UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA Martedì, 07 ottobre 2014 UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA Martedì, 07 ottobre 2014

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07/10/2014 Prima Pagina Il Sole 24 Ore 1 07/10/2014 Prima Pagina Italia Oggi 2 07/10/2014 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 3 07/10/2014 Prima Pagina La Voce di Romagna 4 Enti locali

07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 1 Aumenta il gettito di Iva e rendite 5 07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 2 CARMINE FOTINA «Pronti a nuovi investimenti ma servono regole certe» 6 07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 3 Renzi: «I sindacati ci diano una mano Comuni, tassa unica» 9 07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 5 Le misure allo studio 11 07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 5 MARCO ROGARI Municipalizzate, incentivi alle fusioni 12 07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 6 Entrate, in aumento Iva e rendite 14 07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 6 NICOLETTA PICCHIO Il traino dei Fondi Ue su crescita e occupazione 16 07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 9 BEDA ROMANO Ue pronta a bocciare il budget francese 18 07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 10 LINA PALMERINI Pd di Renzi: tra le Pmi il picco dei voti 20 07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 11 MATTEO MENEGHELLO Servola, firmata la vendita ad Arvedi 22 07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 13 La Rho­Monza arriva oggi davanti al Tar 24 07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 13 SARA MONACI Sogemi, privatizzazione lontana 26 07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 16 In breve 28 07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 19 SILVIA ZANARDI L' industria del turismo fa rete con Club di prodotto e «Dmo» 29 07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 20 L' export trova nuove strategie 31 07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 20 LAURA LA POSTA La rotta del «Bacalà», un ponte con la Norvegia 33 07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 31 Utility, piano da un miliardo per favorire... 35 07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 41 L' illegittimità travolge le liti in corso 37 07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 44 Inquilini obbligati in via autonoma 39 07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 44 Previsti due scaglioni per le detrazioni e un altro sconto per ciascun... 40 07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 44 Storici e inagibili, taglio del 50% 41 07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 45 ROSSELLA CADEO La competitività passa dall' efficienza 43 07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 45 Un settore che può creare 500mila posti di lavoro 45 07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 46 MICHELA FINIZIO Edilizia in cerca di un futuro green 47 07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 46 I NUMERI 49 07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 46 GIAMBATTISTA MARCHETTO Oltre il risparmio, leva di sviluppo 50 07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 47 IL FONDO NAZIONALE 52 07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 49 Pronte le modifiche al Codice antimafia 53 07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 51 In breve 54 07/10/2014 Italia Oggi Pagina 2 EDOARDO NARDUZZI Confindustria è un residuo del passato Renzi e Marchionne l' hanno... 55 07/10/2014 Italia Oggi Pagina 8 GIORGIO PONZIANO Pizzarotti (Pr) messo in castigo 57 07/10/2014 Italia Oggi Pagina 9 MARCO BERTONCINI L' Ndc stretto fra Renzi e il Cav 60 07/10/2014 Italia Oggi Pagina 12 GIOVANNI BUCCHI Regioni, e Umbria da unire 62 07/10/2014 Italia Oggi Pagina 23 GIUSEPPE RIPA E DUILIO LIBURDI Professionisti, prelievi liberi 64 07/10/2014 Italia Oggi Pagina 25 CRISTINA BARTELLI Inquilini, Tasi al buio 66 07/10/2014 Italia Oggi Pagina 25 Norme antimafia al secondo correttivo 67 07/10/2014 Italia Oggi Pagina 26 Le Entrate sostengono l' erario 68 07/10/2014 Italia Oggi Pagina 28 PAGINA A CURA DI MATTEO BARBERO Inquilini, la Tasi resta un rebus 69 07/10/2014 Italia Oggi Pagina 28 RISPOSTE A CURA DI SERGIO TROVATO tasi/italiaoggi risponde 71 07/10/2014 Italia Oggi Pagina 29 IGNAZIO MARINO Social housing, 1,8 mld a riposo 73 07/10/2014 Italia Oggi Pagina 33 ALESSANDRA RICCIARDI Nuovi prof con tutele crescenti? 75 07/10/2014 Italia Oggi Pagina 35 CARLO FORTE Ecco i soldi per lo straordinario 77 07/10/2014 Italia Oggi Pagina 35 FEDERICO UNNIA Il comune aumenta le tariffe? Può farlo, nessun diritto alla... 79 07/10/2014 Italia Oggi Pagina 37 EMENAULE MICUCCI La formazione si valuta a parte con Valef, il sistema autofinanziato 81 07/10/2014 Italia Oggi Pagina 45 ANDREA SECCHI Un buon design per il datacenter 83 07/10/2014 Italia Oggi Pagina 46 EDOARDO NARDUZZI Agenda digitale, per evitare la rottamazione Renzi coinvolga Boschi 85 Web

06/10/2014 larepubblica.it (Bologna) Distretti industriali Emilia, bene l' export 87 07/10/2014 lugonotizie Successo per la trasferta austriaca del cantautore Michele Fenati 88 07/10/2014 lugonotizie A Fusignano due serate con Grandezze & Meraviglie, il festival... 89 07/10/2014 lugonotizie 'Incontri della Pieve', domenica a Bagnacavallo si parla dell'Evangelii... 90 07/10/2014 lugonotizie Il 13 ottobre sesta edizione della disfida del cappelletto a cura di Slow... 92 07/10/2014 lugonotizie Matrix a Conselice, soddisfazione del Partito socialista per la decisione... 94 07/10/2014 lugonotizie Cotignola, c'è tempo fino al 17 ottobre per iscriversi... 95 07/10/2014 lugonotizie LA POSTA DEI LETTORI / Il problema delle auto di fronte alla scuola... 96 07/10/2014 lugonotzie Il Mercatino Regionale Francese arriva in Largo Repubblica a Lugo 98 07/10/2014 lugonotzie In aumento i controlli contro lo spaccio davanti alle scuole 99 07/10/2014 lugonotzie Educational Tour Emotional Wine & Food Hospitality (EW.HO) 100 07/10/2014 PavaglioneLugo.net Il 23 novembre le elezioni in una regione importante 101 07/10/2014 PavaglioneLugo.net Ancora soddisfazione per il successo delle Primarie 103 07/10/2014 PavaglioneLugo.net Cooperare per competere 104 07/10/2014 PavaglioneLugo.net Educational Tour Emotional Wine & Food Hospitality (EW.HO) 105 07/10/2014 PavaglioneLugo.net Premio europeo 2014 per la promozione d'impresa 106 07/10/2014 PavaglioneLugo.net La variazione del bilancio 2014 del "Comune della Bassa Romagna" 108 07/10/2014 PavaglioneLugo.net Brutta avventura di viaggio per Stefano Laghi, globetrotter low cost 109 07/10/2014 PavaglioneLugo.net Sportinsieme 111 07/10/2014 PavaglioneLugo.net Corsi dell'Università per Adulti a Cotignola 112 07/10/2014 PavaglioneLugo.net Festival della storia 113 07/10/2014 PavaglioneLugo.net Lugo Vintage 114 07/10/2014 PavaglioneLugo.net Grandezze & meraviglie 115 07/10/2014 PavaglioneLugo.net Il Mercatino Regionale Francese 116 07/10/2014 PavaglioneLugo.net Tra fucili e social network 117 07/10/2014 Più Notizie Unigrà, Surgital e Golfera in difesa del distretto agroalimentare... 118 07/10/2014 Più Notizie In arrivo a Lugo il mercatino regionale francese 120 06/10/2014 Ravenna Today Redazione Turismo, 11 tour operator stranieri alla scoperta dei prodotti del... 121 06/10/2014 Ravenna Today Redazione Sesta edizione per la disfida del cappelletto 123 06/10/2014 Ravenna Today Redazione Sfilata di beneficenza: al Teatro Almagià la seconda edizione di... 125 06/10/2014 Ravenna24Ore.it Un educational tour in Romagna fra operatori stranieri e media nazionali 126 07/10/2014 Settesere.it Lugo, la piscina comunale ha riaperto i battenti 127 07/10/2014 Settesere.it Cotignola, grave danno alla conduttura idrica, tecnici a caccia della... 128 Il Resto del Carlino Ravenna

07/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 12 L'INTERVENTO Fiumi: facilitare gli interventi 129 07/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 21 MONTANARI LORENZA «Ridiamo lustro al Pavaglione partendo da alcuni piccoli... 130 07/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 21 PARTONO I CORSI DI LINGUA ITALIANA PER STRANIERI 132 07/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 21 In tutta la Bassa si susseguono i compleanni ultracentenari 133 07/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 21 SCARDOVI LUIGI Tornano in azione i truffatori dello specchietto, però restano a... 134 07/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 23 Fuzzi: «Ambulatorio gratuito non solo a Lugo» 135 07/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 23 FILIPPI DANIELE Un altro aereo recuperato dalla Raf 136 07/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 23 SAVIOLI MONIA Cento bambini assistiti grazie agli aiuti bagnacavallesi 138 07/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 23 Nuovo concorso per le classi del 'Berti' dedicato alle erbe officinali 139 07/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 26 RICCI ROSANNA Da Guido Guidi ai nuovi volti della ceramica 140 07/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 26 Fotografia al Convento di San Francesco 142 Corriere di Romagna Ravenna

07/10/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 9 Emergenza droghe nelle scuole Il prefetto ordina più controlli 143 07/10/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 13 Falso e arresto illegale, indagati due agenti 145 07/10/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 13 In 1.100 per 54 posti da "adb 146 07/10/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 13 Musica barocca francese all' auditorium Corelli di Fusignano 147 07/10/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 13 :Università per gli adulti quattro corsi a Cotignola 148 07/10/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 13 Sapori e artigianato delle regioni francesi 149 07/10/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 24 "Violin acrobatique" per Hell e Scholz 150 La Voce di Romagna Ravenna

07/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 4 Distretti, vola l' abbigliamento a Rimini: +6,9% 151 07/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 16 Ottime prestazioni degli studenti faentini anche nelle sole prove di... 153 07/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 18 Rubano le fedi e gioielli ad anziani Giovani alla sbarra 154 07/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 18 Lugo, una sera tra fucili e social network 155 07/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 18 Droga a scuola, controlli a raffica 156 07/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 18 Al Pavaglione sapori di Francia 157 07/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 18 Tour operator scoprono la Bassa 158 07/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 18 Dalla cultura romagnola al tango argentino Nuovi corsi a Cotignola 159 07/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 42 Nel 1915, la, la notte tra il 23 e il 24 maggio 160 7 ottobre 2014 Il Sole 24 Ore

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Tengono le entrate fiscali complessive nei primi otto mesi dell' anno (­0,4%) Aumenta il gettito di Iva e rendite Fusione partecipate: sconti nella manovra ­ Renzi: tassa unica nei Comuni.

Tengono le entrate tributarie: tra gennaio e agosto il gettito è ammontato a 266 miliardi (­ 0,4% sullo stesso periodo 2013): 2 miliardi in più dall' Iva e raddoppio per l' incasso sulle rendite, cala l' Ires. Nella manovra si delineano intanto interventi per 24 miliardi: in arrivo incentivi alle fusioni tra le municipalizzate. Il premier Renzi annuncia: «Dal 2015 ci sarà un' unica tassa nei Comuni, che poi decideranno l' aliquota». Pesole, Rogari e Patta u pagine 3, 5 e 6.

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Enti locali

INTERVISTAJoe JimenezCeo Novartis. «Pronti a nuovi investimenti ma servono regole certe» LAVORO.

Carmine Fotina ROMA Pronti a rilanciare sull' Italia, ma a patto di regole certe e politiche pro innovazione. Joe Jimenez, Ceo della multinazionale Novartis, è tra i manager del settore farmaceutico che hanno incontrato ieri il premier Matteo Renzi per valutare investimenti e impegni per l' occupazione nel nostro Paese. Le parole di Jimenez, in questa intervista concessa al Sole 24 Ore, sono l' immagine fedele di quello che in modo sempre più evidente è una sfida per il governo Renzi: creare lavoro attraendo capitali stranieri richiede un lavoro paziente fatto di ascolto, dialogo, risposte da fornire a chi deve essere convinto a scegliere l' Italia. «Con il premier ­ spiega Jimenez ­ abbiamo avuto un incontro molto promettente. È stato positivo vedere il suo entusiasmo nel promuovere l' economia in Italia. C' è stato uno scambio di idee su come incrementare la produzione, le esportazioni dall' Italia e l' occupazione dell' intero settore facendone un hub europeo». Mr Jimenez, siete presenti in Italia da molti anni e da qui esportate in giro per il mondo.

Questo significa che siamo un Paese ideale per investire? Devo dire che finora l' Italia è stato un luogo interessante per investire perché dispone di una forza lavoro altamente qualificata per l' innovazione nel campo farmaceutico. Ma ci sono una serie di elementi, di cui abbiamo parlato con il vostro primo ministro, che potrebbero rendere per noi l' Italia più attraente. Abbiamo esposto a Renzi l' intenzione di scegliere il nostro stabilimento in provincia di Napoli (Torre Annunziata) per la produzione del nuovo farmaco per l' insufficienza cardiaca attualmente in fase di valutazione a livello internazionale. Si tratterebbe di incrementare produzione e occupazione. Ma per andare avanti abbiamo bisogno di un contesto migliore, sia per la certezza delle regole sia per l' aspetto fiscale.

Condizioni per investire ancora? Di che tipo? In Italia abbiamo investito negli ultimi anni circa 1 miliardo di euro e vogliamo aumentare l' entità di questo impegno. In particolare, investiremo circa 200 milioni nei prossimi due anni in sperimentazioni cliniche. Ma l' Italia deve sapere che rischia di accumulare un gap con altri Paesi, come la Francia ad esempio, che incentivano l' innovazione con un tax credit molto interessante. E questo è stato un tema Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 6 7 ottobre 2014 Pagina 2 Il Sole 24 Ore

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affrontato nell' incontro con Renzi, così come quello delle regole.

Che cosa contestate al governo? Chiediamo semplicemente certezza. Ci sono due elementi da considerare. Il primo è la prevedibilità della spesa sanitaria: tutte le regioni hanno tempistiche molto diverse nel rimborso dei farmaci e questo in taluni casi determina tempi troppo lunghi per la commercializzazione. Occorrerebbe dunque aumentare la velocità dei rimborsi. In secondo luogo è necessario applicare in modo più stringente il contesto regolamentare Ue. Mi riferisco a quanto deciso dal vostro governo con il decreto legge del marzo 2014 in materia di farmaci da utilizzare "off label": comprendiamo la necessità di risparmiare, ma questo deve avvenire senza vanificare gli sforzi di chi ha investito nella ricerca di farmaci con licenza.

Il deal che avete avviato con Glaxo prevede la cessione della divisione vaccini, quindi anche dell' attività dello stabilimento di Siena. Tutto questo in che modo è compatibile con l' impegno sull' Italia? La nostra volontà di investimento è confermata, anche se con un riorientamento verso altre aree come i farmaci innovativi. Quanto al sito di Siena, che verrà trasferito nella prima metà del 2015, Glaxo ha già assicurato che se permangono le condizioni positive in Italia lo stabilimento rivestirà un ruolo importante per tutto il settore dei vaccini del gruppo.

L' Italia è tristemente nota per il ritardo dei pagamenti della Pa, ancor più grave nel settore sanitario. Anche questo vi preoccupa? È ovvio che questo rappresenti un problema per un' azienda come Novartis, ma devo dire che nell' ultimo anno in questo campo abbiamo notato dei progressi. Nel frattempo siete stati multati dall' Antitrust, insieme a Roche, per il caso Aventis­Lucentis. Un brutto colpo d' immagine Posso ribadire la nostra linea, oggetto di un ricorso del Tar del Lazio. La presunta intesa restrittiva della concorrenza non può configurarsi perché si tratta di due molecole dalle caratteristiche ben differenti. Siamo certi che il Tar farà chiarezza.

Tra meno di un anno salirà alla guida della federazione continentale di settore. Di che cosa ha bisogno l' industria europea per ripartire? Semplificare e sostenere l' innovazione. Le faccio un esempio. La politica di riduzione dei prezzi nel settore sanitario adottata da molti Paesi europei crea alla lunga un problema di sostenibilità dell' innovazione. Prendiamo il caso di Novartis: possiamo dialogare con i governi sia come produttore di generici di qualità, ma a basso costo, sia di farmaci innovativi. I primi consentono al servizio sanitario di ridurre i costi, ma questo margine dovrebbe essere utilizzato per premiare chi investe in innovazione. Se così non sarà, l' Europa dovrà fare i conti con la possibilità che grossi flussi di investimento si spostino verso altre mete, come gli Usa o la Cina.

Che cosa si aspetta dalle istituzioni europee: ancora rigore o più flessibilità per la crescita? È un bel dilemma. In linea teorica occorrerebbe un nuovo equilibrio tra la spesa per stimolare la crescita economica e un approccio responsabile alle finanze pubbliche. Ma facciamo un passo indietro: il modo migliore per assicurare crescita e posti di lavoro tenendo al tempo stesso le finanze sotto controllo è stimolare gli investimenti privati. Il Regno Unito di Cameron è stato un ottimo esempio: due­tre anni fa ha varato incentivi per attrarre gli investimenti dell' industria privata e oggi ha tassi di crescita tra i più elevati in Europa. Ecco, devo dire che oggi incontrando Renzi ho avuto la sensazione che ho avuto due­ tre anni fa in Regno Unito, che si punta a stimolare gli investimenti privati per generare occupazione. La mia idea è che se il vostro premier rende l' Italia più attraente per gli investimenti privati, non sarà necessario spendere: sarà l' industria privata a generare nuovo lavoro. © RIPRODUZIONE RISERVATA a pagina 15 L' incontro a Palazzo Chigi tra il premier e i colossi del

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farmaco.

CARMINE FOTINA

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Enti locali

Il premier. Alla Merkel: stiamo facendo le riforme. Renzi: «I sindacati ci diano una mano Comuni, tassa unica»

ROMA Il dado è tratto: come era già nell' aria da qualche giorno sarà fiducia sul Jobs act, in tempo per portare a casa l' approvazione del Senato alla legge delega durante il summit Ue di domani a Milano. E sull' articolo 18, oggetto dello scontro interno al Pd, non ci saranno modifiche alla legge delega. Solo l' impegno da parte del governo a tenere conto nei decreti attuativi delle indicazioni contenute nel documento approvato dall' ultima direzione del Pd (la reintegra resterebbe, oltre che per i licenziamenti discriminatori, anche per alcune fattispecie «particolarmente gravi» di licenziamento disciplinare). D' altra parte su una vera "rivoluzione" nel mercato del lavoro Matteo Renzi ha messo la faccia davanti all' Europa, e presentarsi davanti alle cancellerie europee con una riforma annacquata per via delle mediazioni con la sinistra interna (come accusa l' alleato Angelino Alfano) è l' ultima cosa che vuole. Il premier va dritto, e va all' incontro con i sindacati di questa mattina con le idee chiare e non certo per trattare su ciò che è già stato deciso. «La reintegra per licenziamenti discriminatori ovviamente non si tocca ­ dice un Matteo Renzi dal linguaggio più semplice e più "toscano" del solito mentre parla al pubblico di Rete 4 durante la trasmissione Quinta colonna diretta da Paolo Del Debbio ­. Ma se un lavoratore perde il suo posto di lavoro perché l' imprenditore non ce la fa più non si può dire "no, tu lo devi tenere". Non si può caricare sull' imprenditore il costo sociale». Lo Stato deve riscoprire «la bellezza del prendersi cura», dice Renzi riferendosi all' introduzione di un sussidio di disoccupazione universale e al rafforzamento delle politiche attive del lavoro per accompagnare il disoccupato nella ricerca di un nuovo impiego. È soprattutto una questione di giustizia, spiega il premier: «Se uno lavora in un' azienda con 16 dipendenti è tutelato, se lavora in un' azienda con 13 dipendenti non lo è. Se una ragazza incinta è dipendente di un certo tipo è tutelata, sennò no». Una questione di giustizia, ma anche una riforma in grado di attrarre investimenti e capitali, avverte il premier: «La vera scommessa è far ripartire gli investimenti». E ai sindacati, per i quali Renzi riaprirà stamane la storica Sala Verde di Palazzo Chigi («mi dà un po' noia l' idea di questi tavoloni...», dice comunque in tv rimarcando l' allergia del "rottamatore" per le vecchie liturgie), che cosa chiederà il premier? «Chiedo di darci una mano. Non voglio scardinare le regole del mercato del lavoro. La colpa è sempre degli altri o c' è anche una responsabilità da parte dei sindacati?». Poi un messaggio alla minoranza del Pd («non dobbiamo far fuori nessuno») e uno a Bruxelles, in

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particolare alla Cancelliera Angela Merkel: «Attenti ai conti ma intanto stiamo facendo le riforme. E allora "mammamia", se ci mettiamo un anno in più ad arrivare a questo benedetto pareggio di bilancio, va bene comunque. La battaglia sulla maggiore flessibilità in Europa la dobbiamo vincere noi». Infine, una promessa: «Non da quest' anno perché c' è la Tasi che è una scelta del passato, ma dal 2015 ci sarà un' unica tassa, secca, chiara nei Comuni per case, strade, asili, giardini e servizi. Il Comune deciderà quale aliquota mettere e sarà responsabile davanti ai cittadini». Em. Pa. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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Enti locali

Le misure allo studio

Le misure allo studio COSTO DEL LAVORO La dote destinata al taglio del costo del lavoro, non solo attraverso la via contributiva ma anche con un intervento diretto sull' Irap, potrebbe essere di oltre 3 miliardi LA RIDUZIONE 3 miliardi PATTO DI STABILITÀ L' allentamento del patto di stabilità interno dovrebbe liberare, per gli enti locali, un miliardo di euro per sbloccare alcune opere pubbliche attualmente ferme RISORSE DISPONIBILI 1 miliardo SANITÀ Si punta a ottenere dai 700 ai 900 milioni dalla sanità anzitutto attraverso la proroga per tutto il 2015 del taglio del 5% dei prezzi di riferimento dei dispositivi medici I RISPARMI 700­900 milioni BENI E SERVIZI Da 2 a 4 miliardi dei tagli complessivi (8­10 mld) dovrebbero arrivare dalla stretta sugli acquisti di beni e servizi di ministeri, sanità, regioni e comuni I TAGLI 2­4 miliardi TAX EXPENDITURES Ancora da definire la portata dell' intervento sugli "sconti" fiscali. La potatura delle tax expenditures garantirebbe da un minimo di 700 milioni a un massimo di quasi 2 miliardi INTERVENTO MINIMO 700 milioni MINISTERI Un terzo dei tagli di spesa allo studio del governo dovrebbe arrivare dai risparmi di competenza dei ministeri. La somma potrebbe aggirarsi attorno a 2­3 miliardi di euro LE RIDUZIONI DI SPESA 2­3 miliardi.

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Enti locali

La lunga crisi. Municipalizzate, incentivi alle fusioni Manovra: interventi per 24 miliardi, coperture per 13 ­ Più risorse al taglio del cuneo.

Dino Pesole Marco Rogari ROMA Nel rush finale verso l' approvazione il 15 ottobre della legge di stabilità pesa l' incognita dei tagli effettivi che si riusciranno a realizzare e del prospettato intervento sulle «tax expenditures». Se ne è discusso ieri a palazzo Chigi in vari incontri tra il premier Matteo Renzi e il ministro dell' Economia, Pier Carlo Padoan, il commissario alla spending review Carlo Cottarelli e il direttore generale del Tesoro, Vincenzo Lavia. Al momento l' importo complessivo della manovra, tenendo conto degli 11,5 miliardi che saranno recuperati dallo scarto che separa il deficit tendenziale del 2015 (2,2% del Pil) da quello programmatico (2,9%) si aggira attorno ai 20 miliardi nell' ipotesi di un apporto congiunto dei tagli e della razionalizzazione delle agevolazioni fiscali nei dintorni degli 8 miliardi. Ma l' asticella ­ si conferma in ambienti governativi ­ potrebbe salire a quota 24 miliardi qualora l' apporto di questi due interventi fosse più consistente. Potrebbe così crescere la dote per il taglio del costo del lavoro, non solo attraverso la via contributiva ma anche con un intervento sull' Irap, per un totale di non meno di 3 miliardi. Le coperture complessive della "stabilità", che prevederà una serie di incentivi per favorire la fusione delle municipalizzate, oscillerebbero tra i 12 e i 13 miliardi, maggiori entrate comprese. La lista degli interventi è al momento ancora in progress e il governo assicura che non sono previsti aumenti dell' Iva. La conferma riguarda la stabilizzazione del bonus Irpef da 80 euro, che richiede un finanziamento di circa 7 miliardi, la proroga dell' ecobonus al 65%, il finanziamento dei nuovi ammortizzatori sociali (1,5 miliardi). Vi si aggiungerebbe l' allentamento del patto di stabilità interno per gli enti locali (1 miliardo), la stabilizzazione di parte dei precari della scuola (1,5). Resta da definire l' impatto di un eventuale primo intervento sul Tfr, oggetto oggi del confronto tra governo e sindacati accanto alla riforma del mercato del lavoro. È una corsa contro il tempo, anche per i contemporanei impegni internazionali che vedranno impegnato in particolare Padoan. Domani sera il ministro volerà alla volta di Washington per l' assemblea del Fmi, per poi trasferirsi a Lussemburgo lunedì e martedì (sono in agenda le riunioni di Eurogruppo ed Ecofin). Anche alla luce degli impegni internazionali del ministro dell' Economia, la legge di stabilità dovrebbe essere varata il 15 ottobre, l' ultimo giorno utile del "calendario europeo". I tecnici del governo hanno insomma a disposizione più di una settimana per comporre il mosaico degli interventi. Molti i nodi da

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 12 7 ottobre 2014 Pagina 5 Il Sole 24 Ore

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sciogliere. Sul versante dei tagli mancherebbero ancora all' appello almeno 2­4 miliardi per centrare l' obiettivo degli 8­10 miliardi. Almeno un terzo dovrebbe arrivare dalla nuova stretta sugli acquisti di beni e servizi. E la stessa leva sarà utilizzata per ottenere come minimo dai 700 ai 900 milioni dalla sanità anzitutto attraverso la proroga per tutto il 2015 del taglio del 5% dei prezzi di riferimento dei dispositivi medici. Altri 400­500 milioni dovrebbero arrivare da un giro di vite sugli enti previdenziali (Inps e Inail) e potrebbero essere utilizzati per concorrere alla copertura del taglio del costo del lavoro. A circa 2,5­3 miliardi dovrebbe poi ammontare il "conto" per Regioni e Comuni che beneficeranno di un allentamento del Patto di stabilità interno per 1 miliardo. Su questo versante scatterà anche il piano di riassetto delle partecipate, che nasce dal dossier Cottarelli, e dal quale nel 2015 arriverebbero risparmi tra i 500 milioni e il miliardo. Gli incentivi per favorire l' accorpamento delle municipalizzate sarebbero di vario tipo e prevederebbero anche in questo caso un mini­allentamento del Patto di stabilità interno. Quanto agli scatti da sbloccare per il personale del comparto sicurezza, gli 800 milioni necessari sarebbero in parte coperti con i risparmi derivanti dalla fusione del Corpo forestale con la Polizia. Diverse le questioni aperte anche sul fronte fiscale. Oltre al credito d' imposta per la ricerca e alla proroga dell' ecobonus, considerati quasi sicuri, i tecnici stanno valutando altre misure. Come ad esempio il piano per ottimizzare e recuperare l' evasione Iva attraverso il meccanismo del "reverse charge". Il ricorso a questa misura non è però scontato. C' è poi tutta la partita sul rientro dei capitali dall' estero. Solo nel caso in cui la portata della stabilità dovesse sensibilmente lievitare verrebbe invece presa davvero in cosiderazione l' ipotesi di reintrodurre le detrazioni fiscali sulla prima casa. E anche per quel che riguarda la potatura delle tax expenditures c' è ancora da decidere la portata dell' intervento che potrebbe garantire da un minimo di 700 milioni a un massimo di quasi 2 miliardi. © RIPRODUZIONE RISERVATA a pagina 31 Il piano per le utility.

MARCO ROGARI

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 13 7 ottobre 2014 Pagina 6 Il Sole 24 Ore

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La lunga crisi. Entrate, in aumento Iva e rendite Stabile il gettito fiscale complessivo: ­0,4% nei primi otto mesi 2014.

Dino Pesole ROMA Nell' anno in cui il Pil registrerà una contrazione dello 0,3%, le entrate tributarie per ora mostrano una sostanziale tenuta. Stando ai dati diffusi ieri dal ministero dell' Economia, nel periodo gennaio­agosto le entrate tributarie erariali, accertate in base al criterio della competenza giuridica, si sono attestate a quota 266 miliardi, in lieve flessione dello 0,4% rispetto allo stesso periodo del 2013. Un segnale positivo si evidenzia sul fronte dell' Iva che segna un incremento del 3,2% (due miliardi in più di gettito). Nel complesso, le imposte dirette registrano un gettito di 142,6 miliardi, in calo del 3,5% (­5,1 miliardi) nel confronto con i primi otto mesi dello scorso anno. L' Irpef ­ rileva il Mef ­ presenta una leggera variazione negativa dello 0,8% (­928 milioni di euro), che riflette gli andamenti delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato (­0,8%), delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico (­1%) e dei lavoratori autonomi (­2,5%), parzialmente compensati dall' aumento dei versamenti in autoliquidazione (+0,8%). Quanto all' Ires, i dati diffusi ieri evidenziano un calo del 18,7% (­3,5 miliardi), «essenzialmente riconducibile ai minori versamenti a saldo 2013 e in acconto 2014, effettuati da banche e assicurazioni a seguito dell' incremento della misura dell' acconto 2013 fissato», per questi contribuenti, al 130% nel novembre del 2013. In calo anche l' imposta sostitutiva su interessi e altri redditi di capitale si riduce (­ 10,3%), e sul risparmio gestito e amministrato (­26,2%). Un effetto in qualche modo "compensativo" dell' aumento della percentuale dell' acconto dovuto nei mesi scorsi. Il bollettino segnala, invece, un aumento del 110,7% (465 milioni) del gettito dalle ritenute sugli utili distribuiti da persone giuridiche: la spiegazione è riconducibile sia all' aumento dei dividendi dovuti nel 2014 sia a un primo effetto dell' aumento della tassazione sulle rendite (passata dal 20% al 26% dal 1° luglio scorso). Per quel che riguarda le imposte indirette, il gettito è pari a 123,4 miliardi, con un incremento del 3,4% (+4.1 miliardi), rispetto ai primi otto mesi dello scorso anno. Il Mef conferma che per l' Iva l' andamento positivo riguarda in particolare gli scambi interni (+4,1%), mentre il gettito dell' accisa sui prodotti energetici (oli minerali) registra un incremento del 6,8%, principalmente per effetto dell' abolizione della riserva destinata alle regioni a statuto ordinario, che dal mese di dicembre 2013 viene contabilizzata tra le imposte erariali. Le entrate relative ai giochi presentano infine una lieve crescita dello 0,5% (+36

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 14 7 ottobre 2014 Pagina 6 Il Sole 24 Ore

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milioni di euro), mentre gli incassi da attività di accertamento e controllo risultano in crescita del 14,2% (+681 milioni di euro). © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 15 7 ottobre 2014 Pagina 6 Il Sole 24 Ore

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Il rapporto. Tra il 2014 e il 2020 aumento di Pil (2%) e occupati (1%) Il traino dei Fondi Ue su crescita e occupazione

Nicoletta Picchio ROMA. Un aumento del pil e dell' occupazione rispettivamente del 2 e dell' 1%: è questo l' impatto della politica di coesione europea nei principali paesi che ne beneficiano, durante il periodo di attuazione del prossimo programma 2014­2020. Gli effetti positivi si rafforzeranno anche dopo che i programmi saranno arrivati a termine: si stima che entro il 2030 in questi paesi il pil sarà superiore del 3% rispetto al livello atteso senza gli interventi di coesione. Ciò significa che nel periodo 2014­2030 per ogni euro speso nei principali paesi beneficiari si prevede che il pil sia superiore di oltre tre euro. Un effetto moltiplicatore importante, quindi, come emerge dal sesto Rapporto sulla coesione economica, sociale e territorialedella Ue elaborato dalla Commissione europea, presentato ieri in Confindustria. «Se consideriamo i ritardi della spesa del precedente ciclo di programmazione, l' avvio dei nuovi programmi e le risorse nazionali per la coesione ci sono a disposizione circa 20 miliardi per i prossimi 8 anni», ha detto il direttore generale di Confindustria, Marcella Panucci. «È una leva ­ ha continuato ­ che si può considerare decisiva per uscire definitivamente dalla crisi, a patto che l' obiettivo dello sviluppo e della competitività del sistema produttivo sia davvero la stella polare di questa azione di rilancio che riguarda noi e la Ue». Tanto più che, ha spiegato ancora la Panucci, gli interventi del governo, come lo Sblocca Italia, non stanziano risorse aggiuntive e quindi non si inverte la tendenza depressiva degli investimenti pubblici. Un aspetto che ha sottolineato anche Alessandro Laterza, vice presidente Mezzogiorno e Politiche regionali di Confindustria: «la spesa pubblica in conto capitale ha conosciuto una decelerazione drammatica, non solo in Italia. I fondi europei 2007­2013 hanno temperato la brusca caduta degli investimenti pubblici, che c' è stata in tutta l' Europa, non solo da noi, in flessione mediamente del 20 per cento». Ecco perchè, ha aggiunto, il tema della spesa di fondi strutturali «è di assoluta centralità e riguarda tutto il territorio nazionale, anche se in maniera diversa. È miope vedere la questione per ripartizione territoriale, è fondamentale metterlo al centro dell' agenda politica». Al dibattito hanno partecipato Nicola De Michelis, vice capo di Gabinetto del Commissario europeo alle Politiche regionali, che ha presentato il rapporto Ue (si veda il Sole 24Ore di ieri), Marco Magnani, vice capo Dipartimento economia e statistica Bankitalia, Stefano Micossi, direttore generale Assonime, Gianfranco Viesti, docente di Economia applicata all' Università di Bari, e Massimo Sabatini, direttore politiche regionali e coesione di Confindustria. La sfida non è solo rilanciare lo sviluppo, ma anche

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 16 7 ottobre 2014 Pagina 6 Il Sole 24 Ore

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cambiare il modo di funzionare dell' amministrazione pubblica. Troppa frammentazione, mancanza di piani nazionali, fondi europei usati in sostituzione di interventi ordinari. L' ultimo ciclo di programmazione è andato peggio di quello precedente, per una mancanza di attenzione politica. Ora si sta recuperando, ma rischiamo di perdere 6­7 miliardi e di non usare bene quelli del programma 2014­ 2020. È urgente che si attivi l' Agenzia per la coesione e che ci sia un meccanismo di premialità, senza però abbandonare chi resta indietro. Fermo restanto che è necessario un allentamento del patto di stabilità e una maggiore flessibilità a livello Ue. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

NICOLETTA PICCHIO

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 17 7 ottobre 2014 Pagina 9 Il Sole 24 Ore

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La lunga crisi. Ue pronta a bocciare il budget francese Potrebbe essere respinta la finanziaria 2015 che sposta i target di bilancio ­ Rischi anche per l' Italia.

Beda Romano BRUXELLES. Dal nostro corrispondente È un braccio di ferro a colpi di dichiarazioni pubbliche e articoli giornalistici quello che Parigi e Bruxelles stanno affrontando in questi giorni. Bruxelles sta facendo trapelare l' ipotesi di respingere in toto la prossima finanziaria francese (e forse anche quella italiana), nel caso non rispetti il Patto di Stabilità. Ieri il vice presidente designato dell' esecutivo comunitario, Valdis Dombrovskis, ha confermato la flessibilità delle regole, che va applicata in modo trasparente e uguale per tutti. Da giorni ormai si moltiplicano le voci secondo le quali la Commissione Ue potrebbe respingere le finanziarie 2015 della Francia e forse anche dell' Italia, se queste riprendessero le linee­guida dei piani triennali presentati la settimana scorsa da Parigi e da Roma. La Francia ha annunciato di voler rinviare dal 2015 al 2017 la riduzione del deficit sotto al 3,0% del prodotto interno lordo, mentre l' Italia ha spostato sempre al 2017 il pareggio strutturale di bilancio. Nessuno dei due Paesi ha ancora inviato la finanziaria 2015, attesa a Bruxelles entro il 15 ottobre e su cui si baserà poi l' analisi della Commissione europea. Dinanzi alla pubblicazione dei piani triennali, l' esecutivo rumoreggia nervosamente. Ieri il Wall Street Journal dava voce a funzionari comunitari pronti a respingere d' emblée la bozza di bilancio francese. Anche la bozza italiana è a rischio, secondo quanto è emerso da una riunione dei commissari la settimana scorsa. «Non c' è alcuna decisione presa. È prematura qualsiasi previsione, tanto più che non abbiamo ancora ricevuto la bozza di bilancio», ha detto ieri Simon O' Connor, portavoce della Commissione. L' articolo 7 di una recente riforma del Patto di Stabilità dà a Bruxelles due settimane per respingere la finanziaria in toto. Italia e Francia hanno deciso di giocare all' attacco, aprendo nei fatti con i piani triennali una trattativa ex ante con Bruxelles, prima quindi della presentazione ufficiale delle finanziarie. Per tutta risposta, la Commissione ha fatto trapelare sulla stampa posizioni combattive. «La partita è aperta», dice un diplomatico. Si tratta di trovare un equilibrio tra risanamento dei conti pubblici e adozione di riforme economiche. L' Italia sostiene che la crisi economica è una circostanza eccezionale, ai sensi del Trattato, e che come tale dovrebbe essere accordata flessibilità. A Bruxelles non tutti sono d' accordo che la situazione congiunturale rispetti le condizioni previste dal Patto.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 18 7 ottobre 2014 Pagina 9 Il Sole 24 Ore

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Il Governo italiano «non si sente affatto in grave inadempienza», ha detto il sottosegretario agli Affari europei Sandro Gozi. La partita è complicata anche dalla fase di transizione. La Commissione Barroso dovrebbe lasciare il 31 ottobre, mentre la Commissione Juncker dovrebbe debuttare il 1° novembre. In un' audizione ieri qui a Bruxelles, Dombrovskis, responsabile dell' euro e del dialogo sociale, ha spiegato che «bisogna lavorare per rendere compatibile la stabilità di bilancio con la giustizia sociale». L' ex premier lettone, che della lotta al debito ha fatto nel suo Paese una bandiera politica, ha spiegato che la credibilità delle regole di bilancio deve essere salvaguardata, tenendo conto però della loro «implicazione sociale». La struttura della nuova Commissione Juncker prevede che Dombrovskis sovrintenda al lavoro di Pierre Moscovici, commissario agli affari economici. Dinanzi alle domande di molti deputati, incerti sul rapporto tra i due, l' ex premier lettone ha assicurato «piena collaborazione». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

BEDA ROMANO

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 19 7 ottobre 2014 Pagina 10 Il Sole 24 Ore

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Analisi Itanes sul voto 2014, da artigiani e commercianti l' incremento più alto, su i consensi anche di giovani e professionisti. Pd di Renzi: tra le Pmi il picco dei voti Apertura di credito dagli elettori moderati ora messi alla prova da Jobs act e legge di stabilità.

Lina Palmerini «Se un partito conquista oltre il 40% di voti non può che essere un partito che attrae trasversalmente tutti i gruppi sociali. Voglio dire che è molto diverso da un partito del 25% ed è questa la novità, che il Pd di Renzi è diventato un partito cosiddetto "pigliatutto"». Marco Maraffi, professore di sociologia all' Università di Milano, tra i fondatori di Itanes, ha sotto gli occhi i numeri dell' exploit del Pd renziano del maggio 2014 e li confronta con i voti del 2013, con le dovute cautele che racconteremo. Ma per andare subito alla novità di questo 40,8% quello che appare evidente è l' avvicinamento di tutta una fascia ­ artigiani, commercianti, imprenditori e professionisti ­ che prima si tenevano ben lontani dal recinto del centro­sinistra. Insomma, in questo nuovo assetto da partito "pigliatutto", il picco di consensi arriva dalla piccola e media borgesia. «Diciamo che c' è un più 50% circa di voti tra gli artigiani e commercianti, un 20% circa in più da imprenditori e liberi professionisti: è questo il salto in avanti molto forte e più nuovo. Ma come le dicevo all' inizio un partito del 40% copre varie fasce, per esempio gli operai passano dal 20 al 40% di consensi e i disoccupati dal 15% vanno sopra al 40%». In pratica il Pd renziano pesca in tutti i settori, è come se una larga fascia di cittadini si fosse affacciata alla finestra per guardare questo "nuovo" partito ­ e sopratutto questo nuovo leader ­ e ora aspettasse la verifica dei fatti. Parliamo di ordini di grandezza perché ­ come spiega Maraffi ­ i dati presentati provengono da un' indagine "panel", realizzata con metodo CAWI, cioè con interviste via web. Si tratta di un' indagine post­ elettorale delle politiche 2013 basata su 3.008 casi (risposte valide 77,6%) e di un' indagine post­ elettorale delle europee 2014 basata su 3.026 casi (risposte valide 72,8%), stime rielaborate sulla base dei risultati elettorali reali (% su voti validi). Fatte le opportune precisazioni sull' indagine, vale la pena approfondire come sono cambiati i riferimenti culturali e socio­economici di un partito che dal 25% è passato a oltre il 40 per cento. «Renzi è riuscito a impadronirsi di temi che sono tipici di un elettorato moderato. Ma, per il momento, si tratta solo di un' apertura di credito, innanzitutto perché si è votato a maggio e il premier era da poco a Palazzo Chigi; e poi perché si tratta di un' elezione europea e quindi con una valenza diversa da un voto politico». Non solo, l' altro elemento è quell' assenza di avversari ­ che resta ­ e che ha avuto un ruolo.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 20 7 ottobre 2014 Pagina 10 Il Sole 24 Ore

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«Sono infatti convinto che i consensi in più sono arrivati dalla presa d' atto, da parte di molti elettori, della sterilità della proposta dei 5Stelle e di Scelta civica. Il recupero di gran parte del voto giovanile, per esempio, viene dal voto "grillino" così come il consenso di liberi professionisti e dirigenti che avevano votato per Scelta civica». Sta di fatto che i temi che hanno avvicinato molti nuovi elettori hanno molto a che fare con ciò di cui si discute oggi: la riforma del mercato del lavoro, il rapporto con il sindacato, il taglio ai privilegi, il tetto agli stipendi pubblici, la riforma del Senato e della pubblica amministrazione. Riforme messe in cantiere ma non ancora attuate. Riforme in ballo in queste ore come quella del Jobs act (e articolo 18) di cui oggi il premier discuterà con le parti sociali. Ecco, tra lavoro e legge di stabilità si gioca un test cruciale, quello in cui il consenso si radica o si dissolve. Ed è un passaggio scivoloso perché fatto in tempi di crisi economica: c' è poco da distribuire, al di là degli 80 euro, mentre le scelte sul Tfr diventano assai delicate proprio per quella fascia ­ piccole imprese ­ che più di tutte ha scommesso sul Pd renziano. Il Tfr ha infatti due lati: oltre ai lavoratori coinvolge proprio le piccole imprese che sono contrarie a dare i soldi accantonati per il Tfr in un momento di stretta sul credito. Così come il jobs act nel suo complesso, dalla modifica dell' articolo 18 ai nuovi ammortizzatori, coinvolge quei disoccupati che pure hanno scommesso sul Pd renziano. A sinistra, invece, sembra che Renzi abbia già perso. Perché questo partito "catch­all" non ha affascinato gli insegnanti né "le altre partite Iva". «Diciamo che gli insegnanti, prevalantemente donne e molto istruite, in media sono sbilanciate a sinistra e nel 2014 il consenso per il Pd non è aumentato. Così come è sceso quello delle partite Iva e co.co.pro». Eppure il premier continua a guardare a sinistra, magari a quell' area di dipendenti pubblici e privati che pure hanno aumentato i consensi verso il Pd 2014: va in questa direzione la conferma degli 80 euro ma anche la rinuncia a fare quei tagli ­ inizialmente cifrati sui 16­20 miliardi ­ ma che adesso, dalle attuali bozze, sembrano ridotti a 5­8 miliardi. Resta invece ancora senza riscontri attendibili quella mobilità da destra a sinistra, dai berlusconiani ai renziani. «Ritengo più probabile che i voti del centro­destra nel 2014 siano finiti in larga misura nell' astensionismo. Ma è adesso il momento della verifica e Renzi, con il suo 40%, ha in mano una carta che scotta perché è molto complicato anche solo avvicinarsi al livello di aspettative che ha creato». Insomma, la scommessa di essere diventati un partito "pigliatutto" si vince o si perde con le prossime scelte. Ma Maraffi è netto: «Se non c' è ripresa economica questo consenso non tiene. È dunque più conveniente e opportuno per Renzi avere davanti due o tre anni di tempo». Parlando di calcoli politici, quindi, avrebbe più senso andare al voto nel 2018 ma il vero punto interrogativo è: funzionerà la "cinghia di trasmissione" tra Governo e Parlamento? «Per quanto Renzi goda ancora di una grande popolarità ­ il Governo meno ­ il livello di aspettative che ha suscitato è elevatissimo e dunque ha bisogno di fatti, di risultati. Da giocatore di poker quale lui è, sta giocando una mano rischiosissima: da un lato ha bisogno di risultati in economia, dall' altro rischia di rimanere bloccato dai suoi gruppi parlamentari. Qui è il dilemma». Un dilemma che potrebbe sciogliersi proprio con il Jobs act: con il voto di fiducia e l' opposizione di una parte del Pd, la strada delle urne anticipate diventerebbe obbligata. O quasi. Conteranno i dati economici, Bruxelles e il sentimento dei mercati ma Renzi rischierebbe di trasformare quel partito "pigliatutto" in un premier che "perde tutto". © RIPRODUZIONE RISERVATA.

LINA PALMERINI

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 21 7 ottobre 2014 Pagina 11 Il Sole 24 Ore

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Il caso. È stato sottoscritto ieri il contratto di cessione dell' ex stabilimento Lucchini di Trieste. Servola, firmata la vendita ad Arvedi

Matteo Meneghello Servola è ufficialmente di Arvedi. È stato firmato ieri il contratto di cessione dell' ex stabilimento Lucchini di Trieste. La società in amministrazione straordinaria precisa che «l' integrazione del complesso aziendale in uno dei principali gruppi operanti in Italia consentirà di sviluppare una serie di sinergie e nuove opportunità di lavoro». Sono 410 i dipendenti trasferiti dalla ex Lucchini a Siderurgia Triestina, la newco creata da Arvedi per questo progetto. L' accordo non prevede clausole sospensive. Per il perfezionamento definitivo resta però una clausola risolutiva, legata alla messa in sicurezza operativa del sito con la firma dell' accordo di programma (e di conseguenza alla disponibilità dei 22 milioni di crediti vantati da Servola). Il progetto di Arvedi è già stato predisposto: la conferenza dei servizi è attesa per metà mese, l' intesa entro fine ottobre. «Oltre alla definizione della concessione demaniale, il prossimo passo ­ ha confermato il governatore Debora Serracchiani ­ consisterà nella stesura dell' accordo di programma, che prevede la reindustrializzazione e la messa in sicurezza dell' area». Per il commissario Piero Nardi, invece «questa cessione e il supporto del Governo sono per la procedura motivo di stimolo e conforto per portare a termine entro i prossimi mesi le altre vendite previste dal programma». Ore decisive, intanto, per il futuro di Acciai speciali di Terni. Gli ultimi 30 giorni di trattativa tra sindacato, Mise e azienda non ha prodotto mediazioni apprezzabili: l' ultimatum per evitare le mobilità previste dal piano di ThyssenKrupp (un mese fa l' azienda aveva già provveduto anche a disdettare gli accordi integrativi) è scaduto domenica. In un vertice teso, la scorsa notte, il ministro Guidi è riuscita ad ottenere in extremis una proroga del congelamento della procedura. Oggi è previsto un nuovo vertice, nell' ultimo tentativo di ricomposizione. «Le condizioni per un' intesa ­ ha detto nei giorni scorsi il sottosegretario al Lavoro Teresa Bellanova ­ ci sono, con uno sforzo di tutte le parti». Ast ribadisce che l' obiettivo del piano è «una riduzione dei costi per 100 milioni, compreso il costo del lavoro». Tutto a questo «a fronte di un piano di investimenti», con l' obiettivo di «rafforzare la posizione dell' azienda quale player di riferimento sul mercato europeo dell' inox». L' azienda ha spiegato inoltre che «rispetto a quanto proposto nella formulazione iniziale del piano, Ast ha proposto una forte riduzione del numero di esuberi previsti, a fronte di un contenimento delle retribuzioni medie». L' intento della proprietà è intavolare una nuova fase di discussione, ma nell' ambito di una procedura di mobilità. Dura la posizione del sindacato.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 22 7 ottobre 2014 Pagina 11 Il Sole 24 Ore

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Nei giorni scorsi dalla riunione delle rsu del gruppo è emerso un giudizio negativo dell' atteggiamento dell' azienda al tavolo della trattativa: «I diversi approfondimenti fatti sulle voci del piano e le proposte sindacali su politiche commerciali, volumi, assetto impiantistico e investimenti­ si legge in una nota ­ non hanno trovato accoglienza da parte dell' azienda, che ha continuato a fornire dati e strategie confusionarie». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

MATTEO MENEGHELLO

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 23 7 ottobre 2014 Pagina 13 Il Sole 24 Ore

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Il caso. Primo guaio per il nuovo ad della Serravalle Massimo Sarmi ­ E dal comitato cittadino un dossier all' Autorità anticorruzione. La Rho­Monza arriva oggi davanti al Tar

MILANO Il Tar della Lombardia esaminerà da oggi il ricorso contro la Rho Monza sollevato dal Ccirm (comitato cittadini interramento Rho Monza), che si oppone all' opera lungo il tratto di Paderno Dugnano, il comune più colpito dal progetto. La principale obiezione riguarda sostanzialmente la mancata valutazione di impatto ambientale di tutti i possibili tracciati (incluso quello promosso dagli enti locali di un tunnel sotterraneo nell' area di Paderno). Dopo anni di contrasti tra Regione Lombardia e amministrazioni e comitati locali, una Valutazione di impatto ambientale "ambigua" a livello ministeriale (con un ok complessivo ma con il rimando ad un ulteriore tavolo con i rappresentanti del territorio per il tratto di Paderno) e un piano finanziario privo di risorse reali da parte della società appaltante, la Serrravalle (responsabile dei primi 2 lotti), ora è certo che l' opera non verrà realizzata per l' Expo 2015. Il piano A prevedeva l' ampliamento della strada su 14 corsie, per una decina di chilometri. Impossibile realizzarlo, almeno per ora: mancano i soldi e manca il consenso di tutti i Comuni. Poi si è passati al piano B, cioè la riduzione dell' ampliamento a quello che viene definito uno "stralcio funzionale" di pochi chilometri, avversato comunque dalla cittadinanza di Paderno Dugnano. Infine è cominciato a circolare un piano C, cioè una sopraelevata di un chilometro e mezzo nel centro urbano, per collegare la tangenziale Nord e l' attuale Rho­Monza. Anche questo senza progetti concreti, e comunque contrastato nuovamente dal comitato, che insiste sull' ipotesi di un interramento del tratto a Paderno. Tutto fermo quindi, almeno fino al 2015. Poi si vedrà. Gli espropri in parte sono stati già fatti, ma ancora sulla realizzazione completa dell' opera regna l' incertezza, visto che nemmeno le risorse sono disponibili. La patata bollente ora passa nelle mani del nuovo ad di Serravalle, Massimo Sarmi, arrivato proprio ieri ai vertici della società come amministratore delegato. A lui spetterà il compito di reperire i soldi per l' investimento, per ora collegato all' emissione di un prestito obbligazionario da 400 milioni approvato dall' assemblea dei soci ma ancora tutto da pensare. L' opposizione locale intanto si fa sempre più agguerrita: il Ccirm e il consigliere regionale Silvana Carcano (M5s) hanno inviato all' Autorità anticorruzione un dossier su questioni scivolose. Ci sarebbe in primis un lungo elenco di indagati ad occuparsi della vicenda (tra cui: il presidente dell' Ati vincitrice, l' ex provveditore alle opere pubbliche, uno dei membri della Via, coinvolti in varie vicende giudiziarie). Ma non solo: una variante per un sottoattraversamento ferroviario, costata 55 milioni in più, al comitato sembra sospetta, perché potrebbe Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 24 7 ottobre 2014 Pagina 13 Il Sole 24 Ore

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far sorgere il dubbio che si tratti di un affidamento diretto (cioè senza gara) sotto mentite spoglie. S.Mo. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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Il caso Milano. Ancora in stallo il piano di ristrutturazione della controllata di Palazzo Marino che gestisce i mercati ortofrutticoli. Sogemi, privatizzazione lontana Nessun bando per il project financing definito da mesi, ma solo un concorso di idee.

Sara Monaci MILANO Ancora in stallo il piano di ristrutturazione di Sogemi, la società controllata dal Comune di Milano che si occupa della gestione dei mercati ortofrutticoli. La giunta comunale, con una delibera di qualche giorno fa, di fatto ha frenato il percorso per l' ingresso dei privati, limitandosi a parlare di un bando per il solo concorso di idee, senza fare riferimento ad un project financing per un potenziale investimento da 130 milioni. Rimane così senza sbocchi, almeno per il momento, il progetto di cui si parla da maggio scorso, che prevedeva passaggi accordati con l' amministrazione comunale: una gara per le idee collegata alla possibilità di realizzare uno studio di fattibilità, da mettere poi rapidamente in gara con la formula del project financing. Un project che avrebbe poi previsto una gestione a due: da una parte il pubblico, che si sarebbe occupato del tradizionale mercato ortofrutticolo, e dall' altra i privati, a cui sarebbe stata affidata la piattaforma logistica per export, grande distribuzione, città metropolitana. Un piano, questo, che secondo Sogemi sarebbe servito anche a valorizzare la città in vista dell' Expo 2015, dedicato al tema dell' alimentazione. Pochi giorni fa invece le aspettative sono state deluse. Non si parla né di project financing né di studio di fattibilità, ma solo di una «prima fase», cioè il concorso di idee, per un «importo di 80mila euro»; si fa invece riferimento in modo generico ad un «coinvolgimento di operatori selezionati attraverso procedura ad evidenza pubblica da articolarsi in fasi successive». Poi si rimanda il tutto all' approvazione del Consiglio comunale, «presupposto per la fase attuativa del piano». Insomma, i tempi si allungano e quello che l' amministratore unico di Sogemi, Nicolò Dubini, aveva definito ad agosto come «l' unico piano possibile» è per ora in un cassetto. Il Comune ha inoltre deciso il passaggio sotto la gestione di Sogemi di 23 mercati rionali, finora sotto la supervisione diretta di Palazzo Marino, che hanno bisogno a loro volta di piani di ristrutturazioni. Un aggravio per la partecipata milanese, il cui fatturato non supera i 13 milioni e che ancora non ha reperito le risorse per il principale progetto del mercato generale. L' assessore alle Attività produttive Franco D' Alfonso, ieri dalle pagine del Corriere della Sera ha tranquillizzato sui piani: «C' è la volontà di proseguire nei tempi più brevi possibili, nessun ripensamento. In questi tre anni il Comune ha messo a disposizione 30 milioni. Ma bisogna dire che non

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 26 7 ottobre 2014 Pagina 13 Il Sole 24 Ore

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c' è ancora nessun interesse esplicito di gruppi economici». Il piano industriale ha come obiettivo la rivalutazione dell' area del mercato ortofrutticolo, già di proprietà del Comune. È prevista la divisione delle aree, tra mercato e logistica, lo sviluppo dell' energia sostenibile e la riapertura dei pozzi in disuso. Sogemi ­ 50 dipendenti diretti, un indotto all' interno del mercato di 9mila addetti più altri 9mila esterni ­ sta perdendo progressivamente quota, a favore non solo dei grandi poli internazionali, come quello spagnolo, ma anche dei diretti concorrenti, come la vicina Bergamo, che sta crescendo nel segmento degli ambulanti (il principale per Milano, in diminuzione). Il fatturato degli operatori nei primi sei mesi del 2014 ha avuto un calo del 23% e ogni mese il mercato milanese perde una media di mille Tir. Per volumi gestiti quella di Milano è ancora la prima realtà italiana del settore, ma ormai è scesa al 15esimo posto in Europa. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

SARA MONACI

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In breve

VERTICE UE Dipendenti Pa in piazza a Milano I dipendenti pubblici saranno in piazza domani in occasione del Consiglio Europeo straordinario sul lavoro. È quanto annunciano Fp Cgil, Fp­Cisl Uil­Fpl e Uil­Pa in una nota congiunta in cui viene precisato che l' iniziativa si terrà per il rinnovo dei contratti di lavoro, scaduti da 5 anni per i dipendenti pubblici e da 7 per la sanità privata. GRANDI OPERE Italcementi, 80 in cassa in Calabria Sono in sciopero da ieri gli ottanta dipendenti dello stabilimento Italcementi di Castrovillari, in Calabria. I lavoratori, protestano contro la decisione dell' azienda di mettere gli addetti dello stabilimento calabrese in cassa integrazione fino al 31 gennaio. Per giovedì, in Prefettura a Cosenza, è fissato un incontro a cui parteciperanno l' Ente parco, le amministrazioni comunali di Castrovillari, Civita e Frascineto, i sindacati e i vertici di Italcementi. «Siamo interessati al rilancio del sito ­ afferma il presidente del Parco nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra ­ che per noi è strategico e vogliamo conoscere il Piano industriale dell' Italcementi». «Non riusciamo ­ ha dichiarato Antonio di Franco della Cgil ­ a spiegarci il perché della cassa in questo momento in quanto lo stabilimento di Castrovillari è compreso tra due grandi investimenti che l' Anas sta realizzando in questo territorio».

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 28 7 ottobre 2014 Pagina 19 Il Sole 24 Ore

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Sinergie. L' industria del turismo fa rete con Club di prodotto e «Dmo»

Silvia Zanardi Il Veneto è la prima regione turistica dell' Italia. Conta su circa 16 milioni di arrivi annui e su 62 milioni di presenze; genera un fatturato di 11 miliardi di euro, tre volte e mezzo quello dell' agricoltura, tre volte e mezzo quello dell' alimentare, tre volte il fatturato del tessile e abbigliamento, il 54% dell' intero fatturato regionale del commercio (dati 2013). L' attenzione verso questa industria è altissima e la regione punta sempre più a proporsi come un marchio, in Italia e all' estero. Le sue province, le città d' arte e le bellezze naturalistiche non sono più nicchie turistiche separate e indipendenti ma, nella visione comune, iniziano a far parte di una regione che, dal litorale adriatico alle Dolomiti, offre ai visitatori una scelta di attrazioni da scoprire nell' arco di un unico soggiorno. La legge regionale 11/2013 ­ che ha definito il concetto di "governance" del settore turistico, di promozione per ambiti tematici e di un' innovazione dell' offerta ricettiva che punti ad affiancare il marchio "Veneto" al marchio "Italia" ­ sta producendo i primi effetti. In tutto il territorio regionale, stanno nascendo le Dmo (Destination management organization), per creare sinergie fra pubblico e privato, e i 15 consorzi di promozione turistica ­ già istituiti con la legge 33/2002 ­ si sono consolidati. Di questi ultimi, che uniscono le forze di più imprese e rimangono di natura privata, sono espressione recente i "Club di prodotto": in una località balneare come Jesolo, con Jesolo Club, sono stati classificati e messi in rete alcuni hotel in base al valore aggiunto che offrono ai turisti (attrezzature sportive, servizi per la famiglia o per chi viaggia con gli animali). A livello regionale è nato Agricycle Veneto, il club promosso da Agriturist che mette in sinergia gli agriturismi per gli appassionati della bicicletta. I club di prodotto si promuovono attraverso portali internet che facilitano la ricerca degli utenti in base al tipo di soggiorno che cercano e alle attività a cui si dedicano in vacanza. Riguardo alle Dmo, quella di più recente istituzione è la Dmo Dolomiti, presentata a fine settembre come un organo (il cui braccio operativo è il consorzio Dolomiti) che garantisce una gestione unitaria e coordinata ­ fra imprese, commercianti, enti pubblici e associazioni di categoria ­ delle funzioni di informazione, accoglienza, assistenza e promozione turistica. «Già con la legge 33 il Veneto ha compiuto un passo significativo per spingere e innovare l' offerta turistica. Tuttavia, persiste ancora troppo la tendenza, da parte di alcune imprese, a guardare al proprio orto e a non collaborare con altre realtà» commenta Antonello De' Medici, presidente di Federturismo

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 29 7 ottobre 2014 Pagina 19 Il Sole 24 Ore

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Veneto, che afferma inoltre: «Strumenti per crescere come le Dmo vanno usati e messi in pratica subito, prima di perdere competitività a livello internazionale». Al passo con la tecnologia, la Regione ha puntato sul marketing digitale e ne è dimostrazione il portale www.veneto.to, che rappresenta l' evoluzione del sistema turistico tematico e promuove le eccellenze in base a macro­aree regionali: città d' arte, mare, montagna, laghi, terme e parchi. Il sito regionale si orienta sempre più a un' offerta settoriale, quindi studiata per soddisfare ambiti di interesse specifici che coinvolgono l' intera regione, dall' enogastronomia, ai luoghi sacri, al turismo fluviale. «A Venezia, che da sempre è considerata il faro di attrazione del turismo veneto, le sinergie fra pubblico e privato stanno portando buoni risultati ­ continua De' Medici ­. Nella maggior parte delle strutture ricettive, ormai è d' obbligo trovare informazioni sui principali eventi culturali della Biennale, dei musei civici, delle Fondazioni private dedicate ad arte e cultura o su altri grandi eventi che si tengono in regione». Il presidente di Federturismo Veneto conclude con una riflessione sulla tassa di soggiorno: «Per dare più autonomia alle regioni ­ dice ­, una percentuale significativa della tassa di soggiorno che i comuni riscuotono annualmente dovrebbe rimanere nel territorio regionale ed essere investita in promozione». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

SILVIA ZANARDI

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 30 7 ottobre 2014 Pagina 20 Il Sole 24 Ore

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Mercati globali. L' export trova nuove strategie

Lo dicono i dati. Nel primo semestre di quest' anno il Veneto ha registrato una crescita dell' export del 3,2% rispetto allo stesso periodo 2013, a fronte di un trend nazionale fermo a +1,6 per cento. Resta una delle regioni a maggior vocazione estera, assieme a Emilia­ Romagna e Lombardia. Tra le provincie, Vicenza è la terza a livello nazionale per valore delle esportazioni, dopo Milano e Torino, con una crescita del 4,9%, ma nella classifica generale segna percentuali alte anche Treviso, con un aumento del 4,4 per cento (dati Istat). Katy Mandurino Continua da pagina 19 E lo scenario potrebbe migliorare: le previsioni per il 2015 parlano di una propensione all' estero del 40,7% (la quota dei ricavi che provengono dalle esportazioni) contro una media italiana del 28 per cento. Nella sola Vicenza, per citare nuovamente la città berica, la propensione arriva al 70%, più della Germania ferma al 50% (dati Intesa San Paolo). Una minaccia potrebbe venire dalle crisi geopolitiche. «L' attuale embargo russo ­ dice Massimo Finco, presidente di Confindustria Veneto Metalmeccanici ­ rischia di fare in modo che i russi guardino con maggiore interesse verso altri Paesi altamente concorrenziali, come Turchia e Cina, pronti a prendere il nostro posto nell' industria delle costruzioni e dei macchinari». Proprio in Russia, tra il 2011 e il 2013 le esportazioni venete sono cresciute di oltre il 20 per cento. In ogni caso le esportazioni restano un' arma vincente per le imprese venete. C' è un "plus" che la regione ha saputo mettere in campo per fare del "buon" export. Non solo l' aver aggredito tra i primi i nuovi mercati ­ dal nord Africa, ad Hong Kong, dal Medio Oriente (dove apprezzano il marmo, l' oro, le scarpe, gli arredi veneti) al Sudamerica ­ ma anche l' aver messo in campo strategie diverse dal passato pure in mercati tradizionali come l' Europa, gli Stati Uniti, il Canada o il Brasile. Il nuovo modo di esportare passa attraverso la creazione di presidi nei Paesi più lontani: stabilimenti e centri logistici dove far arrivare i semilavorati che poi vengono finiti e venduti in loco, prima di essere destinati anche ad altri mercati. Sono piattaforme per ottimizzare i costi, ma anche, ad esempio, per il superamento del problema dei dazi, applicati in molti Paesi, dall' India al Brasile. Lo hanno fatto campioni sconosciuti dell' export che fanno numeri importanti: come la padovana Stevanato Group, ricavi a 240 milioni, per il 90% dall' estero, leader mondiale nella produzione di flaconi per uso farmaceutico, presente in Messico e in Cina. Questa dinamica è accompagnata da un radicale cambio di mentalità nell' approccio con i mercati oltrefrontiera: non si aspetta la commessa dall' estero, ma si fanno proposte dirette con prodotti tailor made, "su misura", in base alle esigenze del cliente. Questo ha sviluppato una sensibilità enorme e una capacità di mutare il proprio prodotto molto velocemente. Alla

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 31 7 ottobre 2014 Pagina 20 Il Sole 24 Ore

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Maschio Gaspardo, azienda padovana di attrezzature agricole ­ ricavi 2013 a 282 milioni in crescita del 20% e un export dell' 85% ­ sono gli unici al mondo a fare macchine per la coltivazione dei campi di grandissime dimensioni per il mercato russo o africano. Il "nuovo" export veneto passa anche attraverso la valorizzazione della filiera. Succede sulla Riviera del Brenta, territorio che realizza l' 80% delle scarpe di lusso mondiali. L' area è diventata un brand, una garanzia, che spinge anche i marchi propri (come Ballin, che esporta per il 90% e nel 2013 ha fatturato 65 milioni, in crescita del 9%). Oppure attraverso le iniziative congiunte di associazioni ed enti locali. Come quella organizzata dalle tre confindustrie di Treviso, Padova e Vicenza sul mercato nigeriano. La Nigeria è già meta dei prodotti veneti, in particolare elettrodomestici e macchinari, per un valore di 91,2 milioni di euro. Destinato a salire. Katy Mandurino © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 32 7 ottobre 2014 Pagina 20 Il Sole 24 Ore

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Sei secoli di legami commerciali e culturali. La rotta del «Bacalà», un ponte con la Norvegia

Laura La Posta Un ponte con la Norvegia vecchio 582 anni. Nelle relazioni commerciali del Veneto resiste ancora, dal 1432, la rotta dello stoccafisso (o "Bacalà", con una sola c e la prima lettera maiuscola, come dicono a Vicenza). La regione importa il pesce dal Paese nordico, ma allo stesso tempo una rete di piccole imprese e di ristoratori, rappresentati dalla Confraternita del Bacalà alla vicentina, insegna ancora oggi alla Norvegia come cucinare e proporre sul mercato in modo innovativo il merluzzo essiccato al sole o conservato sotto sale. La rotta fu aperta nel 1432 dal nobile commerciante della Serenissima Pietro Querini, che naufragò alle isole Lofoten e fu lì rifornito, per il ritorno a Venezia, di 60 stoccafissi. Alimento nuovo, lo stocco, che riscosse nel tempo un grande successo. «Ancora oggi il Veneto è fra le principali aree di destinazione dei prodotti ittici norvegesi ­ dice la direttrice Italia ed Europa centro­ orientale dell' ente di promozione Norwegian seafood council, Merete Kristiansen ­. La novità è che alcune imprese stanno realizzando un' innovazione di prodotto unica al mondo. Piatti semipronti o pronti, distribuiti nella grande distribuzione organizzata (Gdo), che evitano il lungo ammollo e l' imbarazzo di districarsi tra ricette elaborate». Il riferimento è soprattutto a due piccole imprese venete: Tagliapietra e Figli di Mestre e Il Ceppo di Vicenza. «Con un investimento in ricerca per noi rilevante, abbiamo lanciato Prontocuoci, una linea di prodotti in cui lo stocco e il baccalà sono preparati per giorni, poi cotti a vapore e messi sottovuoto in una confezione "salva odore", pronti da cucinare e gustare», spiega il responsabile commerciale Daniele Tagliapietra, della terza generazione di imprenditori. Punta sui piatti pronti, venduti al banco gastronomia dei grandi supermercati, Il Ceppo. «Portiamo il nostro Bacalà alla vicentina, ammollato per tre giorni e poi cucinato per quattro ore e mezza, negli ipermercati, per avvicinare il grande pubblico a questo piatto straordinario ma di difficile realizzazione», dice l' imprenditore Osvaldo Boscolo. Boscolo era con la delegazione della Confraternita (assieme al tesoriere Carlo Pepe e allo chef Antonio Chemello) nell' agosto scorso all' evento «Querini 2014» a Røst, nelle isole Lofoten. Dove è andata in scena un' opera lirica sulla storia di Pietro Querini. La visita è stata poi ricambiata da una delegazione di Røst al Festival del Bacalà di Sandrigo (Vicenza), a settembre. Un' amicizia sugellata anche sulle carte geografiche ­ un' isoletta norvegese è stata chiamata Sandrigøya, cioè isola di Sandrigo, mentre nella cittadina veneta una piazza è dedicata a Røst ­ e a livello turistico, con la creazione della Via Querinissima (ideata dalla Confraternita), lungo l' itinerario di ritorno di Querini.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 33 7 ottobre 2014 Pagina 20 Il Sole 24 Ore

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Il progetto di inserire la Via Querinissima nel programma European cultural routes è già stato esposto al Consiglio d' Europa e verrà presentato domani alla Ue (nell' ambito degli Open days 2014, da parte dell' assessore al Bilancio e agli enti locali della Regione Veneto, Roberto Ciambetti) e poi all' Expo 2015. Così, il ponte culturale, gastronomico e commerciale tra Veneto e Norvegia verrà ufficializzato, dopo quasi sei secoli. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

LAURA LA POSTA

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 34 7 ottobre 2014 Pagina 31 Il Sole 24 Ore

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M&A. Il pacchetto del Governo: mezzo miliardo per i soci pubblici, prestiti ed equity per le società. Utility, piano da un miliardo per favorire le aggregazioni Martedì l' incontro tra Delrio e Federutility.

Marco Ferrando Mezzo miliardo per convincere i soci pubblici a vendere, altrettanto ­ sotto forma di prestiti a tassi agevolati ed equity ­ destinato alle società, per convincerle a comprare. Mentre la legge di stabilità si prepara a essere varata, sta per vedere la luce il pacchetto di interventi sulle utility, che ne farà parte: posto che l' obiettivo dell' Esecutivo è quello di migliorare l' efficienza del sistema favorendo le aggregazioni, secondo quanto risulta a Il Sole 24 Ore gli strumenti individuati sarebbero almeno tre, destinati in parte ai soci e in parte alle società chiamate a fare la parte degli aggregatori. Il tema è stato oggetto, nelle settimane scorse, di diversi contatti tra Palazzo Chigi e le big four, cioè A2a, Acea, Hera e Iren, inevitabilmente destinate a essere protagoniste dell' imminente stagione di acquisizioni, e la settimana prossima finirà al centro del convegno organizzato per martedì ­ proprio alla vigilia del varo della Legge di stabilità ­ da Acea e Federutility, quando le società di servizi incontreranno, in un colpo solo, i vice ministri del Mise, Claudio De Vincenti e del Mef, Enrico Morando e Graziano Delrio, sottosegretario alla Presidenza. Obiettivo del Governo, come già anticipato dal commissario alla spending review, Carlo Cottarelli, è quello di sfoltire una foresta che al momento conta 7.726 società, dall' energia ai rifiuti, dall' acqua al gas. Di queste, ha sottolineato anche Mediobanca Securities in un report uscito a fine settembre, il 62% ha un fatturato inferiore ai 10 milioni e rappresenta appena il 7% del volume d' affari del settore. Di qui l' inevitabile processo di integrazioni, che vedrà coinvolte in modo particolare le quattro grandi quotate (tra le quali Mediobanca sembra veder favorita Hera) e che alla fine potrebbe veder sopravvivere tra le 60 e le 170 società di energia, acqua e ambiente. Come mettere in moto la macchina? Secondo quanto si apprende, il Governo metterà anzitutto sul tavolo mezzo miliardo (250 milioni nel 2015 e altri 250 l' anno successivo) per gli enti locali attuali soci: i Comuni che si decideranno a vendere, dovrebbero ricevere dal Governo una somma pari al valore dell' operazione, e il totale delle risorse incassate potrà essere investito al di fuori del patto di stabilità. Un incentivo non indifferente, viste le croniche difficoltà di bilancio degli enti, cui se ne unirà un altro offerto alle società destinate a

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fare da polo d' integrazione: per loro si dovrebbe mobilitare la Cassa depositi e prestiti, attraverso prestiti agevolati o interventi in equity (con il Fondo strategico italiano). D' altronde, come aveva ribadito poche settimane fa l' ad, Giovanni Gorno Tempini, la Cassa depositi e prestiti, attraverso Fsi, ha un budget da mezzo miliardo da investire nel risiko delle municipalizzate. Altro capitolo che sarà trattato dal Governo, anche quello occupazionale: la razionalizzazione del settore, infatti, non potrà lasciare intatti gli attuali (ampi) bacini occupazionali delle società esistenti. Certo, come aveva specificato lo stesso Gorno, quello che finora è mancato sono i progetti industriali, vero banco di prova anche del progetto di riassetto del governo Renzi. Chi, per il momento, ha tracciato la rotta è Hera, che con il nuovo piano industriale approvato la settimana scorsa ha messo in cantiere due nuove acquisizioni dopo quella dell' udinese Amga, operativa da luglio. Anche Iren e A2a, entrambe impegnate nell' aggiornamento dei piani industriali, si preparano ad allargare i propri campi d' azione: probabilmente non ancora con un matrimonio, considerato prematuro, ma con una politica graduale d' aggregazioni che partirà dalle aree limitrofe ai bacini già presidiati. @marcoferrando77 © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 36 7 ottobre 2014 Pagina 41 Il Sole 24 Ore

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Gli effetti. Occorre che il contribuente e la difesa «ricordino» al giudice la pronuncia. L' illegittimità travolge le liti in corso

L' incostituzionalità della presunzione di maggiori compensi sui prelievi bancari non giustificati dai professionisti ha risvolti importanti sugli accertamenti in corso e su quelli passati non divenuti definitivi. Negli anni, infatti, non solo la maggior parte dei controlli fiscali ai lavoratori autonomi si è risolta nelle indagini finanziarie e nella richiesta di giustificazioni delle operazioni, ma, per i prelevamenti, sia le unità operative della Guardia di Finanza, sia delle Entrate, non ritenevano quasi mai sufficiente, per superare la presunzione, l' indicazione dei beneficiari degli importi riscossi o prelevati dal professionista, pretendendo una giustificazione documentale. Ciò anche per una rigorosa posizione della Cassazione favorevole all' amministrazione e nonostante la previsione della norma (che fa riferimento all' indicazione del beneficiario e non alla giustificazione) e della circolare 32/E/2006. Così, in molti casi, è stato impossibile per il professionista documentare l' impiego di tali somme. Con la sentenza della Consulta il Fisco non può più automaticamente contestare maggiori compensi in riferimento alle somme prelevate ritenute non giustificate. Contenziosi in corso Per tutti gli accertamenti già notificati e oggetto di contenzioso, lo stesso giudice dovrebbe sollevare la questione e quindi assumere le conseguenti decisioni ritenendo non provata la pretesa dell' ufficio di maggiori compensi stante la non applicazione della presunzione. È opportuno, tuttavia, che sia lo stesso contribuente e chi lo rappresenta in giudizio, a sottolineare al giudice la decisione della Consulta e quindi l' infondatezza della pretesa erariale di maggior compensi. Se non è possibile evidenziarlo nel ricorso o nell' appello (in quanto già presentato), è opportuno predisporre una memoria illustrativa prima dell' udienza. Qualora, invece, vi sia già stata una pronuncia sfavorevole al contribuente, occorrerà impugnarla eccependo la decisione della Consulta e la sua rilevanza per la contestazione. Avvisi non ancora impugnati Quando, invece, i termini per proporre ricorso non sono ancora scaduti, è opportuno in sede di adesione, o presentando un' istanza di autotutela, evidenziare l' incostituzionalità della presunzione e quindi chiedere la revisione dell' accertamento già emanato. Accertamenti da emettere Infine, se l' atto dell' ufficio non è stato ancora emesso (anche se pendente il Pvc) e quindi anche per tutti i controlli futuri, dovrà essere la stessa amministrazione a non contestare più i maggiori compensi a seguito di prelevamenti di somme ritenuti non giustificati Anche in queste ipotesi è prudenziale che il contribuente, e chi lo rappresenta, si facciano parte diligente perché, analogamente a quanto avvenuto in passato, in casi di incostituzionalità di norme su cui si fondavano

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 37 7 ottobre 2014 Pagina 41 Il Sole 24 Ore

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numerosi accertamenti, non è detto che le unità operative della Guardia di Finanza e dell' agenzia delle Entrate si adeguino prontamente. Di conseguenza diventerà necessario dare evidenza della pronuncia della Corte e delle sue conseguenze sin dalla fase della redazione del Pvc. A. I. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 38 7 ottobre 2014 Pagina 44 Il Sole 24 Ore

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Il forum online. Inquilini obbligati in via autonoma

Pubblichiamo una selezione delle risposte ai quesiti inviati dai lettori al forum «SosTasi».

Se il proprietario paga l' intera quota Ai fini dell' applicazione della Tasi, tra possessore e occupante, se il proprietario paga la quota al 100%, per questioni di comodità e importo esiguo, senza fare carico dello stesso all' inquilino, la cosa è lecita a livello fiscale, oppure si ha comunque e sempre l' obbligo di ripartire la quota, in base a quanto stabilito dal proprio Comune, per esempio 90% al proprietario e 10% all' inquilino? R Anche se il proprietario dovesse pagare (in eccesso) il 100% delll' imposta, l' inquilino resterebbe comunque debitore nei confronti del fisco, in quanto titolare di un' autonoma obbligazione tributaria.

Immobili vincolati, stesse regole Imu Sono proprietario di uffici locati a studi professionali in un immobile vincolato. Usufruisco della riduzione al 50% dell' Imu. La Tasi può usufruire della stessa riduzione? R Il comma 675 dell' articolo 1 della Legge di stabilità 2014, prevede che la base imponibile della Tasi sia quella stabilita per l' applicazione dell' Imu. Si ritiene pertanto, così come indicato nella risposta n. 8 resa dal Mef nelle Faq pubblicate ufficialmente il 3 giugno scorso, che ai fini Tasi si debbano applicare tutte le disposizioni concernenti la determinazione della base imponibile Imu, comprese quelle attinenti agli immobili di interesse storico artistico.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 39 7 ottobre 2014 Pagina 44 Il Sole 24 Ore

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FOCUS CITTÀ. Previsti due scaglioni per le detrazioni e un altro sconto per ciascun figlio che non abbia più di 26 anni

L' abitazione principale Abitazioni principali e relative pertinenze , non soggette a Imu e non appartenenti alle categorie A1, A8 e A9 (3,3 per mille) Le detrazioni Dal tributo dovuto per l' abitazione principale e immobili a essa assimilati si detraggono, fino a concorrenza del suo ammontare: 110 euro se la somma delle rendite catastali dell' immobile e relative pertinenze è uguale o inferiore a 300 euro; 70 euro, se è superiore a 300 e fino a 450 euro. È prevista una maggiorazione di 25 euro per ciascun figlio di età non superiore a 26 anni, purché residente anagraficamente e dimorante abitualmente nell' unità immobiliare adibita ad abitazione principale Le assimilazioni Lo stesso trattamento previsto per l' abitazione principale è applicato, tra gli altri casi, alle unità immobiliari possedute a titolo di proprietà o di usufrutto da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata; unità immobiliari concesse in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado che la utilizzano come abitazione principale. E anche per la casa coniugale assegnata al coniuge a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio Gli altri fabbricati Per i fabbricati rurali a uso strumentale l' aliquota è all' 1 per mille; per quelli esclusi o esenti dall' Imu l' aliquota è per tutti al 3,3 per mille, mentre è fissata a zero per tutti quelli che hanno sono soggetti ad aliquota massima Imu del 10,6 per mille.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 40 7 ottobre 2014 Pagina 44 Il Sole 24 Ore

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Immobili. La riduzione Tasi di cui tenere conto deve essere riferita alla base imponibile e non al valore del tributo da versare. Storici e inagibili, taglio del 50% Alcuni Comuni hanno espressamente deciso di escludere l' abbattimento.

Giuseppe Debenedetto Tra le tante incertezze sorte in fase di prima applicazione della Tasi c' è anche il trattamento dei fabbricati storici e inagibili, in bilico tra il pagamento integrale e quello dimezzato. Per trovare il bandolo della matassa occorre in primo luogo capire se l' immobile rientra nelle categorie suscettibili di ottenere la riduzione della base imponibile del 50 per cento. Per gli immobili storici si deve fare riferimento all' articolo 10 del Dlgs 42/2004 (codice dei beni culturali e del paesaggio) contenente l' elenco dei beni di interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico particolarmente importante. Non vanno, invece, considerati gli immobili destinatari di prescrizioni di tutela indiretta previste dall' articolo 45 del Dlgs 42/04 (rispetto di distanze e altre misure) e gli immobili vincolati ai soli sensi della legge 171/73 (per la salvaguardia di Venezia), trattandosi di vincoli che hanno valenza e fini diversi da quelli specifici previsti dall' articolo 10 del Dlgs 42/04. Per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili occorre che tali condizioni siano accertate dall' ufficio tecnico comunale con perizia a carico del proprietario oppure tramite dichiarazione sostitutiva ai sensi del Dpr 445/2000. La legge 44/2012 ha inoltre reintrodotto la facoltà per i comuni di disciplinare le caratteristiche di fatiscenza del fabbricato. Pertanto, per poter usufruire della riduzione della base imponibile pari al 50% è necessario che il fabbricato presenti le seguenti condizioni: 1) inagibilità o inabitabilità (ad esempio la presenza di lesioni alle strutture portanti o di evidenti condizioni di insalubrità dell' alloggio); 2) effettivo non utilizzo dell' immobile. La sussistenza delle suddette condizioni di base consente di accedere al regime del tributo dimezzato. Infatti la disciplina dell' Imu stabilisce che in tali casi «la base imponibile è ridotta del 50%» (articolo 13 comma 3 Dl 201/2011). Ma se la situazione è chiara per l' Imu, non altrettanto lo è per la Tasi sulla quale è sorto un contrasto interpretativo. Secondo un primo orientamento, in mancanza di una norma di legge ad hoc che riconosca un trattamento agevolato, è demandato ai comuni il potere di concedere, con regolamento, una riduzione della base imponibile o del tributo dovuto. Tesi non ritenuta condivisibile poiché si basa sul fatto che la riduzione per gli immobili inagibili e storici è un' agevolazione e quindi non è estensibile alla Tasi. In realtà si tratta di determinazione della base imponibile, come si evince dal comma 675 della legge 147/2013 il quale stabilisce che la base imponibile della Tasi «è quella prevista

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 41 7 ottobre 2014 Pagina 44 Il Sole 24 Ore

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per l' applicazione dell' Imu di cui all' articolo 13 del Dl 201/2011». Ne consegue che gli immobili inagibili e i fabbricati storici pagano la Tasi in misura ridotta del 50%, perché a loro si deve riservare lo stesso trattamento previsto per l' Imu. Diverso sarebbe stato se la norma avesse previsto «l' imposta ridotta del 50%», ma nel nostro caso si tratta di determinazione della base imponibile e non di riduzione sull' importo finale da pagare. La differenza è sottile ma determinante, supportata dal tenore letterale del comma 675 della legge 147/2013, che non lascerebbe alcun dubbio sulla soluzione proposta, come peraltro affermato dal Dipartimento delle finanze con le Faq del 3 giugno 2014 (risposta n. 8). Molti comuni hanno comunque risolto alla radice il problema attraverso una disposizione regolamentare che recepisce per la Tasi la stessa riduzione della base imponibile al 50 per cento. Regola che dovrebbe valere anche nel caso in cui il Comune non abbia deciso alcunché, non potendo peraltro sanzionare il contribuente che ha seguito l' orientamento ministeriale. I regolamenti comunali che hanno, invece, espressamente escluso la riduzione della base imponibile sono a rischio impugnazione da parte del Ministero delle finanze. Nel frattempo è comunque consigliabile, in via cautelativa, seguire l' interpretazione del comune, cioè dello stesso soggetto che dovrà successivamente controllare la regolarità dei versamenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 42 7 ottobre 2014 Pagina 45 Il Sole 24 Ore

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Energia. Da domani a venerdì, alla manifestazione di Verona, incontro tra domanda e offerta di tutta la filiera e approfondimenti su situazione e prospettive. La competitività passa dall' efficienza L' Europa si prepara ad alzare ulteriormente dopo il 2020 gli obiettivi di riduzione delle emissioni.

Rossella Cadeo Gestione intelligente dell' energia non significa solo riduzione dei consumi: da questa "formula" passano il recupero della competitività del Paese e l' allineamento ai principi di ecosostenibilità fissati dalla Ue. Dietro, oltre alla filiera di prodotti, processi, servizi, tecnologie, ci sono politiche economiche, strategie, normative. Tutto un "mondo" che da domani a venerdì si incontrerà a Verona, a Smart Energy Expo ­ la manifestazione internazionale organizzata da Veronafiere con la partnership tecnica di EfficiencyKNow ­ giunta quest' anno alla seconda edizione dopo una prima dal bilancio più che soddisfacente (9mila gli operatori presenti, 120 gli espositori e 150 i marchi rappresentati). «Quello dell' efficienza energetica è un tema di assoluto interesse ­ osserva Marco Pezzaglia del Comitato scientifico di Smart Energy Expo ­. Numerosi studi confermano che l' efficienza energetica è lo strada più virtuosa per rendere positivo il rapporto tra investimenti e ritorni, a livello sia ambientale che economico. La manifestazione di Verona si inserisce inoltre in un momento cruciale della politica europea per la salvaguardia del clima: dagli obiettivi del pacchetto "20­20­20", la Ue si prepara infatti ad innalzare ulteriormente l' asticella per il 2030». La gestione intelligente dell' energia è la componente più importante per centrare i target e proprio su questa tematica si concentrerà la tre giorni B2B che si apre domani nella città scaligera. Uno spazio dove si potranno incontrare domanda e offerta (in tutti gli ambiti, dall' industria ai trasporti, dalla Pa all' agricoltura, dal terziario ai servizi fino agli stili di vita quotidiani), ma anche rendere disponibili contenuti, approfondimenti, momenti formativi. «Uno spazio aperto e articolato in convegni e lezioni, ma sempre guardando alle soluzioni concrete ­ prosegue Pezzaglia ­. Ad esempio quest' anno si è ampliata l' attenzione su Esco e società di servizi, tanto che nel corso della manifestazione Federutility presenterà il suo "Orange book", un dossier sulle opportunità per le utility. È interessante che anche le aziende elettrice ed energetiche in genere, per le quali i consumi restano uno dei driver essenziali per i ricavi, oggi riconoscano l' efficienza energetica come uno strumento in cui possono giocare un ruolo importante». La manifestazione tra l' altro cade nella fase in cui la strategia energetica del Paese lascia il percorso

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prima indirizzato soprattutto sugli investimenti nelle rinnovabili per imboccare quello più complesso e completo dell' efficienza energetica. Un percorso che interessa in particolare le grandi industrie italiane, dove alcuni settori si distinguono per essere più avanti di altri sulla strada della "virtuosità" energetica. Il quadro dei risultati raggiunti dall' Italia lo ha tracciato l' Enea ­ tra i principali protagonisti della manifestazione di Verona soprattutto per quanto riguarda l' attività convegnistica e divulgativa ­ nel suo Piano d' azione per l' efficienza energetica 2014 (Paee 2014). «In linea generale siamo arrivati a coprire il 15­20% rispetto all' obiettivo fissato per il 2020, quindi resta ancora parecchia strada da percorrere per arrivare a un significativo cambio di marcia. Tra i settori che più dovranno impegnarsi per contenere i consumi ci sono i trasporti, il terziario, la pubblica amministrazione, diversi settori industriali per i quali l' efficienza energetica è una scelta obbligata se vogliono evitare l' uscita dal mercato. Senza dimenticare che in primo piano c' è il patrimonio edilizio da riqualificare». La situazione italiana non può prescindere dal quadro europeo. «Tra i principali Paesi membri della Ue, l' Italia si colloca al quarto posto dopo Germania, Francia e Regno Unito nella marcia di avvicinamento ai traguardi del 2020 ­ spiega ancora Pezzaglia ­. E se si considera che questi Paesi insieme totalizzano il 55% dei consumi energetici della Ue, si comprende quanto fondamentale sia il loro contributo nella partita per la creazione di un mercato interno dell' efficienza energetica. La commissione nella sua comunicazione del 23 luglio scorso (520/2014) ha fatto un' analisi della situazione attuale ipotizzando i nuovi step per dopo il 2020: ebbene le emissioni rispetto al 1990 dovranno ridursi del 40% sopratutto grazie allo sviluppo dell' efficienza energetica che invece dovrà crescere del 30%». Traguardi ambiziosi e sui quali vale la pena concentrarsi, visto che sul piatto la Ue ha messo finanziamenti per 40 miliardi da qui al 2020 e altri intende metterne successivamente. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

ROSSELLA CADEO

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Veronafiere/2. Il mercato della white­green economy. Un settore che può creare 500mila posti di lavoro

Anche quest' anno Smart Energy Expo ha una forte connotazione B2B e rappresenta da un lato un' occasione di confronto per professionisti e operatori del settore, dall' altro il luogo dove i consumatori finali, industriali, privati cittadini e pubbliche amministrazioni possono conoscere, valutare, scegliere strumenti e intraprendere azioni concrete e convenienti. «In un momento in cui l' efficienza energetica deve essere implementata sia a livello pubblico che residenziale, servono soluzioni ­ spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere ­. La manifestazione offre uno sguardo completo». Protagonista è tutta la filiera in modo trasversale: sistemi di monitoraggio e gestione intelligente di elettricità, calore e acqua, isolamento degli edifici, cogenerazione ad alto rendimento, biomasse e auto elettriche. «Smart Energy Expo ha confermato la capacità di attrarre l' interesse del mercato verso queste tematiche, che registrano una crescita costante dell' attenzione sia da parte delle istituzioni che da parte di aziende e opinione pubblica. Quest' anno diventa ancora più internazionale, sia in un' ottica di contenuti e relatori che di visitatori. Abbiamo coinvolto più operatori esteri provenienti dai Paesi balcanici, Turchia, Romania e Russia e predisposto un' articolata attività grazie al buyer' s club». L' efficienza energetica rappresenta uno dei pilastri su cui costruire una moderna politica industriale sostenibile. Il mercato della white­green economy secondo gli studi è destinato a crescere fino al 2020 nel breve termine (per effetto delle direttive europee e della Strategia energetica nazionale) e fino al 2050 nel lungo termine (per effetto della roadmap dell' Unione europea). Confindustria ha sottolineato come, all' interno degli obiettivi europei di sostenibilità, l' efficienza possa rappresentare per l' industria italiana un' opportunità di crescita e un' occasione per rafforzare il proprio posizionamento competitivo sui mercati internazionali, in un settore che è cresciuto molto e che conta in Italia 250mila aziende e tre milioni di lavoratori. «Con la stabilizzazione degli incentivi sul credito d' imposta che il Governo stanzia di anno in anno, da qui al 2020 si stima si possa generare un +0.4% di Pil e possano nascere 500mila nuovi posti di lavoro ­ sottolinea Mantovani ­. Ci sono però alcuni driver imprescindibili: la costruzione di una filiera industriale, cosa che non è riuscita con il fotovoltaico nonostante oltre sei miliardi di incentivi l' anno; la promozione di attività di ricerca e sviluppo; il ruolo degli istituti di credito alle azioni di efficientemente per le Pmi, che recuperando competitività sono incentivate a non delocalizzare; un concreto piano di efficientamento della Pubblica amministrazione. Smart Energy Expo vuole intercettare e offrire tutti i driver alle imprese». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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Riqualificazioni. Il business del risparmio energetico traina il mercato immobiliare grazie ai bonus fiscali che attendono la stabilizzazione. Edilizia in cerca di un futuro green

Michela Finizio Il business del risparmio energetico nell' edilizia attende la legge di stabilità, che il governo deve approvare entro fine anno, per conoscere il suo futuro. Da questa dipende il destino dei bonus fiscali (50% per le ristrutturazioni e 65% per la riqualificazione energetica) che oggi, di fatto, trainano gli investimenti immobiliari. A rappresentare un' enorme chance per costruttori e imprese energetiche sono le quasi 33mila abitazioni sparse sul territorio nazionale, di cui il 65% costruito prima del 1976 (anno in cui è stata approvata la prima normativa sull' efficienza energetica nell' edilizia). Sono questi immobili, in particolare, a concentrare le maggiori criticità e a registrare i consumi più elevati (in media tra 160 e 230 kw/ora/mq annuo). I bonus fiscali In questi anni di crisi il settore delle costruzioni ha beneficiato dell' apporto positivo del comparto della manutenzione edilizia (ordinaria, ma soprattutto straordinaria), unico contributo che ha ridotto la pesante caduta del settore a partire dal 2008. Infatti, gli investimenti nel settore sono riconducibili per due terzi a interventi di recupero sul patrimonio esistente, segno evidente di una trasformazione ormai consolidata verso la riqualificazione. «Il mercato ­ conferma Gaetano Fasano, responsabile dell' efficienza energetica nell' edilizia civile per l' Enea ­ è fortemente orientato sull' esistente, verso il recupero e riuso degli edifici. Solo lo 0,7% degli investimenti si concentra oggi sul nuovo». Secondo gli ultimi dati disponibili (fonte Enea Paee 2014), nel 2012 sono state complessivamente presentate 571.200 domande per la detrazione fiscale delle spese di riqualificazione edilizia, di cui 265mila relative all' efficientamento energetico. Gli investimenti attivati sono stimati in circa 14 miliardi, di cui circa 3 miliardi hanno usufruito della detrazione per la riqualificazione green. A questi dati corrisponde una ricaduta in termini occupazionali stimata per circa 207mila occupati diretti e 311mila complessivi. Si tratta di numeri significativi, considerando che, nello stesso anno, l' edilizia ha perso circa 200mila occupati. La spinta attuativa Nel 2013, rispetto all' anno precedente, l' incremento non è stato poi così elevato: «Le domande per accedere al bonus del 65% l' anno scorso sono state 298mila ­ aggiunge Fasano ­. Rispetto al 2012 non c' è stata una vera e propria spinta. L' incertezza del mercato sta giocando un ruolo importante. E non si comprendono ancora i benefici, finché non verranno riviste (o stabilizzate, ndr) le aliquote e semplificate procedure e tempistiche di rimborso». Complessivamente, dal 2007 al 2013, i bonus fiscali orientati all' efficienza energetica sono stati utilizzati per un milione e 830mila Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 47 7 ottobre 2014 Pagina 46 Il Sole 24 Ore

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interventi (la cifra si riferisce al totale delle domande presentate, in base ai dati Enea). A questi si somma le ristrutturazioni senza risparmio energetico (6 milioni e 300mila) che dal 1998 al 2013 hanno avuto accesso alla detrazione. «Il settore ­ dichiara il respondabile Enea ­ attende una spinta dal fondo specifico per incentivare le riqualificazioni nei condomini, istituito dal Dlgs 102/2014. Anche la revisione del conto termico, demandata a un decreto attuativo dallo Sblocca Italia, potrebbe semplificare l' accesso all' incentivo e ampliare il parco di interventi agevolabili». Gli interventi Solo il 6% degli interventi agevolati con le detrazioni fiscali, però, interviene sull' intero edificio. In questo senso l' Enea (insieme a Comitato Termotecnico Italiano e Ricerca sul Sistema Energetico Spa) a Verona, durante la fiera Smart Energy Expo, presenterà un' analisi tecnico­ economica su una serie di "pacchetti di interventi" per valutarne costi e benefici. «L' analisi ­ afferma Fasano ­ punta a promuovere gli interventi "a edificio pieno", cioè sia sull' involucro sia sugli impianti. Questo tipo di interventi sono scoraggiati dai relativi problemi di gestione e dall' eccessiva frammentazione della proprietà. Ma bisogna mettere in condizione l' utente di scegliere gli interventi davvero più convenienti». Gli edifici pubblici Affianca, infine, il mercato dell' edilizia privata il grande match sull' edilizia pubblica. Con il recepimento nel Dlgs 102/2014 della direttiva 2012/27/UE, è stato introdotto l' obbligo, a decorrere dal 1° gennaio 2014, di riqualificare annualmente il 3% della superficie utile coperta e climatizzata degli edifici di proprietà e occupati dalla pubblica amministrazione centrale dello Stato. Scuole e immobili pubblici, infatti, rappresentano una quota importante dei consumi energetici nazionali, stimati per 20­30 TWh elettrici (circa l' 8% del totale nazionale) e circa 70Twh termici (circa il 10%). Una spesa annua che incide sulle casse pubbliche per circa 6 miliardi di euro e che, dal business del risparmio energetico, potrebbe solo trarre vantaggi. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

MICHELA FINIZIO

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I NUMERI

I NUMERI 88% Certificati bianchi (Tee) Percentuale dei titoli emessi nel periodo febbraio­dicembre 2013 realizzato nell' industria (pari a 3,4 Mtee) 31% Classifica Percentuale raggiunta dalla "raffinazione prodotti petroliferi", al primo posto nella Top Tee nel comparto industria (risparmio di energia termica, Ind­T). Seguono vetrario 15%, manifatturiero 9%, alimentare 8%, laterizi 8% (Fonte: GSE) 571.200 Domande Presentate nel 2012 complessivamente per la detrazione fiscale delle spese di riqualificazione edilizia. Quasi la metà ( 265mila) sono relative all' efficientamento energetico 14 miliardi In detrazione Gli investimenti attivati in detrazione sono stimati, per il 2012, in circa 14 miliardi, di cui circa 3 miliardi ascrivibili agli interventi di riqualificazione energetica 311mila Occupati A tali investimenti corrisponde una stima di circa 207mila occupati diretti e 311mila complessivi. Di questi la quota parte relativa alla riqualificazione energetica ammonta a 44mila diretti e 67mila complessivi. (Fonte Enea Paee 2014) 8% Percentuale Quota sui consumi energetici nazionali legata alla Pubblica amministrazione: rappresenta un valore stimabile complessivamente in 20­30TWh elettrici (circa l' 8% del totale) e circa 70Twh termici (il 10% circa) corrispondenti a una spesa annua di circa sei miliardi di euro su un patrimonio di immobili di circa 530mila unità, di cui 52mila scuole e 38mila edifici. (fonte Energy efficiency report 2013)

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Verona Efficiency Summit. Un convegno sullo stato dell' arte del settore e sugli aspetti tecnici­ normativi ed economici­finanziari. Oltre il risparmio, leva di sviluppo Momento di approfondimento tra imprese, credito, istituzioni e mondo scientifico.

Giambattista Marchetto Ancora un anno fa, quando imperava il Conto energia sul fotovoltaico, parlare di efficienza energetica in Italia poteva sembrare avanguardismo. Nell' ultimo anno però lo scenario è cambiato e grande attenzione, in particolare dopo il recepimento della direttiva Ue sul tema, sarà concentrata sui tavoli di lavoro del Verona Efficiency Summit «Efficienza energetica Make in », organizzato per l' 8 ottobre da Veronafiere con EfficiencyKNow. La prima sessione ­ dedicata all' Agenda 2015­2030 ­ vedrà la partecipazione, tra gli altri, di Federico Testa commissario Enea, Li Yong direttore generale Unido (United nations industrial development organization), Maria van der Hoeven direttore esecutivo Iea, Claudia Canevari per la Commissione europea, Francesco Amoruso presidente dell' Assemblea parlamentare del Mediterraneo, e con il contributo video di Yang Hongwei dell' Energy Research Institute di Pechino. La sessione politica vedrà la partecipazione del viceministro Enrico Morando, di Massimo Mucchetti, Gianni Pietro Girotto e Stefano Saglia, mentre la terza sessione di lavoro coinvolgerà il mondo delle imprese con Tullio Fanelli e il presidente dell' Autorità per l' energia Guido Bortoni. Ma qual è il punto focale del confronto? Innanzitutto la crisi ha spinto a cambiare ottica e oggi l' efficienza energetica viene vista non solo come un modo per risparmiare risorse, ma anche come volano di sviluppo economico e tecnologico. Dunque se è vero che il pianeta rischia il surriscaldamento globale e serve un cambio di paradigma per garantire l' accesso all' energia ai Paesi emergenti, è altrettanto vero che la conseguente necessità di efficienza energetica è una grande opportunità di sviluppo industriale per l' Europa. Purché investa su tecnologie innovative e formazione. Oggi infatti è possibile pensare a un ritorno in tempi più brevi, perché grazie anche all' integrazione con le telecomunicazioni e i trasporti la ricerca sviluppa nuove possibilità e applicazioni. Proseguendo sulla linea delle riflessioni avviate nel 2013, il Summit di quest' anno concentrerà l' attenzione su alcuni nodi critici e strategici. Innanzitutto la componente finanziaria, con l' approfondimento di alcuni modelli innovativi da condividere con gli istituti di credito, per i quali supportare investimenti industriali sull' efficienza energetica dovrebbe essere una scelta competitiva e lungimirante.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 50 7 ottobre 2014 Pagina 46 Il Sole 24 Ore

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Sul fronte dei privati lo spunto cruciale è legato alla revisione degli incentivi, che dovrebbero avere un approccio di sistema (guardando all' edificio o all' intervento di efficientamento nel suo complesso e non al singolo componente o apparato). In quest' ottica sta diventando centrale ­ in ambito private e corporate ­ la figura dell' energy manager, che può generare risparmi, efficienza e nuove opportunità. Le migliori risorse emigrano regolarmente appena formate, ma una politica lungimirante di valorizzazione in Italia potrebbe modificare nettamente il trend. In fin dei conti questa fuga di cervelli e competenze è legata principalmente alla lentezza del mercato interno nel recepire le nuove esigenze, ma è vero che la filiera dell' efficienza energetica ­ chiosano gli esperti ­ deve fare allenamento in Italia per poi internazionalizzare le proprie specializzazioni in cluster analoghi in Europa, Nord Africa, Asia. La Cina, ad esempio, è assetata di tecnologia e knowledge management. L' Italia è messa bene, può guidare gli altri, ma non sappiamo quanto durerà questo vantaggio. Infine un focus sarà dedicato alla Pubblica amministrazione, dove l' impatto dell' efficientamento potrebbe avere effetti che valgono miliardi in spending review e soprattutto che hanno valenza strutturale (si veda scheda in pagina). Parallelamente le municipalizzate sono chiamate a un salto di qualità, dalla linea del kWh alla linea dei servizi, creando task force per l' efficienza e sfruttando la presenza multidisciplinare sul territorio. In questo quadro articolato, il Summit chiama in causa la sensibilità e il senso di responsabilità dei decisori politici, che troppo spesso hanno un' ottica di breve termine. Gli specialisti del settore auspicano una sinergia tra alta formazione e management pubblico per valorizzare le competenze di cui l' Italia dispone. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

GIAMBATTISTA MARCHETTO

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IL FONDO NAZIONALE

IL FONDO NAZIONALE Le risorse Il Dlgs 102/14 di recepimento della direttiva 2012/27/Ue prevede che sia istituito, presso il ministero dello Sviluppo economico, il Fondo nazionale per l' efficienza energetica. Il Fondo serve a sostenere interventi di efficienza energetica realizzati dalla Pubblica amministrazione, le Esco e le imprese su propri immobili, impianti e processi produttivi Il funzionamento Il Fondo ha una natura rotativa e si articola in due sezioni. Una riguarda la concessione di garanzie, su singole operazioni e/o di portafoglio, su finanziamenti erogati alle imprese per realizzare interventi di efficienza energetica. L' altra riguarda l' erogazione di finanziamenti, direttamente o attraverso banche e intermediari finanziari, inclusa la Banca europea degli investimenti, anche mediante la sottoscrizione di quote di fondi comuni di investimento di tipo chiuso che abbiano come oggetto di investimento la sottoscrizione di titoli di credito di nuova emissione o l' erogazione di nuovi finanziamenti nonché mediante la sottoscrizione di titoli emessi nell' ambito di operazioni di cartolarizzazione che hanno a oggetto crediti di privati verso Pmi ed Esco per investimenti in efficienza energetica Gli importi fino al 2020 Nel Fondo confluiscono, nel periodo 2014­2020, risorse per un ammontare di 490 milioni di euro.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 52 7 ottobre 2014 Pagina 49 Il Sole 24 Ore

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Cdm. Impugnata la legge sul condono in Campania. Pronte le modifiche al Codice antimafia

Ieri il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo con le modifiche al Codice delle leggi antimafia, delle misure di prevenzione e nuove disposizioni in materia di documentazione. Le modifiche varate riguardano, in particolare, la parte sui controlli amministrativi sugli appalti e su concessioni, erogazioni e finanziamenti pubblici. Il provvedimento semplifica alcuni passaggi della procedura, eliminando oneri amministrativi come, ad esempio, gli accertamenti a carico dei figli minori e semplificando alcuni termini procedimentali per il rilascio della documentazione antimafia, specie nei casi di urgenza. Viene, inoltre, semplificata la norma sulla competenza territoriale. Con l' approvazione del decreto legislativo sarà esclusivamente competente al rilascio della documentazione antimafia il prefetto del luogo ove ha sede l' operatore economico. Sempre ieri il Consiglio dei ministri ha deciso di impugnare la legge 16/2014 della regione Campania. Si tratta della norma, approvata il 7 agosto, relativa ad «Interventi di rilancio e sviluppo dell' economia regionale nonché di carattere ordinamentale e organizzativo (Collegato alla legge di stabilità regionale 2014)». Una legge che di fatto ampliava sensibilmente le maglie del condono edilizio in tutte quelle aree dove non esisteva il vincolo di «inedificabilità assoluta». Secondo il Cdm, presieduto dal ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Maria Carmela Lanzetta, la norma campana viola le disposizioni in materia di condono edilizio, di servizio idrico integrato e di concessioni termominerali che contrastano con i principi fondamentali della legislazione statale in materia di governo del territorio, in violazione dell' articolo 117 della Costituzione, invadendo anche le competenze esclusive statali in materia di tutela dell' ambiente e di tutela della concorrenza. Inoltre, secondo il Cdm, la legge 16/2014, istituendo nuove professioni turistiche, contrasta con i principi fondamentali della legislazione statale in materia di professioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 53 7 ottobre 2014 Pagina 51 Il Sole 24 Ore

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In breve

CONDIZIONATORI Illecito alterare il decoro in facciata Vietata l' apposizione di condizionatori sulla parete comune della facciata del palazzo condominiale (inserito in un ambito paesaggistico protetto) in prossimità della gronda del tetto, perché altera l' aspetto architettonico del fabbricato. La Corte di cassazione, con la sentenza 20985/2014 (depositata ieri) ha rigettato il ricorso contro la sentenza della Corte d' appello di Roma, che aveva affermato che la "rottura" della continuità della gronda del tetto, provocata dall' installazione di due apparecchi, configurava comunque una alterazione dell'«aspetto armonico» dell' edificio ed è quindi irrilevante che l' autorità preposta al vincolo abbia autorizzato l' opera. INCOMPATIBILITÀ L' amministratore non può insegnare Gli insegnanti non possono svolgere attività di amministratore condominiale, se iscritti a un ordine professionale. Lo ha precisato la Corte dei conti, che ha "scoperto" un docente di una scuola pubblica che svolgeva attività di amministratore condominiale e di ingegnere, senza neppure averlo comunicato al preside (che può autorizzarlo, se l' attività "extra" non è di pregiudizio a quella di docente, come dice l' articolo 508 del Dlgs 297/1994). Con la recente sentenza 159/2014 la Corte dei conti (sezione Toscana) ha quindi condannato il docente­amministratore a rifondere 59.200 euro di danno erariale. FORMAZIONE Per Confai va estesa a tutti Confai chiede che anche i circa 280mila amministratori del proprio condominio debbano frequentare un corso di formazione. Il Dm 140/2014, che la regola, non lo prevede (ma del resto neppure la legge 220/2012). Confai, in una lettera inviata alla presidenza del Consiglio e al ministro della Giustizia, chiede che venga revisionato il punto g) del nuovo articolo 71­bis delle Disposizoni di attuazione del Codice civile, almeno per la parte che consente agli amministratori del solo condominio dagli stessi abitato di non essere obbligati all' attività di formazione periodica, «rendendo in tal modo il servizio e la prestazione degli stessi, seppur a titolo "gratuito" per il condominio amministrato, conforme allo spirito della legge stessa». CONVEGNI Termoregolazione e contabilizzatori Si terrà il 9 ottobre 2014 alle 14.30, presso il Just Hotel Lomazzo Fiera, Via Ceresio 49 a Lomazzo (CO) il Convegno sulla termoregolazione e contabilizzazione unifamigliare organizzato da Anaci Como. Verrà esaminato da un esperto della Regione Lombardia il Dlgs 102/2014 (che impone i contabilizzatori entro il 2016), mentre Eugenio Correale illustrerà il Dm 140 del 13 agosto 2014 dedicato alla formazione degli amministratori.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 54 7 ottobre 2014 Pagina 2 Italia Oggi

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Il punto. Confindustria è un residuo del passato Renzi e Marchionne l' hanno rottamata

Non c' è solo il patto del Nazareno a dettare tempi e condizioni del cambiamento. In economia è l' accordo raggiunto tra il premier ed i n. 1 della FCA, Sergio Marchionne, a imporre il ritmo di marcia. Patto di Detroit, si potrebbe chiamare l' intesa siglata tra il boyscout di Firenze e il manager italo­ canadese. Un' intesa che punta dritta al cuore dei problemi italiani: far saltare tutti gli intermediari ormai inutili, oltre che eccessivamente costosi, nella gestione dell' economia contemporanea. E tra questi c' è sicuramente la Confindustria, dalla quale Marchionne è già uscito da un paio di anni. La lobby confindustriale, così come è ancora organizzata, non serve più perché è solo un frenatore del cambiamento e un luogo per parrucconi desiderosi di comparsate a Ballarò o da Bruno Vespa. La velocità del business vero è altrove, non più, da anni, in Viale dell' Astronomia. Così Renzi e Marchionne hanno deciso di procedere all' unisono per rottamare Confindustria. Su art. 18, tfr in busta paga, sul primato della contrattazione aziendale per rilanciare la produttività, sulla lotta all' Irap, sulle molte riforme nell' agenda del governo l' amministratore delegato della Fiat sarà al fianco di Renzi. L' obiettivo è quello di dare all' Italia un capitalismo moderno, con relazioni meno intermediate da poteri sempre meno rappresentativi del mondo del lavoro e di quello dell' impresa perchè forgiati nella logica della concertazione a tutti i costi e, soprattutto, autoconvinti di essere l' ombelico del mondo. I templari delle riforme, i guardiani del cambiamento che senza il loro via libera non può farsi realtà. Renzi e Marchionne vogliono condurre il capitalismo italiano oltre la concertazione e la palude dei negoziati a oltranza e della rappresentanza, sempre più marginale, che ha potere di veto. Oltre lo status quo che ha fatto raggiungere alla disoccupazione giovanile la soglia record del 44,2% e fatto arretrare il pil di 10 punti. L' Italia della concertazione del '900 non ce la può fare a tenere i ritmi imposti dalla globalizzazione e dall' eurozona germanizzata. Questo per Marchionne è un concetto chiarissimo; Renzi se lo sente ripetere ogni volta che varca le Alpi. Via, dunque, il fardello Confindustria dalle spalle sempre più gracili del capitalismo del Belpaese, perché la lobby degli imprenditori deve diventare moderna e occidentale. Non più un troppo ambizioso contropotere politico ma una organizzazione capace di seguire bene le poche policy di cui è tenuta ad occuparsi.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 55 7 ottobre 2014 Pagina 2 Italia Oggi

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Anche stavolta Renzi ha scelto con arguzia il suo alleato, perché nessuno meglio di Marchionne incarna nel mondo il volto dell' Italia che lavora 16 ore al giorno e che non si rassegna mai alla sconfitta. E con il suo supporto la rottamazione di Confindustria è cosa già realizzata e i prossimi mesi serviranno solo a registrarlo.

EDOARDO NARDUZZI

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 56 7 ottobre 2014 Pagina 8 Italia Oggi

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Il sindaco grillino non potrà salire sul palco nella manifestazione M5S al Circo Massimo. Pizzarotti (Pr) messo in castigo In Emilia gli espulsi varano la lista Liberi cittadini.

A Roma è andato ieri, con tutti gli onori, nell' aula di Montecitorio, come sindaco di Parma, invitato dall' Anci, l' associazione dei Comuni, a relazionare sul modello di welfare che la sua giunta 5stelle sta impostando. A Roma tornerà nel week end, ma con molti meno onori, senza potere neppure salire sul palco, per presenziare alla kermesse grillina al Circo Massimo. Federico Pizzarotti certo non si aspettava che fare il sindaco 5stelle fosse così difficile, non per quanto riguarda l' amministrazione della città bensì per i rapporti con Beppe Grillo, Gianroberto Casaleggio e il loro cerchio stellato. È guerra continua. Lui invoca meno slogan e più proposte, meno urla e più programmi, maggiore democrazia e dibattito all' interno del movimento. Il duo Grillo­Casaleggio non può espellerlo perché troppo conosciuto e scoppierebbe la rivolta (non solo in Emilia), perciò lo punzecchia sul blog e ha messo in atto la strategia dell' inesistenza. Ovvero è come se il sindaco non ci fosse: gli viene impedito di scrivere sul blog, non viene invitato ai summit del movimento, non si trova traccia di lui nel programma della tre giorni del Circo Massimo. In castigo, insieme a un altro sindaco, quello di Comacchio, Marco Fabbri, entrato in rotta di collisione coi dogmi grilleschi: ha partecipato all' elezione della nuova Provincia di Ferrara ed è stato eletto. Perciò sul palco romano ci saranno i sindaci di Livorno (Filippo Nogarin) e Bagheria (Patrizio Cinque) mentre i sindaci di Parma e Comacchio si ritroveranno dietro la lavagna, puniti. Ma Pizzarotti non s' arrende: «Andrò a Roma, il 10 ottobre, e cercherò il dialogo perché vorrei che le idee girassero nel movimento. Ritengo che il confronto sia importante, vedremo. Il fatto che non sono sul palco non mi turba. Non ho chiesto di salirvi, lascio le valutazioni a chi organizza e rimango a disposizione. Ci sarà il gazebo di Parma e io sarò lì, tra la gente, come ho sempre fatto e come continuerò a fare». Il nuovo casus belli arriva quando ancora il precedente non si è spento. Pizzarotti avrebbe voluto partecipare alla grande alleanza con cui a Parma si è andati al voto per la Provincia (come ha fatto il sindaco di Comacchio). Da Roma è arrivato il veto e questa volta Pizzarotti ha deciso di soprassedere, anche perché il sindaco del capoluogo fa parte di diritto della Provincia. Ma l' eco di una decisione che crea imbarazzo

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istituzionale non si è ancora spenta: il sindaco, autoesclusosi dalla gara, non guiderà la Provincia. Per la città di Parma, uno smacco. Pizzarotti ha inghiottito amaro ma il suo gesto di buona volontà non è servito ad ammorbidire i rapporti con Grillo. Anche perché contemporaneamente non ha voluto indietreggiare sulle critiche al movimento: «Il concetto fondamentale che ci ha sempre contraddistinto è la modalità di prediligere le idee rispetto anche alle persone. Adesso abbiamo le persone, ma non le idee. È una cosa che ho detto molte volte, e penso sia condivisa da larga parte degli attivisti di base, da tante persone che vorrebbero capire cosa proponiamo di fare, ma non abbiamo un programma da proporre e purtroppo con Grillo non si parla mai di programmi. Quando c' è da scegliere tra cittadino e politica io scelgo il cittadino, e penso sia condivisibile da tutti. Il momento in cui ci troviamo predispone all' astio: se non sei con me sei contro di me. Penso invece che si possa parlare, cercando di arrivare ad un risultato. Non sono in contrapposizione con nessuno, io dico la mia opinione, sempre». Quanto basta per fare inviperire il quartier generale grillino, che ha affidato la replica al deputato Michele Dall' Orco: «un sindaco deve fare il sindaco e non l' opinionista tv. Forse le idee non le avrà chiare lui a livello regionale e nazionale. Proprio per questo lo invito a fare il sindaco di Parma, che sa fare molto bene, ha ottenuto ottimi risultati; ma gli chiedo di lasciare da parte polemiche sterili. I nemici sono i partiti e le lobby, non il M5S». Pronta la replica di Pizzarotti, che gli è costata il definitivo ostracismo al Circo Massimo: «Io faccio il sindaco ogni giorno, sacrificando anche la vita privata, ho contribuito a fondare il movimento, e come te vorrei che crescesse, che prosperasse, che arrivasse anche a quegli elettori che fino ad oggi ci hanno voltato le spalle. Fare il sindaco vuol dire non poter esprimere le idee oltre il proprio orticello? Per quanto mi riguarda le critiche servono 'per' qualcosa e mai 'contro' qualcuno. Quando ho parlato di programma, mi riferivo alla campagna per le Regionali. Credo che abbiamo anteposto le persone alle idee e ai programmi, quando nel 2010 abbiamo fatto il contrario». Non è proprio piaciuta al sindaco com' è stata gestita la scelta dei candidati per le regionali in Emilia­ Romagna e Calabria, con primarie realizzate in fretta e furia via web (alle quali hanno partecipato poche decine di persone): «se penso alle modalità che avevamo adottato nel 2010, bé queste le trovo un tantino stravaganti. Un tempo si presentavano i programmi e poi si sceglievano i candidati, ora facciamo il contrario: prima i candidati, poi il programma. Bisogna tornare alle origini». Pizzarotti è ormai il leader riconosciuto della corrente soft del movimento, quella che non vuole steccati aprioristici contro i partiti e chiede trasparenza e dialogo all' interno. E teme che il Circo Massimo (l' evento è organizzato dalla Casaleggio & Associati) anziché un' occasione di confronto e magari di voto su alcune scelte politiche si rivelerà solamente una passerella celebrativa e mediatica. Del resto, ad aprirla sarà Grillo e a chiuderla ancora lui (insieme a Luigi Di Maio) mentre gli oratori sono tutti di provata fede verso il capo: Maurizio Santangelo, Danilo Toninelli, Vito Crimi, Nicola Morra, Paola Taverna, Alessandro Di Battista, Carla Ruocco, Laura Castelli, Roberto Fico. Insomma, secondo i dubbiosi al Circo Massimo, Grillo e i suoi se la rideranno e se la canteranno tra loro, con buona pace degli antichi proclami sul movimento orizzontale e liquido e su uno­vale­uno. Sarà però interessante verificare come Pizzarotti sarà accolto dalla base dei militanti, lontano dal palco. Intanto in Emilia­Romagna gli ex grillini stanno preparandosi alle elezioni regionali del 23 novembre con una lista chiamata Liberi Cittadini, un movimento di cui fanno parte figure storiche che furono dei 5stelle: da Giovanni Favia (il consigliere regionale cacciato da Grillo per un fuori onda tv in cui criticava la mancanza di democrazia interna) a Federica Salsi (la consigliera comunale a Bologna espulsa per essere andata in tv senza permesso e bollata da Grillo: «la tv è il suo punto G») ma anche consiglieri di quartiere e i tre senatori espulsi Adele Gambaro, Maria Mussini, Laura Bignami. Sarà la prima volta, in un' elezione importante, in cui si troveranno di fronte i grillini duri­e­puri e gli ex che però si dichiarano fedeli­alla­linea originaria del movimento poi stravolta (sostengono) dal protagonismo di Grillo e Casaleggio. © Riproduzione riservata.

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GIORGIO PONZIANO

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 59 7 ottobre 2014 Pagina 9 Italia Oggi

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Il partito di Alfano può essere schiacciato nella manovra di avvicinamento dei due partiti. L' Ndc stretto fra Renzi e il Cav Intanto Schirò e Gitti lasciano i montiani per il Pd.

Trovarsi stretti fra due ganasce di tenaglia è una condizione pessima. Quando si pensi che è esattamente la situazione nella quale deve agire il Ncd, si capisce perché nel partito siano da alquanto tempo cessati gli arrivi e si segnalino, invece, le partenze. Gli ultimi abbandoni sono di Marcovalerio Bove, capogruppo Ncd al consiglio comunale di Milano, tornato in Fi, e di Sveva Belviso, già vicesindaco di Gianni Alemanno e capogruppo Ncd all' assemblea capitolina di Roma Capitale (ossia al consiglio comunale di Roma, omologa quindi di Bove), la quale ha invece costituito una propria sigla, l' Altra Destra. È angoscioso che una ganascia sia rappresentata da Matteo Renzi, l' altra da Silvio Berlusconi. Se il Ncd propaganda risultati della propria politica, il merito viene percepito per il presidente del Consiglio. Se il Cav liscia R. accentuando il patto del Nazareno, toglie spazio alla politica alfaniana, venendo a sorreggerne i motivi ma con ben altro rilievo e con l' ulteriore vantaggio di collocarsi formalmente all' opposizione: può quindi sbandierare, quando sia il caso, limiti ed errori del governo. Bisogna poi aggiungere che lo scorrere del tempo rende sempre più evidenti i dissidi interni al Ncd. Un personaggio con robusta esperienza politica e parlamentare quale Antonio D' Alì, oggi senatore per il Ncd e nel partito responsabile economico, se ne esce con un' intervista a formiche.it nella quale sorprendentemente sostiene: «potrebbe esserci l' opportunità di riallacciare le larghe intese con una formula diversa da quella originaria, cioè l' appoggio esterno, insieme a ». È l' opposto di quanto costantemente predicato da Gaetano Quagliariello. Intanto, manca una settimana alla costituzione dei nuovi gruppi parlamentari che dovrebbero mettere insieme Ncd, Udc, popolari per l' Italia e, forse, qualche ex montiano. La data del 15 ottobre è stata infatti annunciata da Lorenzo Cesa, segretario dell' Udc, durante un' adunata dei popolari di Mario Mauro. L' operazione procede a rilento, fra molte perplessità e senza troppe convinzioni, quasi fosse un atto dovuto ma non voluto. In attesa di vedere quanti deputati e senatori aderiranno, il 2 ottobre due deputati di Per l' Italia, Gea Schirò e Gregorio Gitti, hanno lasciato il gruppo per aderire al Pd. Entrambi avevo già militato nel Pd: si è trattato, quindi, di un ritorno, dopo che erano stati eletti con il cartello di Mario Monti. Non è un felice

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 60 7 ottobre 2014 Pagina 9 Italia Oggi

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viatico. Si vedrà poi come si comporteranno i popolari di matrice specifica di sant' Egidio o generica della sinistra cattolica, mentre si dà per scontato che scarse saranno le adesioni dai gruppi parlamentari di Sc, che ancora contano 27 deputati e 7 senatori. Fra questi ultimi abbondano i filo renziani, pronti al trasloco a pieno titolo nel Pd, ma non manca perfino qualche sognatore che vorrebbe mantenere in vita l' agonizzante partito fondato da Monti (fondato meno di due anni fa, ricordiamo, tanto per indicare come la politica italiana ormai viva ritmi quasi convulsi).

MARCO BERTONCINI

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 61 7 ottobre 2014 Pagina 12 Italia Oggi

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Sono piccole e deboli, hanno territori simili e confinanti. Perché devono rimanere separate? Regioni, Marche e Umbria da unire La proposta di Matteo Ricci, sindaco renziano di Pesaro.

Non è la stessa cosa della macroregione del Nord sbandierata dai leghisti, e in particolare dal governatore della Lombardia, Roberto Maroni, ma poi rimasta sulla carta. È comunque un qualcosa di simile, almeno nelle intenzioni. L' idea questa volta arriva dall' altra parte dello scacchiere politico e riguarda un territorio a centinaia di chilometri di distanza dai centri nevralgici dal Settentrione. Stiamo parlando della proposta di unire, dal punto di vista politico e amministrativo e in un processo graduale, due Regioni del Centro Italia come le Marche e l' Umbria, con un occhio alla Toscana che potrebbe essere della partita. Un' iniziativa pensata per dare maggiore potere e peso specifico a territori che all' interno della frammentazione delle venti Regioni italiane, finiscono per trovarsi schiacciate dai colossi del Nord e del Mezzogiorno, nonostante possano vantare grandi potenzialità. A rilanciare questa proposta, che già alcuni anni fa aveva tirato fuori dal cilidro, è Matteo Ricci, giovane sindaco renziano di Pesaro, capoluogo più a nord delle Marche, vicepresidente nazionale del Pd e tra i fondatori di Rifare l' Italia, il network dei Giovani turchi che però Ricci ha lasciato ben presto per seguire Matteo Renzi, primo tra gli ex bersaniani a farlo insieme all' emiliano Stefano Bonaccini. Ebbene, Ricci ieri si è presentato a Roma all' incontro dell' Anci con la presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, chiedendo al Governo un' inversione di tendenza rispetto ai Comuni ­ tradotto, basta tagli nei trasferimenti e meno vincoli nel Patto di stabilità ­ e dopo aver suggerito nei giorni scorsi una riforma dell' assetto istituzionale dello Stato. Che, detta fuori dai denti, va un po' rottamato per come ancora oggi si presenta. E qui arriva l' idea sulla falsariga del progetto leghista: «Mettere insieme le Regioni del Centro Italia a iniziare da Marche e Umbria non è così complicato come si vuol far credere» ragiona infatti Ricci. Lui sa bene che «serve una grande volontà politica, la voglia di innovare e cambiare le cose davvero e un referendum popolare che confermi la scelta», ma «Regioni troppo piccole, che fanno leggi e pianificazione, non hanno più senso», e soprattutto se non si cambia rotta «il rischio è la perdita di competitività». D' altronde, se unite sotto lo stesso tetto, Marche e Umbria «non fanno gli abitanti della città di Roma», e se si aggiunge la Toscana «fanno gli abitanti del Veneto». Da qui la domanda: «Perché devono avere leggi regionali differenti? Non possono avere un unico consiglio e un' unica struttura amministrativa? Parliamo di territori che hanno molti elementi in comune, e inoltre la verà identità locale è municipale o

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provinciale». Ma il sindaco di Pesaro vuole intervenire anche sui Comuni, perché ­ ad esempio ­ «236 Comuni nelle Marche non reggono più», soprattutto quando hanno poche centinaia o migliaia di abitanti, e quindi «dobbiamo proporre unioni o fusioni nei bacini omogenei». Infine la stoccata: «La Regione deve fare di più per incentivare il processo». Un messaggio, quindi, al governatore uscente del Pd, , che si vuole ricandidare per il terzo mandato sostenuto dalla sua lista civica Marche 2020. Ma soprattutto, visto che Ricci di sostenere Spacca non ne vuole sapere, un messaggio a chi nel Pd marchigiano si appresta a sfidarlo per raccoglierne l' eredità in vista delle elezioni regionali del 2015. © Riproduzione riservata.

GIOVANNI BUCCHI

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 63 7 ottobre 2014 Pagina 23 Italia Oggi

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Per la Corte costituzionale è arbitrario il collegamento automatico con redditi in nero. Professionisti, prelievi liberi L' autonomo non deve giustificare l' operazione in banca.

Cade la presunzione sui prelevamenti bancari per i professionisti. Secondo la Corte Costituzionale è del tutto arbitrario presumere che un prelevamento non giustificato da un lavoratore autonomo sia un investimento produttivo, successivamente, di un compenso e dunque di un reddito non dichiarato. Inoltre, secondo i giudici, lo svolgimento dell' attività professionale è ben differente da quella dell' imprenditore, figura per la quale la rilevanza dell' attività personale è ben più limitata. Sono questi i fondamentali principi espressi dai giudici della Consulta con la sentenza n. 228 del 28 settembre scorso e depositata ieri. Si delinea, dunque, un principio che, al di là della portata sulla retroattività della norma, dovrà essere tenuto in considerazione dall' amministrazione finanziaria nel momento in cui intenderà far operare le presunzioni contenute nell' articolo 32 del dpr n. 600 del 1973 per la parte relativa ai prelevamenti non giustificati. L' origine della disposizione normativa. La normativa di base, originariamente pensata per gli imprenditori, afferma un principio: laddove non vi sia una giustificazione a un prelievo (in termini di identificazione del beneficiario ovvero di corrispondenza con il contenuto delle scritture contabili), lo stesso può essere assunto per la determinazione di maggiori ricavi nell' ambito del reddito di impresa. Il principio è semplice: si acquista in nero al fine di produrre ricavi corrispondenti non dichiarati. La legge n. 311 del 2004 ha esteso questa presunzione anche ai titolari di redditi di lavoro autonomo e, secondo l' interpretazione che ha fornito l' amministrazione finanziaria con la circolare n. 32 del 2006, tale modifica doveva essere interpretata come meramente di carattere procedurale. Appariva evidente, sin da allora, come l' affermazione fosse del tutto discutibile: non è da considerarsi come procedurale una norma che, nella sostanza, è suscettibile di produrre un reddito imponibile creando indirettamente un presupposto impositivo che, in alcuni casi, è meramente «matematico». La questione della retroattività si è trascinata in sede giurisprudenziale sino alla remissione della questione al vaglio della Corte Costituzionale che, come detto, ha sciolto la propria riserva pronunciandosi con la sentenza in questione. I principi fissati dalla Corte e le conseguenze pratiche. Nella sentenza è dato leggere come le questioni sottoposte all' attenzione dei giudici fossero due: ­ La prima attinente alla violazione del principio di capacità contributiva di cui all' art.

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53 Cost., oltre che dell' art. 3 Cost., in quanto, per il reddito da lavoro autonomo non varrebbero le correlazioni logico presuntive tra costi e ricavi tipiche del reddito d' impresa e il prelevamento sarebbe un «fatto oggettivamente estraneo all' attività di produzione del reddito professionale», idoneo a costituire un «mero indice generale di spesa». Inoltre, la norma censurata sarebbe «irrazionale» qualunque sia la lettura a essa data tra quelle possibili: o la prova contraria che incombe al contribuente potrebbe ritenersi soddisfatta «con la mera indicazione del beneficiario, divenendo, però, tanto irrazionale quanto inutile sul piano dell' accertamento dei maggiori redditi» oppure ­ seguendo quanto sostenuto dall' amministrazione finanziaria ­ richiederebbe necessariamente anche la giustificazione causale dei prelevamenti, così imponendo «un adempimento aggiuntivo rispetto a quello rappresentabile sulla base di una lettura piana del testo normativo»; ­ La seconda attinente alla questione della retroattività con conseguente violazione delle disposizioni in materia di statuto dei diritti del contribuente. La rilevanza della pronuncia risiede nel fatto che la Corte si pronuncia nel merito della disposizione normativa e dunque sul primo gruppo di censure stabilendo un principio: per i lavoratori autonomi la presunzione di specie viola un principio di ragionevolezza, essendo del tutto arbitrario ipotizzare che i prelevamenti, nel mondo professionale, siano destinati a un investimento proprio della attività e che questo sia produttivo di compensi e dunque di reddito. Quindi, un principio che a una prima lettura è ben più ampio rispetto alla mera questione della retroattività della norma ma che si sofferma in primis sulla profonda differenza tra l' attività di impresa e quella di lavoro autonomo anche in relazione all' impianto contabile complessivo. È del tutto evidente, che, dichiarando l' illegittimità della norma in riferimento al prelievo non giustificato che può divenire compenso, si mette in campo un onere probatorio ben più forte a carico dell' amministrazione finanziaria. Questo non significa, ovviamente, che nessun prelievo ingiustificato non potrà diventare compenso ma che il prelievo in questione dovrà trovare una rigorosa motivazione nel momento in cui lo stesso vorrà essere utilizzato ai fini della rettifica dei compensi. Ulteriori conseguenze. In verità la succitata sentenza interviene sì in un campo specifico (quello riferito ai professionisti) ma tocca implicitamente anche un problema di rilevanza estrema sino a ipotizzare, in una sorta d' interpretazione giurisprudenziale evolutiva, come tutta l' impalcatura fissata dai cosiddetti accertamenti basati sulle indagini finanziarie sia da ripensare. Che la capacità contributiva sia un baluardo insormontabile è innegabile. Che poi l' inversione dell' onere della prova sia da arginare è altrettanto palese. La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 225/2005, ha stigmatizzato già tale meccanismo automatico arrivando a ricordare come nella rettifica si debba comunque tener conto dell' art. 53 Cost. Cosicché dunque non può apparire paradossale se quanto stabilito nella sentenza in commento, possa poi essere esteso oltre la questione esaminata in quanto correlata ai professionisti. Ritenere che le mancate giustificazioni, i prelievi soprattutto, nella loro pienezza causale siano poi ritenuti, sic e simpliciter, ricavi sottratti a imposizione è un automatismo che deve essere ripensato. D' altronde anche la circolare dell' Agenzia delle entrate n. 25/E del 6 agosto 2014, anticipatrice di un nuovo corso collaborativo, non ha mancato di approcciarsi alle indagini finanziarie con sano pragmatismo. Nel ribadire che scopo delle indagini finanziarie è quello di ricostruire l' effettiva disponibilità reddituale del soggetto sottoposto a controllo, sottolinea come le presunzioni fissate a salvaguardia della pretesa erariale devono essere applicate dall' Ufficio «secondo logiche di proporzione e ragionevolezza avulse da un acritico meccanismo». Da qui la possibilità, sulla scorta di una lettura allargata ed evolutiva della sentenza in commento, che la rettifica non possa mai sconfinare nell' arbitrarietà o irrazionalità ma debba arrestarsi alla concretezza dei fatti tralasciando di affidarsi a quegli automatismi messi in discussione dalla sentenza della Consulta. © Riproduzione riservata.

GIUSEPPE RIPA E DUILIO LIBURDI

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 65 7 ottobre 2014 Pagina 25 Italia Oggi

Enti locali

Il Caso. Inquilini, Tasi al buio

I dottori commercialisti incrociano le braccia sui bollettini Tasi degli inquilini. E la protesta monta sui social network. In maniera plateale, Luca Grossi, un dottore commercialista di Senigallia, in vista della scadenza del 16 ottobre scrive dal suo blog ai propri clienti: "spiacente, non calcolo la Tasi agli inquilini". Il motivo? "La Tasi, per i conduttori, ammonterà di norma a poche decine di euro ma per gestirla occorrerà uno sforzo il cui costo () supererà l' importo da pagare e per lo studio sarebbe praticamente impossibile da gestire viste le continue ravvicinate scadenze". Il professionista, dunque, fa i conti in tasca al suo perduto cliente scoprendo una delle tante paradossali verità tributarie. Che una somma, ad esempio, di 50 euro "non versata nel 2014 a titolo di Tasi sarà riscossa eventualmente dal comune, se ci riuscirà, con maggiorazione di meno di 10 euro tra sanzioni ridotte ed interessi". E che la parcella del professionista "costerebbe senz' altro di più" al cliente."Ragion per cui", annuncia Grossi, "lo studio non calcolerà Tasi per occupanti e conduttori, ma solo per i proprietari, per i quali abbiamo o riusciamo ad avere i dati necessari al calcolo. Tale decisione non è contro di te, ma anche per te", chiude, rivolgendosi direttamente al cliente, il professionista il quale, contattato da ItaliaOggi, si è detto convinto dell' azione intrapresa e l' ha comunicata al suo ordine di appartenenza e al sindaco del comune. Intanto su Twitter altri dottori commercialisti si dicono d' accordo con l' iniziativa. Lanciando non poche frecciate agli ordini professionali, ritenuti lontani dai disagi degli iscritti, lasciati soli a prendere decisioni operative senza alcuna indicazione. © Riproduzione riservata.

CRISTINA BARTELLI

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 66 7 ottobre 2014 Pagina 25 Italia Oggi

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Norme antimafia al secondo correttivo

Possibilità per la p.a. di stipulare i contratti pubblici dopo 30 giorni dalla richiesta della certificazione antimafia, fatti salvi provvedimenti interdittivi del prefetto. In casi di urgenza, i controlli sono tutti a posteriori, potendosi firmare il contratto subito. Sono tra le novità del secondo decreto correttivo del Codice antimafia (dlgs 159/2011, modificato con il dlgs 218/2012) ieri all' esame del Consiglio dei ministri. La bozza del provvedimento entrato all' esame dell' esecutivo prevede che le certificazioni antimafia siano distinte in comunicazioni e informazioni antimafia. Mentre la comunicazione attesta le misure di prevenzione applicate a carico di un' impresa, l' informazione ha contenuto più ampio ed evidenzia anche i tentativi di infiltrazione mafiosa. Per i contratti pubblici di valore più basso viene acquisita, tramite le prefetture, la comunicazione mentre per gli appalti di valore più elevato ci vuole l' informazione. Il correttivo, per le comunicazioni, prevede, in relazione alla futura banca dati nazionale (un grande archivio a disposizione delle amministrazioni procedenti), l' acquisizione diretta da parte delle stazioni appaltanti. Se emergeranno notizie ostative ci vorrà comunque il provvedimento conclusivo (liberatorio o interdittivo) del prefetto della provincia di sede dell' impresa. Sempre per le comunicazioni, viene ridotto il tempo per la risposta delle prefetture. Il contratto deve comunque prevedere la clausola di scioglimento nel caso di provvedimento interdittivo del prefetto. Se non si tratta di appalti, ma di provvidenze pubbliche subordinate alla regolarità antimafia, sarà l' amministrazione concedente a dover decidere se procedere subito o aspettare comunque la risposta prefettizia.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 67 7 ottobre 2014 Pagina 26 Italia Oggi

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gettito 2014. Le Entrate sostengono l' erario

L' attività di accertamento e controllo sostiene le entrate tributarie. Nei primi otto mesi dell' anno, infatti, l' attività è risultata in crescita del 14,2%, pari a 681 mln di euro. A contribuire, poi, alla stabilizzazione del gettito, che complessivamente si è assestato sui 266.060 mln di euro (­0,4% rispetto al 2013), il gettito (+110,7% pari 465 mln di euro) derivante dalle ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche per effetto, sia dell' incremento dei dividendi distribuiti nel 2014, sia delle modifiche alla tassazione dei redditi di natura finanziaria. Questi i dati resi noti, ieri, dal Dipartimento delle finanze in merito alle entrate tributarie da gennaio ad agosto 2014. Nel dettaglio, i dati diffusi dal Df mostrano come le imposte dirette siano state pari a 142.603 mln di euro, con una diminuzione del 3,5% (­5.158 mln di euro). Contrazione dovuta in larga misura all' andamento dell' Ires che mostra un calo del 18,7% (­3.531 mln di euro), essenzialmente riconducibile, ai minori versamenti a saldo 2013 e in acconto 2014, effettuati da banche e assicurazioni a seguito dell' incremento della misura dell' acconto 2013 fissato, per questi contribuenti, al 130%. Tra le altre imposte dirette, l' imposta sostitutiva su interessi e altri redditi di capitale si riduce del 10,3% (­740 mln di euro), mentre quella sostitutiva sul risparmio gestito e amministrato del 26,2% (­409 mln di euro). Aumentano del 5% (+93 mln di euro), pari a 1.955 mln di euro, il gettito dell' Imu derivante dagli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D. Cresce, invece, il gettito delle imposte indirette: 123.457 mln di euro con un incremento del 3,4% (+4.108 mln di euro). Si conferma la crescita del gettito Iva che aumenta del 3,2% (+2.159 mln di euro). In particolare, continua l' andamento positivo dell' Iva sugli scambi interni del 4,1% (+2.431 mln di euro) e, per il quarto mese consecutivo, si riduce ulteriormente del ­2,7% il differenziale negativo della componente dell' Iva sulle importazioni da Paesi extra Ue (era ­3,4% nel periodo gennaio­luglio), rispetto all' analogo periodo dello scorso anno.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 68 7 ottobre 2014 Pagina 28 Italia Oggi

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La ripartizione del tributo tra proprietari e occupanti crea problemi applicativi concreti. Inquilini, la Tasi resta un rebus Dubbi in caso di occupazione solo parziale dell' immobile.

Il problema della ripartizione della Tasi fra possessori e occupanti continua a turbare i sonni di molti contribuenti e professionisti. Come mostrano i numerosi quesiti inviati a ItaliaOggi dai lettori, infatti, la relativa semplicità della regola generale (per cui la Tasi va suddivisa in base alla scelta dei comuni, entro le percentuali minima e massima fissate dalla legge) si scontra con la complessità delle situazioni concrete e con la varietà delle decisioni assunte dalle singole amministrazioni. Partiamo dalla regola generale. Sono tenuti a pagare la Tasi sia i soggetti che sono titolari di diritti reali su beni immobili sia i meri detentori degli stessi, cioè di soggetti che dispongono di un bene pur non essere titolari di diritti reali sul medesimo. Sono soggetti, quindi, sia il proprietario o il titolare del diritto di usufrutto, uso, abitazione e superficie, sia il locatario, il comodatario o l' occupante a qualsiasi altro titolo (comprese secondo l' interpretazione più rigorosa, le badanti e gli occupanti sine titulo). Il tributo colpisce, infatti, tutti coloro che sono potenziali fruitori dei servizi indivisibili comunali in quanto possessori di immobili o anche semplici utilizzatori degli stessi. Nell' ipotesi in cui l' immobile sia occupato o a disposizione solo del titolare di diritti reali sullo stesso, il possessore sarà l' unico soggetto passivo del tributo. Viceversa, nell' ipotesi in cui l' unità immobiliare sia occupata da un soggetto diverso dal titolare del diritto reale sull' unità immobiliare, l' obbligazione tributaria sorge, in maniera autonoma, sia nei confronti del titolare del diritto reale sull' immobile e sia nei confronti dell' occupante. In tale ipotesi, l' occupante versa la Tasi nella misura stabilita dal comune, compresa tra il 10% e il 30% dell' ammontare complessivo, mentre il titolare dei diritti reali è tenuto al pagamento della restante quota. In caso di mancata decisione del comune sulla ripartizione della Tasi fra possessori e detentori, questi ultimi dovranno versare la quota minima del 10%. L' imposta complessiva deve essere determinata con riferimento alle condizioni del titolare del diritto reale e successivamente ripartita tra quest' ultimo e l' occupante sulla base delle percentuali stabilite dal comune. Fin qui, tutto abbastanza chiaro. Nella pratica, però, possono verificarsi casi dubbi.

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Uno dei più frequenti è quello dell' immobile solo parzialmente occupato da un soggetto diverso dal possessore. Nel silenzio del legislatore (che non ha considerato la fattispecie), è stato il Mef a fornire la sua lettura nella faq n. 17. Con specifico riferimento all' ipotesi di abitazione principale parzialmente locata (ad esempio, viene affittata una camera), Via XX settembre ha affermato che la Tasi deve essere comunque ripartita tra possessore e occupante. Non è chiaro se tale conclusione (che peraltro contraddice un' altra tesi del Mef, quella per cui, in tutte le ipotesi in cui si può parlare di abitazione principale, l' obbligo di versamento ricade interamente sul possessore e non sull' occupante) valga anche qualora l' immobile parzialmente locato non sia l' abitazione principale del possessore. La risposta dovrebbe essere affermativa, fermo restando che nel primo caso si applicherà l' aliquota prevista per le "prime case", nel secondo quella prevista per gli altri fabbricati. Ma cosa accade se il comune ha deciso di applicare la Tasi solo sulle abitazioni principali (ipotesi piuttosto ricorrente)? Uno dei quesiti pervenuti riguarda appunto il caso di un immobile posseduto da due fratelli, ma occupato solo da uno di essi (come prima casa). È evidente che il fratello possessore ma non occupante non deve pagare nulla (per lui trattasi di seconda casa), per cui l' altro pagherà solo sulla sua quota, senza dover versare alcunché per l' eventuale occupazione della porzione di immobile posseduta del primo. Tale lettura, tuttavia, fa emergere un' evidente disparità rispetto ad altre ipotesi di occupazione: ad esempio, in un comune che ha deciso di tassare anche gli altri fabbricati, un' azienda che ha locato solo il 10% di un capannone dovrà pagare fino al 30% della Tasi complessivamente dovuta sull' immobile.

PAGINA A CURA DI MATTEO BARBERO

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tasi/italiaoggi risponde

COINQUILINI Vorrei delucidazioni su come devo comportarmi in presenza di un immobile locato parzialmente (parte degli spazi sono rimasti a disposizione del proprietario) a più inquilini. Gli inquilini devono pagare la Tasi oppure l' onere ricade per intero sul proprietario ? Se gli inquilini devono pagare la Tasi, che criterio devono utilizzare in fase di ripartizione (n° inquilini ­ % calcolata in base agli spazi occupati ) ? E nel caso in cui l' immobile di cui sopra risulti invece locato interamente a più inquilini come ci si deve comportare? Quesito via mail Risposta Nessun dubbio se l' immobile è interamente locato: in tal caso, la Tasi deve essere ripartita pro quota fra il proprietario (o titolare del diritto di usufrutto, uso, abitazione e superficie) e l' inquilino (o, più generale, l' occupante a qualsiasi titolo). Quest' ultimo deve versare la Tasi nella misura stabilita dal comune, compresa tra il 10 e il 30 per cento dell' ammontare complessivo, mentre il titolare del diritto reale è tenuto al pagamento della restante quota. L' imposta complessiva deve essere determinata applicando l' aliquota previste per gli immobili diversi dalle abitazioni principali e successivamente ripartita tra quest' ultimo e l' occupante sulla base delle percentuali stabilite dal comune (in caso di mancata decisione del comune sulla ripartizione della Tasi fra possessori e occupanti, questi ultimi dovranno versare la quota minima del 10 per cento). Più controverso il caso dell' immobile parzialmente locato, non espressamente contemplato dal legislatore. Secondo le faq del Mef, anche in tal caso l' imposta va ripartita tra proprietario e occupante sulla base delle percentuali stabilite dal comune (minimo 10, massimo 30 per cento). A differenza di quanto accade per gli immobili interamente locati, però, si applicherà l' aliquota dell' abitazione principale. Se, però, l' occupazione ha durata non superiore a sei mesi nel corso dello stesso anno solare, tutta la Tasi deve essere versata dal proprietario. In presenza di più occupanti (ed esempio, più inquilini), la Tasi può essere ripartita in parti uguali o eventualmente in relazione alla superficie occupata da ciascuna. Tuttavia, vale la regola della solidarietà, per cui il pagamento può essere preteso da uno qualunque degli obbligati e se eseguito libera anche gli altri. IMMOBILE PARZIALMENTE LOCATO Un' azienda detiene in locazione una parte di un immobile accatasto in categoria D1. La superficie totale dell' immobile è di mq 10.000 di cui mq 100 sono a noi

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locati e i rimanenti mq 9.900 sono gestiti direttamente dalla società locatrice. Stante che la norma che regola la Tasi pone a carico dell' inquilino la quota del 30% dell' ammontare complessivo della Tasi, si chiede se sia possibile derogare a ciò, stante che la superficie locata è minima rispetto all' intera superficie. Quesito via mail Risposta Il caso dell' immobile parzialmente locato, non espressamente considerato dalla normativa sulla Tasi (e neppure da quella sull' Imu), è stato affrontato dalla faq n. 17 del Mef. Secondo quest' ultimo, anche in tal caso, l' imposta (determinata con riferimento alle condizioni del titolare del diritto reale) deve essere ripartita tra quest' ultimo e l' occupante sulla base delle percentuali stabilite dal comune (minimo 10, massimo 30 per cento). Anche se si tratta di una tesi di dubbio fondamento, suggeriamo comunque di attenervisi, in attesa di maggiori chiarimenti. VERSAMENTO MINIMO Sono comproprietario con altre 5 persone di un appartamento per una quota di 1/6 ciascuno. La Tasi complessivamente dovuta è di 24 euro, quindi ciascun comproprietario dovrebbe versare 2 euro di acconto e 2 di saldo. Non dovendo null' altro a titolo di Tasi al comune dove è situato l' immobile e considerato che vale il limite minimo ordinario di 12 euro per ciascun versamento, a vostro parere, sono tenuto al versamento dell' imposta? Quesito via mail Risposta A rigore, poiché i comproprietari dello stesso immobile sono legati da un' unica obbligazione tributaria di natura solidale, occorre considerare l' intero importo della stessa (nel caso segnalato dal lettore pari a 24 euro). Per cui, a nostro parere, la Tasi è dovuta anche se le singole quote sono inferiori al minimo. Ricordiamo che quest' ultimo è fissato dalla legge a 12 euro, ma i comuni possono abbassarlo o azzerarlo, oltre che nel regolamento sulla Iuc, anche in quello generale sulle entrate.

RISPOSTE A CURA DI SERGIO TROVATO

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Enti locali

Lo stato chiede agli enti previdenziali risorse per il Fondo Crescita, ma li ha già in cassa. Social housing, 1,8 mld a riposo Su 2 mld il Fondo per l' Abitare ha utilizzato solo 250 mln.

Lo stato chiede i risparmi previdenziali dei professionisti per rilanciare l' economia. Ma una volta ottenuti non li sfrutta come potrebbe. Come è accaduto fino ad oggi con il Fondo investimenti per l' Abitare (Fia) per l' edilizia privata sociale, promosso e gestito da Cassa depositi e prestiti (società per azioni a controllo pubblico). Su oltre 2 miliardi disponibili, di cui almeno 165 deliberati dalle Casse di previdenza autonome, il Fia ha utilizzato dal 2010 a oggi appena 252.205.190 euro, così ripartiti: 214,2 mln per investimenti e 36,8 mln per spese di gestione. Insomma, poco più del 10%. Tuttavia, nonostante l' ingente somma già deliberata da soggetti istituzionali, il Governo ha messo in cantiere un nuovo Fondo Crescita da 3­5 miliardi (come anticipato da ItaliaOggi del 31/7/2014) e alle Casse è arrivato un nuovo invito dal ministero dell' economia guidato da Pier Carlo Padoan a mettere mano al portafogli. In attesa dei dettagli operativi, che saranno inseriti all' interno della prossima legge di stabilità, ItaliaOggi ha esaminato l' ultima semestrale del Fondo chiuso per capire come sono state utilizzate le risorse richiamate. La nascita del Fia. L' 11 dicembre 2009, durante un pranzo organizzato dall' allora ministro dell' economia Giulio Tremonti, alla presenza dei colleghi di governo Maurizio Sacconi (Lavoro) e Altero Matteoli (Infrastrutture), il governo chiede a tutti i presidenti delle Casse di previdenza dei liberi professionisti di aderire al nascente Fondo Investimenti per l' Abitare con una parte degli avanzi di gestione. Nel 2010 parte la sottoscrizione delle quote per arrivare a una dotazione di circa 2 miliardi (uno di questi sottoscritto da Cassa depositi e prestiti, 140 milioni dal ministero delle infrastrutture e dei trasporti e 888 milioni da parte di gruppi bancari e assicurativi e di casse di previdenza privata) da «investire nel settore dell' edilizia privata sociale per incrementare sul territorio italiano l' offerta di alloggi sociali per la locazione a canone calmierato e la vendita a prezzi convenzionati, a supporto e integrazione delle politiche di settore dello stato e degli enti locali. L' obiettivo era ed è realizzare case a costi accessibili, destinate alle famiglie non in grado di soddisfare sul mercato le proprie esigenze abitative, ma con redditi superiori a quelli che danno diritto alle assegnazioni dell' edilizia residenziale pubblica». Il fondo ha una durata di 35 anni. Quanto fatto fino a oggi. Dall' ultima relazione semestrale del fondo al 30 giugno 2014 si apprende che le iniziative di housing

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sociale in cantiere o già completate dai fondi locali oggetto di investimento del Fia sono 55 e prevedono complessivamente la realizzazione di circa 3.820 alloggi e di circa 1.270 posti letto in residenze temporanee o studentesche. Gli alloggi completati sono 1.439, di cui 1.061 assegnati (pari all' 88%): 768 in locazione a lungo termine, 136 in locazione con l' opzione di acquisto, 157 in vendita convenzionata. Gli alloggi in corso di realizzazione sono circa 1.620 e quelli in fase di avvio 1054. In linea generale Cassa depositi e prestiti valuta l' opportunità d' investimento dal rendimento obiettivo pari al 3% oltre l' inflazione, sebbene per operazioni con un mix funzionale fortemente orientato al social housing possano essere considerati rendimenti a vita intera inferiori, fermo restando il limite del 2% oltre l' inflazione che si ricorda essere il rendimento obiettivo del Fia. Il regolamento di gestione del Fia prevede che gli investimenti nei fondi target siano realizzati entro il 2017, termine del periodo di richiamo degli impegni di sottoscrizione. E se, a fronte dell' andamento a rilento del Fondo comune, le casse di previdenza come gli altri investitori volessero uscire da questo investimento? Il valore nominale della quota, all' atto dell' emissione, era di euro 500.000. Al 30 giugno 2014 (ultima rilevazione ufficiale) tale valore è sceso ad euro 437.355,28 (­ 12,6%).

IGNAZIO MARINO

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Enti locali

Ipotesi estensione Jobs act ai 150 mila assunti. Giannini: certamente contratto del merito. Nuovi prof con tutele crescenti? Buona scuola, appello del premier: solo 23 mila risposte.

Piena licenziabilità con diritto al solo indennizzo. Sarebbe l' effetto più dirompente dell' estensione ai docenti del nuovo contratto unico a tutele crescenti previsto dalla riforma del lavoro, riforma oggi al centro del vertice premier­sindacati. Se l' equiparazione pubblico­privato per il Jobs act, richiesta a gran voce da Ncd («L' art. 18 sia applicato anche al pubblico impiego», va ribadendo Simona Vicari, sottosegretario allo Sviluppo economico), Fi e Sc, dovesse riguardare anche la scuola significherebbe mandare in soffitta l' attuale sistema dei contratti e della mobilità in caso di soprannumero. Un' ipotesi, questa dell' estensione, che riguarderebbe solo i nuovi assunti, quei 150 mila precari della Buona scuola che dovranno entrare a settembre 2015. Interpellata sul caso nel corso di un' intervista radiofonica, il ministro dell' istruzione, Stefania Giannini, ha risposto: i docenti neoassunti «sperimenteranno certamente il nuovo contratto del merito». Ossia la classificazione stipendiale in base non più all' anzianità di servizio ma a crediti professionali, didattici e formativi riservati al 66% dei docenti. La delega sul lavoro, è al centro del primo faccia a faccia Matteo Renzi ­Cgil, Cisl e Uil che si terrà stamane a Palazzo Chigi.La battaglia in corso in queste ore nel Pd, e nella maggioranza, è sui licenziamenti disciplinari: prevedere anche per questi, e non solo per quelli discriminatori, che il lavoratore possa essere reintegrato dal giudice. Questo è tra l' altro quanto previsto dall' ordine del giorno approvato dalla direzione del Pd e ora reclamato dalla minoranza democratica. «La delega su questo punto deve essere precisa e chiara», dice Cesare Damiano, presidente pd della commissione lavoro della camera. E sull' estensione al pubblico, «mi pare prematuro parlarne, già sono poche le tutele di cui si discute per il privato....». Intanto prosegue il faccia a faccia con il paese sulla riforma della Buona scuola. La consultazione on line, avviata dal 15 settembre scorso e che si concluderà il 15 novembre, ha finora raccolta 23 mila risposte su 280 mila contatti, ha scritto lo stesso premier nella sua newsletter, con la quale si è appellato ai cittadini perché la partecipazione sia più corposa. Numeri che già in queste ore sarebbero saliti a 310 mila contatti e 31 mila risposte. Il ministero dell' istruzione è corso ai ripari con una circolare chiamando a raccolta tutti i direttori

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generali, i dirigenti scolastici, gli insegnanti, addirittura i sindacati, perché si facciano parte attiva anche nei collegi dei docenti a favore della consultazione. A fermare le lancette ad oggi sarebbe un mezzo flop, viste le ambizioni iniziali. Del resto la platea dei potenziali interessati è assai nutrita: 8 milioni di studenti, quasi un milione di dipendenti, per non parlare di genitori. «La consultazione on line è una parte, puntiamo molto su quella off line», dicono al ministero. Il riferimento è al tour che coinvolgerà tutte le regioni e che parte in questi giorni per raccogliere proposte e critiche. Intanto i sindacati, nella modalità off line, potrebbero essere consultati la prossima settimana a viale Trastevere. © Riproduzione riservata.

ALESSANDRA RICCIARDI

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Un nota del Miur detta gli adempimenti alle segreterie. Il sistema non interagisce con il Mef. Ecco i soldi per lo straordinario Circa 700 milioni, 180 in più rispetto allo scorso anno.

Le scuole che hanno un organico sottodimensionato per i collaboratori scolastici potranno disporre di fondi aggiuntivi, per esternalizzare la quota di servizi che non può essere garantita con il personale in servizio. E anche quest' anno dovranno disporre la liquidazione dei compensi ai supplenti brevi e saltuari. Perché il ministero dell' istruzione e quello dell' economia non hanno ancora concluso i lavori di adeguamento dei rispettivi sistemi informativi. In pratica, i computer di viale Trastevere e quelli di via XX settembre non parlano ancora la stessa lingua. E quindi, il subentro della competenza del ministero dell' economia con il service NoiPa avverrà a settembre 2015 e non più da quest' anno. Sono queste alcune delle novità più importanti contenute in una nota emanata dal ministero dell' istruzione il 25 settembre scorso. ( AOODGPFB 7077). Il provvedimento reca le istruzioni per l' aggiornamento del programma annuale per l' esercizio finanziario per il periodo settembre­ dicembre 2014. Ed è stato inviato a tutte le scuole con i relativi importi spettanti, scuola per scuola. I fondi ammontano complessivamente a circa 700 milioni di euro: quasi 180 milioni in più rispetto al decorso anno, in parte frutto di economie degli anni scorsi . Oltre ai fondi per l' esternalizzazione delle pulizie e per le supplenze brevi, le istituzioni scolastiche riceveranno anche le somme spettanti per le varie tipologie di lavoro straordinario. In particolare, l' amministrazione centrale ha disposto la liquidazione delle somme per retribuirei i corsi di recupero, i turni notturni e festivi degli educatori, le funzioni strumentali , gli incarichi specifici e le ore supplementari di educazione fisica. E infine, anche per le ore eccedenti prestate dai docenti in sostituzione dei colleghi assenti. Tra le risorse assegnate ci sono anche i fondi per i centri territoriali permanenti. Le risorse per i nuovi centri provinciali per l' istruzione degli adulti saranno determinate e assegnate successivamente. Per i servizi di pulizia: alcune scuole hanno subito la riduzione dell' organico dei collaboratori scolastici a causa dei cosiddetti accantonamenti. Si tratta di posti dove non è stato possibile disporre le assunzioni a causa della situazione di stallo, che si è creata per la mancata ricollocazione nei ruoli dei collaboratori scolastici di personale in esubero appartenente ad altre qualifiche. Oppure per effetto di situazioni diverse, quali, per esempio, l' esternalizzazione dei servizi. A questo proposito, l'

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amministrazione ha spiegato che all' acquisto dei servizi potranno accedere solo le scuole che abbiano subito l' accantonamento. E che si dovrà provvedere nel rispetto delle istruzioni già impartite nel corso del corrente anno finanziario 2014. Anche quest' anno, saranno le scuole a gestire le supplenze brevi. Sempre, però, con il sistema del cedolino unico. Il calcolo del fabbisogno finanziario sarà effettuato dal ministero dell' istruzione in base all' analisi dei contratti di supplenza correttamente e tempestivamente caricati sul sistema Sidi. A questo proposito l' amministrazione centrale ha raccomandato alle scuole di validare i contratti inseriti a sistema, avvalendosi dell' apposita funzione. Ciò tenendo conto che i contratti non validati non sono visibili al sistema Sidi e non saranno quindi presi in considerazione al fine dell' integrazione mensile dei fondi in questione. Dopo di che bisognerà assicurarsi di avere specificato la qualifica contrattuale corretta, in particolare avendo cura di indicare quella corrispondente al grado di istruzione effettivo. Infine bisognerà sottoscrivere con il diretto interessato e, quindi, caricare a sistema anche i contratti di lavoro con i quali si proroga il rapporto col supplente breve a seguito del prolungarsi dell' assenza che giustifica il rapporto stesso. Qualora ciò non dovesse avvenire, non sarà possibile assegnare le risorse occorrenti. © Riproduzione riservata.

CARLO FORTE

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 78 7 ottobre 2014 Pagina 35 Italia Oggi

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il tar piemonte ha assolto l' amministrazione di torino. Il comune aumenta le tariffe? Può farlo, nessun diritto alla gratuità

I comuni sono liberi di chiedere agli utenti dei servizi di partecipare pro quota ai costi per l' erogazione dei suddetti i servizi. Pertanto, non esiste un diritto soggettivo in capo ai cittadini di ottenere quel servizio in forma gratuita. Inoltre, il meccanismo dell' Isee (indicatore della situazione economica equivalente) è adeguato per definire chi può e chi non può accedere in forma agevolata a tali servizi. È questo il principio sancito dal Tar Piemonte nella sentenza n. 1365/14. Una sentenza che può essere letta come guida anche per altri casi, come quello di Roma, dove è scoppiata la protesta per gli aumenti dei costi degli asili. Il ricorso era stato presentato da alcuni genitori nei confronti della determinazione del Comune di Torino che aveva stabilito gli indirizzi per l' esercizio 2013 del sistema tariffario dei servizi educativi, approvando così le quote e le tariffe per l' anno scolastico 2013/2014. I ricorrenti contestavano che il comune guidato da Piero Fassino, rispetto agli anni precedenti, avesse aumentato la quota a carico delle famiglie degli allievi, imputando tale aumento al sistema ISEE utilizzato. Di qui la richiesta di pronunciare la illegittimità dell' atto impugnato perché il servizio, a loro dire, avrebbe dovuto essere erogato gratuitamente. Secondo il Tar, il servizio di refezione scolastica è un servizio pubblico locale a domanda individuale. Ne consegue che l' ente locale non ha l' obbligo né di istituire né di organizzare il servizio. Qualora lo istituisca, l' ente locale deve individuare il costo complessivo del servizio, includendo sia i costi diretti effettivamente pagati per la sua erogazione, sia quelli indiretti. Nel fare ciò il Comune deve definire la misura percentuale del costo finanziabile con risorse comunali e fissare la residua percentuale da finanziare con tariffe e contribuzioni a carico diretto dell' utenza. Pertanto, il Tar del Piemonte ha ritenuto legittime le scelte del Comune di Torino che ha agito nell' ambito dei propri poteri discrezionali. Le tariffe del servizio di refezione scolastica non sono aumentate perché il Comune ha applicato automaticamente gli scaglioni ISEE, bensì perché il Comune ha deciso, motivatamente, di aumentare la percentuale di contribuzione dell' utenza sul costo complessivo del servizio stabilito per l' nno scolastico 2013­2014, così come la legge gli consentiva di fare. © Riproduzione riservata.

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FEDERICO UNNIA

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 80 7 ottobre 2014 Pagina 37 Italia Oggi

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Adesione dell' Invalsi. test integrati dalla prova finale. La formazione si valuta a parte con Valef, il sistema autofinanziato

Incassata l' adesione dell' Invalsi, parte a ottobre la sperimentazione di Valef, il progetto triennale di valutazione della formazione professionale ideato dal Ciofs­Fap. «Per adattare le modalità di valutazione alle specificità del diverso contesto di apprendimento dei ragazzi della formazione professionale», sottolinea al Seminario Europa suor Lauretta Valente, presidente Ciofs­Fap. Coinvolti 30 centri di formazione distribuiti sul territorio nazionale. Obiettivo: elaborare entro dicembre 2017 linee guida per l' autovalutazione del sistema di istruzione e formazione professionale. Costi zero, perché il progetto si autofinanzia. «La IeFp necessita, però, di un passaggio istituzionale Stato/regioni, dalle quali dipende, e questo richiede tempi più lunghi­ aggiunge don Mario Tonini, presidente del Cnos­Fap ­. si sta quindi cercando di far squadra con Invalsi, Miur e formatori per dare vita a un sistema che tenga conto dei punti forti e di unicità della formazione professionale», rilevati anche dall' Isfol, come motivazione degli studenti, inclusività sociale, recupero della dispersione scolastica, capacità di attrarre nuovi giovani. «Diamo la nostra piena adesione a lavorare insieme alla sperimentazione Valef», annuncia la presidente dell' Invalsi, Annamaria Ajello. «A differenza del sistema Vales per le scuole ­ dichiara Dario Nicoli della Cattolica di Brescia, presentando il progetto ­, il modello Valef prevede di integrare i risultati dei test Invalsi di italiano, matematica e scienze con quelli della prova professionale finale dei corsi, la cosiddetta 'prova esperta', un vero compito professionale di laboratorio in cui sono integrate prove di lingua italiane e inglese, di discipline scientifico­matematiche, diritto e informatica». Entro dicembre le intese tra enti formatori e regioni e la costituzione del gruppo guida nazionale e del nucleo tecnico di rivelazione sia nazionale sia territoriale. Tra gennaio a marzo 2015 incontri formativi nei centri di formazione professionale (Cfp), elaborazione della metodologia di autovalutazione del Cfp e di «Cfp in chiaro». Quest' ultimo è un report sul servizio erogato dalle sedi formative in base a gestione degli allievi, esiti formativi interni, efficacia sociale e continuità formativa, oltre agli esiti delle prove Invalsi e di quelle regionali svolte dagli allievi, gli esiti dell' accreditamento e dei monitoraggi esterni regionali. Entro settembre 2015 si produrrà «Il Cpf in chiaro»sui dati 2014 e l' autovalutazione fino alla produzione del

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piano di miglioramento, che sarà attuato entro marzo 2016. Con la raccolta dei rapporti di autovalutazione e i focus group territoriali per valutare l' esito del primo ciclo di Valef, tra aprile e settembre 2016, si concluderà la prima fase della sperimentazione. Alla scadenza del triennio, tra ottobre­dicembre 2017 l' elaborazione di linee guida e restituzione pubblica degli esiti. «Sarà occasione per rivedere la materia dell' accreditamento, delle ispezioni e dei controlli ­ conclude Nicoli, ridefinendo con le regioni l' intero sistema». © Riproduzione riservata.

EMENAULE MICUCCI

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 82 7 ottobre 2014 Pagina 45 Italia Oggi

Enti locali

nn Soluzioni Calligaris ha rinnovato con Cisco la propria infrastruttura di rete, preparandola alle esigenze future. Un buon design per il datacenter

Da una parte l' esigenza di avere una rete aziendale al passo con i tempi, con la progettazione digitale e la mole di documenti per questo scopo, i contenuti multimediali e le sedi all' estero; dall' altra anche quella di prevedere quello che servirà al datacenter in futuro, soluzioni cloud o business continuity che siano. Calligaris, noto marchio di arredamento di design, ha deciso lo scorso anno di riorganizzare l' infrastruttura di rete e del datacenter, trovandosi oggi ad avere una base con cui poter pensare anche al futuro. Per il momento ci sono effetti collaterali positivi: Calligaris ha visto già tagliata la bolletta elettrica di queste infrastrutture del 25­ 30% grazie alla semplificazione degli apparati e alla maggiore efficienza di quelli nuovi, oltre a un maggior ordine nel proprio datacenter grazie alla fibra ottica channel over ethernet che ha eliminato il groviglio di cavi prima esistente. «In primo luogo avevamo la necessità di avere una rete efficiente e affidabile», racconta Paolo Michielin, cio del gruppo Calligaris, «cosa che diventava difficile da garantire avendo apparati con quasi dieci anni di vita. In secondo luogo, nel tempo è anche cambiata la tipologia di traffico: prima la differenza la faceva la crescita del numero di utenti mentre oggi è il tipo di traffico, con la videografica tridimensionale e i contenuti digitali particolarmente robusti. Questo ha fatto la differenza, così abbiamo pensato a una revisione progettuale della rete che consentisse per esempio l' adozione di cloud ibride, parte in casa e parte all' esterno, ancora non realizzate. Abbiamo pensato a una strutturazione della rete che consentisse la separazione del data center rispetto alla periferia (le sedi esterne, ndr)». Calligaris, nata nel 1923 come laboratorio artigianale per la costruzione di sedie, ha oggi un fatturato di oltre 130 milioni di euro, il 60% del quale è legato alle esportazioni. Oltre alla sede di Manzano, in provincia di Udine, ha altre sedi operative all' estero e una rete di distribuzione che comprende filiali negli Stati Uniti, Francia e Giappone. Attraverso il partner Vem sistemi il gruppo ha scelto l' approccio Cisco Unified Data Center e una soluzione completa di apparati Cisco per un' infrastruttura Unified Fabric, che prevede la convergenza delle componenti local area network (lan) e storage area network (san) attraverso la tecnologia fibre channel over ethernet. Il nuovo Data Center, invece, è composto da switch Cisco Nexus 5000. «Tutte le varie company sono connesse con noi», prosegue Michielin, «abbiamo un' erogazione Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 83 7 ottobre 2014 Pagina 45 Italia Oggi

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centralizzata dei servizi: l' erp è centralizzato, residente nel data center usato dalle varie country, il crm o la business intelligence per fare qualche esempio». Per quanto riguarda la continuità aziendale, da fine 2007 Calligaris ha un sistema di disaster recovery presso un provider a Milano che consente un ripristino entro le entro 36 ore. Il progetto è ora di abbattere queste tempistiche con una nuova soluzione di business continuity per la quale esistono le basi nella nuova infrastruttura. «Con questa soluzione abbiamo ridotto drasticamente alcune complessità di gestione, a partire dai cavi, che fanno poi disordine nel data center. Ma soprattutto abbiamo la garanzia della ridondanza degli apparati, velocità connessione e supporto al traffico di rete, sempre più importante». La parte più impegnativa e lunga del progetto è consistita nella fase di studio, definizione e scelta del partner. «La realizzazione», continua il cio, «è stata invece rapida e poco impattante. Abbiamo fatto tutto in un weekend, studiando prima il modo per impattare il meno possibile un' azienda che ha bisogno di essere operativa praticamente 7 giorni su 7. Anche noi eravamo un po' scettici e ci eravamo premuniti di una copertura per i primi giorni di avvio della rete, ma tranne un paio di problemi il primo giorno, non abbiamo avuto altri problemi». Uno dei risultati subito misurabili è stato il risparmio del 25­30% dell' energia elettrica: «La rete ha consentito un' ottimizzazione nell' utilizzo degli apparati», conclude Michielin, «sono state eliminate ridondanze anche in termini di server grazie al fatto di poter connettere in maniera più efficiente le macchine. Il fatto di aver ridisegnato completamente l' infrastruttura ci ha consentito di eliminare hardware. Ora ci occuperemo anche di adeguare il condizionamento, ormai eccessivo». (riproduzione riservata)

ANDREA SECCHI

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 84 7 ottobre 2014 Pagina 46 Italia Oggi

Enti locali

Aleph. Agenda digitale, per evitare la rottamazione Renzi coinvolga Boschi

L' Italia è nella peggiore congiuntura che si possa ipotizzare: deflazione e recessione accompagnate da una disoccupazione giovanile al 44,2% e un costo reale del denaro a dieci anni del 2,5%. Basta aggiungere una pubblica amministrazione da terzo mondo, perché da decenni ridotta a una fabbrica di posti per piazzare chi non ha alcuna capacità di trovare un' occupazione nel settore privato e con tecnologie ferme ai processi degli anni Settanta per capire perché il prossimo downgrade di Moody' s sia dietro l' angolo. In questo contesto a Matteo Renzi non può bastare una gita in Silicon Valley alla ricerca dell' innovazione, magari per scoprire che l' Irap a San Francisco e dintorni non è mai esistita, altrimenti le varie Apple, Facebook o Twitter mai avrebbero preso il largo. La base imponibile dell' Irap, è bene ricordarlo, è data dal costo del lavoro, quindi dal costo del capitale umano specialistico, e dai proventi delle opere dell' ingegno oltre agli interessi passivi. In pratica, un' imposta ammazza start­ up. In Italia la riforma della PA e la sua modernizzazione tecnologica sono state affidate a Marianna Madia. Quel poco che traspare dalle frequenti interviste del ministro in tema di agenda digitale non servirà a nulla per rilanciare l' economia del Belpaese. Le sue interviste sono una collezione di frasi fatte e di affermazioni minime sullo stato dell' arte e sul da farsi. Leggendole nessun imprenditore o investitore modifica di un nulla le proprie aspettative negative sul futuro del Paese. La sua unica uscita pubblica è stata all' insegna della scena muta. L' evento Digital Venice è stato anche il solito flop made in Italy. Un maxi e prolungato happy hour infarcito di proposte banali e di discorsi sulle tecnologie del recente passato, senza un vera agenda e soprattutto senza vere proposte degne di questo nome, ovvero documenti ben articolati e ricchi di dettagli su fatti specifici da valutare e discutere. Una compiuta e chiara visione di come il premier intenda affrontare quindi la riforma digitale della pa non è ancora emersa, anche se gli annunci si susseguono. Forse Renzi punta più che altro a comunicare, evocando indirettamente il cambiamento, che non ad agire. Il lungo e mediatico viaggio californiano è servito proprio a questo: cari giovani italiani, invece di gonfiare le statistiche sulla disoccupazione datevi da fare e fondate una start­up, diventate protagonisti del vostro destino. Facile a dirsi ma difficile a farsi in Italia, perché se un giovane ha un' idea brillante gli conviene andare all' estero

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 85 7 ottobre 2014 Pagina 46 Italia Oggi

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a cercare finanziatori. Renzi è stato votato per rottamare ma nel caso dell' agenda digitale, delegando al ministro Madia, è riuscito a conseguire il risultato più difficile: l' autorottamazione. Così non si va da nessuna parte e i ritardi tecnologici dell' Italia continueranno ad aggravarsi. Se Renzi vuole cambiare passo, dovrebbe valutare il passaggio delle deleghe della Madia alla brava e capace Maria Elena Boschi. (riproduzione riservata)

EDOARDO NARDUZZI

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Distretti industriali Emilia, bene l' export

Uno spiraglio nella crisi. I distretti industriali dell' Emilia­Romagna segnano, nel secondo trimestre 2014, un +5,8% nell' export, staccando di gran lunga la media italiana (+3,1%). Ottimi segnali dalle piastrelle di Sassuolo (+7,9%) e le macchine per l' imballaggio di Bologna (+4,3%). Sono questi i principali dati che emergono dal Monitor dei distretti industriali dell' Emilia Romagna curato dal Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo per Carisbo, Cariromagna e Banca Monte Parma. Si conferma la buona performance dei distretti dell' alimentare: i salumi del modenese (+2,6%), l' alimentare di Parma (+7,1%), l' ortofrutta romagnola (+8,7%), i salumi di Parma (+2,5%), il lattiero­ caseario parmense con un incremento a due cifre (+20%), il lattiero caseario di Reggio Emilia (+3,4%) e i salumi di Reggio Emilia (+7,5%). In crescita anche il settore della meccanica trainato dalle macchine utensili di Piacenza (+49,73%). Chiudono in negativo la maglieria e abbigliamento di Carpi (­10%) e le calzature di Fusignano Bagnacavallo (­14,8%). "Nel complesso l' export dei distretti regionali è cresciuto più del manifatturiero (sia regionale che nazionale) ­ commenta Adriano Maestri, direttore regionale di Intesa Sanpaolo ­ confermandosi realtà fortemente internazionalizzate, dinamiche e competitive anche rispetto ai competitor internazionali. Spicca infatti la miglior performance dei distretti dell' Emilia­Romagna anche rispetto ai principali paesi europei: Germania e Francia".

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 87 7 ottobre 2014 lugonotizie

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Successo per la trasferta austriaca del cantautore Michele Fenati

Molti applausi e apprezzamenti hanno suggellato la trasferta austriaca del cantautore e interprete voltanese Michele Fenati, che venerdì 3 e sabato 4 ottobre ha portato ad Amstetten e Salisburgo i suoi concerti dedicati alla canzone italiana moderna rielaborata in chiave classica, su invito del locale comitato della Società Dante Alighieri. A Salisburgo, in particolare, il concerto era atteso, perché ha rappresentato il momento inaugurale della nuova sede della Società Dante Alighieri ad anticipare la Lange Nacht der Museen, la Lunga Notte dei Musei. Tra i presenti c'era anche l'attuale presidente del Festival di Vienna e il prossimo direttore del Festival di Salisburgo, Markus Hinterhäuser. Le acclamazioni (tre bis richiesti ad Amstetten e altrettanti a Salisburgo) e l'accoglienza ricevute portano oggi Fenati, oltre che a ringraziare il pubblico austriaco, a definirsi «molto positivamente sorpreso dal calore e dall'entusiasmo dimostrati e soprattutto dall'amore manifestato nei confronti dell'Italia e della sua cultura, anche in quegli aspetti musicali, legati ai cantautori, forse meno noti in Europa.» Sul palcoscenico, Fenati era accompagnato da Gabriele Zanchini a pianoforte e fisarmonica, Giulia Lazzarini al violino e Antonio Cortesi al violoncello e per alcuni brani ad accompagnarlo c'era la sua chitarra. Il pubblico austriaco ha molto apprezzato l'originale rielaborazione classica di brani di Lucio Battisti, Fabrizio De André, Lucio Dalla, Giorgio Gaber, Paolo Conte e altri celebri cantautori italiani. Particolari consensi hanno riscosso inoltre le doti canore di Michele Fenati. Apprezzamenti e auguri per l'iniziativa promossa erano arrivati poco prima della partenza di Fenati per l'Austria anche dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Analoghe esibizioni si erano già tenute nel giugno scorso sempre in Austria, a Klagenfurt e Spittal/Drau, sempre su invito della Società Dante Alighieri, fondata da Giosue Carducci nel 1898 per la divulgazione della cultura italiana nel mondo. E ora sono in corso contatti per organizzare concerti simili anche a Vienna e Linz. Nel frattempo, appena rientrato in Italia, Michele Fenati sta iniziando a preparare il suo prossimo tour nazionale.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 88 7 ottobre 2014 lugonotizie

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A Fusignano due serate con Grandezze & Meraviglie, il festival musicale estense

Doppio appuntamento all'auditorium Arcangelo Corelli" mercoledì 8 e giovedì 30 ottobre L'ottava edizione di Grandezze & Meraviglie, il festival musicale estense, quest'anno farà ben due tappe a Fusignano, che si terranno entrambe alle 21 all'auditorium Arcangelo Corelli, in corso Emaldi 109. Dopo la grande celebrazione corelliana del 2013, Fusignano insieme alla cittadina modenese di Zocca realizza così il progetto Bononcini & Corelli, per rendere stabile la collaborazione con il festival Grandezze & Meraviglie, una delle più prestigiose manifestazioni di musica antica italiane. Il primo appuntamento sarà mercoledì 8 ottobre per il concerto Violin acrobatique, la grande musica barocca francese: Jean­Marie Leclair e Jean Philippe Rameau, con Suzanne Scholz al violino barocco e Michael Hell al clavicembalo. Sia per Jean­Marie Leclair (1697­1764), sia per Jean Philippe Rameau (1683­1764) ricorre quest'ano il 250esimo anniversario della scomparsa. I due compositori rappresentano l'apice della musica in Francia prima della rivoluzione francese, con una meravigliosa ricchezza armonica che tocca i più profondi sentimenti sia degli ascoltatori, sia dei musicisti che la eseguono. Giovedì 30 ottobre si celebra invece il musicista veneziano Tomaso Albinoni. I dodici concerti dell'Opera 5 che saranno eseguiti sono una delle raccolte di Albinoni più interessanti dal punto di vista melodico e armonico: uno stupendo esempio dello stile veneziano più puro e barocco. Sul parco l'orchestra barocca Armoniosa, violino e direzione di Francesco Cerrato. Per informazioni e prenotazioni, telefono 059 214333, email [email protected]. È possibile consultare il programma completo sul sito www.grandezzemeraviglie.it.

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'Incontri della Pieve', domenica a Bagnacavallo si parla dell'Evangelii Gaudium di Papa Francesco

Si terrà domenica 12 ottobre alle ore 16 nella splendida cornice della Pieve Romanica di San Pietro in Sylvis di Bagnacavallo, il secondo appuntamento con gli 'Incontri della Pieve', promosso dalla diocesi di Faenza­ Modigliana e dal Comitato Romagna­ Camaldoli. Tema dell'incontro è il documento di Papa Francesco Evangelii Gaudium per un nuovo umanesimo in vista del convegno ecclesiale di Firenze 2015. All'incontro interverranno don Virginio Colmegna, presidente della Casa della Carità di Milano, e il prof. Guglielmo Forni Rosa, scrittore e filosofo già docente dell'Università di Bologna. Virginio Colmegna, ordinato sacerdote della diocesi di Milano nel 1969, è stato assistente ecclesiastico della Fuci e del Movimento Lavoratori di Azione Cattolica nonché parroco della Chiesa della Resurrezione a Sesto San Giovanni. Nel 1993 il cardinale Carlo Maria Martini lo nominò direttore della Caritas Ambrosiana e nel 2002 presidente della neonata Casa della carità che tuttora presiede. Nata come casa di accoglienza per i più bisognosi, la Fondazione Casa della Carità ha dato inoltre vita al Villaggio Solidale nel Parco Lambro, al centro Identità Plurali attivo nell'espressione artistica delle culture immigrate, alla Biblioteca del confine e alla rassegna La vita nuda, organizzata in collaborazione con il Politecnico di Milano. Vice presidente del Centro Ambrosiano di Solidarietà, Virginio Colmegna ha fondato, con don Enzo Capitani, la Fondazione Sasso di Maremma, in Toscana. Nel 2011 l'Università degli Studi di Milano­Bicocca gli ha conferito la laurea magistrale honoris causa in Scienze Pedagogiche. Guglielmo Forni Rosa è stato professore ordinario di Filosofia Morale presso la Facoltà di lettere dell'Università di Bologna. I studi si sono concentrati soprattutto sul pensiero di J.J. Rousseau, Maritain, Husserl, Lévi­Strauss, Karl Barth, Simone Weil e sul modernismo religioso francese (Loisy, Blondel, Laberthonnière), come testimoniano numerosi saggi pubblicati da editori italiani e francesi. Il tema che lo ha occupato di più è il rapporto fra religione cristiana e società moderna, per cui anche le letture e i corsi su Durkheim e Weber si sono rivelate importanti. Da molti anni è membro del dottorato in Studi religiosi dell'Università di Bologna e del consiglio di amministrazione della «Société internationale des amis du Musée J.­J. Rousseau». La sua più recente pubblicazione è l'edizione italiana delle Lettere morali di Rousseau, di cui ha curato la traduzione, l'introduzione e il commento. Ha scritto anche importanti opere di narrativa. Modererà l'incontro e gli interventi il biblista Piero Stefani della Facoltà teologica dell'Italia Settentrionale, mentre gli inserti musicali saranno curati da Valentina

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Silingardi all'oboe e da Giacomo Sangiorgi al pianoforte.

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Il 13 ottobre sesta edizione della disfida del cappelletto a cura di Slow Food

In gara, al Radicchio Rosso di Ravenna, sette ristoranti. Prenotazioni entro l'11 ottobre Il 13 ottobre si svolgerà la sesta edizione del gioco dedicato dalla condotta Slow Food di Ravenna al cappelletto, il secolare vessillo della Romagna mangereccia. L'appuntamento è alle 20.30 al ristorante Radicchio Rosso, via Stradone 74. Una disfida tutta romagnola, con sette buone mezze porzioni di cappelletti, rigorosamente in brodo, proposti da sette ristoranti e osterie, che per quest'anno sono stati scelti solo nella provincia di Ravenna: Il Trebbo di San Pietro in Vincoli, Molinetto di Punta Marina Terme, Passatelli 1962 di Ravenna, Kolibrì di Savarna, Malabocca di Bagnacavallo, La Madia di Granarolo Faentino, Felix di Milano Marittima. Come ogni anno un ospite parlerà e darà il suo parere sul cappelletto di Romagna. Per questa edizione sarà Graziano Pozzetto. Il cappelletto, che è solo romagnolo, quale sia il ripieno (cappone, lonza, ricotta, cacio, uova, noce moscata, raviggiolo, parmigiano, sale e pepe e anche scorza di limone grattata) si scrive, si dice e si mangia al plurale: i caplétt. Si gustano uno alla volta, cullandoli nel cucchiaio affondato nel brodo e portati alle labbra con un movimento composto, quasi solenne. Ed è nel brodo che il cappelletto si esalta. I partecipanti alla cena saranno i giudici e, forniti di una scheda di valutazione che andrà da un minimo di 1 punto a un massimo di 10, daranno il loro voto ad ogni singolo piatto. Dovranno valutare l'aspetto visivo (forma, colore, chiusura, aperti o rotti), l'aspetto olfattivo (aroma, profumo), l'aspetto gustativo (sapore, dolcezza, untuosità, speziatura, consistenza nella masticazione). Il ristorante Ustareja di Dù Cantòn, vincitore dell'ultima disfida, che ha tenuto in consegna il premio finale, una zuppiera in ceramica di Faenza, per tutto l'anno, passerà il testimone al cappelletto che piacerà maggiormente e il vincitore la terrà in consegna fino alla disfida del prossimo anno. Ci saranno sette edizioni al termine delle quali i sette vincitori si confronteranno nella disfida finale che decreterà il cappelletto principe della Romagna. Il vincitore conquisterà la zuppiera che diverrà sua e potrà esporla, con orgoglio, nel proprio ristorante. Il disegno della zuppiera è stato fatto da Tonino Guerra e realizzata dallo Studio Lega di Faenza. I cappelletti saranno preceduti da un antipasto e seguiti da una zuppa inglese, preparati dal ristorante Radicchio Rosso. I vini in abbinamento sono della Cantine Intesa di Modigliana (FC) che sarà presente con la linea I Calanchi. Costo della serata: 30 euro per i soci, 35 per i non soci. Prenotazione obbligatoria e vincolante, accettata in ordine progressivo, entro sabato 11 ottobre telefonando a Mauro Zanarini al 335­375212 o scrivendo a [email protected]. Posti

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disponibili: massimo 80. Il ricavato della serata servirà a contribuire alla realizzazione di un progetto, che la condotta di Ravenna sta programmando, di educazione sensoriale rivolto ai giovani.

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Matrix a Conselice, soddisfazione del Partito socialista per la decisione del Consiglio di Stato

"Già dopo l'approvazione della Regione, nel gennaio di quest'anno, del progetto di insediamento dell'impianto di Officine dell'Ambiente­Matrix nel comune di Conselice, avevamo espresso pubblicamente la nostra contrarietà, disponibili a sostenere iniziative in quella direzione" lo dichiara in una nota stampa il Partito Socialista della provincia di Ravenna commentando la decisione del Consiglio di Stato che nelle scorse settimana ha accolto le istanze cautelari dei ricorrenti sollecitando il TAR di Bologna ad esprimersi sui ricorsi. "Sono molteplici infatti ­ proseguono i socialisti ­ le motivazioni di avversità che riguardano in generale la non compatibilità di tale insediamento con la prevalente vocazione di quel territorio ricco di fiorenti aziende agricole, industrie agroalimentari e a ridosso di terreni a coltivazioni biologiche. Si tratta di un progetto che prevede la realizzazione di materiale ceramico, utilizzando parte delle scorie provenienti dagli inceneritori e termovalorizzatori di Hera in Emilia Romagna, scorie che producono, come rilevato da diversi oncologi, sostanze nocive fra cui la diossina. Considerando che la pianura padana è una delle aree più inquinate della terra ci chiedavamo già allora e continuiamo a chiederci come mai la Regione abbia approvato tale progetto. Non solo, l'insediamento provocherebbe anche un considerevole aumento di traffico di mezzi pesanti con gravi conseguenze sia sulla viabilità che sulla salute dei cittadini. La bozza del DUP 2015/2017 documento unico di programmazione appena presentata dall'Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha tra gli obiettivi anche quello di favorire lo sviluppo del turismo sul territorio, puntando sulle peculiarità locali e valorizzando, tra gli altri, il patrimonio enogastronomico e paesaggistico. I socialisti chiedono quindi un comportamento coerente con questi indirizzi che evidentemente confliggono con la realizzazione di Matrix".

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 94 7 ottobre 2014 lugonotizie

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Cotignola, c'è tempo fino al 17 ottobre per iscriversi all'università per gli adulti

I corsi disponibili: cultura locale, tango argentino, informatica, pedagogia e un laboratorio di ceramica C'è tempo fino a venerdì 17 ottobre per iscriversi ai corsi organizzati dall'Università per adulti di Lugo che si terranno a Cotignola. Nello specifico, sono in programma quattro corsi e un laboratorio. 'Cultura locale' (dal 27 ottobre alle scuole medie), 'Tango argentino' (dal 27 ottobre a Barbiano), il corso base di informatica 'La scatola magica' (dal 27 ottobre alle scuole medie), 'Pedagogia: essere genitori oggi, tra risorse ed emozioni' (dal 26 gennaio alle scuole medie), e infine il laboratorio di ceramica 'Terra e fuoco ­ Arte e tecnica della ceramica' (dal 28 gennaio presso presso La Morada Casa Studio). Per i corsi che si attiveranno nel 2015 la scadenza per le iscrizioni è invece prorogata al 20 dicembre. Le domande di iscrizione sono raccolte dalla segreteria dell'Università per adulti, a Lugo in viale Orsini 6, presso il liceo scientifico. Per informazioni, telefono 0545 900197, oppure contattare l'Urp del Comune di Cotignola al numero 0545 908826.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 95 7 ottobre 2014 lugonotizie

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LA POSTA DEI LETTORI / Il problema delle auto di fronte alla scuola Codazzi di Lugo

Abito da circa 20 anni nei pressi di v.le Europa (a Lugo ndr) lungo cui si affaccia la scuola elementare Agostino Codazzi che è divenuta, col tempo, la più popolata del Comune. Mi capita spesso di passare la mattina di fronte a tale scuola mentre arrivano i genitori che accompagnano i figli; già alle 8 del mattino sono presenti decine e decine di auto che scaricano i ragazzi pronti per entrare a scuola, in questa situazione si crea una certa confusione per la difficoltà nel parcheggiare le auto dato che quasi tutti i genitori si spostano con questo mezzo di trasporto. Ci sono anche ragazzi in bicicletta ma prevalgono quelli che arrivano con l'auto dei genitori anche se, come mi è capitato di vedere, abitano poco distante dalla scuola. In un primo tempo a disciplinare questo traffico vi era un solo vigile, ora invece sono addirittura tre, anche per favorire l'attraversamento della strada lungo le strisce pedonali. Per ovviare a tale difficoltà si è costruito un nuovo parcheggio utilizzando un'area libera sul lato opposto della strada. La soluzione, a mio parere, per ovviare a questa confusione che genera anche piccoli incidenti fra le auto, poteva essere adottata, già tempo fa, col trasporto di pulmini ecocompatibili che raccolgono i ragazzi lungo l'itinerario previsto in base alla provenienza dei singoli, così da evitare tutta la confusione suddetta e far risparmiare ai genitori l'impegno del trasporto dei figli con l'auto, ma anche risparmiare del combustibile con meni inquinamento dell'atmosfera. Sarebbe anche un modo per insegnare ai piccoli alunni come sia possibile muoversi senza inquinare e senza consumi anomali. Oggi si parla tanto di risparmio energetico e l'esempio deve venire anche da queste situazioni. Altro sistema di mobilità sostenibile, che a Lugo non è ancora stata applicato in questo campo, è il cosiddetto "PIEDIBUS" utilizzabile da coloro che stanno nelle vicinanze della scuola perché si tratta di raccogliere i bambini all'uscita di casa, ordinarli in fila, porre alla fine della fila un adulto o un volontario così come all'inizio per disciplinare il tutto; anche questo è un sistema pratico per insegnare a muoversi senza l'utilizzo dell'auto sempre per non inquinare l'atmosfera ed a scopo didattico per i ragazzi. Evidentemente lo si può fare sia all'ingresso che all'uscita della scuola. Tutti questi sistemi sono applicate in altre realtà anche vicine e si tratta anche di un insegnamento per i genitori che devono trasmettere ai figli una cultura ambientale valida. Mi sembra che non sia un sistema costoso anche se i Comuni in certi casi soffrono per mancanza di finanziamenti ma il tutto a lungo andare sarebbe poi un risparmio. Spero di aver contribuito ad un'iniziativa possibile e sono comunque a disposizione per eventuali discussioni e iniziative in questa

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ottica di Educazione Ambientale e culturale. Mi rivolgo anche agli Assessori all'istruzione dei Comuni dell'Unione per potere collaborare verso una Cultura Green ­ Eco ­ Bio. Ringrazio per l'attenzione Luciano Baruzzi Geografo Ambientalista

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Il Mercatino Regionale Francese arriva in Largo Repubblica a Lugo

Profumi, sapori e colori d'oltralpe in questa nuova edizione del Mercatino Regionale Francese che si terrà dal 10 al 12 ottobre a Lugo in Largo Repubblica. Tante le prelibatezze enogastronomiche presenti, tutte rigorosamente di qualità e tradizione francese. Oltre ottanta i tipi di formaggi, i quali potranno essere abbinati ad un'ampia gamma di vini provenienti dalle più importanti regioni vinicole d'Oltralpe. Per i più golosi le "degustazioni dolci" potranno contare sui biscotti bretoni, con oltre venti varietà di ripieno, su un gran numero di cioccolatini dai gusti raffinati, fino ad arrivare ai dolci preferiti da Re ed Imperatori: i macarons. Una grande tavolozza di colori è rappresentata dallo stand delle spezie e, a completamento dell'offerta enogastronomica, non mancheranno baguettes e croissants appena sfornati nello spazio della Boulangerie. Anche i vini sono presentati in oltre 30 varianti, dallo Champagne al Bordeaux fino al Sidro. I salumi hanno particolari tipi di produzione che abbinano spezie ed erbe aromatiche. La pasticceria proveniente dal Maghreb ha un'ampia offerta di prodotti e una grande tavolozza di colori è rappresentata dallo stand delle spezie, le quali provengono, nella maggior parte dei casi, dalle ex colonie francesi. Da non perdere è lo spazio dedicato alle crepes e alle gastronomia, tutte specialità da degustare calde. A conclusione dello spazio enogastronomico non poteva mancare la baguette, calda, appena sfornata. I forni della Boulangerie preparano anche croissant e pasticceria da forno che fa bella mostra su uno stand di oltre 12 metri. In questo piccolo angolo di Francia che si presenta nella tua città troverai anche l'artigianato, con un'ampia gamma di prodotti provenienti da diverse regioni: lavanda, saponi, profumi, le tovaglie provenzali e tanto altro ancora. Orari: venerdì dalle 14.30 alle 19.30, sabato e domenica dalle 10.00 alle 19.30. La manifestazione gode del patrocinio del Comune di Lugo. MERCATINO REGIONALE FRANCESE Il Mercatino Regionale Francese è un evento proposto da un gruppo di operatori commerciali francesi che hanno maturato un'esperienza internazionale in questo settore. La tipicità del prodotto e la professionalità degli espositori ha permesso, in questi anni, uno sviluppo sia in termini di proposte, sia delle località che lo hanno ospitato, tanto da arrivare, nel 2013, in oltre 30 città dell'Italia centro­settentrionale. L'evento, ospitato nei centri storici con lo scopo di vivacizzarli, ha permesso anche di dare impulso al commercio locale. Visitare il mercatino vuol dire immergersi in una mescolanza di profumi e di colori che lo rende molto particolare e caratteristico.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 98 7 ottobre 2014 lugonotzie

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In aumento i controlli contro lo spaccio davanti alle scuole

Alta l'attenzione della Prefettura sul fenomeno segnalato dai dirigenti scolastici Continua l'impegno del Prefetto nel prestare attenzione alla varie problematiche che possono aprirsi in occasione dell'inizio dell'anno scolastico. "Il mondo della scuola ­ si legge in una nota stampa della Prefettura ­ riveste i connotati di un servizio pubblico di estrema delicatezza e di notevole importanza poiché riguarda il benessere dei giovani nella fase importante della loro vita che concerne la formazione". "Estrema importanza ­ sottolinea la nota ­ va dedicata a tutti i momenti collaterali al tempo più strettamente scolastico; quindi occorre monitorare il buon andamento del servizio di trasporto, per esempio, poiché una buona parte degli studenti è pendolare e quindi ha necessità di fruire di un servizio di trasporto su gomma o ferroviario utile in ragione degli orari scolastici. Purtuttavia esistono altre questioni che in data odierna i responsabili di tutti gli istituti superiori di Ravenna e Lugo hanno voluto condividere con il Prefetto. Fra questi argomenti è stato tra trattato quello del fenomeno dello spaccio di stupefacenti nei pressi delle scuole". L'argomento non è assolutamente una novità tant'è che a più riprese la Prefettura di Ravenna si è interessata al tema specifico. Normalmente gli istituti scolastici, soprattutto negli orari di ingresso e dì uscita degli studenti, sono già oggetto di vigilanza e di attenzione da parte delle Forze dell'Ordine, anche in considerazione della circostanza che alcuni istituti scolastici risiedono nelle zone già maggiormente attenzionate a contrasto del fenomeno di degrado urbano. Purtuttavia il Prefetto ha voluto testimoniare ai dirigenti la sua più ampia disponibilità assicurando l'implementazione di azioni di contrasto dello spaccio nei pressi di tutti gli istituti scolastici "poiché la tutela dei ragazzi nel momento fondamentale della loro formazione costituisce un obiettivo primario".

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 99 7 ottobre 2014 lugonotzie

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Educational Tour Emotional Wine & Food Hospitality (EW.HO)

Dall'11 al 14 ottobre tra Ravenna, Bassa Romagna e Terre di Faenza educational tour "Emotional Wine & Food Hospitality (EW.HO)" La Provincia di Ravenna è partner del Progetto Europeo Solum, cofinanziato dal Programma transfrontaliero Italia­Slovenia, che ha la finalità di valorizzare i prodotti tipici, enogastronomici e dell'artigianato artistico dell'area del nord est italiano e della Slovenia, oltre che di unire e promuovere una migliore cooperazione tra i fornitori di prodotti tipici, prodotti artigianali e mestieri tradizionali transfrontalieri per incrementare anche il potenziale turistico dell'intera area. Nell'ambito del Progetto Solum, la Provincia di Ravenna organizza un Educational Tour che si svolgerà a Ravenna e nelle zone della Bassa Romagna e Terre di Faenza dall'11 al 14 ottobre 2014. Vedrà coinvolti 11 Tour Operator provenienti da Regno Unito, Norvegia, Danimarca, Olanda, Germania, Spagna, Romania e Russia, tutti paesi con voli diretti sull'aeroporto di Bologna per permettere una migliore accessibilità e fruizione dell'area. Oltre agli operatori stranieri parteciperanno 6 giornalisti di importanti testate italiane alcune delle quali legate al settore dell'enogastronomia, anche telematico, con ampia diffusione sulla rete. Durante questi tre giorni i partecipanti avranno la possibilità di testare con mano le eccellenze che caratterizzano Ravenna e la sua provincia: dai monumenti patrimonio dell'Unesco, alla tradizione ceramica faentina, attraverso la scoperta della gastronomia, dei mestieri e delle tradizioni locali con le dimostrazioni pratiche alle quali avranno modo di assistere. Nell'ambito di questo educational sono previsti due workshop, articolati come momenti di incontro con le realtà locali, che si terranno rispettivamente a Brisighella al Teatro Pedrini il 12 ottobre alle 17:30 e alla Rocca di Lugo lunedì 13 ottobre alle ore 18:00. I workshop saranno preceduti dal saluto dei sindaci dei rispettivi comuni e saranno organizzati secondo un'agenda appuntamenti individuale che permetterà ai Tour Operator di incontrare, conoscere e stabilire i presupposti per future collaborazioni con gli operatori locali che hanno aderito all'iniziativa. L'educational prevede anche lunedì 13 ottobre uno show­cooking al Bocon Divino di Bagnacavallo condotto da tre Chef: il romagnolo Aristide Vitali, il goriziano Robert Peric e la slovena Ana Ros, che cucineranno per i partecipanti piatti rappresentativi delle rispettive terre. Ancora una volta il filo conduttore sarà l'utilizzo di prodotti dei Territori Solum.

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Il 23 novembre le elezioni in una regione importante

Ricordi di gioventù... Il Comitato Prodi di Lugo, il primo Comitato Prodi nato in Italia dopo la scesa in campo del Professore: il compianto Valter Ricci Bitti, Giacomo Casadio. Marcello Savini, Nino Taglioni, io.... Lavorammo a lungo per la prima campagna elettorale di Errani alla Presidenza della Regione, in tanti, non solo noi del Comitato; Taglioni ed altri andarono a Bologna a consegnare al candidato Errani il contributo di Lugo per il suo programma elettorale e che lui fece proprio. Uno di noi (si dice il peccato non il peccatore), disse "Voglio candidarmi a consigliere regionale, ho la possibilità e il diritto di farlo, vero?" quando si discuteva anche dei nomi, della lista, tema sempre prioritario perchè le idee marciano con le gambe degli uomini. La risposta era un sì scontato, a quei tempi, anche se poi non lo fece, forse lo aveva detto per scherzo, ma certamente per esprimere una valutazione politica che allora, appunto allora, appariva scontata nel clima nuovo dell'Ulivo, del passo indietro dei partiti e in avanti della società civile, della Partecipazione, delle Primarie. Altri giorni, questi di oggi: ma sui valori fondamentali non dovrebbe essere che si va in avanti invece che indietro? Quest'ultimo caso si chiama restaurazione, in politica.... Un lettore­proprietario nei commenti ci chiedeva i nomi dei candidati al consiglio regionale. Ovviamente li abbiamo già pubblicati subito dopo che si sono saputi, quelli dei probabili, dei più probabili. La faentina Manuela Rontini, renziarenziana e la ravennate Mara Roncuzzi, le due donne; il fisignanese Mirko Bagnari e il ravennate Gianni Bessi, i due uomini. Si potrà esprimere una preferenza per una donna e una per un uomo e due saranno eletti, forse tre, se il Pd nella nostra Provincia avrà molti voti. Decisamente limitata la scelta, quindi: o una o l'altra, o uno o l'altro; testa o croce, nulla di più! Ovviamente come sempre una scelta che ci viene calata dall'alto, a Lugo ormai siamo esperti di "abuso di potere" da parte di un partito che ha l'uno virgola di iscritti rispetto al numero di votanti (ovviamente, i votanti, conseguentemente in forte calo), da parte di dirigenti che decidono senza far votare a scrutinio segreto nemmeno i pochi iscritti, tanto sono bravi loro, a scegliere, loro sono i più bravi. Tanto per tornare ai bei tempi andati, sulle candidature di Albonetti e di Mercatali al Parlamento, ovviamente su sollecitazione del Comitato Prodi, i dirigenti di allora del Pd (Pirazzini) fecero votare a scrutinio segreto in un'affollatissima assemblea al Tondo, appunto con oltre cento votanti. Ovviamente qualche voce critica al metodo di scelta si sta sentendo, in particolare dai tanti che hanno votato Balzani. "Serviva un ragionamento più approfondito. Il gruppo dirigente doveva formulare una proposta da mettere in discussione e non si è fatto nemmeno un ragionamento approfondito sui motivi dell'astensione alle Primarie (Nevio Salimbeni). Ma si sentono anche voci decisamente stonate, quella del Capo, del

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segretario provinciale De Pascale che dice: "Aver voluto fare le primarie a tutti costi non è stata un'esigenza degli elettori" !!? Se è questo ciò che pensa del suo elettorato il Capo, siamo davvero su una brutta strada. Decidere loro, gli elettori, non delegare la scelta, non lasciarlo fare ad altri, è un piacere indiscutibile, lo sanno anche i ragazzini di pochi anni, che lo sanno anche troppo!? Si nasce con il piacere di voler decidere noi. I pochi a non volerlo sapere, a far finta di non saperlo, a "fregarsene", sono quelli che pretendono di continuare a farlo loro per gli altri. Ovvio che per esercitare un piacere occorre sapere che c'è! Quattro manifesti si mettono anche per la festa della cinofila, con tutto il rispetto per i cani e di chi giustamente li ama. Con i nostri due euro e con quelli dei tanti che hanno dato in più, si facevano quattro manifesti e si facevano attaccare.... Arrigo Antonellini

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Ancora soddisfazione per il successo delle Primarie

Il segretario del PD di Imola sottolinea con soddisfazione la grande affluenza alle urne, sabato scorso per la scelta dei candidati al Consiglio Regionale, con 3.470 votanti, un migliaio di voti in più della settimana precedente. Facile pensare, con questo dato, che tutti coloro che avevano votato per il Presidente della Regione siano tornati a votare, "rispendendo" i due euro, sei giorni dopo. "Gli iscritti sono stanchi delle Primarie", aveva detto invece il segretario della nostra provincia, sono stanchi di decidere loro, sono contenti di far scegliere ai dirigenti!!? "E' andata molto bene ­ dice Marco Raccagna, segretario di Imola ­ i cittadini hanno mostrato interesse, tanto da infondere a questo risultato un notevole rilievo e al partito una maggiore forza". Già eventi di grande valenza politica come questi, oltre che necessari, hanno anche il vantaggio, oltre a quello di portare denaro alle casse, anche di dare "morale alla truppa": e che ce ne sia bisogno con il calo di Renzi nei sondaggi, sarebbe evidente. "Il fatto che i due esponenti sfavoriti abbiano prevalso potrebbe incidere sull'esito delle elezioni di novembre?", gli è stato chiesto. "Ogni candidato ha il suo appeal, la sua cerchia di sostenitori. I candidati non sono mai tutti uguali: ognuno ha la propria storia ed è capace di stimolare gli elettori in maniere differente". Anche questo è un vantaggio delle Primarie, lo stimolo che viene dato agli elettori. Certo sono le persone quelle che fanno viaggiare le idee con le loro, diverse, gambe: le persone sono tutte diverse. Non è uguale se il Sindaco è Cortesi o Ranalli, anche se entrambi sono del Pd. Sono i programmi a fare la differenza? Chi se li ricorda più.... Intanto i successi delle Primarie del PD finalmente fanno pensare anche gli altri patiti. Il capo gruppo di FI a Imola dice che "La base elettorale, piuttosto che seguire i diktat dei dirigenti, preferisce scegliere con la propria testa, guardando alle persone piuttosto che seguire le direttive a testa bassa, come dimostra la sconfitta dei favoriti; "le decisioni calate dall'alto ormai non funzionano più, si predilige la novità e la competenza". "Un appello al rinnovamento che arriva dalla base e che deve aprire un dibattito in tutti i partiti indistintamente. Anche in Forza Italia, chiamato ora a proporre volti nuovi e a dare una spallata a tutto ciò che sa di vecchio e minestra riscaldata". Arrigo Antonellini

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Cooperare per competere

Per tutti i giovani (e meno giovani) che decidono di affrontare il rischio d'impresa insieme ad altri, RicercAzione organizza, all'interno del progetto Impresa creativa: missione possibile, degli incontri di consulenza e orientamento gratuiti.Tre gli appuntamenti in programma (della durata di 2 ore ciascuno): giovedì 9 ottobre Motivazioni e selfskills, giovedì 16 ottobre Costituzione e gestione e giovedì 22 ottobre Mercato e marketing. Tutti gli incontri si svolgeranno in via Castellani, 25 a Faenza, presso RicercAzione dalle ore 17,00 alle ore 19,00. Le iscrizioni sono gratuite e verrà data priorità ai giovani sotto i 35 anni. Il progetto "Impresa creativa: missione possibile é promosso dall'U.P.I. (Unione Province Italiane) e finanziato nel quadro di Azione ProvincEgiovani dal Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Gli altri partners: RicercAzione soc.coop.sociale arl, Unione dei comuni della Romagna Faentina, Unione dei Comuni della Bassa Romagna, Comune di Cesena, Fondazione Augusta Pini, Comune di Cervia, CNA Rimini, Confersercenti Rimini, Confartigianato Rimini, Aiccon, Formula Servizi coop., Provincia di Rimini. Per info: Annalisa Gambarrota ­ 0546.25025 ­ [email protected]

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Educational Tour Emotional Wine & Food Hospitality (EW.HO)

La Provincia di Ravenna è partner del Progetto Europeo Solum, cofinanziato dal Programma transfrontaliero Italia­Slovenia, che ha la finalità di valorizzare i prodotti tipici, enogastronomici e dell' artigianato artistico dell' area del nord est italiano e della Slovenia, oltre che di unire e promuovere una migliore cooperazione tra i fornitori di prodotti tipici, prodotti artigianali e mestieri tradizionali transfrontalieri per incrementare anche il potenziale turistico dell'intera area. Nell'ambito del Progetto Solum, la Provincia di Ravenna organizza un Educational Tour che si svolgerà nelle zone della Bassa Romagna e Terre di Faenza dall'11 al 14 ottobre 2014. Vedrà coinvolti 11 Tour Operator provenienti da Regno Unito, Norvegia, Danimarca, Olanda, Germania, Spagna, Romania e Russia, tutti paesi con voli diretti sull'aeroporto di Bologna per permettere una migliore accessibilità e fruizione dell'area. Oltre agli operatori stranieri parteciperanno 6 giornalisti di importanti testate italiane alcune delle quali legate al settore dell'enogastronomia, anche telematico, con ampia diffusione sulla rete. Durante questi tre giorni i partecipanti avranno la possibilità di testare con mano le eccellenze che caratterizzano Ravenna e la sua provincia: dai monumenti patrimonio dell'Unesco, alla tradizione ceramica faentina, attraverso la scoperta della gastronomia, dei mestieri e delle tradizioni locali con le dimostrazioni pratiche alle quali avranno modo di assistere. Nell'ambito di questo educational sono previsti due workshop, articolati come momenti di incontro con le realtà locali, che si terranno rispettivamente a Brisighella al Teatro Pedrini il 12 ottobre alle 17:30 e alla Rocca di Lugo lunedì 13 ottobre alle ore 18:00. I workshop saranno preceduti dal saluto dei sindaci dei rispettivi comuni e saranno organizzati secondo un'agenda appuntamenti individuale che permetterà ai Tour Operator di incontrare, conoscere e stabilire i presupposti per future collaborazioni con gli operatori locali che hanno aderito all'iniziativa. L'educational si concluderà lunedì 13 ottobre con uno show­cooking condotto da tre Chef: il romagnolo Aristide Vitali, il goriziano Robert Peric e la slovena Ana Ros, che cucineranno per i partecipanti piatti rappresentativi delle rispettive terre. Ancora una volta il filo conduttore sarà l'utilizzo di prodotti dei Territori Solum. Contatti Provincia di Ravenna Servizio Commercio e Offerta Turistica 0544 258549 [email protected]

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Premio europeo 2014 per la promozione d'impresa

A Napoli, secondo posto per il progetto di Unioncamere regionale e delle Camere di commercio dell'Emilia­Romagna al concorso European Enterprise Promotion Awards che segnala le iniziative più innovative ed efficaci di enti pubblici e partenariati pubblico­privati dell'Ue, a sostegno dell'imprenditoria. Dall'Assemblea Europea delle PMI, che si è svolta a Napoli nell'ambito del semestre di Presidenza italiana dell'UE, arriva un riconoscimento alla progettualità e alla capacità del Sistema Camerale di sostenere le imprese in stretta connessione a istituzioni e associazioni imprenditoriali. Tra i 22 finalisti dell'ottava edizione dell'European Enterprise Promotion Awards selezionati su alcune centinaia, si sono fatti onore i due progetti delle Camere di commercio. Mirabilia della Camera di commercio di Matera, capofila di altri nove enti camerali (Brindisi, Genova, La Spezia, Messina, Padova, Perugia, Salerno, Udine e Vicenza) si è aggiudicato il primo posto nella sezione Sostegno all'internazionalizzazione delle imprese, mentre Crescere e competere con il contratto di rete di Unioncamere regionale e Camere di commercio dell'Emilia­Romagna è arrivato secondo nella categoria Sviluppo del contesto imprenditoriale. Una medaglia d'oro e una di argento significative perché per la prima volta due iniziative del sistema camerale finaliste sono state entrambe premiate. Per una Unione regionale poi è una novità assoluta. I riconoscimenti sono giunti al termine di una lunga selezione, prima a livello nazionale da parte del Ministero dello Sviluppo Economico che aveva attribuito il massimo punteggio (100/100) ai due progetti camerali e poi da una qualificata giuria, presieduta da Joanna Drake della DG Imprese della Commissione Europea e composta da imprenditori, rappresentati di governo e del mondo accademico che li ha inseriti nella short list conclusiva individuandoli tra una cinquantina di iniziative scelte nei Paesi membri. I riconoscimenti sono stati consegnati nel corso dell'Assemblea delle PMI, a cui hanno partecipato i massimi rappresentanti dell'Unione Europea, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e il Ministro dell'Economia Federica Guidi. L'Italia ha ottenuto un successo importante grazie a due iniziative che contribuiscono a creare un ambiente favorevole per lo sviluppo dell'imprenditorialità ­ afferma Antonello Lapalorcia, dirigente del Ministero dello Sviluppo Economico e componente della Giuria europea ­ I progetti sono entrambi forti e validi, basati su una logica di rete, e confermano la capacità progettuale del sistema camerale. E' rilevante che ciò accada in occasione della Presidenza di turno dell'Italia in Europa, momento in cui possiamo portare avanti con forza l'immagine di come sappiamo fare impresa. I Premi Europei per la promozione di impresa mettono al centro l'innovazione e la creatività delle PMI, che, secondo le ultime ricerche, continuano a

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essere la spina dorsale dell'economia europea: rappresentano infatti più del 99,8% di tutte le imprese. La scelta della Commissione Europea rappresenta una gratificazione per il lavoro svolto. dice il segretario generale di Unioncamere Emilia­Romagna, Claudio Pasini ­ Conferma la validità e l'efficacia dei progetti messi in campo dalle Camere di commercio e dalle loro Unioni regionali per la promozione e il sostegno dell'imprenditoria. Il contratto di rete conclude Pasini ­ è entrato nel bagaglio di strumenti che gli imprenditori utilizzano per organizzare meglio la propria attività economica. Crescere e competere con il contratto di rete rappresenta un esempio di buone pratiche e di efficace sinergia tra sistema camerale, mondo associativo e istituzioni per promuovere l'economia dei territori. Nella foto allegata, al centro, Anna Maria Nguyen di Unioncamere Emilia­Romagna tra i due SME Envoy (garante PMI) Pascal Faure, francese e Dionysios Tsagkris, greco, entrambi alti funzionari dei rispettivi Ministeri dell'industria

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La variazione del bilancio 2014 del "Comune della Bassa Romagna"

Al Consiglio dell'Unione è stato presentato la variazione del bilancio 2014 e la verifica degli equilibri tra le spese e le entrate. Un atto dovuto con il quale il Consiglio accerta che le nuove spese introdotte nel bilancio siano comunque coperte da equivalenti entrate. A sorpresa si è scoperto che una delle ultime operazioni dell'Unione, la cessione dell'80% della Lugo Catering ad una cooperativa, incaricata del servizio dei pasti per scuole, e l'allargamento del servizio ai comuni che ne erano prima esclusi, forse non sta producendo i frutti sperati, o almeno non per i cittadini di Alfonsine, Conselice e Fusignano. Per questi infatti rinunciare ai propri fornitori per entrare nel contratto di Bassa Romagna Catering, ha significato spendere di più: 49.000 euro Alfonsine, 20.000 euro Conselice, 37.000 Fusignano. Questo è il dato che la Giunta ha messo a disposizione dei consiglieri dell'Unione chiamati a votare la delibera. Un dato però che non permette di comprendere l'entità del problema: quanto incide percentualmente questa differenza sul costo complessivo di ogni comune?. Stiamo parlando di pochi punti percentuali (3­5 %) oppure ci troviamo di fronte ad una perdita (20­30 %) così importante da rendere assolutamente insostenibile l'operazione ? Un'informazione non di poco conto per chi deve valutare e formulare un giudizio di merito. E questa è appunto la richiesta che ho presentato in qualità di Consigliere dell'Unione durante la riunione della Commissione Consigliare deputata ad esaminare in via preliminare il documento. Il dato naturalmente doveva essere fornito PRIMA della seduta del Consiglio. Contrariamente a quanto la legge impone, ciò mi è stato negato e, durante la seduta, il Sindaco di Alfonsine Mauro Venturi, con le deleghe sulle politiche di bilancio e le risorse umane, si è rifiutato di rendere noto un valore in suo possesso in quanto utilizzato per costruire il prospetto economico inserito nella delibera. Un comportamento gravissimo perché lesivo di uno dei fondamentali diritti dei consiglieri di minoranza, ossia il diritto di poter accedere a qualsiasi informazione in possesso dell'ente utili all'espletamento del proprio compito istituzionale di controllo politico/amministrativo dell'attività della Giunta. E' ovvio e naturale pensare che ci sia qualcosa da nascondere. Certo che se questo è il concetto di trasparenza che il Presidente Piovaccari ha tanto declamato nelle linee programmatiche di mandato, approvate durante la stessa sedute, non c'è certo da stare tranquilli. Davide Giovannini Capogruppo

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Brutta avventura di viaggio per Stefano Laghi, globetrotter low cost

E' la prima brutta avventura, al 4° giro del mondo low cost, e dopo 8 anni di viaggi, per Stefano Laghi, il globetrotter lughese le cui imprese ormai sono seguìte da una cerchia di amici, colleghi e frequentatori del bar, dove ogni giorno si sposta la bandierina sulla carta geografica, partecipando' ai suoi itinerari. Mi tremano ancora le mani ha raccontato al telefono agli amici. Il 30 settembre scorso, al centro dell'isola Sry Lanka, durante un safari jeep nel parco nazionale di Wasgomuwa., dopo aver osservato alcuni animali, Stefano e la compagna di viaggio Valentina, 32enne di Bassano, si trovavano su una Jeep in compagnia di altri due turisti cinesi e dell'autista.. Il gruppo di 6 Jeep sostava non lontano da un branco di 14 elefanti tra grandi e piccoli; dopo aver scattato le foto, Stefano e Valentina erano seduti nell'auto a rivederle, quando due elefanti e un piccolo si sono diretti verso la jeep e l'hanno pesantemente attaccata. Io sentivo i colpi e sbattevo qua e là contro le pareti del mezzo, e mentre le altre Jeep del gruppo arretravano, il nostro autista era preso dal panico e si spegneva il motore. La violenza dell'attacco degli elefanti ha shakerato' più volte la Jeep. Noi siamo scivolati sotto i sedili, mentre gli altri due occupanti, che al momento dell'attacco si trovavano in piedi, hanno sbattuto nelle traverse in ferro della Jeep, riportando entrambi serie ferite alla testa e perdendo molto sangue. Siamo stati sbalzati dai colpi tra gli spruzzi di sangue per 10 secondi; mentre un elefante agganciava la traversa della Jeep con la proboscide per sollevarla; il motore è ripartito sotto i tentativi disperati dell'autista; siamo andati avanti una cinquantina di metri poi il motore si è fermato di nuovo; io vedevo sangue dappertutto e gli occupanti delle altre Jeep si scatenavano a fotografarci come un di più' di avventura imprevista, ignorando che dentro c'erano i due cinesi semisvenuti sul fondo della Jeep in una pozza di sangue; ho gridato all'autista di andare via ma lui, giovane e inesperto, sembrava non sapesse cosa fare; io sapevo che non dovevo scendere; finalmente si è ripreso ed è ripartito. Ci siamo fatti medicare in un vicino ospedale di fortuna; anche se hai un'assicurazione buona per i viaggi, in certe zone non ci sono i servizi per utilizzarla. Il giorno dopo, indolenziti, abbiamo rinunciato ad uscire e annullato un altro tour in programma per vedere le belle spiagge a sud di Colombo. L'incontro ravvicinato con gli elefanti non ha fermato l'inossidabile globetrotter, che adesso si trova già a Jakarta (Indonesia) e fa sapere che sta bene A Jakarta ha trovato la festa nazionale in corso, con macellazione rituale, teste di bovini distese lungo i marciapiedi delle strade, folla nelle strade.e­ scherza­ visto che nel viaggio ho già fatto onore

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alle tavole e preso peso, non vorrei essere scambiato per vitello grasso anch'io. Valeria Giordani

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Sportinsieme

Alla psita di pattinaggio di Via Piratello 49 a Lugo. Tutte le sere stand gastronomico con la staff di Largo Corelli ed esibizioni di società sportive

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Corsi dell'Università per Adulti a Cotignola

Iscrizioni entro il 17 ottobre C'è tempo fino a venerdì 17 ottobre per iscriversi ai corsi organizzati dall'Università per adulti di Lugo che si terranno a Cotignola. Nello specifico, sono in programma quattro corsi e un laboratorio: 'Cultura locale' (dal 27 ottobre alle scuole medie), 'Tango argentino' (dal 27 ottobre a Barbiano), il corso base di informatica 'La scatola magica' (dal 27 ottobre alle scuole medie), 'Pedagogia: essere genitori oggi, tra risorse ed emozioni' (dal 26 gennaio alle scuole medie), e infine il laboratorio di ceramica 'Terra e fuoco ­ Arte e tecnica della ceramica' (dal 28 gennaio presso presso La Morada Casa Studio). Per i corsi che si attiveranno nel 2015 la scadenza per le iscrizioni è invece prorogata al 20 dicembre. Le domande di iscrizione sono raccolte dalla segreteria dell'Università per adulti, a Lugo in viale Orsini 6, presso il liceo scientifico. Per informazioni, telefono 0545 900197, oppure contattare l'Urp del Comune di Cotignola al numero 0545 908826

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Festival della storia

La presentazione del «Festival della storia» avverrà venerdì, 10 ottobre alle ore 12 nel Salone Estense della Rocca, in piazza Martiri a lugoInterverranno: Silvia Golfera, Assessore alle Politiche educative del Comune di Lugo; Anna Giulia Gallegati, Assessore alla Cultura del Comune di Lugo, Laura Baldinini, Docente di Lettere.

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Lugo Vintage

Riceviamo e publichiamo Mercoledi 8 ottobre alle ore 14,30 presso il Salone Estense del Comune di Lugo si svolgerà la presentazione della terza edizione di Lugo Vintage che si terrà dal 17 al 19 ottobre. INTEGRA SOLUTIONS Agenzia di Comunicazione Integrata Via Punta di Ferro, 2/D ­ 47122 Forlì www.integrasolutions.it ­ tel 0543.722256 fax 0543.758301

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Grandezze & meraviglie

L'ottava edizione di Grandezze & Meraviglie, il festival musicale estense, quest'anno farà ben due tappe a Fusignano, che si terranno entrambe alle 21 all'auditorium Arcangelo Corelli, in corso Emaldi 109. Dopo la grande celebrazione corelliana del 2013, Fusignano insieme alla cittadina modenese di Zocca realizza così il progetto Bononcini & Corelli, per rendere stabile la collaborazione con il festival Grandezze & Meraviglie, una delle più prestigiose manifestazioni di musica antica italiane. Il primo appuntamento sarà domani mercoledì 8 ottobre per il concerto Violin acrobatique, la grande musica barocca francese: Jean­Marie Leclair e Jean Philippe Rameau, con Suzanne Scholz al violino barocco e Michael Hell al clavicembalo. Sia per Jean­Marie Leclair (1697­1764), sia per Jean Philippe Rameau (1683­1764) ricorre quest'ano il 250esimo anniversario della scomparsa. I due compositori rappresentano l'apice della musica in Francia prima della rivoluzione francese, con una meravigliosa ricchezza armonica che tocca i più profondi sentimenti sia degli ascoltatori, sia dei musicisti che la eseguono. Giovedì 30 ottobre si celebra invece il musicista veneziano Tomaso Albinoni. I dodici concerti dell'Opera 5 che saranno eseguiti sono una delle raccolte di Albinoni più interessanti dal punto di vista melodico e armonico: uno stupendo esempio dello stile veneziano più puro e barocco. Sul parco l'orchestra barocca Armoniosa, violino e direzione di Francesco Cerrato. Per informazioni e prenotazioni, telefono 059 214333, email [email protected]. È possibile consultare il programma completo sul sito www.grandezzemeraviglie.it.

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Il Mercatino Regionale Francese

Profumi, sapori e colori d'oltralpe in questa nuova edizione del Mercatino Regionale Francese che si terrà dal 10 al 12 ottobre a Lugo in Largo Repubblica. Tante le prelibatezze enogastronomiche presenti, tutte rigorosamente di qualità e tradizione francese. Oltre ottanta i tipi di formaggi, i quali potranno essere abbinati ad un'ampia gamma di vini provenienti dalle più importanti regioni vinicole d'Oltralpe. Per i più golosi le "degustazioni dolci" potranno contare sui biscotti bretoni, con oltre venti varietà di ripieno, su un gran numero di cioccolatini dai gusti raffinati, fino ad arrivare ai dolci preferiti da Re ed Imperatori: i macarons. Una grande tavolozza di colori è rappresentata dallo stand delle spezie e, a completamento dell'offerta enogastronomica, non mancheranno baguettes e croissants appena sfornati nello spazio della Boulangerie. In questo piccolo angolo di Francia si troverà anche l'artigianato, con un'ampia gamma di prodotti provenienti da diverse regioni: lavanda, saponi, profumi, le tovaglie provenzali e tanto altro ancora JOCABA, il Mercatino Regionale Francese da venerdì 10 a domenica 12 ottobre il Largo Repubblica. Orari: venerdì dalle 14.30 alle 19.30, sabato e domenica dalle 10.00 alle 19.30 Il Mercatino Regionale Francese è un evento proposto da un gruppo di operatori commerciali francesi che hanno maturato un'esperienza internazionale in questo settore. La tipicità del prodotto e la professionalità degli espositori ha permesso, in questi anni, uno sviluppo sia in termini di proposte, sia delle località che lo hanno ospitato, tanto da arrivare, nel 2013, in oltre 30 città dell'Italia centro­settentrionale. L'evento, ospitato nei centri storici con lo scopo di vivacizzarli, ha permesso anche di dare impulso al commercio locale. Visitare il mercatino vuol dire immergersi in una mescolanza di profumi e di colori che lo rende molto particolare e caratteristico. I prodotti artigianali arrivano dalla Provenza e dalla Costa Azzurra: tovaglie, saponi, lavanda, essenze e borse in paglia. Non mancano però anche le offerte legate all'abbigliamento sportivo, con le maggiori marche francesi. Da Parigi arrivano profumi, cosmetici e un'ampia gamma di accessori moda.

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Tra fucili e social network

Oggi martedì 7 ottobre alle 21 nel Salone Estense della Rocca di Lugo ci sarà il secondo appuntamento della rassegna Mondovisioni. In programma la proiezione del documentario #chicagogirl ­ The Social Network takes on a Dictator di Joe Piscatella (Stati Uniti/Siria, 2013). Il filmato sarà proiettato in lingua originale, sottotitolato in italiano. Il tema è quello della guerra in Siria: una teenager americana, figlia di esuli siriani, coordina dalla sua stanza la rivolta in Siria tramite Facebook, Twitter e Skype. In questo modo aiuta i compagni sul campo a fronteggiare i cecchini e i bombardamenti, denunciando al mondo le atrocità commesse in nome di Bashar al­ Assad. Diffondere notizie e immagini delle violenze sembra però non basti a scatenare la reazione internazionale e così i membri del suo network dovranno decidere quale sia il modo più efficace per combattere un dittatore: i social media o gli AK­47. La rassegna proseguirà con appuntamenti settimanali a ingresso gratuito, tutti i martedì a fino al 4 novembre, alle 21, sempre al Salone Estense. Al termine di ogni proiezione sarà dato spazio agli interventi: i presenti potranno condividere impressioni, valutazioni ed esperienze. Mondovisioni è organizzata da CineAgenzia per l'edizione 2014 del Festival della rivista Internazionale. La manifestazione lughese si svolge, inoltre, con la preziosa collaborazione della British School di Lugo, del Caffè Letterario e dell'associazione gemellaggi e relazioni internazionali Adriano Guerrini. Per maggiori informazioni, contattare la biblioteca Fabrizio Trisi al numero 0545 38556, email [email protected].

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Unigrà, Surgital e Golfera in difesa del distretto agroalimentare di Conselice

No deciso al progetto Matrixdelle tre aziende, soddisfatte per le posizioni espresse da Bonaccini e Balzani. «Il territorio conselicese è da anni vocato, grazie alla presenza delle nostre aziende e anche di altri importanti operatori, all'industria agro­alimentare e all'agricoltura, in particolare biologica. Ed è di tutta evidenza come la decisione di insediare in loco un impianto per il recupero di 250.000 tonnellate l'anno di rifiuti speciali a matrice inerte, di cui un quarto classificati come rifiuti pericolosi, sia destinata a compromettere in modo irreversibile la sua natura e la sua vocazione.» Con queste parole i rappresentanti di Unigrà, Surgital e Golfera in Lavezzola esprimono con forza la loro posizione in merito al progetto Matrix, definendolo «non compatibile» con il territorio di Conselice e aggiungendo che la decisione del suo insediamento causerebbe «rilevanti danni alla popolazione, alle aziende e alla loro immagine e, in generale, alla vivibilità del territorio. Basti pensare all'enorme aumento del traffico sulla Provinciale Selice, che peraltro attraversa il centro di Lavezzola, dovuto al transito dei camion destinati al trasporto delle ceneri e del prodotto (Matrix) risultante dalle loro lavorazioni, con conseguenze pesanti per la viabilità urbana ed extraurbana e per la salute». I tre colossi dell'agroalimentare comunicano inoltre di prendere atto «con soddisfazione» delle posizioni espresse nei giorni scorsi sia dal candidato vincitore delle primarie del centrosinistra alla presidenza della Regione Emilia­Romagna, Stefano Bonaccini, sia dal suo sfidante, Roberto Balzani, in merito al progetto Matrix, confidando «che il mondo politico continui a sostenere il nostro distretto agro­ alimentare e rifletta sugli impatti che potrebbero essere causati su questo territorio, sulle aziende e su tutta la cittadinanza dall'impianto. Area che aggiungono si sarebbe dovuta tutelare anche sotto il profilo della pianificazione territoriale con provvedimenti idonei a caratterizzarla per le sue peculiarità.» «Le nostre aziende affermano ancora i rappresentanti delle imprese sono realtà agro­alimentari consolidate da decenni nel territorio di Conselice, che danno lavoro (tra dipendenti e indotto) a oltre mille famiglie, aumentano i propri organici di anno in anno, generano fatturati in costante crescita e ogni anno versano allo Stato e agli enti locali imposte e tributi di rilevante entità.» La posizione di Unigrà, Surgital e Golfera in Lavezzola sul progetto Matrix era già stata ben evidenziata dal ricorso presentato dalle tre aziende, al pari del mondo agricolo, presso il Tar di Bologna per l'annullamento della valutazione di impatto ambientale che ha autorizzato l'impianto in questione, e hanno pochi giorni fa ottenuto un riscontro

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positivo dal Consiglio di Stato che, ribaltando quanto precedentemente espresso dal Tar, ha ritenuto che, per la rilevanza degli interessi coinvolti, la causa debba essere discussa con rapidità nel merito dal Tar stesso. «Attendiamo con fiducia la fissazione della prossima udienza e la valutazione del Tar» concludono i rappresentanti delle aziende.

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In arrivo a Lugo il mercatino regionale francese

Profumi, sapori e colori d'oltralpe in questa nuova edizione del Mercatino Regionale Francese che si terrà dal 10 al 12 ottobre a Lugo in Largo Repubblica. Tante le prelibatezze enogastronomiche presenti, tutte rigorosamente di qualità e tradizione francese. Oltre ottanta i tipi di formaggi, i quali potranno essere abbinati ad un'ampia gamma di vini provenienti dalle più importanti regioni vinicole d'Oltralpe. Per i più golosi le "degustazioni dolci" potranno contare sui biscotti bretoni, con oltre venti varietà di ripieno, su un gran numero di cioccolatini dai gusti raffinati, fino ad arrivare ai dolci preferiti da Re ed Imperatori: i macarons. Una grande tavolozza di colori è rappresentata dallo stand delle spezie e, a completamento dell'offerta enogastronomica, non mancheranno baguettes e croissants appena sfornati nello spazio della Boulangerie. In questo piccolo angolo di Francia che si presenta nella tua città troverai anche l'artigianato, con un'ampia gamma di prodotti provenienti da diverse regioni: lavanda, saponi, profumi, le tovaglie provenzali e tanto altro ancora! Orari: venerdì dalle 14.30 alle 19.30, sabato e domenica dalle 10.00 alle 19.30

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Turismo, 11 tour operator stranieri alla scoperta dei prodotti del territorio Durante questi tre giorni i partecipanti avranno la possibilità di testare con mano le eccellenze che caratterizzano Ravenna e la sua provincia.

La Provincia di Ravenna è partner del Progetto Europeo Solum, cofinanziato dal Programma transfrontaliero Italia­Slovenia, che ha la finalità di valorizzare i prodotti tipici, enogastronomici e dell' artigianato artistico dell' area del Nord Est italiano e della Slovenia, oltre che di unire e promuovere una migliore cooperazione tra i fornitori di prodotti tipici, prodotti artigianali e mestieri tradizionali transfrontalieri per incrementare anche il potenziale turistico dell' intera area. Nell' ambito del Progetto Solum, la Provincia di Ravenna organizza un Educational Tour che si svolgerà nelle zone della Bassa Romagna e Terre di Faenza da sabato a martedì prossimi. Vedrà coinvolti 11 tour operator provenienti da Regno Unito, Norvegia, Danimarca, Olanda, Germania, Spagna, Romania e Russia, tutti paesi con voli diretti sull' aeroporto di Bologna per permettere una migliore accessibilità e fruizione dell' area. Oltre agli operatori stranieri parteciperanno 6 giornalisti di importanti testate italiane, alcune delle quali legate al settore dell' enogastronomia, anche telematico, con ampia diffusione sulla rete. Durante questi tre giorni i partecipanti avranno la possibilità di testare con mano le eccellenze che caratterizzano Ravenna e la sua provincia: dai monumenti patrimonio dell' Unesco, alla tradizione ceramica faentina, attraverso la scoperta della gastronomia, dei mestieri e delle tradizioni locali con le dimostrazioni pratiche alle quali avranno modo di assistere. Nell' ambito di questo educational sono previsti due workshop, articolati come momenti di incontro con le realtà locali, che si terranno rispettivamente a Brisighella al Teatro Pedrini il domenica alle 17:30 e alla Rocca di Lugo lunedìalle ore 18:00. I workshop saranno preceduti dal saluto dei sindaci dei rispettivi comuni e saranno organizzati secondo un' agenda appuntamenti individuale che permetterà ai Tour Operator di incontrare, conoscere e stabilire i presupposti per future collaborazioni con gli operatori locali che hanno aderito all' iniziativa. Annuncio promozionale L' educational si concluderà lunedì con uno show­cooking condotto da tre Chef: il romagnolo Aristide Vitali, il goriziano Robert Peric e la slovena Ana Ros, che cucineranno per i partecipanti piatti rappresentativi delle rispettive terre. Ancora una volta il filo conduttore sarà l' utilizzo di prodotti dei Territori Solum.

Redazione

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Sesta edizione per la disfida del cappelletto

Lunedì 13 ottobre si svolgerà la sesta edizione del gioco dedicato dalla condotta Slow Food di Ravenna al cappelletto, il secolare vessillo della Romagna mangereccia. L' appuntamento è alle 20.30 al ristorante Radicchio Rosso, via Stradone 74. Una disfida tutta romagnola, con sette buone mezze porzioni di cappelletti, rigorosamente in brodo, proposti da sette ristoranti e osterie, che per quest' anno sono stati scelti solo nella provincia di Ravenna: "Il Trebbo" di San Pietro in Vincoli, "Molinetto" di Punta Marina Terme, "Passatelli 1962" di Ravenna, "Kolibrì" di Savarna, "Malabocca" di Bagnacavallo, "La Madia" di Granarolo Faentino, "Felix" di Milano Marittima. Come ogni anno un ospite parlerà e darà il suo parere sul cappelletto di Romagna. Per questa edizione sarà Graziano Pozzetto. Il cappelletto, che è solo romagnolo, quale sia il ripieno (cappone, lonza, ricotta, cacio, uova, noce moscata, raviggiolo, parmigiano, sale e pepe e anche scorza di limone grattata) si scrive, si dice e si mangia al plurale: "i caplétt". Si gustano uno alla volta, cullandoli nel cucchiaio affondato nel brodo e portati alle labbra con un movimento composto, quasi solenne. Ed è nel brodo che il cappelletto si esalta. I partecipanti alla cena saranno i giudici e, forniti di una scheda di valutazione che andrà da un minimo di 1 punto a un massimo di 10, daranno il loro voto ad ogni singolo piatto. Dovranno valutare l' aspetto visivo (forma, colore, chiusura, aperti o rotti), l' aspetto olfattivo (aroma, profumo), l' aspetto gustativo (sapore, dolcezza, untuosità, speziatura, consistenza nella masticazione). Il ristorante Ustareja di Dù Cantòn, vincitore dell' ultima disfida, che ha tenuto in consegna il premio finale, una zuppiera in ceramica di Faenza, per tutto l' anno, passerà il testimone al cappelletto che piacerà maggiormente e il vincitore la terrà in consegna fino alla disfida del prossimo anno. Ci saranno sette edizioni al termine delle quali i sette vincitori si confronteranno nella disfida finale che decreterà il "cappelletto principe della Romagna". Il vincitore conquisterà la zuppiera che diverrà sua e potrà esporla, con orgoglio, nel proprio ristorante. Il disegno della zuppiera è stato fatto da Tonino Guerra e realizzata dallo Studio Lega di Faenza. I cappelletti saranno preceduti da un antipasto e seguiti da una zuppa inglese, preparati dal ristorante Radicchio Rosso. I vini in abbinamento sono della Cantine Intesa di Modigliana (FC) che sarà presente con la linea "I Calanchi". Costo della serata: 30 euro per i soci, 35 per i non soci. Prenotazione obbligatoria e vincolante, accettata in ordine progressivo, entro sabato 11 ottobre telefonando a Mauro Zanarini al 335­375212 o scrivendo a [email protected]. Posti disponibili: massimo 80. Il ricavato della serata servirà a contribuire alla realizzazione di un progetto, che la condotta di Ravenna sta programmando, di educazione sensoriale rivolto ai giovani.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 123 6 ottobre 2014 Ravenna Today

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Redazione

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Sfilata di beneficenza: al Teatro Almagià la seconda edizione di Hair for Love

Domenica alle 17.30, al Teatro Almagià di Ravenna, in via dell' Almagià, si terrà la seconda edizione di "Hair for Love", la sfilata di beneficenza organizzata dal centro Anam di Ravenna (Accademia Nazionale Acconciatori Misti). Anche per questa edizione Anam ha deciso di devolvere i proventi della manifestazione per sostenere opere benfiche, lo scorso anno l' incasso di 4.700 euro è stato destinato ad una scuola materna di Ferrara per la ricostruzione dopo terremoto. Quest' anno l' incasso dell' evento sarà interamente devoluto all' associazione "Linea Rosa", che dal 1991 si schiera al fianco delle donne per aiutarle nel loro percorso di uscita da situazioni di violenza. La realizzazione di questo pomeriggio di moda e divertimento sarà possibile grazie al patrocinio del Comune e della Camera di Commercio di Ravenna e al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio, della Banca di Credito Coperativo ravennate e imolese e delle associazioni di categoria, Cna e Confartigianato. I parrucchieri che aderiscono all' iniziativa sono: Giancarlo Rambaldi acconciatore maschile (Alfonsine), Federica Lorenzetti (San Pancrazio), Larissa e Giuliano Acconciature unisex (Fognano), Perugini Nevio (Santo Stefano), Galletti Giancarlo & Gilberto parrucchieri (Massalombarda), Barbiere Orazio (Cervia), Acconciature Unisex Laura new sex (Bagnacavallo), Kiome parrucchiera Unisex e Consulente di Immagine (Faenza), Parrucchiera Erika Bramato (Imola), Antonella Castellano parrucchiera (Ravenna), Lia Monti parrucchiera (Sant' Agata sul Santerno), Gloria Rondinelli parrucchieri, Alice Amadori Depuntiperfetto parrucchieri (Ravenna), Acconciature Unisex Barbara (Faenza), Arte Immagine (Lugo), Linea Persona parrucchieri Uomo Donna di Ancarini (Lugo), Loris & Manuel parrucchieri Unisex (Santo Stefano), Mode parrucchieri by Gianni (Ravenna), Barbiere Ivan (Russi), Il Capriccio parrucchieri di Bandini Matteo (S. Pietro in Vincoli), Stile Libero parrucchieri (Ravenna), Jaqueline parrucchieri Unisex (S. Pietro in Vincoli). Durante il corso dell' evento si terrà inoltre la sfilata dei ragazzi di Ecipar Ravenna. A presentare l' evento saranno Daniele Tigli e Roxanne Mabell, in collaborazione con Radio Studio Delta. Ospite speciale, direttamente da Zelig Maria Pia Timo alias "Wanda la carrellista". Al termine della serata ci sarà l' estrazione di una lotteria di beneficenza. L' associazione ANAM ci tiene ad invitare tutta la cittadinanza.

Redazione

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 125 6 ottobre 2014 Ravenna24Ore.it

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Un educational tour in Romagna fra operatori stranieri e media nazionali

L' "Emotional Wine & Food Hospitality", organizzato dalla Provincia di Ravenna, si terrà dall' 11 al 14 ottobre Nell' ambito del Progetto Solum (per la valorizzazione dei prodotti tipici, enogastronomici e dell' artigianato artistico del nord est italiano e della Slovenia), la Provincia di Ravenna organizza un Educational Tour che si svolgerà nelle zone della Bassa Romagna e Terre di Faenza dall' 11 al 14 ottobre 2014 . "Vedrà coinvolti 11 Tour Operator provenienti da Regno Unito, Norvegia, Danimarca, Olanda, Germania, Spagna, Romania e Russia, tutti paesi con voli diretti sull' aeroporto di Bologna per permettere una migliore accessibilità e fruizione dell' area ­ spiega la Provincia ­. Oltre agli operatori stranieri parteciperanno 6 giornalisti di importanti testate italiane alcune delle quali legate al settore dell' enogastronomia, anche telematico, con ampia diffusione sulla rete. Durante questi tre giorni i partecipanti avranno la possibilità di testare con mano le eccellenze che caratterizzano Ravenna e la sua provincia: dai monumenti patrimonio dell' Unesco, alla tradizione ceramica faentina, attraverso la scoperta della gastronomia, dei mestieri e delle tradizioni locali con le dimostrazioni pratiche alle quali avranno modo di assistere. Nell' ambito di questo educational sono previsti due workshop ­ continua la Provincia ­ articolati come momenti di incontro con le realtà locali, che si terranno rispettivamente a Brisighella al Teatro Pedrini il 12 ottobre alle 17:30 e alla Rocca di Lugo lunedì 13 ottobre alle ore 18:00. I workshop saranno preceduti dal saluto dei sindaci dei rispettivi comuni e saranno organizzati secondo un' agenda appuntamenti individuale che permetterà ai Tour Operator di incontrare, conoscere e stabilire i presupposti per future collaborazioni con gli operatori locali che hanno aderito all' iniziativa. L' educational si concluderà lunedì 13 ottobre con uno show­cooking condotto da tre Chef: il romagnolo Aristide Vitali, il goriziano Robert Peric e la slovena Ana Ros, che cucineranno per i partecipanti piatti rappresentativi delle rispettive terre. Ancora una volta il filo conduttore sarà l' utilizzo di prodotti dei Territori Solum".

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Lugo, la piscina comunale ha riaperto i battenti

Dopo qualche ritardo sulla tabella di marcia, hanno riaperto i battenti nella giornata di oggi, lunedì 6 ottobre, le vasche coperte della piscina comunale di Lugo. Così ripartono i corsi i nuoto per bambini e per adulti, i corsi di Acquafitness e tutte le varie attività che caratterizzeranno tutto il periodo invernale sino al prossimo mese di maggio.

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Cotignola, grave danno alla conduttura idrica, tecnici a caccia della perdita |

Una buona fetta di cotignolesi deve fare i conti dalla prima mattinata di domenica 5 ottobre con una seria perdita d'acqua da una delle principali condutture che porta l'acqua a casa dei residenti della «Culla degli Sforza»: chi può contare su un rigolo d'acqua che sgorga dai rubinetti a bassa pressione, chi invece è completamente a secco, in particale ai piani superiori degli edifici. I tecnici di Hera stanno ispezionando le campagne, anche se non hanno ancora individuato il punto esatto della perdita..

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Il Resto del Carlino Ravenna L'INTERVENTO Fiumi: facilitare gli interventi

DOPO i recenti eventi alluvionali è emerso in modo inequivocabile che i nostri fiumi mostrano una carenza di manutenzione, a cui si deve ovviamente affiancare anche l' assenza di alcuni interventi strutturali, tra i quali la realizzazione delle casse di laminazione. L' evento del 20 settembre ha coinvolto pesantemente la Romagna e l' Imolese e a seguito di ciò il Servizio tecnico di bacino del Reno ha proceduto ad un intervento di pulizia della sezione idraulica del torrente Savena per ripristinare le necessarie condizioni di sicurezza idraulica in previsione delle prossime piene, provvedendo a tagliare le alberature formatesi negli ultimi anni. Il primo effetto ricavato, oltre l' aumento della sicurezza idraulica, è stata la denuncia delle associazioni ambientaliste (Wwf e Lipu) al Corpo forestale dello Stato per danno e stravolgimento ambientale. Una mentalità difficile da condividere se pensiamo a tutto quello che succede dove si hanno problemi idraulici. Purtroppo ci si accorge della presenza del rischio idraulico unicamente in occasione di eventi calamitosi, ma poi il tempo fa dimenticare questo aspetto e prevale questa filosofia ambientalista che vorrebbe i fiumi come immensi boschi lasciando al caso la sicurezza di persone e cose. Appare evidente a tutti che, in attesa di realizzare le indispensabili casse di laminazione delle piene e altri interventi strutturali di adeguamento delle arginature, solo con una manutenzione puntuale e scrupolosa si può porre un freno a questa situazione incontrollabile. Rammento quanto accaduto nel febbraio scorso a Cotignola con il Senio, che in quel tratto ha rischiato l' esondazione e anche di peggio, il tutto per la presenza di una zona Sic/Zps che nella sostanza ha impedito al competente Servizio regionale di fare il previsto intervento di riduzione delle alberature presenti in alveo. Nelle aree non vincolate, invece, per tagliare la vegetazione che ostruisce la sezione di deflusso si deve 'solo' richiedere l' autorizzazione paesaggistica al Comune impiegando un tempo medio di sei mesi, per poi potere operare solo da agosto a marzo per i noti problemi della nidificazione. Insomma, la sicurezza idraulica è una vera e propria corsa ad ostacoli che andrebbe agevolata nell' interesse generale. Claudio Miccoli.

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Il Resto del Carlino Ravenna «Ridiamo lustro al Pavaglione partendo da alcuni piccoli progetti» Iniziativa di una commerciante che auspica la nascita di un Consorzio.

«IL PAVAGLIONE di Lugo è una struttura unica in Italia, un vero e proprio centro commerciale all' aperto, quindi è un peccato che sia così fatiscente e trascurato». A parlare è Maria Carlotta Pocaterra, co­titolare del negozio di calzature 'Le logge', aperto nella primavera scorsa sotto al Pavaglione di Lugo, nei locali che in precedenza ospitavano 'Forlani', lo 'storico' negozio dello stesso settore. Maria Carlotta, 31 anni, lughese, non si rassegna alle attuali condizioni del Pavaglione, e così si è fatta promotrice di una proposta finalizzata a rilanciare il quadriportico, proposta che porta avanti anche sulla pagina Facebook 'Comitato per la salvaguardia del Pavaglione', che ha già raggiunto 91 adesioni. In sostanza, Maria Carlotta sostiene che «il Pavaglione dovrebbe essere gestito da un apposito consorzio, di cui facciano parte i commercianti del quadriportico, ma anche rappresentanti dell' amministrazione comunale e dei cittadini, perché non va dimenticato che si tratta di un luogo che appartiene soprattutto ai cittadini». Il consorzio dovrebbe essere finalizzato, spiega, «a stabilire insieme azioni fattibili per ridare lustro a questo luogo. Ora che sono stati ristrutturati i luoghi adiacenti, tra cui piazza Baracca, la fatiscenza del Pavaglione salta ancor di più all' occhio, ma ritengo sia inutile attendere una ristrutturazione totale del quadriportico, perché le risorse per un intervento così cospicuo non ci saranno mai. Meglio dunque procedere a piccoli passi, con progetti che siano davvero realizzabili». E di progetti Maria Carlotta ne ha tanti: «Pensiamo ad esempio ai bagni pubblici del Pavaglione: sono orrendi, ma la situazione si potrebbe risolvere cercando qualche sponsor che provveda a renderli decenti, collocando poi il proprio nome sulla porta. E ancora: il Comune potrebbe consentire a bar e ristoranti del Pavaglione di allestire i loro 'dehors', ovvero gli spazi all' aperto, con sedie e tavolini, all' interno del piazzale del quadriportico. Basterebbe fare un progetto per 'dehors' accattivanti, e il piazzale potrebbe diventare un luogo attraente anche per chi viene da fuori». Il consorzio dovrebbe, prosegue la giovane commerciante, «dotare il Pavaglione di un regolamento, a cui tutti i commercianti debbano attenersi così da evitare che ognuno faccia a modo suo. Ad esempio, si potrebbe stabilire che, in occasione di alcuni eventi, tutte le vetrine restino illuminate, e anche che ciascun operatore commerciale provveda a mantenere il decoro davanti al suo negozio. Infatti il Pavaglione dovrebbe rappresentare il luogo degli acquisti 'raffinati': non ha senso creare concorrenza tra questa struttura e il centro commerciale Globo, perché le clientele sono diverse, il Pavaglione ha sempre offerto acquisti di qualità, e anche per questo dovrebbe essere caratterizzato da un' immagine di alto livello e anche, perché no,

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 130 7 ottobre 2014 Pagina 21 Il Resto del Carlino (ed.

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Il Resto del Carlino Ravenna avere un custode». In questi giorni Maria Carlotta sta distribuendo a tutti i commercianti del Pavaglione un questionario in cui chiede pareri sulle sue proposte e a breve incontrerà il sindaco Davide Ranalli. Lorenza Montanari.

MONTANARI LORENZA

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Il Resto del Carlino Ravenna PARTONO I CORSI DI LINGUA ITALIANA PER STRANIERI

Anche a Lugo sono stati organizzati corsi di italiano per stranieri, da 16 anni in su in regola col permesso di soggiorno. Le lezioni si tengono alla Casa del volontariato in corso Garibaldi 114, le mattine di martedì e giovedì. Informazioni telefonando allo Sportello del Comune 0545­38385.

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Il Resto del Carlino Ravenna LONGEVITA' In tutta la Bassa si susseguono i compleanni ultracentenari

SI ALLUNGA la lista di centenari nella Bassa Romagna. Alcuni giorni fa, il primo ottobre, a raggiungere il secolo di vita è stata, nella casa di riposo di Fusignano in cui è ospite, Maria Boschi. A tagliare la torta nonna Maria era circondata dalla figlia Rosanna e da tutti i suoi parenti. Sono inoltre intervenuti (nella foto) il sindaco di Fusignano Nicola Pasi, che ha portato gli auguri di tutta la comunità, e Pierluigi Ravagli, presidente dell' Asp dei Comuni della Bassa Romagna. Nella sola ultima settimana altri tre 'nonnini', di cui due ultracentenari, hanno tagliato l' ambito traguardo. A Voltana, al Centro anziani 'Silvagni', venerdì scorso si sono festeggiati i 100 anni di Maria Pagani, originaria di San Lorenzo. Qualche giorno prima, in questo caso a Lugo, a festeggiare in compagnia della famiglia il 102mo compleanno è stata la signora Adriana Bonaguri. Sempre a Lugo, si era svolta una grande festa per i 104 anni di Giuseppe Biffi, nato il 24 settembre 1910 in via Lunga, nella frazione di Cà di Lugo. lu.sca.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 133 7 ottobre 2014 Pagina 21 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

Il Resto del Carlino Ravenna ALFONSINE UN GIOVANE AVEVA CONVINTO UNA PENSIONATA A RISARCIRE IN CONTANTI 150 EURO, MA LA DONNA SI E' RIVOLTA AL FIGLIO. Tornano in azione i truffatori dello specchietto, però restano a mani vuote

SFRUTTANDO la buonafede di un' ignara automobilista 72enne, e contando su un danno rimborsabile senza il coinvolgimento delle assicurazioni, era sul punto di mettere a segno l' ormai nota truffa dello specchietto. La presenza del figlio della pensionata, intervenuto in un secondo tempo, ha fatto però saltare i suoi piani. L' episodio è avvenuto ieri ad Alfonsine. Poco dopo le 8.30 la signora stava percorrendo in auto il centrale corso Garibaldi. Improvvisamente ha udito un colpo 'secco', come se avesse urtato qualcosa. Quando si è fermata per controllare cosa fosse successo si è avvicinato un giovane sceso da un auto. Con una tecnica ormai collaudata ha mostrato il fantomatico danno che la signora avrebbe procurato e cioè uno specchietto rotto. Rottura, a suo avviso, provocata dal passaggio troppo ravvicinato dell' auto della donna dalla sua. In realtà il colpo che la 72enne aveva udito era stato causato con tutta probabilità da un oggetto scagliato contro la sua auto. Lo specchietto dell' auto della donna poi presentava i segni di tre colpi, procurati in fretta e furia da un complice per simulare lo scontro. Convinta di essere stata lei a causare l' incidente e in uno stato di comprensibile agitazione, la pensionata ha in pratica accettato la richiesta del giovane: 150 euro per riparare il danno. Per fortuna non aveva con sé il denaro e ha chiesto all' uomo di seguirla nell' ufficio del figlio. Il truffatore ha chiesto anche a quest' ultimo il risarcimento del danno in contanti specificando che si era rotto non solo il vetrino dello specchietto, ma anche il dispositivo elettrico che lo regola. Nel momento però in cui è iniziata la compilazione della constatazione amichevole del danno il giovane ha detto che doveva uscire un attimo per prendere i suoi documenti, ma non è più tornato. Dalle descrizioni il truffatore ha sui 25/30 anni, di media statura, magro, capelli corti chiari, occhi chiari e accento meridionale; la sua auto è color grigio metallizzato. Luigi Scardovi.

SCARDOVI LUIGI

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Il Resto del Carlino Ravenna Fuzzi: «Ambulatorio gratuito non solo a Lugo»

«UN' INIZIATIVA come l' ambulatorio gratuito di Lugo dovrebbe essere promossa anche nei centri più piccoli con il sostegno della Unione dei Comuni». A sostenerlo è Flavio Fuzzi, capogruppo consiliare della lista 'Ripuliamo Conselice', che esprime apprezzamento per «la lodevole iniziativa promossa da Anteas e Ucipem che, confrontando ed unendo le proprie energie, sono riusciti nell' ambizioso e funzionale progetto di realizzare un ambulatorio gratuito. Struttura nella quale è possibile usufruire del servizio delle iniezioni e anche di piccole medicazioni. L' Unione dei Comuni invece non è riuscita nemmeno a prendere esempio da questa bella iniziativa e a coordinarsi per proporre, agevolare, incentivare la stessa iniziativa nei Comuni dove mancano quasi totalmente i servizi sanitari». Penso, prosegue Fuzzi, «agli anziani del Comune dove sono stato eletto, Conselice: oltre a non avere quasi nulla sono anche distanti da Lugo, praticamente senza mezzi pubblici di collegamento. Ribadisco la mia convinzione che il progetto del 'Comunone', ovvero l' Unione dei Comuni, è destinato a frantumarsi in quanto i cittadini dei Comuni satellite di Lugo non beneficiano di nulla. Mi meraviglio ­ conclude il capogruppo di 'Ripuliamo Conselice' ­ della giunta dell' Unione e del nostro sindaco Paola Pula che in campagna elettorale sosteneva che 'occorre più Conselice nell' Unione dei Comuni'». l.m.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 135 7 ottobre 2014 Pagina 23 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

Il Resto del Carlino Ravenna Un altro aereo recuperato dalla Raf Dissotterrato dai lughesi in Veneto un caccia con i resti del pilota.

NUOVA impresa dell' associazione 'Romagna Air Finders' che nei giorni scorsi nelle campagne di Bagnoli, presso Padova, ha recuperato la carlinga di un caccia della seconda guerra mondiale con all' interno i resti del pilota, abbattuto nel marzo 1944. In un campo di mais, alla profondità di quattro metri, i volontari dell' associazione lughese hanno rinvenuto il corpo del tenente Guerrino Bortolani, nativo di Zocca, morto all' età di 27 anni nel corso di un combattimento aereo. Questo giovane pilota dell' Aeronautica Nazionale Repubblicana della Rsi pilotava un 'Macchi Mc 205', abbattuto dall' aviazione anglo­americana e rimasto sepolto per oltre settant' anni. La 'Romagna Air Finders' ha individuato l' area sulla quale svolgere le ricerche anche stavolta in base ai ricordi di testimoni oculari che nel '44 assistettero al combattimento aereo e videro l' aereo italiano precipitare in picchiata per poi scomparire nei campi tra Palù e Bagnoli. Il 'Macchi' si era conficcato nella sponda di un fossato, dove è rimasto sepolto con il suo pilota durante questi settant' anni. Le ricerche dell' aereo erano iniziate alcuni mesi fa, ma soltanto nei giorni scorsi è stata individuata l' area precisa e sono quindi iniziate le operazioni di recupero che hanno coinvolto una quarantina di persone tra volontari, forze dell' ordine, protezione civile e Alpini di Argenta. «Il recupero di questo velivolo ­ spiega Leo Venieri. presidente di Romagna Air Finders ­ è il 28° portato a compimento dalla nostra associazione e il 13° per quanto riguarda la salma del pilota trovato all' interno della carlinga. Le emozioni però sono sempre le stesse, perché siamo orgogliosi del fatto che questo pilota dopo tanto tempo avrà una tomba e il rispetto e gli onori che merita. Il giovane aviatore aveva ancora al dito l' anello del corso dell' accademia militare che aveva frequentato prima di divenire pilota da caccia. Ora i resti di Guerrino Bortolani sono custoditi dal comune di Bagnoli in attesa delle esequie». L' ATTIVITÀ di Romagna Air Finders sembra non conoscere tregua e l' eco dei suoi recuperi ha davvero varcato i confini nazionali, al punto che il 23 ottobre è previsto l' arrivo in Romagna dall' Australia dei parenti del capitano pilota Desmond Ibbotson che morì durante la seconda guerra mondiale nello schianto del suo Spitfire nei pressi di Assisi. I congiunti dell' aviatore verranno in visita a Fusignano nel museo dell' associazione dove sono conservati i resti del suo caccia recuperato dai volontari di Romagna Air Finders. Daniele Filippi.

FILIPPI DANIELE Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 136 7 ottobre 2014 Pagina 23 Il Resto del Carlino (ed.

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Il Resto del Carlino Ravenna

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Il Resto del Carlino Ravenna SOLIDARIETA' INAUGURATO UN NUOVO COMPLESSO NELLA CITTA' RUMENA DI RADAUTI. Cento bambini assistiti grazie agli aiuti bagnacavallesi

IL CENTRO 'Geppetto', aperto in Romania nella città di Radauti, dai volontari dell' associazione bagnacavallese Help for Family per accogliere bambini che vivono in situazioni disagiate, ha una nuova sede. E' stato infatti inaugurato il nuovo complesso intitolato a Maria Ward, fondatrice dell' ordine di suore che si occupa della gestione. Il centro, ampliato, consentirà di offrire assistenza a un maggior numero di bambini. Attualmente la struttura è frequentata da un centinaio di bimbi che durante il pomeriggio fanno i compiti, partecipano alle attività educative e consumano la merenda che spesso rappresenta per loro anche la cena. Avviato grazie al sostegno di Help for Family attraverso la rete di adozioni a distanza e i ricavati della vendita dell' artigianato rumeno durante manifestazioni ed eventi, il centro ha trovato nel tempo altri sostenitori. E' il caso di Gerald Schweighofer, imprenditore austriaco che, oltre ad avviare attività alberghiere e di lavorazione del legno nella zona di Radauti ha finanziato la nuova costruzione devolvendo circa 500mila euro al progetto rivolto ai bambini. Alla cordata si sono uniti anche i francesi dell' associazione Grain de Jeux. Un enorme passo avanti per un progetto nato casualmente da un viaggio in camper affrontato da Tonino e Fortunata Rossi, fondatori di Help for Family, quasi vent' anni fa. L' indigenza di alcune famiglie e soprattutto lo stato di abbandono di alcuni bambini li ha portati a creare prima la mensa 'Bambi' allo scopo di offrire loro almeno un pasto ed in seguito a strutturare un progetto più complesso sfociato nella creazione del centro 'Geppetto' che ha attirato l' attenzione di altre nazioni. Ora il gran salto, con l' apertura della nuova e ampia struttura frutto di una collaborazione europea che vede l' Italia protagonista attraverso l' apporto dato dall' associazione bagnacavallese. Monia Savioli.

SAVIOLI MONIA

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Il Resto del Carlino Ravenna BAGNACAVALLO. Nuovo concorso per le classi del 'Berti' dedicato alle erbe officinali

E' RIVOLTO alle classi seconde della scuola media 'Berti' di Bagnacavallo la 1ª edizione del concorso 'In Herbis Salus. Le erbe nostre amiche in... cucina' indetto dall' azienda 'A.Minardi e figli' che ha sede in via Boncellino 32 ed è specializzata nel commercio all' ingrosso e nella lavorazione delle piante officinali, medicinali e aromatiche. Il premio è dedicato al precedente titolare, Diego Minardi, a vent' anni dalla scomparsa. L' obiettivo del concorso, ha ricordato la figlia Irene, «è di sensibilizzare lo sviluppo della conoscenza delle piante officinali, approfondendo uno degli aspetti più noti e immediati a tutti, ovvero l' utilizzo delle piante, delle erbe aromatiche e delle spezie in cucina». Le classi dell' Istituto Berti, parteciperanno con un elaborato per classe, attraverso la raccolta di ricette, cenni storici e di folclore, impressioni artistiche e valutazione tecniche che possono essere espresse in più forme: cartacea, video, foto e altro. Alla classe che si aggiudicherà il concorso andranno 2mila euro per l' acquisto di materiale didattico. La premiazione avverrà in occasione delle manifestazioni di fine anno scolastico 2014­15. In occasione della presentazione del concorso, sono state effettuate visite dell' azienda Minardi. Fondata nel 1930 da Alfredo Minardi, padre di Diego, la ditta è presente oggi sia sul mercato nazionale che su quello estero pur conservando uno strettissimo legame con la Romagna. Oltre 800 sono i generi di piante trattati. Ampio è lo spazio dedicato poi all' impegno culturale con pubblicazione di libri e schede tecniche.

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Il Resto del Carlino Ravenna Da Guido Guidi ai nuovi volti della ceramica Arte, le mostre della settimana da non perdere in tutta la provincia.

SETTIMANA di inaugurazioni e novità nel mondo dell' arte. Partendo da Ravenna alla biblioteca Classense e Museo Tamo fino al 6 gennaio mostra 'Imperiituro.Removatio Imperii. Ravenna nell' Europa Ottoniana'. Orario: Classense da martedì a sabato 10­17. Tamo: 10­18.30. Alla Cripta Rasponi e i Giardini Pensili del Palazzo della Provincia fino al 2 novembre, mostra di Daniele Strada dal titolo 'Poveracce' (aperto il venerdì, sabato e domenica 10­18.30). Al Mar fino al 9 novembre sono aperte le mostre : 'Eccentrico Musivo: Young artists and mosaic; Visual mosaic­ Ravenna video contest; Toyoharu Kii: whites and blue. Orario: martedì, giovedì e venerdì 9­ 13.30 e 15­18; mercoledì 9­13.30; sabato 9­18; domenica 15­18. L' 11 ottobre alle 18 inaugurazione della mostra di Guido Guidi dal titolo 'Veramente'. Le opere resteranno esposte fino all' 11 gennaio col seguente orario: martedì, giovedì e venerdì 9­13.30 e 15­18; mercoledì 9­13.30, sabato (fino all' 8 novembre) 9­18; domenica 15­18. A San Pancrazio al relais Villa Roncuzzi fino al 13 ottobre sono in mostra le sculture di Johannes Genemans (orario 10.30­13 e 15­18.30); nella sala espositiva di vicolo degli Ariani 4/A fino al 19 ottobre mostra di pittura dal titolo 'Il paesaggio Romagnolo'. Espongono: Valter Guidi, Franco Montanari, Gianni Santisi, Aride Savigni e Livio Fantinelli (tutti i giorni 10­12.30 e 16­19). All' Autorità portuale fino al 17 ottobre mostra di Luigi Tazzari (da lunedì a giovedì 9­ 17; venerdì 9­14). Alla Galleria ArtStudio_Em fino al 10 ottobre mostra 'Idioteque' di Michele Paolo (martedì e giovedì 10­12; tutti i giorni 17­19. Giovedì pomeriggio e domenica chiuso). A Faenza al Mic fino al 1° febbraio 2015 mostra 'La ceramica che cambia. La scultura ceramica in Italia dal secondo dopoguerra. Da Fontana a Leoncillo, da Melotti ad Ontani', dal martedì alla domenica e festivi dalle 10 alle 19. Alla Bottega Bertaccini fino al 25 ottobre mostra di Antonella Ravagli 'Quadri di parole'. Orario: 9.30­12.30 e 15.30­19.30. Chiuso domenica e lunedì mattina. Alla libreria Moby Dick è aperta la mostra di Laura Bellodi dal titolo 'Il mio totem'. Invece a Massa Lombarda da San Vitale 41 fino al 19 ottobre collettiva ' II Untitled' (da martedì a venerdì 17­19 ; sabato e festivi 10­12 e 17­19). Nella sala Del Carmine fino al 12 mostra dell' 8° Biennale d' arte degli allievi della scuola d' arte e mestieri 'Umberto Folli'. A Bagnacavallo al museo civico delle Cappuccine fino al 23 novembre esposizione delle mostre : 'Murat Palta. Cult Hollywood wood movies as Ottoman miniatures', 'Kiril Cholakov. Diario minimo balcanico', la 'Donazione Giuseppe Maestri'. Il tutto fa parte del progetto 'Passaggio a sud est. Un ponte verso Oriente'. Orario: dal martedì alla domenica 10­12 e 15­18 . Nelle vetrine della Bottega Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 140 7 ottobre 2014 Pagina 26 Il Resto del Carlino (ed.

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Il Resto del Carlino Ravenna Matteotti fino al 2 novembre sono esposte opere di Vito Baronicini. A Conselice la biblioteca comunale 'Giovanna Righini Ricci' ospita fino al 9 ottobre la mostra omaggio all' artista Guglielmo Achille Cavellini Orario: dal martedì al venerdì 9­13 e 16­18; sabato 9­13. A Fusignano al museo civico San Rocco fino al 19 ottobre è aperta la mostra di arti figurative di artisti italiani e spagnoli dal titolo 'Martyrium. Una revisione contemporanea' . Orario: sabato 15­18 ; festivi 10­12 e 15­18. Rosanna Ricci.

RICCI ROSANNA

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 141 7 ottobre 2014 Pagina 26 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

Il Resto del Carlino Ravenna ULTIMI GIORNI A BAGNACAVALLO. Fotografia al Convento di San Francesco

A BAGNACAVALLO tre mostre fotografiche al convento di San Francesco. L' esposizione presenta la fotografia in una pluralità di valenze e significati, allestite nei suggestivi spazi del prestigioso edificio. Si parte dalla manica lunga al piano terra dove, fino al 12 ottobre, sarà visitabile un' antologica di Nino Migliori, con 55 fotografie scattate da uno dei più grandi fotografi italiani del Dopoguerra. Allestita in collaborazione con la Fiaf (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche), di cui l' 11 e il 12 ottobre prossimi si svolgerà in Sala Oriani il congresso regionale, la mostra di Nino Migliori vuole essere un grande omaggio della città alla fotografia italiana. Visitabile fino al 12 ottobre. Nel chiostro trova posto la personale di Daniele Ferroni intitolata 'I volti delle parole'. Il lavoro di Ferroni, villanovese classe 1969, è la conclusione di nove anni di ricerca intesa a dare un volto a poeti e poetesse di Romagna (fino al 12). Il percorso fotografico si conclude al primo piano dell' antico convento dove è allestita Fototec@. La mostra è curata da Patrizia Carroli dell' Archivio storico comunale di Bagnacavallo con i circoli fotografici locali e privati cittadini. Fino al 19, info: 0545 280898.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 142 7 ottobre 2014 Pagina 9 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola)

Corriere di Romagna Ravenna Emergenza droghe nelle scuole Il prefetto ordina più controlli Agenti alle uscite degli istituti. Della Rocca: «La tutela dei ragazzi è un obiettivo primario»

RAVENNA. Spaccio di fronte alle scuole superiori, pugno duro del prefetto: più divise e più controlli antidroga all' uscita di scuola; «la tutela dei ragazzi ­ dice ­ è obiettivo primario». Sono stati i presidi di Ravenna e di Lugo, nei giorni scorsi, a chiedere a Fulvio Della Rocca un incontro proprio per discutere di ordine pubblico e della sofferenza patita da alcuni istituti scolastici che hanno sede nelle zone più "buie" della città, specie per quanto riguarda lo spaccio di droga. «Noi ­ dicono i presidi controlli antidroga, non possiamo farne ma la vigilanza di fronte ai bagni perché venga osservato il divieto di fumo, quello sì». «L' argomento ­ quello della vendita della droga di fronte alle scuole, hanno sottolineato ieri dalla prefettura, subito dopo l' incontro coi presidi non è una novità tant' è che a più riprese la prefettura di Ravenna si è interessata al tema». Gli istituti scolastici, ricordano dal Palazzo di governo, specie negli orari di ingresso e di uscita degli studenti, «sono già oggetto di vigilanza e di attenzione da parte delle forze dell' ordine, anche in considerazione della circostanza che alcuni istituti risiedono nelle zone già maggiormente controllate a contrasto del fenomeno di degrado urbano». Il riferimento è alla zona dei giardini Speyer e della stazione: lì, a due passi, stanno il liceo Classico e Ragioneria. Ed è anche di fronte ai presidi dei due istituti che Della Rocca ha promesso ancora più controlli: «Il prefetto ha voluto testimoniare ai dirigenti la sua più ampia disponibilità assicurando l' implementazione di azioni di contrasto allo spaccio nei pressi di tutti gli istituti scolastici poiché la tutela dei ragazzi nel momento fondamentale della loro formazione costituisce un obiettivo primario». «Ogni scuola fa la sua sensibilizzazione e i suoi interventi, ma il problema persiste ed è comune a tutte le scuole ­ spiega Patrizia Ravagli, preside del Classico ­: i cani antidroga, nelle classi, non possiamo metterli ma ab biamo un divieto di fumo e a questo prestiamo massima attenzione». Vigilanza di fronte ai bagni, dunque, a tolleranza zero, come sottolineato anche dal preside del Liceo artistico, Marcello Landi. «Non possiamo sostituirci ai finanzieri, ma possiamo far valere i divieti interni. In generale, negli ultimi anni non c' è una recrudescenza del fenomeno ma c' è un peggioramento della situazione dato dal fatto che le sostanze in vendita, a prezzo ribassato rispetto al passato, sono dieci volte più pericolose e potenti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 143 7 ottobre 2014 Pagina 9 Corriere di Romagna

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Corriere di Romagna Ravenna Quindi, oltre alla vigilanza delle forze dell' ordine, ci saranno anche più punti e momenti informativi per spiegare ai ragazzi a quale rischio vanno incontro. Dissuasione e conoscenza: è così che cerchiamo di combattere il fenomeno che, però, si bada bene, non si limita alle sole droghe, ma anche all' alcol e al fumo da tabacco, sempre più in voga tra le ragazzine gio vanissime». (patrizia cupo)

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Corriere di Romagna Ravenna Falso e arresto illegale, indagati due agenti Accuse contestate in.

LUGO. Nei guai due agenti di Polizia Municipale dell' Unione, attualmente indagati per arresto illegale e falsità ideologica. I due uomini in divisa hanno tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale, un lughese 29enne gravato da precedenti di polizia. Il fatto è accaduto all' interno di un bar nel centro di Bagnacavallo. Alla richiesta degli agenti di mostrare i documenti, il ragazzo, in stato di alterazione dovuto probabilmente ad un abuso di alcool, a detta dei vigili ha iniziato senza apparente motivo ad oltraggiare ed a minacciare gli uomini in divisa. La reazione del giovane li ha indotti a chiedergli di seguirlo fuori dal locale. Il rifiuto sia di fornire le proprie generalità sia di seguire gli stessi operatori per accertamenti, avrebbe portato ad una colluttazione conclusasi con le manette ai polsi del lughese. Il ra gazzo è stato accompagnato al pronto soccorso dell' Umberto I dove è restato piantonato dalla municipale un' intera notte a seguito delle condizioni di alterazione psico­fisica che ha reso impossibile trattenerlo in cella di sicurezza. Il 29enne in questione, piuttosto agitato, una volta al pronto soccorso ha anche strappato l' ago della flebo ed è stato sedato dai sanitari. Il pubblico ministero Angela Scorza ha ritenuto che, alla luce di quanto emergeva dagli atti, l' arresto fosse stato attuato al di fuori dei casi previsti dalla legge, disponendo l' immediata liberazione dell' uomo. Ad otto mesi di distanza, lo stesso sostituto procuratore ha inoltrato l' avviso di fine indagine ai due agenti, tuttora indagati; resta comunque aperto anche il procedimento a carico della persona tratta in arresto. Ora gli agenti avranno la possibilità di prendere visione delle carte giudiziarie, di depositare scritti difensivi e di farsi ascoltare dal magistrato per spiegare le proprie ragioni. Lo stesso magistrato prenderà visione anche di filmati e registrazioni audio relative alla vicenda. La cittadinanza di Bagnacavalloè schierata a fianco dei due vigili ma la vicenda pare sia piuttosto intricata. La difesa dei due agenti è affidata agli avvocati Ermanno Cicognani, Alessandra Giovannini e Andrea Visani. Un terzo agente, inizialmente indagato, è stato prosciolto da ogni accusa in quanto ha dimostrato di essere totalmente estraneo ai fatti. (g.c. )

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Corriere di Romagna Ravenna In 1.100 per 54 posti da "adb Concorso per assistenti di base per la Bassa Romagna e il Faentino.

LUGO. In 1.100 al concorso Asp per operatore addetto all' assistenza di base (Adb). L' altro ieri, al PalaCattani di Faenza si è svolta la fase scritta del concorso per 54 posti (30 dei quali nella Bassa Romagna e 24 nel Faentino) per adb, bandito dalla Asp della Bassa Romagna, da adibire a tre strutture che passano, dal 1° gennaio 2015, in toto alla gestione pubblica (Sassoli di Lugo, Fratelli Bedeschi di Bagna cavallo, Jus Pascendi di Conselice). Una "operazione" dalla quale restano escluse la Rsa S. Domenico di Lugo, la Tarlazzi e Zarabbini di Co tignola, la Giovanardi e Vecchi di Fusignano, la Boari di Alfonsine e la Geminiani di Massa Lombarda, fortemente contestata dai vertici delle Cooperative di servizi (Sol.co, Cerchio, In Cammino ed Ancora). Queste ultime avevano paventato infatti il rischio «che altrettanti nostri soci perdano la loro posizione lavorativa. Siamo sinceramente preoccupati perché è molto difficile che tutti i nostri lavoratori attualmente operanti nelle strutture che saranno gestite dalle Asp abbiano particolari speranze di vincere un bando così altamente partecipato. A nostro avviso la riorganizzazione delle strutture per anziani avrebbe dovuto impegnare esattamente tutti gli operatori da sempre coinvolti nelle strutture; così facendo, tra l' altro, non si sarebbe generato alcun tipo di impatto sulla qualità dei servizi e quindi sugli utenti che ne usufruiscono». Non lo dicono ma è ovvio che le quattro Cooperative e, soprattutto, il personale già in servizio, avrebbero gradito un concorso "interno" o per lo meno con un punteggio in più per il servizio prestato. Forte il divario intanto tra iscritti (1.900) e partecipanti (1.100, provenienti da ogni parte d' Italia, anche dalla Sicilia) al concorso, a documentare le diffuse perplessità, a fronte della sproporzione tra posti a disposizione e numero di iscritti, di poter superare la prova, con un' ora a disposizione per rispondere a 60 quesiti, corredati di tre risposte possibili. Entro il 9 si saprà, via internet, chi sarà ammesso al colloquio orale, in calendario il 13. Amalio Ricci Garotti.

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Corriere di Romagna Ravenna Musica barocca francese all' auditorium Corelli di Fusignano

FUSIGNANO. L' ottava edizione di "Grandezze & Meraviglie", il festival musicale estense, quest' anno farà ben due tappe a Fusignano, che si terranno entrambe alle 21 all' auditorium Arcangelo Corelli, in corso Emaldi 109. Fusignano insieme alla cittadina modenese di Zocca realizza così il progetto "Bononcini & Corelli", per rendere stabile la collaborazione con il festival Grandezze & Meraviglie, una delle più prestigiose manifestazioni di musica antica. Primo appuntamento domani con il concerto Violin acrobatique, la grande musica barocca francese: Jean­Marie Leclair e Jean Philippe Rameau, con Suzanne Scholz al violino barocco e Michael Hell al clavicembalo.

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Corriere di Romagna Ravenna Cultura locale, tango argentino, informatica, pedagogia. :Università per gli adulti quattro corsi a Cotignola

LUGO. C' è tempo fino a venerdì 17 ottobre per iscriversi ai corsi organizzati dall' Università per adulti di Lugo che si terranno a Cotignola. Sono in programma quattro corsi e un laboratorio: cultura locale (dal 27 ottobre alle scuole medie), tango argentino (dal 27 ottobre a Barbiano), il corso base di informatica "La scatola magica" (dal 27 ottobre alle scuole medie), Pedagogia: essere genitori oggi, tra risorse ed emozioni (dal 26 gennaio alle scuole medie), e infine il laboratorio di ceramica Terra e fuoco ­ Arte e tecnica della ceramica (dal 28 gennaio a La Morada Casa Studio). Per i corsi che si attiveranno nel 2015 la scadenza per le iscrizioni è invece prorogata al 20 dicembre. Le domande di iscrizione sono raccolte dalla segreteria dell' Università per adulti, a Lugo in viale Orsini 6, presso il liceo scientifico. Per informazioni, tel. 0545 900197, oppure 908826 (Urp).

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Corriere di Romagna Ravenna Torna il mercatino d' Oltralpe. Sapori e artigianato delle regioni francesi

LUGO. Profumi, sapori e colori d' oltralpe nella nuova edizione del "Mercatino regionale francese" che si terrà dal 10 al 12 ottobre a Lugo in Largo Repubblica. Tante le prelibatezze enogastronomiche presenti: oltre 80 tipi di formaggi, che potranno essere abbinati a un' ampia gamma di vini provenienti dalle più importanti regioni vinicole d' Oltralpe. Per le "degustazioni dolci" i biscotti bretoni, con oltre venti varietà di ripieno, cioccolatini dai gusti raffinati, fino ad arrivare ai dolci preferiti da re e imperatori: i macarons. Una grande tavolozza di colori è rappresentata dallo stand delle spezie e, a completamento dell' offerta, non mancheranno baguette e croissant appena sfornati nello spazio della Boulangerie. In questo piccolo angolo di Francia spazio anche all' artigianato, con un' ampia gamma di prodotti provenienti da diverse regioni: dalla Provenza e dalla Costa Azzurra lavanda, saponi, profumi, tovaglie provenzali e tanto altro ancora, mentre da Parigi arrivano profumi, cosmetici e un' ampia gamma di accessori moda. Il mercatino sarà aperto venerdì dalle 14.30 alle 19.30, sabato e domenica dalle 10 alle 19.30.

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Corriere di Romagna Ravenna FUSIGNANO. "Violin acrobatique" per Hell e Scholz Musica barocca francese domani al festival "Grandezze & meraviglie"

FUSIGNANO. Grandezze & meraviglie a Fusignano. L' ottava edizione del festival musicale estense, quest' anno farà ben due tappe nella cittadina, entrambe alle 21 all' auditorium "Arcangelo Corelli". Il primo appuntamento sarà domani con il concerto Violin acrobatique, la grande musica barocca francese: Jean­Marie Leclair e Jean Philippe Rameau, con Suzanne Scholz al violino barocco e Michael Hell al clavicembalo. Sia per Leclair (1697­1764) che Rameau (1683­1764) ricorre que st' anno il 250° anniversario della scomparsa. I due compositori rappresentano l' apice della musica in Francia prima della rivoluzione francese, con una meravigliosa ricchezza armonica che tocca i più profondi sentimenti sia degli ascoltatori, sia dei musicisti che la eseguono. Giovedì 30 ottobre si celebra invece il musicista veneziano Tomaso Albi noni. I dodici concerti dell' Opera 5 che saranno eseguiti sono una delle raccolte di Albinoni più interessanti dal punto di vista melodico e armonico: uno stupendo.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 150 7 ottobre 2014 Pagina 4 La Voce di Romagna

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Distretti, vola l' abbigliamento a Rimini: +6,9% EMILIA ­ROMAGNA Il monitor elaborato dal Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo per Carisbo, Cariromagna e Banca Monte Parma per il II trimestre 2014. Han chiuso positivo 17 su 19. Le calzature a S.Mauro Pascoli a +14%

Ha chiuso con una crescita del 5,8% nel secondo trimestre 2014 l' export dei distretti dell' Emilia­Romagna, in accelerazione rispetto ai mesi precedenti e con una dinamica migliore rispetto a quella dei distretti italiani (+3,1%). 17 su 19 hanno chiuso il trimestre in positivo, sostenuti ancora una volta dai brillanti risultati dei due distretti principali per valori esportati: le piastrelle di Sassuolo (+7,9%) e le macchine per l' imballaggio di Bologna (+4,3%). Sono questi i principali dati che emergono dal Monitor dei distretti industriali dell' Emilia Romagna curato dal Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo per Carisbo, Cariromagna e Banca Monte Parma. Si conferma la buona performance dei distretti dell' alimentare: i salumi del modenese (+2,6%), l' alimentare di Parma (+7,1%), l' ortofrutta romagnola (+8,7%), i salumi di Parma (+2,5%), il lat tiero­caseario Parmense con un incremento a due cifre (+20%), il lattiero caseario di Reggio Emilia (+3,4%) e i salumi di Reggio Emilia (+7,5%). In crescita anche il settore della meccanica trainato dalle macchine utensili di Piacenza (+49,73%), dalle macchine agricole di Modena e Reggio Emilia (+3,4%), dai ciclomotori di Bologna (+6,4%), dalla food machinery di Parma (+5,2%), dalle macchine per il legno di Rimini (+5,5%). Segno più anche per le macchine per l' industria ceramica di Modena e Reggio Emilia secondo i dati Acimac (+31,8%). Bene i mobili imbottiti di Forlì (+3,1%). Nel sistema moda risultati positivi per l' abbigliamento di Rimini (+6,9%) e le calzature di San Mauro Pascoli (+14%), mentre chiudono in negativo la maglieria e abbigliamento di Carpi (­10%) e le calzature di Fusignano Bagna cavallo (­14,8%). "Nel complesso l' export dei distretti regionali è cresciuto più del manifatturiero (sia regionale che nazionale), ­ commenta Adriano Maestri, direttore regionale di Intesa Sanpaolo ­ confermandosi realtà internazionalizzate, dinamiche e competitive anche rispetto ai competitor internazionali. Spicca infatti la miglior performance dei distretti dell' Emilia­Romagna anche rispetto ai principali paesi europei: Germania e Francia". Nel 2013 l' export dei distretti dell' EmiliaRomagna verso il mercato russo ­ucraino è stato di 695 milioni di euro, pari al 6,4% sul totale esportato, un peso maggiore rispetto sia a quello delle esportazioni manifatturiere italiane (3,4%), sia al totale delle esportazioni distrettuali (4,3%). In particolare il mercato russo ­ucraino ha un peso rilevante per i distretti dell' abbigliamento di Rimini e per le calzature di San

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 151 7 ottobre 2014 Pagina 4 La Voce di Romagna

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Mauro Pascoli.

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VETTURE A PEDALI Sono state saltate tre trasferte a causa dei costi non sostenibili. Ottime prestazioni degli studenti faentini anche nelle sole prove di Italia e Francia

Si è concluso domenica in Francia, con le gare di Delle e Seloncourt, il campionato europeo di Vetture a Pedali. Quest' anno il campionato si è svolto in cinque paesi: Italia, Repubblica Ceca, Polonia, Belgio e Francia. Gli studenti faentini, ormai abituati a vincere qualche titolo nella velocità o nella combinata, quest' anno, per ragioni economiche, hanno potuto partecipare solamente alle corse di Italia e Francia, così non hanno potuto scartare nessun risultato e si sono dovuti accontentare, su un lotto di 82 partecipanti, del 4° posto nella velocità con "Avis" (sesta nella combinata) e dell' 8° con "Safety Car" (ottava nella combinata). Buona la prestazione di "Carabinieri", pilotata dai giovanissimi dell' Istituto superiore "Luigi Bucci" (undicesima nella velocità). Come al solito sono stati molto apprezzati gli spettacoli di presentazione delle vetture romagnole, in particolare la "Volante della Polizia" (che in gara è stata penalizzata, avendo dovuto sostituire due ruote per incidenti) e le due vetture del Liceo "Torricelli", la esordiente "Cupido" e la ammirevole "Mumbai Car" (seconda a Faenza), che ha ottenuto un premio speciale per lo spettacolo delle sue apprezzate baiadere. Delle sette gare in programma la più veloce è stata quella di Cotignola, con la Avis vincitrice a oltre 33 chilometri orari di media, comprendendo anche le soste per il cambio dei piloti.

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Rubano le fedi e gioielli ad anziani Giovani alla sbarra MASSA LOMBARDA Gli oggetti di valore ritrovati dall' Arma I due ragazzi, che li avevano rivenduti ad un compro ­oro, ieri a giudizio per truffa e ricettazione: uno patteggia 4 mesi.

In cambio di qualche pasto e di pochi spiccioli avevano accettato di dare una mano ad una coppia di anziani ultraottantenni aiutandoli in alcuni lavoretti quotidiani, dal giardinaggio alle pulizie. Marito e moglie, residenti a Massa Lombarda, si fidavano ciecamente di quei due giovani extracomunitari, tanto che anche quando si erano accorti della improvvisa sparizione di due gioielli in oro dalla camera da letto ­ tra i quali la fede di matrimonio della signora ­ non avevano affatto pensato che i ragazzi potessero essere i responsabili. A pensarci, tuttavia, sono stati i carabinieri della stazione di Massa Lombarda una volta raccolta la denuncia dell' anziano. I militari, nonostante l' uomo avesse riba dito di non aver motivo di dubitare dei ragazzini che ospitava, hanno fatto un controllo in un compro ­oro cittadino ritrovando gli anelli scomparsi, risultati venduti pochi giorni prima proprio dai due giovanissimi. Per quei fatti, risalenti alla fine di maggio del 2011, ieri sono finiti a giudizio per truffa e ricettazione un albanese, classe '90 e un marocchino del '91. Riconosciuti anche dalla titolare del negozio nel quale si erano recati il 26 maggio, appena sei giorni prima che l' anziano si accorgesse della scomparsa dei monili (tra i quali la fede della moglie con tanto di data e nome incisi all' interno), i due giovani si sono beccati anche la querela per truffa dal legale rappresentante del compro ­oro. Ieri il giudice monocratico Beatrice Bernabei ha rinviato a giudizio l' albanese, mentre il magrebino, tutelato dall' avvocato Gian Luigi Manaresi, ha patteggiato una pena di 4 mesi e 10 giorni.

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Lugo, una sera tra fucili e social network MONDOVISIONI Oggi il secondo appuntamento della rassegna al Salone Estense della Rocca è dedicato alla crisi siriana.

Oggi, alle 21 nel Salone Estense della Rocca di Lugo ci sarà il secondo appuntamento della rassegna Mondovisioni. In programma la proiezione del documentario "#chicagogirl ­ The Social Network takes on a Dictator" di Joe Piscatella (Stati Uniti/Siria, 2013). Il filmato sarà proiettato in lingua originale, sottotitolato in italiano. Il tema è quello della guerra in Siria: una teenager americana, figlia di esuli siriani, coordina dalla sua stanza la rivolta in Siria tramite Facebook, Twitter e Skype. In questo modo aiuta i compagni sul campo a fronteggiare i cecchini e i bombardamenti.

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Droga a scuola, controlli a raffica

I presidi chiedono aiuto per combattere lo spaccio di stupefacenti davanti alle scuole e il prefetto dà la sua disponibilità a vigilare su questo fenomeno. "La tutela dei ragazzi nel momento fondamentale della loro formazione costituisce per noi un obiettivo primario", ha spiegato Fulvio Della Rocca in una nota. Per questo motivo, annuncia, le forze dell' ordine aumenteranno le azioni di contrasto dello spaccio nei luoghi sensibili, in quanto vicini a tutti gli istituti scolastici. Normalmente le scuole, prosegue il prefetto, soprattutto negli orari di ingresso e di uscita degli studenti, sono già oggetto di vigilanza e di attenzione da parte delle forze dell' ordine, "anche perché alcune si trovano in zone già tenute sotto controllo per contrastare il degrado urbano". Ma il prefetto e i presidi delle scuole superiori di Lugo e Ravenna non hanno parlato solo del pericolo droga. Al centro della discussione, intavolata pochi giorni dopo l' inizio dell' anno scolastico, c' erano tante altre problematiche che da sempre coinvolgono gli studenti. L' istruzione è "un servizio pubblico di estrema delicatezza e di notevole importanza poiché riguarda il benessere dei giovani in una fase importante della loro vita, come la formazione", continua Della Rocca. Tra gli aspetti da seguire, secondo il prefetto, ci sono quelli che non coinvolgono direttamente le scuole, ma che si intrecciano inevitabilmente con loro. Un esempio è il servizio di trasporto, dato che "una buona parte degli studenti è pendolare e quindi è costretta a usare autobus o treni per andare a scuola".

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Al Pavaglione sapori di Francia

Profumi, sapori e colori d' oltralpe in questa nuova edizione del Mercatino Regionale Francese che si terrà dal 10 al 12 ottobre a Lugo, in Largo Repubblica. Tante le prelibatezze enogastronomiche presenti, tutte rigorosamente di qualità e tradizione francese. Oltre ottanta i tipi di formaggi, i quali potranno essere abbinati ad un' ampia gamma di vini provenienti dalle più importanti regioni vinicole d' Oltralpe. Per i più golosi le "degustazioni dolci" potranno contare sui biscotti bretoni, con oltre venti varietà di ripieno, su un gran numero di cioccolatini dai gusti raffinati, fino ad arrivare ai dolci preferiti da Re ed Imperatori: i macarons. Non mancheranno baguettes e croissants appena sfornati nello spazio della Boulangerie. Da non perdere è lo spazio dedicato alle crepes e alla gastronomia calda. In questo piccolo angolo di Francia sarà possibile trovare anche l' artigianato, con un' ampia gamma di prodotti provenienti da diverse regioni: lavanda, saponi, profumi, le tovaglie provenzali e tanto altro ancora. Orari: venerdì dalle 14.30 alle 19.30, sabato e domenica dalle 10 alle 19.30. La manifestazione gode del patrocinio del Comune di Lugo.

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Tour operator scoprono la Bassa TURISMO Dall' 11 al 14 ottobre giornalisti e operatori da tutta Europa per un 'emotional wine&food tour' nel Lughese e nelle Terre Faentine.

La Provincia di Ravenna è partner del Progetto Europeo Solum che ha la finalità di valorizzare i prodotti tipici, enogastronomici e dell' artigianato artistico dell' area del nord est italiano e della Slovenia. Nell' ambito del progetto, l' ente organizza un "Educational Tour" che si svolgerà a Ravenna e nelle zone della Bassa Romagna e Terre di Faenza dall' 11 al 14 ottobre. Vedrà coinvolti 11 tour operator provenienti da Regno Unito, Norvegia, Danimarca, Olanda, Germania, Spagna, Romania e Russia, tutti paesi con voli diretti sull' aeroporto di Bologna. Oltre agli operatori stranieri parteciperanno 6 giornalisti di importanti testate italiane alcune delle quali legate al settore dell' enogastronomia. Durante questi tre giorni i partecipanti avranno la possibilità di testare con mano le eccellenze che ca ratterizzano Ravenna e la sua provincia. Nell' ambito di questo educational sono previsti due workshop, articolati come momenti di incontro con le realtà locali, che si terranno rispettivamente a Brisighella al Teatro Pedrini il 12 ottobre alle 17:30 e alla Rocca di Lugo lunedì 13 ottobre alle ore 18. I workshop saranno preceduti dal saluto dei sindaci dei rispettivi comuni e saranno organizzati secondo un' agenda appuntamenti individuale che permetterà ai Tour Operator di incontrare, conoscere e stabilire i presupposti per future collaborazioni con gli operatori locali che hanno aderito all' iniziativa. L' educational prevede anche lunedì 13 ottobre uno show­cooking al Bocon Divino di Bagnacavallo condotto da tre Chef: il romagnolo Aristide Vitali, il goriziano Robert Peric e la slovena Ana Ros, che cucineranno per i partecipanti piatti rappresentativi delle rispettive terre. Ancora una volta il filo conduttore sarà l' utilizzo di prodotti dei Territori Solum.

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La Voce di Romagna Ravenna

UNIVERSITÀ PER ADULTI. Dalla cultura romagnola al tango argentino Nuovi corsi a Cotignola

C' è tempo fino a venerdì 17 ottobre per iscriversi ai corsi organizzati dall' Università per adulti di Lugo che si terranno a Cotignola. Nello specifico, sono in programma quattro corsi e un laboratorio: 'Cultura locale' (dal 27 ottobre alle scuole medie), 'Tango argentino' (dal 27 ottobre a Barbiano), il corso base di informatica 'La scatola magica' (dal 27 ottobre alle scuole medie), 'Pedagogia: essere genitori oggi' e infine il laboratorio di ceramica 'Terra e fuoco ­ Arte e tecnica della ceramica' (dal 28 gennaio presso presso La Morada Casa Studio). Le domande di iscrizione sono raccolte dalla segreteria dell' Università per adulti, a Lugo in viale Orsini 6, presso il liceo scientifico. Per informazioni 0545 900197.

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Quando comincia la vicenda. Nel 1915, la, la notte tra il 23 e il 24 maggio

Grazie a "Dal primo colpo di fucile all' ultima frontiera. La Guardia di Finanza a Gorizia e provincia: una storia lunga un secolo" edito da Leg (Libreria editrice goriziana), di Federico Sancimino e Michele Di Bartolomeo, è possibile conoscere le vicende delle Fiamme Gialle originarie dell' Emilia­Romagna che hanno combattuto nella zona del capoluogo isontino durante la Prima guerra mondiale. Tra i caduti da ricordare il sottotenente Ennio Poggiolini da Lugo. I due autori, in servizio presso il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Gorizia, con un lavoro particolarmente approfondito e suddiviso per periodi storici, permettono al lettore di compiere un intenso viaggio nella storia del Corpo. Si parte dalla notte tra il 23 e il 24 maggio 1915, quando a Brazzano due finanzieri in servizio sul ponte del Judrio, allora confine tra il Regno d' Italia e l' Impero Austro Ungarico, esplodono i primi colpi, per poi affrontare le complesse e tormentate vicende del "Confine orientale" ed arrivare ai giorni nostri, quando per effetto dell' adesione della Slovenia, prima all' Unione Europea poi agli accordi di Schengen, è cambiato il tradizionale binomio finanziere ­ confine. Importanti documenti sono stati rinvenuti anche in archivi sloveni e croati.

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