Una Città Scossa Dal Fallimento

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Una Città Scossa Dal Fallimento Anno 60* N. 215 Quotidiano LIRE 500 Sped. abb. post, gruppo 1/70 - • DOMENICA 11 SETTEMBRE 1983 Arretrati L. 1.000 l'Unità ORGANO DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO regime Inchiesta su una capitale della crisi L'obbligo Dieci anni il il il golpe della libertà Il caso Genova di CESARE LUPORINI i cileni nelle piazze T E NOTIZIE e le Immagini lare e impedire ogni aiuto e- che ci giungono in questi stemo ad esso. Una città scossa giorni dal Cile, con la rapidità Dieci anni di repressione e Immediatezza dei moderni fascista e militare scoperta mezzi di comunicazione, su­ sono lunghi e le vittime della per scacciare Pinochet scitano in noi, e credo in ogni sua crudeltà sono state decine democratico, sentimenti di- di migliaia. In questo percor­ versi. Da un Iato di indigna­ so amaro due esperienze sto­ dal fallimento ERI zione e di rabbia per la rinno­ riche si sono consumate: quel­ A Milano la solidarietà dell'Italia vata violenza cieca e sangui­ la (ormai) della dittatura, ma naria della repressione di Pi­ anche quella del triennio pre­ Il leader di «Alleanza democratica» Valdes dichiara chiuso il dialogo con il governo Un declino che va accelerandosi - L'acciaio, il porto, i cantieri nochet, che smentisce le si­ cedente: il regime democrati­ Contestata la «parata» del regime - Barricate nei quartieri popolari - Cortei studenteschi Meno lavoro anche nei servizi - Ambasciatori o cannonate? mulazioni di dialogo, d'altro co di Unldad popular e della lato, però, di ammirazione e presidenza Allende, che tanta e tesissima attenzione aveva­ di simpatia per il coraggio, la Dalla nostra redazione determinazione, lo slancio, la no suscitato in tutte le sinistre MILANO — Per le strade di Le funzioni industriali principali di Genova del mondo, come esperienza Milano sono tornate a risuo­ GENOVA — Genova è un teorema e un para­ sono strategiche a livello nazionale e sono in vitalità della protesta e ribel­ nare le canzoni di lotta del digma per il futuro industriale del Paese. Non mano all'industria pubblica o a organismi a lione di massa. Quest'ultimo che poteva divenire esempla­ Cile democratico, mentre In è uno slogan. In questi giorni la città è tornata direzione pubblica, come il porto. Ecco per­ sentimento non può essere re (proprio al confini del siste­ un grande corteo decine e alla ribalta della cronaca per due fatti di se­ ché l'idea di ridimensionamenti drastici qui è che sovrastante. Giovani e an­ ma imperiale capitalistico decine di bandiere cilene — gno opposto, che possono rischiare dì essere tanto radicalmente osteggiata. Sul piano del­ ziani, donne e uomini, ma so­ statunitense) quale via demo­ ripescate chissà dove — sa­ interpretati secondo schemi vecchi di lettura l'occupazione il prezzo rischia di essere altis­ prattutto giovani, con la loro cratica al socialismo. La ca­ lutavano 11 risveglio orgo­ della sua complessa realtà produttiva, sociale simo. Il vicesindaco Piero Gambolato fa rapi­ mobilità e impeto e perfino tastrofe con cui si conchiuse glioso del movimento che si e politica. Da un lato l'annuncio della Fincan- damente i calcoli: «Se mettiamo insieme i ta­ quasi allegrìa, che non can­ quella esperienza è stata og­ propone di abbattere la dit­ tieri che sarà chiuso il cantiere di Sestri Po­ gli annunciati e quelli più o meno ufficial­ getto di molte e varie analisi tatura decennale del genera­ nente, una delle fabbriche che costituisce il mente indicati si arriva facilmente a 11 mila cella ma anzi sottolinea la cuore industriale e sindacale di Genova, ha drammaticità di ciò che av­ critiche, anche da parte delle le Pinochet posti di lavoro in meno. E questo in una città forze politiche che vi avevano Un grande corteo, una riportato i lavoratori e la città in piazza. Dall' che in dieci anni, tra il 71 e l'81 ha già perso viene. partecipato (al governo o all' manifestazione di decine e altro larga eco ha suscitato una proposta di 16 mila occupati nell'industria. Oggi questo riassetto gestionale del porto formulata dalle settore riguarda il 24 per cento detta popola­ Questa presenza giovanile opposizione). Non è qui li caso decine di migliala di lavora­ tori organizzata dalla Fede­ associazioni degli imprenditori privati che o- zione occupata. La terziarizzazione e è già riempie di fiducia e di speran­ di evocarle. Del resto l'ampia perano nello scalo. Una città dunque di nuovo stata. E poi negli ultimi due anni il lavoro za, pur nella consapevolezza trasmissione televisiva della razione nazionale, con In te­ attraversata dai cortei operai che difendono RAI-TV italiana di venerdì se­ sta Lama, Camiti e Benve­ diminuisce anche nei servizi: dei grandi ostacoli ancora da nuto in rappresentanza di senza sapereindicare alternative i loro stabili­ Ma gli aspetti qualitativi sono ancora più vincere. Ma la pianta-uomo ra (iniziativa da lodare) ne ha menti minacciati, e percorsa dalle polemiche dato una assai vivace e diret­ tutto 11 sindacato, una prova preoccupanti. 'Non respingiamo solo queste appare lì indomabile, nella di simpatia e di solidarietà sulla produttività in porto — da un lato per­ dimensioni dei tagli — insiste Sergio Garavi- sua sete di libertà, quando le ta rappresentazione. Quella e- verso un popolo che dimo­ verse «corporazioni* sindacali, dall'altro effi­ ni, segretario nazionale CGIL — il pericolo è condizioni si siano fatte estre­ sperienza e il suo fallimento stra In queste stesse ore di cienza manageriale privata? che qui, con le chiusure e i ridimensionamen­ me e di nuovo mature, come fu una pietra di paragone im­ essere deciso a tornare pro­ Ormai questi schemi, insieme a molti altri. ti in tutti i settori, compresi quelli cosiddetti accade oggi in Cile. Questo il portante anche per noi, e la tagonista del proprio desti­ sono saltati per sempre. Sono saltati sotto 1 "avanzati", si cancelli con un colpo di spu­ messaggio che ci arriva pri­ riflessione intorno a essa in­ no. urto dell'oggettività di una crisi senza prece­ gna un enorme patrimonio di capacità pro­ fluì sulla linea del nostro par­ Nel corteo, che ha seguito denti e Io sviluppo di un conflitto e un con­ duttive, tecniche e scientifiche. La stessa ma di ogni riflessione politi­ tito, come tutti ricordano e ca, e ci obbliga — va detto Il tracciato classico del gran­ fronto politico-sociale che ha rotto definitiva­ cultura industriale, profonda e originale, di come ha evocato ieri Enrico SANTIAGO — Giovani in una strada manifestano contro Pinochet di appuntamenti milanesi — mente vecchi equilibri, aprendo uno scenario questa città. E VIRI sa bene quanto è difficile subito — a intensificare atti­ Berlinguer nella sua risposta dai Bastioni di Porta Venezia nuovo. Le coordinate essenziali, nello spazio e e costoso costruire questa cultura industriale vamente la solidarietà, solle­ alle domande di «Repubbli­ Dal nostro inviato cui il dolore e la preoccupazione per quanto fino a piazza del Duomo —, nel tempo più vicini, sono queste: la crisi radi­ dove non esiste». citando anche un'azione pre­ ca». SANTIAGO — Dieci anni fa 11 golpe. L'anni­ può ancora accadere si uniscono alla co­ gli striscioni del movimenti cale che ha investito i fondamentali pilastri Le lotte e le discussioni di questi mesi han­ cisa del nostro governo. La versario trova un Cile avviato sulla strada scienza che 11 popolo sta riportando 11 Cile giovanili, dei consigli di fab­ dell'economia genovese, il porto, la siderur­ no fatto giustizia di un altro luogo comune dittatura di Pinocbet va isola­ del ritorno alla democrazia. Un cammino dif­ nella storia della libertà e della democrazia. brica, delle organizzazioni gia, i cantieri, ma anche elettromeccanica e delle analisi sulla struttura produttiva ligure: ta internazionalmente; l'Ita­ ficile e tormentato. Le grandi manifestazioni •Il dialogo con 11 ministro Jarpa è sospeso sindacali, con delegazioni di elettronica; la crescita di un movimento ope­ la divisione in settori •maturi*, implicitamen­ lia, che nella grande maggio­ Valga qui solo il richiamo. di questi giorni, la repressione scatenata da fino a quando 11 governo non dimostrerà la diverse regioni. Portato da raio tesploso» in gennaio contro la linea eco­ te destinati al declino e all'estinzione, e in ranza del suo popolo ha sem­ Oggi le condizioni sono diver­ un regime che vede la propria fine all'oriz­ volontà di accettare un calendario preciso di decine di ragazzi della FGCI nomica del governo Fanfani, reattivo e vigile settori «avanzati*, dal futuro radioso. Una pre manifestato obbrobrio se, nel Cile e nel mondo, ma la zonte, Il difficile e contraddittorio dialogo avanzata verso una democrazia piena. L'ap­ un Immenso bandlerone ci­ sull'accordo sul costo del lavoro, proiettato in «chiave* di lettura esasperata da una recente situazione del mondo è molto tentato In extremis sono segnali che dicono: pello del ministro alla formazione di squadre leno, come quello che dieci avanti sul terreno delle ristrutturazioni e analisi del CENSIS, giunto a vedere nella Li­ per quella dittatura e solida­ pronto all'appuntamento aspro di questi gior­ rietà per le sue vittime, deve più grave, e l'orizzonte è oscu- 11 Cile dopo dieci anni ritrova la speranza, ma paramilitari, le dichiarazioni del generale Pi­ anni fa portarono altri ra- guria la nuova California post-industriale del rìssimo. La speranza che si paga ancora il suo tributo di sofferenza e di nochet e dello stesso Jarpa nel senso che non ni; l'esito politico del voto di giugno, che ha nostro paese. Ma sono stati proprio i tecnici e fare la sua parte, sapendo che riaccende nel Cile va vista in sangue. I dieci morti dell'altro giorno, gli ar­ saranno modificati 1 tempi di transizione Dario Venegoni spezzato, ma forse non del tutto, il calcolo di i quadri più qualificati dell'Ansaldo, dell'Ital- un tale processo internaziona­ questo orizzonte.
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