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CONSIGLIO DEI MINISTRI n. 118 esidenzadelconsigliodeiministri COMUNICATO STAMPA palazzochigipresidenzadelconsi 31/05/2016

PALAZZO CHIGI gliodeiminist ripalazzochigipres idenzadelconsigliodeiministrip alazzochigipresidenzadelconsig liodeiministripalazzochigipresi denzadelconsigliodeiministripa lazzochigipresidenzadelconsigli odeiministripalazzochigipresid enzadelconsiglideiministripalaz CONSIGLIO DEI MINISTRI – 31 MAGGIO 2016

Il Consiglio dei ministri si è riunito oggi, martedì 31 Maggio 2016, alle ore 17:10 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio . Segretario il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri .

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ILVA, CENTRALITA’ ALLA VALUTAZIONE DEL PIANO AMBIENTALE

Il Consiglio dei ministri, su proposta dei Ministri dello sviluppo economico e dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Gian Luca Galletti, ha approvato un decreto legge che interviene sulle norme dedicate al procedimento di gara per il trasferimento a terzi di Ilva avviato nel gennaio scorso. Si tratta di norme tecniche a carattere interpretativo o di disposizioni di procedura necessarie per perfezionare il percorso delineato al fine di assicurare la necessaria centralità alla valutazione del Piano Ambientale collegato alle offerte degli interessati. In particolare, il dl prevede che:

al momento del deposito delle offerte da parte degli interessati entro il 30 giugno 2016, le eventuali proposte di modifica del Piano Ambientale avanzate dagli offerenti saranno vagliate preliminarmente a ogni altra componente dell’offerta da un comitato di esperti nominato dal ministro dell’Ambiente, che si esprimerà nel termine di 120 giorni dall’insediamento. Il parere verrà quindi comunicato agli offerenti, che provvederanno, se del caso, ad adeguare le loro offerte. La ratio del provvedimento risiede nell’esigenza di evitare l’aggiudicazione ad un offerente senza prima aver vagliato la qualità dei diversi piani ambientali;

solo successivamente, verranno valutate le offerte economiche associate ai piani ambientali considerati ammissibili. Tale valutazione verrà compiuta anche con l’ausilio di un perito indipendente che confermi la congruità di mercato delle offerte. Si procederà quindi all’aggiudicazione e all’adozione del piano ambientale definitivo.

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APPARECCHIATURE ELETTRICHE, RESTRIZIONI ALL’USO DI SOSTANZE PERICOLOSE

Restrizione dell’uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche (decreto legislativo – esame definitivo)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Gian Luca Galletti, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo recante modifiche al decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 27, di 1

attuazione della direttiva 2011/65/UE sulla restrizione dell’uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, cosiddetta “RoHs”.

La direttiva europea 2011/65/UE mira a: rendere più chiaro l’assetto normativo e semplificarne il funzionamento; migliorare l’attività di controllo sull’applicazione delle disposizioni in vigore; garantire l'adeguamento al progresso scientifico, sul presupposto che la scarsa chiarezza di disposizioni e definizioni, oltre a causare diversità di approccio da parte degli Stati membri in materia di conformità dei prodotti, è fonte di possibili duplicazioni delle procedure dovute a differenti normative degli Stati dell'Unione, nonché di costi amministrativi superflui.

In linea con questi obiettivi, il provvedimento approvato estende al Ministero della salute, che, ai sensi del regolamento “REACH”, già svolge un’attività di controllo sui prodotti chimici e le sostanze pericolose immessi sul mercato, anche la vigilanza sulle apparecchiature elettriche ed elettroniche contenenti sostanze pericolose, rientranti nel campo di applicazione della direttiva “RoHs”. Vengono così ottimizzate la pianificazione dei controlli e la loro gestione, senza il ricorso a ulteriori strutture organizzative.

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ACCORDI DI TRASPORTO

Ratifica ed esecuzione di 11 accordi bilaterali sul trasporto

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale , ha approvato un disegno di legge di ratifica ed esecuzione di 11 accordi bilaterali:

tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo dello Stato del Qatar sui servizi aerei fatto a Roma il 24 settembre 2002, con accordo per l’introduzione di emendanti, fatto a Roma il 16 aprile 2012;

tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica algerina democratica e popolare sui servizi di trasporto aereo, fatto ad Algeri il 22 gennaio 2013;

tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica socialista del Vietnam sui servizi aerei, fatto a Roma il 21 giugno 2013;

tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della repubblica algerina democratica e popolare di cooperazione nel campo dei trasporti marittimi fatto ad Algeri il 14 novembre 2012;

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tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Kosovo sulla regolamentazione reciproca dell’autotrasporto internazionale di viaggiatori e merci, fatto a Pristina il 24 luglio 2014;

tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Moldova sulla regolamentazione reciproca dell’autotrasporto internazionale di viaggiatori e merci, fatto a Roma il 19 settembre 1997;

tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo di sua altezza serenissima il Principe di Monaco concernente la regolamentazione del trasporto internazionale di viaggiatori e di merci su strada, fatto a Roma l’8 novembre 2012;

tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Montenegro sulla regolamentazione reciproca dell’autotrasporto internazionale di viaggiatori e merci, fatto a Roma il 12 marzo 2014;

tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Serbia sulla regolamentazione reciproca dell’autotrasporto internazionale di viaggiatori e merci, fatto ad Ancona il 15 ottobre 2013;

tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica dell’Azerbaijan sul trasporto marittimo, fatto a Roma il 14 luglio 2014;

tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Principato di Andorra concernente la regolamentazione del trasporto internazionale di viaggiatori e merci su strada, fatto a Bruxelles il 19 maggio 2015.

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TRAFFICO DI ORGANI, LA CONVENZIONE DEL CONSIGLIO D’EUROPA DIVENTA ESECUTIVA

Ratifica convenzione del Consiglio d'Europa contro il traffico di organi umani (disegno di legge)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Paolo Gentiloni, ha approvato un disegno di legge di ratifica ed esecuzione della convenzione del Consiglio d’Europa contro il traffico di organi umani, fatta a Santiago di Compostela il 25 marzo 2015. Nello specifico la Convenzione del consiglio d’Europa contro il traffico di organi umani si propone di prevenire e contrastare il traffico di organi umani, stabilendo l’obbligo per le Parti contraenti di adottare misure legislative o di altra natura necessarie ad introdurre nell’ordinamento nazionale una serie di fattispecie penali legate al traffico di organi

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umani e a rafforzare le misure di prevenzione del traffico di organi umani e di protezione delle vittime.

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BIOSICUREZZA, RATIFICA DEL PROTOCOLLO DI NAGOYA-KUALA LUMPUR

Ratifica del protocollo di Nagoya-Kuala Lumpur in materia di responsabilità e risarcimenti al protocollo di Cartagena sulla biosicurezza (disegno di legge)

Il Consiglio dei ministri, su proposta dei Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale Paolo Gentiloni e dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Gian Luca Galletti, ha approvato un disegno di legge concernente il protocollo di Nagoya-Kuala Lumpur in materia di responsabilità e risarcimenti al protocollo di Cartagena sulla biosicurezza, fatto a Nagoya il 15 ottobre 2010. Nello specifico, il protocollo Addizionale di Nagoya-Kuala Lumpur ha la funzione di prevenire i possibili danni derivanti dall’utilizzo dei prodotti ottenuti con le moderne biotecnologie e, al tempo stesso, la funzione di accrescere la fiducia nel loro sviluppo ed applicazione. Il protocollo stabilisce misure di risposta e regole per il risarcimento nel caso in cui la diversità biologica subisca o abbia probabilità di subire un danno da un organismo vivente modificato.

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GIUDICI DI PACE, RIORDINO DELLA DISCIPLINA

Disciplina della sezione autonoma dei Consigli giudiziari per i magistrati onorari e disposizioni per la conferma nell’incarico dei giudici di pace, dei giudici onorari di tribunale e dei vice procuratori onorari in servizio (decreto legislativo – esame definitivo)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della giustizia , ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo recante la disciplina della sezione autonoma dei Consigli giudiziari per i magistrati onorari e disposizioni per la conferma nell’incarico dei giudici di pace, dei giudici onorari di tribunale e dei vice procuratori onorari in servizio.

Si tratta del primo decreto legislativo di attuazione della legge 28 aprile 2016 n. 57 di delega al Governo per la riforma organica della magistratura onoraria.

Con il provvedimento approvato oggi si propone il mantenimento in servizio, per un primo mandato di durata quadriennale a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto, dei giudici di pace, dei giudici onorari di tribunale e dei vice procuratori onorari in servizio alla medesima data, a condizione che siano ritenuti idonei allo svolgimento delle funzioni giudiziarie onorarie all’esito di una articolata procedura di conferma, disciplinata con il decreto stesso.

Si tratta pertanto di un primo intervento di riforma organica della magistratura onoraria, considerato che dal 2003 ad oggi la gran parte dei giudici di pace, dei giudici onorari di tribunale e dei vice

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procuratori onorari risultano mantenuti in servizio mediante reiterati interventi normativi di proroga annuale senza alcuna preventiva verifica di idoneità all’esercizio delle funzioni.

La disciplina dei successivi tre mandati quadriennali, espressamente prevista dalla richiamata legge di delega, viene riservata a un successivo decreto legislativo di attuazione, tenuto conto che tale disciplina non può prescindere dalla regolazione della procedura di conferma a regime nonché delle modalità di inserimento nell’ufficio per il processo e dei vice procuratori onorari e dei compiti ad esso inerenti.

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POSTE ITALIANE, COSI’ LA PRIVATIZZAZIONE DELLA SECONDA TRANCHE

Il Consiglio dei ministri ha approvato in esame preliminare (al fine di acquisire i pareri delle Commissioni parlamentari), su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze , il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) che definisce i criteri di privatizzazione e le modalità di dismissione di una ulteriore quota della partecipazione detenuta dal Ministero dell’economia e delle finanze nel capitale di Poste Italiane S.p.A. tale da mantenere una partecipazione pubblica, anche tramite Cassa Depositi e Prestiti, nel capitale della Società non inferiore al 35%.

L’alienazione della ulteriore quota potrà avvenire anche in più fasi e si realizzerà attraverso un’offerta pubblica di vendita rivolta al pubblico dei risparmiatori in Italia, inclusi i dipendenti del Gruppo Poste Italiane, e/o a investitori istituzionali italiani e internazionali. Per favorire la partecipazione all’offerta del pubblico indistinto dei risparmiatori e dei dipendenti, lo schema di decreto prevede specifiche forme di incentivazione, tenuto conto anche della prassi di mercato e di precedenti operazioni di privatizzazione. Tali forme di incentivazione potranno riguardare quote dell’offerta riservate e/o il prezzo (anche differenziato per pubblico indistinto e dipendenti).

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ENERGIA, CONDIVISIONE DI PARERI CONTRARI PER MOTIVI AMBIENTALI E PAESAGGISTICI

Il Consiglio dei ministri ha deliberato, ai sensi dell’articolo 14 quater, comma 3, della legge 7 agosto 1990, n. 241, in merito al procedimento proposto dalla Provincia di Rovigo per la installazione di un impianto di combustione da 2,99 MW alimentato a biomassa legnosa per produrre acqua calda, sito nel Comune di San Martino di Venezze (RO). La deliberazione assunta non consente la prosecuzione del procedimento, volto all’autorizzazione alla realizzazione del progetto di installazione. In esito ad analogo procedimento proposto dalla Regione Puglia per la realizzazione di un impianto eolico composto da n. 11 aerogeneratori, rimodulato a 4, e delle relative opere di connessione ed infrastrutture necessarie per la produzione di energia elettrica, sito nel Comune di Biccari (FG), in località "Chiana Comune", il Consiglio ha deciso di non consentirne la prosecuzione del procedimento .

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NOMINE

Sono state poi approvate le seguenti nomine: su proposta del Presidente del Consiglio: il generale Leonardo GALLITELLI a Cancelliere dell’Ordine “Al merito della Repubblica italiana”; i signori Bona FRESCOBALDI, Mariapia GARAVAGLIA, Paolo MIELI, Gabriella PALMIERI SANDULLI, Paola SEVERINO, Antonio ZANARDI LANDI e Dino ZOFF a componenti del Consiglio dell’ Ordine “Al merito della Repubblica italiana”; su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale: il collocamento fuori ruolo del Ministro plenipotenziario Natalia QUINTAVALLE presso il Ministero della giustizia quale Consigliere diplomatico del Ministro; su proposta del Ministro dello sviluppo economico: Niccolò RICCI, Giuseppe MAZZARELLA, Michele SCANNAVINI, Luigi Pio SCORDAMAGLIA componenti del Consiglio di amministrazione dell’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane – ICE; su proposta del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca: avvio della procedura per la nomina del prof. Fabio BELTRAM e della prof.ssa Maria Luisa MENEGHETTI a componenti del Consiglio direttivo dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca - ANVUR.

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LEGGI REGIONALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Enrico Costa, ha esaminato sedici leggi delle Regioni.

Per le seguenti leggi regionali si è deliberata l’impugnativa:

1) Legge della Regione Campania n. 6 del 05/04/2016, “Prime misure per la razionalizzazione della spesa e il rilancio dell’economia campana – Legge collegata alla legge regionale di stabilità per l’anno 2016”, in quanto alcune norme riguardanti interventi di urbanistica ed edilizia contrastano con i principi fondamentali della legislazione statale in materia di governo del territorio e di tutela e sicurezza del lavoro di cui all’art. 117, terzo comma, della Costituzione, violando altresì gli artt. 3 e 97 della Costituzione. Altre norme, in materia di concessioni demaniali marittime, ledono i principi riguardanti la tutela della concorrenza di cui all'art. 117, secondo comma, lett. e), Cost., violando inoltre l'art. 9 Cost., in materia di tutela del paesaggio, l'art. 117, secondo comma, lett. l) in materia di ordinamento civile, e l'art. 117, secondo comma, lett. s), Cost, riguardante la

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tutela dell'ambiente. Ulteriori norme, in materia sanitaria, contrastano con le previsioni del piano di rientro dal disavanzo sanitario della regione e interferiscono con le prerogative del Commissario ad acta, violando, conseguentemente, l’articolo 117, terzo comma, della Costituzione – per contrasto con i principi fondamentali in materia di tutela della salute e di coordinamento della finanza pubblica – e l’articolo 120 della Costituzione. Un’ultima disposizione, di carattere finanziario, autorizza un finanziamento privo della relativa copertura finanziaria, in violazione dell'articolo 81, terzo comma, della Costituzione.

2) Legge della Regione Friuli Venezia Giulia n. 4 dell’08/04/2016, “Disposizioni per il riordino e la semplificazione della normativa afferente il settore terziario, per l’incentivazione dello stesso e per lo sviluppo economico”, in quanto alcune disposizioni, in materia di commercio, risultano in contrasto con i principi in materia di liberalizzazione e semplificazione posti dallo Stato in attuazione di principi europei, violando così l’articolo 117, primo comma, della Costituzione, che impone il rispetto dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario, e contrastando altresì con il medesimo articolo 117, secondo comma, lett. e ), della Costituzione, sotto il profilo della tutela della concorrenza. Altre disposizioni riguardanti la pesca sportiva e il ripopolamento della fauna ittica violano sia dell’articolo 117, primo comma della Costituzione, che impone il rispetto dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario, sia la competenza esclusiva statale in materia di tutela dell’ambiente, di cui all’articolo 117, secondo comma, lettera s) della Costituzione.

3) Legge della Regione Abruzzo n. 11 del 13/04/2016, “Modifiche alle leggi regionali 25/2011, 5/2015, 38/1996 e 9/2011”, in quanto alcune disposizioni, relative al calcolo del canone per l’uso idroelettrico, contrastano con i principi in materia di tutela della concorrenza contenuti nella legislazione statale e conseguentemente violano l’articolo 117, secondo comma, lettera e), della Costituzione. Un’altra disposizione, riguardante lo svolgimento di attività cinofile e cinotecniche nei parchi naturali regionali e nelle riserve naturali regionali, contrasta con le norme nazionali, europee e internazionali in materia di protezione della fauna e viola, quindi, l’art. 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione, che attribuisce alla competenza legislativa esclusiva dello Stato la materia «tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali», e l’articolo 117, primo comma, della Costituzione, che impone al legislatore, anche regionale, il rispetto dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali.

4) Legge della Regione Veneto n. 12 del 12/04/2016, “Modifica della legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 “Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio” e successive modificazioni”, in quanto alcune norme che riconoscono alla Regione e ai comuni del Veneto la potestà amministrativa di individuare i criteri e le modalità per la realizzazione di attrezzature di interesse comune per i servizi religiosi contrasta con gli articoli 3, 8 e 19 della Costituzione. Altre disposizioni riguardanti l’utilizzazione della lingua italiana per tutte le attività svolte nelle attrezzature di interesse comune per i servizi religiosi, che non siano strettamente connesse alle pratiche rituali di culto, contrastano con gli artt. 2, 3, 8, 19 e 117, comma 2, lett. h) della Costituzione.

Per le seguenti leggi regionali si è deliberata la non impugnativa:

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1) Legge della Regione Lombardia n. 8 del 30/03/2016 “Legge europea regionale 2016. Disposizioni per l’adempimento degli obblighi della Regione Lombardia derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea”.

2) Legge della Regione Piemonte n. 6 del 06/04/2016 “Bilancio di previsione finanziario 2016- 2018”.

3) Legge della Regione Sicilia n. 5 dell’01/04/2016 “Modifiche alla legge regionale 4 agosto 2015, n. 15 Disposizioni in materia di liberi Consorzi comunali e Città metropolitane”.

4) Legge della Regione Umbria n. 3 dell’08/04/2016 “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2016-2018 della Regione Umbria (Legge di stabilità regionale 2016)”.

5) Legge della Regione Umbria n. 4 dell’08/04/2016 “Bilancio di previsione della Regione Umbria 2016-2018”.

6) Legge della Regione Puglia n. 5 dell’11/04/2016 “Modifiche agli articoli 3 e 5 della legge regionale 28 dicembre 2015, n. 37 (Istituzione della Sezione regionale di vigilanza della Regione Puglia)”.

7) Legge della Regione Puglia n. 6 dell’11/04/2016 “Modifiche alla legge regionale 14 dicembre 2915, n. 35 (Assestamento e variazione al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2015 e pluriennale 2015 – 2017 della Regione Puglia)”.

8) Legge della Regione Liguria n. 6 del 06/04/2016 “Modifica alla legge regionale 1 dicembre 2015, n. 20 (Misure per lo sviluppo della raccolta differenziata e del riciclaggio)”.

9) Legge della Regione Umbria n. 5 dell’11/04/2016 “Disposizioni collegate alla manovra di bilancio 2016 - Modificazioni e integrazioni di leggi regionali (Collegato 2016)”.

10) Legge della Regione Abruzzo n. 10 del 12/04/2016 “Interventi per l’acquisto di immobili da destinare ad abitazione principale in caso di morosità incolpevole”.

11) Legge della Regione Marche n. 7 del 07/04/2016 “Modifica alla legge regionale 21 settembre 2015, n. 23 Disposizioni urgenti sugli Enti regionali per il diritto allo studio universitario (ERSU)”.

12) Legge della Regione Sicilia n. 6 del 07/04/2016 “Norme in materia di variazione e rettifica dei confini fra i comuni di Lercara Friddi e Vicari”.

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Il Consiglio dei ministri è terminato alle 17.45.

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