SAGRA MUSICALE MALATESTIANA

Rimini, 19 agosto 1 novembre 1992

concerti Rocca Musiche mercoledì Pianoforte: E. Recital R. Rocca lunedì M. Direttore: Regista: Orchestra, San del martedì Musiche Concerto Notte Teatro Teatro Rimski-Korsakov, Direttori- Orchestra, San 4

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Orchestra, solisti, coro e allestimento del Teatro Nazionale delFOpera di San Pietroburgo “M. Musorgskij”

Regista: Stanislav Gaudasinski Direttore: Mikhail Kukushkin

sabato 29 agosto Teatro Novelli - ore 21.15

Concerto dei Finalisti al Concorso Pianistico “A. Rubinstein” di Tel Aviv 1992

Musiche di F. Chopin, P. Hindemith, M. Musorgskij

Solisti: Ilya Itin (3° classificato) Simone Pedroni (2° classificato)

lunedì 31 agosto Teatro Novelli - ore 21.15

Concerto dei Finalisti al Concorso Pianistico “A. Rubinstein” di Tel Aviv 1992

Musiche di F. Haydn, R. Schumann, I. Stravinski], J. Brahms, S. Rachmaninov

Solisti: Yacov Kasman (5° classificato ex-aequo) Giorgia Tornassi (1° classificata)

5 mercoledì 2 settembre Rocca Malatestiana* - ore 21.15

Israel Symphony Orchestra

Musiche di M. Musorgskij, L.v. Beethoven, M. Ravel, S. Rachmaninov.

Direttore: Noam Sheriff Solisti: Ilya Itin, Simone Pedroni

giovedì 3 settembre Rocca Malatestiana* - ore 21.15

Israel Symphony Orchestra

Musiche di E. Bloch, S. Rachmaninov, M. Musorgskij.

Direttore: Noam Sheriff Solisti: Jacopo Scalfì, Giorgia Tornassi

* in caso di maltempo i Concerti avranno luogo al Teatro Novelli.

7a RASSEGNA INTERNAZIONALE DEI CONSERVATORI

Sala dell’Arengo 10-11-17-18-24-25-31 ottobre e 1° novembre rassegna

6 conferenze e mostra Mostra Immagini Museo da in MEMORIAL - Cineteca - R. P. (sarannopresentigli - Viaggio Sala sabato (a DEDICATO

Proiezioni Ascolti

Presentazione

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martedì 1 settembre Sala del Museo ore 17.00

Pomeriggio Rubinstein (a cura di Guido Salvetti)

- Ricordi e testimonianze (con M.me A. Rubinstein, B. Tosi, J. Bistritzky e Ben Natan)

- Rubinstein e il suo editore discografico Paolo Rossi RCA/BMG

- Un 'iniziativa discografica: il CD Ermitage da un inedito della Radio Svizzera Italiana allegato alla rivista Symphonia in omaggio agli intervenuti

- Un Iniziativa editoriale: il numero di agosto della rivista Amadeus dedicato a Rubinstein in omaggio con il CD agli intervenuti

giovedì 3 settembre Sala del Museo - ore 17.00

Pomeriggio Rubinstein (a cura di Piero Rattalino e Alfredo Speranza)

- Ricordi e testimonianze (con M.me A. Rubinstein, J. Bistritzky, E. Ottona e B. Tosi)

- Ascolti guidati con Piero Rattalino

- Pianisti di oggi in dialogo con Rubinstein

L’Arte dell’Ascolto - Radio e Arte Acustica 2“ Edizione 1992: guerre

a cura di Roberto Paci Dalò (Associazione Amici della Musica Riinini) in collaborazione con RAI Radiouno / Audiobox

da martedì 25 a sabato 29 agosto Galleria Balena - Cineteca Comunale - Valmarecchia presentazione sul teatri. Rimini, venimento fra che Sagra degli porto per prio no. gra delle produttiva una zione comporta alla con stretta reso Musicale che nel programmazione lari, richiamo programma Regione, festival produzioni tamento punto musicisti Sagra

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lare. teatrale più accreditata e Esso si inserisce in una prestigiosa: il Teatro programmazione che mette il Musorgskij di San Pietro­ pubblico di fronte ad una burgo. esplorazione di un repertorio La prima serata prevede il proposto nella sua più Boris Godunov^ opera che in­ appropriata interpretazione, daga sulla fisionomia del po­ affidato ai più raffinati e rico­ polo russo resa felicemente nosciuti specialisti. nelle superbe parti corali, la Alla voce duttile e dolcis­ cui candida e immensa miseria sima del soprano spagnolo è sintetizzata con infinita in­ Montserrat Caballé viene af­ nocenza ma anche con una fidata l’interpretazione della straordinaria tragicità. più tipica e originaria forma La seconda serata è dedi­ del teatro musicale spagnolo, cata alla musica vocale russa la zarzuela, e assieme al re­ della seconda metà dell’800. pertorio spagnolo e ad alcune La terza serata vive sul­ pagine di Vivaldi, un omag­ l’altro grande affresco di sto­ gio a Rossini nel bicentenario ria russa che è la Khovanscina della nascita: autore già pre­ in cui ancora una volta il po­ sente nella scorsa edizione con polo, vittima dei potenti, ma la Giovanna d’Arco. protagonista della storia, ani­ Nel progetto musica e te­ ma lo spirito etico che distin­ atro, la Sagra Malatestiana gue la vocazione narrativa di affronterà quest’anno, e per Musorgskij. la prima volta, l’opera lirica Rubinstein troverà una in forma scenica. Per inau­ collocazione straordinaria in gurare questa inedita impre­ questa edizione della Sagra sa, la Sagra ha voluto puntare con la presentazione del con­ sulla più inedita soluzione mai corso a lui dedicato, seguendo data al problema dell’opera, un itinerario che vede impe­ così lontana tanto dal dram­ gnata la manifestazione a ma wagneriano quanto dal presentare ogni anno un convenzionale melodramma grande concorso internazio­ italo-francese: il realismo po­ nale. Non si tratta semplice- etico di Modest Musorgskij. mente di presentare in vetri­ A rappresentare in esclu­ na i vincitori del Premio, bensì siva per la Sagra in tre serate di offrire una rappresentazio­ questa sorta di festival nel ne organica delle peculiarità festival, dedicato ad uno dei dei vari concorsi internazio­ più grandi geni musicali del nali soffermandosi, oltre che XIX secolo, sarà l’istituzione sugli elementi più spettacolari, sugli effetti, le distorsioni, che che comprende Rossini e la tali concorsi determinano nel scuola francese. destino artistico dei musicisti. Il programma della Sagra Dopo il Ciaikovski e lo Chopin, è completato da una serie di a completare una ideale manifestazioni dedicate a trilogia pianistica è il Premio Rubinstein a dieci anni dalla Rubinstein di Tel Aviv. scomparsa del grande musi­ Ad accompagnare i cista. finalisti del prestigioso con­ Il Memorial Rubinstein corso è chiamata l’Orchestra comprende una mostra, film, Sinfonica d’Israele sotto la conferenze, testimonianze, in direzione di Noam Sheriff. collaborazione con la Fonda­ A testimonianza dell’at­ zione Rubinstein di Tel Aviv. tenzione dedicata al mondo In occasione della rappre­ dei giovani musicisti viene sentazione delle due opere di riproposta la Rassegna Inter­ Musorgskij, verrà presentato nazionale dei Conservatori, il libro "Musorgskij in Italia” quest’anno spostata in alcuni curato, per la Sagra Mala­ finesettimana nel periodo ot­ testiana, da Guido Salvetti. tobre-novembre, per dare loro Un’edizione un po’ “spe­ uno spazio maggiore. ciale” questa quarantatre- La Rassegna, a cui pren­ esima, pensata anche per va­ deranno parte circa dieci lorizzare quel grande spazio conservatori, presentando che è la Corte della Rocca produzioni originali per la Malatestiana, non ancora al Sagra, è anche un modo per meglio delle sue potenzialità presentare la realtà dell’inse­ per la programmazione mu­ gnamento musicale in Italia e sicale. in Europa e per riflettere sulle Con la conclusione dei la­ luci e sulle ombre dell’ordina­ vori, prevista nel ’93, forse la mento scolastico. Sagra avrà riconquistato quel La partecipazione straniera binomio suggestivo e pre­ è incentrata quest’anno sulla stigioso che l’aveva legata, per Francia con un tema, proposto ai oltre quarantanni, al Tem­ conservatori italiani e francesi, pio Malatestiano. (Giampiero Piscaglia) Presentazione del Progetto Musorgskij

La presenza del Teatro esauriente sulla “fortuna” “Musorgskij ” di San dell’autore russo all’interno Pietroburgo (quello stesso della cultura italiana e della che, sotto il nome di Teatro nostra vita musicale. Malji di Leningrado si è fatto Il giorno precedente la apprezzare in una tournée rappresentazione del Boris, in italiana del 1987) è stata occasione della presentazio­ concepita e organizzata, nel­ ne del Quaderno, si è pensato la Sagra Malatestiana 1992, di inaugurare un’altra delle come un importante momen­ iniziative che speriamo pos­ to spettacolare e culturale: sano essere gradite al pubbli­ quasi, se si vuole, un Festival co riminese: una giornata nel Festival. Si è voluto, in­ Musorgskij con una pluralità nanzi tutto, che tra le due di sollecitazioni acustiche e grandiose colonne del Boris e visive, con possibilità di di­ della Khovanscina venisse battito e di incontro con i programmato un concerto protagonisti degli allestimenti sinfonico-vocale con tanti operistici. brani da opere di autori russi Il coinvolgimento del “intorno” a Musorgskij. pubblico nelle tematiche di Si è poi pensato di inau­ questo “Festival nel Festival” gurare proprio con Musorgskij dovrebbe avvenire, qui, in un’iniziativa di valorizzazione forme il più possibile brillanti culturale della Sagra e delle e varie. sue iniziative: si tratta di un Dieci giorni dopo, con an­ primo Quaderno, intitolato cora maggiore ampiezza, “Musorgskij in Italia”. questa articolata struttura Un manipolo di studiosi e culturale verrà applicata - di critici ha fornito una docu­ come potete vedere nel pro­ mentazione ricca e aggiorna­ gramma - alla commemora­ ta, nonché un panorama zione di Artur Rubinstein. (Guido Salvetti) Note sul Teatro Musorgskij di San Pietroburgo

“Malij”, ovvero “ piccolo”. l’estero. Stanislav Gaudasinskij, il di­ E l’Italia, che idealmente rettore di questo teatro che gli è legata fin dall’inaugura­ negli ultimi anni ha mutato zione del 6 marzo 1918 - etichetta trasformando il Malij quando andò in scena un di Leningrado nel “Musorgskij Barbiere di Siviglia mentre di San Pietroburgo”, tiene ancora proseguivano gli molto a precisare che quel- scontri rivoluzionari - gioca l’aggettivo, “piccolo”, nato per un ruolo non secondario, come connotare un luogo di ricerca, tiene a sottolineare lo stesso un teatro laboratorio, se vole­ Gaudasinskij ricordando le te, non va frainteso. commissioni del Gallo d’oro Inaugurato nel 1918 al­ a Palermo e gli allestimenti di l’indomani della rivoluzione Boris e Ortegin {Boris d’ottobre, questo luogo pre­ Godunov è in particolare, e zioso della vita culturale rus­ da sempre, un’opera chiave sa di questo secolo è il teatro nelle questioni di censura: non diMejerchol’dedi Pokrovskij, fortunata neppure in questo di Samosud e di Khaijkin tra caso, poiché, vista la reticen­ i direttori del debutto alla re­ za da parte degli organi di gia di Fedor Saljapin, delle partito a permetterne la rap­ premieres di Guerra e pace di presentazione a San Pietro­ Prokof’ev e del Naso di burgo, la première della pro­ Sostakovic, dell'affare legato duzione del Teatro Musorgskij allo scandalo àìLadyMacbeth è finita per aver luogo a Pa­ del distretto di Mcertsk (in lermo) . Quanto ai mutamenti scena nel 1934, non per caso, d’intestazione, da Malij a qui e non al Kirov), della pro­ Musorgskij, Stanislav duzione del Boris musorg- Gaudasinskij si oppone vi­ skiano nella versione curata vacemente all’ipotesi che in­ da Pavel Lamm. titolare il “Piccolo Teatro di Teatro d’intrattenimento San Pietroburgo” a uno dei leggero nella tarda età zarista, grandi autori della tradizione quando ospitava compagnie russa rappresenti una sorta di italiane e francesi, il cedimento sulla linea del Musorgskij deve molto del suo nuovo: “Con il Malij, dal 1918 attuale profilo a un’intensa Leningrado ebbe due teatri collaborazione produttiva con d’opera. A quell’epoca era moda lontano dall’arte: in quanto definire un certo tipo di teatro “piccolo”, paradossalmente il “piccolo”: in gran parte si Malij finiva per avere trattava di evidenziare scarsissime sovvenzioni, quasi un’opposizione al “grande”, si trattasse di questioni d’in­ al teatro ufficiale, al Bol’soj. testazione. Ora abbiamo lo Ma il contrasto era legato al stesso status del Kirov, e ciò modo di produrre, alle pro­ non può che aiutarci. spettive artistiche, e non cer­ Anche se abbiamo sempre to alla quantità di persone in molto bisogno delle collabo- palcoscenico. razioni con i teatri stranieri”. Era un segno contro la Collaborazioni che non tradizione. Sostakovic prefe­ impediscono al Teatro riva dare Caterina lsmailova Musorgskij di vantare con e il Naso qui piuttosto che al qualche non celato orgoglio Kirov, e così Prokof’ev per una condizione creativa squi­ Guerra e pace Kabalevskij sitamente autonoma: “Non con il suo Colas Breugnon guardiamo ad altri teatri come derivato da Romain Rolland. modello. Abbiamo un nostro Un teatro laboratorio, modo di vedere le cose sul tutt’altro che comodo in epoca piano della drammaturgia staliniana. musicale. Ritengo che il tea­ E basta ricordare le feroci tro d’opera non sia solo teatro polemiche per \&.Dama dipicche musicale ma uno spettacolo allestita da Mejerchol’d, e l’inizio completo. della persecuzione contro Lavoriamo molto sul­ Sostakovic dopo Caterina l’espressione dell’attore, del lsmailova. Oggi proseguiamo cantante. Regia sull’attore, per questa prospettiva. In occa­ qualche verso, pur mante­ sione del centocinquantenario nendo nel contempo un’iden­ della nascita di Musorgskij si tità di teatro di repertorio: è deciso di intitolare il teatro mettiamo in scena trecen- a questo grande autore russo tocinquanta spettacoli all’an­ cui non è dedicato nessun al­ no, tra i quali un paio di pri­ tro teatro nella nostra nazio­ me assolute”. ne. I mutamenti generazio­ 11 “laboratorio” del Teatro nali hanno fatto sì che defi­ Musorgskij ha condotto a nirsi “piccolo” (Malij) fosse un’inedita versione di Boris e ormai controproducente, e Khovanscina , allestite con la non va dimenticato che in medesima struttura scenica: ogni paese chi governa bada “Siamo stati i primi a unire agli affari politici ed è assai con un’unica idea queste due opere. Hanno in comune il ge­ sano trovare spesso qualcosa da nere - sono entrambe drammi imparare dal “piccolo” popolai! - e il luogo d’azione : il Musorgskij di San Pietroburgo Cremlino, a ottantanni di di­ è cosa nota. L’occasione è otti­ stanza. Come per rispettare la ma per aggiungere un titolo alla consecuzione storica dei due lunga lista delle testimonianze di drainini diamo nell’ordine Boris un mestiere produttivo che non e Khovariscina. opere il cui ha molte possibilità di paragone, tema rispecchia da vicino l’at­ e che in ogni caso ci racconta tuale situazione politica e reli­ qualcosa di un mondo culturale giosa in Russia”. Che anche i che ci è oggi piu’ vicino. nostri miliardari enti lirici pos­ (Roberto Verri)

Memorial Rubistein

Penso che Rimini, senza con una personalità, una alcun dubbio, sia diventata genialità una generosità tale un punto d’incontro di giovani che disarmava anche il suo “grandi pianisti” e, per alcu­ piu’ agguerrito nemico. ni di essi, di lancio nel Mia madre mi portò a concertismo internazionale. Montevideo ad ascoltarlo nel In questi ultimi anni ab­ 1936 e da allora l’ho amato biamo avuto i vincitori del sempre! premio Busoni, del Ciaikovski Il mio maestro Carlo di Mosca, dello Chopin di Zecchi lo ammirava incondi­ Varsavia e ora i primi premi zionatamente e mi diceva: “ è del concorso internazionale il piu’ grande pianista del se­ Arthur Rubinstein di Tel Aviv. colo!” Rubinstein è stato per me Devo dire che l’Assessore un’interprete ideale, un ma­ alla Cultura e tutti i membri estro spirituale, un uomo ge­ della Commissione Musica niale che portò alla fama sono lieti di presentare questo compositori come De Falla, eccezionale evento in prima Villa-Lobos, Albèniz! In USA assoluta in Europa e di rendere negli anni ’50 lo chiamavano omaggio a questo grande, ec­ “The King”, e Io era, un re cezionale musicista. amato, talvolta criticato, ma (Alfredo Speranza) Fin da quando l’idea della tassativo di tutte le competi­ Competizione Internazionale zioni di pianoforte” (Dominic di pianoforte Arthur Gill, Financial Times, Rubinstein fu lanciata, stimolò 17.06.80). grande interesse nel mondo Il largo raggio del reperto­ musicale. rio richiesto permette ai con­ Questo evento, dedicato ad correnti la libera scelta di temi uno dei piu’ grandi artisti del musicali, con programmi che nostro secolo, creato in suo variano dalla letteratura pre­ onore quando era ancora vi­ classica a quella contempora­ vente, divenne una occasione nea, dando vita così ad uno di grande importanza per la stimolante Festival compe­ vita culturale in Israele e con­ titivo. tribuì, negli anni, alla diffu­ Arthur Rubinstein lasciò sione della cultura musicale la sua eredità artistica a tutto mondiale conquistando una il mondo. larga cerchia di appassionati. L’Italia fu uno dei paesi Molti artisti di rilievo e da lui piu’ amati, dove egli si personalità hanno dato il loro sentiva “a casa”. supporto e hanno legato il loro Sempre atteso, richiesto, nome alla competizione, come circondato da molti amici, membri della Fondazione ammirato da milioni di amanti dedicata a Rubinstein o en­ della musica, salutato per le trando a far parte della giuria strade, applaudito nelle sale delle diverse competizioni. di concerto, onorato e decorato L’arduo compito della con le piu’ alte onoreficenze giuria è di scegliere tra un (Omaggio Venezia 1979 de­ selezionato gruppo di giovani dicato all’artista, organizzato artisti, quelli che dimostrano dal nostro amico Bruno Tosi una personalità matura e in­ con il Comitato di Ono­ sieme una loro musicalità, reficenze veneziano). emotiva e intellettuale. I legami della nostra So­ I premi vengono assegnati cietà con il vostro bellissimo a pianisti dotati di eccezionali paese rimangono vivi. Siamo doti tecniche ma anche in estremamente grati di avere il grado di fare emergere la loro supporto dei vostri famosi personale interpretazione artisti e di elencarli tra i creativa di un’opera musica­ membri della nostra Fonda­ le. zione: Arturo Benedetti Lèi stampa ha salutato i Michelangeli, , criteri inseriti nel concorso Massimo Bongianchino e come: “Il piu’ approfondito e Luciano Pavarotti; di avere avuto Maria Tipo, Marcello tito ringraziamento e profon­ Abbado e Orazio Frugoni fra do riconoscimento alla dire­ i componenti della giuria. zione della Sagra Musicale Siamo inoltre orgogliosi di Malatestiana di Rimini, Co­ aver avuto pianisti italiani mune di Rimini - Assessorato vincitori del nostro concorso: alla Cultura, per aver orga­ Pietro De maria (1989) e i nizzato questo evento e agli recenti laureati al primo e artisti che vi partecipano, ri­ secondo premio, Giorgia conoscendo in tal modo un Tornassi e Simone Pedroni caloroso tributo ad Arthur (1992). Rubinstein nel 10° anniver­ Siamo certi che il messag­ sario della sua morte. gio e l’eredità artistica di uno (Jan J. Bistritzky, dei piu’ grandi musicisti del Direttore e fondatore del nostro tempo ha un valore Concorso Internazionale incoraggiante anche ai nostri Pianistico e della Società Mu­ giorni. sicale Internazionale Arthur La commissione della Rubistain vice Presidente Arthur Rubinstein. Interna­ della Federazione Mondiale tional Music Society , ed io dei Concorsi Musicali Inter­ stesso, esprimiamo il più sen­ nazionali di Ginevra) cronistoria V terzo terzo primo terzo primo terzo secondo primo IV terzo secondo primo secondo primo II secondo I dal Il VII VI secondo III terzo secondo primo terzo primi

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mercoledì 19 agosto Rocca Malatestiana* - ore 21.15

lunedì 24 agosto Rocca *Malatestiana - ore 20.45

concerti martedì 25 agosto Teatro Novelli - ore 21.15

mercoledì 26 agosto Rocca Malatestiana* - ore 20.45

sabato 29 agosto Teatro Novelli - ore 21.15

lunedì 31 agosto Teatro Novelli - ore 21.15

mercoledì 2 settembre Rocca Malatestiana* - ore 21.15

giovedì 3 settembre Rocca *Malatestiana - ore 21.15

* in caso di maltempo i Concerti avranno luogo al Teatro Novelli. rocca malatestiana Rocca Pianoforte: Recital mercoledì J. J. J. G. G. G. A. A. Programma J. E. G. G. luogo M. R. (Recitativo (Arietta (Aria (Aria (Aria * (da (da (da

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Il bel canto in Italia e in Spagna.

Il programma proposto da Vivaldi e di Rossini, la secon­ Montserrat Caballé per la da alla Spagna, con liriche di inaugurazione della Sagra Granados e Turina e canzoni Malatestiana è articolato in tratte dal ricco repertorio del­ due sezioni: la prima è dedi­ la Zarzuela. cata all’Italia, con arie di

La riscoperta dell’im­ ovvie del librettista, il che si­ menso patrimonio strumen­ gnifica che la struttura di ogni tale di Antonio Vivaldi (Ve­ singola opera è strettamente nezia 1678 - Vienna 1741) è determinata dalla natura del posteriore al 1945, mentre è libretto. ancora insufficientemente In molte arie l’accompa­ esplorata la sua produzione gnamento orchestrale è accu­

Vivaldi vocale, specie in campo pro­ ratamente elaborato e in al­ fano. cuni casi limite la linea vocale Nel gennaio del 1739 pare sovrapposta a un tessuto Vivaldi si vantava con Ben- orchestrale autosufficiente. tivoglio di aver composto 94 Raramente la scrittura vocale opere. è virtuosistica di “coloratura” Di queste circa 45 sono (occorre ricordare che i teatri confermate dall’esistenza dei d’opera minori per cui Vivaldi libretti e 16 ci sono pervenute lavorava non potevano per­ complete. mettersi di scritturare i più Ci sono pervenute pure 30 celebri virtuosi), ma il fascino cantate per voce con accom­ del tono quasi popolaresco di pagnamento del basso conti­ molte arie, specie nei primi nuo e 9 cantate con accompa­ lavori, compensa ampiamen­ gnamento strumentale. te tale mancanza. Non pare che Vivaldi pos­ Vivaldi sapeva dipingere sedesse spiccate inclinazioni splendidamente la parola e letterarie o drammatiche, an­ conferiva una straordinaria che se si dilettava di poesia e vivezza agli “affetti” conven­ spesso correggeva i testi che zionali, anche se, malgrado i metteva in musica. molti tratti originali, la sua Di norma si accontentava produzione vocale profana è di seguire le indicazioni più saldamente radicata, nel bene e nel male, nelle consuetu­ dipende dalla conoscenza e dini dei tempi: la possibili­ dalla simpatia per le con­ tà che essa ha di essere venzioni dell’opera sette­ apprezzata ai nostri giorni centesca.

La seconda parte della se­ vie del “bello ideale” che do­ zione italiana del programma veva governare la scelta dei ha come protagonista soggetti, la conduzione del Gioachino Rossini (Pesaro dramma, l’equilibrio delle sue 1792 - Passy 1868), per cele­ componenti. brare il bicentenario della sua Tancredi fu l’opera che nascita. parve realizzare compiuta- E’ del tutto falsa l’imma­ mente e miracolosamente Rossini gine, tramandata per tanti quelle premesse. lustri, di un Rossini dedito Le Grazie cantate da prevalentemente all’opera Foscolo sembravano aver buffa. Superata la fase di ap­ presieduto alla stesura di prendistato, il compositore quelle pagine, che avevano la mostrò decisamente di prefe­ perfezione del genio innato e rire l’opera seria e la sua evo­ serbavano la sorpresa di una luzione in questo campo fu melodia elegante e suadente. molto travagliata. Sui “palpiti” dell’eroe Decisivo, come per il suo siracusano sospirarono intere teatro comico, è l’anno 1813, generazioni. Rossini pose con la prima del Tancredi. particolare cura nella stesura Quest’opera rappresenta vocale, mentre la collocazione quella che si può chiamare la dei grandi pezzi di insieme fase settentrionale della pro­ non trova sempre una solu­ duzione rossiniana. zione soddisfacente. Su di essa esercitarono Il Maometto II si apre in­ una definitiva influenza le vece a grandi scene e concer­ ideologie neoclassiche e il cli­ tati con la partecipazione del ma della restaurazione politi­ coro che sembrano relegare il ca, non così soffocante come singolo personaggio in secon­ in altre zone d’Italia. do piano. Tra la fine del ‘700 e Non a caso quest’opera, l’inizio dell’800 il problema con il precedente Mosé in del teatro era stato molto di­ Egitto (anch’esso centrato su battuto. una vicenda di popolo), sarà Dal Parini al Carpani c’era poi prescelta da Rossini per il stata una gara nell’indicare le rifacimento francese. Il silenzio di Rossini dopo compositore non cede mai alle il Guglielmo Teli certamente lusinghe più spiccate del sog­ non fu mai totale, se non per getto, ma ad esso si accosta il teatro, ma il suo rapporto con quella lieve ironia e con con la pagina musicale di­ quel distacco che saranno la venne traumatico e sofferto. cifr^ dominante della sua ul­ Accanto agli ultimi capo­ tima produzione vocale. lavori in campo sacro, è pos­ La prima strofa dell’arietta sibile reperire in quegli anni Mi lagnerò tacendo, tratta dal un certo numero di pezzi di Siroe di Metastasio, divenne circostanza. per Rossini una specie di Omaggi per amici, am­ ossessivo testo base. miratori e cantanti, Rossini Non solo egli se ne servì ne aveva sempre scritti; altri per una serie, attualmente non lavori erano nati per sugge­ quantificabile, di fogli d’al­ stioni particolari. In molti casi bum che donava agli amici e si trattava di autoimprestiti o ai cacciatori di autografi (re­ di materiale che conobbe plicandovi tuttavia per lo più successive riutilizzazioni. una decina di identiche ver­ Notevole rilievo ebbe la sioni), ma la utilizzò anche pubblicazione avvenuta nel nelle pagine di maggior im­ 1832 delle Soirées musicales, pegno intonandola in diversi una raccolta di otto ariette e modi e con diversissimo stile. quattro duetti da camera. E’ ormai accertato che una Anche qui dovettero con­ parte cospicua, se non addi­ fluire pagine scritte in prece­ rittura la quasi totalità, delle denza, ma il tutto fu musiche vocali da camera rielaborato e riordinato se­ scritte a partire da un certo condo la precisa architettura periodo nacquero come Mi della raccolta musicale voca­ lagnerò tacendo e trovarono le da camera di quegli anni. solo successivamente, alcune Figurano nella serie arie volte a distanza di anni, la su testo di Metastasio, di loro sistemazione definitiva attardato settecentismo, al­ con un testo idoneo. tre che rendono omaggio ai Sarebbe errato considerare luoghi cari all’esotismo di questo procedimento come moda. segno di indifferenza al testo. Non mancano le scene Fu piuttosto il rispetto di marinare e le barcarole, le un principio estetico ben serenate e i notturni. preciso che aveva informato La scrittura è di straordi­ la musica del Barocco e del naria eleganza e la mano del periodo classico, adesione a quel ’prima la musica e poi le la sua applicazione pratica ad parole” che non era soltanto un testo il più possibile gene­ la conseguenza della presun­ rico come era appunto il Mi ta invadenza di cantanti e lagnerò tacendo, e infine maestri di cappella, ma piut­ l’assunzione nel suo ambito tosto constatazione della im­ di un testo che rispecchiasse possibilità della musica di l’affetto di cui la musica sem­ seguire da vicino il testo nelle brava pervasa. sue peculiarità più minute. Ovviamente questo meto­ Era l’estetica che aveva do compositivo comportava il presieduto alla teoria degli rifiuto totale dei cosiddetti affetti. In questo ambito la “contenuti” della musica che forma musicale primigenia ed in quegli anni postulavano i assoluta precedeva, seguiva romantici.

La sezione del program­ razione delle autentiche me­ ma dedicata alla Spagna, si lodie popolari e preferisce apre con una lirica di Enrique servirsi di temi di propria in­ Granados (Lerida 1867 - venzione. Questa libertà dai Stretto della Manica 1916). temi popolari e questa aper­ Lo stile di Granados è in so­ tura agli influssi europei stanza una sintesi di elementi hanno certamente contribui­ tratti dai grandi romantici to ad una maggiore diffusio­ (soprattutto Chopin, Wagner ne delle sue composizioni fuori e Grieg) e della musica po­ dai confini della Spagna, ri­

Granados polare spagnola. Gli influssi spetto ad altri musicisti suoi deH’impressionismo debus- conterranei. Più che un cre­ siano e, nel campo della mu­ atore di grandi affreschi so­ sica teatrale, del verismo ita­ nori, Granados è un fine liano, sono relativamente miniaturista che offre le mi­ modesti anche se tutt’altro che gliori prove del suo ingegno irrilevanti. La musica di nei piccoli pezzi per piano­ Granados ha una indubbia forte; meno convincente impronta nazionale, anche se risulta quando si cimenta il compositore ricorre rara­ con opere di grandi di­ mente alla citazione ed elabo­ mensioni. Zarzuela Turina zarzas^ verso nei nel dove edificio mata gnifica Zarzuela essere in Jiménez drid Madrid El ( Manuel scritta Chapi zarzuelas con 1909) (Vitoria Olvido impressionistico suto abilmente danza. nullamento allegria centuato posizione della l spontaneità, cista 1882 “ ’

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nome generico di zarzuela. nei quali si riflettevano scene Le più antiche zarzuelas di vita quotidiana, general­ risalgono alla metà del ‘600 e mente osservate in chiave sono legate ai nomi di Juan comica o ironica. Hidalgo per le musiche e di La rinascita della zarzuela Calderòn de la Barca per i ai nostri giorni è soprattutto testi. Nel ‘700 la zarzuela at­ legata ai nomi di Federico traversò un periodo di deca­ Moreno Torroba e di Pablo denza, cui cercò di reagire il Sorozàbal, la cui influenza si commediografo Ramon de la è fatta sentire profondamen­ Cruz, introducendo nuovi te. argomenti di carattere Una data capitale nel pro­ popolaresco in sostituzione di cesso evolutivo di questo ge­ quelli storici o mitologici. nere teatrale è il 1956, anno Nell’800, viceversa, paralle­ nel quale venne riaperto, lamente al sorgere del movi­ splendidamente rinnovato, lo mento nazionalistico, si assi­ storico Teatro de la Zarzuela. ste a una grande fioritura della A partire da quel mo­ zarzuela, con prevalenza, ora, mento, la zarzuela ha ritro­ degli spunti comici e realistici vato in Spagna novello vi­ delVopèra-cornique francese. gore, divenendo nuova­ Con Jugar con fuego mente popolarissima, spe­ (1851) di Francesco Barbieri cialmente dopo il 1970, in nacque il gènero grande in tre seguito ad un indovinato atti, a soggetto generalmente programma televisivo pro­ drammatico; in seguito si svi­ trattosi per oltre un anno, luppò anche il gènero chico. in nel corso del quale sono un solo atto, a soggetto comico. stati presentati i più signi­ La zarzuela ebbe un suc­ ficativi esempi di zarzuela, cesso strepitoso, tanto che nel dalle origini ai contempo­ 1856 fu fondato a Madrid il ranei, riscuotendo presso il Teatro de la Zarzuela, intor­ pubblico il più alto indice no al quale si riunirono nu­ di gradimento tra tutti i merosi musicisti: il pubbli­ programmi televisivi del co applaudiva instancabil­ momento. Da allora le sta­ mente quelle composizioni gioni teatrali si sono susse­ semplici, in parte cantate e in guite senza interruzione, parte recitate, dotate di musi­ soprattutto a Madrid, ma che facili, estremamente anche in provincia, così orecchiabili e melodiose, co­ come le edizioni disco­ struite su argomenti popola­ grafiche sempre in aumen­ ri, pieni di grazia e pungenti, to. lunedì 24 agosto Rocca *Malatestiana - ore 20.45

BORIS GODUNOV Opera in due atti (nove quadri) da Aleksandr Pusckin e Nikolaj Karamzin

Libretto e musica di Modest P. Musorgskij

Personaggi e interpreti

Boris Godunov, Zar di Russia - Vladimir Prudnikov Fiodor, suo figlio - Ijulja Gerzva Xenia, sua figlia - Taf iana Cherkasova La nutrice di Xenia - Majja Kuznecova Il principe Vassilij Sujskij - Viktor Luk’janov Andrej Scelkalov, segretario della Duma - Nikolai Kopilov Pimen, monaco e cronachista - Valerij Gawa Grigory, novizio, poi falso Dimitrij - Dimitrij Vladimir Scherbakov Marina Mniscek, principessa di Sandomir - Irina Bogacheva Rangoni, gesuita - Vladimir Vaneev Varlaam, vagabondo, ex monaco - Valerij Kochkin Missail, vagabondo, ex monaco - Valentin Shevelev L’ostessa - Nina Potasheva L’Innocente - Nikolaj Ostrovskij Nikitic, ufficiale degli Strelzi - Sergej Safenin Un poliziotto - Karen Akopov Un boiardo di corte - Valerij Korzhenskij Il boiardo Khrusciov - German Ljud’ko Mitjuch, popolano - Fjodor Kuznecov Lavickij, gesuita - Valerij Kochkin Cernikovskij, gesuita - Stanislav Bureev

Regista: Stanislav Gaudasinskij Maestro concertatore e direttore: Andrej Anikhanov Maestro del coro: Alexandre Tchernov Assistente alla regia: Andrei Bachlovkin Scenografo: Aleksandr Gorenstein Costumista: Ekaterina Rapaj Coreografo: Vladimir Firsov

Orchestra, solisti, coro e allestimento del Teatro Nazionale dell’Opera di San Pietroburgo “M. Musorgskij”

* in caso di maltempo il Concerto avrà luogo al Teatro Novelli.

L’Opera, rappresentata in lingua originale russa, avrà i sottotitoli in italiano. Boris Godunov nel ufficiale Pusckin. la uno casa soglie Boris I grezzo, esclusivamente rando da di musica, dedicarsi smesso Godunov pusckiniana numero che orpello la tenzione peccati sia l polo un quanto sommo richiamato fresco e ’

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vole di ben altri oltraggi: cin­ Mniscek, radunò un esercito ta la corona, aveva ripreso la di polacchi, di profughi russi politica di Ivan che tendeva a e di avventurieri e, con la render stabile il trono legan­ benedizione del papa Cle­ do il contadino alla gleba e mente Vili, partì alla limitando la potenza dei riconquista del regno. L’im­ boiardi-latifondisti per raf­ provvisa morte di Boris, nel­ forzare la piccola proprietà l’aprile 1605, precipitò la si­ fornitrice di una nuova buro­ tuazione: i generali russi pas­ crazia imperiale. sarono all’usurpatore, L’impresa, che verrà poi Dimitrij venne incoronato, il ripresa da Pietro il Grande, figlio di Boris ucciso, la figlia era a suo modo moderna. violentata e chiusa in mona­ 1 tempi però non erano stero. maturi e le condizioni vennero Si aprì così un’epoca di aggravate da una carestia torbidi (in cui lo stesso Dimitrij triennale che ridusse il paese fu messo a morte l’anno dopo), alla fame. Boris si trovò iso­ conclusi con l’incoronazione lato. di Michele Romanov, Tutti gli erano avversi: i fondatore della dinastia re­ boiardi e la plebe all’interno gnante fino al nostro secolo. del paese, mentre alle frontie­ Di questa fosca vicenda re malsicure i polacchi e la Pusckin coglie tutta la parte chiesa cattolica attendevano centrale, dall’incoronazione di l’occasione per smembrare la Boris alla sua morte, mentre Moscovia e abbattere la fede la rivolta è alle porte. Lo Zar, ortodossa. come lo shakespeariano In questa situazione la Macbeth, è vittima delle pro­ leggenda deH’assasinio dello prie azioni sanguinose e dei zarievic rispuntò con una va­ rimorsi. Musorgskij completa riante fantasiosa: Boris aveva l’operazione sintetizzando i fallito il colpo, il bimbo, sal­ fatti e spostando l’obiettivo vato e cresciuto sotto falso sui protagonisti e sulle vittime nome, era vivo e rivendicava i della tragedia: Boris, prigio­ propri diritti. niero della regalità, e la folla La riapparizione del pre­ oppressa e poi rivoltosa. In tal tendente avvenne in Polonia modo il sovrano e il popolo si dove il falso Dimitrij (un no­ fronteggiano e si integrano, vizio fuggito da un convento, illuminando il poema di a quanto pare), proclamatosi Pusckin di significati attuali e figlio di Ivan, ottenne la mano drammatici. di una nobile signora, Marina La realizzazione avviene in due tempi, corrispondenti marzo 1871 rinviò partitura e alle due stesure del lavoro: un libretto all’autore. primo blocco secco ed essen­ Musorgskij, furioso e offe­ ziale di sette scene, composto so ritirò la partitura, ma poi nel 1868-69; il completa­ decise di effettuare radicali mento, in nove scene, nel bi­ cambiamenti e aggiunte. ennio successivo. Nasce così la seconda ver­ I sette quadri della prima sione dell’opera con il supple­ versione sono i seguenti: 1) Il mento dell’intero atto polac­ prologo nel cortile del con­ co e della scena della rivolta vento di Novodievic dove la nella foresta di Kromij (in cui folla e il clero invocano Boris viene parzialmente riversata che per tre volte rifiuta il tro­ quella del San Basilio, sop­ no. 2) L’incoronazione. 3) La pressa). cella di Pimen, dove il vecchio Tutte le altre parti sono monaco racconta al novizio rielaborate a fondo. Grigory i fatti dell’impero e La nuova stesura conser­ l’assassinio dello zarievic. 4) va quindi sei quadri della L’osteria in Lituania dove prima e ne aggiunge tre nuovi, Grigory varca la frontiera. 5) articolandosi in questa ma­ Gli appartamenti dello zar con niera: 1 ) Prologo nel convento l’annuncio della rivolta e i ri­ di Novodievic (sostanzial­ morsi di Boris in preda alle mente eguale al precedente). allucinazioni. 6) L’Innocente 2) Incoronazione (nessun maledice Boris davanti alla cambiamento). 3) Cella di cattedrale moscovita di San Pimen (con l’aggiunta di un Basilio. 7) Morte di Boris. coro interno). 4) Osteria al Questa prima stesura, confine lituano (con l’aria presentata giorno per giorno dell’anatroccolo aggiunta alla agli amici del Gruppo dei parte dell’ostessa). 5) Appar­ Cinque, apparve come la mi­ tamenti di Boris (rifatto quasi racolosa realizzazione della interamente: sono nuovi il vagheggiata "opera naziona­ lamento di Xenia, la canzone le”, dove ogni parola, ogni della zanzara, il gioco del nota suonano indiscutibil­ Kliost, il grande arioso di Boris mente russe. "Ho il potere supremo”, il Proprio questa qualità racconto del pappagallo, i popolare dovette offendere gli carillons). 6) Boudoir di Ma­ esaminatori dei Teatri Impe­ rina con l’apparizione del ge­ riali ai quali l’opera venne suita Rangoni (interamente sottoposta. Il comitato di let­ nuovo). 7) Scena della fonta­ tura, con una lettera del 1° na nel castello di Mniscek, con la polacca e il duetto Egli non è soltanto l’ucci­ d’amore (interamentenuovo). sore del fanciullo; è un essere 8) Morte di Boris. 9) Rivolta umano lacerato dai rimorsi e nella foresta di Kromij (nuo­ dalla coscienza della vanità vo, salvo l’episodio dell’inno­ del delitto. A differenza di cente e alcuni squarci corali Macbeth, Boris appartiene al ripresi dal San Basilio). suo popolo; è russo anche se la Queste trasformazioni oc­ Russia gli si ribella. La musi­ cupano Musorgskij sino al­ ca non lascia dubbi. Rifiutan­ l’estate del 1872. do il primo Boris, troppo Più che di una revisione si anticonformista, la direzione tratta di un vero e proprio dei Teatri Imperiali ha così rifacimento in cui il dramma provocato la nascita di un dello zar e della Russia acqui­ nuovo lavoro altrettanto stano nuove dimensioni. avanzato. L’inserimento dell’atto Non stupisce che anche il polacco è un momento fonda­ secondo rifacimento venga mentale del dramma: la figu­ immediatamente respinto. ra dell’usurpatore si delinea Ma ormai la causa del Boris preparando la sua apparizio­ è quella di tutti gli intellettua­ ne nella foresta dove il popo­ li progressisti che l’hanno lo, sinora passivo, appare fi­ ascoltato e riascoltato, a bra­ nalmente in rivolta: vana, ni o per intero, suonato a certo, come avverte l’inno­ quattro mani da Musorgskij e cente, ma non per questo meno Rimski-Korsakov, e cantato terribile e profetica. Lo stesso da dilettanti e professionisti. personaggio di Boris acqui­ Le associazioni concerti­ sta, nel nuovo contesto, un stiche ne presentano vari rilievo ancor più forte. estratti; poi tre quadri L’avevamo visto oppresso (l’osteria, il boudoir di Mari­ dal fato nella scena dell’inco­ na e la fontana) vengono ronazione. montati al Teatro Marijnskij Lo ritroviamo ora nelle con un successo clamoroso, stanze del Cremlino dove non riportato dalla stampa. può trovar pace neppure tra La celebre cantante Julia le gioie della famiglia. Platonova canta la parte di Non a caso il musicista Marina e, in un racconto au­ rielabora a fondo il quadro. tobiografico, si attribuisce il L’aggiunta del solenne merito di aver "costretto” la "arioso” e il misterioso effetto direzione dei Teatri Imperiali dei carillons ingigantiscono al passo decisivo. Si arriva l’angoscia del protagonista. così alla prima esecuzione, 1’8 febbraio 1874 a Pietroburgo. vittoria del Gruppo dei Cin­ L’entusiasmo è tale da que, segna anche il suo preoccupare le autorità. scioglimento. Musorgskij re­ Gli studenti si impadroni­ sta nauseato dalla capitola­ scono dei cori della rivolta e li zione dei compagni che, dopo intonano la sera lungo la Neva. aver alzato la bandiera del L’opera minaccia di di­ rinnovamento, si ritirano ventare un manifesto rivolu­ “dietro la barricata”. zionario, e la direzione del Amareggiato, bollato Teatro (che aveva costretto come asociale, in preda all’al­ Musorgskij ad accettare sva­ cool, si chiude in se stesso riati tagli) si affretta a sop­ lasciando incompleti gli ulti­ primere l’episodio della ri­ mi suoi lavori. Morirà, sette bellione. anni dopo la trionfale serata Poi, di sera in sera, gli del Boris, in una crisi di interventi si moltiplicano ri­ delirium tremens. ducendo il lavoro ad uno Questi contrasti finirono scheletro. In questa forma il per influire anche sulle vi­ Boris regge per venticinque cende del Boris. repliche sino al 1882 sul pal­ Le novità della scrittura, coscenico di Pietroburgo, il geniale disprezzo per l’ar­ mentre a Mosca ha ancora monia tradizionale, la stupe­ un’ultima replica nel 1888. facente irregolarità del ritmo Il successo è confermato e e della prosodia, l’apparente osteggiato dal furore dei rea­ grigiore dell’orchestrazione in zionari. La situazione tuttavia funzione drammatica, tutto non è limpida. ciò insomma che anticipava Anche tra gli amici co­ le libertà del secolo successivo, minciano ad affiorare le per­ apparve come una serie di plessità. errori agli occhi degli acca­ Del Gruppo dei Cinque, demici. Piuttosto che accettare solo Borodin ne trae nuovo i rischi si preferì pensare che slancio per lavorare al pro­ Musorgskij, dilettante di ge­ prio Principe Igor. nio, non possedesse il “me­ Rimski-Korsakov, Cui e stiere”. Balakirev scoprono l’immen­ E’ su questa via che sità del Boris e ne restano Rimski-Korsakov procede ad sgomenti; comprendono con aggiustare i “falli” del collega angoscia che, su questa via, ed amico, cercando di ripor­ non saliranno mai tanto in tare il Boris al rispetto delle alto e cominciano a ripiegare. buone regole. Musorgskij Il Boris, la più clamorosa aveva stravolto la concezione del melodramma, Rimski- Sostakovic, tra l’altro, Korsakov la ristabilisce. recupera il quadro in cui l’in­ Seguendo il principio del­ nocente maledice Boris da­ l’effetto teatrale mette la vanti alla cattedrale di San morte di Boris al termine Basilio: scena di straordinario dell’opera. effetto drammatico che tutta­ Lo zar riprende così il ruolo via Musorgskij aveva sop­ di protagonista assoluto che presso, nella redazione defi­ Musorgskij gli aveva tolto per nitiva, per evitare doppioni. lasciare l’ultima parola alla E’ opportuno tenere pre­ folla e alFInnocente. senti questi cambiamenti, Non meno rilevanti sono perché anche l’attuale edizio­ le trasformazioni del colore ne del Teatro Nazionale del- vocale e orchestrale. l’Opera di San Pietroburgo ne Rimski-Korsakov avvolge recupera alcuni. l’opera di uno splendido tes­ L’edizione proposta è in­ suto sonoro; tutto viene rial­ fatti quella del 1874, la defi­ zato e potenziato: dall’aspetto nitiva di Musorgskij, con più “eroico” della parte dello qualche taglio, qualche zar alla veste orchestrale ar­ aggiustamento nell’orche­ ricchita di timbri brillanti e di strazione e due rilevanti alte­ smaglianti effetti. razioni: la morte di Boris è Grazie a queste qualità la posta, come nella revisione di revisione bella e infedele Rimski-Korsakov, alla fine piacque a tal punto da dell’opera, dopo (e non prima) soppiantare per mezzo secolo la rivolta nella foresta di il testo autentico. Solo a par­ Kromij; l’episodio del San tire dal 1928, quando Paul Basilio viene ristabilito, ri­ Lamm pubblicò la partitura schiando così qualche ripeti­ sulla base dei manoscritti, si zione musicale ma accen­ cominciò a rivalutare la ver­ tuando il dramma psicologi­ sione originale. co dello zar. Simili cambia­ Su questa via si pose anche menti possono lasciare per­ Sostakovic che nel 1940 pro­ plessi. dusse una propria versione Ma si tratta, anche in que­ assai più fedele di quella di sto caso di valutare ciò che si Rimski-Korsakov. guadagna e ciò che si perde. il soggetto ATTO non partecipa l stitura. Novodievic l impadronirsi l succedergli. eredi, Fiodor, Quadro di anni dello colo gittimo aver di decisioni sè Godunov è Quadro ’ ’ ’

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Quadro terzo - In una cella del monastero di Chudov.

Il monaco Pimen è intento tosi dei turbamenti che inva­ a redigere le cronache del suo dono l’animo del passionale tempo. confratello - lo esorta a non A queste pagine è affidato cedere mai alle lusinghe della anche il segreto dell’uccisione vita terrena. dello zarievic Dimitrij da parte Grigory invece, dopo aver di Boris Godunov, ultimo ca­ appreso che lo zarievic pitolo di ima storia tormentata assassinato avrebbe ora la che Pimen si appresta a con­ sua stessa età, pensa di cludere. spacciarsi per l’erede al tro­ Spetterà poi a Grigory - no e iniziare così una lotta un giovane novizio che divide contro il potere dello zar con lui la cella - continuare regicida, lasciando credere l’opera intrapresa dal saggio di essere scampato alla e vecchio monaco che - accor­ morte.

Quadro quarto - Una taverna ai confini della Lituania.

Grigory è evaso dal con­ fraternizzano con l’ospitale vento dopo le rivelazioni di ostessa. Pimen sull’uccisione dello Sapendo di essere ricerca­ zarievic ed è deciso a realizzare to dalla polizia, Grigory, sor­ il suo piano. preso dall’improvviso ingres­ Egli è giunto presso una so di un gendarme, cerca con taverna ove sosta allo scopo di un espediente di indirizzare i raccogliere informazioni sul­ sospetti sull’ignaro Varlaam, la strada più breve che con­ che a fatica riesce poi a di­ duce al confine con la Litua­ mostrare la sua estraneità. nia. Grigory, approfittando Gli sono compagni di della confusione creatasi e viaggio due vagabondi ed ex della perplessità in cui si di­ monaci questuanti: Varlaam batte l’ufficiale di polizia, si e Missail, i quali subito dà alla fuga. Quadro quinto Nell’appartamento dello zar al Cremlino.

La figlia di Boris, Xenia, Sujskij, lo zar apprende che piange per la recente scom­ in Polonia un impostore af­ parsa del promesso sposo, il ferma di essere il legittimo principe ereditario di Dani­ successore- del defunto zar marca. Fiodor; di essere in altre pa­ Non servono a consolarla role, lo zarievic Dimitrij, né le canzoni cantate dalla fortuno-samente sfuggito al nutrice, né le parole affettuose massacro che, nella città di dello zarievic Fiodor. Uglic, lo vide coinvolto assie­ Solo le paterne carezze di me a tante vittime innocenti. Boris, frattanto sopraggiunto, Pur diffidando di Sujskij, che sembrano tranquillizzare la Boris disprezza, lo zar rimane fanciulla che poi si apparta sconvolto dalla notizia che il seguita dalla fedele nutrice. principe boiardo espone con Rimasto solo con il giovane dovizia di particolari, rac­ Fiodor, Boris esprime il pro­ contando poi che, secondo una prio compiacimento per l’in­ diffusa credenza popolare, la teresse che il figlio dimostra morte fosse apparsa in­ verso gli studi: lo zarievic sta spiegabilmente innaturale sul ultimando i disegni dei confini volto delPinnocente Dimitrij della Moscovia, il grande im­ che, dopo l’uccisione, "splen­ pero sul quale - secondo le deva intatto e puro”. profetiche parole di Boris Boris non regge al raccon­ stesso - potrebbe assai presto to e scaccia il sinistro perso­ essere chiamato a regnare. naggio: i suoi nervi si Oscuri presagi lacerano schiantano, la sua ragione l’animo di Boris, la sua stessa vacilla, gli pare di vedere il potenza lo rattrista pensando fantasma della vittima. Boris, al prezzo che gli è costata. vinto dal rimorso, cade a terra Raggiunto dal principe invocando la misericordia divina.

* * * ATTO SECONDO

Quadro sesto - Nel castello di Sandomir in Polonia.

nell’animo di Marina, la cui Il gesuita Rangoni, i cui ambizione la induce a intrighi mirano a combattere considerarsi la futura zarina la chiesa ortodossa per favo­ del popolo Moscovita. rire la diffusione di quella L’indomani, è già deciso, cattolica in tutto il regno il falso Dimitrij marcerà su della Moscovia, cerca di con­ Mosca alla testa degli insorti e vincere la nobile Marina Marina lo seguirà. Mniscek ad accettare la corte Entrambi sono convinti di Dimitrij (che in realtà è l’ex di essere gli artefici del novizio Grigory). proprio destino, mentre Le manovre dell’astuto Rangoni li considera, in­ gesuita hanno buon gioco vece, strumenti in suo

Quadro settimo A Mosca, davanti alla cattedrale di San Basilio, potere. cuo demente a cui la credenza Una folla di affamati at­ popolare attribuisce poteri tende l’uscita dello zar per chiaro veggenti) distoglie i implorare un po’ di pane. presenti dalle loro querimonie. Frattanto commenta in Un gruppo di monelli, che vario modo gli avvenimenti lo sta inseguendo, ne fa og­ che scuotono il Paese: l’ana­ getto di scherno e non esita a tema scagliato su Grigory, la derubarlo del suo unico diffusa convinzione che il co­ copeco. siddetto "impostore” sia ef­ L’uscita di Boris dalla fettivamente il principe cattedrale rimette in moto il Dimitrij, le voci che già lo coro delle lamentazioni: danno per certo alla testa di “Pane, pane, dacci del pane armate accampate nei pressi per amore di Cristo!”. della foresta di Kromij... L’Innocente, offeso dai L’apparizione dell’innocente ragazzi, rivolge invece allo zar (figura emblematica di inno­ una diversa e terribile pre- ghiera: “Ordina che siano permette”. sgozzati... come hai sgozzato Boris si allontana in silen­ il piccolo zarievic!”. zio. Boris impedisce ai boiardi Sulla piazza ormai svuo­ di arrestarlo. “Prega per me, tata rimane solo l’innocente, o uomo santo” si limita a dire. simbolo della triste coscienza Ma l’innocente, di rincalzo: del popolo, che canta la toc­ “Non posso pregare per il re cante canzone: “Scorrono la­ Erode: la Madonna non lo crime, lacrime amare... pian-

Quadro ottavo La foresta di Kromij nei dintorni di Mosca, go per te, povera Russia”. Anche due gesuiti, Una folla di rivoltosi deri­ Lavickij e Cernikovskij, de e insulta il boiardo tentano di inserirsi nel coro Khrusciov, inviato dello zar, delle laudi, ma vengono che è stato fatto prigioniero. scacciati. Alle invettive si aggiungo­ La folla inneggia a Dimitrij no le dichiarazioni, non certo che è frattanto comparso in disinteressate, di Varlaam e vesti militari. Missail i quali, sobillando “Andiamo, Mosca ci at­ la popolazione ad insorgere tende!” esorta l’impostore. contro Boris, mirano a Un coro di giubilo si eleva guadagnare la fiducia del dalla folla. Ancora una volta falso Dimitrij (loro antico s’ode, solitaria, la voce del­ compagno di ventura) che, l’innocente: “...piango per stando alle loro parole, è “il te, povera Russia. vero, legittimo zar”. Quanto male ancora scen­ derà su noi”. Quadro nono - Nella sala della Duma al Cremlino

duce a questo punto Pimen, il Scelkalov, segretario della vecchio monaco cronachista Duma, informa i boiardi che del convento di Chudov, che lo zar Boris, venuto a cono­ narra della miracolosa guari­ scenza che l’impostore gione di un cieco recatosi a Dimitrij sta fomentando la pregare presso la tomba del ribellione all’interno del pae­ piccolo zarievic assassinato, se con il proposito di impos­ per il quale già si profila la sessarsi del trono, ordina che doppia aureola del martirio e sia al più presto catturato e della santità. condannato. La rivelazione sconvolge Giunge il principe ancora di più Boris il quale, Sciuiskij. facendo appello alle sue ulti­ Boris, egli racconta, è pre­ me forze, ordina di essere la­ da di tormentosi incubi, sof­ sciato solo con il figlio Fiodor. fre di continue allucinazioni Boris rivolge al giovane nelle quali gli sembra di zarievic le sue ultime racco­ scorgere la figura del fanciul­ mandazioni, nella certezza che lo assassinato. tra breve spetterà a Fiodor A confermare le parole di raccogliere la pesante eredità Sciuiskij entra, stravolto, Boris della corona. Gudonov che con sforzo si Dopo aver indossato la insedia sul trono. veste monacale, secondo “Va via fanciullo!” grida l’antica usanza russa, e addi­ lo zar con visionaria follia. tato il nuovo zar ai monaci e L’infido Sciuiskij intro­ ai boiardi accorsi per assi­ sterlo, Boris Gudonov muore. teatro novelli A. A. (Orchestra da N. (Solista: {Solisti: P.l. da P.l. P.l. A. Direttori: {Solisti: {Solista: P.L P.l. M. Teatro {Solista: {Solista: Programma San Orchestra, Concerto martedì Notte Teatro

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suggestionabile la morte della da concerto. madre e i contatti con la lette­ La storia della musica ratura romantica; a poco a russa del secolo scorso è stata poco prese forma in lui una spesso inquadrata in due op- sorta di pessimismo fatalistico posté correnti: l’una che rap­ che lo fece sentire vittima del presentava con il cosiddetto destino e che divenne uno dei “Gruppo dei Cinque”, la motivi ricorrenti, spesso con punta avanzata della cultura inflessioni di disperante an­ musicale e che postulava una goscia, nella sua musica. musica schiettamente nazio­ Il fluttuare dei sentimenti, nale, improntata ai modi me- il perpetuo inappagamento, lodico-ritmici del canto po­ non consapevole delle sue ra­ polare russo; l’altra che, seb­ gioni, costituisce il fondo ma­ bene non trascurasse gli ele­ linconico del Romanticismo menti etnofonici, amava tut­ di Ciaikovski e della sua spi­ tavia filtrarli nelle squisitezze ritualità instabile, dominata formali della tradizione occi­ da impulsi e inclinazioni con­ dentale. trastanti. Ciaikovski è stato sovente Dotato di una ricca e considerato, non senza una facile inventiva melodica, punta di dispregio, il maggiore Ciaikovski ha lasciato, sia nel esponente di questa seconda campo della musica teatrale tendenza di imitatori e ritar­ che in quello della musica sin­ datari i quali, pur rifacendosi fonica, una produzione im­ a un generico fondo slavo, ponente. non potevano tuttavia essere Data la particolare natura riconosciuti, alla pari di un del suo ingegno, egli era spesso Musorgskij o di un Borodin, portato ad affidarsi all’im­ interpreti della genuina ani­ mediatezza e all’effusione, ma russa. indulgendo a forme di una Da questa ottica, la musica eleganza un po’ fluida e vo­ di Ciaikovski appare neces­ lubile o a impieghi decora­ sariamente troppo sbilancia­ tivi e vacui. ta verso l’esterno, ma volendo Ciò tuttavia non giustifica giungere a una seria e concre­ le schematiche valutazioni che ta intelligenza di essa, occor­ una critica disgregatrice ha re uscire dall’ambito di con­ formulato intorno all’arte di fronti inconcludenti e ap­ Ciaikovski, in contrasto con il prezzare il linguaggio poetico favore quasi entusiastico con di Ciaikovski per se stesso. cui di solito la sua musica è Sostanzialmente egli ri­ accolta nei teatri e nelle sale mase lontano dalle posizioni artistiche dei “Cinque”; la sua movimenti indipendenti, cre­ divergenza non era un fatto ando nuovi centri di attra­ programmatico, ma nasceva zione. dalla sua stessa sensibilità Ciaikovsky riesce dunque romantica, dai suoi legami con più persuasivo ed efficace una tradizione cospicua e glo­ quando si libera dalla preoc­ riosa, verso la quale lo indi­ cupazione scolastica di rizzavano la sua educazione e eleborare il tema, e si abban­ le sue prime esperienze musi­ dona al suo estro un po’ cali e letterarie. rapsodico, che meglio tradu­ Il suo eclettismo sottin­ ce il fluttuare dei suoi senti­ tende tuttavia uno stato di menti, il suo scontento lievi­ recettività attiva, capace di tante, la sua inquietudine sot­ contemperare e assorbire le tile e a volte ossessiva: allora varie sollecitazioni stilistiche non solo il linguaggio, ma ogni in una dimensione originale, aspetto tecnico della sua arte d’una sorprendente chiarez­ è legato al contenuto e anima­ za e raffinatezza espressiva. to da un intimo fervore della La sensibilità di Ciaikovski fantasia che trova in se stessa si esprime di solito con un la sua misura costruttiva e il materiale tematico che non si suo equilibrio. adatta a una struttura di tipo Ciaikovski è l’espressione beetho vernano. di quel particolare momento I temi di Ciaikovski non storico del Romanticismo in hanno in genere una dimen­ cui chiari preannunci di sione e una qualità germi­ decadentismo affiorano in imo nativa, ma si prestano piut­ stato di passività sensuale e tosto a una sorta di trasfor­ patetica, mentre tuttavia gli mazione dinamica o orna­ ideali romantici non sono del mentale, i cui incisi si snoda­ tutto sopiti: di qui quel conti­ no in modulazioni e in varie nuo oscillare tra l’entusiasmo atmosfere timbriche entro un morale o addirittura eroico e alone di vaghissime risonan­ il languido ripiegarsi nel do­ ze, oppure si allargano in lore e nella malinconia. Nikolaj Rimski-Korsakov (Tihvin 1844 - Ljubensk 1908)

Nella sua posizione inter­ fantasia di Rimski-Korsakov, media fra matrice russa e gu­ poco adatta a forme astratte, sto occidentale, Rimski- predilige le più libere struttu­ Korsakov costituisce un anel­ re della variazione, della suite lo insostituibile di quel rap­ sinfonica o del teatro, che gli porto di influssi reciproci che consentono di evocare atmo­ legò l’impressionismo francese sfere e situazioni determinate. e la nascente scuola russa; Sulla scia di Glinka, vi rapporto che culminerà predomina il clima fiabesco, nell’eclettismo dello Stra- ai cui magici effetti contribu­ vinskij parigino, non per nulla isce un calibrato dosaggio allievo anch’egli di Rimski- timbrico, ora in tenui traspa­ Korsakovperla strumentazione. renze, ora in tinte terrificanti, L’orchestrazione di Rim­ ma sempre vissuto con estro­ ski-Korsakov si evolve lungo versa schiet-tezza emotiva. un indirizzo che conduce al Le opere teatrali di frazionamento della massa Rimski-Korsakov ricoprono strumentale in timbri singoli, un posto importante nella puri, e alla valorizzazione del storia della musica russa; colore come elemento costrut­ malgrado una certa dise­ tivo fondamentale del discorso guaglianza di qualità e una musicale, spesso prevalente tendenza alla ripetizione e alla sui valori lineari e di volume, pesantezza, non hanno raf­ secondo suggestioni vicine al­ fronti per l’utilizzazione di l’impressionismo e fortemen­ materiali popolari e per l’ab­ te anticipatrici di Debussy. In bondanza di vivaci interludi Rimski-Korsakov l’elabora­ orchestrali i quali, come quel­ zione musicale corre sul filo li delle opere di Wagner, oc­ della varietà di effetti timbrici cupano una parte essenziale e di una vertiginosa capacità nell’intero disegno dram­ inventiva; come il colore, an­ maturgico. In una prospetti­ che il ritmo rivela una va nazionalistica, è significa­ profetica tendenza a imporsi tivo che Rimski-Korsakov con valore autonomo e a di­ abbia sempre usato soggetti ventare un mobilissimo gene­ di scrittori slavi e che le sue ratore dell’intera compagine opere più importanti siano musicale. L’immaginifica tutte su temi nazionali. Aleksandr Porfir’evic Borodin (Pietroburgo 1833 - 1887)

Borodin, laureato in me­ rivela una natura squisita­ dicina e docente di chimica mente musicale; le melodie all’Accademia di Medicina di ampie, ricche, spesso di ispi­ Pietroburgo, dimostra fin da razione orientale, sgorgano

Borodin piccolo notevoli attitudini per spontanee dalla sua fantasia: la musica, dedicandosi come tutto lo ispira e suscita in lui autodidatta allo studio del immagini musicali. pianoforte, del flauto e del In ogni opera si ritrovano violoncello. L’incontro con la ricchezza melodica, la Musorgskij influisce in modo spontaneità un po’ ingenua, determinante nella sua vita: la candida freschezza che co­ sollecitato da nuovi problemi, stituiscono la principale at­ allarga gli esigui confini delle trattiva delle sue composizio­ sue conoscenze musicali, af­ ni. Borodin possiede una ca­ fina il gusto e perfeziona la pacità creativa musicale fin sua cultura. Nel 1862 viene troppo ricca: inventa facil­ presentato da Musorgskij a mente i temi, ma non li sfrut­ Balakirev, dal quale riceve ta: procede per melodie non lezioni di armonia e compo­ variate, limitandosi a mutare sizione; con loro, Cui e Rimski- sottili sfumature della so­ Korsakov fonda il gruppo stanza musicale con ripeti­ della giovane scuola naziona­ zioni ostinate del tema. le russa. Contrasta con la eccessiva Senza abbandonare la semplicità del Borodin epico il carriera scientifica e l’attività suo sviluppatissimo senso per la umanitaria e filantropica, si musica da camera: è un peccato dedica intensamente alla che non vi si sia dedicato mag­ composizione musicale. giormente, poiché nessun com­ Nominato presidente del­ positore russo suo contempora­ la Società degli Amici della neo ha saputo, in questo genere, Musica di Pietroburgo, com­ ricollegarsi come lui alle forme pie numerosi viaggi a scopo della tradizione occidentale, do­ culturale; nel 1877, a Weimar, sando così felicemente le grandi conosce Liszt col quale in­ macchie di colore con le delica­ treccia una durevole amicizia. tissime mezze tinte dello spirito Perfetto dilettante, Borodin romantico russo. rocca malatestiana avrà L al * Teatro Scenografo: di Maestro Maestro Regista: Orchestra, Coreografo: Costumista: Assistente Saklovitij, 49 Strechnev, Secondo Primo Varsonofiev, Kuzka, Emma, Lo Marfa, Dosifei, Musica Il Il Il Personaggi Libretto e Rocca Opera KHOVANSCINA mercoledì

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E si tratta sovente di pun­ esponente tuttavia invocato ti di vista immodificabili e della vecchia Russia ormai inconciliabili, non passibili di decaduta e in crisi; Vasili sviluppi. Golitzin, il principe pro­ Alla visione pessimistica gressista, fautore dell’occi­ circa il destino del popolo rus­ dentalizzazione, amante so­ so da palle del “russo’’ Mu- spettoso della zarina Sofia, sorgskij, si contrappone l’alto energico, raffinato eppure valore morale della storia e maniacalmente superstizioso; dell’arte, nella missione e infine Dosifei, l’ex-principe catartica del teatro: che nel fattosi monaco e capo degli rievocare e rappresentare, in scismatici, che incarna la forma concentrata e simboli­ Russia mistica e irrazionale camente evidente, le soffe­ dei Vecchi Credenti, con can­ renze e le aspirazioni tanto dore pari solo al fanatismo. degli umili quanto dei poten­ Se in questi personaggi ti, dà alla riflessione un signi­ sopravvive un tratto autenti­ ficato di liberazione e di presa co della grandezza dell’antica di coscienza. Russia e del suo carattere Khovanscina è un’opera autoctono - tanto che la gran­ tutta costruita sui contrasti e dezza dei personaggi è pro­ sull’impossibilità della me­ porzionale alle idee che essi diazione. esprimono-, le nuove genera­ Il tema cruciale della zioni sembrano motivate da contrapposizione tra vecchia ideali per così dire degradati e nuova Russia - un tema o indeboliti. eminentemente russo, conti­ Andrei Khovanskij è un nuamente riaffiorante nel­ libertino violento e incostante, l’opera - si rispecchia non sol­ che dimentica il giuramento tanto nelle differenti posizio­ d’amore fatto a Maria per in­ ni ideologiche dei personaggi sidiare Emma, una ragazza in questione ma anche nelle del quartiere tedesco (e ciò loro tipologie umane; e perfino offre l’occasione per gettare nel linguaggio musicale, che fuggevolmente luce su un al­ nettamente li distingue. tro contrasto non politico e La lotta in seno alla vec­ religioso, ma etnico, fra i chia generazione coinvolge gruppi moscoviti degli slavi aspramente e contraddit­ ortodossi e dei luterani tede­ toriamente i tre principi pro­ schi). tagonisti: Ivan Khovanskij., E Marfa stessa, personag­ capo degli Strelzi, feudatario gio di pur nobili sentimenti e rozzo, brutale e sensuale, di grande rilievo drammati­

51 co, è priva di quella forza in­ mo, e sempre diverso - del­ teriore che le permetterebbe l’anima russa, lugubre e in­ di discernere fra amore e fede felice, e ambiguamente ane­ senza immergersi nell’irra- lante al riscatto delle miserie zionale furore di un oscuro di tutti in una nuova e sempre misticismo, confondendo sfuggente identità nazionale: dentro di sé l’estasi redentrice soltanto sognata e utopica, con il rimpianto dell’amore. forse, come ci induce a pensare E’ significativo che il rogo l’impressionante aria-mono­ finale a cui trascina Andrei logo del terzo atto, il vertice di sia per lei, a differenza che per tutta l’opera. i Vecchi Credenti, non tanto il Neppure Saklovitij, dun­ trionfo della vera fede quanto que, è un personaggio mono­ il mezzo di purificazione e di litico e interamente negativo, riscatto della propria colpa e bensì irto di conflitti. del tradimento; come del re­ Per Musorgskij la passio­ sto avvertiva lo stesso ne di ritrarre il personaggio o Musorgskij scrivendo a Stasov: la situazione nella sua realtà e “è la pena capitale pronun­ verità è più forte dell’impulso ziata da una donna innamo­ a motivare un’azione o a giu­ rata e abbandonata, e l’ese­ stificare mi comportamento. cuzione della sentenza”. Dal punto di vista teatra­ Nel fondo tenebroso ed le. la Khovanscina risulta enigmatico dell’imperscruta­ quindi la negazione della bile si colloca invece la figura convenzione melodram­ del boiardo Saklovitij, sub­ matica: anziché per eventi, la dolo strumento di un potere narrazione si svolge per im­ occulto e di una mac­ magini e per visioni, a somi­ chinazione senza volto. Ma glianza delle Vite dei Santi personaggio immenso. affrescate nel medioevo, E’ lui a mettere in moto quando ad un episodio segue l’azione dettando la denuncia l’altro in senso orizzontale, anonima contro Khovanskij, l’unico limite essendo dato ad annunciarne poi l’affissione dalla dimensione della pare­ e la reazione di Pietro (la te. “Khovanscina”, appunto), e Nella Khovanscina al per­ a eseguire, pugnalandolo o sonaggio centrale si sostitui­ facendolo pugnalare, la con­ sce l’affresco corale, nel quale danna del principe. le storie individuali, e le moti­ Un delatore e un sicario, vazioni che le muovono, sono dunque; ma anche un genui­ continuamente rimandate allo no rappresentante - l’ennesi­ sfondo storico che le contiene:

52 in primo luogo all’osserva- narrazione, presenta una se­ zione neutrale del popolo, rie di momenti staccati e di spettatore più che attore del immagini isolate che si susse­ dramma. guono, fuori da una logica Di questo popolo Musorgskij tradizionale di continuità ci dà una rappresentazione drammatica. vivida e affettuosa, densa di Ed è significativo che ogni pietà e di orgoglio, lontanissi­ quadro si concluda in ma dalla retorica e dall’eso­ dissolvenza, con un progres­ tismo del filone folklórico. sivo estinguersi della musica La dignità del popolo si nel silenzio. manifesta nella fierezza con Questa costruzione a pan­ cui reagisce all’eterna catena nelli (per antitesi e delle discordie e dei supplizi, giustapposizioni) è un aspet­ in nome della fedeltà alla di­ to caratteristico del teatro di letta Madre Russia”: entità Musorgskij: un dato inno­ superiore capace di resistere vativo e moderno che nella ad ogni rovescio della fortu­ Khovanscina^ assai più che na, senza mai perdere la sua nel Boris (dove semmai è un forza. effetto del lavoro di revisio­ Ciò consente di dipingere ne), tocca vertici di assoluta l’indole popolare con un tono originalità . tra l’ingenuo e lo scherzoso, Ne consegue che i tempi e nelle figure o negli episodi gli spazi dell’azione sono di­ caricaturali del primo c del latati o viceversa condensati a terzo atto, accanto a quello seconda dei casi, fino a sem­ più toccante e profondo del brare, in alcuni passaggi, lamento e del pianto nella oscuri, inverosimili, oltreché sofferenza. reinventati. I contrasti peculiari del­ Ma ciò non distrugge af­ l’opera ne sono anche for­ fatto il senso della storia e la malmente il dato strutturale verità dell’affresco: semplice- fondamentale. mente imprime alla ricostru­ Sotto il profilo dram­ zione un ritmo e un respiro maturgico l’opera è anzi co­ brucianti, o visionari, da cui struita sull’accentuazione gli avvenimenti e i personaggi di questi contrasti e sulla so­ ricevono quasi un valore uni­ spensione della conclusione versale e fuori dal tempo, pur finale. essendo profondamente Ognuno dei cinque atti radicati nella realtà , in un (meglio sarebbe dire sei qua­ ambiente e in un’epoca preci­ dri), anziché svolgere una si.

53 Dal punto di vista musica­ mente contro la melodia clas­ le e vocale, fermo restando sica (che va tanto per la l’intreccio di elementi molte­ maggiore) e subito questo plici e disparati (motivi popo­ pezzo verrà compreso da tut­ lari, modi ecclesiastici, scale ti.” tonalmente indefinite, armo­ Naturalmente, nel valuta­ nie inconsuete; declamato re il significato più pieno di scolpito sulla parola, forme questo rinnovamento noi strofiche e distese espansioni dobbiamo fare i conti con lo liriche), il linguaggio tende stato incompiuto in cui ci è alla caratterizzazione potente giunta la partitura; anzi lo e scultorea, alla frase melodica spartito: nel quale vi sono chiusa più che al recitativo numerose indicazioni stru­ continuo: un nuovo tipo di mentali anche precise, ma sintesi drammatico-musicale nessuna orchestrazione com­ che si riflette sulla melodia, pleta; salvo che per due epi­ conseguenza del rinnova­ sodi, la canzone di Maria e il mento stilistico del declama­ coro degli Strelzi, entrambi to. nel terzo atto. Solo su questa Musorgskij stesso cercò di base noi possiamo farci definirlo in una lettera a un’idea del clima, del Stasov del 25 dicembre 1876: mondo sonoro concepito “Voi sapete che, prima del da Musorgskij per la Boris, io avevo fatto dei qua­ Khovanscina. D’altro canto, dretti popolari. quando egli morì, il 28 marzo Mio desiderio attuale è di 1881, l’opera era virtualmente fare un pronostico ed ecco finita di comporre, eccetto il qual’è questo pronostico: finale, che poneva problemi melodia vitale, non classica. di realizzazione scenica e la Sto lavorando sul lin­ chiusa del secondo atto, che guaggio umano, sono giunto era stata abbozzata ma non alla fusione del recitativo con interamente scritta. la melodia (a parte i movi­ Il compito di dare veste menti drammatici, ben inte­ orchestrale allo spartito fu so, quando si può arrivare assunto da Nikolaj Rimski- anche alle interiezioni). Vor­ Korsakov, come del resto av­ rei chiamarla melodia razio­ venne per tutti gli altri ma­ nalmente giustificata. noscritti dell’amico. Ed è una consolazione pel­ La sua fu una vera e pro­ ine pensare che improvvisa­ pria rielaborazione del mate­ mente, come se nulla fosse, riale di Musorgskij secondo i verrà cantato un pezzo netta­ propri criteri e il proprio gu- sto, che incise profondamen­ un’idea chiara e definitiva te, con abbondanti tagli, mo­ dello stato in cui l’opera era difiche e correzioni nell'ar­ stata lasciata alla morte del­ monia e nel ritmo, sulla strut­ l’autore. tura formale dell’opera. In Su questa base fu possibi­ questa veste Khova.nsci.na fu le procedere ad una nuova pubblicata dall’editore Bessel orchestrazione, affidata al nel 1883 ma dovette attende­ compositore Dmitrij Sostakovic. re fino al 1911 perché si avesse (che aveva cominciato il suo la prima rappresentazione lavoro già nel 1939) ed ese­ ufficiale al Teatro Imperiale guita per la prima volta sulla di Pietroburgo, con Chaliapine scena al Teatro Kirov di nella parte di Dosifei (già nel Leningrado nel 1960. 1886 Rimski-Korsakov na Sostakovic strumentò lo aveva dato otto rappresenta­ spartito originale nello stile di zioni private con una compa­ Musorgskij e integralmente, gnia di dilettanti al Teatro solo completandolo delle due Kononov). parti mancanti, la conclusio­ Fu in questa edizione, ri­ ne del secondo atto e l’epilo­ vista e orchestrata da Rimski- go- Korsakov che la Khovanscina Per tali episodi si rifece a cominciò la sua carriera in­ musica già esistente nell’ope­ ternazionale: in Occidente fu ra: rispettivamente un’antici­ introdotta dalla compagnia di pazione della marcia dei Diaghilev che la rappresentò Petrovski dalla scena del per­ nel 1913 a Parigi nella sua dono che chiude il quarto atto “stagione russa”, sempre con e una ripresa dell’introduzio­ Chaliapine e con alcune parti ne, l’alba sulla Moscova. rielaborate da Stravinskij e Questa soluzione è tanto Ravel. onesta quanto discutibile, so­ Soltanto nel 1931 il mu­ prattutto per l’epilogo, nel sicologo russo Pavel A.Lamm, quale il ritorno del Preludio curatore dell’edizione critica dell’opera, ricollegando la fine di Stato degli Opera Omnia di all’inizio, è oggettivamente e Musorgskij, pubblicò la ver­ drammaturgicamente inade­ sione autentica della Kho­ guato a rendere il senso stesso vanscina (una nuova edizio­ di quel finale. ne ulteriormente rivista sulle Pur con queste riserve, la fonti originali apparve nel versione di Sostakovic, per il 1976 presso Muzyka a modo con cui cerca di rico­ Leningrado). struire il colorito originale di Ciò consentì di avere Musorgskij, è a tutt’oggi la più prossima alle intenzioni testiana dal Teatro Nazio­ dell’autore e, nei limiti del- nale dell’Opera di San I attendibile, autentica; così Pietroburgo, rappresenta come quella sgargiante e invece un momento parti­ brillante, anche se mutila, di colare nella storia della sua Rimski- Korsakov, propo­ ricezione. sta per la Sagra Mala­

ATTO PRIMO

Preludio: sorge l’alba sulla Moscova (Introduzione orchestrale). A Mosca, nella piazza Rossa. soggetto Lo strelez Kuzka si è ap­ Ivan Khovanskij fomenta di­

pisolato durante la guardia e sordini allo scopo di porre sul il nel dormiveglia canticchia trono il figlio Andrei, con una canzone militaresca. l’appoggio della setta dei Squillano le trombe degli Vecchi Credenti. Strelzi ed entra la pattuglia. Entra Ivan Khovanskij. Due di loro raccontano le Esortato dagli Strelzi, il po­ ultime prodezze della notte: polo lo acclama, mentre lo hanno squartato sia un buro­ scrivano fugge. crate che un tedesco. Egli parla al popolo: met­ Kuzka si sveglia e i com­ te in guarda dai boiardi ribelli pagni lo burlano. e si proclama difensore degli Poi tutti e tre marciano zar fanciulli Ivan e Pietro. La verso il Cremlino, non prima folla lo celebra con alte lodi. di aver ingiuriato uno scriva­ Giunge Emma, una fan­ no che si avvia al lavoro. Entra ciulla luterana del quartiere il boiardo Saklovitij. tedesco, inseguita dal giova­ Allo scrivano, prima con ne Khovanskij. Emma prefe­ le minacce, poi allungandogli risce morire piuttosto che ac­ una borsa di danaro, impone consentire al suo empio desi­ di scrivere sotto dettatura una derio: Andrei Khovanskij ha lettera anonima: il principe esiliato il suo fidanzato e uc­ ciso suo padre, e ora vuole piuttosto che cederla, la ucci­ prenderla con la forza. derà . In suo soccorso accorre Dosifei, il capo dei Vecchi Maria, giovane vedova un Credenti, giunge in tempo per tempo principessa e ora Vec­ arrestare il braccio di Andrei; chia Credente; esorta Andrei poi affida Emma a Marfa e a rispettare il giuramento di invita gli ortodossi a lottare fedeltà fattole un giorno e ad per la vera religione. abbandonare la vita del I Khovanskij e gli Strelzi seduttore, poi profetizza il suo rientrano tra fanfare nel ingresso a fianco di Andrei in Cremlino; Dosifei dispone i un convento radioso. Vecchi Credenti alla pre­ Rientra il corteo di Ivan ghiera. Sui rintocchi della Khovanskij. campana di Ivan il Grande Colpito dalla bellezza di essi intonano il canto della Emma, Ivan ordina agli Strelzi rinuncia al mondo e alle di condurla al suo palazzo. sue tentazioni. Andrei, geloso, si oppone:

ATTO SECONDO

Padiglione estivo nella dimora del principe Vasili Golitzjn. E’ il crepuscolo.

Il principe legge una lette­ Ora vede chiaramente il ra d’amore della zarina Sofia. destino del principe: lo atten­ I dubbi Io tormentano: dono la disgrazia, l’esilio e la Sofia è ambiziosa, l’appello povertà. alla passione di un tempo può Golitsin congeda brusca­ anche nascondere un tranel­ mente Marfa e ordina a lo. Varsonofiev di annegarla nella Varsonofiev viene a inter­ palude; ma Marfa ha fatto in rompere le sue meditazioni e tempo a sentire queste parole introduce Marfa, l’indovina e a fuggire. che predice il futuro. Marfa si Golitsin si abbandona alla fa portare un bacile d'acqua disperazione: ora sa che tutto ed evoca gli spiriti. è finito, il suo potere, le sue speranze di costruire una Con ira, Golitsin ricusa lo Russia felice, i suoi sogni. scisma: quei fanatici sono sol­ Entra, senza essere an­ tanto dei settari. nunciato, Ivan Khovanskij; in Irrompe Maria e raccon­ un violento alterco, i due si ta come, nella palude di rinfacciano opposte trame. Belgorod, sia stata assalita da La lite è troncata da un servo di Golitsin. Se non è Dosifei, il capo degli sci­ stata annegata, lo deve alle smatici, anch’egli un tempo guardie dello zar Pietro, i un grande della Russia: egli Petrovski, che l’hanno soc­ invita i contendenti a corsa mettendo in fuga l’as­ riabbracciare la vecchia fede. sassino. Golitsin rifiuta sprezzan­ Sopraggiunge Saklovitij, temente; Khovanskij, nel per annunciare ai principi nome della tradizione, accusa che a Ismailov è stata affis­ Golitsin di aver distrutto i sa una denuncia contro i privilegi dei boiardi. Khovanskij. Si scorgono i Vecchi Cre­ Dosifei chiede quale sia denti passare in processione stata la reazione dello zar sullo sfondo recando sul capo Pietro: l’ha definita una i libri delle antiche scritture. “khovanscina” (ossia una Khovanskij li applaude: pagliacciata), ma ha ordi­ soltanto le antiche usanze po­ nato comunque di indaga­ tranno salvare la Russia. re.

ATTO TERZO

Il borgo degli Strelzi, nell’oltre Moscova di fronte a Belgorod.

1 Vecchi Credenti intona­ di un rogo nel quale lei e no un canto di vittoria sugli l’amato arderanno come sa­ eretici riformisti. cri ceri. Susanna, una vecchia Maria rimasta sola davanti scismatica, ha ascoltato la alla casa dei Khovanskij, ri­ canzone e inveisce contro pensa al suo amore per Andrei, Maria, accusandola di tresche che l’ha tradita, e ha la visione diaboliche e di volerla perversamente tentare per uno zar che la risollevi dalla conto del Maligno: ma la stre­ sua miseria. Gli Strelzi escono ga sarà tratta davanti ai giu­ ubriachi dalle loro case can­ dici e condannala al rogo. tando una canzone, ma sono Interviene Dosifei, rim­ inseguiti e rimproverati dalle proverando Susanna per il suo loro mogli infuriate. peccato di orgoglio e la poca Entra trafelato lo scriva­ carità; infine la scaccia quale no: ha visto le truppe merce­ figlia di Satana. narie abbattersi sulla perife­ Poi conforta teneramente ria di Belgorod e sgominare Maria, che ha ancora la visio­ con l’aiuto dei Petrovski gli ne del rogo purificatore. Strelzi in fuga. Quell’ora tremenda non è Nello sgomento generale ancora suonata, replica Kuzka propone di interroga­ Dosifei. Ma se l’amore fu de­ re il principe Ivan Khovanskij; litto, Maria chiede la morte. gli Strelzi lo supplicano di Dosifei si professa an­ parlare e Io invocano quale ch’egli peccatore: Maria con­ padre. tinui ad amare come sempre Il principe si mostra loro, ha amato e sopporti la sua ma rifiuta di guidarli al con­ pena. trattacco. Poi la conduce via. Dalla Un giorno hanno difeso parte opposta entra Saklovitij. nel sangue Mosca dai tradito­ Il quartiere degli odiati ri; ora i tempi sono mutati: Strelzi è calmo: essi dormo­ rientrino perciò a casa in pace no, mentre la patria è in e attendano gli ordini dello pericolo. zar Pietro. Il boiardo invoca la prote­ Abbattuti, gli Strelzi e le zione del cielo sulla patria in­ loro mogli si rifugiano nella felice: che Dio possa donarle preghiera. ATTO QUARTO

Quadro primo - Sala da pranzo in casa del principe Ivan Khovanskij, nella sua tenuta.

Il principe è a tavola e le nire le schiave persiane. sue contadine lo intrattengo­ La loro danza è interrotta no con un canto d’amore, che dall’apparizione di Saklovitij. Khovanskij trova melanco­ La zarina Sofia ha convo­ nico. cato d’urgenza un gran consi­ Forse che la gioia è già glio a Mosca e ritiene indi­ sparita dalla Russia? Si canti spensabile che Khovanskij vi qualcosa di più allegro. partecipi. Le fanciulle attaccano Il principe ne è lusingato: una canzone più vivace, il ordina gli abiti da cerimonia "piccolo mercenario”. e la mazza del suo rango, poi Entra mi accolito del prin­ chiede alle contadine di into­ cipe Golitzin per avvertire nare il canto della sua gloria Khovanskij che la sua vita è in (“E verso il Cigno avanza, pericolo. Khovanskij è furen­ ladù ”). Ma ha appena varca­ te: come osano disturbarlo in to la soglia che cade assassi­ casa sua con minacce simili? nato. Saklovitij si china ghi­ E ordina ai servi che il messo gnando sul cadavere e ripete sia punito come merita. Poi con scherno il ritornello della congeda le contadine e fa ve­ “gloriaal bianco Cigno, ladù”.

Quadro secondo - A Mosca, la piazza davanti alla chiesa di San Basilio.

Il popolo si affolla per ve­ vanskij morto; e presto sarà dere i mercenari che scol l ano il turno di Andrei, che pure il principe Golitzin verso a Mosca già acclamavano l’esilio. Dosifei assiste al zar. Marfa reca a Dosifei la compiersi del destino: decisione del gran consi­ Golitzin scaccciato, Kho­ glio: i mercenari hanno ri- cevuto l’ordine di stermi­ strega. Ma al corno di Andrei nare i Vecchi Credenti sen­ rispondono i lugubri rintoc­ za pietà . chi della campana della cat­ Il tempo del martirio è tedrale. Appaiono gli Strelzi dunque giunto, commenta seguiti dalle mogli, recando il Dosifei, badi Maria a con­ ceppo e la scin e per la propria durre con sé Andrei esecuzione. Khovanskij per l’ora estre­ Andrei prega Maria di ma. salvarlo; la donna lo con­ Entra precipitosamente duce via verso un luogo si­ Andrei. Si scaglia contro curo. Nella piazza gli Strelzi Maria e le ingiunge di render­ si inginocchiano davanti ai gli Emma. ceppi e invocano clemenza; Emma è lontana, replica le loro mogli li deridono e Maria; a quest’ora avrà già chiedono punizione. raggiunto lo sposo che Andrei Si odono le trombe della aveva fatto esiliare. guardia di Pietro. Ma c’è di più: il principe L’araldo Strechnev co­ Ivan è stato assassinato e gia­ munica agli Strelzi che gli ce senza sepoltura. zar Ivan e Pietro hanno Disperato Andrei chiama concesso la grazia. a raccolta gli Strelzi: iarà con­ Che tutti tornino alle dannare Mai ia al rogo come loro case e preghino Iddio.

ATTO QUINTO

L’eremo dei Vecchi Credenti, in un bosco di pini vicino a Mosca, di notte. Splende la luna.

Dosifei si avvia verso Credenti che la loro causa è l’eremo nella foresta. perduta e che è tempo ora di Il volere di Dio sta per adempiere il voto. compiersi e occorre prepa­ Gli scismatici confermano ratisi con la preghiera: a Dosifei la saldezza della Dosifei annunzia ai Vecchi propria fede, e intonando la preghiera della purificazione candide e recano i sacri ceri si dirigono verso l’eremo. accesi. Andrei chiede di esse­ Solo Maria si attarda. Ama re risparmiato, ma Maria gli sempre Andrei, e ne chiede ricorda il giuramento d’amo­ perdono a Dio; vorrebbe sal­ re: sul rogo esso verrà vare l’amato dallo spergiuro, riconsacrato. solo così il sacrificio le sarà Tutti i Vecchi Credenti leggero. sono montati sulla pira; con Fuori scena Andrei invoca una candela Maria accende il Emma. Maria gli va incontro, rogo. gli rammenta i giorni del­ Anche Andrei la segue. l’amore e della loro felicità . I Vecchi Credenti invoca­ Ora che l’ora della morte è no il vero Dio, la salvezza suonata, lo bacia per l’ultima della fede, la verità del Si­ volta e intona l’Alleluia. gnore. Si odono in lontananza le Compaiono i trombettieri, trombe della guardia, che an­ seguiti dalle guardie, e arre­ nunciano le truppe di Pietro trano alla vista del fuoco; in marcia. mentre il popolo piange sulle A quel segnale Dosifei e i sorti della Russia, i Vecchi Vecchi Credenti escono Credenti si immolano per la dall’eremo: indossano vesti loro fede. teatro novelli Sabato Ilya Concerto Programma Simone “ Teatro M. F. Al Simone Ilya del P. A.

Chopin: termine Hindemith:

Musorgskij: regista Rubinstein

Itin ltin,

Novelli 29

Pedroni Pedroni,

pianoforte (3°

dei agosto F. del

classificato) Reichembach.

finalisti concerto,

-

ore

Polacca-Fantasia Notturno Notturno Barcarola 1922, Quadri di pianoforte (2°

21.15 Tel

classificato)

al Suite proiezione

Aviv di

Concorso

op. op.

op. una

op.

1992

48 55 60

esposizione

26 n. n.

del op.

2

1 Pianistico

film 61

Love

of

life

Chopin: Polacca-fantasia op. 61.

La Polacca-fantasia op. 61 sima gamma di valori in la bemolle maggiore elide coloristici, da inquiete e la costruzione a blocchi sim­ febbrili armonie. metrici e massicci del genere, La forma abbandona per indulgere ad un periodare ogni schema prefigurato per liberamente fantastico, costituirsi attimo per atti­ alimentato da una ricchis­ mo.

Chopin: Notturni op. 55 n. 2, op. 48 n. 1.

Il Notturno op. 55 n. 2 in avanzate della musica del mi bemolle maggiore assieme Novecento. ai due notturni op. 61 viene Con il notissimo Not­ definito di impronta turno in do minore op. 48 impressionistica ed apre alla si tocca un vertice di scon­ musica europea stimoli stu­ volgente depressione, at­ pefacenti di invenzione traverso la quale Chopin timbrica i cui esiti si sono giunge agli estremi defini­ protratti fino alle punte piu’ tivi traguardi.

Chopin: Barcarola op. 60 in fa diesis maggiore (1845-46)

Tra le supreme medita­ notturno costruisce quella vi­ zioni tarde di Chopin vie è la cenda di inaudito rigoglio Barcarola che su un apparen­ fantastico che incantava te schematismo tripartito da Ravel. Hindemith: Suite op. 26 (1922).

L’op. 26 di Hindemith è come una interessante specie intitolata “1922, Suite per di strumento a percussione e pianoforte” e consiste di cin­ agisci in conseguenza”. que tempi: Marcia, Shimmy, Lo stile non è meno sel­ Nachtstuck, Boston e vaggio di queste norme per Ragtime. Fuso. Lo stesso Hindemith ha Ad eccezione del disegnato la copertina in imo Nachtstuck, le cui minime stile primitivo alla George molto tranquille si eseguono Grosz. con poca espressione, i singoli La Marcia ha per sottoti­ pezzi sono dominati da ritmi tolo: 5 Hutchinson 5, Luft- volgari e da una voluta bana­ Akt. II Ragtime è accompa­ lità di espressione, in strano gnato dal seguente “Mode contrasto con l'armonia per d’emploi - Direction for use! ! nulla insinuante ed estrema- Non aver riguardo per ciò che mente audace. hai appreso durante la lezio­ Complessivamente la ne di piano. Suite op. 26 si può conside­ Non stare a pensare se tu rare un’opera rude, bruta­ debba suonare il re diesis col le, spesso anche nelle quarto o col sesto dito. sonorità, che racchiude Esegui questo pezzo mol­ molto di quello spirito di to selvaggiamente ma sempre avidità, di fame di dollari, mantenendo rigorosamente ¡1 di indifferenza morale, ritmo, come una macchina. proprio degli anni intorno Considera il pianofòrte al 1920. Musorgskij: Quadri di un esposizione. 44 C/D bG Nel 1864 la morte stron­ balzi inaspettati); “Promenade” cava in giovane età l’architet­ (Moderato comodo e con de­ O to russo Viktor Hartmann, licatezza); “Il vecchio castel­ co intimo amico di Musorgskij, lo” (Andante: un trovatore per onorarne la memoria egli intona la sua canzone davanti compose allora i Quadri, di una a un castello medievale in un esposizione., ispirati ad una paesaggio soffuso di tristez­ serie di quadri e disegni del za); “Promenade” (Moderato giovane artista esposti a non tanto, pesante); Pietroburgo poco dopo la sua “Tuileries” (Allegretto non morte. troppo capriccioso): i bimbi I “Quadri” sono opera ori­ giocano nei viali del parco ginalissima, pervasa di carat­ parigino). teri intimamente russi, ispi­ “Bvdlo” (Sempre mode­ rata a modi di chiara prove­ rato pesante: il bydlo è un nienza popolare trasfigurati caratteristico carro dei con­ in superiore unità artistica. tadini polacchi, dalle ruote L’opera comprende com­ altissime, tirato da buoi: la plessivamente 14 pezzi di cui musica ne rispecchia la gra­ quattro sono costituiti da una vità e la pesantezza dei mo­ “Promenade” che ritorna con vimenti); “Promenade” variazioni piu’ o meno note­ (Tranquillo); “Balletto dei voli per quattro volte quasi a pulcini nei loro gusci” rispecchiare il mutato stato (Scherzino. Vivo leggero: il d’animo del visitatore della quadro relativo rappresenta i mostra davanti ai diversi pulcini che stanno uscendo quadri e disegni esposti. Ecco dal guscio); “Samuel l’ordine di successione dei Goldenberg e Schmuyle” pezzi: “Promenade” (Allegro (Due ebrei polacchi, uno ric­ giusto, nel modo russico; sen­ co e l’altro povero) (Andante: za allegrezza, ma poco soste­ è un colloquio tra due ebrei, nuto): singolare nella l’uno tronfio nel suo benesse­ “Promenade’’l’alternarsi del­ re, l’altro piagnucoloso e in­ le battute di 5/4 e di 6/4; sistente); “Liinoges, il mer­ “Gnomo” (Vivo: il primo di­ cato” (Allegretto vivo sempre segno di Hartmann rappre­ scherzando: le comari ciarlano senta uno gnomo gobbo e e si azzuffano al mercato); contorto, tutto scatti e sob­ “Catacumbae” (Sepulchrum

66 romanum). di gallina” (Allegro con brio, “Cum mortuis in lingua feroce Andante mosso: illu­ inortua” (Largo-Andante non stra l’ince-dere della strega troppo con lamento): Baba-Yaga, essere grottesco Hartmann visita le catacom­ mezzo pennuto e mezzo oro­ be di Parigi al lume di una logio); lanterna; nella seconda parte “La grande porta di Kiev” del pezzo l’autografo di (Allegro alla breve. Maesto­ Musorgskij reca l’indicazio­ so/ Con grandezza: Hartmann ne: “Lo spirito creatore del aveva progettato nello stile defunto Hartmann mi condu­ del Rinascimento russo una ce verso i crani e li invoca; i grande porta per Kiev: la crani si illuminano dolce­ musica ne riproduce i linea­ mente dall’interno”; menti maestosi, gli ampi spa­ “La capanna con zampe zi, le volte grandiose). teatro novelli Lunedi Concerto Teatro “ Yacov Giorgia Programma F. R. Yacov J. 1. S. Giorgia A. Al Venezia

F. Haydn: Brahms:

Schumann: Rachmaninov: Rubinstein termine

Stravinski]:

Kasman

Novelli 31 Kasman,

Tornassi

del Tornassi,

dei agosto

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pianoforte

F. 21.15 classificato Tel

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Sonata I II Tre Allegro Variazioni Sonata in al

Allegretto

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1992

il in op.

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Petrushca

op.

Rubinstein

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8

Paganini

XVI/40

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Haydin: Sonata in sol maggiore I lob. XV1/40

Datata 1784, quindi della struito sul canovaccio di tema maturità di Haydn, la Sonata e variazioni con alternanza in sol maggiore è dedicata alla tonale maggiore - minore, ed principessa Marie Esterhazy. un “Presto” di caratteristiche Consta di soli due tempi, squisitamente brillanti e £ un “Allegretto innocente” co­ salottiere.

Schumann: Allegro in si minore op. 8

L’allegro op. 8 dedicata a dire che la sua nuova opera Ernestina von Fricken, dove­ non attestava che “buone in­ va inizialmente costituire il tenzioni”. primo movimento di una so­ Evidentemente l’atteg­ nata che Schumann voleva giamento eccessivamente dedical e a Moscheles, il piani­ auto-critico dell’Autore non sta che aveva tanto ammirato gli consentì di procedere nella sua infanzia. nella stesura: effettiva­ Era la seconda volta che mente il carattere di Schumann tentava di scri­ improvvisazione risulta al­ vere una sonata ma le cose quanto evidente anche se Schumann non andarono per il verso già si possono intravvedere giusto tant’è vero che senza elementi strutturali reticenze Schumann ebbe a piuttosto consistenti.

Stravinsky: Tre movimenti da Petrushca

La Suite da Petrushca dell’orchestra un ruolo consta di tre pezzi arrangiati preponderante. nel 1921 per pianoforte, dal La versione pianistica balletto che PAutore aveva dei tre momenti (Danza scritto dieci anni prima. russa - Petrushca - La set­ Petrushca è una figura timana grassa) è una tra­ d’Arlecchino di dimensione sformazione particolare del tragica. balletto: si tratta di Quando Stravinski] con­ un’opera originale che cepì il suo balletto, il piano­ mette a dura prova il forte doveva suonare a fianco virtuosismo dei pianisti. Stravinski] Brahms: Variazioni su un tema di Paganini

Le ventotto Variazioni in Da Bach e Beethoven egli la minore sopra un tema di deriva la fedeltà assoluta al Paganini in due quaderni tema, ma anche la piu’ ampia (1862-63) sono studi di un libertà dell’invenzione, purché genere spiccatamente vir­ non ne vengano meno i tratti tuosistico e risalgono ad un fondamentali: il suo schema periodo in cui la tecnica ritmico-armonico e la sua pianistica di Brahms aveva essenziale struttura melodi­ raggiunto l’apice. ca. Data la particolarità dello Quanto piu’ semplice è il stile e di tutta la sua tema tanto maggiori sono le impostazione bisogna dire possibilità che esso offre alla però che l’elemento vir­ fantasia di potere spaziare tuosistico non è mai inteso nel liberamente. suo aspetto esteriore. Seguendo questo procedi­ Nell’evoluzione dello stile mento, ben presto l’ascolta­ di Brahms esse segnano un tore non è piu’ in grado di momento importante: la con­ riconoscere il rapporto con il quista di tutte le possibilità tema. offerte dalla forma della va­ Nel sapere riprendere riazione che assume un signi­ nuovamente il filo del discor­ ficato centrale nella sua pro­ so, nel creare con la succes­ duzione e sta alla base dei sione delle Variazioni un tutto suoi saldi principi formali. unitario, culminante in un E' sintomatico che Brahms ampio finale che ha anche il abbia scelto un tema di sem­ significato di un atto di libe­ plicità quasi elementare dal razione, Brahms si rivela de­ punto di vista della struttura gno di essere posto accanto a armonica e ritmica. Beethoven.

Rachmaninov: Sonata op. 36 n. 2 in si bemolle minore

La Sonata op. 36 vibrante soffriva. di elementi drammatici e tra­ Pertanto nel 1940 gici è stata scritta da Horowitz che era grande Rachmaninov nel 1913, amico di Rachmaninov ripre­ pubblicata nel 1914 e riveduta se la seconda versione e con nel 1931 allorquando l’Autore l’approvazione dell’Autore non era piu’ in grado di soste­ modificò alcuni passi sia dal nere concerti a causa di una punto di vista tecnico che grave forma di artrite di cui formale. mercoledì 2 settembre Rocca Malatestiana* - ore 21.15

Israel Symphony Orchestra

Direttore: Noam Sheriff Solisti: Ilya li in, pianoforte Simone Pedroni, pianoforte

Programma malatestiana

M. Musorgskij: Una notte sul Montecalvo, Quadro Sinfonico

L. v. Beethoven: Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 rocca op. 19 in Si bemolle maggiore I Allegro con brio II Adagio III Rondò: Molto Allegro

Ilya liin, pianoforte

M. Ravel: La Valse, Poema Coreografico

S. Rachmaninov: Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 op. 18 in Do minore I Moderato II Adagio Sostenuto III Allegro scherzando

Simone Pedroni, pianoforte

* in caso di maltempo il Concerto avrà luogo al Teatro Novelli. Miisorgskij: lina notte sul Monte Calvo

II quadro sinfonico La Pietroburgo il 27 ottobre notte di San Giovanni sul 1866. Monte Calvo, che nella Uria notte sul Monte rielaborazione di Rimski- Calvo segue, nella versione Korsakov prese il titolo di Una rimskiana, un preciso pro­ gramma: “Baccano sotter­ usor notte sul Monte Calvo, fu scritto da Musorgskij (Karevo- raneo di voci ultraterrene - Pskov 1839 - Pietroburgo Apparizione degli spiriti 1881) nel 1867; cinque anni dell’oscurità, seguiti dal dio dopo fu rielaborato, con rag­ negro Chernoborg - Sua giunta di una parte corale, glorificazione e messa nera per essere inserito nella pro­ - Orgia delle streghe, inter­ gettata opera collettiva rotta dal suono in lonta­ Mlada (a cui avrebbero do­ nanza della campana di una vuto collaborare, con un atto piccola chiesa - Gli spiriti ciascuno, Rimski- Korsakov, del male si disperdono - Cui e Borodin), mai condotta Spunta l’alba”. a termine; tramontato il pro­ 11 brano, di libera strut­ getto di Mlada, Musorgskij tura formale, si apre con pensò di utilizzare Una notte una sinistra evocazione sul Monte Calvo come inter­ degli spiriti del male, di mezzo nell’opera La fiera di grandissima suggestione, Sorocincy, ma anche questa ricca di effetti orchestrali composizione non fu mai ul­ culminanti in una sorta di timata. orgiastico sabba infernale. La versione a tutti nota, e I rintocchi di campana, più frequentemente eseguita, con i quali gli spiriti sono è ancor oggi, quella dovuta a messi in fuga, introducono, Rimski-Korsakov, che rior­ con una sezione di anda­ chestrò completamente il mento più tranquillo, alla brano; in tale veste l’opera fu serena descrizione finale del eseguita per la prima volta a sorgere del sole. Beethoven Hoffmeister anche qualche maggiore il Concerto del Beethoven: tutto pianoforte Mozart del ai con gli dei con ne 1795

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giovedì 3 settembre Rocca *Malatestiana - ore 21.15

Israel Symphony Orchestra

Direttore: Noam Sheriff Solisti: Jacopo Scalfì, violoncello Giorgia Tornassi, pianoforte

Programma

E. Bloch: Schelomo, Rapsodia ebraica per violoncello e orchestra I Lento Moderato, II Andante Moderato; III Assai Lento; IV Allegro; V Andante Moderato

Jacopo Scalfì, violoncello

S. Rachmaninov: Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 op. 30 in Re minore I Allegro ma non tanto; Il Intermezzo (Adagio); III Finale (Alla Breve)

Giorgia Tornassi, pianoforte

M. Musorgskij: Quadri di un’esposizione, Suite per orchestra 1 Promenade; Il Gnomtis; III Promenade; IV II Vecchio Castello; N Promenade; VI Tuilleries; VII Bydlo; Vili Promenade; IX Balletto dei Pulcini nel loro Guscio; X Samuel Goldenberg e Schmuyle, due ebrei polacchi, uno ricco e uno povero; XI Promenade; XII II Mercato di Limoges; XIII Catacombae: Sepulchrum Romanum; XIV Curri mortuis in lingua mortua; XV La Capanna sulle Zampe di Gallina (Baba-Yaga); XVI La Grande Porta di Kiev

* in caso di maltempo il Concerto avrà luogo al Teatro Novelli. Bloch: Sclielomo

L’affermazione della pro­ una voce più vasta e più pro­ pria personalità e della pro­ fonda di tutti i linguaggi par­ pria originalità di compositore lati, quella del canto pura­ passa in Ernest Bloch (Gine­ mente musicale di un violon­ vra 1880 - Portland 1959) cello. E poiché la leggenda attraverso la rievocazione attribuisce l’Ecclesiaste al Re dell’antico mondo biblico: Salomone, Schelomo fu il na­ proprio alla tematica biblica turale titolo della rapsodia la sono infatti legati i maggiori quale non ha nessuna inten­ successi del musicista in Eu­ zione descrittiva, ma soltanto ropa e in America. quella di esprimere, in libera La partitura di Schelomo forma, lo spirito biblico, la nacque a Ginevra, alla fine miseria del mondo e la com­ del 1915, da alcuni schizzi passione per esso. per il libro AeWEcclesiaste, che La prima esecuzione (so­ Bloch desiderava mettere in lista il dedicatario, il violon­ musica, ma che non riusciva cellista A. Barjansky, diretto­ ad esprimere né nella lingua re A. Bodanzky)ebbe luogo a francese, né nella tedesca, né New York il 3 maggio 1917, nell’inglese, e neppure nel­ nell’ambito di un concerto l’ebraica, che egli non cono­ monografico che compren­ sceva bene. deva anche i Trois Poémes Il compositore pensò di Juifs, i tre Salmi e due mo­ utilizzare, invece di un vimenti della sinfonia cantore, limitato da un testo, Israel. Rachmaninov: Concerto n. 3 op. 30 o tì

• 1—I Il Concerto n. 3 in Re mi­ Anche qui non è difficile tro­ nore op. 30 per pianoforte e vare dei gesti piuttosto pletorici, orchestra è stato scritto nel ma nel suo insieme si tratta di cd 1909. *Piu essendo meno ese­ un’opera spontanea e sincera, 8 guito del precedente in Do ricca di bei temi e di episodi Minore, non è certo inferiore a avvincenti. quello per ricchezza di idee ed 11 primo tempo contiene o efficacia delPispirazione. una cadenza veramente gran­ Esso ha carattere piuttosto diosa del solista, l’intermezzo cd sereno (si noti il lirico, pene­ è pervaso da un fresco empito trante tema iniziale del pia­ romantico e nel Finale ritor­ noforte) ma permette ugual­ nano elementi tematici del mente al solista di sfoggiare pruno movimento, in episodi una tecnica trascendentale di brillante luminosità vir­ quanto mai efficace. tuosistica. Musorgskij: Quadri di un’esposizione

f I Quadri di un 'esposizione Si va dalle inflessioni Fh risalgono al 1874. Musorgskij grottesche di Gnomus alla O (Karevo-Pskov 1839 - Pie­ commossa malinconia, pro­ C/2 troburgo 1881) li scrisse per fondamente russa, del Vecchio pianoforte in memoria del Castello, dall’infantile gaiez­ 2 pittore Victor Hartmann, za di Tuilleries e del Balletto morto un anno prima, e ricor­ dei pulcini nel loro guscio al dato dai suoi amici con una brillante quadretto di genere, mostra di suoi quadri. animatissimo e vivace del Ciascun brano della suite Mercato di Limoges, dal rea­ si ispira a un quadro di lismo dei ritratti dei Due ebrei Hartmann. Come elemento polacchi, uno ricco e uno po­ connettivo tra le varie parti è vero ai modi tipici del canto inserita una Promenade popolare russo di Bydlo. (Passeggiata)., che è un breve L’intera sezione finale, brano con tema ricorrente che che inizia con le lugubri funge da collegamento. note di Catacombe, è di una La composizione diven­ impressionante grandiosi­ tò rapidamente famosa da tà e culmina, dopo una quando Maurice Ravel ne nuova apparizione (sotto il curò , nel 1922, una su­ titolo di Cum mortuis in perba orchestrazione, che lingua mortila) della Pro­ costituisce una sintesi mi­ menade, in due dei brani rabile tra il razionalismo più ampi e suggestivi della del compositore francese e composizione, la fiabesca e la visionaria potenza insieme grottesca Ca­ espressiva del musicista panna sulle zampe di gal­ russo. lina e La grande porta di II carattere dei pezzi che Kiev, che conclude con si susseguono è straordina­ trionfale splendore sonoro riamente vario. la suite. INTERPRETI

Montserrat Caballè

Manuel Burgueras

Teatro Nazionale dell’Opera di San Pietroburgo “M. Musorgskij”

Stanislav Gaudasinski

Aleksandr Gorenstein

Andrej Anikhanov

Mikhail G. Kukushkin

Ilya Itin

Simone Pedroni

Giorgia Tornassi

Yaeov Kasman

Israel Simphony Orchestra

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Manuel Burgueras

Nato a Buenos Aires, Baldini” e “Maria Nils” ed Manuel Burgueras ha studia­ anche alle competizioni in­ to musica al Conservatorio ternazionali vocali in Olanda nazionale della sua città na­ (Hertaghenboch nel 1988) al tale. Musikwettbewerb, alla Radio Ha iniziato la carriera Bavarese nel 1988 e al “Fran­ professionale come pianista cesco Unis” a Barcellona nel Burgueras solista e con orchestra, spe­ 1989. cializzandosi allo stesso tem­ E’ stato invitato a far po nel repertorio da camera e parte della “Teacher vocale. Si è perfezionato come Convention” al corso di accompagnatore con i mae­ esecuzione musicale stri G. Opitz, E. Werba e P. “Musica en Extremadura”. Schilhovsky. Dal 1991 accompagna E’ stato pianista per due Montserrat Caballè nei suoi anni ai concorsi “Aldo recitals. Teatro placido Teatro Izmajlova musicale Pietroburgo to demico dell Prokofiev, vietici: affidato sua governo “ Bojarchikov. gono dei la sto Smolich. di direttore Rossini tale servato largo russa alballestimento gnificato e regista odierna dalla dizioni di ca, recupero M.

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Nel 1986 la troupe operistica Fama mondiale ha conqui­ è stata invitata alla quarantesi­ stato anche la troupe di balletto ma edizione del Festival di che si è esibita sulle scene euro­ Edimburgo. pee, dell’Asia e dell’America.

Stanislav Gaudasinskij

Stanislav Gaudasinskij ha Sloninskij Maria Stuarda compiuto gli studi al Conserva- (1972) gli è stato conferito il torio di San Pietroburgo nella Premio di Stato della R.S.F.S. classe di regia musicale e vocale Gli spettacoli la cui re­ ed ha lavorato nel Teatro del- gia è stata affidata a l’Opera e di Balletto di Perm’ e al Gaudasinskij sono stati Dnepropetrorsk di Odessa. rappresentati al quarante­ Dal 1980 è primo regista simo Festival Internazio­ al Teatro Accademico Nazio­ nale di Edimburgo, oltre nale dell’Opera di San ad essere stati più volte ap­ Gaudasinskij Pietroburgo. Per l’alle­ plauditi dal pubblico ita­ stimento dell’opera di liano.

Aleksandr Gorenstein

Aleksandr Gorenstein ha del paese, tra il quali vanno studiato all’istituto del Tea­ ricordati il Don Pasquale di tro di Musica e Cinematogra­ Donizetti al Teatro Vanemuin fia di San Pietroburgo, spe­ in Lituania, Le Avventure di cializzandosi in Scenografia e Pinocchio di Offenbach al Regia. Nel corso degli ultimi Teatro del Balletto Con­ tre anni il giovane artista ha temporaneo diretto da B. Ejfman ed Eugenio

Gorenstein realizzato Pallestimento di più di venti spettacoli nei mag­ Onieghin di Ciaikovski al giori teatri drammatici e lirici Teatro di Odessa. Ilya Itin nato a Sverdlovsk, tecipa al Concorso Interna­ in Russia. zionale “William Kappel”, E’ il secondo di tre figli, presso l’Università del nati da Emina e Zinovily Itin. Maryland, dove vince il se­ Enti-ambi i genitori sono in­ condo premio, e si esibisce gegneri. All’età di sei anni, con l’Orchestra Nazionale al Ilya entra alla Scuola Musica­ Kennedy Center. le di Sverdlovsk: si tratta di Nell’agosto del 1990 si una scuola professionale, sotto trasferisce a Forth Worth, in l’egida del Conservatorio Texas. "Musorgskij” di Svedlovsk. Per un anno Ilya frequen­ Dai sei ai diciotto anni ha ta un corso intensivo di Inglese studiato con Natalia e studia con Vladimir Viardo Litvininova, diplomata al all’Università di Denton, nel Conservatorio di San North Texas. Nel giugno del Pietroburgo, ed è stata pro­ 1991 Ilya Itin vince il terzo prio lei a portare Ilya al Con­ premio e il premio “Chopin” servatorio di Mosca. Qui ha al Concorso Internazionale suonato per Vladimir Viardo, “Robert Casadesus” di assistente di Lev Nauinov: Cleveland. Viardo ha fatto entrare Ilya Ilya Itin vive a Forth Worth nel gruppo degli allievi segui­ e continua a studiare con ti da Nauinov. Vladimir Viardo, parteci­ Nel 1990, Ilya si diploma pando a vari concorsi e tenen­ con il massimo dei voti al do numerosi concerti negli Conservatorio di Mosca, dopo Stati Uniti. Recentemente ha aver vinto il secondo premio vinto il terzo premio al Con­ al Concorso “Rachmaninov”. corso Internazionale “A. Nel giugno del 1990 par­ Rubinstein” 1992 di Tel Aviv. Pedroni Simone Novara gna, concerti tenuto nota diplomato Verdi Rattalino diato e pletato della Milano, stra Musicali stra Orchestre “ dei dio “

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eseguiti in Israele e in tutto il stato direttore musicale del- mondo. l’Orchestra da Camera Nella sua musica si trova Kibbutz. Nell’estate del 1986 una soluzione originale alla ha diretto, assieme a Gary fusione tra Est e Ovest, tra gli Bertini, il famoso corso sta­ elementi musicali di antichi gionale per direttori d’orche­ paesi mediterranei e la cultu­ stra al Mozarteum di ra musicale dell’Occidente. Salisburgo. La sua speciale arte Durante tutti questi anni d’orchestrazione e la sua sen­ Noam Sheriff ha insegnato sibilità per la forma si mani­ composizione, direzione e fi­ festa nelle composizioni “La losofia della musica e molti Folia Variations” (eseguita dei suoi allievi hanno avuto per la prima volta dalla Radio una carriera internazionale. Bavarese SO), “Trei-Assai” Noam Sheriff stato diret­ (eseguita dai dodici violon­ tore musicale e consigliere del cellisti della Filarmonica di Festival Israeliano a Berlino), il “Quartetto d’Ar­ Gerusalemme e in altri festival chi” (commissionato dal musicali. Dal 1989 dirige Library of Congress di l’Orchestra Sinfonica d’Israle Washington), “Payers” “Rishon Lezion”. (eseguita per la prima vol­ Ultimamente ha lavorato ta dalla Israel Chamber su una composizione com­ Orchestra), “Psalms of missionata dalla Filarmonica Jeru-salem” (balletto ba­ d’Israele ed eseguita a Toledo sato su liturgia gregoriana lo scorso maggio in occasione e preghiere ebraiche del- della commemorazione del l’Est), “Mechaye 500° anniversario dell’espul­ Ha’mentin” (eseguita dal- sione della comunità ebraica l’Orchestra Filarmonica dalla Spagna. d’Israele ad Amsterdam), e Noam Sheriff stato recen­ in numerose altre. temente designato Preside Noam Sheriff dirige rego­ degli Studi di Direzione Or­ larmente tutte le rinomate or­ chestrale all’Accademia Uni­ chestre di Israele, così come versitaria di Musica di Tel altre orchestre all’estero. Aviv, e assumerà la carica Tra il 1972 e il 1982 è quest’anno. Jacopo Scalfì

o Jacopo Scalfì, nato a Mila­ Si è esibito ripetutamente no, ha dapprima studiato con in Italia, Olanda, Belgio, Ger­ C/D Roberto Caruana e si è poi mania, Svizzera, Jugoslavia, perfezionato con André Portogallo, Israele, Messico, Navarra, Pierre Fournier, Venezuela ed Inghilterra. Alain Meunier ed Amedeo In quest’ultima nazione Baldovino. sono stati particolarmente Nel 1984, dopo aver rap­ apprezzati il debutto del 1988 presentato l’Italia al Festival alla Wigmore Hall di Londra “Interforum” in Ungheria, ha (registrato dalla BBC Radio avviato un’intensa attività 3) ed il successivo recital al concertistica, sia in veste di St. John’s Smith Square. camerista che di solista, ap­ Jacopo Scalfì suona rego­ plaudita in occasione del larmente con il pianista au­ Festival di Asolo, dell straliano Roger Woodward e “Aterforum” di Ferrara, del con 1’ “Alpha Centauri En­ “Sydney Spring International semble”. Festival”, del “Ravenna in Le loro numerose tournées Festival”, dell’ “Autunno includono prestigiose presen­ Musicale” di Como, del ze presso il Teatro alla Scala Festival di Caracas, del di Milano, il Festival d’Au- “Festival Internacional None tomne di Parigi e registrazio­ du Portugal”, del Festival ni radiofoniche per PAu­ “Homage to Vladimir stralian Broadcasting Com­ Horowitz” di Gerusalemme e pany, la Sender Freles Berlin delle collaborazioni con l’Or- e la RAI. chestra Sinfonica di Vienna, Fra i numerosi brani dedi­ la Netherlands Radio catigli da vari musicisti viventi Chamber Orchestra, l’Or- vanno ricordate le composi­ chestra da Camera di zioni di , Fran­ Losanna, la Royal Phi- co Donatoni ed Alessandro lharmonic Orchestra, l’Or- Solblati. chestra Filarmonica di Jacopo Scalfì suona un Zagabria, l’European Com­ magnifico violoncello “Fran­ munity Chamber Orchestra cesco Ruggieri” costruito a e l’Orchestra da Camera di Cremona nel 1692. Salisburgo. L’Arte dell’Ascolto a Bill PROGRAMMA in 1992: L Space Stefano Arsenij Alvin Luc Mercoledì Magnus RBW Arsenij Lue Martedì Stefano ore G.X.Juppiter-Larsen Pedro Giovedì Roberto (associazione ore Heidi ore ore Robert Luc prenotazione Enrico Agnieszka venerdì Michael Robert Giancarlo ore Panu Data dal Lloreng Valmarecchia, sabato Musiche Ikka Cineteca

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L’Arte dell’AscoIto / Radio e Arte Acustica 2° Edizione 1992: Guerre

a cura di Roberto Paci Dalò (Associazione Amici della Musica Rimini) in collaborazione con RAI Radiouno / Audiobox

Guerre è il titolo della seconda soltanto: L'Audiori-tratto dedicato edizione della sezione L'Arte del- quest’anno al compositore francese l'Ascolto all’interno della 43° Sagra Lue Ferrari, gli interventi dal vivo di Musicale Malatestiana.Anche una Stefano Scodanibbio e Giancarlo manifestazione apparentemente lon­ Schiaffini due protagonisti della tana dall’attualità come la Sagra mo­ nuova musica, il grande evento acu­ stra la sua attenzione per i tragici stico della durata di una notte del eventi che stanno accadendo. compositore Lloreng Barber, l’in­ La radio quale ponte tra culture stallazione sonora dell’artista Robert nella speranza di una comprensione Adrian, l’incontro con Heidi nella differenza. Grundmann produttrice del pro­ Un luogo della tolleranza dove il gramma Kunstradio della Radio Au­ rispetto per le lingue e per striaca, la panoramica dedicata alla l’autodeterminazione dei popoli per­ YLE finlandese. L'Arte deU'Ascollo mette la collaborazione tra gruppi si configura come luogo di lavoro per culturali e linguistici diversi. esercizi di allargamento della co­ Un aiuto alla riflessione e la pos­ scienza acustica. sibilità per l’ascoltatore di verificare Come già nella sua prima edizio­ quali e quanti possono essere le rela­ ne il progetto si svolge in collabora­ zioni tra arte acustica e suoni del zione con RAI Radiouno / Audiobox quotidiano. che garantirà un’intera trasmissione Diverse opere hanno riferimenti dedicata a Rimini all’interno della con le guerre nella storia, altre nella propria programmazione. Grazie alla contemporaneità, alcune di esse co­ sezione L'Arte dell'Ascolto nel stituiscono esempi pregevoli di breve arco di tempo intercorso dal multilinguismo. settembre 1991 ad oggi, la Sagra E’ da sottolineare la presenza, e Rimini sono divenuti nomi tra le altre, di due opere di Arsenije famigliari all’interno di istituzio­ Jovanovic (Belgrado) il cui lavoro è ni europee di grande prestigio e in una partecipe testimonianza della àmbiti artistici in grado di valo­ drammatica situazione nei territori rizzare lo sforzo della città per della ex-Jugoslavia. l’impegno di una vera politica Tra le molte presenze citiamo culturale.

Audioritratto: Lue Ferrari Contes sentimentaux (una serie radiofonica)

Racconti sentimentali è il titolo lo attraversa e che ne fa la trama. che il compositore francese e autore La parola del compositore si in­ di hòrspielen Lue Ferrari ha dato alle troduce in questa texture e racconta piccole storie, episodi e ricordi perso­ alla sua compagna degli aneddoti e nali dei giorni, delle notti, delle sta­ delle confidenze che vi sono legati. gioni, dei luoghi e delle persone che Qui il registratore è considerato sono intimamente legati alla nascita dai due protagonisti come un taccu­ delle sue composizioni. ino, come il diario è per lo scrittore, Ogni racconto è costruito a parti­ (dalla presentazione di Henry re da una composizione musicale che Fourès). Conte Sentimental N°1 25'

Musica: Petite Symphonie Intuitive Realizzazione: Brunhild Meyer pour un Paysage de Printemps di Produzione: La Muse en Circuit, Luc Ferrari Paris, per Südwestfunk, 1989

Conte Sentimentale N° 3 25'

Musica: Ce qu ’a vu le Cers ( 1978) di Calmettes, Richard Breton e Luc Ferrari Alain Joule) e gli abitanti di Realizzazione: Brunhild Meyer Tuchan. Con la partecipazione de Le Vivant Produzione: La Muse en Circuit, Quartet (Henry Fourès, Jules Parigi, per Siidwestfunk, 1990

Conte Sentimental N° 7 Il n’y a rien à voir ici - prima parte 25'

Musica: Hétérozygote (1964) di Luc Ferrari Realizzazione: Brunhild Meyer Produzione: La Muse en Circuit, Parigi, per Südwestfunk, 1991

Luc Ferrari, compositore diversi film tra i quali, con Gerard (Francia, 1929). Patris, Le grandes répétitions Studi musicali al Conservatorio (1965-1966) e una serie di cin­ di Versailles (1946-1948). que film per la televisione su Pianoforte, composizione. Olivier Messiaen, Edgar ENM di Parigi, corsi di Alfred Varèse, Karlheinz Stockhausen, Cortot e Arthur Ilonneger (1948- Hermann Scherchen e Cecil Taylor. 1950). Classe di Olivier Messiaen Nel 1982 ha creato l’associa­ (1953-1954). zione La Muse en Circuit, studio Nel 1958 Lue Ferrari rag­ di composizione musicale e di cre­ giunge Pierre Schaeffer al Club azione radiofonica. d’Essai dove si trova il Groupe de Tra i riconoscimenti recenti: Prix Recherches Musicales (GRM) con Italia 1987 per Et si toute entière Pierre Henry. maintenant racconto sinfonico su un Fino al 1966 Lue Ferrari testo di Colette Fellous. partecipa alle attività del GRM Premio Karl Sczuka per l’opera nell’area della musica concreta radiofonica Je me suis perdu ou producendo numerose opere. Labyrinthe Portrait.. Insegna in diversi conservato- Premio nazionale del Mini­ ri: Colonia nel 1964 e 1965, stero della Cultura francese nel Stoccolma nel 1966 e Pantin dal 1989. 1978 al 1980. Premio della Fondation Ferrari è autore e relizzatore di Koussevitzky nel 1990. Arsenije Jovanovic The Sanctuary of the Whales Composizione e realizzazione: Arsenije Jovanovic 18' Radio Belgrade, ex-Jugoslavia, 1992

Flauto / voce femminile / coro di bambini / suono di pietre / gabbiani / suono di stalattiti in una caverna /balene cantanti dell’Oceano Indiano / voce dell’autore.

Arsenjie Jovanovic è nato a re all’Università delle Arti (Di­ Belgrado, ex-Jugoslavia. partimento di Teatro). Marinaio, scrittore, regista te­ Vive in Istria a Rovinj atrale, regista cinematografico e (Rovigno) e nel sud della Francia televisivo, compositore, professo­ a Peynier.

Alvin Curran A Piece for Peace /Un concerto per la pace

RAI-VPRO-Hessischer Rundfunk, 1985 Prix Italia

Alle 20 di martedì 1 gennaio la radio, il compositore compone via 1985 il pubblico radiofonico di Ra­ radio e solo attraverso la radio è in dio Uno, Stereo Uno e Radio Tre in grado di farlo. Si è recuperata in Italia, della VPRO di Hilversum in questa operazione, la radio alla sua Olanda e della Hessischer Rundfunk funzione di collegamento tendenzial­ in Germania ha ascoltato non uno mente “planetario” che affascinava e stesso concerto bensì il “concerto” di ancora seduce teorici, artisti e scien­ tre concerti. Infatti 3 regìe ziati. Una coproduzione italo-tede- radiofoniche locali, collocate nei sca-olandese per l’anno europeo del­ pressi delle tre sale, hanno inviato la musica. attraverso ponti radio, in diretta, il loro concerto allo studio centrale, Alvin Curran è nato nel 1938 a posto in Francoforte, che, dopo Providence (USA).Ha fondato a aver organizzato dal vivo i tre Roma nel 1966 il gruppo Musica segnali sonori in arrivo, ha irra­ Elettronica Viva con Frederic diato il prodotto finito, sempre in Rzewski e Richard Teitelbaum. Ha diretta sulla Germania, l’Olanda presentato in quasi trentanni di atti­ e l’Italia. Si tratta di “1985: un vità concerti che utilizzano suoni concerto per la pace. A Piece for strumentali, vocali e ambientali in Peace” oratorio composto per una sapiente miscela di l’occasione da Alvin Curan. Lo improvvisazione e scrittura. Tra i stesso Curran è stato regista e - in riconoscimenti figura una residenza modo inconsueto - direttore di a Berlino nel 1986 quale ospite del questo “simul-concerto” radiofonico. Berliner Kimstlerprogramm del La musica nasce dunque attraverso DAAD. Enrico Frattaroli Opera - per stati complementari della voce (1.1) da Oidipus Tyrannos di Sofocle

con: Franco Mazzi Oidipous. Mirella Mazzeranghi locaste. Evelina Meghnagi Choryphaios, Claudia Frisone Exanghelos, VOXPC Olivetti Voce sintetica. Galliano Mariani Teiresias, Maurizio Zacchigna Exanghelos. Riccardo Li­ berati Therapon, Fulvio Maras Percussione. Composizioni di Luigi Cinque. 47' RAI Radiouno / Audiobox, Italia, 1991

In Opera la tragedia di Edipo si nel 1976. configura come Tragedia delTAscol- Nel 1982 fonda la Compagnia lo. Riannodandosi a quel filo che lega Stravagario insieme all’attore Fran­ sin dai greci l’acustica alla matema­ co Mazzi e firma la sua prima regìa. tica, Opera si sottrae alla dimensione Nel 1984, con il primo lavoro su geometrica dello sguardo - a cui James Joyce, comincia a tracciare le soggiace la Rappresentazione - per linee di una poetica teatrale incentra­ porsi totalmente nella dimensione ta principalmente sull’ascolto e sulla matematica dell’asco/to, in cui si musicalità della lingua, che sarà il trova fondata, invece, la Musica, il filo conduttore di tutti i suoi lavori Testo, la Choreia teatrale. La sintesi successivi. dei linguaggi (poesia, musica e dan­ Oggi la sua attività è focalizzata za) che costituiva la choreia nella nell’approfondimento di una for­ tragedia greca, in Opera è riconcepita ma teatrale strutturata come un come ipertesto: tessitura dei linguag­ ipertesto in cui la scena non è gi (codici) della voce, del suono, del concepita come luogo di una rap­ gesto e della luce. Opera è composta presentazione, ma come spazio sul testo in greco antico di Sofocle. virtuale, luogo di produzione di una testualità complessa, pluricodica, Enrico Frattaroli regista, inizia basata sull’integrazione di molte­ la sua esperienza teatrale come attore plici livelli linguistici.

Pedro Elias Deriva n. 1: Palermo 32’ RNE Radio-2 / Ars Sonora, Spagna, 1990

Derive (note per un progetto di ma si proietta nei suoni possibili... spazio radiofonico). La deriva sogna i suoni della città; Deriva, tecnica utilizzata dai non li ascolta soltanto nel (con)testo, Situazionisti a Venezia, Amsterdam, ma inventa altre possibilità di un Parigi; tecnica urbanistica utilizzata sentire multidimensionaie, aperto dal pittore Constant (Cobra) nei suoi indefinitamente alla pluralità dei progetti (Amsterdam, Tokyo). Pa­ sensi. La città produce dei suoni lermo, Venezia, Toledo, Londra, emessi per non essere sentiti. La de­ Amsterdam, Praga, Belgrado... non riva (la mia) respinge la ragione del è più la città il luogo della deriva, ma concetto; anti-concetto, anti-logos, è la deriva il luogo della città. risiede nelPindeterminazione del­ La deriva respinge una lettura l’immagine, nell’immaginario del “greca” della città, lettura basata su mito. La deriva è un movimento, una un assioma dell’universalità dei sen­ ricerca, una messa in moto del sentito si; suU’impossibilità di dire (vivere) contro il già-sentito. La deriva è un cose diverse con le proprie differenze. balbettamento; respinge l’ascoltiamo- Non esiste nessuna musica nella cit­ tutti-insieme-Ia-stessa-cosa. La de­ tà, nessuna, che non venga sviluppa­ riva è, alla fin fine, una carezza. I ta dalla deriva. L’ “ascolto” della suoni culturali della città entrano città non risiede nella ripetizione dei nella deriva, la mia proposizione, e suoi rumori, fissati invariabilmente, sono riconoscibili all’interno di una musica pensata dalla prospettiva di tetto (Ecole Nationale des Beaux una alterità (che vorrei radicale, Artes, Parigi). Compositore escludendo ogni teoria causale). (SACEM). Ila realizzato numerose Non sono, dunque, effetti docu­ musiche per il teatro ed il cinema. mentali. (P.E.) Sue opere sono pubblicate dalla Union Musical Espanda Pedro Elias. Urbanista. Archi­ (Madrid).

Bill Seaman The Exquisite Mechanism of Shivers

Composizione e realizzazione: Bill Seaman. Bill Seaman: voce e tutti gli strumenti eccetto il violoncello suonato da Suhanya Raffael. 28' ABC radio / The Listening Room, Australia, 1991

The Exquisite Mechanism of un Master of Science in Visual Studies Shivers è una installazione interattiva dal MIT - Massachusetts Institute of di vidoedisco che combina frammen­ Technology. ti di testo poetico, selezioni di musica Il suo lavoro esplora le relazioni modulare e sequenze di immagini. tra linguaggio, immagine, e suono L’opera contiene un videodisco attraverso video, videodisco, nastro ed un computer per facilitare la com­ magnetico, installazioni, opere binazione e ri-combinazione di una radiofoniche, musica per film e fo­ serie di moduli specifici parola/im- tografia. magine/suono. Autodidatta come musicista sue Ciascun modulo è presentato opere sono state presentate in nu­ come una parola (o parole) sovra- merosi festival internazionali, imposte ad una immagine, accompa­ mostre e musei. Il suo nastro S.HE è gnati da un frammento musicale. Una ncluso nella collezione permanente registrazione consistente in 33 brevi del Museum of Modern Art di New “movimenti” musicali è stata effet­ York. tuata negli studi della ABC radio in Ha vinto numerosi premi in­ collaborazione con The Listening cluso un National Endowment Room. Ciascuna delle 33 sezioni pre­ for thè Arts Fellowship, senta una frase composta da 10 Massachusetts State Council on frammenti di frase. II risultato è un thè Arts and Humanities Video brano musicale di circa 28 minuti. Fellowship e il prestigioso premio I Io composto la musica, letto il testo, Awards in The Visual Arts. Nel e suonato tutti gli strumenti eccetto il 1990 è stato invitato a Sydney, violoncello suonato da Suhanya Australia, come artista ospite del Raffael. (B.S.) Sydeny College of thè Arts, Sydney Bill Seaman ha ricevuto nel 1985 University. Roberto Paci Datò / Jon Rose Combattimento tra Marsia e Apollo opera radiofonica di Roberto Paci Dalò e Jon Rose Versione dall’inglese: Bernd Sainland Composizione e realizzazione: Roberto Paci Dalò e Jon Rose 30 16 SFB Sender Freies Berlin, Germania, 1991

Un’opera di ricostruzione popolare. musicologica. Si racconta del dram­ matico duello tra Marsia e Apollo. Roberto Paci Dalò (Rimini, All’inizio della storia un evento sfor­ 1962). Compositore / autore teatra­ tunato: Palladc Atena è furiosa poi­ le. Presenta regolarmente come soli­ ché gli dèi hanno riso del suo stru­ sta proprie composizioni, nei princi­ mento appena inventato poiché il pali festival internazionali in Europa suonarlo gonfia le guance modifican­ e Nord America. Parallelamente pre­ do così le fattezze. Colma di rabbia senta spettacoli teatrali, installazioni getta l’aulòs che viene ritrovato da un e opere radiofoniche commissionate pastore di nome Marsia. dai principali enti europei. Nel 1993 Marsia nel corso del tempo di­ risiederà a Berlino quale ospite del viene un virtuoso dello strumento Berliner Kiinstlerprogramm del famoso non solo tra gli uomini ma DAAD. anche nell’Olimpo. Ciò non può pas­ sare inosservato ad Apollo che, invi­ Jon Rose è nato in Inghilterra nel dioso, lo sfida a duello. Lira contro 1951. Dal 1976 al 1985 vive in Au­ aulòs, archi contro fiati, il duello stralia dove avvia il progetto "The dura tuttora nel mondo musicale. Relative Violin” un’opera d’arte Marsia è destinato alla vittoria ma totale (concerti, nuovi strumenti, Apollo agisce con l’inganno utiliz­ film, installazioni, pubblicazioni) zando anche la voce e cantando inni sul violino. 1 la presentato concerti agli dèi. nei principali festival in Europa, La punizione per Marsia è cru­ Australia, Giappone, Nord Ame­ dele: viene scorticato vivo e la sua rica. pelle è appesa ai rami di un albero. Nel 1989 ha ricevuto la Ma il suo sangue forma un fiume sulle prestigiosa borsa di studio del Berliner cui sponde crescono canne che ven­ Kiinstlerprogramm del DAAD. gono da sempre utilizzate per costru­ Tra le collaborazioni: Fred ire strumenti ad ancia che vivono Frith, Dcrek Bailey, Alvin Curran, ancor oggi in tutte le forme di musica Christian Marclay. Misha Mcngelberg.

Stefano Gian notti Ritratto di paese 46' RAI Radiouno / Audiobox, Italia, 1992 (realizzazione 1990). Premio Internazionale Macrophon 1991, International Forum Pro Arte Acustica, Wroclaw, Polonia.

Composizione per nastro ma­ morte, dei valori perduti nel tempo, gnetico in forma di documentario motivi che ritornano ciclicamente etnografico, su Gattaiola, un piccolo lungo tutto lo sviluppo dell’opera, in borgo della campagna di Lucca. Le una strutura simile ad un “Tema con voci registrate dei vecchi del paese Variazioni”. I pochi elementi narrano con struggente malinconia compositivi (le voci delle persone, il ed allo stesso tempo con occhio di­ rombo di un temporale, le campane a vertito le storie del loro passato, al­ festa di una chiesa, un coro ternando momenti di vita collettiva evanescente che intona un amen trat­ alle vicende personali: i principali to da un mottetto di .1. Deprez) ven­ temi affrontati sono quelli dell’am­ gono sviluppati in una complessa biente, del lavoro, dcll'ainore. della struttura contrappuntistica, e attra- verso l’elaborazione su nastro si tra­ compositore. sformano lentamente; in questo senso La sua produzione comprende pa­ Ritratto di paese può considerarsi recchi brani di musica da camera, anche un viaggio nelle possibili tra­ l’opera multimediale//teatro delfaro, sformazioni alchemiche del suono, il radiodramma Dalle tenebre dense, talvolta concepito come commento confuse, il documentario radiofonico alla narrazione, talvolta come ele­ Ritratto di paese. I suoi lavori hanno mento concertante con le voci. (S.G.) partecipato a Festival in Italia e al­ l’estero. Sue composizioni sono state Stefano G ¡annotti, nato a Lucca nel trasmesse da RAI Radiouno e 1963, ha affiancato un’intensa atti­ Radiotre, Polskie Radio 2. vità concertistica in Italia e all’estero E’ stato assistente di Alvin Curran come chitarrista con il Trio nelle opere Crystal Psalms e Tufo Chitarristico Lucchese, a quella di Muto.

G.X.Jupitter-Larsen Nat The Sounds of The Totimorphus

26’11" - USA, 1992

Un gene animale, per una prote­ possono avere cause nel fut uro. ina desiderata, può essere introdotto Mentre rappresentando il loro in alcune cellule di una pianta. teatro dell’assurdo i due lottatori Il gene sarebbe trasportato da incappucciati si impigliano come per particolari molecole che lo danzare arrestandosi. A causa di frammentano. Molecole sospese si questa coreografia, l’incontro si con­ trasferiscono con il nuovo gene a clude con un disegno. cellule del vicinato. Presto l’intera E mentre si giunge ad una con­ pianta diviene una fabbrica per pro­ clusione, uno studente di geodésica teine animali! trova una camera in una casa di Presto le porte dell’ascensore si logica. A causa di questa gioiosa aprono scorrendo levigate. Egli tran­ esaltazione egli arriva a capire che quillamente cammina sul pavimento essere da nessuna parte significa in sporco dell’ascensore; la polvere particolare essere allo stesso tempo in riempie l’aria. Le porte si richiudono. diversi posti . Lui si volta premendo il bottone per il 252° piano. La macchina sospesa G.X.Juppiter-Larsen cambia lo porta su, trasferendolo. spesso il suo luogo di residenza e Mentre in un contesto di relazio­ conduce una vita nomade. Il suo la­ ne a tutte le probabilità, ciascuna voro procede per appunti di viaggio. singola cosa si muove in ogni direzione I media che utilizza si estendono alla simultaneamente. A causa di questa televisione e alla radio. Di fondamen­ onda multipla, il potenziale può agire tale importanza nel suo lavoro l’uti­ come ritardo e gli effetti del passato lizzo del caso come metodo. RBW (Gue Schmidt e Fritz Fro) 77z

29’08" ORF / Kunstradio, Austria, 1992

Il tenia principale di quest’opera acustica della grande solitudine della acustica dei due artisti austriaci è la morte di un paesaggio bruciato e guerra. Alludendo al conflitto dei po­ troppo tranquillo. poli della ex-Jugoslavia, Gue Schmidt Al centro di questo deserto sen­ e Fritz Ero hanno registrato suoni tiamo quindici secondi di batticuore d’origine: notizie dei corrispondenti, di una donna sopravvissuta che dice: interviste con politici e con gente “Era un momento terribile, tutt’in- “normale”, in parte nelle lingue dei torno c’era un silenzio di morte, popoli della ex-Jugoslavia. (...) si sentivo solo i battiti forti del mio sente l’atmosfera acustica di guerra, cuore...” di violenza. La mancanza di comunicazione Gue Schmidt è nato nel 1956 in comprensibile (le parole sono udibili Stiria (Austria). Dai primi anni ot­ solo come frammenti linguistici) di­ tanta si occupa di musica, acustica, venta il simbolo per la sofferenza pittura, performances e installazioni. soggettiva, il dolore dell’individuo in E’ noto anche per i suoi esperimenti questa guera che non è comprensibile fotografici, per le sue opere di video per quelli che non sono al centro della arte e film. Negli anni scorsi ha creato battaglia. opere per la radio ed installazioni Una voce dice: “la prima cosa sonore che sono state trasformate per che muore c la verità ”. la trasmissione radiofonica. Nella parte finale si sente soltanto il vento che soffia sul paesaggio de­ Fritz Fro è nato nel 1957 a Brunn serto e devastato. Il paese, le città e i am Gebirgc in Austria. I la realizzato villaggi - i segni della distruzione performances in Austria e all’estero. sono ovunque si vada. Quello che E’ anche conosciuto come composi­ resta nella memoria è l’atmosfera tore di musica elettroacustica.

Paese ospite: Finlandia Cinqueproduzione della YLE. Finnish Broadcasting Company:

Agnieszka Waligòrska / Pekka Sirén Akaklaklak Una mitologia radiofonica. Riti magici, ricerche mitologiche, manoscritto e drammaturgia di Agnieszka Waligòrska. Composto, diretto e illustrato da Pekka Sircn. Voci ed esecuzioni strumentali di A.Waligòrska e P. Sirén. Architetture sonore realizzate grazie all’utilizzo di macchine MIDI: campionatori, tastiere, sequencer, processori. Coreografie sonore realizzate grazie al “Dancing Dummy Head (Kunstkopf)'. Trattamenti della voce realizzati grazie a tutte le possibilità elettroacustiche dello studio. Mixaggio a cura degli autori. Realizzato presso 1’ Experimental Studio della YLE. Un progetto ProTon DAT. Produttore: l leljà Ahonen. 31‘ YLE / Experimental Studio, Finlandia, 1990.

Una collezione di mitologie prei­ ca, dell'antropologia, di scritti storiche provenienti da tutto il mon­ sociologici e basato solamente sulla do. scritto specialmente per la radio voce umana e su strumenti musicali per ri-sintetizzare il nostro passato archeologici. con l’aiuto dell’etnografia scientifi­ Aka (una donna) e Kala (un uomo) sono membri della tribù del Contemporary Music a Cracovia. Pesce ((kala=un pesce). Voce solista, attrice, coreografa del I loro nemici sono i membri della suono per l’Experimental Studio. tribù Reindeer. Questa è la storia del Produzioni radiofoniche e musicali. passato dell’umanità, del tempo in cui la magia e i rituali guidavano Pekka Sirén ha studiato teoria tutto nella vita. Voliamo insieme verso della radio e della televisione il nostro passato preistorico. Verso la all’Univesità di Tampere ed ha la­ magia. I riti. La morte. L’amore. vorato dal 1964 in diversi diparti­ (P.S.) menti di ingegneria del suono presso la radio e la televisione. Agnieszka Waligòrska ha com­ E’ stato uno dei membri fondatori pletato il suo M.A. al Dipartimento di delI’Experimental Studio della radio Storia delFUniversità di Varsavia. finlandese nel 1973 ed ha com­ Successivamente ha studiato alla posto circa 40 composizioni elet­ Sorbonne di Parigi. Professore assi­ troacustiche per concerti, program­ stente in diverse istituzioni artistiche mi, teatro, film, danza, mostre e e scientifiche. Progetti di design, spe­ multimedia. cialmente nell’arte del metallo. Ha Insegna Arte del Suono alla lavorato come direttore organizzativo Scuola del Cinema e presso l’istituto della New Music Society for di Specializzazione della YLE.

Magnus Lindberg Faust

Testo di Juha Siltanen Produttore: Risto Nieminen 26’05" YLE, 1986 Prix Italia 1986 esempio di musica nell’arte radiofonica

Panu Räty Drama for the Heartmuscle and a Tram

Produttore: Hannu Karisto 9’15" YLE, 1992 esempio di documentario acustico nell’arte radiofonica

likka Toiviainen / Mikko Laakso Zitate aus der Geschichte

Testo di Paavo Rintala Musica di Jukka Jarvola Produttore: likka Toiviainen 17’50" YLE, 1992 esempio di teatro multilinguistico nell’arte radiofonica

Arsenije Jovanovic Nach Goya

Realizzazione: Agnieszka Waligòrska e Pekka Sirén 15’30" YLE, 1991 esempio di testimonianza acustica della guerra nell’arte radiofonica Michael Schell Inclined -Temple video stereo, 6’36", 1991

Inclined-Tempie è stato prodot­ suggeriti da dipinti di Duchamp essi to fra il 1989 e il 1991. stessi imbevuti da una patina di L’altare è l’immagine centra­ misticismo intellettuale. le dell’opera, astrazione di oggetti Inclined- Temple è dedicato a Jeff e luoghi che mantengono qualità Ray. divine e significati personali pro­ E’ stato prodotto grazie a re­ fondi. sidenze presso il Film/Video Arts, Le emozioni complesse che pos­ New York e Real Art Ways, sono circondare la memoria di un Hartford, con l’assistenza del particolare luogo o cosa. programma Media Alliance ON­ La tavolozza ha soffici colori LINE e Filmsearch del BACA.

Lingering-Epiphany video stereo, 11’13", 1990

Lingering-Epiphanyè un ritrat­ fora perfetta della condizione to di deserti: Mojave, i bassifondi, la postmoderna. Lingering-Epiphany è Croce e la mente quieta. dedicato a Caroline Avery e costitui­ Per qualcuno il deserto è un luogo sce il quinto movimento di 0 Pieces con un clima arido. far Orchestra un programma di video Per me è un posto qualsiasi dove sperimentale e musica elettronica dal la vita persiste in un ambiente aspro. vivo. Il deserto Mojave, come il resto dell’ovest americano, proietta un Michael Schei I compositore e senso di perdita. video artista è nato in Texas, cresciuto Una perdita di innocenza, da in California, ha studiato nello Iowa quando è stato attraversato da stra­ stabilendosi quindi a New York nel de, città e acquedotti, e una perdita di 1985. Schell è conosciuto per i suoi storia da quando il suo ricco passato video di musica sperimentale nei quali è visibile solo in tracce: una miniera esplora temi contemporanei di isola­ abbandonata o il disegno indiano di mento, scienza, ambiente. una roccia. Esegue ed improvvisa musica E’ un luogo che migliaia di per­ elettronica dal vivo utilizzando sinte­ sone attraversano quotidianamente tizzatori, campionatori insieme a in auto e camion ma nel quale si è lampade da tavolo e autoarpe pre­ ancora profondamente soli - la meta­ parate.

Stefano Scodanibbio contrabbasso programma

Stefano Scodanibbio Due pezzi brillanti (1985) Stefano Scodanibbio Studi n. 1-5-6 (1981-1983) Stefano Scodanibbio Doppelselbstbildnis (Cadenze) (1990) Yuunohui’nahui (1985) Stefano Scodanibbio Strumentale (1980)

Stefano Scodanibbio è nato a lista trascorrendo lunghi periodi a Macerata nel 1956. Città del Messico e a San Francisco Ila studiato Contrabbasso, E’ stato ospite dei maggiori Composizione e Musica Elettronica festivals di musica contemporanea: al Conservatorio Rossini di Pesaro. Biennale di Venezia, Scala di Milano, Dal 1980 si dedica all’attività di so­ Wien Modern, Settembre Musica di Torino, Gulbenkian di Lisbona, tra i quali Bussotti, Donatoni, Estrada, Monday Evening Concerts di Los Ferneyhough, Scelsi, Sciarrino gli Angeles, IRCAM di Parigi, hanno dedicato opere contrab- Gaudeamus di Amsterdam, ecc. I la bassistiche. registrato per enti radiofonici euro­ Di particolare rilievo la sua col­ pei e americani. Diversi compositori laborazione con .

Giancarlo Schiaffini tuba, trombone e live electronics programma: musiche di Giancarlo Schiaffini.

Giancarlo Schiaffini. composi­ sizioni. tore e solista di trombone, è nato a Ila studiato a Darmstadt con Roma nel 1942. Stockhausen, Ligeti e Globokar. Nel 1965 si è laureato in Fisica I la formato nel 1970 il gruppo di presso l’Università di Roma. musica con temporanea Nuove For­ Ila debuttato come solista nei me Sonore. primi concerti di l’ree jazz e dal 1960 I la presentato concerti nei prin­ ha eseguito in pubblico le sue compo­ cipali festival internazionali.

Heidi Grundmann "Radio - Private World / Public Space ’

I leidi Grundmann parlerà della Austrian Broadcasting Corp.) radio quale contesto di arte, contenuto di arte e locazione di arte. Heidi Grundmann è nata a Per illustrare la conversazione Innsbruck. ut ¡lizzerà est rat ti da lavori radiofonici Produttrice del programma presentati nel suo programma setti­ “K unsi radio-Radiokunst” della manale Kunstradio/Radiokunst (01/ ORF.

Robert Adrian “ZERO - The Art of Being Everywhere”

Robert Adrian sta organizzando re caricati via telefono, suonati su un insieme a Gerfried Stocker “ZERO - sintetizzatore, manipolati, alterati e The Art of Being Everywhere” un ritrasmessi sul database on-line per progetto triennale (1992-1995) per ulteriori manipolazioni di altri par­ il Steirische Kulturinitiative di Graz. tecipanti. Il progetto comprende la creazione di Vi saranno diversi “concerti” on- un Electronic Mail Network chiama­ line/off-line durante il periodo del to ZEROnet per la comunicazione progetto. elettronica di artisti, lo scambio di Un computer, telefono/modem e in formazioni e come mezzo per pro­ sintetizzatore saranno utilizzabili nei getti d’arte. Il primo progetto della giorni 27, 28 e 29 agosto 1992 per durata di un anno (15 giugno 1992 - consentire al pubblico de L’Arte del- 15 giugno 1993) ha per titolo “TI 1E l’Ascolto di partecipare a “The Big BIG NET JAM - an interattive on- Net Jam”. Robert Adrian illustrerà le line opera” di Seppo Griindler un basi teoretiche di questo progetto. musicista e programmatore di Graz. Questo lavoro è nella forma di Robert Adrian è nato nel 1935 a linguaggio MIDI utilizzabile da Toronto, Canada, e vive dal 1972 a chiunque attraverso un computer c Vienna. Artista visivo. Realizza ope­ un modem. I dati MIDI possono esse­ re anche in diversi media elettronici. Lloren^ Barber Dal sole al sole un concerto dal tramonto all’alba *

Il compositore Loreng Barber Valencia e Storia deli’Arte all’Uni- presenta un evento straordinario: in versità di .Madrid. Membro e co­ una località isolata della fondatore dei gruppi: Taller de Musi­ Valmarecchia un concerto della du­ ca Mundana, Flatus Vocis Trio, rata di una notte per cento campane Erratum Ensemble. Dal 1980 pre­ ed un unico esecutore. senta concerti in Europa e Americhe con uno strumento di campane co­ Lloreng Barber è nato a Valencia struito in collaborazione con e vive a .Madrid. Compositore, inter­ l’antropologo F. Llop. prete (campane, armonium) e criti­ Ila composto “concerti per cit­ co. Diplomato in pianoforte e compo­ tà” utilizzando campanili di intere sizione presso il Conservatorio di città.

* Data la particolarità dell’evento la partecipazione è esclusivamente su prenotazione: telefono (0541) 759316.

L'Arte dell'Ascolto dal 25 al 29 agosto 1992 presso la Cineteca Comunale. Ascolto delle opere dal 25 al 28 agosto ore 16.00 / 19.00

Giovedì 27 agosto 1992 alle ore 18.00 inaugurazione di “■ZERO - The Art Of Being Everywhere” di Robert Adrian presso la Galleria Balena in via Farini 17. ore 21.15, Cineteca Comunale, concerto di Stefano Scodanibbio, conversazione con Heidi Grandmami e Robert Adrian, proiezione dei video Inclined-Te rupie e Lingering- Epiphany di Michael Schell.

Venerdì 28 agosto alle ore 21.15, Cineteca Comunale, concer­ to di Giancarlo Schiaffini.

Si ringrazia: Heidi Grandmami (ORF), Pillotto Fava e Antonella Bottino (RAI), Holger Rink (SFB), A. Waligòrskae Pekka Sirén (YLE), Roy Cheney (ABC). Organizzazione e Direzione: Fotografo Fernando Casadei Assessorato alla Cultura del Comune di Rimini Ufficio Stampa Anna Delponte, Massimiliano Fillipini Vincenzo Crisostomi Assessore alla Cultura Maria Pia Zarrelli Giampiero Piscaglia Paolo Pagliarani Responsabile attività ’ musicali (Telegraphica - Rimini)

Commissione Musica Hanno coliaborato: Renzo Angelini, Manlio Benzi, Antonella Cocchi Mario Bizzi, Maurizio Cerqua, Stefano Cecchini Simona Moroni, Leonina Grossi Gianandrea Polazzi, Benito Moni Franco Righetti, Luciano Sampaoli, Alfredo Speranza, Immagine Gianluca Spigolon, RELE’ Giulia Vannoni, Guido Zangheri. Art direction Silvano Piovesan Massimo Dolcini responsabile artistico delPA.T.E.R. Maddalena da Lisca Fotocomposizione responsabile ufficio festival Tonai Cliché’, Pesaro delPA.T.E.R. Stampa Guido Salvetti Cosmi, Rimini Consulente Hanno gentilmente collaborato Segreteria realizzare le diverse sezioni: Daniela Franchini Jan J. Bistritzky Susanna Gabellirii Direttore Società ’ Musicale A. Simonetta Piscaglia Rubinstein Ryszard Czubaczynski Redazione Catalogo Direttore Museo della Storia a cura di: della Citta ' di Lodz Maurizio Cerqua Janusz Pietkiewicz Daniela Franchini Presidente Heritage di Varsavia Guido Zangheri Bozenna Pietraszczyk Direttrice Calleria di Musica Amministrazione A. Rubinstein della Citta ’ di Lodz Teresa Drudi Francois Reichembach Gabriele Righini Franco Righetti Emilio Salvatori Presidente Centro Musicale Grazia Tonni di Rivazzurra Aniela Rubinstein Allestimenti Bruno Tosi Fausto Fratti Augusto Tammaro Si ringraziano: Edoardo Zangheri ADRICONGREX COPTUR VIAGGI Arredi DIMAR Pierluigi Foschi SOCIETÀ GAS RUMINI Augusto Tammaro TORSANI MUSICA