Comune di Atti consiliari Consiglio comunale del 19 luglio 2016

COMUNE DI RUBANO SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE 19 LUGLIO 2016

La seduta inizia alle ore 20.05.

PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI Buonasera a tutti. Do la parola al dottor Savastano per l’appello.

VICE SEGRETARIO GENERALE Buonasera. Doni Sabrina, presente; Giannacchi Paola, assente; Vergati Pierluigi, presente; Rampazzo Lorenzo, assente; Dogo Vittorino, presente; Tondello Marco, presente; Serafin Diego, presente; Garro Roberta, presente; Sacco Panchia Emilio, presente; Fantin Riccardo, presente; Volpin Edoardo, assente; Boldrini Renato, presente; Meneghini Federica, presente; Banzato Donatella, assente; Pedron Nicola, presente; Targa Fabio, assente; Gottardo Michela, presente.

PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI Nomina scrutatori. Per la maggioranza, prego.

INTERVENTO Per la maggioranza, Roberta Garro e Vittorino Dogo.

PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI Per la minoranza, prego.

CONSIGLIERE PEDRON – FORZA RUBANO Per la minoranza, Boldrini Renato.

Lettura verbali seduta precedente del 27 giugno 2016.

PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI Partiamo con il primo punto all’ordine del giorno. Do lettura degli oggetti delle deliberazioni adottate dal Consiglio comunale nella seduta del 27 giugno 2016, i cui verbali e la registrazione scritta sono stati depositati agli atti consiliari: n. 22 «Lettura verbali seduta precedente del 26 aprile 2016»; n. 23 «Surrogazione Consigliere comunale dimissionario del Movimento cinque stelle»; n. 24 «Surrogazione componente II Commissione consiliare permanente a seguito dimissioni Consigliere comunale del Movimento cinque stelle»; n. 25 «Mozione presentata dal consigliere indipendente Renato Boldrini in merito alla richiesta di abolizione dell’Imu sui fabbricati rurali ad uso strumentale»; n. 26 «Individuazione degli organismi ritenuti indispensabili ai sensi dell’art. 96 del d.lgs. 18 agosto 2000 n. 267»; n. 27 «Indirizzo e criteri per l’assegnazione di alcune unità abitative nel comune di Rubano»; n. 28 «Approvazione variazioni al bilancio di previsione 2016»; n. 29 «Riconoscimento debito fuori bilancio per rimborso Ici»; n. 30 «Verifica equilibri di bilancio ai sensi dell’art. 193 del Tuel 18 agosto 2000 n. 267»; n. 31 «Modifica al regolamento generale delle entrate tributarie. Diritto di interpello»; n. 32 «Nomina del collegio dei revisori dei conti per il triennio 2016/19»; n. 33 «Presentazione del documento del Sindaco, ai sensi della lr n. 11/2004». Inoltre comunico ai presenti che, ai sensi dell’articolo 166 comma 2 del d.lgs. 18 febbraio 2000 n. 267, la Giunta comunale ha adottato la seguente deliberazione: n. 68 del 8 luglio 2016 ad oggetto: «Prelevamento dal fondo di riserva», che prevede l’aggiornamento del bilancio di

Pagina 1 di 29 Comune di Rubano Atti consiliari Consiglio comunale del 19 luglio 2016 previsione 2016 mediante prelevamento di euro 27.340 dal fondo di riserva, missione 20 programma 1, titolo 1, macro aggregato 10, capitolo 215101/U, centro di responsabilità ragioneria, per integrare lo stanziamento di competenza e di cassa dei seguenti capitoli di spesa: missione 1, programma 2, titolo 1, macro aggregato 3, capitolo 105810 (Spese legali per contenzioso) per euro 1.000; missione 1, programma 6, titolo 1, macro aggregato 01, capitolo 108102 (Retribuzione personale ufficio tecnico comunale a tempo determinato) per euro 8.500; missione 1, programma 6, titolo 1, macro aggregato 01, capitolo 108202 (Oneri a carico dell’ente personale ufficio tecnico comunale tempo determinato) per euro 2.800; per il solo dello stanziamento di cassa missione 9, programma 4, titolo 1, macro aggregato 3, capitolo 176000 (Interventi ottimizzazione acque bianche) per euro 15.040. Se non ci sono interventi, si delibera di ritenere approvati i verbali di cui in premessa relativi alla seduta del Consiglio comunale del 27 giugno 2016, come previsto dall’articolo 22 comma 6 del vigente regolamento comunale per il funzionamento degli organi di governo del Comune, approvato con delibera consiliare n. 21 in data 30 marzo 2004 e modificato con delibera consiliare n. 10 in data 25 marzo 2014; di prendere atto che, ai sensi del comma 2 dell’articolo 166 del d.lgs. 18 agosto 2000 n. 267, la Giunta comunale ha adottato la seguente deliberazione: n. 68 del 8 luglio 2016 che prevede prelevamenti dal fondo di riserva, missione 20, programma 1, titolo 1, macro aggregato 10, capitolo 215101/U, centro di responsabilità ragioneria e prelevamenti dal fondo di riserva di cassa, capitolo 215000, come indicato in premessa.

VICE SEGRETARIO GENERALE È entrato alle 20:12 il consigliere Lorenzo Rampazzo, e diamo atto anche che sono presenti i membri della Giunta, ad eccezione in questo momento dell’assessore Gatto.

Mozione presentata dal gruppo Forza Rubano relativa all’istituzione manifestazione «Nuova vita alle cose».

PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI Si tratta della mozione presentata dai Consiglieri Donatella Banzato e Nicola Pedron del gruppo Forza Rubano il 22 marzo, con protocollo n. 6238. Do la parola al consigliere Nicola Pedron per l’illustrazione.

CONSIGLIERE PEDRON – FORZA RUBANO «Premesso che è da ritenersi compito della pubblica amministrazione diffondere l’etica del riuso per incentivare la formazione dei cittadini sul percorso di una più corretta gestione dei rifiuti e la possibilità di dare una nuova vita agli oggetti. Considerato che la riduzione della produzione di rifiuti attraverso il riutilizzo e lo scambio/baratto e vendita di materiali prodotti usati può essere incentivata anche tramite semplici manifestazioni di piazza, manifestazioni del genere possono favorire la crescita di una coscienza ecologica in termini di risparmio e riutilizzo delle risorse attraverso la creazione di prodotti con materiali di scarto; l’allestimento di laboratori creativi o anche lo svolgimento di mostre e convegni sul riuso e sul riciclo; manifestazioni di piazza incentrate sul riuso allo scopo di creare un luogo speciale, dove le cose già usate vengono recuperate e messe a disposizione per un nuovo uso. Il fine principale è dare un messaggio di un nuovo stile di vita più equo e sostenibile attraverso il riuso e il riutilizzo delle cose; significa inoltre essere attenti all’ambiente, dare valore alle cose, non sprecare e perché no, risparmiare. Promuovere il riuso si può fare in breve tempo e con poche risorse. I consiglieri Donatella Banzato e Nicola Pedron con la presente mozione intendono impegnare il Sindaco e l’Amministrazione comunale di Rubano ad istituire l’iniziativa denominata “Nuova

Pagina 2 di 29 Comune di Rubano Atti consiliari Consiglio comunale del 19 luglio 2016 vita alle cose”, che prevede l’organizzazione e l’allestimento delle seguenti attività: mercato dell’usato dello scambio/baratto e vendita di oggetti e materiali e attrezzi che popolano le soffitte e le cantine dell’abitazione dei cittadini del comune di Rubano; eventuali laboratori creativi e mostre e convegni sul riuso e sul riciclo; elaborare con l’ausilio di apposita Commissione un regolamento per lo svolgimento dell’iniziativa denominata “Nuova vita alle cose”. Si allega a riguardo una bozza non vincolante di regolamento (allegato A)».

PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI Do la parola all’assessore Dall’Aglio per la risposta.

ASSESSORE DALL’AGLIO Abbiamo ricevuto questa mozione e in realtà incontra anche una sensibilità che l’Amministrazione ha sempre avuto su questo tema, direi che a maggior ragione un’iniziativa che speravamo partisse anche in seno al nostro ecocentro con , doveva partire un’attività di ricicleria, questa cosa purtroppo al momento non è ancora stata realizzata, ci sono dei problemi al riguardo, per cui speriamo che prima o poi possa decollare, però al momento non c’è. Certamente questo è un tema attuale, è un tema che può venire incontro sia a delle necessità, perché molti cittadini magari si trovano ad avere delle cose, delle quali si rendono conto che c’è anche un valore intrinseco o comunque una possibilità di essere utilizzate, ma magari non sanno semplicemente a chi potrebbero servire. Per contro, dal punto di vista ambientale, la possibilità che questi oggetti possano essere utilizzati, certamente impedisce l’utilizzo continuo di risorse e materiali nuovi. Per cui, l’idea sostanzialmente ci piace, la declinazione è possibile anche in virtù del fatto che non si tratterebbe di un mercatino vero e proprio; diciamo che fino ad un po’ di tempo fa esisteva solo la possibilità di aderire con delle iniziative tipo i mercatini dell’antiquariato, però questa è una normativa abbastanza impegnativa da seguire, che fa riferimento al commercio sulle aree pubbliche, in particolare alla legge regionale n. 10/2001. Tuttavia c’è un decreto legge del 2008 n. 208 che fa capo alla materia ambientale, che proprio riguarda le misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell’ambiente, quindi viene aperta questa possibilità. Diciamo che poi non esiste una declinazione normativa nella nostra regione, da questo punto di vista la Regione diciamo che non ha colto questo stimolo che è partito a livello nazionale, ma questo non ci vieta di provare a ragionare su come istituirlo. In realtà, altre Regioni si sono già mosse, in particolare l’Emilia-Romagna ma anche la Lombardia: esistono molte iniziative a sia livello comunale che a livello associativo. Direi che la cosa più sensata, sarebbe quella di capire quale può essere nel nostro territorio la forma che ci consente di arrivare di più, e quindi potrebbe essere un’iniziativa che mettiamo in piedi effettivamente come Comune proprio in virtù di questa normativa ambientale, come anche se invece strada facendo trovassimo la possibilità di collaborare con associazioni attive sul territorio, questo potrebbe essere anche un modo per coinvolgere da subito una partecipazione importante a questa iniziativa, perché non è solo il senso di un’iniziativa meritoria o meritevole che ci deve interessare, ma anche il fatto che possa avere una sua portata ed un suo successo. Prima di parlare di regolamentazione, riterrei più sensato provare ad istituire una manifestazione sperimentale, proviamo a metterla in piedi, proviamo a ragionare su come possiamo declinarla e poi, sperando che questa cosa ci dia anche un minimo di risposta, potremmo magari pensare anche ad una regolamentazione, in modo che diventi un’iniziativa che si possa ripetere con una certa cadenza. Però direi che i presupposti normativi ci sono, anche se dobbiamo un po’ sopperire ad una carenza regionale, perché sarebbe stato un po’ più semplice magari riuscire a farlo come ente, se la Regione avesse pensato anche a delle strade e a delle soluzioni. Però a

Pagina 3 di 29 Comune di Rubano Atti consiliari Consiglio comunale del 19 luglio 2016 questo non ci sottraiamo e volentieri ci ragioniamo e valuteremo anche con gli uffici le modalità corrette per partire con un’iniziativa.

PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI Do la parola al Sindaco.

SINDACO – DONI SABRINA Mi permetto solo di aggiungere due cose, giusto per completezza. La mozione parla oltre che di scambio/baratto, anche di vendita: questo è bene che lo chiariamo da subito, se pensiamo ad un mercatino come abbiamo capito che l’avete pensato anche voi, perché ci siamo scambiati due parole con Donatella in conferenza dei capigruppo, abbiamo capito che voi non avete in mente un mercatino tipo quello di o di che per parteciparvi, gli espositori necessitano di un patentino sul quale vengono applicati, come delle timbrature, le presenze; lì si è consentita ovviamente la vendita. Abbiamo intuito che avete in testa una cosa che è molto più vicina alla nostra sensibilità di una quotidianità di scambio a titolo gratuito, a titolo di baratto proprio, dove non c’è scambio di denaro, che non è consentito dalla norma, se non si applicano le condizioni dei mercati quelli di antiquariato che abbiamo precedentemente citato, quindi è da escludere una forma di manifestazione con vendita. Poi, mi sentirei anche di avere una attenzione ulteriore rispetto a due realtà già presenti sul nostro territorio, che sono quelle dei mercatini istituiti dalle parrocchie di Rubano e di Sarmeola durante il periodo della sagra. Quindi mi sento già di dire che se riusciamo, come vorremmo, concretizzare questa vostra idea, sarà nostra intenzione valorizzare quelle frazioni come Bosco e Villaguattera, dove non sono presenti attività di questo tipo, ma questo lo concorderemo anche insieme. Era giusto una sensibilità rispetto al territorio dove viviamo, niente di più. Non c’è niente di deciso, niente di programmato: era una riflessione che abbiamo condiviso come gruppo di maggioranza. Poi ovviamente ci si incontrerà, anche per stabilire le declinazioni pratiche. Per chiudere, la maggioranza è a favore di questa iniziativa e la condividiamo.

PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI Consigliere Pedron, prego.

CONSIGLIERE PEDRON – FORZA RUBANO Prendo atto della disponibilità dell’Amministrazione dell’incontro sulla proposta, volevamo premettere che non c’era la volontà di dare un regolamento, bensì di fare un passaggio in III Commissione. Diciamo che siamo favorevoli a fare una prova piuttosto che due. La cosa che più ci premeva, era però non tanto andare a fare questa attività sulle frazioni che oggi non hanno un’attività, ma provare a movimentare questa piazza Martin Luther King, che è una piazza effettivamente molto poco mossa. Quindi provare a vedere se con due attività all’anno, chiaramente la forma la lasciamo ai tecnici capire qual è la forma più semplice che possa far sì che ci sia un’aggregazione, una partecipazione la più libera possibile. Se poi avete già appurato che la vendita non è possibile senza bolli, io non so perché non ho partecipato ai mercatini di Rubano e di Sarmeola, se effettivamente fanno o non fanno vendita durante il periodo della sagra. Oppure lo possono fare in quanto associazione. Il fatto di fare la vendita o non farla, potrà essere deciso, secondo me, anche in funzione di come si vuole improntare la manifestazione, se è legata ad associazioni piuttosto che a liberi cittadini che vogliono effettivamente barattare, perché nessuno ci può vietare che ci sia una piazza per la vendita, una parte della piazza per il baratto o per lo scambio delle cose. Quindi non è che dobbiamo deciderlo adesso quale deve essere; penso che stasera sia incentrata soprattutto sulla presa d’atto della volontà dell’Amministrazione della proposta e chiuso.

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PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI Consigliera Gottardo, prego.

CONSIGLIERA GOTTARDO – RUBANO AL CENTRO Trattasi di una mozione e avviso subito i colleghi Consiglieri che ritengo comunque una proposta meritevole di accoglimento, se non altro perché bisogna dare atto anche del coraggio di una proposta così che è anche una proposta coraggiosa dal punto di vista della rivitalizzazione, è stato detto di piazza Martin Luther King, ma io ricordo espressamente, adesso devo dire l’abbiamo messo anche nel nostro programma di «Rubano al centro», i cittadini di piazza Aldo Moro che manifestavano proprio l’esigenza di rivitalizzare in alcuni momenti dell’anno la piazza, che comunque è una piazza piccola, anche con queste iniziative. Quindi doppio grazie ai Consiglieri del gruppo Forza Rubano, meritevole anche per il fatto che c’è una proposta, quantomeno un canovaccio che da una lettura molto veloce ritengo che possa essere una base di lavoro, come diceva il consigliere Pedron, un’importante base di lavoro iniziale per la Commissione III, unitamente eventualmente con la Commissione I. Si richiamavano prima di mercatini dell’usato più noti nella nostra provincia di Padova, ma ce ne sono molto di caratteristici e di famosi in tutta Italia e anche nel Veneto, e si nominavano i mercatini di Piazzola che io ho visitato, quello di Brugine forse la visita è un po’ datata, forse è stato anche il primo, il più storico della provincia padovana e accanto a questi, ci sono anche tante iniziative magari, non periodicizzate mensilmente, e sono presenti anche i mercatini del cosiddetto “scambio/baratto” che vengono fatti piuttosto che in altri Comuni. Io direi che potremmo prendere anche spunto senza andare troppo a ingessare queste iniziative, perché il vero scopo è proprio quello di avvicinare i cittadini del territorio a questi luoghi, rivitalizzare degli spazi pubblici, delle agorà che altrimenti diventano soltanto – non è il caso di piazza Martin Luther King perché non è adibita a parcheggio – ma penso alle nostre piazze dei nostri territori che sono esclusivamente parcheggi pubblici. Quindi ringrazio ancora, non entro poi nel merito dell’organizzazione, ma penso che ci sia spazio per partire anche con un regolamento minimo, che poi potrà essere strada facendo incrementato e cominciare anche a dare gambe a questa idea sicuramente meritevole di accoglimento.

ASSESSORE DALL’AGLIO Riguardo la questione della vendita o non vendita, dobbiamo ricordarci qual è l’obiettivo che anche viene riportato come titolo della mozione, come proposto dalla manifestazione che è «Nuova vita alle cose», per cui ben venga se c’è l’occasione di fare queste cose, che di per sé hanno un loro valore: quello di incentivare la gente invece che a buttare via le cose, ad eventualmente scambiarle o comunque a far sì che possano essere riutilizzate da qualcuno; ben venga se con l’occasione si possono anche provare a rivitalizzare dei luoghi, però non illudiamoci che risolviamo chissà che cosa. Certo, piuttosto che magari farlo in altre parti, può essere un’ulteriore conseguenza positiva, però l’obiettivo è quello del riuso e del riciclo. Per quanto riguarda la questione vendita o non vendita al valore, lo spirito del decreto legge riguarda proprio «vendita, baratto, esposizione di oggetti propri usati di modico valore altrimenti destinati alla dismissione e allo smaltimento», quindi devono essere di modico valore e in questa previsione bisogna anche, al di là di regolamento o meno, ripeto, per un’iniziativa sperimentale magari proprio per cercare di non ingessare troppo le cose, proviamo a capire intanto di impostarla come iniziativa singola e poi eventualmente strada facendo ci accompagniamo un regolamento, però questa è riservata proprio ai cittadini privati che si disfano delle loro cose. Quindi vanno chiuse le porte, bisogna trovare il modo di chiudere le porte a coloro che comprano e rivendono questi oggetti, e sono proprio esplicitamente esclusi sia i

Pagina 5 di 29 Comune di Rubano Atti consiliari Consiglio comunale del 19 luglio 2016 commercianti da questo tipo di iniziativa, che gli hobbisti che sono quelli di cui si faceva cenno prima: quelli con il tesserino che fanno di solito le loro attività nei mercatini dell’usato e dell’antiquariato. Comunque, ci ragioniamo volentieri. Non perdiamo di vista l’obiettivo che è quello di non buttare via le cose, quindi direi che se teniamo questo focus, probabilmente possiamo provare a metterla in piedi questa iniziativa.

PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI Diamo atto degli ultimi arrivi, prego.

VICE SEGRETARIO GENERALE Diamo atto che nell’ambito di questo punto all’ordine del giorno, dalle 20:15 prende parte alla seduta anche il vicesindaco Gatto e alle 20:18 prende parte alla seduta il consigliere Volpin.

PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI Se non ci sono altri interventi, metto in votazione la proposta n. 40. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Unanimità.

Interrogazione presentata dal gruppo Forza Rubano in merito al livello di sicurezza nel territorio comunale e sull’attività di contrasto ai furti in abitazione e presso le attività commerciali.

PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI Si tratta dell’interazione presentata dai Consiglieri Donatella Banzato e Nicola Pedron del gruppo Forza Rubano il 22 marzo, protocollo n. 6241. Do la parola al consigliere Nicola Pedron per l’illustrazione.

CONSIGLIERE PEDRON – FORZA RUBANO Grazie Presidente. Purtroppo ci troviamo a quattro mesi dalla presentazione, quindi vediamo adesso quale sarà la risposta dell’Amministrazione e quale sarà l’evolversi della situazione rispetto all’interrogazione presentata in data 22 marzo, che siamo a discutere in data 19 luglio. «Negli ultimi periodi si è registrata una crescente preoccupazione tra i cittadini – quindi facciamo riferimento a quel periodo purtroppo – riferita alla percezione del rilevante aumento di furti e tentati furti nelle case e presso le attività commerciali del territorio. Considerata l’eventualità che l’attuale periodo storico possa spingere un maggior numero di soggetti verso l’illegalità, con l’intento di fare chiarezza sulla reale situazione e di conoscere e valorizzare le azioni che le istituzioni preposte mettono in atto per contrastare i suddetti fenomeni, si interroga il Sindaco o l’Assessore competente per conoscere: se si è riscontrato negli ultimi mesi un reale aumento dei furti o tentati furti in abitazione, presso le attività commerciali del territorio e degli episodi di microcriminalità nel territorio del comune di Rubano; quali iniziative questa Amministrazione intende intraprendere per migliorare la tutela della sicurezza e preservare i beni di proprietà comune; se sono in corso iniziative e progetti finalizzati a garantire un potenziamento della vigilanza; se questa Amministrazione intende programmare incontri pubblici alla presenza delle forze dell’ordine ed esperti di sicurezza per rassicurare i cittadini su quanto si sta facendo; quando prevede di compiere tali interventi».

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PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI Do la parola al Sindaco per la risposta.

SINDACO – DONI SABRINA Grazie Presidente. Rispetto all’accentuarsi del numero degli episodi, ma che sia un’interrogazione di marzo, che sia un’interrogazione dell’estate scorsa, vi assicuro che stando ai riscontri avuti da numerosi colloqui, perché periodicamente io incontro sia il comandante dei carabinieri che, molto più frequentemente, il comandante della polizia locale, entrambi mi rassicurano che non ci sono evidenti aumenti medi rispetto al passato di furti o tentati furti nelle abitazioni o nei luoghi dove si svolgono attività produttive o commerciali; diciamo che i cittadini sono sensibili, quando ci sono magari due o tre episodi in un arco temporale ristretto, ma nella media del periodo ho rassicurazioni sia da parte del comandante dei carabinieri che da parte del comandante della polizia locale, e i numeri sono numeri. I dati analitici, se i Consiglieri li richiedono, sono disponibili in Prefettura e posso farne richiesta tranquillamente, però non ho motivo per dubitare della parola del comandante dei carabinieri. Si evidenzia che la collaborazione tra la polizia locale e i carabinieri nelle attività di sorveglianza e il presidio del territorio comunale è massima e quotidiana. Le informazioni in possesso della polizia locale vengono scambiate con i carabinieri tramite la sala operativa che nel nostro consorzio è presenziata dalle sette di mattina alle sette di sera tutti i giorni, mentre dalle sette all’una di notte lo scambio avviene con la pattuglia in servizio. Questa Amministrazione ha tra i suoi obiettivi principali posto quello della salvaguardia della sicurezza dei cittadini e dei loro beni, infatti abbiamo richiesto alla polizia locale di intensificare la sorveglianza e i controlli preventivi dei vari quartieri realizzati attraverso un progetto obiettivo 2016, che prevede due cose: da gennaio a marzo abbiamo previsto il rafforzamento della vigilanza all’interno dei quartieri, in particolare dalle sette di sera all’una, e qui posso dare anche dei dati che ci sono stati trasmessi, la presenza della polizia locale in questo periodo, quindi tra gennaio e marzo, il periodo giusto antecedente l’interrogazione, si è concretizzata con 225 missioni per un totale di 1.350 ore sul territorio di Rubano. Da aprile a giugno il controllo, invece, l’obiettivo prevedeva il controllo dei parchi e dei luoghi di ritrovo: le piazze, gli spazi antistanti le attività commerciali e ricreative, e si è concretizzato con 222 presenze, per un totale di 1.332 ore. Il controllo e la sorveglianza del territorio si concretizzano anche nell’esercizio dell’attività di verifica delle residenze: da inizio anno sono state effettuate 514 verifiche di residenze, spesso in orari serali per trovare a casa le persone, e per alcune di queste verifiche gli agenti passano più di una volta non trovando a casa l’interessato alla prima uscita. In questo modo, viene garantita la presenza dei vigili nei quartieri. Come Sindaci dei tre Comuni che formano il consorzio di polizia municipale di Padova ovest, abbiamo scelto di investire considerevoli risorse economiche nell’implementazione della videosorveglianza dei varchi di accesso viario nei nostri Comuni, e oggi il territorio dei tre Comuni del consorzio è controllato nella sua delimitazione perimetrale da dieci varchi bidirezionali e le apparecchiature che vi sono state installate, dialogano costantemente con la centrale operativa e le stazioni dei carabinieri del territorio. Nello specifico, nel territorio comunale di Rubano, oltre ai quattro punti già controllati con telecamere fisse: davanti al municipio, davanti alla chiesa di Sarmeola, alla rotonda della chiesa di Bosco e all’incrocio in corrispondenza con la chiesa di Villaguattera, sono stati aggiunti quest’anno tre nuovi punti: davanti all’opera della Provvidenza, sulla strada statale 11 all’altezza di via Marconi qui a Rubano e sulla rotatoria di Bosco. Ma questi punti di videosorveglianza sono diversi da quelli che vi ho menzionato precedentemente, perché questi, a mezzo di telecamere, sono in grado di fornire i dati per l’identificazione dei veicoli rubati, di quelli privi di assicurazione, di quelli non revisionati e di quelli sottoposti a fermo. L’insieme delle informazioni formano la banca dati disponibile anche alla polizia giudiziaria per le indagini di competenza. Le telecamere

Pagina 7 di 29 Comune di Rubano Atti consiliari Consiglio comunale del 19 luglio 2016 installate hanno i requisiti previsti dal Ministero degli interni, quindi potenzialmente collegabili anche con le banche dati di tutte le forze di polizia. I primi quattro punti che vi ho citato inizialmente di videosorveglianza, sono controllati con telecamere che ruotano a trecentosessanta gradi, sono manovrate dall’interno della sala operativa. I dati registrati vengono mantenuti per sette giorni e poi cancellati, però su richiesta della magistratura possono essere conservati oltre i sette giorni. Questo intervento è costato al consorzio 90 mila euro più Iva, per buona parte (50 mila euro) coperta da contributo regionale che è stato concesso al nostro consorzio nel 2015, cioè l’anno scorso. Per quanto concerne le iniziative che l’Amministrazione ha messo in atto finora, ricordiamo l’istituzione di un’attività più pregnante di controllo documentale, anche a servizio degli uffici anagrafe dei tre Comuni del consorzio e delle altre forze di polizia. A questo proposito, ricordiamo che a Mestrino si è tenuta a metà novembre dello scorso anno, il 18 novembre, una giornata di formazione, alla quale hanno partecipato gli agenti del nostro consorzio e agenti provenienti da varie regioni italiane, avente come obiettivo il riconoscimento della genuinità di un documento esibito. Quindi per contrastare le contraffazioni dei documenti identificativi, quindi le patenti, le carte d’identità, con particolare attenzione ai documenti emessi dagli Stati esteri. Inoltre, il personale dell’ufficio anagrafe del Comune di Rubano e dello sportello polifunzionale ha frequentato la scorsa primavera un corso, organizzato dal consorzio di polizia municipale Padova ovest, finalizzato al riconoscimento dei falsi documentali soprattutto per quanto riguarda le carte d’identità e i passaporti. Inoltre l’Amministrazione, aderendo ad un bando intercomunale, che coinvolgeva oltre a Rubano anche i Comuni di Selvazzano, di e di Mestrino, cofinanziato dalla Regione Veneto sul commercio: se vi ricordate, questo bando si chiama «Distretti del commercio, passaggi a nord-ovest le statali dello street commerce», ha emesso un bando per gli operatori economici del territorio comunale che prevedeva tra il punteggio assegnato una particolare premialità a quegli esercizi che dimostravano il potenziamento dei sistemi antifurto e danneggiamento esterni al locale, quindi soprattutto telecamere esterne e strutture a salvaguardia delle vetrate delle serrande. Quindi abbiamo dato dei punti in più proprio a chi investiva su questa forma di sicurezza, che poi non è solo la sicurezza dell’esercizio specifico, ma premiando la videosorveglianza esterna è un chiaro segnale che interessa anche i beni pubblici all’esterno degli esercizi commerciali. Allo scopo di poter schierare un maggior numero di agenti, inoltre, sul territorio, il consiglio d’amministrazione del consorzio di polizia locale, nelle figure dei tre Sindaci, ha deciso di esternalizzare il lavoro dell’ufficio contravvenzioni. L’attività esternalizzata riguarda la stampa del verbale, l’imbustamento, la notifica, la registrazione delle notifiche dei pagamenti e la lettera pre ruolo. Quindi tutto lavoro che abbiamo dato fuori, per avere più ore a disposizione degli agenti sul territorio. Ha preso il via inoltre il progetto che prevede di dotare i vigili del consorzio di ventidue tablet: costo complessivo del progetto è di 30 mila euro, coperto per il 50 per cento da un contributo regionale, il rimanente l’abbiamo ovviamente coperto con fondi del consorzio. I primi sette sono già stati consegnati, il sistema mette nelle condizioni la gente di effettuare istantaneamente le verifiche sui veicoli rispetto allo stato di revisione, di assicurazione dei veicoli rubati o posti sotto sequestro o fermo amministrativo, verifica della patente e della proprietà del veicolo. Inoltre, questi dispositivi permettono agli agenti in servizio esterno di ricevere in tempo reale la segnalazione di intervento dalla centrale operativa. Anche nell’orario dalle sette di sera all’una, quando la centrale operativa non è presenziata, ricevono direttamente sul loro dispositivo l’input: la pattuglia in servizio riceve l’input, e riescono a visionare sul display i dati necessari, quindi riescono a chiudere l’azione comandata. Un altro ambito su cui l’Amministrazione ha deciso di operare, è quello dell’informazione cercando di raggiungere le varie fasce di età dei cittadini attraverso incontri dedicati in particolare alla videosorveglianza, al controllo di vicinato, alla legalità e all’omicidio stradale.

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Questi sono gli obiettivi. Un primo incontro si è già svolto presso il centro sociale anziani il 1 aprile scorso, dove abbiamo invitato ed è intervenuto il comandante della compagnia dei carabinieri di Padova, il maggiore Sini e il comandante Pitocchi della stazione di Sarmeola, e durante questo incontro sono state spiegate alcune modalità per prevenire tentativi di truffa o raggiri a carico di persone anziane, e non solo. Al termine dell’incontro è stato presentato ai presenti, circa un’ottantina di persone, un vademecum riassuntivo che poi è stato anche ripreso nell’opuscolo pubblicitario della sagra di Sarmeola. Il comandante Sini, inoltre, ha sottolineato come esista la possibilità di collegare gratuitamente il sistema di allarme delle abitazioni private con i carabinieri, informazione che è stata particolarmente gradita dei partecipanti. Prevediamo per il prossimo futuro di proporre altri incontri alla cittadinanza, con particolare attenzione anche ai ragazzi della scuola secondaria di primo grado, puntando a tematiche quali la legalità e la cittadinanza attiva.

CONSIGLIERE PEDRON – FORZA RUBANO Ringrazio il Sindaco per la puntualità dei dati presentati dai vigili. Visto tutto l’impegno che ci ha messo, poteva anche chiedere i dati alla Prefettura per quanto riguarda i furti, però ci riteniamo soddisfatti.

PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI Consigliere Pedron, una nota di servizio, è arrivata la giustificazione dell’assenza della consigliera Banzato.

Interrogazione presentata dal consigliere indipendente Renato Boldrini circa lo stato di non illuminazione della laterale via Mazzini civici 151-169.

PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI Si tratta dell’interrogazione presentata dal consigliere indipendente Renato Boldrini il 25 marzo, a protocollo n. 6501. Do la parola al consigliere Boldrini per l’illustrazione.

CONSIGLIERE BOLDRINI «Premesso che la Costituzione italiana all’articolo 3 recita tra l’altro “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale ed è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini”; la stessa Costituzione all’articolo 153 recita inoltre “tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”; secondo i suddetti dettami, quindi ogni cittadino ha obbligo di pagare le tasse e diritto di ricevere dallo Stato e dai suoi organi subordinati lo stesso trattamento di altri cittadini. La laterale... da via Mazzini di proprietà comunale contraddistinta dai civici 151-169 della lunghezza complessiva di metri 200 circa, allo stato odierno è completamente priva di illuminazione pubblica. La restante principale via Mazzini, compresa la laterale ponte chiuso contraddistinte dai civici 13, 27, 41, 55, 125, 131, 139 e 141/C è completamente illuminata. Nel tempo i residenti del tratto di via Mazzini contraddistinto dai civici 151-169, affinché venisse realizzata l’illuminazione mancante, hanno a loro dire rimesso varie istanze verbali e scritte, in ultimo una petizione di firme in data 6 dicembre 2013, protocollo n. 0022503 senza ricevere, mai alcuna risposta. Considerato che i cittadini residenti nel tratto di via contraddistinto dai civici 151-169, pagano i tributi dovuti per legge alla stessa stregua degli altri residenti lungo la medesima via e dovrebbero ricevere pari trattamento, trattandosi di località in centro abitato… nei residenti del tratto di via interessato ha generato un clima di sfiducia e di isolamento nei loro riguardi, tanto

Pagina 9 di 29 Comune di Rubano Atti consiliari Consiglio comunale del 19 luglio 2016 da farli ritenere cittadini di serie B. Per realizzare un’adeguata illuminazione pubblica basterebbero tre, quattro punti luce di non eccessivo impegno economico. Nell’elenco lavori pubblici previsto dal bilancio di previsione 2016 non risulta in programma l’illuminazione tratto della via di che trattasi, ma a parere del sottoscritto, anche in presenza del patto di stabilità, nulla vieta a che tale illuminazione possa essere inserita nel programma dei lavori pubblici, di cui al bilancio di previsione che sarà stilato per l’anno 2017. I residenti segnalano che a causa dell’oscurità del tratto di via in cui abitano, spesso e volentieri notano la presenza di auto e persone che si appartano e che circolano con fare sospetto, generando in loro un clima di paura e di insicurezza, tanto da essere stati costretti ad installare dei punti luce per illuminare le loro proprietà con notevole dispendio economico. Chiede al signor Sindaco, se è intenzione di questa Amministrazione esaudire finalmente la richiesta dei residenti di via Mazzini civici 151-169 avanzata in data 6 dicembre 2013, protocollo n. 22503, allegata in copia, che per il mio tramite in data odierna gli stessi firmatari intendono reiterare; al signor Presidente del Consiglio comunale di inserire la presente interrogazione in uno dei prossimi Consigli comunali».

PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI Do la parola al Sindaco.

SINDACO – DONI SABRINA Grazie Presidente. Lo stato di fatto della laterale di via Mazzini che è oggetto di questa interrogazione, è conosciuta da questa Amministrazione: si tratta di 240 metri di lunghezza di laterale della provinciale 11, come lo era tra l’altro lo stato già ben noto anche all’Amministrazione precedente, e questo non significa che non sia stata, e non sia tuttora, oggetto di riflessione e di attenzione. Questa Amministrazione ha ben presente le strade, oltre alla laterale via Mazzini, che sono prive di illuminazione pubblica e rispetto alle disponibilità di bilancio dei prossimi anni ha intenzione di intervenire estendendo il servizio anche a quelle strade. Beninteso che iniziare da una strada piuttosto che un’altra, non vuol dire che ci sono dei cittadini di serie A, di serie B, di serie C. Rispetto a quanto scritto nell’interrogazione al paragrafo «considerato che», preciso che gli abitanti di via Mazzini del civico 151 al 169 non sono mai stati considerati cittadini di serie B; il pagamento dei tributi da parte di tutti i cittadini è considerato un dovere ed è previsto dal nostro ordinamento costituzionale. Nel programma dei lavori pubblici, che costituisce allegato al bilancio di previsione, lei non ha visto interventi rispetto all’estensione dell’illuminazione su quella laterale, perché gli interventi dei lavori pubblici inseriti in allegato al bilancio sono interventi di importo pari o superiore ai 100 mila euro. Per quanto riguarda la quantità di punti luce da inserire, lei nella mozione parla di tre o quattro punti luce: non si evince da quale fonte lei abbia dedotto tale numero, ma non soggiace il numero dei punti luce a libera interpretazione o rispetto alle disponibilità finanziarie, è la norma che prevede per le strade un preciso valore di illuminamento a terra, che dovrà tenere conto di alcuni parametri: primo tra tutti, la lunghezza del tratto da illuminare. Rispetto ai problemi legati alla sicurezza, è bene precisare che l’illuminazione pubblica delle strade non si sostituisce all’illuminazione privata: non è che illuminiamo le strade per garantire la sicurezza, l’illuminazione stradale è funzionale alla sicurezza del transito dei veicoli. Certamente può essere di ausilio, ma non è sostitutiva a quella privata. Mi si permetta, quindi, ancora una volta di ripetere che l’Amministrazione è perfettamente a conoscenza dello stato dei nostri impianti di pubblica illuminazione grazie soprattutto ad uno studio: lo studio Picil che abbiamo fatto redigere nel 2014, per poter partecipare ad un bando regionale di contribuzione per la pubblica illuminazione, il quale è stato ammesso tra l’altro in graduatoria, ma non ancora a

Pagina 10 di 29 Comune di Rubano Atti consiliari Consiglio comunale del 19 luglio 2016 contributo. Grazie a questo studio, molto dettagliato, siamo in grado di conoscere tutti i punti luce come sono costituiti: se sono ai vapori di sodio o a led, come è fatto il palo, qualsiasi dettaglio, è molto approfondito. Quindi siamo consapevoli che nel nostro territorio purtroppo ci sono altre vie o tratti di vie che necessitano di estensione o di potenziamento dell’illuminazione pubblica. Per esempio, ricordo una via a cui abbiamo fatto più volte riferimento, via Vernise Frascà, il tratto da via Roma a via Europa è priva di illuminazione pubblica, quindi io ho cercato di darmi una spiegazione rispetto all’interesse del Consigliere a sostenere la causa di un particolare gruppo di cittadini e non di altri, perché un amministratore dovrebbe avere una visione a trecentosessanta gradi di tutte le esigenze del territorio. Fatte queste considerazioni, si precisa che negli ultimi anni, negli anni precedenti a questo, l’intervento di estensione dell’illuminazione pubblica su quella bretellina di via Mazzini, non è stata realizzata a causa dei vincoli imposti dal patto di stabilità interno. Dal 1 marzo di quest’anno, però, voi sapete che ha avuto decorrenza per il Comune di Rubano il contratto denominato «Luce 3» che abbiamo sottoscritto la ditta «Simet srl», esecutrice del raggruppamento temporaneo d’imprese a cui partecipano oltre a «Simet srl», il consorzio stabile «Energie locali», «Hera luce» e «Synergie». Questo contratto prevede che la ditta «Simet» gestisca per il Comune di Rubano la fornitura dell’energia elettrica, la manutenzione, gli interventi su segnalazione dei guasti. Inoltre, nel contratto è compresa la gestione e la manutenzione di tutti gli impianti semaforici presenti nel territorio comunale. L’esercizio ovviamente del contratto è a canone. Nel contratto è prevista anche la possibilità, su richiesta dell’Amministrazione, di utilizzare la stessa ditta per gli interventi da considerare extra canone. Sono considerati interventi di extra canone le implementazioni delle reti di illuminazione pubblica. A tale proposito, si rende noto in questa sede che l’Amministrazione ha già concordato nei mesi scorsi con «Simet», nell’ambito del canone annuale, quindi non l’extra canone, sia l’intervento sulla laterale di via Mazzini, in quei civici menzionati dall’interrogazione di cui abbiamo finora discusso, sia altri interventi sul territorio. Ulteriori interventi saranno cantierati in futuro, compatibilmente con le risorse a disposizione, ricordando che in virtù del contratto «Luce 3» che abbiamo sottoscritto, in presenza di disponibilità finanziaria siamo in condizione di accelerare i processi, saltando le procedure di gara e procedendo con l’affidamento diretto a «Simet» come da norma.

CONSIGLIERE BOLDRINI Prendo atto della risposta che ha dato il Sindaco e mi sento soddisfatto.

Interrogazione presentata dal gruppo Forza Rubano sulla pericolosità idraulica e sul rischio alluvioni del territorio comunale di Rubano.

PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI Si tratta dell’interrogazione presentata dai consiglieri Donatella Banzato e Nicola Pedron del gruppo Forza Rubano il 30 marzo, al protocollo 6714. Do la parola il consigliere Nicola Pedron per l’illustrazione.

CONSIGLIERE PEDRON – FORZA RUBANO «Premesso che un’alluvione è l’allagamento temporaneo di aree, che abitualmente non sono coperte d’acqua; l’inondazione di tali aree può essere provocata da fiumi, torrenti, canali, laghi e le zone costiere dal mare. Il dissesto idrogeologico, come definito dall’articolo 54 del decreto legge n. 152/2006, è la condizione che caratterizza aree ove processi naturali o antropici relativi alla dinamica dei corpi idrici del suolo o dei versanti, determinano condizioni di rischio sul territorio. Il rischio idraulico si concretizza con crescente frequenza a Rubano in eventi

Pagina 11 di 29 Comune di Rubano Atti consiliari Consiglio comunale del 19 luglio 2016 calamitosi: bastano precipitazioni particolarmente abbondanti, ma non certo straordinarie, perché alcune zone del territorio comunale dimostrino periodicamente la loro sofferenza idraulica. Considerato che l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) ha realizzato nel 2015 la mosaicatura delle aree a pericolosità idraulica perimetrate dalle autorità di bacino, Regioni e Province autonome, ai sensi del decreto legge n. 49/2010, la mosaicatura è stata effettuata per i tre scenari di pericolosità: elevata (P3) alluvioni frequenti; media (P2) alluvioni poco frequenti e bassa (P1) scarsa probabilità di alluvioni o scenari di eventi estremi. Secondo questo studio reso pubblico nei giorni scorsi, anche dai principali quotidiani, il comune di Rubano rientra tra quelli più a rischio relativamente al dissesto idrogeologico con numeri allarmanti. Risulta infatti che 7.141 delle persone residenti nel nostro Comune, si trovano in aree definite a pericolosità idraulica elevata (P3): più del 45 per cento dei residenti totali, confrontando i dati con il censimento Istat del 2011. Prendendo visione del piano di protezione civile del Comune di Rubano datato novembre 2012, nella sezione storica di “eventuali problematiche insite sul territorio”, vengono descritti i principali eventi che hanno interessato il territorio comunale dal 2005 al 2010 di seguito riportati, che mancano degli eventi degli ultimi cinque anni. Vogliamo ricordare fra tutti l’eccezionale evento meteorologico che ha colpito il nostro territorio nel mese di febbraio 2014 e che da soli danno una misura delle problematiche che troppo spesso la cittadinanza deve sopportare. Eccezionali eventi meteorologici il 23, 24 e 25 dicembre 2010 sono state riscontrate le seguenti problematiche: esondazione dello scolo Mestrina in località via Sant’Antonio e limitrofe; deflusso rallentato delle acque negli scoli interpoderali in località via Roma con conseguenti allagamenti dei terreni e casa circostanti. Eccezionali eventi meteorologici 30 ottobre e 2 novembre 2010: in tale occasione è stata riscontrata l’esondazione dello scolo Giarine in località Villaguattera con conseguente allagamento di alcune case e strade. Per queste ultime, la presenza dell’acqua è da collegare anche al mancato deflusso delle acque meteoriche raccolte dalle condotte stradali. Eccezionale evento meteorologico 6 luglio 2008: il territorio è stato interessato da un nubifragio di consistente intensità, che ha messo in sofferenza la rete di smaltimento delle acque meteoriche; l’evento è stato accompagnato anche da forte vento e ha causato danni a numerosi beni pubblici e privati. Evento metereologico 15 settembre 2006: il territorio è stato interessato con un nubifragio di alta intensità che ha messo in sofferenza la rete di smaltimento delle acque meteoriche con l’allagamento di molte strade comunali e abitazioni private. È stata riscontrata inoltre l’esondazione dello scolo Giarine in località Villaguattera. Eccezionale evento metereologico 1 luglio 2005 e del 27 agosto 2005: il territorio è stato interessato da un nubifragio di consistente intensità che ha messo in sofferenza lo smaltimento delle acque meteoriche in tutte le frazioni del Comune, con conseguente allagamento di alcune strade. Alla luce di questi dati, si interroga il Sindaco e l’Assessore preposto per sapere: se il progetto di potenziamento dell’impianto idrovore di Brentelle, per il quale il nostro Comune ha stanziato oltre 300 mila euro, potrà in qualche maniera modificare lo scenario descritto dall’Ispra da pericolosità ad alta ad un grado inferiore; come sono stati o verranno utilizzati gli altri 100 mila euro stanziati ormai da più di un anno dal nostro Comune a favore del consorzio di bonifica “Brenta”; se è previsto un aggiornamento al piano di protezione civile del Comune di Rubano risalente a novembre 2012; quali altre iniziative sono state attivate per scongiurare gli effetti negativi di alluvioni, condizioni metereologiche eccezionali che potrebbero riversarsi sul nostro territorio; quali piani di intervento urgenti sono stati attivati per salvaguardare aree e infrastrutture del territorio; quali azioni sono state concordate con la protezione civile e i Comuni a rischio idrogeologico confinanti con Rubano, affinché la popolazione sia in situazione di all’erta qualora si verificassero gravi condizioni meteo; se esiste un piano di intervento urgente per la popolazione che vive in aree di maggiore rischio, e se comunque in quelle stesse

Pagina 12 di 29 Comune di Rubano Atti consiliari Consiglio comunale del 19 luglio 2016 aree sono previste campagne di informazione e prevenzione, qualora si creassero gravi condizioni di emergenza a causa delle condizioni metereologiche con il coinvolgimento di associazioni ed enti locali; se esiste la volontà da parte dell’Amministrazione comunale di realizzare un piano delle acque sulla falsariga di quelli realizzati da molti Comuni della provincia di Padova. Si prenda ad esempio il documento realizzato dal Comune di dal titolo “Il posto delle acque”, che ha dato origine ad un piano articolato di interventi che ha come obiettivo principale quello di una vera riqualificazione della rete nel suo complesso, interessando per le diverse competenze tutti gli enti responsabili».

PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI Do la parola al Sindaco per la risposta.

SINDACO – DONI SABRINA Tante domande, lunga la risposta. Le domande sono molte, in questi due anni di amministrazione abbiamo devo dire anche lavorato tanto sul fronte idraulico, per cui adesso portate un po’ di pazienza, la risposta è articolata, ma dà anche una panoramica di tutto quello che è stato l’impegno dell’Amministrazione su questo fronte. Come ricordato dai Consiglieri proponenti l’interrogazione, solo una parte del territorio comunale è soggetto a pericolosità idraulica, la superficie come classificata dall’Ispra è caratterizzata in parte da aree a pericolosità idraulica elevata (P3); un’altra area (P2) con pericolosità media e un’altra a pericolosità scarsa (P1), un’altra parte invece non è classificata come pericolosa sotto il profilo idraulico. Le zone identificate ad alto rischio, sono evidentemente quelle con la quota altimetrica più bassa. Premesso ciò, l’impegno dell’Amministrazione è quello di prevenire gli allagamenti in tutte le zone del territorio comunale. A questo proposito, vi elenco alcune azioni messe in atto negli ultimi due anni da questa Amministrazione per mitigare e prevenire la pericolosità idraulica. L’intervento che è costato economicamente di più, è il potenziamento dell’impianto idrovoro Brentelle; se questo intervento darà un risultato positivo rispetto alle considerazioni dell’Ispra, questo è quello che ci auguriamo tutti e tenete presente che quello è un intervento classificato come prioritario da uno studio fatto da ingegneri idraulici: noi ci siamo tenuti a chi ne sa più di noi, non è stata una scelta a caso quella di convogliare le risorse su quell’intervento. L’intervento sul sistema di pompaggio dell’idrovora Brentelle è stato pensato per incrementare la portata e abbassare lo zero di bonifica dell’ordine di almeno cinquanta centimetri, in maniera da favorire il deflusso delle sezioni più lontane. Entro settembre di quest’anno, il nuovo impianto sarà attivo e funzionante: i lavori sono quasi conclusi. Sarà quindi pari a 1.500 metri cubi al secondo la portata complessiva dell’impianto, il 50 per cento in più rispetto alla portata attuale. L’accordo di programma sottoscritto il 30 dicembre 2014 da Rubano, Selvazzano, Mestrino, Veggiano e con la Regione Veneto e il consorzio di bonifica «Brenta» per una spesa cofinanziata di 2,1 milioni di euro, comprende anche interventi per adeguamento di tre nodi idraulici fondamentali della rete scolante, quali il Mestrina-Lazzaretto, la Storta-Lazzaretto e il manufatto idraulico sullo scolo Mestrina. Tali interventi già in fase di realizzazione, sono stati pensati e finanziati per mitigare la pericolosità idraulica non solo del territorio comunale di Rubano, bensì di tutta l’area compresa tra i fiumi Ceresone, Tesina padovano, Bacchiglione e il canale Brentella. Oltre a questi interventi ad ampia scala, sfruttando le economie di gara ottenute, sono stati approvati, con delibera di Giunta comunale n. 24 del 17 marzo scorso, ulteriori interventi più specifici per il nostro territorio comunale: quali la pulizia dello scarico dello scolo Mestrino in Storta su via Brentelle, il ripristino della sezione dello scolo Lazzaretto per il tratto tra la statale 11 e via di Campolongo, e sempre sullo scolo Lazzaretto la sostituzione del tombotto presente lungo via di Campolongo al confine tra Sarmeola e Caselle. Sempre con delibera di Giunta n. 24 del 17

Pagina 13 di 29 Comune di Rubano Atti consiliari Consiglio comunale del 19 luglio 2016 marzo 2016 è stata approvata l’installazione di postazioni fisse per il rilevamento dei dati relativi al funzionamento delle pompe idrovore, allo scopo di contribuire al necessario controllo del territorio in funzione delle relative questioni idrauliche. Purtroppo, e questa è una novità, non lo sa neanche la mia maggioranza, giovedì scorso 14 luglio, ormai vicini alla conclusione dei lavori di potenziamento dell’impianto idrovoro, è pervenuta una nota da parte del consorzio di bonifica «Brenta», nella quale ci è stato comunicato che la Regione Veneto pochi giorni prima ha comunicato al consorzio di non avere più a bilancio i 200 mila euro che la delibera di Giunta regionale n. 290 del 10 marzo 2015 aveva destinato all’intervento di potenziamento dell’impianto idrovoro Brentelle. Domani abbiamo un incontro tra Sindaci, Comuni e consorzio, valuteremo che azioni congiunte intraprendere nei confronti della Regione Veneto. Il contributo della Regione Veneto era pari a 800 mila più altri 200 mila, e ci ha candidamente comunicato che i 200 mila sono svaniti, quindi domani vediamo cosa fare. Questo sul fronte idrovora. Lo studio di fattibilità per la realizzazione dell’invaso di laminazione. Il 18 settembre 2015 abbiamo sottoscritto tra Comuni (Mestrino, Saccolongo, Selvazzano, Veggiano, Rubano) e il consorzio di bonifica «Brenta» un accordo di programma per la realizzazione di uno studio di fattibilità per una nuova cassa di espansione sul rio Tesinella nel territorio al confine tra i comuni di Veggiano e Mestrino. Questo accordo, approvato con delibera di Giunta comunale n. 84 del 30 luglio 2015, già coperto da impegno di spesa da parte del Comune di Rubano, è già stato anche pagato: la quota parte di Rubano ammonta a 6.014 euro su una spesa complessiva di 20 mila euro. Il progetto sarà consegnato al consorzio entro l’autunno prossimo. Per quanto riguarda l’aggiornamento del piano comunale di protezione civile, è già programmato, è già nel Peg di quest’anno, infatti si era in attesa della consegna, che è avvenuta, dell’aggiornamento del piano delle acque, la cui realizzazione è stata curata dallo studio «Nordest ingegneria». Altre azioni messe in atto sul territorio comunale. Ogni anno a rotazione vengono pulite le caditoie e le bocche di lupo presenti su tutto il territorio comunale, con interventi di canal-jet. Quest’anno ad esempio nei primi sei mesi sono stati eseguiti interventi nelle vie De Nicola, Segni, Gronchi, Saragat, Pertini, Tevere, Adige, Ticino e Borromeo, anche con sistemazione, laddove necessario, dei pozzetti utili alla pulizia periodica e alla video ispezione. La pulizia delle caditoie viene costantemente implementata con interventi mirati straordinari a seguito di segnalazioni specifiche o criticità, che si evidenziano dopo eventi meteorologici importanti. Faccio notare che anche nell’interrogazione i Consiglieri hanno usato per tutti gli episodi citati l’aggettivo «eccezionali», proprio perché siamo di fronte negli ultimi anni ad episodi meteorologici eccezionali, di portata superiore alla media del periodo. Ricordo inoltre che lo scorso anno, a seguito di interventi di video ispezione puntuali sono state pulite e ripristinate le condotte di collegamento tra il quartiere Gattari e la statale 11, via Fermi, via Rolandino, via Lazio, successivamente verso la fine del 2015 sono state ispezionate tutte le condotte acque bianche del quartiere Regioni a Sarmeola, i cui rilievi sono stati inseriti anche nell’aggiornamento del piano delle acque. Per alcune di queste è stata eseguita la pulizia della condotta: ad esempio, il tratto dalla piazza Caserma Carabinieri fino a via Emilia, via Sardegna, via Sicilia, il tratto di via Borromeo dalla rotonda di via Toscana alla statale 11. Dieci giorni fa con delibera di Giunta n. 68 del 8 luglio scorso, è stata approvata un’ulteriore variazione di bilancio con prelevamento dal fondo di riserva pari a 15.040 euro per la pulizia straordinaria totale della condotta di deflusso delle acque bianche compresa tra via Manzoni e via Fatima, a seguito delle risultanze evidenziate dalla video ispezione, che ci ha consentito di vedere che ci sono radici, c’è del terriccio. Quindi abbiamo programmato la pulizia totale della condotta per un valore complessivo di intervento di 25 mila euro. Sono tutti interventi molto costosi, perché si tratta di condotte che non sono agilissime da video ispezionare e da pulire.

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Nelle prossime settimane inoltre verranno eseguite le video ispezioni sul quartiere di via Kennedy qui a Rubano, propedeutica alla sistemazione complessiva dell’area. Per darvi un’idea della spesa affrontata in questi due anni di amministrazione per gli interventi idraulici: nel 2014 nella seconda parte dell’anno dopo il nostro insediamento abbiamo speso 33.260,76 euro; nel 2015 sono stati spesi 82.543,79 euro; nel 2016 fino ad oggi abbiamo speso più di 45 mila euro. Ovviamente queste sono cifre escluso l’intervento sull’idrovora. Via Silvio Pellico. A seguito delle considerazioni evidenziate nell’aggiornamento del piano delle acque e riguardanti l’area dove insiste via Silvio Pellico, con deliberazione del Consiglio comunale n. 19 del 13 aprile scorso, approvato nella seduta del Consiglio del 26 aprile, questa Amministrazione ha approvato una variazione di bilancio importante: una parziale destinazione dell’avanzo d’amministrazione 2015 pari a 80 mila euro, destinando questa somma alla realizzazione di una nuova condotta per lo scarico delle acque bianche da realizzare in concomitanza con interventi di sistemazione di via Silvio Pellico, in modo da garantire una maggiore sicurezza idraulica dell’intera area. È opportuno inoltre ricordare che tra le attività della protezione civile è stato inserito un protocollo d’intesa con il consorzio di bonifica per la prevenzione del rischio idraulico: tutte le settimane la squadra di protezione civile in turno esegue interventi di monitoraggio degli scoli consorziali, pulizia delle griglie, eccetera. I gruppi comunali di protezione civile del distretto di Padova sud hanno anche simulato in passato, attraverso un’esercitazione, un’eventuale esondazione nel canale Brentella. In tale occasione, sono stati coinvolti più di cento volontari, le famiglie di via Battisti, Bandiera, Filzi, Moiacche, Martiri della libertà, Martiri giuliani e dalmati e alcune classi delle scuole elementari del territorio. Magari in futuro la ripeteremo. La somma dei 100 mila euro che il Comune di Rubano ha già versato al consorzio, di cui i Consiglieri chiedono informazioni, si tratta di una risorsa tuttora in nostra disponibilità ovviamente che potremmo anche per assurdo chiedere che ci venga restituita, ma non lo facciamo perché la teniamo per il momento accantonata, in attesa di valutare se sarà necessaria per sostenere la quota parte di Rubano in interventi di portata sovracomunale, come potrebbe essere l’invaso di laminazione? Oppure dovremo coprire la spesa di 200 mila euro che la Regione Veneto ha detto che non mette più? In alternativa, vedremo che tipo di interventi sarà opportuno mettere in essere nella nostra rete scolante. Per il momento, la teniamo accantonata. Quella cifra ha nome e cognome, si chiama Comune di Rubano, sono poco più di 100 mila euro perché erano 120, ma abbiamo pagato lo studio per l’invaso di laminazione. Quindi non sono persi, sono lì e attendiamo adesso di capire quali saranno le urgenze più immediate da affrontare sempre sul fronte della sicurezza idraulica.

CONSIGLIERE PEDRON – FORZA RUBANO Prendiamo atto dell’impegno nella risposta e della meticolosità nell’elencare tutti gli interventi, mi ritengo soddisfatto della risposta.

Sostituzione componente della Commissione di coordinamento per le scuole dell’infanzia paritarie a seguito di dimissioni del Consigliere comunale di minoranza.

PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI A seguito delle dimissioni del consigliere Movimento cinque stelle Maria Eleonora Fabi, è necessario sostituire il componente della Commissione di coordinamento per le scuole dell’infanzia paritarie. Di questa Commissione fanno parte un componente della maggioranza che è il consigliere Giannacchi, un componente della minoranza e i quattro rappresentanti delle scuole dell’infanzia paritarie del nostro territorio. La votazione sarà eseguita in forma palese. Come anticipato in sede dell’ultima conferenza dei capigruppo, chiedo che un Consigliere della

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CONSIGLIERA GOTTARDO – RUBANO AL CENTRO Per chi non era presente alla conferenza dei capigruppo, avevo fatto una valutazione con i capigruppo dell’opposizione e, in segno di continuità rispetto al precedente incarico della consigliera Maria Eleonora Fabi, abbiamo ritenuto di confermare la rappresentanza del Consigliere del Movimento cinque stelle per il prossimo anno, tenuto conto che la rappresentanza è in scadenza l’anno prossimo. Poi, all’interno dell’opposizione e delle forze che la rappresentano, l’anno prossimo valuteremo eventualmente se riconfermare o eventualmente valutare una turnazione. Quindi per la votazione, la nostra proposta è quella della consigliera Meneghini Federica.

PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI Ci sono altri interventi della minoranza? Quindi considero la proposta della consigliera Federica Meneghini, pertanto metto in votazione la proposta n. 35. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Unanimità. Votiamo anche per l’immediata eseguibilità. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Unanimità.

Approvazione nuovo regolamento disciplinante gli obblighi di pubblicazione di documentazione concernente i titolari di incarichi politici, di amministrazione, di direzione, di governo, di incarichi dirigenziali ed i soggetti svolgenti funzioni dirigenziali.

PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI L’argomento è stato trattato in I Commissione mercoledì 13; si tratta di un adeguamento normativo a seguito dell’entrata in vigore del nuovo decreto legislativo n. 97 del 25 maggio 2016. Il nuovo regolamento va a sostituire quello precedente che era stato approvato il 24 settembre 2013. Sostanzialmente, per gli amministratori politici non cambia nulla: vengono aggiunti nel nostro Comune all’obbligo le figure del Segretario comunale e dei cinque capiarea. Oltre il regolamento, esiste anche una modulistica che dovrà essere compilata delle persone coinvolte dalla normativa vigente, che verrà approvata dalla Giunta comunale per una questione di praticità ed efficienza. Faccio presente che in occasione della I Commissione è stata evidenziata dal consigliere Boldrini una precisazione che abbiamo convenuto di aggiungere, in quanto non cambiava la sostanza ma precisava l’articolo: se andiamo all’articolo 4 del regolamento, alla terza riga dove c’è «situazione patrimoniale di cui al comma 1», andiamo ad aggiungere «di cui all’articolo 2 comma 1». Apro la discussione.

Discussione generale

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CONSIGLIERA GOTTARDO – RUBANO AL CENTRO Io vorrei approfittare stasera della presenza del dottor Savastano e della sua competenza giuridica, perché nulla quaestio rispetto all’integrazione normativa che fa ampliare la trasparenza rispetto ai redditi e alla situazione patrimoniale non solo per quanto riguarda gli incaricati di una funzione pubblica, quindi i rappresentanti politici eletti negli organismi elettivi, ma anche a dirigenti responsabili di posizione organizzativa e quant’altro: chiedo un chiarimento rispetto alla competenza della Giunta sull’approvazione della modulistica. Premesso che la modulistica non l’ho vista e ho letto velocemente la proposta di regolamento, posto che si tratta comunque di un adeguamento meramente tecnico alla normativa vigente, però mi è parso strano che – come ha ribadito il Presidente del Consiglio stasera – per una mera questione di praticità ed efficienza, i modelli da sottoscrivere, da compilare da parte dei dirigenti o delle attuali posizioni organizzative, così come i modelli che i Consiglieri comunali sono tenuti a compilare e poi vengono pubblicati sul sito del Comune di Rubano, dove vedete tutte le situazioni patrimoniali di Consiglieri, Assessori, Sindaco e quant’altro; mi sono posta il problema perché questa modulistica debba passare attraverso l’approvazione dell’organo Giunta. Dico questo, perché se modelli sono, almeno dalle mie parti i modelli vengono redatti dai funzionari preposti, vengono visionati dai loro dirigenti e poi vengono approvati e posti in uso, non c’è un passaggio tecnico – che tra l’altro non riesco a comprendere, ma sicuramente mi verrà spiegato – da parte dell’organo politico quale è l’organo esecutivo della Giunta. Chiedo scusa fin da ora per questa richiesta di precisazione, ma vorrei anche rendermi convinta del fatto che effettivamente ci sia la necessità da parte della Giunta di approvare dei modelli che, una volta predisposti dagli uffici competenti, devono essere soltanto portati in attuazione e quindi compilati dai diversi interessati e poi pubblicati.

PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI Una piccola precisazione, che il materiale è stato trasmesso in realtà, lei ne è in possesso dal 30 giugno, quindi da quando è stata convocata la Commissione. Ha detto che non ha visto i moduli.

(Intervento fuori microfono)

Se lo precisava meglio, forse anche per il pubblico era più chiaro. La seconda cosa, che sono stati comunque trattati in I Commissione. Adesso do la parola al dottor Savastano per un chiarimento.

VICE SEGRETARIO GENERALE Per quanto riguarda la competenza del Consiglio comunale ad approvare i regolamenti, nel ringraziare la consigliera Gottardo per l’intervento e la richiesta di precisazione, è l’opportunità per ricordare come la competenza sia assolutamente di questo Consiglio comunale. Poi, utilizzando un parallelismo con l’attività di delega che viene spesso esercitata dal Parlamento, che è equiparabile, paragonabile al Consiglio comunale come organo di indirizzo e di controllo rispetto all’attività esercitata dal Governo e quindi, parallelismo per parallelismo, dalla Giunta comunale, molto spesso il Parlamento delega il Governo ad emanare atti di propria competenza. Nel caso specifico, la proposta sottoposta a questo Consiglio comunale è stata quella di delegare la Giunta all’approvazione dei regolamenti. Il Presidente nell’illustrare la proposta a tutti i Consiglieri, precisava che questa scelta era ispirata ad un criterio di praticità, che risiede nel fatto che logicamente per modificare eventualmente, in senso ovviamente conforme al dettato regolamentare approvando da questo Consiglio, la modulistica può essere più agevolmente modificata dalla Giunta piuttosto che tramite una nuova convocazione del Consiglio comunale,

Pagina 17 di 29 Comune di Rubano Atti consiliari Consiglio comunale del 19 luglio 2016 che è sicuramente più impegnativa e gravosa nel rispetto dei principi di buona amministrazione, di efficacia, di efficienza e di economicità soprattutto dell’azione amministrativa. Detto questo, spero di soddisfare la richiesta del Consigliere, ricordando come per quanto riguarda la competenza della Giunta, essa dal decreto legislativo n. 267/2000 viene definita in maniera residuale e non analitica rispetto alle competenze, invece, estremamente dettagliate dal Testo unico degli enti locali per quanto riguarda il Consiglio comunale. Ovviamente, nel caso specifico la competenza della Giunta trova la propria forza proprio nell’atto di delega che questo illustre Consiglio le riserva.

PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI C’è qualche altro intervento?

CONSIGLIERA GOTTARDO – RUBANO AL CENTRO Una breve replica. Non mi trova d’accordo sull’interpretazione che è stata data, proprio perché trattandosi di modulistica e quindi di atti propriamente amministrativi di contenuto non politico, ritengo che gli uffici, in questo caso con la supervisione del Segretario generale, debbano essere gli uffici competenti ad approvarli e non la Giunta. Di questo mi sento confortata dalle esperienze che sono attuate in altri Comuni.

PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI Se non ci sono altri interventi, metto in votazione la proposta n. 37. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Unanimità.

Convenzione per la gestione associata del progetto ministeriale Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati).

PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI L’argomento è stato trattato in III Commissione consiliare martedì 5 luglio. Do la parola al Sindaco per l’illustrazione.

SINDACO – DONI SABRINA Grazie Presidente. Come ha detto il Presidente, Sprar è un acronimo che sta per «Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati», il 30 maggio scorso, con decreto ministeriale è stata approvata la graduatoria di questi progetti Sprar ammessi al finanziamento per il 2016 e il 2017 e in questa graduatoria il progetto a cui abbiamo partecipato noi, è stato approvato e finanziato al ventiduesimo posto della graduatoria su 174 progetti classificati e 219 progetti valutati. Faccio un po’ di riassunto su come siamo arrivati a questa scelta e come a grandi linee si concretizza il progetto Sprar. Si tratta di un progetto istituito dal Ministero dell’interno, che prevede la concessione di contributi per l’accoglienza di migranti a cui è già stato riconosciuto lo status di rifugiato, è quella che viene comunemente definita “accoglienza di secondo livello”, una seconda accoglienza differenziandola dalla prima accoglienza che riguarda invece le persone che arrivano sul territorio italiano e che devono intraprendere il colloquio con l’agenzia territoriale, che dichiarerà se sono destinatari di asilo politico o altre forme di protezione internazionale, ma che quindi sono fuori dal cosiddetto “sistema Sprar”. Rubano ha partecipato a questo bando ministeriale insieme ai Comuni di che fa da capofila al progetto, il Comune di Ponte San Nicolò e il Comune di , per un totale di cinquanta posti

Pagina 18 di 29 Comune di Rubano Atti consiliari Consiglio comunale del 19 luglio 2016 per rifugiati distribuiti: sedici posti a Rubano, quattordici a Bagnoli, dieci a Piove di Sacco e dieci a Ponte San Nicolò. Come avrete probabilmente avuto modo di leggere dalla stampa, il Comune di Bagnoli, per tutta una serie di vicissitudini che non sto qua a ricordare, ha ritirato la propria candidatura, la propria disponibilità e abbiamo provveduto, per i motivi che sappiamo: Bagnoli ha una presenza di richiedenti asilo di prima accoglienza dire importante, è un eufemismo, quindi ha ritirato la propria disponibilità, quindi restava il Comune di Piove di Sacco come capofila, il Comune di Rubano e il Comune di Ponte San Nicolò. Nel frattempo, a seguito di colloqui e di relazioni tessute nel tempo, si è aggiunto al nostro Sprar il Comune di Dolo, il quale è subentrato al Comune di Bagnoli per lo stesso numero di richiedenti asilo. Quindi quattordici costi vanno al Comune di Dolo. Nulla cambia in termini di rapporti con il Ministero, perché il Ministero ha accettato la comunicazione di sostituzione del Comune di Bagnoli con il Comune di Dolo, ma senza nulla toccare rispetto alla progettualità con la quale si è ottenuto il finanziamento. Il Ministero aveva emesso il bando Sprar a fine 2015; il Comune capofila ha indetto un bando per la selezione di un soggetto gestore, ha partecipato una Ati, ha vinto una Ati (Associazione temporanea di imprese) composta da quattro soggetti: la cooperativa «Città solare» che già opera a Rubano nell’attività di prima accoglienza di via Guizze, la cooperativa sociale «Nuovo villaggio»; la cooperativa sociale «Porto Alegre» onlus e l’associazione «Migranti» onlus. Questa Ati è stata individuata con bando pubblico e ha partecipato con i quattro Comuni al bando ministeriale. Questo bando prevede il finanziamento di due annualità di progettazione (2016, 2017) per un importo complessivo di 1.445.400 euro, una spesa media pro capite per i cinquanta posti di 39,60 euro. Ovviamente queste sono cifre che verranno modulate in base al numero effettivo delle presenze e la durata della presenza, perché il progetto è attivato dal 15 luglio ufficialmente, però un solo nome adesso è stato proposto dal Ministero in arrivo nel nostro bacino di migranti. È bene precisare che i sedici posti che sono disponibili a Rubano, sono alternativi agli attuali posti di prima accoglienza: la struttura che il Comune di Rubano, attraverso il soggetto gestore, ha messo a disposizione dello Sprar, è la «Casa di Abramo» di via Guizze che già adesso ospita migranti in prima accoglienza, quindi non si tratta di posti aggiuntivi rispetto all’attuale presenza, ma di posti alternativi. La volontà politica che sottende a questa scelta, è quella di cercare di governare e gestire un fenomeno (immigrazione), che attualmente, parlando di prima accoglienza, non vede coinvolti in prima linea gli enti locali. Come sapete – l’abbiamo detto più volte anche in questa sede – i Comuni si trovano a “subire” degli accordi che la Prefettura intraprende con il mondo delle cooperative, delle associazioni che gestiscono i migranti e quindi non ha nessuna voce in capitolo e allora come Amministrazione – questo è il ragionamento che hanno fatto ovviamente anche i tre Comuni partner di Rubano in questa progettualità – il tentativo che si vuole portare avanti, è quello invece di poter avere un minimo di attività di controllo e di supervisione di quello che viene fatto e, cosa non da poco, anche un poter mettere l’occhio rispetto all’utilizzo delle risorse, perché la trasparenza di come verranno impiegate le risorse dell’Unione europea piuttosto che trasmesseci dallo Stato italiano, saranno evidenziate da una rendicontazione dettagliata di tutte le spese che verranno sostenute per far fronte a questo progetto che prevede – cerco un attimo di dirvelo anche in modo molto sintetico – almeno otto servizi fondamentali che devono essere garantiti sempre, ai quali vanno poi collegati altri servizi senza limiti. Il bando prevede otto servizi minimi da garantire: servizio di accoglienza materiale; servizio di mediazione linguistica, culturale; servizio di orientamento e accesso ai servizi del territorio; servizio di formazione e qualificazione professionale; orientamento e accompagnamento all’inserimento lavorativo; accompagnamento all’inserimento abitativo e accompagnamento all’inserimento sociale e legale; il servizio di tutela psico-sociosanitaria.

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L’obiettivo è quello di avere un po’ di polso sulla gestione del fenomeno. Abbiamo anche delle tutele, che ci vengono fornite dal Ministero, circa l’impegno che i Comuni che aderiscono allo Sprar si prendono. Già nel febbraio scorso il prefetto Morcone, che a livello ministeriale gestisce il fenomeno, Ministero dell’interno, aveva emanato una nota con la quale rassicurava i Sindaci che avrebbero partecipato, o che avevano intenzione di partecipare al bando Sprar, rispetto ad una volontà da parte del Ministero di impartire – vi leggo proprio il testo della nota – «ai tavoli regionali specifiche istruzioni, perché si eviti di prevedere l’accoglienza nei territori in cui siano già presenti i centri Sprar». Come dire, il Comune che si impegna in questo progetto, viene “esentato” dalle presenze temporanee di prima accoglienza. Questa era una nota di febbraio. Nella Conferenza Stato-città del 13 luglio scorso, a cui è seguito un comunicato stampa, sempre il prefetto Morcone ha ribadito questo concetto che vi leggo, perché è anche una garanzia rispetto alle scelte che l’Amministrazione fa per il territorio: «Il piano di riparto sugli ottomila Comuni elaborato insieme ad Anci, svolgerà in questo senso una funzione immediata di parametratura, per cui i Comuni che accolgono nell’ambito di un progetto Sprar il numero di persone previsto dal piano, saranno tenuti esenti da altre forme di accoglienza». Voi capite che l’interrogativo che noi ci siamo posti, è che tipo di lavoro può fare Rubano per poter fare la propria parte nella gestione di questa emergenza, cercando di avere un occhio ovviamente di tutela umanitaria per le persone che arrivano, ma anche di rispetto per i nostri cittadini. Quindi io in primis ero abbastanza stanca di ricevere la telefonata del Prefetto, piuttosto che della cooperativa: Sindaco, domani ne arrivano tre, cinque, dieci; ci siamo interrogati su come poter attivamente partecipare, anche in modo concreto e responsabile, a questo momento storico che stiamo vivendo come nazione e abbiamo ritenuto che il progetto Sprar sia un progetto serio, che ci consenta di monitorare il fenomeno nel modo più adeguato, anche a tutela dei cittadini di Rubano.

Discussione generale

PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI Apro la discussione. Se ci sono interventi, prego.

CONSIGLIERE PEDRON – FORZA RUBANO Diciamo che come lo ha espresso lei, Sindaco, sembra una aspettativa propositiva e volta ad evitare l’invio di soggetti di prima accoglienza imposti, come lei ha elencato, senza saperne né il momento, né l’arrivo. Io avrei alcune domande: quanti soggetti abbiamo oggi di prima accoglienza e se l’alternativa dei sedici mi può fare già desumere che oggi abbiamo sedici persone di prima accoglienza, quindi se sedici sono alternativi, in teoria mi fa pensare che ne abbiamo sedici di prima accoglienza già arrivati, però non conosco quante sono le persone che abbiamo oggi di prima accoglienza. Volevo capire, è vero che chi aderisce allo Sprar, non viene incluso per la prima accoglienza, però forse è anche vero che se non ci sono strutture, perché Bagnoli, piuttosto che altri Comuni dove ci sono delle caserme, hanno degli spazi che possono effettivamente accogliere, non so effettivamente su Rubano, forse alla «Casa del fascio» ne possono mandare una ventina. Poi volevo avere un’informazione in merito agli articoli sui giornali che sono usciti nelle settimane scorse, in quanto l’adesione al bando, con capofila Piove di Sacco, c’è un esposto all’autorità fatto dai Consiglieri di minoranza, nel quale sembra che non ci siano state – leggo le testuali parole – «trattandosi di una cifra esosa (1,4 milioni), l’Amministrazione avrebbe dovuto dare maggiore evidenza della procedura sia in ambito nazionale che sovranazionale, mentre invece si è limitata ad effettuare la pubblicazione sul proprio profilo». Volevo avere informazioni in merito a questo esposto.

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Poi, leggendo il bando, la cifra parla di 1,444 milioni, ma facendo la somma di tutti i parametri che riportano i valori pagina per pagina, la somma verrebbe di 1,502 milioni: volevo capire se era un mio errore o se era un errore dettato da importi non corretti per ogni pagina. Ad analisi di anagrafica progetto: contributo ente locale 32.624, sommando il costo annuale di 272.645, pensavo di ottenere la somma di 1,444 milioni che è il costo dei due anni. È corretto o ho sbagliato io la somma?

SINDACO – DONI SABRINA Intanto rispondo rispetto ai migranti di prima accoglienza presenti sul territorio di Rubano. Come correttamente ha intuito, consigliere Pedron, attualmente la «Casa di Abramo» abbiamo avuto presenze variate nel tempo, dal 2014 in qua sono proprio cambiate le persone che sono alloggiate all’interno, abbiamo avuto dei picchi di ventuno o ventidue, adesso mi dicevano oggi pomeriggio siamo a diciassette, quindi i sedici che saranno all’interno del progetto Sprar, a parte che non arriveranno tutti insieme, non dobbiamo immaginarci l’arrivo di sedici: adesso ci hanno dato un nome su cinquanta, perché sono persone che hanno già ottenuto lo status. Poi, abbiamo dieci persone in via Borromeo gestiti da un’altra cooperativa; ci sono delle presenze in piazza Aldo Moro (sette). Qui ho delle perplessità sui numeri, almeno cinque sui palazzoni in via Brescia o via Kennedy, non ricordo mai se è da una parte o dall’altra. Questo è quanto a me noto, di cui sono stata informata. Però in tutta onestà io non escludo che in qualche casa privata gestita da una cooperativa ci possano essere delle persone, con un accordo trasparente con la Prefettura, ma siccome ai Sindaci non è dato sapere esattamente tutto, quindi anche per questo motivo abbiamo intrapreso questa strada, perché è spiacevole non sapere le cose che avvengono sul territorio. Prima mi sono però dimenticata di dire una cosa importante: l’oggetto della delibera di questa sera non è l’approvazione del progetto, perché il progetto è già stato approvato dal Ministero e finanziato; l’oggetto della delibera di stasera è l’approvazione di una convenzione per la gestione dei rapporti tra i quattro Comuni che fanno parte di questo progetto (Piove, Dolo, Ponte San Nicolò e Rubano). Per quanto riguarda l’esposto che il Comune di Piove di Sacco ha avuto da parte di un Consigliere della minoranza, io non entro nel merito della procedura che il Comune di Piove di Sacco ha ritenuto opportuno mettere in atto rispetto alla pubblicazione: noi abbiamo fatto quello che ci è stato detto, è stata pubblicata nel nostro albo pretorio, è il Comune capofila che ha indicato le procedure. A noi risulta, almeno io ho fatto anche un passaggio con i miei, è giusto fare così com’è stato fatto, però adesso si esprimerà la Procura, ci dirà eventualmente cosa è stato sbagliato, anche il Segretario di Piove di Sacco ha rassicurato l’Amministrazione. Ripeto, queste sono procedure che sono i tecnici che ci dicono come vanno fatte, non è una scelta politica. È vero, questo ce lo dobbiamo dire, che i tempi erano molto stretti, perché il Ministero ha comunque allungato di un mese la scadenza iniziale, se non ricordo male, era il 7 o il 14 gennaio, è stata prorogata al mese successivo. Non so, Stefania, se tu ricordi la scadenza. Comunque, i tempi erano veramente stretti. Però nell’ambito delle procedure, il politico non mette bocca, sono i tecnici che fanno. Adesso vedremo cosa ne verrà fuori. Francamente io sentito anche tranquillità da parte dei colleghi di Piove di Sacco.

ASSESSORE DONEGÀ Rispetto alla questione delle cifre che non tornano tra l’importo segnato dal Ministero e la sommatoria che hai fatto, suppongo – non mi sono presa la briga di fare la somma dei singoli paragrafi – che derivi la differenza dalla sommatoria delle risorse messe a disposizione dagli enti locali, che contribuiscono in maniera attiva a questo progetto, mettendo a disposizione e locali e risorse umane. In effetti, nelle pagine verso la fine sono evidenziati i costi annuali degli operatori sociali, giusto per fare un esempio: dai 4.326, 1.896 e così via, più eventuali strutture che

Pagina 21 di 29 Comune di Rubano Atti consiliari Consiglio comunale del 19 luglio 2016 dovessero essere prese in affitto, date in gestione che comunque vengono quantificate al fine di valutare l’importo totale del progetto. Suppongo sia questo, ma io la somma specifica di ogni singola voce non l’ho fatta.

SINDACO – DONI SABRINA Proprio un ultimissimo intervento. Ripeto, non fermiamoci all’euro, ha ragione Consigliere, ma era giusto per spiegare che anche quando io ho citato 1,445 milioni, questo è quello che è scritto nel progetto che abbiamo presentato al Ministero, però le cifre verranno modulate poi anche proprio sui numeri effettivi.

CONSIGLIERE MENEGHINI – MOVIMENTO CINQUE STELLE Premesso che ci è piaciuto l’impianto del progetto, è molto vicino alla nostra sensibilità, avevamo solo alcune domande più che altro sullo svolgimento del progetto o comunque sul suo sviluppo: se sono previste nel corso di questi due anni delle azioni di monitoraggio rispetto al conseguimento degli obiettivi che si sono proposti durante tutta la durata del progetto, quindi durante i due anni, per vedere se effettivamente queste persone riescono ad inserirsi nel tessuto sociale. Poi, in caso fosse possibile, ci piacerebbe sapere se è data la possibilità alla minoranza di partecipare, magari come osservatori, ad alcune delle attività previste nel progetto, considerando che ci sembra di aver capito che è la prima volta che viene fatto a Rubano.

SINDACO – DONI SABRINA Effettivamente anche nel testo della convenzione si evince, Consigliera, che ci sarà sia un comitato dei Sindaci che un comitato dei tecnici, proprio per garantire il monitoraggio del progetto. Soprattutto il comitato dei tecnici con la presenza di un assistente sociale – da noi parteciperà la dottoressa Moratti – ha come obiettivo quello proprio di trovarsi periodicamente con una frequenza importante a valutare come sta procedendo il progetto. Nulla vieta che anche per l’Amministrazione, e intendo Amministrazione anche allargata, si possano fare periodicamente, adesso senza andare ad appesantire il lavoro ovviamente dell’Ati che gestisce la progettualità, ma fare un incontro annuale di verifica di come sta andando il progetto. Qui siamo di fronte ad una sfida nuova che stiamo affrontando e vorremmo affrontare nel migliore dei modi; ben venga se c’è anche un interessamento da parte della minoranza, perché i sopralluoghi, le verifiche devono avere più un taglio, almeno da parte nostra, non quello inquisitorio: andiamo a vedere se fanno tutto quello che ci hanno detto, ma deve esserci un rapporto, come c’è già adesso con la cooperativa che sta gestendo i soggetti di prima accoglienza alla «Casa di Abramo», un atteggiamento di collaborazione di poter mettere in atto tutte le forze da parte dell’ente pubblico, dei singoli cittadini, delle associazioni, del mondo del volontariato. Quindi ben venga se c’è un atteggiamento di collaborazione, mi dispiacerebbe che invece prendesse un taglio inquisitorio, perché non è questo l’obiettivo. L’obiettivo è proprio che queste persone un po’ alla volta riescano ad intraprendere una vita autonoma, sia dal punto di vista abitativo che lavorativo. Quindi accolgo volentieri la richiesta.

CONSIGLIERA GOTTARDO – RUBANO AL CENTRO Sabato 16 luglio 2016, ore 8:15/8:30, bretella che unisce via della Provvidenza con i palazzoni di via Ticino, vi è la presenza di numero quattro soggetti, naturalmente di nazionalità non italiana, verosimilmente extracomunitari, che sono con un atteggiamento molto sospetto – di questi tempi anche questo può in qualche modo creare qualche disagio – e in qualche modo si nascondono dietro tutte le fronde degli alberi. In quel momento, alla presenza dell’agente di polizia locale chiedo di verificare la loro identità. Ero presente. I quattro soggetti, come viene riportato nel verbale della III Commissione: sani, di robusta costituzione, giovani, aitanti, non hanno

Pagina 22 di 29 Comune di Rubano Atti consiliari Consiglio comunale del 19 luglio 2016 documenti, quindi l’agente si limita ad annotare nel bloc-notes le generalità che vengono fornite. Mi rappresenta questa situazione, ma mi rappresenta anche il fatto che questi quattro soggetti giovani sono lì presenti in attesa che arrivi un mezzo di trasporto di una cooperativa: la domanda sorgeva spontanea, siamo già in presenza di richiedenti asilo piuttosto che di rifugiati? La domanda è rimasta con il punto interrogativo. Dico questo, perché la questione non è così come ce la vuole edulcorare stasera il Sindaco, che ha fatto anche dei passaggi, è una situazione complessa, epocale e quant’altro; le nostre vite passeranno e la situazione molto probabilmente avrà degli sviluppi che neanche riusciamo di immaginare: molto probabilmente noi andremo in Africa e gli africani verranno in Europa e ci colonizzeranno. Io faccio parte dei rappresentanti della minoranza che la sera che era stata convocata la Commissione, non ha potuto partecipare, preavvisando in un primo momento il Presidente del fatto che forse sarei arrivata, ma esigenze di lavoro improcrastinabili non l’hanno permesso, e di questo il Sindaco si rammarica per l’assenza dei due commissari della minoranza o dell’opposizione; visto il fatto che la sottoscritta ha sempre partecipato alla III Commissione e talvolta si trova ad essere anche l’unica della minoranza, magari in un’altra occasione si potrebbe anche concordare un orario che dia la possibilità sia di svolgere la propria attività lavorativa, compatibilmente poi con l’impegno politico. Questo per dire che io sono molto perplessa sul fatto che, come dice il Sindaco, l’ente locale, i Comuni, abbiano gli strumenti, le risorse umane finanziare che consentano loro di gestire e di governare il fenomeno. Ormai lo Stato in primis, ma anche l’Unione europea, hanno manifestato falle da tutte le parti rispetto alla governance di questo fenomeno. Quindi mi chiedo se lo Stato, se gli enti sovranazionali non riescono a gestire il fenomeno immigrazione, e in particolare poi un aspetto particolare quello dei richiedenti asilo e rifugiati politici, mi chiedo come in due anni con un bel finanziamento, ma anche con una quota parte di questo finanziamento anche da parte del Comune, riusciremo non dico a dare autonomia e autosufficienza a queste persone, perché queste persone sono qui soltanto per emanciparsi rispetto a situazioni di guerra laddove non siano situazioni di povertà economica. Anche qui apro una parentesi: il Sindaco omette di dire, non lo dice perché è risaputo, che rispetto ai dinieghi delle domande di concessione dello status, poi ci sono i ricorsi, ricorsi e controricorsi, quindi la situazione non si chiude nell’ambito di uno o due anni. Quindi io sono molto perplessa sicuramente rispetto alla bontà di questo progetto, che è un progetto che nasce dal Ministero dell’interno con un impegno, tra l’altro chiedo al Sindaco se questo impegno era stato formalizzato e con quali modalità, perché qui si tratta, a mio avviso, di finanziare ancora una volta quelle cooperative che tanto spesso abbiamo trovato sui giornali e che sono fonte di arricchimenti indebiti, al di là di cercare di risolvere il fenomeno dell’immigrazione. Nella relazione sempre della Commissione, che poi per la prima volta trovo un verbale di Commissione di dieci pagine, perché giustamente è stato dato anche ampio spazio alla relazione di un responsabile di una delle quattro cooperative, si dà per assodato che il sistema di accoglienza rappresentato dallo Sprar, è considerato un modello di eccellenza ed è studiato in altri Paesi europei. Chiedo al Sindaco, all’Amministrazione su quali criteri di valutazione, su quali eventuali confronti con altri programmi siamo già in grado di dire che questo progetto è il migliore in assoluto, un modello di eccellenza. Quindi al di là di quello che è il progetto e delle modalità e di tutte le buone intenzioni, io mi chiedo se tanta attenzione viene per esempio rivolta ai nostri cittadini che si trovano in situazioni di disagio economico, e quindi se ci sono sempre due pesi e due misure. Queste riflessioni nascono anche dal fatto che mentre l’Amministrazione, come non potrebbe essere diversamente, visto che i quattro Comuni che aderiscono al progetto, sono Comuni che hanno una maggioranza politica ben precisa, e che è una maggioranza di centrosinistra – inutile negarlo – se magari sono sconfessata, magari posso anche prendere atto, ma mi sembra che Rubano sia un’Amministrazione di centrosinistra, Dolo non può che essere di centrosinistra,

Pagina 23 di 29 Comune di Rubano Atti consiliari Consiglio comunale del 19 luglio 2016 perché storicamente lo è, Ponte San Nicolò viene riconfermata un’Amministrazione di centrosinistra, mi manca il quarto che è Piove di Sacco che mi sembra essere…

(Intervento fuori microfono)

Quindi è un dato di fatto. Chi ha detto il contrario, assessore Gatto? Quindi quelle che dovevano essere delle evidenziazioni fatte eventualmente dagli assenti, e qui mi sento responsabile perché ero assente, dei politici assenti nella Commissione, sono tuttavia stati rilevati dai funzionari presenti, e sono dei rilievi che io condivido pienamente. Il primo rilievo è stato fatto in questi termini, ed è giusto darne atto, perché non tutto è oro quel che luccica: il rilievo che mi ha colpito, è sul fatto che il rifugiato o richiedente asilo possa trovare occupazione di breve durata, si parla di un anno di tempo. Ci sono i nostri disoccupati che sono ormai cronici da più di qualche anno. Si esprime perplessità sulla possibilità che il rifugiato che trova un’occupazione di breve durata, tale da rendersi veramente autonoma e chiede se sono previste, una volta conclusa la permanenza nello Sprar, altre forme di sostegno al suo inserimento. L’Amministrazione comunale stasera non ci dice cosa succede allo scadere dei primi dodici mesi o dei ventiquattro mesi. C’è un’altra considerazione, secondo me, che vale la pena di riprendere, che è difficile pensare di far maturare in questi soggetti, che di per sé non conoscono la nostra cultura, che anziché integrarsi, si nascondono; effettivamente creare una loro capacità di autonomia e di indipendenza. Cosa ci troveremo fra ventiquattro mesi? Ulteriori soggetti a carico dei servizi sociali.

PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI Ricordo che l’oggetto della delibera di oggi, è l’approvazione o meno della convenzione. Adesso ci sta di parlare del progetto, perché fa parte dell’insieme, però in Commissione è stata trattata, è stato spiegato, fortunatamente lei ha letto anche il verbale di dieci pagine che abbiamo chiesto espressamente al presidente di farlo più completo possibile, vista l’assenza di tutti i Consiglieri della minoranza. Se ci sono altri interventi.

SINDACO – DONI SABRINA È vero che ho detto che non avrei parlato più, ma siccome lei dice che il Sindaco omette di dire, non ci dice questa sera e bla-bla, bla-bla, quando c’era una III Commissione, e avevamo anche invitato una persona da fuori, perché venisse a spiegare nel dettaglio il progetto e si è fermato fino alle nove di sera quasi a rispondere alle nostre domande. L’orario della Commissione. Le Commissioni consiliari – per il pubblico lo dico – non vengono convocate alle due del pomeriggio o alle dieci di mattina o a mezzogiorno, vengono convocate alla sera, alle 18:00, 18:30, 19:00: se questo non è un orario che può incontrare le esigenze lavorative dei Consiglieri, trovo francamente sia una falsità. Tra l’altro, la Commissione era convocata per le 18:00, abbiamo atteso fino alle 18:30 ed è partita alle 18:30. Uno può arrivare anche in ritardo, non è che timbriamo il cartellino e poi le porte sono blindate: chi è dentro, è dentro e non entra più nessuno. Quindi questo discorso dell’orario, sinceramente non lo accetto. Le insinuazioni rispetto alla serietà delle cooperative, anche queste sono cose gravi che, dette da un Consigliere comunale, faccio fatica francamente ad accettare. Se lei, Consigliera, ha delle informazioni che noi non conosciamo, le denunci, le palesi, le dica, vada dai carabinieri e faccia le sue considerazioni, ma si prenda la responsabilità. Io le posso dire che oggi le cooperative che stanno gestendo a Rubano la prima emergenza, nello specifico le cooperative con cui stiamo partendo con il progetto Sprar, sono gestite da persone serie, e lo dico davanti a tutti. Me ne

Pagina 24 di 29 Comune di Rubano Atti consiliari Consiglio comunale del 19 luglio 2016 prendo la responsabilità. Se lei pensa invece che ci stiamo affidando ad una manica di manigoldi, di poco seri, lo dica, denunci, faccia. Lei è in grado di propormi un’alternativa allo Sprar? Questo è il progetto che il Ministero ci mette a disposizione già collaudato. Tenga presente che lo Sprar non nasce nel 2016, nasce anni prima: ci sono Regioni come l’Emilia-Romagna dove lo Sprar, ma vedo che la consigliera Meneghini fa sì con la testa, perché chi ha approfondito un minimo la materia lo sa, ci sono Comuni come Modena, Reggio Emilia che hanno delle esperienze di eccellenza di inserimento delle persone. È a questi modelli che guardiamo, ovviamente. Guardiamo a modelli positivi. Ma se lei ha un’alternativa da produrre, da presentare al Ministero, lo faccia. E se verrà accolta e se sarà un’alternativa valida, saremo anche pronti a sposarla. Attualmente l’unico progetto valido su cui ha senso investire delle risorse, è lo Sprar. Io mi fermo qua, ho già detto molto e adesso ho ribadito alcune cose che facevano parte dei sassolini da togliere dalle scarpe.

CONSIGLIERE PEDRON – FORZA RUBANO Un paio di chiarimenti. Volevo capire, visto che avete parlato di costi aggiuntivi: il progetto è interamente coperto dal finanziamento, se non è coperto, volevo capire quanto ci potrebbe costare sempre con la gradualità della presenza di queste persone. Poi, mi chiedevo se c’era un particolare vincolo al fatto di scegliere sempre soggetti maschili. Magari per aiutare, mischiando un po’ di sesso femminile nelle richieste. Ho visto che avete chiesto cinquanta soggetti maschili, era una curiosità, c’era qualche preclusione, perché per la parità di genere, vorrei magari capire qual era la motivazione.

ASSESSORE DONEGÀ Rispondo intanto relativamente alla questione del costo. Oltre a quello che è stato già finanziato dal Ministero con i fondi in buona parte dell’Unione europea, c’è l’aggiunta del 5 per cento che è quello legato a quello che ci mettono gli enti locali. Questo 5 per cento non è dato in termini economici, o non necessariamente, il Comune Rubano non lo fa in termini economici veri, lo fa in termini di risorse: quindi c’è il costo dell’assistente sociale e il costo eventualmente della struttura amministrativa che sostiene il progetto. La scelta del sesso maschile, per quanto riguarda Rubano, è legato necessariamente alla struttura, alle stanze per come sono fatte; la situazione sarebbe quantomeno promiscua e creerebbe forse qualche disagio in più rispetto a quello che in realtà si vorrebbe tentare di fare esattamente all’opposto. Volevo rispondere un attimo a una delle tante risposte, poi anch’io mi estraneo, perché in realtà la mia sensibilità mi farebbe forse dire delle cose, di cui poi mi pentirei, alla consigliera Gottardo. Quando prima parlava del fatto che all’interno del Comune di Rubano probabilmente non esistono le capacità all’interno e le risorse, proprio per questo, ci siamo affiancati e siamo sostenuti da cooperative che fanno questo lavoro da molto tempo, che – come ha già detto il Sindaco – sono delle cooperative affidabili che hanno alle spalle un percorso di un certo tipo valutato, quantificato e valutabile da chiunque, che hanno attività di questo genere già fatte e verificabili, quindi non sono le risorse interne del Comune di Rubano che invece potrebbero in qualche modo guadagnarci in termini di professionalità acquisita. Avere a che fare con i migranti che, come sappiamo, comunque sono in numero crescente ed è inutile che continuiamo a parlare di situazioni emergenziali, quando in realtà non è più un’emergenza, ma una questione a cui ci dobbiamo abituare, volenti o nolenti, potranno in qualche modo portarsi a casa qualche competenza in più da poter spendere sia con i migranti nuovi, che dovremo gestire nel prossimo futuro, sia con i nostri assistiti o i nostri cittadini.

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Ritornando ancora invece al discorso di quanto ci occupiamo dei nostri cittadini, i dati, come le ricordo, anche nell’ultimo Consiglio glieli ho elencati abbastanza abbondantemente. Se ha altri dati da chiedere, noi siamo a disposizione, non mi pare che nessuno sia stato tralasciato.

CONSIGLIERA GOTTARDO – RUBANO AL CENTRO Una breve replica per dire che effettivamente le impostazioni tra maggioranza e alcuni rappresentanti dell’opposizione sono diametralmente opposte rispetto alla risoluzione del problema. Anch’io evidenzio e stigmatizzo i toni di risposta del Sindaco e dell’Assessore, perché qui siamo in un Consiglio comunale, ci si parla, ci si confronta e poi, nel rispetto delle singole e delle rispettive posizioni, ognuno va avanti per la propria strada. Quindi io non ho mancato di rispetto all’Amministrazione, ho solo ribadito alcune posizioni. Rimango della mia convinzione che questi non sono progetti che possono in qualche modo né frenare o in qualche modo limitare quelle che sono ondate migratorie, che devono essere risolte con altri strumenti e il dibattito politico italiano le hanno evidenziate, non è qui che si risolve il problema dell’immigrazione, ma l’immigrazione la dobbiamo risolvere nei Paesi d’origine e finché l’Unione europea e i Paesi della Nato non troveranno queste soluzioni, i problemi potranno solo aggravarsi con tutte le conseguenze anche su altri piani che stiamo vedendo. Io resto ferma sulla mia posizione, la motivazione della votazione non favorevole a questa proposta l’ho già spiegata. Rispetto le posizioni di questa Amministrazione, non mi aspettavo nulla di diverso, vedremo alla messa alla prova di questo progetto i risultati che darà e alle conseguenze nei prossimi anni, se effettivamente avrà avuto una efficacia piuttosto che una inefficacia.

CONSIGLIERE SACCO PANCHIA – VIVERE RUBANO Io credo che ci siano tre parole importanti che si devono tenere conto in questa situazione: la prima è lo status di rifugiato, che è uno status riconosciuto dalle convenzioni internazionali e si riferisce a persone che sono uscite dal loro territorio, perché non c’è il rispetto di quelle che sono le libertà che sono previste nel nostro territorio. Il secondo molto importante che io ritengo, è integrazione. Questa operazione va verso l’integrazione. Integrazione non significa accoglienza totale delle persone, nel senso che portano le loro idee e vanno al di sopra di quelle che sono le idee delle persone autoctone, ma è semplicemente un discorso di integrarsi che significa entrare nel tessuto sociale del Paese che li accoglie. La terza parola che ritengo fondamentale, è Amministrazione comunale: questa è forse l’ultima l’unica volta che le Amministrazioni comunali possono entrare a far parte di un discorso che, come qualcuno ha detto, è molto legato all’andamento nazionale e sovranazionale, che è quello legato al fenomeno dell’immigrazione, ma io distinguerei il fenomeno dell’immigrazione dal fenomeno dei rifugiati. Non possiamo noi a livello di Amministrazione comunale andare a stabilire quali sono le regole che stabiliscono le modalità di assegnazione dello stato di rifugiato o meno: questo non fa parte dei nostri compiti. Però nel momento nel quale noi possiamo intervenire per lavorare a favore dell’integrazione, credo che qualunque iniziativa che vada in questa direzione debba essere sostenuta, perché è attraverso l’integrazione di queste persone che si evitano i fenomeni che sono stati ricordati precedentemente. Un rifugiato, direi concittadino, almeno per il periodo che resta qui, ha regolari documenti e come tale può essere riconosciuto in qualunque momento, e le tante persone che sono nel nostro territorio che sono venute non magari come rifugiati politici, ma in quel caso veramente come immigrate a suo tempo e che si sono integrate, contribuiscono ad essere dei sani e validi cittadini per il nostro territorio. Tante volte si guarda al fenomeno dell’immigrazione da due punti di vista completamente diversi e opposti che probabilmente, per un puro gioco di convenienza politica, si parla o da un punto di vista di eccessivo buonismo o da un punto di vista opposto. Bisogna cominciare a guardare al

Pagina 26 di 29 Comune di Rubano Atti consiliari Consiglio comunale del 19 luglio 2016 fenomeno dell’immigrazione proprio con un punto di vista che non è né da una parte, né dall’altra, ma che valuta la l’importanza e la bontà e la necessità che in certi casi di avere delle persone che vengono dall’estero per sostenere determinate attività o determinate cose che magari nel nostro territorio i nostri cittadini non fanno più. Ma anche e soprattutto per avere e per valutare delle nuove considerazioni, dei nuovi modi di vedere le cose, che sicuramente anche persone che vengono da qualunque parte del mondo possono dare come contributo per la crescita di quella che è la nostra cultura e il nostro modo di vivere. Bisogna smetterla di guardare soltanto in maniera negativa questi fenomeni, dobbiamo cercare di lavorare quando è possibile, e in questo caso è veramente una cosa possibile per migliorare il nostro modo di vivere nel futuro. Il nostro modo di vivere il futuro è quello di trovare queste persone, soprattutto quelle che vengono con delle motivazioni – purtroppo dico io – proprio perché sarebbe meglio che non ci fossero, ma purtroppo valide, di veramente renderle integrate nel tessuto sociale del nostro territorio.

PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI Se non ci sono altri interventi, mettiamo in votazione la proposta n. 38. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Favorevoli Vivere Rubano, Rubano Futura e Movimento cinque stelle. Si astengono Pedron Nicola di Forza Rubano, Rubano al centro e il consigliere indipendente Boldrini Renato. Votiamo per l’immediata eseguibilità. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Favorevoli Vivere Rubano, Rubano Futura e Movimento cinque stelle. Si astengono Pedron Nicola di Forza Rubano, Rubano al centro e il consigliere indipendente Boldrini Renato. Grazie della presenza del pubblico, vi auguro una buona serata e una buona estate a tutti.

La seduta termina alle ore 22.25.

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Indice generale PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI 1 VICE SEGRETARIO GENERALE 1 PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI 1 PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI 1 CONSIGLIERE PEDRON – FORZA RUBANO 1

Lettura verbali seduta precedente del 27 giugno 2016 1 PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI 1 VICE SEGRETARIO GENERALE 2

Mozione presentata dal gruppo Forza Rubano relativa all’istituzione manifestazione «Nuova vita alle cose» 2 PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI 2 CONSIGLIERE PEDRON – FORZA RUBANO 2 PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI 3 ASSESSORE DALL’AGLIO 3 PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI 4 SINDACO – DONI SABRINA 4 PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI 4 CONSIGLIERE PEDRON – FORZA RUBANO 4 PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI 5 CONSIGLIERA GOTTARDO – RUBANO AL CENTRO 5 ASSESSORE DALL’AGLIO 5 PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI 6 VICE SEGRETARIO GENERALE 6 PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI 6

Interrogazione presentata dal gruppo Forza Rubano in merito al livello di sicurezza nel territorio comunale e sull’attività di contrasto ai furti in abitazione e presso le attività commerciali 6 PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI 6 CONSIGLIERE PEDRON – FORZA RUBANO 6 PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI 7 SINDACO – DONI SABRINA 7 CONSIGLIERE PEDRON – FORZA RUBANO 9 PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI 9

Interrogazione presentata dal consigliere indipendente Renato Boldrini circa lo stato di non illuminazione della laterale via Mazzini civici 151-169 9 PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI 9 CONSIGLIERE BOLDRINI 9 PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI 10 SINDACO – DONI SABRINA 10 CONSIGLIERE BOLDRINI 11

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Interrogazione presentata dal gruppo Forza Rubano sulla pericolosità idraulica e sul rischio alluvioni del territorio comunale di Rubano 11 PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI 11 CONSIGLIERE PEDRON – FORZA RUBANO 11 PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI 13 SINDACO – DONI SABRINA 13 CONSIGLIERE PEDRON – FORZA RUBANO 15

Sostituzione componente della Commissione di coordinamento per le scuole dell’infanzia paritarie a seguito di dimissioni del Consigliere comunale di minoranza 15 PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI 15 CONSIGLIERA GOTTARDO – RUBANO AL CENTRO 16 PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI 16

Approvazione nuovo regolamento disciplinante gli obblighi di pubblicazione di documentazione concernente i titolari di incarichi politici, di amministrazione, di direzione, di governo, di incarichi dirigenziali ed i soggetti svolgenti funzioni dirigenziali 16 PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI 16 CONSIGLIERA GOTTARDO – RUBANO AL CENTRO 17 PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI 17 VICE SEGRETARIO GENERALE 17 PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI 18 CONSIGLIERA GOTTARDO – RUBANO AL CENTRO 18 PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI 18

Convenzione per la gestione associata del progetto ministeriale Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) 18 PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI 18 SINDACO – DONI SABRINA 18 PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI 20 CONSIGLIERE PEDRON – FORZA RUBANO 20 SINDACO – DONI SABRINA 21 ASSESSORE DONEGÀ 21 SINDACO – DONI SABRINA 22 CONSIGLIERE MENEGHINI – MOVIMENTO CINQUE STELLE 22 SINDACO – DONI SABRINA 22 CONSIGLIERA GOTTARDO – RUBANO AL CENTRO 22 PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI 24 SINDACO – DONI SABRINA 24 CONSIGLIERE PEDRON – FORZA RUBANO 25 ASSESSORE DONEGÀ 25 CONSIGLIERA GOTTARDO – RUBANO AL CENTRO 26 CONSIGLIERE SACCO PANCHIA – VIVERE RUBANO 26 PRESIDENTE – VERGATI PIERLUIGI 27

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