ACTA ORDINIS FRATRUM MINORUM VEL AD ORDINEM QUOQUO MODO PERTINENTIA

IUSSU ET AUCTORITATE Fr. JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO

TOTIUS ORD. FR. MIN. MINISTRI GENERALIS

IN COMMODUM PRAESERTIM RELIGIOSORUM SIBI SUBDITORUM IN LUCEM AEDITA

Veritatem facientes in caritate (Eph. 4,15). Peculiari prorsus laude dignum putavimus, dilecte Fili, consilium quo horum Actorum collectio atque editio suscepta est.

(Ex Epist. Leonis Pp. XIII ad Min. Gen.)

ROMA CURIA GENERALIS ORDINIS CUM APPROBATIONE ECCLESIASTICA Fr. José R. Carballo, ofm, Min. Gen.

Fr. Luigi Perugini Director

Fr. Gianpaolo Masotti Director responsabilis

Autoriz. N. 10240 del Trib. di Roma, 8-3-1965

Impaginazione e grafica fr. Magro per l’Ufficio Comunicazioni OFM – Roma

Stampato dalla Tipografia Mancini s.a.s. – Tivoli (Roma) nel mese di febbraio dell’anno 2013 EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS

1. Messaggio per la 7ª Giornata per la sal- La nostra riflessione raccoglie le tante sof- vaguardia del creato salvaguardia del ferenze sperimentate, in questo anno, da nu- creato merose comunità, segnate da eventi luttuosi. 1° settembre 2012 Pensiamo alle immense ferite inflitte dal ter- remoto nella Pianura Padana. Mentre rico- Educare alla custodia del creato nosciamo la nostra fragilità, cogliamo anche per sanare le ferite della terra la forza della nostra gente, nel voler ad ogni costo rinascere dalle macerie e ricostruire con 1. La Giornata per la salvaguardia del crea- nuovi criteri di sicurezza. Pensiamo alle al- to: lode e riconciliazione luvioni che hanno recato lutti e distruzioni a Celebrare la Giornata per la salvaguardia Genova, nelle Cinque Terre, in Lunigiana e in del creato significa, in primo luogo, rendere vaste zone del Messinese. Nel pianto di tutti grazie al Creatore, al Dio Trino che dona ai questi fratelli e sorelle sentiamo il lutto della suoi figli di vivere su una terra feconda e me- terra, cui la stessa Sacra Scrittura fa riferimen- ravigliosa. to, e che coinvolge tristemente anche gli ani- La nostra celebrazione non può, però, di- mali selvatici, gli uccelli del cielo e i pesci del menticare le ferite di cui soffre la nostra terra, mare (cfr Os 4,3). È significativo, in proposito, che possono essere guarite solo da coscien- che il 9 ottobre sia stato dichiarato dallo Stato ze animate dalla giustizia e da mani solidali. italiano “Giornata in memoria delle vittime dei Guarire è voce del verbo amare, e chi desidera disastri ambientali e industriali causati dall’in- guarire sente che quel gesto ha in sé una va- curia dell’uomo”. lenza che lo vorrebbe perenne, come perenne e fedele è l’Amore che sgorga dal cuore di Dio 2. Una storia di guarigione e responsabilità e si manifesta nella bellezza nel creato, a noi La guarigione nasce da un cuore che ama, affidato come dono e responsabilità. Con esso, che si fa vicino all’altro per essere insieme li- proprio perché gratuitamente donato, è neces- berati nella verità e condividere la vita. È la lo- sario anche riconciliarsi quando ci accorgiamo gica dell’educazione alla “vita buona del Van- di averlo violato. gelo” che le nostre Chiese stanno percorrendo La riconciliazione parte da un cuore che ri- in questo decennio. conosce innanzi tutto le proprie ferite e vuole Ce lo ricorda anche la storia biblica di Giu- sanarle, con la grazia del Signore, nella con- seppe (cfr Gen 37-49), venduto dai fratelli per versione e nel gesto gratuito della confessione rivalità e gelosia. La sua vicenda contiene un sacramentale. Quindi si fa anche riconciliazio- concreto itinerario di guarigione da parte di ne con il creato, perché il mondo in cui vivia- Dio delle ferite, sia quelle del cuore che quelle mo porta segni strazianti di peccato e di male della terra. Giuseppe è gettato nel pozzo, gri- causati anche dalle nostre mani, chiamate ora a dando la sua innocenza, ma non è ascoltato dai ricostituire mediante gesti efficaci un’alleanza fratelli. A prestare ascolto al suo gemito sarà troppe volte infranta. Dio stesso, che ha cuore di padre. Giuseppe Questo è lo scopo del messaggio che vi in- diventerà il viceré d’Egitto, attuando una intel- viamo, carissimi fratelli e sorelle, come Ve- ligente politica agraria. Nella precarietà della scovi incaricati di promuovere la pastorale crisi che si abbatte sul paese, resa visibile dalle nei contesti sociali e il cammino ecumenico, vacche magre e dalle spighe vuote, immagini in un fecondo intreccio che ci vede vicini e ci di forte suggestione anche per il momento at- impegna tutti. Nella condivisione della lode e tuale, la relazione del popolo con la terra sarà della responsabilità per la custodia del creato, sanata proprio grazie alla lungimiranza e alla il mese di settembre sta diventando per tutte le responsabilità per il bene comune dimostrata Confessioni cristiane una rinnovata occasione da Giuseppe, figura emblematica della Sapien- di grazia e di purificazione. Anche di questo za donata da Dio a Israele. rendiamo grazie al Signore. Egli, inoltre, pensa in termini di riconcilia- 430 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 zione e non di vendetta quando si vede davanti degli uomini, evidente soprattutto nelle azioni i suoi fratelli, che lo hanno tradito e venduto. della criminalità mafiosa. Se li mette alla prova con severità, è per co- Tra ecologia del cuore ed ecologia del cre- gliere l’autenticità del legame che li unisce al ato vi è infatti un nesso inscindibile, come ri- padre Giacobbe, verificando così la radice di corda Benedetto XVI nell’enciclica Caritas in ogni guarigione, interiore ed esteriore. Dopo veritate: «L’uomo interpreta e modella l’am- aver constatato che il padre resta il premuro- biente naturale mediante la cultura, la quale so e insostituibile punto di riferimento, egli a sua volta viene orientata mediante la liber- rivela la sua identità, in un pianto liberatorio tà responsabile, attenta ai dettami della legge che diviene accoglienza fraterna e futuro di morale» (n. 48). L’ambiente naturale non è benessere in una terra e in un cuore riconci- una materia di cui disporre a piacimento, «ma liati in saggezza e verità. Giuseppe stesso esce opera mirabile del Creatore, recante in sé una trasformato da questo perdono: egli diviene “grammatica” che indica finalità e criteri per consapevole dell’agire misericordioso di Dio un utilizzo sapiente, non strumentale e arbitra- verso gli uomini. rio. Oggi molti danni allo sviluppo provengo- Quello di Giuseppe, dunque, è l’itinerario no proprio da queste concezioni distorte» (ivi), biblico che proponiamo, perché possa essere come quelle che riducono la natura a un sem- di luce e di speranza, durante questo faticoso plice dato di fatto o, all’opposto, la considera- ma liberante cammino di benedizione. no più importante della stessa persona umana. Ci viene chiesto, perciò, di annunciare que- 3. Educare all’alleanza tra l’uomo e la terra ste verità con crescente consapevolezza, per- A noi, come Chiese in Italia, in sintonia con ché da esse potrà sgorgare un concreto e fedele tante Chiese nel mondo, spetta proprio questo impegno di guarigione dell’ambiente calpesta- compito: riportare il cuore della nostra gente to. Si tratta di un compito che appartiene alla dentro il cuore stesso di Dio, Padre di tutti, che sollecitudine educativa delle comunità cristia- «fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e ne e offre l’occasione per catechesi bibliche, fa piovere sui giusti e sugli ingiusti» (Mt 5,45). momenti di preghiera, attività di pastorale gio- Solo se diventerà primaria la coscienza di una vanile, incontri culturali. È una responsabilità universale fraternità, potremo edificare un che appartiene anche ai docenti, in particolare mondo in cui condividere le risorse della ter- agli insegnanti di religione: essa potrà essere ra e tutelarne le ricchezze. Ciò si accompagna intensivamente richiamata nel mese di settem- alla comprensione che la creazione ci è donata bre, dedicato in modo speciale al creato e tem- da Dio, che essa stessa si fa percorso verso Dio po di ripresa della scuola. e ci fa sperimentare il dialogo tra di noi nella Ritessere l’alleanza tra l’uomo e il crea- verità, come fratelli che hanno riconosciuto la to significa anche affrontare con decisione i paternità gratuita di Dio. problemi aperti e i nodi particolarmente deli- Si legge, infatti, nel messaggio scaturito cati, che mostrano quanto ampie e comples- dall’ultimo Forum Europeo Cattolico-Orto- se siano le questioni legate all’intreccio tra dosso, tenutosi a Lisbona nello scorso giugno: realtà ambientale e comunità umana. Accan- «Non è più possibile dilapidare le risorse del to all’annuncio, infatti, è necessaria anche la creato, inquinare l’ambiente in cui viviamo denuncia di ciò che viola per avidità la sacra- come stiamo facendo. La vocazione dell’uomo lità della vita e il dono della terra. Proprio in è di essere il custode e non il predatore del cre- questi mesi è venuta all’attenzione dei media ato. Oggi si deve essere consapevoli del debito la questione dell’eternit a Casale Monferrato, che abbiamo verso le generazioni future alle con i gravi impatti sulla salute di tanti uomi- quali non dobbiamo trasmettere un ambiente ni e donne, che continueranno a manifestarsi degradato e invivibile» (n. 11). ancora per parecchi anni. Un caso emblema- È nella Bibbia che incontriamo la grande tico, che evidenzia lo stretto rapporto che in- prospettiva dell’alleanza tra Dio e la sua crea- tercorre tra lavoro, qualità ambientale e salute zione, in una reciprocità da riconoscere davan- degli esseri umani. L’attenzione vigilante per ti a luoghi dove la bellezza esteriore si è fatta tale drammatica situazione e per i suoi svilup- segno di una bellezza interiore – pensiamo, ad pi deve accompagnarsi alla chiara percezione esempio, ai tanti siti dove i monaci custodisco- che l’amianto è solo uno dei fattori inquinanti no il creato – ma anche davanti ai tristi scempi presenti sul territorio. Vi sono anzi aree nelle dell’ambiente naturale, provocati dal peccato quali purtroppo la gestione dei rifiuti e delle EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 431 sostanze nocive sembra avvenire nel più tota- degli uomini e delle donne rivela il suo profon- le spregio della legalità, avvelenando la terra, do inserimento in un luogo e in un ambiente. l’aria e le falde acquifere e ponendo una grave Il territorio è sempre una realtà naturale, con ipoteca sulla vita di chi oggi vi abita e delle una dimensione biologica ed ecologica, ma è future generazioni. anche inscindibilmente cultura, bellezza, ra- Mentre esprimiamo una volta di più quella dicamento comunitario, incontro di volti: una solidarietà partecipe, che si è già manifestata densa realtà antropologica, in cui prende corpo in numerosi gesti di condivisione, desideriamo anche il vissuto di fede. proporre una riflessione tesa a cogliere in tali I santi ci insegnano con chiarezza la strada accadimenti alcuni elementi che la stessa forza da seguire, come san Bernardino da Siena, che dell’emergenza rischia di lasciare sullo sfon- mentre poneva al vertice della sua opera pa- do, impedendo di percepirne tutta la rilevanza. storale il nome di Gesù, davanti al quale tutti i Occorre invece saper leggere i segni dei tem- ginocchi si piegano in adorazione, si adopera- pi, scoprendo – nella luce della fede – quegli va per rafforzare i Monti di pietà e i Monti fru- inviti a riorientare responsabilmente il nostro mentari, segni di una rinascita che dà al denaro cammino che essi portano in sé. il giusto valore, diventando anche precursore Annunciare la verità sull’uomo e sul di quella “economia di fiducia” che sola può creato e denunciare le gravi forme di abuso si guarire le ferite della nostra crisi, causata da accompagna alla messa in atto di scelte e gesti avidità e insipienza. quali stili di vita intessuti di sobrietà e condivi- Le stesse mani dell’uomo, sostenute e gui- sione, un’informazione corretta e approfondi- date dalla forza dello Spirito, potranno così ta, l’educazione al gusto del bello, l’impegno guarire e risanare, in piena riconciliazione, il nella raccolta differenziata dei rifiuti, contro creato ferito, a noi affidato dalle mani paterne gli incendi devastatori e nell’apprendistato di Dio, guardando con responsabilità educa- della custodia del creato, anche come occasio- tiva alle generazioni future, verso cui siamo ni di nuova occupazione giovanile. debitori di parole di verità e opere di pace.

4. Per una Chiesa custode della terra Roma, 24 giugno 2012 Vivere il territorio come un bene comune Solennità della Natività di San Giovanni Battista è un’esigenza di vasta portata, che richiama anche le comunità ecclesiali a una presenza Commissioni Episcopali vigilante. Il territorio, infatti, è davvero tale per GP, Ecumenismo e Dialogo quando abitato da un soggetto comunitario della CEI che se ne prenda realmente cura e la presenza capillare del tessuto ecclesiale deve esprimere 2. Udienza ai Partecipanti al 23° Congresso anche un impegno in tal senso. Abbiamo biso- Mariologico Mariano Internazionale gno di una pastorale che ci faccia recuperare il Castel Gandolfo, 8 settembre 2012 senso del “noi” nella sua relazione alla terra, in una saggia azione educativa, secondo le pro- 1. Il saluto del cardinale spettive degli Orientamenti pastorali Educare alla vita buona del Vangelo. Prendersi cura del In ascolto del magistero territorio, del resto, significa anche permettere che esso continui a produrre il pane e il vino «La nostra presenza qui è segno del nostro per nutrire ogni uomo e che ogni domenica comune sentire cum Ecclesia, come identità di offriamo come “frutti della terra e del nostro ogni docente di mariologia, che si fa maestro lavoro” a Dio, Padre e Creatore, perché diven- di formazione teologica per le giovani genera- tino per noi il Corpo e il Sangue del Suo ama- zioni di tutto il mondo». tissimo Figlio. Lo ha detto il cardinale Angelo Amato, Per questo invitiamo con forza a tornare a prefetto della Congregazione delle Cause dei riflettere sul nostro legame con la terra e, in Santi e presidente del XXIII congresso mario- particolare, sul rapporto che le comunità uma- logico mariano internazionale, nel breve saluto ne intrattengono col territorio in cui sono radi- rivolto a Benedetto XVI all’inizio dell’udien- cate. Si tratta di una realtà complessa e ricca za. Dopo aver ricordato come il postconcilio di significati, che spesso rimanda a storie di abbia messo in evidenza il grande protagoni- relazioni e di crescita comune, in cui la città smo dei Pontefici nel valorizzare la dottrina 432 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 mariana del Vaticano II, sia per quanto riguar- demiche della Pontificia Accademia Mariana da la ricerca scientifica, sia riguardo alla spi- Internazionale, a cui va la mia gratitudine per ritualità e alla pietà, il porporato ha spiegato l’organizzazione di questo importante evento. come «in una corretta metodologia teologica, Un saluto ai Vescovi, ai sacerdoti, ai religiosi e il riferimento alle fonti bibliche e la disponibi- alle religiose, ai Presidenti e ai rappresentanti lità al dialogo culturale deve essere sempre ac- delle Società mariologiche presenti, agli stu- compagnato dall’ascolto fedele del Magistero diosi di mariologia e, infine, a tutti coloro che pontificio». partecipano ai lavori del Congresso. Per questo, ha proseguito, la mariologia Il Beato Giovanni XXIII volle che il Con- cattolica è «pervasa da un profondo senso cilio Ecumenico Vaticano II si aprisse proprio di ecclesialità, che fa sì che le passioni della l’11 ottobre, nello stesso giorno in cui, nel 431, Chiesa siano le sue passioni, e cioè la santità il Concilio di Efeso aveva proclamato Maria dei discepoli di Cristo, la purezza della fede, la «», Madre di Dio (cfr AAS 54, 1962, nuova evangelizzazione, l’unità dei cristiani, 67-68). In tale circostanza egli iniziò il suo di- la pace nel mondo». scorso con parole significative e programma- Il cardinale Amato ha anche sottolineato tiche: «Gaudet Mater Ecclesia quod, singulari come Benedetto XVI, nell’esortazione apo- Divinae providentiae munere, optatissimus stolica Verbum Domini, abbia esortato gli stu- iam dies illuxit, quo, auspice Deipara Virgine, diosi «ad approfondire maggiormente il rap- cuius materna dignitas hodie festo ritu recoli- porto tra mariologia e teologia della Parola». tur, hic ad Beati Petri sepulchrum Concilium Invito accolto dai partecipanti al congresso, Oecumenicum Vaticanum Secundum sollem- che quest’anno ha per tema: «La Mariologia a niter initium capit». [trad. it: «La Madre Chie- partire dal concilio Vaticano II. Ricezione, bi- sa si rallegra perché, per un dono speciale del- lancio e prospettive». Dopo cinque giornate di la divina Provvidenza, è ormai sorto il giorno lavoro all’Antonianum e l’udienza pontificia, tanto desiderato nel quale, auspice la Vergine l’incontro si conclude domenica 9 con la mes- Madre di Dio, di cui oggi si celebra con gio- sa celebrata dal cardinale Ravasi nella basilica ia la dignità materna, qui, presso il sepolcro romana di Sant’Antonio a via Merulana. di san Pietro, inizia solennemente il Concilio Ecumenico Vaticano II»]. [L’Osservatore Romano, 9 settembre 2012] Come sapete, il prossimo 11 ottobre, per ricordare quello straordinario avvenimento, si aprirà solennemente l’Anno della Fede, che 2. Discorso del Santo Padre ho voluto indire con il Motu proprio Porta fidei, in cui, presentando Maria come model- Maria tra razionalità teologica lo esemplare di fede, invoco la Sua speciale e affettività dei credenti protezione e intercessione sul cammino della Chiesa, affidando a Lei, beata perché ha cre- Cari fratelli e sorelle, duto, questo tempo di grazia. Anche oggi, cari fratelli e sorelle, la Chiesa gioisce nella cele- con grande gioia accolgo tutti voi qui a Ca- brazione liturgica della Natività della Beata stel Gandolfo, quasi a conclusione del XXIII Vergine Maria, la Tutta Santa, aurora della Congresso Mariologico Mariano Internazio- nostra salvezza. nale. Molto opportunamente state riflettendo Il senso di questa festa mariana ci viene ri- sul tema: «La mariologia a partire dal Concilio cordato da sant’Andrea di Creta, vissuto tra il Vaticani II. Ricezione, bilancio e prospettive», VII e l’VIII secolo, in una sua famosa Omelia dato che ci accingiamo a ricordare e celebrare per la Festa della Natività di Maria, in cui l’e- il 50° anniversario dell’inizio della grande As- vento viene presentato come un tassello pre- sise, apertasi l’11 ottobre 1962. zioso dello straordinario mosaico che è il dise- Saluto cordialmente il Cardinale Angelo gno divino di salvezza dell’umanità: «Il miste- Amato, Prefetto della Congregazione delle ro del Dio che diventa uomo, la divinizzazione Cause dei Santi, Presidente del Congresso; il dell’uomo assunto dal Verbo, rappresentano la Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del somma dei beni che Cristo ci ha donati, la rive- Pontificio Consiglio della Cultura e del Consi- lazione del piano divino e la sconfitta di ogni glio di Coordinamento tra Accademie Pontifi- presuntuosa autosufficienza umana. La venuta cie, come pure il Presidente e le Autorità Acca- di Dio fra gli uomini, come luce splendente e EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 433 realtà divina chiara e visibile, è il dono gran- alla figura della Madre di Dio, ma costituisce de e meraviglioso della salvezza che ci viene l’orizzonte ermeneutico essenziale per ogni elargito. La celebrazione odierna onora la na- ulteriore riflessione, sia di carattere teologi- tività della Madre di Dio. Però il vero signifi- co, sia di carattere più prettamente spirituale cato e il fine di questo evento è l’incarnazione e pastorale. Rappresenta, inoltre, un prezioso del Verbo. Infatti Maria nasce, viene allattata e punto di equilibrio, sempre necessario, tra la cresciuta per essere la Madre del Re dei secoli, razionalità teologica e l’affettività credente. di Dio» (Discorso I: PG 97, 806-807). Que- La singolare figura della Madre di Dio deve sta importante e antica testimonianza ci porta essere colta e approfondita da prospettive di- al cuore della tematica su cui riflettete e che verse e complementari: mentre rimane sempre il Concilio Vaticano II volle sottolineare già valida e necessaria la via veritatis, non si può nel titolo del Capitolo VIII della Costituzione non percorrere anche la via pulchritudinis e la dogmatica sulla Chiesa Lumen gentium: «La via amoris per scoprire e contemplare ancor Beata Vergine Maria Madre di Dio nel mistero più profondamente la fede cristallina e solida di Cristo e della Chiesa». Si tratta del «nexus di Maria, il suo amore per Dio, la sua speranza mysteriorum», dell’intimo collegamento tra incrollabile. Per questo, nell’Esortazione apo- i misteri della fede cristiana, che il Concilio stolica Verbum Domini, ho rivolto un invito a ha indicato come orizzonte per comprendere i proseguire sulla linea dettata dal Concilio (cfr singoli elementi e le diverse affermazioni del n. 27), invito che rivolgo cordialmente a voi, patrimonio della fede cattolica. cari amici e studiosi. Offrite il vostro compe- Nel Concilio, a cui presi parte da giovane tente contributo di riflessione e di proposta pa- teologo come esperto, ebbi modo di vedere i storale, per far sì che l’imminente Anno della vari modi di affrontare le tematiche circa la fi- Fede possa rappresentare per tutti i credenti in gura e il ruolo della Beata Vergine Maria nella Cristo un vero momento di grazia, in cui la fe- storia della salvezza. Nella seconda sessione de di Maria ci preceda e ci accompagni come del Concilio un nutrito gruppo di Padri chiese faro luminoso e come modello di pienezza e che della Madonna si trattasse in seno alla Co- maturità cristiana a cui guardare con fiducia stituzione sulla Chiesa, mentre un altrettanto e da cui attingere entusiasmo e gioia per vive- numeroso gruppo sostenne la necessità di un re con sempre maggiore impegno e coerenza documento specifico che mettesse adeguata- la nostra vocazione di figli di Dio, fratelli in mente in luce la dignità, i privilegi e il singola- Cristo, membra vive del suo Corpo che è la re ruolo di Maria nella redenzione operata da Chiesa. Cristo. Con la votazione del 29 ottobre 1963 Affido tutti voi e il vostro impegno di ricer- si decise di optare per la prima proposta e lo ca alla materna protezione di Maria e vi im- schema della Costituzione Dogmatica sulla parto una particolare Benedizione Apostolica. Chiesa fu arricchito con il capitolo sulla Ma- Grazie. dre di Dio, nel quale la figura di Maria, riletta e riproposta a partire dalla Parola di Dio, dai Benedetto XVI testi della tradizione patristica e liturgica, oltre che dalla ampia riflessione teologica e spiri- [L’Osservatore Romano, 9 settembre 2012] tuale, appare in tutta la sua bellezza e singo- larità e strettamente inserita nei misteri fon- damentali della fede cristiana. Maria, di cui è 3. Omelia per l’apertura dell’Anno della sottolineata innanzitutto la fede, è compresa fede nel mistero di amore e di comunione della SS. Piazza S. Pietro, 11 ottobre 2012 Trinità; la sua cooperazione al piano divino della salvezza e all’unica mediazione di Cri- Novità nella continuità sto è chiaramente affermata e posta nel giusto rilievo, facendone così un modello e un punto di riferimento per la Chiesa, che in Lei ricono- Venerati Fratelli, sce se stessa, la propria vocazione e la propria cari fratelli e sorelle! missione. La pietà popolare, da sempre rivolta a Maria, risulta infine nutrita dai riferimen- Con grande gioia oggi, a 50 anni dall’a- ti biblici e patristici. Certo, il testo conciliare pertura del Concilio Vaticano II, diamo inizio non ha esaurito tutte le problematiche relative all’Anno della fede. Sono lieto di rivolgere il 434 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 mio saluto a tutti voi, in particolare a Sua San- questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha tità Bartolomeo I, Patriarca di Costantinopoli, mandato a portare ai poveri il lieto annuncio» e a Sua Grazia Rowan Williams, Arcivescovo (Lc 4,18). Questa missione di Cristo, questo di Canterbury. Un pensiero speciale ai Patriar- suo movimento continua nello spazio e nel chi e agli Arcivescovi Maggiori delle Chiese tempo, attraversa i secoli e i continenti. E’ un Orientali Cattoliche, e ai Presidenti delle Con- movimento che parte dal Padre e, con la forza ferenze Episcopali. Per fare memoria del Con- dello Spirito, va a portare il lieto annuncio ai cilio, che alcuni di noi qui presenti – che saluto poveri di ogni tempo – poveri in senso mate- con particolare affetto - hanno avuto la grazia riale e spirituale. La Chiesa è lo strumento pri- di vivere in prima persona, questa celebrazio- mo e necessario di questa opera di Cristo, per- ne è stata arricchita di alcuni segni specifici: la ché è a Lui unita come il corpo al capo. «Come processione iniziale, che ha voluto richiamare il Padre ha mandato me, anche io mando voi» quella memorabile dei Padri conciliari quan- (Gv 20,21). Così disse il Risorto ai discepoli, do entrarono solennemente in questa Basilica; e soffiando su di loro aggiunse: «Ricevete lo l’intronizzazione dell’Evangeliario, copia di Spirito Santo» (v. 22). E’ Dio il principale sog- quello utilizzato durante il Concilio; la con- getto dell’evangelizzazione del mondo, me- segna dei sette Messaggi finali del Concilio e diante Gesù Cristo; ma Cristo stesso ha voluto quella del Catechismo della Chiesa Cattolica, trasmettere alla Chiesa la propria missione, e che farò al termine, prima della Benedizione. lo ha fatto e continua a farlo sino alla fine dei Questi segni non ci fanno solo ricordare, ma ci tempi infondendo lo Spirito Santo nei discepo- offrono anche la prospettiva per andare oltre la li, quello stesso Spirito che si posò su di Lui e commemorazione. Ci invitano ad entrare più rimase in Lui per tutta la vita terrena, dandogli profondamente nel movimento spirituale che la forza di «proclamare ai prigionieri la libe- ha caratterizzato il Vaticano II, per farlo nostro razione e ai ciechi la vista», di «rimettere in e portarlo avanti nel suo vero senso. E questo libertà gli oppressi» e di «proclamare l’anno di senso è stato ed è tuttora la fede in Cristo, la grazia del Signore» (Lc 4,18-19). fede apostolica, animata dalla spinta interiore Il Concilio Vaticano II non ha voluto mette- a comunicare Cristo ad ogni uomo e a tutti gli re a tema la fede in un documento specifico. E uomini nel pellegrinare della Chiesa sulle vie tuttavia, esso è stato interamente animato dalla della storia. consapevolezza e dal desiderio di doversi, per L’Anno della fede che oggi inauguriamo è così dire, immergere nuovamente nel mistero legato coerentemente a tutto il cammino della cristiano, per poterlo riproporre efficacemente Chiesa negli ultimi 50 anni: dal Concilio, at- all’uomo contemporaneo. Al riguardo, così si traverso il Magistero del Servo di Dio Paolo esprimeva il Servo di Dio Paolo VI due an- VI, il quale indisse un «Anno della fede» nel ni dopo la conclusione dell’Assise conciliare: 1967, fino al Grande Giubileo del 2000, con il «Se il Concilio non tratta espressamente della quale il Beato Giovanni Paolo II ha ripropo- fede, ne parla ad ogni pagina, ne riconosce il sto all’intera umanità Gesù Cristo quale unico carattere vitale e soprannaturale, la suppone Salvatore, ieri, oggi e sempre. Tra questi due integra e forte, e costruisce su di essa le sue Pontefici, Paolo VI e Giovanni Paolo II, c’è dottrine. Basterebbe ricordare [alcune] af- stata una profonda e piena convergenza pro- fermazioni conciliari (…) per rendersi conto prio su Cristo quale centro del cosmo e della dell’essenziale importanza che il Concilio, co- storia, e sull’ansia apostolica di annunciarlo al erente con la tradizione dottrinale della Chiesa, mondo. Gesù è il centro della fede cristiana. Il attribuisce alla fede, alla vera fede, quella che cristiano crede in Dio mediante Gesù Cristo, ha per sorgente Cristo e per canale il magistero che ne ha rivelato il volto. Egli è il compimen- della Chiesa» (Catechesi nell’Udienza genera- to delle Scritture e il loro interprete definitivo. le dell’8 marzo 1967). Così Paolo VI nel ‘67. Gesù Cristo non è soltanto oggetto della fede, Ma dobbiamo ora risalire a colui che con- ma, come dice la Lettera agli Ebrei, è «colui vocò il Concilio Vaticano II e che lo inaugu- che dà origine alla fede e la porta a compimen- rò: il Beato Giovanni XXIII. Nel Discorso di to» (12,2). apertura, egli presentò il fine principale del Il Vangelo di oggi ci dice che Gesù Cristo, Concilio in questi termini: «Questo massima- consacrato dal Padre nello Spirito Santo, è il mente riguarda il Concilio Ecumenico: che il vero e perenne soggetto dell’evangelizzazio- sacro deposito della dottrina cristiana sia cu- ne. «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per stodito ed insegnato in forma più efficace. (…) EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 435

Lo scopo principale di questo Concilio non è, il mondo moderno è proprio perché erano si- quindi, la discussione di questo o quel tema curi della loro fede, della salda roccia su cui della dottrina… Per questo non occorreva un poggiavano. Invece, negli anni seguenti, molti Concilio… E’ necessario che questa dottrina hanno accolto senza discernimento la mentali- certa ed immutabile, che deve essere fedel- tà dominante, mettendo in discussione le basi mente rispettata, sia approfondita e presentata stesse del depositum fidei, che purtroppo non in modo che risponda alle esigenze del nostro sentivano più come proprie nella loro verità. tempo» (AAS 54 [1962], 790.791-792). Così Se oggi la Chiesa propone un nuovo Anno Papa Giovanni nell’inaugurazione del Conci- della fede e la nuova evangelizzazione, non è lio. per onorare una ricorrenza, ma perché ce n’è Alla luce di queste parole, si comprende bisogno, ancor più che 50 anni fa! E la rispo- quello che io stesso allora ho avuto modo di sta da dare a questo bisogno è la stessa voluta sperimentare: durante il Concilio vi era una dai Papi e dai Padri del Concilio e contenu- tensione commovente nei confronti del co- ta nei suoi documenti. Anche l’iniziativa di mune compito di far risplendere la verità e la creare un Pontificio Consiglio destinato alla bellezza della fede nell’oggi del nostro tempo, promozione della nuova evangelizzazione, senza sacrificarla alle esigenze del presente né che ringrazio dello speciale impegno per l’An- tenerla legata al passato: nella fede risuona l’e- no della fede, rientra in questa prospettiva. In terno presente di Dio, che trascende il tempo questi decenni è avanzata una «desertificazio- e tuttavia può essere accolto da noi solamen- ne» spirituale. Che cosa significasse una vita, te nel nostro irripetibile oggi. Perciò ritengo un mondo senza Dio, al tempo del Concilio lo che la cosa più importante, specialmente in si poteva già sapere da alcune pagine tragiche una ricorrenza significativa come l’attuale, della storia, ma ora purtroppo lo vediamo ogni sia ravvivare in tutta la Chiesa quella positiva giorno intorno a noi. E’ il vuoto che si è dif- tensione, quell’anelito a riannunciare Cristo fuso. Ma è proprio a partire dall’esperienza di all’uomo contemporaneo. Ma affinché questa questo deserto, da questo vuoto che possiamo spinta interiore alla nuova evangelizzazione nuovamente scoprire la gioia di credere, la sua non rimanga soltanto ideale e non pecchi di importanza vitale per noi uomini e donne. Nel confusione, occorre che essa si appoggi ad una deserto si riscopre il valore di ciò che è essen- base concreta e precisa, e questa base sono i ziale per vivere; così nel mondo contempora- documenti del Concilio Vaticano II, nei qua- neo sono innumerevoli i segni, spesso espres- li essa ha trovato espressione. Per questo ho si in forma implicita o negativa, della sete di più volte insistito sulla necessità di ritornare, Dio, del senso ultimo della vita. E nel deserto per così dire, alla «lettera» del Concilio – cioè c’è bisogno soprattutto di persone di fede che, ai suoi testi – per trovarne l’autentico spirito, con la loro stessa vita, indicano la via verso la e ho ripetuto che la vera eredità del Vaticano Terra promessa e così tengono desta la speran- II si trova in essi. Il riferimento ai documenti za. La fede vissuta apre il cuore alla Grazia di mette al riparo dagli estremi di nostalgie ana- Dio che libera dal pessimismo. Oggi più che cronistiche e di corse in avanti, e consente di mai evangelizzare vuol dire testimoniare una cogliere la novità nella continuità. Il Concilio vita nuova, trasformata da Dio, e così indicare non ha escogitato nulla di nuovo come materia la strada. La prima Lettura ci ha parlato del- di fede, né ha voluto sostituire quanto è antico. la sapienza del viaggiatore (cfr Sir 34,9-13): Piuttosto si è preoccupato di far sì che la mede- il viaggio è metafora della vita, e il sapiente sima fede continui ad essere vissuta nell’oggi, viaggiatore è colui che ha appreso l’arte di vi- continui ad essere una fede viva in un mondo vere e la può condividere con i fratelli – co- in cambiamento. me avviene ai pellegrini lungo il Cammino di Se ci poniamo in sintonia con l’imposta- Santiago, o sulle altre Vie che non a caso sono zione autentica, che il Beato Giovanni XXIII tornate in auge in questi anni. Come mai tante volle dare al Vaticano II, noi potremo attualiz- persone oggi sentono il bisogno di fare questi zarla lungo questo Anno della fede, all’interno cammini? Non è forse perché qui trovano, o dell’unico cammino della Chiesa che conti- almeno intuiscono il senso del nostro essere al nuamente vuole approfondire il bagaglio della mondo? Ecco allora come possiamo raffigura- fede che Cristo le ha affidato. I Padri conciliari re questo Anno della fede: un pellegrinaggio volevano ripresentare la fede in modo effica- nei deserti del mondo contemporaneo, in cui ce; e se si aprirono con fiducia al dialogo con portare con sé solo ciò che è essenziale: non 436 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 bastone, né sacca, né pane, né denaro, non due eredità la vita eterna» (v. 17). Da una parte egli tuniche – come dice il Signore agli Apostoli è attratto, come tutti, dalla pienezza della vita; inviandoli in missione (cfr Lc 9,3), ma il Van- dall’altra, essendo abituato a contare sulle pro- gelo e la fede della Chiesa, di cui i documenti prie ricchezze, pensa che anche la vita eterna del Concilio Ecumenico Vaticano II sono lu- si possa in qualche modo «acquistare», magari minosa espressione, come pure lo è il Cate- osservando un comandamento speciale. Gesù chismo della Chiesa Cattolica, pubblicato 20 coglie il desiderio profondo che c’è in quella anni or sono. persona, e – annota l’evangelista – fissa su di Venerati e cari Fratelli, l’11 ottobre 1962 lui uno sguardo pieno d’amore: lo sguardo di si celebrava la festa di Maria Santissima Ma- Dio (cfr v. 21). Ma Gesù capisce anche qual dre di Dio. A Lei affidiamo l’Anno delle fe- è il punto debole di quell’uomo: è proprio il de, come ho fatto una settimana fa recandomi suo attaccamento ai suoi molti beni; e perciò pellegrino a Loreto. La Vergine Maria brilli gli propone di dare tutto ai poveri, così che il sempre come stella sul cammino della nuova suo tesoro – e quindi il suo cuore – non sia evangelizzazione. Ci aiuti a mettere in pratica più sulla terra, ma in cielo, e aggiunge: «Vie- l’esortazione dell’apostolo Paolo: «La parola ni! Seguimi!» (v. 22). Quel tale, però, invece di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza. Con di accogliere con gioia l’invito di Gesù, se ne ogni sapienza istruitevi e ammonitevi a vicen- va via rattristato (cfr v. 23), perché non riesce da… E qualunque cosa facciate, in parole e a distaccarsi dalle sue ricchezze, che non po- in opere, tutto avvenga nel nome del Signore tranno mai dargli la felicità e la vita eterna. Gesù, rendendo grazie per mezzo di Lui a Dio È a questo punto che Gesù dà ai discepoli Padre» (Col 3,16-17). Amen. – e anche a noi oggi – il suo insegnamento: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono Benedetto XVI ricchezze, entrare nel regno di Dio!» (v. 23). A queste parole, i discepoli rimasero sconcertati; [L’Osservatore Romano, 12 ottobre 2012, e ancora di più dopo che Gesù ebbe aggiun- p. 12] to: «È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno 4. Discorso all’Angelus di Dio». Ma, vedendoli attoniti, disse: «Im- Piazza S. Pietro, 14.10.2012 possibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio» (cfr vv. 24-27). Così commenta San Clemente di Alessandria: «La Cari fratelli e sorelle! parabola insegni ai ricchi che non devono tra- scurare la loro salvezza come se fossero già Il Vangelo di questa domenica (Mc 10,17- condannati, né devono buttare a mare la ric- 30) ha come tema principale quello della ric- chezza né condannarla come insidiosa e ostile chezza. Gesù insegna che per un ricco è molto alla vita, ma devono imparare in quale modo difficile entrare nel Regno di Dio, ma non im- usare la ricchezza e procurarsi la vita» (Qua- possibile; infatti, Dio può conquistare il cuore le ricco si salverà?, 27, 1-2). La storia della di una persona che possiede molti beni e spin- Chiesa è piena di esempi di persone ricche, che gerla alla solidarietà e alla condivisione con hanno usato i propri beni in modo evangelico, chi è bisognoso, con i poveri, ad entrare cioè raggiungendo anche la santità. Pensiamo solo nella logica del dono. In questo modo essa si a san Francesco, a santa Elisabetta d’Ungheria pone sulla via di Gesù Cristo, il quale – come o a san Carlo Borromeo. La Vergine Maria, scrive l’apostolo Paolo – «da ricco che era, si è Sede della Sapienza, ci aiuti ad accogliere con fatto povero per voi, perché voi diventaste ric- gioia l’invito di Gesù, per entrare nella pienez- chi per mezzo della sua povertà» (2 Cor 8,9). za della vita. Come spesso avviene nei Vangeli, tutto prende spunto da un incontro: quello di Gesù Benedetto XVI con un tale che «possedeva molti beni» (Mc 10,22). Costui era una persona che fin dal- Dopo l’Angelus la sua giovinezza osservava fedelmente tutti i comandamenti della Legge di Dio, ma non Cari fratelli e sorelle! aveva ancora trovato la vera felicità; e per que- Ieri, a Praga, sono stati proclamati Beati Fe- sto domanda a Gesù come fare per «avere in derico Bachstein e tredici Confratelli dell’Or- EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 437 dine dei Frati Minori. Essi furono uccisi nel Cristo: “Gli uomini che attendono Cristo sono 1611 a causa della loro fede. Sono i primi Be- ancora in numero immenso”, affermava il bea- ati dell’Anno della fede, e sono martiri: ci ri- to Giovanni Paolo II nell’Enciclica Redempto- cordano che credere in Cristo significa essere ris missio sulla permanente validità del man- disposti anche a soffrire con Lui e per Lui. dato missionario, e aggiungeva: “Non possia- mo restarcene tranquilli, pensando ai milioni 5. Messaggio per la Giornata Missionaria di nostri fratelli e sorelle, anch’essi redenti dal Mondiale sangue di Cristo, che vivono ignari dell’amo- 21 ottobre 2012 re di Dio” (n. 86). Anch’io, nell’indire l’Anno della fede, ho scritto che Cristo “oggi come “Chiamati a far risplendere la Parola di allora, ci invia per le strade del mondo per pro- verità” clamare il suo Vangelo a tutti i popoli della (Lett. ap. Porta fidei, 6) terra” (Lett. ap. Porta fidei, 7); proclamazione che, come si esprimeva anche il Servo di Dio Cari fratelli e sorelle! Paolo VI nell’Esortazione apostolica Evange- lii nuntiandi, “non è per la Chiesa un contribu- La celebrazione della Giornata Missionaria to facoltativo: è il dovere che le incombe per Mondiale si carica quest’anno di un significato mandato del Signore Gesù, affinché gli uomini tutto particolare. La ricorrenza del 50° anni- possano credere ed essere salvati. Sì, questo versario dell’inizio del Concilio Vaticano II, messaggio è necessario. È unico. È insostitui- l’apertura dell’Anno della fede e il Sinodo dei bile” (n. 5). Abbiamo bisogno quindi di ripren- Vescovi sul tema della nuova evangelizzazio- dere lo stesso slancio apostolico delle prime ne concorrono a riaffermare la volontà della comunità cristiane, che, piccole e indifese, fu- Chiesa di impegnarsi con maggiore coraggio e rono capaci, con l’annuncio e la testimonian- ardore nella missio ad gentes perché il Vange- za, di diffondere il Vangelo in tutto il mondo lo giunga fino agli estremi confini della terra. allora conosciuto. Il Concilio Vaticano II, con la partecipazio- Non meraviglia quindi che il Concilio Vati- ne dei Vescovi cattolici provenienti da ogni cano II e il successivo Magistero della Chiesa angolo della terra, è stato un segno luminoso insistano in modo speciale sul mandato missio- dell’universalità della Chiesa, accogliendo, nario che Cristo ha affidato ai suoi discepoli e per la prima volta, un così alto numero di Padri che deve essere impegno dell’intero Popolo di Conciliari provenienti dall’Asia, dall’Africa, Dio, Vescovi, sacerdoti, diaconi, religiosi, re- dall’America Latina e dall’Oceania. Vesco- ligiose, laici. La cura di annunziare il Vangelo vi missionari e Vescovi autoctoni, Pastori di in ogni parte della terra spetta primariamente comunità sparse fra popolazioni non cristiane, ai Vescovi, diretti responsabili dell’evangeliz- che portavano nell’Assise conciliare l’imma- zazione nel mondo, sia come membri del col- gine di una Chiesa presente in tutti i Continen- legio episcopale, sia come Pastori delle Chiese ti e che si facevano interpreti delle complesse particolari. Essi, infatti, “sono stati consacrati realtà dell’allora cosiddetto “Terzo Mondo”. non soltanto per una diocesi, ma per la salvez- Ricchi dell’esperienza derivata dall’essere za di tutto il mondo” (Giovanni Paolo II, Lett. Pastori di Chiese giovani ed in via di forma- enc. Redemptoris missio, 63), “messaggeri di zione, animati dalla passione per la diffusio- fede che portano nuovi discepoli a Cristo” (Ad ne del Regno di Dio, essi hanno contribuito in gentes, 20) e rendono “visibile lo spirito e l’ar- maniera rilevante a riaffermare la necessità e dore missionario del Popolo di Dio, sicché la l’urgenza dell’evangelizzazione ad gentes, e diocesi tutta si fa missionaria” (ibid., 38). quindi a portare al centro dell’ecclesiologia la natura missionaria della Chiesa. La priorità dell’evangelizzare

Ecclesiologia missionaria Il mandato di predicare il Vangelo non si esaurisce perciò, per un Pastore, nell’attenzio- Questa visione oggi non è venuta meno, ne verso la porzione del Popolo di Dio affidata anzi, ha conosciuto una feconda riflessione te- alle sue cure pastorali, né nell’invio di qualche ologica e pastorale e, al tempo stesso, si ripro- sacerdote, laico o laica fidei donum. Esso deve pone con rinnovata urgenza perché si è dilatato coinvolgere tutta l’attività della Chiesa parti- il numero di coloro che non conoscono ancora colare, tutti i suoi settori, in breve, tutto il suo 438 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 essere e il suo operare. Il Concilio Vaticano sere consapevole che “gli orizzonti immensi II lo ha indicato con chiarezza e il Magiste- della missione ecclesiale, la complessità della ro successivo l’ha ribadito con forza. Ciò ri- situazione presente chiedono oggi modalità chiede di adeguare costantemente stili di vita, rinnovate per poter comunicare efficacemente piani pastorali e organizzazione diocesana a la Parola di Dio” (Benedetto XVI, Esort. ap. questa dimensione fondamentale dell’essere postsin. Verbum Domini, 97). Questo esige, Chiesa, specialmente nel nostro mondo in con- anzitutto, una rinnovata adesione di fede per- tinuo cambiamento. E questo vale anche per sonale e comunitaria al Vangelo di Gesù Cri- gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di sto, “in un momento di profondo cambiamento Vita Apostolica, come pure per i Movimenti come quello che l’umanità sta vivendo” (Lett. ecclesiali: tutte le componenti del grande mo- ap. Porta fidei, 8). saico della Chiesa devono sentirsi fortemente Uno degli ostacoli allo slancio dell’evange- interpellate dal mandato del Signore di predi- lizzazione, infatti, è la crisi di fede, non solo care il Vangelo, affinché Cristo sia annunciato del mondo occidentale, ma di gran parte dell’u- ovunque. Noi Pastori, i religiosi, le religiose e manità, che pure ha fame e sete di Dio e de- tutti i fedeli in Cristo, dobbiamo metterci sulle ve essere invitata e condotta al pane di vita e orme dell’apostolo Paolo, il quale, “prigionie- all’acqua viva, come la Samaritana che si reca ro di Cristo per i pagani” (Ef 3,1), ha lavorato, al pozzo di Giacobbe e dialoga con Cristo. Co- sofferto e lottato per far giungere il Vangelo me racconta l’Evangelista Giovanni, la vicenda in mezzo ai pagani (cfr Col 1,24-29), senza di questa donna è particolarmente significativa risparmiare energie, tempo e mezzi per far co- (cfr Gv 4,1-30): incontra Gesù, che le chiede noscere il Messaggio di Cristo. da bere, ma poi le parla di un’acqua nuova, ca- Anche oggi la missione ad gentes deve pace di spegnere la sete per sempre. La donna essere il costante orizzonte e il paradigma di all’inizio non capisce, rimane a livello mate- ogni attività ecclesiale, perché l’identità stessa riale, ma lentamente è condotta dal Signore a della Chiesa è costituita dalla fede nel Mistero compiere un cammino di fede che la porta a di Dio, che si è rivelato in Cristo per portarci riconoscerlo come il Messia. E a questo propo- la salvezza, e dalla missione di testimoniarlo e sito sant’Agostino afferma: “dopo aver accol- annunciarlo al mondo, fino al suo ritorno. Co- to nel cuore Cristo Signore, che altro avrebbe me san Paolo, dobbiamo essere attenti verso i potuto fare [questa donna] se non abbandonare lontani, quelli che non conoscono ancora Cri- l’anfora e correre ad annunziare la buona no- sto e non hanno sperimentato la paternità di vella?” (In Ioannis Ev., 15, 30). L’incontro con Dio, nella consapevolezza che “la cooperazio- Cristo come Persona viva che colma la sete del ne missionaria si deve allargare oggi a forme cuore non può che portare al desiderio di con- nuove includendo non solo l’aiuto economico, dividere con altri la gioia di questa presenza e ma anche la partecipazione diretta all’evan- di farlo conoscere perché tutti la possano spe- gelizzazione” (Giovanni Paolo II, Lett. enc. rimentare. Occorre rinnovare l’entusiasmo di Redemptoris missio, 82). La celebrazione comunicare la fede per promuovere una nuova dell’Anno della fede e del Sinodo dei Vescovi evangelizzazione delle comunità e dei Paesi di sulla nuova evangelizzazione saranno occasio- antica tradizione cristiana, che stanno perden- ni propizie per un rilancio della cooperazione do il riferimento a Dio, in modo da riscopri- missionaria, soprattutto in questa seconda di- re la gioia del credere. La preoccupazione di mensione. evangelizzare non deve mai rimanere ai mar- gini dell’attività ecclesiale e della vita persona- Fede e annuncio le del cristiano, ma caratterizzarla fortemente, nella consapevolezza di essere destinatari e, al L’ansia di annunciare Cristo ci spinge an- tempo stesso, missionari del Vangelo. Il punto che a leggere la storia per scorgervi i proble- centrale dell’annuncio rimane sempre lo stes- mi, le aspirazioni e le speranze dell’umanità, so: il Kerigma del Cristo morto e risorto per che Cristo deve sanare, purificare e riempire la salvezza del mondo, il Kerigma dell’amore della sua presenza. Il suo Messaggio, infatti, di Dio assoluto e totale per ogni uomo ed ogni è sempre attuale, si cala nel cuore stesso della donna, culminato nell’invio del Figlio eterno e storia ed è capace di dare risposta alle inquie- unigenito, il Signore Gesù, il quale non disde- tudini più profonde di ogni uomo. Per questo gnò di assumere la povertà della nostra natura la Chiesa, in tutte le sue componenti, deve es- umana, amandola e riscattandola, per mezzo EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 439 dell’offerta di sé sulla croce, dal peccato e dal- nelle terre da evangelizzare, metti le parole la morte. giuste sulle loro labbra, rendi fruttuosa la loro La fede in Dio, in questo disegno di amore fatica”. La Vergine Maria, Madre della Chie- realizzato in Cristo, è anzitutto un dono e un sa e Stella dell’evangelizzazione, accompagni mistero da accogliere nel cuore e nella vita e di tutti i missionari del Vangelo. cui ringraziare sempre il Signore. Ma la fede è un dono che ci è dato perché sia condiviso; Dal Vaticano, 6 gennaio 2012, è un talento ricevuto perché porti frutto; è una Solennità dell’Epifania del Signore luce che non deve rimanere nascosta, ma illu- minare tutta la casa. E’ il dono più importante Benedetto xvi che ci è stato fatto nella nostra esistenza e che non possiamo tenere per noi stessi. 6. Discorso all’Udienza Generale Aula Paolo VI, 05.12.2012 L’annuncio si fa carità L’Anno della fede. “Guai a me se non annuncio il Vangelo!”, Dio rivela il suo “disegno di benevolenza” diceva l’apostolo Paolo (1 Cor 9,16). Questa parola risuona con forza per ogni cristiano e Cari fratelli e sorelle, per ogni comunità cristiana in tutti i Continen- ti. Anche per le Chiese nei territori di missio- all’inizio della sua Lettera ai cristiani di ne, Chiese per lo più giovani, spesso di recente Efeso (cfr 1, 3-14), l’apostolo Paolo eleva una fondazione, la missionarietà è diventata una preghiera di benedizione a Dio, Padre del Si- dimensione connaturale, anche se esse stesse gnore nostro Gesù Cristo, che ci introduce a vi- hanno ancora bisogno di missionari. Tanti sa- vere il tempo di Avvento, nel contesto dell’An- cerdoti, religiosi e religiose, da ogni parte del no della fede.. Tema di questo inno di lode è il mondo, numerosi laici e addirittura intere fa- progetto di Dio nei confronti dell’uomo, defi- miglie lasciano i propri Paesi, le proprie comu- nito con termini pieni di gioia, di stupore e di nità locali e si recano presso altre Chiese per ringraziamento, come un “disegno di benevo- testimoniare e annunciare il Nome di Cristo, lenza” (v. 9), di misericordia e di amore. nel quale l’umanità trova la salvezza. Si trat- Perché l’Apostolo eleva a Dio, dal profon- ta di un’espressione di profonda comunione, do del suo cuore, questa benedizione? Perché condivisione e carità tra le Chiese, perché ogni guarda al suo agire nella storia della salvezza, uomo possa ascoltare o riascoltare l’annuncio culminato nell’incarnazione, morte e risurre- che risana e accostarsi ai Sacramenti, fonte zione di Gesù, e contempla come il Padre ce- della vera vita. leste ci abbia scelti prima ancora della crea- Insieme a questo alto segno della fede che zione del mondo, per essere suoi figli adottivi, si trasforma in carità, ricordo e ringrazio le nel suo Figlio Unigenito, Gesù Cristo (cfr Rm Pontificie Opere Missionarie, strumento per 8,14s.; Gal 4,4s.). Noi esistiamo, fin dall’eter- la cooperazione alla missione universale della nità nella mente di Dio, in un grande proget- Chiesa nel mondo. Attraverso la loro azione to che Dio ha custodito in se stesso e che ha l’annuncio del Vangelo si fa anche intervento deciso di attuare e di rivelare «nella pienezza in aiuto del prossimo, giustizia verso i più po- dei tempi» (cfr Ef 1,10). San Paolo ci fa com- veri, possibilità di istruzione nei più sperduti prendere, quindi, come tutta la creazione e, in villaggi, assistenza medica in luoghi remoti, particolare, l’uomo e la donna non siano frut- emancipazione dalla miseria, riabilitazione di to del caso, ma rispondano ad un disegno di chi è emarginato, sostegno allo sviluppo dei benevolenza della ragione eterna di Dio che popoli, superamento delle divisioni etniche, con la potenza creatrice e redentrice della sua rispetto per la vita in ogni sua fase. Parola dà origine al mondo. Questa prima af- Cari fratelli e sorelle, invoco sull’opera di fermazione ci ricorda che la nostra vocazione evangelizzazione ad gentes, ed in particolare non è semplicemente esistere nel mondo, esse- sui suoi operai, l’effusione dello Spirito Santo, re inseriti in una storia, e neppure soltanto es- perché la Grazia di Dio la faccia camminare sere creature di Dio; è qualcosa di più grande: più decisamente nella storia del mondo. Con è l’essere scelti da Dio, ancora prima della cre- il beato John Henry Newman vorrei pregare: azione del mondo, nel Figlio, Gesù Cristo. In “Accompagna, o Signore, i tuoi missionari Lui, quindi, noi esistiamo, per così dire, già da 440 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 sempre. Dio ci contempla in Cristo, come figli con l’uomo, avvicinandosi a lui fino al punto adottivi. Il “disegno di benevolenza” di Dio, di farsi Egli stesso uomo. Il Concilio conti- che viene qualificato dall’Apostolo anche co- nua: «Il Dio invisibile nel suo grande amore me “disegno di amore” (Ef 1,5), è definito “il parla agli uomini come ad amici (cfr Es 33,11; mistero” della volontà divina (v. 9), nascosto Gv 15,14-15) e vive tra essi (cfr Bar 3,38) per e ora manifestato nella Persona e nell’opera di invitarli e ammetterli alla comunione con Sé» Cristo. L’iniziativa divina precede ogni rispo- (ibidem). Con la sola intelligenza e le sue ca- sta umana: è un dono gratuito del suo amore pacità l’uomo non avrebbe potuto raggiunge- che ci avvolge e ci trasforma. re questa rivelazione così luminosa dell’amo- Ma qual è lo scopo ultimo di questo disegno re di Dio; è Dio che ha aperto il suo Cielo e si misterioso? Qual è il centro della volontà di è abbassato per guidare l’uomo nell’abisso del Dio? E’ quello – ci dice san Paolo – di «ricon- suo amore. durre a Cristo, unico capo, tutte le cose» (v. Ancora san Paolo scrive ai cristiani di Co- 10). In questa espressione troviamo una delle rinto: «Quelle cose che occhio non vide, né formulazioni centrali del Nuovo Testamento orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uo- che ci fanno comprendere il disegno di Dio, mo, Dio le ha preparate per coloro che lo ama- il suo progetto di amore verso l’intera umani- no. E a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello tà, una formulazione che, nel secondo secolo, Spirito; lo Spirito infatti conosce bene ogni sant’Ireneo di Lione mise come nucleo della cosa, anche le profondità di Dio» (2,9-10). E sua cristologia: “ricapitolare” tutta la realtà in san Giovanni Crisostomo, in una celebre pa- Cristo. Forse qualcuno di voi ricorda la for- gina a commento dell’inizio della Lettera agli mula usata dal Papa san Pio X per la consa- Efesini, invita a gustare tutta la bellezza di crazione del mondo al Sacro Cuore di Gesù: questo “disegno di benevolenza” di Dio rive- “Instaurare omnia in Christo”, formula che si lato in Cristo, con queste parole: «Che cosa ti richiama a questa espressione paolina e che era manca? Sei divenuto immortale, sei divenuto anche il motto di quel santo Pontefice. L’Apo- libero, sei divenuto figlio, sei divenuto giusto, stolo, però, parla più precisamente di ricapito- sei divenuto fratello, sei divenuto coerede, con lazione dell’universo in Cristo, e ciò significa Cristo regni, con Cristo sei glorificato. Tutto che nel grande disegno della creazione e della ci è stato donato e – come sta scritto – “come storia, Cristo si leva come centro dell’intero non ci donerà ogni cosa insieme con lui?” (Rm cammino del mondo, asse portante di tutto, 8,32). La tua primizia (cfr 1 Cor 15,20.23) è che attira a Sé l’intera realtà, per superare la adorata dagli angeli […]: che cosa ti manca?» dispersione e il limite e condurre tutto alla pie- (PG 62,11). nezza voluta da Dio (cfr Ef 1,23). Questa comunione in Cristo per opera dello Questo “disegno di benevolenza” non Spirito Santo, offerta da Dio a tutti gli uomini è rimasto, per così dire, nel silenzio di Dio, con la luce della Rivelazione, non è qualco- nell’altezza del suo Cielo, ma Egli lo ha fatto sa che viene a sovrapporsi alla nostra umani- conoscere entrando in relazione con l’uomo, tà, ma è il compimento delle aspirazioni più al quale non ha rivelato solo qualcosa, ma profonde, di quel desiderio dell’infinito e di Se stesso. Egli non ha comunicato sempli- pienezza che alberga nell’intimo dell’essere cemente un insieme di verità, ma si è auto- umano, e lo apre ad una felicità non momen- comunicato a noi, fino ad essere uno di noi, tanea e limitata, ma eterna. San Bonaventura ad incarnarsi. I Concilio Ecumenico Vaticano da Bagnoregio, riferendosi a Dio che si rivela II nella Costituzione dogmatica Dei Verbum e ci parla attraverso le Scritture per condurci a dice: «Piacque a Dio nella sua bontà e sapien- Lui, afferma così: «La sacra Scrittura è […] il za rivelare se stesso [non solo qualcosa di sé, libro nel quale sono scritte parole di vita eterna ma se stesso] e far conoscere il mistero della perché, non solo crediamo, ma anche posse- sua volontà, mediante il quale gli uomini, per diamo la vita eterna, in cui vedremo, amere- mezzo di Cristo, Verbo fatto carne, nello Spi- mo e saranno realizzati tutti i nostri desideri» rito Santo hanno accesso al Padre e sono così (Breviloquium, Prol.; Opera Omnia V, 201s.). resi partecipi della divina natura» (n. 2). Dio Infine, il beato Papa Giovanni Paolo II ricor- non solo dice qualcosa, ma Si comunica, ci dava che «la Rivelazione immette nella storia attira nella divina natura così che noi siamo un punto di riferimento da cui l’uomo non può coinvolti in essa, divinizzati. Dio rivela il suo prescindere, se vuole arrivare a comprendere grande disegno di amore entrando in relazione il mistero della sua esistenza; dall’altra parte, EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 441 però, questa conoscenza rinvia costantemente a Dio - non resterete saldi» (Is 7,9b). Esiste al mistero di Dio, che la mente non può esauri- quindi un legame tra lo stare e il comprendere, re, ma solo accogliere nella fede» (Enc. Fides che esprime bene come la fede sia un acco- et ratio, 14). gliere nella vita la visione di Dio sulla realtà, In questa prospettiva, che cos’è dunque lasciare che sia Dio a guidarci con la sua Paro- l’atto della fede? E’ la risposta dell’uomo alla la e i Sacramenti nel capire che cosa dobbiamo Rivelazione di Dio, che si fa conoscere, che fare, qual è il cammino che dobbiamo percor- manifesta il suo disegno di benevolenza; è, per rere, come vivere. Nello stesso tempo, però, è usare un’espressione agostiniana, lasciarsi af- proprio il comprendere secondo Dio, il vedere ferrare dalla Verità che è Dio, una Verità che è con i suoi occhi che rende salda la vita, che ci Amore. Per questo san Paolo sottolinea come permette di “stare in piedi”, di non cadere. a Dio, che ha rivelato il suo mistero, si deb- Cari amici, l’Avvento, il tempo liturgico ba «l’obbedienza della fede» (Rm 16,26; cfr che abbiamo appena iniziato e che ci prepara 1,5; 2 Cor 10, 5-6), l’atteggiamento con il qua- al Santo Natale, ci pone di fronte al luminoso le «l’uomo liberamente si abbandona tutto a mistero della venuta del Figlio di Dio, al gran- Lui, prestando la piena adesione dell’intelletto de “disegno di benevolenza” con il quale Egli e della volontà a Dio che rivela e assentendo vuole attirarci a Sé, per farci vivere in piena volontariamente alla Rivelazione che egli da» comunione di gioia e di pace con Lui. L’Av- (Cost dogm. Dei Verbum, 5). Tutto questo por- vento ci invita ancora una volta, in mezzo a ta ad un cambiamento fondamentale del modo tante difficoltà, a rinnovare la certezza che Dio di rapportarsi con l’intera realtà; tutto appare è presente: Egli è entrato nel mondo, facendosi in una nuova luce, si tratta quindi di una ve- uomo come noi, per portare a pienezza il suo ra “conversione”, fede è un “cambiamento di piano di amore. E Dio chiede che anche noi mentalità”, perché il Dio che si è rivelato in diventiamo segno della sua azione nel mondo. Cristo e ha fatto conoscere il suo disegno di Attraverso la nostra fede, la nostra speranza, amore, ci afferra, ci attira a Sé, diventa il senso la nostra carità, Egli vuole entrare nel mondo che sostiene la vita, la roccia su cui essa può sempre di nuovo e vuol sempre di nuovo far trovare stabilità. Nell’Antico Testamento tro- risplendere la sua luce nella nostra notte. viamo una densa espressione sulla fede, che Dio affida al profeta Isaia affinché la comu- Benedetto XVI nichi al re di Giuda, Acaz. Dio afferma: «Se non crederete - cioè se non vi manterrete fedeli [L’Osservatore Romano, 6 dicembre 2012]

EX ACTIS MINISTRI GENERALIS

1. Messaggio al 23° Congresso Mariologico Commissione teologica preparatoria e poi co- Mariano Internazionale me membro della commissione dottrinale del Concilio. Il suo apporto scientifico riguarda Roma 8 settembre 2012 soprattutto la dottrina dell’episcopato e la Co- Festa della Natività dalla BVM stituzione dogmatica sulla divina rivelazione. Il P. Carlo Balić ha dato un contributo con- 1. Ci ritroviamo insieme in questo Audito- siderevole alla riflessione mariologica sia ne- rium per proseguire i lavori del 23° Congresso gli anni che precedettero il concilio Vaticano Mariologico Mariano Internazionale portando II, sia durante lo svolgimento dei lavori con- nel cuore la gioia per l’incontro con il Santo ciliari, sia negli anni del post-concilio. Si può Padre Benedetto XVI al quale abbiamo parte- dire che i Congressi mariologici e mariani de- cipato questa mattina nella residenza di Castel gli anni Cinquanta segnalano il contributo di Gandolfo. P. Balić alla mariologia del Concilio Vaticano Desidero esprimere innanzitutto la mia gra- II, in quanto hanno obiettivamente preceduto, titudine al Santo Padre per il messaggio che specialmente quello di Lourdes del 1958, il di- ci ha rivolto, con il quale ha rimarcato l’im- battito confluito nel capitolo VIII della Costitu- portanza scientifica del Congresso che si sta zione dogmatica Lumen Gentium. Inoltre, fac- svolgendo in questa prestigiosa sede dell’Au- cio presente che, appena Papa Giovanni XXIII ditorium Antonianum. annunciò l’intenzione di convocare un Conci- Inoltre, ringrazio il Presidente, il Segretario lio e fu costituita una particolare Commissione e il Consiglio della Pontificia Accademia Ma- antipreparatoria il 17 maggio del 1959, Balić e riana Internazionale per quanto hanno fatto e la sua Accademia Mariana divennero un punto stanno facendo non solo in occasione di questo di riferimento per gli addetti ai lavori. 23° Congresso, ma anche per l’intensa attività In qualità di perito al Concilio Vaticano II, che svolgono nel campo della promozione de- P. Balić partecipò attivamente alla redazione gli studi mariologici. del capitolo VIII della Lumen Gentium. Ol- Saluto e ringrazio i relatori, i presidenti e i tre a collaborare con il Philips, chiese anche membri delle Società mariologiche nazionali, la collaborazione di diversi esponenti delle e voi tutti qui presenti: la vostra partecipazione Società Mariologiche, tra i quali il P. Narciso è un segno eloquente e incoraggiante della col- García Garcés, fondatore della Sociedad Ma- laborazione che gli studiosi e i cultori di ma- riologica Española. riologia portano avanti a livello internazionale, Tra i tanti testi conciliari in cui si fa men- grazie anche al ruolo di coordinamento attuato zione della Vergine Maria, non posso non ri- dall’Accademia Mariana, in corrispondenza cordarne uno presente nel Capitolo VI della alle finalità assegnatele dalla Santa Sede. Lumen gentium, dove si ritrova un diretto ri- mando al pensiero e alle parole stesse di san 2. Il tema del Congresso sul quale si sta ri- Francesco d’Assisi. Nel numero 46, riguardan- flettendo da alcuni giorni mi fornisce l’occa- te la grandezza della consacrazione religiosa, sione per richiamare l’attenzione sul contribu- si legge: «I consigli, volontariamente abbrac- to che i francescani hanno dato alla redazione ciati secondo la personale vocazione di ognu- di alcuni documenti del Concilio Vaticano II. no, contribuiscono considerevolmente alla pu- In particolare, vorrei ricordare il Cardinale rificazione del cuore e alla libertà spirituale, Umberto Betti e il P. Carlo Balić, fondatore stimolano in permanenza il fervore della carità della Pontificia Accademia Mariana Interna- e soprattutto come è comprovato dall’esempio zionale, che la Santa Sede ha affidato all’Ordi- di tanti santi fondatori, sono capaci di assicu- ne dei Frati Minori. rare al cristiano una conformità più grande col P. Umberto Betti – insignito della dignità genere di vita verginale e povera che Cristo cardinalizia da Benedetto XVI – ha svolto im- Signore si scelse per sé e che la vergine Madre portanti incarichi, prima come consultore della sua abbracciò». 444 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3

condividere con voi alcune riflessioni a partire 3. Il tema proposto per la tavola rotonda che dall’attuale crisi economico-finanziaria. Que- seguirà al termine del mio intervento offre più sta crisi oltrepassa i confini delle economie di un motivo per apprezzare la funzione della sviluppate e s’inserisce nella crisi più ampia riflessione mariologica nell’ambito delle sfide del sottosviluppo che interessa più di due mi- cui la Chiesa è chiamata a rispondere nel pre- liardi di persone, costrette a vivere in povertà sente e nel futuro, soprattutto tenendo conto estrema. degli scenari e dei compiti apostolici derivanti La nostra intenzione non è trattare tutta la dall’impegno della nuova evangelizzazione. problematica, assai complessa, ma piuttosto Questo argomento cruciale, come ben sappia- di stimolarci reciprocamente per chiederci, mo, sarà oggetto della XIII Assemblea ordi- personalmente e comunitariamente: quale re- naria del Sinodo dei Vescovi, che si terrà nel sponsabilità abbiamo o ci sentiamo di avere in prossimo mese di ottobre. questa difficile congiuntura? Noi Frati Mino- L’Instrumentum laboris ricorda, nella con- ri come viviamo la situazione del mondo e in clusione, che la prima evangelizzazione ebbe particolare la crisi generale che riguarda tan- inizio nel giorno della Pentecoste, cui era pre- tissime famiglie? Come possiamo vivere og- sente anche la Madre di Gesù. Per cui, colei gi, in maniera fedele e significativa, la nostra che è la ‘piena di grazia’, si trova sulla via scelta di povertà, la solidarietà, la testimonian- dell’evangelizzazione apostolica e su tutte le za che dà dignità e anche un’opportunità alla vie sulle quali i successori degli Apostoli si so- situazione negativa che chiamiamo “crisi”? no mossi per annunciare il Vangelo. La sofferenza di tante persone, specialmente Traendo motivo dall’imminente Assemblea di quelle più deboli, è fonte di preoccupazio- del Sinodo dei Vescovi, come pure dall’Anno ne per noi, desiderosi di continuare ad essere i della fede che inizierà il prossimo 11 ottobre, frati del popolo. a cinquant’anni dall’apertura del Concilio Va- ticano II, formulo l’augurio che Colei che è la Non soltanto crisi economico-finanziaria “Mater Verbi Dei” e la “Mater fidei” – come leggiamo nell’esortazione apostolica postsi- L’attuale crisi è per molti aspetti dissimi- nodale “Verbum Domini” – accompagni con le dalle precedenti. La sua causa principale è la sua materna protezione i lavori di questo legata al sistema stesso, al modo in cui è stato Congresso organizzato dalla Pontificia Acca- organizzato e anche ai principi e alle motiva- demia Mariana Internazionale, affinché se ne zioni che stanno alla sua base. Abbiamo as- traggano copiosi frutti per la promozione di un sistito, nel corso degli ultimi anni, ad un cre- discorso mariologico rigoroso, posto al servi- scente predominio della finanza sull’economia zio della diffusione del Vangelo, della forma- reale, un predominio che ha toccato anche le zione dei mariologi e dei cultori di mariologia, sfere della politica, rendendola quasi succube dell’autentica pietà mariana in mezzo al popo- della finanza. lo di Dio, del dialogo tra la fede, le culture e le Tra gli effetti della crisi, oltre alle disugua- religioni. glianze nei redditi, è bene ricordare la non tra- sparenza e la volubilità dei mercati, dovute al Fr. José Rodríguez Carballo OFM protagonismo della finanza. In essi sono state Ministro Generale OFM lese la fiducia e la credibilità, valori fonda- mentali per il loro corretto funzionamento e 2. Lettera del Ministro e Definitorio genera- per la sostenibilità degli stessi. Lungo questo le per la Festa di san Francesco sentiero, si è coltivata l’illusione di guadagni finanziari sempre crescenti, fino a generare Solidali e responsabili. un’hybris legata alla “seduzione” di poter li- I Frati Minori nella crisi attuale berare, finalmente, il guadagno dal lavoro, nel crescente “divorzio” tra finanza ed economia reale. Carissimi fratelli: Nella presunzione di potenza che ha avvol- il Signore vi dia pace! to la finanza, il vuoto creato nei mercati dall’e- rosione della fiducia e della trasparenza è stato In occasione della celebrazione della festa colmato dall’avidità, divenuta la prerogativa del nostro padre san Francesco desideriamo del capitalismo finanziario. EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 445

L’espansione del mero profitto è divenuta dell’amore del prossimo esige e sollecita la il fine condiviso dalla maggior parte del ma- consapevolezza di avere una responsabilità nagement aziendale. La stessa riduzione del verso chi, come me, è creatura e figlio di personale è utilizzata, non di rado, come leva Dio: l’essere fratelli in umanità e, in molti per la redditività dei soli azionisti. casi, anche nella fede, deve portarci a ve- Per molti milioni di persone la crisi signifi- dere nell’altro un vero alter ego, amato in ca disoccupazione. Queste persone non hanno modo infinito dal Signore. Se coltiviamo più reddito da lavoro e con angoscia vedono questo sguardo di fraternità, la solidarietà, anche la sospensione di eventuali sussidi, con la giustizia, così come la misericordia e la il pericolo di una profonda emarginazione so- compassione, scaturiranno naturalmente ciale. Inoltre, l’aumento dei prezzi degli ali- dal nostro cuore» (Benedetto XVI, Messag- menti ha costretto altri svariati milioni di per- gio per la Quaresima 2012, n. 1). sone, specialmente nei paesi più poveri, ad una • L’amore vissuto e rivelato da Gesù ci porta situazione insostenibile, che minaccia la loro a una preferenza per i poveri e i sofferen- stessa sopravvivenza. ti e include la ricerca della giustizia che è La crisi attuale – insieme alle povertà mon- uno dei segni del Regno. Per Gesù, inviato diale, alla fame, alle guerre e alla distruzione a portare la buona novella ai poveri (cf. Lc del creato – va al di là del piano meramente 4,18; Mt 11, 5), gli emarginati e gli esclusi tecnico-congiunturale, investendo la dimen- erano uno scandalo. Considerare la povertà sione antropologica ed etica. Sono l’utilita- come uno scandalo, ci deve portare ad assu- rismo, la ricerca del tornaconto personale ad mere un atteggiamento attivo e pubblico a ogni costo e il consumismo sfrenato ad essere favore dei paesi e dei settori sociali poveri interpellati. Queste motivazioni all’agire han- (cf. CCGG 96 §2). no plasmato la cultura oggi predominante ed • Tutti i beni appartengono a Dio che li do- hanno orientato l’intera vita umana a traguar- na per il bene di tutti. Francesco è convinto di autoreferenziali, secondo un paradigma di che tutti i beni, spirituali e materiali, siano razionalità espresso da relazioni fondate sul di Dio: non ci appartengono. Come inse- principio dello scambio di equivalenti: il dare gna la Scrittura, ricordando spesso che la per l’avere. Tuttavia, la crisi ci testimonia am- «terra è di Dio» (cf. Lv 25,23; Es 9,29; Sal piamente gli esiti negativi di tali scelte utilita- 24,1), l’uomo non può considerare nulla ristiche, come l’inefficacia di tanti interventi sua proprietà, perché ogni bene è di Dio (cf, di mera natura tecnica, nel tentativo di uscire Rnb 17,18). Noi li abbiamo ricevuti come dalla stessa. amministratori per porli al servizio di tutti. Questa visione di Francesco concorda con Riflessione a partire dalla nostra spiritualità l’insegnamento dei Padri sulla destinazione universale dei beni, insegnamento ripreso Il superamento della crisi e il cambiamento dal Magistero sociale postconciliare della del nostro mondo esigono una modifica della Chiesa. rotta, che dia un senso nuovo alla nostra esi- • La restituzione. Per Francesco la condivi- stenza e pensi a un diverso modello di svilup- sione o la solidarietà è una conseguenza lo- po. Per questo la nostra spiritualità evangelica gica del suo concetto di proprietà. Per lui, e francescana ci offre delle luci preziose. Dio è l’unico padrone di tutti i beni che di- • Il Vangelo è “buona notizia” per la vita, stribuisce con generosità a tutte le persone perciò «il Vangelo non è soltanto una co- (cf. 2Cel 77). L’uso delle cose è determina- municazione di cose che si possono sapere, to dalla necessità: le cose sono di chi ne ha ma è una comunicazione che produce fatti bisogno. Per Francesco il dono del mantello e cambia la vita» (Spe salvi, 2). Credere al ai poveri non è altro che restituzione, intesa Vangelo significa, dunque, domandarci il come giustizia: egli si sentiva un ladro se perché di questa situazione di crisi, svela- non condivideva quello che aveva con chi re gli atteggiamenti e i comportamenti che ne aveva più bisogno (cf. 2Cel 87; 92). l’hanno provocata, mettere in questione il nostro modo di vivere, convertirci ed essere Che cosa possiamo fare? “buona notizia” per chi soffre. • Il centro della vita cristiana è l’amore. La crisi odierna può essere per noi una Dio è amore. E «il grande comandamento chiamata dello Spirito, un «tempo di grazia» 446 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 per cambiare il nostro sguardo sul mondo e devono essere soltanto generose, ma anche per diventare più solidali. Per questo essa non intelligenti e creative. Se guardiamo al nostro può lasciarci indifferenti, ma deve provocare passato, notiamo che l’Osservanza segnò un in noi, nelle Fraternità locali e provinciali, una tempo particolarmente fecondo, perché i Frati verifica esigente sul nostro stile di vita, sull’at- seppero coniugare la tensione del rinnovamen- tuazione concreta del sine proprio, sull’orga- to interno con quella del rinnovamento sociale, nizzazione economica delle nostre istituzioni, dando vita alla mirabile invenzione dei Mon- sulla nostra capacità di condividere con i pove- ti di pietà, la prima forma di microcredito per ri e gli emarginati. l’umanità. In tante parti del mondo, la finanza Cominciando dalla vita interna delle nostre etica, i microcrediti, le cooperative sociali, il Fraternità, l’emergenza socio-economica at- commercio equo e solidale, sono forme de so- tuale non dovrebbe risvegliare in ciascun Frate lidarietà intelligenti che, se sostenute, riescono la disponibilità alla gratuità e alla reciprocità? ad affrancare dalla povertà tante persone, ri- Come giustificare i conti in Banca personali o spettandole nella loro dignità. Non si limitano il trattenere per sé beni (stipendi, pensioni, of- alla semplice beneficenza, ma promuovono la ferte…) che appartengono alla Fraternità e che capacità organizzativa degli individui che ne si dovrebbero condividere anche con i poveri beneficiano. più bisognosi? Siamo onesti con la società pa- È urgente continuare a curare la formazione gando le tasse? Siamo a posto secondo la legge personale e comunitaria dei Frati per leggere con i nostri lavoratori? in profondità le dinamiche socio-economiche, A livello di economia provinciale, noi cre- specialmente nelle persone degli economi e diamo che l’istituzione di un “Fondo comune”, dei guardiani. La gestione delle risorse finan- alimentato da tutte le Fraternità e a sostegno ziare non può affidarsi al solo buon senso. Es- dei bisogni delle Fraternità, è una forma molto sa costituisce uno strumento efficace per una concreta di solidarietà tra di noi, di reciproci- cittadinanza responsabile, protesa al bene co- tà tra le Fraternità e che può essere anche una mune e allo sviluppo integrale. fonte di condivisione con i poveri. Nel nostro lavoro pastorale dobbiamo sensi- L’attuale crisi, che impone a tante fami- bilizzare ed educare nei nostri ambiti ecclesiali glie la ristrettezza di mezzi e costringe altre (parrocchie scuole, gruppi, movimenti), nelle famiglie a privarsi del necessario, pensiamo scelte dobbiamo dare la priorità ai più deboli e che dovrebbe anche provocare nei Frati un bisognosi; avere come chiave comunitaria una severo esame di coscienza su uno stile di vita frase degli Atti degli Apostoli: «avevano tutto troppo comodo, su un uso troppo liberale dei in comune»; far che in tutte le nostre parroc- mezzi più sofisticati, su abitudini di vita chia- chie, nei santuari e nei conventi ci siano spazi ramente “borghesi” e di consumo (cf. CCGG di accoglienza, di umanizzazione e d’incontro, 67). Come possiamo infondere coraggio e e che ci sia del volontariato per la solidarietà speranza nei nuovi poveri, se noi stessi non con i poveri. riusciamo a fare a meno di tanti “bisogni non Vogliamo anche porre a noi e a voi, Fra- necessari”? telli, una domanda più radicale: siamo ancora L’austerità provocata dalla crisi dovrebbe capaci di scandalizzarci per tante povertà e in- anche farci rivedere l’uso dei beni mobili (es.: giustizie che esistono nel mondo? Oppure ci accumulo di denaro, cf. CCGG 82 §3; e la no- rifugiamo dietro la facile affermazione che il stra fiducia nella Provvidenza?) e immobili problema ci sorpassa di molto e, quindi, non (tanti stabili vuoti). Quante famiglie sfrattate, possiamo farci nulla? Non è anche questo un quanti immigrati senza fissa dimora, quante modo per “addormentare” la nostra coscienza? Associazioni di tipo assistenziale potrebbero Se il mare è formato di tante piccole gocce, an- usufruire di tanti locali che abbiamo e che sono che nella dimensione socio-economica la no- inutilizzati? E il denaro, in quali Banche pre- stra piccola goccia può contribuire a formare feriamo depositarlo? Appare oggi necessario, un mare di solidarietà e di bontà. anzitutto conoscere come le Banche utilizzano Le nostre scelte nel campo del consumo, del i nostri risparmi: per promuovere progetti eco- risparmio e della condivisione sono un con- nomici, sociali, culturali che rispettino i diritti tributo (o una privazione) importante per co- umani e la cura del creato oppure per attività struire un’economia solidale, al servizio della contrarie ai nostri principi etici? persona e di tutte le persone. Per cui dobbiamo E la nostra condivisione e solidarietà non anche prendere coscienza che tale nuova eco- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 447 nomia solidale non sarà soltanto il risultato di che avverrà l’11 ottobre 2012. «Desideriamo decisioni di alta politica economica, ma scatu- che questo anno – afferma il Papa – susciti in risce anche da ciò che noi possiamo offrire con ogni credente l’aspirazione a confessare la fe- il nostro modo di vivere e di agire. de in pienezza e con rinnovata convinzione, Se un’economia trasparente e di comunione con fiducia e speranza... Riscoprire i contenuti alimenta la comunione fraterna, un’economia della fede professata, celebrata, vissuta e pre- di condivisione ci rende veramente fratelli dei gata, e riflettere sullo stesso atto con cui si cre- poveri e dei più piccoli. Questa è certamente de, è un impegno che ogni credente deve fare una testimonianza che manifesta alla società proprio, soprattutto in quest’Anno». Si tratta, una direzione alternativa: libera dal cieco in- quello voluto da Benedetto XVI, di “un pro- dividualismo e dall’egoistico interesse perso- gramma arduo” per la vita quotidiana di ogni nale, e aperta alla solidarietà concreta e alla credente, perché «si ritrovi il genuino spirito giustizia. Andare in questa direzione ci sembra missionario necessario per dare vita alla nuova il modo migliore per onorare il nostro padre e evangelizzazione». fratello Francesco. La nostra vita ha senso solo a partire dalla fede e solo se la condividiamo con gli altri. I Roma, 17 settembre 2012, due avvenimenti possono avere il compito di Festa delle Stigmate di san Francesco “aumentare in noi la fede”, poiché l’uno ci in- dica concretamente come nutrirla, sostenerla I vostri fratelli del Definitorio generale ed annunciarla – «è possibile attraversare [la porta della fede] quando la Parola di Dio viene Fr. José Rodríguez Carballo, ofm (Min. Gen.) annunciata e il cuore si lascia plasmare dalla Fr. Anthony Perry, ofm (Vic. Gen.) grazia che trasforma» –; l’altro ci dice a quali Fr. Vincenzo Brocanelli, ofm (Def. Gen.) vertici la fede può giungere: confessare, fino a Fr. Vicente-Emilio Felipe Tapia , ofm (Def. Gen.) dare la vita, la bellezza della sequela di Gesù Fr. Nestor Inácio Schwerz, ofm (Def. Gen.) Cristo, nostra vita e regola. Fr. Francis William Walter, ofm (Def.Gen.) Fr. Roger Marchal, ofm (Def. Gen.) La Parola corra e sia glorificata Fr. Ernest Karol Siekierka, ofm (Def. Gen.) Fr. Paskalis Bruno Syukur, ofm (Def. Gen.) Questo è stato il desiderio sommo di Fr. Fr. Julio César Bunader, ofm (Def. Gen.) Gabriele M. Allegra, per la cui realizzazione Fr. Vincent Mduduzi Zungu, ofm (Def. Gen.) ha studiato, lavorato, sofferto ed è morto. In- Fr. Aidan McGrath, ofm (Sec. Gen.) fatti, morì ad Hong Konng nel 1976 commen- tando il salmo 54! Prot. 103224 Nato il 26 dicembre 1907 a S. Giovanni la Punta (Catania), entrò nell’Ordine dei Frati Minori nel 1923 e fu ordinato sacerdote nel 3. Lettera all’Ordine per la beatificazione di 1930. Nel 1918 Fr. Gabriele aveva formulato il Fr. Allegra e dei Martiri di Praga desiderio, dopo aver ascoltato la conferenza di Roma, 24.09.2012 un ardente missionario francescano nell’allo- ra Pontificio Ateneo Antonianum in Roma, di «Va’, ripara la mia casa»! recarsi in Cina «per amore della Parola di Dio e per tradurre in lingua cinese l’intera Lettera Carissimi fratelli, di Dio agli uomini». Questo “sogno giovani- il Signore vi dia Pace! le” si realizzò compiutamente nel 1961. Tale opera colossale non suscitò meraviglia solo in Vi comunico, con gioia, due “buone noti- Fr. Gabriele – tanto da fargli dire: «come so- zie”: la beatificazione di Fr. Gabriele M. Alle- no riuscito a fare tutto questo! È merito della gra, il 29 settembre nella Cattedrale di Acirea- Vergine Immacolata» – ma anche in noi. Tale le, e la beatificazione di 14 martiri OFM, il 13 impresa, che gli valse il titolo del «nuovo san ottobre nella Cattedrale di Praga. Girolamo della Cina e dell’Estremo Oriente», Provvidenzialmente i due eventi avvengo- fu resa possibile per la fede del Servo di Dio no alcuni giorni prima e due giorni dopo l’a- nella Parola, per l’amore alla Cina e ai Cine- pertura dell’Anno della Fede, indetto da Bene- si, in particolare ai lebbrosi e ai poveri, per il detto XVI con la lettera apostolica Porta fidei, diuturno studio sostenuto da una costante vita 448 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 di orazione e devozione. Così, infatti, si rivol- pre in bilico fra solidarietà e ricerca dei propri geva al Signore: «Fa’ che io, come san Bona- interessi, fra desiderio di essere “casa comu- ventura e il mio caro fratello, il beato Giovanni ne” e innalzamento di nuovi “muri”: un nuovo Duns Scoto, sappia nutrire lo studio in conti- “schema” di società, basato sulla dignità della nua preghiera e studi soltanto per diventare un persona e sulla valorizzazione delle “ricchez- discepolo della divina Sapienza, cioè per co- ze” di tutti. Si tratta di un’esortazione a ricor- noscerti e per amarti di più». dare sempre l’invito di Francesco: «per questo Fu, insomma, un autentico figlio di France- Dio vi mandò per il mondo»! Ci ha mandati sco di Assisi e seppe esprimere nella vita e con come fratelli, per essere fratelli di tutti e per di- la vita la più genuina tradizione francescana, re a tutti: voi siete fratelli. Dare testimonianza ponendosi al servizio della Chiesa e del po- di fraternità è il primo e più leggibile annuncio polo cinese, unendo santità e scienza. Non a del Vangelo. No, le Fraternità internazionali caso le sue scelte “prioritarie” furono: santità, non sono un’idea peregrina. Si rifanno alla sapienza, apostolato e martirio. “traccia antica”, alla Fraternità itinerante di Francesco, alla Fraternità internazionale dei I Patroni del convento di Praga 14 martiri di Praga!

Nel 1604 fu dato ai Frati Minori il convento Conclusione diroccato di S. Maria della Neve in Praga. Me- mori dell’invito del Crocifisso di San Damia- Vi comunico la notizia, carissimi Fratelli, no a Francesco – «va’ e ripara la mia casa che, di questi due avvenimenti memorabili per la come vedi, è tutta in rovina» – riedificarono nostra Fraternità universale, non per «ricevere subito convento e chiesa. Non si limitarono, gloria ed onore» da ciò che fecero questo nostri però, a questo. Con la predicazione della Pa- Confratelli, ma perché tali eventi costituiscono rola e, soprattutto, con la testimonianza della un messaggio di speranza per noi, impegnati loro vita, sull’esempio del Poverello, conti- a rivitalizzare la nostra vocazione e missione. nuarono la loro missione, ponendosi al servi- In ogni epoca l’«albero serafico» produce zio della fede del popolo di Dio e di coloro che frutti copiosi e straordinari, che ci dicono che avversavano la fede cattolica fino al dono della è sempre possibile vivere secondo la forma di vita il 15 febbraio 1611. vita donataci da san Francesco di Assisi. Sono molti gli aspetti della testimonianza A noi probabilmente non verrà chiesta l’ef- di questi «beati martiri», come subito vennero fusione del sangue, ma la fedeltà a ciò che ab- definiti, su cui riflettere oggi. Ne vorrei sotto- biamo promesso nel giorno della nostra pro- lineare uno per la nostra Fraternità universale, fessione, sì! Viviamola nella trama della nostra come hanno già fatto i Vescovi della Chiesa esistenza quotidiana così da essere nel mondo di Dio che è nella Rep. Ceca, nella lettera che attuale «esegesi viventi» del santo Vangelo di verrà letta nelle messe domenicali del 30 set- nostro Signore Gesù Cristo e, di conseguenza, tembre 2012. Si tratta, cioè, del fatto che i 14 messaggeri credibili ed attraenti della Buona martiri OFM formano una vera Fraternità in- Notizia, affinché «tante persone in ricerca di ternazionale per le varie modulazioni del ca- Dio» possano «trovare il giusto percorso per risma francescano – 4 frati sacerdoti (Fr. Fe- accedere alla “porta della fede”». derico Bachstein, Fr. Giovanni Martínez, Fr. Con affetto Bartolomeo Dalmasono, Fr. Simone); 4 frati vostro Ministro e servo laici (Fr. Cristoforo Zelt, Fr. Giovanni Didak, Roma, 24 settembre 2012 Fr. Emanuel, Fr. Giovanni Bodeo); 1 frate dia- Fr. José Rodríguez Carballo, ofm cono (Fr. Girolamo dei Conti Arese); 1 frate Ministro generale OFM suddiacono (Fr. Gaspare Bodeo); 2 frati con i voti temporanei (Fr. Giacomo e Fr. Clemente); Prot. 103269 2 frati novizi (Fr. Giovanni e Fr. Antonio) – e per le diverse Nazioni da cui da cui provengo- 4. Presenza dei Frati nel territorio di altre no (4 boemi, 4 italiani, 3 tedeschi, 1 spagnolo, Province 1 francese ed 1 olandese). Ecco la testimonianza che, soprattutto og- PRESENTAZIONE gi, le nostre Fraternità internazionali possono offrire ai popoli di un’Europa, e non solo, sem- Cari fratelli Ministri e Custodi! EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 449

Con il mio fraterno saluto di Pace e Bene, In ogni caso, coloro che arrivano e coloro vi presento quanto il Definitorio generale, nel- che accolgono devono chiedersi seriamente la sessione del 19 luglio 2012, ha approvato quali sono i motivi per i quali chiedono op- riguardo alle presenze di Frati nel territorio pure offrono aiuto. Non si può dimenticare di altre Province e Paesi. Questo tema è già che il ridimensionamento strutturale, al quale stato trattato nel sessennio precedente. Il De- sono chiamate tutte le Entità dell’Ordine, ha finitorio generale inviò un questionario a tutte lo scopo di ridare significato alla nostra vita e le Province e Custodie per fare un censimento missione a partire dal Vangelo e dal nostro ca- delle presenze di altre Province nel proprio ter- risma, favorendo in ogni modo il superamento ritorio e nello stesso tempo per ascoltare il lo- di una mentalità provincialista (cf. Portatori ro parere. Frutto delle risposte e della ulteriore del dono del Vangelo 31), e non tanto a con- riflessione del precedente Definitorio generale servare, in qualsiasi modo, presenze che prima è stato il mandato capitolare 50, nel quale si o poi dovranno essere chiuse. chiede che il Definitorio generale accompa- Mentre il Definitorio generale vigilerà per- gni le suddette presenze e che si osservino “le ché venga applicato quanto lui stesso ha ap- indicazioni legislative contenute negli Statuti provato, affido alla disponibilità dei Ministri e generali”, approvati dal medesimo capitolo Custodi l’applicazione di queste “linee guida”. (cf. SSGG 128 §2). Compiendo questo mandato capitolare e Roma, 25 settembre 2012. partendo dalla legislazione attuale, il Definito- rio generale ha elaborato queste “linee guida”, Fr. José Rodríguez Carballo, ofm che tengono conto anche della conoscenza di Ministro generale, OFM alcune situazioni e del parere di molti Mini- stri e Custodi che vivono situazioni simili, allo scopo di evitare il rischio che venga messa in LINEE GUIDA crisi l’identità stessa dell’Ordine come Frater- nità (cf. CCGG 1§1; 38; 40). Le Province francescane sono nate a par- Il pericolo al quale mi riferisco è quello di tire da un impulso missionario che ha portato favorire, specialmente in alcuni Paesi, delle gruppi di Frati ad andare in nuovi territori sot- vere fraternità-isole, senza una consistente to la ministratio di un Frate chiamato Ministro. relazione con la Provincia di origine, a cau- Esse sono costituite dai Frati riuniti in più ca- sa delle distanze, e nemmeno con la Provincia se e governati da un Ministro provinciale (cf. che accoglie, poiché giuridicamente la nuova CCGG 169 §1; CDC 621) in vista di una testi- presenza dipende al Ministro che invia i Frati. monianza di vita e di una missione, e aperte a D’altra parte, le “linee guida” che presen- sempre nuove necessità apostoliche. to chiedono di favorire la reciprocità e la so- Il riferimento alla missionarietà ha assicu- lidarietà tra le Province bisognose e le Entità rato ai Frati una certa mobilità, per cui anche che possono offrire un aiuto, salvando sempre oggi abbiamo Frati che dal territorio di una la nostra identità francescana. I Frati che ar- Provincia vanno nel territorio di un’altra Pro- rivano in un territorio diverso da quello della vincia per motivi di apostolato, come il primo propria Entità devono essere disposti ad una annuncio in terre non evangelizzate, l’assi- stretta collaborazione con le Entità che li rice- stenza pastorale ai migranti, la richiesta dei vono. E queste, a loro volta, devono garantire Vescovi o dei Ministri provinciali per un aiuto la buona qualità di vita e missione francesca- pastorale, e altro. na, e non solo l’aspetto economico. Per questo, l’ideale è che i Frati che arriva- La situazione no da altre “regioni” vengano veramente per La relazione tra i Frati di una Provincia e i aiutare le Entità che hanno bisogno, e non solo Frati venuti da un’altra, oggi si configura es- le Diocesi, e per inserirsi pienamente nella vita senzialmente nei modi seguenti: della Provincia che li accoglie. Nel caso in cui 1. Presenze autonome di Frati che sono arri- ciò non sia possibile – e questi casi dovrebbero vati per un lavoro apostolico preciso, hanno essere considerati veramente come eccezioni conservato la loro indipendenza dai Frati – si deve rispettare la legislazione dell’Ordi- locali e non di rado hanno vissuto o vivono ne e le presenti “linee guida” del Definitorio da soli. generale. 2. Presenze con una convenzione stipulata tra 450 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3

i Provinciali di appartenenza e di accoglien- che li accoglie (vita in fraternità, formazione za (cf. SSGG 128 §2; 248). Sono piccole permanente, incontri locali e provinciali, ecc.), Fraternità di un’altra Provincia alle quali per contribuire alla vita e alla missione fran- viene affidato un convento che è anche par- cescana, prima di essere un aiuto alle Diocesi. rocchia, in modo da conservare nel luogo comunque una presenza francescana e con- Alcuni criteri tinuare a servire una parrocchia della Pro- 1. Osservare fedelmente quanto è stabilito da- vincia. gli SSGG 128 §2, e cioè: • In questi due tipi di presenza i Frati o – interessare la Conferenza rispettiva, la sono isolati o formano come delle isole quale deve inviare il proprio parere al francescane, che dipendono giuridica- Ministro generale; mente dai Ministri provinciali di origine, – avere il consenso dei Definitori delle non partecipano alla vita della Provincia due Province interessate; che li accoglie e rischiano di essere co- – avere anche il consenso del Definitorio me dei corpi estranei. generale; 3. Presenze inserite nella Provincia di arrivo, – stipulare una convenzione tra le parti. per cui sono Frati accolti come “ospiti” e 2. La Convenzione dovrebbe contenere alme- che vivono pienamente nella Provincia di no i seguenti elementi: uso e responsabilità accoglienza. Tali presenze possono portare degli immobili, inserimento dei Frati nella un valido contributo alle Province e sono da Provincia, cura delle vocazioni, attività pa- privilegiare. storale. 3. Nei primi mesi i Frati che arrivano devono La problematica essere introdotti nel contesto della Provin- Di fronte a questa situazione che è in evolu- cia, della cultura e della chiesa locale. zione e prende forme diverse nei vari contesti 4. Per assicurare la forma migliore di colla- geografici e culturali dell’Ordine, il Definito- borazione, si prendono in esame le singole rio generale si chiede: come «aiutare il giusto situazioni concrete, caso per caso. inserimento di presenze in Entità diverse dalle 5. Trattare del tema della solidarietà tra le proprie» (Capitolo generale 2009, Mandato Province nelle Conferenze e nelle unioni di 50)? Come sviluppare una buona «collabora- Conferenze (UFME, UCLAF, FCAO, ecc.) zione tra le parti» (SSGG 128 §2)? Come ac- per sviluppare la sensibilità verso le Pro- compagnare i Frati che vanno in un altro con- vince più deboli e individuare orientamenti testo culturale ecclesiale e francescano? Come pratici per la presenza dei Frati in altre Pro- continuare a favorire accogliere e accompa- vince. gnare le vocazioni? Quale futuro avranno le 6. Per le regioni dove le Province attuali non Province che chiedono e accolgono molte Fra- hanno più forze vitali, promuovere Frater- ternità da Province straniere, che però vivono nità interprovinciali e/o internazionali per isolate? ridare vita ad una nuova presenza france- scana. La visione generale Il fenomeno non è nuovo, ma oggi bisogna andare oltre la motivazione dell’urgenza pa- 5. Omelia alla Veglia di preghiera per la be- storale ed entrare nella visione di una solida- atificazione di Fr. Allegra rietà e reciprocità tra Province sorelle che co- Acireale, Italia, 27.09.2012 stituiscono l’unica Fraternità universale. Una Provincia che ha più personale va in aiuto di La Vergine Maria e Fr. Gabriele: un’altra Provincia che si è indebolita in perso- un sì a Dio nale e in vocazioni, in nome di una solidarietà fraterna. E tale sostegno è dato anzitutto alla Carissimi fratelli e sorelle, carissimi giova- vita della stessa Provincia, e poi alle sue attivi- ni convenuti in questa Veglia di preghiera in tà pastorali, attivando una reciprocità di doni, preparazione alla beatificazione di Fr. Gabrie- per cui gli uni ricevono un aiuto e gli altri si le Maria Allegra, dell’Ordine dei Frati Minori, arricchiscono di nuove esperienze di vita fran- che si svolge sotto lo sguardo materno della cescana. Ciò comporta che i Frati che arriva- Madonna della Ravanusa, salutata da Fr. Al- no s’inseriscano a pieno titolo nella Provincia legra come “immacolato fiore della Trinità”. EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 451

Benvenuti tutti, particolarmente quanti siete momento della sua professione nell’Ordine arrivati da san Giovanni La Punta, dove è nato dei Frati Minori (1923). Un SI mantenuto e Fr. Gabriele, e da Acireale, che oggi custodi- rafforzato costantemente lungo tutta la sua vita, sce i suoi resti mortali. A tutti vi raggiunga il fino a diventare vero discepolo e missionario mio saluto di Pace e Bene. di Gesù nell’Estremo Oriente. Rallegriamoci nel Signore che ci ha fatto Sulla scia di Maria, la donna fedele, perché la grazia di vedere questo giorno tanto atteso disponibile in ogni momento al volere di Dio in cui potremmo invocare questo umile figlio fino a fare della sua vita un continuo “eccomi”, di san Francesco col titolo di Beato; giorno, un continuo “fiat”; sulla scia di Fr. Allegra, come dissi in un’altra occasione proprio qui ad uomo di fede e instancabile ricercatore della Acireale (25/01/2004), illuminato dalla santi- volontà del Signore, come san Francesco, sia- tà eroica di questo straordinario apostolo e te anche voi, cari giovani, ricercatori di quello servo della Parola. che il Signore vuole da voi, e una volta cono- L’intero Ordine dei Frati Minori ed io per- sciuto il suo progetto su ciascuno di voi, come sonalmente siamo grati al Signore perché ci ha disse Maria ai servi delle nozze di Cana, dico donato come fratello questo uomo nato nella anch’io a voi: “Fate quello che Lui vi dirà” grande e generosa terra siciliana, ricca di uma- (Gv 2,5), mettetelo in pratica nella vostra vita nità e di santità. Siamo grati al Santo Padre quotidiana. Ve lo chiede Maria Santissima, ve Benedetto XVI che ha sbloccato una situazio- lo insegna Fr. Gabriele M. Allegra. E allora, ne che ci faceva soffrire, e ha reso possibile la come a Cana, l’acqua della stanchezza, della beatificazione di questo Frate Minore che ha routine, della mediocrità, si trasformerà in vi- amato la sua terra siciliana e in modo partico- no: il vino dell’amore, il vino dell’alleanza, il lare la Cina e i cinesi, e ha contribuito come vino della vera gioia, il vino della fedeltà (Gv pochi a portare il Vangelo nell’Estremo Orien- 2,9). Cari giovani: ripetete spesso la preghiera te; ma che soprattutto ha amato Gesù, che ha di san Francesco: “Concedici di fare ciò che seguito fedelmente, e la Sua Madre Immaco- sappiamo che tu vuoi, e di volere sempre ciò lata, “Tabernacolo di Dio e suo complemen- che a te piace”. E ancora: “Illumina il cuore to” (Allegra). Siamo grati a quanti hanno reso mio, dammi senno e conoscimento che io pos- possibile che arrivasse questo giorno di festa sa conoscere e compiere la tua santa volontà”. e di ringraziamento all’altissimo, onnipotente E non abbiate paura di dire SI a Gesù in una e buon Signore. Io personalmente sono molto vita cristiana coerente con la dignità alla quale grato al Signore per questo incontro e grato a siete stati chiamati. E se il Signore vi chiamas- voi per la vostra numerosa presenza. Grazie, se alla vita sacerdotale o religiosa e francesca- carissimi giovani qui presenti, arrivati da tut- na, come ha chiamato Fr. Allegra, non abbiate ta la Sicilia. Vi abbraccio e benedico tutti nel paura di ascoltare questa chiamata. Lui, quan- nome di san Francesco e di Fr. Allegra, vostro do chiama, dà la grazia per una risposta pronta conterraneo. e dà anche la forza per rimanere fedele, anche Questa Veglia ci invita a contemplare nei nostri giorni in cui la fedeltà non è certa- “La Vergine Maria e Fr. Gabriele: un sì a mente la virtù di moda, come già diceva Paolo Dio”. Ecco, cari giovani la sintesi della vita VI. Ricordatevi, come ama ripetere Benedetto di Maria, la “vergine fatta chiesa”, come la XVI, che quando Cristo entra nella vita di un chiamava san Francesco, e di Fr. Gabriele M. uomo o di una donna non toglie nulla, ma gli Allegra, suo devotissimo figlio, l’innamorato dà tutto: la vera libertà, la vera felicità, la vera della Parola di Dio, fino a diventare il san ricchezza. Lo scoprì molto bene san Francesco Girolamo del secolo XX. Maria questo SI quando, dopo una lunga esperienza, a volte an- lo ha pronunciato e adempiuto nel momento che molto dolorosa, sul Monte Alverna con- dell’Annunciazione (cf. Lc 1,26-38), in ogni fessò il Signore come il TUTTO: il bene, tutto momento della sua vita adempiendo la volontà il bene, il sommo bene, la bellezza, l’amore, la del Padre (Mc 3, 31-35), sotto la Croce del ricchezza a sufficienza… Con Giovanni Paolo suo Figlio (Gv 19,25-37), e nel Cenacolo, in II vi ripeto anche io: Aprite le porte del vostro attesa dello Spirito Santo (At 1,12-14; 2,1-4), cuore a Cristo, anzi, spalancate i vostri cuori a come abbiamo contemplato ascoltando i testi Lui. Non abbiate paura che lui vi conquisti il di questa veglia di preghiera. Maria è la donna cuore. Non abbiate paura né vergogna di esse- del SI a Dio senza nessuna restrizione. Fr. re suoi amici e di testimoniare questa amicizia Allegra ha consegnato il suo SI al Signore nel nella sfera familiare, nel vostro lavoro e con i 452 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 vostri amici. Cercate la felicità, la gioia, il sen- Cristo (cf. 2Cor 3,2-3), portatori del dono del so profondo della vostra vita? Allora coltivate Vangelo nella vostra famiglia, nel vostro lavo- la vera amicizia con Gesù (cf. Gv 15,13-15) e ro, tra i vostri amici. E in questo modo sarete rispondete con generosità e amore alla voca- lievito nell’attuale cultura, missionari credi- zione alla quale siete stati chiamati: qui sta il bili tra i vostri coetanei, testimoni dell’amore segreto della vera pace, della vera gioia… Lui di Dio in un mondo segnato dall’indifferenza riempirà la vostra vita di senso profondo. e collaborerete attivamente nella costruzione Ma, giustamente, potete domandarvi: co- della cultura dell’amore. me arrivare a conoscere la volontà di Dio? Vi Un secondo mezzo per conoscere la volon- propongo due mezzi fondamentali. Il primo è tà di Dio è di lasciarvi accompagnare da per- la frequentazione assidua della Parola di Dio. sone con esperienza di fede e nella sequela di Come Maria, come Fr. Gabriele M. Allegra: Cristo. Non permettete che il primo che incro- siate ascoltatori, frequentatori assidui della cia il vostro cammino guidi, o, meglio ancora, Parola di Dio e mettetela in pratica. La Parola condizioni le vostre scelte, ma cercate delle di Dio accolta con cuore docile, come quel- persone che vi sappiano ascoltare e sappiano lo di Maria e di Allegra, illuminerà il vostro ascoltare Gesù, persone che come fece Filip- cammino e vi mostrerà cosa vuole Dio da voi, po vi portino a Gesù, via, verità e vita. Come permettendovi, allo stesso tempo, di attingere sempre, anche oggi ci sono lupi vestiti da pe- dalla sua forza la forza necessaria per affron- core. Non lasciatevi sedurre da coloro che vi tare le difficoltà della vostra vita e costruire promettono il paradiso in terra. Siamo in cam- solidamente il futuro che vi attende sia come mino. Non siamo arrivati alla mèta. credenti, sia come uomini e donne in ricerca Cari giovani, cari amici tutti qui convenu- del senso profondo della vostra vita. Dalla Pa- ti per prepararci alla solenne celebrazione di rola di Dio attingerete la forza per “nuotare”, domani: il P. Allegra, così vicino a noi anche sempre che sia necessario, contro corrente, nel tempo, ci mostra che vivere il Vangelo, e in modo da non rifugiarvi in mondi paralleli in questo modo raggiungere la santità, è pos- come quelli, tra gli altri, delle droghe di ogni sibile; ci mostra che la santità non è un pri- tipo, della pornografia, della frequentazione vilegio di alcuni, ma una chiamata universale senza controllo alcuno delle reti sociali, trasci- (cf. Lumen gentium V): “Questa è la volontà nandovi alla dipendenza e alla confusione tra il di Dio: la vostra santificazione” (1Ts 4,3). Ma, reale e il virtuale (Benedetto XVI, Discorso ai che cosa è la santità? Il Concilio Vaticano II giovani del Libano, 15.09.12). La frequenta- la definisce come “pienezza di vita cristiana e zione della Parola sia per voi, come lo fu per P. perfezione dell’amore” (LG 40). E Giovanni Allegra, occasione per incontrare Cristo. Que- Paolo II la concepisce come appartenenza a sto incontro darà alla vostra vita di giovani e Colui che è il Santo per eccellenza, il “tre volte domani di adulti “un nuovo orizzonte e con ciò santo” (cf. Is 6,3) (cf. NMI 30). Per chi è entra- la direzione decisiva” (Benedetto XVI, Deus to nella santità di Dio “sarebbe un controsenso caritas est, 1) e giusta per essere veri prota- accontentarsi con una vita mediocre, vissuta gonisti del vostro futuro, e svolgere il vostro secondo un’etica minimalista e una religiosi- ruolo nella società in cui vivete, e nella Chie- tà superficiale” (NMI 31). Cari giovani siate sa. La frequentazione della Parola di Dio unita giovani santi, siate santi giovani. Non abbiate a una vita di preghiera autentica e la pratica paura di diventare santi. A questo siete stati dei sacramenti, particolarmente dell’eucari- chiamati. Vi accompagni in questo camino la stia e della riconciliazione, vi permetteranno Vergine santa, la Madonna della Ravanusa, di prendere iniziative che diano senso e ra- tanto amata da Fr. Gabriele M. Allegra e da dice, quindi consistenza, alla vostra esisten- tutti voi. Pace e Bene. za, “contrastando la superficialità e il facile consumismo” (Benedetto XVI, Discorso ai Fr. José Rodriguez Carballo, ofm giovani del Libano, 15.09.12), controvalori ai Ministro generale, OFM quali ci spinge, particolarmente a voi giovani, la società attuale. La meditazione assidua della 6. Sussidio del Definitorio generale sulla Parola di Dio, particolarmente del Vangelo, vi «nostra identità francescana» permetterà di essere e di vivere, anche come giovani, “radicati in Lui [Cristo], saldi nella fede” (Col 2,7), diventando così lettera viva di PRESENTAZIONE EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 453

Cari fratelli: proficuo in vista di un profondo cammino di il Signore vi dia pace! rinnovamento della nostra identità.

Il recente Capitolo generale ha chiesto che Roma, 4 ottobre 2012. il Definitorio generale «approfondisca il tema Festa di San Francesco dell’identità francescana e della partecipazio- ne alla missione evangelizzatrice dei Frati sa- Fr. José Rodríguez Carballo, ofm cerdoti e laici» (Mandato 2). Ministro generale OFM Nel servizio di animazione «il nostro pro- getto è di ripartire dal Cristo e dal suo Van- Prot. 103289. gelo, per vivere e operare sempre alla luce del Vangelo» (Ripartire dal Vangelo, p. 14), L’IDENTITÀ per questo vogliamo proporre una riflessione FRANCESCANA rinnovata su chi siamo e chi siamo chiamati ad essere. In tempi di fatica e di difficoltà per l’Ordine, riprendere concretamente la nostra I Ministri, Custodi e Guardiani sono invi- identità carismatica ci aiuterà a trasformare la tati a promuovere una riflessione sulla nostra crisi in occasione per discernere l’essenziale identità oggi, nelle Fraternità, nel processo di che abbiamo promesso di vivere e incarnarlo preparazione e nella celebrazione del Capito- nella vita di ogni giorno, e, nello stesso tem- lo provinciale o custodiale, negli incontri di po, ci spronerà ad essere nel mondo di oggi formazione permanente, nelle giornate di ri- evangelicamente ribelli in modo da essere più tiro e negli esercizi spirituali, e nel tempo nel significativi e più profetici. quale le Fraternità elaborano il progetto di Il Definitorio generale ha già iniziato una vita e missione. riflessione sulla nostra identità di Frati Mi- nori, riprendendo la Regola e le Costituzioni Enunciazione del tema generali e ascoltando con simpatia ed empatia (cf. PdV 13.15) il mondo contemporaneo. Ta- Riflettere su chi siamo e chi siamo chiamati le riflessione è stata condivisa e approfondita ad essere come Frati minori e come Provincia, con i nuovi Ministri provinciali, con i Presi- a partire dai testi fondanti (Regola e Costitu- denti delle Conferenze e con i Visitatori ge- zioni), in dialogo con la Chiesa e con il mondo nerali. di oggi. Raccogliendo le varie indicazioni emerse, con questo semplice sussidio il Definitorio ge- Motivazioni e Obiettivi nerale intende offrire a tutte le Province e le Entità dell’Ordine uno strumento pratico per * Stimolare i Frati a riprendere le Costitu- approfondire questo tema vitale. zioni generali, quale “legge fondamentale” Nella prima scheda si propone una traccia che attualizza la Regola e orienta la nostra concreta di riflessione da usare nel processo di vocazione francescana. preparazione del Capitolo provinciale e di co- * Rinnovare la coscienza che il nostro cari- struzione del Progetto di vita e missione della sma, come ogni altro, è un DONO dello Provincia, oppure nella formazione permanen- Spirito, specifico, per la Chiesa e per il bene te o anche come traccia per le giornate di ritiro del mondo. e gli esercizi spirituali. * Rafforzare il senso di appartenenza a Dio Con la seconda scheda si propone una cele- come consacrati e alla Fraternità universale brazione coinvolgente e significativa della no- e provinciale, in modo da evitare di unifor- stra identità carismatica da usare nelle singole marci ai sacerdoti diocesani, di confonderci Fraternità o nelle assemblee della Provincia o con altri carismi ecclesiali, e così conserva- Entità, affinché ogni Frate possa nuovamente re tutti (frati laici e sacerdoti) la medesima interiorizzarla e così sentirsi animato a rinno- e unica fondamentale identità francescana. vare la propria vita e fortificare la propria fe- * Recuperare e sviluppare l’ispirazione fran- deltà. cescana per promuovere i valori di giusti- Affido questo “strumento” di animazione zia, pace e integrità del creato. ad ogni Ministro provinciale e Custode, e a tut- * Dialogare con le altre religioni e con la cul- ti i Guardiani, auspicando un utilizzo diffuso e tura contemporanea dominante, in atteg- 454 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3

giamento critico e di ascolto, in modo da §2. Quali seguaci di san Francesco, i frati non lasciarsi condizionare e da rinnovare il devono condurre una vita radicalmente evan- nostro stile francescano nell’evangelizza- gelica: vivendo in spirito di orazione e devo- zione. zione ed in comunione fraterna, dando testi- monianza di penitenza e di minorità, portando Metodologia in tutto il mondo l’annuncio del Vangelo, con carità verso tutti gli uomini, predicando, con i * Dalla Regola e dalle Costituzioni generali fatti, riconciliazione, pace e giustizia, e manife- si prendono gli elementi vitali del nostro stando sommo rispetto verso il creato. carisma che attraversano tutti i capitoli e costituiscono la forma di vita trasmessaci PRESUPPOSTI TEOLOGICO- da san Francesco. SPIRITUALI * I vari elementi del carisma sono raggruppa- DELLA NOSTRA IDENTITÀ ti nelle tre dimensioni fondamentali: 1. la dimensione teologico-spirituale; 2. la vita Tali presupposti costituiscono come il soste- in fraternità e minorità; 3. la missione nella gno indispensabile per comprendere alla luce Chiesa e nel mondo. della fede l’orizzonte spirituale di Francesco * Per ogni grande tematica si propone un d’Assisi, tra i quali non possono mancare i se- confronto con la situazione della Chiesa e guenti: con la cultura contemporanea. la fede profonda nella paternità di Dio, la se- * Nella considerazione dell’identità è impor- quela radicale di Cristo, l’obbedienza al santo tante tenere presenti e articolare tutte le di- Vangelo e l’osservanza dei consigli evangeli- mensioni che la costituiscono, per evitare ci, il possesso dello Spirito del Signore come una visione parziale e frammentaria. primato assoluto della vita, la comunione con * Questa proposta di approfondimento è la Chiesa, la necessità inderogabile di mante- strettamente collegata con le linee guida nere vivo lo spirito di orazione e devozione, del sussidio Ripartire dal Vangelo e con il l’espropriazione come cammino di liberazione processo di riflessione indicato nel Morato- e libertà, la purezza del cuore come forma pri- rium, e dovrebbe poi ispirare un “progetto vilegiata di espropriazione, la missione (inviati di vita e missione” adeguato e coerente. come Gesù) quale componente essenziale della vocazione, la ricerca incessante della pace. Testi base Lettura orante della Regola Il riferimento fondamentale che sintetizza la nostra identità è: Rb 1 e CCGG, art. 1 §1-2: Proponiamo la lettura orante di due brani centrali della Regola bollata che fondano la no- Rb 1: La Regola e vita dei frati minori è stra identità per confrontarci con gli elementi questa, cioè osservare il santo Vangelo del teologico-spirituali del nostro carisma. Signore nostro Gesù Cristo, vivendo in ob- • «I frati non si approprino di nulla, né casa, bedienza, senza nulla di proprio e in castità. né luogo, né alcuna altra cosa. E come pel- Frate Francesco promette obbedienza e rive- legrini e forestieri in questo mondo, serven- renza al signor papa Onorio e ai suoi succes- do al Signore in povertà ed umiltà, vadano sori canonicamente eletti e alla Chiesa roma- per l’elemosina con fiducia. Né devono na. E gli altri frati siano tenuti a obbedire a vergognarsi, perché il Signore si è fatto po- frate Francesco e ai suoi successori. vero per noi in questo mondo. Questa è la sublimità dell’altissima povertà quella che CCGG art. 1 ha costituito voi, fratelli miei carissimi, ere- §1. L’Ordine dei Frati Minori, fondato da di e re del regno dei cieli, vi ha fatto poveri san Francesco d’Assisi, è una Fraternità nel- di cose e ricchi di virtù. Questa sia la vostra la quale, mediante la professione religiosa, parte di eredità, quella che conduce fino al- i frati, seguendo più da vicino Cristo, mossi la terra dei viventi. E, aderendo totalmen- dallo Spirito Santo, si donano totalmente a te a questa povertà, fratelli carissimi, non Dio amato sopra ogni cosa, vivendo il Vange- vo-gliate possedere niente altro in perpetuo lo nella Chiesa, secondo la forma osservata e sotto il cielo, per il nome del Signore nostro proposta da san Francesco. Gesù Cristo» (Rb 6, 1-6). EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 455

• «Ammonisco, poi, ed esorto nel Signore * Fede nel Signore, Dio Padre, che dobbiamo Gesù Cristo, che si guardino i frati da ogni servire; nello Spirito che dobbiamo acco- superbia, vana gloria, invidia, avarizia, cu- gliere, e in Gesù Cristo che dobbiamo se- re o preoccupazioni di questo mondo, dalla guire (Rb 6,1; 10,7-8). detrazione e dalla mormorazione. * Principio generale della non appropriazio- E coloro che non sanno di lettere, non si ne (Rb 6,1). preoccupino di apprenderle, ma facciano * Criteri per l’itineranza (Rb 6,2-3). attenzione che ciò che devono desiderare * L’altissima povertà, via per il regno dei cie- sopra ogni cosa è di avere lo Spirito del Si- li (Rb 6,4-6). gnore e la sua santa operazione, di pregarlo * Ciò che può allontanare dallo Spirito del Si- sempre con cuore puro e di avere umiltà, gnore (Rb 10,7b). pazienza nella persecuzione e nella infer- * Gli obiettivi primari del cuore umano (Rb mità, e di amare quelli che ci perseguitano 10, 8-10a): «avere lo Spirito del Signore e e ci riprendono e ci calunniano, poiché dice la sua santa operazione»; «pregarlo sempre il Signore: Amate i vostri nemici e pregate con cuore puro»; «avere umiltà, pazienza per quelli che vi perseguitano e vi calunnia- nella persecuzione e nell’infermità e amare no; beati quelli che sopportano persecuzio- quelli che ci perseguitano». ne a causa della giustizia, poiché di essi è il * Il fondamento evangelico della perseveran- regno dei cieli. E chi persevererà fino alla za (Rb 10, 10b-12). fine, questi sarà salvo» (Rb 10,7-12). * La vocazione missionaria come frutto della • «Tutti quei frati che, per divina ispirazione, divina ispirazione. vorranno andare tra i Saraceni e tra gli al- * Il frate missionario inviato dal Signore e tri infedeli, ne chiedano il permesso ai loro dalla Fraternità (Rb 12, 1-2). ministri provinciali. I ministri poi non con- * La predicazione al servizio dell’edificazio- cedano a nessuno il permesso di andarvi, se ne del popolo di Dio e la predicazione di non a quelli che vedranno idonei ad essere Gesù come permanente paradigma per l’e- mandati» (Rb 12,1-2). «Ammonisco inoltre vangelizzazione (Rb 9,3). ed esorto gli stessi frati che, nella predica- zione che fanno, le loro parole siano esami- ELEMENTI CENTRALI nate e caste, a utilità e edificazione del po- DELLA NOSTRA FORMA VITAE polo, annunciando ai fedeli i vizi e le virtù, la pena e la gloria con brevità di discorso, Gli elementi fondanti l’orizzonte spirituale poiché brevi discorsi fece il Signore sulla di Francesco sono stati tradotti creativamen- terra» (Rb 9, 3). te in una forma concreta di vita che possiamo concentrare in tre dimensioni fondamentali. Suggeriamo di seguire lo schema già propo- sto dall’Ordine su la lettura orante della Paro- Metodologia consigliata la di Dio nella vita francescana: * Ogni dimensione è una scheda per la rifles- * Preparazione con un momento di invoca- sione individuale e comunitaria. zione allo Spirito. * Prima di iniziare la riunione sono consiglia- * Lettura e ascolto del testo. te una lettura e riflessione individuale. * Interiorizzazione e assimilazione, scopren- * Il Guardiano o l’animatore prepara con cura do la ricchezza del testo e memorizzando lo svolgimento della riflessione comunita- un testo chiave. ria. * Restituzione attraverso una preghiera di lode, * Si inizia con il canto o una preghiera e con di ringraziamento, di supplica o d’invocazione. la lettura dei testi principali. * Scelta concreta che scaturisce dall’ascolto e * Segue un breve silenzio e una condivisione. accoglienza della parola di Francesco. * Si leggono le tracce sul “confronto” con gli aspetti positivi e negativi della cultura, an- Indichiamo alcuni elementi importanti che che locale. sono contenuti in questi testi della Regola: * Si risponde alle provocazioni emerse e alle * Il giusto equilibrio e la profonda interazio- questioni “per noi”. ne tra vita di preghiera e contemplazione, * Si conclude con qualche brano scelto dai vita fraterna in minorità e ardore missiona- sussidi indicati alla fine per l’approfondi- rio-evangelizzatore. mento e con un canto o una preghiera. 456 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3

Iª Dimensione IIª Dimensione Una vita radicalmente evangelica Una vita in Fraternità e Minorità

* Osserviamo il santo Vangelo: CCGG 1; 5 * Siamo una Fraternità: CCGG 1 §1; 38 (cf. §2; 22 §1 (cf. anche 83 §1; 117 §2; 127 §4). anche 40; 41; 45 §1; 79; 140 §1; 232). * Seguiamo più da vicino Gesù Cristo: * Viviamo in comunione fraterna: CCGG 39; CCGG 1 §1; 5 §2 (cf. anche 7 §1; 8 §1; 38). 42 (cf. anche 9 §3; 46; 50-52; 87 §1-2;137 * Siamo totalmente donati a Dio e viviamo i § 2; 139 §1). consigli evangelici: CCGG 1 §1; 5 (cf. an- * “Senza nulla di proprio”: CCGG 72 §1; 73- che 6 ; 7; 8; 9; 19 §2; 20 §1; 33 §1-2; 45 §1; 75. 65; 67). * Povertà evangelica: CCGG 8; 72 §2 (cf. an- * Viviamo in spirito di orazione e devozione: che 64; 65; 67; 70; 75 §1; 91; 97). CCGG 1 §2; 19 (cf. anche 20; 21-24; 26; * La “grazia del lavoro”: CCGG 76-82. 28; 29). * Minori tra i minori (solidarietà): CCGG 66; * Viviamo in conversione permanente (peni- 72 §3 (cf. anche 32 §3; 78 §1; 82 §1 e 3). tenza): CCGG 1 §2; 32 (cf. anche 33 §3; 34 * Strumenti di riconciliazione, pace e giusti- §2; 84; 86; 99). zia, nel rispetto del creato: CCGG 1§2; 68; 69; 71 (cf. anche 85; 98 §2; 96 §2-3; PdV Confronto 30). La nostra forma di vita evangelica è messa a confronto con la diffusa ricerca di senso e di Confronto esperienze spirituali, con una spiritualità plu- La nostra vita di Frati e Minori è messa a rale che però sospinge spesso gli individui a confronto con ampi movimenti di solidarietà crearsi una religione personale; ma anche con e di volontariato, con la ricerca di nuovi stili una rinnovata sensibilità nei confronti della di vita, con la sensibilità verso i diritti umani libertà religiosa e del dialogo interreligioso; e l’ambiente, e verso l’emergere e il rendersi con un senso di maggiore responsabilità nei visibili delle minoranze di ogni tipo, che ren- credenti; e con una ritrovata simpatia nei con- dono le nostre società pluriculturali. fronti della persona di Gesù di Nazaret. Però Ma la cultura è dominata anche dall’indi- vi è anche una cultura dominante dell’immagi- vidualismo, dalla ricerca della ricchezza e del ne esteriore, dell’effimero e dell’indifferenza potere; è spesso caratterizzata da divisioni e da religiosa accanto a forme emotive e fragili di ingiustizie; dal fenomeno delle migrazioni e religiosità. da diverse forme di esclusione sociale. Altre sfide vengono dalle culture particola- Altre sfide vengono dalle culture particola- ri: cercare di individuarle. ri: cercare di individuarle.

Per noi Per noi – Che cosa entra di negativo nella nostra vi- – Che cosa entra di negativo nella nostra vi- ta e che cosa possiamo imparare da queste ta e che cosa possiamo imparare da queste culture? culture? – Che cosa ci dice in proposito la prima di- – Che cosa ci dice in proposito la seconda mensione del nostro carisma e quale può dimensione del nostro carisma e quale può essere il nostro contributo oggi per evange- essere il nostro contributo oggi per evange- lizzare la cultura ? lizzare la cultura? – Decidere almeno una scelta concreta perso- – Decidere almeno una scelta concreta per- nale e/o comunitaria che significhi un rin- sonale e/o comunitaria che significhi un novamento della vita evangelica. rinnovamento della vita in fraternità e in minorità. Per approfondire e sviluppare la riflessione * La nostra identità francescana, Roma 1991 Per approfondire e sviluppare la riflessione (Collana COMPI 10). * Voi siete tutti fratelli. Sussidio per la for- * Lo spirito di orazione e devozione. Temi mazione permanente sul capitolo 3° delle per approfondire e riflettere, Roma 1996. Costituzioni generali, Assisi 2002 (Collana COMPI 22). * Pellegrini e forestieri in questo mondo. Sus- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 457

sidio per la formazione permanente sul Ca- della Chiesa tra i poveri, e altre ancora, che pitolo IV delle Costituzioni generali OFM, possono mettere in crisi la fiducia dei credenti Roma 2008. e anche dei Frati verso le persone responsabili. Siamo anche confrontati con la diminu- IIIª Dimensione zione dell’ardore missionario nella Chiesa e nell’Ordine. Missione nella Chiesa e nel mondo Altre sfide vengono dalle culture particola- Riferimento di base: CCGG 112 §1: È com- ri: cercare di individuarle. pito dei Capitoli generali e provinciali di esa- minare se l’attività dell’Ordine, quanto alla Per noi scelta, ai modi concreti di agire e all’efficacia – Che cosa entra nella nostra vita e che cosa della testimonianza, risponda alle esigenze del possiamo imparare da queste culture? nostro tempo e dell’opera di evangelizzazione – Che cosa ci dice in proposito la terza di- francescana, e di indicare le vie e i metodi ido- mensione del nostro carisma e quale può nei ad incrementare l’apostolato. essere il nostro contributo oggi per evange- lizzare la cultura? * Tutti i Frati partecipano alla missione della – Decidere almeno una scelta concreta perso- Chiesa: CCGG 83; 84 (cf. anche 4 §1; 5 §2; nale e/o comunitaria per rinnovare lo slan- 89 §1; 116 §1). cio missionario ed evangelizzatore. * Evangelizziamo con la testimonianza della vita: CCGG 86; 89 §1 (cf. anche 87; 90-99; Per approfondire e sviluppare la riflessione 115 §2). * La nostra identità francescana, Roma 1991 * Evangelizziamo con la parola: CCGG 89 (Collana COMPI 10). §2; 100-110. * H. Schalück, “Riempire la terra del Vange- * Evangelizziamo in fraternità e in minorità: lo di Cristo”, Roma 1996 (Collana COMPI CCGG 87 §1-2; 91; 111 (cf. anche 88; 97; 16). 98; 104; PdV 27). * Inviati per evangelizzare in fraternità e mi- * Evangelizziamo “inter gentes” e “ad gen- norità nella Parrocchia. Sussidio per la pa- tes”: PdV 13-21 (cf. anche CCGG 116; 117; storale parrocchiale, Roma 2009. 118 §2; 121). * Con nuove forme di fraternità per una nuo- LA NOSTRA VOCAZIONE va evangelizzazione: CCGG 87 §3; 115 §1; EVANGELICA FRANCESCANA PdV Mandato 20. * Siamo “pellegrini e forestieri” (itineranza): 1. Celebriamo la nostra identità CCGG 64; 72 §1; PdV 22-24, Mandato 13. * Siamo disposti a imparare e a dialogare con Premessa tutti: CCGG 93. Questa proposta può essere attuata in una o anche più celebrazioni, e adattata secondo le Confronto situazioni locali o il cammino della Fraternità. La nostra missione francescana è messa I segni e i gesti possono essere diversi o ag- a confronto con la cultura che valorizza la giunti, secondo le culture e le sensibilità. donna, l’uguaglianza, la partecipazione e la democrazia; ma anche con una cultura domi- Preparazione nante che ha creato una distanza tra le nuove Preparare nella Fraternità un ambiente generazioni e la Chiesa; che diffonde uno spi- con l’immagine di San Francesco, la croce di rito iper-critico e a volte aggressivo verso la S. Damiano e uno spazio per l’esposizione del Chiesa, che fomenta l’indifferentismo e il re- Santissimo, per il Vangelo, la Regola, le Co- lativismo religioso; che è alimentata dai rapidi stituzioni generali, i sandali, la mappa mundi mutamenti nei valori e nei punti di riferimento. oppure un globo. Dall’interno della Chiesa vengono altri va- lori, come la centralità della Parola, la parteci- pazione dei laici e le differenti forme di colla- Monizione iniziale borazione, insieme alle sfide del clericalismo Cari fratelli! esagerato, degli abusi sessuali e finanziari, La nostra vocazione è un dono prezioso ri- dello stile non evangelico di vita, dell’assenza cevuto dalla Santissima Trinità. La nostra Fra- 458 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 ternità francescana nasce dall’ascolto di Cristo che doveva vivere secondo la forma del santo nel Vangelo mediante un nuovo vincolo nello Vangelo. Il punto di partenza e il tratto centra- Spirito (cf. PdV 6). Si tratta di un carisma dato le della nostra identità carismatica è osservare dallo Spirito al nostro padre San Francesco e e vivere secondo il Vangelo sull’esempio del ai suoi seguaci per il bene della Chiesa e del nostro padre San Francesco. “La Regola e la mondo. Questo carisma ha una sua specifica vita dei frati minori è questa, cioè, osservare il identità che chiede di essere custodita in am- santo Vangelo del Signore nostro Gesù Cristo, bito personale e comunitario in vista della vivendo in obbedienza, senza nulla di proprio e missione nella Chiesa e nel mondo. Si tratta di in castità.” un’identità dinamica, una identità evangelica “in via”, che si costruisce camminando. Il pun- Canto e ingresso del libro del Vangelo to di partenza, il centro e l’àncora di stabilità è Lettura delle CCGG. il Vangelo. Abbiamo come punti di riferimen- to l’esperienza del nostro padre San Francesco Art. 1 e delle prime Fraternità, le Fonti, il patrimonio §1. L’Ordine dei Frati Minori, fondato da spirituale, culturale, intellettuale, missionario san Francesco d’Assisi, è una Fraternità nel- dell’Ordine lungo i secoli, le nostre Costitu- la quale, mediante la professione religiosa, zioni, la fedeltà creativa di ogni confratello i frati, seguendo più da vicino Cristo, mossi e di ogni Fraternità, e la risposta ai segni dei dallo Spirito Santo, si donano totalmente a tempi e dei luoghi di ogni tempo storico. Le Dio amato sopra ogni cosa, vivendo il Vange- Costituzioni sono in modo particolare un pre- lo nella Chiesa, secondo la forma osservata e zioso strumento, frutto dell’impegno di tutto proposta da san Francesco. l’Ordine con l’approvazione della Chiesa, per §2. Quali seguaci di san Francesco, i frati custodire e aggiornare la nostra identità. Vo- devono condurre una vita radicalmente evan- gliamo rinnovare il nostro impegno personale gelica: vivendo in spirito di orazione e devo- e fraterno per conoscerle, accoglierle nel no- zione ed in comunione fraterna, dando testi- stro cuore e viverle nella nostra vita e nella no- monianza di penitenza e di minorità, portando stra missione evangelizzatrice. in tutto il mondo l’annuncio del Vangelo, con carità verso tutti gli uomini, predicando, con i Canto fatti, riconciliazione, pace e giustizia, e manife- Dopo l’esposizione del Santissimo e il rito stando sommo rispetto verso il creato. d’inizio (con il segno della croce e il saluto) il Presidente invita tutti a dire insieme la pre- Pausa di silenzio ghiera alla Trinità: 3. Vivere secondo la Regola di san Francesco «Onnipotente, eterno, giusto e misericor- dioso Iddio, concedi a noi miseri di fare, per Monizione tuo amore, ciò che sappiamo che tu vuoi, e di La forma di vita evangelica che Francesco volere sempre ciò che a te piace, affinché, inte- ha intuito con la grazia di Dio e con la mo- riormente purificati, interiormente illuminati e zione dello Spirito Santo è espressa in modo accesi dal fuoco dello Spirito Santo, possiamo particolare nella Regola. Essa è il fondamento seguire le orme del tuo Figlio diletto, il Signo- della vita e della legislazione dell’Ordine, è re nostro Gesù Cristo, e con l’aiuto della tua soprattutto «midollo del Vangelo» (2C 208). sola grazia giungere a te, o Altissimo, che nel- Dobbiamo sempre conservare nel nostro cuore la Trinità perfetta e nell’Unità semplice vivi la Regola offertaci dal nostro padre San Fran- e regni e sei glorificato, Dio onnipotente per cesco e approvata dalla Chiesa per vivere nella tutti i secoli dei secoli. Amen». fedeltà al nostro carisma.

Canto e ingresso della Regola 2. Osservare il santo Vangelo Lettura delle CCGG.

Monizione Art. 2 Il dono del Vangelo è nell’origine della no- §1. La Regola dei Frati Minori confermata stra Fraternità. San Francesco dice nel suo Te- da Papa Onorio III4 è il fondamento della vi- stamento che l’Altissimo stesso gli ha rivelato ta e della legislazione dell’Ordine, e tutto ciò EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 459 che è contenuto in essa deve essere inteso e dendo alle condizioni del mondo che si evolve, osservato in un contesto vitale, secondo il pen- siano sempre fedeli al sentire della Chiesa, ne siero di san Francesco, espresso soprattutto condividano le iniziative e le proposte, e le so- nei suoi scritti, il senso della Chiesa e le sane stengano secondo le proprie possibilità. tradizioni dell’Ordine. §2. Tutti e singoli i frati prestino obbedien- §2 Per poter maggiormente conoscere ed za e reverenza al Signor Papa, cui sono in osservare fedelmente «lo spirito e le finalità modo speciale legati dalla propria Regola e proprie del Fondatore», insieme alla Regola i dal voto di obbedienza; nell’esercizio del mi- frati si studino di esaminare, capire e venerare nistero pastorale, poi, siano soggetti all’auto- la vita e gli scritti di san Francesco e dei suoi rità dei Vescovi; inoltre, secondo il desiderio seguaci. e l’esempio di san Francesco, trattino sempre con il dovuto rispetto i Vescovi e i Sacerdoti. Pausa di silenzio Pausa di silenzio 4. Seguire san Francesco oggi secondo le CCGG 5. Rinnovare ogni giorno la nostra Profes- sione Monizione Noi Frati Minori ci proponiamo di vivere Monizione in ogni tempo la forma di vita che il nostro pa- La nostra vocazione è un impegno perso- dre San Francesco visse e propose ai suoi figli, nale e quotidiano. Per questo siamo chiamati a approvata dalla Chiesa, e che consiste nel vi- far memoria della nostra professione, per dare vere secondo il Vangelo. Per raggiungere que- a Dio quella risposta nuova che Egli attende sto proposito ci viene dato un prezioso aiuto: in ogni nuova stagione della nostra vita. Rin- le rinnovate Costituzioni Generali. Esse sono novando quotidianamente la formula di pro- una continua attualizzazione della Regola per fessione, attualizziamo ogni giorno la nostra il nostro tempo. Esse sono indispensabili per risposta. Lasciamo risuonare le parole della custodire e attualizzare la nostra identità di professione finché diventino la nostra vita. Frati Minori. Ingresso del Cero Pasquale acceso Canto e ingresso delle CCGG Lettura delle CCGG Lettura delle CCGG Art. 5 Art. 10 §1. I Frati, portando a compimento la loro L’interpretazione autentica della Regola di consacrazione battesimale e rispondendo alla san Francesco è riservata alla Santa Sede. Al divina chiamata, si Capitolo generale invece compete il diritto di abbandonano totalmente a Dio sommamen- adattare la Regola stessa ai nuovi tempi e di te amato, con la professione di obbedienza, fare interpretazioni, che tuttavia hanno biso- povertà e castità, da vivere secondo lo spirito gno dell’approvazione della Santa Sede. di san Francesco; contraggono un patto con Dio, e la loro vita diviene per tutta l’esistenza Art. 12 come un sacrificio offerto a Dio nella carità. §1. Le Costituzioni generali contengono le §2. La professione, nel nostro Ordine, nelle norme fondamentali per regolare dovunque la mani del legittimo Ministro, si esprime così: vita di tutti i frati secondo la Regola.35 §2. Tutti i frati si impegnino con la massi- Breve silenzio ma diligenza ad osservare le leggi contenute Ognuno accende la sua candela nel cero e in queste Costituzioni. Senza la loro fedele os- tutti insieme rinnovano la Professione, secon- servanza a stento si possono raggiungere la do la formula seguente: comunione fraterna e la perfezione evangelica nel modo proprio dell’Ordine. Onnipotente, santissimo, altissimo e som- mo Dio, Art. 4 Padre santo e giusto, §1. I Frati Minori, inseriti nel popolo di Signore Re del cielo e della terra, Dio, attenti ai nuovi segni dei tempi e rispon- ti benedico e ti rendo grazie 460 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3

perché con la forza del tuo amore masse Ordine dei Frati Minori (cf. 1Cel 38). mi hai chiamato a seguire La prima dichiarazione che le CCGG fanno è le orme del tuo Figlio diletto, affermare che l’Ordine è una Fraternità. Con il Signore nostro Gesù Cristo, ciò si vuol dire che il riferimento principale nella forma di vita che ispirasti al tuo servo non è l’istituzione ma la persona del “fratello”. Francesco. Dopo la centralità di Dio e del Vangelo, la Fra- Con la forza dello Spirito Santo, ternità è l’elemento fondamentale dell’identità oggi rinnovo a te, della nostra vocazione francescana. San Fran- con tutto lo slancio del cuore, cesco riconosce che i fratelli e la rivelazione il voto di vivere in obbedienza, di vivere secondo la forma del santo Vangelo senza nulla di proprio, sono doni del Signore. e in castità e insieme confermo l’impegno Canto di professare la vita e la Regola dei Frati Lettura delle CCGG, con breve silenzio do- Minori po ogni articolo confermata da papa Onorio, secondo le Costituzioni del nostro Ordine. Art. 38 Padre santo, concedi che, I frati, come figli del Padre celeste e fratelli sostenuto da Maria Immacolata, di Gesù Cristo nello Spirito Santo, seguendo Vergine fatta Chiesa e modello della vita la forma evangelica rivelata dal Signore a san consacrata, Francesco,2 conducono vita fraterna in comu- per l’intercessione del Padre san Francesco nità, si amano e si nutrono reciprocamente più e di tutti i Santi, di quanto una madre ama e nutre il suo figlio con l’aiuto dei fratelli, carnale. persèveri sino alla fine nel santo proposito e, per tua sola grazia, Art. 39 giunga a te, o Altissimo, Animati dalla carità di Dio diffusa nei loro che nella Trinità perfetta e nella Unità sem- cuori per mezzo dello Spirito Santo, tutti i frati plice nutrano al massimo tra di loro uno spirito di vivi e regni glorioso nei secoli dei secoli. familiarità e di reciproca amicizia, coltivino Amen. la cortesia, la gioia del cuore e tutte le altre virtù, cosicché, offrendosi l’un l’altro un con- Lettura delle CCGG tinuo stimolo alla speranza, alla pace e alla letizia, giungano alla piena maturità umana, Art. 19 cristiana e religiosa, riuniti in vera fraternità. §1. I frati, fedeli alla propria professione, seguono nella preghiera Cristo, il quale eleva Art. 40 al Padre un perfetto rendimento di grazie ed è Poiché ogni frate è un dono dato da Dio al- «vivo per intercedere in nostro favore». la Fraternità, i frati, anche se forniti di carat- §2. Seguendo le orme di san Francesco, tere, cultura, costumi, talenti, attitudini e qua- «non più un uomo che pregava ma una vera lità diversi, si accolgano reciprocamente nella preghiera egli stesso», i frati, allontanato ogni loro realtà propria, come sono ed in quanto impedimento e messa da parte ogni preoccu- uguali, di modo che l’intera Fraternità diventi pazione ed affanno, servano, amino, onorino il luogo privilegiato dell’incontro con Dio. e adorino il Signore Dio con cuore mondo e mente pura, «poiché è necessario pregare Art. 41 sempre senza stancarsi»; infatti «il Padre cer- Tutti i membri dell’Ordine sono di nome ca tali adoratori». e di fatto fratelli e minori, sebbene esercitino nell’Ordine uffici, incarichi e ministeri diver- 6. Vivere da Frati Minori si.

Monizione Art. 55 Francesco è il primo nella storia della Chie- §1. Ricordino volentieri i frati che il cari- sa a dare al proprio gruppo il nome di Fraterni- sma conferito da Dio a san Francesco esprime tà. Egli ha voluto che questa Fraternità si chia- e manifesta tutti i suoi molteplici frutti tanto EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 461 presso i Frati Minori quanto presso gli altri Vogliamo adesso porre un segno che espri- membri della Famiglia francescana. ma l’accoglienza di ogni fratello come dono §2. I frati s’impegnino con tutte le forze ad del Signore e la disposizione per il perdono e alimentare e promuovere la piena maturazio- la riconciliazione con ogni fratello. Diamoci ne di questo carisma francescano in tutti colo- un abbraccio fraterno. ro che si ispirano all’ideale di san Francesco, ed a cogliere l’opportunità d’incontrarsi per 7. Evangelizzare in fraternità e minorità nel prestare aiuto nelle iniziative comuni. mondo §3. Gli Assistenti spirituali di ciascuna en- tità o livello della Famiglia francescana siano Monizione scelti con cura, a norma del diritto universale Nelle sue origini la spiritualità francescana e proprio. è una spiritualità missionaria, una spiritualità dell’incontro, che tende a mettersi in cammino. Pausa di silenzio Sull’esempio di Francesco e di tanti confratel- li, vogliamo anche noi accogliere il dono del Monizione Vangelo e restituirlo creativamente con la vita, La Fraternità francescana ha un particolare con gesti concreti, con la missione evangeliz- compito di essere strumento di pace, di bene, zatrice, nella sua espressione di “inter gentes” di giustizia, di riconciliazione. Prima di annun- e “ad gentes”. Le Costituzioni, nei capitoli IV ciare e promuovere la pace, la Fraternità dovrà e V, ci ricordano che siamo pellegrini e fore- viverla. Ogni fratello dovrà avere la pace nel stieri in questo mondo, che tutti siamo chiamati suo cuore. La Fraternità, inoltre, dovrà impe- a evangelizzare, che la nostra prima forma di gnarsi ogni giorno per essere una Fraternità ri- evangelizzazione è con la nostra vita di frater- conciliata, testimone della riconciliazione che nità e minorità, ma anche con la parola e la pre- il Padre vuole realizzare nel mondo mediante dicazione esplicita. il suo Figlio. Canto e ingresso della mappa mundi e di un Lettura delle CCGG paio di sandali

Art. 67 Lettura delle CCGG I frati, rinnegando costantemente se stessi8 e nella continua conversione a Dio, offrano, Art. 66 con l’esempio della propria vita, un segno §1. Per seguire più da vicino l’annienta- profetico che denunci i “falsi valori” del no- mento del Salvatore e per dimostrarlo più stro tempo. chiaramente, i frati abbraccino la vita e la condizione sociale dei piccoli, vivendo sempre Art. 68 tra di loro come minori; in questa posizione §1. I frati vivano in questo mondo come sociale contribuiscano all’avvento del Regno fautori della giustizia, araldi e operatori di di Dio. pace, vincendo il male ed operando il bene. §2. Con il loro stile di vita, i frati, come §2. Mentre annunciano la pace con la boc- Fraternità e come individui, si comportino in ca, i frati la mantengano nell’intimo del cuore, modo che nessuno venga da loro allontanato, cosicché nessuno sia provocato all’ira e allo specialmente coloro che sono di solito social- scandalo, ma tutti, per mezzo di loro, siano mente e spiritualmente emarginati. richiamati alla pace, alla mitezza e alla bene- volenza. Breve testimonianza di un confratello, che vive tra i poveri, per condividere la sua espe- Facciamo un breve esame di coscienza per rienza di frate minore in questo contesto. riconoscere le divisioni, le ferite aperte, le mancanze di dialogo, tutti gli atteggiamenti di Lettura delle CCGG disamore tra di noi nella nostra vita fraterna quotidiana. Art. 83 §1. Come il Figlio è stato mandato dal Pa- Breve silenzio … poi si può pregare o can- dre, tutti i frati, guidati dallo Spirito Santo, tare un salmo penitenziale. sono mandati affinché proclamino il Vangelo 462 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 in tutto il mondo ad ogni creatura e, resa testi- udito il lieto annunzio, e di aiutare coloro che monianza alla Sua voce, facciano conoscere a hanno accolto il Vangelo a costruire la Chiesa tutti che Dio solo è l’onnipotente. particolare. §2. Tutti i frati partecipino al mandato di §3. L’evangelizzazione missionaria rimane evangelizzazione della Chiesa intera e, sull’e- necessaria in tutte le Chiese particolari finché sempio di san Francesco, che «di tutto il suo esse siano pienamente edificate o riportate al- corpo aveva fatto una lingua”, siano pronti ad la primitiva efficienza, servendosi delle forze e accogliere l’ispirazione del Signore e, dovun- dei mezzi necessari. que siano stati chiamati e inviati, con la pa- rola e con l’esempio, edifichino tutte le genti Breve testimonianza di un frate con un’e- mediante la purezza di tutta la loro vita. sperienza tipicamente missionaria ad gentes.

Art. 84 Conclusione I frati, dovunque si trovino e qualunque attività esercitino, si dedichino al ministero Benedizione con il Santissimo e canto fina- dell’evangelizzazione: tanto nella Fraternità le. con la vita di contemplazione e di penitenza, nonché attraverso i vari lavori svolti per la Fraternità; quanto nella società umana me- diante le attività intellettuali e materiali, e con 7. Omelia per la Festa di san Francesco l’esercizio del ministero pastorale nelle par- S. Maria degli Angeli, 4 ottobre 2012 rocchie e in altre istituzioni ecclesiali; ed fi- nalmente, annunziando l’avvento del Regno di L’Anno della Fede Dio con la testimonianza della semplice pre- con Francesco senza francescana. Carissimi fratelli e sorelle: Art.89 il Signore vi dia pace! §1. La testimonianza della vita, ossia la si- lenziosa proclamazione del Regno di Dio è un Anche quest’anno il Signore ci ha concesso inizio e la prima forma di evangelizzazione, e la grazia di pellegrinare ad Assisi, patria del da tutti i frati, tanto chierici che laici, predica- serafico padre san Francesco e di vivere questo tori, oranti o “lavoratori”, giovani e vecchi, momento d’incontro con il Signore nella cele- sani e infermi, può e deve manifestarsi, di mo- brazione eucaristica accanto alla Porziuncula. do che, mentre conducono una vita da minori Lo facciamo con la speranza del pellegrino, in Fraternità, professino di essere cristiani. con l’amore dell’innamorato e con la fede del §2. La testimonianza della parola o l’e- vero credente, sull’esempio di questo martire splicita proclamazione, è la seconda forma di del desiderio, Francesco, «vero innamorato e evangelizzazione, ed è compiuta da coloro che imitatore di Cristo», come lo chiama la Pianti- con la parola e per ufficio annunziano il nome cella Chiara; uomo dalla fede diritta, speranza e la dottrina, la vita e la promessa, il regno e il certa, e carità perfetta. mistero di Gesù Nazareno, Figlio di Dio. Il pellegrinaggio di quest’anno ad Assisi si svolge a pochi giorni dalla solenne inaugu- Ricordare le diverse presenze di evangeliz- razione dell’anno della fede, indetto da Papa zazione inter gentes della Fraternità provin- Benedetto XVI con la lettera apostolica Por- ciale. ta fidei, con la quale il Santo Padre ci invita ad avere una maggiore coscienza della nostra Art. 117 condizione di credenti, in modo tale che, co- §1. Nel nostro Ordine sono detti missionari noscendo e assimilando i contenuti della fede, quei frati che, secondo la Regola, per divina possiamo celebrarla e confessarla con la nostra ispirazione vogliono dedicarsi all’attività mis- vita. sionaria dell’evangelizzazione, e sono inviati In questo cammino ci domandiamo, che co- dal Ministro competente. sa possiamo imparare dallo Stigmatizato della §2. Scopo dell’evangelizzazione missiona- Verna? Dalla cattedra della sua vita Francesco ria è di portare il Vangelo di Nostro Signore ci insegna che «la fede è anzitutto incontro Gesù Cristo tra popoli o gruppi in cui mai fu personale, intimo con Gesù»; «è fare esperien- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 463 za della sua vicinanza, della sua amicizia, del «non vivo più io, ma è Cristo che vive in me»; suo amore» (cf. Benedetto XVI, Catechesi, lasciarsi conquistare da Gesù Cristo, fino ad 21.X.09). Dall’esperienza del Poverello pos- essere con-crocifisso con Lui e, in questo mo- siamo capire che la fede è un cammino che ci do, partecipare alla sua morte e alla sua risur- porta a conoscere Gesù sempre più profonda- rezione. Da Francesco così possiamo imparare mente, ad amarlo sempre più intensamente e a che la fede, cammino condotto dallo Spirito seguirlo in ogni momento. Il Poverello ci in- Santo in noi, si compendia in dure parole: con- segna che non possiamo parlare di fede senza versione e sequela. Ecco perché Francesco è questo incontro con il Signore, senza una co- un vero maestro di fede: cambia di vita, ascolta noscenza sempre più approfondita del Signore e segue Gesù. e senza un amore tale che ci porti ad identifi- Una fede, quella di Francesco, che non gli carci con l’Amato e a seguirlo, facendo nostre risparmiò momenti oscuri, duri e difficili, co- le sue scelte e i suoi stessi sentimenti. me quelli attraversati negli ultimi anni e che, D’altra parte, con la sua esistenza centrata almeno nel corpo, lo accompagnarono fino in Cristo e rapito dall’ardente e dolce forza del alla morte. Da Francesco, allora, possiamo suo amore, Francesco ci indica che la fede de- apprendere: anche nella notte più buia, anche ve accompagnarci per tutta la vita. La fede non nella prova più dura non possiamo dimenticare è soltanto un fatto puntuale, ma è un’esperien- che la luce esiste, che Dio cammina con noi, za esistenziale, un cammino: pertanto per tutta che Lui, come canta Francesco, è il nostro cu- la vita, coinvolge tutta la persona. Solo così la stode e difensore, la nostra sicurezza, il nostro fede sarà per noi, come lo fu per Francesco, TUTTO, il bene, tutto il bene, il sommo bene. sorgente di profonda gioia e di speranza certa; È proprio questa la fede, il credere: abbando- sorgente della nostra sequela di Gesù e della narsi a Lui, fidarsi di Lui, riconoscerlo come nostra testimonianza nel mondo, come porta- il TUTTO. tori del Vangelo ai vicini e ai lontani. Come Per arrivare a questo, è importante, cari fra- spiegare le grandi scelte di Francesco se non telli e sorelle, di non perdere mai la memoria partendo da una fede profonda che lo guida della presenza di Dio nella nostra vita. È la dalla contemplazione del Crocifisso a San Da- memoria di questa presenza che farà fiorire la miano alla profonda esperienza mistica della speranza e la fiducia nel deserto della propria Verna, anzi fino al suo beato transito presso la esistenza. Porziuncola? Il cammino di Francesco, come Condotti da Francesco, l’Anno della fede, il cammino di ogni credente, è segnato dalla che inizierà il prossimo 11 ottobre, deve aiu- fede, in quanto abbandono a Dio, affidamento tarci a ricuperare la dimensione soprannatura- a Lui della propria sorte, legame personalis- le della vita; a sollevare gli occhi da ciò che simo e strettissimo con Lui. In questo modo, è contingente, per tornare ad affidarci com- anche per noi, come lo è stato per Francesco, pletamente al Signore, come fece Francesco, la fede sarà fondamento di tutta la nostra vita, servo fedele e ministro di Cristo, come dice di tutta la nostra esistenza. Bonaventura. L’Anno della fede deve aiutarci Le Lodi al Dio altissimo, scritte dopo l’e- a porre Cristo al centro della nostra vita, fino sperienza delle Stigmate, sono espressione a morire per amore dell’amor suo, come lui altissima della fede di Francesco; espressione si è degnato morire per amore dell’amor mio del cuore di quest’uomo veramente cristiano (Absorveat, 1). che seppe mantenere durante tutta la sua vita, Oggi la crisi della fede ha raggiunto tante anche in mezzo a grandi prove, il suo cuore persone, particolarmente tanti giovani. Come assorto nell’amore di Cristo. Le Lodi al Dio al- afferma Benedetto XVI, «in molte regioni del- tissimo sono espressione di un cuore innamo- la terra la fede corre pericolo di spegnersi co- rato che fece della preghiera costante, fino a me una fiamma che non trova alimento» (Di- diventare lui stesso tutto preghiera, la manife- scorso 27.I.12). Anche tra coloro che si dicono stazione per eccellenza della sua fede, in mo- cristiani, anche tra coloro che sono praticanti do da poter percepire, con uno sguardo sempre tante volte la fiamma della fede corre il rischio nuovo, le meraviglie che Dio realizzava in lui di spegnersi. In questo contesto è veramente e negli altri, così come anche nella creazione. urgente mettere Dio al centro della propria vi- Francesco, l’alter Christus, ci insegna an- ta; fare del Dio rivelato nella persona di Gesù, cora che credere significa, come afferma Pao- l’unico Signore, fino a dire con il Poverello: lo, immedesimarsi con Cristo, fino a poter dire Deus meus et omnia, mio Dio e mio tutto. E, 464 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 facendo questa esperienza, poter annunciare giore adesione al Vangelo; celebrare la fede che «l’amore non è amato», offrendo sempre nella liturgia, particolarmente nell’Eucaristia, ragione della speranza che sostiene la nostra culmine della vita della Chiesa e fonte da cui vita (cf. 1Pt 3,15). Soltanto così, cari fratelli promana tutta la sua energia (cf. Sacrosanctum e sorelle, potremo riparare il tempio di Dio e Concilium 10); confessare la fede con la paro- fortificare il santuario, come fece Francesco e la, soprattutto con la vita (cf. Porta fidei [= Pf] come dobbiamo fare anche noi, tenendo conto 8-9). L’Anno della Fede ha come scopo quello della prima lettura (cf. Sir 50,1.3-7). di far sì che tutti i credenti riscoprano la gioia La nostra celebrazione vuole essere un in- nel credere e ritrovino l’entusiasmo nel comu- contro con Cristo in modo tale che ci sia nella nicare la fede (cf. Pf 7). Non si tratta di una nostra vita un prima e un dopo, così da non fede puramente dottrinale e teorica, anche se riconoscerci più in quello che eravamo pri- il credere esige l’osservanza fedele della dot- ma, come avvenne in Francesco. Anche noi, trina rivelata e trasmessa dalla Chiesa (cf. Gio- quindi, tornando alle nostre occupazioni quo- vanni xxiii, Omelia di apertura del Vaticano tidiane, saremo suoi testimoni in famiglia, nel II, 11.10.1962), ma di una fede vissuta, speri- lavoro … sempre e ovunque. È questo il mio mentata, una fede che nasce dall’«incontro con augurio per tutti coloro che celebrano la festa un avvenimento, con una Persona [la persona del padre e fratello Francesco. È questa la mia di Gesù], che dà alla vita un nuovo orizzonte preghiera: «Credo signore, ma fa crescere la e con ciò la direzione decisiva» (Deus caritas mia povera fede». Fiat, fiat. Amen, amen. est 1).; una fede che «plasma tutta l’esistenza umana sulla radicale novità della risurrezio- Fr. José Rodríguez Carballo, ofm ne» (Pf 6). La vita e il martirio di questi 14 Ministro generale, OFM Francescani ci spingono a riscoprire la gioia di essere credenti, a riscoprire il coraggio della testimonianza. 8. Omelia nell’Eucaristia di ringraziamento Ci sono altri aspetti della vita dei martiri di per la beatificazione dei martiri di Praga Praga che vale la pena di ricordare, perché so- Praga, Rep. Ceca, 14 settembre 2012 no profondamente attuali. Il primo è che non è solo la beatificazione di 14 Frati, ma della be- Siate santi atificazione di un’intera Fraternità. Si tratta di una testimonianza eloquente della santità fra- Carissimi fratelli e sorelle, terna, una manifestazione chiara che la Frater- il Signore vi dia Pace! nità, se è vissuta come «famiglia unita in Cri- sto» (Costituzioni generali OFM [= CCGG] 45 Siamo riuniti attorno all’altare di Cristo §1), non può non essere che un cammino che per elevare all’altissimo, onnipotente e buon conduce ad una vera maturità umana, cristiana Signore un canto di lode e di rendimento di e religiosa (cf. CCGG 39) e in cui si può rag- grazie per il dono di fratelli che ieri ed oggi, giungere la meta alla quale siamo tutti chiama- nonostante le tante difficoltà, danno testimo- ti: la santità. Si tratta, inoltre, di una vera Fra- nianza di fede nel Signore Gesù. Oggi, in mo- ternità francescana per comprendere le varie do tutto particolare, ringraziamo il Datore di vocazioni all’interno del carisma francescano: ogni bene, per il dono di 14 veri Frati Minori 4 Frati sacerdoti (Fr. Federico Bachstein, Fr. che sono stati ascritti ieri nell’albo dei beati da Juan Martínez, Fr. Bartolomeo Dalmasono, sua Santità Benedetto XVI. Lo facciamo nel- Fr. Simone); 4 Frati laici (Fr. Cristoforo Zelt, la chiesa di Santa Maria della Neve di Praga, Fr. Giovanni Didak, Fr. Emanuel, Fr. Giovan- dove il 15 febbraio 1611 confessarono la loro ni Bodeo); 1 Frate diacono (Fr. Girolamo dei fede, versando il sangue per Cristo, riedifican- Conti Arese); 1 Frate suddiacono (Fr. Gaspare do così la Chiesa di Cristo, che ieri, come oggi, Bodeo); 2 Frati con voti temporanei (Fr. Gia- ha bisogno di essere riedificata. e Fr. Clemente); 2 Novizi (Fr. Giovanni All’inizio dell’Anno della Fede, inaugurato e Fr. Antonio). Infine, si tratta di una Fraternità solennemente da Benedetto XVI l’11 ottobre, veramente internazionale: 4 boemi, 4 italiani, l’esempio dei martiri di Praga, è per noi un 3 tedeschi, 1 spagnolo, 1 francese e 1 olandese. modello da seguire. Come sappiamo, l’Anno Nel mondo attuale, frammentato e divi- della Fede ha come obiettivi: intensificare la so, è quanto mai importante che non venga a riflessione sulla fede, per aiutarci ad una mag- mancare la testimonianza di fratelli che, al di EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 465 là dei paesi di origine e della propria cultura, Adveniente 42). Sia questa la meta di ogni atti- sappiano condividere vita e missione. Mentre vità pastorale e della nostra vita come sacerdo- si alzano costantemente “muri” che ci divido- ti, come francescani, come consacrati o come no, i seguaci di Cristo, particolarmente quelli battezzati. Lasciamoci trasformare dalla Paro- che vivono in Fraternità come esigenza della la che è sempre viva ed operante, come ci ha propria forma di vita, devono proclamare con i ricordato la seconda lettura (cf. Eb 4,12). fatti che siamo tutti fratelli, formiamo tutti una L’albero piantato da Francesco nella misti- famiglia e che la diversità non è una minaccia ca chiesetta della Porziuncola, ai piedi dell’al- per la persona, ma una ricchezza e manifesta- tare di S. Maria degli Angeli, è cresciuto vi- zione di un Dio che fa nuove tutte le cose, di goroso e fecondo. Oggi l’Ordine conta 168 un Dio che non si ripete mai. Santi canonizzati e circa 400 Beati. L’albero Cari fratelli e sorelle, il Vangelo che ab- ha esteso i suoi rami in tutto il mondo. Uno biamo ascoltato è una delle pagine più esigen- dei rami ha fruttificato nella repubblica Ceca. ti: la sequela di Cristo esige che si percorra il Voglia il Signore che il sangue dei 14 martiri cammino dell’espropriazione, della povertà di Praga irrori questa terra e l’intera Europa, in radicale. La povertà che Gesù chiede all’uomo particolare i Paesi da cui provengono, perché ricco non è una povertà ascetica che impedisce la terra del vecchio Continente germini nume- all’uomo di essere in grado di apprezzare la rose vocazioni alla vita sacerdotale, religiosa, bellezza della vita. I seguaci di Cristo amano francescana e cristiana; germini numerose vo- la vita ed in essa scoprono Colui che France- cazioni alla santità. I santi, «testimoni della sco confessa come Bellezza (cf. Lodi di Dio luce» (Deus caritas est 40), ci indichino la via Altissimo 4). La povertà richiesta da Gesù è da seguire e ci ottengano dal «tre volte santo» una povertà “cristiana ed evangelica” o, se la grazia di un cuore saggio, come quello che si preferisce, “francescana”: una povertà che chiedeva Salomone (cf. Sap 7,7-11), in modo rende libera la persona, per seguire senza alcu- da raggiungere la misura alta della vita cristia- na riserva Gesù; una povertà che possono sco- na: la santità. Fiat, fiat. Amen, amen! prire ed abbracciare solo i saggi. È la sapienza che viene da Dio, come abbiamo ascoltato nel- Fr. José Rodríguez Carballo, ofm la prima lettura di questa celebrazione, che ci Ministro generale, OFM porta a scoprire la verità sui beni e sui valori, che ci fa vedere tutto in Lui. L’uomo ricco sembrava libero e di buone 9. Intervención en el Sinodo de Obispos intenzioni, ma in realtà è schiavo e lontano dal En el Aula Sinodal, 15.10.2012 regno. I seguaci di Gesù devono aver ben chia- ro che non si possono servire due padroni (cf. Evangelizadores nuevos Mt 6,24): o si serve un idolo, il denaro e i beni para una nueva evangelización materiali, che schiaccia ed esige la vita, o si serve Dio, che libera e dà la vita. Santo Padre, Eminencias, Excelencia, Her- Cari fratelli e sorelle, la testimonianza dei manos y Hermanas: martiri di Praga dimostra che l’imperativo di Paz y Bien. Gesù: siate santi come il padre vostro celeste è santo (cf. Mt 5,48), non è un’esigenza utopi- “Evangelizar es la gracia y la vocación pro- ca e irraggiungibile, ma un percorso che tut- pia de la Iglesia, su identidad más profunda” ti dobbiamo fare. Ce lo ricorda il Vaticano II (Evangelii nuntiandi, 13-14). La Iglesia ha re- quando afferma che tutti sono «chiamati alla cibido del Señor la misión de anunciar y tras- pienezza della vita cristiana e alla perfezione mitir el Evangelio, “potencia de Dios para la della carità» (Lumen gentium 40); ce lo ricorda salvación de todo el que cree” (Rm 1, 16), “pa- anche Giovanni Paolo II quando scrive, nella labra viva y eficaz” (cf. Hb 4, 12); la misión de Lettera apostolica Novo Millennio Ineunte, che anunciar y trasmitir a una persona: la persona la santità è la «misura alta della vita cristiana» de Jesucristo, palabra definitiva de Dios, hecha e che «le vie della santità sono molteplici, e hombre (cf. 1Cor 1, 24). Anunciar el Evange- adatte alla vocazione di ciascuno» (NMI 31). lio, la persona de Jesucristo, es un deber para Ecco perché, sempre secondo lo stesso Pon- todo bautizado: “¡Ay de mí si no predicase el tefice, è necessario «suscitare in ogni fedele Evangelio” (1Cor 9, 16). un vero anelito alla santità» (Tertio Millennio Gracias al don del Espíritu, los Apóstoles, 466 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 con audacia y “parresia” (cf. Hch 2, 29), tras- interior y apostólica, entre ser y actuar, ponien- miten su experiencia de Jesús y la esperanza do de relieve que el dinamismo deriva siempre que les anima, no solo en Jerusalén, en Judea y del primer elemento del binomio” (VC 82). La en Samaría, sino hasta los confines del mundo. trasmisión de la fe cristiana a través de la pre- Después de vente siglos la Iglesia necesi- dicación del Evangelio, “misión esencial pa- ta hoy de una nueva estación misionera, co- ra la Iglesia” (Ecclesia in Medio Oriente, 85) mo ya afirmaba en 1990 el Beato Juan Pablo para que sea creíble y “se presente como una II (cf. Redemptoris missio 294-340; IL 85)). realidad que se puede vivir y que hace vivir” y Así lo requiere, como nos lo recuerda Bene- no como algo puramente utópico o ideológico, dicto XVI, no solo la multitud de pueblos que necesita del testimonio (cf. Verbum Domini 7). todavía no conocen la Buena Noticia, o tam- Ninguna estrategia, por nueva y apropiada que bién son los muchos bautizados que no están parezca, puede suplir a esta exigencia. suficientemente evangelizados y que necesitan En el contexto de la nueva evangelización, que les sea anunciada de nuevo, “en modo per- una tarea fundamental a tener presente es la suasivo”, la Palabra de Dios, sino también co- formación de evangelizadores nuevos que mo son muchos también los pueblos, en otros puedan responder con lucidez, audacia y crea- tiempos “ricos de fe”, que hoy corren el riesgo tividad, y desde una fidelidad sin fisuras a la de perder su propia identidad “bajo el influjo propia vocación, a los desafíos que plantea la de una cultura secularizada”. En este contexto, trasmisión de la fe en el momento actual. En siguiendo las pautas trazadas por el Vaticano concreto, esta formación ha caracterizarse por II y el magisterio de los últimos Papas, y en algunas atenciones particulares. Entre otras se- la perspectiva del Año de la fe, “hoy se ha de ñalo las siguientes: enfrentar con valentía una situación cada vez • Los evangelizadores nuevos han de ser, an- más variada y comprometida, reavivando el te todo, hombres y mujeres animados por impulso de los orígenes, “dejándonos impreg- una fe recta. Si “la trasmisión de la fe es el nar por el ardor de la predicación apostólica fin de la evangelización” (cf. IL 31), enton- después de Pentecostés” (NMI 40), de ahí que ces, lo que es imprescindible en un evange- la necesidad y urgencia de dejarnos impregnar lizador es la fe. Y no solo una fe abstracta, por el ardor de la predicación apostólica” (cf. de nociones, como diría el Cardenal New- NMI 40) y de “la nueva evangelización debe man, sino una fe hecha experiencia, una fe ser reafirmada sin miedo, en la certeza de la vivida, celebrada y confesada, de tal modo eficacia de la Palabra” (cf. Verbum Domini que haga posible el paso de lo meramen- 96). te nocional a lo real. Los biógrafos de san La nueva evangelización requiere cierta- Francisco de Asís lo definen como novus mente nuevo ardor, nuevos métodos, nuevas evangelista, enviado por Dios para des- expresiones, pero, sobre todo, necesita de pertar el corazón de los hombres y muje- evangelizadores nuevos, de “personalidades res de su tiempo a un verdadero sentido de sólidas, animadas por el fervor de los santos” presencia y de acción de Dios en su vida. (VC 81), que no se ocupen simplemente de re- El Poverello lo que hizo es embarcarse en novar las estrategias, “cuanto en aumentar la una nueva evangelización de la sociedad y calidad de su testimonio” (IL 158); personas de la cultura de su tiempo. Su novedad no que se dejen interpelar continuamente por la consiste en predicar el Evangelio, sino en Palabra de Dios y que hagan una lectura teo- una nueva realización del Evangelio, con lógica de los signos de los tiempos y de los lu- apasionado compromiso y una encarnación gares (cf. Evangelii nuntiandi, 15). Teniendo creativa, todo ello hecho posible por su fe presente que el testimonio cristiano es la pri- granítica en Aquel que confiesa como el mera forma de evangelizacion (cf. Ecclesia in TODO de su vida (cf. Alabanzas al Dios Medio Oriente, 66), y que la nueva evangeliza- Altísimo, 4). ción comporta, ante todo, “poner en marcha un • La fe de la que hablamos ha de alimentarse movimiento de conversión” (IL 88), de tal mo- y manifestarse en una intensa vida de ora- do que en todos los bautizados se reanime su ción hasta llegar a ser una persona hecha entusiasmo de pertenencia a Cristo (cf. IL 87), toda ella hecha oración (cf. san Francisco). la nueva evangelización necesita de hombres y El evangelizador nuevo, desde los primeros mujeres que “manifiesten la unidad entre auto- años de su formación, ha de sentirse un per- evangelización y testimonio, entre renovación manente discípulo en el arte de la oración. EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 467

Solo así podrá evitar que su fe se debilite decir una palabra nacida en el silencio, ma- progresivamente y acabe cediendo a la se- durada en la reflexión y alimentada por un ducción de sucedáneos. Solo así podrá per- estudio serio. El diálogo comporta simpa- manecer constantemente en el Señor (cf. Jn tía por el mundo amado por Dios (cf. Jn 3, 15, 4), consciente de que sin Él nada podrá 16), acompañada de un serio discernimien- hacer (cf. Jn 15, 5). Es la oración, el trato to que lleve a “distinguir entre lo que viene de amistad con el Señor, el diálogo de amor del Espíritu y lo que le es contrario” (cf. VC con Él, el que permitirá el evangelizador 73). El diálogo comporta liberar la jaula del dejarse poseer y transformar por el Amado, lenguaje para hacer comprensible la Buena hasta decir con san Pablo: “Ya no vivo yo, Noticia a los hombres y mujeres de hoy. El es Cristo quien vive en mí” (Gal 2, 20), y, diálogo comporta, en fin, formarse en los de este modo, lo que le permitirá responder modernos medios de comunicación, de tal con sabiduría evangélica a los grandes in- modo que puedan utilizarse al servicio de la terrogantes que brotan de la inquietud del Palabra y ponerse al servicio de la evangeli- corazón humano y de sus necesidades más zación (cf. Ecclesia in Medio Oriente, 72). urgentes, entre ellas la necesidad de Dios. La nueva evangelización necesita de evan- • La pasión por el Señor manifestada en una gelizadores nuevos que se dejen habitar por la vida de oración constante, si es auténtica, Palabra y la asuman como alma y fuente de la alimentará en el evangelizador nuevo una comunión y del testimonio; evangelizadores gran pasión por la humanidad, particular- nuevos que se dejen evangelizar por el encuen- mente por los más pobres, llegando a ha- tro con Cristo, de tal forma que osen hablar de cerse, incluso, menor entre los menores de Dios abiertamente y con valentía anuncien la la tierra. Sin el testimonio de la práctica de Buena Noticia; evangelizadores nuevos que se un amor activo y concreto a favor de los nutran constantemente de una vida sacramen- más pobres y sin el testimonio de una vida tal y litúrgica que les permita mejor apropiarse coherente, vivida desde la lógica de la mi- de la riqueza bíblica y patrística, y teológica y noridad y del servicio gratuito, y marcada espiritual. Dada la necesidad que para la nue- por la sencillez y la cercanía de los últimos va evangelización tienen los evangelizadores nuestro mensaje será difícilmente creíble y nuevos, considero que este Sínodo debería correrá el riesgo de ahogarse en el mar de ofrecer pautas para la formación de esos nue- las palabras (cf. NMI 50). Aquí entra de lle- vos evangelizadores de tal modo que puedan no el discurso de la radicalidad evangélica responder adecuadamente a las exigencias que de vida que asegurará la significatividad de comporta la nueva evangelización. la vida y misión del evangelizador nuevo. • Esta pasión por la humanidad llevará al Fr. José Rodríguez Carballo, ofm evangelizador nuevo a no quedar al margen Ministro general, OFM de algunos retos a los que el hombre de hoy es particularmente sensible, -como el des- equilibrio ecológico, la amenaza constante 10. Omelia per l’inaugurazione dell’Anno de la paz, el vilipendio de los derechos hu- Accademico 2012-2013 manos más fundamentales, como el dere- Roma, Pontificia Università Antonianum, 22.10.2012 cho a la vida-, y a situarse adecuadamente en los nuevos areópagos de la misión: el Testimoni e maestri mundo de la educación, la cultura, las co- per la nuova evangelizzazione municaciones sociales... (cf. VC 96-99). • Todo ello hace que el evangelizador nue- Cari fratelli e sorelle, vo, tanto durante la formación permanente il Signore vi dia pace! como en la inicial, debería aprender el arte del diálogo. La misión de ser portadores del Con questa celebrazione eucaristica inau- don del Evangelio va de la mano del diálo- guriamo ufficialmente nella nostra Università go con la cultura, el diálogo ecuménico y l’anno accademico 2012-2013. A quanti sono el diálogo interreligioso. Pero a su vez, el parte di questa comunità accademica: Rettore, diálogo comporta el aprendizaje de la es- Vice rettore, Decani, Professori, Studenti, Per- cucha y de la palabra: escuchar al otro con sonale amministrativo e Personale ausiliario, el respeto que le es debido y, a la vez, saber giunga il mio cordiale e fraterno saluto pieno 468 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 di gratitudine per il lavoro che realizzate. Lo dell’Itinerarium mentis in Deum. In questo te- stesso saluto e ringraziamento vanno ai mem- sto, il Dottore Serafico, dice che lo studio deve bri della Facoltà Biblica di Gerusalemme, dei alimentare il dialogo tra conoscenza e devo- Centri di Studio aggregati di Venezia e di Mur- zione, ricerca e contemplazione, tra scienza cia, così come a tutti quelli che fanno parte dei e carità (cf. RS 19). Da parte sua, il beato Fr. Centri di Studio affiliati alla Pontificia Univer- Gabriele Maria Allegra, ci ricorda che lo stu- sità Antonianum. Il mio saluto e la mia gratitu- dio deve essere una “ala potente che avvicina a dine si estende a tutte le Entità dell’Ordine che Dio e lo trasporta fino al suo cuore”. La più sa- continuano a confidare nella nostra Università na tradizione dell’Ordine ha sempre concepito e manifestano questa fiducia, inviando frati a lo studio in funzione della vita. L’uomo vera- frequentare in essa studi superiori. mente saggio è colui che fa seguire al sapere il Questa celebrazione si inquadra all’interno buon operare, vivendo secondo lo spirito della di due importanti eventi ecclesiali: la celebra- divina Scrittura e restituendo tutto quello che zione della XIII Assemblea Generale del Sino- sa o desidera conoscere “all’Altissimo Signore do dei Vescovi, che tratta il tema della nuova Dio, al quale appartiene ogni bene” (Am 7). Lo evangelizzazione e la trasmissione della fede; studio, in chiave francescana, deve unire men- e l’Anno della Fede, solennemente inaugurato te, cuore e vita. In caso contrario, porterebbe lo scorso 11 ottobre da sua Santità Benedetto alla schizofrenia esistenziale. XVI. Per quello che riguarda l’Ordine e questa Cari fratelli, professori e studenti, ciò di Università, non possiamo dimenticare, inoltre, cui ha bisogno oggi la Chiesa, l’Ordine e il la recente beatificazione di Fr. Gabriele Ma- mondo, come si sta evidenziando in molti in- ria Allegra che, nella sua gioventù, frequentò terventi Sinodali, è di testimoni di Colui che questo Centro Accademico, allora Pontificio confessiamo come Via, Verità e Vita; uomini Ateneo Antonianum, e dove ricevette il primo e donne di fede retta, non di una fede astratta, Dottorato Honoris Causa. bensì una fede esistenziale, che abbracci tutta La missione di una Università è quella di la persona e sia fonte di profonda gioia e di promuovere la ricerca nei campi che gli sono vera speranza, e conduca alla sequela di Cristo propri, così come di accompagnare gli studenti e renda possibile la testimonianza dinanzi al ad essa affidati, assicurando loro una buona e mondo. La Chiesa, il mondo, il nostro stesso adeguata formazione intellettuale così da di- Ordine hanno bisogno di uomini e donne che ventare protagonisti del proprio futuro. D’al- celebrino la fede nei sacramenti e la confessi- tra parte, una Università Pontificia come la no nella loro vita quotidiana, come ci chiede nostra deve, inoltre, garantire una formazione Benedetto XVI nella Lettera Apostolica Porta che permetta ai professori e agli studenti di Fidei. Ciò di cui ha bisogno la nuova evange- gustare il sapore della Parola, trasformandoli lizzazione è di maestri che siano al tempo stes- in agenti idonei alla nuova evangelizzazione e so testimoni, perché solo così i maestri potran- in collaboratori dei pastori, dei religiosi e dei no essere ascoltati (EN 14). In questo contesto, laici nella trasmissione della fede. Inoltre, trat- la formazione intellettuale sarà di grande aiuto tandosi di un’Università Francescana, la PUA alla nuova evangelizzazione se, allontanato il deve intensificare, sia nell’insegnamento che pericolo della mera intellettualizzazione della nella docenza, la proposta del patrimonio fi- fede (cf. Benedetto XVI, Omelia, 09.02.2012) losofico, teologico, spirituale e culturale pro- e nella docilità allo Spirito che “purifica, il- prio della tradizione francescana. È iindispen- lumina e infiamma” (LegM 13,7) conduce sabile, inoltre, che si favorisca e si esiga, nei professori e studenti a sentirsi pellegrini della professori e negli studenti, un clima e alcuni verità e a lasciarsi guidare da essa in ogni mo- requisiti tali da rendere possibile che lo studio mento, nella “dolcezza della fraternità “, come sia vissuto come un vero ministero in funzione affermava sant’Alberto Magno. Questa ricerca dell’evangelizzazione. A questo scopo, lo stu- della Verità e del Bene, richiede a sua volta dio deve andare di pari passo con la vita, come l’umiltà, molta umiltà. Lo sapeva bene il be- ricorda il motto di questa Università, in san- ato Allegra quando scrive nelle sue memorie: ctitate et doctrina e, come chiede il padre san “Un membro dello Studio Biblico (qui direm- Francesco (cf. LAn 1-2, Rb V, 1- 3) e la gran- mo della PUA), che avesse una grande intelli- de tradizione dell’Ordine. In questo contesto, genza, ma non avesse l’umiltà è realmente un sento il bisogno di ricordare quanto afferma cembalo che risuona”. san Bonaventura nel famoso testo del Prologo Mi ha colpito molto l’intervento nell’Au- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 469 la sinodale del Prefetto della Congregazione 11. Mensaje de apertura al V Congreso La- per l’Educazione Cattolica, il Cardinale Zenon tino Americano de Educadores Francis- Grocholewski, che riferendosi a certi teologi canos e pastori non ha esitato nel denunciare la loro Quito, 28.10.2012 “arroganza, e il loro alleato naturale l’egoi- smo”, dicendo successivamente: “per la mania Las Instituciones educativas di giungere a essere grandi, originali e impor- en el corazón de la Iglesia tanti, molti si riducono a essere pastori di se stessi e non del gregge” (cf. Ez 34,8). Entram- bi, professori e studenti, sono chiamati ad ap- Queridos hermanos Congresistas: Llegue prezzare lo studio come itinerario e cammino a todos mi saludo de Paz y Bien y mi abrazo per essere illuminati da Dio nella mente e nel fraterno, manifestación de mi gratitud por el cuore (cf. PCr) in modo da poter essere, “con trabajo que realizáis en nuestras escuelas, co- grande umiltà” (Cant 14), testimoni, annun- legios y universidades. ciatori e servitori della Verità e del Bene (cf. Acaba de clausurarse la XIII Asamblea Ge- RS 13), senza dimenticare che questo richiede neral del Sínodo de los Obispos que, como es impegno, dedizione e disciplina, Pertanto, si conocido de todos, ha tenido como tema: La tratta di un investimento prolungato, profondo nueva evangelización para la trasmisión de la e senza dubbio austero e sacrificato, ma che fe. Somos bien conscientes que la acción edu- produce alla fine un frutto saporoso: vivere e cativa se realiza hoy en circunstancias nada dare ragione della propria fede e delle proprie fáciles, hasta el punto que Benedicto XVI ha- scelte di vita. bló de la “urgencia educativa” (cf. Discurso de Il testo del Vangelo appena proclamato (cf. apertura del Congreso de la Diócesis de Ro- Lc 12,13-21) descrive un uomo che conside- ma, 11 de Junio 2007). En la sala sinodal, de ra la sua sicurezza nell’accumulo dei beni, a diversas maneras, se ha dicho que una Iglesia differenza del discepolo, per il quale l’unica sin jóvenes es una Iglesia sin futuro. E incluso sicurezza è nell’amore del Padre (vv 23-24). se formuló la pregunta: “¿hemos perdido a los A questa parabola del “ricco stolto”, simile al jóvenes?”. ricco epulone (cf. Lc 16,19ss), farà da contrap- La verdad es que la Iglesia tiene el privile- punto quella “dell’Amministratore saggio” gio de contar con unos 56 millones de niños (cf. Lc 16,1ss). Il “ricco stolto”, come dice il y jóvenes en sus instituciones educativas, lo Salmista, “nella prosperità non comprende” que significa que está en contacto con ellos un (Sal 49,21). Il “saggio amministratore” è co- buen número de horas al día, la mayor parte de sciente di essere un semplice amministratore los días de la semana, y eso, frecuentemente, di quello che ha ricevuto, non proprietario; sa durante varios años. ¿No es ésa una maravillo- che è ricco solo per ciò che gli è donato. Appli- sa oportunidad para compartir los dones de la cato al campo del sapere, ritorna alla mia men- comunidad cristiana con niños y jóvenes, así te l’Ammonizione 7 del nostro padre san Fran- como para acoger los muchos dones que ellos cesco già citata: la vera ricchezza/saggezza sta pueden aportar a la Iglesia? Hay que salir al nel restituire ciò che abbiamo ricevuto, perché encuentro de niños y jóvenes allí donde están. solo così la lettera vivifica, aiuta a crescere co- Y, como dije, un buen número están ya con me persone e nel nostro caso come credenti e nosotros. come francescani. Altrimenti, la ricchezza del El Sínodo ha subrayado con fuerza la im- sapere uccide. portancia de las instituciones educativas cató- Con l’aiuto del beato Gabriele Maria Alle- licas y animó a que se convirtieran cada día gra viviamo questo Anno della Fede, lascian- más en centros de “nueva evangelización”. doci formare dalla Parola, perché recuperando Como decía el documento “La escuela cató- e potenziando la gioia di essere credenti, pos- lica en los umbrales del tercer milenio” (11), siamo in ogni momento, dalla cattedra o dai ésta se encuentra “en el corazón de la Iglesia”: banchi di scuola, a casa propria e nella strada, “la complejidad del mundo contemporáneo essere testimoni della fede. nos convence de cuán necesario sea dar peso a la conciencia de la identidad eclesial de la Fr. José Rodríguez Carballo, ofm escuela católica. De la identidad católica, en Ministro generale, OFM efecto, nacen los rasgos peculiares de la escue- la católica, que se « estructura » como sujeto 470 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 eclesial, lugar de auténtica y específica acción por estar aquí, feliz estancia en Quito y buen pastoral. Ella comparte la misión evangeliza- trabajo. dora de la Iglesia, y es lugar privilegiado en el que se realiza la educación cristiana.” Fr. José Rodríguez Carballo, ofm Si, por una parte, nuestras instituciones Ministro general, OFM educativas deben estar al servicio de la evan- gelización, por otra parte, como ya se afirmaba en el IL del Sínodo, no se puede evangelizar sin educar al mismo tiempo al hombre a ser 12. Homilía en la Eucaristía final del V él mismo. He ahí vuestra gran tarea, queridos Congreso Internacional de Educadores educadores. En estrecha colaboración con los Franciscanos padres sed evangelizadores y educadores, co- Quito, Ecuador, 31.10.2012 locando a la persona en el centro de todo el proceso educativo. Y frente a una antropología Evangelizar educando marcada por el individualismo y un doble rela- tivismo que reduce la realidad a mera materia Queridos hermanos y hermanas congresis- manipulable y la revelación cristiana a mero tas: proceso histórico, privado de carácter sobre- ¡El Señor les dé la paz! natural, ofreced una educación que esté abierta a la verdad, de la cual hace parte también el Con esta celebración eucarística clausura- encuentro con Dios y la experiencia de la fe . mos el V Congreso Internacional de Educado- Por otra parte, las instituciones educativas res para América Latina y el Caribe. La semi- católicas son, de hecho, en muchos países, lla sembrada con mucha ilusión y esperanza “atrios de los gentiles”, un espacio donde fe, en la tierra fértil de este continente durante el cultura y vida pueden entrar en diálogo. Mu- I Congreso de Educadores Franciscanos cele- chas familias alejadas de la fe y de la Iglesia brado en Cali, como hemos podido constatar confían la educación de sus hijos a las institu- durante la celebración de este Congreso, ha ciones católicas, lo cual significa que para un germinado y ha ido creciendo, como crece el gran número de niños y jóvenes probablemen- grano de mostaza o como fermenta la levadu- te esa sea la única oportunidad de contacto con ra, por usar las dos parábolas que escuchamos la Iglesia. Esas familias quizás no vayan nunca en la celebración de la Eucaristía de ayer (cf. a llamar a las puertas de la parroquia, pero en Lc 13,18.21). Damos gracias al que hace cre- cambio nos confían la educación de sus hijos, cer la semilla, pero también damos gracias a generalmente llenas de buena voluntad y con quienes en Colombia, , Perú, Méxi- una actitud de apertura. co y ahora en Ecuador han sembrado con la fe Pero para que nuestras instituciones educa- de que la semilla era buena y por lo mismo con tivas sean de veras centros de nueva evange- la esperanza de que iba a dar fruto abundante. lización y auténticos “atrios de los gentiles”, Gracias, de un modo especial en este momen- es esencial contar con las personas adecuadas to, a la Provincia de San Francisco de Quito para ello: “El proyecto de la escuela católica que nos ha acogido con calor de hermanos y a sólo es convincente si es realizado por perso- los organizadores de este evento que, como los nas profundamente motivadas, en cuanto testi- anteriores, nos ayuda a tomar cada vez mayor gos de un encuentro vivo con Cristo, en quien conciencia de nuestra responsabilidad educa- el misterio del hombre se esclarece” (Educar tiva. juntos en la Escuela católica, 4). De ahí la ne- En estos años, y así lo afirma el documen- cesidad que las educadoras y educadores asu- to que nos está sirviendo de orientación Id y man con responsabilidad la función que les enseñad, hemos repetido muchas veces que corresponde como bautizados en la Iglesia, a nuestros Centros educativos están al servicio través de su vocación educadora. Esto exige, de la evangelización. La misión de la Iglesia, sin embargo, que nosotros, los titulares de los como nos ha recordado repetidas veces en los centros educativos, facilitemos ese ejercicio últimos años el Magisterio, es el anuncio y la de corresponsabilidad, ofreciendo la adecuada trasmisión del Evangelio, “potencia de Dios formación y acompañamiento. para la salvación de los que creen” (Rm 1,16) Deseo que este V Congreso de Educadores y que, en última instancia, se identifica con Je- de América Latina ayude a todo ello. Gracias sucristo (cf. 1Cor 1,24). Y nada de cuanto ella EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 471 realiza puede pensarse ni realizarse al margen ya las universidades, han de ser espacios de en- de dicha misión. cuentro entre fe y cultura. En toda institución La educación en nuestras escuelas, colegios en la que se desarrolla el conocimiento sobre y universidades está dentro de esa misión y, el hombre y se da una educación, como son por lo mismo, está encaminada a la evangeli- nuestras escuelas, colegios y universidades, en zación. Educación y evangelización van de la cuanto miembros de una institución católica y mano. Lo entendieron muy bien desde el inicio franciscana, nos sentimos impulsados a contri- los hermanos que vinieron a este Continente, buir a la formación integral de la persona y, en quienes ofrecieron una presencia significativa cuanto tal, a cuidar todas sus dimensiones: la en el mundo de la educación, fundando, desde humana, la cristiana y la franciscana. Y si todo su llegada, escuelas en las que se educaba y itinerario cultural sincero y educativo contem- evangelizaba al mismo tiempo. Esta tarea edu- pla la apertura a la trascendencia, en nuestros cativa y evangelizadora es continuada hoy por Centros educativos, deben contemplarse cami- las numerosas escuelas, colegios y universida- nos de encuentro con la persona de Jesucristo des que la Orden tiene en este Continente. Y es y con su Iglesia. que no se puede evangelizar sin educar al mis- Queridos educadores: Urge presentar a mo tiempo al hombre a ser él mismo. Pero por Cristo con su verdadero rostro. Será entonces otra parte, como ya afirmaba el Concilio (cf. cuando nuestros niños y jóvenes lo descubri- GS 22), es encontrando a Cristo como encuen- rán como una respuesta convincente y acoge- tra su verdadera luz el misterio del hombre. rán su mensaje, incluso si es exigente y marca- La evangelización no se sobrepone a la educa- do por la cruz (cf. NMI 9). ción. En nuestro caso han de ir de la mano y es En el texto del Evangelio que hemos pro- que el contacto con Cristo abre la mirada y el clamado Jesús dice a sus discípulos: “Esfuér- corazón a lo que realmente es humano. cense por entrar por la puerta que es angosta” Y de esta constatación aparece el gran desa- (Lc 13,23). Si queremos formar en valores y fío que se plantea a nuestros Centros educati- evangelizar a nuestros niños y jóvenes no po- vos, también los de este Continente: Nuestras demos hacer rebajas. El Evangelio no se com- escuelas, colegios y universidades no pueden pra ni se vende en el mercado de las religiones, renunciar a ser centros educativos y centros de ni se consume a la carta. No es una mercancía evangelización al mismo tiempo. El esfuerzo que hay que acaramelar para atraer a los com- de trabajar sin descanso por la excelencia edu- pradores. El Evangelio se vive en su radicali- cativa de nuestros Centros, ha de entremez- dad o no se vive. Francisco así nos lo enseña. clarse con un gran esfuerzo de dar una medida Y si el Poverello sigue siendo profundamente alta al testimonio de vida cristiana y, por lo actual es precisamente por haber encarnado tanto, a la evangelización. en su vida el Evangelio, “sin glosa”. Por otra Los niños y los jóvenes de nuestros Centros parte no es verdad que a los jóvenes les asusta son parte relevante del presente y del futuro la radicalidad que propone el Evangelio. Sim- de nuestra sociedad y de la Iglesia. Nuestra plificando mucho, creo que hay dos tipos de mirada hacia ellos es, como lo fue durante el jóvenes: los que pasan de todo y los que bus- Sínodo la mirada de los Padres sinodales, pre- can sinceramente un sentido a sus vidas. Y a ocupada pero no pesimista. Preocupada por- estos se dirige principalmente nuestra labor en que sobre ellos vienen a confluir los embates nuestros Centros educativos. Desde una acti- más agresivos de nuestro tiempo; no pesimista tud de autenticidad por nuestra parte y desde porque en muchos de ellos descubrimos aspi- un gran amor por nuestros niños y jóvenes no raciones profundas de autenticidad, de verdad, tengamos miedo a exigir. Es cuanto nos ense- de libertad y de generosidad, de las cuales solo ña la pedagogía de Jesús con la mujer pecado- Cristo puede ser respuesta capaz de saciarlos ra: “¿Nadie te ha condenado?... Tampoco yo. (Sínodo 2012, Nuntius 9). Si miramos solo los Pero no peques más” (Jn 8,11). Divinamente problemas y las fragilidades de nuestros niños humano como sólo él lo podía ser, pero al mis- y jóvenes nos sentimos llamados al pesimis- mo tiempo humanamente exigente, como exi- mo, pero si los miramos en profundidad, con gente fue con el paralítico curado en la piscina la mirada de Jesús, descubriremos en ellos, en probática: “Has sido curado, no peques más” medio de posibles ambigüedades, aquellos va- (Jn 5,14). lores auténticos que tienen su plenitud en Cris- La labor educativa se desarrolla hoy en un to. Nuestras escuelas y colegios, y no se digan contexto cultural que no la facilita para nada. 472 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3

La globalización, el secularismo, la indiferen- 13. Homilía en la Profesión solemne cia, que caracterizan nuestra cultura, son as- Quito, Ecuador, 01.11.2012 pectos que dificultan esa labor. Esta concien- cia es la que llevó a Benedicto XVI a hablar Todo para el Señor de “urgencia educativa”, queriendo aludir a la necesidad de trasmitir a las nuevas generacio- nes los valores básicos de la existencia y de un Queridos Fr. Francisco Xavier Meza Cór- recto comportamiento. Crece por tanto la nece- doba y Fr. Freddy Rafael Sucuzhañay Yumbia, sidad de una educación auténtica y de educa- queridos familiares de Fr. Francisco y de Fr. dores que sean realmente tales y convencidos Freddy, querido Ministro provincial y Herma- de que también en estos contextos el Evangelio nos de esta amada Provincia de San Francisco es portador de luz y capaz de sanar la debili- de Quito, hermanos y hermanas: “El Señor les dad del hombre. Favoreciendo una educación dé su paz”. a la fe que se basa en el encuentro personal con “Dad gracias al Señor porque es bueno, Cristo (a eso mira el Año de la fe que estamos porque es eterna su misericordia”. Sirvan estas celebrando), al seguimiento de la persona de palabras del salmista, mis queridos hermanos, Jesús y al testimonio del Evangelio, los educa- como invitación para abrir nuestro corazón y dores cristianos y franciscanos ofreceréis una nuestros labios a la alabanza y a la acción de gran aportación para hacer salir a la sociedad gracias al Padre de las misericordias por el don de la crisis educativa que la aflige. de estos dos hermanos –Francisco Xavier y Como ayer la samaritana (cf. Jn 4,1ss), Freddy Rafael-, que hoy abrazan para siempre muchos son hoy los niños y jóvenes que se la forma de vida evangélica que nos trasmitió encuentran en este momento junto a un pozo Francisco, nuestro padre y hermano. El Señor con la vasija vacía a la espera de saciar el de- ha sido bueno con nosotros regalándonos her- seo más profundo de sus corazones. Muchos manos y por ello estamos alegres. Sea pues son los pozos que se les ofrecen donde saciar esta celebración una verdadera eucaristía, un su sed. Toca a nosotros ayudarles a discernir, himno de alabanza a Aquel del cual proviene pues hay pozos que contienen aguas conta- todo don, pues él, como lo cantaba el Povere- minadas. Es urgente ayudarles a orientar sus llo, es el bien, todo el bien, el sumo bien. Y sir- búsquedas, para no caer en sucedáneos que viéndonos de las palabras de la hermana Clara pueden ser desastrosos. digamos: porque has pensado, amado y llama- Queridos educadores franciscanos: Apli- do a estos hermanos nuestros, gracias Señor. cándoos las palabras de Pablo a los Efesios La vocación a la vida, a la fe, y a la vida que hemos escuchado como primera lectura franciscana es ante todo eso: una llamada, un (cf. Ef 6,1ss), os digo: educad bien a los niños don, un gran regalo. “No son ustedes los que y jóvenes que os han sido confiados, como el me han elegido, soy yo quien los ha elegido” Señor quiere: con docilidad, respeto y senci- (Jn 15,26), hemos escuchado en el Evangelio llez de corazón; servidles de buena gana, como proclamado. Lo entendió bien Francisco quien al Señor, y corregidlos cuando sea necesario, en su Testamento todo lo considera un regalo, movidos siempre por el amor, como nos ad- repitiendo una y otra vez: “el Señor me dio…”, vierte también el Padre san Francisco (cf. Adm “el Señor me reveló”. Y lo entendió también 25). Y desde el amor no dudéis en pedirles una la hermana Clara quien, también en su Testa- opción radical de fe y de vida, señalándoles mento, afirma que si grande es la vocación a la una tarea estupenda: la de hacerse “centinelas que hemos sido llamados, mayormente esta- de la mañana” (cf. Is 21,11-12), en esta aurora mos obligados a agradecer dicho don al Señor del tercer milenio (cf. NMI 9). Y todo en estre- (cf. TestCl 5). No sabemos por qué el Señor cha relación con la familia que sigue desempe- me eligió a mí y no a otros, pero lo cierto es ñando, en muchos casos, un papel esencial en que el Señor me ha elegido a mí. Pudiendo la trasmisión de la fe. Y recordad siempre lo elegir a tantos otros, el Señor se fijó en mí y que dice Jesús: “Todo lo que habéis hecho por me llamó por mi nombre, aun conociendo mis uno de estos mis hermanos más pequeños, a mí debilidades y flaquezas. ¡Qué gran misterio me lo hicisteis” (Mt 25,40). el de nuestra vocación! No perdamos nunca, amados hermanos, la capacidad de maravillar- Fr. José Rodríguez Carballo, ofm nos ante don tan grande y sea toda nuestra vida Ministro general, OFM un magnificat al Señor, pues lo cierto es que EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 473 la vocación es pura manifestación de un amor sión religiosa dejamos de pertenecernos a no- totalmente gratuito por parte de Dios, es mani- sotros mismos, somos del Señor y somos para festación del gran amor que el Señor nos tiene. él, y por él para los demás, pues hemos sido “Lo miró y lo amó”, dice el texto del joven llamados, como dirá Pablo en la Primera carta rico. Un día cualquiera –sería bueno hacer me- a los Corintios, “para provecho común” (1Cor moria de aquel día-, el Señor pasó a nuestro 12,7). lado y como al joven rico nos miró y nos amó La llamada del Señor exige también de (cf. Mc 10,21), y, como un día a los discípulos, nuestra parte una respuesta hecha disponibi- también nos dijo a nosotros: “Síganme y los lidad total e incondicional: “Aquí estoy” (Lc haré pescadores de hombres” (Mc 1,17). Eso 1,38). El Señor no admite dilaciones, como es lo que sucedió en mi vida y también en la nos muestra cuando uno le dice “te seguiré, pe- vuestra, queridos Francisco Xavier y Freddy ro déjame antes ir a despedirme de mi familia” Rafael. Un amor, como dije, gratuito, de predi- o “enterrar a mi padre”. Jesús es tajante: “de- lección. Él “reparte sus dones a cada uno como ja que los muertos entierren a sus muertos”, y él quiere” (1Cor 12,1). Tal vez otros hubieran también: “El que pone mano al arado y mira respondido mejor, pero él se ha fijado en no- hacia atrás no es apto para el reino de Dios” sotros. Con el salmista decimos llenos de estu- (cf. Lc 9,57ss). El seguimiento de Jesús solo por: “¡Que admirable es tu nombre, Señor, en se puede entender desde el encuentro personal toda la tierra!” (Sal 8, 1). Y con palabras del con Jesús, encuentro que roba el corazón, en- mismo salmista nos comprometemos: Cantaré cuentro que relativiza todo lo que uno puede eternamente tus misericordias (cf. Rm 15,9). ser o poseer ante la belleza del hallazgo de Je- Pero amor con amor se paga, decimos en sús (cf. Mt 13,44). nuestra lengua. La vocación exige por nuestra “Esto es lo que yo quiero, esto es lo que parte una respuesta generosa, que no entiende yo busco, esto es lo que en lo más íntimo del de medidas. Si el amor de Dios por cada uno corazón anhelo poner en práctica”, dice Fran- de nosotros no tiene medida, entonces, la úni- cisco después de escuchar el Evangelio de la ca medida de nuestro amor hacia él es la sin misión en la Porciúncula (1Cel 22). Y el bió- medida del amor de Dios por nosotros. Una grafo añade: “Rebosando de alegría, se apre- respuesta que no entiende de mediocridad. “Y sura inmediatamente el santo Padre a cumplir después de arrimar las barcas a tierra, lo deja- cuanto acababa de escuchar” (1Cel 22). Esta ron todo y le siguieron” (cf. Lc 5,11). Seguir es la respuesta que el Señor espera de cada uno a Jesús significa dejarlo todo, vivir sin nada de nosotros. Por eso, mis queridos hermanos, propio, entregándole lo que somos y tenemos: escuchemos la voz de nuestro Padre san Fran- “La vida de los Hermanos Menores consiste cisco que nos dice: “Amemos todos con todo en observar el Santo Evangelio de nuestro Se- el corazón, con toda el alma, con toda la men- ñor Jesucristo viviendo en obediencia, sin na- te, con toda la fuerza, con todas las energías, da propio y en castidad” (2R 1,1). Seguir a Je- con todo el afecto… al Señor Dios”. Y tam- sús significa descubrirlo como el TODO en la bién: “Ninguna otra cosa nos agrade y delei- propia vida. Esa es la experiencia de Francisco te… sino nuestro Creador, Redentor y Salva- en el monte Alvernia después de los estigmas, dor […] Nada pues impida, nada separe, nada como lo expresa en la oración Alabanzas al se interponga” entre nosotros y el Señor (cf. Dios Altísimo: Tú lo eres todo: el bien, todo 1R 23,8ss). Somos del Señor, a él pertenece el bien, el sumo bien, la seguridad, la belleza, cuánto somos y tenemos. la riqueza a saciedad, tú eres el amor (cf. AlD Nuestra vocación es un tesoro, pero un teso- 4ss). Seguir a Jesús es no retener nada para no- ro que llevamos en vasijas de barro. Cuidemos sotros mismos, a fin que enteros nos reciba el de mantener constantemente nuestra mente que todo entero se nos entrega (cf. CtaO 29). y nuestro corazón vueltos hacia el Señor (cf. “Antes de haberte formado en el vientre 1R 22,19). Volvamos constantemente nuestro materno, te conocía, es decir te amaba, antes corazón al amor primero, al amor de nuestra que nacieses te tenía consagrado” (Jr 1,4), es juventud (cf. Os 2). “Como el Padre les ama, decir: separado para mí. Eso significa, preci- así les amo yo. Permaneced en mi amor” (Jn samente la expresión “te tenía consagrado”. Él 15,9), nos dice el Señor en el Evangelio que nos separó para él, ya no nos pertenecemos. hemos escuchado. Permaneced nos habla de Con razón afirma Pablo: “Vivo, pero no vivo fidelidad. Y es que el amor, contrariamente a yo, es Cristo quien vive en mí”. Por la profe- lo que muchos puedan pensar hoy en día, solo 474 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 se entiende desde la fidelidad, desde un para 14. Intervento del Ministro generale all’Atto siempre. Sé muy bien que la fidelidad no es accademico in onore del beato Giovanni la virtud de moda en nuestros días, como ya Duns Scoto decía Pablo VI. Sé muy bien que muchos no Roma, PUA, 8 novembre 2012 entenderán, queridos hermanos Francisco Xa- È l’ora dell’essenziale vier y Freddy Rafael, vuestra opción de vida, como tampoco entienden la nuestra. Prometer Mi onora porgere il saluto a tutti voi che, vivir en obediencia, sin nada propio y en casti- con la vostra amabile presenza, avete solenniz- dad no es un lenguaje fácilmente comprensible zato questo atto accademico in onore del beato en nuestros días, en una sociedad que está do- Giovanni Duns Scoto. A voi studenti, docenti minada por el deseo de tener, de ser y de go- e studiosi va la gratitudine mia e dell’Ordine zar, cueste lo que cueste. Frente a la tentación dei Frati Minori. In particolare, saluto il prof. de cambiar de opción cuando ésta se presen- Priamo Etzi, Rettore Magnifico, e lo ringrazio te difícil, el Señor nos dice: “Permaneced en per la relazione svolta sull’anno accademico mi amor”. Y Francisco en diversas ocasiones appena concluso: mi è sembrato di scorgere nos exhorta a permanecer fieles al propósito fermenti promettenti per la qualificazione del de vida que hemos abrazado. Empresa difícil, lavoro di formazione e studio. Saluto e ringra- imposible si confiamos en nuestras fuerzas. zio Fr. Josip B. Percan, vicepresidente-coor- Pero lo que es imposible para el hombre no lo dinatore della Commissione Scotistica, e, con es para Dios, pues para él nada hay imposible lui, ciascuno dei membri della Commissione (cf. Lc 1,37). Y si para él nada hay imposible, stessa. Un ricordo speciale va a Fr. Barnaba con san Pablo, también nosotros desde nuestra Hechich: è alla sua dedizione per la restituzio- debilidad podemos decir: “Todo lo puedo en ne degli scritti teologici di Scoto che si devono aquel que me conforta”. gran parte dei risultati finora raggiunti dalla Como al profeta, ante ciertas situaciones Commissione. Il suo rigore nell’ecdotica ri- difíciles, nos puede venir la tentación de de- mane un esempio di passione intellettuale. cir: “Mira que no sé expresarme, que soy un Ringrazio, infine, il prof. Pasquale Porro, me- muchacho” (Jr 1,6), como si dijéramos: Piensa dievalista di fama internazionale. Con la sua en otro. Pero el Señor no se da por vencido y presenza, caro professore, rende lustro alla no- nos dice: “No digas soy un muchacho, pues stra Università e, con la sua lucida e suggesti- a donde quiera que yo te envíe irás, y todo lo va relazione, ci sollecita a meglio penetrare la que mande dirás” (Jr 1,7). ¡No temáis! Nos profondità e l’altezza del pensiero del Dottore dice hoy también a nosotros: Yo estoy con vo- Sottile e così cogliere la portata storica del suo sotros. Yo soy vuestra fuerza, yo soy vuestro spirito innovativo in teologia come in filoso- custodio y defensor. fia. Queridos hermanos Francisco Xavier y Freddy Rafael, queridos hermanos todos: San Chiamati a interrogarci sulla fede stessa Francisco decía a sus hermanos: “Pon tu con- fianza en él y el cuidará de ti”. Esas mismas Il presente atto accademico s’inquadra in palabras os las digo hoy a vosotros y me las un tempo di profonda riflessione per la Chiesa digo a mí mismo. En nuestra debilidad se ma- universale. Come è noto, l’11 del mese scorso, nifiesta su fuerza y su grandeza. a 50 anni dall’apertura del Concilio Ecume- ¡Felicidades, hermanos que hoy emitís, an- nico Vaticano II, è iniziato l’Anno della fede te Dios y ante la Iglesia, vuestra profesión so- e il 28 dello stesso mese si è chiusa la XIII lemne! ¡Felicidades a todos nosotros, amados Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo y llamados por el Señor! Que María, la Virgen dei Vescovi che ha messo a fuoco “La nuova hecha Iglesia, la Virgen del SI, la mujer fiel, os evangelizzazione per la trasmissione della fe- alcance de parte del Señor, queridos Francisco de cristiana». Xavier y Freddy Rafael, y nos alcance a todos, Si tratta di una riflessione che non riguar- el don de la fidelidad a cuanto prometimos por da un particolare contenuto dell’insieme delle nuestra profesión. verità oggettive che costituiscono il credo cat- tolico. Questa volta siamo chiamati a interro- Fr. José Rodríguez Carballo, ofm garci sulla fede stessa che, creduta, professata, Ministro general, OFM celebrata, testimoniata e trasmessa, costituisce il permanente evento fondante la Chiesa, la EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 475 ragione del suo esserci storico e della sua mis- ficazione basta rievocare le serene parole di sione universale. Come comunità dei credenti- Gaudium et spes, 11: «Il popolo di Dio, mosso in-Cristo, la Chiesa è radicata in tutti i popoli dalla fede, per cui crede di essere condotto dal- della terra, ma, in quanto popolo messianico, lo Spirito del Signore, che riempie l’universo, essa ha operato e opera in tutti i tempi per la cerca di discernere negli avvenimenti, nelle trasformazione salvifica della storia umana, richieste e nelle aspirazioni, cui prende parte giacché questo popolo Cristo l’ha «assunto an- insieme con gli altri uomini del nostro tempo, che come strumento di redenzione per tutti ed quali siano i veri segni della presenza o del di- è inviato a tutti gli uomini come luce del mon- segno di Dio». do e sale della terra» (Lumen gentium, 9b). Tuttavia, dopo 50 anni dalla primavera con- La riflessione sulla fede ha di per sé una ciliare, nonostante i copiosi fermenti dottrinali valenza cruciale in ogni volgere della storia. e pastorali postconciliari e il dinamismo cultu- La domanda che allora s’impone è perché essa rale della nuova geografia della presenza della venga avvertita come urgente priorità. Un ten- Chiesa nel mondo, oggi si ha la percezione di tativo di risposta è ineludibile. un mutamento generalizzato delle condizioni spirituali all’interno e all’esterno delle comu- Dalla “carità della verità” nità ecclesiali. della svolta conciliare Rispetto al “disegno missionario di Dio”, all’odierna crisi di fede la cooperazione della comunità dei credenti si è come lentamente offuscata, indebolita, ha Nell’omelia della messa per l’apertura come perso slancio, calore e luce. Per contro, dell’Anno della fede, Benedetto XVI ricordava talora è pure accaduto che l’iniziativa, di in- che il Concilio Vaticano II non ritenne di met- dividui e gruppi, volta nelle intenzioni a rin- tere a tema la fede in un documento specifico. vigorirla, si sia poi o rifugiata in consolanti «Il Concilio – aggiungeva – fu animato intera- nostalgie del passato o abbia prestato il fianco mente dalla consapevolezza e dal desiderio di a inquietanti forme di fondamentalismo. Del immergersi nuovamente nel mistero cristiano, resto, è del 1990 la Redemptoris missio, l’en- per poterlo riproporre efficacemente all’uomo ciclica nella quale Giovanni Paolo II avvertì contemporaneo». Sappiamo, in effetti, che il l’urgenza di confermare la validità dell’annun- frutto della sorprendente svolta conciliare, cio missionario e indicare le vie della missio- della sua “lettera” come del suo “spirito”, fu ne sia per rispondere alla decisiva domanda l’inaugurazione di un’inedita coscienza storica di avvio – «È ancora attuale la missione tra i dei cristiani. Lo sguardo della Chiesa si rivolse non cristiani?» –, sia per spiegare che la fede sia sulla sua realtà più intima, che la portò a cresce e si rafforza “donandola”, spiegazione riscoprire la “carità della verità” del mistero che tradisce la constatazione dell’urgenza di della volontà di Dio rivelata da Cristo, Ver- riparare a fraintendimenti e a profonde demo- bo fatto carne, mediante il quale, nello Spirito tivazioni. Santo, gli uomini vengono invitati e ammessi Il compito che oggi la Chiesa si assegna è alla comunione con Sé (cf. Dei Verbum, 2), sia come a monte di quello svolto dal Vaticano sulla realtà compresa nell’orizzonte della sua II, che fu di riproporre efficacemente le veri- missione, ovvero sulle luci e sulle ombre del tà del mistero cristiano. Adesso l’imperativo mondo, che la portò ad assumersi il compito è un altro. Ci è richiesto di rivolgere un’ade- di un incessante discernimento, alla luce del guata attenzione alla «profonda crisi di fede Vangelo, dei «segni dei tempi», perché essa che ha toccato molte persone». Ho appena ci- potesse rispondere ai «perenni interrogativi tato un’espressione usata da Benedetto XVI in degli uomini» (Gaudium et spes, 4). Porta fidei, il Motu proprio con il quale nel La fede, con la quale l’uomo presta a Dio 2011 egli ha indetto l’Anno della fede. che si rivela «il pieno ossequio dell’intelletto e della volontà» e «acconsente volontariamente Nel tempo della “desertificazione spirituale” alla rivelazione data da Lui» (Dei Verbum, 5), urge la fede missionaria venne pensata allora come dono ricevuto da trasformare in carità umana che coopera con A esordio del documento di indizione di la carità di Dio, a cominciare da una rinnova- questo Anno il Papa invitava a oltrepassare la ta coscienza del coinvolgimento dei credenti porta della fede che introduce alla comunione, nel disegno “missionario” di Dio. A esempli- ricordando che attraversarla «comporta im- 476 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 mettersi in un cammino che dura tutta la vita» nel mondo contemporaneo sono innumerevo- (Porta fidei, 1). Di qui la sua determinazione li i segni, spesso espressi in forma implicita a ribadire l’intimo legame tra i contenuti della o negativa, del senso ultimo della vita. E nel fede e l’atto della fede con il quale si decide deserto c’è bisogno soprattutto di persone di l’adesione al disegno di Dio, legame che pre- fede che, con la loro vita, indicano la via verso suppone la dimensione missionaria di questo la terra promessa e così tengono desta la spe- atto: nasce nel cuore e si esprime con la bocca. ranza ... Ecco allora come possiamo raffigura- «Esiste, infatti, un’unità profonda – scriveva re questo Anno della fede: un pellegrinaggio (Ibid., 10) – tra l’atto con cui si crede e i con- nei deserti del mondo contemporaneo, in cui tenuti a cui diamo il nostro assenso. L’Apo- portare con sé solo ciò che è essenziale: non stolo Paolo permette di entrare all’interno di bastone, né sacca, né pane, né danaro, né due questa realtà quando scrive: “con il cuore ... tuniche – come dice il Signore agli Apostoli si crede...e con la bocca si fa la professione di inviandoli in missione (cf. Lc 9,3), ma il Van- fede” (Rm 10,10)». gelo e la fede della Chiesa». Nella già menzionata omelia (dell’11 otto- bre scorso) Benedetto XVI manifestava il suo Una “via” francescana per la giudizio sulla presente situazione della Chie- nuova evangelizzazione? sa evidenziando la progressione del malesse- re post-conciliare: «Se [i Padri conciliari] si Quanto a noi, vale la pena dare enfasi a que- aprirono con fiducia al dialogo con il mondo sto difficile cammino non solo perché ad esso moderno è proprio perché erano sicuri della lo- fa riferimento il Messaggio finale del Sinodo ro fede, della salda roccia su cui poggiavano. sulla “nuova evangelizzazione” (cf. il n. 11), Invece, negli anni seguenti, molti hanno accol- ma pure perché, da come con coraggio il Papa to senza discernimento la mentalità dominan- l’ha descritto, sollecita a ripensare al signifi- te, mettendo in discussione le basi stesse del cato storico dell’esperienza di rinnovamento depositum fidei, che purtroppo non sentivano evangelico, della Chiesa e della società, fatta più come proprie nella loro verità. Se oggi la dal Poverello di Assisi. In un tempo nel quale Chiesa – poi incalzava – propone un nuovo gli uomini di Chiesa «erano sicuri della loro Anno della fede e la nuova evangelizzazione, fede», difendendola dagli eretici e dagl’infe- non è per onorare una ricorrenza, ma perché deli e sistematizzandola in sempre più corpo- ce n’è bisogno, ancor più che 50 anni fa!». E se e articolate summae, Francesco perseguì proseguiva la rapida analisi ricorrendo all’im- la lucida e permanente, e per questo radicale, magine della «desertificazione spirituale» – a espropriazione del non essenziale affinché proposito della quale non si può non evocare l’essenziale, avuto in dono nella conversione, l’aforisma di Nietzsche sul paradosso del “de- agli altri potesse brillare come luce per le men- serto che cresce, avanza” –: «In questi decenni ti e potesse scaldare come fuoco per i cuori. – dichiarava il Papa – è avanzata una “deserti- Se questa sua esperienza si rivelò feconda ficazione” spirituale ... È il vuoto che si è dif- nel contesto della christianitas tesa a superare fuso». Certo, lo scenario delineato è tutt’altro qualsiasi ostacolo che si frapponesse all’armo- che confortante. nia tra “spirituale” e “mondano”, tra regnum e sacerdotium, tra natura e grazia e, in ultima Dalla “desertificazione” analisi, tra fede e ragione (è ancora suggestiva la riscoperta dell’essenziale la metafora gilsoniana della luna di miele tra la filosofia e la teologia portate a nozze nell’ope- Sennonché, è proprio dalla spregiudicata ra di Tommaso d’Aquino), a maggior ragione considerazione della “desertificazione” che essa torna attuale nel contesto della crisi di fe- «vediamo ogni giorno intorno a noi», che de e della “desertificazione spirituale”. Papa Benedetto trae forza per fare appello, Non si è certo lontani dal vero se si afferma senza esitazione, alla fede missionaria. Cito che è giunta l’ora di attualizzare una sorta di il passaggio di questo appello: «Ma è proprio ‘via francescana’ alla ‘ri-evangelizzazione’. a partire dall’esperienza di questo deserto, da Al di là di una pur legittima aspirazione al questo vuoto che possiamo nuovamente sco- recupero storico di un’esperienza comunque prire la gioia di credere, la sua importanza per particolare, ciò che nella ri-evangelizzazione noi uomini e donne. Nel deserto si scopre il veramente importa è la consapevolezza della valore di ciò che è essenziale per vivere; così consistenza dell’essenziale da accogliere e do- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 477 nare. A questo si giunge non solo con l’orazio- ca, ma un vero e proprio artificio strategico, un ne e la devozione ma pure con la fatica della topos esemplare di dialettica esistenziale. mente. Non a caso sto parlando alla comunità In entrambe le parti il Dottore Sottile vede accademica. Ricercatori, docenti e studenti mi ferma la tesi secondo la quale l’uomo per na- insegnate che non ci è consentito sbagliare a tura aspira alla felicità. Tanto per il ‘filosofo’ riguardo della carità di Dio verso gli uomini e quanto per il ‘teologo’ la ricerca della felicità degli uomini verso Dio. Parimenti, ciascuno sa si fonda sulla sua dignità di essere razionale e che non è consentito sbagliare a riguardo «del si compie nel possesso immutabile non di un senso ultimo degli uomini e della verità defini- qualsiasi bene, ma del bene sommo. La posta tiva sulla loro esistenza e sul mondo». in gioco è però sapere se l’uomo disponga di mezzi sufficienti, sia per conoscerne la con- Il “preambolo alla fede” di Benedetto XVI e sistenza sia per conseguirlo effettivamente, il confronto tra ragione e Rivelazione o se, invece, avrà bisogno di una rivelazio- nell’opera di Giovanni Duns Scoto ne soprannaturale che glielo faccia conosce- re e glielo faccia conseguire. Ma questo è un Ebbene, la ricerca del senso ultimo e della dubbio che insinua Scoto, che intende, a suo verità definitiva dell’esistenza, per Benedetto modo, inaugurare l’inedito ruolo del teologo- XVI, costituisce un «autentico “preambolo” filosofo, ponendosi al di qua delle due parti in alla fede, perché muove le persone sulla strada contrasto; ruolo che, a ben vedere, noi potrem- che conduce al mistero di Dio» – così infatti mo identificare con il profilo del ‘credente dia- in Porta fidei, 10. Mi piace richiamare la vo- logante’. stra attenzione proprio sul valore che Giovanni Duns Scoto ha attribuito a questo “preambo- Un nuovo statuto del rapporto lo”. Certo egli lo ha focalizzato in un contesto tra naturale e soprannaturale intellettuale del tutto diverso dal nostro; i suoi interlocutori (Aristotele, Avicenna, Enrico di La discussione si annuncia sterile. Da parte Gand, Riccardo di Mediavilla...) non appar- loro, i filosofi sono convinti che la natura sia tengono al nostro quotidiano; anche i suoi perfetta in ogni forma di esistenza, ritenendola strumenti concettuali sono estranei al nostro autosufficiente nel conseguimento del proprio modo di comunicare. Ci è consentito però di fine. Quanto all’uomo, un intervento sopran- cogliere e sentire a noi prossima la sua ansia di naturale oltre che inutile sarebbe motivo di comporre in uno stesso discorso l’essenziale degrado. Scoto neppure tenta di dimostrare la del cristianesimo, che è la Rivelazione di Dio necessità dell’intervento soprannaturale come nella storia, e l’essenziale dell’uomo, che è è inteso in entrambi i versanti. La posizione la ricerca del senso ultimo e della beatitudine dei filosofi non consente brecce a quei teolo- somma, e di far scaturire da questo discorso gi che controbattono con assunti di fede. Con tutta la strutturazione dottrinale teologico-fi- onestà intellettuale, infatti, lapidario osserva: losofica. «Se si argomenta a partire da verità di fede, ciò Come è a tutti ormai noto, il Prologo del non costituisce una ragione contro il filosofo, I libro della sua opera teologica (in ogni sua perché egli non può accordare una premessa versione, Lectura, Ordinatio ...) si apre non di fede» (Ordinatio, Prol. n. 12). In breve, fin- registrando il dramma della presunta rottura ché qualcuno non offre un nuovo statuto del tra la filosofia (il sapere acquisito con la ragio- rapporto tra naturale e soprannaturale, i loro ne) e la teologia (l’intelligenza applicata alla discorsi non s’incontreranno mai. Scoto si Rivelazione) che sarebbe subentrata all’im- assume, quindi, il compito di argomentare la maginaria luna di miele tomista – le indagini non-contrapposizione tra naturale e sopranna- correnti hanno ormai mostrato l’inconsistenza turale. dello stereotipo storiografico costruito sulla Il soprannaturale di Scoto è il concreto ec- nota metafora escogitata da É. Gilson –, bensì cedere di una natura rispetto ad un’altra. Cito “drammatizzando” il motivo che egli ritiene un significativo passo della Reportata pari- trovarsi al fondo della «controversia tra i filo- siensia, IV, dist. 43, q. 4, n. 3: «Si dice naturale sofi e i teologi»: ovvero, la discussione sull’au- ciò che ha un principio attivo naturale finito, tentica aspirazione dell’uomo. Si è portati a sia che agisca necessariamente sia che agisca supporre che Duns Scoto abbia messo in scena liberamente. Si dice soprannaturale ciò che ha non un fatto reale, ossia una diatriba scolasti- un principio attivo naturale infinito, tanto che 478 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 questo principio sia determinato a un solo ter- L’essenziale: mine quanto lo sia agli opposti». Per sopranna- la “dignificazione” della libertà umana turale Scoto intende quindi Dio e la sua azione infinita. Se è la soprannaturalità a definire il L’essere aperti, predisposti, ordinati ad un rapporto di libertà tra due nature, ciò accade fine soprannaturale è del tutto neutro rispetto solo perché – è la tesi centrale – la natura so- al conoscerlo e al conseguirlo. È l’attività so- prannaturale consente volontariamente a ren- prannaturale di Dio a rivelarlo e ad attuarlo: dersi finito per darsi alla natura finita. Scoto «Concedo Deum esse finem naturalem homi- ritiene che il teologo debba procedere per con- nis, sed non naturaliter adispiscendum sed su- to della Rivelazione, sia rendendo ragione di pernaturaliter» (Idid., n. 3). Un’eco di questa questo volontario rendersi finito di Dio, l’ens aspirazione naturale ad accogliere il sopran- infinitum, per incrociare la libertà dell’uomo naturale figura nel De primo Principio, n. 80, nel suo stato di viator, sia adeguando ad es- come sesta prova dell’infinità di Dio: «la no- so la ricostruzione dell’immagine dell’uomo, stra volontà può desiderare o amare (così come sopperendo così all’imperfetta conoscenza che anche l’intelletto può pensare) qualcosa di più i filosofi hanno dell’uomo. grande di ogni fine finito. E l’inclinazione ad amare in modo sommo un bene infinito sembra Dalla Rivelazione cristologica essere naturale; si può infatti inferire, nella vo- un nuova immagine dell’uomo lontà, un’inclinazione naturale verso qualcosa a partire dal fatto che una volontà libera, da sé, Mi soffermo solo su un aspetto della rico- senza una disposizione abituale, lo vuole im- struzione dell’immagine dell’uomo. Per Scoto mediatamente e con piacere. Questo, sembra, l’uomo ha diritto a eccedere anche le cono- è ciò di cui facciamo esperienza nell’amare il scenze metafisiche, quelle cioè che raggiun- bene infinito: (la volontà) non sembra infat- ge con le astrazioni concettuali. Poco più in ti potersi quietare perfettamente in Altro» (il là del Prologo, nella dist. 3, n. 116, osserva: passo ora citato segue la traduzione del prof. «Vi è nell’intelletto che conosce l’effetto un Porro). desiderio naturale di conoscere la causa, e in Una volta attratto il soprannaturale nel na- colui che conosce la causa in universale, vi è turale desiderio umano di quietarsi nel bene un desiderio naturale di conoscerla in partico- che lo eccede, costruendo una serie di sottili lare e distintamente. Ora il desiderio naturale argomenti, Scoto cerca di convincere il filo- non è rivolto a ciò che è impossibile secondo sofo che la Rivelazione, proprio perché è at- la natura del soggetto desiderante, poiché, in to di donazione volontaria, dignifica l’uomo questo caso, il desiderio sarebbe vano. Dun- consentendogli di «quietarsi perfettamente in que non è impossibile che l’intelletto, per Altro». parte sua, conosca in particolare la sostanza Ho osato proporvi questo piccolo squarcio immateriale». La conoscenza metafisica di della cattedrale teologico-filosofica di Scoto, Dio rimane comunque universale e astratta; riguardo alla quale non ho competenza specia- per di più non è formalmente beatificante. La listica, solo perché esso mi è parso indicati- conseguenza è che l’uomo è naturalmente ca- vo della via da lui seguita per elevarla tanto pace della libertà di rivolgersi e accogliere il in alto. Ogni sua parte è come un guadagno soprannaturale qualora intendesse raggiungere di essenzialità nell’esplorazione sempre più un bene che eccede la sua natura. Che non lo penetrante della Rivelazione cristologica e, possa conoscere distintamente e raggiungere in pari tempo, un guadagno di essenzialità con le sole sue forze non indica imperfezione, nell’interpretazione, sul passo della Rivela- ma più semplicemente che attende una perfe- zione, di cosa vi sia nascosto nel profondo del zione eccedente che soddisfi l’orizzonte più cuore dell’uomo. Un esempio, quindi di fede alto della sua libertà di intuizione e desiderio e teologia missionarie che può contribuire a del singolare eccedente. Scoto invita, pertanto, contrastare la desertificazione spirituale che ci il filosofo a prendere atto che «l’uomo non può minaccia. conoscere distintamente il suo fine a partire dai mezzi naturali; una conoscenza sopranna- Conclusione turale di questo fine gli è dunque necessaria» (Ordinatio, Prol., n. 13). Mi piace chiudere questo mio intervento con il pensiero rivolto ad un’altra figura genia- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 479 le del nostro Ordine. Penso a Fr. Gabriele M. «la piena maturità umana, cristiana e religio- Allegra, da poco beatificato. È stato un mis- sa» (CCGG 39), ma – se viene «sorretta dalla sionario generoso e coraggioso attraverso la preghiera e dalla penitenza» e se «la vita dei rigorosa via dello studio della Scrittura e delle frati tra la gente» è tale che chiunque vede e culture umane, anche quelle a lui più remote ascolta è mosso per questo a glorificare e loda- come la cinese. Noi lo ricordiamo con una sua re «altamente il Padre che è nei cieli» – la vita preghiera nella quale egli onora, come suo fraterna in comunità è anche «la prima e più “caro fratello”, lo stesso Giovanni Duns Scoto. luminosa testimonianza del Vangelo», il luo- «Dammi te ne supplico, o Padre, l’intelli- go privilegiato della nostra conversione e del genza della Sacra Scrittura. Fammi compren- nostro incontro con Dio e il «segno profetico dere per essa la pedagogia divina con la quale della nuova famiglia umana» (CCGG 87 §2). tu conduci non solo un popolo, ma l’umanità In un mondo dominato da un selvaggio sog- intera a te e al Tuo Cristo. Fa’ che, come san gettivismo, dalla ricerca all’autorealizzazione Bonaventura e il mio caro fratello, il beato e da un distruttivo individualismo, la vita fra- Giovanni Scoto sappia mutare lo studio in con- terna in comunità, se vissuta come dono e co- tinua preghiera, e studi soltanto per diventare me impegno, è una profezia in atto che ancora discepolo della Sapienza, cioè, per conoscerti fa gridare con stupore ai nostri contemporanei meglio e per amarti di più. Amen». affamati e assetati di amore: guarda come si amano! Fr. José Rodríguez Carballo, ofm Credo di non esagerare nel dire che que- Ministro generale OFM sta è la grande novità che, negli anni del post e Gran Cancelliere concilio, abbiamo cercato di comprendere e di esprimere sempre meglio, superando ogni lettura individualista della nostra vocazione 15. Omelia nella Giornata delle Case dipen- francescana. Essere frati, vivendo in fraternità denti dal Ministro generale e a partire della fraternità, ci porta a coltivare Roma, Basilica di Sant’Antonio, 10.11.2012 il nostro modo di vita, dandogli profondità e qualità evangelica. D’altra parte i fratelli che il Signore mi da, sono un richiamo alla conver- La gioia d’essere fratelli sione, non solo perché mi invitano a superarmi, ma anche perché mi permettono di conoscer- Carissimi Confratelli delle Case dipendenti mi. Le relazione interpersonali durevoli sono dal Ministro generale: un luogo di prova dove ognuno si manifesta Il Signore vi dia pace! per quello che è! Non si può più barare con coloro che vivono ogni giorno con noi. Essi mi Sono contento di incontrarci in tanti attorno fanno scoprire il mio peccato: le mie gelosie, all’altare, per nutrirci del pane della Parola e i miei blocchi, le mie tenebre, la mia povertà, del Corpo e Sangue di Cristo, in modo da poter la mia incapacità radicali di amare veramente continuare l’opera che il Signore ci affida nelle senza ripiegamento su di me. Soltanto l’uomo nostre Fraternità romane. Grazie di cuore per che fa verità su se stesso diventa capace di es- la vostra presenza. sere fratello: può accogliere gli altri con i loro La circostanza ci offre la possibilità di ri- limiti e le loro debolezze. flettere, ancora una volta, sulla vita fraterna. Ma la fraternità, essendo storia, è sempre da Per noi Frati Minori è il primo modo di evan- costruire, è un lavoro mai finito. Ecco perché gelizzare e, quindi, di partecipare alla nuova dobbiamo essere sempre ben disposti ad impa- evangelizzazione, alla quale ci chiama costan- rare ad essere fratelli, come parte della nostra temente la Chiesa. formazione permanente. Ecco anche perché ci La nuova evangelizzazione, infatti, privi- vuole impegno personale e comunitario, affin- legiando la testimonianza di vita su qualun- ché la vita fraterna in comunità sia il luogo o que attività di tipo pastorale, mette in risalto lo spazio dove facciamo esperienza della croce l’importanza della vita fraterna in comunità, di Gesù e viviamo la gioia, la festa, il canto, il particolarmente se questa è il riflesso dell’in- giubilo, il bello, infine l’agape: l’amore che ci ternazionalità e della diversità del nostro Or- porta a vivere nella logica del dono, della con- dine. Di fatto, la vita fraterna in comunità non segna gratuita agli altri, fino a dare la propria è soltanto un luogo propizio per raggiungere vita per i fratelli. Non esiste il Frate Minore da 480 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 solo. Abbiamo bisogno gli uni degli altri. rarci da ogni istinto di autoreferenzialità e di Cari fratelli, non siamo solo compagni di proprietà. L’uomo soddisfatto di sé non sarà lavoro e neppure amici, ma siamo fratelli; non mai un fratello. La vita fraterna in comunità viviamo in una pensione, ma siamo chiamati a suppone persone che danno e ricevono; perso- condividere vita e missione in fraternità. Que- ne che sanno, perché lo hanno esperimentato, sto esige vivere la reciprocità vitale, «gli uni che donando si riceve e che donando tutto si gli altri»; comporta alterità, «le varie membra riceve in cambio abbondantemente. abbiano cura le une delle altre» (1Cor 12,15); Cari fratelli, mentre Chiara ci invita a co- esige forti relazioni interpersonali, comunione noscere la nostra vocazione (TestsC 4), Fran- fraterna; richiede, infine, sviluppare il senso cesco ci fa sapere che spesso è a livello delle della comune appartenenza. nostre relazioni che si esercita e si invera la Tutto questo comporta prestare attenzione nostra vita di fede; che convertirsi al Vangelo (cf. Eb 10,24), assumere la responsabilità ver- significa anzitutto uscire da se stessi; scoprire so il fratello. L’autore della Lettera egli Ebrei la fraternità. Ecco allora anche un modo con- quando ci invita a prestare attenzione al fra- creto per vivere questo Anno della fede appena tello utilizza il verbo katanoein, che significa: incominciato. «Il Signore mi diede dei fratel- essere attenti, guardare con consapevolezza, li» (Test 14). La fraternità non è soltanto frutto accorgersi di una realtà, essere sollecita e pre- di un cammino di fede che mi porta a scoprire murosa provvidenza per gli altri, come chiede nell’altro un dono di Dio, ma è anche un ter- lo stesso Francesco nella Regola bollata (cf. mometro della nostra fede; una suggestione VI). Prestare attenzione vuol dire essere at- per come viverla nel concreto; un’indicazione tenti gli uni verso gli altri, non essere estranei per come celebrarla e confessarla nella quoti- o indifferenti alla sorte dei fratelli; significa dianità. prendersi cura dell’altro, essere “custodi” dei Francesco e la sua Pianticella ci mostrino nostri fratelli (cf. Gn 4,9), instaurare relazioni questo cammino e ci ottengano questa grazia. caratterizzate da premura reciproca, da atten- zione al bene dell’altro e a tutto il suo bene (cf. Fr. José Rodriguez Carballo, ofm Benedetto XVI, Messaggio per la Quaresima Ministro generale, OFM 2012, 1). Il Papa Benedetto XVI, nel messaggio cita- to, ci mette in guardia contra il pericolo di ave- 16. Omelia nella Celebrazione in onore del re il cuore indurito da una sorta di «anestesia beato Maria Gabriele Allegra spirituale», che ci rende ciechi ai bisogni fisici, Roma, Basilica di San Antonio, 11.11.2012 morali e spirituali degli altri. Se è vero che «il giusto cade sette volte» (Pr 24,16), e noi tutti Salire a Dio siamo «deboli e manchevoli» (1Gv 1,8), allora per scendere ai fratelli tutti abbiamo bisogno di uno sguardo che ama e corregge «con spirito di dolcezza» (Gal 6,1) Carissimi confratelli, e mosso dall’amore (cf. Am 25). Tutti abbia- il Signore vi dia pace! mo bisogno della correzione fraterna, esigenza evangelica (cf. Mt 18,15) e pienamente fran- Convocati dalla Fraternità del beato Ga- cescana, per «stimolarci a vicenda nella carità briele Maria Allegra, vogliamo con questa e nelle opere buone» (Eb 10,24) a procedere celebrazione onorare questo vero figlio di san insieme verso la santità, per migliorare la pro- Francesco che seppe mettere insieme santità pria vita e camminare più rettamente sulla via e dottrina, carità e scienza, studio e devozio- del Signore. ne. Noto per la sua capacità intellettuale, il Ma come Fratti Minori, il cui chiostro è il suo lavoro di studioso della Sacra Scrittura e mondo, dobbiamo vivere la nostra vita frater- suo traduttore in lingua cinese; non di meno na in comunità nel cuore del mondo, condivi- è noto per le sue virtù umane, ma anche pro- dendo i segni di vita e di morte, soprattutto dei fondamente evangeliche come: l’umiltà, la più poveri, particolarmente in questo tempo di semplicità, la vicinanza ai più poveri, nonché profonda crisi. Tornando all’invito della Let- per la sua profonda devozione alla Beata Ver- tera agli Ebrei di prestare attenzione, il nostro gine Maria, nel mistero della sua Concezione sguardo sui fratelli deve essere pieno di amore Immacolata, alla quale attribuì il “miracolo” e compassione. Questo sguardo chiede di libe- della traduzione della Bibbia in cinese. EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 481

Alla luce delle letture di questa domenica della sua conversione, al 1226, quando incon- nelle quali le protagoniste sono due vedove tra sorella morte, possiamo sorprendentemen- che rimettono la loro vita nelle mani di Dio, te scoprire che proprio una metà di questi anni vivendo fino in fondo la logica del dono – lo- sono vissuti in salita e l’altra metà in discesa. ro, contrariamente ai farisei, danno quello che Questa è stata fecondata dalla prima. Il suo era loro necessario per vivere e non soltanto apostolato, la sua evangelizzazione, la sua ciò che avanza –, ben possiamo dire che Fr. missione è stata incisiva perché piena di quel Allegra è l’uomo che vive totalmente per Dio Dio trovato in salita e visitato. e da Dio, e perché vive per Dio vive totalmente Ugualmente, per il nostro beato Gabriele, rivolto verso gli altri, come lo mostra il suo possiamo chiederci: grande amore per i lebbrosi. e la sua ferma de- – come avrebbe potuto portare avanti e con- cisione di donare Cristo ai cinesi e i cinesi a cludere l’immane opera della traduzione Cristo, obbiettivo ultimo della la traduzione della Bibbia in cinese, se non fosse ogni della Bibbia. giorno salito a contemplare quello stesso Davanti al san Girolamo del secolo XX, volto di Dio (il «lumen vultus Dei», direbbe come giustamente è stato chiamato, doman- sant’Antonio di Padova) che la Parola ha diamoci: qual è il segreto intimo del beato Ga- rivelato? briele Maria Allegra. Lo possiamo trovare in – Come avrebbe potuto condurre in serenità un suo scritto, quando dice che il programma (il suo sorriso è proverbiale!) le migliaia di della sua vita sta in questi due propositi: «In rapporti che la sua splendida umanità aveva solitudine Deum quaerere et in medio populi saputo intessere, rispondere alle molteplici salutem operare» (cercare Dio nella solitudine richieste di confratelli, di studiosi, di per- e portare la salvezza in mezzo alla gente). sone anelanti ad una “misura alta” di vita È in questi due momenti che si riassume cristiana, senza ogni giorno salire il monte tutta la sua vita. Due momenti che sono due Tabor dove fare esperienza della bellezza di movimenti. Il primo, andare a cercare Dio Dio? ogni giorno nella solitudine, cioè nel silenzio – E, ancora, dove avrebbe potuto trovare la del proprio cuore, ricavando appositi luoghi e forza per vivere quella carità apostolica che spazi dove stare in intimità col Signore. Il se- gli faceva varcare le molteplici soglie del condo, entrare nel mezzo dei fratelli e delle so- bisogno e della sofferenza, senza quell’e- relle per portare lì nella fraternità, nel dialogo, nergia spirituale che quotidianamente attin- nell’incontro, ciò che si è vissuto prima. In una geva dalle sorgenti del Salvatore? parola, portare a tutti quel Dio visitato prima Sì, Fr. Gabriele ha potuto divenire simile personalmente. al suo Signore, proprio perché lo ha contem- È in questo duplice movimento che noi tro- plato, e la forza della contemplazione, ci ricor- viamo il suo baricentro, cioè l’equilibrio della da santa Chiara, ha la capacità di trasformare sua vita. E tale equilibrio – badate bene – non nell’immagine dell’amato, del Dio fatto uomo sta nello stare, ma nel movimento, è un equi- (cf. III Lettera, 13: 2888). librio dinamico. In questo duplice andare, da Ma ora interroghiamoci: questo continuo Dio e dai fratelli, troviamo il cuore del nostro salire e scendere di Francesco sulla scala del- carisma francescano, il clima della nostra spi- la vita, dividendo a metà il suo tempo; questa ritualità. ricerca quotidiana di Fr. Gabriele di andare Forse non faceva così san Francesco? Se prima da Dio e poi dai fratelli, non è forse per leggiamo un noto passo della Legenda Maior noi un’indicazione curativa delle nostre abitu- (LegM 13,1), possiamo esserne convinti: sulla dini alla staticità? Se non si sale a Dio e non Scala di Giacobbe Francesco o saliva da Dio o si scende dai fratelli, significa che restiamo in scendeva dagli uomini, così che la sua giornata balìa di noi stessi, ciò che significa grande ste- terrena è stata tutta un tempo di salita contem- rilità ed infecondità, oltre che tristezza e noia. plativa e di discesa apostolica. E poteva scen- Ancora di più: dere, perché era salito. Il salire, il contemplare – la nostra frenesia, frutto di un attivismo che è sempre un riempirsi di Dio per poi donarlo, non ci dà tregua né di giorno né di notte, è sempre un sentirsi chiamare per poi annun- percorre in realtà la scala di Giacobbe o bat- ziare. te altre vie? Se guardiamo ai vent’anni di vita religiosa – Le nostre insopprimibili distrazioni gior- di san Francesco, più o meno dal 1206, anno naliere, che rischiano di riempire la vita 482 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3

di vuoto, sono da ricondurre a quella cella a fare, dell’ascetica che ci rende ogni giorno quotidiana dove farsi “angelo del volto di attenti alla chiamata di Dio e al richiamo dei Dio” come desiderava divenire Fr. Gabrie- fratelli, ci invita a una vita sobria e povera. Ci le? ricorda, ancora, dell’attitudine alla conversio- – Ecco, Francesco e Gabriele ci insegnano ne continua: l’uscire da noi stessi per andare da le direzioni del nostro cammino quotidia- Dio e dai fratelli, il movimento giornalmente no e, a ben guardare, queste due direzioni attivato per raggiungere il volto divino e i volti disegnano la croce: questa è la vera Scala di tutte le creature. Ora, tale equilibrio deve di Giacobbe sulla quale Cristo è salito per esercitare anche sui nostri giorni il fascino di compiere la volontà del Padre ed è disceso una salutare composizione di quegli squilibrati per assumere su di sé il peccato del mon- rapporti che degenerano spesso in eccessi, ti- do. E’ su questa stessa croce che Gabriele, pici del nostro mondo. facendo proprio un convincimento di Duns Quale prezioso suggerimento per voi, cari Scoto, si sentiva obbligato («Ideo multum fratelli, chiamati a studiare quel Verbo fatto tenemur Ei») verso il Salvatore “per l’amo- carne e fatto libro! Proprio a ciascuno di voi, re datoci nell’essersi incarnato e nell’aver oggi il beato Gabriele dice con forza: nella tua scelto la via della croce”. (sono sue parole). ricerca di Dio, nella solitudine della tua cella e Nello stesso tempo, è sulla “piazza” della del tuo cuore supplica il Signore per ricevere croce che Gabriele incontra i fratelli e le in dono «l’intelligenza della Sacra Scrittura»! sorelle, chiamandoli a «gloriarsi e innamo- Sforzati «di mutare lo studio in continua pre- rarsi della croce di Lui» (come ha lasciato ghiera, al fine di conoscerlo meglio e di amar- scritto). lo di più»! Chiedi al Signore di «voler passare Non è, questa, una formidabile lezione per tutta la tua vita ad ascoltarlo, per introdurti nel- noi che rischiamo continuamente di dividere la conoscenza di tutta la verità, per desiderare in modo diverso il nostro tempo? Che abbia- solo quello che Lui brama». mo una scala differente, con differenti gradi- Il suo esempio vi sproni a ricercare quel ni, davanti a noi? Che cerchiamo altre cose, meraviglioso equilibrio che compone “la tran- dal «quaerere Deum» e facciamo altro rispet- quillità” della contemplazione alle «fatiche to all’«operari salutem in medio populi»? Sì, apostoliche», a quelle che già caratterizzano Francesco e Gabriele ci impartono, con la loro le vostre giornate e a quelle che vi preparate a esperienza di vita, la perenne lezione che non sostenere. Sì, vi aiuti l’esempio della sua vita a può sussistere alcun vero annuncio missiona- fare armonica sintesi tra la vita ad intra e quel- rio, alcuna vera azione apostolica – la discesa la ad extra, tra lo stare e il camminare, tra il sa- della scala – senza l’appassionato desiderio di lire e lo scendere, tra la solitudine della ricerca raggiungere Dio ogni giorno, salendo la scala. in profondità e l’abitare in simpatia in mezzo Per questo preghiamo con il beato Gabriele: alla città degli uomini, tra vita conventuale e «Attiraci, o Signore, delizia del Padre, affin- vita apostolica, tra i momenti in cui parlare di ché viviamo in te solamente per lui e per la Dio e gli altri durante i quali parlare con Dio. sua gloria». È questa la nuova e perennemente L’intercessione del beato Allegra, infine, ci nuova evangelizzazione: è avere il cuore in- ottenga a tutti la grazia di amare il Verbo fatto namorato di Cristo. Solo un cuore innamorato carne e fatto libro, per poter portare a tutti il mette le ali, come le ha messe al nostro confra- Vangelo e contribuire cosi alla nuova evange- tello beato, che così ha potuto “volare” in Cina lizzazione alla quale tutti siamo convocati e per immergersi nel «Verbo fatto libro»! nella quale tutti dobbiamo impegnarci. Un’ultima considerazione desidero rivolge- re in modo tutto particolare a voi, cari Profes- Fr. José Rodriguez Carballo, ofm sori e Studenti. Il salire e scendere ogni giorno Ministro generale, OFM sulla mistica Scala di Giacobbe, come abbia- mo visto per san Francesco, e la ricerca appas- sionata di Dio in solitudine seguita dall’ardo- 17. Convocatoria del Congreso Internacio- re apostolico, che fu il programma di vita del nal de Asís beato Gabriele, è una buona ginnastica per la Roma, 17 de noviembre de 2012 vita dello Spirito, porta tanta agilità. Tale alle- namento ossigenante parla del pellegrinaggio Queridos hermanos Ministros y Custodios, interiore, che quotidianamente siamo chiamati ¡el Señor os dé paz! EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 483

Todos estamos convencidos de que de la rios para que vuestros Secretarios puedan par- calidad de la formación, tanto permanente co- ticipar en el Congreso de Asís durante toda la mo inicial, depende la densidad evangélica de duración de su celebración. la vida de la Fraternidad universal. Nuestro úl- Con la esperanza de que ésta iniciativa timo Capítulo general (2009) ha confirmado nos ayudará a tomar cada día más conciencia una vez más la necesidad de cualificar nuestra de saber acompañar a los hermanos tanto de la formación a todos los niveles para responder a formación inicial como de la formación per- nuestra vocación y misión de Hermanos Me- manente; mientras confiamos este compromi- nores, para continuar caminando como “Por- so a la protección de Santa María de los Ánge- tadores del don del Evangelio”. les madre y modelo de toda vocación francis- El Capítulo general 2009, en los mandatos cana, y pedimos con insistencia al Señor de la (nn. 35-37), ha pedido que en el presente sexe- mies que nos de siempre nuevos hermanos. nio, el Definitorio general promueva, a través Con estima y fraternalmente, de nuestra Secretaría general para la Forma- ción y los Estudios, la organización de Con- Fr. José Rodríguez Carballo, ofm gresos continentales de formación. Ministro general, OFM Una vez terminada la celebración de los Fr. Vidal Rodríguez López, ofm Congresos continentales con gran participa- Secretario general ción y envolvimiento de muchos hermanos para la Formación y los Estudios formadores, ahora se pasa, de acuerdo con la metodología decidida para este sexenio, a la Prot. N. 103366 (231/12) reflexión común sobre los frutos recogidos en dichos Congresos continentales. El momento propicio será el Congreso Internacional para 18. Homilía de conclusión del encuentro con los Secretarios Provinciales para la Formación los Visitadores generales y los Estudios de nuestras Provincias y Custo- Greccio, Italia, 17.11.2012 dias. El Consejo internacional para la Forma- ción y los Estudios, reunido en Jerusalén en Evangelizados para 2011 y el Comité operativo para la Formación ser evangelizadores y los Estudios, reunidos en Roma el pasado mes de octubre de 2012, han elaborado un Queridos Hermanos Visitadores: proyecto de preparación y realización de este ¡El Señor os dé la paz! Congreso, que posteriormente fue examinado y aprobado por el Definitorio general. Con esta celebración eucarística, con la Teniendo en cuenta, por tanto, la importan- cual concluimos el encuentro de Visitadores cia a nivel de toda la Orden sobre el acompa- 2012-2013 con el Ministro general y su Defi- ñamiento franciscano tanto inicial como per- nitorio, sois también enviados oficialmente a manente, bajo el título: “Iesu ibat cum illis” los hermanos de las distintas Entidades de la (Lc 24,15) El acompañamiento franciscano Orden que van a celebrar su capítulo electivo. - acercamiento formativo, y con la presente Bendito sea el Altísimo, Omnipotente y Buen convoco todos los Secretarios provinciales pa- Señor, que nos ha reunido estos días, como ra la Formación y los Estudios, uno por cada “familia unida en Cristo”. Provincia o Custodia, al Congreso internacio- En cuanto mis Delegados para las Provin- nal de los Secretarios provinciales para la For- cias que vais a visitar os pido que tengáis siem- mación y los Estudios, que se llevará a cabo en pre muy presente como el Seráfico Padre pide S. María de los Ángeles, cercas de la Porciún- a los Ministros –vosotros vais en mi lugar-, y cula, del 8 al 22 de septiembre del año 2013. también cuanto el mismo Padre san Francis- Les pido a los Ministros y a los Custodios co dice en el capítulo IV de su primer Regla. que fomenten activamente la participación de Mostrad, pues, siempre y en todo momento, los Secretarios provinciales para la Formación el rostro misericordioso del Padre de las mi- y los Estudios tanto a nivel de preparación co- sericordias otorgando misericordia a quien la mo a nivel de presencia al Congreso, que con- busca y ofreciéndosela a quienes no la preten- sidero de gran importancia para nuestra Orden. dan (cf. CtaM 9-12). Al mismo tiempo, recor- Estoy seguro, queridos Ministros y Custo- dad que durante la Visita os ha sido confiado dios, que utilizarán todos los medios necesa- el cuidado de las almas de los hermanos que 484 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 vais a visitar de parte del Ministro general y en Será necesario conocerla más y mejor para cuanto tales sois enviados para confortar a los trasmitirla a las nuevas generaciones. Pero hermanos en el camino del bien y corregirlos, también aquí es válido lo que dice Vita Conse- cuando sea necesario, para vivir en fidelidad crata: hemos de poner lo ojos en el futuro “ha- cuanto han prometido (cf. 1R 4,2). Y si por cia el cual nos empuja el Espíritu Santo para miedo u otros motivos no lo hicierais, sabed seguir haciendo cosas grandes con nosotros” que de ello tendréis que dar cuenta a Dios (cf. (VC 110). “Sin descuidar las actividades de 1R 4,6). Por todo, y porque amáis el carisma evangelización ordinaria”, impulsad, queridos franciscano y amáis a los hermanos que el Se- Hermanos Visitadores, la Nueva Evangeliza- ñor os confía, no dudéis en corregir y exhortar, ción, privilegiando presencias nuevas en “lu- movidos por la caridad (cf. Adm 25) y siem- gares de frontera” (cf. Capítulo 2009, mandato pre con humildad y claridad, a todos aquellos 20), recordando que: que hayan pecado, para que abandonen esa si- • La Nueva Evangelización requiere nuevo tuación de muerte, y a cuando llevan una vida ardor, es decir: corazones enamorados y mediocre, para que puedan seguir las hullas de apasionados de Cristo y del hombre; cora- Jesús, con gozo y en radicalidad, según la for- zones que se dejen quemar por la Palabra, ma que vivió y nos trasmitió Francisco, con su como los dos de Emaús (cf. Lc 24, 13-36); vida y en sus Escritos. hermanos que constantemente redescubran Sois enviados en un momento marcado la alegría de creer y encuentren motivos pa- por dos acontecimientos eclesiales importan- ra comunicar a los demás la misma fe con tes que debéis tener muy presentes durante que han sido agraciados; hermanos que ten- la Visita: el recientemente celebrado Sínodo gan el corazón constantemente vuelto hacia de los Obispos sobre La Nueva Evangeliza- el Señor (1R 22, 19); hermanos en cons- ción para la trasmisión de la fe, y el Año de tante actitud de conversión al Señor como la fe, inaugurado por el Santo Padre durante al único Salvador del mundo; hermanos el Sínodo de los Obispos, el pasado día 11 de convencidos de que la Verdad para noso- octubre. Esto ya nos está indicando que en la tros tiene un nombre: Jesucristo; hermanos mente de la Iglesia la Nueva Evangelización que, habiéndose encontrado con Cristo, no va inseparable del camino de fe. Una fe, con- puedan hacer otra cosa que la que hizo la cebida como “adhesión personal del hombre a samaritana: dejar el propio cántaro para ir Dios y asentimiento libre a toda la verdad que y anunciar a la gente al que es agua que sa- Dios ha revelado” (Catecismo de la Iglesia cia definitivamente la sed (cf. Jn 4, 1ss), o Católica, 150), que la Nueva Evangelización lo que hicieron los dos de Emaús: contar lo quiere reforzar en todos, de tal modo que ven- que han vivido y anunciar al que ha resuci- ga asimilada en sus contenidos, celebrada y tado (cf. Lc 24, 34). confesada, con la vida y la palabra; una fe que • La Nueva Evangelización consiste “en pro- la Nueva Evangelización quiere ayudar a re- poner de nuevo al corazón y a la mente, no descubrir en toda su belleza, en aquellos que pocas veces distraídos y confusos, de nues- se han alejado; una fe que la Nueva Evangeli- tro tiempo, y sobre todo a nosotros mismos, zación quiere llevar a aquellos que no la han la belleza y la novedad perenne del encuen- recibido todavía (cf. Porta fidei, 6ss). De este tro con Cristo” (Sínodo 2012, Mensaje fi- modo, la Nueva Evangelización no se presenta nal, 3). Ayudad a los hermanos que encon- como cuestión de estrategias, sino como una tréis a dar razón de su fe, sabiendo que la fe cuestión espiritual y se dirige a todos: los de “se decide, sobre todo, en la relación que cerca y los de lejos (cf. Ef 2,17). establecemos con la persona de Jesús” (Sí- Mientras la Iglesia convoca a todos a co- nodo 2012, Mensaje final 3). laborar activamente en la tarea de la Nueva • En este sentido, la Nueva Evangelización Evangelización, los consagrados y, con ellos es, en primer lugar una llamada a la con- los Hermanos Menores, lo somos de un modo versión personal y fraterna; una llamada a muy especial. El Sínodo ha reconocido en di- dejarse evangelizar, habitar por el Evange- versas ocasiones la aportación que los religio- lio, para poder evangelizar y ser portadores sos, particularmente los mendicantes, hemos de la Buena Noticia; una llamada a dejarse dado a la evangelización. Por lo que a noso- transformar por Dios, lo que requiere mu- tros se refiere, nuestra historia en el campo de cha oración; por la Palabra, lo que exige la evangelización es, sencillamente, gloriosa. frecuentar constantemente su escuela, par- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 485

ticularmente a través de la Lectura orante una dura lucha contra “los Principados y las de la Palabra; por los demás, comenzando Potestades” y “los espíritus del mal” (Ef 6, 2). por los hermanos con los que comparti- Somos bien conscientes de los problemas que mos nuestra vida; y por los pobres que no traen consigo la globalización, el secularismo, son solo los destinatarios privilegiados del el relativismo, la indiferencia y el ateismo, Evangelio, sino también agentes de evan- pues muchos de estos fenómenos están presen- gelización. tes en nuestras vidas, pero no podemos silen- • La Nueva Evangelización comporta tam- ciar que también en todo ello hay oportunida- bién nuevos métodos. Nuevas preguntas, des inéditas para la trasmisión de la fe. Frente nuevas respuestas, nuevos tiempos, nuevos a los interrogantes que las culturas dominantes métodos. El Sínodo que ha sido clausurado plantean a la fe, renovemos nuestra fe en el Se- hace tan solo dos semanas insistió en la ne- ñor, seguros de que también en esos contextos cesidad de anunciar el kerigma, el Misterio el Evangelio es portador de luz y es capaz de Pascual de Cristo (cf. 1Cor 15, 3-5). Y a sanar la debilidad del hombre. El Sínodo ex- ejemplo de los Apóstoles este anuncio ha de horta a los consagrados, también a nosotros, hacerse con parresia, con fuerza y convic- a la esperanza, y nos invita a reafirmarnos co- ción, de tal modo que lleve a la conversión mo testigos y promotores de nueva evangeli- del corazón y a abrazar la fe. Es lo que san zación (cf. Sínodo, Mensaje 7). Dispuestos a Francisco entiende cuando pide que predi- rememorar el don precioso de la fe, celebrarla quemos la penitencia. En el campo de la fe y confesarla, como Jesús, en el pozo de Sicar, nada se puede dar por supuesto (cf. Porta sentémonos junto a los hombres y mujeres de Fidei 2). hoy para hacer presente al Señor en sus vidas, • Finalmente la Nueva Evangelización com- ofreciéndole, como Jesús a la samaritana, po- porta nuevas expresiones. Hemos de cuidar zos que puedan saciar el deseo más profundo el lenguaje que utilizamos, de tal modo que del corazón: saciar su sed con el agua de la sea compresible el mensaje que queremos Vida. trasmitir. El Evangelio será Buena Noti- “Evangelizar es la gracia y la vocación pro- cia para los hombres y mujeres de nuestro pia de la Iglesia, su identidad más profunda” tiempo en la medida en que se lo hagamos (Evangelii nuntiandi, 13-14). Hoy la Iglesia entender como tal. Es aquí donde también necesita de un nuevo empuje misionero (cf. son importantes los medios de comunica- Redemptoris missio 294-340; IL 85)); necesita ción, no solo como instrumentos para la reafirmar, sin miedo, la urgencia y necesidad difusión del Evangelio, sino también como de la nueva evangelización (cf. Verbum Do- expresión de una cultura dominante, den- mini 96), dejarse impregnar por el ardor de la tro de la cual hemos de entrar si queremos predicación apostólica” (cf. NMI 40), Nuestra “conectar” con nuestros contemporáneos Orden, como la Iglesia misma, necesita ser y anunciarles el Evangelio. Y finalmente menos autorreferencial pasa ir al encuentro de también las nuevas expresiones tienen mu- los hombres y mujeres de hoy, y, con humil- cho que ver con los medios que utilizamos. dad y parresia, comunicar al que confesamos Es lo que desde la IV Asamblea del Epis- como Camino, Verdad y Vida. copado Latino Americano y del Caribe, en Id, pues, queridos Hermanos Visitadores, Aparecida, se viene llamando “conversión saludad de parte del Ministro a cuantos encon- pastoral”: necesitamos nuevos instrumen- trareis durante vuestro servicio; y mientras os tos y nuevas palabras para hacer oíble y dejáis evangelizar, evangelizad a los hermanos comprensible, también en los nuevos de- que encontréis. Sembrad esperanza, sembrad siertos del mundo, la Palabra que nos ha re- fe, sembrad amor y pasión por Cristo y por la generado, la Palabra de Dios. No tengamos humanidad. miedo a cambiar lo que haya que cambiar aunque haya sido válido hasta hace bien po- Fr. José Rodríguez Carballo, ofm cos años. En cualquier caso, lo más necesa- Ministro general, OFM rio es el testimonio y la cercanía a la gente. Somos “los frailes del pueblo”. 19. Saludo inicio del servicio como Presi- Queridos Hermanos Visitadores: La tarea a dente la que estamos llamados no es fácil, pero no Roma, 23.11.2012 es imposible. En el mundo hemos de afrontar 486 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3

Con los ojos puestos en el futuro diversas manifestaciones, por lo que pedimos perdón y asumimos como actitud existencial Queridos hermanos: un camino de conversión, hay también mucha ¡El Señor os dé la paz! santidad, lo que nos permite afrontar con hu- mildad, parresia y creatividad, los grandes de- Mi primera palabra quiere ser de gratitud safíos que nos lanzan los signos de los tiempos al Señor por haberme llamado, como a voso- y de los lugares. Desde una profunda comu- tros, a la vida religiosa y consagrada. Sin mé- nión con el Señor, con la Iglesia, con los hom- rito alguno de nuestra parte el Señor puso en bres y mujeres de nuestro tiempo y entre no- nosotros su mirada, nos sedujo y nos dejamos sotros consagrados, queremos, como nos pide seducir, Y aquí estamos. Cada uno con una el último Sínodo, “reafirmarnos como testigos historia en la que al lado de las luces hay som- y promotores de nueva evangelización en los bras, pero en la que no dejamos de experimen- varios ámbitos de la vida en que los carismas tar la gracia del Señor que nos da fuerza para de cada instituto nos sitúa” (Nuntius 7). mirar al pasado con gratitud, vivir el presente Todavía en este capítulo de agradeci- con pasión y abrazar el futuro con esperanza mientos, quiero expresar mi personal grati- (cf. NMI 1). Llenos de estupor por la obra del tud y seguramente la vuestra a Don Pascual Padre de las misericordias en nosotros, bro- Chávez, sdb, por su entrega a la USG en estos ta de lo más profundo de nuestro corazón una pasados seis años. Gracias Don Pascual y que humilde pero confiada profesión de fe, hasta el que es don perfecto, bendiga tu ministerio a poder decir con san Pablo: “Sé de quien me he favor de la Congregación Salesiana y a favor fiado” (2Tim 1,12); y con la humildad de quien de la Iglesia. Gracias también al personal de la conoce sus debilidades, pero seguro de que Secretaría. El nuevo equipo de la USG sigue “para Dios nada hay imposible” (cf. Lc 1,37), contando con vuestro precioso servicio, tantas decimos: “todo lo puedo en Aquel que me con- veces callado y sacrificado, pero precisamente forta” (Filp 4,13). Esperamos que, empujados por ello eficaz. Gracias, particularmente, al P. por su amor, también nosotros podamos decir y a Sor Chiarastella, sin olvidarme de con el Apóstol de los gentiles: “En mí la gracia cuantos colaboran con competencia y genero- no ha sido estéril” (1Cor 15,10). sidad en la Secretaría. Mi segunda palabra es de gratitud a cuan- Mirando al futuro no podemos olvidar tos habéis depositado vuestra confianza en mí, las tres llamadas que nos vienen del Sínodo eligiéndome como Presidente de la USG. Co- recientemente celebrado, algunas de las cuales nocedor como soy de mis límites tiendo una han sido ya señaladas por Don Mario Aldegani mano para mendigar vuestra ayuda y colabo- en esta aula: ración, particularmente la del Vice-Presidente – Llamada a dejarnos evangelizar, a ser tras- y la de los miembros del Consejo ejecutivo, parencia del Evangelio, “exégesis viviente mientras alargo la otra poniéndome a vuestra de la Palabra” (VD 83), a ser nosotros mis- disposición para seguir animando la VR hacia mos y a vivir la radicalidad evangélica, To- una mayor significatividad evangélica que nos do ello requiere poner en primer lugar nues- lleve a dar respuestas alternativas y convin- tra identidad, y prestar especial atención a centes a los desafíos que nos presenta hoy el los tres pilares sobre los que se sostiene secularismo, el indiferentismo, y el relativis- hoy la vida religiosa, como ya recordaba el mo, presentes tan visiblemente en nuestra so- Congreso del 2004 y hace algún tiempo nos ciedad. El “sereno coraje” que se alimenta de recordó el Santo Padre: la espiritualidad, la las palabras de Jesús a sus discípulos, “no se vida fraterna y la misión. turbe vuestro corazón y no tengáis miedo” (Jn – Llamada especial a ser buscadores de Dios, 14,27), nos permite mirar el mundo, este mun- a vivir en profundidad el primado de Dios do creado y amado por Dios (cf. Jn 3, 16), con en nuestra vida y misión, a dejarnos que- los ojos del mismo Dios y nos mueve a acer- mar por él, para que nuestro fuego pueda carnos a este mundo para ser en él portadores encender otros fuegos. Esto supone un en- del don del Evangelio, seguros que el Evange- cuentro real con Cristo, o lo que es igual, lio es siempre portador de luz y capaz de sanar una vida de fe. No una fe abstracta o de la debilidad del hombre” (Sínodo 2012, - nociones, como diría el Cardenal Newman, tius 6). La vida religiosa está viva y en ella, sino una fe hecha de experiencia, una fe vi- sin negar la presencia del pecado en muchas y va, celebrada y confesada, de tal modo que EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 487

sea ella el manantial de nuestra alegría y de der a los deseos y anhelos de todos los religio- nuestra esperanza, de nuestro seguimiento sos. de Jesucristo y de nuestro testimonio en el Confiados en la gracia de Dios y en vues- mundo. Este es el único camino para salir al tra ayuda fraterna, este nuevo equipo directivo encuentro de la “desertificación espiritual” de la USG inicia su andadura en el nombre del que ha ido creciendo tanto en los últimos Señor. decenios y de la que nos habló reciente- mente Benedicto XVI (cf. Nuntius 11), Fr. José Rodríguez Carballo, ofm permitiéndonos hacer presente al Señor en Ministro general, OFM y Presidente de la vida de los hombres y mujeres de nues- la USG tro tiempo, y mostrarles el pozo cuya agua pueda saciar el deseo más profundo de sus corazones, como Jesús mismo hizo con la 20. Homilía para el 400 aniversario de la samaritana (cf. Nuntius 1). Provincia de la Asunción – Llamada a habitar las fronteras, los claus- Córdoba, Argentina, 25 de noviembre 2012 tros inhumanos marcados por toda clase de pobrezas. La vida religiosa ha de renovar Adelante, constantemente su compromiso de estar al siempre adelante! lado de los pobres y compartir con ellos sus sufrimientos, como lo hacía Jesús (cf. Nun- Queridos hermanos y hermanas: tius 6). Con ellos, y de la mano de ellos, nos El Señor les dé la paz! hemos de sentir mendicantes de sentido. Con ellos, y de la mano de ellos, ese senti- Nos reunimos en torno a la mesa de la Pala- do lo encontraremos en Cristo Jesús. Sin el bra y del Cuerpo y Sangre del Señor para hacer testimonio y la práctica del amor operoso memoria de los 400 años de existencia de esta y concreto hacia los más pobres, y sin el amada Provincia de la Asunción de la Bien- testimonio de una vida coherente vivida se- aventurada Virgen María. Una memoria que gún la lógica de la minoridad y del servicio quiere ser llena de gratitud por todo lo bueno gratuito, y caracterizado por la sencillez y que el Señor, dador de todo bien, ha hecho a la cercanía a los últimos, nuestro mensaje través de los hermanos que formaron parte de difícilmente será creíble y correrá segura- esta Entidad y que sigue haciendo hoy a través mente el riesgo de ahogarse en el mar de las de cuantos estáis adscritos a ella. palabras(cf. NMI 50). Según cuenta la historia, la presencia fran- – Llamada a no quedarnos al margen de al- ciscana en el actual territorio de Argentina se gunos desafíos hacia los cuales el hombre inicia en la ciudad de San Miguel de Tucumán de hoy es particularmente sensible, como en 1565 a cargo de Fray Juan Pascual de Ri- son: el desequilibrio ecológico, la constante vadeneira. Desde aquel verano de 1566 en que amenaza de la paz, el desprecio de los dere- Fray Rivadeneira entra al Tucumán, acompa- chos humanos más fundamentales, como el ñado por Fray Francisco de Aroca, Fray An- derecho a la vida…Lejos de mantenernos al drés Rodríguez y Fray Baltasar, la presencia margen de estos desafíos, hemos de situar- franciscana en estas tierras será ininterrumpi- nos en los nuevos areópagos de la misión en da y muy fecunda, con la fundación de con- el mundo de la educación, de las comunica- ventos, iglesias y escuelas de primeras letras ciones sociales… (cf. VC 96-99). en las ciudades a donde llegaban los herma- En el futuro no podemos dejar de poten- nos. En Santiago del Estero Fray Rivadeneira ciar todo aquello que facilite la cooperación dejará instituida la primera jurisdicción fran- con los órganos de la Santa Sede, así como ciscana del país, la Custodia de San Jorge del la cooperación entre nosotros mismos. Por Tucumán, que con la Custodia de Paraguay, otra parte, seguiremos prestando atención a la en el Capítulo general del 1612, celebrado en VR en cada continente, completando el acer- Roma, formarán la Provincia de la Asunción camiento a la realidad de la vida consagrada de la BVM. en aquellos regiones a las que todavía no nos En los orígenes de la presencia franciscana hemos acercado en la durante la reflexión en en estas tierras del Río la Plata destacan tres nuestra Asambleas. Seguiremos escudándoos grandes figuras: Fr. Luis Bolaños, San Fran- a todos para que nuestra Unión pueda respon- cisco Solano y Fr. Juan Pascual de Rivadenei- 488 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 ra. Fray Luis Bolaños entra en tierra aborigen es el trabajo que los primeros misioneros de- sin protección alguna, lo que pronto le ganó la sarrollaron en las escuelas, no solo de los her- simpatía de los habitantes de la región. Por otra manos, sino también de los municipios, y en parte la fundación de las reducciones de indios las universidades –en 1767, con las expulsión –las primeras en América-, permitió proteger de los Jesuitas, los franciscanos se hacen cargo a las poblaciones guaranís –si hoy existen los de la Universidad de Córdoba-, sirviéndose de Tobati, Itá y Yaguaron, entre otros pueblos estas instituciones educativas como verdade- guaranís, es gracias a estas reducciones-, y, al ras plataformas de evangelización para los ni- mismo tiempo, facilitó la su evangelización, ños indígenas y para los hijos de los españoles, para la cual se valió de la traducción en guara- En 1777 la Provincia de la Asunción tenía 244 ní del catecismo, traducción llevada a cabo por frailes, de los cuales misionando en las reduc- Bolaños, y que fue la base de la escritura de la ciones eran unos 84, y enseñando, bien sea en lengua oral guaraní. la escuela primaria que en filosofía o teología, San Francisco Solano, el austero penitente eran 140. Los restantes, unos 20 eran ancianos y gran evangelizador franciscano, responde de o enfermos. manera diferente, atiende a los españoles, tie- En estos momentos en que se está repensan- ne especial misericordia por los enfermos, y do el mapa de presencias franciscanas en esta con los indios que encuentra a su paso por el región, que dará como fruto una única Entidad Tucumán y el Río de la Plata prefiere estable- formada por la Custodia de Fr. Luis Bolaños, cer una relación más libre, no los reduce en la Provincia de san Miguel y la actual Provin- “pueblos de indios” sino que busca afanosa- cia de la Asunción, es absolutamente priori- mente su conversión. tario preguntarnos hacia dónde queremos ir Por su parte, Fray Pascual de Rivadeneira, y hacia donde nos impulsa el Espíritu (cf. VC nacido en España en 1531, el fraile itinerante y 110), superando una mentalidad provincialista también un insigne evangelizador, se preocu- que nos impide una respuesta a las exigencias pó más de lo que hoy llamaríamos implantatio del hoy (cf. PdE 31). Una mirada a nuestra Ordinis y, como consecuencia, de la organiza- historia será beneficiosa en la medida en que ción de la presencia franciscana en estas tie- nos lleve a vivir el presente con la pasión que rras. En 1566 funda el convento de Santiago caracterizó los orígenes del franciscanismo en del Estero y estableciendo la Custodia de San estas tierras, pues solo así podremos abrazar Jorge; en 1567 funda el convento de San Mi- el futuro con esperanza (cf. NMI 1). En estos guel de Tucumán y allí la primera escuela del momentos, teniendo en cuenta el camino que territorio argentino; en 1574 funda el conven- la Orden está haciendo en estos últimos años, to de Santa Fe y recibe el nombramiento de particularmente a la luz de las Prioridades Vicario de la Diócesis del Tucumán, en 1575 que la Fraternidad universal se dio ya desde funda el convento San Jorge Mártir de Cór- el 1977, es necesario que asumamos la signi- doba y propicia la unión de las Custodias del ficatividad evangélica de nuestra vida y mi- Paraguay y del Tucumán; en 1580: inicia la sión como una real prioridad, de tal modo que construcción del Convento Grande de Asun- más allá de lo doloroso que puedan ser ciertos ción o Convento de Los Ángeles en Paraguay; procesos de rediomensionamiento, podamos en 1580: asiste a la fundación de la Santísima re-significarnos de un modo más profético allí Trinidad y Puerto de Santa María de los Bue- donde vivismos y trabajamos (cf. PdE 31). nos Aires por Juan de Garay. De la rápida, y necesariamente breve e in- A esta figuras relevantes del franciscanismo completa memoria histórica que hemos traza- de la primera hora en estas tierras habrá que do de nuestra presencia en estas tierras, pode- añadir otras muchas figuras de que han prota- mos notar algunas constantes que pueden ser gonizado el tiempo en que los países de Amé- iluminadores para el presente y el futuro de rica del Sur lograron su independencia. Entre nuestra presencia: el ardor misionero de estas ellas no puedo dejar de citar a fray Mamerto figuras señeras de la presencia franciscana en Esquiú (1826-1883) Obispo de Córdoba,[en esta región, que a impulsos del Espíritu escri- proceso de beatificación y de fray Luis Bel- bieron la historia de estos pueblos; su cercanía trán (1784-1827), así como a Fr. Francisco de a la gente en las misiones y en las instituciones Paula Castañeda, a Fr. Cayetano Rodríguez, educativas, lo que, entre otras cosas, les llevó y a Fr. Francisco Inalican. a la inculturación del Evangelio y la defensa Una labor que merece particular atención de los derechos de los más desfavorecidos; y, EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 489 todo ello, unido al testimonio de una vida au- que para nosotros tiene un nombre: Jesucristo, ténticamente franciscana, caracterizada por la y a vivir en la verdad ante Dios, ante uno mis- pobreza, la humildad, el silencio y el oculta- mo y ante los demás; nos pide, en fin, trabajar miento. sin descanso por la dignidad de toda persona, ¿Cómo no reconocer en los pioneros de la particularmente de aquellas que son maltrata- evangelización de estas tierras a verdaderos das, humilladas, despojadas de sus derechos y maestros para nuestra misión de ser portado- hasta condenadas a morir. La contemplación res del Evangelio aquí y ahora? Nuestra Orden de un Jesús maltratado pero lleno de dignidad tiene aquí una gran historia que contar y, en y fiel a su mensaje y misión, non interroga so- la medida en que nos dejemos impulsas por bre los fundamentos mismos de nuestra dig- el Espíritu, tendremos una gran historia que nidad. En una cultura de la postmodernidad, construir. ¡Adelante, siempre adelante!, como en la que el relativismo y la falta de referentes gritaba otro gran apóstol de las Américas y sólidos ha hecho mella, no solo en la vida cris- también hermano nuestro, Fr. Junípero Serra. tiana sino también en la vida religiosa y con- Esta Provincia, si quiere ser fiel a su historia, sagrada, necesitamos volver los ojos a Jesús, no puede dejar de ser misionera. Sin descuidar para descubrir cuál es nuestra misión y el ca- las formas tradicionales de evangelización, an- mino a seguir. tes bien potenciándolas y actualizándolas, lle- Queridos hermanos, queridas hermanas: sea vada a cabo según nuestro carisma, en frater- Cristo el centro de nuestra vida, estén nuestros nidad y minoridad (cf. Capítulo General 2009, corazones y nuestras mentes constantemente mandato 19), dad preferencia, mis queridos vueltos hacia él; sea el Evangelio nuestra regla hermanos, a las nuevas iniciativas, “con una y vida y seremos así agentes de la nueva evan- atención particular a los lugares de fronteras gelización, a la que, particularmente en estos y con nuevas formas de evangelización” y de tiempos, nos invita la Iglesia. presencia franciscana (cf. Capítulo General ¡Adelante, siempre adelante!, con los ojos 2009, mandato 20), sin olvidar los proyectos fijos en Jesús, fieles a nuestro propósito de vi- misioneros de la Orden que siguen llamando da, seamos portadores del Evangelio a los de al corazón de muchos hermanos (cf. Capítu- cerca y a los de lejos (cf. Ef 2, 17), con nues- lo General 2009, mandatos 21-26). Será esa tras palabras y con nuevas vidas. Amén. tensión misionera, acompañada de una fuerte vivencia del carisma franciscano, lo que da- Fr. José Rodríguez Carballo, ofm rá vigor a vuestra presencia en estas tierras y Ministro general, OFM fuente de nuevas vocaciones. Celebramos hoy la solemnidad de Cristo 21. Homilia para a Profissão Solene Rey, “el Alfa y la Omega…, el que es, el que Uberlândia, Brasil, 30.11.2012 era y el que viene, el Omnipotente” (Ap 1, 8). En el diálogo con Pilato que acabamos de es- Tudo para o Senhor cuchar en el Evangelio proclamado (cf. Jn 18, 28-40), Jesús declara abiertamente su realeza Querido Frei Luis Fernando, queridos fa- y su misión mesiánica, pero, contrariamente a miliares de Frei Luis Fernando, queridos ir- la concepción que de rey tenían los judíos y mãos da amada Fundação de Nossa Senhora los romanos, Jesús afirma que su realeza res- de Fátima, irmãos e irmãs: “O Senhor vos dê ponde al designio de Dios sobre el hombre y a sua paz”. la sociedad, por ello, a través de ella, Jesús se “Dai graças ao Senhor porque Ele é bom, convierte en defensor del pueblo, el que im- porque eterna é a sua misericórdia”. Sirvam parte justicia y defiende a los débiles. Su rei- estas palavras do salmista, meus queridos ir- no, como escucharemos en el prefacio de esta mãos, como um convite para abrir o nosso Eucaristía, es un reino de amor, de verdad y de coração e os nossos lábios ao louvor e à ação justicia, Jesús ejerce su reinado subordinando de graças ao Pai das misericórdias pelo dom los valores de la sociedad. deste nosso irmão que hoje emite sua profis- Celebrar la fiesta de Cristo Rey del univer- são solene, com a qual abraça definitivamen- so nos pide tomar en serio la realidad de este te a vida franciscana. O Senhor tem sido bom mundo, como la tomó Jesús, haciéndose voz conosco ao nos dar de presente este irmão, e de los sin voz, como los hizo el, durante su por isso estamos alegres. Seja pois esta cele- vida pública; nos pide ser testigos de la verdad, bração uma verdadeira eucaristia, um hino de 490 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 louvor Àquele de quem provém todo o dom, tudo e o seguiram” (cf. Lc 5, 11). Seguir a Je- pois Ele, como cantava o Poverello, é o bem, sus significa deixar tudo, viver sem nada de todo o bem, o sumo bem. E, servindo-nos das próprio, entregando-lhe o que somos e temos: palavras da irmã Clara, digamos: porque pen- “A vida dos Irmãos Menores consiste em ob- saste, amaste e chamaste este nosso irmão, te servar o Santo Evangelho de nosso Senhor Je- damos graças, Senhor. sus Cristo, vivendo em obediência, sem nada A vocação à vida, à fé e à vida franciscana, de próprio e em castidade” (2R 1, 1). Seguir a antes de mais nada, é isso: um chamado, um Jesus significa descobri-lo como o TUDO na dom, um grande presente. “Não fostes vós que própria vida. Esta é a experiência de Francisco me escolhestes, mas fui Eu que vos escolhi” no Monte Alverne depois dos estigmas, como (Jo 15, 16), diz Jesus no Evangelho, apenas o expressa na oração dos Louvores a Deus Al- proclamado. Isto o entendeu muito bem Fran- tíssimo: Tu és tudo: o bem, todo o bem, o su- cisco que em seu Testamento considera tudo mo bem, a segurança, a beleza, a riqueza até à como dom, repetindo uma e outra vez: “o Se- saciedade, tu és o amor (cf. LD 4ss). Seguir a nhor me deu…”, “o Senhor me revelou”. E o Jesus é não reter nada para nós mesmos, a fim entendeu também a irmã Clara que, igualmen- de que inteiros nos receba Aquele que todo in- te em seu Testamento, afirma que se grande é a teiro se entrega a nós (cf. Ord 29). vocação à qual fomos chamados, maior ainda “Antes mesmo de te modelar no ventre é a obrigação de agradecer ao Senhor por tal materno, eu te conhecia, quer dizer te amava; dom (cf. TestCl 5). Não saberemos nunca por antes que nascesses eu te consagrei” (Jr 1, 4), que o Senhor escolheu a mim e não a outros. quer dizer: te separei para mim. Este é o exato O certo é que, apesar das minhas limitações significado da expressão “te consagrei”. Ele e fragilidades, o Senhor dirigiu o seu olhar a nos separou para Ele, já não nos pertencemos. mim e me chamou a segui-lo mais de perto, Com razão afirma Paulo: “Vivo, porém não embora pudesse ter escolhido tantos outros. vivo eu, é Cristo que vive em mim”. Pela pro- Que grande mistério, este da nossa vocação! fissão religiosa deixamos de pertencer a nós Não percamos nunca, amados irmãos, a capa- mesmos, somos do Senhor e somos para Ele, e cidade de maravilhar-nos diante de um dom por Ele para os outros, pois fomos chamados, tão grande e seja toda a nossa vida um magni- como dirá Paulo na Primeira Carta aos Corín- ficat ao Senhor. tios, “para proveito comum” (1Cor 12, 7). “Fixou o olhar nele e o amou”, diz o texto O chamado do Senhor exige também de do jovem rico. Um dia qualquer – seria bom nossa parte uma resposta feita de disponibili- fazer memória desse dia -, o Senhor passou ao dade total e incondicional: “Aqui estou” (Lc nosso lado e como ao jovem rico nos olhou 1, 38). O Senhor não admite adiamentos, co- e nos amou (cf. Mc 10, 21). E, como um dia mo nos mostra quando um lhe diz: “te segui- aos discípulos, também disse a nós: “Vinde em rei, porém deixa-me primeiro despedir-me de meu seguimento e farei de vós pescadores de minha família” ou “enterrar meu pai”. Jesus é homens” (Mc 1, 17). Isso é o que aconteceu em contundente: “deixa que os mortos enterrem minha vida e também na tua, querido irmão. seus mortos”, e também: “aquele que põe a Como disse, um amor gratuito, de predileção. mão no arado e olha para trás não é apto para o Ele “reparte seus dons a cada um como quer” reino de Deus” (cf. Lc 9, 57ss). O seguimento (1Cor 12, 11). Com o salmista dizemos cheios de Jesus só se pode entender a partir do encon- de estupor: “Que admirável é teu nome, Sen- tro pessoal com Jesus, encontro que rouba o hor, em toda a terra!” (Sal 8, 1). E com as pala- coração, encontro que relativiza tudo o que se vras do mesmo salmista nos comprometemos: pode ser ou possuir diante da beleza da desco- Cantarei eternamente tuas misericórdias (cf. berta de Jesus (cf. Mt 13, 44). Rm 15,9). “É isto que eu quero, é isto que eu procuro, é Porém, amor com amor se paga. A vocação isto que eu desejo fazer do íntimo do coração”, exige da nossa parte uma resposta generosa, diz Francisco depois de escutar o Evangelho que não entende de medidas. Se o amor de da missão na Porciúncula (1Cel 22). E o bió- Deus por cada um de nós é sem medida, então, grafo acrescenta: “Transbordando de alegria, a única medida do nosso amor a Ele é a medi- apressa-se o santo Pai em cumprir o salutar da ilimitada do amor de Deus por nós. Uma conselho e começa devotamente a colocar em resposta que não entende de mediocridade. “E prática o que escutou” (1Cel 22). Esta é a res- depois de atracar as barcas à terra, deixaram posta que o Senhor espera de cada um de nós. EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 491

Por isso, meus queridos irmãos, escutemos a 7). Não temais! O Senhor diz também hoje a voz de nosso Pai São Francisco que nos diz: nós: Eu estou convosco. Eu sou vossa força, eu “Amemos todos, de todo o coração, com toda sou vosso guarda e defensor. a alma, com todo o entendimento, com todas Querido irmão frei Luis Fernando, queridos as forças, com todo o empenho, com todo o irmãos todos: São Francisco dizia a seus ir- afeto, com todos os desejos e vontades… ao mãos: “Põe tua confiança nele e ele cuidará de Senhor Deus”. E também: “Nenhuma outra ti”. Estas mesmas palavras as digo a ti, querido coisa nos agrade e deleite… a não ser o nos- irmão Luis Fernando, e as digo a mim mesmo so Criador, Redentor e Salvador […]. Nada, e a todos os presentes. Em nossa fraqueza se portanto, nos impeça, nada nos separe, nada manifesta a sua força e a sua grandeza. se interponha entre nós” e o Senhor (cf. 1R 23, Felicidades, irmão! Felicidades para nós 8ss). Somos do Senhor, a Ele pertence o que todos, amados e chamados pelo Senhor! Que somos e temos. Maria, a Virgem feita Igreja, a Virgem do Nossa vocação é um tesouro, porém um SIM, a Virgem Maria de Fátima, a mulher fiel, tesouro que levamos em vasos de barro. Cui- nos alcance da parte do Senhor o dom da fide- demos de manter sempre nossa mente e nos- lidade ao que prometemos por nossa profissão. so coração voltados para o Senhor (cf. 1R 22, 19). Voltemos constantemente nosso coração Fr. José Rodríguez Carballo, ofm ao amor primeiro, ao amor de nossa juventude Ministro Geral, OFM (cf. Os 2). “Como o Pai vos ama, assim tam- bém Eu vos amo. Permanecei no meu amor” (Jo 15, 9), nos diz o Senhor no Evangelho. Per- 22. Homilia para ereção da Custódia do Sa- manecei nos fala de fidelidade. É que o amor, grado Coração de Jesus contrariamente ao que muitos possam pensar Franca, Brasil, 30.11.2012 hoje em dia, só se entende desde a fidelidade, desde um para sempre. Sei muito bem que a ¡Este é o dia que fidelidade não é a virtude de moda em nossos o Senhor fez para nós! dias, como já dizia Paulo VI. Sei muito bem que muitos não entenderão, querido irmão, Querido Dom Frei Irineu, querido irmão tua opção de vida, como tampouco entendem Provincial, Frei Agostinho, querido irmão a nossa. Prometer viver em obediência, sem Custódio, Frei Flaerdi, queridos irmãos des- nada de próprio e em castidade não é uma lin- ta amada Custódia, queridos irmãos e irmãs, guagem facilmente compreensível em nossos amigos todos em São Francisco e Santa Clara, dias, numa sociedade que está dominada pelo paz e bem! desejo do ter, do ser e do gozar, custe o que “Este é o dia que o Senhor fez para nós! custar. Diante da tentação de mudar de opção Alegremo-nos e exultemos todos juntos”. Sim, quando esta se apresenta difícil, o Senhor nos queridos irmãos e irmãs, este é um dia para diz: “Permanecei no meu amor”. E Francisco alegrar-nos, para agradecer e para projetar-nos em diversas ocasiões nos exorta a permane- para o futuro olhando o que nos pede hoje o cer fiéis ao propósito de vida que abraçamos. Espírito Santo. Empresa difícil, impossível se confiamos em Alegrar-nos porque a Custódia Franciscana nossas forças. Porém, o que é impossível para do Sagrado Coração de Jesus alcançou a matu- o homem não o é para Deus, pois para Ele nada ridade e deixa de ser uma Custódia dependente é impossível (cf. Lc 1, 37). E se para Ele nada da Província do Sagrado Coração de Jesus de há de impossível, com São Paulo também nós, Nápoles para converter-se em Custódia au- desde nossa fragilidade, podemos dizer: “Tu- tônoma. Enquanto Ministro Geral da Ordem do posso nAquele que me conforta” (Fl 4, 13). dos Frades Menores, este é um dos momentos Como ao profeta, diante de certas situações mais bonitos do meu Ministério. Por este mo- difíceis, pode vir também a nós a tentação de tivo o meu coração transborda de alegria, uma dizer: “Ah, Senhor, eis que eu não sei falar, alegria que eu tenho certeza é compartilhada porque sou uma criança” (Jr 1, 6). É como se por todos aqui presentes. disséssemos: Pensa em outro. Porém o Senhor Este é também um dia para agradecer. não se dá por vencido e nos diz: “Não digas Agradecer, antes de tudo, a Deus, pois Ele fez “eu sou uma criança”, porque a quem eu te en- este dia para nós. Ele foi quem inspirou os pri- viar, irás, e o que eu te ordenar falarás” (Jr 1, meiros dez irmãos que chegaram da Itália no 492 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 dia 17 de abril de 1947 a deixar a sua terra e ro a partir de um presente vivido com paixão. cultura napolitanas para colaborar com a Igreja Sim, irmãos, depois de olhar o passado com local e trabalhar na “implantatio ordinis” nesta gratidão, somos chamados a pensar o futuro região do norte e centro oeste do Estado de São sem esquecer que o construímos no presente. Paulo. Entre eles, temos ainda entre nós o Frei Convido e peço aos irmãos da nova Custódia Berardo Paolino com 99 anos. Foi Deus quem autônoma a refletir sobre a identidade francis- fez frutificar a semente do carisma franciscano cana recordando que esta exige uma vida con- semeada nesta terra fértil do interior do Estado forme o Evangelho, em fraternidade e minori- de São Paulo. Ele foi quem moveu os primei- dade como portadores do Dom do Evangelho ros irmãos, Frei Francisco de Medeiros, Frei para o homem e a mulher de hoje. Sintam-se David Précaro, Frei Mário Ramos de Oliveira, chamados a pregar o Evangelho nestas terras a abraçar a forma de vida. Depois seguiram abrindo-se sempre para espalhar o mesmo outros muitos irmãos até chegar a 43 irmãos Evangelho nos confins do universo lá onde que formam hoje a Custódia. Ele é, enfim, o a Ordem Franciscana mantém seus projetos que sustenta todos estes irmãos no caminho missionários. iniciado. A todo momento, seja uma prioridade ab- Agradecer à Província do Sagrado Coração soluta dar significatividade evangélica à vida e de Jesus de Nápoles, hoje representada aqui missão de vocês de modo que possam respon- pelo Ministro Provincial, Frei Agostinho Es- der adequadamente aos desafios que nos vêm pósito, e outros três irmãos que vieram com da Igreja, da Ordem e da própria sociedade. ele. Desde a fundação da presença franciscana Em tudo isso, é fundamental empenharmo-nos nestas terras pelo então Provincial Frei Jáco- na Formação Permanente como caminho de mo Ióvine, até hoje, e seguramente também no conversão e húmus da Formação Inicial. No futuro, eles ajudaram muito o desenvolvimen- trabalho de evangelização, dêem prioridade to desta presença até chegar o dia de hoje co- também ao trabalho com os jovens como nos mo Custódia autônoma. Pelos Ministros pro- pede o último Sínodo dos Bispos, propondo- vinciais que morreram elevamos nossa oração. lhes, a partir de uma vida coerente, o caminho Pelos Ministros Provinciais vivos, Frei Rufino franciscano como possibilidade também para di Somma, Frei Adolfo Palmieri, Frei Luís Or- eles. Jesus continua chamando hoje, como o taglio e Frei Agostinho Espósito, damos gra- fez com Simão Pedro e André, Tiago e João, ças a Deus e a eles agradecemos pelo cuidado a tantos jovens para o seu seguimento, mas se materno por esta Custódia filha da Província serve de nós para dizer-lhes: “segue-me”. de Nápoles. Que Deus recompense em frutos Finalmente, enquanto felicito todos os ir- de santidade e novas vocações à Província mãe mãos da Custódia por este passo tão importan- que hoje entrega esta Custódia. te, peço a Deus que abençoe esta realidade e Agradecer a todos os superiores desta pre- faça-a crescer segundo o espírito e o carisma sença franciscana no Brasil, particularmente franciscano. os custódios, Frei Aurélio di Falco, Frei David Deus os abençoe irmãos! Précaro, Frei Eduardo Chagas Nithack, Dom Frei Irineu Andreassa, Frei Valmir Ramos e Fr. José Rodríguez Carballo, ofm Frei Flaerdi Silvestri Valvasori. Obrigado ir- Ministro Geral, OFM mãos pelo serviço de vocês em favor dos ir- mãos. Depois de Deus, o fruto que hoje reco- 23. Carta con motivo de la Navidad 2012 lhemos é devido particularmente ao abnegado serviço de vocês e a tantos sacrifícios no seu Portadores ministério de animação e governo. Deus os de buenas noticias acompanhe sempre e os abençoe com todas as bênçãos. Queridos hermanos y hermanas: Uma recordação e um agradecimento espe- cial aos benfeitores da Itália e do Brasil que “Os anuncio una buena noticia que será de ajudaram a fazer crescer esta pequena e boni- gran alegría para todo el pueblo” (Lc 2,10). La ta plantinha na terra brasileira. Também aos Palabra, que desde el principio estaba junto a bispos que nos acolheram nas várias Dioceses Dios, pues era Dios (cf. Jn 1,1), “al cumplirse onde estamos trabalhando. la plenitud de los tiempos” (Gal 4, 4) se hace Este também é o dia para projetar o futu- Emmanuel, Dios-con-nosotros (cf. Mt 1,23). EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 493

Este es el Evangelio de Dios “a los hombres “¡Ay de mí si no evangelizare!” de buena voluntad” de todos los tiempos (cf. Lc 2,14). Esta es la Buena Noticia que cambió “Evangelizar es la gracia y la vocación pro- la historia de la humanidad: “El pueblo que pia de la Iglesia, su identidad más profunda” caminaba en las tinieblas vio una luz grande; (EN 13-14). Teniendo en cuenta que son mu- habitaban una tierra de sombras y una luz les chos los bautizados que están poco evangeli- brilló” (Is 9,1); y que cambia la historia de to- zados, la triste realidad de muchos cristianos dos aquellos que la acogen (cf. Jn 1,12). que lo son solo de nombre, y el hecho de que, Es Navidad. Ha llegado la hora de despo- después de 2000 años, haya muchos que si- jarse del vestido de luto y aflicción (cf. Bar guen sin conocer a Cristo, es necesario reafir- 5,1). “El Señor ha estado grande con nosotros mar sin miedo la urgencia y necesidad de la y estamos alegres” (Sal 125,3). La humanidad nueva evangelización (=NE) (cf. VD 96). aguardaba paciente el fruto precioso de la tie- En estos momentos, la Iglesia necesita de rra (cf. Sant 5,7), finalmente “ha aparecido la un nuevo impulso misionero (cf. RM 294- gracia de Dios que trae la salvación para todos 340); necesita dejarse impregnar por el ardor los hombres” (Tit 2,11). Es Navidad: Dios vie- de la predicación apostólica (cf. NMI 40), para ne para quedarse con nosotros: “Estad alegres llevar a Cristo, con serena audacia, a quien no en el Señor; os lo repito, estad alegres” (Fil lo conoce todavía (misión ad gentes), y para 4,4). La Navidad nos recuerda que no estamos hacer comprensible en los nuevos desiertos solos, que Dios camina con nosotros por los del mundo la palabra de la fe que nos ha rege- caminos del mundo. Esta presencia es causa de nerado a la vida (misión inter gentes). En los inmensa alegría (cf. Mt 18,8-9), fundamento umbrales del tercer milenio, la Iglesia necesi- de una esperanza cierta para quienes acogen la ta renovar el entusiasmo en la comunicación buena noticia con fe recta y la hacen presente de la fe, en anunciar y trasmitir el Evangelio, en la vida con caridad perfecta (cf. OrSD). “potencia de Dios para la salvación de todo el La Navidad nos recuerda también la nece- que cree” (Rm 1, 16), y que en última instancia sidad de ser portadores de la Buena Noticia, se identifica con la persona de Jesucristo (cf. a los de cerca y a los de lejos (Ef 2,17), a los 1Cor 1,24). El Espíritu nos da la parresia para que sentimos cercanos y a los que pensamos dicho anuncio (cf. Hch 2,29). alejados. Quien se ha encontrado con Cristo Para ello, si queremos “conservar la fres- no puede hacer otra cosa que convertirse en cura, el impulso y la fuerza para anunciar el anunciador de la Verdad, como hizo la samari- Evangelio” (EN 15), los seguidores de Jesús tana (cf. Jn 4,28-29). Quien haya descubierto sentimos la necesidad de la conversión, de a Cristo como el tesoro de su vida no puede dejarnos evangelizar para poder evangelizar, dejar de comunicar a los demás ese hallazgo, como se ha repetido muchas veces en el aula como la mujer que encuentra la moneda (cf. Lc sinodal, con motivo de la XIII Asamblea del 15,8ss). Como los pastores, quien ha encontra- Sínodo de los Obispos sobre la Nueva Evange- do a Cristo no puede hacer sino comunicar a lización para la trasmisión de la fe (celebrada todos esa buena noticia (cf. Lc 2,16ss). Y esto en el Vaticano del 7 al 28/10/2012); pues so- con alegría, como los pastores (cf. Lc 2, 20); lo así, viviendo de manera renovada la propia sin pausa, como los discípulos de Emaús (cf. conciencia comunitaria de fe, reencontrando Lc 24,33), con audacia, como los primeros dis- el entusiasmo para comunicar la fe, podremos cípulos (cf. Hch 5,22ss), y con creatividad, co- anunciar la Buena Noticia en las nuevas situa- mo hicieron nuestros grandes misioneros a los ciones culturales que se han creado en los úl- largo de los 800 años de nuestra historia. La timos decenios. Anuncio y testimonio van de alegría que produce tal hallazgo (cf. Mt 13,44), la mano. la palabra que arde en un corazón enamora- Por otra parte, como también reconoció el do del Señor (cf. Lc 24,32), la experiencia de Sínodo, Dios no solo está ausente en la vida de quien se siente agraciado por una mirada amo- la sociedad, sino también en la vida de las mis- rosa del Señor (cf. Mc 10,21), pone los pies mas comunidades eclesiales; y el secularismo, en movimiento para “salir” e ir al encuentro la indiferencia y el relativismo han entrado de del otro, cruzando todo tipo de barreras cultu- lleno en la vida de tantos bautizados y sacerdo- rales, sociales e, incluso, religiosas. El ardor tes y consagrados, con lo cual dichas actitudes misionero es el mejor test para saber si hemos ya no son solo una amenaza externa, sino un encontrado o no a Cristo. careo cotidiano. Por todo ello, la NE es, ante 494 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 todo, una llamada y una pregunta hecha por siempre nos ha caracterizado, en la tarea de la la Iglesia a sí misma, para que refuerce en to- nueva evangelización. Ello requiere de nues- dos los bautizados la fe en Cristo y nos com- tra parte: vivir con radicalidad y gozo nues- prometamos a ser propositivos en este nuevo tra propia identidad franciscana; una vida que contexto cultural en el que la Iglesia está lla- muestra la primacía absoluta de Dios y que, mada a vivir su fe y a trasmitirla. Se trata, por a través de la vida fraterna en minoridad, ex- lo tanto, de reavivar una fe que corre el riesgo prese la fuerza humanizadora del Evangelio; de apagarse en contextos que obstaculizan su plena disponibilidad para acudir a las fronteras enraizamiento personal, su presencia social, la geográficas, sociales y culturales de la evan- claridad de sus contenidos y sus frutos cohe- gelización; situarnos en los nuevos areópagos rentes, primeramente en nosotros para luego de la misión (cf. VC 96-99); y el compromiso reavivarla en los demás. La llamada a la evan- por la salvaguardia de la creación, la construc- gelización se traduce en una llamada a la con- ción de la paz y la promoción de la justicia, versión. Llamados a evangelizar, es nuestro especialmente en la defensa de los derechos de deber vencer el miedo con la fe, el abatimiento quienes sufren a causa de situaciones de ex- con la esperanza, la indiferencia con el amor. clusión en nuestras sociedades. Una vida fran- A esto mira, precisamente, la NE. Ésta va ciscana, plenamente evangélica, evangelizada dirigida, en primer lugar, a todos los bauti- y evangelizadora, en profunda comunión con zados, necesitados todos, también nosotros los pastores y en estrecha colaboración con los consagrados, de redescubrir las razones de su/ laicos, y fiel a nuestro propio carisma, ofrece- nuestra fe y de ser evangelizados para poder rá una aportación muy significativa a la nueva evangelizar. La NE también tiene como desti- evangelización. natarios a cuantos han abandonado su fe y por Fieles a la invitación del Concilio Vaticano múltiples razones se han alejado de la Iglesia. II, queremos mantener viva la capacidad per- Finalmente, la NE se dirige a quienes desean manente de escrutar los signos de los tiempos creer y buscan un sentido pleno a su vida. To- y de interpretarlos a la luz del Evangelio (cf. dos ellos, los creyentes, los alejados y los que GS 4). Como seguidores del Poverello, que- desean creer, buscan personas en grado de remos mantener en todo momento una mirada comunicarles, con el testimonio de vida antes llena de simpatía por nuestro mundo amado aún que con su palabra, la alegría del encuen- por Dios (Jn 3,16). No puede haber lugar pa- tro con Cristo. Como se dijo en el Sínodo no ra el pesimismo en el corazón y en la mente hay hombre o mujer que en su vida, como la de aquellos que se sienten llamados a vivir el mujer de la Samaria, no se encuentre junto a Evangelio, siguiendo las huellas de Cristo. Al un pozo con una vasija vacía, con la esperanza mismo tiempo queremos vivir en constante de encontrar Aquel que puede dar significado discernimiento evangélico (cf. 1Ts 5,21) para pleno a la existencia. Como Jesús en el pozo “distinguir entre lo que viene del Espíritu y lo de Sicar, particularmente nosotros los frailes que le es contrario” (VC 73). Ello nos permiti- del pueblo, hemos de sentir la necesidad de rá descubrir que, a pesar de las muchas dificul- sentarnos junto a los hombres y mujeres de tades que el momento actual presenta para la nuestro tiempo para hacer presente al Señor transmisión de la fe a causa del dominante se- en sus vidas, de modo que puedan encontrarlo, cularismo, y el creciente indiferentismo y rela- pues solo él es el agua que da la vida verdadera tivismo, sin embargo, este momento histórico y eterna (cf. Jn 4,5-42). que estamos viviendo ofrece también grandes oportunidades para el anuncio de la Buena “La caridad de Cristo también nos urge” Noticia, lo que nos mueve a emprender, con nuevo ardor, nuevos métodos, y nuevas expre- Nuestra Orden, junto con otras Órdenes e siones, el desafío de la nueva evangelización. Institutos de Vida Consagrada, ha contribuido – Nuevo ardor. El nuevo ardor exige conver- de manera muy importante en la trasmisión de sión personal, renovar constantemente la la fe, a los de cerca, a través de las misiones pasión por Cristo, por la Verdad y por el populares y de la evangelización ordinaria, y Evangelio. El nuevo ardor cuestiona y ha- a los de lejos, a través de la misión ad gentes. ce que nos preguntemos dónde está nuestro Acogiendo la invitación que nos viene de la corazón, quién sigue siendo el “amor pri- Iglesia, no podemos dejar de colaborar, desde mero” en la vida de todos los días, si nues- nuestra experiencia, y con la creatividad que tras vidas están unificadas en torno a Cristo EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 495

o fragmentadas y divididas, si estamos cen- de plenitud, y donde, a partir de la experien- trados en lo único necesario o distraídos en cia de desierto –Benedicto XVI durante la tantas cosas que, aún siendo buenas, no son homilía de la inauguración del Año de la fe lo más importante. El nuevo ardor cues- ha hablado de “desertificación espiritual”-, tiona, en definitiva, nuestra vida cotidiana puedan descubrir la alegría de creer. Con y el estilo de la misma. La NE consiste en la Iglesia sentimos el deber de individuar proponer de nuevo al corazón y a la mente, e imaginar nuevos instrumentos y nuevas no pocas veces distraídos y confusos, de los palabras para hacer audible y comprensible hombres y mujeres de nuestro tiempo y, so- el anuncio de la Buena Noticia, también en bre todo a nosotros mismos, la belleza y la los nuevos desiertos del mundo. La lectu- novedad perenne del encuentro con Cristo. ra orante de la Palabra nos ayudará a en- Para mantener el ardor o reencenderlo, es contrar esos nuevos pozos donde nuestros necesario contemplar el rostro de Jesucris- contemporáneos se puedan encontrar con to, entrar en el misterio de su existencia, Jesús. mantener siempre el corazón vuelto hacia el Señor (1R 22,19). “Creí por eso hablé” – Nuevos métodos. Esto exige una conversión pastoral, una renovación del método de la La NE, porque tiene su centro en Cristo y evangelización. Los nuevos métodos tienen no es tanto cuestión de estrategias sino de dar mucho que ver con el uso de los nuevos me- calidad a nuestro testimonio, va estrechamente dios de comunicación social, llamados a fa- unida a la fe. Y no una fe abstracta, de nocio- cilitar la trasmisión de la fe, particularmente nes, como diría el Cardenal Newman, sino una al mundo de los jóvenes que buscan sentido fe hecha experiencia, una fe vivida, celebrada pleno a sus vidas y que guardan en su cora- y confesada, como nos pide el Papa Benedicto zón aspiraciones profundas de autenticidad, en Porta Fidei; una fe que tenga como fun- de verdad, de libertad, de generosidad, de damento el encuentro con un acontecimiento, las cuales solo Cristo puede ser respuesta con una persona, la persona de Jesús, que da capaz de saciarlas. Debemos reservar una un nuevo horizonte a la vida y con ello una atención particular al mundo de las comu- orientación decisiva (cf. Deus caritas est 1). nicaciones sociales, campo en el que se en- Una fe que sea, ante todo, adhesión personal trelazan tantas vidas, tantos interrogantes y a Cristo, confianza sin fisuras en él (cf. ADA, tantas dudas. Los nuevos métodos también 1ss). tienen que ver con los contenidos. Por otra Los biógrafos de Francisco lo definen co- parte, hoy, en muchas circunstancias, se ha- mo novus evangelista, enviado por Dios para ce necesario un primer anuncio del Kerig- despertar el corazón de los hombres y mujeres ma. Ese anuncio, en muchas ocasiones, será de su tiempo a un verdadero sentido de presen- de tú a tú, y siempre ha de ir acompañado de cia y de acción de Dios en sus vidas. El Pove- un verdadero testimonio de vida cristiana. rello lo que hizo es embarcarse en una nueva – Nuevas expresiones. Ello comporta una evangelización de la sociedad y de la cultura conversión estructural. Hay estructuras de su tiempo. Su novedad no consistió tanto en que, en lugar de facilitar la trasmisión de predicar el Evangelio –eso lo hacían también la fe, la dificultan. Aquí se impone, una vez otros muchos-, sino en una nueva realización más, lucidez y creatividad. En este contexto del Evangelio, con apasionado compromiso y también se hace necesario liberar la jaula una encarnación creativa, todo ello hecho po- del lenguaje que muchas veces hace incom- sible gracias a su fe granítica en Aquel al que prensible la Buena Noticia que queremos confiesa como el TODO de su vida (cf. ADA, trasmitir. Si queremos llegar, especialmen- 4). te a los jóvenes, se hace necesario entrar Queridos hermanos y hermanas: A distan- en la cultura del lenguaje de la comunión cia de veinte siglos la Iglesia nos recuerda el digital, sin olvidar nunca que un lenguaje mandato del Señor: “Id al mundo entero y pro- comprensible a todos, y que no se puede su- clamad el Evangelio a toda criatura” (Mc 16, plir por ningún otro, es el del testimonio y 15). No hay tiempo que perder. La pasión por la santidad. Nuevas expresiones comporta Cristo y la compasión por la humanidad, que también crear nuevos pozos, donde nues- debe quemar nuestros corazones, no nos per- tros contemporáneos puedan saciar su sed miten acunar cansancios. Es la hora de poner- 496 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 nos en camino, dispuestos a cruzar todo tipo de Sì, a Natale Dio prende la parola e «si fa barreras, bien equipados de fe recta, esperanza ascoltare fino agli estremi confini della terra» cierta y caridad perfecta. (Is 62,11). Il Padre delle misericordie prende l’iniziativa e ci si rivela nella sua identità più Es Navidad profonda. È questa l’affermazione che attra- versa tutta la Scrittura, il messaggio centra- Es Navidad: Queridos hermanos y herma- le del Natale. Finalmente, nella pienezza dei nas: siguiendo el ejemplo de los pastores, de la tempi (Gal 4,4), Dio decide di sollevare il velo samaritana y de tantos otros, pongámonos en che copriva il suo volto e si manifesta nella camino para conducir a los hombres y mujeres persona del Figlio: «Dio, che aveva già parlato de hoy fuera del desierto, hacia los pozos de nei tempi antichi molte volte e in diversi modi agua viva, hacia Cristo que nos da la vida y la ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in vida en plenitud. questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Feliz Navidad a todos, con el deseo de que Figlio… irradiazione della sua gloria e im- Cristo nazca en nuestros corazones para lle- pronta della sua sostanza» (Eb1,1-3). Parafra- varlo a los demás. sando quanto l’autore del Deuteronomio mette Vuestro hermano, Ministro y siervo. in bocca a Mosè, parlando della rivelazione di Dio sul Sinai, si può ben dire: interroga i tempi Roma, 8 de diciembre, antichi, che furono prima di te. Da quando Dio Fiesta de la Inmaculada, 2012 creò l’uomo, non c’è stata mai una cosa grande come questa, non si è ascoltata mai qualcosa di Fr. José Rodríguez Carballo, ofm simile che Dio ci ha parlato per mezzo del suo Ministro general, OFM Figlio (cf. Dt 4,32-33)? «Dio nessuno l’ha mai visto: proprio il Fi- Prot. 103334 glio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato» (Gv 1,18). Nella pienezza dei tem- 24. Omelia nella Messa di mezzanotte pi, la storia del comunicarsi di Dio trova il suo Roma, Curia generale, 25 dicembre 2012 culmine nel Figlio che pianta la sua tenda in mezzo a noi, si fa uno di noi e viene ad abitare Dio si abbassa definitivamente in mezzo a noi (cf. Gv 1,14). per innalzarci Il Verbo, che era presso Dio ed era Dio (cf. Gv 1,1), nato da donna (cf. Gal 4,4), è il Vangelo, Non so perché quando sono in volo, mi sen- la Buona Novella di Dio all’umanità. to più vicino a Dio. Le ragioni possono essere Grande e mirabile il mistero che oggi ce- varie. Forse perché da bambino mi è stato det- lebriamo, miei cari fratelli e sorelle! L’uomo to che Dio è in cielo e mi hanno insegnato a non deve più salire per incontrarsi con Dio. collocarlo oltre le nuvole. Forse perché tutte Dio si è abbassato per incontrarsi con noi: le religioni, compresa quella del Vecchio Te- «un bambino è nato per noi, ci è stato dato un stamento, hanno collocato sempre l’abitazione Figlio» (Is 9,5). Non siamo soli: «nessuno ti della divinità in cima alle montagne. O forse chiamerà più abbandonata, né la tua terra sarà per una deformazione teologica che mi porta più detta devastata (cf. Is 62, 4). Non cammi- a pensare che siamo noi che ci avviciniamo a niamo nelle tenebre, perché una luce rifulse Dio, e per questo bisogna salire. Quello che è (cf. Is 9,1 ss). Siamo stati benedetti con ogni certo, è che il Natale ci dice il contrario. Dio benedizione (cf. Ef 1,3), perché ci è stato dato non è solo al di là, ma anche qui in mezzo a Colui che è: tutto il bene, il sommo bene, tutto noi. Inoltre, non siamo noi a prendere l’inizia- il bene, ricchezza a sazietà (LodAl 3-4). Nel tiva di andare a Dio. È Dio che prende l’ini- Figlio è apparsa la grazia di Dio, la sua bontà ziativa di avvicinarsi all’uomo; è Dio che si e il suo amore (cf. Tt 3,4). Egli «porta la sal- abbassa fino all’altezza dell’uomo. Il mistero vezza a tutti gli uomini» (Tt 2, 11). Il grido dei dell’incarnazione è precisamente questo: ab- profeti e di quanti speravano in questo giorno bassamento, kenosis. Nel Natale Dio si abbas- è stato ascoltato. Definitivamente l’umanità è sa per innalzare l’uomo. A Natale Dio esce da amata da Dio. se stesso e ci viene incontro per comunicarci i Cantiamo al Signore un canto nuovo, can- suoi doni. A Natale Dio rompe il silenzio e ci tiamo al Signore, benediciamo il suo nome (cf. parla. Sal 95,1ss). Rallegriamoci, allora, in questo EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 497 giorno che ha fatto per noi il Signore (cf. Sal per la scomparsa di una persona cara. In questo 117,24). Cantiamo in coro (cf. Is 52, 9). Sia contesto, come non pensare ai padri che han- questa notte una notte inondata di gioia e leti- no perso i loro bambini nel recente massacro zia: «un bambino è nato per noi. Un figlio ci è di Newtown (USA). Come non pensare a tutte stato dato» (Is 9,5). Come è bella e consolante le vittime del terrorismo o di qualsiasi tipo di questa buona notizia! Come belli saranno i no- violenza! stri piedi, se annunzieremo questo Vangelo a Fratelli e sorelle, celebrare il Natale è “scio- coloro che ci circondano (cf. Is 52, 7)! gliersi”, “estasiarsi”, come un bambino, dinan- E contemplando questo mistero d’amore, zi all’amore di un Dio che si è fatto bambino, vedendo un Dio fatto bambino e deposto in come fece Francesco a Greccio. Celebrare il una mangiatoia, chi non sarà colmo di tenerez- Natale è entrare nel mistero dell’amore di Dio za e di compassione! Vedendosi così amato, per l’umanità e riconoscere che “l’amore non chi non si muoverà ad amare Dio e gli altri! è amato”, come gridava il Poverello nelle pro- Sentendosi accarezzato dalla mano dell’Altis- fondità del bosco del Monte Averna, perché simo e Onnipotente Signore che si fa bambino, «Dio è il mai abbastanza» e per molto che fac- chi non tenderà la sua mano all’altro, partico- ciamo per lui, non sarà mai abbastanza. Cele- larmente al bisognoso! Contemplando il dono brare il Natale è permettere che questo amore di Dio nel Figlio, chi resisterà a non vivere se ci avvolga, in modo che uno non possa più non secondo la logica del dono! Solamente chi vivere, se non amando, gratuitamente e senza ha un cuore piccolo e meschino può resistere a misura come Lui ci ha amato (cf. 1Gv 4,10), e questo gesto d’amore. Solamente chi è piegato annunciando a tutti che nel Figlio siamo stati egoisticamente su se stesso, non si chinerà su benedetti, accarezzati, baciati da Dio. chi ha bisogno della sua vicinanza. Solamen- Signore: te colui che è pieno di sé, non può ascoltare – Donaci un cuore disponibile, come quello di la Parola che Dio ci dice. Invece gli Anawim, Maria, per accoglierti nel tuo abbassamento. i poveri del Signore, come Maria, come Giu- – Donaci un cuore grato, come quello della seppe, come Francesco e Chiara, questi sono Fanciulla di Nazaret, per cantare la tua mi- coloro che sanno assaporare l’amore di Dio sericordia verso di noi. per l’umanità manifestato nell’incarnazione – Donaci un cuore povero, come quello di del Figlio. Questi sono gli unici che possono Francesco, desideroso di riempirsi di te. estasiarsi, così come fece il Poverello la notte – Donaci il cuore da bambino, come quello di Natale del 1223 a Greccio, dinanzi al neo- del Poverello, capace di commuoversi fino nato, vedendo oltre le apparenze. Sono questi, alle lacrime davanti al mistero dell’Incarna- infine, gli unici che possono farsi minori con i zione. minori della terra, piccoli con i piccoli, poveri – Donaci un cuore semplice, come quello dei con i poveri. pastori, per saper vedere oltre le apparenze. Sempre sono stato colpito dal fatto che per – Donaci un cuore saggio, come quello dei entrare nella Basilica che custodisce gelosa- Magi, per scoprirti nei “segni dei tempi”. mente il tesoro della Grotta della Natività a Altissimo, onnipotente e buon Signore, per Betlemme, bisogna chinarsi, abbassarsi. Per intercessione di Maria, Vergine fatta Chiesa, me personalmente, quando attraverso quella e di Francesco, vero amante e tuo imitatore, porta – e l’ho fatto moltissime volte e spero risveglia i nostri cuori addormentati come di continuare a farlo – mi ricorda che per in- svegliasti il cuore di molti in quella notte del contrarsi con Cristo è necessario farsi piccoli. 1223, perché, ricolmi di gioia per ciò che con- I grandi, o, meglio ancora, coloro che si consi- templiamo con gli occhi della carne, possiamo derano grandi, mai comprenderanno il mistero annunciarti agli altri così che anche gli altri scandaloso dell’incarnazione. possano correre e proclamare: oggi è nato il Miei cari fratelli e sorelle, in questo Natale Salvatore. Venite ad adorarlo. il nostro ricordo va a quanti non potranno ce- E a voi amati/amate da Dio, auguro un san- lebrare il Natale: a coloro che non hanno un to e felice Natale. tetto e dormono sotto i nostri portici o nelle nostre stazioni, a coloro i quali, a causa della Fr. José Rodríguez Carballo, ofm crisi che stiamo vivendo, hanno difficoltà ad Ministro generale, OFM arrivare a fine mese; a coloro che sono tristi

E SECRETARIA GENERALI

1. Capitulum Intermedium Prov. S. Fran- of the 21st September 2012, examined and ap- cisci de Quito in Aequatoria proved the Acts of the extra-capitular elections by the Definitory of the Province of Paul El Capítulo provincial ordinario de la Pro- the Apostle in Malta, held during an ordinary vincia de San Francisco de Quito, en Ecuador, session on the 5th September 2012, under the celebrado ritualmente conforme a Derecho en presidency of Overend Rigillo Br. Sandro, el Convento de Nuestra Señora de la Nube, en Minister Provincial of the said Province, for Azogues, presidido por el Ministro provincial, the ratification of the election Liroy Ortega Fr. Mario, el día 21 de julio de for the office of the Provincial Definitor 2012, eligió: Micallef Br. Marcellino. para el oficio de los Definidores provinciales, Given in , at the General Curia of the Barahona Vega Fr. Jesús Order of Friars Minor, on the 19th day of Janu- Echeverría Vaca Fr. Ernesto ary 2012. Gallardo Loja Fr. Luis Prot. 1023239/S345-12 Pozo Almeida Fr. Fernando Vélez Peñafiel Fr. Alonso. 4. Electio extra Capitulum Prov. Ss. Petri et El Definitorio General, en la Sesión del día Pauli in Italia 11 de septiembre de 2012, examinó las Actas auténticas y aprobó estas elecciones. Il Congresso Definitoriale della Provincia Prot. 103198/S318-12 dei Ss. Apostoli Pietro e Paolo, in Italia, rego- larmente celebrato secondo le disposizioni del 2. Capitulum Prov. S. Benedicti Africani in Diritto, presso il Convento S. Maria in Araco- Rep. Congo eli, in Roma, presieduto dal Ministro provin- ciale, Rossi Fr. Giovanni, il 5 ottobre 2012, ha Nel Capitolo provinciale della Provincia di eletto extra-capitolo S. Benedetto l’Africano, nella Repubblica De- per l’Ufficio di Definitore provinciale: mocratica del Congo, regolarmente celebrato Sboarina Fr. Giancarlo secondo le disposizioni del diritto, nello Stu- ufficio vacante per la rinuncia di Rossi Fr. dentato “Beato Giovanni XXIII”, in Kolwezi, Francesco. sotto la presidenza del Visitatore generale, Questa elezione è stata ratificata dal Defini- Dzierzenga Fr. Richard, nei giorni 11-13 ago- torio generale il 25 ottobre 2012. sto 2012 sono statti eletti: Prot. 103294/S378-12 per l’Ufficio di Ministro provinciale, Mikombe Fr. Alex Ilunga 5. Cust. Aut. Ss. Cordis Iesu in Brasilia erectio per l’Ufficio di Vicario provinciale, Murhabale Fr. André O Definitório Geral da Ordem dos Frades per l’Ufficio di Definitori della Provincia, Menores, durante a sessão de 06 de novembro Bisimwa Fr. Emmanuel de 2012, aprovou o pedido da nossa província Mbak Fr. Gustave do Sagrado Coração de Jesus, em Nápoles, Itá- Merta Fr. Kordian lia, apresentado pelo Ministro Provincial, Es- Ntambwe Fr. Jean-Bertin. posito Frei Agostino, e deu seu consentimen- Queste elezioni sono state ratificate dal De- to, de acordo com o art. 121 § 2 dos EE.GG. finitorio generale il 14 luglio 2012. da ereção canônica da Custodia Autônoma da Prot. 103214/S332-12 Ordem, no Brasil. Tendo recebido toda a documentação ne- 3. Electio extra Capitulum Prov. S. Pauli cessária para a ereção da Custódia Autônoma, Apostoli in Melita em virtude do presente decreto e através da autoridade a mim concedida no exercício da The General Definitory, during its session minha função 500 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3

Eu erijo e declaro ereta 7. Capitulum Prov. S. Crucis in Brasilia a Custódia Autônoma no Brasil, com o titulo oficial de Sagrado Coração de El Capítulo Provincial de la Provincia Jesus. Franciscana de la Santa Cruz en Brasil, celeb- O Definitório, durante a mesma sessão de rado legítimamente conforme a Derecho en el 06 de novembro de 2012, decidiu que o decre- Centro Franciscano de Formação e Cultura, en to entrará em vigor a partir de 01 de dezembro Divinópolis, y presidido por el Visitador Gen- de 2012. eral, Gomes de Figueiredo Fr. Wanderley, el Dado na Cúria Geral da Ordem, Roma, aos día 22 de octubre de 2012, eligió: 08 de novembro de 2012. para el Oficio de Ministro Provincial, Carvalho Neto Fr. Francisco Fr. José Rodríguez Carballo, OFM para el Oficio de Vicario Provincial, Ministro Geral Farias de Souza Fr. Hilton Fr. Aidan McGrath, OFM para el oficio de Definidores Provinciales, Secretário Geral Aguilar Satler Fr. Fabiano Prot. 103360 Da Silva Fr. Vicente Ronaldo De Freitas Faria Fr. Jacir 6. Electiones Cust. Aut. Ss. Cordis Iesu in De Limas Neto Fr. José. Brasilia El Definitorio General, en la Sesión del día 9 de noviembre de 2012, examinó las Actas Después de haber decretado la erección de auténticas de estas elecciones y las aprobó. la Custodia Autónoma del Sagrado Corazón Prot. 103368/S418-12 de Jesús, en Brasil, y estando ya cercana la fe- cha de su entrada en vigor, obtenido el voto 8. Capitulum Intermedium Prov. S. Thomæ consultivo mediante escrutinio realizado el día Apostoli in India 23 octubre de 2012, en una Asamblea donde deja de ser Custodia dependiente, celebrada en During the Provincial Chapter of our Prov- la Casa del Clero en S. José do Rio Preto, SP., ince of St. Thomas, in India, regularly cele- y presidida por Müller Fr. João Inácio, Dele- brated according to the norms of Law gado del Ministro general, en cumplimiento de in the House of St. Louis Friary, in Palmaner, lo dispuesto en el Art. 124, § 1, el Definitorio on the 11th day of October 2012, presided over general, en la Sesión del 6 de noviembre del by the Minister Provincial, Pamplany Br. Ba- presente año, eligió: bu Jose, the following were elected: para el oficio de Custodio, to the office of Provincial Definitors, Valvasori Fr. Flaerdi Silvestre Mascarenhas Br. Sidney para el oficio de Vicario, Mathew Br. Saji Marchioni Fr. Antônio Carlos Nayagam Br. James para el oficio de los Cuatro Consejeros, Reddy Br. Sleeva. Camilo Alves Fr. Joaquim The General Definitory, during its session th Dos Santos Fr. Fernando Aparecido of the 15 November 2012, carefully exam- Tavares Diane Fr. Steeven ined and ratified the election. Vasques Carreira Fr. Gilmar. Prot. 103370/S413-12 Por tanto, en virtud de este Decreto declaro que estas elecciones del Gobierno para el pri- mer trienio de La Custodia Autónoma del Sa- 9. Capitulum Intermedium Prov. Immacu- grado Corazón de Jesús, en Brasil, son válidas latæ Conceptionis BMV in Brasilia y las ratifico. Dado en la Curia General de los Hermanos El Capítulo Provincial ordinario de la Pro- Menores, en Roma, el 8 de noviembre de 2012. vincia de la Inmaculada Concepción de la Fr. José Rodríguez Carballo B.V.M., en Brasil, celebrado ritualmente con- Ministro general forme a Derecho en el Convento de S. Anto- Fr. Aidan McGrath nio, en Agudos, SP, presidido por el Ministro Secretario general Provincial, Vanboemmel Fr. Fidêncio, el día Prot. 103359/S411-12 11 de noviembre de 2012, eligió para el oficio de Definidores Provinciales, E SECRETARIA GENERALI 501

Balestrin Fr. Evandro tæ, Israele, pro Prov. S. Familiæ, Aegypto: Guesser Fr. Germano 17.10.2012; prot. 102945/S219-12. Mannes Fr. João Santos Fr. José Francisco de Cassia dos – Harding Fr. Ignacio, Prov. S. Antonii, Bo- Spengler Fr. Evaristo P. livia, pro Prov. S. Francisci Solano, Peru- Tagliari Fr. Mário Luiz. via: 17.10.2012; prot. 103206/S323-12. El Definitorio General, en la Sesión del día 18 de diciembre de 2012, examinó las Actas – Jurisich Fr. Melvin, Prov. S. Barbaræ, auténticas y aprobó estas elecciones. USA, pro Prov. Ss. Nominis Iesu, USA: Prot. 103384/S426-12 17.10.2012/prot. 103316/S389-12.

– Breis Pereira Fr. Carlos Alberto, Prov. 10. Visitatores Generales S. Antonii, Brasilia, pro Cust. Aut. S. Be- nedicti in Amazzonia, Brasilia: 15.11.2012; – Santos Ballesteros Fr. Edgar, Prov. S. prot. 103369/S419-12. Pauli Apostoli, Columbia, pro Prov. S. Francisci Solano, Argentina: 12.09.2012; 11. Domus suppressæ prot. 102804/S159-12. – The Religious House, Carrick-On-Sur, Ir- – Sangseon Oh Fr. Paolo, Prov. Ss. Mar- landa: 31.10.2012; prot. 103314/S387-12. tyrum Coreanorum, Corea, pro Prov. Ss. Martyrum Iaponensium; Iaponia: – The Religious House, Limerick, Irlanda: 13.09.2012; prot. 103006/S230-12. 31.10.2012; prot. 103314/S387-12.

– Mirri Fr. Franco, Prov. Liguriæ Ss. Cordis – The Religious House, Wexford, Irlanda: Mariæ, Italia, pro Prov. Salernitano-Luca- 31.10.2012; prot. 103314/S387-12. na Immaculatæ Conceptionis BMV, Italia: 14.09.2012; prot. 103111/S276-12. – Gabriel Allegra, Ashfield, Australia-Nuova Zelanda: 31.10.2012; prot. 103303/S382- – Belanger Fr. Brian, Prov. Ss. Nominis Ie- 12. su, USA, Visit. Adsistens pro Cust. Terræ Sanctæ, Israele: 14.09.2012; prot. 102946/ – St. Francis, Maylands, WZ, Australia- M075-12. Nuova Zelanda: 31.10.2012; prot. 103303/ S382-12. – Crisci Fr. Livio, Prov. Tusciæ S. Francis- ci Stigmatizati, Italia, pro Prov. Siciliana – St. Leonard, East Melbourne, Australia- Ss. Nominis Iesu, Italia: 10.09.2012; prot. Nuova Zelanda: 31.10.2012; prot. 103303/ 103230/S337-12. S382-12.

– Blanco Rodríguez Fr. Manuel, Prov. S. – Blessed Giles Friary, Sherman, Illinois, Gregorii Magni, Hispania, pro Prov. An- US: 31.10.2012; prot. 103315/S388-12. nunciationis BMV, Albania: 20.09.2012; prot. 102818/S165-12. – Convent de Ntra. Sra. del Remei, Vic, Spagna: 12.11.2012; prot. 103374/S415- – Nguyen Van Si Fr. Ambrogio, Prov. S, 12. Francisci Assisiensis, Vietnam, pro Prov. S. Ioseph Sponsi BMV, Canada: 24.09.2012; – “S. Antonio”, Chiavari (GE), Italia: prot. 103235/S341-12. 18.12.2012; prot. 103397/S433-12.

– Bowa Fr. Kateta Gregoire, Prov. S, Bene- 11. Notitiæ particulares dicti Africani, Rep. Congo, pro Prov. Verbi Incarnati, Togo: 24.09.2012; prot. 103169/ – Il Definitorio generale ha nominato, S301-12. nella sessione del 21 settembre 2012, prot. 103261, la Commissione per l’elaborazione – Ianniello Fr. Vincenzo, Cust. Terræ Sanc- dell’Instrumentum Laboris del Consiglio ple- 502 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 nario. I membri sono: Fr. José María Arregui nominato Fr. Oscar Guadalupe Villalobos (Presidente), Fr. Estêvão Ottenbreit, Fr. Va- Avendaño Vicario della Fraternità di S. Maria lentino Menegatti, Fr. Cesare Vaiani. Mediatrice, dipendente dal Ministro generale. Nella stessa sessione ha nominato i Discreti – Il Definitorio generale, nella sessio- della medesima: Fr. Vidal Rodríguez Lopez, ne del 9 novembre 2012, prot. 103375, ha Fr. Joseph Magro e Fr. Akimed Echeverry. E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 1. Congressi Continentali many years working in formation. He ended his presentation with a discussion question for 1. Continental Congress for Formators of each of the groups. Each of the three groups English Speaking Conference convened and the discussed the presentation, Colorado Springs, USA, 5-10.08.2012 followed by a reporting from each secretary and large group discussion. The secretaries of English Speaking Conference (ESC) gath- each group were: Br. Ron Pecci of Holy Name ered for the Congress of Masters in Colorado Province, Br. Ed Tlucek of Assumption of Springs (USA). The Congress started on Au- BVM Province, and Br. Tom Conway of Holy gust 5th and finished on August 10Th. Two Name Province. The day concluded with eve- Formators per Province from different stages ning prayer, presided by Br. Dominic Monti of of formation are participating in this Confer- Holy Name Province and dinner. Afterwards, ence. Br. Sergiusz Bałdyga met with the redaction The Conferences in attendance is ESC group, as composed of Br. Joe MacMahon (USA, Canada, England, Irland and Malta). of Ireland, Br. Pierre Ducharme of Christ This occasion was planned and organized by the King Province, and Br. Mike Surufka of the Secretariat General Formation & Studies Assumption of BVM Province. Br. Sergiusz (F & S) of the Order to continue a journey al- Baldyga clarified the redaction team’s task, ready begun in other realities of the Order and and evening recreation followed. review the Ratio Formationis Franciscanae. August 7, 2012: The day began with Morn- ing Prayer, presided by Br. Ron Pecci of Holy 6th August 2012: The Congress officially Name Province. In the morning session, Br. opened with Morning Prayer, presided by Br. Sergiusz Marek Bałdyga presented a sum- Ronald Pecci of Holy Name Province. Fol- mary analysis and commentary (link) of the lowing, Br. Dominic Monti, of Holy Name Questionnaire (link), as previously circulated Province, welcomed the participants to the to the respective provinces of ESC. Br. Ser- Congress, reading a letter from the General giusz Bałdyga subsequently fielded questions, Minister (link). Br. Vidal Rodríguez López, specifically on his presentation on the pasto- General Secretary for Formation and Studies, ral care of vocations and postulancy. After continued by giving a presentation on the ra- his presentation, Br. Sergiusz Marek Bałdyga tionale for Continental Congress of Franciscan tasked the three groups with discussion of the Formators (link), and Br. Sergiusz Bałdyga, application of the Ratio Formationis based on Vice Secretary for Formation and Studies, the level of formation: Group 1 – Pastoral Care graphically explained the methodology of the of Vocations, Group 2 – Postulancy, Group 3 Congress. Br. Jeffery Jordan, of Holy Name – Post-novitiate. In terms of feedback from the Province, was asked to chronicle the events of Congress, there was further discussion on the the Congress. After discussion of methodol- most efficient and appropriate use of group ogy, there were brief introductions from each discussion on the Questionnaire for the after- the participants, and the morning session was noon. The groups were reorganized as based concluded with an opening Eucharistic cele- on level of formation. bration presided by Br. Sergiusz Bałdyga. After lunch, the Congress reconvened at After lunch, the afternoon session opened 1:30 pm and with Br. Dominic Monti’s pre- by a Skype presentation by Br. William Short, sentation, entitled Franciscan Formation and of St. Barbara Province, entitled Franciscan Priestly Formation. Br. Dominic Monti de- Formation and Evangelical Counsels. Br. Wil- scribed the historical evolution of the Fran- liam Short’s presentation was organized into ciscan Order in terms of its clericalization, two parts, a more formal lecture with a sys- moving from lay ministers to professional tematic and textual analysis of each evangeli- preachers. Br. Dominic Monti concluded his cal counsel (link), followed by his personal presentation with challenges to priestly forma- observations/suggestions as based on his tion, particularly the growing polarization in 504 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 the Church, diminishment of numbers, and a 2. Congresso per Formatori dell’Europa crisis of education. After Br. Dominic Mon- dell’Est ti’s presentation and a brief break, Br. Ronald Split, Croazia, 16-23.09.2012 Walter of Our Lady of Guadalupe Province discussed religious priesthood, particularly Le Conferenze Nord e Sud Slavica si sono in terms to the Program of Priestly Formation radunate per il Congresso dei Formatori a Split (PPF). He concluded with a discussion ques- (Croazia). Il convegno è iniziato il 16 settem- tion: “What aspect of ministry do you consider bre e terminerà il 23 settembre 2012. Ad esso most important for men in formation for Fran- hanno preso parte due responsabili per Provin- ciscan ordained ministry?” Subsequently, the cia delle diverse tappe formative (40 frati). Congress reconvened the three small groups Sono state presenti le Provincie minoriti- to discuss this question. The entire Congress che della Conferenza Nord Slavica (Polonia, reconvened after the small group discussions. Ucraina, Slovacchia, Repubblica Cecca, Rus- Two of the groups reported their findings be- sia-Kazakhistan) e dalla Conferenza Sud Sla- fore dinner. After dinner and evening prayer, vica (Croazia, Bosnia e Erzegovina, Slovenia) as presided by Dominic Monti of Holy Name – in totale 40 frati. Questa occasione è stata Province, the final group reported their find- voluta e organizzata dalla Segreteria genera- ings with general discussion. Subsequently, le Formazione & Studi dell’Ordine per conti- there were group meetings of the postulant nuare un cammino già iniziato in altre realtà directors and post-novitiate directors followed dell’Ordine. Lo scopo è di rivedere la Ratio by evening recreation. Formationis Franciscanae. August 8, 2012: Given this day was the Feast of St. Dominic and the fact there were Il 17 settembre, Festa delle stigmate di san Dominicans present at the retreat center, the Francesco, la Santa Messa e le lodi sono sta- day began with Mass with the Dominicans. A te presiedute dal Presidente della Conferenza Dominican priest presided at the Liturgy while Nord Slavica, Fr. Rufin Maryjka. L’incontro Mike Surufka of the Assumption of the BVM mattutino è iniziato con la lettura del mes- Province gave the homily. After Mass and a saggio del Ministro generale e con il saluto break, Br. James Sabak gave a presentation en- di benvenuto del Ministro provinciale della titled Franciscan Formation in the Sacramen- Provincia del Santissimo Redentore, Fr. Josko tal life, followed by a general discussion. The Kodzoman. Le parole di benvenuto sono state Congress dismissed for lunch. After lunch, the date anche dai Presidenti delle nostre Confe- entire group spent the afternoon in recreation, renze Fr. Lovro Gavran e Fr. Rufin Maryjka. visiting the local USA Air Force Academy as Di seguito c’è stata l’introduzione del Segre- well as local Colorado Springs attractions. The tario generale per la Formazione e gli Studi, group ate dinner together in Colorado Springs. Fr. Vidal Rodríguez López, che ha ripercorso August 9, 2012: The day began with Morn- tutto il lavoro ecclesiale e dell’Ordine fatto in ing Prayer presided Lawrence Frankovich of ambito formativo fino agli ultimi documenti. the Holy Family Custody. Subsequently, the Fr. Sergiusz Bałdyga, Vicesegretario generale three groups reconvened to discuss Jim Sa- per la F&S, ha presentato la metodologia di bak’s presentation, Franciscan Formation in lavoro. Fr. Darko Tepert, segretario per la For- the Sacramental life, of the previous day. The mazione e gli Studi della Conferenza Sud sla- three groups re-convened, and each group pro- vica, ci ha presentato lo slogan del Congresso: vided their respective feedback to the larger Veritas et virtus. Congress. After discussion, each participant Dopo la pausa c’è stata la possibilità di co- was allotted to time fill out formation statistics noscersi reciprocamente. In seguito sono state for their respective province as well as evalu- presentate due relazioni delle nostre Confe- ations. After lunch, there was presentation renze basate sul questionario. La sessione po- of the final texts and proposal. The Congress meridiana è terminata con il dialogo fraterno. concluded with Mass as celebrated by Br. Vi- La Festa delle stigmate di san Francesco si è dal Rodríguez López, General Secretary for conclusa con la recita dei vespri. Formation and Studies. After dinner, there was Il 18 settembre, memoria di san Giuseppe da common recreation. Copertino, la messa e le lodi sono state presiedu- te dal Ministro provinciale della Provincia fran- cescana della Santa Croce, Bosnia Argentina. E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 505

L’incontro mattutino è iniziato con la prima Nel lavoro pomeridiano ci siamo trovati relazione: Formazione francescana ai consi- divisi in tre gruppi secondo la lingua parlata gli evangelici. La relazione è stata esposta da (polacco, croato, italiano). Il lavoro si è svolto Fr. Domagoj Runje, Segretario provinciale per sulle domande. I gruppi hanno lavorato quasi la Formazione e gli Studi della Provincia del due ore, guidati dai propri animatori e seguiti Santissimo Redentore di Split in Croazia. Fr. dai segretari dei gruppi. Di seguito ci siamo Domagoj ci ha presentato la vita nella minorità trovati tutti insieme per condividere le osser- vissuta secondo i consigli evangelici, partendo vazioni dei gruppi. Tutti erano concordi che dalla Parola del Vangelo e appoggiandosi sulla l’accompagnamento personal­­e sia decisivo per lettera del Ministro generale dei Frati Mino- la formazione. I gruppi hanno fatto menzione ri in vista di Pentecoste 2008: Mendicanti di del ricorso all’aiuto psicologico dei professio- senso guidati dalla Parola. Ha diviso la sua nisti. Alcuni testi biblici ci hanno aiutato a ri- relazione in due parti. Nella prima parte ci ha scoprire l’autenticità di una vocazione, soprat- parlato della vita nella minorità partendo dai tutto quelle immagini che riguardano la chia- alcuni passi del Vangelo. Nella seconda par- mata dei grandi personaggi biblici. L’impor- te ci ha esposto la simbologia dell’Apocalisse tanza della preghiera personale e prolungata è dove nelle immagini dei nuovi cieli e nuova emersa come l’obbiettivo decisivo perché un terra vede l’invito alla vita consacrata e dedi- candidato non perda la propria vocazione alla cata esclusivamente a Dio. vita consacrata. Come uno strumento concre- Di seguito si è data la possibilità per por- to per vivere una vita di preghiera, quasi tutti re le proprie domande e le proprie riflessioni. hanno menzionato la lectio divina. Alla fine Fr. Domagoj ha concluso la prima parte con della condivisione Fr. Vidal ha fatto una ri- l’affermazione che la cornice in cui si vivono flessione personale concludendo così il lavoro i consigli non è solo privata ma anche pubbli- pomeridiano con una sintesi. Il lavoro è stato ca. Il formatore dovrebbe aiutare i formandi a svolto con comune serietà ed impegno. scoprire se questo invito è posto o no in loro da Dopo il vespro abbiamo continuato la se- Dio. Nessuno può imporre a qualcuno che non rata nell’atmosfera fraterna di condivisione e ha la vocazione alla vita consacrata di vivere ricreazione. lo spirito dei consigli evangelici. Il 19 settembre, la messa e le lodi sono stati Dopo la pausa Fr. Domagoj ha presentato presiedute da Fr. Alan Brzyski, Ministro provin- la terza parte della sua relazione parlando del- ciale della Provincia di Sant’Edvige in Polonia, la vita comunitaria lasciandosi interrogare di il quale, poi, ci ho offerto la seconda relazione nuovo dalle immagini dell’Apocalisse. Questa del Congresso intitolata Formazione francesca- volta ha accennato all’immagine della Città na alla vita sacramentale. Il relatore è partito Santa di Gerusalemme vedendo in questa città dalla frase della Regola: I ministri poi diligen- l’allegoria della comunità fraterna chiamata temente li esaminino intorno alla fede cattolica alla vita dei consigli evangelici. La relazione e ai sacramenti della Chiesa. San Francesco è stata seguita dalla discussione e dalle diverse desiderava arduamente che la salvezza di Dio si osservazioni sul tema, esposto in modo sem- divulgasse attraverso la Sua potenza attinta dal- plice e originale. Alla fine insieme al relatore la liturgia. Ha cominciato con il sacramento del sono state stilate quattro domande per il lavoro battesimo a cui la professione dei voti religiosi nei gruppi. Le domande erano queste: 1. Quali presenta una certa confermazione. Di seguito metodi assumiamo nella prassi per discernere Fr. Alan ha riflettuto sull’enciclica di Papa Gio- la motivazione per accogliere i consigli evan- vanni II Ecclesia de Eucaristia. Le sue riflessio- gelici? 2. Quali metodi assumiamo nella prassi ni, seguitando, hanno fatto riferimento anche ai per formare per i consigli evangelici? 3. Quali diversi documenti dell’Ordine. Comunque nel- testi biblici/icone bibliche possiamo applicare la Ratio Formationis dell’Ordine non ci sono per trovare il senso dei voti religiosi? 4. Come i passi che direttamente parlano di sacramenti, aiutare a scoprire l’esperienza della vicinanza ma possiamo percepirne le tracce. Ha sottoline- e della forza di Dio per facilitare l’osservanza ato dell’importanza dell’Eucarestia come punto dei voti? centrale in cui si realizza l’unione con Dio. Da Dopo la composizione delle domande, Fr. questa unione parte tutta l’azione del Frate Mi- Sergiusz ci ha spiegato come riempire il Que- nore. La vita comunitaria non è possibile senza stionario riguardo la realtà formativa nelle no- l’Eucaristia che è punto della partenza e meta stre Province. del cammino di una fraternità. Ha accennato an- 506 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 che all’idea della misericordia di Dio a cui san concluso nell’atmosfera fraterna assaggiando Francesco era tanto legato. Questa misericordia alcuni cibi tipici del paese. è esercitata soprattutto attraverso il sacramento Il 21 settembre, festa di san Matteo, apo- della riconciliazione. Del sacramento dell’or- stolo ed evangelista, la messa e le lodi sono dine e della sua importanza san Francesco ha state presiedute da Fr. Željko Željeznak, Mini- parlato soprattutto nel suo Testamento quando stro provinciale della Provincia di SS. Cirillo e chiama i fratelli a riconoscere la dignità del sa- Metodio, incaricato per l’animazione vocazio- cerdote nonostante il suo peccato. Nel ministe- nale nella Conferenza Sud-Slavica. ro del sacerdozio Francesco vede la profondità Il programma mattutino è iniziato con la dell’alleanza di Dio con gli uomini. Tramite i presentazione delle Fonti francescane che so- sacramenti Dio visita l’uomo e realizza così con no uscite, per la prima volta, in lingua croa- lui un contatto vivo che ha la forza di cambiar- ta. Uno dei partecipanti al nostro Congresso, lo e renderlo conforme a Lui stesso. Attraver- Fr. Rozo Brkić, è stato uno dei collaboratori so l’unione con Cristo, il Frate Minore diventa dell’edizione. Di seguito è stata presentata la la presenza visibile di Dio. La relazione di Fr. relazione di Fr. Witoslaw Szyk, Segretario per Alan è stata molto chiara, precisa e concisa e la Formazione e gli Studi della Conferenza ci aiutato a procedere con le domande e le os- Nord Slavica. La relazione era intitolata: L’ac- servazioni. Dopo la pausa abbiamo continuato compagnamento nella formazione iniziale dei con la discussione. Alla fine della discussione il fratelli chiamati al ministero. Il relatore ha relatore ci ha presentato le domande per il lavo- presentato un’interpretazione personale delle ro nei gruppi: 1. Negli scritti di san Francesco meditazioni del Papa attorno alla vita presbi- e nelle vite di san Francesco quali sono gli ele- terale, riassumendole nel cosiddetto Decalogo menti della vita sacramentale? 2. In base a ciò di Benedetto XVI. Il relatore ha enumerato i 10 che si è detto, quali sono le caratteristiche della comandamenti che secondo lui sono il cuore vita sacramentale del Frate Minore? 3. Aven- del messaggio del Papa ai sacerdoti e a quelli do presenti queste caratteristiche quali sono le che si preparano ai sacri ministeri. La seconda lacune nella RFF? 4. In base a tali lacune quali parte della relazione riguardava più da vicino sono le proposte formative pratiche per quanto la formazione ai ministeri nel nostro Ordine. riguarda la vita sacramentale? Facendo riferimento alla RFF, il relatore ha Nel pomeriggio ci si è riuniti nei gruppi. posto l’accento su alcune indicazioni di detta Dopo il lavoro abbiamo condiviso le nostre formazione. La nostra RFF non usa tanto i rife- risposte. Le caratteristiche della vita sacra- rimenti alle parole come sacerdote, sacerdozio, mentale di un Frate Minore le abbiamo trovate ministero ma si possono trovarne gli accenni soprattutto in tre sacramenti: l’Eucaristia, il generali. Allo stesso modo non viene detto in Sacramento dell’Ordine e il Sacramento della quale momento della formazione del candida- Riconciliazione. Il lavoro nei gruppi ha fatto to bisogna fare la scelta per il ministero ordi- emergere molte osservazioni interessanti. Fr. nato o per il ministero laicale. Alla fine il rela- Vidal ha concluso la discussione dicendo che tore ha esposto alcune linee positive e negative la vita sacramentale del formando non dipende nella formazione francescana ai ministeri. Si unicamente della conoscenza della liturgia te- vede la necessità per la preparazione dei fratel- orica, ma soprattutto della sua conformazione li alla nuova evangelizzazione. Un altro pro- ai misteri che contempla quotidianamente. Di blema sarebbe anche l’accompagnamento dei seguito abbiamo celebrato i vespri e continua- frati nei primi anni dopo la professione solen- to la serata in fraternità. ne e della vita presbiterale. La relazione è stata Il 20 settembre, memoria dei santi martiri seguita dalla discussione e dalla condivisione Andrea Teagon e compagni, le lodi e la San- immediata. Alla fine Fr. Witoslav ci ha fatto ta messa sono state presiedute da Fr. Joško tre domande per il lavoro nei gruppi: 1. Che Kodžoman, Ministro provinciale della Pro- cosa significa, in pratica, essere un sacerdote vincia di Santissimo Redentore. Dopo la co- secondo lo stile francescano? 2. Che cosa si lazione siamo andati a visitare l’antica città di “guadagna” e che cosa si “perde” se si ha una Salona. È stata una visita veramente bella e in- Casa degli studi comune, ad esempio per una teressante, guidata da Fr. Vicko Kapitanović, conferenza o per una regione? 3. Hai proposte professore di storia dell’Università Cattolica pratiche per l’accompagnamento nella forma- di Spalato. Il pomeriggio era previsto tempo zione dei frati chiamati al ministero? libero o la visita alla città di Split. Il giorno si è Il lavoro pomeridiano si è svolto nei grup- E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 507 pi e in seguito abbiamo fatto una condivisio- ze Slaviche hanno attualmente 570 formandi ne riferita dai segretari di ciascun gruppo. La accompagnati da 120 formatori. Con questo si seconda domanda circa lo studio comune ha è terminato il ciclo dei Congressi continentali tirato fuori diverse opinioni e alcune posizioni per i formatori dell’Ordine. opposte. Abbiamo celebrato il vespro e conti- In totale sono stati 6 i Congressi celebrati: nuato la sera con la ricreazione serale. a Tagaytay (Filippine), a Bogotá (Colombia), Il 22 settembre, memoria di Santa Maria ad Arusha (Tanzania), a Fatima (Portogallo), in sabato, la giornata è cominciata con la pre- a Colorado Springs (USA) e a Spalato (Croa- ghiera mattutina e la santa Messa, presieduta zia). Il prossimo appuntamento per i Segreta- dal Vice Segretario generale per la Formazio- ri provinciali per la Formazione e gli Studi è ne e gli Studi, Fr. Sergiusz M. Baldyga. L’in- previsto ad Assisi dall’8 al 22 settembre 2013. contro mattutino si è aperto presentando la sintesi del nostro lavoro da parte del gruppo 2. Pontificia Università Antonianum redazionale. Non era un lavoro facile perché si doveva sintetizzare in un testo quanto emerso 1. Inaugurazione Anno Accademico 2012-13 nel lavoro precedente. Dopo l’esposizione Fr. Roma, PUA, 22.10.2012 Vidal ha fatto una sua osservazione su quello che è stato detto. Ha enumerato le sue obiezio- Lunedì 22 ottobre, alle ore 10.30, è stato ni e le proposte per migliorare il documento inaugurato ufficialmente l’Anno Accademi- finale. Fr. Sergiusz di nuovo ha specificato la co 2012-2013 nella Pontificia Università An- metodologia del lavoro che stiamo facendo e tonianum con una solenne Concelebrazione come procedere nella finalizzazione del docu- eucaristica, presieduta dal Ministro generale e mento. Ha specificato che possiamo aggiun- Gran Cancelliere dell’Università, Fr. José Ro- gere proposte concrete e concise. Il testo che dríguez Carballo. Alla Concelebrazione hanno avevamo davanti era solo una linea guida per partecipato le Autorità Accademiche, gli Uf- la composizione del testo finale. Di seguito ab- ficiali, i Professori, gli Studenti, il Segretario biamo sentito gli altri suggerimenti e possibili generale per la Formazione e gli Studi, Fr. Vi- cambiamenti. dal Rodríguez López, e il Vicesegretario, Fr. Il gruppo redazionale si è ritirato per com- Sergiusz Baldyga. pletare il testo, riproposto di nuovo dopo la pausa. Il testo è stato completato ed approva- 2. Atto Accademico in onore del beato Gio- to. Fr. Vidal ha espresso la sua soddisfazione vanni Duns Scoto per il lavoro ed ha augurato a tutti di vivere la Roma, PUA, 08.11.2012 nostra vocazione con uno slancio sempre più vivo ed appassionato. Nelle poche parole ha a. Cronaca sintetizzato tutto quello che è stato detto nei giorni passati. Dobbiamo accettare la provo- Nel giorno in cui la Chiesa celebra la me- cazione della Parola che ogni giorno ci chiama moria del Beato Giovanni Duns Scoto, all’i- all’apertura verso Dio e verso i fratelli. Solo nizio dell’Anno Accademico 2012-2013, così possiamo diventare frati autenticamente nell’Aula Magna della Pontificia Università umani e francescani. Alla fine ha dato alcuni Antonianum, si è svolto l’annuale Atto acca- avvisi circa la possibilità della formazione te- demico in onore del Dottor Sottile. Oltre alla ologica offerta alla Pontificia Università Anto- Comunità Accademica della PUA e a nume- nianum. Il Segretario generale ha ringraziato a rosi invitati erano presenti anche il Ministro tutti quelli che hanno partecipato al Congresso generale e Gran Cancelliere dell’Università, soprattutto agli organizzatori e a quanti l’han- Fr. José Rodríguez Carballo, e numerosi De- no preparato. Ai ringraziamenti e ai saluti si finitori generali. Dopo i saluti e il benvenuto a sono aggiunti anche gli altri partecipanti. tutti i presenti da parte del Segretario generale La domenica 23 settembre, la Santa Mes- della PUA, Fr. Marek Wach, ha preso la parola sa e le lodi sono state presiedute da Fr. Vidal il Rettore dell’Università, Fr. Priamo Etzi, che Rodríguez Lopez, Segretario generale per la ha presentato la sua relazione annuale. Riflet- Formazione e gli Studi. Dopo la colazione, i tendo su come il presente Anno Accademico partecipanti sono partiti per le loro Province, si inserisca all’interno del cammino che tutta arricchiti da un’esperienza fraterna e formati- la Chiesa sta compiendo in questo Anno della va. Vale la pena ricordare che le due Conferen- fede, il Rettore ha sottolineato come la PUA 508 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 senta la responsabilità di essere un luogo privi- sancito la fine della “luna di miele” esistente legiato per individuare contenuti e nuove me- nel XIII secolo tra filosofia e teologia, il rela- todologie di annuncio, anche alla luce di quel- tore ha messo in evidenza la brillante origina- le che sono state le istanze dell’ultimo Sinodo lità del pensiero di Scoto che, in dialogo con i dei Vescovi sulla nuova evangelizzazione. Se, Maestri dell’Università a lui coevi, ha saputo infatti, la necessità di comunicare il Vangelo aprire nuove strade alla riflessione a partire da in questi tempi difficili riguarda tutto il popolo quei due concetti, centrali nella sua riflessione, di Dio, la PUA ha il compito di preparare l’in- di univocità dell’ente e di contingenza. Grazie contro e il dialogo con i nuovi areopaghi della alla chiarezza espositiva e al tono colloquiale nostra società. I rapidi cambiamenti in atto a usato dal relatore, tutti hanno potuto agevol- livello sociale non devono, dunque, spaventa- mente seguire il dipanarsi, spesso “sottile”, del re, ma al contrario stimolare a cercare, come pensiero del Dottore francescano e gustarne la sempre è stato nella storia della Chiesa e nella suggestiva freschezza. tradizione francescana, nuove modalità per te- Dopo una breve pausa, l’incontro è conti- stimoniare la ricchezza della fede e annuncia- nuato con un intervento di Fr. Josip Percan, re l’attualità del Vangelo, così da rispondere Vice presidente e Coordinatore della Com- all’ineludibile domanda di senso che alberga missione Scotista. Il suo ricordo e il suo grazie nel cuore dell’uomo. La strada percorsa da sono innanzi tutto andati alla persona e al la- Scoto si presenta ancora oggi come un model- voro di Fr. Barnaba Hechich, che negli ultimi lo, perché lo studio per lui, come ricorda anche sessant’anni si è dedicato indefessamente alla Vita Consecrata, è stata sempre «espressione pubblicazione dell’edizione critica dell’Opera del mai appagato desiderio di conoscere più a di Scoto. Ritiratosi ora per motivi di salute, si fondo Dio, abisso di luce e fonte di ogni uma- è deciso che rimanesse lui il Presidente della na verità». Un tale impegno, lungi dall’isolare Commissione Scotista, così da poter terminare la persona in un astratto intellettualismo, o di sotto la sua direzione, almeno ideale, anche la rinchiuderla nelle spire di un soffocante nar- pubblicazione dell’ultimo volume dell’Ordi- cisismo, è sprone al dialogo e alla condivisio- natio, che è in preparazione. L’uscita di que- ne, è formazione alla capacità di giudizio, è sto volume era prevista per lo scorso anno, ma stimolo alla contemplazione e alla preghiera, proprio il venir meno del contributo di Fr. Bar- nella continua ricerca di Dio e della sua azione naba ha costretto i membri della commissione nella complessa realtà del mondo contempora- a riorganizzare il lavoro in vista dell’edizione neo (cf VC 98). Il Rettore ha, quindi, ricordato e i tempi si sono così dilatati. Si prevede, in come anche Fr. Gabriele M. Allegra, da po- ogni caso, di poter terminare l’opera entro il che settimane proclamato Beato e già membro prossimo anno. L’auspicio è che, completa- della Comunità Accademica dell’allora Pon- ta la pubblicazione dei volumi di commento tificio Ateneo Antonianum, costituisca oggi alle Sentenze di Pietro Lombardo e avendo, un esempio concreto per imparare a coniugare quindi, a disposizione il pensiero teologico di felicemente impegno per l’evangelizzazione Scoto nella sua interezza, gli studiosi possano missionaria e amore per lo studio che, in una approfittarne appieno e approfondirne la cono- vita alimentata dalla preghiera, gli permisero scenza, seguendolo sui tanti sentieri rimasti fi- di mantenere sempre vivo l’ardente desiderio nora ancora del tutto inesplorati. Sarebbe bello di «donare Cristo alla Cina e la Cina a Cristo». se un ruolo di primo piano in questa riscoperta L’intervento si è concluso ripercorrendo le del pensiero di Scoto l’avessero proprio i do- tappe salienti della vita della PUA nell’Anno centi dalla PUA e, anche per questo motivo, Accademico 2011-2012. Fr. Josip si è augurato che, a conclusione della È quindi seguita la relazione di Pasquale pubblicazione dell’Ordinatio, si possa pensare Porro, Professore Ordinario di Storia della Fi- ad una disquisitio finalis che veda la collabo- losofia medievale e tardo-antica e medievale razione diretta dei docenti delle diverse facoltà presso l’Università degli Studi di Bari «Aldo dell’Università. Moro», che ha avuto come tema: «Una nuova La giornata si è conclusa con l’intervento metafisica per una nuova teologia: univocità e del Ministro generale e gran Cancelliere, Fr. contingenza in Giovanni Duns Scoto». Dopo José Rodríguez Carballo. Ringraziati i presen- aver chiarito alcuni luoghi comuni, come, ad ti per la partecipazione all’atto accademico, esempio, quello per cui solitamente si attri- il Gran Cancelliere ha diffusamente mostrato buisce a Duns Scoto la responsabilità di aver come il tema de «La nuova evangelizzazione E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 509 per la trasmissione della fede cristiana», con Distinte Autorità accademiche e religiose; cui si è chiusa la XIII Assemblea Generale Professori, Studenti, Officiali, Personale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, costituisca Ausiliario della Pontificia Università “Anto- certamente una provocazione per la vita della nianum”; Chiesa, ma sia anche una sfida da raccogliere Quanti altri, fratelli e sorelle, sono qui riu- dall’Università per elaborare un pensiero che niti per la circostanza. dia strumenti adeguati per affrontare quella A tutti, «Grazia, misericordia e pace […] da «desertificazione spirituale», a cui oggi si as- parte di Gesù Cristo […] nella verità e nell’a- siste e alla quale si richiama costantemente il more» (2Gv 3). Sommo Pontefice. Si tratta, dunque, di ripen- sare il senso dell’esperienza spirituale e di rin- I. È con sentimenti di viva e cordiale fra- novamento evangelico del Poverello di Assisi ternità che mi rivolgo a ciascuno di voi qui per cercare una “via francescana” alla “nuova convenuti nel giorno sacro al beato Giovanni evangelizzazione”, Una ricerca da compiere Duns Scoto, “Doctor noster”, per dare solenne con l’orazione e la devozione, ma non di meno inizio al nuovo anno accademico 2012-2013, attraverso la fatica della riflessione. Questo è che coincide felicemente con l’Anno della Fe- ciò che fece proprio Duns Scoto al suo tempo e de che il Santo Padre Benedetto XVI ha in- Fr. Gabriele Allegra ai nostri giorni. Entrambi, detto in occasione del 50° anniversario dell’i- pur in tempi diversi, cercarono modalità nuove nizio del Concilio Ecumenico Vaticano II e a per offrire nuove sintesi della verità cristiana vent’anni dalla promulgazione del Catechismo ai loro ascoltatori. È questo il compito che og- della Chiesa Cattolica, e che si inaugura as- gi aspetta anche a quanti sono impegnati nello sai significativamente all’indomani della XIII studio, nella ricerca e nell’approfondimento assemblea generale ordinaria del Sinodo dei della Rivelazione. Con questo spirito il Gran Vescovi sulla Nuova Evangelizzazione per la Cancelliere ha concluso la sua relazione con trasmissione della fede cristiana, celebratasi una preghiera dello stesso Fr. Gabriele Allegra: in Vaticano dal 7 al 28 dello scorso mese di «Dammi te ne supplico, o Padre, l’intelligenza ottobre. della Sacra Scrittura. Fammi comprendere per Questi eventi ecclesiali ci riguardano pro- essa la pedagogia divina con la quale tu condu- fondamente sia come realtà accademica - al ci non solo un popolo, ma l’umanità intera a te cui centro deve sempre stare la ricerca e la co- e al Tuo Cristo. Fa che, come san Bonaventura municazione della verità - che come figli e fi- e il mio caro fratello, il beato Giovanni Scoto, glie di san Francesco d’Assisi, la cui passione sappia mutare lo studio in continua preghiera, per la vita evangelica e per l’annuncio della e studi soltanto per diventare discepolo della buona novella ha determinato integralmente la Sapienza, cioè, per conoscerti meglio e per sua forma di vita e generato una storia ricca di amarti di più. Amen». santi evangelizzatori. La riflessione sulla nuova evangelizzazio- Fr. Stefano Recchia ne, come sappiamo, si sta imponendo in modo sempre più evidente all’attenzione della co- b. Relazione del Rettore Magnifico munità ecclesiale. E la Chiesa ci invita, ancora una volta, a rinnovare la nostra adesione «ai Rev.mo P. Fr. José Rodríguez Carballo, desideri di Dio, il quale viene incontro a tutte Ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori le persone che, consapevolmente o inconsape- e Gran Cancelliere della Pontificia Università volmente, vanno come a tentoni cercando la “Antonianum”; Verità e la Vita» (Giovanni Paolo Pp. II, Esor- M.R.P. Fr. Michael Perry, Vicario generale tazione Apostolica post-sinodale “Vita Con- e Vice-Gran Cancelliere; secrata”, 25.03.1996, n. 98). In altre parole, MM. RR. PP. Definitori generali e Segreta- veniamo interpellati con urgenza a rispondere rio generale per la Formazione e gli Studi, Fr. ad una sfida particolare della Chiesa di oggi: Vidal Rodríguez López; promuovere la cultura e il dialogo fra cultura Chiar.mo Prof. Pasquale Porro, cattedratico e fede. E la Pontificia Università “Antonia- dell’Università di Bari, studioso e cultore del num” non può non dare, a livello accademico e pensiero del beato Giovanni Duns Scoto; scientifico, il proprio contributo alla missione RR. Vicepresidente-Coordinatore Fr. Josip della Chiesa per l’individuazione di contenuti Percan e Soci della Commissione Scotista; e di metodi, affinché l’annuncio della Parola 510 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 risponda alle esigenze dei diversi gruppi uma- voli che il cristianesimo lungo la sua storia ha ni e favorisca «l’affermarsi di una cultura per- sempre saputo trovare nei cambiamenti sociali meata dai valori evangelici» (VC 98). e nelle nuove circostanze culturali una oppor- tunità per riscoprire più profondamente la ric- II. Se da una parte, infatti, l’urgenza della chezza della rivelazione cristiana. nuova evangelizzazione sembra riguardare in- Di questa profonda dinamica della fede ci nanzitutto i paesi di antica tradizione cristiana, sono testimoni proprio i santi, che nei più di- in cui negli ultimi decenni si è potuta constata- versi contesti umani, sociali, culturali e politici re una disaffezione diffusa nei confronti della hanno saputo mostrare la perenne attualità del fede, dall’altra parte si è altrettanto consapevo- Vangelo. li che, a causa del processo di globalizzazione, In effetti, quando lasciamo che la Parola di dei movimenti migratori dalle proporzioni ine- Dio incarnata incontri l’umano nella sua con- dite e del rapido interscambio a livello mon- dizione reale, per quanto complessa e carica di diale, reso possibile dallo sviluppo straordina- inquietudini, allora scopriamo la sua ricchez- rio dei mass-media, la necessità di comunicare za sempre nuova, la sua capacità di mostrar- il Vangelo in un modo nuovo, nuovo «nel suo si oggi più che mai come la vera risposta alla ardore, nei suoi metodi, nelle sue espressioni» inestirpabile domanda di senso che abita nel – come disse il beato Giovanni Paolo II già nel cuore di ogni uomo. 1983 alla XIX assemblea della CELAM – di Siamo, pertanto, persuasi che la sfida della fatto riguarda, seppur in forme differenti, tutto nuova evangelizzazione sia una provviden- il Popolo di Dio nel mondo intero. ziale occasione per riscoprire l’inesauribile Pertanto, preziosa per tutto l’Ordine - e novità evangelica e quindi dello studio come per la missione che la Chiesa gli ha affidato supporto necessario all’annuncio. tramite questo Centro Accademico - è l’esi- In realtà, lo studio, in quanto attività in- stenza e l’attività scientifico-formativa del- tellettuale, così come lo hanno coltivato i no- l’“Antonianum” come “luogo” in cui vengono stri grandi Maestri, tra i quali primeggia «la preparati interlocutori capaci di dialogo fecon- personalità di Giovanni Duns Scoto, la sua do nei “nuovi areopaghi” e come “memoria vi- dottrina filosofica e teologica e anche i tratti va” dell’importanza fondamentale dello studio della sua fisionomia morale e ascetica» (Pao- per l’evangelizzazione. «Diminuire l’impegno lo Pp. VI, Lettera Apostolica “Alma Parens”, per lo studio - si legge infatti nell’Esortazio- 14.07.1966, n. 3), anziché alienare dalla realtà ne Apostolica “Vita Consecrata” - può avere delle cose, e quindi dalla verità del vissuto, «è pesanti conseguenze anche sull’apostolato, mezzo per la formazione integrale e percor- generando un senso di emarginazione e di in- so ascetico straordinariamente attuale […]; è feriorità o generando superficialità e avventa- espressione del mai appagato desiderio di co- tezza nelle iniziative» (n. 98). noscere più a fondo Dio, abisso di luce e fonte In questa prospettiva, il compito irrinuncia- di ogni umana verità […]; è sprone al dialogo bile della Pontificia Università “Antonianum” e alla condivisione; è formazione alla capaci- è stato e dovrà continuare ad essere lo studio tà di giudizio; è stimolo alla contemplazione e e la ricerca “in un cammino dell’intelligenza alla preghiera, nella continua ricerca di Dio e dell’amore, della ragione e della fede” (Be- e della sua azione nella complessa realtà del nedetto Pp. XVI, Discorso ai giovani docen- mondo contemporaneo» (VC 98). ti universitari, Madrid, 19.08.2011), perché sempre meglio possa risplendere nel nostro III. La riflessione in atto nella Chiesa sul- Ordine e per mezzo di esso la Verità che è Ge- la nuova evangelizzazione, come ho detto, ci sù Cristo. riguarda da vicino anche come seguaci di san Non serve ribadire in questa circostanza Francesco d’Assisi il quale è stato un autentico come in particolare l’Occidente si trovi oggi evangelizzatore soprattutto per il fatto d’aver fortemente segnato dal lungo e complesso pro- riscoperto in prima persona la singolare corri- cesso di secolarizzazione, dalla diffusione di spondenza della parola evangelica al proprio una mentalità relativista e da cambiamenti cul- cuore: «Questo voglio, questo chiedo, questo turali profondi che sembrano minare convin- bramo di fare con tutto il cuore» (1Cel 22). zioni consolidate nei secoli riguardo al senso Così Francesco dichiara pieno di gioia dopo della creazione, dell’uomo e di Dio. aver ascoltato nell’antica chiesetta della Por- È decisivo, invece, per noi essere consape- ziuncola il Vangelo dell’invio dei discepoli e E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 511 sentito la spiegazione da parte del sacerdote, Roma in questo Collegium Internationale An- come ci ricorda suggestivamente Tommaso da tonianum, canonicamente eretto nel 1887 co- Celano nella Vita prima Beati Francisci. me “domus succursalis” per l’Ordine dei Frati Indubbiamente la fraternità minoritica sulle Minori del Collegio Urbano di Propaganda Fi- orme del suo Fondatore è stata, nel corso della de, e riconosciuto due anni dopo dal Governo sua storia otto volte centenaria, protagonista di del Regno d’Italia quale “Ente morale per le tanti itinerari di evangelizzazione. Ciò è acca- Missioni Apostoliche all’estero”, per studiarvi duto a cominciare dalla sua presenza capilla- la teologia e prepararsi appunto alla vita mis- re nella società del XIII secolo, portando un sionaria. E proprio qui all’“Antonianum”, nel salutare fermento di rinnovamento nella vita 1928, ascoltando una conferenza su Giovanni ecclesiale. da Montecorvino, frate Minore e primo arcive- Ma in modo certamente eclatante l’Ordine scovo di Pechino, del quale ricorreva quell’an- francescano ha mostrato le proprie risorse ca- no il VI centenario della morte, il giovane Fr. rismatiche per l’evangelizzazione con le mis- Gabriele Maria comprende che la Cina – dove sioni che lungo la sua storia l’hanno portato ad in effetti giungerà nel 1931 per restarvi fino essere presente in tutti i continenti, «riempien- alla morte, avvenuta il 26.01.1976 - sarà il do la terra del Vangelo di Cristo». “luogo”, lo “spazio”, l’immenso “campo” del Del resto sono proprio i Lineamenta pre- suo apostolato; in verità un apostolato piutto- parati per l’assemblea sinodale recentemente sto singolare, poiché non consisterà solamente conclusasi a ricordarci che «tutti i grandi mo- nella consueta seppur preziosissima opera di vimenti di evangelizzazione nei duemila anni evangelizzazione, o anche di miglioramento di cristianesimo sono legati a forme di radica- delle condizioni culturali e sociali dei destina- lismo evangelico» (n. 8). tari dell’annuncio cristiano, ma nella traduzio- Ed invero, non meno che nel passato, in san ne in cinese della Bibbia, un’impresa titanica Francesco d’Assisi continuiamo a vedere una che il beato Gabriele Maria, uomo minuto e esperienza spirituale che persuade profonda- gracile, porterà prodigiosamente a compimen- mente ed attrae anche il cuore dei nostri con- to, divenendo così a pieno titolo “il san Giro- temporanei perché testimonia la possibilità lamo della Cina”. concreta di una vita nuova, pienamente signi- Per questa sua monumentale opera, resa ficativa, alla sequela di Cristo. possibile grazie anche all’apporto dell’equipe Da questa intima esperienza scaturisce l’e- di collaboratori da lui creata appositamente, il sortazione appassionata di san Francesco ad 17.11.1955, dal nostro Pontificio Ateneo An- «annunciare e predicare la gloria del Signore toniano, P. Allegra viene insignito del Dotto- a tutte le genti», come egli stesso afferma nel- rato Honoris Causa in S. Teologia. È il primo la Lettera ai Custodi. Qui trova la sua origine in assoluto a ricevere questo alto riconosci- quella apertura universale che caratterizzerà la mento dall’ “Antonianum”, e resterà l’unico famiglia francescana e la sua missione nella per mezzo secolo, allorquando analogo titolo Chiesa e per la Chiesa. verrà conferito ad un altro grande studioso del Al riguardo desidero ricordare qui breve- nostro Ordine, il compianto Fr. Cesare Cenci. mente quella grande figura di apostolo e di «P. Allegra – afferma Fr. Giuseppe Noto, studioso francescano che è il beato P. Gabriele attuale Ministro provinciale dei Frati Minori di M. Allegra, non solo perché è un confratello Sicilia – conduce il lavoro di traduzione del- recentemente innalzato agli onori degli altari la Bibbia sorretto da quelle che sono le due (per l’esattezza il 29 settembre scorso ad Aci- colonne portanti della vocazione francescana: reale, nella sua Sicilia), ma in quanto membro a la preghiera e lo studio», giacché suo preciso tutti gli effetti della nostra comunità accademi- desiderio è quello di «donare Cristo alla Cina ca, figlio tra i più ragguardevoli di quest’Alma e la Cina a Cristo», mettendo i cinesi in con- Mater Studiorum. Infatti Fr. Gabriele Maria dizione di accedere direttamente ai testi del- Allegra, nato il 26.12.1907 a S. Giovanni La la Rivelazione, secondo le coordinate tipiche Punta (CT) in una famiglia modesta e religio- della cultura orientale. Nondimeno, sottolinea sa dove preghiera e sacramenti sono preziosi ancora P. Noto, «la traduzione della S. Scrit- come il pane, dopo essere entrato a 11 anni tra tura in cinese assume anche il senso del dia- i Frati Minori siciliani guidato dal desiderio di logo tra due civiltà, tra Oriente e Occidente, poter diventare un missionario, e completati nel rispetto anzi nell’amore reciproco». Non gli studi liceali nella sua Isola, nel 1926 viene a a caso, dunque, il beato Gabriele Maria oltre 512 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 allo Studio Biblico, che rimase a Pechino fi- del suo insegnamento un discorso di sapienza, no al 1945 per poi trasferirsi nel 1950 a Hong sermo sapientiae, nel quale, ammesse pure le Kong, fonda anche uno Studio Sociologico a inevitabili deficienze dell’intelletto umano, c’è Singapore. luce, c’è ardore, c’è sicurezza […] risulta [in- Ma c’è un ultimo aspetto, rintracciabile fatti] che il Signore non mandò i suoi Apostoli nell’attività e negli scritti, direi nello “stile” di su tutta la terra, come dei filosofi perdigiorno, P. Allegra, che ce lo fa riconoscere in maniera ma come suoi autentici ambasciatori. San Pa- inequivocabile come uno dei grandi maestri olo afferma: “Non mi vergogno del Vangelo, e testimoni della ricerca della Verità secondo perché esso è la forza di Dio per coloro che lo spirito e gli orientamenti propri del nostro credono”» (G.M. Allegra, San Francesco Fondatore, i quali hanno portato nello studio lo ha lasciato il Paradiso. Cause e rimedi degli spirito della santa orazione e devozione e sono odierni sbandamenti espressi in forma dialo- cresciuti attraverso di esso, facendo prevalere gica, Ed. Guardia d’Onore del Cuore Immaco- il “bene vivere” sullo “scire”, ossia il vivere lato di Maria, Repubblica di San Marino 1969, santamente sulla scienza (cfr. “Alma Parens”, pp. 27-28). 9), giacché quest’ultima ha solo un valore Anche noi, dunque, nella consapevolezza strumentale, è appena un gradino, un adito alla di questa luminosa eredità sapienziale ci sen- sapienza. Ma come si deve compiere questo tiamo pienamente coinvolti nel cammino della passaggio? Ce lo dirà san Bonaventura da Ba- Chiesa per la nuova evangelizzazione. gnoregio nella XIX Collatio in Hexaëmeron, senza tralasciare, però, di ricordarci che tale IV. A questo punto del mio intervento, è “transitus” è piuttosto incerto: «Non è sicuro di prammatica passare a una descrizione det- il passaggio dalla scienza alla sapienza; biso- tagliata dello stato della Pontificia Università gna porre il termine medio, cioè la santità. Il “Antonianum” e menzionare i fatti e gli eventi passaggio poi consiste nell’esercizio: eserci- accademici più salienti che, letti nella prospet- zio dallo studio della scienza allo studio della tiva da me sopra delineata, diventano segni santità; e dallo studio della santità allo studio della vivacità attuale della nostra Università. della sapienza [Non est ergo securus transitus Esordisco con l’evocazione di un bel mo- a scientia ad sapientiam; oportet ergo medium mento celebrativo, una iniziativa promossa ponere; scilicet sanctitatem. Transitus autem dall’Università tutta, ovvero la giornata “Te- est exercitium; exercitatio a studio scientiae stimone della speranza: a trent’anni dalla vi- ad studium sanctitatis et a studio sanctitatis ad sita alla Pontificia Università Antonianum del studium sapientiae]» (Opera Omnia, vol. V, beato Giovanni Paolo II”, pensata per celebra- p. 421). re, il 16 gennaio 2012, la Festa dell’Università Così, nel suo piccolo saggio dal titolo «San e del Gran Cancelliere; in quell’occasione so- Francesco ha lasciato il Paradiso (che ripren- no stati anche premiati i vincitori del premio de alla lettera quello del libro edito nel 1935 San Francesco. dallo scrittore francese Abel Moreau, Saint Proseguendo, i programmi formativi della François a quitté le Paradis ). Cause e rimedi nostra Università hanno attratto, nella sola se- degli odierni sbandamenti espressi in forma de romana, 440 studenti. dialogica», pubblicato nell’ottobre 1969, par- lando di teologia e di teologi P. Allegra affer- 1. Facoltà di Teologia ma molto significativamente per bocca del be- ato Duns Scoto (“fra Giovanni della Scozia” lo Nella Facoltà di Teologia gli studenti iscrit- chiama lui), uno dei frati interlocutori di que- ti ai cicli di studio ai gradi accademici di bac- sto singolare dialogo in tre scene «La massima calaureato, licenza e dottorato sono stati 171, parte degli errori e le tendenze al relativismo di cui 108 ordinari, 63 fuori corso. 24 i gradi dommatico, che fanno capolino in tante opere accademici conferiti, 6 baccalaureati, 11 licen- dei moderni teologi, hanno origine in quel de- ze e 7 dottorati. bole sistema di filosofia che essi abbracciano. Tra le iniziative accademiche promosse Al contrario, una sana filosofia, una specula- dalla Facoltà meritano di essere qui ricordate zione che è preghiera – pur rimanendo ben so- il convegno “Le nuove forme di vita consa- vente un assai rude lavoro - per il fatto stesso crata tra tradizione e innovazione“ del 24-26 che tende direttamente alla verità e all’amo- novembre 2011, la presentazione e discussio- re, fanno del teologo, l’uomo dello Spirito, e ne del rapporto “Rising Restrictions on Reli- E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 513 gions”, organizzata il 6 marzo 2012 in collabo- È proseguita la collaborazione dell’Istituto razione con la Facoltà di Diritto Canonico del- con le Edizioni Dehoniane Bologna, che han- la Pontificia Università Antonianum e il Pew no pubblicato, nell’ambito della collana “Teo- Research Centre on Religion and Public Life, logia spirituale”, il volume di Giuseppe Anto- e la giornata di studio del 22 maggio 2012, co- nino, dottore in teologia presso la nostra Uni- mune alle facoltà di Teologia e Filosofia, “I versità, San Francesco negli scritti di padre francescani e il Concilio Vaticano II”. Pio, e, a cura di Paolo Martinelli, Preside dello Inoltre, il 28 maggio 2012 si è tenuto l’O- stesso Istituto, La teologia spirituale oggi: pen Day della Facoltà, ovvero un incontro con identità e missione. Ancora nella stessa colla- i rappresentanti delle istituzioni formative na e a cura di Paolo Martinelli è stata data alle operanti nella città di Roma volto a favorire la stampe la miscellanea Maschile e femminile, conoscenza dell’offerta didattica della nostra vita consacrata, francescanesimo: scritti per Università e, in particolare, della Facoltà. l’VIII centenario dell’Ordine di Santa Chia- Infine, il 12 settembre 2012 si è svolto il ra, a mo’ di completamento del seminario che consueto incontro con i prefetti degli studi af- ha visto impegnati a partire dal 2010 i docenti filiati, che hanno anche avuto modo di prende- dell’Istituto sul tema del maschile e femminile re parte al XXIII Congresso mariologico-ma- nella vita consacrata francescana. riano internazionale organizzato dalla Pontifi- 1.2. Istituto di Studi Ecumenici “San Ber- cia Academia Mariana Internationalis dal 4 al nardino”. 9 settembre 2012. L’anno accademico ha fatto registrare se- Il quadro delle iniziative proposte dalla Fa- gnali incoraggianti per l’Istituto, in particola- coltà è completato da quelle promosse dalle ul- te il rinnovo dell’incorporazione “ad decen- teriori componenti della stessa, ovvero dall’i- nium” e l’iscrizione di ben 12 nuovi studenti stituto Francescano di Spiritualità, l’Istituto - il totale degli iscritti alla licenza è stato pari a di Studi Ecumenici e l’Instituto Teológico di 45, di cui 21 ordinari, 24 fuori corso. Nel corso Murcia. dell’anno, inoltre, è stata discussa 1 tesi di li- cenza-Mario Barbiero, Passi per un cammino 1.1. Istituto Francescano di Spiritualità. ecumenico? I vescovi della Liguria, il Conci- L’Istituto ha conseguito un incremento si- lio Vaticano II e la sua prima recezione. gnificativo delle iscrizioni ai corsi di studio di L’Istituto non ha mancato di promuovere diploma in spiritualità, master in formazione, importanti iniziative accademiche: la giornata licenza e dottorato in teologia con specializza- di studio “Lo spirito di Assisi (25 anni dopo)” zione in spiritualità. del 27 ottobre 2011, i convegni “Chiara d’As- Ai tradizionali programmi di studio sono sisi: la proposta di una cristiana” del 20 marzo state affiancate importanti iniziative accade- 2012 e “Per un futuro ecumenico del Vaticano miche e culturali, dal ciclo di incontri “Im- II” del 29 marzo 2012, il seminario internazio- parare la storia attraverso la città di Roma”, nale di ecclesiologia “L’unità della Chiesa nel- articolato in lezioni e visite guidate ai luoghi la diversità riconciliata” del 13-14 aprile 2012. significativi della Capitale della cristianità, al 1.3. Instituto Teológico de Murcia. ciclo di conferenze “Assisi 1986-Assisi 2011: In merito all’Istituto è opportuno segnala- quale eredità?”, organizzato dalla Cattedra di re l’approvazione degli Statuti, concessa dalla Spiritualità e Dialogo Interreligioso “Mons. Congregazione per l’Educazione Cattolica il Luigi Padovese”, alla giornata di studio “La 10 gennaio 2012. nuova evangelizzazione e il carisma france- Nel corso dell’anno, alla presenza del De- scano” dell’8 maggio 2012, promossa dall’I- cano della Facoltà, prof.ssa Mary Melone, 4 stituto come riflessione in vista della XIII studenti hanno discusso con successo la tesi di assemblea generale ordinaria del Sinodo dei licenza in teologia fondamentale. Vescovi su “La nuova evangelizzazione per la Accanto alle consuete attività in vista del trasmissione della fede cristiana”. conferimento dei gradi accademici l’Istituto E ancora la già citata Cattedra di Spiritua- ha poi curato lo svolgimento, dal 5 al 9 mar- lità e Dialogo Interreligioso ha organizzato, il zo 2012, della venticinquesima edizione delle 5 giugno 2012, la presentazione del volume giornate di teologia sul tema “Economía, ética di omelie e scritti pastorali di mons. Padove- y fe cristiana” e la pubblicazione dei nuovi vo- se “La verità nell’amore”, edito dalle Edizioni lumi delle riviste “Carthaginensia” e “Cuader- Terra Santa. nos de teología fundamental”. 514 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3

2. Facoltà di Scienze Bibliche e Archeologia coltà di Teologia della Pontificia Università Antonianum e il Pew Research Centre on Re- Rende orgogliosa la nostra Università l’im- ligion and Public Life all’organizzazione della portante riconoscimento conferito alla Facoltà già citata presentazione e discussione del rap- di Scienze Bibliche e Archeologia con il pre- porto “Rising Restrictions on Religions”. mio delle pontificie accademie. Il riconosci- mento, consegnato il 30 novembre 2011 dal 4. Facoltà di Filosofia card. Tarcisio Bertone nel corso della sedice- sima solenne seduta comune delle pontificie Nello scorso anno accademico la Facoltà ha accademie, invita la Facoltà a guardare al fu- condotto un importante e decisivo lavoro di re- turo con animo positivo. visione dei programmi di studio, in ossequio al 2.1. Studenti. Altrettanto incoraggian- Decreto di riforma degli studi ecclesiastici di te l’andamento delle iscrizioni: gli studenti filosofia emanato dalla Congregazione per l’E- iscritti, infatti, sono stati 147, di cui 49 al ci- ducazione Cattolica il 28 gennaio 2011. L’ela- clo di studio al baccalaureato in teologia, 98 borazione dei nuovi programmi, approvati dal ai cicli di studio alla licenza e al dottorato in Consiglio della Facoltà e consegnati, insieme scienze bibliche e archeologia, 4 gli studenti a quelli dell’affiliato St. College che hanno conseguito il baccalaureato, 8 la li- dello Zambia, alla suddetta Congregazione, ha cenza, 4 il dottorato. consentito di introdurre già dall’attuale anno 2.2. Iniziative accademiche. Tra le iniziati- accademico il nuovo corso di baccalaureato in ve proposte dalla Facoltà segnaliamo la lezio- filosofia, distribuito su tre anni. ne tenuta da mons. Romano Penna su “Il Dio Inoltre, merita di essere segnalato che, inconcepibile secondo Paolo: una immagine a seguito di un accordo stretto con la Libera inimmaginabile” l’8 novembre 2011, in occa- Università degli Studi Maria SS. Assunta, gli sione della memoria del beato Giovanni Duns studenti iscritti al corso di baccalaureato in fi- Scoto. Alla lezione ha fatto seguito la presen- losofia potranno, al termine del quarto seme- tazione della miscellanea a cura di Gregor Gei- stre, iscriversi al terzo anno del corso di laurea ger e Massimo Pazzini ‘En pāsē grammatikē in scienze umanistiche offerto dalla Facoltà di kai sophiā’: saggi di linguistica ebraica in Lettere e Filosofia della stessa Università onore di Alviero Niccacci ofm e del sessante- 4.1. Studenti. Gli studenti iscritti alla Facol- simo volume del Liber annuus - il sessantu- tà sono stati 99, di cui 31 al ciclo al bacclaurea- nesimo è stato dato recentemente alle stampe. to, 16 alla licenza, 21 al dottorato, 22 al master in artiterapie, 8 straordinari e 1 uditore; 7 gli 3. Facoltà di Diritto Canonico studenti che hanno conseguito il baccalaurea- to, 7 la licenza, 2 il dottorato; 2 studenti, ben- Nel far cenno alla Facoltà di Diritto Cano- ché abbiano discusso la tesi, non hanno a oggi nico merita un particolare ricordo il prof. Set- pubblicato la ricerca. timio Maroncelli, scomparso il 16 aprile 2012: 4.2. Iniziative accademiche. La tradizionale il prof. Maroncelli, dopo aver conseguito il giornata di studio della Facoltà è stata orga- dottorato presso la Facoltà nel 1974, era en- nizzata, come già accennato, in collaborazione trato a far parte del corpo docente della stessa con la Facoltà di Teologia della Pontificia Uni- nel 1983. versità Antonianum sul tema “I francescani e 3.1. Studenti. Gli studenti iscritti alla Facol- il Concilio Vaticano II”. Inoltre, il 9 maggio tà sono stati 66, di cui 3 al ciclo propedeutico, 2012 la Facoltà ha promosso una lezione del 26 al ciclo alla licenza, 33 al ciclo al dottorato prof. Aku Visala, docente della Università di e 4 straordinari, 3 gli studenti che hanno di- Oxford, dal titolo “Filosofia analitica e teolo- scusso la tesi la licenza, 1 quella di dottorato. gia: intersezioni”. 3.2. Iniziative accademiche. Il 13 febbra- io 2012 si è tenuta la giornata di studio “La 5. Scuola Superiore di Studi Medievali e mediazione e la conciliazione quale via per Francescani risolvere le controversie”, organizzata dalla Facoltà in collaborazione con la Facoltà di 5.1. Studenti. Gli studenti iscritti alla Scuola Giurisprudenza dell’Università degli Studi di sono stati 20, di cui 9 al diploma di specializza- Teramo. zione universitaria in studi medievali, 6 al ma- Inoltre, la Facoltà ha collaborato con la Fa- ster in medioevo francescano e 5 straordinari. E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 515

Sono state discusse 3 tesi, 1 in vista del con- lo di licenza e 9 straordinari; 4 studenti hanno seguimento del diploma – Eleonora Rava, La conseguito il baccalaureato, 2 la licenza. reclusione urbana a Viterbo ai tempi di santa L’andamento delle iscrizioni ha evidenzia- Rosa (sec. XIII) –, 2 del master-Elena Casella, to l’opportunità di mettere mano a un progetto Giovanni da Montecorvino e la questione del- di ristrutturazione del corso alle licenza, con il la missione francescana nelle Indie Orientali: coinvolgimento sia dei docenti sia degli isti- una bibliografia dal 1879 al 2009, e Giulia tuti di vita consacrata, tradizionale bacino di Spighi, La rappresentazione del Medioevo nel utenza dell’istituto, al fine di cogliere le even- cinema: il caso dell’incontro di san Francesco tuali esigenze e verificare l’adeguatezza della e il Sultano. proposta. 5.2. Iniziative accademiche. La Scuola ha Tutte le facoltà e gli istituti, infine, sono collaborato con l’Università Cattolica del Sa- stati impegnati in quell’importante lavoro di cro Cuore di Milano e l’Istituto Francescano di confronto che ha consentito di presentare, nel Spiritualità della Pontificia Università Antonia- corso dell’incontro della Commissione di Va- num all’organizzazione delle giornate di studio lutazione del 18 maggio 2012, il Rapporto di “Edizione e traduzione: un bilancio a 35 anni Autovalutazione. da una fortunata iniziativa”, tenutesi a Milano il A seguito della presentazione di quel docu- 28 ottobre 2011 – tema “Francesco d’Assisi e le mento nelle scorse settimane i quattro “esper- fonti francescane” – e a Roma il 9 marzo 2012 , ti” - uno per facoltà - incaricati di esprimere un tema “Chiara d’Assisi e le fonti clariane”. parere sulla nostra Università hanno visitato le Sabato 5 novembre 2011 si è svolta la sesta nostre sedi - in quella gerosolimitana la visita edizione della giornata di studio “Osservanza è tuttora in corso. francescana al femminile”, organizzata insie- Nei prossimi mesi gli esperti saranno tenuti me ai monasteri Corpus Domini di Ferrara e a compilare e consegnare le relazioni sulla vi- Santa Lucia di Foligno e dedicata alla figura di sita: in quel momento avrà finalmente inizio santa Caterina Vigri. l’ultima tappa del processo di autovalutazione, È proseguita la collaborazione con il Centro ovvero l’elaborazione, sulla scorta delle osser- Culturale Aracoeli in vista dello svolgimento vazioni contenute nelle relazioni, dei piani di del Convegno di Greccio, la cui decima edi- miglioramento della qualità, come richiesto zione si è tenuta dal 4 al 5 maggio 2012 ed è dall’Agenzia della Santa Sede per la Valuta- stata dedicata a “I francescani e la Cina: un’o- zione e la Promozione della Qualità delle Uni- pera di oltre otto secoli”. versità e Facoltà Ecclesiastiche. La Scuola, inoltre, non ha mancato di pro- muovere iniziative tradizionali come lo stage V. Possano anche i lavori di quest’anno di archivistica per operatori negli archivi delle accademico aiutarci ad approfondire la cono- famiglie francescane - dal 14 al 17 novembre scenza del mistero di Cristo, nella sua perenne 2011 -, l’incontro annuale del Centro Italiano novità, di cui ogni persona ha bisogno, giacché di Lullismo - 18 maggio 2012 - e le lezioni di solo in Lui «trova vera luce il mistero dell’uo- avviamento all’analisi testuale e lessicale delle mo» (Lineamenta, n. 22) e possano i nostri opere di Bonaventura di Bagnoregio, affida- cuori, ad esempio del Santo di Assisi, cresce- te al prof. Andrea Di Maio e dedicate al tema re nel desiderio di impegnare tutta la vita per “Da Francesco alle ‘Legendae’ bonaventuria- l’annuncio del Vangelo a tutte le genti. ne: formazione e sistemazione di un ‘lessico Intercedano per noi il Dottore evangelico francescano’”. sant’Antonio di Padova, celeste patrono del- 5.3. Pubblicazioni. Nella collana “Medioe- la nostra Università, e il beato Giovanni Duns vo” delle Edizioni Antonianum è stato pubbli- Scoto, assertore dell’eccellenza della carità cato il volume di Filippo Sedda, Quare detra- sopra ogni scienza, cantore dell’universale xistis sermonibus veritatis? La disputa della primato di Cristo, capolavoro di Dio, glorifi- povertà in un testo fraticellesco del XIV sec. catore della Santissima Trinità e Redentore del Edizione critica con traduzione italiana. genere umano al cui lato splende di originale bellezza la Vergine Immacolata. 6. Istituto Superiore di Scienze Religiose Fr. Priamo Etzi, ofm Gli studenti iscritti all’Istituto sono stati 68, Rettore Magnifico di cui 47 al corso di baccalaureato, 12 a quel- della Pontificia Università “Antonianum” 516 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3

3. Inaugurazione dell’anno accademico to l’Anno Accademico 2012-13 nell’Istituto di 2012-13 della Facoltà di Scienze Bibliche e Studi Ecumenici S. Bernardino – incorporato di Archeologia (Studium Biblicum Franci- alla Pontificia Università Antonianum – nel scanum) Convento S. Francesco della Vigna a Vene- Gerusalemme, Israele, 08.11.2012 zia (Italia). L’Atto Accademico è iniziato con il saluto e la relazione sulla vita dell’Istituto Il giovedì 8 novembre si è inaugurato l’an- nel corso 2011-12 di Fr. Roberto Giraldo ofm, no accademico 2012-13 nello Studium Bibli- preside dell’Istituto. Successivamente S.E. cum Franciscanum, Facoltà di Scienze Bibli- Mons. Cyril Vasil’ SJ, Segretario della Con- che e di Archeologia, nell’Auditorium di San gregazione per le Chiese Orientale, ha offerto Salvatore, in Gerusalemme. la lezione inaugurale sul tema: «I Santi Cirillo Dopo il saluto di Fr. Massimo Pazzini ofm, e Metodio, patroni d’Europa. Ispirazione per Decano della Facoltà, il Professore José Ma- l’ecumenismo e l’evangelizzazione di oggi. nuel Sánchez Caro, ha pronunciato la prolu- Dalla polemica di Venezia allo spirito del Va- sione: «Esegesi storico-critica ed esegesi teo- ticano II». logica: scelta alternativa o necessaria integra- zione?». Dopo una pausa, i Professori Giovan- 6. Emeriti Professoris nominatio ni Gianfrate e Antonio Cimato hanno illustrato il tema: «Testimonianza della Passione: età, Decretum stato di salute, codice genetico degli ulivi del Giardino del Getsemani”. Il saluto del Padre Fr. Fridericus Manns, OFM, anno 1942 Custode della Terra Santa ha concluso l’Atto natus, nostræ Custodiae Terræ Sanctae soda- Accademico. lis, Baccalaureatum in Philosophia consecutus est Argentorati anno 1960 et Diploma in Litte- 4. Inauguración del curso 2012-13 en el Ins- ris Classicis Lugduni anno 1964. tituto Teológico de Murcia Anno 1968 vota sollemnia nuncupavit et in Murcia, España, 10.10.2012 sollemnitate sanctorum Apostolorum Petri et Pauli anno 1969 ordinationem presbyteralem El día 10 de octubre de 2012 tuvo lugar la suscepit. Intellectualem prosequens institu- inauguración del Curso Académico en el Ins- tionem, binas Licentias, nempe in Theologia tituto Teológico de Murcia OFM (España), apud studiorum Universitatem Argentoraten- Centro Agregado a la Pontificia Universidad sem atque in Sacris Scripturis in Pontificio Antonianum. Comenzó con la Eucaristía del Instituto Biblico, est adeptus. Postea laurea in Espíritu Santo en la Iglesia Conventual de Theologia cum specializzatione biblica apud la Merced, presidida por el Sr. Obispo de la Studium Biblicum Franciscanum ac denique Diócesis, D. José Manuel Lorca Planes. El anno 1989 laurea in Scientiis Biblicis in Pon- Acto Académico fue en el Salón de Actos del tificia Commissione Biblica coronatus est, et Centro conde se dio lectura a la memoria del itaque Doctoris titulum consecutus est. año académico 2011-12. La lección inaugural Ab anno 1975 docere coepit apud Studium fue impartida por Fr. Priamo Etzi ofm, Rector Biblicum Franciscanum. Anno 1984 nomina- Magnifico de la Pontificia Universidad Anto- tus est Professor ordinarius. Ab anno 1996 ad nianum de Roma, sobre el tema: “Los francis- annum 2002 officium exercuit Directoris Stu- canos y el Concilio Vaticano II”. En dicho acto dii Biblici Franciscani. Quamplures articulos se entregaron los títulos académicos consegui- et libros de Sacris Litteris sapienter exaravit. dos y a Fr. Pedro Riquelme Oliva se le entregó Eius opera, imprimis investigationes de rebus la insignia de oro del Centro por su labor en la biblicis, publici iuris facta, valde æstimamus. dirección del mismo a lo largo de los últimos Quae cum ita sint, consensu Senatus Acade- 14 años. mici Pontificiæ Universitatis «Antonianum» de Urbe in sessione diei IV mensis Decem- 5. Inaugurazione dell’anno accademico bris A.D. 2012 obtento, præfatæ Universitatis 2012-13 nell’Istituto di Studi Ecumenici S. Rectore suis litteris datis die VI Decembris Bernardino” eiusdem anni proponente, vi praesentis decre- Venezia, Italia, 22.11.2012 ti, ad normam art. 25 §2 Statutorum Pontifi- ciae Universitatis «Antonianum», Il giovedì 22 novembre 2012 si è inaugura- Fr. Fridericum Manns, OFM, E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 517

omni qua par est reverentia, to nella disponibilità della Provincia nel con- Professorem Emeritum tinuare dando qualità alla formazione a tutti i nomino atque declaro, eumque in confra- livelli, promuovendo una cultura vocazionale trum æstimationem maxime commendo. in tutti i Frati, in una vita articolata evangeli- Datum Romæ, ex Ædibus Curiæ generalis camente in chiave di formazione permanente, Ordinis, cominciando già nelle tappe della formazione die XII mensis Decembris A.D.2012. iniziale. Nella formazione iniziale di questa Provin- Fr. Iosephus Rodríguez Carballo, OFM cia ci sono sette seminaristi minori, quattro Minister Generalis et Magnus Cancella- postulanti, 10 novizi, 16 professi temporanei rius ed oltre 10 formatori. Gli studi superiori si se- Fr. Vitalis Rodríguez López, OFM guono nella Facoltà di Teologia dell’Univer- Secretarius Generalis sità di Spalato, Facoltà nella quale insegna un pro Formatione et Studiis bel gruppo di Frati.

Prot. 103409 (240/12) 2. Formazione permanente “Under Ten” Alessandria, Egitto, 19-23.11.2012 3. Visite La Provincia francescana di Santa Famiglia 1. Visita alla Provincia del Santissimo Re- in Egitto ha organizzato, come sempre, la for- dentore in Croazia mazione permanente dedicata ai Frati “Under Split, Croazia, 24.09.2012 Ten”. Quest’anno il tema principale è stato quello della formazione alla povertà (sguar- Dopo il Congresso Continentale dei forma- do storico-teologico, povertà vissuta come tori dell’Europa dell’Est, tenutosi a Spalato, in testimonianza, povertà francescana e povertà Croazia, la Segreteria generale per la Forma- personale). L’incontro è stato animato da Fr. zione e gli Studi (Segretario e Vice Segreta- Sergiusz Bałdyga, Vicesegretario generale per rio), hanno avuto l’opportunità di incontrare i la Formazione e gli Studi, il quale ha offerto formatori e i formandi delle varie tappe della anche delle riflessioni sulla comunicazione formazione della Provincia del Santissimo Re- interpersonale nella Fraternità, sulla necessità dentore a Spalato, in Croazia, lunedì 24 set- della formazione permanente e sulla formazio- tembre, 2012. ne dei Frati “Under Ten”. All’incontro hanno La giornata si è svolta in due momenti: il partecipato 21 Frati, presso il convento di San- primo liturgico, con la celebrazione dell’Eu- ta Caterina in Alessandria. Come di consueto caristia; il secondo formativo, con una relazio- c’è stato anche il tempo per il dialogo fraterno ne e il dialogo. Hanno partecipato all’incontro e la ricreazione con tutta la Fraternità. tutte le tappe della formazione, i formatori e i formandi, provenienti dal Seminario Minore 4. Fraternità Francescana Internazionale di Sinj, il postulato di Imotski, il Noviziato di “Beato Gabriele Allegra” Visovac, i professi temporanei di Split e frati in formazione permanente. La Santa Messa è 1. Nuovo Guardiano della Fraternità stata presieduta da Fr. Vidal Rodriguez Lopez Roma, Italia, 18.10.2012 ofm, Segretario generale per la Formazione e gli Studi OFM. Martedì 16 ottobre 2012 ha iniziato il suo Nella conferenza, Fr. Vidal, ha elencato e ministero il nuovo Guardiano della Fraternità commentato i quattro nuclei di azione nella Francescana Internazionale, Beato P. Gabrie- formazione: 1. l’accompagnamento, strumen- le Maria Allegra OFM con la celebrazione dei to per personalizzare una decisione vocazio- Vespri, presieduti dal Ministro generale, Fr. nale matura; 2. la liturgia, celebrazione vitale José Rodríguez Carballo. Nella meditazione della Parola di Dio; 3. Fraternità, spazio natu- il Ministro ha ringraziato sia l’ex Guardia- rale e irrinunciabile per lo sviluppo della forma no, Fr. Raul Allimant, che il nuovo, Fr. Eu- di vita francescana; 4. gli studi, cammino per lalio Gomez, per la disponibilità di entrambi raggiungere la sapienza del Vangelo, nell’am- ad obbedire, accettando il servizio fraterno bito della nostra vita e missione. della Guardiania in questa casa di Formazio- Il Ministro provinciale Fr. Joško ha insisti- ne permanente e Studi di tutto l’Ordine, dove 518 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 un centinaio di Frati giovani si preparano per Priorità dell’Ordine, un progetto di formazione il compito della nuova evangelizzazione, per permanente, e una articolazione interna in sei essere “portatori del dono del Vangelo”, in co- “piccole fraternità“. Per quanto riguarda l’ani- munione con la Chiesa. mazione fraterna conta su un équipe, formata Il Ministro ha indicato l’umiltà e il silenzio, dal Guardiano, Fr. Eulalio Gomez che cura come gli strumenti del Guardiano nella cura l’accompagnamento personale; il Rettore, Fr. dei fratelli. L’umiltà per saper trasformare Siniša Balajić, che cura l’accompagnamento spiritualmente tutto quello che viviamo co- accademico; e il Vice Rettore e Economo Fr. me tempo di grazia e di crescita. Silenzio per Aronne Tirado, responsabile delle questioni ascoltare caritativamente e così poter guidare economiche. il cammino dell’insieme della vita fraterna È una Fraternità Internazionale rappresen- della casa, secondo la Regola e le Costituzioni tata da Frati provenienti da quattro continenti: Generali. 23 dall’Africa (6 della Repubblica Democra- Fr. José ha chiesto a tutti docilità e maturità tica del Congo, 4 del Kenya, 3 dell’Egitto, 3 per camminare nella dinamica dell’accompa- del Mozambico, 2 del Congo-Brazzaville, 2 gnamento e nello spirito della collaborazione del Sud Africa, 2 della Guinea- Bissau, 1 del in questa nuova tappa che comincia, per vi- Togo); 28 dall’America (10 del Messico, 5 del vere meglio e più evangelicamente secondo Brasile, 3 della Colombia, 3 dell’Argentina, la nostra “forma di vita”, aiutando all’équipe 3 dell’Ecuador, 1 della Bolivia, 1 del Perù, 1 Responsabile, formata dal nuovo Guardiano, del Cile, 1 dell’Nicaragua); 13 dell’Asia (7 il Rettore, Fr. Siniša Balajic, e l’economo, Fr. dell’Indonesia, 3 della Corea del Sud, 1 del Aaron Tirado. Vietnam, 1 dell’India, 1 delle Filippine); 33 Fr. Raul Allimant torna, dopo sei anni di dall’ Europa (11 dell’ Italia, 7 della Bosnia- servizio, come guardiano nella sua Provincia Erzegovina, 6 della Polonia, 5 della Croazia, della Santissima Trinità, in Cile. Fr. Eulalio 1 dell’Ucraina, 1 della Russia, 1 di Malta e 1 Gomez viene dalla Provincia dei Santi Pietro dell’ Albania). e San Paolo in Messico. Hanno partecipato La Fraternità è una casa di studi, dove i Fra- all’evento tutti i Frati studenti, Fr. Vidal Ro- ti frequentano corsi superiori, 9 seguono studi driguez, Segretario generale per la Forma- di Baccellierato o Master, 60 di Licenza e 28 zione e gli Studi; Fr. Sergiusz Baldyga, Vice di dottorato, presso vari Centri Accademici segretario, Fr. Francisco J. Arellano, Segreta- della Chiesa. Il maggior numero sono studen- rio personale del Ministro, Fr Joseph Magro, ti, della Università Francescana, la Pontificia dell’Ufficio delle Comunicazioni e Fr. Cristo- Università Antonianum. bal Solares, Vicario del Collegio Internaziona- I Frati sono distribuiti per Centri in questo le S. Antonio. modo: 60 presso la Pontificia Università An- tonianum, 8 presso la Pontificia Università 2. Configurazione della Fraternità Gregoriana, 6 presso l’Università Pontificia Roma, Italia, 19.10.2012 Salesiana, 5 presso l’Accademia Alfonsiana, 5 al Pontificio Istituto Patristico Augustinianum, La Fraternità Francescana Internazionale 4 presso il Pontificio Istituto Anselmianum, 3 “Beato Gabriele M. Allegra” (FGA), situata presso la Pontificia Università Lateranense, nel medesimo fabbricato del Collegio Interna- due al Pontificio Istituto Biblico, 2 presso il zionale S. Antonio e della Pontificia Univer- Pontificio Istituto di Musica Santa Cecilia, 1 sità Antonianum, di Roma, ha iniziato il nuo- presso l’Accademia di Belle Arti, e 1 presso vo anno 2012-13 ed è formata da 100 Frati, l’Istituto di Vita Consacrata Claretianum. 3 dell’Équipe dei Responsabili e 97 Frati stu- La distribuzione per corsi di studio è la denti professi solenni, appartenenti a 48 Entità seguente: 28 Spiritualità Francescana, 10 Fi- OFM e provenienti da 31 nazioni. In questo losofia, 8 Diritto Canonico, 7 Master in For- nuovo anno accademico si sono incorporati 25 mazione, 5 Teologia Dogmatica, 1 Teologia nuovi Frati; 70 Frati studiano con borse di stu- Ecumenica, 1 Sacra Scrittura presso la Ponti- dio del fondo del Segretariato generale per la ficia Università Antonianum, 4 frati studiano Formazione e gli Studi OFM. Teologia Biblica, 3 Teologia Fondamentale, Questa Casa è una Fraternità Francescana, e 1 Storia della Chiesa nella PUG. Tre frati aperta a tutti i frati dell’Ordine, che offre un studiano Teologia Biblica e Liturgia, 1 Psico- programma di vita fraterna ben definito dalle logia, 1 Lettere Classiche e 1 Comunicazio- E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 519 ne Sociale presso la UPS. Tre frati studiano modello per tutto l’Ordine, in particolare per Teologia Pastorale presso la PUL, 5 Teologia le case di Formazione e Studi, come religioso Morale nell’Accademia Alfonsiana, 5 Teolo- missionario e studioso, come uomo intellettua- gia Patristica presso IPAU, 4 Sacra Liturgia le e semplice, come credente profondo e impe- presso il P.A.S.A, 2 Sacra Scrittura presso il gnato, sempre devoto a Maria nel suo Mistero PIB, 2 Musica presso il PIMS, 1 pittura presso dell’Immacolata Concezione. l’Accademia delle Belle Arti e 1 nell’ITVC. Al termine della Santa Messa il Ministro ha consegnato come regalo al Guardiano, Fr. 3. Concelebrazione eucaristica in ringrazia- Eulalio Gomez ofm e al Rettore, Fr. Siniša Ba- mento per la beatificazione di Allegra lajic ofm, un ostensorio in legno d’oliva di As- Roma, Italia, 11.11.2012 sisi, perché nell’l’adorazione eucaristica delle domeniche della fraternità preghino il Signore Domenica 11 novembre 2012, si è celebrata per il bene della Chiesa e dell’Ordine nel com- la Santa Messa di ringraziamento al Signore pito della “nuova evangelizzazione”. per la Beatificazione di Padre Gabriele Maria Dopo la Santa Messa i Fratelli sono passati Allegra, ofm – che ha avuto luogo lo scorso 29 al refettorio della Comunità, per il cibo e la ri- aprile 2012 a Arcireale, Catania (Italia) – nella creazione fraterna. Fraternità Francescana Internazionale di Ro- ma, che dal 2003, porta il suo nome, insieme 5. Notitiæ particolares con il Collegio Internazionale di Sant’Antonio e alla Pontificia Università Antonianum. 1. Pontificia Università Antonianum L’Eucaristia è stata presieduta dal Ministro generale, Fr. José Rodriguez Carballo,ofm, e – Prot. 102825(063/12). Il Prefetto del- concelebrata da un folto gruppo di frati del- la Congregazione per la Educazione Cattolica le Case di Roma. Inoltre ha concelebrato, Fr. con decreto del 21.09.12 ha nominato Profes- Giuseppe (Pino) Noto, ofm, Ministro della sore Straordinario Fr. Miguel Ángel Escri- Provincia del Santo Nome di Gesù di Sicilia, bano Arráez, ofm, dell’Istituto Teologico di alla quale apparteneva il P. Allegra. La liturgia Murcia, dietro richiesta dal Rettore Magnifico e i canti sono stati animati dal coro dei frati (19.03.2012). studenti. Nella sua omelia, il Ministro ha ricordato – Prot.102812(065/12). Il Prefetto della come P. Allegra, è stato membro di questa fra- Congregazione per la Educazione Cattolica ternità e studente dell’Università Francescana con decreto ha approvato in data 28.07.2012 e stando qui, ha forgiato la sua vocazione di la modifica degli Statuti della Facoltà di Filo- traduttore della Bibbia in cinese, in modo che sofia della Pontificia Università Antonianum quel popolo potesse sentire nel suo cuore la presentata alla Congregazione per la Educa- Parola di Dio. zione Cattolica. Ispirato al Vangelo proclamato, in cui Ge- sù loda la donna vedova che offre due mone- – Prot. 102918(088/12). Il Ministro ge- tine, tutto ciò che aveva al Signore … (Mc 12, nerale ha concesso l’obbedienza (15.05.2012) 38-44), P. José ha ricordato una frase in cui a Fr. Piotr Blajer, ofm, per insegnare Esegesi il P. Allegra sintetizzava tutto il programma del Nuovo Testamento nella Facoltà di Scien- della sua vita e missione: “In solitudine Deum ze Bibliche (Studium Biblicum Franciscanum) quaerere et in medio populi salutem operare” della PUA a Gerusalemme, dietro richiesta (Cercare Dio nella solitudine e operare per la dalla Decano (lett. 09.05.2012) salvezza tra i popoli). Questa frase manifesta la dinamica spirituale di donazione totale di – Prot. 102920(090/12). Il Ministro ge- questo francescano che, come San Francesco nerale ha concesso l’obbedienza (14.05.2012) d’Assisi, ha costantemente cercato il volto di a Fr. Fernando Uribe, dietro sua richiesta Dio e allo stesso tempo, ha annunciato il Van- (03.05.2012), Professore emerito della Ponti- gelo ad ogni creatura. Sia San Francesco che il ficia Università Antonianum, per rientrare nel- Beato Allegra, salirono e discesero, la biblica la propria Provincia di S. Paolo Apostolo in scala di Giacobbe, portando Dio agli uomini, e Colombia, avvicinando gli uomini a Dio. Il Ministro ha indicato a P. Allegra come – Prot. 102915(094/12). Il Ministro ge- 520 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 nerale ha concesso l’obbedienza (24.05.2012) – Prot. 103092(168/12). Fr. Josip Per- a Fr. Javier Calpe Melendres, ofm, membro can, ofm, è stato nominato dal Ministro gene- della Provincia di S. Salvatore in Spagna (Bar- rale, con decreto del 30.06.2012, Vice-Presi- cellona) per risiedere nel Collegio Internazio- dente e Coordinatore della Commissione Sco- nale S. Antonio come “professore incaricato” tista per un triennio. nella Facoltà di Filosofia della Pontificia Uni- versità Antonianum di Roma, a seguito della – Prot. 109096(175/12). All’Istituto Te- richiesta dal Rettore Magnifico (02.05.2012). ologico Laurentianum di Venezia è stata rin- novata l’affiliazione alla Facoltà di Teologia – Prot. 102923(095/12). Il Ministro ge- della Pontificia Università Antonianum con nerale ha concesso l’obbedienza (21.06.2012) decreto della CEC del 6.08.2012, su richiesta a Fr. Johannes B. Freyer, ofm, perché possa dal Rettore Magnifico (28.06.2012). insegnare nel II semestre 2012-13 (gennaio- maggio) nella Franciscan School of Theology – Prot. 1031118(177/12). Il Ministro ge- in Berkeley (USA), su richiesta del Presidente nerale ha concesso l’obbedienza (20.07.2012) dell’Istituto (24.04.2012). a Fr. Alessandro Mastromatteo, ofm, perché possa prepararsi come Professore della Pon- – Prot. 102959(124/12). Il Ministro ge- tificia Università Antonianum a Roma, in se- nerale ha concesso l’obbedienza (18.06.2012) guito al placet del Ministro provinciale di S. a Fr. Sydney Mascarenhas ofm, professore Michele Arcangelo in Italia (05.07.2012). della Pontificia Università Antonianum per ri- entrare nella propria Provincia di S. Tommaso – Prot. 103119(208/12). Il Ministro ge- Apostolo in India, dietro richiesta del Rettore nerale ha chiamato (con lett. 9.07.12; obb. Magnifico (18.05.2012). 01.10.2012) Fr. Massimo Gaetano Carlino, ofm, membro della Provincia dei Sette Martiri, – Prot. 102960(125/12). La Congrega- Calabria, in Italia a risiedere presso il Collegio zione per l’Educazione Cattolica, con il decre- Internazionale S. Antonio come professore di to del 27.08.2102, ha concesso a Fr. Stefano Teologia Biblica presso la Pontificia Universi- Oppes, ofm, la promozione a Professore Stra- tà Antonianum. ordinario della Cattedra di Metafisica nella Facoltà di Filosofia della Pontificia Università 2. Dispense Antonianum. – Prot. 102905(086/12). Il Ministro ge- – Prot. 102989(130/12). Il Ministro ge- nerale ha concesso la dispensa dall’ art. 97 nerale e Gran Cancelliere ha concesso l’ob- §1 degli SSGG (Lett. 17.05.2012), perché si bedienza (09.07.2012) a Fr. Gilbert Cava- possa iniziare il noviziato con solo due candi- zos, perché possa insegnare, nel II semestre dati nel noviziato della CONFRES (Madrid), dell’anno 2012-13, come Professore uditore su richiesta del Presidente della CONFRES presso la Pontificia Università Antonianum. (01.05.2012).

– Prot. 103014(143/12). Il Ministro ge- – Prot. 102922(091/12). Il Mini- nerale ha concesso l’obbedienza (18.06.2012) stro generale ha concesso, con decreto del a Fr. Carmelo Pappalardo, ofm, perché pos- 23.05.2012, la riammissione all’Ordine di Fr. sa rientrare in Provincia dopo il suo servizio José de Jesús Reynoso Álvarez, ofm, senza presso la Facoltà di Scienze Bibliche e Ar- ripetere il noviziato, a seguito della richiesta cheologia (Studium Biblicum Franciscanum) del Ministro provinciale dei SS. Francisco y di Gerusalemme, dietro richiesta del Decano Santiago/Zapopan in Messico (30.04.2012). (30.05.2012). – Prot. 102951(127/12). Con decreto del – Prot. 103067(159/12). Fr. Miguel Án- . 09.07.2012 il Ministro generale ha concesso gel Escribano Arráez, ofm, è stato nomina Di- la riammissione all’Ordine di Fr. Luis Fernan- rettore dell’Istituto Teologico di Murcia OFM, do Lima Tamares, ofm, senza ripetere il novi- Pontificia Università Antonianum, con la con- ziato, dietro richiesta del Ministro provinciale ferma del CEC del 21.09.12. di S. Francesco d’Assisi/Portoallegre in Brasi- le (10.05.2012) . E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 521

– Prot. 102952(128/12). Il Mini- – Prot. 103204(184/12). Il Ministro ge- stro generale ha concesso, con decreto del nerale ha concesso, con decreto del 13.09.2012, 09.07.2012, la riammissione all’Ordine di Fr. a Fr. Luis Castañeda Narváez, ofm, di esser Marcalo Souza Alencastro, ofm, senza ripe- riammesso all’Ordine senza l’obbligo di ripe- tere il noviziato, dietro richiesta del Ministro tere il noviziato, su richiesta del Ministro della provinciale di S. Francesco d’Assisi/Portoal- Provincia di San Francesco Solano (Lima) in legre in Brasile (10.05.2012). Perù (19.07.2012).

– Prot. 103029(145/12). Il Mini- – Prot. 103222(202/12). Con decreto del stro generale ha concesso, con decreto del 21.09.2012 il Ministro generale ha concesso 09.07.2012, alla Provincia dell’Assunzione alla Provincia dell’Immacolata Concezione della BVM (Katowice) in Polonia, la dispensa della BVM in Italia (Baronisi) la dispensa dall’art. 97 §1 degli SSGG perché la Fonda- dall’art. 96 §3 (art. 101 §2), perché due novi- zione Bizantina possa iniziare il noviziato con zi possano continuare il noviziato in altre case solo due candidati, su richiesta del Ministro della Provincia (03.09.2012). provinciale (08.06.2012). – Prot. 103217(203/12). Con l’obbe- – Prot. 103024(148/12). Con decreto del dienza del 13.09.2012 il Ministro Generale ha 09.07.2012 il Ministro generale ha conces- concesso a Fr. Szczepan Siarkiewicz, ofm, di so alla Provincia di Junipero Serra (Tijuana) rientrare in Provincia (S. Edvige in Polonia) a in Messico la dispensa dall’art. 97 §1 degli partire dal 10.09.2012, dopo il servizio svolto SSGG, perché possa iniziare il noviziato con nella sagrestia della Basilica del Collegio In- solo due candidati, su richiesta dal Ministro Provinciale (18.06.2012). ternazionale S. Antonio in Roma.

– Prot. 103142(180/12). Il Ministro ge- – Prot. 103220(204/12). Il Mini- nerale ha concesso, con decreto del 20.07.12, stro Generale ha concesso, con decreto del alla Provincia di Sta. Elisabetta di Ungheria in 13.09.2012, l’applicazione dell’art. 96 §3, af- Germania (Monaco) la dispensa dall’art. 97 §1 finché uno dei novizi procedenti del clero dio- degli SSGG, perché possa iniziare il noviziato cesano possa continuare il noviziato in altra con solo due candidati, su richiesta del Mini- Casa della Provincia su richiesta del Ministro stro provinciale (18.06.2012). della Provincia di S. Edvige (Wrocław) in Po- lonia (10.08.2012). – Prot. 103148(181/12). Con decreto del 20.07.2012 il Ministro generale ha con- – Prot. 103257(205/12). Con decreto del cesso alla Provincia di S. Leopoldo in Austria 21.09.2012 il Ministro generale ha concesso (Salzburg) la dispensa dall’art. 97 §1 degli a Fr. Joao Mario Barbosa Machado, ofm, di SSGG, perché possa iniziare il noviziato con esser riammesso all’Ordine senza l’obbligo solo due candidati, su richiesta del Ministro di ripetere il noviziato, su richiesta del Cu- provinciale (14.07.2012). stode della Custodia delle Sette Allegrie di Nostra Signora di Campo Grande in Brasile – Prot. 103188(182/12). Con decreto del (03.08.2012). 13.09.2012 il Ministro generale ha concesso a Fr. Antonio Cifaratti, ofm, di essere riam- – Prot. 103276(210/12). Con decreto messo all’Ordine senza l’obbligo di ripetere il dell’1.10.2012 il Ministro generale ha conces- noviziato, su richiesta del Ministro della Pro- so il permesso di essere riammesso nell’Ordi- vincia di S. Michele Arcangelo in Italia/Fog- ne a Fr. Andrè Luis Do Nascimento De Souza, gia (06.08.2012). senza onere di ripetere del noviziato, su richie- sta del Custode della Custodia delle Sette Al- – Prot. 103205(183/12). Il Mini- legrie di Nostra Signora di Campo Grande in stro generale ha concesso, con decreto del Brasile (03.08.2012). 13.09.2012, a Fr. Enrique Diaz Estrada, ofm, di essere riammesso all’Ordine senza l’obbli- 3. Varie go di ripetere il noviziato, su richiesta del Mi- nistro della Provincia di San Francesco Solano – Prot. 102917(089/12). Il Ministro ge- (Lima) in Perù (19.07.2012). nerale (lett. 21.06.2012) ha dato ordine affin- 522 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 ché venga restituito il materiale della Biblio- nazionale “P. Gabriele M. Allegra OFM [De- teca Wadding al Collegio S. Isidoro a Roma, creto del 25.07.2012; prot. 103164(187/12)]. fino ad ora in deposito, per la sua conserva- zione, nell’Archivio della Curia, secondo la – Prot. 103166(186/12). Il Ministro convenzione fra l’Ordine e la Provincia d’Ir- generale ha concesso, con l’obbedienza del landa, su richiesta dal Ministro provinciale 25.07.2012, a Fr. Raul Allimant Segundo, d’Irlanda (14.03.2012). La consegna avverrà ofm, di rientrare nella propria Provincia del- il 14.09.2012. la S. Trinità in Cile (Santiago) a partire del 15.09.2012. Fino ad ora Fr. Raul è stato Guar- – Prot. 102927(096/12). Il Mini- diano della Fraternità Francescana Internazio- stro generale ha concesso, con decreto del nale “P. Gabriele M. Allegra OFM” a Roma. 17.05.2012, a Fr. Agostino Maria Polverino, membro dei Frati dell’Immacolata, di passare – Prot. 103247(209/12). Il Ministro all’Ordine dei Frati Minori, dietro richiesta del generale ha chiamato, con l’obbedienza del Ministro provinciale di S. Francesco Stigma- 18.09.2012, Fr. Manuel Chalo Jácome, ofm, tizzato/Firenze in Italia (04.04.2012). membro della Provincia di S. Francesco di Quito in Ecuador, al Collegio Internazionale – Prot. 103013(142/12). Il Ministro ge- S. Antonio in Roma, a partire dal 21.09.2012. nerale ha concesso (21.06.2012) a Fr. Brendan McGrath, ofm, di risiedere presso il Collegio – Prot. 103366(231/12). Il Mini- di S. Isidoro a Roma, per un periodo sabatico stro generale ha convocato, con lettera del (03.09- 31.03.2013) su richiesta del Ministro 17.11.2012, i Segretari provinciali per la For- provinciale di Irlanda. mazione e gli Studi al Congresso Internaziona- le “Iesus ibt cum illus”. L’Accompagnamento – Prot. 103068(164/12). Il Segretario francescano. Approccio Formativo, organiz- generale per la Formazione e gli Studi ha pre- zato dalla Segretaria generale per la Formazio- sentato al Ministro generale il resoconto eco- ne e gli Studi OFM e che si terrà dall’8 al 22 nomico delle borse di studi per il II semestre settembre 2012. dell’anno 2011-12. – Prot. 103228(234/12). Il Segretario – Prot. 103165(185/12). Il Ministro Generale per la Formazione e gli Studi ha generale ha chiamato, con obbedienza del presentato al Ministro generale i dati statistici 25.07.2012, Fr. Eulalio Gómez Martínez, ofm, riguardo alla distribuzione dei Frati Studenti membro della Provincia SS. Pietro e Paolo in Borsisti, dal fondo del SGFS, presso la Fra- Messico (Celaya), presso il CISA a Roma (a ternità Francescana Internazionale “B. Padre partire dal 15.09.2012), avendolo nominato Gabriele M. Allegra OFM” all’inizio dell’an- Guardiano della Fraternità Francescana Inter- no accademico 2012-13. E SECRETARIATU PRO EVANGELIZATIONE ET MISSIONE 1. Un progetto francescano di evangelizza- religiosa” da essi realizzate figurano suddivi- zione anticipava alcune linee del concilio sioni denominate: zone a, con praticanti in al- già negli anni Quaranta del Novecento ta percentuale; zone b, con percentuale medio bassa di frequenza e con i rimanenti di menta- FRATI PRECURSORI lità cristiana ancora persistente; e infine zone c, caratterizzate da esiguo numero di praticanti Dal patrimonio archivistico del Centro pastorale per le all’interno di un ambiente che si distingue per missioni interne una concezione di vita ormai completamente emergono testimonianze di innovativi metodi di analisi avulsa dai valori cristiani. In questo stesso periodo, il francescano pa- La festa di san Francesco d’Assisi assume dre Jean François Motte, estimatore del Bou- quest’anno un significato particolare per il fat- lard e a lui legato da fruttuosa collaborazione, to di precedere di appena otto giorni l’inaugu- matura la convinzione che, per evangelizzare razione dell’anno della fede, che segna l’inizio la popolazione dei territori corrispondenti alle delle celebrazioni per il cinquantesimo anni- zone b e più ancora quella residente nelle zo- versario d’indizione del concilio Vaticano II. ne c, poco o nulla sarebbe servita la missione A tutti è ormai noto il contributo offerto dal proposta secondo il metodo tradizionale. Le santo di Assisi al progresso della fede con la missioni parrocchiali, così come erano state fondazione dell’ordine francescano. Una ini- praticate in seguito al concilio al Trento, for- ziativa assolutamente inedita, anche in ambito se avrebbero potuto ottenere qualche risultato scientifico, è invece la proposta di una “nuova nelle zone a, dove era sufficiente un interven- evangelizzazione”, maturata in seno al me- to rivolto al piano morale, dato che l’elevata desimo ordine francescano nel decennio pre- pratica cristiana consentiva di tralasciare pro- cedente al grande evento conciliare. Di vero blematiche riguardanti la fede (incroyance). inedito, infatti, si deve parlare allorché si fa Sempre secondo padre Motte, le missioni riferimento alla vicenda del Centro pastorale parrocchiali, puntando su parate, ritualità, pre- per le missioni interne (Cpmi), il cui patrimo- dicazioni d’effetto, avrebbero potuto incidere nio archivistico – in buona parte sprovvisto di emotivamente sulla popolazione delle zone b; catalogazione – giace fino a ora inesplorato. Si tale forma di approccio alquanto superficiale è dimostrata sufficiente una rapida consulta- non avrebbe potuto però ottenere risultati du- zione del materiale documentario prodotto dai raturi sul piano dei comportamenti, dei valori, suoi organismi per cogliere i tratti di un’auten- degli stili di vita. Ancora, il metodo missiona- tica anticipazione del programma riformistico rio tradizionale, che presupponeva la fede, non lanciato dal Vaticano II, nonché per scoprire avrebbe avuto invece impatto alcuno sulle po- una modalità di applicazione dell’orienta- polazioni delle zone c, per le quali non era solo mento conciliare, vale a dire quella sua con- in gioco la morale, ovvero i comportamenti, notazione pastorale, orientata al dialogo con il bensì lo stesso credo nell’esistenza di un Dio “mondo”, inteso nella sua dimensione secola- personale e la fiducia nella mediazione della re, economica, politica e civile. Chiesa istituzionale. L’intuizione del Cpmi affonda le sue radici Sul piano concreto, operativo, Motte si di- in un preciso sostrato culturale, tipico di una mostra convinto della necessità di realizzare stagione di ricerche storico sociali, svolte in- un piano di evangelizzazione almeno su scala torno al confronto tra religione e “modernità”. diocesana, e inoltre che esso venga progettato Ci riferiamo qui alla fine degli anni Quaranta, tenendo conto di una suddivisione del “terri- periodo durante il quale lo storico Gabriel Le torio”, quale esito di un accurato studio socio Bras e il canonico Fernand Boulard, fondan- religioso degli ambienti umani. In estrema dosi sui dati relativi alla pratica religiosa, in- sintesi, direbbe Motte, per modificare i com- dividuano i tratti di una geografia francese di portamenti in zone b o c, si imporrebbe un scristianizzazione. Nelle “carte della Francia intervento di ordine generale, appunto una 524 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 missione generale – così l’operazione è defi- ancora Motte, esigerebbe non solo l’accordo nita dal Motte – e non più una missione de- tra gli istituti religiosi missionari e la sintonia limitata dal perimetro parrocchiale. Per farsi tra i religiosi e i vescovi, ma richiederebbe an- intendere Motte usa ricorrere alla metafora che la collaborazione attiva e responsabile da seguente: non è più possibile “pescare con la parte dei laici. canna”, ovvero rivolgere l’attenzione verso Dall’arcivescovo di Cambray, monsignor singole persone o ad ambienti ristretti, limitati Guerry, inoltre, Motte attinge la sensibilità per territorialmente; quanto oggi urge, dichiara il il valore ecclesiale del laicato. Figura di spic- francescano, è una tecnica pesca che preveda co dell’episcopato francese, soprattutto per “il cambiamento dell’acqua”, cioè che esiga aver incoraggiato l’opera di evangelizzazione un intervento sul complesso dei fattori, i quali tramite il ricorso al laicato d’azione cattolica, pervadono l’intera sfera socio-culturale. Fuor Guerry fu uno dei primi a intuire la necessità di metafora, sarebbe quindi necessario operare della penetrazione del ceto operaio, quale am- secondo un metodo, che Motte definisce “pa- biente altamente scristianizzato e per questo storale d’ensemble”. Sulla base di tale criterio, lontano dalla compagine ecclesiale. Per Guer- l’evangelizzazione dovrebbe prevedere cioè ry, come in parte anche per Motte, l’incroyan- una sincronica e coordinata serie di interventi, ce trova fecondità specialmente nelle caratteri- tale che ciascuno sia indirizzato verso una de- stiche socio culturali e politiche dell’ambiente terminato settore dell’ambiente sociale, dato operaio. Il laicato, per entrambi, costituirebbe che l’agire umano è condotto non solo dalla allora l’unico agente in grado di introdurre una volontà propria, ma viene influenzato, appun- testimonianza cristiana credibile in ambienti, to, anche dall’ambiente. com’è quello operaio, ormai lontani per men- Al fine di raggiungere il suddetto obiettivo, talità e stili di vita dalla proposta cristiana. La previsto dalla pastorale d’ensemble, la parola collaborazione offerta dai laici, espressa tra- d’ordine non può che essere espressa nel ter- mite il “mandato” missionario, diventa perciò mine di collaborazione. Il Cpmi – fondato a imprescindibile per il successo della nuova Parigi nel 1951 su iniziativa del Motte stesso proposta di evangelizzazione. Il cerchio della – sorgeva in realtà con la summenzionata fi- collaborazione per una efficace pastorale d’en- nalità. La prima opera di collaborazione spetta semble non si può però considerare concluso allora ai vari istituti religiosi, che tradizional- senza comprendere la partecipazione del clero mente svolgono attività in ambito missionario e della stessa comunità cristiana parrocchiali. a servizio delle parrocchie. In realtà, gesuiti, Per imprimere efficacia a una missione, che domenicani, redentoristi, oltre a cappuccini e sia attenta non tanto al territorio ma agli am- francescani, all’epoca già avevano avuto modo bienti – operaio, scolastico, infanzia, borghe- con la loro esperienza di dimostrare l’efficacia se, industriale e così via – è necessario usci- della cosiddetta collaborazione missionaria, re dai ristretti confini della parrocchia, anzi è avendo essi partecipato ad alcune missioni d’obbligo rivedere lo stesso concetto di terri- generali organizzate da Motte alla fine degli torializzazione e distribuzione delle presenze anni Quaranta del Novecento. L’entusiasmo religiose, così da aprirsi alla collaborazione e suscitato da quelle felici esperienze li aveva disporsi alla formazione di equipe di parroci. corroborati infondendo loro stimolo e audacia Nemmeno la comunità parrocchiale, costi- per progettare un accordo di lunga durata, con- tuita dai cosiddetti praticanti, alla luce del pro- cretizzatosi appunto con la creazione dell’or- getto missionario del Cpmi, può considerarsi ganismo denominato Cpmi. esclusa dalla collaborazione all’iniziativa mis- La collaborazione raggiunta dagli istituti sionaria. In realtà, la comunità parrocchiale, religiosi missionari, per Motte, però non sa- in primis, dovrebbe sottoporsi a una verifica rebbe misura sufficiente per realizzare quel di autenticità, in vista di assumere essa stessa determinato scopo già prefissato dal Cpmi, l’incarico missionario, quale testimone di una tramite la missione generale, vale a dire la pa- fede credibile. La comunità cristiana, secon- storale d’ensemble. Per raggiungere un tale do Motte, dovrebbe maturare il disegno della obiettivo era quindi necessario ottenere anche propria conversione con la verifica delle cau- la collaborazione da parte dell’episcopato, se responsabili dell’abbandono della fede, dei quale agente primo di una Chiesa da intendersi motivi della moderna avversione alla Chiesa, “comunità missionaria”. custode e testimone del proprio credo. Un’efficace pastorale d’ensemble, precisa La missione generale, secondo Motte, non E SECRETARIATU PRO EVANGELIZATIONE ET MISSIONE 525 deve dunque orientarsi ai soli lontani, bensì sconfitta verificatasi in alcuni aspetti, quali la anche ai cosiddetti vicini, cioè alla comunità collaborazione tra i differenti agenti pastorali; parrocchiale. Allo scopo di rianimare la comu- la responsabilità del laicato in ambito ecclesia- nità parrocchiale, di rivitalizzare i suoi diffe- le, missionario; l’equilibro, l’armonizzazione renti settori, il Cpmi giunge progressivamente tra applicazione delle scienze umane e inter- a concepire la programmazione di un periodo pretazione teologico spirituale? preparatorio, della durata di due o tre anni, co- siddetto della pre-missione, periodo durante il Giuseppe Buffon quale tutta la comunità cristiana viene coinvol- ta nell’indagine socio-religiosa dei ceti sociali [L’Osservatore Romano, 4 ottobre 2012] presenti sul territorio. La storia del Cpmi costituisce un inedito assoluto, dato che, come si è detto, non è stata 2. V Congreso Internacional de Educadores ancora condotta una ricerca sistematica sui do- Franciscanos cumenti che formano il suo archivio. In realtà, Quito, Ecuador, 28 al 31 de octubre de 2012 allo stato della ricerca, potremmo affermare l’assenza di un archivio inteso in senso stretto. Del 28 al 31 de octubre de 12012 se celebró La documentazione relativa all’attività svolta en la ciudad de Quito, Ecuador, el V Congreso dai vari componenti del Centro pastorale, si de Educadores Franciscanos. El tema del Con- può reperire infatti soltanto facendo riferimen- greso fue: “La pastoral educativa desde “Id y to ad archivi privati e a quelli di enti religiosi enseñad” y su aportación en América Latina y o ecclesiastici, già collaboratori del medesimo el Caribe”. organismo. Fue el Convento Máximo de San Francis- Il Cpmi cessa di esistere alla fine del 1970, co, con sus diferentes dependencias, que dio per ragioni complesse. In un futuro auspicabile albergue a tan importante evento; de hecho, studio sarebbe opportuno e fruttuoso prestare la liturgia se celebró en la Basílica, sirvió co- speciale attenzione ai nessi tra le ragioni della mo aula general una gran carpa montada en el sua estinzione e i processi di ricezione degli campo de futbol de la Unidad Educativa San orientamenti del concilio Vaticano II, tanto Andrés; igualmente se utilizaron sus aulas pa- a livello di strutture ecclesiali – episcopato, ra las reuniones grupales; los alimentos fueron ordini religiosi missionari – quanto sul piano servidos en el claustro principal. delle comunità parrocchiali, clero e movimenti Fue precedido este Congreso por un en- laicali. È nostra convinzione, infatti, che l’ap- cuentro de los hermanos OFM, organizado profondimento della vicenda del Cpmi, in par- por la Comisión internacional para la Pastoral ticolare quella relativa alla fase finale, che ne educativa y en el que se tuvo una videoconfe- ha visto l’estinzione, potrebbe contribuire al rencia con el Ministro general que, en Roma, dibattito sul modo in cui del Vaticano II sono terminaba su participación en el Sínodo de los stati recepiti sia lo spirito, sia il contenuto. Obispos sobre la Nueva Evangelización. Esto Tale confronto, come è noto, è tutt’ora ani- fue el sábado 27 y fue moderado por Fr. An- mato da interrogativi intorno a continuità, di- tonio Herrera, Asistente al SGME para la Pas- scontinuità, ovvero intorno a progressismo o a toral educativa; dio comienzo con una oración conservatorismo, blocchi o proiezioni ecces- y luego de los saludos del Ministro provincial, sivamente futuristiche. In una parola, l’ana- Fr. Mario Liroy Ortega y del Animador gene- lisi della genesi e soprattutto dell’epilogo del ral de la Evangelización, Fr. Arturo Ríos Lara, Cpmi, a nostro avviso, contribuirebbe a illumi- Fr. Johannes Freyer dio una conferencia so- nare le annose questioni sorte intono all’erme- bre la Antropología franciscana; se continuó neutica non solo del testo, ma anche dell’even- con trabajo de grupos y luego, en el refecto- to conciliare. Dai sondaggi finora effettuati, rio grande del convento, la Fraternidad local almeno un’ipotesi generale sembra profilarsi ofreció un espléndido almuerzo a los herma- quale orizzonte di un auspicabile approfondi- nos participantes presentado por el Hermano mento. L’ipotesi proponibile potrebbe espri- Guardián Fr. Walter Romeo Verdesoto. mersi nella maniera seguente: e se le ragioni Pronto se tuvo que regresar a la sala de con- della estinzione del Cpmi coincidessero con i ferencias para la videoconferencia con el Mi- ritardi o con il fallimento di una piena appli- nistro general Fr. José Rodríguez Carballo por cazione della riforma conciliare, ossia con la motivos de horario Roma – Quito. Después se 526 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 tuvo la plenaria del trabajo de grupos que ce- misión Internacional de la pastoral educativa rró con un interesante diálogo y se concluyó de la Orden. Después de las bienvenidas y de- agradeciendo al Altísimo con la celebración clarado abierto el Congreso, se pasó a la cena eucarística en la hermosa Basílica de san Fran- que fue servida en el Claustro mayor del Con- cisco, presidida por Fr. Julio Bunader, Defini- vento. dor general. El lunes 29 se inició con la Eucaristía cele- Los congresistas se inscribieron el domingo brada en la Basílica, animada por la delegación por la mañana. Aprovechando que la inaugu- brasileña y presidida por el Definidor general ración sería por la tarde, la Comisión interna- Fr. Nestor I. Schwerz. cional para la Pastoral educativa había promo- Ya en el espacio habilitado como aula mag- vido un encuentro con los hermanos que coor- na del Congreso, bajo la moderación de Fr. dinan en las Conferencias y en las Entidades Arturo Ríos Lara, dan principio las activida- este sector de la misión evangelizadora de la des del Congreso iniciando con el saludo del Orden; El Animador general de la Evangeliza- Ministro general Fr. José Rodríguez Carba- ción, que preside dicha Comisión presentó la llo quien mencionó el Sínodo sobre la Nue- misma a los hermanos indicando sus objetivos va Evangelización recientemente concluido y programa, señalando cómo está dentro de la y animó a los participantes a comprometerse Misión evangelizadora de la Orden. El objeto con el Evangelio desde esa plataforma que es de este encuentro ha sido de establecer con- la pastoral educativa. tacto con los hermanos que en las Entidades y Vino la primera ponencia del Congreso a en las Conferencias llevan la animación de la cargo del Dr. Enrique Ayala Mora, Rector de pastoral educativa. El encuentro fue muy posi- la Universidad Andina Simón Bolívar: “Aná- tivo, tanto por la participación de los hermanos lisis y Valores en la historia de la presencia como por la dinámica y los resultados. evangelizadora de las Escuelas Franciscanas Y ese mismo día, a las 15:00hs. dio inicio en América Latina y el Caribe”. En seguida se la apertura del Congreso con una marcha por tuvo un intervalo con refrigerio y después de varias calles céntricas de la ciudad, desfilando media hora se continuó con una ponencia pre- los participantes en delegaciones según los sentada por Fr. Ernesto Londoño, Moderador países presentes, con sus banderas propias y de la Pastoral educativa de la CFB: Presenta- vestimentas típicas y con manifestaciones ción del documento “Id y enseñad”. folklóricas de las diferentes regiones del Acto seguido tocó a las cuatro Conferencias Ecuador presentadas por estudiantes de hacer una presentación del trabajo que en cada nuestros colegios: estas fueron las estampas una de ellas se ha venido realizando sobre el folklóricas Los Saraguros: Centro de documento “Id y enseñad” y la presentación de Educación Básica Cristóbal Zambrano, experiencias concretas: así desfilaron los de- Otavaleña: UE San Francisco, Salasaca: UE legados de las Conferencias Brasileña, Cono San Andrés, Montubia: UE San Antonio, Sur, Santa María de Guadalupe y Bolivariana. Cañari: UE San Diego y Afroecuatoriana: UE Después del almuerzo y un tiempo de des- San Luis. Esta vistosa marcha concluyó en canso, tuvimos la ponencia de Fr. Antonio He- la gran plaza de San Francisco, en frente a la rrera, Asistente al SGME para la Pastoral edu- Basílica y Convento Máximo. cativa, quien desarrolló el tema “La Pastoral De ahí se pasó al aula general donde se ini- Educativa: Tarea y misión compartida”. Cabe cio invocando las presencia del Espíritu del señalar que cada uno de los ponentes de este Señor con una solemne celebración de la Eu- día preparó y propuso unas preguntas para los caristía presidida por el hermano Arzobispo grupos de trabajo que seguirían por la tarde. de Quito, Mons. Fr. Fausto Trávez, quien muy Despues de un intervalo y refrigerio se con- fraternalmente se dirigió a los participantes ha- tinuó con grupos de trabajo, que aprovecharon ciendo historia de la animación de la pastoral las dependencia del Colegio San Andrés para educativa e invitándolos al trabajo generoso en realizar sus labores. Al final hubo una sesión el Congreso y en el campo de la educación. plenaria para compartir los resultados del tra- Después de la eucaristía fue la ceremonia bajo de grupos. Después de la cena concluía la de apertura con las palabras de bienvenida del primera jornada de trabajos del Congreso. Ministro provincial, Fr. Mario Liroy Ortega, El martes 30 correspondió la moderación a Ministro provincial, anfitrión del Congreso y Fr. Ernesto Londoño. El día inició con la ce- la Intervención de Fr. Arturo Ríos, por la Co- lebración de la Eucaristía en la Basílica; esta E SECRETARIATU PRO EVANGELIZATIONE ET MISSIONE 527 fue animada por la Conferencia Santa María docentes y algunos ex alumnos de las institu- de Guadalupe y presidida por Fr. Edwin Al- ciones educativas de la Provincia; pero dicho varado, Vicario Provincial de la Provincia de programa se prolongó demasiado y a la hora Centroamérica. de la cena ya muchos congresistas se habían En el espacio habilitado como aula del retirado. Congreso continuaron los trabajos de este. En El miércoles 31 es el último día del Con- un primero momento la ponencia de Fr. Johan- greso. A las 8 de la mañana, en el local habi- nes Freyer, ex Rector de la Pontificia Univer- litado como Aula del Congreso se celebra la sidad Antonianum de Roma, quien desde hace Eucaristía de acción de gracias presidida por tiempo y desde el campo de la Antropología el Ministro general Fr. José Rodríguez Carba- viene acompañando a la Pastoral educativa de llo, acompañado de los Definidores generales la Orden; su tema: “El Modelo de persona a y Ministros provinciales presentes. transmitir en la Escuela Franciscana desde la Hacia las 10 de la mañana continúan las ac- visión de la tradición franciscana”. tividades del Congreso, con la moderación de Después de un intervalo y refrigerio conti- Fr. Mario Liroy Ortega. Se da tiempo para que nuamos con la participación de Mons. Fr. Luis los secretarios de los grupos afinen las pro- Cabrera, Arzobispo de Cuenca, quien siendo puestas finales y, mientras, el moderador des- Definidor general de la Orden participó en la ahoga algunos asuntos pendientes y emergen- elaboración del subsidio “Id y enseñad” y en tes, como la entrega del volumen sobre música los anteriores Congresos de educadores fran- que no habían sido entregados el día anterior y ciscanos. El tema que desarrolló fue: “Los la presentación de un proyecto de formación a agentes de Pastoral Educativa dadas en el distancia para docentes, implementado y ofre- documento “Id y enseñad”: Profesores reli- cido por la Provincia de San Francisco Solano giosos, Profesores laicos, Personal de Servi- de Argentina. cios Generales, familia, educandos y los Ex- Para cerrar con broche de oro, escuchamos Alumnos”. al Ministro general en su intervención: “Pers- Una hora antes del almuerzo se dio tiempo pectivas de futuro del modelo educativo de la a las Conferencias para compartir diferentes educación franciscana para el nuevo mile- experiencias educativas significativas. nio”. En la tarde, después del almuerzo y un des- Concluye el Congreso con la entrega de canso se reunieron los grupos de trabajo para certificados y la declaración de clausura. La concluir su trabajo y se dio oportunidad a los despedida se tiene con el almuerzo servido en secretarios de ir sintetizando las propuestas el claustro y amenizado con un Mariachi pre- que serían presentadas al final como un resul- sentado por la delegación de la Conferencia tado del Congreso. Se hizo una exposición de Santa María de Guadalupe. los secretarios de grupos. Todos los participantes quedaron muy Hacia el final de la tarde, de parte de la contentos y agradecidos por la hospitalidad y Provincia de San Francisco de Quito, anfitrio- acogida fraterna de los frailes y docentes del na de este Congreso se hizo la presentación Ecuador, por el desarrollo y clima de encuen- de un estupendo volumen que recaba música tro fraterno y trabajo del Congreso y por la es- franciscana del Perú y que fue obsequiado a tupenda participación y servicio, así como la algunos de los invitados y ofrecido a todos los animación de la liturgia y el aula de nuestros participantes. hermanos formandos de la Provincia. El programa de la Noche cultural se ade- lantó con la finalidad de que estuvieran todos Fr. Arturo Ríos Lara, ofm los participantes del Congreso. El programa Animador general de la Evangelización fue presentado en su mayor parte por alumnos,

E POSTULATIONE GENERALI

1. Beatificationis Venerabilis Servi Dei Ga- chino, ove era stato inviato come cappellano brielis Mariae Allegra dell’Ambasciata Italiana. Acireale, Italia, 29.09.2012 In seguito si scelse dei collaboratori per la revisione e la stampa dell’Antico e del Nuovo 1. Profilo biografico Testamento, fondando il 2 agosto 1945 a Pe- chino lo Studio Biblico. Il Venerabile Servo di Dio Gabriele Ma- Il suo sogno giovanile di offrire alla Chiesa ria Allegra nacque il 26 dicembre 1907 a S. cattolica la traduzione della Parola di Dio in Giovanni La Punta, arcidiocesi di Catania, lingua cinese, veniva felicemente coronato a da Rosario Allegra e Giovanna Guglielmino. Hong Kong nel 1961. La Bibbia cattolica in Una famiglia povera, la sua, ma intensamente cinese, in un unico volume, fu poi data alle religiosa. Al battesimo, ricevuto il 5 gennaio stampe nel dicembre 1968 e perciò detta “Bib- 1908, gli furono imposti i nomi di Giovanni, bia di Natale”. Il Servo di Dio ebbe la gioia di Stefano. offrirla in omaggio al Santo Padre Paolo VI il Avvertendo la chiamata del Signore, all’età 2 giugno 1969. di 11 anni entrò nel Collegio serafico di Acire- Sebbene intensamente occupato nella tra- ale, dove – dopo la parentesi dell’anno di novi- duzione della Sacra Scrittura, Padre Gabriele ziato a Bronte nel 1924 - riprese a frequentare non trascurò il ministero pastorale. Volentieri il corso di studi umanistici. si prestava a confessare, a dirigere le coscien- Nel 1926 si trasferì a Roma presso il Colle- ze, a predicare, tutte le volte che ne veniva ri- gio Internazionale di S. Antonio per preparasi chiesto. al sacerdozio e alla missione. Fu qui che nel La sua carità, poi, non fu mai circoscritta da 1928, durante un’accademia in occasione del confini di nazionalità o di religione. Abbrac- Sesto Centenario della morte del Beato Gio- ciava tutti. Aveva una particolare attenzione vanni di Montecorvino, missionario france- per i poveri e gli ammalati, specialmente per scano e primo Arcivescovo di Pechino, appre- i lebbrosi, suoi prediletti, con i quali trascor- se che alla Chiesa cattolica in Cina mancava reva le maggiori solennità dell’anno nell’isola la traduzione completa della Sacra Scrittura. di Coloane. Da quella notizia egli si sentì come folgora- Il Servo di Dio si spense il 26 gennaio 1976 to, e decise che avrebbe consacrato la sua vita nell’Ospedale “Canossa” di Hong Kong, dopo per realizzare quel progetto, sotto la materna breve malattia, mentre si accingeva ad ultima- assistenza della Madre di Dio. Intensificò, per- re il commento al salmo 54. tanto la devozione alla Vergine Immacolata, Padre Gabriele Maria Allegra fu dichiarato proponendosi di far tutto per mezzo di Lei, di Venerabile il 15 dicembre 1994 dal Beato Gio- imitarLa, di vivere in Lei e di operare per la vanni Paolo II. sua gloria. Il 23 aprile 2002 fu riconosciuta la guari- Emise i voti solenni nel 1929 e ricevette gione miracolosa operata da Dio per sua inter- l’ordinazione sacerdotale a Roma il 20 luglio cessione, e che ha aperto la strada all’odierna 1930. beatificazione. Giunto in Cina nel luglio 1931 si applicò con tale impegno allo studio della lingua che, a 2. Cronaca 4 mesi circa dal suo arrivo, era in grado di con- fessare e predicare in cinese. Contemporanea- La beatificazione del Venerabile Gabriele mente ebbe l’incarico di rettore del seminario Maria Allegra, annunciata con lettera della Se- di Heng Yang, dove manifestò un vero amore greteria di Stato Vaticano nel mese di agosto di padre verso i suoi seminaristi. 2012, si è solennemente celebrata ad Acireale L’11 aprile 1935, festa dell’Addolorata, il 29 settembre, Festa dei Santi Arcangeli Mi- diede avvio, da solo, alla traduzione dell’An- chele, Gabriele e Raffaele, colmando di leti- tico Testamento. La completò nel 1944 a Pe- zia l’intero Ordine dei Frati Minori e i fedeli 530 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 della Chiesa di Sicilia e della Cina. Una festa S. Ecc.za Rev.ma Mons. Savio Hon Tai-Fai, da lungo attesa, che si è compiuta nel tempo Segretario Propaganda Fide; S. Ecc.za Rev. opportuno, disposto dalla divina Provvidenza. ma Mons. Calogero La Piana, Arcivescovo di La Provincia del SS. Nome di Gesù dei Messina; S. Ecc.za Rev.ma Mons. Salvatore Frati Minori di Sicilia ha disposto un ricco Di Cristina, Arcivescovo di Monreale; S. Ecc. programma di celebrazioni in preparazione e za Rev.ma Mons. Salvatore Muratore, Vesco- in ringraziamento della beatificazione. Parti- vo di Nicosia; S. Ecc.za Rev.ma Mons. Mi- colarmente significativa è stata la scelta di far chele Pennisi, Vescovo di Piazza Armerina; presenziare i giorni della festa dalla venerata S. Ecc.za Rev.ma Mons. Paolo Urso, Vescovo immagine della Madonna della Ravanusa, cu- di Ragusa; S. Ecc.za Rev.ma Mons. Salvatore stodita abitualmente nel santuario di San Gio- Pappalardo, Arcivescovo di Siracusa; S. Ecc. vanni La Punta. Qui Giovanni Stefano Allegra za Rev.ma Mons. Luigi Bommarito, Arcive- fin da bambino apprese ad amare la Madre di scovo Emerito di Catania; S. Ecc.za Rev.ma Dio, e novello sacerdote, il 15 agosto 1930, Mons. Giuseppe Malandrino, Vescovo Eme- promise solennemente che avrebbe tradotto la rito di Noto; S. Ecc.za Rev.ma Mons. Carme- bibbia in lingua cinese. lo Cuttitta, Vescovo Ausiliare di Palermo; S. Il quadro della Madonna è stato accolto nel- Ecc.za Rev.ma Mons. Rosario Vella, Vescovo la chiesa francescana di San Biagio, in Acirea- di Ambanj - Madagascar; S. Ecc.za Rev.ma le, dove ha sostato per alcuni momenti davanti Mons. Pio Vittorio Vigo, Vescovo Emerito alla tomba del beato. Quindi processional- di Acireale; S. Ecc.za Rev.ma Mons. Ignazio mente la Madonna è stata accompagnata nella Cannavò, Arcivescovo Emerito di Messina; Piazza del Duomo, dove alle ore 21.00 ha avu- S. Ecc.za Rev.ma Mons. Giuseppe Leanza, to inizio la veglia di preghiera per i giovani, Nunzio Apostolico; S. Ecc.za Rev.ma Mons. presieduta dal Ministro generale OFM. Nella Alfio Rapisarda, Nunzio Apostolico; i sa- sua omelia, sviluppando il tema vocazionale, cerdoti: Fr. José Rodriguez Carballo O.F.M, Fr. José Rodriguez Carballo, ha invitato i gio- Ministro generale; Fr. Giuseppe Noto OFM vani e i presenti a pronunciare generosamente Ministro provinciale Sicilia, Fr. Giovangiu- il proprio sì al progetto di Dio, lasciandosi gui- seppe Califano, Postulatore generale OFM; i dare dalla lettura e dalla meditazione assidua Definitori generali: Fr. Vincenzo Brocanelli; della parola di Dio, e pretando obbedienza al Fr. Roger Marchal, Fr. Ernesto Siekierka, Fr. direttore spirituale, come fece Fr. Gabriele. Nestor Schwerz; i Ministri provinciali: Fr. Sabato 29 settembre, giorno della glorifi- Agostino Esposito, Ministro prov. Napoli, cazione di padre Allegra, una calda giornata Fr. Sabino Iannuzi, Ministro prov. Beneven- estiva ha accolto i numerosi pellegrini prove- to, Fr. Emanuele Bochicchio, Ministro prov. nienti dalle parrocchie francescane della Sici- Salerno, Fr. Giuseppe Tomiri Ministro prov. lia e d’Italia. Alle ore 10:00, muovendo dalla Puglia-Molise, Fr. Tonino Scabio Ministro cattedrale e dirigendosi verso la piazza, si è prov. Veneto, Fr. Francesco Lanzillotta, Mi- avviata la processione introitale, alle note del nistro prov. Calabria, Fr. Ferdinando Campa- canto: Popolo regale, assemblea santa, canta na, Ministro prov. Marche, Fr. Angelo Busà, al tuo Signor. Ministro prov. ofm Conv Sicilia, Fr. Luigi La concelebrazione eucaristica presieduta Saladino, Ministro prov. ofm Capp Me-Sici- da S. Em.za il Cardinale Angelo Amato, SDB, lia, Fr. Enzo Zagarella, Ministro provinciale Prefetto della Congregazione per le Cause dei ofm Capp Sr-Sicilia, Fr. Enzo Marchese, Mi- Santi e Rappresentante del Santo Padre ha nistro prov. ofm Capp. PA, Fr. Massio Cu- raccolto numerosi concelebranti. Tra essi i cinotta, Ministro prov. TOR Sicilia. Inoltre: Cardinali: S. Em.za Rev.ma Card. Paolo Ro- Fr. Francesco Patton, Presidente COMPI, meo, Arcivescovo di Palermo; S. Em.za Rev. Mons. Claudio Iovine, Segretario del Cardi- ma Card. Giuseppe Zen Ze-Kiun, Arcivesco- nale Amato, Mons. Guglielmo Giombanco, vo Emerito di Hong Kong; S. Em.za Rev.ma Vicario generale diocesi di Acireale, Mons. Card. Salvatore De Giorgi, Arcivescovo Eme- Agatino Caruso,Vicario generale Arcidiocesi rito di Palermo; i Vescovi: S. Ecc.za Rev.ma di Catania, Don Orazio Greco, Parroco di S. Mons. Antonino Raspanti, Vescovo di Acire- Giovanni La Punta, Mons. Giuseppe Baturi, ale; S. Ecc.za Rev.ma Mons. Salvatore Gri- direttore CEI. Era presente una folta delega- stina, Arcivescovo di Catania; S. Ecc.za Rev. zione di fedeli di Hong Kong guidata dai Frati ma Mons. Mariano Crociata, Segretario CEI; Minori dell’Istituto biblico, che continuano E POSTULATIONE GENERALI 531 con benemerenza lo studio dei testi sacri il tempo disponibile e offrendo generosamente lingua cinese. le proprie energie. In risposta alla “petitio” dell’Ordinario di Al termine della celebrazione i prelati, i Acireale, e dopo la lettura del profilo biogra- sacerdoti, i frati e i parenti di Padre Allegra fico da parte del Postulatore generale, il cardi- si sono ritrovati ancora insieme per il pranzo nale Amato ha reso nota la Lettera Apostolica fraterno, offerto dal Ministro provinciale nel con la quale Sua Santità Benedetto XVI ha convento di San Biagio. La giornata di sabato accordato gli onori liturgici al Beato Gabriele 29 settembre, si è conclusa in Piazza del Duo- Maria Allegra, sacerdote dell’Ordine dei Fra- mo con un momento di festa i cui protagonisti ti Minori, definendolo “umile discepolo della sono stati ancora i giovani della Gifra e delle Divina Sapienza, fedele apostolo della Sacra associazioni cattoliche, con l’esibizione della Scrittura, zelante missionario nella Terra di cantante Tosca. Oriente”. Quindi, al canto del “Magnificat”, Domenica 30 settembre è stato il giorno del è stata scoperta l’immagine del nuovo Beato e ringraziamento. Al mattino il Vescovo di Aci- è stata offerta alla venerazione la sua reliquia, reale, Mons. Antonino Raspanti, ha presiedu- portata processionalmente dal dott Francesco to la santa messa in Cattedrale, pronunciando Tomasello, guarito miracolosamente da can- un’alta omelia in cui ha tratteggiato la spiritua- cro, nel 1986. Al termine della liturgia della lità del beato, orientata ad uno speciale amore parola, propria della festa dei santi Arcangeli, alla parola di Dio che tutti siamo chiamati ad il Cardinale Amato ha pronunciato l’omelia imitare. che riportiamo a parte. Alla sera una nuova, grande assemblea si La celebrazione è poi proseguita in un cli- è stretta intorno all’Arcivescovo di Catania, ma di intensa partecipazione e di devoto rac- Mons. Salvatore Gristina, e a numerosissimi coglimento, ritmato dal canto di una poderosa sacerdoti, questa volta a San Giovanni la Pun- corale composta da cantori e orchestrali di va- ta, nella piazza della parrocchia. Qui è stata rie parrocchie della diocesi. accolta la reliquia insigne dell’osso radio del Dopo la comunione il Vescovo di Acireale, braccio del beato, destinata alla nuova cap- Mons. Antonino Raspanti ha preso la parola pella a lui dedicata. Il paese natale del beato sottolineando l’importanza pastorale di questa Gabriele, dove sono ancora molti quelli che lo beatificazione, la prima in assoluto che si sia hanno conosciuto, ha riservato al suo concitta- svolta nella storia della diocesi e che raffor- dino un tributo di particolare affetto, esternato za il legame spirituale con il nuovo beato, la nelle accorate parole del parroco, Don Orazio cui tomba si venera poco distante dalla chie- Greco, ed espresso esternamente con i segni sa cattedrale. Il Ministro generale, Fr. José della festa: luci, fiori e canti. Al termine della Rodríguez Carballo, ofm, ha espresso il suo solenne messa la devota immagine della Ma- pubblico ringraziamento al Santo Padre per donna della Ravanusa, passando per le strade aver decretato la beatificazione come dono della cittadina etnea, è stata riaccompagnata al specialissimo all’Ordine, dopo la lunga attesa suo santuario per continuare a vegliare sulla che l’ha caratterizzata. Ugualmente ha ringra- comunità. Il Cardinale Giuseppe Zen Ze-Kiun, ziato la Segreteria di Stato, la Congregazio- Arcivescovo Emerito di Hong Kong; presen- ne per le Cause dei Santi e la Congregazione te all’atto, ha commentato le feste della bea- dell’Evangelizzazione dei Popoli, per essersi tificazione dicendo: “Era ben giusto che la adoperate per giungere al giorno tanto atteso. Madonna venisse in mezzo a noi per portarci Padre Allegra, ha detto il Ministro generale, la buona notizia e per dirci: ecco il mio figlio ha saputo coniugare studio e santità di vita, prediletto! Ecco il Beato Gabriele! È infatti impegno intellettuale e carità verso i poveri, questa una grande notizia aver raggiunto la amore per la sua terra d’origine e per la Ci- beatitudine, essere santi. Non è come vince- na, terra della sua missione. Ha espresso poi re un premio, non è come vincere un oscar! È il voto di vedere il beato presto annoverato molto di più! Vuol dire avere accolto Gesù nel- nel numero dei santi della chiesa universale, la propria vita ed essere divenuti simili a Lui. se saranno intensificate le preghiere e se così Noi non possiamo nel nostro paese, la Cina, piacerà a Dio. Infine Fr. Pino Noto, Ministro esprimere così pubblicamente con processioni Provinciale della Sicilia, ha ringraziato quanti e feste la nostra fede. Perciò siamo contenti di hanno collaborato alla buona riuscita dell’e- essere in mezzo a voi e di aver condiviso con vento, utilizzando in maniera ottimale il poco voi questa gioia. Ma verrà presto il giorno in 532 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 cui anche noi saremo liberi di esternare la no- di cultura e di umanità, da conquistare con lo stra fede e prepareremo una grande festa per studio, la bontà e la Parola di Dio. il beato Gabriele Allegra, nella sua seconda patria, la terra che ha amato”. 2. Dotato di vivissima intelligenza e di Fr. Giovangiuseppe Califano, memoria prodigiosa, Padre Allegra aveva un Postulatore generale temperamento gioioso e sereno. Fu nel 1928, in occasione del sesto centenario della morte 3. Omelia del Card. Prefetto della Congrega- del Beato Giovanni da Montecorvino (1328- zione 1928), primo arcivescovo di Kambalek (Pechi- no), che esplose in lui una irresistibile vocazio- 1. La beatificazione di Padre Gabriele Al- ne a recarsi missionario in Cina. Un discorso legra, nella festa dei Santi Arcangeli Michele, di Padre Cipriano Silvestri fu per lui, come una Gabriele e Raffaele, è un grande dono che il miccia accesa, lanciata contro la polveriera del Santo Padre fa alla Chiesa intera, all’Ordine suo cuore. Fu allora che nel giovane studente dei Frati Minori Francescani, e, in particolare, di teologia balenò per la prima volta l’idea di alla Sicilia, terra di antichissima tradizione cri- tradurre la Bibbia in cinese. stiana, largamente benedetta dal Signore con Non essendoci ancora in quella lingua una la santità e la testimonianza martiriale di ve- versione cattolica di tutti i libri della Sacra scovi, sacerdoti, consacrati e laici. Scrittura, si propose di andare in Cina per re- Padre Allegra festeggiava oggi il suo gior- alizzare questo sogno. E così fu. Iniziò questa no onomastico e, come il suo patrono l’Arcan- fatica da solo a Heng Yang l’11 aprile 1935, la gelo Gabriele, “forza di Dio”, “colui che sta al proseguì a Pechino e la concluse a Hong Kong cospetto di Dio e annuncia la sua parola” (Lc nel 1961. Si tratta di una grandiosa impresa 1,19), anch’egli si fece ascoltatore e missiona- letteraria della Chiesa cattolica cinese, lodata rio della Parola di Dio in terre lontane. da cattolici e non cattolici. Ma il suo cuore era qui in Sicilia, terra che Padre Allegra era un uomo enciclopedico, egli amava teneramente. La santità del novel- un erudito versato sia nelle scienze sacre che lo Beato sbocciò in questo territorio, in una in quelle profane. Oltre allo Studio Biblico, famiglia, che si distingueva per pietà e carità fondò uno Studio Sociologico per diffondere cristiana, e in un ambiente, quello del Colle- la dottrina sociale della Chiesa. Era un dina- gio serafico di san Biagio in Acireale, dove il mico apostolo del Vangelo, come predicatore, giovane trascorse gli anni dell’adolescenza, confessore, direttore di spirito e scrittore. durante i quali sperimentò una gioiosa prima- vera spirituale. A quindici anni, trasferendosi 3. Ma il nostro novello Beato non era solo a Bronte per il noviziato, scriveva ai genito- un esperto di Sacra Scrittura né solo un raf- ri: «Sono partito da Acireale, dove ho passato finato letterato e applaudito oratore. Egli era quasi cinque anni dei più belli della mia vita, e soprattutto un Santo, un testimone eroico del son partito con le lacrime agli occhi». Leggen- Vangelo di Cristo. Sottolineo due dei tanti do i luoghi della fanciullezza del nostro Beato aspetti salienti della sua santità: fede granitica – San Giovanni La Punta, Acireale, Valverde, e umiltà francescana. l’eremo di Sant’Anna, Catania – si affollano La fede era la sua forza. Con san Paolo ri- in me i ricordi bellissimi dei tre anni liceali peteva: «Scio in cui credidi» (2Tm 1,12). Una trascorsi a San Gregorio di Catania, durante i fede che lui stesso nelle sue Memorie descrive quali mi divennero familiari i brontolii e i tre- come «rocciosa, massiccia, ardente ed entusia- molii dell’Etna, le passeggiate tra i boschi, il sta». (Ms I,7, p. 117: Informatio, p. 73). profumo della zagara, le salite sulla cima del Un confratello, suo collaboratore a Hong vulcano. Kong, attesta: «Questa virtù era sostanza della Io credo che anche l’incomparabile bellez- sua vita. Comportamento, espressioni, atteg- za di questa terra abbia contribuito a formare la giamenti, il suo dovere, erano espressioni di personalità poliedrica del giovane Allegra. La una fede ardente, profonda che portava tutti ad grandiosità e la vitalità dell’Etna, l’orizzonte ammettere che lui era l’uomo di Dio, l’uomo sconfinato del mare, il rigoglio della natura che sentiva Dio, l’uomo che viveva di Dio» fertile e generosa, gli echi nobilissimi di una (Informatio, p. 73). memorabile antichità greco-latina gli aprirono Per fede intraprese l’opera titanica della i confini di terre lontane, ma altrettanto ricche traduzione della Bibbia in cinese, quasi rifles- E POSTULATIONE GENERALI 533 so spirituale sia della grandiosità dell’Etna e mento dei Padri e del magistero pontificio ri- dell’immensità del suo mare, sia dell’opera velava il suo Sentire cum Ecclesia, che costi- ciclopica della grande muraglia. Autentico uo- tuiva la sua prima norma ermeneutica. Certo mo biblico, per fede esce dalla sua terra e va – aggiungeva – bisogna conoscere gli autori dove lo chiama Dio, per essere seminatore e famosi, ma non seguire le loro opinioni, se servitore della divina Rivelazione. contrastano con la fede della Chiesa: «Nessu- La sua fede si manifestava nel suo spirito no può interpretare la Bibbia, tranne “in sinu di pietà. Il colloquio con Gesù Sacramentato, Ecclesiae”» (Ms II/d, 2, p. 118: Informatio, p. la preghiera del breviario e del rosario, la ce- 75). lebrazione della Santa Messa erano esemplari: La sua fede incrollabile lo rendeva difen- «Ricordo – dice un confratello – che egli aveva sore irremovibile della dottrina cattolica nei un atteggiamento di sincera pietà e di grande dogmi, nelle prescrizioni liturgiche, nelle leg- umiltà, conscio del mistero che era stato a lui gi morali. Nel suo fermo attaccamento al ma- affidato; dopo la celebrazione, il suo ringra- gistero, preferiva essere considerato retrogra- ziamento era intenso e prolungato, edificando do, ma non disubbidiente. Ad ogni modo, per ed anche entusiasmando i suoi confratelli» (In- difendere la verità cristiana, egli era convinto formatio, p. 75). che le armi più efficaci fossero non la polemi- Il direttore del museo storico di Taipei con- ca e la condanna, ma la preghiera e il sacrificio fessò un giorno di essersi convertito al catto- dell’apostolo. Il resto l’avrebbe fatto la grazia licesimo, osservando Padre Gabriele che cele- divina. brava la S. Messa (, p. 290). Il nostro Beato era un’anima eucaristica 4. Un secondo aspetto dell’esistenza vir- votata alla santità. Complimentandosi con sua tuosa di Padre Allegra era la sua umiltà. In sorella Rosaria per le visite frequenti che lei occasione dell’ordinazione diaconale, scrisse faceva al Santissimo, si riprometteva, finita la sul retro di un’immaginetta della Madonna: traduzione, di ritirarsi in convento per pregare «Mamma mia, a te consacro il mio diacona- ininterrottamente davanti al tabernacolo. Alla to, pensaci tu! Fammi umile» (Informatio, p. sera e ogni volta che aveva un momento libero 148). si recava in chiesa per visitare il Santissimo. «Virgo humilis, fac me humilem» era una Quando, dopo il concilio, le devozioni eucari- sua giaculatoria mariana. Era talmente attrat- stiche erano quasi scomparse, esortava un suo to da questa virtù e dall’esempio di San Fran- confratello, Padre Leone Murabito, di conti- cesco, che un giorno, credendosi indegno di nuare con le ore di adorazione e con le bene- ascendere al sacerdozio, pregò il Padre Gene- dizioni eucaristiche, dicendo: «Dobbiamo cre- rale, Bonaventura Marrani, di permettergli di dere con i fatti, non con le parole» (Informatio, rimanere diacono nello stato di umile fratello p. 85). laico (Informatio, p. 150). Anche il modo di trattare la Parola di Dio Padre Matteo Maria Zong ricorda così l’at- evidenziava la sua fede profonda. Nella tra- teggiamento umile del nostro Beato, quando duzione si adoperò moltissimo perché risul- era suo rettore nel seminario di Heng Yang: tasse la più fedele possibile ai testi originali. «Il padre Rettore, vedendo un seminarista tut- Spesso, per trovare l’interpretazione esatta di to affaticato nel lavare il pavimento, si mosse una parola, studiava più giorni con i suoi col- a compassione e si mise a lavare con lui. Ciò laboratori. Nella sua stanza, al posto di onore fece più volte l’umile padre Rettore […]. Oh, e ben visibile a tutti, troneggiava una raffinata quale viola profumata sei tu, o nostro padre edizione latina della S. Scrittura. Rettore. Ti ringraziamo di averci lasciato tanto Da degno figlio di San Francesco, aveva un esempio di umiltà» (Informatio, p. 150). amore filiale per la Chiesa. Un suo grande de- In queste parole del suo allievo, c’è la com- siderio era commentare la Scrittura alla luce mossa tenerezza e la gratitudine di un giovane dei Padri della Chiesa e del Magistero di Papi. religioso, edificato dal buon esempio del suo Soleva ripetere: «Chi lavora così in profondi- superiore. tà, forse non otterrà mai la rinomanza di certi Anche a proposito della traduzione della altri teologi moderni, ma, a mio avviso, sarà Bibbia non attribuiva mai a lui solo il compi- più benefico alla Chiesa di Dio» (Ms II/d, 2, p. mento dell’opera. Presentandola, usava sem- 118: Informatio, p. 75). pre il “noi”. Il Padre Fortunato Margiotti atte- Leggere e rileggere la Bibbia con il com- sta: «Nonostante tutta la sua fatica di molti an- 534 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 ni nella traduzione della Bibbia non credo che non avere difetti o nel sentirsi fervorosi o nel in essa ricorra mai il suo nome, sia in originale superare le tentazioni, ma nell’amare Gesù con “P. Gabriele M. Allegra”, sia in cinese: “Lei un amore autentico e totale. La sua santità era Yung-ming”; tutto è firmato: “Studio Biblico – per così dire – naturale, non era appariscente, Scoto”. Nelle presentazioni che si faceva lui e non aveva gesti clamorosi o straordinari. La nelle recensioni che facevano gli altri voleva sua era una santità straordinariamente ordi- che si mettessero in luce i meriti dei padri col- naria. Padre Allegra viveva una sua infanzia laboratori; e quando leggeva le incensate date spirituale, amando la propria piccolezza. Era a lui, ne rimaneva veramente mortificato» (In- un piccolo diamante, di una preziosità e lucen- formatio, p. 151). tezza incomparabile, che si trovava nascosto Esagerando un poco, diceva che lui c’entra- nel cuore misericordioso di Gesù. va con la Bibbia cinese come Pilato nel Cre- «Mando in Cina un santo», così lo apostro- do. Tutto era opera di Dio e dell’aiuto della fò il Ministro Generale, mentre consegnava il Madonna. Aggiungeva anche che le sue mani, Crocifisso al giovane Fra Allegra in partenza certo, non erano vuote, ma piene … di fiaschi. per la Cina (Informatio, p. 159). Si sentì profondamente a disagio quando gli Queste parole profetiche trovano compi- fu conferita, a Roma, la laurea honoris causa mento nella celebrazione della sua Beatifica- presso l’allora Pontificio Ateneo Antonianum. zione. Oggi la Chiesa offre alla nostra ammi- Il suo atteggiamento rifuggiva dall’ostenta- razione un Santo, da imitare e da impetrare. zione e dalla vanità. Era umile nel portamen- to, nelle parole e soprattutto nel cuore. Oltre 6. Prima di concludere, ci possiamo ancora alla sua lingua madre, parlava correntemente chiedere: cosa possiamo apprendere dal Beato cinese, inglese, francese, spagnolo, tedesco, Gabriele Allegra? ma non ne faceva mai vanto. Anzi si stimava Io credo che siano molteplici le lezioni inferiore agli altri. Incontrandolo per la prima che egli può offrire ai suoi Confratelli e a tutti volta, molti si chiedevano: ma è proprio lui il noi. Ma non possiamo trascurare l’appello più famoso Padre Allegra, che ha tradotto la Bib- pressante che egli può rivolgerci oggi e cioè bia in cinese? Tanto era semplice, dimesso e l’amore alla Sacra Scrittura, con l’intensità di amichevole il suo comportamento. Un testi- cuore e di mente che ebbe lui. Ma per amare, mone afferma: «L’umiltà era la prima cosa che bisogna conoscere. E noi la conosciamo la Sa- colpiva nel Servo di Dio. Chi ne aveva sentito cra Scrittura? gli elogi, restava deluso nel trovarsi dinanzi a Un sondaggio di pochissimi anni fa dà que- un uomo piccolo, dimesso, modesto, quasi una sto deprimente risultato. Quasi il settanta per persona insignificante. Era invece l’immagine cento degli italiani, non ha mai letto i Vangeli viva dell’umiltà, della modestia, della riserva- e il quindici per cento li ha letti solo in par- tezza» (Informatio, p. 154). te (Giuliano Vigini, I vangeli sconosciuti, in Se grande era la sua cultura, più grande era «Famiglia Cristiana», 44 [4 novembre 2007] la sua umiltà. Un indizio certo dell’autenticità p. 42-47). di questa virtù era la gioia, quando i confratelli Siamo forse un paese di credenti allergici avevano successo e venivano lodati. A chi osava ai testi sacri? Eppure c’è abbondanza di lectio lodarlo in sua presenza, soleva ripetere con San divina, di incontri biblici, di commenti biblici Francesco: «quanto l’uomo vale davanti a Dio, e persino di festival biblici. tanto vale e non di più» (Informatio, p. 155). Dove sta l’incongruenza? Forse, la quantità esagerata delle parole e delle interpretazioni 5. Ci chiediamo a questo punto: la santità di forma come una cortina fumogena, una bar- Padre Allegra risiedeva solo nella sua pietà e riera, che disturba e impedisce la ricezione e nella sua umiltà? Certo che no. Padre Allegra l’ascolto della parola di Gesù. La lettera del era una persona mite, caritatevole, giusta, pru- Vangelo non arriva alle nostre orecchie e al dente, forte, temperante. La sua santità sgor- nostro cuore. gava dal desiderio di amare senza limiti, con Per Padre Allegra, invece, la lettura della tutta la mente, con tutto il cuore, con tutte le parola di Dio era immediata e accendeva nel forze Nostro Signore Gesù Cristo e, in lui, il suo cuore un fuoco sacro, che bruciava le in- prossimo. terpretazioni di comodo e le fiacchezze delle Da studente si riproponeva di essere santo, glosse, e accendeva, invece, la radicalità della aggiungendo che la santità non consisteva nel fedeltà e della testimonianza eroica. E POSTULATIONE GENERALI 535

Siamo quindi invitati a leggere la Parola di Signore Gesù con la santità, il martirio, l’a- Dio e soprattutto a tradurla nella nostra esi- postolato e la sapienza. E innanzitutto la san- stenza quotidiana, più che a commentarla con tità.” le nostre parole. In tal modo eviteremo la pa- Santità, apostolato, sapienza, furono dun- lude di superficialità e di degradazione cui va que i luminosi ideali che informarono le più soggetto la divina rivelazione. intime aspirazioni del beato, che egli intravve- Per questo la Chiesa non si stanca di pro- deva come una costante nella secolare storia porre al mondo i suoi figli santi, che sono i veri dell’Ordine, e che noi, a distanza di 37 anni esegeti della parola di Dio. Lo sguardo rivolto da quello scritto, ammiriamo pienamente re- ai Santi può essere uno dei rimedi provviden- alizzati nella sua stessa vita. Che se poi Padre ziali alla nostra ignoranza della Scrittura. Dal- Gabriele Allegra non consegui il martirio fi- la mia finestra, che si affaccia su Piazza san no all’effusione del sangue, come avrebbe Pietro a Roma, vedo ogni giorno il serpente dei desiderato, si può senz’altro affermare che lo fedeli pazientemente in fila, spesso per lunghe sperimentò nella forma della completa espro- ore, per recarsi a venerare la tomba del Beato priazione di sé, per essere tutto di Cristo e Giovanni Paolo II. Essi cercano un senso al- della Chiesa: “O Signore, io vorrei versare il la loro vita, affidandosi al Papa santo, che fu mio sangue per Te, ma se non ne sono degno, instancabile e convincente comunicatore della voglio il martirio del cuore, il martirio della Parola di Gesù. perfetta obbedienza! il martirio della umile e Anche noi, nel Beato Gabriele Allegra, pos- angelica castità.” siamo riscoprire la gioia di prendere in mano i Nato in una famiglia profondamente cri- Vangeli, per ritrovare il nostro codice di vita e stiana, a San Giovanni La Punta (Catania) il 26 la nostra identità di battezzati, sale della terra e dicembre 1907, il piccolo Giovanni Stefano si luce del mondo, capaci di eroismo e di santità. avviò ben presto sulla via della santità, nell’a- dempimento esatto dei suoi doveri, nell’eser- Angelo Card. Amato, SDB cizio delle piccole virtù che preludono alle Prefetto della Congregazione grandi. La santità, avrebbe scritto, negli anni della sua maturità umana e spirituale è:“ una 4. La beatificazione: un dono per i Frati Minori vita semplice ed affettuosa, la nostra vita in Cristo per la gloria del Padre… sentire, avere Sapienza teologica e carità gli stessi sentimenti che provò nel suo Cuore il Signore Gesù. E quindi amare il Padre Ce- La Beatificazione del Venerabile Padre leste, amare la Madre Immacolata, amare la Gabriele Maria Allegra, il prossimo sabato Sposa di Cristo: la Santa Chiesa”. 29 settembre ad Acireale, è un singolare do- Entrato tra i Frati Minori di Sicilia (1918), no del Santo Padre Benedetto XVI all’Ordine dopo l’anno di noviziato a Bronte (1923) e la dei Frati Minori, alla Chiesa di Sicilia e alla formazione iniziale ad Acireale, nel 1926 Fra Chiesa in Cina, nella felice circostanza della Gabriele Allegra si trasferì a Roma per fre- imminente celebrazione dell’Anno della fede. quentare il Collegio Internazionale di S. An- L’intera famiglia francescana nutre filiale gra- tonio e preparasi al sacerdozio e alla missione. titudine verso il Sommo Pontefice che, elevan- Fu qui che nel 1928, durante un’accademia do all’onore degli altari una delle più eminenti in occasione del VI° Centenario della morte figure di frate minore del XX secolo, conferma di Giovanni da Montecorvino, missionario la fioritura di santità che attraverso i secoli ac- francescano e primo Arcivescovo di Pechi- compagna la storia dell’Ordine. no, apprese che la Chiesa cattolica in Cina era L’8 ottobre 1975, un anno prima della sua ancora priva di una traduzione completa del- santa morte, Padre Allegra annotava in una pa- la Sacra Scrittura dai testi originali. Da quella gina delle “Memorie”, scritte in obbedienza al notizia egli si sentì come folgorato, e decise guardiano P. Antonio Ly, quella che riteneva che avrebbe consacrato la sua vita alla realiz- essere l’essenza della missione dell’Ordine dei zazione di quel progetto, fidando nella mater- Frati Minori nella Chiesa:“Ero ancora chieri- na assistenza della Madre di Dio. Intensificò, co nel Collegio di S. Antonio, quando riflettei pertanto la devozione alla Vergine Immacola- per la prima volta sulla missione dell’Ordine ta, proponendosi di far tutto per mezzo di Lei, nella Chiesa. E la mia conclusione fu questa: di imitarLa, di vivere in Lei e di operare per l’Ordine dei Frati Minori deve glorificare il la sua gloria. Emise i voti solenni nel 1929 e 536 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 ricevette l’ordinazione sacerdotale a Roma il “qualsiasi altro lavoro” ebbe in lui la forma – 20 luglio 1930. ma non esclusivamente – di un lavoro intel- In vista del lavoro di traduzione del testo lettuale, svolto nella più genuina spiritualità sacro, ancora studente, Gabriele Allegra si francescana. Memore dell’ammonizione di sottopose con impegno eroico allo studio del- S. Francesco d’Assisi, Padre Allegra vigilava le principali lingue europee contemporanee perché la cultura, di cui eccelleva, non spe- e delle lingue bibliche antiche, utilizzando a gnesse in lui la fiamma “della orazione e devo- questo scopo ogni spazio libero della giornata, zione”. Chiedeva al Signore: “Fa che io sappia per giungere a possedere una perfetta padro- mutare lo studio in continua preghiera, e studi nanza delle fonti bibliche originali, delle opere soltanto per diventare un discepolo della divi- dei Padri e dei testi dei più illustri Teologi. na Sapienza, cioè per conoscerti e per amarti Trasferitosi in Cina nel luglio 1931, Padre di più”. Lo guidava la brama ardente di appro- Gabriele Allegra si immergeva poi con grande fondire sempre più l’impenetrabile mistero del rispetto e ammirazione in quella antica cultu- Verbo Incarnato. “Vorrei comprendere - egli ra, per poter acquisire tutti gli strumenti che scrive - le ininvestigabili ricchezze del Cuore gli avrebbero consentito di comunicare, nella di Gesù, l’eminente scienza della sua carità, la maniera più adeguata, la Parola di Dio. Si ap- sua Regalità assoluta”. plicò con tale impegno allo studio della lingua Descrivendo poi il tenore di vita instaurato dei mandarini che, a 4 mesi circa dal suo ar- nella fraternità dello Studio Biblico testimo- rivo, era in grado di confessare e predicare in niava: “Il nostro sistema o modo di vita è una cinese. Per perfezionarsi ulteriormente studiò grazia, una grande grazia, perché ci obbliga alla scuola di grandi letterati Yu Ping Pai, Chiu moralmente ad essere contemplativi ed apo- Ze Chin, Pi Shu Tang, e del filosofo Feng Yu stoli, e dopo di aver contemplato e studiato, di Lan; con grande impegno tradusse il poema comunicare ai fratelli quanto si è contemplato classico cinese “Li Sao” (Incontro al dolore) e studiato: contemplata aliis tradere”. del grande poeta Chü Yüan del sec.III prima di Il suo apostolato fu avvalorato dal costan- Cristo, che pubblicò nel 1938. te atteggiamento di servizio, nella capacità di L’11 aprile 1935, festa dell’Addolorata, coniugare sapienza teologica e cura dei fratelli diede avvio, da solo, alla traduzione dell’An- più poveri e dimenticati. Aveva una partico- tico Testamento. La completò nel 1944 a Pe- lare attenzione per i sofferenti e gli ammala- chino, ove era stato inviato come cappellano ti, specialmente per i lebbrosi, suoi prediletti, dell’Ambasciata Italiana. In seguito si scelse con i quali trascorreva le maggiori solennità dei collaboratori per la revisione e la stampa dell’anno nell’isola di Coloane: “Mi si spez- dell’Antico e del Nuovo Testamento, fondan- za il cuore- scriveva nelle sue lettere - se non do il 2 agosto 1945 a Pechino lo Studio Bibli- vado tra i lebbrosi”. A Pechino era conosciu- co. Il suo sogno giovanile di offrire alla Chiesa to come l’amico dei poveri e dei senza tetto, cattolica la traduzione della Parola di Dio in con premura visitava gli ammalati per portare lingua cinese, fu felicemente coronato dalla conforto, incoraggiamento, sollievo. Nel suo pubblicazione della Bibbia in un unico volu- lungo soggiorno in Cina, da lui considerata pa- me, nel dicembre 1968 e perciò detta “Bibbia tria di elezione, passò ovunque facendo del be- di Natale”. Il beato ebbe la gioia di offrirla in ne, interpretando genuinamente l’Evangelica omaggio al Santo Padre Paolo VI il 2 giugno vivendi forma tracciata da San Francesco per 1969. i suoi frati: “La forma della vita evangelica, La sua opera di inculturazione della Parola credo che non si possa meglio esprimere che di Dio, attraverso lo studio, l’esegesi, la tradu- con le parole di S. Paolo: abbiate nel cuore zione e la pubblicazione del testo sacro in lin- gli stessi sentimenti che furono nel Cuore di gua cinese rientrava a pieno titolo in quell’al- Gesù”. tra nota caratteristica dell’Ordine da lui an- Il 26 gennaio 1976, colpito da ascesso ton- notata con autorevolezza nelle “Memorie”, e sillare, dopo breve sofferenza Padre Gabriele che è l’apostolato, definito: “lavoro compiuto concludeva la sua giornata terrena nell’Ospe- perché mandati dal Signore, mediante la sua dale “Canossa” di Hong Kong, ancora intento Chiesa, a compierlo e che consiste primiera- ad ultimare il commento esegetico al salmo 54 mente nell’annunzio del Vangelo del Regno, e e circondato da vasta fama di santità. in senso lato: qualsiasi altro lavoro, fatto per Ignaro di descrivere ancora una volta se l’estensione del Regno di Dio”. L’espressione stesso alle future generazioni di frati, con E POSTULATIONE GENERALI 537 sguardo retrospettivo e pieno di gratitudine per e la chiesa. E tuttavia, come era avvenuto per la vocazione francescana affermava “Gesù ha il santo di Assisi, questo invito non poteva ri- voluto che l’Ordine del suo Servo Francesco ferirsi solo all’edificio in quanto tale, ma alla avesse la fisionomia della Chiesa, la ricchezza Chiesa di Cristo, tanto ferita proprio in quegli della sua Chiesa, e quindi che in esso ci fos- anni in cui il Signore aveva chiamato quei fra- sero dei frati minori dotati del sermo Sapien- ti. tiae e del sermo Scientiae.” Così oggi lo am- Infatti quei religiosi esercitavano il mini- miriamo e lo veneriamo tra le file dei pastori stero della predicazione, amministravano i sa- dell’Ordine dei Frati Minori, umile discepolo cramenti, visitavano gli infermi, conducevano della Divina Sapienza, fedele apostolo delle processioni, in un ambiente dove la maggio- Sacre Scritture, zelante missionario in Terra ranza dei cristiani aderiva a confessioni non d’Oriente. cattoliche. L’esempio della loro vita evange- lica, povera e lieta, determinava il ritorno di Fr. José Rodríguez Carballo, ofm molti fratelli alla Chiesa cattolica. Accadeva Ministro generale talvolta che andando per strada o alla questua ricevevano ingiurie, venivano maltrattati e mi- [L’Osservatore Romano, 30 settembre nacciati per la loro testimonianza di fede. 2012] Il giorno 15 febbraio 1611 l’esercito di Le- opoldo d’Asburgo irruppe nella città di Praga, 2. Beatificatinis Venerabilis Servi Dei Fride- allo scopo di consolidare il dominio dell’impe- rici Bachstein et Sociorum ratore cattolico. Quando le truppe giunsero ad Praga, Rep. Ceca, 13.10.2012 occupare la parte della città detta Mala Strana, la tensione cresciuta sull’altra riva della Molda- 1.L’annuncio dell’Osservatore Romano va e lo spavento dei cittadini che si ritiravano di fronte all’esercito, esplose in manifestazioni di Martiri francescani radicalismo che sfociarono nell’aggressione e nel saccheggio di alcuni conventi cattolici fino Nella sua lunga storia l’ordine dei frati a giungere, in qualche caso, alla crudele strage. minori è stato più volte ritenuto degno della La vittima più illustre dell’eccidio fu proprio la «beatitudine» della persecuzione. Risale al comunità dei francescani, formata dai frati di 1220 – vivente san Francesco – il martirio in varie parti dell’Europa. Ecco i loro nomi, la lo- Marocco di frate Berardo e dei suoi cinque ro provenienza e il loro stato di religiosi: padre compagni, venerati con il titolo di protomartiri Federico Bachstein, sacerdote, boemo; padre francescani e ricordati dal calendario liturgico Giovanni Martinez, sacerdote, spagnolo; padre il giorno 16 gennaio. Da allora una schiera in- Simone, sacerdote, francese; padre Bartolomeo numerevole di frati, nelle varie epoche e alle Dalmasoni, sacerdote, italiano; fra Girolamo varie latitudini del mondo, ha suggellato con il dei conti Arese, diacono, italiano; fra Gaspare sangue la sua fedeltà al Vangelo e alla Chiesa. Daverio, suddiacono, italiano; fra Giacomo, In questo lungo elenco, che culmina cronolo- chierico, tedesco; fra Clemente, chierico, te- gicamente con i beati martiri francescani del desco; fra Giovanni, novizio chierico, boemo; xx secolo, viene oggi inserito il nome di Fe- fra Cristoforo Zelt, fratello laico, olandese; derico Bachstein e dei suoi tredici compagni, fra Giovanni Didak, fratello laico, tedesco; fra frati minori del convento di Santa Maria della Emanuele, fratello laico, boemo; fra Giovanni Neve di Praga, uccisi in odium fidei il 15 feb- Bodeo, fratello laico, italiano; fra Antonio, no- braio 1611. Ricordiamo le movimentate circo- vizio laico, boemo. Il crimine fu unanimemente stanze che fanno da sfondo a questo doloroso deplorato più tardi tanto da parte dei cattolici e glorioso evento. Nel 1604, all’epoca dell’im- che dei protestanti. Nella lettera indirizzata a peratore Rodolfo ii d’Asburgo, i francescani si tutti i fedeli in occasione della beatificazione stabilirono nel diroccato convento un tempo i vescovi della Conferenza Episcopale ceca ri- appartenuto ai carmelitani. Portarono con loro cordano che la memoria di quell’evento deve l’eredità della vocazione di san Francesco, al aiutare a una più profonda comprensione delle quale Cristo parlando dalla croce aveva detto: ferite storiche nella convivenza tra cristiani di «Francesco, va’ e ripara la mia casa che, come varie confessioni e di varie culture, e al risana- vedi, è tutta in rovina». Difatti, intorno all’an- mento di esse. «In questo luogo santificato dal no 1610, avevano già riedificato il convento sangue dei martiri – scrivono i presuli della Re- 538 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 pubblica Ceca – si addice lo spirito ecumeni- Rodolfo II d’Asburgo, Imperatore del Sacro co, cioè la sollecitudine di promuovere ciò che Romano Impero, che dal 1583 si era stabilito unisce, non ciò che divide. Nello stesso tempo, a Praga, e di e suo fratello Mattia II d’Asbur- l’evento della beatificazione deve essere ac- go, arciduca d’Austria il quale era sostenuto compagnato dallo spirito di questa mutua acco- dagli Stati riformati di Ungheria e di Moravia glienza. Per la Chiesa della Boemia e Moravia e cercava l’occasione propizia per spodestare questa beatificazione, celebrata solo due giorni il fratello e prenderne il posto. Gli Stati rifor- dopo l’apertura dell’Anno della fede, è un even- mati della Boemia, spalleggiati dai Prìncipi to spirituale davvero significativo. Attraverso la dell’Impero membri dell’Unione protestante, testimonianza di questi beati si offre ai nostri da tempo rivendicavano la libertà di religione occhi l’esempio prezioso della fedeltà alla pu- e finalmente, nel mese di luglio 1609, l’otten- rezza della fede». nero con la famosa Lettera di Maestà di Ro- doldo II. Tuttavia essi non si accontentarono, Giovan Giuseppe Califano perché il loro intento era quello di rovesciare Postulatore generale OFM il potere della dinastia cattolica degli Asburgo. Quando le truppe cattoliche di Leopoldo d’A- [L’Osservatore Romano, 13 ottobre 2012] sburgo, arciduca e Vescovo eletto di Passau, irruppero in Boemia e a Praga, tanto da parte 2. Profilo biografico dell’esercito cattolico che da parte di quello protestante si moltiplicarono le devastazioni. I quattordici frati uccisi il 15 febbraio 1611 Durante il duro scontro tra i due eserciti che a Praga, nel convento di S. Maria della Neve, si fronteggiavano, il convento di S.Maria della costituiscono un gruppo particolarmente si- Neve fu assaltato da un gruppo di rivoltosi che, gnificativo per l’Ordine dei Frati Minori. Essi con inaudita ferocia, massacrarono i religiosi esprimono le diverse dimensioni della voca- presenti. I Francescani, insediatisi solo dal zione francescana (4 sacerdoti, 1 diacono, 3 1607 a Praga, lavoravano alacremente per la chierici in formazione, 2 novizi, 4 fratelli lai- conversione degli eretici e proprio per questo ci) e l’internazionalità dell’Ordine (4 boemi, erano odiati dai predicatori luterani e calvini- 4 italiani, 3 tedeschi,1 olandese, 1 tedesco, 1 sti che cercavano tutti i pretesti per aizzare il spagnolo). Ecco i loro nomi: popolino contro di loro. D’altra parte nessuno • P. Federico Bachstein, sacerdote, nato a poteva accusare quei religiosi né di nazionali- Pomerio in Boemia meridionale, di anni 50 smo, né di alcuna cospirazione politica, anche • P. Giovanni Martinez, sacerdote, spagnolo perché la maggior parte di essi erano stranieri. di anni 40. Le fonti concordano nel descrivere la vita di • P. Simone, francese, sacerdote, di circa 30 preghiera, l’osservanza religiosa, la povertà, la anni. dedizione dei Frati Minori del convento di S. • P. Bartolomeo Dalmasoni, sacerdote, ita- Maria della Neve al servizio del prossimo, la liano. stima che godevano presso i cattolici, l’assenza • Fr. Girolamo dei conti Arese , diacono, ita- di ogni critica o maldicenza nei loro confronti. liano di 24 anni. I Religiosi erano al corrente del pericolo cui • Fr. Gaspare Daverio, suddiacono, italiano andavano incontro: ciònonostante continuaro- di circa 27 anni. no a comportarsi in quel modo. I persecutori li • Fr. Giacomo, chierico, tedesco di Augusta, affrontarono barbaramente soprattutto perché sui 18-20 anni. vedevano in loro dei testimoni di una dottrina • Fr. Clemente, chierico,tedesco di Sassia, si che essi, eretici, avevano rinnegato. La ferocia circa 18-20 anni. con cui gli assassini procedettero all’uccisione • Fr. Giovanni, novizio chierico, boemo. di religiosi inermi si manifestò nelle modalità • Fr. Cristoforo Zelt, fratello laico, olandese, del martirio, nella profanazione dei corpi de- di circa 70 anni. gli uccisi, nel saccheggio del convento e della • Fr. Giovanni Didak, fratello laico, tedesco. chiesa e nella profanazione delle tombe. Tan- • Fr. Emanuele, fratello laico, boemo. te e tali atrocità furono detestate anche da un • Fr. Giovanni Bodeo, fratello laico, italiano. anonimo predicatore luterano, teste oculare • Fr. Antonio, novizio laico,boemo. dell’eccidio, il quale, in una lettera inviata a Il loro martirio in odium fidei si inserisce Vienna il 22 febbraio 1611, scrisse: “Quam nel contesto della guerra tra l’esercito del re necem patratam neque ego, neque qui ratione E POSTULATIONE GENERALI 539 praeditus est laudare potest” (Inf., p.140). 15 febbraio 1611, quando i nostri confratelli La tragica morte dei 14 Religiosi francesca- versarono il sangue per testimoniare la propria ni di Praga fu considerata subito un vero e pro- fede, la Chiesa li riconosce martiri di Cristo prio “martirio”. Il Capitolo dei Frati Minori, e li saluta come primi beati dell’“Anno della riunito a Brno nel novembre del 1614, chiese Fede”. al Card. Francesco Dietrichstein di sollecita- Il solenne rito di beatificazione è stato pre- re a Roma il riconoscimento del martirio e il sieduto, in rappresentanza del Santo Padre, dal diritto al culto pubblico per i 14 presunti Mar- Cardinale Angelo Amato, SDB, Prefetto della tiri. Il Papa Paolo V (+1621) concesse che si Congregazione delle Cause dei Santi. Con lui potesse celebrare la messa e l’ufficio divino hanno concelebrato S.Em.za Rev.ma il Cardi- in onore dei 14 “martiri” (cf. RV, p. 58). In nale Domenico Duka, Arcivescovo di Praga, realtà ricevettero culto pubblico fino verso la S.Em.za Rev.ma Miloslav Vlk, oggi cardina- fine del sec. XVII, epoca in cui fu ripetuta la le, ed arcivescovo emerito di Praga, il Card. domanda di conferma di culto. Dopo i decreti Giovanni Coppa, ex Nunzio nella Repubblica di Urbano VIII fu presentata alla S. Sede la ri- Ceca, S.Ecc.za Mons. Giuseppe Leanza, Nun- chiesta di conferma di culto (cf. Summarium, zio nella Repubblica Ceca, i vescovi ausiliari doc.37 a-b, 39, pp. 122-125); tale richiesta non e i vescovi della Conferenza Episcopale Ceca. ebbe effetto, ma la causa continuò ugualmente Numerosi anche i frati minori concelebranti, per la via di riconoscimento del martirio. con il Ministro generale Fra’ José Rodríguez La raccolta delle prove sull’asserito mar- Carballo, O.F.M, erano presenti Fra. Gio- tirio ebbe inizio alla distanza di appena un vangiuseppe Califano, Postulatore generale decennio dopo la loro morte. Fu lo stesso Mi- OFM; Fra’ Ernesto Siekierka, Definitore per nistro generale dei Frati Minori P. Benigno l’Est Europa, e altri frati minori della Cu- da Genova, che nel 1621 inviò a Praga il P. ria generalizia. Inoltre: Fra Francesco Bravi, Girolamo Strasser, di Vienna, con il compito ministro provinciale di Milano, provincia di d’indagare sulla vita, le virtù, la fama di mar- appartenenza dei beati: Gerolamo Degli Are- tirio e gli asseriti miracoli attribuiti all’inter- se, Gaspare Daverio, Bartolomeo Dalmasoni, cessione dei presunti martiri di Praga. Il dotto Giovanni Bodeo. Fra Cornelius Bohl, ministro francescano ascoltò alcuni testimoni de visu e provinciale di Germania, provincia di appar- de auditu poi raccolse le loro deposizioni in un tenenza dei beati: Fra Giacomo, Fra Clemente libro dal titolo Illustre Martyrium pubblicato a e Fra Giovanni Didak; Fra José Antonio Ca- Vienna nel 1624. stiñeira Chouza ministro provinciale di San- Nei secoli successivi la Causa incontrò di- tiago in Spagna, provincia di appartenenza versi ostacoli, che ne determinarono il ritardo del Beato Giovanni Martínez. Particolarmente fino ai nostri giorni: la povertà della Provincia folta, la rappresentanza dei frati minori delle francescana boema impegnata nel ricostruire i Province dell’Est Europa e numerosi sacerdoti conventi dopo le distruzioni provocate dai pro- diocesani. In tutto circa 270 sacerdoti. testanti; le vicende politiche di quei territori a La santa messa ha avuto inizio con la so- lungo contesi fra potenze diverse in lotta tra lenne processione che, muovendo dal palazzo di loro; le due guerre mondiali del sec. XX e, episcopale, ha attraversato i suggestivi corti- infine, la lunga oppressione comunista. li del castello, facendo il suo ingresso in cat- tedrale dalla porta principale, mentre il coro Fr. Giovangiuseppe Califano, ofm intonava le litanie dei santi e l’antifona: Ecce Postulatore generale Sacerdos magnus. 3. Cronaca Il Cardinale Duka, dopo i riti iniziali, ha chiesto ufficialmente al Rappresentante del Nella monumentale cattedrale gotica di Santo Padre di procedere alla beatificazione. Il Praga, dedicata a San Vito, famosa perché cu- Cardinale Amato ha risposto rendendo nota la stodisce le reliquie di San Venceslao martire e lettera con la quale Benedetto XVI riconosce di San Giovanni Nepomuceno, si è celebrato, il titolo di beati ai venerabili Federico Bach- sabato 13 ottobre 2012, il solenne rito di bea- stein e compagni, affermando che “ fedeli alla tificazione dei Venerabili Servi di Dio Federi- propria vocazione, effusero il proprio sangue co Bachstein e 13 compagni, martiri, religiosi per Cristo e per la Chiesa”. La lettera del San- dell’Ordine dei Frati Minori. to Padre porta significativamente la data del 4 Trascorsi quattro secoli dal quel tragico ottobre. 540 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3

Ha caratterizzato il rito di beatificazione cumentaria nel suggestivo chiostro e nell’an- l’ostensione della nuova artistica urna - reli- tico refettorio del convento di S. Maria della quiario in legno, simile, per dimensioni e for- Neve, mentre il cortile antistante la chiesa è ma, a quella che custodisce le reliquie di san stato dedicato ai martiri al termine della messa Venceslao. In essa sono state collocate le os- di ringraziamento di domenica 14 ottobre pre- sa dei quattordici beati martiri, in seguito alla sieduta dal Ministro generale dell’Ordine, Fr. recente ricognizione. Dopo la proclamazione José Rodríguez Carballo. l’urna è stata portata processionalmente sul presbiterio da sei novizi francescani ed è stata 4. Omelia del Cardinale Prefetto della Con- consegnata ai diaconi della cattedrale, mentre gregazione un corteo composto da 14 bambini biancove- stiti, recanti simbolici rami di palma, la prece- 1. Pur rattristata dalla fine tragica di questi deva. Le reliquie hanno ricevuto l’omaggio di suoi figli, la Chiesa e l’Ordine dei Frati Minori 14 rose rosse, offerte da suore francescane, dei Francescani gioiscono, oggi, per la glorifica- ceri, offerti dall’Ordine francescano secolare zione dei novelli Martiri, che hanno vissuto e dell’incenso, infuso dal Cardinale Amato. alla lettera la parola di Gesù che disse: «Beati Al’atto della beatificazione si è reso visibile voi quando gli uomini vi odieranno e quando l’arazzo del pittore Tomas Cisarovsky, ope- vi metteranno al bando e v’insulteranno e re- ra commissionata per l’occasione. Durante spingeranno il vostro nome come scellerato, la liturgia della Parola sono state proclamate a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in le letture proprie della memoria dei martiri, quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra successivamente commentate dal Cardinale ricompensa è grande nei cieli» (Lc 6,22-23). Amato nella sua omelia, pronunciata in lingua Sono parole che prospettano subito lo sce- italiana e tradotta in ceco. nario concreto di ogni evangelizzazione, che L’assemblea ha partecipato coralmente suscita la reazione violenta delle tenebre, che si cantondo in gregoriano le parti proprie della ribellano alla luce della verità e della giustizia. Missa mundi, e alcuni famosi corali della tra- Per questo, l’apostolo Pietro in una sua lettera dizione ceca. così esorta i fedeli: «Se anche doveste soffrire Al termine della celebrazione il Ministro per la giustizia, beati voi! Non vi sgomentate Generale ha ringraziato nella persona del Car- per paura di loro, né vi turbate, ma adorate il dinale Amato il Santo Padre Benedetto XVI Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre che nell’arco di due settimane ha fatto dono a rispondere a chiunque vi domandi ragione all’Ordine dei Frati Minori di due beatifica- della speranza che è in voi» (2Pt 3,14-15). zioni e di 15 nuovi beati! Fr. José Rodriguez Il martirio resta una costante nella storia Carballo, facendo sue le parole di san Fran- della Chiesa e la beatitudine della persecuzio- cesco, ha poi voluto rinnovato pubblicamente ne costituisce un segno prezioso della seque- e solennemente, a nome dell’intero Ordine, la la Christi. Imitando il loro maestro e Signore, professione di obbedienza al “Signor Papa e ai infatti, i martiri - come Stefano, gli apostoli e suoi Successori” tutti i testimoni della fede uccisi in odium fidei Per onorare i confratelli martiri la provin- in questi duemila anni di cristianesimo - hanno cia dei frati minori di Praga ha programmato suggellato nel sangue la loro fedeltà al Van- diverse iniziative di carattere religioso – cultu- gelo. rale. La sera di venerdì 12 ottobre, vigilia della Nella fortezza dei martiri il Signore Gesù beatificazione, l’artista Petr Nikl ha realizzato manifesta la potenza della sua grazia, che do- nella chiesa di S. Maria della Neve, una “per- na agli inermi la capacità di sopportare ogni formance” di suoni e luci, di grande impatto ingiuria e ogni supplizio. estetico ed emotivo, nell’intenzione di evocare Nei suoi figli perseguitati e annientati, la in qualche modo, i segni prodigiosi che si ma- Chiesa mostra la sua vitalità di madre santa, nifestarono sul sepolcro dei martiri nel 1611, che si oppone all’odio, alle tenebre e alla vio- alcuni giorni dopo il barbaro eccidio. lenza del male, con la forza sovrabbondante Un altro concerto, dal forte messaggio spiri- della carità e del perdono. E lo fa con umil- tuale, eseguito del gruppo musicale Hradišťan, tà, secondo l’esortazione dell’apostolo Pie- ha concluso la giornata festiva di domenica 14 tro: «Questo sia fatto con dolcezza e rispetto, ottobre. In occasione della beatificazione è con una retta coscienza, perché nel momento stata pure organizzata una mostra storico do- stesso in cui si parla male di voi rimangano E POSTULATIONE GENERALI 541 svergognati quelli che malignano sulla vostra di fratellanza per risvegliare il bene, che è alla buona condotta in Cristo. È meglio, infatti, se radice di ogni cuore umano. così vuole Dio, soffrire operando il bene, che La violazione di un luogo sacro e l’uccisio- facendo il male» (2Pt,3,16-17). ne di quattordici persone consacrate fa da tra- Questi eroici testimoni di Cristo diventano gico contrasto con la loro vita buona. I Beati sale della terra e luce del mondo. Essi mostra- Martiri non odiavano, ma pregavano, lavora- no che è possibile opporsi alla diabolica poten- vano e operavano il bene. Erano umili testi- za del male con le sole armi della bontà e della moni della carità di Cristo, del suo calvario, carità. Il martirio è la suprema incarnazione del suo perdono. del Vangelo della speranza. La loro beatificazione ispira nelle nostre La loro solenne beatificazione non mira a menti e nei nostri cuori sentimenti di pace, di una vendetta postuma, ma cerca solo di esor- fraternità e di gioia. Si ha oggi tanto bisogno di tarci a vincere il male col bene, memori della convivenza pacifica e di comprensione. Rac- parola del Signore, che sconvolge ogni logica cogliamo il loro seme di bene e facciamolo di- umana: «Amate i vostri nemici, fate del bene ventare albero maestoso, che porta fiori e frutti a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi di umanità riconciliata e fraterna. maledicono, pregate per coloro che vi maltrat- Ricordiamo questo passato di passione, af- tano» (Lc 6,27-28). Tertulliano commenta: finché tutti i cristiani possano coltivare la pace, «Amare gli amici è abitudine di tutti, amare la comprensione, il rispetto reciproco, la gio- i nemici invece è solo dei cristiani» (Tertul- ia di vivere insieme senza odio e risentimenti. liano, A Scapula, 1,3). E Ambrogio aggiunge: Per tutti è un’occasione preziosa di conversio- «Mentre la Legge comanda la rivincita della ne e di ritorno al bene. Con la beatificazione, vendetta, il Vangelo offre l’amore alle inimi- la Chiesa sigilla la nostra bocca con «la parola cizie, la benevolenza all’odio, il buon augurio della riconciliazione» (2Cor 5,19). alle maledizioni, l’aiuto ai persecutori [...]. Il sangue dei martiri non è un grido di ven- Quanto è più perfetto l’atleta che non sente detta, ma un canto di perdono, un magnificat l’offesa!» (Ambrogio, Esposizione del Vange- di lode al Signore. In questa umanamente ine- lo secondo Luca, 5,73). splicabile generosità risiede il segreto della I martiri amano realmente e non in modo loro vittoria sul male e un appello a superare superficiale, cooperando così al bene del ne- le divisioni, a riaffermare il nostro impegno mico. Essi immettono l’amore dove c’è odio, ecclesiale e sociale, in vista del bene comune la concordia dove c’è divisione, la pace dove e della pace. c’è guerra, il perdono dove c’è l’offesa. Essi È questo il dono che i Beati martiri fanno spronano la comunità umana alla riconcilia- alla Chiesa e alla società umana. Essi mani- zione e alla fraternità di una convivenza paci- festano la perenne vitalità del bene, fermento fica. I martiri, vittime del male che costante- indispensabile per una umanità riconciliata, mente si oppone al bene, ci invitano a essere pacifica, buona. misericordiosi, fermi e coerenti nella nostra carità senza limiti. Card. Angelo Amato, SDB Anche oggi il nemico della luce cerca di op- primere la Chiesa, non tanto con l’uccisione 3. Decretum super martyrio Venerabilis dei cristiani – in alcune regioni questo avvie- Servi Dei Friderici Bachstein et XIII So- ne ancora – quanto piuttosto con l’irrisione, ciorum il disprezzo, il rifiuto della parola di Gesù e dei comandamenti di Dio. A questa ondata di Congregatio odio antievangelico, il cristiano fa fronte con de Causis Sanctorum coraggio e senza rispetto umano, rafforzando il proprio spirito di carità. Fedele a Cristo via, PRAGENSIS. Beatificationis seu De- verità e vita, egli resiste alla continua demoli- clarationis martyrii Servorum Dei Friderici zione della propria identità con l’esemplarità Bachstein et xiii Sociorum Ordinis Fratrum Mi- della propria esistenza mite e misericordiosa. norum († 15.02.1611).

2. La beatificazione dei 14 martiri di Pra- «Et omnes fratres, ubicumque sunt, re- ga è, quindi, un invito a far fronte alla marea cordentur, quod dederunt se et reliquerunt del male con un atteggiamento di perdono e corpora sua Domino Iesu Christo. Et pro eius 542 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 amore debent se exponere inimicis tam visibi- Mane diei 15 mensis Februarii anni 1611 libus quam invisibilibus; quia dicit Dominus: turba quaedam irata, gladiis et fustibus arma- Qui perdiderit animam suam propter me, sal- ta, conventum oppugnavit instigata per ca- vam faciet eam (cfr. Lc 9, 24) in vitam aeternam lumniam adversus fratres, accusatos de auxi- (Mt 25, 46). Beati qui persecutionem patiuntur lio inimicis urbis Pragae praestando. Singuli propter iustitiam, quoniam ipsorum est reg- fratres suo quisque muneri prospicien­tes, ex num caelorum (Mt 5, 10)» (Regula non bullata improviso sunt comprehensi, letaliter tandem Sancti Francisci Assisiensis XVI, 10-12). percussi martyrio occubuerunt omni dempta Seraphicus vir Assisiensis, sublimi in- defectione ob catholicae fidei testimonium flammatus caritate, per ignem veri martyrii praebendum. Domino se tradere cupivit. Corona, quam Huic selecto agmini defensorum fidei, qui ipse appetiverat, peculiari gratiae dono reser- digni erant ut inter martyres cooptarentur, prae- vata est innumeris eius filiis, qui saeculorum positus est Pater Fridericus Bachstein, presby- decursu digni sunt habiti ut catholicam fidem ter Bohemus, natus in urbe Pomerio prope Jin- usque ad sanguinis effusionem testificarentur drichuv Hradec, quinquaginta fere annos aeta- ad altissimam amoris Dei viam fratribus hoc tis, vicarius conventus et magister novitiorum. modo ostendendam. Lanceae ictu in cor illato necatus est. Quos inter eminent Servi Dei Fridericus Quem instar coronae sequentes comita- Bachstein et tredecim Socii, sodales professi bantur Sodales: ex Ordine Fratrum Minorum, qui vitam fra- 1. Ioannes Martinez, presbyter Hispanus, ternitatis in laetitia gesserunt, testimonium quadraginta fere annos natus, in contro- perhibuerunt de propria unitate in diversitate versiis expertus. Sacristae et confessarii culturarum, summo studio observantiam Re- muneribus fungebatur apud Hispanos ci- gulae curarunt, veri fratres in fide et caritate ves Pragae degentes. Ipso die caedis, cum commune oppetiverunt martyrium Pragae die Sanctissimi Sacramenti species absconde- 15 mensis Februarii anno Domini 1611. re intendebat, comprehensus est, eiusque Sub suavissimo conspectu Deiparae Ma- caput et dextera manus sunt excisa. tris, in coenobio Sanctae Mariae ad Nives, 2. Simon, sacerdos ex Gallia, triginta fere an- humiles hi Servi Domini assiduos se praebe- nos agens, officium gerebat eleemosynas bant in celebratione Officii Divini, in exerci- colligendi. In habitaculo impetum subiit; tiis pietatis et in conversatione vitae commu- et calva eius ictu baculi est affecta; ac su- nis. Inter eos, alii erant presbyteri qui minis- bito in stomacho aliisque membris corpo- terio praedicationis frugifere prospiciebant, ris transfossus est. sacramenta administrabant, infirmos invise- 3. Bartholomaeus Dalmasoni, sacerdos Ita- bant, processiones instituebant, veros se de- lus, natus in Ponte S. Pietro, Bergomi. Ec- clarantes propugnatores catholicae doctrinae; clesiam et conventum restaurandos cura- alii vero, non clerici, testimonium fidei simi- bat. In loco subterraneo, quo confugerat, liter exhibebant eucharisticum mysterium aggressionem subiit; deinde flagellis cae- adorantes necnon laudes precesque ad Bea- sus est et gladio interemptus. tam Mariam Virginem effundentes. 4. Hieronymus ex Comitibus appellatis Are- Filii Sancti Francisci apud publicas reli- se, diaconus Italus, ex Mediolanensi urbe, giosasque urbis auctoritates et apud catho- viginti quattuor circiter annos natus. Dum licum populum optima fruebantur opinione. in dormitorio coram altare Mariae Virginis In odio erant tantummodo apud Reformatos, flexis genibus versabatur, gladio transfi- qui “stultos Dei” appellabant eos. Dum vias xus est. percurrebant vel stipem quaeritabant, saepe 5. Gaspar Daverio, subdiaconus Italus, sep- contumeliis afficiebantur, aliquando fustibus, tem et viginti annos natus, ortum habuit in limo vel saxis percutiebantur, immo mortis loco Busto Arsizio, Baretii, die 27 mensis minationibus vexabantur. Omnes humiliter ac Aprilis anno 1584. Hunc oppugnatores in- patienter respondebant, et veniam offerentes terfecerunt, deicientes eum e tectu eccle- propter amorem Domini, et immo gaudentes siae. contumeliam pati pro unitate Sponsae Chris- 6. Iacobus, aetatis circiter duodeviginti vel ti. Huius evangelicae, pauperis et laetae vitae viginti annos, Germanus ex Augusta, cle- exemplum secuti, plurimi Reformati in Ca- ricus temporariis votis professus, a carni- tholicam Ecclesiam sunt regressi. ficibus e tectu ecclesiae deiectus est. E POSTULATIONE GENERALI 543

7. Clemens, duodeviginti vel viginti aetatis mi D.ni Lini Fumagalli, Episcopi Viterbien- annos, Germanus ex Saxia, sodalis religio- sis, praefatos Dei Servos interemptos esse sus votis temporariis professus. Caput eius agnoverunt propter ipsorum fidelitatem erga bipartito securi abscisum est. Christum et Ecclesiam. 8. Ioannes, Bohemo genere natus, clericus Facta denique de hisce omnibus re- novitius. Fortasse malleo ferreo est neca- bus Summo Pontifici Benedicto XVI per tus. subscriptum Cardinalem Praefectum accurata 9. Christophorus Zelt, frater laicus, ex Neer- relatione, ipse Beatissimus Pater, vota Con- landia oriundus, septuaginta circiter anno- gregationis de Causis Sanctorum excipiens rum aetatis, coquus. Primus fuit qui mar- rataque habens, hodierno die declaravit: Con- tyrium subiit. Caput eius malleo ferreo est stare de martyrio eorumque Causa Servorum percussum. Dei Friderici Bachstein et tredecim Socio- 10. Ioannes Didak, frater laicus, in Germania rum, ex Ordine Fratrum Minorum, in casu et natus. Morti occubuit praeceps datus e tur- ad effectum de quo agitur. ri ecclesiae simul cum sodalibus Gaspare Hoc autem decretum publici iuris fieri et et Iacobo. in acta Congregationis­ de Causis Sanctorum 11. Emmanuel, frater laicus, Bohemus civis, Summus Pontifex referri mandavit. coqui officium exercebat. Contuso capite Datum Romae, die 10 mensis Maii a.D. adversus murum, ex inferiore ecclesiae 2012. tecto in terram deiectus est. Angelus Card. Amato, S.D.B. 12. Ioannes Bode, vel Rode, frater laicus, Ita- Praefectus lus ex Monpiano, Brixiae, holitor et auxi- + Marcellus Bartolucci liaris sacristae. In subterraneo loco, quo se Archiep. tit. Mevaniensis a Secretis contulerat, ictibus est vulneratus. Postea flagellis caesus, gladio percussus martyrio 4. Decretum super virtutibus Venerabilis occubuit. Servi Dei Raphaëlis Delle Nocche 13. Antonius, novitius laicus, Bohemus. Mor- tem obiit forsitan gladio transfossus. Congregatio Fidelis populus hos Servos Dei immediata, de Causis Sanctorum propagata et spontanea veneratione prosecu- tus est, quamobrem Causa statim promota est TRICARICENSIS. Beatificationis et Cano- per viam cultus. Attenta tamen difficultate ut nizationis Servi Dei Raphaëlis Delle Nocche applicaretur­ “casus exceptus” ob Decretum Episcopi Tricaricensis Fundatoris Soro- Urbani VIII anni 1625, Causa ad martyrium rum Discipularum a Iesu Eucharistico (1877- agnoscendum per consuetam viam est re- 1960). sumpta. Itaque prior Processus Informativus Pragae instructus est annis 1695-1698. «Fides faciet ut Iesum videatis; spes faciet Ob intricatas tamen temporum vicissitu- ut in Hostia aeternae vitae pignus videatis; ca- dines, aliquot per saecula Causa retardata est. ritas faciet ut amorem videatis qui hoc in subli- Alter enim Processus Informativus habitus mi invenitur mysterio». est Pragae a die 11 mensis Maii anni 1933 ad Haec verba quibus Servus Dei Raphaël diem 24 mensis Novembris anni 1944. Adep- Delle Nocche ad Sorores Discipulas a Iesu Eu- ta horum Processuum validitate per Decre- charistico est allocutus, eius ardentem testifi- tum diei 20 mensis Aprilis anno 1994, appa- cantur amorem erga Eucharistiae mysterium, rata est Positio super asserto martyrio, quae verum solem qui eius vitam lustravit eiusque faventi sententia excepta est sive in Historica operam. Adorans contemplatio incepta eius Consultorum Sessione die 16 mensis Decem- ac pastoralem navitatem sustinuit, in eo ge- bris anno 2003, sive in Peculiari Consultorum nuinum processum sese Christo assimilandi Theologorum Congressu die 5 mensis Martii maturavit, ex quo virum Ecclesiae et mundo anno 2011, quarto ipso recurrente saeculo a deditum effecit. patrato martyrio Servorum Dei. Tandem Pur- Servus Dei in loco vulgo Marano prope purati Patres et Episcopi in Ordinaria Ses- Neapolim die 19 mensis Aprilis anno 1877 sione congregati, quam ego, Card. Angelus est natus. Fidei donum, a familia profunde Amato praesedi die 10 mensis Ianuarii anno christiana acceptum, lux exstitit quae eum 2012, audita relatione Ponentis Causae, Exc. ab infantia perduxit ad eius munera laetanter 544 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 adimplenda. Optimis praeditus mentis, cor- humilitate innixam, pro certo habens praedi- dis et indolis dotibus, studio et assiduis devo- cationem non sufficere sed opus esse ut spe- tisque precibus se abdidit. Sacro Chrismate cifica virtutis testimonia redderentur, missioni anno 1891 unctus, invitationem Domini ad Pastoris et Fundatoris animarum consentanea. sacerdotium excepit atque Neapoli Archiepis- Eius multiplex indoles demonstrat doctum copale ingressus est Seminarium. Presbyter virum, educatorem, sociologum, politicum et die 1 mensis Iunii anno 1901 est ordinatus. operum beneficentiae fautorem. Ille tamen po- Sequenti anno secretarius Episcopi Lycien- tissimum animarum pastorem se sentiebat hu- sis est nominatus. Deinde quinque per annos milemque Iesu discipulum. «Qui non aedificat munus implevit rectoris Seminarii regionalis sub unico fundamento quod est Iesus Christus Melfictensis. Suas ob sacerdotales virtutes, die et sub lege caritatis, humilitatis et amoris – 10 mensis Februarii anno 1922 Episcopus Tri- dicere solebat – forsitan sumptuosa aedificia caricensis est nominatus. exstruet, sed ad destructionem destinata atque Die 8 mensis Septembris anno 1922 ingres- ruinam afferendam et calamitates maiores illis sus eius in Dioecesim habitus est; ibi bonum quas passi sumus». et fidelem populum invenit, etsi versantem in Die 15 mensis Septembris anno 1958 Ser- condicionibus regressus socialis et saepe pau- vus Dei, iam ultraoctogenarius, ab officio pertatis. Servus Dei statim coniunctum suis Episcopi Tricaricensis renuntiationem exhi- cum fidelibus profundo amore se sensit, ita buit, sed Capitulum Cathedralis Ecclesiae eam ut per duodequadraginta annos sui pastoralis repulit. Die 4 mensis Iunii anno 1959 cum ministerii omnes suas vires corporis et animi Consilio Discipularum coram acceptus est insumeret ad eos a statu recessus detrahendos. atque beatus Ioannes XXIII eum «Sanctum» Maxime sollicitum se praebuit de clero ins- appellavit. Graviter aegrotans, die 23 mensis tituendo, de Actione Catholica ordinanda de- Novembris anno 1960 cordis morbo est cor- que populo ad humanam et christianam con- reptus atque die 25, annis meritisque onustus, dicionem promovendo. Innumeri et continui pie in Domino obdormivit. exstiterunt eius interventus caritate inspirati Hic Pastor indefatigabilis, prudens et sa- atque iustitia: ille enim opus coepit sacras ae- piens Fundator, iam iuvenis presbyter sibi des quasi relictas et Seminarium dioecesanum sanctitatem assequi proposuit per promptum, nec non ludos pueritiae atque publicas scholas laetum, generosum et constans, etiam in one- restaurandi. Curam adhibuit ut opere caren- rosis et arduis temporibus sui ministerii, exer- tes opus invenirent, agricolae terram, operarii citium virtutum christianarum, sacerdotalium domicilia et ut viae exstruerentur ac civile va- et episcopalium, unice et semper ad gloriam letudinarium. Solli­citudine eminuit de sociali Dei et in bonum suorum Sacerdotum, Discipu- assistentia, de aegrotis, de infantia derelicta larum suique gregis. Diligenter vestigia divini deque multis aliis inceptis, cor ostendens pa- Pastoris sequens, exemplar exstitit vitae pro tris qui omnes excipere noverat, et omnes ful- omnibus prope eum adstantibus. cire eosque infinita patientia audire cupiebat. Ob sanctitatis famam quae sua sponte apud Saepius Dioecesim invisit atque, magna populum crescebat, a die 25 mensis Novem- cum fidelium participatione, duos celebravit bris anno 1968 ad diem 23 mensis Decembris Congressus eucharisticos dioecesanos. Ad anno 1990 apud Curiam Dioecesis Tricaricen- subsidia in amplo opere pastorali accipienda, sis Processus Ordinarius est celebratus super Institutum condidit Sororum Discipularum a vita et virtutibus, cui additi sunt Processus ro- Iesu Eucharistico, cui erga Eucharistiam ar- gatoriales, alius Neapoli a die 11 mensis Fe- dentem transmisit amorem a quo ipse arreptus bruarii anno 1974 ad diem 25 mensis Februarii fuerat. Verbis et exemplo eas ad profundam anno 1975 celebratus, alius Lyciensi in urbe spiritalem vitam perduxit atque altum oratio- die 23 mensis Novembris anno 1990. Iuridica nis spiritum, exhibens, uti proprium Instituti validitas huiusmodi Inquisitionum canonica- propositum, nempe Iesum perpetuo adorandi, rum per Decretum die 8 mensis Ianuarii anno iniurias quas Ipse in Sacramento accipit repa- 1993 a Congregatione de Causis Sanctorum randi, eucharisticum cultum propagandi, pro est recognita. Parata Positione, die 22 mensis sacerdotalibus vocationibus orandi, cateche- Ianuarii anno 2011 Peculiaris Consultorum sim pueris tradendi. Theologorum Congressus, positivo cum exitu, Ipse primus cotidie et maxima simplicita- habitus est. In Sessione Ordinaria die 10 men- te rationem vitae gerebat fide, spe, caritate et sis Ianuarii anno 2012 Patres Cardinales et E POSTULATIONE GENERALI 545

Episcopi, me Card. Angelo Amato praesiden- laicorum consociationem illam, cui nomen te, audita relatione Ponentis Causae Excellen- «Actio Catholica», et artem ephemeridum tissimi Domini Ambrosii Spreafico, Episcopi componendarum penitus, necnon tranquillam Frusinatensis-Verulani-Ferentini, edixerunt et actuosam vitam familiarem expertus est. Servum Dei heroicum in modum virtutes theo- Damnatus quod esset christianus, christiani logales, cardinales iisque adnexas excoluisse. instar mortuus est oblationem vitae suae be- Facta demum de hisce omnibus rebus Sum- nigne offerens. Sensibus fidei comitantibus, mo Pontifici Benedicto XVI per subscriptum quos in familiae, civilis cultus, pietatis socie- Cardinalem Praefectum accurata relatione, tatisque adiunctis vixerat atque excoluerat, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis sese omnino caritati Dei commisit. Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno Verus hic testis Christi die 6 mensis Iunii die declaravit: Constare de virtutibus theolo- anno 1907 Carpi natus est et consecuto die 9 galibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum ad batismalem fontem ductus. Die 11 mensis in proximum, necnon de cardinalibus Pruden- Maii anno 1913 sacramentum Confirmationis tia, Iustitia, Temperantia et Fortitudine, iisque recepit. Iam inde a iuventute assidue sacra- adnexis, in gradu heroico, Servi Dei Raphaëlis menta frequentavit et inter ordines Actionis Delle Nocche, Episcopi Tricaricensis et Soro- Catholicae Italiae se ascripsit, ubi praecipuis rum Discipularum a Iesu Eucharistico Funda- muneribus functus est, primum institutoris, toris, in casu et ad effectum de quo agitur. dein Praesidis Dioecesani. Operi Realinae, Hoc autem decretum publici iuris fieri et uti dicitur, Carpensi pro institutione et carita- in acta Congregationis de Causis Sanctorum te provehendis­ interfuit et a Secretis fuit Pri- Summus Pontifex referri mandavit. mi Congressus Eucharistici dioecesani anno Datum Romae, die 10 mensis Maii a.D. 1931 celebrati. 2012. Die 9 mensis Iulii anno 1930, Mariam Marchesi uxorem duxit, e qua septem ha- Angelus Card. Amato, S.D.B. buit filios, quos omnes summa cum laetitia Praefectus accepit et in navitate spiritus aluit. Vincula familiaria instituit mutuae in alterum pietati + Marcellus Bartolucci et verae christianae caritati intime conserta Archiep. tit. Mevaniensis a Secretis et matrimonii sacramentalis vivificata gratia. Sollicitus pater et sollers, in societate quadam 5. Decretum super martyrio Venerabilis cautionum actoris laborem exercens necessi- Servi Dei Odoardi Focherini tatibus amplae suae familiae providit. Pro christianis rationibus vulgandis ac su- Congregatio stinendis inter fundatores ephemeridis illius de Causis Sanctorum ad usum iuvenum catholicorum, cui titulus vulgo L’Aspirante, ubicumque Italiae cele- CARPENSIS. Beatificationis et Canoniza- bratae actuosam habuit partem. Cooperator tionis Servi Dei Odoardi Focherini Christifide- fuit ephemeridis quoque Apostolicae Sedis, lis Laici et Patris familias († 27.12.1944). scilicet v. L’Osservatore Romano, atque aliam, cui titulus L’Avvenire d’Italia, om- «In purissima Christi fide morior, in quam, nimodis provexit, cuius anno 1939 Admini­ sicut et in Ecclesiam et Papam summopere strator factus est. credo». Qui sane iustus veritati curandae ac Regno Super semitas populi sui et humanae histo- Christi praeli gratia diffundendo spiritum ca- riae tragoedias praefulgida Deus semper suf- ritatis pro bono proximi more heroum revera flammat sidera, quibus viam certam collustret inflatum coniunxit. Ab anno 1942, enim, vali- spesque nostras corroboret. Quas inter luces dissima propter consilia ab ipso inita amplius eminens effulget Servi Dei Odoardi Focheri- quam centum fratres hebraeos persecutione ni, patrisfamilias, fidei confessio prope me- generis causa vexatos servare valuit. morata, ex ultimis ipsius verbis in campo de- Effulgentem ob fidem suam, quae in ca- tentionis v.d. Hersbruck effatis collecta. Qui, tholico eius apostolatu et ephemeridum com- uberrimum consecrationis Deo et, ut dicatur, ponendarum opere eminuit, die 11 mensis «studii hominis» exemplum, communionem Martii anno 1944, militiae nefario tunc pra- ecclesialem servitiumque apostolicum apud epollenti germanico regimini in Deum hostili 546 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 obsequentis iussu, Carpi comprehensus est et tis, agnoverunt Servum Dei Odoardi Foche- Bononiae in carcerem Sancti Ioannis ad Mon- rini ob fidelitatem erga Christum confessam tem coniectus, unde in campum detentionis verum in odium fidei martyrium passum esse prope Fossoli traductus est. Via haec passio- atque usque ad ultimum Christo suaeque bap- nis, post traiectos campos discessionis apud tizati dignitati fidelem mansisse. vicum Gries et detentionis prope Floxenbur- Facta demum de hisce omnibus rebus gum, eum ad ultimum locum Hersbruck tra- Summo Pontifici Benedicto XVI per infra- xit, quo die 20 mensis Septembris anno 1944 scriptum Cardinalem Praefectum accurata pervenit. relatione, Summus Pontifex Benedictus XVI, Quo in fero invio Servus Dei intellexit vota Congregationis de Causis Sanctorum Deum extremum vitae sacrificium ab ipso excipiens rataque habens, hodierno die de- petere tamquam summam evangelicae eius claravit: Constare de martyrio eiusque causa fidelitatis obsignationem. Servi Dei Odoardi Focherini, Christifidelis Monumenta coaeva voluntatem persecu- Laici et Patris familias, in casu et ad effectum tionis contra eum ex mero odio fidei erupisse de quo agitur. exhibent, necnon apud Servum Dei acceptio- Hoc autem decretum publici iuris fieri et nem passionis testantur, sicut et constantiam in acta Congregationis de Causis Sanctorum eius in oratione consolationemque fidei et Summus Pontifex referri mandavit. perseverantiam aliorum fidei corroborandae Datum Romae, die 10 mensis Maii a.D. atque benignam veniam persecutoris. 2012. Plagae cruris et pedis, medicorum omnibus reiectis curis, adeo in nefastam pestilentiam Angelus Card. Amato, S.D.B. excesserunt, ut, diris procedentibus corporis Praefectus cruciatibus, die 27 mensis Decembris anno 1944 mortem occumberet. + Marcellus Bartolucci Crucem pro vita maluerat, quam Iesus ei Archiep. tit. Mevaniensis a Secretis speciosissimum decus docuit et ipse plena ac voluntaria praelatione aequo etiam inter tor- 6. Validitas Iuridica Inquisitionis Dioecesa- menta animo ad calvarium portavit, viribus nae in Causa Servae Dei Mariae Marga- inferioris cuiusque spiritus exemplo confir- ritae Diomirae a Verbo Incarnato Dei mans. declaratur Ob indesinentem eius et in dies progre- dientem famam martyrii, qua Servus Dei cir- Congregatio cumfusus est iam cum gloriosae eius mortis de Causis Sanctorum undique fama pervasit, Ordinarius Carpensis, competentia territoriali ab Episcopo Bamber- Prot. N. 2668-6/10 gensi in Germania adepta, causam beatifica- tionis canonice inivit per celebrationem In- FLORENTINA. Beatificationis et Canoni- quisitionis dioecesanae a die 30 mensis Martii zationis Venerabilis Servae Dei Mariae Mar- anno 1996 ad diem 26 mensis Maii anno 1998 garitae Diomirae a Verbo Incarnato (in sae- super adserto martyrio Servi Dei, cuius aucto- culo: Mariae Allegri) Religiosae professae ritas et vis iuridica a Congregatione de Causis Congregationis Stabilitarum in Caritate Boni Sanctorum decreto diei 28 mensis Maii an- Pastoris. no 1999 probatae sunt. Positione confecta, iuxta suetum morem, die 16 mensis Octobris In Ordinario Congressu, die 18 mensis No- anno 2007, Congressus Peculiaris Consulto- vembris anni 2011 celebrato, haec Congrega- rum Theologorum super martyrio factus est, tio de Causis Sanctorum sequens dubium di- in quo prospero cum exitu disceptatum est an sceptavit, nimirum: “An constet de validitate mors Servi Dei verum martyrium fuisse. Pa- Processus Apostolici et Inquisitionis Dioece- tres Cardinales et Episcopi in Sessione Ordi- sanae, apud Curiam ecclesiasticam Florenti- naria die 3 mensis Aprilis anno 2012 habita, nam peractorum, super vita et virtutibus nec- cui egomet ipse Angelus Cardinalis Amato non fama sanctitatis et signorum Venerabilis praefui, audita relatione Excellentissimi ac Servae Dei Mariae Margaritae Diomirae a Reverendissimi Domini Laurentii Chiarinelli, Verbo Incarnato (in saeculo: Mariae Allegri), Episcopi emeriti Viterbiensis, Causae Ponen- Religiosae professae Congregationis Stabilita- E POSTULATIONE GENERALI 547 rum in Caritate Boni Pastoris: testes sint rite Angelus Card. Amato, S.D.B. recteque examinati et iura producta legitime Praefectus compulsata in casu et ad effectum de quo agi- tur”. + Marcellus Bartolucci Haec Congregatio, attento voto ex officio Archiepiscopus tit. Mevaniensis a Secretis redacto reque diligenter perpensa, rescripsit: Affirmative, seu constare de validitate prae- 8. Facultas Transumptum Inquisitionis Dio- fatorum Processus Apostolici et Inquisitionis ecesanae in Causa Beatae Margaritae Diocesanae in casu et ad effectum de quo agi- Colonna aperiendi tur, sanatis de iure sanandis. Contrariis non obstantibus quibuslibet. Congregatio Datum Romae, ex aedibus eiusdem Con- de Causis Sanctorum gregationis, die 29 mensis Octobris A.D. 2012. Prot. N. 2752-3/12 Angelus Card. Amato, S.D.B. Praefectus ROMANA. Canonizationis Beatae Mar- garitae Colonna Monialis professae Ordinis + Marcellus Bartolucci Sanctae Clarae. Archiepiscopus tit. Mevaniensis a Secretis Rev.mus P. Ioannes Iosephus Califano, Po- 7. Facultas Transumptum Inquisitionis stulator Generalis Ordinis Fratrum Minorum, Dioecesanae in Causa Servi Dei Augusti ab hac Congregatione de Causis Sanctorum Raphaëlis Ramírez Monasterio aperien- petit ut Transumptum Inquisitionis Dioece- di sanae, apud Curiam ecclesiasticam Praenesti- nam peractae, super vita et virtutibus Beatae Congregatio Margaritae Colonna, Monialis professae Or- de Causis Sanctorum dinis Sanctae Clarae, clausum sigillisque mu- nitum in actis eiusdem Congregationis, aperiri Prot. N. 2785-3/12 possit. Haec Congregatio, attentis expositis, pro GUATIMALENSIS. Beatificationis seu gratia iuxta preces benigne annuit: servatis de Delcarationis Martyrii Servi Dei Augusti cetero omnibus de iure servandis. Contrariis Raphaëlis Ramírez Monasterio Sacerdotis pro- non obstantibus quibuslibet. fessi Ordinis Fratrum Minorum in odium Fi- Datum Romae, ex aedibus eiusdem Con- dei, uti fertur, interfecti. gregationis, die 20 mensis Octobris A.D. 2012.

Rev.mus P. Ioannes Iosephus Califano, Po- Angelus Card. Amato, S.D.B. stulator Generalis Ordinis Fratrum Minorum, Praefectus ab hac Congregatione de Causis Sanctorum petit ut Transumptum Inquisitionis Dioece- + Marcellus Bartolucci sanae, apud Curiam ecclesiasticam Guatima- Archiepiscopus tit. Mevaniensis a Secretis lensem peractae, super vita et martyrio necnon fama martyrii Servi Dei Augusti Raphaëlis 9. Facultas Transumptum Inquisitionis Dio- Ramírez Monasterio, Sacerdotis professi ecesanae in Causa Servae Dei Mariae eiusdem Ordinis, in odium Fidei, uti fertur, in- Annae Alberdi Echezarreta aperiendi terfecti, clausum sigillisque munitum in actis eiusdem Congregationis, aperiri possit. Congregatio Haec Congregatio, attentis expositis, pro de Causis Sanctorum gratia iuxta preces benigne annuit: servatis de cetero omnibus de iure servandis. Contrariis Prot. N. 2806-3/12 non obstantibus quibuslibet. Datum Romae, ex aedibus eiusdem Con- MATRITENSIS. Beatificationis et Cano- gregationis, die 18 mensis Septembris A.D. nizationis Servae Dei Mariae Annae Alberdi 2012. Echezarreta Antistitae Monasterii Sororum Conceptionistarum Franciscalium. 548 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3

Rev.mus P. Ioannes Iosephus Califano, Po- gas, Cornejo, Fondatrice delle Suore France- stulator Generalis Ordinis Fratrum Minorum, scane Missionarie dell’Immacolata. Ponente ab hac Congregatione de Causis Sanctorum della Causa è stato S.E. Rev.ma Mons. Justo petit ut Transumptum Inquisitionis Dioecesa- Mullor Garcia. La seconda Causa riguarda le nae, apud Curiam ecclesiasticam Matritensem virtù eroiche della Serva di Dio Giovannina peractae, super vita et virtutibus necnon fama Franchi, Fondatrice delle Suore Infermiere sanctitatis et signorum Servae Dei Mariae An- dell’Addolorata di Como. Ponente della Causa nae Alberdi Echezarreta, Antistitae Monasterii è stato S.E. Rev.ma Mons. Lorenzo Chiarinel- Sororum Conceptionistarum Franciscalium, li, Vescovo Emerito di Viterbo. clausum sigillisque munitum in actis eiusdem Congregationis, aperiri possit. 3. Congressus Peculiaris Theologorum Haec Congregatio, attentis expositis, pro gratia iuxta preces benigne annuit: servatis de Il 26 ottobre i Consultori Teologi della cetero omnibus de iure servandis. Contrariis Congregazione delle Cause dei Santi hanno non obstantibus quibuslibet. espresso il loro unanime parere favorevole cir- Datum Romae, ex aedibus eiusdem Con- ca l’eroicità delle virtù del Servo di Dio Fau- gregationis, die 20 mensis Octobris A.D.2012. stino Ghilardi, sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Minori. Angelus Card. Amato, S.D.B. Sabato 24 novembre si è celebrato, con esi- Praefectus to favorevole, il Congresso peculiare super virtutibus della Serva di Dio Maria Isabella + Marcellus Bartolucci della Trinità, Fondatrice delle Suore Conce- Archiepiscopus tit. Mevaniensis a Secretis zioniste al servizio dei poveri.

10. Notitiae particulares 4. Variae

1. Promulgatio Decretorum a. Chiusura di Inchieste Diocesane Lo scorso 30 luglio, nella cappella Santua- Il 20 dicembre 2012 il Santo Padre Bene- rio di San Francesco il Grande ad Antigua- detto XVI, ricevendo in udienza privata Sua Guatemala, S.Ecc.za Mons. Oscar Julio Vián, Eminenza Reverendissima il Signor Card. Archivescovo metropolitano di Guatemala, Angelo Amato, SDB, Prefetto della Congre- ha presieduto la sessione di chiusura dell’In- gazione delle Cause dei Santi, ha autorizzato chiesta diocesana super martyrio del Servo di la Congregazione a promulgare i seguenti De- Dio Augusto Raffaello Ramírez Monasterio, creti relativi a Cause della nostra Postulazione: sacerdote dell’Ordine Frati Minori. Oltre ai – le virtù eroiche della Serva di Dio Ma- membri del tribunale ecclesiastico hanno par- ria Francisca de la Llagas, Cornejo, Fonda- tecipato all’atto il Nunzio Apostolico di Sua trice delle Suore Francescane Missionarie Santitá, il Ministro Provinciale della Provincia dell Immacolata, nata a Quito, Equador, l’11 Nostra Signora di Guadalupe di Centro Ame- dicembre 1874, e ivi morta il 24 ottobre 1964. rica e Panana, MRP. Saul Flores, alcuni fami- – Le virtù eroiche della Serva di Dio liari del Servo di Dio, religiose e religiosi e un Giovannina Franchi, Fondatrice delle Suore gran numero di fedeli. Infermiere dell’Addolorata di Como, nata a Il Cardinale Arcivescovo di Madrid, Anto- Como il 24 giugno 1807 ed ivi morta il 23 feb- nio Mª Rouco Varela, ha presieduto martedì braio 1872. 18 settembre la sessione di chiusura del pro- cesso diocesano per la Causa di Beatificazione 2. Congregationes Ordinariae e Canonizazione della Serva di Dio Ana María Alberdi Echezarreta, monaca Concezionista, Martedì 6 novembre 2012 i Padri Cardinali celebrando nella Capella del Monastero del- e Vescovi si sono riuniti in Congregazione Or- le Suore Concezioniste Francescane, “La La- dinaria per esprimere il proprio voto relativa- tina”. Erano presenti il Delegato Episcopale mente a due Cause di Beatificazione e Cano- per le Cause dei Santi, Ricardo Quintana; il nizzazione della nostra Postulazione generale. Delegato Episcopale per le Cause di Beatifi- La prima Causa riguarda le virtù eroiche cazione, José Bosón; il notaio Nieves Salazar della Serva di Dio Maria Francisca de la Lla- e il notaio aggiunto Juan Carlos Prieda, con il E POSTULATIONE GENERALI 549

Promotore di Giustizia, P. Paul Antonio de la diocesana “Matritensis”super vita et virtu- Fresilla. tibus della Serva di Dio Ana María Alberdi Nella vigilia della Solennità di San Fran- Echezarreta, monaca Concezionista: sabato 15 cesco, mercoledì 3 ottobre, al termine della dicembre i transunto dell’Inchiesta “Praenesti- celebrazione del Transito, Sua Ecc.za Rev.ma na” sulla vita e le virtù della Beata Margherita Mons Domenico Sigalini, vescovo di Palestri- Colonna, monaca clarissa. na ha presieduto nel convento dei frati minori di Palestrina la sessione di chiusura dell’In- c. Positio chiesta diocesana super vita et virtutibs della Sotto l’attenta direzione del Rev.mo Re- Beata Margherita Colonna, clarissa. latore Mons Carmelo Pellegrino, è stata data alle stampe, e consegnata presso l’ufficio del b. Apertura di Transunti Protocollo della Congregazione, nel mese di Presso la Cancelleria della Congregazione ottobre la Positio super virtutibus della Serva delle Cause dei Santi, alla presenza di Mons. di Dio Antonietta Lesino, appartenente all’I- Giacomo Pappalardo, si è proceduto all’aper- stituto Secolare Piccola Famiglia Francesca- tura dei Transunti delle seguenti cause: lunedi na. Estensore della Positio è stato l’avvocato 12 novembre, Transunto dell’Inchiesta dio- Maurizio Cancelli. cesana “Guatimalensis”super martyrio del Servo di Dio Augusto Raffaello Ramírez Mo- Fr. Giovangiuseppe Califano, ofm nasterio, sacerdote dell’Ordine Frati Minori; Postulatore generale lunedì 3 dicembre il Transunto dell’Inchiesta

EX OFFICIO OFS

1. La formazione di una nuova Farternità – vita di fraternità (CCGG 30; 53.3); dell’OFS – disponibilità a servire l’OFS (CCGG 32.2).

Fondamenti per una Fraternità nuova Preparazione del gruppo – La nascita di una fraternità dell’OFS può Una volta approvato il gruppo in formazio- provenire dai secolari, dai frati del Primo ne, come segno di corresponsabilità, la Fra- Ordine e del TOR, dai religiosi o religiose ternità locale garante o il Consiglio di livello francescane. Chi prende l’iniziativa deve superiore: informare e mettersi in comunicazione con – designa un membro della Fraternità locale il Consiglio di livello superiore; garante o del Consiglio di livello superiore, – esaminata e approvata la richiesta da parte come animatore fraterno con l’incarico di del Consiglio di livello superiore, il gruppo collaborare attivamente orientando il grup- dalle persone interessate e disponibili rice- po a incontrarsi per costruire la nuova Fra- ve la condizione di “gruppo in formazio- ternità; la responsabilità di questa persona ne”; di collegamento è per invitare alle riunioni – si esiste in vicinanza una Fraternità locale di fraternità, alla preghiera, alla collabora- in grado di seguire il nuovo gruppo, il Con- zione attiva, alla animazione della nuova siglio di livello superiore le affida il compi- Fraternità e al finanziamento delle attività to di “fraternità garante”. In caso contra- e le opere di essa (CCGG 32.2-3); rio, il Consiglio di livello superiore segue – nomina una persona qualificata per la for- direttamente il nuovo gruppo; mazione, anche se, in ogni caso, la forma- – se tra i membri del gruppo ci sono france- zione nel gruppo sarà garantita dal Con- scani secolari professi di altre fraternità, siglio della Fraternità locale garante o dal il Ministro della Fraternità garante prende Consiglio di livello superiore (CCGG 46.2; contatto con quelle Fraternità (CC.GG. 55); 50.1). – alcuni membri del gruppo stesso sono eletti responsabili o consiglio provvisorio; L’assistenza spirituale – l’assistenza spirituale deve essere assicura- Come segno di comunione e di correspon- ta dal Superiore maggiore competente; sabilità (Regola OFS, 26) il Consiglio del li- – la Fraternità garante deve farsi carico della vello superiore chiede un Assistente spirituale preparazione e motivazione dell’ambiente al Superiore maggiore competente affinché e fornire orientamenti pratici e giuridici. accompagni al gruppo (CC.GG. 88.1).

Persone interessate e disponibili Avvio del gruppo Ai candidati che vogliono formare una Fra- Dopo i primi incontri, le persone che vo- ternità nuova dell’OFS si richiede: gliono formare la Fraternità con l’aiuto del – avere le condizioni richieste: “professare la animatore fraterno si danno un programma e fede cattolica, vivere in comunione con la un calendario delle prossime riunioni per: Chiesa, avere una buona condotta morale, – promuovere la conoscenza, l’interesse e la vita mostrare segni chiari di vocazione” (CC. fraterna dell’OFS (CCGG 31.4; 40.3; 53.3); GG. 39.2); – conoscere san Francesco e l’Ordine France- – interesse a conoscere san Francesco d’Assi- scano Secolare (CCGG 40.1-2); si e la sua spiritualità (CCGG 40.2); – pregare insieme (CCGG 40.3); – disponibilità ad entrare in un processo di di- – studiare e riflettere sui temi di formazio- scernimento circa la vocazione all’Ordine ne umana, cristiana e francescana (CCGG Francescano Secolare (CCGG 38.1); 40.3); – conoscere e accettare le tappe di formazio- – proporre una data di avvio del tempo di ne (CCGG 38-44); iniziazione per i membri del gruppo che lo – spirito di conversione (CCGG 13.1); chiedono (CCGG 39, 1 e 3); 552 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3

– il tempo di iniziazione si conclude con il due testimoni durante il rito dell’erezione rito dell’ammissione per i candidati che il canonica (Rituale dell’OFS, III). Consiglio della Fraternità garante o quello – Si invia copia del Decreto di erezione al di livello superiore ha ritenuto idonei (Ri- Consiglio di livello superiore (CCGG tuale dell’OFS, parte I). 46.2). – Nel libro della Cronaca della nuova Frater- Professione nità si dovrà trascrivere l’evento per la sto- Al termine del tempo di formazione, i can- ria della Fraternità e inviare copia al Consi- didati si preparano per la Professione tempora- glio di livello superiore. nea e/o definitiva. – I candidati fanno richiesta di emettere la Primo Capitolo Professione al Ministro della Fraternità ga- Fatta l’erezione, la nuova Fraternità dovrà rante o al Ministro del Consiglio di livello celebrare il suo Capitolo elettivo in confor- superiore (CCGG 41.1). mità alla Regola, alle Costituzioni Generali La preparazione immediata alla Professio- dell’OFS e allo Statuto nazionale. ne può essere fatta con un ritiro e una rifles- sione sul rito della professione. Nascita dell’OFS in uno stato – La Professione dei nuovi fratelli sarà rice- – “se in una nazione non ci sono ancora Fra- vuta dal Consiglio della Fraternità garante ternità dell’OFS, spetta alla Presidenza o dal Consiglio di livello superiore (CCGG del CIOFS provvedere in merito” (CCGG 46.2). 46.3); – Gli atti di ammissione e professione vengo- – la persona che prende l’iniziativa di costitu- no conservati nell’archivio della nuova Fra- ire una Fraternità si mette in contatto con la ternità; si invia copia al Consiglio di livello Presidenza del CIOFS; superiore (CCGG 46.2). – l’intervento della Presidenza del CIOFS deve essere sollecitato per l’ammissione e Erezione canonica la professione dei candidati e per l’erezione – L’erezione canonica di una Fraternità loca- canonica della Fraternità. le presuppone un minimo di cinque membri professi perpetui (CCGG 46.2). Roma, 14 giugno 2002 – Questi fratelli richiedono al Consiglio del livello superiore di avviare il processo di 2. Iter per il riconoscimento di una Frater- erezione canonica della nuova Fraternità. nità nazionale emergente e per la costitu- – Il Consiglio del livello superiore si rivolge zione di una Fraternità nazionale a un Superiore maggiore del 1º Ordine o del TOR con giurisdizione nel territorio, e che L’organizzazione dell’OFS in un paese si accetta la responsabilità a garantire l’as- sviluppi in tre fasi, nelle quali il compito di sistenza spirituale e la cura pastorale alla animazione fraterna e di guida è affidato ad or- nuova Fraternità. A questo Superiore mag- gani che si differenziano tra loro per le modali- giore spetta emanare il decreto di erezione tà di costituzione e per le competenze, secondo canonica (CCGG 46.1). il seguente schema: – Se l’erezione è fuori di un convento o una 1. Presenza francescana secolare (Gruppo di chiesa dei religiosi del Primo Ordine e coordinamento). del TOR è necessario il consenso scritto 2. Fraternità nazionale emergente (Consiglio dell’Ordinario del luogo, su richiesta dal provvisorio). Superiore maggiore competente congiunta- 3. Fraternità nazionale costituita (Consiglio mente con il Ministro del Consiglio di livel- nazionale). lo superiore (CCGG 46.1). Il Gruppo di coordinamento è formato dai – Quando l’erezione viene fatta da un De- rappresentanti delle varie realtà locali, con legato del Superiore maggiore, insieme al mandato limitato e senza una struttura prede- Decreto di erezione canonica fatta dal De- terminata. legato, si deve avere anche il documento Il Consiglio provvisorio ha già un’organiz- della Delega fatta dal Superiore maggiore zazione alle spalle e opera in conformità alla (CCGG 86.1). Regola e alle CCGG, con funzioni analoghe a – Il Decreto viene consegnato e firmato da quelle del Consiglio nazionale definitivo. EX OFFICIO OFS 553

Queste tre fasi rappresentano il percorso 1. Esistenza di almeno 3 Fraternità locali, ca- obbligato per la costituzione di una Fraternità nonicamente erette e in attività. nazionale: nessuna di esse può essere saltata. 2. Esistenza di almeno 30 professi perpetui; La Presidenza potrà considerare un numero 1. Prima fase: Presenza francescana secola- inferiore di professi, dove i cattolici sono re una piccola minoranza. 3. Garanzia dell’assistenza spirituale da parte Nella maggior parte dei casi, i primi seco- del/dei Superiore/i Maggiore/i a livello lo- lari che vengono interessati all’OFS sono stati cale e nazionale. contattati da religiosi della Famiglia france- 4. Presenza di un Consiglio nazionale provvi- scana (frati e suore). Questi gruppi di simpa- sorio, eletto o nominato dal Ministro Gene- tizzanti (aspiranti) iniziano un cammino che rale o da un suo delegato. può sfociare nella costituzione di una Frater- 5. Individuazione di una persona che manten- nità locale e trovano nei religiosi francesca- ga il collegamento con la Presidenza. ni un accompagnamento finalizzato a questo Se questi requisiti sono soddisfatti, la Pre- obiettivo. Quando gli aspiranti sono maturi, la sidenza può prendere (quando lo crede oppor- Presidenza, contattata dagli stessi interessati o tuno) la decisione di riconoscere la Fraternità dal religioso che gli ha seguiti, con atto forma- nazionale emergente. Non occorre un apposito le e sotto la propria responsabilità, autorizza Decreto; è sufficiente una lettera di riconosci- l’emissione della Professione permanente. mento da parte della Ministra Generale, che Una volta che ci sono almeno cinque di affida l’accompagnamento della Fraternità na- questi membri, professi perpetui, il Superiore zionale emergente ad una Fraternità nazionale maggiore competente erige canonicamente la costituita o lo riserva alla Presidenza stessa. prima Fraternità locale, che deve essere curata Sarà il Consiglio provvisorio della Frater- dalla Presidenza. La Presidenza può adempie- nità nazionale emergente che, a tempo op- re a tale compito direttamente (tramite un Con- portuno, chiederà alla Presidenza CIOFS la sigliere Internazionale o altro delegato idoneo costituzione di una vera e propria Fraternità e preparato) oppure affidandolo ad una Frater- nazionale. nità Nazionale costituita. Quando sembra opportuno, la Presidenza 3. Terza fase: Passaggio da Fraternità na- nomina un “gruppo di coordinamento”, for- zionale emergente a Fraternità naziona- mato da francescani secolari del Paese in rap- le costituita presentanza di ogni Fraternità locale o le entità geografiche del Paese stesso. Questo gruppo di Requisiti coordinamento ha temporaneamente il compi- 1. Esistenza di almeno 5 Fraternità locali ca- to di guidare e animare la vita secolare fran- nonicamente erette e in attività. cescana nel Paese, sotto la supervisione della 2. Un numero di membri professi perpetui non Presidenza, direttamente o tramite il Consiglio inferiore a 100. La Presidenza potrà consi- Nazionale a cui è stato affidato l’accompagna- derare un numero inferiore di professi, do- mento. ve i cattolici sono una piccola minoranza. Fintanto che in un paese vi siano una o più 3. Presenza di un Consiglio Nazionale provvi- Fraternità locali canonicamente erette, senza sorio eletto, in grado di svolgere i compiti che ancora siano soddisfatti tutti i requisiti per di “animazione e guida” e di “collegamento essere una Fraternità Nazionale emergente, si e coordinamento” delle Fraternità locali. parla di“presenza francescana secolare”. Non 4. Una prima bozza di Statuto nazionale, ap- possiamo parlare di “Fraternità regionale”, provato da un’Assemblea nazionale. poiché è terminologia impropria alla luce delle 5. Un programma nazionale di formazione. CC.GG. (artt. 61-64). 6. Possibilità concreta di organizzare e riceve- re le Visite Fraterna e Pastorale. 2. Seconda fase: Fraternità nazionale emer- gente Procedimento Verificata l’esistenza di questi requisiti, la I requisiti per definire una Fraternità Nazio- Presidenza: nale Emergente e, quindi, riconoscerla sono, 1. dispone la convocazione del primo Capito- nell’ordine: lo elettivo, a cura del Consiglio nazionale 554 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3

provvisorio della Fraternità emergente; rito. In questo caso, le persone che prendono 2. effettua le Visite Fraterna e Pastorale; l’iniziativa della nascita della GiFra, si metto- 3. se l’esito delle Visite è soddisfacente, pro- no direttamente in contatto con la Presidenza cede alla consegna del Decreto di costitu- del CIOFS. L’intervento della Presidenza del zione della nuova Fraternità Nazionale. CIOFS deve essere sollecitato per l’Ammis- La Presidenza si riserva la possibilità di sione e la Promessa dei candidati e anche per agire diversamente in casi necessari o situa- la costituzione della Fraternità locale. zioni particolari. 2. Persone interessate e disponibili Roma, 27 maggio 2011 Alle persone che vogliono costituire una 3. Guida per la Costituzione di una Frater- nuova Fraternità della GiFra si richiede: nità della GiFra • l’interesse a conoscere S. Francesco d’As- sisi e la sua spiritualità; 1. Fondamenti per la costituzione di una • di discernere circa la chiamata alla Gioven- Fraternità locale tù francescana; • di avere lo spirito di conversione; Per avviare la creazione di una nuova Fra- • di avere le condizioni necessarie: profes- ternità locale della GiFra si richiedono almeno sare la fede cattolica, vivere in comunione cinque giovani interessati per cominciare il con la Chiesa, avere una buona condotta cammino della GiFra. morale, mostrare segni chiari della chiama- Per procedere nel cammino necessario, i ta; giovani interessati devono inoltrare: • di conoscere e accettare le tappe di forma- • la richiesta ufficiale al Consiglio di livello zione; superiore che designerà la Fraternità garan- • di vivere in Fraternità; te della GiFra o, nel caso in cui non esista, • la disponibilità a servire la GiFra. al Consiglio corrispondente dell’OFS; • la richiesta al competente Consiglio 3. Preparazione del Gruppo dell’OFS per assicurare l’animazione fra- terna; Una volta approvato il gruppo in formazio- • la richiesta al competente Superiore mag- ne, la Fraternità locale garante della GiFra o giore per assicurare l’assistenza spirituale e il Consiglio di livello superiore, come segno pastorale; di corresponsabilità, designa un membro che • la richiesta di un membro della GiFra desi- collaborerà attivamente ad orientare il gruppo gnato dal Consiglio della Fraternità locale ad incontrarsi per costruire la Fraternità. La garante o dal Consiglio di livello superiore responsabilità di questa persona di collega- come persona di collegamento. mento è di invitare i giovani alle riunioni di Inoltre, i giovani interessati devono rice- Fraternità, alla preghiera, alla collaborazione vere gli orientamenti pratici e organizzativi, e attiva, all’animazione della Fraternità e al fi- preparare l’ambiente necessario. nanziamento delle sue attività. Inoltre, questa Dopo aver adempiuto queste condizioni, il persona deve essere qualificata anche per la gruppo delle persone interessate riceve la qua- formazione del gruppo. lifica di “gruppo in formazione” ed è assegna- to ad una Fraternità locale garante. Se i mem- 4. Animazione fraterna bri del gruppo sono Giovani francescani che hanno già fatto la Promessa in altre Fraternità, L’Ordine Francescano Secolare in forza il Presidente della Fraternità garante prende della sua stessa vocazione, deve essere pronto contatto con quelle Fraternità. In questo caso a partecipare la sua esperienza di vita evan- alcuni membri del gruppo stesso sono nomina- gelica ai giovani che si sentono attirati da san ti come responsabili per l’animazione e guida Francesco d’Assisi. Per questo motivo la nuo- del gruppo o come Consiglio provvisorio. va Fraternità della GiFra ha bisogno di un ac- Se in una nazione non esistono ancora Fra- compagnamento particolare da parte dell’OFS ternità costitute della GiFra, spetta al Consi- attraverso un Animatore fraterno (CC.GG. glio nazionale dell’OFS o, in sua assenza, alla 96,1 e 96,6). Presidenza del CIOFS, di provvedere in me- EX OFFICIO OFS 555

5. Assistenza spirituale e pastorale 8. Costituzione della Fraternità locale Come segno di comunione e di correspon- sabilità, il competente Superiore maggiore re- Per la costituzione ufficiale di una Fraterni- ligioso nomina un Assistente spirituale affin- tà locale si richiede: ché assista questa nuova Fraternità (CC.GG. • un minimo di cinque membri che abbiano 96,6), per garantire la sua fedeltà al carisma fatto la Promessa; francescano, la comunione con la Chiesa e la • la richiesta dei fratelli interessati al Consi- sua unione con la Famiglia Francescana (CC. glio della GiFra di livello superiore o, ove GG. 85,2). non esista, al Consiglio corrispondente L’Animatore fraterno e l’Assistente spiri- dell’OFS; tuale collaborano insieme nell’accompagna- • l’animazione fraterna assicurata dal rispet- mento e nella formazione dei giovani. tivo Consiglio dell’OFS; • l’assistenza spirituale assicurata, da parte 6. Preparazione dell’ambiente per iniziare del competente Superiore maggiore; la Fraternità • l’emanazione del Documento di costitu- zione dal Consiglio della GiFra di livello Dopo il primo incontro di conoscenza reci- superiore o, nel caso in cui non esista, dal proca con il gruppo in formazione, si stabilisce Consiglio corrispondente dell’OFS. un programma e un calendario delle riunioni Si informi per iscritto l’Ordinario locale del gruppo per: della Costituzione della Fraternità locale della • riunirsi frequentemente (p.e. ogni settima- GiFra. na), per vivere insieme la loro relazione con Il Documento di costituzione è emanato dal Dio e con i fratelli; Consiglio della GiFra di livello superiore (o, • promuovere la conoscenza e l’interesse circa ove questo non esista, dal Consiglio corrispon- la spiritualità francescana e la vita fraterna; dente dell’OFS) e consegnato alla Fraternità • pregare insieme; locale della GiFra. Il documento venga con- • studiare e riflettere sulla Parola di Dio e sui servato nell’archivio della Fraternità locale, temi di formazione umana, cristiana e fran- inviandone copia al Consiglio della Fraterni- cescana; tà locale dell’OFS. Nel libro della Cronaca si • conoscere la vita di s. Francesco, s. Chiara, trascrive l’evento per la storia della Fraternità. come anche la GiFra, l’OFS e la Famiglia francescana; 9. Primo Capitolo della Fraternità locale • indicare una data per ricevere i membri del gruppo come candidati nella GiFra; Fatta la costituzione ufficiale, la nuova Fra- • celebrare il rito dell’ammissione alla GiFra ternità locale dovrà celebrare il suo Capitolo (Rituale della GiFra). elettivo in conformità allo Statuto nazionale della GiFra, se esiste, e in conformità alle Co- 7. Celebrazione della promessa stituzioni generali dell’OFS.

Dopo almeno un anno di formazione, i gio- 10. Costituzione di una nuova Fraternità na- vani si preparano per la celebrazione della pri- zionale ma Promessa. Per essa è necessario: • Fare richiesta scritta per l’ammissione alla Per la costituzione di una nuova Fraternità Promessa al Presidente della Fraternità lo- nazionale della GiFra è necessario che il Con- cale garante, o al Presidente del Consiglio di siglio nazionale dell’OFS o, in sua assenza, la livello superiore, che riceverà la Promessa; Presidenza del CIOFS, nomina un Consiglio • Fare un ritiro spirituale come preparazione nazionale provvisorio della GiFra con il com- immediata alla celebrazione della Promes- pito di animazione, guida e per la preparazio- sa; ne necessaria alla costituzione della Fraternità • Celebrare la Promessa secondo il Rituale nazionale. della GiFra. Inoltre si richiede: Gli atti dell’Ammissione e della Promessa • che esistano almeno cinque Fraternità lo- vengono conservati nell’archivio della Frater- cali della GiFra costituite, e un numero nità locale, inviandone copia anche al Consi- minimo di 50 membri che abbiano fatto la glio di livello superiore. Promessa (salvo per paesi molto piccoli o 556 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3

dove i cattolici rappresentano una esigua locali o può chiedere aiuto ad una Fraternità minoranza); regionale della GiFra più vicina. • se necessario, che il Consiglio nazionale I competenti Superiori maggiori che assicu- della GiFra, costituisca le Fraternità regio- rano l’assistenza spirituale e pastorale devono nali. Ogni Fraternità regionale deve avere essere informati della situazione. un minimo di 3 fraternità locali; • il documento di costituzione della Fraterni- 14. Fraternità nazionale in difficoltà tà nazionale della GiFra emanato dal Con- siglio nazionale dell’OFS o, in sua assenza, Nel caso in cui una Fraternità nazionale dalla Presidenza del CIOFS; della GiFra si trovi in difficoltà, cioè abbia • l’animazione fraterna assicurata dal Consi- meno di cinque Fraternità locali costituite, glio nazionale dell’OFS; allora spetta al Consiglio nazionale dell’OFS • l’assistenza spirituale assicurata da parte o, in sua assenza, alla Presidenza del CIOFS, dei competenti Superiori maggiori; di accompagnare le Fraternità nominando un • lo Statuto nazionale della GiFra, approvato Consiglio nazionale della GiFra provvisorio, dal Consiglio nazionale dell’OFS o, in sua che sarà responsabile per l’animazione e guida assenza, dalla Presidenza del CIOFS. delle Fraternità locali esistenti nel paese. Si informi per iscritto la Conferenza epi- Se la situazione migliora e si sono create le scopale della Nazione della Costituzione della circostanze necessarie per una ricostituzione Fraternità nazionale della GiFra. della Fraternità nazionale, il Consiglio provvi- sorio chiederà al Consiglio nazionale dell’OFS 11. Primo Capitolo nazionale o, in sua assenza, alla Presidenza del CIOFS, il permesso di celebrare un Capitolo elettivo na- Fatta la costituzione ufficiale, la nuova Fra- zionale e così riprendere la vita ordinaria della ternità nazionale dovrà celebrare il suo Capi- Fraternità nazionale. tolo elettivo in conformità allo Statuto nazio- nale della GiFra e alle Costituzioni generali Roma. 23 maggio 2012 dell’OFS. 4. Messaggio ai Fratelli e alle Sorelle 12. Fraternità locale in difficoltà dell’OFS e della GiFra d’Europa

Nel caso in cui il numero dei giovani che Cari fratelli e care sorelle, hanno fatto la Promessa sia inferiore a 5, per Il Signore vi dia la pace! un tempo più lungo di un anno dall’ultima celebrazione della Promessa, questi membri È con grande gioia che vi porgiamo i nostri saranno seguiti dal Consiglio della GiFra di più calorosi saluti dal Congresso Europeo di livello superiore, fino ad una nuova rivitaliz- OFS e GiFra, celebrato a Lisieux, in Francia zazione della Fraternità. dal 9 al 16 luglio 2012. Questi membri della Fraternità in difficoltà Questo incontro ha avuto un carattere stra- possono essere seguiti anche da una Fraternità ordinario perché, in 800 anni di storia, questa locale della GiFra più vicina, ma in questo ca- è la prima volta in assoluto che i Francescani so è il Consiglio della GiFra di livello superio- Secolari della “vecchia” Europa si sono riuni- re che chiede alla Fraternità più vicina questo ti! All’incontro erano presenti 75 responsabi- tipo di servizio fraterno. li OFS, 58 responsabili GiFra e 27 Assistenti Il competente Superiore maggiore deve es- OFS/GiFra provenienti da 25 paesi dell’Eu- sere informato della situazione in cui si trova ropa, dalla Norvegia a Malta, dal Portogallo questa Fraternità per risolvere anche la que- all’Ucraina. stione dell’assistenza spirituale e pastorale. Essere stati insieme, riuniti per la prima volta è stata una grande grazia. Grazia per 13. Fraternità regionale in difficoltà esserci incontrati, per esserci conosciuti re- ciprocamente, per aver condiviso, sulla base Nel caso in cui una Fraternità regionale della comune cultura e della comune origine diminuisce del numero delle Fraternità locali cristiana dell’Europa, le nostre realtà e i nostri costituite, il Consiglio nazionale della GiFra problemi. accompagnerà direttamente queste Fraternità Con questo messaggio vogliamo rendervi EX OFFICIO OFS 557 partecipi della grande energia spirituale che ci modo da mettere in condizione l’OFS di aiu- ha animati durante il Congresso e dell’intensi- tare i giovani europei a sviluppare la loro for- tà del nostro lavoro e delle nostre condivisioni. mazione umana e la comprensione delle realtà Con questo Congresso, anche in Europa, i sociali del nostro tempo. Francescani Secolari e la Gioventù Francesca- na procedono nell’itinerario intrapreso in Un- Prendiamo il largo - Duc in altum! gheria ed in Brasile in occasione dei due ultimi Il primo passo perché ci conoscessimo tra Capitoli Generali il cui mandato è stato quello noi è stato fatto. Convenuti da 25 paesi diversi, di: approfondire e vivere la nostra vocazione con storia e lingue diverse, ci siamo ricono- cristiana fondamentale nel nostro stato di vita sciuti fratelli in Gesù. Ognuno dei partecipanti secolare, vivendo il Vangelo in modo radica- si è lasciato interpellare su come vive ciascuna le, come lo ha vissuto di Francesco, allo scopo Fraternità: la presentazione delle diverse realtà di “ricostruire“ insieme la Chiesa in Europa, ha permesso una prima scoperta concreta del- nella molteplicità dei suoi contesti culturali e le bellezze e delle difficoltà di ciascuna Fra- sociali. ternità nazionale. Vogliamo concretizzare e Noi ci impegniamo di nuovo a mettere in proseguire questo cammino, e operare per una pratica le conclusioni di questi due Capitoli crescente mutua e piena comprensione e aiuto Generali: reciproco. • dimorare nell’intimità con Dio, frequentare È stato deciso insieme di incontrarci di nuo- con assiduità la sua Parola, specialmente il vo, ogni 2-3 anni, in un Congresso Europeo Vangelo, per passare, in opere e verità, dal congiunto OFS-GiFra al fine di approfondire Vangelo alla vita e dalla vita al Vangelo; la nostra comprensione della missione france- • riprendere con decisione il cammino di scana. Abbiamo accettato con gioia l’offerta conversione, riordinando di nuovo la no- della Fraternità nazionale di Bosnia e Erzego- stra vita e ri-orientandola in profondità per vina di ospitare il prossimo Congresso Euro- essere veri fratelli e sorelle della Penitenza; peo. • studiare, amare e vivere la Regola, le Costi- Nella fedeltà alla Chiesa il Congresso è tuzioni Generali ed il Rituale dell’OFS per stato posto sotto la protezione materna di Ma- vivere la nostra specifica vocazione secola- ria la Vergine del Sorriso, Stella della Nuova re; Evangelizzazione ed ogni Fraternità nazionale • avere il coraggio di vivere la nostra fede in OFS e GiFra si è consacrata a lei per il tramite Europa essendo presenti nella vita sociale dei suoi responsabili. Santa Teresa del Bam- e politica; gli atti del Congresso ci daranno bino Gesù, la più giovane tra i Dottori della piste di azione per un rinnovato slancio per Chiesa e i suoi genitori, i beati coniugi Louis l’evangelizzazione dell’Europa; e Zélie Martin – Zélie era francescana secola- • essere promotori e sostenitori, con inizia- re – ci hanno amorevolmente accompagnato. tive coraggiose, della vita umana, della fa- Una particolare azione di grazia va poi a San miglia e dell’educazione dei bambini nelle Giuseppe, custode della Sacra Famiglia, senza nostre Fraternità e nella società (CG 24), il quale il Congresso non avrebbe potuto esse- ed essere di aiuto per coloro che sono feriti re realizzato. dalla vita; Affidiamo l’Ordine intero alla protezione • condividere ed incoraggiare il dinamismo di Santa Elisabetta di Ungheria e di San Lu- della Gioventù Francescana il cui entusia- dovico di Francia perché veglino su di noi e smo durante questo primo Congresso Eu- rianimino in noi il coraggio per realizzare pie- ropeo ha vivacizzato l’OFS. Un momento namente la nostra missione. forte ed indimenticabile del Congresso è stato quello del pellegrinaggio congiunto Lisieux, 16 luglio 2012 OFS e GiFra all’arcangelo San Michele all’abbazia di Mont St Michel. 5. Nicaragua – Capitolo nazionale elettivo Cercheremo sempre più di sostenere la na- dell’OFS scita di Fraternità GiFra nelle nostre Fraterni- tà; ci impegniamo, fin d’ora a scoprire e utiliz- Nei giorni 3-5 settembre 2012 si è celebra- zare i documenti del CIOFS che trattano della to il Capitolo nazionale elettivo dell’OFS del GiFra e a sviluppare, a livello locale, legami Nicaragua. A nome della Presidenza CIOFS tra le Fraternità OFS e le Fraternità GiFra in erano presenti Mario Torraza, delegato della 558 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3

Ministra generale dell’OFS, che ha presieduto gli inizi della GiFra e della grazia che ha por- l’elezioni, accompagnato da Fr. Walter Jime- tato questo cammino spirituale a tanti giovani. nez Herra, OFM, delegato della Conferenza degli Assistenti generali OFS-GiFra. Come 7. Nigeria – Visita Fraterna e Pastorale Ministro Nazionale è stato eletto Guadalupe all’OFS Jarquin e Angela Ramos come Consigliera In- tenzionale. Dopo cinque anni di attesa la Visita Frater- na e Pastorale all’OFS e GiFra della Nigeria è 6. Croazia – Celebrazione degli 800 anni stata effettuata da Doug Clorey OFS, Delegato dalla venuta di san Francesco in terra della Ministra generale, Encarnación del Po- croata zo. Doug è stato accompagnato dal Delegato della Conferenza degli Assistenti spirituali, Quest’anno si celebrano 800 anni dall’arri- Fr. Amanuel Mesgun OFMCap, che aveva già vo di san Francesco in terra croata. Tommaso tenuto ad Ibadan, l’8 ottobre, un corso forma- da Celano scrive: «Nel sesto anno dalla sua tivo di un’intera giornata, svolgendo i seguen- conversione ardendo di un intrattenibile desi- ti temi: «Francesco Fondatore dei tre Ordini», derio del martirio, decise di recarsi in Siria a «La Storia dell’OFS», «Natura ed Identità predicare la fede e la penitenza ai Saraceni. Si dell’OFS e della GiFra», «Assistenza Spiri- imbarcò per quella regione, ma il vento avver- tuale e Pastorale all’OFS e GiFra». so fece dirottare la nave verso la Schiavonia» I due Visitatori hanno iniziato la loro visita (1Cel 55). Per questo motivo i membri della da Lagos (11-10-2012), dove hanno incontrato Famiglia Francescana di Croazia e Bosnia/Er- 11 secolari della Fraternità locale. Il giorno 12, zegovina hanno promosso una serie d’inizia- invece, si sono intrattenuti a Benin City con tive per celebrare una data così significativa. 14 secolari e 10 giovani che formano la GiFra Dal 1° al 2 ottobre 2012 si è celebrato, a locale. Il giorno dopo ad Enugu hanno visitato Spalato e a Zara, un simposio dedicato alla l’OFS e la GiFra della fraternità di St Eliza- venuta di san Francesco e agli inizi del fran- beth e, l’indomani, sempre ad Enugu, dopo la cescanesimo in terra croata. Il giorno 6 otto- solenne Messa parrocchiale ad Ugbene, si so- bre nella città di Spalato si sono radunati tanti no incontrati con i francescani secolari della membri della Famiglia Francescana dalla Cro- Fraternità di St. Ludowic. Il giorno successivo azia e della Bosnia/Erzegovina, per celebrare si sono trasferiti ad Onitsha per incontrare i insieme una solenne Eucaristia, preceduta da numerosi membri della Fraternità locale (30). una bellissima processione, per ringraziare il Sempre a Onitsha i Visitatori hanno incontrato Signore per il dono di Francesco e della Fami- la GiFra locale, come pure l’esecutivo nazio- glia Francescana. La Concelebrazione è stata nale della Gifra, venuti per l’incontro. L’ulti- presieduta dall’arcivescovo di Spalato, mons. mo giorno della Visita Fraterna e Pastorale è Marin Barišić, a cui hanno partecipato altri stata dedicata alla formazione e all’elezione Vescovi e i Ministri provinciali della Croazia della Commissione Coordinatrice. La giornata e della Bosnia/Erzegovina. è iniziata con la celebrazione dell’Eucaristia. Approfittando di questa celebrazione i Successivamente, dopo un rito penitenziale ed membri della Fraternità nazionale dell’OFS e una meditazione sulla riconciliazione, tutti i quella della GiFra di Croazia hanno voluto ce- partecipanti si sono riuniti nell’aula per la vo- lebrare anche i loro Capitoli nazionali proprio tazione dei membri della CC. Dopo aver avuto in questo contesto di festa. Per questo motivo un voto consultivo dell’Assemblea, i Visitatori si sono radunati dal 5 all’8 ottobre presso il hanno nominato i membri della Commissio- convento dei Frati Minori a Spalato-Trstenik. ne Coordinatrice della Fraternità nazionale È stato molto bello che hanno voluto dedicare dell’OFS e GiFra in Nigeria. I membri della anche un ampio spazio per ricordare con gra- Commissione Coordinatrice che dovranno titudine il 20° anniversario della nascita del- preparare la Fraternità per un Capitolo elettivo la GiFra. Vi sono state anche varie relazioni entro un anno. La Visita fraterna e pastorale è sulla storia e crescita della GiFra, soprattutto terminata con una Messa di ringraziamento al nell’ottica della relazione fraterna con l’OFS mattino del 19 ottobre 2012. I Visitatori ringra- e il Primo Ordine e il TOR. Alle celebrazioni ziano di cuore Fr. Charles Chigbata OFMCap., era presente anche Fr. Ivan Matić, OFM, Assi- Custode, per la sua francescana ospitalità e il stente generale OFS-GiFra, che ha parlato de- suo generoso accompagnamento durante tutti i EX OFFICIO OFS 559 dieci giorni della visita. La fraternità nazionale tiva. Come nuovo Ministro nazionale è stato del Nigeria è formata da 7 fraternità locali che eletto Miguel Villela di Ocotepeque, che è an- include più di 200 membri. che il Consigliere internazionale. Nel giorno 21 ottobre sono state fissate le varie priorità per il 8. Zimbabwe – Capitolo dell’OFS prossimo triennio della Fraternità nazionale.

I due delegati per il Capitolo elettivo 11. Roma – Riunione della Presidenza dell’OFS nello Zimbabwe, sono stati: Mr. Ben- CIOFS net Matela, il Ministro nazionale di Sud Africa e Fr. Lawrence Thavamanickam, OFMCap., Presieduta da Encarnación del Pozo, Mini- Vicario superiore regolare. Il capitolo ha avu- stra generale dell’OFS, ha avuto luogo pres- to luogo presso la Missione Cipollina Nyarira, so il Collegio Internazionale Seraphicum, dal (Midland dello Zimbabwe). Dei 61 fratelli e 20 al 27 ottobre la seconda riunione del 2012 sorelle venuti al Capitolo, solo 13 avevano il della Presidenza del Consiglio Internazionale diritto di voto, i quali provenivano dalle due dell’Ordine Francescano Secolare (CIOFS). Fraternità regionali (East Region, West re- Durante questa riunione si è valutato il lavo- gion) e parlano due lingue diverse: Indebelele ro svolto da aprile ad ottobre ed è stato pro- e Shona. Gli elettivi in questo Capitolo sono grammato il lavoro da compiere in futuro, spe- stati: Daniel Chidemo, come Ministro nazio- cialmente durante il 2013. La riunione è stata nale; Gladis Masuku, Vice-ministro nazionale. caratterizzata dalla Visita Canonica (“Pastora- Quantunque ci fosse la diversità di lingua, il le”), che a nome della Conferenza dei Ministri Capitolo è stato celebrato in un clima molto Generali del 1° Ordine (OFMConv, OFMCap fraterno. e OFM) e del TOR, come anche a nome della Chiesa, è stata compiuta da Fr. Michael Hig- 9. USA – Capitolo dell’OFS gins, TOR, alla Presidenza del CIOFS. Le que- stioni discusse sono state: Formazione, Comu- Il Capitolo elettivo nazionale dell’OFS nicazione, GiFra e GMG (Giornata Mondiale degli Stati Uniti d’America fu celebrato nel della Gioventù) del 2013, Presenza nel mondo Loew’s Hotel di Denver (Colorado). Il Capi- e Fraternità nazionali emergenti. Due sono tolo si è tenuto nei giorni 16.20 ottobre 2012 stati gli approfondimenti a livello formativo: ed è stato presieduto da Garnet OFS, la questione della “Gestione dell’OFS nel suo Delegato dalla Ministra generale, Encarnación insieme” e la “Preghiera liturgica nell’OFS”. del Pozo. Il Delegato invece della Conferen- L’accoglienza al Seraphicum è stata stupen- za degli Assistenti generali è stato Fr. Carlos da. Allo stesso tempo, la sola presenza dei Reyes OFMCap. I 37 delegati convocati per il Francescani secolari durante i lavori in aula e Capitolo il 20 ottobre 2012 hanno eletto: Mi- la condivisione dei pasti con i Frati studenti e nistro nazionale, Tom Bello, Segretario, Jan con i professori sono state un momento molto Parker, Consigliere internazionale, Mary Stro- formativo per tutti. nach, Sostituto del Consigliere internazionale, Arturo Villarreal. 12. Albania - Capitolo nazionale elettivo dell’OFS 10. Honduras – Capitolo dell’OFS La Fraternità Nazionale dell’OFS dell’Al- Nei giorni 19-21 ottobre 2012 nelle città di bania ha celebrato il suo Capitolo nazionale Comayagua si è celebrato il Capitolo nazionale elettivo il 10 novembre 2012 a Scutari, nel elettivo dell’OFS dell’Honduras. La sessione Convento di San Francesco. Le elezioni si elettiva del Capitolo è stata presieduta da Ana sono svolte in spirito fraterno, alla presenza Maria Olmedo, OFS di Guatemala, Delegata di Isabella Di Paola, delegata della Ministra della Ministra generale dell’OFS, con la pre- Generale e di Fr. Julio Gómez, OFM, delega- senza di Fr. Anselmo Maliaño, OFM, Assisten- to della Conferenza degli Assistenti generali te nazionale dell’OFS di Guatemala, delegato OFS-GiFra. Questi sono i membri eletti nel della CAS. La mattinata del 20 ottobre è stata nuovo Consiglio Nazionale: Paulin Ndreka - dedicata alle relazioni del Ministro nazionale, Ministro Nazionale, Lula Pretashi - Vice Mi- del Tesoriere e del Formatore nazionale. Nel nistro, e come consiglieri Flora Sterkaj, Kanto pomeriggio invece si è tenuta la sessione elet- Linadi e Vera Dedi. 560 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3

13. Italia (Roma) – Incontro con i Visitatori che sarà inviato alla Presidenza CIOFS per generali OFM l’approvazione finale. Nella sessione elettiva, che si è svolta sa- Nei giorni 12-17 novembre 2012 presso bato 24 novembre pomeriggio, sono stati la Curia generale dei Frati Minori si è svolto eletti i nuovi membri del Consiglio nazionale l’incontro formativo per i Visitatori generali, dell’OFS: Metod Trajbarič è stato eletto Mini- nominati dal Ministro generale per effettuare stro nazionale e Doroteja Emeršič, Consigliera la visita canonica nelle varie entità dell’Or- internazionale. dine e per presiedere i Capitoli elettivi nelle Alla fine del Capitolo quasi tutti i Capitola- Province/Custodie. Durante l’incontro i Vi- ri hanno fatto una breve visita alla Clarisse di sitatori generali, divisi in tre gruppi linguisti- Turnišče, che si trovano lì da 5 mesi. ci, hanno visitato vari uffici della Curia, tra i In Slovenia sono presenti 39 Fraternità quali anche quello dell’Assistente generale locali dell’OFS divise in 3 Regioni con 750 OFS-GiFra, dove hanno avuto l’opportunità di membri e la Fraternità della GiFra con circa ascoltare una presentazione – fatta da Fr. Ivan 70 giovani e 230 araldini. Matić, Assistente generale – sulla situazione Per saperne di più visita: http://fsr.rkc.si. dell’OFS-GiFra e sull’assistenza spirituale e pastorale. Dopo la presentazione c’è stato un momento di dialogo fraterno. Inoltre questo 15. Terra Santa – Visita e Incontri di forma- incontro formativo dei Visitatori generali è zione sempre una bellissima occasione per parlare e presentare a loro le situazioni sull’OFS-GiFra Fr. Ivan Matić, OFM, Assistente generale e sull’assistenza spirituale nelle Entità dell’Or- OFS-GiFra, ha svolto una visita in Terra Santa dine che saranno visitate. nella quale ha incontrato Frati, Suore, Membri dell’OFS e i giovani francescani nelle seguenti 14. Slovenia – Capitolo Nazionale elettivo città: Nazaret, Gerico, Betlemme, Gerusalem- dell’OFS me e Giaffa. Organizzatore e coordinatore del programma degli incontri è stato Fr. Marcelo Dal 22 al 25 novembre 2012, presso la ca- Cichinelli, OFM, Moderatore per la Formazio- sa degli esercizi spirituali a Kančevci, tenuta ne permanente nella Custodia, che assieme a dai Frati Cappuccini, è stato celebrato il Ca- Fr. Toni Choucri, studente che segue le Fra- pitolo nazionale elettivo dell’OFS della Slo- ternità dell’OFS, ha accompagnato Fr. Ivan venia. Il Capitolo è stato presieduto da Ewald durante tutto il tempo della visita. Kreuzer (Austria), Consigliere della Presi- I primi giorni della visita sono stati dedicati denza CIOFS. Come Delegato della CAS ha agli incontri con le Fraternità dell’OFS e con i partecipato Fr. Robert Bahčič, OFM, di Ro- gruppi dei giovani francescani. Sono stati in- ma. Hanno preso parte al Capitolo 62 capito- contri molto belli e intensi. In una condivisio- lari con i loro Assistenti spirituali: Fr. Martin ne familiare sono state presentate le varie si- Gašparič, OFMCon, Fr. Filip Rupnik, OFM, tuazioni che i francescani secolari e la gioven- Fr. Primož Kovač, OFMCap, Fr. Vlado Ko- tù francescana affrontano attualmente in Terra lenko, OFMCap, Assistene nazionale della Santa. In tutti questi incontri Fr. Ivan ha fatto GiFra e Fr. Tomaž Pinter, OFM, Assisitente una presentazione generale dell’OFS e della nazionale della GiFra. GiFra nel mondo, sottolineando alcuni aspetti L’opportunità di poter essere insieme nello importanti della loro identità e la loro missio- stesso luogo per le celebrazioni, ha permesso ne nella Chiesa e nella società. Un altro punto ai partecipanti di vivere questi giorni in pro- importante era anche il tema dell’assistenza fonda comunione fraterna, soprattutto nelle spirituale e pastorale alle Fraternità dell’OFS celebrazioni liturgiche. È stata molto bella e della GiFra. la condivisione dei lavori dei gruppi che si è Inoltre la sera del 28 novembre, presso il svolta sabato mattina e ha permesso a tutti i convento di San Salvatore a Gerusalemme, si partecipanti di ascoltarsi e di riflettere insieme è svolto un incontro con tutti i Frati studenti di sulle sfide, sulla vita e sulla missione comune Terra Santa. All’incontro era presente anche i dell’OFS e della GiFra in Slovenia. loro maestro Fr. Noel Muscat e il Vice maestro Un’altra cosa molto importante è stata l’ap- Fr. Giovani Loche. In un clima fraterno è stata provazione dello Statuto nazionale dell’OFS, presentata la realtà dell’OFS e della GiFra ed EX OFFICIO OFS 561 illustrato il ruolo dell’assistenza spirituale e Frati per condividere insieme la cena e sono pastorale. Il giorno 29 novembre, festa di tutti stati accolti con grande gioia da Fr. Artemio i Santi francescani, presso la Curia della Cu- Vítores, guardiano e vicario della Custodia. stodia, si è svolto un incontro formativo con i Nell’ultimo giorno della visita Fr. Ivan si Parroci e gli Assistenti spirituali delle Frater- è incontrato con Fr. Pierbattista Pizzaballa, il nità esistenti in Terra Santa. Il tema di questo Custode di Terra Santa, condividendo con lui incontro è stato: «Assistenza spirituale e pa- la sua esperienza della visita e degli incontri di storale all’OFS e alla GiFra». Alla sera dello formazione che si sono svolti durante questa stesso giorno si è svolto un incontro formati- settimana della visita. Nell’incontro si è parla- vo significativo: per la prima volta sono stati to anche dei passi futuri da fare per il cammino convocati tutti i membri della Famiglia Fran- dell’OFS e della GiFra, soprattutto nel campo cescana per condividere, nel giorno di Festa dell’assistenza spirituale e pastorale. In tutti di Tutti i Santi francescani, tre momenti molto gli incontri si è avvertita una grande necessità belli: la formazione, la celebrazione e la serata del rinnovamento e di una conoscenza più pro- di fraternità. Il tema del momento formativo è fonda di quello che è l’OFS e la GiFra oggi, e stato: «Ordine Francescano Secolare: Origine, nello stesso tempo il grande bisogno di avere storia e attualità», presentato da Fr. Ivan. Alla una comunicazione più stretta e continua con presentazione è seguito il dialogo. Era presen- tutta la Fraternità internazionale. te anche il Custode di Terra Santa, Fr. Pier- Attualmente in Terra Santa ci sono circa un battista Pizzaballa. Dopo l’incontro formati- centinaio di professi nell’OFS e altrettanti gio- vo, i partecipanti si sono recati nella chiesa di vani che vivono la spiritualità francescana. Per San Salvatore per la celebrazione solenne dei ulteriori informazioni su Terra Santa visitare vespri, presieduti da Fr. Ivan. Dopo i vespri, questa pagina: www.custodia.org i partecipanti si sono trovati nel refettorio dei

AD CHRONICAM ORDINIS

1. De itineribus Ministri Generalis Frati della Conferenza, le loro attività e i ser- vizi pastorali, i lati positivi e quelli negativi 1.1. Incontro del Ministro e Definitorio gene- della vita dei Frati Minori delle varie Entità. rale con la Conferenza Nord Slavica Nel primo pomeriggio Fr. Rufin Maryjka ha Kalwaria Zebrzydowska, Polonia, 23-26.09.2012 tenuto una relazione dal titolo «La Conferenza Nord Slavica alla luce dei Mandati del Capi- Dal 23 al 26 settembre 2012 il Ministro ge- tolo generale 2009». Si è avuto, poi, l’incontro nerale e il suo Definitorio si sono incontrati con i Segretari della Conferenza Nord Slavica: con la Conferenza Nord Slavica. La riunio- Fr. Witosław Sztyk (Formazione e Studi) e Fr. ne si è tenuta nel santuario di Kalwaria Ze- Dymitr Żeglin (Missioni ed Evangelizzazio- brzydowska, Polonia, della Provincia dell’Im- ne), entrambi della Provincia dell’Assunzio- macolata Concezione della BVM. ne della BVM. Il Ministro generale, infine, si Hanno partecipato all’incontro: Fr. José è incontrato con i Postulanti della Provincia R. Carballo, Ministro generale; Fr. Michael dell’Immacolata Concezione della BVM. Perry, Vicario generale; i Definitori generali La mattinata del secondo giorno è iniziata Fr. Vincenzo Brocanelli, Fr. Vicente-Emilio con la Santa Messa, presieduta dal presiden- Felipe Tapia, Fr. Francis William Walter, te della Conferenza Nord Slavica, Fr. Rufin Fr. Julio César Bunader, Fr. Nestor Inácio Maryjka. È proseguita con la conferenza del Schwerz, Fr. Roger Marchal, Fr. Ernest K. Ministro generale e si è conclusa con i lavori Siekierka, Fr. Vincent Mduduzi Zungu; i di gruppo. Subito dopo pranzo i partecipanti Ministri provinciali della Conferenza Nord si sono recati ad Auschwitz ed hanno visitato Slavica: Fr. Rufin Maryjka, Fr. Jarosław Kania, Wadowice, città natale del beato Giovanni Pa- Fr. Ezdrasz Biesok, Fr. Alan Brzyski, Fr. olo II. Infine, dopo l’incontro dei moderatori Filemon Janka, Fr. Dobrosław Kopysteryński, che hanno riassunto il lavoro dei singoli grup- Fr. Jeremias Kvaka. Hanno anche partecipato pi, i Ministri provinciali si sono riuniti per una il Vicario provinciale dalla Repubblica Ceca, sessione straordinaria della Conferenza. Fr. Vianney Jan Dohnal e il Presidente della Nella mattinata dell’ultimo giorno, dopo Fondazione di Russia/Kazakistan, Fr. Eliot la Celebrazione eucaristica presieduta da Fr. Marecki. Ernest Siekierka, Definitore generale, i lavori Arrivati in Polonia, il Ministro generale e sono iniziati con la presentazione delle con- il suo Definitorio sono stati ospiti del Centro clusioni del lavoro dei gruppi del giorno pre- Francescano della Spiritualità e della Cultura cedente. Inoltre in Assemblea si è sottolineata a Varsavia. Il 23 settembre hanno visitato il la necessità di coltivare lo spirito di preghiera convento della Provincia dell’Assunzione del- nelle Fraternità e della nuova evangelizzazio- la BVM a Częstochowa e, quindi, il santua- ne nel mondo di oggi. È stato affrontato il tema rio della Madonna, dove il Ministro generale di un Centro comune della Conferenza Nord ha affidato le Provincie della Conferenza alla Slavica per gli Studi Francescani. Il dibattito si Madonna. è concretizzato, infine, in un documento finale Successivamente tutti si sono recati a approvato dalla Conferenza. Nel pomeriggio Kalwaria Zebrzydowska, dove, dal 24 al 26 il Definitorio generale si è recato presso il Se- settembre 2012, si è avuta la riunione del Defi- minario “S. Bonaventura” di Cracovia (Bro- nitorio generale con i Ministri provinciali della nowice), dove – assieme agli Studenti, ai For- Conferenza Nord Slavica. matori, al Definitorio della Provincia di Santa Dopo l’Eucaristia, presieduta dal Ministro Maria degli Angeli – ha celebrato i Vespri nel- generale, il 24 settembre l’incontro è inizia- la cappella del Seminario. to nell’aula del Seminario “Beato Giovanni Giovedì mattina, mentre qualche membro Duns Scoto con la presentazione delle singole del Definitorio generale è tornato a Roma, altri Provincie e Fondazioni. Nella presentazione hanno visitato Cracovia e Wieliczka. ci si è limitati ai dati essenziali: il numero dei 564 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3

1.2. Visita a Portugal de santa Clara. Después de la conferencia, Fr. José presidió la celebración eucarística, segui- Los días 5-7 de octubre 2012, el Ministro da también por otras muchas personas. En la general, Fr. José Rodríguez Carballo, estuvo homilía glosó los textos bíblicos de la fiesta en Portugal. El objetivo principal de su visita de santa Clara, insistiendo particularmente en era clausurar el VIII Centenario de la funda- le necesidad de la comunión con Jesús. Tam- ción de las Hermanas Pobres de Santa Clara en bién habló de la colaboración entre todos los Portugal. La ocasión fue aprovechada también miembros de la Familia. Después de la cena, para encontrarse con toda la Familia Francis- el Ministro participó, con todos los peregrinos, cana de Portugal, que anualmente peregrina en el “rosario de las antorchas”, momento par- a Fátima, y con los hermanos de la Provincia ticularmente emotivo para todos los que llegan Franciscana de Portugal. En el aeropuerto le a Fátima. La explanada de la Basílica estaba esperaban el Ministro provincial, Fr. Vitor Mi- llena. De regreso a casa el Ministro nos confe- licias, y el Secretario y ecónomo provincial. saba su gran alegría por la jornada transcurrida El encuentro con los Hermanos de la Pro- a Fátima. vincia de Portugal tuvo lugar el día 5 por la El encuentro, en la casa de las Hospitalei- tarde en la sede de la Curia Provincial, en Lar- ras Franciscanas de Fática, con las Hermanas go da Luz (Lisboa). En un primer momento Clarisas duró todo el día 7. En él participaron el Ministro presidió un acto de oración junto unas 100 hermanas llegadas de todos los mo- al “memorial de la fraternidad”, recordando a nasterios de Portugal y también de España. El todos los hermanos fallecidos a lo largo de la Ministro tuvo dos encuentros formativos con historia de la Provincia. El acto se hizo par- las Hermanas. En ellos habló de Los elementos ticularmente emotivo cuando el ministro de- esenciales del carisma franciscano/clariano, positó un ramo de flores el pequeño lago que y de La formación inicial y permanente. Para rodea una gran escultura del padre san Fran- concluir el día, Fr. José presidió la Eucaristía. cisco y que a su ver está rodeado por un muro En la homilía el Ministro habló sobre todo de que contiene escritos todos los nombres de los la dimensión contemplativa. hermanos fallecidos. Terminado este acto, Fr. Después de esa jornada que nuestro Mi- José se encontró con todos los hermanos ve- nistro general definió como intensa, fraterna nidos de varios conventos de la Provincia. El y gozosa, Fr. José, acompañado siempre por tema del encuentro fue: El camino de la Orden el Ministro provincial y por el Secretario pro- hoy, a partir del Capítulo 2009. El diálogo que vincial, regresó a Lisboa de donde salió para siguió a la exposición del Ministro estuvo muy Roma. animado, debido a las muchas preguntas que Para alabanza de Cristo y del Pobrecillo plantearon los hermanos. Acto seguido se pasó Francisco. a la Iglesia de Largo da Luz para la celebración eucarística. La Provincia de Portugal quiso en El Cronista esta ocasión recordar y ofrecer la Eucaristía por el eterno descanso del papá de nuestro Mi- nistro, Sr. Angel Rodríguez Alonso, fallecido 1.3. Visita a la Provincia de san Francisco de el pasado 8 de septiembre. Durante la celebra- Ecuador ción no faltaron momentos de emoción en el Quito, 31.10-03.11.2012 rostro y en la voz del Ministro, quien durante la homilía, en la que habló de la esperanza y El Ministro general, Fr. José Rodriguez recordó momentos significativos de la vida de Carballo, acompañado por el Definidor del su padre, agradeció profundamente este gesto área, Fr. Nestor Inacio Schwerz, visitó la Pro- de fraternidad. La jornada se cerró con una ce- vincia de San Francisco de Ecuador, del 31 de na fraterna en la que los hermanos agasajaron octubre al 3 de noviembre de 2012. La visita al Ministro con platos típicos de la rica cocina se desarrolló en dos lugares: en un primer mo- de Portugal. mento los encuentros se tuvieron en la ciudad El encuentro con la Familia Franciscana de de Quito y la segunda etapa fue en Guayaquil. Portugal en Fátima y se desarrolló en la tarde En Quito, el primer encuentro se dio con del día 6. En la Basílica de la Santísima Tri- los formandos, estando presentes los postulan- nidad, el Ministro habló a unos 7.000 miem- tes, que son 16 jóvenes, los novicios, que son bros de la Familia Franciscana sobre la figura 10 y los profesos temporales que son aproxi- AD CHRONICAM ORDINIS 565 madamente 30. El Ministro estuvo ante una la fraternidad, en la que la vida fraterna es el asamblea numerosa de jóvenes en formación primer mensaje de anuncio. La otra expresión inicial, acompañados de sus formadores. La “nos identificamos” , nos hace recordar que en reflexión del Ministro general se centró en el la formación vamos trabajando, construyendo sentido de la formación que consiste en dejarse nuestra identidad de Hermanos Menores. Asu- transformar e ir identificándose con Jesucristo, mir la identidad franciscana en términos teóri- asumiendo sus sentimientos, su identidad. Las cos y de vida práctica es un tema complejo diferentes etapas de formación van respon- dentro de la formación. Siguió un tiempo de diendo a preguntas fundamentales: ¿Quién diálogo con la participación de todos. El Mi- soy yo? Es la pregunta que orienta el proceso nistro general tuvo que terminar más pronto el formativo en el Postulantado, favoreciendo el encuentro debido a una invitación del Nuncio autoconocimiento y promoviendo el enamora- que quería hablar con él. Antes, pidió que se miento progresivo en relación a la vida religio- hicieran algunas fotos, juntos y en grupos. sa franciscana; ¿Con quién quiero compartir El día 1º de noviembre por la mañana se mi vida? Es la pregunta que orienta el período tuvo el encuentro del Ministro provincial y su del noviciado, ofreciendo un conocimiento Definitorio con el Ministro general y el Defi- más profundo de Jesucristo, de S. Francisco, nidor del área. En esta ocasión hubo una pre- de la Fraternidad provincial, del carisma fran- sentación personal de cada uno y después un ciscano; y ¿qué quiere Dios de mí? Es la pre- diálogo fraterno. El Ministro general acentuó gunta que anima el itinerario de la profesión la importancia de crear fraternidad en el gru- temporal buscando el perfeccionamiento de la po de gobierno provincial. Aunque sea una profesión, de la consagración en vista de una instancia particular, es la primera Fraternidad vida donada a Dios, a su Reino, a la Iglesia, a de la provincia. De ahí la exigencia de no asu- la Orden y al pueblo como Hermanos Meno- mir el papel de administradores, sino crear co- res. La formación tiene algunas características munión fraterna, de vida, con mucho diálogo, fundamentales, explico el Ministro general, Fr. respeto recíproco, transparencia, con momen- José: debe atender a los cuatro centros vitales, tos de celebración y de oración, con clima de esto es, la mente y la inteligencia (formación confianza mutua. En cuanto instancia de ani- intelectual, teórica), el corazón (formación mación y gobierno de toda la Fraternidad pro- afectiva, de las relaciones, de los sentimientos, vincial, es importante saber discernir, decidir, de la profundidad del ser o existir), las manos tener un proyecto de trienio con prioridades (el nivel de servicio, de las actividades, de la y cierta programación. Para la animación es acción), los pies (el nivel de la presencia ante fundamental invertir mucho en la formación las diferentes realidades, del ardor misionero, permanente, en la formación de los guardia- apostólico, pastoral). Otra característica es que nes, en el cuidado de las vocaciones, dar la de- la formación debe ser integral, o sea, debe pro- bida atención a los Vicariatos confiados a la fundizar los diferentes aspectos de la dimen- Provincia, las presencias en la Radio, Centros sión humana, de la dimensión de la fe cristia- educativos. Hubo un buen tiempo para el dia- na y de la dimensión franciscana. También se logo abierto y fraterno. También se abordaron debe dar particular atención en la formación algunos temas más delicados. al acompañamiento. El Definidor general En seguida, a las 10:30 hs. Se tuvo un en- partió de dos observaciones hechas por los cuentro con los hermanos de la región de Qui- mismos formandos en momentos anteriores: to, de la zona Norte, Centro y Centro-Sur, “la maravilla de la fraternidad” y “nosotros siempre en el Convento de S. Francisco. Una nos identificamos mucho con esta canción”. asamblea numerosa se hizo presente y se mos- Partiendo de estas expresiones, destacó que tró muy interesada en escuchar al Ministro nuestra formación se hace en la fraternidad y general y establecer un diálogo fraterno. El para la fraternidad. Esto es una maravilla, pero Ministro, en su charla, abordó la temática de también una cruz. Los hermanos, en su diver- la Nueva Evangelización así como fue trata- sidad, nos desafían para la convivencia en la da en el Sínodo, en el cual él participó, y el acogida, en el respeto, la escucha, la acepta- tema de la fe dentro del Año de la Fe. Acen- ción y nos desafían a una visión de fe, pues tuó, sobretodo, que la Nueva Evangelización es el Señor quien nos da a cada hermano. Al no es tanto cuestión de estrategias pastorales, mismo tiempo la formación nos conduce para sino de espiritualidad, de conversión personal, una misión en la Iglesia y en el mundo desde pastoral e institucional. La Vida Religiosa, aun 566 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 cuando no fue muy contemplada en las consi- Monasterio de las Clarisas en Quito. Estuvie- deraciones del Sínodo, tiene una contribución ron hermanas de diferentes monasterios, for- que dar a la Nueva Evangelización, en espe- mándose una asamblea numerosa. Después de cial la de ser testimonio de esperanza desde su la presentación inicial y momento de canto y identidad propia. Con relación a este tema de oración, el Ministro general reflexionó funda- la identidad, el Ministro compartió el esfuerzo mentalmente con las Hermanas sobre el tema que se hace en la Orden en ese sentido, invitan- de la identidad de las Hermanas Pobres de san- do a los Hermanos y a las Entidades a revisitar ta Clara y de las Hermanas de la Inmaculada nuestras Fuentes, en especial las Constitucio- Concepción de María con su regla de espíritu nes generales. Tenemos claridad teórica sobre franciscano aprobada hace 500 años. Se perci- nuestra identidad, pero en la práctica somos bió un vivo interés por los aspectos abordados bastante incoherentes, siendo prevalentemente por el Ministro general: el tema de la frater- una Orden clerical, parroquial. Posteriormente nidad/hermandad, de la contemplación, de la hizo comentarios sobre los mandatos capitula- clausura, de las fuentes, de la necesidad de res números 19, 20; 13, 31 que tienen que ver formación permanente, de la misión específica con nuestra misión evangelizadora. El Defini- en la Iglesia y en el mundo. El Definidor ge- dor general destacó el enorme esfuerzo que se neral compartió aspectos de la “caminada” de hace en la Orden para revitalizar la vida reli- las Hermanas Clarisas y Concepcionistas en giosa franciscana mediante diferentes inicia- Brasil, donde hiciera una visita a los monas- tivas: Congresos, Seminarios, Encuentros de terios, constatando la necesidad de redimen- todo tipo, diferentes subsidios (“Id y enseñad”, sionamiento y reestructuración, la exigencia “Enviados a evangelizar en fraternidad y mi- de tener claras las prioridades, en particular noridad en la Parroquia”, “Partir nuevamente la vida contemplativa, el valor del silencio no del Evangelio”, “Moratorium”, “Redimensio- sólo exterior, la necesaria preparación para namiento y reestructuración”, “Nuestra identi- el diálogo con el mundo dentro de la misión dad franciscana”, etc.), procesos de redimen- específica. Después de un interesante diálogo sionamiento y reestructuración. En seguida hubo presentaciones de carácter artístico, en- hubo un buen espacio para el diálogo que fue trega de regalos y fotografías en conjunto y en muy participado. grupos. La conclusión fue en el refectorio con A las 16:00 hs. Se realizó un encuentro con abundante y sabroso almuerzo. la familia Franciscana en el Convento Máxi- Para la parte de la tarde estaba previsto via- mo de Quito. Se tuvo la numerosa presencia jar a la ciudad de Guayaquil, donde se realiza- de Hermanas franciscanas de diferentes con- ron otros encuentros. De hecho, a las 17:00 hs gregaciones, miembros de la Orden Francisca- hubo en esa ciudad de clima cálido el encuen- na Seglar (OFS) y Juventud Franciscana (JU- tro con la Familia Franciscana de la región, FRA). El Ministro general reflexionó sobre el con la presencia de las Hermanas Clarisas, tema de la identidad, invitando a profundizar Concepcionistas, Hermanas de varias Congre- el carisma franciscano como identidad común gaciones franciscanas y miembros de la OFS o carisma propio de cada familia para su pro- y de JUFRA. También allí el Ministro general pia identidad y mayor riqueza en la Iglesia y expresó su alegría de encontrarse con tantos en la sociedad. Se continuó con un participado hermanos y hermanas de la gran Familia Fran- momento de diálogo. ciscana. Reflexionó con ellos sobre el tema de A las 18:00 hs. Se tuvo una solemne cele- la identidad, de la colaboración como familia, bración eucarística en la Basílica de S. Fran- del mutuo conocimiento y familiaridad, de la cisco de Quito, presidida por el Ministro ge- necesidad de invertir mucho en la formación. neral Fr. José R. Carballo, con la profesión El Definidor general llamó la atención a cons- solemne de dos hermanos jóvenes de la Pro- tatar que somos muchos hermanos y herma- vincia S. Francisco de Ecuador, Fr. Francisco nas en nuestra grande Familia Franciscana Javier Meza y Fr. F. Sucuzhanay. Una celebra- en América Latina, pero muy dispersos, con ción bien preparada, bien dirigida, muy bella y dificultades para las formas de colaboración, solemne, con asistencia numerosa de concele- cada Instituto buscando sus caminos y su so- brantes y de fieles. brevivencia con la sombras y presencias. Mu- El día 2 de noviembre, a las 9:00 hs se rea- chos jóvenes vienen a nosotros, pero también lizó el encuentro del Ministro general con las muchos nos abandonan. Vivimos en tiempos hermanas Clarisas y Concepcionistas, en el de grandes cambios en el continente desde el AD CHRONICAM ORDINIS 567 punto de visto socio-cultural-religioso, pero – ore 12.00: Concelebrazione Eucaristica in nuestro carisma tiene mucho que contribuir a Basilica S. Antonio. la Iglesia y a esta sociedad. Se continuó con – ore 13.00: Pranzo a S. Antonio. un diálogo con mucho interés y participación. I Frati presenti convenuti dalle Case dipen- Finalmente, el día 3 de noviembre, a las denti di Roma eravamo circa 150. 9:00hs. de la mañana, se tuvo el último encuen- Suor Angela ha impostato il suo interven- tro con todos los Hermanos de aquella región to nell’ampia cornice della nostra vocazione. Sud oriente, costa, Galápagos, en el Convento Nella sua luce siamo tutti coinvolti. In essa ci de S. Francisco de Guayaquil. Aquí, el Minis- è data la chiave di comprensione delle parole tro general retomó los temas básicos del otro di Chiara che rispecchiano fedelmente quelle encuentro con los Hermanos en Quito. Tam- di Francesco. Per poterle “audire” senza ri- bién aquí se siguió con un tiempo de diálogo manerne estranei, Suor Angela ci ha precisato abierto y fraterno. El encuentro terminó con un che bisogna immergerci «dentro la dimensio- almuerzo muy fraterno y bien preparado. ne contemplativa come Chiara stessa e lasciar- Después del almuerzo, el Ministro general le risuonare nell’intimo, e lasciarci condurre con el Definidor general y algunos Hermanos all’imitazione della vita del Figlio amato che de la Provincia hicimos una visita a la Parro- guida Chiara a riconsegnare a Dio i doni e la quia del Milagro, donde se está en diálogo con vita ricevuti». el obispo de la Diócesis local que quiere trans- Con la competenza e la sensibilità di Claris- formar la iglesia parroquial, donde viven y tra- sa Suor Angela ha evidenziato le parole chiave bajan los hermanos, en catedral diocesana. De della Madre Chiara nel suo Testamento e pre- ahí partimos al aeropuerto de Guayaquil para cisamente nella seconda parte. el viaje de regreso a Roma, agradecidos con Il Ministro generale. Come emerge da tanti el Ministro provincial Fr. Mario Liroy Ortega altri suoi messaggi e documenti dell’Ordine e y su Definitorio por la buena organización y della Chiesa stessa, è affermata la connessio- buen procedimiento del itinerario de la visita. ne inscindibile, come di anelli che si reggono ¡En alabanza de Cristo! l’un l’altro, o come cerchi concentrici, tra Fe- de, Vocazione, Conversione, Missione e Fra- Fr. Nestor Inacio Schwerz ternità. Definidor general Ormai, da tutte le risonanze dell’ultimo Si- nodo dei Vescovi viene messo in forte risalto che l’Anno della Fede richiama tutti all’indi- 1.4. Incontro fraterno delle Case dipendenti spensabile priorità, cioè alla propria conver- dal Ministro generale a Roma sione. Si rimarca tale messaggio citando le Roma, PUA, 10.11.2012 parole dello stesso Papa nel suo intervento al 1. Cronaca Sinodo. Il Ministro generale, nell’Omelia della Con le parole di questo titolo, lo stesso Concelebrazione Eucaristica, si è soffermato, Ministro generale, Fr. José R. Carballo, ha de- direi con insistenza, sull’ultimo anello della finito l’incontro a cui ci ha convocati, median- concatenazione Fede-Vocazione-Evangeliz- te Lettera, per il giorno 10 novembre 2012, zazione-Conversione-Fraternità. nella Casa S. Antonio di Via Merulana. In ultima analisi, tutto si verifica e si autenti- «Lo scopo dell’incontro, scrive il Mini- ca nella Fraternità. Il “luogo”, l’humus dove si stro, è trovarci e vivere insieme una giornata semina, germoglia, cresce e fruttifica l’insieme fraterna. In questa occasione ci accompagne- di quei valori concatenati è la Fraternità. Frater- rà la Madre Presidente delle Sorelle Clarisse nità intesa nella semplice concretezza di gruppo dell’Umbria, giacché con questo incontro con- di fratelli. Questa Fraternità. Questa di qui e di cluderemo, anche noi, il Centenario Clariano». adesso, della nostra “foto di gruppo” attuale. L’Ordine del giorno è stato il seguente: Generalizzare il tema con astrazioni teori- – ore 10.00: Arrivo, sistemazione in Aula che può servire, certo, ma solo nei banchi di Magna e preghiera iniziale. Canto Confite- scuola. L’esame è valido esclusivamente nel- mini Domino. lo scorrere del nostro quotidiano. L’analogia – ore 10.20: Relazione di Suor Angela Scan- ineludibile è costituita dal giudizio di Gesù sul della: «Che dice oggi S. Chiara ai Frati Mi- fico ricco di foglie, ma dove Egli non trovò nori?». frutto. 568 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3

La Preghiera dei Fedeli ha riflesso questo Vorrei quindi cogliere alcune parole che realismo. Composta da cinque intenzioni, vo- Chiara ha da consegnarci, provando a penetra- lutamente corrispondenti alle cinque priorità, re più a fondo nello spessore di questo testo, e formulata in cinque lingue diverse dai Frati che si illumina alla luce di tutta la vita e l’espe- studenti dell’Antonianum, confluisce in questo rienza di Chiara. nucleo: la Fraternità. Innanzitutto l’avvio solenne: moneo et exhortor, espressione che anticipa l’importan- Fr. Antonio Giacomello, ofm za per Chiara di quanto segue. Come France- sco essa lo usa per ciò che più le sta a cuore: 2. Relazione di Sr. Angela nella Regola, al cap. 10,6, il contesto è quello del guardarsi da ciò che offusca la presenza e Chiara di Assisi: l’azione dello Spirito del Signore e distrugge parola e parole per l’oggi la comunione in Cristo delle sorelle; qui la cura e l’amore con cui le sorelle devono ap- L’anno scorso, nella visita come presidente passionarsi a custodire una vita, che viene poi al Protomonastero, ho avuto il dono di poter descritta nei suoi contenuti e movenze nelle sostare a lungo e ripetutamente presso il cor- parole che seguono. po di Chiara. Le ho chiesto tante cose su di Chiara dunque afferma di aver ricevuto – me, sulle Sorelle Povere, sui Frati Minori, e ho potremmo rendere così il suo pensiero – l’in- percepito una cosa molto bella, che porto nel segnamento, il magistero di una vita. Solo una cuore e mi dà consolazione e speranza: è stata vita genera nuova vita: parole e gesti che si ri- la percezione che quelle domande -per le quali mandano a vicenda. Tante volte Chiara ricorda a noi è rimandata la responsabilità di cercare di Francesco entrambi: esempio e parola (Test di cogliere la risposta secondo Dio- avevano 5.24.34.36.46; RsC 6,1). È la logica della rive- trovato in lei un luogo in cui deporsi, ed erano lazione e anche un carisma analogicamente ha accolte e custodite. Per questo, da quando mi in sé una dinamica rivelativa. Chiara ha impa- è stato chiesto questo intervento, ho provato rato un modo di stare nella vita, che è il modo ad ‘ascoltare’ quello che Chiara poteva sug- di Cristo, del Figlio amato. Un modo che in gerirci. Avevo già provato a farlo per i fratelli Lui coincide con la sua obbedienza usque in della nostra Provincia, cogliendo qualcosa di finem, espressione che Chiara, nei pochi scritti come l’esperienza di Chiara può interpellare usa ripetutamente, più ancora che Francesco, voi, fratelli, oggi, in rapporto alla dimensione in rapporto anche al gesto della lavanda dei contemplativa, essenziale in Chiara, perché è piedi, così amato e praticato da lei e così inte- il terreno in cui la sua vocazione evangelica si riorizzato da lei, se questo simbolo è almeno è compiuta, e da cui Chiara è definita. Ma per velatamente rievocato anche nel suo sogno/ questo incontro ho provato ad ascoltare anche visione, quello così intimo e profondo del suc- “oltre” per quanto ho potuto, raccogliendo an- chiare al seno di Francesco. Nella memoria che qui alcune “parole”. dell’amore fino alla fine di Cristo che in Gv Ciò che Chiara ha da offrire, è restituire ciò 13 è, per così dire, l’Eucaristia vista da dentro, che lei stessa per prima ha ricevuto da Cristo secondo la bellissima intuizione di H. U. von e da Francesco, secondo le parole del Testa- Balthasar, l’estremo effondersi possibile del mento. E ciò che ha ricevuto lo esprime come dono che il Figlio fa di se stesso e che penetra in condensato in questo stesso passo del Te- tutto. Non è certamente a caso che nell’Audite stamento: Ammonisco ed esorto nel Signore poverelle, il testo in cui Francesco secondo la Gesù Cristo tutte le mie sorelle, che sono e che Leggenda perugina Francesco si proponeva di verranno, che si studino sempre di imitare la manifestare alle sorelle allora e per sempre via della santa semplicità, dell’umiltà e della il suo ideale (45, FF 1594), dunque una sor- povertà e la onestà della loro santa vita, co- ta di testamento spirituale, nella prima strofa me dall’inizio della nostra conversione fummo include, per così dire, la vita e la vocazione di ammaestrate da Cristo e da Francesco. Chiara e delle sorelle tra due parole: Audite, Penso che un approccio vero e disarmato l’ascolto, quell’ascolto dell’Evangelo che è ai testi sia quello di lasciarli risuonare a lungo conversione della vita e che proprio per questo dentro e di cercare di lasciarli esprimere fino rende poveri: poverelle e l’obbedienza fino al- in fondo. Come del resto accade con un “tu” la morte, che è il permanere in quell’ascolto: ke umano. en obedientia moriate. Un ascolto mariano se, AD CHRONICAM ORDINIS 569 ancora una volta non a caso, alla prima parola ta relativa a Dio. E qui possiamo cogliere una Audite, corrisponde a chiasmo l’ultima parola: seconda parola: la santità. Chiara ci suggeri- il cum la Vergene Maria. Chiara ha imparato sce che non è scontato muovere i nostri passi a la stessa vita di Cristo, il Figlio obbediente, co- partire da qui, tanto siamo abituati a guardare me l’ha imparata Maria, la Madre, ma anche la la santità da lontano, anche noi, forse. Eppure discepola prima e perfetta che il Figlio ha pre- la santità è la lunghezza, la larghezza, l’am- so per mano, ha introdotto nella porta angusta piezza, la profondità della nostra chiamata in e condotto sulla via stretta dell’Evangelo – Cristo. I santi sono una parola dello Spirito alla espressione che Chiara riprende nel Testamen- Chiesa e al mondo e proprio per questo sono to (TestsC 71) –, dal “sì” dell’Annunciazione parola sempre viva e attuale, anche se la storia al “sì” della croce e dell’assunzione, perché in ha già percorso un cammino di secoli. La sto- tutto la Madre fosse associata al Figlio. ria di Chiara è storia di santità e la santità che Dunque una prima parola che possiamo è germogliata da lei lungo gli otto secoli della cogliere da Chiara è questo modo di stare nel- storia del suo carisma, dimostra la capacità di la vita, il modo di Cristo, che altro non è che quel dono che lo Spirito del Signore ha susci- l’Evangelo. Chiara ha imparato che è possibi- tato, di attraversare le differenze di cultura, le vivere il e del Vangelo. Tutto il Vangelo, di ambiente, di spazio e di tempo, di formare nella tradizione vivente della Chiesa e media- generazioni alla sequela e alla testimonianza to dall’intuizione di Francesco. Senza com- di Cristo, dimostra non tanto la sua capacità promessi, senza impedimenti, assumendose- di inculturarsi, ma di essere interculturale, di ne tutta la responsabilità davanti a Dio, alla essere attuale, non tanto di dover essere at- Chiesa, all’Ordine dei Minori. Così Chiara si tualizzato. Santità come appartenenza nostra era presentata a Francesco e così Francesco al Figlio incarnato e in Lui al Padre. Dunque sin dall’inizio l’aveva percepita e riconosciu- come vita cristiana pienamente compiuta. Il ta nello Spirito del Signore e l’aveva aiutata, cammino interiore di Chiara – «la cristiana» proprio in quanto padre, a definirsi, in un pro- – come Francesco la chiamava secondo una cesso di progressivo distacco e di maturazio- fonte (Frate Stefano 3, FF 2682) , è quello che ne, come un aiuto che gli stia di fronte, negli a mio avviso si può definire una mistica bat- aspetti di uguaglianza e di differenza. Quanto tesimale. Senza entrare in questioni che non dialoga questo con l’ “oggi” della Chiesa, ri- mi competono, tanto meno in questa sede, non lanciata dal Sinodo sulle strade di una evange- trovo altra espressione per dire quello che vor- lizzazione nuova perché è in profondità prima rei. In Chiara, come in Francesco, all’origine – e proprio per esserlo – in estensione. E quale c’è la coscienza della chiamata, del dono del evangelizzazione altra da una vita che si con- Padre in Cristo, che ci raggiunge per la divi- verte al mistero di Dio, lo accoglie e prova a na ispirazione, per l’azione dello Spirito del rispecchiarlo? Signore. E qui, a margine, un’altra parola non Una vita che nel linguaggio usato da Chiara meno forte per noi e per tutti, in un ‘oggi’ in cui nell’espressione che guida la nostra riflessio- l’uomo non si percepisce più ‘in vocazione’, e ne, si caratterizza per la honestas. Potremmo non dovendo rispondere all’appello di un ‘tu’, parafrasare, cogliendo il senso del termine nel perde la consapevolezza di una responsabili- linguaggio medievale, per la coerenza, meglio, tà davanti a se stesso, agli altri, agli impegni la corrispondenza con cui ciò e come si parla, assunti, ultimamente davanti alla vita. Invece si vive, aderisce a ciò che si è, in una perfetta per Francesco e Chiara la consapevolezza del trasparenza, la perseveranza fedele con cui si gesto totalmente e gratuitamente libero, divino ‘sta’ dove si è chiamati ad essere: per Chia- e creatore, con cui la creatura è afferrata e rige- ra, nell’intuizione della forma vivendi con cui nerata in Cristo e in forza del quale la creatura Francesco restituisce a Chiara ciò che l’aveva liberamente si restituisce tutta a Dio in comu- vista vivere insieme alle prime sorelle, essere nione con Cristo. Come afferma Agostino, è nelle relazioni trinitarie e mariali di figlia, an- eresia far consistere la grazia di Cristo nel suo cella, sposa, madre del Signore, di cui appunto esempio e non nel suo dono. È il dono infatti la Vergine Maria è l’icona perfetta. che precede e fonda la nostra risposta, in una Una vita, ancora, che è connotata da un ag- logica che Chiara non può non avere imparato gettivo: santa. Nel linguaggio che Chiara ha dalla fede e dalla fede celebrata nella liturgia. imparato certamente da Francesco, “santo” è È sufficiente percorrere i suoi scritti con que- ciò che si riferisce a Dio. Dunque una vita tut- sta domanda e i testi rispondono con assolu- 570 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 ta puntualità. In questo senso anche quando creatore, redentore e salvatore di Dio in Cristo. Chiara si esprime come in questo caso in ter- Chiara è donna di memoria, basta ancora una mini di “imitazione”, in realtà si tratta sempre volta pensare alla struttura del Testamento. Lì di sequela di Cristo: una compromissione esi- dove il nostro tempo ha perduto il senso della stenziale. Chiara infatti parla di una vita che storia, e tutto è ridotto a frammento, a istante, è insieme una «via»: è il Figlio di Dio che si tutto è interrotto. Ed è proprio questa memo- è fatto per noi via (TestsC 5). Chiara custodi- ria che ha la qualità del memoriale e non del sce e insegna a custodire la memoria di questo ricordo mentale, che si delinea come profezia. gesto gratuito e sempre rinnovato di Dio (ogni Nel N.T. la profezia per eccellenza è il Bene- giorno ribadisce nek Testamento (TestsC 2), e dictus, che è il riconoscimento della presenza d’altra parte imparerà lei stessa lungo tutto l’i- efficace, salvifica di Dio nella storia umana, tinerario della sua vita, lungo le tappe sempre ricapitolato nella categoria della “visita”: Dio più esigenti di un cammino di conformità, che ci ha visitato – così all’inizio canta Zaccaria la santità non consiste nel fatto che l’uomo dà –, Dio ci visiterà. Una categoria, questa della tutto, ma nel fatto che Dio prende tutto (A. von visita, cara alla madre santa Chiara: L’abba- Speyr). E Dio prende tutto dentro l’impegno dessa ammonisca e visiti le sue sorelle (RsC della nostra risposta paziente, generosa, perse- 10,1).Un visitare che è sempre sacramentale verante fino al compimento, propria di chi ac- di quell’unica e definitiva visita di Dio che è coglie responsabilmente il dono: un dono che l’Incarnazione del Figlio. Contemplativo è co- forma in noi i tratti della pacata, matura mitez- lui che sa riconoscere nel concreto della vita za di Cristo. E qui bisognerebbe ripercorrere la questo passaggio, questa visita, questa pre- seconda parte del Vangelo di Luca, rintraccia- senza di Dio che continuamente avanza, nella bile nelle sue linee essenziali ancora una vol- sua irriducibile, intransigente intenzione d’a- ta nell’Audite poverelle come negli scritti di more per bussare alle porte della nostra liber- Francesco. Lungo il viaggio verso Gerusalem- tà e costituirci come e nel Figlio, ascoltatori, me Luca ne dipinge il volto: un volto fermo interlocutori validi nel dialogo di cui Egli è il (cf. Lc 9,51); un volto che sorride nella com- protagonista. Il contemplativo in questo senso piacenza del Padre e del suo rivelarsi ai piccoli è l’uomo veramente “realista”, perché in con- (cf. Lc 10,21); un volto commosso per la con- tatto più diretto con il Signore della vita e della sapevolezza di una intenzione d’amore tradita storia attraverso tutto. (cf. Lc 13,21), un volto in lacrime sulla storia Una quarta parola, molto articolata, mi pa- umana che non ha riconosciuto il tempo della re racchiusa nelle tre specificazioni con cui sua visita (cf. Lc 19,28). Ed è proprio rispec- Chiara descrive la «via» lungo la quale è stata chiandoci in questo volto che impariamo come condotta, la vita a cui è stata iniziata: pover- la santità sia una cosa sola con l’adempimento tà, umiltà, semplicità. Povertà e umiltà sono del ministero che ci è affidato. Anche Chiara il binomio con cui Chiara descrive il percorso o comunque chi ha scritto la Lettera a Ermen- dell’Incarnazione redentrice; semplicità è il trude, in ogni modo molto vicina alla sensibi- termine che Francesco applica al mistero san- lità spirituale di identifica la vocazione come to di Dio, Trinità perfetta e Unità semplice. ministerium da adimplere = portare a compi- Non sento diversa l’intelligenza spirituale di mento in santa povertà e sincera umiltà (LErm Chiara. A dire che per lei povertà e umiltà, mi- 14): i due termini presenti anche qui nel Te- norità, o per dirla con Paolo ai Filippesi, il sen- stamento. Una parola eloquente per l’«oggi», timento della propria piccolezza, sono il varco in un tempo di secolarizzazione, dominato aperto per noi dal Figlio nel mistero della sua dall’etsi Deus non daretur, dall’idea ancora discesa nella carne e nella morte che è la sua più sottilmente insidiosa e perversa, perché kenosi. Attraverso questo varco ci è dato get- colpisce al cuore l’immagine del Dio vivo e tare uno sguardo nel mistero di Dio, Dio in se vero, che Lui non c’entra con l’uomo e con la stesso, nel mistero della sua comunione di vita storia. Lì dove il santo è testimone umile e co- trinitaria, di santa unità, che proprio per que- erente di come Dio c’entra con tutto e di come sto è mistero di altissima povertà. È ciò che tutto sia abitato da Lui, storia sacra, storia di Chiara invita a contemplare in quello specchio salvezza. E, a margine in questo stesso conte- personale che è Cristo stesso, la sua vita nel- sto, un’altra parola fortissima per l’oggi, la la carne, il suo percorso discendente sempre terza che Chiara ci consegna: la memoria. In più vertiginoso fino a raggiungerci lì dove il quanto testimone il santo è memoria del gesto nostro peccato ci aveva cacciati, fin dentro la AD CHRONICAM ORDINIS 571 morte e il sepolcro. Vorrei sostare ancora un suo fondamento cristologico e contemplativo. momento su questa altissima povertà. Chiara Entrambe operazioni di riduzionismo, conse- non ha davanti agli occhi i poveri, ma il Pove- guenza, credo di una qualità povera di sguar- ro per eccellenza, Cristo Signore che, essendo do contemplativo al mistero di Dio e di Cristo ricco, proprio perché ricco di tutta la pienezza che, quando è autentico, non può non toccare della divinità, si è fatto povero per noi, perché davvero la vita e trasformarla, e convertirla, noi diventassimo ricchi per mezzo della sua perché non può più sopportare distanze tra i povertà. Questa è la grazia di Cristo, dice Pa- sentimenti, i pensieri, i gesti, le parole quo- olo nel v. 9 del cap. 8 della seconda Lettera ai tidiani e ciò che contempla. E la vita diventa Corinzi, un versetto che Chiara cita due volte, allora condizione effettiva e affettiva di mino- “rimasticato”, per così dire dal suo custodire rità, ricerca di una vita che abbia il privilegio interiormente quella parola, come aveva im- di non avere privilegi, un “non avere”, un “non parato da Francesco. Colpisce negli scritti potere” che si estende ad ogni cosa (cf. RsC 8), di Chiara, forse più di quanto finora è stato dentro e fuori, perché Cristo stesso ti coinvol- messo in luce, più di quanto non appaia a pri- ge e ti trascina nella sua Pasqua, ti espropria e ma vista e più delle citazioni esplicite o im- ti coinvolge nel dono della vita, che è la bellez- plicite che pure non mancano, la presenza del za “rovesciata” del Crocifisso. Anche la scelta movimento interiore della Lettera ai Filippe- di una vita “separata”, marginale, in un luogo si. L’Autore della Legenda a sua volta legge ristretto come S. Damiano, non può non essere il vissuto di Chiara all’interno di una grande colto nella sua coerenza con questo “privilegio inclusione: la “conoscenza” di Cristo. Agli rovesciato”. E poiché un’intuizione evangeli- inizi, narrando la maturazione interiore della ca non si dà senza un ‘corpo’ ecclesiale che, ri- conversio di Chiara, utilizza il riferimento a conoscendolo, gli permette di vivere, di essere Fil 3: considera come spazzatura ogni co- trasmesso, di generare vita, mostrando come sa che attira esternamente l’ammirazione al quel dono personale sia nell’intenzione stessa fine di guadagnare Cristo (LegsC 6), e alla di Dio parola feconda nello spazio e nel tempo fine della vita di Chiara le pone sulle lab- per la Chiesa e per il mondo, quell’intuizione bra, rivolta a Fr. Rainaldo che la confortava prende una forma, che Chiara stessa sceglie ed nella sofferenza della lunga infermità ancora assume nella Regola: una forma reclusa. Do- un riferimento a Fil 3: da quando ho cono- ve intuizione iniziale, maturazione spirituale, sciuto la grazia del mio Signore Gesù Cristo che si dà sempre nell’intreccio e nel dialogo per mezzo del suo servo Francesco, nessuna della storia, discernimento ecclesiale, sono pena mi è stata molesta, nessuna penitenza inseparabilmente congiunti. Una clausura che gravosa, nessuna infermità mi è stata du- in realtà ieri come oggi espone al Vangelo, ra (LegsC 44). Parole che non possono non alle sue esigenze di conversione. Non è forse far pensare a quelle di Francesco: Conosco una parola per noi che viviamo in un tempo Cristo povero e crocifisso (2Cel 71) nel me- così esteriorizzato, gettato fuori da se stesso desimo contesto della malattia. Ma anche il perché in esilio da Dio? E i nostri monaste- Testamento contiene sin dall’inizio il tema ri, con le loro povertà e fragilità, continuano del “conoscere” in rapporto al mistero di Cri- ad essere quelle domus, magari diroccate, ma sto: conosci bene la tua vocazione….Il Fi- comunque consacrate alla interiorità. Luoghi glio di Dio si è fatto per noi via (TestsC 5). in cui riparando il cuore si ripara tenacemente Mi sembra di poter ascoltare da Chiara l’invito e umilmente la Chiesa, Domus Dei in rovina. urgente a fondare ogni nostro parlare e vivere Benedetto XVI si rivolgeva alle Clarisse nel- la povertà in questo lungo sguardo sul mistero la sua visita ad Assisi con una parola per me di Cristo, porta attraverso cui si intravvede un particolarmente intensa: Voi ci precedete nel raggio del mistero della vita stessa di Dio river- cammino della conversione. E quando la con- sata in noi dallo Spirito e specchio per noi del versione è vera non fa rumore. Occorre forse nostro vivere da fratelli e sorelle del Signore. cogliere dietro le pieghe del quotidiano della Se è reale il rischio di spiritualizzare la povertà vita, per nulla esaltante, anzi, il più delle volte sino a renderla realtà evanescente, lontana fino mortificante, l’azione dello Spirito del Signore al punto da renderla estranea e in incidente nel che purifica, illumina, trasforma, mettendo a nostro quotidiano vissuto, non minore mi sem- nudo le strutture interiori su cui si regge la vita bra il rischio di intenderla a partire dal punto lungo quel cammino così vero ed esigente che di vista sociologico, finendo per sganciarla dal è la conversione. Anche qui una parola tanto 572 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 attuale. È la parola di una vita che affronta il le fonti dicono della prima fraternitas di Fran- rischio di esporsi a Dio in una cultura del mi- cesco, è ciò che Chiara ha “visto”!, ed è ciò nimo rischio. che Chiara e le sorelle hanno provato a vivere. Senza tutto questo, senza questa conoscen- Ma è la ‘forma di Dio’ che proprio per questo za della Grazia di Cristo, senza i passaggi con- in Cristo si è espressa nella “forma del servo” . creti, sofferti di povertà a cui la sequela incon- Questa forma, radicata in noi dallo Spirito, di- dizionata di Cristo l’ha esposta – e Chiara avrà viene la forma stessa della comunità cristiana bisogno di declinarla in molti modi e con mol- nella misura in cui ciascuno si lascia possedere ti termini per descriverla e consegnarla: indi- e come espropriare da questa forma dell’esse- genza, povertà, fatica, tribolazione, ignominia re l’uno per l’altro. È la forma eucaristica del e disprezzo del mondo (TestsC 27) –, la sua Figlio. Non è certamente a caso che la celebre esperienza cristiana non sarebbe maturata così. tavola del Maestro di S. Chiara, che nel 1283, Una parola anche questa attuale in un mondo a soli 30 anni dalla morte della Santa mostra dominato da altro: avere, potere, autoreferen- una singolare familiarità con la sua vita e la zialità, protagonismo, culto dell’immagine, in sua vicenda spirituale di Chiara, l’unica delle una lettura esclusivamente economica dell’e- otto scene ritenuta dall’Autore espressiva di sistenza e con modalità sempre più convulse un vissuto di ben 42 anni di vita a S. Damiano, di gestirla, fino all’ingiustizia e alla mancanza raffigura il miracolo della moltiplicazione del di solidarietà. pane. È un miracolo non pubblico, ma interno Altissima povertà, dunque, che trova cor- della comunità, in cui è evidente il richiamo rispondenza e fondamento in un rimando per- alla scena evangelica della moltiplicazione dei fettamente reciproco con la santa unità. La pani: è la comunione con Cristo povero sino quinta parola che Chiara fa risuonare per noi. all’Eucarestia che fonda la comunità fraterna. ‘Altissima’ la povertà, ‘santa’ l’unità, perché è Sorelle povere: povere perché sorelle e sorel- il mistero di Dio che si rivela a noi così. L’in- le perché povere, nella comunione con Cristo tuizione iniziale che il Signore lo si segue da povero. Frati Minori: la medesima realtà. È sorelle, Chiara l’ha avuta guardando a France- questo il miracolo di quella comunità: la vita, sco e alla prima fraternitas, alla qualità delle i gesti di Gesù che si rinnovano. Una parola loro relazioni evangeliche. Chiara li aveva vi- davvero eloquente per l’oggi, in cui globaliz- sti lavorare con le proprie mani, indotti e dot- zazione non significa per nulla fraternità, un ti, chiedere l’elemosina come gli altri poveri, oggi spesso segnato da un esasperato indivi- rapportarsi reciprocamente da fratelli, là dove dualismo, dal mito illusorio di una libertà co- li aveva visti prima combattersi, nella concor- me assoluta autodeterminazione, dal frantu- dia, nella carità, in un profondo, mutuo affetto, marsi o addirittura dalla liquidità dei legami in un reciproco servirsi ed accogliersi, nella vitali, dalla virtualità delle relazioni, da una rinuncia ad ogni contendere. Chiara aveva vi- grande fatica nel riconoscere nell’altro il volto sto una gioia che non era frutto di ricchezza, del fratello, sacramento dell’Altro per eccel- di gratificazioni e riconoscimenti umani e lo lenza e non un motivo di scontro più che di aveva riconosciuto, meglio, si era riconosciuta incontro, o un volto che rimane anonimo e per- in questa novitas. E in questo si era affaccia- ciò di fatto ignorato. Un mondo, il nostro, che ta al mistero della comunione che è il mistero non sa più dire ‘noi’ perché ha non sapendo della Chiesa, fondato sull’accoglienza perso- più riconoscere Colui che si è reso nostro fra- nale della Grazia di Cristo, desiderio del Pa- tello e non si vergogna di chiamarci fratelli (cf. dre, opera dello Spirito. Il ricevere in comune Sal 39) ha smarrito il volto del Padre. Credo questo beneficio – è il cap. 10 culmine della che la familiarità con i testi di Chiara oltre che Regola –, genera una reciproca comunione di Francesco permettano di cogliere in queste orizzontale nello Spirito tra membro e mem- suggestioni che sto lanciando la loro radice, bro. Per citare ancora Filippesi, al cap. 2 Pa- saldamente affondata nei testi. olo parla di conforto nella carità, unità degli Ma tutto questo, questa vita che è la «via» spiriti, (l’espressione è presente nella bolla di del Figlio, anzi, il Figlio che per noi si è fatto approvazione della Regola), tenerezza di com- via (TestsC 5) secondo l’espressione che più passione, concordia… Come non risentire il volte ho ricordato, Chiara lo ha imparato da vissuto di S. Damiano e le parole con cui Chia- Cristo stesso, come abbiamo detto, ma Chiara ra esprime questo vissuto? Unità, potremmo aggiunge: e da Francesco. Non perché Fran- dire, come un essere l’uno per l’altro. È quanto cesco possa aggiungere qualcosa all’insegna- AD CHRONICAM ORDINIS 573 mento del Maestro, ma perché la conoscenza è il compimento e il prolungamento, null’al- della Grazia, che ha il volto personale di Gesù tro corrisponde se non l’umiltà della creatura Cristo, l’ha raggiunta per la mediazione tra- che è perfetta apertura e incondizionata dispo- sparentissima di Francesco. Chiara continue- nibilità filiale, sponsale, materna: la Vergine rà a ribadire ostinatamente sino alla fine que- Maria. La cifra di ogni vita contemplativa è la sto legame che – a ragione – è stato definito disponibilità mariana, la libertà che nella for- asimmetrico, ma non per questo meno vitale. ma dell’obbedienza si apre a Dio. Una parola Chiara ha visto Francesco e i suoi e in questo ancora per noi, per il nostro oggi, a volte chiu- Evangelo vissuto si è rispecchiata trovando se so all’ascolto e all’obbedienza della fede. stessa. L’alterità di Francesco le ha rivelato la Mi sembra che Chiara con queste paro- sua propria identità, come accade umanamen- le possa ricordarci non singole realtà, ma il te: la scoperta della propria identità si dà nella fondamento delle realtà che fanno la bellez- differenza, l’«io» nel rapporto con il “tu”. Il za sinfonica della nostra e vostra vocazione “tu” di Francesco nel “Tu” assoluto di Cristo, evangelica. Chiara lo ha fatto per l’Ordine Signore e Maestro (Sancta Maria Virgo). Una dei Minori, memoria e profezia proprio in mediazione che Chiara ha riconosciuto, accol- questo senso, di ciò che è essenziale e irri- to, desiderato, amato, a cui si è affidata con do- nunciabile. Chiara lo ha fatto dalla verità, cilità mariana. Anche quando questa è passata dalla profondità e dalla trasparenza della sua attraverso tagli progressivi e dolorosi, operati esperienza di Dio. Credo sia proprio questa da Francesco stesso nel travaglio di una ricer- verità e questa profondità che voi, fratelli, ca della rispettiva configurazione ecclesiale. avete il diritto di trovare in noi, nelle nostre Un distacco patito da Chiara stessa, quanto comunità, di chiederci come respiro profon- più non previsto, fino alla completa solitudine do della vostra sequela del Signore sui passi dopo la morte di lui, unica colonna e sostegno di Francesco. Ed è qualcosa che a volte non dopo Dio (TestsC 38), parole dolorosamente trovate. intense. E anche qui un’altra parola che pos- Vorrei per un momento ancora ritornare siamo raccogliere come a margine: la reci- idealmente al Protomonastero, presso il cor- procità tra Francesco e Chiara, tra i frati e po di Chiara. Una donna condotta dalla ma- le sorelle povere, la loro e nostra comunione no materna del Padre delle misericordie al è da rintracciare a queste profondità, a quella compimento della sua vita. Un compimento comunione che lo Spirito stesso ha operato in che è restituzione a Dio di tutto: della vita e, loro, forse, come spesso accade nella storia nella vita di tutto ciò che il Donatore ha dato: della santità, a loro stessa insaputa. Siamo la vocazione, Francesco e i fratelli, le sorelle. noi che, eredi di quell’esperienza, possiamo Alle sorelle presenti e future, alla loro fedeltà coglierne meglio i nessi, in uno sguardo di e responsabilità Chiara ha affidato il dono per sintesi sulla loro esperienza spirituale. eccellenza della vocazione, ma le sorelle Chia- Un’ultima parola possiamo cogliere da ra le ha affidate alla Chiesa e all’Ordine dei Chiara, veramente sintetica, perché è la pa- Minori. Adempiere da parte vostra al mandato rola che conferisce unità a tutto ed è la di- di Francesco di avere sempre cura e sollecitu- mensione contemplativa della sua sequela. dine di noi consiste forse anche nell’adempie- La vorrei condensare in una progressione. re quanto Chiara vi ripete per noi e nell’ascolto Uno sguardo sul tempo che coglie in ciò che della parola così articolata e insieme armonio- passa il definitivo, nel frammento l’unità, nel sa che risuona dal magistero della sua vita e temporale l’eterno, nello scorrere della sto- della sua santità. ria il metodo dell’Incarnazione. Uno sguardo che è maturato in lei nella complessità del Sr. Angela Emanuela Scandella OSC suo vissuto, non fuori o a margine di esso. Uno sguardo sacramentale su tutta la realtà, capace di cogliere in ogni frammento, in ogni relazione, il manifestarsi di Dio. Uno sguar- 1.5. Bruxelles: envoi en mission du Frère do sul mistero di Dio che si rivela e si con- Ettore segna a noi nell’evento, che è anche metodo, Bruxelles, Notre-Dame des Nations , 18.11.2012 dell’Incarnazione del Figlio. E a Dio che si consegna a noi nella forma umile, dall’Incar- Ce dimanche 18 novembre, la fraternité nazione fino alla Pasqua e all’Eucaristia che ne Notre-Dame des Nations, à Bruxelles, dépen- 574 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 dante du Ministre Général, accueillait ce der- En el marco celebrativo de los 400 años de nier, Fr. José R. Carballo OFM, pour l’envoi la Fundación de la Provincia Franciscana de en Mission du Frère Ettore, de la province la Asunción de la Sma. Virgen del Río de la franciscaine de Lecce. Le Ministre Général Plata (1612-2012) el Ministro general de la était accompagné des deux définiteurs géné- Orden de Hermanos Menores, Fr. José Ro- raux, Fr. Roger Marchal OFM, (COTAF), driguez Carballo, visitó Argentina reuniéndo- délégué permanent auprès de cette fraternité et se con los frailes, hermanas clarisas y laicos Fr. Vincent Zungu Mduduzi OFM, (Afrique). franciscanos de la Provincia de la Asunción, Le but de cette visite était l’envoi en mis- de la Provincia de San Miguel y de la Custodia sion du Frère Ettore Marangi OFM, de la Pro- del Paraguay. Estuvieron presentes: Min. Pro- vince de l’Assomption de la B.V.M. de Lecce vinciales de San Miguel Fr. Sergio Carballo, (It). Celui-ci en effet va rejoindre son poste de el Min. Provincial de la Prov. San Francisco mission au Kenya, après avoir suivi le cours de Solano, Fr. Carlos Paz y el Custodio de la Cus- formation missionnaire à Bruxelles. todia Fr. Luis Bolaños Fr. Iñaki Galarraga. Los Ce cours de formation, en langue anglaise, qui Definidores generales Fr. Julio César Bunader se tient chaque année de septembre à novembre y Fr. Nestor Inácio Schwerz. El 24/11 en la (un autre cours, en français, a lieu chaque année Casa de Retiros “Residencia Franciscana, en de mars à mai), a été suivi par 11 frères stagiaires, San Antonio de Arredondo”, a las 9:30 hs. se des trois obédiences franciscaines: 4 frères comenzó con una dinámica de comunicación conventuels, 6 frères capucins et un unique frère dirigida por el Sr. Juan Pablo Berra, luego las de l’OFM. A part le frère italien Ettore Marangi, 16:30 hs. en el templo se tuvo un momento tous les frères étaient originaires de l’Inde (Kera- de adoración al Santísimo y luego a las 20 hs. la, Karnataka, Tamil Nadu). celebramos la Eucaristía presidida por el Min. Il faut noter que tous ces stagiaires ne sont General y concelebrada por los Definidores pas des nouveaux missionnaires. Certains Generales, Fr. Julio Bunader, Fr. Nestor Inácio d’entre eux ont déjà une expérience mission- Schwerz y el Min. Provincial de la Asunción naire plus ou moins longue et sont venus pour Fr. José Enid Gutiérrez Olmos. une formation permanente. El domingo 25/11 a las 9:30 hs. se realizó Samedi soir, après la prière des Vêpres et la conferencia del Min. gral. con los Herma- le dîner, le Ministre a rencontré les frères sta- nos, donde agradeció al Señor por poder estar giaires ainsi que les frères de la fraternité et con los Hermanos en este día tan importante, les formateurs, pour un échange fraternel sur y reiteró su felicitación al Min. Provincial Fr. ce temps de formation missionnaire. De l’avis José Enid Gutierrez y a todos los Hermanos unanime de tous, ce stage est bénéfique et ce, de la Provincia de la Asunción y a todos los au moins pour deux raisons : Cette formation hermanos que trabajan y viven la vocación est nécessaire pour une meilleure connais- Franciscana en esta región. Se comenzó con sance de la vie missionnaire et des défis un momento de oración, para iluminar la jor- qu’elle affronte aujourd’hui. Ensuite, c’est nada. Trató primeramente los retos principales une expérience très riche de vie fraternelle et de la Orden de Hermanos Menores y también de connaissance entre frères de diverses obé- de los frailes de la región. Dijo: “mi interven- diences de l’Ordre franciscain. ción es una intervención abierta, no acabada. La matinée de dimanche, avant la messe Lo que diga- debe ser situado en ese clima de d’envoi, le Ministre Général a également ren- discernimiento y de búsqueda que caracteriza contré les frères de la fraternité ND des Na- a todo Hermano menor. Permanecer en bús- tions, le Fr. Dominique Joly OFM, ministre queda y en discernimiento, ya que la identi- provincial et les membres du « Comité du dad franciscana es una identidad inacabada”. Chant d’Oiseau » pour faire le point sur la vie Rescató que este momento es un momento de et l’avenir de la fraternité au sein de ce grand crisis, “crisis es un momento decisivo donde ensemble du couvent du Chant d’Oiseau. hay que decidir” En una encrucijada de cami- nos hay que decidir qué camino tomar. Es un Fr. Roger Marchal, OFM momento caracterizado por el cambio, por la mutación. Es un cambio epocal. Y los campos 1.6. Encuentro con Frailes, Clarisas y laicos epocales se dan cada 400 años. Aprovechar franciscanos este momento para vivirlo con pasión, ésta es Córdoba, Argentina, 24-25.11.2012 nuestra misión. Hay que pensar al futuro con AD CHRONICAM ORDINIS 575 la pasión del presente. 3º Presupuesto: Comen- También la Lic. Nancy Raimondo dio una zar por revitalizar nuestra vida y misión: esta conferecia sobre la antropología franciscana, es la tarea fundamental. Dar significatividad y transposición didáctica. a nuestra vida y misión. 4º desde una óptica El domingo 25/11 a las 20 hs. se celebró privilegiada: estamos en la misma barca que la Eucaristía en el templo de San Jorge, casa otros Institutos o Congregaciones de la Iglesia. de Formación del Postulantado. Con la Iglesia Algunos datos objetivos: en nuestra Orden se colmada de fieles, y con mucho amor y senti- dan fenómenos objetivos muy claros: la dismi- do se celebró la Santa Misa. Antes de finalizar nución numérica debida a la crisis de vocacio- la ceremonia, el Ministro Provincial Fr. José nes o a la crisis de perseverancia. Otro dato en Enid Gutiérrez entregó al Ministro Gral. un el momento Conciliar éramos 27.000, hoy 50 libro con la historia de la Provincia, editado años después somos 15.000 frailes en todo el por Fr. Jorge David Catalán y colaboradores mundo. Hoy más de la mitad de la Orden son Sr. Eduardo Bierzychudek y Sr. Pedro Puente europeos”. Olivera, agradeciendo al Provincial su presen- Luego de la conferencia se dio lugar a la cia. En un gesto emotivo y sincero, el Minis- formulación de preguntas abiertas, las cuales tro Provincial Fr. José Enid Gutiérrez Olmos, fueron respondidas. pidió al Min. general, perdón por sus pecados Por la tarde a las 16 hs. se partió hacia la y por los pecados de los frailes durante estos ciudad de Córdoba, capital donde el Ministro 400 años. Luego el ministro General entregó Gral. se reunió en el teatro del Colegio Inma- al Provincial el sello de la Provincia. Luego culada Concepción perteneciente a la Orden el Min. dio el mandato misionero a todos los Franciscana Seglar, con los laicos francisca- frailes presentes entregándoles una Tau. Para nos pertenecientes a los Consejos directivos de terminar la Misa, los frailes cantaron el Salve los Centros Educativos, la Orden Franciscana Regina, en la Plazoleta de la Inmaculada, lue- Seglar, delegados de las parroquias, de los go hubo fuegos artificiales, y se hizo un brin- conventos, Juventud Franciscana, ex alumnos, dis en el patio del Colegio de Inmaculada, ter- etc. En la conferencia retomó el tema de la cri- minando el encuentro alrededor de las 23 hs. sis global que vive el mundo, en particular la Damos gracias a Dios por este encuentro lleno crisis de sentido, donde según un analista se del Espíritu Santo que nos ha permitido cele- sale de la crisis de sentido con la educación. brar el carisma franciscano en esta Provincia Donde se hace una diferenciación entre la edu- de la Asunción, durante estos 400 años. En la cación e instrucción. Hoy se busca la instruc- Solemnidad de Cristo Rey. ción, en preparar al joven en obtener un grado; mientras que la educación es un proceso que Fray Pablo Reartes, OFM lleva al joven a poner al servicio de los demás las grandes potencialidades que lleva adentro. Educar del latín educere, es “sacar de adentro 1.7. Visita à Província s. Francisco de Assis para fuera”, mientras que la instrucción es al Porto Alegre, Brasil, 26-27.11.2012 revés, “llenar la cabeza de conceptos de afue- ra para adentro”. Mientras en la educación el O Ministro geral Frei José Rodriguez Car- protagonista es el joven, en la instrucción el ballo, acompanhado pelo Definidor geral Frei protagonismo lo dan las ideas que vienen de Nestor Inácio Schwerz, visitou a Província S. afuera...” Como educadores franciscanos de- Francisco de Assis, Porto Alegre, Brasil en- ben ayudar a los jóvenes a sacar lo que llevan tre os dias 26 e 27 de novembro de 2012. A dentro, las potenciales, y a convertirlos en viagem iniciou de madrugada em Córdoba, protagonistas de su presente y de su futuro” Argentina, às 04:20 da madrugada. Na che- Luego de la conferencia se dio un espacio para gada em Porto Alegre fomos recebidos pelo las preguntas en donde el auditorio participó ministro provincial Frei João Inácio Müller o activamente. qual nos levou ao bairro Lomba do Pinheiro El encuentro con los laicos fue el 24 y 25 na Casa N. Senhora das Sete Alegrias, onde pero en la ciudad de Córdoba con conferen- a pequena Fraternidade estava nos esperando cias y actividades a cargo de Fray Miguel An- com um bom almoço. Após um breve repouso, gel López OFMconv., quien presentó a San tivemos o encontro com os jovens em forma- Francisco, los núcleos más significativos del ção inicial, período da Profissão Temporária, carisma, intento de transposición didáctica. no Centro de Promoção da Criança e do Ado- 576 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 lescente. Após a oração inicial, muito bem gesto de acolhida, duas Irmãs apresentaram preparada, e a apresentação de cada um dos uma dança típica do folclore regional. O Mi- presentes, o Ministro geral expressou sua ale- nistro geral, na sua breve reflexão, expressou gria em ter esta oportunidade para um diálogo seu sentimento de proximidade, de bem-que- com os frades jovens. Entre os vários aspectos rer em relação à II Ordem. Entre os pontos do abordados por Frei José Carballo, destacou a conteúdo, enfatizou muito a necessidade de ter compreensão da formação como assimilação bem clara a identidade própria de Irmãs Pobres da forma de vida que nosso pai S. Francisco de Santa Clara no que se refere à vida fraterna intuiu a partir do Evangelho. Essa forma de (Irmãs e não monjas), à vivência do sem nada vida, em última análise, é a pessoa de Jesus de próprio (pobreza segundo S. Clara), à cen- Cristo, é o seguimento a Ele, assumindo os tralidade da contemplação, o reto significado seus sentimentos. Durante o processo de for- da clausura, o investimento na Formação Per- mação deve acontecer uma transformação. manente. Além disso, fez referência ao desafio O processo de formação responde a algumas atual do redimensionamento e da reestrutura- perguntas fundamentais: quem sou eu? com ção. Concretamente este mosteiro de S. Da- quem quero partilhar minha vida, a quem que- mião é uma realidade com possibilidades re- ro entregar-me todo inteiro? O que Deus quer duzidas para a vitalidade da comunidade, pois de mim? A primeira orienta sobretudo o pe- as Irmãs são poucas em número, com média de ríodo do postulantado. A segunda se faz bem idade bastante alta, com Irmãs enfermas que presente no ano de noviciado. E a terceira tem exigem cuidados permanentes e com dificul- a ver com o período da profissão temporária. dades de atrair novas vocações. Em âmbito de Portanto, o processo formativo nesta fase deve Federação é preciso enfrentar esse desafio de oferecer a possibilidade de profundo encontro colaboração, de solidariedade, de redimensio- e familiaridade com Deus para perceber a sua namentos e reestruturações. Houve um bom vontade e aperfeiçoar a vocação de frade me- momento de diálogo muito fraterno e cordial, nor em vista da profissão solene. A formação apresentação de dança típica do folclore rio- há de ser integral, no sentido trabalhar bem a grandense, partilha de comes e bebes, oração dimensão humana, a dimensão cristã e a fran- final e bênção. ciscana. Na dimensão humana é importante Do Mosteiro, o Ministro provincial nos abordar bem a área da afetividade e sexuali- conduziu à Cúria provincial, em Ipanema, on- dade, que se revela grande desafio nos tempos de a Fraternidade local estava esperando o Mi- atuais. Na dimensão cristã, é fundamental a fé, nistro geral para um encontro fraterno acom- não tanto em sentido doutrinal e teórico, mas panhado de lanche-jantar. no nível vivencial, existencial, experiencial. No dia seguinte, 27 de novembro, Frei José A dimensão franciscana requer a assimilação Rodriguez Carballo, juntamente com o Defini- da nossa identidade, grande desafio no con- dor geral Frei Nestor Schwerz, foi levado bem texto atual. A formação deve atingir a pessoa cedo de carro para o Convento S. Boaventu- em várias áreas vitais, entre as quais a cabeça ra, em Daltro Filho, para encontro com todos (informações, conhecimentos, reflexão …), os Frades da Província. Após as boas vindas o coração (o conjunto das relações, os senti- dadas pelo Ministro provincial Frei João Iná- mentos, a afetividade, a liberdade, a vontade, cio Müller, o Ministro geral Frei José iniciou decisão…), as mãos (o serviço, a ação, a doa- falando da alegria de estar aí para uma parti- ção, a generosidade …), os pés (estar sempre a lha com os irmãos desta Província. Entre os caminho, dinamismo missionário, sempre em aspectos da sua reflexão, destacamos a seguir busca de mais aprofundamento, conversão…). alguns deles. No final houve um breve momento de diálogo Disse estar convencido de que, neste mo- entre todos os presentes, com muito interesse mento, a itinerância, característica de nossa e participação. vida, precisa ser vivida na atitude da busca, co- Em seguida, fomos ao mosteiro S. Damião mo mendicantes de sentido. Quando não senti- para a missa com as Irmãs Clarissas, sendo mos necessidade de aprofundar nossa vida, de concelebrante o confrade D. Jaime Spengler, buscar o seu sentido mais radical, já estamos atual bispo auxiliar na Arquidiocese de Por- mortos. Quem caminha pode errar, quem não to Alegre. Após a missa, o Ministro geral fez caminha já está morto. Também está conven- visita às Irmãs enfermas e participou do en- cido de que estamos num momento de crise. contro com as Irmãs da comunidade. Como Crise, porém, significa mudança, momento de AD CHRONICAM ORDINIS 577 decisão. Se escolhemos bem, será momento Tendo participado do Sínodo, constatou de vida, se escolhermos errado, morreremos. que na Relatio, apresentada por um cardeal Necessitamos de discernimento, única luz pa- americano, a Vida Religiosa simplesmente ra não errar a direção. Discernimento significa não foi citada nenhuma vez. Entre as proposi- separar o bom do mau. Discernir é o trabalho ções finais do Sínodo, os próprios Religiosos da peneira: separa o grão da palha. É um tra- elaboraram uma que foi aprovada e que aponta balho difícil, leva tempo. O momento da crise para o estar na fronteira; construir esperança não é momento de pressa; é tempo para sentar, em situações difíceis; ser testemunhas. O Sí- refletir, pedir ajuda. Tempo de abertura para nodo insistiu sobre o testemunho e talvez a acolher o que vem do outro. A verdade é poli- falta dele em nossa Vida Consagrada faz com édrica, tem vários lados. Colocando juntos os que ela não seja vista e reconhecida. Somos distintos lados, nos aproximamos da verdade. desafiados à atitude de conversão. O n. 5 do A Verdade é Ele. Escutando-nos entre nós, nos Nuntius refere-se à conversão como evangeli- achegamos a Ele. zação de nós mesmos. A nova evangelização É momento de tomar decisão, não deixan- não é só questão de estratégias pastorais, mas do para amanhã o que devemos fazer hoje. A de testemunho. A Igreja deve pôr-se à escuta tentação é sempre deixar para depois. Cada um da Palavra, para poder evangelizar o mundo. deve assumir sua responsabilidade. Neste nosso tempo de crise e de busca por Neste tempo de crise, exige-se de nossa par- revitalização, redimensionamento, a nossa te, e é grande desafio, a revitalização da nossa Vida Consagrada e franciscana precisa voltar vida e missão, também a ressignificação. ao essencial. Essa volta ao essencial passa por Os desafios que a Ordem tem diante de si três movimentos: 1. o primeiro comporta cen- são comuns a todas as outras Congregações. tramo-nos nEle, senão não tem sentido o que Estamos todos na mesma barca. Falando de fazemos. Muitas vezes parecemos mão de obra crise, temos como referência alguns dados ob- barata para a Igreja. “Nós não somos um recur- jetivos: so para a Igreja, nós somos um carisma”; 2. o 1. Redução numérica: a Ordem continua a di- segundo movimento nos convida a concentrar- minuir e muito; somos a Ordem que pro- mo-nos nas prioridades da Ordem e que são porcionalmente mais diminuiu. Em parte as do carisma franciscano, explicitadas pelas se deve ao fato de estar muito centrada na CCGG; 3) o terceiro nos leva a descentrar-nos Europa. Mais da metade está lá. A Europa de nós mesmos, superar a auto-referencialida- está em crise. Também na América Latina de para ir ao encontro dos outros, para evange- ela está diminuindo. A reestruturação que lizar, ir em missão. se está fazendo no Cone Sul mostra isso. A vitalidade de nossa Vida Consagrada de- Devemos despertar. pende da articulação dos três eixos ou pilares 2. A Ordem está envelhecendo. fundamentais que a sustentam: espiritualidade, 3. Há uma grande desproporção entre as pos- vida fraterna, missão. A espiritualidade deve sibilidades reais e as estruturas. Damos a ser unificada, dinâmica, de presença. A espi- impressão de estar aí para salvar as estru- ritualidade unificada nos torna filhos do céu e turas, e não estas para ajudar as pessoas. filhos da terra, num justo equilíbrio e processo Além disso, sofremos as consequências do de interação. Uma espiritualidade unilateral não individualismo pelo qual cada um tem seu nos serve. O caráter de espiritualidade dinâmi- projeto o que não nos ajuda na visibilidade ca quer tornar-nos homens místicos e proféticos do carisma. ao mesmo tempo. A espiritualidade de presença 4. Há a rotina, o cansaço, a resignação. nos impulsiona a sermos discípulos e missioná- 5. O fenômeno do secularismo vivido na so- rios. Necessitamos cultivar uma espiritualidade ciedade entrou também em nossa fraterni- que não nos afasta do mundo, mas nos faz ser dade. sal e luz do mundo. Devemos trabalhar muito a É hora de dar significação à nossa vida e fé pois é ela que nos sustenta na Vida Religiosa missão. em sentido pleno. A fé inicia, se nutre e ama- Onde está a precariedade da vida consagra- durece no encontro pessoal com Jesus Cristo. da e da vida franciscana? Na falta de paixão, Ela precisa também ser celebrada e professada. no cansaço. O franciscano deveria definir-se Aqui o cuidado para com o espírito de oração como um homem apaixonado por Deus e pela e devoção, primeira prioridade da Ordem, mas pessoa humana. nem sempre assim considerada na prática. 578 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3

A vida em fraternidade é outro pilar fun- no momento de forma mais imediata e profun- damental para a Vida Consagrada franciscana. da algumas Fraternidades e Entidades. Todas Muito falamos dela e sobre ela, mas na práti- as Entidades são convidadas a rever e repensar ca somos individualistas. A fraternidade não as diferentes presenças e estruturas. Isto mexe serve para nada se não for encarnada, tornada também com a nossa comunhão com a Igreja, visível, pois é como um sacramento. Cabe-nos em fidelidade à nossa forma de vida. construir fraternidades proféticas e que sejam Finalmente, é urgente e fundamental traba- evangelizadoras. Elas precisam especializar- lhar muito a formação, seja a permanente co- se na leitura dos sinais dos tempos e dos lu- mo a inicial. É preciso formar formadores, e gares. Espera-se das fraternidades que sejam estes devem assumir sua nomeação como mi- profundamente humanas e humanizadoras, nistério prioritário. Todos devem assumir isso, cultivando os valores autenticamente huma- ou se tornam deformadores. Junto vai o desa- nos. Nelas deve destacar-se a atenção à pes- fio de trabalhar muito a pastoral vocacional. soa, pois a estrutura fundamental da Ordem é a Todas as casas deveriam ser fraternidade de pessoa do irmão. Muitas vezes prevalece uma acolhida. Na formação permanente jogamos mentalidade monástica, sufocando a dimensão de modo particular o nosso futuro. A Fraterni- de fraternidade. Há muita solidão entre nós. O dade que não a leva a sério, não tem direito de trabalho do ministro e dos guardiães, à ima- acolher candidatos. gem do bom pastor, é acompanhar as pessoas Em seguida houve a alegre e bem partici- dos Irmãos. Isto toca também na exigência de pada celebração eucarística, presidida pelo acompanhar os jovens na animação vocacio- Ministro geral. Ao meio-dia foi servido um nal e na formação inicial. Aqui na América la- suculento churrasco, bem preparado pela Fra- tina um problema sério é o da perseverança. A ternidade local. Província deve buscar meios de acompanhar Na parte da tarde do dia 27 de novembro, os jovens. Além do mais, é preciso construir houve momento de encontro com os formado- fraternidade com mística, com força espiritual res. O Ministro geral insistiu de modo particu- no mesmo projeto de vida compartilhado. lar sobre a necessidade e urgência do acom- O eixo da missão em nossa Ordem temos panhamento personalizado. Utilizou como ilu- bem explicitado na Decisão capitular número minação a passagem bíblica de Lc 24 que traz 13 do último Capítulo geral em 2009. A nos- o episódio dos discípulos de Emaús, destacan- sa missão evangelizadora deve ser sustentada do vários elementos como o fazer-se presente por uma profunda experiência de Deus. Deve e caminhar junto, escutar, provocar o diálogo, ser realizada em fraternidade e com o testemu- interpretar, ser ponte de encontro, desaparecer nho da vida fraterna. Ela deve ter um caráter e deixar que os próprios formandos decidam, de inter gentes, no meio do povo, somos os dêem sua resposta. Também sublinhou a ne- frades do povo. Ela vem carregada do caráter cessidade de um clima de confiança na casa de de itinerância, indo onde se necessita de nossa formação, um processo evangelicamente exi- presença e onde o Espírito nos impele, como é gente sem rigidez. O Ministro ainda explicitou o caso de presença em regiões desconhecidas, a melhor pedagogia para a formação que não sofredoras. Ela há de ser aberta à participação é a chamada objetiva, nem aquela subjetiva, dos leigos e da Família Franciscana. Não con- mas a provocadora-interpretativa. Também o seguimos fazer nada sozinhos. O documento Definidor geral fez suas complementações e capitular fala da necessidade de conversão seguiu-se um momento de diálogo aberto. Em eclesiológica. seguida, foi a vez de um encontro com o go- A nossa Ordem está com uma série de pro- verno provincial que teve o caráter de diálogo jetos missionários em andamento. Os frades espontâneo e aberto. mais jovens não podem renunciar a pensar em experiência missionária. A missão faz parte do Frei Nestor Inácio Schwerz nosso DNA. Infelizmente estamos nos conver- tendo em uma Ordem paroquial. Aqui emerge 1.8. Visita à Província santa Cruz com urgência a necessidade de prestar muita Belo Horizonte, Minas Gerais, Brasil, 28.11.2012 atenção à nossa identidade franciscana. O Ministro geral ainda tocou no tema do re- Bem cedo na manhã do dia 28 de novem- dimensionamento e da reestruturação que en- bro, o Ministro geral Frei José, junto com o volve todas as Entidades da Ordem, mas afeta Definidor geral Frei Nestor, após despedidas AD CHRONICAM ORDINIS 579 do ministro provincial Frei João Inácio e ou- dialogar, interpretar, ora pisar no freio e ora no tros frades da casa provincial, viajaram rumo acelerador. Segundo o Ministro geral, este ter- a Belo Horizonte. Lá estava o ministro provin- ceiro modelo provocador-interpretativo é mais cial Frei Francisco Carvalho para acolher-nos conveniente, mais enriquecedor, mais favorá- e levar-nos a Betim, onde aconteceram vários vel e inclui os outros dois. Houve momento de encontros: com os formadores, com os jovens diálogo aberto. aspirantes, postulantes e noviços, com os Fra- Após um lanche com frutas e pão-de-queijo, des professos. foi a vez do encontro com os aspirantes, pos- No encontro com os formadores, o Ministro tulantes e noviços. O Definidor geral fez uma geral se inspirou no episódio bíblico dos dis- breve introdução e moderou o encontro. O Mi- cípulos de Emaús (Lc 24,13-35) para refletir nistro geral fez uma breve exposição sobre as sobre a importância e a metodologia do acom- três etapas da formação inicial. Em cada uma panhamento personalizado na formação. No delas há uma pergunta básica que a orienta. Na primeiro passo Jesus entra na vida dos discí- etapa do postulantado a pergunta fundamental pulos, se faz presente. O formador deve fazer- é “quem sou eu?” e recai predominantemente se presente junto aos formandos e participar de sobre a dimensão humana. A etapa do novicia- sua vida. No segundo momento Jesus provoca do se orienta muito pela pergunta “que que- o diálogo e se põe à escuta dos discípulos. É ro fazer de minha vida e com quem quero me atitude fundamental do formador com seus unir?” e reforça dimensão espiritual-carismá- formandos. No terceiro momento Jesus inter- tica. Já na etapa da profissão temporária a per- preta as inquietações, as dúvidas, o conteúdo gunta fundamental é “que quer Deus de mim?” partilhado pelos discípulos. O formador de- e focaliza muito a dimensão evangelizadora/ ve ser alguém que sabe interpretar aquilo que missionária, desafia para a doação, o serviço, os formandos estão vivendo e manifestando a entrega total de si ao projeto de Deus, à sua e sabe transmitir a beleza da vocação à Vida vontade. Neste itinerário todo, é preciso cuidar Religiosa. No quarto momento Jesus se revela bem do ser humano, do ser pessoas de fé e co- aos discípulos. O formador é alguém que sa- nhecer bem S. Francisco de Assis. O Ministro be ser ponte e comunicar pela sua vida e suas apontou também os meios que ajudam nesse palavras a pessoa de Jesus Cristo e favorece o sentido: o silêncio, a companhia dos colegas encontro vital, existencial dos formandos com e dos formadores, a oração, o estudo, a leitura Ele. No seguinte momento Jesus desaparece e orante. O Ministro também partilhou sua ex- deixa seus discípulos tomar suas decisões. O periência vocacional pessoal desde pequeno e formador não pode criar dependências, deve seu processo de formação com os momentos preparar os formandos para que dêem livre- de dúvidas e crise e o modo de como superou. mente sua resposta e tomem suas decisões. O Após um momento de diálogo que foi bem Ministro geral também deu muita importância participativo, seguiu o almoço. ao ambiente formativo com um clima de fa- À tarde aconteceu o encontro com todos os miliaridade na casa de formação para favore- frades professos. O Ministro geral começou cer abertura, partilha, espontaneidade. A for- dizendo que estamos em tempos de buscas e mação há de ser exigente, não rígida. Muitas de crise. A crise significa tempo de mudança vezes não se exige evangelicamente porque se que exige decisão, busca por revitalização. tem medo de que os formandos nos deixam ou Os sinais de crise se manifestam nos fatos do porque não se acredita nos jovens ou porque problema de perseverança na Vida Religiosa o formador não quer exigir de si mesmo. Na Franciscana, na diminuição do número de Fra- pedagogia formativa há 3 modelos: o objetivo des na Ordem, na elevação da média de idade, que apresenta o projeto, as normas, a discipli- na desproporção entre estruturas e reais possi- na, os conteúdos, o percurso formativo de for- bilidades das forças existentes, na resignação ma clara e definida; o subjetivo que quer partir e no cansaço de muitos Irmãos. Vivemos situ- dos formandos, arrancar tudo deles, colocar no ação de precariedade na Ordem, não tanto no centro suas aspirações e necessidades, seus de- sentido de números, mas no sentido da falta de sejos e suas propostas; o modelo provocativo paixão. Fazendo referência à Nova Evangeli- -interpretativo que leva em conta os forman- zação (NE), afirmou que ela faz alguns apelos dos como sujeitos, mas também tem proposta particulares a nós: à conversão, à esperança, fi- e valores desde o carisma, a nossa forma de vi- delidade ao carisma, disponibilidade a habitar da e nesta interação ajuda a provocar, desafiar, as fronteiras. Em vista da revitalização é im- 580 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 portante voltar ao essencial, entrar na dinâmi- expressão, discrição, comunhão nas decisões, ca do tríplice movimento: do centrar-nos eEle, deve ter seus instrumentos para comunicação em Jesus Cristo, dar testemunho da primazia das decisões. Também se sublinhou que o go- de Deus em nossa vida; do concentrar-nos nas verno favoreça a interprovincialidade, no que prioridades da Ordem articuladas em torno se refere à formação, aos estudos, à economia dos três pilares, isto é, da espiritualidade, da e outras dimensões. Na relação com a Fun- vida fraterna e da missão evangelizadora; do dação N. Senhora de Fátima, houve um bom descentrar-nos em vista da missão, da evange- tempo de diálogo, com a insistência de que a lização, da doação aos outros, do ser frade do Província Santa Cruz crie laços de proximida- povo, da superação da auto-referencialidade de, buscando colaborações concretas no que para estarmos no mundo sem ser do mundo. for possível. Após intervalo, o Ministro pro- Um tema decisivo em nossos tempos é o da vincial, em nome do seu Definitório, apresen- identidade. Nós temos clareza teórica, elabo- tou uma série de casos e situações concretas de rada sobre a nossa identidade franciscana, mas dificuldades e desafios. Houve um bom clima há muita contradição na prática, no cotidiano de diálogo fraterno e esclarecimentos. de nossas presenças e nossa atuação. As nos- À tarde foi feita visita ao Mosteiro das Ir- sas CCGG nos apresentam com muita atuali- mãs Clarissas com diálogo entre o Ministro dade a nossa identidade, mas a construção da geral, Definidor geral, Ministro provincial identidade é um processo complexo em que e as Irmãs. O Ministro geral em sua fala in- entram vários fatores em jogo. O Definitório sistiu sobretudo na importância de cultivar e geral está oferecendo um subsídio, “A Nossa aprofundar a identidade própria. Seguiu-se um Identidade Franciscana”, muito simples para lanche fraterno com frutas e pão-de-queijo.À ajudar as Entidades, as Fraternidades e cada noite aconteceu a celebração eucarística na Frade a retomar essa temática da identidade, igreja paroquial de Carlos Prates, ao lado da centrando-nos principalmente no confronto cúria provincial, com a participação de grande com as CCGG. número de membros da Família Franciscana e Outro tema que está na pauta de nossa Or- de fiéis leigos. Seguiu-se um alegre e fraterno dem é o do redimensionamento. O Ministro momento de confraternização no salão paro- geral elogiou o fato de que esta Província as- quial que serviu também de ocasião para os sumiu este tema no Capítulo e fez a preparação agradecimentos e as despedidas. do mesmo em base ao espírito e ao esquema do Moratorium. Frei José insistiu para que a Pro- Frei Nestor Inácio Schwerz víncia assuma uma atitude positiva na relação com a Fundação N. Senhora de Fátima, com 1.9. Visita à Custódia Sagrado Coração de sede em Uberlândia, em vista de um processo Jesus de redimensionamento e reestruturação. E por Ribeirão Preto, Brasil, 30-31.11.2012 fim o Ministro geral deu ênfase à importância da Formação Permanente. Seguiu-se um bom No dia 30 de novembro o Ministro geral momento de diálogo aberto entre todos os pre- Frei José Carballo e o Definidor geral Frei sentes. Nestor Schwerz viajaram de Belo Horizonte O encontro se concluiu com a celebração para Ribeirão Preto, onde foram recebidos pe- eucarística, presidida pelo Ministro geral, se- lo Custódio Frei Flaerdi Valvassori e conduzi- guida de um fraterno jantar e de deslocamento dos até a casa de encontros em Franca. Ali foi para a Cúria provincial em Belo Horizonte. servido o almoço com a presença dos Frades No dia 29 de novembro, pela manhã, após da Custódia e do Ministro provincial da Pro- a oração na igreja com a presença de pessoas víncia-mãe de Nápoles, Frei Agostino , acom- leigas e o café, houve um encontro do Ministro panhado por três confrades de sua Província. geral e Definidor geral com o Ministro provin- Após o almoço e descanso, aconteceu o encon- cial e seu Definitório. Inicialmente o Ministro tro com o Conselho nomeado para a Custódia geral enfocou alguns pontos importantes para a Autônoma. Após as boas vindas dadas reci- tarefa do governo provincial: deve assumir-se procamente, o Ministro geral explicitou a fun- como primeira fraternidade da província com ção do Conselho de animar e governar. Insistiu tempos próprios para rezar junto, refletir, ela- que o Conselho se assuma como Fraternidade borar seu projeto de vida e atuação, criar clima com tempos próprios para rezar, para partilhar, de familiaridade, de abertura, de liberdade de para elaborar seu projeto de atuação, com um AD CHRONICAM ORDINIS 581 clima interno de confiança mútua, de liberda- perseverança e fidelidade, para as exigências de na expressão, de discrição, de solidariedade e possibilidades de interprovincialidade. Após nas decisões tomadas, com meios adequados breve diálogo, partimos todos para a igreja para comunicação com os Frades da Custódia. paroquial na cidade de Franca que é atendida O Ministro também ressaltou que se trata de pelos Frades. Ali foi celebrada a solene euca- Entidade jovem e que deve continuar manten- ristia, presidida pelo Ministro geral Frei José do abertura à interprovincialidade na área da Carballo, durante a qual se confirmou a ereção formação e de outros setores. A Custódia au- da Custódia do Sagrado Coração de Jesus para tônoma é convidada a caminhar com a Ordem, Custódia Autônoma. A celebração eucarística assumindo suas orientações, seus subsídios de esteve muito bem preparada, com participação animação. O Conselho é desafiado a dar parti- maciça de fiéis leigos de várias paróquias e cular atenção à organização da economia, ga- obras sociais atendidas pelos Frades, de Irmãs rantindo transparência, motivando a todos os religiosas, dos próprios Frades, de represen- frades para que se sintam envolvidos e parti- tantes da Diocese, de amigos e convidados. lhem suas entradas, ajudem a buscar o sustento O Ministro geral na sua homilia fez agrade- necessário para a Fraternidade toda. Enfim, é cimentos aos primeiros missionários italianos preciso também organizar a Cúria custodial, que vieram para essas terras, aos vários presi- com seus arquivos e toda a parte burocrática. dentes da Entidade, à Igreja local que acolheu Em seguida houve encontro com todos os e ao povo que acompanhou generosamente os Frades da Custódia. O Ministro geral explicou Frades franciscanos, dando apoio em diferen- que a nomeação do novo Conselho em vista tes formas. Após a comunhão, o Ministro pro- da passagem da Custódia para Custódia autô- vincial da Província-mãe, o Definidor geral, o noma obedeceu à vontade dos Frades da Enti- representante da Diocese, pessoas da própria dade. O governo geral seguiu a indicação da paróquia deixaram suas mensagens referentes votação feita pelos Irmãos. Apontou para os ao evento. Não faltaram abundantes e caloro- desafios da Custódia nesta sua nova fase: criar sos aplausos. Após a missa, foi servido um de- uma consciência de Fraternidade custodial licioso jantar no salão paroquial em clima de evitando projetos individuais, cuidar da eco- muita festa e familiaridade. nomia no sentido de potenciar os bens à dis- posição, de conduzir uma administração com Frei Nestor Inácio Schwerz transparência, de exigir o esforço solidário de todos os Irmãos. O Ministro geral retomou a 1.10. Visita à Fundação Nossa Senhora de importância do tríplice movimento do centrar- Fátima nos nEle, do concentrar-nos nas prioridades da Franca a Uberlândia, Brasil, 01.12.2012 Ordem e do descentrar-nos em vista da missão evangelizadora junto ao povo. Também des- No dia 1° de dezembro de 2012 o Custódio tacou a exigência de articular e aprofundar os Frei Flaerdi Valvassori nos levou de carro de três eixos da Vida Religiosa: espiritualidade, Franca a Uberlândia para a visita à Fundação vida fraterna em comum, missão evangeliza- N. Senhora de Fátima, dependente da Provín- dora. Ao refletir sobre isso, fez referências às cia de Salerno, Itália. Após a acolhida fraterna orientações do último Capítulo geral e seus e um lanche em base a frutas, sucos naturais mandatos, em especial números 13, 27 e 25. e pão-de-queijo, aconteceu o encontro do Mi- Chamou a atenção para a necessidade de apro- nistro geral Frei José Carballo, acompanhado fundar o tema da identidade, com a ajuda do pelo Definidor geral Frei Nestor Schwerz, subsídio que o Definitório geral preparou e es- com os Irmãos desta Fundação. Inicialmente tá agora oferecendo às Entidades. Finalmente, cada um se apresentou e o Ministro geral fez o Ministro geral Frei José enfocou a impor- a sua reflexão acerca da situação atual da Or- tância decisiva da formação, seja a inicial que dem dentro do conjunto da situação da Vida a permanente, o que exige também a prepa- Religiosa, fazendo referência ao momento da ração de formadores, clareza nos critérios de crise como tempo de decisão, ao desafio da discernimento vocacional. O Definidor geral significatividade da nossa forma de vida, à di- Frei Nestor completou chamando a atenção minuição numérica de frades, à desproporção para a decisão do Capítulo geral a respeito da entre as possibilidades reais nas Entidades e formação dos guardiães e responsáveis pela as estruturas a serem administradas, ao secu- animação nas Fraternidades, para o tema da larismo que penetrou também na nossa vida 582 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 cotidiana. Neste tempo de crise, o importante discernimento e aprofundamento no processo é voltar ao essencial de nossa vocação e mis- de redimensionamento. A Fundação terá uma são, centrando-nos nEle para dar primazia assembléia em janeiro de 2013 com a presença a Ele e ao Evangelho, concentrando-nos nas do Ministro provincial da Província-mãe. Esta prioridades da Ordem e descentrando-nos em terá em 2013 seu Capítulo intermediário. Se- vista da nossa missão evangelizadora na Igreja rão momentos importantes neste processo. e no mundo. Explicitou a relação e articula- No fim da tarde houve bela e solene ce- ção entre os três pilares fundamentais em nos- lebração eucarística na igreja paroquial em sa Vida Religiosa Franciscana, isto é, entre a Uberlândia, atendida pelos Frades, com pro- espiritualidade, a vida fraterna em comum e fissão solene de um Frade jovem da Fundação: a missão evangelizadora. Passou ao tema da Frei Fernando . A celebração foi presidida pe- identidade, destacando a sua importância para lo Ministro geral, com igreja lotada de fiéis, de a Ordem neste momento, sobretudo na prática, Religiosas e Religiosos, de familiares e paren- no cotidiano das Fraternidades e dos Irmãos. tes do professando. Toda a cerimônia estava Em seguida, concentrou-se na formação, seja bem preparada, a animação foi de boa quali- inicial que permanente, como processo decisi- dade e o neo-professo estava tranqüilo e feliz. vo para o nosso presente e futuro. Isto exige a Após a missa houve festiva e bem organizada formação de formadores, o acompanhamento confraternização no salão da paróquia. personalizado. Finalmente o Ministro geral No dia 2 de dezembro pela manhã o Minis- tocou no desafio do redimensionamento e da tro geral, acompanhado do Definidor geral e reestruturação, citando várias regiões da Or- mais alguns frades da Fundação, foram cele- dem onde esse processo está em andamento. brar a santa missa com as Irmãs Clarissas, com E concluiu que este processo também se faz a presença significativa de fiéis, e em seguida necessário nesta Fundação, afirmando que não confraternizar com elas no refeitório com um há nada definido, nada planejado e previsto, enriquecido café da manhã e com diálogo fra- mas a percepção é de que há necessidade de terno e alegre. abordar esse tema. Em seguida abriu-se o di- álogo fraterno para diferentes intervenções. Frei Nestor Inácio Schwerz Vários frades foram partilhando sobre o mo- mento atual na Fundação, sobre o sentimen- 1.11. Visita à Casa do Noviciado Comum to pessoal em relação ao caminho que se está Catalão, Goiás, Brasil, 02.12.2012 fazendo. Os relatos se caracterizavam por um tom positivo e de esperança. Foi explicado que No dia 2 de dezembro de 2012, o Ministro a Fundação está passando por um processo de geral Frei José Carballo, acompanhado pelo Análise Institucional, orientado por pessoa es- Definidor geral Frei Nestor Schwerz, fez visi- pecialista no método. Foram entregues ao Mi- ta à Casa de noviciado em Catalão, Goiás, on- nistro geral e ao Definidor geral materiais com de funciona projeto de noviciado em comum os resultados iniciais deste processo. Além entre três Entidades: Província do Santíssimo disso o Conselho da Fundação explicou o an- Nome, Anápolis, Custódia das Sete Alegrias damento recente da Entidade na área da for- de Nossa Senhora, Campo Grande, e Custó- mação inicial e permanente, na animação da dia Sagrado Coração de Jesus, S. José do Rio vida fraterna, na regularização do patrimônio, Preto. Este projeto foi concretizado por vá- na administração econômica, na pastoral com rios anos e no próximo ano de 2013 será in- destaque à formação de grupos de JUFRA. terrompido. Estiveram presentes os dois Cus- Igualmente foi partilhado sobre os passos da- tódios e o Ministro provincial das Entidades dos na relação com a Província-mãe e na re- envolvidas. Na visita às estruturas da Casa e lação com a Província Santa Cruz, de Minas sua localização ficou claro que elas são favo- Gerais, abrindo o caminho para maior aproxi- ráveis e apropriadas para esta etapa de forma- mação, maior colaboração e sem excluir a pos- ção. Trata-se de Casa simples, funcional, bem sibilidade de maior integração. Foi um diálogo cuidada, em área tranqüila, com espaço para muito rico e se deixou claro que este processo trabalho manual, esportes. Na reunião fraterna deve continuar. O Ministro geral assumiu o se fez primeiro uma partilha sobre o histórico compromisso de ler com atenção o material da do funcionamento do noviciado como proje- Análise Institucional em andamento. Outros to comum e os motivos da interrupção. Ficou passos serão dados proximamente para maior evidente que o projeto estava correspondendo. AD CHRONICAM ORDINIS 583

As Entidades estavam satisfeitas, as avalia- foi oferecido um saboroso almoço, seguido de ções internas entre Mestre, formadores e no- descanso. Na parte da tarde houve encontro viços eram positivas. A média numérica dos com os jovens formandos da Província, com grupos de noviços era boa, sempre entre 8 e presença de alguns formadores, nas dependên- 10 ou até mais. O problema sempre presente cias da paróquia Sant’Ana, Anápolis. O Minis- era a dificuldade de constituir uma verdadeira tro geral explicitou a concepção de formação Fraternidade formadora. Faltou também maior que consiste basicamente em tomar a forma de clareza sobre as diretrizes comuns para ter ca- Jesus Cristo, segundo a forma de vida de S. ráter de noviciado em comum. Na reflexão fei- Francisco de Assis. Trata-se de um itinerário ta entre o Ministro geral, Definidor geral e os de seguimento de Jesus Cristo. Fazendo refe- ministros das Entidades se insistiu de que este rência ao número 65 de Vita Consecrata, na projeto deve continuar. Já mostrou sua valida- formação se busca assimilar os mesmos sen- de e a Ordem caminha nesta direção de somar timentos de Jesus Cristo e deve levar a uma forças, criar projetos comuns, sobretudo na transformação dos vocacionados. Cada um vai formação inicial, pois as Entidades estão ten- assimilando segundo sua própria personalida- do cada vez mais dificuldades para constituir de. No processo formativo das várias etapas Fraternidades formadoras e outras limitações. há algumas perguntas fundamentais e orienta- O importante é que se construa um projeto doras: no postulantado predomina a pergun- formativo comum em que esteja bem claro o ta “quem sou eu?”, no noviciado a pergunta estilo de formação, a garantia do acompanha- princiapal é “com quem quero partilhar minha mento personalizado, os papéis de cada um vida?” e no período da Profissão temporária dos formadores, as principais diretrizes gerais, a pergunta orientativa é “que quer Deus de a participação das Entidades nos vários aspec- mim?”. A formação deve ter o caráter de in- tos. Sobretudo se insistiu que a Fraternidade tegralidade, isto é, trabalhar bem a dimensão formadora seja nomeada o quanto antes para humana sobretudo em seus aspectos de afeti- que possam encontrar-se com tempo e criar vidade e sexualidade, bem como o intelectual; coesão, comunhão entre si. Os dois Custódios a dimensão cristã, sobretudo a realidade da fé; e o Ministro provincial das três Entidades es- a dimensão franciscana que deve ser aprofun- tão muito de acordo que se reinicie em 2014 dada em todo o processo. Em seguida, o Mi- e que se faça no ano da interrupção uma sé- nistro geral aprofundou os vários passos de um rie de encontros para definir bem o projeto no acompanhamento personalizado na formação seu todo. No fim da tarde, o Ministro geral e o com inspiração no episódio dos discípulos de Definidor geral, acompanhados pelo Ministro Emaús. O Definidor Frei Nestor lembrou, en- provincial Frei Marco Aurélio Cruz se dirigi- tre outros pontos, a importância de descobrir ram à paróquia na cidade de Catalão onde são os dons pessoais e desenvolvê-los para o bem os Frades da Província que atendem e onde se da fraternidade e da missão, o necessário dis- celebrou missa com presença massiva de fiéis, cernimento sobre a vocação específica dentro de muitos jovens e bem animada por diversos da nossa Fraternidade franciscana como frade animadores leigos, homens e mulheres. O Mi- leigo ou frade presbítero, a riqueza da abertu- nistro geral presidiu a celebração e fez bela ra à interprovincialidade já desde a formação homilia de forma espontânea em galaico-por- inicial. Em seguida houve um momento de di- tuguês. álogo aberto. No fim da tarde houve visita e encontro Frei Nestor Inácio Schwerz com as Irmãs Clarissas no seu mosteiro, se- guida de celebração eucarística, presidida pe- 1.12. Visita à Província do Santíssimo Nome lo Ministro geral, com a presença das Irmãs e Anápolis, Goiás, Brasil, 03-04.12.2012 grande número de fiéis, membros da Família Franciscana e frades. No dia 3 e 4 de dezembro de 2012 o Minis- Nesta mesma noite fomos conduzidos ao tro geral Frei José Rodríguez Carballo, acom- Seminário Regina Minorum para dormir ali panhado pelo Definidor geral de área Frei Nes- e no dia seguinte realizar o encontro com to- tor Inácio Schwerz, fez visita à Província do dos os frades da Província. O início do dia 4 Santíssimo Nome com sede em Anápolis, Goi- de dezembro aconteceu na capela do Seminá- ás. Após a viagem tranqüila de Catalão a Aná- rio, com missa presidida pelo Ministro geral polis, com parada estratégica em Pires do Rio, e em seguida café da manhã. O encontro com 584 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 os Frades foi muito fraterno, com presença No dia 5 de dezembro procedeu-se a via- de quase todos os membros da Província. O gem do Ministro geral de regresso a Roma, via Ministro geral começou referindo-se ao mo- São Paulo. mento da crise pela qual passa a Ordem e a Em louvor de Cristo, amém. Vida Religiosa em geral. São vários os sinais que apontam para esta crise: diminuição nu- Frei Nestor Inácio Schwerz mérica, aumento da média de idade, aumenta o cansaço, a presença do secularismo em nossa 1.13. Historic Meeting of the General Minis- vida etc. A precariedade que nos marca neste ter with the Seven Provincial Definitories momento não tem tanto a ver com números, of the United States porém mais com a pouca significatividade de Milwaukee, Wisconsin (USA), 11-14.12.2012 nossa forma de vida. É tempo de voltar ao es- sencial, de centrar-nos nEle, de concentrar-nos At October 2011 meeting of the English nas prioridades da Ordem e descentrar-nos na Speaking Conference of the Friars Minor in missão evangelizadora na Igreja e no mundo, London, the American provincials decided to sermos frades do povo. É preciso cultivar a ar- gather all the American Provincial Definito- ticulação dos três eixos fundamentais de nossa ries in 2012 to discuss the future of Franciscan Vida Religiosa franciscana, isto é, entre a es- life and mission in the United States. At the piritualidade, a vida fraterna em comum e a same time they invited the General Minister, missão evangelizadora. Em seguida o Ministro Br. José Rodriguez Carballo, to attend. geral chamou a atenção para vários mandatos From December 11-14 2012, the brothers do último Capítulo geral que nos orientam em gathered in Milwaukee Wisconsin at Cardinal nossa missão evangelizadora, no sentido de Stritch University. In attendance were Br. José renovar formas tradicionais e de criar novas Rodriguez Carballo, OFM, General Minister, formas, novas presenças. Passou a aprofundar Br Michael Perry, OFM, General Vicar, Br. o tema da identidade, do redimensionamento Francis Walter, OFM, General Definitor, Br. e da Formação permanente. O Definidor ge- John Puodziunas, OFM, Provincial Minister ral apresentou brevemente os subsídios pro- and Provincial Definitory of the Province of duzidos pelo Definitório geral ou por outras the Assumption of BVM, Br. John Hardin, instâncias da Ordem e que nos orientam nesta OFM, Provincial Minister and Provincial busca por aprofundar nossa identidade, por re- Definitory of the St. Barbara Province, Br. dimensionamento e reestruturação. Seguiu-se John O’Connor, OFM, Provincial Minister um bom momento de diálogo aberto com ativa and Provincial Definitory of the Holy Name participação. of Jesus Province, Br. Primo Piscitello, OFM, À tarde houve ainda um encontro com o Provincial Minister and Provincial Definitory Definitório provincial que está iniciando seu of the Province, Br, período de gestão. Ali se reforçou a importân- Jeffrey Scheeler, OFM Provincial Minister cia de criar Fraternidade, com tempos próprios and Provincial Definitory of the St. John the para oração, para mútuo conhecimento, para Baptist Province, Br. Gino Correa, OFM, Pro- reflexões, para discernimentos. Deve criar-se vincial Minister and Provincial Definitory of um clima de familiaridade, discrição, liberda- Our Lady of Guadalupe and Br. William Spen- de na expressão das opiniões e solidariedade cer, OFM, Provincial Minister and Provincial nas decisões. Insistiu-se que esta província Definitory of the Sacred Heart Province. All necessita de um bom processo de redimensio- together 62 brothers were present, represent- namento e reestruturação. O Definitório deve ing the 1,300 brothers of the United States. cumprir os mandatos do Capítulo, deve saber Br. José Rodriguez Carballo addressed the animar e governar, cuidar muito dos jovens, friars urging them to explore new ways of mu- investir muito na formação, na animação vo- tual collaboration and restructuring in order cacional e rever as demasiadas estruturas para in order to face the challenges to our Gospel poucas forças. life, fraternity and mission. The General Min- À noite para concluir a visita foi organizado ister proposed the preparation of a “Franciscan um fraterno encontro na casa provincial entre Plan for Future Life and Mission of the Order os frades, Irmãs Clarissas, membros da Famí- in the United States” which would serve to lia Franciscana, com a presença do Ministro encourage reorganization and restructuring of geral e Definidor geral. the life, structures and mission of the brothers AD CHRONICAM ORDINIS 585 in the US. He suggested that this “Franciscan spend a wonderful evening with the 15 nov- Plan” could be entrusted to a “Interprovincial ice brothers and their formation team at the Collaboration Committee”, made up repre- Interprovincial Novitiate in nearby Burlington sentatives from all the provinces in the United Wisconsin. The novice brothers spoke most States, which in light of the realities of Fran- articulately with their visitors about their no- ciscan life and mission in the US would ex- vitiate experience and of their hopes for the plore alternatives to help achieve the goals of future of the Order in the United States. the processes of reorganizing and restructur- This first time historic meeting of all the ing as outlined in the document Reorganizing Provincial Definitories of the United States and Restructuring. Finally, Br. José urged the concluded with a sense of gratitude and ac- brothers to overcome their fears and lack of complishment and a reason for hope for the trust and not to be afraid to move forward, to revitalization of Franciscan life and mission in continue their great history of collaboration, the United States. while asking if it was not time to look beyond collaboration to something more challenging. Br. Francis Walter, OFM During the four days of meeting and dia- logue, great strides were made toward greater 1.14. La partecipación en la clausura de las interprovincial cooperation and it was decided celebraciones del sexto anniversario de la that in order to revitalize Franciscan life in the Rábida United States an Interprovincial Commission be created to explore further collaboration and El “monasterio” de La Rábida ha cumplido possible re-structuring of the American prov- en este año 600 años de su fundación. El lugar inces. The Interprovincial Commission will es importante para la historia de América pues have as its task to address the issue of a com- entre sus muros se programó el viaje de Colón mon OFM mission, vision and set of values y de sus primeros acompañantes hacia el Nue- in the United States, to propose specific future vo Mundo; de allí salieron los primeros “des- collaborations between the provinces and to cubridores” de América; allí vivieron siempre propose multiple models of re-structuring the los franciscanos que tan decisivamente influ- US provinces. The membership of the Inter- yeron en los primeros viajes a América y en la provincial Commission will include a brother evangelización del Nuevo Mundo. from each province, one of whom will serve as Allí siguen los franciscanos de la Provin- full time chairman. Membership of the Com- cia Bética acompañando espiritualmente a las mission will be determined by the seven pro- gentes que de todas partes vienen a visitar tan vincial in consultation with their definitories, insigne monumento; allí los franciscanos si- and the provincials will provide oversight to guen promoviendo la cultura y la devoción a the Commission. The Interprovincial Com- Ntra. Sra. de los Milagros, patrona de Palos de mission will make its recommendations to la Frontera. El día 16 de diciembre el Minis- OFM leadership in the US by autumn 2013. tro General, Fr. José Rodríguez Carballo, ofm, Six areas for enhanced collaboration were presidió la celebración eucarística, en la que also identified. Proposals for these six areas participaron numerosas personalidades. Con will be developed by the appropriate existing esta eucaristía se concluyeron los actos con- bodies of the provinces within 12 months and memorativos del VI Centenario de La Rábida. be presented to each Provincial Definitory for review. The six identified areas are: an inter- 2. La Peregrinatio del Corpo di san Bernar- provincial postulancy program, a common dino da Siena nel Sannio e nell’Irpinia program for temporary professed and minis- 18.03-06.05.2012 terial formation, a national director of ongo- ing formation, a national webmaster/social La Peregrinatio del Corpo di san Bernardi- media coordinator who would focus on youth no da Siena, che si è realizzata nella Provincia evangelization and vocation promotion, con- “S. Maria delle Grazie” dei Frati Minori del solidated operations (e.g., common insurance Sannio e dell’Irpinia, si è svolta dal 18 mar- [auto and health], senior friar care, liability, zo al 6 maggio 2012 attraverso un percorso di investment strategies), and the creation of a 1.036 chilometri, incontrando 36 comunità, 2 national JPIC office. monasteri di clausura (Airola e San Giorgio The brothers also had the opportunity to del Sannio) e 2 penitenziari (Sant’Angelo dei 586 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3

Lombardi e Benevento). La sua realizzazio- iniziare a conoscere il suo pensiero. Si suggerì ne si è sviluppata attraverso tre momenti ben anche di “festeggiare” la memoria del Santis- distinti: la fase del “Definitorio”, quella della simo Nome di Gesù (3 gennaio 2012) tanto ca- “Commissione” e, infine, lo “svolgimento”. ra al Santo Senese. Tra le celebrazioni dell’Anno Centenario Per le modalità organizzative e di funzio- della Costituzione della Provincia Sannito- namento fu preparato un “Vademecum litur- Irpina dei Frati Minori di Santa Maria delle gico –catechetico” (pp. 96) in cui si trovano: Grazie (1911-2011) il Ministro provinciale, i dati biografici del santo; la spiegazione del Fr. Sabino Iannuzzi, e il Definitorio della Pro- Trigramma; la liturgia di accoglienza; la cele- vincia inserirono la Peregrinatio di un Santo brazione eucaristica; la liturgia del congedo; il nei luoghi di presenza e di tradizioni france- rosario meditato; l’adorazione eucaristica; la scane. Tale evento fu voluto anche in riferi- veglia di preghiera; l’incontro di preghiera per mento alla Peregrinatio di san Carlo da Sezze i giovani; la liturgia penitenziale; un momento realizzata nel 1961, cioè nel Cinquantenario di preghiera per i bambini; le litanie del Nome della Provincia. La scelta del Santo cadde su di Gesù; tre catechesi per tre centri di ascolto; san Bernardino da Siena per diversi motivi. Il l’Inno e le Invocazioni a san Bernardino (con primo, perché in vari luoghi delle nostre zone musica e CD). Furono preparati e stampati per (in particolare a: Vitulano, Morcone, Mirabel- tutti: l’immaginetta del Santo con preghiera la Eclano, Altavilla Irpina, Lioni, Montella, S. della Peregrinatio (n. 30.000); un depliant di Lorenzo Maggiore) esiste una devozione po- conoscenza della vita del Santo (n. 20.000); il polare al Santo, rafforzata anche da forti tradi- manifesto di annunzio della Peregrinatio; un zioni. Il Corpo di san Bernardino, poi, causa il opuscolo “Uniti nel nome di Gesù” (fumetto terremoto del 2009, sfollato a Tagliacozzo, era di 32 pagine a colori per Bambini, n. 4.000). libero per intraprendere un nuovo cammino di Fu stabilito di tenere un seminario di studio a “predicazione”. Ottenuto il benestare dal Mi- livello provinciale con interventi di specialisti nistro provinciale degli Abruzzi, Fr. Carlo Ser- del pensiero di san Bernardino in riferimento ri, tutti i permessi in merito e quelli più speci- all’attualità e fu consigliato di tenerne altri a fici relativi all’itinerario scelto, partì, nel mese livello locale. Fu contattata l’edizioni “Palum- di luglio 2011, la macchina organizzativa, af- bi” di Teramo per avere, per l’intero arco della fidata dal Definitorio della Provincia ad una Peregrinatio, la disponibilità della Mostra iti- apposita Commissione, che lavorò seguendo nerante “San Bernadino da Siena – 1380-1444 le tre finalità primarie, già stabilite per la Pe- – Uomo di pace, predicatore del vangelo, te- regrinatio, e cioè: suscitare un risveglio spiri- ologo, apostolo di Maria, immagine del vero tuale; promuovere la candidatura del Santo a frate francescano”. Il primo numero trimestra- Dottore della Chiesa attraverso la raccolta di le (gennaio-marzo 2012) della Provincia “Vo- firme; raccogliere fondi da destinare alla rico- ce Francescana” fu preparato come numero struzione della Basilica del Santo all’Aquila. speciale (pp. 64) in cui furono pubblicate non Il lavoro della Commissione si è sviluppa- solo tutte le storie e le tradizioni relative alla to in varie tappe, che hanno riguardato l’an- devozione del Santo nel Sannio e nell’Irpinia, nunzio della Peregrinatio, l’armonizzazione ma anche un quadro completo dell’iconogra- delle proposte ricevute dalle sei zone di coor- fia e della statuaria del Santo in queste zone. dinamento in cui era stato diviso il territorio Da sottolineare, ancora in questa fase, l’alle- della Pereginatio e la preparazione di tutto il stimento di un furgone adatto al trasporto del materiale occorrente, sia liturgico che di divul- Corpo del Santo e di una macchina scoperta gazione. Per quanto riguarda l’annunzio della per le processioni nei vari paesi, che generosa- Peregrinatio fu stabilito che nella I domenica mente fu messa a disposizione da don Teodoro di Avvento (27 novembre 2011) fosse dato in Rapuano, parroco di Montecalvo Irpino (AV). tutti i luoghi della Peregrinatio. Per l’occasio- Per un collegamento, ma anche per una pun- ne fu preparato un apposito depliant (15.000 tuale divulgazione, fu creato un “Blog” (pere- copie) e inviato a tutte le comunità e parroc- grinatiosanbernardino.wordpress.com), da cui chie interessate. Per le domeniche di Avven- poter attingere, in tempo reale, tutte le notizie to e di Quaresima fu preparato uno schema di relative alla Peregrinatio attraverso foto, arti- riflessioni, desunte dalle prediche di san Ber- coli di stampa e commenti vari. nardino da Siena in riferimento alla liturgia Per il suo svolgimento, la Peregrinatio ha del giorno, da trattare nelle Omelie in modo da coinvolto l’intera Provincia dei Frati, soprat- AD CHRONICAM ORDINIS 587 tutto con la preparazione di tre giorni in ogni le), Morcone (dall’11 al 20 aprile), Lioni (dal luogo, che prevedevano catechesi (nelle par- 22 al 28 aprile), San Giorgio del Sannio (dal rocchie), centri di ascolto (nelle famiglie), vi- 29 aprile al 2maggio) e Benevento (dal 3 al site agli ammalati e alle scuole. Tre giorni pri- 6 maggio), ha contribuito a far conoscere il ma dell’inizio della Peregrinatio, il 14 marzo messaggio di san Bernardino ed ha incuriosito fu tenuto ad Avellino il seminario di studi, a li- molte persone per l’attualità, la competenza e vello provinciale: “San Bernardino da Siena e il modo immediato dei problemi da lui trattati la società del suo tempo: chiavi ermeneutiche e che conosciamo dai suoi scritti. per il presente” con le relazioni del prof. Mar- Il 6 maggio, nella Basilica della Madon- co Bartoli (Poveri e povertà, da Francesco na delle Grazie di Benevento, a conclusione d’Assisi a Bernardino da Siena), del prof. Pa- delle celebrazioni dell’Anno centenario della olo Evangelisti (Bernardino da Siena e l’Os- Provincia, il Ministro provinciale, Fr. Sabino servanza: la proposta di una religione civile) Iannuzzi, esprimeva questo giudizio sulla Pe- e del prof. Fr. Nicola Riccardi (Bernardino e regrinatio: “Un cammino di un corpo morto, il pensiero economico dell’Osservanza: bene ma sempre vivo, che ha parlato a tutti, annun- comune e interesse privato). Altri tre conve- ziando forte il valore e la centralità di Dio nella gni di studi, a livello locale, furono tenuti: ad nostra vita personale e sociale, nell’impegno Airola (BN) il 28 marzo; a Montella (AV) or- costante della ricerca del bene comune e della ganizzato dai Frati conventuali, il 30 aprile; a crescita sociale secondo parametri dell’amore Benevento il 4 maggio, dove per la prima volta e della giustizia”. Le tre finalità più importanti, dal prof. Luigi Capasso fu presentata l’ultima volute per la Peregrinatio, sono state raggiun- ricognizione canonica del corpo di san Bernar- te. In ogni comunità accanto all’entusiasmo si dino nel 2009. è avvertito un sincero risveglio spirituale, so- La Peregrinatio ha toccato i seguenti luo- prattutto con la frequenza ai Sacramenti. Du- ghi: Avellino (18-20 marzo); Atripalda (20-21 rante il percorso sono state raccolte ca. 15.000 marzo); San Lorenzo Maggiore (21 marzo); firme per la sottoscrizione alla candidatura del Guardia Sanframondi (21 marzo); Cerreto Santo a Dottore della Chiesa; come pure è sta- Sannita (21-22 marzo); San Lorenzello (22 ta raccolta una cospicua somma per un contri- marzo); Faicchio (22-23 marzo); San Salvatore buto di ricostruzione della Basilica del Santo Telesino (23 marzo); Vitulano (23-26 marzo); all’Aquila. Un altro numero speciale di “Voce Altavilla Irpina (26-28 marzo); San Martino Francescana” (n. 2, aprile - giugno 2012, pp. Valle Caudina (28-29 marzo); Montesarchio 60) ha raccontato le meraviglie operate dal (29-30 marzo); Arpaia (30-31 marzo); Airola Signore nella Peregrinatio del Corpo di san (31 marzo-10 aprile); Avella (10-11 aprile); Bernardino da Siena per le strade del Sannio Taurano (11-14 aprile); Piedimonte Matese e dell’Irpinia. (14-15 aprile); Morcone (15-18 aprile); Cir- cello (18-19 aprile); San Bartolomeo in Galdo Fr. Davide Panella (19-20 aprile); Montefalcone Val Fortore (20 aprile); Paduli (20-21 aprile); Casalbore (21- 3. Il 23° Congresso Mariologico Mariano In- 22 aprile); Montecalvo Irpino (22-23 aprile); ternazionale Zungoli (23-24 aprile); Lacedonia (24-25 apri- le); Bisaccia (25 aprile); Lioni (25-27 aprile); Dal 4 al 9 settembre 2012 si è svolto a Ro- Montella (27-28 aprile); Mirabella Eclano (28- ma, presso i locali dell’Auditorium Antonia- 30 aprile); Montefusco (30 aprile-1 maggio); num e della Pontificia Università Antonia- San Giorgio del Sannio (1-3 maggio); Calvi (3 num, il 23° Congresso Mariologico Mariano maggio); Benevento (3-6 maggio). Internazionale organizzato dalla Pontificia In alcune comunità (Avellino, Vitulano, Accademia Mariana Internazionale, affidata San Bartolomeo in Galdo, Paduli, Casalbore, dalla Santa Sede all’Ordine dei Frati Minori. Mirabella Eclano e Benevento) un impulso Attualmente, il Presidente dell’Accademia è notevole di interesse è stato dato con lo spetta- P. Vincenzo Battaglia; il Segretario è P. Ste- colo “Musica e Parole” con testi desunti dalle fano Cecchin. Entrambi sono professori nella Prediche di san Bernardino e brani musicali Facoltà di Teologia della Pontificia Università liberamente scelti ed eseguiti. Anche la Mo- Antonianum. stra itinerante, esposta ad Avellino (dal 10 al La storia dei Congressi Mariologici e Ma- 20 marzo), Vitulano (dal 22 marzo al 9 apri- riani Internazionali è legata in modo speciale 588 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 all’ Accademia Mariana, le cui origini risal- strando, tra l’altro, le ragioni teologiche e for- gono all’istituzione della Commissio Marialis mative dell’impegno nell’ambito degli studi Franciscana, avvenuta il 27 luglio 1946 per mariologici e dell’autentica devozione maria- volontà del Definitorio Generale dell’Ordine na. I lavori sono proseguiti nei giorni seguenti: dei Frati Minori. La presidenza fu affidata a P. al mattino, con le relazioni generali tenute da Carlo Balić ofm, che si era già messo in luce esponenti delle società mariologiche nazionali per la sua competenza nel campo degli studi e, nel pomeriggio, con i lavori di gruppo sud- scotisti e mariologici. L’Academia Mariana fu divisi in 15 sezioni linguistiche. Le relazioni presentata ufficialmente all’Ordine il 29 aprile generali hanno fatto il punto sulla mariologia 1947 dal Ministro Generale P. Pacifico Peran- contemporanea a partire dall’autorevole con- toni durante il Primo Congresso Mariologico tributo che i Vescovi di Roma hanno dato per dei Frati Minori d’Italia. Nel 1950 la Santa Se- una corretta ricezione della dottrina contenu- de le affidò l’organizzazione del 1° Congresso ta nel capitolo VIII della Lumen Gentium. In Mariologico Internazionale e dell’8° Congres- ordine all’approfondimento della tematica ge- so Mariano Internazionale che si tennero a nerale, sono stati presi in esame i molteplici Roma, rispettivamente, dal 23 al 28 ottobre e rapporti tra la mariologia e le altre discipline dal 29 ottobre al 1 novembre, sul tema: “Al- teologiche, sono state illustrate le sfide ecume- ma Socia Christi”. I congressisti ebbero modo niche e multiculturali alle quali si deve rispon- di partecipare alla solenne proclamazione del dere e sono stati indicati i nuovi percorsi da se- dogma dell’Assunta fatta da Pio XII. I succes- guire per il progresso degli studi mariologici. sivi Congressi organizzati fino al 1996 – anno Il momento culminante del Congresso è stato in cui venne celebrato nel Santuario di Cze- vissuto nella mattinata di sabato 8 settembre, stochowa (Polonia) – mantennero la duplice con l’udienza concessa da Benedetto XVI nel- suddivisione in mariologico e mariano. Con la residenza di Castel Gandolfo. Il Santo Pa- quello svoltosi a Roma nel contesto del giu- dre, durante il discorso rivolto ai presenti, ha bileo dell’anno 2000, ebbe inizio la serie dei sottolineato, riferendosi al capitolo VIII della Congressi unitari. Si era arrivati così al 20°, Lumen Gentium, che «il testo conciliare non durante il quale fu trattato il tema del rapporto ha esaurito tutte le problematiche relative al- tra la Santa Trinità e la Vergine Maria. Il 21° si la figura della Madre di Dio, ma costituisce svolse ancora a Roma, dal 4 all’8 dicembre del l’orizzonte ermeneutico essenziale per ogni 2004, in occasione del 150° anniversario del ulteriore riflessione, sia di carattere teologico, dogma dell’Immacolata Concezione, sul tema sia di carattere più pienamente spirituale e pa- “Maria di Nazaret accoglie il Figlio di Dio nel- storale». la storia”. Il 22° è stato celebrato nel settembre La chiusura del Congresso è avvenuta do- del 2008 presso il Santuario di Lourdes ed è menica 9 settembre nella basilica di Sant’An- stato dedicato allo studio delle apparizioni ma- tonio in Via Merulana, con la celebrazione riane. eucaristica presieduta da Sua Eminenza il Il 23° Congresso ha proposto una riflessio- Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del ne ampia e articolata su un argomento di gran- Pontificio Consiglio della Cultura. Ha anima- de attualità, legato al 50° anniversario dell’i- to la liturgia il Vocalia Consort, che la sera di nizio del Concilio Vaticano II: “La mariologia venerdì 7 settembre, nella Basilica di Santa a partire dal Concilio Vaticano II. Ricezione, Maria in Aracoeli, aveva tenuto un concerto di bilancio e prospettive”. Trattandosi di un’i- musica sacra sul tema: Salve Regina”. niziativa scientifica attuata su mandato del- I Congressi Mariologici Mariani Interna- la Santa Sede, il Santo Padre Benedetto XVI zionali hanno un valore scientifico riconosciu- aveva affidato l’incarico di Presidente a Sua to a livello internazionale: organizzati con il Eminenza il Cardinale Angelo Amato, Prefet- contributo del consiglio dell’Accademia e del- to della Congregazione per le Cause dei Santi. le Società mariologiche nazionali, favorisco- Il Congresso – al quale hanno preso parte no sia il dialogo tra gli studiosi e i cultori di oltre 350 studiosi e cultori di mariologia pro- mariologia di tutto il mondo, sia il progresso venienti da diversi continenti – è iniziato nel degli studi scientifici. Inoltre, la regolare pub- pomeriggio del 4 settembre, con l’apertura uf- blicazione degli Atti ha consentito di accumu- ficiale avvenuta nella Basilica di Santa Maria lare, nel corso dei decenni, una vera e propria Maggiore. Al termine dei Vespri, il Cardinale biblioteca, che costituisce patrimonio di note- Amato ha tenuto la prolusione ufficiale, illu- vole valore per quanto attiene alla dottrina ma- AD CHRONICAM ORDINIS 589 riologica, sia sotto il profilo storico, che sotto le thème de notre identité franciscaine à la il profilo delle varie discipline coinvolte. lumière des défis de ce temps. Durant les après-midi, divers lieux à Assise Fr. Vincenzo Battaglia ofm et aux environs ont été visité. Il faut noter la Presidente rencontre à San Masseo avec la communauté monastique et œcuménique de Bosé. 4. Rencontre d’automne des Definitoires Le Ministre Général, Fr. José R. Carballo provinciaux de la COTAF OFM, empêché d’être présent physiquement, Assise, 15-20.10.2012 puisque membre du Synode des évêques au Vatican, a laissé un message de bienvenue à Les ministres provinciaux et custode de la tous les frères participants, leur souhaitant de conférence de la COTAF (Conferentia Tran- regarder avec courage vers l’avenir et d’oser salpinae Franciscanae), ainsi que leurs défi- des initiatives nouvelles pour une présence des nitoires respectifs, se sont retrouvés à Assise, frères Mineurs dans l’Europe de demain… à la maison d’accueil « Domus Pacis », pour Le vendredi soir, 19 octobre, dans la pé- une rencontre de travail et de pèlerinage sur les nombre de la Basilique Ste Marie des Anges, lieux franciscains, durant la semaine du 15 au au pied de la Portioncule, une veillée de prière 20 octobre 2012. et d’envoi a clôturé cette rencontre, inou- Ladite conférence de la COTAF regroupe bliable pour tous les participants. Le lende- 9 entités qui sont: la Province hollandaise des main samedi, chacun des frères est reparti dans - Martyrs de Gorcum, la Province fla- sa Province, heureux d’avoir pu connaître un mande de Saint-Joseph, la Province française peu mieux ses confrères de la conférence. du Bienheureux Pacifique, la Province fran- co-belge des Trois-Compagnons, la Province Fr. Roger Marchal, ofm Allemande de Sainte-Elisabeth, la Province austro-italienne de Saint-Léopold, la Province 5. Província Santa Cruz em Capítulo eleti- hongroise de Notre-Dame des Hongrois, la vo Province roumaine de Saint-Etienne-Roi et la Divinópolis, Brasil, 19-25.10.2012 Custodie dépendante du Christ-Roi en Suisse. Rencontre historique s’il en est, puisque A Província Santa Cruz, de Minas Gerais, c’est la première fois qu’une telle rencontre se Brasil, com sede em Belo Horizonte, celebrou produit dans la conférence ! Le thème choisi seu Capítulo provincial eletivo entre os était: «Regard sur l’avenir, ou Boire à la fon- dias 19 a 25 de outubro de 2012, na cidade taine pour notre avenir ». L’objectif était de de Divinópolis, presidido pelo Visitador mieux se connaître comme Franciscains d’Eu- geral Frei Wanderley Gomes de Figueiredo. rope. Le fonctionnement d’une journée était Redimensionamento da Província Santa Cruz organisé de telle façon que la réflexion alter- a partir de nossa Identidade franciscana: nait avec les visites et la prière: les sessions de Vida evangélica, Fraternidade-Minoridade e travail étant le matin, et une visite-pèlerinage Missão foi o tema do Capítulo. Imediatamente aux lieux franciscains l’après-midi. se percebeu que o Capítulo estava bem Après une présentation initiale de chaque preparado, sendo que os relatórios e outros entité de la conférence (power point), a suivi materiais estavam na pasta dos capitulares. O un débat sur la question : Comment vivons- processo de preparação se pautou no espírito nous notre vocation franciscaine dans l’Eglise do Moratorium e criou um espírito muito locale et nos contextes sociaux ? favorável para o tema do Capítulo. Les jours suivants, des intervenants ont Na noite do dia 19 de outubro foi feita a présenté divers exposés sur la vie des frères sessão de abertura do Capítulo com momento aujourd’hui. Fr. Giuseppe Buffon OFM, a pré- celebrativo e a invocação do Espírito Santo, a senté le renouvellement franciscain au XXème aprovação do regulamento capitular, dos vá- siècle, avec l’histoire entre autre des petites rios serviços e do cronograma. O dia 20 de ou- fraternités insérées en France, dans les années tubro foi todo reservado para uma jornada de soixante. Fr. Jean-Baptiste Freyer OFM, a recolhimento, animada pelo Definidor geral parlé de la nécessaire capacité de changement Frei Nestor Inácio Schwerz. A dinâmica do pour l’Ordre dans le proche avenir. Le der- dia girou em torno do tema do Capítulo, com nier jour, Fr. Cesare Vaiani OFM a présenté oração, reflexão sobre a temática da identida- 590 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 de e do redimensionamento, ato celebrativo assembléia capitular e de comemoração dos sobre a nossa identidade franciscana com ex- jubileus de Vida Religiosa e Sacerdotal de vá- posição e bênção do Santíssimo, celebração rios Frades da Província. penitencial e celebração eucarística. À noite As prioridades escolhidas e votadas se con- foi dado espaço para confraternização na gra- centram: tuidade. 1. Pastoral Paroquial. O adequado redimen- No dia 21 de outubro, domingo, após a ora- sionamento da ação evangelizadora paro- ção da manhã, o Visitador e presidente do Ca- quial e a sua articulação, no âmbito da PSC, pítulo apresentou o seu relatório. Na segunda por meio de encontros de párocos e vigários sessão o Ministro provincial tomou a palavra e de outras ações que o Governo Provincial, para apresentar o seu relatório sobre a vida juntamente com o Secretariado de Missão da Fraternidade provincial, em espiritual em e Evangelização, julgarem oportunas, para relação ao último triênio de seu ministério. A que os aspectos da nossa identidade fran- parte da tarde foi reservada para trabalhos em ciscana transpareçam de uma maneira mais grupos a partir dos dois relatórios e uma ses- evidente nessa forma de evangelização. são plenária no final para partilha dos pontos Dentro do processo de redimensionamento, relevantes e dos aspectos a serem aprofunda- que se assuma uma nova paróquia, por um dos durante o próprio Capítulo. Depois disso a tempo determinado de seis anos, em vista assembléia celebrou a eucaristia no santuário do projeto de evangelização da PSC. com a presença numerosa de fiéis, lotando a 2. Pastoral Franciscana da Juventude e Ser- igreja. À noite, após o jantar, houve sessão pa- viço de Animação Vocacional. A constitui- ra a prévia na eleição do Ministro provincial, ção, no próximo triênio, de uma equipe de, do Vigário e dos Definidores. ao menos, três frades de profissão solene No dia seguinte, após a oração, santa mis- liberados para o suporte à Pastoral Francis- sa e café, foram apresentados os relatórios dos cana da Juventude e para o Cuidado Pasto- Secretariados das Missões e Evangelização, da ral das Vocações em toda a extensão geo- Formação e dos Estudos, da Administração. gráfica da nossa Província Santa Cruz, em Em seguida entrou na pauta a Ratio Formatio- colaboração com outras entidades. nis da Província, sendo apresentadas as con- 3. Justiça, Paz e Integridade da Criação. A li- tribuições vindas das Fraternidades. Seguiu-se beração, no próximo triênio, de, ao menos, estudo em grupos a partir dos relatórios. À noi- dois frades para serem formados na área da te houve a sessão da eleição do novo governo ecologia e ciências da Terra, com o objeti- provincial, seguida da celebração de tomada vo de fomentar a reflexão e a atuação dos de posse na igreja local e confraternização. A demais frades da PSC na questão ecológi- nova equipe foi constituída por Frei Francisco ca, além de servirem de interlocutores com Carvalho Neto, Ministro provincial reeleito, outros atores da sociedade. por Frei Hilton Farias de Souza como vigário Além das prioridades, foram votadas orien- provincial, pelos Definidores Frei Gabriel José tações para o próximo triênio, entre as quais de Lima Neto, Frei Vicente Ronaldo da Silva, merece destaque a importância dada à coope- Frei Jacir de Freitas Faria e Frei Fabiano Agui- ração com a Fundação N. Senhora de Fátima, lar Sattler. com a qual vai buscar formas concretas de No dia 23 de outubro, a assembléia capi- colaboração. Também merecem menção par- tular votou e aprovou a Ratio Formationis da ticular o empenho pela formação permanente e Província Santa Cruz. Seguiu-se a apresenta- inicial, o encaminhamento de financiamentos ção e apreciação das moções e prioridades do para projetos de evangelização e de assistência Capítulo. À noite houve espaço para diversas social. comunicações. O dia 24 de outubro e a ma- O clima reinante no decorrer do Capítulo nhã do dia 25 foram de intenso trabalho entre foi fraterno, de interessada participação, de grupos e plenárias para discernir, escolher e respeito à diversidade, de escuta do Espírito, votar as prioridades centrais em sintonia com de oração, de discernimento e disposição para o tema do Capítulo e votar uma série de orien- decidir. tações para serem concretizadas ao longo do Em louvor de Cristo, amém! próximo triênio. A última sessão do Capítulo foi reservada para avaliação e para celebração Frei Nestor Inácio Schwerz ofm eucarística no santuário de encerramento da AD CHRONICAM ORDINIS 591

6. East-Asia Conference Met in Nagasaki, Motohara friary for vespers, dinner and recre- Japan ation with the friars there and with the other members of the Franciscan family in Naga- The East Asia Conference met on October saki. The Motohara friary is envisioned to be 25-28, 2012 in Nagasaki, Japan. The focus of the locus of the Order’s Nagasaki Peace Proj- the meeting was on Missions and Evangeliza- ect. Three Capuchin friars, Franciscan sisters, tion according to Mandate 13 on Missions and and Franciscan seculars where present in this Evangelization in the Document of the Gener- gathering to share in the evening celebration. al Chapter of the Order of Friars Minor “Bear- The Franciscan seculars prepared the hearty ers of the Gift of the Gospel.” dinner. An impromptu presentation from each The meeting was hosted by the Francis- entity was facilitated by Br. Alvin Paras, OFM can Province of Japan at the Jesuit Retreat and Br. Akihiro Iyoku, OFM. It was an eve- House in Nagasaki. Br. Paskalis Bruno Syu- ning of singing, dancing, good food, and joy- kur, OFM (General Definitor) was present ful Franciscans. during the meeting with EAC Ministers, Br. The results of the group sharing was then Baltazar Obico, OFM (Philippines/EAC Pres- presented the next day, October 27, 2012, by ident); Br. Jun Hasegawa, OFM (Japan/EAC Br. Roberto Bayaras, OFM who represented Vice-President); Br. Francis Ki, OFM (Ko- the Ministers group and Br. Lino Gregorio Re- rea); Br. Paul Nguyen DinhVinh, OFM (Viet- doblado, OFM the Secretaries group. The del- nam); Br. Claudio Pegoraro, OFM (Taiwan); egates also had the opportunity to listen to the Br. Roberto Bayaras, OFM (Philippines); Br. message of Br. Paskalis Bruno Syukur, OFM. John Francis, OFM (Myanmar); EAC Secre- In his message entitled “Let us Continue to be taries Br. Cielito Almazan, OFM (Missions Bearers of the Gift of the Gospel,” he present- and Evangelization); Br. Lino Gregorio Re- ed to the Conference the plans of the General doblado, OFM (Formation and Studies); Br. Definitory for East Asia particularly the pro- Simon Kim, OFM (Justice Peace and Integ- motion of the missionary spirit among entities rity of Creation); and the Secretaries for Mis- in Asia-Oceania-Australia; the importance of sion and Evangelization from Br. John Mary living the Franciscan spirit in all entities; col- Vianney Kim, OFM (Korea); Br. Ohtaroh laboration in areas of Formation and Studies, Hamada, OFM (Japan); Br. Cielito Alma- Missions and Evangelization, and JPIC; eco- zan, OFM (Philippines/Province); Br. John nomic transparency; the Nagasaki Peace Proj- of God Nguyen Phuoc, OFM (Vietnam); Br. ect (which is the primary concern of this meet- Bonaventura Lin, OFM (Taiwan); Br. Jaime ing in Japan); and the Mission in Cambodia. Yakit, OFM (Philippines/Custody. The Sec- In the afternoon, the friars went to Urakami retariate of the meeting was composed of Br. Cathedral, Nagai Takashi Memorial Museum, Alvin Artemio Paras, OFM (EAC Secretary); Hypocenter Area and the Nagasaki Atomic Br. Akihiro Iyoku, OFM (Provincial Secretary Bomb Museum via taxi cab. The best way to – Japan); and Br. Iwao Matsumoto, OFM (As- go around though was by foot through which sistant of Secretary – Japan). the delegates were able to see and feel the his- The first day of the meeting began with the tory that the atomic bombing wrote on the liturgy, followed by orientation and fraternal walls, streets, surviving structures, and in the bonding. On the second day, the secretaries for memory of Nagasaki. “Peace should start in missions and evangelization from each entity Nagasaki” is a heartfelt cry denouncing any presented their reports/updates. The EAC Sec- human action that will once again bring havoc, retaries for Missions and Evangelization, For- not just to human life but to all creation. mation and Studies, and JPIC presented also The afternoon tour was capped with the their reports. After this, the friars were grouped visit to the monument of the martyrs St. Pe- into two for some moment of sharing. The first ter Baptist and companion. It was a fitting re- group included the Ministers with the Defini- minder of the essential element of our Francis- tor General. The second group was composed can life which is Missions and Evangelization. of the OME secretaries and the three EAC Co- The friars paused for silent prayer in front of ordinators/Secretaries. A friar was designated the monument and took quite some time to ap- from each group to be the one to present the preciate the serene beauty of the place and the outcome of their meeting/sharing. martyrdom of these Franciscan missionaries. Late in the afternoon, the friars went to the From there, the friars went to the Shin Kozen 592 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3

Memorial-Museum which used to be an old pitality. Special thanks were given to Br. Jun hospital for the victims of the A-Bomb. After Hasegawa, OFM and Br. Akihiro Iyoku, OFM visiting that monument, the friars went back for looking after the details of the meeting. to the retreat house for vespers and fraternal The brothers agreed to meet again on the first agape. week of September 2013. It will be held in In the evening, the resolutions committee South Korea. met to formulate the resolutions of this meet- The meeting was closed with a prayer led ing based on the reports presented in the morn- by Br. Alvin Artemio Paras, OFM, Moderator ing session. of the meeting. After that, Br. Paskalis Bruno The fourth and last day of the meeting, Syukur, OFM gave his fraternal blessing to all October 28, 2012, was devoted to the presen- the delegates. tation and approval of the resolutions of this meeting. Below is the final resolution of the Br. Alvin Artemio M. Paras, OFM East Asia Conference’s meeting in Nagasaki, EAC Secretary Japan for Missions and Evangelization:

Resolutions 7. Incontro del Ministro e Definitorio gene- rale con i Visitatori The EAC Ministers and Secretaries gath- Roma, Curia generale, 12-17.11.2012 ered in Nagasaki, Japan, after reflecting and deliberating on Mandate 13 on Missions and Dal 12 al 17 novembre 2012 si è tenuto l’in- Evangelization, and resolved that: contro annuale di numerosi Visitatori generali 1. While we recognize that the Nagasaki Proj- (erano presenti 36) con il Ministro e Definito- ect of the Order is a challenging initiative rio generale, presso la Curia generale dei Frati expressive of new evangelization, we con- Minori. sider also that host Province needs more time (at least one year) for continuous con- Partecipanti sultation and discernment. 2 We reiterate our continued support in terms – Definitorio generale of personnel to the Korea Migrant Ministry Fr. José Rodríguez Carballo (Min. gen.), in accordance with the new guidelines stip- Fr. Michael Anthony Perry (Vic. gen.), Fr. ulated in the Memorandum of Agreement Vincenzo Brocanelli (Def. gen.), Fr. Vicente- signed by concerned entities in the EAC. Emilio Felipe Tapia (Def. gen.), Fr. Nestor 3. The EAC Coordinator for Missions and Inácio Schwerz (Def. gen.), Fr. Francis Wil- Evangelization, in coordination with SAA- liam Walter (Def. gen.), Fr. Roger Marchal OC counterpart, should vigorously carry (Def. gen.), Fr. Ernest Karol Siekierka (Def. out the implementation of the Mission For- gen.), Fr. Paskalis Bruno Syukur (Def. gen.), mation Program. Fr. Julio César Bunader (Def. gen.), Fr. Vin- 4. The EAC, in solidarity with the Franciscan cent Mduduzi Zungu (Def. gen.), Fr. Aidan presence in Cambodia, pledges an annual McGrath (Seg. gen.). USD 1,000.00 solidarity fund. 5. That the EAC Missions and Evangelization – Visitatori generali Secretary in consultation with the EAC- Fr. Frans Gerritsma, Prov.Ss. Martyrum SMEs, make a comprehensive study in Gorcomiensium, Olanda, pro Prov. S. Jo- adopting the Capuchin Model of Solidarity seph Sponsi BMV, Belgio; Fr. Klaudiusz K. and Collaboration, without prejudice to in- Michalski, Prov. S. Francisci Assisiensis, dividual entities coming to a mutual agree- Polonia, pro Prov. S. Michaëlis Archangeli, ment, which should be presented in the next Ucraina; Fr. Jerzy Witosław Sztyk, Prov. As- Ministers’ conference . sumptionis BVM, Polonia, pro Prov. S Casi- Before the meeting was officially ad- miri, Lituania; Fr Pedro Ruano Santateresa, journed, the Conference gave thanks to Br. Prov. S. Gregorii Magni, Spagna, pro Prov. Paskalis for his presence and fraternal solidar- S. Petri Baptistae, Filippine; Fr. Kajetan P. ity and guidance. Profound thanks were also Kowalski, Prov. Immaculatæ Conceptionis given to the Franciscan Province of Japan for BVM, Polonia, pro Prov. Assumptionis BVM, hosting the meeting and for their warm hos- Polonia; Fr. Martin Olsthoorn-Harun, Prov. S. AD CHRONICAM ORDINIS 593

Michaëlis Archangeli, Indonesia, pro Prov. Ss Sanctorum Martyrum Japoniensium, Giappo- Martyrum Gorcomiensium, Olanda; Fr. Rob ne; Fr. Livio Crisci, Prov. Tusciae S. Franci- Hoogenboom, Prov. Ss. Martyrum Gorco- sci Stigmatizati, Italia, pro Prov. Siciliae Ss. miensium, Olanda, pro Prov. S. Elisabethae, Nominis Iesu, Italia; Fr. Manuel Blanco Ro- Germania; Fr. Pierre Charland, Prov. S. Jo- dríguez, Prov. S. Gregorii Magni, Spagna, pro seph Sponsi BMV, Canada, pro Prov. Christi Prov. Annuntiationis BMV, Albania; Fr. Brian Regis, Canada; Fr. Bruno Miele, Prov. Venetæ Belanger, Prov. Ss. Nominis Iesu, USA, pro S. Antonii Patavini, Italia, pro Prov. Prov. Pe- Cust. Terrae Sanctae, Israele; Fr. Ambrogio demontana S. Bonaventurae, Italia; Fr. Enzo Nguyen Van Si, Prov. S. Francisci Assisiensis, Maggioni, Prov. Mediolanensis S. Caroli Bor- Vietnam, pro Prov. S. Joseph Sponsi BMV, romæi, Italia, pro Prov. Tridentina S. Vigili, Canada; Fr. Kateta Gregoire Bowa, Prov. S. Italia; Fr. Tarcisio Colombotti, Prov. Medio- Benedicti Africani, Rep. del Congo, pro Prov. lanensis S. Caroli Borromæi, Italia, pro Prov. Verbi Incarnati, Togo; Fr. Melvin Jurisich, Bononiensis Christi Regis, Italia; Fr. Ken Ca- Prov.S. Barbarae, USA, pro Prov. Ss. Nomi- palbo, Prov. Ss. Cordis Iesu, USA, pro Prov. nis Iesu, USA; Fr. Vincenzo Ianniello, Cust. S. Francisci Assisiensis, Vietnam; Fr. Eduar- Terrae Sanctae, Israele, pro Prov. S. Familae, do Bajaro Armenta, Prov. S. Petri Baptistae, Egitto; Fr. Ignacio Harding, Prov. Missiona- Filippine, pro Cust. Aut. S. Antonii Patavini, ria. S. Antonii, Bolivia, pro Prov. S. Francisci Filippine; Fr. José González González, Prov. Solano, Perù. S. Jacobi a Compostela, Spagna, pro Prov. Ss. Martyrum Marochiensium, Portogallo; Fr. Agenda Juan Miguel Dorronsoro Mujica, Prov. Franci- scana de Arantzazu, Spagna, pro Prov. Grata- Dopo la Celebrazione dell’Eucaristia e del- tensis N.D. a Regula, Spagna; Fr. Rozo Brkić, le Lodi, presieduta da Fr. M. Perry, Vicario Prov. Ss. Cyrilli et Methodii, Croazia, pro generale, i lavori sono iniziati alle ore 9 del 12 Prov. Assumptionis BMV, Bosnia-Erzegovi- novembre nell’Aula “Duns Scoto” con i saluti na; Fr. Agostino Buccoliero, Prov. Lyciensis del Ministro, la presentazione dei partecipan- Assumptionis BMV, Italia, pro Prov. Sam- ti e le informazioni, con un powerpoint, sulla nito-Hirpina S. Mariae Gratiarum, Italia; Fr. struttura della Curia da parte di Fr. J. Magro, Andrew Brophy, Prov. Assumptionis BMV, Direttore dell’Ufficio delle Comunicazioni. USA, pro Prov. Sancti. Spiritus, Australia; Fr. Dopo una breve pausa il Ministro generale, Fr. Eugenio Martínez Manjón, Prov.Granatensis José R. Carballo, ha tenuto la sua relazione sul N.D. a Regula, Spagna, pro Prov. Valentiae significato e il valore della Visita Canonica. S. Joseph Sponsi BMV, Spagna; Fr. France- Subito dopo si è avuta l’opportunità di porre sco de Lazzari, Prov. Seraphica S. Francisci alcune domande di chiarimento sulla rela- Assisiensis, Italia, pro Prov. Calabriae Ss. zione e di ascoltare alcuni interrogativi, a cui VII Martyrum, Italia; Fr. José Ángel Egigu- dovranno rispondere i Visitatori nei gruppi di ren, Prov. Franciscana de Arantzazu, Spagna, studio. Alle 11.45 si è conclusa la mattinata, pro Cust. Dep. Protomartyrum, Marocco; Fr. lascando del tempo per la riflessione persona- Massimo Reschilian, Prov. Seraphica S. Fran- le. Il pomeriggio si è aperto con i lavori nei cisci Assisiensis, Italia, pro Prov. Aprutiorum gruppi linguistici sulla Relazione del Ministro; S. Bernardini Senensis, Italia; Fr. Miguel de è proseguito con le comunicazioni in Assem- la Mata Merayo, Prov. S. Jacobi a Compo- blea di quanto è emerso nei gruppi. Fr. José ha stela, Spagna, pro Prov. Baetica, Spagna; Fr. ringraziato per il lavoro svolto dai gruppi, ha Renato Beretta, Prov. Mediolanensis S. Caro- espresso le sue impressioni su quanto detto ed li Borromæi, Italia, pro Cust. Terrae Sanctae, ha, infine, risposto alle domande a lui rivolte. Israele; Fr. Massimo Fusarelli, Prov. Romana L’incontro si è concluso con un dialogo pro- Ss. Petri et Pauli, Italia, pro Prov. Neapolitana lungato del Ministro con i partecipanti. Ss. Cordis Iesu, Italia; Fr. Franco Mirri, Prov. La mattinata del 13 novembre è stata de- Liguriae Ss. Cordis BMV, Italia, pro Prov. dicata alla presentazione degli aspetti fonda- Lyciensis Assumptionis BMV, Italia; Fr. Ed- mentali del lavoro del Visitatore: Visita, desi- gar Santos Ballesteros, Prov. S. Pauli Apo- gnazione dei Candidati e Relazione intermedia stoli, Colombia, pro Prov. S. Francisci Sola- (Fr. E. Sikierka); Capitolo, elezioni, Relazione no, Argentina; Fr. Paolo Sangseon Oh, Prov. al Capitolo (Fr. F. Walter); Congresso capito- Ss. Martyrum Coreanorum, Corea, pro Prov. lare, Relazione finale (Fr. J. Bunader). Suc- 594 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 cessivamente sono stati presentati il Sussidio au féminin organisée par le Monastère Sainte sulla nostra identità (Fr. N. Schwerz) e i Man- Colette d’Assise avec la collaboration de la dati del Capitolo generale del 2009 riguardanti Scuola Superiore di Studi Medievali e Fran- i Visitatori (Fr. R. Marchal). Nel pomeriggio cescani della Pontificia Università Antonia- sono state proposte le linee di animazione num de Rome et du Monastère Santa Lucia dell’Ordine, è stato illustrato il Moratorium de Foligno. Cette année, il avait été proposé (Fr. V. Brocanelli) e presentati altri due Sussi- d’élargir la réflexion en jetant un regard sur di: Ridimensionamento e la Presenza dei Frati la réforme franciscaine dans la terre française nel territorio di altre Province (Fr. V. Filipe). du 15ème siècle, et elle était consacrée en parti- Il pomeriggio si è concluso con l’intervento di culier aux vicissitudes historiques, culturelles Fr. A. Schmucki che ha offerto ai partecipanti et historiques de sainte Colette de Corbie, en un metodo per il dialogo personale con i Frati. comparaison avec ce qui est advenu dans la Il giorno 14 novembre è stato dedicato péninsule italienne pour le mouvement des all’incontro personale con il Ministro generale clarisses de l’Observance. e lo studio personale degli Statuti per la Visi- Quelques semaines auparavant, le Profes- ta canonica e la Presidenza del Capitolo, delle seur André Vauchez avait accepté de se rendre varie schede degli Uffici della Curia (distribui- au monastère Sainte Colette à Assise et au mo- te al termine dell’incontro di ieri) e di altri Do- nastère de Monteluce in S. Erminio à Perugia, cumenti. Mentre il giorno 15 è stato dedicato pour faire une première présentation de Sainte alla visita-guidata ai vari Segretariati ed Uffici Colette en dressant un tableau du contexte della Curia generale. historique dans lequel celle-ci s’est insérée. La mattinata del 16 novembre è stata con- Colette, a-t-il relevé, a vécu une période ter- trassegnata da problematiche concrete riguar- rible dans une France marquée par la guerre danti il lavoro del Visitatore, presentate da vari des Cent Ans, et où la peste avait décimé la Relatori: Fr. G. Lati (Economia e Moduli), Fr. population ; dans le même temps, l’Italie, di- A. McGrath (Questioni giuridiche), Fr. S. Lo- visée en de nombreuses principautés qui par- vato (modi e tempi per la comunicazione delle fois se combattent, vit toutefois dans une plus elezioni, le decisioni del Capitolo e del Con- grande tranquillité. D’un point de vue cultu- gresso capitolare). Il pomeriggio è stato dedi- rel, l’Italie commence à s’ouvrir à la grande cato all’ascolto del lavoro svolto dalla Procura période de la Renaissance, elle est influencée (Fr. M. Perry e Fr. V. Menegatti) e alla verifica par les Ordres mendiants et a une spiritualité dell’incontro. Nel dialogo sono stati dati sug- plus mystique, tandis que la France vit encore, gerimenti sia per rendere più efficaci simili in- d’une certaine manière, dans la période du contri e sia per migliorare il “clima” della Visita Moyen-Âge, et est davantage influencée par canonica. Il Ministro ha concluso l’incontro con la spiritualité cistercienne et ascétique. D’un i ringraziamenti a ciascuno dei presenti e con al- point de vue ecclésial, le schisme d’Occident cune richieste rivolte ai Visitatori: certamente di conduit à des conflits d’autorité : la France - et salutare tutti i Frati, ma anche di sollecitarli ad donc Colette - se réfère au pape d’Avignon, intraprendere la strada dell’essenziale riguardo alors que l’Italie, et donc les frères obser- alla nostra identità e alla nostra missione. vants, se réfèrent au pape de Rome. Colette, Il giorno 17 novembre è stato una giornata tout comme ses collaborateurs, a été attentive di spiritualità, animata da Fr. M. Perry-Fr. N. à l’unité du mouvement franciscain, elle a Schwerz e vissuta nei Santuari francescani di cherché à ne pas créer une nouvelle déchirure, Fontecolombo e di Greccio. d’où sa réserve vis-à-vis de l’Observance ita- lienne. Colette a eu une ténacité extraordinaire Fr. Luigi Perugini et a fait preuve d’une grande diplomatie, elle a opéré dans un contexte extrêmement difficile, 8. VIIème journée d’étude sur l’Observance et elle a su d’une part s’appuyer sur un fran- franciscaine au féminin Sainte Colette de ciscain, le frère Henry de la Baume et d’autre Corbie part trouver le soutien des grands de ce monde Assise, 17,11,2012 pour ses fondations. L’originalité de Colette a été d’avoir voulu rétablir la pauvreté dans les En ce 17 novembre 2012, s’est déroulée monastères, avec la règle de Ste Claire. au Monastère Sainte Colette d’Assise la 7ème En ouvrant la journée d’étude du 17 no- journée d’étude sur l’Observance franciscaine vembre dernier, p. Pietro Messa a noté l’impor- AD CHRONICAM ORDINIS 595 tance et le mérite de consacrer du temps et des à cette époque par le titre de « notre père ». énergies à la culture et à l’histoire, dans cette Chez Colette, on trouve la force du modèle que époque de crise non seulement économique, représente une sainte vivante. Mais Colette, à mais de profonde ignorance. Il a rappelé en ce- la différence des béguines et mystiques fémi- la les paroles du Cardinal Jean-Louis Tauran : nines qui seront condamnées en grand nombre aujourd’hui, nous vivons un affrontement non par le concile de Bâle comme visionnaires ou pas de civilisations, mais d’ignorances. appartenant au monde de la magie, ne pro- Dans son intervention intitulée Frères Mi- phétise pas pour les affaires du monde. On neurs et Clarisses dans la France des XIVème ne trouve pas chez elle d’excès de surnaturel et XVème siècles, le Professeur Ludovic Vial- dans les phénomènes physiques. Colette est let a rappelé dès le début que la vie franciscaine une sainte vivante, mais sans manifestations du 15ème siècle est très complexe. Il a divisé mystiques extrêmes ; Colette est charisma- son intervention en trois points : 1. qu’est-ce tique, mais normale. Enfin, les « colettans » que l’observance ? 2. le pouvoir informel des sont cette via media qui est mieux perçue et mystiques, 3. les « colettans ». L’observance soutenue par les autorités locales, que l’obser- n’est pas propre au franciscanisme. Dans cette vance semblable à celle de Jean de Capistran. période de crise et de rivalité surtout entre En concluant, Viallet a synthétisé en affirmant Rome et Avignon, il y a deux obédiences, que Colette a été une femme forte, intelligente, non seulement dans l’Eglise, mais aussi parmi pragmatique. les frères prêcheurs et les mineurs. C’est la Sœur Marie Colette Roussey a ensuite pré- période de Jean Huss et des Hussites : il y a senté la biographie et la spiritualité de Colette donc un fort appel à la conversion. Hérésie et de Corbie, en se référant continuellement aux orthodoxie s’affrontent et il est important de sources : les biographies de sainte Colette se rappeler que Martin Luther lui-même sera écrites par Pierre de Vaux et par Sr Perrine, un observant, tout comme Girolamo Savona- les Constitutions de sainte Colette, les Sen- rola. Les observants des mineurs obtiennent timents, les Lettres, le Testament,... Colette une autonomie, tandis que les frères prêcheurs est née en 1381 à Corbie en Picardie, dans n’en arrivent jamais à la rupture. L’observance une période caractérisée concrètement par les requiert un plus grand respect des normes pri- guerres continuelles, la famine, la peste, les mitives. Ce n’est pas un mouvement unique, violences. Colette aime la solitude et la liturgie mais une réalité complexe. Le Professeur Lu- dès son jeune âge. Recluse, elle se sent appe- dovic Viallet a distingué trois typologies dans lée par St François à s’engager dans une œuvre le monde des mineurs : celle dite des couvents de réforme. Elle obtient un exemplaire de la – ou conventuels – ; l’observance institution- règle de Sainte Claire et fonde de nombreux nelle cismontaine et ultramontaine ; la « voie monastères auxquels elle écrira et donnera moyenne » qui demeure sous la juridiction des des Constitutions afin que la règle de Claire ministres. Il a ensuite rappelé quelques dates soit mieux observée, avec un accent fort sur importantes, telle la canonisation de Bernardin la clôture et la vie fraternelle. La spiritualité de Sienne en 1450, qui est quasi une recon- de Colette se focalise sur la Croix du Christ, naissance officielle de l’observance institu- en un amour qui accepte de s’unir à l’offrande tionnelle. Puis Paoluccio de Foligno obtient du Sauveur dans sa dimension réparatrice. Co- une autonomie qui sera toujours plus profonde lette canalise les élans de l’amour dans l’obser- dans cette période, qui est celle du Concile de vance concrète des ordonnances ; l’obéissance Constance. Les observants italiens se caracté- de chacune des soeurs fonde la communauté risent par cette fidélité au pape, tandis que dans et l’oriente vers un unique objectif : la liturgie d’autres territoires, comme en Allemagne, il y qui est la prière de l’Eglise, et l’Eucharistie. a une critique très forte de la curie papale. En Dans sa mission d’abbesse et de réformatrice, ce qui concerne le pouvoir informel, le Profes- comme dans sa vie spirituelle, Colette se ré- seur a évoqué par exemple la prise de parole vèle une femme d’une grande sagesse. charismatique des Bernardins : on est fidèle à Sœur Monica Benedetta Umiker ainsi que une image du fondateur ou de la fondatrice, et à Sœur Thérèse Myriam Chaumont ont ensuite l’ensemble des valeurs que l’on raccroche à la étudié les différences et continuités des deux figure fondatrice. Il est significatif que Colette expériences de réforme franciscaine du 15ème ait été considérée en France comme« notre siècle : celle de sainte Colette de Corbie et du mère », tout comme François était appelé mouvement né d’elle, et celle de l’Observance 596 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 franciscaine dans la péninsule italienne. Les recherche d’une légitimation pour ces fonda- différences semblent dépendre surtout de fac- teurs part justement de la vision. Or il a été dit teurs externes, historiques, culturels, ou dus à que la mission de Colette commence par une la personnalité et à la mentalité des protago- vision de François, qui la légitime comme fon- nistes. En ce qui concerne le contenu, les deux datrice. Mais si Colette est fondatrice, quelle expériences recherchent une observance spiri- sorte de fondatrice est-elle ? Elle est fondatrice, tuelle et véritable de la vie évangélique vécue car elle a eu une vision, mais non dans le sens et proposée par sainte Claire. Enfin, un pre- extatique du terme, c’est une vision modérée, mier essai de confrontation à partir des textes et voilà pourquoi Colette n’est pas condamnée, législatifs respectifs, qui semblent avoir été en mais est reçue à l’intérieur de l’orthodoxie. Co- contact à travers la personne de saint Jean de lette est fondatrice, car elle est également écri- Capistran fut partagé: ce dernier a utilisé les vain : elle écrit le texte des Constitutions. C’est Constitutions de Colette dans son Explication une fondatrice particulière, car elle est fille de la règle de Sainte Claire, et cette Explica- d’artisan, elle n’est pas noble. Mais, comme l’a tion, bien qu’écrite en réponse à une demande dit Sr Marie Colette Roussey, elle fonde grâce personnelle venant de Monatova, s’est dif- aux nobles et les premières communautés trou- fusée parmi les monastères italiens et autres. veront refuge dans des châteaux. Le thème du Jean de Capistran avait aussi des contacts avec château revient d’ailleurs dans les écrits de Monteluce, et les Ordinazioni di Monteluce Colette pour parler de la sponsalité et de la clô- ont de nombreux éléments communs avec les ture. Colette est fondatrice, car elle ne réforme Constitutions de Sainte Colette. pas mais fonde et est « mère ». Elle ne veut pas En conclusion, partant du travail de synopse être fondatrice et innovatrice, mais ce sont ses des trois textes législatifs à peine exposé par biographes qui la veulent et la décrivent ainsi, sr Monica Benedetta Umiker et sr Thérèse avec des expériences visionnaires. C’est donc Myriam Chaumont, p. Giuseppe Buffon a une « voie moyenne », dans le sens où il y a noté que, s’il y a un risque de comparatisme, beaucoup de voies moyennes : c’est le signe l’histoire comparée peut aussi enrichir la com- de la complexité. Il n’y a pas un élément com- plexité de la réalité. Le fait qu’il y ait eu une plètement positif, ou complètement négatif, un « contamination » des différentes expériences élément complètement noir ou complètement d’observances franciscaines féminines par blanc : il y a des gris en grand nombre. L’ex- l’intermédiaire de Jean de Capistran montre ception de la contamination par l’intermédiaire que la complexité du réel s’avère être plus de Jean de Capistran fait échouer toutes nos que pluri forme, et que, tout en étant contra- tentatives de distinctions et de séparations, qui dictoire, elle peut porter en elle une continuité pourtant existent car jamais la France ne par- qui contient une uniformité. D’autre part, la vint à s’insérer pleinement dans la gestion de recherche d’autonomie, caractéristique des l’Ordre ! mouvements de réforme, qu’a évoquée le pro- Divers intervenants ont exprimé le désir fesseur Ludovic Viallet, peut être considérée que, de même que furent publiées les sources comme un thème de continuité. Fondamenta- franciscaines, et bientôt les sources clariennes, lement, les capucins sont ceux qui réaliseront de même il pourrait être programmé d’éditer pleinement cette forme d’autonomie, dans le également les sources colettines. Les interven- sens qu’au 16ème siècle, les capucins seront les tions de la journée seront publiées en français premiers à obtenir leur autonomie et c’est pour comme articles de revues, et en italien dans un cela qu’ils auront du succès. Plus qu’une intui- volume en tant que tel. tion alternative par rapport aux origines, il y a plutôt une sorte d’efficacité juridique, d’une Sr Thérèse Myriam Chaumont conquête d’autonomie restant dans l’unité, Monastère Sainte Colette qui caractérise les réformes du 16ème siècle, et peut-être également du 15ème siècle. Enfin, la 9. Predicatori e confessori istruzioni per construction de l’image est quelque chose de l’uso surprenant. L’image par excellence de cette pé- riode est celle de la fondatrice, ou du fondateur. La disciplina penitenziale C’est l’observance qui a construit l’idée de tra Gregorio VII e Bonifacio VIII « Claire fondatrice » : auparavant, la fondatrice n’était pas perçue de façon aussi décisive. La Quello di Gregorio VII fu un pontificato AD CHRONICAM ORDINIS 597 grande e difficile, vissuto infine dal Pontefice Prologus dei suoi Sermones – era infatti dota- come una sconfitta. Un pontificato segnato da ta di una potenza tale da richiamare le anime grande rilevanza politica, scaturita tuttavia da dall’errore alla verità e dai vizi alle virtù, mu- una fortissima connotazione religiosa. Non la tare in rette le cose malvagie, render piane le fuga o il disprezzo del mondo ispiravano l’agi- asperità, istruire la fede, erigere la speranza, re del Pontefice, quanto piuttosto la consape- rafforzare la carità. Era capace di sradicare le volezza che fosse necessaria una nuova cristia- cose nocive, impiantare quelle utili, rafforzare nizzazione del mondo, nel quale sembravano le oneste. Era, in definitiva, una via della vita, spesso dominare lupi voraci. una scala di salvezza, una porta del paradiso. Un progetto che richiedeva, necessaria- Il predicatore, a sua volta, doveva essere mente, una vasta opera di riforma e che asse- uomo accorto e dotato; doveva avere «vino e gnava al clero un ruolo insostituibile di guida e olio, verga e manna, fuoco e acqua»: in defi- disciplinamento della società. I secoli seguenti nitiva, doveva saper redarguire e consolare, furono secoli di trasformazioni profonde, che correggere e confortare, dispensando ciò di segnarono anche la storia della penitenza e cui si aveva bisogno al momento opportuno. delle sue forme, nella quale assumerà un ruolo Espressioni che saranno in parte riprese nella sempre più rilevante proprio la persona del sa- Constitutio XXI del Lateranense iv e applica- cerdote. Un sacerdote che si voleva capace di te non più ai predicatori, ma ai confessori, a discrezione, poiché «agli occhi di Dio – asse- riprova di quanto fosse condivisa la convin- riva Burcardo di Worms – non ha tanto valore zione, poi esplicitata da Umberto di Romans, la testimonianza temporale della penitenza, che uno stretto legame unisse predicazione e quanto piuttosto l’intensità della contrizione; penitenza. come pure non ha tanto valore il digiuno in sé Si richiedeva, come s’è detto, un clero e per sé, quanto la mortificazione dei vizi». all’altezza della situazione, in grado di som- Proprio per offrire «direttive a ogni sacer- ministrare ai penitenti, ai quali il Lateranense dote, anche se non particolarmente compe- iv rendeva obbligatorio il confronto con il pro- tente», perché potesse essere d’aiuto a ogni prio sacerdote, il rimedio più efficace. Un cle- persona di ogni sesso e condizione, al sano e ro capace di destreggiarsi in maniera adeguata all’ammalato, Burcardo scrisse il XIX libro nel foro penitenziale, perché di vero e proprio del suo Decretum, appunto il Corrector, o Me- foro ormai si trattava, stante le nuove modalità dicus, destinato ad abbracciare «in tutti i loro assunte dalla celebrazione del rito sacramen- aspetti sia le pene corporali come pure i rime- tale; un clero dotato di scienza e prudenza, di di spirituali». Un’opera, quella di Burcardo, abilità e tatto, per indurre il penitente a una che segnò la disciplina penitenziale dei secoli confessione sincera e piena dei propri peccati. futuri, fino all’alba del XIII, quando Alano di Vennero così moltiplicandosi gli appelli Lilla redasse il suo Liber poenitentialis, testi- ai pastori, perché evangelizzassero il popolo monianza di un passaggio ormai avvenuto. scristianizzato, e i moniti a quanti di essi non La disciplina penitenziale sembra così con- adempivano al proprio compito. Se Pietro il centrarsi sulla contritio cordis, che sola può Cantore giudicò pessima taciturnitas la resi- favorire una conversione completa, resa visi- stenza dei prelati alla predicazione, cui erano bile da opere concrete, ciò che finiva per dare tenuti in forza del loro ministero, Innocenzo maggior risalto al ministero sacerdotale, chia- III utilizzò a più riprese un passo di Isaia (56, mato a un delicato discernimento che richie- 10) per tuonare contro i cani muti che non vo- deva, nel presbitero, la sagacia di un diligens levano abbaiare, appunto i pastori renitenti ad inquisitor e la sapienza di un subtilis investi- assolvere al loro dovere di annuncio. gator. Ma non vi era soltanto un popolo da muo- L’accresciuto, e riconosciuto, ruolo del vere a penitenza. Vi era pure, in quel popo- sacerdote accrebbe altresì la consapevolezza lo, una moltitudine di gente, uomini e donne, dell’importanza della predicazione in ordine infiammata di amor di Dio, impegnata a far alla penitenza, poiché, dirà lapidariamente risuonare in ogni luogo l’invito del Maestro Umberto di Romans, nulla come la predicazio- divino: poenitentiam agite. ne è in grado di accelerarla. Da ciò pure l’ac- Al termine della vita, nel suo Testamentum, cresciuta responsabilità del sacerdote, chiama- Francesco d’Assisi definiva la propria conver- to a quest’importante e delicato ministero. sione a Dio come l’inizio di una vita di peni- La predicazione – così Innocenzo III nel tenza, concretizzatasi con l’uscita dal secolo; 598 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 nella grande preghiera e rendimento di grazie cati spargeva abbondanti lacrime e si diceva posti al termine della Regula non bullata egli che molto spesso prendeva dal fiume alcune esortava tutti coloro che erano desiderosi di pulitissime pietre, le bagnava, le lavava con «servire al Signore Iddio nella santa Chiesa le sue lacrime e così umide di lacrime, den- cattolica e apostolica», «tutte le nazioni e tutti tro un canestro posto sulla testa con un panno gli uomini d’ogni parte della terra», a perseve- avvolto, le portava attraverso la città e davanti rare «nella vera fede e nella penitenza, poiché all’immagine della Vergine gloriosa le offriva nessuno può salvarsi in altro modo». a lei, Madre, e al suo figlio Gesù». Una sua I primissimi frati minori qualificavano se concittadina, Angela, in un primo tempo si fa- stessi come uomini penitenti originari della ceva beffe di lui, ma poi, colta anch’essa da città di Assisi, e pochi anni più tardi fisseran- struggente amore per il Cristo, e per il Cristo no in modo chiaro i contenuti della primitiva Crocifisso, sembrò non poter fare altrimenti. esortazione che tutti i frati avrebbero potuto Fu così che anche lei si sentì ispirata a gesti rivolgere a ogni genere di persone: essa con- analoghi, se si vuole ancor più paradossali. sisteva nell’invito a lodare e benedire Dio uno Epoca contraddittoria il Duecento, che fu e trino e a fare penitenza, a perdonare i tor- anche un secolo di forti contrasti tra il clero ti ricevuti e ad astenersi da ogni male, nella secolare e i nuovi ordini mendicanti, cui il Pa- benedizione o maledizione promessa a quanti pato affiderà ben presto compiti di responsabi- sarebbero morti nella penitenza o fuori di essa. lità all’interno della compagine ecclesiale. Il Francesco e i suoi frati, dunque, esortarono Lateranense iv, come s’è già detto e come è gli uomini a penitenza, a volgere lo sguardo ben noto, aveva definito con chiarezza la giu- al Signore e a seguirlo nella quotidianità della risdizione sacerdotale nel foro sacramentale, vita. Ma non solo loro. Fu – si potrebbe di- tanto da ordinare al penitente di confessarsi al re – un’esplosione di penitenza, in risposta a proprio sacerdote (decisione, questa, ispirata una società in trasformazione, che vedeva cre- anche da chiare motivazioni antiereticali); la scere la ricchezza e sorgere, al tempo stesso, normativa, tuttavia, si rivelò di non facile ap- nuove povertà. Predicatori ortodossi ed ete- plicazione, per motivi di vario ordine. rodossi, dotti e meno dotti, facevano da cas- Peraltro, già Onorio III, il 4 febbraio 1221, sa di risonanza all’esortazione di Gesù, come con la lettera Cum qui recipit prophetam, con- quel Ghirardino Segalelli di cui parla con tono cesse ai frati predicatori di poter ascoltare le sprezzante Salimbene da Parma: costui, a dire confessioni dei penitenti e di istruire i sacer- del cronista parmense, nel fatidico anno 1260, doti, che avrebbero dovuto fornire al popolo «per molti giorni se ne andava solo per Parma» gli strumenti di salvezza. Tuttavia, nelle reite- con il «mantello avvolto attorno alle spalle», razioni successive della lettera non si farà più senza parlare con nessuno, gridando «frequen- menzione di una tale azione nei riguardi del temente le parole del Signore: “Penitenzàgite” clero, né si accennerà all’ascolto delle confes- (non sapeva infatti esprimersi correttamente sioni da parte dei frati, segno evidente che non dicendo: “Fate penitenza”, Poenitentiam agi- pochi problemi dovevano essere sorti con i te). E nello stesso modo continuarono a dire secolari. Nella prima lettera (Quoniam habun- per molti giorni i suoi seguaci, essendo uomini davit iniquitas) emessa da Gregorio ix a favore di campagna e ignoranti». dei predicatori, il 21 aprile 1227, il Pontefice Una vocazione alla penitenza, un amore ritornava con decisione sul problema, conce- che nelle sue espressioni più paradossali si dendo ai frati di ascoltare le confessioni e pre- esprimeva in forme che il comune sentire li- cisando che egli stesso li autorizzava all’eser- quidava in termini di pazzia. Già Francesco cizio di un tale ministero. d’Assisi, con espressione che sembra essere Quel secolo, grande per molti aspetti, il- tutta sua (non ascrivibile, cioè, al filtro lettera- luminato dalle menti più fervide e geniali del rio degli agiografi), definì se stesso un «pazzo medioevo, fu anche un secolo di crisi, almeno novello»; ma altri uomini e donne, soprattutto per quanto concerne la vita del Collegio car- nell’area mediana d’Italia, presi da ardore di dinalizio. Lo mostrano, con tutta evidenza, penitenza, ripeterono gesti che una sapienza alcuni fatti incontrovertibili. Si ebbero, nella ispirata a criteri mondani non era in grado di seconda metà del Duecento, lunghi periodi di capire nel suo significato più vero, come ad Sede vacante e più di una volta i cardinali chia- esempio Pietro Crisci, un penitente di Foligno, marono a sedere sul soglio pontificio uomini il quale, «ogni volta che ricordava i suoi pec- esterni al Collegio. AD CHRONICAM ORDINIS 599

Fu così con Urbano iv (1261-1264) e Gre- del complesso di S. Isidoro, in preparazione gorio x (1271-1276) e sarà ancora così con alla visita svolta in quei luoghi nei giorni se- Celestino v (1294), eletto dopo una vacanza guenti. di ventisette mesi. Quest’ultima elezione su- Nel pomeriggio del 20 novembre, è inter- scitò un’attesa enorme nelle folle. L’eremita venuto il prof. Francesco D’Arelli, Direttore abruzzese recepì l’attesa del popolo cristiano e scientifico della Commissione Sinica dell’Or- la sua ansia di salvezza: prova ne è la decisione dine dei Frati Minori, che ha parlato delle mis- di concedere una perdonanza generale, sanci- sioni dei francescani in Cina, i quali giunse- ta con la lettera Inter sanctorum solemnia. La ro dall’Occidente in epoca medievale. Si può decisione di Celestino v verrà cassata dal suo però considerare come vera e propria data di successore, Bonifacio VIII. Ciò non toglie che inizio per l’azione evangelica dei missionari la decisione celestiniana abbia finito in qual- in Asia, il 1576, anno in cui Macao, piccola che modo per influire anche su Papa Caetani, cittadina sulla costa della Cina meridionale che il 22 febbraio 1300 promulgherà il primo diventata colonia portoghese, fu elevata a dio- Giubileo della storia cristiana. cesi suffraganea di Giappone, Cina e dei regni adiacenti. Ciò fece si che Macao divenne il Krzysztof Nykiel punto di partenza per tutti i religiosi, in parti- colare gesuiti, più vicini alla corona portoghe- [L’Osservatore Romano, 17 novembre se, che volevano andare in Cina. Per avere un 2012] controllo diretto delle attività missionarie in Cina, che veniva fino a quel periodo esercitato esclusivamente dal Portogallo in cambio del 10. VII Stage di archivistica per operatori sostegno finanziario accordato ai missionari, negli archivi delle famiglie francescane la Santa Sede si dotò di un nuovo organo per l’esercizio della giurisdizione sulle missioni, Si è svolto a Roma dal 19 al 22 novembre la Sacra Congregazione de Propaganda Fide 2012, presso la Pontificia Università Antonia- fondata nel 1622, a cui i missionari potevano num, il VII Stage di Archivistica per opera- direttamente fare riferimento tramite la crea- tori negli archivi delle famiglie francescane, zione dei vicariati apostolici. organizzato dalla Scuola Superiore di Studi D’Arelli ha poi evidenziato come la fonte Medievali e Francescani. Il tema affrontato primaria per la storia delle missioni sia pro- quest’anno, di particolare interesse per l’udi- prio l’Archivio storico di Propaganda Fide, torio in quanto si tratta di un argomento poco dove già a partire dagli anni ‘20 del 1600 viene noto e di un campo ancora in larga parte ine- raccolta la documentazione che a tutt’oggi è splorato, è stato quello degli archivi delle mis- ben custodita, essendo l’archivio rimasto in- sioni francescane, con particolare attenzione tegro e in buone condizioni. Si tratta del più alle missioni in Cina e in Terra Santa. ricco archivio di documenti di prima mano che Ha aperto lo stage p. Pietro Messa, preside esiste, per le missioni in Cina. Vi si conserva- della Scuola, con una introduzione alle temati- no, ad esempio, le lettere dei religiosi attivi in che oggetto dell’incontro. È seguita la lezione Asia, i registri di entrate e uscite, le suppli- inaugurale, tenuta da p. Giuseppe Buffon, do- che dei missionari. Inoltre è possibile trovare cente di Storia della Chiesa presso la Pontificia le relazioni sullo stato delle missioni inviate Università Antonianum, il quale ha illustrato annualmente dai vescovi, dai vicariati e dalle le problematiche affrontate nelle ricerche da procure apostoliche, particolarmente preziose, lui recentemente compiute negli archivi pro- in quanto documentano lo stato economico vinciali dei frati Minori in Francia, per i suoi delle missioni, informazioni queste, che non è studi sulla prima edizione in lingua francese possibile reperire presso altri archivi. delle fonti francescane, pubblicate nel 1968 e La mattina seguente il prof. Andrea Maia- note con il nome di Totum. Hanno poi preso la relli, docente all’Istituto Teologico di Assisi parola Claudia Costacurta e Donatella Bellar- e ben noto ai presenti per essere intervenuto dini, che si occupano della catalogazione della alle precedenti edizioni dello stage, dopo aver biblioteca del Collegio irlandese di S. Isidoro tracciato un quadro generale della storia delle fondata da Luke Wadding, frate Minore irlan- missioni in ambito cattolico, si è soffermato dese noto per la monumentale opera Annales a descrivere l’Archivio storico di Propaganda Minorum, e hanno fatto una breve descrizione Fide, sulla cui importanza si era già dilungato 600 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 il prof. D’Arelli. Si tratta effettivamente di un intestata alla Sede apostolica, come invece av- archivio particolarmente prezioso, il quale ol- veniva in Europa. tre a contenere documentazione unica in mate- Maiarelli ha poi rilevato che queste partico- ria, conserva anche materiale non archivistico, larità, come anche quella relativa all’eteroge- di vario genere, acquisito in diverse epoche sui neità geografica, linguistica e culturale tipica territori che sono stati sottoposti al controllo della Custodia i cui conventi sono presenti in di Propaganda Fide, come ad esempio gli og- vari stati del medio Oriente, trovano riscontro getti che i religiosi portavano con sé tornando nella documentazione prodotta dalla Custodia dalle missioni, di estremo interesse dal punto e conservata presso il suo archivio storico, si di vista etnografico o antropologico. Maiarelli tratta infatti di un complesso documentario di ha quindi mostrato ai presenti il sito dell’Ar- estremo interesse, molto cospicuo ed articola- chivio storico in rete (www.archiviostorico- to nella sua struttura. L’intervento di riordina- propaganda.va), soffermandosi ad esaminare mento dell’archivio è stato di recente condot- l’elenco dei singoli fondi archivistici ivi pub- to a termine da un’equipe guidata proprio dal blicato, cosa che ha suscitato molto interesse prof. Maiarelli, che ne ha curato l’inventario in quanto ha consentito di conoscere da vicino appena uscito (A. Maiarelli, L’Archivio sto- la struttura di un archivio tanto ricco e com- rico di Terra Santa, Edizioni Terra Santa, Mi- plesso come quello di Propaganda Fide. lano 2012), e nel pomeriggio lo ha mostrato ai Nel pomeriggio è stata effettuata la visita presenti illustrando le diverse tipologie docu- presso il Collegio di S. Isidoro, dove siamo sta- mentarie contenute nell’archivio e le varie fasi ti accolti da p. Michael MacCraith, guardiano del lavoro compiuto. Lo stage si è quindi con- della comunità, che ha illustrato brevemente la cluso con il saluto di p. Messa ai partecipanti, storia della chiesa e del complesso di S. Isido- a cui ha dato appuntamento per la prossima ro. Siamo stati poi condotti nella biblioteca del edizione dello stage, che si svolgerà dal 18 al Collegio, dove Claudia Costacurta e Donatella 21 novembre 2013. Bellardini hanno descritto il contenuto della biblioteca e dell’archivio conventuale, e hanno Barbara Di Paola esposto le varie fasi del lavoro di catalogazio- ne da loro compiuto finora, mostrando infine 11. Le Fonti Francescane in lingua croata agli ospiti alcuni preziosi manoscritti. Nella lezione della mattina del 22 novem- Nella Festa delle Stigmate di san France- bre, il prof. Maiarelli ha delineato un excur- sco, 17 settembre 2012, è uscito il Volume sus storico della missione in Terra Santa dalle delle Fonti Francescane in lingua croata: Pero sue origini, e in particolare della Custodia di Vrebac (a cura di), Franjevački izvori, Vijeće Terra Santa, eretta formalmente nel 1342 da franjevačkih zajednica Hrvatske i Bosne i Her- papa Clemente VI con le Bolle Gratias agimus cegovine, Sarajevo-Zagreb 2012, pp. 2.272. e Nuper Carissimae, illustrando nello speci- L’Editore di questa importantissima ope- fico la sua struttura istituzionale, che rappre- ra è il Consiglio della Famiglia Francescana senta un unicum rispetto alle altre province dei in Croazia ed in Bosnia/Erzegovina, come si frati Minori. Diversi sono infatti i fattori che evince anche dalla composizione del Grup- determinano questa unicità, tra i quali vi è ad po di Redazione: Fr. Rozo Brkić (OFM), Fr. esempio quello che per molti secoli i frati della Zvonimir Brusač (TOR), Antica Nada Ćepulić Custodia sono stati gli unici europei ad avere (OFS), Sr. Tarzicija Čičmak (OSC), Fr. Ma- l’autorizzazione da parte dei sultani turchi a rijan Karaula (OFM), Fr. Mirko Kemiveš risiedere nei territori dei luoghi santi. Questa (OFMCap), Fr. Augustin Kordić (OFMConv), situazione del tutto particolare ha fatto sì, che Sr. Ivanka Mihaljević (SSF), Fr. Marinko nei secoli passati i pontefici abbiano concesso Pejić (OFM), Fr. Miljenko Šteko (OFM) e Fr. alla Custodia delle esenzioni dal privilegium Pero Vrebac (OFM), Presidente. paupertatis, come quella di amministrare diret- L’occasione per la presente impresa, inizia- tamente il denaro, in quanto non vi erano laici ta il 7 marzo 2008, è stata offerta dal triplice in quei territori che potessero esercitare l’uf- VIII centenario: l’incontro di san Francesco ficio di sindaco apostolico presso i conventi. con Innocenzo III (1209-2009) per l’appro- Inoltre i “frati della corda” furono autorizzati vazione della forma vitæ, che consisteva nel eccezionalmente ad essere proprietari dei con- voler vivere secondo il santo Vangelo del Si- venti, in quanto la proprietà non poteva essere gnore nostro Gesù Cristo; la conversione e la AD CHRONICAM ORDINIS 601 consacrazione di santa Chiara e, quindi, dell’i- 12. Convegno di studio per i 70 anni dall’i- nizio dell’Ordine delle Sorelle Povere (1212- stituzione della Provincia Salernitano- 2012); l’approdo di san Francesco in terra lucana dei Frati Minori croata (1212-2012). La preparazione a queste Baronissi (SA), Italia, 04-05.12.2012 celebrazioni, come anche le stesse celebrazio- ni, hanno spinto la Famiglia Francescana a tra- Oriente ed Occidente. Cultura e fede. durre le Fonti Francescane in lingua croata e a La tradizione francescana in Cina pubblicarle in un unico volume. da Giovanni da Montecorvino Le Fonti francescane in lingua croata so- ad Antonio Cipparone da Gragnano no così strutturate: Introduzione: Cronologia del movimento francescano, Abbreviazioni Introduzione del Ministro provinciale (pp. 3-60); Prima parte, dedicata a san France- L’intuizione e la motivazione originaria sco: 40 Scritti, 20 Biografie, Lettera sulla sua del convegno. Nella Curia Provinciale e nel morte, 6 Testimonianze storiche e 12 Lettere convento di Baronissi c’è l’Archivio stori- papali a san Franceco e ai primi fracescani co della Provincia, che ricorda 70 anni dal- (pp. 61-1684); Seconda parte, dedicata a santa la sua istituzione. Sono stati ritrovati i diari Chiara: 8 Scritti, 5 Biografie e 5 Documenti manoscritti inediti di P. Antonio Cipparone storici (pp. 1685-1958); Terza parte, dedica- (1884-1944), frate minore della Provincia e ta al Terz’Ordine: 2 Regole del Terz´ordine missionario in Cina dal 1908 al 1920. La pub- e, come appendici, 2 Regole tardive del blicazione di questi diari, Fine di un Impero Terz´Ordine secolare e 3 Regole tardive del - Inizi di una repubblica, delle edizioni Frati Terz´Ordine regolare di S. Francesco (pp. Editori di Quaracchi – Fondazione Collegio 1959-2056); Conclusione: Tabelle sinottiche S. Bonaventura di Grottaferrata – Roma, ad delle biografie di san Francesco, 4 Indici (bi- opera della dott.ssa Vincenza Cinzia Capri- blico, dei nomi, dei luoghi e dei concetti) e la sto dell’Università “L’Orientale” di Napo- bibliografia (pp. 2057-2272). li, ha ispirato il progetto e il programma del Nell’edizione sono state inserite, miglioran- Convegno. La consulenza scientifica, con il dole, 9 traduzioni già esistenti (di Fr. Hadrijan patrocinio scientifico, è stata richiesta, ed è Borak, di Fr. Domagoj Šimunović e le 7 di Fr. stata offerta dalla rinata e prestigiosa Com- Damjan Damjanović); sono stati utilizzati 18 missio Sinica della Pontificia Università An- nuovi traduttori: Fr. Velimir Blažević OFM, tonianum di Roma e dalla Facoltà di Scienze Fr. Stjepan Pavić OFM, Fr. Marko Ćorić OFM, Politiche dell’Università di Salerno. Grazie al Fr. Ivica Studenović OFM, Fr. Josip Mrnjavac Prof. Luigi Rossi, Preside di questa Facoltà, al OFM, Fr. Marinko Pejić OFM, Fr. Zvonimir Prof. Francesco D’Arelli e al Prof. P. Giusep- Brusač TOR, Sr. Tarzicija Čičmak OSC, Sr. pe Buffon direttori della Commissio Sinica. Judita Čovo SSF, Antica-Nada Ćepulić OFS Dello studio della dott.ssa Capristo sottolineo (Zagreb), 6 professori della Facolta di Filoso- il sottotitolo: La Cina nella testimonianza di fia dell’Universitá di Zagreb (Vladimir Rezar, P. Antonio Cipparone (1908-1920). Si tratta Rudolf Barišić, Teo Radić, Neven Jovanović, di argomento storico-politico e non stretta- Irena Bratičević, Šime Demo) ed un studente mente religioso. Di qui l’impianto del con- (Jan Šipoš). Inoltre, sono state coinvolte altre vegno. La Cina imperiale, la Cina del Nove- persone per la revisione dei testi, per gli indi- cento, la Cina dal bipolarismo ai nostri giorni. ci e per la grafica. Insomma, ben 27 persone Forse sul piano economico la Cina fa paura, hanno collaborato alla riuscita della singolare ma anche per questo suscita grande interesse. impresa. Per arricchire le conoscenze ed illuminare cri- Infine, l’edizione croata, rispetto a quelle ticamente giudizi ed interessi, nella “Tavola fatte in altri Paesi, contiene delle originalità, rotonda”, terza sessione del convegno, le pro- soprattitto quella di aver approntato anche una spettive e le iniziative per nuove relazioni tra versione digitale, elaborata con la tecnologia Oriente ed Occidente. L’interesse per la Cina HTML, utilizzabile da tutti gratuitamente. da parte dei credenti è suscitato ufficialmente ed alimentato dalla lettera di papa Benedetto Sarajevo, 1 dicembre 2012. XVI alla Chiesa Cattolica nella Repubblica Popolare Cinese del 27 maggio 2007. Citando Pero Vrebac, OFM Giovanni Paolo II, la lettera dice: “La nuova evangelizzazione esige l’annuncio del Vange- 602 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 lo all’uomo moderno, con la consapevolezza ed i metodi di studio, garantendo sulla solidità che, come durante il primo millennio cristia- degli stessi contenuti e del metodo. no la Croce fu piantata in Europa e durante il secondo in America e in Africa, così durante il Sintesi degli interventi terzo millennio una grande messe di fede sa- Il Prof. Francesco D’Arelli, direttore della rà raccolta nel vasto e vitale continente asia- Sinica Franciscana ha trattato di La Cina im- tico”. P. Antonio Cipparone è un frate della periale e i rapporti culturali con l’Occidente. Campania, nativo di Gragnano e della Provin- I rapporti fra Asia ed Europa sono antichissi- cia religiosa, che celebra i 70 anni dalla Fon- mi (contatti e traffici fra Persia e Grecia ante- dazione. È stato subito accostato ad un altro cedenti ad Alessandro Magno e ai tempi dei grande frate campano, ed in certo modo della Romani).Tra il III e il II sec. a.C. c’erano due medesima Provincia religiosa, Giovanni da grandi imperi: ad Occidente, Roma, ad Oriente Montecorvino - parliamo della nostra Mon- la dinastia Han. Non si incontrarono a causa tecorvino Rovella, come riteniamo con gli della presenza dei Parti fra i loro territori. En- studiosi campani che hanno studiato l’identi- trambi avevano una mutua ammirazione per- ficazione del suo paese natale – missionario ché, non conoscendosi bene, fantasticavano in Cina dal 1292 e primo vescovo di Pechino, sull’altro popolo. Per i Cinesi, i Romani erano 1307-1328. Da Giovanni da Montecorvino ad “più grandi” perché alti e diritti e corretti nel- Antonio Cipparone: due poli di una lunga tra- le transazioni. Anche i Romani dicevano che i dizione di presenza di frati francescani, mis- Cinesi erano alti e li consideravano miti per- sionari in Cina, due frati locali di importanza ché ben governati da leggi severe che davano storica universale, o due personaggi locali sicurezza. Anche ai tempi dei Romani i Cinesi studiati con metodo universale. Giovanni da vennero additati come i responsabili della crisi Montecorvino e Antonio Cipparone sono due finanziaria perché Roma comprava la seta da uomini di fede che hanno fatto cultura. Han- loro. Con la caduta dell’Impero romano d’Oc- no fatto storia attraverso la cultura. Perciò il cidente si spostò anche la produzione della se- carattere e lo scopo del Convegno: Oriente e ta e ci furono contatti attraverso i monaci pro- Occidente. Cultura e fede. È una prospettiva venienti dalla Persia. Successivamente in Cina per l’oggi, di fede in dialogo con la cultura. arrivò anche il nestorianesimo autorizzato da La proposta accettata di coinvolgimento del ben tre editti imperiali che permisero la predi- Comune di Baronissi, del Comune di Monte- cazione, la traduzione della dottrina in lingua corvino Rovella, della Provincia di Salerno, cinese e anche l’edificazione di una chiesa. è stato atto doveroso nella convinzione che Nel 1700 i Gesuiti chiesero all’imperatore il le istituzioni civili promuovono la cultura a parere su una questione dottrinale perché i riti partire dalla storia e dai valori del territorio. Il avevano un effetto sociale. La Santa Sede con- dialogo cultura e fede deve essere promosso siderò questo gesto imperiale un’invasione di attraverso gli Istituti di Teologia presenti sul campo, ma per la Cina era del tutto legittimo. territorio: l’Istituto teologico dei Frati Minori La religione in Cina non poteva essere auto- di Campania e Basilicata, affiliato alla Ponti- noma dal potere politico. L’imperatore era il ficia Università Antonianum di Roma, l’Isti- “figlio del cielo” secondo la loro concezione tuto Teologico Salernitano, l’Istituto di Scien- per la quale il divino è anche nel mondo che si ze Religiose “San Matteo”, affiliato il primo vede e nessun potere può inficiare quello po- e sponsorizzato il secondo dalla Pontificia litico. Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Il Prof. P. Pacifico Sella, della Commis- Napoli, come anche attraverso l’Ufficio dio- sio Sinica ha trattato de I “mirabilia mundi” cesano per il Progetto culturale dell’Arcidio- nei viaggi e nelle permanenze dei primi Fra- cesi di Salerno-Campagna-Acerno. Le scuole ti Minori in Cina (secoli XIII-XIV). Nel 1200 medie superiori di Baronissi, San Severino e i Mongoli unificarono l’Asia, grazie al loro Salerno, con i loro Presidi e docenti, con le uso del cavallo, distruggendo i centri urbani associazioni culturali del territorio, in parti- e rimanendo nomadi. Temevano che il potere colare il club Unesco, indicano un orizzonte delle città potesse attentare al potere centrale ed un orientamento per il dialogo, lo studio e mongolo. Ancora oggi abbiamo le conseguen- la riflessione comune. Al Convegno, proposta ze delle loro distruzioni ad es. di impianti di formativa e culturale, gli studiosi e i profes- irrigazione in Afghanistan. Conquistarono fa- sori delle Università hanno offerto i contenuti cilmente l’Europa anche grazie alle loro arma- AD CHRONICAM ORDINIS 603 ture a scaglie e si spinsero fino a Spalato. Non la “questione dei riti”. Da sempre erano state andarono oltre perché richiamati in Mongolia necessarie grammatiche e dizionari cinesi, ma per l’elezione del nuovo Gran Khan. Intanto il solo alcuni missionari se ne erano occupati. papa Innocenzo IV inviò fra Giovanni di Pian L’Italia avrà il suo dizionario cinese-italiano del Carpine e un compagno presso il sovrano solo nel 1920 grazie al vescovo francescano dei Tartari, come legato pontificio. Questi ar- Fabiano Landi. I missionari furono spinti ad riva in Mongolia e svela la loro tattica bellica. interessarsi di botanica, mineralogia e zoolo- Poi venne inviato Guglielmo di Rubruk dal re gia dato che il continente europeo era stato ri- di Francia che era in Terra santa e voleva fare popolato riguardo a flora e fauna dal mondo un’alleanza con i Mongoli per accerchiare l’I- cinese fin da tempi remoti. I loro studi finirono slam. Non se ne fece nulla e intanto il nuovo in musei e pubblicazioni varie. Imperatore Khubilai Khan spostò la capitale La Dott.ssa Vincenza Cinzia Capristo da Khara Khorum a Khanbaliq (Pechino) e fra- dell’Università “l’Orientale” di Napoli ha trat- zionò il grande impero in tre grandi zolle. Ciò tato il tema Il missionariato italiano da Cippa- comportava che i missionari non potevano più rone ai Patti Lateranensi. Le missioni in Cina arrivare facilmente (con l’aiuto dei mercanti) dal 1800 erano legate al Protettorato francese, in Cina per via terra, ma dovevano giungere per cui i missionari non potevano rivolgersi ai in India e aspettare i monsoni favorevoli per governi di appartenenza per i loro diritti. Esso arrivarvi via mare. Così si svolse il viaggio di era favorito dalla S. Sede. L’Italia dopo la sua Giovanni da Montecorvino che mandò lettere unificazione, intraprese la politica coloniale, per giustificare la sua esistenza in vita quando ma non verso l’estremo Oriente dove si limitò era ancora in India. Arrivato nel Cathay, gra- ad aiuti economici ai missionari. L’Italia con zie anche all’opera di Marco Polo, intrattenne Crispi, tolse alla Francia il controllo sui suoi buoni rapporti con l’imperatore, tradusse in missionari, mettendosi in contrasto con i det- tartaro il Salterio e il Nuovo Testamento (già tami delle circolari di Propaganda Fide che ne conosceva il persiano) e costruì chiese e con- legittimavano il ruolo. La Cina aveva compre- venti. Riscattò dei fanciulli ai quali insegnò il so che dietro tali questioni c’erano interessi canto liturgico, amministrò battesimi. Il papa economici delle potenze europee e stabilì che Clemente V lo elesse vescovo e chiese all’Or- i missionari potessero rivolgersi direttamente dine di mandare altri frati. Ne giunse la metà alle autorità cinesi per la loro opera. L’Italia di coloro che erano partiti, perché molti non cercò di far decollare l’impresa privata in Cina ressero al clima caldo dell’India e facevano senza successo e la sua influenza sul Paese fu opera pastorale con i latini che lavoravano con rappresentata solo dalla protezione delle Mis- i mercanti. Dopo Giovanni da Montecorvino si sioni. Nel 1911 cadde l’impero cinese a favore eclissa l’epoca gloriosa missionaria dell’Ordi- di una repubblica che si voleva federale e il ne francescano. governo italiano per primo la riconobbe e in- Il Prof. Adolfo Tamburello dell’Università staurò buoni rapporti con i nuovi dirigenti pro- “l’Orientale” di Napoli ha trattato il tema Con- prio grazie al diffuso missionariato presente tributi di missionari cattolici alla conoscenza sul territorio. La politica cinese instabile nel della Cina tra secondo Ottocento e primi No- primo periodo repubblicano provocò proble- vecento. Il missionariato in Cina ha dato un mi al Cristianesimo ritenendo che ne volesse forte contributo alla conoscenza del Paese in cambiare i valori tradizionali. La presenza cri- Occidente, anche grazie a intellettuali cinesi, stiana però, favorì riforme sociali, soprattut- rimasti anonimi, come gli alunni del Collegio to del sistema scolastico. Il favore che aveva Cinese di Napoli operante dal 1732 a metà riscosso l’Italia in Cina, grazie al conte Sfor- Ottocento. Molto rimane da conoscere attin- za, il quale aveva ottenuto che molti Vicariati gendo a manoscritti, lettere, diari di missionari passassero sotto la protezione italiana, si arenò in Cina ancora inediti. Perciò è importante il con lo scoppio della prima guerra mondiale. lavoro di Cinzia Capristo che, pubblicandone Successivamente, dal 1922 con la nascita della i Diari, esplora la personalità di Antonio Cip- Prima Delegazione Apostolica in Cina comin- parone e la sua influenza politico-diplomatica. ciò a svilupparsi una Chiesa cinese con preti Nei sec. XVI-XVIII il missionariato gesuita cinesi. aveva contribuito a far conoscere il pensiero Il Prof. Luigi Rossi, Preside della Facoltà cinese, ma dall’Ottocento in poi la S. Sede ne di Scienze politiche dell’Università di Salerno aveva scoraggiato lo studio, soprattutto per ha trattato il tema La Cina dal bipolarismo ai 604 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 nostri giorni. Alla fine della seconda guerra mondo ci sarà solo una teorica “irene”. mondiale, la Cina spera in un appoggio degli Il Prof. Franco Mazzei della Luiss di Roma Stati Uniti per la fornitura di tecnologia, ma e già dell’Università “l’Orientale” di Napoli non rispondono e allora si rivolge a Stalin. ha trattato il tema Variabili interculturali tra Questi si rende conto che la Cina può anche il mondo sinico e l’Occidente: i gesuiti nella avere la stessa ideologia (il comunismo), ma missione. La sfida del XXI sec. è la gestione non gli stessi interessi dell’Unione Sovietica. della diversità culturale, perché la globalizza- Mao dal canto suo, non può attentare al pri- zione ha portato ad una diffusa indigenizza- mato di Stalin che ha vinto la guerra, perciò, zione delle culture. Occorre superare il mul- quando arrivano a trattare di geopolitica, Mao ticulturalismo con l’interculturalismo che pre- lascia Ciu En Lai a farlo. Stalin a questo pun- suppone un atteggiamento mentale favorevole to utilizza la questione coreana per far com- verso la diversità dell’altro e permette di evita- promettere del tutto la Cina con gli USA e la re “errori culturali”. Per noi occidentali la cul- indebita fornendole armi e tecnologia. Ma alla tura è dualistica a livello ontologico (dualismo morte di Stalin, Mao sostiene che il comuni- platonico, cristiano, cartesiano) per il mondo smo non si interpreta con le teorie staliniane e sinico c’è un monismo organicistico. Lo stesso spinge perché la Cina produca tecnologia. In- riguardo alla concezione del tempo che per noi tanto gli USA nel Pacifico si sono spinti fino è lineare, nel mondo confuciano è circolare. a Formosa e la Cina si sente minacciata e non Anche la nostra Logica è: o/o, mente per gli protetta dal Cremlino che non fa una trattativa orientali è: e/e. A livello etico noi abbiamo va- con gli USA, ma va verso Cuba per impiantare lori assoluti e il nostro è un agire per principi, i suoi missili. Mosca vorrebbe che si mettesse mentre per i confuciani i valori sono relativi e in atto congiuntamente il suo ritiro da Cuba e l’agire dipende da “caso per caso”. Per cui noi quello statunitense da Formosa, per far capi- facciamo un percorso di colpa, rimorso, per- re alla Cina che non c’è più minaccia per lei dono, essi invece fanno quello della vergogna, e liberarsene completamente. In Cina intanto della sanzione sociale, dell’ostracismo socia- avviene la rivoluzione culturale e si comincia le. L’altra variabile è che in Occidente prevale l’industrializzazione in proprio. L’Occiden- l’individualismo, nel mondo sinico il comu- te capisce, nella persona di Kissinger, che il nitarismo. Il superamento di queste diversità monolita comunista è spaccato e si avvicina la culturali, già dai tempi del Valignano (gesuita fine del bipolarismo Mosca/USA anti Pechi- del 1500), è stato indicato nell’ “accomoda- no e Pechino/USA anti Mosca. Alla morte di mento” che noi chiamiamo “inculturazione”, Mao c’è difficoltà in Cina, ma il problema vie- che è stata definita da Giovanni Paolo II come ne risolto con il capitalismo di stato scindendo “l’incarnazione del Vangelo nelle culture au- l’ideologia del partito unico dagli strumenti toctone (elemento particolaristico) ed insieme per crearsi una posizione economica. Per il l’introduzione di esse nella vita della Chiesa capitalismo non c’è solo il modello statuni- (elemento universalistico)”. Così si potranno tense, ma anche quello cinese. Le proiezioni “fondere” e non “confondere” orizzonti intel- dicono che nel 2040 il 40% del PIL mondiale lettuali diversi, comprendendo dal di dentro la sarà cinese, mentre quello statunitense sarà del “diversità” con un approccio post-moderno, 15% contro il 50% del 1945. Il futuro sarà del basato sul rispetto che fa partecipare all’espe- BRIC (Brasile, Russia, Indocina e Cina). La rienza cognitiva dell’altro e non sulla tolleran- Cina ha una crescita prolungata per la sua tra- za di matrice illuminista. sformazione economica, scientifica e culturale (Soft power). Sa esportare capitali, tecnologia Tavola rotonda e uomini non come emigrazione, ma uomini Nel 1500 l’Europa era poverissima e aveva che si sentono sempre cinesi. Per la Cina tutti bisogno di materie prime provenienti dall’O- gli altri sono “barbari”. Si allea con i dittatori, riente e dalle Americhe. In Oriente c’erano più nega la democrazia, non vuole interventi uma- risorse. L’Europa ha sentito parlare di carbo- nitari, non condivide valori, non ha una cultura ne fossile e di petrolio da Marco Polo. Lì si dialogica. Il suo punto debole è che al suo in- usavano già. I fisiocratici francesi presero un terno ci sono tre gruppi di persone: coloro che concetto cinese e diventò lassez faire, cioè si producono, i poveri e quelli che vivono anco- creino da sole le condizioni, lasciando fare per ra nel Medioevo. Nonostante tutto occorre un tutto. Passare dalla proiezione alla prospetti- dialogo con loro altrimenti anziché “pax” nel va perché non si verifichino le proiezioni che AD CHRONICAM ORDINIS 605 danno la Cina al 40% del PIL mondiale nel 2009”, «Portatori del dono del Vangelo». Ha 2040. La prospettiva mette in condizione di fa- aggiunto: “Nella vostra storia vi è stata, inol- re qualcosa perché la proiezione non si verifi- tre, sempre una grande passione per la mis- chi. La rivoluzione culturale cinese non è stata sione in favore del Regno di Dio. Numerosi conosciuta in Occidente. Mao come governan- missionari hanno illuminato ogni secolo e il te non era bravo. La Cina attuale ha molto più desiderio della missione è rinato in voi dopo di quanto si pensi del suo passato. l’istituzione della Provincia, con la ricerca Le radici e la giovinezza di una Provincia di una missione ad gentes che poi avete tro- nei settanta anni di vita. Con questo titolo è vato nella terra brasiliana”. stata tracciata una sintesi, a cura di Fr. Gia- Ha ricordato due punti della lettera inviata cinto D’Angelo, sui 70 anni della Provincia. alla Provincia, dopo l ’ ultimo Capitolo pro- I 70 anni di vita della Provincia Salernitano- vinciale del 2010: «È sull’autenticità della lucana dell’Immacolata Concezione dei Frati nostra vita, sulla vitalità evangelica delle Minori in Italia è l’occasione per ripercorrere nostre Fraternità, che si giuoca la nostra cre- gli eventi che hanno segnato il cammino dalla dibilità, si sostiene la nostra perseveranza e sua istituzione nel 1942. Non è sorta ex novo fedeltà, si esprime la prima forma di evan- ma si è innestata su dei tronconi che avevano gelizzazione che è appunto la testimonianza una storia plurisecolare che ritengo opportu- della vita». Inoltre «Fedeli al tema del vostro no premettere per uno sguardo complessivo Capitolo, di volere essere evangelizzatori “in di una realtà che ne costituisce le radici e può fraternità e minorità”, vi esorto a rivivere essere fonte di grazia per il prosieguo del suo con gioia e impegno lo “stile francescano” cammino solo ai primi passi dopo 70 anni di della pastorale, a svolgere tutte le attività vita. Il lavoro prevede una prima parte: le radi- pastorali nello spirito della “restituzione” del ci, dalle origini alla Ite vos di Leone X (1517) dono della fede e del Vangelo che abbiamo e alla Felicitate quadam di Leone XIII (1897), gratuitamente ricevuto». con un’aggiunta sul Il Francescanesimo in Ba- Infine alle “altre due braccia che forma- silicata, quindi Il decreto Sanctissimus Domi- no la nostra Famiglia francescana”. Alle So- nus di Pio X (1911); poi i lunghi anni dei com- relle Clarisse: “siano le loro Comunità oasi missari; la seconda parte: dal 1942, gli inizi di contemplazione e di spiritualità, quali del nuovo corso della storia con la fondazione sorgenti vive alle quali possano andare i della Provincia Salernitano-lucana dell’Im- Fratelli ad abbeverarsi a sazietà”. Alle So- macolata Concezione, con un corollario sulla relle e ai Fratelli della Gioventù Francescana Provincia che dilata la sua presenza, la terza e dell’Ordine Francescano Secolare: “rivol- parte: i capitoli provinciali elettivi e la serie go l’invito che è scritto nella loro stessa dei Ministri Provinciali: P. Attilio Mellone Regola, ossia di saper andare ogni giorno (1956/62), P. Egidio Caggiano (1962/68), P. dal Vangelo alla vita e dalla vita al Vangelo”, Faustino Caruso (1968/74), P. Antonio Forte nella società e per una “presenza del cari- (1974/80). Due i corollari di questa parte: il sma francescano nel mondo secolare”. Concilio Vaticano II e la sfida per un ritorno alle origini, i tentativi di rinnovamento, con Segreteria del Convegno utopie incompiute e transizione mancata. Infi- ne la quarta parte: gli ultimi trent’anni. 13. Le condizioni per essere significativi oggi

Lettera del Ministro generale AVERE GLI OCCHI Il Ministro generale, in una lettera speci- RIVOLTI AL FUTURO fica, ha sostenuto ed orientato la dimensione spirituale e formativa della ricorrenza. Con La vita di ogni istituto è necessariamen- la “memoria delle radici plurisecolari”, che te accompagnata da un insieme di gioie e di ha “prodotto tanti frutti di santità, di dot- preoccupazioni. Ma al di là di tutto, rimane trina, di slancio missionario”, e quella “di sempre vitale la domanda: che cosa fare per questi ultimi 70 anni, con la vitalità del- essere significativi, nel momento storico in cui le presenze e delle attività”, ha esortato “a viviamo, e che cosa comporta? Come ravviva- vivere il presente con sempre maggiore im- re la grazia ricevuta e la missione? Sono al- pegno e passione”, raccogliendo “ il messag- trettanti interrogativi che Fr. José Rodríguez gio forte del Capitolo generale di Pentecoste Carballo, ministro generale dei minori fran- 606 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 cescani ha posto e inteso sviluppare durante il a proseguire con una vita caratterizzata da: la- Capitolo delle stuoie celebrato in Messico, dal voro fatto di buona lena, fiducia senza ragio- 2 al 10 giugno scorso, sul tema Aspicientes namenti, preghiera incessante e speranza sen- in Iesum (cf. Heb 12,2), parlando a Guada- za fine. Mi rallegra costatare la passione e la lajara, ai giovani under ten, ossia con meno dedizione di tanti frati – anziani, adulti e gio- di dieci anni di professione. Da questa lunga vani – nella loro donazione al Signore e agli al- relazione, riprendiamo qui quelle parti che ci tri. La qualità e non la quantità segnano la loro sembrano quanto mai indicate anche per una presenza. Sono coscienti che la loro missione approfondita riflessione di ogni istituto e di nel mondo non è tanto quella di essere della tutti i consacrati, cominciando dalle gioie e manodopera, ma voce e chiamata, presenza preoccupazioni espresse del ministero genera- e profezia. Inoltre, la loro fedeltà nel vivere le in cui molti superiori/e generali potrebbero quanto hanno abbracciato nella professione e ritrovarsi. le priorità della nostra vita è per molti uno sti- molo continuo a fare il bene e un esempio da Gioie e preoccupazioni seguire nei momenti di difficoltà. Mi rallegra incontrarmi con frati che hanno un profondo In un clima di famiglia, che dovrebbe carat- senso di appartenenza alla Chiesa e all’Ordi- terizzare un Capitolo delle Stuoie, vi manife- ne, disposti ad attraversare frontiere di ogni sto alcune gioie e preoccupazioni che si affac- tipo e, seguendo le inspirazioni dello Spirito ciano, con maggiore o minore intensità, nella del Signore, in obbedienza caritativa, andare mia vita quotidiana. Con ciò desidero anche ai vicini e ai lontani per restituire, con la vita invitarvi a condividere le vostre gioie e le vo- e la parola, il dono del Vangelo. Mi rallegra stre preoccupazioni in questi giorni tra di voi e vedere come tanti frati continuano ad essere con il Ministro e servo della Fraternità, e nella i frati del popolo, condividendo il cammino vita di ogni giorno con i Fratelli che il Signore della gente semplice, senza altro potere se non vi ha posto accanto. quello che proviene dal loro atteggiamento di servizio; frati che scelgono missioni di peri- Le gioie feria e di abitare nei chiostri disumani, e nel vedere come la gente risponde con generosità Mi rallegra, e per questo rendo continua- a tanta dedizione. Mi rallegra incontrare tanti mente grazie al Signore, perché, nonostante frati, in una società come la nostra che calcola le condizioni attuali non sembrino le più ido- il valore in cifre, misura l’importanza dal vo- nee per seguire il Signore nella vita religiosa e lume e basa la pubblicità nella grandezza delle francescana, il Padrone della messa continua cose anziché nella loro qualità, che scelgono di a chiamare operai in questa porzione della vivere l’impotenza, la debolezza e la pochezza sua vigna che è il nostro Ordine; e perché il secondo la logica della kenosis e la spirituali- Signore, malgrado le tante infedeltà, grandi e tà della piccolezza, che ha molto a che vedere piccole, continui a contare su di noi e a ser- con la minorità, nota caratterizzante la nostra virsi di noi per fare il bene in tanti campi in vita. Essi sanno molto bene che la nostra vita cui i frati svolgono il loro servizio. Mi rallegra per essere valida e significativa non ha biso- constatare la ricchezza di santità, riconosciuta gno di masse e che il suo valore non dipende o silenziosa, con la quale il Signore continua dalle moltitudini. Mi rallegra vedere tanti frati, a bene-dire la nostra Fraternità, così come la che, mossi dalla fede nel Dio dell’impossibile varietà dei doni che l’altissimo, onnipotente e e nel Dio che fa nuove tutte le cose, vivono buon Signore riversa nei Fratelli; e di vedere in costante atteggiamento di conversione e op- come molti di essi pongono la loro “ricchez- tano per un ridimensionamento coraggioso in za” a servizio di tutti, con indicibile generosità vista della rivitalizzazione del carisma e dare e totale gratuità. Mi rallegra trovare frati che maggiore significatività alla loro vita nella lo- resistono all’invecchiamento e che, lungi dal gica del Vangelo, pronti a dona-re tutto quello rassegnarsi a respirare apaticamente e a morire sono e che hanno, poiché sanno che l’unica prima del tempo, scelgono con coraggio la vi- cosa che Dio chiede è l’abbandono totale e la ta e di dare significatività evangelica ai propri fiducia senza limiti. Mi rallegra veder crescere giorni; frati che, lungi dal cadere nella depres- la collaborazione tra le varie Entità, nella Fa- sione di chi soffre la malattia del numero o ha miglia Francescana e con gli altri religiosi, so- l’angoscia per la sopravvivenza, si impegnano prattutto nel campo della formazione e anche AD CHRONICAM ORDINIS 607 in quello missionario e dell’evangelizzazione. tri valori che ci definiscono come consacrati e Mi rallegra, infine, vedere che in molte nostre francescani. Mi preoccupano quelli che stanno Entità sorgono nuove presenze evangelizza- per ore e ore interconnessi, ma poi non riesco- trici, caratterizzate da uno stile di vita sobrio, no a mantenere rapporti interpersonali normali da una intensa vita di fraternità, da una forte e una comunicazione che non sia solo virtuale. esperienza contemplativa e dalla vicinanza al- Mi preoccupano quelli che sono talmente oc- la gente, particolarmente alla gente semplice. cupati nelle “loro cose” da non aver tempo né per Dio né per gli altri. Mi preoccupa la dimi- Le preoccupazioni nuzione delle vocazioni, non tanto per la que- stione del numero, ma perché tale diminuzio- Mi preoccupano i giovani che scelgono la ne, che potrebbe condurci a ricuperare ciò che nostra vita per una ricerca di stabilità sociale veramente conta ed è essenziale nella nostra che né la vita religiosa né la vita francescana vita, potrebbe portarci a una psicosi di vec- sono in grado di garantire, carismaticamente chiaia e a un’autogiustificazione della nostra parlando. Queste persone vengono nel posto inerzia. Mi preoccupa la poca perseveranza, sbagliato. La vita religiosa e francescana do- come indica il numero degli abbandoni, che, vrebbe essere il contrario. Dovrebbe essere pur essendo un fenomeno molto complesso e caratterizzata dal rischio di chi lascia tutto per molteplici le loro cause, dovrebbero invitarci seguire Colui che noi confessiamo unica via, a rivedere la qualità spirituale e carismatica verità e vita; di chi lascia tutto per seguire il della nostra vita, così pure gli itinerari forma- Figlio dell’uomo che non ha dove posare il ca- tivi, rendendoli più esigenti, evangelicamente po; di chi lascia tutto per seguire colui che è il parlando, più esperienziali e più personalizza- Tutto. Mi preoccupano gli anziani che sono as- ti. Mi preoccupa non tanto la sopravvivenza senti per paura o per comodità, giustificandosi delle strutture, ma il fatto che non riusciamo dicendo “questo non è per me”, privando le a vivere una vita francescana in pienezza e altre generazioni della loro saggezza ed espe- l’incapacità a elaborare un progetto di vita e rienza. La verità è che la vecchiaia non è una missione che tenga conto della gerarchia e ar- stagione per rendersi assenti, ma per intrapren- monia dei valori della nostra forma di vita e di dere nuove cose con sapienza e creatività. Agli viverli con gioia, così che manifestino la bel- assenti bisognerà ricordare che vivere fino alla lezza della sequela di Cristo nella vita france- morte dovrebbe essere l’obiettivo finale di una scana. Mi preoccupa il fatto che siamo ancora vita dedicata al Signore e agli altri. troppo autoreferenziali e che continuiamo ad Mi preoccupano gli adulti che sono immer- essere molto provinciali. Questa autoreferen- si in una specie di morte pur vivendo, nei quali zialità favorisce l’immobilismo missionario ogni sforzo è eccessivo e ogni energia si con- ed evangelizzatore, e spiega la difficoltà che suma nel continuare a respirare apaticamente. incontrano alcuni progetti missionari dell’Or- Mi preoccupano quanti entrano indifferenti in dine, sia a livello di personale, sia a livello una lunga e oscura notte e scelgono di morire economico. Inoltre, questa autoreferenzialità, di inazione. Il fatto è che, mentre coloro che vi- in molti casi, frena la collaborazione interpro- vono fanno della morte un anacronismo, quelli vinciale. Dobbiamo crescere molto di più nel che smettono di vivere cominciano a morire, senso di appartenenza all’Ordine e alla Chie- indipendentemente dalla loro età. Mi preoccu- sa. Mi preoccupano i frati stanchi e rassegnati. pano i frati che trovano rifugio nel moltiplicare Mi preoccupa l’imborghesimento progressivo il lavoro (attivismo), non avendo altro scopo della nostra vita e il fatto che ci allontaniamo che di riempire i giorni e gli anni di attività, dalla gente a causa del nostro stile di vita, so- cercando in quello che fanno un protagonismo prattutto dalla gente semplice. Mi preoccupa che non è proprio di coloro che vogliono esse- il calo che stiamo attraversando nel campo in- re minori tra i minori. In questi casi il rischio tellettuale, nonostante i numerosi titoli, perché di un vuoto esistenziale è più di una semplice questo ci impedirà di dialogare con la cultura. ipotesi. L’attività e il lavoro non sono un male Mi preoccupa e mi fa paura la mediocrità, che né contrastano con la nostra forma di vita, tutto è sempre indice di infedeltà, poiché la forma di il contrario, ma dobbiamo chiederci il motivo vita che abbiamo abbracciato esige radicalità. della nostra attività, senza dimenticare che il Questa mediocrità/infedeltà a volte si manife- Signore ci chiede di di-sfarci per ri-farci, così sta in relazione ai voti che abbiamo abbraccia- che l’attività non sminuisca l’importanza di al- to con la nostra professione. 608 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3

Cosa evitare e cosa fare gione non limita. C’è troppo immobilismo e ci per una vita significativa manca una maggiore fedeltà creativa. Troppo spesso confondiamo la stabilità fisica o men- Non pretendo di fare una diagnosi completa tale con la stabilità del cuore, e giustifichiamo della nostra vita oggi e delle sfide che ci at- quella stabilità con una malintesa fedeltà. Di- tendono affinché ogni giorno la nostra vita sia mentichiamo che la fedeltà che ci chiedono la più religiosa e più francescana. Desidero sem- Chiesa e la nostra forma di vita vuol dire cam- plicemente sottolineare alcuni aspetti che ci biare per continuare a essere se stessi. Dimen- aiutano a crescere in significatività e, così, ri- tichiamo che la fedeltà non vuol dire rimanere spondere meglio a ciò che il mondo e la Chiesa nello stesso posto, ma nel camminare verso ciò si aspettano da noi e a quello che comporta la che ci dà pienezza di vita. Dimentichiamo che forma di vita che abbiamo abbracciato. fedeltà vuol dire camminare fino alla fine del- Penso che ci sia troppo realismo soffocan- la vita senza dare nulla per scontato, lottando te e ci manchi lucidità e discernimento. Una fino al termine della battaglia. Dimentichiamo cosa è la lucidità per individuare i segni del che la fedeltà ci obbliga a scegliere in ogni mo- malessere che ci affligge, e altra cosa molto mento: tra quello che siamo e quello che pos- diversa è lasciarsi condurre da ciò che, pur- siamo e dobbiamo essere, e a cercare nuove troppo, chiamiamo realismo e che ci porta a forme di presenza nel mondo, in conformità vedere solo il negativo. Credo che ci siano con la nostra forma di vita. C’è troppo immo- diagnosi sulla nostra vita che comportano una bilismo e ci manca una maggiore fedeltà crea- carica molto forte di amarezza, di mancanza di tiva che cerca unicamente la volontà di Dio e fede nel Dio della storia e di lucidità affinché l’appassionata presenza dello Spirito nel mon- l’albero caduto non ci impedisca di vedere la do. Nella vita religiosa e francescana ci sono bellezza della foresta che rimane in piedi. Nel- troppe persone che si ritengono importanti e la nostra vita, come nella vita della Chiesa, il mancano fratelli che vogliono essere utili. peccato va di pari passo con la grazia, le tene- L’ossessione del successo deve cede-re il pas- bre si mescolano con la chiarezza e la santità so alla speranza che rischia e si mette accanto e il radicalismo evangelico convivono con la a quelli che meno contano nella società; la lo- mediocrità. Una diagnosi unilaterale non fa gica del potere e dell’apparire devono cedere altro che nascondere la realtà o ci impedisce il posto alla logica del servizio. di abbracciare il futuro con speranza. Ciò di La vita religiosa e francescana ha bisogno cui abbiamo bisogno in questo momento è di oggi di persone appassionate e capaci di una una maggiore chiarezza e di discernimento per donazione di sé senza riserve; persone di spe- non lasciarci accecare: né dal solo positivo, né ranza, che si lasciano sedurre dall’eterna novi- solamente dal negativo. Abbiamo bisogno di tà del Vangelo; persone che, consapevoli dei entrare in un clima di discernimento per poter propri limiti, accettano il rischio di fidarsi di separare, come dice l’etimologia del termine Colui per il quale nulla è impossibile; persone discernere, il bene dal male, il grano dalla ziz- che invece di essere angustiate della soprav- zania, ciò che viene dallo Spirito e ciò che gli vivenza sono davvero convinte che solo Dio è contrario. è colui che fa crescere, mentre a noi spetta se- Abbiamo troppe paure per il domani e ci minare e piantare; persone creatrici che sanno mancano speranza, audacia e coraggio evan- che tale creatività comporta necessariamente gelici. Spesso abbiamo paura del domani, per- l’austerità e la semplicità di vita, persone cri- ché non sappiamo che cosa ci riserverà. Il fatto tiche per quanto riguarda la testimonianza e è che in fin dei conti vorremmo programmarlo aperte a una vera condivisione; persone impe- noi e non accettiamo che sia Dio a farlo. Altre gnate in una missione di frontiera, di rischio e volte abbiamo paura perché sappiamo che il di esigenza evangelica. domani comporterà cambiamenti che possono Nella vita religiosa e francescana abbon- smuovere certe convinzioni che consideriamo dano persone rassegnate, alle quali manca la sacre. Abbiamo bisogno di assumere il rischio mistica o la motivazione per donare la loro come essenza di una vita spirituale integrata, vita, mancano loro l’ascesi o i mezzi per por- come scommessa rischiosa su ciò che è desi- tare a buon fine tale donazione. Abbondano i derabile ma incerto. Abbiamo bisogno di as- profeti di sventura e mancano persone che vo- sumere il rischio che cammina con Dio, come gliano essere il lievito che fermenti la stessa suo unico compagno, e della fede che la ra- massa della nostra vita, persone che non solo AD CHRONICAM ORDINIS 609 guardano indietro, ma anche avanti, offrendo anche da molti frati minori è la necessità e l’ur- un’alternativa e identificando i germi di una genza di ravvivare la nostra vita e missione. vita che stanno sorgendo. In questo momento Tale esigenza non deriva solo dalla perdita di la nostra vita richiede immaginazione e deter- rilevanza sociale che la vita religiosa e france- minazione per attuare importanti cambiamenti scana sta esperimentando in molti luoghi, ma strutturali e, soprattutto, della forma di vita, in piuttosto dalla situazione interna della stessa modo da offrire una sintesi nuova e alternativa vita religiosa e francescana, a cui abbiamo ap- che tocchi e rinnovi l’identità e sia apportatri- pena accennato. ce di significato per la Chiesa e per la società. A nessuno sfugge il fatto che stiamo viven- Questo è il momento per i frati che vogliono do in un momento di transazione segnato da essere fuoco che accende altri fuochi; frati che una crisi che, come suggerisce il termine, ri- scelgono la sequela appassionata di Gesù e si chiede da noi un discernimento lucido e corag- dedicano agli altri, particolarmente ai poveri. gioso che ci porti a prendere decisioni impor- Nella nostra vita si fanno troppi discorsi che tanti nella nostra vita e missione, perché siano sanno di retorica o di ideologia e incapaci di si- veramente significative nel mondo di oggi. tuarsi in una linea sapienziale, profondamente Se la nostra vita è in crisi non lo è perché segnata dalla fede e in continuo dialogo cul- diminuiamo o la nostra età media aumenta, ma turale e religioso, aperta ai poveri di sempre e perché forse stiamo diventando insignificanti di oggi, e a quanti generano un nuovo modo di e stiamo cessando di essere sale e luce (cf. Mt pensare e un nuovo modo di procedere. La vi- 5,13-16), in un mondo che ha bisogno di sapo- ta francescana attuale, e quella del futuro, deve re e che spesso cammina nelle tenebre. Se così essere fuoco, ma questo presuppone intensità di fosse, sarebbe un segno quanto mai chiaro del vita cristiana e dedizione missionaria. La vita nostro declino. La vita religiosa e francescana francescana del presente e del futuro deve avvi- non moriranno in futuro, a meno che non siano cinarsi in modo nuovo, con il linguaggio e con già morte nella nostra vita in questo momento. nuovi atteggiamenti, alla cultura di oggi, deve Naturalmente quando parliamo di signi- sapere dialogare e lasciarsi arricchire dalle do- ficatività, stiamo parlando di qualcosa che fa mande e dagli interrogativi degli uomini e delle riferimento al Vangelo, nucleo centrale della donne dei nostri popoli, e offrire, con la vita e la forma di vita che ci lasciò Francesco e che noi parola, la proposta di una vita piena di significa- abbiamo professato; stiamo parlando di una to e segnata dalla generosità, dalla compassio- significatività che comporta il declinare nella ne, dal generosa dedizione al servizio. vita quotidiana il linguaggio evangelico nella I nostri sono tempi in cui giocarci tutto o sua lingua materna: il radicalismo. Parlare di per “bruciare le navi”, se vogliamo una vita significatività è parlare della necessità di es- religiosa e francescana contro-culturale, capa- sere segni visibili, credibili, eloquenti e, nel ce di offrire un’alternativa di vita alla nostra nostro caso, francescani. Il segno è valido se società. Si tratta di un’impresa a cui noi tutti è chiaro, eloquente e trasparente. Così pure dobbiamo puntare, ma principalmente i giova- la nostra vita. Tutto ciò implica un cammino ni frati. Poiché vi conosco e conosco la vostra verso la nostra interiorità. La significatività generosità, non esito a chiedervi tutto ciò che scompare quando si pensa solo a migliorare la manca alla vita religiosa e francescana in que- realtà esterna: le opere, le forme, l’ “estetica”, sto momento, perché sia per davvero significa- dimenticando le radici, l’essenziale. Il segno tiva. E ricordatevi: non c’è futuro senza di me; deve essere spiegato dalla vita, altrimenti di- il futuro del francescano è dentro di me. venta un contro-segno. Questo vuol dire che Uno degli slogan degli indignati della Puer- dobbiamo lavorare sulle radici, sull’essenzia- ta del Sol, a Madrid, era: poiché non ci lascia- le, senza dimenticare, tuttavia, che l’essenziale te sognare, non vi facciamo dormire. Sognate, è fatto di molte cose che non sempre si presen- cari Fratelli, una vita religiosa e francescana tano come essenziali o importanti. La stagione diversa. Sognate e non lasciateci dormire, af- invernale che stiamo vivendo nella vita reli- finché anche noi possiamo sognare con voi. giosa e francescana deve essere assunta come un kairós per crescere in profondità e tornare Verso una rivitalizzazione all’essenziale della nostra forma di vita; un della nostra vita e missione tempo di potatura, e come ogni potatura anche questa è sanguinante, perché germoglino nuo- Un’esigenza avvertita da molti religiosi e vi rami e possano tornare i frutti. 610 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3

In questo contesto essere significativi com- insormontabile se non la nostra debolezza porta: nell’intenzione». – Essere uomini di fede. Non si può seguire – Vivere nello spirito delle beatitudini. Chia- Gesù senza una fede retta. Non si può as- mati, come siamo, a seguire le orme di sumere la radicalità richiesta dalla nostra Gesù (cf. 1Pt 2,21), ad avere i suoi stessi forma di vita senza una fede che coinvolga sentimenti (cf. Fil 2,5), a configurarci a lui, tutto ciò che siamo, e si trasformi in sorgen- siamo chiamati a incarnare lo spirito delle te della nostra gioia e speranza, della nostra beatitudini. Esse devono essere il criterio sequela di Gesù e della nostra testimonian- della nostra vita e missione. La nostra vi- za nel mondo. Al centro del progetto di vita ta è impensabile senza le beatitudini, sen- francescana c’è un’esperienza originale di za il loro radicalismo e senza il loro spiri- fede in Dio come il Tutto, che si realizza in to. Nelle beatitudini Gesù parla al nostro un incontro personale con Cristo. La fede cuore inquieto, alla nostra sete di amore, al è l’unico solido fondamento su cui si può nostro bisogno di felicità. La forma di vi- costruire una vita in spirito di orazione e de- ta che ci ha lasciato Francesco ci chiede di vozione, e in fraternità e minorità. assumere le beatitudini e il radicalismo che – Assumere la radicalità. Ciò comporta la questa pagina evangelica comporta, come sequela di Cristo secondo la forma di vita cammino verso la felicità. Se vogliamo una che ci diede il padre e fratello Francesco. vita francescana significativa non possiamo La sequela di Cristo, alla quale siamo chia- prescindere da questa pagina che compen- mati, porta con sé la radicalità: la radicalità dia tutto il Vangelo, che è il ritratto stesso di fronte ai beni materiali (cf. Mt 19,28; Lc di Gesù e, di conseguenza, è il ritratto del 14,33); radicalità con se stessi (cf. Lc 9,23); discepolo. radicalità nei riguardi di ciò che uno ama di – Rinnovare il dinamismo missionario. Sia- più, la propria famiglia (cf. Lc 14,26). Gesù mo un Ordine missionario, Siamo una Fra- continua, oggi come ieri, ad esigere esclu- ternità contemplativa in missione, chiamati sività (cf. Mt 8,22), una scelta definitiva a riempire la terra del Vangelo di Cristo. per lui (cf. Lc 9,62), ad entrare per la porta Chi ha incontrato Cristo non può tenerlo per stretta (cf. Mt 7,13). A chi vuole seguirlo, sé (cf. NMI 40). La fede si rafforza, donan- Gesù chiede di abbandonare la tana, qualsi- dola. La risposta missionaria è indicatrice asi tipo di sicurezza e di assumere il rischio; di come sta la nostra vocazione e se abbia- chiede di abbandonare il nido, cioè affron- mo incontrato veramente o no il Signore. tare la durezza della vita (cf. Mt 8,20). Gesù D’altra parte dobbiamo aver ben chiaro che chiede tutto, perché prima lui ha dato tut-to. solo da una forte esperienza di fede nel Dio Non è il momento degli sconti per quanto missionario – il Padre che invia il Figlio e riguarda le esigenze evangeliche. Non lo è il Figlio che comunica lo Spirito – siamo stato mai, e meno ancora lo è oggi. in grado di riaccendere l’ardore missionario – Vivere in fedeltà creativa. Non abbiamo so- e rispondere ai progetti missionari dell’Or- lo ricevuto una chiamata all’inizio dell’av- dine e della Chiesa, così come alla nuova ventura vocazionale. Né la risposta si dà evangelizzazione. una volta per sempre. La chiamata si ripete – Essere cercatori nella notte. Cercare nella giorno per giorno, attimo per attimo, e la notte, è un aspetto importante della nostra risposta deve rinnovarsi costantemente. La vocazione in questo tempo in cui le certezze fedeltà, come già si è detto, non è stabilità sono scarse, e le domande si moltiplicano. di luogo e di mente, ma poter dire con il Questo significa coltivare una spiritualità salmista: “saldo è il mio cuore” (Sal 57,8). autentica che porta a una continua creazio- La fedeltà esige costante discernimento per ne e ri-creazione (cf. Ger 18,1-6): una spi- poter capire “ciò che è gradito al Signore” ritualità plasmata dalla parola di Dio, dalla (Ef 5,10). La fedeltà esige costanza per non Liturgia e dalla preghiera assidua (persona- venir meno nelle difficoltà o persecuzioni le e fraterna), fondata su una fede retta, una (cf. Mc 4,17), per non darsi per vinti, sapen- speranza certa e in una costanza e pazienza do che «non c’è fallimento – dice Kin Hub- che consolidano i nostri cuori (cf. Gc 5,8); bard – tranne che nello smettere di provare. una spiritualità unificata che ci faccia figli Non c’è sconfitta tranne quella che impo- del cielo e figli della terra; una spiritualità niamo a noi stessi; non c’è nessuna barriera dinamica che ci trasformi nello stesso tem- AD CHRONICAM ORDINIS 611

po in mistici e profeti; una spiritualità apo- li intrascendenti. Il nostro è un tempo di stolica e di presenza, che ci faccia diventare messaggi sms/mms e non tanto di dialogo discepoli e testimoni. e di comunicazione interpersonale calorosa – Lasciarci muovere dall’amore, coltivare e vera. Se vogliamo dare qualità alla no- la passione per Dio e per l’umanità. I voti stra vita e percorrere la strada buona che di obbedienza, senza niente di proprio e in “porta pace ai nostri cuori, alla nostra vita” castità trovano in questo amore e in questa (cf. Ger. 6,16), dobbiamo essere uomini di passione tutto il loro significato e tutto il lo- ascolto e di silenzio. ro valore profetico. Vissuti da persone equi- In breve, se vogliamo essere significativi librate e realizzate, senza cercare surrogati oggi dobbiamo centrarci nel Signore, concen- di nessun genere, i voti parlano di una vita trarci sull’essenziale della nostra forma di vita alternativa, di un modo di vivere diverso da e de-centrarci per andare agli altri portando quello che ci offre il mondo. I voti vissuti in loro la buona notizia del Vangelo. una libertà autentica e profonda – una liber- tà che orienta la nostra passione del potere Fr. José Rodríguez Carballo, ofm a Colui che è umiltà e si è fatto servo; la Ministro generale, OFM nostra passione dell’avere a Colui che è la nostra ricchezza a sazietà e verso la solida- [Testimoni, 13(2012)23-29] rietà con i poveri, e la nostra passione del piacere a Colui che è la bellezza – sono un 14. Concluso l’“Anno Clariano” segno profetico davanti a un mondo come il nostro che pone la sua sicurezza nei beni, il Gli elementi essenziali suo sguardo sul piacere e la sua realizzazio- da cui ripartire ne nel proprio progetto. – Assumere, in base a una personalità adulta, A 800 anni dalla Fondazione delle clarisse, le proprie responsabilità nei riguardi della lo spirito e il messaggio di s. Chiara vita, in quanto uomini, e nei riguardi della continuano a essere fonte luminosa di ispirazione. vita religiosa e francescana, in quanto con- L’anno clariano appena concluso ha confermato sacrati e frati minori, superare la sindrome alcuni elementi essenziali di Peter Pan, ossia una vita senza responsa- da cui ripartire, primo fra tutti, «osservare il santo bilità e impegni; assumere con coraggio la Vangelo di nostro Signore Gesù Cristo». rinuncia, il sacrificio e la radicalità evange- lica, come componenti normali di una vita La storia interpella tutti i consacrati­ e chie- che assume il Vangelo come regola e vita; de ad essi di ren­dere ragione della propria scel- lavorare senza stancarsi per mantenersi fe- ta vocazionale. La loro non è solo­ una storia da deli a ciò che abbiamo promesso, consape- trasmettere e da rac­contare alle generazioni fu- voli delle nostre debolezze e vulnerabilità; ture, ma anche un rinnovato impegno a vivere­ passare dalla logica della autorealizzazione il presente con passione, abbrac­ciare il futuro a quella del perdersi a causa del Vangelo, con speranza e, così, continuare a costruire una dalla logica dei risultati a quella del servi- grande storia nel futuro. Con questa afferma- zio gratuito, dalla logica del calcolo egoista zione, José Ro­dríguez Carballo, ministro ge- a quella della donazione totale e senza ri- nerale dei frati minori, apre la lunga lettera alle serve; lasciarsi plasmare dall’eterno vasaio clarisse e a tutti i frati minori,­ per la chiusura, (cf. Ger 18,1-6) come Gesù stesso chiede ai il 12 agosto scorso, dell’VIII cen­tenario della suoi discepoli (cf. Mc 1,17); lasciarsi svuo- conversione di Sorella Chiara nella Porziun­ tare per lasciarsi riempire da colui che tutto cola (1211-12) e l’VIII centenario­ della fonda- riempie; morire a se stessi, per poter portare zione del­l’Ordine delle Sorelle Povere, dette frutto (cf. Gv 15,1.8). appunto clarisse. Scopo della lettera, riconfer- – Essere uomini di ascolto per essere uomi- mare i fondamenti della forma di vita­ che sta ni di parola. Uno dei drammi dell’uomo all’origine di questi avvenimenti, svilupparli e d’oggi è che viviamo in una full immersion, approfondirli­ ulteriormente. In questo scritto, in cui non c’è tempo per fare una sosta nel fra Carballo ha raccolto, per così dire, il frutto cammino, per riflettere e ascoltare. Corria- dell’esperienza vissuta durante l’intero «anno mo il rischio di essere chiusi alla realtà, ma claria­no», che si era aperto il 12 aprile 2011, perennemente collegati con scenari virtua- festa liturgica delle Palme. A conferire un si- 612 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 gnificato particolare all’­VIII centenario ha quello che va rivisto e ri­convertito, per eviden- contribuito­ anche il 25° anniversario dello spi- ziare la bellez­za della nostra “Forma di Vita” rito di Assisi, quando Giovanni Paolo II si era in Fraternità forgiate dal Vangelo... È necessa- fatto promotore­ dell’incontro dei Responsabili­ rio e urgente fare una sosta nel cammino, dare del mondo per pregare per la pace:­ evento che spazio al silenzio, alla riflessione e al discer- è stato avvertito «come­ un invito pressante ad nimento personale e comunitario per indivi­ offrire il nostro contributo e il nostro servizio duare la terra indurita del nostro cuore, anche alla costruzione di un mondo più pacifico».­ nei monasteri: attivi­smo, individualismo, ap- propriazione, stabilità, nostalgia, agitazione, Un periodo delicato e faticoso distra­zione, ricerca di sicurezze...». Di fron- te alle attuali difficoltà, al co­siddetto “inver- Cosa ha messo in risalto la celebrazione­ di no” che la vita religiosa­ sta attraversando, è questo “anno clariano”? Anzitutto, scrive fra un tempo di «esercitarci in una fede radicale.. Carballo «che stiamo attraversando un perio- a riproporre con coraggio l’intraprendenza,­ do delicato e faticoso». Mentre, da una parte l’inventiva e la santità», ricordando­ che «non stanno l’invito di Chiara «a seguire Cristo con si mantiene vivo il nostro carisma semplice- corsa veloce, passo leggero, senza inciampi ai mente riproducendo­ il passato, ma cercando piedi e la consapevolezza delle ri­petute esor- nel­le radici le ragioni che hanno permesso­ a tazioni di Francesco a seguire le orme di Gesù Francesco e a Chiara di vi­vere una “Forma di Cristo, a perseverare nella disciplina e nella Vita” che ancora­ continua ad essere un segno santa obbedienza e ad adempiere “con propo- leggi­bile per gli uomini e le donne del no­stro sito buono e fermo quelle cose” che abbiamo tempo». Ma senza dimenticare «che questo promesso al Figlio di Dio»; dall’altra «c’è l’in­ sguardo alle nostre ori­gini e verso il futuro sidia della mediocrità, della routine, del disfat- deve andare di pari passo con un confronto tismo che ci minaccia e che, in molte occasioni, tra la nostra vita e la cultura attuale». In­fatti, ci mette in­ciampi ai piedi, impedendoci di per­ «senza questo confronto si corre­ il rischio di correre la via dei comandamenti del Signore» cadere nella tentazio­ne di fare archeo­logia o, e della perfezione che abbiamo abbracciato». semplicemente,­ di fuggire in avanti». E, «una A queste difficoltà, se ne aggiungono­ altre che volta individuati gli elementi essenziali­ della provengono dall’ambiente­ che ci circonda: un Forma di Vita francescano-clariana,­ biso­gnerà mondo che vive “come se Dio non esistesse”,­ riflettere con lucidità, co­raggio e audacia, sulle il fatto che molti sembrano rifiutare­ punti si- strutture che contengono tali elementi. Questo gnificativi di riferimento e, spesso, sembrano non vuol dire eli­minare le struttu­re, ma ve- solo preoccupar­si di soddisfare i propri biso- dere qua-li devono rimane­re, quali dovranno gni. Se-condo questa logica, ciò che è valido avere un nuovo si­gnificato, quali dovranno­ agli occhi di Dio non sempre lo è se-condo il essere eli­minate e quali dovranno essere in­ pensiero degli uomini. È una logica mondana ventate, così che siano effettivamente­ in grado secondo cui sembra che il Vangelo sia uno dei di mantenere il vino del carisma (cf. Mc 2,22; punti dai quali oggi bisogna prendere­ le di- Lc 5,38)». stanze se uno non vuole complicarsi la vita. «Neppure voi che vivete in uno spazio vitale Elementi essenziali da riconfermare di clausura,­ avverte fra Carballo ri­volgendosi direttamente al­le clarisse, potete sentirvi ai In questi ultimi anni, sia le clarisse, sia i margini di ciò che vive e respira­ il mondo, per- frati hanno dedicato molto tem­po a riflettere ché nessuno­ può sentirsi immune da possibili sulle esigenze di base e a individuare, cioè gli influenze ester-ne, che non aiutano la custodia­ elementi es­senziali della loro “forma di vita”. di quanto noi consacrati­ abbiamo professato, Il primo elemento fra tutti è vivere il Vange- né si può escludere (l’esperienza­ quotidiana ce lo, ossia «osservare il santo Vangelo di no- lo di­ce) che la mentalità del co­me se Dio non stro Signore Gesù Cri­sto», tenendo presente, esistesse pos­sa condizionare i nostri ambienti.­ scrive fra Carballo, «che il Vangelo, tanto per Altrettanto si può dire di noi, Frati Minori». Chiara quanto per Francesco, non è semplice- Questo pertanto, sottolinea fra Carballo, è «il mente un libro, ma una per­sona, la persona di tempo per lasciarsi interrogare, per fare un Gesù Cristo». «In questo senso l’esperienza di profondo discernimento e vedere ciò che va France­sco e di Chiara è in perfetta sintonia con ge­losamente custodito, quello cha va lasciato e quanto affermerà, secoli più tar-di, il Conci- AD CHRONICAM ORDINIS 613 lio Vaticano II». Ora, «professare il Vangelo un’infedeltà da parte vostra se per­deste di vi- è semplicemente­ essere “esegesi viventi della­ sta l’umanità per la quale state dando la vita Parola di Dio” riprodurre in noi la vita di Gesù nel chiostro; come sarebbe infedeltà, da parte (cf. Fil 2,5), conformarsi­ totalmente a Cristo». nostra, se perdessimo di vista Gesù, a cui ci Questo, afferma Carballo, «è stato l’obietti- siamo­ legati con la professione e che è Colui vo ultimo della vita di Chiara­ e di Francesco. che sostiene il nostro lavoro apostolico». La Questo deve essere­ l’obiettivo primo e ultimo clausura è un elemento­ importante della forma della nostra sequela di Cristo». Occorre perciò di vi­ta delle Sorelle Povere, ma «non è un fine ricordare che «qual­siasi tipo di rinnovamento in se stesso». È «uno strumento per custodire profondo comporta necessariamente il ritorno la vita in Dio», ma tro­va «il suo significato più al Vangelo come regola e vita, per ascoltarlo e pieno quando­ è vissuta come spazio di relazio­ prestargli “l’obbedienza della fede” (Rm 1,5). ne... Non è tanto una separazione, ma un nuovo La vita religio­sa e anche la vita francescano- modo di relazione, con Dio e, di conseguenza, clariana­ hanno bisogno di un presente ricco­ di con gli altri». Perciò, «è necessario anche che passione per Cristo e per l’umanità.­ E questo i monasteri­ si trasformino in luoghi di silenzio­ richiederà di ac­cendere un nuovo fuoco e iniet- abitato, di ascolto, di accoglienza­ per quanti si tare nuova linfa nell’albero secolare del nostro sentono persi, hanno bisogno di amicizia, cer- carisma». La vera grande sfida,­ sta perciò nel cano e desiderano incontrare il Signore e, così, «ripartire dal Vangelo­ e lasciarsi abitare da dare un nuovo senso alla propria­ vita». esso». Chiara e Francesco sono state due per- sone «centrate nel Signore», così oggi le so- Una vita in “santa unità” relle e i frati devono essere «uomini e donne innamorate di Cri­sto», individui in cui «Ge- Un altro punto essenziale è “la vita fraterna sù deve occupare­ il centro di tutta l’esistenza, in comunità o in santa unità”: «Se ogni vita essere dei contemplativi». È un im­pegno che consacrata, scri­ve Carballo, è chiamata ad es- «esige disciplina» e richie­de di «organizzare sere si­gnum fraternitatis (cf. VC c. II), la vi­ta la propria vita in modo tale che quotidiana- fraterna è per i Frati Minori e le Sorelle Po- mente, co­stantemente venga fornita un’ali­ vere il volto più attraente, la loro vocazione mentazione adeguata alla dimensione­ contem- e missione, il loro modo di vivere il Vange- plativa». A questo scopo, «uno degli elementi lo e di testi­moniare Cristo (cf. Gv 13,35)... In indispensabili è la lettura orante della Parola, un mondo segnato dall’individualismo, dalla “elemento­ fondamentale della vita spiri­tuale”, frammentarietà, dalla violenza e dalla divi- che, più ancora che lo studio, richiede l’inti- sione; in un mondo in cui si sono indeboliti mità con Cristo e la preghiera» (VD 86)». San i gruppi primari come­ la famiglia e la stessa Francesco insisteva nel dire che “nulla si può amicizia, la fraternità è una denuncia profetica anteporre nella nostra vita al Signore”. Perciò, contro tutto questo e un annuncio, anch’esso una sorella e un frate che vogliano essere vera­ profetico, che un modo di-verso, basato sul mente contemplativi devono lasciarfuori dalla rispetto e l’ascolto, è possibile. In questo sen- loro vita «ogni attivismo che spegne lo spiri- so allora si capisce il perché la vita fraterna è to di orazione e devozione», così come «ogni evangelizzatrice per se stessa». Essa, pertanto, mediocrità,­ routine o stanchezza». Bisogna «continua a essere una sfi­da e uno degli ele- «prendere il Vangelo con le sue esi­genze più menti della nostra “forma di vita” più difficili, radicali, senza sconti e senza­ giustificare adat- e anche più fragile, quando si tratta di viver­ tamenti a un comodo­ stile di vita». Ma, osser- la in profondità». Alla base ci deve essere la va Carballo,­ «tutto ciò è impossibile senza una consapevolezza che «il fratello/la­ sorella è un profonda esperienza di fede che plasmi tutta dono di Dio»; so­lo su questa base «impallidi- l’esistenza umana: “i pensieri e gli affetti, la scono le possibili differenze e lungi dall’esse­re mentalità e il comportamento”». viste come una minaccia alla pro­pria indivi- dualità, vengono accolte come manifestazione Passione per Cristo e passione per l’umanità di un Dio che fa nuove tutte le cose e mai si ripe­te». Di qui l’impegno a costruire fra­ternità, Questo atteggiamento contemplativo­ aiute- attraverso la comunicazione e le relazioni in- rà poi anche a comprendere che «la passione terpersonali e a tesse­re ogni giorno la trama per Cristo è passione­ per l’umanità». Carbal- comune della­ mutua appartenenza. lo ci tiene a ricordare alle clarisse: «sarebbe 614 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3

Altri punti essenziali 15. Notitiæ particulares

Un altro punto essenziale, che può essere – Sileo Fr. Leonardo, OFM, della Prov. definito l’anima della spiritualità­ francescana, Immaculatæ BMV, Salerno, Professore alla è vivere «senza nulla di proprio, per possede- PUA, è stato nominato dal Card. Fernando re colui che è il Tutto, che è “ricchezza nostra Filoni, Prefetto e Gran Cancelliere, Direttore a sufficienza”. Infine, la missione, elemento dell’Urbaniana University Press per il quin- strettamente­ collegato con la vocazione. Essa quennio 2012-2017 (1° settembre 2012; prot. però non deve essere compre­sa solo «in ter- 2288/12). mini di fare». Al con­trario, «il nostro primo contributo, alla missio Ecclesiæ, alla missio – Fr. Nil Yuriy Lushchak, OFM, è stato Dei, è di approfondire la dimensione teologale­ nominato da Benedetto XVI Vescovo ausiliare della nostra vita o, se si prefe­risce, di cen- dell’Eparchia di Mukacheko di rito bizantino trarci in Dio e nel suo progetto. Solo da lì si in Ucraina, assegnandogli la sede titolare ve- potrà ricreare la rilevanza delle stesse attività scovile di Flenucleta. apo­stoliche». Un apporto molto importante a que­sta missione consisterà nell’ «assu­mere il Beve nota biografica dialogo non solo come metodo­ per lo sviluppo della missione, ma anche come luogo proprio Fr. Nil Yuriy, della Custodia Bizantina di della mis­sione». Fra Carballo conclude la sua tutti i Santi dell’Ordine Serafico in Ucraina, lunga lettera con un’affermazione che è anche dipendente dalla Provincia dell’Assunzio- una provocazione: «In questi momenti di pro- ne della BVM in Polonia, è nato nel 1973 a fonda trasformazione­ e di ri-fondazione, non Uzhorod (Ucraina), è stato ordinato sacerdote credo di esagerare nell’affermare che spesso nel 1996. Si è laureato in Filosofia presso la questo vaso bello che abbiamo ereditato­ (i mo- Pontificia Università Gregoriana (Roma). Ha di concreti del vivere il carisma francescano- emesso la Professione temporanea nell’Ordine clariano), deve essere rotto, non perché è ve- dei Frati Minori nel 2010 e fino ad ora è stato nuto male, ma perché le circostanze sono cam- professore di Filosofia nel Seminario Maggio- biate così tanto che gli otri attuali­ non possono re di Uzhorod. contenere il vino buono del nostro carisma. L’Eparchia di Mukacheko ha una superficie Solo allora­ potremo vivere una nuova tappa di 12.800 km2, una popolazione di 1.290.000 in questa meravigliosa avventura nella quale abitanti, di cui 383.000 cattolici, 275 sacerdoti Dio ci vuole protagoni­sti... Non possiamo ri- e 96 religiosi. fugiarci nel passato,­ per quanto bello sia il va- [L’Osservatore Romano 19-20 novembre so. Né possiamo assumere acriticamente tutto 2012] ciò che proviene dalla cultura attuale, perché non tutto è compati­bile con la nostra Forma di – Fr. José Rodríguez Carballo, Mini- Vita. Si tratta di aprirci al futuro con speranza­ stro generale dell’Ordine dei Frati Minori, è attraverso una ri-visitazione della nostra iden- stato eletto Presidente dell’Unione Superiori tità, così che, senza rinunciare­ a ciò che non è Generali (USG) nell’Assemblea Generale che negoziabile, si possa rispondere con creatività si è svolta dal 21 al 23 novembre a Roma. alla realtà mutevole in cui viviamo». [L’Osservatore Romano, 24 novembre 2012]

a cura di Antonio Dall’Osto

[Testimoni 15(2012)9-11] BIBLIOGRAPHIA

1. Libri internazionale e del Comitato esecutivo per la revisione delle Costituzioni, Segreteria – AaVv, Llamadas, Inspiradas, Desposadas, generale OFMConv, Roma 2012, pp. 270. Actas del 2° Encuentro de las Presidentas y Delegadas de Federación de la Orden de la – Pozzevon M. Antonietta, Il Servo di Dio Inmaculada Concepción, Toledo, España, Padre Gregorio Fioravanti, ofm. Fondatore del 23 al 29 de mayo de 2011, Curia general delle Suore Francescane Missionarie del OFM, Roma 2011, pp. 455+11 fotos. Sacro Cuore, Edizioni VELAR, Gorle 2012, pp. 48. – Bottini Giovanni Claudio, Introduzione all’opera di Luca. Aspetti Teologici, – Razionale Alma Letizia, Gli educandati Edizioni Terra Santa, Milano 2011, pp. gestiti dalle Francescane Missionarie di 236. Gesù Bambino nell’otto-novecento, III, Supplemento a «Betlemme Serafica» (2- – Geiger Gregor (a cura di), Saggi di 3.2012), pp. 64. linguistica ebraica in onore di Alviero Niccacci, OFM, Edizioni Terra Santa, – Savelli Augusto (a cura di), Beato Milano 2011, pp. 450. Gabriele M. Allegra. Il cuore immacolato di Maria via a Dio. Pensieri per un itinerario – Korošak Bruno, Esej o svetosti Lojzeta mariano dedicato alla Guardia d’Onore, 3ª Bratuža (= Saggio sulla santità di Luigi Edizione, Rep. S. Marino 2012, pp. 223. Bratuža), Založba Branko, Nova Gorica 212, pp. 48. – Schneider Herbert, Der selige Johannes Duns Scotus hilft!, Mönchengladbach – Leclerc Eloi, Le Noël de François 2011, pp. 19. d’Assise, Illustrations de Marie-Laure Viney, Editions Franciscaines, Paris 2012, – Schneider Herbert, Du? - Und Gott? pp. 33. Mensch in der Begegnung, Bernardus- Verlag, Aachen 2012, pp. 101. – Lušina Branko – Korošak Bruno, Frančiškan P. Alfonz Furlan in njegov – Schumcki Albert (a cura di), Formazione popis piscev frančiškanske pokrajine Sv. francescana oggi. Corso di teologia Križa, Založba Branco, Nova Gorica 2012, spirituale, 11, Edizioni Dehoniane, pp. 56. Bologna 2012, pp. 514. – Ordine dei Frati Minori Conventuali, La – Soer Elisabeth, Sainte Claire d’Assise, revisione delle Costituzioni, II, L’identità Illustrations de Marie-Laure Viney, francescana conventuale. Esperienze Editions Franciscaines, Paris 2012, pp. 35. e riflessioni, a cura della Commissione

NECROLOGIA

1. Fr. George Aquilina the National Library. His research took him Qormi, Malta, 18.07.1939 many times to the Vatican Secret Archives, Valletta, Malta, 29.09.2012 to the State Archives in Palermo and many other Italian cities, to the Cathedral Archives Marianus Aquilina was born in Qormi, in Mdina, Malta, and to the Notarial Archives Malta, on 18 July 1939. He received his in Valletta. At the Vatican Secret Archives education in public schools and in the seraphic Fr. George made landmark discoveries of college that the Franciscan Province had for documents relating to the origins of Franciscan a time in the island of Gozo. He entered the presence in Malta towards the end of the 15th Order as a novice in St. Anthony’s friary in century, which were then documented in his Gozo on 9 October 1955, and changed his study, The Origin of Franciscanism in Late name to George, in honour of the patron Medieval Malta, published in conjunction with saint of his native village. He made his first the eminent Maltese historian Prof. Stanley Temporary Profession on 14 October 1956 Fiorini in 1994. Fr. George also published and his Solemn Profession on 31 July 1960. many other studies and articles in Malta and He studied philosophy and theology in the , and was a member of the Malta Historical Franciscan friaries of Rabat and Valletta. On Society. In 2011 he published the most 14 March 1964 he was ordained priest. important synthesis of a life of painstaking After his ordination Fr. George was sent research on the history of the Maltese OFM for higher studies in Rome (PUA) where he Province, entitled Il-Frangiskani Maltin acquired a doctorate in Church History with a (1482-1965), Midsea Books Ltd., Malta. The dissertation on the Minister General Marco da 773-page volume, written in Maltese, contains Viterbo (1304-1369), published in volume 47 precious documents in the original versions, of Studi e Testi Francescani, Rome 1971. He which the author published for the first time also acquired a Diploma at the Scuola Vaticana as the final fruit of his life-long research in the di Paleografia Diplomatica e Archivistica. history of Franciscan presence on the island Back in his Province Fr. George dedicated his of Malta. Before he died Fr. George was life to historical research and lecturing Church preparing a detailed history of the historical History. He became Provincial Librarian and church of Saint Mary of Jesus in Valletta. Archivist, an office he held until his death. For over 35 years Fr. George was chaplain For many years he was also Chronicler of the to the Cloistered of Saint Ursola Province. He re-organised on a professional Monastery in Valletta, the female branch of basis the Provincial Library, and particularly the Order of Malta. His thorough knowledge the Provincial Archives in the Valletta friary. of the Order of Malta and his research in the In the Maltese Franciscan Province Fr. monastery’s archives prompted him to publish George was Provincial Secretary (1973- a monumental history of the same monastery, 1978) and Vicar Provincial (1990-1996). He The Jerosolymitan Nuns: The Church and oversaw the building of the new church and Monastery of Saint Ursola in Valletta, friary of Saint Mary of the Angels, close to the published in Maltese (2004), in Italian (2005) Portiuncula Retreat House in Bahar ic-Caghaq. and in English (2008). His efforts in favour of He also took an active part in new initiatives of the monastery included the official recognition evangelisation of the Province, born in 1982 of the same monastery as part of the Order on the occasion of the 8th centenary of the birth of Malta by the highest authorities of the of Saint Francis. Order, as well as the enshrining of the relics For many years Fr. George dedicated of the founder of the Hospitaller Knights, himself for historical research on the history Blessed Gerardo from Amalfi, in the church of the Maltese Province, and of the Order of of the same monastery. Fr. George was also the Knights of Saint John. He was research decorated with the title of Magistral Chaplain assistant at the Order of Malta Archives in of the Order of Malta. 618 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3

Fr. George was also vice- in he lectured philosophy until 2004 when he the cause for of the Franciscan retired and went back to Malta. He published Tertiary Ignatius Falzon, beatified in Malta a manual of Franciscan philosophy, entitled by John Paul II in 1991. His love for Lineamenti di Filosofia Francescana. Sintesi the Franciscan charism led him to work in dottrinale del pensiero francescano nei secoli conjunction with the Franciscan Sisters of the XIII-XIV, Tau Edition, Malta 1992. Heart of Jesus for the diocesan process of their Fr. Ivo Tonna was an eminent scholar of foundress Madre Margherita Debrincat. Latin grammar and literature. For his entire The work and commitment of Fr. life he dedicated his energies to teaching Latin George Aquilina towards historical research to the Franciscan students, both in Malta as and his love for the Franciscan life will be well as at the Antonianum. He was often called remembered by all the brothers of the Maltese to participate in General Chapters of the Order Franciscan Province, and by many scholars in in the quality of expert of the Latin language. Malta and abroad. For these last years Fr. Ivo was retired at the Franciscan friary of Sliema, but he was Fr. Noel Muscat ofm still active in examining and correcting Latin documents, particularly in close collaboration 2. Fr. Ivo Tonna with the historian of the Province, Fr. George Sliema, Malta, 19.11.1926 Aquilina, who passed away just one week Tal-Qroqq/Msida,, Malta, 06.10.2012 before him. He remained active for as long as his deteriorating health permitted. His long Robert Tonna was born in Sliema, Malta, years of dedicated service to the Order and the on 19th November 1926, son of Edward and Province have been appreciated by the one and Olga Papagiorcopulo. He entered the Order as all. a novice in the Maltese Franciscan Province on 8th September 1943, taking the name Ivo, Fr. Noel Muscat ofm and made his first Temporary Profession on 10th September 1944. He studied philosophy 3. Mons. Odorico Sáiz Pérez OFM and theology at the Franciscan Studium in Revilla del Campo (Burgos), Perú, 06.02.1912 Rabat, Malta (1944-1951). On 28th December Logroño (La Rioja), Perú, 14.10.2012 1947 he made his Solemn Profession and was ordained priest on 5th August 1951. Nació en Revilla del Campo (Burgos). Muy After his ordination Ivo Tonna was joven ingresó en el Seminario Franciscano sent for higher studies at the Antonianum. de Anguciana (La Rioja), y a la edad de He specialised in Philosophy, gaining 12 años viajó a Perú. En aquel lejano país in 1955 a Ph.D. by defending his thesis realizó la carrera sacerdotal, se ordenó de entitled S. Bonaventurae doctrina de entis sacerdote y comenzó su labor sacerdotal en individuatione, published in Rome in 1982 la educación y en la formación de los futuros as a pars dissertationis. He was Secretary of sacerdotes franciscanos y misioneros. Fue the Province from 1961 to 1967, Provincial enviado a Roma a perfeccionar sus estudios, Definitor (1967-1970) and Secretary to Fr. doctorándose en Historia de la Iglesia en 1950. Alphonse Maria Camilleri, General Visitator Regresó a Perú y prosiguió su labor formativa to the Holy Land Custody (1965) and the en el Estudio Filosófico-Teológico de Ocopa Irish Province (1966). For many years he que regentaban los religiosos franciscanos. lectured philosophy at the Studium of the Convento que se encuentra en el centro de los Franciscan Seminary and was also chaplain Andes del Perú, a 3.000 metros sobre el nivel to the Royal Air Force during the years 1959- del mar. 1979, in which there was a British Naval Base Ha ocupado diferentes cargos de in Malta. He was Minister Provincial of the responsabilidad en la Iglesia y en la Orden. Fue Maltese Province from 1973-1979. Upon the elegido Ministro Provincial de la Provincia conclusion of his mandate he was called to the Misionera de San Francisco Solano en el Perú, Collegio S. Bonaventura at Grottaferrata, as y cuando desempeñaba dicho cometido, lo President of the community of Franciscan and nombraron Vicario Apostólico de Requena Dominican scholars and researchers. In 1986 (Perú), ciudad que se encuentra muy en el he was transferred to the Antonianum, where interior de la selva amazónica del Perú. Allí NECROLOGIA 619 gastó sus años como obispo, pastor y animador luogo, il 28 agosto dell’anno successivo, emise de aquellas comunidades cristianas, pasando la prima professione temporanea. Il 26 maggio las penalidades propias de un clima tropical y 1946 entrò definitivamente nell’Ordine dei en circunstancias muy adversas, pero siempre Frati Minori, emettendo la professione solenne acompañado del Espíritu del Señor y del a Cori, nelle mani di P. Eustachio Mariani. Il 3 carisma del “mínimo y dulce Francisco de luglio 1949 a Palestrina fu ordinato sacerdote Asís”. dal vescovo Mons. Pietro Severi. Al llegar a la edad de la jubilación presentó la carta de renuncia, y le fue aceptada. Studi Monseñor Odorico regresó a España después Ginnasio ad Orte e Tarquinia negli anni de haber vivido en Perú más de 60 años. 1937 - 40; studi liceali a Valentano. Studio della Voluntariamente escogió como su residencia Teologia a Cori dal 1945 al ’47 e a Palestrina la casa-seminario que los Padres Francisanos nel biennio 1947 - 1949. Dopo l’ordinazione tienen en la ciudad de Logroño. En esta sacerdotale Fr. Bernardo continuò gli studi ciudad riojana y acogedora se halló pasando in Teologia Dogmatica presso l’Antonianum los últimos años de su vida. Cuando llegó conseguendo il dottorato con una tesi sulla a la capital riojana, año 1986, el entonces definizione dogmatica dell’Immacolata obispo de Calahorra y La Calzada-Logroño, Concezione della Beata Vergine Maria, di cui Monseñor Francisco Álvarez, le recibió como fu pubblicato un estratto nel 1971. a un hermano más y le delegó para que actuara como un obispo auxiliar suyo; lo mismo han Incarichi hecho los siguientes prelados de esta diócesis, Dal mese di luglio 1952 fino al Capitolo Monseñor Ramón Bua, q.d.d.g. y el actual provinciale del 1954 Fr. Bernardo fu posto Monseñor Juan-José Omella Omella. Muchas di famiglia all’Aracoeli con l’incarico di fueron las tareas pastorales que Monseñor Segretario particolare del Ministro provinciale Odorico ha llevado a cabo con gozo, alegría M.R.P. Benedetto Pesci. Dal mese di ottobre y sencillez franciscana durante los años que 1954 al mese di giugno del ’55 fu a Frascati podía actuar. Durante estos años ha recorrido in qualità di Lettore di Teologia Dogmatica e toda la diócesis. Cabe destacar su labor como Vice Maestro dei Chierici. Dal luglio del ’55 historiador, conferenciante, consejero y fino al mese di novembre dello stesso anno fu confesor de sacerdotes. Hasta este momento di nuovo all’Aracoeli e in seguito gli fu affidato le llegan invitaciones para asistir en algunos l’incarico di Cappellano presso l’Ospedale acontecimientos que se celebran allí en Perú. san Giovanni Calibita all’Isola Tiberina dove, Los dos últimos años de su vida ha estado oltre all’assistenza spirituale ai malati, curava internado en la residencia de la Santa Cruz anche la formazione religiosa del personale de las Hermanas Hospitalarias de Logroño. ospedaliero con incontri settimanali di No le han faltado las visitas de sus hermanos catechesi. Dal Capitolo provinciale del 1957 religiosos, familiares, sacerdotes, religiosas y a quello del 1960 fu all’Aracoeli in qualità di amistades personales. Su larga vida sacerdotal sacrista ed economo; nel successivo triennio y apostólica la gastó –la mayor parte en Perú- fu confermato di famiglia nel convento della sirviendo a la Iglesia y a la Orden Franciscana. curia con l’ufficio di Maestro dei Chierici. Dal ’63 al ’66, oltre a continuare in quest’ufficio Fr. Juan José Rubio rivestì anche il compito di Vicario della fraternità. Nel settembre del 1966 fu eletto 4. Fr. Bernardo Giuliani Guardiano dell’Aracoeli. Dal 1970 al ’71 Fr. Roma, Italia, 01.09.1924 Bernardo fece un’esperienza missionaria in Roma, Italia, 03.12.2012 Argentina. Tornato dalla missione fu posto di famiglia a san Sebastiano in Roma come Dati biografici Guardiano. Nel ’75 fu nuovamente trasferito Fr. Bernardo era nato a Roma il 1° settembre all’Aracoeli come Vicario, Maestro dei 1924 da Giovanni e Caterina Imperiali ed Chierici e Definitore provinciale. Dal ’78 aveva ricevuto al battesimo il nome di Mario. all’81 lo troviamo presso l’ospedale san Il 7 marzo 1937, all’età di tredici anni, entrò Filippo Neri come superiore della comunità nel Collegio di Orte e vestì l’abito francescano dei cappellani e in seguito, dal 1981 al 1990 a Bellegra il 21 agosto 1940; in quello stesso fu di famiglia a san Sebastiano alle Catacombe 620 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 come Guardiano della fraternità. Nel luglio compleanni dei confratelli o in altre ricorrenze 1990 fu trasferito al Policlinico Gemelli non mancava mai il suo brindisi con parole come Vicario e in seguito, nel sessennio affettuose d’augurio che era solito rivolgere ai 1993 – ’99, come Guardiano della comunità commensali con stile solenne e coinvolgente. dei Cappellani. Il suo servizio al Policlinico Infine merita un particolare accenno la sua Gemelli fu ripreso nel 2002 e portato avanti genuina devozione mariana. Aveva dedicato fino al 2006 dopo un’interruzione di tre anni all’Immacolata approfonditi studi negli anni (1999 – 2001) in cui gli fu chiesto di tornare giovanili ed un affetto profondo in tutto il resto all’Aracoeli. Dimorò infine ininterrottamente della sua vita. Siamo sicuri che la Vergine in quest’ultimo convento a partire dell’ottobre Madre lo ha confortato con la sua presenza 2006. Nel giugno 2008 aveva iniziato il servizio nell’ora della morte, sopraggiunta, quasi di Penitenziere straordinario nell’Arcibasilica improvvisa, a metà della Novena in onore Lateranense dove si recava puntualmente ogni dell’Immacolata, una Novena che quest’anno domenica e nei giorni festivi per le confessioni. Fr. Bernardo continuerà a celebrare in cielo Dal gennaio del 2003 era anche confessore dove, ancora una volta, intonerà con la sua delle Sorelle Clarisse del Monastero dei SS. robusta voce il Tota Pulchra, con il coro degli Cosma e Damiano. Angeli e dei Santi, nell’eternità beata.

Profilo spirituale Fr. Giovanni Rossi, ofm Fr. Bernardo è stato un uomo di fede che Ministro provinciale ha voluto bene alla sua famiglia religiosa. Dotato di molti doni, tra cui un’eccellente 5. Anno 2012 mortui sunt memoria ed una viva intelligenza, ha saputo conciliare in unità armoniosa lo spirito di * 30 gennaio 2012: Moretti Fr. orazione e devozione con numerosi impegni Michele, Sevrino, nato a Portonuova, della pastorali svolti con grande generosità fino agli Prov. Liguriæ Ss. Cordis Mariæ, Italia. Fu ultimi giorni della sua esistenza terrena. Si insegnante di Filosofia, buon religioso, mostrava sempre disponibile verso chiunque conoscitore dei problemi filosofici moderni. si rivolgesse a lui per una parola di conforto o Ha trascorso gli ultimi 65 anni nel convento di per un sostegno nella malattia. Senza dubbio Voghera. È morto a Voghera all’età di anni 96, il lungo servizio di cappellano ospedaliero di vita francescana 80 e di sacerdozio 74. lo aveva reso particolarmente sensibile verso i problemi dei malati. Il trovarsi di fronte ad * 27 marzo 2012: Koepchen Fr. esperienze di dolore per le quali le parole Remberto, Hermann, nato a Gladbeck, non bastano ed è preferibile un silenzio di Germania, della Prov. Antonii Patavini, partecipazione, la necessità di allargare il Brasile. Dedicò la vita all’educazione: per proprio raggio di azione ai familiari sconvolti molti anni fu Professore di Lingua tedesca, di di fronte all’impotenza della scienza di salvare Storia, di Sociologia e di Religione. Fu anche una vita, il dolore dei piccoli e degli innocenti Direttore del Ginnasio “Card. von Galen” in e poi lo spegnersi della speranza con la Mettingen e del “Missions-Gymnasium St. morte, sono soltanto alcuni degli aspetti che Antonius” in Bardel, entrambi in Germania. manifestano la reale difficoltà in cui viene a Inoltre, spesso ha svolto pastorale parrocchiale trovarsi chi, come il cappellano, deve vivere sia in Brasile che in Germania. È morto queste situazioni senza poterle evadere; nell’Ospedale di Ahaus, Germania, all’età di se poi si tiene presente che questo è il pane anni 84, di vita francescana 63 e di sacerdozio quotidiano per anni, senza sosta, ci si può fare 58. un’idea di quanti sacrifici sia disseminato il cammino di chi accetta la missione di essere * 13 luglio 2012: Řehoř Fr. Mareček, testimone della speranza in un ambiente come Vojtĕch, nato a Nedakonice, della Prov. S. l’ospedale. È una testimonianza che scaturisce Venceslai, Rep. Ceca. È entrato nell’Ordine dall’amore e dalla fede e che Fr. Bernardo ha nel 1943. A motivo del grande numero di saputo dare in pienezza. nuovi Frati che la Provincia non era in grado La sua amabilità e il suo umorismo di mantenere, ha studiato nella Provincia del rendevano piacevole lo stare in sua Belgio. Ritornato in patria, ha subito la dura compagnia. In occasione di onomastici o persecuzione del governo comunista: è stato NECROLOGIA 621 messo in carcere, ha lavorato nelle miniere dei due anni trascorsi a Gemona, è sempre e, poi, ha fatto il fotografo professionista. rimasto nella città di Venezia. La sua figura Gli ultimi 40 anni li ha trascorsi svolgendo e la sua opera, infatti, sono legate soprattutto il servizio sacerdotale a Praha e a Sporilov. ai Conventi di S. Michele in Isola, dove È morto a Praha all’età di anni 87, di vita dimorò per diciassette anni e di S. Francesco francescana 68 e di sacerdozio 64. della Vigna, in cui visse per altri diciannove dal 1989 al 2008. Ha messo a disposizione i * 12 agosto 2012: Lodolini Fr. suoi talenti, cioè la sua umiltà e semplicità, Ubaldo, Luciano, nato a Bedonia, della Prov. senza pretese, svolgendo in modo particolare Bononiensis Christi Regis, Italia. Nel 1944, i servizi di sacrestano e di portinaio. È morto durante la guerra, fu cappellano militare dei presso l’Osepdale di Padova all’età di anni 83 partigiani cristiani nelle montagne di Parma e e di vita francescana 59. Piacenza. Nel 1946, a 35 anni, partì per la Cina, dove rimase 4 anni. Nel 1950 andò in Belgio, * 6 settembre 2012: Van Zaalen Fr. dove c’erano 50.000 minatori italiani. Restò lì Richard, Carolus, nato a ‘s Gravenhage, 8 anni. Nel 1958 fu trasferito dal Belgio negli della Prov. Ss. Martyrum Gorcomiensium, USA: vi rimase per 25 anni. Nel 1982 tornò in Olanda. È stato insegnante di latino, greco e Italia, per stare vicino alla sorella Anna, che filosofia. È stato Padre spirituale per molti. È aveva 80 anni. Gli fu affidata la parrocchia morto a Warmond all’età di anni 92, di vita di Codogno Albareto per 10 anni. Nel 1992, francescana 73 e di sacerdozio 67. dopo la morte della sorella, giunse a Bologna, nel convento di S. Antonio. È morto a Bologna * 7 settembre 2012: Pieragostini Fr. all’età di anni 100, di vita francescana 74 e di Giovanni, nato a Spinetoli, della Prov. Picenæ sacerdozio 69. S. Iacobi de Marchia, Italia. Frate Minore e sacerdote di indole serena e determinata * 22 agosto 2912: Erbetti Fr. Angelo, impegna le energie della sua lunga giornata nato a S. Giovanni Ilarione (VR), della Prov, terrena, quasi centenario, in varie nostre Venetæ S. Antonii Patavini, Italia. Due fraternità e nei vari servizi conventuali: fraternità in modo particolare hanno avuto da quello di autorità a quello di gestione la gioia e la grazia di beneficiare della sua economica e di assiduo ministero sacerdotale presenza: S. Giuseppe Lavoratore in S. Donà fino a pochi giorni prima dell’incontro con di Piave e la Casa S. Cuore di Saccolongo, il Signore. È morto presso l’Ospedale civile dove dimorava dal 1998. A S. Donà visse per di Ascoli Piceno all’età di anni 99, di vita quasi 20 anni dal 1975 al 1994, collaborando francescana 84 e di sacerdozio 76. all’avvio della nuova parrocchia. La sua attività principale fu quella dell’insegnamento. * 7 settembre 2012: Murphy Fr. Jude R., Sentiva il suo impegno di professore di nato a Woburn, Mass., della Prov. Ss. Nominis italiano e di latino come un mezzo per entrare Iesu, USA. Dopo aver conseguito il Master in contatto con le radici profonde della nostra in filosofia presso l’Istituto Francescano cultura, ma soprattutto per trasmettere ai St. Bonaventure University, ha insegnato tanti giovani che ebbe modo di conoscere la nella stessa dal 1962 al 1966. È stato poi passione per la vita. È morto presso l’Ospedale assegnato a Rye Beach, NH, per insegnare Sant’Antonio di Padova all’età di anni 76, di filosofia presso il St. Francis College. Dopo vita francescana 56 e di sacerdozio 48. la chiusura della casa di Rye Beach, ha svolto vari corsi di Scrittura e di Teologia, lavorando * 26 agosto 2012: Ferrarese Fr. Cosimo, soprattutto nei ritiri per giovani. Ha conseguito Antonio, nato a Arre (PD), della Prov. Venetæ successivamente il Master in formazione S. Antonii Patavini, Italia. Operò da subito presso l’Università di New Hampshire. come sacrestano, portinaio e questuante in vari Ciò lo ha abilitato ad essere scelto come conventi: Monselice, Cittadella, Barbarano membro della Facoltà e Consigliere presso e Gemona, dove dimorò proprio durante il la Scuola Superiore vescovile di Buffalo, NY terribile terremoto del ‘76, prodigandosi a (1973-1981). È stato poi Cappellano presso mettere in salvo tutto quanto era possibile l’Ospedale S. Antonio in St. Petersburg, Vice recuperare dalle zone pericolanti del Santuario Parroco di St. Joseph nell’East Rutherford, e del convento. Dal 1970, eccettuata la parentesi NJ. In seguito è stato assegnato al convento 622 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 di San Francesco in Brookline, MA. Ha svolto parrocchia e il Santuario Madonna della Neve vari incarichi: Cappellano delle Clarisse, a Schiavonea. Da lì per qualche tempo servì pastorale parrocchiale, Assistente dell’OFS, anche come parroco qualche parrocchia vicina, handicappati. È morto all’età di anni 81, vita continuando ad essere il frate della gente, il francescana 57 e di sacerdozio 51. frate tra la gente comune e semplice, il frate per la gente: sempre e soprattutto attraverso il suo * 7 settembre 2012: Jori Gusmerotti Fr. ministero sacerdotale. È morto nell’Ospedale Silvio, Lorenzo, nato a Bivedo di Bleggio, di Abano Terme all’età di anni 94, di vita Italia, della Prov. S. Antonii, Bolivia. Giunto francescana 76 e di sacerdozio 67. in Bolivia nel 1964 e per circa 48 anni ha lavorato in vari luoghi della Bolivia. È morto * 13 settembre 2012: Sommaggio Fr. a Cochabamba all’età di anni 78, di vita Desiderio, Pietro, nato a Velo d’Astico, della francescana 57 e di sacerdozio 52. Prov. Venetæ S. Antonii Patavini, Italia. Frequentò gli ultimi due anni di teologia a * 8 settembre 2012: Papi Pierini Fr. Luis, Parigi per andare poi ad aiutare i confratelli in nato a Pescia, Italia, della Prov. S. Antonii, Corsica, dove iniziò il suo ministero pastorale Bolivia. Giunto nel 1956 in Bolivia, dalla svolgendo il servizio di assistenza religiosa Provincia Tusciæ S. Francisci Stigmatizati agli italiani emigrati. Rientrato in Italia dal (Italia), è stato membro delle Fraternità di 1956 in poi visse a Chiampo, dedito ai giovani Potosí, Tarija, Villamontes, dove lavorò con nella cura della pastorale vocazionale, che è semplicità, umiltà e fedeltà. Gli ultimi anni li stata per lui passione che gli ardeva in cuore. visse a Tarija, curando il giardino, il refettorio Questo servizio così delicato e così prezioso e la caffetteria. È morto nell’Ospedale civile occupò gran parte del suo apostolato. Tenne di Tarija, Bolivia, all’età di anni 80, di vita numerosissime giornate vocazionali nelle francescana 60 e di diaconato permanente 37. parrocchie, visitò i ragazzi nelle scuole, inventò la “Giornata dell’amicizia” e fu tra i * 10 settembre 2012: Sciortino Fr. Justin, promotori dei campiscuola vocazionali, da nato a Valletta, della Prov. S. Pauli Apostoli, lui diretti per un trentennio. L’altra grande Malta. Missionario in Libia, conferenziere, passione sono state le missioni. Organizzò insegnante, rettore della Chiesa “Ta Liesse”, numerose giornate missionarie, giornate per i direttore spirituale dell’Apostolatus Maris, lebbrosi, incontri di preghiera, testimonianze cappellano del Porto e direttore spirituale delle dei nostri missionari, avviando e sostenendo suore francescane del S. Cuore di Gesù. È morto varie iniziative. È morto nel Convento Sacro a Valletta all’età di anni 69, di vita francescana Cuore di Saccolongo all’età di anni 86, di vita 53 e di sacerdozio 45. francescana 68 e di sacerdozio 60.

* 13 settembre 2012: Bizzotto Fr. * 13 settembre 2012: Natalini Fr. Martino, Pietro, nato a Belvedere di Tezze sul Fernando, nato a Gualdo (MC), della Prov. Brenta, della Prov. Venetæ S. Antonii Patavini, Picenæ S. Iacobi de Marchia, Italia. Frate Italia. Fu segretario e autista personale del Minore e Sacerdote di indole semplice, Vescovo di Gerace, Mons. Pacifico Perantoni. generosa e servizievole ha svolto i più svariati Nel 1954 fu trasferito a Gioiosa Jonica (RC) compiti in molte nostre Fraternità: servizio per assistere gli operai dei Cantieri di Lavoro di autorità, pastorale parrocchiale, pastorale e le numerose borgate montane. Nel frattempo della sanità e dell’accoglienza, ministero della venne nominato parroco di Junchi (RC) e Riconciliazione, impegno per la Terra Santa, poi parroco di S. Nicola di Bari. Con l’aiuto gestione economica. È morto nell’Infermeria e il sostegno dei parrocchiani contribuì a provinciale “S. Maria dei Monti, Grottammare, realizzare numerosi interventi e opere: rinnovò all’età di anni 90, di vita francescana 74 e di la casa canonica, riparò e mise a nuovo la sacerdozio 65. chiesa parrocchiale, ricostruì il Santuario della Madonna delle Grazie distrutto dall’incendio, * 16 settembre 2012: Violi Fr. Giorgio, preparò aule per il catechismo parrocchiale, nato a Carpi, della Prov. Tusciæ S. Francisci sedi e luoghi ricreativi per i numerosi gruppi Stigmatizati, Italia. È morto presso l’Ospedale della A.G.E.S.C.I. Dal 1980 fino a quando Careggi in Firenze all’età di anni 67, di vita lasciò la Calabria, per 28 anni servì la francescana 46 e di sacerdozio 37. NECROLOGIA 623

* 20 settembre 2012: Agah Boye Fr. * 29 settembre 2012: Scanlon Fr. Sébastien, Djedji, nato ad Anono, Costa Columba, William, nato ad Athlone, della d’Avorio, della Prov. Verbi Incarnati, Togo. Prov. Iberniæ, Irlanda. Dopo aver frequentato Ha svolto pastorale parrocchiale. È morto ad gli studi presso il Collegio Universitario di Abidjan, Costa d’Avorio, all’età di anni 47, di Galway e l’Antonianum di Roma, è stato vita francescana 21 e di sacerdozio 14. ordinato sacerdote nel 1951. Ritornato in Irlanda, è stato in diversi Conventi e, poi, nel * 20 settembre 2012: Palese Fr. 1966 è andato a Dublino, dove rimase per Lorenzo, nato a Casalvecchio (FG), della il resto della sua vita. Ha svolto il ministero Prov. Apuliæ S. Michaëlis Archangeli, Italia. pastorale, in particolare insegnando Religione È morto nell’Ospedale D’Avanzo in Foggia e svolgendo il servizio di Cappellano in alcuni all’età di anni 85 e di vita francescana 67. grandi alberghi di Dublino. Ha trascorso gli ultimi anni di vita in una Casa di cura. È morto * 21 settembre 2012: Elben Fr. a Dublin all’età di anni 87, di vita francescana Ferdinand, Karl-Josef, nato a Wuppertal- 69 e di sacerdozio 61. Elberfedl, della Prov. S. Elisabeth, Germania. È stato a Mönchengladbach, Euskirchen, * 29 settembre 2012: Aquilina Fr. Dusseldorf e nel Santuario di Neviges, dove George, Mariano, nato a Qormi, della ha svolto il lavoro di giardiniere per 36 anni, Prov. S. Pauli Apostoli, Malta. È morto nel curando le colline “Marienberg e Kreuzberg” convento della Valleta all’età di anni 73, di per la gioia dei pellegrini. È stato anche un vita francescana 56 e di sacerdozio 48. esperto falegname, addobbando artisticamente chiese e Monasteri. Ha allestito ogni anno il * 6 ottobre 2012: Tonna Fr. Ivo, presepe a Wallfahrtsdom, ammirato da tanta Robert, nato a Sliema, della Prov. S. Pauli gente. Gli piaceva anche divertirsi e divertire Appostoli, Malta. È morto presso l’Ospedale con il flauto, suonando soprattutto musiche di Mater Dei, Tal-Qroqq, Msida, all’età di anni Mozart. È morto a Wuppertal-Elberfedl all’età 85, di vita francescana 68 e di sacerdozio 61. di anni 77 e di vita francescana 58. * 7 ottobre 2012: Bilodeau Fr. Eugène, * 23 settembre 2012: Mons Vincent Josaphat, nato a Montréal, della Prov. S. Paschal Rowland, OFM, Vescovo emerito Ioseph Sponsi BMV, Canada. Ebanista di di Dundee, nato a Grays Essex, Inghilterra, il spessore, è stato missionario in Terra Santa 18 marzo 1929, della Prov. Reginæ Pacis, Sud dal 1955 al 1970, dove svolse il servizio di Africa. Ha emesso la Professione temporanea autista personale del Custode e responsabile il 13 ottobre 1946, quella solenne il 20 marzo della Mission pontificale pour la Palestine. 1950 ed è stato ordinato sacerdote il 21 marzo Ritornato in Canada è stato il cofondatore del 1953. Missionario in Sud Africa, è stato movimento La Flambée di giovani adulti. È nominato Vescovo di Dundee il 17 marzo morto a Montréal all’età di anni 88 e di vita 1983 ed il successivo 17 settembre aveva francescana 64. ricevuto l’ordinazione episcopale. Aveva rinunciato al governo pastorale il 30 settembre * 9 ottobre 2012: Uriburu Fuentes Fr. 2005, ritirandosi presso la locale Fraternità José, nato a Potosí, della Prov. S. Antonii, francescana “Maria Ratschitz Mission”. È Bolivia. Visse la vocazione francescana morto presso l’Ospedale “Little Company lavorando costantemente e silenziosamente. of Mary” di Pretoria all’età di anni 83, di È morto a Tarija all’età di anni 82 e di vita vita francescana 66, di sacerdozio 59 e di francescana 44. episcopato 29. * 12 ottobre 2012: Walsh Fr. Flavian, * 24 settembre 2012: Begić Fr. Francis William, nato a Springfield, MA, della Bobroslav, Ivan, nato a Posuški Gradac, Prov. Ss. Nominis Iesu, USA. Il suo primo della Prov. Assumptionis BVM, Bosnia/ incarico (1957-1960) è stato nel Seminario Erzegovina. È stato Cappellano, Parroco, di St. Joseph a Callicoon, New York, dove Definitore provinciale. È morto a Mostar ha insegnato Storia ed è stato Vice Prefetto di all’età di anni 85, di vita francescana 67 e di disciplina. Dopo aver studiato la lingua e la sacerdozio 62. cultura giapponese per due anni a Tokyo, ha 624 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 svolto in Giappone svariati ministeri (pastorale Alfonso, Gino, nato a Subbiano, della Prov. parrocchiale, nel campo della formazione, Tusciæ S. Francisci Stigmatizati, Italia. È predicazione...). Nel 1970, è stato nominato morto presso l’Ospedale di Careggi all’età di Superiore della missione Gumma e nel 1971 anni 89, di vita francescana 71 e di sacerdozio è stato scelto per partecipare al Capitolo 63. generale di Medellín come rappresentante delle missioni francescane in Estremo * 16 ottobre 2012: Turcotte Fr. Rufin, Oriente. Nel 1981 è stato nominato membro Bertrand, nato a St-Barthélémy, della Prov. del Consiglio Internazionale per le Missioni. S, Ioseph Sponsi BMV, Canada. Uomo Tornato negli Stati Uniti nello stesso anno si è discreto e fedele, fraterno e di buone relazioni, dedicato, in modo particolare, alla formazione ha esercitato il ministero nella parrocchia dello spirito missionario. Nel 1982 è stato per oltre 33 anni, come Vice Parroco o come eletto Definitore provinciale. Nel 1985 è stato Parroco. Successivamente è stato Cappellano nominato Guardiano e Parroco della chiesa di una Casa per anziani, poi di una Comunità di St. in New York. Nel 1987 Religiose francescane. È morto nell’Infermeria è stato eletto Vicario provinciale. Completato provinciale di Montréal all’età di anni 92, di il mandato nel 1996 è stato designato Vice vita francescana 75 e di sacerdozio 67. Parroco della Parrocchia Nostra Signore degli Angeli a Little Falls, New Jersey. Dal 1999 si è * 17 ottobre 2012: Ostojić Fr. Zoran, dedicato a conferenze e a predicazione di ritiri. Marko, nato a Međugorje, della Prov. Nel 2008 è stato assegnato al Santuario di S. Assumptionis BMV, Bosnia/Erzegovina. Antonio a Boston. È morto presso il Chilton Ha lavorato soprattutto nella pastorale Hospital in Pompton Plains, NJ, all’età di anni parrocchiale. È morto a Međugorjie all’età di 82, di vita francescana 61 e di sacerdozio 56. anni 99, di vita francescana 80 e di sacerdozio 73. * 14 ottobre 2012, Mons. Odorico Sáiz Pérez, OFM, Vicario Apostolico Emerito * 18 ottobre 2012: Jehdan Fr. Raymundus di Requena, della Prov. S. Francisci Solano, Petrus, nato a Ruteng, della Prov. S. Michaëlis Perù. È morto a Logroño, La Rioja, all’età di Archangeli, Indonesia. Ha svolto pastorale, anni 100, di vita francescana 81, di sacerdozio soprattutto, parrocchiale come Vice Parroco 73 e di episcopato 36. in vari luoghi (Sukabumi, Flores Jakarta, Depok). È stato anche Segretario provinciale * 14 ottobre 2012: O’Leary Fr. per le Missioni e l’Evangelizzazione. È morto Rory, Michael, nato a Dublino, della Prov. a Jakarta all’età di anni 72, di vita francescana Hiberniæ, Irlanda. Dopo aver studiato 50 e di sacerdozio 43. presso il Collegio Universitario di Galway e l’Antonianum di Roma, è stato ordinato * 21 ottobre 2012: Gay Fr. Giacinto, sacerdote nel marzo 1968. Ritornato in Pietro, nato a Torino, della Prov. Irlanda ha svolto il suo ministero in svariati Pedemontanæ S. Bonaventutæ, Italia. Ha conventi, svolgendo anche ruoli importanti donato la sua vita consacrandosi al servizio come Definitore provinciale (due volte) e di Dio e dei fratelli, svolgendo nei conventi Guardiano (in tre diverse Fraternità). È stato di Biella, Belmonte e Torino (San Tommaso) formatore ed Assistente spirituale nell’OFS. gli incarichi di questuante, cuoco e sagrestano. Molto apprezzato dai Confratelli, è stato un Dal 1953 ha vissuto presso l’Infermeria Frate attento e compassionevole. È morto a provinciale in San Bernardino (Torino), Waterford all’età di anni 77, di vita francescana prestando la su collaborazione ed aiuto 52 e di sacerdozio 44. nell’Ufficio parrocchiale (sino agli anni ‘70) e nell’assistenza dei Confratelli ammalati * 14 ottobre 2012: Sánchez Hortelano dell’Infermeria. È morto nell’Ospedale Fr. Juan Pedro, nato a Caravaca de la Cruz, Martini di Torino all’età di anni 84 e di vita della Prov. Carthaginensis, Spagna. È morto ad francescana 66. Orihuela all’età di anni 87, di vita francescana 70 e di sacerdozio 63. * 21 ottobre 2012: Klapheck Fr. Norbert, Paul, nato a Dorsten, della Prov. * 16 ottobre 2012: Bucarelli Fr. S. Elisabeth, Germania. Nel 1958 è entrato NECROLOGIA 625 nell’Ordine dei Frati Minori, seguendo i suoi * 28 ottobre 2012: Carrella Fr. fratelli Suitbert e Rudolf. Avendo perfezionato Vincenzo, nato a Palma Campania, della la sua arte pittorica nel “Maler-Team” della Prov. Salernitano-Lucanæ Immaculatæ Provincia di Sassonia, ha restaurato quasi Conceptionis BMV, Italia. È morto nel tutte le case della Provincia ed ha partecipato Convento S, Francesco in Vico Equense all’edificazione della Curia generale OFM a all’età di anni 96, di vita francescana 79 e di Roma. Dal 1982 al 1992 ha dato una mano sacerdozio 72. nel servizio dei Fratelli ammalati a Warendorf e, poi, ha servito le case di Paderborn, Werl, * 28 ottobre 2012: De Cata Fr. Mariano, Osnabrück e Dorsten. A motivo della salute nel Matteo, nato a San Marco in Lamis, della 2009 è stato trasferito nella “Jordan House” di Prov. Apuliæ S. Michaëlis Arcangeli, Italia. Dortmund. È morto a Dortmund all’età di anni È morto nell’Infermeria provinciale di Foggia 77 e di vita francescana 54. all’età di anni 85 e di vita francescana 67.

* 23 ottobre 2012: Hooij Fr. Wiro, Simon, * 1 novembre 2012: Murphy nato a Schoten, della Prov. Ss. Martyrum Fr. Laurence, nato a New Ross, della Gorcomiensium, Olanda. Ha sempre lavorato Prov. Hiberniæ, Irlanda. Dopo gli studi negli Ospedali e nelle Parrocchie. È morto a all’Antonianum di Roma e l’ordinazione Warmond all’età di anni 90, di vita francescana sacerdotale, è tornato in Irlanda ed ha insegnato 72 e di sacerdozio 65. nel Collegio francescano di Gormanston (1954-1972). Successivamente ha svolto il * 24 ottobre 2012: Kaisermann Fr. ministero in vari conventi. Era molto dotato Giorgio, Carlo, della Prov. Tridentinæ S. artisticamente, soprattutto nella musica e Vigilii, Italia. Entrato come oblato, poi è lavorazione del legno. È morto a Galway diventato Frate Minore. Da allora dopo un all’età di anni 87, di vita francescana 63 e di breve tempo a servizio dei conventi è stato sacerdozio 58. chiamato a curare le vocazioni e le missioni operando in tanti ruoli e soprattutto nella Pia * 3 novembre 2012: Capece Fr. Juniper, Opera Fratini e Missioni di Trento. Quando la Anthony, nato a Vinelan, NJ, della Prov. Ss. malattia l’ha colto, ha portato il suo sorriso e Nominis Iesu, USA. Per 56 anni è stato il sarto il buon umore nella Infermeria dove dopo un della Provincia, pur vivendo ed operando in anno di quasi immobilità ha completato il dono vari conventi; tra l’altro è stato anche il Vicario di sé espresso nel giorno della professione nel convento Sacred Heart di East Rutherford, solenne. È morto nell’Infermeria provinciale NJ. Ha anche intrecciato rosari ora in mano a di Trento all’età di anni 74 e di vita francescana marinai e ai loro familiari. È morto nell’Holy 42. Cross hospice care center, Burtonsville, MI, all’età di anni 80 e di vita francescana 60. * 26 ottobre 2012: Clavijo Campos Fr. Fidel Hernán, nato a Santiago, della Prov. * 3 novembre 2012: Modena Zotto Fr. Ss. Trinitatis, Cile. Fu un religioso semplice e Valerio, Ferruccio, nato a Riva del Garda, buono, sempre felice e bonario sia che facesse Italia, della Prov. S. Antonii, Bolivia. Nel il sagrestano o fosse inserito tra la gente o 1970 giunse in Bolivia, dove si dedicò al in una casa di missioni. Fu, soprattutto, un servizio del Popolo di Dio, soprattutto nella Fratello molto servizievole, disponibile ad pastorale parrocchiale. Tra le opere sociali attendere la gente che si rivolgeva a lui. È da lui realizzate, si possono ricordare la morto a Santiago all’età di anni 57 e di vita costruzione di 3 Collegi, la creazione di 13 francescana 22. mense per bambini, la costruzione di 3 centri medici, la costruzione di 7 centri parrocchiali * 28 ottobre 2012: Villani Fr. Antonio, per la formazione, la costruzione di 6 cappelle Matteo, nato a San Marco un Lamis, della nei quartieri marginali. Fu imprigionato e Prov. Apuliæ S. Michaëlis Archangeli, Italia. torturato durante la dittatura di Hugo Bánzer È morto nell’Infermeria provinciale “S. e fu liberato per la pressione della comunità Pasquale”, Foggia, all’età di anni 85 e di vita da lui curate. Fu professore nell’Università francescana 67. cattolica Boliviana. Nel 2009 fu decorato, dal Municipio di Cochabamaba, con la medaglia 626 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3

“Mérito Cidadano” per il suo amore verso il della St. Bonaventure University; 1982- popolo di Cochabamba. Nel 2011 fu eletto 1985: Definitore provinciale e Responsabile Definitore provinciale, ma un anno dopo della Formazione Permanente; 1985-1994: gli fu diagnosticato un tumore. È morto Parroco della Chiesa di St. Anne’s in Fair nell’Infermeria provinciale di Trento, Italia, Lawn, NJ; 1992: insignito della Medaglia all’età di anni 70, di vita francescana 47 e di “Bene Merenti” nella Cattedrale di Newark; sacerdozio 45. 1994-2003: collaboratore nella pastorale parrocchiale di St. Stephen di Ungheria in East * 5 novembre 2012: Aquilina Fr. 82 e nella pastorale per i Ritiri a Sacerdoti e Camillus, Joseph Mario, nato a La Valletta, Suore. È morto a Ringwood, NJ, all’età di anni della Prov. S. Pauli Apostoli, Malta. È stato 90, di vita francescana 68 e di sacerdozio 63. Guardiano, Confessore, Predicatore, Vice Parroco, Assistente spirituale dell’OFS e della * 8 novembre 2012: Seaman Fr. Cyril, Confraternita di Nostra Signora del Sacro Edward Michael, nato a Kansas City, della Cuore e dell’Azione Cattolica, Poeta. È morto Prov. Ss. Nominis Iesu, USA. Dal 1957 al presso la Casa di Riposo “Villa Messina” a 1958 è stato assegnato al Santuario di St. Rabat all’età di anni 93, di vita francescana 75 Anthony a Boston, Massachusetts, realizzando e di sacerdozio 66. così il “quinto anno” di teologia pastorale. Dal 1958 al 1984 ha insegnato inglese al * 5 novembre 2012: Laneville Fr. Siena College di Loudonville, NY. Nell’anno Augustin, nato a Grand’Mère, della Prov. S. Accademico 1962-1963 ha conseguito il Ioseph Sponsi BMV, Canada. Per 57 anni si Master in biblioteconomia presso l’Università è dedicato alla pastorale parrocchiale come Cattolica d’America. Ritornato al Siena Vice Parroco e Parroco, contraddistinguendosi College, è stato contatto da migliaia di studenti per la sua generosità e semplicità. È morto per avere un aiuto in Biblioteca. L’attuale nell’Ospedale Jean.Talon, Montréal, all’età di sistema di catalogazione è chiamato “Cirillo” anni 92, di vita francescana 72 e di sacerdozio in suo onore. Dal 1984 al 2005 ha lavorato 64. nel Santuario St. Anthony a Boston, Mass. Nel 2001, si è trasferito al convento di Holy * 7 novembre 2012: Redlon Fr. Name a Ringwood. È morto a Ringwood, NJ, Reginald Anthony, Thomas, nato a Portland, all’età di anni 83, di vita francescana 61 e di della Prov. Ss. Nominis Iesu, USA. Luoghi e sacerdozio 56. date della sue attività: 1950-1951: Prefetto e Professore di Filosofia nel Seminario Cristo * 8 novembre 2012: Vlašić Fr. Petar, Re, St. Bonaventure University, Allegany, nato a Sovići, della Prov. Assumptionis BMV, NY; 1951-1955: studi e laurea in Filosofia Bosnia/Erzegovina. Oltre a lavorare nella presso l’Università di Lovanio, Belgio, studi pastorale parrocchiale, come Cappellano e della lingua francese e lingua e letteratura Parroco, è stato anche Definitore provinciale tedesca; 1955-1967: Professore Associato di e Guardiano. È morto a Međugorje all’età di Filosofia presso il St. Francis College, Rye anni 75, di vita francescana 51 e di sacerdozio Beach, NH; 1961-1967: Rettore del St. Francis 47. College, Rye Beach, NH; 1967-1973: Eletto Definitore provinciale; 1967-1972: Presidente * 13 novembre 2012: Fluder Pérez della St. Bonaventure University; 1967- Fr. Enrique, nato a Santa Eulalia del Campo 1970: Insegnante presso il Siena College, della Prov. Valentiæ et Aragoniæ S Ioseph, Loudonville, NY; 1970-1972: Presidente Spagna. Ha iniziato la sua attività pastorale della Associazione delle Università Cattoliche e di docenza nel Collegio di Ontinyent, fino e dell’Università dello Stato di New York; al suo trasferimento, 1970, nel Seminario 1973-1979: Parroco della Chiesa Holy Angels di Benisa cone Formatore e Rettore e Vice a Little Falls, NJ; 1979-1982: Parroco della Parroco. Nel 1985, chiuso il Seminario, fu Chiesa di St. Elizabeth’s a Wyckoff, New trasferito a Caspe dove ha sviluppato la sua Jersey; 1979-1982: Presidente della “Caritas” intensa attività pastorale sia tra i fedeli che tra diocesana; 1980-1982: supervisore di circa i sacerdoti e religiose della Diocesi. È morto a 40 parrocchie della Provincia; 1980-1982: Caspe all’età di anni 76, di vita francescana 58 Dottore onorario di Lettere Umanistiche e di sacerdozio 51. NECROLOGIA 627

* 14 novembre 2012: Međugorac Fr. Engelberges», apprezzando così molto i suoi Tomislav, Ivan, nato a Vinište, della Prov. S, discorsi: infatti sapeva molte cose ed era un Crucis, Bosnia/Erzegovina. È stato professore buon conversatore. Come custode, giardiniere, di biologia nel Seminario Francescano di operaio nella vigna, sagrestano ha dato una Visoko (Bosnia/Erzegovina). Dal 1966 si è mano notevole, svolgendo i suoi servizi interessato dei cattolici croati a Francoforte instancabilmente e lealmente. È morto a (Germania). Nel 1967 è diventato insegnante Dolonka all’età di anni 80 e di vita francescana degli studenti francescani a Königstein. Dal 56. 1969 al 1971 ha lavorato come collaboratore scientifico presso l’Università di Bochum * 21 novembre 2012: Patteyn Fr. (Germania). Nel 1971 è diventato direttore del Jacques-François, nato ad Hazebrouck, della laboratorio di bio-chimica presso l’Istituto di Prov. B. Pacfici, Francia. È morto a Seclin Fisiologia. Ha fatto alcuni studi di fisiologia all’età di anni 76, di vita francescana 54 e di umana ed ha ottenuto il titolo di docente sacerdozio 46. privato in questa disciplina scientifica. Su decisione del Ministero per la Scienza * 22 novembre 2012: Lizotte Fr. e l’Arte di Stoccarda (Germania) è stato Venance, Jean-Baptiste, nato a Québec, nominato, nel 1981, professore di cardiologia della Prov. S. Ioseph Spondi BMV, Canada. biochimica. Nel 1981 ha chiesto l’indulto di Ha esercitato il ministero sacerdotale come “extra claustra” per potersi incardinare nella Predicatore di ritiri e Assistente dell’OFS e, diocesi di Rottenburg-Stoccarda. Dopo tre poi, come Vice o Parroco nelle parrocchie. È anni di “extra claustra”, nel 2007, ha chiesto di morto nell’Infermeria provinciale di Montréal essere di nuovo accolto nell’Ordine. Accettata all’età di anni 88, di vita francescana 69 e di la richiesta, è stato inviato nel convento di sacerdozio 60. Kreševo in Bosnia-Erzegovina, dove è morto all’età di anni 84, di vita francescana 39 e di * 23 novembre 2012: Lis Fr. Albert, sacerdozio 60. nato a Chicago, della Prov. Assumptionis BMV, USA. Laureatosi in Sociologia presso * 15 novembre 2012: Payette Fr. l’Università di Marquette, Milwaukee, ed Albert Wilfred, nato a Cornwall, della ottenuto il Master “of Divinity” dalla “Catholic Prov. Christi Regis, Canada. Ha servito varie Theological Union” di Chicago nel 1984, è stato Fraternità, svolgendovi diversi incarichi. Si Cappellano ospedaliero (1986-1990), Parroco è distinto nella cura del giardino, in modo (1990-2005), Cappellano in una Casa per particolare nella Casa di Ritiro in Chocrane. anziani (2007-2012). È morto nell’Ospedale È morto a Victoria all’età di anni 96 e di vita St. Francis di Milwaukes, Wisconsin, all’età di francescana 57. anni 55, di vita francescana 33 e di sacerdozio 26. * 20 novembre 2012: De Sauvage Vercour Fr. Anselme, André, nato ad * 24 novembre 2012: De Felice Fr. Hargimont, della Prov. Trium Sociorum, Bernardino, Antonio, nato a Marigliano, Francia/Belgio. È morto all’età di anni 89, di della Prov. NeapolitanæSs. Cordis Iesu, Italia. vita francescana 70 e di sacerdozio 64. Nei primi anni del suo ministero sacerdotale fu Maestro dei fratini presso il Convento di * 20 novembre 2012: Tausch Fr. S. Caterina in Grumo Nevano (NA); fu poi Leander, Erhard, nato a Dolanka, della Prov. trasferito a Roccamonfina, presso la Casa S. Elisabeth, Germania. Dopo il noviziato di Noviziato, dove svolse il servizio di Vice ha lavorato come giardiniere per tre anni Maestro dei Novizi e Maestro dei fratelli laici. nel convento di Berching. Nel 1960, dopo Subito dopo si trasferì prima al Convento di la professione solenne, è stato trasferito a S. Francesco al Vomero, poi al Convento di Engelberg, dove ha trascorso il resto della sua S. Vito in Marigliano e, nuovamente, nel vita religiosa, cioè 52 anni. I pellegrini del Convento di S. Francesco al Vomero. Ha Santuario sapevano chi aveva fatto l’addobbo svolto nei conventi dove ha vissuto il servizio dei fiori ed amavano raccontarlo. Anzi alcuni di Guardiano, di Vice-Parroco e di Economo. addirittura gli hanno fatto visita durante la Negli ultimi anni, nonostante l’età avanzata, malattia. Per i pellegrini era l’«Inventar des ha sempre partecipato alla vita della fraternità 628 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3 con animo gioviale e lieto; chi lo avvicinava ha Italiana Pallacanestro, dal Comitato potuto ammirare in lui l’anelito e il desiderio Olimpico Nazionale Italiano fu insignito dell’intima unione con Gesù buon pastore e dell’onorificenza della “Stella d’argento al un amore grande per la Vergine Immacolata, merito sportivo”, dopo aver ricevuto già nel per S. Francesco e per la fraternità. Era 1976 quella di “bronzo”. È morto nel convento piacevole dialogare con lui, condivideva con “S. Maria delle Grazie”, Benevento, all’età di francescana semplicità la sua esperienza di anni 82, di vita francescana 64 e di sacerdozio vita ed invitava tutti i confratelli a riscoprire 56. la bellezza del carisma francescano e in modo particolare del vivere in fraternità. È morto nel * 28 novembre 2012: Maestroni Fr. convento di Marigliano all’età di anni 95, di Giulio, Osvaldo, nato a Castello di Carro, vita francescana 79 e di sacerdozio 70. della Prov. Liguriæ Ss. Cordis Mariæ, Italia. Ha svolto diversi incarichi in vari conventi * 26 novembre 2012: Leclerc Fr. della Provincia, in particolare in quello della Ernest, nato a St-Édouard, della Prov. S. casa natale di S. Leonardo da Porto Maurizio. Ioseph Sponsi BMV, Canada. Uomo di grande È stato Assistente dell’OFS, molto apprezzato sensibilità, ha iniziato come missionario per la predicazione. È morto a Recco all’età di in Giappone (1952-1953), poi ha lavorato, anni 90, di vita francescana 68 e di sacerdozio sempre per le missioni, nel Segretariato per 64. le Missioni e nella Rivista Les Missions franciscanines a Montréal. In seguito è stato * 30 novembre 2012: Connelly Fr. Cappellano nell’Ospedale per più di 25 Brennan, Joseph Patrick, della Prov. Ss. anni (1976-2005). È morto nell’Infermeria Nominis Iesu, USA. Al termine gli studi provinciale di Montréal all’età di anni 93, di teologici ha trascorso un anno di tirocinio vita francescana 73 e di sacerdozio 65. pastorale nel Santuario di St. Anthony a Boston, poi è iscritto alla facoltà del St. Joseph * 28 novembre 2012: Bevilacqua Fr. Seminary in Callicoon, New York, dove per Antonio, Vincenzo, nato a San Bartolomeo dodici anni è stato Professore, Prefetto di in Galdo, della Prov. Samnito-Hirpiniæ S. disciplina e Vicario della locale Fraternità. Nel Mariæ Gratiarum, Italia. Dopo gli anni della 1970 si è stato trasferito nella Parrocchia di St. formazione è vissuto nei Conventi di: Airola Leo a Elmwood Park, NJ, dove è stato Vice (BN), Benevento “Le Grazie”, Benevento “San Parroco per tre anni e poi Parroco (1973-1979). Giovanni Battista”, Atripalda (AV), Avellino. Nello stesso anno è stato eletto Definitore Accanto agli uffici locali e provinciali (fu provinciale, lavorando nel contempo nel Definitore nel triennio 1971-1974) e alle attività campo della formazione. Successivamente si pastorali, significativo fu il suo impegno nel è dedicato alla predicazione, partecipando a mondo dello sport, con l’obiettivo principale diverse missioni al popolo. Infine, è tornato ad di promuovere tra i giovani i valori cristiani. occuparsi della pastorale. È morto a Ringwood, In questo campo, tra gli incarichi principali ha NJ, all’età di anni 81, di vita francescana 61 e ricoperto quelli di: Assistente diocesano della di sacerdozio 56. CSI; Consigliere prima e Presidente regionale poi della Federazione di Atletica Leggera * 2 dicembre 2012: Cesaretti Fr. della Campania; Presidente provinciale Giovanni, Gino, nato a Cingoli, della Prov. della Federazione Italiana Pallacanestro Picenæ S. Iacobi de Marchia, Italia. Frate di Benevento e Presidente del Comitato Minore generoso e servizievole testimonia interprovinciale (Benevento-Avellino- la vocazione francescana e svolge i più Caserta); Consigliere nazionale per il Sud svariati compiti del convento e della chiesa Italia della Federazione Italiana Pallacanestro; in molte Fraternità; specialmente preziosa la Responsabile provinciale del CONI per i sua collaborazione nel centro missionario di Giochi della Gioventù e componente delle Potenza Picena. È morto presso L’Ospedale Commissioni Sport e Cultura del Comune di “Muraglia” di Pesaro all’età di anni 73 e di vita Benevento. Nel 1966 fondò l’U.S. Rugby di francescana 53. Benevento, di cui fu anche Presidente. Per il grande impegno nel mondo dello sport, * 2 dicembre 2012: Silva Flores Fr. nel 1996, su richiesta della Federazione Rodolfo, nato a Teocuitatlán, della Prov. NECROLOGIA 629

Francisci et Iacobi, Messico. Svolse vari Uffici Paolo, dove ha lavorato come portinaio. Poi, in diverse Fraternità: Ntra. Sra. del Refugio in è stato trasferito nel Convento di S. Antonio San Pedro Garza García (1963), Parrocchia di a Rjo, dove è stato portinaio, refettoriere ed San Francisco de Asís in Monclova (1965), ortolano. È stato sempre un grande lavoratore, chiesa di San Francisco in Tijuana (1969), un uomo retto, dal sorriso perenne, dallo Direttore dell’Istituto Margil di Aguascalientes sguardo vivo, di poche parole, ma sempre (1974), Vicario di San Francisco de Asís in disponibile. Amava in particolare due parole: Tijuana (1974-1977), Parroco di Ntra. Sra. “bellezza e “grazie”, parole che in qualche di San Juan de los Lagos di Cd. Victoria modo “traducevano” la sua anima. È morto a (1977), Guardiano di San Francisco de Asís Bragança Paulista all’età di anni 70 e di vita in Guadalajara (1999). Trascorse gli ultimi francescana 52. anni nella Fraternità di Juan Duns Escoto di Guadalajara. È morto a Guadalajara all’età di * 12 dicembre 2012: Ríus Pérez Fr. anni 86, di vita francescana 63 e di sacerdozio Juan Bautista, Germán, nato a Villareal, 55. della Prov. Valentiæ et Aragoniæ S. Ioseph, Spagna. Dopo 6 anni trascorsi in Argentina, è * 2 dicembre 2012: Derbish Fr. tornato in Spagna ed è stato nei Conventi di Michael, Charles, nato in Pennsylvania, Cullera, Segorbe, Alcoy e Cocentaina, dove della Prov. Assumptioni BMV, USA. Per due svolse, per oltre 30 anni, attività pastorale. È anni è stato Bibliotecario della Custodia. Ha morto ad Ontinyent all’età di anni 88, di vita iniziato, poi, il suo lungo ministero di pastorale francescana 59 e di sacerdozio 59. parrocchiale nella Chiesa ucraina cattolica bizantina. È morto nella Casa St. Vincent di * 12 dicembre 2012: Martino Fr. Pittsburgh, Pennsylvania, all’età di anni 77, di Costanzo, Antonio, nato a S. Marco in Lamis, vita francescana 56 e di sacerdozio 50. della Prov. Apuliæ S. Michaëlis Archangeli, Italia. È morto a Convento Sant’Antonio * 3 dicembre 2012: Giuliani Fr. di Campobasso all’età di anni 84 e di vita Bernando, nato a Roma, della Prov. Romanæ francescana 67. Ss. Petri et Pauli, Italia. È morto presso l’Ospedale S. Giovanni in Roma all’età di anni * 14 dicembre 2012: Myppan Fr. Titus, 88, di vita francescana 71 e di sacerdozio 63. Stephen Chacko, nato a Karayamparambu, della Prov. S. Thomæ Apostoli, India. Di * 3 dicembre 2012: Murkley Fr. carattere amabile e cordiale, si è distinto Damien, , nato a Yukon, Pennsylvania, per la capacità di relazionarsi con i Frati e i della Prov. Ioannis Baptistæ, USA. Mentre laici. Aveva il gusto della predicazione, dalle era arruolato nell’aeronautica militare degli persone molto apprezzata. Notevole e stimato USA, si è convertito al Cattolicesimo. La è stato il suo lavoro pastorale sia a Dubai sua grande gioia era di lavorare con e per i che a Sharja come nei villaggi, qualificato poveri: li visitava, comprendeva i loro bisogni il suo contributo alla vita della Provincia, e faceva di tutto per aiutarli. È morto presso soprattutto come promotore vocazionale o l’Ospedale di Uniontown all’età di anni 83 e come responsabile della St. Francis School, a di vita francescana 50. Basen, o della Good School, in Sion. È morto a Chennai all’età di anni 68, di vita francescana * 7 dicembre 2012: Pflanzer Fr. 45 e di sacerdozio 39. João, nato ad Itaió, della Prov. Immaculatæ Conceptionis BMV, Brasile. Completata la * 14 dicembre 2012: Matarazzo Fr. formazione, è andato a servire la Custodia Graziano, Cosimo, nato a Foglianise, della francescana delle Sette Allegrezze (Mato Prov. Saminito-Hirpiniæ S. Mariæ Gratiarum, Grosso do Sul), dove ha lavorato per 24 anni, Italia. Dopo gli anni della formazione è stato ricoprendo vari uffici: coordinatore, docente nei Conventi di: Montecalvo Irpino, Benevento di Scienze e Geografia, Maestro, Guardiano “Le Grazie” e Faicchio, dove, in tre diversi dei postulanti. Tornato in Provincia, è stato periodi, ha vissuto circa 38 anni, lavorando inviato nella Fraternità di Ituporanga, Carolina costantemente per la sua ristrutturazione. È del Sud, dove ha svolto gli uffici di ortolano e stato Definitore provinciale dal 1995 al 2001, di Guardiano. È stato, quindi, trasferito a San Rappresentante legale della Provincia dal 630 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3

2004 al 2012 e più volte Guardiano e Parroco. conseguì la Laurea in Filosofia. Fu più volte È morto nella Casa di riabilitazione “Villa Maestro dei Post-Novizi e Lettore di Scienze Margherita”, Benevento, all’età di anni 77, di pedagogiche e psicologia. Fu docente di vita francescana 58 e di sacerdozio 41. Storia e Filosofia nei Licei Statali della città di Napoli. Fu Vice Rettore del Collegio Serafico. * 23 dicembre 2012: Schneider Fr. Svolse, con grande impegno ed entusiasmo, Felipe, Estenislau, nato a Selbach, Santa l’ufficio di Promotore delle Vocazioni. Alla Maria, della Prov. Immaculatæ Conceptionis riapertura della casa di Noviziato in Provincia, BMV, Brasile. A causa della salute negli ultimi fu Maestro dei Novizi presso il Convento di S. anni ha perso progressivamente il contatto Maria Occorrevole in Piedimonte Matese. Fu con la realtà, tuttavia non ha smarrito le note poi Guardiano della Fraternità del Convento caratteristiche della sua vita: l’umorismo, di S. Vito in Marigliano. Attraverso la sua la simpatia, la cortesia, la gentilezza. Ciò vita ha operato per il bene della Chiesa, vuol dire che tali nate facevano parte della di cui si sentiva figlio e di cui avvertiva la sua personalità, avendole coltivate nel corso responsabilità di esserne un ministro; in favore degli anni. Infatti, amava cantare, studiare e dell’Ordine dei Frati Minori, per cui ha svolto aggiornare costantemente la loro spiritualità. servizi di grande responsabilità, quale quello È morto a Bragança Paulista all’età di anni 81, di Visitatore generale della Provincia di Sicilia di vita francescana 58 e di sacerdozio 53. (2004); in favore della nostra Provincia di cui è stato Formatore nella Formazione iniziale e * 26 dicembre 2012: Faugno Fr. Moderatore della Formazione permanente e Valerian, nato a East Boston, della Prov. in favore del Popolo santo di Dio per cui ha Immaculatæ Conceptionis BMV, USA. È donato la sua vita, soprattutto amministrando morto presso il Columbia Memorial Hospital, il sacramento della Riconciliazione. Fu Hudson, all’età di anni 83, di vita francescana Assistente locale e Vice Assistente provinciale 62 e di sacerdozio 54. dell’OFS, della GiFra e degli Istituti di Vita consacrata delle Missionarie della Regalità e della Piccola Famiglia Francescana. Suo * 28 dicembre 2012: Malatesta Fr. amore furono i poveri che non se ne tornarono Lorenzo, Giovanni, nato a Marigliano, della mai da lui a mani vuote. Espressione della sua Prov. Neapolitanæ Ss. Cordis Iesu, Italia. attenzione agli ultimi fu l’intuizione di fondare Dopo l’Ordinazione presbiterale fu inviato dai una casa di Accoglienza per Anziani, presso Superiori prima a Grottaferrata, dove conseguì il Convento di S. Vito in Marigliano (CE). la Licenza in Pedagogia e poi a Roma presso il È morto nel Convento S. Vito di Marigliano Pontificio Ateneo Antonianum, dove conseguì all’età di anni 76, di vita francescana 59 e di la Licenza in Sacra Teologia. Nel 1972, presso sacerdozio 50. l’Università Statale di Napoli “Federico II”, INDEX NOMINUM PRO ANNO 2012 (CXXXI) A B Abramović Josip 193 Babic Miro 272 Acquisto Luciano 272 Bachestein Federico 96, 306 Agah Boye Sébastien 623 Bachstein Federico 436, 447, 464, 537-543 passim Ageorges Théodore 196 Badurina Vlatko 147 Agrelo Santiago 60 Baert Walter 419 Aguilar Satler Fabiano 500, 590 Bahčič Robert 145, 560 Aguirre-Garza Jesus 272 Baigorría Francisco 398 Ajuria-Auzokoa Duñabeitia Dionisio 191 Bajaro Armenta Eduardo 593 Alberdi Echezarreta Ana María 547, 548, 549 Bakoma Marcel 369 Albornoz Alejandro 147 Balajič Siniša 53,518, 519 Alcalde Quintas Victor 59 Balbo Andrea 421 Alegre Paredes Andrés 41 Bałdyga Sergiusz 53, 283, 503, 504, 507, 517, 518 Alessandrini Dino 423 Balestrin Evandro 501 Alirio Urbina José 59 Balić Carlo 433, 588 Allegra M. Gabriele 307, 447, 450, 468, 480, 508, 511, Bambazela Luca 146 519, 529-537 passim Bambir Ivan 344 Allegri Maria 546 Bán Jónás 273 Allimant Segundo Raul 517, 522 Barahona Vega Jesús 499 Almazan Cielito 59, 591 Baran Władysław 191 Almirañez Lucy 146, 343 Barbosa de Souza Wellegton Jean 41 Altmeyer Michèle 346 Barbosa Machado Joao Mario 521 Alvarado Edwin 527 Bárcena Emilio 165 Alves Barbosa Severiano 41 Barišić Rudolf 601 Alves Joaquim Camilo 500 Barnard David 146, 159 Alves Sartori Luís Maria 424 Barronea Urreizti Jesús 192 Amato Angelo 95-96 passim, 305-306, 431, 530, 535, Bartoli Marco 310 539, 541, 543-548 passim, 558 Bartolomeo I 433 Ambrosioni Juan 398 Bartulucci Marcello 95-96 passim, 543-548 passim Amigo Vallejo Carlos 283 Battaglia Vincenzo 55, 589 Andrada Emilio Luis 397 Battistuz Atilio 300 Andreassa Irineu 492 Baturi Giuseppe 530 Andrietta Antônio 422 Bautista Romero Germán Alfonso 419 Antonio Cipparone 413 Bayaras Roberto 591 Appollonio Adriano 59 Beaulieu Marie-Armelle 165 Apumayta Bautista Juan Humberto 41 Becker Russell 59 Aquilina Camillus 626 Begić Bobroslav 623 Aquilina George 617, 623 Belanger Brian 501, 593 Aragon Jean-Paul 396 Bellardini Donatella 599 Arellano Suárez Francisco 156, 355, 518 Bello Tom 559 Arguello Willck Mark 145 Bellonci Leonardo 187 Armenta Eduardo 274 Benedetto XVI 3-19 passim, 91, 92, 204-208 passim, Arozena Lizeaga José María 192 431-441 passim, 433, 447, 452, 462, 464, 487, 506, Arrazola Gómez de Segura Juan José 192 531, 535, 540, 588, 602 Arregi José María 271, 361, 502 Benelli Carla 162 Arriaga Martin 60 Bentini Paola 309 Artola Ibarguren Jesús María 271 Beretta Renato 274, 593 Asante Kwame Peter 271 Bergoglio Jorge Mario 397 Aude Pascal 184 Beristain Uzkudun Iñaki 271 Ayala Mora Enrique 526 Bernacchi Leonardo 415 . 417 Azzopardi Arthur 198 Betti Umberto 433 Bevilacqua Antonio 627 632 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3

Bianchi Siro 420 C Bierzychudek Eduardo 575 Cabra Pierdiordano 178 Biesok Ezdrasz 563 Cabrera Luis 527 Bilodeau Eugène 623 Caffulli Giuseppe 164 Bilokapić Andrija 271 Cagnazzo Paolo 421 Bimonte Pacifico 418 Calderón Severino 348 Bini Giacomo 100, 138, 157, 248 Califano Giovangiuseppe 96, 97, 187, 530, 532, 539, Bini Paolo 197 549 Bisimwa Emmanuel 499 Calpe Melendres Francisco Javier 56 Bizzotto Martino 622 Calpe Melendres Javier 520 Blajer Piotr 519 Calufetti Abele 422 Blanco Rafael 99, 124 Calzavarini Lorenzo 416 Blanco Rodríguez Manuel 501, 593 Campana Ferdinando 159, 530 Blažević Velimir 601 Camps Dario 401 Block Wiesław 56, 312 Canales Burgos Ladislao 198 Boccali Giovanni 102 Candray Francisco 156 Bochicchio Emanuele 530 Cañizares Sepúlveda Antonio 420 Bodeo Giovanni 539 Cannavò Ignazio 530 Boehman John 422 Cantalamessa Raniero 295 Bohl Cornelius 41, 539 Capalbo Ken 593 Bolaños Luis 397 Capalbo Kenneth 42 Bommarito Luigi 530 Čapas Nerijus 146 Bonaventura da Bagnoregio (san) 440 Capece Juniper 625 Bono Italo 272 Capistro Vincenza Cinzia 413, 603 Borak Hadrijan 601 Carballo Sergio 397, 574 Botero Pineda Jorge 41 Carlino Massimo Gaetano 520 Botte Gregory 424 Carrella Vincenzo 625 Bottini Giovanni Claudio 615 Caruso Agatino 530 Bourke Hugolin Kevin 194 Carvalho Neto Francisco 500, 579, 590 Bowa Kateta Gregoire 501, 593 Cascino Marion 194 Boyle Denise 148 Castañeda Narváez Luis 521 Bozzetti Mauro 187 Castellana Pasquale 417 Brainer Miles 417 Castiñeira Chouza José Antonio 369, 539 Bramkamp Roland 419 Casulli Mimmo 273 Brancato Salvatore 191 Catalán Jorge David 397, 398, 575 Bratičević Irena 601 Catalina di San Matteo 97 Bravi Francesco 539 Cavazos Gilbert 520 Braz de Aviz João 9, 12, 60, 100, 117 Ceccarelli Ostilio 416 Breis Pereira Carlos Alberto 41, 501 Cecchin Stefano 55, 587 Brkić Rozo 274, 506, 593, 600 Cecchinelli Marcelo 352 Brocanelli Vincenzo 123, 158, 365, 366, 369, 370, Ceja Jiménez Ignacio 159 447, 530, 563, 592 Cenci Cesare 511 Brophy Andrew 274, 593 Centola Michele 273 Brown Maxwell 194 Ćepulić Antica Nada 600 Brusač Zvonimir 600 Cerasa Nicola 196 Brzyski Alan 271, 505, 563 Černý Bartolomĕj Pavel 273 Bucarelli Alfonso 624 Cesaretti Giovanni 628 Buccoliero Agostino 274, 593 Chalo Jácome Manuel 522 Buffon Giuseppe 367, 370, 373, 395, 525, 589, 596, Chambi Cruz Ernesto 41 599, 601 Chanchari Edel 300 Buiza Manuel 352 Charland Pierre 42 Buján Norberto 397 Charland Pierre 593 Bunader Julio 158, 369, 399, 447, 526, 563, 574, 592 Chaumont Monica Benedetta Umiker 596 Burger Pierre 418 Chaumont Thérèse Myriam 596 Burigana Riccardo 150, 373 Chigbata Charles 558 Busà Angelo 530 Chilan Luis 147 Buttarazzi Juan 397, 398 Chili Giuseppe 187 Bytautas Saulius-Paulius 146 Choucri Toni 560 INDEX NOMINUM 633

Chulu Anuarite 123 De Boulanger Jean Claude 346 Cichinelli Marcelo 560 De Cata Mariano 625 Čičmak Tarzicija 600 De Felice Bernardino 627 Cifaratti Antonio 521 De Figueredo Clóvis 196 Cioffi Giovanni 421 De Freitas Faria Jacir 500 Cipparone Antonio 601 De Giorgi Salvatore 530 Cisarovsky Tomas De La Baume Henry 595 Civitavecchia Leonardo 273 De La Mata Merayo Miguel 593 Clavijo Campos Fidel Hernán 625 De Lazzari Francesco 274, 593 Clifford Leo 194 De Lima Neto Gabriel José 500, 590 Cole Tom 59 De Rosa Luca 306 Colombotti Tarcisio 274, 593 De Sauvage Vercour Anselme 627 Colonna Margherita 547, 549 De Souza Jean 59 Concha Cayuqueo Jorge 159, 397 De Wasseige Max 187 Concha Jorge Enrique 369 Deane Philip 421 Conlin Matthew 197 Dedi Vera 559 Connelly Brennan 628 Degli Arese Gerolamo 539 Conway Tom 503 Dejure Antonella 310 Coppa Giovanni Deklić Diego 271 Corcelli Angelo 191 Del Pozo Encarnación 146, 343, 558, 559 Ćorić Marko 601 Del Vasto Antonio 424 Cornejo Maria Francisca 548 Dela Mata Merayo Miguel 274 Cornejo Rosa Helena 305 Delcorno Carlo 310 Correa Gino 272, 584 Della Trinità Maria Isabella Corullon Manuel 59 Delle Nocche Raffaele 306, 543 Costacurta Claudia 599 Demo Šime 601 Coulot Claude 56, 396 Derbish Michael 629 Čovo Judita 601 Di Cristina Salvatore Crespo Otilio Gerardo 59, 298 Di Falco Aurélio 492 Crisci Livio 501, 593 Di Maio Andrea 515 Cristaldo Toti 145 Di Mauro John Capistran 424 Crociata Mariano 530 Di Paola Barbara 600 Crurz Cruz Carlos Fernando 195 Di Paola Isabella 559 Cruz Marco Aurélio 583 Di Pascasio Ludovico 418 Cruz Vázquez Julián 198 Di Ruberto Michele 95 Cucinotta Massio 530 Di Savoia Maria Cristina 306 Cuevaz Oscar Edgardo 398 Diaz Estrada Enrique 521 Ćuro Janko 274 Dierks Paschal 419 Cuttitta Carmelo 530 Do Nascimento de Souza Andrè Luis 521 Do Nascimento Roberto Miguel 159 D Dohnal Vianney Jan 563 D’Angelo Giacinto 605 Domazet Anđelko 272 D’Arelli Francesco 602 Dominguez Joaquín 348 Da Casoria Ludovico (Beato) 306 Dominguez Manuel 348 Da Costa Sandro Roberto 400 Dominguez Raimundo 298 Da Fanna Fedele 390 Dorronsoro Mujica Juan Miguel 271, 274, 593 Da Silva Gilmar Nascimento 42 Dos Santos Fernando Aparecido 500 Da Silva Plinio G. 153 Dos Santos Roberto 298 Da Silva Vicente Ronaldo 500, 590 Doyle Joshua 191 Daemen Christoffel 198 Dubigeon Benoît 346, 396 Dall’Osto Antonio 175, 181, 614 Ducharme Pierre 503 Dalmasoni Bartolomeo 539 Duda Zenon 60, 298 Damjanović Damjan 601 Dueñas Ovidio 417 D’Arelli Francesco 599 Duka Domenico 539 Daverio Gaspare 539 Durán Hernández Jesús 195 De Aguiñaga Lopez 306 Durighetto Claudio 312 De Aguinaga López Federico 96 Dzierzenga Richard 499 De Aviz João Braz 205 Dziwisz Stanislaw 360 634 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3

Džolan Mijo 345 Fruk Ana 147, 343-346 passim Fryc Chryzostom 271 E Fusarelli Massimo 274, 593 Echeverría Vaca Ernesto 499 Echeverry Akimed 502 G Egger Gottfried 164 Galarraga Iñaki 397 Egiguren José Ángel 274, 593 Gallardo Loja Luis 59, 393, 499 Eguiguren Galarraga Manuel 421 Galván Carlos 398 Eichin Molina Chistián 413 Gang Seob Leo Eom 42 Ekuerembahe Roch 272 García Benítez Argemiro 197 Elben Ferdinand 623 García Garcés Narciso 433 Elisabetta d’Ungheria (santa) 436 García Mónica 147 El-Osseily Luca 417 García Van Diest Jorge Álvaro 418 Emeršič Doroteja 560 Gašparič Martin 560 Erbetti Angelo 621 Gavran Lovro 274, 345, 369, 504 Escribano Arráez Miguel Ángel 519, 520 Gay Giacinto 624 Espelage Arthur 56 Gayoso Federico 145 Espinosa Vásquez Eduardo 41, 272 Gaza Robles José Feliciano 273 Esposito Agostino 298, 359, 365, 499, 530 Geiger Gregor 514, 615 Estupiñan Manrique David 420 Gerardo Cardaropoli 43 Eterović Nikola 295 Gerritsma Frans 42, 592 Etzi Priamo 43, 53, 56, 295, 371, 474, 507, 515, 516 Ghilardi Faustino 548 Evers Mary 147 Ghisalberti Alessandro 56 Ezechielli Luciano 193 Giacomello Antonio 568 Giacomo da Bitetto (beato) 97 F Giannone Carmelo 272 Faes Barbara 393 Gilton Rezende José 42 Faria Jacir de Freitas 590 Giombanco Guglielmo 530 Farias de Souza Hilton 500, 590 Gionfra Ortensio 189, 199 Faugno Valerian 630 Giovanni Paolo II 432, 602 Fegger Felix 418 Giovè Nicoletta 310 Felipe Tapia Vicente-Emilio 158, 348, 359, 364, 369, Giraldo Roberto 151, 516 447, 563, 592 Giuliani Bernardo 619, 629 Fernández Alguacil Ángel 418 Glabasnia Angelus 417 Fernández Dionisio 348 Gomes de Figueiredo Wanderley 500, 589 Fernando Luis Gòmes Lòpez Gregorio 147 Ferrarese Cosimo 621 Gómez Julio 157, 559 Ferreira de Sousa Francisco Robéiro 42 Gómez Martínez Eulalio 273, 518, 522 Fioravanti Gregorio 615 González Arango Enríque 133 Fiori Valeriano 53 González Bernardo 300 Fisichella Rino 296 González González José 274, 593 Flores Interiano Saúl Orlando 369 Gonzalez Venegas Sandra Carolina 413 Fluder Pérez Enrique 626 Gori Nicola 11 Fochericni Odoardo 97, 306, 545 Gorzołka Rafał 271 Foley Antonio 191 Grallet Jean-Pierre 396 Francesco d’Assisi (san) 436 Grasveld Angelinus 196 Francesco Patton 157 Greco Francesco 305 Francesconi Lorenzo 417 Greco Orazio 530 Franchi Giovannina 548 Grisales Arias Antonio José 41 Francis John 591 Gristina Salvatore 530 Francisco Ademir 300 Gruca Remigiusz 271 Franco Antonio 166 Grzybowski Mieczysław 192 Frankovich Lawrence 504 Guarch Sancho Alfred 423 František Jeroným Jurka 273 Guereta Iñarritu Ignacio M. 191 Fratini Luigi 420 Guerra Vicente Patricio 300 Freiberger Geraldo Antônio 193 Guertin Eugène 195 Freyer Jean-Baptiste 520, 525, 589 Guesser Germano 501 Frugoni Chiara 413 Gutiérrez Olmos José Enid 397, 574 INDEX NOMINUM 635

Gye Yeong Paulo Koh 42 José Rodríguez Carballo 500 Gyung Ho Francis Ki 42 Jovanović Neven 601 Jurisich Melvin 501, 593 H Jurka Jeroným 344 Halflantes François 192 Haller Jeffrey 298 K Hamada Ohtaroh 591 Kagenzi Theonest 272 Hardin John 369, 584 Kaisermann Giorgio 625 Harding Ignacio 501, 593 Kalfic Berislav 197 Hartmann Jorge 165 Kania Jarosław 159, 563 Hasegawa Jun 591 Kapitanović Vicko 506 Havron Daniel 199 Karaula Marijan 600 Hechich Barnaba 474, 508 Kato Shoko 144 Hernández Agustín 56, 57 Kauser Tibor 346 Hernández Martín Jesús 159 Kelčić Stjepan 344 Hernández Venegas Miguel Ángel 273 Kelly Thomas 423 Hernánez Jesús 348 Kemiveš Mirko 600 Herrera Antonio 298, 525 Khanyile Makhomba 146 Herrera Cruz Antonio 42 Khathi Mnelisi 146 Hession Dominic 146 Ki Francis 591 Higgins Michael 559 Kibuzehose Nicodeme 272 Hon Tai-Fai Savio 530 Kim Simon 591 Hoogenboom Rob 593 Kim Vianney John Mary 591 Hooij Wiro 625 Klapheck Norbert 624 Horta Jorge 56 Klarić Petar 272 Huang John Baptist 343 Kodžoman Joško 272, 504, 506 Hubaut Michel 187 Koepchen Remberto 620 Huerta Muro Juan María 184 Kohler José 396 Kolenko Vlado 560 I Komáromi Elöd 273 Ianniello Vincenzo 501, 593 Kopysteryński Dobrosław 563 Iannuzi Sabino 530, 586 Kordić Augustin 600 Ibañez Neira Rodolfo 41 Korošak Bruno 187, 615 Igl Miriam 123 Koschny Franciszek Jacek 422 Imola Patrizio 193 Kovač Primož 560 Inácio João 579 Kowalski Kajetan Pawel 42, 593 Iñaki Galarraga Luis Bolaños 574 Kraj Jerzy 165 Iovine Claudio 530 Kröger Franz Josef 41 Irizar Arabaolaza Ramon 191 Krzywański Albert 271 Iyoku Akihiro 591 Kuam Hugh 159 Kule Matthias 272 J Kungys Astijus 41 Jaeger David-Maria 53 Kvaka Jeremias 563 Kyo Noriko 147 Jang Pyo Leo Jeong 42 Janka Filemon 273, 563 L Jarquin Guadalupe 558 La Piana Calogero 530 Jechich Dario 193 Laibach Markus 59 Jehdan Raymundus Petrus 624 Lalanne Stanislas 346 Jimenez Herra Walter 558 Landel Vincent 60 Jiménez Rafael 397 Laneville Augustin 626 Jiří Šenkýř 344 Lanzillotta Francesco 365, 530 Joannes Vittorino 198 Lanzone Damiano 195 Joâo Evodio 159 Lati Giancarlo 56, 370, 594 Joly Dominique 346, 396, 574 Lauriola Luigi 273 Jordá José Antonio 347 Lazzeri Lorenzo 417 Jordan Jeffery 503 Le Roy Yves 196 Jori Gusmerotti Silvio 622 Leanza Giuseppe 530, 539 636 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3

Leclerc Eloi 615 Margalit Meir 166 Leclerc Ernest 628 Maria Francisca del Niño Jesus 306 Lee Catherine 146 Marija Franciska del Crocifisso 344 Lesino Antonietta 549 Marinčić Jozo 274 Lima Tamares Luis Fernando 520 Mariottini Benvenuto 197 Lin Bonaventura 591 Mariscál Oliva Godofredo 193 Linadi Kanto 559 Marmorino Adolfo 272 Linden Bruno 97 Maroncelli Settimio 197 Lino Benedetto 147 Marques da Silva Danilo 191 Lins de Araújo Marconi 41 Martinelli Paolo 99, 295, 515 Liroy Ortega Mario 369, 393, 499, 525, 567 Martinez Charlie 272 Lis Albert 627 Martínez de Ilarduia Juan M. 271, 361 Lizotte Venance 627 Martínez Fresneda Francisco 56 Loche Giovani 560 Martínez Gutíerez Carlos 423 Lodolini Ubaldo 621 Martínez Manjón Eugenio 274, 593 Londoño Ernesto 526 Martino Costanzo 629 Longlais Fernand 420 Marto António 283 López Eduardo 298 Maryjka Rufin 159, 369, 504, 563 Lopez Faundez Antonio 93 Marzo Oscar Mario 59 López Miguel Angel 575 Mascarenhas Sidney 500, 520 López Ramírez Eduardo 159 Mastrofini Fabrizio 296 Lorca Planes José Manuel 516 Mastromatteo Alessandro 520 Lovato Stefano 376 Mastropierro Antonio 190 Luca Massimo 56 Masuku Gladis 559 Lucas Moral José María 271 Matarazzo Graziano 629 Luiz Angelo José 153 Matela Bennet 147, 559 Luiz dos Santos Roberto 60 Mathew Saji 500 Lukovits Milán 273 Matić Ivan 145-147, 343-346 , 558, 560 Lushchak Nil Yuriy 614 Matić Mate 272 Lušina Branko 615 Matsumoto Iwao 591 Luzi Giovanni 198 Matuła Bogusz 56 Matura Thaddée 312 M Mauro Muldoon Tomás Andrés 185 MacCraith Michael 600 Mayer Felix 419 MacMahon Joe 503 Mazzei Franco 604 Maestroni Giulio 628 Mazzeschi Teodoro 416 Maggioni Enzo 274, 284, 593 Mbak Gustave 499 Magro Joseph 63, 502, 518, 593 Mbonyintege Smaragde 346 Magyar Gergely 273 McGrath Aidan 127, 158, 185, 271, 352, 369, 477, Maiarelli Andrea 600 500, 592 Maistro Giuseppe 194 McGrath Brendan 522 Malakauskis Algirdas 146 McKenna Hugh 159 Malandrino Giuseppe 530 Međugorac Tomislav 627 Malatesta Lorenzo 630 Melicías Vitor 283 Maliaño Anselmo 559 Melone Mary 56, 371, 513 Mancuello Antonio 398 Memmo Pasquale 193 Mandić Dominik 145 Menegatti Valentino 502, 594 Manhiça Alfredo Mauricio 56 Menor Vargas Neri 41 Mannes João 501 Merta Kordian 499 Manns Fréderic 163, 352, 516 Mesgun Amanuel 558 Marangi Ettore 447 Messa Pietro 56, 179, 595, 599 Marchal Roger 149, 153, 155, 158, 369, 396, 574, 530, Meza Cardona Ernesto 273 563, 574, 574, 589, 593 Meza Francisco Javier 472, 566 Marchese Enzo 530 Micallef Marcellino.499 Marchioni Antônio Carlos 500 Michali Flawian 271 Marciniak Bernard 273 Michalski Klaudiusz 42, 273, 592 Marcone Domenico Anastasio 194 Mickutė Virginija 146 Marecki Eliot 159, 563 Midverite Monika 146 INDEX NOMINUM 637

Miele Bruno 274, 593 Nosić Stipe 271 Miguel Escribano Arráez Ángel Noto Giuseppe 511, 530 Mihaljević Ivanka 600 Ntambwe Jean-Bertin 499 Mikombe Alex Ilunga 499 Numgaudis Gedimias 41 Milicias Vitor 564 Nuñez María Consuelo 343 Mirri Franco 501, 593 Nykiel Krzysztof 599 Modena Zotto Valerio 625 Moghal Peter 159 O Mokry Bob 59 O’Connor John 584 Molina Jaramillo Ramón Darío 185 Obico Baltazar 369, 591 Monotoya Garcia Rafael 190 Occhiuto Fabio 365 Monti Dominic 503 Oh Paolo Sangseon 593 Montoya Peña Dante 41 O’Leary Rory 624 Montubia Andrés Olmedo Ana Maria 559 Morales Francisco 41, 298 Olsthoorn-Harun Martin 593 Moretti Michele 416, 620 Onorati Eliseo 420 Moriu Nicolas 396 Oppes Stefano 520 Mosca Giovanni 420 Orlovac Ivo 274 Mosoli Winifred 146 Oršolić Jozo 274 Moya Juan Carlos 348 Ortiz Eugenio 300, 393, 400 Mrnjavac Josip 601 Ostojić Zoran 624 Mubangizi Agapitus 272 Otazua Luis 145 Mukamazimpaka Nathalie 346 Ottenbreit Estêvão 59, 153, 502 Müller Inácio João 369, 400, 500, 575 Overend Rigillo Sandro 499 Muñoz Martín Francisco 195 Murat Pio 346 P Muratore Salvatore 530 Padovese Luigi 513 Murhabale André 499 Paleari Francesco 91 Murkley Damien 629 Palese Lorenzo 623 Muro Aréchiga Juan Ignacio 273 Pamplany Babu Jose 500 Murphy Jude R. 621 Panella Davide 587 Murphy Laurence 625 Papa Diana 102, 123 Murphy Venard 194 Papež Viktor 272 Musa Pierre 60 Papi Pierini Luis 622 Muscat Noel 560, 618 Pappalardo Carmelo 520 Myppan Titus 629 Pappalardo Salvatore 530 Paras Alvin Artemio 591 N Parillo Emery D. 194 Nappo Costantino 194 Pastrán Gonzáles Teodoro 190 Natalini Fernando 622 Patteyn Jacques-François 627 Nayagam James 500 Patton Fancesco 369, 530 Ndreka Paulin 559 Pavić Stjepan 601 Negrín Airán 147 Payette Albert Wilfred 627 Neumann Lotario 153 Paz Carlos 397, 574 Ngendahayo Faustin 346 Pazzini Massimo 56, 514, 516 Ngomanzungu Kizito 346 Pecci Ronald 503 Nguyen Paul DinhVinh 591 Pegoraro Claudio 343, 591 Nguyen Phuoco John 591 Pejić Marinko 600 Nguyen Van Si Ambrogio 42, 501, 593 Pellejero Balda Jesús 191 Niccacci Alviero 615 Peloquin Anthony 421 Niemier Roch 416 Penna Romano 513 Nieradzik Dobiesław 273 Pennisi Michele 530 Nikel Robert 273 Pepe Franco 273 Nikl Petr 540 Perantoni Pacifico 588 Niño Daniel 147 Percan Josip 474, 508, 509, 520 Nithack Chagas Eduardo 492 Pereira Beatrice 123 Noonan Patrick 413 Pereira Hermenegildo 153 North Miriam 59 Pérez Lionel 147 638 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3

Perry Michael Anthony 53, 56, 126, 158, 303, 369, Reddy Sleeva 500 447, 509, 563, 584, 592 Redlon Reginald Anthony 626 Perugini Luigi 63, 370, 594 Redoblado Lino Gregorio 591 Pessoa Rivera Aurelio 159 Řehoř Mareček 620 Petti Diego 196 Reisch Wendelin 423 Peverada Enrico 309 Relota Miro 273 Pezzoni Candido 194 Reschiglian Massimo 272, 274, 275, 593 Pflanzer João 629 Restrepo Giraldo Carlos Arturo 41 Philips Theodoriek 418 Reyes Carlos 559 Piccirillo Michele 162 Reynoso Álvarez José de Jesús 520 Pico Juan Alberto 397, 398 Rezar Vladimir 601 Pieczka Krystican 59 Ríos Lara Arturo 59, 298, 299, 525 Pieragostini Giovanni 621 Riquelme Oliva Pedro 516 Pinter Tomaž 560 Ríus Pérez Juan Bautista 629 Pio XII 588 Robert Pascal 59 Pisapia Alberto 284 Robinson Jack Clark 272 Piscitello Primo 584 Robledo Sebastián 397, 398 Pizzaballa Pierbattista 160, 369, 561 Rocca Giancarlo 369 Plogmann Norbert 41, 189, 195 Rocha Grande Emilio 284 Polimeno Giuliano 420 Rodríguez Carballo José 21-40 passim, 43, 52, 53, 99, Polonijo Mate 271 102-117 passim, 124, 144, 145, 153-158 passim, Polverino Agostino Maria 522 158, 160, 169, 179, 209-269 passim, 271, 295, 297, Porro Pasquale 474, 508, 509 336, 341, 343-367 passim, 373-376 passim, 377, Porta Aguilar Marcos 398 387, 388369, 399, 411, 443-497 passim, 500, 507, Portasik Richard 421 508, 509, 517, 519, 525, 530, 537, 539, 540, 563-585 Pozo Almeida Fernando 499 passim, 589, 592, 592, 614, 605, 611 Pozzevon M. Antonietta 615 Rodriguez Elisa 145 Précaro David 492 Rodríguez Fernández Víctor 192 Prejs Roland 312 Rodríguez López Vidal 43, 49 52, 53, 55, 56, 59, 282- Pretashi Lula 559 293 passim, 401, 483, 502, 503, 504, 507, 509, 517, Prpa Marko 272 518 Puente Olivera Pedro 575 Rodríguez Rivera Fernando 41 Puljić Vinko 345 Rodríguez Román Francisco Javier 57 Puodziunas John 159 Rojas Teresita 145 Puodziunas John 42 Romeo Paolo 530 Puodziunas John 584 Roncero José M. 348 Pyka Jonasz 271 Rossi Francesco 499 Pyrek Juliusz 312 Rossi Giovanni 159, 190, 499, 620 Rossi Luigi 604 R Roussey Marie Colette 595 Radić Teo 601 Rowland Vincent Paschal 623 Raffaele Delle Nocche Ruano Santateresa Pedro 42, 593 Ramírez Augusto Raffaele 547, 548, 549 Rubio Juan José 619 Ramirez Monasterio A. Rafael 307 Ruggenthaler Oliver 159 Ramon Garcia Carlos 273 Runje Domagoj 505 Ramos Angela 558 Rupnik Filip 560 Ramos Novoa Mario Wilson 41, 159 Rusconi Valerio 423 Ramos Valmir 41, 274, 492 Rapacz Rafaela Marta 312 S Rapisarda Alfio 530 Sabak James 504 Raspanti Antonino 530 Šabić Nedjeljko 272 Rastočić Petar 272 Sadílek Jakub František 273 Rathouský Filip Jan 273 Sainz José M. 348 Raurell Frederic Sáiz Peréz Odorico 618, 624 Ravasi Gainfranco 432, 588 Saladino Luigi 530 Razionale Alma Letizia 187, 615 Salas José Luis 397 Reartes Pablo 398, 575 Salcedo Haro Maseo 421 Recchia Stefano 509 Samudio Peter Simon 145 INDEX NOMINUM 639

Sánchez Caro José Manuel 516 Sławomir Oder 43 Sanchez Garcia Clara 97 Smith Paul 369 Sánchez Hortelano Juan Pedro 624 Soer Elisabeth 615 Sander Elżbieta 312 Solares Cristobal 518 Sandri Leonardo 15, 303 Soldovieri Terenzio 424 Sangseon Oh Paolo 501 Soler Gadea Andrés 423 Šanko Tomislav 271 Solibar Eufrosino 60 Santiago Ortega Felipe de Jesús 273 Sommaggio Desiderio 622 Santos Ballesteros Edgar 501, 593 Sonnet Lionel 418 Santos Carlos 60 Sorrentino Domenico 102, 156 Santos José Francisco de Cassia dos 501 SostenesTorres Velasco 60 Saris Ambrosius 196 Souza Alencastro Marcalo 520 Savelli Augusto 615 Spencer William 584 Sboarina Giancarlo 499 Spengler Evaristo P. 501 Scabio Tonino 530 Spengler Jaime 575 Scandella Angela 567, 573 Staudinger Siegfried 418 Scanlon Columba 623 Šteko Miljenko 600 Scarsella Sante 192 Sterkaj Flora 559 Schalück Hermann 457 Stevens Alexander 419 Schauerte Antonio 274 Štivar Bonaventura 344 Scheeler Jeffrey 584 Strčić Ivan 146 Schembri Guido 197 Stronach Mary 559 Schillings Philippe 397 Studenović Ivica 601 Schmitz Gerold 193 Stulić Anselmo 271 Schmucki Albert 53, 284, 594, 615 Styś Zenon 312 Schneider Felipe 630 Sucuzhanay F. 566 Schneider Herbert 615 Sucuzhañay Yumbia Freddy Rafael 472 Schwerz Nestor Inácio 59, 124, 158, 300, 369, 394, 399, Surufka Mike 526, 530, 447, 563, 574, 575, 578, 580, 581, 582, Sweetser Johannes 191 584, 591, 592 Sykuła Marek 312 Sciortino Justin 622 Syukur Paskalis Bruno 158, 367, 369, 447, 591, 592 Scuccimarri Alfonso 419 Szabó Xavér 273 Sdringola Paolino 194 Szlachciuk Maciej 312 Seaman Cyril 626 Szovák Kornél 413 Sedda Filippo 187 Sztyk Witosław 42, 593, 506, 563 Segovia Marín Luis Enrique 41 Szymański Jozue 271 Seidensticker Philipp 196 Sella Pacifico 602 T Semedo Moises 284 Tade Benedict 191 Semren Marko 345 Taggiasco Claudio 417 Serri Carlo 586 Tagliani Tiziano 309 Serventi Silvia 310 Tagliari Mário Luiz 501 Sesar Ivan 345 Takeshi Odaka Linus 147 Sesto Gianfranco 298 Talens Albiñana Esteban 271 Short William 503 Tamagno Chiara 166 Shurley Maynard 272 Tamburello Adolfo 603 Siarkiewicz Szczepan 521 Tan Jenny 343 Siedlecki Zdzisław 192 Taroni Massimiliano 59 Siekierka Ernest Karol 56, 158, 312, 360, 369, 447, Tasselli Leonardo 196 563, 539, 592 Taty Pascal 272 Sikora 273 Tausch Leander 627 Sikora Bogdan 344 Tavares Diane Steeven 500 Sileo Leonardo 614 Tedoldi Massimo 53, 59, 153, 295, 298, 299, 375 Silva Flores Rodolfo 628 Teixeira Rodrigues José 42 Silvestri Valvasori Flaerdi 492 Temelso Amanuel Mesgun 343 Šimunović Domagoj 601 Tepert Darko 271, 504 Šipoš Jan 601 Terada Yasuko 144 Sisto Gianfrancesco 153 Tesaříková Alexandra 344 640 AN. CXXXI – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2012 – N. 3

Thavamanickam Lawrence 559 Verdesoto Walter Romeo 525 Timmermann José Carlos 419 Verna Antonia Maria 92 Tirado Aaron 518, 519 Viallet Ludovic 595 Tlucek Ed 503 Vicente Felipe 157 Tobin Joseph 129 Vigo Pio Vittorio 530 Tolosa Manuel Guillermo 198 Villalobos Oscar 134 Tolu Nicola 191 Villani Antonio 419, 625 Tomiri Giuseppe 273, 530 Villela Miguel 559 Tommaselli Luigi 418 Viney Marie-Laure 615 Tonna Ivo 618, 623 Violi Giorgio 622 Topic Mato 59 Visala Aku 514 Torraza Mario 557 Vítores Artemio 354, 561 Trajbarič Metod 560 Vlašić Josip 345 Trávez Fausto 526 Vlašić Petar 626 Trujillo Cano Amando 145, 146, 343 Vlk Miloslav 539 Tshikez Marcel 59 Vodopjanovas (Genadijus) Linas 185 Tsutao Nagayama 144 Voight Simao 153 Turcotte Rufin 624 Volardi Salvatore 360 Turek Boguslaus 306 Volgger Erich 192 Turner Evenie 146 Vrebac Pero 59, 601 Twahirwa Theoneste 272 Twal Fouad 161 W Wach Marek 507 U Wal Noel 417 Udovičič Ante 272 Waligóra Jacek 312 Ueno Masami 144 Walsh Flavian 623 Undri Ernesto 417 Walter Francis William 158, 369, 447, 584, 463, 592 Urbański Stanisław 312 Walter Ronald 504 Urbina Rodríguez José Alirio 41 Weimert Volkwin 422 Urbistondo Salaberria Inocencio 192 Wen Rosa 343 Urcelay Mendizabal José Angel 191 Wienk Melchiades 421 Uribe Fernando 187, 519 Williams Peter 126 Uriburu Fuentes José 623 Williams Rowan 434 Urso Paolo 530 Wilson Maria Giovanna 306 Vaiani Cesare 375, 502, 589 Woo Michael 146 Valencia Hernández Gabriel 273 Valenziano Crispino 372 Y Valer Dominik Daniel 273 Yakit Jaime 591 Vallejo Mauro 300 Yeong Seong Antonio Woo 42 Valvasori Flaerdi Silvestre 500, 589 Younes Ibrahim 191 Van Adrichem Theo 284 Van Den Eijnden Jan 369 Z Van der Horst Vincentius 195 Zagarella Enzo 530 Van Hecke Didier 298 Zambrano Victor 59 Van Kampen Theofoor 195 Zannin Mauro 298 Van Volsem Gaétan 195 Zapata Buitrago José Javier 423 Van Zaalen Richard 621 Zarri Gabriella 309 Vanboemmel Fidêncio 500 Zavarella Salvatore 198 Vander Horst Koenraad 196 Zdrzalek Kazimierz 190 Varano Camilla Battista (santa) 89 Zegarra Ponce Guido Santiago 41 Vasil’Cyril 304, 516 Żeglin Dymitr 563 Vasko Peter 162 Železnjak Željko 145, 159, 344, 506 Vasques Carreira Gilmar 500 Zen Ze-Kiun Giuseppe 530 Vauchez André 594 Zungu Mduduzi Vincent 127, 153, 158, 369, 574563, Velasco Torres Sostenes 298 574, 577, 592 Vélez Peñafiel Alonso 499 Zuriarrain Urretabizkaia J. Telesforo 271 Vella Joseph 421 Vella Rosario 530 TABULA MATERIARUM PERIODICI ACTA ORDINIS FRATRUM MINORUM (An. CXXXI, IANUARII-DECEMBRIS 2012 - N. 1-3) EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS nella Casa della Vergine...... 209 2. Carta a los Hermanos jóvenes de la Orden con oca- sión del 4° Capítulo de las Esteras...... 210 N. 1 3. Encuentro de los Presidentes de las Conferencias...... 248 1. Messaggio per la celebrazione della XLV Giornata 4. Omelia in occasione dell’invio missionario...... 258 Mondiale della pace...... 3 5. Omelia in occasione della solennità di sant’Antonio 2. Messaggio della Commissione Episcopale della di Padova...... 260 CEI per la 16a Giornata Mondiale della vita consa- 6. Carta a las Hermanas de la OIC de Santa Beatriz de crata (2 febbraio 2012)...... 7 Silva...... 262 3. L’arcivescovo Braz de Aviz in occasione della 7. Omelia in occasione di varie ricorrenze...... 265 Giornata mondiale dedicata alle religiose e ai religiosi.. 9 8. Discorso alla Marcia Francescana 2012 ...... 267 4. Benedetto XVI, Riflessione all’Angelus...... 11 5. L’arcivescovo Braz de Aviz incontra in Uganda su- periore e superiori maggiori dell’Africa e del Mada- N. 3 gascar...... 12 1. Messaggio al 23° Congresso Mariologico Mariano 6. Lettera della Congregazione per le Chiese Orientali Internazionale...... 443 ai Vescovi per l’annuale Colletta per la Terra Santa .... 14 2. Lettera del Ministro e Definitorio generale per la Fe- 7. Messaggio di Benedetto XVI in occasione del cen- sta di san Francesco...... 444 tenario della conversione di santa Chiara...... 15 3. Lettera all’Ordine per la beatificazione di Fr. Allegra 8. Messaggio di Benedetto XVI per la XLIV Giornata e dei Martiri di Praga...... 447 mondiale di preghiera per le vocazioni...... 17 4. Presenza dei Frati nel territorio di altre Province...... 448 5. Omelia alla Veglia di preghiera per la beatificazione di Fr. Allegra...... 450 N. 2 6. Sussidio del Definitorio generale sulla «nostra iden- 1. Discorso di Benedetto XVI in occasione della visita tità francescana»...... 452 al Santuario della Verna...... 203 7. Omelia per la Festa di san Francesco...... 462 2. Il cardinale João Braz de Aviz sui carismi nella 8. Omelia nell’Eucaristia di ringraziamento per la bea- Chiesa...... 205 tificazione dei martiri di Praga...... 464 3. Messaggio per la XLVI Giornata Mondiale delle 9. Intervención en el Sinodo de Obispos...... 465 Comunicazioni Sociali...... 206 4. Discorso all’Angelus...... 208 10. Omelia per l’inaugurazione dell’Anno Accademico 2012-2013...... 467 N. 3 11. Mensaje de apertura al V Congreso Latino America- 1. Messaggio per la 7ª Giornata per la salvaguardia del no de Educadores Franciscanos...... 469 creato...... 429 12. Homilía en la Eucaristía final del V Congreso Inter- 2. Udienza ai Partecipanti al 23° Congresso Mariologi- nacional de Educadores Franciscanos...... 470 co Mariano Internazionale...... 431 13. Homilía en la Profesión solemne...... 472 3. Omelia per l’apertura dell’Anno della fede...... 433 14. Intervento del Ministro generale all’Atto accademi- 4. Discorso all’Angelus...... 436 co in onore del beato Giovanni Duns Scoto ...... 474 5. Messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale...... 437 15. Omelia nella Giornata delle Case dipendenti dal Mi- 6. Discorso all’Udienza Generale...... 439 nistro generale...... 479 16. Omelia nella Celebrazione in onore del beato Maria Gabriele Allegra...... 480 17. Convocatoria del Congreso Internacional de Asís...... 482 EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 18. Homilía de conclusión del encuentro con los Visita- dores generales...... 483 19. Saludo inicio del servicio como Presidente...... 485 N. 1 20. Homilía para el 400 aniversario de la Provincia de la 1. Incontro del Ministro e Definitorio generale con i Asunción...... 487 Ministri provinciali e Custodi...... 21 21. Homilia para a Profissão Solene ...... 489 1. Omelia conclusiva...... 21 22. Homilia para ereção da Custódia do Sagrado Co- 2. Accompagnamento dei Frati difficoltà...... 22 ração de Jesus...... 491 2. 3° Congresso dei Commissari di Terra Santa...... 23 23. Carta con motivo de la Navidad 2012...... 492 1. Relazione del Ministro generale ...... 23 24. Omelia nella Messa di mezzanotte...... 496 2. Homilía de apertura...... 27 3. Homilía de clausura...... 29 4. Mensaje final...... 30 3. Omelia all’apertura dell’Anno Giubilare del San- E SECRETARIA GENERALI tuario francescano di Ponticelli...... 33 4. Carta con ocasión de la Pascua 2012...... 35 N. 1 5. Omelia alla conclusione della commemorazione 1. Capitulum Prov. S. Fidei in Columbia...... 41 della consacrazione di santa Chiara...... 38 2. Capitulum Prov. Ss. XII Apostolrum in Peruvia...... 41 3. Electio extra Capitulum Prov. S. Casimiri in Lithuania.. 41 N. 2 4. Electiones Prov. S. Elisabeth in Germania...... 41 1. Omelia in occasione della rinnovazione dei voti 5. Capitulum Prov. S. Antonii Patavini in Brasilia...... 41 642 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

6. Capitulum Intermedium Prov. Ss. Martyrum Corea- 5. Incontro formativo con la Fraternità “G. Allegra...... 53 norum in Corea ...... 42 6. Incontro formativo del Ministro generale con la 7. Visitatores generales...... 42 Fraternità “G. Allegra”...... 53 8. Domus suppressæ...... 42 7. Incontro dei SGFS della Famiglia Francescana...... 54 9. Notitiæ particulares...... 42 8. Tavola rotonda sulla formazione...... 54 9. Ritiro formativo della COMPI-SUD...... 55 N. 2 2. Notitiæ particulares...... 55 1. Capitulum Prov. Dalmatiæ S. Hieronymi, Croatia...... 271 2. Capitulum Prov. S. Hedvigis in Polonia...... 271 N. 2 3. Passaggio ad altro Istituto...... 271 1. Informe del Secretario general al Consejo Interna- 4. Capitulum Prov. Franciscanæ de Arantzazu un Hi- cional para la Misión y la Evangelización...... 277 spania...... 271 2. Congreso continental de formación para Europa 5. Electiones Fund. «Notre-Dame-d’Afrique»...... 272 Occidental y para Tierra Santa ...... 282 6. Capitulum Intermedium Prov. Nostræ Dominæ de 3. Informe del Secretario general en el Encuentro con Guadalupe in USA...... 272 los Presidentes de las Conferencias OFM...... 289 7. Capitulum Prov. S. Francisci in Africa (Kenia) et Madagascaria...... 272 N. 3 8. Capitulum Prov. Ss. Redemptoris in Croatia...... 272 1. Congressi Continentali ...... 503 9. Capitulum Prov. Apuliæ S. Michaëlis Archangeli in 2. Pontificia Università Antonianum ...... 507 Italia...... 272 3. Visite...... 517 10. Capitulum Prov. B. Juniperi Serra in Mexico...... 273 4. Fraternità Francescana Internazionale “Beato Ga- 11. Capitulum Intermedium Prov. S. Francisci Assi- briele Allegra” ...... 517 siensis in Polonia...... 273 5. Notitiæ particolares...... 519 12. Capitulum Intermedium Prov. S. Venceslai in Rep. Ceca...... 273 13. Capitulum Intermedium Prov. Magnæ Dominæ Hungarorum in Hungaria...... 273 E SECRETARIATU PRO 14. Capitulum Intermedium Prov. S. Crucis in Bosnia/ Herzegovina...... 273 EVANGELIZATIONE ET MISSIONE 15. Visitatores generales...... 274 16. Domus suppressæ...... 275 N. 1 17. Notitiæ particulares...... 275 1. International Council for the Missions and Evange- lization (ICME)...... 59 N. 3 2. Il cardinale João Braz de Aviz su vita consacrata e 1. Capitulum Intermedium Prov. S. Francisci de Quito nuova evangelizzazione...... 60 in Aequatoria...... 499 2. Capitulum Prov. S. Benedicti Africani in Rep. Congo.. 499 N. 2 3. Electio extra Capitulum Prov. S. Pauli Apostoli in 1. Nuova Evangelizzazione e carisma francescano...... 295 Melita...... 499 2. Incontro con il Pontificio Consiglio per la NE ...... 295 4. Electio extra Capitulum Prov. Ss. Petri et Pauli in Italia.499 3. Invio di nuovi missionari ...... 297 5. Cust. Aut. Ss. Cordis Iesu in Brasilia erectio...... 499 4. Encuentro del Secretariado para las Misiones y la 6. Electiones Cust. Aut. Ss. Cordis Iesu in Brasilia...... 500 Evangelización...... 298 7. Capitulum Prov. S. Crucis in Brasilia...... 500 5. Encuentro de Animadores en Congo Brazzaville...... 299 8. Capitulum Intermedium Prov. S. Thomæ Apostoli in 6. Visita a la Fraternidad misionera en Requena...... 300 India...... 500 9. Capitulum Intermedium Prov. Immaculatæ Concep- N. 3 tionis BMV in Brasilia...... 500 1. Un progetto francescano di evangelizzazione antici- 10. Visitatores Generales...... 501 pava alcune linee del concilio già negli anni Qua- 11. Notitiæ particulares...... 501 ranta del Novecento ...... 523 2. V Congreso Internacional de Educadores Franciscanos. 525

E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS E PROCURA GENERALI

N. 1 N. 2 1. Incontri/Avvenimenti...... 43 1. Richiesta del Procuratore generale circa la Fonda- 1. Festa della Pontificia Università Antonianum e del zione bizantina in Ucraina...... 303 Gran Cancelliere...... 43 2. Risposta della Congregazione...... 303 – Breve cronaca...... 43 – Saluto del Rettore Magnifico della Pontificia Uni- versità “Antonianum”...... 43 – Intervento del Segretario FeS...... 47 E POSTULATIONE GENERALI – Discorso del Gran Cancelliere...... 50 2. Consiglio Internazionale per la Missione e l’ evangelizzazione OFM...... 52 N. 2 3. Commissione per la qualità della Pontificia 1. Validitas Iuridica Inquisitionis Dioecesanae super Università Antonianum...... 52 miro in Causa Venerabilis Servi Dei Francisci M. 4. Master in Formazione...... 53 Greco declaratur...... 305 TABULA MATERIARUM 643

2. Ponens in Causa Servae Dei Mariae Franciscae a martyrio in Causa Servi Dei Gjon Gazulli declaratur...96 Vulneribus nominatur...... 305 8. Facultas Transumptum Inquisitionis Dioecesanae 3. Ponens in Causa Servae Dei Ioannulae Franchi no- in Causa Servi Dei Friderici De Aguinaga López minatur...... 305 aperiendi...... 96 4. Notitiae particulares...... 306 9. Notitiae particulares...... 96

N. 3 1. Beatificationis Venerabilis Servi Dei Gabrielis Ma- riae Allegra...... 529 EX OFFICIO PRO MONIALIBUS 2. Beatificatinis Venerabiles Servi Dei Friderici Bach- stein et Sociorum...... 537 N. 1 3. Decretum super martyrio Venerabilis Servi Dei Fri- 1. 2° Congresso Inter. delle Presidenti OSC...... 99 derici Bachstein et XIII Sociorum...... 541 1. Cronaca...... 99 4. Decretum super virtutibus Venerabilis Servi Dei 2. Omelia d’apertura...... 102 Raphaëlis Delle Nocche...... 543 3. Relazione del Ministro generale...... 104 5. Decretum super martyrio Venerabilis Servi Dei Odo- 4. Messaggio di Mons. João Braz de Aviz...... 117 ardi Focherini...... 545 2. Congresso degli Assistenti OFM delle Federazioni 6. Validitas Iuridica Inquisitionis Dioecesanae in Causa delle Clarisse e delle Concezioniste...... 123 Servae Dei Mariae Margaritae Diomirae a Verbo 1. Crónica...... 123 Incarnato Dei declaratur...... 546 2. Relazione di Fr. Giacomo Bini...... 135 7. Facultas Transumptum Inquisitionis Dioecesanae in 3. Relazione del Ministro generale...... 138 Causa Servi Dei Augusti Raphaelis Ramìrez Mona- sterio aperiendi...... 547 N. 2 8. Facultas Transumptum Inquisitionis Dioecesanae in 1. VI Giornata di studio sull’Osservanza francescana Causa Beatae Margaritae Colonna aperiendi...... 547 al femminile...... 309 9. Facultas Transumptum Inquisitionis Dioecesanae in 2. Simposio clariano a Varsavia...... 312 Causa Servae Dei Mariae Annae Alberdi Echezar- 3. Carta con motivo de la Fiesta de Santa Clara...... 312 reta aperiendi...... 547 4. Omelia per la conclusione dell’VIII Centenario 10. Notitiae particulares...... 548 della consacrazione di Chiara e della Fondazione dell’OSC...... 338

STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM EX OFFICIO OFS (31 Decembris 2011) N. 1 1. Roma - Incontro con i nuovi Ministri provinciali N. 1 I. Relatio de statu personali et locali Ordinis...... 63 e Custodi OFM ...... 145 II. Fratres omnes unicuique Provinciae vel Cust. Aut. 2. Roma - Visita dell’Ambasciatore di Croazia presso adscripti...... 67 la Santa Sede...... 145 III. Fratre et domus secundum regiones...... 71 3. Paraguay – Corso sull’assistenza IV. Status domun et presentia fratum in singulis nationibus...74 all’OFS-GIFRA ...... 145 V. Provinciae vel Cust. Aut. juxta...... 77 4. Corea – Capitolo nazionale elettivo dell’OFS...... 146 VI. Incrementum vel decrementum numeri fratrum...... 79 5. Lituania – Corso di formazione per gli Assistenti VII. Inter 2010 et 2011 comparatio...... 83 spirituali OFS-GiFra e Incontro nazionale della GiFra146. VIII. Alumni cursus Philosophiae, Theologiae et ad 6. Sudafrica – Visita pastorale...... 146 Gradus Academicos...... 86 7. Sudafrica – Capitolo elettivo nazionale dell’OFS...... 146 8. Croazia – Corso di formazione per gli Assistenti spirituali OFS-GiFra...... 147 9. Cuba – Capitolo nazionale elettivo dell’OFS...... 147 E POSTULATIONE GENERALI 10. Giappone – Capitolo nazionale elettivo dell’OFS...... 147 11. Roma – Riunione della Presidenza CIOFS...... 148 N. 1 1. Litterae Apostolicae quibus beatae Camillae B. Va- N. 2 rano Sanctorum honores decernuntur...... 89 1. Taiwan – Costituita la Fraternità nazionale dell’OFS.343 2. Litterae Decretales quibus Venerabili Servo Dei F. 2. Argentina – VIII Congresso Latino Americano Paleari Beatorum honores decernuntur...... 91 dell’OFS e della GiFra...... 343 3. Litterae Decretales quibus Venerabili Servae Dei 3. Croazia – Celebrazione del 20° Anniversario della Antoniae Mariae Verna Beatorum honores decer- Gioventù Francescana ...... 343 nuntur...... 92 4. Repubblica Ceca – Capitolo nazionale elettivo 4. Decretum super martyrio Venerabilis Servi Dei An- dell’OFS...... 344 tonii Faundez Lopez, OFM et Sociorum ...... 93 5. Croazia – Professione solenne e incontro con le 5. Validitas Iuridica Inquisitionis Dioecesanae super Clarisse di Spalato...... 344 martyrio in Causa Servorum Dei Vincentii Pren- 6. Bosnia/Erzegovina – Celebrazione del 20° Anni- nushi et Sociorum declaratur...... 95 versario della Gioventù Francescana...... 345 6. Validitas Iuridica Inquisitionis Dioecesanae super 7. Francia – Primo Congresso Europeo OFS-GiFra ...... 345 martyrio in Causa Servi Dei Aloisii Paliq declaratur....95 8. Rwanda – Visita fraterna e pastorale e primo Capi- 7. Validitas Iuridica Inquisitionis Dioecesanae super tolo nazionale elettivo dell’OFS...... 346 644 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

N. 3 celebrazioni in onore di sant’Antonio...... 359 1. La formazione di una nuova Farternità dell’OFS...... 551 1.5. Visita alla Provincia di Santa Maria degli 2. Iter per il riconoscimento di una Fraternità naziona- Angeli in Polonia...... 360 le emergente e per la costituzione di una Fraternità 1.6. Visita a la Provincia de Arantzazu (España)...... 360 nazionale...... 552 1.7. Visita alla Provincia di Napoli...... 364 3. Guida per la Costituzione di una Fraternità della GiFra.554 1.8. Il Ministro generale incontra i Definitòri 4. Messaggio ai Fratelli e alle Sorelle dell’OFS e della del Sud-Italia365 GiFra d’Europa ...... 556 1.9. Visita alla Provincia di Calabria...... 366 5. Nicaragua – Capitolo nazionale elettivo dell’OFS...... 557 1.10. Visit to the Franciscan Foundation in 6. Croazia – Celebrazione degli 800 anni dalla venuta di Thailand...... 367 san Francesco in terra croata...... 558 2. Fonti storiche francescane e dibattito conciliare...... 367 7. Nigeria – Visita Fraterna e Pastorale all’OFS ...... 558 3. Incontro dei Presidenti delle Conferenze con il De- 8. Zimbabwe – Capitolo dell’OFS ...... 559 finitorio generale...... 369 9. USA – Capitolo dell’OFS...... 559 4. Una giornata di studio alla Pontificia Università 10. Honduras – Capitolo dell’OFS...... 559 Antonianum...... 370 11. Roma – Riunione della Presidenza CIOFS...... 559 5. Quarto Capitolo delle Stuoie under ten OFM...... 373 12. Albania - Capitolo nazionale elettivo dell’OFS...... 559 6. L’impresa di Fedele da Fanna OFM in giro per 13. Italia (Roma) – Incontro con i Visitatori generali l’Europa alla ricerca di manoscritti...... 390 OFM...... 560 7. Conferencia bolivariana en Asamblea...... 393 14. Slovenia – Capitolo Nazionale elettivo dell’OFS...... 560 8. È aperto a Roma il Museo dei Cappuccini...... 394 15. Terra Santa – Visita e Incontri di formazione...... 560 9. Chapitre des Nattes des Provinces françaises...... 395 10. Apertura del Año Jubilar del IV Centenario de la Fundación de la Provincia Franciscana de la Asun- ción de la Sma Virgen del Río de la Plata...... 397 E “SERVITIO PRO DIALOGO” 11. Seminario en la Pontificia Universidad Antonianum. 398 12. 22ª Assemleia Geral da UCLAF...... 399 N. 1 3° Seminario francescano sull’Ecumenismo e il Dialo- N. 3 go interreligioso in America Latina...... 149 1. De itineribus Ministri Generalis 563 1.1. Incontro del Ministro e Definitorio generale con la Conferenza Nord Slavica...... 563 1.2. Visita a Portugal...... 564 AD CHRONICAM ORDINIS 1.3. Visita a la Provincia de san Francisco de Ecuador.564 1.4. Incontro fraterno delle Case dipendenti dal Mi- N. 1 nistro generale a Roma...... 567 1. De itineribus Ministri Generalis...... 153 1.5. Bruxelles: envoi en mission du Frère Ettore...... 573 1.1. Incontro con la Fraternità “Notre-Dame 1.6. Encuentro con Frailes, Clarisas y laicos franci- des Nations”...... 153 scanos...... 574 1.2. Visita a la Fundación “Inmaculada Mai 1.7. Visita à Província s. Francisco de Assis...... 575 de Deus” de Angola...... 153 1.8. Visita à Província santa Cruz...... 578 1.3. Visite du Ministre Général au monastère 1.9. Visita à Custódia Sagrado Coração de Jesus...... 580 des Clarisses...... 155 1.10. Visita à Fundação Nossa Senhora de Fátima...... 581 1.4. Conmemoración de la consagración de 1.11. Visita à Casa do Noviciado Comum ...... 582 santa Clara de Asís...... 156 1.12. Visita à Província do Santíssimo Nome ...... 583 1.5. Capitulo de las Esteras/CONFRES...... 157 1.13. Historic Meeting of the General Minister with 1.6. Rencontre du Ministre Général et de son the Seven Provincial Definitories of the United Définitoire avec la Conférence de la COTAF...... 157 States...... 584 2. Incontro dei Ministri e Custodi con il Ministro e il 1.14. La partecipación en la clausura de las celebra- definitorio generale...... 158 ciones del sexto anniversario de la Rábida...... 585 3. Cronaca del 3° Congresso Internazionale dei Com- 2. La Peregrinatio del Corpo di san Bernardino da Sie- missari di Terra Santa...... 160 na nel Sannio e nell’Irpinia...... 585 4. Un aspetto centrale nella vita consacrata...... 169 3. Il 23° Congresso Mariologico Mariano Internazionale.587 5. Rileggendo “Vita Consecrata” a distanza di 15 anni.. 175 4. Rencontre d’automne des Definitoires provinciaux 6. Chiara d’Assisi e le fonti clariane. Edizioni e tradu- de la COTAF...... 589 zioni. Un bilancio a 35 anni da una fortunata inizia- 5. Província Santa Cruz em Capítulo eletivo...... 589 tiva...... 178 6. East-Asia Conference Met in Nagasaki, Japan...... 591 7. Lettera di fr. José Rodríguez Carballo all’OFM...... 179 7. Incontro del Ministro e Definitorio generale con i Vi- 8. Esprit d’Assise...... 181 sitatori...... 592 9. Notitiæ particulares...... 184 8. VIIème journée d’étude sur l’Observance franciscaine au féminin Sainte Colette de Corbie...... 594 N. 2 9. Predicatori e confessori istruzioni per l’uso...... 596 1. De itineribus Ministri Generalis...... 347 10. VII Stage di archivistica per operatori negli archivi 1.1. Capítulo de las Esteras de los Hermanos delle famiglie francescane...... 599 Menores de España...... 347 11. Le Fonti Francescane in lingua croata ...... 600 1.2. Ejercicios espirituales del Ministro general y 12. Convegno di studio per i 70 anni dall’istituzione su Definitorio en Tierra Santa...... 352 della Provincia Salernitano-lucana dei Frati Minori... 601 1.3. Visita a la Provincia de Nuestra Sra. de 13. Le condizioni per essere significativi oggi ...... 605 Regla de Granada (España)...... 355 14. Concluso l’“Anno Clariano” ...... 611 1.4. Partecipazione del Ministro generale alle 15. Notitiæ particulares...... 614 TABULA MATERIARUM 645

BIBLIOGRAPHIA 3. Anno 2006 mortui sunt...... 190 4. Anno 2007 mortui sunt...... 190 5. Anno 2008 mortui sunt...... 191 N. 1 6. Anno 2009 mortui sunt...... 191 1. Libri...... 187 7. Anno 2010 mortui sunt...... 191 2. Extracta...... 187 8. Anno 2011 mortui sunt...... 191 9. Anno 2012 mortui sunt...... 193 N. 2 1. Libri...... 413 N. 2 1. Mons. Leonardo Bernacchi...... 415 N. 3 2. Anno 2010 mortui sunt...... 416 1. Libri...... 615 3. Anno 2012 mortui sunt...... 416

N. 3 1. Fr. George Aquilina...... 617 NECROLOGIA 2. Fr. Ivo Tonna...... 618 3. Mons. Odorico Sáiz Pérez OFM...... 618 N. 1 4. Fr. Bernardo Giuliani...... 619 1. Fr. Norbert Plogmann OFM ...... 189 5. Anno 2012 mortui sunt...... 620 2. Fr. Ortensio Gionfra...... 189