Studi-Vivaldiani-18-–-2018.Pdf

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Studi-Vivaldiani-18-–-2018.Pdf IstItuto ItalIano antonIo VIValdI studI VIValdIanI 18 – 2018 FondazIone GIorGIo CInI VenezIa studI VIValdIanI rivista annuale dell’Istituto Italiano antonio Vivaldi della Fondazione Giorgio Cini Direttore Francesco Fanna Condirettore Michael talbot Comitato scientifico alessandro Borin Paul everett Karl Heller Federico Maria sardelli eleanor selfridge-Field roger-Claude travers traduzioni: alessandro Borin e Michael talbot redazione: Margherita Gianola Impaginazione: Giovanna Clerici direttore responsabile: Gilberto Pizzamiglio Istituto Italiano antonio Vivaldi Fondazione Giorgio Cini Isola di san Giorgio Maggiore 30124 Venezia (Italia) www.cini.it e-mail: [email protected] registrazione del tribunale di Venezia n. 8 del 10 dicembre 2016 Issn 1594-0012 aurelia ambrosiano I M auro e antonIo VIValdI : nuoVe InForMazIonI e sPuntI dI rIFlessIone IntroduzIone la vita di Giovanni antonio Mauro, ricordato nelle biografie vivaldiane uni - camente per essere stato il cognato del Prete rosso e il padre dei copisti di musica Pietro e daniel, non è mai stata oggetto di uno studio approfondito. l’assoluta mancanza d’informazioni sul suo conto ha addirittura indotto alcuni studiosi a identificarlo erroneamente con lo scenografo antonio Mauro, che invece, come vedremo, apparteneva a un’altra famiglia. Grazie al ritrovamento di alcuni documenti inediti e al riesame di quelli già conosciuti, oggi è finalmente possibile restituire a Giovanni antonio Mauro la sua vera identità, mettere ordine nella genealogia dei Mauro scenografi, la cui approssimazione è stata spesso fonte di equivoci, tracciare con maggiore preci - sione la carriera di antonio Mauro e, infine, rivalutare la figura professionale di entrambi, soprattutto in funzione del loro legame con antonio Vivaldi e la sua cerchia. GIoVannI antonIo Mauro 1. o rIGIne e dIsCendenza Il padre di Giovanni antonio, daniel Mauro, figlio di zuanne, era originario di latisana (udine). Giunto in laguna attorno al 1650, daniel, che all’epoca aveva circa dodici anni, lavorò come garzone nella bottega di domenico «zoccoler» (zoc colaio), sulla Fondamenta dell’arsenale, dove era già impiegato come lavo - rante l’amico d’infanzia e compaesano Giovanni Maria Pillon, della parrocchia di s. Martino. nel 1657 daniel si trasferì nella parrocchia di s. Giovanni in Bragora – in casa del collega donato Baga – e l’anno successivo, l’8 settembre 1658, si sposò con Maddalena, figlia di Piero di Giusti, di s. samuele. 1 la coppia rimase in questa parrocchia fino alla nascita del primo figlio, avvenuta esatta - aurelia ambrosiano, dorsoduro 3920, 30123 Venezia, Italia. e-mail: [email protected] 1 archivio storico del Patriarcato di Venezia (asPV), Curia Patriarcale di Venezia, sezione antica, Examinum matrimoniorum , reg. 65, c. 120 v (1 settembre 1658). asPV, Parrocchia di s. samuele, registri dei matrimoni, reg. 3, alla data. Il matrimonio fu contratto in casa di Battista Visentin, patrigno della sposa, e poi celebrato nella chiesa di s. samuele il 17 dello stesso mese. – 3– aurelIa aMBrosIano mente un anno dopo, poi si trasferì a s. Marcuola 2 e infine ai ss. apostoli, dove daniel continuò a esercitare la sua professione. è qui che il 9 giugno 1682 nacque Giovanni antonio Mauro, presumibilmente l’ultimo figlio di daniel e Maddalena. 3 Giovanni antonio non seguì le orme paterne. all’età di undici anni, anziché cominciare l’apprendistato presso un calzolaio, mosse il primo passo verso la car - riera ecclesiastica. Il 25 giugno 1693 due testimoni amici di famiglia (andrea Bosello, uno zoccoler di s. samuele, e zuanne Moro, un orefice di s. zulian) si re - carono al Palazzo Patriarcale per confermare la legittimità della sua nascita. 4 tre mesi più tardi, il 18 settembre 1693, Giovanni antonio ricevette la tonsura, lo stesso giorno di antonio Vivaldi. Fu assegnato alla scuola sestierale dei ss. apostoli e negli anni successivi ricevette i primi tre ordini minori: ostiario, il 21 settembre 1694; lettore, il 24 agosto 1696; esorcista, il 22 settembre 1697. 5 Il 27 luglio 1699 suo padre daniel morì, all’età di sessantadue anni. la «scola dei Callegheri» (cal - zolai) provvide alla sua sepoltura. 6 due mesi più tardi, il 21 settembre 1699, Giovanni antonio divenne accolito, l’ultimo degli ordini minori, e fu assegnato alla chiesa di s. Giovanni Grisostomo. 7 non sappiamo per quanto tempo vi prestò servizio, ma di sicuro la sua carriera ecclesiastica terminò qui. Continuò a vivere nella parrocchia dei ss. apostoli almeno fino al marzo del 1711; poi, dopo un breve periodo trascorso nell’attigua s. Felice, 8 traslocò a s. stae, dove rimase fino al giorno delle sue nozze con Cecilia Vivaldi, figlia di Giovanni Battista e sorella di antonio. Il matrimonio fu celebrato il 13 marzo 1713 nella chiesa di s. Provolo: adì 13 Marzo 1713 Fatta una pubblicazioni [sic], e dispensate l’altre due dal r[everendissi]mo Provicario Gaspari fù contratto il Matrimonio frà la sig[no]ra Cecilia figlia del sig[no]r Gio[vanni] Batt[ist]a Vivaldi della n[ost]ra Parochia, et il sig[no]r Gio[vanni] antonio q[uondam] daniel Mauro della Parochia di s. stae alla presenza di me d. andrea tabladini suo Paroco. testimonij sig[no]r Giosef Penasso, e sig[no]r stefano scalfi. Furno poi bene - detti inter Missam adì 27 aprile nella Chiesa de r[everendi] P[ad]ri Cappucini da me sudetto alla presenza de antedetti testimonij. 9 2 la presenza di daniel Mauro in queste parrocchie è testimoniata dagli atti di battesimo e di morte di alcuni figli: zuanne, il primogenito, nato morto il 9 settembre 1659; Giacomo, nato nel 1666; zuanne, morto nel 1676 all’età di quattordici anni; Giovanni Maria, nato e morto nel 1678. asPV, Parrocchia di s. samuele, registri dei morti, reg. 3, c. 52 v; Parrocchia di s. Marcuola, repertori dei battesimi 1 (il relativo registro non è consultabile a causa del grave deterioramento); asPV, Parrocchia di s. Marcuola, registri dei morti, reg. 24, p. 294 e reg. 25, p. 69. 3 asPV, Parrocchia di santi XII apostoli, registri dei battesimi, reg. 8, c. 72 r (battesimo 14 giugno 1682). 4 asPV, sezione antica, Legitimitatum , reg. 23, c. 12 r. 5 asPV, archivio ‘segreto’, Clero, ordinazioni, reg. 25, cc. 130 r, 164 r, 232 r e 266 v. 6 asPV, Parrocchia di santi XII apostoli, registri dei morti, reg. 9, alla data. 7 asPV, archivio ‘segreto’, Clero, ordinazioni, reg. 25, c. 345 r. 8 la presenza di Giovanni antonio Mauro nelle parrocchie dei ss. apostoli (marzo 1711) e di s. Felice (luglio 1712) è desumibile da due atti di battesimo in cui appare come padrino. asPV, Parrocchia di s. Giovanni Grisostomo, registri dei battesimi, reg. 3, pp. 17 e 21. 9 asPV, Parrocchia di s. Provolo, registri dei matrimoni, reg. 1, p. 127. – 4– I Mauro e antonIo VIValdI evidentemente Cecilia e Giovanni antonio avevano una certa urgenza di unirsi in matrimonio, se chiesero di essere dispensati dalla seconda e terza pub - blicazione, forse per evitare che la notizia giungesse all’orecchio di troppe per - sone. Il matrimonio fu quindi contratto in forma privata, alla presenza del parroco e di due testimoni, mentre la benedizione degli sposi ebbe luogo nella chiesa del redentore dopo l’ottava di Pasqua. Il motivo di tanta fretta è presto spiegato: Cecilia Vivaldi era incinta. dopo appena sei mesi, infatti, nacque daniel Filippo, il primogenito della coppia. dall’atto di battesimo, che fu impartito nella Cattedrale di s. Pietro da un sacerdote di s. samuele, si apprende che il bambino era nato il 13 settembre a sant’angelo, verosimilmente la parrocchia di residenza dei genitori, e sempre a sant’angelo morì, tre anni dopo, di vaiolo. 10 Pietro e daniel, i copisti di musica, nati rispettivamente nel 1715 e nel 1717, non furono quindi i primi figli di Cecilia e Giovanni antonio, e nemmeno gli ultimi. Il 14 maggio 1719, a s. Maria Formosa, fu battezzato agostino Gaetano (nato il giorno 3), che morì nel 1721 a s. lio, e l’anno successivo, il 21 febbraio 1722, nella stessa parrocchia, nacque Marina Maddalena. 11 la bambina fu allevata con i suoi fratelli fino all’età di tredici anni, dopodiché fu affidata alla «Casa delle Cittelle» (zitelle), sull’isola della Giudecca. Fondata nel 1559 con l’intento di contrastare la prostituzione giovanile, la «Casa delle Cittelle» accoglieva soltanto fanciulle di età compresa tra i dodici e i diciotto anni, che per la loro bellezza e povertà rischiavano di essere traviate. 12 una volta accettate dalla Congregazione, composta da governatori e governatrici laici e alcuni parroci, le Cittelle erano destinate a vivere segregate fino al giorno del loro matrimonio, che non poteva avvenire prima di cinque anni, affinché ogni «donzella» fosse «ben ammaestrata, ed esercitata in tutte quelle cose, che hanno da sapere donne maritate [...]». In alternativa, le Cittelle potevano scegliere la vita monastica. 13 Il caso di Marina Mauro fu sottoposto per la prima volta all’attenzione della Congregazione il primo settembre 1735: 10 asPV, Parrocchia di s. Pietro, registri dei battesimi, reg. 20, c. 13 r (battesimo 24 settembre 1713); asPV, Parrocchia di s. angelo, registri dei morti, reg. 8, c. 109 r (9 ottobre 1716). 11 asPV, Parrocchia di s. Maria Formosa, registri dei battesimi, reg. 10, c. 67 r; asPV, Parrocchia di s. lio, registri dei morti, reg. 4, progr. 400 (19 dicembre 1721); asPV, Parrocchia di s. lio, registri dei battesimi, reg. 3, progr. 1115 (battesimo 29 marzo 1722). 12 «non si possono ne si devono accettare dentro questa Casa se non Vergini da dodeci anni sino disdotto anni terminati, che siano sane, e belle, ed in pericolo di esser precipitate con danno, e perdita della salute loro eterna a far vita trista, e scelerata, o per malizia, o sceleratezza dei Padri, e delle Madri, o d’altre persone, sotto il governo delle quali si trovano, o perché essendo poverissime, ma di molta bellezza, se ben quelli, che le governano non sono persone infami, ne di mala vita, vengano sollicitate al male con tante insidie, e con tanti modi, e forze, che è pericolo, che per liberarsi dalla strettezza della povertà, che l’affligge, e l’opprime finalmente non si lascino superare, e così vinte si rissolvino a darsi in preda alla malizia del Mondo [...]».
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