SIRACUSA E Le Necropoli Rupestri Di Pantalica

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

SIRACUSA E Le Necropoli Rupestri Di Pantalica e le Necropoli rupestri di Pantalica SIRACUSA PIANO DI GESTIONE (gennaio 2005) SIRACUSA e le Necropoli rupestri di Pantalica Piano di Gestione Rev. gennaio 2005 In copertina: Necropoli di Pantalica Teatro Greco Cripta di S. Marciano - S. Lucia Castello Maniace Cattedrale – Particolare del vestibolo Pagina 4: Veduta aerea dell’intera area dell’antica “Pentapoli”. Estratto da Tutte le fotografie di questo Dossier sono di “Ortofotocarta Regione Siciliana” Mario Caruso INDICE Capitolo 1. Definizione generale della metodologia per la redazione, lo sviluppo e la’aggiornamen- to del Piano di gestione del Sito “Siracusa e le Necropoli rupestri di Pantalica” . 5 Capitolo 2. Il Piano di gestione del Sito - Stato d’avanzamento . 19 Capitolo 3. Fasi propedeutiche all’avvio del Piano di gestione . 29 Capitolo 4. Analisi della situazione di fatto . 41 Capitolo 5. Strategie e obiettivi del Piano di gestione . 91 Capitolo 6. I tre piani di settore . 107 Capitolo 7. Strumenti di attuazione e monitoraggio del Piano di gestione . 177 Allegati . 181 3 CAPITOLO 1 Definizione generale della metodologia per la 1 redazione, lo sviluppo e l’aggiornamento del piano di gestione del sito “Siracusa e le Necropoli rupestri di Pantalica” 1.1. PREMESSA Il rilevante patrimonio archeologico e storico della città di Siracusa, unitamene con le aree archeologiche delle Necropoli di Pantalica, sono da oltre un secolo apitolo sottoposte al controllo, e all’attenzione di amministrazioni ed enti pubblici. Il soggetto pubblico attualmente responsabile delle attività di tutela, controllo, C amministrazione e sorveglianza del patrimonio storico e artistico e paesaggistico è la Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Siracusa. La Soprintendenza attua direttamene alcune attività ed effettua attività di con- trollo delle azioni svolte dagli altri soggetti pubblici o privati che abbiano compe- tenza ad operare nei vari settori in cui si articola la gestione del sito. In sintesi, qui si ricorda che nel corso degli anni sono state attuate azioni relative ai seguenti settori: • Conoscenza e tutela • Conservazione • Promozione culturale • Presentazione al pubblico Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Regione Siciliana, la Provincia Regionale di Siracusa ed i Comuni di Siracusa, Ferla e Sortino hanno intrapreso lo sviluppo di attività congiunte e coordinate per migliorare ulteriormente la ge- stione del sito attraverso un organico coordinamento delle loro azioni. In particolare, in occasione della candidatura per l’inserimento nella Lista del Pa- trimonio Mondiale è stato firmato dai responsabili di tali organismi uno specifico protocollo d’intesa (cfr. Allegato 1). Inoltre si sta dando anche molta attenzione ai territori che circondano in partico- lare le aree archeologiche (già da molti anni sottoposti a diverse norme dì tutela), in vista di una loro più efficace gestione. A tal fine è in programma e in avanzato stadio di sviluppo la realizzazione di un parco archeologico relativo all’intera area occupata dall’antica città greca. 5 SIRACUSA E LE NECROPOLI RUPESTRI DI PANTALICA La Regione sta predisponendo una specifica legge che costituisce lo strumento necessario per l’istituzione di parchi culturali ed archeologici. Le amministrazioni pubbliche, d’intesa con soggetti privati, svolgono la propria attività anche al fine di sostenere e sviluppare azioni di valorizzazione sostenibile del territorio, anche in funzione di un compatibile sviluppo economico per le po- polazioni residenti. In virtù della situazione descritta e tenuto conto degli ulteriori impegni che po- tranno derivare dall’iscrizione del sito nella Lista del Patrimonio Mondiale del- l’UNESCO, è stato deciso di predisporre un piano di gestione del sito proposto per l’inserimento, che risulti mutuamente coordinato ed integrato con i piani di gestione e sviluppo dell’intero territorio di riferimento. La redazione del piano viene considerata quale importante attività tecnica, utile a meglio definire, estendere ed aggiornare un generale processo di gestione già in atto, relativo alle aree proposte. La gestione organica ed armonizzata di un sito, come appena sommariamente delineato, è da considerarsi un processo complesso in cui il piano che verrà illu- strato nel proseguo rappresenta lo strumento tecnico d’attuazione che, a partire dall’analisi dello stato attuale della gestione del sito, indica i criteri e le linee di sviluppo di tale gestione, confermando gi obiettivi che abbiano ottenuto riscontro positivo, proponendo eventuali nuove strategie di lungo e medio termine e deli- neando le azioni che conseguentemente si ritiene opportuno intraprendere. Nei paragrafi che seguono viene descritta la metodologia posta a base del proces- so di gestione del sito; essa è stata sviluppata dalla Soprintendenza BB.CC.AA. di Siracusa, secondo le indicazione e le linee guida indicate dal Gruppo di lavoro per la Lista del Patrimonio Mondiale istituito presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali. 6 CAPITOLO 1 1.2. AVVIO E CARATTERISTICHE DEL PIANO 1.2.1. DEFINIZIONE DI PIANO DI GESTIONE Dal Centro del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO non è stato fino ad ora pro- posto un modello unico di Piano di Gestione, né ne è stata fornita una definizione dettagliata, dato che, in ragione delle specificità e diversità di ogni sito, ogni real- tà nazionale e locale deve individuare e sviluppare autonomamente la struttura più idonea di tale strumento, in funzione della normativa vigente e delle specifi- che situazioni. Nell’esperienza finora condotta in Italia “il piano di gestione è un elaborato tec- nico che costituisce lo strumento necessario per definire e rendere operativo un processo di tutela e di sviluppo, condiviso da più soggetti e formalizzato attra- verso un accordo tra le parti”. Si tratta di una definizione legata alle esigenze poste dalla realtà culturale, istituzionale ed operativa italiana, in cui appare utile soprattutto coordinare le logiche settoriali dei diversi soggetti competenti, sia istituzionali sia privati, per il raggiungimento di obiettivi, da tutti concordati, e per pervenire ad un equilibrato rapporto tra conservazione e sviluppo. In altri contesti possono essere rese maggiormente evidenti altre esigenze, come quella, per esempio, della conservazione dei beni, che in Italia appare comunque garantita dai molti strumenti appositamente creati. In questa ottica, un accreditato esperto dell’ICOMOS, l’architetto Giora Solar1, definisce così il piano di gestione: “Un piano che, basandosi sull’individuazione dei valori culturali, ne garantisce la salvaguardia applicando metodi e strumenti di tipo legale, amministrativo, finanziario e tecnico e prevedendo adeguate strategie e specifiche azioni”. In questa definizione, in particolare, vengono evidenziati due elementi fondamentali di un piano: le sue connotazioni strategiche e le sue caratteristiche di strumento operativo, che ritroveremo nel modello metodologico nel seguito illustrato2. 1 Giora Solar, Site management plans: What are they all about?, “World Heritage”, 31, 2003 pp. 22- 23 2 Occorre precisare che per quanto riguarda la città di Siracusa e le necropoli rupestri di Panta- lica, le attività di gestione attualmente condotte dalla Soprintendenza nell’ambito della propria attività ordinaria, corrispondono in larghissima parte alla definizione di piano di gestione propo- sta dall’architetto Solar. Questo avviene perché, anche in assenza di un documento definito piano di gestione, la Soprintendenza ha come compito istituzionale quello della salvaguardia dei siti e della loro presentazione al pubblico. Per fare ciò applica nella sua attività corrente tutti i metodi e gli strumenti di tipo legale, amministrativo, finanziario e tecnico resi disponibili dall’ordinamento legislativo vigente nello stato italiano e in particolare, nella Regione Sicilia, dalle fonti di finanzia- mento ordinarie o straordinarie, prevedendo di volta in volta specifiche azioni. 7 SIRACUSA E LE NECROPOLI RUPESTRI DI PANTALICA 8 CAPITOLO 1 < 1.2.2. ANALISI SINTETICA DEL SISTEMA DI GESTIONE L. Mamulla “Plan der Festung Siracus” (1823) Nella fase propedeutica, un ulteriore passaggio è costituito dall’identificazione (Tratto da L. Dufour, dei soggetti competenti, dei portatori di interessi e degli strumenti di tipo norma- Atlante storico della Sicilia, Palermo 1992) tivo, amministrativo, finanziario, tecnico e di comunicazione già attivati nel sito o potenzialmente presenti. L’identificazione di tale sistema costituisce lo specifico quadro di conoscenza degli attori e degli strumenti disponibili, e del reale sistema di gestione su cui intervenire, con azioni mirate, per razionalizzarne ed ottimiz- zarne l’azione attraverso il piano. 1.2.3. IL PIANO DI GESTIONE: UN PIANO INTEGRATO ED ITERATIVO Solamente dopo che sia definita la fase delle scelte politiche definite in ragione del lungo e medio periodo, è possibile avviare la fase più strettamente tecnica della redazione dello strumento “piano di gestione”, che deve rendere operative nel breve periodo le scelte fatte, consentendo nel contempo anche una valutazione periodica della sua efficacia, per permettere quindi di applicare gli eventuali cor- rettivi che si rendano necessari e per avviare nuove fasi d’attuazione. Il piano di gestione così concepito è quindi un metodo di pianificazione e pro- grammazione di attività ed azioni, integrato ed iterativo nel tempo, in cui sono chiamati ad intervenire, nelle varie fasi, i decisori politici, i rappresentanti degli interessi sociali, culturali ed economici, i tecnici che progettano e sovrintendono all’attuazione
Recommended publications
  • Studio Della Vegetazione Dell'area Archeologica Della Neapolis (Siracusa, Sicilia) Finalizzato Alla Conservazione Dei Manufatti Architettonici
    flrL113CICLQQlh0 Societa Italiana Fitosociologia 39 (2):3-24 d~Fitosociologia Studio della vegetazione dell'area archeologica della Neapolis (Siracusa, Sicilia) finalizzato alla conservazione dei manufatti architettonici F. Corbetta l, P. Pavone 2, G. Spampinato 3, V. Tomaselli & A. Trigilia ' Dipartimento di Scienze Ambientali, Università dell'Aquila, via Vetoio, loc. Coppito, 1-67100 L'Aquila; e-mail: corbetta @univaq.it Dipartimento di Botanica, Università di Catania, via A. Longo 19, 1-95125 Catania; e-mail: pavone @mbox.dipbot.unict. it Dipartimento S.T.A.RA., Università Mediterranea di Reggio Calabria; e-mai1 [email protected] Istituto del Germoplasma, C.N.R. di Bari, via Amendola 165/A, 1-70126 Bari; e-mail: tomasellivalefed@ hotmail.com Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali di Siracusa, p.zza Duomo 14, 1-96100 Siracusa Abstract Vegetational study on the Neapolis (Syracuse, Sicily) archeological area target-oriented to the preservation of the architectonical construction.In this paper the study of vegetation occumng in the archaeological area of Neapolis (Syracuse) is presented. The pytosociological analysis allowed to identification of severa1 communities, belonging to Quercetea ilicis, Parietarietea judaicae, Adiantetea capilli-veneris, Lygeo-Stipetea, Molinio- Arrhenatheretea, Stellarietea mediae, Polygono-Poetea annuae and Stipo-Trachynietea distachyae classes. On the basis of this analysis, using the dangerousness index proposed by Signonni (1996) to evaluate the impact degree of each species on archaeological monuments, the dangerousness of each vegetation type was evaluated. The question of the contro1 on the vegetation growing in the archaeological area of Neapolis is in contrast with the necessity to maintain many species of phytogeographic or aesthetic value, as Origanum onites L,,Antirrhinum siculum Miller, Andrachne telephioides L., Capparis spinosa L., Matthiola incana (L.)R.Br.
    [Show full text]
  • The Real Spirit of Eastern Sicily
    Drive & Hike, Walk & Discover The Real Spirit of Eastern Sicily Exploring a mythical island: Mount Etna, ancient civilizations, Greek, Roman and Baroque treasures TRIP NOTES 2021 © Genius Loci Travel. All rights reserved. booking@genius -loci.it | www.genius -loci.it *** GENIUS LOCI TRAVEL - The Real Spirit Of Italy *** Drive & Hike, Walk & Discover INTRODUCTION Everybody knows Sicily. And most of us could even name a few famous places such as Taormina, Mt. Etna, and Syracuse. All places which definitely deserve a visit! But this tour will also show you life in Sicily as the real Sicilians live it. You’ll fully explore the south-eastern part of Sicily, home to the eight baroque towns, listed by UNESCO as ‘world heritage sites’. Both Noto and Ragusa are a must! Of course you will visit Syracuse, once the most powerful Greek city in the world, where 3000 years of history are still alive. Visit its amazing Greek ‘Neapolis’ - and perhaps attend a show - and explore this intriguing city carefully. You will of course make a few nice walks, to explore the amazing landscape of the Iblei Mountains. Discover the inland villages, yet to be discovered by mass tourism. Sit in the shade of the orange trees and have a nice country lunch with local specialties. Have a delicious almond or strawberry ‘granita’ for breakfast, swim in the little pools of the wonderful Pantalica Gorge and handpick some fresh oranges. You will be part of the different civilizations that have chosen Sicily as their base: you’ll walk past prehistoric caves, Byzantine churches and baroque buildings.
    [Show full text]
  • PROTOCOLLO D'intesa Per Istituire L'area Di Crisi Industriale Complessa
    PROTOCOLLO D’INTESA per istituire l’area di crisi industriale complessa del Polo industriale di Siracusa tra Regione Siciliana Comune di Augusta Comune di Avola Comune di Canicattini Bagni Comune di Cassaro Comune di Ferla Comune di Floridia Comune di Melilli Comune di Priolo Gargallo Comune di Siracusa Comune di Solarino Comune di Sortino Isab srl – Gruppo LUKOIL Sonatrach Raffineria ltaliana srl Sasol ltaly spa Versalis spa ERG Power srl AIR Liquide Italia spa Confindustria Sicilia CGIL Sicilia CISL Sicilia UIL Sicilia UGL Sicilia Autorità di Sistema Portuale del Mare Sicilia orientale Camera di Commercio del Sud Est Sicilia Premesso che - le industrie petrolchimiche e chimiche rappresentano settori strategici per la crescita e per lo sviluppo industriale del Sistema paese, costituendo il punto di partenza per moltissimi comparti industriali, rifornendoli di prodotti essenziali per la loro attività e per i loro manufatti; - per la natura di industria globalizzata, risente più di altri dei cambiamenti e delle incertezze legati alle diverse politiche economiche e di decarbonizzazione dei principali Paesi produttori; - il settore deve essere orientato e supportato per garantire i necessari livelli di innovazione, puntando a prodotti che assicurino una maggiore sostenibilità ambientale, in linea con quanto previsto dalla nuova politica energetica prevista dal Piano Energia e Clima 2030 (PNIEC 2030) e dagli obiettivi di neutralità carbonica al 2050 espressi dall’Unione Europea con il Green Deal; - il Polo industriale di Siracusa (di seguito
    [Show full text]
  • Ÿþf R a T R E S M a G G I O F I N I T
    Distribuzione Gratuita - Organo di informazione dei Gruppi Donatori di Sangue Fratres Della Provincia di Siracusa Sede Redazione Consiglio Provinciale dei Gruppi Donatori di Sangue Fratres Siracusa, Via dell’Anemone 44, 96010 Cassibile (SR)- tel.fax. 0931718900– 3939285969 www.fratrescassibile.it [email protected], [email protected] maggio – giugno 2006 2 Editoriale 4 Fratres Cassibile 6 Fratres Melilli 8 Fratres Rosolini 9 Ass.Acquanuvena 10 Inserto Speciale da staccare 12 Fratres Ferla 14 SIMTI Avola 15 Agenda 16 Servizio Civile 17 Perché Donare Sangue 18 Sport È stato un successo inaspettato, il nostro primo numero a colori a quanto pare è stato molto apprezzato. Man mano ci rendiamo conto che l’impegno è molto gravoso sia in termini econo- mici che di lavoro, speriamo quindi che arrivi maggiore collaborazione. Questo numero è un bimestrale come anche il prossimo, da Settembre poi (speriamo) avrà cadenza mensile. Nel ringraziare tutti per il lavoro svolto, rivolgo un invito ai collaboratori di preparare il materia- le per tempo. Per preparare questo numero abbiamo fatto “salti mortali”, perché lo volevamo pronto per presentarlo a tutti i partecipanti all’assemblea Nazionale dei Gruppi Fratres che quest’anno si svolge in Sicilia dal 26 al 28 Maggio fra Acireale e Catania. E attraverso queste pagine da- re loro il nostro bentornati in Sicilia, augurare un buon lavoro e far conoscere le attività dei gruppi Fratres della Provincia di Siracusa. Filippo Seminara ”quando hai finito di leggermi non buttarmi, passami a qualcuno e invitalo a fare altrettanto” Direzione: Filippo Seminara Redazione: Randazzo Mara, Simona Calvo, Selenia Saragozza, Giuseppe Mortellaro, Stefania Calanni.
    [Show full text]
  • Photo Ragusa
    foto Municipalities (link 3) Modica Modica [ˈmɔːdika] (Sicilian: Muòrica, Greek: Μότουκα, Motouka, Latin: Mutyca or Motyca) is a city and comune of 54.456 inhabitants in the Province of Ragusa, Sicily, southern Italy. The city is situated in the Hyblaean Mountains. Modica has neolithic origins and it represents the historical capital of the area which today almost corresponds to the Province of Ragusa. Until the 19th century it was the capital of a County that exercised such a wide political, economical and cultural influence to be counted among the most powerful feuds of the Mezzogiorno. Rebuilt following the devastating earthquake of 1693, its architecture has been recognised as providing outstanding testimony to the exuberant genius and final flowering of Baroque art in Europe and, along with other towns in the Val di Noto, is part of UNESCO Heritage Sites in Italy. Saint George’s Church in Modica Historical chocolate’s art in Modica The Cioccolato di Modica ("Chocolate of Modica", also known as cioccolata modicana) is an Italian P.G.I. specialty chocolate,[1] typical of the municipality of Modica in Sicily, characterized by an ancient and original recipe using manual grinding (rather than conching) which gives the chocolate a peculiar grainy texture and aromatic flavor.[2][3][4] The specialty, inspired by the Aztec original recipe for Xocolatl, was introduced in the County of Modica by the Spaniards, during their domination in southern Italy.[5][6] Since 2009 a festival named "Chocobarocco" is held every year in the city. Late Baroque Towns of the Val di Noto (South-Eastern Sicily) The eight towns in south-eastern Sicily: Caltagirone, Militello Val di Catania, Catania, Modica, Noto, Palazzolo, Ragusa and Scicli, were all rebuilt after 1693 on or beside towns existing at the time of the earthquake which took place in that year.
    [Show full text]
  • Download AAMD Testimony to CPAC on Request for Extension of MOU
    Statement of the Association of Art Museum Directors Concerning the Proposed Extension of the Memorandum of Understanding between the Government of the United States of America and the Government of the Republic of Italy Concerning the Imposition of Import Restrictions on Categories of Archaeological Material Representing the Pre-Classical, Classical, and Imperial Roman Periods of Italy, as Amended Meeting of the Cultural Property Advisory Committee April 8, 2015 I. Introduction This statement is made on behalf of the Association of Art Museum Directors (the “AAMD”) regarding the proposed renewal of the Agreement Between the Government of the United States of America and the Government of the Republic of Italy, last amended and extended on January 11, 2011 (the “MOU”). II. General Background American art museums generally have experienced a history of cooperation both with Italian museums and the Italian Cultural Ministry built on mutual assistance and shared interests in their respective arts and cultural heritage. American art museums have been generous in sharing works from their collections with their Italian counterparts and have also worked extensively across a wide range of activities to assist Italians in protecting their cultural heritage. In fact, for many of the large and mid-sized collecting museums, the number of works of art traveling to Italian museums exceeds the reverse. An integral part of the cultural exchanges between American museums and Italian museums are loans of works of art. In these exchanges, usually the American
    [Show full text]
  • SICILY: CROSSROADS of MEDITERRANEAN CIVILIZATIONS Including Malta Aboard the 48-Guest Yacht Elysium May 13 – 23, 2022
    JOURNEYS Beyond the ordinary SICILY: CROSSROADS OF MEDITERRANEAN CIVILIZATIONS Including Malta Aboard the 48-Guest Yacht Elysium May 13 – 23, 2022 Temple of Segesta SCHEDULE OUTLINE ITALY May 13 Depart the US Ionian May 14 Arrive in Palermo. Transfer to the Grand Hotel et des Palmes. Sea May 15 Morning tour of Palermo. Afternoon excursion to Monreale. Elysium May 16 Morning excursion to Cefalu. Board the in the afternoon and sail. May 17 Marsala. Excursion to Segesta and the hill village of Erice. May 18 Porto Empedocle. Excursion to Agrigento and Piazza Armerina. May 19 Pozzallo. Explore the Baroque towns of Modica, Palazzolo Acreide, Noto, and Ispica. May 20 Valletta, Malta. Tour Valletta and Malta’s prehistoric monuments. May 21 Syracuse. Visit the city’s ancient monuments. Motor route May 22 Giardini Naxos. Excursion to Taormina. Ship route Mediterranean Air route Sea May 23 Palermo. Disembark and transfer to the airport. PROGRAM NARRATIVE Many places in the Mediterranean can lay claim to being a “crossroads of cultures and civilizations,” but none with better justification than Sicily. For, 3,000 years, wave after wave of new cultures, ideas and artistic techniques have swept over the island, leaving in their wake temples, theaters, castles villages, and extraordinary works of art that together have earned Sicily the reputation of an “open-air museum.” Our itinerary demonstrates the importance of Sicily to Greek civilization in the great theaters at Syracuse and Taormina and in the Doric temples at Agrigento and Segesta. Roman remains mingle with the Greek in Syracuse, and the wealth of Imperial Rome is evident in the 3rd-century villa near Piazza Armerina.
    [Show full text]
  • Prefazione II Piatto Archeologico, Ricco, Ed Il Suo Più
    Indice Prefazione II piatto archeologico, ricco, ed il suo più coerente coperchio di Marco Dezzi Bardeschi 9 Introduzione 11 CAPITOLO I 17 A Sistemi protettivi determinati da una particolare attenzione alla semplicità strutturale. A. 1. Il sito di Bibrachte, Francia, A.2. II sito di Caposoprano, Italia. A3. Il complesso archeologico El Brujo, Perù. A.4. I resti del Tempio di Mnajdra, Malta. A.5- Ephesus terraced houses, Turchia. A.6. Tempio di Apollo Epicuro, a Bassae, Grecia. A. 7. Villa romana a Desenzano del Garda, Italia. A. 8. Tempio di Beth She'an, Israele. A.9. Le rovine della Cappella di Nuestra Sehora del Rosario, Guatemala. A. 10. Sito del periodo neolitico preceramico Tenta, Cipro. A. 11. Oasi di Ein Gedi, mar Morto, Israele. A. 12.. Sito di di Huacas de Moche, Perù. A. 13. Il sito di Copan, Honduras. A. 14. Il mausoleo di Vimenacium, Serbia. A. 15. L'area archeologica di Kourion, Cipro. A. 16. Resti murari a Petra, Giordania. A. 17. Il sito di Taima Taima, Venezuela. A. 18. Il Sepolcro della dinastia Han, Hong Kong. A. 19.1 resti della cattedrale di Hamar, Norvegia. A.20. Il sito archeologico del monastero di Wittemberg, Germania. A.21. Resti murari dell'antica Troia, Turchia. A.22.1 resti della Domus dei Coiedi, Italia CAPITOLO II 41 B. L'emergere dell'esigenza di una musealizzazione in loco B.l. Resti archeologici di Pompei: attrezzature provvisorie e permanenti, Italia. B.2. Pieve di San Pietro in Pava (SI), Italia. B.3. Sito di Catalhoyuk, Turchia. B.4. Sito di Zeugma, Turchia.
    [Show full text]
  • TAR Lazio – Roma – Sezione I – Ricorso R.G. N. 7714/2017 Notificazione Per Pubblici Proclami – Ordinanza N
    Avv. Donatella SPINELLI Avvocatura Comunale TORINO VIA CORTE D’APPELLO 16 TEL. 011.01131155 FAX 011.011.31119 [email protected] TAR Lazio – Roma – sezione I – Ricorso R.G. n. 7714/2017 Notificazione per pubblici proclami – Ordinanza n. 83862018 * * * Il Comune di Torino, con il ricorso in epigrafe, proposto contro la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero dell’Economia, nonché, per quanto occorrer possa, contro la Conferenza Unificata di cui all’art. 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 e notificato, ad ogni buon fine, al Comune di Bologna, ha chiesto l’annullamento in parte qua e per quanto d’interesse, previe misure cautelari, del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 10 marzo 2017, recante «Disposizioni per l’attuazione dell’articolo 1, comma 439, della legge 11 dicembre 2016, n. 232. (Legge di bilancio 2017)», in particolare all’art. 3, comma 4, e alla tabella D ove la stessa considera il Comune di Torino; nonché, per quanto occorrer possa, dell’intesa con la Conferenza unificata di cui all’art. 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, acquisita nella seduta del 23 febbraio 2017; di ogni atto connesso, presupposto o consequenziale. I motivi di ricorso proposti sono: I. Violazione e falsa applicazione della l. n. 392/1941, del d.P.R. n. 187/1998, della l. n. 232/2016, art. 1, commi 438-439; incompetenza; eccesso di potere per sviamento, difetto d’istruttoria e manifesta irragionevolezza II. Violazione e falsa applicazione della l. n. 392/1941, del d.P.R. n.
    [Show full text]
  • The Monumental Villa at Palazzi Di Casignana and the Roman Elite in Calabria (Italy) During the Fourth Century AD
    The Monumental Villa at Palazzi di Casignana and the Roman Elite in Calabria (Italy) during the Fourth Century AD. by Maria Gabriella Bruni A dissertation submitted in partial satisfaction of the Requirements for the degree of Doctor of Philosophy in Classical Archaeology in the GRADUATE DIVISION of the UNIVERSITY OF CALIFORNIA Committee in Charge Professor Christopher H. Hallett, Chair Professor Ronald S. Stroud Professor Anthony W. Bulloch Professor Carlos F. Noreña Fall 2009 The Monumental Villa at Palazzi di Casignana and the Roman Elite in Calabria (Italy) during the Fourth Century AD. Copyright 2009 Maria Gabriella Bruni Dedication To my parents, Ken and my children. i AKNOWLEDGMENTS I am extremely grateful to my advisor Professor Christopher H. Hallett and to the other members of my dissertation committee. Their excellent guidance and encouragement during the major developments of this dissertation, and the whole course of my graduate studies, were crucial and precious. I am also thankful to the Superintendence of the Archaeological Treasures of Reggio Calabria for granting me access to the site of the Villa at Palazzi di Casignana and its archaeological archives. A heartfelt thank you to the Superintendent of Locri Claudio Sabbione and to Eleonora Grillo who have introduced me to the villa and guided me through its marvelous structures. Lastly, I would like to express my deepest gratitude to my husband Ken, my sister Sonia, Michael Maldonado, my children, my family and friends. Their love and support were essential during my graduate
    [Show full text]
  • Historical View of the Damage Caused by the 1693 Catania Earthquake and the Reconstruction Activities
    Disaster Management and Human Health Risk 323 Historical view of the damage caused by the 1693 Catania earthquake and the reconstruction activities D. Ligresti1 & S. Grasso2 1Department of Political Studies, University of Catania, Italy 2Department of Civil and Environmental Engineering, University of Catania, Italy Abstract Eastern Sicily (Italy) is one of the areas at highest seismic risk in Europe, and its long history (2700 years from the Greek settlements to the present) enables scientists to access a vast amount of data related to geophysical and geotechnical characteristics, both complex and diverse relationships that are established over time between the disaster and the human communities that will suffer. The recognition of change, or the lack of change, that repeated catastrophic events in an area makes to the culture (science, technical, religious, administrative) and the attitudes of groups of people who remain, are the basic elements for building a complex model to understand the catastrophic phenomenon, which combine different disciplines and specializations, in order to compare experiences in different areas and at different times. The methodological problem, of which scientists who collaborate on the study of disasters have long been aware, is to connect the earthquake with the historical and anthropological understanding of the earthquake, to develop a “culture of earthquakes” that operates in the direction of the scientific organization of cities and housing in seismic features. The aim of this paper is to highlight some of these “elements” through the observation of historical earthquakes in south-eastern Sicily, and particularly in Catania during the catastrophic events of 9 and 11 January 1693, with the goal of providing a key to the cultural and social situations that are also present.
    [Show full text]
  • ARCHIVIO STORICO MESSINESE Fondato Nel 1900 Periodico Della
    ARCHIVIO STORICO MESSINESE Fondato nel 1900 Periodico della Società Messinese di Storia Patria CONSIGLIO DIRETTIVO Rosario Moscheo, Presidente Vittoria Calabrò, V. Presidente Salvatore Bottari, Segretario Giovan Giuseppe Mellusi, Tesoriere Consiglieri Giuseppe Campagna, Giampaolo Chillè, Gabriella Tigano COMITATO DI REDAZIONE Giovan Giuseppe Mellusi, Direttore Virginia Buda, V. Direttore Alessandro Abbate, Vittoria Calabrò, Giuseppe Campagna Mariangela Orlando, Elisa Vermiglio Direttore Responsabile Angelo Sindoni COMITATO SCIENTIFICO Gioacchino Barbera, Rosario Battaglia, Salvatore Bottari, Michela D’Angelo Caterina Di Giacomo, Mirella Mafrici, Cesare Magazzù, Maria Grazia Militi Rosario Moscheo, Daniela Novarese, Maria Teresa Rodriquez Andrea Romano, Caterina Sindoni, Lucia Sorrenti, Gabriella Tigano www.societamessinesedistoriapatria.it [email protected] Antonio Tavilla, webmaster Autorizzazione n. 8225 Tribunale di Messina del 18-XI-1985 ISSN 1122-701X Archivio Storico Messinese (On-line) ISSN 2421-2997 Stampa Open S.r.l. - Messina, impaginazione e stampa SOCIETÀ MESSINESE DI STORIA PATRIA ARCHIVIO STORICO MESSINESE 99 MESSINA 2018 La Redazione e l’intera Società Messinese di Storia Patria non assumono responsa- bilità alcuna per le opinioni espresse dai singoli autori. SAGGI Vera von Falkenhausen ONOFRIO, ARCHIMANDRITA DEL S. SALVATORE DE LINGUA PHARI, E GLI ARCIVESCOVI DI MESSINA* Onofrio fu il terzo archimandrita del monastero greco del S. Salvatore de Lingua Phari, fondato da Ruggero II sulla penisola a forma di mezza- luna (ἀκρωτήριον), che chiude il porto di Messina. In una nota marginale al codice Mess. Gr. 115 (f. 16v), il manoscritto che contiene il Typikon del monastero, si legge che la sua costruzione ebbe inizio nell’anno 6630 (1121/1122) – molto prima dell’incoronazione del primo re normanno – con l’edificazione della chiesa, che originariamente era stata intitolata non solo a Cristo, ma anche alla Theotokos e a S.
    [Show full text]