INVERNO AMARO

14-15 ALP 288 Inverno.indd 14 03/04/13 15.46 NEWS spedizioni invernali

Una stagione davvero amara quella delle spedizioni invernali 2012-2013 in Himalaya. Si è chiusa con un’unica storica prima del in invernale il 5 marzo scorso, por- tata a compimento dalla spedizione polacca guidata dal leader , ma fune- stata dalla scomparsa di Maciej Berbeka e To- masz Kowalski che insieme ai compagni e Artur Malek avevano conquistato la vetta del terzo Ottomila più alto del Pianeta. La situazione è parsa subito molto critica nel- la discesa, con Berbeka e Kowalski costretti a un difficile bivacco sulla sella tra cima e anti- cima a 7900 m dopo cui non hanno più dato notizie.

Nella foto a lato il maestoso , che è stato al centro delle attenzioni di molti, dopo il tentativo dello scorso anno di Simone Moro e Denis Urubko. A partire dalla coppia composta dal nostro Daniele Nardi e dalla francese Elisabeth Revol, con due tentativi di risalire lo sperone Mum- mery che si sono arrestati a una quota massi- ma di 6450 m. Ultimo con Elisabeth a lasciare il campo base, Daniele ha dichiarato: «La nostra sfida fini- sce qui. Accettarlo è stata l’esperienza umana e alpinisica più straordinaria Tomek Mackiewicz della mia vita». (foto M. Klonowski) Purtroppo anche sul Nanga non è Qui a lato, l’itinerario dei mancata una vicenda triste, di cui poco polacchi nell’invernale si è parlato e saputo: lo snowboarder al Broad Peak (foto A. Lwow / Polski francese Joel Wischnewski che partito in Himalaizm Zimowy Archive) solitaria sul versante Rupal, non ha da- to più notizie dal 6 febbraio. Altre due le spedizioni a essersi arre- se sulla “montagna assassina”, quella americano-ungherese composta da David Klein, Ian Overton e Zoltan Acs, e quella polacca di Tomasz Mackiewicz (nella foto grande), Marek Klonowski, Piotr Str- zezysz, Adrian Kutarba e Tomasz Kowalski. (V.B. e G.C.)

14-15 ALP 288 Inverno.indd 15 03/04/13 15.46