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MotoGP: Rossi vince il N. Cereghini "Cadalora, Video Prova: Suzuki NUMERO 242 GP di Spagna Rossi, benzina fresca" GSX-S1000F Luca ha un ruolo tecnico nella Torniamo in sella alla semicarenata 26 APRILE 2016 Valentino domina la gara dall'inizio nuova competitività di Vale? sportiva di Hamamatsu per alla fine. Completano il podio il Forse no, di sicuro è un bell’aiuto conoscerla meglio e riscoprirne 83 PAGINE compagno di squadra e Marquez psicologico. versatilità e doti da vera sportiva...

| PROVA CROSSOVER | HONDA NC750X DCT da Pag. 02 a Pag. 19

News: Yamaha Tracer 700, H-D Roadster | Giro del mondo in Royal Enfield |MotoGP: Jerez, la gara raccontata da Petrucci, All’interno le Pagelle del GP, Dovi o Iannone con Lorenzo? | SX USA: quarta vittoria per Roczen | MX: le foto più belle del GP del Messico PREGI Finiture | Guida | Consumi DIFETTI Frenata migliorabile | Potenza Prezzo da 7.390 €

PROVA CROSSOVER HONDA NC750X DCT La crossover di Tokyo riceve gli stessi aggiornamenti di Integra e migliora ulteriormente. Più pratica e raffinata, sente un po’ la carenza di cavalli. Da 7.390 euro f.c. di Edoardo Licciardello

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o ammettiamo: quando nel 2011 – considerando naturalmente il ciclo di vita com- Honda presentò la piattaforma plessivo – ha pesato nell’economia globale della NC – declinata nella crossover piattaforma per quasi la metà, con ben 33.000 NC-X, nella naked NC-S e nel ri- esemplari venduti. E anche nel 2016 non sta an- voluzionario scooter/moto Inte- dando male, con 495 esemplari venduti nei primi gra - non ci saremmo mai aspet- giorni dell’anno. Ltati il successo del quale ha poi goduto. Troppo Un successo dovuto alla razionalità del progetto, razionale il concetto alla base delle nuove bicilin- contraddistinto da un’accessibilità notevole e da driche di Tokyo, troppo consolidata l’equazione, un’economia d’esercizio quasi surreale, ma an- frutto dell’esperienza, secondo cui moto intelli- che ad un design accattivante e ad una sostan- gente equivaleva a moto sfortunata sul mercato, za tecnica all’avanguardia, con la soluzione del almeno qui da noi, nel Bel Paese. DCT – il cambio a doppia frizione Honda – che ha E invece eccoci qui, a distanza di cinque anni, a convertito tantissimi motociclisti, notoriamente parlare di uno dei più bei “colpacci” messi a se- tradizionalisti come pochi altri, alla trasmissione gno da Honda nelle ultime stagioni: dall’epoca automatica. della sua introduzione sul mercato, la piatta- Rinnovata come il cugino Integra (e in misura forma NC ha venduto oltre 130.000 esemplari, leggermente minore la sorella NC-S) per il 2016, dei quali 70.000 in Europa, trainata dalla best- anno in cui guadagna l’omologazione Euro-4, la seller crossover NC-X che nel 2015 è stata la crossover NC-X è diventata più efficace, raffina- Honda più venduta nel Vecchio Continente, dove ta e pratica senza rinunciare a nessuno dei suoi 4 5 Ricevi Moto.it Magazine » Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione motociclistica Prove

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precedenti pregi, andando a rinnovare la compo- ne - retroilluminata con opzioni di colore e con nente media di una famiglia che ormai si estende chiave blocchetto più compatta - sopra la quale dai 1200cc della Crosstourer fino ai 500 della troviamo un nuovo plexiglas più alto (+ 7 centi- CB-X passando per i suoi 700 e per gli 800 della metri) e dall’andamento diverso, per aumentare Crossrunner. la protettività e ridurre i vortici per il pilota gra- Siamo andati a provarla, assieme ad Integra, sul- zie ad uno spoiler anti-turbolenza e svasi laterali le strade di Malaga e soprattutto delle montagne che riducono la rumorosità. circostanti, per raccontarvi com’è fatta e come Cambia anche il vano portacasco, sempre posi- va. zionato dove normalmente si trova il serbatoio, che aumenta nella capienza di un litro arrivan- Come prima… ma meglio do a 22. Ora potete riporvi un casco integrale di E’ sempre lei, la NC 750X: è cambiata, e si vede qualunque taglia – fanno naturalmente eccezio- perché è più bella (il design, per inciso, è dell’i- ne quelli con appendici aerodinamiche partico- talianissimo Valerio Aiello) e moderna, con sa- larmente marcate, che però non ci sembrano pienti tocchi di bisturi che le hanno donato linee granché in tono con la NC-X – chiudendolo sotto più tese e rastremate, senza però cambiare nulla un coperchio dall’inedita modanatura superiore, della sua natura di modello accessibile ed econo- dotato di ganci al suo interno per il fissaggio di mico nella gestione. Qualche modifica ai dettagli, elastici sul guscio. Il serbatoio vero si trova sotto qua e là, porta come sempre ad un risultato finale la sella del passeggero. maggiore della somma delle parti. A livello ciclistico, sul telaio in traliccio d’acciaio e Già detto del design, anche su NC 750T arrivano forcellone in alluminio arrivano la nuova forcella gruppi ottici a LED sia all’anteriore che al poste- SDBV (Showa Dual Bending Valve), che cambia riore, dove ora il faro è ospitato nel codino inve- nell’idraulica per essere allo stesso tempo più ce che nel portatarga; cambia la strumentazio- scorrevole e sostenuta nella frenatura, ma an- 6 7 Ricevi Moto.it Magazine » Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione motociclistica Prove

che una pinza freno anteriore maggiorata sotto gommati 120/70 ZR17 all’anteriore e 160/60 parte dei motociclisti target di un tipo di moto del re troppo in alto. il controllo dell’ABS, ora di serie, che sostituisce ZR17 al posteriore. Il propulsore rimane l'ormai genere usa il motore quasi esclusivamente fra i Sul modello 2016 arriva l’omologazione Euro-4, il sistema di frenata integrale D-CBS mentre i di- conosciuto ed apprezzato bicilindrico parallelo 2.500 e i 7.000 giri. anche se il motivo per il nuovo scarico non è la schi restano quelli da 320 e 240 mm della versio- inclinato in avanti di 62°, da 745 cc fasato a 270° e Ecco allora un propulsore razionale capace di normativa ma il costante impegno sulla centra- ne precedente. dotato di doppio contralbero anti-vibrazioni. erogare 55 cavalli a 6.250 giri, e soprattutto 68 lizzazione delle masse, dal momento che l’unità Completano il quadro le comode valvole pneu- Un motore a corsa lunga, nato a seguito di quello Nm di coppia duemila giri più sotto, sicuramente è più corta di 7cm e più leggera di mezzo chilo, matici ad L, che facilitano il controllo e la rego- studio che a suo tempo ha definito la piattafor- non strapotente ma capace di regalare un certo e regala un po’ di personalità in più al propulsore lazione della pressione, sui due cerchi da 17” ma NC, New Concept, notando come la maggior gusto se si snocciolano le marce senza farlo gira- grazie ad una voce più cupa. 8 9 Ricevi Moto.it Magazine » Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione motociclistica Prove

DCT, terza versione ve funzionalità aumentano la versatilità delle Cambia invece sensibilmente il DCT, che qui ar- due modalità automatiche. riva alla sua terza evoluzione ed è sempre più La mappa fantasma entra in funzione quando popolare. La versione con cambio a doppia fri- NC-X si trova in Drive: la centralina è in grado zione è infatti scelta oggi dal 45% dei clienti di di percepire quando il pilota inizia a guidare in NC-X contro un valore iniziale del 15% iniziale, maniera più aggressiva, richiedendo maggiori confermando un successo che coinvolge an- prestazioni dal motore, e cambia la sua map- che la naked NC-S (passata dal 12 al 38%), ma patura avvicinandosi a quella più grintosa della soprattutto da Sua Maestà Crosstourer, il cui il modalità Sport, per poi tornare all’uso normale sistema DCT arriva sul 55% delle immatricola- quando… ci si dà una calmata. zioni. La nuova Sport a tre livelli invece offre due map- La meccanica – capace di innestare o scalare pature rispettivamente più e meno spinta della un rapporto in soli 70 millisecondi – resta ov- Sport precedente. Cosa significa? viamente invariata, mentre cambia il software Che ora si dispone di S1, S2 ed S3, dalla più dol- di controllo a seguito di una modellazione an- ce alla più grintosa. cora più precisa sulle abitudini di cambiata dei In S1 il comportamento sarà più vicino a quel- motociclisti. Nascono da qui la nuova modalità lo della mappatura Drive, mentre in S3 il DCT Sport a tre livelli ma anche la cosiddetta “mappa lascerà girare il motore più in alto prima di ogni fantasma”. cambio marcia, e scalerà a regimi più alti per Ferma restando la possibilità di utilizzare il cam- sfruttare maggiormente il freno motore. bio in modalità completamente manuale, le nuo- Arrivano inoltre altre due innovazioni. 10 11 Ricevi Moto.it Magazine » Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione motociclistica Prove

La prima viene definita sensore di pendenza, chiudi, rendendo più dolce la risposta del motore di scegliere una colorazione diversa per la moda- sulla versione DCT; sul lato sinistro del manubrio pur non essendoci sulla NC-X un vero e proprio nel traffico. lità del DCT utilizzata, di fargli svolgere un ruolo trovate solo il freno di stazionamento. sensore: il DCT è in grado di capire, incrociando di segnalatore di cambiata (cambia colore al rag- Innestiamo la marcia con il pulsante sul blocchet- i valori di apertura delle farfalle, velocità e rap- Come va? giungimento degli alti regimi) o di indicatore di to destro, e via; l’istinto di cercare la leva sinistra porto inserito, se si trova in salita o discesa, e Saliamo in sella, e prima di partire ci mettiamo guida economica. quando si rallenta svanisce rapidamente, anche sceglie rapporti più bassi per favorire lo spunto a giocare con la nuova strumentazione (a pro- La posizione di guida resta quella, azzeccata, dei perché il DCT, impercettibile nelle cambiate, ci fa o aumentare il freno motore. posito, è possibile personalizzare a piacimento il modelli precedenti: relativamente alta di sella ma sempre trovare il rapporto giusto sotto il sedere. La seconda è il comportamento adattivo della messaggio di benvenuto...) che, oltre a tenersi in comunque accessibile, da brava Honda vi posi- Possiamo iniziare a divertirci guidando la NC-X frizione – anzi, delle due frizioni – che avvicinan- memoria la vostra ultima scelta per la modalità ziona subito mani e piedi dove vi aspettate che come faremmo con qualunque altra moto, anche dosi anche in questo caso al comportamento Sport, è programmabile nella colorazione della debbano essere. perché, come solitamente accade con le moto umano slittano automaticamente nelle situazio- fascia contagiri. L’unica fonte di sconcerto iniziale sta nell’assen- dell’ala dorata, bastano davvero poche curve per ni in cui si parzializza l’acceleratore negli apri- Potete scegliere di avere un colore fisso, oppure za della leva della frizione e del pedale del cambio prenderci confidenza.

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D’altra parte, già la base precedente era notevole, la personalità della moto, ma nei sorpassi in ex- e non ci sono grandi sorprese. traurbano bisogna fare un po’ mente locale per Il percorso su cui proviamo la NC-X passa da un non venire presi in contropiede dall’erogazione misto serrato, con forti variazioni altimetriche, a tutta concentrata ai medi. pieghe in percorrenza su tratti ben più scorrevoli. Proprio in quest’ottica troviamo un po’ superflua Qui la NC-X è ciclisticamente a suo agio, con un la nuova mappatura S3, che porta il motore ad equilibrio generale che abbina bene agilità con esprimersi a regimi a lui poco consoni. stabilità. Insomma, le orecchie godono un po’ di più, so- Le sospensioni sono ben tarate, sostengono sul prattutto in scalata, ma si va meglio con la S2. veloce ma copiano bene le asperità sul brutto e E i più esperti vorrebbero una manciata di (successivamente) in città, il freno ha guadagna- cavallini in più da associare ad una ciclistica tan- to un po’ di potenza senza risultare impegnativo to divertente. per i neofiti. Quando si vuole giocare bisogna quindi far scor- Pur con un cambio assolutamente perfetto, an- rere la NC-X a centro curva, e innestare rapporti che assecondando la personalità del motore su rapporti per scoprire che si può comunque “surfando” sull’onda di coppia ai medi regimi si viaggiare su ritmi allegri con impegno minimo resta con un po’ di… sete, perché sul veloce, o sia dal punto di vista fisico che soprattutto da quando la strada inizia un po’ a salire, il fiato del quello psicologico. propulsore finisce un po’ presto. Intendiamoci: Fuoristrada?Mettiamola così: se dovete raggiun- le prestazioni sono perfettamente in tono con gere quello spettacolare agriturismo al termine 14 15 Ricevi Moto.it Magazine » Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione motociclistica Prove

di una strada bianca, magari anche lunga, non c’è problema. Guarderemmo altrove, magari sempre in casa Honda, se voleste fare qualcosa di più. Nei trasferimenti la NC-X è comoda e rilassante, la protezione aerodinamica è adeguata – resta- no scoperte solo le spalle alle velocità più eleva- te – e i consumi effettivi segnalati dal computer di bordo (sempre attestato sui 4,1/4,2 litri per 100km, nonostante i ritmi elevati e le costanti ripartenze per i servizi fotografici) confermano le dichiarazioni Honda che parlano di un valore di riferimento oltre i 28 chilometri con un litro. Quale prendo? Come avete letto in apertura, la NC750X è già disponibile (e ben venduta) presso i concessio- nari, con prezzi che partono da 7.390 euro per la versione standard e 8.390 per la DCT. Onestamente è questa la versione che vi consi- gliamo spassionatamente, perché riteniamo che la piattaforma NC trovi piena realizzazione e giu- stificazione proprio con la meravigliosa aggiunta del cambio a doppia frizione. Il fatto che le percentuali di vendita siano in forte crescita per la versione DCT (che ormai è scelto dal 50% degli acquirenti) sembra darci ragione, perché al di là dell’aggravio di prezzo e dell’au- mento di peso – che su mezzi di questo tipo è relativo – non ci sono lati negativi. Chi ha intenzione di sfruttare le potenzialità extraurbane della NC-X, e magari godere di una caratterizzazione più modaiola ed avventu- rosa (anche se, lo ripetiamo, difficilmente ci immaginiamo le NC-X in situazioni più impegna- tive della strada bianca) può prendere in con- siderazione la Travel Edition, che offre il trittico di valige, i paramani, le protezioni tubolari, i fen- dinebbia a LED e il cavalletto centrale in cambio di 10.390 euro. Qualunque versione scegliate, le colorazioni sono cinque: Candy Arcadian Red, Glint Wave Blue Metallic, Sword Silver Metallic, Matt Pearl Glare White e Matt Gunpowder Black Metallic.

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Per chi è la NC750X? Stavolta è facile: per tanti. Per chi cerca una prima moto “vera”, accessibile ma tecnicamente sofisticata e con un’immagine di un certo prestigio e spessore, e per chi maga- ri vuole rientrare nel mondo delle moto dopo un periodo di pausa, e magari nel frattempo si è abi- tuato alla comodità di uno scooter, o di un’auto a trasmissione automatica.

SCHEDA TECNICA HONDA INTEGRA 750 DCT 8.390 euro Cilindrata 745 cc Tempi 4 Cilindri 2 Raffreddamento a liquido Avviamento elettrico Alimentazione iniezione Frizione multidisco Emissioni Euro 4 Capacità serbatoio 14,1 Lt Potenza 55 cv - 40 kw - 6.250 giri/min Coppia 7 kgm - 68 nm - 4.750 giri/min Pneumatico anteriore 120/70ZR17 M/C (58W) Pneumatico posteriore 160/60ZR17 M/C (69W) ABS si Peso in ordine di marcia 230 Kg

ABBIGLIAMENTO Casco Kabuto Ibuki Pantaloni Arlen Ness Steel Giubbotto Macna Mission Scarpe Ixon Zebra Guanti Alpinestars 18 19 Ricevi Moto.it Magazine » Spedizione su abbonamentoVIDEO gratuito PROVA Periodico elettronico di informazione motociclistica SUZUKI GSX-S 1000F Torniamo in sella alla semicarenata sportiva di Hamamatsu per conoscerla meglio e riscoprirne versatilità e doti da vera sportiva... di livello inaspettato di Francesco Paolillo

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e l’abbiamo presentata all’e- relativamente parlando: bisogna accucciarsi un poca del lancio, lo scorso lu- po’ per togliersi dall’aria, ma se non siete degli glio all’Isola di Man, quando spilungoni così facendo si gode di una zona rela- la Suzuki GSX-S1000F ci è tivamente calma. piaciuta non poco. Non dimentichiamoci che stiamo sempre parlan- Un po’ per le sue prestazioni, do di una sportiva… Vperché una moto così dalla Casa di Hamamatsu Tutto perfetto? Più o meno si, perché a meno di l’aspettavamo da un po’, ma anche per la sua non andare a cercare prestazioni da supersporti- versatilità: l’anima della GSX-R1000K5, tassello va estrema o livelli sibaritici di comfort è facilissi- epocale nella storia della supersportiva Suzuki, mo farsi entusiasmare dalla GSXS-F. è stata coniugata alla perfezione con diversi ac- Due, piccolissime, le sbavature: un effetto on-off corgimenti che hanno reso questa semicarenata fastidioso ai medi e bassi regimi, dovuto sicura- comoda e sfruttabile nell’uso disimpegnato sen- mente alla nuova omologazione Euro-4, e un im- za tradire la sua indole sportiva. pianto frenante che tende ad allungare un po’ la Del resto tedeschi e francesi, che da tempo mo- corsa, perché dischi e pinze sono al di là di qua- dificano le loro supersportive con manubrio lar- lunque rimprovero ma i raccordi sono in gomma go e bagagli morbidi per godersi le sparate del e non in treccia aeronautica quando il ritmo si fa weekend sui passi alpini, l’hanno capito da un davvero molto serrato. po’ e altro non fanno se non ottenere allestimen- Come l’abbiamo scoperto? ti molto simili a quelli della Suzuki che abbiamo Guardate il video fino in fondo… Video in prova. Che abbiamo dotato di kit SW-Motech composto da un trittico di valige morbide e pa- ramani, per valorizzare ancora di più le caratte- ristiche di versatilità della “nostra” GSX-S1000F. Come potete vedere nel video, la Suzuki GSX-S ci ha conquistato per la solidità della base tec- nica: come avevamo apprezzato nella nostra prima presa di contatto, la sportiva stradale di Hamamatsu sfrutta a dovere la sua eredità GSX- R: il quattro cilindri da 999 cc a corsa lunga già utilizzato sulla GSX-R1000 dal 2005 al 2008, ri- visto per adattarlo meglio ad un utilizzo sportivo ma stradale. Naturalmente al suo interno molto è cambiato (alimentazione e scarico ma anche dettagli come i pistoni) mantenendo prestazio- ni di tutto rispetto: ben 146 cavalli a 10.500 giri, con coppia massima di 106Nm a 9.500. Arrivano la gestione elettronica, con controllo di trazione su tre livelli, e l’ABS Bosch non disinse- ribile. Telaio a doppio trave e forcellone derivano dalla GSX-R attuale, con quote che privilegiano ovviamente la guida stradale, e ad entrambe le estremità troviamo sospensioni completamen- te regolabili. La protezione aerodinamica c’è, 22 23 Ricevi Moto.it Magazine » Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione motociclistica News

avevamo pizzicata un anno fa duran- altezza (manualmente), i paramani con le frecce NOVITÀ YAMAHA te un collaudo, ma anche senza quel integrate e la strumentazione digitale. ECCO LA TRACER 700 fortuito scoop non era difficile preve- Fra gli accessori originali troviamo poi le borse L' dere l'arrivo di una Tracer più piccola laterali morbide da 20 litri, il bauletto da 39 litri di Maurizio Gissi | E' un arrivo annunciato quello della nuova Tracer dell'omonima MT-09 a tre cilindri, costruita ap- e un parabrezza più alto, per migliorare il riparo con cilindrata 700 (realizzata sulla piattaforma MT-07, che riprende la punto sfruttando la base tecnica della bicilindrica aerodinamico. MT-07 e con un allestimento estetico che richia- filosofia dalla maggiore MT-09 Tracer a tre cilindri. In vendita da luglio a masse la sorella maggiore, una crossover molto meno di ottomila euro apprezzata e venduta. Yamaha ha rilasciato oggi foto, dati tecnici e prez- zo della sua nuova Tracer 700, che sarà nelle con- cessionarie a partire dal prossimo luglio al prezzo di 7.890 euro, nelle colorazioni rossa, blu oppure nera. Contemporaneamente Yamaha ha deciso di modificare il nome della nota tre cilindri, che perderà la sigla MT-09 e si chiamerà semplice- mente Tracer 900. Il motore bicilindrico in linea da 689 cc (un bialbe- ro otto valvole raffreddato a liquido con fasatura a 270° che Yamaha definisce "crossplane", appel- lativo adottato la prima volta per il quattro cilin- dri della M1 e poi R1) ha l'omologazione Euro4, e sfoggia quindi un nuovo impianto di scarico. Il motore - la stessa unità montata sulla recen- te XSR 700 - eroga la potenza massima di 74,5 cv a 9.000 giri e la coppia massima di 6,9 kgm a 6.500 giri. Il telaio in acciaio è quello della MT-07, mentre c'è un nuovo forcellone in lega di allumi- nio più lungo di 50 mm. Il passo è quindi salito da 1.400 a 1.450 mm e il peso in ordine di marcia è dichiarato in 196 kg, contro i 182 della MT-07. La Tracer 700 ha sospensioni con escursione di 130 mm (forcella tradizionale e mono regolabi- le nel precarico): sono le stesse della MT-09 ma con diversa taratura. Identiche anche le ruote in- tegrali da 17 pollici, l'impianto frenante con dop- pio disco anteriore da 282 mm, disco posteriore da 245 mm e ABS (di serie, vista l'omologazione Euro4). La sella è a 845 mm dal suolo (40 in più rispetto alla MT-07) e serbatoio dalla capacità Media aumentata da 14 a 17 litri, vista la più spiccata tendenza ai viaggi. Nella dotazione ci sono il parabrezza regolabile in

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Anche gli ammortizzatori posteriori hanno escursione leggermente aumentata (81 mm), mentre non cambia molto il peso: 259 kg in or- dine di marcia. Media Il bicilindrico a V di 45° offre una coppia di 103 Nm a 3.750 giri, ma ha sempre il cambio a cinque marce: forse una versione a sei rapporti sarebbe stata più originale. Sono quattro le colorazioni disponibili: rosso, argento, nero e nero opaco; la moto è sempre a base nera per quanto riguarda motore, ruote e fiancatine mentre a variare sono solamente il serbatoio (da 12,5 litri) e il parafango posteriore. La Roadster costa 13.000 euro nella versione vivid black, 13.200 nelle altre versioni colore e 13.500 euro nella two-tone.

HARLEY DAVIDSON NUOVA ROADSTER di Maurizio Gissi | Arriva una nuova Sportster con manubrio basso, forcella rovesciata e doppio disco anteriore. Sella in pelle sportiva e quattro colorazioni disponibili. Le caratteristiche e i prezzi

n nuovo modello si aggiunge alla gero), sempre piuttosto vicina a terra (785 mm) grande famiglia Sportster: si tratta ma non troppo bassa. dell'inedita Roadster, che è stata rea- La ciclistica è stata modificata allo scopo e risal- lizzata attorno alla base della versio- ta la nuova forcella a steli rovesciati (soluzione U che sulle Sportster si era vista in precedenza ne 1200 e che cambia molto rispetto alle prece- denti edizioni. solamente sulla XR 1200) con steli da 43 mm ed Come ogni roadster che si rispetti ha un assetto escursione salita a 114 mm. di guida sportivo, ci sono quindi il manubrio bas- La ruota da 19 pollici (è da 18 al retrotreno ed en- so (più che in passato), le pedane ricollocate in trambe hanno un nuovo disegno a razze sottili) posizione centrale e la sella monoposto di pelle monta una gomma da 120/70, ed è frenata da (il codino funge comunque da sella per il passeg- una coppia di dischi da 300 mm. 26 27 Ricevi Moto.it Magazine » Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione motociclistica Viaggiatori

arà per il Giubileo, sarà perché essen- Il viaggio inizia a fine 2014: prima il subcontinente ATUL, IL GIRAMONDO SU ROYAL ENFIELD do la Città Eterna comunque attrae asiatico, poi l’immensa Australia ed ancora, dopo di Alfonso Rago | Dall'India all'Europa, passando per Asia ed Australia: turisti e visitatori da ogni angolo del un viaggio in mare, l’approdo in Oman per risalire abbiamo conosciuto un singolare personaggio, che gira il mondo su due S Pianeta, comunque sia a Roma non verso l’Europa, passando per territori di questi ruote è affatto difficile imbattersi in giramondo su due tempi non proprio tranquilli. ruote. Ma Atul ha gli dei che lo proteggono: dopo mi- Ma quello incontrato presso l’officina di Union gliaia di chilometri, decine di frontiere ed una Jack è davvero un personaggio singolare e per moltitudine di lingue ascoltate, non ha avuto che molti versi unico: intanto, per il veicolo scelto per piccole disavventure e mai, a sentir lui, alcun se- il Giro del Mondo. rio problema. Giusto un paio di scivolate: ma che Non una classica, ma in fondo banale, BMW GS volete che siano un paio di cadute, quando i chi- Media 1200, magari nella variante Adventure e neppure lometri si misurano in migliaia? una tecnologica super-tourer tutta elettronica e Piuttosto, è stata la Perla Nera a fare i capricci sensori; ma neanche uno scooter, con cui rifare il appena sbarcati a Brindi: tenendo duro fino a verso a Giorgio Bettinelli ed alla sua Vespa. Roma, Atul ha affidato la sua creatura alle mani Nossignore: da vero indiano (nel senso di India) abili di Union Jack per un maquillage all’impianto ha scelto una Royal Enfield, una moto che solo elettrico. a guardarla fa venire il dubbio che possa essere Giusto un paio di giorni di stop, utili per conosce- usata per andarci al mare, figuriamoci per farci il re un po’ Roma e le sue meraviglie. periplo del Pianeta! Poi la strada ha ripreso a chiamare, come le sire- Lui si chiama Atul Warrier e viene da Banga- ne Ulisse. E Atul ha acceso il motore e puntato la lore: cranio rasato, pizzetto sale e pepe ed uno ruota verso nord. Ora attendono le nazioni euro- sguardo magnetico che prelude ad una simpatia pee e poi, ancora più in là, l'immenso continente istintiva, per questo viaggio ha deciso di vendere americano. tutto quello che possedeva, ha lasciato il lavoro e Da buon vegetariano, Atul ha perso 10 kg in sei salutato i familiari informandoli che non sarebbe mesi: «Una banana per un pasto è sufficiente – ci tornato presto a casa, almeno non prima di un rivela - ma vanno bene anche altri tipi di frutta o paio d’anni. succhi». Per accendere la scintilla è bastato un giro in moto per l’India: in quel mese, Atul ha capito che E come sintetizzi la tua esperienza? era tempo di prendere una pausa dal lavoro in «Non tutti i giorni si rivelano una piacevole gita. azienda. Ogni nuova alba propone un posto ed un nuovo Per conoscere il mondo, niente di meglio della alimento. fidata Royal Enfield Thunderbird del 2002, com- Ma dopo un mese, a queste novità ci si abitua e prata usata nel 2006; giusto un po’ di ritocchi, so- bisogno scacciare la nostalgia di casa. Per fortu- prattutto aumentando la capacità del serbatoio na lungo la strada si incontrano altri viaggiatori da 14 a 21 litri e montando un robusto portapac- e nascono amicizie che durano qualche chilome- chi posteriore, sul quale troneggia, come un'anti- tro; si fa strada insieme e ci sisente fratelli. ca cavalcatura da pionere del turismo in moto, un Credo che questo nostro mondo sia davvero un copertone per fronteggiare l'imprevisto. bel posto e che le brave persone siano molto più Ah, certo, anche un tocco di colore: ora la moto, numerose della malvagie». tutta nera, ha anche un nome. Black Pearl, Perla Nera: non il massimo della fan- Per seguirlo, su facebook (warrie’s trail), o sul tasia, ma rende bene il concetto. sito www.warrierstrail.com 28 29 Ricevi Moto.it Magazine » Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione motociclistica Epoca

TOP MOUNTAIN MOTORCYCLE MUSEUM Media di Alfonso Rago | E' stato inaugurato il museo di moto più alto d'Europa. Si trova a Hochgurgl, in Tirolo, e ospita una collezione di 190 modelli d'epoca, oltre ad auto sportive che hanno fatto la storia dell'automobilismo

n meraviglioso museo dedicato alla ricerca di mezzi storici in tutto il mondo, dall'Eu- moto è stato inaugurato a Hochgur- ropa agli USA, trasformatasi in breve in una vera gl, in Austria, sulla strada alpina del ossessione. U Passo Rombo che collega l'Alto Adige Un'idea all'apparenza folle diventata oggi realtà: al Tirolo. La bella struttura, che comprende non allestire un museo della moto ad alta quota, pro- solo l'area espositiva, ma anche un accogliente prio accanto alle porte d'accesso al Passo Rom- ristorante e l'accesso alla cabinovia che porta bo, creando un luogo quasi mistico per i tanti ad oltre 2.500 metri di quota, per la gioia di tut- appassionati che nei mesi d'apertura del Passo ti gli amanti della neve e della montagna, ospita (da maggio ad ottobre, di solito) ne percorrono i una raccolta di ben 190 moto di diverse epoche, ripidi tornanti, affrontando senza timore le curve e automobili sportive che hanno scritto la storia aperte sul vuoto. dell’automobilismo, e si deve alla passione dei E che ora, al culmine della faticosa ascesa, pos- fratelli gemelli Alban e Attila Scheiber. sono riposarsi visitando un Museo che racconta Una scintilla scoccata pochi anni fa: nel 2012, i la storia della moto. due ebbero modo di acquistare la collezione di I due gemelli hanno creato un edificio polifunzio- un appassionato di Francoforte. nale, il Top Mountain Cross Point, che accoglie la Pochi pezzi, circa 25, che diedero inizio ad una stazione di pedaggio del passo, un ristorante, una 30 31 Ricevi Moto.it Magazine » Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione motociclistica Epoca

cabinovia e il museo delle moto. completare le strutture del museo in tempo per Una moto che potrebbe in futuro entrare a far divise secondo un criterio geografico. Lo scorso novembre sono stati inaugurati la nuo- l'inaugurazione in pompa magna, avvenuta a parte della collezione dei fratelli Scheiber... «Ogni moto e ogni marca sono descritte nei par- va cabinovia Kirchenkarbahn, con cabine a dieci metà aprile: tra gli ospiti d'onore, oltre alle auto- «Una volta la moto serviva per correre, oggi per ticolari», spiega Scheiber. Inutile provare a chie- posti, e il ristorante, tutto arredato sul tema della rità locali, anche Giacomo Agostini, che ha fatto godere un viaggio emozionale» dice Attila Schei- dere quale sia la preferita: per ognuna c'è un le- moto. L'investimento totale è stato di circa 23 mi- rimbombare la volta del museo con la voce to- ber, appassionato collezionista di moto e mac- game particolare, anche se i fratelli Scheiber non lioni di euro. nante della sua MV Agusta 3 cilindri, con tanto di chine d’epoca insieme al suo gemello. possono negare di provare un'emozione partico- Durante la stagione invernale si è lavorato per targa numero 1 sulla carenatura. Oggi nel museo ci sono 190 moto di 102 marche, lare per le Indian. Tra le chicche del Museo, ci sono una Brough Su- perior del 1939, appartenuta e guidata dal suo costruttore, mentre la medaglia per il modello più antico spetta ad una Laurin & Clement costruita nel 1905 in Boemia, cui fa buona compagnia una Indian a due cilindri del 1912. L’esposizione di 3.000 mq porta il visitatore alla scoperta del mondo, il tutto suddiviso in base alle nazioni e alle marche. Tra le rarità, anche model- li di A.J.S. BMW, DKW, Ducati, Harley-Davidson, Henderson, Honda, Indian, Matchless, Mego- la, Military, Moto Guzzi, Münch, Norton, NSU, Sunbeam, Triumph, Vincent e Zündapp. Anche gli appassionati di macchine d’epoca tro- veranno a Hochgurgl alcuni tesori rari, come una Ferrari California Spider, una Porsche Speedster, la Lotus 23 B, oppure un’Alfa Romeo del 1936 che vinse la Mille Miglia. Un vero patrimonio, di cui è quasi impossibile determinare il valore: contro (improbabili, vista la location) furti, comunque, i gemelli Scheiber hanno provveduto a stipulare un'assicurazione per sei milioni di euro. E, giusto per parlare di soldi, ricordiamo come il biglietto d'ingresso al Museo costi 10 euro: pochi, visto la quantità di veicoli esposti e la qualità della collezione. Ci sarà una rotazione di molti pezzi esposti, e si punterà anche a esposizioni temporanee e di og- getti prestati al museo da altre collezioni. All’apertura ci sarà una mostra dedicata a scoo- ter e sidecar. Già la forma esterna della costruzione è speciale, e le linee esterne si ritrovano nei locali interni. Sono stati utilizzati molti materiali naturali, come il legno, la realizzazione del progetto a cura dell’architetto Michael Broetz. 32 33 Ricevi Moto.it Magazine » Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione motociclistica On The Road

abato sono stato invitato ad una pic- prima volta in cui è uscita dalla cassa, nel 1989. RIDE IN THE USA cola gara in Baja California e sebbe- Ho cambiato tutti i cavi – acceleratore, frizione ne sia appena rientrato da una serie e decompressore – entrambe le leve e le mano- IL RESTAURO DI UNA XR 250 S massacrante di viaggi in giro per gli pole. di Pietro Ambrosioni | Un invito ad una gara in Baja California è la USA ho deciso di accettare. In teoria le iscrizioni A livello motore ho solo cambiato l’olio e il relativo sarebbero già chiuse ma l’organizzatore ha chiu- filtro: ho pronta una frizione nuova (dischi e mol- motivazione che mancava per completare il restauro di una enduro di so un occhio, a patto che a fine giornata gli dia le) ma dopo aver visto che per cambiarla devo qualche anno fa qualche foto dell’evento: accidenti, se mi dovrò aprire il motore preferisco prima testarla. fermare lungo il percorso per fare qualche scatto Steve, il mio collega fotografo nel Supercross e mi sfuma sin da subito ogni possibilità di vittoria, padrone di casa, mi ha pulito il carburatore, men- eh eh… tre io ho cambiato il manicotto di gomma che va In ogni caso questo invito improvviso mi ha an- dalla cassa filtro al carburatore stesso, visto che che costretto (finalmente!) a finire il restauro l’ho trovato crepato. della mia vetusta XR250R che sarà il mio ronzino Abbiamo tirato giù il coperchio valvole per vedere per questa breve avventura oltrefrontiera. che fosse tutto a posto, e lo abbiamo richiuso con Come vi avevo già raccontato, avevo pescato la una nuova guarnizione. mia piccola Honda a 1500 dollari l’anno scorso e Poi ho installato una nuova candela, cambia- tra sospensioni, gomme e ricambi ce ne ho spesi to catena-corona-pignone, ho messo un nuovo circa altri 700, ma adesso è “quasi” come quella passacatena sul forcellone e rifatto i freni: nuove

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pasticche del freno a disco anteriore e nuove ga- nasce del tamburo posteriore. Per non sbagliare ho sostituito tutto il vecchio li- quido del comando idraulico del freno anteriore, che era bello marrone… Per le gomme ho scelto le Maxxis IT-Desert, con- sigliate da tutti i miei amici che vanno a girare nel deserto qui attorno ed in Baja California. Hanno i tasselli piazzati in modo ideale per i ter- reni morbidi e sabbiosi, ma hanno comunque una mescola abbastanza dura da offrire una buo- na durata e allo stesso tempo resistere agli im- patti delle tante pietre che qui si trovano subito sotto alla superficie. Anche le camere d’aria sono nuove, ovviamente, del tipo rinforzato. Ultima spesa è stata quella per le sospensioni: partita da una semplice revisione si è trasforma- ta in una operazione lunga e costosa (350 dollari) perché il corpo centrale del mono era consumato e perdeva pressione. Il tecnico della MMR ha dovuto rifarlo anodizzare e ha anche ricavato un nuovo tappo inferiore dal pieno perché il ricambio non era più disponibile. Per le forcelle solo paraoli e olio nuovo. Come taratura ho optato per una taratura “be- ginner”. In un primo momento volevo dire “novice” ma Steve si è messo a ridere e io mi sono reso conto che qui in California la “novice” equivale alla “in- termediate” negli altri stati, e quelli sono già degli smanettoni di tutto rispetto. Per farla breve ho dovuto ingoiare l’orgoglio e scrivere “principiante” sul foglietto dei “settings”. L’ultima cosa che ci sarebbe da fare è revisionare il silenziatore ma i ragazzi di Pro Circuit mi hanno detto che questo particolare modello non ha lana di vetro ma solo delle camere di tipo automobili- stico, quindi non c’è nulla da fare. Per ora me lo tengo così ma mi hanno promesso che a luglio, quando sono meno carichi di lavoro, me ne costruiscono uno da zero, wow! Insomma la piccola XR è finalmente pronta: do- mani andrò un salto nel deserto per fare un pic- colo rodaggio prima di andare in Messico, vi terrò aggiornati! 36 37 Ricevi Moto.it Magazine » Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione motociclistica Editoriale

sia vicino, una figura che non ha che tecnicamente c’è davve- dei colleghi. NICO CEREGHINI mai avuto. ro un progresso, Rossi appare Al momento, naturalmente. Luca è carismatico e molto tec- molto più efficace in qualifica e Ma dopo le gomme c'è Luca. “ROSSI, nico, ma l’aiuto, secondo me, più complessivamente mi sembra A bordo pista per studiare Ros- che tecnico sarà soprattutto di anche più competitivo in gara. si e i suoi rivali, qualche volta CADALORA, tipo psicologico». E qui si fa strada l’ipotesi più nel box a osservare le opera- I dubbi li avevo anch’io: non sulle concreta delle gomme. zioni con la sua abituale serità. BENZINA FRESCA” qualità dei due personaggi, certo, Con le Michelin Valentino ha E’ la passione che li ha uniti, è ma sul contributo tecnico che un una storia più lunga, già cono- Vale che ha voluto Luca. Luca ha un ruolo tecnico nella esterno –bravo o bravissimo che sce i limiti della filosofia che Come minimo, per quello che nuova competitività di Vale? sia- possa dare a un nove volte sta dietro al prodotto, ha già posso capire io, la novità ha Forse no, di sicuro è un bell’aiuto campione del mondo. guidato senza godere di quel dato al nove volte campio- psicologico. Il parere di due esperti Di chiamare ora Luca non se ne grande appoggio, infinito, che ne del mondo una serenità parla. Di solito mi risponde al l’anteriore Bridgestone offriva diversa. come Brazzi e Lusuardi, che secondo squillo, ma da un paio ai piloti in MotoGP. E la prima fila nelle ultime tre hanno lavorato con l’uno e con di mesi ignora persino gli SMS e Tutti fanno fatica con il feeling gare, più ancora della vittoria l’altro il significato è chiaro: si prega di dell’anteriore e con il grip del di Jerez, è benzina fresca per il non disturbare. Però resta il fatto posteriore. Vale un po’ meno Dottore.

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iao a tutti! reva con la Yamaha nella stessa Invece c’è chi Luca lo ha vi- Dopo lo stre- classe. Conosco Brazzi da quan- sto e interpellato: è l’ex-pilota TECNICAMENTE C’È pitoso succes- do guidava le piccole 50 cc., tan- Claudio Lusuardi, che seguiva so di Rossi a ti anni e tanti chili fa. Valentino con la Cagiva 125 in DAVVERO UN PROGRESSO, Jerez, numero «Mi è sembrata da subito una Sport Production ed è amico 113 della sua cosa strana –mi risponde Ros- di Cadalora da anni. ROSSI APPARE MOLTO PIÙ Cgrande carriera, molti mi chie- sano al telefono- perché va bene, Seconda telefonata e il tono EFFICACE IN QUALIFICA dono se la mossa di ”assumere” Luca è molto tecnico, molto più non cambia di tanto. Cadalora si stia già rivelando tecnico di Rossi, ed era così an- «A Luca ho detto che le moto E COMPLESSIVAMENTE vincente. Conosco Valentino, che da giovane, viene dalla scuo- che guidava lui sono troppo conosco Luca, potrei provare a la dei Villa. diverse dalle MotoGP di oggi. MI SEMBRA ANCHE PIÙ rispondere direttamente; invece Ma dal bordo pista cosa puoi Lui è stato un po’ reticente e non mi fido e chiamo due perso- capire? Traiettorie, assetti, stili di fatto non mi ha chiarito il COMPETITIVO IN GARA naggi che ne sanno più di me. di guida: sono cose molto per- suo ruolo. Ma personalmente Il primo è Rossano Brazzi, il ca- sonali. Il suo ruolo non me lo sono convinto che possa es- potecnico di Vale nel biennio spiego, vorrei proprio incontrare sere molto utile a Valentino: sulle duemmezzo , nonché Luca per chiederlo direttamente in questa fase ha bisogno di capotecnico di Luca quando cor- a lui…». qualcuno di importante che gli 38 39 MOTOGPRicevi Moto.it Magazine » Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione motociclistica GP DI JEREZ

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GP DI JEREZ VALENTINO ROSSI VINCE IL GP DI SPAGNA di Giovani Zamagni | Rossi vince a Jerez e lo fa alla maniera di Lorenzo: dominando la gara dall'inizio alla fine. Completano il podio il compagno di squadra e Marquez

ittoria perentoria di Valentino Rossi, non ha visto la bandiera a scacchi non per colpa davanti a Jorge Lorenzo e Marc Mar- sua: al decimo giro è stato costretto al ritiro per quez, in una gara dominata da Valen- problemi tecnici non ancora individuati. V tino dal primo all’ultimo giro. Settimo In quel momento era settimo. Andrea Iannone, nuovamente costretto al ritiro , questa volta per un inconve- niente tecnico. Rossi fa il Lorenzo, parte a cannone e imprime subito alla corsa un ritmo irresistibile e porta a casa una vittoria importantissima, al termine di un GP reso noioso dallo strapotere del campionissimo della Yamaha. Scattato dalla pole, Rossi è andato subito al co- mando, ha resistito a un unico attacco di Lorenzo al secondo giro, e poi ha quasi passeggiato fino alla fine. Quasi, perché attorno al 19esimo- 20esimo giro, ha perso mezzo secondo: Lorenzo ha provato in tutti i modi a ricucire lo strappo, ma dopo un paio di passaggi si è arreso e si è accontentato di un secondo posto, positivo nel risultato, avvilente per il distacco subito dal compagno di squadra, con Marquez terzo e mai in partita. Il successo di Rossi è di quelli che valgono, perché ottenuto a casa dei nemici, a casa di Lorenzo e di Marquez: niente di strano, è strato stupirsi che un fenomeno così sia capace di certe imprese. DOVIZIOSO ANCORA RITIRATO, GLI ALTRI NON ESISTONO In una gara noiosissima, gli altri non sono esistiti: pedrosa ha finito quarto, Aleix Espargaro, quinto, battendo per la prima volta il compagno di squa- dra vinales, con settimo Andrea Iannone (a 26”) prima ducati al traguardo. Eh sì, perché anche questa volta Andrea Dovizioso 42 43 Ricevi Moto.it Magazine » Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione motociclistica

GP JEREZ, ORDINE DI ARRIVO

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CLASSIFICA MOTOGP 2016

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GP DI JEREZ, ROSSI "CHE BELLO STARE SUL PODIO... PIÙ IN ALTO DI LORO" di Giovanni Zamagni | Valentino commenta una gara dominata dal primo all’ultimo giro: «Sapevo di poter essere competitivo, è stato il fine settimana perfetto. Non vincevo da Silverstone, era arrivato il mio turno”. Sulla strategia: “Prima del via, un mio meccanico mi ha detto: primo dalla prima all’ultima curva”. Mi è sembrata una buona idea

numeri, crudi ma inappellabili, sono da bri- «Sentivo che era attaccato con i denti: il suo sor- vidi: 113 vittorie, 87 in 500/MotoGP, 19 anni passo è stato molto coraggioso. Per fare un para- e 250 giorni tra il primo (Brno 1996) e l’ulti- gone con il calcio, si può dire che abbia tentato un I mo (per ora) successo. Ogni volta, Valentino “tirone” da lontano, ma è andato largo e l’ho ripas- Rossi riesce a spostare l’asticella sempre più in sato. Io avevo più passo di lui e ho imposto il mio alto, a fare imprese che non sembravano più alla ritmo». sua portata: questa volta è riuscito a stare in testa dal primo all’ultimo giro, come non gli riusciva da Lorenzo si è lamentato molto del pattinamento tempo immemore. Personalmente, mi stupisco della ruota posteriore: è stato così anche per te? che ci sia ancora qualcuno che si stupisca per «Sì, quando mancavano dieci, forse anche dodici quello che è capace di fare. giri, la moto sgommava in rettilineo: lo faceva un «E’ stato il fine settimana perfetto, non ti puoi po’ anche in prova, ma in gara è stato molto più aspettare niente di meglio: sono stato subito velo- evidente. Succedeva una cosa strana: solo nel ret- ce fin da venerdì, sabato ho fatto primo nelle libere tilineo dei box, non in quello più lungo che porta e primo in qualifica, ma il massimo, naturalmen- alla curva sei (la “Dry Sach”, NDA), la gomma po- te, è stata la vittoria di oggi, che è sicuramente steriore “spinnava” e mi sono un po’ preoccupato, speciale. Non so perché, ma prima di partire per perché arrivavo alla prima curva con tanta tempe- Jerez sentivo che sarei stato competitivo, ma non ratura e non era facile inserire la moto. ne potevo avere la certezza: la mia era soprattut- Ho rallentato, anche perché mancavano ancora to una speranza. Abbiamo lavorato bene con la parecchi giri, ma nel resto del circuito si poteva squadra, concentrandoci soprattutto sulle gom- comunque guidare bene». me usate. Per la gara temevo che Lorenzo se ne potesse andare, ma ero tranquillo, perché sapevo Quanto conta questo successo a Jerez, a casa di di poter stare con lui. Poi un mio meccanico mi Lorenzo e Marquez? ha detto: “primo dalla prima all’ultima curva”. Ho «Non so: molto, moltissimo. pensato che fosse una buona idea e così ho fatto… É stato bello essere lì sul podio in mezzo a loro, ma Che gusto!». un po’ più in alto di Lorenzo e Marquez… Ma, soprattutto, è importante che sia arrivata nel Per la verità, Lorenzo ti ha passato in una curva momento giusto: dopo Silverstone, si erano impo- al secondo giro… sti Marquez, Lorenzo e Pedrosa, era arrivato il mio 48 49 Ricevi Moto.it Magazine » Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione motociclistica MotoGP

«Il mio primo obiettivo quando inizia una nuova ci sono altri problemi». stagione è vincere almeno una gara. Ce l’ho fatta sempre, tranne i due anni con la Ducati, e ci sono Rispetto all’anno scorso, ti senti più aggressivo, riuscito anche quest’anno: adesso si può comin- anche nel lavoro dentro al box? ciare a pensare anche alle altre cose. E’ un suc- «E’ stato un grande aiuto l’arrivo di Cadalora e mi cesso importante perché, se si va bene qui, solita- trovo molto bene con Silvano (Galbusera, il capo mente si va forte anche al Mugello, a Barcellona, tecnico, NDA) e Matteo (Flamigni, il telemetrico, ad Assen e in tante piste europee. Poi, diciamo la NDA), oltre che con tutti gli altri ragazzi. verità: vincere a Jerez non è come farlo, che so, in Abbiamo delle idee, effettivamente siamo più ag- Argentina, farlo a Jerez è come trionfare al Camp gressivi e anch’io quando guido riesco a capire Nou (lo stadio del Barcellona, NDA), c’è un sacco meglio cosa serve alla moto per andare forte e qui di storia. Negli ultimi anni ci sono state delle piste siamo partiti subito con una buona base: anche dove con le Bridgestone ho veramente sofferto, questo fa la differenza». mentre in passato con le Michelin ero veloce: Je- rez è una di queste, qui vinsi così nel 2007. E Bulega all’ultima curva? Esserci ancora dopo una decina d’anni dà gusto. «Oggi i miei ragazzi mi hanno fatto godere, anche Adesso, però, non bisogna pensare che vado sem- in Moto2, ma soprattutto, naturalmente, Bulega e pre così: bisogna godersi questa, perché poi ma- Bagnaia in Moto3: ciò che impressiona più di Ni- gari fra 10 giorni a Le Mans cambia tutto. colò è la maturità, perché ha fatto due staccate in- Non pensiamo al campionato, guardiamo GP per credibili all’ultimo giro senza sbagliare, senza toc- GP e cerchiamo di essere forti anche nel prossi- care nessuno, senza mandare un avversario largo. mo. In Francia, solitamente, la nostra moto va mol- Gli avversari possono solo stare zitti, sono arrivati to bene, però lì spesso piove, fa freddo: insomma, dietro. Tranne Binder, naturalmente». turno. Un successo così è importantissimo per me tissimo livello, ma io ho iniziato a usarle già avanti e per il mio team: in questo modo, non mi ricordo nella carriera». nemmeno di averla mai fatta! Vuol dire che siamo forti ed era importante fare Quanto ha influito Cadalora in questo successo? una bella gara dopo l’errore di Austin, dove pote- «Luca è molto importante: ha una grande passio- vo raccogliere molti punti: ma erano anche 25 GP ne ed esperienza, lavoriamo bene insieme. Mi dà che non cadevo, ci può stare». tanti piccoli suggerimenti sia in pista sia dentro al box». Nel warm up hai utilizzato due moto differenti: hai fatto delle ulteriori modifiche? Sei a nove (o a dieci se si considera valido anche «Dopo le FP ci sentivamo a posto, ma volevamo il successo in 750) vittorie dal primato di Agosti- provare a migliorare la M1 in frenata e in entrata di ni: lo puoi battere? curva: la mia squadra è stata grande, ha fatto un «E’ meglio non parlare di questo, sono ancora lon- ottimo lavoro, così come tutta la Yamaha». tanissimo…» (si dice che quando ti avvicini troppo ai primati di Agostini accada sempre qualcosa di Con le Michelin sembri più efficace in generale: negativo, NDA). è così? «Io sono cresciuto con queste gomme, mi sono Sono passati 19 anni e 250 giorni dal tuo primo più familiari. Le Bridgestone sono coperture di al- successo: cosa si può dire? 50 51 Ricevi Moto.it Magazine » Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione motociclistica MotoGP

ONFRONTO 2016/2015 momento è impossibile fare una previsione. GP DI JEREZ Ecco il confronto dopo 4 gare tra i pun- «Decideremo attorno al GP della Catalunya dei LO SAPEVATE CHE...? ti realizzati da alcuni piloti nel 2016 primi di giugno: naturalmente conteranno i risul- C e nella passata stagione. Marquez tati, ma non solo» ha detto Gigi Dall’Igna. di Giovanni Zamagni | Che Ducati entrerà in Moto3? Che dal 2017 le alette 82/56 (+26); Lorenzo 65/62 (+3); Rossi 58/82 Pedrosa: la HRC continua a ripetere di volerlo con- (-24); Pedrosa 40/10 (+30); Vinales 33/20 (+13); fermare, ma da qualche GP il rapporto con Dani saranno vietate? Che KTM ha programmato un sacco di test? Iannone 25/50 (-25); Dovizioso 23/67 (-44). è molto teso. All’interno del box molti sono sicu- ri che Pedrosa lascerà la Honda – con la quale, è CONFRONTO IN CASA bene ricordarlo, corre da inizio carriera – ed è an- Ecco invece il confronto tra compagni di squadra o che stata fatta un’ipotesi Yamaha. di moto: chi è arrivato più volte davanti in gara nei Non è del tutto infondata, ma la domanda è: cosa primi 2 GP della stagione (tra parentesi il confron- se ne la Yamaha di uno come Pedrosa? to in prova). Lorenzo/Rossi 2/2 (2/2); Marquez/ Pedrosa 4/0 (4/0); Dovizioso/Iannone 1/2 (2/2); RINS, ALTRO “PEZZO” PREGIATO Vinales/A.Espargaro 2/2 (4/0); Smith/P.Espar- Così, anche in Casa Honda, si pensa ad Alex Rins, garo 0/4 (1/3); Bautista/Bradl 2/2 (2/2) ritenuto praticamente all’unanimità come il nuovo pilota del futuro della MotoGP. VINALES, PEDROSA, DOVIZIOSO E IANNONE: Tutti lo vogliono, tutti lo cercano, anche la HRC, al MERCATO APERTO di là delle perplessità, chiamiamole così, di chi sta Finito il “tormentone” Lorenzo-Ducati, si va avanti vicino a Marquez (perplessità smentite dai vertici con gli altri: chi sarà a fianco di Rossi in Yamaha? della Honda, ma confermate da chi ruota attorno Chi sarà a fianco di Lorenzo in Ducati? a Rins): con un pilota già fortissimo come Mar- La Honda confermerà nuovamente Pedrosa? quez, puntare su un giovane come Rins sarebbe la «Non capisco tutta questa fretta di annunciare già scelta migliore per una Casa come la HRC. i programmi del 2017» ripete continuamente Livio Rins, però, è seguito anche dalla Yamaha, che però Suppo, Team Principal HRC. lo vorrebbe mettere nel team Tech3: Lin Jarvis, Ma quest’anno va così, non si può fare diversa- numero uno delle corse della Casa giapponese, mente. Dato per scontato il rinnovo di Marc Mar- vuole imporre la sua forza, non accetta condizioni quez (come sempre in questi casi si discute solo da nessuno. di soldi), il nuovo pilota “mercato” è naturalmente Il ragionamento di Jarvis è questo: noi siamo la Vinales: la Suzuki ha fatto tutto quello che è nel- Yamaha, abbiamo una moto molto competitiva le sue possibilità per trattenerlo, sia economica- e una grande squadra, nessuno ci può porre dei mente sia tecnicamente. paletti, nemmeno Vinales. Proprio questo aspetto Adesso la decisione spetta al pilota, che, tra l’al- rappresenterebbe l’unico dubbio di Maverick al tro, ha appena cambiato manager. La strada, per passaggio in Yamaha: lui vorrebbe portarsi i suoi la verità, sembra ormai segnata, la decisione pre- uomini, ma ci sarebbe il veto di Jarvis. sa: difficilmente Vinales starà in Suzuki, che può Tornando a Rins, la Yamaha gli offre solo un posto contare solo su una carta importante da giocare: nel team Tech3 e non quello a fianco di Rossi. l’ambiente costruito attorno al pilota. «Per la mia carriera sarebbe troppo importante MARC VDS PENSA ALL’APRILIA stare a fianco di Rossi con una moto competitiva», L’Aprilia sta crescendo, migliora GP dopo GP e ha detto giovedì in conferenza stampa lo spagno- comincia a diventare appetibile anche per qual- lo, che comunicherà la sua scelta a Le Mans. che team privato: ricordiamo che, per regolamen- Per quanto riguarda i due Andrea della Ducati, al to, se una squadra chiede una moto a una Casa, 52 53 Ricevi Moto.it Magazine » Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione motociclistica MotoGP

questa è obbligata a dargliela a non più di 2 mi- to più caldo…); 2) le caratteristiche della pista; sui cerchi: per questo motivo, le FP4 sono iniziare questioni di sicurezza, ma l’ingegnere Gigi Dall’I- lioni e 200.000 euro. Alla RS-GP sta pensando il 3)Il peso del pilota. con 15 minuti di ritardo. gna, di fatto “l’inventore” delle moderne alette, team Marc VDS, oggi in MotoGP con la Honda: tra La Michelin, quindi, ha scagionato totalmente la crede si tratti solo di una scusa. l’altro, l’Aprilia ha già sotto contratto Sam Lowes, Ducati, facendo anzi sapere che la Desmosedici è APPENDICI AERODINAMICHE: DISCUSSIONE La sua tesi è interessante. «Sicuramente tutto “parcheggiato” quest’anno in Moto2, ma già sicu- quella che consuma meno le gomme. CONTINUA è migliorabile, specie per la sicurezza, ma la mia ro di passare in MotoGP nella prossima stagione. E’ stato comunque deciso di usare la carcassa Tutte le Case hanno le appendici aerodinamiche, domanda è: è più sicura una moto che sta con la dalla costruzione più rigida per tutta la stagione, le “alette” su cupolino e carenatura: ormai non se ruota anteriore attaccata all’asfalto o una che im- MICHELIN: NON C’E’ PACE PER IL GOMMISTA mentre per l’anteriore la Michelin vorrebbe che i ne può più fare a meno. penna continuamente in uscita di curva? FRANCESE team decidessero tra la 34 e la 36 (disponibili en- Ma i costruttori giapponesi continuano ad ave- Sono disponibile a migliorare il regolamento Il costruttore francese ha fatto sapere le cau- trambe in diverse mescole), per poter concentrare re dei dubbi e sabato c’è stata una riunione della per aumentare la sicurezza, ma bisogna ragio- se che hanno portato al “dechappamento” meglio il lavoro, ma non tutti sono d’accordo. MSMA (l’associazione delle Case costruttrici) per nare bene e non deve essere penalizzato chi ha della gomma posteriore di Scott Redding du- Insomma, problemi continui, a cui s’è aggiunta arrivare a una regolamentazione: a breve verrà co- iniziato per primo lo studio delle appendici rante le prove di sabato in Argentina: 1) L’alta l’intossicazione che ha colpito sabato ben cinque municata la decisione. aerodinamiche. temperatura dell’asfalto (ma venerdì faceva mol- dei dieci meccanici che montano gli pneumatici Intanto si continua a discutere, soprattutto per In definitiva, mi auguro che i regolamenti cambino

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Ducati Corse Gigi Dall’Igna, con l’obiettivo di far del V4 stretto, si rompono tanti piccoli particolari. crescere i piloti giovani da portare poi in MotoGP. Dall’Igna, tra l’altro, è molto legato alle piccole ci- HOSPITALITY, ORMAI SIAMO AL DELIRIO lindrate, con le quali è diventato “grande” ai tempi Con l’arrivo del motomondiale in Europa, sono dell’Aprilia. tornate anche le hospitality, sempre più grandi, Nel 2017 potrebbe debuttare anche un’altra Casa, addirittura immense in qualche caso (Honda HRC la TM di Pesaro, con una moto affidata all’efficien- e Pramac), delle vere e proprie case da montare e te struttura di Luca Boscoscuro, che già schiera smontare da un GP all’altro: per allestirle, ci voglio- una TM Moto3 nel CIV. no 16 ore di lavoro di 5-6 persone. Una goduria, soprattutto quando ci saranno due APRILIA, PROBLEMI DI VIBRAZIONI GP uno attaccato all’altro: ormai siamo al delirio. L’Aprilia sta facendo ogni sforzo per diventare competitiva, ma l’impresa, naturalmente, è tutt’al- IO L’AVEVO DETTO tro che semplice. Uno dei problemi da risolvere è Manuel Pecino (giornalista spagnolo), venerdì po- quello dell’affidabilità: niente di particolarmente meriggio: «Difficilmente Valentino Rossi vincerà grave (le RS-GP sono sempre arrivate al traguar- un GP quest’anno». Classifica GP Spagna: 1. Rossi do, cadute a parte), ma per le eccessive vibrazioni 2. Lorenzo 3. Marquez.

in maniera corretta e rispettosa». KTM: GIA’ PROGRAMMATI UN SACCO DI TEST Per il momento, però, Dall’Igna ha perso la sua La KTM spinge sempre più forte sul progetto Mo- battaglia: l’intenzione è quella di eliminare le ap- toGP e ha programmato una lunga serie di test. pendici aerodinamiche a partire dal 2017. Nei prossimi mesi Mikka Kallio e Karel Abraham proveranno a Brno, poi i collaudatori gireranno SUZUKI: IMPORTANTI EVOLUZIONI AL MUGELLO a Valencia e Misano, mentre il giorno dopo il GP In Suzuki si continua a lavorare per rendere più d’Austria la KTM “debutterà” assieme a tutte le competitiva la GSX-RR. Anche a Jerez sono con- altre moto. tinuati i confronti tra il telaio 2015 e il 2016, anche Confermato anche che disputerà il GP di Valencia se poi, sabato, si è preferito continuare con la ver- come wild card. sione più conosciuta per non creare confusione. Per il GP d’Italia dovrebbe arrivare uno sviluppo DUCATI PRONTA PER ENTRARE IN MOTO3 importante per il motore: Ormai è molto più che solo un’indiscrezione, ma è «Speriamo non sia troppo tardi per convincere Vi- praticamente una certezza: la Ducati debutterà in nales a rimanere» ha commentato un po’ amareg- Moto3 nei prossimi anni. giato il team manager Davide Brivio. E’ un progetto che vuole il direttore generale di 56 57 Ricevi Moto.it Magazine » Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione motociclistica MotoGP

altre circostanze vulnerabile. Questo è un pilota Andrea Dovizioso “normale”, non il fenomeno pagato 25 milioni di 7 In qualifica è andato oltre ogni aspettativa, in euro (per due anni) dalla Ducati. gara stava facendo il suo più che dignitosamente Incomprensibile. e sarebbe stato di gran lunga il miglior pilota Du- cati al traguardo. Marc Marquez In questo momento, è lui il valore aggiunto della 8 Ci mette sempre una pezza e, questa volta, Desmosedici. Tenace. è stato anche capace di amministrare: all’inizio ha provato a tenere in tutti i modi il passo di Lo- Aleix Espargaro renzo, quando ha visto che non ce la faceva, ha 7 Ha guidato bene, finalmente più veloce e rallentato vistosamente. senza commettere errori: battere il compagno di «Terzo a due decimi o a 5” dal secondo non cam- squadra è sempre positivo. In ripresa. bia nulla» ha filosofeggiato, facendo buon viso a cattivo gioco. Maturato? Maverick Vinales 5 Il nuovo “pezzo da 90” del mercato piloti non Dani Pedrosa può permettersi di prendere paga da Espargaro. 6 Alla fine, il distacco dal compagno di squa- Distratto. dra è dignitoso (3”3), ma solo perché Marquez ha rallentato. E’ nervoso, ai ferri corti con la Hon- Andrea Iannone da, particolarmente penalizzato dalla nuova car- 4 In grandissima difficoltà per tutto il fine -set cassa rigida delle Michelin. Anonimo. timana, in prova, in qualifica, in gara.

LE PAGELLE DEL GP DI SPAGNA di Giovani Zamagni | Dieci, anzi, 10 e lode per Rossi, immenso; 7 a Lorenzo, incomprensibile; 8 a Marquez che è maturato e 7 al Dovi per la tenacia

Valentino Rossi biamenti, eccetera, eccetera, eccetera. E pensa- 10 Il fine settimana perfetto: pole position, re, che c’è ancora qualcuno che si stupisce delle vittoria e giro veloce. In questo GP, Valentino ha sue qualità. Immenso. colpito sotto tutti gli aspetti: velocità, determi- nazione, costanza di rendimento, partenza, primi Jorge Lorenzo giri, controllo della situazione. 7 Il secondo posto, contro un Rossi così, è na- Dei suoi numeri, tutti da primato, colpisce la ca- turalmente un buon risultato, forse il migliore ot- pacità di vincere 19 anni e 250 giorni dopo il pri- tenibile, ma lo spagnolo non ha convinto in gara e mo successo del 1996 in 125: per riuscirci, devi nel fine settimana è stato ancora una volta alta- ricominciare da capo un sacco di volte, metterti lenante, come peraltro avviene dall’inizio dell’an- costantemente in discussione, adattarti ai cam- no: a tratti imbattibile (nelle FP1 e nelle FP2), in 58 59 Ricevi Moto.it Magazine » Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione motociclistica MotoGP

YAMAHA M1 9 Qui ha dato una gran paga a tutti: equilibra- ta, veloce, relativamente gentile con le gomme.

HONDA RC213V 7,5 Al di là dei tempi fatti da Marquez in prova, è sempre sembrata in difficoltà, difficile da mettere a punto e da gestire.

DUCATI DESMOSEDICIGP 4 Anche la Suzuki soffre le nuove gomme Mi- chelin: un passo indietro rispetto ai primi GP.

SUZUKI GSX-RR 6 Anche la Suzuki soffre le nuove gomme Mi- chelin: un passo indietro rispetto ai primi GP.

APRILIA RS-GP 6 Qualche progresso, soprattutto in prova. Ma le altre MotoGP sono lontanissime.

Video Nel finale ci ha messo una pezza, ma ha sofferto pre sfruttando il traino di qualcuno. In gara, però, troppo. Scoraggiato. sprofonda: bisogna lavorare diversamente.

Pol Espargaro Stefan Bradl 5 Rifila 9 secondi al compagno di squadra: è 4 Lento in prova, lento in gara. l’unico aspetto positivo. Alvaro Bautista 5 In qualifica ha sfiorato per ben due volte la 5 Guida bene, sbaglia poco, è veloce: sta cre- Q2 e in gara non stava facendo male, ma è ca- scendo. duto, vanificando la possibilità di un discreto ri- sultato. Michele Pirro 6 Ha faticato, ma era al debutto su questa pi- sta difficilissima. Considerando che è un collau- 4 Irriconoscibile. Dispiace soprattutto per i datore, fa anche troppo grandi sforzi, non ripagati, di Lucio Cecchinello.

Hector Barbera Bradley Smith 4 In prova fa sempre faville, ma (quasi) sem- 4 Sempre peggio. 60 61 Ricevi Moto.it Magazine » Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione motociclistica MotoGP

velocità in uscita di curva. Lorenzo ha provato a tornare sotto, fermato poi GP DI SPAGNA È sembrata noiosa perchè Valentino ultimamen- da uno spin eccessivo, che hanno patito tutti poi, te vince stupendo, nel senso che succede quan- mentre Marquez ha fatto i suoi conti e con l'e- LA GARA RACCONTA DA DANILO PETRUCCI do meno te lo aspetti, mentre stavolta è stato un sperienza dell'anno scorso ha preferito portare a Danilo Petrucci veste i panni di giornalista fa la sua analisi del GP di Spagna martello alla Lorenzo. casa un sempre ottimo podio e i punti. 2016 È stata difficile invece per i piloti, lottare per 27 In campionato prende il largo. giri con una moto che non sta ferma e con un de- È stata brutta vederla da casa ma quando sono grado gomme a cui non eravamo più abituati, in partiti davanti Rossi, Lorenzo, Marquez e Pedro- più Jerez con una MotoGP è un catino stretto con sa a tirare il gruppo ci hanno messo ben poco a tutti i tipi di curve e guidare una moto del genere seminare tutti. su una pista così piccola significa non avere un Una di quelle gare che quei quattro li vedi all'inizio attimo di respiro. e poi ne ritrovi tre sul podio. Metti anche un elettronica meno sofisticata che Con Jerez ci sono stati tre differenti vincitori in restituisce al pilota il compito di gestire ancora di quattro gare, sempre quelli lì, certo, però ogni più la manopola del gas, con tanti cavalli sotto il gara è stata una sorpresa. sedere. Per questo non vedo l'ora di tornare.

ncora Vale, e sono nove vittorie nella una situazione di equilibrio precario. sola Jerez in carriera. Non vinceva da È sembrata noiosa la gara a guardarla da fuori, tanto lì, e l'ha fatto come non face- con gli occhi e le informazioni da pilota invece A va da tanto, cioè primo dalla prima leggi un weekend difficile, soprattutto per la mia all'ultima curva, con Lorenzo in grado di attac- e la nostra Ducati. carlo solo per un centinaio di metri. Lì a Jerez avevamo fatto dei test privati nello "Costruito" gliel'ho sentito ripetere spesso, co- scorso novembre ed eravamo andati forte, più struito il weekend, costruita la gara, costruita la forte di una Honda allora in crisi. Invece i dati dei qualifica e anche la moto perfetta. test hanno solo confuso le idee poiché la Michelin Come piccoli pezzi da comporre, curva per curva, ha portato gomme differenti per la gara. turno per turno, millimetro dopo millimetro per Il problema per tutti è stato lo spin, vale a dire il bilanciare una moto e una confidenza superiori. pattinamento della gomma posteriore in accele- Bisognava guidare da dottore, precisi, per gestire razione, che fa perdere stabilità ma soprattutto 62 63 Ricevi Moto.it Magazine » Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione motociclistica MotoGP

CARLO PERNAT PERNAT LA SCELTA DI DUCATI «Mossa giusta. Un campione, se si libera, lo devi «Aspetto le mosse Ducati, cercando, se posso, di prendere e questo è il momento giusto. Non lo accorciare i tempi. DOVI O IANNONE CON LORENZO? era invece quando presero Rossi. Sentire le altre squadre non servirebbe comun- di Nico Cereghini | La decisione è già presa? Quando sapremo la Una scelta di Gigi (Dall’Igna): lui ha vinto due ti- que: si sa tutto di tutti, ogni pilota è conosciuto toli mondiali con Jorge, e lo aveva già cercato per per quello che può prendere e quello che può formazione Ducati 2017? Simone Battistella (per Dovizioso) e Carlo Pernat la scorsa stagione. Di una cosa però sono un po’ dare. Ma credo che prima di Barcellona sarà dif- (per Iannone) fanno luce sui tempi e giudicano l’ingaggio di Lorenzo stupito: dell’entità dell’ingaggio. ficile sapere qualcosa. Evidentemente Audi deve essere intervenuta, Io vedo comunque tre piloti per tre moto ufficiali: perché non credo che Ducati da sola avrebbe po- Iannone, Dovi e Viñales per Suzuki, Ducati e Ya- tuto sostenerla e nemmeno che il main sponsor maha; nessuno resterà a piedi». abbia aumentato il suo supporto». Altro da aggiungere? Domanda diretta: chi resterà con Lorenzo? BATTISTELLA BATTISTELLA «Che vedo Andrea Dovizioso molto sereno nelle «Non lo so, in certi giorni credo che la decisione scelte, nella comunicazione, nelle decisioni. sia già stata presa, in altri no. Ha fatto un salto di qualità. Io soffro quando vedo Ducati deve ragionare: come si costruisce il team un pilota, non soltanto Andrea, giudicato per migliore? Il pilota di punta ce l’hai, i due li cono- quello che ha fatto in passato. sci da quattro anni ormai. Anche questa sarà una E lui ha lavorato tanto per cambiare e crescere: decisione di Gigi». adesso è più forte di prima».

PERNAT PERNAT «Non credo che la decisione sia già stata presa. «Lorenzo passa da 8 a 12.5 milioni di euro l’anno, C’era un po’ di vantaggio per Iannone e poi, dopo che poi era l’ingaggio che aveva preso a suo tem- quello che è successo, ora i due piloti sono alla po Vale. Rossi aveva dei suoi spazi da gestire in pari. Credo che Ducati sceglierà in autonomia, autonomia, e Jorge credo di no. senza ascoltare Lorenzo. Se si porterà dietro Forcada? Perché i due piloti sono ben conosciuti, e più che Qualcuno dei suoi passerà in Ducati di sicuro: è la tecnica conterà l’opportunità». una necessità naturale per qualunque pilota, e Ducati avrà comunque i suoi ingegneri di pista e il Quali saranno i tempi?Barcellona e quindi giu- opo la conferma di Ducati, che ha uf- per Andrea Iannone. suo telemetrista». ficializzato l’accordo con Lorenzo a gno, come ha detto Paolo Ciabatti? BATTISTELLA partire dal 2017, la curiosità di tutti è Cominciamo: come giudicate la mossa Ducati? «Io sono curioso di sapere cosa vorrebbe Ducati legata al secondo pilota del prossimo SIMONE BATTISTELLA D e quindi cosa pensa Dall’Igna; ancora non ci ho futuro: chi dei due Andrea sarà al fianco di Jorge? «Mossa corretta. Si tratta di un progetto partito parlato. Credo che dovrebbe fare in fretta, però, Dovizioso oppure Iannone? con Dall’Igna tre anni fa: ricostruire la reputazio- perché tra le opzioni 2017 potrebbero esserci Sulla opportunità di scegliere l’uno o l’altro, natu- ne tecnica Ducati. Su questo progetto si è alline- non solo Yamaha e Suzuki, che alla fine perderà ralmente gli appassionati si dividono e i lettori si ato Andrea fin dal suo primo contratto con Duca- Viñales, ma anche la stessa Honda. sono già espressi numerosi al riguardo, tenden- ti, che questo chiedeva. Dani Pedrosa potrebbe anche saltare. zialmente a favore del forlivese. E se la moto, da Cenerentola che era, è diventata E’ un momento particolare, entra anche KTM, Allora, per fare un po’ di chiarezza, abbiamo attraente in due anni, per Dovizioso che era stato penso che sia record di Case, e ci sono più moto ascoltato i due manager dei piloti Ducati di oggi: chiamato a svilupparla è una grande soddisfazione. ufficiali che piloti competitivi». per il Dovi Simone Battistella e Carlo Pernat Jorge Lorenzo ha vinto e sta vincendo tanto». 64 65 Ricevi Moto.it Magazine » Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione motociclistica

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AMA SUPERCROSS ROUND 15, FOXBORO Quarta affermazione stagionale per Roczen, a Davalos a 250SX. Titolo rimandato a New York per Dungey

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l Supercross AMA torna nel New England impegnati a contendersi il terzo posto. Dungey ha continuato a perdere terreno, finen- Il terzo posto di Dungey allunga la sua serie di per la prima volta dal 1990 offrendo un Roczen è riuscito a passare Dungey già nel primo do in lotta con Anderson per il terzo gradino del successi, portando a trentuno i suoi podi conse- grande spettacolo con Ken Roczen che ri- giro. podio; il confronto è andato a vantaggio di Dun- cutivi. «Sono partito bene, ma non sono riuscito a I esce contro ogni previsione a rimandare la Dopo qualche scambio, però, il campione della gey solo al quindicesimo giro quando il pilota tenere il vantaggio» ha commentato il campione. conquista del terzo titolo di Ryan Dungey. KTM ha dovuto mollare la presa davanti ad un Husqvarna ha commesso un errore. «Ma ho tenuto la testa alta e ho continuato a Al pilota KTM bastava guadagnare solo due punti Roczen autore di un ritmo per lui insostenibile. «La gara è stata fantastica» ha commentato spingere. Ci vediamo il prossimo weekend, quan- su Roczen e Dungey stava svolgendo diligente- Dungey è anzi finito sotto attacco da parte di Roczen. «E il posto mi è piaciuto fin dal primo do vedrò di concludere il mio lavoro. mente il suo compito con il sesto holeshot della Tomac, che alla terza tornata lo ha passato arri- momento. Non possiamo fare altro se non continuare a la- stagione, ma al Gillette Stadium si è visto il Roc- vando ad insidiare Roczen, il quale è poi riuscito La pista era davvero insidiosa e difficile in certi vorare». zen dei giorni migliori. ad assicurarsi la vittoria solo grazie ad alcuni punti – ci siamo rimboccati le maniche e siamo Il gap fra Dungey e Roczen è di 43 punti a due Partito un po’ indietro, il tedesco della Suzuki ha doppiaggi in cui ha conquistato il margine neces- riusciti a conquistare la vittoria. gare dalla fine, il che significa che a Ryan basterà dato vita ad una furiosa rimonta piazzandosi in sario – nove secondi – ad arrivare al traguardo in Il Team ha lavorato davvero duro durante la setti- non perdere più di 18 punti dal rivale per aggiu- seconda posizione davanti a Tomac ed Anderson, tranquillità. mana, e finalmente si iniziano a vedere i risultati». dicarsi il terzo titolo – il secondo consecutivo – 68 69 Ricevi Moto.it Magazine » Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione motociclistica SX U.S.A.

mentre Anderson, staccato di 70 punti, è ormai Davalos ha preso vantaggio su Stewart, che a sua matematicamente escluso dal discorso titolo. volta ha perso il posto d’onore in favore di Martin, Nella 250SX l’holeshot è andato ad Alix, rapida- capace di recuperare su Davalos e insidiarlo in al- mente sorpassato da McElrath e Stewart, che cune curve. Con il passare dei giri, però, Davalos hanno dato vita ad un duello per la prima posizio- è riuscito ad allungare fino a tagliare il traguardo ne. Stewart ha preso la testa subito dopo le who- con quasi quattro secondi di margine. ops prendendo un po’ di vantaggio su McElrath Stewart, con il suo terzo posto, allunga in clas- e Bowers. sifica generale con cinque punti di vantaggio su Già al secondo giro però Davalos è riuscito a sali- Plessinger, solo quinto, quattordici su Martin con re in posizione podio passando Bowers. due gare alla fine. Il Supercross resta sulla Costa Secondo al settimo giro, il pilota Husqvarna ha Est per la penultima prova il prossimo fine setti- preso la testa all’ottavo giro mentre McElrath, au- mana ad East Rutherford, New Jersey, nella me- tore di un errore sul salto del traguardo, ha perso tropolitan area di New York. il terzo posto in favore di Martin. LEGGI TUTTE LE CLASSIFICHE 70 71 Ricevi Moto.it Magazine » Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione motociclistica

MXGP GLI SCATTI PIÙ SPETTACOLARI DEL GP DEL MESSICO Foto di Massimo Zanzani 72 73 Ricevi Moto.it Magazine » Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione motociclistica

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