Borgate Fascismo Web.Pdf
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PDF scaricabile gratuitamente dal sito del dipartimento di Studi Storici dell'Università di Torino. Per acquisti copia cartacea ed ePub www.ledizioni.it Dipartimento di Studi Storici COLLANA DEL DIPARTIMENTO DI STUDI STORICI UNIVERSITÀ DI TORINO 2 PDF scaricabile gratuitamente dal sito del dipartimento di Studi Storici dell'Università di Torino. Per acquisti copia cartacea ed ePub www.ledizioni.it Luciano Villani Le borgate del fascismo Storia urbana, politica e sociale della periferia romana Ledizioni PDF scaricabile gratuitamente dal sito del dipartimento di Studi Storici dell'Università di Torino. Per acquisti copia cartacea ed ePub www.ledizioni.it Luciano Villani Le borgate del fascismo Storia urbana, politica e sociale della periferia romana Ledizioni PDF scaricabile gratuitamente dal sito del dipartimento di Studi Storici dell'Università di Torino. Per acquisti copia cartacea ed ePub www.ledizioni.it © 2012 Ledizioni LediPublishing Via Alamanni, 11 – 20141 Milano – Italy www.ledizioni.it [email protected] Luciano Villani, Le borgate del fascismo Prima edizione: aprile 2012 ISBN cartaceo 9788867050147 ISBN ebook 9788867050161 Copertina e progetto grafico: ufficio grafico Ledizioni Informazioni sul catalogo e sulle ristampe dell’editore: www.ledizioni.it Le riproduzioni a uso differente da quello personale potranno avvenire, per un numero di pagine non superiore al 15% del presente volume, solo a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da Ledizioni. PDF scaricabile gratuitamente dal sito del dipartimento di Studi Storici dell'Università di Torino. Per acquisti copia cartacea ed ePub www.ledizioni.it IndIce Elenco delle abbreviazioni 9 IntroduzIone 11 Parte I L’Ifacp nelle vicende edilizie della capitale negli anni Trenta 21 1. Dalle “casette comunali” alle borgate governatoriali: lo scontro con l’amministrazione Ludovisi 23 1.1 La crisi degli alloggi 23 1.2 La gestione degli Alberghi suburbani 32 1.3 Le “casette comunali” 44 2. Come, quando e dove nacquero i nuclei di baracche e ricoveri governatoriali 49 2.1 Una città dai due volti 49 2.2 Le prime borgate: Prenestina,Teano, Primavalle 56 2.3 Sette Chiese e Appio, le borgate dei sistemi brevettati 67 2.4 Tor Marancia, Gordiani, Pietralata 70 3. Gli “intensivi” dell’Ifacp: Val Melaina e Donna Olimpia 83 3.1 La mediazione del Ministero delle Finanze e l’avvio del ciclo 1930 83 3.2 Caratteristiche dei blocchi intensivi dell’Istituto e spunti di analisi sulle assegnazioni degli alloggi 88 3.3 Le difficoltà finanziarie dell’Ifacp 111 4. La convenzione del 1936 e la gestione delle vecchie borgate 119 4.1 Le trattative 119 4.2 L’Ifacp e le vecchie borgate 131 PDF scaricabile gratuitamente dal sito del dipartimento di Studi Storici dell'Università di Torino. Per acquisti copia cartacea ed ePub www.ledizioni.it 6 LE BORGATE DEL FASCISMO Parte II Le nuove borgate popolarissime 141 5. La casa popolarissima: tipologie edilizie tra ruralismo, razionalismo e autarchia 143 5.1 Il contesto italiano 143 5.2 La casa popolarissima 150 5.3 Pietralata e Tiburtino III 163 5.4 “Sorge Primavalle” 174 5.5 Le borgate per i rimpatriati: il Trullo e il Tufello 187 6. I cambi di domicilio verso le case dell’Ifacp avvenuti a Roma dal 1935 al 1940 205 6.1 Sventramenti al centro e nascita delle borgate: un nesso da investigare ancora 205 6.2 Aree centrali in demolizione e destinazioni delle famiglie sfrattate assegnatarie di case Ifacp 214 6.3 Il popolamento delle borgate popolarissime 236 7. Il Quarticciolo e le borgate per le famiglie numerose 249 7.1 Il Quarticciolo, l’ultima borgata popolarissima del fascismo 249 7.2 I villaggi Pater per le famiglie numerose: Acilia e San Basilio 260 Parte III Vivere in borgata 279 8. La politica dell’Ifacp nei confronti del suo inquilinato 281 8.1 Le premesse e l’adozione di un programma di educazione fascista 281 8.2 Le istituzioni accessorie organizzate dall’Ifacp 289 8.3 Le regole, il controllo, le sanzioni 292 9. Il ricatto della fame. Politiche di assistenza e repressione del dissenso 301 9.1 L’assistenzialismo fascista, tra controllo e ricerca del consenso 301 9.2 L’Ente Governatoriale di Assistenza 310 9.3 La dissidenza dei borgatari nei fascicoli della PS 317 PDF scaricabile gratuitamente dal sito del dipartimento di Studi Storici dell'Università di Torino. Per acquisti copia cartacea ed ePub www.ledizioni.it INDICE 7 Apparato iconografico 333 Elenco delle opere citate 359 Ringraziamenti 377 PDF scaricabile gratuitamente dal sito del dipartimento di Studi Storici dell'Università di Torino. Per acquisti copia cartacea ed ePub www.ledizioni.it PDF scaricabile gratuitamente dal sito del dipartimento di Studi Storici dell'Università di Torino. Per acquisti copia cartacea ed ePub www.ledizioni.it Elenco delle Abbreviazioni ACS: Archivio Centrale dello Stato DAGR: Divisione Affari Generali Riservati ASC: Archivio Storico Capitolino ATER: Azienda Territoriale Edilizia Residenziale CPC: Casellario Politico Centrale CPP: Contratti pubblici e privati DG: Deliberazioni del Governatore DGAC: Direzione Generale Amministrazione Civile DGPS: Direzione Generale Pubblica Sicurezza ECA: Ente Comunale di Assistenza EGA: Ente Governatoriale di Assistenza EOA: Ente Opere Assistenziali F. GRAMSCI: Fondazione Gramsci F.P.: fascicoli personali GaB: Gabinetto GIL: Gioventù Italiana del Littorio LL.PP.: Lavori Pubblici IFACP: Istituto fascista autonomo case popolari IPAB: Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficienza INFAIL: Istituto nazionale fascista delle assicurazioni per gli infortuni sul lavoro INFPS: Istituto nazionale fascista previdenza sociale MI: Ministero dell’Interno ODS: Ordine di servizio ONB: Opera Nazionale Balilla OND: Opera Nazionale Dopolavoro ONMI: Opera Nazionale Maternità e Infanzia PCM: Presidenza del Consiglio dei Ministri PNF: Partito Nazionale Fascista SPD, C.O.: Segreteria Particolare del Duce, Carteggio Ordinario VOL.: volume V RIP.: V Ripartizione II RIP.: II RipartizioneApparato iconografico PDF scaricabile gratuitamente dal sito del dipartimento di Studi Storici dell'Università di Torino. Per acquisti copia cartacea ed ePub www.ledizioni.it PDF scaricabile gratuitamente dal sito del dipartimento di Studi Storici dell'Università di Torino. Per acquisti copia cartacea ed ePub www.ledizioni.it Introduzione «Sono 300.000 mila i romani che abitano in borgate sorte fuori dal Piano Regolatore. Una città nella città, grande quanto Catania, comple- tamente abusiva. Queste borgate non hanno acquedotto, scuole, auto- bus, fogne, strade decenti. Per il Comune di Roma, che ne ha tollerato la crescita per trent’anni, fino a pochi mesi fa semplicemente non esi- stevano. Negli ultimi anni i borgatari si sono organizzati, il problema si è fatto politico, stava per esplodere. Così lo scorso aprile il Comune ha deciso di accettare la situazione di fatto e di integrare le borgate abusi- ve nella città. Ma c’è ancora tutto da fare. Bisogna rendere veramente abitabili 150 milioni di metri cubi di case costruite a casaccio, su lotti venduti senza licenza e a caro prezzo da proprietari terrieri che hanno speculato su chi non poteva permettersi una casa vera e in città». Così si apriva un servizio del Tg2-notte andato in onda nel 19761. Il consiglio comunale aveva da poco approvato la proposta di “perimetrazione dei nuclei edilizi consolidati e spontaneamente sorti”2 con cui 55 borgate abusive, escluse dal PRG del 1962, divennero legali, avviando per esse un percorso di recupero edilizio ed urbanistico. Altre tappe seguirono a quella giornata ed altre borgate nacquero dopo di essa, mentre l’intera storia delle borgate rinvia a pagine più remote, che risalgono agli anni del fascismo. Allora non si trattò di borgate abusive poiché, sebbene non tutte ricadessero entro i confini del Piano Regolatore, la loro edifi- cazione fu decisa dall’alto. Quello tra Roma e le sue borgate è un rapporto inestricabile. Addita- te come i luoghi più malfamati della città, specchio dei suoi contrasti 1 Il servizio, di Edek Osser, è inserito nella 12° puntata della serie di Rai Educational “Epoca. Anni che camminano”, un programma di Italo Moscati, regia di Sandro Lai, andata in onda nel corso del 1998 su Rai. 2 La delibera in questione è la n. 1663 del 20 aprile 1976. Altra importante tappa di quel percorso fu l’approvazione il 31 luglio 1978 della variante di Piano Regolatore che incluse in tutto 84 borgate consolidate (delibere n. 3372, 3374, 3377), comprese quelle perimetrate nel ’76. PDF scaricabile gratuitamente dal sito del dipartimento di Studi Storici dell'Università di Torino. Per acquisti copia cartacea ed ePub www.ledizioni.it 12 LE BORGATE DEL FASCISMO socio-economici ed urbanistici, in esse può riassumersi il modo disor- dinato in cui la città è cresciuta e si è sviluppata. Nel suo assetto urba- no, le borgate costruite in epoca fascista hanno funzionato da direttrici dell’espansione, un po’ per tutte le direzioni. Sorte nel nulla hanno co- stituito l’avamposto per l’edificazione di interi quartieri nati dopo, sup- portando l’allacciamento delle parti più prossime al centro cittadino ai lembi più estremi, senza però fissarne il limite esterno. Altre borgate, dopo quelle fasciste, hanno ripreso quello stesso modo di fare avanzare la città, in un succedersi di periferie e strade generalmente poco battute dal turista, dove però la vita di tanta gente che a Roma abita scorre im- perscrutabile. Dalle periferie di solito ci si muove per andare al lavoro, in un flusso continuo di spostamenti e comunicazioni, di lunghe ore trascorse in un mezzo pubblico o privato. La viabilità non è certo una caratteristica delle migliori a Roma, il servizio pubblico non gode di buona salute e si ha la netta sensazione che non agisca in alcun modo sul volume del traffico veicolare. Raggiungere il centro da un qualsiasi punto della periferia può costare, a seconda dell’orario, anche più di un’ora o due. Ma c’è stato un tempo in cui muoversi da una parte all’al- tra poteva voler dire immergersi in una realtà completamente diversa, se la si attraversava dal centro alla periferia, una città a parte, forse nem- meno proprio una città, insomma un’altra Roma.