COMUNE DI FIVIZZANO Provincia Di Massa Carrara
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COMUNE DI FIVIZZANO Provincia di Massa Carrara AREA LAVORI PUBBLICI Oggetto : I tecnici "Bando per la concessione ai comuni di contributi a sostegno degli investimenti Ing. Giovanni Bacci Via Umberto I° n. 27 per l'infrastrutturazione dei cammini Fivizzano (MS) tel 0585/942171 della Toscana" di cui al progetto interregionale “In.Itinere” approvato con la DGR 491/2016 Geol. Germano Ginesi Via Umberto I° n. 27 LA VIA DEL VOLTO SANTO Fivizzano (MS) tel 0585/942177 in Lunigiana, Garfagnana, Mediavalle del Serchio e Lucca Arch. Paolo Folegnani Via Umberto I° n. 27 Fivizzano (MS) tel 0585/942188 STUDIO DI FATTIBILITA' RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA SCALA TAVOLA NUMERO DATA GENNAIO 2020 1 RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA La Via del Volto Santo in Lunigiana, Garfagnana, Mediavalle del Serchio e Lucca Premessa La lunga attività di ricerca e di successiva valutazione/progettazione degli itinerari storici interregionali e regionali ha certificato la centralità del sistema territoriale che dal Mar Tirreno/Ligure conduceva oltre Appennino e al Po’, come grande percorso fluviale che collegava con l’Adriatico e Venezia (legando i due mari) coinvolgendo da nord a sud la Lunigiana, la Garfagnana, la Mediavalle del Serchio in riferimento al ruolo centrale della città di Lucca e del suo simbolo principe, il Volto Santo. Nel sistema indicato insistono, ufficialmente, sia la Via francigena, nell’asse Cisa-Lucca, che la Via del Volto Santo, nell’asse Pontremoli-Lucca, che la Via Matildica e del Volto Santo nell’Asse San Pellegrino in Alpe-Lucca. Poiché è noto che anche molti altri passi erano interessati da una viabilità storica che dalla Pianura Padana attraversava l’Appennino e le Alpi Apuane e viceversa, il quadro che ci appare è quello di un serie di percorsi paralleli nord-sud (Pianura padana-Lucca-mare) che confluivano in vie di fondovalle che fungevano da collettori (la Francigena in Lunigiana, la Via del Volto Santo in Lunigiana, Garfagnana e Mediavalle). Appare, dunque, una centralità nei rapporti nord-sud dell’Italia medievale e postmedievale dell’ambito territoriale Lunigiana- Garfagnana-Mediavalle (e Lucca). Tale centralità della viabilità storica produce oggi una potenzialità particolarmente forte delle prospettive di sviluppo del turismo, essendo esso legato alla stessa viabilità storica: torna dunque una centralità insperata. In secondo luogo, si nota come il target turistico legato alla viabilità storica non sia orientato, salvo casi limitati, alla percorrenza completa dei diversi itinerari romei: pochi partono e percorrono completamente, per varie settimane, la strada giungendo fino a Roma, in quanto mancano in genere tempi lunghi di ferie a disposizione. Pertanto risulta che l’utenza si sia orientata a completare i lunghi percorsi romei in più volte, anche in più anni, scegliendo, nella graduatoria crescente delle offerte in Italia e Toscana, percorsi meno lunghi (in genere di una settimana o poco più) ma tanto più concorrenziali se essi non sono genericamente solo una serie di tappe di un cammino maggiore ma tratti di quel cammino ben identificati e motivati storicamente come è per la Via del Volto Santo o per le vie matildiche. In terzo luogo, consegue che l’intera rete di città collocate a raggiera attorno al complesso Lunigiana/Garfagnana/Mediavalle (Parma, Reggio, Modena, Bologna, Firenze, Pisa, Viareggio, Massa, Carrara, La Spezia, Sarzana) può diventare un bacino assai vasto di utenza interessata a usufruire degli itinerari attrezzati, quali la Via del Volto Santo e le matildiche collegate. La presenza della Linea ferroviaria Aulla-Lucca può permettere l’utenza della Via del Volto Santo senza utilizzare l’automobile, in andata e ritorno. Questi appaiono, in senso generale, gli elementi più forti rispetto ai risultati da attendere e alle potenzialità di successo della presente progettazione. Collocazione dell’intervento L’intervento previsto è collocato sul percorso della Via del Volto Santo, nella Regione Toscana, nelle Province di Massa Carrara, nelle Unioni di Comuni della Lunigiana, Garfagnana, Mediavalle del Serchio, nei Comuni di Pontremoli, Filattiera, Bagnone, Villafranca Lunigiana, Licciana Nardi, Aulla, Fivizzano, Casola in Lunigiana, Minucciano, Sillano Giuncugnano, Piazza al Serchio, Camporgiano, San Romano Garfagnana, Pieve Fosciana, Castelnuovo Garfagnana, Molazzana, Gallicano, Fabbriche di Vergemoli, Pescaglia. Finalità ed obbiettivi generali L’obbiettivo finale, come da Bando, è quello di contribuire a rafforzare la fruibilità e la percorribilità dei Cammini della Toscana in un’area interna quale la Lunigiana, Garfagnana e Mediavalle del Serchio. A tale scopo, si attende il risultato finale di: -rendere funzionante la Via del Volto Santo nel territorio, come Prodotto turistico omogeneo/PTO (il raggiungimento della funzionalità dovrà essere certificato attraverso un test finale da parte di soggetto del settore escursionistico, CAI/Associazione Vie del Volto Santo, e cicloturistico Associazioni EPIC/Lunigiana X Byke); -integrare in modo organico la Via del Volto Santo nella rete dei diversi cammini già esistenti o in progetto parallelo (Via Matildica del Volto Santo e Via Francigena ma anche il particolare percorso francescano, già funzionante, dello Chemin d’Assise); -aumentare le tipologie di utenza, al fine di incrementare i flussi, individuando almeno due target di utilizzatori diretti, pedoni e cicloturisti (senza realizzare piste ciclabili escluse dal finanziamento), ma attivando una possibilità di fruizione per due altre tipologie di utenza indiretta, il turismo itinerante in camper ed in automobile; -omogeneizzare ed unificare il messaggio e l’immagine negli strumenti di comunicazione, progettando una grafica uniforme che, pur nell’individuazione chiara dei diversi percorsi, rimandi ad un messaggio (i testi, cui è da porre buona attenzione) e ad un’immagine coordinata e riconoscibile come unitaria; -completare l’iter procedurale di inserimento della Via del Volto Santo nell’Atlante dei Cammini d’Italia del MiBact, come già avvenuto per la Via Matildica del Volto Santo; -regolamentare, sulla base delle indicazioni della Regione Toscana e della R.E.T., la fruibilità della Via del Volto Santo. Strumento importante per la fruizione dell’itinerario e la sua documentazione sarà dotare le Stazioni ferroviarie della Linea Aulla-Lucca (che coincide, di fatto, con la Via del Volto Santo, come un’autentica “Ferrovia del Volto Santo) di strumenti di informazione al servizio di pedoni e cicloturisti (grazie al sistema treno+bici). Obbiettivi del Bando e del Progetto Via del Volto Santo Rafforzare la fruibilità e la percorribilità della Via del Volto Santo; Aumentare, in particolare la sicurezza generale degli utenti; Valorizzare le aree interne non favorite dai flussi turistici. Considerazioni: 1. La Strategia Naz.le Aree Interne ha identificato Garfagnana, Lunigiana e Mediavalle del Serchio come aree interne dove favorire lo sviluppo nel turismo, agricoltura e servizi legati, fra cui il commercio; 2. La Via del Volto Santo, regionale, favorisce la coesione di territori divisi per cui il progetto è strategico per azioni e governance comuni; 3. I Comuni della Via del Volto Santo sono legati da una Convenzione approvata dalla Regione e il tracciato tocca tutti i territori comunali; 4. Nel territorio si intersecano la Via Matildica del Volto Santo e la Via del Volto santo e la progettazione viene realizzata in modo coordinato sia negli interventi che nell’immagine; 5. La sicurezza dei percorsi è data da più elementi concomitanti, come segue: a) In primo luogo la struttura dei percorsi e tracciati, la loro semplicità e facilitazione e le neutralizzazione di ogni potenziale pericolo fisico: b) Una rete efficiente e molto diffusa di punti tappa (come luoghi “amici” dei camminatori) in modo che ogni tipologia di utente (giovani come anziani o bambini, persone allenate ed esperte o senza preparazione, gruppi sportivi o famiglie in gita, pedoni escursionisti o cicloturisti, ecc.) possa trovare non una rete fissa e rigida di punti sosta ma una rete diffusa, entro il km per parte del tracciato, di punti di sosta, appoggio, assistenza, anche soccorso, laddove necessario; c) La disponibilità di strumenti tecnologici e cartografici che annullino la possibilità che l’utente si perda (o perda tempo per poca chiarezza del percorso) e, dunque, una corretta cartografia e una precisa georeferenziazione che sia di costante supporto, anche con una App specifica, non funzionale alla promozione ma di esclusivo supporto logistico ai camminatori; d) Una cartellonistica con le Notizie Utili (pubblica sicurezza, ambulanza, sanità, farmacia, servizi pubblici e privati utili, ecc.) collocata con periodicità lungo il percorso e negli strumenti utilizzati. e) La collaborazione del volontariato, sia in campo escursionistico/ciclistico (CAI, Associazione Vie del Volto Santo, Associazione EPIC Garfagnana e Lunigiana X Bike), che assistenziale (Misericordie, ecc.) Il funzionamento della Via. 1. Si considera che le Unioni di Comuni Lunigiana, Garfagnana e Mediavalle, e i Gal Sviluppo Lunigiana e Gal Montagnappennino hanno già finanziato i progetti che riguardano la costruzione fisica del percorso della Via sia in Lunigiana (Passo di Tea-Pontremoli) che in Garfagnana e Mediavalle (Passo di Tea-Lucca) con progettazione quasi completa della pulizia, sistemazione, messa in sicurezza dei percorsi fisici, segnaletica e parziale documentazione cartellonistica. Pertanto, il presente progetto è un intervento di completamento e messa in funzione della Via