Il M.Te Carpegna E Le Alte Valli Del Foglia E Del Conca

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Il M.Te Carpegna E Le Alte Valli Del Foglia E Del Conca Ambito A1 - Il M.te Carpegna e le Alte Valli del Foglia e del Conca COMPONENTI MORFOLOGICHE DELLA STRUTTURA PAESAGGISTICA A1 - 1 Ambito A1 - Il M.te Carpegna e le Alte Valli del Foglia e del Conca CARATTERIZZAZIONE DELL ’AMBITO PAESAGGISTICO Il Parco naturale Sasso-Simone Cagnacci e Pietro da Cortona, che interessa in parte i Comuni di dalla popolazione come rifugio denominato “La Madonna” ubicato e il suo contesto impreziosirono i “luoghi sacri” del Carpegna, Frontino, Montecopiolo, difensivo sia dalle scorrerie dei lungo la strada in uscita da Montefeltro. Piandimeleto e Pietrarubbia. briganti, che dalle piene del fiume. Mercatale verso Pesaro. Il parco naturale del Sasso Simone Al senese Francesco di Giorgio E’ un territorio che trova infatti un I castelli di altura medievali sono Quest’ultimo costituisce un esempio e Simoncello si inserisce nella più Martini si devono, invece, i notevoli proprio significato storico, culturale stati progressivamente abbandonati di villa padronale ove un tempo vasta regione storica del esempi di architettura militare. e territoriale, se messo in relazione a favore della costituzione di nuovi venivano ammassati ed Montefeltro, adagiata fra le colline In particolare vanno segnalate le con il più ampio territorio del borghi sorti lungo la vallata. amministrati i prodotti della che scendono dall’Appennino tracce più recenti del passaggio Montefeltro, e, verso il confine Di alcuni restano soltanto i ruderi in campagna circostante posta a centrale verso il Mare Adriatico, ai dell’uomo sulle suggestive cime del toscano, con il territorio compreso arenaria che sovrastano gli attuali mezzadria, ed attualmente. in stato confini fra Romagna e Toscana, Sasso Simone e del Sasso all’interno della Riserva Naturale del centri abitati, come il castello di di degrado. nella parte settentrionale della Simoncello ancora oggi visibili sulla Sasso di Simone, la quale, per Lupaiolo, di Lunano, di San Donato Ancor oggi se si percorre in senso provincia di Pesaro. più ampia piana del Simone, nella estensione, include il territorio di in Taviglione, di Campo, i cui ruderi trasversale la vallata si può Nei musei locali sono raccolte le croce, a memoria dell’insediamento Sestino e dell’alta valle del Fiume sono immersi in un paesaggio di osservare che il paesaggio è numerose testimonianze che religioso, nei ruderi dei muri e nella Foglia (Massa Trabaria). fitte macchie boschive. caratterizzato da accentuati rilievi segnano la presenza di insediamenti strada lastricata che conduce alla Quest’ultimo appartenne ai montani con fitte macchie boschive, umani dal Neolitico fino al periodo cima. Ma prima del più noto malatestani conti di Piagnano, che nonché colline mosaicate dagli romano, mentre le tracce lasciate “tentativo” mediceo del XVI secolo Il Fondovalle urbanizzato governavano anche Lupaiolo, San appezzamenti agricoli destinati in dall’uomo tra l’XI e il XVI secolo di insediarvi una città-fortezza, la dell’Alto Foglia: i castelli Sisto e Petrella Guidi ed il cui parte a foraggio ed in parte a determinano ancora l’impianto presenza dell’uomo va rintracciata scomparsi omonimo castello è stato semintativi con presenza di urbanistico, facendosi sentire con già nell’età del bronzo, attorno al completamente recuperato. vegetazione naturale, fino ad notevoli esempi di architettura e 1000 a.C., attraverso alcuni La “semplicità” morfologica della Altri borghi già nel basso medioevo arrivare alle caratteristiche forme integrandosi, senza stonature, con il interessanti reperti ora conservati valle del Foglia limitata dalla dorsale erano utilizzati come luogo di fiera e calanchive della parte orientale. vivace paesaggio feltresco; nel nel museo di Sarsina. Simoncello-Carpegna e da rilievi mercato. Mercatale era il mercato L’Alto Foglia presenta inoltre, la Strutturato sui bacini dell’Alto Foglia e dell’Alto Conca, il territorio Montefeltro, la rete di pievi, Probabilmente fu rifugio per le poco acclivi di natura argillosa ed del castello di Sassocorvaro che, particolarità di essere stato difeso dell’ambito assume come riferimento morfologico ed identitario, il abbazie, conventi e castelli popolazioni durante le incursioni arenacea, ha portato con la sua rocca dalla singolare da castelli non ubicati su scoscesi complesso marnoso-arenaceo del M.te Carpegna e dei “sassi” scandisce la storia non solo locale, longobarde e bizantine, ma all’urbanizzazione del fondovalle sin struttura zoomorfa, vegliava speroni di roccia ma sorti a diretto calcarei Simone e Simoncello. La costellazione di centri minori ma, attraverso la presenza di “santi l’asprezza del clima non rese facile dall’epoca romana e ha favorito la dall’alto il territorio tanto conteso contatto con il fiume. I centri diffusi lungo le pendici sud-orientali del rilievo, si integra con i e nobili uomini d’armi”, quella uno stabile insediamento dell’uomo presenza di recenti insediamenti tra i Montefeltro ed i Malatesta appartenenti alla “Massa Trabaria” sistemi insediativi lineari di fondovalle. Macerata Feltria e nazionale. Dal periodo feudale, in sul masso. Fu essenzialmente la produttivi. La percezione visiva alleati fidati dei Brancaleoni, signori di Piandimeleto e Belforte all’Isauro Sassocorvaro costituiscono i centri principali della rete insediativa. ogni comune, famiglie come i vocazione strategica del sito, a lungo la provinciale feltresca è di Sassocorvaro. sono sorti, quali imponenti I seminativi al 39% prevalgono sull’estensione dei boschi pari al Carpegna, i Montefeltro, i motivare, infatti, i principali notevolmente cambiata negli ultimi I nuovi centri non mostrano a prima caposaldi del papato contro le mire 28% della sup.territoriale. Malatesta, i Della Faggiola, gli Oliva “urbanizzatori” del Sasso Simone; i venti anni in quanto il paesaggio vista segni dell’antico impianto; espansionistiche dei conti ghibellini, I segni di riferimento utilizzati per i “limiti” dell’ambito sono così (tutte originarie della regione), i Benedettini nel XII secolo, i agrario costituito dai campi e dagli ad una attenta lettura si ritrovano a guardia di punti strategici lungo la definiti: -a sudovest dal confine regionale con la Toscana che dal Della Rovere ed i Medici (che ne Malatesta nel XV, ed i Medici alla scomparsi “granai” è stato comunque inseriti nel moderno strada che congiungeva Sestino, M.te Cossante al M.te Petralta, ai “Sassi”, ritaglia la parte toscana ebbero la signoria), lasciano esempi fine del XVI. trasformato dell’inserimento di aree tessuto edilizio alcuni edifici aventi “municipium” romano, con Pesaro. dell’alto bacino del Foglia; -a nord-nordovest dai confini dei comuni della loro influenza sul territorio, Attualmente, il parco comprende industriali più o meno estese. Il pregio storico ed architettonico Oggi questi centri hanno perso di Pennabilli e San Leo diventati recentemente confini regionali;-nella parte orientale dal confine regionale consolidato che separa la parte commissionando manufatti o un’area non molto omogenea, territorio è oggi punteggiato da siti come la “Casa torre” in località “il l’antico ruolo di centri difensivi, pur marchigiana (Tavoleto, Montecalvo in Foglia) di un sistema di centri sostenendo ordini religiosi che, includendo solo una parte del industriali che, seppur poco estesi, Palazzo”, realizzata in arenaria e ospitando opere imponenti a di crinale di media collina compresi tra Conca e Foglia (Gemmano- attraverso i contributi di artisti territorio della regione storica del denotano uno scarso inserimento laterizio ed oggi circondata dalla testimonianza del loro passato Montefiore Conca-Saludecio-Mondaino); a sud dal crinale di come Antonio Alberti, Andrea della Montefeltro, e includendo un’area paesaggistico . zona industriale di Sassocorvaro ed come il palazzo fortificato dei conti separazione del bacino del Foglia dai bacini dell’Apsa di San Donato e Robbia, Vittore Crivelli, Guido Nel medioevo la vallata era meno anche un opificio ottocentesco Oliva a Piandimeleto. del Metauro (dal M.te San Leo al M.te della Rocca). abitata delle vicine colline, scelte Quota minima (m slm) 150m (Schieti di Urbino) Quota massima (m slm) 1.415m (M.te Carpegna) Province interessate Pesaro Urbino Comuni interessati Carpegna, Frontino, Piandimeleto, Belforte all’Isauro, Lunano, Pietrarubbia, Macerata Feltria, Mercatino Conca, Auditore. Tavoleto; in parte: Monte Cerignone, Montecopiolo, Montegrimano,Sassofeltrio, Sassocorvaro; Montecalvo in Foglia, Urbino Sup.territ.le (Ha) 42.848 Sup.urbanizzata 2001 (Ha) 1.358 Quota perc. Sup.urbanizzata 3,2% Abitanti 2001 centri-nuclei 19.676 Dens.abit.territ.le (Ab./Kmq) 46 Dens.abit.Sup.urb.(Abit./Ha) 14 Uso del suolo (Ha) 1-Edificato residenziale 649 1,5% Fiera di San Martino–Piazza del Prato–Mercatale di Sassocorvaro-1940; Gruppo di Scout sul Monte Carpegna (foto:Massimo Spigarelli): “luogo di sosta” nei pressi 2-Edificato produttivo 118 0,3% (foto:www.parrocchie.t); “… Si perdono nella notte dei tempi le origini dell’antica fiera di San dei nuovi impianti di risalita per le sciovie invernali. Presenti a Carpegna tre degli 87 siti 3-Seminativi 16.593 38,7% Martino (2^ domenica di novembre) , in passato legata all'agricoltura e oggi, oltre a proporre utilizzabili come “campi scout” nella Regione Marche (vedi www.tuttoscout.it). Proprio da 4-Colture arboree 0,00 0,0% ogni tipo di merci, riserva ampio spazio al biologico e ai prodotti tipici locali. Qui è possibile una famiglia originaria del Montefeltro, proviene il nobile romano Conte Mario Gabrielli di 5-Colture eterogenee 10.344 24,1% assaggiare, degustare
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