La Situazione E Gli Scenari Del Trasporto Ferroviario in Italia Le
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La situazione e gli Le risorse del Green Deal scenari del trasporto europeo per il rilancio del ferroviario in Italia Sud e delle aree urbane Il 2019 non è stato un anno qualsiasi per il trasporto ferroviario in Italia. Si sono festeggiati i dieci anni dall✥entrata in funzione delle linee ad alta velocità e sono diversi i cambiamenti avvenuti lungo le linee nazionali (con la concorrenza tra treni veloci), nelle città ed anche nelle regioni (che hanno oramai tutte un contratto di servizio con gli operatori del servizio ferroviario), e che interessano ogni giorno milioni di persone. Inoltre la lotta ai cambiamenti climatici è oggi, finalmente, al centro dell ✥agenda politica europea e la nuova Commissione ha presentato un piano di investimenti di oltre mille miliardi per rendere possibile un ✥ Green Deal capace ci rispondere all✥emergenza climatica e di rilanciare l economia e la qualità della vita dei cittadini europei. E✥ a questo scenario di cambiamento che dobbiamo guardare per accelerare nel rilancio del trasporto ferroviario di cui hanno bisogno le nostre città e i territori oggi fuori dall✥alta velocità ferroviaria. L✥opportunità è infatti straordinaria in termini di risorse e deve diventare la leva per affrontare la drammatica situazione di inquinamento che vivono le aree urbane e che sembra, nel racconto dei media e nella risposta della politica, senza speranza. Ma non è così e come raccontano molte delle storie raccolte in questo Rapporto questa realtà si può cambiare. Proprio la rete del ferro rappresenta oggi in tante città europee, ma anche a Milano e Firenze, la spina dorsale di un sistema della mobilità incentrato su un trasporto pubblico con linee prioritarie e un servizio efficiente, integrato a una rete continua di percorsi protetti ciclabili e pedonali, ad una sharing mobility articolata (auto, scooter, bici, monopattini elettrici) e diffusa in ogni quartiere. Questo modello si sta rivelando vincente, anche grazie alle innovazioni tecnologiche e digitali, e capace di ridurre progressivamente ad un ruolo sempre più marginale gli spostamenti in auto e l ✥inquinamento prodotto dai trasporti. Dipende dunque da noi, dalle scelte che saremo in grado di prendere a livello nazionale, nelle Regioni e nei Comuni. Il Rapporto Pendolaria rappresenta dal 2008 un✥occasione per guardare ai cambiamenti che stanno avvenendo sulla rete ferroviaria italiana, attraverso numeri e storie, buone pratiche e denunce da parte dei comitati pendolari che vengono raccolte durante l'anno e sono consultabili sul sito www.pendolaria.it. L✥obiettivo è di capire cosa succede sulla rete, se crescono i passeggeri che ogni giorno scelgono di prendere la forma di mobilità più sostenibile nel nostro Paese e di approfondire quali risultati hanno prodotto gli investimenti realizzati in questi anni, quali riscontri hanno avuto tra i cittadini e come hanno contribuito a ridurre l'inquinamento e la congestione che incombe sulle città italiane. Questi temi purtroppo non sono mai al centro del dibattito pubblico e politico, che continua a guardare solo a cantieri e alle promesse delle grandi opere. Eppure nel 2020 risulta senza senso continuare a ragionare in questo modo, perché la domanda di mobilità è enormemente cambiata in questi anni di crisi economica, di migrazioni da Sud a Nord e dentro le grandi aree urbane, di modifiche nella struttura produttiva e sociale. Ma il fattore a cui guardare forse con la maggiore attenzione è la propensione al cambiamento da parte delle persone, perché in questi anni ovunque si è investito in un servizio di trasporto efficiente i risultati sono stati straordinari. Da Palermo a Milano, dalle grandi città ai centri minori. Sono segnali importanti che dimostrano la volontà di uscire da un modello di trasporto incentrato sull✥auto privata. Ma se vogliamo ottenere dei risultati dobbiamo partire da dove è più forte la domanda di mobilità e quindi andare a guardare quanto succede tra le 6 e le 9 del mattino in una delle stazioni italiane o lungo i principali assi autostradali di ingresso alle città per capire la dimensione incredibile del fenomeno del pendolarismo. Tante questioni e problemi di cui si discute dall✥ inquinamento delle città agli obiettivi internazionali sul clima, dall ✥innovazione alla vivibilità, fino al turismo si riescono in questo modo a comprendere nella loro concreta dimensione ed inestricabile intreccio. La sfida sta oggi nel dare forza a progetti e idee capaci di migliorare la mobilità in ogni parte d ✥Italia perché in questo modo si possono creare rilevanti vantaggi generali di tipo ambientale e vivibilità delle città e, dunque, di rilancio economico del Paese. Legambiente attraverso la campagna Pendolaria vuole dare visibilità e forza ad una battaglia per un Paese più moderno, giusto e sostenibile. 10 ANNI DI CAMBIAMENTI NELLA MOBILITÀ FERROVIARIA Occorre partire dai numeri per capire la situazione del trasporto ferroviario nelle diverse parti d✁Italia e la dimensione del fenomeno pendolarismo in Italia, ossia di chi si sposta quotidianamente per ragioni di lavoro o di studio, che rappresenta la quota maggiore degli spostamenti. Aumenta il numero di persone che prendono il treno ogni giorno nel nostro Paese. Ed aumenta sia per i treni a lunga 1 percorrenza, in particolare con il clamoroso successo dell'alta velocità, che in quello di chi si muove su treni regionali e linee metropolitane, laddove presenti. Ogni giorno sono 5 milioni e 699mila le persone che prendono il treno per spostarsi nelle Regioni e nelle città italiane. Nel 2018 il numero di persone che prende i treni regionali è aumentato di circa 45mila, segnando un +1,6% rispetto al 2017, e anche coloro che utilizzano le linee metropolitane sono aumentati, con quasi 65mila viaggiatori giornalieri (+2,4% nel 2018 rispetto al 2017) in più. Nel 2014 il numero di viaggiatori (non solo spostamenti di pendolari, ma anche di cittadini e turisti) era complessivamente di 5,1 milioni, per cui si deve segnalare una crescita dell ✁11,7% in cinque anni. Per capire dove avvengono gli spostamenti, sono 2milioni e 919mila i passeggeri che usufruiscono del servizio ferroviario regionale, divisi tra 1,413 milioni che utilizzano i convogli di Trenitalia e 1,506 milioni quelli degli altri 20 concessionari (tra cui 802mila Trenord in Lombardia, 215mila CTI in Emilia-Romagna, 190mila per Atac nel Lazio, 142mila per Eav in Campania) in aumento rispetto allo scorso anno. Per i treni regionali dal 2010 ad oggi abbiamo assistito ad un aumento dell ✁ 8,2% dei passeggeri. Sono invece oltre 2,78 milioni coloro che ogni giorno prendono le metropolitane, presenti in 7 città italiane (Milano, Roma, Napoli, Torino, Genova, Brescia e Catania). Per quanto riguarda il numero di persone che utilizzano le linee metropolitane si vede una crescita di quasi 65mila passeggeri al giorno nel 2018 rispetto all ✥anno precedente. Questo aumento è dovuto alla costante e consistente crescita di utenti in particolare sulle linee di metro di Milano, Catania e Brescia. Più complicato per le metropolitane presentare un confronto con il passato perché la rete di metropolitane è passata da 176 km nel 2010 a 247,2 nel 2019, ma il tasso di utilizzo è in crescita ovunque. Il numero di coloro che invece ogni giorno prendono il treno per spostarsi su collegamenti nazionali è di circa 50mila persone sugli Intercity e 170mila sull'alta velocità tra le Frecce di Trenitalia ed Italo. I numeri sono complessivamente in aumento, ma con rilevanti differenze: mentre sugli Intercity tra il 2010 ed il 2018 abbiamo una riduzione che sfiora il 46%, sulle Frecce di Trenitalia si verifica un +114%, incluso Italo che è in forte crescita. 2 AGLI ITALIANI IL TRENO PIACE, DOVE SI INVESTE IL SUCCESSO È GARANTITO La tendenza è davvero univoca, per qualsiasi tipo di servizio, da nord a sud: dove si migliora il servizio ferroviario e lo si rende comodo, puntuale e competitivo nei confronti dell'auto, il successo è garantito. Dopo 10 anni il bilancio dell✁alta velocità in Italia è davvero imponente, con 350 milioni di passeggeri che hanno beneficiato del nuovo servizio e numeri cresciuti anno dopo anno. Alla base di questo successo è l ✥aumento della flotta dei treni AV, che è raddoppiata: 74 nel 2008, 144 nel 2019. I passeggeri trasportati sui treni AV di Trenitalia sono passati dai 6,5 milioni del 2008 a 40 milioni nel 2018, con un aumento del 517%. Per Italo sono stati circa 4,5 milioni i passeggeri nel 2018 per arrivare a 17,5 milioni totali trasportati dal 2012 ed un incremento sempre più marcato. La ragione sta dunque nella straordinaria crescita dell ✁offerta di servizio, con complessivamente 376 treni in circolazione ogni giorno nel 2019 (200 Frecciarossa, 60 Frecciargento, 26 Frecciabianca e 90 Italo) mentre erano 108 nel 2010, ed un✥offerta sempre più articolata, integrata con la gomma per raggiungere altre destinazioni (con il servizio autobus Freccialink e Italobus) e di qualità. Ma anche nel trasporto regionale i dati sono significativi. In Lombardia coloro che prendono ogni giorno il treno sono arrivati ad 802mila (con un +6,9% nel 2018) e +43,4% rispetto al 2009, quando erano 559mila. In Alto Adige, gli investimenti in nuovi treni e corse frequenti mostrano addirittura nelle linee riqualificate i passeggeri sono triplicati (da 11.000 nel 2011 a quasi 30.000) e continuano ad aumentare le corse e gli investimenti, come quelli per l ✥elettrificazione delle linee con i lavori già in fase avanzata. Sono 31mila i viaggiatori in più in Puglia e sono 100mila in Emilia-Romagna. O nelle città, come a Milano dove le linee di metropolitana segnano una continua crescita, con 12,5 milioni di passeggeri in più nei primi 9 mesi del 2019 (+4,7% rispetto al 2018) e, rispetto al 2013, di un aumento del 21,1%; a Firenze dove il tram trasporta oltre 93.000 persone al giorno ed a Bergamo dove nel 2018 sono stati 3,75 milioni i passeggeri trasportati dal Tram delle Valli (un +5,7% in più rispetto al 2016).