Giurie E Premi Ufficiali Della 71. Mostra
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Giurie e premi ufficiali della 71. Mostra Venezia 71 (Concorso) La Giuria internazionale di Venezia 71 è composta da: Alexandre Desplat (presidente) è un celebre musicista francese, noto per le colonne sonore dei film di Stephen Frears, Roman Polanski, Terrence Malick, Tom Hooper, Jacques Audiard, Kathryn Bigelow, David Fincher, George Clooney, Ang Lee, Ben Affleck, David Yates, Wes Anderson, Matteo Garrone. Nominato per sei volte al premio Oscar, ha ricevuto, tra i numerosi premi, un Golden Globe, un Orso d’argento, tre César, due European Film Award, un Bafta, un Grammy. Joan Chen, attrice e regista cinese. Si divide tra Usa e Cina, prendendo parte a numerosi film, tra cui The Last Emperor (L’ultimo Imperatore, 1987) di Bernardo Bertolucci, la serie Twin Peaks (I segreti di Twin Peaks, 1990) di David Lynch. Alla 64. Mostra di Venezia è in Concorso con ben due film: Taiyang zhaochang shengqi (Il sole sorge ancora, 2007) di Jiang Wen e Se, jie (Lussuria. Seduzione e tradimento, 2007) di Ang Lee, vincitore del Leone d’oro. Come regista si ricordano Tian yu (Xiu Xiu. The Sent Down Girl, 1998) e Autumn in New York (2000). Philip Gröning è un regista tedesco autore di sei lungometraggi, tra i quali il documentario Die grosse Stille (Il grande silenzio, 2005), presentato alla Mostra di Venezia nella sezione Orizzonti e vincitore di uno European Film Award come miglior documentario. L’anno successivo è di nuovo a Venezia come Presidente della giuria di Orizzonti. Nel 2013 approda al Concorso di Venezia con Die Frau des Polizisten (La moglie del poliziotto, 2013), vincendo il Premio speciale della Giuria. Jessica Hausner, regista austriaca già presente alla Mostra di Venezia con Lourdes, presentato in Concorso nel 2009, dove ha vinto il Premio FIPRESCI e altri tre premi collaterali. Con il mediometraggio Inter-View (1999) riceve la menzione speciale del Premio Cinéfondation al Festival di Cannes. Esordisce nel lungometraggio vincendo la Viennale con Lovely Rita (2001), seguito da Hotel (2004) e dal suo ultimo film, Amour fou (2014), tutti e tre presentati con successo in Un Certain Regard a Cannes. Jhumpa Lahiri, scrittrice statunitense di origine indiana, col suo primo libro, la raccolta di racconti Interpreter of Maladies (L’interprete dei malanni, 1999), ha vinto il premio Pulitzer e il PEN/Hemingway Award. Nella sua carriera ha vinto il Frank O'Connor International Short Story Award, l’Asian American Literary Award e il Premio Gregor Von Rezzori. Nel 2012, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama l’ha nominata membro del Committee on the Arts and Humanities. Sandy Powell, costumista inglese. Vincitrice di tre Premi Oscar (Shakespeare in Love, 1998, di John Madden; The Aviator, 2004, di Martin Scorsese; The Young Victoria, 2009, di Jean-Marc Vallée) e due Bafta (Velvet Goldmine, 1998, di Todd Haynes; The Young Victoria, 2009, di Jean-Marc Vallée), ha lavorato con registi quali Martin Scorsese, Derek Jarman, Mike Figgis, Todd Haynes, Neil Jordan. Nel 2011 è stata nominata Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico. Tim Roth, attore inglese, raggiunge la notorietà come co-protagonista di Rosencrantz & Guildenstern Are Dead (Rosencrantz e Guildenstern sono morti, 1990) di Tom Stoppard, Leone d’oro alla Mostra di Venezia, dove tornerà poi altre quattro volte, sempre come interprete. Con Rob Roy (1995) di Michael Caton-Jones riceve un BAFTA come miglior attore non protagonista, una nomination all’Oscar e una ai Golden Globe. Con il suo unico film da regista, The War Zone (Zona di guerra, 1999), vince un premio al Festival di Berlino. Elia Suleiman, regista palestinese, col suo primo lungometraggio, Chronicle of a Disappearance (1996), ha vinto il premio Luigi de Laurentiis per la migliore opera prima alla 53. Mostra di Venezia. L’anno dopo torna a Venezia nella sezione Officina veneziana con il documentario War and Peace in Vesoul (1997), co-diretto con l’amico Amos Gitai. Il suo ultimo lungometraggio è The Time That Remains (Il tempo che ci rimane), in Concorso al Festival di Cannes nel 2009. Carlo Verdone, celebre regista e attore italiano, ha ottenuto venti nomination ai David di Donatello conquistando sei statuette, ha ricevuto diciotto candidature ai Nastri d’Argento e ne ha vinti otto. Tra i suoi titoli più famosi, Un sacco bello (1980), Borotalco (1982), Compagni di scuola (1988), Maledetto il giorno che t’ho incontrato (1992), Perdiamoci di vista (1994), Io, loro e Lara (2009), Posti in piedi in Paradiso (2012). È stato nella Giuria del Concorso alla 51. Mostra di Venezia (1994). La Giuria assegnerà ai lungometraggi in Concorso i seguenti premi ufficiali: Leone d'Oro per il miglior film; Leone d’Argento per la migliore regia; Gran Premio della Giuria; Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile; Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile; Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergenti; Premio per la migliore sceneggiatura; Premio Speciale della Giuria Orizzonti La Giuria internazionale della sezione Orizzonti è composta da: Ann Hui (presidente), è la più importante regista di Hong Kong. Nel 1997 ha partecipato alla Mostra di Venezia con Gei diy chun fung (As Time Goes By), nella sezione Officina Veneziana – Documentari. Nel 2003 ha fatto parte della Giuria del Concorso di Venezia. Nel 2011 è tornata a Venezia con Tao Jie (A Simple Life), per il quale Deanie Ip ha vinto la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile. Il suo nuovo lavoro, Huangjin shidai (The Golden Era, 2014), è il film di chiusura della 71. Mostra del Cinema. Moran Atias, attrice israeliana, ha lavorato molto sia in Italia che negli Stati Uniti in film quali La terza madre (2007) di Dario Argento e Oggi sposi (2009) di Luca Lucini, The Next Three Days (2010) e Third Person (2013), entrambi di Paul Haggis. Ha preso parte anche a numerose serie tv, tra le quali Crash (2008-2009), Allenby St. (2012) di Asaf Bernstein, Tyrant (2014) di Howard Gordon e Gideon Raff. Pernilla August, attrice e regista svedese, dopo l’esordio in Fanny och Alexander (Fanny e Alexander, 1982) di Ingmar Bergman, nel 1992 vince il premio per la miglior interpretazione femminile al Festival di Cannes per Den goda viljan (Con le migliori intenzioni, 1992) di Bille August. È la madre di Anakin Skywalker nella seconda trilogia di Star Wars, in Star Wars: Episode I & II (1999, 2002) di George Lucas. Nel 2010 ha esordito da regista con Svinalängorna (Beyond, 2010), presentato alla Mostra di Venezia, dove ha vinto il premio della Settimana della Critica. David Chase, sceneggiatore, regista e produttore televisivo statunitense. Tra le molte serie da lui prodotte figura The Sopranos (I Soprano, 1999-2007), serie vincitrice di 21 Emmy (4 dei quali per Chase) e 5 Golden Globe. Precedentemente ha vinto altri due Emmy per aver prodotto The Rockford Files (L’agenzia Rockford, 1974-1980) e il film televisivo Off the Minnesota Strip (1980). Ha esordito al cinema con il lungometraggio Not Fade Away (2012). Mahamat-Saleh Haroun, regista nato in Ciad, a causa della guerra civile si trasferisce in Francia dove esordisce con Bye Bye Africa (1999), menzione speciale del premio Luigi de Laurentiis alla Mostra di Venezia. Nel 2006 torna a Venezia e vince con Daratt (Daratt – La stagione del perdono) il Premio Speciale della Giuria. A Cannes Un homme qui crie (A Screaming Man) conquista nel 2010 il Premio della Giuria e Grigris nel 2013 vince il Premio Vulcain per la miglior fotografia. Roberto Minervini, regista e sceneggiatore italiano che lavora ai confini tra documentario e finzione. Debutta nel lungometraggio con The Passage (2011), primo capitolo della sua “Trilogia del Texas”. Segue l’anno successivo Low Tide (2012), presentato alla Mostra di Venezia nella sezione Orizzonti. Il suo ultimo film è Stop the Pounding Heart (2013), proiezione speciale al Festival di Cannes e Miglior documentario di lungometraggio ai David di Donatello 2014. Alin Taşçiyan, corrispondente, critico cinematografico e editorialista turca. Ha realizzato diversi programmi cinematografici compreso The White Curtain, il programma di cinema più popolare in Turchia, nel 2000. Consulente e programmatore per tutti i principali festival cinematografici turchi, nonché membro di giuria in diversi festival del cinema, è attualmente Presidente della FIPRESCI e della Turkish Film Critics Association. La Giuria assegnerà - senza possibilità di ex-aequo - i premi: Premio Orizzonti per il miglior film; Premio Orizzonti per la migliore regia; Premio Speciale della Giuria Orizzonti; Premio Speciale Orizzonti per il contributo innovativo; Premio Orizzonti per il miglior cortometraggio Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” La Giuria internazionale del Premio Venezia Opera Prima è composta da: Alice Rohrwacher è una regista e sceneggiatrice italiana. Ha fatto il suo esordio alla regia nel 2011 con Corpo celeste, selezionato alla Quinzaine des Réalisateurs e vincitore di un Nastro d’argento come Miglior regista esordiente. Torna a Cannes nel 2014 con Le meraviglie che, inserito in Concorso, si aggiudica il Gran Premio della Giuria, oltre a quattro nomination ai Nastri d’argento. Lisandro Alonso è uno dei maggiori rappresentanti del nuovo cinema argentino. Fa il suo esordio come regista nel 2001 con La libertad, seguito da Los muertos (2004), film vincitori di numerosi premi internazionali. Nel 2014 Jauja, il suo quinto lungometraggio, viene presentato in Un Certain Regard al Festival di Cannes, dove vince il Premio FIPRESCI. Ron Mann, regista e produttore canadese conosciuto per il suo approccio innovativo al documentario, grazie a opere quali Imagine the Sound (1981), Poetry in Motion (1982), Comic Book Confidential (1988), Twist (1992). Il suo lavoro più recente è Altman, documentario sulla vita e sulle opere del celebre regista americano. Vivian Qu, produttrice e regista cinese. Nel corso della carriera ha prodotto film importanti quali Ye che (Night Train, 2007), Niu lang zhi nu (Knitting, 2008), Chunmeng (Longing for the Rain, 2013) e Bai ri yan huo (Black Coal, Thin Ice, 2014), Orso d’oro a Berlino.