lo stato della popolazione nel mondo 2015

lo stato della popolazione nel mondo 2015 AL RIPAROAL DALLATEMPESTA: U n ’

Costruire un mondo agenda in cui ogni gravidanza sia desiderata ogni parto innovativa sicuro e le potenzialità

di ogni giovane siano per realizzate donne e raga zz e , AL RIPARO in un mondo DALLA in continua TEMPESTA

emergen z a Un’agenda innovativa per donne e ragazze, in un mondo Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione Associazione italiana donne in continua emergenza 605 Third Avenue per lo sviluppo New York, NY 10158 USA Via dei Giubbonari 30 00186 - Roma Tel. +1-212 297-5000 tel. +39 06 687 3214/196 www.unfpa.org [email protected] ©Unfpa 2015 www.aidos.it

Stampato su carta ecologica Lo Stato della popolazione nel mondo 2015 GLOSSARIO DEI TERMINI UMANITARI

Ricercatrice principale Redazione Therese McGinn Caporedattore: Richard Kollodge Heilbrunn Department of Population and Family Health, Mailman Redattrice associata e responsabile versione digitale: Katheline Ruiz AZIONE UMANITARIA DIRITTI UMANI motivi di etnia, religione, nazionalità, School of Public Health, Columbia University appartenenza a un determinato gruppo Sviluppatore digitale: Hanno Ranck L'azione umanitaria fornisce servizi Tutti i diritti umani si fondano sulla sociale o opinioni politiche, e che non Ricercatori e autori Progettazione e produzione della versione stampa e web salva vita e facilita il ritorno alla dignità e il valore propri di ogni essere può o non vuole, a causa di tale timore, Jacqueline Bhabha interattiva Prographics, Inc. normalità di persone e comunità umano. Il concetto di diritto umano Harvard T.H. Chan School of Public Health; François-Xavier Bagnoud avvalersi della protezione di quel paese. colpite da catastrofi di origine riconosce che ogni persona ha il diritto Center for Health and Human Rights, Harvard University; Harvard Ringraziamenti naturale o causate dell'essere umano. di godere dei suoi diritti umani senza Law School Mengjia Liang, Edilberto Loaiza e Rachel Snow del Settore Mira inoltre a diminuire l'impatto distinzioni di razza, colore, sesso, Richard Garfield Popolazione e Sviluppo di UNFPA hanno analizzato e aggregato i RISPOSTA UMANITARIA Emergency Response and Recovery Branch, United States Centers dati delle tavole degli indicatori del Rapporto e fornito le stime sul distruttivo di disastri ed emergenze lingua, religione, opinione politica for Disease Control and Prevention; numero delle donne incinte nei paesi colpiti da un conflitto o da un complesse. o altro, origine nazionale o sociale, Assistenza materiale e logistica Columbia and Emory Universities disastro naturale. ricchezza, nascita o altro status. data alle persone, per rispondere ai Kirsten Johnson, M.D. Le fonti per gli indicatori sono stati messi a disposizione bisogni causati da un conflitto o un Department of Family Medicine, McGill University, dalla Divisione per la popolazione del Dipartimento per gli CONSEGUENZA DIRETTA disastro, fornita in seguito all’appello Montreal Canada; Humanitarian U Affari Economici e Sociali delle Nazioni Unite, da UNESCO e O INDIRETTA DISASTRO NATURALE del governo o di organizzazioni dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Gretchen Luchsinger Una conseguenza diretta è la morte Avvenimento di grande ampiezza che internazionali. Ramiz Alakbarov, Björn Andersson e Arthur Erken hanno rivisto le Lisa Oddy versioni preliminari e contribuito alla struttura del Rapporto. o altro effetto negativo verificatosi distrugge la vita e/o i beni. Perché un Humanitarian U direttamente e principalmente a causa evento sia classificato come tale dal I colleghi degli uffici UNFPA a Amman, Bangkok, Bogota, Cairo, Monica Adhiambo Onyango Centro per la Ricerca sull’Epidemiologia SFOLLATI INTERNI Dakar, Istanbul, Johannesburg, , Monrovia, Panama City di un disastro. Una conseguenza Boston University School of Public Health, and Skopje hanno supportato o orientato la stesura delle sezioni indiretta è la morte o altro effetto dei Disastri, riconosciuto a livello Persone costrette o obbligate a fuggire Department of Global Health di approfondimento e la scelta delle fotografie del rapporto: Ghifar negativo che si è verificato come internazionale, deve rispondere ad o lasciare le proprie case, i luoghi Sarah Shteir and Louise Searle Al Alem, Tamara Alrifai, Daniel Baker, Mile Bosnjakovski, Santosh un risultato eventuale, ma non almeno uno dei seguenti criteri: di residenza abituale, soprattutto a Humanitarian Advisory Group Chhetri, Jens-Hagen Eschenbaecher, Adebayo Fayoyin, Gema immediato, di un singolo evento • Dieci o più persone uccise. causa di un conflitto armato, situazioni Granados, Habibatou M. Gologo, Calixte Hessou, Ruba Hikmat, • Un centinaio o più persone colpite Assistenti alla ricerca Jorge Parra, Elina Rivera, Shible Sahbani, Alvaro Serrano, Sonja distruttivo. Generalmente, le di violenza generalizzata, violazioni Amiya Bhatia Tanevska, Giulia Vallese and Roy Wadia. conseguenze indirette possono essere • Una dichiarazione di stato di emergenza. dei diritti umani o disastri di origine Harvard T.H. Chan School of Public Health identificate a livello di popolazione, • Una richiesta di assistenza Anna Maltby ha scritto il reportage sulla crisi Ebola in Liberia naturale, o causati dall'essere umano, Chantilly Wijayasinha mentre le conseguenze dirette si internazionale. o per evitare le conseguenze di questi Fotografi e videografi: Boston University School of Public Health, possono osservare a livello individuale. I disastri naturali includono siccità, eventi, che non hanno attraversato le Nake Batev (Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia) Department of Global Health Daniel Baldotto (Colombia) Per esempio, se il tasso di mortalità terremoti, epidemie, caldo o freddo frontiere di uno Stato, riconosciute a Mélanie Coutu Abbas Dulleh, AP Images (Liberia) aumenta dopo un evento e non vi è estremo, inondazioni, tempeste, livello internazionale. Humanitarian Studies Initiative, McGill University Salah Malkawi (Giordania) altra ragione che possa giustificare tsunami, eruzioni vulcaniche e incendi. questo aumento, queste morti Consulenti UNFPA Mappe e definizioni addizionali saranno considerate come Prudence Chaiban SITUAZIONE D’URGENZA Howard Friedman Le definizioni utilizzate e la presentazione dei dati nelle mappe PERSONE COLPITE DA UN Henia Dakkak Ann Leoncavallo di questo Rapporto non implicano in alcun modo l'espressione di una conseguenza indiretta dell’evento COMPLESSA in questione. CONFLITTO O DISASTRO Ugochi Daniels Jacqueline Mahon qualsivoglia opinione da parte di UNFPA per quanto riguarda lo Una crisi umanitaria multidimensionale, Abubakar Dungus Rachel Snow status giuridico di ogni singolo paese, territorio, città o area, né per Persone che, durante una situazione Danielle Engel in un paese, regione o comunità, che quanto riguarda le autorità preposte o la definizione e delimitazione di emergenza, hanno bisogno di di confini e frontiere. Una linea tratteggiata rappresenta in modo ha prodotto un considerevole o totale CRISI UMANITARIA approssimativo la Linea di Controllo concordata da e Pakistan un’assistenza immediata in grado crollo dell’autorità, in seguito a un per Jammu e Kashmir. Lo status giuridico definitivo Un evento o una serie di eventi che di soddisfare i bisogni fondamentali conflitto interno o internazionale, e che di Jammu e Kashmir non è ancora stato concordato dalle parti. rappresentano una minaccia per la necessari allo loro sopravvivenza, come richiede una risposta multisettoriale salute, la sicurezza o il benessere cibo, acqua, rifugio, igiene e assistenza e internazionale che va al di là del Edizione italiana di una comunità o altro grande medica. mandato o della capacità di un solo Versione italiana a cura di AIDOS, Associazione italiana gruppo di persone, di solito su un organismo o del programma paese donne per lo sviluppo vasto territorio. Conflitti armati, delle Nazioni Unite in corso. Queste UNFPA RIFUGIATO Traduzione: Anna Tagliavini epidemie, carestie, calamità naturali emergenze hanno un effetto devastante Costruire un mondo in cui Editing: Giovanna Ermini e Serena Fiorletta e altri grandi emergenze possono Una persona che ha lasciato il proprio soprattutto per i bambini e le donne ogni gravidanza sia desiderata Impaginazione: Simona Ferri implicare o condurre a una crisi paese di origine, a causa di un fondato e richiedono un insieme di interventi Stampa: Litostampa 3B umanitaria. timore di essere perseguitata per complessi. ogni parto sicuro e le Ufficio stampa:Serena Fiorletta

potenzialità di ogni giovane Foto di copertina: © UNFPA/Nake Batev siano realizzate

© Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione, 2015 lo stato della popolazione nel mondo 2015

AL RIPARO DALLA TEMPESTA

Un’agenda innovativa per donne e ragazze, in un mondo in continua emergenza

Premessa pagina 2

Introduzione pagina 4

1 Un mondo fragile pagina 12 2 Il prezzo troppo alto pagato da donne e adolescenti pagina 36

3 Cambiare le risposte: da essenziali a complete pagina 56 Rafforzare la resilienza e colmare il divario pagina 74 4 tra assistenza umanitaria e sviluppo Nuove indicazioni per i finanziamenti della salute sessuale pagina 90 5 e riproduttiva nelle emergenze umanitarie Una visione innovativa per la riduzione del rischio, pagina 102 6 la capacità di reazione e la resilienza

Indicatori pagina 115

Bibliografia pagina 131

Foto © Panos Pictures/Brian Sokol Premessa

Oggi sono oltre 100 milioni le persone che hanno bisogno di assistenza umanitaria. Mai, dalla Seconda guerra mondiale, si era raggiunta una cifra così alta. Tra quanti sono costretti a fuggire da conflitti o catastrofi naturali ci sono decine di milioni di donne e ragazze adolescenti. Questo rapporto vuole essere un invito ad agire per rispondere alle loro esigenze e tutelare i loro diritti.

ell’ultimo decennio si sono fatti notevoli in qualsiasi circostanza. Ma già da troppi anni l’assi- passi avanti nella difesa della salute e dei stenza umanitaria trascura quella bambina, lascian- Ndiritti di donne e adolescenti in situazioni dola in balia del rischio di partorire in condizioni di di emergenza umanitaria; tuttavia il moltiplicarsi grave pericolo e di subire violenze dalle conseguenze dei bisogni ha superato di gran lunga l’aumento dei devastanti. La salute sessuale e riproduttiva e la pos- finanziamenti e dei servizi disponibili. Questi ultimi sibilità di accedere alle informazioni sono essenziali sono però di importanza cruciale, soprattutto per le per qualsiasi ragazza nella fase di passaggio dall’ado- giovanissime, le più vulnerabili e impreparate ad lescenza all’età adulta. Immaginate questa bambina affrontare le numerose difficoltà a cui vanno incon- di 10 anni quando ne avrà venticinque avendo avuto tro anche in situazioni che non sono di emergenza. accesso a diritti e salute; poi pensatela in un mondo In alcuni Paesi in via di sviluppo, ad esempio, an- in cui conflitti armati, devastazioni e sfollamenti le che in circostanze normali una bambina di dieci anni negano ogni diritto, ogni opportunità, ogni dignità. può essere costretta a sposarsi contro la sua volontà, Non si può pensare di abbandonare lei, la sua restare vittima del traffico di esseri umani, venire comunità, il suo paese. Viviamo tutti nello stesso strappata alla famiglia e privata di sostegno sociale, mondo, i governi devono assumersi la responsabilità incontrare impedimenti nell’accesso all’istruzione e di tutelare i diritti umani e di rispettare il diritto alla salute, o alle opportunità di migliorare le pro- internazionale. Da cittadini e cittadine globali ab- prie condizioni di vita. Lo scoppio di una cirsi non biamo il dovere di offrire sostegno e solidarietà. solo moltiplica tutti questi rischi, ma anche la vul- Oggi, circa tre casi su cinque di mortalità materna nerabilità di quell’adolescente le cui prospettive, da si verificano in contesti di crisi e di emergenze uma- scarse, diventano quasi nulle. Aumenta il pericolo di nitarie. Ogni giorno 480 donne e ragazze muoiono essere oggetto di violenza sessuale, contrarre l’HIV, per complicanze dovute a gravidanze e parti in si- rimanere incinta appena raggiunta la pubertà. Il suo tuazioni di emergenza e in paesi a rischio. La violen- futuro è praticamente distrutto. za di genere continua a esigere un pesante tributo di Ogni bambina, ovunque si trovi, ha diritto alla brutalità, a devastare vite umane, a distruggere ogni salute, alla dignità e alla sicurezza. Nel 1994, alla prospettiva di pace e di ripresa. Conferenza del Cairo su popolazione e sviluppo, Dobbiamo, insieme, trasformare gli interventi 179 governi si sono impegnati a sostenere tali diritti umanitari mettendo al centro delle nostre priori-

2 Pcapitoloremessa 1 Un mondo fragile tà la salute e i diritti delle donne e delle ragazze; viene erogata in situazioni di emergenza.Quando contemporaneamente dobbiamo investire sempre donne e ragazze hanno la possibilità di accedere a di più nelle istituzioni e nelle azioni volte a co- servizi di salute sessuale e riproduttiva, unitamen- struire il capitale umano e la capacità di agency di te a diversi programmi umanitari, esplicitamente adolescenti e donne, nonché le capacità di recu- rivolti alla gestione delle disuguaglianze, i benefici pero delle comunità locali e degli Stati, cosicché, degli interventi crescono in misura esponenziale, al presentarsi di una nuova crisi, le devastazioni e consentendo di superare le fasi più acute della crisi gli esodi possano essere ridotti al minimo, accele- per approdare a un futuro in cui paesi e comunità si rando la ripresa. ricostruiscono, e gli abitanti possono riprendere in UNFPA ribadisce il suo impegno per un effet- mano la propria esistenza. tivo e completo rispetto della salute e dei diritti Dobbiamo combattere insieme per un mondo in sessuali e riproduttivi di tutte le donne e ragazze, cui donne e ragazze non siano più svantaggiate da ovunque vivano e in qualsiasi situazione si trovi- tanti punti di vista, ma godano delle stesse possibi- no, di crisi o meno, in ogni momento. Il numero lità di realizzare appieno il loro potenziale e di con- spropositato di conflitti e distruzioni da cui sia- tribuire allo sviluppo e alla stabilità delle comunità mo circondati significa che oggi una percentuale e dei paesi a cui appartengono – prima, durante e sempre più ingente dei servizi forniti da UNFPA dopo un'emergenza.

Dr. Babatunde Osotimehin Vice segretario generale delle Nazioni Unite e Direttore esecutivo di UNFPA, Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione

Foto © UNFPA/Nezih Tavlas

lolo statostato della popolazionepopolazione nelnel mondomondo 2015 3 Introduzione

Le persone che hanno visto la propria esistenza sconvolta da una crisi sono più di un miliardo in tutto il mondo. Guerre, instabilità politica, epidemie e catastrofi naturali si sono lasciate alle spalle una lunga scia di caos e devastazioni.

n questo momento ci sono più persone costrette a salute sessuale e riproduttiva; una promessa che im- fuggire da un’emergenza di quante ne abbia viste plica la tutela e l’attuazione di questi diritti in qual- Iil mondo dopo il cataclisma del secondo conflitto siasi situazione e circostanza. Le crisi umanitarie non mondiale: si calcola che i rifugiati siano 59,5 milioni. riducono tale responsabilità, mantenere l'impegno si- Le catastrofi naturali riguardano ormai 200 milioni gnifica garantire a donne e ragazze l’accesso a servizi di persone ogni anno. Per alcuni la crisi è tempo- completi prima, durante e dopo l’emergenza. Quel che ranea. Per altri può durare tutta la vita. I rifugiati è necessario, in molti paesi colpiti da una crisi, è un trascorrono in media 20 anni lontani da casa. incremento di impegno e azione. Gravidanze e parti rappresentano per donne e ra- gazze un pericolo ulteriore nelle situazioni di conflitto In un mondo più fragile, donne e ragazze e di emergenza. Il sessanta per cento delle morti ma- pagano un prezzo spropositato terne che che potrebbero essere prevenibili si verifica- Molti paesi sono considerati oggi, in base a diversi cri- no tra le donne che cercano di sopravvivere in una si- teri di misura, più fragili di cinque o sei anni fa, dunque tuazione di conflitto, disastro naturale o sfollamento. più vulnerabili ai conflitti o alle conseguenze di qualche Sottoscrivendo una serie di accordi internazionali, catastrofe. A rendere più deboli persone e paesi contri- il mondo ha affermato i diritti di donne e ragazze alla buiscono numerosi fattori. Il primo è la povertà: oltre

RISCHIO

Foto © UNFPA/Sawiche Wamunza

4 Introduzione un miliardo di persone vive ancora oggi in condizioni terreni e altri beni, accessibilità ai servizi per la salute, di povertà estrema. Questo costringe non solo i singoli all’istruzione e alle reti di solidarietà sociale, possibilità ma intere popolazioni in una posizione così bassa nella di avere voce in politica, pari tutela davanti alla legge, scala dello sviluppo da rendere l’inizio della ripresa un far valere i propri diritti umani fondamentali. sogno irrealizzabile; implica l’impossibilità di trovare Quando si scatena un’emergenza si trovano dun- un lavoro dignitoso e di accedere a servizi di buon li- que svantaggiate in modo sproporzionato, meno pre- vello qualitativo. parate o attrezzate per sopravvivere o per riprendersi. Un altro fattore è di tipo geografico. Alcuni paesi si Durante e dopo una crisi di qualsiasi entità, spesso la trovano esposti a catastrofi naturali, che stanno au- violenza di genere conosce un’impennata e può anche mentando in misura drammatica per numero e gravi- essere usata come arma di guerra. tà a causa dei cambiamenti climatici. Livelli record di urbanizzazione comportano un incremento del rischio per gli abitanti delle città, soprattutto per i più poveri Nelle emergenze, donne che spesso vivono in insediamenti informali, in co- struzioni instabili e in aree pericolose, come le pendici e ragazze sono molto più di alture tendenti a frane e smottamenti. svantaggiate, meno preparate Per le donne e le ragazze, ad aggravare questi e altri e attrezzate a sopravvivere fattori intervengono anche la discriminazione e la disu- guaglianza di genere. Innanzitutto donne e adolescenti e a riprendersi. hanno sempre un po’ meno di qualsiasi cosa: reddito,

DONNE E RAGAZZE SONO ENORMEMENTE SVANTAGGIATE

Oltre 100 milionI Con un rischio molto maggiore di: di persone hanno bisogno • infezioni sessualmente trasmissibili, di assistenza umanitaria, incluso l’HIV un quarto sono • gravidanze indesiderate e non programmate donne e ragazze • mortalità e morbilità materna tra i 15 e • violenza sessuale e di genere i 49 anni.

lo stato della popolazione nel mondo 2015 5 Le estreme difficoltà economiche, prodotte da almeno un quarto siano donne e adolescenti in età fer- catastrofi e conflitti, a volte possono indurre le tile. Gli aiuti che non riescono a rispondere a tutte le donne a prostituirsi o le rendono più vulnerabili loro esigenze, comprese quelle specifiche legate al ge- al traffico di esseri umani. La mancanza dei servizi nere e all’età, non si possono certo considerare efficaci. basilari per la salute sessuale e riproduttiva fa sì che Ad oggi, l’erogazione di aiuti volti a rispondere alle partorire in una situazione di emergenza diventi un necessità di salute sessuale e riproduttiva non copre la pericolo potenzialmente letale, soprattutto per le domanda. Nell’ultimo decennio si sono fatti notevoli adolescenti. progressi per attivare servizi umanitari specificamen- Tutti questi rischi hanno una causa in comune: il te mirati, ma restano ancora enormi divari, sia nelle mancato rispetto dei diritti umani di tutte le perso- azioni che nei finanziamenti. ne senza distinzioni di sesso, età o altro. Di questi Disuguaglianza di genere e discriminazioni – in diritti fanno parte anche i diritti riproduttivi, rico- base al sesso, all’età o ad altri fattori – sono tra le cause nosciuti nel 1994 da 179 governi, durante la con- ed emergono persino nelle risposte umanitarie meglio ferenza del Cairo su popolazione e sviluppo, con- intenzionate. Gli interventi che non tengono conto clusa con un rivoluzionario Programma d’Azione delle diverse modalità con cui disastri e conflitti pos- che guida tuttora il lavoro del Fondo delle Nazioni sono colpire gruppi differenti, rischiano di perpetuare Unite per la popolazione (UNFPA). le disuguaglianze: ad esempio, quando si forniscono servizi di emergenza per la salute in generale, ma non L’accesso di donne e ragazze alla salute per gravidanza, parto o contraccezione, si lasciano le sessuale e riproduttiva è ostacolato prima, donne e le ragazze, che già versano in condizioni svan- durante e dopo le emergenze taggiate, in situazioni ancora più precarie. Si calcola che, degli oltre 100 milioni di persone che Nelle prime, convulse fasi di un’emergenza, le ne- nel 2015 hanno avuto bisogno di interventi umanitari, cessità più urgenti sembrano riguardare il cibo, gli al-

RISPOSTA

Foto © Panos/Chris de Bode

6 cIntaproditoluzo 1io ne Un mondo fra gile loggi e l’assistenza per i traumi fisici acuti, mentre si pensa che le discriminazioni legate al genere o ad altre cause possano essere rimandate a tempi più tranquilli. Nell’ultimo decennio si sono Questo approccio rischia di produrre una risposta in- fatti notevoli progressi nei capace di cogliere la realtà dei fatti – come quei fattori servizi umanitari rivolti a donne che escludono donne e ragazze dai servizi di assistenza o che le rendono più vulnerabili alle violenze. e ragazze. Tuttavia il divario La mancanza di un’attenzione concertata è alimen- è ancora ampio sia nelle azioni tata in parte dall’estrema penuria di dati disaggregati per sesso o per altri parametri, nonché dalla scarsa che nei finanziamenti. competenza in materia di genere tra il personale che porta i primi soccorsi. Considerando l’entità delle crisi attuali, in corso in sessuale e riproduttiva era relegata ai margini, dopo tutto il mondo, e tenuto conto dell’identità delle per- priorità come l’acqua, il cibo e l’alloggio. A partire dai sone coinvolte, è tempo di trasformare tale approccio primi anni novanta, molte ricerche e dati hanno con- convenzionale per adottarne uno che tenga conto del- tribuito a dare maggiore visibilità alla salute di donne le diversità nelle popolazioni colpite dalle emergenze, e ragazze. Oggi sono diversi gli interventi umanitari per ridurre i rischi, accelerare la ripresa e promuovere che rispondono alle esigenze in caso di gravidanza e la capacità di resilienza e recupero. parto, cercando di prevenire o affrontare le principali vulnerabilità in tema di violenza sessuale o di genere Mettere la salute sessuale e riproduttiva e le infezioni sessualmente trasmissibili come l’HIV. al centro dell’intervento umanitario Non solo è ampiamente accettato che rispondere Fino a 20 anni fa, negli interventi umanitari la salute a tali bisogni è un imperativo umanitario, nonché

AZIONI E SERVIZI ESSENZIALI ALL’INIZIO DI UNA CRISI

OBIETTIVI SERVIZI PRIORITARI • assistenza ostetrica e neonatale d’emergenza Prevenzione della mortalità • sistema di riferimento per le emergenze materna e infantile ostetriche • attrezzature per partorire in condizioni sicure e igieniche Riduzione del contagio da HIV • contraccezione • preservativi Prevenzione e gestione • farmaci anti-retrovirali delle conseguenze • assistenza medica per le vittime di stupro delle violenze sessuali

lo stato della popolazione nel mondo 2015 7 una questione di tutela e rispetto dei diritti umani, ma è sempre più chiaro che garantire l’accesso alla È indispensabile uno spostamento salute sessuale e riproduttiva è una via che porta al ritorno alla normalità, alla riduzione dei rischi e alla fondamentale di prospettiva: capacità di recupero e di resilienza. I benefici si esten- anziché rispondere a catastrofi dono non solo alle dirette interessate ma anche alle comunità di riferimento. Quando le donne possono e conflitti nel momento in cui accedere all'assistenza per la salute sessuale e ripro- avvengono, e che a volte duttiva e a programmi specifici mirati a gestire le di- si trascinano per decenni suguaglianze, gli effetti positivi influenzano l'intero intervento umanitario. prima di risolversi, puntare alla prevenzione, preparazione e La non sosteniblità dei finanaziamenti richiede un rinnovamento dell'azione costruzione di risorse per individui umanitaria e comunità, in modo che siano Le azioni umanitarie sono in gran parte coordinate in grado di resistere e riprendersi. e gestite da importanti attori internazionali come le Nazioni Unite, finanziate tradizionalmente da Stati donatori, membri dell’Organizzazione per la Coope- razione economica e lo sviluppo (OCSE);; tuttavia, 2011, ma i fondi non sono cresciuti allo stesso altri paesi e fondazioni private stanno iniziando a ritmo, generando un divario senza precedenti che svolgere un ruolo rilevante. La domanda di aiuti uma- si traduce in risposte inadeguate o insufficienti nitari è andata crescendo di anno in anno a partire dal per milioni di persone in condizioni disperate.

RESILIENZA

Foto © UNFPA/Ben Manser

8 capitoloIntroduz 1io ne Un mondo fragile Il divario tra domanda e finanziamenti mostra sta, ma godano delle stesse possibilità di realizzare come la situazione attuale sia insostenibile, così come appieno il loro potenziale, contribuendo così allo lo è un approccio agli interventi umanitari che preve- sviluppo e alla stabilità delle società e degli Stati in de di lasciare le cose come sono ora. cui vivono. Le crisi continueranno a riproporsi e le necessità In questo mondo, ogni paese dovrebbe poter gestire urgenti avranno sempre bisogno di una risposta. Si la propria economia e la propria politica in modo da impone un cambiamento fondamentale: passare dal- garantire a tutti la possibilità di avere un lavoro di- la mera reazione a catastrofi e conflitti nel momento gnitoso e servizi essenziali di qualità, compresi quelli i cui esplodono e per il tempo che si protraggono, per la salute sessuale e riproduttiva. Chi stabilisce le spesso decenni, all'adozione di un'ottica di preven- direttive politche dovrebbe avere chiara consapevolez- zione, preparazione ed empowerment dei singoli e za che investire in uno sviluppo equo e inclusivo è delle comunità; per migliorare la loro capacità di re- la scelta migliore, sicuramente la più giusta e umana, sistere, reagire e tornare alla normalità. che possa essere messa in atto. Tra i benefici nel lungo periodo c’è la riduzione del rischio e delle conseguen- Spostare l'ago della bilancia da reazione ze di un’eventuale emergenza. e risposta verso preparazione, prevenzione Rendere il mondo più reattivo e meno vulnerabile e resilienza dipende anche dal saper gestire il rischio e da istitu- Dobbiamo pensare ad un mondo meno vulnerabile zioni che abbiano già a disposzione sufficienti risorse e con maggiori capacità di recupero. Un pianeta in per affrontare una crisi esploda. I rischi vanno innan- cui lo sviluppo, a livello nazionale e transnazionale, zitutto compresi nella loro totalità: soltanto così sarà sia davvero inclusivo ed equo, capace di tutelare i possibile investire nelle misure necessarie per ridurli. diritti di ogni persona. In cui donne e ragazze non Per quei pericoli che non è possibile scongiurare siano più svantaggiate da innumerevoli punti di vi- totalmente, una preparazione proattiva è di impor-

PREVENZIONE, PREPARAZIONE ED EMPOWERMENT

Miglior gestione Colmare la disuguaglianza del rischio di genere

Favorire la capacità di Potenziare le risorse delle resilienza dei singoli, attraverso istituzioni prima che si verifichi l’istruzione e la salute un’emergenza

Garantire la salute Adoperarsi per uno e i diritti sessuali e sviluppo a lungo termine riproduttivi inclusivo ed equo per tutti

lo stato della popolazione nel mondo 2015 9 tanza cruciale per limitare le conseguenze più spettive nettamente migliori quando il pericolo gravi. Una strategia fondamentale nel ridur- diventa realtà. re i rischi, a prescindere dal paese, è quella di fare in modo che le persone siano resilienti Spezzare il circolo vizioso di di fronte alle difficoltà. Persone sane, istrui- discriminazione e disuguaglianza te, che dispongono di un reddito adeguato e Una delle aree meno resilienti è attualmente godono appieno dei diritti umani hanno pro- rappresentata da donne e ragazze, nonché dal- le istituzioni che se ne occupano. Finché la di- suguaglianza e la mancanza di pari opportunità continueranno a ostacolare l’esercizio di diritti, Finché la disuguaglianza e la capacità e possibilità, donne e adolescenti reste- mancanza di pari opportunità ranno nel novero di coloro che hanno più neces- continueranno a ostacolare i diritti, sità di assitenza umanitaria e sono meno capaci di resilienza e recupero e poter contribuire al ri- le capacità e le opportunità, sanamento. donne e adolescenti resteranno La trasformazione può iniziare, in parte, anche all’indomani di un’emergenza, ma questo dipende nel novero di coloro che hanno in gran parte dalla risposta immediata. Se questa più necessità di assitenza si limita a replicare i modelli discriminatori esi- umanitaria e sono meno capaci stenti, per esempio non fornendo servizi di quali- tà per la salute sessuale e riproduttiva fin dai pri- di resilienza e recupero. mi interventi, non ci sarà la forza necessaria e la trasformazione è destinata al fallimento anche sul

PASSI AVANTI

Foto © Panos/Sven Torfinn

10 capitoloIntroduz 1io ne Un mondo fragile piano dell’efficacia e della tutela dei diritti umani. tà che presentano tutte un comune denominatore:. Ogni questione umanitaria implica una prospettiva L’attenzione alle questioni di genere e all’uguaglian- di genere, poiché uomini e donne, ragazze e ragazzi za, conseguita anche grazie alla piena consapevolezza fanno esperienza del mondo in modi decisamente dei diritti sessuali e riproduttivi, porta individui e in- differenti. Ogni intervento umanitario deve rico- tere società ad essere meno vulnerabili e a sviluppare noscere e rispondere a tali differenze, correggendo una capacità di recupero molto più efficacie. attivamente eventuali disparità. La distinzione tra risposta umanitaria e sviluppo è Laddove possibile, l’assistenza umanitaria do- una falsa dicotomia. L’azione umanitaria deve porre vrebbe sfidare le forme di discriminazione esistenti, le fondamenta per uno sviluppo a lungo termine. Effective per esempio fornendo servizi completi per le vitti- Uno sviluppo da cui tutti traggono benefici, grazie Equitable, response me della violenza di genere; coinvolgendo uomini al quale tutti esercitano i propri diritti, compresi inclusive e ragazzi per favorire l’accettazione di nuove norme quelli riproduttivi, può aiutare singoli, istituzioni e development sociali, come quelle riguardanti i diritti impliciti comunità ad affrontare un’emergenza, contribuendo delle donne e la risoluzione pacifica dei contrasti. a una più rapida ripresa. Uno sviluppo che sia equo, inclusivo e fondato sui Abbattere la divisione artificiosa tra azione diritti, e che favorisca la resilienza, può in molti casi umanitaria e sviluppo evitare il ricorso agli interventi umanitari. Con l’av- La quantità di emergenze e di crisi nel mondo at- vio dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile,P erevention and Recovery tuale esige da noi maggiore impegno. Abbiamo con l’avvicinarsi del Summit Umanitario Mondialepreparedness bisogno di uno sviluppo efficace, di interventi del 2016, è giunto il momento di agire sulla base umanitari di qualità, migliore gestione del rischio, di questa consapevolezza per ripensare gli interventi attenzione a prevenzione, preparazione e capacità di umanitari e mettere al centro la salute e i diritti di reazione, collegando meglio tra loro queste priori- donne e ragazze.

UNA NUOVA VISIONE DELL'AZIONE UMANITARIA

Prevenzione e preparazione L'insieme degli elementi che compongono le azioni umanitarie, Sviluppo quali la prima risposta, Efficacia equo e la resilienza e lo della risposta inclusivo SALUTE sviluppo, ha al centro E DIRITTI la salute e i diritti SESSUALI E sessuali e riproduttivi RIPRODUTTIVI

Resilienza Ripresa lo stato della popolazione nel mondo 2015 11 capitolo 1 Un mondo fragile

Le catastrofi naturali, in particolare inondazioni e tempeste, si verificano oggi con una frequenza doppia rispetto a 25 anni fa. I conflitti, in particolare quelli interni ai confini nazionali, spingono milioni di persone ad allontanarsi dalle loro case.

Guerre, violenze, instabilità politica, povertà estrema e vulnerabilità ai disastri naturali sono condizioni profondamente interdipendenti che tuttora impediscono a più di un miliardo di persone di godere dei significativi progressi sociali ed economici conseguiti dalla Seconda guerra mondiale ad oggi.

Quando non c’è più “Ero incinta di tre mesi, preoccupata per che non temevano solo l’escalation di le conseguenze che il viaggio poteva violenza lungo il confine, ma si sentivano tempo: rispondere avere per il bambino, ma non avevo anche sfruttati e sgraditi nel luogo che li alle esigenze basilari scelta. Dovevamo partire”, dice Leyla ospitava. delle donne incinte Ashur, una delle poche centinaia di siriani che, in un giorno di agosto, è “Quando le persone capivano che che si spostano riuscita a entrare nella ex Repubblica eravamo siriani ci triplicavano l’affitto” Jugoslava di Macedonia, passando racconta Leyla, “e non facevano che attraverso la Grecia. dirci ‘Andatevene, andate via’.”

Leyla Ashur, 35 anni, è fuggita nel 2012 Così la famiglia di sei persone, con dalla cittadina siriana di Dayr Az-Zawr, pochi averi stipati negli zaini, si è messa insieme al marito e ai quattro figli. La in cammino attraverso la Turchia. Nei famiglia ha vissuto in Iraq per circa 10 giorni di viaggio hanno riposato un anno ma la paura delle violenze pochissimo e mangiato ancora meno. perpetrate dall’auto-proclamatosi Stato “Nessuno ci ha aiutato” sottolinea la Islamico in Iraq e nel Levante, l’ISIL, li ha donna. spinti ad attraversare un altro confine per passare in Turchia, dove sono rimasti Arrivati nella città costiera turca di Ashur con la famiglia, Gevgelija. tre anni finché la situazione non si è Bodrum, gli Ashur, insieme a un’altra Foto © UNFPA/Nake Batev fatta insostenibile. La donna racconta ventina di persone, hanno versato

12 capitolo 1 Un mondo fragile Leyla Ashur con la famiglia. Foto © UNFPA/Nake Batev

10.000 euro a uno scafista per I siriani come Leyla Ashur e la sua igienici, tutti elementi che possono attraversare l’Egeo su un gommone, famiglia costituiscono circa l’80 per provocare complicazioni e anche aborti. approdando infine all’isola greca di Ios. cento di quanti attraversano il paese. Diverse donne hanno subito traumi, dice Da qui sono arrivati nella ex Repubblica Afgani e iracheni rappresentano ciascuno Suzana Paunovska della Croce Rossa di Jugoslava di Macedonia. Dalla città un altro 5 per cento. Il resto proviene da Skopje, la capitale macedone. “Lo vedi meridionale di Gevgelija, Leyla e i suoi Pakistan, Somalia, Palestina e da cinque subito, guardandole in faccia.” hanno percorso l’ultimo tratto del viaggio diversi paesi dell’Africa sub-sahariana. verso nord, con l’intento di attraversare A giugno il governo macedone ha Serbia e Ungheria per arrivare fino in Tra giugno e agosto 2015, una media di dichiarato che rifugiati e migranti Belgio, dove abita la sorella del marito. 700 rifugiati e migranti ha seguito ogni potevano accedere all’assistenza medica “Arriveremo a destinazione, o moriremo giorno lo stesso itinerario, attraverso l’ex gratuita, compresi i servizi di ostetricia lungo la strada”. Repubblica jugoslava di Macedonia verso e ginecologia, negli ambulatori e negli l’Europa settentrionale. Circa un quarto ospedali pubblici, compreso quello di Mentre la gran parte della gente si sono donne e e circa il 6 per cento di Gevgelija. Ma poiché rifugiati e migranti accalcava sui treni e sui pullman, o queste, in media, è incinta. devono affrettarsi per raggiungere il semplicemente percorreva a piedi i 178 confine con la Serbia, entro le 72 ore chilometri fino al confine settentrionale di In molte di queste ultime hanno concesse dal governo per il transito, la Kumanovo, Leyla e la sua famiglia sono problemi di salute causati dalle lunghe maggior parte sceglie di non avvalersi di riusciti, pagando 100 euro, a salire su un distanze percorse a piedi sotto il sole, tali servizi per non perdere i pochi treni e taxi. I due bambini più piccoli salutavano dall’alimentazione inadeguata, dalla pullman diretti a nord. Le donne incinte dal finestrino. disidratazione e dalla mancanza di servizi ricorrono a tali servizi solo se sono rapidi

lo stato della popolazione nel mondo 2015 13 l nostro mondo è percorso da un parossismo di la sicurezza, il sostentamento e i diritti dei singoli, brutalità, instabilità e sommovimenti come non delle famiglie e delle comunità. Iaccadeva dalla fine del secondo conflitto mondiale. I conflitti attuali, le devastazioni naturali, l’instabi- Negli ultimi due decenni, le catastrofi naturali, com- lità e la vulnerabilità ambientale ed economica hanno prese quelle legate a fenomeni atmosferici di estrema originato una domanda senza precedenti di azioni violenza, hanno sconvolto l’esistenza di mlioni di umanitarie da parte di governi, società civile e orga- persone. Oggi le situazioni di crisi, inclusi gli sposta- nizzazioni internazionali. menti in massa di persone che fuggono da situazioni di povertà estrema e da conflitti, sono sempre più Inondazioni e tempeste: i disastri naturali evidenti. Intere aree del pianeta versano nel caos e, in più frequenti un mondo sempre più interconnesso, anche chi vive in Dal 1980 al 2000 il numero delle catastrofi naturali regioni stabili si sente meno sicuro di un tempo. è triplicato; in seguito si è registrata una leggera di- Molte emergenze si protraggono per decenni sen- minuzione, ma secondo i dati del CRED (Centre for za che si profili una reale soluzione. I rifugiati resta- Research on Epidemiology of Disasters) è comunque no lontani dalle loro case per una media di 20 anni, il doppio rispetto a 25 anni fa. senza riuscire a trovare soluzioni durevoli o forme di Quasi ogni anno si verificano da una a tre calamità sostentamento regolare. In alcuni casi le crisi sono su larga scala, con un numero di vittime maggiore durate per generazioni (Milner e Loescher, 2011). rispetto ad altri eventi. Nei decenni che si sono suc- Ogni emergenza, che si origini da una guerra o da ceduti, ci sono state una o due catastrofi così notevoli un’epidemia mortale, da un terremoto o da un’inon- e scioccanti per il mondo intero da venire etichettate dazione, porta con sé enormi problemi per la salute, come grandi-disastri.

e vicini agli snodi di transito sul confine, dispone al confine con la Grecia, a poche Jovcevska prescrive antibiotici e altri spiega Bojan Jovanovski che a Skopje è centinaia di metri da Gevgelija: qui farmaci. A volte, per i problemi più gravi a capo dell’HERA (Health Education and fornisce servizi ginecologici essenziali, che esigono delle cure ospedaliere, la Research Association) veloci e gratuiti a rifugiate e migranti. dottoressa rinvia le pazienti all’ospedale UNFPA contribuisce alle spese operative. più vicino, in grado di affrontare, oltre ai Un giorno alla settimana l’HERA porta parti, anche le emergenze. l’unico ambulatorio mobile di cui Lidija Jovcevska, ostetrica e ginecologa, lavora a Kumanovo. Un giorno alla I rischi del viaggiare in condizioni così settimana opera come volontaria estreme e in stato di gravidanza, spiega nell’ospedale mobile. Ogni giorno Jovcevska, sono altissimi. “Avendo io visita cinque o sei donne, che di stessa due figli, non riesco a capire solito vogliono sapere se il feto sta come possano anche solo immaginare bene. Grazie all’ecografia è in grado un’impresa del genere” commenta, pur di rassicurare la maggior parte delle riconoscendo la disperazione che muove future madri, ma anche di informarle tante di queste donne. “Una di loro, che su potenziali complicazioni. Alcune, ho visitato oggi, mi ha detto: ’se dovessi in viaggio da giorni se non da mesi, morire durante il viaggio, va bene lo chiedono integratori vitaminici per avere stesso’.” qualche possibilità in più di partorire Lidija Jovcevska bambini sani. Per le infezioni vaginali L’ambulatorio mobile fornisce anche Foto © UNFPA/Nake Batev e del tratto urinario, molto comuni, contraccettivi, ma poche ne approfittano,

14 capitolo 1 Un mondo fragile Per ogni persona che muore in un disastro, diverse quasi 2,5 miliardi di persone. Le tempeste, la seconda centinaia sono colpite in vario modo e hanno neces- calamità per frequenza, hanno ucciso ucciso in totale sità urgenti per sopravvivere, come cibo, acqua, allog- oltre 244.000 persone e fatto danni evidenti per 936 gio, impianti igienici o assistenza medica. Le vittime miliardi di dollari negli anni presi in esame: la tipo- di una catastrofe restano spesso senza casa e mezzi di logia di disastro più costosa degli ultimi vent’anni e sussistenza, separate dalla fami- la seconda per numero di vittime. glia, con patologie o invalidità I terremoti (inclusi gli tsunami) permanenti o ridotte prospettive hanno fatto più morti di tutte le di reddito, lontane dalle comuni- Per ogni persona che muore in altre calamità messe insieme, pro- tà di origine. un disastro, diverse centinaia vocando 750.000 vittime tra il Pur controllando l’aumento sono colpite in vario modo 1994 e il 2013. La sotto-categoria della popolazione, oggi la pro- e hanno necessità urgenti più letale è quella degli tsunami, babilità di dover sfollare in se- per sopravvivere, come cibo, con una media di 79 decessi ogni guito a un disastro è superiore acqua, alloggio, impianti mille persone colpite, rispetto ai 4 del 60% rispetto a quarant’anni igienici o assistenza medica. su mille dei sismi tellurici. Ciò si- fa. Facendo la media degli ultimi gnifica che gli tsunami sono quasi vent’anni, ogni anno si sono verificati 340 disastri, 20 volte più letali dei terremoti veri e propri. con 67.500 vittime e 200 milioni di persone colpite. Nello stesso ventennio 1994-2014 la siccità ha col- Secondo i dati EM-DAT del CRED, nel periodo pito oltre un miliardo di persone, pari a un quarto di 1994-2014 si è trattato, nel 43 per cento dei casi, di tutte quelle coinvolte in un disastro naturale, benché inondazioni che hanno colpito complessivamente rappresentino appena il 5 per cento degli eventi cata-

dice Vesna Matevska, coordinatrice di incinte, dirette a piedi verso nord, per Lence Zdravkin programma per HERA. raggiungere il confine serbo. Foto © UNFPA/Nake Batev

Le rifugiate e le migranti che incontra Fino a giugno 2015 era vietato a rifugiati sono tendenzialmente molto riservate, e migranti utilizzare treni, pullman o riluttanti a chiedere o ad accettare taxi: la maggioranza si rassegnava a preservativi o pillola, malgrado siano camminare, di solito seguendo la linea gratuiti e distribuiti da operatori che non ferroviaria che passa a 10 metri dalla giudicano in alcun modo. Questo senso casa di Lence Zdravkin. Così la donna ha della privacy, dice Matevska, unito alle iniziato a offrire loro cibo e acqua, poi barriere linguistiche, rende ancora più ad aprire la sua casa alle persone più difficile per molte donne raccontare o bisognose di riposo. Ha accompagnato denunciare le violenze di genere. diverse donne incinte all’ospedale locale per controlli o per curare i problemi di Oltre ai servizi erogati dalle salute che insorgono inevitabilmente organizzazioni non governative e dal quando si cammina per giorni nella ministero della salute macedone, altri calura estiva. sono offerti a livello informale da singoli volontari come Lence Zdravkin, 48 anni, “Succedeva tutto proprio davanti a che si definisce un'attivista e dichiara me” racconta Zdravkin. “Non potevo di aver aiutato centinaia di donne limitarmi a chiudere gli occhi.”

lo stato della popolazione nel mondo 2015 15 CATASTROFI NATURALI REGISTRATE IN TUTTO IL MONDO, PER TIPOLOGIA Dal 1994 al 2014

Siccità Terremoti Epidemie Inondazioni Altri tipi* Tempeste

600

500

400

300

200

100 Numero di catastrofi per tipo

0 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 200820092010 2011 2012 2013 2014

Anno

*Comprese catastrofi come infestazioni di insetti, temperature estreme, frane, attività vulcaniche e grandi incendi. (CRED, 2015a)

NUMERO STIMATO DI PERSONE COLPITE DA CATASTROFI NATURALI, PER TIPOLOGIA Dal 1994 al 2014

Siccità Terremoti Epidemie Inondazioni Altri tipi* Tempeste

700

600

500

400

300

200

100 Numero di persone colpite, in milioni

0 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Anno

*Comprese catastrofi come infestazioni di insetti, temperature estreme, frane, attività vulcaniche e grandi incendi. (CRED, 2015a)

16 capitolo 1 Un mondo fragile strofici. Circa il 41 per cento dei danni causati dalla siccità, nel periodo preso in esame, si sono verificati 43% in Africa. In termini assoluti, negli stessi venti anni Stati Uniti e Cina hanno registrato il maggior numero di catastrofi naturali, soprattutto a causa delle loro Le inondazioni hanno dimensioni, della grande diversità del territorio e provocato il 43% delle dell’elevata densità di popolazione. Tra i continen- catastrofi registrate tra il 1994 ti, è invece l’Asia a subire il peso maggiore, con e il 2014, colpendo quasi 3,3 miliardi di persone coinvolte solo in India e 2,5 miliardi di persone in Cina. Se si calcola il numero di persone colpite su 100.000 abitanti, le nazioni più danneggiate – escludendo gli Stati costituiti da isole – sono state Eritrea e Mongolia. Il maggior numero di decessi, sia in termini assoluti che in rapporto alle dimen- sioni della popolazione, si è registrato ad Haiti in seguito al terremoto del 2010. Sebbene negli ultimi venti anni la frequenza delle La siccità ha colpito oltre calamità naturali sia aumentata, il numero medio 1 miliardo di persone delle persone coinvolte in realtà è diminuito, pas- tra il 1994 e il 2014, ovvero sando da 1 su 23 tra il 1994 e il 2003 a circa 1 su circa una persona su 39 tra il 2004 e il 2014. quattro tra quelle colpite Mortalità e disastri nei paesi più poveri da catastrofe naturale I dati del CRED mostrano anche come i livelli di reddito incidano sul bilancio delle vittime delle ca- tastrofi. In media, nei paesi a minor reddito si regi- stra una mortalità per disastro (332 decessi) che è tripla rispetto a quelli ad alto reddito (105 decessi). Lo stesso schema si evidenzia accorpando i paesi a reddito basso e medio-basso e confrontandoli con quelli a reddito alto e medio-alto. Nel complesso, Tsunami Terremoto le nazioni a maggior reddito sono state colpite dal 79 VS. 4 56 per cento dei cataclismi, ma hanno avuto il 32 vittime vittime per cento di vittime, mentre quelle a minor reddito su hanno registrato il 44 per cento dei disastri ma il 1.000 persone colpite 68 per cento dei decessi. Ciò dimostra che è il livel- lo di sviluppo economico e non la vulnerabilità alle Negli ultimi 20 anni catastrofi naturali di per sé, il fattore determinante gli tsunami sono stati per la mortalità. quasi 20 volte più letali dei terremoti Foto © UNFPA/Ben Manser © Foto UNFPA/Ben

lolo statostato della popolazionepopolazione nelnel mondomondo 2015 17 CATASTROFI NATURALI REGISTRATE, PER REGIONE Dal 1994 al 2014

Africa Americhe Asia Europa Oceania

600

500

400

300

200

100 Numero di catastrofi per continente

0 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Anno

(CRED, 2015a)

NUMERO STIMATO DI PERSONE COLPITE DA CATASTROFI NATURALI, PER REGIONE Dal 1994 al 2014

Africa Americhe Asia Europa Oceania

700

600

500

400

300

200

100

0

Totale delle persone colpite, per continente, in milioni 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Anno

(CRED, 2015a)

18 capitolo 1 Un mondo fragile L’aumento dei conflitti intra-nazionali fa salire il bilancio delle vittime civili La Seconda guerra mondiale, il più esteso conflitto dell’era moderna, resta l’evento di riferimento per le distruzioni di massa. Circa il 3 per cento della popolazione mondiale perse la vita in seguito al conflitto, al suo preludio o alle sue immediate con- seguenze, coinvolgendo complessivamente oltre un Oggi circa un terzo terzo dell’umanità. Ciò significa che, per ogni deces- dei rifugiati risiede in un campo. so, altre 10 vite sono state profondamente devastate. Due rifugiati su tre vivono Da allora, il numero dei conflitti internazionali è nelle aree urbane molto diminuito, ma negli anni Cinquanta e Ses- santa le guerre civili, i conflitti entro i confini nazio- nali e quelli post-coloniali sono aumentati. L’aumento dei conflitti intra-nazionali e la diminu- zione delle guerre internazionali contribuisce a spiegare l’aumento delle vittime civili e la diminuzione di quel- Oggi 1 miliardo di le militari. Qualsiasi guerra, che si svolga all’interno persone, ovvero circa o fuori dei confini nazionali, produce invariabilmente il 14% della popolazione conseguenze terribili sulla vita di molte persone, anche mondiale, vive in aree per via dell’insicurezza e dell’incertezza croniche che a coinvolte in un conflitto loro volta incidono sulla qualità della vita, sulla coesio- ne sociale, sulla possibilità di percepire un reddito, sui diritti e sul potenziale sviluppo di ciascuno. Alla fine della Seconda guerra mondiale, 940 mi- lioni di persone – il 40 per cento della popolazione mondiale – vivevano in zone interessate da un con- flitto. Nel 1956 questa cifra è scesa drasticamente a 210 milioni, pari all’8 per cento della popolazione 74% mondiale. In seguito la percentuale ha ricominciato a crescere, raggiungendo attualmente circa un mi- liardo di persone (Garfield et al., 2012). Il 74% delle morti causate Le vittime dirette dei conflitti sono in media direttamente da un conflitto, 168.100 ogni anno tra il 1989 e il 2008, è Il numero dei morti è uno degli indicatori dell’in- avvenuto in Africa centrale, tensità o delle dimensioni di un conflitto. Un’intera Africa orientale, Medio Oriente generazione di ricercatori ha cercato di stabilire una e Africa settentrionale, Asia stima valida del numero di persone uccise in guerra. Ostergaard ictures/Mikkel meridionale Ma si tratta di un calcolo particolarmente complica- anos P oto © P oto F

lo stato della popolazione nel mondo 2015 19 TENDENZE MONDIALI NEI CONFLITTI ARMATI Dal 1946 al 2014

200

Totale dei conflitti 160

120

Conflitti interni 80 Magnitudo del conflitto* Conflitti tra stati 40

0 1950 1955 1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005 2010

Anno

(Center for Systemic Peace, 2015) * La magnitudo di un conflitto si misura in base agli effetti complessivi sullo Stato o sugli Stati direttamente coinvolti, compreso il numero di combattenti e vittime, aree interessate, popolazione sfollata e dimensioni dei danni alle infrastrutture.

MORTI COLLEGATE DIRETTAMENTE AI CONFLITTI

Stime normalizzate massime e minime Stime normalizzate

900,000

800,000

700,000

600,000

500,000

400,000

ettamente collegate ai conflitti 300,000

200,000 Morti dir

100,000

0 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Anno

(Garfield and Blore, 2009)

20 capitolo 1 Un mondo fra gile Conseguenze dei conflitti su donne e uomini

I dati disaggregati per sesso relativi ai conflitti sono pochi e, quando ci sono, spesso non sono attendibili. Tuttavia alcuni dati raccolti in territori specifici e circoscritti permettono di dedurre che gli uomini hanno probabilità molto maggiori di morire direttamente e nel corso di un conflitto, mentre le donne muoiono o restano colpite maggiormente per cause indirette dopo la fine della guerra (Ormhaug, 2009). Tutte le stime sulle vittime dirette suggeriscono che oltre il 90% delle vittime sono uomini giovani (Cummings et al., senza data).

CONSEGUENZE DIRETTE CONSEGUENZE INDIRETTE

Uomini • Percentuali più elevate di morbilità • Rischio di coinvolgimento e mortalità in guerra degli ex-combattenti in attività • Maggiori probabilità di essere prigionieri criminali o illegali e difficoltà o dispersi a trovare lavoro e mezzi di sostentamento • Violenza sessuale e di genere: massacri selettivi per sesso; coscrizioni o • Aumentata diffusione di altre reclutamenti forzati; soggetti a torture, forme di violenza – soprattutto stupri e mutilazioni; costretti a commettere violenza domestica violenze sessuali su altre persone • Percentuali più elevate di disabilità in seguito a ferite

Uomini • Depressione, traumi • Perdita di beni materiali e di reddito e Donne e stress emotivi • Aumentata tendenza alla migrazione • Distruzione del normale andamento di matrimoni e fertilità • Perdita delle reti familiari e sociali, e degli inerenti meccanismi di sicurezza • Interruzione degli studi • Riduzione del benessere, in particolare problemi di salute e handicap derivanti da povertà e malnutrizione

Donne • Maggiori probabilità di essere • Problemi di salute riproduttiva sfollate e rifugiate • Ruoli riproduttivi e di cura in situazioni • Violenze di genere: stupri, tratta di stress e prostituzione; gravidanze • Mutata partecipazione al mercato e matrimoni forzati del lavoro, a causa della morte di familiari e effetto lavoratore aggiunto (“added worker effect”) • Maggior incidenza di violenza domestica • Possibilità di maggiore partecipazione politica • Incremento partecipazione economica grazie ai cambiamenti dei ruoli di genere (Anderlini, 2010) durante un conflitto

lo stato della popolazione nel mondo 2015 21 to, perché sempre più spesso i conflitti si combattono dito l’accesso a vaccinazioni, nutrizione infantile, acqua tra eserciti non regolari, in regioni isolate e spesso in potabile. paesi in cui le istituzioni non sono attrezzate per il computo accurato delle vittime. Altre forme di violenza armata Tra il 1989 e il 2008 si calcola che il totale dei de- Anche la violenza armata, non direttamente associata cessi causati direttamente da un conflitto sia stato di a una guerra, esige un pesante tributo di vite umane. Il 3.362.000, cioè una media di 168.100 morti all’anno Global Burden of Armed Violence ha tentato di calco- (Garfield R., Blore J., 2009). Il 74% dei decessi si è lare nel 2011 tutte le vittime di armi da fuoco registrate verificato in Africa centrale, Africa orientale, Medio dai sistemi civili di tutto il mondo, raggiungendo una Oriente, Africa settentrionale e Asia meridionale. stima di 400.000 morti in situazioni non di conflitto. Dopo il 2008, l’escalation dei conflitti in Medio L’insicurezza e la paura causate dalla violenza armata Oriente ha portato il numero delle vittime causate sono state, recentemente, tra i principali fattori che in direttamente da una guerra a oltre 200.000 all’anno alcuni paesi hanno spinto tante persone a scappare e (Price, 2014). Nel 2012, ogni cinque decessi in batta- a migrare, dando vita a una situazione molto vicina a glia avvenuti nel mondo, due si sono verificati in Siria. un’emergenza umanitaria. Inoltre, il numero di persone morte a causa di una guerra, ma non direttamente coinvolte in qualche In fuga dalla guerra combattimento, è molto maggiore delle vittime di- Nel 2014, in tutto il mondo, il numero dei rifugiati e rette: in alcuni paesi la proporzione è di tre a uno. degli sfollati all’interno dei confini nazionali ha rag- Gran parte di queste morti indirette avviene nei paesi giunto i 59,5 milioni, la cifra più alta nell’era contem- a basso reddito, dove ai civili più vulnerabili è impe- poranea (United Nations High Commissioner for Re-

PRINCIPALI PAESI DI ORIGINE DEI RIFUGIATI

Siria

Afghanistan Primi 3 Somalia 53%* Primi 5 Sudan 62%*

Sud Sudan Primi 10 Repubblica Democratica del Congo 77%* Myanmar

Repubblica Centrafricana

Iraq

Eritrea

0.0 0.51.0 1.5 2.0 2.5 3.03.5 4.0 Milioni (UNHCR, 2015) * Percentuale di tutti i rifugiati nel mondo a fine 2014

22 capitolo 1 Un mondo fragile fugees, 2015). Tra il 2010 e il 2015, il numero degli di profughi palestinesi sotto il mandato dell’UNRWA sfollati interni è raddoppiato. Più della metà di tutti (United Nations Relief and Works Administration). i nuovi rifugiati del 2014 proveniva da Siria, Afgha- nistan, Somalia e Sudan. Oltre la metà degli sfollati I disastri costringono ogni anno 26,4 milioni interni risiede in Siria, Colombia, Iraq e Sudan (Inter- di persone a lasciare le proprie case nal Displacement Monitoring Centre, 2015). Oggi in Secondo l’Alto commissariato delle Nazioni Unite Libano c’è un rifugiato ogni quattro abitanti; in Gior- dania, uno su dieci. SITUAZIONI PROTRATTE Solo un terzo circa dei rifugiati risiede in un campo DELLA CONDIZIONE DI RIFUGIATI, profughi. Due su tre vivono in aree urbane. Circa due PER DURATA terzi di tutti i rifugiati del mondo si trovano in “si- tuazioni di esilio apparentemente senza fine” (Milner 14 and Loescher, 2011). I 25 paesi più interessati da una 12 10 prolungata presenza di rifugiati appartengono tutti 8 al cosiddetto mondo in via di sviluppo. Attualmen- 6 o di situazioni te abbiamo una trentina di situazioni consistenti di 4 questo genere, la cui durata media sfiora i vent’anni. Numer 2 0 Questa media non comprende però gran parte delle 30+ 20-29 10-19 <10 popolazioni sfollate la cui situazione è cronica e a lun- Anni Anni Anni Anni Durata della condizione di rifugiati, fino al 2014 go termine, come quelle degli insediamenti urbani o nelle aree rurali. Inoltre non tiene conto dei milioni (UNHCR, 2015)

SFOLLATI NEL XXI SECOLO Dal 2000 al 2014

Sfollati interni Rifugiati e richiedenti asilo Persone nuovamente sfollate nel corso dell’anno* 60

50

40

30 in milioni 20

10

0 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014

Anno (UNHCR, 2015) * Persone sfollate all’interno o al di fuori dei confini nazionali. I dati sulle persone nuovamente sfollate sono disponibili solo a partire dal 2003.

lo stato della popolazione nel mondo 2015 23 per i rifugiati (UNHCR), in media 26,4 milioni di ultimi sette anni, l’85 per cento di questi sposta- persone nel mondo sono state costrette a spostarsi menti è stato causato da eventi collegati al clima, annualmente dal 2008 a oggi. Gran parte di questi soprattutto inondazioni e tempeste. Il restante 15 esodi sono avvenuti in paesi a basso e medio reddito. per cento è avvenuto in seguito a un terremoto. Se la frequenza dei cataclismi geo-fisici – terre- moti, tsunami, eruzioni vulcaniche – è rimasta so- I fattori della fragilità stanzialmente invariata anche in anni recenti, gli Perché nel mondo contemporaneo ci sono tante eventi legati al clima, come inondazioni e tempeste, emergenze? Come mai il pianeta sembra improvvi- sono in aumento. Dal 2000 a oggi si è avuta una samente diventato tanto insicuro? media di 341 disastri climatici all’anno, con una Esistono molte spiegazioni sulla fragilità e le sue crescita del 44 per cento rispetto alla media regi- cause. Ma a prescindere da come la si voglia defini- strata dal 1994 al 2000. Nel 2014, secondo le stime re, questa è strettamente legata a fattori come po- del CRED, 19,3 milioni di persone hanno dovuto vertà, disuguaglianza ed esclusione, che colpiscono lasciare le loro case a causa di una catastrofe. Negli donne e ragazze molto più degli uomini.

NUMERO DI SFOLLATI PER REGIONE Dal 2005 al 2014

Medio Oriente Estremo oriente asiatico Africa subsahariana America settentrionale e centrale Sud America Africa del nord Asia meridionale e centrale Oceania Europa

14

12

10

8

6

4

Persone sfollate in milioni 2

0 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

(Development Initiatives, 2015) * Il termine ‘sfollati’ comprende i rifugiati e le persone in situazioni analoghe, anche entro i confini nazionali e i richiedenti asilo. Tra gli sfollati entro i confini nazionali si contano solo le persone protette/assistite dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. I dati sono organizzati in base alle definizioni del paese/territorio di asilo. I paesi sono organizzati secondo la classificazione delle regioni del mondo dell’OCSE. Foto © Ali Arkady/VII Mentor Program

24 capitolo 1 Un mondo fra gile Una persona povera su tre vive movimenti demografici, le innovazioni tecnologiche, in un paese fragile i cambiamenti climatici. La fragilità si manifesta in forme diverse e a pre- Nello scorso decennio la maggior parte degli Stati scindere dal livello di reddito dei paesi. Secondo fragili era a basso reddito. Secondo le stime più recen- l’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo ti, circa la metà degli Stati attualmente fragili e con sviluppo economico), “una regione o uno stato è un conflitto in corso ha un reddito medio. Malgrado fragile quando ha una scarsa capacità di svolgere le questa evoluzione, la povertà resta concentrata in tali funzioni fondamentali della governance e non è in paesi fragili (OCSE, 2013). Quelli a medio reddito grado di sviluppare rapporti mutualmente costrut- presentano caratteristiche comuni come alti livelli di tivi con la società civile”. Gli Stati fragili sono più violenza urbana e organizzata, crescita di megalapoli vulnerabili ai traumi interni o esterni, come le crisi violente, con una enorme popolazione giovanile di- economiche o le calamità naturali (OCSE, 2013). soccupata o sottoccupata (Castillejo 2015). Il rapporto tra stato e società rischia di venir meno Negli Stati fragili abita un terzo dei poveri del mon- in seguito a fattori di stress interni o esterni, come i do. Secondo le stime della Banca Mondiale, oltre un

SFOLLATI INTERNI A CAUSA DI CONFLITTI E VIOLENZA NEL 2014

Bosnia Serbia* Ex Repubblica Ucraina Turchia Cipro Georgia Armenia Azerbaijan ed Erzegovina 114,400 Jugoslava 646,500 953,700 212,400 232,700 8,400 568,900 100,400 di Macedonia 200 Federazione Russa 25,400 Uzbekistan 3,400 Turkmenistan Palestina 4,000 275,000 Libia Afghanistan 400,000 805,400 Ciad Pakistan 71,000 1,900,000 Niger Messico 11,000 50,000 281,400 Nigeria Guatemala 1,075,300 Senegal India 24,000 248,500 Sri Lanka 853,900 Mali El Salvador Iraq 90,000 61,600 288,900 3,276,000 431,000 Liberia Togo Honduras 23,000 Siria Filippine 29,400 10,000 Costa 7,600,000 77,700 Colombia Camerun d’Avorio Yemen Repubblica Popolare 6,044,200 40,000 300,900 334,100 Democratica del Laos Perù Libano 4,500 150,000 19,700 Papua Nuova Guinea Repubblica Eritrea 7,500 Centrafricana 10,000 438,500 Zimbabwe Myanmar Repubblica del Congo 36,000 Somalia 645,300 7,800 1,106,800 Timor-Leste Repubblica Democratica del Congo Etiopia 900 2,756,600 397,200 Thailandia Sudan Kenya 35,000 3,100,000 309,200 Indonesia Sud Sudan Uganda 29,800 84,000 1,498,200 Burundi 77,600 (Norwegian Refugee Council, Internal Displacement Monitoring Centre, 2015a) *Compreso il Kosovo

lo stato della popolazione nel mondo 2015 25 miliardo di persone, il 15 per cento circa dell’umanità, Misurare la fragilità versa in condizioni di povertà estrema (Banca Mon- In diversi hanno elaborato strumenti per valutare se diale, 2015). Tale situazione, che si concentrava in un paese è fragile e quindi vulnerabile ai conflitti o precedenza soprattutto in Asia Orientale, oggi è più alle conseguenze di un disastro (OCSE, 2015). diffusa in Africa sub-sahariana e Asia Meridionale, L’OCSE pubblica annualmente un Indice degli con circa l’80 per cento dei poveri del mondo, in mag- Stati fragili che stima la vulnerabilità di paesi e ter- gioranza donne e bambini (Banca Mondiale 2015). ritori a conflitti e disastri, in base a sei dimensioni I poveri sono particolarmente vulnerabili agli ef- chiave: livello di violenza, accessibilità al sistema di fetti dei conflitti, e le varie misurazioni della fragilità giustizia e stato di diritto, efficienza, responsabilità e suggeriscono tutte che, elevati livelli di povertà e di inclusività delle istituzioni nazionali, livello di stabili- disparità di reddito, possono contribuire all’instabili- tà economica, livello di resilienza per resistere e adat- tà. I poveri hanno meno risorse economiche, sociali e tarsi a traumi e disastri. di altro tipo in grado di aiutarli a resistere o a ripren- Nove dei luoghi più fragili del pianeta riportano dersi da un conflitto, cosa che a sua volta aggrava la basse valutazioni in tutte e cinque le dimensioni condizione di povertà. (OCSE, 2015). Un’altra misurazione, quella del Global Peace In- Due parti non assistiti su tre avvengono dex, valuta il livello della pace in 162 paesi. Pubbli- negli Stati fragili cato dall’Institute for Economics and Peace, l’indice Malgrado i progressi economici e sociali degli ultimi prende in esame il livello di sicurezza e di protezione decenni, una larga e crescente porzione di umanità nella società, le dimensioni dei conflitti interni e in- vive in condizioni di profonda insicurezza e instabili- ternazionali e il grado di militarizzazione. Tra il 2013 tà. È da questi paesi che provengono le principali insi- e il 2014, secondo questo indice, 78 paesi sono di- die alla stabilità, allo sviluppo e al conseguimento del ventati meno pacifici (IEP, 2014). progresso sociale. Gates et al. (2010) hanno sintetiz- zato la portata di questo fattore con dati che mostrano LA PERCENTUALE DI PARTI ASSISTITI DA come, nel 2010, quasi la metà della popolazione dei PERSONALE SANITARIO QUALIFICATO paesi a basso reddito risiedeva in Stati fragili, coinvolti È MINORE NEGLI STATI FRAGILI in un conflitto o in fase di recupero dopo una guerra. Queste stesse aree ospitano il 60 per cento della popo- 100 lazione mondiale con problemi di malnutrizione, il 77 per cento dei bambini e bambine che non frequenta- 80 no le scuole primarie, il 70 per cento dei decessi infan- tili, il 64 per cento dei parti senza assistenza medica. 60 Quando la fragilità di uno Stato è confrontata con gli indicatori chiave della salute riproduttiva, una se- 40 rie di correlazioni dimostra come in tali aree si abbia-

no maggiori probabilità di partorire senza l’assistenza Percentuale di parti assistiti 20 da personale sanitario qualificato di personale specializzato, percentuali più alte di gra- vidanze adolescenziali, maggior domanda inevasa di 0 020406080100 120 140 pianificazione familiare. Livello di fragilità dello Stato

26 capitolo 1 Un mondo fragile Sapana Suwal, 25 anni, con i figli nel rifugio per le vittime del terremoto a Bhaktapur, Nepal Foto © Panos Pictures/Brian Sokol

LA PERCENTUALE DI PARTI TRA NEGLI STATI PIÙ FRAGILI LA DOMANDA LE ADOLESCENTI TENDE A ESSERE INEVASA DI PIANIFICAZIONE MAGGIORE NEGLI STATI FRAGILI FAMILIARE È PIÙ ALTA

250 45

40

200 35

30 150 25

20 100 15

50 10 per le donne tra i 15 e 49 anni Tasso di natalità tra le adolescenti, ogni 1000 donne tra i 15 e 19 ann 5 Domanda inevasa di pianificazione familiare 0 0 020406080100 120 140 020406080100 120 140 Livello di fragilità dello Stato Livello di fragilità dello Stato

lo stato della popolazione nel mondo 2015 27 LE DIMENSIONI DELLA FRAGILITÀ

INDICE DI FRAGILITÀ 26 PAESI DEGLI STATI 2015

DELL’ORGANIZZAZIONE Algeria Repubblica Araba di Siria 22 PAESI PER LA COOPERAZIONE E

LO SVILUPPO ECONOMICO Camerun India Repubblica Popolare Panama L’indice evidenzia la vulnerabilità di paesi Democratica del Laos Serbia (Kosovo) e territori a conflitti e catastrofi, tenendo conto di cinque dimensioni chiave: livello di violenza, accessibilità della giustizia e stato di diritto, efficienza, responsabilità e inclusività delle Angola Iran Liberia Iraq istituzioni nazionali, livello di stabilità economica, livello di resilienza a traumi e disastri

Kenya Gibuti LE DIMENSIONI DELLA VULNERABILITÀ: Uganda

Violenza

Giustizia Isole Comoro Papua Nuova Guinea Madagascar Isole di Salomone Repubblica del Congo Zambia Istituzioni Sierra Leone 13 PAESI

Resilienza

Guinea Equatoriale Bangladesh Benin Solidità Eritrea Libia Burkina Faso economica Guinea-Bissau Myanmar Kiribati Mauritania Pakistan São Tomé e Principe Togo Venezuela Suriname Zimbabwe 9 PAESI

Afghanistan Gambia Cambogia Burundi Malawi Fiji Repubblica Centrafricana Nepal Mozambico Tajikistan Ciad Sud Sudan Niger Turkmenistan Repubblica Democratica Timor-Leste del Congo Costa d’Avorio Guinea Haiti Sudan Honduras Swaziland Etiopia Colombia Yemen Nigeria Lesotho Guatemala Somalia Mali Paraguay Palestina Rwanda

5 DIMENSIONI 4 DIMENSIONI 3 DIMENSIONI 2 DIMENSIONI

28 capitolo 1 Un mondo fra gile L’indice degli Stati fragili del Fund for Peace (FFP) valuta 12 dimensioni della vulnerabilità, tra cui l’e- quità o meno dello sviluppo economico, il rispetto dei diritti umani e delle libertà civili, la diffusione della povertà e delle crisi economiche, la frequenza dei disastri naturali, l’accessibilità per tutti dei servizi chiave e in particolare di istruzione e salute. Secondo quest’indice, quattro Stati sono in “altissima allerta”: in cima all’elenco troviamo il Sud Sudan, seguito da Somalia, Repubblica Centrafricana e Sudan. Tra il 2013 e il 2014 le misurazioni della fragilità secondo questo indice sono peggiorate in 67 Stati (FFP, 2015). A prescindere dall’indice utilizzato, sono sempre Residenti di Union Balsalito, Colombia. Foto © UNFPA/Daniel Baldotto più numerosi i paesi considerati fragili e quindi più vulnerabili ai conflitti o alle conseguenze dei disastri. 28 a reddito medio-basso, 43 a reddito medio-alto, 16 Valutazione del rischio Stati non-OCSE e 29 Stati OCSE a reddito elevato Emergenze umanitarie e disastri non sempre si pos- (INFORM, 2015). sono prevenire, ma il loro impatto può essere ridot- Secondo l’Overseas Development Institute (ODI), to in modo significativo. Valutare il rischio di crisi 11 nazioni rischiano un ulteriore impoverimento a e catastrofi è un passo cruciale per ridurle e gestirle: causa di qualche catastrofe: Bangladesh, Repubblica l’obiettivo è identificare e rendere prioritari i gruppi Democratica del Congo, Etiopia, Kenya, Madagascar, di popolazione e le aree in cui è più probabile che Nepal, Nigeria, Pakistan, Sud Sudan, Sudan e Uganda si verifichino, e trovare il modo di ridurre e gestire i (ODI, 2013). pericoli a cui vanno incontro (INFORM - Index for Escludendo terremoti e cicloni, e valutando solo i Risk Management, 2015). rischi di siccità, temperature estreme e inondazioni, L’Indice per la gestione del rischio (INFORM), un entro il 2030 nei 45 paesi più a rischio vivranno al- progetto congiunto di Nazioni Unite, organizzazioni meno 319 milioni di persone in condizioni di povertà internazionali e bilaterali e istituti di ricerca, utilizza estrema. La preoccupazione è grande, anche perché, tra 50 indicatori diversi per misurare i rischi e l’esposi- le cause dell’impoverimento a lungo termine, siccità e zione della popolazione, la vulnerabilità, la quantità inondazioni sono tra gli eventi più devastanti (ODI, e il tipo di risorse disponibili per aiutare le potenziali 2013). vittime (INFORM, 2015). A livello mondiale le catastrofi naturali sono sempre I dati mostrano un aumento del rischio di emer- più gravi e costose. Si parla di disastri naturali, cataloga- genze umanitarie in tre paesi a basso reddito, sei a red- ti come climatici o geofisici, quando gli eventi naturali dito medio-basso, quattro a reddito medio-alto e due portano alla distruzione di vite umane e di mezzi di paesi ad alto reddito che non fanno parte dell’OCSE sostentamento. Oggi l’espressione disastri naturali è in (INFORM, 2015). gran parte riferita alle catastrofi collegate al clima, com- INFORM mostra però anche una significativa prese tempeste e inondazioni, che sono in continuo au- diminuzione del rischio in 22 paesi a basso reddito, mento (CRED, 2015).

lo stato della popolazione nel mondo 2015 29 Rischio 2015

L’indice di rischio globale identifica gli Stati a rischio di emergenze umanitarie e catastrofi che potrebbero sopraffare la capacità di risposta nazionale. Si compone di tre criteri: pericoli ed esposizione, vulnerabilità e mancanza di reazione. La mappa mostra nel dettaglio i 12 Stati con il più alto coefficiente di rischio globale

Sudan Siria Iraq Afghanistan Rischio: 7.24 Rischio: 6.67 Rischio: 7.01 Rischio: 7.88 Tendenza triennale: Tendenza triennale: Tendenza triennale: Tendenza triennale: Pericoli: 7.29 Pericoli: 8.39 Pericoli: 8.21 Pericoli: 8.71 Vulnerabilità: 7.18 Vulnerabilità: 5.99 Vulnerabilità: 5.98 Vulnerabilità: 6.87 Scarsa capacità Scarsa capacità Scarsa capacità Scarsa capacità di reazione: 7.26 di reazione: 5.92 di reazione: 7.02 di reazione: 8.19

Ciad Rischio: 6.84 Tendenza triennale: Pericoli: 4.58 Vulnerabilità: 7.80 Scarsa capacità di reazione: 8.95

Mali Rischio: 6.73 Tendenza triennale: Pericoli: 6.01 Vulnerabilità: 6.51 Scarsa capacità di reazione: 7.80

Repubblica Centrafricana Myanmar Rischio: 8.16 Rischio: 6.77 Tendenza triennale: Tendenza triennale: Pericoli: 7.78 Pericoli: 8.22 Vulnerabilità: 8.15 Vulnerabilità: 5.41 Scarsa capacità Scarsa capacità di reazione: 8.56 di reazione: 7.00

Repubblica Democratica del Congo Sud Sudan Somalia Yemen Rischio: 7.00 Rischio: 7.83 Rischio: 8.83 Rischio: 7.17 Tendenza triennale: Tendenza triennale: Tendenza triennale: Tendenza triennale: Pericoli: 5.42 Pericoli: 6.96 Pericoli: 8.63 Pericoli: 7.95 Vulnerabilità: 7.60 Vulnerabilità: 7.72 Vulnerabilità: 8.36 Vulnerabilità: 5.65 Scarsa capacità Scarsa capacità Scarsa capacità Scarsa capacità di reazione: 8.33 di reazione: 8.92 di reazione: 9.55 di reazione: 8.19

Indice di rischio INFORM 0 2.30 3.29 4.64 10 LEGENDA Rischio crescente Stabile Rischio in diminuzione Basso Medio Alto Altissimo Non compreso

(INFORM, 2015)

30 capitolo 1 Un mondo fragile VULNERABILITÀ 2015

Si misura la vulnerabilità di una popolazione a pericoli potenziali. Si compone di due categorie: vulnerabilità socio-economica e presenza di gruppi vulnerabili. La mappa mostra nel dettaglio i 12 Stati con il più alto coefficiente di vulnerabilità.

Niger Ciad Sudan Afghanistan Vulnerabilità: 6.78 Vulnerabilità: 7.80 Vulnerabilità: 7.18 Vulnerabilità: 6.87 Tendenza triennale: Tendenza triennale: Tendenza triennale: Tendenza triennale: Vulnerabilità Vulnerabilità Vulnerabilità Vulnerabilità socioeconomica: 7.71 socioeconomica: 6.79 socioeconomica: 5.44 socioeconomica: 6.89 Gruppi vulnerabili: 5.61 Gruppi vulnerabili: 8.58 Gruppi vulnerabili: 8.39 Gruppi vulnerabili: 6.86

Mali Vulnerabilità: 6.51 Tendenza triennale: Vulnerabilità socioeconomica: 7.06 Gruppi vulnerabili: 5.88

Liberia Vulnerabilità: 6.73 Tendenza triennale: Socioeconomic vulnerability: 7.66 Gruppi vulnerabili: 5.55

Repubblica Centrafricana Somalia Vulnerabilità: 8.15 Vulnerabilità: 8.36 Tendenza triennale: Tendenza triennale: Vulnerabilità Vulnerabilità socioeconomica: 7.81 socioeconomica: 7.19 Gruppi vulnerabili: 8.45 Gruppi vulnerabili: 9.17

Repubblica Democratica del Congo Burundi Sud Sudan Etiopia Vulnerabilità: 7.60 Vulnerabilità: 6.63 Vulnerabilità: 7.72 Vulnerabilità: 6.40 Tendenza triennale: Tendenza triennale: Tendenza triennale: Tendenza triennale: Vulnerabilità Vulnerabilità Vulnerabilità Vulnerabilità socioeconomica: 7.01 socioeconomica: 6.66 socioeconomica: 6.59 socioeconomica: 6.28 Gruppi vulnerabili: 8.11 Gruppi vulnerabili: 6.61 Gruppi vulnerabili: 8.57 Gruppi vulnerabili: 6.51

Indice di vulnerabilità INFORM

0 1.83 3.20 5.06 10 LEGENDA Rischio crescente Stabile Rischio in diminuzione Basso Medio Alto Altissimo Non compreso

(INFORM, 2015)

lo stato della popolazione nel mondo 2015 31 TENDENZA DEI RISCHI SU CINQUE ANNI, PER GRUPPI DI REDDITO SECONDO LA BANCA MONDIALE DAL 2011 AL 2015

Tendenza dei rischi INFORM su cinque anni per gruppi di reddito da Banca Mondiale 2011-2015

Reddito basso Reddito medio- Reddito medio- Reddito alto: Reddito alto: (35) basso (47) alto (55) non OCSE (22) OCSE (31)

Incremento significativo (>0.5) 3 6 4 2 0

Stabile (<0.5 / >-0.5) 10 13 8 4 2

Diminuzione significativa (<-0.5) 22 28 43 16 29

(INFORM, 2015)

Un rapporto della Banca Mondiale, Turn Down the Genere, urbanizzazione e crisi umanitarie Heat, evidenzia gli effetti drammatici del clima globa- L’urbanizzazione sta cambiando il volto del pianeta e le e degli eventi atmosferici estremi dovuti all’innal- anche la natura delle emergenze e delle risposte uma- zamento delle temperature del pianeta (World Bank, nitarie. Per la prima volta nella storia, la maggioranza 2013). L’impatto si concentra soprattutto, senza pro- dell’umanità risiede in aree urbane. Più la gente si ri- porzione, nei paesi a basso e medio reddito e nei pic- versa negli slum delle megalopoli dei cosiddetti Paesi coli paesi in via di sviluppo costituiti da isole. Le po- in via di sviluppo, più si ritrova sulla linea di confine polazioni più povere e vulnerabili sono generalmente del disastro. La rapida crescita delle popolazioni urba- colpite in modo più grave e hanno meno capacità e ne, il flusso senza precedenti di rifugiati e l’aumentata risorse per adattarsi e riprendersi. incidenza di disastrosi fenomeni climatici, incrementa Negli ultimi 50 anni, la frequenza delle siccità è an- il rischio di disastri umanitari nelle città. data crescendo gradualmente in Africa orientale, ma La crescita della popolazione urbanizzata si concen- è diminuita in Africa occidentale. Secondo una stima tra sempre di più nei Paesi in via di sviluppo, dove 1,2 basata su un indicatore specifico, Somalia, Burundi, milioni di persone migrano ogni settimana nelle città Niger, Etiopia, Mali e Ciad sono i paesi con la massi- (UN-HABITAT, 2013). Africa sub-sahariana e Asia, ma vulnerabilità alle siccità (Shiferaw, 2014). dove si registrano livelli di urbanizzazione senza prece- Nell’Africa sub-sahariana il 90 per cento degli ali- denti, sono anche le regioni meno sviluppate e le meno menti destinati al consumo umano e animale è pro- preparate e attrezzate per gestire il flusso degli arrivi. dotto da un’agricoltura irrigata soltanto dalle piogge L’urbanizzazione rapida, i piani urbanistici inade- – attività che oltretutto rappresenta la principale fonte guati e il poco spazio a disposizione hanno costretto le di reddito per oltre il 70 per cento della popolazione persone più povere e vulnerabili a vivere negli slum o (Shiferaw, 2014). La vita e il sostentamento degli abi- in agglomerati informali in zone maggiormente vul- tanti più poveri, specie delle donne, a cui si deve il 70 nerabili ai disastri. per cento della produzione alimentare della regione, Si calcola che un miliardo di persone abiti in insedia- sono tanto più minacciati dalla siccità in quanto hanno menti informali che si trovano, nel 90% dei casi, nei minori capacità di adattamento, proprio in conseguen- Paesi in via di sviluppo (Norwegian Refugee Council, za degli alti livelli di povertà cronica (Gawaya, 2008). 2015a).

32 capitolo 1 Un mondo fragile Migranti e rifugiati – interni o meno – che non sistemi di trasporto pubblici, l’assenza di pattuglie di possono permettersi alloggi adeguati rappresentano sorveglianza e la mancanza di porte solide con serra- una percentuale significativa e in aumento di tutti gli ture sicure contribuiscono ad alimentare la violenza abitanti degli insediamenti informali urbani, in gran di genere e a rendere le donne più vulnerabili agli stu- parte situati in aree dove i servizi sono carenti e man- pri (United Nations Human Settlements Program- cano le infrastrutture di base, come i servizi per la sa- me, 2013). lute, l’acqua potabile e le strutture igienico-sanitarie. La percentuale della popolazione urbana residente Rispetto alla popolazione in generale, gli abitanti negli slum è in continuo aumento nei paesi attual- di questi insediamenti sono più vulnerabili alle con- mente o recentemente coinvolti in qualche conflitto. seguenze di catastrofi naturali come i terremoti, per- Uno studio ha calcolato che, in 41 dei 75 paesi in cui ché le abitazioni in cui sono costretti a vivere sono sono disponibili dati disaggregati per sesso, le donne di pessima qualità e non costruite per resistere a forti hanno maggiori probabilità di trovarsi sotto la soglia sollecitazioni. Questi alloggi improvvisati si trovano di povertà. spesso in aree a rischio, con maggiori probabilità di essere colpite da disastri naturali: discariche di rifiuti, Fragilità e problemi legati alla salute piane alluvionali, pendii scoscesi a rischio di frane. I paesi più fragili sono quelli con i peggiori indicatori Una tendenza recente vede sempre più donne sole per la salute, le conseguenze dei problemi di salute migrare dalle regioni rurali ai centri urbani. La spinta accrescono infatti la fragilità. Ma quest’ultima con- alla migrazione urbana femminile e le conseguenze tribuisce a sua volta a peggiorare i tassi di morbilità e che questa comporta sono strettamente legate a que- mortalità, per via dell’inefficienza nell’erogazione dei stioni di disuguaglianza sociale e di genere. Sia gli uo- servizi (Haar, 2012). mini che le donne arrivano in città in cerca di una vita migliore, non solo per le opportunità economiche ma anche per l’accessibilità dei servizi. Tra le cause speci- fiche di genere che spingono le donne a trasferirsi in città, ci sono l’esilio forzato, l’aumento della violenza domestica, pratiche nocive come i matrimoni precoci, problemi di salute collegati ad HIV e AIDS (COH- RE, 2008). Donne e ragazze sono di gran lunga più danneggia- te dalle pessime condizioni di vita degli slum e degli alloggi inadeguati in quanto, dovendosi prendere cura della famiglia, trascorrono molto più tempo nelle case e nei quartieri in cui abitano. Negli insediamenti in- formali, la salute e la sicurezza delle donne rappresen- tano un grave problema a causa delle pessime condi- zioni igieniche, dei rischi per la sicurezza, di violenze sessuali in continuo aumento e delle conseguenze di disastri come alluvioni e incendi (COHRE, 2008). Centro di cura per Ebola di Magbenteh, Sierra Leone. La scarsa illuminazione stradale, l’inadeguatezza dei Foto © UN Photo/Martine Perset

lo stato della popolazione nel mondo 2015 33 Nel 2014 si è registrata in Africa occidentale la peg- Le crisi intralciano lo sviluppo giore epidemia di Ebola della storia. I paesi più colpiti e aggravano la vulnerabilità – Guinea, Liberia e Sierra Leone – sono tutti Stati Conflitti, violenze, instabilità, povertà estrema e vul- fragili (UNDP, 2015). nerabilità ai disastri sono condizioni profondamen- Un conflitto devastante, durato 11 anni, ha di- te interdipendenti, che impediscono tuttora a oltre strutto gran parte delle infrastrutture della Liberia, 1 miliardo di persone di godere dei grandi progressi cosicché quando è scoppiata l’epidemia il settore della compiuti dalla Seconda guerra mondiale a oggi, in salute presentava già gravi carenze nelle attrezzature campo sociale ed economico. e nel personale, e non è stato pertanto in grado di Una complessa miscela di rischi che si sommano gestire la crisi (UNDP, 2015). contribuisce agli sfollamenti e genera nei paesi più Nei paesi fragili, gli indicatori per la salute ripro- vulnerabili e colpiti dai conflitti meccanismi di spo- duttiva sono molto negativi per via dell’inadeguatez- stamenti di massa e di condizioni di grave necessità. za delle infrastrutture di servizio e del numero insuffi- Altri aspetti – relativi al genere, all’etnia, al reddito e ciente di personale, il che comporta una ridotta acces- ai luoghi di residenza – sembrano associarsi a maggio- sibilità a servizi, materiali e informazioni per la salute ri probabilità di affrontare danni e problemi a lungo riproduttiva. In 18 paesi interessati da un conflitto, termine e complicazioni nelle attività di ripresa. Oltre nel periodo 2003-2006, si spendevano annualmente a tutto ciò, ogni problema legato all’esclusione socia- solo 1,30 dollari procapite per la salute riproduttiva le, alla povertà e a un insufficiente livello di istruzione (Patel, et al. 2009). contribuisce a creare una vulnerabilità più profonda.

LE DONNE CORRONO IL MAGGIOR RISCHIO DI POVERTÀ Percentuale di donne e uomini in età lavorativa (20-59) nel quintile più basso sul totale delle famiglie, in determinati Paesi in via di sviluppo, 2000–2013

In 41 paesi le donne hanno In 17 paesi le donne hanno In 17 paesi le donne hanno meno maggiori probabilità degli uomini la stessa probabilità degli uomini probabilità degli uomini di di appartenerepp a famigliegp povere di appartenere a famiglie povere appartenere a famiglie povere 130

120

110

100

90

80

70 01530456075

Note: questo indicatore è calibrato in base alla percentuale di donne e uomini tra i 20 e i 59 anni in tutte le famiglie, per tener conto del fatto che le donne potrebbero essere sovra-rappresentate nel complesso della popolazione. L’indice di ricchezza delle Inchieste Demografiche e di Salute e delle Indagini campione a indicatori multipli è utilizzato come indicatore indiretto della povertà. I valori che superano 103 indicano che le donne sono sovra-rappresentate nel quintile con meno ricchezza, mentre i valori inferiori a 97 indicano che gli uomini sono sovra-rappresentati nel quintile con minore ricchezza. I valori tra 97 e 103 indicano una sostanziale parità. (Nazioni Unite, 2015a) Riprodotto per concessione delle Nazioni Unite

34 capitolo 1 Un mondo fragile Barcone nello Stretto di Sicilia, a 40 miglia dalla costa libica. Foto © Franco Pagetti/VII

Soprattutto gli Stati fragili, coinvolti in qualche con- sono donne e ragazze, in quanto sono enorme- flitto o colpiti da una catastrofe naturale, sono rimasti mente svantaggiate dall’impossibilità di accedere lontani dal conseguimento degli Obiettivi di sviluppo ai servizi, compresi quelli per la salute sessuale e del Millennio. Ed è in questi che si registra la mag- riproduttiva, per la pianificazione familiare, alle ri- gioranza di morti materne del mondo, a causa della sorse economiche e sociali e, in generale, alle istitu- mancanza o dell’inaccessibilità di strutture attrezzate zioni di cui hanno bisogno per costruirsi un capi- per le emergenze perinatali. tale sociale ed essere meglio attrezzate per resistere Le emergenze relative ai flussi di rifugiati e di mi- alle crisi e riprendersi in seguito. granti del 2015 e l’epidemia di Ebola ci ricordano Fragilità e vulnerabilità ai conflitti o agli effetti che in crisi ed emergenze si perdono, si distruggono delle catastrofi sono esacerbate da molti fattori tra o vengono rovinate molte vite umane, si mettono a cui la povertà, la disparità nello sviluppo, la nega- repentaglio le prospettive di sviluppo nazionale e si ge- zione dei diritti umani, la debolezza delle istituzio- nerano ripercussioni negative su tutta la comunità in- ni. La fragilità è una sfida dalle molte dimensioni ternazionale. Abbandonare i paesi e le società devasta- che richiede una risposta multi-dimensionale. te da conflitti e disastri non è un’opzione praticabile. In un modo o nell’altro siamo ormai un unico Se, negli ultimi anni, disastri e conflitti non sono mondo e i nostri tentativi di progredire continue- cresciuti di numero, sono però peggiorati per dimen- ranno a essere frustrati fintanto che instabilità, sioni, complessità e portata, specie nei paesi più po- conflitti e disastri non potranno essere attenuati o veri. A pagare le conseguenze di gran lunga peggiori prevenuti e gestiti nel modo migliore.

lo stato della popolazione nel mondo 2015 35 capitolo 2 Il prezzo troppo alto pagato da donne e adolescenti

Le situazioni di crisi aumentano la vulnerabilità di donne e adolescenti all’HIV, gravidanze indesiderate, mortalità materna, violenza di genere, matrimonio precoce, stupro e tratta.

Un circolo vizioso “Ho iniziato a lavorare come ostetrica settimana prima del nostro colloquio, ha 37 anni fa” dice Neida Waitotó, una delle contribuito a far nascere due gemelli. di conflitto, povertà e quattro levatrici di Docordó, una regione isolamento mina la salute fluviale con circa 1.200 abitanti, quasi Le levatrici sono essenziali per la tutti di origine africana, un’area isolata sopravvivenza di donne e bambini e i diritti di donne nella giungla colombiana, a due ore di a Docordó e in decine di comunità e ragazze in Colombia navigazione dalla città più vicina. colombiane ancora più isolate, che di fatto sono tagliate fuori dai servizi “Nel 1978 le suore sono venute a sanitari dello Stato, non solo per ragioni insegnarci come mettere al mondo geografiche, ma anche a causa di conflitti i bambini, lasciandoci il necessario”. armati e violenze che affliggono vaste Da allora, dice Neida, le ostetriche di aree del paese da oltre 50 anni. I conflitti Docordó hanno avuto qualche altro finora hanno costretto allo sfollamento corso di formazione, ma nessuna nuova circa 7 milioni di persone; 9 su dieci attrezzatura. Eppure, in questi anni sono appartengono a gruppi indigeni. Gli attori riuscite a far nascere in modo sicuro non statali, tra cui sono le Forze armate centinaia di bambini. “Nessuna delle rivoluzionarie della Colombia (FARC), madri è morta”, aggiunge Neida che, una l’Esercito di liberazione nazionale (ELN), paramilitari, gruppi della criminalità Nimia Teresa Vargas organizzata e anche i militari colombiani Foto © UNFPA/Daniel Baldotto che si scontrano da decenni, mentre

36 capitolo 2 Il prezzo troppo alto pagato da donne e adolescenti Neida Waitotó (a sinistra) e Maria-Estela Ibargüen a Docordó, Colombia. Foto © UNFPA/Daniel Baldotto

molte comunità sopravvivono al fuoco presenti gruppi armati. Altri indicatori sanitario qualificato. Questo significa che incrociato e molte di più sono quelle sulla salute illustrano le ripercussioni alcune donne devono fare un viaggio in soggette a coercizioni, sfruttamento, negative dei problemi di sicurezza per la barca di diverse ore fino all’ospedale di intimidazioni e abusi di vario genere. salute sessuale e riproduttiva: i decessi Buenaventura, con un costo che per la Combattimenti e violenze comportano correlati a HIV e AIDS sono il triplo maggior parte di loro è proibitivo. E se le un prezzo pesantissimo, sul piano della media nazionale e le gravidanze complicazioni insorgono di notte, il viaggio economico, per le comunità di diverse adolescenziali delle minori di 15 anni sono non è nemmeno un’opzione per via del province o “dipartimenti”, compreso il doppio che in altre regioni del paese. pericolo di violenze dopo il tramonto. Le quello di Chocó in cui si trova Docordó, medicine che possono salvare madre e causando e aggravando la povertà e il Neida Waitotó spiega che a volte i bambino non erano quasi mai disponibili sottosviluppo della regione. In questo parti a Docordó sono troppo complicati anche prima che l’ambulatorio locale dipartimento, quattro persone su cinque per gestirli da sola e per salvare la chiudesse per mancanza di risorse. vivono in condizioni di povertà estrema. vita di madre e bambino è necessario l’intervento di un medico. Ma a causa Anche Maria-Estela Ibargüen fa la La mortalità materna aumenta della insicurezza nella zona e dell’estremo levatrice a Docordó. Lei e Neida si sono nelle zone di conflitto isolamento, accade molto spesso che aiutate a vicenda a partorire. Maria-Estela Conflitti e violenze – e l’isolamento che non ci sia la possibilità di raggiungere è preoccupata perché le ostetriche stanno ne deriva – hanno gravi ripercussioni un dottore. “Quando vengono, i medici invecchiando e nessuna delle giovani anche sulla salute delle donne. Le morti non si fermano mai a lungo” dice. Di prende il loro posto. “Cosa succederà materne sono quasi otto volte più recente la comunità è rimasta per quattro quando la vecchia generazione non ci numerose nelle comunità in cui sono mesi senza un medico o altro personale sarà più?”

lo stato della popolazione nel mondo 2015 37 e crisi umanitarie, improvvise o protratte nel menti di vulnerabilità possono essere l’appartenenza tempo, comportano conseguenze molto più a una minoranza etnica, l’aver contratto l’HIV o sof- L pesanti per donne e adolescenti, poiché la loro frire di qualche disabilità, essere rifugiate o sfollate salute e i diritti sessuali e riproduttivi sono esposti a interne, essere povere, a carico della famiglia o avere livelli di rischio sproporzionati. persone a proprio carico. Conflitti e disastri peggiorano una situazione già gra- La sovrapposizione di questi fattori, spesso in vissima. Per donne e adolescenti c’è un rischio ancora combinazioni multiple e complesse, incide sui rischi maggiore di contrarre infezioni trasmesse per via sessua- e sulle vulnerabilità delle singole persone. le, compreso l’HIV, di iniziare una gravidanza non pro- Le ricerche e le esperienze contribuiscono a com- grammata e indesiderata, di andare incontro a morbilità prendere meglio queste differenze per cogliere varie e mortalità materne e ad altri rischi per la loro salute e sfumature nel modo in cui le donne, specialmente quelle dei neonati. Corrono inoltre molti più rischi di su- le ragazze, sono colpite dalle crisi. Tuttavia la com- bire violenze di genere, tra cui quelle perpetrate dal part- prensione delle differenti esperienze è spesso com- ner, stupri, matrimoni precoci e traffico di esseri umani. plicata dalla penuria di dati certi, che diventano particolarmente difficili da raccogliere laddove c'è Il collasso dei servizi e la disuguaglianza un'emergenza. Sebbene tra donne e giovani ci siano di genere accrescono la vulnerabilità differenze sostanziali in qualsiasi situazione di crisi, Donne e adolescenti non sempre hanno la medesima due importantissimi fattori comuni contribuiscono storia da raccontare. L’esperienza è data da un comples- a innalzare il rischio: il primo è la disuguaglianza di so intersecarsi di fattori come l’età, il sesso, lo stato civi- genere che non solo persiste, ma aumenta durante le, la condizione economica, il luogo di residenza. Ele- le emergenze umanitarie.

Le condizioni di salute delle donne sono Ma i problemi di sicurezza in diverse L’arma della violenza sessuale ancora più preoccupanti dall’altro lato zone del paese rendono impossibile I conflitti non hanno ostacolato solo i del fiume, a Union Balsalito, una raggiungere molte delle comunità più servizi per la salute, un prezzo altissimo comunità indigena di etnia Wounaan, bisognose. in termini di salute, vite umane e con circa 360 abitanti. Qui vengono possibilità di sopravvivenza è stato usati metodi tradizionali ma non ci L’accesso a materiali, farmaci e pagato da migliaia di donne e ragazze. sono le più elementari attrezzature servizi, comprese le cure ostetriche Uno studio condotto da Oxfam e House come i guanti di lattice. Per le donne d’emergenza e la pianificazione familiare, of Women ha calcolato che 500.000 accedere ai servizi, anche solo a è regolarmente bloccato da conflitti donne e ragazze sono state stuprate Buenaventura, è particolarmente difficile: e violenze, oltre che da catastrofi o hanno subito altre forme di violenza la maggioranza non parla spagnolo e le naturali, soprattutto inondazioni e frane, sessuale nel conflitto ultra decennale risorse sono di meno di quelle delle loro particolarmente frequenti in un’area che che devasta il paese. A volte lo stupro vicine sull’altra riva del fiume. riceve in media oltre 10.000 millimetri è stato utilizzato come arma di guerra, Le donne che sono riuscite a raggiungere di pioggia l’anno. Soltanto nei primi sei altre per terrorizzare intere comunità altre città in cerca di servizi hanno mesi del 2015, secondo le Nazioni Unite, che rifiutavano di allearsi con un gruppo affrontato le discriminazioni degli si calcola che circa 2 milioni di persone armato piuttosto che con un altro, addetti. Il governo utilizza delle squadre abbiano “subito limitazioni nella mobilità attraverso la minaccia di altre aggressioni. mobili per la salute che si spostano o nella possibilità di accedere” ai servizi I dati a disposizione suggeriscono che in tutto il paese per fornire i servizi di in conseguenza di “122 eventi collegati in un caso su 10 la vittima di violenze base a poveri ed emarginati in posti ad azioni armate, catastrofi naturali o sessuali, nelle aree interessate da un come Docordó. manifestazioni di protesta di massa” conflitto, è di sesso maschile.

38 capitolo 2 Il prezzo troppo alto pagato da donne e adolescenti Molte società sono caratterizzate da disuguaglianze e Le catastrofi naturali discriminazioni di genere particolarmente radicate: in e i conflitti armati sono... famiglia e nella società, donne e ragazze esercitano mol- to meno potere e prestigio di uomini e ragazzi. Questo eventi profondamente significa una minore possibilità di accedere all’istru- discriminatori che zione, alle risorse economiche e politiche, alle reti di colpiscono donne, uomini, solidarietà sociale e rischia addirittura di essere fatale ragazze e ragazzi in modi quando i genitori, a fronte di una grave scarsità di cibo, riservano quasi tutto ai bambini maschi. molto diversi. Rispetto ai coetanei, le adolescenti hanno di solito Mazurana et al., 2011 meno possibilità di accedere alle informazioni sulla salu- te sessuale e riproduttiva, ai rapporti con gruppi di pari e a quelle opportunità e risorse grazie a cui potrebbero ziali per la salute sessuale e riproduttiva, evento comu- sviluppare abilità e capacità essenziali per la loro vita pre- ne nelle emergenze, nonché la difficoltà di accedere a sente e futura (Women’s Refugee Commission, 2014a). tali servizi anche quando esistono, in conseguenza di La disuguaglianza di genere incrementa il rischio e la situazioni di caos o di insicurezza. vulnerabilità, limitando la capacità di sopravvivere in sicurezza in un ambiente colpito da una crisi (Women’s Accesso limitato ai servizi per la salute Refugee Commission, 2014a; Plan International, 2013). sessuale e riproduttiva quando servono Il secondo, fondamentale fattore di rischio è il collas- maggiormente so o il danneggiamento di infrastrutture e servizi essen- Le crisi umanitarie significano spesso una ridotta ac-

Nimia Teresa Vargas dirige la Rete di violenze sessuali. “Quando le donne Per affrontare tale dramma, delle donne del dipartimento di Chocó, hanno iniziato a essere consapevoli l’organizzazione di Nimia Vargas ha con sede a Quibdó. L’associazione, dei loro diritti, nei nostri gruppi di iniziato a organizzare gruppi di sostegno, che riceve aiuti e forniture di tipo discussione, hanno anche iniziato a anche per denunciare sistematicamente i tecnico ed economico, come i kit per parlare della violenza sessuale subita” crimini alle autorità governative e fare in il parto sicuro, da UNFPA e da altre dice Nimia Vargas, che aggiunge: “Sono modo che le donne non solo accedano a agenzie delle Nazioni Unite, è nata nel venuti alla luce casi di truppe armate che servizi qualificati di assistenza sanitaria e 1991 come gruppo di emancipazione cercavano di prendere il controllo di una di aiuto psicologico, ma inoltre ottengano femminile. Con gli anni si è trasformata comunità usando la violenza sessuale giustizia. in un’organizzazione di difesa dei diritti come dimostrazione di forza”. Spesso, umani che fornisce assistenza alle vittime prosegue, questi criminali violentano le I gruppi armati responsabili di violenze mogli davanti ai mariti o le figlie davanti sessuali hanno più volte minacciato di ai padri per affermare il potere e mostrare morte Nimia Vargas e hanno addirittura che cosa può accadere se la comunità assassinato una donna che, dopo aver non acconsente alle richieste del gruppo partecipato a uno dei programmi di armato che le minaccia in quel momento. formazione della Rete, era diventata una nota militante.

Neida Waitotó, a sinistra, con una madre Nuovi aiuti per le vittime e il bambino che ha aiutato a nascere. Nel 2011, la Colombia ha approvato Foto © UNFPA/Daniel Baldotto la legge 1448 per il risarcimento delle

lo stato della popolazione nel mondo 2015 39 La verità pura e semplice minacce e violenze sessuali (International Committee è che le catastrofi rafforzano, of the Red Cross, 2015). I servizi, anche quando esistono, possono subire perpetuano e aumentano ritardi o interruzioni, non essere riforniti di farmaci la disuguaglianza di genere, e altri materiali o risultare inaccessibili per motivi di peggiorando la situazione sicurezza e per le limitazioni imposte agli spostamen- già difficile delle donne. ti. Queste circostanze hanno spesso conseguenze gra- vissime, a volte fatali, per le vittime di violenza, per

Margareta Wahlström chi deve adottare rischiose strategie di sopravvivenza, Rappresentante speciale del Segretario generale delle come le prestazioni sessuali, ma anche per le persone Nazioni Unite per la riduzione del rischio di catastrofi positive all’HIV, le ragazze sposate, donne e ragazze incinte, neo-mamme e i loro neonati. cessibilità dei servizi essenziali e di qualità per la salute L’accessibilità dei servizi per la salute sessuale e ri- sessuale e riproduttiva. Questo problema può essere produttiva varia moltissimo da un’emergenza all’altra e causato da diversi fattori. Spesso le infrastrutture sani- anche, nella stessa crisi, da un ambiente all’altro (Casey tarie sono danneggiate o distrutte. Gli operatori sani- et al., 2015). Donne e ragazze vivono spesso differenze tari possono essere stati uccisi o feriti, troppo stressati significative nell'accesso e nella qualità dell'assistenza per lavorare, costretti a spostarsi o fuggiti. Nelle situa- ostetrica e neonatale di emergenza, delle cure mediche zioni di crisi interessate da violenza, le strutture sani- dopo uno stupro, dei servizi per la pianificazione fami- tarie possono essere colpite da raid aerei o da attacchi liare inclusa la contraccezione: dipende, per esempio, armati e gli operatori esposti ad aggressioni fisiche, dal trovarsi o meno in un ambiente stabile allestito per

vittime e la restituzione delle terre, per agenti del cambiamento”. Molte sostenere le vittime del conflitto armato hanno proseguito nel cammino, (7,3 milioni, secondo le stime). La legge dando vita a nuovi gruppi di ha portato anche all’istituzione di una difesa e di solidarietà. “Stiamo Unità governativa per la denuncia e il cercando di aiutare le donne risarcimento (UARIV) mirata ad aiutare ad essere protagoniste, capaci le vittime del conflitto armato, comprese di cambiare il futuro delle loro le vittime degli stupri. comunità”.

Le persone che sporgono denuncia alla A settembre del 2015, già 9.892 Una donna di etnia Wounaan a Union UARIV hanno diritto a un risarcimento donne, 863 uomini e 53 persone che Balsalito, Colombia. in contanti ma anche a servizi integrati si definivano lesbiche, gay, bisessuali o Foto © UNFPA/Daniel Baldotto per la salute, il sostegno psicologico, la transgender, avevano denunciato di aver riabilitazione e altri ancora, tutti erogati in subito atti di violenza sessuale, alcuni psicosociale sensibile alle specificità modo da rispettare la privacy. Le persone verificatisi negli ultimi due anni, molti culturali. “Insegniamo loro a parlare con imparano anche, di solito per la prima successi anni prima. le persone in modo da non renderle volta nella loro vita, a conoscere i propri un’altra volta vittime” spiega Licet diritti. Secondo Licet Ciénfuegos, nei UNFPA ha collaborato con UARIV Ciénfuegos. Il conflitto ha inoltre delle gruppi femminili e di genere della UARIV, nell'organizzare corsi di formazione per conseguenze indirette, ma forse più le donne “riconoscono di non essere gli operatori che ricevono le denunce insidiose, sulla salute e sui diritti delle sole, di essere cittadine con dei diritti e affinché diano alle vittime un sostegno donne e delle ragazze del Chocó.

40 capitolo 2 Il prezzo troppo alto pagato da donne e adolescenti i rifugiati, in un’area urbana o rurale, dall’essere parte dalla perdita dell’assistenza per la salute sessuale e di una popolazione ospite o dal vivere in un campo riproduttiva. Per esempio, l’Ufficio delle Nazioni per sfollati interni. I residenti nei campi stabili spesso Unite per il coordinamento delle questioni umani- hanno un miglior accesso all’assistenza rispetto alle tarie, calcola che nella sola Repubblica Democrati- comunità ospitate in paesi vicini o rispetto a quella ca del Congo quasi un milione di donne incinte o di cui godevano in patria prima della crisi (Chyno- che stanno allattando sono affette da malnutrizio- weth, 2015). A complicare ulteriormente il quadro, ne acuta (Save the Children, 2014). non tutti i campi per rifugiati garantiscono lo stesso Le donne sono fisiologicamente più soggette livello di accesso e di qualità, lo stesso vale per i cam- a carenze di vitamine, ferro e anemia. Queste pi degli sfollati interni. carenze si aggravano in situazioni di emergenza, L’accessibilità dei servizi dipende inoltre da fattori quando il cibo scarseggia, perché spesso donne come l’età o le disabilità. Le persone con disabilità e ragazze sono le prime a soffrire la fame. Se in- fisiche, psicologiche o di sviluppo incontrano mag- cinte e in allattamento, quando si ha maggiore giori difficoltà. Atteggiamenti negativi e mancanza necessità di alimentarsi, malnutrizione o de- di rispetto, da parte degli operatori sanitari, sono nutrizione possono portare a complicazioni nel stati identificati come “la barriera più significativa parto e a problemi nell’allattamento, che a loro che impedisce” l’accesso ai servizi per la salute ses- volta si traducono in maggiori rischi per la salute suale e riproduttiva per le disabili rifugiate (Consor- neonatale. Quando si è incinte, l’anemia acuisce tium, 2015). il rischio di mortalità materna, parto prematuro Donne e ragazze sono particolarmente vulnerabi- e insufficienza ponderale alla nascita (Save the li a malnutrizione e malattie, condizioni esacerbate Children, 2014).

Povertà causata dalla guerra: le schiave sessuali a combattenti a loro risorse adeguate e la volontà politica conseguenze per la salute volta. La povertà provocata da una possiamo raggiungere le donne e La violenza, o la minaccia di violenza, guerra spinge inoltre gli uomini di le ragazze più vulnerabili in tutto il ha soffocato l'economia di tutta la villaggi isolati a trasferirsi in città per paese.” regione, molte persone e famiglie si sono cercare lavoro. Quando tornano a trovate con ridotte o nessuna possibilità casa, in molti trasmettono alle mogli Abitanti di Docordó, Colombia. di trovare lavoro o fonti di reddito. infezioni sessualmente trasmissibili Photo © UNFPA/Daniel Baldotto La povertà moltiplica le vulnerabilità, contratte in città. Le deficienze del sopratutto nel caso di donne o ragazze. In sistema sanitario implicano che spesso alcune situazioni, intraprendere relazioni tali infezioni non sono diagnosticate sessuali con membri di gruppi armati o curate. “La guerra coinvolge serve ad ottenere cibo o altre risorse tutti, in un modo o nell’altro”, dice il indispensabili per sopravvivere. In altri rappresentante di UNFPA Jorge Parra. casi, donne e ragazze vengono costrette “Ma colpisce in modo sproporzionato a prostituirsi. Si sono anche verificati le donne e le ragazze, negando i loro episodi in cui un gruppo armato compie diritti fondamentali alla salute, alla quelli che in apparenza sembrano gesti di sicurezza, alla possibilità di avere il buona volontà verso una comunità locale, potere e gli strumenti per decidere distribuendo cibo o altre merci. In seguito quando o quanto spesso avere figli”, quei favori devono essere ripagati, a aggiunge. “Il compito che abbiamo volte cedendo le giovani che finiscono davanti è colossale, ma con le

lo stato della popolazione nel mondo 2015 41 Le donne continuano ad essere incinte e avere figli anche durante una crisi

Madre e figli nel campo di Domiz, Iraq. Foto © UNFPA/Aral Kakl

Esigenze inevase di pianificazione Anche laddove questi esistono, in molte società la familiare posizione subordinata di donne e ragazze all’interno La pianificazione familiare è un intervento salva- della famiglia impedisce loro di accedervi per la diffi- vita: previene le gravidanze non programmate e coltà di convincere i partner a farvi ricorso (Klasing, indesiderate, riduce di conseguenza i pericoli per 2011; Plan International, 2013). Le donne non spo- la salute derivanti dal parto e il ricorso agli aborti sate e le adolescenti spesso incontrano ulteriori dif- clandestini. Alcuni metodi inoltre riducono anche ficoltà nell’accedere ai servizi di pianificazione fami- il pericolo di contrarre infezioni trasmissibili ses- liare, inclusa la contraccezione, per via di norme di sualmente (Save the Children, 2014). genere che considerano l’attività e l’interesse sessuale L’importanza di questo tipo di interventi è come un comportamento femminile inappropriato cruciale nelle emergenze umanitarie, spesso con- (Casey et al., 2015). Queste norme spesso influen- traddistinte da violenze sessuali e domestiche, ma- zano il comportamento degli operatori sanitari che trimoni precoci e comportamenti ad alto rischio erogano i servizi, compromettendo l’assistenza fornita come le prestazioni sessuali offerte per soprav- (Casey et al., 2015). vivere, in cambio di beni materiali o di denaro. Le scuole, anche nelle situazioni di sfollamento, Ma negli ambienti e nelle situazioni di emergenza sono un importante veicolo di educazione sessuale i servizi per la pianificazione familiare, inclusa la e di sensibilizzazione sull'uso dei contraccettivi. Ma contraccezione, sono spesso ridotti, inadeguati o nelle crisi anche l’istruzione può essere gravemente addirittura inesistenti (Casey et al., 2015). deficitaria e dare luogo a pesanti gap e limitazioni.

42 capitolo 2 Il prezzo troppo alto pagato da donne e adolescenti Nepal UNFPA stima che ci fossero circa 126.000 donne incinte al momento del sisma di aprile, Filippine di cui 21.000 avrebbero Secondo le stime, avuto bisogno, nei mesi 250.000 donne erano seguenti, di assistenza incinte quando il tifone Sierra Leone ostetrica urgente. Haivan ha colpito Si calcola che nel 2015 il paese nel novembre in Sierra Leone, durante 2013. Circa 70.000 l’epidemia di Ebola, sarebbero arrivate ci fossero 123.000 a termine entro il primo donne incinte trimestre del 2014.

Vanuatu Allo scatenarsi del ciclone tropicale Pam (2015), erano circa 8.500 le donne incinte o che allattavano nelle province colpite.

Vulnerabilità alle gravidanze non le donne, sopratutto adolescenti, al pericolo di aborti programmate e indesiderate clandestini. Negli ambienti colpiti da un’emergenza, donne e ragazze corrono maggiori rischi di iniziare una gra- Gravidanze e parti senza servizi adeguati di vidanza non programmata e indesiderata: può avve- cura prenatale e perinatale nire contro la loro volontà, in conseguenza di uno Essere incinta durante un’emergenza umanitaria si- stupro, di rapporti sessuali a cui hanno dovuto far gnifica spesso rischiare la vita. Non sempre è possibile ricorso per sopravvivere; a causa dell’impossibilità di accedere a strutture pulite e sicure, a servizi di cura accedere ai servizi di pianificazione familiare, inclu- prenatale e ostetrica, ad attrezzature e servizi essen- sa la contraccezione; dall’incapacità di convincere ziali, come per le trasfusioni, a personale sanitario in il partner a ricorrere ai contraccettivi, compreso il grado di provvedere. (Casey et al., 2015). Se non si preservativo. Particolarmente vulnerabili, soprat- può usufruire di tali servizi è maggiore il rischio di tutto nelle situazioni di crisi, sono le ragazze single incorrere in infezioni, aborti spontanei e parti prema- (Plan International, 2013). Uno studio condotto ad turi, partorire bambini già morti, ricorrere ad aborti Haiti dopo il terremoto, ha evidenziato che il tasso clandestini, contrarre gravi patologie croniche come di gravidanze nei campi era triplicato rispetto alla la fistola ostetrica e anche morire. Senza assistenza media urbana prima dell’emergenza, con un 66% ostetrica d’emergenza, anche le complicazioni facil- circa di gravidanze indesiderate o non programmate mente prevenibili e curabili mettono a repentaglio la (citato in Klasing, 2011). In molti paesi ciò espone vita della madre e del bambino. Anche lo stress cau-

lo stato della popolazione nel mondo 2015 43 sato da una crisi può danneggiare fisicamente donne cializzati per la sicurezza propria e dei bambini. Ma e ragazze incinte, provocando a volte parti prematuri. anche gli operatori sanitari sono personalmente col- Nelle Filippine, per esempio, un tasso insolitamente piti dalle crisi. Possono essere feriti o uccisi. In Africa alto di gestosi – un pericoloso aumento della pressio- occidentale, gli operatori che assistevano ai parti ri- ne sanguigna in gravidanza – è stato attribuito allo schiavano di contrarre l’Ebola e, viceversa, l’assisten- stress causato dal tifone Haiyan (Save the Children, za alle partorienti era uno dei modi in cui le pazienti 2014). contraevano il virus (United Nations Development Le ragazze, soprattutto sotto i 16 anni, hanno una Programme, 2015). pelvi ancora immatura che rende il parto più diffici- le e pericoloso. Tale immaturità fisica può portare a A causa delle emergenze aumentano un’ostruzione in fase di travaglio e, in mancanza di i parti senza assistenza medica cure ostetriche d’emergenza, a fistola ostetrica, rotture A causa di danni, distruzioni, situazioni di stress, di uterine, emorragie e morte della madre e del bambi- perdita e di paura provocati dalle crisi umanitarie, no (Save the Children e UNFPA, 2009). Le madri molte donne e ragazze incinte partoriscono senza adolescenti sono inoltre molto più a rischio di aborti l’assistenza di personale qualificato: si tratta di uno spontanei, parti prematuri e mor- dei fattori che più contribuiscono alla te del feto (Save the Children e mortalità materna. In Siria, prima del UNFPA, 2009). conflitto, operatori qualificati davano Durante le crisi umanitarie, assistenza al 96 per cento dei parti. le infrastrutture per l’assistenza A causa di devastazioni, Oggi, l’accesso alle cure prenatali, ai prenatale e ostetrica sono spesso stress, lutti e del servizi di maternità e alle cure ostetri- distrutte, danneggiate o inutiliz- terrore provocato dalle che d’emergenza è estremamente limi- emergenze umanitarie, zabili. Nelle Filippine, il tifone tato. Ci sono aree, tra cui alcune zone molte donne e ragazze Haiyan ha devastato, nelle aree di Homs, dove non esiste alcun servi- incinte partoriscono colpite, anche le strutture per la zio per la salute riproduttiva (Save the senza l’assistenza di salute riproduttiva. La provincia Children, 2014). personale qualificato. di Leyte ha perso quasi tutti i cen- In Africa occidentale, dove i tassi tri di maternità. In una valutazio- di mortalità materna erano già tra i ne di 52 strutture per la salute riproduttiva è risultato più alti del mondo, l’epidemia di Ebola ha causato che oltre la metà aveva riportato gravi danni struttura- un’escalation di decessi (Diggins and Mills, 2015). li (Save the Children, 2014). A Gaza, nel 2014, sono Un recente rapporto delle Nazioni Unite descrive stati danneggiati sei ospedali e sei reparti maternità l’accesso ai servizi per la salute sessuale e riprodut- sono stati chiusi (UNFPA, 2014). Nella Repubblica tiva come “drasticamente ridotto” (United Nations Democratica del Congo, un conflitto quasi ventenna- Security Council, 2015). In Liberia, i parti assistiti le, ha decimato il sistema sanitario. Secondo Save the da personale qualificato hanno registrato una signi- Children, in molte – se non in quasi tutte – strutture ficativa diminuzione, dal 52 per cento del 2013, per la salute, non ci sono le condizioni per praticare a circa il 38 per cento tra maggio e agosto 2014; in un parto cesareo (Save the Children, 2014). Guinea, in un analogo lasso di tempo, si è passati Donne e ragazze incinte, durante la gravidanza e al dal 20 al 7 per cento (Inter-Agency Standing Com- momento del parto, hanno bisogno di operatori spe- mittee, 2015).

44 capitolo 2 Il prezzo troppo alto pagato da donne e adolescenti Limitazioni nell’assistenza postnatale malnutrizione può ridurre la produzione di latte. An- e neonatale che un forte stress può provocare un’interruzione del Spesso nelle situazioni di crisi l'assistenza postnatale flusso (World Vision, senza data). Le crisi possono poi e neonatale è ridotta. Le neo mamme hanno bisogno comportare la distruzione delle scorte dei sostituti del di assistenza anche per se stesse, soprattutto se ci sono latte materno il che, sommato ai problemi legati all’al- state complicazioni durante il parto. lattamento e alla lattazione, può causare problemi di Diventare madri e riprendersi dal parto è già un’im- malnutrizione dei neonati, che corrono ancora più presa ardua senza i rischi e le vulnerabilità associati rischi di ammalarsi e di morire. alle emergenze umanitarie. La situazione è parti- colarmente difficile per le giovani. Le crisi possono Le crisi aumentano il rischio di infezioni provocare “ostacoli e disincentivi” all’allattamento al trasmesse sessualmente seno (Save the Children, 2014). Questo spiega come Le crisi umanitarie sono terreno fertile per la dif- mai i tassi di allattamento al seno diminuiscono in fusione delle malattie sessualmente trasmissibili, molte situazioni di emergenza. Per allattare nel modo compreso l’HIV, e le donne – in particolare le ragaz- migliore occorre aver ricevuto informazioni e racco- ze – sono più vulnerabili degli uomini. La violenza mandazioni ed essere poi seguite individualmente e sessuale e di genere, che comprende stupri e schia- personalmente. Tutte cose che spesso mancano o sono vitù sessuale, è tra i principali fattori di rischio: nelle estremamente limitate in situazioni di crisi. donne, soprattutto nelle ragazze, le violenze sessuali Anche i problemi legati alla lattazione spesso si agevolano il contagio. Altri fattori che incrementa- aggravano durante le emergenze. Un grave stato di no il pericolo di infezione da HIV sono il traffico di

L’epidemia di Ebola ha comportato una drastica diminuzione dei parti assistiti da personale medico PERCENTUALE DI PARTI ASSISTITI Liberia Guinea

14% in meno 52% 38% Operatrici sanitarie 20% 13% al centro di cura per 7% in meno Ebola di Magbenteh, 2013 2014 2013 2014 Sierra Leone. (IASC, 2015) Foto © UN Photo/Martine Perret

lo stato della popolazione nel mondo 2015 45 persone a scopo di sfruttamento sessuale, la violenza I dati raccolti dall’UNHCR evidenziano che 56 perpetrata dal partner, le strategie di sopravvivenza ad campi per rifugiati, nel periodo 2007-2013, aveva- alto rischio come i rapporti sessuali in cambio di beni no scarsissime scorte di preservativi (Chynoweth, e le prestazioni sessuali a pagamento. 2015). L’esistenza dei servizi poi non è garanzia di Anche in assenza di una crisi, donne e ragazze ri- prevenzione: donne e ragazze vittime di stupri spes- sultano molto più vulnerabili alle infezioni trasmesse so scelgono di non avvalersi della profilassi contro il sessualmente, sia per una vulnerabilità biologica, sia contagio da HIV per paura di essere stigmatizzate per per la pervasiva disuguaglianza di genere che ancora la violenza subita (Chynoweth, 2015). esiste in tante società. La posizione subordinata del- L’impatto di un’emergenza umanitaria spesso im- le donne nega loro, nei rapporti con il partner e in pedisce alle persone già positive all’HIV di accedere altre interazioni, ogni possibilità di influire sull’atti- alle cure indispensabili e salvavita. Proseguire un re- vità sessuale, compreso l’uso dei preservativi, in par- gime terapeutico è ancora più difficile nelle emergen- ticolare quando il rapporto avviene tra una ragazza ze, quando la disponibilità dei farmaci antiretrovirali e un uomo più anziano (Plan International, 2013; è solo sporadica e disponibile solo nei grandi ospedali UNFPA, senza data). Le norme di e non a livello di assistenza sanitaria genere che riguardano i comporta- di base (Chynoweth, 2015). menti femminili considerati appro- Le scorte di farmaci e di sangue priati, negano spesso alle donne non Le crisi umanitarie sono sicuro possono essere andate di- sposate e alle adolescenti qualsiasi terreno fertile per le strutte o risultare indisponibili, spe- accesso alle informazioni sulla salu- infezioni sessualmente cie durante la fuga e nei successivi te sessuale e sui metodi per evitare trasmissibili, come l’HIV. spostamenti (Plan International, infezioni a trasmissione sessuale 2013; UNFPA, senza data). Questi (Plan International, 2013; UNFPA, senza data). Uno ultimi sono spesso la causa dell’interruzione delle te- studio, condotto tra i rifugiati in Burkina Faso, nella rapie mediche. Altre infezioni sessualmente trasmes- Repubblica Democratica del Congo e in Sud Sudan se come la clamidia, la gonorrea e la sifilide possono, ha rilevato come le giovani non sposate sono quelle se non curate, portare a complicanze in gravidanza, "meno informate" in materia di HIV, infezioni tra- infertilità, tumori dell’apparato riproduttivo e a un smesse sessualmente e dei metodi – compreso l’uso aumentato rischio di contagio da HIV (Chynoweth, dei preservativi – per ridurre al minimo il rischio di 2015). contagio (Casey et al., 2015). Le norme di genere ren- Le donne sieropositive incinte o che hanno par- dono poi anche gli uomini e i ragazzi più vulnerabili torito da poco hanno necessità di accedere all’assi- alle infezioni, in quanto incoraggiano un comporta- stenza e alle cure prenatali per evitare la trasmissione mento sessuale a rischio, dominante e aggressivo. del virus da madre a figlio, ma le crisi spesso distrug- Le emergenze spesso compromettono l’accesso ai gono i servizi essenziali e rendono indisponibili i servizi di prevenzione, cura e informazione, esacerban- farmaci. In uno studio condotto nella Repubblica do la vulnerabilità alle infezioni trasmesse per via ses- Democratica del Congo, nessuno dei centri per la suale, compreso l’HIV. Anche negli ambienti in pre- salute monitorati era in grado di fornire servizi ade- cedenza stabili, quando è in corso una crisi umanitaria guati per prevenire la trasmissione da madre a figlio, spesso l’accesso alla prevenzione è limitato, inadeguato per mancanza di materiali e di personale qualificato o addirittura inesistente (UNAIDS/PCB; 2015). (Casey et al., 2015).

46 capitolo 2 Il prezzo troppo alto pagato da donne e adolescenti Donne e adolescenti con disabilità e HIV durante le perquisizioni, i raid nei quartieri residen- Donne e adolescenti con disabilità risultano parti- ziali, i posti di blocco e di detenzione, nel corso di colarmente vulnerabili al contagio da HIV nelle si- attacchi armati contro i loro villaggi per costringere tuazioni di crisi, hanno spesso difficoltà ad accede- la popolazione alla fuga e in generale come parte di re a informazioni e servizi per la salute sessuale e sistematiche campagne di dominio, intimidazione e riproduttiva, compresi quelli indispensabili alla loro terrore portate avanti dai gruppi armati. I responsa- protezione, come i farmaci anti-retrovirali. Nel corso bili sono spesso partner o parenti delle vittime, mi- di una ricerca condotta su alcune donne disabili in litari delle forze armate, nazionali e non, funzionari Uganda del nord, Human Rights Watch ha parlato dei campi profughi, insegnanti e, in alcuni casi, per- con due donne disabili stuprate che dicevano “di non sino membri delle forze di pace e operatori volontari. essersi in seguito sottoposte ai test per l’HIV perché I rischi della violenza di genere aumentano quando non erano riuscite a raggiungere una struttura sanita- lo stato di diritto e le infrastrutture si indebolisco- ria” (Human Rights Watch, 2010). no o vengono meno. Nei conflitti che si protraggono Il modo in cui le società percepiscono donne e ra- nel tempo, spesso emerge una cultura della violenza gazze con disabilità, ovvero come “esseri asessuati”, e dell’impunità, sostenuta dalla facilità con cui ci si limita la loro possibilità di accedere all’educazione procurano armi piccole e leggere. I sistemi e le reti sessuale, comprese le informazioni su come ricono- di sostegno e solidarietà familiare e sociale sono spes- scere i comportamenti inappropriati (UN Human so indeboliti e distrutti, le famiglie vengono separa- Rights Council, 2012). Donne e giovani con disabili- te. Laddove il nucleo familiare aveva rappresentato tà mentali incontrano ulteriori difficoltà nel prendere una fonte di protezione, la separazione o la morte dei consapevolezza delle infezioni a trasmissione sessuale genitori può creare un vuoto di sicurezza. Povertà, e della contraccezione (Women’s Refugee Commis- incertezza sulla possibilità di procurarsi il cibo, dif- sion, 2014b) ficoltà economiche, stress, traumi, senso di perdita e di noia, mancanza di privacy in condizioni di sovraf- Ulteriore rischio di violenza di genere follamento diventano le realtà quotidiane che influi- Le emergenze umanitarie spesso esasperano la vio- lenza di genere. In ambienti molto diversi tra loro, come Myanmar, Somalia e Siria, la violenza sessuale è descritta come “diffusa”, “prevalente”, “un tratto Da gennaio a settembre 2014, dominante” e, una “minaccia significativa e una vera UNFPA ha registrato 11.769 casi e propria crisi” (United Nations Security Council, di violenza sessuale e di genere 2015). Tuttavia, non si tratta di un fenomeno nuovo nelle provincie di North Kivu, prodotto dalle emergenze: fa parte di un flusso inin- South Kivu, Orientale, Katanga terrotto di violenze di cui donne e ragazze fanno espe- rienza nella vita quotidiana e che nelle crisi rischia di e Maniema; il 39% erano diffondersi ulteriormente. direttamente collegati alle Le rifugiate e le sfollate sono particolarmente a ri- dinamiche di conflitto e perpetrati schio anche nei campi appositi, in quelli temporanei da individui armati. e nei centri di evacuazione. Nei conflitti armati, don- ne e ragazze sono spesso vittime di violenze di genere Commissione per le donne rifugiate, 2014a

lo stato della popolazione nel mondo 2015 47 scono sul comportamento, all’interno delle famiglie Nel 2014, il segretario generale delle Nazioni Unite e nelle comunità in generale, e che portano anche ad ha descritto la violenza sessuale contro le adolescenti adottare meccanismi negativi o estremi per la soprav- nelle situazioni di conflitto come una “inquietante vivenza. tendenza” (United Nations Security Council, 2015). Spesso i gruppi armati installano le loro basi vi- La condizione di rifugiata o sfollata aggiunge di- cino ai centri di soccorso e cercano di utilizzare lo versi livelli di rischio a questa equazione. Le minori stupro come prassi istituzionalizzata e intenzionale che hanno perso i propri genitori si trovano lontano all’interno di una strategia di guerra più generale da loro, vanno incontro a rischi ancora maggiori in (United Nations Security Council, 2015). Alla base quanto non godono della protezione spesso garantita di molti atti di violenza sessuale o di genere vi è una dai familiari. Questo è avvenuto anche durante l’e- profonda mancanza di rispetto per i diritti di donne pidemia di Ebola, quando molti bambini e bambine e ragazze. sono rimasti soli e senza tutela perché i genitori erano morti o gravemente malati (Inter-Agency Standing Doppie e triple discriminazioni Committee, 2015). Una situazione analoga si verifi- Nelle situazioni di crisi, forme multiple e sovrapposte ca spesso nei contesti in cui procurarsi da mangiare di discriminazioni in base al sesso, all’età, alla condi- è problematico e i genitori possono essere costretti a zione economica, all’appartenenza a una minoranza lasciare a casa i figli, affidandoli alle figlie maggiori, etnica e altri fattori possono incrementare la vulnera- per andare a cercare cibo o opportunità di guadagno bilità di donne e ragazze rispetto alla violenza sessuale (Plan International, 2013). e di genere (United Nations Human Rights Council, Donne e ragazze che soffrono di disabilità fisiche 2011). o dello sviluppo sono particolarmente vulnerabili Le adolescenti, la cui condizione di giovani e di ses- perché vengono meno sia il sostegno fornito da co- so femminile è descritta da Plan International (2013) munità e famiglia, sia le regole dello stato di diritto come una “doppia discriminazione”, si trovano parti- (Women’s Refugee Commission, 2013; Ortoleva e colarmente a rischio di subire, nelle emergenze, vio- Lewis, 2012). Secondo l’Alto Commissariato delle lenze come stupri, matrimoni precoci, sfruttamento sessuale, rapimenti e traffico di esseri umani (Wo- men’s Refugee Commission, 2014a). Nei paesi interessati da un conflitto, le/i giovani sotto i 18 anni costituiscono spesso la maggioran- za di tutte le vittime di violenza sessuale (Save the Children, 2014).

Il punto di partenza non è lo stesso per tutti. Ma in molti sono in vantaggio rispetto Ayan, 16 anni, nel campo di Minkaman in Sud Sudan: alle adolescenti. "Non mi sento sicura quando vado nella boscaglia, perché spesso ci sono uomini che violentano le donne." Commissione per le donne rifugiate, 2014a Foto © Panos Pictures/Chris de Bode

48 capitolo 2 Il prezzo troppo alto pagato da donne e adolescenti LA MANCANZA DI PRIVACY AUMENTA I RISCHI Chi ha le mestruazioni spesso non può lavarsi con cura, cambiarsi e lavare gli assorbenti, il che può provocare La mancanza di privacy in molti campi per sfollati ha gravi irritazioni perineali e infezioni del tratto urinario, conseguenze per la salute sessuale e riproduttiva di donne oltre a incidere sul senso di sicurezza personale e ragazze. Molte di loro aspettano che faccia buio per e di fiducia in se stesse (WHO, 2002; Plan International, usare le latrine e i bagni per lavarsi, soprattutto le ragazze 2013). La mancanza di privacy può causare disagio con le mestruazioni (Plan International, 2013). Questo e stress anche nelle donne che allattano, il che può le mette particolarmente a rischio di subire violenze provocare interruzioni del flusso del latte, generare (UNIFEM, 2010; Plan International, 2013). insicurezza nella madre e ripercuotersi sulla nutrizione, sulla salute e sulla sopravvivenza del bambino Illuminazione insufficiente e senso di insicurezza a volte (World Vision, senza data). Dopo il terremoto del impediscono del tutto a donne e ragazze di usare i bagni 2005 e le inondazioni del 2010 in Pakistan, i rapporti (Child Protection and Gender-Based Violence Sub-Working suggeriscono che molte donne avrebbero smesso di Group, Jordan, 2013). Che sia per la mancanza di privacy, allattare per la mancanza di privacy e il disagio provato sicurezza o igiene, spesso si trattengono dall’usare i servizi ad allattare davanti a lontani parenti maschi o ad altri igienici e a volte contraggono infezioni del tratto urinario e uomini nei rifugi comuni (Bradshaw and Fordham, 2013; altre patologie (Pincha, 2008; Plan International, 2013). UNIFEM, 2010).

Nazioni Unite per i Rifugiati, il 49 per cento di tutte la che potremmo definire triplice discriminazione: le vittime adulte di stupri perpetrati nei campi alle- donne anziane, appartenenti a minoranze etniche, stiti in Nepal per i rifugiati del Buthan, tra il 2009 e linguistiche o religiose, persone lesbiche, gay, bises- il 2011, erano persone con disabilità o menomazioni suali o transgender (United Nations High Commis- fisiche o dello sviluppo (Women’s Refugee Commis- sioner for Refugees, 2011b; United Nations Human sion, 2013). Le disabili sono riconosciute come un Rights Council, 2012). gruppo particolarmente soggetto al pericolo di vio- lenze sessuali, in quanto limitate nei movimenti e “Non possiamo chiudere la porta” nella capacità di comunicare, emarginate e a rischio Quando terremoti, cicloni, inondazioni, violenze e di povertà (United Nations High Commissioner guerre costringono la gente a lasciare la casa e la co- for Refugees, 2011b; Consortium, 2015; Women’s munità cui appartengono, molti trovano rifugio nei Refugee Commission, 2013; Human Rights Watch, campi per rifugiati e sfollati, alloggi temporanei, abi- 2010). Tra le donne disabili ci sono poi dei sotto- tazioni improvvisate, insediamenti spontanei, slum gruppi che corrono pericoli ulteriori per via di quel- urbani, centri di evacuazione e di transito. In queste situazioni aumenta il rischio di violenza di genere. Anche nei campi profughi istituzionali, si verificano Mi vergognavo perché casi di violenza sessuale. Nel campo di Dadaab in Ke- dopo la catastrofe non nia, per esempio, a causa del rapido aumento della potevo lavarmi e tutti popolazione non c’è stato il tempo di dotare i nuovi settori di illuminazione e recinzioni, e questo ha cau- vedevano le mie perdite. sato un aumento delle violenze sessuali (United Na- Mirasol, 16 anni, Filippine tions Security Council, 2015). Le condizioni di vita e

lo stato della popolazione nel mondo 2015 49 le infrastrutture di questi insediamenti sono una con- dormitori separati per uomini e donne, né accessi se- creta fonte di pericoli per donne e ragazze. parati a servizi igienici sicuri”. Le strutture allestite per le popolazioni colpite da catastrofi o conflitti hanno caratteristiche comune- “Non potevamo proteggerla, abbiamo mente identificate come fattori di rischio per la vio- dovuto farla sposare” lenza di genere: sovraffollamento, mancanza di priva- L’impatto dei conflitti armati e delle catastrofi natu- cy, porte senza serratura, dormitori e servizi igienici rali può portare a un aumento dei matrimoni preco- in comune, latrine e bagni inadeguati, illuminazione ci nei luoghi colpiti dall’emergenza, come nei campi e impianti elettrici insufficienti (Women’s Refugee allestiti dopo lo sfollamento. Secondo World Vision, Commission, 2014a; CARE, 2015b; CARE, 2014; la paura – per esempio delle violenze sessuali o della Plan International, 2013; Internal Displacement Mo- fame – è “una delle cause principali dei matrimoni nitoring Centre and the International Rescue Com- precoci” nei contesti di fragilità (World Vision UK, mittee, 2015; Inter-cluster Coordination Group, 2013). In considerazione della loro età e del genere, le 2014; UNFPA, 2014; Child Protection and Gender- ragazze sono estremamente vulnerabili a questa pra- Based Violence Sub-Working Group, Jordan, 2013). tica. In Siria, ad esempio, i matrimoni precoci sono “Non possiamo chiudere le porte” ha raccontato una una pratica tradizionale largamente accettata sia dalle donna residente nel campo profughi di Za’atari, in donne che dagli uomini (UN Women, 2013). Stando Giordania (Save the Children, 2014). alle indicazioni disponibili, in situazione di emergen- Dopo che il ciclone Pam si è abbattuto su Vanuatu, za umanitaria la pratica, anche se antecedente alla nel marzo 2015, i centri di evacuazione sull’isola di crisi, viene esacerbarta, specie in situazioni di sfol- Emae Island erano “sovraffolati, senza privacy e sen- lamento prolungato, ed estesa anche a famiglie che za illuminazione, soprattutto nella zona dei bagni…” altrimenti non l’avrebbero adottata, coinvolgendo (CARE, 2015b). Nella regione delle Filippine colpita ragazze sempre più giovani (CARE, 2015a). Dove c’è dal tifone Haiyan, nel 2013, donne e bambini sono scarsità di cibo, a causa della povertà estrema o della stati accolti in siti “sovraffollati” con “poca sicurezza, siccità, molte famiglie fanno sposare le figlie per avere servizi igienici inadeguati e mancanza di privacy” (In- meno bocche da sfamare e anche come forma di red- ter-cluster Coordination Group, 2014). Plan Interna- dito laddove si usa pagare alla famiglia un “prezzo” per tional (2011) riferisce che in Bangladesh i rifugi per le la sposa (Save the Children, 2014; CARE, 2015a). persone colpite dal ciclone “di solito non prevedono La prassi può essere anche considerata un modo per proteggere “l’onore” della figlia, messo a repen- Mia figlia ha 16 anni... eravamo taglio dalla scarsità di cibo che potrebbe spingere la molto preoccupati per lei. ragazza a offrire prestazioni sessuali per sopravvivere o in cambio di denaro (Plan International, 2013). Aggredivano le donne. Non La crisi siriana ha portato a un incremento dei matri- potevamo proteggerla, così moni precoci tra le ragazze siriane rifugiate in Giorda- abbiamo dovuto farla sposare... nia, in Libano e in Egitto (CARE, 2015a). I rifugiati Lei era contraria, voleva siriani raccontano di stupri subiti dalle ragazze e il timore della violenza sessuale come una delle cause studiare. che li ha spinti a scappare dalla Siria (CARE, 2015a; Una madre siriana in Libano International Rescue Committee, 2013).

50 capitolo 2 Il prezzo troppo alto pagato da donne e adolescenti Tra le ragazze il matrimonio precoce comporta gravi rischi e limitazioni per i loro diritti riproduttivi, il loro benessere, la loro salute e quella dei figli. Per via dell’e- tà e del genere, le ragazze sposate non godono di quasi nessun potere o possibilità di influire sulle decisioni che riguardano il proprio corpo. Non hanno quasi mai la possibilità di decidere in merito all’uso della con- traccezione, alla frequenza dei rapporti sessuali, all’in- tervallo tra le gravidanze o al numero dei figli (CARE, 2015a). Le ripercussioni di questa mancanza di potere sono significative e a volte fatali: le espongono al ri- schio di contrarre infezioni per via sessuale e di andare incontro a morbilità e mortalità materne.

La violenza del partner Le crisi comportano sovente dei cambiamenti nelle re- lazioni di genere in famiglia e questo può incrementa- re il rischio di violenze da parte del partner. L’inciden- za di questi cambiamenti è particolarmente significa- tiva nei campi per sfollati (UNFPA, 2010): mentre gli uomini devono affrontare disoccupazione, perdita dei mezzi di sostentamento, ozio e frustrazione, le donne Nel campo di Bachid Kendal a Zakho, Iraq. spesso si assumono la responsabilità di mantenere la Foto © Ali Arkady/VII Mentor Program famiglia. Avendo la precedenza nella distribuzione de- gli aiuti alimentari, spesso si trovano davanti a nuove o verso altri meccanismi negativi, questo alimenta opportunità a cui prima non potevano accedere, gra- a sua volta la violenza contro la partner. Le ragazze zie ai programmi offerti dalle organizzazioni umanita- sposate, che si trovano in una posizione di “estrema” rie (International Rescue Committee, 2015). Questa dipendenza e mancanza di potere, acuite dall’età e novità a volte scatena una “crisi di identità” negli uo- dal genere, sono ancora più soggette a questo tipo mini (Anderlini, 2010). Nella regione orientale della di violenza (International Rescue Committee, 2015; Repubblica Democratica del Congo, dove è stato os- CARE, 2015a). servato e documentato questo cambiamento nei ruoli Dati sempre più numerosi suggeriscono che la vio- di genere, gli uomini congolesi hanno dichiarato di lenza da parte del partner è la più comune nelle provare umiliazione, senso di fallimento e “smarri- situazioni di emergenza umanitaria (International mento dei valori personali” (Lwambo, 2011). Alcuni Rescue Committee, 2015). In alcuni ambienti inte- uomini vedono nella violenza inflitta sulle compagne ressati da un conflitto, la violenza inflitta dal partner, e sui figli uno strumento per riaffermare potere, domi- compreso lo stupro e la violenza sessuale perpetrata nio e virilità. da altri membri della famiglia, sono più frequenti de- Stress, senso di perdita, noia e frustrazione spingono gli stupri commessi dai combattenti (Wood, 2015; molti uomini sfollati verso l’abuso di alcol e droghe Human Security Report Project, 2012). Nel corso

lo stato della popolazione nel mondo 2015 51 di un monitoraggio effettuato nel 2013 nel campo centro di counselling ha osservato, dopo i cicloni profughi di Za’atari, in Giordania, i membri della co- Vania e Atu del 2011, un incremento del 300% munità e gli operatori dei servizi hanno identificato (CARE, 2015b). la violenza domestica come “la tipologia di violenza • Un aumento delle violenze inferte dal partner è più diffusa” che va “emergendo come un problema stato constatato anche dopo la serie di incendi del rilevante” tra i rifugiati siriani, le ragazze tra i 12 e i “Black Saturday” in Australia (2009), dopo il ter- 18 anni sono la fascia più colpita (Child Protection remoto di Christchurch in Nuova Zelanda (2011), and Gender-Based Violence Sub-Working Group, l’uragano Katrina negli Stati Uniti (2005), lo tsu- Jordan, 2013). Un incremento degli atti di violenza nami che ha investito l’Oceano Indiano (2004) e il perpetrati dal partner è stato osservato spesso dopo terremoto in Giappone (2011). un disastro naturale, compresi i più recenti: • Terremoto in Nepal: sebbene non ci siano dati "Cosa si può fare?" ufficiali, i counsellor e il personale coinvolto Il rischio di prestazioni sessuali a scopo economico nell’emergenza umanitaria hanno osservato un aumenta negli ambienti interessati da una crisi e in “drammatico aumento” delle violenze sessuali e particolare negli insediamenti per i senzatetto, dove domestiche sulle donne dopo il terremoto (UN le possibilità di percepire un reddito sono particolar- Women, 2015). mente limitate. Nelle emergenze, per alcune donne e • Cicloni Vania e Atu: in Vanuatu, dove già si re- ragazze il sesso diventa una strategia di sopravvivenza gistravano elevati tassi di violenza domestica, un e un meccanismo, estremo e negativo, di adattamen-

In un campo di Dohuk, Iraq. Foto © Ali Arkady/VII Mentor Program

52 capitolo 2 Il prezzo troppo alto pagato da donne e adolescenti to. Di fronte a difficoltà economiche gravi e all’in- commercio di esseri umani, sfruttando le vulnerabi- certezza del cibo, senza poter accedere a fonti di lità delle popolazioni colpite da una crisi. La Interna- reddito, non è insolito che donne, ragazze e anche tional Organization for Migration (2015) descrive i ragazzi vendano il proprio corpo per assicurarsi la campi per i rifugiati e i senzatetto come un “brodo di sopravvivenza e aiutare le persone che dipendono coltura di nuove vittime per i trafficanti” e gli insedia- economicamente da loro, come i figli o i parenti menti informali e le comunità ospitate come “situa- (United Nations High Commissioner for Refu- zioni particolarmente a rischio” gees, 2011a). Il sesso è offerto in cambio di beni (2015). Donne e ragazze sono i bersagli favoriti essenziali come cibo, medicine o prodotti per la sa- dei trafficanti, che spesso le costringono a prostituir- lute, regali o accesso ai canali di distribuzione (Kla- si nei bordelli, le riducono in condizioni di schiavitù sing, 2011; United Nations High Commissioner sessuale o le obbligano a lavori forzati (International for Refugees, 2011a). Organization for Migration, 2015). Possono venire Un’attività di prostituzione collegata alle emer- convinte dalla promessa di un posto di lavoro o essere genze è stata osservata, per esempio, nella Re- rapite. Quelle che ricorrono a strategie di sopravvi- pubblica Democratica del Congo, in Sud Sudan, venza pericolose come le prestazioni sessuali, le ragaz- nelle Filippine, ad Haiti e in Somalia (UNAIDS ze non accompagnate e prive della protezione di una Programme Coordinating Board, 2015; CARE, famiglia, i bambini e le bambine in generale sprovvisti 2014a; The Inquirer, 2015; Inter-cluster Coor- della struttura e della protezione offerta dalla scuo- dination Group for the Humanitarian Country la, corrono gravissimi rischi di cadere nelle mani dei Team, 2014; Klasing, 2011). trafficanti (International Organization for Migration, Donne e ragazze a volte offrono prestazioni ses- 2015). Anche la discriminazione può essere un im- suali come fonte di reddito. La presenza delle forze portante fattore di rischio che si riflette nella presa di pace o degli operatori delle organizzazioni uma- di mira delle minoranze etniche e religiose, come il nitarie accresce il rischio di sfruttamento sessuale a gruppo Yazidi in Iraq (International Organization for causa della grande disparità di ricchezza (Human Migration, 2015). Rights Watch. 2015b). Donne e ragazze non ac- Le Nazioni Unite riferiscono di un’impennata nel compagnate e con disabilità sono particolarmente traffico di ragazze adolescenti nelle regioni di Myan- vulnerabili (Women’s Refugee Commission, 2013). mar interessate dal conflitto (United Nations Securi- Una ricerca condotta da Plan International ha rile- vato come, durante i periodi di siccità in Etiopia, le giovani ricorrono alla prostituzione per guadagnar- si da vivere (Plan International, 2011). Ad Haiti, La gente cerca di sopravvivere dopo il terremoto, le ragazze, specie se non accom- come può. Le donne vanno pagnate, iniziavano rapporti con gli uomini per ave- con gli uomini per sfamare re una sicurezza economica (Klasing, 2011). i figli. Succede di continuo...

Aumento del rischio di traffico non è bello prostituirsi e sfruttamento ma che altro puoi fare? I conflitti e le catastrofi naturali creano nuove op- Bisogna pur mangiare. portunità per i criminali coinvolti nel traffico e Residente nel campo di Croix-de-Bouquets, Haiti

lo stato della popolazione nel mondo 2015 53 di un contagio da HIV, la contraccezione d’emer- genza, farmaci antibiotici per la prevenzione delle infezioni trasmesse sessualmente e in generale di assistenza medica, sostegno per la salute mentale e psico-sociale, aiuto legale (Casey et al., 2015). Nelle crisi, però, le vittime spesso non riescono ad accedere all’assistenza medica di qualità necessa- ria dopo uno stupro. A volte le cure mediche non sono disponibili perché le strutture sanitarie di base sono andate distrutte, gli aiuti umanitari hanno un accesso limitato o gli operatori sanitari disponibili non hanno una formazione specifica. L’assistenza può essere compromessa anche dalla mancanza di forniture, per esempio dei farmaci. Non sempre le donne sono in grado di raggiungere i servizi a causa delle limitazioni al movimento imposte loro. An- che laddove esistono i servizi, possono non esserne a conoscenza o decidere di non cercare assistenza Khokhana dopo il terremoto, periferia di Kathmandu, medica per il clima di paura e di silenzio che in Foto © Panos Pictures/Vlad Sokhin molte società continua a circondare la violenza sessuale (United Nations Security Council, 2015; ty Council, 2015). L’attività di commercio di esseri Casey et al., 2015). umani è stata osservata anche a seguito delle recenti catastrofi in Nepal (Burke, 2015) e nelle Filippine “Bottino di guerra” (Inter-cluster Coordination Group for the Huma- Nell’Iraq settentrionale e nella Siria orientale, nitarian Country Team, 2014). In quest’ultimo caso l’autoproclamatosi Stato Islamico dell’Iraq e del però UNICEF non ha registrato un significativo Levante (ISIL) ha istituzionalizzato, nelle regioni incremento della sua diffusione in seguito al tifone che controlla, la violenza sessuale e in particolare lo (Slywander citato in Erakit, 2014). La comprensio- stupro, la schiavitù sessuale e il matrimonio forzato ne della relazione tra commercio di esseri umani e quando le vittime sono “infedeli” (Reinl, 2015). situazioni di crisi è ancora limitata: la sua diffusione Bersaglio principale sono le donne e le ragazze della non è ben documentata e i dati scarseggiano (Inter- minoranza religiosa yazida (Amnesty International national Organization for Migration, 2015). 2014), ma anche altre comunità non arabe e mu- sulmane non sunnite – come i cristiani, i gruppi Le crisi privano le vittime degli stupri di minoranza della Shi’a turkmena e della Shabak della necessaria assistenza Shi’a – sono vulnerabili a queste violazioni dei di- Le vittime di violenze sessuali devono poter acce- ritti umani (United Nations Iraq, 2014). dere, dopo uno stupro, a un’assistenza medica di Donne e ragazze vengono rapite come “bottino qualità che comprenda la profilassi post-esposizione di guerra”, stuprate dai combattenti dell’ISIL, co- (entro 72 ore) per ridurre al minimo le possibilità strette al “matrimonio”, vendute all’asta – anche

54 capitolo 2 Il prezzo troppo alto pagato da donne e adolescenti più di una volta – o offerte in “regalo” (Human disabilità, della situazione economica in cui versano Rights Watch, 2015a; Office of the High Commis- e da situazioni come sfollamenti e migrazioni. sioner for Human Rights, 2015). Questa pratica Gli attori umanitari coinvolti nella definizione del- non solo è considerata “spiritualmente benefica”, ma le politiche e nell’attuazione dei programmi devono è diventata anche una prassi istituzionalizzata per essere all’altezza degli impegni assunti per alleviare convincere i combattenti ad arruolarsi. (Callimachi l’esagerato carico di rischio che incombe su donne e e Limaaug, 2015). ragazze e che esaspera l’esperienza già devastante del- lo sradicamento e della perdita del sostegno di fami- Trauma glie, comunità e governi in conseguenza di una crisi. C'è un'attenzione crescente agli effetti dei traumi su È indispensabile modificare alcuni aspetti della ri- individui, gruppi, tra generazioni, anche in contesti sposta umanitaria per garantire la soddisfazione del- di pace e sicurezza. Acquistano sempre più credibili- le necessità acute per la salute sessuale e riproduttiva tà le teorie secondo cui i traumi irrisolti individuali di donne e ragazze adolescenti, per esempio ripristi- e collettivi possono avere conseguenze che si tra- nando immediatamente l’accessibilità di strumenti e mandano da una generazione all’altra, dando luo- servizi come quelli per la contraccezione. go a nuovi cicli di violenza e di conflitti. Guerre ed Se le condizioni di crisi possono ridurre l’accesso emergenze mettono ancora più a rischio la salute e il ai servizi di contraccezione e pianificazione familia- benessere mentale delle persone, molto resta ancora re, possono però anche costituire l’occasione per mi- da studiare per conoscere le conseguenze sulla salu- gliorarlo attraverso una programmazione umanitaria te mentale, la violenza intergenerazionale, su come mirata (Plan International, 2013). tali esperienze possono condurre o meno a violenze Ma la riduzione del rischio esige anche investi- future e, infine, come le esigenze psico-sociali siano menti a lungo termine e la volontà politica di cor- interconnesse con le operazioni di costruzione della reggere la disuguaglianza di genere. pace al livello di comunità locali (Institute of Justice Se le situazioni di crisi presentano alcuni fattori and Reconciliation, 2015). che comportano un accrescimento del rischio, pos- sono però anche offrire delle opportunità di cambia- Cambiamento necessario mento. Relativamente all’HIV, per esempio, le crisi Malgrado tutto quello che già sappiamo sulla di- possono costituire l’occasione per migliorare l’assi- suguaglianza e la violenza di genere e sulla discri- stenza o per coinvolgere persone che finora era stato minazione, donne e ragazze continuano a essere impossibile raggiungere (UNAIDS/PCB, 2015). In molto più colpite in caso di catastrofi, conflitti e campi ben gestiti e con le risorse adeguate la popola- sfollamenti. zione sfollata potrebbe addirittura trovare più prote- Che siano nelle loro case, negli agglomerati per zione, migliori strutture per la salute, l’istruzione e i senzatetto o accolte da comunità più vaste, i rischi servizi rispetto a prima della crisi. per la salute e i diritti sessuali e riproduttivi sono Le ragazze adolescenti presentano vulnerabilità molto più elevati che per uomini e ragazzi. specifiche, e gli attori umanitari devono riconosce- La loro vulnerabilità a sofferenze ed esperienze ne- re da subito i rischi che aggravano queste fragilità, gative non è però sempre la stessa. Donne e ragazze dando priorità ad azioni che rispondano alle loro adolescenti incorrono in ulteriori fattori di rischio esigenze, garantiscano loro sicurezza e salvaguardino a seconda dell’etnia, età, stato di salute e eventuali la loro dignità.

lo stato della popolazione nel mondo 2015 55 capitolo 3 Cambiare le risposte: da essenziali a complete

Quando donne e ragazze riescono a ottenere servizi per la salute sessuale e riproduttiva insieme ai vari programmi umanitari che affrontano esplicitamente le disuguaglianze, i benefici degli interventi crescono in misura esponenziale e agevolano la transizione dalla fase acuta di una crisi a quella in cui paesi e comunità rinascono e la gente riprende in mano la propria vita

Salvare la vita Una mattina d’agosto, in Giordania nel è uno dei cinque medici che, con l’aiuto campo di Za’atari, migliaia di rifugiati di 17 ostetriche, fa nascere centinaia di di donne e ragazze siriani iniziano le loro attività quotidiane bambini al mese malgrado le condizioni in Giordania prima della calura del mezzogiorno. proibitive di un campo per rifugiati. Alle undici la temperatura esterna ha Finora a Za’atari nessuna donna è morta raggiunto già i 30°C, ma all’interno durante la gravidanza o il parto, ma di una delle quattro cliniche per la molte hanno rischiato. salute riproduttiva di UNFPA, l’aria condizionata ristora cinque madri Diab spiega che una delle donne in in attesa le cui contrazioni si vanno travaglio in questa mattina d’agosto intensificando. soffre di preeclampsia, una patologia potenzialmente fatale. È stato In una giornata, nel centro travaglio e necessario trasferirla in un ospedale parto, nascono in media 10 bambini, dotato di sala operatoria, anestesia secondo l’ostetrica-ginecologa Reema e altri servizi essenziali per il parto Diab. Questi centri sono progettati, cesareo e le complicanze del parto. gestiti e controllati da UNFPA in Alcune vengono ricoverate in un collaborazione con una ONG locale, la ospedale nelle vicinanze, ma nella Jordan Health Aid Society, e grazie a maggioranza dei casi sono trasferite Reema Diab con una donna. sovvenzioni della Commissione Europea in un ospedale interno al campo, Foto © UNFPA/Salah Malkawi e degli Stati Uniti. La dottoressa Diab gestito dall’esercito marocchino. In

56 capitolo 3 Cambiare le risposte: da essenziali a c omplete Ambulatorio dell’IFH a Deir Allah, Giordania. Foto © UNFPA/Salah Malkawi

questa struttura si eseguono in media è una donna o ragazza in età fertile. difficoltà di adattamento, fino ai tre cesarei al giorno, i chirurghi sono Le donne possono usufruire anche matrimoni precoci e/o forzati. specializzati anche nel trattamento di servizi di assistenza antenatale ed delle lacerazioni cervicali e della fistola essere seguite dopo il parto. Donne, Le sofferenze si accumulano ostetrica. uomini e giovani possono ricevere In quella mattina al centro travaglio e informazioni sulla pianificazione parto hanno partorito due ragazze di 16 Sajah, 25 anni, è una delle tante familiare e ottenere contraccettivi anni. Le gravidanze adolescenziali sono donne ad aver beneficiato delle cure moderni gratuiti. Il personale del centro una realtà normale a Za’atari. Omar specialistiche disponibili nell’ospedale sanitario ha ricevuto una formazione Laghzaoui, primario di chirurgia ostetrica marocchino, dove è stata ricoverata di specifica per identificare e garantire nell’ospedale marocchino, dice che circa recente per un parto ad alto rischio, assistenza medica in caso di violenze un terzo delle partorienti che assiste dopo cinque aborti spontanei. Il parto sessuali e di genere e per rinviare le non ha più di 15 anni. “La più giovane cesareo le ha permesso di far nascere in vittime ai centri di counseling. che ho visto ne aveva 12”, racconta. Le sicurezza un bimbo sano. gravidanze precoci hanno un altissimo Tuttavia, la vita nel campo è una rischio di complicazioni e spesso si Assistenza integrata e completa continua lotta. Anche quando ci rende necessario il parto cesareo. I centri di travaglio e parto non sono servizi a disposizione, le donne rappresentano che un aspetto dei e ragazze rifugiate affrontano molti Problemi specifici di adolescenti servizi completi per la salute sessuale e problemi di salute fisica e psicologica, e giovani riproduttiva disponibili per i residenti di dal trauma prolungato dovuto allo Le gravidanze precoci sono spesso Za’atari, in cui una persona su quattro sfollamento, alle conseguenze delle legate ai matrimoni precoci celebrati

lo stato della popolazione nel mondo 2015 57 mmaginate di essere al nono mese di gravidan- evidenziava praticamente alcun servizio di questo tipo za, sola, separata da famiglia e amici, lontana (Wulf, 1994). Ichilometri da un medico o da chiunque vi Da allora però gli attori umanitari hanno iniziato a possa aiutare e iniziano le contrazioni. Siete di fron- riconoscere l’importanza di tutelare la salute e i diritti te alla prospettiva di dover partorire da sola. sessuali e riproduttivi anche nelle crisi, non soltanto Questa scena impensabile e terrificante è stata la real- come parte essenziale dell’intervento umanitario, ma tà di migliaia di donne che si sono trovate coinvolte in anche come leva per realizzare programmi più efficaci un conflitto o una catastrofe naturale solo 20 anni fa. e fondamentale nel lungo periodo, per favorire la ri- Per molto tempo la risposta umanitaria è stata prin- presa, la riabilitazione e la resilienza. cipalmente di soddisfare le necessità di base come ac- Il Programma d’azione della Conferenza inter- qua, cibo e alloggio. Altre esigenze, come quelle rela- nazionale del 1994 su Popolazione e sviluppo, sot- tive alla salute sessuale e riproduttiva, incluso il parto, toscritto da 179 governi, ha contribuito a portare sono state considerate secondarie. Ma per una donna l’attenzione sulle esigenze inevase di salute sessuale e sola che deve partorire la necessità di un’ostetrica, di riproduttiva negli insediamenti per l’assistenza uma- un ambiente igienico e di strumenti puliti per evitare nitaria: “La tutela della salute riproduttiva dev’esse- un’infezione sono questioni di primaria importanza. re attiva in qualsiasi situazione e si deve basare sul- L’assenza di servizi per la salute sessuale e riprodut- le necessità e sulle richieste espresse dai rifugiati, in tiva nelle emergenze era la regola, non l’eccezione. particolare dalle donne, rispettando appieno i diversi Nel 1994, per esempio, un rapporto che prendeva valori religiosi ed etici e le diversità culturali, purché in considerazione diversi campi per rifugiati e sfollati in conformità con i diritti umani universalmente ri- entro i confini nazionali, in otto Stati diversi, non conosciuti (Nazioni Unite, 1994). Questo approccio

nel campo, dice Asma Nemrawi, il divorzio in caso di una mancata siriani; circa 30.000 vivono in altri psicologa che lavora con i giovani gravidanza. Per queste situazioni più quattro campi. Ma queste persone rifugiati. I genitori combinano il difficili, Asma cerca di incontrare la rappresentano solo il 18 % di tutti i matrimonio delle figlie per eliminare i coppia, per parlare dei benefici per rifugiati siriani in Giordania. Il rimanente costi del loro mantenimento, oppure la salute, psicologici ed economici 82 % vive in città grandi e piccole nell’errata convinzione che un marito derivanti dal rinviare le gravidanze a o nelle zone rurali del paese, molti possa proteggerle meglio dalla violenza un’età più matura, portando l'attenzione faticano ad accedere all’assistenza per sessuale. sulle difficoltà di crescere un bambino la salute sessuale e riproduttiva. Erogare in un campo per rifugiati. La psicologa servizi fuori dai campi è complicato. Nemrawi vede continuamente ragazze parla anche di pianificazione familiare Sono popolazioni disperse, spesso al di sposate o sul punto di sposarsi, alcune con le/i giovani. “All’inizio non volevano fuori della portata delle istituzioni che hanno solo 14 anni. “A volte vogliono sentirne parlare” dice. Ma i suoi servono i cittadini giordani. Per di più i sapere come avere figli” dice, “altre sforzi per spiegare come funziona e servizi degli ambulatori e ospedali statali sono già incinte e cercano un sostegno quali benefici porti alla salute delle sono gratuiti solo per chi è assicurato. I psicologico.” madri stanno cominciando a essere siriani e i rifugiati di altri paesi, devono ricompensati. Circa il 60 per cento pagare un ticket che, pur non essendo Secondo Asma Nemrawi alcune ragazze dei giovani che partecipa alle riunioni alto rispetto ai costi della sanità privata, le dicono che vogliono dei figli per decide di farne uso. in pochi si possono permettere. compensare i lutti che hanno avuto. Alcune hanno anche paura che il marito Raggiungere chi non vive nei campi Un’alternativa è accedere ai servizi possa diventare violento o chiedere Za’atari ospita circa 80.000 rifugiati erogati da associazioni non-profit come

58 capitolo 3 Cambiare le risposte: da essenziali a c omplete NELLA TERRIBILE SCIA DEL TIFONE, dopo il parto. Il tifone Haiyan, che la gente del posto LE DONNE NELLE FILIPPINE chiama Yolanda, nel novembre 2014 ha lasciato senza casa quattro milioni di persone. HANNO CONTINUATO A PARTORIRE

IN SICUREZZA Centinaia di donne senzatetto partorivano Quando è scattato l’allarme per il tifone Haiyan, la ogni giorno, e decine di loro dovevano affrontare direttrice del Felipe Abrigo Memorial Hospital non ha complicazioni potenzialmente fatali. La maggior parte perso tempo. La dottoressa Lilia Daguinod ha raccolto dei centri per la salute hanno ripristinato alcuni servizi dall’ospedale le medicine essenziali e ha allestito una subito dopo l’emergenza, ma in molti casi il personale piccola farmacia nel salotto di casa sua. faticava ad assistere i pazienti per la mancanza di attrezzature o di elettricità, con poche ambulanze Da ostetrica, la dottoressa Daguinod sapeva che le e scorte ridottissime. donne avrebbero continuato a partorire e a correre rischi in qualsiasi circostanza. “Dovevo essere pronta”, Per rispondere a questa emergenza, UNFPA dice. Nei primi giorni dopo che le feroci raffiche del ha dato priorità ai servizi che garantivano la sicurezza tifone avevano devastato la città e ridotto in macerie delle donne incinte e di quelle che avevano partorito l’ospedale, ha fatto nascere tre bambini nel suo salotto. da poco. Ha distribuito ai partner, governativi “Grazie a Dio non ci sono state complicazioni”. e non, attrezzature e forniture mediche essenziali, Dopo aver allestito una sala-parto improvvisata tra cui medicine, kit per partorire in sicurezza di fianco a un ambulatorio scoperchiato, ha continuato e per l’igiene intima, al fine di sostenere l’assistenza ad ospitare in casa le partorienti e i neonati subito medica nelle regioni più colpite.

l’Institute for Family Health (IFH), che comunità. “Andiamo dove vive dispone di una rete nazionale di cliniche la gente” dice Hanin Zoubi. che offrono servizi di salute sessuale e Per esempio, nelle scuole a fornire riproduttiva sia ai siriani che ai giordani. informazioni alle/agli adolescenti, o L’IFH attua programmi sostenuti da presso le organizzazioni comunitarie UNFPA. per offrire corsi di formazione pratica ai giovani. La gente apprezza avere Hanin Zoubi è la direttrice dei informazioni, sopratutto le popolazioni programmi IFH-UNFPA. “Adottiamo più vulnerabili del paese che spesso un approccio integrato” racconta, non hanno accesso a Internet e non che offre assistenza gratuita ante e sono in grado di trovare da sole postnatale, counseling e servizi per la il modo per evitare una gravidanza pianificazione familiare, cure mediche o un’infezione sessualmente per le infezioni trasmesse sessualmente trasmissibile. Neonati nel campo di Za'atari. e sostegno psico-sociale per le vittime Foto © UNFPA/Salah Malkawi di violenze di genere e traumi, tutto La popolazione di rifugiati che vive fuori sotto lo stesso tetto. dal campo è diversa sotto molti aspetti Hava Badri, la coordinatrice delle cruciali. La domanda di pianificazione cliniche IFH, dice che almeno 65 Non tutti però sono in grado di familiare è maggiore, secondo Zoubi, pazienti giordane e siriane usufruiscono raggiungere la clinica; per questo l’IFH e ci sono meno gravidanze tra le ogni giorno della struttura di Amman. fornisce servizi direttamente nelle varie adolescenti. Vengono in maggioranza per fare

lo stato della popolazione nel mondo 2015 59 è stato ribadito nel 1995 dalla Piattaforma d’azione contenevano forniture essenziali come medicinali, della Conferenza mondiale di Pechino sulle donne contraccettivi e altri dispositivi, con cui sono stati rag- (Nazioni Unite, 1995). giunti oltre 35 milioni di donne, uomini e adolescenti Nel 1995 UNFPA e l’Alto commissariato delle Na- nei contesti umanitari. Ma il divario tra esigenze e ri- zioni Unite per i rifugiati hanno guidato la formazione sposte permane, sia perché le popolazioni in stato di dell’Inter-Agency Working Group on Reproductive necessità sono sempre più numerose, sia perché sem- Health in Crises (IAWG), per rispondere al crescente pre di più si cerca di fornire servizi completi: senza riconoscimento delle esigenze di salute sessuale e ri- uno sforzo concertato per rispondere a questa sfida il produttiva tra le rifugiati e sfollate all’interno del loro divario rischia di ampliarsi ulteriormente. paese, nonché alla generale mancanza di proposte al In questi ultimi 20 anni, la comunità coinvolta nelle riguardo. Da allora lo IAWG si è evoluto diventando azioni umanitarie ha percorso un lungo cammino. In una coalizione globale tra Nazioni Unite, donatori e diversi siti per rifugiati oggi è disponibile una gamma organizzazioni accademiche, Ong locali e internazio- completa di servizi e di aiuti. In altri siti però, alcuni nali e ministeri della salute, con lo scopo di ampliare e settori sono ancora scoperti. La salute sessuale e ripro- potenziare l’accesso a servizi di qualità per la salute ses- duttiva non è ancora completamente garantita o uni- suale e riproduttiva a disposizione delle persone colpi- versale in tutti i contesti interessati da un’emergenza. te da conflitti o da catastrofi naturali (IAWG, 2014). Centosettantanove governi hanno concordato, nel Oggi molti più rifugiati e sfollati all’interno del 1994, alla Conferenza internazionale su popolazione proprio paese possono accedere molto più facilmente e sviluppo, che i diritti riproduttivi sono diritti uma- a molti più servizi che in passato. Nel 2014, UNFPA ni. La comunità internazionale ha il dovere di tutelare ha distribuito 8.347 kit per la salute riproduttiva che questi diritti, anche nelle emergenze.

controlli, per esempio ecografie, ma In un altro centro a Deir Alla, nella valle e quanto sia importante per la sua alcune vengono anche curate per del Giordano, Nadia om-Hassan, 35 salute. “Adesso anch’io spiego l’anemia o chiedono contraccettivi. anni, viene per la pianificazione familiare, a mio marito che è un bene anche per Molte vengono poi per denunciare e sessioni di counseling e partecipare ai la salute di tutta la famiglia.” ricevere cure e assistenza in caso di gruppi di supporto sociale. Tre anni fa, violenze sessuali o di genere. Le sessioni quand’era ancora in Siria, aveva appena “Quando vengo in ospedale e ho la di counseling personali o di gruppo sono partorito il quinto figlio con il cesareo possibilità di parlare dei miei problemi mi disponibili anche per adulti e bambini ed era ancora intontita dall’anestesia, sento felice e sollevata”, aggiunge Nadia. che abbiano subito traumi e per le quando l’ospedale venne bombardato vittime di tortura. costringendo tutti a un’evacuazione di Il centro di Deir Alla aiuta anche le emergenza. Nei giorni seguenti, la ferita adolescenti. Malak, 15 anni, è arrivata in Riservatezza e rispetto fece infezione. Malgrado le sue condizioni Giordania da Damasco quattro anni fa Quale che sia il servizio erogato, la lei, il marito, l’ultimo nato e gli altri insieme a genitori, nonni e tre sorelle e privacy è essenziale. Tutto il personale quattro bambini sono fuggiti in Giordania. fratelli. Frequenta la scuola secondaria, ha ricevuto una formazione specifica e In seguito, suo marito ha insistito perché la sua materia preferita è scienze, ma ha sottoscritto un codice di condotta iniziasse un’altra gravidanza. “Voleva dice che vuole entrare nella polizia. con cui si impegna alla riservatezza, altri figli maschi perché contribuissero a All’inizio dell’anno sua zia è andata dai senza esprimere giudizi. Tale garanzia mantenere la famiglia” dice. “Dopo tre genitori a proporre di farle sposare il aiuta le persone a superare la paura e mesi ero di nuovo incinta, ma l’ho perso.” proprio figlio, 20 anni. “Non ero felice conservare la dignità quando chiedono Il personale di Deir Alla le ha spiegato ma non potevo rifiutare. Non volevo aiuto. come funziona la pianificazione familiare rinunciare alla scuola”, dice Malak.

60 capitolo 3 Cambiare le risposte: da essenziali a c omplete Stabilire uno standard per l’essenziale Servizi completi dopo la fase iniziale Nel 1998, lo IAWG ha presentato quello che oggi Lo IAWG ha identificato altri servizi importanti per viene considerato il pacchetto essenziale di servizi la salute sessuale e riproduttiva che dovrebbero es- e forniture per la salute riproduttiva, che dovreb- sere messi a disposizione il prima possibile, ovvero be essere disponibile fin dall’inizio di qualunque non appena la situazione di crisi si stabilizza. emergenza. Questo pacchetto di servizi minimi iniziali è lo standard internazionale per la prote- Gamma completa di opzioni zione della salute e dei diritti sessuali e riproduttivi per la pianificazione familiare di donne e ragazze, nella fase acuta di conflitti e Se non è possibile prevenire una catastrofe, è alme- catastrofi. no possibile prevenire le gravidanze indesiderate L’obiettivo è quello di prevenire e gestire le all’indomani di una crisi. conseguenze delle violenze sessuali, ridurre il Dopo il terremoto in Nepal dell’aprile 2015, per contagio da HIV, prevenire la morbilità e morta- esempio, UNFPA e i suoi partner hanno ripristi- lità materna e neonatale, integrare l’assistenza per nato l’accesso alla pianificazione familiare per le la salute sessuale e riproduttiva in quella sanitaria donne nelle zone in cui le strutture sanitarie era- di base. no danneggiate o distrutte. Gli operatori sanitari Benché tali servizi essenziali siano ormai ampia- formati da UNFPA e i volontari della società civile mente inclusi nelle forniture per le emergenze, tal- hanno diffuso informazioni su come accedere alla volta sono venuti a mancare, mettendo in pericolo pianificazione familiare e sulla modalità d’uso più la salute di donne e ragazze adolescenti, negando efficace. La popolazione è stata raggiunta mediante loro i diritti riproduttivi. postazioni sanitarie mobili, insediate nei comitati

Poi un giorno, accompagnando sua anche le ultime risorse. La madre al centro, ha scoperto che c’era fornitura dei servizi di base, un corso informativo sui matrimoni come l’assistenza per la precoci. L’hanno frequentato insieme. salute materna, è nelle mani Sua madre, e in seguito anche suo padre, della comunità umanitaria hanno finito per accettare l’idea che per internazionale, per preservare Malak la cosa migliore fosse continuare la vita e avere qualche speranza la scuola e completare gli studi. Il per un futuro migliore quando fidanzamento finì un mese dopo. la guerra sarà finita.”

Daniel Baker, coordinatore delle attività di UNFPA per i rifugiati siriani in Malak a Deir Alla, Giordania. Giordania, Egitto, Iraq, Libano e Turchia Foto © UNFPA/Salah Malkawi oltre ai siriani che ancora non hanno lasciato il paese, racconta quanto “la situazione dei rifugiati siriani è terribile, malgrado la generosità delle nazioni vicine che li ospitano. Mentre la guerra in Siria prosegue, senza che se ne veda la fine, la situazione si fa sempre più disperata mano a mano che esauriscono

lo stato della popolazione nel mondo 2015 61 L'AZIONE UMANITARIA DELLE NAZIONI UNITE

Oltre due terzi delle crisi umanitarie a di terzo livello: in Iraq, dove Secondo l’Assessment Capacities cui rispondono oggi le Nazioni Unite l’escalation della violenza tra gruppi Project (ACAPS) ci sono sono costituite da calamità naturali. armati e forze statali ha provocato, gravi emergenze umanitarie Solo nel 2014 si sono affrontate 60 secondo le stime, 1,9 milioni di in: Afghanistan, Repubblica catastrofi, a fronte di emergenze sfollati entro i confini nazionali; in Centrafricana, Repubblica complesse o conflitti. Siria, dove milioni di persone hanno Democratica del Congo, Eritrea, bisogno di aiuto e sono intrappolate Iraq, Niger, Nigeria, Somalia, Sud A partire dal 2013, le Nazioni Unite in zone difficili da raggiungere; nella Sudan, Sudan, Siria e Yemen. hanno classificato la magnitudo e la Repubblica Centrafricana dove in L’ACAPS è una iniziativa non profit tipologia delle emergenze secondo seguito alla terribile crisi politica di Action Contre la Faim, una scala di tre livelli. Il più grave, il dell’ultimo anno ci sono 2,5 milioni Norwegian Refugee Council e Save livello 3, comporta la mobilitazione di persone – oltre la metà della the Children International, che dell’intero sistema per via delle popolazione – che hanno estremo insieme sostengono la comunità dimensioni, della complessità e bisogno di soccorso urgente; infine umanitaria mediante la valutazione dell’urgenza. Il livello 2 può richiedere in Sud Sudan che conta 1,7 milioni delle necessità. soprattutto una risposta a livello di di sfollati e circa 4 milioni, secondo macro-regione. Le emergenze di le stime, in situazioni di insicurezza Secondo l’ACAPS, ci sono crisi livello 1 sono quelle che possono alimentare (UNOCHA, 2015). umanitarie anche in Camerun, Ciad, essere affrontate dal paese interessato Colombia, Repubblica Popolare o gestite e supportate dalle agenzie Negli ultimi 12 mesi ci sono stati 30 Democratica di Corea, Gibuti, Etiopia, che già vi operano. appelli di sovvenzionamenti umanitari Gambia, Haiti, Kenya, Libano, Liberia, rivolti alle Nazioni Unite: quasi la Libia, Malawi, Mali, Mauritania, A settembre 2015, le Nazioni Unite metà riguardavano paesi dell’Africa Nepal, Pakistan, Palestina, Senegal, avevano risposto a quattro emergenze subsahariana. Sierra Leone e Ucraina.

RISPOSTA UMANITARIA DELLE NAZIONI UNITE, 2007 – 2014 Catastrofi Conflitti

2007 2008 2009 2010

124 122 121 115

60

40 33 36

© UN Foto/Eric Kanalstein © UN Foto/Martine Perret © UN Foto/Sayed Barez © UN Foto/Logan Abassi

62 capitolocapitolo 3 CambiareCambiare le ririsposte:sposte: da essenzialiessenziali a ccomompleteplete LE SITUAZIONI DI CONFLITTO, SFOLLAMENTO E CATASTROFE NATURALE PROVOCANO:

53 PER CENTO TRE SU CINQUE 45 PER CENTO dei decessi di bambini morti materne prevenibili delle morti neonatali sotto i 5 anni

Degli oltre 100 Oltre l’80 per cento dei paesi che MILIONI DI PERSONE non hanno raggiunto gli Obiettivi di che nel 2015 hanno Sviluppo del Millennio (MDGs), per la avuto bisogno di aiuti sopravvivenza di madri e bambini, sono stati interessati da un conflitto recente, umanitari, si stima che catastrofi naturali ricorrenti o entrambi. 26 MILIONI ERANO Inoltre negli stati fragili non si è raggiunta la DONNE E RAGAZZE maggior parte degli MDGs e i 10 paesi in fondo alla (15-49 ANNI) graduatoria del Mothers' Index di Save the Children sono tutti definiti fragili o coinvolti in una guerra.

2011 2012 2013 2014

124 118 116

60

35

17 7 2 © UN Foto/Logan Abassi © UN Foto/Eskinder Debebe © UN Foto//Logan Abassi © UN Foto/Albert González Farran

lolo statostato della popolazionepopolazione nelnel mondomondo 2015 63 Numero stimato di donne DOVE UNFPA HA FORNITO SOSTEGNO UMANITARIO NEL 2015 incinte in un determinato momento *

Il ruolo di UNFPA in tutte le crisi umanitarie Burkina Faso 598,610 è garantire che le donne possano accedere Burundi 373,871 ai servizi per partorire in sicurezza, Camerun 695,698 in qualsiasi circostanza, per proteggere Repubblica Centrafricana 150,727 la vita e la salute di madri e bambini Ciad 472,898 Cile 193,042 Repubblica Democratica del Congo 2,753,898 Repubblica Popolare Democratica di Corea 276,175 Gibuti 21,836 Egitto 1,991,512 Eritrea 134,236 Etiopia 2,711,606 Guatemala 365,965 Iraq 934,973 Giordania 157,846 Libano 74,572 Malawi 555,483 Mali 573,961 Mauritania 103,372 Myanmar 609,344 Nepal 517,850 Niger 763,201 Nigeria 5,366,797 Palestina 128,179 Perù 473,691 Rwanda 310,901 Senegal 432,879 Somalia 373,756 Sud Sudan 244,317 Sudan 860,404 Siria 355,706 Tanzania 1,605,941

*Le stime del numero di donne probabilmente incinte in un paese o in un territorio nel suo complesso Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia 17,611 – non solo le aree interessate da conflitti o catastrofi – sono tratte dalle statistiche nazionali. Il numero totale di donne incinte in un luogo dato e in un dato momento sarebbe inferiore se i dati stimati fossero limitati alle aree interessate da una crisi in ciascun paese o territorio. Turchia 945,434

**Per difficoltà nella disponibilità di dati, le stime per Vanuatu si basano sul tasso totale di fertilità Uganda 1,304,798 anziché sul tasso generico di fertilità.

Fonti dei dati: Ucraina 306,902 Indagini Demografiche e Sanitarie: Burkina Faso, Burundi, Camerun, Ciad, Repubblica Democratica del Congo, Egitto, Eritrea, Etiopia, Giordania, Malawi, Mali, Mauritania, Nepal, Vanuatu** 6,839 Niger, Nigeria, Perù, Rwanda, Senegal, Tanzania, Uganda, Yemen; Censimenti: Repubblica Centrafricana, Repubblica Popolare Democratica di Corea, Sud Sudan, Sudan, Vanuatu; Registro stato civile: Cile, Guatemala, ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Turchia, Ucraina; Progetto Pan-Arabo per la salute Yemen 687,058 della famiglia: Gibuti, Libano, Palestina; Inchieste a indicatori multipli: Iraq, Somalia; Istituti nazionali di statistica: Myanmar, Siria. Totale 28,451,889 Foto © Panos Pictures/Abbie Trayler-Smith

64 capitolo 3 Cambiare le risposte: da essenziali a complete di sviluppo dei villaggi – le più piccole unità am- pia, Haiti, India, Kenya, Liberia, Myanmar, Nigeria, ministrative sul territorio – per analizzare da vicino Isole del Pacifico, Pakistan e Sud Sudan. l’uso della pianificazione familiare a livello locale e La pianificazione familiare è un elemento indi- sviluppare strategie per rispondere alle esigenze ine- spensabile negli interventi iniziali come in quelli di vase. Un’analisi condotta dal governo su 30 strutture ricostruzione e di ripresa, apporta benefici econo- ha messo in luce come la diffusione dei contraccettivi mici diretti a donne e ragazze, grazie all’aumento dei sia cresciuta, passando dal 34 al 45 per cento. risparmi e della produttività familiare, uniti a miglio- Nelle emergenze umanitarie, dove i finanziamenti ri prospettive di istruzione e occupazionali. Inoltre, per gli interventi salvavita sono limitati, la pianifica- migliora la situazione complessiva della salute in zione familiare è un investimento proficuo. In gene- quanto un minor numero di gravidanze indesiderate rale, ogni dollaro speso per i servizi di contraccezione significa meno complicazioni durante il parto e una porta a risparmiarne da 1,70 fino a 4 dollari in costi diminuzione della mortalità materna. per l’assistenza sanitaria materna e perinatale. I dati dimostrano che le persone colpite da una cri- Lo scorso anno UNFPA ha distri- si sviluppano desideri diversi riguar- buito contraccettivi e altro materiale do alla fertilità; in seguito a guerre, per la pianificazione familiare, tramite disastri naturali, crisi economiche, kit per la salute riproduttiva d’emer- insurrezioni politiche e separazione UNFPA ha fornito genza, erogando i servizi a un totale forzata dal coniuge si sono registra- durante le emergenze di 20.780.000 tra donne, uomini e ti sia aumenti che diminuzioni del contraccettivi e altro adolescenti in età riproduttiva, in vari tasso di fecondità (McGinn, 2000). materiale per la interventi umanitari, effettuati in tutto pianificazione familiare, Tuttavia dev’essere assiomatico, il mondo. erogando kit per la all’interno dei diritti umani e del di- La possibilità di usufruire di tali ser- salute riproduttiva ritto alla salute, che i servizi per la vizi è un diritto umano, trascurarne che hanno raggiunto salute devono essere disponibili, ac- la tutela comporta gravi conseguenze 20.780.000 persone cessibili, accettabili e avere il miglior per la salute, soprattutto nelle emer- in età fertile livello qualitativo possibile per chi genze. Nel maggio 2013, UNFPA e la sceglie di usufruirne (PRB, 2015). International Planned Parenthood Federation hanno Un principio fondamentale dei programmi per la costituito una partnership mirata a dare accesso alla pianificazione familiare è che gli utenti prendano pianificazione familiare e relative informazioni a 22 le decisioni in base a una scelta, libera e informata milioni di donne, in vari paesi e territori, coinvolti in (PRB, 2015; IAWG, 2010). un conflitto o colpiti da catastrofi naturali. Per una buona programmazione, occorre che tut- L’iniziativa vuole colmare il divario nelle infrastrut- ti i metodi contraccettivi di provata efficacia siano a ture per la salute, migliorando la qualità del personale disposizione di donne e uomini. Le esperienze fatte specializzato, sviluppando efficienti sistemi di distri- con programmi che offrono l’intera gamma di con- buzione per la pianificazione familiare e garantendo traccettivi, a breve e a lungo raggio d’azione, hanno forniture alla portata di tutti. I paesi interessati, con dimostrato che le donne tendono a scegliere disposi- bassi tassi di diffusione dei contraccettivi e conside- tivi e impianti intrauterini ad azione prolungata, se revoli esigenze inevase in merito, sono Bolivia, Costa sono disponibili e se la qualità dei servizi offerti è d’Avorio, Repubblica democratica del Congo, Etio- buona.

lo stato della popolazione nel mondo 2015 65 I programmi di pianificazione familiare offerti a maternità per donne incinte con complicanze, in cui donne e adolescenti negli interventi umanitari distri- vengono date cure e protezione fino al momento del buiscono – quando lo fanno – soprattutto contrac- parto, che avviene in una struttura specializzata. cettivi di breve durata (Casey, 2015). Nelle Filippine, dopo il tifone Haiyan, UNFPA ha Nella provincia di North Kivu, Repubblica De- contribuito a creare un reparto maternità attrezzato per mocratica del Congo, regione di conflittualità e in- le emergenze all’interno di un “ospedale mobile”: qui il sicurezza cronica, tutti i metodi reversibili sono a personale specializzato ha assistito 14 parti normali ed disposizione in alcune strutture gestite dal Ministero 83 parti cesarei. Ha distribuito inoltre dei kit sterili per della salute e sostenute da Ong internazionali. Non il parto che sono stati utilizzati in situazioni di emer- soltanto la diffusione dei contraccettivi ha superato la genza da almeno 26.000 donne che hanno partorito in media nazionale, ma l’uso di metodi reversibili a lun- strutture improvvisate come gli uffici comunali. go termine, a North Kivu, è ora più che raddoppiato I rifugiati stessi hanno contribuito ad avviare molte rispetto a Kinshasa (Ministère du Plan et al, 2014). iniziative. In Guinea, alcune rifugiate hanno imparti- to lezioni sulla salute materna nelle comunità locali e Altre misure salvavita per madri e neonati aiutato nella distribuzione e nell’utilizzo di altri servizi I 10 paesi con i più alti tassi di mortalità materna (Howard et al., 2011). In Siria, dove ci sono quasi 7,6 nel mondo sono coinvolti in una guerra o ne stanno milioni di persone sfollate entro i confini nazionali, uscendo ora (World Health Organization et al., 2014). sono stati introdotti dei voucher per consentire alle Il ruolo di UNFPA, in qualunque emergenza uma- donne più vulnerabili di avere gratuitamente servizi nitaria, consiste nel garantire alle donne un accesso essenziali come l’assistenza ostetrica prenatale, duran- sicuro ai servizi erogati, in qualsiasi circostanza, al fine te il parto, postnatale e d’emergenza, negli ambulatori di proteggere la vita di madri e bambini. UNFPA non e negli ospedali convenzionati. Di tutte le donne che sempre eroga direttamente tali servizi con i suoi inter- hanno beneficiato dei servizi per la salute riprodutti- venti: generalmente sussistono alcune strutture per la va, sostenuti da UNFPA, in Siria dall’inizio della crisi, salute, pubbliche o private, che continuano a funzio- oltre 810.000 hanno potuto partorire in sicurezza e nare ed esistono molte Ong specializzate in servizi per 93.000 sfollate interne hanno utilizzato il sistema dei la maternità. Laddove però vi sono carenze, UNFPA voucher. cerca di supplire. A Gaza, quattro centri di maternità e cinque strut- A volte strumenti innovativi sono stati usati per ture per la salute di base, che servono 50.000 persone garantire l’accesso ai servizi di salute materna e neo- all’anno, soffrono fin dal 2006 di una cronica scarsità natale per le donne lontane o disperse sul territorio. di farmaci essenziali, ma dopo il 2014 la penuria delle Gli operatori sanitari volontari che hanno risposto scorte ha raggiunto livelli critici. UNFPA rifornisce all’emergenza Ebola in Guinea, ad esempio, hanno questi centri di farmaci e altri materiali che hanno utilizzato gli smartphone per registrare le persone consentito finora a 35.000 donne incinte di portare esposte al virus e riferire ai responsabili sanitari infor- avanti la gravidanza senza complicazioni e partorire in mazioni di importanza cruciale. sicurezza. Sempre a Gaza, l’Harazeen Hospital, unica In Somalia le infermiere si sono servite del GPS struttura a disposizione della comunità di Shejaiia, è per agevolare l’offerta dei servizi anche alle persone stato gravemente danneggiato nel 2014. UNFPA ha sfollate nelle zone più difficili da raggiungere (Shaikh, finanziato la sua ristrutturazione. L’ospedale fornisce 2008). Sempre in Somalia, UNFPA finanzia 34 case assistenza prenatale, per il parto e postnatale ad alme-

66 capitolo 3 Cambiare le risposte: da essenziali a c omplete UNFPA SOSTIENE L’ACCESSO AI SERVIZI DI DONNE E RAGAZZE

Servizi e forniture erogati tra gennaio e settembre 2015 nei paesi del Bacino del Lago Ciad interessati dall’emergenza Boko Haram

NIGER CIAD 53,312 preservativi distribuiti 28,000 preservativi distribuiti 10,913 donne e adolescenti hanno avuto accesso alla 2,500 donne, uomini e giovani hanno partecipato pianificazione familiare a incontri di sensibilizzazione sulla violenza di genere 1,458 donne hanno avuto un parto assistito e sicuro 1,500 donne hanno ricevuto assistenza prenatale 1,407 “dignity kit” distribuiti alle rifugiate 1,500 donne hanno usufruito di servizi per la violenza di genere 906 donne hanno ricevuto assistenza prenatale 510 donne hanno avuto un parto assistito e sicuro 118 adolescenti e giovani hanno seguito corsi 500 women accessed contraception di formazione come educatori per la salute riproduttiva tra i rifugiati 40 operatori sanitari hanno ricevuto formazione specifica 22 donne vittime di violenze hanno ricevuto sostegno psicologico CAMERUN 4,075 kit per parti sicuri distribuiti nelle postazioni sanitarie di campi e centri 5,400 “dignity kit” consegnati a donne e ragazze incinte NIGERIA e vulnerabili 2,108,441 persone raggiunte dalla campagna 10,000 preservativi maschili distribuiti di sensibilizzazione per la prevenzione e la risposta 110 donne hanno potuto accedere alla contraccezione alla violenza di genere 11 casi di stupro hanno ricevuto assistenza medica 27,293 donne hanno avuto un parto assistito e sicuro 30 addetti alle strutture sanitarie e 40 operatori sanitari locali 22,000 donne e ragazze adolescenti hanno ricevuto sono stati formati e impiegati i “dignity kit” 22 ostetriche sono state formate e impiegate 214 kit per la salute riproduttiva (1.759 cartoni) 5 centri giovanili attrezzati per formazione professionale distribuiti insieme a attrezzature, farmaci e altro e counseling per adolescenti materiale salvavita 4 strutture pubbliche per la salute dei rifugiati attrezzate per 213 operatori sanitari e coordinatori di programma offrire servizi qualificati di salute riproduttiva hanno ricevuto una formazione specifica per erogazione 4 aree rivolte specificamente a giovani e donne allestite nel di servizi di salute riproduttiva nelle emergenze campo di Minawao umanitarie 56 ostetriche e infermiere con una formazione specifica nella somministrazione di mezzi di contraccezione reversibili di lunga durata Ragazze in fuga da Boko Haram,Chibok, Nigeria. Foto © Panos Pictures/Sven Torfinn

lo stato della popolazione nel mondo 2015 67 no 300 donne al mese. Inoltre UNFPA ha finanziato post-aborto ma l’effettiva disponibilità dell’assistenza degli ospedali da campo per raggiugnere le donne in- medica era limitata (Casey et al., 2015). cinte nei campi per i rifugiati interni, nonché alloggi estemporanei e camper nelle zone di confine più iso- Prevenire e curare le infezioni trasmesse late dove si calcola vi siano ancora 100.000 senzatet- sessualmente, compreso l’HIV to. Nel solo luglio 2015 gli ospedali da campo hanno Negli ultimi due decenni, durante le emergenze uma- assistito 389 donne, di cui 156 incinte. nitarie, l’HIV è stato sempre più preso in considera- Alcuni programmi umanitari hanno compiuto zione, si sono messi a disposizione più finanziamenti progressi notevoli nel migliorare l’accessibilità dei e assistenza mirata rispetto a qualsiasi altro problema servizi per la salute riproduttiva per tutti, in tutte le di salute sessuale e riproduttiva (Tanabe et al., 2015). circostanze. I centri per la salute materna e infantile Una ricerca effettuata dallo IAWG nel 2014, ha evi- sono a disposizione dei residenti nel campo rifugiati denziato come molti paesi abbiano compiuto notevoli di Za’atari in Giordania e altri centri ancora servono i progressi nell’incrementare la disponibilità delle tera- rifugiati siriani che non alloggiano nei campi (Krause pie antiretrovirali e di quelle per la prevenzione del et al., 2015). contagio madre-figlio, mentre si è fatto molto meno per fornire servizi volti a prevenire o a curare altre in- Assistenza salvavita dopo un aborto fezioni trasmesse per via sessuale (Chynoweth, 2015). Nelle crisi umanitarie, a causa dell’incremento degli Nel 2014 l’Ufficio delle Nazioni Unite per droghe e stupri e la discontinuità nell’uso dei contraccettivi criminalità e l’Alto commissariato delle Nazioni Unite dovuta alle fughe precipitose, donne e ragazze sono per i rifugiati hanno messo a punto un programma maggiormente a rischio di iniziare una gravidanza che prevede l’erogazione di trattamenti per la preven- indesiderata e ricorrere ad aborti clandestini (IAWG, zione e la riduzione del danno da HIV, oltre alla som- 2010). Sebbene le leggi nazionali in materia di aborto ministrazione di relativi test, counselling e cure per e di accesso all’assistenza medica al riguardo, varino i rifugiati afghani in Iran, Pakistan e per quelli che da stato a stato, il 99 per cento della popolazione rientrano in patria. Il programma ha distribuito pre- mondiale risiede in paesi in cui l’interruzione di gra- servativi e siringhe e finanziato altri servizi per l’HIV vidanza è consentita in determinate circostanze; in erogati oltre confine, promuovendo la continuità del sei Stati l’aborto è vietato in qualsiasi caso (RAISE, servizio dopo il rientro dei rifugiati. In Afghanistan il 2015; Center for Reproductive Rights, 2014). programma ha raggiunto circa 3000 persone che usa- L’assistenza post-aborto è un servizio salvavita per no droghe, tra cui circa 500 donne (UNAIDS, 2015). la prevenzione di mortalità e morbilità conseguenti ad eventuali complicazioni di un aborto spontaneo o Proteggere il diritto alla salute delle adolescenti procurato. La politica di UNFPA è guidata dal Pro- Le situazioni di crisi umanitaria sono accompagnate gramma d’azione della conferenza del Cairo: laddove da rischi connaturati che moltiplicano la vulnerabili- l’aborto è legale, deve essere effettuato in condizioni tà delle adolescenti alla violenza, quali povertà, sepa- di sicurezza. Dove è illegale, occorre fornire l’assisten- razione dalle famiglie, abusi sessuali e sfruttamento. za post-aborto per salvare vite umane. Inoltre, in caso di parto, i rischi per le adolescenti Un monitoraggio dello IAWG ha evidenziato come aumentano a causa della maggior esposizione a vio- in tre paesi dell’Africa sub-sahariana, colpiti da una lenze sessuali, comportamenti a rischio, ridotta di- crisi, gli ospedali erano in grado di erogare terapie sponibilità e sensibilità riguardo i servizi per la salute

68 capitolo 3 Cambiare le risposte: da essenziali a c omplete sessuale e riproduttiva dedicati a loro (WRC, Save the Children, UNHCR, UNFPA, 2012). CARATTERISTICHE DEI PROGRAMMI Nei contesti di emergenza umanitaria non ci sono EFFICACI PER LA SALUTE SESSUALE molti riscontri di un’adeguata attenzione alla salute E RIPRODUTTIVA DEGLI ADOLESCENTI sessuale e riproduttiva delle adolescenti. Ci sono però • coinvolgimento delle parti interessate alcuni programmi che adottano approcci prometten- • partecipazione e impegno di adolescenti ti, erogando servizi per la salute sessuale e riproduttiva per coinvolgere i loro pari e aumentare la richiesta all’interno delle scuole, in collaborazione con gli sfol- dei servizi lati interni urbani che inseriscono il tema nelle attività • capacità di rispondere alle esigenze specifiche di riduzione del danno in caso di catastrofi (WRC, delle/degli adolescenti • personale qualificato e dedicato Save the Children, UNHCR, UNFPA, 2012). • erogazione di servizi per gli adolescenti in un’unica sede Un problema che, durante le crisi, tocca tutte le • approcci alla programmazione olistici e multisettoriali donne in età fertile ma che ha una particolare rile- • supervisione strutturata, riconoscimento e azioni vanza per le adolescenti, è la questione dell’igiene nel di mentoring permanente per gli educatori tra pari periodo mestruale. Lo IAWG ha chiesto che nelle • strategie flessibili e creative di sensibilizzazione e agevolazioni economiche per i mezzi di trasporto scuole vi siano strutture igieniche sicure e riservate • attenzione per la salute sessuale e riproduttiva alle donne, nonché adeguate forniture di assorbenti durante la preparazione alle emergenze o altri materiali sanitari appropriati per la cultura di (Women's Refugee Commission et al., 2012) riferimento, da utilizzare durante il ciclo. UNFPA, una delle prime agenzie a distribuire assorbenti igie- nici nelle emergenze umanitarie, mette a disposizione i “dignity kit”, fin dall’inizio del nuovo millennio, che te, per ridurre le conseguenze negative e prevenire contengono anche assorbenti. ulteriori lesioni, traumi, danni e sofferenze fisiche Le/i giovani sono spesso agenti di cambiamenti e morali. Nelle linee guida delle Nazioni Unite si positivi e sanno attivarsi per la ricostruzione e lo svi- sottolinea come tutto il “personale umanitario do- luppo a livello locale. Ma per potersi impegnare in vrebbe dare per assodato che si verificano violenze di tali processi hanno necessità di accedere a una vasta genere che minacciano le popolazioni colpite; tratta- gamma di programmi che comprendano anche istru- re la questione come un problema gravissimo e una zione formale e informale, acquisizione di competen- minaccia per le vite umane; intraprendere azioni… ze, alfabetizzazione, matematica di base, formazione a prescindere dalla presenza o assenza di prove con- professionale e strategie innovative per affrontare i crete” (IASC, 2005). problemi dovuti alla mancanza di sicurezza e scarsità Con violenza di genere si intendono le violenze ses- di personale (IAWG, 2010). Tuttavia l’interrelazione suali, compresi stupri, abusi, sfruttamento sessuale e tra istruzione, mezzi di sostentamento e protezione prostituzione forzata; violenze domestiche; matrimo- delle/degli adolescenti viene generalmente trascurata ni forzati e precoci; pratiche dannose come le mutila- (UNFPA, 2015d). zioni genitali femminili, delitti d’onore e l’usanza di lasciare le vedove in eredità ai parenti del marito; traffi- Prevenire e combattere la violenza di genere co di persone a scopo di sfruttamento (IAWG, 2010). La risposta alla violenza di genere esige servizi e aiuti Pertanto, nelle crisi umanitarie, la lotta contro la vio- volti a prevenire e proteggere le popolazioni colpi- lenza di genere esige un approccio multisettoriale.

lo stato della popolazione nel mondo 2015 69 Nell’agosto 2015, l’Inter-Agency Standing Com- legati a questioni di salute e di sicurezza. Molte di mittee (IASC) che contribuisce al coordinamento de- loro hanno citato tra le principali fonti di pericolo la gli aiuti umanitari erogati dai diversi organismi delle mancanza di privacy, il sovraffollamento degli alloggi Nazioni Unite in partnership con le organizzazioni e l’illuminazione insufficiente. Le adolescenti hanno umanitarie, ha emanato delle linee-guida aggiornate dichiarato di aver paura di andare ai bagni la not- sull’integrazione degli interventi contro la violenza di te. In risposta alla richiesta di maggior protezione, la genere, invitando gli attori nazionali e internazionali polizia di stato delle Filippine ha assegnato ai campi a proteggere le popolazioni colpite da un’emergenza: un maggior numero di agenti donne con una speci- “non agire contro la violenza di genere rappresente- fica formazione per contrastare la violenza di genere. rebbe un fallimento per gli attori umanitari, che ver- La loro presenza non solo ha contribuito a ridurre rebbero meno alle loro più basilari responsabilità nel il rischio di violenze di genere, ma ha portato a un promuovere e proteggere i diritti delle popolazioni maggior numero di denunce. colpite” (IASC, 2015). Molti programmi per combattere la violenza nei Le donne sono di solito le prime a rispondere e a contesti di crisi umanitaria hanno fatto ricorso a mi- trovare soluzioni, con idee spesso semplici ma che pos- sure innovative per garantire una risposta efficace. In sono fare la differenza tra la vita e la morte. Quando, Ciad, per esempio, sono stati istituiti rifugi per don- nel 2010, il terremoto ha sconvolto Haiti, l’incidenza ne sole (WRC, 2004) e spazi sicuri in cui le vittime degli stupri è cresciuta notevolmente in quanto le isti- possono ricevere sostegno psico-sociale e partecipare a tuzioni che normalmente proteggono le donne erano training per affrontare il trauma (UNFPA, 2015c). In devastate. Ma, all’interno dei campi per i senzatetto, Giordania, come in molti altri Stati, gli spazi loro riser- le donne si sono mobilitate per proteggersi a vicenda vati consentono a donne e ragazze di parlare delle vio- e aiutare le vittime. Ong come MADRE e KOFAVIV lenze sessuali subite e accedere a servizi appositi, sicuri hanno distribuito dei fischietti alle donne alloggiate e liberi da qualsiasi stigmatizzazione (UNFPA, 2015c). nei campi e questo ha contribuito a ridurre, in uno de- L’istituzione di spazi riservati è sempre più spesso gli accampamenti, la percentuale di stupri dell’80 per riconosciuta come una buona prassi nella risposta e cento. Così come l’installazione di luci a energia solare. nella ricostruzione umanitaria, nonché una strategia Anche nelle Filippine, dopo il tifone Haiyan, le chiave per la tutela, la leadership e l’empowerment donne hanno preso l’iniziativa formando pattuglie di donne e ragazze. Diversamente dai rifugi, questi di sorveglianza e istituendo “spazi di accoglienza per spazi sicuri sono luoghi – formali o informali – in cui donne” al fine di proteggersi dalla violenza di genere. donne e ragazze si sentono fisicamente ed emotiva- Nel luglio 2014, dopo che le previsioni meteo aveva- mente al sicuro e in cui possono socializzare, ricevere no annunciato l’arrivo di un nuovo tifone, le donne, aiuto, acquisire capacità, ottenere appositi servizi di coordinandosi con le agenti di polizia femminile e supporto, avere informazioni su questioni riguardanti con le autorità locali, hanno inviato nei centri di eva- i diritti, la salute e i servizi dedicati. cuazione le proprie pattuglie di sorveglianza. La creazione di task-force e pattuglie all’interno Subito dopo l’arrivo di Haiyan, il Ministero per il della comunità si è rivelata un passo essenziale per welfare e lo sviluppo delle Filippine e UNFPA han- fornire servizi di protezione nei contesti umanitari. no organizzato delle assemblee cittadine nei centri Anche in Malawi, dopo una devastante alluvione di evacuazione di Tacloban, per offrire a donne e ra- all’inizio dell’anno, le donne hanno riferito di aver gazze uno spazio di discussione in cui riferire i rischi paura di aggressioni quando vanno al bagno da sole.

70 capitolo 3 Cambiare le risposte: da essenziali a c omplete Con la collaborazione di UNFPA, il Ministero per le pari opportunità, l’infanzia, le disabilità e il welfare ha messo a disposizione 50 tende destinate a servire da spazi sicuri per donne e ragazze, aiutando i respon- sabili dei campi a istituire dei gruppi per affrontare i casi di violenza di genere. In molti paesi si è fatto ricorso a un “pronto soccor- so psicologico” per mitigare gli effetti di questo tipo di violenze. CARE, per esempio, ha erogato questo servizio a quasi 800.000 persone colpite da conflitti e catastrofi naturali nel 2014. Il pronto soccorso psi- cologico è stato sperimentato per la prima volta ad Haiti e si è rivelato un eccellente aiuto per le/i parte- Ragazze ballano nel campo di Za'atari, Giordania. cipanti, tutti duramente provati dallo stress (Schafer Foto © Panos Pictures/Mads Nissen et al., 2010). A Tonga, gli operatori di prima linea, in collaborazione con il ministero per la salute e le Ong, • migliorare l’accesso delle ragazze all’istruzione for- hanno ricevuto una formazione specifica per la salute male di buon livello mentale e il sostegno psicologico. Nelle Fiji, UNFPA • migliorare la situazione economica delle ragazze e ha guidato la messa a punto di servizi di pronto soc- delle loro famiglie corso psicologico da parte dei governi e delle Ong. • creare un contesto politico e legale che promuova la I programmi che cercano di coinvolgere uomini e parità di genere (UNFPA, 2012a). donne nella prevenzione della violenza di genere sono di importanza cruciale. Ne fanno parte, per esempio, Le agenzie si sono impegnate nella formazione e il “Men’s Action Groups” dell’International Rescue comunicazione di massa per sensibilizzare il pubbli- Committee in Liberia e la campagna scolastica “Be co sulle ripercussioni negative dei matrimoni preco- a man” di CARE, realizzata dai giovani nei Balcani ci sulla salute; tra questi, il programma Information (Holmes e Bhuvanendra, 2014; Shteir, 2014). Volunteer Program di CARE in Turchia e quello Gran parte dell’attenzione dedicata alla violenza di di Oxfam, Integrated Action on Poverty and Early genere si è concentrata sugli stupri, ma in seguito ha Marriage Program, nello Yemen (Care International, iniziato a includere anche i matrimoni precoci e/o for- 2015; Oxfam, 2008; UNFPA, 2012b). Quasi tut- zati, la violenza domestica, le mutilazioni genitali fem- ti questi programmi mirano a modificare le norme minili, il traffico di persone a scopo di sfruttamento. sociali alla base del fenomeno, mediante uno sforzo Un’analisi sistematica degli sforzi compiuti per sco- educativo a livello di comunità locali; pochi invece si raggiare i matrimoni precoci ha identificato cinque concentrano sulle leggi e le misure politiche relative approcci chiave: ai matrimoni precoci e ancora meno sono al servizio • potenziare l’empowerment delle ragazze aiutandole delle ragazze già sposate (UNFPA, 2012b; Feldman- ad acquisire capacità e a migliorare il valore del loro Jacobs e Ryniak, 2006). ruolo sociale Il caos e le separazioni familiari che si verificano • sensibilizzare le comunità di riferimento per tra- durante le emergenze possono peggiorare la vulnera- sformare le norme sociali dannose bilità al traffico e commercio di esseri umani, soprat-

lo stato della popolazione nel mondo 2015 71 tutto nel caso di donne e ragazze. ECPAT Interna- ni. Il kit comprende consigli per la fase decisionale, tional (End Child Prostitution, Child Pornography analisi, mappatura delle strutture e dei servizi per la and Trafficking of Children for Sexual Purposes) ha salute, strumenti di pianificazione, monitoraggio e va- messo a punto una guida specifica per le situazioni lutazione, advocacy, coordinamento, sensibilizzazione di emergenza, con consigli alle famiglie su come sta- della società civile locale, nonché diverse opzioni per bilire punti di ritrovo e adottare misure che aiutino la gestione dell’assistenza sanitaria. l’identificazione dei bambini e delle bambine in caso di separazione (Delaney, 2007). La prevenzione salva molte vite Sono sempre più numerose le iniziative per la pre- Adattarsi ai cambiamenti demografici venzione e la riduzione del rischio di catastrofi che tra i rifugiati includono tra i servizi essenziali, prima, durante e Oggi si calcola che 6 rifugiati su 10 vivano nelle città dopo una crisi, anche quelli per la salute sessuale e anziché nei campi allestiti ad hoc. La percentuale varia riproduttiva. Nel 2014 UNFPA ha potenziato in 48 a seconda dei contesti, con oltre 8 rifugiati su 10 nelle paesi le capacità di risposta rapida, per garantire il pac- aree urbane della Siria. Comprendere la crescente ten- chetto minimo iniziale di servizi e forniture appositi denza all’urbanizzazione è importante per adeguare le in caso di crisi (UNFPA, 2014). Prima del terremoto strategie di protezione e programmazione alle esigen- dell’aprile 2015 in Nepal, per esempio, erano già state ze dei rifugiati nelle varie situazioni. Per rispondere a predisposte le forniture per la salute sessuale e ripro- questo fenomeno, UNFPA e l’ufficio dell’Alto com- duttiva, il che ha consentito agli attori umanitari di missariato delle Nazioni Unite per i rifugiati hanno distribuirle immediatamente dopo il cataclisma. approntato un kit per la salute sessuale e riproduttiva In Pakistan, i monsoni degli ultimi anni hanno ri- che aiuti gli operatori umanitari e i partner a pianifi- petutamente inondato la provincia di Jhang, distrug- care e programmare gli interventi per i rifugiati urba- gendo le strutture sanitarie locali e sradicando migliaia di persone in circa 250 villaggi. Dopo ciascun disastro, UNFPA e Muslim Aid hanno unito le loro forze per ripristinare i servizi essenziali per la salute riproduttiva, ma nel 2015 hanno anche aiutato le comunità locali e gli operatori sanitari a prepararsi in vista di future alluvioni, mobilitando le donne nella gestione di comi- tati locali per la riduzione del rischio. Di tali comitati assistenziali fanno parte operatori sanitari, ostetriche e membri della società civile impegnati nella sensibilizza- zione sulla minaccia dei disastri naturali e nella spiega- zione di cosa fare per ridurne gli effetti. Sono stati isti- tuiti anche comitati diretti da giovani, che si incaricano di prendere nota dei gruppi sanguigni di tutti gli abi- tanti della zona, nel caso si renda necessario ricorrere a donatori, si coordinano con i dipartimenti statali per la In un campo di Dohuk, in Iraq. salute per mettere a punto piani mirati a raggiungere le Foto © Ali Arkady/VII Mentor Program donne incinte in caso di un altro disastro.

72 capitolo 3 Cambiare le risposte: da essenziali a c omplete Lavorando insieme, questi comitati a guida femmi- essere sempre più tempestivi, programmati e finan- nile e giovanile hanno inoltre identificato le località ziati. meno vulnerabili alle alluvioni, in cui immagazzinare Il mondo adotta una nuova Agenda per lo svilup- i kit sterili per il parto, le forniture per l’assistenza ne- po sostenibile per i prossimi 15 anni, in un periodo onatale e persino delle barche per trasportare le donne di crisi nascenti e prolungate, in cui la maggior par- che avessero bisogno di assistenza medica. te delle persone coinvolte sono donne, bambine/i e adolescenti che spesso non possono accedere a servizi L’accesso ai servizi completi è in aumento, salvavita, vanno incontro a gravi emarginazioni, sfrut- ma i divari restano tamento e sempre più spesso soccombono e muoiono. Enormi passi avanti si sono compiuti nella risposta ai Nei paesi che escono da un conflitto, la protratta problemi di salute sessuale e riproduttiva nelle emer- mancanza dell’assistenza sanitaria, di strumenti di so- genze umanitarie: si è passati dalla loro totale assenza stegno psicologico e sociale, nonché la mancanza di nel 1994, ai servizi attuali completi e capillarmente giustizia, unita alla perdurante pratica della violenza distribuiti. L’intervento a Za’atari, in Giordania, è un di genere, sono tutti elementi che ostacolano il recu- esempio calzante: i servizi a disposizione dei rifugiati pero e lo sviluppo. Spesso la pianificazione per lo svi- e delle rifugiate siriane comprendono la pianificazione luppo a lungo termine di un paese, trascura di inserire familiare, le cure prenatali, l’assistenza al parto, gli in- le fasi di preparazione/prevenzione, resilienza e ripre- terventi ostetrici d’emergenza e l’assistenza neonatale; sa. Per conseguire molti degli Obiettivi per lo sviluppo interventi in caso di violenza di genere, prevenzione e sostenibile delle Nazioni Unite, sarà necessario presta- terapia per le infezioni trasmesse per via sessuale com- re un’attenzione specifica allo sviluppo sostenibile e preso l’HIV; attenzione specifica per le/gli adolescenti. universale per tutte le donne e adolescenti nelle crisi Il successo dell’attuale risposta ai bisogni di salute umanitarie. sessuale e riproduttiva è il risultato della collabora- Per contribuire ad affrontare le difficoltà che ci at- zione tra organizzazioni umanitarie e per lo sviluppo, tendono, gli esperti delle agenzie delle Nazioni Unite ministeri per la salute e società civile. Molte più donne e di governi, società civile, mondo accademico e fon- e ragazze rifugiate o sfollate possono accedere ai servizi dazioni umanitarie si sono riuniti ad Abu Dhabi nel rispetto al passato. febbraio 2015, invocando una nuova strategia globale È chiaro anche però che solo poche di queste popo- volta a proteggere la salute di ogni donna e bambina/o lazioni possono usufruire dell’intera gamma di servizi in ogni circostanza, comprese le situazioni di catastro- a cui hanno diritto. L’aumento delle persone coinvolte fi e conflitti. Il gruppo della “Dichiarazione di Abu nelle emergenze indica che è necessario incrementare Dhabi” ha stabilito che la costruzione della resilienza e sia la qualità che l’estensione dei servizi, per garan- l’accelerazione della ripresa per le comunità colpite da tire che tutte possano esercitare i diritti di salute ri- una crisi dipende dall’efficienza con cui si risponde alle produttiva anche durante una crisi. Per salvaguardare esigenze di salute riproduttiva, materna, neonatale, in- la dignità umana è fondamentale individuare azioni fantile e adolescenziale; nonché alla tutela dei diritti strategiche che diano priorità al sostegno della salute umani nei contesti umanitari, riducendo i casi di evi- riproduttiva. Tali azioni devono essere più sensibili al tabile mortalità materna e infantile e potenziando la contesto e adattarsi alle diverse circostanze e alle varie prevenzione e la reazione alla violenza di genere, senza fasi della vita. Gli interventi sanitari e in generale le trascurare le esigenze fondamentali quali alimentazio- risposte alle crisi in contesti umanitari e fragili devono ne, acqua, servizi igienico-sanitari (UNFPA, 2015).

lo stato della popolazione nel mondo 2015 73 capitolo 4 Rafforzare la resilienza e colmare il divario tra assistenza umanitaria e sviluppo

Il profondo impatto umano di catastrofi e conflitti su individui, comunità, istituzioni e interi paesi, evidenzia l’importanza cruciale di costruire la resilienza per poter meglio resistere alle conseguenze di una crisi e accelerare la ripresa. Costruire la resilienza aiuta inoltre ad attenuare gli effetti potenzialmente negativi sulla salute sessuale e riproduttiva di donne e ragazze.

Danni collaterali Comfort Fayiah è stata fortunata. “La catena delle forniture per Alla fine di settembre 2014, la data la salute, a livello nazionale, ha dell’emergenza Ebola prevista per il parto dei suoi gemelli, sospeso di colpo tutte le operazioni in Liberia: donne l’emergenza Ebola in Liberia stava quotidiane, impedendo alle strutture raggiungendo il picco. sanitarie di accedere a materiali e e ragazze in età fertile attrezzature mediche essenziali” Da quando il primo malato di Ebola spiega Woseh Gobeh, funzionaria per si è presentato a Monrovia nel giugno la programmazione nazionale per la 2014, il numero di nuovi casi è salute riproduttiva di UNFPA. “Anche aumentato di giorno in giorno. nelle regioni meno colpite dall’epidemia, Ad agosto erano 400 a settimana. le strutture sanitarie hanno dovuto Il Ministero per la salute e il welfare affrontare l’esaurimento di moltissimi è stato costretto a sospendere di farmaci e dispositivi medici.” fatto qualsiasi attività non connessa all'emergenza per concentrarsi sulla Non era solo questione di rifornimenti: il gestione della crisi. L’involontaria già insufficiente personale medico della conseguenza è stata che le donne in Liberia (all’inizio della crisi, secondo età fertile hanno sopportato una una stima del Ministero della salute, La dottoressa Jallah nell’ospedale delle peggiori ripercussioni, erano appena 45 i medici operanti nella di Paynesville, Liberia. a prescindere dalla loro condizione sanità pubblica dell’intero paese) veniva Foto © Abbas Dulleh/AP Images per UNFPA di contagiate o meno. falcidiato dal virus. Nel maggio 2015,

74 capitolo 4 Rafforzare la resilienza e colmare il divario tra assistenza umanitaria e sviluppo Comfort Fayiyah con le sue gemelle. Foto © Abbas Dulleh/AP Images per UNFPA

l’8,07 per cento di medici, infermieri e ricevere quasi nessuna cura prenatale: non avevano praticamente nessuna ostetriche era morto di Ebola, a fronte uno degli indicatori più comuni degli possibilità di essere aiutate. “È più dello 0,11 per cento della popolazione. esiti positivi per la salute materna, pericoloso curare le donne incinte La paura del contagio – soprattutto per ovvero il completamento di quattro visite malate di Ebola perché non si conosce la difficoltà di stabilire se un paziente prenatali, era crollato dal 65% del 2013 l'effetto in gravidanza, non ci sono avesse contratto l’Ebola senza un test di al 40% nell’agosto 2014. Partorire in procedure standard da seguire. Durante laboratorio – ha indotto molti operatori a una struttura qualificata e specialistica il parto, il sangue e i fluidi corporei mandar via la gente. era diventato impossibile. possono esporre gli operatori al virus”, spiega Jallah. “Gli operatori sanitari hanno cominciato Quando Comfort è arrivata al termine ad aver paura e a rifiutare i pazienti” dice della gravidanza, ha vagato da un Non avendo altra scelta, Comfort ha la dottoressa Wilhelmina Jallah, direttrice ospedale all’altro senza riuscire a trovare cercato riparo dalla pioggia scrosciante esecutiva e responsabile sanitaria di Hope una struttura disposta a ricoverarla. e si è accucciata nel fango per for Women International, una ONG che “Mi mandavano via, dicevano che non partorire sotto una tettoia di lamiera opera a Paynesville, in Liberia. “Nessun potevano aiutarmi” dice. “Non posso ondulata. “Ho sofferto molto, avevo membro dello staff medico, anche provvisto biasimare chi si è rifiutato di aiutarmi, paura di morire. L’unica cosa in cui di dispositivi di protezione personale, voleva tutti avevano paura del virus.” speravo era un miracolo”, ricorda. toccare una donna incinta”. E c’è stato: Comfort ha dato alla Se le madri in attesa senza Ebola luce due bambine sane con l’aiuto Per queste ultime, come Comfort, che (come Comfort) avevano problemi a di un’infermiera che passava di lì al oggi ha 29 anni, significava non poter trovare assistenza, quelle contagiate momento giusto.

lo stato della popolazione nel mondo 2015 75 n conflitto o una calamità naturale possono Sopravvivere o meno, riprendersi durante o subito cancellare in un attimo un’intera generazione dopo un conflitto o una catastrofe, dipende anche da Udi conquiste economiche e sociali. Possono politiche, programmi e contesti sociali, economici e inoltre minare, a livello individuale, ogni speranza politici precedenti la crisi. Uno sviluppo inclusivo, di una vita migliore, distruggendo opportunità e equo e capace di rispettare e tutelare i diritti umani, limitando le possibilità di scelta. Possono, infine, compresa la salute sessuale e riproduttiva, è un fatto- esasperare le disuguaglianze già presenti nella società, re chiave per la resilienza. I principi di inclusività ed incrementando ulteriormente le difficoltà di poveri equità dei diritti sono anche il fondamento dei nuo- ed emarginati ed esigendo un prezzo spropositato da vi Obiettivi per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni donne e giovani; soprattutto quelli che hanno meno Unite che guideranno la comunità internazionale di 20 anni, che costituiscono circa la metà della popo- nell’affrontare le sfide economiche e sociali fino al lazione in molte delle regioni coinvolte in conflitti o 2030. Garantire la salute e i diritti sessuali e ripro- che da questi stanno uscendo (OCSE, 2015). duttivi di donne e ragazze è un grosso passo avanti Il profondo impatto di disastri e guerre su perso- verso il conseguimento di uno sviluppo inclusivo ed ne, comunità, istituzioni e paesi evidenzia l’impor- equo. Può portare infatti alla costruzione di società tanza cruciale di lavorare sulla resilienza, così che più resilienti e capaci di affrontare le crisi, nonché di tutti possano sopportare meglio gli effetti delle crisi avviare una ricostruzione che produca una resilienza e riprendersi più rapidamente. Costruire la resilienza ancora maggiore. serve anche ad attenuare i potenziali effetti negativi La nuova visione dello sviluppo sostenibile nei sulla salute sessuale e riproduttiva di donne e ragazze prossimi 15 anni potrà realizzarsi solo se l’umanità adolescenti. intera si impegna e ha interesse a riuscire in questa

Altre donne non sono state altrettanto Non si citano le conseguenze della fortunate. In tutta la regione, i medici crisi sulle possibilità delle donne di riferiscono un aumento di decessi di stabilire quando o quanto spesso donne incinte per cause prevenibili iniziare una gravidanza. Secondo stime come emorragie, lacerazioni uterine UNFPA, al culmine della crisi, quasi e gestosi. Poiché gli operatori sanitari metà delle strutture sanitarie liberiane non si possono sostituire facilmente avevano completamente esaurito le (basti pensare agli anni che ci scorte di contraccettivi iniettabili. vogliono per formare un chirurgo) le ripercussioni erano destinate ad Secondo il Ministero della salute, poco espandersi. più di un terzo di tali strutture erogava servizi di pianificazione familiare. Secondo un recente rapporto della Gli importanti progressi nell’uso Banca Mondiale, la perdita di operatori dei contraccettivi è stato annullato. sanitari in Guinea, Liberia e Sierra “Il numero di donne e ragazze che Leone potrebbe portare a ulteriori continuano a morire per problemi Woseh Gobeh. 4.022 donne decedute ogni anno per prevenibili è inaccettabile”, dice Foto © Abbas Dulleh/AP Images per UNFPA complicazioni della gravidanza e del Gobeh. “Negare a una donna o a una parto. La mortalità materna rischia di ragazza l’accesso a servizi qualificati di crescere del 38% in Guinea, del 74% salute riproduttiva è una violazione dei in Sierra Leone e del 111% in Liberia. diritti umani.”

76 capitolo 4 Rafforzare la resilienza e colmare il divario tra assistenza umanitaria e sviluppo sfida. Ciò significa che donne e ragazze devono avere salute sessuale e riproduttiva, oltre che gli esiti sulla un ruolo centrale nel dirigere e contribuire agli sforzi salute di donne e ragazze. per migliorare la salute e lo sviluppo sostenibile a Due progetti globali per aumentare la sicurezza ogni livello – familiare, locale, istituzionale e gover- dai disastri naturali, il Quadro d’azione di Hyogo, nativo – e non essere lasciate indietro o relegate in dal 2005 al 2015, e il Quadro d’azione di Sendai, dal ruoli secondari. 2015 al 2030, elencano le priorità nella costruzione della resilienza. La via della resilienza, da Hyogo a Sendai Un obiettivo strategico prioritario del Quadro Il termine resilienza, dal latino resilire, rimbalzare o d’azione di Hyogo è stato lo sviluppo e il consoli- saltare indietro, viene usato in diversi contesti che damento di istituzioni, meccanismi gestionali e ca- vanno dall’ecologia – per spiegare come un ecosistema pacità a tutti i livelli, ma soprattutto a livello comu- risponde ai cambiamenti – alla psicologia per descri- nitario, che possono sistematicamente contribuire vere come le persone rispondono ai traumi (McAslan, a costruire la resilienza contro le calamità (United 2010; Manyena, 2014; Matyas, 2015). Un tratto co- Nations International Strategy for Disaster Reduc- mune però, a prescindere dalla disciplina interessata, è tion, 2005). Si afferma che è necessario integrare la la capacità di resistere e reagire a uno shock. prospettiva di genere in tutte le politiche di gestione La resilienza riveste oggi un ruolo centrale nella del rischio di disastri, nei processi progettuali e de- concettualizzazione della risposta ai disastri natu- cisionali, compresi quelli relativi alla valutazione del rali, ai conflitti, alle emergenze e ad altre calamità rischio, alle dichiarazioni immediate di stato d'aller- (Twigg, 2009, Matyas, 2015; DFID, 2011) e in- ta, alla gestione delle informazioni, all’istruzione e fluenza la progettazione e l’erogazione dei servizi di alla formazione.

Gli sforzi compiuti per migliorare “Bisogna riconoscere che la Liberia e l’appello che facciamo al governo la situazione hanno avuto un certo e la comunità internazionale hanno della Liberia, alla comunità dei donatori impatto. UNFPA e altri organismi si saputo sconfiggere Ebola in un tempo e a tutti i partner riguarda la necessità, stanno impegnando per aumentare relativamente breve”, dice Gobeh. più urgente che mai, di ricostruire il personale sanitario, incoraggiando Adesso però “la responsabilità principale il sistema sanitario per la maternità.” le ostetriche in pensione a tornare al lavoro. “Grazie a questi sforzi, i parti presso strutture qualificate sono passati da una media di sei - dieci al mese, a una media di 30-40 al mese, in appena due mesi.” La diminuzione di nuovi casi di Ebola nella regione non può che costituire un sollievo per le donne in età fertile.

Comfort Fayiah a casa con la famiglia. Foto © Abbas Dulleh/AP Images per UNFPA

lo stato della popolazione nel mondo 2015 77 Christine Yakoundou visita una paziente al Centre de Santé, Repubblica Centrafricana. Foto © Panos Pictures/Jenny Matthews

Basandosi sul Quadro d’azione di Hyogo, la salute sessuale e riproduttiva. La resilienza è in- Dichiarazione di Sendai ha ampliato la defini- sieme un processo e una condizione d’arrivo, che zione di resilienza per includervi esplicitamente consente alle comunità e alle famiglie più vulne- l’importanza di resistere, assorbire e recuperare rabili di prevenire, prepararsi o reagire agli stress dopo una calamità, per ribadirne l’importan- e ai traumi, senza compromettere le prospettive a za su più piani, ovvero a livello di comunità, lungo termine. società e individui. La resilienza viene definita come: Prevenire povertà e disuguaglianza I fattori socioeconomici e strutturali che determina- “La capacità di un sistema, una comunità no le capacità di resilienza delle comunità sono pre- o una società esposti a catastrofi di resistere, condizioni essenziali per controllare le conseguenze assorbire, adattarsi e riprendersi dagli effetti di un disastro o di un conflitto ed esigono la costan- di una crisi in maniera efficiente e tempestiva, te vigilanza dei governi. Sebbene la resilienza possa attraverso la protezione e il ripristino essere considerata una condizione di arrivo, è anche delle sue strutture e funzioni essenziali” un processo continuo che esige sforzi ininterrotti per (UNISDR - United Nations Office for affrontare quei fattori socioeconomici e strutturali – Disaster Risk Reduction, 2015a). povertà, norme di genere dannose, insicurezza delle scorte alimentari – che possono influire sulla capa- La Dichiarazione di Sendai amplia l’approccio cità o meno della comunità di riprendersi da una di genere del Quadro d’azione di Hyogo, inclu- crisi o da un evento traumatico. La costruzione della dendo le donne nei processi di pianificazione e resilienza come processo deve avere la priorità a tutti programmazione per la prevenzione dei disastri. i livelli e dev’essere guidata da strategie adattate a Sottolinea inoltre la necessità di consolidare la realtà, culture, retaggi e conoscenze locali. Per que- progettazione e attuazione di politiche inclusi- sto è necessario il coinvolgimento di tutti gli attori ve e meccanismi di protezione sociale, come la umanitari e dello sviluppo, ma il processo dev’essere

78 capitolo 4 Rafforzare la resilienza e colmare il divario tra assistenza umanitaria e sviluppo guidato dalla comunità (Twigg, 2009). Le emer- glianza, e avviare misure preventive per avere una genze umanitarie, come i conflitti e i disastri na- capacità di adattamento positivo prima del ma- turali, possono comportare un ampliamento e un nifestarsi di una crisi (Hillier and Castillo, 2013; peggioramento delle condizioni di povertà e di di- IFRC, 2012). suguaglianza (UNISDR, 2015). La resilienza può Gli investimenti nella salute riproduttiva, mater- attenuare tali effetti. na, neonatale, infantile e adolescenziale e nei rela- Per costruirla bisogna affrontare le cause alla tivi diritti, possono proteggere le persone maggior- base della vulnerabilità, come povertà e disugua- mente colpite dalle catastrofi.

RESILIENZA E SALUTE SESSUALE E RIPRODUTTIVA: DAGLI OBIETTIVI DI SVILUPPO DEL MILLENNIO AGLI OBIETTIVI PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Obiettivi riferiti alla resilienza Obiettivi riferiti alla salute sessuale e riproduttiva

MDGs (2000–2015)

Nessuno Obiettivo 5: migliorare la salute materna Target 5A: ridurre la mortalità materna Target 5B: raggiungere l’accesso universale alla salute riproduttiva

SDGs (2016–2030)

1.5 Entro il 2030, costruire la resilienza dei poveri e di chi 3.7 Entro il 2030, garantire l’accesso universale si trova in situazioni vulnerabili, ridurre l'esposizione ai servizi per la salute sessuale e riproduttiva e la vulnerabilità ai fenomeni climatici e ad altri traumi compresi pianificazione familiare, informazione e catastrofi di tipo economico, sociale e ambientale. ed educazione sessuale, integrare la salute riproduttiva nelle strategie e nei programmi statali. 11b Entro il 2020, incrementare in modo sostanziale il numero di città e insediamenti che adottano e attuano 5.2 Eliminare ogni forma di violenza contro donne politiche e piani regolatori integrati orientati all’inclusione, e ragazze, nella sfera pubblica e in quella privata, all’utilizzo razionale delle risorse, all’attenuazione compresa la tratta e lo sfruttamento sessuale e adattamento ai cambiamenti climatici, alla resilienza e di altro tipo. in caso di catastrofi; sviluppare e implementare, 5.6 Garantire l’accesso universale alla salute in linea con il Quadro d’azione di Sendai, una gestione e ai diritti sessuali e riproduttivi come stabilito del rischio olistica. nel Programma d’azione della Conferenza 13.1 Rafforzare in tutti i paesi la resilienza e la capacità internazionale su popolazione e sviluppo, nella di adattamento ai pericoli collegati al clima Piattaforma d’azione di Pechino e nei documenti e alle catastrofi naturali. finali delle conferenze di revisione. 14.2 Entro il 2020, gestire e proteggere in modo sostenibile gli ecosistemi marini e costieri, soprattutto rafforzandone la resilienza, per evitare gravi conseguenze e prendere misure per risanarli con l’obiettivo di avere oceani puliti e produttivi.

lo stato della popolazione nel mondo 2015 79 Investire nelle/nei giovani per potenziare di vista di genere, sfidando le strutture di potere im- le capacità di comunità e paesi prontate alla disparità (Winderl, 2014). Deve inclu- di assorbire i traumi dere donne e ragazze, non soltanto come utenti dei La salute e i diritti sessuali e riproduttivi sono un servizi per la salute e la protezione sociale, ma come elemento cardine del passaggio dalla gioventù all’età avvocate, operatrici sanitarie e membri attivi, rappre- adulta. Quando i governi adottano misure per ga- sentanti e leader delle comunità di riferimento. rantire che questo avvenga in modo sicuro e sano, intraprendono anche i passi necessari a potenziare le La resilienza è collegata a un solido sviluppo capacità di “assorbire i traumi” a livello di comunità che tiene conto delle vulnerabilità dei singoli e di paese, dando vita a contesti in cui anche i singoli L’impatto delle catastrofi naturali e dei conflitti su diventano resilienti. individui e comunità dipende in gran parte dal- Costruire la resilienza serve anche a correggere e le dimensioni e dalla natura della povertà e della superare ataviche ingiustizie (UNSDR, 2015a). Per privazione sociale prima del verificarsi di una crisi esempio, costruire la resilienza dei sistemi sanitari a (United Nations International Strategy for Disaster livello nazionale può contribuire ad ampliare l’acces- Reduction, 2015). La costruzione della resilienza e so a servizi di qualità per la salute sessuale e riprodut- la protezione delle comunità dagli effetti negativi di tiva anche per le persone che prima dell’avvento della una catastrofe devono essere collegate a una solida crisi ne erano escluse. Perché la resilienza si verifichi, agenda per lo sviluppo che tenga conto delle vulne- la sua costruzione dev’essere innovativa da un punto rabilità individuali, sociali, economiche e culturali. Gli Obiettivi per lo sviluppo sostenibile per il 2015- 2030 e gli altri sforzi per ridurre la privazione sociale e la povertà, all’interno di un serio quadro di rife- rimento internazionale nell’ottica dei diritti umani, costituiscono la via che gli Stati e i loro partner per lo sviluppo devono seguire per costruire la resilien- za (Nazioni Unite, 2015d). Tale via è raccomandata anche dalla risoluzione dell’Assemblea Generale sul Quadro d’azione di Sendai, per la riduzione del ri- schio di disastri dal 2015 al 2030:

“Gli Stati ribadiscono inoltre il loro impegno ad affrontare la riduzione del rischio di catastrofi e la costruzione della resilienza ai disastri con un rinnovato senso di urgenza nel contesto dello sviluppo sostenibile e dell’eliminazione della povertà e a integrare, nel modo più opportuno, sia la Nyantit, 10 anni, Sud Sudan: “Volevo venire bene riduzione del rischio di catastrofi che la costruzione in fotografia, perciò sono andata a casa a cambiare la della resilienza in politiche, progetti, programmi camicetta. È l’unica bella che possiedo, perché ho lasciato tutto tutto quando siamo stati costretti a scappare.” e budget a tutti i livelli, considerando entrambe Foto © Panos Pictures/Chris de Bode all’interno di quadri di riferimento pertinenti”.

80 capitolo 4 Rafforzare la resilienza e colmare il divario tra assistenza umanitaria e sviluppo Collegare l’impegno per costruire la resilienza a nale. Questo approccio integrato è in grado di pre- quello per lo sviluppo sostenibile garantisce che la venire e ridurre l’esposizione e la vulnerabilità alle resilienza non venga definita mediante una serie di catastrofi, migliorare la preparazione e la capacità criteri distinti e separati, ma sia invece integrata, di reazione e di ripresa, rafforzando in tal modo la in ciascun paese, nel processo del conseguimento resilienza (UNISDR, 2015a). complessivo di una gamma di obiettivi di svilup- Tutto ciò è possibile se si consocono gli eventuali po. Raggiungere gli obiettivi sulla salute, per esem- e mutevoli pericoli e le vulnerabilità fisiche, sociali, pio, dipende dalla capacità di migliorare la qualità economiche e ambientali ai disastri con cui qua- e l’estensione della salute sessuale e riproduttiva e si tutte le società devono fare i conti; seguiranno di garantirne l’accesso universale anche nelle emer- quindi le azioni adottate sulla base di tali cono- genze, nelle crisi e nei luoghi allestiti per i rifugiati. scenze, secondo il Quadro d’azione di Hyogo. Le Dato che i tassi più elevati di mortalità materna e dimensioni delle catastrofi sono aumentate per la infantile si concentrano nei paesi colpiti da conflitti continua crescita dei tassi di urbanizzazione, del- e catastrofi naturali, stabilire un legame solido tra i la deforestazione e del degrado ambientale, oltre programmi di potenziamento della resilienza e gli che per l’intensificarsi di variabili climatiche come obiettivi di sviluppo è essenziale sia per raggiungere l’innalzamento delle temperature, l’inasprirsi del- gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, sia per attenua- le precipitazioni, l’aumentata violenza di venti e re gli effetti dei disastri. tempeste (Leaning e Guha-Sapir, 2013). Gli sfor- zi per rafforzare la resilienza richiedono dunque Investire nella riduzione del rischio di un’approfondita comprensione di come variano catastrofi per migliorare la salute materna, mortalità e morbilità nel tempo e nei vari gruppi infantile e degli adolescenti di popolazione (Leaning and Guha-Sapir, 2013). La riduzione del rischio di disastri è un elemento Queste conoscenze possono dar vita a sistemi ca- cruciale della resilienza. Mentre la risposta umanita- paci di gestire e attenuare i fattori di rischio e vul- ria è un intervento a breve termine, ridurre il rischio nerabilità, tenendo conto delle differenze di gene- è un impegno sul lungo periodo che affronta le cau- re, classe, casta, età, etnia, disabilità e reddito che se alla radice delle vulnerabilità (Plan International, generano la geografia della disuguaglianza del ri- 2013). Anche se alcune emergenze, come terremoti schio e dell’esclusione sociale e politica (UNISDR, e tsunami, non possono essere previste o prevenu- 2015). La riduzione del rischio di catastrofi deve te, l’impatto può essere attenuato da investimenti anche riconoscere, includere e affrontare i rischi pre-crisi volti a costruire sistemi di salute sessuale connessi al genere, avendo l'uguaglianza di genere e riproduttiva capaci di resilienza e imperniati sul- come obiettivo chiave (Bradshaw, 2015). le esigenze dei più vulnerabili della comunità. Per migliorare la prevenzione e ridurre l’impatto delle La capacità di reagire varia da uno stato catastrofi, il Quadro d’azione di Sendai per la ridu- all’altro e all’interno di uno stesso paese zione del rischio, invita a prevenire nuovi disastri Le analisi del rischio devono tener conto delle va- e ridurre quelli esistenti, mediante l’attuazione di riazioni da uno stato all’altro e all’interno di uno misure integrate ed inclusive a livello economico, stesso stato. L’INFORM valuta le capacità di un strutturale, legale, sociale, sanitario, culturale, edu- paese di fronteggiare una crisi in base a: sforzi per cativo, ambientale, tecnologico, politico e istituzio- ridurre il rischio di disastri, governance, comuni-

lo stato della popolazione nel mondo 2015 81 cazione, infrastrutture e accessibilità del sistema sa- 2015). L’impegno nei confronti di chi ha meno pro- nitario. babilità di ricevere assistenza o di poter accedere ai Nell’Africa occidentale e centrale, ogni donna ha servizi trova eco anche nella Strategia globale del una possibilità su 32 di morire per cause legate alla Segretario generale delle Nazioni Unite “Every Wo- maternità. Si tratta di un rischio circa cinque volte man Every Child”. I dati disaggregati consentono maggiore di quello che affrontano le donne dell’Asia alle attività volte alla costruzione della resilienza di meridionale e di circa 150 volte più alto rispetto a non affidarsi esclusivamente ai dati aggregati su salu- quello delle donne dei paesi maggiormente indu- te e benessere che non misurano l’impatto di conflit- strializzati (Save the Children, 2014). Laddove i ti e catastrofi su giovani, donne, migranti e popola- dati nazionali sono disaggregati secondo criteri si- zioni a basso reddito o emarginate. Inserire di regola gnificativi, emergono ulteriori prove di come comu- dati disaggregati negli usuali sistemi di raccolta dati nità diverse si situino a differenti livelli nella scala e rafforzare i sistemi di registrazione dei dati anagra- della riduzione del rischio; l’effetto fici consentirebbe una comprensione di una catastrofe su una donna che più approfondita e sfaccettata del appartiene al quintile dal reddito rischio. Sviluppare sistemi di allerta più alto e abita in un ambiente ur- e prevenzione che tengano conto di bano è diverso da quello prodotto Nell’Africa occidentale genere, età e disabilità è un modo e centrale, il rischio su una donna del quintile più basso essenziale per garantire l’accesso alle di mortalità materna che vive a poca distanza dalla prima. informazioni prima del verificarsi di riguarda una donna In contesti così disuguali, è urgente un’emergenza (Development Initia- su 32. Un rischio moltiplicare gli sforzi per costruire la tives, 2015). 5 volte maggiore resilienza e i dati disaggregati servo- rispetto a quello delle no a influenzare le politiche nazio- donne in Asia meridionale, Costruire la resilienza nali e l’allocazione delle risorse, in e 150 volte più alto nelle emergenze collegate quanto contribuiscono a identificare di quello delle donne a un conflitto i rischi, a costruire la resilienza e a nei paesi industrializzati. Se molte innovazioni nei sistemi di prepararsi meglio alle emergenze. La preallarme si sono concentrate sui disuguaglianza nell’accesso ai servizi e ai meccani- fenomeni climatici, la prevenzione e le azioni in vi- smi di protezione sociale, incide sulla resilienza dei sta di un conflitto sono ancora complesse per ragio- diversi gruppi e individui colpiti da un disastro, spe- ni tecniche e politiche. Costruire la resilienza nelle cie nel caso di donne e ragazze. Un accesso impari emergenze umanitarie dovute a conflitto richiede alla possibilità di possedere terra, reddito e altri beni una serie di strategie di prevenzione diverse e arti- incide sul modo in cui famiglie e comunità riesco- colate, tra cui l’attuazione di concrete misure anti- no a gestire il rischio di catastrofi. La disuguaglianza discriminazione e riduzione della violenza, nonché nella protezione garantita dal rispetto dei diritti e da l’attenzione verso quelle disuguaglianze strutturali leggi e regolamenti certi, la disparità nel far sentire la che compromettono la salute sessuale e riproduttiva propria voce e nell’assumersi le proprie responsabi- (Harris et al., 2013). Accade sempre più spesso che lità hanno importanti ripercussioni sui programmi le emergenze umanitarie siano correlate tanto alle di riduzione del rischio e sulle capacità di un paese catastrofi naturali come ai conflitti e che un insieme di gestire i fattori che ne sono alla base (UNISDR, di fattori interagisca con l’altro.

82 capitolo 4 Rafforzare la resilienza e colmare il divario tra assistenza umanitaria e sviluppo MANCANZA DI CAPACITÀ DI ADATTAMENTO NEL 2015

Misurazione della mancanza di risorse disponibili per aiutare la popolazione ad adattarsi agli imprevisti negativi. Si compone di due categorie: istituzioni e infrastrutture. La mappa mostra nel dettaglio i 12 stati con i valori più alti di difficoltà a far fronte alle crisi

Guinea Niger Ciad Afghanistan Incapacità di Incapacità Incapacità Incapacità adattamento: 8.35 di adattamento: 8.18 di adattamento: 8.95 di adattamento: 8.19 Tendenza triennale: Tendenza triennale: Tendenza triennale: Tendenza triennale: Istituzioni: 7.62 Istituzioni: 6.11 Istituzioni: 8.05 Istituzioni: 7.89 Infrastrutture: 8.93 Infrastrutture: 9.40 Infrastrutture: 9.58 Infrastrutture: 8.46

Guinea-Bissau Incapacità di adattamento: 8.66 Tendenza triennale: Istituzioni: 8.95 Infrastrutture: 8.33

Haiti Incapacità di adattamento: 8.17 Tendenza triennale: Istituzioni: 7.37 Infrastrutture: 8.80

Repubblica Centrafricana Papua Nuova Guinea Incapacità Incapacità di adattamento: 8.56 di adattamento: 8.13 Tendenza triennale: Tendenza triennale: Istituzioni: 8.03 Istituzioni: 6.81 Infrastrutture: 9.00 Infrastrutture: 9.04

Repubblica Democratica del Congo Sud Sudan Somalia Yemen Incapacità Incapacità Incapacità Incapacità di adattamento: 8.33 di adattamento: 8.92 di adattamento: 9.55 di adattamento: 8.19 Tendenza triennale: Tendenza triennale: Tendenza triennale: Tendenza triennale: Istituzioni: 7.99 Istituzioni: 8.29 Istituzioni: 9.31 Istituzioni: 8.49 Infrastrutture: 8.64 Infrastrutture: 9.41 Infrastrutture: 9.76 Infrastrutture: 7.87

Indice INFORM della capacità di adattamento

0 3.32 4.92 6.73 10 LEGENDA Rischio in aumento Rischio stabile Rischio in diminuzione Basso Medio Alto Altissimo Non compreso

(INFORM, 2015)

lo stato della popolazione nel mondo 2015 83 Ebola La salute sessuale e riproduttiva dovrebbe essere L’emergenza Ebola ha riguardato, secondo le stime, integrata nella valutazione del rischio e nei sistemi 18,7 milioni di persone, di cui 9,8 erano adolescenti di preallarme per le comunità e i gruppi più vulnera- e bambini (UNICEF, 2015). L’epidemia ha eviden- bili. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ziato come i sistemi sanitari con un’assistenza di base ribadisce l’importanza di garantire solide strutture inadeguata non sono resilienti agli eventi traumatici. per la salute di base, capaci di assicurare tali servizi, In tali contesti, la resilienza avrebbe comportato la comprese le cure ostetriche d’emergenza e l’assisten- capacità di costruire, consolidare e rafforzare i sistemi za neonatale. Inoltre i servizi per la salute sessuale e sanitari locali, migliorare l’accessibilità e lo scambio riproduttiva già esistenti andrebbero rafforzati per delle informazioni, sviluppare sistemi che impegni- mitigare l’impatto delle crisi e favorire l'adattamento no le parti interessate a tutti i livelli della pubblica e la ripresa. L’OMS raccomanda anche di tener con- amministrazione e non solo nel settore sanitario, co- to, nella pianificazione per l’eventualità di disastri, struire un clima di fiducia (Kieny and Dovlo, 2015). delle necessità dei settori più vulnerabili della popo- Un sistema sanitario resiliente è quello in grado di lazione – donne, adolescenti, neonati, persone con rispondere a un cambiamento nel profilo epidemiolo- disabilità e rifugiati o sfollati (OMS, 2012). Raffor- gico della popolazione e di adattarsi a condizioni avver- zare l’assistenza completa per la salute riproduttiva, se. Anziché operare in modo isolato, coltiva i rapporti integrandola nel sistema sanitario di base prima di con i partner regionali e internazionali, consentendo al una crisi, può agevolare o contribuire a garantire la governo di mettere in atto il rapido dispiego di un’am- messa a punto di un pacchetto minimo iniziale di pia gamma di risorse (Kruk et al., 2015). Il lavoro in- servizi (MISP - Minimum initial service package), tersettoriale per inserire i progetti umanitari, le priorità a cui ricorrere in caso di emergenza. Una serie di e i processi all’interno di un quadro di riferimento per strutture politiche e legali che consentano a donne e lo sviluppo sostenibile, è un elemento essenziale dei giovani di esercitare i diritti alla salute riproduttiva sistemi sanitari resilienti (Kieny and Dovlo, 2015). fa sì che diventi più difficile trascurarli nelle emer- genze. Come affermato dall’Assemblea generale del- Integrare la salute sessuale le Nazioni Unite nel 2015, “rispondere alle esigenze e riproduttiva nella sanità di base di salute sessuale e riproduttiva è cruciale per la resi- è cruciale per la resilienza lienza e per una ripresa complessiva più rapida delle L’inserimento dei servizi di salute sessuale e riprodut- comunità colpite” (Nazioni Unite, 2015c) tiva nelle politiche sanitarie nazionali è una condi- zione essenziale per costruire la resilienza di fronte Tutela sociale e riduzione del rischio alle emergenze e per assicurare un accesso affidabile di catastrofi e sicuro alle terapie salvavita, ai servizi per la salu- Il Quadro d’azione di Sendai invita ad adottare po- te riproduttiva e a quanto necessario per proteggere litiche e programmi di tutela sociale che rispondano donne e ragazze adolescenti da decessi che possono alle esigenze delle persone maggiormente vulnerabili. essere prevenuti, specie quelli dovuti a complicazioni Tali interventi possono mirare a prevenire o ri- del parto o a gravidanze indesiderate. La qualità dei solvere la malnutrizione cronica, assicurare l’accesso servizi per la salute materna e i tassi di mortalità ma- ai documenti di identità, garantire il diritto delle terna sono indicatori della qualità, del funzionamen- donne all’eredità, impedire i matrimoni precoci. to e dell’inclusività complessivi del sistema sanitario. Un sistema di tutela sociale che sia il più inclusivo

84 capitolo 4 Rafforzare la resilienza e colmare il divario tra assistenza umanitaria e sviluppo ed esteso possibile è indispensabile per proteggere siderate e infezioni sessualmente trasmissibili, come le famiglie più povere e i bambini da condizioni di l’HIV. Le giovanissime, la fascia di età 10-14 anni, estrema privazione e per offrire l’opportunità di mi- le adolescenti incinte e le emarginate corrono rischi gliorare il proprio tenore di vita e di avviare attività maggiori e hanno più bisogno di interventi mirati produttive per uomini e donne. (UNFPA and Save the Children, 2009). Le ragazze Dato che la maggior parte dei paesi che presen- vittime di violenza di genere sono spesso afflitte per tano i tassi più elevati di matrimoni precoci sono tutta la vita da problemi psicologici e fisici, nonché considerati Stati fragili o ad alto rischio di calamità dalla riprovazione sociale (DFID, 2013). Le linee- naturali, gli sforzi attualmente in corso per protegge- guida dell’Inter-Agency Standing Committee sotto- re le ragazze da tale fenomeno e dalla violenza di ge- lineano la necessità di integrare gli interventi sulla nere – continuare a frequentare la scuola, fornire un violenza di genere negli aiuti umanitari, in quanto sostegno economico mirato alle famiglie, garantire azione essenziale per la costruzione della resilienza un’educazione sessuale completa e altre misure anco- (IASC, 2015). Le azioni per costruire quest’ultima ra – vanno rafforzati per garantirne la prosecuzione devono prevenire la violenza e reagire contro di essa anche in caso di emergenza o di eventi traumatici lavorando a livello locale, istituzionale e nazionale per (Plan International, 2013). rendere efficaci leggi, politiche e programmi, nonché Rafforzare le misure per combattere il traffico di consentire alle vittime e a chi è più a rischio di accede- esseri umani a scopo di sfruttamento è fondamen- re ai servizi di assistenza e di sostegno. Non affrontare tale per costruire la resilienza delle comunità e dei il problema della violenza di genere, prima di una cri- paesi che fronteggiano comportamenti predatori si o nelle sue fasi iniziali, significa non gettare le basi finalizzati allo sfruttamento, che spesso prendono per garantire la resilienza e la salute delle donne nel di mira bambini e ragazze adolescenti, subito dopo medio e nel lungo periodo, ostacolando la ricostru- una catastrofe. L’Organizzazione internazionale per zione della vita e quella dei mezzi di sostentamento la migrazione (OIM), invoca l’adozione e l’attua- per i singoli, le famiglie e le comunità d’appartenenza zione di leggi nazionali per contrastare il traffico (International Rescue Committee, 2012). di esseri umani. Le misure in questa direzione do- vrebbero essere integrate nella strategia nazionale Educare le ragazze per ridurre la (OIM 2015) di preparazione e pianificazione degli vulnerabilità interventi d'urgenza e contribuire inoltre a rispettare Molti studi dimostrano che l’istruzione femminile l’impegno, assunto con gli Obiettivi per lo sviluppo è uno degli investimenti più efficaci che uno stato sostenibile, di abolire il traffico di esseri umani. possa mettere in atto per far uscire le famiglie dalla povertà e preparare un futuro migliore. Le ragazze Le misure per combattere la violenza di istruite, crescendo, diventano madri che tendono ad genere sono necessarie prima, durante e avere figli più sani e istruiti. I dati recenti indicano dopo un’emergenza un’altra ragione importante per istruire le ragazze: Nelle situazioni di post-conflitto, gli adolescenti, l’empowerment delle donne generato da un miglior soprattutto le ragazze, sono ancora più soggetti al livello di istruzione riduce la loro vulnerabilità agli pericolo di abusi, sfruttamento e comportamenti a incidenti fatali o con conseguenze gravissime, nel rischio, situazioni che li rendono più vulnerabili all’i- caso di catastrofi naturali legate ai fenomeni climati- nizio prematuro di attività sessuale, gravidanze inde- ci (Save the Children, 2014). Frequentare la scuola

lo stato della popolazione nel mondo 2015 85 conferisce spesso un essenziale senso di normalità, ol- senziali dopo un evento catastrofico, aiutando nelle tre informazioni e servizi salvavita. Altrettanto impor- attività di evacuazione e di ripresa (Peek, 2008), tante è il fatto che garantire un buon livello educativo nella rimozione delle macerie, nella condivisione alle generazioni future è vitale per superare i conflitti, e diffusione di notizie e informazioni, nella distri- dare impulso alla ripresa, assicurare lo sviluppo e la buzione del cibo, nelle attività di insegnamento e sicurezza futuri (Global Coalition to Protect Educa- custodia per i minori. La significativa partecipa- tion from Attack, 2015). L’istruzione in tema di ses- zione dei giovani è vitale per la localizzazione de- sualità, salute e diritti sessuali e riproduttivi è per gli gli aiuti umanitari per garantire miglior efficacia adolescenti, maschi e femmine, un elemento cruciale e resilienza. Sono importanti alleati nella proget- dell’accesso completo all’istruzione stessa. Anche l’in- tazione e attuazione delle azioni di preparazione formazione specifica sulle catastrofi è essenziale per e di reazione a una crisi (UNFPA and Women’s promuovere la resilienza: le/i giovani non informati Refugee Commission, 2015; Osotimehin, 2015). su comportamenti da tenere in caso di calamità, si- Quando ai giovani, adolescenti compresi, si offre tuazioni di allerta e allarme, modalità di evacuazione empowerment e sostegno, possono contribuire a ri- e altri comportamenti protettivi sono maggiormente durre la povertà intergenerazionale e a costruire un a rischio di morire o restare gravemente feriti in caso dividendo demografico per una crescita economica di disastri naturali (Wisner, 2006). Anche altre misu- inclusiva e duratura. In altri termini, molti paesi, re legali e politiche più generali, per esempio quelle tra cui diversi attualmente in situazioni di emer- volte a prevenire l'occupazione delle scuole da parte genza, possono trarre vantaggio dalla transizione di dei gruppi armati durante un conflitto, possono con- tantissimi giovani verso l’età produttiva. Cogliere e tribuire alla costruzione della resilienza (Global Coali- massimizzare il dividendo demografico può inne- tion to Protect Education from Attack, 2015). scare proprio quel processo di rapido sviluppo di cui hanno bisogno i paesi colpiti da un’emergenza Impegnare le donne, i giovani, le minoranze per potersi riprendere e progredire. etniche nella costruzione di basi solide per la resilienza La resilienza nel processo dello sviluppo Impegnare una vasta gamma di comunità e di atto- umanitario ri nella costruzione della resilienza produce una base Per costruire la resilienza occorre una collaborazio- più solida per assicurare esiti positivi. Tale impegno ne costante tra attori umanitari e per lo sviluppo. dovrebbe includere minoranze etniche, donne, ado- Dato che il 43 per cento dei poveri del mondo vive lescenti e giovani, persone con disabilità, anziani. La oggi negli Stati fragili (OCSE, 2015) e che i paesi maggior parte delle leggi sulla riduzione del rischio più esposti al rischio di catastrofi ed eventi trauma- di catastrofi contiene l’esortazione a coinvolgere le tici ricevono livelli inferiori di aiuti ufficiali proca- donne e i gruppi vulnerabili, spesso però si tratta di pite per lo sviluppo (OCSE 2015), è più vitale che generiche dichiarazioni di intenti, prive di specifici mai costruire un ponte tra tali attori. Indispensa- meccanismi per la loro attuazione (UNISDR, 2015). bile anche per garantire che gli investimenti verso In molti casi, le/i giovani vengono ignorati dalle mi- i nuovi Obiettivi per lo sviluppo sostenibile non sure per la riduzione del rischio e per la costruzione trascurino la riduzione del rischio di catastrofi, la della resilienza. Ma proprio coloro che vengono esclu- risposta alle emergenze e il passaggio dalla ripresa si dai processi pre-emergenza spesso svolgono ruoli es- allo sviluppo sostenibile.

86 capitolo 4 Rafforzare la resilienza e colmare il divario tra assistenza umanitaria e sviluppo Molti paesi hanno avviato riforme istituzionali in- Popolazione media con meno di 20 tegrando i finanziamenti per la riduzione del rischio anni, in percentuale della popolazione di catastrofi in un più ampio approccio strategico totale, negli Stati fragili rispetto alla gestione del rischio stesso (UNISDR, 2015). agli altri paesi in via di sviluppo, 2015 Sempre più spesso i ministeri delle finanze assumo- Fragili Altri in via di sviluppo no la guida nello sviluppo di progetti di assicurazio- ne e credito a livello nazionale e di macro-regioni, i 50% governi mettono a punto nuovi accordi istituzionali, come le commissioni per la prevenzione dei rischi, 40% a cui partecipano oltre ai ministeri interessati anche responsabili delle assicurazioni e agenzie per la ge- 30% stione di emergenze e calamità (UNISDR, 2015). 20% La salute sessuale e riproduttiva, strada maestra per la riduzione della povertà 10% e l’attenuazione del rischio Percentuale della popolazione totale entro i 19 anni 0% Una quota sempre più importante dei servizi per 2015 2030 la salute sessuale e riproduttiva, finanziati dalla Anno comunità internazionale, si distribuisce oggi nelle (OECD, 2015) emergenze umanitarie. Raggiungere gli obiettivi del Programma d’azione della Conferenza del Cairo si- una variabile di importanza cruciale nell’equazione gnifica erogare servizi e informazioni e tutelare dirit- della resilienza. La salute sessuale e riproduttiva è ti durante un conflitto, esodi di intere popolazioni, un diritto umano ed è anche un fattore chiave per epidemie o all’indomani di una calamità naturale o conseguire uno sviluppo sostenibile. Quanto più un di una catastrofe collegata ai cambiamenti climatici. paese riesce a ridurre la povertà e la privazione so- Proteggere la salute e i diritti sessuali e riprodutti- ciale, tanto più resiliente diventa e tante maggiori vi di donne e ragazze nelle emergenze è un dovere probabilità ha di resistere e riprendersi da una crisi, essenziale che concerne i diritti umani, ma diventa pagando meno in costi umani, economici e sociali. complicato, costoso e insostenibile in assenza della Rispondere a un’emergenza costa sempre molto di giusta preparazione e di misure per costruire la re- più che investire nella preparazione e nell’attenua- silienza. zione del rischio. Occorre quindi intraprendere nuovi passi per af- Il Quadro di Sendai, approvato all’inizio di frontare le cause alla base delle crisi stesse, specie lo quest’anno, ha quattro priorità: riconoscere il rischio sviluppo insufficiente e la disuguaglianza, promuo- di disastri; rafforzare la governance per gestirlo; in- vendo la resilienza di paesi, ambienti, comunità lo- vestire nella riduzione del rischio per costruire la cali e singoli individui per attenuare le conseguenze resilienza; potenziare la preparazione per assicurare di una crisi. La resilienza dipende anche dallo svilup- una risposta efficace e consentire una ripresa, riabi- po e dall’equità con cui si realizzano i progressi eco- litazione e ricostruzione che sia “meglio di prima”. nomici e sociali. Se è scarsa, la vulnerabilità a con- Questo Quadro d’azione è direttamente collegato flitti e disastri si moltiplica. Anche la preparazione è al mandato di UNFPA. Il paragrafo 30 (j) dichiara

lo stato della popolazione nel mondo 2015 87 condizioni di salute e dal potere decisionale di cui godono per stabilire se o quando intraprendere una gravidanza. Molte più vite si potranno salvare se gli organismi che si occupano di aiuti umanitari, sviluppo e salute sessuale e riproduttiva si sosterranno a vicenda lavo- rando in modo più sinergico. Le attività di gestione del rischio e di costruzione della resilienza devono essere simultanee, anziché seguire un approccio line- are di passaggio dall’aiuto umanitario allo sviluppo. La cooperazione tra tutti gli attori, con diverse aree di competenza, può collegare tra loro obiettivi uma- nitari e obiettivi per lo sviluppo. La costruzione della resilienza è un processo cu-

Susila Bora, 19 anni, nel villaggio Saurpani-4 che è stato distrutto dal mulativo che opera contemporaneamente su diversi terremoto di magnitudo 7.8 che ha colpito il Nepal nell’aprile 2015. livelli – mondiale, regionale, nazionale, locale e in- Foto © Panos Pictures/Vlad Sokhin dividuale. Ed è anche un risultato, perché affronta preventivamente l’iniqua distribuzione del rischio che occorre rafforzare, a livello nazionale e locale, la nelle emergenze, sviluppando la capacità istituzio- progettazione e attuazione di politiche inclusive e di nale e le funzioni sistemiche anche oltre le loro basi meccanismi per l’attivazione di reti di protezione so- originarie. La resilienza è centrale anche per quella ciale, coinvolgendo le comunità locali integrate con che UNFPA definisce come la “responsabilità uma- programmi per migliorare il tenore di vita della po- nitaria di proteggere i diritti e affrontare le necessità polazione; assicurare l’accesso ai servizi per la salute specifiche dei giovani, compresi le/gli adolescenti, di di base, compresa la salute materna, neonatale e in- impegnarli, attraverso le loro straordinarie capacità, fantile, la salute sessuale e riproduttiva, la sicurezza di nelle attività umanitarie di preparazione, risposta e avere cibo sufficiente e nutriente, alloggi dignitosi e ripresa (UNFPA and Women’s Refugee Commis- istruzione per tutti, per l’eliminazione della povertà, sion, 2015). trovando soluzioni durature nella fase post-emergen- za, migliorando l’empowerment e aiutando le per- Porre le fondamenta per una duratura sone più colpite dalle catastrofi (UNISDR, 2015a). uguaglianza di genere Investire nella salute sessuale e riproduttiva di Uno studio del 2015, condotto da UN Women, donne e ragazze – prima, durante o dopo una cri- dimostra che la programmazione improntata all’u- si – contribuisce allo sviluppo e risulterà un punto guaglianza di genere nelle emergenze umanitarie si cardine per il conseguimento dei nuovi Obiettivi per ripercuote positivamente sull’impatto degli interven- lo sviluppo sostenibile. Servirà anche a ridurre, in ti e contiene “il potenziale per gettare le basi di una alcune emergenze, il grado di vulnerabilità. conquista duratura dell’uguaglianza di genere” (UN Le donne possono svolgere un ruolo centrale nel- Women, 2015a). Questa visione riconosce che le esi- le fasi di ripresa e riabilitazione dopo un’emergen- genze e le vulnerabilità di donne, uomini, ragazze e za, ma la loro partecipazione dipende in parte dalle ragazzi in una popolazione colpita da un’emergenza

88 capitolo 4 Rafforzare la resilienza e colmare il divario tra assistenza umanitaria e sviluppo sono specifiche e diverse. Secondo questo studio, la di una società (UNFPA, 2010). Gli interventi uma- progettazione in un’ottica di genere, in zone interes- nitari e quelli per lo sviluppo devono essere coerenti, sate da crisi in Kenya, Nepal e nelle Filippine, per rinforzarsi a vicenda, operare con contiguità e basar- esempio, ha avuto conseguenze positive, miglioran- si su una stessa concezione dei risultati comuni nel do l’accessibilità e l’utilizzo dei servizi, potenziando lungo periodo che garantiscono un’efficace gestione l’efficacia dei risultati dell’impegno umanitario e ri- del rischio (Nazioni Unite, 2015b). Donne e gio- ducendo le disuguaglianze di genere. vani devono essere sempre al centro delle attività di Ha inoltre sortito “importanti conseguenze” sulla preparazione a livello locale e del passaggio dalla cri- salute, soprattutto di donne e ragazze, ma anche di si allo sviluppo. Se diritti ed esigenze dei più vulne- tutti i familiari. In Nepal, l’allestimento di strutture rabili non occupano un posto centrale nella piani- per la salute e improntate all’uguaglianza di genere, ficazione, nei programmi e nei finanziamenti per lo le campagne di sensibilizzazione su salute e igiene, sviluppo, non sarà possibile conseguire gli Obiettivi l’incoraggiamento ad utilizzare le strutture sanitarie per lo sviluppo sostenibile entro il 2030. hanno portato “grandi miglioramenti” per la salute materna e infantile e diminuito la mortalità dovuta Dall’aspirazione alla realtà a gravidanza o parto. Per di più, questo tipo di pro- La sfida che i politici devono affrontare nel 2015 e grammazione ha ridotto alcune forme di violenza di oltre consiste nel trasformare in realtà l’aspirazione genere. Le catastrofi naturali concedono alle donne alla resilienza. Servono nuovi modelli di sviluppo l’occasione di sfidare e cambiare la condizione sociale integrato, che prevedano l’impegno per la riduzione imposta dai ruoli di genere, assumendo spesso com- del rischio di catastrofi. In tali modelli potrebbero piti “tradizionalmente maschili”, come la costruzione trovare posto la costruzione di solidi sistemi per la di case e lo scavo dei pozzi. salute di base con servizi integrati per la salute ses- suale e riproduttiva, l’adozione di un approccio mul- L’importanza delle sinergie tisettoriale alla salute delle/degli adolescenti, la dif- Investire nella riduzione del rischio di catastrofi per fusione, attraverso le scuole, di informazioni neces- costruire la resilienza significa effettuare investimen- sarie in caso di emergenza, la sensibilizzazione sugli ti pubblici e privati multisettoriali per affrontare le adattamenti climatici. Inoltre bisognerebbe avere la cause che determinano la sopravvivenza e la ripresa garanzia di un deciso impegno per fare in modo che dopo un disastro, per salvare vite e avere mezzi di so- l’inclusione, la consultazione e l’uguaglianza costitu- stentamento, per prevenire e ridurre la perdita di vite iranno il nucleo centrale dello sviluppo integrato. umane e i danni materiali, per garantire un recupero C’è sempre più bisogno di tali approcci integrati e una ripresa efficaci (UNISDR, 2015a). L’ininter- per gestire il rischio di conflitti e calamità naturali. rotta attività di sviluppo umanitario è essenziale per Se queste ultime possono esasperare o addirittura realizzare un impegno costante nel progresso verso innescare un conflitto, dovrebbero essere prese in la salute e il riconoscimento dei diritti sessuali e ri- esame all’interno di un quadro di riferimento relati- produttivi. Le emergenze umanitarie interrompono, vo a conflitti e ricostruzione di un paese. Per contro, in alcuni casi invertono, le conquiste dello sviluppo. se conflitti e fragilità incrementano la vulnerabilità Gli investimenti per lo sviluppo attenuano le conse- e l’esposizione a disastri naturali, epidemie o care- guenze delle crisi e delle catastrofi naturali e possono stie, andrebbero considerati nell’ottica del rischio di costituire un solido fondamento per la ricostruzione catastrofi.

lo stato della popolazione nel mondo 2015 89 capitolo 5 Nuove indicazioni per i finanziamenti della salute sessuale e riproduttiva nelle emergenze umanitarie

Il numero di persone che hanno bisogno di aiuti umanitari è in crescita, così come l’ammontare dei fondi messi a disposizione da donatori istituzionali, statali, aziendali e individuali. Ma anche il deficit dei finanziamenti è in crescita: se ne deduce che le attuali misure di finanziamento probabilmente non sono sostenibili

Proteggere la salute di madri e adolescenti in Sud Sudan

Sono in media 45 ogni settimana le donne che partoriscono nell’ospedale allestito nel campo per rifugiati di Tierkidi, in Etiopia. Il numero non è sempre stato così alto, spiega la direttrice del centro per la salute, Yonas Zewdu.

Fino a poco tempo fa, la maggior parte delle donne partoriva nel luogo in cui abitava, senza l’aiuto di personale qualificato. Il centro, continua Zewdu, si è servito di personale apposito per raggiungere e visitare le donne a Madre e neonato nel campo di Tierkidi, Etiopia. domicilio, incoraggiarle a presentarsi Foto © UNFPA/A. Haileselassie al centro per l’assistenza prenatale e

90 capitolo 5 Nuove indicazioni per i finanziamenti della salute sessuale e riproduttiva nelle emergenze umanitarie Madri e bambini nell’ospedale da campo di Tierkidi. Foto © UNFPA/A. Haileselassie

convincerle a partorire presso il centro sicuro, suturare le lacerazioni cervicali dei servizi riservati imparano anche dove ci sono due ostetriche che si e vaginali, per la cura delle infezioni a che, a parte i preservativi, gli altri occupano delle partorienti. Una di trasmissione sessuale, oltre a un’ampia contraccettivi si limitano a prevenire queste, Lelisa Bekele, spiega che ogni gamma di metodi contraccettivi. le gravidanze ma non i contagi da volta che una paziente, che ha fatto infezioni sessualmente trasmissibili, almeno una visita prenatale, non si Secondo Peter Lam Gony, come l’HIV. presenta al controllo successivo, il che sovrintende le attività di personale va a verificare che stia bene. sensibilizzazione comunitaria sulla Il centro mette anche gratuitamente a salute sessuale e riproduttiva, sono disposizione i preservativi, attraverso Alle donne incinte che vivono lontano sempre di più le donne che si informano macchinette distributrici installate in dalle strutture sanitarie, UNFPA e scelgono la pianificazione familiare, tutto il campo. A Tierkidi sono ospitati distribuisce kit per un parto igienico, spesso contro la volontà dei partner. circa 52.000 rifugiati provenienti dal che contengono un telo di cotone, “I mariti pensano che, se ricorrono alla Sud Sudan. bisturi, guanti, teli di plastica, fili per il pianificazione familiare, le loro mogli cordone ombelicale e sapone. intendono frequentare altri uomini”, dice Gony. UNFPA rifornisce il centro di kit per le emergenze di salute riproduttiva, Nel campo, un numero crescente compreso tutto quel che occorre – di adolescenti decide di usare la farmaci e materiali – per un parto contraccezione. Quelle che si avvalgono

lo stato della popolazione nel mondo 2015 91 ltre 100 milioni di persone, nel 2015, della comunità internazionale e dei governi inte- hanno avuto bisogno di aiuto umanita- ressati. Oltre a mobilitare le risorse per affrontare le Orio. Nel 2014 erano 88 milioni circa, 78 emergenze nella fase acuta, tutti gli attori interessati milioni nel 2013. Donne e ragazze, dai 15 ai 49 devono anche dedicare maggiore attenzione a inve- anni, rappresentano circa un quarto del totale. Le stimenti a lungo termine che possano affrontare le crisi mondiali si moltiplicano e diventano sempre più cause alla base di molte emergenze, in particolare complesse, lo stesso avviene per le esigenze di salute uno sviluppo insufficiente, e costruire la resilienza sessuale e riproduttiva di donne e ragazze. A causa di singoli, comunità e paesi per attenuarne l’impat- del gran numero e delle dimensioni sempre più estese to. La resilienza dipende in parte dallo sviluppo e delle emergenze nel mondo, la comunità internazio- dall’equità con cui si distribuiscono le risorse eco- nale soddisfa una parte crescente dei bisogni globali nomiche e sociali di una società. Se la resilienza è di salute sessuale e riproduttiva nei contesti umanita- scarsa, la vulnerabilità a conflitti e disastri aumenta. ri. Raggiungere gli obiettivi del Programma d’azione Il grado di preparazione è un’altra variabile cruciale del Cairo su tale tema significa erogare sempre più nell’equazione della resilienza. spesso servizi e informazioni in contesti di conflitto, La salute sessuale e riproduttiva non è soltanto un esodi su larga scala, epidemie, calamità naturali o diritto umano, ma anche una delle chiavi per conse- catastrofi collegate ai cambiamenti climatici. guire uno sviluppo sostenibile. Quanto più si svilup- Proteggere la salute e i diritti sessuali e riproduttivi pa un paese, tanto più diventa resiliente e tante più di donne e ragazze in un contesto di emergenza è probabilità ha di resistere o di riprendersi dopo una essenziale ed è questione di tutela dei diritti umani. crisi, pagando un prezzo meno elevato. La risposta a Ma può essere complesso e non sostenibile se non un’emergenza è sempre più costosa delle attività di si modifica il modo in cui gli aiuti umanitari sono preparazione e attenuazione del rischio. All’inizio di erogati e finanziati. Sta emergendo la necessità im- quest’anno, la comunità internazionale ha approva- perativa di un cambiamento a lungo termine negli to a Sendai, in Giappone, un Quadro d’azione per la approcci e nei finanziamenti umanitari da parte riduzione del rischio di catastrofi. Parte di questo si

CONTRIBUTI Studenti in una tenda, la scuola di Damsijhang, in Nepal, è stata distrutta dal terremoto. Nel 2014, anno segnato da molte emergenze Foto © Panos Pictures/Brian Sokol su larga scala, i contributi hanno raggiunto nuove cifre, con un totale di 24,5 miliardi di dollari che corrisponde a un incremento del 19,5% rispetto al record precedente, ovvero i 20,5 miliardi di dollari del 2013. È il terzo anno consecutivo che gli aiuti umanitari internazionali crescono in misura sostanziale. $24.5 $20.5 miliardi miliardi 19.5% Aumento

2013 2014

92 capitolo 5 Nuove indicazioni per i finanziamenti della salute sessuale e riproduttiva nelle emergenze umanitarie collega direttamente al mandato UNFPA, in quanto umanitarie. Per avere soluzioni sostenibili, occorre cita la necessità di incrementare la progettazione e oggi trovare nuovi donatori, avviare partnership con l’attuazione di politiche inclusive e di meccanismi di il settore privato e provare altre strategie innovative. sicurezza sociale, anche attraverso il coinvolgimento della società civile a livello locale, integrandoli con L’assistenza umanitaria internazionale ha programmi per il miglioramento del tenore di vita totalizzato 24,5 miliardi di dollari nel 2014 e per l’accesso ai servizi di salute di base compresi In tutto il mondo l’assistenza umanitaria internazio- salute materna, neonatale e infantile, salute sessuale nale ha totalizzato una media annuale di sovvenzioni e riproduttiva, sicurezza alimentare e nutrizione, al- di 19,8 miliardi di dollari, nel periodo tra il 2009 e loggi e istruzione. Tutto questo volto all’eliminazio- il 2014 (Development Initiatives, 2015). Nel 2014, ne della povertà, trovare soluzioni durevoli nella fase tuttavia, anno segnato da molteplici emergenze su post-catastrofe e garantire empowerment e aiuti alle larga scala, i contributi hanno toccato livelli record, persone maggiormente colpite dai disastri. totalizzando 24,5 miliardi: un aumento del 19,5 per In questo stesso anno, una dichiarazione degli cento rispetto al record dell’anno precedente, di 20,5 esperti riunitisi ad Abu Dhabi, ha esortato a concen- miliardi. È il terzo anno consecutivo che l’aiuto uma- trarsi più strategicamente sulla salute riproduttiva, nitario internazionale cresce in misura significativa. sulla salute e sul benessere di madri, neonati, bambi- I principali donatori – governi e istituzioni – han- ni e adolescenti all’interno di un “continuum” uma- no risposto alle crisi umanitarie su larga scala versan- nitario e di sviluppo, per potenziare e rendere sempre do, nel 2014, un totale di 18,7 miliardi di dollari. più resilienti i sistemi sanitari a livello nazionale e Circa il 90 per cento, 16,8 miliardi, è arrivato dai regionale, affinché aumentino le probabilità di poter 29 Stati membri dell’OCSE-DAC (OCSE-DAC, usufruire di servizi di qualità anche nelle situazioni di 2014b; UNFTS, 2015). Questi stessi paesi hanno crisi e nel contesto di catastrofi naturali o di conflitti. versato nell’ultimo decennio il 94 per cento dell’aiu- to umanitario internazionale da parte dei governi. I Domanda record di finanziamenti umanitari soli Stati Uniti hanno finanziato, nel 2014, circa il 32 Conflitti e catastrofi naturali, compresi gli eventi cli- per cento di tutti gli aiuti umanitari internazionali. matici estremi, insieme ad altre crisi protratte e alla Sempre nel 2014 l’Arabia Saudita e gli Emirati povertà estrema, hanno portato, tutti insieme, al Arabi Uniti sono entrati tra i 20 principali dona- maggior numero di persone costrette ad allontanarsi tori per gli aiuti umanitari. I contributi degli Stati dalle proprie comunità o dal proprio paese, dalla Se- arabi sono cresciuti del 120 per cento, tra il 2013 e conda guerra mondiale ad oggi. Questo ha portato le il 2014, passando da 764 milioni di dollari a 1,7 mi- richieste di finanziamenti internazionali a scopo uma- liardi, soprattutto per rispondere alle crisi irachena e nitario a livelli record (Kim et al., 2015; Bond for In- siriana. La maggior parte dei fondi arriva da Kuwait, ternational Development, 2015). Anche il fabbisogno Qatar, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. Anche di fondi di UNFPA per sostenere le azioni umanitarie i contributi della Turchia sono aumentati in misura nel campo della salute e dei diritti riproduttivi è il più considerevole: l’allocazione di 1,6 miliardi per i rifu- ingente di sempre, ed è passato dai circa 78 milioni di giati siriani ne fa uno dei principali donatori per la dollari del 2006 ai circa 175 milioni del 2014. crisi in Siria (Start Network, 2014). La sfida di oggi consiste nel rispondere alle vaste e I donatori dell’Est asiatico hanno incrementato i sfaccettate esigenze di tante persone colpite da crisi finanziamenti dell’11 per cento nel biennio 2013-

lo stato della popolazione nel mondo 2015 93 2014. In testa c’è il Giappone con 882 milioni di Le persone della diaspora forniscono aiuti tramite dollari, seguito da Repubblica di Corea e Cina, ri- il trasferimento delle rimesse. Anche le organizzazio- spettivamente con 81,7 e 53,7 milioni. Sono in au- ni religiose, che a volte intervengono al di fuori del si- mento anche i contributi delle economie nazionali stema umanitario, hanno prestato aiuto. Le organiz- emergenti come il Brasile, per esempio, che è pas- zazioni religiose svolgono un ruolo chiave nei finan- sato dai 2,6 milioni del 2005 ai 14,9 del 2014. La ziamenti umanitari, a cui concorrono per il 16 per Sierra Leone ha offerto 17,2 milioni di dollari dal cento di tutti gli aiuti incanalati attraverso le Ong. proprio bilancio nazionale per rispondere all’emer- genza Ebola. Gli appelli consolidati del sistema Nazioni Unite Altre fonti di finanziamenti umanitari Gli appelli consolidati delle Nazioni Unite si ba- Anche il settore privato e la società civile sono im- sano sulla valutazione dei bisogni e sugli inter- portanti fonti di aiuto umanitario, erogato soprat- venti previsti dalle agenzie delle Nazioni Unite e tutto attraverso le Ong. Questo eterogeneo gruppo dalle Ong internazionali che agiscono in determi- di donatori, che comprende singoli individui, fidu- nati paesi o che rispondono a specifiche emergen- ciarie, fondazioni e imprese, ha finanziato circa il 27 ze. Nel 2014, le Nazioni Unite hanno richiesto la per cento degli aiuti umanitari tra il 2009 e il 2013 somma senza precedenti di 19,5 miliardi di dol- (Stoianova, 2013; Gingerich and Cohen, 2015; lari mediante 31 appelli. A questo totale comples- Development Initiatives, 2015). I donatori privati sivo i donatori hanno contribuito per 12 miliardi, nel loro insieme sono stati la principale fonte di lasciando un gap senza precedenti di 7,5 miliardi, finanziamento degli interventi per il tifone Haiyan ovvero il 38 per cento del fabbisogno. nel 2013 e la terza per l’epidemia di Ebola del 2014 I fondi “comuni” gestiti dalle Nazioni Uni- (Stoianova, 2013; Development Initiatives, 2015). te, come il Central Emergency Response Fund

LA RISPOSTA UMANITARIA INTERNAZIONALE 2009–2014

Privati Governi e istituzioni dell’Unione Euorpea

30

25

5.8 20 5.4 6.1 5.7 15 3.5 5.0

10

Miliardi di dollari 18.7 15.1 12.9 14.0 13.9 12.8 5

0 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Anno (Development Initiatives, 2015)

94 capitolo 5 Nuove indicazioni per i finanziamenti della salute sessuale e riproduttiva nelle emergenze umanitarie (CERF), consistono di risorse non allocate per rispondere alle urgenze. Nel 2014, il CERF ha IL DANNO ECONOMICO destinato 290 milioni di dollari per progetti di intervento immediato e 170 milioni per progetti Nel 2013 si calcola che tra conseguenze dirette (danni a infrastrutture, abitazioni e raccolti) e indirette con finanziamenti insufficienti. Inoltre i Country- (diminuzioni del reddito, mancata produzione, Based Pooled Funds, finanziati dai contribuiti di destabilizzazione del mercato, disoccupazione) le governi e privati, hanno allocato un totale di 386 catastrofi naturali siano costate, nell’insieme, circa milioni di dollari distribuiti su 19 paesi. I contri- 118,6 miliardi di dollari (UNOCHA, 2014). buti dei donatori consorziati nel 2014 sono arri- Nel 2014 i danni economici derivanti solo da vati soprattutto da Danimarca, Germania, Paesi precipitazioni torrenziali, tempeste, inondazioni e Bassi, Norvegia, Qatar, Svezia e Regno Unito. temperature invernali esageratamente basse hanno prodotto una perdita stimata intorno ai 110 miliardi Cresce il deficit dei finanziamenti (UNISDR, 2014). Dal 2000 a oggi i danni economici I soli aiuti umanitari internazionali non sono riusciti dovuti alle catastrofi sono stati stimati in 2.500 miliardi di dollari (UNISDR, 2014). a tenere il passo con le esigenze crescenti e l’aumen- tata complessità delle odierne emergenze, per non I disastri naturali che comportano costi multi-miliardari parlare dei fattori che ne sono alla base come instabi- sono sempre più diffusi. Le statistiche mondiali sui lità, povertà e vulnerabilità (Gingerich and Cohen, danni economici dovuti a guerre e altre emergenze 2015; Development Initiatives, 2015). Negli ultimi prolungate sono più difficili da accertare. Le emergenze umanitarie complesse e croniche si verificano di solito 10 anni, i contributi in risposta agli appelli umani- in situazioni estremamente insicure e la povertà è tari internazionali sono cresciuti del 300 per cento endemica, dove lo stato e le istituzioni statali sono (Bond for International Development, 2015). Nello venuti meno o sono in procinto di crollare, e le stesso periodo, tuttavia, il gap dei finanziamenti si infrastrutture sono devastate o distrutte. va allargando (Development Initiatives, 2015). Il divario tra domanda e offerta è ulteriormente esa- cerbato dalla scarsità delle risorse e delle capacità nei (Inomata, 2012). L’ampliarsi del gap ci dice che gli at- luoghi più vulnerabili alle crisi, specie nei contesti tuali schemi di finanziamento per le azioni umanitarie interessati da un conflitto, dove gli interventi nazio- sono probabilmente insostenibili. nali sono limitati o inesistenti. Inoltre le pressioni sul sistema sono destinate a intensificarsi nei prossi- Un’iniqua distribuzione dei fondi mi anni per effetto dei cambiamenti climatici, delle Alcuni paesi e alcune emergenze hanno dovuto af- vulnerabilità correlate con l’urbanizzazione, delle frontare, nel 2014, un deficit nei finanziamenti necessità degli Stati fragili o coinvolti in una guerra. maggiore di altri. Gli appelli umanitari meno am- Dei 20 paesi che nell’ultimo decennio hanno rice- biziosi tendono a colmare una percentuale inferiore vuto la maggioranza dei finanziamenti umanitari dei bisogni. Con l’eccezione della crisi ucraina, di internazionali, molti sono stati coinvolti in qualche alta risonanza, tutte sono state finanziate per meno conflitto, la maggior parte è estremamente vulne- del 50 per cento. Per contro, gli interventi in Sud rabile agli effetti dei cambiamenti climatici e ha Sudan, in Iraq e per l’epidemia di Ebola, il cui costo scarse capacità di adattarvisi, prepararvisi o gestirne ha superato, in ciascuno dei casi, il miliardo di dol- le conseguenze. Tutti sono considerati Stati fragili lari, sono stati finanziati rispettivamente per il 90,

lo stato della popolazione nel mondo 2015 95 FINANZIAMENTI E BISOGNI INSODDISFATTI: GLI APPELLI COORDINATI DELLE NAZIONI UNITE 2005 to 2014

Bisogni insoddisfatti Finanziamenti

25

20

7.5 15

4.7 10 4.9

Miliardi di dollari 2.8 4.3 3.6 2.3 12.0 5 2.0 2.0 1.6 8.5 7.1 8.0 5.7 5.8 6.2 4.0 3.9 4.0 0 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Anno (Development Initiatives, 2015)

75 e 81 per cento (Gingerich and Cohen, 2015). Il Quadro d’azione di Sendai dimostra la crescen- Sono relativamente pochi gli aiuti umanitari erogati te consapevolezza dell’importanza di investire nella direttamente agli attori nazionali e locali dei paesi prevenzione e nella preparazione alle calamità natu- colpiti da un’emergenza. Tra il 2007 e il 2013 tali rali. Nell’ultimo decennio i finanziamenti umanitari attori hanno ricevuto meno del 2 per cento del tota- hanno subito un’evoluzione. Ma il grosso dei finan- le annuo dell’assistenza umanitaria (Gingerich and ziamenti continua a essere erogato per rispondere alle Cohen, 2015). emergenze che si protraggono anziché a prevenzione e preparazione (Inomata, 2012). Quote minori di fondi destinate alla prevenzione e a una rapida ricostruzione I finanziamenti per la salute sessuale I finanziamenti umanitari sono diretti soprattutto e riproduttiva sono una piccola quota agli interventi di risposta alle crisi, relativamente del totale poco è allocato per la prevenzione e la preparazio- I fondi per la salute sessuale e riproduttiva nelle ne. Circa il 60% degli aiuti umanitari è destinato ai emergenze umanitarie sono relativamente pochi, sia primi soccorsi d’emergenza, il 35% a ricostruzione e come ammontare sia come percentuale di tutte le ri- recupero e solo il 5% alla preparazione e attenuazio- sorse umanitarie. ne delle conseguenze delle catastrofi. Negli ultimi 5 Benché le richieste di sovvenzioni e di finanzia- anni i principali donatori hanno allocato dal 3 al 6 menti incondizionati allocati per la salute riprodutti- per cento di tutta la spesa umanitaria alla riduzione va negli appelli umanitari siano aumentate dal 2002 del rischio e delle conseguenze di un disastro (Gin- in poi, solo il 43 per cento delle necessità sono state gerich and Cohen, 2015). soddisfatte tra il 2002 e il 2013, a fronte del 68 per

96 capitolo 5 Nuove indicazioni per i finanziamenti della salute sessuale e riproduttiva nelle emergenze umanitarie NECESSITÀ DI FINANZIAMENTO RISPETTO AI FINANZIAMENTI RICEVUTI, PER DESTINAZIONE, 2014

43%

$5.5bn 14% 34% 86% $24m 57% $4.4bn Sicurezza 56% 44% Multi-settoriali $42m 66% Lotta contro le mine Cibo 49% 65% 35% Salute $2.0bn $518m Istruzione

51%

56% 44% Alloggi e forniture $606m Agricoltura 26% non alimentari

$1.8bn Servizi di coordinamento 25% e di supporto Acqua e impianti igienici 74% $653m Ripresa economica e infrastrutture 48% 75% Protezione $987m 29% 47% $699m 52% $753m 71%

53% LEGENDA

Richiesta Ammontare Richiesta necessario insoddisfatta $ soddisfatta

(Development Initiatives, 2015)

lo stato della popolazione nel mondo 2015 97 molto bassa, appena lo 0,5% nel 2014 (Development Initiatives, 2015). SecondoTanabe et al. (2015) il 57% di tutti gli ap- pelli di finanziamento per gli aiuti umanitari “mirati alle questioni di genere” tra il 2002 e il 2013 conteneva specifiche proposte per la salute materna e infantile. Circa il 46% comprendeva richieste di finanziamento per affrontare la violenza sessuale e di genere, il 38% riguardava la lotta alle infezioni da HIV e altre malattie trasmesse sessualmente, il 27% era destinato alla salute riproduttiva in generale e circa il 15% alla pianifica- zione familiare. Nello stesso periodo, le proposte che contenevano tutti le componenti di un pacchetto mi- nimo iniziale di servizi, o MISP, per la salute riprodut- tiva nei contesti di crisi sono aumentate di circa il 40%

Il Centro per la salute della famiglia a Sweileh, Giordania. (Chynoweth, 2015). Foto © UNFPA/Salah Malkawi C’è una notevole mancanza di attenzione verso la salute riproduttiva degli adolescenti in termini di cento per l’insieme del settore umanitario (Tanabe et sovvenzioni,accessibilità dei servizi, elaborazione e va- al., 2015). lutazione dei programmi (Women’s Refugee Commis- Delle 11.347 proposte di sovvenzionamento sion, 2014). Dal 2009 a oggi, le proposte per la salute e presentate alla comunità internazionale dei dona- i diritti sessuali e riproduttivi delle adolescenti, lanciate tori per sostenere la salute e la protezione in 345 attraverso appelli “flash” e consolidati delle Nazioni emergenze verificatesi tra il 2002 e il 2013, 3.912 Unite, hanno rappresentato annualmente meno del (il 34.5%) erano attinenti alla salute riproduttiva 3,5% di tutte le proposte relative alla salute in generale; (Tanabe et al., 2015). Il numero di proposte che nel 68% dei casi non hanno ricevuto sovvenzioni (Wo- contenevano specifiche azioni relative alla salute ri- men’s Refugee Commission, 2014). produttiva è aumentato in media del 22 per cento Oltre la metà dei rifugiati, sfollati interni e richieden- l’anno, mentre la percentuale di appelli dal settore ti asilo sono donne e ragazze, con specifiche esigenze salute e protezione, contenenti attività per la salute di accesso ai servizi essenziali per la salute riprodutti- riproduttiva,è aumentata, in media, solo di un 10 va. La condizione di sfollata o rifugiata moltiplica la per cento annuo. necessità di tali servizi. La loro mancanza e quella di Negli ultimi anni la comunità dei donatori ha in- interventi salvavita, come l’assistenza ostetrica, produce crementato il sostegno ai servizi per la violenza ses- un aumento delle gravidanze indesiderate e degli aborti suale e di genere, soprattutto nei contesti di conflitto: a rischio, nonché della morbilità e mortalità in conse- i contributi sono più che raddoppiati, da 50 milioni guenza di violenze di genere e di complicazioni della di dollari nel 2012 a 107 milioni nel 2014. Tuttavia, gravidanza (International Rescue Committee, 2012). malgrado l’aumento dei finanziamenti per affrontare questo problema nelle emergenze umanitarie, rispet- Un’ottica nuova sui finanziamenti umanitari to al totale degli aiuti umanitari, la percentuale resta La necessità di interventi umanitari cresce di giorno

98 capitolo 5 Nuove indicazioni per i finanziamenti della salute sessuale e riproduttiva nelle emergenze umanitarie in giorno: il protrarsi dei conflitti costringe un Un cambiamento fondamentale nel numero senza precedenti di persone a lasciare le modello del sistema umanitario proprie case per anni, a volte per decenni; la scar- Come tutti i finanziamenti umanitari, anche sità delle risorse idriche, l’insicurezza alimentare e quelli destinati alla salute sessuale e riproduttiva le condizioni climatiche estreme producono con- non sono riusciti finora a tenere il passo con una seguenze sempre più gravi sulla vita della gente, domanda in rapida crescita. Persistono gravi defi- soprattutto su quella dei poveri nelle aree urbane cit nei finanziamenti umanitari – per gli interven- a maggiore densità abitativa. ti umanitari in generale e per la salute sessuale e Aumentando la necessità, si fa ancora più ur- riproduttiva in particolare – il che induce a ritene- gente l’imperativo di sostenere donne e ragazze e re che l’attuale sistema non sarà probabilmente in di soddisfare le loro esigenze di salute sessuale e ri- grado di rispondere ai bisogni nei prossimi anni. produttiva, considerate in passato dalla comunità Sono necessari approcci innovativi ai finanzia- internazionale come secondarie rispetto ai bisogni menti e, in generale, occorre rinnovare comples- di base: acqua, cibo, riparo. sivamente l’approccio agli interventi umanitari. Negli ultimi anni si è andata affermando una Il gruppo indipendente Future Humanitarian nuova consapevolezza dell’importanza cruciale Financing (FHF) è tra i consulenti dell’Inter- di tutelare la salute sessuale e riproduttiva nelle Agency Standing Committee delle Nazioni Uni- crisi umanitarie e si è capito che il conseguimen- te, un organismo di coordinamento con nove to degli obiettivi umanitari in altri settori, come membri a pieno titolo, tra cui UNFPA. Il rappor- l’educazione, la sicurezza alimentare e la soprav- to FHF per il 2015, “Looking Beyond the Crisis”, vivenza infantile, dipende in parte dall’autonomia raccomanda numerosi e importanti cambiamenti e dai mezzi che donne e ragazze hanno per poter nel finanziamento e nella realizzazione degli in- stabilire se, quando o a che distanza iniziare una terventi umanitari, a partire da un “cambiamento gravidanza, se e quando sposarsi, come protegger- fondamentale del modello di business umani- si dalle infezioni trasmesse per via sessuale, come tario” che passi da “una cultura e un insieme di l’HIV. prassi che tendono alla compartimentazione, alla Sta emergendo anche la convinzione che la sa- reattività e alla competizione, verso prevenzione, lute e i diritti sessuali e riproduttivi sono fonda- trasparenza, ricerca e sperimentazione, nonché mentali nella preparazione e nella riduzione del collaborazione strategica”. rischio di catastrofi, nonché nelle fasi di ripresa, ricostruzione e resilienza. Ovunque, ma soprat- Un’agenda globale radicalmente tutto nei paesi più poveri, donne e ragazze sono nuova per rispondere alle esigenze di molto più svantaggiate, anche nelle situazioni più finanziamenti umanitari stabili. Hanno minori possibilità di usufruire di Secondo l’FHF, gli attori umanitari non devo- servizi e opportunità, meno potere economico, no concentrarsi solo sulla risposta alle esigenze minori probabilità di esercitare i propri diritti e presenti, ma devono anche lavorare per costrui- devono affrontare gli ulteriori rischi per la salute re un futuro in cui, laddove possibile, la risposta legati alla gravidanza e al parto. Quando si verifica umanitaria internazionale non sia più necessaria una catastrofe o esplode un conflitto, queste disu- o eccezionale, e la maggior parte delle necessità guaglianze si moltiplicano e si esasperano. trovi risposta da parte degli attori locali. Questo

lo stato della popolazione nel mondo 2015 99 spostamento esige una “visione a lungo termine e gendo anche ai budget per gli aiuti umanitari e per alleanze strategiche con una vasta gamma di attori lo sviluppo, nonché da finanziamenti di base non in grado di effettuare cambiamenti innovativi, fo- preventivamente allocati e finanziamenti flessibili calizzati sulla vulnerabilità e la gestione del rischio”. per appelli pluriennali, allo scopo di eliminare la di- Inoltre serve una “agenda mondiale radicalmente visione tra finanziamenti umanitari e finanziamenti nuova”, capace di rispondere alle sfide finanziarie del per lo sviluppo (Nazioni Unite, 2015c). futuro, coinvolgendo diversi attori a cui sia data la Un’altra sfida importante che ci attende è la na- possibilità di provvedere ai costi associati alla ge- tura a breve termine tipica dei cicli di finanziamenti stione del rischio, adottando un approccio alle si- umanitari delle Nazioni Unite. Secondo il Segretario tuazioni post-emergenza che sia di “responsabilità generale, quest’ottica rende difficile intraprendere condivisa e interesse comune”. una pianificazione umanitaria pluriennale che sia ef- La raccolta di fondi non è più una prerogativa “oc- ficiente e tenga tenga conto del rischio: “raccogliere cidentale”. A gennaio, per esempio, un telethon in fondi su base annuale per crisi prolungate non è ef- favore della Mezzaluna Rossa a Dubai, per i rifugiati ficace dal punto di vista dei costi e non consente alle siriani in fuga da una terribile tempesta di neve, ha agenzie interessate di beneficiare delle potenzialità di raccolto in sei ore 40 milioni di dollari. È probabile efficienza permesse da una pianificazione plurienna- che in futuro organismi e donatori regionali assu- le (Nazioni Unite, 2015c). meranno un ruolo più determinante nel rispondere alle catastrofi che si verificano in luoghi dove c’è una La scarsità di dati ostacola la destinazione forte affinità culturale e geografica con le popolazio- mirata dei fondi per la salute sessuale e ni colpite dalla crisi. riproduttiva Una delle difficoltà nel mobilitare risorse specifica- Collegare sovvenzioni umanitarie e sviluppo mente mirate alla salute sessuale e riproduttiva nei In un rapporto presentato all’Assemblea generale contesti di crisi umanitaria – e per le azioni umanita- delle Nazioni Unite nel 2015, il Segretario generale rie in generale – è la scarsità di dati disaggregati per ha chiesto maggiore prevedibilità nei finanziamen- sesso ed età relativi alla popolazione colpita dalla crisi. ti per gli interventi umanitari e maggiore efficienza Ma scarseggiano anche dati completi e attendibili su della risposta, privilegiando le risorse per le necessità quali e quanti finanziamenti sono destinati ad azioni più urgenti e per consolidare i legami con i finan- in favore della salute sessuale e riproduttiva, nonché ziamenti per lo sviluppo, con l’intento di costruire sulla loro provenienza. Se è vero che esistono alcuni la resilienza delle popolazioni e delle istituzioni più dati sui contributi del settore privato, fondazioni, ec- vulnerabili prima, durante e dopo un’emergenza cetera, le cifre sono però spesso incomplete. Senza un (Nazioni Unite, 2015c). quadro d’insieme dei finanziamenti e delle loro fonti, Il Consiglio economico e sociale delle Nazioni in una qualsiasi situazione di emergenza umanitaria, Unite ha emanato all’inizio dell’anno una risolu- metter a punto risposte coordinate diventa più diffici- zione contenente analoghe raccomandazioni, in- le e sovente si perdono preziose occasioni di sinergia. vitando gli Stati membri, il sistema Nazioni Uni- te, il settore privato e altri organismi interessati, a Verso finanziamenti prevedibili e più attenti garantire sovvenzioni e investimenti adeguati per il alla prevenzione e alla riduzione del rischio rafforzamento della preparazione e resilienza, attin- Negli ultimi dieci anni, il numero delle persone che

100 capitolo 5 Nuove indicazioni per i finanziamenti della salute sessuale e riproduttiva nelle emergenze umanitarie ha avuto bisogno di aiuti umanitari è aumentato e, nonostante siano aumentati anche i finanziamenti a disposizione, è cresciuto il deficit di fondi. La stessa tendenza si verifica negli aiuti umanitari nel settore della salute sessuale e riproduttiva. Allo stesso tempo, il costo per garantire servizi e forniture essenziali per la salute sessuale e riprodutti- va è aumentato, soprattutto perché una percentuale crescente di tali servizi e forniture sono erogati in situazioni di crisi e di emergenza. Gli attuali modelli di finanziamento rischiano quindi di diventare insostenibili ed esigono nuovi approcci non solo alle modalità di finanziamento ma anche all’assistenza umanitaria in generale. Le modalità di finanziamento che consentono una pia- nificazione a lungo termine, abbinate a misure per migliorare la prevedibilità dei finanziamenti stessi e la flessibilità nell’allocazione delle risorse, consenti- rebbero programmazioni più efficaci e meglio mira- te in situazioni in cui occorrono più risorse. Occorre Rifugiati afgani a Shiraz, Iran. inoltre consolidare i sistemi di monitoraggio e ren- Foto © UNHCR/Sebastian Rich dicontazione e migliorare la trasparenza, in modo che i paesi donatori possano dimostrare all’opinione allo sviluppo. Nello stesso tempo, le organizzazio- pubblica che i suoi contributi stanno facendo la dif- ni di aiuto allo sviluppo dovrebbero integrare nei ferenza per la vita delle persone colpite da catastrofi loro programmi attività di preparazione in caso di e conflitti. catastrofi, riduzione del rischio e costruzione della Pur continuando a rispondere alle situazioni di resilienza (United Nations Intergovernmental Com- necessità acuta, la comunità internazionale e i go- mittee of Experts on Sustainable Development Fi- verni stessi dovrebbero investire di più nel rafforza- nancing, 2014). mento delle capacità per aumentare la resilienza, la All’inizio di quest’anno, il Segretario generale del- preparazione in caso di catastrofe e la riduzione del le Nazioni Unite ha indetto un panel di alto livello rischio, con l’obiettivo di ridurre la vulnerabilità ai sui finanziamenti per gli aiuti umanitari, per valuta- conflitti e ai disastri naturali e di accelerare la ripresa re le sfide presenti e future e trovare nuove modalità se e quando questi dovessero verificarsi. per colmare i deficit di finanziamento. Il prossimo Il sistema umanitario internazionale può trovare Summit umanitario mondiale darà ai paesi dona- modelli più adeguati di finanziamento sostenibi- tori, alle organizzazioni internazionali e ai governi, le nel settore dello sviluppo. Gli aiuti d’emergenza l’occasione senza precedenti di ripensare il modo in dovrebbero essere erogati in modo da favorire uno cui si espleta e si finanzia l’azione umanitaria, e di sviluppo a lungo termine, garantire una transizio- allineare gli interventi futuri con gli Obiettivi per lo ne serena dall’aiuto immediato alla ricostruzione e sviluppo sostenibile (Nazioni Unite, 2015c).

lo stato della popolazione nel mondo 2015 101 capitolo 6 Una visione innovativa per la riduzione del rischio, la capacità di reazione e la resilienza

Gli interventi umanitari spesso pongono le fondamenta di uno sviluppo a lungo termine. Uno sviluppo che arreca benefici a tutti, perché a tutti consente di godere dei propri diritti, compresi quelli riproduttivi, e aiuta i singoli, le istituzioni e le comunità a sopravvivere nelle crisi. E può anche accelerare la ripresa.

Nepal: dalla disperazione alla speranza

Quando il terremoto più devastante del secolo ha colpito il Nepal, lo scorso 25 aprile, la vita di Ishwori Dangol è cambiata per sempre. Trent’anni, incinta di sette mesi, la donna ha cercato disperatamente il figlio di sette anni che stava giocando a casa dei vicini, nel villaggio di Betrawati, nella provincia di Nuwakot.

Purtroppo il suo bambino era tra i quasi 9000 che quel giorno hanno perso la vita. Distrutta dal dolore, Ishwori era anche preoccupata per la salute del feto e sgomenta all’idea di dover partorire da sola Ishwori Dangol. Foto © UNFPA/Santosh Chhetri

102 capitolo 6 Una visione innovativa per la ridu zione del rischio, la capacità di reazione e la resilienza Ishwori Dangol (al centro). Foto © UNFPA/Santosh Chhetri

visto che il terremoto, di magnitudo Solo nei primi tre giorni di attività, Il dottor Suman Panta, il medico del 7.8, aveva danneggiato o distrutto il 70 il campo ha fornito informazioni e campo che ha visitato Ishwori, le ha per cento dei centri di maternità nelle servizi a Ishwori e a oltre 400 donne. spiegato che il feto aveva assunto una 14 province più colpite, tra cui Nuwakot. UNFPA ha sostenuto e finanziato 109 posizione anomala. Perciò ha prescritto campi simili, oltre alla distribuzione il ricovero nel vicino Trishuli Hospital, Migliaia di donne incinte come Ishwori di materiale per la salute riproduttiva ancora funzionante nonostante i danni sono rimaste con pochissime o nessuna ad altre 124 strutture sanitarie, strutturali. Dieci settimane dopo aver possibilità di accedere a servizi sanitari raggiungendo circa 1,8 milioni di perso il suo primogenito nel terremoto, essenziali per garantire un parto sicuro. persone, nei primi cinque mesi Ishwori dava alla luce, grazie al parto Sushila, una volontaria del posto successivi al terremoto. cesareo, un bel bambino perfettamente addetta alla salute della comunità, le sano. ha parlato di un campo per la salute I servizi da campo comprendevano riproduttiva finanziato da UNFPA e cure pre e post-natali, parto sicuro, gestito dal Manamohan Memorial pianificazione familiare, test e cure Community Hospital e dall’Adventist per le infezioni sessualmente Development and Relief Agency, in trasmissibili, come l’HIV, sostegno coordinamento con il Ministero della psico-sociale e cure mediche per le salute e della popolazione. vittime di violenza.

lo stato della popolazione nel mondo 2015 103 iviamo in un mondo in cui le emergen- Eliminare i compartimenti stagni che ze umanitarie esigono un prezzo sempre impediscono un’azione integrata Vpiù alto da economie nazionali, comu- Un’epoca di crisi continue ha portato alla domanda nità locali e individui. Guerre e catastrofi naturali esponenziale di aiuti umanitari. Se da un lato “l’esplo- fanno notizia, almeno all’inizio. Meno visibili, ma sione” di emergenze umanitarie dovrà sempre essere altrettanto costose, sono le crisi causate da fragilità, affrontata sempre più spesso, soprattutto per il mol- vulnerabilità e disuguaglianza crescente, che costrin- tiplicarsi delle catastrofi naturali causate dai cambia- gono milioni di persone ad una esile speranza di menti climatici, molto di più si può fare per eliminare pace e sviluppo. le cause profonde delle crisi e ridurre le vulnerabilità Tutte le crisi, da quelle che colpiscono durante che ne sono alla base. una violenta tempesta a quelle che tengono la pace Le fonti di rischio sono molteplici. Emarginazione in scacco per decenni, distruggono – spesso in pro- politica e disparità economiche, già causa di forti ten- fondità – le prospettive di sviluppo. La popolazione sioni sociali, possono esplodere in un conflitto. Uno perde la vita e i mezzi di sostentamento, la casa e la slum costruito da gente povera su un terreno senza propria comunità di appartenenza, subisce gravi ferite valore, perché occupa una piana alluvionale, subirà e menomazioni, a volte disabilità permanenti. I ser- danni più gravi nell’eventualità di una violenta tem- vizi scolastici e per la salute scompaiono, privando le pesta. La discriminazione di genere porta le donne ad persone del diritto a usufruirne e mettendo in moto avere un reddito o un livello di istruzione inadeguati conseguenze a lungo termine che rendono la ripresa a proteggerle in caso di catastrofi. ancora più difficile. Molti rischi dipendono da una scarsa qualità dello Tra i danni più gravi ci sono quelli relativi alla salute sviluppo - perché si escludono interi settori della po- sessuale e riproduttiva. Anche se i relativi servizi sono polazione dall’accesso a un lavoro dignitoso e servizi sempre più spesso assicurati dagli interventi umani- essenziali, o perché si distruggono le risorse naturali tari, il deficit resta impressionante. Per la donna che comuni. In tutto il mondo, le persone e i paesi con deve partorire o la ragazza che è stata stuprata appro- i massimi livelli di sviluppo hanno solitamente una fittando del caos dei bombardamenti che hanno col- miglior capacità di resistere alle peggiori conseguenze pito la sua città, le conseguenze – che nei casi peggiori di una crisi. I disastri naturali fanno di regola il tri- arrivano alla morte o alla disabilità – moltiplicano il plo delle vittime nei paesi a basso reddito rispetto a danno in misura esponenziale. quelli più ricchi. La discriminazione di genere riduce Il mondo continua ad affermare i diritti sessuali ulteriormente le prospettive di sviluppo di donne e e riproduttivi di donne e ragazze, ma bisogna tu- ragazze, spesso più vulnerabili degli uomini in caso telarli in tutti i casi, anche nelle emergenze uma- di catastrofi naturali, anche per ragioni banali come nitarie. il non saper nuotare. Le possibilità di trovare rifugio Conflitti e disastri non esimono alcun governo né e riparo sono ostacolate – tra l’altro – da un accesso alcun intervento umanitario da quest’obbligo, conte- ridotto a fonti di reddito e possesso di beni, alle reti nuto nel Programma d’azione della Conferenza del di protezione sociale e ai mezzi di trasporto, il che Cairo: sostenere il diritto della persona alla salute produce una “doppia catastrofe”. sessuale e riproduttiva, compreso il diritto a decidere Malgrado gli stretti legami tra sviluppo ed emergen- liberamente e responsabilmente se, quando o con che ze, gran parte degli attori umanitari nel mondo resta frequenza iniziare una gravidanza. concentrata sulle modalità di “reazione”, agendo solo

104 capitolo 6 Una visione innovativa per la ridu zione del rischio, la capacità di reazione e la resilienza quando si manifesta una crisi. Gli interventi di emer- genza spesso sono gestiti in modo separato dagli aiuti per lo sviluppo, anche dalle organizzazioni che offrono entrambe le forme di assistenza e anche laddove gli in- terventi di emergenza si dimostrano molto più costosi di quelli per lo sviluppo, che al contrario potrebbero ridurre i rischi. Questo approccio è discutibile sia dal punto di vista dell’adeguatezza che da quello dell’inclusione e dell’e- quità. È tempo di stringere legami più solidi e agire in modo trasversale, collegando lo sviluppo agli inter- venti umanitari: un concetto in sintonia con l’accento posto dall’Agenda 2030 sulle azioni integrate e inter- Nel Centro per la salute della famiglia di Sweileh, in Giordania. dipendenti, che potrebbe contribuire alla riduzione di Foto © UNFPA/Salah Malkawi rischi e vulnerabilità e alla costruzione della resilienza. Ciò implica la necessità di includere, in ogni intervento e i paesi. Serve a favorire la prevenzione e a costrui- umanitario, tutti gli elementi principali relativi ai dirit- re la resilienza, cosicché in caso di emergenza vi sia- ti umani e allo sviluppo, ivi compresa l’assistenza per no meno conseguenze, minor necessità di interventi la salute sessuale e riproduttiva. Gli Obiettivi di svilup- umanitari, maggior rapidità di ripresa. po sostenibile sono il piano d’azione internazionale che agirà in favore dell’umanità, il pianeta e la sua prosperi- Stabilire un programma esaustivo di tà nei prossimi 15 anni; riconoscono che l’eliminazione gestione del rischio di catastrofi della povertà in ogni suo aspetto e dimensione, compre- Il Quadro d’azione di Sendai individua le priorità di sa la povertà estrema, è la sfida globale più importante base per la comprensione e la gestione del rischio, ri- e l’indispensabile requisito di uno sviluppo sostenibile. vedendo gli accordi di finanziamento e promuovendo Cibo e riparo sono sempre stati considerati bisogni la preparazione in caso di disastri. Il successo dipen- umanitari “primari”. Ma l’assistenza alla salute sessuale derà dall’adeguatezza delle risorse e delle istituzioni e riproduttiva salva molte vite, protegge le famiglie e oltre che da prassi inclusive come la partecipazione accelera la ripresa, oltre a rispettare gli impegni verso di tutti i gruppi potenzialmente interessati. A livello i diritti umani assunti dalla Conferenza internazionale mondiale, gli attori umanitari devono prepararsi me- su popolazione e sviluppo. Tutte le persone colpite da glio a rispondere alle crisi con analisi più sofisticate e un’emergenza, ma soprattutto le donne e le ragazze, coordinate che studino capacità e dinamiche, un fat- hanno bisogno di servizi di qualità per quanto riguarda tore che può incidere fortemente sul successo degli gravidanza, contraccezione, prevenzione e cura delle interventi (ALNAP, 2015). infezioni sessualmente trasmissibili come l’HIV, pro- tezione dalla violenza, servizi di sostegno alle vittime. Puntare alla continuità nei servizi essenziali Gli sforzi per affrontare il rischio di crisi dovrebbe- Proattività, non reattività ro inserirsi nelle azioni intese a ridurre la privazione Comprendere la natura dei rischi aiuta a compiere le sociale e la povertà, anche in base all’Agenda 2030 scelte di sviluppo migliori per i singoli, le comunità e ai nuovi Obiettivi per lo sviluppo sostenibile per il

lo stato della popolazione nel mondo 2015 105 Persone in fuga dal tifone Haiyan, Tacloban, Filippine. Foto © Panos Pictures/Andrew McConnell

2015-2030. I servizi dovrebbero essere pensati per Gestire i rischi incrociati mantenere la continuità, anche applicando modelli Troppo spesso si dà per scontato che i rischi siano gli integrati che possano ampliarne la disponibilità. Per stessi per persone diverse. Tutti quelli che si trovano esempio, solidi sistemi per la salute di base che in- sulla traiettoria di una frana, per esempio, rischiano cludano servizi per la salute sessuale e riproduttiva, di perdere la casa. Tuttavia molti sono i fattori che assistenza sanitaria per adolescenti collegata ai servizi influenzano i livelli di rischio, la capacità di resilienza per l’istruzione, la salute sessuale e i mezzi di sosten- e la capacità di ripresa. Sesso, età, provenienza, di- tamento. sabilità e molti altri elementi si intersecano in modi Occorre attuare progetti per gestire eventuali ca- complessi, e devono essere presi in considerazione nei renze di personale e di forniture. Le misure per pre- dati utilizzati per la valutazione dei rischi e nella pro- collocare il materiale indispensabile nelle emergenze grammazione mirata alla preparazione. devono per default prevedere anche i prodotti essen- La partecipazione diretta di donne e giovani, so- ziali per la salute sessuale e riproduttiva, come i con- prattutto delle ragazze, nel definire i progetti di pre- traccettivi. venzione delle emergenze, serve a garantire che i loro diritti e le loro esigenze non saranno trascurate negli Investire subito nella tutela sociale interventi di risposta immediata. Coinvolgere uomini I programmi di tutela sociale offrono una protezione e ragazzi nelle iniziative per la riduzione del rischio di contro diversi rischi, specie per i settori più vulnerabili violenze di genere può generare un maggiore rispetto della popolazione, come bambini e giovani, donne e verso i diritti delle donne e di conseguenza aumentare poveri. Questi programmi possono portare un contri- la resilienza. buto vitale alla resilienza e alla capacità di sopravviven- za durante una crisi. All’indomani di una catastrofe, Unire volontà e risorse per una miglior possono offrire un sostegno essenziale per uscire dalla pianificazione urbana dipendenza dagli aiuti umanitari esterni, garantendo Il rapido sviluppo delle aree urbane comporta una la capacità nel tempo di rispondere alle esigenze ali- maggior densità abitativa e grava sulle risorse am- mentari e di salute e ad altri bisogni essenziali. bientali, trasformando le città in epicentri di rischio

106 capitolo 6 Una visione innovativa per la ridu zione del rischio, la capacità di reazione e la resilienza potenziale. La programmazione per prepararsi alle neonatale. Tale pacchetto è utile anche nella pianifi- catastrofi deve riflettere meglio la probabilità che le cazione per fornire assistenza completa per la salute crisi future siano sempre più spesso emergenze urba- sessuale e riproduttiva, non appena le condizioni lo ne. All’interno delle attività di gestione del rischio, gli consentano. Pur facendo parte di uno standard ac- urbanisti che operano a livello cittadino e i pianifica- cettato a livello internazionale e applicabile in qual- tori nazionali devono trovare le capacità, le risorse e la siasi contesto, questo insieme di servizi non è ancora volontà politica per organizzare al meglio la crescita. previsto da alcuni organismi che forniscono assistenza Gli slum delle aree più periferiche, dove l’igiene è ina- umanitaria. Una distribuzione più ampia e una mag- deguata, possono rappresentare un rischio per la sa- gior efficacia dipendono da un miglior coordinamen- lute e isolare gli abitanti da servizi pubblici essenziali. to e dall’impegno comune.

Integrare i finanziamenti per il rischio Ridurre i deficit dell’assistenza sanitaria di di catastrofi emergenza I finanziamenti per il rischio di catastrofi sono spesso Quando si erogano servizi per la salute nelle emer- inadeguati: per questo gli sforzi di alcuni Stati, che genze umanitarie, spesso si dà la priorità alle cure per cercano di farne il perno di un approccio strategico i traumi fisici. Questo rischia però di creare divari alla gestione del rischio, dovrebbero essere condivisi pericolosi, per esempio nei servizi per la salute ses- e incoraggiati (UNISDR, 2015). Anche la costitu- suale e riproduttiva che sono cruciali per salvare vite zione di commissioni nazionali per la gestione del umane. È importante investire maggiormente per rischio che coinvolgono supervisori delle compagnie intervenire al più presto con servizi psicosociali, spe- assicurative, agenzie per la gestione del rischio e mi- cie per i casi più acuti, in quanto i traumi psicologici nisteri competenti, compresi quelli che lavorano per rischiano di incrementare l’incidenza di violenze di la salute e per l’uguaglianza di genere, costituisce un genere e altre forme di violenza, dando luogo a mol- passo avanti. teplici forme di comportamenti a rischio, problemi di salute e disabilità. Rispondere alle situazioni di bisogno acuto Nella prima fase di un intervento di prevenzione Proteggere le donne dalle gravidanze umanitaria balzano agli occhi diverse priorità. Mentre indesiderate alcune sono già prese in considerazione in molti inter- Laddove all’interno di un intervento umanitario si venti di emergenza, tutte sono essenziali in qualsiasi erogano servizi per la salute sessuale e riproduttiva, situazione. l’attenzione alla pianificazione familiare tende a essere limitata (Casey et al., 2015). Questa situazione persi- Salvare vite fin dal primo giorno grazie a ste malgrado gli evidenti legami con la riduzione dei servizi essenziali approvati dalla comunità contagi, delle gravidanze indesiderate e dei rischi per internazionale la salute derivanti da parti e aborti a rischio. Le per- Nella fase acuta di una crisi occorre approntare imme- sone colpite da un’emergenza devono poter accedere diatamente un pacchetto minimo di servizi essenziali a tutta la gamma di materiali e servizi per la pianifi- per la salute riproduttiva nelle emergenze, per bloc- cazione familiare che, tra l’altro, richiede la massima care e reagire alle violenze sessuali, ridurre il contagio attenzione perché siano garantiti rifornimenti e non da HIV e prevenire mortalità e morbilità materna e vengano a mancare i materiali necessari.

lo stato della popolazione nel mondo 2015 107 Prevenire la violenza di genere ripresa. Una ripresa rapida può aprire nuove opportu- La violenza di genere è particolarmente diffusa an- nità di attenuazione dei rischi futuri e incrementare la che nelle società non interessate da un’emergenza e resilienza, per esempio adottando migliori meccani- spesso aumenta quando la popolazione è costretta a smi di tutela dei diritti umani, migliorando la qualità scappare o si trova in situazioni di grave stress. Non dei servizi, incoraggiando uno sviluppo globale più affrontare la questione fin dall’inizio di un inter- equo e inclusivo. vento umanitario significa minare per il futuro la resilienza e la salute di donne e ragazze e costituisce Passare subito e rapidamente a servizi completi quindi un ostacolo alla ripresa. Potrebbero rendersi All’inizio della ripresa, la fornitura dei servizi essenzia- necessari impegni specifici per neutralizzare lo stig- li concordati a livello internazionale dovrebbe essere ma sociale che molto spesso trattiene le donne e le sostituita dall’erogazione di servizi completi di salute ragazze dal denunciare gli abusi. Le attività nelle sessuale e riproduttiva, basati su una dettagliata valuta- comunità e i servizi mirati a uomini e ragazzi indi- zione delle esigenze e su una programmazione a lungo cano che le violenze sessuali sono perpetrate anche termine. Tra le priorità imprescindibili: pianificazione contro di loro. familiare completa, assistenza ostetrica e neonatale d’emergenza, formazione degli operatori dei servizi, Coinvolgere e sensibilizzare i giovani sensibilizzazione della società civile, prevenzione e lot- Tutte le risposte umanitarie a una situazione di ta contro ogni forma di violenza di genere, assistenza emergenza dovrebbero prevedere interventi per ante- e post-natale, servizi completi per la prevenzione i giovani che rispondano, da una parte, al loro e la cura delle infezioni trasmesse per via sessuale come diritto di essere coinvolti e riflettano, dall’altra, il l’HIV, misure per la salute sessuale degli adolescenti. fatto che la metà di tutte le persone costrette a la- sciare le abitazioni non ha ancora 18 anni. Quando Eliminare gli ostacoli ai servizi di emergenza gli adolescenti sono sessualmente attivi ma i servizi Molte sono le barriere che possono impedire l’accesso di protezione non sono disponibili, aumentano i ri- ai servizi di salute sessuale e riproduttiva, e molte pos- schi. I giovani devono essere coinvolti attivamente sono derivare da discriminazioni collegate all’età, al e responsabilmente in tutti gli aspetti delle azioni sesso, a disabilità o ad altro ancora. Tra gli ostacoli che umanitarie: strategie politiche, programmazione e può essere necessario affrontare ci sono, per esempio, budget. Questo li aiuta a ritrovare dignità e orgo- la necessità di percorrere lunghe distanze per raggiun- glio, aumenta le probabilità che utilizzino i servizi a gere i servizi in questione, la mancanza di mezzi di disposizione, incrementa la capacità di dare risposta trasporto adeguati, le preoccupazioni per la sicurezza, alle loro effettive esigenze. la percezione di una “ostilità” verso alcuni settori della popolazione come le donne non sposate e le/i giovani, Spostare l'asse dalla risposta verso le barriere linguistiche, la mancanza di informazioni la ripresa e la resilienza sull’esistenza dei servizi stessi. Alcuni dei legami tra assistenza allo sviluppo e azioni umanitarie si instaurano prima di una crisi e fanno Mettere in discussione i ruoli di genere parte degli sforzi per prevenire o mitigare i rischi. discriminatori Altri però si possono costruire quando la fase acuta La devastazione sociale imposta dalle emergenze può di un’emergenza si attenua per incanalarsi verso la portare anche a esiti positivi, per esempio l’abbando-

108 capitolo 6 Una visione innovativa per la ridu zione del rischio, la capacità di reazione e la resilienza no di ruoli di genere e pratiche dannose. Quando Altre opportunità per mettere fine alla violenza di nuovi ruoli iniziano ad affermarsi, donne e ragazze genere possono essere costituite dai dialoghi e dalle smentiscono vecchi luoghi comuni, che sostengono, trattative per la pace, come è già accaduto in diversi per esempio che sarebbero meno capaci di agire nella casi in tutto il mondo. Questo processo può favorire sfera pubblica. Laddove donne e ragazze assumono la sensibilizzazione, dare voce alle vittime, generare nuovi ruoli, andrebbero incoraggiate; dove questo forme di risarcimento e portare a impegni formali, non succede, gli operatori umanitari possono crea- all’interno degli accordi di pace, per garantire che leg- re opportunità, anche garantendo pari opportunità gi e istituzioni siano efficaci nel mettere fine a ogni di formazione professionale. Conseguire la parità di forma di violenza. genere nella gestione delle catastrofi dovrebbe essere In alcuni contesti, una delle priorità è impedire un obiettivo di tutti gli sforzi nazionali e internazio- i matrimoni precoci. Si tratta spesso di una conse- nali. La Risoluzione 1325 del Consiglio di sicurezza guenza devastante per le ragazze coinvolte in un’e- delle Nazioni Unite già riconosce la centralità della mergenza, conseguenza innescata da ragioni che van- partecipazione femminile in tutti gli aspetti [della] del no dal desiderio di proteggerne l’onore a quello di processo di pace e della sicurezza. avere una bocca in meno da sfamare. Riconoscere il matrimonio precoce come un meccanismo negativo Non trascurare alcun aspetto della violenza di di sopravvivenza e lavorare per impedirlo dovrebbe genere essere tra le prime azioni di ogni intervento umani- La violenza di genere assume molte forme, nes- tario di risposta a una crisi. La prevenzione intesa a suna società si può considerare davvero in pace o li- cambiare le norme sociali richiede un lavoro attento bera dalle crisi finché la violenza non è fatta oggetto e sensibile sostenuto da maggiori garanzie di sicurez- di prevenzione. Per proteggere donne e ragazze dal- za, per esempio prevedendo aree protette nelle scuo- la violenza di genere e per assistere le donne colpite, sono necessari servizi essenziali per la salute, legali e psico-sociali. Spesso, il modo migliore di erogarli è attraverso un pacchetto integrato che riduca l’onere delle vittime che hanno necessità di usufruirne. Al- cuni sistemi legali prevedono tuttora statuti e prassi legali discriminatori, come l’esiguità delle pene per i colpevoli: queste dovrebbero essere tra le priorità as- solute di ogni riforma giudiziaria. Nel processo di ri- costruzione può trovare spazio la messa in discussione di norme sociali che consentono diverse forme di vio- lenza, come l’accettazione sociale degli uomini che, in casa, sono violenti. In questi sforzi è opportuno includere discussioni a livello di comunità locali, mi- rate a diffondere la consapevolezza e a stabilire nuove norme, oltre al coinvolgimento di uomini e ragazzi Bambini siriani in partenza da Gevgalija, ex Repubblica per incoraggiare nuove mentalità e nuovi comporta- Jugoslava di Macedonia. menti. Photo © UNFPA/Nake Batev

lo stato della popolazione nel mondo 2015 109 le, o centri e spazi di accoglienza sicuri, riservati alle terventi umanitari nelle emergenze sottolinea nuove ragazze. modalità operative. Nella situazione attuale il siste- Alcuni fattori economici possono essere alleviati ma, con fondi sporadici e insufficienti legami con lo dall’estensione delle opportunità di reddito anche alle sviluppo, non può bastare a rispondere a esigenze in donne oltre che agli uomini; le pari opportunità pos- continuo aumento. sono inoltre costituire un’occasione per sensibilizzare per esempio, sui rischi connessi ai matrimoni precoci Basta con risposte e azioni paternalistiche e l’importanza di far proseguire gli studi alle ragazze. Gli Stati sono i protagonisti delle attività di prepara- zione e risposta umanitarie (Gingerich and Cohen, Riconoscere la realtà del trauma e agire di 2015). Quando si rende necessario l’impegno degli conseguenza attori internazionali, si può fare molto di più per Se gli interventi umanitari si concentrano soprattut- coinvolgere gli organismi e i gruppi locali. Un buon to, specie nella risposta iniziale, sulle esigenze fisiche modo di procedere può essere quello di operare in col- immediate, anche il counseling sui traumi dovrebbe laborazione con partner locali, specie quelli con cui essere considerato come un intervento primario e po- si sono già stabiliti da tempo stretti rapporti, grazie a tenzialmente salvavita. Il trauma prodotto dall’estre- precedenti attività di aiuto allo sviluppo: questi pos- mo stress psicologico dovuto a sfollamenti, conflitti sono infatti offrire una conoscenza delle realtà locali e perdite ha molteplici implicazioni e costi elevati. impossibile o difficile e lunga da conseguire da parte Può portare al suicidio, all’abuso di alcol e droghe, di attori esterni. Le procedure di ricovero per l’assi- all’innalzamento dei livelli di violenza di genere e si stenza ostetrica e neonatale d’urgenza, per esempio, trasmette spesso da una generazione alla successiva in- possono giovarsi delle reti già esistenti. L’educazione debolendo, a volte per decenni, le prospettive di una alla salute riproduttiva, impartita dagli sfollati stessi completa ripresa. Quando inizia la fase di ricostruzio- può risultare, nel contesto, più efficace e più appro- ne, può ostacolare il ritorno all’attività produttiva dei priata per quanto riguarda il linguaggio e le tecniche lavoratori e degli imprenditori impegnati nella ripresa di comunicazione. economica. E può alimentare sofferenze e rancori irri- Grazie all’uso della tecnologia, alcuni gruppi loca- solti che rischiano, a lungo andare, di trasformarsi in li hanno dato vita a risposte sempre più sofisticate: situazioni di conflitto. in Nepal, per esempio, si sono usati i dati GPS dei I servizi di counseling dovrebbero essere facilmente telefoni cellulari per tracciare la mappa delle regio- accessibili e integrati negli altri servizi per la salute, per ni colpite dal sisma e guidare le squadre di soccorso agevolare il passaggio dagli uni agli altri e per ridurre lo (Barnett and Walker, 2015). stigma sociale che può verificarsi quando ci si rivolge a Il coinvolgimento di molti e diversi attori a livello una struttura separata e distinta. Per essere più efficaci locale e nazionale è anche un modo per sostenere la dovrebbero basarsi su una profonda comprensione dei formazione di società più inclusive, che a loro volta contesti e delle norme locali, ed essere disponibili e sono la base di Stati più resilienti. Alcuni di tali attori, accoglienti per chiunque. come i gruppi di donne e di giovani, meritano un’at- tenzione specifica in quanto contribuiscono a ridurre Migliorare le prospettive a lungo termine le discriminazioni e le vulnerabilità che ne derivano. per donne e ragazze: dire no ai soliti metodi Tra i pericoli potenziali di questo coinvolgimento L’imperativo di rendere più efficaci e sostenibili gli in- di attori locali ci sono l’ulteriore frammentazione del-

110 capitolo 6 Una visione innovativa per la ridu zione del rischio, la capacità di reazione e la resilienza Madre e figlie davanti la nuova casa, costruita dopo che lo tsunami del 2004 aveva inondato la zona di Lhoknga, Indonesia. Foto © Panos Pictures/Abbie Trayler-Smith le attività di soccorso, norme che potrebbero contrad- Basta con la falsa dicotomia sviluppo/azione dire gli standard internazionali, leadership che – in umanitaria alcuni contesti – potrebbero essere quasi esclusiva- La risoluzione di una crisi segue raramente un sentie- mente maschili. Ma il processo di collaborazione può ro lineare: lungo questo cammino possono risultare iniziare anche ad affrontare questi problemi. E può importanti i legami tra sviluppo e questioni umanita- inoltre favorire la comprensione di diversi vantaggi rie, che potrebbero contribuire ad avviare nella giusta comparati – compresi quelli delle organizzazioni in- direzione il processo complessivo di ricostruzione. ternazionali. Ora che alcuni paesi in via di sviluppo Alcuni interventi umanitari possono partire da ini- spendono molto di più per gli interventi umanitari, ziative per lo sviluppo precedenti la crisi, come già rispetto alle tradizionali agenzie di aiuto umanitario accade per il 55 per cento dei programmi contro la (Gingerich and Cohen, 2015), le organizzazioni che violenza di genere. Analogamente le attività iniziate fanno parte del sistema Nazioni Unite in particolare durante una crisi possono proseguire anche dopo, potranno essere considerate sempre più spesso come come è accaduto per l’81% dei programmi contro fonti di expertise e garanzia di standard internazio- la violenza di genere avviati grazie agli aiuti umani- nali concordati, anziché come protagonisti di azioni tari. Il senso di continuità si costruisce soprattutto, sul territorio. dove possibile, attraverso un rapporto costante con Da alcuni punti di vista gli attori umanitari devono i partner nazionali. In questo modo si ampliano le lavorare verso un futuro in cui le loro azioni diventi- capacità di sostenere il progresso nel lungo periodo. no eccezionali o superflue, perché gli attori locali già Altri benefici sono le migliorate percezioni della nor- sono in grado di rispondere alla maggior parte delle malità e della stabilità. Quando l’emergenza Ebola necessità. Uno sviluppo equo e sostenibile costituirà ha colpito l’Africa occidentale, paesi come la Guinea, il fondamento di un progresso che va in questa dire- la Liberia e la Sierra Leone avevano appena tra il 10 zione. e il 20% del personale sanitario necessario (OMS).

lo stato della popolazione nel mondo 2015 111 Quella che era improvvisamente esplosa come un’e- menti stagni. All’interno del sistema Nazioni Unite, mergenza umanitaria era palesemente una lunga crisi i progetti di risposta umanitaria dovrebbero essere in di sviluppo in paesi che si dibattevano nella povertà sintonia con il quadro complessivo degli aiuti allo svi- e non erano in grado di garantire i servizi di base. Le luppo e le due cose dovrebbero inserirsi insieme nelle radici di tale incapacità sono molteplici, comprese pianificazioni a livello nazionale. le disuguaglianze intrinseche all’economia globale. Un tale approccio avrebbe potuto frenare l’Ebo- Questa esperienza sottolinea la falsa dicotomia tra at- la molto prima in Africa occidentale, ovviando alla tività umanitaria e attività per lo sviluppo. Tale presa necessità di un massiccio intervento umanitario. Si di coscienza deve permeare le modalità in cui operano sarebbe raggiunto così un livello molto più alto di le istituzioni nazionali e internazionali, per esempio giustizia e di inclusione, una delle promesse principali attraverso strutture e strategie politiche integrate, col- dell’Agenda 2030. In altri casi potrebbe dimostrarsi legamenti tra settori diversi, pianificazione a lungo più intelligente rallentare l’innescarsi di emergenze termine, costruzione della resilienza. La partnership come le siccità, che attualmente tendono a ricevere sistematica contribuisce ad abbattere i comparti- una risposta più lenta (Gingerich and Cohen, 2015).

Foto © Panos Pictures/Mads Nissen/Berlingske

112 capitolo 6 Una visione innovativa per la ridu zione del rischio, la capacità di reazione e la resilienza Colmare i deficit dei dati interventi in favore della salute sessuale e riproduttiva L’uso di obiettivi, indicatori e dati è una delle com- (una carenza che andrebbe colmata). ponenti principali dell’Agenda 2030, ma costituisce I donatori devono riflettere su tali questioni. una significativa lacuna del lavoro umanitario. Con Contemporaneamente, un processo intergoverna- tempi di risposta e cicli di finanziamento così brevi, tivo complessivo per valutare regolarmente tutte le spesso i dati non vengono raccolti rendendo diffici- fonti di finanziamento umanitario potrebbe met- le capire quali interventi funzionano meglio e quali tere in luce nuove e diverse prospettive. È inoltre attori sono nella posizione migliore per collaborare. chiaramente utile] investire di più in alcuni settori L’assenza di dati soprattutto di quelli disaggregati per dell’aiuto umanitario. I finanziamenti nazionali e sesso e per età, rende meno visibili i collegamenti tra internazionali dovrebbero dare la priorità alla pre- i diversi settori dell’aiuto umanitario che potrebbero parazione e riduzione del rischio di catastrofi, che risultare complementari. I dati per gli indicatori sulla attualmente sono oggetto di sovvenzioni minime. salute sessuale e riproduttiva, per esempio, sarebbero Alla salute sessuale e riproduttiva dovrebbero arri- preziosi per attuare misure educative, come quelle che vare somme maggiori. Un numero sempre più alto mirano a migliorare le competenze e la consapevolez- di paesi è in grado di garantire risorse nazionali, ma za di rischi quali le gravidanze precoci che portano le per le nazioni meno sviluppate i finanziamenti inter- ragazze ad abbandonare gli studi. nazionali dovrebbero essere erogati all’interno di un quadro di responsabilità comune, ma differenziata. Riorganizzare gli accordi di finanziamento Ciò evidenza come chi possiede risorse e capacità Gli attuali schemi di finanziamento per gli aiuti maggiori abbia il dovere di aiutare chi ha meno. Lo umanitari ne spiegano in parte le difficoltà e le ca- stesso principio si dovrebbe applicare, a livello na- renze. Guidata a livello internazionale dai donatori, zionale, per i gruppi di popolazione più vulnerabili, l’economia degli aiuti è spesso reattiva, inefficiente e come donne e giovani in condizioni di povertà. Si mal coordinata, malgrado un’enfasi crescente sul mi- possono esplorare possibilità di finanziamenti pri- glioramento della performance. Allocare preventiva- vati, ma con cautela. Gli attori privati giocano un mente le risorse finisce per mettere in primo piano ruolo attivo negli aiuti per lo sviluppo e in quelli questioni che non necessariamente corrispondono umanitari, ma vi è anche una storia di interessi pri- alle priorità reali dei paesi colpiti da un’emergenza, vati che danno luogo a squilibri, come per esempio e i fondi tendono a incanalarsi verso le emergenze negli aiuti alimentari e in alcuni aspetti degli aiuti più visibili o verso quelle considerate strategiche. La per la salute (Gingerich and Cohen, 2015). Tutte le cosiddetta “responsabilità del donatore” ha ridotto forme di coinvolgimento dei privati devono essere la tolleranza al rischio perché si lega principalmente in linea con gli standard internazionali. Questo per- ai mandati e alle condizioni dei finanziamenti, non metterebbe di valutarne meglio l’efficacia in base a a quello di cui la gente ha effettivamente bisogno norme internazionali stabilite. (IASC, 2014). La concentrazione dei finanziamenti in poche, Riformare leggi e politiche che perpetuano la grandi sovvenzioni peggiora la tendenza dell’azione violenza e la discriminazione umanitaria a essere dominata da pochi, grandi attori. Molte riforme giudiziarie sono importanti per raffor- Spesso non si sa con certezza quanto si sta spendendo: zare la resilienza nei paesi maggiormente vulnerabili non ci sono dati, oggi come oggi, sulla spesa per gli alle emergenze: per esempio, quelle che vietano la di-

lo stato della popolazione nel mondo 2015 113 scriminazione di genere e che penalizzano la violenza. Una nuova piattaforma per le azioni Ma con un flusso record di persone che si spostano in umanitarie massa, all’interno e al di fuori dei confini nazionali, Nel 2016 il Summit Umanitario Mondiale fornirà alla luce del carattere universale dell’Agenda 2030, al- l’occasione, a molte nazioni del mondo intero, di con- tre misure legali potrebbero rivelarsi necessarie anche dividere idee e stabilire nuove direzioni. Ci si aspetta in paesi che non sono al centro di una crisi. Le leggi un impegno per maggiori investimenti nei servizi di contro il traffico degli esseri umani – come il recente salute sessuale e riproduttiva in quanto elemento di Modern Slavery Act nel Regno Unito – riflettono il primaria importanza in tutti gli interventi umanitari, fatto che quello iniziato come flusso di sfollati in un in linea con gli accordi già sottoscritti delineati nel Pro- paese può trasformarsi in una violazione dei diritti gramma d’azione della Conferenza internazionale su umani in un altro. In questo caso le donne sono le vit- popolazione e sviluppo. Il Summit dovrà confermare time principali. Altre questioni riguardano la gestione le ambizioni e le speranze dell’Agenda 2030. Mirare a dei rifugiati, compreso l’isolamento in cui alcuni sono un mondo trasformato, dove lo sviluppo sia inclusi- tenuti per anni nei campi, dove non riescono a trovare vo, sostenibile e sufficiente a prevenire le emergenze o un lavoro regolare e a usufruire dei servizi delle comu- a evitarne le conseguenze peggiori, potrebbe rendere nità locali circostanti. molte forme di aiuto umanitario sempre più obsolete.

Foto © Ali Arkady/VII Mentor Program

114 capitolo 6 Una visione innov ativa per la ridu zione del rischio , la c apacità di reazione e la resilienza Indicatori

Monitoraggio degli obiettivi della Conferenza pagina 116 internazionale su popolazione e sviluppo - Indicatori selezionati

Indicatori demografici pagina 122

Note tecniche pagina 128

lo stato della popolazione nel mondo 2015 115 MonitoringMonitoraggio ICPD Goals – Selecteddegli Indicators obiettivi della Conferenza internazionale su popolazione e sviluppo. Indicatori selezionati

Salute materna e neonatale Salute sessuale e riproduttiva Istruzione

Nascite assistite Tasso di maternità tra Prevalenza Prevalenza Domanda Percentuale Iscrizione alla Indice di Iscrizione alla scuola Indice di da personale sanitario le adolescenti ogni 1.000 contraccettiva contraccettiva insoddisfatta di di domanda scuola primaria, uguaglianza secondaria, percentuale uguaglianza Stato, territorio qualificato (2006- donne di 15-19 anni, totale, donne totale, donne pianificazione soddisfatta, percentuale netta su di genere, netta su tutti i ragazzi di genere, 2014 %) 1999-2014 15-49 anni, 15-49 anni, familiare, donne donne 15-49 tutti i bambini in età scuola in età di scuola scuola o altra area qualsiasi metodi 15-49 anni, anni, 2015† scolare, 1999-2014 primaria, secondaria, 1999-2014 secondaria, metodo, 2015† moderni, 2015† 2015† Maschi Femmine 1999-2014 Maschi Femmine 1999-2014

Afghanistan 39 90 29 24 27 52 – – – 60 33 0.55 Albania 99 18 66 19 13 84 93 90 0.96 66 64 0.96 Algeria 97 12 59 51 13 82 98 96 0.98 – – – Angola 47 191 19 13 28 40 97 74 0.77 15 12 0.81 Antigua and Barbuda 100 67 63 60 14 82 87 85 0.98 88 94 1.07 Argentina 97 70 62 58 15 80 100 99 0.99 86 92 1.07 Armenia 100 23 59 30 13 82 89 98 1.10 83 96 1.16 Aruba – 34 – – – – 94 98 1.04 73 81 1.10 Australia 99 14 68 65 10 87 97 98 1.00 85 86 1.01 Austria 99 8 68 65 10 87 – – – – – – Azerbaijan 97 47 57 22 14 80 90 88 0.98 88 86 0.98 Bahamas 98 40 67 65 12 85 94 99 1.06 80 86 1.07 Bahrain 100 15 66 43 11 85 100 98 0.99 95 92 0.97 Bangladesh 42 83 64 57 12 84 94 98 1.05 44 51 1.16 Barbados 98 49 60 57 16 79 97 97 0.99 84 96 1.15 Belarus 100 22 65 54 11 86 92 94 1.02 96 97 1.01 Belgium – 8 69 67 9 88 99 99 1.00 96 97 1.01 Belize 96 64 58 54 17 78 100 100 1.00 72 77 1.08 Benin 77 98 17 10 31 36 100 88 0.88 50 34 0.68 Bhutan 75 28 68 66 11 86 89 92 1.03 56 64 1.15 Bolivia (Plurinational State of) 85 89 63 40 18 78 82 81 0.99 71 72 1.02 Bosnia and Herzegovina 100 11 48 17 17 74 – – – – – – Botswana 95 39 56 55 17 77 90 92 1.02 56 65 1.16 Brazil 98 65 79 75 8 91 – – – – – – Brunei Darussalam 100 17 – – – – 95 95 1.00 91 93 1.02 Bulgaria 100 43 67 48 14 83 96 97 1.00 89 86 0.97 Burkina Faso 66 136 19 18 27 41 69 67 0.96 23 20 0.87 Burundi 60 65 28 23 30 48 100 90 0.90 22 21 0.93 Cabo Verde 78 92 62 58 15 81 99 97 0.98 65 75 1.14 Cambodia 89 57 58 40 13 82 100 97 0.97 40 36 0.92 Cameroon, Republic of 64 128 29 17 22 56 100 89 0.89 43 37 0.87 Canada 98 13 73 71 8 90 99 100 1.01 – – – Central African Republic 54 229 24 13 23 50 81 64 0.79 18 10 0.52 Chad 23 203 6 3 23 21 96 75 0.78 16 5 0.33 Chile 100 50 65 62 13 83 92 92 1.00 86 89 1.03 100 6 83 83 4 96 – – – – – – China, Hong Kong SAR – 4 80 75 5 94 100 99 0.99 87 87 1.00 China, Macao SAR – 3 – – – – – – – 77 80 1.04 Colombia 99 85 78 72 8 91 91 91 1.00 71 77 1.08 Comoros 82 71 24 17 31 43 86 81 0.95 46 49 1.07

116 INDICATORINDICATORSi Monitoraggio degli obiettivi della Conferenza internazionale su popolazione e sviluppo - Indicatori selezionati

Salute materna e neonatale Salute sessuale e riproduttiva Istruzione

Nascite assistite Tasso di maternità tra Prevalenza Prevalenza Domanda Percentuale Iscrizione alla Indice di Iscrizione alla scuola Indice di da personale sanitario le adolescenti ogni 1.000 contraccettiva contraccettiva insoddisfatta di di domanda scuola primaria, uguaglianza secondaria, percentuale uguaglianza qualificato (2006- donne di 15-19 anni, totale, donne totale, donne pianificazione soddisfatta, percentuale netta su di genere, netta su tutti i ragazzi di genere, Stato, territorio 2014 %) 1999-2014 15-49 anni, 15-49 anni, familiare, donne donne 15-49 tutti i bambini in età scuola in età di scuola scuola qualsiasi metodi 15-49 anni, anni, 2015† scolare, 1999-2014 primaria, secondaria, 1999-2014 secondaria, o altra area metodo, 2015† moderni, 2015† 2015† Maschi Femmine 1999-2014 Maschi Femmine 1999-2014

Congo, Democratic 80 135 23 9 27 45 37 35 0.95 – – – Republic of the Congo, Republic of the 93 147 47 23 18 73 88 96 1.09 – – – Costa Rica 99 67 79 76 6 93 90 91 1.01 71 76 1.07 Côte d'Ivoire 59 125 20 15 24 46 81 75 0.93 – – – Croatia 100 12 66 42 11 85 98 100 1.02 92 95 1.03 Cuba 99 50 74 72 9 90 96 97 1.00 88 89 1.01 Curaçao – – – – – – – – – – – – Cyprus 99 4 – – – – 98 98 1.00 91 93 1.02 Czech Republic 100 11 78 69 7 92 – – – – – – Denmark 98 2 71 66 9 88 98 99 1.01 90 93 1.03 Djibouti 87 21 24 23 30 44 69 60 0.86 29 21 0.72 Dominica 100 47 63 60 14 82 96 99 1.03 76 82 1.07 Dominican Republic 98 90 72 69 11 87 90 88 0.98 58 66 1.15 Ecuador 94 100 73 61 9 89 96 98 1.02 82 85 1.04 Egypt 92 56 60 58 12 83 100 97 0.97 86 85 1.00 El Salvador 98 63 71 64 12 86 92 92 1.01 61 64 1.03 Equatorial Guinea 68 177 16 11 33 33 62 62 0.99 25 19 0.77 Eritrea 34 85 20 16 29 41 – – – – – – Estonia 99 16 65 59 13 84 97 97 1.01 88 90 1.02 Ethiopia 16 71 36 36 25 59 69 63 0.92 18 11 0.61 Fiji 100 28 50 43 19 72 98 100 1.02 79 88 1.11 Finland 100 7 75 72 8 91 99 99 1.01 94 94 1.01 France 97 9 74 72 6 92 99 99 1.01 97 98 1.02 French Guiana – 84 – – – – – – – – – – French Polynesia – 40 – – – – – – – – – – Gabon 89 115 34 21 25 57 – – – – – – Gambia 57 88 11 10 28 28 67 72 1.07 – – – Georgia 100 40 52 37 17 75 96 97 1.01 92 92 1.00 Germany 99 8 67 62 10 87 99 99 1.00 – – – Ghana 68 65 22 20 34 40 89 89 1.00 55 54 0.97 Greece – 9 69 46 10 87 99 100 1.01 99 99 1.00 Grenada 99 53 64 60 13 83 98 98 1.00 80 81 1.02 Guadeloupe – 21 58 51 16 78 – – – – – – Guam – 60 54 45 17 76 – – – – – – Guatemala 63 92 57 48 17 77 88 88 0.99 49 45 0.92 Guinea 45 154 8 5 25 23 82 71 0.86 37 23 0.63 Guinea-Bissau 45 137 17 13 22 44 73 69 0.95 11 6 0.56 Guyana 92 97 45 44 27 63 70 80 1.14 86 100 1.16 Haiti 37 65 38 34 33 53 – – – – – – Honduras 83 99 73 64 11 87 89 91 1.02 45 53 1.19 Hungary 99 20 75 68 8 90 96 96 1.00 92 92 1.00 Iceland – 7 – – – – 98 98 1.01 89 89 1.00 India 52 39 60 52 13 82 92 89 0.97 – – – Indonesia 87 47 63 59 11 85 95 96 1.01 77 76 0.98

lo stato della popolazione nel mondo 2015 117 MonitoringMonitoraggio ICPD degli Goalsobiettivi – dellaSelected Conferenza Indicators internazionale su popolazione e sviluppo - Indicatori selezionati

Salute materna e neonatale Salute sessuale e riproduttiva Istruzione

Nascite assistite Tasso di maternità tra Prevalenza Prevalenza Domanda Percentuale Iscrizione alla Indice di Iscrizione alla scuola Indice di da personale sanitario le adolescenti ogni 1.000 contraccettiva contraccettiva insoddisfatta di di domanda scuola primaria, uguaglianza secondaria, percentuale uguaglianza qualificato (2006- donne di 15-19 anni, totale, donne totale, donne pianificazione soddisfatta, percentuale netta su di genere, netta su tutti i ragazzi di genere, Stato, territorio 2014 %) 1999-2014 15-49 anni, 15-49 anni, familiare, donne donne 15-49 tutti i bambini in età scuola in età di scuola scuola qualsiasi metodi 15-49 anni, anni, 2015† scolare, 1999-2014 primaria, secondaria, 1999-2014 secondaria, o altra area metodo, 2015† moderni, 2015† 2015† Maschi Femmine 1999-2014 Maschi Femmine 1999-2014 Iran (Islamic Republic of) 96 35 77 59 7 92 98 96 0.98 84 79 0.95 Iraq 91 68 55 38 14 79 97 86 0.89 49 40 0.81 Ireland 100 9 67 62 11 86 100 100 1.00 99 100 1.01 Israel – 10 71 53 9 89 97 98 1.01 97 100 1.03 Italy 100 6 65 49 11 85 99 98 0.99 91 92 1.01 Jamaica 99 72 72 68 10 88 92 91 1.00 72 76 1.05 Japan 100 4 57 50 16 78 100 100 1.00 99 100 1.01 Jordan 100 27 62 43 12 84 98 96 0.98 86 89 1.03 Kazakhstan 100 31 56 52 16 78 98 100 1.02 91 92 1.01 Kenya 62 101 57 56 19 76 83 87 1.04 57 55 0.97 Kiribati 80 49 28 22 27 51 – – – 66 73 1.11 Korea, Democratic People's 100 1 70 63 11 87 – – – – – – Republic of Korea, Republic of 100 2 79 69 6 93 98 97 0.99 98 97 0.99 Kuwait 99 8 56 44 16 78 99 98 0.99 86 88 1.03 Kyrgyzstan 98 42 42 39 17 71 99 98 0.99 82 83 1.00 Lao People's 42 94 54 46 18 75 98 96 0.98 46 43 0.95 Democratic Republic Latvia 99 15 68 60 12 85 97 98 1.01 86 88 1.01 Lebanon – 18 63 40 13 83 99 93 0.94 67 68 1.00 Lesotho 78 94 60 59 18 77 78 82 1.05 27 42 1.56 Liberia 61 147 20 20 32 39 39 37 0.95 18 15 0.83 Libya 100 4 49 28 20 71 – – – – – – Lithuania 100 14 63 53 13 83 97 97 1.00 97 96 0.99 Luxembourg 100 6 – – – – 95 96 1.01 84 87 1.04 Madagascar 44 147 46 37 19 71 77 78 1.00 30 31 1.02 Malawi 87 143 58 56 19 75 90 97 1.07 32 30 0.96 Malaysia 99 13 57 42 15 79 98 95 0.96 71 67 0.95 Maldives 99 14 42 34 25 63 93 94 1.01 46 53 1.14 Mali 56 178 12 11 27 31 78 68 0.88 39 32 0.80 Malta 100 16 81 59 5 94 95 95 1.00 80 84 1.05 Martinique – 20 60 54 15 80 – – – – – – Mauritania 65 71 14 13 31 31 72 75 1.05 23 20 0.87 Mauritius 100 31 76 53 7 92 98 98 1.00 80 81 1.01 Mexico 96 84 73 67 11 87 97 99 1.02 66 69 1.04 Micronesia (Federated States of) 100 33 – – – – 82 84 1.02 – – – Moldova, Republic of 99 25 63 45 13 83 91 91 1.00 77 78 1.01 Mongolia 99 40 58 52 14 80 96 94 0.98 78 86 1.11 Montenegro 99 12 34 10 24 59 98 99 1.01 – – – Morocco 74 32 68 58 10 88 99 98 0.99 59 53 0.90 Mozambique 54 166 18 16 28 39 90 85 0.95 19 18 0.98 Myanmar 71 17 52 49 16 76 – – – 46 48 1.05 Namibia 88 78 57 57 17 77 87 90 1.04 45 57 1.27 Nepal 56 87 52 48 24 69 98 97 0.99 58 62 1.06 Netherlands – 5 68 65 10 87 97 97 1.00 92 93 1.01

118118 INDICATORINDICATORSi Monitoraggio degli obiettivi della Conferenza internazionaleMonitoring su popolazione ICPD e Goals sviluppo – Selected - Indicatori Indicators selezionati

Salute materna e neonatale Salute sessuale e riproduttiva Istruzione

Nascite assistite Tasso di maternità tra Prevalenza Prevalenza Domanda Percentuale Iscrizione alla Indice di Iscrizione alla scuola Indice di da personale sanitario le adolescenti ogni 1.000 contraccettiva contraccettiva insoddisfatta di di domanda scuola primaria, uguaglianza secondaria, percentuale uguaglianza qualificato (2006- donne di 15-19 anni, totale, donne totale, donne pianificazione soddisfatta, percentuale netta su di genere, netta su tutti i ragazzi di genere, Stato, territorio 2014 %) 1999-2014 15-49 anni, 15-49 anni, familiare, donne donne 15-49 tutti i bambini in età scuola in età di scuola scuola qualsiasi metodi 15-49 anni, anni, 2015† scolare, 1999-2014 primaria, secondaria, 1999-2014 secondaria, o altra area metodo, 2015† moderni, 2015† 2015† Maschi Femmine 1999-2014 Maschi Femmine 1999-2014 New Caledonia – 23 – – – – – – – – – – New Zealand 97 22 71 67 9 89 98 98 1.00 97 98 1.01 Nicaragua 88 92 80 75 7 92 93 94 1.01 42 49 1.14 Niger 29 210 15 10 18 47 69 58 0.84 15 10 0.66 Nigeria 38 123 16 11 22 42 71 60 0.84 – – – Norway 99 6 79 72 6 93 100 100 1.00 95 95 1.00 Oman 99 12 37 25 28 57 97 98 1.02 77 91 1.19 Pakistan 52 48 39 28 20 65 77 67 0.87 43 32 0.74 Palestine1 100 67 57 43 15 79 93 94 1.01 77 84 1.10 Panama 92 89 61 58 16 80 92 91 0.99 74 79 1.08 Papua New Guinea 53 65 37 29 25 60 90 83 0.92 – – – Paraguay 96 63 77 68 6 92 81 81 0.99 63 68 1.07 Peru 90 68 74 52 9 89 95 94 1.00 76 77 1.01 Philippines 73 59 55 38 18 75 91 91 1.00 60 70 1.16 Poland 100 14 69 48 10 87 97 97 1.00 92 93 1.01 Portugal – 12 77 70 7 92 95 97 1.01 93 97 1.04 Puerto Rico – 45 78 69 6 93 83 87 1.05 72 77 1.07 Qatar 100 16 44 37 19 69 99 95 0.96 91 100 1.10 Reunion – 43 72 70 9 89 – – – – – – Romania 99 36 69 54 10 88 90 90 1.00 – – – Russian Federation 100 27 69 56 10 88 97 98 1.01 – – – Rwanda 91 41 54 47 20 73 92 95 1.03 – – – Saint Kitts and Nevis 100 75 59 55 16 79 81 84 1.04 82 88 1.07 Saint Lucia 99 50 57 54 17 77 95 93 0.97 80 81 1.01 Saint Vincent and the 99 70 65 62 13 84 97 95 0.98 84 87 1.03 Grenadines Samoa 81 39 32 31 42 43 95 97 1.03 75 84 1.12 San Marino – 1 – – – – 93 93 1.00 – – – São Tomé and Príncipe 82 110 41 36 33 55 93 92 0.99 46 53 1.17 Saudi Arabia 97 7 37 31 24 60 96 99 1.03 101 101 1.01 Senegal 59 80 18 17 30 38 76 83 1.08 24 18 0.76 Serbia 98 22 58 22 13 81 96 97 1.01 92 94 1.03 Seychelles 99 62 – – – – 96 95 0.99 61 66 1.07 Sierra Leone 60 131 17 15 26 39 – – – 40 36 0.92 Singapore 100 3 66 58 11 86 – – – – – – Slovakia 100 21 71 59 10 88 – – – – – – Slovenia 100 5 75 64 8 90 97 98 1.01 94 95 1.01 Solomon Islands 86 62 39 32 21 64 82 79 0.97 33 29 0.88 Somalia 33 123 24 6 29 44 – – – – – – South Africa 94 54 65 64 12 84 95 95 1.00 62 69 1.10 South Sudan 19 158 7 3 30 19 48 34 0.71 – – – Spain – 9 67 63 12 85 98 99 1.00 95 97 1.02 Sri Lanka 99 24 72 56 7 91 94 94 1.00 83 87 1.05 Sudan 23 102 16 13 29 36 53 56 1.05 – – –

lo stato dellaSTATE popo OFl aWORLDzione POPULATION nel mondo 2012 2015 119119 Monitoraggio degli obiettivi della Conferenza internazionale su popolazione e sviluppo - Indicatori selezionati

Salute materna e neonatale Salute sessuale e riproduttiva Istruzione

Nascite assistite Tasso di maternità tra Prevalenza Prevalenza Domanda Percentuale Iscrizione alla Indice di Iscrizione alla scuola Indice di da personale sanitario le adolescenti ogni 1.000 contraccettiva contraccettiva insoddisfatta di di domanda scuola primaria, uguaglianza secondaria, percentuale uguaglianza qualificato (2006- donne di 15-19 anni, totale, donne totale, donne pianificazione soddisfatta, percentuale netta su di genere, netta su tutti i ragazzi di genere, Stato, territorio 2014 %) 1999-2014 15-49 anni, 15-49 anni, familiare, donne donne 15-49 tutti i bambini in età scuola in età di scuola scuola qualsiasi metodi 15-49 anni, anni, 2015† scolare, 1999-2014 primaria, secondaria, 1999-2014 secondaria, o altra area metodo, 2015† moderni, 2015† 2015† Maschi Femmine 1999-2014 Maschi Femmine 1999-2014 Suriname 91 66 52 51 19 73 80 81 1.01 48 57 1.20 Swaziland 82 89 64 62 15 81 84 86 1.02 32 39 1.20 Sweden – 3 70 62 10 88 100 100 1.00 95 94 0.99 Switzerland – 3 77 72 6 92 100 100 1.00 82 80 0.97 Syrian Arab Republic 96 75 58 41 15 79 66 65 0.98 44 44 0.99 Tajikistan 87 47 33 30 22 60 100 97 0.97 88 79 0.90 Tanzania, United Republic of 49 128 41 34 23 64 83 86 1.03 – – – Thailand 100 60 79 77 6 93 96 95 0.99 77 82 1.06 The former Yugoslav Republic 98 19 49 17 18 73 92 92 1.00 79 77 0.97 of Macedonia Timor-Leste, Democratic 29 54 29 26 26 53 92 91 0.98 36 40 1.11 Republic of Togo 59 77 21 19 34 39 98 87 0.89 32 15 0.48 Tonga 98 30 35 30 28 56 83 86 1.03 67 71 1.05 Trinidad and Tobago 100 36 50 44 19 72 99 98 0.99 70 75 1.07 Tunisia 99 7 64 53 11 86 100 100 1.00 – – – Turkey 97 29 74 48 6 92 96 95 0.99 90 87 0.97 Turkmenistan 100 21 57 51 15 79 – – – – – – Turks and Caicos Islands – 29 – – – – 77 84 1.08 – – – Tuvalu 98 42 34 27 28 55 85 87 1.02 70 89 1.28 Uganda 57 140 30 28 33 47 90 93 1.03 23 22 0.95 Ukraine 99 27 67 51 10 87 97 99 1.02 87 87 1.00 United Arab Emirates 100 34 48 39 20 71 99 97 0.98 73 79 1.09 United Kingdom – 21 81 80 5 94 100 100 1.00 98 98 1.01 United States of America 99 27 75 69 7 92 92 92 1.00 86 88 1.02 United States Virgin Islands – 59 69 62 11 87 – – – – – – Uruguay 98 60 77 74 8 91 100 99 0.99 68 76 1.12 Uzbekistan 100 26 67 61 10 88 93 90 0.97 – – – Vanuatu 89 78 47 37 24 66 98 97 0.99 51 53 1.04 Venezuela (Bolivarian 96 101 70 64 12 85 95 93 0.98 72 78 1.09 Republic of) Viet Nam 94 36 77 65 7 92 – – – – – – Western Sahara – – – – – – – – – – – – Yemen 45 67 38 28 27 58 95 81 0.85 51 34 0.66 Zambia 64 145 51 45 20 72 93 93 1.01 – – – Zimbabwe 80 120 66 65 11 85 93 95 1.02 44 44 1.01

120120 INDICATORINDICATORSi Monitoraggio degli obiettivi della Conferenza internazionaleMonitoring su popolazione ICPD e Goals sviluppo – Selected - Indicatori Indicators selezionati

Salute materna e neonatale Salute sessuale e riproduttiva Istruzione

Nascite assistite Tasso di maternità tra Prevalenza Prevalenza Domanda Percentuale Iscrizione alla Indice di Iscrizione alla scuola Indice di da personale sanitario le adolescenti ogni 1.000 contraccettiva contraccettiva insoddisfatta di di domanda scuola primaria, uguaglianza secondaria, percentuale uguaglianza qualificato (2006- donne di 15-19 anni, totale, donne totale, donne pianificazione soddisfatta, percentuale netta su di genere, netta su tutti i ragazzi di genere, Dati mondiali 2014 %) 1999-2014 15-49 anni, 15-49 anni, familiare, donne donne 15-49 tutti i bambini in età scuola in età di scuola scuola qualsiasi metodi 15-49 anni, anni, 2015† scolare, 1999-2014 primaria, secondaria, 1999-2014 secondaria, e regionali metodo, 2015† moderni, 2015† 2015† Maschi Femmine 1999-2014 Maschi Femmine 1999-2014

Arab States 75 56 51 43 17 76 86 82 0.95 64 58 0.92 Asia and the Pacific 71 33 b 69 63 10 87 95 95 1.00 69 65 0.94 Eastern Europe and 98 30 65 47 11 86 95 94 1.00 89 89 0.99 Central Asia Latin America and 93 76 c 73 67 11 87 93 94 1.00 73 78 1.06 the Caribbean East and Southern Africa 56 112 39 34 24 62 86 84 0.97 35 33 0.93 West and Central Africa 48 128 18 13 24 42 78 69 0.89 38 31 0.83 Regioni più sviluppate – 18 70 61 10 88 96 96 1.00 90 91 1.01 Regioni meno sviluppate 70 56 63 57 12 84 91 90 0.98 64 61 0.95 Regioni meno sviluppate in assoluto – 113 40 34 22 64 – – – – – – Totale mondiale 71 51 64 57 12 84 92 90 0.99 67 65 0.96

Note

– Dati non disponibili. † Donne attualmente coniugate/o in unioni di fatto. a Le cifre includono solo i sondaggi effettuati tra il 2006 e il 2014. Il numero nati vivi per il 2014-2015 è quello relativo ai primi sei mesi dei sondaggi inclusi nel rapporto. b Le cifre escludono Cook Islands, Marshall Islands, Nauru, Niue, Palau, Tokelau, and Tuvalu per mancanza di dati. c Le cifre escludono Anguilla, Bermuda, British Virgin Islands, Cayman Islands, Dominica, Montserrat, Netherlands Antilles, Saint Kitts and Nevis, and Turks and Caicos Islands per mancanza di dati. 1 Il 29 novembre 2012, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato la Risoluzione 67/19, che ha accordato alla Palestina lo status di "osservatore permanente nelle Nazioni Unite, come Stato non membro".

lo stato dellaSTATE popo OFl aWORLDzione POPULATION nel mondo 2012 2015 121121 Monitoring ICPD Goals – Selected Indicators Indicatori demografici

Popolazione Speranza di vita Fecondità

Popolazione Tasso medio annuale Popolazione di Popolazione di Popolazione di Popolazione di Indice di Speranza di vita alla Tasso totale di Paese, territorio totale, in di variazione della età 10-24 anni, età 0-14 anni, età 15-64 anni, 65 anni o più dipendenza, nascita (anni), 2010-2015 fecondità, per milioni, popolazione, 2010- 2015 (%) 2015 (%) 2015 (%) anziana, 2015 2015 donna, 2010-2015 o altra area 2015 2015 (%) (%) Maschi Femmine

Afghanistan 32.5 3.0 35 44 54 3 87.0 59 61 5.1 Albania 2.9 0.0 25 19 69 12 44.8 75 80 1.8 Algeria 39.7 1.9 24 29 66 6 52.6 72 77 2.9 Angola 25.0 3.3 33 48 50 2 99.9 50 53 6.2 Antigua and Barbuda 0.1 1.0 25 24 69 7 45.7 73 78 2.1 Argentina 43.4 1.0 24 25 64 11 56.5 72 80 2.3 Armenia 3.0 0.4 20 18 71 11 41.3 71 78 1.6 Aruba 0.1 0.4 21 18 70 12 44.0 73 78 1.7 Australia1 24.0 1.6 19 19 66 15 50.9 80 84 1.9 Austria 8.5 0.4 17 14 67 19 49.2 78 84 1.5 Azerbaijan2 9.8 1.4 23 22 73 6 38.0 68 74 2.3 Bahamas 0.4 1.5 23 21 71 8 41.2 72 78 1.9 Bahrain 1.4 1.8 22 22 76 2 31.4 76 77 2.1 Bangladesh 161.0 1.2 30 29 66 5 52.5 70 72 2.2 Barbados 0.3 0.3 20 19 67 14 50.4 73 78 1.8 Belarus 9.5 0.0 16 16 70 14 43.0 65 77 1.6 Belgium 11.3 0.7 17 17 65 18 54.2 78 83 1.8 Belize 0.4 2.2 32 33 64 4 56.8 67 73 2.6 Benin 10.9 2.7 32 42 55 3 82.0 58 61 4.9 Bhutan 0.8 1.5 29 27 68 5 46.9 69 69 2.1 Bolivia (Plurinational State of) 10.7 1.6 30 32 61 7 63.7 65 70 3.0 Bosnia and Herzegovina 3.8 –0.1 16 14 71 15 40.7 74 79 1.3 Botswana 2.3 2.0 29 32 64 4 55.3 62 67 2.9 Brazil 207.8 0.9 25 23 69 8 44.7 70 78 1.8 Brunei Darussalam 0.4 1.5 25 23 73 4 38.0 77 80 1.9 Bulgaria 7.1 –0.7 14 14 66 20 51.9 71 78 1.5 Burkina Faso 18.1 2.9 33 46 52 2 92.2 57 59 5.6 Burundi 11.2 3.3 31 45 53 3 89.7 54 58 6.1 Cabo Verde 0.5 1.2 31 30 66 5 52.0 71 75 2.4 Cambodia 15.6 1.6 30 32 64 4 55.6 66 70 2.7 Cameroon, Republic of 23.3 2.5 33 43 54 3 84.3 54 56 4.8 Canada 35.9 1.0 18 16 68 16 47.3 80 84 1.6 Central African Republic 4.9 2.0 33 39 57 4 75.2 48 51 4.4 Chad 14.0 3.3 34 48 50 3 100.7 50 52 6.3 Chile 17.9 1.1 22 20 69 11 45.2 78 84 1.8 China3 1376.0 0.5 19 17 73 10 36.6 74 77 1.6 China, Hong Kong SAR4 7.3 0.8 15 12 73 15 37.0 81 87 1.2 China, Macao SAR5 0.6 1.9 16 13 78 9 28.2 78 83 1.2 Colombia 48.2 1.0 26 24 69 7 45.6 70 77 1.9 Comoros 0.8 2.4 32 40 57 3 75.6 61 65 4.6 Congo, Democratic Republic 77.3 3.2 32 46 51 3 95.9 57 60 6.2 of the Congo, Republic of the 4.6 2.6 31 43 54 4 86.2 60 63 5.0 Costa Rica 4.8 1.1 24 22 69 9 45.4 77 82 1.9 Côte d'Ivoire 22.7 2.4 33 43 55 3 83.5 50 52 5.1 122 INDICATORS

122 INDICATORi Indicatori demografici

Popolazione Speranza di vita Fecondità

Popolazione Tasso medio annuale Popolazione di Popolazione di Popolazione di Popolazione di Indice di Speranza di vita alla Tasso totale di totale, in di variazione della età 10-24 anni, età 0-14 anni, età 15-64 anni, 65 anni o più dipendenza, nascita (anni), 2010-2015 fecondità, per Stato, territorio milioni, popolazione, 2010- 2015 (%) 2015 (%) 2015 (%) anziana, 2015 2015 donna, 2010-2015 o altra area 2015 2015 (%) (%) Maschi Femmine

Croatia 4.2 –0.4 16 15 66 19 51.1 74 80 1.5 Cuba 11.4 0.1 18 16 70 14 43.4 77 81 1.6 Curaçao 0.2 1.3 19 19 66 15 51.1 75 81 2.1 Cyprus6 1.2 1.1 20 17 71 13 41.6 78 82 1.5 Czech Republic 10.5 0.1 15 15 67 18 49.5 75 81 1.5 Denmark 5.7 0.4 19 17 64 19 55.9 78 82 1.7 Djibouti 0.9 1.3 31 33 63 4 58.5 60 63 3.3 Dominica 0.1 0.4 – – – – – – – – Dominican Republic 10.5 1.2 28 30 63 7 57.8 70 76 2.5 Ecuador 16.1 1.6 28 29 64 7 55.6 73 78 2.6 Egypt 91.5 2.2 27 33 62 5 62.3 69 73 3.4 El Salvador 6.1 0.3 30 27 65 8 54.3 68 77 2.0 Equatorial Guinea 0.8 3.0 30 39 58 3 72.9 56 59 5.0 Eritrea 5.2 2.2 32 43 55 3 83.2 61 65 4.4 Estonia 1.3 –0.3 15 16 65 19 53.5 72 81 1.6 Ethiopia 99.4 2.5 35 41 55 4 81.6 61 65 4.6 Fiji 0.9 0.7 26 29 65 6 52.8 67 73 2.6 Finland7 5.5 0.5 17 16 63 21 58.3 78 83 1.7 France 64.4 0.5 18 19 62 19 60.3 79 85 2.0 French Guiana 0.3 2.8 27 34 61 5 63.2 76 83 3.5 French Polynesia 0.3 1.1 25 22 70 8 42.2 74 79 2.1 Gabon 1.7 2.2 31 37 58 5 73.1 63 64 4.0 Gambia 2.0 3.2 32 46 52 2 94.2 59 61 5.8 Georgia8 4.0 –1.2 18 17 69 14 45.7 71 78 1.8 Germany 80.7 0.1 15 13 66 21 51.8 78 83 1.4 Ghana 27.4 2.4 31 39 58 3 73.0 60 62 4.2 Greece 11.0 –0.4 15 15 64 21 56.2 78 84 1.3 Grenada 0.1 0.4 27 27 66 7 50.7 71 76 2.2 Guadeloupe9 0.5 0.5 20 22 63 15 57.6 77 84 2.2 Guam 0.2 1.3 26 26 66 9 52.0 76 81 2.4 Guatemala 16.3 2.1 33 37 59 5 70.9 68 75 3.3 Guinea 12.6 2.7 32 43 54 3 83.8 58 58 5.1 Guinea-Bissau 1.8 2.4 32 41 56 3 78.4 53 57 5.0 Guyana 0.8 0.4 34 29 66 5 51.1 64 69 2.6 Haiti 10.7 1.4 31 34 62 5 62.3 60 64 3.1 Honduras 8.1 1.5 33 32 63 5 57.8 70 75 2.5 Hungary 9.9 –0.3 16 15 68 18 47.9 71 79 1.3 Iceland 0.3 0.7 21 20 66 14 51.6 81 84 2.0 India 1311.1 1.3 28 29 66 6 52.4 66 69 2.5 Indonesia 257.6 1.3 26 28 67 5 49.0 67 71 2.5 Iran (Islamic Republic of) 79.1 1.3 23 24 71 5 40.2 74 76 1.7 Iraq 36.4 3.3 31 41 56 3 78.7 67 71 4.6 Ireland 4.7 0.3 18 22 65 13 53.7 78 83 2.0 Israel 8.1 1.7 23 28 61 11 64.1 80 84 3.1 Italy 59.8 0.1 14 14 64 22 56.5 80 85 1.4

lo stato della popolazione nel mondo 2015 123 MonitoringIndicatori demografici ICPD Goals – Selected Indicators

Popolazione Speranza di vita Fecondità

Popolazione Tasso medio annuale Popolazione di Popolazione di Popolazione di Popolazione di Indice di Speranza di vita alla Tasso totale di totale, in di variazione della età 10-24 anni, età 0-14 anni, età 15-64 anni, 65 anni o più dipendenza, nascita (anni), 2010-2015 fecondità, per Stato, territorio milioni, popolazione, 2010- 2015 (%) 2015 (%) 2015 (%) anziana, 2015 2015 donna, 2010-2015 o altra area 2015 2015 (%) (%) Maschi Femmine

Jamaica 2.8 0.4 28 24 67 9 48.6 73 78 2.1 Japan 126.6 –0.1 14 13 61 26 64.5 80 86 1.4 Jordan 7.6 3.1 30 36 61 4 64.8 72 76 3.5 Kazakhstan 17.6 1.6 22 27 67 7 50.3 64 74 2.6 Kenya 46.1 2.7 32 42 55 3 80.9 59 62 4.4 Kiribati 0.1 1.8 29 35 61 4 63.0 63 69 3.8 Korea, Democratic People's 25.2 0.5 23 21 69 10 44.3 66 73 2.0 Republic of Korea, Republic of 50.3 0.5 18 14 73 13 37.2 78 85 1.3 Kuwait 3.9 4.8 19 22 76 2 32.1 73 76 2.2 Kyrgyzstan 5.9 1.7 27 31 64 4 55.3 66 74 3.1 Lao People's Democratic Republic 6.8 1.7 33 35 61 4 62.8 64 67 3.1 Latvia 2.0 –1.2 15 15 66 19 52.2 69 79 1.5 Lebanon 5.9 6.0 28 24 68 8 47.3 77 81 1.7 Lesotho 2.1 1.2 34 36 60 4 67.3 49 50 3.3 Liberia 4.5 2.6 32 42 55 3 82.9 59 61 4.8 Libya 6.3 0.0 25 30 66 5 52.4 69 74 2.5 Lithuania 2.9 –1.6 17 15 67 19 50.1 67 79 1.6 Luxembourg 0.6 2.2 18 16 70 14 43.7 79 84 1.6 Madagascar 24.2 2.8 33 42 56 3 80.3 63 66 4.5 Malawi 17.2 3.1 33 45 51 3 94.5 60 62 5.3 Malaysia10 30.3 1.5 27 25 70 6 43.6 72 77 2.0 Maldives 0.4 1.8 28 28 68 5 47.4 75 77 2.2 Mali 17.6 3.0 32 48 50 3 100.2 57 57 6.4 Malta 0.4 0.3 18 14 66 19 50.8 79 82 1.4 Martinique 0.4 0.1 19 17 64 19 57.0 78 84 2.0 Mauritania 4.1 2.5 31 40 57 3 76.1 61 64 4.7 Mauritius11 1.3 0.4 23 19 71 10 40.6 71 78 1.5 Mexico 127.0 1.4 28 28 66 7 51.7 74 79 2.3 Micronesia (Federated States of) 0.1 0.2 36 34 62 4 62.4 68 70 3.3 Moldova, Republic of12 4.1 –0.1 19 16 74 10 34.6 67 75 1.3 Mongolia 3.0 1.7 24 28 68 4 47.6 65 73 2.7 Montenegro 0.6 0.1 20 19 68 14 47.7 74 78 1.7 Morocco 34.4 1.4 26 27 67 6 50.1 73 75 2.6 Mozambique 28.0 2.8 33 45 51 3 94.8 53 56 5.5 Myanmar 53.9 0.8 28 28 67 5 49.1 64 68 2.3 Namibia 2.5 2.3 32 37 60 4 67.3 62 67 3.6 Nepal 28.5 1.2 33 33 62 6 61.8 68 70 2.3 Netherlands 16.9 0.3 18 17 65 18 53.3 79 83 1.8 New Caledonia 0.3 1.3 23 22 68 10 47.9 74 79 2.1 New Zealand 4.5 0.7 21 20 65 15 54.0 80 83 2.1 Nicaragua 6.1 1.2 30 30 65 5 54.1 71 77 2.3 Niger 19.9 4.0 31 51 47 3 113.0 60 62 7.6 Nigeria 182.2 2.7 31 44 53 3 87.7 52 53 5.7 Norway13 5.2 1.3 19 18 66 16 52.2 79 83 1.8 124 INDICATORS

124124 INDICATORINDICATORSi Indicatori demografici

Popolazione Speranza di vita Fecondità

Popolazione Tasso medio annuale Popolazione di Popolazione di Popolazione di Popolazione di Indice di Speranza di vita alla Tasso totale di totale, in di variazione della età 10-24 anni, età 0-14 anni, età 15-64 anni, 65 anni o più dipendenza, nascita (anni), 2010-2015 fecondità, per Stato, territorio milioni, popolazione, 2010- 2015 (%) 2015 (%) 2015 (%) anziana, 2015 2015 donna, 2010-2015 o altra area 2015 2015 (%) (%) Maschi Femmine

Oman 4.5 8.4 21 21 77 3 30.0 75 79 2.9 Pakistan 188.9 2.1 30 35 61 5 65.3 65 67 3.7 Palestine14 4.7 2.7 34 40 57 3 76.0 71 75 4.3 Panama 3.9 1.6 26 27 65 8 53.4 74 80 2.5 Papua New Guinea 7.6 2.1 31 37 60 3 67.1 60 64 3.8 Paraguay 6.6 1.3 30 30 64 6 56.6 71 75 2.6 Peru 31.4 1.3 27 28 65 7 53.2 72 77 2.5 Philippines 100.7 1.6 30 32 64 5 57.6 65 72 3.0 Poland 38.6 0.0 16 15 70 16 43.8 73 81 1.4 Portugal 10.3 –0.4 16 14 65 21 53.5 77 84 1.3 Puerto Rico 3.7 –0.1 22 19 67 15 50.0 75 83 1.6 Qatar 2.2 4.7 19 16 83 1 20.1 77 80 2.1 Reunion 0.9 0.7 23 24 66 10 51.2 76 83 2.2 Romania 19.5 –0.8 16 16 67 17 48.9 71 78 1.5 Russian Federation 143.5 0.0 16 17 70 13 43.1 64 76 1.7 Rwanda 11.6 2.4 32 41 56 3 78.1 60 66 4.1 Saint Kitts and Nevis 0.1 1.2 – – – – – – – – Saint Lucia 0.2 0.8 26 23 68 9 47.3 72 78 1.9 Saint Vincent and the Grenadines 0.1 0.0 26 25 68 7 46.8 71 75 2.0 Samoa 0.2 0.8 31 37 58 5 74.0 70 76 4.2 San Marino 0.0 0.7 – – – – – – – – São Tomé and Príncipe 0.2 2.2 32 43 54 3 84.2 64 68 4.7 Saudi Arabia 31.5 2.3 24 29 69 3 45.9 73 75 2.9 Senegal 15.1 3.1 32 44 53 3 87.6 64 68 5.2 Serbia15 8.9 –0.5 19 16 67 17 50.1 72 78 1.6 Seychelles 0.1 0.7 21 23 70 7 43.5 69 78 2.3 Sierra Leone 6.5 2.2 33 42 55 3 81.9 50 51 4.8 Singapore 5.6 2.0 19 16 73 12 37.4 80 86 1.2 Slovakia 5.4 0.1 17 15 71 14 40.8 72 80 1.4 Slovenia 2.1 0.1 14 15 67 18 48.7 77 83 1.6 Solomon Islands 0.6 2.1 32 40 57 3 75.1 66 69 4.1 Somalia 10.8 2.4 33 47 51 3 98.1 53 57 6.6 South Africa 54.5 1.1 29 29 66 5 52.1 55 59 2.4 South Sudan 12.3 4.1 33 42 54 4 83.7 54 56 5.2 Spain16 46.1 –0.2 14 15 66 19 50.8 79 85 1.3 Sri Lanka 20.7 0.5 23 25 66 9 51.2 71 78 2.1 Sudan 40.2 2.2 32 41 56 3 78.0 62 65 4.5 Suriname 0.5 0.9 26 27 66 7 50.8 68 74 2.4 Swaziland 1.3 1.5 35 37 59 4 69.3 50 49 3.4 Sweden 9.8 0.8 18 17 63 20 59.3 80 84 1.9 Switzerland 8.3 1.2 16 15 67 18 48.8 80 85 1.5 Syrian Arab Republic 18.5 –2.3 33 37 59 4 70.0 64 76 3.0 Tajikistan 8.5 2.2 30 35 62 3 60.9 66 73 3.6 Tanzania, United Republic of17 53.5 3.2 32 45 52 3 93.8 63 66 5.2 Thailand 68.0 0.4 19 18 72 11 39.2 71 78 1.5

lo stato dSTATEella OFpopo WORLDlazion POPULATIONe nel mondo 2015 2015 125125 MonitoringIndicatori demografici ICPD Goals – Selected Indicators

Popolazione Speranza di vita Fecondità

Popolazione Tasso medio annuale Popolazione di Popolazione di Popolazione di Popolazione di Indice di Speranza di vita alla Tasso totale di totale, in di variazione della età 10-24 anni, età 0-14 anni, età 15-64 anni, 65 anni o più dipendenza, nascita (anni), 2010-2015 fecondità, per Stato, territorio milioni, popolazione, 2010- 2015 (%) 2015 (%) 2015 (%) anziana, 2015 2015 donna, 2010-2015 o altra area 2015 2015 (%) (%) Maschi Femmine

The former Yugoslav Republic 2.1 0.2 20 17 71 12 41.4 73 77 1.5 of Macedonia Timor-Leste, Democratic 1.2 2.3 32 42 52 6 92.3 66 70 5.9 Republic of Togo 7.3 2.7 32 42 55 3 81.8 58 60 4.7 Tonga 0.1 0.4 32 37 57 6 74.3 70 76 3.8 Trinidad and Tobago 1.4 0.5 20 21 70 9 43.2 67 74 1.8 Tunisia 11.3 1.1 23 23 69 8 44.8 72 77 2.2 Turkey 78.7 1.7 25 26 67 8 49.7 72 78 2.1 Turkmenistan 5.4 1.3 28 28 68 4 47.9 61 70 2.3 Turks and Caicos Islands 0.0 2.1 – – – – – – – – Tuvalu 0.0 0.2 – – – – – – – – Uganda 39.0 3.3 34 48 49 3 102.3 56 59 5.9 Ukraine 44.8 –0.4 15 15 70 15 43.3 66 76 1.5 United Arab Emirates 9.2 1.9 17 14 85 1 17.8 76 78 1.8 United Kingdom 64.7 0.6 18 18 65 18 55.1 78 82 1.9 United States of America 321.8 0.8 20 19 66 15 50.9 76 81 1.9 United States Virgin Islands 0.1 0.0 20 20 62 18 61.2 77 83 2.3 Uruguay 3.4 0.3 22 21 64 14 55.9 73 80 2.0 Uzbekistan 29.9 1.5 27 29 67 5 49.7 65 72 2.5 Vanuatu 0.3 2.3 29 37 59 4 68.7 70 74 3.4 Venezuela (Bolivarian Republic of) 31.1 1.4 27 28 66 6 52.4 70 78 2.4 Viet Nam 93.4 1.1 24 23 70 7 42.5 71 80 2.0 Western Sahara 0.6 2.2 25 26 71 3 40.2 66 70 2.2 Yemen 26.8 2.6 34 40 57 3 75.6 62 65 4.4 Zambia 16.2 3.1 33 46 51 3 95.4 57 60 5.5 Zimbabwe 15.6 2.2 33 42 55 3 80.4 54 56 4.0

126126 INDICATORi Monitoring ICPD GoalsIndicatori – Selected demografici Indicators

Popolazione Speranza di vita Fecondità

Popolazione Tasso medio annuale Popolazione di Popolazione di Popolazione di Popolazione di Indice di Speranza di vita alla Tasso totale di Dati mondiali totale, in di variazione della età 10-24 anni, età 0-14 anni, età 15-64 anni, 65 anni o più dipendenza, nascita (anni), 2010-2015 fecondità, per milioni, popolazione, 2010- 2015 (%) 2015 (%) 2015 (%) anziana, 2015 2015 donna, 2010-2015 e regionali 2015 2015 (%) (%) Maschi Femmine

Arab States 339 2.0 29 34 61 5 63.9 67 71 3.5 Asia and the Pacific 3865 1.0 25 b 25 b 68 b 7 b 46.3 68 72 2.2 Eastern Europe and Central Asia 265 0.8 22 22 68 10 47.7 68 76 2.0 Latin America and the Caribbean 629 a 1.1 26 c 26 c 67 c 8 c 50.1 71 78 2.2 East and Southern Africa 547 2.7 32 42 54 3 84.2 58 61 4.8 West and Central Africa 403 2.7 32 44 53 3 87.3 54 56 5.5 Regioni più sviluppate 1251 0.3 17 16 66 18 51.5 76 82 1.7 Regioni meno sviluppate 6098 1.4 26 28 66 6 52.5 68 72 2.6 Regioni meno sviluppate in assoluto 954 2.4 32 40 57 4 77.1 63 66 4.3 Totale mondiale 7349 1.2 25 26 66 8 52.3 69 74 2.5

NOTE 6 Le cifre includono Northern-Cyprus. 7 Le cifre includono Åland Islands. – Dati non disponibili. 8 Le cifre includono Abkhazia e . a Le cifre escludono Netherlands Antilles per mancanza di dati. 9 Le cifre includono Saint-Barthélemy e Saint-Martin (Parte francese). b Le cifre escludono Cook Islands, Marshall Islands, Nauru, Niue, Palau, 10 Le cifre includono Sabah e Sarawak. Tokelau, e Tuvalu per mancanza di dati. 11 Le cifre includono Agalega, Rodrigues e Saint Brandon. c Le cifre escludono Anguilla, Bermuda, British Virgin Islands, Cayman 12 Le cifre includono Transnistria. Islands, Dominica, Montserrat, Netherlands Antilles, Saint Kitts and 13 Le cifre includono Svalbard e Jan Mayen Islands. Nevis, and Turks and Caicos Islands per mancanza di dati. 14 Le cifre includono East Jerusalem. Il 29 novembre 2012, 1 Le cifre includono , Cocos (Keeling) Islands e Norfolk l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato Island. la Risoluzione 67/19 , che ha accordato alla Palestina lo status 2 Le cifre includono Nagorno-Karabakh. di "osservatore, non membro, nelle Nazioni Unite...". 3 Per finalità statistiche, i dati per la Cina non includono Hong Kong e 15 Le cifre includono il Kosovo. Macao, regioni amministrative speciali (SAR) della Cina e la provincia 16 Le cifre includonoCanary Islands, Ceuta e Melilla. cinese di Taiwan. 17 Le cifre includono Zanzibar. 4 Il primo luglio 1997, Hong Kong è diventata una Regione amministrativa speciale (SAR) della Cina. 5 Il 20 dicembre 1999, Macao è diventata una Regione amministrativa speciale (SAR) della Cina.

lo stato dellaSTATE popo OFl aWORLDzione POPULATION nel mondo 2012 2015 127127 Monitoring ICPD Goals – Selected Indicators

Indicators of Mortality Indicators of Education Reproductive Health Indicators Note tecniche Infant Life expectancy Maternal Primary enrolment Proportion Secondary % Illiterate Births per Contraceptive HIV mortality M/F mortality (gross) M/F reaching grade 5 enrolment (>15 years) 1,000 Prevalence prevalence Fonti dei dati e definizioniTotal per ratio M/F (gross) M/F M/F women rate (%) 1,000 live aged Any Modern (15-49) births 15-19 method methods M/F

Le tavole statistiche del rapporto Lo Stato della popolazione nel Tasso di maternità tra adolescenti, su 1.000 donne di età 15-19, mondo 2015 includono indicatori che registrano i progressi compiuti 1999/2014. Fonte: United Nations Population Division e United verso gli obiettivi esposti nel Programma d’azione della Conferenza su Nations Inter-Agency and Expert Group on Millennium Development Popolazione e Sviluppo (ICPD) e negli Obiettivi di sviluppo del millennio Goals Indicators. I totali regionali sono calcolati da UNFPA in base ai (MDGs) nei settori della salute materna, dell’accesso all’istruzione dati della United Nations Population Division. Il tasso di maternità tra e della salute sessuale e riproduttiva. In aggiunta, queste tabelle le adolescenti rappresenta il rischio di parti per le adolescenti tra i 15 includono indicatori demografici di vario tipo. Le tavole statistiche e i 19 anni. Per quanto riguarda i dati anagrafici, i tassi sono soggetti costituiscono un supporto al focus di UNFPA sui progressi e i risultati a limitazioni che dipendono dalla completezza delle registrazioni alla raggiunti verso un mondo in cui ogni gravidanza sia desiderata, ogni nascita, dal trattamento dei bambini nati vivi ma deceduti prima della parto sicuro e le potenzialità di ogni giovane realizzate. registrazione o entro le prime 24 ore di vita, dall'attendibilità delle informazioni relative all'età della madre, dall’inclusione delle nascite di Le singole autorità nazionali e le organizzazioni internazionali possono periodi precedenti. Le stime demografiche sono a volte condizionate adottare metodologie diverse per raccogliere, estrapolare e analizzare da errori nella trascrizione dell'età e da mancate registrazioni. Per i dati. Per agevolare la comparabilità dei dati, UNFPA si basa sulle quanto riguarda i dati dei sondaggi e dei censimenti, numeratore e metodologie standard utilizzate dalle fonti principali dei dati. In alcuni casi, denominatore provengono dallo stesso gruppo di popolazione. Le quindi, i dati delle tabelle qui pubblicati sono diversi da quelli comunicati limitazioni principali riguardano l’errata trascrizione dell'età, omissioni dalle singole autorità nazionali. I dati presentati nelle tabelle non sono nelle registrazioni delle nascite, errori nel registrare la data di nascita del raffrontabili con i dati dei precedenti rapporti su Lo stato della popolazione, neonato e, nel caso dei sondaggi, variabilità del campione. per via degli aggiornamenti portati alle classificazioni regionali, degli aggiornamenti metodologici e delle revisioni delle serie temporali. Salute sessuale e riproduttiva La United Nations Population Division pubblica una serie sistematica Le tabelle statistiche si basano su indagini rappresentative effettuate a e completa di stime e proiezioni annuali basate su modelli, per una livello nazionale, come i Sondaggi Demografici e Sanitari (Demographic vasta gamma di indicatori sulla pianificazione familiare che coprono un and Health Surveys, DHS), e le Indagini su campione a indicatori periodo di 60 anni. Di questi fanno parte la diffusione dei contraccettivi multipli (Multiple Indicator Cluster Surveys, MICS), le stime delle e la percentuale di richiesta soddisfatta di pianificazione familiare tra le organizzazioni delle Nazioni Unite e quelle inter-agenzie. Le tabelle donne sposate o in unioni di fatto per il periodo compreso tra il 1970 e statistiche includono anche le più recenti stime e proiezioni elaborate da il 2030. Per generare stime, proiezioni e valutazioni delle incertezze, si World Population Prospects: la revisione 2015 e le stime e proiezioni, è usato un modello bayesiano gerarchico combinato con le tendenze basate su un modello,per gli indicatori 2015 di pianificazione familiare temporali specifiche per ogni nazione. Questo modello migliora il lavoro (Dipartimento delle Nazioni Unite per gli affari economici e sociali, fatto in precedenza e rende conto delle differenze che dipendono dalle Divisione popolazione). I dati sono accompagnati da definizioni, fonti e fonti, dal campione di popolazione e dai metodi contraccettivi presi in note. Le tabelle statistiche del presente Rapporto riflettono in generale le considerazione dall’indagine. Ulteriori informazioni sulle stime riguardanti informazioni disponibili entro agosto 2015. la pianificazione familiare basate sui modelli, sulla metodologia usata Monitoraggio degli obiettivi della ICPD: e sugli aggiornamenti si possono trovare in . The estimates are based on the country- specific data compiled in World Contraceptive Use 2015. Salute materna e neonatale Tasso di mortalità materna, su 100.000 nati vivi. In questo Rapporto Diffusione dei contraccettivi, donne (15-49 anni) attualmente non sono inclusi i tassi di mortalità materna aggiornati, perché non sposate o in unioni di fatto, qualsiasi metodo o metodo moderno, ancora disponibili al momento della stampa di questa pubblicazione. 2015. Fonte: United Nations Pupulation Division. Questi dati sono tratti da risultati di indagini effettuate su campioni. Nascite assistite da personale sanitario qualificato, percentuale, I dati calcolano la percentuale di donne sposate (incluse le donne 2006-2014. Fonte: United Nations Inter-Agency and Expert Group in una unione consensuale), di età tra i 15 e i 49 anni, che usano on Millennium Development Goals Indicators. I totali regionali sono un metodo qualsiasi o un metodo moderno di contraccezione. calcolati da UNFPA sulla base di dati forniti da United Nations Inter- I metodi moderni comprendono la sterilizzazione maschile Agency and Expert Group on Millennium Development Goals Indicators. e femminile, i dispositivi intrauterini (IUD), la pillola, gli iniettabili, La percentuale delle nascite assistite da personale sanitario qualificato impianti ormonali, preservativi e i metodi - barriera femminili. (medici, infermiere, ostetriche) è la percentuale di parti assistiti da personale sanitario con una formazione specifica in cure ostetriche Domanda inevasa di pianificazione familiare, donne 15-49 anni, 2015. d'emergenza e competente per: assicurare la supervisione necessaria, Fonte: United Nations,Population Division. Le donne con una domanda la terapia e i consigli alle donne durante la gravidanza, il parto e il post- inevasa per distanziare le nascite sono le donne feconde partum; sovrintendere al parto in modo autonomo; provvedere alle prime e sessualmente attive che non usano nessun metodo contraccettivo cure per i neonati. Le levatrici tradizionali, anche se hanno frequentato ma riferiscono di voler differire la nascita del prossimo figlio. un breve corso di formazione, non sono incluse nella categoria. Si tratta di una sottocategoria della domanda inevasa totale di

128128 notINDICATORSe tecniche pianificazione familiare, che comprende anche le esigenze inevase di Tasso medio annuale di variazione della popolazione, percentuale, limitazione delle nascite. Il concetto di domanda inevasa sottolinea il 2010/2015. Fonte: United Nations Population Division. I dati aggregati divario tra le intenzioni delle donne in materia per regione sono calcolati da UNFPA in base ai dati della United di riproduzione e il loro comportamento in materia di contraccettivi. Nations Population Division. Questi indicatori presentano il tasso medio Dal punto di vista del monitoraggio degli MDG, la domanda inevasa esponenziale di crescita della popolazione in un dato periodo, in base a è espressa come percentuale basata sulle donne sposate o che una proiezione a variante media. convivono in un’unione consensuale. Popolazione nella fascia di età 10-24 anni, percentuale, 2015. Fonte: Percentuale di domanda soddisfatta, donne (15-49 anni) attualmente calcoli UNFPA basati su dati forniti dall' United Nations Population sposate o in unione di fatto, 2015. Fonte: United Nations Population Division. Questi indicatori presentano la proporzione della popolazione Division. Percentuale della domanda soddisfatta di pianificazione tra 10 e 24 anni. familiare tra donne (15-49 anni) sposate o in unione di fatto. Popolazione nella fascia d'età 0-14 anni, percentuale, 2015. Fonte: Percentuale di domanda soddisfatta (PSD) = Prevalenza contraccettiva calcoli UNFPA basati su dati forniti dall' United Nations Population (CPR) divisa per il totale della domanda di pianificazione familiare (TD). Division. Questi indicatori presentano la proporzione della popolazione tra 0 e 14 anni.

Domanda totale = Tasso di prevalenza contraccettiva + Tasso di Popolazione nella fascia d'età 15-64 anni, percentuale, 2015. Fonte: domanda inevasa di contraccezione(UNR), cioè: calcoli UNFPA basati su dati forniti dall' United Nations Population TD= CPR + UNR Division. Questi indicatori presentano la proporzione della popolazione PDS=CPR/ (CPR + UNR) tra 15 e 64 anni.

Istruzione Popolazione di 65 anni o più anziana, percentuale, 2015. Fonte: calcoli UNFPA basati su dati forniti dall' United Nations Population Division. Iscrizione maschile e femminile alla scuola primaria, dato rettificato, Questi indicatori presentano la proporzione della popolazione di 65 anni percentuale netta sui bambini in età da scuola primaria, 1999/2014. o più anziana. Fonte: UNESCO Institute for Statistics (UIS). Il tasso netto rettificato di iscrizione alla scuola primaria indica la percentuale di bambini facenti Indice di dipendenza, 2015 Fonte: United Nations Population Division. I parte del gruppo ufficiale dei bambini in età di scuola primaria che sono dati aggregati per regione calcolati da UNFPA sono basati su dati forniti iscritti in istituti di istruzione primaria o secondaria. dall' United Nations Population Division. Questi indicatori presentano il rapporto tra la popolazione non attiva dipendente (persone più giovani Iscrizione maschile e femminile alla scuola secondaria, percentuale di 15 anni e più anziane di 64) e quella in età lavorativa (15-64 anni). I netta sui bambini in età da scuola secondaria, 2000/2014. Fonte: dati sono presentati come proporzione dei dipendenti su 100 persone in UNESCO Institute for Statistics (UIS). Il tasso netto di iscrizione alla età lavorativa. scuola secondaria indica la percentuale di bambini facenti parte del gruppo ufficiale dei bambini in età di scuola secondaria che sono iscritti Aspettativa di vita (anni) alla nascita, per maschi e femmine, in istituti di istruzione secondaria. 2010-2015 Fonte: United Nations Population Division. I dati aggregati per regione calcolati da UNFPA sono basati su dati forniti dall'United Indice di uguaglianza di genere, istruzione primaria, 1999-2014. Nations Population Division. Questi indicatori presentano Questi Fonte: UNESCO Institute for Statistics IUIS). L' indice di uguaglianza di indicatori presentano il numero medio di anni di vita di cui i neonati genere (GPI) si riferisce al rapporto tra i valori maschili e femminili della potrebbero godere se soggetti ai rischi di mortalità prevalenti nel ratio rettificata di iscrizione netta alla segmento di popolazione a cui appartengono, al momento scuola primaria. della nascita.

Indice di uguaglianza di genere, istruzione secondaria, 1999-2014 Tasso totale di fecondità, 2010-2015. Fonte: United Nations Population Fonte: UNESCO Institute for Statistics (UIS). L'indice di uguaglianza di Division. Le aggregazioni regionali sono calcolate da UNFPA in base ai genere (GPI) si riferisce al rapporto tra i valori maschili e femminili di dati forniti dall' United Nations Population Division. Questi indicatori iscrizione netta alla scuola secondaria. presentano il numero di figli che una donna dovrebbe avere se vivesse fino al termine degli anni fecondi e partorisse al tasso calcolato per i Indicatori demografici diversi gruppi di età nel periodo di tempo specificato. Popolazione totale, in milioni, 2015. Fonte: United Nations Population Division. I dati aggregati per regione regionali sono calcolati da UNFPA sulla base di dati forniti dall' United Nations Population Division. Questi indicatori presentano le dimensioni stimate delle popolazioni nazionali, a metà anno.

lo stato della popolazione nel mondo 2015 129 Monitoring ICPD Goals – Selected Indicators Classificazione regionale Indicators of Mortality Indicators of Education Infant Life expectancy Maternal Primary enrolment Proportion Secondary % Illiterate Births per Contraceptive HIV mortality M/F mortality (gross) M/F reaching grade 5 enrolment (>15 years) 1,000 Prevalence prevalence Le medie UNFPA presentate allaTotal fine per delle tabelle statisticheratio sono calcolate utilizzandoM/F i dati (gross)provenienti M/F daM/F paesi e areewomen classificate rate (%) come di seguito. Le classificazioni1,000 liveregionali includono solo i paesi in cui opera l'UNFPA. aged Any Modern (15-49) births 15-19 method methods M/F

Stati Arabi Africa orientale e centrale Algeria; Djibouti; Egypt; Iraq; Jordan; Lebanon; Libya; Morocco; Benin; Burkina Faso; Cameroon, Republic of; Cape Verde; Central Oman; Palestine; Somalia; Sudan; Syrian Arab Republic; Tunisia; African Republic; Chad; Congo, Republic of the; Côte d’Ivoire; Yemen Equatorial Guinea; Gabon; Gambia; Ghana; Guinea; Guinea-­Bissau; Liberia; Mali; Mauritania; Niger; Nigeria; São Tomé and Príncipe; Senegal; Sierra Leone; Togo Asia e Pacifico Afghanistan; Bangladesh; Bhutan; Cambodia; China; Cook Islands; Regioni più sviluppate regions comprise Europe, Northern Fiji; India; Indonesia; Iran (Islamic Republic of); Kiribati; Korea, America, Australia/New Zealand and Japan. Democratic People’s Republic of; Lao People’s Democratic Republic; Malaysia; Maldives; Marshall Islands; Micronesia (Federated States Regioni meno sviluppate regions comprise all regions of Africa, of); Mongolia; Myanmar; Nauru; Nepal; Niue; Pakistan; Palau; Asia (except Japan), Latin America and the Caribbean plus Papua New Guinea; Philippines; Samoa; Solomon Islands; Sri Lanka; Melanesia, Micronesia and Polynesia. Thailand; Timor-­Leste, Democratic Republic of; Tokelau; Tonga; Tuvalu; Vanuatu; Viet Nam Paesi meno sviluppati in assoluto, as defined by the United Europa orientale e Asia centrale Nations General Assembly in its resolutions (59/209, 59/210, Albania; Armenia; Azerbaijan; Belarus; Bosnia and Herzegovina; 60/33, 62/97, 64/L.55, 67/L.43) included 49 countries in June Bulgaria; Georgia; Kazakhstan; Kyrgyzstan; Moldova, Republic 2013: 34 in Africa, 9 in Asia, 5 in Oceania and one in Latin America of; Romania; Serbia; Tajikistan; The former Yugoslav Republic of and the Caribbean. The group includes 49 countries —Afghanistan, Macedonia; Turkey; Turkmenistan; Ukraine. Angola, Bangladesh, Benin, Bhutan, Burkina Faso, Burundi, Cambodia, Central African Republic, Chad, Comoros, Democratic Africa orientale e del Sud Republic of the Congo, Djibouti, Equatorial Guinea, Eritrea, Ethiopia, Angola; Botswana; Burundi; Comoros; Congo, Democratic Republic Gambia, Guinea, Guinea-­Bissau, Haiti, Kiribati, Lao People’s of the; Eritrea; Ethiopia; Kenya; Lesotho; Madagascar; Malawi; Democratic Republic, Lesotho, Liberia, Madagascar, Malawi, Mali, Mauritius; Mozambique; Namibia; Rwanda; Seychelles; South Mauritania, Mozambique, Myanmar, Nepal, Niger, Rwanda, Samoa, Africa; South Sudan; Swaziland; Tanzania, United Republic of São Tomé and Príncipe, Senegal, Sierra Leone, Solomon Islands, Uganda; Zambia; Zimbabwe Somalia, South Sudan, Sudan, Timor-­Leste, Togo, Tuvalu, Uganda, United Republic of Tanzania, Vanuatu, Yemen and Zambia. These America Latina e Caraibi countries are also included in the less developed regions. Anguilla; Antigua and Barbuda; Argentina; Aruba; Bahamas; Barbados; Belize; Bermuda; Bolivia (Plurinational State of); Brazil; British Virgin Islands; Cayman Islands; Chile; Colombia; Costa Rica; Cuba; Dominica; Dominican Republic; Ecuador; El Salvador; Grenada; Guatemala; Guyana; Haiti; Honduras; Jamaica; Mexico; Montserrat; Netherlands Antilles; Nicaragua; Panama; Paraguay; Peru; Saint Kitts and Nevis; Saint Lucia; Saint Vincent and the Grenadines; Suriname; Trinidad and Tobago; Turks and Caicos Islands; Uruguay; Venezuela (Bolivarian Republic of)

130130 notINDICATORSe tecniche Monitoring ICPD Goals – Selected Indicators Bibliografia Indicators of Mortality Indicators of Education Reproductive Health Indicators Infant Life expectancy Maternal Primary enrolment Proportion Secondary % Illiterate Births per Contraceptive HIV mortality M/F mortality (gross) M/F reaching grade 5 enrolment (>15 years) 1,000 Prevalence prevalence ALNAP. 2015. Future TotalHumanitarian per ratioCARE. 2015. “To ProtectM/F Her Honor”(gross) M/F Consortium.M/F women2015. Sexual and rate (%) Financing: Looking Beyond1,000 live the Crisis. Child Marriage in Emergencies—The Reproductive Healthaged andAny Disability:Modern (15-49) births 15-19 method methods M/F www.alnap.org/resource/20157. Fatal Confusion between Protecting Examining the Needs, Risks and Accessed 3 November 2015. Girls and Sexual Violence. CARE Capacities of Refugees with Disabilities International. in Kenya, Nepal and Uganda. Summary Amnesty International. 2014. Escape Report. 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Indicators of Mortality Indicators of Education Reproductive Health Indicators Infant Life expectancy Maternal Primary enrolment Proportion Secondary % Illiterate Births per Contraceptive HIV mortality M/F mortality (gross) M/F reaching grade 5 enrolment (>15 years) 1,000 Prevalence prevalence OECD-DAC (Organisation Totalfor per Plan ratioInternational. 2013. BecauseM/F I am (gross) M/FShiferaw,M/F B. et al. 2014.women “Managing rate (%) 1,000 live Vulnerability to Droughtaged andAny Modern (15-49) Economic Co-operation, Development a Girl: The State of the World’s Girls method methods Assistance Committee). 2014.births DAC 2013: In Double Jeopardy: Adolescent Enhancing Livelihood15-19 Resilience in M/F Members’ Net Official Development Girls and Disasters. Surrey: Plan Sub-Saharan Africa: Technological, Assistance in 2014, Tabulated OECD International. Institutional and Policy Options.” statistical data. www.oecd.org/dac/ Weather and Climate Extremes 3: 67–79. 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lo stato dSTATEella OFpopo WORLDlazion POPULATIONe nel mondo 2015 2015 135135 Monitoring ICPD Goals – Selected Indicators

Indicators of Mortality Indicators of Education Reproductive Health Indicators Infant Life expectancy Maternal Primary enrolment Proportion Secondary % Illiterate Births per Contraceptive HIV mortality M/F mortality (gross) M/F reaching grade 5 enrolment (>15 years) 1,000 Prevalence prevalence United Nations Iraq. 2014. TotalSRSG per Unitedratio Nations Security Council.M/F 2015.(gross) M/FWomen’sM/F Refugeewomen Commission rate (%) 1,000 live aged Any Modern (15-49) Bangura and SRSG Mladenovbirths Gravely “Conflict-related sexual violence: et al. 2012. Adolescent15-19 Sexualmethod andmethods M/F Concerned by Reports of Sexual Report of the Secretary-General.” Reproductive Health Programs in Violence against Internally Displaced S/2015/203. Humanitarian Settings: An In-depth Look Persons. Statement. www.uniraq. at Family Planning Services. New York: WHO (World Health Organization). org/index.php?option=com_ Women’s Refugee Commission, Save 2012. Integrating Sexual and k2&view=item&id=2373:srsg- the Children, UNHCR and UNFPA. Reproductive Health into Health bangura-and-srsg-mladenov-gravely- Emergency and Disaster Risk Wood, E. J. 2015. Conflict-related sexual concerned-by-reports-of-sexual- Management. Geneva: World Health violence and the policy implications of violence-against-internally-displaced- Organization. recent research. International Review persons&Itemid=605&lang=en. of the Red Cross. Accessed 28 August 2015. WHO (World Health Organization). 2002. Gender and Health in Disasters. World Bank. 2015a. Fragility, Conflict UNOCHA (United Nations Office for Geneva: Department of Gender and and Violence. www.worldbank.org/ the Coordination of Humanitarian Women’s Health. en/topic/fragilityconflictviolence/ Affairs). 2015. “Humanitarian overview#1. Accessed 5 September Assistance.” www.un.org/en/sections/ Winderl, T. 2014. Disaster Resilience 2015. priorities/humanitarian-assistance/ Measurements—Stocktaking of Ongoing index.html. Accessed 1 September Efforts in Developing Systems for World Bank. 2015b. Global Monitoring 2015. Measuring Resilience. Report 2014/2015: Ending Poverty and Sharing Prosperity. Washington, DC: UNOCHA (United Nations Office for Wisner, B. 2006. Let our children teach World Bank. the Coordination of Humanitarian us! A review of the role of education and Affairs). 2014. World Humanitarian knowledge in disaster risk reduction. A World Bank. 2013. Turn Down the Heat: Data and Trends 2014, Geneva, March, report by the ISDR System Thematic Climate Extremes, Regional Impacts, and 2013. www.unocha.org/data-and- Cluster/Platform on Knowledge the Case for Resilience. Washington, trends-2014/downloads/World%20 and Education. Bangalore: Books for DC: World Bank. Humanitarian%20Data%20and%20 Change. World Vision. n.d. Global Health— Trends%202014.pdf. Accessed 5 Women’s Refugee Commission. Nutrition: Supporting Breastfeeding in September 2015. 2014. I’m here: Adolescent Girls in Emergencies: The Use of Baby-Friendly UN Women. 2015. Reaching Out to Emergencies: Approach and tools for Tents. Survivors of Violence in Post-earthquake improved response. New York: WRC. World Vision UK. 2013. Untying Nepal. www.unwomen.org/en/ Women’s Refugee Commission. the Knot: Exploring Early Marriage news/stories/2015/7/reaching-out- 2014a. The Woman can Decide for in Fragile States.” World Vision UK to-survivors-of-violence-in-post- Herself”: The Intersection of Sexual and Research Report. London: World Vision earthquake-nepal#sthash.bRG48Ej3. Reproductive Health and Disability for UK. dpuf. Accessed 12 August 2015. Refugees in Kakuma Refugee Camp, Wulf, D. 1994. Refugee Women and UN Women. 2015a. The Effect of Kenya.” New York: Women’s Refugee Reproductive Health Care: Reassessing Gender Equality Programming on Commission. Priorities. New York: Women’s Humanitarian Outcomes. New York: Women’s Refugee Commission. 2013. Commission for Refugees. UN Women. Gender-based Violence among Displaced UN Women. 2013. “Gender-based Women and Girls with Disabilities: violence and child protection among Findings from Field Visits 2011—2012. Syrian refugees in Jordan, with a Women’s Refugee Commission. 2004. focus on early marriage.” Inter-agency Life Saving Reproductive Health Care in assessment. Amman: UN Women. Chad: Ignored and Neglected. New York: Women’s Refugee Commission.

136136 bibINDICATORSliografia Lo Stato della popolazione nel mondo 2015 GLOSSARIO DEI TERMINI UMANITARI

Ricercatrice principale Redazione Therese McGinn Caporedattore: Richard Kollodge Heilbrunn Department of Population and Family Health, Mailman Redattrice associata e responsabile versione digitale: Katheline Ruiz AZIONE UMANITARIA DIRITTI UMANI motivi di etnia, religione, nazionalità, School of Public Health, Columbia University appartenenza a un determinato gruppo Sviluppatore digitale: Hanno Ranck L'azione umanitaria fornisce servizi Tutti i diritti umani si fondano sulla sociale o opinioni politiche, e che non Ricercatori e autori Progettazione e produzione della versione stampa e web salva vita e facilita il ritorno alla dignità e il valore propri di ogni essere può o non vuole, a causa di tale timore, Jacqueline Bhabha interattiva Prographics, Inc. normalità di persone e comunità umano. Il concetto di diritto umano Harvard T.H. Chan School of Public Health; François-Xavier Bagnoud avvalersi della protezione di quel paese. colpite da catastrofi di origine riconosce che ogni persona ha il diritto Center for Health and Human Rights, Harvard University; Harvard Ringraziamenti naturale o causate dell'essere umano. di godere dei suoi diritti umani senza Law School Mengjia Liang, Edilberto Loaiza e Rachel Snow del Settore Mira inoltre a diminuire l'impatto distinzioni di razza, colore, sesso, Richard Garfield Popolazione e Sviluppo di UNFPA hanno analizzato e aggregato i RISPOSTA UMANITARIA Emergency Response and Recovery Branch, United States Centers dati delle tavole degli indicatori del Rapporto e fornito le stime sul distruttivo di disastri ed emergenze lingua, religione, opinione politica for Disease Control and Prevention; numero delle donne incinte nei paesi colpiti da un conflitto o da un complesse. o altro, origine nazionale o sociale, Assistenza materiale e logistica Columbia and Emory Universities disastro naturale. ricchezza, nascita o altro status. data alle persone, per rispondere ai Kirsten Johnson, M.D. Le fonti per gli indicatori sono stati messi a disposizione bisogni causati da un conflitto o un Department of Family Medicine, McGill University, dalla Divisione per la popolazione del Dipartimento per gli CONSEGUENZA DIRETTA disastro, fornita in seguito all’appello Montreal Canada; Humanitarian U Affari Economici e Sociali delle Nazioni Unite, da UNESCO e O INDIRETTA DISASTRO NATURALE del governo o di organizzazioni dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Gretchen Luchsinger Una conseguenza diretta è la morte Avvenimento di grande ampiezza che internazionali. Ramiz Alakbarov, Björn Andersson e Arthur Erken hanno rivisto le Lisa Oddy versioni preliminari e contribuito alla struttura del Rapporto. o altro effetto negativo verificatosi distrugge la vita e/o i beni. Perché un Humanitarian U direttamente e principalmente a causa evento sia classificato come tale dal I colleghi degli uffici UNFPA a Amman, Bangkok, Bogota, Cairo, Monica Adhiambo Onyango Centro per la Ricerca sull’Epidemiologia SFOLLATI INTERNI Dakar, Istanbul, Johannesburg, Kathmandu, Monrovia, Panama City di un disastro. Una conseguenza Boston University School of Public Health, and Skopje hanno supportato o orientato la stesura delle sezioni indiretta è la morte o altro effetto dei Disastri, riconosciuto a livello Persone costrette o obbligate a fuggire Department of Global Health di approfondimento e la scelta delle fotografie del rapporto: Ghifar negativo che si è verificato come internazionale, deve rispondere ad o lasciare le proprie case, i luoghi Sarah Shteir and Louise Searle Al Alem, Tamara Alrifai, Daniel Baker, Mile Bosnjakovski, Santosh un risultato eventuale, ma non almeno uno dei seguenti criteri: di residenza abituale, soprattutto a Humanitarian Advisory Group Chhetri, Jens-Hagen Eschenbaecher, Adebayo Fayoyin, Gema immediato, di un singolo evento • Dieci o più persone uccise. causa di un conflitto armato, situazioni Granados, Habibatou M. Gologo, Calixte Hessou, Ruba Hikmat, • Un centinaio o più persone colpite Assistenti alla ricerca Jorge Parra, Elina Rivera, Shible Sahbani, Alvaro Serrano, Sonja distruttivo. Generalmente, le di violenza generalizzata, violazioni Amiya Bhatia Tanevska, Giulia Vallese and Roy Wadia. conseguenze indirette possono essere • Una dichiarazione di stato di emergenza. dei diritti umani o disastri di origine Harvard T.H. Chan School of Public Health identificate a livello di popolazione, • Una richiesta di assistenza Anna Maltby ha scritto il reportage sulla crisi Ebola in Liberia naturale, o causati dall'essere umano, Chantilly Wijayasinha mentre le conseguenze dirette si internazionale. o per evitare le conseguenze di questi Fotografi e videografi: Boston University School of Public Health, possono osservare a livello individuale. I disastri naturali includono siccità, eventi, che non hanno attraversato le Nake Batev (Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia) Department of Global Health Daniel Baldotto (Colombia) Per esempio, se il tasso di mortalità terremoti, epidemie, caldo o freddo frontiere di uno Stato, riconosciute a Mélanie Coutu Abbas Dulleh, AP Images (Liberia) aumenta dopo un evento e non vi è estremo, inondazioni, tempeste, livello internazionale. Humanitarian Studies Initiative, McGill University Salah Malkawi (Giordania) altra ragione che possa giustificare tsunami, eruzioni vulcaniche e incendi. questo aumento, queste morti Consulenti UNFPA Mappe e definizioni addizionali saranno considerate come Prudence Chaiban SITUAZIONE D’URGENZA Howard Friedman Le definizioni utilizzate e la presentazione dei dati nelle mappe PERSONE COLPITE DA UN Henia Dakkak Ann Leoncavallo di questo Rapporto non implicano in alcun modo l'espressione di una conseguenza indiretta dell’evento COMPLESSA in questione. CONFLITTO O DISASTRO Ugochi Daniels Jacqueline Mahon qualsivoglia opinione da parte di UNFPA per quanto riguarda lo Una crisi umanitaria multidimensionale, Abubakar Dungus Rachel Snow status giuridico di ogni singolo paese, territorio, città o area, né per Persone che, durante una situazione Danielle Engel in un paese, regione o comunità, che quanto riguarda le autorità preposte o la definizione e delimitazione di emergenza, hanno bisogno di di confini e frontiere. Una linea tratteggiata rappresenta in modo ha prodotto un considerevole o totale CRISI UMANITARIA approssimativo la Linea di Controllo concordata da India e Pakistan un’assistenza immediata in grado crollo dell’autorità, in seguito a un per Jammu e Kashmir. Lo status giuridico definitivo Un evento o una serie di eventi che di soddisfare i bisogni fondamentali conflitto interno o internazionale, e che di Jammu e Kashmir non è ancora stato concordato dalle parti. rappresentano una minaccia per la necessari allo loro sopravvivenza, come richiede una risposta multisettoriale salute, la sicurezza o il benessere cibo, acqua, rifugio, igiene e assistenza e internazionale che va al di là del Edizione italiana di una comunità o altro grande medica. mandato o della capacità di un solo Versione italiana a cura di AIDOS, Associazione italiana gruppo di persone, di solito su un organismo o del programma paese donne per lo sviluppo vasto territorio. Conflitti armati, delle Nazioni Unite in corso. Queste UNFPA RIFUGIATO Traduzione: Anna Tagliavini epidemie, carestie, calamità naturali emergenze hanno un effetto devastante Costruire un mondo in cui Editing: Giovanna Ermini e Serena Fiorletta e altri grandi emergenze possono Una persona che ha lasciato il proprio soprattutto per i bambini e le donne ogni gravidanza sia desiderata Impaginazione: Simona Ferri implicare o condurre a una crisi paese di origine, a causa di un fondato e richiedono un insieme di interventi Stampa: Litostampa 3B umanitaria. timore di essere perseguitata per complessi. ogni parto sicuro e le Ufficio stampa:Serena Fiorletta

potenzialità di ogni giovane Foto di copertina: © UNFPA/Nake Batev siano realizzate

© Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione, 2015 lo stato della popolazione nel mondo 2015

lo stato della popolazione nel mondo 2015 AL RIPAROAL DALLATEMPESTA: U n ’

Costruire un mondo agenda in cui ogni gravidanza sia desiderata ogni parto innovativa sicuro e le potenzialità

di ogni giovane siano per realizzate donne e raga zz e , AL RIPARO in un mondo DALLA in continua TEMPESTA

emergen z a Un’agenda innovativa per donne e ragazze, in un mondo Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione Associazione italiana donne in continua emergenza 605 Third Avenue per lo sviluppo New York, NY 10158 USA Via dei Giubbonari 30 00186 - Roma Tel. +1-212 297-5000 tel. +39 06 687 3214/196 www.unfpa.org [email protected] ©Unfpa 2015 www.aidos.it

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