APRILE 2015 N.3 SPED. IN ABBONAMENTO POSTALE 70% DCB ROMA

SULLA MOTOGP SVENTOLA IL TRICOLORE CON ROSSI, DOVIZIOSO E IANNONE. NON ACCADEVA DAL 2006

CHE PODIO! TEST

MENSILE DELLA FEDERAZIONE MOTOCICLISTICA ITALIANA MENSILE DELLA FEDERAZIONE MOTOCICLISTICA ITALIANA YAMAHA SR 400 HONDA CROSSRUNNER CIV I TEST A MISANO CAIROLI VS VILLOPOTO ESCLUSIVA 15.076 Es Retro-Vespa.pdf 1 30/03/15 12:27

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di MARIO ALBERTO TRAVERSO

Ne avevamo bisogno! Di questo inizio di mondiale. Di tre bandiere italiane che UN INIZIO VINCENTE CHE hanno riempito il podio della Moto GP. In quell’urlo di gioia liberatorio di Valentino ASPETTAVAMO DA NOVE Rossi che festeggia la vittoria nel primo GP della classe regina, c’è tutto il nostro mondo che ritrova orgoglio e risultati. Sì, ANNI; E ORA AVANTI COSÌ perché sulla classe di Rossi non c’è biso- gno di aggiungere altra letteratura a pa- gine già epiche, ma sul podio tricolore c’è qualcosa da aggiungere. Vedere salire le tre bandiere italiane con le note del nostro inno a incoronare Rossi, Dovizioso e Iannone, era una cosa che aspettavamo dal 2006. Nove anni sono lunghi per un risultato sportivo, ma alla fine l’egemonia spagnola si è finalmente interrotta. Certo colpisce molto che Rossi ci fosse anche nove anni fa, anche se sul secondo gradino dietro a Capirossi e prima di Melandri. Basterebbe questo a di- mostrare come il motociclismo, nonostante un’incredibile evoluzione tecnica, privilegi ancora una volta il fattore umano, quella classe e quella determinazione che fanno la differenza. Doti che dividono gli sportivi dai campioni, ed i campioni dai fuoriclasse. È giusto che Rossi abbia vinto con pieno merito e che sia lui il simbolo di una riscossa che parla italiano. Sì, perché dopo il Valentino nazionale troviamo altri due italiani che fanno parte della generazione successiva, e troviamo una moto come la Ducati che, seppur con capitali tedeschi, ha ritrovato quel sapere tutto italiano che ci inorgoglisce. E poi un ritorno a quei valori del motociclismo che si coniugano in una sorta di “terzo tempo” naturale. Dopo una battaglia furibonda e appassionante, complimenti, sorrisi, strette di mano fra Rossi, Dovizioso e Iannone; questo è da sempre il motociclismo, questi i suoi valori. Uno spirito sportivo vero e che fa ancora scuola rispetto a tanti altri sport, magari più blasonati e seguiti, ma che vivono sulle sterili polemiche piuttosto che sulla concretezza. Sul quel podio di Doha si sono magicamente dissolte le incertezze e la rassegnazione degli ultimi anni che hanno colpito non solo lo sport ma anche l’industria. Un inizio che simboleggia un’inversione di tendenza perché non c’è solo la MotoGp. Alle spalle dei tre ma- gnifici protagonisti troviamo infatti una nutrita pattuglia di giovani italiani in Moto 3 (Bastianini, Antonelli, Bagnaia, Fe- nati e i nostri giovanissimi del San Carlo Team Italia): ben 9 italiani, molti già pronti alla vittoria, e confortanti presenze in Moto 2. Insomma la primavera sportiva non poteva iniziare in modo migliore guardando anche a quello che ci aspetta ad Arco di Trento con il Mondiale con il confronto fra Cairoli, Villopoto, Desalle e Nagl e quello che suc- cede in casa nostra, nelle nostre attività. Numeri in crescita fra gli iscritti alle gare con particolare riferimento ai giovani con il Motocross junior ed il Mini Enduro. Anche per le giovani leve l’inverno è finito ed inizia il confronto vero con le competizioni: credo che indipendentemente dai risultati avremo modo di raccogliere soddisfazioni in ogni categoria, dal Civ alle Minimoto. In molte regioni, non tutte purtroppo, c’è tanto entusiasmo e voglia di investire sulle attività sportive territoriali e come FMI, faremo il possibile per sostenere ed incoraggiare soprattutto chi si impegna. Continuiamo a parlare con le Autorità ad ogni livello e vogliamo incrementare i nostri rapporti con altri interlocutori di primaria impor- tanza: gli Autodromi e le Industrie. Insieme vogliamo dare vita a iniziative e progetti che abbiano al centro i motociclisti e le loro problematiche, ad iniziare dai costi. Il prossimo maggio sarà il momento per tirare le prime somme non solo sportive, ma anche per fare il punto sulle iniziative, perché inizieremo a gettare le basi per le attività del 2016. La partenza è stata bruciante, un holeshot eccezionale. Adesso continuiamo a gas aperto!

PAOLO SESTI

MENSILE DELLA FEDERAZIONE MOTOCICLISTICA ITALIANA MENSILE DELLA FEDERAZIONE MOTOCICLISTICA ITALIANA Presidente Federazione Motociclistica Italiana

N. 3 APRILE 2015 1 SOMMARIO MOTITALIA Presidente FMI PAOLO SESTI Direttore Responsabile GIULIO GORI Editore Federazione Motociclistica Italiana Ufficio Comunicazione Viale Tiziano 70 - 00196 Roma 1 EDITORIALE Tel. 06 32488601 Fax 06 32488640 12 MOTOMONDIALE Email: [email protected] IL TRIPLETE Redazione: AZZURRO Francesco Dragonetti Simone Schiavetti 16 MOTOCROSS Test: Marco Comellini MONDIALE Hanno collaborato: Alessio I DUELLANTI: Aldrovandi, Gianluca Avenoso, Nereo Balanzin, Massimo Clarke, VILLOPOTO Stefano Fonzo, Maria Guidotti, VS CAIROLI Francesca Marozza, Marco Masetti, Pasquale Parisi, Roberto 24 MOTOCROSS Pontiroli Gobbi, Raffaele Prisco, AD ARCO Mario Alberto Traverso LA SFIDA IRIDATA Foto di copertina: Mirco Lazzari Foto: Archivio FMI, Comellini, 26 CIV Lazzari, Milagro, Studio Zac, Taglioni. PROVE GENERALI Progetto grafico, impaginazione: A MISANO Marco Bertulu Rivista cartacea 28 MOTORALLY Registrazione del tribunale BOTTURI PARLA di Roma n. 33/213 DELLA DAKAR del 18.02.2013 Rivista telematica 30 ATTUALITÀ Registrazione del tribunale FORMAZIONE FMI di Roma n. 36/213 del 18.02.2013 TURISMO 32 Stampa MOTOGIRO FRA Winner Italia s.r.l. ROCCHE E CASTELLI Strada Campolimpido, 1 00019 Tivoli Roma

TEST Pubblicità FMI 46 Ufficio Marketing HONDA tel. 06 32488503 - Fax 06 32488600 CROSSRUNNER Email: [email protected] 52 MERCATO Motitalia in forma cartacea è YAMAHA: SCELTE inviato a tutti i Moto Club, case CORAGGIOSE costruttrici- accessori e Istituzioni 56 TEST ANNO 68 N. 3 YAMAHA SR 400 N. 3 APRILE 2015 62 SHOPPING

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N. 3 APRILE 2015 3 Scrivete a [email protected] o [email protected]

AVVOCATO a cura dell’Avv. GUIDO MARTINELLI CONFERMATO E STABILIZZATO IL 5 PER MILLE

on la Circolare n. 13/E/2015 l’Agenzia delle En- di persone di età non inferiore a 60 anni, o nei confronti di trate illustra le tempistiche e le principali novità soggetti svantaggiati in ragione delle condizioni fisiche, psi- relative la procedura di ammissione al beneficio chiche, economiche, sociali o familiari. La domanda di iscri- del cinque per mille per gli enti del volontaria- zione e la relativa dichiarazione sostitutiva sarà da presentare to e le associazioni sportive dilettantistiche alla per ogni singolo esercizio finanziario, così come ogni anno luceC delle modifiche apportate al beneficio ad opera della saranno pubblicati gli elenchi dei beneficiari. Resta inoltre Legge di Stabilità 2015. Difatti, il contributo del cinque per invariato il giorno di scadenza: il 7 maggio. mille, oltre ad essere stato confermato dal 2015 come forma L’apertura del canale telematico per la presentazione delle stabile e permanente di finanziamento di settori di rilevanza domande, invece, per l’esercizio finanziario 2015 è fissato sociale, è stato finalmente anche disciplinato nelle modali- al 26 marzo 2015: lo si può effettuare tramite i servizi tele- tà di rendicontazione e di recupero delle somme attribuite matici Fisconline o Entratel. Invariato è anche il termine per attraverso la L. n. 190/2014 che non ha modificato, invece, la presentazione della dichiarazione sostitutiva dell’atto di le finalità, le tipologie di soggetti beneficiari, le modalità di notorietà (con copia del documento di identità del legale accesso al contributo e quelle di pubblicazione degli elenchi rappresentante) attestante il possesso dei requisiti che dan- degli enti iscritti, ammessi o esclusi, nonché i criteri per l’ero- no diritto al contributo, che è confermato al 30 giugno di gazione delle somme attribuite. In particolare, la disposizione ciascun esercizio finanziario per il quale è stata presentata richiamata, al fine di assicurare trasparenza ed efficacia nell’u- la domanda di iscrizione. Tale autocertificazione va inviata, tilizzazione della quota del cinque per mille, prevede l’ema- all’Ufficio del CONI territorialmente competente in relazione nazione di un apposito decreto di natura non regolamentare alla propria sede legale, incaricato anch’esso della verifica dei del Presidente del Consiglio dei ministri che definirà proprio contenuti delle certificazioni. “le modalità di redazione del rendiconto, dal quale risulti in Eventuali regolarizzazioni tardive della propria posizione sa- modo chiaro e trasparente la destinazione di tutte le somme ranno, invece, da effettuare entro il 30 settembre, purché i erogate ai soggetti beneficiari, le modalità di recupero delle requisiti per l’accesso al beneficio sussistessero alla data ori- stesse somme per violazione degli obblighi di rendiconta- ginaria di scadenza dei termini, mediante versamento F24 zione, le modalità di pubblicazione nel sito web di ciascuna della sanzione di 258 euro, non compensabile. amministrazione erogatrice degli elenchi dei soggetti ai quali La Circolare conferma che entro il 14 maggio saranno dispo- è stato erogato il contributo, con l’indicazione del relativo im- nibili sul sito dell’Agenzia gli elenchi dei beneficiari distinti per porto, nonché le modalità di pubblicazione nello stesso sito categoria, nonché l’elenco generale degli ammessi al bene- dei rendiconti trasmessi”. Anche per il 2015, dunque, una ficio, con il dettaglio delle scelte ricevute, dell’importo cor- quota dell’IRPEF relativa ai redditi 2014 può essere destina- rispondente sia alle scelte espresse che a quelle generiche, ta, per quanto di nostro stretto interesse, a sostegno delle nonché il totale dell’importo spettante, in modo che i legali associazioni sportive dilettantistiche, riconosciute ai fini spor- rappresentanti di enti ed associazioni, che vi rilevino dati non tivi dal CONI, che svolgono una rilevante attività di interesse aggiornati, abbiano tempo per chiedere la correzione degli sociale. La Circolare fornisce una sintesi degli adempimenti errori entro il 20 maggio, mediante i modelli AA7/10 e AA5/6. pratici da porre in essere ai fini dell’ammissione al contribu- Viene quindi fornito uno specchio riepilogativo delle princi- to per l’esercizio 2015 e per quelli successivi, con esclusivo pali scadenze di riferimento: riguardo agli enti del volontariato e alle associazioni sportive 7 maggio: iscrizione telematica all’Agenzia dilettantistiche. Per quanto concerne le associazioni sportive 14 maggio: pubblicazione dell’elenco delle associazioni dilettantistiche destinatarie del 5 per mille, l’Agenzia con- sportive dilettantistiche iscritte al beneficio ferma che sono ammesse al beneficio le ASD che siano in 20 maggio: possesso dei seguenti requisiti: presentazione delle istanze all’Agenzia per la costituite ai sensi dell’art. 90 della legge 27 dicembre 2002, correzione di errori di iscrizione negli elenchi n. 289; 25 maggio: pubblicazione elenco aggiornato degli enti e possesso del riconoscimento ai fini sportivi rilasciato dal CONI; delle associazioni iscritti al beneficio affiliazione ad una Federazione sportiva nazionale o ad una 30 giugno: invio delle dichiarazioni sostitutive all’Ufficio del disciplina sportiva associata o ad un ente di promozione Coni competente per territorio sportiva riconosciuto dal CONI; 30 settembre: regolarizzazione della domanda di iscrizione presenza nell’ambito dell’organizzazione del settore giova- e/o delle successive integrazioni documentali nile; effettivo svolgimento in via prevalente di attività di avvia- Per quanto riguarda le modalità di rendicontazione dobbia- mento e formazione allo sport dei giovani di età inferiore a mo rimanere in attesa dell’emanazione di apposito prean- 18 anni, ovvero di avviamento alla pratica sportiva in favore nunciato decreto.

4 N. 3 APRILE 2015 Cosa c’è di meglio di un casco capace di assorbire gli urti? Un casco che è anche in grado di evitarli.

I caschi Arai sono ideati e costruiti per offrire la massima protezione in caso di impatto. La verità è che, con la tecnologia e i materiali disponibili oggi, tutti i caschi hanno dei limiti per quanto riguarda il livello di assorbimento di un impatto. Per questo motivo, stiamo cercando un modo per aiutarvi a evitare gli impatti. È l’idea che sta alla base del nostro standard R75: costruire una calotta più Una calotta più resistente e liscia ci consentirà arrotondata, liscia e resistente in grado di rimbalzare più facilmente sugli di rimbalzare sugli ostacoli più facilmente ostacoli in caso di incidente. generando forze rotazionali minori. Nessun casco può eliminare completamente il rischio. In Arai, invece, lavoriamo perchè un ggiorno si possa dire il contrario.

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A TUTTO OFFROAD: CROSS ENDURO E QUAD ENDURO ASSOLUTI Cinque su cinque. È que- sto il terrificante bottino conquistato da Antoi- ne Meo agli Assoluti d’Italia (in foto a sinistra). Il francese ha vinto tutte le tappe fin qui disputate, compresa l’ultima dello scorso 22 marzo a Spole- to, dove ha preceduto Salvini e il finlandese Ereo Remes in una gara caratterizzata dalla pioggia e dal terreno scivoloso. L’assoluta di Campionato è la fotocopia del podio di Spoleto. Ora per Alex Salvini c’è tempo per lavorare e per studiare le contromosse il prossimo round degli Assoluti si correrà il 28 giugno a Fabbrica Curone (AL).

MOTOCROSS Ponte a Egola ha ospitato lo scor- so 29 marzo la 1° gara dell’Italiano Motocross Senior e Femminile, e nella 125 è stato Felice Compagnone (nella foto al centro) a stupire tutti, vincendo entrambe le gare compresa la manche Supercampione. Nella Veteran Over 48, trionfo in MX1 per Tiziano Peverieri e vittoria in MX2 per Andrea Coturri. Nella Superveteran Over 48 invece è stato Manlio Giachè ad imporsi in MX1, mentre Furio Franceschi ha portato a casa la MX2. Tra le ladies, vittoria di Francesca Noce- ra. Il prossimo appuntamento con l’Italiano Mo- tocross Senior e Femminile è fissato per il 25 e 26 aprile a Mondavio (PU) Nel momento in cui scriviamo invece (11-12 aprile) partirà da Faenza il Campionato Italiano Motocross 2015 mentre a San Severino Marche ci sarà il 2° Round dell’Italia- no Motocross Junior (selettiva Zona centro/sud) Guarda il video QUAD Erano ben 86 i piloti presenti a Savignano per la seconda prova del campionato Quad che nella Fx 1 ha visto trionfare Andrea Cesari davanti a Simone Mastronardi e Mauro Perazzolo. Nella FX2, invece, il pilota di casa Mattia Papa, pur non riuscendo a conquistare l’hole shot, ha chiuso in testa la gara, vincendo davanti a Gianmarco Mo- naci e Giovanni Guzzo. I protagonisti del tricolore Quad torneranno in pista il 25 e 26 aprile, mente il 18 e 19 aprile sarà la volta del primo round dell’I- taliano Quadcross e Sidecarcross.

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INIZIATO IL TRICOLORE SUPERMOTO C’è poco da fare, il Campionato Italiano Supermoto è spettacolo puro. Di per sé lo sliding è una disciplina adrenalinica, che mischia pista e offroad, salti e derapate; se a questo si aggiungono i grandi campioni lo spettacolo è servito. Lo scorso 22 marzo a Viterbo il tricolore è iniziato all’insegna di APP Thomas Chareyre, il Campione del Mondo della TM. Il francese ha ANDROID vinto entrambe le manche di gara, ma con il nostro Ivan Lazzarini e lo svizzero Schmidt alle calcagna non ha certo avuto vita facile. Laz- zarini, Campione Italiano in carica, ha chiuso secondo di giornata davanti al collega rossocrociato. Quarto un ottimo Andrea Occhini davanti al Campione del Mondo 2013, Mauno Hermunen. Ed è proprio la sua posizione a far capire quanto sia duro il nostro tricolore, basti pensare che il 29 marzo il finlandese ha vinto il GP di apertura del Mondiale in Spagna davanti a Lazzarini e Hollbacher. Tornando all’Italiano, nella S2 Giulio Lorenzini ha vinto su Edoardo Gente e Alberto Bertasi. Nella Under 24 450 ha vinto Emiliano Ca- vagnino mentre nella stessa categoria, ma tra le 250, il successo è andato ad Alessandro Labate. Giacomo Caruzzi, Luca Brambilla e Christian Romano si sono presi la vittoria delle classi MX Serie, SM OnRoad e SM Open. Ora per rivedere l’Italiano Supermoto basterà aspettare qualche giorno. Il prossimo round andrà in scena il 3 maggio a Monza all’interno del- la Biker Fest. A bordo pista ci sarà tanto pubblico che di sicuro non rimarrà deluso dall’Italiano Supermoto.

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TONY CAIROLI TESTIMONIAL DI WINGS FOR LIFE Motociclismo e podismo, due sport così diversi eppure così vicini. Non sembra, ma queste due discipline sono spesso unite da un file rouge. I piloti fanno della corsa una delle loro principali fasi di allenamento, ma ad avvicinare motori e gambe è molto spesso la beneficenza. E’ il caso di Wings for Life, un evento internazionale di running che torna per il secondo anno consecutivo: i partecipanti si riuniranno il 3 maggio 2015, in più di 35 diverse location dislocate nei 6 continenti, per il via in simultanea di Wings for Life World Run alle ore 11.00 Utc. Nel 2014 parteciparono oltre 35.000 persone e tra meno di due mesi, in Italia, sarà Verona il teatro dell’evento. Cosa c’entra il motociclismo? Quest’anno al termine della corsa ver- rà messa all’asta l’immagine creata da Maurizio Galimberti (Instant Artist e Maestro della Polaroid di fama internazionale) che ritrae . “Velocità, fango e gloria: questa è la mia firma! – ha dichiarato il siciliano otto volte Campione del Mondo di Motocross -. Sostenere la Fondazione Wings for Life è una scelta consapevole: la lesione al midollo spinale è imprevedibile e la ricerca e il supporto di tutti fanno la differenza”. Altri atleti italiani ed internazionali che sostengono questo progetto sono Marco Aurelio Fontana (biker), Giorgio Calcaterra (ultramaratoneta, Campione del Mondo marato- na 100 km), David Coulthard (ex pilota F1), Daniel Ricciardo, Daniil Kvyat, Max Verstappen (piloti F1). ENDURO MOTOR VALLEY SEMPRE IN AZIONE Sono tornati all’opera i ragazzi di Enduro Motor Valley. Non solo in sella alle loro moto, ma soprattutto in mezzo alla natura per riparare i danni causati dalle nevicate di febbraio. A metà marzo infatti i motociclisti emiliani hanno liberato i sentieri della vallata di Fontanelice (BO). Per portare a termine questo compito, gli enduristi si sono divisi in più gruppi. Mattia Pirazzoli e i suoi hanno liberato la zona di Castiglioncelli al confine con la Toscana; il gruppo di Massimo Pompei e quello di Alex Minoccari si sono incontrati sulla strada per Monte la Fine mentre Roberto Marchetti ha coordinato la squadra che si è occupata del bosco del Gardengo. Nella zona di Monte Battaglia si è recata invece la squadra di Simone Zaniboni, supportato anche da appassionati di Mountain Bike. Era necessario rimuovere sia rami di dimensioni piccole e medie, ma anche grossi tronchi di alberi caduti a seguito del maltempo. Tanta fatica che però ha dato ottimi risul- tati: tutti i sentieri della zona sono stati ripristinati. GIANANGELO CROCI AI CORSI HOBBY SPORT Un grande campione al servizio dei più giovani. Gianangelo Croci nel 2014 ha messo a dispo- sizione dei bambini tutta la sua esperienza, trasmettendo passione, entusiasmo e i concetti fondamentali per andare in moto in sicurezza. Lo ha fatto affiancando i Referenti della Com- missione Sviluppo FMI della Lombardia Armando Sponga, Andrea Marnoni e il collaboratore Umberto Tesini. Per capire chi sia Croci, basta conoscere il suo curriculum: classe ‘56, ha dato un contributo determinante alle vittorie dell’Italia nelle Sei Giorni. Ben 4 i suoi successi mon- diali: Germania ‘79, Francia ‘80 e, per chiudere in bellezza, Italia ‘81 (all’Isola d’Elba) e ‘86 (a San Pellegrino). Vittorie a cui va aggiunta la conquista di 2 titoli europei e 4 italiani. “Vincere quattro Sei Giorni, di cui tre consecutive quando ancora non esistevano gli scarti – spiega Croci - è stata un’esperienza fantastica. Mi piacerebbe molto se, in futuro, qualcuno riuscisse a ripetere questi risultati. E’ il motivo per cui spero che i giovani di oggi si impegnino come ho fatto io. Solo con la dedizione e la volontà si può vincere tanto”. E anche avendo vicino un grande campione del passato.

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DESI: FORMAZIONE SECONDO DUCATI E LAMBORGHINI Il 26 marzo Ducati e Lamborghini hanno infatti inaugurato i Training Center DESI, dedicati a 48 studenti che potranno ricevere una prepa- razione tecnica d’eccellenza e conseguire un diploma al termine di un percorso di formazione di due anni. Durante il Progetto DESI (Dual Edu- cation System Italy) i partecipanti potranno lavorare sugli attuali modelli di moto Ducati e automobili Lamborghini ricevendo così una formazione nell’ambito di tre profili professionali: tecnico meccatronico per il setto- re auto, per il settore moto e operatore CNC (carpenteria meccanica). Ma cosa significa progetto duale? Semplice, che le due Case hanno sviluppato un programma congiunto, di attività didattica in aula e di formazione in azienda, che punta a premiare i giovani meritevoli con limitate possibilità di accesso all’istruzione superiore. All’inaugurazione dei Training Center era presente Stefania Giannini, Ministro dell’Istruzio- ne, Università e Ricerca: “il Disegno di legge ‘La Buona Scuola’ prevede che sia messa a sistema la didattica basata sull’Alternanza Scuola-Lavoro, come accade per gli studenti del progetto DESI, rendendola obbligatoria a partire dalle classi terze degli istituti secondari di secondo grado, con almeno 400 ore nei tecnici e nei professionali e almeno 200 ore nei licei”. All’incontro non poteva mancare Claudio Domenicali, AD Ducati Motor Holding: “Il progetto DESI è una parte importante del programma che vede Ducati impegnata con differenti strumenti di formazione per i giovani. Grazie all’innovativo sistema di educazione duale abbiamo fissato nuovi standard in Italia creando varie prospettive per il futuro dei partecipanti. Questo programma sociale completa il nostro percorso di formazione che comprende il Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Indirizzo Motoveicolo, in arrivo a breve, e il nostro laboratorio di Fisica in Moto, che da tempo riscuote molto successo”.

“QUANDO A BIELLA ROMBAVANO LE RONDINI” E’ il titolo di un interessante libro scritto dall’appassionato collezionista Vittorio Serventi, che racconta la storia entusiasmante di moto, di costruttori geniali, di personaggi fanta- stici e di piloti audaci che hanno operato in provincia alla fine della guerra, quando pur mancando tutto, il lavoro e la passione per la moto erano superiori persino al profitto. Il libro nelle sue 336 pagine, si legge con piacere, è arricchito da 170 fotografie d’epoca in bianco e nero, 130 a colori e 49 documenti storici. Questo libro che ha un prezzo di coper- tina di euro 40,00 è offerto ai soci FMI ad un prezzo ridotto di euro 30,00, con spedizione gratuita in tutt’Italia. Per informazioni e contatti: [email protected].

10 N. 1 FEBBRAIO 2015 ELIO IORI CI HA LASCIATO Quando la moto, simbolo di passione e li- bertà, decide di essere strumento di crude- le destino, di tragedia inaspettata, si resta senza parole. Sgomenti e stupiti prima che il dolore sommerga ogni sensazione. Quello che è suc- cesso quando, in una fredda mattina di marzo, abbiamo appreso dell’incidente e della scomparsa di Elio Iori. Un amico prima di tutto ed una persona davvero splendida. Padre, poliziotto, tester professionale, ex pilota ma soprattutto un entusiasta di tutto il suo mondo al quale si dedicava con un sorriso e una disponibilità che conquistavano tutti. Elio era un pilota provetto: nel 1995 aveva vestito i colori del Team Italia (nella foto sopra è il secondo da sinistra, accanto al suo tecnico Do- menico Brigaglia), poi una volta che aveva rinunciato con assoluta serenità alla carriera agonistica, era comunque rimasto nell’ambiente come grande protagonista. Era vicino anche alla Federazione Motociclistica Italiana e proprio in questo 2015, era destinato a curare i giovanis- simi che approdano alle competizioni. Avrebbe assolto a questo compito, come al solito, conquistando tutti e svelando i segreti della guida con il sorriso e la semplicità che erano lo specchio vero della sua anima. Quando si ricorda qualcuno, facile pensare che si evidenzino solo le sue qualità; per Elio questo non è vero. Lui era pro- prio così: semplice, diretto, preciso e con una leggerezza che faceva apparire tutto facile e a pronto alla soluzione. Questo rende ancora più dolorosa la sua inspiegabile e ingiusta scomparsa. Per questo l’abbraccio della FMI si unisce a quello dei colleghi e di tutte le persone che lo hanno conosciuto. Ciao Elio. Manchi a tutti!

N. 1 FEBBRAIO 2015 11 di MARCO MASETTI COVER STORY Foto Studio Zac IL TRIPLETE AZZURRO

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12 N. 3 APRILE 2015 IN QATAR TORNA LA SCUOLA ITALIANA: ROSSI, DOVIZIOSO E IANNONE DOMINANO LA MOTOGP n popolo di santi, navigatori e... di triplettisti. Gli Bergamonti e ), e Monza (Agostini, Berga- italiani tra le tante specialità, hanno anche quella monti e Bertarelli). di piazzare tre uomini sul podio della top class, Da quel 1970, un lungo digiuno durato trent’anni fino al come viene definita adesso la MotoGP, una volta GP di Australia con Biaggi davanti a Capirossi e Rossi. Be- nota come 500, la classe regina. ne, da qui in avanti non è più passato, ma quasi cronaca, ULa trionfale ed inaspettata notte di Losail rilancia alla gran- quindi ricordiamo le triplette di Catalogna nel 2001, del de la scuola italiana, mette momentaneamente in ombra Giappone e Italia nel 2003, di Brno nel 2005 e di Motegi il tradizionale dominio spagnolo e apre nuovi scenari al nel 2006 con Capirossi, Rossi e Melandri. mondiale appena iniziato. Tutto merito di un veterano e di E poi il Qatar, la tripletta numero 17. Insomma, siamo an- una debuttante. alla sua ventesima (!) sta- cora forti, siamo sul tetto del mondo, ma il “fenomeno” gione di mondiale, la Ducati GP 15 al debutto assoluto in si può ripetere? gara e la “prima” di Andrea Iannone su una moto ufficiale; Ci vorrebbe la sfera di cristallo per azzeccare il pronosti- mettiamoci anche un classico, ovvero il consistente Andrea co, di sicuro abbiamo due certezze: Rossi motivatissimo a Dovizioso e il podio è fatto. lottare per l’iride numero 10 e la Ducati che, con la guida Tutti hanno ricordato il tris precedente, quello di Motegi tecnica dell’ingegner Gigi Dall’Igna e la sicurezza di una nel 2006, con Capirossi, Rossi e Melandri. Aspetto curioso: proprietà forte (Audi), ha messo in campo una moto az- tutti e tre erano ancora presenti a Losail: Rossi sul gradino zeccata fin dai primi metri. Non ci giriamo attorno: le moto più alto del podio, Melandri in grave difficoltà con l’Aprilia vincenti sono belle e vanno forte subito. Magari si possono “laboratorio” e Capirossi a commentare la gara in tv. Ma affinare, ma se è vero che la Ducati del 2012 era difficile facciamo un salto nel tempo e vediamo quali sono state nell’approccio, al punto da mettere in crisi Rossi, questa le triplette del passato nella classe regina. Gli italiani ini- sembra nata davvero bene. E ha due piloti forti, anche se ziarono molto presto, nell’ormai remoto 1951, quando a diversissimi tra loro. I due Andrea sono davvero poco si- Monza, nel GP delle Nazioni vinse Milani davanti a Maset- mili: Dovizioso è la ragione, il cervello, mentre Iannone è ti e Nello Pagani. Un lungo digiuno fino al 1968, quando tutto cuore e grinta. Eppure la GP15 ha risposto bene a sempre a Monza vinse Agostini su Pasolini e Bergamonti sollecitazioni così diverse. Anche i piloti a Losail sono sta- (in questo caso su tre moto italiane di marche diverse MV, ti “strani” con Dovizioso che ha lottato con il coltello tra i Benelli, Paton). Il 1970 è l’anno magico con triplette ad denti e Iannone che ha ragionato e ha preferito il podio a Abbazia (Agostini, Bergamonti e Gallina), Assen (Agostini, rischi eccessivi.

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E Rossi ce la farà ad essere ancora davanti? Anche qui i punti in- terrogativi si sprecano. Alla vigilia del GP del Qatar la moto più in crisi sembrava la Ya- maha, che poi in gara si è rivelata perfetta o quasi. Quindi la M1 ha risposto presente, mentre il pilota... Beh, qui c’è poco da dire, han già urlato, detto, scritto di tutto. Noi diciamo solo una cosa: Rossi per doti tecniche, convinzione, professionalità e voglia non è secondo a nessuno. Il vero problema sono gli altri. La Honda ha steccato di brutto, con Marquez quasi fuori in avvio e poi costretto ad una folle rimonta che si è fermata al quinto posto e Pedrosa che probabilmente la- scerà il mondiale a causa di un problema fisico ad un braccio che gli impedisce di guidare. La sindrome compartimentale lo ha tradito, complice, forse, un’operazione mal eseguita in passato. MOTOMONDIALE

14 N. 3 APRILE 2015 N. 3 APRILE 2015 Qui sotto, scene di gioia e di festa per i protagonisti della Moto GP in Qatar. In basso, i tre italiani in bagarre con Lorenzo che poi arriverà quarto

di MARCO MASETTI LA BELLA E LA BESTIA La Bella, non c’è dubbio e la GP15. Una Ducati meno ruspante rispetto al passato, a conferma che la più recente produzione rossa è su stan- dard qualitativi e di cura del dettaglio di alto livello. E’ stretta, filante, piccola, affusolata. Se guardiamo le immagini della prima Ducati Mo- Per Lorenzo, ottimo in avvio, un problema che speriamo non si toGP, quella che vinse a Barcellona nel 2003 ripeta in futuro: l’imbottitura del casco che si è scollata, chiuden- con Capirossi e la confrontiamo con quella di do in parte la visuale al pilota spagnolo. Insomma, cose che, tutte oggi, sembra un cetaceo. Ma non dobbiamo assieme, non capitano tutte le domeniche! dimenticare che una dozzina di anni di sviluppo La morale è la solita, la grande legge delle corse: bisogna andare tecnico in MotoGP cambiano davvero tante co- più forte degli altri, essere fortunati, non sbagliare nulla. Essere se. Poi c’è un motore piccolo, non pensato per al posto giusto nel momento giusto. E a Losail Valentino e i due essere portante come il precedente. Un propul- Andrea c’erano. Giusto esultare, ancor più sacrosanto combattere sore che può essere messo nella posizione ide- contro l’inevitabile sete di rivincita degli spagnoli. Losail è stata ale e che consente l’uso di un forcellone molto solo la prima tappa di una lunga stagione nella quale si può ancora lungo, che consente, tra l’altro, anche maggiori sognare un “triplete” da sventolare sotto il naso ai rivali, ma senza possibilità di regolazione della ciclistica. Sem- adagiarsi sulla gloria, perché ad ogni nuova partenza il passato, pre il cuore Ducati presenta una novità, l’albe- come per incanto, svanisce e non ha più nessuna importanza, se ro motore controrotante. Una scelta fatta per non per le statistiche. limitare le inerzie e gli “avanzamenti” quando si apre il gas in curva. Molto Jap dice qualcuno, ma resta sempre un desmo e ha il carattere vero della Ducati, ovvero tanti cavalli. Mettiamoci un bello studio aerodinamico, con tanto di alette per caricare meglio l’avantreno e abbiamo una gran bella moto da corsa. Ma la bestia chi è? Semplice: Enea Bastiani- ni, soprannominato, come si usa ancora in Ro- magna, “Bestia” dal suo team. Un ragazzino terribile, con una grinta perfetta per la Moto3 dove si corre con poca tattica e molto cuore. Enea ha vissuto prove sofferte e qualifiche de- ludenti. Non era abituato alla sua nuova moto. Eppure, una volta in gara, ha fatto vedere di sa- per guidare sopra i problemi e di andare forte. Ha perso la gara per un soffio, una manciata di millesimi, ma ha fatto vedere che, senza tante sparate alla vigilia, senza pompare troppo la propaganda, è uno di quelli che lottano per vincere il mondiale. In bocca al lupo, Bestia e anche a quello che ti segue, Fabrizio Cecchi- ni, uno dei tecnici più bravi e intelligenti del mondiale.

N. 3 APRILE 2015 N. 3 APRILE 2015 15 COVER STORY Guarda il video

MOTOCROSS MONDIALE MOTOCROSS I DUELLANTI

16 N. 3 APRILE 2015 di LORENZO RESTA Foto STEFANO TAGLIONI

primi tre round di questo Mondiale MXGP 2015 sono andati in scena in Qatar, Thailandia e Argentina e come È INIZIATA LA SFIDA era facile prevedere, gli occhi di tutti, addetti ai lavori e tifosi, erano posati sui due Campioni che si contendono MONDIALE FRA CAIROLI per la prima volta il titolo: Antonio Cairoli e Ryan Villo- Ipoto. L’italiano, che dall’alto dei suoi otto titoli difende la E VILLOPOTO. corona e lo sfidante americano, che con i suoi 9 titoli AMA (4 in Supercross e 5 in Outdoor) è alla caccia del primo iride DOPO 3 GP, DUE in MXGP. Incontrarli assieme è stato finora impossibile ma siamo riusciti ugualmente a metterli a confronto con que- CAMPIONI A sta doppia intervista nella quale ci possiamo fare un’idea dei loro rispettivi punti di vista e dei loro obiettivi. CONFRONTO DIRETTO Alla vigilia del Gran Premio, tutti credevano che il Qatar sarebbe stato il palcoscenico perfetto per il debutto di Vil- lopoto e invece le cose non sono andate come ci si atten- deva: gara a Nagl, Cairoli quarto, a pari punti con Paulin terzo e Villopoto solo settimo. Una pista da Supercross si diceva, dove si correrà in notturna, cosa può esserci di me- glio per iniziare la scalata al primo titolo di Campione del Mondo della MXGP? Niente di più falso! A Losail l’america- no ha faticato ad adattarsi ai tempi del Mondiale: con solo 20 minuti in ognuna delle due sessioni di prove, una gara di qualifica e due manche di gara. Troppo poco per prendere le misure alla pista, alla moto ed ai rivali. Le cose si sono poi ribaltate, o quasi, in Thailandia, con il pilota Kawasaki che domina da subito le libere e poi fa sua la qualifica con una manche perfetta, andando poi a vincere il primo GP della carriera alla domenica, su una pista simil-Supercross. Cairoli da parte sua non ci sta e con tenacia recupera po- sizioni e ricuce il gap col rivale con una determinazione ed una puntualità impressionanti: in Argentina ancora un bel braccio di ferro con Cairoli in vantaggio sull’americano ma con Desalle che alla fine dei conti guida la classifica e Nagl che non è più una sorpresa e che va messo in conto anche in ottica iridata. Comunque i due campioni sono piloti fuori dal comune ed anche se per ora hanno lasciato che la ta- bella rossa andasse nelle mani di Desalle, hanno mostrato doti incredibili di adattamento alle diverse condizioni di gara e ora ne abbiamo la certezza: sarà un Mondiale dav- vero straordinario. Iniziamo da Ryan! Quale è stata la cosa più difficile che hai dovuto affrontare nel passaggio dall’America all’Eu- ropa? E’ stata molto dura? RV: “No, per me non è stato difficile, è per la mia compa- gna che è molto dura; lei si deve occupare di tutto ciò che c’è dietro, di tutto quello che non si vede, ma che serve a farci vivere bene. Cercare di venire a capo di tutto, dai bi- glietti aerei agli hotel, dalla casa alla macchina, per me è tutto molto facile, ma senza di lei non sarebbe così”. Durante il corso della stagione ti troverai ad affronta- re diversi tipi di terreno e condizioni molto differenti da gara a gara, ci saranno pioggia e fango, così come sassi e sabbia; sei preoccupato per il tipo di piste che incontrerai?” RV: “Per me non cambia molto, io sono abituato a prepa- rarmi su tutti i tipi di terreno, in America certo non abbiamo I DUELLANTI una Lommel, o una St. Jean d’Angely, ma guardiamo ai ri-

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sultati dell’ultima qualcos’altro, questo è sicuro. Ma sto dicendo che è la volta che ho cor- stessa cosa per tutti i piloti, succede quando cerchi il giu- so in Francia… sto set-up, o quando stai mettendo a punto la moto, le non è una bella difficoltà ci sono per tutti”. pista, è molto sas- Approfittiamo anche della presenza di Rattray. Tyla, sosa, dura, eppure… pensi che il pubblico sarà uno degli elementi che poten- Non credo che ci sarà zialmente potrebbero favorire Cairoli o un altro pilota nessun posto in partico- europeo? Negli States Ryan era abituato ad avere i suoi lare che mi metterà più in fan, qui invece le cose saranno diverse, cosa ne pensi? difficoltà rispetto ad un al- TR: “Sinceramente non credo che la cosa avrà un grande tro; imparo molto in fretta peso, certamente in Italia ci saranno molti tifosi per Cairoli le piste nuove e mi adatto ed in Francia altrettanti per Paulin e via dicendo, però pen- piuttosto facilmente. At- so che se in Francia dovesse esserci una bellissima gara tra tenzione, non sto dicendo Ryan e Tony, il pubblico sarebbe altrettanto contento; la che non andrò mai incontro gente vuole vedere prima di tutto delle belle gare ed un a difficoltà, succede- grande spettacolo”. rà con la moto, con Torniamo ai duellanti. Come ti sei preparato a questo le condizioni Mondiale?

MOTOCROSS MONDIALE MOTOCROSS meteo o RV: “Come ho sempre preparato le mie stagioni in USA, con solo che quest’anno, dopo aver fatto una serie di test in

18 N. 3 APRILE 2015 N. 3 APRILE 2015 Vai alla foto gallery

TC: “Il pubblico può darti una grande motivazione, scene come quelle di Maggiora l’anno scorso mi fanno venire an- cora la pelle d’oca, poi ci sono le gare in Olanda e Belgio, dove ho molti tifosi; però non penso che il pubblico possa influenzare il risultato di un’intera stagione”. Ryan, una prima impressione sui due paesi che abbia- mo visitato fin qui? RV: “Il Qatar mi è sembrato molto simile a Las Vegas, con tutti i suoi grattacieli e le strade così larghe, mi è sembra- to di essere a casa più che in Qatar. La Thailandia invece, mi è parsa decisamente bizzarra, qualcosa che non avevo mai visto prima, davvero insolito; pensavo che certe cose si potessero vedere solo nei film e invece camminando per le strade di Bangkok, ho visto cose assurde. Comun- que è questo il lato interessante di correre il Mondiale, ad ogni gara si scopre un nuovo posto, con nuove abitudini, una nuova lingua, nuovo cibo, è davvero quello che stavo cercando”. Sei abituato a correre in notturna nel Supercross, ma credo che quella del Qatar sia stata la tua prima volta in Motocross sotto i riflettori; che impressione hai avuto? RV: “In America avevo già corso in Colorado un prova del National in notturna, in Qatar l’illuminazione mi è sembrata molto ben fatta, non so come fosse prima ma mi è parsa di alto livello; è mancato solo il pubblico a dire il vero ed è un peccato, perché con il circuito da velocità accanto ci sono buone infrastrutture”. Per te invece è la terza volta di fila su questa pista illu- minata; come l’hai trovata? TC: “Dal punto di vista dell’illuminazione ogni anno si fan- no dei progressi, rispetto al primo anno le cose sono completamente diverse, non c’è dub- bio; in più venivamo da tre gare de- gli internazionali così fredde, che correre con una temperatura mi- gliore ha fatto bene a tutti”. Poi però in Thailandia le tem- America, sono venuto a girare in Francia in Italia, per abi- perature sono state davvero tuarmi alle piste europee ed essere vicino al team”. proibitive, per tutti. TC: “Ho passato tutto l’inverno a Roma, abbiamo lavorato TC: “Sì, il caldo era davvero moltissimo sulla nuova moto, facendo molti test prima di tanto, nonostante venga dal scegliere la 350 ancora una volta; oltretutto da quest’anno Sud Italia, non sono disponiamo di una pista sulla sabbia che ci ha evitato la un amante del cal- trasferta in Sardegna e ci ha permesso di lavorare al meglio do estremo, ma mi restando vicini alla sede del team”. so adattare piuttosto Come hai lavorato sulla moto? in fretta”. RV: “Siamo partiti dalla base che utilizzavo in America e Anche per te è stato un im- non ci siamo allontanati molto da lì; giusto un po’ di lavo- patto duro, quello col caldo, ro per trovare il setting giusto, per il resto guido una mo- to che solo un americano potrebbe fare; d’altronde non credo che riuscirei a guidare una moto preparata all’eu- ropea”. TC: “La moto di quest’anno è completamente nuova ed abbiamo dovuto svolgere una mole di lavoro enorme, ma il risultato ci soddisfa molto, anche se ancora non siamo al 100% del nostro potenziale, né io, né la moto”. Per te invece è importante il pubblico?

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o sei abituato all’umidità della Florida? RV: “Era davvero molto caldo in Thailandia, sarà più di un anno e mezzo che non mi trovavo a guidare con simili temperature e non è stato piacevole. Pensavo che sareb- be stato più facile, invece nella seconda manche il caldo si è fatto sentire”. Cos’è che farà la differenza a fine anno? RV: “La regolarità, essere costanti e non farsi male, un po’ come succede in tutti i campionati, tipo il Supercross di quest’anno… Dungey è in testa, eppure tanti lo criticano dicendo che non è veloce”. TC: “Andare a punti costantemente, il mio obiettivo è quel- lo di finire tutte le gare nei primi cinque”. Ryan, hai deciso di fermarti al termine della stagione, ci spieghi il perché di questa scelta? RV: “E’ molto semplice, quando ho firmato il mio rinnovo di contratto con Kawasaki due anni fa, avevo deciso che sarebbe stato l’ultimo ed era un accordo triennale, che prevedeva tre anni di corse in America, poi siamo riusciti

a cambiare l’ultimo anno per partecipare al Mondiale, ma questo non cambia la sostanza delle cose; io, anche se ho solo 27 anni, sono stanco della vita e dello stress del pilota, il Supercross ti usura e arriva il momento che devi saper di- re basta e voltare pagina, riappropriandoti della tua vita”. Per Tony, invece, le cose sono piuttosto diverse, ha due anni in più di Ryan e il momento in cui lascerà le corse sembra piuttosto lontano. TC: “Sì, è così, io mi diverto a fare quello che faccio, anzi, se potessi terrei solo la parte “guidata” delle gare, tutto il resto mi stanca molto. Per me la moto è il primo pensie- ro al mattino ed è anche motivo di divertimento, ecco, fin quando mi divertirò ad andare in moto lo farò e soprattutto lo farò, fin quando sentirò che posso migliorarmi, che ho del margine. Ogni stagione è diversa da quella precedente ed io sto ancora cercando quella perfetta”. Poi? TC: “Poi si vedrà, c’è tempo! Ci sono le gare con le mac- chine da Rally, che mi appassionano molto, come tutto ciò METTETEVI IL CASCO, E ANDATE! che ha un motore d’altronde e poi ci sono i giovani piloti italiani da aiutare a crescere, anche questa è una cosa che

MOTOCROSS MONDIALE MOTOCROSS mi piace molto e che potrei fare una volta terminata la mia carriera da pilota”.

20 N. 3 APRILE 2015 N. 3 APRILE 2015 A sinistra, Melandri che torna in MotoGp in sella alla Aprilia

METTETEVI IL CASCO, E ANDATE!

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SPORT

MOTOCROSS:AD ARCO LA SFIDA IRIDATA IL 19 APRILE SULLA PISTA DI PIETRAMURATA IL QUARTO IMPERDIBILE GRAN PREMIO

a MXGP sta volando dall’Ar- INFO UTILI gentina all’Europa. Il 29 mar- zo in Sud America è andato in ORGANIZZATORE BIGLIETTI COME ARRIVARE scena il terzo round del Mon- Moto Club Arco Alto Per i Tesserati FMI è Da nord: Dall’autostra- diale, che il 19 aprile sbarche- Garda Offroad previsto uno sconto da A22 uscire a Trento Lrà per la prima volta quest’anno nel del 10% sul prezzo del Nord e seguire la dire- nostro Continente. Dove? Da noi, in PISTA biglietto. zione Riva del Garda Italia, ad Arco di Trento. Esserci o non Crossodromo “Il Cicla- Weekend intero per 15 km. esserci non è un dilemma: impossibi- mino”, via Cargadori 4, non tesserati € 65 - Da sud: Dall’autostra- le mancare. Tra pochi giorni andrà in Pietramurata (TN) Weekend intero tesse- da A22, uscire a Rove- scena, per la prima volta nel Vecchio rati FMI € 60 reto Sud e seguire per Continente, il duello Cairoli – Villo- CONTATTI Domenica non tesse- 12 km la direzione Riva poto. Tony non vorrà deludere i suoi 0464507317 rati € 55 - Domenica del Garda – Arco di tifosi, RV2 proverà a rovinargli la fe- [email protected] tesserati FMI € 50 Trento sta. In quanto a piloti italiani però non GP DEL TRENTINO mancheranno altri motivi di interes-

24 N. 3 APRILE 2015 Nell’altra pagina, la partenza dello scorso anno e a fianco Cairoli in volo sulla pista del Ciclamino

CLASSIFICHE

MONDIALE MXGP 1) Clement Desalle (Suzuki) 133 2) Maximilian Nagl (Husqvarna) 123 3) Antonio Cairoli (KTM) 123 4) Ryan Villopoto (Kawasaki) 106 5) Gautier Paulin (Honda) 96 6) (Yamaha) 95 7) Eugeny Bobrishev (Honda) 72 8) Todd Waters (Husqvarna) 62 9) Jeremy van Horebeek (Yamaha) 60 10) Kevin Strijbos (Suzuki) 55

MONDIALE MX2 se: David Philippaerts cercherà le fronteranno con i loro coetanei pro- 1) Jeffrey Herlings (KTM) 125 belle prestazioni trovate agli Inter- venienti da ogni parte del mondo. 2) Dylan Ferrandis (Kawasaki) 125 nazionali a febbraio mentre Davi- Nella EMX2 dei quattordici italiani 3) Pauls Jonass (KTM) 112 de Guarneri è un pilota italiano su saranno da tenere d’occhio Miche- 4) Aleksander Tonkov (Husqvarna) 82 moto italiana, la TM. Nel Mondiale le Cervellin, Joakin Furbetta, Filip- 5) Thomas Covington (Kawasaki) 81 MX2 purtroppo in forse il debutto po Grigoletto, Tommaso Isdraele e 6) Julien Lieber (Yamaha) 80 di Samuele Bernardini, anche lui Riccardo Righi. Dei 15 della MX125 7) (Honda) 79 su TM (e supportato dalla FMI), e attenzione a Davide Cislaghi, Gian- 8) Valentin Guillod (Yamaha) 73 occhio Ivo Monticelli. E come di- luca Facchetti, Alessandro Lentini, 9) Jeremy Seewer (Suzuki) 70 menticare i giovani dell’Europeo? Morgan Lesiardo, Paolo Lugana e 10) Petar Petrov (KTM) 57 I nostri piloti di prospettiva si con- Filippo Zonta.

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N. 3 APRILE 2015 25 SPORT

PROVE GENERALI Una lotta che vedrà tra i favoriti Michele Pirro, vecchia conoscenza del CIV, che torna all’italiano senza abbandonare il A MISANO suo ruolo di tester Ducati e la possibi- lità di fare wild card mondiali. Accanto a lui, nel box del Team Barni Racing, ci sarà il Campione in carica Ivan Goi, che per tenersi stretta la tabella tricolo- re dovrà guardarsi le spalle da Federico Sandi su Ducati e da Jeremy Guarno- ni, anche lui come Polita su Yamaha. Se a loro aggiungiamo Kevin Calia, il quadro della SBK 2015 del CIV è com- pleto. Una classe agguerrita come non capitava da tempo. MOTO3 – La categoria dei prototipi dà il benvenuto a diversi nomi nuovi. Alcuni dei quali potrebbero riservare sorprese già alla prima gara. Parliamo di Bruno Ieraci e Dennis Foggia, che la scorsa stagione hanno battagliato in Premoto3, e di Yari Montella, vincitore della Sport Production 4T l’anno scor- so. Il favorito numero uno resta però il vicecampione 2014, quel Marco Bez- zecchi che tornerà all’italiano dopo l’e- sperienza mondiale in Qatar con il San Carlo Team Italia, e che per la conqui- sta del titolo dovrà combattere anche con avversari già conosciuti come Del motori finalmente si sono accesi. È una moto nuova, come la Yamaha di Bianco e Di Giannantonio. stato il circuito di Misano ad ospitare Alex Polita. “Sono ripartito qui a Misa- SS600 – Nella SS600 vedremo quanto i test precampionato (27-29 marzo) no dopo tanto che ero fermo - ha rac- sarà forte la voglia di vincere di Stefa- del CIV 2015. Test partiti in sordina, contato il pilota di Jesi - la moto è molto no Cruciani, già Campione nel 2013, visto che i piloti hanno praticamen- ‘corsaiola’, tende più alla pista che alla che quest’anno si misurerà in un dop- Ite saltato la prima giornata dominata strada. Abbiamo raccolto parecchi dati pio ruolo, in pista come favorito, e fuori dalla pioggia. Sabato e domenica in- e lavorato a fondo sull’elettronica. Sia- come Direttore Sportivo del Team Ita- vece il bel tempo ha permesso a chi ne mo più indietro rispetto agli altri però lia STK660, dove seguirà i progressi di aveva bisogno di togliersi di dosso la ci saremo. Quest’anno in SBK prevedo Rinaldi e Tucci, presenti anche loro a ruggine e di prendere confidenza con una bella lotta”. Misano per allenarsi. Accanto a lui, in CIV 2015

26 N. 1 FEBBRAIO 2015 N. 1 FEBBRAIO 2015 Sotto il titolo, Polita in azione. A fianco, Nepa con la PreMoto3. In basso, Fabrizio ai box con Taccini e Sabatucci in azione

RMU RACING: 8 PILOTI PER VINCERE MICHELE cerca della tabella di campione, vedre- PIRRO: “AL CIV mo Massimo Roccoli su MV Agusta, I test di Misano sono stati l’occasio- mentre tra i giovani saranno da tenere ne per presentare il Team RMU Ra- MI RIMETTO d’occhio Kevin Chili, figlio d’arte, oltre cing 2015. Saranno otto i piloti che a Gennaro Sabatino, Marco Bussolotti scenderanno in pista questa stagione. IN GIOCO” e Andrea Mantovani. Nella Moto3 ci saranno gli esordienti PREMOTO3 – Facile prevedere che la Bruno Ieraci e Dennis Foggia, con Ste- È uno dei volti nuovi del CIV SBK 250 4T ci terrà con il fiato sospeso. Il fano Ferrante, al quarto anno in RMU, 2015. Sicuramente il più atteso. Campione in carica Stefano Nepa se la impegnato nel Trofeo NSF Honda 250. Michele Pirro, classe ’86 da San dovrà vedere con Spinelli, Vietti Ramus Molto agguerrita la formazione della Giovanni Rotondo, che quest’an- e Zannoni, saliti tutti dalla 125 2T, che a PreMoto 3, dove la RMU, campione no si dividerà tra il ruolo di Tester Misano hanno preso confidenza con le costruttori in carica, schiera 5 piloti Ducati e quello di sfidante di Ivan nuove moto. La 2T sarà invece tutta da tutti pretendenti al titolo. Si parte con Goi, con il quale divide il box del scoprire, con tanti giovani all’esordio è Nicholas Spinelli e Celestino Vietti Ra- Team Barni Racing. “Per me qui difficile fare previsioni, anche se da Da- mus, per proseguire con l’esordiente è un po’ come il primo giorno di vide Baldini (vincitore Europeo MiniGP Davide Baldini, Campione italiano ed scuola - ha dichiarato Pirro duran- 2014) ci si aspetta molto. Da segnala- europeo MiniGP50, senza dimenticare te i test di Misano - col CIV vo- re poi Leonardo Taccini, del VL Team, Nicola Carraro e Alex Triglia.”Abbiamo glio riprendere gli automatismi da che può contare su un vantaggio non allestito una formazione di alto livello gara e so bene di avere gli occhi indifferente, un Team Manager d’ecce- - ha dichiarato il team manager Ales- addosso. Tutti cercheranno di bat- zione come Michel Fabrizio. “Seguire sandro Ruozi - da quest’anno siamo termi perché dicono: “quello vie- Leonardo ti fa quasi tornare bambino partner della VR 46 Riders Academy ne dalla MotoGP”, però io devo – ha raccontato Michel – bisogna inse- e spetta a noi selezionare i nostri mi- fare il mio tranquillamente. Cor- gnargli tante cose e per me è una bel- gliori talenti che dal CIV proseguiranno ro con una delle migliori squadre la esperienza. Cercherò quest’anno di all’interno della struttura di Tavullia. I del Campionato, con moto Ducati farlo crescere al meglio”. test della Moto3 a Cartagena ci han- e gomme Michelin e quest’anno SP - Nel Campionato Italiano Sport 4 no dato grande conforto sulla nostra voglio far divertire i miei tifosi che e 2 Tempi (vecchia Sport Production), MM3 Moto3 completamente nuova soffrono a non vedermi in pista i favoriti saranno ancora Luigi Ritucci e realizzata da noi a Reggio Emilia. tutte le domeniche. L’importante nella 4T (secondo lo scorso anno dietro Anche nella PreMoto 3 siamo molto sarà anche non perdere di vista il a Montella) e il Campione in carica del- competitivi e cresciuti rispetto un an- lavoro da tester e non fare con- la 2T Daniele Scagnetti, che hanno do- no fa”. Dopo Alessandro, è stata Ra- fusione tra la GP15 e la Panigale. vuto interrompere le prove di Misano a mona Ruozi, Team Coordinator RMU, Vedremo se mi riuscirà bene salta- causa dell’incidente in cui è incappato a parlare dell’accordo con VR46: “i pri- re da una moto all’altra. Obiettivi? il ventinovenne Mirco Modesti, imme- mi due piloti coinvolti saranno Ieraci e Provare a vincere il Campionato diatamente soccorso dal personale di Foggia della Moto3. Loro presto po- e poi fare il massimo in MotoGP pista e dallo staff del centro medico. tranno frequentare il ranch a Tavullia e quando capiterà una wild card. Se L’appuntamento con il round 1 e 2 del in generale l’ambiente della VR46. Alla poi ci saranno altre occasione spe- CIV 2015 è quindi per il 25-26 aprile pista e al CIV penseremo noi di RMU”. ro di farmi trovare pronto.”. sempre al Misano World Circuit.

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80 centimetri di altezza per 103 chili di potenza. La stazza di Alessandro Botturi e la sua determinazione non hanno la- sciato indifferenti i francesi del 1team Yamaha ed il boss Alexander Ko- walski lo aveva messo sotto contratto lo scorso anno per le sue ottime capa- cità di navigazione, ma anche per i tra- scorsi rugbistici. “Alessandro è un ragazzo che sa fare squadra, e questa è una qualità impor- tante in una gara lunga 15 giorni co- me la Dakar. Sicuramente è una dote ereditata dal suo passato di professio- nista nel rugby”, aveva commentato il team manager franco polacco, quan- do lo avevamo intervistato in Argenti- na. “Alessandro è uno tosto, uno che non molla. Il suo fisico robusto lo aiuta a superare meglio le condizioni estreme di questo rally. Non solo, con lui la no- stra squadra diventa più internaziona- le, perché affiancherà i francesi Olivier PRONTO PER IL Pain e Michael Metge”. Il Team Yamaha France ed anche il no- stro Alessandro Botturi si erano presen- tati al via a Buenos Aires per essere tra i RISCATTO protagonisti, ma la nuovissima WR450F ha sofferto diversi problemi di gioven- ALESSANDRO tù. La Casa dei tre diapason si è dovu- ta così accontentare del decimo posto BOTTURI CI PARLA di Olivier Pain (sul podio l’anno prima), mentre il gigante di Lumezzane è sta- DELLA SUA DAKAR, to costretto al ritiro alla nona tappa per rottura al motore. La Dakar è così. Si DEI SUOI PROGRAMMI lavora un anno intero e se qualcosa va storto, devi aspettare una stagione per E ANCHE rifarti. A Parigi, intanto, si è voltato pagina e DEGLI ALTRI Yamaha France sta già pianificando il riscatto, così come Alessandro Botturi.

MOTORALLY ITALIANI Lo abbiamo intervistato al rientro dalla

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Rally di Tunisia. A fine maggio, infatti, la lui, ci penserei. Il mio consiglio è quel- moto dovrebbe raggiungere un buono lo di non aspettare troppo. Progetterei step di sviluppo. Poi affronteremo il Ral- il passaggio al massimo a 32-33 anni. ly di Sardegna a giugno. Conto di fare Alex è molto forte, veloce e si adatta anche l’OilLybia ed il Merzouga Rally bene ai vari tipi di terreno. Un pilota del ad ottobre. Lo scorso anno, infatti, sia- Mondiale Enduro arriva con un livello di mo arrivati in Sud America con una mo- allenamento e di velocità già molto ele- to nuova senza aver mai corso e tutti i vati. Certo, non si può dare niente per problemi si sono verificati in gara. Par- scontato, ma il bagaglio di esperienza tendo con più tempo, sono sicuro che conta. Occorre apprendere la naviga- arriveremo pronti. Sarebbe importante zione e soprattutto imparare a gestire anche allenarsi in Cile e Argentina, co- una gara con speciali da 500 km! Tra le me stanno facendo le altre squadre”. giovani promesse ho visto bene anche riunione che si è tenuta in Francia per Classe 1975, Alessandro si trova nel Deny Philippaerts che ha debuttato al fare un bilancio sulla gara appena con- pieno della sua carriera ed è in grado Merzouga Rally lo scorso ottobre. Ho clusa. di sfruttare al meglio l’esperienza ac- letto anche che Antoine Meo sta pen- “L’incontro è stato molto produttivo”, quisita in queste ultime Dakar. “Ho de- sando alla Dakar. L’interesse per i Rally dice Alessandro, in forza alla squa- buttato in questa disciplina nel 2012 e sta crescendo e questo è un bene per dra francese per tutto il 2015, “so- mi sono trovato subito a mio agio con tutti noi”. no contento perché il boss Alexander la navigazione. Ottavo e miglior rookie MG Kowalski mi ha fatto capire che sono al primo anno, per me è stato un cre- nei loro programmi anche per la Dakar scendo, anche se i risultati ottenuti non 2016. Non c’è ancora niente di scritto, rispecchiano il potenziale. Nel 2013 ma sono più sereno e affronto in mo- con Husqvarna ero quinto a 7 minuti do ancora più determinato lo sviluppo dal secondo quando ho rotto alla pe- della moto. La Dakar di quest’anno è nultima tappa. Quest’anno ho rotto, stata importante per raccogliere dati e quando stavo rimontando... non vedo fare esperienza e gli ingegneri hanno l’ora di rifarmi”. già iniziato a lavorare alla distribuzione Dall’Enduro ai Rally un passaggio dei pesi. Con un unico serbatoio un po’ complicato oppure naturale? troppo arretrato, infatti, la moto era leg- “Sono passato dall’Enduro ai Rally a 35 gera e rigida davanti”, continua il Bot- anni, ma consiglio di farlo prima. La vi- tu, che nonostante le difficoltà si stava sibilità e la forza mediatica della Dakar battendo con il coltello fra i denti ed era non sono minimamente confrontabili undicesimo, quando si è dovuto ritirare con il Mondiale Enduro da cui prove- sul lago di Uyuni, in Bolivia. nivo. Molti giovani arrivano proprio da “Ma guardiamo avanti. Mi godo il suc- questo ambiente, come l’australiano cesso della prima gara dell’italiano Mo- Toby Price o il cileno Pablo Quintanil- torally e la prossima settimana andrò a la”. ritirare la moto per allenarmi. Con il te- E tra gli italiani? am abbiamo in programma di correre il “Vedrei bene Alex Salvini. Se fossi in

N. 3 APRILE 2015 N. 3 APRILE 2015 29 Sotto, il Consigliere Federale Antonino ATTUALITÀ Schisano consegna i riconoscimenti alle premiazioni del settore Turismo

FORMAZIONE FMI PARLA SCHISANO: L’OBIETTIVO È LA CONSAPEVOLEZZA DELLE PERSONE

opo gli ultimi appuntamen- contenuti riconosciuti e comuni”. e l’omogeneità nel tempo del proprio ti, il consigliere federale Perché una Federazione Sportiva de- processo di sviluppo. La consapevolez- Antonino Schisano traccia cide di investire su progetti formativi za delle persone è il presupposto della un primo bilancio dei corsi destinati ai propri dirigenti? partecipazione non solo ai processi di di formazione per dirigenti “Un’azione formativa è per noi un’a- decisione, ma anche a quelli di attua- Dterritoriali: “Il risultato più rilevante, al zione di sistema, un investimento sul- zione; la partecipazione consapevole di là dei riscontri in termini di contenu- le proprie risorse umane. Nel caso dei è il presupposto del corretto funziona- ti, è quello di essere riusciti ad avviare dirigenti essa s’indirizza particolarmen- mento di un sistema e solo adeguati un processo sistematico di formazione te al miglioramento dei processi attra- processi formativi assicurano l’acquisi- ottenendo una grande disponibilità da verso la crescita di competenze e di zione di una consapevolezza critica”. parte dei dirigenti. Lo dice la parteci- consapevolezza del ruolo, in parole Prospettive future? pazione crescente tra la prima e la se- semplici non basta sapere “cosa devo “Occorre consolidare un clima di fi- conda fase (presenti tutti i presidenti di fare” occorre avere consapevolezza di ducia e insieme identificare esigenze comitato e i dirigenti regionali invitati). “doverlo fare”, “di dover saperlo fare” comuni di crescita. In concreto stiamo Ciò non era scontato e dimostra quanto e avere quanti più strumenti aggiornati lavorando per progettare la riorganiz- le risorse umane che abbiamo sul terri- per farlo al meglio; un’organizzazione zazione dei processi formativi dei nostri torio siano disponibili a una crescita di che supporta i propri dirigenti in questo Ufficiali di gara (Direttori, Commissari, sistema, purché questa sia centrata su è un’organizzazione migliore. Se poi ri- Ufficiali di percorso, ecc.) che rappre- esce a muoversi in una logica di “forma- sentano in ambito sportivo, e non solo, zione continua”, è meglio”. figure veramente complesse e articola- Quali benefici porteranno all’orga- te per conoscenze, competenze, abili- nizzazione, nel breve e medio/lungo tà e consapevolezza del ruolo richiesto. periodo, questi progetti formativi? Una bella sfida ma ce la metteremo tut- “L’obiettivo di un sistema formativo in- ta per essere all’altezza. Nel frattempo terno è quello di rendere consapevole prosegue l’attività rivolta ai dirigenti di l’organizzazione del proprio patrimo- Moto club con i corsi di formazione per nio di conoscenze e competenze e di presidenti e segretari (proposti a livello saperlo trasmettere ai propri uomini regionale e provinciale) incentrati so- e donne in una logica di consapevole prattutto sulla gestione amministrativa FORMAZIONE appartenenza, assicurando la coerenza e fiscale dello stesso Moto Club”.

30 N. 3 APRILE 2015 N. 3 APRILE 2015 31 TURISMO Vai alla foto gallery In basso, xxxx

MOTOGIRO FRA ROCCHE E CASTELLI DAL 17 AL 23 MAGGIO C’È IL MOTOGIRO CHE DOPO AVER FESTEGGIATO IL SECOLO DI STORIA, VUOLE STUPIRE ANCORA MOTOGIRO 2015 MOTOGIRO

32 N. 3 APRILE 2015 N. 3 APRILE 2015 anca poco al Motogi- ro d’Italia 2015, in pro- gramma dal 17 al 23 INFO UTILI maggio e pronto ad of- frire ai motociclisti parte- Tipologia manifestazione: Gran Fondo Mcipanti diverse novità. Dopo il Giro del Date: 17 - 23 maggio Centenario dell’anno scorso, andato Km totali: 1639 in scena un secolo dopo la prima edi- Chiusura iscrizioni: 2 maggio zione, tra pochi mesi prenderà il via Organizzatore: FMI - Moto Club Terni Libero Liberati una manifestazione pronta a stupire Sito web: www.motogiroitalia.it ancora. Si tratta di un evento interna- zionale a tutti gli effetti e non solo per Operazioni Preliminari: 17 maggio la partecipazione di tanti motociclisti stranieri, infatti è stato inserito nel ca- Tappa 1: 18 maggio (237 km), Rep. San Marino - Rep. San Marino lendario turistico Vintage della Fede- Repubblica di San Marino - Urbino - Fano - Pesaro - Tavullia - Repubblica di razione Motociclistica Internazionale San Marino insieme al Rally Storico di Andorra. Tappa 2: 19 maggio (286 km), Rep. San Marino - Rep. San Marino Il Motogiro d’Italia “Tra Rocche e Repubblica di San Marino - Coriano - Misano World Circuit - Monte Fumaiolo Castelli” (questo il nome scelto per - Repubblica di San Marino l’edizione 2015) avrà come basi la Tappa 3: 20 maggio (282 km), Rep. San Marino - Castrocaro Terme Repubblica di San Marino e Castro- Repubblica di San Marino - Civitella di Romagna - Faenza - Forlì - Castrocaro caro Terme (FC); attraverserà l’Emi- Terme lia Romagna, le Marche e la Toscana Tappa 4: 21 maggio (318 km), Castrocaro Terme - Castrocaro Terme per un totale di oltre 1600 chilometri. Castrocaro Terme - Predappio - Autodromo del Mugello - Passo della Futa - Durante le tappe sono previste visi- Passo della Raticosa - Imola - Modigliana centro - Castrocaro Terme Tappa 5: 22 maggio (319 km), Castrocaro Terme - Castrocaro Terme Castrocaro Terme - Lugo - Imola - Portomaggiore - Comacchio - Alfonsine - Castrocaro Terme Tappa 6: 23 maggio (197 km), Castrocaro Terme - Rep. San Marino Castrocaro Terme - Forlì - Cervia - Bellaria - Riccione - Misano Adriatico - Re- pubblica di San Marino

Mezzi ammessi: Categoria Rievocazione Storica: motocicli con assetto sportivo costruiti fino all’anno 1957/58, fino a 175 CC; Categoria Vintage: moto e scooter, anni dal 1959 al 1969 (dando preferenza a quelli costruiti dal 1966 al 1969, anni in cui si disputarono i Motogiri d’Italia di regolarità; Categoria Classiche: motocicli di qualsiasi marca e modello costruiti dal 1970 al 1978; Categoria Motogiro D’Italia: Mezzi di tutte le cilindrate e tipologie (Moto, Scooter, Sidecar, ecc) costruiti dal 1979 ad oggi); Categoria Turistica: Riservata a coloro che seguiranno la manifestazione co- me semplici turisti e che effettueranno obbligatoriamente alcuni controlli a timbro al fine di mantenere la media oraria, categoria aperta a tutti i tipi di mezzi (moto, scooter, sidecar ,ecc.) di ogni anno e cilindrata.

N. 3 APRILE 2015 N. 3 APRILE 2015 33 TURISMO

LA STORIA

Storia, cultura, passione. Il Motogiro d’Italia non è semplicemente un evento motociclistico itinerante, ma rappresenta una parte importante del passato e del presente motoristico del nostro Paese.

La prima edizione di questa manifestazione venne organizzata nel 1914 dall’Unione Sportiva Milanese e dalla Gazzetta dello Sport, che fissarono par- tenza e arrivo a Milano. A quel tempo l’evento venne denominato “Circuito d’Italia” e fu vinto da Oreste Malvisi in sella ad una Ariel. Dei 56 partecipanti solo 18 giunsero al traguardo dopo 2400 chilometri di percorso. Lo scoppio della Prima Guerra Mondiale impedì lo svolgimento della seconda edizione, che si disputò invece nel 1923. Nel 1925, 1926 e 1931 il Motogirò andò in te ai musei Morbidelli a Misano, Pa- scena per le ultime volte nella prima metà del ‘900. rilla a Modigliana e Yamaha – Poggi a Imola. Alcune prove di regolarità si Negli anni ’50 il manubrio passò idealmente dalla Gazzetta dello Sport – or- disputeranno sugli autodromi di Imola ganizzatrice della prima edizione - a Stadio, quando i giornalisti del quotidia- e del Mugello, e se le emozioni della no sportivo bolognese, Aldo Bolognini e Deo Ceccarelli, decisero di ridare pista non basteranno, ecco le scalate vita ad un Giro Motociclistico d’Italia prendendo accordi con la Federazione a passi storici come quello della Futa Motociclistica Italiana. Nel 1953 prese così il via il primo Motogiro organizza- e della Raticosa. to sotto l’egida FMI. Quattro anni più tardi il tragico incidente del marchese Ad accogliere i motociclisti al termine De Portago durante la “Mille miglia” automobilistica, portò alla proibizione di tutte le tappe saranno degli hotel di tutte le corse di velocità su strade aperte al traffico. Ecco perché nel 1967 di lusso alquanto utili per riprender- la FMI organizzò la sesta edizione del Motogiro con prove di regolarità e su si dalle fatiche della giornata. Fatiche viabilità chiusa alla circolazione. da affrontare col sorriso perché ogni giorno sarà possibile ammirare – oltre Il Moto Club Terni Libero Liberati prese in mano la gestione della manifesta- a splendide strade e incantevoli pae- zione nel 1989, con l’organizzazione della Rievocazione Storica del Motogiro saggi – moto storiche delle maggiori d’Italia. Ad inizio anni 2000, grazie anche all’interessamento della Ducati, il Case italiane o anche di produzione Motogiro raggiunse un grande pubblico internazionale che ancora oggi arri- artigianale e quindi di valore inestima- va numeroso da tutte le parti del mondo. Basti pensare che la maggior parte bile. Dopo più di un secolo, al Motogi- delle prime iscrizioni al Motogiro d’Italia 2015 sono targate Olanda, Germa- ro d’Italia non manca nulla per lasciare nia, Inghilterra, Spagna e Stati Uniti. il segno ancora una volta.

34 N. 3 APRILE 2015 N. 3 APRILE 2015 4 GIORNI DA NON PERDERE

iù che una manifestazione, una vera e propria tradizione per il mondo biker italiano. E’ la Biker Fest, che quest’anno andrà in scena a Lignano Sabbiadoro (UD) dal 14 al 17 maggio. Come sempre il programma della quattro giorni è stato pensato per non deludere proprio nessuno, ecco perché ci saranno eventi di tutti i tipi. E poi non manche- ranno le grandi Case, su tutte l’Harley-Davidson con i suoi test ride. Oltre ai concerti live e alle evoluzioni degli stuntmen, occhio a mostre e show. La Biker Fest sarà teatro del 13° “Cu- Pstom Painting Show”, concorso di aerografia live, così come del “Bike Show”, un’esposizione di vere e proprie opere d’arte motociclistiche. Il sabato sera poi, Lignano sarà illuminata dai fari del “Saturday Light Fever”, la lunga sfilata dei Bikers sul lungomare della città. Ad aggiungere un tocco di sfida al tutto saranno i contest “Scrambler Challenge”, dedicato a chi ha una moto di questo tipo, e Monobike, esibizioni in monoruota. E se volete far contenti i bambini, ecco le ruote tassellate con i Corsi Hobby Sport della FMI dedicati ai giovanissimi. A proposito di FMI, alla Biker Fest ci sarà il Comitato Bikers FMI il cui personale sarà felice di accogliere tutti gli appas- sionati per condividere la passione del custom e rispondere alle richieste inerenti la sua attività ed i programmi del 2015.

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K di MASSIMO CLARKE

UN CLASSICO INGLESE LE MONOCILINDRICHE BSA HANNO LASCIATO UN SEGNO PROFONDO E NON SOLO CON LA MITICA GOLD STAR

er lungo tempo le 500 sono si aggiungevano importanti vittorie con corsa di 94 mm ed erogava ben 30 ca- state le regine, nel mondo mo- mezzi direttamente derivati da quelli di valli a 5800 giri/min, una potenza net- tociclistico e non c’è da stupir- serie (Daytona, Catalina Island). Un po- tamente più alta di quella della quale si che alcune di esse abbiano sto di assoluto rilievo in questo conte- all’epoca disponevano le altre monoci- davvero fatto la storia. Le mo- sto spetta alla BSA, grande fabbrica di lindriche di serie della stessa cilindrata. Pnocilindriche in circuito erano spesso Birmingham, e in particolare alla sua Era nata una stella, ma è stata prodotta vincenti contro le plurifrazionate; basta Gold Star, che è stata a lungo la vera solo in un modesto numero di esem- ricordare il mondiale vinto dalla Norton e propria regina delle monocilindriche plari, a causa dell’inizio della seconda nel 1951, oltre ai tanti successi nelle no- stradali (ma anche le versioni da cross guerra mondiale. Una volta terminato stre gare stradali, alcune delle quali sul- erano spesso vincenti…). La storia di il conflitto c’è voluto del tempo perché le lunghe distanze, più quelli ottenuti in questa straordinaria 500 ha inizio sul cir- la BSA rimettesse in produzione, in ver- ben otto edizioni del Bol d’Or, tra il 1947 cuito di Brooklands nel 1937, quando sione completamente riprogettata, la e il 1959… Per quanto riguarda le mo- una sua diretta antenata, grazie agli ec- sua monocilindrica di alte prestazioni. to di serie, le 500 con un solo cilindro cellenti risultati velocistici, è stata pre- La precedenza andava infatti ai model- hanno avuto la loro epoca d’oro in Italia miata con una medaglia d’oro. La BSA li più economici, destinati al tranquillo negli anni Trenta, quando i modelli di allora ha rapidamente deciso di realiz- impiego di tutti i giorni. La nuova 500 punta delle migliori Case nazionali era- zare un modello di alte prestazioni, con Gold Star ha visto la luce nel 1948 ed è no proprio di questo tipo. È stato però testa e cilindro in lega d’alluminio (una entrata in produzione all’inizio dell’an- nel corso degli anni Cinquanta che que- rarità in quegli anni), e di chiamarlo ap- no successivo. Il motore, che mantene- ste monocilindriche hanno raggiunto punto Gold Star. Contraddistinta dalla va le soluzioni costruttive del modello l’apogeo della fama a livello mondiale, sigla M 24, questa moto destinata a una precedente, aveva un alesaggio di 85 raggiungendo una grande diffusione clientela di sportivi particolarmente esi- mm e una corsa di 88 mm. La testa e in Inghilterra e negli USA, dove ai forti genti aveva la distribuzione ad aste e il cilindro, dotato di una canna riporta- DAL 1945 LE MOTO CHE HANNO FATTO LA STORIA 1945 LE MOTO CHE HANNO FATTO DAL numeri di vendita dei modelli stradali bilancieri, un alesaggio di 82 mm e una ta con interferenza, in ghisa austenitica,

36 N. 3 APRILE 2015 Nell’altra pagina: la DBD 34 Gold Star, grande classico della più pura scuola inglese, nell’ultima versione erogava circa 40 CV. A sinistra, la Victor 441 aveva il cambio in blocco; la versione da cross ha conquistato il mondiale nel 1964 e 1965. Subito a lato, la CCM ha continuato a sviluppare le sue monocilindriche, dirette discendenti delle BSA B 50, per tutti gli anni Settanta. Sotto, un raro esemplare di DBD 34 in versione regolarità erano di diverso disegno e nuovo era anche il basamento. Il cambio, sempre separato, era collegato al motore da una trasmissione primaria a catena po- sta sul lato sinistro. La lubrificazione era a carter secco, con doppia pompa a in- granaggi. Alla fine del 1951 è avvenuta una profonda rivisitazione del motore, ad opera di Bert Hopwood e Roland Pi- ke; è stata tra l’altro adottata una nuova testa, nella quale le due valvole erano inclinate tra loro di 66°45’. La potenza è salita a 37 cavalli, dai precedenti 33. Il 1954 ha visto l’adozione di una alet- tatura ancora più estesa. L’ultima evolu- zione di questa monocilindrica è stata la splendida DBD 34, rimasta in produzio- ne fino al 1962 (ma qualche esemplare è stato venduto anche l’anno successi- vo). Realizzata tanto in versioni stradali quanto in versioni da cross e da rego- larità, aveva una potenza che dagli ini- ziali 38 cavalli a 6500 giri/min è arrivata superare leggermente i 40 a circa 7000 giri/min. Tra le caratteristiche più inte- ressanti del motore vi erano l’impiego di due alberi a camme (con un eccen- nome di Victor. Il modello da cross uffi- 34 cavalli a un regime di 6200 giri/min. trico ciascuno), posti sul lato destro del ciale ha consentito a Jeff Smith di con- Una di queste moto, debitamente pre- basamento e comandati mediante in- quistare il titolo mondiale nel 1964 e nel parata, nel 1971 ha consentito a Brown granaggi, e di un cuscinetto di biella a 1965 (ultimo prima dell’inizio dell’era e Rollason di arrivare secondi assoluti doppia fila di rullini ingabbiati. L’albero dei due tempi!). Il motore, compatto e (e primi di classe) dietro la Laverda 750 a gomito era in cinque parti: i due perni leggero, aveva la distribuzione ad aste di Brettoni e Angiolini nella durissima di banco venivano inseriti con interfe- e bilancieri con un unico albero a cam- 24 ore del Montjiuich. Il reparto corse renza nei volantini, mentre l’asse d’ac- me nella parte destra del basamento; della casa inglese ha chiuso i battenti coppiamento era fissato per mezzo di la versione stradale B 44 VE, prodotta alla fine di quello stesso anno e le mo- superfici di unione troncoconiche e di dal 1966 al 1970, erogava 28 cavalli a to da cross, unitamente ai ricambi, so- grossi dadi. un regime di poco superiore ai 6000 no state acquistate da Alan Clews, che Dopo l’uscita di scena della DBD 34, giri/min. Nel corso della evoluzione, a intendeva utilizzarle personalmente, molto rimpianta dagli appassionati e un certo punto l’alettatura della testa e dopo avere apportato loro una serie di oggi ricercatissima dai collezionisti, la del cilindro ha assunto una tipica forma modifiche. Una di esse è stata esposta BSA ha sviluppato una serie di mono- squadrata. L’ultimo monocilindrico di in un evento inglese e subito dopo, a ri- cilindrici con cambio in blocco derivan- 500 cm3 costruito dalla BSA è stato il chiesta generale, da pilota Clews è sta- doli come disegno d’assieme dall’umile B 50, proposto in tre differenti versioni to costretto a diventare costruttore. Era C 15 di 250 cm3 del 1958. Sono così e in listino dal 1971 al 1972. Il motore, nata la CCM, che ha continuato fino al apparsi un modello di 350 cm3 (B 40) direttamente derivato da quello della 1981 a produrre in numero limitato del- e uno di 441 cm3 (B 44). Quest’ultimo, B 44 aveva un alesaggio di 84 mm e le splendide monocilindriche da cross che aveva un alesaggio di 79 mm e una una corsa di 90 mm. La B 50 SS Gold direttamente derivate dalle BSA, che corsa di 90 mm, è stato realizzato in più Star (pessima idea, quella di riutilizza- per diverso tempo hanno ottenuto im- versioni ed è passato alla storia con il re questo nome glorioso!) disponeva di portanti risultati nelle gare nazionali.

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QUEL MAGNIFICO DECENNIO DI MOTO UN PERIODO DI COSTANTE EVOLUZIONE TECNICA CHE È GIÀ CULT PER I COLLEZIONISTI

nni ’80, un decennio tut- to d’oro. Saranno le moto d’epoca del futuro e il mer- cato dei collezionisti le sta apprezzando sempre di Apiù, al punto che alcuni modelli sono già dei cult e le loro quotazioni stanno lievitando. “Quello degli anni ’80 - spiega l’inge- gner Silvio Manicardi, primo vice- presidente Fim Europe e, proprio in quegli anni, manager Honda Italia e Eu- ropa - è un periodo in cui, soprattutto per le maximoto, c’è stata una continua e talvolta sostanziale evoluzione tecno- logica, sia nei motori che nella parte ci- clistica, per di più con un continuo e velocissimo travaso di soluzioni tecni- che dalle competizioni alla produzio- ne di serie. Negli anni ‘80, infatti, sono apparsi i primi motori stradali in grado I MITICI ANNI 80

38 N. 3 APRILE 2015 Qui sotto, moto anni ‘80 in mostra a MotoDays. A fianco la Kawasaki Turbo e Oscar La Ferla. In basso Carlo Fiorani

di erogare 100 cavalli, i multivalvole decennio, hanno portato una fioritura te e dalle ottime prestazioni, nonché il raffreddati a liquido, come pure alcu- di modelli di serie strettamente deri- top di gamma della serie Bol d’Or. Nel ne meteore quali i sei cilindri in linea, vati dalle moto che si sfidavano nella fuoristrada, invece, un vero cult è la GS i propulsori sovralimentati con turbo- Parigi-Dakar”. 80, un mezzo apprezzatissimo e intra- compressore e le repliche delle 500 da Tra le più apprezzate dai collezionisti montabile, soprattutto la versione Pa- Gran Premio con motori due tempi plu- le due tempi derivate dalla GP, Yama- rigi Dakar col serbatoio autografato da rifrazionati. Quanto alle ciclistiche poi, ha V4, Honda NS 400, ma soprattut- Gaston Rahier. sono nati i primi telai a tubi quadri e le to la Suzuki 500 Gamma, la più simile “Anch’io ho una GS. - spiega Carlo Fio- strutture scatolate in alluminio tipo Del- alla sorella da gara quindi, anche se a rani, manager HRC nella Superbike tabox, le ruote da 16 pollici apparse nei numeri ridotti, visto le quotazioni ele- e grande appassionato di fuoristrada. Gran Premi del Motomondiale e qua- vatissime, è la Honda RC 30, una ma- - Tre sono le mie moto preferite e nella si subito introdotte nella produzione”. xi da JR visto che le richieste orbitano mia piccola collezione le ho tutte: insie- “Soprattutto le ciclistiche - sottolinea intorno a quota 20.000 euro, per non me alla GS infatti ho anche un’Africa Manicardi - hanno dato il via ad una parlare delle Ducati Pantah con telaio Twin e una RC 30, tre regine anni ’80. vera e propria scuola telaistica tuttora Verlicchi, contese a cifre da capogiro Del resto quel decennio ha rappresen- standardizzata anche nei modelli della soprattutto all’estero. Quindi, tra quel- tato un vero e proprio rinascimento del attuale produzione giapponese ed eu- le più abbordabili un buon investimen- mercato della moto, reduce dalla cri- ropea. E questo rapidissimo travaso di to è senza dubbio la Honda CB 1100 si petrolifera di fine anni ‘70. Un’epo- tecnologia dalle competizioni non ha F Super Bol d’Or che è stata venduta ca d’oro, che si è protratta anche negli riguardato soltanto le moto stradali, ma solo per due anni (1983-1984) ma che è anni ‘90. Infatti non si era mai visto un anche quelle fuoristrada in cui le mara- sempre più richiesta dagli appassionati decennio con un elevato numero di no- tone africane, in grande auge in quel poiché è una naked bella esteticamen- vità tecniche, di nuovi indirizzi e di seg-

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menti. Tra queste le enduro stradali che hanno avuto come capofila la Yamaha XT seguita a ruota dalle altre marche giapponesi e le dakariane BMW, Hon- da, Yamaha Ténéré e anche le Cagi- L’ULTIMA MAXI DI CLAUDIO VILLA va. Mentre per le stradali, grazie alle innovazioni tecniche, le prestazioni in Sempre a Motodays allo stand del Moto Club Yesterbike che ha organizzato quel periodo sono esponenzialmente per conto di Fiera Roma la mostra “La Passione fa ‘80” era esposta una Kawa- cresciute divenendo elevatissime ed è saki GPZ 1000 RX del 1986, l’ultima maximoto appartenuta a Claudio Villa, il proprio da ciò che è nata la Superbike. reuccio della canzone italiana. Questa moto è di proprietà di Mauro Pica Villa Non vorrei che gli appassionati colle- (nella foto) figlio primogenito del mitico cantante che la utilizza tuttora viste le zionisti mi accusassero di dire eresie, sue ottime condizioni. Allo stand Mauro ha portato anche la tuta in pelle del ma non va neanche dimenticato che padre, esposta vicino alla moto. Un bellissimo ricordo per un indimenticabile con il lancio della Honda CN 250, de- artista nonché un grande motociclista. nominata anche Spazio, è nato un seg- mento totalmente nuovo degli scooter, visto che fino allora c’era solo la Vespa. anche una non facile reperibilità. Di lì la strada e una da pista. La loro messa E questo segmento è esploso fino ai bontà dell’investimento”. a punto era estremamente complessa giorni nostri con l’enorme proliferazio- Carlo Fiorani ha accennato alle corse, e complicata, poiché richiedevano un ne di scooter di media e grossa cilin- alle prestazioni elevate delle sportive settaggio della ciclistica in cui si parti- drata. Le più richieste dai collezionisti? che hanno sancito di fatto la nascita del- va da zero. Si doveva lavorare su tutto, Senza dubbio i modelli cult, ossia quel- la Superbike. Cediamo quindi la parola motore e componentistica. Nulla a che li che all’epoca erano più apprezzati e a Oscar La Ferla, pluricampione italia- vedere con le moderne e la loro elettro- desiderati, o che hanno ottenuto signi- no e plurivittorioso con le maxi anni ’80, nica. Quelle erano moto per piloti veri. ficativi risultati sportivi. Basta guardare soprattutto Honda e Ducati. “Quelle Solo un pilota vero, infatti, riusciva ad gli annunci e ci si rende conto che que- degli anni ’80 - osserva La Ferla - erano ottimizzarne l’utilizzo in pista”. ste moto si stanno rivalutando di anno moto che davano grandi dosi di adre- in anno e certi particolari modelli hanno nalina. C’era un abisso tra una moto da Roberto Pontiroli Gobbi TRE AQUILE REALI

A Motodays hanno fatto bella mostra di sé tre Aquile Reali: la 500 8 cilindri a V costruita nel 1955 e svilup- pata fino al 1957. Pensate, questa leggendaria 500 con motore otto cilindri a V di 90°, progettata dall’ing. Giulio Cesare Carcano con il contributo dei tecnici Umberto Todero ed Enrico Cantoni, nel suo ultimo step erogava circa 80 cv, una potenza non da poco per quei tempi. Poi il suo sviluppo si interruppe con la decisione, insieme alle altre case italiane, di ritirarsi dalle competizio- ni. Insieme alla mitica V8 è stata anche espo- sta la 500 bicilindrica a V di 120°. Nata nel 1933, vinse il Tourist Trophy nel 1937 e fu sviluppata ininterrottamente fino al 1951 e il modello espo- sto è una delle ultime versioni realizzate. La terza aquila reale era invece la monocilindrica 350 che vinse il mondia- le nel 1957 con il pilota inglese . Tre vere regine. E, come tali, ammiratissime. Un suc- cessone. I MITICI ANNI 80

40 N. 3 APRILE 2015 N. 3 APRILE 2015 Per la pubblicazione delle vostre news MOTOCLUB scrivete a [email protected]

tanza con la Fiera del Fiore. La parteci- MC D’EPOCA pazione alla mostra statica, organizzata È SCOMPARSO CATANZARO in collaborazione con il comune di Tu- ENRICO PETTINARI 100 ANNI DELLA rate, è aperta a chiunque disponga di Nei primi giorni di marzo si è spen- MOTOCICLETTA un mezzo d’epoca. Il programma per le to Enrico Pettinari, colpito da un Il Moto Club d’Epoca Catanzaro orga- moto d’epoca prevede al mattino l’a- infarto a soli 41 anni. Il figlio del co- nizza, per sabato 18 aprile, il secondo pertura della mostra con le iscrizioni dei nosciuto preparatore Domenico se convegno “100 anni della motociclet- partecipanti, alle 11.00 l’arrivo in corteo ne è andato improvvisamente la- ta”. L’appuntamento è alle 17.00 nella del gruppo Ariel Motorclub Italia e a se- sciando un Sala Concerti del Comune di Catanzaro guire il pranzo in compagnia del Moto vuoto incol- e il programma prevede sei temi: nasci- Club. Per informazioni: 345 8193838, mabile nella ta, storia, evoluzione della motocicletta 377 5026678, 333 2015957. e-mail: sua bella fa- nei suoi 100 anni; l’importanza e il ruolo [email protected]; moto- miglia (una della FMI per lo sviluppo e l’interesse [email protected] moglie e del settore motociclistico; la FMI e le due bimbi varie discipline motociclistiche; la moto di 4 e 7 an- come oggetto di culto; aspetti fiscali e ni) e in tutto procedure di reiscrizione di moto sto- l’ambiente riche; la sicurezza stradale dei motoci- del motoci- cli d’epoca. Interverranno tra gli altri, il clismo italia- Sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, no. La Federazione Motociclistica e il Presidente del Co.Re. Calabria FMI, Italiana si stringe con un abbraccio Luigi Mamone. a tutta la famiglia Pettinari in questo

RADUNI, MOSTRE E GARE momento così duro e difficile.

MC MISTOSTRETTO MC 22 VINTAGE SCORDIA TUTTO PRONTO 6° MOTORADUNO D’EPOCA PER LA CORSICA Dopo il successo delle prime cinque edizioni, il Moto Club “22 Vintage” 2000 chilometri in cinque giorni, curve di Scordia (CT) ha ufficializzato la data del sesto “Motoraduno d’Epoca” su curve e puro divertimento. E’ tutto che si terrà il prossimo 14 giugno nella cittadina calatina. I dettagli e l’iti- pronto per il Tour de Corse 2015 del nerario dell’evento non sono ancora stati resi noti ma il presidente del “22 Moto Club Mistostretto. Il gruppo di Vintage”, Roberto Noto, ha annunciato grandi novità per i partecipanti. amici partirà da Roma il 22 aprile, du- Come ogni anno, attesi tanti appassionati delle due ruote d’epoca che rante il soggiorno sull’isola farà base arriveranno da ogni parte della Sicilia. In questa edizione, oltre al classico a Corte e tornerà nella Capitale il 26, giro in Vespa che toccherà alcuni paesi limitrofi, i partecipanti potranno approfittando come all’andata delle misurarsi in alcune prove di abilità in sella alla propria Vespa o moto d’e- speciali tariffe della Corsica poca. Ovviamente non mancheranno degustazioni gastronomiche, ani- Ferries riservate ai Tesserati mazione e premiazioni finali. FMI. La gita più lunga sarà di 500 km, ma con i panorami dell’”Isola della bellezza” la stanchezza si sentirà ben poco. Per tutte le informa- zioni sul Moto Club Misto- stretto: www.mistostretto.it.

MC TURATE E SARONNO MOSTRA D’EPOCA DEL 1° MAGGIO Il Moto Club Turate ed il Moto Club Saronno invitano tutti gli appassionati di vintage alla Mostra d’Epoca in pro- gramma venerdì 1° maggio in piazza Volta a Turate (CO). L’evento si terrà nel centro cittadino di Turate, in concomi-

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Registro Storico Bianchi gemellaggio con l’Autobianchi con la partecipazione MOTOCLUB REGISTRO STORICO ITALIANO EDOARDO BIANCHI

24° BIANCHI DAY

REGISTRO STORICO EDOARDO BIANCHI RADUNO A SORAGNA S O R A G N A ( PARMA ) Il 24 maggio a Soragna (PR) si svolgerà il raduno del Regi- stro Storico Bianchi. Giunto alla sua 24° edizione, l’evento quest’anno celebrerà i 150 anni dalla nascita di Edoardo 24 MAGGIO 2015

Bianchi e i 130 dall’apertura del suo primo negozio a Mila- PROGRAMMA

no. Inoltre il raduno sarà un’occasione utile per ufficializzare Ore 08,30 – 10,00 ritrovo partecipanti per iscrizioni (visita castello Meli Lupi) Ore 11,20 – 11,50 giro turistico per raggiungere Busseto il gemellaggio del Registro Storico con la “Bianchina Classic Ore 11,50 – 12,30 sosta per aperitivo Club” di Cassolnovo (PV), che festeggerà i 60 anni dalla na- Ore 12,30 - 13,00 arrivo a Paroletta di Fontanellato per sosta pranzo Ore 16,30 partenza per rientro a Soragna scita dell’auto Bianchi. Il ritrovo è alle ore 8,30 sotto le mura Ore 17,00 consegna ricordo manifestazione e saluti

della Rocca di Soragna, per iniziare un giro turistico che por- Per info: 051-549783 Nanni Daniele --- e-mail [email protected] terà fino a Busseto dove si terrà il pranzo. internet www.registrostoricobianchi.it

SI È SPENTO LORENZO RAPISARDA E’ scomparso sabato 21 marzo a Rimini il Ragioniere Lorenzo Rapisarda, per 16 anni e fino al 2012 membro del Colle- gio dei Revisori dei Conti della FMI. I funerali si sono tenuti il 23 marzo alle 15.00 presso la Chiesa S. Andrea dell’Ausa di Rimini. Da parte della Federazione Motociclistica Italiana, le più sentite e sincere condoglianze alla famiglia e ai co- noscenti del Ragioniere Rapisarda.

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46 N. 3 APRILE 2015 di MARCO COMELLINI

a Crossrunner si trasforma: cambia estetica, quote ci- clistiche e prestazioni. La nuova versione si discosta ancora dalla VFR800F che Lle ha offerto la base tecnica dalla quale è nata. Acquista ancor di più le sembianze dell’endurona stra- dale e il motore viene ritoccato SU DI GIRI per migliorarne le doti turistiche. Le modifiche sono sia apprezza- bili che tangibili e nonostante la sostanza cambi, quello che non varia è l’innato DNA da sportiva. Mamma Honda usa un fuorvian- te “Adventure Sport Tourer” per accasare la Crossrunner tra le ad- venture del proprio listino, ma è ancora il carattere del mitico 4 ci- lindri a V con fasatura variabile a caratterizzarla. Rimane così una moto fuori dal coro: un’endurona che dà il meglio di sé quando viag- gia col motore su di giri. È facile da usare quando si va a passeggio come lo sono tante Honda da turi- smo, ma se messa in mani esper- te diventa un oggetto capace di viaggiare a ritmi pazzeschi sulle strade di montagna. Questa ver- sione Travel Edition, con valigie ed ABS, costa 13.990 euro ed è of- ferta in tre colorazioni: bianca, rossa e nera.

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N. 3 APRILE 2015 47 La Honda si è rivelata davvero divertente una volta presa confidenza con la fasatura variabile del suo motore. Impeccabili le finiture e la dotazione di questa Travel Edition accessiorata di TEST tutto. In basso il completo cruscotto digitale

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tica. La ciclistica è stata rinnovata con mo di rotazione il motore faccia lavora- COM’È FATTA sospensioni regolabili ad escursione re solo 2 valvole per cilindro, mirando Innanzi tutto cambia l’estetica della maggiorata che portano la luce a terra a massimizzare l’erogazione di coppia e Crossrunner. Le semicarene che rive- a 165 mm. La posizione in sella è nuova, la fluidità di marcia. Il passaggio al fun- stivano i fianchi della vecchia versione con il manubrio più arretrato ed anche zionamento a 4 valvole per cilindro av- ora spariscono lasciando la moto più più largo, e le pedane che sono state viene superata la soglia dei 6.000 giri. svestita. La linea generale diventa me- avanzate e abbassate. La forcella con Rinnovati i freni: con dischi anteriori da no “originale” ma più accordata con i steli da 43 mm di diametro ha 25 mm in 310 mm e con pinze a 4 pistoncini ad at- canoni tipici del segmento delle endu- più di escursione, i registri di precarico tacco radiale. E rinnovati anche i cerchi: rone stradali. La sella è ora sdoppiata molla e il registro di ritorno dell’idrau- in alluminio pressofuso a 10 razze che e regolabile in altezza su due posizio- lica. Il monoammortizzatore guadagna ospitano i pneumatici Pirelli Scorpion ni: 815 e 835 mm da terra. La struttu- invece 28 mm di escursione e offre la Trail: 120/70-17 e 180/55-17. Nuovo ra portante del codino in alluminio è regolazione del precarico molla. Il for- l’impianto di scarico, con andamento stata ridisegnata: è più leggera rispet- cellone monobraccio è stato rivisto no- 4-2-1. Inoltre, rispetto al Crossrunner to alla precedente e offre gli attacchi nostante derivi dalla VFR, è in lega di di precedente generazione è nuovo per il set delle valigie. Set che è di se- alluminio ed ha la capriata superiore di anche l’impianto di raffreddamento rie per questa versione Travel Edition, rinforzo. La cilindrata effettiva del V4 è del motore. Ora, al posto dei due ra- come lo sono anche la protezione tu- di 782cc, con alesaggio e corsa di 72 x diatori laterali, vi è un sistema frontale bolare periferica anteriore in alluminio, 48 mm e un rapporto di compressione sdoppiato. Rinnovati anche il motorino le luci fendinebbia a led e il cavallet- di 11,8 : 1. Offre una coppia di 75 Nm di avviamento (più piccolo e leggero) to centrale. L’equipaggiamento di se- a 8.500 giri ed un picco di potenza di e il generatore di corrente ad alta ef- rie prevede inoltre: impianto frenante 106 cv a 10.250 giri/min con possibilità ficienza. ABS a due canali, il controllo di trazio- di allungare fino ai 12 mila. Il cambio ne HSTC (Honda Selectable Torque è a sei marce e può essere dotato di Control) – regolabile e disinseribile -, assistenza elettronica Quickshifter per COME VA l’impianto luci completamente a LED, l’innesto di marcia senza frizione. La di- Ancor prima di salire in sella proviamo il le manopole riscaldabili e gli indicato- stribuzione 16 valvole VTEC prevede cavalletto centrale, comodo e necessa- HONDA CROSSRUNNER HONDA ri di direzione a disattivazione automa- che fino a circa metà del regime massi- rio per una moto “valigiata” di questa

48 N. 3 APRILE 2015 N. 3 APRILE 2015 stazza. È funzionale, quindi non parti- anche quando colpita direttamente dal colarmente faticoso da azionare con il sole. Meno piacevole invece il bloc- set delle valigie montato. Una volta a chetto elettrico di sinistra: ha clacson e bordo invece, la moto si percepisce su- interruttore degli indicatori di direzione bito più stretta rispetto alla preceden- invertiti, quindi non intuitivo. te: mancano le semicarene e i radiatori Innestiamo la prima e la Crossrunner laterali. La seduta è comoda e consente scivola via silenziosa. Il cambio è morbi- ad un conducente prossimo ai 175 cm dissimo e preciso, sia durante l’innesto di statura di toccare saldamente con che nella scalata. Il motore è elastico. entrambi i piedi a terra. Retta la postu- È piuttosto piatto nell’erogazione: fino ra, con il manubrio vicino e le pedane ai 6.000 giri, spinge senza emozionare. al posto giusto. Insomma, come su tut- Ma è al momento di superare questa te le Honda, la ritrovi come la vorresti. soglia che avviene invece la magia. Il La strumentazione totalmente digitale, motore VTEC si trasforma in reale 16 oltre ad essere completa di ogni infor- valvole, cambia tono di voce e inizia a mazione utile, ha un’ottima leggibilità crescere con veemenza. Lo fa anche in maniera un po’ brusca, un cambio di passo netto e deciso che diventa an- che piacevole quando lo si conosce e lo si aspetta dopo aver ruotato l’acceleratore. Ci si ritrova quindi alla guida di una endurona dal carattere par- ticolare, che inizia a far sul serio solo quando il motore frulla al- tissimo. Una sensazione stranis- sima per la tipologia di moto: ad un regime così elevato di giri, una qual- siasi concorrente ha normalmente ap- pena smesso di spingere ed è meglio innestare una marcia. Sulla Crossrunner invece ci si deve riparametrare, il mo- tore va sfruttato come su una sportiva. Per ottenere il meglio va tenuto sopra i 6.000 giri e spremuto fino ai 12.000 senza alcun timore di accarezzare il li- mitatore. Ci si ritrova così sempre con una marcia in meno di quella che nor- malmente utilizzeresti con un’enduro- na. In mezzo alle gambe senti questo motore che gira alto e che si fa sentire sia a livello acustico che di vibrazioni, non fastidiose ma presenti. E curva do- po curva impari a sfruttarlo al meglio. Ti invita ad aumentare il ritmo, ad insi- stere con la marcia nel raccordare tra loro le curve senza dover cambiare. E ti ritrovi ad andare col passo da sportiva con in mano il manubrione largo e sen-

N. 3 APRILE 2015 49 TEST

quando si pinza forte dentro la curva: si comprime con progressione fino in fondo e durante le staccate non la sen- ti “tamponare”. Molto buono anche il comportamento dei freni, entrambi po- tenti e assai modulabili. E buono, ma solo all’avantreno, anche il comporta- mento del sistema ABS mai inadegua- to. Al posteriore invece, l’intervento è un po’ troppo invasivo. Comodo, e utile a cavallo della trasformazione VTEC da 8 a 16 valvole, il controllo di trazione: per chi ha poca esperienza con i mo- tori rapidi nel salire di giri tiene a bada lo scivolamento della ruota posteriore e basso il muso della moto quando si Vai alla foto gallery viaggia sopra ai 7.000 giri. Insomma questa Crossrunner è partico- za essere accucciato sul serbatoio. Anzi, Le sospensioni, seppur confortevoli lare, facile e piacevolissima per girova- se la strada è piuttosto tortuosa, ti ritrovi quando si passeggia, sono infatti per- gare a ritmo blando e efficace quando ad andare più svelto che con una sporti- fette per non far mai percepire ondeg- si vuol guidare con piglio sportivo, ma va, in quanto la ciclistica della Crossrun- giamenti quando si percorrono le curve forse le manca un po’ quella che sareb- ner ha le caratteristiche per riuscire a ampie e digeriscono alla perfezione le be la propria peculiarità: fare un po’ supportare un ritmo di guida piuttosto imperfezioni dell’asfalto senza sorpre- meglio nel mezzo, ovvero fare appieno

HONDA CROSSRUNNER HONDA elevato senza mai mostrare il fianco. se. La forcella sostiene bene anche l’endurona.

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SCELTE CORAGGIOSE CON MASSIMILIANO MUCCHIETTO PARLIAMO DELLE STRATEGIE YAMAHA

amaha, ovvero la Casa giap- ponese delle scelte corag- giose. In campo sportivo, accettando le sfide più im- pegnative e scontrandosi a visoY aperto, e in quello commerciale. Qui Yamaha è spesso stata l’industria che ha sfornato modelli innovativi e ine- diti, che hanno aperto nuovi segmenti di mercato, che ha rischiato ed ha otte- nuto il riconoscimento dei suoi fan. E che in un mercato dove chi non sgomita rischia di sparire, ha deciso di prendersi del tempo per poi sfornare nuove ge- nerazioni di prodotti che oggi la stanno ancora una volta ripagando del corag- gio dimostrato. Ne abbiamo parlato con Massimiliano Mucchietto, count- ry manager di Yamaha Motor Italia. Aspettative sulla nuova R1? “È un prodotto fantastico e non vedia- mo l’ora delle prove comparative sulle riviste. Credo che ci porterà ad essere numeri uno del segmento delle spor- tive. La versione M1 venduta solo on line ha già esaurito i 150 pezzi previsti, la R1 ha già i numeri congrui per diven- tare leader”. Potrebbe rilanciare, se pure in parte, il segmento delle sportive? “Questo avverrà nel corso del 2015 e non solo grazie a Yamaha, sarà per effetto delle tante novità nel segmen- to. Ma oggi il motociclista è cambiato e la massa predilige un diverso tipo di moto. Le supersport non torneranno ai livelli di qualche anno fa, le esigenze so-

52 N. 3 APRILE 2015 di UGO PASSERINI

no diverse, e sono apprezzate solo dai modo le vendi- veri appassionati del genere racing”. te. Il TMax è un Voi vendete direttamente anche i best seller che modelli cross ed enduro gara. Co- viene venduto me sta andando il segmento delle da tanti anni… fuoristrada? Ogni modello “È diminuito meno rispetto ad altri ha un diverso settori, quindi il suo peso all’interno modo di am- del mercato è cresciuto. Noi abbiamo mortizzare gli sempre tenuto la distribuzione delle investimenti che cross ed enduro e in particolar modo sono stati fatti per ora che abbiamo rinnovato profonda- realizzarlo”. mente i prodotti siamo convinti di ave- Quali previsioni si re dei modelli vincenti che ci daranno possono fare sull’andamento delle soddisfazioni”. del mercato nel 2015, alla luce del E il Tricity? primo quarto di anno? “Molto bene, sta crescendo moltissi- “I numeri farebbero propendere per mo nelle vendite rispetto alle altre tre un certo ottimismo, ma bisogna resta- ruote, ed è molto più economico. Vie- re con i piedi per terra perché è vero ne apprezzato soprattutto da utenti che il bilancio del segmento moto è che normalmente non usano le due positivo, ma è influenzato in modo de- ruote”. terminante dal fatto che ci sono molte Si guadagna di più a vendere una novità, e queste spingono nell’im- MT-01, una MT-07, una Superténéré mediato le vendite. Poi i molti demo o un TMax? ride creano anche un certo numero “Ogni modello ha una redditività di- di immatricolazioni aggiuntive. Gli versa, ma ci sono tanti fattori che van- scooter sono ancora leggermente in no considerati per cui alla fine fare una negativo, quindi al- valutazione generale è sempre piutto- la fine dell’anno sto impreciso. Le moto da cross ad probabilmente il esempio hanno un ciclo di vita cortis- mercato registre- simo, la gamma 2015 è già vecchia ora rà un segno più ma e chi gareggia vuole sempre il top e la solo di decimali”. cambia di continuo. La R1 dà un valore L’effetto ricer- aggiunto al nostro marchio di tecnolo- cato dalla nuo- gia e sportività, di cui si avvantaggiano va iniziativa tutti gli altri modelli, quindi traina a suo della BCE

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della svalutazione dell’Euro, per fa- spera anche un effetto positivo sull’e- Yamaha vs Honda: due modi diversi vorire le esportazioni e rilanciare conomia italiana, il nostro è un Paese di pensare il prodotto moto? l’economia, potrebbe avere riper- che vive di export. E questo potrebbe “Sì, e per fortuna, in modo che ognuna cussioni negative sui prezzi delle significare che il mercato diventerà più è presente sul mercato a suo modo e moto importate? forte, compensando i minori guada- ha potuto trovare la sua strada. Il no- “Tutte le aziende che importano pre- gni che derivano dal cambio sfavore- stro cavallo di battaglia è il prodotto vedono un budget per le oscillazioni vole all’import. Ma non è detto. Quello ed il coraggio di aprire nuove strade. E delle monete. Indubbiamente l’im- che è sicuro è che non bisogna reagire pensiamo di essere nel giusto. Come patto sulla redditività ci sarà. Ci sarà si d’istinto”. lo ritiene Honda del resto”.

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56 N. 3 APRILE 2015 Vai alla foto gallery di MARCO COMELLINI

ggi è comodo anda- re in moto: sali, spingi il bottoncino magico e… brumm, la moto si avvia senza alcuno sforzo. Un Ogesto ormai diventato un automati- smo per il motociclista moderno, quasi scontato. Ma senza arretrare fino agli al- GUSTO RETRÒ bori motociclistici, basta indietreggiare all’inizio dei vicini anni 80 per scoprire MA FASCINO che l’avviamento elettrico era un lusso esclusivo delle moto pluricilindriche di E UNA GRANDE grossa cilindrata. Per i monocilindrici si andava di “gamba”. Si ruotava la leva FACILITÀ DI GUIDA d’avviamento e via a calciare. E se avevi una moto due tempi era facile, ma con i 4t ci voleva tecnica e coordinazione. Un connubio che si acquisiva solo col tempo, prendendo confidenza col ca- ratteraccio delle notevoli cubature dei mono delle enduro stradali di moda a quell’epoca. Con la Yamaha SR 400 si può provare la stessa emozione. Anzi è d’obbligo! Come una volta, infatti, la piccola scramblerina di Iwata non ha l’avviamento elettrico. Quindi si va di gamba, ma con molta (molta!) più faci- lità di un tempo! Per chi ha superato i 40 anni e calciato sui faticosissimi mo- nocilindrici, è un piacevole rispolverare i ricordi di gioventù e tornare ragazzi. Per i ragazzi di oggi invece, scopriamo che viene percepita come un’inutile e incomprensibile fatica: c’è chi l’ha ad- dirittura paragonato all’avviamento a manovella delle auto anteguerra. Per- sonalmente una bestemmia, ma come si può biasimare un ragazzo che fa or- mai ogni cosa con lo smartphone? Co- munque… punti di vista! La Yamaha SR 400 costa di listino 5.990 euro ed è di- sponibile in colorazione nero lucido o grigio opaco.

N. 3 APRILE 2015 57 TEST Vai alla foto gallery

COM’È FATTA Potrebbe sembrare un’attualissima realizzazione in perfetto stile vintage, invece la SR 400 è sempre lei. È sta- ta aggiornata per soddisfare le nuove normative europee relative all’inqui- namento e alla sicurezza ma la piccola scramblerina è sempre quella di oltre trent’anni fa. Il motore è monocilindrico a 4 tempi raffreddato ad aria. La vistosa aletta- tura, le finiture e le sinuosità dei carter fanno un insieme di stile classico che lo rende assai piacevole e distintivo al- la vista. La distribuzione è a 2 valvole, con quella di aspirazione di 47 mm. Ha alesaggio e corsa di 87 x 62,7 mm e un rapporto di compressione 8,5:1. Il car- buratore di un tempo è stato sostituito da un nuovo sistema d’iniezione elet- tronica che facilita le partenze e riduce i consumi rispetto al modello storico. Aumenta così l’autonomia dei (pochi) 12 litri di carburante contenuti dallo sti- loso serbatoio a goccia. Il corpo farfal- lato, semplice e compatto, occupa lo stesso spazio del carburatore origina- le. È stato mantenuto il rubinetto della benzina che ha però perso la posizione della riserva ora segnalata da una spia della strumentazione. Sempre mirando a facilitare l’avviamento, l’impianto di accensione è ora a transistor e genera una scintilla di migliore qualità al calcia- re sulla leva. Il tutto è coordinato dalla centralina elettronica che gestisce an- che la sonda lambda piazzata sullo sca- rico con catalizzatore a tre vie. Non manca infine la leva del decom- pressore sul manubrio, posta sotto la manopola sinistra, per aiutare il condu- cente a trovare il punto giusto per ini- ziare a calciare sulla leva di avviamento. La ciclistica prevede il classico telaio a semi doppia culla realizzata con tubi in acciaio. È stato progettato per consen- tire il passaggio dell’olio nel trave prin- cipale e congiungersi tramite appositi tubi al motore che è così privo di coppa di raccolta. Tra il manubrio e serbato- YAMAHA SR 400 io è infatti presente il tappo di rabboc-

58 N. 3 APRILE 2015 N. 3 APRILE 2015 A sinistra, bella anche la versione in grigio argento. Il grande fanale anteriore rigorosamente classico e (più sotto) la leva di avviamento e il maniglione cromato. Sotto, in città durante il nostro test

co del lubrificante. Come sospensioni troviamo una forcella tradizionale con COME VA escursione di 150 mm e un forcellone Rispetto alle moto moderne, i cui vo- in acciaio con doppio ammortizzatore lumi sono cresciuti notevolmente, l’SR posteriore: 100 mm di escursione e re- 400 sembra una motina: fa quasi tene- golazione del precarico molla. Il freno rezza. E questa impressione si trasfor- idraulico anteriore ha una pinza a due ma in sensazione appena sali in sella. pistoncini e disco traforato. Al posterio- La seduta bassa (a 785 mm da terra) re invece si è conservato un obsoleto e i fianchi stretti fanno poggiare salda- freno a tamburo. mente entrambi i piedi a terra anche Infine è presente (una vera stranezza a chi è di gamba corta. Il manubrio è per una motina come l’SR 400) il caval- vicino e alto, quindi la postura del con- letto centrale. Non manca comunque ducente è poco aerodinamica. Si è quello laterale. seduti col busto retto in posizione di

N. 3 APRILE 2015 59 TEST Vai alla foto gallery

lissimo: la leva della frizione è morbida e il motore è elastico. Nel traffico citta- dino ci si muove con grande agilità ed il manovrare col piede a terra in spazi angusti è facile anche senza essere for- zuti: l’SR sembra più leggera dei 174 kg dichiarati come peso in ordine di mar- cia (serbatoio pieno). Accordate alla fi- losofia della moto le sospensioni: sono morbide e digeriscono bene le imper- vie strade urbane. Anche i freni offrono un buon feeling generale, ma solo se si viaggia a ve- locità moderata in quanto la potenza frenante non è da riferimento: se si au- menta un po’ il ritmo di guida il freno a tamburo posteriore mostra il fianco. Nella passeggiata “fuori porta” l’SR 400 è altrettanto piacevole come in cit- assoluto relax. Giri la chiave e il botton- to fascino un “pot, pot, pot” più cari- tà. Le severe strozzature normative del- cino non c’è! Quindi è il momento di smatico non avrebbe guastato. Meno lo scarico le tolgono quel pochino di gustarsi l’avviamento a pedale. Chi ha indecise le vibrazioni che fanno invece guizzo che i soli 23 cavalli saprebbero trascorsi motociclistici può tentare (riu- compagnia col salire dei giri motore. In- comunque esprimere, ma non la rendo- scendoci) l’avviamento appoggiandosi nestiamo la prima marcia di un cambio no fiacca. Quindi andare a spasso per sulla stampella laterale di parcheggio. piacione: morbido, abbastanza preciso le colline è realmente rilassante. Meno Per i meno esperti consigliamo il caval- ma lento. Comunque molto adatto al- confortevole è invece la sella: morbida letto centrale (non troppo comodo da la moto. Le marce si innestano e scala- all’inizio diventa scomoda se si rimane azionare). Sul carter dell’albero a cam- no con facilità e sbagliare la cambiata parecchio in moto. Un’ultima conside- me i tecnici Yamaha hanno lasciato una è impossibile anche per chi è alle prime razione la vorremmo fare sul prezzo: finestrella che funge da indicatore del- armi. Ed anche partire da fermo è faci- un po’ elevato per il tipo di moto! la posizione corretta per iniziare la cal- ciata d’avviamento. Tirando la leva di decompressione si porta il pistone al punto giusto e poi si calcia con decisio- ne. Se non al primo colpo, sicuramen- te al secondo l’SR parte a trotterellare silenziosissima. È un sincronismo faci- le da assimilare e presto (subito) non vi occorrerà nemmeno più stare a cerca- re il riferimento visivo del punto giusto d’avviamento: basterà un po’ di feeling per assicurarvi avviamenti al primo col- po. Onestamente però c’è da dire che se la moto è perfetta per qualsiasi tipo di conducente, il tipo di avviamento di sicuro non lo è, soprattutto per il gentil sesso. Ma anche il centauro più naviga- to, trovandosi con la moto accidental- mente spenta allo scattare del verde, magari con passeggero a bordo, il mo- torino d’avviamento non dispiacereb- be per togliersi in fretta dall’impasse. Insomma, l’avviamento elettrico un po’ manca. Dicevamo la moto è silenzio- sissima e anche al colpo di accelerato- re non si percepisce un tono di scarico YAMAHA SR 400 deciso. Per un monocilindrico con tan-

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PRODOTTO DEL MESE TOM TOM RIDER PER MOTOCICLISTI TomTom lancia il nuovo TomTom Rider, prodotto pensato per i motociclisti che permette di selezionare direttamente sulla mappa un’area da raggiungere e suggerisce il percorso più emozionante. Con questo tipo di navigatore è possibile inoltre creare e condividere i percorsi con i propri amici. Il design di Tom Tom Rider è stato ridisegnato per adattarsi meglio all’uso sulle due ruote. Una staffa rotante permette ai motociclisti di passare con semplicità alla vista verticale per visualizzare l’andatura delle curve nel tratto successivo. Il nuovo design prevede uno schermo interattivo, mentre la funzione Bluetooth® è predisposta per la trasmissione delle istruzioni audio attraverso l’auricolare o il casco. Le principali caratteristiche del nuovo Tom Tom Rider sono pensate per i viaggi su due ruote e permettono di scegliere percorsi come strade tortuose o strade collinari oltre ad avere un design waterproof. Per maggiori info visitate il sito www.tomtom.com/it

NONOISE PER ATTENUARE IL RUMORE Nonoise è una protezione uditiva realizzata con filtro in materiale ceramico e canale sonoro a forma di tubo Venturi. Il sistema di regolazione del prodotto promette di ridurre i rumori che non si desidera sentire senza coprire quelli che devono restare udibili. Il Modello MOTO 926421621 è pensato per i motocicli- sti e fan degli sport motoristici e promette di attenuare fino a 29.6 dB il rumore del vento all’interno del casco. Per info scrivere a [email protected] o visitate il sito www.farmacare.it

HYPER FLAME Hyper Flame è l’additivo dedicato da Magigas alle competizioni Au- to e Moto. Formulato con compo- nenti ossigenanti che promettono di favorire il riempimento volume- trico e aumentare la velocità di fiamma, il prodotto apporta ottano Ron in funzione della percentuale impiegata per incrementare sia i valori di coppia che di potenza massima. Si consiglia di utilizzare Hyper Flame al 4-5% con i carburanti speciali Magigas e al 2-3% se mi- scelato nei carburanti tradizionali. Il prodotto è in vendita in lattine da un litro. Per maggiori info sulle benzine in pista e sui prodotti Magigas: Alessio Chiti - alessio. [email protected] - 348 6605301 - Tel. +39 0573 479.666 - Fax +39 0573 479.021 - www.extremecompetition.it - www.facebook.com/Magigas.extremecompeti- tion - [email protected]

AGVISOR, LA VISIERA CHE CAMBIA COLORE AGV lancia sul mercato AGVisor, una visiera che grazie all’LCD passa da chiara a scura con un click. Un prodotto utilizzato da Valentino Rossi agli ultimi test MotoGP di Sepang. Disponibile come accessorio per Pista GP, Corsa e GT Ve- loce, il sistema funziona tramite una piccola batteria integrata sul lato sinistro della visiera. L’azienda ha previsto una soluzione anche quando la batteria non dovesse essere carica. Il sistema di sicurezza “Fail Safe” infatti si attiva lo stes- so in modo meccanico e la visiera ritorna “clear”. Il tempo di durata in modalità scura è di 12 ore, ma è possibile ricaricare il sistema in due ore. AGVisor sarà disponibile a tutti da aprile. Per maggiori info www.agv.com/it

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ARAI – JOEY DUNLOP LIMITED EDITION Arai e Ber Racing Europe presentano il Joey Dunlop Limited Edition, casco che riproduce i colori che il campione sfog- giò nell’edizione TT nel 1985, quando si impose nella stessa settimana in tre gare: Formula 1 (la odierna Superbike), Junior e Senior. L’edizione speciale è ar- ricchita da un DVD “Mondocorse” che ripercorre la storia del pilota e dal libro “Joey Dunlop - Il re del Tourist Trophy“, scritto da Mario Donnini, che racconta aneddoti e segreti dell’uomo che vinse per 26 volte al TT . Il tutto presentato in occasione della inaugurazione della nuova sede della BER Racing Europe a Modena (in foto). Per info: info@berra- cing.it o visitate il sito www.berracing.it

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SULLA MOTOGP SVENTOLA IL TRICOLORE CON ROSSI, DOVIZIOSO E IANNONE. NON ACCADEVA DAL 2006

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