Magnani Def-3

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Magnani Def-3 ARTI VISIVE E PATRIMONIO CULTURALE Lauro Magnani Immagini del sacro Produzione artistica e rappresentazioni di soggetto religioso a Genova tra XVI e XVIII secolo Vol. I RICERCARICERCA Collana Arti visive e patrimonio culturale 8 Collana diretta da: Lauro Magnani Comitato Scientifico: Maria Giulia Aurigemma Arnauld Brejon de Lavergnée Marcello Fagiolo Peter Lukehart Lauro Magnani Giuseppe Pavanello Serena Romano Paolo Rusconi Immaculada Socias Chen Wangheng Lauro Magnani Immagini del sacro Produzione artistica e rappresentazioni di soggetto religioso a Genova tra XVI e XVIII secolo Vol. I è il marchio editoriale dell’Università di Genova Il volume è stato stampato con un contributo dell’Università degli Studi di Genova, Fondi DIRAAS Crediti fotografi ci British Museum, Londra; Frederick Clarke (Archivio DIRAAS); Collezione Banca Carige, Genova; Collezione Banco BPM, Genova; Ermitage, San Pietroburgo; Enrico Polidori (Archivio DIRAAS); Galleria Sabauda, Torino; Gallerie degli Uffizi, Gabinetto Disegni e Stampe, Firenze; Hessischen Landesmuseum, Darmstadt; Kunstmuseum, Dusseldorf; Kupfertstich Kabinett, Dresda; Luigino Visconti, Genova; Metropolitan Museum of Art, New York; Minneapolis Institut of Art, Minneapolis; Musée des Beaux-Arts, Caen; Musée des Beaux-Arts, Nantes; Musée des Beaux- Arts, Rouen; Musée du Louvre, Parigi; Musée National du Palais de Compiegne, Compiegne; Musées Royaux d’Art et d’Histoire, Bruxelles; Musei di Strada Nuova, Genova; Museo Civico, Pavia; Museo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti, Genova; Museo del Prado, Madrid; Museo di Sant’Agostino, Genova; Pinacoteca Civica, Savona; Royal Library, Windsor Castle; Ponce Museum of Art, Ponce; Staatliche Museum, Berlino; Staatsgalerie, Stoccarda; Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici, Arcidiocesi di Genova, Genova; Victoria and Albert Museum, Londra. Si ringraziano per la disponibilità e la collaborazione: la Sagep Editori, l'Ufficio Beni Culturali dell'Arcidiocesi di Genova, il Servizio Beni Culturali del Comune di Genova, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e le province di Imperia, La Spezia e Savona e Banca Carige S.p.A. Il presente volume è stato sottoposto a double blind peer-review secondo i criteri stabiliti dal protocollo UPI © 2019 GUP Gli autori rimangono a disposizione per gli eventuali diritti sulle immagini pubblicate. I diritti d’autore verranno tutelati a norma di legge. Riproduzione vietata, tutti i diritti riservati dalla legge sul diritto d’autore Redazione e bibliografia: Valentina Borniotto Realizzazione Editoriale: GENOVA UNIVERSITY PRESS Piazza della Nunziata, 6 - 16124 Genova Tel. 010 20951558 Fax 010 20951552 e-mail: [email protected] e-mail: [email protected] http://gup.unige.it/ ISBN: 978-88-94943-84-9 (versione a stampa) (versione eBook) ISBN: 978-88-94943-85-6 (versione eBook) Finito di stampare dicembre 2019 Stampato presso Grafiche G7 Via G. Marconi, 18 A - 16010 Savignone (GE) e-mail: [email protected] SOMMARIO Premessa 11 CAPITOLO 1 Committenza e arte sacra a Genova dopo il concilio di Trento 15 CAPITOLO 2 Cultura laica e scelte religiose: artisti, committenti e tematiche del sacro in età barocca 79 2.1 Una religiosità laica intorno alla metà del secolo: tematiche tra storia biblica e rivelazione 82 2.2 Sapienza dei gentili e rivelazione: l’Orfeo Eucaristico 91 2.3 Agostino Mascardi: amore per l’antico e sincretismo religioso 94 2.4 Soggetti morali «sotto il simbolo d’una tavola di pittura» 109 2.5 Interpretazioni del soggetto sacro fra culto e pietà privata 114 2.6 La continuità di un linguaggio «narrativo» tra potere civile e didattica religiosa 137 2.7 Le nuove esigenze celebrative: San Francesco Saverio e San Gaetano di Thiene 154 2.8 Glorie e trionfi negli apparati a fresco 169 2.9 Meditazione, visione, estasi mistica 181 2.10 Dalle pene del Purgatorio al premio celeste: la predica e l’immagine 200 2.11 Le Confraternite tra scelte laiche e funzione religiosa 210 2.12 Gesto e retorica 215 2.13 Ideologia religiosa e visione laica, verso la dissoluzione di un’unità 232 CAPITOLO 3 Scelta decorativa e rappresentazioni religiose nel Settecento 261 Bibliografia 345 9 PREMESSA È sembrato opportuno riunire in questo volume tre scritti dati alle stampe in tempi diversi, esiti di ricerche condotte a partire dagli anni settanta del Novecento: considerare insieme questi contributi permette così di avere un primo panorama ampio di quella ricchissima produzione artistica di soggetto religioso realizzata a Genova e nei territori della Repubblica dagli anni del Concilio di Trento fino allo scorcio finale della società ancien régime. Una produzione dove fede, devozione, catechesi si intrecciano con le vicende della società, dell’economia, del potere laico, della cultura di quei secoli. I manufatti e i temi esaminati sono parte di un progetto comunicativo che si articola in proposte diverse, dalle grandi committenze volute dalla gerarchia ecclesiastica locale, dagli ordini e dalle congregazioni religiose maschili e femminili, agli interventi dei membri dell’aristocrazia dominante, alle richieste delle diverse comunità parrocchiali, al manifestarsi di una pietà popolare. Gli artisti rispondono alle molteplici esigenze con le loro eccezionali qualità tecniche, con la capacità, sempre più evidente in quegli anni tra Cinquecento e sviluppo del secolo barocco, di coinvolgere emotivamente il pubblico. In questa volontà di comunicare sono impegnati i più significativi artisti espressi dalla scuola locale, in grado di elaborare modelli atti a rispondere a nuove richieste: è il caso di un protagonista della produzione artistica della seconda metà del Cinquecento, come Luca Cambiaso, capace di orientare la sua arte strumentalmente al rapporto tra immagine e meditazione, o i grandi frescanti del XVII secolo, impegnati a tradurre efficacemente l’istanza didattica con quella decorativa. In parallelo alle soluzioni elaborate in sede locale, la chiamata di artisti provenienti da altri contesti culturali è il segno dell’attenta considerazione da parte della committenza per arrivare ad individuare artisti adatti per sviluppare nuove soluzioni, vere svolte nella proposta comunicativa: 11 è il caso della scelta precocissima di Rubens per realizzare l’innovativa pala dell’altar maggiore del Gesù, o di Barocci, di cui è così ben compresa la pittura di affetti espressa nella grande pala in cattedrale, o delle soluzioni di Puget che proprio nello spazio religioso coniuga la statuaria in soluzioni pienamente barocche. In questo primo volume è lo sviluppo diacronico dell’espressione artistica ad essere privilegiato nel rapporto con la vicenda della chiesa locale, ma appaiono, in questo contesto generale, già temi caratterizzanti l’analisi storico artistica, dalla lettura iconologica, allo studio della struttura comunicativa, alle strategie che gli artisti sviluppano attraverso gesto ed espressione per coinvolgere il pubblico all’interno dello spazio sacro rappresentato. Nell’esaminare questa produzione si dovrà sempre cercare di contestualizzarla in una macchina complessa dove il medium visivo convive con la parola, con la musica, con quella pluralità che caratterizza i dispositivi comunicativi nel luogo religioso e che, tanto più nell’unità delle arti del barocco, coinvolgono i sensi in rapporto alle pratiche liturgiche e alla continua ricerca di creare le condizioni più efficaci per una catechesi popolare, per la preghiera individuale e della comunità, per la meditazione, infine per una trionfale e condivisa rappresentazione del sacro. 12 14 CAPITOLO I COMMITTENZA E ARTE SACRA A GENOVA DOPO IL CONCILIO DI TRENTO I decenni successivi alla conclusione del Concilio di Trento videro susse- guirsi una serie di vicende significative e drammatiche per la Repubblica di Genova. In quegli anni la venuta del Visitatore Apostolico, inviato nel 1582 dal papa Gregorio XIII, sembra qualificarsi come momento fondamentale del tentativo di penetrazione in ambito locale della chiesa post-tridentina ro- mana e nello stesso tempo si ricollega agli episodi del «quadriennio critico» del 1575-781 che aveva portato ad intrecciarsi sul campo genovese tensioni politiche, sociali ed economiche con l’intervento dei grandi centri di potere, in particolare la chiesa di Roma e la monarchia spagnola. I dissidi interni fra nobili vecchi e nobili nuovi erano giunti, nel marzo 1575, alla fase più acuta, con l’insurrezione dei «popolari» e la secessione de- gli aristocratici2, dando luogo alla cosiddetta guerra dei due portici. È stato notato come manchi per quel delicato e fondamentale momento «una rico- struzione complessiva»3; a questo si deve aggiungere che, mentre una serie di studi di notevole interesse è venuta a sondare comunque i fatti di quegli anni, è rimasto ancora quasi totalmente da esaminare il problema dei rapporti tra chiesa locale, governo e sede pontificia negli ultimi decenni del secolo. D’altra parte sembra necessario partire proprio da quei frangenti degli anni 1575-76 – che videro impegnato direttamente e con un ruolo centrale nel tentativo di ricomposizione della critica situazione genovese l’emissario della Santa Sede, il Cardinal Morone4 – per porre in evidenza alcune circostanze, alcuni termini importanti nel rapporto tra chiesa locale e chiesa di Roma che possono costituire un supporto ad un primo esame della produzione d’arte sacra e della relativa committenza laica o religiosa. 15 CAPITOLO 1 Come nota il Savelli, l’intervento pacificatore della Santa Sede e del legato a latere erano guidati dal
Recommended publications
  • Genova Disegnatrice
    Materiali d’arte genovese collana a cura di Daniele Sanguineti Disegno genovese Dal Bergamasco all’Accademia di Paggi a cura di Daniele Sanguineti testi di Valentina Frascarolo Daniele Sanguineti sagep editori Sommario I saggi del volume sono stati sottoposti a doppia revisione Kansas City, the Nelson Atkins Museum of Art Intorno a un disegno di Giovanni Battista Castello il Bergamasco anonima (Double-Blind Peer Review). Londra, British Museum per la pala di San Sebastiano Lucca, palazzo Mansi Il volume è stato pubblicato con i contributi del Marsiglia, Musée des Beaux Arts (e su Gaspare Forlani intagliatore e scultore) Dipartimento di Italianistica, Romanistica, Antichistica, New York, The Pierpont Morgan Library Daniele Sanguineti Arti e Spettacolo (Università degli Studi di Genova) Oporto, Università di Oporto, facoltà di Belle Arti 6 Palermo, Galleria Regionale di Palazzo Abatellis Parigi, Musée du Louvre, Département des Arts Graphiques Stoccarda, Staatgalerie Torino, Biblioteca Reale Washington, National Gallery of Art Genova ‘disegnatrice’ Weimar, Klassik Stiftung Considerazioni sugli allievi di Giovanni Battista Paggi e della Galleria Creatini & Landriani (Sestri Levante) Luigino Visconti (Genova) ha realizzato le foto delle e l’Accademia di Giovan Carlo Doria opere relative alle !gure 1, 10, 12-13 e alle tavole I-III. Valentina Frascarolo 24 L’editore è a disposizione degli eventuali detentori di diritti di riproduzione delle illustrazioni che non sia stato possibile rintracciare. Referenze fotogra!che Ringraziamenti Tavole Austin, Blanton Museum of Art, The University of Texas, Un particolare ringraziamento ad Alberto Beniscelli, The Suida-Manning Collection Massimo Guerrini e Francesca Vismara (Università degli 64 Berlino, Staatliche Museen zu Berlin, Kupferstichkabinett Studi di Genova - DIRAAS).
    [Show full text]
  • Storia Pittorica Della Italia Dell'abate Luigi Lanzi
    STORIA PITTORICA DELLA ITALIA DELL’ABATE LUIGI LANZI ANTIQUARIO DELLA R. CORTE DI TOSCANA TOMO SECONDO PARTE SECONDA OVE SI DESCRIVONO ALTRE SCUOLE DELLA ITALIA SUPERIORE , LA BOLOGNESE , LA FERRARESE , E QUELLE DI GENOVA E DEL PIEMONTE BASSANO A SPESE REMONDINI IN VENEZIA 1795 - 1796 [1] DELLA STORIA PITTORICA DELLA ITALIA SUPERIORE LIBRO TERZO SCUOLA BOLOGNESE Abbiam osservato nel decorso di questa opera che la gloria del dipingere, non altrimenti che quella delle lettere e delle armi, è ita di luogo in luogo; e ovunque si è ferma ha perfezionata qualche parte della pittura meno intesa da' precedenti artefici o meno curata. Quando il secolo sestodecimo eclinava all'occaso non vi era oggimai in natura o genere di bellezza, o aspetto di essa, che non fosse stato da qualche professor grande vagheggiato e ritratto; talché il dipintore, voless'egli o non volesse, mentre era imitatore della natura, dovea esserlo a un tempo de' miglior maestri, e il trovar nuovi stili dovea essere un temperare in questo o in quell'altro modo gli antichi. Adunque la sola via della imitazione era aperta per distinguersi all'umano ingegno; non sembrando poter disegnar figure più maestrevolmente di un Bonarruoti o di un Vinci, o di aggraziarle meglio di Raffaello, o di colorirle più al vivo di Tiziano, o di muo[2]verle più spiritosamente che il Tintoretto, o di ornarle più riccamente che Paolo, o di presentarle all'occhio in qualunque distanza e prospetto con più arte, con più rotondità, con più incantatrice forza di quel che già facesse il Coreggio. Questa via della imitazione batteva allora ogni Scuola; ma veramente con poco metodo.
    [Show full text]
  • ATTI DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA Nuova Serie – Vol
    ATTI DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA Nuova Serie – Vol. XLVI (CXX) Fasc. I DINO PUNCUH All’ombra della Lanterna Cinquant’anni tra archivi e biblioteche: 1956-2006 a cura di Antonella Rovere Marta Calleri - Sandra Macchiavello ** GENOVA MMVI NELLA SEDE DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA PALAZZO DUCALE – PIAZZA MATTEOTTI, 5 Influsso della cancelleria papale sulla cancelleria arcivescovile genovese: prime indagini Credo di dovermi scusare, preliminarmente, se il titolo di questa co- municazione contiene due equivoci: il primo riguarda lo stesso termine di cancelleria arcivescovile, difficilmente accertabile in ambito genovese, per cui dovrò più correttamente limitarmi ad indagare le eventuali influenze del documento pontificio su quello vescovile; il secondo deriva dall’accenno alle prime indagini che purtroppo potrebbero essere anche le ultime, almeno stando all’esiguità e alla frammentarietà della documentazione rintracciata 1 e ai risultati conseguiti. ——————— * Pubbl. in Papsturkunde und europäisches Urkundenwesen. Studien zu ihrer formalen und rechtlichen Kohärenz vom 11. bis 15. Jahrhundert , a cura di P. H ERDE e H. J AKOBS (« Archiv für Diplomatik », Schriftgeschichte Siegel-und Wappenkunde, 7), Köln-Weimar-Wien 1999, pp. 39-60. 1 Sono stati consultati i seguenti fondi ecclesiastici ed edizioni: Archivio di Stato di Ge- nova, Monastero di Santo Stefano ; G. F ALCO , Le carte del monastero di San Venerio del Tino, I (1050-1200) , II (1200-1300) , Torino 1920-1933 (Biblioteca della Società Storica subalpina, XCI/1 e 2); Le carte del monastero di San Siro di Genova (952-1328) , a cura di M. C ALLERI - S. M ACCHIAVELLO - M. T RAINO , Genova 1997-1998 (Fonti per la storia della Liguria, V-VIII); Le carte del monastero di San Benigno di Capodifaro (secc.
    [Show full text]
  • Birth Year Obtained Individually from the Web Table 2: Dalai Lamas and Regents Since 1678
    TABLE OF CONTENTS Age of Appointment Time Series (Tables 1A and 1B) Birth year obtained individually from the web Table 2: Dalai Lamas and Regents since 1678 http://en.wikipedia.org/wiki/Politics_in_Tibet Age of Appointment Cross Section http://en.wikipedia.org/wiki/Religion_in_the_United_States Birth year obtained individually from the web, by phone and email Age of Appointment of CEOs http://www.time.com/time/nation/article/0,8599,1227055,00.html Birth year obtained individually from the web Age of Appointment of Doges in Venice http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_Doges_of_Venice Birth year obtained individually from the web Age of Appointment of Doges in Genoa http://en.wikipedia.org/wiki/Doge_of_Genoa Birth year obtained individually from the web Age of Appointment of Cardinals The Cardinals of the Holy Roman Church - Consistories of the XX Century http://www.fiu.edu/~mirandas/consistories-xx.htm Birth year obtained individually from the web TABLE 1A: REIGN AND AGE AT APPOINTMENT CATHOLIC ANGLICAN EPISCOPAL LUTHERAN M.SYNOD Pope reign age Archbishopreign age Presiding Bishopreign age President reign age Pius VI 1775-1799 63 F. Cornwallis1768-1783 55 W. White 1789-1789 41 Pius VII 1800-1823 57 J. Moore 1783-1805 53 S. Seabury 1789-1792 60 Leo XII 1823-1829 63 C. Manners-Sutton1805-1828 50 S. Provoost 1792-1795 50 Pius VIII 1829-1830 67 W. Howley 1828-1848 62 W. White 1795-1836 39 Gregory XVI 1831-1846 65 J. Sumner 1848-1862 68 A. Griswold 1836-1843 70 Pius IX 1846-1878 54 C. Longley 1862-1868 68 P.
    [Show full text]
  • Laura Stagno Figurae Mariae Iconography of the Virgin and Of
    Laura Stagno Figurae Mariae Iconography of the Virgin and of Her Biblical Prefigurations in Early Modern Decorative Cycles in the Republic of Genoa UDC: 75.04(450.42Genoa)”15/16” Laura Stagno University of Genoa, Italy [email protected] In the last years of the 16th century and then in the 17th century, the Republic of Genoa became an advanced laboratory for the dissemination of Marian images, in some cases reinforced by the association with the biblical heroines who were consid- ered to be the Virgin’s prefigurations in the Old Testament. The richness and complexity of the typological parallels between such crucial iconographies as Mary’s Assumption and her Immaculate Conception on the one hand, and the figures of Eve (a negative typus), Judith and Esther on the other hand, developed in post-Tridentine literature and homiletics, found a per- suasive visual translation in frescoes by prominent Genoese painters such as Andrea Ansaldo, Giulio Benso, Giovanni Battista Carlone and Domenico Piola, often commissioned by religious orders, as militant art aimed at asserting Catholic doctrines. Keywords: Genoese 17th century painting, Genoese fresco cycles, biblical prefigurations of Mary, Eve, Judith, Esther, Jael, Assumption, Immaculate Conception “Glorious Queen, and Merciful Advocate” – this is how the Jesuit Vincenzo Bruno, building on a long and rich tradition rooted in patristic literature, defined the Virgin Mary in the address to the reader that opens his influential Meditations on the Virgin’s festivities, first published in 1585 and frequently reissued. 1 These two se- mantic poles - the glory on the one hand, and the role of mediatrix2 on the other hand - are at the centre of the celebration of the Madonna’s role undertaken by a vast number of Catholic authors and preachers in the Triden- tine and post-Tridentine era.
    [Show full text]
  • Francesco Maria Niccolò Gabburri: Incisioni E Scritti Del ‘Cavalier Del Buon Gusto’
    UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PISA FACOLTA’ DI LETTERE E FILOSOFIA Scuola di Dottorato in Storia delle Arti Visive e dello Spettacolo TESI DI DOTTORATO DI RICERCA (L-ART/02; L-ART/04) Francesco Maria Niccolò Gabburri: incisioni e scritti del ‘Cavalier del Buon Gusto’ CANDIDATA TUTOR Dott.ssa Martina Nastasi Chiar.mo prof. Vincenzo Farinella COORDINATORE DEL DOTTORATO Chiar.ma prof.ssa Cinzia Maria Sicca Bursill-Hall Ciclo dottorato XXIII 0 1 INDICE INTRODUZIONE _______________________________________________________ p. 4 I CAPITOLO. «IL CAVALIER DEL BUON GUSTO» ______________________________ p. 8 I.1 «Non sine labore»: genesi di un’idea di arte ________________________________ p. 8 I.2 Le Vite di pittori ___________________________________________________ p. 31 II CAPITOLO. «PER CAMMINARE CON TUTTA SINCERITÀ E CHIAREZZA»: CATALOGHI DELLA COLLEZIONE GABBURRI _________________________________________________ p. 41 II.1 La collezione di grafica: pratiche di acquisto e scelte di «finissimo gusto» _______ p. 41 II.2 Nuovi cataloghi della collezione Gabburri ______________________________ p. 60 II.3 Analisi del Catalogo di disegni e stampe ___________________________________ p. 66 III CAPITOLO. TRA COLLEZIONISMO E BIOGRAFISMO _________________________ p. 78 III.1 «Per maggior comodo dei dilettanti»: stampe e biografie a servizio dei lettori ___ p. 78 III.2 «Commodità veramente singularissima»: la stampa di traduzione ____________ p. 89 III.3 Donne «virtuose» e «spiritosissime»: attenzione per l’arte al femminile ________ p. 99 TAVOLE _____________________________________________________________ p. 108 APPENDICE DOCUMENTARIA ____________________________________________ p. 124 - Catalogo di stampe e disegni (Fondation Custodia-Institut Néerlandais Parigi, Collection Frits Lugt, P. I, Inv.2005-A.687.B.1, cc. 65-134v) __________________________________________________ p. 126 - Appunti sullo stato dell’arte fiorentina (Fondation Custodia-Institut Néerlandais Parigi, Collection Frits Lugt, P.II, Inv.
    [Show full text]
  • Exhibition Checklist: a Superb Baroque: Art in Genoa, 1600-1750 Sep 26, 2021–Jan 9, 2022
    UPDATED: 8/11/2020 10:45:10 AM Exhibition Checklist: A Superb Baroque: Art in Genoa, 1600-1750 Sep 26, 2021–Jan 9, 2022 The exhibition is curated by Jonathan Bober, Andrew W. Mellon Senior Curator of Prints and Drawings National Gallery of Art; Piero Boccardo, superintendent of collections for the City of Genoa; and Franco Boggero, director of historic and artistic heritage at the Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, Genoa. The exhibition is organized by the National Gallery of Art, Washington, and the Scuderie del Quirinale, Rome, with special cooperation from the City and Museums of Genoa. The exhibition is made possible by the Robert Lehman Foundation. Additional funding is provided by The Exhibition Circle of the National Gallery of Art. The exhibition is supported by an indemnity from the Federal Council on the Arts and the Humanities. Press Release: https://www.nga.gov/press/exh/5051.html Order Press Images: https://www.nga.gov/press/exh/5051/images.html Press Contact: Laurie Tylec, (202) 842-6355 or [email protected] Object ID: 5051-345 Valerio Castello David Offering the Head of Goliath to King Saul, 1640/1645 red chalk on laid paper overall: 28.6 x 25.8 cm (11 1/4 x 10 3/16 in.) National Gallery of Art, Washington, Rosenwald Collection Object ID: 5051-315 Giovanni Benedetto Castiglione The Genius of Castiglione, before 1648 etching plate: 37 x 24.6 cm (14 9/16 x 9 11/16 in.) sheet: 37.3 x 25 cm (14 11/16 x 9 13/16 in.) National Gallery of Art, Washington, Gift of Ruth B.
    [Show full text]
  • Fonti E Studi Per La Storia Dell'università Di Genova 5
    FONTI E STUDI PER LA STORIA DELL’UNIVERSITÀ DI GENOVA 5 ATTI DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA Nuova Serie – Vol. XLIII (CXVII) Fasc. II Tra i palazzi di via Balbi Storia della facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Genova a cura di GIOVANNI ASSERETO GENOVA MMIII NELLA SEDE DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA PALAZZO DUCALE – PIAZZA MATTEOTTI, 5 L’insegnamento della storia dell’arte Ezia Gavazza, Maurizia Migliorini, Franco Sborgi 1 1. Gli sviluppi della disciplina storico-artistica tra ateneo e istituzioni pubbli- che, dall’Ottocento al secondo dopoguerra Mentre Roma vedeva nascere nel 1901 la prima cattedra italiana di Sto- ria dell’arte con Adolfo Venturi 2, la facoltà di Filosofia e Lettere di Genova solo nel 1921 inseriva questo insegnamento a statuto, lasciandolo tuttavia vacante fino al 1929, nonostante sia oggi noto che Venturi stesso aveva proposto nel 1925 la cattedra genovese a Mary Pittaluga 3. Eppure la cono- scenza storico artistica a Genova aveva radici lontane e proprio legate alla facoltà di Filosofia e Lettere, nella quale era docente di primo piano il padre barnabita Giovanni Battista Spotorno. Quest’ultimo, erudito, letterato e filologo insigne, fondatore nel 1827 del « Giornale ligustico di scienze, lettere ed arti », era titolare della cattedra ——————— 1 Il primo paragrafo è di M. Migliorini, il secondo di E. Gavazza, il terzo della stessa Mi- gliorini e di F. Sborgi. 2 Adolfo Venturi aveva già resa operante a Roma nel 1896 la Scuola di perfezionamento in Storia dell’arte attraverso la quale si erano formati i primi ispettori storici dell’arte delle So- printendenze alle gallerie e i primi professori di storia dell’arte specializzati per gli istituti di istruzione secondaria, nonché i primi professori ordinari delle principali università italiane, come Pietro Toesca, docente nel 1907 a Torino, Lionello Venturi 1914 Pisa, 1915 Torino, e Roberto Longhi, Firenze 1949.
    [Show full text]
  • 14 GIOVANNI MARIA BOTTALLA Detto RAFFAELLINO Savona, 1613 - Milano, 1640
    Maison d ’Art Tableaux anciens - Objets d ’art S.C.S. Corsini & Cie Park Palace - 27, avenue de la Costa - MC 98000 Monaco Tel (377) 97 97 11 60 Fax (377) 97 97 11 61 Internet site: http://www.oldmasters.com E-mail Monaco: [email protected] Maison d ’Art Presenta / Presents LE MERAVIGLIE DELL’ARTE IMPORTANT OLD MASTER PAINTINGS 25 marzo - 25 aprile 2005 25 March - 25 April 2005 Maison d’Art - Monaco (Monte Carlo) In copertina Cover illustration GIOVANNI MARIA BOTTALLA detto RAFFAELLINO Bacco e Arianna nell’isola di Nasso Bacchus and Ariadne on the Island of Naxus Catalogo n. 14 Catalogue no. 14 © Copyright 2005 by Edizioni Maison d’Art Monaco Tutti i diritti riservati All rights reserved LE MERAVIGLIE DELL’ARTE IMPORTANT OLD MASTER PAINTINGS Maison d’Art - Monaco (Monte Carlo) 25 marzo - 25 aprile 2005 25 March - 25 April 2005 Consulenza scientifica Consultative Committee Hugh Brigstoke Maria Cristina Chiusa Arabella Cifani Frank Dabell Gigetta Dalli Regoli Daniele de Sarno Prignano Mina Gregori Sir Denis Mahon Camillo Manzitti Franco Monetti Filippo Pedrocco Annalisa Scarpa Sonino Robert B. Simon Nicola Spinosa David Stone Marco Tanzi Marietta Vinci-Corsini Tiziana Zennaro Autori delle schede del catalogo Authors of Catalogue Entries Hugh Brigstoke [H.B.] Maria Cristina Chiusa [M.C.C.] Arabella Cifani [A.C.] Frank Dabell [F.D.] Gigetta Dalli Regoli [G.R.] Daniele de Sarno Prignano [D.S.P.] Mina Gregori [M.G.] Camillo Manzitti [C.M.] Franco Monetti [F.M.] Filippo Pedrocco [F.P.] Annalisa Scarpa Sonino [A.S.S.] Robert B. Simon [R.B.S.] Nicola Spinosa [N.S.] Marco Tanzi [M.T.] Marietta Vinci-Corsini [M.V.C.] Coordinamento della mostra Exhibition Coordinator Silvia Bonfante - 5 - Cura e redazione del catalogo Catalogue edited by Frank Dabell Tiziana Zennaro Traduzioni Translation Frank Dabell (Italiano-Inglese): cat.
    [Show full text]
  • Scarica Il Magazine In
    Cambi Auction Magazine - rivista quadrimestrale/four monthly Anno I - Numero 01 - Maggio/May 2011 CAMBI AUCTION MAGAZINE Q U A D R I M E S T R A L E D ’ I N F O R M A Z I O N E D E L L A C A M B I C A S A D ’ A S T E 01 IL PITTORE DEL PERSEO The perseus painter I GIOIELLI BUCCELLATI Buccellati jewelry ARTE PRIMARIA: ARTE PER CIASCUNO E NON PER TUTTI Primary art: art for all but not for everyone H O U S E S A L E V I L L A L A F E M A R A F a m i g l i e R e y d i V i l l a r e y e C i s a A s i n a r i d i G r é s y CALENDARIO ASTE 2011 LUNEDÌ ARTE MODERNA 2 MAGGIO E CONTEMPORANEA LUNEDÌ ARTI PRIMARIE 2 MAGGIO DALL’ AFRICA E OCEANIA MERCOLEDÌ GIOVEDÌ HOUSE SALE 11-12 MAGGIO VILLA OGLIANICO MERCOLEDÌ ARTI DECORATIVE 8 GIUGNO DEL XX SECOLO E DESIGN GIOVEDÌ VENERDÌ ANTIQUARIATO 9-10 GIUGNO E DIPINTI ANTICHI LUNEDÌ ARGENTI, GIOIELLI 26 SETTEMBRE E OROLOGI LUNEDÌ MARTEDÌ DIPINTI DEL XIX 26-27 SETTEMBRE E XX SECOLO MARTEDÌ 27 SETTEMBRE ARTE ORIENTALE MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ ANTIQUARIATO 28-30 SETTEMBRE E DIPINTI ANTICHI Cataloghi a richiesta e disponibili sul sito www.cambiaste.com Cambi Casa d’Aste - Castello Mackenzie - Mura di San Bartolomeo, 16 - 16122 Genova - Tel.
    [Show full text]
  • Repertorio Di Fonti Sul Patriziato Genovese
    Soprintendenza Archivistica per la Liguria Repertorio di fonti sul Patriziato genovese scheda n° 4 compilatore: Andrea Lercari, aggiornata al 21/09/2010 famiglia: Airolo Altre forme del nome: Airoli, de Airolo, Ayrolo, Ayrolus, de Ayrolis, Ayrollo. Albergo: Negrone Titoli: Patrizio genovese, marchese di Rivalta, conte consignore di Sala Famiglie aggregate (solo per le famiglie capo-albergo): Feudi: Rivalta Scrivia; Sala (Monferrato) Arma gentilizia: «D’azzurro alla quercia terrazzata sul terreno di verde, sinistrata da un leone d’oro». Nota storica: Famiglia di origine popolare, tradizionalmente considerata originaria della villa di Godano, in Val di Vara nell’entroterra di Levanto, gli Airolo ebbero ascrizione al patriziato genovese in vari rami, riconducibili a un comune stipite ma sostanzialmente distanti e indipendenti tra loro, i quali con diversa fortuna e in epoche differenti si affermarono nella vita politica, nell’economia e più in generale nella società genovesi. Quali che siano le origini più remote della famiglia, è accertato dal XVI secolo il suo radicamento nella villa di Granarolo, che la tradizione vuole derivare il proprio nome dall’originario toponimo Airolo, da cui Grande Airolo e infine Granarolo, un’area collinare agricola sulle alture di Genova, fuori la porta di San Tomaso, ove sorgevano numerose residenze estive di facoltosi cittadini genovesi e contraddistinta da tre importanti fondazioni ecclesiastiche: la chiesa di Santa Maria (la parrocchiale, nella parte alta), quella di San Rocco (nella parte bassa) e il convento dei Padri di San Francesco da Paola, nella cui chiesa, dedicata a Gesù e Maria, gli Airolo ebbero i propri sepolcri gentilizi. La linea dei primi Airolo ascritti nel 1528 La prima linea della famiglia fu ascritta al Liber Civilitatis sin dal 1528 con Nicolò de Ayrolo, aggregato all’albergo Negrone.
    [Show full text]
  • Da Zoagli a Portofino
    Tratta 12 da Nervi a Genova Porto Antico Lunghezza complessiva 11,1 km Tempo di percorrenza 4 h 20’ Dislivello totale 90 m Percentuale percorso in salita 18 % Percentuale percorso in discesa 18 % Percentuale sentiero su fondo naturale 0 % Percentuale sentiero su asfalto 98 % Percentuale sentiero su selciato 0% Percentuale sentiero su altro tipo di fondo 2% Descrizione generale: la tratta 12 del Sentiero Liguria ha inizio dal porticciolo di Genova Nervi e, attraversando i quartieri di Levante e la “città vecchia” di Genova, termina nell’area del Porto Antico. Pur sviluppandosi su percorsi urbani la tappa mostra comunque tratti di notevole interesse paesaggistico e storico-culturale, toccando il Monumento ai Mille di Quarto, il pittoresco borgo di Boccadasse, il Lungomare di Corso Italia, sino ad giungere ai famosi Palazzi dei Rolli di Genova, Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO. Da Nervi parte anche la “variante alta” che risale le pendici del monte Moro, passa per la frazione di Apparizione e si ricongiunge con il percorso principale all’altezza della foce del torrente Sturla. A cura di LABTER Parco di Portofino e CE Parco Beigua Descrizione del percorso Dal Porticciolo di Nervi il Sentiero Liguria prevede diverse possibilità per giungere al Porto Antico di Genova: percorrendo il lungomare che, attraversando i quartieri di Quinto, Quarto dei Mille e Sturla, porta sino a giungere a Boccadasse; risalendo le pendici del Monte Moro per poi giungere ad Apparizione e ridiscendere verso il mare per incrociare nuovamente il percorso principale all’altezza della foce del torrente Sturla; Con i mezzi pubblici: bus AMT che percorrono la stessa via Aurelia (n° 31 o la via pedemontana linea n° 17) o con la rete ferroviaria metropolitana Genova Nervi - Quinto – Quarto – Sturla – Brignole.
    [Show full text]