Di Repubblica ILVO DIAMANTI E PAOLO RUMIZ

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Di Repubblica ILVO DIAMANTI E PAOLO RUMIZ la scienza La Londra, la fascinosa macchina del sorriso ELENA DUSI, ENRICO FRANCESCHINI e MARCO LODOLI Domenica il racconto Le badanti italiane in Egitto DOMENICA 28 AGOSTO 2005 di Repubblica ILVO DIAMANTI e PAOLO RUMIZ Calciatoreil Facce e vita da star, poca attenzione ai libri, una passione per Internet e la beneficenza. Corpi scolpiti in palestra e curati nei laboratori: è l’identikit dei campioni che da oggi ritroveremo negli stadi FOTO CORBIS EMANUELA AUDISIO EMILIO MARRESE le storie l calciatore oggi. La squadra ieri. Lui ora conta di più. E lui uattrocentosettantatréore di allenamento per toc- cambia, si adatta, si trasforma. Più sexy, più erotico. Con care il pallone un paio d’ore in tutto, da qui a luglio. Il trono vuoto della Regina della pioggia gli occhi neri e il tuo gioco micidiale, cantava la Nannini. A questo si riduce un anno da calciatore, leggendo PIETRO VERONESE Hollywood a centrocampo. Le facce di una volta: Burgni- la radiografia statistica di un titolare, uno di quelli ch, Boninsegna, Benetti, Combin, volti da una notte in che giocano almeno 45 partite ufficiali a stagione. cultura commissariato. Missing. Ora ritratti da copertina: bar- QDue minuti e mezzo con la palla al piede sui 90 di Ibetta, pizzetto, frangetta, sopracciglia rifatte. Più Saint-Tropez ogni gara, hanno calcolato: 150 secondi a testa per fare la diffe- che San Siro. Accessoriati, con cuffiette, anche quando scendo- renza divisi in azioni da due secondi l’una, perché è finito il tem- Sardegna, la foresta degli dei di pietra no dal pullman. Papà non li manda mai soli: iPod a gogo. Il gla- po in cui col pallone passeggiavano sul prato come col gelato sul SERGIO FRAU mour come collagene. Siti Internet per tutti: Totti, Maldini, cer- lungomare. Era un calcio in bianco e nero che trent’anni fa po- to, ma anche Giannichedda, Negro, Ventola, Zaccardo. Rina- tevi giocare anche se eri un maggiolino e non una formula uno: i sapori scesse Lodetti, avrebbe diritto ad una home page mostruosa. I bastavano cosce grosse e cervello fino a quei centauri, metà cal- peli di una volta, niente. Quasi tutti si depilano. Muscoli non più ciatore e metà impiegato. O abatino. Figurine perlopiù esili, si coperti da foresta. Aspetto meno macho. ricorderà: difensori a parte, erano giunchi con radici di quercia. I funghi, regalo di un agosto bagnato Il calciatore oggi: più alto, più pesante. Resiste la prevalenza I muscoli bastava infatti averli nelle gambe, mentre le magliet- LICIA GRANELLO e MICHELE SERRA dei nati al nord, il 43,18% contro il 26,51 del sud. Il corpo meno te aderivano a toraci scarni e spalle strette. Poi qualcuno ha sacro. Anzi molti tatuaggi, anelli, orecchini. Dio dello sport, ti of- cambiato il calcio (l’Olanda, Sacchi o la tv, che importa?), le par- l’incontro fro i miei centimetri: che vogliamo scriverci? I gesti di una volta, tite si sono ristrette e sono ovviamente dovuti cambiare anche minimi. Destinati al color seppia. quelli che le vestono, i calciatori, cresciuti invece di una taglia Ligabue e la ricerca della leggerezza (segue nella pagina successiva) buona: più alti, grossi, veloci, aggressivi e palestrati. GIUSEPPE VIDETTI Repubblica Nazionale 25 28/08/2005 con un articolo di GABRIELE ROMAGNOLI (segue nella pagina successiva) 26 LA DOMENICA DI REPUBBLICA DOMENICA 28 AGOSTO 2005 la copertina Dimenticate la normalità di Rivera e Boninsegna. Ora Parte il campionato hanno facce da copertina, ricoprono di tatuaggi e piercing i loro corpi depilati e muscolosi. Amano il mondo dello spettacolo e si sposano sempre più tardi. Leggono pochissimo, hanno studiato ancora meno ma adorano Internet e fanno beneficenza. Sono i campioni del nostro sport più amato Totti & C, evoluzione della specie EMANUELA AUDISIO (segue dalla copertina) d esempio, chinarsi e allacciarsi lo scarpino. Oggi va di moda la pantofola: chiu- Le fonti Carta sura a strappo o a cerniera. Si chiama F50+, ai piedi di del Piero e Trezeguet. Si sa mai, qualcuno avesse problemi con i nodi. Via le maglie con le cuciture, provo- della ricerca cano abrasioni, arrossamenti. Il corpo va protetto, fatto respirare, non offeso d’identità con il sudore. Meglio anche comprimere le fasce muscolari. «Stiamo studiando Lega calcio, un tessuto dei pantaloncini, per evitare dispersioni» annuncia Marco Del Chec- Acolo dell’Adidas. Un problema, la dispersione. Come avranno fatto Piola e Mezza a tirare le- Assocalciatori, gnate con quei mutandoni? Centro studi Le mogli di una volta, niente. Il 61 per cento è celibe. Quasi tutti aspettano, e si sposano più e ricerche del tardi. «Perché andare in Brasile con la fidanzata?», ti dicono. Già, perché? Laureati sempre po- settore tecnico chi: o corri con le gambe o con il cervello. Però belle eccezioni: Fabio Pecchia, centrocampista, è dottore in legge, ha fatto pratica in un studio di avvocati a Bologna; il difensore Fabio Rusti- della Figc, co, otto esami di economia, è assessore alle Politiche giovanili a Bergamo; Luigi Beghetto quan- Università Tor do stava al Chievo nel 2002 si è laureato in scienze politiche con un tesi sulla violenza negli sta- Vergata, di; Chivu della Roma, rumeno, è iscritto a scienze motorie. Università Iusm, In politica non si sputa nel piatto in cui si mangia: il 67 per cento vota centrodestra, il 20 per cento centrosinistra. Lucarelli nella Livorno rossa è per Rifondazione, Di Canio si onora di fa- Milan Lab, re il saluto fascista, Miccoli ha Che Guevara sul polpaccio. archivi de Una volta il calciatore ci teneva ad avere un legame forte con il passato, a non perdere le ra- La Repubblica dici. Casa, paese, genitori. La moglie era la ragazza conosciuta al bar, che al week-end magari Il profilo restava tutto il giorno in pigiama, ad aspettare. Perché, perché, la domenica mi lasci sempre sola? Se lei era una soubrette o un’attrice era scandalo. Wilma De Angelis cantava Nessunocon Età media più melodia e lentezza di Mina e filava con Gianni Rivera, di qualche anno più giovane. Fu co- 26, 6 (portieri 27,6 stretta a lasciarlo. «Mi fecero capire che non faceva bene alla squadra e che dovevo vergo- difensori 27,1 gnarmi». Oggi il calciatore non vuole lacci, solo laccetti. Meglio se lei conosce il prezzo della centrocampisti 26,1 gloria: cara, ci vediamo a fine trasmissione. Una partner brava sotto i riflettori, è un valore ag- attaccanti 26) giunto, come una volta saper cucinare i vincisgrassi. La fedeltà è per lo stylist, che viene a casa Altezza media a farti i capelli. Pardon, a curarti l’immagine. 181,6 cm Si può con un milione e seimila euro all’anno di stipendio. Quasi nulla spesi in letture. Im- barazzanti certe interviste in salotto con dietro la libreria, vuota come il frigo d’agosto. Però Peso medio sensibilità tanta. Per i cani, le malattie, i mali del mondo. Francesco Totti ha regalato i soldi 76,1 kg dell’esclusiva del suo matrimonio agli animali abbandonati e ora vuole fare un Live8 dei cal- ciatori per l’Africa. Si considera un fortunato. Giuseppe Meazza, campione del mondo nel ‘34 e ‘38, figlio di una vedova di guerra, aveva fatto le elementari al Trotter, scuole di Milano per i bambini bisognosi, accettava inviti a pranzo dai soci dell’Inter, che con discrezione a turno cercavano di non lasciarlo a stomaco vuoto. Era buono Meazza, ma non gli sarebbe mai venuto in mente che i miserabili erano gli altri. Il calciatore oggi non ti dice: mi dispiace non aver studiato. Marco Tardelli, che nell’82 urlò la sua gioia mondiale, era il primo dolore che confessava. Francesco Morini, racconta Gianni Mura, ai mondiali del ‘74 fece di più: sta- va pescando in un laghetto e al tifoso con figli che lo avvicinò vantandosi di aver speso una fortuna per arrivare fino a lì, rispose secco: «Se compravi i libri ai ragazzi era meglio». Do- vettero separarli. Prima il calciatore era pura antropologia, come la scimmia di Darwin. La tribù del calcio, in- tuì Desmond Morris. Intendeva un’altra epoca, molto immobile, un medioevo che non vole- va togliersi l’armatura. Ora è sociologia contaminata da cronaca e attualità. L’orologio di She- Le tendenze va, la maglietta di Bobo, l’acqua di Alex, lo yogurt di Ciro. Kakà per Armani, Totti per Bliss. Il cal- Abiti firmati ciatore non porta palla, ma moda. Investe in se stesso: logo e luoghi. Ci sono i locali, i bar, i ri- storanti, le vacanze, le spiagge, le maglie, i cd da calciatore. Non è cambiato lui, ma la società (Dolce&Gabbana attorno, dice Franco Baldini, ex ds della Roma, che ha consigliato a Capello e Montella di in- e Cavalli). Tatuaggi, vestire sull’arte. «Il giocatore è diventato un modello. Viene invitato nei salotti, dove si sente piercing e auto L’origine lusingato, non imbarazzato. Non importa se ha poco da dire, è ricco, è corteggiato, ha imma- sportive (cambiate una gine, e questo basta per una società che pensa che tutto si possa comprare. È meno ingenuo, Serie A: 555 giocatori più diffidente. Gioca di più, la carriera si è allungata, preferisce il procuratore che garantisce volta ogni otto mesi) Italiani:72,61% buoni affari fuori dal calcio». Nord 43,18%, Centro 30,3%, Il calciatore prima andava in tv vestito da cresima, magari a farfugliare, intimorito. Ora siede Sud 26,51% a gambe aperte, i jeans bucati e stropicciati da Soho e Noho, sguardo alla telecamera, diversa ti- Stranieri:27,39% midezza, molto ricompensata. Grande notizia: Vieri sorride. E se parlava era un’edizione spe- Com. 23%, Extrac. 76,9% ciale? L’auto è quella dello sponsor, poi c’è quella personale.
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