Madre Giovannina Beata

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Madre Giovannina Beata ¡ ¢ £ ¤ ¥ ¥ ¡ ¥ ¤ ¦ § ¤ ¥ ¨ © ¡ Sabato, 20 settembre 2014 I Como, 20 settembre 2014 MADRE GIOVANNINA BEATA Una grande festa per la Chiesa diocesana abato 20 settembre, alle ore 10.00, la Catte- Sdrale di Como, per la prima volta nella sua storia quasi millenaria, accoglierà la cele- brazione di un rito di beati"cazione. Madre Gio- vannina Franchi, fondatrice della Congregazione delle Suore Infermiere dell’Addolorata, sarà una nuova beata per la Chiesa diocesana . Presiederà il rito il Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, il cardinale Angelo Amato : con lui con- celebreranno il vescovo monsignor Diego Coletti , insieme ad altri sei presuli, e sono attesi "no a 100 sacerdoti . Centinaia i fedeli che vivranno questo momento di grande festa, che sarà accompagnato, nella liturgia, da oltre 250 coristi (provenienti da una decina di diversi gruppi) e da un quintetto di ottoni . Il servizio liturgico è assicurato dai semina- risti e dai ministranti che si sono resi disponibili nelle scorse settimane. Molte le autorità civili che hanno annunciato la propria presenza. Sabato 20 settembre la Cattedrale sarà aperta dalle ore 8.00 del mattino. L’accesso in Duomo , do- ve verranno allestiti 1400 posti a sedere (con l’istal- lazione di schermi nelle navate laterali per favorire a tutti la migliore visuale), è assicurato a tutti co- loro che si sono iscritti presso la Segreteria della Beati"cazione e a cui sono stati consegnati i pass con la scritta “Gruppi” oppure “D” . Il posto sarà loro riservato, al massimo, "no alle ore 9.20 . Una volta esauriti i posti in Duomo i fedeli verranno ac- colti nell’adiacente chiesa di San Giacomo (aperta anch’essa già dalle ore 8.00 di sabato mattina) : pure qui ci saranno posti a sedere e maxi-schermi in collegamento diretto con la Cattedrale. Per consentire tutta la preparazione, il Duomo re- sterà chiuso al pubblico nelle giornate di giovedì 18 e venerdì 19 settembre . Le Sante Messe verran- no celebrate nella chiesa di San Giacomo. Il 20 settembre a regolare tutti gli accessi e il tran- quillo svolgimento della mattinata ci saranno i vo- lontari che abitualmente prestano servizio d’or- dine in Cattedrale, i volontari che si sono regi- strati in Segreteria, l’Unitalsi (di sostegno ai di- sabili) e gli Alpini . Si a"ancheranno agli uomini delle Forze dell’Ordine, della Protezione civile e al personale per l’assistenza medica . A tutti il Comitato per la Beati"cazione esprime il proprio sincero ringraziamento per l’impegno generoso e puntuale . All’esterno del Duomo verranno allestiti un punto-ambulanze e una saletta di prima ac- coglienza in caso di necessità (sarà all’interno de- gli U"ci della Cattedrale, in via Magistri Cumacini, sotto i portici). Nella zona fra piazza Verdi e il pas- saggio a livello ferroviario di Trenord saranno a di- sposizione i servizi igienici . Tutto, comunque, sarà ben visibile con segnaletica e personale volontario. La celebrazione del rito sarà preceduta, a partire dalle ore 9.00 , dalle prove di canto, dalla lettura di testi di ri#essione e dall’ascolto di testimonianze del mon- do sanitario. I sacerdoti che desiderano concelebrare sono pregati di recarsi in Duomo, nella Sacrestia dei mansionari , dove potranno depositare i propri e$etti personali e indossare i paramenti per la celebrazione. Si prega vivamente di portare il proprio camice. La stola sarà fornita dalla Sacrestia. Le religiose e i religiosi non concelebranti troveranno posto all’altare dell’ Assunta. La processione d’ingresso (cui partecipano il Cardinale rappresentante del Santo Padre, il Vescovo diocesano, i vescovi concelebranti, il postulatore, i membri del Con- siglio Episcopale, i canonici della Cattedrale e$ettivi e onorari, il cappellano del Valduce con i cappellani delle case di cura delle Suore infermiere, il responsabile diocesano per la pastorale della salute, il cancelliere vescovile, i segretari dei vescovi, i diaconi, il servizio liturgico) si muoverà dall’Episcopio alle ore 9.50 . I gruppi che si sono annunciati presso l’U"cio liturgico diocesano o presso la Segreteria della Beati%cazione, e che raggiungeranno Como in pullman, sono stati contattati dall’organizzazione per fornire tutte le indicazioni logistiche necessarie. A chi, invece, arriverà con mezzi propri si ricorda la possibilità o di utilizzare il servi- zio di trasporto pubblico o di lasciare la propria auto nei parcheggi all’ingresso del centro città . Il Comune di Como, in tal senso, ha fornito un prospetto informativo. L’ Autosilo Valmulini (di fronte al vecchio ospedale Sant’Anna), 630 posti, è aperto dalle ore 6.30 alle ore 21.00. La sosta giornaliera costa 1 euro. È dotato di bus- navetta ASF per raggiungere il centro, con passaggi ogni 3/5 minuti (costo: 1,30 euro per il biglietto comprensi- vo di andata e ritorno). Il parcheggio “Ippocastano” , in via Aldo Moro, prevede la sosta con parcometro (0,50 euro all’ora). Di fronte vi è il parcheggio di via Castelnuovo (accessibile tutto il giorno, la tari$a giornaliera è di 2 euro; 1,50 euro %no a sei ore). Per chi arriva dal lago, il parcheggio di Tavernola è gratuito (si raggiunge piazza Cavour, a pochi passi dal Duomo, in battello: il biglietto costa 1,30 euro a tratta). In%ne in via Bellinzona, presso il parcheggio “ Pulesin” , si può sostare %no a sei ore con 1,50 euro. Si ricorda, in%ne, a tutti coloro che non potranno essere presenti di persona, che il rito di beati%cazione sarà tra- smesso in diretta televisiva, a partire dalle ore 9.30, da TelePace (visibile sul canale 137 del digitale terrestre, sul canale 515 del satellite, e in streaming su internet agli indirizzi www.telepace.it, www.corrierecomo.it, www. espansionetv.it ), in diretta radiofonica su Radio Mater. a cura di ENRICA LATTANZI II Sabato, 20 settembre 2014 Alcune note sulla vita e le attività di madre Giovannina Franchi a fondatrice della Congregazione delle in famiglia con le sorelle e i fratelli e dal 1814 fratelli sofferenti. Si spoglia delle sue ricchezze L Suore Infermiere della Addolorata nasce al 1824 si forma nell’Educandato di San Carlo mettendole a disposizione dei bisognosi e apre a Como il 24 giugno 1807. Il padre, delle Suore Visitandine di Como. Rientra in in via Vitani con tre compagne Infermiere di valente magistrato del tribunale della città, famiglia a 18 anni; si dedica all’insegnamento Carità la prima Casa di accoglienza per ammalati è Giuseppe Franchi, la madre è Giuseppina del catechismo e alle opere di carità, sempre e convalescenti, prestando assistenza a domicilio Mazza. Viene battezzata in Cattedrale e riceve il mostrando grande attenzione per le necessità del a coloro che “non potevano essere accolti sacramento della Confermazione nella cappella prossimo. Sollecitata col tempo dal suo direttore nel nosocomio della città”. Ci si reca così nei di San Michele, situata all’interno del Palazzo spirituale, il canonico Giovanni Crotti, nel 1853 quartieri più disagiati di Como per portare aiuto Vescovile. Giovannina trascorre la giovinezza comincia il suo cammino di totale dedizione ai agli ammalati nelle loro abitazioni, affrontando Testimone concreta e attuale. Un esempio da ammirare, ma soprattutto da seguire pur di non far mancare loro il necessario risparmiate tante so&erenze, ma o&rì la sua sostegno. Lei c’era per tutti, «con gran vita «in sacricio di espiazione per ottenere cuore», come raccomandava alle sue alla mia città la salvezza da questo "agello». compagne: malati di ogni età (con una Ed, e&ettivamente, i documenti dell’epoca sensibilità particolare per i moribondi, ci dicono che, dopo il 23 febbraio 1872, in «che si avvicinano all’Eternità»), anziani, Como non si registrarono altri decessi per ex prostitute, carcerate. Nella sua agenda vaiolo nero. Scelte così, lo ribadiamo, non non mancavano impegni più normali, si improvvisano: gli scritti, non molti, giunti come il catechismo. E la sua casa di via no a noi, ci dicono che madre Giovannina Vitani aprì le porte anche alle catecumene coltivò per tutta la vita un profondo provenienti dalla Svizzera – per le quali era legame di amicizia con il Padre e il Figlio indispensabile un sostegno spirituale – e attraverso l’azione dello Spirito Santo. persino a un vescovo, mandato in esilio per Le sue intuizioni, buone e intelligenti, le sue posizioni antigovernative. Si tratta di continuano, dopo più di 160 anni, a portare monsignor Bernardino Frascolla, presule frutto con le realtà ospedaliere, assistenziali di Foggia, arrestato per “motivi politici”, ed educative presenti sul territorio della al quale fu concessa la detenzione coatta diocesi di Como, ma anche nel resto della Il dono della pietà presso la casa di madre Franchi e della Pia Lombardia, a Roma, a Lugano e Buenos Unione che poco a poco stava nascendo. Aires. Madre Franchi ha camminato per Monsignor Frascolla, che denì l’opera di le vie della città e le ha rese migliori con Giovannina e delle consorelle un granello il suo stile di carità amorevole, fraterna, di senapa che si moltiplicherà , è il vescovo quotidiana. È una testimonianza che a pietà è un dono dello Spirito l’orecchio», per «metterci in ascolto» di che ordinò un altro grande esempio di dobbiamo sentire come patrimonio «L Santo che tante volte viene ciò che lo Spirito Santo ci sta dicendo, carità che orì nella nostra diocesi in quel dell’intera Chiesa comense ma non solo, frainteso o considerato in consapevoli che questi santi e beati non medesimo periodo: san Luigi Guanella. un dono da condividere con le religiose che modo superciale e invece tocca nel sono una medaglia di cui gloriarci, ma Possiamo riconoscere in madre Franchi ancor oggi vivono secondo il suo carisma. cuore la nostra identità e la nostra vita uno stimolo a sentirci interpellati, come una grandissima “genialità evangelica”.
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