risorse che derivano dal legame l’inclinazione al peccato porta a non conside- con l’Ordine dei Frati Minori, in primis i lega- rare l’importanza della riparazione come com- mi con le Istituzioni affiliate, con altri centri di partecipazione all’opera salvifica di Cristo. studio e, dall’anno scorso, con la Commissio- La richiesta di salvezza, invece, è già radi- ne Scotista Internazionale. cata nell’esistenza umana in modo naturale, Da ultimo, il Rettore segnala l’importanza come spinta a superare le costrizioni alle quali del supporto istituzionale, al fine di sviluppare siamo sottoposti, ad ottenere la realizzazione e ottimizzare la struttura tecnica e amministra- della pienezza della felicità e a completare il tiva da mettere al servizio della PUA. desiderio di qualcosa di assolutamente buono Di seguito, vengono presentati alcuni dati e santo. Il prof. Kośla si chiede se le implica- statistici significativi, le nomine ad autorità zioni teologiche dell’ordo amoris, che carat- ecclesiastiche, alcuni dettagli sull’offerta for- terizza la proposta scotiana, possono andare mativa svolta dalle varie Facoltà e le Giornate incontro a tali esigenze intrinseche dell’uma- di Studio, nonché le pubblicazioni delle Edi- no. L’ordine dell’amore non è ragione necessi- zioni Antonianum. tata e necessitante, ma neanche volontà senza Infine, il Magnifico Rettore ringrazia gli ragione. È, piuttosto, ordinata conoscenza e addetti della Biblioteca per la valorizzazione volontà d’amore, che si intrecciano nell’agi- e l’incremento del patrimonio librario e la sua re divino razionale, ordinato in funzione della costante informatizzazione, gli addetti della salvezza umana, in vista del fine perfetto e in Segreteria, per la loro disponibilità e compe- virtù della carità perfetta. tenza, e tutti gli studenti che con la loro parte- A metà strada tra i due estremi dell’impo- cipazione, anche nelle iniziative che li vedono stazione giuridica anselmiana (ordo iustitiae) protagonisti, come molti momenti celebrativi e quella che ritiene superfluo ogni agire ripara- e culturali, sono il cuore della PUA. Sotto tanti tivo perché non vi sarebbe bisogno di redimere punti di vista, quindi, la nostra Università si l’uomo, l’ordo amoris di Scoto evidenzia lo presenta oggi “ricca, viva e vivace”, e noi tutti spazio della libertà dell’azione divina in vista siamo orgogliosi di farne parte. della salvezza dell’uomo. Non di necessità o Dopo la Relazione del Magnifico Rettore, il contro la volontà dell’uomo, ma neanche la- Professor Fr. Romuald Kośla, ofm, della Pon- sciando l’uomo al suo destino, la volontà di tificia Università “Giovanni Paolo II” di Cra- Dio è razionalmente ordinata alla redenzione covia, tiene la sua lectio sul tema “Redamatio: dell’umano. Dio desidera che l’uomo possa l’influsso del pensiero di Giovanni Duns Scoto essere partecipe della pienezza della comunio- sulla teologia della riparazione”. ne con lui: la redenzione dal peccato è in vista Si tratta di delineare la portata dell’influsso della divinizzazione dell’uomo, pensata fin di Scoto sulla teologia della riparazione, che dall’eternità come l’esito compiuto della sua può essere letta su due versanti strettamente creazione. connessi: la dimensione propriamente teolo- Troviamo una teoria della redamatio, gica, della riflessione razionale sul tema della cioè dell’amore con il quale l’uomo ama Dio redenzione, e la prassi della fede, cioè l’espe- corrispondendo al suo amore per lui, già in rienza spirituale dei fedeli che interpretano il Agostino: essa è l’opera riparativa compiuta loro vissuto ecclesiale come partecipazione da Cristo nella sua natura umana e la nostra all’opera redentiva di Cristo. partecipazione ad essa nell’atto d’amore. In 460 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

Tommaso d’Aquino incontriamo piuttosto il del pensiero scotiano e di altri autori della tra- termine reparatio, il quale si colora anche con dizione francescana può essere oggi di attuali- l’accentuazione del bene che un membro della tà per contribuire alla soluzione dei problemi comunità può svolgere in favore di un altro, della società. Lo sguardo francescano di fra- come autentica com-passione. ternità e simpatia nei confronti di ogni perso- In Giovanni Duns Scoto si perde ogni ac- na, uno sguardo che sa riconoscere la presenza centuazione legalista e si evidenzia come sia di Dio nei frammenti della storia dell’umani- prioritario amare Dio (diligere Deum) in quan- tà, è infatti un antidoto al diffuso individua- to primo efficiente e fine ultimo dell’esperien- lismo, al localismo timoroso dell’altro e alla za dell’uomo, e come questo sia un atto con- dispersione di senso che caratterizzano il no- forme alla ragione naturale. Vi è una tendenza stro orizzonte culturale. Inoltre, il contributo intrinseca dell’essere stesso a con-diligere: della tradizione francescana nell’elaborazione l’amor Dei è quindi non tanto un comporta- teorica e nella prassi finanziaria ed economica mento morale a cui dovrebbe tendere l’uomo, circa il superamento dell’usura e la creazio- quanto piuttosto la vera causa dell’esistenza ne di un sistema di credito a basso interesse a delle creature. Gli uomini poi, in particolare, favore delle persone povere può essere riva- riconoscendosi amati da Dio, sono tra le cre- lutato nell’ambito di una riflessione culturale ature i veri condiligentes, che realizzano con- che voglia prendere in considerazione anche sapevolmente l’opera di ritorno a Dio di tutto l’elemento etico come fattore indispensabile il creato nell’atto di amare Dio corrisponden- delle scelte economiche, al fine di costruire la do al suo amore infinito per le sue creature. In comunità e l’accrescimento del bene comune. questo modo si realizza la riparazione dal pec- Nell’attuale contingenza storica non è suf- cato e tutto il creato è restituito alla comunione ficiente ricorrere alle proposte di soluzioni tec- di amore con Dio. niche suggerite dagli esperti di economia, ma Dopo la lectio del prof. Kośla, trascorsa una va fatto ricorso alle risorse di spiritualità e di breve pausa, prende la parola il Reverendo Fr. cultura che innervino la società di qui valori Josip B. Percan, ofm, Vicepresidente coordi- che possono consentirle di affrontare con mag- natore della Commissione Scotista Interna- giore solidarietà e consapevolezza i problemi zionale, per presentare una breve relazione urgenti della crisi economica mondiale. sui lavori in corso. Terminata l’anno scorso la L’auspicio del Gran Cancelliere è che lo pluridecennale pubblicazione di Lectura e Or- studio della nostra tradizione culturale ci renda dinatio, la Commissione è ora all’opera nella più attenti a saper leggere i segni dei tempi e preparazione di due volume di indici. Un pri- ci spinga a mettere a disposizione dell’umana mo volume, che potrebbe vedere la luce entro famiglia una chiave ermeneutica alternativa breve tempo, conterrà l’indice bibliografico come indicatrice di senso per una società mi- completo degli autori a cui Duns Scoto fa ri- gliore. ferimento esplicito o implicito nelle sue qua- Con i saluti e i ringraziamenti del Segreta- estiones, l’indice delle fonti bibliche, l’indice rio generale, alle ore 12.15 termina l’Atto Ac- onomastico e le tavole comparative. Un se- cademico in onore del beato Giovanni Duns condo volume, che richiederà invece più tem- Scoto. po per la sua elaborazione, conterrà un indice delle materie trattate dal Dottor Sottile nelle Fr. Ernesto Dezza, ofm due opere. Al termine della mattinata il reverendissi- – Relazione del Rettore Magnifico mo Fr. Michael Anthony Perry, ofm, Mini- stro generale dell’Ordine e Gran Cancelliere Il compito di questo mio intervento è di dell’Università, tiene il suo discorso su Scoto presentare le coordinate essenziali dell’attività testimone della ricerca della verità. La pro- della nostra Università durante l’anno accade- spettiva francescana con la quale si cerca di mico 2013-2014. E nel farlo vorrei anzitutto vivere la sapienza non è tanto quella di posse- ringraziare l’intera comunità accademica della dere tante verità, ma piuttosto di essere posse- Pontificia Università Antonianum, in tutte le duti della verità e di essere testimoni di una ve- sue componenti, per la serietà dell’impegno, rità che ci trascende. Occorre per questo saper per lo spirito di collaborazione, per l’entusia- coinvolgere intelligenza e cuore, amare di un smo e la creatività che hanno caratterizzato lo amore concreto che è prassi di vita. Lo studio scorso anno, un anno in cui nell’andamento E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 461 normale della vita universitaria si è inserito un tere della didattica istituzionale, con un’offerta evento significativo, la visita della commissio- formativa che contiene un buon potenziale di ne nominata dall’Agenzia della Santa Sede per crescita”. la valutazione e la promozione della qualità, Questa lettura della nostra istituzione, ela- l’AVEPRO. borata da un’agenzia esterna e pertanto ogget- Il significato di questa visita credo sia noto tiva, è particolarmente incoraggiante, perché a tutti e pertanto lo richiamo in maniera essen- enuclea con realismo le risorse e gli elementi ziale. Essa ha richiesto l’incontro con tutte le caratterizzanti dell’Antonianum. Allo stesso realtà della nostra istituzione e, in particolare, tempo, l’esame di tutti gli aspetti della nostra ha comportato la verifica del nostro rapporto vita accademica ha permesso alla commissio- di autovalutazione, il cosiddetto RAV, elabo- ne AVEPRO di fare alcuni rilievi, anche cri- rato dall’Università a partire dal 2010 per in- tici, di mettere in luce alcune dimensioni che dividuare, alla luce della nostra mission, cioè attendono da parte nostra una risposta che sia della nostra stessa ragion d’essere, e della no- un impulso di crescita più consapevole. Questi stra vision, dell’identità in cui ci riconosciamo, rilievi diventano pertanto i nostri obiettivi pri- una strategia di gestione capace di valorizzare oritari, all’interno del cammino iniziato già da le nostre risorse e i nostri elementi di forza e di tempo dalla nostra Università per il raggiun- affrontare al contempo le nostre fragilità con gimento di una cultura accademica che rico- lungimiranza e responsabilità. nosca nella ricerca della qualità non tanto uno La visita dell’AVEPRO si è realizzata il 7 slogan affascinante e di moda, quanto piutto- e l’8 maggio, in coincidenza con le attività per sto un traguardo raggiungibile con la serietà il rinnovo delle autorità accademiche, così che dell’impegno e concretezza delle scelte. lo stesso 8 maggio si è avuta anche la lettura I rilievi dell’AVEPRO vertono fondamen- della relazione conclusiva della visita da parte talmente sull’importanza di continuare ad in- del visitatore P. Claude Culot. Ho richiamato vestire risorse nella formazione e nella ricer- questi momenti significativi dello scorso an- ca, e per sintetizzarli vorrei servirmi di uno dei no perché considero queste due letture della punti focali con cui si conclude il rapporto, lì nostra realtà, cioè la relazione dell’AVEPRO dove la commissione della S. Sede invita l’An- e quella del visitatore dell’Ordine, come due tonianum ad operare in tempi ravvicinati il contributi importanti e imprescindibili per la passaggio – sono ancora parole del rapporto futura programmazione accademica. – “da un’università nell’Ordine a un’univer- L’immagine dell’Antonianum che ne emer- sità dell’Ordine, capace di diventare punto ge è infatti quella di una realtà viva, vivace di riferimento non soltanto per la formazione e con molte possibilità; vorrei sottolinearlo interna dei propri membri, ma anche per la fortemente, non per cedere alla tentazione, promozione e la ricerca culturale nel più vasto inopportuna quanto inutile, di fare una auto- ambito della Chiesa e della società globale” celebrazione della nostra Università, quanto (AVEPRO). piuttosto per allontanare un’altra tentazione, Obiettivo certamente ambizioso, ma non che a volte serpeggia nei nostri ambienti, quel- nuovo all’attività dell’Antonianum, che dalla la cioè di una certa rassegnazione e rinuncia sua origine riconosce nella fedeltà alla voca- alla competitività, che può insorgere davanti zione francescana l’elemento qualificante del ad alcune oggettive difficoltà del mondo uni- proprio impegno nell’elaborare cultura. versitario pontificio in generale e della nostra Ma quali sono le domande e quali le atte- istituzione in particolare. se che l’Ordine e, più in generale, il mondo La nostra Università è una realtà ricca di francescano nutrono nei confronti della nostra possibilità: l’AVEPRO lo sottolinea in più istituzione? Mettersi in ascolto di queste atte- passaggi, affermando che – sono parole della se, e suscitarle qualora non fossero così chia- commissione – “l’Antonianum presenta carat- re, si conferma per l’Antonianum un obiettivo teristiche di ricchezza culturale e di esperienza importante, anzi, un vero e proprio elemento didattica capaci di farla crescere come un’Uni- costitutivo della sua mission. L’Antonianum versità Pontificia aperta alla dimensione inter- infatti sarà veramente Università dell’Ordine nazionale, i cui elementi di particolare appe- nella misura in cui sarà a servizio della missio- tibilità sono la qualità del rapporto umano, lo ne ecclesiale dell’Ordine e del mondo france- spirito di libertà nel confronto intellettuale, la scano, rendendo sempre più evidente ed effi- concretezza dei problemi affrontati anche a la- cace il capitale di straordinaria attualità della 462 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3 tradizione teologica e filosofica francescana, sima giornata di festa del Gran Cancelliere e il suo prezioso apporto all’evangelizzazione dell’Università, il 16 gennaio 2015, alla rifles- della Chiesa, segnato in modo peculiare dalla sione che da questo decimo anniversario deve ricerca di scienza e sapienza, di santità e dot- necessariamente scaturire. E tuttavia fin d’ora trina. desideriamo tracciare alcune linee guida che, Questi tratti sono inscritti fin dall’inizio nel facendo tesoro delle indicazioni del rapporto volto della Pontificia Università Antonianum, AVEPRO più volte richiamato, e tenendo in e sono visibili nella sua storia a volte in modo particolare considerazione i risultati propositi- più chiaro, a volte forse con minore eviden- vi dell’analisi del Visitatore P. Culot, costitui- za, ma fanno parte di questa storia e ogni pro- scano l’ossatura del piano di lavoro dell’Anto- fessore, ogni studente dovrebbe conoscerla nianum. Si tratta di linee programmatiche che per riconoscersi nel suo progetto e nella sua hanno come scopo fondamentale quello di in- identità. Non si consideri questo invito come dicare in quale direzione è possibile continua- un’ingenua e romantica esortazione a guardare re ad accrescere la caratterizzazione del nostro al passato, quasi sempre idealizzato e più bello profilo universitario. Essenzialmente, queste del presente, dove invece tutti facciamo i conti linee interessano i tre ambiti vitali dell’Uni- con le fatiche e le speranze del nostro lavoro e versità: la formazione, la ricerca e il supporto del nostro servizio. Al contrario, questo invi- istituzionale. to nasce da una consapevolezza molto seria e 1. Riguardo alla formazione, è fondamenta- molto concreta. le continuare la qualificazione dell’offer- Non è pensabile un’Università che non sia ta formativa dell’Antonianum, così da far al tempo stesso una comunità di valori e di pro- risaltare sempre più chiaramente la sua getti condivisi, con un forte senso di identità e specificità all’interno dell’indubitabile di appartenenza. Un luogo in cui si “fa lezione” abbondanza e ricchezza di proposte delle o si “viene a lezione” e basta non è una vera pontificie università romane. Allo stesso Università. La nostra realtà accademica è, da tempo, è urgente continuare a promuove- questo punto di vista, particolarmente avvan- re le attività finalizzate all’incremento del taggiata per il clima che la caratterizza e per la numero degli studenti, potenziando il più qualità delle relazioni interpersonali messe in possibile le strategie informative. A questo atto, come ad esempio le preziose possibilità proposito, vorrei ricordare il prezioso lavo- di tutoring con cui il corpo docente non solo ro svolto dall’Ufficio per la comunicazio- accompagna l’apprendimento degli studenti, ne e l’informatica, istituito lo scorso anno ma cerca anche di risolvere le eventuali dif- dal Gran Cancelliere su richiesta del Vice ficoltà che essi portano nello studio. Parten- Rettore, prof. Carbajo e diretto dal prof. do da questa vantaggiosa condizione, è perciò Oviedo, che ha promosso la pubblicazione possibile e necessario sviluppare sempre più il delle newsletter della PUA. L’ufficio, che valore costitutivo della partecipazione alla vita da quest’anno è stato affidato alla guida di una comunità accademica, attivando forme del prof. Valeriano Fiori, ha tra l’altro la concrete di collaborazione e di condivisione responsabilità della promozione dell’im- che possano contribuire ad alimentare il senso magine e del sostegno organizzativo per le di identità della nostra istituzione. attività culturali delle diverse facoltà. Amplifico volutamente queste sottoline- Sempre nell’ambito della formazione, la ature per richiamare l’attenzione sul primo scelta di promuovere le attività didattiche elemento dell’obiettivo indicato dalla com- di supporto all’apprendimento degli stu- missione AVEPRO: se è importante, infatti, denti ha portato, durante lo scorso anno ac- passare da Università nell’Ordine a Università cademico, a mettere in cantiere l’importan- dell’Ordine, è non solo importante, ma decisi- te progetto di attivazione di una piattaforma vo farlo proprio come Università. per l’e-learning, affidata al prof. Gilberto In questo primo anno del triennio che si Cavazos, che da quest’anno ha assunto un apre siamo invitati a celebrare il decimo anni- ambito di servizio più ampio e strutturato, versario del passaggio della nostra istituzione divenendo responsabile della tecnologia da Pontificio Ateneo a Pontificia Università didattica dell’Università. Con questa sua Antonianum, firmato da Giovanni Paolo II competenza, il prof. Cavazos ha già inizia- l’11 gennaio 2005. to la collaborazione con il corpo docente Sarebbe nostra intenzione dedicare la pros- dell’Università, a cui unirà, a partire dalle E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 463

prossime settimane, una forma di accompa- modo da attivare un vero e proprio sistema gnamento per gli studenti interessati all’ap- francescano di formazione e ricerca. In que- prendimento e all’utilizzo degli strumenti sta prospettiva, vorrei richiamare ancora informatici. una volta il prezioso lavoro svolto dal Vice- 2. Il secondo ambito vitale dell’Università, Rettore prof. Carbajo, che lo scorso anno ha quello della ricerca, richiede anzitutto at- concluso a nome dell’Antonianum una con- tenzione al sostegno e allo sviluppo della venzione con la Commissione scotista, in professionalità dei docenti. Due sono a vista di una collaborazione più stretta e più mio avviso le direzioni da tener presenti in articolata per la promozione del pensiero e questo ambito: in primo luogo, la promo- della dottrina del Beato Duns Scoto. zione della produzione scientifica, facendo 3. Riguardo infine al terzo ambito vitale, quel- attenzione in particolare alla possibilità di lo del supporto istituzionale, credo sia im- attivare percorsi di ricerca post-gratuated, portante continuare a camminare nella dire- che assicurano l’aggiornamento e la ricer- zione già tracciata con lucidità negli ultimi ca soprattutto nei primi anni di docenza. anni, vale a dire cercando modalità concre- In secondo luogo, poi, va incrementata la te per sviluppare e ottimizzare la struttura collaborazione con altre istituzioni univer- organizzativa, tecnica e amministrativa e, sitarie, anche in vista di una mobilità dei soprattutto, per individuare adeguate risor- docenti, che rappresenta un indubbio valore se umane e finanziarie da mettere a disposi- aggiunto per la circolazione dei risultati del zione dell’Università. proprio impegno professionale di ricerca. A Alla luce di queste considerazioni, che questo proposito vorrei fare un riferimento, sottolineano credo abbastanza chiaramente purtroppo molto breve, ad un progetto che, il lavoro di innovazione nella tradizione che fra gli altri, immette in modo particolare si prospetta per l’Antonianum nel prossimo l’Antonianum in questa prospettiva di col- triennio, vorrei presentare alcuni dei dati più laborazione tra diverse istituzioni. Si tratta significativi dell’anno accademico 2013- di un progetto che coinvolge le facoltà di 2014. filosofia e teologia, dal titolo: La specifi- cità umana: strumenti, simboli e cultura Dati statistici e Vita delle Facoltà (slides) tra neuroscienze, antropologia filosofica e atteggiamento religioso verso il Creato, fi- Non posso concludere questa rassegna sen- nanziato dalla John Tèmpleton Foundation, za prima fare tre riferimenti specifici e neces- e guidato dai nostri proff. Colagè, leader sari: del progetto, e Oviedo, membro del team 1. il primo alla nostra biblioteca, che sta fa- direttivo. Tra le varie attività del proget- cendo un grosso lavoro di valorizzazione e to segnalo che sono stati già organizzati, di incremento del suo patrimonio; cito sol- qui all’Antonianum, 4 seminari di ricerca, tanto a mo’ di esempio l’attuazione del pro- ognuno dei quali ha coinvolto almeno due getto di catalogazione dei libri rari, iniziato studiosi di livello internazionale, mentre è lo scorso anno; in programma un Workshop Internaziona- 2. in secondo luogo, il prezioso, competente e le, per il 7-9 maggio 2015, dal titolo “Hard- quasi sempre paziente servizio della nostra wired, Soft-wired and Re-wired. The human segreteria e di tutto il personale ammini- being at the crossroad of evolution, brain, strativo, che nei questionari di valutazione language, and culture”. degli studenti viene sempre promosso con i Sempre nell’ambito della ricerca vorrei ri- voti più alti! chiamare in particolare le preziose risorse 3. In terzo luogo la risorsa più importante, e che il legame con l’Ordine e con il mondo per questo volutamente lasciata alla fine, francescano mette a disposizione dell’An- di tutta la nostra Università, vale a dire gli tonianum e che la commissione dell’AVE- studenti. Dai dati statistici non riesce a tra- PRO ha colto con particolare apprezzamen- sparire tutta la ricchezza della loro presenza to. Si tratta della possibilità di rafforzare i e la riuscita delle loro iniziative: penso ad legami a livello di progettazione accademi- esempio ai momenti celebrativi, all’aperi- ca, sia con le istituzioni affiliate e aggrega- tivo culturale degli studenti di diritto per te all’Università, in particolare l’ISE e l’IT il recupero di fondi a vantaggio di nuove di Murcia, sia con altri centri di studio, in borse di studio, alle gite culturali dell’ISSR 464 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

e così via. Grazie per l’entusiasmo, la crea- titolata: Retorno de amor. Teología, historia y tività, e per l’amore allo studio, che soprat- spiritualidad de la reparación. tutto con l’avvicinarsi degli esami riuscite a Il secondo impulso invece è di natura spi- rendere molto evidente! rituale e scaturisce dalla prassi della fede, e Ho scelto di presentare solo alcuni indica- cioè tocca da vicino le esperienze spirituali dei tori, tralasciando molti altri importanti dati, fedeli che formano un certo orientamento del- perché il mio intento era soprattutto quello di la vita spirituale dentro la Chiesa. Come buon confermare l’idea con cui ho iniziato questa esempio di quest’esperienza della fede vissu- mia relazione: l’Antonianum è una realtà ric- ta, vorrei richiamare il carisma del santuario ca, viva e vivace. E se questo ci intimorisce della passione di Gesù Cristo a Kalwaria Ze- un po’ davanti alla responsabilità di portarne brzydowska in Polonia, che è nello stesso tem- avanti la crescita e lo sviluppo, penso di inter- po un santuario mariano. Ci sono due sentieri pretare i sentimenti di tutti dicendo che, allo sacri: la passione di Gesù e la compassione di stesso tempo, ci fa sentire davvero orgogliosi Maria. I sentieri di Maria cominciano dove di farne parte! finiscono quelli di Gesù, e cioè presso il se- La Regina dell’Ordine dei Minori e il beato polcro. Sull’esempio di Maria prende inizio la Duns Scoto guidino i nostri passi verso la vera devozione della «compassione», che esprime Sapienza. uno specifico modello di ricambio dell’amore divino (redamatio) da parte dell’uomo. Pos- Suor Mary Melone, sfa siamo descriverlo semplicemente come passio Rettore Magnifico et compassio caritatis. Pontificia Università Antonianum Qualcuno potrebbe pensare che cosa ha in comune una popolare devozione di un santua- – Relazione del Prof. Romuald Kośla rio con il pensiero di Scoto? La risposta la tro- viamo nella formazione teologica dei custodi Redamatio. del santuario, e cioè i frati francescani-osser- L’influsso del pensiero di vanti, i quali studiavano la teologia dai maestri Giovanni Duns Scoto dell’Accademia di Cracovia, dove lo scotismo, sulla teologia della riparazione inteso come sistema teologico, fu conosciuto e apprezzato alla pari con quello tomista. Introduzione Questa affermazione è importane se si pren- de in considerazione che i primi libri di preghie- La riflessione che verrà presentata in questa re, nonché i testi dei canti, utilizzati dai fedeli esposizione è un tentativo, limitato certamen- durante le celebrazioni, portarono un sigillo te, di evidenziare un influsso del sistema teo- delle ispirazioni teologiche scotistiche, innan- logico di Giovanni Duns Scoto sulla teologia zitutto per quanto riguarda lo stretto legame dei della riparazione, di cui si rivela attualmente misteri di Cristo con quelli di Maria. Questa un notevole risveglio. Le pagine seguenti, profonda unione tra la cristologia e la mariolo- quindi, vogliono essere un tentativo di mettere gia sboccia in una sana antropologia, dato che la in particolare rilievo un eventuale contributo vita della Madre di Gesù e la sua totale apertura del pensiero teologico di Scoto, innanzitutto alla volontà di Dio è di per sé un paradigma di quello riguardante la specificità della parteci- ogni dedizione umana al Creatore. pazione dell’uomo all’opera salvifica di Dio. Con questi dati preliminari possiamo pas- Sono i due impulsi che ci hanno spinti ad sare allo schema di quest’esposizione. Si par- esaminare il filo scotista della problematica te dall’iniziativa salvifica di Dio compiuta in nel contesto del pensiero teologico sulla ripa- Cristo. L’uomo, nella sua aspirazione all’a- razione. more massimo, trova in Lui il supremo dono Il primo viene dalla dimensione strettamen- dell’amore divino. La riflessione in primo luo- te teologica e, quindi, ruota intorno alle diver- go riguarderà la domanda attuale sulla dimen- se sfumature dei concetti teologici con i quali, sione riparativa della salvezza. Si toccherà per lungo la storia, si descriveva l’opera salvifica forza la problematica dell’itinerario salvifico circa l’evento riparativo. A questo punto va- condizionato dalla varietà dei concetti di Dio le la pena ricordare uno studio specifico della stesso e della sua volontà salvifica con la pro- problematica, e cioè la pubblicazione fatta in posta formulata da Duns Scoto. collaborazione da diversi studiosi spagnoli, in- In secondo luogo la presentazione prenderà E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 465 in considerazione la risposta dell’uomo all’ini- In riferimento a ciò bisogna sottolineare, ziativa di Dio. Si parlerà dell’esperienza spiri- che proprio a causa della diminuzione del si- tuale come il frutto della propria fede in Gesù gnificato del peccato inteso come offesa fatta Cristo e dell’amore ricambiato verso Lui. An- a Dio – l’effetto della dimensione giuridica di che in questo caso cercheremo di avvicinarci esso, accennata nel passato – e conseguente- ai testi del dottor Sottile, per avere un’idea mente dell’indebolimento della vita di Cristo dell’amor efficax in cui è possibile vedere un vista nell’ottica espiativa, si nota che la teolo- agire umano orientato a Dio. gia della riparazione non trovava un adeguato accoglimento nella devozione cristiana, non- 1. Attuale contesto della domanda sulla sal- ché l’interessamento tra i teologi. vezza Il discorso sulla mancata consapevolezza del peccato è tanto importante che nel Cate- Sappiamo bene che sulla base della rivela- chismo della Chiesa Cattolica si parla delle zione del Nuovo Testamento la teologia de- possibili conseguenze di tale atteggiamento. scrive la salvezza come un processo storico in Vi leggiamo: “Ignorare che l’uomo ha una na- cui sono coinvolti Dio e l’uomo. È un itinera- tura ferita, incline al male, è causa di gravi er- rio che abbraccia la creazione, la redenzione rori nel campo dell’educazione, della politica, e l’escatologia. La salvezza quindi, cristiana- dell’azione sociale e dei costumi”. mente intesa, si fonda su queste tre colonne, Come si vede, mettendo in dubbio l’incli- e cioè: Dio, la storia e l’uomo, che in Cristo nazione dell’uomo al male, si pone in crisi la raggiungono una piena integrazione e com- questione del bisogno della riparazione, della prensione. Però lungo la storia si fa strada la ricostruzione del presente e, quindi, della ne- domanda: Cosa vuol dire che Dio ci salva in cessità di un cambiamento; in altri termini, di Cristo? Le risposte sono diverse, ma si com- una crescita e maturazione. pletano e si influenzano a vicenda, in modo La situazione diventa ancor più difficile tale, che la riflessione sul mistero di salvezza quando ci domandiamo “da chi” siamo sal- diventa un sistema del pensare polifonico. Pro- vati. Il vero problema sta nell’incrociamento viamo a dare uno sguardo all’attuale contesto delle due aspettative. Da una parte vediamo di questa domanda e, in particolare, a prendere che la salvezza cristiana è effettuata dalla pre- in considerazione queste aree che sottolineano senza, che – semplicemente dicendo – viene l’aspetto della riparazione. da “fuori”, ci raggiunge dall’esterno (extra nos). Dall’altra parte l’uomo di oggi è molto 1.1. La salvezza, ma da che cosa, sensibile alla propria autonomia, è un geloso da chi e perché? proprietario della sua volontà e non lascia fa- La triplice dimensione della domanda “da cilmente ad un’altro entrare nel proprio terri- che”, “da chi” e “perchè” ci apre la strada sulla torio volitivo. questione che per alcuni è del tutto scontata In questo tipo di ragionamento troviamo e per gli altri invece non lo è. Nella teologia, l’eco del sistema antropologico moderno e o meglio ancora nella soteriologia, troviamo postmoderno, in cui è stato negato il concetto punti fermi della fede cristiana: siamo stati sal- di creazione da Dio. Essa viene definita come vati dal peccato, da Dio in Gesù Cristo, oppure la dipendenza, perché mette in rilievo la pro- nella terminologia trinitaria: dal Padre per il venienza da Dio, e cioè parla di un’esistenza Figlio nella potenza dello Spirito Santo. data dall’altro (ab alio) e, quindi, risulta co- La situazione cambia quando prendono la me la negazione della libertà umana. Occorre voce i maestri del sospetto come se il cristia- aggiungere, a questo punto, che la dipendenza nesimo avesse creato l’uomo con la consape- non ha in sé l’ombra di degradamento, se è una volezza del peccato e, di conseguenza, con un espressione di amore. profondo senso di colpa, per poter offrirne poi Sulla base delle correnti filosofiche come la riparazione di tale stato e, quindi, salvarlo. quelle di Hegel, Nietzsche, Feuerbach, Sartre Ragionando così, la conclusione risulta più che e Marks, si diffusero le idee su Dio che lo ve- ovvia: quando togliamo il peccato, la salvezza devano come: l’ipotesi inutile, il concorrente o riparativa appare inutile. In effetti, negata la l’avversario dell’uomo, nonché un affare stret- peccaminosità dell’uomo, si rende discutibile tamente personale. il mistero di Cristo nell’evento della morte re- Rimane ancora un elemento della domanda, dentiva sulla croce. sopracitata e cioè il “perché” della salvezza. 466 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

Per lungo tempo, nella riflessione soteriologi- cato da un ordine parallelo e cioè quello della ca, si parlava di un aspetto negativo del sal- conoscenza (ordo cognitionis). Con entram- vare, sottolineando la liberazione dal peccato. bi gli ordini Scoto descrive il piano salvifico Infatti, ricordiamo bene il lavoro di Anzelmo di Dio nel suo razionale svolgimento, e cioè d’Aosta Cur Deus homo, in cui il primo posto dall’ordine d’intenzione a quello d’esecuzio- occupò la teoria della soddisfazione. Propo- ne. Il Dottore dell’ordine, come lo chiamiamo, nendola si lascia guidare dalle categorie giu- nel suo discorso sulla salvezza mette in evi- ridiche, le quali, da Tertulliano, in poi rispon- denza sia il tema dell’ordinata conoscenza che dono alla tendenza della cultura occidentale della volizione, la quale è per lui un vero atto influenzata dal pensiero romano: il peccato è di amore. Infatti, la volontà, che rievoca l’a- un’offesa infinita all’onore di Dio. Nessun uo- more, e che lo vuole naturalmente, è per Scoto mo può soddisfare la sua giustizia, lo può fare un’intrinseco fattore dell’agire divino raziona- in maniera vicaria solamente il Dio-uomo. le ed ordinato (Deus est rationabilissime et or- Questa impostazione è ovviamente valida dinatissime volens). Molto di più, Dio agisce dal punto di vista della giustificazione dell’uo- non solo in modo più razionale e più ordinato, mo da parte di Dio, in particolare se non vo- ma agisce a motivo del fine perfetto (propter gliamo cadere in una specie dell’ottimismo finem perfectum) e dalla carità perfetta (et ex gnostico, però allo stesso tempo bisogna ag- caritate perfecta). Proprio perché Dio agisce giungere che la categoria della soddisfazione in vista del fine, per questo il suo agire è ordi- ha dei limiti. Infatti, la salvezza cristiana non è nato (omnis actus causatus ab eo [a Deo] est solamente la liberazione “da”, ma è nello stes- ordinatus, quia est propter finem), ed è anche so tempo una chamata “a”, una vocazione alla razionale. pienezza, come risulta pure dall’interpretazio- Detto questo, torniamo alle nostre iniziali ne semantica della parola “soteria”, che indica domande. Vogliamo cogliere in che misura una pienezza e si riferisce ad un’integrità della l’ordo amoris – proposto da Scoto nello spie- vita. Le parole del Vangelo di Marco lo con- gare il piano divino della salvezza e, quindi, fermano: “Perché chi vorrà salvare la propria dell’agire di Dio verso il creato in genere e vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita verso l’uomo in particolare – va incontro alle per causa mia e del vangelo, la salverà” (Mc problematiche attuali sul mistero salvifico nel 8, 35). suo profilo riparativo. Concludendo, possiamo ammettere, che la Innanzitutto, l’ordo amoris di Scoto si situa salvezza – intesa secondo la rivelazione cri- tra l’ordo iustitiae di Anselmo che al centro stiana – è radicata nell’esistenza umana in una del suo discorso cristologico pone il peccato triplice prospettiva: come un superare delle con l’obbligo della riparazione e la mancata necessità, alle quali siamo sottoposti in statu consapevolezza di esso in molte correnti della isto; come la realizzazione delle aspirazioni riflessione antropologica odierna. La posizio- più profonde alla perfezione, alla pienezza ne del Dottor sottile si pone, quindi, a metà della felicità, a cui tendiamo con il cuore sin- strada tra le due impostazioni opposte e risulta cero; infine, come desiderio di qualcosa asso- essere un’autentica mediazione tra i due estre- lutamente buono e santo. mi ed un vero superamento dei limitati presup- posti di entrambi. 1.2. Ordo amoris di Duns Scoto L’ordo amoris di Scoto si fonda sull’unica come la risposta? “ratio” dell’agire divino, sull’amore, e non – Possono essere le implicazioni teologiche come nel caso di Anselmo con le sue rationes dell’ordo amoris di Scoto una risposta valida necessariae – sul raporto causa-effetto: c’e il alle domande formulate sopra? Quali even- peccato, e cioè il male, quindi bisogna riparar- tuali elementi di quest’impostazione scotiana lo per ristabilire il bene. Orlando Todisco rife- – emblematica per tutto il sistema teologico di rendosi a questo tema afferma così: „La tesi di Scoto e riconosciuta comunemente dagli sco- Scoto è che l’operare di Dio non va agganciato tisti – possono accordarsi con le aspettative di a una causa. Il che non significa che non vi coloro che formulano le domande e non sem- sia una ‘ratio’ o non abbia un senso. Ratio e pre trovano sufficienti argomenti per darne la causa non si identificano. La predestinazione risposta soddisfacente? è la ratio o anche il senso del grande evento Prima di tutto vogliamo ricordare i punti dell’Incarnazione”. Da qui risulta che l’ordo nodali di quest’ordo amoris che viene affian- iustitiae, al primo posto nella riflessione di E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 467

Anselmo, per Scoto è solamente una modalità questo modo, che la loro potenza dell’agire della realizzazione dell’ordo amoris, il quale sta nel fine della causa maggiore, ossia in Dio. mette in evidenza il problema della libertà di- Il nostro Dottore, servendosi della teologia vina. Questa invece esclude qualsiasi necessi- “dall’alto”, la quale riflette sul piano della sal- tà. vezza partendo non dalla condizione dell’uo- Anche di fronte all’altra soluzione estrema, mo con i suoi desideri e le varie necessità, ma quella che svaluta l’inclinazione dell’uomo al dalla libera volontà di Dio che ama e vuole male e quindi ritiene superfluo ogni agire ripa- essere amato, risponde adeguatamente alle rativo, l’ordine dell’amore di Scoto offre degli domande poste sopra: “da chi” e “perché” il elementi che possono illuminare il problema salvare. Infatti, il suo sistema teologico indi- di fondo. Questo problema lo potremmo de- ca chiaramente, che la salvezza è un processo scrivere servendoci della domanda di Ansel- iniziato da Dio, il quale viene all’uomo nella mo posta a rovescio, e cioè: Cur homo Deus? storia, per indicargli la strada e condurlo alla Perchè l’uomo vuol diventare Dio, o almeno, pienezza della vita nella comunione con Sé. perchè ha delle ambizioni per vivere come In questa prospettiva anche il peccato trova Lui? il suo posto nel piano della salvezza, e non c’è Con queste domande agganciamo pure gli bisogno di eliminarlo sia dalla consapevolezza altri due interrogativi posti prima sul “da chi” che dal discorso teologico ed antropologico. e “perché” la salvezza. Avendo un quadro più Anche se per Scoto il peccato non è affatto una complesso delle problematiche, si può proce- realtà primaria che condiziona l’agire salvifi- dere nello specificare un punto cruciale della co di Dio, è anche vero che a causa di esso la tensione antropologica d’oggi. Innanzitutto, salvezza stessa, e quindi la comunione di vita bisogna affermare, che non si è spento affatto con Dio che è Amore, acquista una sfumatura il desiderio della salvezza, o la domanda sulla riparatrice. In fin dei conti, si tratta di un ritor- salvezza intesa come una sicurezza definitiva, no ad una situazione positiva previa alla quale e cioè non esposta più a rischio. Validi riman- bisogna tornare. Ma ciò che con un linguaggio gono gli interrogativi sulla pienezza della fe- comune potremmo descrivere come un ritorno licità, sul senso e sul destino ultimo della vita ad uno stato originario, Scoto con il suo l’ordo umana. Nonostante ciò si nota un passaggio: amoris lo chiama una «originaria intenzione da Dio all’uomo; dalla salvezza in quanto il di Dio», e cioè un atto dell’intelletto perfetto e dono dell’Altro, al destino voluto dall’uomo della volontà beata (in hoc est actus suus per- stesso. E risuona ancor più forte la domanda: fectus et intellectus eius perfectus et voluntas perché l’uomo pretende di vivere come Dio? eius beata), nonché un atto previsto e prepara- Perché vuole prendere il Suo posto? to sin dall’inizio da Dio (ab aeternum). Duns Ritorniamo di nuovo all’ordo amoris. Scoto parla di un progetto, secondo il quale il Quando Scoto parla che ogni atto causato da creato ritorna a Dio, alla sua vera origine. In Dio è ordinato per riguardo al fine (propter fi- altri termini, abbiamo qui a che fare con un ri- nem) – anzi che questo fine è voluto per primo torno alle origini, che sono l’espressione più (primo vult finem) – lo fa per indicare un piano completa e perfetta del mistero umano. salvifico in cui Dio si autocomunica e l’uomo ne è il primo destinatario, nonché il beneficia- 2. Redamatio: dalla tendenza intrinseca alla rio. Dal punto di vista di questo piano risulta condotta spirituale che l’uomo è voluto proprio in vista di quel fine, che è una vera predestinazione (et hoc Il discorso sulla salvezza che esamina la est praedestinare) alla comunione con Dio. specificità dell’agire di Dio in favore del cre- Tale comunione è per l’uomo un bene finale ato e, in particolare, dell’uomo prosegue con ed eterno (bonum finaliter et aeternaliter), che la riflessione che prende di mira la risposta – secondo la tradizione teologica – è un vero di quest’ultimo. Dall’analisi di sopra risulta processo della divinizzazione, ma esso non è che l’iniziativa salvifica è di Dio ed è in Dio pensabile senza l’amore. e solamente da Lui prende l’inizio ogni movi- Il ragionamento di Scoto è questo: Se tutto mento riparativo. In questo caso, solo accet- quello che pensa e agisce Dio, lo fa per il fine, tando la grazia di Dio, l’uomo può risponde- vuol dire che gli esseri creati, e particolarmen- re a tale iniziativa. L’idea della riparazione è te l’uomo, agiscono secondo i fini previsti, stata espressa dalla tradizione cristiana latina intrinsechi alla loro natura, e cioè ordinati in con la parola: redamatio e vuol dire il ricam- 468 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3 bio dell’amore. Non ci sono dubbi che questa della redenzione, per indicare la necessità del- categoria della redamatio apre una ricca storia la riparazione della natura umana o di tutto il in cui si incrociano i dibattiti teologici, le espe- genere umano. Tramite la natura umana Cristo rienze spirituali, le missioni all’interno della ha soddisfatto per noi, liberandoci dal peccato Chiesa e i rituali liturgici. La storia dell’amo- e dalla morte, nel mistero pasquale. Tale libe- re ricambiato è un esempio di coinvolgimento razione o giustificazione, che avviene sia gra- degli uomini e delle donne in una spiritualità, zie alla morte che alla risurrezione (tam passio che man mano riveste una forma di un vero Christi quam resurrectio est causa iustifica- carisma donato alla Chiesa e al mondo. tionis), porta conseguentemente in sé un aspet- to penitenziale in quanto è la remissione della 2.1. L’orizzonte storico della redamatio colpa (est causa remissionis culpae) e conduce In primo luogo vogliamo rifarci al pensiero alla novità di vita (novitas vitae per gratiam). di Ireneo che, nel suo Adversus haereses, parla Ancora di più Tommaso, partendo da questo di una riparazione “ascendente”. Si tratta – se- paradigma di Cristo, parla pure di una possi- condo lui – di una risposta, o meglio di una bile riparazione soddisfacente di un membro preparazione dell’uomo al dono della salvez- della comunità dei battezzati per un altro. za, perché essa potesse essere una sinfonia del Il tema della redamatio intesa come la ripa- divino che si dona e dell’umano che accoglie. razione dell’uno per l’altro Tommaso lo svi- L’uomo, consapevole di essere un depositario luppa nel discorso sull’amicizia, constatando del dono dello Spirito Santo, riceve da Dio che l’amico consente il dolore del suo amico una possibilità di sistemare la propria vita per (amicus condolens dolet de dolore amici do- concordarla al dono che gli viene offerto. Si lentis). La conclusione è quindi tale che, nelle potrebbe dire che, per Ireneo, oltre la sua rico- mutue relazioni degli amici, contano le due nosciuta categoria di ricapitolazione di tutto in cose: l’amore ricambiato e la comunicazione Cristo, non è meno valida questa ascesa ripara- nelle vicende della vita. tiva che rappresenta un antropologico deside- Il periodo del Rinascimento segna una rio di proiettare la propria esistenza verso Dio, svolta nel modo di affrontare la questione del- allontanandosi nello stesso tempo da tutto ciò la riparazione, ereditata dal Medioevo con un che non lo permette. approfondimento effettuato dal Concilio di Secondo le voci degli studiosi del pensie- Trento. Più che un oggetto del dibattito siste- ro di sant’Agostino, nessuno meglio di lui ha matico, diventa una praxis, e cioè una condotta spiegato su che cosa consiste la redamatio. di natura spirituale. Si tratta di un’ampia varie- Alla categoria di riparazione intesa da Ireneo tà delle esperienze spirituali che abbracciano come la rinnovazione o ricostruzione della na- sia la sfera mistica che quella della devozione tura umana creata da Dio, Agostino aggiunge popolare. In ambedue le sfere si avrà una valu- il proprio modo di interpretare la redamatio. Il tazione decisiva della riparazione. senso profondo dell’amore ricambiato, secon- È così perché la teologia moderna non era do lui, sta nell’opera riparativa di Cristo com- in grado di cogliere la profondità del pensiero piuta nella sua natura umana e nella nostra par- dei grandi maestri del Medioevo. La sempli- tecipazione ad essa attraverso l’atto d’amore. ficazione degli schemi ereditati e le ripetizio- La redamatio Agostino la intende, prima di ni di alcune categorie elaborate nel passato, tutto, in prospettiva cristologica come un do- spesso ridotte all’interpretazione uniforme no di Cristo, e cioè come una grazia alla quale della persona e dell’opera redentiva di Cristo ci prepara il Suo Spirito, secondo le parole: (juridica), fanno sì che in realtà solo nella vi- „Amavit nos, ut redamaremus eum; et ut re- ta dei fedeli, nelle loro esperienze spirituali, si damare possemus, visitavit nos Spiritus suo”. verifica la vera ricezione della teologia della Non è assente però la prospettiva antropolo- riparazione. Anzi, si può parlare di uno svilup- gica, poiché Agostino sottolinea la risposta po della spiritualità della riparazione. dell’uomo quasi come un obbligo che conduce In effetti, questo movimento spirituale con ai rimorsi di coscienza quando non si ama Co- delle esperienze mistiche ispirate e volute di- lui, che ha amato per primo. rettamente da Dio da una parte, e delle diverse Ora tenendo conto del pensiero di San forme della devozione popolare iniziate dai Tommaso bisogna sottolineare che, nel suo pastori delle Chiese locali dall’altra, sembra- discorso cristologico, viene messo in risalto il no essere una specie di contrappeso alla fredda termine reparatio, anzi lo usa come sinonimo spesso concettualizzazione teologica. In que- E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 469 sto movimento di vita la redamatio rispecchia Entro quel significato del diligere Deum si effetivamente un ricambio dell’amore a Dio da scopre la solida base ontica della redamatio, parte dell’uomo che si apre a Lui in tutta la sua la quale non è solo un modo d’agire, occasio- affettività. E quindi, passio di Dio e compas- nalmente causato da qualche impulso esterio- sio dell’uomo s’incontrano e s’integrano in un re, ma è, innanzitutto, un modo di essere che si vincolo di carità. esprime nell’apertura totale al sommo Amore in vista della definitiva accettazione beatificante. 2.2. Verso il significato del «diligere Deum» Qui al centro sta il discorso sulla «practicitas» e dei «condiligentes» di Scoto della relazione tra Dio e l’uomo, poiché i rap- Prima di far il riferimento al pensiero di porti tra le persone sono indiscutibilmente «ve- Scoto, tramite le sopracitate categorie teologi- ritates practicae», vuol dire ispirate e orientate che, vogliamo ritornare al modello della spi- dall’amore. In altri termini, per Scoto l’amore ritualità del santuario di Kalwaria in Polonia, ricambiato è un principio costitutivo e opera- di cui si è parlato nell’introduzione, poiché in tivo che caratterizza gli esseri razionali, è una essa si verifica il senso pieno della redamatio. tendenza intrinseca all’essere stesso. Il fedele, il pellegrino, accostandosi al mistero Scoto ne dà la prova anche attraverso la della passione di Cristo, e ciò nella sua aper- categoria teologica dei cosiddetti “condili- tura affettiva, ha quest’opportunità di entrare gentes” incorporata nell’ordine dell’amore. nel mistero del Redentore con i sentimenti di Secondo lui, nel pensare e nell’agire di Dio, amore e di compassione (cf. Fil 2, 2). La pas- proprio in vista del fine, tutte le creature si ri- sione di Cristo richiama la compassione del di- trovano in un vincolo della medesima carità, scepolo, il sentire – il consentire, l’amare – il perché partecipano nell’unico atto d’amore di- coamare. La presenza stessa del pellegrino nei vino (in Deo est unus actus diligendi omnia). sentieri del Signore è per sé un atto riparativo Ancor di più, esse sono in comunione d’a- per il mancato amore degli uomini verso Dio, è more con Dio in Cristo che è il più vicino a una ricompensa per l’ ingratitudine verso Cri- quel fine (est fini propinquius). Abbiamo sto il quale offre per tutti noi la propria vita. quindi a che fare con un progetto di salvezza Bisogna sottolineare che questa forma del- in cui tutte le creature sono unite con Dio in un la redamatio non ha niente a che vedere con cerchio dinamico d’amore, e la predestinazio- il vittimismo, e tanto meno con il pessimismo ne stessa appare come un processo di co-ama- che segnavano la devozione di certi ambienti re, con-diligere. In effetti, l’amor Dei è la vera ecclesiastici come risposta all’ateismo, come e propria causa efficiente dell’esistenza delle avviene in Francia, travolta dalla rivoluzione. creature e degli uomini in particolare; è la vera La spiritualità della riparazione – come si è origine di esse (origo entis). Tutto ciò che Dio sviluppata nel santuario di Kalwaria – indica fa fuori di sé, lo produce con la suprema carità. una via della vicinanza a Cristo nei suoi mi- In tal caso, gli uomini sono i veri condiligen- steri della passione, e quindi una presenza d’a- tes, cioè quelli che si riconoscono come amati more consolante il Suo Cuore ferito a causa da Dio con l’amore previo a qualsiasi colpa o dell’oblio degli uomini. merito e chiamati ad amare, vuol dire chiamati Detto ciò, torniamo al pensiero di Scoto alla redamatio. sull’ordo amoris per tirarne fuori le implica- Il ricambio dell’amore da parte degli uomi- zioni teologiche che potrebbero aiutare a com- ni – aggiungerebbe Scoto – è possibile sola- prendere meglio la concezione della redama- mente grazie alla libertà che ha il suo fonda- tio. Innanzitutto riportiamo la sua constatazio- mento nella divina libertà del volere e dell’a- ne: diligere Deum super omnia. Dall’ordine mare. Il Deus vult alios condiligentes richiama dell’amore risulta che Dio deve essere amato con la logica conseguenza la constatazione sia in quanto il Primum efficens che il Finis diligere Deum con la quale rispecchia il sen- ultimum. Come aggiunge più avanti, il dovere so adeguato della redamatio in una versione di amare Dio è la questione della ragione (est scotiana. Dio ci dà in dono l’amore, con il qua- actus conformis rectae rationi naturali). In ef- le noi amiamo Dio e gli altri. Così l’uomo si fetti, è la ragione che ci insegna ad amare Dio e accorge che il suo amore è il co-amare insieme ciò in sommo grado. Il che implica che l’amo- con Dio e anche con gli altri e per gli altri. In re è sommamente ragionevole, è il primo in- questo atto di condilectio l’uomo è unico ed trinseco desiderio, grazie al quale l’uomo può irripetibile e scopre un suo primo insostenibile entrare in una più intima comunione con Dio. compito della vita. 470 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

Conclusione sta «metafisica d’amore» stanno le persone: divine e umane. L’amor perfectus di Dio è A prima vista la teologia della riparazione, il fondamento dell’amore umano. Esso è per con delle implicazioni spirituali che descrivo- l’uomo il più perfetto e il più adeguato at- no l’agire dell’uomo in un ampio ambito esi- to che conduce alla perfezione definitiva nel stenziale, richiama innanzitutto l’ordo iusti- compimento escatologico. La logica del ra- tiae. La chiave ermeneutica più adeguata per gionamento di Scoto è la seguente: la salvezza sostenerla sarebbe la riflessione sulla soddi- prima di tutto avviene tramite l’amore, perché sfazione che ha Anselmo per il Padre. Il pecca- senza l’amore la passione e la morte di Cristo to come offesa a Dio richiede necessariamente non avrebbero vinto il male. Solo l’amore può la riparazione. Questo modo di ragionamento vincerlo. fa vedere che il vero perdono non è pensabile Anche la riparazione non è pensabile senza senza un atteggiamento del carattere giuridi- l’amore. Il Dottore scozzese riuscì a esprime- co, e quindi senza un ordine della giustizia. re in una riflessione teologica l’esperienza di Se il peccatore non desiderasse riparare la sua Francesco d’Assisi che, alla richiesta di ripara- condizione segnata dal peccato, il perdono in re la casa di Dio (LegM, II, 1), ha risposto pri- tal caso risulterebbe come imposto e la dovuta ma di tutto con il suo amore. L’amore si offre compensazione non si verificherebbe affatto. in piena fiducia, non ritira la sua donazione, La prova di specificare un’eventuale in- trova la luce nell’oscurità e si fida nel punto flusso del pensiero di Giovanni Duns Scoto dove la ragione si ferma. L’Amore che non è sulla teologia della riparazione, fa vedere che, amato, si può ripararlo solo amando. il nostro Dottore con la sua teologia dall’alto, interpreta ogni argomento del piano salvifico Prof. Romuald Kośla, OFM – incluso questo di riparazione – secondo l’or- Pontificia Università do amoris. Nel suo pensiero l’amore sempre “Giovanni Paolo II” di Cracovia precede la giustizia. Tale impostazione è più vicina a quella biblica in cui la riparazione re- – Relazione della Commissione Scotista sui alizzata da Dio in Cristo è piuttosto un’ope- lavori in corso ra d’amore che un giuridico regolamento dei conti: “Dio infatti ha tanto amato il mondo da Introduzione dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in Lui non muoia, ma abbia la vita eter- Seguendo una ormai collaudata tradizione na” (Gv 3, 16). di questa giornata accademica informerò ora Secondo quest’orizzonte del pensiero di brevemente dello stato attuale dei lavori nella Scoto risulta ovvio che Dio non ha bisogno nostra Commissione. della nostra riparazione. L’uomo la potrebbe Come è risaputo la nostra équipe di lavoro, sentire come un’esigenza interiore, come una con la pubblicazione del XIV vol. della Ordi- semplice causa della relazione d’amore. Se- natio (nel 2013), ha terminato l’edizione del condo l’ordo amoris, la riparazione non è un testo delle due opere più importanti del Beato prezzo che si debba pagare affinché ci sia per- Giovanni Duns Scoto; la Lectura era già sta- donata la colpa, ma piuttosto una opportunità ta ultimata nel 2004, con l’uscita del vol. XXI di rispondere all’amore perdonante e assolu- della serie. tamente gratuito che Dio sin dall’inizio ha per Prima di riprendere l’edizione di altri testi noi. Solo ricambiando quest’amore gratuito, del Beato Maestro abbiamo ritenuto opportu- l’uomo può aprirsi alla grazia del perdono pro- no, anzi necessario, preparare un particolare veniente da Dio, che è in grado di diventare volume di indici che permettano una più age- una realtà operante «qui» e «ora», ed è capace vole consultazione dei due testi fondamentali di creare una stabile comunione con Lui. Nella di Scoto, e quindi – si spera – anche il loro più visione di Scoto la redamatio appare come un facile utilizzo per una ricerca più approfondita movimento libero di amore che scaturisce da e una didattica di più chiaro indirizzo scotista. Dio che di questo amore ha fatto il fine e in Dunque stiamo ora preparando, in primo vista del quale ha voluto tutti gli uomini come luogo, un indice bibliografico completo, che, i condiligentes. quindi, comprenderà una raccolta sistematica Il mistero di Dio e dell’uomo è essenzial- degli autori e delle loro rispettive opere alle mente il mistero dell’amore. Al centro di que- quali direttamente o indirettamente fa riferi- E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 471 mento il Maestro Scoto nella Ordinatio e nella lumi della serie, il che diventa forse più Lectura, raccolte nella nostra edizione nell’ap- comprensibile se si tiene conto di oltre parato delle “Fontes”, come anche gli autori e sei decenni passati dalla pubblicazione le opere elencate dagli editori stessi nel secon- del primo volume dell’Ordinatio, nel do apparato critico – dei “Testimonia”. Inol- corso dei quali le edizioni critiche sono tre, il prossimo volume comprenderà un indice cambiate, e si è evoluto anche il modo di delle fonti bibliche e un esaustivo indice ono- citare gli autori e le loro opere. Tutto ciò mastico, insieme alle varie tavole comparative complica non poco il compito di chi ora e, ovviamente, un indice generale. cerca di ordinare l’intero materiale per La preparazione di questo primo volume presentarlo in modo univoco nell’indice. procede – si può dire, date le circostanze – ab- c. Aggiungiamo pure a quanto detto il so- bastanza bene, e usando la forse ormai banale lito “fattore umano”, cioè gli inevitabili metafora del guado, si potrebbe affermare che errori di scrittura, che risultano tantissi- siamo giunti a circa metà del passaggio, tan- mi in ogni edizione quando i testi pub- to che cominciamo a sperare di terminare la blicati vengono messi sotto la lente di complessa elaborazione preliminare del copio- ingrandimento di una dettagliata analisi. so database entro l’anno 2015. (Ovviamente Ci siamo, quindi, resi conto che quasi parliamo della nostra speranza, che però, non tutto il materiale già scanerizzato e quin- è più un miraggio!). di già controllato in un primo passaggio, Ciò è stato possibile grazie tra l’altro al ge- ha bisogno di essere nuovamente esa- neroso sostegno della Curia generale che ci ha minato elemento per elemento prima di permesso di iniziare nel 2014 una – per noi – essere inserito nel nuovo indice. abbastanza fruttuosa collaborazione esterna Va tuttavia detto che tutto ciò non incide con lo Studio GraphicArt di Roma. Speriamo affatto sul valore dell’edizione in sé, né smi- di essere nelle condizioni di continuare ad nuisce in alcun modo il merito e la bravura di avvalersi degli stessi servigi di esperti anche chi prima di noi dedicò i migliori anni della nell’anno 2015. Vista la carenza di competen- propria vita a questa nobile impresa editoriale. ze interne, la collaborazione esterna è diven- Voglio semplicemente dire che sotto la len- tata per la Commissione quasi indispensabile, te di ingrandimento viene confermato anche in specie nel lavoro di gestione ed elaborazione questo caso l’antico detto: nil humanum per- di enormi quantità di dati. fectum. Ovviamente non lo sarà, siamo con- 1. Quanto affermato necessita credo di una sapevoli, nemmeno il lavoro che ora stiamo delucidazione forse un po’ più circostan- facendo noi cercando di migliorare il lavoro ziata. compiuto da altri. Tutti sanno apprezzare il valore di un indice Questo, quanto al primo volume degli Indi- ben fatto, specie nei lavori scientifici, molti ci, che noi ritenevamo fosse quello più sempli- né hanno avuto anche qualche esperienza ce da elaborare, nonostante la grande quantità diretta, e quindi a molti non sono affatto di dati da ordinare insieme sistematicamente. sconosciute le difficoltà di tale lavoro di 2. Contemporaneamente al primo la Com- raccolta e di elaborazione sistematica dei missione è impegnata anche nella prepara- dati. zione di un secondo volume di Indici, che a. Nel caso specifico la nostra prima dif- sarà un indice delle materie. Sarebbe pre- ficoltà consiste proprio nell’enormità maturo in questo stadio parlare di una sua di elementi raccolti nella base di qua- definizione più esplicita, ad es. di indice si 12.000 pagine di testo pubblicato, e “dottrinale”; personalmente mi sembrereb- quindi il loro ordinamento sistematico, be assai ambiziosa anche l’altra definizione elementare e tuttavia consultabile ossia frequentemente usata per lo stesso tipo di leggibile (altrimenti che senso avrebbe lavoro, l’indice “analitico”. In ogni caso, fare un indice!). si tratta di un lavoro piuttosto impegnati- b. La seconda difficoltà che dobbiamo af- vo che esige uno studio approfondito, che frontare è legata per di più al grande arco non consiste solo nell’analisi testuale e dot- di tempo in cui sono stati stampati i ven- trinale, ma comprende – nella scelta delle ti volumi della serie, e quindi una certa parole e delle frasi di Scoto – anche un giu- disomogeneità anche metodologica rile- dizio del curatore. Per tutto ciò prevedo che vabile negli apparati critici di diversi vo- quest’ultimo non sarà per la Commissione 472 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

un lavoro né facile né veloce, e che assorbi- di individuare nella disquisizione sco- rà, per parecchio tempo, buona parte delle lastica del Maestro il testo che meglio nostre risorse umane e tecnologiche. di altri esprime il concetto autentico di Per questo, mi sia permesso di ringraziare Scoto, facendo attenzione a non confon- anche in questa sede i miei colleghi della derlo con la sua libera esposizione del Commissione per il loro generoso impegno pensiero di altri Maestri antichi o a lui in un lavoro – credetemi – di altissima clas- contemporanei, che magari egli adduce se. nella sua argomentazione tipicamente Infatti, questo per noi non è più quel abitua- scolastica ad oppositum. le lavoro di editoria di testi basato sui diver- Si tratta, quindi, di un lavoro meticoloso si manoscritti (in un certo senso già stan- di analisi multidisciplinare che abbrac- dardizzato), un lavoro in cui noi abbiamo cia vasti spazi non solo di teologia e fi- raggiunto nel corso degli anni ormai quasi losofia scolastiche, ma suppone altresì una routine dei maestri artigiani. In questo la capacità di districarsi anche in altre caso tutta la nostra esperienza di editori di discipline classiche e moderne, come, testi non ci basta più, perché qui si tratta ad es., geometria, medicina, diritto, let- di uno studio individuale e di équipe che teratura e poesia classiche, insieme al- esige grande dimestichezza con i concetti le varie peculiarità della linguistica, in portanti di tutta la speculazione scotiana, cui magari non sempre abbiamo prepa- quindi per noi è un lavoro inusuale – arduo, razione sufficiente e adeguata, tanto da minuzioso e innovativo –, in molti casi non vedersi costretti a cercare informazioni ancora fatto da nessun altro prima, quindi altrove, improvvisando senza una chiara ricco di insidie e tranelli di ogni genere, guida o un copione esistente… e non per ultimo è un lavoro che richiede c. Vi è poi anche una terza difficoltà, ap- tempo, in altre parole, un lavoro che non è parentemente banale, che però a volte possibile fare con il timer acceso. mette a dura prova il ricercatore, cioè i Naturalmente, nel lavoro pratico, come nel- concetti generali o generici abitualmente la vita vissuta, da qualche parte si deve pur in uso in ogni disquisizione scolastica. cominciare! Ad esempio i termini come actus, abso- Ecco, dunque, brevemente come si procede lutum, accidens e, naturalmente, moltis- in questo lavoro: simi altri di diverse lettere iniziali, i con- a. Dopo una fase iniziale “di sondaggio”, cetti che non è affatto facile elaborare come base di partenza è stato adottato sinteticamente adducendo le parole del il ben noto Promptuarium Scoticum di Maestro. Francesco Varesio, un sussidio oramai datato, risalente al 1690, ma tuttora as- Conclusione sai valido (forse il migliore) per iniziare uno studio analitico e terminologico o È chiaro che di questo tema sarebbe possi- concettuale della teologia e filosofia di bile parlare anche molto più a lungo adducen- Giovanni Duns Scoto basato sui testi del do le parole e gli esempi ben più qualificanti, Maestro stesso, specificatamente per la ma spero di aver detto anche così quanto basta scelta di alcuni lemmi ed anche per una per far capire ai presenti – almeno orientati- loro prima e fondamentale elaborazione. vamente – le reali difficoltà e le incognite che Tuttavia, trattandosi – nel nostro caso comporta il lavoro specifico della Commis- – di una nuova edizione del testo sco- sione in questo momento. Infatti, nonostante lastico, il Promptuarium in moltissimi un’opinione errata, ma non rara, che ci consi- esempi non è più sufficiente, ma occorre dera “specialisti” di Scoto, in realtà spesso nel avventurarsi personalmente nel labirin- lavoro noi ci vediamo costretti ad arrangiarci, to – come ho detto, spesso inesplorato navigando magari a volte un po’ a vista nell’o- – del pensiero del grande Maestro, il che ceano della trattazione scolastica del Beato viene fatto ricorrendo ai nostri volumi Maestro. stampati oppure servendosi dell’edizio- Se a quest’ultima mia considerazione con- ne digitale degli stessi nella raccolta del- clusiva si aggiunge il fatto ormai cronico del- la belga CETEDOC. la scarsità delle risorse umane che – al pari di b. Nella fase successiva di studio si cerca altri simili istituti specializzati – affligge ne- E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 473 gli ultimi anni anche la nostra Commissione, OFM en Roma. La cita ha comenzado con un il quadro mi sembra abbastanza completo. E encuentro con el Definitorio General, que les quindi spero che non sarà frainteso il mio ap- ha presentado algunos temas: Configuración pello ad usare comprensione e pazienza con del Definitorio General (Fr. Francis Walter noi nel prossimo periodo, che potrebbe anche ofm), los subsidios del Definitorio General protrarsi per qualche mese più del previsto. (Fr. Vicente Felipe ofm), y la preparación del Concludo quindi con quello stesso slogan Capítulo General 2015 (Fr. Roger Marchal che a volte ho visto esporre, su cartelli di av- ofm). vertimento, dagli operatori stradali nei periodi Después el Ministro General, Fr. Michael di manutenzione o di interventi straordinari in A. Perry ha tenido ocasión de saludarlos y ani- autostrada: “Work in progress. Lavori in cor- marlos a seguir caminando en formación per- so”. manente para animar la vida y misión francis- Dico quindi: Abbiate pazienza, lavoriamo cana de la Custodia. Ha agradecido a la Cus- anche per voi! todia el esfuerzo por preparar esta experiencia formativa, así como el empeño por mantener la Fr. Josip Percan ofm misión internacional de la Orden en los Santos Vice Presidente Lugares, para anunciar y vivir el Evangelio, a Commissione Scotista veces en medio de situaciones particularmente complejas para las comunidades cristianas y 4. Experiencia de formación de la custodia nuestras fraternidades. de la Tierra Santa A continuación el SGFE, Fr. Vidal Rodrí- Roma, 17-27.11.2014 guez, ha presentado una reflexión sobre la necesidad de seguir animando una formación Coordinado por la Secretaría general para permanente más incisiva y articulada, más la formación y los estudios OFM y organizado concreta y coherente, más orgánica y misione- por la Custodia de la Tierra Santa, concreta- ra; con una pedagogía franciscana, que incida mente por el moderador de la formación per- decisivamente en mantener vivo el don de la manente de CTS, Fr. Marcelo Cichinelli ofm, vocación en cada hermano y en el conjunto de se ha desarrollado del 17 al 27 de noviembre la fraternidad. 2014 una peregrinación a los lugares francis- A medio día, presidida por Fr. Vicente Fe- canos italianos de Asís, La Verna, Valle de lipe, se ha celebrado la Eucaristía en la Iglesia Rieti y Roma; como experiencia de formación de la Curia, dando gracias al Señor por las vo- permanente para frailes de la Custodia con 25 caciones y la formación, pidiendo al Dios Om- años de profesión, bajo el tema: “Reaviva el nipotente que el don de la paz llegue pronto a don de la vocación que hay en ti”. los pueblos de la Tierra Santa, particularmente Dentro de éste programa, el martes 25 de a las comunidades cristianas que sufren. noviembre, han visitado la Curia General

E SECRETARIATU PRO EVANGELIZATIONE ET MISSIONE 1. Asamblea del CEME con el saludo de bienvenida de parte del Mi- Bangalore, India, 08-14.10.2014 nistro provincial Fr. Babujosé Pamplany y los hermanos oficiales de la Curia; en la sala del Durante los días 8 al 14 de octubre de 2014, Definitorio, como recibimiento, el Hermano el Comité Ejecutivo del Secretariado general Ministro entregó a cada uno de los visitantes para las Misiones y la Evangelización, ha ce- un shawl, especie de manto, y una flor, al uso lebrado una Asamblea en la ciudad de Banga- tradicional del lugar. lore, en India. En el sexenio, este organismo se Luego, se inició la Asamblea propiamente, ha reunido en Asamblea en Petrópolis (Brasil), con la celebración eucarística, en la Capilla Roma, Rabat (Marruecos), y ahora en Banga- de la Curia, presidida por Fr. Arturo Ríos. De lore, para hacer una evaluación final y definir inmediato se abordó el trabajo: Fr. Arturo pre- las propuestas del Secretariado al Capítulo ge- sentó el programa para estos días, como se ha- neral de mayo de 2015. bía preparado por parte del Secretariado y con Al Comité ejecutivo le corresponde auxiliar las sugerencias y distribución propuestas por al Secretariado general en el discernimiento de Fr. Dominic. Fr. Massimo presentó el estado sus asuntos y quehaceres y en la preparación de las cosas e hizo una propuesta para proce- de asambleas y actividades. der con el trabajo. Con ocasión del Primer Congreso general El material ya se traía adelantado en su para las Misiones y la Evangelización, celebra- contenido, así que, durante los días 8, 9 y 10 do en Sassone (Roma, Italia), y con el apoyo se abordó, revisándolo, se hicieron observa- inmediato de Fr. Gabriel Mathias, Definidor ciones y después se distribuyó para trabajar general por Asia, y la entusiasta colaboración algunos aspectos individualmente; luego, re- de Fr. Dominic, Secretario para la Evange- unidos de nuevo, se retomaron los elementos, lización de la Provincia, y de la SAAOC, se se clarificaron, fueron enriquecidos con las acordó celebrar dicha Asamblea en ese lugar; varias aportaciones del grupo y se llegó a una de inmediato se recibió el beneplácito del Mi- redacción casi definitiva de un texto. Relación nistro provincial. del SGME, que presenta 8 puntos y que será Desafortunadamente, por problemas con entregado al Ministro general y a la Comisión las visas, no pudieron participar Fr. Gerardo preparatoria del Capítulo general 2015: O. Crespo, México, ni Fr. Pascal Robert, de 1. Introducción, el Secretariado en la Orden Pakistán. Los participantes en la Asamblea han actualmente. sido Fr. Massimo Tedoldi, Secretario general 2. Animación, su tarea y actividad. y Animador de las Misiones, Fr. Arturo Ríos 3. Los Proyectos misioneros. Lara, Animador general de la Evangelización, 4. La Evangelización ordinaria. Fr. Esteban Ottenbreit (de Brasil), Fr. Adriano 5. El Diálogo. Appollonio (de Italia) y Fr Luis Gallardo Loja 6. Las Nuevas Formas de vida y misión. (de Ecuador). 7. La Formación. Fr. Dominic estuvo una y otra vez en el 8. La economía. aeropuerto a recibir, fraternalmente, a los her- A esto se agregan las Propuestas al Capítu- manos en cuanto iban llegando. El hospedaje lo general: fue en la Fraternidad de San Antonio ( 1. Nuevo rostro del Secretariado. Anthony’s Friary), en Bangalore; en esta Casa 2. Relación entre los dos Secretariados (Evan- se encuentra la Curia provincial, el estudian- gelización y Formación y Estudios). tado de filosofía, la Fraternidad que atiende la 3. Colaboración y comunión de trabajo. Parroquia, que es muy concurrida, y un Centro 4. Economía. de estudios superiores con especialización e 5. Revisión del art. 118 de las CCGG y de los sicología. Son prácticamente tres comunida- Estatutos peculiares. des con una cierta autonomía. 6. Bruselas. 8 de octubre. Se iniciaron las actividades 7. Los Congresos internacionales. 476 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

8. Los Proyectos misioneros de la Orden. está dedicado solamente al aprendizaje del in- 9. Secretariado y misiones dependientes de las glés porque provienen de muy diferentes pue- Provincias. blos y hablan también diferentes lenguas; en- Alternando un poco la actividad durante los tonces, el inglés les servirá de lengua común. días de trabajo del Comité, se aprovechó pa- Al llegar, los hermanos nos ofrecieron un café ra tener un encuentro con los Formandos de y después hicimos un recorrido por la propie- la Casa, compartiendo con ellos la oración y dad, que es extensa, crían animales y tienen la Eucaristía, los alimentos y diferentes mo- cultivos, para ayuda en la alimentación de los mentos. Lo mismo con la Fraternidad de los formandos. Hermanos. El primer día estaba programada Después, antes del almuerzo, se tiene un en- una cena con el pleno de la Fraternidad en el cuentro con los estudiantes: presentación del hermoso jardín que cuidan los estudiantes pero Mago Magone (Fr. Adriano) que es disfrutada una lluvia torrencial que duró toda la tarde nos por los estudiantes y los Hermanos de la Fra- llevó al refectorio y ahí compartimos con toda ternidad; en seguida es presentado el Comité y la Fraternidad. se tiene un breve diálogo con los formandos. El segundo día, la Eucaristía fue en la Ca- Después del almuerzo, se visita un Centro de pilla de los Estudiantes, presidida por Fr. Mas- Estudios que recientemente ha inaugurado el simo quien, al uso local, usó un shawl como Ministro general y donde se tiene, aparte de un ornamento y en un altar a unos 40 centímetros recorrido por las instalaciones muy modernas, del piso, obviamente, sentado. un encuentro breve con el cuerpo docente, en- Al atardecer, después de las labores, visi- cabezado por su directora. tamos dos santuarios, uno dedicado al Santo Un poco más tarde abordamos los vehícu- Niño, de enorme devoción popular y otro a los para visitar a las hermanas Franciscanas la Santísima Virgen, igualmente, con enorme Misioneras de María en Ashram; al llegar, devoción popular plurireligiosa, viene muchí- nos reciben muy cordialmente, nos explican sima gente, de diferentes creencias, pero todas su servicio en el lugar y nos ofrecen te y pan- veneran y honran a la Santísima Señora. quecillos. Es una casa especial para hacer una El día 10 iniciamos con la Eucaristía en la experiencia de oración, silencio y meditación, Capilla de la Curia provincial, presidida por todo un programa, viene gente de diferente Fr. Esteban. Hoy se concluyó con los trabajos procedencia religiosa, lugar de diálogo inte- del Comité. Por la tarde hay un encuentro con rreligioso. Con las Hermanas celebramos la los Hermanos estudiantes, al que son invitados Eucaristía, ambientada con los usos del lugar, también los estudiantes externos del Centro de es presidida por Fr. Gabriel Mathias, Defini- estudios superiores en la parte espectáculo, dor general, que nos ha acompañado en toda que consiste en la presentación de Fr. Adriano la visita. Al anochecer regresamos a la Casa con sus artes mágicas, el Mago Magone. Lue- Noviciado, donde habríamos de pernoctar. go, quedando solo los Hermanos estudiantes y El 12 de octubre, muy temprano, dejamos los Hermanos de las Fraternidades del lugar, se Palmaner para regresar a Bangalore y entrar da el encuentro con los miembros del Comité, a la ciudad antes del tráfico pesado, llegando consistente en una presentación y un diálogo. a la Saint Anthony’s Friary a la hora del desa- Acompañados por el Ministro, Fr. Babu- yuno; luego nos preparamos para participar en josé, Fr. Dominic, Fr. Gabriel y Fr. Benedict, la Eucaristía en la Parroquia: la iglesia es muy iniciamos la visita a diferentes lugares para grande y estaba colmada de gente, muy parti- encontrar a los hermanos y conocer diferentes cipativa. El celebrante presentó al grupo en la realidades franciscanas de este mundo que es comunidad y luego de la celebración hubo la la India. Visita a Palmaner, que se encuentra a oportunidad de saludar a los fieles y algunas unos 135 kilómetros de Bangalore. A las 6.30 religiosas presentes. Por la tarde se hizo un re- salimos, hicimos el desayuno en el camino, en corrido por algunos puntos interesantes de la un lugar típico y disfrutando de los platillos del ciudad. lugar, muy interesante y exquisito, además. En Visita al Palacio Mysore. De camino el de- Palmaner se encuentra la Casa Noviciado de sayuno fue en el restaurante de un hotel al la- la provincia; igualmente el Postulantado que do del río, muy agradable; de ahí, se hizo una tiene sus características especiales: una pobla- parada para visitar una represa que al frente ción de unos 70 postulantes, quienes permane- tiene un enorme espacio con bellísimos jardi- cen en esa etapa por bien tres años. El primero nes y muchas fuentes. En seguida se visitó un E SECRETARIATU PRO EVANGELIZATIONE ET MISSIONE 477 palacio real y de ahí nos dirigimos a la Casa de ción y el acto de bienvenida y presentación de los Hermanos en Jetty Gundi. Es una pequeña los asistentes, contó con dos momentos. El día fraternidad que hace presencia en el lugar; su 16 se estudió el Documento “Id y enseñad” casa es muy pequeña y nos hospedamos, pa- mediante una Presentación en PowerPoint del ra dormir, en una estructura de los Hermanos que se les hizo entrega de ejemplares a todos Misioneros Franciscanos, una fundación local, los asistentes. Posteriormente, se reunieron franciscana, de hermanos que hacen servicio por grupos para su lectura y estudio y, a con- misionero, tienen escuelas, etc., con una pre- tinuación, tuvo lugar una puesta en común, sencia muy significativa en la India. Al día donde se expusieron las conclusiones de los siguiente, el desayuno fue en la casa de los grupos, que hicieron una valoración muy po- Hermanos Franciscanos Misioneros y de ahí sitiva del Documento, resaltando los valores fuimos a la Casa de los Hermanos nuestros; del mismo y su validez para las escuelas de la la población cercana se llama Athma Jyothi y India. Seguidamente, se abrió un diálogo entre durante la mañana hicimos una visita al lugar los participantes al encuentro, quienes valora- y después de almorzar con los Hermanos en ron igualmente la actualidad del Documento casa, nos despedimos y tomamos el camino como base de evangelización y educación en de regreso a Bangalore, a donde llegamos al valores en los colegios de la Orden en la India atardecer. y Conferencia, dentro de las limitaciones que Al anochecer, los hermanos miembros del supone que sólo el 2% de la población, alum- CEME salimos a cenar fuera, aprovechando nos y profesores son Católicos. Del mismo para comentar sobre la reunión, la experien- modo, expusieron su experiencia en las escue- cia, enriquecedora para todos. Al día siguien- las donde trabajan en cuanto al desarrollo de te, bueno, esa misma noche, iniciaban los re- las mismas y la Pastoral. gresos a los lugares de origen; solamente Fr. El día 17, con la asistencia de los hermanos Arturo y Fr. Antonio Herrera, Asistente al religiosos que trabajan en los Colegios, se con- SGME para la Pastoral educativa, que se nos tinuó el Encuentro y el estudio del Documento había agregado, permanecerían para continuar “Id y enseñad” y otros dos Documentos que se a Mombay para un encuentro con los Herma- entregaron a los asistentes: “Discurso del San- nos que sirven en el campo de la educación. to Padre, el Papa Francisco a los participan- Terminamos con esperanza por la vida y mi- tes en la Plenaria de la Congregación para la sión de nuestra Orden, por la alegría de tener Educación Católica” en la Sala Clementina, el Evangelio y de anunciarlo. el jueves, 13 de febrero de 2014; así como la intervención del cardenal Zenon Grocholews- Fr. Arturo Ríos Lara, ofm ki, Prefecto de la Educación Católica Ciudad del Vaticano, el 19 diciembre de 2013 sobre 2. Pastoral educativa ”Educar al diálogo intercultural en la escue- Mumbai, India, 16-17.10.2014 la católica. Vivir juntos para una civilización del amor”, que es el título del documento de la Durante los días 16 y 17 de octubre de Congregación para la Educación Católica. 2014, en un Encuentro programado por el Se- En el diálogo posterior se establecieron las cretariado para las Misiones y la Evangeliza- bases para seguir profundizando en el Docu- ción, se reunieron en el Colegio franciscano de mento “Id y enseñad” en los diferentes Cole- Mumbai, India, los Hermanos de la Provincia gios y seguir trabajando unidos, sabedores, no Custodia y Fundación que trabajan en la Pas- obstante, de la dificultad que supone las gran- toral Educativa y 60 profesores del Colegio des distancias entre los Colegios de la India y Our Lady of Good Counsel High School. Par- de la Conferencia y de la dificultad que entra- ticiparon también el Ministro Provincial, Fr. ña que sólo el 2% de la población son Católi- Babujosé y el Custodio, Fr. Tony. Asistieron cos. Eligieron a un hermano que coordinaría el Definidor general, Fr. Gabriel Mathias, el el trabajo. Animador General de la Evangelización, Fr. Arturo Ríos Lara, y el Asistente del SGME pa- Fr. Antonio Herrera Cruz ofm ra la Pastoral Educativa, Fr. Antonio Herrera Asistente SGME para la Pastoral educativa Cruz, así como Hermanos de 8 Colegios. El Encuentro se desarrolló en un clima fraterno. Dicho Encuentro, que se inició con la ora-

E POSTULATIONE GENERALI

1. Ritus Beatificationis Ioannulae Franchi rale delle Suore Infermiere dell’Addolorata ha Como, Cattedrale, 20.09.2014 portato processionalmente all’altare le poche reliquie di Madre Franchi esistenti, e cioè un 1. Cronaca suo scritto autografo e la croce a lei apparte- nuta. L’ accompagnavano con lampade accese “Eroe della carità cristiana”. Così il Prefet- la Signora Maria Luisa Uncini, mamma della to della Congregazione per le Cause dei Santi, miracolata Pasqualina Principe, e un parente il Cardinale , ha definito madre di madre Franchi, medico a Lugano. Hanno Giovannina Franchi (1807-1872) nuova beata portato i fiori Suor Ester, a cui si deve l’aper- della diocesi di Como. Dal carisma di Madre tura della missione in ; e Guglielmo, Franchi è nata la Congregazione delle Suore infermiere nella casa di cura di Costa Masna- Infermiere dell’Addolorata, presenti con atti- ga. Dopo la liturgia della parola il cardinale vità ospedaliere, riabilitative, di accoglienza Amato ha pronunciato l’omelia di cui si pub- ed educative in Lombardia, in Canton Ticino e blica il testo integrale. in Argentina, con una missione alla periferia di Per l’animazione del canto liturgico sono Buenos Aires avviata vent’anni fa. stati coinvolti circa 250 cantori appartenen- La causa di beatificazione fu avviata nel ti al Coro diocesano, alla Cappella musicale settembre del 1994 da SE. monsignor Ales- della Basilica di San Fedele in Como, ai cori sandro Maggiolini, vescovo di Como, e fu af- parrocchiali di Costa Masnaga, di Gironico, di fidata al Postulatore generale dell’Ordine dei Nibionno, di Valbrona, di Veniano e dell’o- Frati Minori P. Juan Folguera Trepat, ofm. Si spedale di Valduce. Ha diretto il maestro di è conclusa esattamente dopo venti anni, saba- Cappella del Duomo, monsignor Saverio Xe- to 20 settembre 2014 nella cattedrale comasca, res, mentre don Nicholas Negrini ha guidato che per la prima volta dalla sua costruzione ha il canto dell’assemblea. Per la beatificazione ospitato una simile rito. è stato scritto un apposito Inno, con parole di Duemila i fedeli presenti. Hanno concele- monsignor Felice Rainoldi, liturgista, già Ma- brato con il Rappresentante del Santo Padre estro di Cappella del Duomo, e musicato dal anche sette vescovi: monsignor Diego Coletti Maestro Lorenzo Pestuggia, organista della di Como, monsignor Mario Delpini ausiliare e Cattedrale. vicario generale di Milano, monsignor Oscar Al termine della celebrazione il Vescovo Cantoni di Crema, monsignor Dante Lafran- Diocesano Mons. Coletti ha ringraziato Papa coni di Cremona, monsignor Gabriel Bernardo Francesco del dono della nuova beata, rivol- Barba di Gregorio de La Ferrere (Argentina), gendosi al suo Rappresentante il Cardinale monsignor Franco Festorazzi vescovo emeri- Angelo Amato. Ricordando ai presenti la dol- to di Ancona-Osimo, monsignor Piergiacomo ce figura di madre Franchi che va ad aggiun- Grampa, vescovo emerito di Lugano - e oltre gersi agli altri santi comensi, Luigi Guanella, e cento sacerdoti. Dopo la presentazione all’as- il beato Nicolò Rusca. Mons. Coletti ha detto: semblea del profilo biografico della nuova “Proviamo profonda gratitudine e sentiamo beata, da parte del postulatore padre Giovan- forte la responsabilità di perpetuare la loro te- giuseppe Califano, ofm, il cardinale Amato ha stimonianza, visto che i santi ci chiedono non letto - in latino – il testo della Lettera Aposto- tanto di essere venerati, quanto di essere imita- lica con la quale Papa Francesco ha concesso ti”. Suor Emanuela Bianchini, Superiora gene- il titolo di beata la Serva di Dio e la definisce rale della Congregazione che ha poi ringrazia- donna che “per amore di Cristo Crocifisso si to tutti dicendo: “Siamo molto felici. Ognuna ė dedicata con tutte le sue forze all’assistenza di noi si sente spronata a mettere in pratica gli corporale e spirituale degli infermi e dei mori- insegnamenti della Madre, cercando di essere bondi”. Subito dopo è stato scoperto nell’absi- strumenti di quell’amore, di quella misericor- de l’arazzo di Madre Giovannina Franchi. dia e di quella speranza che in Cristo hanno la Suor Emanuela Bianchini, Superiora gene- loro fonte e termine”. 480 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

2. Profilo biografico vicini all’incontro con Dio; considerare la viva presenza di Cristo tanto nell’Eucaristia quanto Giovannina Franchi nacque a Como il 24 nella persona sofferente; mostrarsi “coraggio- giugno 1807 da Giuseppe Franchi, magistrato se ed umili …, pazienti e cortesi …., amanti del tribunale cittadino, e Giuseppina Mazza. del silenzio e della fatica, ben disposte all’as- Il giorno successivo fu rigenerata al fonte bat- sistenza degli infermi ed a qualunque opera di tesimale della chiesa Cattedrale. All’età di 11 carità senza eccezione di alcun ufficio”. anni, nel mese di maggio 1818 ricevette il sa- Tutto il carisma della Serva di Dio si può cramento della confermazione nella cappella riassumere in una sua espressione: «La carità di San Michele, situata all’interno del Palazzo del prossimo sia nelle Sorelle un amore uni- Vescovile. versale che tutti abbraccia nel Signore e non Trascorse l’infanzia e la giovinezza come esclude nessuno» (Metodo di vita, n. 1). era consuetudine per le fanciulle della sua con- Durante il periodo in cui la città di Como dizione sociale alle quali veniva assicurata una fu colpita dal colera e dal vaiolo nero, le suore sana e completa educazione. Infatti all’età di furono esempio di vivo amore ed esemplare sette anni, insieme alle sorelle, venne affidata abnegazione. Fu in quella dolorosa circostanza all’educandato di San Carlo delle Visitandine che Madre Giovannina Franchi, restò vittima di Como. Vi rimase dieci anni, assimilando del morbo, contratto nell’eroica assistenza agli profondamente lo spirito salesiano. Rientra- ammalati. La Serva di Dio si spense il 23 feb- ta in famiglia si dedicò alla cura dei genito- braio del 1872. Le consorelle annotarono alla ri, all’insegnamento del catechismo in par- sua morte: “Oggi, giorno 23 febbraio, cadde rocchia e ad opere di misericordia. Dopo una un seme ch’era il sostegno di tutte noi e di tutti breve esperienza di fidanzamento, conclusasi i poveri della Città”. con la morte del fidanzato nel 1840, decise di La Serva di Dio fu dichiarata Venerabile il consacrarsi totalmente al Signore. Giovannina 20 dicembre 2012. aveva allora 33 anni. A partire dal 1846 si af- Infine, il 9 dicembre 2013, papa Francesco fidò alla direzione spirituale del pio e dotto ca- ha autorizzato la pubblicazione del Decreto di nonico penitenziere della Cattedrale di Como riconoscimento del miracolo, che ha aperto la don Giovanni Abbondio Crotti. Sotto la sua strada all’odierna beatificazione. guida, dopo la morte dei genitori, la Serva di Dio volle dedicare tutta la vita a servizio degli 3. Omelia di Angelo Card. Amato ammalati, soprattutto a domicilio e nelle car- ceri, e all’accoglienza dei più poveri. A questo 1. La diocesi e la città di Como stanno ce- scopo, con la legittima parte della sua eredità, lebrando con entusiasmo e partecipazione la acquistò una casa nel centro storico di Como, beatificazione della Serva di Dio Madre Gio- nel quartiere della Cortesella, allora ritenuto vannina Franchi, Fondatrice delle Suore Infer- il più povero della città. Il 26 settembre 1853 miere di Maria Addolorata. Nella sua Lettera con tre compagne diede inizio alla Pia Unione Apostolica Papa Francesco chiama Madre della Sorelle Infermiere di Carità, dette di S. Giovannina colei che «per amore di Cristo Nazaro, dal titolo della vicina chiesa. Nella Pia Crocifisso si è dedicata con tutte le sue forze Casa di Via Vitani trovavano asilo ed assisten- all’assistenza corporale e spirituale degli in- za ogni sorta di emarginati: ammalati, poveri, fermi e dei moribondi». È il ritratto essenziale ex carcerati, monache i cui monasteri erano della nuova Beata, che, nata e vissuta qui a Co- stati soppressi, malati di mente, ex prostitute, mo, è un’autentica eroina della carità cristiana donne sole e indigenti. e un personaggio illustre della vostra città. Le Pie Infermiere, secondo il progetto ori- Si sa che Como è famosa nella storia per ginario di s. Francesco di Sales per le Visitan- aver dato i natali a persone celebri, come gli dine, assistevano gli ammalati a domicilio e le scrittori romani Plinio il Vecchio e suo nipote donne nel carcere di S. Donnino. La Serva di Plinio il Giovane; San Felice, primo vesco- Dio compose per sé e le Sorelle un Metodo di vo della città (sec. IV); il Beato Innocenzo vita, che fu approvato il 16 luglio 1862 dal ve- XI (1611-1689), papa colto e dinamico nella scovo di Como mons. Marzorati. Si trattava di propagazione e difesa della fede cattolica. A una regola molto semplice, ma basata sui det- questo papa si devono, ad esempio, la fonda- tami della più evangelica carità: prediligere i zione di nuove diocesi in Brasile, la costitu- malati gravi e moribondi, perché più soli e più zione delle università domenicane di Manila e E POSTULATIONE GENERALI 481 del Guatemala, la promozione delle missioni La Beata Madre Franchi si spense a Como carmelitane in Persia, il tentativo di abolire il il 23 febbraio 1872, contagiata dal vaiolo nero, commercio degli schiavi. Né possiamo dimen- che imperversava in città, contratto mentre ge- ticare il conte Alessandro Volta (1745-1827), nerosamente assisteva un malato a domicilio. fisico famoso per le sue geniali invenzioni e 3. La sorgente dell’inesauribile fervore scoperte. apostolico di Madre Franchi fu la carità, che è A questa galleria di persone celebri a ra- il vero nome e l’autentico volto del Dio cristia- gione si deve aggiungere la Beata Giovannina no. Dio è carità e il cristianesimo è la scuola Franchi, che ai suoi tempi, nel travagliato Ot- della carità. tocento italiano, si distinse per la sua sconfi- Provvidenzialmente l’odierna liturgia della nata carità verso i bisognosi. Imitando Gesù, parola è una consolante catechesi sulla carità, da ricca si fece povera, utilizzando i suoi note- che sintetizza in sé tutti i comandamenti e che, voli beni economici per alleviare le sofferenze come dice San Paolo, «non fa alcun male al degli ammalati poveri e abbandonati. E, a tale prossimo» (Rm 13,10), ma anzi lo benefica. scopo, fondò le Suore Infermiere dell’Addolo- Già nell’Antico Testamento, l’angelo Raf- rata, ancora oggi attive nel campo della carità faele dice a Tobi e al suo figlio Tobia: «Fate in Italia, Svizzera e Argentina. ciò che è bene e non vi colpirà alcun male […]. 2. Diamo un rapido sguardo alla vita edifi- Meglio praticare l’elemosina che accumulare cante della nostra Beata. Giovannina Franchi oro […]. Coloro che fanno l’elemosina go- nacque a Como il 24 giugno 1807, secondoge- dranno lunga vita. Coloro che commettono il nita di una delle famiglie più agiate della città. peccato e l’ingiustizia sono nemici di se stes- Dopo la prima infanzia trascorsa a casa, fre- si» (Tb 12,6-13). quentò per un decennio il collegio delle Suo- Il Nuovo Testamento ha perfezionato re Visitandine, per uscirne all’età di diciotto questo atteggiamento di bontà e di fraternità anni. Avviata alla vita matrimoniale, la pre- umana formando i cristiani alla carità, come matura morte del fidanzato produsse in lei, già atteggiamento virtuoso superiore alla cono- sensibile ai valori dello spirito, un vivo deside- scenza delle lingue e dei misteri dell’universo, rio di impegnarsi nell’apostolato catechistico superiore al dono della profezia, superiore alla e caritativo. Ancora giovane, le morirono i ge- stessa fede. Tutto ciò, infatti, un giorno svani- nitori, lasciandola erede di un consistente pa- rà, solo la carità resterà per sempre. trimonio. Attingendo alla sua eredità si dedicò Come si pratica e come si discerne la carità? con maggiore fervore e generosità al servizio Ecco la risposta della Parola di Dio: «La carità degli infermi, soprattutto a domicilio e nelle è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa carceri, e all’accoglienza dei più poveri. Per la carità, non si vanta, non si gonfia, non man- questo scopo acquistò una casa nel centro sto- ca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si rico di Como, nel quartiere allora malfamato adira, non tiene conto del male ricevuto, non della Cortesella. In questa casa trovarono asilo gode dell’ingiustizia, ma si compiace della ve- ed assistenza tutti coloro che la buona socie- rità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto tà emarginava: ammalati, poveri, ex carcerati, sopporta. La carità non avrà mai fine» (1Cor monache i cui monasteri erano stati soppressi, 13,4-8). infermi di mente, ex prostitute, donne sole, co- 4. Per Madre Giovannina l’inno alla carità me sartine e ricamatrici, che dopo una lunga non rimase uno spartito scritto su un foglio di vita di lavoro non avevano case e mezzi di sus- carta, ma fu una vera canzone d’amore, inter- sistenza. pretata con gioia e cuore grande facendo quoti- Dopo il matrimonio di tre sorelle e un fra- dianamente del bene ai poveri e agli ammalati. tello, insieme con alcune compagne, fondò la Come Gesù, anche lei sembrava dire: «Venite Pia Unione delle Sorelle Infermiere di Carità, a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e dette di S. Nazaro, che successivamente pren- io vi darò ristoro» (Mt 11,28). deranno il nome di Suore Infermiere dell’Ad- Fu questo il Vangelo della nostra Beata, il dolorata. La loro missione era l’accoglienza e Vangelo di una carità senza limiti. Fu questo il l’assistenza dei bisognosi, in modo particolare segreto di Dio, nascosto nel suo cuore di pic- degli infermi da visitare a domicilio, secondo cola e umile discepola di Gesù. Per lei, infatti, il progetto originario che, a suo tempo, San Gesù era presente nel tabernacolo, così come Francesco di Sales aveva proposto per le Vi- era realmente presente nella persona sofferen- sitandine. te, ammalata, povera. E la sua carità verso gli 482 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3 infermi era fatta di gesti semplici e quotidia- prontamente e essere sempre gioiose. Vivendo ni: rifare il letto, portare la biancheria pulita, questa carità domestica possono manifestarla aiutare nell’igiene personale, spazzare la casa, verso gli ammalati e i bisognosi, con la labo- offrire una scodella di brodo caldo, riattizzare riosità, la diligenza, l’umile nascondimento. il fuoco con la legna, far compagnia ai più soli Madre Giovannina fa parte di quell’epopea ed abbandonati, comprare qualche medicina, gloriosa delle Suore, che sono le autentiche pulire una piaga e cambiare la fasciatura, pa- eroine della nostra patria. Esse abitano in mez- gare il consulto del medico, recarsi in carcere zo a noi e sono fari di solidarietà, di fraternità e per assistervi una donna malata con i suoi cin- di carità. La Chiesa conosce queste sue figlie, que figli. le onora, le esalta, le glorifica. Il loro distintivo A ragione una testimone del tempo, Madre è la carità a tutto campo verso piccoli e grandi, Carolina Zoppi, superiora della Visitazione di ricchi e poveri, italiani e stranieri. La loro pre- Como, attestava che Madre Giovannina Fran- senza è una benedizione per tutti, per la Chiesa chi aveva fondato la sua Congregazione per il e per la società. sollievo spirituale e temporale dei malati rico- Per questo il nostro sentimento oggi è di verati nelle loro case, ai quali faceva gustare le ringraziamento al Signore per il dono prezioso dolcezze di una assistenza data per dei motivi delle Suore, generosamente dedite alla sequela sublimi, che solo la nostra santa religiosa sa di Cristo e al servizio dei fratelli con la fatica e dettare (, 2001, p. XXVIII-XXIX). il sacrificio quotidiano. Il nostro grazie diven- Le Suore Infermiere, infatti, vengono esor- ta preghiera affinché lo Spirito Santo continui tate dalla Madre ad applicarsi all’assistenza a far sentire la sua voce, chiamando le giovani degli infermi, come conseguenza della loro alla vita religiosa, una vita tutta concentrata su consacrazione a Gesù Crocifisso e alla Santis- Dio e tutta spesa nella carità verso i bisogno- sima Madre Addolorata, di cui i cristiani sono si. Anche la Beata Madre Giovannina Franchi immagine più viva nei giorni della malattia ascolti questa nostra supplica e la esaudisca (Ib. p. XXXI). con generosità. L’ideale che la Madre propone alla sue Suore è molto concreto: le vuole «coraggiose 4. Parole di Papa Francesco all’udienza di ed umili al tempo stesso, pazienti e cortesi nel- mercoledì 24 settembre le maniere, amanti del silenzio e della fatica, ben disposte all’assistenza degli infermi ed a Sabato scorso, a Como, è stata proclama- qualuque opera di carità senza eccezione di al- ta Beata suor Giovannina Franchi, fondatrice cun officio anche se faticoso e ributtante» (Ib. delle Suore Infermiere dell’Addolorata. Il suo p. XXXII). esempio susciti in tanti il desiderio di unire Pur essendo cresciuta in una famiglia bene- una profonda vita spirituale con un generoso stante e pur disponendo di un proprio patrimo- servizio verso gli ammalati, prediligendo i più nio, viveva in pieno la povertà religiosa. Nel poveri. libretto delle spese, ad esempio, quelle relative alla sua persona sono quasi inesistenti. 2. Ritus Canonizationis Beati Ludovici a Oltre alla carità, in lei brillano atteggia- Casaurea menti di modestia, umiltà, laboriosità. Era una Città del Vaticano, Piazza S. Pietro, 23.11.2014 donna fondamentalmente riservata e di poche parole e non amava attribuirsi alcun merito. 1. Cronaca Soleva dire, ad esempio, che il fondatore e il direttore dell’opera era don Giovanni Abbon- “Non avrebbe potuto avere miglior pre- dio Crotti, penitenziere e canonico della Catte- ludio l’Anno della vita consacrata indetto da drale di Como (Ib. p. XLII). Papa Francesco che la canonizzazione di sei 5. Cosa direbbe oggi la Beata Madre alle nuovi santi, fondatori o membri di congre- sue Figlie Spirituali? Anzitutto raccomande- gazioni religiose” Così esordisce la cronaca rebbe loro di vivere come sorelle sull’esem- dell’Osservatore Romano in merito alla Ca- pio di Marta e Maria, le sorelle di Lazzaro, nonizzazione di domenica 23 novembre 2014, che meritarono di ospitare e onorare più volte Solennità di Nostro Signore Re dell’Univer- Gesù. Per manterere vivo lo spirito di fami- so. Insieme a Ludovico da Casoria, sacerdote glia le esorterebbe, poi, a sopportare con pa- dell’Ordine dei Frati Minori e Fondatore delle zienza contrasti e incomprensioni, a perdonare Suore Francescane Elisabettine Bigie, sono E POSTULATIONE GENERALI 483 stati iscritti nel catalogo dei Santi: Giovanni all’altare, incensate dal diacono, mentre il coro Antonio Farina, fondatore delle suore Maestre della Cappella Sistina intonava Iubilate Deo. di Santa Dorotea Figlie dei Sacri Cuori, Kuria- Il reliquiario di San Ludovico era portato da kose Elias Chavara fondatore dei Carmelitani Ida Iadevaia, la giovane donna favorita dal mi- di Maria Immacolata, Nicola da Longobardi, racolo alla nascita, affiancata da Sr Innocen- oblato dei Frati Minimi di San Francesco di za Diglio, con i fiori, in rappresentanza delle Paola, Eufrasia Eluvathingal del Sacro Cuore, Suore Francescane Elisabettiane bigie e da p. delle suore della Madre del Carmelo, e Amato Marcello Pronesti, ofm, in rappresentanza dei Ronconi, terziario francescano che aprì l’ospe- Frati Minori della Provincia di Napoli. dale dei poveri pellegrini in Saludecio. Alla preghiera dei fedeli le intenzioni sono Padre Ludovico da Casoria, giunge alla Ca- state lette in malayalam per la Chiesa, in spa- nonizzazione nell’anno bicentenario della sua gnolo per l’umanità, in ucraino per i peccatori nascita. Anche questa circostanza, oltre l’aper- e quanti operano il male, in portoghese per gli tura dell’anno della vita consacrata, conferisce afflitti e i poveri, in cinese perché il Signore all’evento particolare significatività, cosicché mandi numerosi operai nella sua messe. Insie- la lunga attesa del compimento dell’iter più che me con Papa Francesco hanno concelebrato un ritardo appare un tempo davvero opportu- ventitré cardinali, una trentina di presuli e una no. Era il 12 giugno 1994 quando si verificò in quarantina di presbiteri. Tra i concelebranti Durazzano (Diocesi di Cerreto Sannita) per in- principali, il cardinale Crescenzio Sepe, arci- tercessione del beato, la guarigione miracolosa vescovo di Napoli; gli arcivescovi Salvatore di una bambina, nata con una malformazione Nunnari, di Cosenza-Bisignano, Joseph Pe- congenita al ginocchio destro. Su questo even- rumthottam, dell’eparchia di Changanacherry, to il Rev.mo P. Luca De Rosa avviò nell’anno e Andrews Thazhath, dell’eparchia di Trichur; 2004 l’Inchiesta diocesana per raccogliere le i vescovi Francesco Lambiasi, di Rimini, e necessarie testimonianze. La Congregazione Beniamino Pizziol, di Vicenza. Hanno conce- delle Cause dei Santi ha emanato il Decreto di lebrato, in onore di san Ludovico P. Michael approvazione del miracolo il 15 aprile 2014. Perry, ofm, Ministro Generale dei Frati Mino- In onore di san Ludovico erano presenti in ri, P. Agostino Esposito, ofm, Ministro Pro- piazza san Pietro circa quattromila pellegrini, vinciale di Napoli, Don Domenico Ferrara già guidati dalle suore francescane elisabettine appartenente ai frati della carità “bigi”, con- e dai frati minori della Provincia di Napoli. gregazione fondata dal santo. Le delegazioni Folta la rappresentanza dei fedeli di Casoria, ufficiali erano guidate per l’Italia da Gianluca concittadini di san Ludovico. In settori parti- Galletti, ministro dell’Ambiente e della Tu- colari hanno preso posto gli ospiti dell’ Istituto tela del territorio e del mare, con la consorte, P. Ludovico da Casoria di Assisi per ciechi e e per l’India, da P. J. Kurien, presidente del pluriminorati, e dell’Istituto Serafico di Assisi, Parlamento nazionale. Tra le autorità civili i guidati dalle loro suore educatrici. In piazza sindaci di Casoria, Dott. Vincenzo Carfora, e anche ottomila fedeli indiani, in maggioranza di Assisi, Dott. Claudio Ricci, di Capitello, di appartenenti alla Chiesa siro-malabarese, pro- Lagonegro, di Piana di Sorrento, di S. Agata venienti dal Kerala, luogo di origine di san Ku- dei Due Golfi, di Sapri, di San Gennaro Vesu- riakose Elias e di santa Eufrasia Eluvathingal. viano. La Regione Campania era presente con Dopo i riti iniziali e il canto del Veni Crea- il suo gonfalone e con il Consigliere Questore, tor il Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Dott. Francesco Vincenzo Nappi,il Presiden- Congregazione delle Cause dei Santi, accom- te Gruppo Consiliare Dott.Gennaro Nocera, il pagnato dai postulatori, suor Albarosa Bassani Presidente Commissione Consiliare, Avv. An- per Farina, padre Cherian Thunduparampil per gelo Marino. Chavara ed Eufrasia, padre Giovangiuseppe Particolari celebrazioni si sono svolte nella Califano per Ludovico da Casoria, padre Otta- settimana della canonizzazione in Napoli. Ve- viano Laino per Nicola da Longobardi, padre nerdì 21 novembre le reliquie di san Ludovico, Angelo Paleri per Ronconi, ha rivolto al Papa nella nuova urna processionale, sono state tra- la petitio per chiedere di procedere alla cano- sferite dalla cappella dell’Ospizio Marino di nizzazione dei sei beati. Il Pontefice ha rispo- Posilippo, dove abitualmente sono custodite, sto con la nota formula di canonizzazione letta nella basilica di Chiara dei frati minori. Una in latino. Quindi, le reliquie dei nuovi santi folla di devoti ha accolto l’arrivo dell’urna ed sono state portate processionalmente accanto partecipato alla solenne veglia di preghiera 484 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3 guidata dal Ministro provinciale p. Agostino Primi collaboratori di P. Ludovico furono Esposito. Sabato 29 novembre infine l’Arci- i Terziari francescani che egli desiderava im- vescovo di Napoli SE Cardinale Crescenzio pegnati attivamente nella promozione del be- Sepe, ha presieduto la solenne eucaristia di ne. «Il Terzo Ordine — soleva dire — senza ringraziamento nel Duomo di Napoli, dando un’opera di carità né mi piace né lo desidero». solenne inizio anche all’anno della vita con- Alcuni di questi generosi collaboratori di P. sacrata. Ludovico entrarono poi a far parte delle due L’urna di san Ludovico, realizzata in forma Congregazioni di Terziari Francescani da lui di “casa d’oro”, in riferimento alla città di Ca- fondate, chiamate, l’una, dei Frati della Carità soria, dagli orefici Ascione di Torre del Greco o Bigi (1859), attualmente estinti, e l’altra del- su disegno del postulatore padre Califano, nei le Suore Elisabettine o Bigie (1862). prossimi mesi sarà trasferita in devota peregri- Lo zelo per l’evangelizzazione dell’Africa natio in alcune città che hanno maggior riferi- spinse il beato a chiedere alla S. Congregazio- mento con la vita del nuovo santo, perché per ne di Propaganda Fide la stazione africana tutti possa essere forte richiamo ad una auten- di Scellal, dove giunse con alcuni suoi frati tica vita di fede e di carità. il 6 gennaio 1866. Rientrato in patria il beato 2. Profilo biografico dette vita ad altre svariate opere assistenzia- li: l’Opera degli Accattoncelli per il recupero Arcangelo Palmentieri nacque a Casoria degli “scugnizzi” napoletani, vari “Ricoveri” (Napoli) l’11 marzo 1814 e ricevette il sacra- per anziani, convitti, scuole, colonie agricole, mento del battesimo il giorno successivo. Fre- ospizi per fanciulli scrofolosi, monti di pietà, quentando il vicino convento dei Frati Minori tipografie, bande musicali, ecc. Ad Assisi, nel di S. Antonio in Afragola (Napoli), fu attrat- 1871, aprì una casa per ciechi e sordomuti. A to a seguire l’ideale di S. Francesco d’Assisi. Firenze, nel 1877, edificò una chiesa in onore Con il nuovo nome di Ludovico vestì l’abito del S. Cuore di Gesù, la prima in Italia. serafico nel convento di S. Giovanni in Palco Nel suo immenso desiderio di bene, il beato a Taurano (Avellino) il 17 giugno 1832. Or- promosse anche la cultura, che egli considera- dinato sacerdote il 4 giugno 1837, si dedicò va via alla fede e mezzo di promozione umana, principalmente allo studio e all’insegnamento avviando moderne iniziative culturali, quali della chimica, della matematica e della fisica. l’Osservatorio meteorologico di S. Agata sui Nel 1847, mentre era in preghiera nella due Golfi (Napoli), l’Accademia di Religione chiesa napoletana di S. Giuseppe dei Ruffi, e Scienze, il Convitto “La Carità” per i giovani chiamata comunemente delle Sacramentine, della borghesia napoletana, cinque Riviste, la ebbe una forte esperienza spirituale, da lui de- traduzione in lingua italiana delle Opere di S. finita «lavacro», in seguito alla quale consacrò Bonaventura, una edizione “tascabile” di tutta tutta la sua vita a servizio dei poveri e degli la Bibbia, ecc. ultimi. Allestì innanzitutto una infermeria per Strinse amicizia con gli uomini più colti del i suoi confratelli nel convento di S. Pietro ad suo tempo. Fu legato da sentimenti di profon- Aram in Napoli, successivamente trasferita da comunione spirituale con il Venerabile P. a “La Palma” nel quartiere di Capodimonte. Bernardino da Portogruaro (+ 1895), Ministro Dal 1854 avviò “l’Opera dei Moretti” desti- Generale dei Frati Minori e con il Beato Barto- lo Longo (+ 1926), Fondatore del Santuario di nata al riscatto e alla formazione cristiana dei Pompei; fu padre e guida di Santa Caterina Vol- bimbi africani venduti schiavi. Nei suoi piani picelli (+ 1894), Fondatrice delle Ancelle del S. di evangelizzazione missionaria, espressi nel Cuore; fu in relazione con S. Giovanni Bosco motto «L’Africa convertirà l’Africa» l’educa- (+ 1888), S. Daniele Comboni (+ 1881) il Card. zione di questi giovani doveva servire anche Guglielmo Massaia (+ 1889), e molti altri. a formare nuovi apostoli per quel continen- Circondato da vasta fama di santità e uni- te. Analogo progetto concepì per le bimbe di versalmente compianto, P. Ludovico concluse colore, che furono da lui accolte a partire dal la sua missione terrena a Napoli, presso l’O- spizio Marino di Posillipo, l’ultima opera nata 1859, con la generosa collaborazione della dal suo cuore, a favore dei vecchi marinai, il Venerabile Anna Maria Fiorelli Lapini, fonda- 30 marzo 1885, lunedì santo. Fu beatificato il trice delle suore Stimmatine. 18 aprile 1993 da San Giovanni Paolo II. E POSTULATIONE GENERALI 485

3. Omelia di Papa Francesco la tenerezza sono la regola di vita anche per noi, e su questo saremo giudicati. È la gran- La liturgia oggi ci invita a fissare lo sguardo de parabola del giudizio finale di Matteo 25. su Gesù come Re dell’Universo. La bella pre- Il Re dice: «Venite, benedetti del Padre mio, ghiera del Prefazio ci ricorda che il suo regno ricevete in eredità il regno preparato per voi è «regno di verità e di vita, regno di santità e di fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto grazia, regno di giustizia, di amore e di pace». fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto Le Letture che abbiamo ascoltato ci mostrano sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi come Gesù ha realizzato il suo regno; come avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato lo realizza nel divenire della storia; e che cosa e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti chiede a noi. a trovarmi» (25,34-36). I giusti domanderan- Anzitutto, come Gesù ha realizzato il re- no: quando mai abbiamo fatto tutto questo? gno: lo ha fatto con la vicinanza e la tenerezza Ed Egli risponderà: «In verità io vi dico: tut- verso di noi. Egli è il Pastore, di cui ci ha parla- to quello che avete fatto a uno solo di questi to il profeta Ezechiele nella prima Lettura (cfr miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me» (Mt 34,11-12.15-17). Tutto questo brano è intessu- 25,40). to di verbi che indicano la premura e l’amore La salvezza non comincia dalla confessione del Pastore verso il suo gregge: cercare, passa- della regalità di Cristo, ma dall’imitazione del- re in rassegna, radunare dalla dispersione, con- le opere di misericordia mediante le quali Lui durre al pascolo, far riposare, cercare la pecora ha realizzato il Regno. Chi le compie dimostra perduta, ricondurre quella smarrita, fasciare di avere accolto la regalità di Gesù, perché ha la ferita, curare la malata, avere cura, pascere. fatto spazio nel suo cuore alla carità di Dio. Al- Tutti questi atteggiamenti sono diventati realtà la sera della vita saremo giudicati sull’amore, in Gesù Cristo: Lui è davvero il “Pastore gran- sulla prossimità e sulla tenerezza verso i fra- de delle pecore e custode delle nostre anime” telli. Da questo dipenderà il nostro ingresso o (cfr Eb 13,20; 1Pt 2,25). meno nel regno di Dio, la nostra collocazione E quanti nella Chiesa siamo chiamati ad es- dall’una o dall’altra parte. Gesù, con la sua vit- sere pastori, non possiamo discostarci da que- toria, ci ha aperto il suo regno, ma sta a ciascu- sto modello, se non vogliamo diventare dei no di noi entrarvi, già a partire da questa vita, mercenari. A questo riguardo, il popolo di Dio facendoci concretamente prossimo al fratello possiede un fiuto infallibile nel riconoscere i che chiede pane, vestito, accoglienza, solida- buoni pastori e distinguerli dai mercenari. rietà. E se veramente ameremo quel fratello o Dopo la sua vittoria, cioè dopo la sua Risur- quella sorella, saremo spinti a condividere con rezione, come Gesù porta avanti il suo regno? lui o con lei ciò che abbiamo di più prezioso, L’apostolo Paolo, nella Prima Lettera ai Co- cioè Gesù stesso e il suo Vangelo! rinzi, dice: «È necessario che egli regni fin- Oggi la Chiesa ci pone dinanzi come mo- ché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi delli i nuovi Santi che, proprio mediante le piedi» (15,25). È il Padre che a poco a poco opere di una generosa dedizione a Dio e ai sottomette tutto al Figlio, e al tempo stesso il fratelli, hanno servito, ognuno nel proprio am- Figlio sottomette tutto al Padre. Gesù non è bito, il regno di Dio e ne sono diventati eredi. un re alla maniera di questo mondo: per Lui Ciascuno di essi ha risposto con straordinaria regnare non è comandare, ma obbedire al Pa- creatività al comandamento dell’amore di Dio dre, consegnarsi a Lui, perché si compia il suo e del prossimo. Si sono dedicati senza rispar- disegno d’amore e di salvezza. Così c’è piena mio al servizio degli ultimi, assistendo indi- reciprocità tra il Padre e il Figlio. Dunque il genti, ammalati, anziani, pellegrini. La loro tempo del regno di Cristo è il lungo tempo del- predilezione per i piccoli e i poveri era il ri- la sottomissione di tutto al Figlio e della con- flesso e la misura dell’amore incondizionato a segna di tutto al Padre. «L’ultimo nemico ad Dio. Infatti, hanno cercato e scoperto la carità essere annientato sarà la morte» (1Cor 15,26). nella relazione forte e personale con Dio, dalla E alla fine, quando tutto sarà stato posto sotto quale si sprigiona il vero amore per il prossi- la regalità di Gesù, e tutto, anche Gesù stesso, mo. Perciò, nell’ora del giudizio, hanno udito sarà stato sottomesso al Padre, Dio sarà tutto in questo dolce invito: «Venite, benedetti del Pa- tutti (cfr 1Cor 15, 28). dre mio, ricevete in eredità il regno preparato Il Vangelo ci dice che cosa il regno di Ge- per voi fin dalla fondazione del mondo» (Mt sù chiede a noi: ci ricorda che la vicinanza e 25,34). 486 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

Con il rito di canonizzazione, ancora una Lui, perché si compia il suo disegno d’amore volta abbiamo confessato il mistero del regno e di salvezza. Così c’è piena reciprocità tra il di Dio e onorato Cristo Re, Pastore pieno d’a- Padre e il Figlio. Dunque il tempo del regno more per il suo gregge. Che i nuovi Santi, col di Cristo è il lungo tempo della sottomissio- loro esempio e la loro intercessione, facciano ne di tutto al Figlio e della consegna di tutto crescere in noi la gioia di camminare nella via al Padre. «L’ultimo nemico ad essere annien- del Vangelo, la decisione di assumerlo come tato sarà la morte» (1Cor 15,26). E alla fine, la bussola della nostra vita. Seguiamo le lo- quando tutto sarà stato posto sotto la regalità ro orme, imitiamo la loro fede e la loro cari- di Gesù, e tutto, anche Gesù stesso, sarà stato tà, perché anche la nostra speranza si rivesta sottomesso al Padre, Dio sarà tutto in tutti (cfr di immortalità. Non lasciamoci distrarre da 1Cor 15, 28). altri interessi terreni e passeggeri. E ci guidi Il Vangelo ci dice che cosa il regno di Ge- nel cammino verso il regno dei Cieli la Madre, sù chiede a noi: ci ricorda che la vicinanza e la Maria, Regina di tutti i Santi. Amen. tenerezza sono la regola di vita anche per noi, La liturgia oggi ci invita a fissare lo sguardo e su questo saremo giudicati. Questo sarà il su Gesù come Re dell’Universo. La bella pre- protocollo del nostro giudizio. È la grande pa- ghiera del Prefazio ci ricorda che il suo regno rabola del giudizio finale di Matteo 25. Il Re è «regno di verità e di vita, regno di santità e di dice: «Venite, benedetti del Padre mio, riceve- grazia, regno di giustizia, di amore e di pace». te in eredità il regno preparato per voi fin dalla Le Letture che abbiamo ascoltato ci mostrano creazione del mondo, perché ho avuto fame e come Gesù ha realizzato il suo regno; come mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi lo realizza nel divenire della storia; e che cosa avete dato da bere, ero straniero e mi avete ac- chiede a noi. colto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete Anzitutto, come Gesù ha realizzato il re- visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi» gno: lo ha fatto con la vicinanza e la tenerezza (25,34-36). I giusti domanderanno: quando mai verso di noi. Egli è il Pastore, di cui ci ha parla- abbiamo fatto tutto questo? Ed Egli risponderà: to il profeta Ezechiele nella prima Lettura (cfr «In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto 34,11-12.15-17). Tutto questo brano è intessu- a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’a- to di verbi che indicano la premura e l’amore vete fatto a me» (Mt 25,40). del Pastore verso il suo gregge: cercare, passa- La salvezza non comincia dalla confessione re in rassegna, radunare dalla dispersione, con- della regalità di Cristo, ma dall’imitazione del- durre al pascolo, far riposare, cercare la pecora le opere di misericordia mediante le quali Lui perduta, ricondurre quella smarrita, fasciare ha realizzato il Regno. Chi le compie dimostra la ferita, curare la malata, avere cura, pascere. di avere accolto la regalità di Gesù, perché ha Tutti questi atteggiamenti sono diventati realtà fatto spazio nel suo cuore alla carità di Dio. in Gesù Cristo: Lui è davvero il “Pastore gran- Alla sera della vita saremo giudicati sull’amo- de delle pecore e custode delle nostre anime” re, sulla prossimità e sulla tenerezza verso i (cfr Eb 13,20; 1Pt 2,25). fratelli. Da questo dipenderà il nostro ingresso E quanti nella Chiesa siamo chiamati ad es- o meno nel regno di Dio, la nostra collocazio- sere pastori, non possiamo discostarci da que- ne dall’una o dall’altra parte. Gesù, con la sua sto modello, se non vogliamo diventare dei vittoria, ci ha aperto il suo regno, ma sta a cia- mercenari. A questo riguardo, il popolo di Dio scuno di noi entrarvi, già a partire da questa possiede un fiuto infallibile nel riconoscere i vita – il Regno incomincia adesso – facendoci buoni pastori e distinguerli dai mercenari. concretamente prossimo al fratello che chiede Dopo la sua vittoria, cioè dopo la sua Risur- pane, vestito, accoglienza, solidarietà, cate- rezione, come Gesù porta avanti il suo regno? chesi. E se veramente ameremo quel fratello o L’apostolo Paolo, nella Prima Lettera ai Co- quella sorella, saremo spinti a condividere con rinzi, dice: «È necessario che egli regni finché lui o con lei ciò che abbiamo di più prezioso, non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi pie- cioè Gesù stesso e il suo Vangelo! di» (15,25). È il Padre che a poco a poco sot- Oggi la Chiesa ci pone dinanzi come mo- tomette tutto al Figlio, e contemporaneamente delli i nuovi Santi che, proprio mediante le il Figlio sottomette tutto al Padre, e alla fine opere di una generosa dedizione a Dio e ai anche sé stesso. Gesù non è un re alla maniera fratelli, hanno servito, ognuno nel proprio am- di questo mondo: per Lui regnare non è co- bito, il regno di Dio e ne sono diventati eredi. mandare, ma obbedire al Padre, consegnarsi a Ciascuno di essi ha risposto con straordinaria E POSTULATIONE GENERALI 487 creatività al comandamento dell’amore di Dio rocchiali, le associazioni e le scuole presenti. e del prossimo. Si sono dedicati senza rispar- Con amore filiale ci rivolgiamo ora alla Vergi- mio al servizio degli ultimi, assistendo indi- ne Maria, madre della Chiesa, regina dei Santi genti, ammalati, anziani, pellegrini. La loro e modello di tutti i cristiani. predilezione per i piccoli e i poveri era il ri- flesso e la misura dell’amore incondizionato a 3. Ponens in Causa Servae Dei Teresiae Dio. Infatti, hanno cercato e scoperto la carità Gardi nominatur nella relazione forte e personale con Dio, dalla quale si sprigiona il vero amore per il prossi- Congregazione delle Cause dei Santi mo. Perciò, nell’ora del giudizio, hanno udito Prot. N. 1601-12/14 questo dolce invito: «Venite, benedetti del Pa- dre mio, ricevete in eredità il regno preparato Imolensis. Beatificationis et Canonizationis per voi fin dalla fondazione del mondo» (Mt Servae Dei Teresiae Gardi Virginis e Tertio 25,34). Ordine Sancti Francisci. Con il rito di canonizzazione, ancora una volta abbiamo confessato il mistero del regno Cum Causa Beatificationis et Canonizatio- di Dio e onorato Cristo Re, Pastore pieno d’a- nis Servae Dei Teresiae Gardi, Virginis, e Ter- more per il suo gregge. Che i nuovi Santi, col tio Ordine Sancti Francisci, suo indigeat Po- loro esempio e la loro intercessione, facciano nente, Rev.mus P. Ioannes Iosephus Califano, crescere in noi la gioia di camminare nella via Generalis Ordinis Fratrum Mino- del Vangelo, la decisione di assumerlo come rum, ab hac Congregatione de Causis Sancto- la bussola della nostra vita. Seguiamo le lo- rum petit ut, ex Patribus eidem Congregationi ro orme, imitiamo la loro fede e la loro cari- praepositis, Ponentem praefatae Servae Dei tà, perché anche la nostra speranza si rivesta Causae eligere ac deputare benigne dignetur. di immortalità. Non lasciamoci distrarre da Haec Congregatio, attentis expositis, preci- altri interessi terreni e passeggeri. E ci guidi bus annuit, et Exc.mum ac Rev.mum Domi- nel cammino verso il regno dei Cieli la Madre, num D. Marcellum Semeraro, Episcopum Al- Maria, Regina di tutti i Santi. banensem, Ponentem Causae Beatificationis et Canonizationis eiusdem Servae Dei, omni- 4. Parole di Papa Francesco all’Angelus bus cum iuribus et facultatibus necessariis et opportunis, elegit et nominavit. Contrariis non Cari fratelli e sorelle, obstantibus quibuslibet. al termine di questa celebrazione, deside- Datum Romae, ex aedibus eiusdem Con- ro salutare tutti voi che siete venuti a rendere gregationis, die 31 mensis Octobris A.D. 2014. omaggio ai nuovi Santi, in modo particolare le Delegazioni ufficiali dell’Italia e dell’India. Angelus Card. Amato, S.D.B. L’esempio dei quattro Santi italiani, nati Praefectus nelle Provincie di Vicenza, Napoli, Cosenza e + Marcellus Bartolucci Rimini, aiuti il caro popolo italiano a ravvivare Archiepiscopus tit. Mevanien. lo spirito di collaborazione e di concordia per a Secretis il bene comune e a guardare con speranza al futuro, in unità, confidando nella vicinanza di 4. Ponens in Causa Servae Dei Mariae Tere- Dio che mai abbandona, anche nei momenti siae Casini nominatur difficili. Per l’intercessione dei due Santi indiani, Congregazione delle Cause dei Santi provenienti dal Kerala, grande terra di fede e Prot. N. 633-44/14 di vocazioni sacerdotali e religiose, il Signo- re conceda un nuovo impulso missionario alla Tuscolana. Beatificationis et Canonizationis Chiesa che è in India – che è tanto brava! – af- Venerabilis Servae Dei Mariae Teresiae Ca- finché, ispirandosi al loro esempio di concor- sini dia e di riconciliazione, i cristiani dell’India Fundatricis Oblatarum Sacratissimi Cordis proseguano nel cammino della solidarietà e Iesu. della convivenza fraterna. Cum Causa Beatificationis et Canonizatio- Saluto con affetto i Cardinali, i Vescovi, i nis Venerabilis Servae Dei Mariae Teresiae sacerdoti, come pure le famiglie, i gruppi par- Casini Fundatricis Oblatarum Sacratissimi 488 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

Cordis Iesu, suo indigeat Ponente, Rev.mus P. gregationis, die 3 mensis Decembris A.D. Ioannes Iosephus Califano, OFM Postulator 2014. legitime constitutus in eiusdem Venerabilis Servae dei Causa, ab hac Congregatione de Angelus Card. Amato, S.D.B. Causis Sanctorum petit ut, ex Patribus eidem Praefectus Congregationi praepositis, Ponentem praefa- tae Servae Dei Causae eligere ac deputare be- + Marcellus Bartolucci nigne dignetur. Archiepiscopus tit. Mevanien. Haec Congregatio, attentis expositis, pre- a Secretis cibus annuit, et Exc.mum ac Rev.mum Domi- num D. Paulum Schiavon, Episcopum titula- 6. Validitas iuridica in Causa Beatae rem Trebianum, Ponentem Causae Beatifica- Matthiae De Nazareis declaratur tionis et Canonizationis eiusdem Venerabilis Servae Dei, omnibus cum iuribus et facultati- Congregazione delle Cause dei Santi bus necessariis et opportunis, elegit et nomi- Prot. N. 2873-6/14 navit. Contrariis non obstantibus quibuslibet. Datum Romae, ex aedibus eiusdem Con- Fabrianensis/Mathelicensis. Canonizationis gregationis, die 29 mensis Novembris A.D. Beatae Matthiae De Nazareis Monialis profes- 2014. sae Secundi Ordinis Sancti Francisci.

Angelus Card. Amato, S.D.B. In ordinario Congressu, die 14 mensis No- Praefectus vembris huius anni 2014 celebrato, haec Con- gregatio de Causis Sanctorum sequens dubium + Marcellus Bartolucci disceptavit, nimirum: “An constet de validitate Archiepiscopus tit. Mevanien. Inquisitionis Dioecesanae, apud Curiam eccle- a Secretis siasticam Neapolitanam peractae, super adser- ta mira sanatione domini Alfonsi D’Anna, per 5. Ponens in Causa Servi Dei Antonii Antic intercessionem Beatae Matthiae De Nazareis, nominatur Monialis professae Secundi ordinis Sancti Francisci, obtenta: testes sint rite recteque exa- Congregazione delle Cause dei Santi minati et iura producta legitime compulsata in Prot. N. 1462-12/14 casu et ad effectum de quo agitur”. Haec Congregatio, attento voto ex officio Zagrebiensis. Beatificationis et Canonizationis redacto reque diligenter perpensa, rescrip- Servi Dei Antonii Antić Sacerdotis professi sit: Affirmative, seu constare de validitate Ordinis Fratrum Minorum. eiusdem Inquisitionis Dioecesanae in casu et ad effectum de quo agitur, sanatis de iure sa- Cum Causa Beatificationis et Canonizatio- nandis. Contrariis non obstantibus quibuslibet. nis Servi Dei Antonii Antić, Sacerdotis profes- Datum Romae, ex aedibus eiusdem Con- si Ordinis Fratrum Minorum, suo indigeat Po- gregationis, die 14 mensis Novembris A.D. nente, Rev.mus P. Ioannes Iosephus Califano, 2014. Postulator Generalis eiusdem Ordinis, ab hac Congregatione de Causis Sanctorum petit ut, Angelus Card. Amato, S.D.B. ex Patribus eidem Congregationi praepositis, Praefectus Ponentem praefatae Servi Dei Causae eligere ac deputare benigne dignetur. + Marcellus Bartolucci Haec Congregatio, attentis expositis, preci- Archiepiscopus tit. Mevanien. bus annuit, et Exc.mum ac Rev.mum Domi- a Secretis num D. Linum Fumagalli, Episcopum Viter- biensem, Ponentem Causae Beatificationis et 7. Validitas iuridica in Causa Servae Dei Canonizationis eiusdem Servi Dei, omnibus Teresiae a Iesu declaratur cum iuribus et facultatibus necessariis et op- portunis, elegit et nominavit. Contrariis non Congregazione delle Cause dei Santi obstantibus quibuslibet. Prot. N.631-5/11 Datum Romae, ex aedibus eiusdem Con- Cordubensis in Hispania. Beatificationis et E POSTULATIONE GENERALI 489

Canonizationis Servae Dei Teresiae a Iesu (in 2. Congressus Theologorum super vita et vir- saeculo: Hyacinthae Mariae Romero Balma- tutibus seda) Monialis professae Franciscalium Con- ceptionistarum. Nel corso del quadrimestre settembre–di- cembre 2014 si sono svolti con esito positivo In ordinario Congressu, die 14 mensis No- i seguenti Congressi super vita et virtutibus: vembris huius anni 2014 celebrato, haec Con- – 30 settembre 2014, Congresso peculiare gregatio de Causis Sanctorum sequens dubium sulla vita e le virtù della Serva di Dio Ma- disceptavit, nimirum: “An constet de validitate ria Costanza Zauli, Fondatrice delle Suore Processuum, ordinaria auctoritate super fama Ancelle Adoratrici del SS. Sacramento nata sanctitatis, virtutum in genere et miraculorum Faenza (Ravenna) il 17 aprile 1886 e morta Servae Dei Teresiae a Iesu (in saeculo: Hya- a Bologna il 28 aprile 1954; cinthae Mariae Romero Balmaseda) Monialis – 28 ottobre 2014, Congresso peculiare su- professae Franciscalium Conceptionistarum, lla vita e le virtù della Serva di Dio Maria et super non cultu eidem Servae Dei tributo, Luigia del SS. Sacramento (al sec: Maria apud Curiam Cordubensem instructorum, nec- Velotti) Fondatrice delle suore Francescane non Inquisitionum Dioecesanarum, Suppleti- Adoratrici della Santa Croce, nata a Socca- vae in Curia Cordubensi super continuazione vo (Na) il 16 novembre 1826 e morta a Ca- famae sanctitatis eiusdem Servae Dei, et Ro- soria (Na) il 3 settembre 1886. gatorialis apud Curiam Hispalensem et Matri- – 2 dicembre 2014, Congresso peculiare sulla tensem, peractarum: testes sint rite recteque vita e le virtù della Serva di Dio Ilia Corsa- examinati et iura producta legitime compulsa- ro, Fondatrice delle Suore Piccole Missio- ta in casu et ad effectum de quo agitur”. narie Eucaristiche, nata a Resina-Ercolano Haec Congregatio, attento voto ex officio il 4 ottobre 1897 e morta a Bagnoli il 23 redacto reque diligenter perpensa, rescripsit: marzo 1977. Affirmative, seu constare de validitate om- nium Processuum in casu et ad effectum de 3. Consulta Historica quo agitur, sanatis de iure sanandis. Contrariis non obstantibus quibuslibet. Nel corso della Seduta del 30 settembre Datum Romae, ex aedibus eiusdem Congre- 2014 i Periti Storici della Congregazione gationis, die 14 mensis Novembris A.D. 2014. hanno preso in esame la Positio super vita et virtutibus del Servo di Dio Sosio Del Prete, Angelus Card. Amato, S.D.B. sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Mi- Praefectus nori, Fondatore delle Suore Piccole Ancelle di Cristo Re, nato a Frattamaggiore (Na) il 28 12 + Marcellus Bartolucci 1885 e morto a Napoli il 28 gennaio 1952. Archiepiscopus tit. Mevanien. a Secretis 4. Varia

8. Notitiae particulares – Il giorno 12 settembre 2014 alle ore 19.30 nel monastero delle Clarisse di Soria, SE 1. Congressus Theologorum super miro Mons. Gerardo Melgar, ha celebrato una solenne messa di ringraziamento per il ri- Il 20 novembre i Rev.mi Consultori Teo- conoscimento delle virtù eroiche della ser- logi hanno espresso il loro parere unanime- va di Dio Clara de la Concezione Sanchez, mente favorevole sulla presunta guarigione monaca clarissa. miracolosa del piccolo Sebest da sin- – Venerdì 12 settembre 2014, presso la sala drome di annegamento avvenuta nella dioce- Protomoteca di Piazza del Campidoglio in si di Youngstown (USA) nel 1998, attribuita Roma, in vista della visita di Papa Frances- all’intercessione della Venerabile Serva di Dio co in Albania, si è tenuto il convegno “To- Maria Teresa Casini, Fondatrice delle Suore lleranza religiosa albanese tra storia, poesia Oblate del Sacro Cuore, nata a nel e religione”, per ricordare la persecuzione 1864 e morta a Grottaferrata nel 1937. religiosa sofferta della Chiesa in quella na- zione nel corso del XX secolo. – Con lettera del 26 novembre 2014 la Con- 490 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

gregazione delle Cause dei Santi ha notifi- Rev.mo P. Vincenzo Criscuolo, ofm cap., cato il Non Ostare per la ripresa della Causa Relatore per la speciale Positio super Ca- della Serva di Dio Maria Dolores Patroci- nonizatione del beato Giunipero Serra, sa- nio, monaca concezionista francescana da cerdote professo dell’Ordine dei Frati Mi- parte della Congregazione della Dottrina nori. della Fede. – Nel mese di dicembre 2014 la Congrega- Fr. Giovannigiuseppe Califano, OFM zione delle Cause dei Santi ha nominato il EX OFFICIO PRO “IUSTITIA, PACE ATQUE INTEGRITATE CREATI”

Encuentros continentales de Animadores de dos por el Consejo Directivo de la UCLAF y la JPIC de la Orden de los Frailes Menores Oficina de JPIC de Roma (Fr. Joe Rozansky y en el sexenio 2009-2015 Fr. Fabio L’amour), 79 hermanos/as entre frai- les, hermanos/as de la familia franciscana, lai- El objetivo de este artículo es evidenciar en cos/as y representantes de otras instituciones, el sexenio 2009 - 2015, las reuniones continen- entre ellas Franciscans International. tales de JPIC de los 4 continentes en que esta- Durante el encuentro, fuimos orientados y mos presentes como Orden, a saber: las Amé- acompañados por religiosos/as insertos en la ricas, África, Asia y Europa. En el periodo fue- realidad de la Amazonía y por expertos en jus- ron realizados dos encuentros por continente. ticia ambiental, calentamiento global y teolo- Aquí les presentamos los documentos finales gía. Los hermanos/as participaron de una serie elaborados en cada uno de estos encuentros. de conferencias que despertaron la conciencia Ellos fueron preparados principalmente con el franciscana sobre temas de justicia, paz, e in- objetivo de ayudar a los animadores de JPIC a tegridad de la creación, desde una orientación desarrollar un trabajo de animación de acuer- espiritual conforme al carisma franciscano y do con los mandatos del Capítulo General, que los lineamientos de las Constituciones genera- sea integrado, eficaz y adaptado a la realidad y les y subsidios de la Orden. desafíos de cada región del mundo donde esta- Objetivos propuestos para el Encuentro: mos sirviendo. – Profundizar la reflexión sobre la temática La realización de los encuentros según el de la Justicia ambiental. año, es el siguiente: – Sensibilizarnos sobre la significación de • 2010: Encuentro Continental de Europa: la realidad de Amazonía en la actual crisis Polonia. ecológica. • 2011: Encuentro Continental de las Amé- – Asumir los nuevos desafíos de la Amazonía ricas: Quito; y Encuentro Continental de en la misión evangelizadora. Asia: Corea. – Contribuir desde los valores de JPIC al pro- • 2012: Encuentro Continental de África: yecto de Amazonía. Nairobi. – Formar y Animar a los responsables de • 2013: Encuentro Continental de Europa: JPIC en los valores y las actividades de ser- Croacia. vicio. • 2014: Encuentro Continental de las Amé- Bajo el lema “Alabado seas mi Señor por ricas: Bogotá; Encuentro Continental del la hermana madre tierra con todas sus criatu- Asia: Yakarta; y Encuentro Continental de ras”, el tema “Justicia Ambiental y Desafíos África: Nairobi. de la Amazonía”, el encuentro se desarrolló Por cuestiones metodológicas los docu- en dos momentos: El primero, comprendió el mentos finales de cada reunión se presentarán relato de experiencias de inserción de religio- por continente. sos/as de distintos carismas en la Amazonía y luego una serie de conferencias de carácter 1. Encuentros continentales de Animadores científico-teológico. En un segundo momento, JPIC de las Américas trabajando en grupos y plenarios se revisaron las directrices de la Orden, se compartieron Quito - 2011 experiencias de sus Entidades y se acordaron acciones y compromisos para las Entidades y Acogidos por la Provincia San Francisco de sobre el Proyecto Amazonía. Asís de Quito, Ecuador, en la casa Betania de Con la metodología ver, juzgar y actuar, la la Conferencia Episcopal Ecuatoriana, desde asamblea acordó cinco ejes prioritarios para el 1 al 4 de noviembre del 2011, en el contexto responder a los desafíos de la Amazonía y su- del III ENCUENTRO CONTINENTAL JPIC girió algunas recomendaciones para la misión: DE LAS AMÉRICAS, se reunieron, convoca- Ejes prioritarios 492 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

1. Encarnación manifestada en la experiencia 3. Colaboración y Trabajo en Red de inserción desde una lectura de la reali- – Articular a la Familia Franciscana en la dad y que permite una conversión personal participación en el Proyecto Amazonía. y fraterna (inculturación, encuentro con el – Construir puentes con organizaciones y otro, respeto, asumir la causa del otro, co- movimientos sociales y eclesiales sobre nocer la cultura). cuestiones específicas de la Amazonía. 2. Espiritualidad profética, liberadora en la – Fortalecer la integración y colaboración justicia ambiental que afecta y atraviesa to- entre la oficina de JPIC, el Secretariado da la evangelización (vida espiritual, Clara, de Misión y Evangelización, el Secreta- Francisco, Sacralidad de la creación, testi- riado de Formación en el Proyecto Ama- monio de vida). zonía. 3. Presencia y testimonio fraterno en misión, – Pensar la posibilidad de que para el Pro- nuevas formas y estilos de vida. “La pre- yecto Amazonía se promueva y organice sencia es mayor que la misión”. Respeto al una fraternidad interprovincial de her- diferente. Testimonio fraterno e institucio- manos en formación inicial para asegu- nal para una inserción creativa, formas de rarle continuidad al Proyecto. solidariedad. 4. Comunicación 4. Colaboración y trabajo en red: Inter-con- – Crear una red internacional de comuni- gregacional y con los grupos sociales. Arti- cación (web, red de radios, redes socia- culación del proceso amazónico. les, etc) para apoyo y sensibilización del 5. Formación: Inserción, conocimiento de la Proyecto Amazonía con la participación realidad, espíritu crítico, contextualización. de la oficina de JPIC. Recomendaciones – Garantizar una infraestructura tecnoló- Asumir la institucionalidad del Proyecto gica comunicacional para la Misión. Amazonía. Con el compromiso de la OFM, – Que los medios de comunicación ya UCLAF, JPIC, Secretariado de Misión y Evan- existentes en las entidades (Boletines, gelización de apoyar en todos los momentos, Anales, Web, Radios, entre otras) divul- especialmente en los momentos conflictivos guen y apoyen el Proyecto Amazonía. con la sociedad, instituciones eclesiales y ci- 5. Formación viles. Además, proveer con recursos económi- – Nuestras universidades y centros de es- cos y materiales. tudio promuevan la reflexión de la Teo- Respecto a los ejes prioritarios se conclu- logía de la creación en la perspectiva de yeron las siguientes recomendaciones para la Justicia, Paz e Integridad de la Creación. misión en la Amazonía, a nivel personal, co- – En la formación permanente e inicial se munitario e institucional. promuevan los valores en la perspectiva 1. Conversión y Compromiso de Justicia ambiental. – Trabajar por una conversión fundamen- – Formación y capacitación en realidad tada en el evangelio y la espiritualidad social, política, económica, científica, franciscana, integrando los valores de cultural, etc. JPIC en el proyecto personal, cambian- El Encuentro concluyó con la celebración do enfoques y prácticas desde esta mis- eucarística presidida por el Definidor general ma espiritualidad. por América Latina, Fray Nestor Schwerz y – Asumir el reto de cambiar la forma de con el compromiso de continuar asumiendo el vida, con la austeridad personal, la inser- desafío de la Amazonía. ción y testimonio de vida con un profun- do espíritu profético. Hermanos/as participantes del Encuentro 2. Animación – Difundir y sensibilizar la misión en la Bogotá – 2014 Amazonía y el espíritu misionero en la perspectiva de la Justicia Ambiental. Nos reunimos para el VI Encuentro Con- – Promover los valores de JPIC en las presen- tinental de JPIC de las Americas 22 frailes y cias y prácticas pastorales y celebrativas. 4 laicos provenientes de todas las conferen- – En el “Día de la Amazonía” promover cias de América durante los días 21 a 27 de la reflexión y colecta para el Proyecto Septiembre en la ciudad de Bogotá, capital de Amazónico. Colombia. Nos acogieron de manera fraterna EX OFFICIO PRO JUSTITIA, PACE ATQUE INTEGRITATE CREATI 493 las Provincias de Santa Fe y San Pablo, con desafía como hermanos menores animadores quienes compartimos un poco de sus experien- de JPIC. El encuentro estuvo en continuidad cias de vida como hermanos menores en este con lo expresado en el documento de los Con- bello país. sejos Internacionales de Nairobi y Yakarta, y Los hermanos participantes provenían de el documento del Encuentro Continental de los siguientes lugares: cuatro de la Conferen- Quito, por ello también nos detuvimos en los cia Brasilera; tres de la Conferencia del Cono estudios de estos documentos y “alinear” sus Sur; seis de la Conferencia Bolivariana; cua- búsquedas con nuestros desafíos como confe- tro de Centro América y México y seis de la rencias en América. Así puede verse a conti- Conferencia de lengua inglesa. También nos nuación: acompañaron Amanda Lyons de Franciscans Propuestas International (oficina de New York) y Nora 1. Lineamenta (para el proceso de preparación Pfeiffer (Oficina de Bolivia), y por parte de la al Capitulo General) oficina de Roma: Fr. Fabio L’Amour y Fr. Joe – Una más grande inserción de todas las Rozansky. provincias, especialmente en lugares de Este encuentro estuvo marcado profunda- fractura social. mente por una oración creativa y encarnada, – Sobre los hermanos laicos: proponer el con un ambiente especial de celebración y es- cambio del art. 03 de las CCGG (de Ins- cucha de la palabra de Dios, desde las duras tituto Clerical a Instituto Mixto). realidades socio-ambientales, mineras, econó- 2. JPIC (para el Capitulo General) micas y políticas que pudimos escuchar cuanto – Asumir los tres ejes en la formación más conocer. Esto nos motivó a sostener dis- inicial y permanente del documento de cusiones fraternas y críticas de nuestro queha- Jakarta: estilo de vida, minería (justicia cer como hermanos menores en esta realidad ambiental) y erradicación del hambre. de explotación, saqueamiento y destrucción de 3. Continente (para el funcionamiento de las los recursos ambientales en nuestra América. conferencias) Contamos con la riqueza de ampliar nues- – Comunicación: crear un equipo con re- tras experiencias gracias a la participación de presentantes de cada conferencia que se la familia franciscana de Colombia, la cual reúna anualmente (coordinador de los participó el día martes 23, estas hermanas y comunicadores de cada conferencia: Jai- hermanos también trataban el tema de minería me Campos, de la conferencia del Cono y explotación de los recursos naturales, de ma- Sur). Cada conferencia tendrá la libertad nera que fue un intercambio bastante valioso el de elegir un comunicador o si ve perti- analizar juntos la situación, y definir algunas nente el coordinador de la conferencia líneas de acción conjuntas en la búsqueda de puede encargarse de esto. acertar como franciscanos y franciscanas a los – Colaboración: Promover en las Améri- desafíos que vive nuestro continente. cas el trabajo de minería y migración, Entre los momentos más sobresalientes del además de trabajos conjuntos entre encuentro estuvo la salida en dos grupos a co- conferencias. Por citar algún caso, la nocer algunas experiencias, el primero hacia Conferencia de lengua inglesa (en nor- Ubaté-Cundinamarca; allí la Provincia de San- te Amèrica) y Conferencia Guadalupe ta Fe tiene su noviciado y los hermanos con- (Mexico-Centro América) tienen un tra- viven con una realidad minera destructora. El bajo conjunto. segundo grupo compartió con los hermanos de Después de estos días de discernimien- la Provincia de San Pablo, quienes viven en la to, análisis y compartir las conferencias periferia de la capital en medio de desplazados proponen que desde América quedan por la guerra y la minería en Colombia, allí ca- claros los siguientes aspectos como de- minaron en el barrio y compartieron algunas safíos: experiencias de vida. – Insistir y animar en las Conferencias co- Como se puede ver, la metodología del en- mo en cada entidad la necesidad (como cuentro estuvo puesta en el encuentro con el nos lo propone el Papa Francisco) de la Señor, lo informativo (análisis-discusión) y inserción en medio de los pobres, tanto a experiencial. Así que tratamos de nutrir nues- nivel de la formación inicial como de la tras reflexiones a partir de la experiencia, moti- formación permanente (esto se entiende vados por el Señor Jesús que cada vez más nos como punto de partida-conversión para 494 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

la vida y misión de nuestras entidades y Conferencias OFM de Europa, además de Fr. no como algo accidental). Joe Rozansky, director de la Oficina de JPIC 4. Propuestas a partir de los ejes de Jakarta de Roma, y de Fr. Vicente Felipe, definidor 4.1 Estilo de Vida: opción por los pobres. general, que es el enlace entre JPIC y el De- Ayudar a crear una mentalidad menos finitorio general. En parte del Congreso es- consumista, con una vida más sencilla tuvieron presentes también seis Ministros basada en lo necesario (consumo críti- Provinciales. Los dos últimos días asistieron co). Utilizar el subsidio “Nuevos Estilos el Ministro general, Fr. José R. Carballo, y el de Vida” para reforzar los momentos y definidor general de las Conferencias eslavas, espacios formativos, capítulos locales. Fr. Ernest Siekierka. Fortalecer la espiritualidad de la mino- La presencia del Ministro general marcó ridad conociendo los mecanismos ma- el momento fundamental del Congreso y su nipulantes y consumistas que mueven conferencia “Justicia, paz e integridad de la nuestra sociedad. creación y proyecto de vida y misión en clave 4.2 Justicia Ambiental: Acompañar los franciscana”, fue para todos nosotros una lec- procesos de criminalización en comu- ción fuerte y llena de futuro, digna conclusión nidades afectadas por la minería (buscar de un trabajo fraterno, intenso, gozoso. informaciones sobre lideres perseguidos El Congreso se ocupó principalmente de la o encarcelados, y junto con FI, la Ofi- formación para la tarea de animador: reflexio- cina JPIC de Roma y otros Organismos nes sobre la historia y sobre los valores de Internacionales asegurar el apoyo y el JPIC, el papel del animador y algunos criterios tratamiento justo a estos líderes). sobre como preparar y promover un programa 4.3 Celebraciones: Promover celebracio- provincial de JPIC. Fr. Francisco O’Conaire nes en nuestras entidades junto con la nos ayudó en esas reflexiones. Familia Franciscana, los 35 años de Ponemos a continuación las principales in- Francisco patrono de la Ecología a fi- dicaciones que nos hemos dado para nuestro nes de noviembre o inicio de diciembre servicio de animadores de JPIC en Europa. 2014, utilizando el sitio web creado para Sugerencias este fin (francis35.org), articulando el 1. Es tarea del animador la de concientiear a tema de la minería en la reflexión. Tener los frailes sobre los valores de JPIC. Son presente lo mismo para el día del agua el valores trasversales que forman parte del 22 de marzo. DNA de nuestra vida y misión. Sobre este 4.4 Erradicación del Hambre: Buscar, tema existen resistencias: hay que partir de coordinar y participar de las produccio- aquí. nes agroecológicas de alimentos en cada 2. Debemos preguntarnos sobre nuestro es- región influenciando nuestra fraternidad tilo de vida para que haya coherencia en- y las comunidades locales de las cuales tre los valores que profesamos y nuestras somos parte. Informarse si existen en la acciones. Hemos de plantear esto desde la región grupos de economía solidaria o minoridad y con sentido de formación per- comercio justo y ser parte de estos pro- manente. cesos (involucrar también a la fraterni- 3. Nuestros valores hemos de afirmarlos no dad, comunidad eclesial, colegios, etc). sólo en nuestro trabajo ad extra sino en primer lugar en nuestra vida ad intra. He- 2. Encuentros continentales de Animadores mos de cuidar especialmente la gestión de JPIC de Europa constructiva de los conflictos. 4. Elaborar cada uno, dos o tres años un pro- Polonia - 2010 grama de animación a nivel provincial (también de Conferencia) implicando al Del 25 al 30 de abril en Monte San Ana, Definitorio tanto en el proceso de elabo- Polonia, se celebró el IV Congreso de los Ani- ración del programa como durante la rea- madores OFM de JPIC de Europa. Ha sido el lización del mismo. El programa se ha de primero celebrado en la Europa del Este y por insertar en el camino de la Provincia o eso mismo significativo para el proyecto de Conferencia. una Europa unida y solidaria. 5. Conviene formar un equipo o comisión Participaron representantes de las cinco que trabaje con el animador. Sería bueno EX OFFICIO PRO JUSTITIA, PACE ATQUE INTEGRITATE CREATI 495

que de ella formasen parte frailes (espe- ticipantes, incluidos 29 animadores de JPIC cialmente de los que trabajan en la forma- de la OFM, provinciales, tres frailes de la Cu- ción y en la evangelización) y laicos (espe- ria General en Roma, otros frailes, hermanas cialmente de la OFS). y personas laicas. El congreso se dividió en 6. Participar en reuniones del Definitorio tres partes; cada una ofrecía una perspectiva (cuando se decida) y en los encuentros de diferente sobre nuestra posición y misión en el guardianes, tanto para preparar el progra- moderno areópago europeo, en especial en lo ma de animación como para su evaluación. relacionado con temas de justicia, paz e inte- 7. Dar al animador el tiempo y los medios ne- gridad de la creación. cesarios para su trabajo. Los primeros dos días ofrecieron una serie 8. Hay que comenzar haciendo un análisis de quince conferencias y debates sobre el con- del territorio en el que está situada la Enti- texto europeo para establecer y promover los dad, e igualmente una análisis de la propia valores de JPIC. El seminario fue organizado Entidad. Formar, con medios adecuados, por el Instituto Franciscano para la Cultura de en la lectura de los “signos de los tiempos” Paz en Split. Los oradores, que vinieron de y en la dimensión política de las diferentes universidades y academias en Split, Zagreb, realidades y situaciones (ir a las causas). Sarajevo, Mostar, Viena y Roma, presentaron 9. Valorar las fechas importantes y las Jorna- sus análisis del mundo moderno y ofrecieron das nacionales e internacionales de espe- claves para comprender cómo podemos traba- cial importancia para nosotros. Organizar jar por los excluidos, los pobres y los oprimi- encuentros de oración y de profundización dos. Las actas del Congreso, tanto de las con- en esos temas. ferencias como de los debates, serán pronto 10. Cuidar más la información y la comunica- publicadas por el Instituto Franciscano para la ción (con la Oficina de Roma y entre los Cultura de Paz en Split. animadores). Los días tercero y cuarto fueron dedicados 11. El animador ha de apoyar a los frailes que a una reflexión sobre el estado de JPIC en la se encuentran en la “frontera”, sea porque Orden y sobre la formación para JPIC. Mi- trabajan en lugares de fractura o porque chael Perry OFM, Ministro General, envió una son marginados en la vida de la Provincia. ponencia intitulada: “Reflexionando sobre un 12. Los nuevos animadores deben participar importante componente de nuestro ADN fran- en el curso base de JPIC que se realiza ca- ciscano: Justicia, Reconciliación y Paz”, la da año en la Pontificia Universidad Anto- cual hacía un énfasis basado en la experiencia nianum (PUA) de Roma. sobre JPIC como espiritualidad auténtica. Joe 13. Profundizar el conocimiento y la vivencia Rozansky OFM, director de la oficina de JPIC del Capitulo IV de las CC.GG. usando el en Roma, dio una actualización sobre la labor subsidio “Peregrinos y extranjeros en este de JPIC en la Orden. Fabio L’Amour OFM mundo”, favoreciendo su traducción en las (de la Oficina de Roma), Vicente Felipe OFM diferentes lenguas. (Definidor General), Francisco O’Conaire Propuesta OFM y Joe Rozansky OFM organizaron di- Partiendo de la carta mandada por la UF- versas actividades para animadores veteranos ME a los frailes de Europa, cada Conferencia y nuevos. estudie un proyecto especifico que como JPIC El último día fue dedicado al trabajo por podemos proponer para realizar en Europa en conferencias. Cada una de las cinco conferen- cuanto forma parte de nuestra tarea. El estudio cias europeas compartió información acerca se realice en los próximos seis meses, de mo- de su trabajo y reflexionó sobre maneras con- do que después los Coordinadores de JPIC de cretas de promover más los valores de JPIC las Conferencias lo puedan poner en común y en su propia realidad. Un punto destacado por profundizar. muchos participantes fue la situación de los inmigrantes que llegan a Europa. Se instó a to- Croacia - 2013 dos los animadores a hacer uso del documento preparado para la UFME (la Unión de Entida- El Quinto Congreso Europeo de Anima- des OFM Europeas), Directrices para el Tra- dores de JPIC de la OFM se llevó a cabo en bajo Pastoral de la OFM con los Migrantes en Trogir, Croacia, del 29 de abril al 3 de mayo Europa. Este documento puede ser encontra- de 2013 con la asistencia de un total de 62 par- do en la página web de la Orden. Se solicita a 496 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3 los participantes discutir posibles propuestas el Centro Porciúncula en Nairobi, Kenia, del que JPIC pudiera presentar al próximo Capítu- 28 de agosto al 3 de septiembre de 2014. Han lo General en 2015. Finalmente, se tomó una asistido animadores de 5 de las 11 entidades decisión: que los coordinadores de las cinco africanas: Zimbabue, Mozambique, Sudáfrica, Conferencias Europeas se reúnan en la Curia Provincia San Francisco de África Oriental y General en Roma, el 21 de septiembre, para Marruecos; también estuvo presente el anima- seguir debatiendo acerca de proyectos y acti- dor de Tierra Santa (él participa con los anima- vidades comunes. dores de África para actividades de JPIC). No concurrieron Congo Kinshasa, Congo Brazza- 3. Encuentros continentales de Animadores ville, la provincia Verbo Encarnado de Áfri- de JPIC de África ca Oriental, Guinea Bissau, Angola y Egipto. También estuvo Joe Rozansky de la Oficina de Nairobi - 2012 JPIC de Roma. Los participantes empezaron con una mi- El encuentro se ha llevado a cabo del 15 rada a la realidad en cada una de las entidades al 18 de febrero de 2012, en el Centro Por- presentes, y luego evaluaron el trabajo de los ciúncula en Nairobi, Kenia. Participaron 8 dos últimos años. Se puso énfasis en la necesi- frailes, en representación de 7 de las 11 En- dad de promover mayor comunicación de los tidades de África y Tierra Santa. Estuvieron animadores de JPIC entre ellos mismos, con presentes: Ilidio Maluleque de Mozambique; los provinciales y otros frailes en las entida- Gerry O’Reilly de Sudáfrica; Xavier Mukupo des, y con la Oficina de Roma. Las actividades de Zimbabwe; Renato Chiumento de Guinea de formación incluyeron: Bissau; François Lare de África Occidental; – un minitaller sobre la ‘Caja de Herramien- Bienvenue Ibara de Congo Brazzaville; Joe tas’ franciscana para la construcción de paz (Ehrhardt) Masumbuko de África Oriental; y y la reconciliación (preparado por el Comi- Louis Bohte de Tierra Santa. Fabio L’Amour y té de Animación de JPIC de la Orden); Joe Rozansky de la Oficina de JPIC de Roma; – una presentación sobre cómo preparar un también participó, Richard Kakeeto, francis- plan provincial para JPIC, con tiempo para cano seglar que trabaja en la Oficina de JPIC trabajar en un plan para cada una de las en- en Nairobi. Cuatro entidades no estuvieron tidades; presentes: Angola, Marruecos, República De- – un estudio de los lineamenta para el Capí- mocrática del Congo (DRC) y Egipto. tulo General, con una discusión de posibles La primera parte del encuentro ha sido de- propuestas de JPIC para el Capítulo; dicada a compartir situaciones y desafíos de – una sesión muy informativa presentada por cada uno de los animadores/Entidades. La se- el Sr. John Katunga de CRS (Catholic Re- gunda parte estuvo dedicada al último Sínodo lief Service) sobre minería y conflictos en de los obispos africanos, en donde se profun- África, con un enfoque especial en la Repú- dizaron tres temas del documento: Ecología, blica Democrática del Congo; Reconciliación y Justicia y Paz. Después de – una sesión con un representante de Francis- la discusión de grupos y de trabajo plenario, cans International para ayudar a los anima- se reflexionó sobre las formas de mejorar la dores a comprender cómo podrían colabo- comunicación y el trabajo de JPIC, y como rar con FI, especialmente en cuanto al EPU afrontar los problemas comunes que afligen (Examen Periódico Universal); el Continente. La agenda también incluyó un – una breve sesión con el Hno. Nicodemo Ki- Taller sobre la construcción de la paz y la re- buzehose, Definidor General de África. conciliación. Los animadores fueron inspirados por un Por último, los participantes han visitado mensaje que les fue enviado por el Ministro algunos proyectos de la Familia Franciscana General animándoles a trabajar con persisten- en Kibera, uno de los más grandes barrios mar- cia por JPIC en África, donde las necesidades ginales de África. son tan grandes. El mensaje está siendo tradu- cido y será compartido con todos los hermanos Nairobi - 2014 de África. Los últimos dos días del encuentro fueron El Encuentro Continental de África para organizados junto con los provinciales de Áfri- Animadores de JPIC se ha llevado a cabo en ca, quienes también estaban en Nairobi para EX OFFICIO PRO JUSTITIA, PACE ATQUE INTEGRITATE CREATI 497 su encuentro anual. El 2 de septiembre, pro- tulo General. A esto le siguió una orien- vinciales y animadores visitaron un centro de tación sobre todo el encuentro ofrecida refugiados dirigido por Caritas International, por Joe Rozansky, secretario de JPIC donde están trabajando las hermanas capuchi- en Roma y Simón Kim, secretario de la nas. Todos los presentes quedaron profunda- Conferencia de Asia Oriental (CAO) pa- mente conmovidos por los relatos trágicos de ra JPIC. los refugiados que compartieron con nosotros. b. La tarde estuvo dedicada a una conferen- Animadores y provinciales se reunieron el 3 cia del Hno. Donal O’Keeffe, SSC sobre de octubre en la curia provincial para discutir el proyecto gubernamental de restaura- hablar de JPIC en la conferencia. Los provin- ción de 4 ríos. El pueblo y los ambien- ciales aclararon que JPIC necesita dar, cada talistas se oponen a dicho proyecto. La año, un informe a la conferencia, destinado a Iglesia Católica junto con otras religio- ayudar a los provinciales a evaluar el trabajo y nes ha participado en la campaña aunque a discurrir las actividades que se han de aco- el Cardenal se ha mostrado vacilante en meter. Los provinciales aceptaron la recomen- su postura. Luego siguió el informe de la dación de los animadores que el Hno. Xavier entidad coreana. Mukupo de Zimbabue fuera nombrado coordi- c. El segundo día y el tercero fueron de- nador de JPIC para la Conferencia. A Xavier dicados a los informes de las diferentes se le ha encargado la tarea de promover la co- entidades y la charla de Joe Rozansky. municación necesaria para vigorizar el trabajo Después de cada informe se dio oportu- de JPIC a lo largo y ancho del continente, tra- nidad para un debate pertinente al infor- bajo que es hecho no solamente por los anima- me. Después de que todos informaron, dores sino también por muchos frailes en las los participantes priorizaron los temas entidades. que consideraban importantes para ellos. La evaluación del encuentro fue muy posi- La víspera del tercer día tuvimos una tiva y, con la aprobación de los provinciales, el visita fraternal a la casa de formación siguiente encuentro de JPIC de la Conferencia Sung-Buk de los estudiantes de post- tendrá lugar en Marruecos en octubre de 2015. noviciado. Rezamos las vísperas con ellos y disfrutamos de una cena especial 4. Encuentros continentales de Animadores preparada por los frailes. Ellos cantaron de JPIC de Asia para nosotros y escucharon las cosas que compartimos con ellos. Korea - 2011 d. El cuarto fue un día de receso del traba- jo. Visitamos el sitio de los Mártires de Encuentro de las Conferencias Francisca- Corea. Tuvimos una misa y un almuer- nas de Asia Oriental (CFAO) zo en la vivienda para los sin techo, que Seúl, 17-22 de Febrero de 2011. estaban quedándose justamente en las calles de Seúl. Este proyecto es mane- 1. Participantes jado bajo el liderazgo de Francis Koon, Joe Rozansky (Oficina de JPIC Roma); OFM. Luego seguimos hacia el Museo Simón Kim (Corea); Pete Montallana (Filipi- del Palacio Real. nas); John Liu (Taiwán); William Ng (Hong e. El quinto día fue dedicado a los asuntos Kong); Peter Nguyen Dinh Phuc (Vietnam); inconclusos. A las 11 am tuvimos nues- John Wong (Singapur); Philip Jeffares (Aus- tra Eucaristía de clausura presidida por tralia – Nueva Zelanda); Peter Keita Abe (Ja- nuestro anfitrión de JPIC, Simón Kim. pón); Basil Jung Min Heo (Myanmar); Peter La tarde fue de tiempo libre. La regia ce- C. Aman (Indonesia). na de despedida tuvo lugar en el Centro Educativo Franciscano, y fue honrada 2. Resumen de actividades con la presencia de nuestro obispo OFM a. El encuentro dio comienzo con una misa Xavier Yu. Nos deleitaron con música de inauguración a las 10 a.m. del 16 de tradicional coreana. La presentación febrero de 2011, presidida por Francis con el gong del director OFM del FEC Ki, provincial de Corea, el cual nos dio fue un regalo muy especial para noso- la bienvenida y destacó la importancia tros. Las palabras del provincial coreano de JPIC de acuerdo al mandato del Capí- fueron una fuente de estímulo para con- 498 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

tinuar el trabajo de JPIC y a la vez Joe conciencia de las cuestiones ecológicas. Rozansky expresó la profunda gratitud JPIC trabaja juntamente con otras con- de los participantes por la hospitalidad gregaciones religiosas; hay necesidad de los frailes coreanos, y alentó a todos de formación de laicos sobre la Ense- y cada uno con las palabras del ministro ñanza Social de la Iglesia. Los asuntos general que dijo que en “JPIC está en el políticos influyen tanto en la Iglesia que ADN de la Orden. ella simplemente ha tendido a realizar f. Reunión de evaluación y partida por Joe, actividades espirituales. La mayoría de Simón Kim y Peter Aman. los frailes son todavía indiferentes a las cuestiones políticas, pero el provincial 3. Los informes fueron de diferentes entidades brinda su apoyo. a. Corea: Simón Kim presentó el tema de e. Vietnam: La actividad principal del cómo se hace la animación en la forma- coordinador de JPIC es servir a los le- ción inicial y en la continua; la colabo- prosos. Los frailes también participan en ración con las SFO y los grupos interre- el cuidado de los pobres y de los pacien- ligiosos; la educación de la gente sobre tes con el VIH. La situación política es los valores de JPIC y el trabajo con los difícil y no hay suficiente espacio para trabajadores migrantes. También se las actividades políticas, ni la libre ex- compartieron puntos sobre los norcorea- presión. nos y la unificación de Corea. El trabajo f. Filipinas: Hay un nuevo presidente que de animación entre los frailes no fue una positivamente está para servir al pueblo, tarea fácil. pero la dinastía política todavía está en b. Japón: Se hace la animación usando los control de la economía y de la política. documentos de la Iglesia y de la Orden. En cada casa hay un animador de JPIC y En la década de 1980, JPIC era fuerte, un comité ejecutivo de JPIC. Fuerte en pero se debilitó en la década de 1990. la predicación de JPIC, pero todavía dé- Si bien algunos guardianes comprenden bil en el empoderamiento de los pobres, JPIC, otros no lo hacen; sin embargo, a través de la organización especialmen- el Ministro Provincial brinda su apoyo. te con comunidades eclesiales de base. Los cristianos son alérgicos a JPIC. Las Hay un plan para un seminario sobre actividades de JPIC se las realiza en co- JPIC para todos los animadores y líderes laboración con otros grupos. Hay un in- de nuestros ministerios. tercambio de actividades con la provin- g. Myanmar: La situación política es dura y cia coreana y un diálogo interreligioso difícil. Los frailes participaron trabajando con el budismo y el sintoísmo. por las víctimas del tifón en 2008. Ellos c. Hong Kong: Las actividades de JPIC ayudan a los pobres, construyen escuelas, se centran en actividades interreligio- ofrecen empleos, dan cursos de enseñan- sas; ecología (bendición de animales y za de inglés y de computación con un es- Via Crucis con puntos ecológicos de re- píritu de diálogo y minoridad. flexión); retiro y talleres; movimiento no h. Australia: La provincia tiene a una laica violento activo y resolución de conflic- como animadora de JPIC, pero esto no tos; refugiados, trabajadores migrantes ofrece dificultades. Su programa anual y minoría étnica. Han traducido CON- incluye: animación de los frailes y de la TACTO y el manual de JPIC Instrumen- comunidad franciscana grande; proyecto tos de Paz. El obispo es fuerte en JPIC. Tierra en el espíritu del Capítulo Provin- El animador de JPIC tiene muchas otras cial de 2007; respuesta al cambio climá- labores. Hay necesidad de reestructurar tico; apoyo de Franciscans International las prioridades de JPIC. en Bangkok; educación y agricultura en d. Taiwán: Los temas incluyen la Inversión Timor Oriental y apoyo para los refugia- de la Petroquímica Kuang, la promoción dos y solicitantes de asilo; y aborígenes. de la vida contra la pena de muerte, sa- i. Nueva Zelanda: Hay desigualdad econó- larios justos; trabajadores migrantes, mica entre la gente. Aunque se lo conoce discriminación de religiosas, el tráfico como un país verde, ya está amenazado humano y la tensión con la China conti- por la ganadería lechera y las emisiones nental. Hay entre la gente una creciente de carbono. Los frailes dirigen una ca- EX OFFICIO PRO JUSTITIA, PACE ATQUE INTEGRITATE CREATI 499

sa de retiro. Hacen reciclaje y practican facebook. la justicia con sus empleados. Hay co- c. Ecología: colaborar compartiendo temas laboración inter-franciscana entre las 7 y datos que ayuden a los animadores OFM, 3 OFM Caps, 3 Franciscanos an- que trabajan con las ONG a estudiar los glicanos y 130 de la OFS. Ellos se atre- problemas, por ejemplo rastreando qué vieron a integrar sistemáticamente los banco sostiene a una compañía minera. valores de JPIC en su estilo de vida y en También necesitamos suministrar mate- el uso de los recursos materiales. rial de apoyo para ayudar a comprender l. Indonesia: Hay una creciente conciencia los diferentes contextos de los proble- de los valores de JPIC entre los frailes mas, como el problema del aceite de pal- y los jóvenes participan en actividades ma en Indonesia. de JPIC. Todavía hay que hacer el pro- d. Priorizar el ministerio a los trabajadores grama para la formación inicial y conti- migrantes en Asia-Oceanía. nua. Se hace animación y una actividad e. Habrá un curso de JPIC para las CFAO es proveer materiales para una liturgia en mayo de 2012 en OLAS, Manila, para creativa con valores de JPIC. Hay una los frailes y miembros de la familia fran- fuerte labor de incidencia para ayudar ciscana. Se eligió a Peter Aman como a las víctimas de prácticas mineras de cabeza del comité, con Simón Kim and compañías multinacionales. La oficina Pete Montallana como miembros. Pete de JPIC ha ayudado a aumentar los in- se encargará del trabajo preparatorio en gresos de muchos granjeros a través de Manila. Se agregarán otros dos miem- la promoción de la agricultura orgánica, bros: el animador de JPIC de Australia y publica una revista bimestral. – a ser seguido por Phil, y un fraile de m. Singapur: Los temas de JPIC encarados Singapur – John lo contactará. El curso son la corrupción, falta de libertad reli- durará dos semanas. Se dará un curso de giosa, distribución injusta de la riqueza inglés de dos semanas a los que lo ne- y de los recursos, salarios justos para los cesiten. (Hay más detalles de este curso trabajadores, trata y tráfico de humanos, en el adjunto). La idea del curso de JPIC inversiones/industrias, uso insostenible será presentada en el encuentro de las de los recursos naturales, falta de reci- CFAO en junio de 2011 por Peter Aman. claje. f. El grupo también decidió asignar frai- Los frailes están comprometidos en servicio les para que se encarguen de alentar a social para los pobres, los indígenas y los mi- otras entidades OFM no representadas grantes; en el diálogo interreligioso y ecuméni- para que se hagan activas en las iniciati- co; en el apoyo para Franciscans International, vas de JPIC de la EAC-SAAO. Vietnam en tiendas de segunda mano y en arquitectura se encargará de Camboya; Singapur de consciente del medio ambiente. Los retos son: India y Pakistán; Filipinas de Sri Lanka la falta de interés del público en general, la into- y la Custodia del Sur de Filipinas; Aus- lerancia del gobierno; la falta de frailes dedica- tralia del PNG. Necesitamos conseguir dos a los servicios de JPIC. Quieren involucrar- el nombre y dirección de correo electró- se más en temas de inversión ética, formación nico del animador de JPIC de todas las de los frailes en diálogo (interreligioso y ecu- entidades. ménico); desarrollo de sensibilización entre los 5. Reseña de acotaciones de Joe Rozansky cristianos y los frailes. a. Los valores de JPIC son valores del 4. Recomendaciones Evangelio, valores del Reino. El princi- a. JPIC en formación: Los programas de pal animador es el Provincial, y el ani- formación de JPIC tanto en la forma- mador de JPIC trabaja en su nombre. ción inicial como en la continua de las Hay necesidad de una comisión de JPIC diferentes provincias serán recogidos y en cada entidad, con el objeto de que el distribuidos a las diferentes entidades. animador pueda tener otros frailes con b. Comunicación: Habrá una lista de co- quienes dialogar, comunicarse y traba- rreos entre los animadores de JPIC para jar. El animador de JPIC debe informar ayudarles a contactarse entre ellos usan- a la provincia lo que ocurrió en este en- do un correo electrónico común: fcaoj- cuentro en Seúl para mantener informa- [email protected]. También usaremos el dos a los frailes. 500 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

b. Le hizo recuerdo al grupo sobre los do- juegan un rol menos prominente en otros paí- cumentos que ayudan en la animación ses; por ejemplo, las penurias de los solicitan- de JPIC: Las Directrices, Peregrinos y tes de asilo y su vulnerabilidad en Tailandia extranjeros en este mundo, Mandatos mientras esperan su reasentamiento en un del Capítulo General, Manual de JPIC. tercer país (anfitrión). El involucramiento de Algunos documentos están en prepara- JPIC en cada país dependía del contexto local; ción: Inversión ética; Justicia medioam- Australia, por ejemplo, estaba más activa en biental, Ecología en la vida diaria. los campos de la minería y de la inmigración, Hizo hincapié en la importancia de la cola- mientras que Corea ponía más energía en las boración entre entidades, especialmente sobre protestas contra el fraude electoral y la ener- temas importantes, a pesar de la dificultad con gía nuclear. Taiwán tenía más participación el idioma. Insistió en la colaboración con la en asuntos como el gasto gubernamental en familia franciscana y otros grupos. armas, la pena de muerte y las protestas contra Le recordó al grupo sobre la 25ª conmemo- el matrimonio entre seres del mismo sexo en ración del Espíritu de Asís. Se están ya pre- tanto que Hong Kong miraba de más cerca las parando los materiales para esto. El curso de cuestiones de reformas políticas, preservación JPIC en el Antonianum está programado pa- de la tierra y eliminación de la basura. Dada ra ser llevado a cabo del 3 al 13 de mayo del esta diversidad, Joe Rozansky comentó en una próximo año. de sus presentaciones que todos los documen- tos de JPIC se basan en mandatos de los Ca- Indonesia - 2014 pítulos Generales de la Orden. Añadió que no hay pautas que sean totalmente adecuadas para Animadores de JPIC de entidades fran- cada contexto y provincia; debemos adaptarlas ciscanas en la Conferencia de Asia Oriental a nuestra situación local. (EAC, por sus siglas en inglés) y la Conferen- Se anima vigorosamente a trabajar en busca cia de Asia Sudoriental y Oceanía (SAAOC, de mayor colaboración entre JPIC y evangeli- por sus siglas en inglés), juntamente con Fr. zación y formación a través de las conferen- Joe Rozansky y Fr. Fabio L’Amour, de la Ofi- cias asiáticas. Para la formación, por ejemplo, cina General de JPIC de Roma, se reunieron la Provincia de Corea cada mes tiene un se- en Yakarta, Indonesia, del 13 al 17 de junio minario “Signos de los tiempos” para frailes para compartir experiencias y puntos de vis- estudiantes y un curso intensivo de JPIC pa- ta concernientes a cuestiones en torno a JPIC ra frailes estudiantes de 2º año en verano. La de los últimos 3 años. ¡Nuestros anfitriones, Provincia de Indonesia tiene “días de estudio” los frailes de la Provincia de San Miguel, en sobre JPIC para sus frailes en profesión sim- verdad se pasaron de hospitalarios! Desde el ple. Este ánimo va no sólo para la formación primer día fue evidente que teníamos mucho inicial sino que se extiende a lo que se hace en que compartir y debatir, puesto que había una la formación permanente también. De hecho, diversidad considerable tanto de contextos las 2 conferencias en Asia propusieron un cur- culturales como de situaciones problemáticas so de JPIC de dos semanas el próximo verano representadas por esta vasta región. Tuvimos (2015), que se llevaría a cabo en la ciudad de animadores de entidades tan pequeñas, como Quezón, Filipinas, al cual también serán invita- Timor Oriental y Hong Kong, y tan grandes dos a asistir los frailes que participan en evan- como Indonesia, Japón, India y Filipinas. Para gelización y formación. La oficina de JPIC de una cantidad de los animadores éste fue su ma- Roma ayudará en la coordinación del curso y yor encuentro de JPIC, y varios hicieron notar en parte de su planificación. Aunque estará que ellos tomaron la responsabilidad de coor- principalmente dirigido a la familia francisca- dinar la animación de JPIC poco tiempo antes na y se hará desde una perspectiva franciscana, este año. el curso estará abierto también a laicos intere- Los informes de cada entidad representada sados y religiosos no-franciscanos. prácticamente absorbieron nuestros primeros Resultado de esta conferencia en Yakarta 2 días; cada animador tenía un breve período fue también la decisión de tener una mayor co- de tiempo para compartir sobre las actividades nexión en red entre los animadores. Como es de JPIC de su entidad y luego seguían pregun- lógico, nos dimos cuenta de que esa conexión tas para aclaraciones. Para nuestra Fundación en red no sólo nos ayuda a estar mejor infor- en Tailandia, algunos de los temas expuestos mados sobre lo que pasa en el dominio de JPIC EX OFFICIO PRO JUSTITIA, PACE ATQUE INTEGRITATE CREATI 501 en nuestra región, sino que también puede ser- desde la Oficina de JPIC en Roma y de Markus vir para inspiración mutua y para estimular Heinze y Budi Tjahjono de Franciscans Inter- la creatividad en nuestros diversos enfoques, national. Después de nuestro día de clausura planes y actividades. En algunas entidades hay hubo una oportunidad de ir de excursión por preocupaciones justificables sobre la sensibi- los lugares de interés en Yakarta, cortesía de lidad del involucramiento de JPIC cuando el nuestros anfitriones frailes indonesios, junto clima político es tan restrictivo; un ejemplo de con los delegados que acababan de llegar pa- esto sería la situación actual en Myanmar, aun- ra el encuentro del Consejo internacional de que el país continúa abriéndose más al mundo JPIC que se acoplaba con el nuestro. ¡Que to- exterior. dos los que somos animadores quedemos aun Estamos muy agradecidos de haber tenido más animados por este tipo de encuentros con aportaciones adicionales durante el encuentro nuestros hermanos en Francisco!

AD CHRONICAM ORDINIS

1. De itineribus Ministri Generalis chas mediaciones para que el proceso granase en frutos, ya que dificultades y obstáculos han 1.1. Capítulo de las Esteras de las Provincias hecho también acto de presencia. Las media- de España en proceso de unión ciones han afectado a muchas áreas: Capítulos El Escorial (Madrid), 01-03.05.2014 Provinciales, sobre todo el de 2013 que todas las Provincias lo tuvieron en la primavera con En El Escorial, a unos 40 kilómetros de una temática común; encuentros (con el Defi- Madrid, en la casa de Ejercicios de los Reli- nitorio general, con los Definitorios provincia- giosos de los Sagrados Corazones, nos hemos les, encuentro de guardianes); reuniones con reunido en torno a 120 entre hermanos y lai- todos los Secretariados y Comisiones; labor de cos franciscanos, con la presencia también de los Ministros Provinciales: reuniones periódi- nuestro hermano Ministro General y del Defi- cas, circulares para todos los hermanos de las nidor general, para gozarnos y vivir en familia Provincias en proceso de unión; hojas de ruta el don de nuestra vocación. que han ido marcando todo el iter del proceso; El lema del Encuentro ha sido “Familia en nombramiento de comisiones específicas para misión: juntos, alegres, solidarios”. Hemos cometidos concretos como la elaboración de reflexionado sobre la misión compartida con temas de FP; nombramiento del grupo dinami- los laicos. De ahí la presencia de un número zador para asesorar a los Provinciales en todas significativo de laicos franciscanos, unos 30, las iniciativas a llevar a cabo al mismo tiempo de la OFS, de grupos franciscanos juveniles y que prepararlas y organizarlas. Todo acompa- adultos y de laicos colaboradores con nuestras ñado por una serie de publicaciones y medios actividades y misión. informáticos para tener al día a todos los her- El II Capítulo de las Esteras es uno de los manos sobre la marcha del proceso: Boletines, últimos actos o iniciativas del largo proceso de página Web, Comunicados, sms, etc. unión que venimos recorriendo los franciscanos El arduo trabajo de todos, principalmente de la Península Ibérica desde hace ya casi 10 de las Secretarías de Formación y de Evange- años. Algunas Provincias (Santiago, Arántzazu lización, fue recogido en un Documento im- y Portugal) en un cierto momento del proceso y portante: el “Proyecto Porciúncula, proyecto por razones diversas vieron mejor no enrolarse, de vida y misión” de la nueva Entidad, que fue por ahora, en el mismo. El resto de Provincias, objeto de estudio en los Capítulos Provinciales Bética, Cartagena, Castilla, Cataluña, Granada, de todas las entidades en proceso de unión en Valencia y la Custodia de San Francisco Sola- la primavera de 2013. no, estamos involucrados en el proceso cuyo Un momento importante ha sido el nom- término es inminente. El 1 de enero de 2015 es bramiento por parte del Definitorio General, a la fecha de constitución de la nueva Provincia, finales de 2013, del Delegado del proceso, el la Provincia de la Inmaculada. hermano Juan Telesforo Zuriarraín, de la pro- vincia de Arántzazu, que ha sido acogido por Un poco de historia todos con contento. Con esto, el proceso ha en- Han sido casi diez años intensos de prepa- trado de verdad en su etapa final. Al no haber rativos. Porque el problema no es sólo cambiar podido participar el Delegado en este Capítulo estructuras, con lo complejo que esto pueda de las Esteras por razones de compromisos de resultar, sino el hacernos a una mentalidad y agenda, nos conectamos con él por vídeocon- sensibilidad nuevas que nos aboque a una ver- ferencia en la que nos comunicó su mensaje de dadera revitalización de nuestra vida y misión. ánimo y estímulo para que todos los trabajos Cambiar mente y corazón para que nuestra del encuentro resultasen fructíferos y del agra- vida franciscana sea de calidad, significativa, do del Espíritu. sea una palabra que abra a la esperanza y al futuro para tantos hombres rotos de hoy. Capítulo de las Esteras, paso a paso Durante estos años se han empleado mu- Por lo que respecta al II Capítulo de las Es- 504 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3 teras, quedó claro por parte de los organiza- de las hermosas iniciativas que están en curso dores la finalidad del mismo: “Celebraremos en nuestras Provincias. Hubo tres experiencias juntos el don precioso de nuestra vocación de laicos franciscanos y seis de franciscanos desde la alegría y la fraternidad; serán días correspondientes a cada una de las Provincias: para compartir nuestra vida, para crecer en experiencias de grupos de jóvenes francisca- conocimiento mutuo y fortalecer los vínculos nos, fraternidad de inserción, experiencias de fraternos vitales para afrontar la nueva reali- misión ad gentes, fraternidad internacional dad que ya está en marcha, y todo vivido desde en Roma, etc. Disfrutamos al ver la riqueza y la misión compartida con nuestros laicos fran- variedad de experiencias de nuestro carisma ciscanos, y en comunión con la Iglesia, con la franciscano. Orden y con el mundo”. Efectivamente, estos Un apartado importante fueron las celebra- objetivos se han cumplido con creces. Se han ciones litúrgicas. Preparadas todas ellas con vivido momentos inolvidables en los que co- verdadero esmero, bien por el Grupo de jóve- mo una única familia franciscana hemos senti- nes de Granada o de la OFS, bien por la comi- do correr la misma sangre por nuestras venas. sión litúrgica. Han sido momentos de celebra- La presencia de nuestro Ministro General, ción y de gracia en los que hemos celebrado Fr. Anthony Michael Perry, y de nuestro De- con intensidad la fe y vivido con gratitud la finidor General, Fr. Vicente Felipe, han dado vocación franciscana. peso al encuentro y sobre todo han respaldado Parte lúdica y recreativa: han sido mo- todo el camino recorrido en el proceso a punto mentos distendidos y alegres: el concierto del de concluir. joven cantautor Juanma que nos deleitó con A la hora de subrayar algunos aspectos del su repertorio tan juvenil y franciscano; hubo encuentro, reseñaría los siguientes: también otros momentos de recreación en los Las Ponencias, ha habido tres: la del Minis- que cada uno trató de poner al servicio de los tro General, que nos presentó una panorámica demás lo mejor de sí para hacer reír y pasar un de nuestra Orden y de nuestras Provincias en rato agradable el tema del don de la vocación y de la misión Hay que decir además que ha funcionado compartida con acentos muy esperanzadores muy bien una oficina de información que co- de cara al futuro; su tono cercano, sencillo, pa- municaba por internet a tiempo real todo el recido al del Papa Francisco, nos hizo disfrutar desarrollo del encuentro con crónicas y foto- y agradecer el don de nuestra vocación como grafías. familia franciscana. La otra ponencia corres- En general, el clima y ambiente del encuen- pondió al Ministro de Zona de la OFS de Anda- tro ha sido muy familiar. La presencia de los lucía, Manuel Sánchez Barranco, que expuso laicos en la primera jornada, en su mayoría el tema de “Los laicos y el carisma francisca- jóvenes, le dio un aire más juvenil y alegre. no: misión compartida”. Con un estilo directo, Por otra parte el sentido de familia, con sus mil con pasión y convicción, y partiendo siempre detalles, ha sido uno de los signos que mues- de la experiencia y de hechos reales, nos im- tran que el proceso está ya en su fase de madu- plicó en el tema de los laicos franciscanos y de ración y que, por consiguiente, será saludada su compromiso de vivir el Evangelio al estilo con parabienes y bien recibida la fecha de la de Francisco. La tercera ponencia corrió a car- constitución de la nueva Provincia de la Inma- go del Definidor General, Fr. Vicente Felipe, y culada, el día 1 de enero de 2015. desarrolló el tema de la “Administración fran- En alabanza de Cristo y de su siervo Fran- ciscana de la economía”, mostrando el con- cisco. Amén. tenido del Subsidio preparado por una comi- sión de expertos y aprobado por el Definitorio El Cronista general, en donde aparece la fundamentación evangélica y franciscana del uso transparente, 1.2. Rencontre a Taizé solidario y ético de nuestros bienes, señalando Taizé, 04-07.09.2014 los criterios franciscanos para este uso. Tuvo la exposición un carácter muy práctico de cara Sur une douce colline de Bourgogne a tema tan actual. (France), non loin de la célèbre abbaye béné- Los paneles de experiencias. Este aspecto dictine de Cluny, un petit village s’étire autour que afecta directamente a la vida se vio muy de son église romane: Taizé. Cette bourgade necesario porque nos hizo tomar conciencia serait assurément restée sans histoire, s’il n’y AD CHRONICAM ORDINIS 505 avait pas eu la volonté d’un homme, il y a plus blique, échanges), les rencontres franciscaines de soixante dix ans, de venir y fonder une com- de l’après-midi sur ces thèmes évoqués plus munauté. Frère Roger Schutz, pasteur protes- haut, ont permis aux jeunes frères d’exprimer tant suisse, y arriva un matin d’août 1940, en leurs attentes pour le prochain Chapitre géné- pleine guerre mondiale, dans l’optique, avec ral. Plusieurs rencontres avec la communauté quelques amis, d’y fonder une communauté des frères de Taizé nous ont permis de mieux de vie œcuménique. Les premiers “clunisiens” nous connaître: Un désir réciproque de nous comme ils s’appelleront au début, poseront retrouver régulièrement a été la conclusion de la première pierre de la communauté perma- cette belle semaine de fin d’été sur la colline nente, pour laquelle le jeune prieur écrira une de Taizé, une colline où, assurément, “souffle règle de vie. Dans les années soixante et dans l’Esprit”. la ligne du Concile Vatican II, Frère Roger lancera le Concile des Jeunes, prémices des Fr. Roger Marchal, ofm rassemblements de jeunes à Taizé, qui n’ont cessé depuis… 1.3. Visita à Custódia das Sete Alegrias de N. L’histoire de Taizé serait incomplète si on Senhora Campo Grande négligeait de mentionner une présence francis- Mato Grosso do Sul, Brasil, 21-23.09.2014 caine, à la demande de Frère Roger. Une fra- ternité franciscaine existera en ces lieux après O Ministro geral Frei Michael Anthony 1962 et durera huit ans. En souvenir de cette Perry, em companhia do Definidor geral Frei présence importante pour la communauté de Nestor Inácio Schwerz, fez visita fraterna à Taizé, Frère Roger invitera régulièrement les Custódia das Sete Alegrias de Nossa Senhora, frères franciscains sur la colline. La plus im- situada no Mato Grosso e Mato Grosso do Sul, portante à ce jour fut celle de septembre 1992, de 21 a 23 de setembro de 2014. avec la présence du ministre général d’alors, A chegada se deu no dia 22 de setembro, Frère Hermann Schalück OFM. pela manhã. O primeiro momento de encontro Le nouveau prieur, Frère Alois, avait réi- com os Irmãos da sede custodial, no Convento téré l’invitation à l’Ordre des Frères Mineurs São Francisco em Campo Grande, aconteceu et la décision fut prise de renouveler ce genre no aperitivo e almoço. Para a parte da tarde, de rencontre cette année 2014. Ainsi, sous la a partir das 15:00hs, estava programado um conduite de Frère Michael A. Perry, OFM, encontro com membros da Família Francisca- Ministre Général actuel, accompagné de son na regional. Fizeram-se presentes quase todas Définitoire et d’un groupe d’environ 90frères as Irmãs Clarissas de dois Mosteiros, um de profès temporaires d’Europe, nous nous Dourados e outro de Araputanga, situados no sommes retrouvés sur la colline bourgui- território desta Custódia. Estavam presentes gnone, du 1er au 7 septembre. Deux thèmes também Irmãs franciscanas de várias Congre- animaient cette rencontre. Le premier proposé gações, vários confrades Capuchinhos e um par Taizé: “Chercher la communion de tous grupo bastante numeroso de membros da OFS ceux qui aiment le Christ” et celui proposé par e JUFRA. le Définitoire: “Frères et Mineurs pour notre O Ministro geral fez uma introdução sobre temps”, selon le thème du futur Chapitre Gé- o tema discípulos-missionários franciscanos. néral 2015 . Le fil rouge a été l’Evangile du Discípulo-missionário é uma expressão típica jeune-homme riche en Saint-Marc, chapitre do documento final da Conferência Episcopal 10, 17-31. Trois temps de réflexion nous ont Latino-americana (CELAM) de Aparecida, re- permis de réfléchir à partir des questions déjà alizada em 2007. Frei Michael insistiu sobre a évoquées dans le Moratorium (2010): “Où vocação franciscana na perspectiva de discí- sommes-nous?” “Où nous envoie l’Esprit?”. pulos e discípulas missionários/as. Além dis- En somme, il s’agissait de savoir ce que veut so, enfatizou o cultivo da identidade francisca- dire “être frères mineurs aujourd’hui”, quel na em termos de seguimento de Jesus Cristo, engagement personnel et en fraternité? Où vivência alegre do Evangelho, de minoridade, nous conduit notre vocation de frères mineurs de compromisso com a paz, com os pobres, face aux défis du monde d’aujourd’hui? Outre com o cuidado das criaturas. Frei Nestor enfa- les rencontres habituelles avec tous le jeunes tizou mais a riqueza e as possibilidades como (et moins jeunes) présents à Taizé (Prière, Família Franciscana. Daí decorre uma série de silence, méditation personnelle, partage bi- potencialidades no sentido de diferentes for- 506 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3 mas de colaboração, no âmbito da formação, a ter lugar no mês seguinte. Foram lembrados da missão evangelizadora, animação vocacio- vários dados da pesquisa sobre a situação da nal etc. Seguiu-se, por mais de duas horas, um Ordem, em especial no que se refere às rela- diálogo aberto, com comentários, perguntas, ções interpessoais, a dificuldade da oração respostas, reflexões. pessoal, falta de maior clareza sobre aspectos Seguiu-se animada celebração eucarística da nossa identidade, em especial da minorida- dominical na igreja São Francisco da qual par- de. A partir do tema do Capítulo geral, foram ticiparam também numerosos fiéis leigos da feitas considerações sobre a crise nos tem- paróquia. Após, a Família Franciscana reuni- pos atuais dentro e fora do âmbito da Ordem, da foi convidada pelo pároco e colaboradores a vida fraterna e em minoridade. Houve um a dirigir-se ao salão paroquial para uma bela e bom espaço para diálogo aberto. Às 17:00 hs alegre confraternização, na qual as Irmãs e os foi celebrada a missa, presidida pelo Ministro Irmãos foram alimentados não só com amor Frei Michael, e com a participação de todos fraternal, mas também com variados pratos de os Frades presentes. Para a parte da noite foi comida. organizada uma bela confraternização na área O dia 22, segunda-feira, iniciou com a ora- externa do Convento. ção das Laudes na igreja São Francisco, segui- No dia 23 de setembro, após a oração das da do café da manhã. Logo após, o Ministro Laudes e o café da manhã, foi promovida uma geral e o Definidor foram convidados a visitar reunião do Conselho custodial com o Ministro os Frades idosos e enfermos no setor de En- Frei Michael, com o Definidor Frei Nestor e fermaria do Convento. Este gesto foi motivo com Visitador geral Frei César Külkamp, De- de muita alegria para os Irmãos fragilizados, legado do Ministro geral para preparar e presi- que tem uma história missionária significativa dir o Capítulo da Custódia. Além de sublinhar naquelas terras. a importância dos vários aspectos ligados à Às 08:30hs aconteceu o encontro do Minis- animação, ao desafio do redimensionamento tro geral com os Formandos da Custódia. Foi e da reestruturação, houve troca de considera- um encontro em forma de diálogo em que o ções sobre os preparativos e o tema do Capí- Ministro geral fez breve introdução sobre os tulo custodial, sobre situações especiais exis- elementos fundamentais da Vida Religiosa tentes na Fraternidade. Houve partilha sobre Franciscana e depois estimulou a livre expres- a vida, a missão e desafios da Fraternidade. são dos jovens, com comentários, perguntas, Logo em seguida, boa parte do grupo rumou partilha de experiências. para o Hospital São Julião onde estava previs- Seguiu-se o intervalo para o cafezinho. Em ta a bênção da chamada praça São Francisco. seguida, foi a vez dos Formadores para um Este hospital tem uma história heroica, tendo encontro de diálogo, reflexão, partilha. Tam- iniciado de forma muito precária e numa evo- bém neste caso, o Ministro geral fez uma bre- lução progressiva chegou à condição atual. É ve introdução sobre os desafios da Formação, atualmente um centro de referência para tra- as várias exigências, entre as quais de modo tamento de hanseníase na América Latina, o particular a do acompanhamento. Também Hospital dispõe de moderna estrutura física entrou em pauta o tema do Frade leigo. Foi e oferece o que há de melhor e mais atuali- enfatizada a necessidade de formação dos pró- zado na terapêutica, prevenção e reabilitação prios Formadores, sendo lembrado o Master da hanseníase e outras alterações dermatoló- no Antonianum, em Roma, para tal finalidade. gicas. Nesta história os franciscanos tiveram Houve partilha sobre o noviciado em comum a sua parte. Atualmente, um Frade continua com outras Entidades, sobre a experiência da garantindo presença e colaborando com outras colaboração da Província da Imaculada que pessoas religiosas e com pessoas leigas, em acolhe os jovens para estudos de Teologia em especial a Irmã Salesiana Sílvia Vecellio, com Petrópolis. muitas pessoas voluntárias e solidárias, tam- Seguiu-se o almoço e à tarde houve o en- bém do exterior, da Itália e outros países. Pró- contro com todos os Frades da Custódia, com ximo deste Centro se encontra um outro centro algumas poucas ausências. Neste encontro o comunitário assistencial, acompanhado muito Ministro geral fez considerações sobre os pi- de perto por um Frade. lares do nosso carisma, em particular sobre o A visita se encerrou com o almoço no Con- tema do Capítulo geral que também está ser- vento São Francisco, em companhia de bom vindo de inspiração para o Capítulo custodial número de frades e de pessoas convidadas, AD CHRONICAM ORDINIS 507 entre as quais o bispo de Campo Grande D. da minoridade, também a partir da pesquisa Dimas Lara Barbosa. Ao final, a despedida feita na Ordem e em vista do Capítulo geral. aconteceu entre agradecimentos recíprocos e Também se tocou no tema da transparência bons votos para o porvir da Custódia e para a fraterna, do voto da castidade, no desafio da prossecução da viagem. formação permanente, na importância do Ca- pítulo local e no difícil exercício da correção Frei Nestor Inácio Schwerz fraterna. Ainda entrou na roda da conversa o assunto da diminuição do número de frades na 1.4. Visita à Província Franciscana da Ima- Ordem, o da novidade estrutural indicada pelo culada Conceição do Brasil Conselho Plenário da Ordem, o da realidade São Paulo, Brasil, 23-27.09.2014 desafiadora dos refugiados em nosso contexto atual. Pela parte da tarde, enquanto acontecia O Ministro geral Frei Michael Anthony a partilha entre grupos em base às frentes de Perry, acompanhado do Definidor geral Frei Evangelização, o Ministro geral e o Definidor Nestor Inacio Schwerz, visitou a Província da geral se encontraram com os Frades jovens Imaculada Conceição, com sede em São Pau- em formação inicial. Tratou-se de um encon- lo, do dia 23 (noite) a 27 de setembro de 2014. tro muito familiar e participativo. O Ministro A Província promoveu um Capítulo das Es- geral Frei Michael interveio logo com a dis- teiras no Seminário de Agudos com a mesma posição espacial dos participantes, procurando temática do Capítulo geral da Ordem: Irmãos criar uma assembleia em forma circular, sem e Menores no nosso Tempo. Participaram ao formalidades e distâncias. Ele mesmo fez uma redor de 260 Frades, constituindo uma assem- breve introdução e motivou para ativa partici- bleia de expressiva diversidade entre Irmãos pação, dirigindo perguntas a diferentes jovens, jovens, Irmãos adultos e um bom grupo de Ir- ao Definidor Frei Nestor e fazendo com que mãos com idade bastante avançada. Também os jovens se perguntassem entre si e também se fizeram presentes os frades missionários em a ele sobre diferentes temas e aspectos da vida Angola, os atuais e os de anos passados, jun- franciscana. Desta forma houve muita partilha tamente com um bom grupo de frades ango- e interação, sobretudo a partir de experiências, lanos, fruto generoso de uma semeadura feita vivências e testemunhos pessoais. O Ministro com muita doação e perseverança. A Provín- geral fez uma apresentação geral da Exorta- cia está celebrando o jubileu de 25 anos de pre- ção apostólica Evangelii Gaudium e motivou sença missionária naquelas terras, a qual fora a todos para que se interessassem em relação a assumida em sintonia com o projeto “África este documento, estudando-o e tomando-o em nos chama”. consideração para rever nossa vida francisca- O primeiro dia do Capítulo das Esteiras na no concreto. Como conclusão, ele ensinou fora dedicado ao tema da Fraternidade, com uma breve canção que aprendera nas comu- momentos de celebração, de reflexão, de ati- nidades afro-americanas e com ela envolveu vidade em grupos, de oração, utilizando vá- toda a assembleia em forma de “trenzinho” em rios recursos pedagógicos como vídeo, mesa movimento. redonda, grupos. Houve espaço para esporte, No fim da tarde houve a celebração euca- oração, recreio comunitário. rística, presidida por Frei Nestor Inácio, e de- No dia 24 de setembro, já com a presen- vidamente animada por um grupo de frades. ça do Ministro geral e Definidor, se abordou Após o jantar os capitulares puderam apre- a temática da Minoridade. Tudo iniciou com a ciar a qualidade e beleza artística do Coral dos oração da manhã na capela do Seminário, bo- Canarinhos de Petrópolis. Foi uma bela noite as vindas por parte do ministro provincial Frei cultural com a presença desse coral dos meni- Fidêncio Vanboemmel. Às 9:15hs fomos in- nos cantores de Petrópolis e que expressa uma troduzidos na Assembleia oficial. O Ministro atividade de longa tradição desenvolvida por geral, depois das palavras de saudação, profe- frades desta província. Causou encantamen- riu uma conferência de forma sistemática so- to e estupor pela excelente interpretação das bre a minoridade franciscana. várias peças musicais. O Ministro geral pediu Depois de um intervalo, houve momento que no outro dia, por ocasião da missa dos ju- de diálogo aberto com o Ministro geral e o bilares, fosse repetida no final a canção “The Definidor geral. Este diálogo foi ocasião pa- Lord bless you and keep you” (bênção de São ra continuar a reflexão sobre vários aspectos Francisco). 508 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

O Capítulo das Esteiras prosseguiu no Brasil, na Igreja e na Conferência dos Frades dia 25 com a abertura de preparação para os Menores com suas muitas presenças, obras, si- 25 anos de presença em Angola. Houve um nais de vitalidade e prestação de serviços por momento particularmente encantador com a parte dos Frades em diferentes áreas. Crê que apresentação no palco dos missionários atuais também encontrará situações de crise, pois es- e passados nas terras de Angola e dos frades tamos em um contexto geral de crise, o que angolanos, todos jovens e em grupo bastante poderá servir como processo de crescimento numeroso. Houve testemunho por parte de um e purificação. A partir da reunião com o Defi- missionário e de um frade angolano, causando nitório provincial poderá estabelecer uma pro- emoção e admiração na assembleia. Apareceu gramação da visitação. claramente que a Província investiu muito, fez No fim da tarde foi celebrada a missa de grandes esforços e sacrifícios para sustentar e encerramento, presidida pelo Ministro geral promover a presença missionária com recursos Frei Michael, acompanhado no altar pelo mi- pessoais e materiais. Atualmente o que mere- nistro provincial Frei Fidêncio Vanboemmel ce particular atenção é a formação inicial, com e o Diácono Frei Marcos Prado dos Santos, necessidade de formadores e de estruturas. Por rodeado no presbitério pelos Frades jubilares ora o noviciado é feito no Brasil e um grupo de vida franciscana e sacerdotal, com presen- iniciou a Teologia em Petrópolis. O sonho é ça do Coral dos Canarinhos de Petrópolis e a poder instalar todo o processo formativo em grande assembleia dos Frades. A celebração terras africanas. Segundo testemunho de um dos jubileus de um grande número de Frades frade jovem angolano, a integração no Brasil foi um motivo que deu particular vida àquele tem sido de particular riqueza, exigindo por momento litúrgico: tratava-se de um grande parte de todos a capacidade de acolhida, de es- número de Frades com 73, 72, 70, 60, 50 e 25 cuta, respeito, aprendizagem. anos de Vida Religiosa Franciscana e outro Seguiu-se a plenária sobre os compromis- grande grupo com 65, 50 e 25 anos de sacer- sos a serem assumidos nas diferentes Frentes dócio. O Ministro geral sublinhou na sua ho- de Evangelização da Fraternidade provincial milia o próprio tema do Capítulo das esteiras, em vista de um melhor testemunho da mino- isto é, a fraternidade e minoridade. O ponto ridade. As Frentes das Missões, da Pastoral de partida para a iluminação foi a passagem paroquial e dos Santuários, da Educação, da evangélica de São João: “Este é o meu man- Comunicação, da Formação e da Solidarieda- damento: amai-vos uns aos outros como eu de com os pobres partilharam elementos rele- vos amei.” Frei Michael comentou: “Este é o vantes refletidos nos grupos e compromissos a convite fundamental e universal que cada se- serem assumidos pelos Frades envolvidos nas guidor de Cristo e, portanto, cada Frade Menor Frentes e pela Fraternidade provincial. Não é chamado a colocar em prática, a viver na sua se tratava de decisões capitulares no sentido vida de cada dia. Esta regra de ouro da comu- mais estrito, mas de percepções relevantes e nidade cristã é a razão de ser também da nossa que merecem a atenção das devidas instân- fraternidade franciscana. Só na reciprocidade cias na Província. O ministro provincial Frei fraterna do amor, por amor e amando-nos mu- Fidêncio, o Definidor Frei Nestor Inácio e o tuamente, somos de fato Irmãos entre nós, ou Ministro geral Frei Michael foram convidados seja, damos atuação àquilo que o nosso nome a fazer seus comentários a partir da escuta do diz que nós somos.” Fazendo referência à nos- que foi comunicado. sa vocação da minoridade à luz desta passa- Na parte da tarde foi apresentado a todos os gem evangélica, afirmou: “Deus em Jesus se Frades presentes a pessoa do Visitador Geral abaixou, se humilhou até ao ponto de lavar os Frei Valmir Ramos para a preparação e presi- pés dos seus discípulos, de cada de nós. Esta dência do Capítulo provincial programado pa- imagem resume, contém, explicita um dom, ra janeiro de 2016. Foi dada a palavra ao Frei ou melhor, um caminho, um processo de doa- Valmir que agradeceu pela confiança manifes- ção, que envolve a totalidade da vida de Jesus. tada em relação a ele da parte do Definitório (…) Esta via do dom na humilhação, seguida provincial que indicou o seu nome e da par- pelo próprio Deus, é modelo para a nossa Mi- te do Ministro geral com seu Definitório que noridade.” Para concluir, sintetizou: “Amar, aprovou e o nomeou para este serviço. Disse lavar os pés, doar-nos todo inteiros no cami- conhecer em parte a Província da Imaculada nho do auto-esvaziamento e da humilhação, e reconhecer o significado positivo dela no nos constitui Irmãos, Menores e Missionários. AD CHRONICAM ORDINIS 509

Colocando em prática esta palavra evangéli- O dia se concluiu com o jantar na Fraterni- ca poderemos ter em nós a alegria, e a alegria dade da cúria provincial, com a presença do plena. Poderemos ser verdadeiramente o que cardeal franciscano Claudio Hummes. dizemos e desejamos ser, poderemos ser para Para o dia 27 estava programada uma visita o outro, sobretudo para o pobre, o marginali- do Ministro geral, junto com o Definidor ge- zado, o próximo cujo clamor chega até Deus.” ral, ministro provincial, ecônomo provincial, A celebração teve momentos de muita emoção aos Frades idosos e enfermos em Bragança e exultação com a renovação das promessas Paulista, na Fraternidade Franciscana de São por parte dos jubilandos, com a animação do Francisco de Assis. Após a acolhida por parte Coral através de hinos cantados com vozes an- da Fraternidade local, houve aquele momento gelicais, com palavras de testemunho por parte de saudação e encontro pessoal com cada Frade dos jubilares, com as palavras finais do minis- enfermo. Seguiu-se o almoço e logo após houve tro provincial Frei Fidêncio e os cumprimen- um encontro comunitário com todos os que po- tos aos jubilares por parte do Ministro geral. diam ser deslocados até uma sala comum onde Seguiu-se o jantar de confraternização e a o ministro provincial Frei Fidêncio, o Ministro viagem até São Paulo na sede provincial. No geral Frei Michael e o Definidor Frei Nestor dia 26, Frei Michael e Frei Nestor, acompa- deixaram sua mensagem e suas palavras de âni- nhados pelo Ministro provincial Frei Fidêncio, mo, de esperança e de calor fraterno. Após, o orientados por Frei José Francisco dos Santos Ministro geral fez um momento de oração e deu foram visitar várias obras sociais da Provín- a bênção a todos. Foi um encontro de particular cia na grande cidade de São Paulo. A primei- afeto fraterno e alegria espiritual. ra delas foi o Centro Franciscano de Proteção No dia 28, Frei Nestor celebrou junto com e Atendimento à População de Rua, situado Frei Mario Tagliari a missa na igreja paroquial no Convento São Francisco, centro da cidade São Francisco da Vila Clementino, ao lado da histórica. Ali diariamente se serve o lanche da sede provincial, e depois embarcou de volta a tarde, se realiza atendimento e mobilização em Roma. Já o Ministro geral Frei Michael, o mi- favor dos direitos dessa população, se ofere- nistro provincial Frei Fidêncio e o missionário cem momentos formativos. Na ocasião esta- de Angola Frei André Gurzynski concelebra- va em andamento um filme com presença de ram com Frei Raimundo de Castro na mesma mais de 250 pessoas. O Ministro geral e De- igreja em horário mais tarde, ocasião em que finidor partilharam breve mensagem, foi dada Frei Michael abençoou os paroquianos, os fra- a bênção. Foi mostrado o espaço onde se de- des da cúria provincial, da própria paróquia senvolve o serviço de Ouvidoria e Defensoria e a Fundação da Imaculada de Angola, con- Pública, em parceria com o Governo federal e siderando que Frei André estava pronto para estadual. O Ministro geral acolheu um grupo a viagem de regresso à missão. Depois foram de jovens vocacionados. A outra obra social almoçar no Convento São Francisco, com a visitada foi o Serviço Franciscano de Apoio presença dos confrades daquela Fraternidade à Reciclagem onde se oferece a moradores de e viajou no fim da tarde de volta a Roma. rua e catadores de materiais recicláveis a for- mação, qualificação em coleta seletiva e coo- Frei Nestor Inacio Schwerz perativismo, tendo como objetivo a possibili- dade de autonomia dessas pessoas. Finalmente 1.5. Meeting of the Canadian Provinces of St. fomos conduzidos a um novo serviço assu- Joseph and Christ the King mido pelo SEFRAS (Serviço Franciscano de Alberta, Canada, 30-31.10.2014 Solidariedade) em parceria com a Secretaria Br. Michael Perry, OFM, Minister Gen- de Assistência da Prefeitura de São Paulo: um eral and Br. Francis Walter, OFM, Definitor Centro de Referência e Apoio ao Migrante, em General met with the Provincial Administra- que pessoas vindas do Haiti, de diferentes paí- tions of the Canadian Provinces of St. Joseph ses da África e de outras regiões do mundo são and Christ the King along with the leadership acolhidas, com possibilidade de hospedagem of the Ontario Foundation of the Immaculate por um breve período, e em que os próprios Conception Province in the USA who gathered Frades ajudam as pessoas na aprendizagem da at Mt. St. Francis Retreat Centre in Cochrane, língua portuguesa, na consciência dos direitos Alberta to discuss the future of Franciscan life e deveres no país, na aquisição dos documen- in Canada. tos necessários e orientações várias. It was through the initiative of the General 510 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

Definitory that this meeting was called, since avuta la celebrazione comune dell’Eucaristia, it was judged that the present situation of the cui ha fatto seguito la benedizione della casa e two Provinces could not continue in the pres- della nuova Fraternità. Nel pomeriggio il Mi- ent status quo, and that it was urgent to con- nistro generale ha incontrato i giovani Frati in front the situation together. This meeting was formazione e un nutrito gruppo di giovani che the first of its kind to explore the challenges collaborano con i Frati. placed before the brothers, as well as to begin La sera dello stesso giorno, il Ministro ge- dealing with these challenges in order to move nerale e il Definitore sono tornati a Roma. forward with confidence into the future. The two days of meetings were prayerful, Fr. Vincenzo Brocanelli fraternal and full of hope for the future of Ca- nadian Franciscans. The meeting helped to 1.7. Visita alla Prov. Annuntiationis BVM in clarify that it will be impossible to sustain the Albania present structures in the upcoming years due Shkodër, Albania, 03-04.12.2014 the aging of the brothers and their decreasing numbers and it acknowledged that there was a Nei giorni 3 e 4 dicembre, il Ministro gene- need not only for restructuring the organiza- rale, Fr. Michael A. Perry, accompagnato dal tion, but first of all to revitalize our common Definitore di zona, Fr. Vincenzo Brocanelli, è Franciscan identity and life for the future. andato in Albania per incontrare i Frati della The brothers gathered at the meeting com- Provincia della B.V.M. Annunziata. La visita mitted themselves to a project of renewal and è stata motivata dalle recenti vicende che han- they called upon all the brothers of the entities no animato quella Provincia e che hanno pro- to act together in this regard. To this end it was vocato alcune decisioni importanti da parte del resolved: Definitorio generale. In seguito alle dimissioni • To form an interprovincial commission to inviate dal Ministro provinciale, Fr. Gazmend develop concrete models for restructuring Tinaj, il Definitorio generale ha deciso di cam- of Franciscan life in Canada. This commis- biare lo statuto giuridico della Provincia e di sion will make an initial report with the fol- istituirla in Custodia dipendente dal Ministro lowing year. generale. Lo scopo, quindi, della visita, era • To hold a Chapter of Mats in 2015 for all quello di spiegare e comunicare le decisioni the brothers in Canada to discuss our fu- del Definitorio generale. ture; this gathering will be in conjunction La sera del 3 dicembre è stata fatta una with the 400th anniversary of the arrival of visita di cortesia all’Arcivescovo di Scuta- the friars in Canada. ri, Mons, Angelo Massafra, OFM, e poi so- • To begin to increase collaboration in such no stati incontrati il Ministro provinciale, Fr. areas as: initial and ongoing formation, Gazmend Tinaj, e il nuovo Custode, Fr. Aure- JPIC, the FMU and communications. lio Gjerkaj, per comunicare loro le nuove de- cisioni. La mattina del 4 dicembre si è avuto Br. Francis Walter, OFM l’incontro con i Frati della Provincia, che era- no tutti presenti. Attualmente essi sono 27, di 1.6. Visita ai Frati in Calabria cui 8 provenienti da altre Province e 19 Alba- Lamezia Terme, Italia, 01.12.2014 nesi. L’incontro è iniziato con la celebrazione della Parola sulla nostra identità francescana. In occasione dell’apertura di una nuova In seguito, il Ministro generale ha ripercorso Fraternità nella città di Lamezia Terme, il Mi- il cammino recente della Provincia, ha spie- nistro generale, Fr. Michael A. Perry, ha fatto gato la riflessione del Definitorio generale e una breve visita alla Provincia dei sette martiri le decisioni prese per il bene della presenza in Calabria, accompagnato dal Definitore ge- francescana in Albania, e che sono le seguenti: nerale Fr. Vincenzo Brocanelli. la Provincia è stata istituita in Custodia di Al- Nella mattinata si è svolto un incontro fra- bania e Montenegro dipendente dal Ministro terno con i Frati, durante il quale è stato pre- generale. Il Definitorio generale ha inoltre no- sentato il cammino recente della Provincia e il minato: Ministro generale ha informato sul cammino Custode: Fr. Aurelio Gjerkaj dell’Ordine in vista del prossimo Capitolo ge- Consiglieri: Fr. Mirash Marinaj, Fr. Leo- nerale. Dopo un dialogo aperto e sereno, si è nard Deja, Fr. Gjon Kalaj. AD CHRONICAM ORDINIS 511

La nuova Custodia sarà accompagnata da lems prevented ESC Secretary Tom Washburn Fr. Lovro Govran, attuale Ministro provinciale of Immaculate Conception Province from at- a Sarajevo, nominato Assistente generale “pro tending. Albania” con delega di “rappresentante pleni- potenziario” del Ministro generale. Getting started Dopo la lettura dei decreti, i Frati hanno rin- Arriving Sunday, Sept. 7, communicators novato la professione nelle mani del Ministro reviewed the ambitious agenda. Among the generale, e poi è seguito il dialogo, durante il goals were increased familiarity with each quale sono emerse sofferenze, interrogativi, other’s provinces and practices and enhanced ma anche comprensione e disponibilità. collaboration through the advancement of the Nel pomeriggio l’Assistente generale ha U.S. National Digital Media Strategy pro- convocato il nuovo Consiglio della Custodia, posed at a joint ESC council meeting in 2012. con la partecipazione iniziale del Ministro ge- An afternoon was reserved for a visit to the nerale, ed ha avviato il nuovo processo per l’a- General Curia offices of the Minister General nimazione della vita dei Frati. and our OFM communications director as well Nella medesima serata, il Ministro e il De- as a meeting at the Vatican with the pope’s finitore sono tornati a Roma. press secretary. Monday’s first session was an overview of Fr. Vincenzo Brocanelli each office, focusing on the year’s highlights, new initiatives, successes and setbacks. Joc- 2. ESC communicators Meeting elyn outlined the internal and external respon- Rome, 8-11.09.2014 sibilities of her office which extend far beyond traditional news distribution and public rela- ESC communicators meet annually to ex- tions. Alvin explained the process of creating change ideas, trade resources and share the the Internos newsletter with Tom Washburn. experiences that make their work challenging Reporting on behalf of communications di- and rewarding. rector Paul Rezcek, Michael talked about the This year’s gathering in Rome, hosted by challenges of gathering news. Immaculate Conception Province at its Con- Pepe described the demands of a weekly vento San Francesco friary from Sept. 8 to newsletter and the division of communications 11, 2014, was as much about the future as the duties in Sacred Heart Province. For Guylain, present. There was excitement tempered by the integration of message through various uncertainty about what lies ahead. websites and offices is a challenge. Joseph, This was due partly to the conversation who is juggling communications duties for his about reconfiguration and the effect it will home province in Malta as well as the OFM have upon our plans and our products. And it office in Rome, stressed the need for provinces was due partly to the changing nature of our to send news to the Order. Toni explained how work because of rapidly evolving technology. stories are gathered with an eye toward feed- With so many outlets for information – print, ing the many newsletters and social media out- websites, Facebook, YouTube, Twitter and lets of SJB Province. more – Franciscan communicators face more Logistics and mechanics dominated the af- and more decisions about what to convey and ternoon session as communicators addressed how to convey it. the topic, “How We Do What We Do and With that in mind, Communications Com- Why.” They posed practical questions about mittee chair Jocelyn Thomas of Holy Name basic, everyday issues. Is bipartisan feedback Province welcomed participants Guylain helpful? Which format do you use? How do Prince of Canada’s St. Joseph Province, OFM you collaborate with in-house offices? Should communications director Joseph Magro (who vocations have a separate presence on the is stationed in Rome), Toni Cashnelli of St. website? Province, Michael Surufka of With multiple duties and jobs more the rule Assumption BVM Province, Alvin Te of Im- than the exception among friars, a suggestion maculate Conception Province, and Pepe Mar- was made that provinces develop a “common” tinez and Provincial Minister Bill Spencer, story of their historical foundations and post both of Sacred Heart Province. Bill is the liai- the same material about Franciscans and the son to ESC provincial ministers. Travel prob- life of St. Francis on their websites. 512 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

Focus on digital media St. John Lateran (the cathedral of the Church of Rome) and the church of Santa Maria in The U.S. National Digital Media Strategy Aracoeli, atop the Capitoline Hill. took center stage Tuesday as chair Jocelyn laid At the group’s last session on Thursday, out the topics for discussion: content and de- Jocelyn proposed that Holy Name Province sign of a proposed national website; the need host next year’s meeting in New York City, for a coordinator and/or developer; funding for possibly in July. Agreement was enthusiastic. the project; and the selection of a new chair Before adjourning, communicators discussed to guide/shepherd the committee responsible the topic raised by Michael Perry – how to gen- for development. Last year, it was decided that erate excitement among friars and convey to an app-related, mobile-friendly website would the public the importance of the General Chap- best attract the target audience of young adults, ter of 2015. Among the suggestions: Create a especially those interested in vocations. shared Countdown to General Chapter logo Michael Surufka of the Digital Media Com- for advance reporting; highlight the Chapter in mittee reported the group’s progress. He said parishes and schools; profile ESC provincial several ideas have surfaced: the need to cre- ministers to increase familiarity among friars; ate an online digital “community” for young and brainstorm ideas with Chapter secretary people; the need to provide a sense of “join- Bill Short. ing” or being among the friars; and the idea The committee leaders aim to encourage all that a “digital service church” could provide ESC provinces to share ideas throughout the guidance and support. year and to send representatives to the annual After brainstorming about content, fea- meetings. tures, and funding, we narrowed the focus of Special thanks were extended to hosts Alvin our task, naming the members of a committee Te and Antonio Riccio, guardian of Convento that would move things forward. Tom Wash- San Francesco, for their gracious hospitality. burn was nominated to serve as chair. That afternoon we were privileged to visit Toni Cashnelli the General Curia and the Vatican on an excur- Secretary of the ESC Communicators sion arranged by Fr. Joseph Magro. General Committee Minister Michael Perry welcomed communi- cators to the Curia and sought their sugges- 3. Fede al femminile tions for promoting the 2015 General Chapter in Assisi. He asked each province to submit a 1. Intervista a Sr. Mary Melone short video on the life and work of its brothers. Leading his guests through the Curia, Joseph ​Sr. Maria Domenica (Mary) Melone, nata a La Spe- explained the complex, wide-ranging duties of zia il 16 agosto 1964, dopo la maturità classica, en- the Order’s Communications Office. He had tra nelle Suore Francescane Angeline, dove emette la also arranged a visit to Vatican Radio for a rare professione temporanea nel 1986 e quella perpetua nel interview with Fr. Federico Lombardi, press 1991. Nel 1992 si laurea alla LUMSA in pedagogia, secretary for Pope Francis. dedicandosi poi allo studio della teologia all’Antonia- num. Dal 2001 al 2008 preside dell’Istituto Superiore In the steps of Francis di Scienze religiose “Redemptor Hominis”, nel 2011 è nominata professore straordinario per la cattedra di Wednesday’s topic was websites, the on- Teologia trinitaria e pneumatologia; viene eletta de- line “face” of a province. A survey of sites cano di Teologia da un collegio maschile. Presiede la revealed striking differences in content and Società Italiana per la Ricerca Teologica (SIRT). Oltre appearance. Some provinces update content ad articoli e saggi pubblicati su riviste, ha curato per daily, others weekly or monthly. Some rely on le Edizioni Paoline i volumi di Riccardo di San Vittore, photos or videos to convey the personality of «La preparazione dell’anima alla contemplazione: Be- their province; others use blogs by friars. niamino Minore», e di Antonio di Padova, «Camminare The work of the day ended there, with nella luce: sermoni scelti per l’anno liturgico». Figura the afternoon devoted to a tour described as tra i nuovi consultori della Congregazione per gli Isti- “Rome in the Footsteps of St. Francis of As- tuti di vita consacrata e le Società di vita apostolica. sisi.” It led to churches and other sites familiar to Francis, with stops such as the Basilica of È la prima rettore donna, e religiosa, di un ate- AD CHRONICAM ORDINIS 513 neo pontificio in Italia. Ma il percorso acca- to a contribuire alla costruzione di una società demico della francescana cinquantenne suor in cui l’uomo riconosca sempre più la propria Mary Melone, dal giugno scorso alla guida chiamata a ‘vivere in comunione’». della Pontificia Università Antonianum per un triennio, annovera diverse tappe: prima donna A suo parere, la concezione della donna nella professore stabile presso la facoltà di Teolo- Chiesa sta evolvendo in prospettiva concilia- gia dello stesso ateneo romano, prima donna re? ad assumere l’incarico di decano. A sceglierla come leader, la Congregazione per l’educazio- «Credo che la visione della Chiesa che il ne cattolica. Che l’apporto delle teologhe stia Concilio ha voluto rimettere in luce – visione crescendo lo attesta anche la recente nomina in cui la distinzione all’interno della comunità nella Commissione teologica internazionale di ecclesiale va ricondotta alla diversità di cari- altre cinque donne: a suor Sara Butler e Barba- smi e ministeri – stia sempre più maturando e ra Hallensleben si aggiungono suor Prudence lo spazio riconosciuto alla donna lo dimostra Allen, suor Alenka Arko, Moira Mary Mc- con particolare evidenza. Parlo di ‘spazio ri- Queen, Tracey Rowland e Marianne Schlos- conosciuto alla donna’, perché sono convinta ser. che la donna abbia sempre contribuito alla vi- ta delle comunità ecclesiali in modo determi- Suor Mary, perché ha scelto di specializzarsi nante, ma il suo contributo non sempre è stato proprio in teologia dogmatica? considerato o riconosciuto, perlomeno a livel- lo istituzionale». «La scelta di dedicarmi a questi studi, co- me sempre avviene nella vita consacrata, è Il pensiero femminile teologico, in ambito ac- stata condivisa con la famiglia religiosa a cademico, comincia a trovare spazi di rifles- cui appartengo, le Francescane Angeline, e sione e dibattito in Italia? E all’estero? inserita in un più ampio progetto comunita- rio. All’interno del quale la specializzazione «Le donne che si dedicano allo studio e in teologia dogmatica, oltre che a rispondere all’insegnamento della teologia sono sempre ai miei interessi personali, è stata considera- più numerose nelle istituzioni accademiche ta anche come un’opportunità per contribuire e la loro presenza è sempre più qualificata e all’ambito della formazione e agli studi lega- significativa, tanto per la loro produzione ti al nostro carisma e alla nostra spiritualità». scientifica, quanto per il ruolo che hanno nella vita accademica. Inoltre molte teologhe sono La sua tesi di dottorato verte sul canonico membri delle diverse associazioni teologiche agostiniano Riccardo di San Vittore, che eser- specialistiche, sia in Italia che all’estero. In citò un grande influsso su Bonaventura da Italia, in particolare, esiste un’associazione Bagnoregio e i mistici francescani. Come mai autonoma di teologhe, il Coordinamento teo- questa scelta? Quale l’apporto del teologo loghe italiane, che pone tra le sue finalità an- mistico al francescanesimo di ieri e di oggi? che quella di favorire la visibilità della donna nel panorama culturale ed ecclesiale». «Il mio interesse per Riccardo di San Vitto- re nasce da un interesse per la pneumatologia Come valorizzare il ruolo delle donne, laiche (teologia dello Spirito Santo); la ricerca mi ha e religiose, nel mondo accademico pontifi- portato allo studio del trattato trinitario di Ric- cio? cardo, che propone un’interpretazione quanto mai originale della terza persona della Trini- «Credo che nel mondo accademico e pon- tà, da lui definita il Condilectus, colui che ha tificio il ruolo delle donne, laiche e religiose, origine dallo scambio di amore tra il Padre e di fatto sia sempre più valorizzato. Tuttavia, il Figlio. Sebbene Bonaventura, come tutta la per promuoverlo ancora di più, a mio avviso sua epoca, apprezzi Riccardo soprattutto per sarebbe necessario che i criteri di genere – in i suoi scritti di mistica, subirà anche l’influs- virtù dei quali alcuni ruoli di responsabilità so- so di questa visione teologica profondamente no stati tradizionalmente solo maschili – oggi relazionale e comunionale. Visione che costi- debbano essere sostituiti, laddove possibile, tuisce indubbiamente un compito anche per il da criteri di competenza e di preparazione che pensiero francescano contemporaneo, chiama- sono più corrispondenti alla specificità delle 514 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3 istituzioni universitarie e che, di conseguenza, Bologna ha pubblicato nel 2007 «Le Sorelle povere di aprono all’apporto tanto degli uomini quanto santa Chiara» e nel 2011 «Dimora di Dio. La fede nel delle donne. Bisogna ricordare che le donne quotidiano». Nove anni fa ha curato per il Messaggero hanno potuto accedere al dottorato in teologia di Padova «Audite, Sorelle. Un itinerario per rifonda- solo dopo il Concilio. E che possono diventare re la vita consacrata», scritto da padre Giacomo Bini. rettori solo i professori stabili, gli ordinari e i Collabora alla rivista spagnola “Vida Religiosa” e ha titolari delle cattedre; non sempre le donne – scritto testi per l’agenzia Sir. che hanno un approccio specifico, legato alla loro sensibilità femminile – possono accedere Come vivere oggi la relazione tra uomo e a questo tipo di carriera accademica». donna nella Chiesa, a partire dall’esperienza di Francesco e Chiara? «Vivendo il paradig- A partire da questo anno accademico la fa- ma dell’incarnazione. Entrambi imparano ad coltà di Teologia della sua Università offre la ascoltarsi reciprocamente, ad accogliere la possibilità di intraprendere la licenza in teo- bellezza della specificità senza competizione», logia dogmatica con un indirizzo sul pensiero spiega suor Diana Papa, abbadessa del Mona- teologico francescano. E parte un corso sulla stero di Otranto. «Chiara condivide con Fran- vita consacrata femminile… cesco la tenerezza, la sensibilità, l’attenzione, la fecondità tipicamente femminili e lui le fa «La scelta di attivare questo indirizzo di alta scoprire la visione panoramica della realtà, del specializzazione nasce, da una parte, dalla spe- mondo e della storia. Dalla consapevolezza cificità della nostra Università, che è espres- della loro diversità nasce la reciprocità vissuta sione del mondo francescano e, dall’altra, dal- all’insegna dell’unico amore, Dio, che ha per- la convinzione che questo pensiero sia quanto messo a entrambi di scoprire la fecondità della mai attuale per il mondo di oggi. La Pontificia propria e altrui solitudine. Ancora oggi urgono Università Antonianum, promuovendo in mo- delle presenze femminili e maschili capaci di do particolare l’approccio alla grande eredità stupirsi per la bellezza della diversità». di Francesco e di maestri come Bonaventura e Scoto, ha sempre cercato di valorizzare le sue Anzitutto, perché ha scelto di entrare fra le esigenze più profonde, che rappresentano al- Sorelle Povere di santa Chiara? trettante frontiere per la teologia francescana. Inoltre in questo anno accademico inizia all’I- «L’esperienza di Francesco e di Chiara, la stituto superiore di scienze religiose il corso di loro ricerca costante del volto di Dio nelle pe- specializzazione sulla vita consacrata france- riferie della storia personale e in quella degli scana femminile, per approfondire le esperien- uomini e delle donne del loro tempo mi han- ze fiorite tra il XIX e il XX secolo». no sempre affascinata. Visitando la fraternità di Sorelle Povere di Santa Chiara di Otranto, Laura Badaracchi ho avvertito che si poteva vivere totalmente (a cura di) in Dio con i piedi aderenti alla terra abitata [Avvenire, 25 settembre 2014] dall’umanità. In quella occasione ho colto la bellezza della contemplazione di Cristo pove- 2. Intervista a Sr. Diana Papa ro e crocifisso, la scelta di conformarsi a Lui sine proprio, vivendo il Vangelo, nella con- Vivere il privilegio versione costante di se stesse, nel rispetto e della povertà nell’accoglienza incondizionata di ogni fratel- lo e sorella. Capii che, abbracciando la regola Suor Diana Papa, Sorella povera di Santa Chiara, di Chiara di Assisi nella stabilità, avrei potuto abbadessa del monastero di Otranto, è laureata in pe- vivere semplicemente il Vangelo, da conse- dagogia con indirizzo psicologico; ha conseguito il ma- gnata a Dio in fraternità, senza possedere nul- ster per counsellor professionista a indirizzo analitico- la, in obbedienza alla Parola, alla Chiesa, alla transazionale. Fino al 2012 è stata coordinatrice delle storia». Presidenti delle Federazioni delle clarisse in Italia. Un passato da vicepresidente dell’Azione cattolica a Brin- Quali aspetti del carisma clariano possono disi, è autrice di diversi volumi: «L’Emmanuele sulle essere riscoperti dopo otto secoli come dono strade del mondo» (2001) e «Il Risorto sulle strade del per la Chiesa e per l’umanità? mondo» (2003), editi dalle Paoline. Dalle Dehoniane di AD CHRONICAM ORDINIS 515

«Chiara, trasformata in Cristo dalla con- «Sono d’accordo sulla decisione di aprire templazione, ancora oggi ci chiede di vedere le porte alla presenza femminile in luoghi di Dio operante nella storia, attraverso la bellez- responsabilità, anche nella Curia romana. La za dell’incarnazione. Vivendo alla presenza donna non è chiamata ad occupare spazi, ma di Dio, siamo chiamate ogni giorno a essere ad esserci sempre, in ogni ambiente, in nome donne dell’incontro, capaci di prossimità, della vocazione alla vita, portando il suo con- dono incondizionato, perdono, misericordia, tributo specifico che non può essere sostituito tenerezza. La stabilità vissuta dalla fraternità da quello dell’uomo. Provo un certo disagio in monastero può essere un segno efficace in quando sento parlare del rispetto delle quote mezzo alle fluttuazioni delle correnti monda- rosa! La presenza delle donne non è una con- ne: ci siamo sempre per tutti con la preghiera cessione, ma un aprirsi alla reale e completa e con l’accoglienza. I nostri monasteri spesso visione del mondo. L’apertura in tal senso fa- sono meta di chi cerca luoghi di silenzio, di vorisce un cambio di mentalità, per superare chi non si pone più le domande esistenziali, ha una concezione maschilista della vita. Biso- smarrito la propria dignità, vive il non senso gna pensare a itinerari formativi perché l’uo- della storia ed è in ricerca di amicizia, di signi- mo e la donna si accolgono nella specificità ficato, di Dio. Vibrando accanto agli uomini e e nell’unicità, nella reciprocità e nella parità alle donne del nostro tempo, la fraternità si do- della relazione, pur nel rispetto della diversità na totalmente nella gratuità, rendendo visibile dei ruoli. La presenza femminile fa risaltare la vicinanza fedele di Dio all’umanità». il bello della vita, perché coniuga il cuore con la ragione attraverso uno sguardo panorami- Chiara è stata la prima donna nella Chiesa a co della realtà e l’attenzione al frammento; scrivere una regola, riuscendo a “strappare” quella maschile permette di scrutare l’oriz- al Papa ”il privilegio della povertà”: cosa zonte, di guardare in avanti, tracciando per- dice questo alle donne di oggi? corsi a lungo termine con lo sguardo rivolto al futuro. Una storia solo al maschile o solo «Abbracciare come Chiara “il privile- al femminile impoverisce l’universo. Solo gio della povertà” è riproporre oggi il valore insieme si possono aprire strade inedite per dell’esistenza custodita da Dio e vissuta per l’umanità». amore dal suo nascere al tempo del compi- mento. Il vivere sine proprio ci colloca ogni Sta per iniziare un anno che il Pontefice ha giorno nella stabilità ai margini della storia, voluto dedicare alla vita religiosa: quale il per essere, da povere, compagne di viaggio dei ruolo (spesso nascosto ma fecondo) della poveri di pane, di senso, di dignità e di amore. donna consacrata? Quando si sperimenta la precarietà della vita e nello stesso tempo tutta la cura di Dio, si rende «In questi anni abbiamo dato priorità alla visibile il valore assoluto del povero come per- cura della vita intellettuale, ma spesso abbia- sona, la sua dignità umana sacra e inviolabile, mo confuso l’acquisizione di competenze con anche se sfigurata. Identificare la propria vita la cura della vita spirituale, con il conseguen- con quella dei poveri non è un’ideologia, è un te impoverimento di significatività del nostro modo evangelico di vivere come Gesù. In at- esserci nella Chiesa per il mondo. Quest’anno teggiamento di restituzione e abbandonate alla potrebbe essere per tutti un tempo di grazia… Provvidenza, rendiamo visibile una vita fon- Se fosse possibile, dovremmo rivivere l’anno data sull’essenzialità. Non accumuliamo beni, di noviziato, per rinsaldare nella freschezza condividiamo tutto con chi non ha: la giustizia evangelica le coordinate della nostra vita, a di Dio attende anche da noi delle risposte! Pos- volte dimenticate per le cose da fare, e immer- siamo condividere con i piccoli la dignità e il gerci con rinnovata passione in Dio, imitando valore della vita ricevuti da Dio». Gesù nella quotidianità dell’esistenza. La cre- dibilità dell’essere consacrate passa attraverso Papa Francesco sta cercando di valorizzare la testimonianza di una vita evangelica sen- la presenza femminile anche in posti di re- za sconti. Papa Francesco ci chiede di essere sponsabilità. Qualche proposta per valoriz- donne di fede profondamente umane, capaci zare ancor più il ruolo della donna in ambito di leggere già nell’oggi i segni della risurre- ecclesiale? zione; donne che danno la vita per costruire con il Signore e con tutti gli uomini e le donne 516 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3 di buona volontà un mondo più umano, abitato di uomini e donne alla ricerca di un senso della dallo Spirito». vita, si affianca l’invito alla veglia. Laura Badaracchi Il termine vegliare ricorre varie volte nella (a cura di) lettera e rimanda a determinate figure bibliche. Vegliare comporta la necessità della preghie- [Avvenire, 11 ottobre 2014] ra, rimanda al senso di precarietà, al ricono- scimento dei propri limiti e della grandezza di 4. Seconda lettera circolare del dicastero Dio, che provvede alle sue creature. Ricorre, per i religiosi in vista dell’anno della vi- prorompente, l’invito di Papa Francesco a la- ta consacrata sciare agire lo Spirito, a non opporre resisten- za, ma a lasciarsi guidare per essere più coe- Insieme dietro la nube renti con il Vangelo. Nelle intenzioni dei curatori, la lettera vuo- In cammino sui segni di Dio. Così è la vita le anche essere un modo per esprimere a Dio dei consacrati: un continuo viaggio che parte la riconoscenza per i tanti doni ricevuti non so- dalle proprie esperienze quotidiane e si conclu- lo a livello personale, ma anche comunitario. de con l’incontro con Cristo. Itinerario a tratti Desidera anche riconoscere l’impegno e il sa- difficile, a volte irto di ostacoli, caratterizzato crificio di tanti uomini e donne consacrati che dalla fecondità apostolica, dall’esercizio del- hanno donato la loro vita a Cristo. La memoria le virtù, dalla maturazione umana e spiritua- riconoscente vuole essere anche un atto di fe- le, ma con un elemento che non dovrebbe mai de nella presenza di Dio operante nella storia. mancare: la gioia. È su questo leitmotiv che si Significativo, a questo proposito, è l’invito articola la seconda lettera circolare della Con- che i curatori hanno collocato nell’introduzio- gregazione per gli istituti di vita consacrata e ne: «Rivestiamoci delle armi della luce, della le società di vita apostolica, dal titolo Scruta- libertà, del coraggio del Vangelo per scrutare te. Ai consacrati e alle consacrate in cammino l’orizzonte, riconoscervi i segni di Dio e obbe- sui segni di Dio (Città del Vaticano, settembre dirgli. Con scelte evangeliche osate nello stile 2014, pagine 108, euro 6,00). dell’umile e del piccolo». Il testo vuole essere uno strumento per ri- Certamente, in questo cammino, l’immagi- leggere gli ultimi cinquanta anni dell’espe- ne dell’esodo biblico è quanto mai appropriata rienza dei consacrati alla luce degli insegna- per descrivere l’itinerario dei consacrati. Alti menti del concilio Vaticano II e del magistero e bassi, come nel racconto scritturistico, che di Papa Francesco. Propone di predisporre una hanno caratterizzato il percorso del popolo sorta di bilancio sugli sforzi compiuti: su quel- ebraico dalla schiavitù d’Egitto alla Terra pro- lo che è stato prodotto in termini di fecondità e messa, sono stati frequenti anche nel rinnova- su quanto, invece, non è stato fatto fruttificare. mento degli istituti religiosi negli anni succes- La lettera, però, non si limita a delineare il ri- sivi al Vaticano II. Appare così in tutta la sua tratto della vita consacrata in un determinato importanza la funzione della nube che precede momento storico, ma cerca di far riflettere sui il popolo di Dio. I consacrati scrutano l’oriz- successi e sulle mancanze per invitare a prose- zonte per essere guidati a riscoprire il carisma guire il cammino con spirito profetico. Cerca, originario adattandolo alle necessità dei tempi. cioè, attraverso gli errori e i risultati ottenuti, Per questo, il loro sforzo in questi cinquanta di offrire un contributo per rendere ancora più anni è stato rivolto in primo luogo a compiere fedele agli insegnamenti evangelici la vita per- un discernimento, che ha portato a risultati ca- sonale e comunitaria di quanti hanno scelto di ratterizzati spesso da entusiasmo, ma anche da seguire Cristo più da vicino. delusioni amare. Il verbo «scrutare» che dà il titolo al docu- Nella lettera, e non poteva non mancare, si mento esprime al meglio questo senso di ve- ripercorrono i grandi momenti conciliari nei rifica, questo atteggiamento aperto alle sfide quali si è parlato di vita consacrata in tutte le del mondo contemporaneo, questo sforzo di sue forme all’interno della Chiesa. Si ricorda- tenere desta l’attenzione per riconoscere i se- no la nascita e la stesura dei documenti princi- gni dello Spirito che invita a esplorare nuovi pali, a cominciare dal decreto Perfectae cari- orizzonti. A questa spinta dinamica, che vuole tatis, del quale, nel 2015, verranno celebrati i far uscire dal proprio piccolo mondo per ritro- cinquanta anni della promulgazione. È l’occa- varsi immersi nella storia quotidiana di milioni sione per sottolineare come la vita fraterna e la AD CHRONICAM ORDINIS 517 formazione abbiano assunto dopo il concilio giovani, aiutare gli anziani, aprire strade verso un rinnovato ruolo e un’importanza più marca- il futuro, diffondere l’amore in ogni luogo e ta, o per lo meno, siano stati presentati con un in ogni situazione. «Se questo non accade, se linguaggio nuovo. la vostra vita ordinaria manca di testimonian- La parte centrale della lettera ha per sotto- za e di profezia – avverte il Pontefice – allora, titolo In vigile veglia. Si apre con le parole del torno a ripetervi, è urgente una conversione!». racconto del primo libro dei Re, nel quale Elia, La lettera si conclude significativamen- salito sul monte Carmelo, vede all’orizzonte te con una preghiera a Maria: Ave, Donna una piccola nuvola giungere dal mare. È evi- dell’Alleanza nuova. Alla Vergine viene chie- dente che la simbologia biblica rimanda anco- sto di sostenere «la nostra veglia nella notte, ra una volta alla presenza di Dio, alla sua guida fino alle luce dell’alba nell’attesa del giorno sicura e fedele verso un destino di gioia e di nuovo». Per concedere quella profezia che felicità, che, già in germe sulla terra, si realiz- «narra al mondo il gaudio del Vangelo, la bea- zerà compiutamente con l’avvento definitivo titudine di coloro che scrutano gli orizzonti di del Regno. In questo senso, appare in tutta la terre e di cieli nuovi e ne anticipano la presen- sua forza profetica Elia, scelto dalla tradizione za nella città umana». patristica quale modello per la vita monastica, sia per il suo esempio di solitudine e di ascesi, Nicola Gori sia per la passione per l’alleanza e la fedeltà alla legge di Dio, sia per l’audacia nel difende- [L’Osservatore Romano, 25 settembre re i diritti dei poveri. Non a caso, l’esortazione 2014, p. 6] apostolica Vita consecrata richiama l’esempio e la figura di Elia a sostegno della natura e della funzione profetica della vita consacrata 5. Papa Montini e Duns Scoto maestro di stessa. Essa è, infatti, essenzialmente profeti- dialogo ca perché vuole realizzare già su questa terra quello che saremo in futuro nella pienezza dei Un uomo tempi di Dio. Anche il simbolo del mantello per tutte le stagioni che Elia lascia cadere su Eliseo, mentre viene rapito in cielo, è interpretato come il passaggio Paolo VI il 14 luglio 1966 firmava la Let- dello spirito profetico dal padre al discepolo tera Apostolica Alma parens in occasione del e indica il ruolo dei religiosi nella Chiesa, tra Secondo Congresso Scolastico – tenutosi a memoria e profezia sempre nuove. Nel testo Oxford in occasione del Settimo Centenario si parla poi di profezia della vita conforme al della nascita di Giovanni Duns Scoto – indi- Vangelo, della vigilanza, della mediazione. cando i motivi della attualità del suo pensie- La lettera riserva un’intera sezione alla ri- ro. Successivamente nell’udienza generale di flessione personale e comunitaria, attraverso mercoledì 24 agosto sempre del 1966 lo stesso le parole di Papa Francesco, che in più occa- Paolo vi indicò il suddetto Congresso non solo sioni ha trattato dei temi che riguardano la vita come un segno della vitalità della Chiesa, ma consacrata. Il sottotitolo è quanto mai accat- anche come una delle manifestazioni a cui la tivante: Le provocazioni di Papa Francesco. Sede Apostolica da un certo qual «riconosci- Troviamo spunti per ogni situazione in cui un mento d’autenticità». religioso può imbattersi. A cominciare dalla L’Alma parens può essere considerata co- coerenza con il Vangelo, dalla ricerca della me punto di osservazione del magistero di pa- propria vocazione all’interno della Chiesa, pa Montini come si può constatare da alcuni fino al discernimento di cosa significhi es- aspetti ivi presenti. Ad esempio se Leone xiii sere profeti. Senza dimenticare «la passione nella lettera enciclica Aeterni Patris segna- missionaria, la gioia dell’incontro con Cristo lando la posizione del pensiero di Tommaso che vi spinge a condividere con gli altri la bel- d’Aquino rispetto agli altri dottori scolastici lezza della fede, allontana il rischio di restare enunciava “longe eminet ” bloccati nell’individualismo». Il Papa invita – come ricorda lo stesso Paolo vi mediante poi alla riflessione sull’essere lievito che può una citazione dello scritto leonino –, nell’Al- produrre pane per tanti: l’ascolto dei bisogni, ma parens il raffronto tra Scoto e il pensiero dei desideri, delle delusioni, della speranza. tomista è indicato mediante una formula più I religiosi, infatti, possono ridare speranza ai attenuata, ossia “quamvis dissimili structura et 518 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3 mole”/“pur dissimile per mole e struttura”, e aperta perché molti – in particolari francesca- non, ad esempio, “longe dissimili structura et ni – scrivessero a proposito della attualità del mole” come sarebbe stato più logico se avesse pensiero scotista, prendendo soprattutto spun- voluto mantenere una continuità con il giudi- to dal documento pontificio; c’è tuttavia da zio perentorio di Leone xiii precedentemente riconoscere che questa contemporaneità non citato. Un piccolo cambiamento, da longe a sempre è giudicata totalmente positiva; anzi a quamvis, che indica uno spostamento non sol- volte è considerata come segno evidente della tanto di prospettiva, ma di proporzioni, come problematicità del pensiero scotista. può ben notare soprattutto un buon esperto di Senza voler passare in rassegna l’immenso latino! Tale cambiamento può essere preso numero di opere in merito, è importante ana- come espressione della modifica del metro di lizzarne alcune per mettere in evidenza in cosa misura della ortodossia del pensiero di Sco- consista questa attualità di Scoto. to: infatti ancora nel 1920 il cardinale dome- La lettera apostolica Alma parens fu pub- nicano Andrea Frühwirth definiva la dottrina blicata su L’Osservatore Romano il 24 luglio e di Scoto contraria alla fede essendo in molti nei giorni successivi apparvero sul medesimo aspetti difforme al pensiero di san Tommaso giornale alcuni articoli di p. Carlo Balić a com- d’Aquino prescritto dalla Chiesa. Fu nel 1971 mento della stessa; sostanzialmente corrispon- che gli scritti di Scoto furono approvati e pro- dono ad essi ciò che sempre Balić scrisse in prio ciò perché il metro di misura non furono un articolo apparso successivamente in latino più le opere di san Tommaso, ma la dottrina nella rivista Antonianum. Qui Balić, ispirato- della Chiesa; un cambiamento secondo alcuni re, fautore e cooperatore nella stesura della epocale, per cui questa vicenda della causa di stessa lettera apostolica in quanto Presidente Scoto è da inserirsi nei manuali di teologia e della Commissione scotista, presenta proprio storia ecclesiastica. il dialogo come una delle peculiarità di Scoto Quindi, dopo aver riconosciuto la dignità riconosciute dalla Alma, dedicando un intero del pensiero del Maestro minorita indicando paragrafo a «Duns Scotus et dialogus extra et una nuova valutazione rispetto al giudizio di intra Ecclesiam catholicam», e concludendo Leone xiii, modificandone il giudizio sulla pro- indicando Scoto come via per l’unità e la pace. porzione di Scoto rispetto a Tommaso, tra le Queste affermazioni riprendono quanto lo altre cose il Pontefice auspicava che la dottrina stesso Balić scrisse nell’aprile precedente su scotista potesse dare elementi utili al dialogo, L’Osservatore Romano con un articolo diviso soprattutto con gli Anglicani che aveva avuto in due parti proprio dal titolo Giovanni Duns un momento importante nel’incontro del 23 Scoto e il “dialogo”: la presenza “anticipata” marzo 1966 nella Cappella Sistina tra il più al- di tanti temi toccati dalla Alma parens, credo to dignitario anglicano, l’arcivescovo di Can- che mostrino in modo evidente il grande appor- terbury, Dr. Michael Ramsey, e lo steso Paolo to di Balić stesso, se non proprio alla stesura, VI. In ciò il Pontefice si appellava al giudizio certamente alla formulazione, del documento dato da Giovanni di Gerson secondo il quale pontificio. Egli in tale articolo “precursore” Scoto era mosso «non dalla contenziosa singo- presenta esplicitamente Scoto come colui che larità di vincere, ma dall’umiltà di trovare un incarna la via auspicata dal concilio Vaticano accordo». Quindi Scoto è presentato nell’Alma ii e proclamata dalla Ecclesiam suam, ossia parens come modello esemplare di dialogo. E quella del dialogo il quale non significa che che tale immagine, confermata dalla citazione si deve essere sempre d’accordo, ma «deve storica del giudizio di Gerson, avesse nel 1966 intendersi piuttosto come studio sereno e la una grande attualità, è dimostrato in modo conoscenza reciproca, che comporta rispetto inopinabile dal fatto che soltanto due anni pri- e comprensione delle diverse opinioni». Con- ma lo stesso Paolo vi nella sua enciclica pro- cludendo il suo articolo egli, riferendosi a Sco- grammatica Ecclesiam suam indicava come to formula un auspicio che sarà realizzato dalla via privilegiata del suo pontificato quella del Alma parens: «Ma ci sembra che da quanto ab- dialogo, non solo ecumenico, ma anche con il biamo detto si possa ragionevolmente additare mondo contemporaneo. Quindi Scoto come un in lui un teorico e un esemplare del dialogo antesignano del dialogo ecumenico e del dia- che la Chiesa vuole instaurare in quest’epoca logo con il mondo contemporaneo auspicato postconciliare». dalla Ecclesiam suam, anche se l’enciclica non Il tema del dialogo abbinato a Scoto non è citata nella lettera Alma parens. La porta era appare nella lettera enciclica che Costantino AD CHRONICAM ORDINIS 519

Koser, Vicario Generale dell’Ordine dei Frati cristiani e anche non-credenti. Se nella lettera Minori – in quanto suprema autorità nell’Or- Alma parens non vi era menzione dell’Eccle- dine fino al Capitolo del 1967, essendo nel siam suam, ora il suddetto Monsignore riman- 1965 il ministro generale Agostino Sépinski da a tale enciclica ricordando che se con essa eletto vescovo come Delegato Apostolico di Paolo vi presentava al mondo la comunità ec- Gerusalemme e Palestina –, ha inviato a tutto clesiale come “Chiesa del dialogo”, il pensiero l’Ordine soltanto dopo un mese dalla lettera di Scoto non può essere che modello per tale Alma parens. Tuttavia nel discorso di apertura dialogo. Nell’elencare questi principi di Scoto del Congresso di Oxford il Delegato apostoli- che ancora oggi possono presentarsi come via co, mons. Igino Eugenio Cardinale si sofferma per il dialogo, presenta per primo il seguente proprio sull’attualità del pensiero di Scoto in «La conoscenza della verità è sempre progre- merito al dialogo: «Scoto appartiene a quel pe- dita di pari passo con l’umanità», benché la riodo quando l’unità dell’Occidente cristiano verità in se stessa non può mai cambiare. In- non era ancora stata frantumata nelle diverse sufficienza della conoscenza, pigrizia mentale, denominazioni e la dottrina cristiana non era cattiva volontà, o assenza d’abilità, dice Sco- divenuta monopolio del Continente. L’orto- to, possono viziare il ragionamento di uomini dossia fondamentale della sua dottrina, comu- anche eminenti». Dati questi presupposti, le nemente insegnata in Gran Bretagna, per tre conclusioni non possono essere che l’afferma- secoli prima della rottura con la Santa Sede, e zione secondo cui Scoto «giustamente è stato il suo amore per la autentica tradizione presen- chiamato “un uomo per tutti i tempi”»: infatti tano una solida base per il dialogo fra cristiani «il suo sforzo di riconciliare i bisogni crescenti e tutta l’umanità. Più che mai, in questa era e le richieste del suo tempo con le tradizioni postconciliare, il dialogo è il mezzo più effi- della Chiesa, la sua sincera ricerca della veri- cace delle relazioni umane. Attraverso il dia- tà nella carità di Cristo, il suo atteggiamento logo si tende a ristabilire contatti amichevoli irenico e aperto e sensibile verso i problemi fra i diversi gruppi che consentano uno studio da trattare, tutto questo aumenta il suo valore sereno, nella mutua conoscenza, fraterna com- come modello ideale per il dialogo nel quale prensione e sincero rispetto». sono impegnati tutti gli uomini di buona vo- Quindi il pensiero di Scoto si presenta non lontà». solo importante dal punto di vista ecumenico Quindi Scoto quale «modello ideale per il in quanto capace di offrire strumenti per «un dialogo nel quale sono impegnati tutti gli uo- serio dialogo» tra cattolici e anglicani, come mini di buona volontà» e in ciò mons. Cardina- disse Paolo vi, ma rappresenta anche «una le rafforza la sua affermazione citando Paolo solida base per il dialogo fra cristiani e tutta vi che aveva manifestato la speranza che gli l’umanità». Continuando mons. Cardinale af- insegnamenti di Scoto potessero fornire «un ferma che «La Chiesa in Concilio era deside- quadro soddisfacente per un serio dialogo». rosa di stabilire mezzi efficaci di contatto con Ecco l’ attualità di Scoto: uomo del dialogo gli uomini di buona volontà. Nella sua prima per una Chiesa del dialogo! Nello stesso Con- Enciclica, Paolo vi la presentava al mondo co- gresso di Oxford Carlo Balić fece un interven- me Chiesa del dialogo. Il decreto conciliare to parlando De methodo Ioannis Duns Scoti in “sull’ecumenismo” e la costituzione pastora- cui nel terzo paragrafo ha illustrato «De ali- le sulla presenza della Chiesa nel mondo svi- quibus aspectibus extrinsecis methodum Scoti luppano il tema del dialogo della Chiesa con i illustrantibus» tra i quali appare anche «inqui- fratelli di altre confessioni e con il mondo mo- sitio veritatis pacifica, cum modestia et omni derno, mentre segretariati speciali sono stati reverentia». incaricati di stabilire vie di comunicazioni con La lettera Alma parens fu occasione per altri credenti cristiani e non-cristiani, come an- evidenziare il possibile apporto del pensiero che con i non credenti di buona volontà. Come scotista al pensiero conciliare. Gerardo Carda- afferma Paolo vi, i principi che furono l’anima ropoli nel 1967 riconosce che il documento pa- del metodo critico di Scoto, possono esercitare pale inerente Scoto evidenzia «diversi aspetti una influenza positiva per l’efficacia di questi della sua dottrina in chiave di attualità» e che il contatti». pensiero scotista è riscoperto «specialmente là Quindi ancora una volta Scoto è indicato dove si cerca un contatto tra il pensiero cristia- come possibile via per stabilire e affrontare no e le esigenze dei tempi». Riconoscendo che contatti con cristiani di altre confessioni, non- tale sintonia conciliare con il pensiero scotista 520 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

è forse più che tutto una coincidenza, afferma distinti, come le loro opere, nella promozione che «appunto per questo occorre riesaminare dell’umanesimo cristiano; questo premio è or- la dottrina di Scoto in una prospettiva nuova». ganizzato a turno da una delle sette accademie Preceduta da una descrizione del tempo sto- che formano il Consiglio di coordinamento rico di Scoto – che nel rileggerla non si può tra accademie pontificie, sotto la direzione del non scorgervi se non proprio la proiezione Cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del di problematiche contemporanee all’Autore, Pontificio Consiglio della Cultura. Per l’anno certamente l’uso di immagini e linguaggio 2014 il premio riguardava l’area della mario- dell’immediato post concilio – Cardaropoli logia ed è stato organizzato dalla Pontificia sostiene che «se non nel metodo, almeno in Accademia Mariana Internazionale, affidata tanta parte della sua dottrina Scoto appartie- dalla Santa sede all’Ordine dei Frati Minori. ne più all’epoca moderna che al Medio Evo». La storia della Accademia Mariana inizia Egli stesso riconosce che «l’affermazione può con l’istituzione della Commissio Marialis sembrare troppo apologetica» e la stessa affer- Franciscana, avvenuta il 27 luglio 1946 per mazione successiva secondo la quale «con ciò volontà del Definitorio generale dell’Ordine non si vuole ‘mitizzare’ Duns Scoto» fa intuire dei Frati Minori. La presidenza fu affidata a P. che qualche sospetto nel senso inverso in lui Carlo Balić ofm, che si era già messo in luce sorgeva. Una contemporaneità caratterizzata per la sua competenza nel campo degli studi dalla ricerca dell’unità dell’umanità mediante scotisti e mariologici. In data 8 dicembre 1959 il dialogo a cui la cristologia di Scoto può da- il Sommo Pontefice Giovanni XXIII conferi- re un apporto; Cardaropoli, con grande onestà va all’Accademia il titolo di “Pontificia”. La intellettuale, scrive che «certo, non tutto il suo Pontificia Accademia Mariana Internazionale pensiero è ugualmente valido: lo è solo nel- ha lo scopo di promuovere gli studi scientifici la proporzione in cui la sua situazione storica sulla beata Vergine Maria e di favorire l’au- ha elementi comuni col nostro tempo». Rico- tentica pietà mariana. I nuovi Statuti sono stati noscendo rispetto ai tempi «l’anticipazione approvati da Giovanni Paolo II il 9 gennaio di Scoto», afferma che grazie anche alla sua 1997. Nel perseguire le proprie finalità ope- cristologia «è più facile trovare un punto di in- ra in stretta collaborazione sia con il Pontifi- contro per il dialogo ecumenico, e perfino un cio Consiglio della Cultura, sia con le Società punto di intesa con i non-cristiani». Mariologiche Nazionali e con vari centri ac- cademici, tra cui la Pontificia Università An- Pietro Messa tonianum, con la quale è stata stipulata una convenzione che ha comportato, tra le varie [L’Osservatore Romano, 11 ottobre 2014, iniziative, anche la creazione della cattedra di p. 5] studi mariologici “Beato Giovanni Duns Sco- to” nell’ambito della Facoltà di Teologia. 6. Diciannovesima seduta pubblica delle Tra le attività scientifiche e culturali, il Pontificie Accademie primo posto spetta ai Congressi Mariologico- Roma, Palazzo “S. Pio X”, 20.11.2014 Mariani Internazionali. L’Accademia è l’isti- tuzione permanente deputata dalla Santa Sede Nel pomeriggio del 20 novembre 2014 si è a promuovere, organizzare e celebrare questi svolta la diciannovesima seduta pubblica del- Congressi che si svolgono ogni quattro anni. le Pontificie Accademie nell’Aula Magna del Si tratta di avvenimenti il cui valore scientifico palazzo “S. Pio X” in via della Conciliazione è riconosciuto a livello internazionale. I molte- a Roma. Organizzato dalla Pontificia Accade- plici contributi scientifici vengono poi raccolti mia Mariana Internazionale in collaborazio- e pubblicati negli Atti. Attualmente è in fade di ne con il Pontificio Consiglio della Cultura, preparazione il XXIV Congresso che sarà ce- l’importante avvenimento culturale e acca- lebrato nel mese di settembre del 2016 presso demico ha avuto come tema centrale “Maria il Santuario di Fatima in Portogallo. icona dell’infinita bellezza di Dio. La Maria- La diciannovesima seduta pubblicata è stata lis cultus e il magistero mariologico-mariano aperta dall’ “Ave Maria” di Domenico Barto- del beato Paolo VI”. Nel corso delle sedute lucci eseguita dal tenore fr. Alessandro Giaco- pubbliche viene conferito ogni anno dal Santo mo Brustenghi ofm, il quale ha proposto, nel Padre il premio delle accademie pontificie a corso della manifestazione, altri tre interventi giovani studiosi, artisti e istituzioni che si sono musicali di notevole valore artistico. Subito AD CHRONICAM ORDINIS 521 dopo ha preso la parola il Cardinale Gianfran- ni salienti sono state da lui riassunte in cinque co Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio punti. della Cultura, il quale ha illustrato il signifi- 1. «Coscienza della dimensione “mariana” cato e l’importanza dell’evento accademico. Il della liturgia. Eredi di un’epoca in cui la- momento centrale è stato caratterizzato dalla devozione mariana trovava fiato piuttosto presenza del Cardinale Pietro Parolin, Segre- in “devozioni” fuori e parallele alla litur- tario di Stato di Sua Santità, il quale ha letto gia, l’intento di Paolo VI fu di valorizzare il messaggio di Papa Francesco e ha conse- la devozione a Maria radicata ed espressa gnato il premio all’Associazione Mariologica anzitutto nell’azione liturgica,senza perciò interdisciplinare italiana, il cui presidente è P. dimenticare i pii esercizi. Salvatore Perrella osm, come riconoscimento 2. Il nesso lex orandi-lex credendi, in ordine della feconda attività scientifica promossa con alla lex vivendi. La Marialis cultus ha con- la pubblicazione della rivista “Theotokos”. tribuito agli sviluppi liturgico-mariani suc- Inoltre, ha conferito la medaglia del pontifica- cessivi: penso all’arricchita seconda edi- to al Centro mariano de difusión cultural che zione del Messale Romano Italiano (1983) opera in Messico per iniziativa dei serviti della e specialmente alla Collectio Missarum de provincia di Santa Maria di Guadalupe. beata Maria Virgine (1987), come anche Nel suo messaggio Papa Francesco ha ri- alla editio typica tertia del Missale Roma- cordato la figura del beato Paolo VI e «il suo num (2002). Per rendersene conto basta grande amore per la Vergine Maria, espresso considerare gli accenti tematici di formulari in tanti momenti del suo Pontificato come in della Collectio come ad es. Maria “disce- numerosi Documenti». Dopo aver sottoline- pola del Signore” (n. 10), “donna nuova (n. ato che «nei momenti cruciali e difficili per 20); “maestra spirituale” (n. 32), presente la Chiesa e per l’umanità, Paolo VI si rivolge nell’iniziazione cristiana (n. 16). Assai elo- sempre a Maria, esortando il popolo di Dio a quente è il prefazio del formulario n. 26 chiederne l’intercessione e la protezione», e (Maria Vergine immagine e Madre della dopo aver fatto presente che anche lui nell’e- Chiesa), intitolato “Maria modello dell’au- sortazione apostolica “Evangelii gaudium” ha tentico culto a Dio”, la cui fonte diretta so- affidato il cammino della Chiesa alla materna no i nn. 17-20 della Marialis cultus. Non è e premurosa intercessione della Madre di Dio, sfuggito a Paolo VI – spesso vi ritorna – che ha rivolto, concludendo il suo messaggio, que- venerare Maria significa vivere come lei: sta esortazione: «Non stanchiamoci, dunque, «è impossibile onorare la Piena di grazia di imparare da Maria, di ammirare e contem- senza onorare in se stessi lo stato di grazia, plare la sua bellezza, di alsciarci guidare da Lei cioè l’amicizia con Dio, la comunione con che ci conduce sempre alla fonte originaria e lui, l’inabitazione dello Spirito» (n. 57). alla pienezza dell’autentica, infinita bellezza, 3. La cura amorosa per la pietà popolare, os- quella di Dio, rivelatasi a noi in Cristo, Figlio sia che sa incoraggiare e correggere, mo- del Padre e Figlio di Maria». strando i punti fermi, accompagnando la Al termine dell’intervento del Segretario di crescita armonica della vita spirituale. Nel Stato è stato proiettato un suggestivo filmato rilevante ambito della pietà popolare, la con brani dell’omelia tenuta da Papa Montini Marialis cultus ha il grande merito di aver per la solenne chiusura del Concilio Vaticano osservato luci e ombre, indicando la stra- II (8 dicembre 1965), in cui, tra l’altro, invita- da da percorrere, facendo da traino per il va a fissare lo sguardo «in questa Donna umile, rinnovamento e la purificazione della pietà nostra Sorella e insieme celeste nostra Madre popolare in genere, le cui linee guida sono e Regina, specchio nitido e sacro dell’infinita arrivate poi con il Direttorio su pietà popo- Bellezza». lare e liturgia, pubblicato nel 2002. La parte prettamente teologica della seduta 4. Il risvolto ecumenico della pietà mariana. è stata affidata al prof. P. Corrado Maggioni L’averlo richiamato è servito a porre con- smm, sottosegretario della Congregazione per creta attenzione alle “formule” di preghie- il culto divino e accademico della Pontificia ra, purificandole da espressioni equivoche, Accademia Mariana Internazionale, il quale ha rendendole più attente al fondamento bibli- tenuto una relazione sul tema: “L’Esortazione co che deve ispirarle e all’essenziale della Apostolica Marialis cultus del beato Paolo VI: fede professata dalla Chiesa cattolica. Un contesto, testo e insegnamento”. Le conclusio- fratello ortodosso non avrebbe difficoltà 522 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

a sottoscrivere che «la pietà della Chiesa gente del mestiere. È contemplativo lo sguar- verso la Vergine Maria è elemento intrin- do di stupore e di meraviglia del bambino che seco del culto cristiano» (n. 56). E sarebbe gioca con le cose e con la vita. È contempla- probabilmente anche difficile oggi trovare tivo lo sguardo di chi fissa negli occhi la per- qualche fratello protestante che dissenta in sona che ama senza parlare. È contemplativo blocco sulle linee portanti della Marialis lo sguardo gioioso e sereno di un anziano che cultus. ha imparato a conoscere la misura e il senso 5. Il contributo alla catechesi e alla spirituali- dei suoi giorni. È contemplativo lo sguardo di tà mariana. Sono ancora di grande attualità luce di chi soffre sapendo che non è vano il suo le tre note e i quattro orientamenti indicati soffrire. da Paolo VI per la pietà mariana, applicabi- Si potrebbe dire che la contemplazione li anche all’annuncio di Maria negli ambiti è uno sguardo posato sull’essenziale. Uno della evangelizzazione – catechesi – pre- sguardo che cerca l’essenziale, la realtà intima dicazione. Quale “Maria” annunciamo? e profonda di ogni cosa. Che cerca il bene, la Quella del Vangelo o quella suggerita da verità, la bellezza nascosti in ogni cosa. Uno umano sentire? Quella venerata dalla Chie- sguardo che domanda, che s’interroga, che de- sa orante o quella disegnata da sensibilità sidera, che attende, che insegue un significato soggettive? Una Maria più buona di Cri- in tutto ciò che esiste. Uno sguardo che non si sto, giudice impietoso? Misericordiosa più ferma all’apparenza, ma varca la soglia del vi- dell’Agnello immolato per noi? Una Maria sibile sui sentieri dell’invisibile. Uno sguardo “irraggiungibile” e, perciò, inimitabile, op- che, in tutto questo, lo sappia o no, cerca un pure una “maestra di vita spirituale” – come solo Volto: quello noto o appena intravisto o ricorda Paolo VI – che ha percorso per pri- ancora sconosciuto di Dio. Perché così ci ha ma la via “stretta” della sequela di Cristo, fatti Dio. Desiderosi di Lui. Perennemente in dandoci l’esempio? Una “santona” a cui cerca di Lui. Inquieti finché non riposiamo in ricorrere per ottenere grazie a poco prezzo, Lui. Perché in noi Dio ha lasciato un’impronta oppure la “beata per aver creduto” sempre e della sua presenza. comunque alle impossibili parole divine?». Uno sguardo, sì, perché “contemplare” appartiene al lessico del “vedere”, della “vi- Fr. Vincenzo Battaglia ofm sta”. Ma non come un sognare a occhi aperti Presidente della o fantasticare. Bensì come uno scrutare, atten- Pontificia Accademia Mariana Internazionale tamente, ogni cosa, ogni frammento del rea- le. Una sorta di “doppia vista” si direbbe, un 7. La Giornata «pro orantibus» occhio capace di penetrare la profondità delle cose e al tempo stesso di andare oltre, al di là, Il 21 novembre 2014, nella ricorrenza della Presen- dove queste hanno la loro radice. Di risalire tazione della Vergine Maria al tempio, la Chiesa celebra dalle cose al loro Autore. Di riconoscere nelle la Giornata pro orantibus con l’intento di ricordare il cose la traccia infinita e la mano del Creatore, grande dono della vita contemplativa e il contributo di nella trama degli eventi il disegno di Chi da preghiera che quotidianamente le claustrali offrono alla sempre ama l’uomo e gli si fa incontro. vita dei cristiani e al mondo intero. Il verbo “contemplare” contiene in sé la parola templum, “tempio” (cum-templum). Il 1. La Vita contemplativa ha qualcosa da dire templum era la porzione circoscritta del cie- a tutti lo, lo spazio abbracciato dallo sguardo, in cui l’antico augure osservava il volo degli uccelli Uno sguardo per trarne auspici. Ma il templum è diventato il che cerca il bene “tempio”, il luogo sacro, ugualmente delimi- nascosto in ogni cosa tato, in cui c’è Dio, in cui è possibile in- con- trare Dio. Si può dire, allora, che la contem- Sono una monaca a cui la Chiesa dedica la plazione è propria di chi vive e abita il reale Giornata Pro orantibus. Per alcuni forse ormai come un tempio, di chi considera il tempo e solo “una specie in via d’estinzione”. Ma non lo spazio come il luogo della dimora e dell’in- parlo per una categoria. Perché la contempla- contro con Dio. Di chi fissa lo sguardo sulle zione è un bene primario universale, disponi- cose in cerca della sua Presenza. Per questo bile e necessario per tutti, non da specialisti o il contemplativo non è uno con la testa nelle AD CHRONICAM ORDINIS 523 nuvole, ma con i piedi ben fissi sulla terra. Uno Ecco perché la Giornata Pro orantibus ha che ama e conosce la realtà, che paradossal- qualcosa da dire a tutti. È un segno per tutti. mente la “possiede”, perché ne ricerca il sen- Una parola per tutti. Lasciarsi sorprendere so e ne intravede l’origine e la meta. Uno che dalla compagnia di Dio. Oggi. Ora. Qui. In ama e conosce la realtà, perché vive come in ogni istante. Accorgersi di una Presenza ami- un tempio, sperimentando in ogni circostanza ca. Nella realtà. Nel quotidiano. In ogni gesto. la compagnia fedele di Dio, il suo “esserci”. Prova a pensare, a “guardare”, ai piccoli fatti Che ama e conosce, perché la contemplazione di questa giornata, a tutto ciò che ti sta intorno, non è uno sguardo solo degli occhi, ma anche a quanti incontrerai sul tuo cammino: lì ti sta del cuore. Perché l’essenziale, diceva Saint- aspettando Qualcuno. Lì c’è Qualcuno. Qual- Exupery, è invisibile agli occhi e si vede col cuno che ti ama. Che non ti lascia solo. Pro- cuore. La contemplazione è uno sguardo che va a vivere questa giornata con la certezza di vede e che ama, che conosce amando e ama questa compagnia che non ti abbandona mai. cono- scendo. È conoscenza e amore, insieme. Avrai sperimentato anche tu che cos’è la “con- Anche per questo è un “doppio sguardo”. Av- templazione”. E stasera sarai un po’ più felice. viene nella contemplazione come quando ci si Nel tuo cuore ci sarà una gioia nuova. Piccola, ferma a guardare la foto di una persona cara, segreta. E la tua giornata sarà stata più piena, che sta lì, sul tavolo, dinanzi a noi. Forse per- più bella. ché anche questo è un atto in sé eminentemen- te “contemplativo”. Guardiamo e riguardiamo Patrizia Girolami, O.C.S.O. un’immagine, indugiamo su particolari chissà quante volte già visti, conosciamo e ricono- 2. Sorgenti d’amore per il mondo sciamo un volto, e quel volto è amorevole pre- senza interiore perché è un volto che amiamo. Per l’amore Ci appartiene e noi apparteniamo a lui. Vive silenzio e tempo dentro di noi. Così è nella contemplazione: lo sguardo co- “La forma di vita delle Sorelle Povere, isti- nosce, riconosce e ama. Vede, come riflesso tuita dal beato Francesco è questa: Osservare il nelle cose, nelle persone, nelle situazioni i li- santo vangelo...” (Regola di S. Chiara I, 1-2): neamenti del volto di Dio che ci ama. Scopre la così Chiara d’Assisi in apertura della Forma sua presenza. Coglie una relazione. Avverte la vitae. Di fatto, questo vale per ogni vita in- sua premurosa vicinanza. È lì, con noi, accan- tegralmente contemplativa: o è evangelica o to a noi, e ci offre la sua quotidiana amicizia, non è; o parla di Gesù, o è muta. Quel Volto la possibilità di vivere con Lui quel rapporto che ogni contemplati- va cerca, quella Parola intimo e personale che dà gusto, pienezza e che si pro- tende ad accogliere, deve poi farsi senso alla vita. Perché la vita si gusta, si assa- carne in un vissuto concreto, semplice, quo- pora quando se ne conosce il senso, quando si tidiano, che parli efficacemente di Lui. Gesù scopre il volto di Colui che ce la dona. afferma che dà prova di amarlo veramente chi Ed è questo sguardo, allora, che si fa “oran- accoglie i suoi comandamenti e li osserva. Qui te”, che diventa preghiera. Uno sguardo che affonda le sue radici la vita contemplativa, abbraccia l’esistenza e la pone dinanzi a Dio, come ci mostra la stessa Madre santa Chiara la presenta a Dio. Che riconosce che tutto ciò nella Terza lettera a santa Agnese di Praga, che esiste viene da Dio. Uno sguardo che rac- là dove ricorda che la sola anima fedele è più coglie il grido e il bisogno dell’uomo e lo fa grande del cielo, in quanto può essere dimora giungere a Dio. Uno sguardo che si fa voce del Creatore, di Colui che nessuna cosa creata dell’uomo e di Dio, che ricorda Dio all’uomo può contenere. Sono parole grandi, che apro- e l’uomo a Dio. Perché il contemplativo, ogni no orizzonti pieni di respiro e di vita, che al- contemplativo, è solidale con l’uomo e amico largano il cuore e la mente ben oltre le mura di Dio. Solidale con chi è nella gioia e con chi della clausura. Parole capaci di nutrire da so- è nel pianto. Con chi è nelle tenebre e con chi le una vita intera. Ed è significativo che tutto è nella luce. Soprattutto perché sa che in quel questo, questo vivere immerse nell’Amore di volto, e in quel cuore, quelli di ogni uomo, c’è Dio, spendendo il proprio tempo per Lui, per il volto di Dio. Che proprio a quel cuore, il cercare di accoglierlo e di custodirlo, richie- cuore dell’uomo, di ogni uomo, vuol giungere da come condizione di accogliere e custodire i il cuore di Dio. suoi comanda- menti. 524 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

L’amore di Dio e l’amore del prossimo, quest’anno della VC, l’apposito dicastero va- questo è necessario per divenire contempla- ticano vuole aiutarci a rileggere, con franchez- tive, per vedere Dio, che è Bellezza e che è za, tra “passaggi luminosi e tunnel oscuri”, tra Amore. È ancora santa Chiara a ribadirlo: “orizzonti aperti e sentieri tortuosi e incerti”, l’anima dell’uomo fedele è dimora e sede del i cinquant’anni che ci separano dal concilio. Creatore “soltanto grazie alla carità”. Come Uno dei sentieri conciliari più luminosi è stato questo è avvenuto nella sua vita? Come si ama sicuramente quello della riscoperta della “Pa- in clausura, allora come oggi? Si dice di Chia- rola”. Perché allora non partire proprio da lì ra che “la sera dopo compieta stava longamen- per capire da dove viene e soprattutto dove in- te in orazione con abundantia de lacrime. E tende andare la VC? Prendendo lo spunto da circa la mezzanotte similmente se levava alla due icone bibliche, quella dell’Esodo e quel- orazione... e resvegliava le sore...”. la del profeta Elia, il nostro documento, rifa- Queste erano le notti di Chiara: pregava do- cendosi soprattutto a papa Francesco, prova a po compieta, pregava a metà della notte, al- rileggere questi ultimi decenni contrassegnati zandosi per prima. Così diceva al Signore il da “alti e bassi”, da “slanci e delusioni”, da suo amore per Lui. L’amore richiede tempo, “esplorazioni e chiusure nostalgiche”. chiunque ama vera- mente lo sa. Lo stare in clausura vuole essere un desiderio di garan- Tra entusiasmi tire all’amore per il Signore il tempo giusto, e fragilità cercando di custodire la vita da tutto il resto. L’amore richiede silenzio, perché vive e si Nella “nube di luce e di fuoco” che guidava nutre di momenti di intimità con l’Amato. E il popolo eletto nel suo cammino verso la Terra l’intimità ha bisogno di un luogo custodito, di Promessa, è possibile scorgervi un modello in- confini che la circoscrivano e la proteggano. terpretativo della VC del nostro tempo. È stato Anche questo, chi ama lo sa. L’amore richiede un cammino di esodo, contrassegnato non solo rinuncia. Perché tante penitenze, in una donna da “entusiasmo e audacia”, da “inventiva e fe- solare e amante della vita come Chiara, se non deltà creativa”, ma anche da “certezze fragili”, per amore? L’amore richiede coraggio, perché da “improvvisazioni e delusioni amare”. An- vivere con Gesù e per Gesù, vuol dire vivere che se negli ultimi anni lo slancio sembra aver della sua stessa passione per l’uomo. perso vigore, è certo comunque che non è ve- Questa la successione dei tempi dell’amore: nuto meno il “fuoco” dello Spirito. È stato pro- credere all’amore di Dio, lasciarsi trasformare prio il concilio a indicare la VC come “segno” da questo amore, divenire sorgente d’amore per il popolo di Dio nel compimento della co- per il mondo, prima per il mondo più prossi- mune vocazione cristiana. Per la prima volta, mo, poi per ogni fratello e sorella misteriosa- infatti, nei lavori di un concilio ecumenico, la mente raggiunti dall’onda di bene che da un VC è stata identificata come «parte viva e fe- monastero di clausura si riversa nella Chiesa conda della vita di comunione e di santità della e nel mondo. Chiesa» e non come un “ambito bisognoso” di semplici decreti di riforma. Grazie al concilio, Elena Francesca Beccaria, O.S.C. la sequela Christi è diventata la “regola supre- ma” nella vita dei consacrati, favorendo «una 8. La seconda lettera nell’anno della vita purificazione radicale delle spiritualità devo- consacrata zionali e delle identità ripiegate sul primato di servizi ecclesiali e sociali, ferme sulla imita- “Scrutare” il futuro zione sacralizzata dei propositi dei fondatori». nella speranza Sempre sulla spinta del concilio, sono anda- ti lentamente destabilizzandosi «modelli e stili Una rilettura del cammino – tra ombre e luci – della ripetuti nel tempo, incapaci di interloquire, co- VC negli anni del post-concilio alla luce di due icone me testimonianza evangelica, con le nuove sfi- bibliche: l’Esodo e Elia. Una VC “in uscita”, illuminata de e le nuove opportunità». Con “audacia e in- dal vangelo, vissuta nella “convivialità delle differen- ventiva coraggiosa” i consacrati hanno saputo, ze”, incontro alle sfide che provengono dai crocevia del via via, interpretare i segni dei tempi: dall’a- mondo. scesa economico sociale delle classi lavoratri- ci, all’ingresso della donna nella vita pubblica, Con la sua seconda lettera, “Scrutate”, in alla tutela e promozione dei diritti e dei doveri AD CHRONICAM ORDINIS 525 nei cittadini consapevoli della propria dignità. era nel vento impetuoso, nel terremoto, nel Non si sono affatto limitati «a rimpiangere la fuoco, ma in una voce di silenzio sottile». Ai memoria di epoche passate». Hanno cercato di piedi del monte, Elia prende su di sé la lotta vivificare il tessuto sociale, vivendo «con se- del suo popolo, ritorna sui suoi passi, che so- rio impegno e spesso anche con grave rischio no quelli di Dio, attraversa il deserto che ora, personale, la nuova coscienza evangelica di però, ha già incominciato a rifiorire in una più dover stare dalla parte dei poveri e degli ulti- solida fedeltà dei nuovi profeti all’alleanza. mi, condividendone valori e angosce». Il concilio non ha mai esplicitamente parla- Il vangelo to di “carisma” della VC, però ne ha aperto la “norma ideale” strada, favorendo, anzi, una successiva teolo- gia sul tema. La stessa riscrittura delle costitu- Anche la VC è ritornata più consapevol- zioni dei vari istituti ha innescato un processo mente sui suoi passi. Il tempo di grazia che che «ha alterato equilibri di lunga data, mutato stiamo vivendo – con l’insistenza di papa pratiche obsolete della tradizione». Certo, ogni Francesco a porre al centro il vangelo – per fase del rinnovamento della VC non è mai sta- tutti i consacrati è «una nuova chiamata alla ta indolore. Se da una parte, grazie a una fedel- vigilanza, per essere pronti ai segni di Dio». tà creativa, mediante nuove ermeneutiche so- Dai tempi del concilio, la centralità di Cristo no stati recuperati grandi patrimoni spirituali, e della Parola di Dio sono via via diventati ridisegnando contestualmente strutture, pro- sempre “garanzia di autenticità e di qualità. grammi e presenze, dall’altra «non possono Seguire Cristo, come viene proposto nel van- essere taciute talune dialettiche di confronto e gelo, è la “norma ultima” della VC e la “rego- di tensione e perfino dolorose defezioni». la suprema” di tutti gli istituti religiosi. Lo è La sempre più consapevole riaffermazione stato per Antonio, per Basilio, per Benedetto, del primato della vita spirituale, ha avuto posi- per Stefano di Muret (fondatore dell’ordine tive ripercussioni sui principali temi della VC: di Grandmont), per Domenico, per France- il carisma fondazionale alla vita nello Spirito sco, per Chiara d’Assisi, per i Carmelitani, alimentata dalla Parola (lectio divina), la vi- per i figli di Giacomo Alberione, per la pic- ta fraterna in comune, la formazione iniziale cola sorella Magdaleine. Tornare e, insieme, e permanente, le nuove forme di apostolato, formare al vangelo può suonare oggi quasi l’autorità di governo, l’attenzione alle diver- una pro-vocazione. La formazione spiritua- sità culturali di provenienza degli stessi con- le, infatti, è qualcosa di molto diverso da un sacrati. semplice “accompagnamento psicologico” o Anche la storia personale di Elia è partico- da “esercizi di pietà standardizzati”. Con forza larmente illuminante del cammino postconci- il nostro documento ribadisce che «la povertà liare compiuto dalla VC. Il profeta esercita il ripetitiva di contenuti vaghi blocca i candidati suo ministero tra una purificazione o una il- su livelli di maturazione umana infantile e di- luminazione e l’altra, fino a percepire il pas- pendente». Purtroppo resta quasi sconosciuta saggio di Dio nella brezza lieve e silenziosa per lettura diretta la grande varietà delle vie dell’Horeb. È fuori dubbio che ci si potrebbe seguite e proposte dagli autori spirituali. Non sentire attratti dalle gesta clamorose di Elia, si può continuare a ridurre il patrimonio degli dalle sue proteste furiose, dalle sue accuse istituti «a schemi frettolosi, lontani dalla cari- dirette e audaci «fino alla contesa con Dio ca vitale delle origini». Proprio in un contesto sull’Horeb, quando Elia giunge ad accusare il in cui si sono smarrite le tracce di Dio, non popolo di avere solo progetti distruttivi e mi- saranno mai sufficientemente riscoperte e ap- nacciosi». Ma, forse, in un momento come il profondite, anche a livello culturale, le verità nostro, sono più eloquenti alcuni suoi aspetti fondamentali della fede. minori. Sono quei piccoli segni che «ispirano i Il vangelo come “norma ideale”, come “sti- nostri passi e le nostre scelte in maniera nuova le e modo di essere” nella vita della Chiesa, è in questa età contemporanea dove le tracce di la sfida che papa Francesco non si stanca mai Dio sembrano svanire in una desertificazione di rilanciare. É incessante il suo invito ad ac- del senso religioso». Proprio nel cavo di una cogliere l’oggi di Dio, le sue novità, le sue sor- caverna, Elia assisterà «alla distruzione del prese, nella fedeltà, senza paura né resistenze. suo immaginario di minaccia e di potenza». Non c’è alternativa per quanti intendono testi- Solo allora si accorgerà che il Signore «non moniare profeticamente come Gesù è vissuto 526 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3 su questa terra, annunciando l’avvento del Re- differenze, chi rimugina in silenzio o solleva gno di Dio. É un’urgenza che nasce dal fatto dubbi circa la scarsità di mezzi, risorse, per- che VC sta vivendo oggi «una stagione di esi- sone, ancorandosi «alla nostalgia di strutture e genti passaggi e di necessità nuove». La crisi abitudini che non sono più portatrici di vita nel non è altro che «lo stato in cui si è chiamati mondo attuale» (ivi, 108). all’esercizio evangelico del discernimento», Scrutare l’orizzonte può significare, allora, dal momento che la storia è sempre tentata di essere chiamati tutti (persone, comunità, isti- «conservare più di quello che un giorno potrà tuti) ad entrare in un diverso ordine di valori, essere utilizzato». A che serve infatti, «conser- cogliendo un senso nuovo e differente della re- vare memorie sacralizzate che rendono meno altà, convinti che «Dio è passato anche se non agevole l’uscita dalla caverna delle nostre si- ha lasciato orme visibili». Non c’è maggior curezze?». Non è evangelico continuare a co- libertà, come ricorda sempre papa Francesco, niugare l’identità della VC su un “paradigma di quella «di lasciarsi portare dallo Spirito, ri- invecchiato e autoreferenziale”, su un “oriz- nunciando a calcolare e a controllare tutto», zonte breve”, sviluppando, come ricorda papa consentendogli, invece, di illuminare, di orien- Francesco, «la psicologia della tomba, che a tare e sospingere «dove Lui desidera». Senza il poco a poco trasforma i cristiani in mummie coraggio di abbandonare certe strutture troppo da museo». Se la VC sta attraversando un gua- rigide che rischiano di soffocare lo spirito e il do, non è detto che debba restarvi in “modo carisma dei consacrati, non si può «essere cer- permanente”. catori e testimoni di progetti di vangelo visibili e vitali», non si può essere «uomini e donne Una chiesa “in uscita” dalla fede forte, dalla capacità di empatia, di vicinanza, di spirito creativo e creatore». La “Chiesa in uscita” ha qualcosa da inse- Nei confronti degli uomini e donne del gnare anche alla VC. Il momento di grazia che nostro tempo è indispensabile una “fantasia stiamo vivendo (kairòs) «esige rinunce, chiede sempre rinnovata” nei campi dell’educazione, di lasciare ciò che si conosce e di intraprendere della sanità, della catechesi, dell’accompagna- un percorso lungo e non facile». Il punto d’ar- mento costante di quanti sono alle prese con i rivo di questo cammino segnato dal ritmo dello propri bisogni, con le proprie aspirazioni, con i Spirito, non è una “terra conosciuta”. Si sa per propri smarrimenti. Non è un caso che la VC si certo che anche i consacrati avranno sempre sia «spostata nelle periferie delle città, realiz- più a che fare con nuove frontiere, con culture zando un vero esodo verso i poveri, dirigendo- altre, con periferie inesplorate. La brezza leg- si verso il mondo degli abbandonati». Se, co- gera percepita dal profeta Elia si può identifi- me ha detto Paolo VI nel discorso di chiusura care oggi, come afferma papa Francesco, «con del concilio, la parabola del buon samaritano è tanti desideri inquieti dei nostri contempora- diventata il “paradigma” della sua spiritualità, nei, che cercano interlocutori sapienti, pazienti allora è doveroso chiedersi con “quale uomo” compagni di cammino, capaci di accoglienza e con “quale donna” si ha a che fare oggi. Ma, disarmata nel cuore, facilitatori e non control- insieme, ci si deve chiedere quali sono le sfide lori della grazia, per nuove stagioni di fraterni- e quali possano essere gli aggiornamenti ne- tà e salvezza» (EG, 47). cessari per una VC che voglia assumere «lo Per un compito delicato come questo ser- stesso stile del concilio, in atteggiamento di vono “guide” che in obbedienza allo Spirito, dialogo e di solidarietà, di profonda ed autenti- con coraggio e costanza, allontanino «la ten- ca “simpatia” con gli uomini e le donne di oggi tazione di lasciar perdere e di considerare inu- e la loro cultura, il loro intimo “sentire”, la loro tile ogni sforzo per migliorare la situazione». autocoscienza, le loro coordinate morali». Senza una guida sicura incombe inevitabil- mente il pericolo «di diventare gestori della Fraternità e convivialità routine, rassegnati alla mediocrità, inibiti ad delle differenze intervenire, privi del coraggio di additare le mete dell’autentica VC e correndo il rischio di Tutte queste sfide, tutti questi aggiorna- smarrire l’amore delle origini e il desiderio di menti vanno assunti dai consacrati all’interno testimoniarlo» (ivi, 46). In un contesto come di una fraternità, vale a dire «in uno spazio te- quello attuale non manca di certo chi ritorna ologale in cui si può sperimentare la mistica al passato, chi ne sottolinea con rimpianto le presenza del Signore risorto». Non basta, però, AD CHRONICAM ORDINIS 527 la semplice vita in comune. Bisogna arrivare mondo attuale e non «per l’autoconservazione. alla “grazia della fraternità”. Fa tanto male, In passato si ricorreva frequentemente, nella scrive papa Francesco, «riscontrare come in vita spirituale dei consacrati, al simbolo del alcune comunità cristiane, e persino tra perso- viaggio o dell’ascesa verso il centro dell’ani- ne consacrate, si dia spazio a diverse forme di ma. Oggi, invece, vengono privilegiate “nuove odio, divisione, calunnia, diffamazione, ven- “istanze valoriali” quali la preghiera, la purifi- detta, gelosia, desiderio di imporre le proprie cazione, l’esercizio delle virtù in stretto rap- idee a qualsiasi costo, fino a persecuzioni che porto con la solidarietà, l’inculturazione, l’e- sembrano una implacabile caccia alle streghe» cumenismo spirituale, la nuova antropologia. (ivi, 113). Oggi più di ieri abbiamo bisogno di «fra- Dove saranno i consacrati? ternità aperte alla complementarietà dell’in- contro nella convivialità delle differenze». «Dove saranno i consacrati?», si chiede a Diversamente non si può procedere uniti. Il questo punto il documento. Sapranno acco- dialogo è qualcosa di più e di molto diverso gliere le sfide che provengono dai crocevia del dalla semplice “comunicazione” di una verità. mondo? Nei loro orizzonti di vita troveranno È un bene che nasce da un reciproco scambio spazio «l’esperienza dei poveri, il dialogo in- tra una persona e l’altra. Solo in questo modo terreligioso e interculturale, la complemen- una fraternità diventa “luogo del vangelo”. Il tarietà uomo-donna, l’ecologia in un mondo tempo dell’attesa di un incontro, di un ricon- malato, l’eugenetica senza remore, l’econo- giungimento, di una relazione è qualcosa di mia globalizzata, la comunicazione planetaria, ben diverso dal tempo «pieno di cose, di atti- il linguaggio simbolico»? Si tratta di orizzonti vità, di parole». Il rischio dell’individualismo che non vanno semplicemente enumerati; van- e della dispersione lo si può scongiurare solo no, invece «abitati e fermentati sotto la gui- in quella fraternità nella quale si vive la “diffe- da dello Spirito». Di fronte a questi percorsi renza evangelica” e senza la quale non è possi- epocali, a questi milioni di persone che sono bile «ispirare cammini nuovi, offrire percorsi in cammino attraverso mondi e civiltà, desta- impensati o rispondere agilmente a necessità bilizzando identità secolari e favorendo me- umane e dello spirito». scolanze di culture e religioni, la VC «saprà Quante volte l’istituzionalizzazione della diventare interlocutrice accogliente di quella VC, le prescrizioni obsolete e le esigenze so- ricerca di Dio che da sempre agita il cuore ciali esterne trasformano le risposte evangeli- dell’uomo? Saprà recarsi – come Paolo – nella che «in risposte misurate sull’efficienza e la piazza di Atene e parlare del Dio ignoto ai gen- razionalità da impresa». Ogni volta che la VC tili? Saprà alimentare l’ardore del pensiero per è attratta da “luci estranee” alla sua identità, ravvivare il valore dell’alterità e l’etica delle «perde l’autorevolezza, l’audacia carismatica differenze nella convivialità pacifica?». e la parresia evangelica». Solo Cristo, scri- Nelle sue diverse forme la VC «è già pre- ve papa Francesco, «può rompere gli schemi sente in questi crocevia». Ma non deve fer- noiosi nei quali pretendiamo di imprigionar- marsi. Piuttosto che stare fermi «è meglio lo», sorprendendoci, anzi, «con la sua costan- camminare, andare anche con passo incerto o te creatività divina». Solo Lui può chiamare i zoppicando», consapevoli del fatto che i nuovi consacrati ad abitare le terre inesplorate (come percorsi della fede oggi germogliano in luoghi quelle della tecnologia) per “narrarvi il van- umili. Rispetto al passato, oggi è sicuramente gelo”, per «piantare agili tende nei crocevia di più efficace «uno stile di opere e di presenze sentieri non battuti». piccole e umili come l’evangelico granello di Se da una parte la ripetizione di cammini senapa in cui brilli senza frontiere l’intensità già percorsi è sempre “rassicurante”, si rischia, del segno: «la parola coraggiosa, la fraternità però, inconsapevolmente di attribuire alle vie lieta, l’ascolto della voce debole, la memoria dello Spirito le “nostre mappe tracciate da della casa di Dio fra gli uomini». La VC trova lungo tempo”. I consacrati non possono non la sua fecondità «non solo nel testimoniare il “sognare” una scelta missionaria capace di bene, ma nel riconoscerlo e saperlo indicare, trasformare ogni cosa. Solo in questo modo le specialmente là dove non si è soliti vederlo, consuetudini, gli stili, gli orari, il linguaggio nei “non cittadini, nei “cittadini a metà”, negli e ogni struttura ecclesiale potranno diventare “avanzi urbani”, nei “senza dignità”». un canale adeguato per l’evangelizzazione del Il cammino da compiere non è sempre fa- 528 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3 cile. Grazie alla fraternità, i consacrati «non – Fr. Vittorio Francesco Viola, OFM, è sta- sono profeti solitari, ma uomini e donne di to nominato da Papa Francesco Vescovo di comunione, di ascolto comune della Parola, Tortona (Italia). capaci di elaborare insieme significati e segni (L’Osservatore Romano, 15-16 ottobre 2014) nuovi, pensati e costruiti anche nel tempo della persecuzione e del martirio». In questo cam- Breve nota biografica mino di comunione di differenze, i consacrati sapranno sempre testimoniare la vitalità di una Fr. Vittorio Francesco Viola è nato il 4 ot- Chiesa «rivestita dall’essenzialità del vange- tobre 1965 a Biella (diocesi di Biella). È entra- lo», soprattutto se non si stancherà mai di ri- to nell’Ordine dei Frati Minori il 6 settembre conoscere il suo Signore nell’atto di “spezzare 1986, ha fatto la professione temporanea il 30 il pane”. agosto 1987. Ha compiuto gli studi filosofico- teologici presso l’Istituto Teologico di Assisi. Angelo Arrighini Il 14 settembre 1991 ha emesso la professio- ne e il 3 luglio 1993 ha ricevuto l’ordinazione [Testimoni, 11(2014)5-8] presbiterale. Nel 2000 ha conseguito il Dotto- rato in Sacra Liturgia presso il Pontificio Ate- 9. Notitiæ particulares neo Sant’Anselmo in Roma. È stato Definitore della Provincia Serafi- – Fr. Michael Anthony Perry, Ministro ca dei Frati Minori dell’Umbria (1999-2002; generale OFM, è stato nominato da Papa Fran- 2003-2005; 2011-2014); Custode del Con- cesco Membro della Congregazione per l’E- vento e della Basilica Patriarcale di Santa vangelizzazione dei Popoli. Maria degli Angeli in Porziuncola (1999- (L’Osservatore Romano, 14 settembre 2014) 2005); Direttore dell’Ufficio Diocesano per l’Educazione, la Scuola e l’Università della – Fr. Stane Zore, OFM, è stato nominato da Diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Ta- Papa Francesco Arcivescovo Metropolita di dino (2006-2008); Guardiano del Convento Ljubljana (Slovenia). presso la Basilica di Santa Chiara in Assisi (L’Osservatore Romano, 5 ottobre 2014) (2005-2014); Direttore della Caritas della Diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Ta- Breve nota biografica dino (2008-2014). Attualmente era Custode del Convento e Fr. Stane Zore è nato il 7 settembre 1958 della Basilica Papale di Santa Maria degli An- a Ljubljana (Slovenia). Il 1° settembre 1977 geli in Porziuncola; Insegnante al Pontificio è entrato in Noviziato nella Provincia di S. Istituto Liturgico a Roma, all’Istituto Teologi- Croce ed ha emesso la professione tempora- co di Assisi e all’Istituto di Scienze Religiose nea il 2 settembre 1978. Ha compiuto gli studi di Assisi; Membro della Consulta dell’Ufficio filosofico-teologici presso la Facoltà di Teolo- Liturgico Nazionale; Coordinatore dell’Area gia di Ljubljana. Il 4 ottobre 1984 ha emesso pastorale per la Liturgia e l’esorcismo della i voti solenni nell’Ordine dei Frati Minori e il Conferenza Episcopale Umbra; Membro del 29 giugno 1985 ha ricevuto l’ordinazione pre- Collegio dei Consultori della Diocesi di Assi- sbiterale. si-Nocera Umbra-Gualdo Tadino (dal 2010) e Dopo l’ordinazione sacerdotale ha ricoper- Vicario episcopale per la pastorale della Basi- to i seguenti incarichi: Vice Parroco, Parroco, lica Papale di Santa Maria degli Angeli e degli Rettore del Santuario nazionale di Brezje e altri luoghi di culto retti dai Frati della Provin- di quello di Sveta Gora, Guardiano in diver- cia Serafica di san Francesco dell’Ordine dei se Fraternità, Maestro dei novizi. Dal 1998 Frati Minori (dal 2014). al 2004 ha ricoperto un primo mandato come Ministro provinciale della Provincia di San- – Fr. Samson Shukardin, OFM, è stato no- ta Croce in Slovenia. Attualmente era, per la minato da Papa Francesco Vescovo della dio- seconda volta, Ministro provinciale della Pro- cesi di Hyderabad in Pakistan, dal 2010 Vica- vincia di S. Croce (dal 2011) e Presidente della rio generale della medesima diocesi. Conferenza dei Religiosi e delle Religiose in (L’Osservatore Romano, 17 dicembre 2014) Slovenia (KORUS). AD CHRONICAM ORDINIS 529

Breve nota Biografica Dopo l’ordinazione sacerdotale ha ricoper- to i seguenti incarichi: Fr. Samson Shukardin è nato il 29 genna- • 1993-1996: Vicario parrocchiale a Gujrat, io 1961, a Hyderabad in Pakistan. Dopo aver diocesi di Islamabad-Rawalpindi; completato l’educazione alla St. • 1996-2004: Economo della Provincia Fran- High School di Hyderabad e al Government cescana; Boys College Phalali dei La Salle Brothers, è • 2004-2008: Custode dell’Ordine Frances- entrato nell’Ordine dei Frati Minori, emetten- cano e Presidente della Conferenza dei Su- do i voti semplici il 2 agosto 1987 e quelli so- periori Maggiori del Pakistan; lenni il 2 agosto 1991. Nel 1992 si è diplomato • dal 2008: Parroco di St. Elizabeth a Hydera- in Arte presso la Sindh University, Jamsharo, bad, Direttore diocesano della Commissio- e successivamente in Teologia presso il Natio- ne di Giustizia e Pace, Direttore di AsIPA nal Catholic Institute of Theology di Karachi. (formazione di piccole comunità cristiane). Nel 1998 ha completato gli studi di Diritto Ci- vile ottenendo la Licenza al Sindh Law Colle- ge. È stato ordinato sacerdote il 10 dicembre 1993.

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1. Fr. Heinrich (Georg) Fürst berg und 1998 in Neukirchen beim Hl. Blut, Gößweinstein, Deutschland, 23.04.1929 einem Kloster, für dessen Erhaltung er sich Vierzehnheiligen, Deutschland, 04. 09. 2014 persönlich stark gemacht hatte. Leidenschaftlich erforschte er in ganz Eur- Heinrich Fürst wurde am 23. April 1929 in opa die Altäre und die Verehrung der vierzehn Gößweinstein in der Fränkischen Schweiz ge- hl. Nothelfer; die Frucht der Arbeit ist ein um- boren und auf den Namen Georg getauft. Die fangreiches und anregendes Buch. Aufgrund Primiz seines Cousins P. Luchesius Spätling dieser Beziehung zu den Nothelfern wurde er begeisterte ihn für den Weg, selber Franziska- 2004 nach Vierzehnheiligen versetzt, wo er ner und Priester zu werden. So kam er am 17. seitdem engagiert in der Wallfahrtsseelsorge April 1939 ins Franziskanerseminar Antonia- mitarbeitete. num nach Bamberg, wo er das Neue Gymna- Am 19. April 2013 erlitt er einen Schlag- sium besuchte. anfall. Krankenhaus und Reha waren die Im Krieg war er beim Reichsarbeitsdienst notwendige Folge. Bevor er wieder ganz ins eingesetzt und im Juni 1945 bei der US-Ar- Kloster einziehen konnte, verbrachte er einige my in Pegnitz in Kriegsgefangenschaft. Zum Zeit auf der Pflegestation der St. Franziskus- Schuljahresbeginn 1946 besuchte er wieder schwestern. Zurück im Kloster nahm er dank- das Gymnasium in Bamberg und machte dort bar die Dienste des Caritas-Pflegedienstes aus im Juli 1948 das Abitur. Bad Staffelstein in Anspruch. So lebte er zwar Gleich danach bat er um die Aufnahme in eingeschränkt, aber zufrieden bis zu jenem den Orden und wurde am 12. August 1948 in Morgen des 7. Mai 2014, als er sich im Bad Dietfurt eingekleidet. Am 17. September 1952 den Oberschenkel brach. Von dieser Verlet- legte er in den Händen des damaligen Guardi- zung und der notwendigen Operation hat er ans Otto Kühner seine feierliche Profess ab. sich nicht mehr richtig erholt. Man konnte be- Am 25. Juli 1953 wurde er zum Diakon und obachten, wie er schrittweise abbaute. am 12. September 1954 von Kardinal Wendel Die letzten Monate seines Lebens verbrach- zum Priester geweiht. te er auf der Pflegestation der St. Franziskus- Von 1954 bis 1957 promovierte er am Anto- schwestern, wo er liebevoll betreut wurde. Am nianum in Rom in neutestamentlicher Exegese 04. September 17.45 Uhr vollendete er sein zum Dr. theol. und von 1958 bis 1959 erwarb Leben und Gott rief ihn in sein himmlisches er am Bibelinstitut der Franziskaner in Jerusa- Reich. lem das Lizenziat der Bibelwissenschaft. Von Wir Franziskaner von Vierzehnheiligen 1959 bis 1967 wirkte er an unserer Hochschu- verlieren in P. Heinrich einen liebenswürdi- le in München als Lektor. Es folgten ein Jahr gen Mitbruder und einen engagierten Seelsor- als Lektor und Vize-Magister in Fulda und ger, der sich besonders durch seinen Dienst im drei Jahre als Rektor der Ordenshochschule Beichtstuhl auszeichnete. Die Menschen, die St. Anna in München. ihn kannten, schätzten ihn als liebenswürdigen, 1973 wurde er auf dem Generalkapitel für charmanten und sachkundigen Franziskaner. sechs Jahre zum Generaldefinitor in die Or- densleitung nach Rom gewählt. Das ganze Die Franziskaner von Vierzehnheiligen Jahr 1980 war er als Generalvisitator des Hl. Landes eingesetzt. Nach dieser anspruchsvol- 2. Fr. Virginio Ravanelli len Aufgabe half er für ein Jahr in St. Anna in Cis di Livo, Italia, 19.03.1927 der Seelsorge mit, bevor er 1981 zum Direktor Gerusalemme, Israele, 05.12.2014 des Diözesanhauses in Vierzehnheiligen er- nannt wurde. Fr. Virginio Ravanelli ci ha lasciato per Von 1985 bis 1995 diente er der bayeri- raggiungere la casa del Padre. Stimatissimo schen Provinz als Provinzialminister. professore, frate e fratello esemplare, colon- 1995 wurde er Guardian auf dem Kreuz- na dello Studium Biblicum Francescanum, ma 534 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3 soprattutto ‘padre’ che ha saputo trasmettere a le di San Salvatore di Gerusalemme, Antico tante generazioni il gusto e l’amore della Paro- e Nuovo Testamento, accompagnando come la di Dio, attraverso l’insegnamento, la guida Guida le escursioni. Negli anni 1976-1977 ha infaticabile sulle pietre di tutta la Terra Santa ricoperto anche l’ufficio di Maestro dei chie- che conosceva una ad una e le corposissime rici. spiegazioni, attingendo contenuti e citazioni Dal 1974 è stato per lunghi anni Professo- dalla prodigiosa memoria che aveva. re allo Studium Biblicum Francescanum di Virginio (Giuseppe) Ravanelli è nato a Cis Ebraico Biblico, di Esegesi dell’Antico Te- di Livo (Provincia e Diocesi di Trento) il 19 stamento, Morfologia ebraica, Sintassi ebrai- Marzo 1927. A 16 anni, nel 1943, è entrato ca, Esegesi dell’AT (in particolare Geremia) in Noviziato, e il 30 marzo 1948 ha emesso e guidava le escursioni bibliche di un giorno. la professione Solenne; è stato ordinato sacer- Al momento del suo ritiro dall’insegnamento, dote il 18 Febbraio 1951. Dopo essere sempre all’atto di riorganizzare le docenze, ci sono vo- cresciuto e formato nei conventi e studentati luti quattro professori per coprire le materie da della sua Provincia Tridentina dei Frati Mino- lui insegnate. Quasi tutti i docenti attuali dello ri, ha frequentato gli studi per il Baccellierato Studium sono stati suoi discepoli. Fr. Virgi- e la Licenza al PAA di Roma (ora PUA) e allo nio ha pubblicato, per sua scelta, pochissimo, SBF di Gerusalemme negli anni 1952-1957, il minimo indispensabile, ma la sua memoria qualificandosi sempre con il massimo dei voti occupava il posto dei libri e l’attività di gui- e nel 1981 ha conseguito presso il PAA il titolo da per le escursioni dello SBF è forse stata la di Dottore in Teologia Biblica. sua opera maggiore confluita non in volumi Il suo lungo ministero è stato interamente scritti, bensì nella preparazione di una nuova consacrato a servizio della Parola di Dio, del- generazione di guide di Terra Santa. Ha creato la quale ne trasmetteva la sapienza e l’amore. anche una scuola di Guide/Animatori di pel- Già nella sua Provincia francescana d’origine, legrinaggio cristiano in Terra Santa. Fino ad tra i numerosi impegni di predicazione in varie anni recenti ha continuato a svolgere la guida occasioni e insegnamenti, oltre all’impegno di di Pellegrinaggi e di Gruppi particolari di studi Lettore di S. Scrittura e insegnante di Antico biblici e ha collaborato alle Settimane di Ag- e Nuovo Testamento, Introduzioni e Ebraico giornamento Biblico-teologico dello SBF, e ai biblico, ha dato per molti anni Lezioni e Con- Corsi di Formazione e Aggiornamento per gli ferenze a novizi, sacerdoti, parroci, religiose animatori di Pellegrinaggio in Terra Santa isti- e diversi gruppi ecclesiali. Ha svolto inoltre tuiti dalla Custodia di TS e il corso itinerante il compito di Vice-Maestro dei Chierici della annuale per gli studenti della PUGregoriana. Provincia di Trento, è stato Assistente Provin- Dal 1986 è stato, a più riprese, Vicario del ciale della Gi.Fra, Assistente spirituale della Convento della Flagellazione, sede dello SBF. Piccola Famiglia Francescana; è stato Confes- Nel Novembre 1995 è stato eletto Discreto di sore in più sedi come Parrocchie, in diverse Terra Santa per il gruppo linguistico italiano. case religiose e al Seminario Francescano. Per tutti gli anni di permanenza a Gerusa- È dal 1973 che lascia la sua amata Provin- lemme ha continuato a svolgere il Ministero cia di Trento e, chiamato da Fr. Bellarmino Pastorale come Sacerdote, Predicatore e Con- Bagatti, è venuto a Gerusalemme. Nella lettera fessore presso vari Conventi e Case Religiose, al Ministro provinciale Fr. Bagatti scrive: “Fr. come pure presso il Patriarcato Latino. Ravanelli ha fatto scuola qui con soddisfazione Uomo di grande fede, Fr. Virginio vedeva degli studenti e desideriamo averlo fra noi per la mano provvidente di Dio su tutta la sua vita. sempre, come professore dello Studium. Dirò In occasione del suo 70mo compleanno ebbe a subito che detto Frate s’è schernito dicendo di dire: “Ho 70 anni e li considero un dono di non essere all’altezza, ma su ciò sono migliori Dio… Ringrazio tutti i miei Superiori e For- giudici i professori di qui che insistono perché matori che hanno contribuito a costruire in me io lo chieda a Lei. Egli potrà fare molto bene un figlio di Dio, un fratello di Gesù Cristo e perché è colto e studioso. Un’altra ragione mi un figlio di S. Francesco. Ringrazio tutti i miei spinge a scriverle ed è che Fr. Ravanelli è un colleghi di insegnamento i quali hanno favo- religioso esemplare, sotto ogni rispetto, e qui rito in me la virtù dell’emulazione e ringrazio ci bisogna proprio dei Padri del suo stampo”. tutti i miei studenti, passati e presenti, i quali, Dal 1973 insegna inizialmente S. Scrittura assetati della Parola di Dio, tacitamente mi presso lo Studentato Teologico Internaziona- hanno detto: non addormentarti sulle prime NECROLOGIA 535 lezioni, sii sempre sveglio e attivo, approfon- tina, per la Custodia e per lo Studium che ha disci… Soprattutto ringrazio Dio Padre, Fi- tanto amato. glio e Spirito Santo...”. Fr. Ravanelli è stato un religioso veramente Fr. Sergio Galdi ofm esemplare per stile di vita e semplicità fran- Segretario di Terra Santa cescana. Quanto al metodo era convinto che l’ordine (l’ordine mentale ovviamente!) era 3. Fr. Andrea Boni essenziale: “Serva Ordinemet Ordo Servabit Vinca di Fivizzano, Italia, 09.01.1927 te”, “conserva l’ordine e l’ordine ti conser- Levanto, Italia, 15.12.2014 verà”, era solito ripetere. I vecchi professori dello SBF lo chiamavano Papà Virginio, per- Fr. Andrea Boni è nato il 9 gennaio 1927 a ché esortava tutti con l’espressione “figliolo Vinca di Fivizzano (Massa ­Carrara), un riden- buono”; infatti era come un padre, che all’ini- te paesello montano della Lunigiana. Al fonte zio poteva sembrare severo ma non inflessibile battesimale ricevette il nome benaugurale di e in ogni modo una persona che guidava con Francesco. I luoghi e l’ambiente umano del- amore di padre i più giovani. la sua infanzia rimarranno per sempre il na- Fr. Virginio ha trascorso l’ultimo anno di turale paesaggio della sua anima, il repertorio vita nell’infermeria custodiale a San Salvato- inesauribile del suo linguaggio. Anche la sua re, senza mai dimenticare quella che era stata scelta della vita religiosa francescana avven- la “sua comunità”, cioè quella della Flagella- ne, quand’era ancora adolescente, quasi sul- zione alla quale scendeva quasi ogni giorno e la linea di continuità della visione della vita nella quale aveva ancora la stanza. Nella lettera propria della sua gente, la cui indole: la pietà del 4 maggio 2013 il Custode, comunicando- sincera, il gusto delle cose semplici, l’intelli- gli il trasferimento in infermeria, gli scriveva: genza intuitiva e concreta incline alle sentenze “Hai compiuto 86 primavere, hai combattuto proverbiali, il buon umore anche nelle tribo- la buona battaglia, hai mantenuto la fede…: lazioni, ha avuto tanto peso in lui quanto il hai fatto di più, ce l’hai testimoniata, l’hai re- severo tirocinio ecclesiastico, vissuto peraltro sa evidente e chiara e gioiosa a tante genera- con pienezza di dedizione. Accolto dunque tra zioni di frati, con la tua umiltà, con la sem- i Frati Minori della Provincia Ligure – la Luni- plicità di chi si sente sempre scolaro di una giana geograficamente si estende tra Toscana Parola inesauribile. Grazie, papà Virginio, (Massa-Carrara) e Liguria (La Spezia) e la sua per questa paternità spirituale che hai donato area coincide col bacino del fiume Magra del senza risparmiarti, e della quale abbiamo sen- quale Dante scrisse appunto «che per cammin tito più il gusto di una familiare fraternità che corto parte lo Genovese dal Toscano» (Parad. non l’autorevolezza del docente”. IX, 89-90) – iniziò, nel Collegio Serafico di In occasione del 65° anniversario della Genova, gli studi ginnasiali e liceali. Vestito il professione solenne, il Ministro provinciale saio francescano (3 agosto 1944) e compiuto trentino Fr. Francesco Patton esprime in sin- l’«anno della prova» a Pietra Ligure, dov’era tesi la vita di Fr. Virginio: “Il Signore, che so- finalmente approdato il Noviziato dopo varie lo ricompensa in modo adeguato i suoi servi peregrinazioni causate dall’imperversare del- fedeli, sia fonte di benedizione e vero premio la seconda guerra mondiale, il 13 agosto 1945 per quanto hai fatto a sua lode e gloria. Hai vi emise la professione semplice. Completa- detto il tuo sì definitivo al Signore 65 anni or ti gli studi umanistico-liceali nel convento sono. E quel sì ti ha portato a seguirlo e ser- francescano di Voghera (PV) ed iniziato nel virlo sulle strade del mondo da frate minore in frattempo il corso teologico, il 4 ottobre 1949, svariate forme di missione apostolica, qui nel a Levanto (SP), fece la professione solenne. nostro piccolo Trentino e poi in Terra Santa, Terminati i quattro anni del corso teologico, sempre a servizio della Parola di Dio, perché il 29 giugno 1952, nella Cattedrale di Sarza- potesse diventare nutrimento vitale alle nuove na, fu ordinato sacerdote dal Vescovo di La generazioni di frati, di sacerdoti, di religiosi, Spezia Mons. Giuseppe Stella. Tra i vari Fra- religiose e laici”. ti incontrati nei suoi anni giovanili e che, in Noi ci raccomandiamo ora alla sua interces- misura più o meno larga, hanno influito nella sione. Siamo certi che dal cielo non si dimen- sua formazione umana, spirituale e culturale, il ticherà della Città Santa e di noi suoi abitanti Prof. Boni conserva un particolare e profondo e intercederà per la Provincia religiosa triden- ricordo del Fr. Basilio Schenone che fu il Mi- 536 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3 nistro provinciale nelle cui mani emise la sua della Commissione internazionale per la revi- professione solenne (in seguito sarà pure Se- sione delle Costituzioni generali dell’Ordine gretario e Definitore generale dell’Ordine dei e venne eletto Definitore generale pro lingua Frati Minori). Personalità potente e insieme italica. Erano gli anni affascinanti e comples- ricca di umanità e mitezza, Fr. Schenone, che si del rinnovamento post-conciliare; guidava era anch’egli canonista, sembrò dar corpo agli l’Ordine dei Frati Minori verso una nuova sta- ideali del giovane Fr. Boni che, non a caso, gli gione il brasiliano Fr. Costantino Koser, al suo dedicò la sua prima opera pubblicata. secondo mandato di Ministro generale. Esple- Novello sacerdote, nell’ottobre del 1952 Fr. tato in maniera encomiabile il suo incarico, Boni venne inviato a Roma per dedicarsi allo che lo vide impegnato, a nome del Governo studio del diritto canonico presso l’allora Pon- centrale dell’Ordine, anche nella risoluzione tificio Ateneo·Antonianum. Ottenuta la licen- di delicate questioni all’interno della nostra za nel 1954, nel 1956 difese la tesi dottorale Fraternità universale, nel 1979 Fr. Boni ripre- De admissione ad Novitiatum in legislatione se la docenza presso il Pontificio Ateneo An- Ordinis Fratrum Minorum (diretta dal Prof. tonianum. Dal 1982 al 1994 è stato professore Adolfo Ledwolorz O.F.M.; integralmente incaricato anche presso la Pontificia Universi- pubblicata nel 1958 nella collana «Studia An- tà Lateranense. toniana» del Pontificio Ateneo Antonianum). Fr. Boni è stato altresì apprezzato Consul- L’indole intellettuale del Fr. Boni si rivelò già tore per vari quinquenni della Congregazione in questa sua dissertazione dottorale valutata per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società summa cum laude (cfr. Acta Ordinis Fratrum di Vita Apostolica e del Pontificio Consiglio Minorum 76 [1957], p. 32): capacità di analisi per l’Interpretazione dei Testi Legislativi. e di sintesi, peculiare attenzione all’evoluzio- Ma è soprattutto nel campo della ricerca ne storico-giuridica delle questioni, aderenza scientifica che il Prof. Boni ha profuso, con alle fonti, obiettività ed equilibrio nel giudica- singolare solerzia, il meglio delle sue doti di re, rigore nell’argomentare, chiarezza nell’e- mente e di cuore. Autore di numerose pubbli- sporre, sicché il recensore di questa tesi per la cazioni giuridiche, ha partecipato a vari Con- prestigiosa rivista Commentarium pro Religio- gressi, nazionali e internazionali, di diritto sis, P. L. De Pauli C.M.F., poté scrivere che canonico, ha tenuto conferenze e corsi di stu- l’opera era stata elaborata «cum sensu iuridico dio-aggiornamento canonico presso numerosi non communi» (CpR 39 [1960], p. 115). Istituti di vita consacrata e Atenei ecclesiasti- Rientrato nella sua Provincia, vi ricoprì in- ci e civili, apportando significativi contributi carichi didattici e formativi: docente di lettere specialmente, come si è detto, in ordine alla di- nel Collegio Serafìco di N. S. del Monte a Ge- mensione giuridico-teologico-ecclesiale della nova (1956-1958); Maestro dei chierici teolo- vita consacrata a Dio, i cui importanti conte- gi e professore di diritto canonico nello Studio nuti, spesso antesignani e talvolta «contro cor- Teologico Francescano Ligure di Levanto. rente», oggi sono divenuti «patrimonio comu- Il 24 settembre 1964, con l’obbedienza ne» della dottrina e, in un certo senso, anche dell’allora Ministro Generale dell’Ordine dei autorevolmente avallati e corroborati dai più Frati Minori Fr. Agostino Sépinski, Fr. Boni recenti Documenti del supremo Magistero sul- ritorna a Roma come professore incaricato la consacrazione di vita e sul celibato sacerdo- di diritto canonico nel Pontificio Ateneo An- tale nei quali, a nostro sommesso parere, in più tonianum, dove ha sempre insegnato fino al di un caso non solo ne è stato accolto lo spirito 1997, arrivando ad essere promosso professo- ma persino onorata la lettera. re ordinario (4 gennaio 1972) e ricoprendovi • In riferimento all’Ordine Serafico, ha inve- vari uffici accademici, quali quello di Segreta- stigato intorno a complesse e talvolta seco- rio generale dell’Ateneo e, più volte, di Deca- lari problematiche quali, ad esempio, l’ob- no e Vice-Decano della Facoltà giuridica. Nel bligatorietà sub gravi della Regola dei Frati frattempo, Fr. Andrea ha pure servito, con de- Minori, la povertà francescana, la clerica- dizione pari alla sua competenza, l’Ordine dei lità del Prim’Ordine, la Legislazione cla- Frati Minori come membro di varie commis- riana, l’identità canonica del Terz’Ordine sioni, specialmente giuridiche, e del collegio secolare, fornendo delle opinioni dottrinali dei consultori per le controversie deferite al obiettive e serene, che hanno contribuito a Ministro generale. Nel 1973 partecipò al Ca- far sì che il patrimonio carismatico e sto- pitolo generale di Madrid in qualità di perito rico-giuridico della grande Famiglia Fran- NECROLOGIA 537

cescana restasse sempre aderente e fedele gelo e vita, studio e prassi dell’esistenza alla «grazia delle origini» e, quindi, alla in una sintesi sempre da cercare, ma an- forma e ai valori della vita di san Francesco che coerentemente da metter in pratica. d’Assisi che, solennemente sanciti dalla La Liturgia di oggi ci indica per la Tribù Chiesa, sono elementi essenziali della vo- di Giuda la metafora del Leone; ecco alle cazione francescana. Conclusa, dopo quasi volte Andrea dava le sue zampate da le- sette lustri, la docenza al Pontificio Ateneo one anche scomode ma sostenute sempre Antonianum, dal 1997 al 2003, per volontà da un amore per la verità. di Fr. Giacomo Bini, Ministro generale in – Nella sua vecchiaia era molto paziente quegli anni, Fr. Boni è stato competente e con il progressivo invecchiamento e de- meritevole Direttore dell’Ufficio giuridico perimento fisico. Soprattutto la sordità lo della Curia generalizia dell’Ordine dei Frati infastidiva, lui uomo abituato al dialogo Minori. Sul finire del 2003 Fr. Andrea è de- ed alla conversazione sui più svariati ar- finitivamente rientrato nella sua Provincia gomenti. La buona costituzione della sua religiosa nel convento di Novi Ligure come tempra di gente dei monti lo ha sostenuto Bibliotecario, archivista e Vice postulatore sempre, l’esercizio fisico giornaliero gli delle cause dei Santi; dal 2006 viene trasfe- ha certamente giovato. Ma la vita non fa rito nell’amato convento di Levanto dove sconti a nessuno ed allora ecco la lettera si dedica alla preghiera, alla vita fraterna a che mi scrisse per il suo 65° di professio- qualche attività di apostolato, ma soprattut- ne solenne “senectus ipsa morte” a cui to al suo amatissimo bosco oggetto di tanta risposi in questo modo: «Mentre leggevo cura e tanto sudore lì Fr. Andrea sperimenta le tue parole senectus ipsa morbus est, mi quanto sia vera l’affermazione di Cicerone veniva in mente una domanda: la vec- , secondo cui «si hortum in bibliotheca ha- chiaia può essere qualcosa di più oltre ad bes, deerit nihil» (Epist. ad fam., 9, 4: Se una malattia? E allora, ti prego di permet- presso alla biblioteca ci sarà un giardino, termi che mi venga in soccorso Cicero- nulla ci mancherà). ne che nel De Senectute dice: “In genere • Per completare la sua biografia – finora […], le più idonee armi della vecchiaia mi sono servito di ciò che aveva scritto nel sono le arti e la pratica delle virtù, le qua- 2007 Fr. Priamo Etzi in occasione dell’ot- li, coltivate in ogni età, quando tu sia vis- tantesimo compleanno di Boni – aggiungo suto a lungo ed intensamente, producono qualche nota del suo carattere che ho potu- frutti meravigliosi, non solo perché non to conoscere personalmente come giovane lasciano mai soli, neppure nell’ultimo pe- frate quando sono entrato in Provincia, nel- riodo della vita […], ma anche perché la le visite a Roma, durante i Capitoli provin- consapevolezza di una vita ben vissuta e ciali ed ora nella sua vecchiaia come Mini- il ricordo di molte buone azioni sono co- stro. se gradevolissime”. Penso quindi a te, a – La sua passione per il Vangelo con il tutto il tempo che hai dedicato agli studi, sincero desiderio di viverlo in modo ra- ma soprattutto agli studenti a cui per anni dicale come la Regola di vita professata hai trasmesso le tue virtù. Penso inoltre indica ai coloro che si mettano alla se- al tuo desiderio di seguire il Vangelo di quela di Gesù secondo l’esempio di San Gesù Cristo in modo trasparente e radi- Francesco. Nel febbraio del 1956 An- cale. Sono convinto che tutto questo sia drea era intento a completare la sua tesi la più limpida testimonianza dei tuoi 65 di laurea e chiedeva al suo Ministro di anni di professione solenne come Frate poter partire per la Cirenaica insieme ad Minore. Ripeto con te volentieri le pa- altri confratelli della Provincia. Ottenne role: in manus tuas Domine commendo una risposta positiva ma poi gli eventi spiritum meum, poiché il Signore Gesù, che lo accompagnarono dopo la discus- se come uomo non ha conosciuto la vec- sione della sua tesi lo hanno portato per chiaia, tuttavia non ci abbandona, ma an- altri sentieri. zi mantiene la sua promessa fino in fondo – La passione per la Verità senza se e senza percorrendo questo ultimo tratto di strada ma soprattutto negli ambienti ecclesiali con noi e con te». e della Vita consacrata; passione che na- sceva senz’altro dal mettere insieme Van- Fr. Mario Vaccari, OFM 538 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

4. Anno 2014 mortui sunt all’età di anni 45, di vita francescana 18 e di sacerdozio 9. * 19 aprile 2014: Afonso Fr. António do Nascimento, nato il 18 dicembre 1915 a Re- * 16 agosto 2014: Hanhauser Fr. Mar- mondes, della Prov. Ss. Martyrum Marochien- tin A., nato a St. Mary il 10 novembre 1915, sium, Portogallo. Si è dedicato al servizio dei della Prov. Ss. Nominis Iesu, USA. È morto a Fratelli nel Convento di Varatojo come por- Ringwood all’età di anni 99, di vita francesca- tinaio, cantiniere e sagrestano. Trascorreva le na 77 e di sacerdozio 72. ore libere in preghiera. È morto nell’Inferme- ria provinciale di Lisbona all’età di anni 99 e * 4 settembre 2014: Rawert-Messing di vita francescana 48. Fr. Thaddäus, Joseph, nato il 21 aprile 1928 a Coesfeld-Flamschen, della Prov. S. Elisabeth, * 8 maggio 2014: De Sousa Fr. Franci- Germania. Dopo un pellegrinaggio a Roma sco, nato il 22 1923 a Madeira, della Prov. Ss. nel 1950 e ai luoghi francescani è sorto in lui Martyrum Marochiensium, Portogallo. Do- il desiderio di diventare francescano. Dopo la po aver servito i Fratelli in vari Conventi, nel professione solenne ha svolto numerosi servizi 1961 partì per il Mozambico. È morto nell’In- in vari luoghi e Nazioni: dal 1954 al 1956 a fermeria provinciale di Lisbona all’età di anni Vlodropo (Olanda), dal 1956 al 1973 a Castel 91 e di vita francescana 59. Sant’Elia (Italia), dal 1974 al 1986 ad Hagen in Westf., dal 1986 al 2005 a Nazareth (Terra * 14 giugno 2014: Quintelas Fr. Leonel Santa). Poi, nonostante i numerosi problemi di Alves, nato l’8 agosto 1933 a Moçães, della salute non ha perso il senso dell’umorismo e la Prov. Ss. Martyrum Marochiensium, Portogal- fiducia in Dio È morto a Dortmund all’età di lo. Fece parte di diverse Fraternità, esercitando anni 86, di vita francescana 62 e di servizio in vari servizi: panettiere, portinaio, addetto alla Terra Santa 28. dispensa, ortolano. È morto nell’Infermeria provinciale di Lisbona all’età di anni 81 e di * 4 settembre 2014: Fürst Fr. Heinrich, vita francescana 50. Georg, nato a Gößweinstein il 23 aprile 1929, della Prov. S. Elisabeth, Germania. È morto * 6 luglio 2014: Do Nascimento Fr. Jor- a Vierzehnheiligen all’età di anni 85, di vita ge, nato 13 dicembre 1929 a São Jorge, della francescana 65 e di sacerdozio 60. Prov. Ss. Martyrum Marochiensium, Porto- gallo. Ha servito i Fratelli un vari modi, an- * 6 settembre 2014: Bortoli Fr. Tarci- che nelle tipografie di Montariol-Braga e nella sio, nato a Calavino, della Prov. Tridentinæ S. Libreria francescana di Porto. È morto presso Vigilii, Italia. Conclusi gli studi, l’obbedienza l’Ospedale Santa Maria (Lisbona) all’età di e la sua attitudine l’hanno condotto ad eser- anni 85 e di vita francescana 62. citare il servizio pastorale soprattutto nelle parrocchie di Rovereto e Trento. Ha ricoper- * 14 agosto 2014: Tomé de Sousa Fr. to vari servizi tra i frati, Vicario provinciale, Antonio, nato a Bissau, Guinea Bissau, della Definitore, Guardiano, Assistente provinciale Cust. “S. Francisci Assisiensis”, dep. a Prov. OFS, Cappellano delle Clarisse, Assistente Veneta Antonii Patavini, Italia. Di carattere delle Missionarie della Regalità, Confessore buono, aveva uno spiccato senso dell’humor dei sacerdoti ammalati. In ogni luogo e ogni e sapeva farsi benvolere da tutti. Nutriva par- servizio ha portato il suo sorriso e il suo buon ticolare attenzione nei confronti dei bambini, umore facendosi amare da tutti. Negli ultimi dei poveri e delle persone in difficoltà, verso anni nonostante la salute molto precaria ha le quali era molto sensibile e generoso, tanto vissuto con impegno e zelo la sua vocazione, che negli anni della formazione svolse il ser- sempre pronto all’incontro con il Signore. È vizio di catechista alla prigione civile. Dopo morto a Mezzolombardo all’età di anni 71, di l’ordinazione sacerdotale ricevette vari inca- vita francescana 50 e di sacerdozio 43. richi, tra cui quello di Parroco a Quinhamel (2006-2010). Conseguita la licenza in teologia * 8 settembre 2014: Sgarbozza Fr. Joel, pastorale alla Pontificia Università Salesiana nato a Concórdia, SC, della Prov. Immaculatæ di Roma, da poche settimane era rientrato in Conceptionis BMV, Brasile. L’improvviso de- Guinea Bissau. È morto a Brá, Guinea Bissau, cesso e la giovane età hanno creato sconcerto NECROLOGIA 539 tra i frati. Anche se profondamente marcato BMV, Italia. È morto a Gerusalemme, Israele, dalla su personalità, era aperto al dialogo; so- all’età di anni 91, di vita francescana 75 e di prattutto, è stato un grande, accattivante e di- servizio in Terra Santa 42. sponibile comunicatore. È stato trovato morto vicino alla statua del Sacro Cuore di Gesù nel * 16 settembre 2014: Putich Fr. Mi- Convento di Petrópolis, RJ, all’età di anni 46, chael, Joseph, nato a Lackawanna, NY, della di vita francescana 27 e di sacerdozio 20. Prov. Ss. Nominis Iesu, USA. Durante il pe- riodo di formazione si è laureato in Filosofia * 9 settembre 2014: Couto Fr. António, presso la St. Bonaventura University in Alle- nato il 3 giugno 1924 a São Julião, della Prov. gany e in Teologia presso la Catholici Univer- Ss. Martyrum Marochiensium, Portogallo. Nel sity di America, in Washington. Dal 1969 al 1957 partì per il Mozambico dove svolse va- 1986 ha lavorato, ricoprendo vari ruoli, presso ri servizi agricoli e pastorali. Nel 1976 andò la Bishop High School in Buffalo. Nel 1975 ha nella Custodia di Terra Santa, svolgendovi concluso gli studi presso la Niagara Universi- vari incarichi, soprattutto a Gerusalemme, nei ty in Lewiston. Dal 1986 al 1989 è stato Vice Conventi Getsemani e S. Salvatore. È morto Parroco a St. Martin of Tours Parisch, Buffalo. nell’Infermeria provinciale di Lisbona all’età Dal 1990 al 1992 ha lavorato presso la St. Bo- di anni 91 e di vita francescana 62. naventure University. Dal 2002 al 2006 è stato di nuovo Vice Parroco presso la St. Martin of * 13 settembre 2014: De Rechter Fr. Tours Parisch, Buffalo. Poi, ha svolto vari la- Franciscus Solanus, Arthur, nato ad Antwer- vori come Vice Parroco, Parroco, Cappellano. pen, Belgio, della Cust. “Ioseph Sponsi BNV”, È morto presso il Roswell Park Cancer Center dep. a Prov. Ss. Martyrum Gorcomiensium, di Buffalo all’età di anni 71, di vita francesca- Olanda. Dopo l’ordinazione si è occupato dei na 51 e di sacerdozio 46. bambini, sottratti dal giudice ai loro genitori. Per loro ha aperto una casa. Uomo taciturno, * 18 settembre 2014: Corbo Fr. Ro- ma un vero padre per i bambini. Ai suoi fu- sario, Giuseppe, nato il 19 settembre 1928 a nerali ha partecipato molta gente, esprimendo Buonalbergo, della Prov. Samnito-Hirpiniæ S. così la propria gratitudine. È morto a Sankt Mariæ Gratiarum, Italia. Dei suoi 59 anni di Vith, Belgio, all’età di anni 90, di vita france- sacerdozio, 51 li ha vissuti nel Convento di Vi- scana 71 e di sacerdozio 63. tulano (BN), ricoprendo diversi uffici: Guar- diano, Economo, Vice Maestro dei Novizi, * 15 settembre 2014: Caravello Fr. Lu- Responsabile del Collegio serafico, Assistente igi, nato a Briana di Noale, della Prov. Venetæ dell’Ordine Francescano Secolare. “Frate del S. Antonii Patavini, Italia. Dopo l’ordinazione popolo”, il suo apostolato è stato caratterizzato ha prestato servizio come Vice Parroco della in particolare dalla valorizzazione della pietà parrocchia di S. Antonio in Marghera per una popolare, divulgando nei cuori dei fedeli so- decina d’anni. La sua figura e la sua memoria prattutto la devozione per la Vergine Maria e sono legate ai santuari di S. Vito al Tagliamento per S. Antonio di Padova. Al di là delle sue e Motta di Livenza. In questi due santuari ha condizioni di salute, spesso precarie, ha cer- svolto il suo servizio pastorale donando confor- cato di essere sempre “prossimo” alla gente, to, il perdono di Dio e la pace del cuore a quanti offrendo, come ha potuto, sostegno spirituale e si accostavano al suo ministero sacerdotale. Ma materiale, tanto da farlo conoscere ed amare in si è dedicato, soprattutto, al servizio di Assi- tutta la Valle vitulanese. È morto nel Convento stente zonale e locale dell’Ordine Francescano “Ss.ma Annunziata” di Vitulano all’età di anni Secolare, curando la formazione spirituale di 86, di vita francescana 64 e di sacerdozio 59. molte Fraternità e prodigandosi con passione ed entusiasmo a far vivere il carisma del Poverello * 6 ottobre 2014: Michieletto Fr. Be- di Assisi. È morto nel Convento Sacro Cuore di niamino, Francesco Saverio, nato a Robegano Saccolongo all’età di anni 70, di vita francesca- di Salzano, della Pro. Venetæ S. Antonii Pata- na 52 e di sacerdozio 41. vini, Italia. Alle attività richieste dai superio- ri, ha affiancato il gusto per l’arte, coltivando * 16 settembre 2014: Marra Fr. Giu- questo prezioso dono del Signore. La produ- seppe, Antonio, nato a Galatina l’11 novem- zione delle opere da lui realizzate è veramente bre 1919, della Prov. Lyciensis Assumptionis vasta. Le sue pitture e le sculture hanno cono- 540 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3 sciuto esposizioni in molte parti d’Italia e in * 19 ottobre 2014: De Munter Fr. Sil- vari paesi d’Europa. È morto all’Ospedale di vester, Medard, nato ad Heule, Belgio, della Albano Terme all’età di anni 87 e di vita fran- Cust. “Ioseph Sponsi BMV”, dip. a Prov. Ss. cescana 67. Martyrum Gorcomiensium, Olanda. Dopo gli studi all’Antonianum (1950-1953) ha insegna- * 10 ottobre 2014: De Radigues Fr. Vin- to Storia della Chiesa a Sint-Truiden (1953- cent, nato il 10 novembre 1926 ad Uccle, Belgio, 1967). Per quasi 50 anni è stato il responsabile della Prov. B. Ioannis Duns Scoti, Francia/Bel- nazionale del Movimento Mariano del Clero. gio. È morto a Bruxelles, Belgio, all’età di anni Un confratello severo, ma di molta pietà. È 88, di vita francescana 68 e di sacerdozio 61. morto ad Antwerpen, Belgio, all’età di anni 90, di vita francescana 72 e di sacerdozio 65. * 12 ottobre 2014: Langemeyer Fr. Ber- nhard, Georg, nato il 28 maggio 1929 a Met- * 20 ottobre 2014: Lu Visi Fr. Ernest, ting, della Prov. S. Elisabeth, Germania. Nel John William, nato a Villa Park, Illinois, della 1956 ha continuato la sua formazione teolo- Prov. S. Barbaræ, USA. È morto a Templeton, gica, nonostante che fosse già laureato, presso California, all’età di anni 82 e di vita france- l’Università di Münster e Innsbruck e nel 1962 scana 62. presso la Facoltà Cattolica della Westfälischen Wilhelms-Universität. Successivamente ha * 20 ottobre 2014: Chacón Cabello insegnato, prima, alla Facoltà di Teologia di Fr. Enrique, nato a Puente Genil, della Prov. Paderborn, poi, a Münster. Nel 1973 è stato Granatensis Nostræ Dominæ a Regula, Spa- nominato “Fachleiter” del corso teologico per gna. È stato un religioso affabile, per questo corrispondenza. Dal 1983 al 1994 è stato “ag- ha lasciato amici dappertutto; ha dedicato la ganciato” alla Cattedra di Teologia Dogmati- sua vita allo studio e alla ricerca, anche alla ca della Ruhr-Universität Bochum. È morto a pastorale parrocchiale; nella sua lunga vita Dortmund all’età di anni 85, di vita francesca- ministeriale dispensò pace e amabilità a tutti na 64 e di sacerdozio 59. quelli che hanno incrociato il suo cammino; ha adempiuto, infine, incarichi di responsabi- * 12 ottobre 2014: Scozzaro Fr. Donat, lità come Definitore e Guardiano. È morto a Joseph, nato il 28 marzo a Gabés, Tunisia, del- Sanlúcar de Barrameda all’età di anni 83, di la Prov. B. Iannis Duns Scoti, Francia/Belgio. vita francescana 61 e di sacerdozio 57. È morto a Marsiglia, Francia, all’età di anni 87, di vita francescana 60 e di sacerdozio0 55. * 21 ottobre 2014: Eller Fr. Hugh, Norbert, nato ad Elizabeth, NJ, della Prov. * 14 ottobre 2014: Carabet Fr. Marie- Ss. Nominis Iesu, USA. Dopo aver insegnato Ephrem, Alphonse, nato il 18 agosto 1913 a presso il Siena College di Loudonville, NY, Costantinopoli, Turchia, della Prov. B. Ioan- ha conseguito il dottorato in Filosofia presso nis Duns Scoti, Francia/Belgio. È morto a Pau, l’Antonianum di Roma. Dopo la Laurea ha in- Francia, all’età di anni 101, di vita francescana segnato Filosofia al St. Francis College di Rye 80 e di sacerdozio 68. Beach e, poi, nell’Università di St. Bonaven- ture di Allegany, NY. Infine, si è dedicato alla * 16 ottobre 2014: Philippen Fr. Bonifa- pastorale, in vari luoghi. È morto a Ringwood tius, Ludewijk, nato a Venlo, della Prov. Ss. all’età di anni 88, di vita francescana 66 e di Martyrum Gorcomiensium, Olanda. Diploma- sacerdozio 61. to in organo al Conservatorio, ha servito per 31 anni varie Parrocchie in Germania, come * 22 ottobre 2014: Dalla Barba Fr. sagrestano ed organista. È morto a Weert all’e- Giorgio, Gino, nato a S. Pietro Mussolino, del- tà di anni 82 e di vita francescana 60. la Prov. Venetæ S. Antonii Patavini, Italia. Nel 1967 giunse Guinea Bissau, dove vi trascor- * 17 ottobre 2014: Jenniskens Fr. Jaco- se 46 anni. Superiore della Missione, svolse binus, Pieter, nato ad Horst, della Prov. Ss. il servizio di parroco, diffondendo il Vange- Martyrum Gorcomiensium, Olanda. Ha la- lo attraverso il contatto diretto con la gente e vorato nella pastorale parrocchiale. È morto a l’organizzazione della pastorale, occupandosi Weert all’età di anni 86, di vita francescana 60 dei poveri e in particolare dell’Ospedale per e di sacerdozio 53. la cura dei lebbrosi, di cui fu responsabile per NECROLOGIA 541 molto tempo. Frate buono e affabile ha offerto dai Comunisti a Pechino. Torna per pochi me- la sua vita a Dio per il bene della Missione in si in Italia e riparte per il Giappone nel 1955, Guinea Bissau e della sua gente, con un amo- dove resta fino alla morte, per la maggior par- re sorprendente e concreto, con una dedizione te degli anni a Toyama, dove muore all’età di instancabile, con un profondo rispetto verso anni 97, di vita francescana 81 e di sacerdozio tutti, con una ammirevole capacità di ascolto 73. e di dialogo. È morto nell’Ospedale di Negrar all’età di anni 78, di vita francescana 61 e di * 8 novembre 2014: O’Mahony Fr. Am- sacerdozio 52. brose, Mchael Kevin, nato a Cork, della Prov. Hiberniæ, Irlanda. Ha servito varie Fraternità * 31 ottobre 2014: Carollo Fr. Lino, come sagrestano, economo; ma sarà ricordato Antonio, nato a Peschiera del Garda, del- come pittore di talento. Attraverso l’arte della la Prov. Venetæ S. Antonii Patavini, Italia. pittura ha espresso la bellezza della creazione. Nell’Anno Santo 1950 iniziò il suo indefesso È morto a Cork all’età di anni 82 e di vita fran- lavoro di organizzatore e guida di innumere- cescana 62. voli pellegrinaggi. Svolse un lungo e prezioso servizio al Commissariato di Terra Santa, di * 12 novembre 2014: Bárcena de la cui fu vice Commissario dal 1960 al 1998 e Fuente Fr. Ángel, nato a Navamuel, della mediante il quale ha guidato numerosi pelle- Prov. Granatensis Nostræ Dominæ a Regula, grinaggi e persone a incontrare il Signore Ge- Spagna. Dedicò la sua vita all’insegnamento sù e la Vergine Madre nei Luoghi Santi e nei presso il Seminario Maggiore. Per sei anni Mi- Santuari. Amante della Terra che vide i natali nistro provinciale e Rettore del Santuario della di Gesù, non ha risparmiato forze per far co- Regola per 9 anni, dove ha svolto il servizio di noscere quei luoghi santi ai fedeli. È morto nel sagrestano. È stato anche Guardiano. È morto Convento Sacro Cuore di Saccolongo all’età a Sanlúcar de Barrameda all’età di anni 87, di di anni 93, di vita francescana 77 e di sacerdo- vita francescana 70 e di sacerdozio 64. zio 69. * 12 novembre 2014: Pino Cámera Fr. * 3 novembre 2014: Giusto Pacifico, Pedro, nato a Galarde, della Prov. Granaten- Attilio, nato a Campocroce di Terraglio, della sis Nostræ Dominæ a Regula, Spagna. Fu un Prov. Venetæ S. Antonii Patavini, Italia. Nella Frate allegro, affabile, disponibile ad aiutare città di Pola e nella parrocchia di S. Antonio qualsiasi persona che avesse richiesto i suoi ha svolto il servizio di questuante dal 1940 al servizi. Trascorse tutta la sua vita nell’inse- 1947. Trascorse poi quasi quarant’anni nella gnamento al Collegio de Chipiona. È morto a Fraternità di Madonna del Mare in Trieste. Sanlúcar de Barrameda all’età di anni 76, di Animato da un profondo spirito di fede, si di- vita francescana 57 e di sacerdozio 51. stinse per la sua disponibilità pronta e piena. Un Frate che parlava con la sua persona: sguar- * 13 novembre 2014: Munzing Fr. Joel, do luminoso, sempre vigile, pieno di stupore George, nato a Carlstadt, NJ, della Prov. Ss. per tutte le cose belle che conducevano a Dio e Nominis Iesu, USA. Ha lavorato per quasi tut- un cuore semplice e sapiente, di quella sapien- ta la sua vita nella pastorale parrocchiale, pri- za evangelica di cui Dio si compiace. Una vo- ma nel New Jersey, poi a New York; infine, è ce potente che sommessamente pronunciava tornato nel New Jersey. È morto a Ringwood, devote preghiere, per poi elevarsi vigorosa e NJ, all’età di anni 94, di vita francescana 73 e tenorile con canti dai quali pareva rapito, quasi di sacerdozio 67. volesse giungere oltre il cielo, fino a Dio e far risuonare il suo canto nel Paradiso stesso. È * 14 novembre 2014: Palmegiani Fr. morto nel Convento Sacro Cuore di Saccolon- Renato, Giuseppe, nato l’8 marzo 1921 a Fa- go all’età di anni 99 e di vita francescana 78. brica di Roma, della Prov. Romanæ Ss. Petri et Pauli, Italia. Dopo l’Ordinazione presbiterale * 4 novembre 2014: Bufalini Fr. Ful- è stato inviato a Napoli per studiare Scienze genzio, Luigi, nato il 23 giugno 1917 a Patrica, naturali presso l’Istituto di Lettere e Scienze della Prov. Romanæ Ss. Petri et Pauli, Italia. santa Chiara. Tornato in Provincia è stato Let- Nel 1946 parte missionario per la Cina. Dall’a- tore nei Collegi di Valentano e Orte. Di carat- gosto del 1951 al marzo del 1954 è incarcerato tere estroverso e vivace è stato sempre pronto 542 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3 al cambiamento. In particolare i Frati giovani * 28 novembre 2014: Piccolo Fr. Ago- lo ricordano con affetto e simpatia per la sua stinho Salvador, José, nato a São Paulo, presenza significativa dal 1993 al 2005 nella della Prov. Immaculatæ Conceptionis BMV, Casa di Vitorchiano, allora sede del Postulan- Brasile. Ha svolto vari ruoli: Insegnante (ha dato. È morto nell’Infermeria provinciale “S. insegnato grammatica, retorica, mistica, spi- Sebastiano”, in Roma, all’età di anni 93, di vi- ritualità, estetica), Definitore; soprattutto ha ta francescana 76 e di sacerdozio 68. lavorato nel campo della formazione per oltre 40 anni. Gentile per natura, sensibile, attento e * 18 novembre 2014: Salas Hurtado Fr. provocatorio, si è avvicinato agli altri sempre Gilberto Mercedes, nato a Ilo, della Prov. Ss. in modo amichevole e con umorismo. È morto XII Apostolorum, Perù. È stato Rettore e Pro- a Bragança Paulista, SP, all’età di anni 84, di fessore del Seminario francescano, Maestro dei vita francescana 63 e di sacerdozio 57. Novizi, Guardiano e Parroco in vari luoghi. Ha frequentato il corso di spiritualità francesca- * 30 novembre 2014: Wolthaus Fr. na in Argentina e quello di Teologia Pastorale Raymund, Joseph Hubert, nato il 24 agosto nell’ITEPAL della Colombia. È stato Parroco 1931 a Dortesten-Deuten, della Prov. S. Elisa- a San José de Picheus Direttore del Centro di beth, Germania. Dopo la professione solenne Animazione Pastorale e Missionaria dell’Ar- è stato in vari luoghi, esercitando il suo me- civescovado e recentemente aveva ricevuto la stiere, quello di sarto, che aveva appreso prima nomina di Vicario generale dell’Arcidiocesi di di diventare Frate. Univa al lavoro la vita di Huacayo, dove è morto all’età di anni 56, di vita preghiera. È morto a Dortmund all’età di anni francescana 32 e di sacerdozio 26. 83 e di vita francescana 62.

* 20 novembre 2014: Pegurier Fr. Gil- * 5 dicembre 2014: Ravanelli Fr. Virgi- les, Jacques, nato il 4 aprile 1926 a Lalinde, nio, Giuseppe, nato il 19 marzo 1927 a Cis di Livo, della Prov. B. Ioannis Duns Scoti, Francia/ Italia, della Prov. Tridentinæ S. Vigilii, Italia. È Belgio. È morto a Marrakech, Marocco, all’età morto a Gerusalemme, Israele, all’età di anni 87, di di anni 88, di vita francescana 70 e di sacerdo- vita francescana 70, di sacerdozio 63 e di servizio zio 62. 40.

* 21 novembre 2014: Buirette Fr. Jean- * 6 dicembre 2014: Ceriotti Fr. Emilio, Joseph, Iacques, nato l’8 gennaio 1925 a Rou- Mario, nato il 14 aprile 1929 a Dairago, della baix, della Prov. B. Ioannis Duns Scoti, Fran- Prov. Mediolanensis S. Caroli Borromæi, Ita- cia/Belgio. È morto ad Athis-Mons, Francia, lia. È morto all’età di anni 85, di vita france- all’età di anni 89, di vita francescana 72 e di scana 68 e di sacerdozio 61. sacerdozio 64. * 7 dicembre 2014: Pauk Fr. Zeno, na- * 23 novembre 2014: Arellano Ro- to ad Antônio Olinto, della Prov. Immaculatæ dríguez Fr. Leonardo, nato il 18 novembre Conceptionis BMV, Brasile. Si è prestato a va- 1943 a San Luis de la Paz, della Prov. Ss. Petri ri servizi della Casa, anche come Sagrestano, et Pauli de Michoacán, Messico. È morto pres- ma sempre servendo i Fratelli e la Fraternità. È so l’Hospital Reginal de Acámbero all’età di stato un Frate leale, diretto, onesto, tranquillo, anni 71, di vita francescana 47 e di sacerdozio conducendo una vita esemplare, dispensan- 40. do saggezza, perché osservatore attento degli eventi e delle persone. È morto a Bragança * 23 novembre 2014: Mallet Fr. Gilles, Paulista, SP, all’età di anni 94 e di vita france- Joël, nato il 6 novembre 1938 a Rennes, della scana 58. Prov. B. Ioannis Duns Scoti, Francia/Belgio. È morto a Quimper, Francia, all’età di anni 76, di * 7 dicembre 2014: Alverez Cabrera vita francescana 58 e di sacerdozio 49. Fr. Raul, nato il 17 settembre 1940 a Zapotil- tic, della Prov. B. Jiuniperi Serra, Messico. È * 28 novembre 2014: López López Fr. morto nell’Ospedale di Guzmán all’età di anni Juan Carlos, nato il 7 settebre 1974 a Bogotá, 74, di vita francescana 47 e di sacerdozio 44. della Prov. S. Fidei, Colombia. È morto all’età di anni 40 e di vita francescana 2. * 9 dicembre 2014: Fitzgerald Fr. Pa- NECROLOGIA 543 trick, Robert, nato a Buffalo, NY, della Prov. Valentiæ et Aragoniæ S. Ioseph, Spagna. Tra Ss. Nominis Iesu, USA. Dopo l’ordinazione la professione temporanea e quella solenne ha fatto un anno di formazione in Teologia ha insegnato in varie Scuole della Provincia. pastorale presso il St. Anthony Shrine in Bo- Nel 2000, terminati gli studi richiesti, è dive- ston. Gran parte della vita l’ha trascorsa come nuto sacerdote. Spirito sensibile, si è dedicato Insegnante e nella pastorale. Dopo un decen- all’arte in genere, in particolare alla letteratu- nio presso la St. Bonaventure University è sta- ra, componendo innumerevoli poesie. È morto to assegnato alla St. Francis Church di New ad Ontinyent all’età di anni 87, di vita france- York City. È stato anche Cappellano del Di- scana 57 e di sacerdozio 14. partimento di Polizia di New York. È morto presso il New York University Medical Center * 20 dicembre 2014: Lucero Fr. Robert, all’età di anni 81, di vita francescana 59 e di Same, nato a Santa Fe, New Mexico (USA), sacerdozio 53. della Prov. S. Ioannis Baptistæ, USA. Per 40 anni è stato editore e responsabile de “St. An- * 13 dicembre 2014: Stanzione Fr. Re- thony Messenger Press” e per 43 anni membro migio, Giuseppe, natoa l’11 settembre 1923 a di spicco del “May Festival Chorus” di Cin- Nocera Inferiore, della Prov. Salernitano-Lu- cinnati. È morto a Cincinnati all’età di anni 64 canæ Immculatæ Conceptionis BMV, Italia. e di vita francescana 44. È morto a Salerno all’età di anni 91, di vita francescana 75 e di sacerdozio 67. * 26 dicembre 2014: Lantschner Fr. Daniel, Alois, nato a Deutschnofen, Südtirol, * 15 dicembre 2014: Lozano Sánchez della Prov. S. Leopoldi, Austria/Italia/Sviz- Fr. Marcelo, nato il 14 agosto 1924 nella cit- zera. Ha servito come cuoco nel conventi di tà del Messico, della Prov. Ss. Petri et Pauli Cortina, Bolzano e Caldaro. Per 17 anni è stato de Michoacán, Messico. Nel 1953, prima di a San Candido dove ha svolto anche il servi- entrare nell’Ordine ottenne la laurea in Ar- zio di portinaio. Dal 2002 risiedeva a Caldaro. chitettura presso l’Universidad Autónoma de Semplice e modesto, ha svolto i vari servizi México. È morto a presso Hospital Ángeles di con generosità finché glielo hanno permesso le Querétaro all’età di anni 90, di vita francesca- forze fisiche. È morto a Caldaro, Italia, all’età na 56 e di sacerdozio 51. di anni 89 e di vita francescana 61.

* 15 dicembre 2014: Boni Fr. Andrea, * 27 dicembre 2014: Pejić Fr. Jozo, Pe- Francesco, nato a Vinca di Fivizzano, della tar, nato il 1° novembre 1935 a Sovići, della Prov. Liguriæ Ss. Cordis Mariæ, Italia. È mor- Prov. Assumptionis BMV, Bosnia/Erzegovi- to nel Convento Ss.ma Annunziata di Levanto na. È stato Ministro provinciale, Guardiano, all’età di anni 87, di vita francescana 69 e di Parroco, Cappellano. È morto a Široki Brjeg sacerdozio 62. all’età di anni 80, di vita francescana 62 e di sacerdozio 52. * 18 dicembre 2014: Martín Fernández Fr. Ángel, Pedro, nato a Madrid, della Prov.

INDEX NOMINUM PRO ANNO 2014 (CXXXIII) A 487-489 passim Abe Peter Keita 497 Bartulucci Domenico 520 Abrisqueta Zarrabe Jose Antonio 167 Bassani Albarosa 483 Adams Juniper 452 Basurto García Guillermo Gerardo 450 Afonso António do Nascimento 538 Battaglia Vincenzo 522 Agosta Scarel Eduardo 138 Beaudin William 263 Aguilar Juan Pablo 327 Beccaria Francesca Elena 524 Alberdi Maria Ana 294 Beccegato Paolo 137 Albertazzi Alessandro 347 Becciu Angelo 283 Alegre Andrés 42 Bécser Róbert 261 Alford Helen 137 Bedeničić Dragutin 261 Almansa Riaño Rafael 118 Bednarski Bogumił 42, 62 Alphonse Charles 59 Beermann Bernd 137 Alvarado Segura Edwin de Jesús 450 Belanger Brian 263 Alverez Cabrera Raul 542 Beltrán Aldas Marco Tulio 41 Alves da Silva Eurico 450 Bellato Roberto 263 Alvi Cristoforo531 Benedetto XVI 142, 284 Allegrezza Giulietti Pierluigi 449 Berasarte Imaz Florencio 167 Allimant Raúl 453 Bergomi Francesco 262 Aman Peter C. 42, 497 Berhidai Piusz 261 Amato Angelo 107, 109, 111-117 passim, 284, 291- Berloffa Valerio 274 294 passim, 479, 480, 483, 487-489 passim Bernhardt Gary 374 Amigo Vallejo Carlos 47, 52-57 passim Bescond Yves-Marie 374 Amir Saleem 42 Beschi Francesco 284 Ammerlaan Edmund 174 Beschin Ignazio 294 Anand Michael 42 Bettencourt Jose Avelino 284 Andrews Thazhath 483 Betti Claudio Mario 137 Angelo Marino 483 Bianconi Eusebio 374 Antić Antonio 488 Bianchi Enzo 272 Apollonio Adriano 272, 273, 475 Bianchin Augusto 372 Aquini Marco 58 Bianchini Emanuela 479 Aravena Luis Mauricio 453 Biemmi Enzo 272 Arellano Rodríguez Leonardo 542 Bini Giacomo 272, 332-345 passim, 348-364 passim, Arias Maria Benedetta 111, 118 366 Arrighini Angelo 528 Blanco Rodríguez Manuel 267, 268 Arroyo Luis Obdulio 294 Bleem Gerald 264 Aubree Albéric 374 Bobadilla Cruz Marcos David 264 Bobak Krzysztof 264 B Bodson Salvator 371 Badaracchi Laura 332, 514, 516 Bohl Cornelius 140 Bagh Yusuf 42 Bohte Louis 496 Baino Luca 42, 62 Bolaños de Paz Efrén Antonio 450 Bakoma Marcel 140 Boni Andrea 535, 543 Bałdiga Sergiusz 59, 328, 457 Bortoli Tarcisio 538 Barać Augustin 173 Bosco Jean 302 Barajas Garcia Paulo Cesar 137 Botahn Higgin 273 Barba di Gregorio de La Ferrere Gabriel Bernardo 479 Bots Piet 451 Barban Alessandro 58 Bottega Isidoro 371 Bárcena de la Fuente Ángel 541 Bouman Paulus 173 Barrara González Juan Luis 172 Boutsen Eubert 170 Barrio Fernández Agustín 173 Bowa Kateta Gregoire 43 Bartolini Bruno 140 Brake Paschalis 171 Bartolucci Marcello 111-117 passim, 291-294 passim, Brand William 169 546 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

Brandão Bernardo 155 Catenacci Fabio 449 Braz de Aviz João 18, 58, 141, 152, 330, 391 Cavicchia Alessandro 269 Breheny Pádraig 449 Ceja Jiménez Ignacio 155, 262, 327 Breis Pereira Carlos Alberto 41, 265 Ceriotti Emilio 542 Brocanelli Vincenzo 140, 161, 327, 364, 510, 511 Černý Fr. Bartoloměj Pavel 262 Brophy Andrew 43, 265, 451 Cerro Giovanni 145 Brumberger Reinaldo 263, 450 Cerroni Alberto 173 Brustenghi Alessandro 46, 520 Cicchinelli Marcelo 473 Brząkalik Antonin 140 Cifuentes Cifuentes Martín 172 Bucaioni Alfredo 262 Cimino Elzearo 172 Bufalini Fulgenzio 541 Clemenza Antonino 270 Buffon Giuseppe 47 Clixto Durán José 265 Buirette Jean-Joseph 542 Codazzi Chiara 531 Bunader Julio César 43, 37, 107, 140, 145, 156, 272, Coens Frank 264 327 Coleiro Martin 263 Buonanno Berardo 161 Coletti Diego 479 Burigana Luigi 137 Colonna Margherita 293 Burigana Riccardo 531 Columbro Isaia 294 Busatto Adriano 274 Concha Jorge 327, 452 Bustamante René 450 Contreras Olivares Carlos Guillermo 170 Bwalike Bahinde Apollinaire 531 Convertino David 263 Byongryol Felix Choi 451 Convery Daniel 452 Byrne Joel 174 Corbo Rosario 539 Cordisco Vittorio 119 C Cordovilla Pérez Ángel 137 Cabrera Orlando 450 Cornejo Rosa Elena 292 Cacciotti Alvaro 347 Corsaro Elia 489 Cairoli Antonio 283 Corullón Fernández Manuel 140 Cajo Jorge 42 Cosme Torres Joel 264 Califano Giovannigiuseppe 107-119 passim, 284, 295, Costa Pedro José António 453 327, 479, 483, 490 Costello Liam 169 Camero Buitrago Marco Alexánder 265 Coulot Claude 43, 269 Camilleri Antoine 284 Couto António 539 Campana Ferdinando 165, 449 Covili Isauro 453 Canali Paolo 369 Crespo Gerardo 475 Cano Beltrán Domingo Anelmo 374 Crisci Livio 263 Cañas Gil Antonio Ricuarte 265 Crišto Milan 261 Cañizares Llovera Antonio 290 Cristofolini Jurandir 169 Capalbo Kenneth 42 Cruciani Modesto 372 Capitani Costantino 373 Cruz Duarte José Antonio 141, 273 Capozzi Patrizia 531 Čuić Jozo 372 Caputo Tommaso 107 Currat Francois 171 Carabet Marie-Ephrem 540 Cvekan Petar 261 Caravello Luigi 539 Cymermann Herinque 200 Carbajo Nuñez Martín 46, 47-52 passim, 138, 141, 455 Chacón Cabello Enrique 540 Carballo Sergio 145 Chansun Leonard Kim 451 Carbonell Akjmed E. 327 Charland Pierre 265 Carboni Roberto 59 Chiaro Mario 154 Cardone Vincenzo 373 Chierici Giangabriele 173 Carfora Vincenzo 483 Chircop Twanny 263 Carollo Lino 541 Chiumento Renato 496 Carraro Leodir 450 Carvajal Sepúlveday Rodrigo de Jesús 265 D Casella Ezio 41 Dalla Barba Giorgio 540 Cashnelli Toni 512 Dalla Rosa Elias 327 Casini Maria Teresa 294, 487, 489 Dall’Osto Antonio 397 Castro Miramontes Francisco 274 Dal Sasso Maurilio 365 Catellani Egidio 174 D’Angelo Giacinto 43, 269 INDEX NOMINUM 547

Daniel Gul 42 Echeverry H. Joaquín A. 161 Da Silva Lima Manoel 41 Eller Hugh 540 De Azevedo David 167 Espinoza Eduardo 262 De Beer Regis 374 Esposito Agostino 107, 274, 483 De Brincart Virginia 113, 116, 118 Essoh Théodore 327 De Cássia dos Santos José Francisco 265 Éthier Henri 265 De Castro Raimundo 509 Etxeberria Erauzkin Jose Agustin 167 De Giusti Luciano 449 Deja Leonard 510 F De Jong Humfried 172 Fabian Marco 273 Delalande Vianney 169 Farrugia Anton 263 De la Serna Ramiro 264, 450 Fayle Vaughn 269 De Lira Martínez Fidel 262 Febbraro Antonio 347 Dellazari Inazio 140 Felipe Tapia Vicente-Emilio 140, 313-322 passim, Delorenzo Vincent 263 327, 473, 495, 504 Del Pezzo Pasquale 453 Fernández García Anselmo 264 Delpini Mario 479 Ferrara Domenico 483 Del Prete Sosio 489 Ferrentino Diego 172 De Luca Roberto 449 Ferro Salvatore 263 De Marzo Giuseppe 138 Festorazzi Franco 479 De Munter Silvester 540 Figueiredo Cepa Alfredo 167 De Nazareis Mattia 488 Fineschi Guido 263 De Paemelaere John Francis 170 Fitzgerald Michael 129 De Radigues Vincent 540 Fitzgerald Patrick 542 De Rechter Franciscus Solanus 539 Flores Angel 327 De Rosa Luca 107, 283, 483 Flores Medina René Arturo 450 De Santis Luigi 374 Flynn Brian Vianney 372 De Sousa Almeida Elder 41 Fobes Peter 161 De Sousa Brandão Neto Bernardo 140 Folguera Trepat Juan 283, 479 De Sousa Francisco 538 Franchi Annola 110 De Souza Rogério Viterbo 450 Franchi Giovannina 479 Devlin Vianney 371 Frattini Francesco 270 Dezza Ernesto 47, 327, 460 Frausto Rivas Gerardo 449 Diana Germano 372 Frausto Rodríguez Jorge 449 Di Fronzo Michele 327 Frazzetta Robert 263 Dilger Frederick 263 Freeman Gerad Pieter 161 Di Pietro Luca 270 Freyer Johannes 138, 272, 457 Di Rocco Beniamino 170 Frosali Simone di Gesù 263 Dobszay Benedek 261 Furlanetto Serafino 371 Dohnal Fr. Jan Maria Vianney 262 Fürst Heinrich 533, 538 Dombrowski John 264 Fusarelli Massimo 452 Do Nascimento Jorge 538 Fusi Alberto 272 Do Nascimento Roberto Miguel 450 Donhauser Leonhard 172 G Donohue Edward Joseph 171 Galdi Sergio 365 D’Onorio Fabio Bernardo 107 Galdós Carmelo 151, 450 Dorr Donal 138 Gallant Laurent 265 Dorronsoro Mujika Juan Miguel 451 Galletti Gianluca 483 Dos Santos Benjamim Miguel 453 Gallardo Lojia Luis 475 Duffy Fintan 370 Ganswein Georg 283 Duk Andrzej 264 García Martímez Abdón 167 Dumas Hubert 374 Gavran Lovro 327, 453, 511 Durairaj Xavier 139 Gerardo Roberto 247 Durighetto Claudio 261 Gesualdi Francesco 137 Dziwisz Stanisław 284 Geurts Ulbert 370 E Ghetta Frumenzio 174 Eaton John 264 Ghilardi Faustino 115, 118 Echeverría R. Álvaro 58 Giacomello Antonio 163, 168 548 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

Giampieri Simone 449 Holl Andreas 261 Giannone Carmelo 264, 327 Hoogenboom Rob 140 Giansoldati Franca 204 Horna Mendoza Jorge 41 Gibbons John 42, 62 Horta Jorge 46, 270 Giovanni Paolo II 283 Hudepohl Sigfrid 172 Giovanni XXIII 283, 287 Hütter Leonhard 371 Girolami Patrizia 523 Girona Manzanet Pasqual 373 I Giusto Pacifico 541 Ianuzzi Sabino 327 Giyoung Andrew Cho 451 Ibañez de Opacua Soria Felix 167 Gjerkaj Aurelio 510 Ibara Bienvenue 496 Gjurashaj Prelë 43 Ibarguren Artola Jesus 451 Gomes de Alorim Antônio 168 Ilidio Maluleque 496 Gómez Núñez Antonio 172 Impagliazzo Marco 58 Gómez Sánchez Jesús Humberto 450 Inácio Ilídio Jacinto 453 Gómez Vargas Francisco 140 Infante Nunzio 170 Gonsalit Saur Wilhelmus I. 451 Invernizzi Stefano 42, 62 Gonzales Castillo Tomas 274 Iorio Paul 266, 273 González Arguelles Rubén 262 Izzo Ianuarius M. 374 González Jorge 151 González Silva Santiago 58 J González Zelaya Henry Osmarvin 450 Jamison Dale 262 Gori Nicola 17, 517 Jasper Frank 263 Gottardi Gianfranco 274 Jasztal Dobromir 327 Grampa Piergiacomo 479 Jeffares Philip 497 Grassi Massimo 263 Jenniskens Jacobinus 540 Graziano Anna Maria 137 Jöhri Mauro 59 Grech Richard Stanley 263 Jukes Anthony 452 Grocholewski Zenon 267 Juma Manuel José 453 Grün Anselm 531 Jungco Felix Jr. 140 Gudiño Reyes Marco Antonio 262 Jurisich Melvin A. 263 Guerra López Rodrigo 272 Jurka Fr. Jeroným František 262 Guida Marco 268 Gurzynski André 509 K Gutiérrez Gabriel 151 Kachel Jósef 262 Gutiérrez Herrera Norberto 449 Kakeeto Richard 496 Gutiérrez Martínez Ángel Gabino 262 Kalaj Gjon 510 Gutiérrez Olmos Jose Enid 145 Kambire Denisch Rachel 273 Kania Jarolsław 262 H Karo Joseph 42 Ha Chi-shing Joseph 345 Kaswalder Pietro 365, 372 Haller Jeffrey 41 Kelly Liam 449 Hanhauser Martin 374, 538 Kennedy Seraphin 170 Harding Ignacio 41 Kerketta Arvind 41 Harris Toni 137 Kibuzehose Nicodeme 43, 327, 329 Hart Brian 372 Kim Simón 497 Hayes Lawrence 263 Klučka Fr. Didak Robert 262 Hayes Zachary 165, 172 Knapczyk Teodor 264 Heo Basil Jung Min 497 Kodžoman Joško 261 Heredia Hernández Juan Manuel 449 Kokott Linus 366 Hernández Agustín 455 Koman Jacek 264 Hernández Martín Jesús 327 Komáromi Előd 261 Hernández Romero Juan Antonio 264 Komorowski Bronisław 283 Herrera Cruz Antonio 274, 477 Konštanc Adam Miroslav 58 Herrmann Albin 170 Kopiec Maksym Adam 531 Hess Azariasz 327 Koren Josip 261 Höfling Eckart Hermann 171 Korošak Bruno 161, 531 Hohyung John Lee 451 Kosi Theodorus 451 INDEX NOMINUM 549

Kośla Romuald 459, 464 M Kowalski Kajetan 262 Maciejowski Antoni 262 Kratz Alexander 263 Machado Araujo Jhon of God 41 Kratz Ansgar 173 Magazzini Stefano 138 Kulkamp César 450 Maggiolini Alessandro 479 Kungys Astijus 140 Maggioni Corrado 521 Kurpiel Marek 262 Maggioni Giovanni Paolo 149 Kusy Tadeusz 280, 329, 345 Magro Joseph 79, 274, 327, 511 Maier Matthias 261 L Maiolo Giuseppe 264 Labanouski Christian 42, 62 Maiorano Innocenzo 173 Labib Kamal 140 Mallet Gilles 542 Labor Marcello 118 Mamberti Dominique 283 Lackner Thomas 261 Mandolini Giancarlo 531 Lafranconi Dante 479 Manns Frédéric 124 Laino Ottaviano 483 Maradiaga Oscar 272 Laloux Michel 140 Maranesi Pietro 531 Lamanna Aldo 449 Marangolo Alberto 140 Lambiasi Francesco 483 Marcotte Sarto-M. 169 Lambreechts Chysologo 172 Marchal Roger 140, 273, 327, 457, 505 L’Amour Fabio 135, 313-322 passim, 493, 495, 496 Marecki Eliot 61 La Neve Aldo 449 Maria Celina della Presentazione 289 Langemeyer Bernhard 540 Maribel Liliana 273 Lantschner Daniel 543 Marinaj Mirash 510 Lare François 496 Marques de Miranda Moema María 137 Lassandro Domenico 449 Márquez Gutiérez Nicolás 268 Lawrence Azeem 42 Marra Giuseppe 539 Lee Rogero 62 Martelli Federico 263 Le Goanvec Marc 154, 265 Martí Gandía Juan Bautista 452 Leoni Juri 330 Martín Fernández Ángel 543 Linkel Lazkano Roberto 167 Martinez Charlie 262 Lino Benedetto 273 Martínez de Ilarduia Juan María 145, 451 Liroy Ortega Mario 41, 151 Martinez Pepe 511 Liu John 497 Martino Renato 107 Longhitano Tiziana 136 Maruzzo Tullio 294 Lonsdale Patrick 452 Maryjka Rufin 264, 327 Łopata Szymon 262 Massafra Angelo 511 López Arteaga Justino 171 Mastromatteo Alessandro 347 López Londoño Raúl 171 Masumbuko Joe (Ehrhardt) 496 López López Juan Carlos 542 Mathias Gabriel 140, 327, 475, 477 López Ramírez Eduardo 449 Matić Ivan 261 Lorenzo Pestuggia 479 McGrath Aidan 140, 327, 449, 452 Losenno Tommaso 168 McKenna Hugh 449 Lovato Stefano 327 McNally Theodore Anthony 371 Lozano Sánchez Marcelo 543 Medella Gustavo 273 Lucero Robert 543 Medi Enrico 293 Luczak Thomas 262 Medina Palma Juan 264 Ludovico da Casoria 117, 118, 119, 290, 294, 482 Meers Deodaat 167 Lugo García Héctor Eduardo 265 Meggiolaro Mauro 137 Lumban Gaol Goklian 451 Melone Mary 267, 346, 455, 457, 458, 464, 512 Luna Villalobos Jorge Arturo 262 Melli Maria 347 Lu Visi Ernest 540 Mencarelli Giulio 171 Luzi Pietro 370 Mendieta Niampira Marco Vinicio 265 Luzi Roberto 19 Merino José Antonio 45, 531 Lynch Patrick 449 Merz Albert 264 Lynch Stephen 167 Messa Pietro 520 Micallef Marcellino 263 Micangeli Augusto 453 550 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

Michalski Klaudiusz 42, 61 Orbán Szabolcs 327 Michieletto Beniamino 539 Orosz Lóránt 261 Miglio Arrigo 107 Ortega Mario L. 151 Milić Slavko 261 Ortiz Eugenio 151, 155 Mion Renato 272 Oscar Cantoni 479 Miranda Lino 453 Oteo Martínez Felipe 167 Montallana Pete 497 Ottenbreit Stefano 475 Monte Canto Reginaldo Rómulo 41 Monti Domic 453 P Montoya R. Oscar Armando 265, 450 Paciolla Sebastiano 58 Mora Víctor 59 Pachón Adolfo Nicolás 58 Moral José María Lucas 451 Pagani Antonio 293 Morandini Simone 273 Paixão Francisco de Assis 140 Moya Ovejero Juan Carlos 140, 452 Paleri Angelo 483 Mukupo Xavier 496 Palmarozza Giulio 370 Mulana Abdul Kabir Asad 273 Palmegiani Renato 541 Mulrenan Alexius Joseph 170 Paluzzi Beda Umberto 107 Mullen Kevin J. 263 Páll Leó 261 Muller Jean Paul 58 Pamplany Babu Jose 42, 139, 327 Muniz Alves João 453 Pancheri Aldo 452 Munzing Joel 541 Paniagua Edwin 327 Murakami Paul 140 Panzeri Nazareno 366 Murhula Katunga John 137 Paolazzi Carlo 531 Myeonghwan Carlo Ho 451 Papa Diana 514 Papa Francesco 3-15 passim, 141, 177-207 passim, 274, N 284, 289, 337-387 passim, 479, 482, 485, 504, 521 Nagayam James 43 Papisca Antonio 138 Nahak Hendrikus 451 Parolin Pietro 284 Nangle Joseph 263 Parthie Ralph 264 Nappi Francesco Vincenzo 483 Pastor Tomeu 59 Negrini Nicholas 479 Patrocinio Maria Dolores 489 Neto Bernardo Brandao 327 Pauk Zeno 542 Ng William 497 Pawellek Eugen 171 Nguyen Dinh Phuc Peter 497 Paz Benjamín 263 Nguyen Duy Lam Ignatius 42 Paz Carlos Guillermo 140 Nguyen Ngoc Kinh Anthony 42 Pedrini Emanuele 169 Nguyen Phuoc John of God 42 Pegurier Gilles 542 Nguyen Tien Dung Joseph 42 Peixoto Jorge Oscar 137 Nguyen Van Si Ambrogio 270, 265 Pejić Jozo 543 Nkodia Noel 302 Perales Alfredo 42 Nobile Marco 45, 268 Perani Alberto 531 Noronha Clifford 42 Percan Josip 473 Ntahompagaze Joseph 329 Pereira de Mesquita Luís 167 Nunnari Salvatore 483 Peretó Olmos Carlos 370 Núñez González Ricardo 450 Peri Vittorio 531 Núñez Santiago Pascual 264 Perković Ante 170 Perriello Ricardo Lucia 531 O Perry Michael A. 21-40 passim, 46-47, 59, 61, 63. 139- Ó Conaire Gearóid Francisco 137, 263, 494, 495 140 passim, 146, 155, 168, 209-260 passim, 265, 267, O’Reilly Gerry 496 268, 271, 274, 325-330 passim, 332, 370, 397, 413-448 Occhiuto Fabio 140, 264, 449 passim, 449, 451, 452, 455, 460, 473, 483, 495, 503- Oder Sławomir 284 511, 512 passim, 528, 531 Olayo Guillen Pedro 262 Perugini Luigi 79, 141, 327 Olbert František Xaversky 262 Perumthottam Joseph 483 Olikh Patryk 42, 61 Pesoa Ribera Aurelio 263 Olivas Abél 262 Pessoa Aurelio 149, 160 O’Mahony 541 Petrilli Raffaele 373 Onofri Gabriele 273 Petrillo Giovanni 262 INDEX NOMINUM 551

Pfisterer 373 Rios Lara Arturo 274, 475, 477 Philippen Bonifatius 540 Ris Gerard 347 Piccolo Agostinho Salvador 542 Risso Paolo 531 Piloni Francesco 262 Ristuccia Leon Columba 172 Pino Cámera Pedro 541 Riva Maria Chiara 161 Pischedda Michele 107 Rivera Arévalo Boris Arturo 270 Piscitello Primo 155 Rivi Prospero 273 Pizzaballa Pierbattista 132, 531 Robert Pascal 273, 475 Pizziol Beniamino 483 Robinson Jack Clark 262 Pllumaj Mikel 43 Robinson Kerry 58 Polichnowski Nicholas 59 Rocha da Silva Edilson 41 Polimena Alfonso 140 Roche Arturo 290 Polk Page 263 Roda Francisco Antunes 171 Porfido Adolfo 169 Rodríguez José 262 Portka 61 Rodríguez Carballo José 15-17.18-19 passim, 58, 143, Pozo Almeida Fernando 41 152, 287, 330, 370, 390, 394, 494 Pozzerle Jacopo 266 Rodríguez Correa Olga Maria 58 Pozzi Luca 273 Rodriguez Denis 146 Prado dos Santos Marcos 508 Rodríguez López Vidal 45, 47, 59, 140, 268, 272, 327, Prezzi Lorenzo 394 453, 455, 457, 473 Prince Guylain 265, 511 Rodriguez Maradiaga Oscar Andrés 154 Prlić Vinko 261 Rodríguez Román Francisco Javier 450 Pronesti Marcello 483 Romaner Ernest 171 Pulzella Marco 449 Romero Balmaseda M. Giacinta 489 Pumarino Claudio 453 Roncalli Angelo Giuseppe 287 Puodziunas John 265, 327 Rossi Giovanni 41 Putich Michael 539 Rozansky Joe 138, 135, 149, 273, 313-322 passim, 493, 495, 496, 497, 499 Q Rubino Antonio 532 Quintelas Leonel Alves 538 Ruggenthaler Oliver 261 Rugugana Florent 264 R Ruppert Fidelis 532 Radišić Ratko 261 Rusmadji Aloysius 451 Rainoldi Felice 479 Ryguła Lorenzo 327 Ramos Mario 151, 156 Ramos Novoa Mario Wilson 327 S Ramos Rocha José Daniel 531 Sacchetti Lucio Francesco 532 Ramos Valmir 265 Sadílek Fr. Jakub František 262 Rathouský Filip Jan 262 Said Hanns Maher Sehata 268 Ravanelli Virginio 533, 542 Salas Hurtado Gilberto Mercedes 542 Ravasi Gianfranco 520 Saldaña Guerra Luis Enrique 450 Rawert-Meßing Thaddäus 538 Saliba Antonio 266 Razionale Alma Letizia 347, 531 Salto Solá Carlos Esteban 347, 532 Reartes Pablo 147 Salvatori Samuele 449 Recchia Luigi 263, 449 Sánchez Barranco Manuel 504 Reczek Paul 265 Sanchez Clara 489 Redoblado Lino Gregorio 140, 327 Sánchez García Chiara 117, 119 Regordán Barbero Francisco José 269 Sánchez García Juana de la Concepción 291 Renda Giuseppe 262 Sánchez González Enrique 58 Renyaan Norbertus 451 Sangho Seraphim Lee 451 Reschiglian Massimo 531 Santamaría Félix 42 Reungoat Yvonne 58 Santana Pereira Aguinaldo 450 Rey Jaime 59 Santoro Luciano 173 Riccardi Nicola 135, 138 Sappl Martín 450 Ricci Claudio 483 Sardella Donato 327 Ricci Chiara 347 Scabio Antonio 141 Riederer Cletus 370 Scalfari Eugenio 204 Rinaldi Giovanni 327 Scarangelo John 374 552 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

Schaluch Hermann 505 Thomas Jocelyn 511 Sciberras Stephen 263 Thunduparampil Cherian 483 Scocchia Pio 373 Tierrablanca Rubén 266, 273 Scozzaro Donat 540 Tinaj Gazmend 140, 452 Scheeler Jeffrey 263 Tinga Calisto Anastácio 453 Schervier Maria Francesca 294 Tlucek Edward 265, 452 Schlageter Johannes 532 Tobin Joseph 58 Schmitz Allan 170 Toczydlowski Irenäus 261 Schneider Herbert 161, 532 Tomé De Sousa Antonio 538 Schwerz Nestor Inácio 140, 149, 152, 156, 492, 505, Tomo Simbe Domingos Pedro 453 507 Toro Puerta Mario Rafael 265 Seghezzi Antonio 118 Toro Valencia Luis Alberto 265 Segovia Enrique 151 Torres Gutiérrez Carlos Alberto 451 Sepe Crescenzio 107, 483 Torres Joel Cosme 450 Serpico Fulvia 347 Tran Duc Hai Alexis 42 Serventi Silvia 532 Tran Ngoc Phu Peter 42 Sesar Ivan 261 Tremolada Danilo 262 Sgarbozza Joel 538 Tschiderer Christian 372 Shahuano Murrieta 365 Tunha Alfigio 140 Short William 327 Shukardin Samson 528 U Sidin Samuel Onton 302 Urbina Alirio 151 Siekierka Ernest Karol 42, 61, 140, 327, 494 Uribe Guillermo 156 Simonetti Nando 532 Uribe Saldías Héctor René 373 Siracuse Aloysius 174 Uzkudun Iñaki Beristain 451 Sisqueira da Paixão Francisco de Assis 41 Škunca Bernardin 161 V Smaniotto Lency Frederico 372 Vaca Roque 450 Smolik Kim 273 Vaccari Mario 537 Sodano Angelo 284 Vaiani Cesare 161, 272 Soehner Mark 263 Valiyakunnumpurathe Cyriac John 532 Solá Carlos 270 Valsa Joseph 137 Soldenski Joele 173 Vallejo Lagos Mauro 41, 151, 156 Solvi Daniele 532 Van Thông Aimé Dô 265 Sombroek Euphronius 167 Vanboemmel Fidencio 156 Soracchi Gilberto 261 Vanboemmel Fidêncio 508 Spencer Bill 511 Vargas René 263, 450 Spencer William 264 Várnai Jakab 261 Stadler Volker 261 Vasconcelos Eder 532 Stanzione Remigio 543 Vavrek Dennis 154 Steenkamer Wilhelmus 371 Vázquez Jesús Simón 270 Šteko Miljenko 140 Vázquez Soto Armando 264 Stoppa Maggiorino 140 Velotti Maria 489 Studwell Joachim 265 Verheij Sigismund 348 Suchanek Nikodem 170 Vianelli Marco 262 Sugawara Yuji 58 Villalobos Avendaño Oscar G. 327 Surufka Michael 511 Viola Vittorio Francesco 528 Volgger David 269 T Vrdoljak Ilija 261 Tagliari Mario 509 Vu Lien Minh Joseph 42 Tamburrano Salvatore 371 Tavares Sinivaldo Silva 138 W Tax Bulux German Faustino 450 Walter Francis 140, 155, 327, 509 Te Alvin 511 Warot Alojzy 264 Tedoldi Massimo 62, 141, 274, 281, 475 Wells Peter Bryan 283 Teixeira Alfredo Augusto 167 Wenigwieser Fritz 261 Tello David 42 Whitley Rufus 137 Terce Éterson Antônio 450 Wilson Mario 151 INDEX NOMINUM 553

Wolke Wunibald 173 Zamorano Saúl Manuel 453 Wolthaus Raymund 542 Zamorra Jambrina Hermenegildo 173 Wong John 497 Zani Vincenzo 267 Wright Tobias 297 Zaratiegui Goñi Ángel 172 Wysoczański Jarek 274 Zauli Maria Costanza 489 Zegarra Ponce Guido Santiago 450 X Żeglin Dymitr 141 Xeres Saverio 479 Zore Stane 528 Zucchini Egidio 372 Y Zungu Mduduzi Vincent 140, 160, 329 Younge Patrick 449 Zurera Joaquín 140 Zuriarrain Urretabizkaia Juan Telesforo 225, 451, 503 Z Zwick Hermann 373 Zabala Arambarri Luis 167

TABULA MATERIARUM PERIODICI «ACTA ORDINIS» FRATRUM MINORUM (An. CXXXIII, IANUARII-DECEMBRIS 2014- N. 1-3) E SANCTA SEDE N.3 1. Omelia nella Messa della notte in occasione dell’Im- N.1 pressione delle Stigmate di san Francesco d’Assisi.... 413 1. Messaggio per la XLVII Giornata Mondiale della Pace... 3 2. Saludo al Rabbino, Imam, agli Studenti e a tutti i pre- 2. Messaggio per la 51ª Giornata Mondiale per le vocazioni .9 senti...... 415 3. Messaggio per la XXIX Giornata Mondiale della 3. Omelia per l’Impressione delle Stigmate di san Fran- Gioventù...... 11 cesco d’Assisi...... 415 4. Messaggio al Simposio Internazionale sui beni eccle- 4. Lettera del Ministro e Definitorio generale per la Fe- siastici...... 14 sta di san Francesco 2014...... 417 5. A colloquio con l’arcivescovo Rodríguez Carballo, 5. Omelia in occasione della Visita alla Custodia delle Segretario della Congregazione per i religiosi...... 15 “Sette Allegrezze”...... 420 6. Si celebra domenica la giornata della vita consacrata..... 17 6. Omelia nella Visita alla Provincia 7. Intervista al Segretario della Congregazione per i re- dell’Immacolata...... 421 ligiosi...... 18 7. Conferência ao Capítulo das Esteiras da Prov. Ima- culada...... 422 8. Omelia in occasione della Visita N.2 alla Provincia di San Paolo...... 426 1. Discorso all’Udienza generale del Mercoledì...... 177 9. Omelia nella Festa dei santi Arcangeli Michele, Ga- 2. Pellegrinaggio in Terra Santa per il 50° anniversa- briele e Raffaele...... 427 rio dell’incontro Paolo VI-Atenagora...... 178 10. Omelia al Protomonastero ...... 428 3. Discorso all’Udienza generale...... 195 “santa Chiara”...... 428 4. Intervista esclusiva a Papa Francesco...... 197 11. Discorso di ringraziamento nella XVIII edizione del 5. Intervista rilaciata a Il Messagero...... 200 premio nazionale Gentile da Fabriano...... 428 6. Intervista di E. Scalfari a Papa Francesco...... 204 12. Omelia in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico della PUA...... 429 N.3 13. Presentation during Meeting of the Provincial 1. Papa Francesco...... 377 Definitorium of the two Provinces of Canada...... 431 2. Anno della Vita Consacrata...... 387 14. Discorso in onore del b. Giovanni Duns Scoto...... 437 15. Letter for the Year of Consecrated life...... 441 16. Omelia in occasione della Visita alla Provincia OFM in Calabria...... 442 DE CAPITULO GENERALI 17. World AIDS Day message ...... 443 18. Letter Nativity 2014...... 445 N.3 19. Letter to all of the Friars of the Order...... 447 Documento del Definitorio generale...... 399

E SECRETARIA GENERALI EX ACTIS MINISTRI GENERALIS N.1 N.1 1. Electio extra Capitulum Prov. Ss. Petri et Pauli in Italia.41 1. Documento del CPO...... 21 2. Electio extra Capitulum Fund. “St Mary of the An- 2. Letter for Easter 2014...... 29 gels” in Thailandia...... 41 3. Intervista al Ministro generale OFM...... 32 3. Capitulum Cust. Aut. Amazoniæ S. Benedicti 4. Informe a la XXIII Asamblea de la UCLAF...... 33 in Brasilia...... 41 4. Electiones extra Capitulum Prov. S. Francisci de N.2 Quito in Aequatoria...... 41 1. Sussidio del Definitorio generale sull’uso delle ri- 5. Capitulum Prov. S. Francisci Solano in Peruvia...... 41 sorse economiche...... 209 6. Capitulum Prov. S. Francisci Assisiensis in Vietnamia . 42 2. Capítulo de las Esteras...... 228 7. Electiones Fund. S. Francisci Assisiensis in Russia/ 3. Report on the Meeting of the Presidents, Custos of Cazastania...... 42 Holy Land and the General Definitorium...... 235 8. Capitulum Cust. Aut. S. Ioannis Baptistæ in Pakistania. 42 4. Omelia all’Eucaristia di conclusione...... 239 9. Electio extra Capitulum Prov. S. Thomæ Apostoli in 5. International Congress of Mission and Evangeliza- India ...... 42 tion Homily...... 241 10. Electio extra Capitulum Prov. S. Thomæ Apostoli 6. Omelia per il Funerale di Fr. Giacomo Bini, OFM...... 243 in India ...... 43 7. Relazione al Convegno Internazionale sulla Missio- 11. Electio extra Capitulum Prov. Annuntiationis BMV ne ed Evangelizzazione ...... 245 in Albania...... 43 8. Omelia nel Capitolo delle Suore Francescane 12. Visitatores Generales...... 43 Missionarie del CIM...... 253 13. Domus erectæ...... 43 9. Lettera per la festa di santa Chiara...... 255 14. Notitiæ particulares...... 43 10. Carta en el día de S.ta Beatriz de Silva a las Herma- nas de la Inmaculada Concepción...... 258 556 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

N.2 19. Capitulum Intermedium Prov. Ss. Trin. in Chilia...... 452 1. Capitulum Prov. Ss. Cyrilli et Methodii in Croatia...... 261 20. Capitulum Cust. Aut. S. Claræ in Mozambico...... 453 2. Capitulum Prov. Magnæ Dominæ Hungarorum in 21. Visitatores Generales...... 453 Hungaria...... 261 22. Domus suppressæ...... 453 3. Capitulum Intermedium Prov. S. Lepoldi in Austria/ 23. Notitiæ particulares...... 453 Italia/Helvetia...... 261 4. Electio extra Capitulum Prov. Ss. Redemptoris in Croatia...... 261 E SECRETARIATU 5. Capitulum Prov. Seraphicæ S. Francisci Assisiensis PRO FORMATIONE ET STUDIIS in Italia...... 261 6. Capitulum Intermedium Ss. Francisci et Iacobi in N.1 Mexico...... 262 1. Avvenimenti...... 45 7. Capitulum Intermedium Prov. Immaculatæ BMV in 2. Visite...... 59 Polonia...... 262 8. Capitulum S. Venceslai in Rep. Ceca...... 262 N.2 9. Capitulum Prov. Nostræ Dominæ de Guadalupe in 1. Avvenimenti...... 267 USA...... 262 2. Notiziæ particulares...... 268 10. Capitulum Prov. S. Ioannis Baptistæ in USA...... 262 11. Electiones extra Capitulum Prov. S. Antonii in Bo- N.3 livia...... 263 1. Nomine...... 455 12. Capitulum Prov. Tusciæ S. Francisci Stigmatizati in 2. Avvenimenti...... 455 Italia...... 263 13. Capitulum Prov. S. Pauli Apostoli in Melita ...... 263 14. Capitulum Prov. Ss. Nominis Iesu in USA...... 263 15. Electio extra Capitulum Prov. Calabriæ Ss. Septem E SECRETARIATU PRO Martyrum in Italia...... 264 EVANGELIZATIONE ET MISSIONE 16. Electio extra Capitulum Prov. S. Francisci Assisien- sis in Kenia...... 264 N.1 17. Capitulum Intermedium Prov. Ss. Cordis Iesu in USA.264 1. Capitolo della Fondazione Russia-Kazakistan...... 61 18. Capitulum Prov. S. Evangelii in Mexico...... 264 2. Sussidio per le nuove forme di vita e di missione...... 62 19. Capitulum Intermedium Prov. S. Mariæ Angelorum in Polonia...... 264 N.2 20. Capitulum Intermedium Prov. Assumptionis BMV 1. Primo Congresso Internazionale sulle Missioni e l’E- in USA...... 264 vangelizzazione...... 271 21. Capitulum Prov. S. Ioseph Sponsi BMV in Canada ... 265 2. Ordinazione episcopale di Fr. Tadeusz Kusy OFM...... 280 22. Capitulum Prov. S. Fidei in Columbia...... 265 23. Visitatores Generales...... 265 N.3 24. Domus suppressæ...... 265 1. Asamblea del CEME...... 475 25. Notitiæ particulares...... 265 2. Pastoral educativa...... 477

N.3 1. Capitulum Prov. Romanæ Ss. Petri et Pauli in Italia...... 449 STATISTICA 2. Electio extra Capitulum Prov. Calabriæ Ss. Septem ORDINIS FRATRUM MINORUM Martyrum in Italia...... 449 3. Capitulum Intermedium Prov. Picenæ S. Iacobi de (31 Decembris 2013) Marchia in Italia...... 449 4. Capitulum Intermedium Prov. Hiberniæ in Hibernia ... 449 N.1 5. Capitulum Intermedium Prov. Ss. Petri et Pauli in I. Relatio de statu personali et locali Ordinis...... 79 Mexico...... 449 II. Fratres omnes unicuique Provinciae vel Cust. Aut. 6. Electio extra Capitulum Prov. S. Ev. in Mexico...... 450 adscripti...... 83 7. Electio extra Capitulum Prov. S. Ev. in Mexico...... 450 III. Fratre et domus secundum regiones...... 87 8. Capitulum Prov. S. Antonii in Bolivia...... 450 IV. Status domun et presentia fratum in singulis nationibus.91 9. Capitulum Cust. Aut. Nostræ Dominæ Septem Gau- V. Provinciae vel Cust. Aut. juxta...... 95 diorum in Brasilia...... 450 VI. Incrementum vel decrementum numeri fratrum...... 97 10. Capitulum Prov. Dominæ Nostræ de Guadalupe in VII. Inter 2012 et 2013 comparatio...... 101 America Centrale et Panama...... 450 VIII. Alumni cursus Philosophiae, Theologiae et ad 11. Capitulum Prov. Ss. Martyrum Cor. in Corea...... 451 Gradus Academicos...... 104 12. Capitulum Cust. Aut. S. Francisci in West Papua (Indonesia)...... 451 13. Capitulum Intermedium Prov. Franciscanæ de E POSTULATIONE GENERALI Arantzazu in Hispania...... 451 14. Prov. Im. Conc. in Britannia Magna in Cust. dep. a N.1 Prov. Hiberniæ in Hibernia erectio...... 451 1. Ritus Beatificationis Venerabilis Servae Dei Mariae 15. Electio extra Capitulum Prov. Tridentinæ S. Vigilii Christinae a Sabaudia...... 107 in Italia...... 452 2. Decretum super miro Venerabilis Servae Dei Ioannu- 16. Electio extra Capitulum Prov. Valentiæ et Arago- lae Franchi...... 110 niæ S. Ioseph in Hispania...... 452 3. Decretum super virtutibus Venerabilis Servae Dei 17. Electio Cust. dep. a Prov. Hiberniæ in Hibernia...... 452 Mariae Benitae Arias...... 111 18. Erectio Cust. dep. a Ministro Generale...... 452 4. Decretum super virtutibus Venerabilis Servae Dei Margheritae a Corde Iesu...... 113 NECROLOGIA 557

5. Decretum super virtutibus Venerabilis Servi Dei Fau- AD CHRONICAM ORDINIS stini Ghilardi...... 115 6. Ponens in Causa Ven. Servae Dei Margaritae a Sacro N.1 Corde nominatur...... 116 1. De itineribus Ministri Generalis...... 139 7. Ponens in Causa Servi Dei Faustini Ghilardi nominatur.116 2. Incontro con i nuovi Ministri e Custodi...... 140 8. Ponens in Causa Servae Dei Clara a Conceptione no- 3. Anno della vita consacrata (2014-2015)...... 141 minatur...... 117 4. Le scelte di vita del santo di Assisi ...... 144 9. Ponens in causa Beati Ludovici a Casaurea nominatur.117 5. Capítulo provincial de las Esteras de la Provincia 10. Notitiae particulares...... 118 franciscana de la Asunción de la Sma. Virgen del Río de la Plata...... 145 N.2 6. Edizione critica dei Detti di frate Egidio, terzo com- 1. Ritus Canonizationis Beati Ioannis XXIII...... 283 pagno di Francesco di Assisi...... 147 2. Litterae Decretales quibus beato Ioanni XXIII San- 7. Conferencia franciscana bolivariana, Asamblea ge- ctorum honores decernuntur...... 287 neral electiva ...... 149 3. Approbatio texti liturgici Beatae Mariae Caelinae a 8. Simposio sulla gestione dei beni ecclesiastici...... 152 Presentatione...... 289 9. Meeting of the Provincials of the English Speaking 4. Decretum super miro Beati Ludovici a Casaurea...... 290 Conference (ESC)...... 154 5. Decretum super virtutibus Servae Dei Clarae a Con- 10. XXIII Asamblea de la UCLAF...... 155 ceptione...... 291 11. La Provincia francescana maltese celebra i 100 anni 6. Facultas exuvias Ven. Servae Dei M. Franciscae a della fondazione...... 159 Vulneribus transferendi...... 292 12. Notitiæ particulares...... 160 7. Facultas Transumptum Inquisitionis Dioecesanae in Causa Henrici Medi aperiendi...... 293 N.2 8. Validitas iuridica in Causa Beatæ Margaritae Colon- 1. De itineribus Ministri Generalis...... 325 na declaratur...... 293 1.1. Capítulo de las Esteras...... 325 9. Facultas adhibendi novum lemma in Causa Ven. 1.2. Incontro con i Presidenti delle Conferenze...... 326 Servi Dei Antonii Pagani ...... 293 1.3. Incontro con i Frati di Professione temporanea 10. Notitiae particulares...... 294 in Messico...... 327 1.4. Visita ad alcune Entità in Africa...... 328 N.3 1.5. Accoglienza della XXXIV Marcia 1. Ritus Beatificationis Ioannulae Franchi...... 479 Francescana...... 329 2. Ritus Canonizationis Beati Ludovici a Casaurea...... 482 2. 2015 año dedicado a la vida consagrada...... 330 3. Ponens in Causa S D Teresiae Gardi nominatur...... 487 3. Nella lettera alle clarisse il Ministro generale richia- 4. Ponens in Causa S D Mariae Teresiae Casini nomina- ma il significato della clausura...... 331 tur...... 487 4. Ultime “testimonianze” di Fr. Giacomo Bini...... 332 5. Ponens in Causa S D Antonii Antic nominatur...... 488 5. Notitiæ particolares...... 345 6. Validitas iuridica in Causa Beatae Matthiae De Naza- reis declaratur...... 488 N.3 7. Validitas iuridica in Causa Servae Dei Teresiae a Iesu 1. De itineribus Ministri Generalis...... 503 declaratur...... 488 2. ESC communicators Meeting ...... 511 8. Notitiae particulares...... 489 3. Fede al femminile...... 512 4. Seconda lettera circolare del dicastero per i religiosi in vista dell’anno della vita consacrata...... 516 E “SERVITIO PRO DIALOGO” 5. Papa Montini e Duns Scoto maestro di dialogo...... 517 6. Diciannovesima seduta pubblica delle Pontificie Ac- N.1 cademie...... 520 Encuentro de la Comisión Internacional del “Servicio 7. La Giornata «pro orantibus» ...... 522 para el diálogo ecuménico, interreligioso y cultural”...... 121 8. La seconda lettera nell’anno della vita consacrata...... 524 9. Notitiæ particulares...... 528

EX OFFICIO PRO “IUSTITIA, PACE ATQUE INTEGRITATE CREATI” BIBLIOGRAPHIA N.1 N.1 Libri...... 161 Curso de JPIC en la Pontificia Universidad Antonianum sexenio 2009-2015...... 135 N.2 Libri...... 347 N.2 1. Documento dell’Ufficio JPIC sull’ecologia...... 297 N.3 2. Service for Justice, Peace and the Integrity of Crea- Libri...... 531 tion celebrates three international Council meetings during the period 2009-20014...... 305 NECROLOGIA N.3 Encuentros continentales de Animadores de JPIC de la N.1 Orden de los Frailes Menores en el sexenio 2009-2015.... 491 1. Fr. Antonio Giacomello...... 163 2. Hayes Zachary...... 165 3. Anno 2013 mortui sunt...... 167 4. Anno 2014 mortui sunt...... 167 558 AN. CXXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2014 – N. 3

N.2 INDICES 1. Fr. Giacomo Bini...... 349 2. Fr. Pietro Kaswalder...... 365 1. Index nominum pro anno 2014...... 545 3. Anno 2013 mortui sunt...... 365 2. Index anno 2014...... 555 4. Anno 2014 mortui sunt...... 365 N.3 1. Fr. Heinrich (Georg) Fürst ...... 533 2. Fr. Virginio Ravanelli...... 533 3. Fr. Andrea Boni...... 535 4. Anno 2014 mortui sunt...... 538