Ini in Romagna, Da Rimini a La Verna, Dove Il Pover Ello D’Assisi Ricevette Le Stimmate
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Italia da scoprire 2 I CAMMINI IN ROMAGNA, DA RIMINI A LA VERNA, DOVE IL POVER ELLO D’ASSISI RICEVETTE LE STIMMATE. SCORCI INCANTEVOLI IN VALMARECCHIA SULLE TRACCE D I SAN FRANCESCO NEL 1213 IL FRATE ATTRAVERSÒ QUESTE TERRE PER otto un sole a picco, la Valmarec- PREDICARE E SCUOTERE LA ANIME. A SAN LEO UN NOBILUOMO chia si apre con boschi di casta- FU COSÌ TOCCATO DALLE SUE PAROLE DA DONARGLI IL MONTE gni, campi di grano, la silhouette DOVE RICEVERÀ I SEGNI DELLA PASSIONE DI CRISTO dei Monti Tausani che ricorda quelle delle Dolomiti, il u- di Antonio Sanfrancesco - foto di Giovanni Panizza me Marecchia. Il panorama del Montefeltro, i borghi, come quello di San Leo, abbarbicati su rocche ora minacciate dall’erosione e Sun tempo avamposti per difendersi dagli assalti dei nemici. Perché questa è sta- Due pellegrini in Valmarecchia, ta anche terra di lotte tra i Malatesta e superato San Leo, s’avviano i Montelfeltro, due signorie tra le più verso la terza tappa del potenti e sanguinose del Quattrocen- Cammino: Sant’Agata Feltria. Sotto, la statua di to. Canali sonnolenti e sentieri sterrati, San Francesco (1181-1226) percorsi da giovani pellegrini con zaino all’ingresso del Santuario della e sacco a pelo. Si dice che Leonardo, come Verna, meta finale. A sinistra, sfondo per la sua Gioconda, abbia voluto il cartello d’inizio percorso. dipingere proprio questi paesaggi. Tutto il resto è silenzio severo. Nulla di più lontano dalle atmosfere della capita- le della movida, Rimini, che pure ripren- de ad animarsi in quest’estate segnata dalla pandemia. Il nostro viaggio comin- cia proprio in questa città insospettabil- mente francescana e non solo perché il Duomo, progettato nel 1450 da Leon Bat- tista Alberti come Tempio malatestiano sorge su un’antica chiesa dedicata a san Francesco e a un convento francescano soppresso da Napoleone nel 1809. Qui, dove il Poverello d’Assisi passò due LA PORTA D’INGRESSO DELLA CITTÀ DI SAN LEO LA CROCE DI LEGNO GREZZO SUL MONTE DELLA VERNA 29/2020 57 Italia da I SOCI DELL’ALBERGO scoprire DALLE TAPPE ALL’OSPITALITÀ, DIFFUSO DI SAN LEO: DANILO DI GIACOMO, QUELLO CHE C’È DA SAPERE 44 ANNI, ROMINA Il Cammino di San Francesco da Rimini a La Verna è stato inaugurato FABBRI, 49, l’8 maggio 2013 dall’associazione “L’Umana Dimora” di Rimini, in E FRANCESCA occasione dell’ottocentesimo anniversario del passaggio del Santo BERARDI, 44. in Valmarecchia, e fa parte del circuito regionale dei Cammini e Vie di Pellegrinaggio dell’Emilia Romagna (www.camminiemiliaromagna. it) promosso da APT Servizi su input dell’assessorato regionale al Turismo. Tutte le informazioni dettagliate sull’equipaggiamento e le tappe su www.camminosanfrancescoriminilaverna.it LE TAPPE E DOVE ALLOGGIARE Sono cinque: la prima tappa va dal centro di Rimini a Villa Verucchio (22,4 km, durata 5 ore e 30’). Indirizzi utili per l’ospitalità: Francesco’s ways A Maiolo: B&B Le due rocche (0541/22994). (3701106929, [email protected]), La terza tappa: San Leo – Sant’Agata Feltria (20,2 km, Appennino Slow (3791528959, [email protected]). 6 ore e 50’). A Novafeltria: Antica Dimora di Mercatino Questi due indirizzi valgono per tutte le tappe. Casa per Ferie (www.anticadimoradimercatino.com, tel. 3474129435). Sopra, il chiostro del convento di Sant’Igne. A Don Bosco Rimini (0541/1788202, [email protected])[email protected]). A Sant’Agata Feltria: Convento dei Cappuccini (0541/929623); lato, padre Sandro Pini, 68 anni, custode del La seconda tappa è Villa Verucchio–San Monastero Santa Maria Maddalena Convento di Santa Croce di Villa Verucchio. In Leo (21,8 km, 6 ore e 30’). A Villa Verucchio delle Sorelle Povere di Santa basso, a destra, Franco Boarelli, 63, presidente si può chiedere ospitalità alla Foresteria Chiara d’Assisi (0541/929622). dell’associazione L’Umana Dimora di Rimini. del Convento di Santa Croce (0541/391072, La quarta tappa si snoda da Sant’Agata Sotto, l’eremo della Madonna di Saiano. A sinistra, [email protected]), al B&B Le Case Feltria ¦no a Balze di Verghereto pellegrini a La Verna nel luogo in cui Francesco Rosse (0541/670530, info@lecaserosse. (22 km, 7 ore e 15’) dove si può alloggiare ricevette le stimmate nel 1224 e il cipresso che lui piantò nel chiostro di Santa Croce. com); Agriturismo La Valle (3384591745, all’Albergo Bellavista (0543/906630); [email protected]). In centro Balze Ghiotte (0543/906637); storico: B&B A Ca’ Mia (ale.sem@virgilio. Fumaiolo Paradise Hotel (www. it); Casa Verù ([email protected], fumaioloparadisehotel.it), che si trova necessario il sacco a pelo). Per alloggiare sul valico del Monte Fumaiolo e o©re a San Leo: B&B Montefeltro (339832 2968, servizio di transfer da e per il percorso. [email protected]) B&B Palazzo Serre La quinta e ultima tappa da Balze (3667318735, www.palazzoserre.it); Albergo di Verghereto a La Verna (23 km, e ristorante “Al Castello”, (0541/916214, 8 ore e 10’), dove sorge il Santuario francescano. Qui la www.hotelristorantecastellosanleo.com); A£ttacamere foresteria dei frati o©re diverse tipologie di ospitalità ai pellegrini, Arcobaleno, (3313223311, [email protected]); compreso il servizio ristorante. Per informazioni e prenotazioni Osteria Belvedere (0541/916361, [email protected]). contattare la foresteria al numero 0575/5341 dalle 9 alle 17. volte, comincia il Cammino di ogni luogo è degno per dar lode a Dio. due angeli che gli dissero di andare al la seconda tappa a Villa Verucchio. che ha quasi ottocento anni», spiega Giunta Pisano. Salendo verso Veruc- Francesco che ci condurrà no all’a- La prima tappa è sul colle Co- porto e mettere quell’efgie su una Sulla soglia del convento di Santa Cro- padre Sandro, «e ha resistito a molte chio, città di origine dei Malatesta, lo spro monte della Verna, in provincia vignano, poco fuori Rimini, il mare barca afdandola al mare che la con- ce, padre Sandro Pini mostra il cipres- intemperie, compreso il tentativo di sguardo va alla Rocca del Sasso che, di Arezzo, dove nel 1224 il Santo ri- a far da sfondo, dove ad accoglierci dusse a Venezia, nella chiesa di San so che secondo la leggenda fu piantato bruciarlo prima da parte delle truppe grazie alla sua posizione all’apice dello cevette le stimmate e Paolo VI denì nel convento di Santa Maria delle Marziale, dove ancora oggi si venera dal Santo nel 1213. Durante la notte napoleoniche e poi di quelle tedesche sperone roccioso che sovrasta il paese, «tra gli alti luoghi dello spirito». Que- Grazie c’è padre Bruno Bartolini: «I la “Madonna di Rimini”». trascorsa all’addiaccio vicino al romi- durante la Seconda Guerra Mondiale». abbraccia tutto il territorio circostante sto pezzo di Romagna, che quasi non frati minori sono qui dal 1417, tran- Franco Boarelli, presidente del- torio, Francesco insieme ai frati accese Il cipresso è ancora qui, nel chiostro e permetteva nel Quattrocento di di- ti aspetti così pudica, inizia a prende- ne due piccole interruzioni dovute la associazione “L’Umana Dimora” di un fuoco, gettandovi il bastone che lo dove tre giovani novizi stanno siste- fenderlo con le armi dai Montelfeltro. re forma nel 1213 quando Francesco alle soppressioni napoleoniche e Rimini, racconta come è nato questo aveva sostenuto lungo il cammino. La mando il prato, accanto alla cappella Di fronte c’è la rocca di San Marino. insieme a frate Leone l’attraversa per all’editto di Cavour», racconta. «La Cammino francescano, quasi scono- mattina dopo lo trovò intatto e Fran- costruita sulla cella dove si fermò a La Valmarecchia, con i suoi tratti predicare il Vangelo e arruolare ani- nascita del Santuario risale al 1286, sciuto rispetto ai più famosi percorsi cesco ebbe un’intuizione: “Se non vuoi pregare il Santo. La chiesa, distrutta e ondulati e dolci, si svela pienamente me alla sua “follia” di farsi povero per quando un contadino del luogo, Ru- umbri: «Nel 2013, in occasione degli ot- ardere forse l’Altissimo ha in serbo per ricostruita nell’Ottocento, vale la visi- nel tratto che conduce all’eremo del- liberarsi di tutto e, così, perfettamen- stico, intravide fattezze umane in un tocento anni del passaggio del Santo in te una sorte che io non vedo. Ora, se non ta anche per la stupenda Crocissione la Madonna di Saiano, aggrappato su te amare. Capanne di frasche, grotte tronco d’albero e decise di farne una Valmarecchia, che ha segnato profon- vuoi bruciare, cresci!”. E lo piantò nella di scuola giottesca riminese e per un uno sperone roccioso che si innalza sul isolate, boschi inospitali. Per Francesco statua della Madonna. Intervennero damente queste terre». Come dimostra terra. «Le analisi del carbonio dicono Crocisso del XIII secolo attribuito a greto del ume. A custodirlo, dopo 58 29/2020 29/2020 59 Italia da scoprire anni di incuria, abbandono e persi- no pratiche sataniche, c’è don Osvaldo Caldari, eremita e rettore del Santuario. La stanchezza si fa sentire mentre raggiungiamo San Leo, “snodo” fon- 1 damentale del passaggio di France- sco in Romagna. Non a caso questo è l’unico comune italiano con 2 il Poverello nello stemma uf- ciale. Dobbiamo tornare in- dietro nel tempo, all’8 maggio più frequentati in Italia. L’itinerario 1213. Nella piazza principale, proposto è percorribile a piedi o in sotto un olmo, poi abbattuto bicicletta e si snoda lungo il Fiume nel 1662 e del quale nel conven- Vomano e l’afuente Mavone. Com- to di Sant’Igne si conserva un prende nove comuni. Il periodo più frammento, Francesco tenne adatto è da maggio a settembre, ma è una predica appassionata cul- piacevole compierlo anche durante il minata con la frase: “tanto è 3 Ponte dell’Immacolata (8 dicembre), quel bene ch’io aspetto, che ogni quando i borghi sono allestiti con i pena m’è diletto”.