UMBERTO SCIPIONE: Al Maestro Umberto Scipione Viene Consegnato Il Premio Internazionale Alessandro Cicognini 2018
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UMBERTO SCIPIONE: Al Maestro Umberto Scipione viene consegnato il Premio Internazionale Alessandro Cicognini 2018. Intervista di Michela Di Mattia 12/11/2018 Ciao Umberto, per me è un onore intervistarti e un grande piacere poter condividere con un Maestro, quale sei tu, le emozioni che hai avuto nel ricevere questo preziosissimo riconoscimento. Il Premio Cicognini ti è stato consegnato il 7 novembre 2018 presso la Sala Trevi nel corso di una cerimonia organizzata dal CRESNAC (Centro Ricerche e Studi Nazionale Alessandro Cicognini), diretta dal compositore e regista Davide Cavuti, in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, la Cineteca Nazionale ed il Comune di Francavilla al Mare. Lo scorso anno il prestigioso riconoscimento fu assegnato al Premio Oscar Ennio Morricone come icona della musica da film. Nel 2018 la giuria sceglie te, il Maestro Scipione, “Per la sua straordinaria produzione artistica”, proiettandolo tra i più talentuosi compositori di colonne sonore del momento. Umberto, vuoi raccontarci qualcosa sulla serata? La sala Trevi, nel cuore della nostra capitale, era gremitissima di gente che ha calorosamente accolto questo prestigioso evento. Sono state proiettate alcune mie video clips, con i personaggi che ho avuto il piacere di incontrare e con cui ho collaborato. E’ un video di presentazione, anche se la gente ormai mi conosce abbastanza. Inserisco qui il link che dà il benvenuto alla tua musica https://www.youtube.com/watch?v=KPv0RPc9AmU, in modo che chi ci sta leggendo possa nel frattempo ascoltare le suggestive note della tua musica. Tornando alla premiazione puoi dirci chi è stato il Maestro Alessandro Cicognini? Ho avuto l’onore e il piacere di conoscerlo molto bene, anche se è accaduto quando era già molto anziano. Lui è stato una persona molto legata alla mia famiglia, poiché compagno di mia suocera. Questo ha fatto sì che potessi parlare molto con lui, assorbendo le basi e le informazioni utili e preziose per il mio lavoro. Un incontro importante che mi ha arricchito sia dal punto di vista umano che professionale. Mi ha regalato pillole di arte e di saggezza di cui ho fatto tesoro nel mio percorso artistico e nella mia vita. Ho condiviso in pieno il suo pensiero sul ruolo fondamentale della musica nei film quale colonna, quale base portante e non solo accompagnamento dello scorrere della pellicola e delle sue emozioni. La musica è in grado di dare forza e, al contempo, leggerezza a quelle scene e a quei moti dell’animo, è in grado di avvolgere lo spettatore davanti al grande schermo, e incantare il suo cuore oltre l’immagine … oltre il film stesso. Lui è stato il simbolo della musica cinematografica del neorealismo e delle trecento colonne sonore di film, ha musicato tutte quelle dei film di Vittorio De Sica, tra cui “Sciuscià”, “Ladri di biciclette”, “L’oro di Napoli”, “Il Giudizio Universale”, “Umberto D.”, e dei film di Alessandro Blasetti, Mario Camerini, Luigi Comencini, Steno, Mario Monicelli. Poi negli anni Sessanta ha gettato tutte le sue musiche nel fiume Aniene. Ha avuto una sorta di rigetto del cinema, rigetto dovuto ad una reazione di rabbia, perché il cinema era già diventatoun’ industria vera e propria. Cosa penserebbe Cicognini del cinema di oggi? Sarebbe deluso, perché quel cammino che il cinema avrebbe dovuto seguire quale evoluzione naturale dell’Opera teatrale, non si è mai realizzato. Nella vita privata come era Cicognini? Era una persona molto riservata e schiva, segnata dagli eventi della sua vita, in particolare della sua infanzia e adolescenza. Con me aveva un rapporto di stima e amicizia, un’intesa d’intelletto e di Arte. Torniamo a te e alla premiazione. Da chi hai avuto l’onore di ricevere il premio? Mi ha premiato Federico Savina, un nome storico nel mondo della cinematografia italiana. Fratello del noto compositore di colonne sonore, Carlo, che insieme a Rustichelli e Cicognini sono i nomi più acclarati. Federico insegna fonia al centro sperimentale di cinematografia a Roma ed è un grande nome. Io lo conosco da tanti anni ed essere premiato da lui è stato un onore, un’ emozione ma soprattutto una grande sorpresa, perché non sapevo che mi avrebbe dato lui il premio. La serata poi è continuata con la premiazione a Manuel De Sica, fratello scomparso di Christian, erano presenti il figlio e la moglie. Poi hanno proiettato “Una vita romantica”, docu-film sulla vita di Cicognini, diretto da Davide Cavuti, film in cui ci sono anche io in un’intervista che mi fece all’epoca. Tu, Umberto, come hai iniziato a suonare? Come è nata la tua passione per la musica? Mio padre era musicista e mio nonno, di cui porto il nome, era musicista. Io racconto che ho iniziato a camminare alzandomi sullo sgabello del pianoforte. Casa mia era una sorta di conservatorio: mio padre dava fiumi di lezioni private, c’era un via vai di studenti e lui poi suonava all’orchestra della Rai. Casa mia era Musica. Mio nonno ha fondato la banda di Formia che oggi porta il suo nome, una banda storica. Per me è stato automatico e naturale suonare e diventare musicista, anche se mio padre diceva a me e ai miei fratelli di fare un altro mestiere, ma poi siamo diventati tutti e tre musicisti! La mia è una passione sfrenata per la musica. Ancora oggi che ho 58 anni, ho la stessa passione e lo stesso fuoco che avevo a 14 anni. Evidentemente è una passione che ti scorre nelle vene Sì è una cosa fortissima. Io ho la stessa euforia che avevo quando ero più ragazzo, quell’ambizione, la voglia di arrivare sempre più su e avanti. Questo è importante perché tiene viva l’attenzione di quello che si sta facendo Assolutamente sì. Anche se questo atteggiamento caratteriale ha una controindicazione: spesso succede che non ti godi il momento, perché sei già proiettato più avanti o al prossimo evento, ma alla fine tutto ciò porta sempre a crescere. Cosa ci stai preparando per il futuro? Sto musicando il nuovo film di Alessandro Siani che avrà il titolo de “Il giorno più bello del mondo” e che uscirà nel 2019. E’ molto importante musicalmente perché è quasi un musical. Ringrazio il Maestro Scipione per la sua disponibilità e per come le sue melodie riescono a far vibrare forti emozioni e suggestioni. Di seguito alcuni link da cui poterle ascoltare https://www.youtube.com/watch?v=FM9iVTDq32c&t=16s https://www.youtube.com/watch?v=KPv0RPc9AmU https://www.youtube.com/watch?v=rPZ_51HLT5k https://www.youtube.com/watch?v=TgOHTvj3Q6M&t=84s https://www.youtube.com/watch?v=7cXywuzG6lU&t=4s https://www.youtube.com/watch?v=19Gb0159sMk https://www.youtube.com/watch?v=paTcgTRqwxE https://www.youtube.com/watch?v=gXLLU1gXWys Docente al Conservatorio di Musica Santa Cecilia di Roma, compositore, direttore d'Orchestra, pianista, clarinettista, Umberto Scipione è autore di Colonne Sonore per il cinema, documentari, trasmissioni televisive, spot, sceneggiati radiofonici, canzoni, musica classica e opere didattiche. Ha al suo attivo prestigiosi premi e candidature: dalle Nomination al David di Donatello 2011 per la Colonna Sonora del film campione di incassi 2010 “Benvenuti al Sud” e doppia Nomination al David di Donatello 2012 per la Colonna Sonora del film campione di incassi 2011 “Benvenuti al Nord” e la canzone “Sometimes” , alla Nomination al David di Donatello 2014 per la Colonna Sonora del film di Carlo Verdone ” Sotto una buona stella”, al “Premio Marforio d'oro” 2011 per la Musica in Campidoglio, dal Premio "Una vita per il Cinema" 2012 al premio “Sonora” 2012 per le migliori musiche di “Benvenuti al Nord”, fino al Premio “International Tour Film Fest” 2015, “Premio Mimemis” 2012, “Premio International Tour Film Fest” 2014, Premio "L.Centra" Venezia 2015, Premio “Trofeo Cinema” 2015 dell'Annuario del Cinema Italiano, PREMIO PADRE PIO 2017 e tanti altri importanti riconoscimenti. E’ membro permanente della giuria del David di Donatello e della giuria dell'European Film Academy. Siti web www.umbertoscipione.com http://it.wikipedia.org/wiki/Umberto_Scipione Michela Di Mattia.