P.G.T. Valutazione Ambientale Strategica

Comune di

SINTESI NON TECNICA Adeguamento

novembre 2011 VAS – SINTESI NON TECNICA

INDICE

1. Obiettivi e contenuti del Rapporto Ambientale VAS 3

2. Il contesto di riferimento ambientale 8

3. Scenario di riferimento per il PGT 11

4. Proposte di Progetto: le azioni strategiche 15

5. Criteri ambientali e misure di mitigazione per l’attuazione del PGT 18

6. Sistema di monitoraggio 28

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Sintesi non tecnica

1. Obiettivi e contenuti del Rapporto Ambientale VAS

Questo documento rappresenta la Sintesi non Tecnica del Rapporto Ambientale VAS del Documento di Piano di Bagnaria Il Rapporto Ambientale è realizzato ai sensi dell’art. 5 e dell’allegato I della Direttiva europea 2001/42/CE sulla valutazione ambientale strategica e conforme agli Indirizzi generali per la valutazione ambientalie di piani e programmi, deliberati dal consiglio regionale della Regione Lombardia con d.c.r. n. 351 del 13 marzo 2007 e della DGR 6420 del 30 dicembre 2007, aggiornata dalla DGR 10971 del 30/12/2009. Il documento è predisposto nell’intento di aumentare la comprensione delle ricadute ambientali derivanti dalle azioni antropiche e di favorire la partecipazione collettiva ai processi di pianificazione. La documentazione prodotta nell’ambito della VAS è parte integrante del Documento di Piano nonché del PGT. La procedura di VAS, ha lo scopo di evidenziare la congruità delle scelte pianificatorie rispetto agli obiettivi di sostenibilità del PGT e le possibili sinergie con altri strumenti di pianificazione sovraordinata e di settore. Il processo di valutazione individua le alternative proposte nell’elaborazione del Piano, gli impatti potenziali, nonché le misure di mitigazione e compensazione che devono essere recepite dallo stesso strumento urbanistico. La VAS è avviata durante la fase preparatoria del Documento di Piano, costituente il PGT, ed è estesa all’intero percorso decisionale, sino all’adozione e alla successiva approvazione dello stesso. Il rapporto ambientale che costituisce l’elaborato finale di questo processo, segue le indicazioni contenute nella LR 12/2005 negli indirizzi e nelle linee guida regionali compresi gli aggiornamenti apportati dalla DGR 10971 del 30/12/2009. La valutazione ambientale consiste dunque nella stesura di un rapporto ambientale, nell’effettuazione di consultazioni, nella valutazione del piano e degli esiti delle consultazioni nel processo decisionale ed, infine, nella messa a disposizione delle informazioni sulla decisione adottata. All’interno di questo processo, vanno considerate anche le riunioni dedicate alla partecipazione per il coinvolgimento dei cittadini nella costruzione del PGT.

Si riporta di seguito una sintesi delle risultanze/attività del percorso procedurale adottato dal comune di Bagnaria, partendo dall’avvio del procedimento sino alla prima conferenza di valutazione e relativi contributi/ osservazioni pervenute. Il comune di Bagnaria ha proceduto all’avvio del procedimento di PGT e relativa VAS come di seguito specificato: Comune di Bagnaria: ƒ Avvio procedura PGT con DGC n. 2/2006 del 14.01.2006 ƒ Avvio procedura VAS con DGC n. 58/2008 del 24.10.2008 ƒ Rettifica nomina Autorità Proponente e Competente con DGCn49-25-06-2011 • Autorità proponente e procedente sig. Gianluigi Bedini sindaco pro- tempore • Autorità competente geom. Massimo Campetti resp. Ufficio tecnico comune di Ente capofila

Si fa presente che con sentenza del TAR della Lombardia n. 1526/2010 del 17 maggio 2010, per effetto del D.Lgs n.4/2008 che ha comportato la completa riscrittura della parte II del D.Lgs 152/2006 (Norme in materia ambientale) e in particolare per quanto riguarda la valutazione ambientale strategica, si ritiene illegittimo il provvedimento comunale di designazione dell’autorità competente all’interno del Comune perché non rispondente alle norme comunitarie e statali quali la direttiva 2001/42/CE e il D.Lgs. 152/2006. Qui di seguito si riporta lo stralcio della sentenza suddetta: Dall’esame della disciplina legislativa suindicata (D.Lgs. 152/2006 ndr) – di recepimento della direttiva 2001/42/CE – si giunge alla conclusione, secondo lo scrivente Tribunale, per cui, nella scelta dell’autorità competente, l’autorità procedente deve individuare soggetti pubblici che offrano idonee garanzie non solo di competenza tecnica e di specializzazione in materia di tutela ambientale, ma anche di imparzialità e di indipendenza rispetto all’autorità procedente, allo scopo di assolvere la funzione di valutazione ambientale nella maniera più obiettiva possibile, senza condizionamenti – anche indiretti – da parte dell’autorità procedente. Qualora quest’ultima, infatti, individuasse l’autorità competente esclusivamente fra soggetti collocati al proprio

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interno, legati magari da vincoli di subordinazione gerarchica rispetto agli organi politici o amministrativi di governo dell’Amministrazione, il ruolo di verifica ambientale finirebbe per perdere ogni efficacia, risolvendosi in un semplice passaggio burocratico interno, con il rischio tutt’altro che remoto di vanificare la finalità della disciplina sulla VAS e di conseguenza di pregiudicare la corretta applicazione delle norme comunitarie, frustrando così gli scopi perseguiti dalla Comunità Europea con la direttiva 2001/42/CE, come quello di salvaguardia e promozione dello “sviluppo sostenibile”, espressamente enunciato all’art. 1 della direttiva, come già sopra evidenziato (si ricordi che lo “sviluppo sostenibile” costituisce uno degli scopi dell’Unione Europea, espressamente enunciato all’art. 3, comma 3°, del Trattato dell’Unione Europea in vigore dal 1.12.2009). Con tale sentenza si annulla anche la delibera regionale in parte, D.G.R. VIII/6420/2007 limitatamente all'art. 3.2. dell'Allegato 1 (modello generale). A seguito della sentenza del Consiglio di Stato n. 133 del 7.12.2010 di accoglimento del ricorso presentato da Regione Lombardia, la Direzione Generale Territorio e Urbanistica con circolare n. 692-13071/ 14.12.2010 conferma che l’Autorità procedente deve essere individuata all’interno dell’Ente tra coloro che hanno la responsabilità del procedimento di Piano e che l’Autorità competente dovrà godere di autonomia ed essere separata rispetto all’Autorità procedente ed avere specifiche competenze.

Nella prima conferenza di valutazione VAS, indetta il giorno 12 febbraio 2010 è stato illustrato il documento di scoping, la definizione dell'ambito di influenza del DdP e delle caratteristiche delle informazioni che devono essere fornite all’interno del Rapporto Ambientale. Alla conferenza erano stati invitati: - Soggetti competenti in materia ambientale: ƒ A.R.P.A. Lombardia, Dipartimento di ; ƒ A.S.L. di Pavia; ƒ Sovrintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Lombardia; ƒ Sovrintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia; - Enti territorialmente interessati: ƒ Regione Lombardia; ƒ Provincia di Pavia; ƒ Comunità Montana Oltrepo’ Pavese di Pv; ƒ Autorita’ dell’Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Pavia; ƒ Comuni confinanti di: , Varzi, Valverde, , , ; - Settori del pubblico interessati: ƒ Legambiente della Provincia di Pavia; ƒ Italia Nostra della Provincia di Pavia ; ƒ W.W.F. sede regionale lombarda; ƒ A.S.M. Servizi S.p.A.; ƒ Enel Gas S.p.A. sede operativa di Pv; ƒ Stradella Gas S.r.l.; ƒ Enel Sole S.p.A.; ƒ Enel Energia S.p.A. ƒ Associazione Commercianti della Provincia di Pavia; ƒ Associazione Artigiani della Provincia di Pavia; ƒ Associazione Albergatori della Provincia di Pavia; ƒ Associazione Industriale Provinciale; ƒ Confartigianato Provinciale; ƒ Confcommercio Provinciale; ƒ Confederazione Italiana Agricoltori di Pavia; ƒ Confederazione dei Produttori Agricoli di Pavia; ƒ Confesercenti Provincia di Pavia; ƒ Federazione Italiana Coltivatori Diretti di Pavia; ƒ Gruppo Alpini di Ponte Nizza (PV); ƒ Protezione Civile Provinciale; ƒ Unione Artigiani della Provincia di Pavia; ƒ Unione Provinciale degli agricoltori di Pavia; ƒ Associazione Pro Loco del Comune; ƒ Gruppo Amici di Poggio Ferrato; Oltre agli estensori del PGT e del Documento di Scoping, i presenti alla conferenza furono: - Comune di Bagnaria: Sindaco Sig. Gianluigi Bedini e responsabile Ufficio Tecnico Geom. Francesco Botto; - Comune di : Vice Sindaco Sig. Chiapparoli Bruno;

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- Comune di Ponte Nizza: Sindaco Sig.Mario Domenichetti, Vice Sindaco Sig. Aldo Agosti, Assessore Sig. Giuseppe Dalia, Capogruppo di Minoranza Sig. Antonio Dedomenici e Responsabile Ufficio Tecnico Geom. Vincenzo Pria; - Comune di Val di Nizza: Sindaco Sig. Paolo Culacciati e responsabile Ufficio Tecnico Geom. Massimo Campetti ; - Comune di Fortunago: Sindaco Sig. PierAchille Lanfranchi; - l’ARPA Lombardia Dipartimento di Pavia: Sig.ra Sonia Rumi e Sig.ra Lucia Melgiovanni; - Comunita’ Montana Oltrepo Pavese: Sig. Fabio Lombardini; - Arch. Luigi Bariani tecnico coincaricato alla stesura del PGT dei Comuni di Bagnaria , Cecima , Ponte Nizza e Val di Nizza ; - Arch. Carla Maria Crosina incaricata per la redazione della Vas. In sede di conferenza viene illustrato il Documento di scoping, il percorso metodologico procedurale PGT- VAS e l’ambito di influenza del PGT. Si portano le prime risultanze del quadro conoscitivo territoriale- ambientale, e si ricorda che la conferenza di valutazione ha anche la finalità di acquisire pareri e suggerimenti. Si ricorda l’importanza della VAS quale strumento che integra la dimensione ambientale all’interno del progetto di governo del territorio. Di seguito una sintesi dei contributi portati in sede di consultazione e attraverso la documentazione fatta pervenire ai comuni. Per approfondimenti si rimanda al Verbale della prima conferenza di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del documento di Piano del Piano di Governo del territorio (PGT) del 12 febbraio 2010, consultabile online sul sito del Comune di Val di Nizza:

ARPA Lombardia nella persona della dott.ssa Sonia Rumi Si cita l’importanza della partecipazione del pubblico alle riunioni che riguardano il processo di PGT-VAS. Si ricorda l’importanza delle coerenze del Rapporto Ambientale Vas con i piani sovraordinati, e con eventuali piani di settore se esistenti (Piano del traffico, Piano dell’Illuminazione ecc.) . Si ricorda la necessità di dotarsi di un Piano di zonizzazione acustica, e dell’inserimento in cartografia degli elettrodotti con relative fasce di rispetto, ai fini di una una valutazione puntuale dell’inquinamento elettromagnetico. Si ricorda la disponibilità di Arpa a fornire ai Comuni banche dati e fonti dati in loro possesso e l’importanza dell’individuazione corretta degli indicatori di contesto e di processo per il monitoraggio del piano. Si ricorda infine, in riferimento al risparmio energetico, l’opportunità offerta dallo strumento urbanistico ai fini dell’incentivazione delle fonti energetiche rinnovabili. ARPA Lombardia nella persona della dott.ssa Lucianna Melgiovanni Si ricorda l’importanza della depurazione delle acque, soprattutto in riferimento alle Frazioni. Per quelle realtà, nuclei abitati > di 30 abitanti, provviste di fossa Imhoff, si ricorda la possibilità di ottimizzazione offerta dalla fitodepurazione. Ricorda l’importanza di aggiornamento della banca dati comunale attraverso il reperimento di dati in merito p.esempio agli impianti di telecomunicazione e telefonia mobile. ARPA Lombardia nota n.645 del 20.02.2010 Il contributo è riferito al Rapporto Ambientale per quanto riguarda aspetti metodologici, integrazioni normative, ma in particolare matrici ambientali e considerazioni riguardo al Documento di Piano. In sintesi: - si consiglia di verificare la con la pianificazione coerenza orizzontale esterna degli obiettivi generali del Piano con obiettivi generali dei P/P di settore dello stesso livello di governo; - Aria: si ricorda l’aggiornamento 2007 di Inemar; - Inquinamento acustico: si ricorda l’importanza del Piano di zonizzazione acustica ai fini di una corretta pianificazione urbanistica; - Acque: si ricorda l’importanza dell’individuazione del reticolo idrico minore e fasce di rispetto. Si rammenta di descrivere in dettaglio i sistemi depurativi per tutte le località, e si consiglia alle Amministrazioni di mettere a punto strategie per realizzare l’affinamento dello scarico delle fosse Imhoff con potenzialità superiore ai 30 abitanti equivalenti per esempio attraverso la fitodepurazione. Così come nei nuovi ambiti di trasformazione si suggerisce di adottare lo stesso tipo di affinamento depurativo nel caso sia valutata l’impossibilità del collettamento al depuratore. Nel quadro conoscitivo del PGT si deve descrivere lo stato delle reti di scarico e le modalità di gestione delle stesse. Si ricordano infine tutte le “buone pratiche” ai fini del risparmio della risorsa; - Risparmio energetico: si suggerisce di proporre per le nuove edificazioni l’obiettivo del raggiungimento almeno della classe energetica B e di prevedere meccanismi premiali per il raggiungimento delle classi superiori e/o per la sperimentazione degli edifici a basso consumo; - Inquinamento luminoso: si ricorda l’obbligo di dotarsi di piano di illuminazione comunale ai sensi dell’art. 4 L.R. 17/2000;

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- Inquinamento elettromagnetico: si consiglia di evidenziare l’eventuale presenza di elettrodotti ad alta tensione presenti nei territori; - Paesaggio ed ecosistemi naturali: si ricorda che il PGT deve recepire i contenuti del Piano di indirizzo forestale per quanto riguarda i boschi. Per quanto riguarda la Rete ecologica si consiglia di fare un approfondimento a scala comunale della RER, e nel caso in cui il PGT preveda nuove trasformazioni all’interno di elementi primari della Rete ecologica regionale, si ricorda chela DGR 8515/2008 richiede la verifica di alcune condizioni ovvero: - Il PGT abbia individuato la Rete ecologica comunale - REC o in alternativa una Carta eco- paesistica con individuate alternative funzionalmente equivalenti; - La REC preveda lungo la direttrice del corridoio primario, anche attraverso divaricazioni esterne della linea principale, linee di connettività la cui sezione complessiva raggiunga tendenzialmente i 500 m; - Siano stati preventivamente individuati adeguati interventi di ricostruzione ambientale compensativa convenzionati con i proprietari interessati; - Monitoraggio: si consiglia di integrare anche gli indicatori di contesto utilizzati per la costruzione del quadro conoscitivo. Si fornisce infine un elenco delle principali fonti informative territoriali. Soprintendenza Beni Archeologici nota n.444 del 06.02.2010 Si fanno presente che oltre all’area di particolare interesse archeologico di Guardamonte nel comune di Ponte Nizza, nei territori di Bagnaria, Cecima e Val di Nizza sono stati effettuati in passato alcuni ritrovamenti archeologici di età preistorica e romana. Si chiede che nella normativa del redigendo PGT vengano inserite prescrizioni circa la segnalazione alla soprintendenza di progetti e lavori in tali zone. Provincia di Pavia nota n. 515 del 12.02.2010 Ricorda in premessa la normativa e le disposizioni di riferimento per la redazione della VAS; si riassumono le fasi secondo le quali la VAS deve obbligatoriamente far riferimento e che sono: ƒ avvio del procedimento e pubblicazione all’albo pretorio e su web ƒ nomina delle autorità proponente e competente ƒ individuazione autorità con competenze ambientali, enti territoriali, pubblico e soggetti interessati coinvolti nel processo ƒ individuazione modalità di pubblicizzazione del rapporto ambientale - si ricorda la deliberazione provinciale n. 507 del 04.10.2007 “Contenuti orientativi per la redazione del Piano di Governo del territorio nelle more di adeguamento del PTCP” - si ricorda la Direttiva 2001/42/CE per i contenuti del rapporto ambientale e sintesi non tecnica - si ricordano che dovranno svolgersi almeno 2 conferenze di valutazione - si ricordano i tempi di messa a disposizione del documento di piano , rapporto ambientale, sintesi non tecnica e tutta la documentazione prevista art. 8 e 10bis l.r. 12/2005. - si ribadisce l’importanza ai fini della partecipazione, della pubblicazione e divulgazione di tutta la documentazione, percorso procedurale, osservazioni/contributi - si elencano i documenti, le linee guida ed indirizzi per l’applicazione della legge 12/2005 nei suoi diversi aspetti - si ribadisce l’importanza del PTR e del piano paesaggistico regionale quale riferimento e disciplina del governo del territorio - si danno indicazioni ed i riferimenti in merito all’individuazione della rete ecologica locale - per eventuali trasformazioni e/o adeguamenti di carattere commerciale, la sostenibilità delle scelte dovrà essere verificata con la vigente normativa regionale - si sottolineano i riferimenti per i contenuti dello studio geologico, e l’interdipendenza tra studio geologico e verifica di compatibilità provinciale e necessità di parere preventivo regionale per i comuni inseriti nell’elenco della tabella 2 allegato 13 della dgr 8/7374/2008 - si indicano i contenuti minimi dello scoping, ed in particolare dovrà ƒ dare indicazioni di ordine procedurale ed analitico ƒ prevedere il processo partecipativo ƒ individuare l’ambito di influenza del piano e l’orizzonte temporale ƒ definire le autorità con competenze ambientale e pubblico e modalità di consultazione

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ƒ fare un’analisi preliminare di contesto con primi indicatori ƒ individuare aree sensibili e elementi di criticità; presumibili impatti del piano;descrivere la metodologia di valutazione si ricorda che tutti gli elaborati testuali e cartografici costituenti il PGT dovranno essere prodotti su supporto digitale in formato shape. Prima Consultazione pubblica nota del 2 marzo 2010 Dott. Paolo Gramigna capogruppo di minoranza di Bagnaria: - Si chiede l’implementazione dei dati mancanti ed in particolare: ƒ Ambiente idrico - integrazione dati su stato delle acque del reticolo idrico minore in conseguenza degli scarichi fognari afferenti (es. Fognatura di Sagliano - Torrente Crenna) in modo da poter inquadrare correttamente le eventuali nuove previsioni ƒ Consumi idrici – integrare i dati mancanti di Bagnaria e Ponte Nizza. ƒ Depuratore – integrare i dati mancanti relativi alle Frazioni non collettate. ƒ Inquinamento elettromagnetico – integrare i dati mancanti per Bagnaria e Ponte Nizza. ƒ Paesaggio ed ecosistemi naturali – integrare con dati mancanti relativi a Bagnaria e Ponte Nizza. - Si chiede di allegare agli elaborati VAS il documento Osservazioni al Documento Preliminare di Scoping della VAS dei Comuni di Val di Nizza, Ponte Nizza, Cecima, Bagnaria. Geom. Nicola Roberto - Chiede di tener conto nelle previsioni di PGT del mercato immobiliare relativo alle seconde case. Chiede che vengano previste nuove aree edificabili e che si tenga conto della possibilità di trasformare in residenziale l’edilizia rurale non più associata all’attività agricola. Sig. Enrico Claudio Delfino abitante del Comune di Ponte Nizza : - propone la creazione realizzazione di una struttura socio assistenziale per anziani di livello intercomunale che incrementerebbe oltretutto la scarsa offerta di lavoro locale. Sig. Bruno Chiapparoli Vice Sindaco di Cecima - comunica cha nel Comune di Cecima esiste gia’ nella vigente pianificazione PRG un’area appropriata per l’eventuale edificazione di una struttura socio-assistenziale. Cittadino del Comune di Cecima - chiede la possibilita’ di inserire nel nuovo PGT norme per il miglioramento dell’edificato nei centri storici con lo scopo di migliorare la vivibilità all’interno dei nuclei di antica formazione.

Il giorno 12.10.2011 veniva indetta la seconda conferenza di valutazione VAS. Di seguito una sintesi dei contributi portati in sede di consultazione e attraverso la documentazione fatta pervenire al comune:

Provincia di Pavia nota n. 3945 del 7.10.2011 Per quanto riguarda la concertazione, si ricorda che le previsioni sovracomunali dovranno trovare opportuna risoluzione rispetto alle disposizioni dell’art.28 NTA del PTCP con particolare riferimento agli aspetti infrastrutturali Per quanto riguarda il processo di VAS del PGT: - Note relative tra obiettivi di Piano , PTR e PPR; - Si ricorda l’approvazione della RER e la LR 12/2011sulla Nuova organizzazione degli enti gestori delle aree regionali protette; - Si ricordano in contenuti di studi geologici ai sensi DGR 8/7374 e che i comuni di Bagnaria Cecima Ponte Nizza e Val di Nizza necessitano di parere preventivo regionale sullo studio geologico - Ricorda che analoghe considerazioni vanno fatte anche per quanto riguarda il commercio; - Si fa presente che le nuove previsioni insediative potrebbero generare criticità in merito al consumo di suolo, e si ricorda che le previsioni dovranno trovare opportuna risoluzione rispetto alle disposizioni dell’art.28 NTA del PTCP con particolare riferimento al consumo di suolo. ARPA nota n. 131785 del 3.10.2011

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Osservazioni generali: - Considerazioni in merito all’esperienza avviata tra i 4 comuni e non portata a termine. - VAS: considerazioni in merito a coerenza esterna e interna. La prima tra obiettivi di piano e obiettivi di piani dello stesso livello di governo e ambito territoriale, la seconda tra obiettivi di piano e azioni . - DdP: considerazioni in merito all’incremento insediativo previsto che appare poco realistico. Si chiede di esplicitarle priorità di realizzazione degli AT nel prossimo quinquennioe di verificare la reale necessità monitorando l’andamento demografico . - In merito alle espansioni , si chiede di valutare preventivamente la rete dei servizi in particolare quella del sistema fognario e depurativo. Si danno suggerimenti per le aree esistenti e di progetto sprovviste di sistema depurativo, e in particolare per quanto riguarda l’affinamento dello scarico delle fosse Imhoff; - Si chiede che le indicazioni in merito alle mitigazioni inserite nel RA siano recepite nel DdP e nelle schede d’ambito siano inserite in maniera puntuale e circostanziata; - Si chiede che l’attività di monitoraggio preveda l’effettiva attuazione degli interventi di mitigazione e compensazione;

Altre considerazioni generali: - Riguardo al progetto di Mappatura delle principali iniziative di mobilità dolce in provincia di Pavia (in collaborazione con STER Pavia, Asl e ARPA), si chiede alle amministrazioni locali di contribuire fornendo tabelle compilate e mappature dei percorsi; - Per quanto riguarda il monitoraggio si sottolinea che Arpa non rileva dati in merito alle fonti principali per la produzione di energia e in merito alla produzione di energia da fonti rinnovabili, e si cita il Cestec: - Si chiede di chiarire e motivare la natura strategica degli AT nel DdP e di indicare esplicitamente la motivazione nel Parere Motivato; - ATR2, ATR3, ATR4, ATC1: ƒ Individuate criticità per la conurbazione lineare che si verrebbe a creare lungo la exSS461, conurbazioni lineari sono scoraggiate anche dal PTR. ƒ Criticità rispetto alla presenza di un corridoio primario della RER la conurbazione verrebbe a incidere sulla diminuzione dei varchi necessari alla continuità ecologica.

Il giorno 2 marzo 2010 fu indetta la 1a consultazione pubblica della quale se ne riportano alcuni stralci tratti dal verbale pubblicato: - Il Dott. Paolo Gramigna Capogruppo di Minoranza del Comune di Bagnaria si sofferma sugli indirizzi di ordine generale del documento di indirizzi del PGT , affronta il documento di scoping per quanto riguarda la V.A.S. (Valutazione Ambientale Strategica) , chiedendo una fotografia piu’ dettagliata del territorio e problematiche esistenti. Si propone di tenere conto dell’importanza del reticolo idrico minore , e si accenna alla mancanza di dati conoscitivi dei consumi idrici comunali e di altre notizie utili alla formazione del documento di scoping per quanto riguarda due Comuni facenti parte dell’associazione. Si fanno accenni sulle Frazioni Comunali non collegate alla rete fognaria principale, e non depurate, con proposte di depurazione tramite “ fito depurazione”, e sulla problematica dell’inquinamento elettroacustico. - Il Geom. Roberto Nicola libero professionista accenna alla possibilita’ di incrementare lo sviluppo urbanistico con inserimenti residenziali mirati e puntuali alla richiesta di mercato immobiliare di seconde case. Inoltre si sofferma sulla necessita’ di pianificare il recupero residenziale di vecchi casolari o case rurali poste nel contesto agricolo, da parte di soggetti estranei alla conduzione del fondo ( Agricoltori). - Il Sig. Delfino Enrico Claudio abitante del Comune di Ponte Nizza ha proposto la creazione di un’area a livello intercomunale per una futura realizzazione di una struttura socio assistenziale per anziani (Casa di riposo) , che sicuramente risulterebbe utile vista la maggioranza di anziani presente nei nostri comuni e sarebbe una buona fonte di lavoro per le comunita’ locali. - Il Vice Sindaco di Cecima Sig. Chiapparoli Bruno, riguardo a quanto accennato sopra , comunica che nel Comune di Cecima esiste gia’ nella vigente pianificazione PRG un’area appropriata per l’eventuale edificazione di una struttura socio-assistenziale. Un Cittadino del Comune di Cecima esprime la difficolta’ nei centri storici ad effettuare piccoli ampliamenti per realizzare accessori a servizio di unita’ abitative residenziali, chiedendo la possibilita’ nel documento di nuova pianificazione comunale (PGT), di inserire norme per un miglioramento dell’edificazione nei centri storici e per quanto riguarda il miglioramento della vivibilita’ all’interno dei nuclei di antica formazione.

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2. Il contesto di riferimento ambientale Di seguito si riporta un sunto delle tematiche affrontate all’interno del rapporto ambientale e al quale si rimanda per una esplicitazione più esaustiva. COMPONENTE CRITICITA’ RILEVATA ANALIZZATA 1. Il decremento demografico e l’abbandono dei nuclei abitati periferici, unito all’ incremento dell’ indice di vecchiaia costituiscono uno dei principale fattori critici. Inquadramento 2. Per quanto riguarda la salute, i dati non riportano evidente criticità, si ricorda che socioeconomico le conclusioni tratte in questo rapporto Ambientale, non sono supportate da demografico specifiche competenze in campo medico e si devono intendere come semplice sintesi di dati che vanno al contrario interpretati.

1. Assenza di criticità per quanto riguarda l’incidentalità; 2. Criticità legate a dissesti generalizzati sulla viabilità. Mobilità 3. Previsione di interventi di manutenzione sulla ex SS461 e previsione progettoGreen Way Voghera Varzi

1. Criticità relativa alla qualità delle acque del Torrente nel fondovalle. 2. Scarsa potenzialità idrica della falda, con carenze soprattutto nel periodo estivo 3. Acquiferi vulnerabili, e rischio diffusione in tempi brevi di eventuali inquinanti per velocità di filtrazione effettiva elevata. Per tutti gli acquiferi in particolare per la placca arenacea, si impone il controllo generale su tutta l’area di affioramento delle attivita agricole-agrituristiche e urbanistiche per evitare il rilascio di sostanze Ambiente idrico inquinanti dal punto di vista batteriologico e chimico. 3. I dati sui consumi idrici comunali si attestano nella media dei consumi provinciali e regionali. 4. La rete fognaria non serve l’insediamento Mutti. Case sparse sono dotate di fosse Imhoff 5. Depuratore intercomunale: da verificare potenzialità su Abitanti Equivalenti

1. Notevole sviluppo di dissesti idrogeologici. Su entrambi i versanti della Valle Staffora si rilevano numerosi movimenti franosi anche estesi e profondi. Frequenti forme calanchive in evoluzione, che alimentano colate di fondo (versante destro T. Crenna, Fosso di Livelli, Rio Massone, Rio Spizziro, Rio Piccoletto ed incisioni di Moglia-Coriola). 2. Elementi di particolare attenzione e valutazione sono le aree classificate dalla Suoli e sottosuolo relazione geologica in classi di fattibilità con elevate restrizioni. 3. Per quanto riguarda la componente sismica, il territorio rientra nella zona 3 4. Per quanto riguarda il fenomeno della liquefazione, l’ambiente morfologico più esposto è quello di fondovalle. La zona che richiede una maggior attenzione è in corrispondenza delle zone di rispetto del Torrente Staffora, lungo le fasce a vulnerabilità idrogeologica molto elevata.

1. La criticità maggiore è legata alla bassa percentuale di raccolta differenziata. Rifiuti 2. I dati disponibili sono aggiornati al 2008

1. Non vengono evidenziate particolari situazioni di criticità. 2. Il comune di Bagnaria è inquadrato tra le Zone C1 “Zona prealpina e appenninica” come fascia prealpina ed appenninica dell’Oltrepò Pavese, più Qualità dell’aria esposta al trasporto di inquinanti provenienti dalla pianura, in particolare dei precursori dell’ozono.

1. Non si rilevano particolari criticità. Non sono state individuate zone in classe di zonizzazione acustica V e VI Inquinamento 2. La presenza della SP ex SS 461 si caratterizza in linea generale come elemento acustico di possibile criticità, assieme alle zone artigianali in località Ponte Crenna e Lazzuola

Risparmio 1. I dati relativi ai consumi Comunali non risultano disponibili se non parzialmente;

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energetico 2. I dati rilevati dal sistema SIRENA non presentano particolari criticità nei sul fronte delle emissioni ne su quello dei consumi di energia; 3. Il comune non è dotato di Piano dell’illuminazione.

1. Non vengono rilevate particolari criticità. Radioattività

1. Viene rilevato un unico elettrodotto per il quale l’ente gestore ha fornito le distanze di prima approssimazione; Inquinamento 2. Non risultano reperibili i dati relativi al monitoraggio delle tre antenne presenti, di elettromagnetico cui due in Loc. Coriola ed una nel capoluogo.

1. Presenza del corridoio primario dello Staffora, presenza di elementi primari e secondari. Parte del territorio per la varietà di aspetti ambientali, naturalistici e Paesaggio ed paesaggistici è incluso nell’Area prioritaria per la biodiversità “Oltrepo pavese ecosistemi naturali collinare e montano” 2. Presenza di beni di interesse storico e architettonico.

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3. Scenario di riferimento per il PGT A completamento della ricognizione sullo stato attuale del contesto ambientale, si descrivono gli obiettivi di Piano e si definisce uno scenario di riferimento all’interno del quale si calano le previsioni di PGT. Lo scenario di riferimento è un inquadramento fondamentale che definisce i primi indirizzi strategici, obiettivi generali ed eventualmente specifici e l’ambito di probabile influenza del piano sulla base anche delle analisi effettuate a livello programmatorio di pianificazione sovraordinata e di settore e a livello delle tematiche ambientali. Di seguito si descrivono gli obiettivi generali di piano del Comune di Bagnaria, traendone a chiusura del capitolo alcune considerazioni in merito all’ambito di influenza e area vasta. I comuni di Bagnaria, Cecima, Ponte Nizza e Val di Nizza il 7 settembre 2006 hanno sottoscritto una convenzione, deliberata dai rispettivi consigli comunali, per la stesura del piano di Governo del Territorio in forma congiunta. Secondo tale convenzione si è designato il comune di Val di Nizza quale capofila dell’associazione di comuni con funzioni di coordinamento. Dal “Documento programmatico per le linee guida ed obiettivi per la formazione il documento di Piano” , si evince che obiettivo dell’unione di comuni è quello di dotarsi di strumenti urbanistici fondati su scelte sinergiche, ma aventi autonomia gestionale e giuridica. Questo obiettivo si esplica ed articola come segue: - elaborazione di un Quadro Conoscitivo comune; - verifica ambientale congiunta dei Documenti di Piano; - produzione di elaborati sia grafici che normativi (urbanistici e paesistici) in modo da conseguire unitarietà di lettura e di gestione delle trasformazioni. Le prime risultanze, strategie ed obiettivi del redigendo Documento di Piano dei comuni di Bagnaria, Cecima, Ponte Nizza e Val di Nizza sono state estratte dal Documento programmatico per le linee guida ed obiettivi per la formazione il documento di Piano il quale inquadra alcune criticità ed alcuni caratteri generali nei quali tutti e 4 i comuni si riconoscono e che sono: - debolezza del sistema socio-economico; - frammentarieta’ della struttura urbana e carenza nel sistema delle infrastrutture primarie; - debolezza del sistema dei servizi; - criticita’ connesse ad alcune situazioni di natura idrogeologica; - elevata qualita’ dell’ambiente e del paesaggio; - elevata potenzialita’ connessa alle risorse ambientali e culturali del territorio (turismo, agricoltura di nicchia, energie alternative ecc.). Gli obiettivi di carattere generale del Documento di indirizzi possono essere riassunti in: a) miglioramento dell’accessibilita’ primaria recependo le previsioni gia’ in atto e stimolando l’implementazione di tali previsioni ai diversi livelli istituzionali; b) miglioramento delle connessioni interne al territorio (messa in rete delle diverse localita’ sia attraverso la viabilita’ ordinaria locale che quella escursionistica); c) miglioramento della rete dei servizi, in un’ottica di razionalizzazione e di gestione coordinata, al fine di incrementare l’efficienza delle prestazioni erogate e di ottimizzare le risorse disponibili; d) razionalizzazione dell’attuale assetto insediativo, ponendo attenzione a non snaturare l’identita’ urbana e territoriale attraverso processi conturbativi e/o modelli estranei al contesto di appartenenza; e) sviluppo socio-economico basato sulla valorizzazione delle risorse e delle potenzialita’ insite nel territorio, ed in ogni caso in un’ottica di sostenibilita’ e di compatibilita’ ambientale; f) salvaguardia e valorizzazione del territorio, della sua cultura, del paesaggio, quale volano per nuove forme di sviluppo (turistico, culturale ecc.); g) controllo della qualita’ urbana ed edilizia nei nuovi sviluppi insediativi. Il documento di indirizzi da ulteriori indicazioni generali ed azioni prioritarie in merito a sistema insediativo, territorio agricolo e componente paesistica Nel corso dell’elaborazione del Documento di Piano, alla luce di quanto emergeva in fase di analisi, delle criticità e potenzialità territoriali, ed attraverso il dibattito pubblico, venivano definiti i macro-obiettivi per Val di Nizza:

A - Incremento della competitività territoriale, al fine di contrastare il declino socioeconomico e la marginalizzazione in atto; B - Valorizzazione delle risorse endogene (ambiente, cultura, paesaggio), quale volano per nuove forme di sviluppo.

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Partendo dalla definizione degli obiettivi generali, il Documento di Piano ha individuato le azioni specifiche.

A1. Potenziamento della rete viaria locale e di quella di connessione intercomunale, quest’ultima da perseguirsi d’intesa con gli enti sovraordinati competenti (Provincia e Comunità Montana). In parallelo va perseguito il potenziamento del sistema dei trasporti locali e di connessione con le realtà esterne più significative; A2. Miglioramento della rete dei servizi, in un’ottica di razionalizzazione e di gestione coordinata con i comuni contermini e/o con le altre istituzioni territoriali, al fine di incrementare l’efficienza delle prestazioni erogate e di ottimizzare le risorse disponibili; A3. Adeguamento dei servizi del sottosuolo (reti tecnologiche, acque reflue, rete idrica ecc.) per una maggiore efficienza del sistema insediativo e per la riduzione degli effetti inquinanti indotti dallo stato attuale degli scarichi; A4. Razionalizzazione dell’attuale assetto insediativo, ponendo attenzione ad una corretta contestualizzazione di eventuali nuove previsioni; A5. Promozione di una nuova qualità dell’abitare mediante: ƒ la dotazione di standard urbanistici di vicinato (parcheggi; verde pubblico attrezzato ecc.); ƒ il miglioramento delle connessioni locali e del livello di percorribilità interna; ƒ il controllo dei nuovi ambiti di completamento dell’edificato in un’ottica urbanisticamente equilibrata (densità, morfologie, tipologie ecc..) e paesisticamente coerente; ƒ incentivo della qualità edilizia sia dal punto di vista progettuale (materiali, colori, forme architettoniche e dimensioni compatibili con la tradizione in atto

ontrastare il declino socioeconomico e la marginalizzazione e la marginalizzazione socioeconomico il declino ontrastare locale) che prestazionale (risparmio energetico, limitazione delle emissioni, utilizzo di energia rinnovabile);

A Macrobiettivo A Macrobiettivo A6. Promozione di un’agricoltura di qualità, privilegiando forme di coltivazione e allevamento a basso impatto ambientale e compatibili con le caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio, partendo da logiche di salvaguardia e di valorizzazione delle realtà esistenti; A7. Favorire l’introduzione di nuove tecnologie utili ad una corretta ed economica conduzione delle aziende agricole, compatibilmente con le esigenze di salvaguardia e di valorizzazione del paesaggio; A8. Promozione di attività complementari a quella agricola nei settori della ricettività (agriturismo, vendita dei prodotti locali ecc.) e dell’energia (filiera del legno/biomasse), compatibilmente con la salvaguardia dei valori paesistico – ambientali del territorio; A9. Previsioni insediative favorevoli allo sviluppo di attività artigianali e/o di altre attività produttive di filiera tese a valorizzare lavorazioni tipiche della zona, ed a basso impatto ambientale; A10. Valorizzazione del piccolo commercio di vicinato e previsioni incentivanti per nuove attività al dettaglio e/o di somministrazione (bar, ristoranti ecc.); A11. Potenziamento e modernizzazione del sistema commerciale con previsioni atte all’insediamento di medie strutture di vendita coerentemente con le risultanze degli

Incremento della competitività territoriale, al fine di c territoriale, competitività della Incremento studi allegati.

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B1. Tutela dei sistemi naturalistici e della rete ecologica; B2. Tutela degli elementi e dei sistemi antropici di particolare interesse paesistico quali: nuclei di antica formazione; edifici/elementi di particolare valenza storica e/o

tipologica; siti di interesse archeologico; il paesaggiol agrario; B3. Tutela degli aspetti percettivi del paesaggio, anche regolamentando la cartellonistica stradale; B4. Sviluppo e condivisione a livello sovralocale di progetti di valorizzazione paesistica (es. nuovi PLIS; percorsi escursionistici di livello intercomunale); B5. Gestione delle trasformazioni in un’ottica paesisticamente compatibile e coerente con i caratteri connotativi del territorio; B6. Incentivo al recupero ed alla valorizzazione del patrimonio edilizio rurale dimesso, con possibilità di riuso per funzioni compatibili (residenziale, ricettivo, ricreativo B. Macrobiettivo: B. Macrobiettivo: ecc.); B7. Incentivi per il recupero e la valorizzazione dei nuclei di antica formazione e della per nuove forme di sviluppo per nuove microeconomia in essi presenti; B8. Sviluppo di una rete di percorsi (anche attrezzati) di fruizione del paesaggio, Valorizzazione delle risorse endogene endogene delle risorse Valorizzazione recuperando in primo luogo gli elementi dell’orditura agraria e le strade silvo- (ambiente, cultura, paesaggio), quale volano volano quale paesaggio), cultura, (ambiente, pastorali.

Partendo dal documento programmatico fu definito l’ambito di influenza riferito agli obiettivi definiti dal Documento di Scoping e che si ricorda fu elaborato unitariamente per i quattro comuni. La definizione dell’ambito sul quale si muove ed interagisce il piano non coincide mai con il limite amministrativo, e realtà come quelle dei comuni di Bagnaria, Cecima, Ponte Nizza e Val di Nizza pur mantenendo una loro forte specificità, sono comunque da inserire all’interno di ambiti più vasti per le interazioni che ne derivano. La definizione dell’ambito di influenza, serve quale momento di sintesi per la messa in luce delle relazioni tra i vari temi, piani e programmi di area vasta. Di seguito alcune considerazioni in via preliminare e generale sul rapporto e le possibili interazioni tra previsioni di piano ed area vasta. Proprio per la valenza sovralocale di queste considerazioni, le relazioni tra area vasta e previsioni saranno analizzate contemporaneamente per tutti i comuni cercando perciò di mantenere una visione di comparto al di là delle specifiche azioni di PGT. ▪ Per quanto riguarda il sistema della mobilità, a livello sovralocale è previsto il potenziamento della SP 461 e il progetto di Green Way. A livello locale, comuni di Ponte Nizza e Val di Nizza, è previsto il potenziamento della viabilità con nuovi tronchi viari, nuovi svincoli, un nuovo ponte sul Torrente Nizza, il potenziamento della viabilità agro-silvo-pastorale anche al fine turistico con la creazione di itinerari tematici. Il potenziamento viario aumenta l’accessibilità del territorio e di conseguenza l’attrattività, concentrata soprattutto nei fine settimana, ed il numero di veicoli in attraversamento. Valutare la possibilità di affiancare a questi progetti un progetto di mobilità lenta, con la creazione di piste e/o percorsi ciclabili, in modo da favorire ed agevolare i collegamenti sia tra i comuni, che con i circuiti ciclabili esistenti e la green Way. ▪ In generale, gli obiettivi connessi al sistema dei servizi, sono la riqualificazione e valorizzazione degli spazi urbani ad uso pubblico e dei servizi in genere (polo scolastico, centro sportivo di Cecima e Ponte Nizza, polo civico di Ponte Nizza). Queste previsioni (centro polifunzionale, poli scolastici e sportivi) potrebbero generare disequilibri in relazione alle nuove e più attrattive polarità. In questo contesto però, i potenziali disequilibri sono contrastati dalla rilevanza che assume l’unione di comuni in merito alle decisioni. Il Piano di Governo del Territorio di Bagnaria, Cecima, Ponte Nizza e Val di Nizza, opera infatti previsioni a scala locale ma anche comprensoriale verificando le capacità di espansione del singolo comune in relazione alle potenzialità dell’intero ambito. ▪ Per quanto riguarda il sistema insediativo si prevedono nuove espansioni residenziali, nuove medie strutture di vendita, potenziamento e sviluppo di aree artigianali e commerciali, nuove zone turistico – alberghiere. Le espansioni possono incidere su temi di interesse sovracomunale per quanto riguarda il dimensionamento del Piano, che se eccedente il soddisfacimento dei bisogni espressi localmente, dovrà essere oggetto di concertazione a livello provinciale e andrà verificato rispetto ai sistemi territoriali di riferimento e con le politiche economiche e di settore espresse dal quadro programmatico provinciale e regionale.

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▪ Ambiente e paesaggio. Per quanto riguarda questo aspetto in merito agli obiettivi delineati dal Documento Programmatico, e così come definito dal PTCP per l’ambito 4 della Valle del Torrente Staffora, valutare la necessità di interventi di riassetto idrogeologico.

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4. Proposte di Progetto: le azioni strategiche Il Comune di Bagnaria per la redazione del PGT, ha maturato una politica territoriale che si esprime e si esplicita attraverso i macro obiettivi e gli obiettivi specifici di cui sopra, i quali a loro volta trovano concretezza attraverso la declinazione nelle azioni strategiche di piano come segue: Di seguito la quantificazione delle aree di trasformazione così come dedotte dal documento di Piano:

Dimensionamento Documento di Piano

PREVISIONI DI DOCUMENTO DI PIANO

CAPACITA' EDIFICATORIA

AMBITO SUPERFICIE (mq) PREVISTA INCREMENTI TOTALE

V I1 per standard qualitativi V

St m2 It V % di V V + I1 ATR1 4.360 3.488 m3 349 3.837 m3 ATR2 3.6200,80 2.896 m3 290 3.186 m3 ATR3 4.960 3.968 m3 397 4.365 m3 ATR 10% ATR4 6.050 0,50 3.025 m3 303 3.328 m3 3 3 ATR5 10.820 6.492 m 649 7.141 m 0,60 ATR6 8.640 5.184 m3 518 5.702 m3 38.450 25.053 m3 2.505 27.558 m3 CAPACITA' EDIFICATORIA

AMBITO SUPERFICIE (mq) PREVISTA INCREMENTI TOTALE

SLP I1 per standard qualitativi SLP

St m2 Ut SLP % di SLP SLP + I1 ATPA ATPA1 28.650 0,40 11.460 m2 10% 1.146 12.606 m2 28.650 11.460 m2 1.146 12.606 m2 2 2 ATC1 2.600 0,50 1.300 m 10% 130 1.430 m ATC 2 2.600 1.300 m 130 1.430 m2

Nuove superfici prevista dal Documento di Piano

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Per quanto concerne gli insediamenti a destinazione non residenziale, il DdP prevede i seguenti sviluppi: a. Nuovi insediamenti produttivi-artigianali: ƒ superficie territoriale: mq. 28.650 ƒ superficie lorda di pavimento mq. 11.460 (+ 1.146 mq per incentivi) b. Nuovi insediamenti commerciali: ƒ superficie territoriale: mq. 2.600 ƒ superficie lorda di pavimento: mq. 1.300 (+ 130 mq per incentivi)

Per le infrastrutture e la mobilità le previsioni di piano sono:

ƒ Recepimento delle previsioni di livello sovraordinato (PTVE) tese al potenziamento della ex. S.s. 461, principale via di accesso alla vallata; ƒ recepimento del progetto Green way Milano – Voghera – Varzi; ƒ miglioramenti e adeguamenti della viabilità locale e della rete agro-silvo-pastorale.

Per quanto concerne le infrastrutture di rete (servizi canalizzati e linee tecnologiche), è previsto il potenziamento e l’estensione di ciò che esiste, da attuarsi d’intesa con l’Ambito Territoriale Ottimale (ATO Pavia) secondo tempi e modalità da concordare, ma in ogni caso direttamente connesse agli sviluppi edificatori individuati dal PGT. Priorità dovrà essere data all’adeguamento della rete di approvvigionamento idrico e degli scarichi delle acque reflue per garantire servizi primari alla collettività ma anche la salvaguardia della qualità delle acque riceventi. Per quanto riguarda il Sistema Paesistico Ambientale, si propone: ƒ l’istituzione di due Parchi Locali di Interesse Sovracomunale il PLIS del Torrente Staffora e il PLIS del Monte-Vallassa Guardamonte ƒ la valorizzazione dei percorsi di fruizione paesistica ambientale Sentiero del Giubileo e la Diramazione Via del sale (Monte Bogleglio-San Sebastiano Curone); ƒ la tutela e valorizzazione dei Sistemi ed Elementi di particolare interesse paesistico (rif. Tav. 1.23 del DdP)

Le previsioni, relative al Settore primario e secondario sono demandate al Piano delle Regole. Non vengono qui specificamente affrontate e si rimanda pertanto alla Relazione Generale del PGT per approfondimenti. Lo schema generale del Progetto di Piano relativo al Comune di Bagnaria si configura come segue:

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Documento di Piano: Tavola delle previsioni di piano

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5. Criteri ambientali e misure di mitigazione per l’attuazione del PGT Nel presente capitolo sono descritte le misure di mitigazione e compensazione individuate per l’attuazione del PGT. Le mitigazioni sono rappresentate da quegli accorgimenti tecnici finalizzati a ridurre gli impatti prevedibili. Le misure compensative sono relative agli interventi tecnici migliorativi dell’ambiente preesistente, che possono funzionare come compensazioni degli impatti residui, là dove questi non potranno essere ulteriormente mitigati in sede tecnica. Relativamente alle azioni strategiche del Documento di Piano di Bagnaria , alle criticità emerse in relazione agli obiettivi di sostenibilità ambientale, si propongono dei criteri di attuazione delle misure e l’adozione di interventi di mitigazione. Il presente capitolo si articola in due parti, la prima illustra in linea generale le misure di mitigazione necessarie per l’attuazione del PGT relativamente ai temi ambientali, la seconda per ogni area di trasformazione, sviluppa specifiche considerazioni e suggerimenti affiancando nell’ultima colonna di destra le indicazioni e gli indirizzi tratti dalle schede degli ambiti del Documento di Piano e alle quali si rimanda per una più esaustiva trattazione. Si ricorda inoltre che il Documento di Piano ha già previsto, all’interno dello Schema delle azioni strategiche di piano così come dedotto dalla tavola delle Previsioni di Piano, ed alle schede relative alle aree di trasformazione, vari livelli di intervento in merito alla mitigazione, ovvero in merito al miglioramento del sistema urbano e paesistico ambientale. All’interno delle schede degli ambiti di trasformazione, vengono infine introdotte premialità volumetriche per: - progetti di particolare qualità architettonica,edilizia bioclimatica e risparmio energetico. Relativamente alle azioni di Piano e alle criticità emerse in relazione agli obiettivi di sostenibilità ambientale, e sulla base delle considerazioni effettuate in sede di valutazione, si propongono i seguenti criteri di attuazione delle misure e l’adozione di interventi di mitigazione:

Suggerimenti generali 1. Promuovere l’adozione di misure di risparmio idrico (aeratori rompigetto, riduttori di flusso, impianti di recupero dell’acqua meteorica, etc.) per gli interventi che necessitano del rilascio della concessione edilizia o di denuncia di inizio attività per le nuove edificazioni così come per le ristrutturazioni. 2. Nel caso di previsione di nuove funzioni produttive si dovranno ottimizzare i cicli di produzione in modo da riusare l’acqua e da prevedere l’uso di acqua non potabile, per esempio da prima falda o da raccolta acque meteoriche. 3. La criticità maggiore delle acque superficiali che scorrono nel territorio della Comunità Montana è data Risorse dal numero elevato di scarichi provenienti dalle fosse Imhoff , dalle reti fognarie prive di trattamento e idriche dalla mancanza di portata nei mesi estivi che non permette la diluizione degli inquinanti e favorisce il ristagno dei reflui. Nella realizzazione delle previsioni di piano e dei completamenti residenziali le reti fognarie e gli impianti di trattamento dovranno essere verificate rispetto al nuovo carico insediativo introdotto. Mettere a punto strategie per l’affinamento dello scarico delle fosse Imhoff con potenzialità superiore ai 30 abitanti. 4. Aree idrogeologicamente sensibili: occorre un’attenta valutazione preventiva delle opere nel sottosuolo. Particolare attenzione andrà dedicata alla realizzazione dei pali per le fondazioni profonde, per evitare di mettere in contatto e contaminare i differenti strati della falda. 1. Occorre limitare al massimo l’impermeabilizzazione del suolo, lasciando ampi spazi drenanti e utilizzando dove possibile pavimentazioni permeabili (autobloccanti forati, prato armato, tetti verdi ecc.). L’impermeabilizzazione accompagnata da raccolta e trattamento di acque deve essere prevista in caso di possibilità di sversamenti di sostanze inquinanti e in presenza di grandi aree pavimentate di parcheggio o di manovra. 2. Le strade molto trafficate ed i piazzali adibiti a parcheggio, generano spesso inquinamento nei suoli limitrofi, sia per le emissioni depositate sugli stessi che per le acque di dilavamento del manto stradale. Suolo e Nelle progettazioni esecutive di nuovi parcheggi e/o spazi di sosta, vanno considerati alcuni principi sottosuolo legati in particolare alla rete di raccolta delle acque di prima pioggia, nonchè ai materiali da usarsi nella costruzione. Misure locali di mitigazione possono essere ottenute con pavimentazioni drenanti, con la raccolta ed il trattamento delle acque di prima pioggia o da sversamenti accidentali. 3. La realizzazione degli ambiti di trasformazione in classe di fattibilità geologica 3, dovrà essere subordinata alle indicazioni dello studio geologico allegato al Piano, e comprendere supplementi di indagine per acquisire una maggiore conoscenza geologico-tecnica dell’area, nonché studi tematici specifici idrogeologici, idraulici ed ambientali. 4. Per le aree idrogeologicamente sensibili occorre un’attenta valutazione preventiva delle opere nel

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sottosuolo. Particolare attenzione andrà dedicata alla realizzazione dei pali per le fondazioni profonde, ad evitare di mettere in contatto e contaminare i differenti strati della falda.

1. La previsione di nuove aree di trasformazione comporta un conseguente aumento di rifiuti, che deve essere considerato preventivamente al fine di massimizzare la raccolta differenziata (isole ecologiche, spazi dedicati condominiali, aree ecologiche industriali, ecc.). Adottare accorgimenti per aumentare la Rifiuti raccolta differenziata anche attraverso l’incentivazione della pratica dell’autocompostaggio e l’avvio di progetti di comunicazione mirati alla sensibilizzazione verso le tematiche della “gestione sostenibile” dei rifiuti, rivolti al mondo della scuola, ai cittadini, alle imprese. 1. Promuovere l’adozione di misure di risparmio energetico (tecniche di edilizia passiva, installazione di impianti solari, termico e fotovoltaico, e/o di pompe di calore, ecc.) per gli interventi che necessitano del rilascio di concessione edilizia o di denuncia di inizio attività per le nuove edificazioni così come per le ristrutturazioni. Integrare il regolamento edilizio comunale con indicazioni sul riscaldamento domestico e sull'efficienza energetica degli edifici. Energia 2. Promuovere l’adozione del Piano di illuminazione pubblica. L’inquinamento luminoso comporta un disturbo significativo per le specie notturne, con conseguente perdita di habitat per dette specie. In particolare, i corpi luminosi devono essere sempre rivolti verso il basso per ridurre al minimo le dispersioni verso la volta celeste e il riflesso sugli edifici, e a diversa altezza per le zone carrabili e per quelle ciclabili e pedonali. La situazione è più critica dove esistano vicine aree naturalistiche, corsi d’acqua o in corrispondenza dei margini urbani. 1. Gli interventi insediativi devono partecipare per quanto di competenza al disegno della rete ciclabile urbana, anche attraverso interventi da concordare esterni all’ambito di trasformazione. Si deve gradualmente puntare alla realizzazione di una rete ciclabile che colleghi tra loro tutti i servizi di interesse Mobilità generale e le principali stazioni e fermate del trasporto pubblico. A questo proposito si rammenta anche l’esistenza del progetto “Lo sviluppo della mobilità sostenibile in rapporto alla prevenzione ed alla promozione della salute” di Regione Lombardia in collaborazione con Asl e Arpa e con il quale è auspicabile un raccordo in fase di progettazione della rete ciclopedonale 1. Predisporre un regolamento per la qualità paesaggistica ed architettonica degli interventi. Il regolamento definisce materiali, tipologie, colori, forme, elementi architettonici, modalità di rapporto con il Paesaggio contesto e con il sistema del verde, e individua le specie arborate caratteristiche dei luoghi da privilegiare negli spazi a verde pubblico e privato 1. In generale per le aree di primo livello si deve porre attenzione a: - conservare la continuità territoriale; - mantenere le zone umide residuali e il reticolo di canali irrigui; - mantenere il reticolo di canali e la vegetazione spondale con criteri più naturalistici, eventualmente facendo ricorso a incentivi del PSR; - conservare e consolidare le piccole aree palustri residue; - evitare l’inserimento di strutture lineari capaci di alterare sensibilmente lo stato di continuità territoriale ed ecologica che non siano dotate di adeguate misure di deframmentazione; - nelle aree urbanizzate favorire interventi di deframmentazione; - occorre inoltre salvaguardare la struttura dei popolamenti di margine e ripariali durante la fase di cantiere ripristinandola in caso di danneggiamento. Nella qualificazione degli interventi al margine urbano si dovrà tenere conto della necessità di garantire collegamenti ecologici tra le aree a verde interne all’abitato e le aree agricole e naturalistiche esterne. Per esempio nella riqualificazione dei margini urbani può essere utile introdurre cinture verdi finalizzate ad un rapporto più equilibrato tra città e Rete campagna. Nelle sistemazioni a verde favorire le soluzioni che assicurino la continuità ecologica ecologica attraverso la messa a dimora di siepi, habitat umidi, rimboschimenti. Nelle aree confinanti con infrastrutture viarie, prevedere fasce di mitigazione e opere di attraversamento con adeguati inviti per la fauna. 2. per gli elementi di secondo livello Conservazione della continuità territoriale; mantenimento del reticolo di siepi e filari, eventualmente facendo ricorso a incentivi del PSR 3. nei corridoi regionali primari a bassa o moderata antropizzazione in caso di trasformazioni strategiche, mantenimento in ogni caso almeno dl 50% della sezione prevista dalla RER (500 m) 4. Va vista con sfavore la tendenza a mettere in atto misure di conversione degli spazi aperti in aree boschive, attuata attraverso rimboschimenti che portano alla perdita di habitat importanti per specie caratteristiche. 5. La naturalità del territorio comunale può essere mantenuta garantendo l’attività agricola quale presidio al territorio e la conservazione delle formazioni naturaliformi. 6. In tutti i casi, la progettazione del verde deve fare riferimento alle indicazioni contenute nell’allegato alla DGR 8/8515 del 26/11/2008 “Rete Ecologica Regionale e programmazione territoriale degli enti locali”, ed alla DGR 6/48740 del 29/02/2000 “Quaderno opere tipo di ingegneria naturalistica”

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Di seguito la tabella con le considerazioni, suggerimenti, indicazioni ed indirizzi specifici per le aree di trasformazione:

Considerazioni/suggerimenti

Indicazioni del Rapporto Ambientale Indicazioni ed indirizzi del Documento di Piano

Problematiche generali Ambito territoriale di particolare rilievo paesistico ambientale. Da un punto di vista geologico, idrogeologico sono evidenziati movimenti franosi, e forme calanchive, così come nel fondovalle in corrispondenza del Torrente Staffora è stato rilevato il fenomeno della liquefazione dei suoli. Per quanto riguarda la componente sismica il territorio rientra in zona 3. Sistema insediativo residenziale

In generale a realizzazione di nuove aree di trasformazione può comportare: - sottrazione di suolo agricolo, alterazione della conformazione morfologica e paesaggistica, impatto sugli ecosistemi - incremento di superfici permeabili - interazione con flussi di acque sotterranee - aumento del fabbisogno energetico ed idrico - aumento delle emissioni in atmosfera - incremento nella produzione di rifiuti - aumento del rumore e delle emissioni di polveri in atmosfera durante la cantierizzazione ATR1-ATR2-ATR3 Indirizzi da recepire nei PUA: Superfici territoriali: 2 ATR1 4.360 m Indice di permeabilità Ip 40% ATR2 3.620 m2 2 Densità arborea 1 albero ogni 100mq di Sf ATR3 4.960 m Interventi di mitigazione come individuati graficamente Le aree sono in classe di fattibilità geologica 3e, e zona nelle schede d’ambito, e secondo la tipologia prevista; Sismica 3. La classe di zonizzazione acustica è III Aree di - Il PUA dovrà verificare la capacità di collettamento e di tipo misto. I comparti sono ricompresi all’interno della depurazione dei reflui previsti indicando, in caso di rete ecologica regionale corridoio fluviale primario a bassa inadeguatezza, le soluzioni da attuare a carico dei o moderata antropizzazione del torrente Staffora. lottizzanti e le previsioni già in atto; Le aree ATR2 e ATR3 sono aree libere intercluse tra - Gli insediamenti dovranno essere dotati di idonei sistemi l’abitato e confinano a sud con la ex SS461. L’area ATR3 di raccolta delle acque meteoriche (coperture, piazzali e è in seconda linea rispetto alla ex SS461 e fronteggia via altre superfici impermeabili), da riutilizzare per il XX Settembre che è viabilità di penetrazione nell’edificato mantenimento del verde e/o per altri usi compatibili; consolidato. - Prescrizioni geologiche come da studio allegato al DdP con particolare riferimento ai seguenti aspetti: Gli impatti che si rilevano sono legati alla presenza della a) rispetto del reticolo idrico minore; rete ecologica, e per gli ambiti ATR1 e ATR2 all’adiacenza b) classe di fattibilita’ 3e – aree coinvolgibili da fenomeni di con la ex SS461. esondazione con pericolosità media o moderata; c) zona sismica – cl. 3 In fase di progettazione attuativa, si raccomanda di tenere il più possibile a distanza le residenze dalle potenziali fonti inquinanti (acustiche ed emissioni in aria) cercando di localizzare gli edifici nella parte più interna degli ambiti e di tenere separate le aree di trasformazione dalla ex SS461 con barriere verdi anche alberate. Adottare sistemi per un adeguato isolamento acustico delle facciate.

Poiché i tre nuovi comparti edificatori sono adiacenti, cogliere l’occasione per definire un progetto del verde unitario in modo da favorire la continuità ecologica sia attraverso varchi verdi di connessione con gli ambiti agricoli posti a nord, sia attraverso corridoi verdi di collegamento tra i tre ambiti. Per quanto riguarda le infrastrutture, vi è in previsione il progetto Green Way Milano-Voghera-Varzi. Cogliere l’opportunità in sede di progettazione degli Ambiti di creare collegamenti ciclabili tra l’edificato ed il nuovo tracciato della Green Way.

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Considerazioni/suggerimenti

Indicazioni del Rapporto Ambientale Indicazioni ed indirizzi del Documento di Piano

La ex SS461 è identificata quale viabilità di interesse storico. In sede di progettazione architettonica, porre particolare attenzione al contesto di riferimento, uso dei materiali, colori e tecniche costruttive tipiche dei luoghi.

Gli ambiti si trovano in classe di fattibilità geologica 3e. in fase di pianificazione attuativa, le zone 3e sono subordinate a specifico studio idrologico-idraulico (come enunciato nelle NT dello studio geologico allegato al Piano al quale si rimanda). Per le aree idrogeologicamente sensibili, in caso di opere nel sottosuolo, valutare preventivamente possibili interazioni ed alterazioni all’andamento locale della falda.

Per quanto riguarda il risparmio delle risorse idriche, adottare le migliori tecnologie disponibili come aeratori rompigetto, riduttori di flusso impianti di recupero dell’acqua meteorica ecc.

Per quanto riguarda la depurazione delle acque, qualora sia valutata l’impossibilità del collettamento alla fognatura, adottare per le fosse Imhoff l’affinamento dello scarico attraverso l’affiancamento della tecnologia di fitodepurazione.

Per il risparmio energetico si consiglia come obiettivo il raggiungimento della classe energetica B.

Per quanto riguarda la fase di cantierizzazione, porre particolare attenzione alla durata complessiva dei lavori cercando di ottimizzare i tempi e creare sinergie con le aree di trasformazione contigue. Porre altresì attenzione all’uso e trasporto di materiali, adottando misure comportamentali come la bagnatura del cantiere per la limitazione delle polveri nell’intorno. Gli accumuli di materiali inerti possono diventare preda di specie infestanti con alterazione delle relazioni ecologiche esistenti. In contesti particolarmente sensibili, in fase di chiusura del cantiere, ripristinare completamente l’area ed eliminare eventuali accumuli di risulta. Considerazioni su potenziali effetti cumulativi: - tutte e tre le aree di trasformazione sono contigue. Valutare la possibilità di progettare un piano del verde e di connessione ecologica unitario per tutti e tre gli ambiti;; - in fase di costruzione cercare di creare sinergie tra gli ambiti ATR1, ATR2 , ATR3 e ATR4 (nelle immediate vicinanze) in modo da ottimizzare i tempi di cantierizzazione , ma anche l’uso dei materiali compensando p.esempio gli scavi di terra con i riporti; - cogliere l’opportunità, vista la previsione dell’ambito commerciale ATC1, di collegare i nuovi insediamenti tra loro e con l’ATC1 attraverso un percorso ciclopedonale interno ai comparti e protetto rispetto alla trafficata ex SS461. ATR4 Indirizzi da recepire nei PUA: Superfici territoriali: 2 ATR4 6.050 m Indice di permeabilità Ip 50% Densità arborea 1 albero ogni 100mq di Sf L’ambito è in classe di fattibilità geologica 3e, zona Sismica 3. La classe di zonizzazione acustica è III Aree di Interventi di mitigazione come individuati graficamente tipo misto. nelle schede d’ambito, e secondo la tipologia prevista; L’area è ricompresa all’interno della rete ecologica - Il PUA dovrà verificare la capacità di collettamento e di regionale corridoio fluviale primario a bassa o moderata depurazione dei reflui previsti indicando, in caso di antropizzazione del torrente Staffora, e sul margine nord- inadeguatezza, le soluzioni da attuare a carico dei est del comparto è interessata dalla presenza di Elementi lottizzanti e le previsioni già in atto; di secondo livello Aree importanti per la biodiversità - Gli insediamenti dovranno essere dotati di idonei sistemi

PGT BAGNARIA 21 VAS – SINTESI NON TECNICA

Considerazioni/suggerimenti

Indicazioni del Rapporto Ambientale Indicazioni ed indirizzi del Documento di Piano esterne alle Aree prioritarie. di raccolta delle acque meteoriche (coperture, piazzali e altre superfici impermeabili), da riutilizzare per il L’ambito è localizzato ad est del capoluogo di Bagnaria. E’ mantenimento del verde e/o per altri usi compatibili; un’area a ridosso della ex SS 461 a sud e confinante con - Prescrizioni geologiche come da studio allegato al DdP l’edificato consolidato ad ovest. con particolare riferimento ai seguenti aspetti: a) rispetto del reticolo idrico minore; Gli impatti che si rilevano sono legati principalmente b) classe di fattibilita’ 3e – aree coinvolgibili da fenomeni di all’adiacenza con la ex SS461 ed alla presenza di esondazione con pericolosità media o moderata; elementi della rete ecologica c) zona sismica – cl. 3

In fase di progettazione attuativa, si raccomanda di tenere il più possibile a distanza le residenze dalle potenziali fonti inquinanti (acustiche ed emissioni in aria) cercando di localizzare gli edifici nella parte più interna degli ambiti e di tenere separate le aree di trasformazione dalla ex SS461 (anche in vista del suo potenziamento) con barriere verdi anche alberate. Qualora l’intervento sia completato prima dell’avvio dei lavori di potenziamento della ex SS461 si dovranno adottare durante i cantieri misure di mitigazione per gli impatti acustici e da polveri. A tale fine è opportuno che la vegetazione arborea sul lato sud venga collocata al più presto in modo che possa raggiungere un’adeguata altezza e fornire schermatura visiva rispetto al cantiere della ex SS 461. Per le facciate degli edifici, adottare sistemi per un adeguato isolamento acustico.

In merito al progetto di Green Way, cogliere l’opportunità in sede di progettazione per creare collegamenti ciclabili tra l’edificato ed il nuovo tracciato della Green Way.

In fase di progettazione attuativa definire un progetto del verde in modo da favorire la conservazione della continuità ecologica attraverso varchi verdi di connessione con gli ambiti agricoli posti a nord e/o il mantenimento del reticolo di siepi e filari,

La ex SS461 è identificata quale viabilità di interesse storico. In sede di progettazione architettonica, porre particolare attenzione al contesto di riferimento, uso dei materiali, colori e tecniche costruttive tipiche dei luoghi.

L’ambito si trova in classe di fattibilità geologica 3e. In fase di pianificazione attuativa, le zone 3e sono subordinate a specifico studio idrologico-idraulico (come enunciato nelle NT dello studio geologico allegato al Piano al quale si rimanda). Per le aree idrogeologicamente sensibili, in caso di opere nel sottosuolo, valutare preventivamente possibili interazioni ed alterazioni all’andamento locale della falda.

Per quanto riguarda il risparmio delle risorse idriche, adottare le migliori tecnologie disponibili come aeratori rompigetto, riduttori di flusso impianti di recupero dell’acqua meteorica ecc.

Per il risparmio energetico si consiglia come obiettivo il raggiungimento della classe energetica B.

Per quanto riguarda la fase di cantierizzazione, porre attenzione all’uso e trasporto di materiali, adottando misure comportamentali come la bagnatura del cantiere per la limitazione delle polveri nell’intorno. Gli accumuli di materiali inerti possono diventare preda di

PGT BAGNARIA 22 VAS – SINTESI NON TECNICA

Considerazioni/suggerimenti

Indicazioni del Rapporto Ambientale Indicazioni ed indirizzi del Documento di Piano specie infestanti con alterazione delle relazioni ecologiche esistenti. In contesti particolarmente sensibili, in fase di chiusura del cantiere, ripristinare completamente l’area ed eliminare eventuali accumuli di risulta. Considerazioni su potenziali effetti cumulativi: - in fase di costruzione cercare di creare sinergie con gli ambiti ATR1, ATR2 , ATR3 in modo da ottimizzare i tempi di cantierizzazione , ma anche l’uso dei materiali compensando p.esempio gli scavi di terra con i riporti; - cogliere l’opportunità, vista la previsione dell’ambito commerciale ATC1, di collegare i nuovi insediamenti tra loro (ATR1, ATR2 , ATR3 e ATR4) e con l’ATC1 attraverso un percorso ciclopedonale interno ai comparti e protetto rispetto alla trafficata ex SS461. ATR5 ATR6 Indirizzi da recepire nei PUA: Superfici territoriali: ATR5 10.820 m2 2 Indice di permeabilità Ip 50% ATR6 8.640 m Densità arborea 1 albero ogni 100mq di Sf

Geologicamente le aree sono rispettivamente: Interventi di mitigazione come individuati graficamente - ATR5 classe di fattibilità geologica 3a e 2,. Zona nelle schede d’ambito, e secondo la tipologia prevista; sismica 3. - Il PUA dovrà verificare la capacità di collettamento e di depurazione dei reflui previsti indicando, in caso di - ATR6 classe di fattibilità geologica 2,. Zona inadeguatezza, le soluzioni da attuare a carico dei sismica 3. lottizzanti e le previsioni già in atto; La classe di zonizzazione acustica è per entrambe III Aree - Gli insediamenti dovranno essere dotati di idonei sistemi di tipo misto. I comparti sono ricompresi all’interno della di raccolta delle acque meteoriche (coperture, piazzali e rete ecologica regionale corridoio fluviale primario a bassa altre superfici impermeabili), da riutilizzare per il o moderata antropizzazione del torrente Staffora. mantenimento del verde e/o per altri usi compatibili; - Prescrizioni geologiche come da studio allegato al DdP Le aree ATR5 e ATR6 sono aree localizzate nella frazione con particolare riferimento ai seguenti aspetti: di Ponte Crenna ad ovest dell’edificato consolidato. a) rispetto del reticolo idrico minore; b) classe di fattibilita’ 3a – aree di versante potenzialmente Gli impatti che si rilevano sono legati principalmente alla instabile e classe 2 aree a ridotta acclività; presenza della rete ecologica ed al consumo di suolo e di c) zona sismica – cl. 3 risorse.

Si deve evitare la realizzazione di grandi superfici impermeabili, in particolare per le aree a parcheggio e/o carrabili per le quali si dovranno prevedere soluzioni di pavimentazioni permeabili.

Per quanto riguarda il consumo di suolo, cercare per quanto possibile di equilibrare gli scavi con i riporti.

In fase di progettazione attuativa, poiché i due nuovi comparti edificatori sono adiacenti, cogliere l’occasione per definire un progetto del verde unitario in modo da favorire la continuità ecologica sia attraverso varchi verdi di connessione con gli ambiti agricoli posti a nord, sia attraverso corridoi verdi di collegamento tra gli ambiti.

In sede di progettazione architettonica, porre particolare attenzione al contesto di riferimento, uso dei materiali, colori e tecniche costruttive tipiche dei luoghi.

Per le aree idrogeologicamente sensibili, in caso di opere nel sottosuolo, valutare preventivamente possibili interazioni ed alterazioni all’andamento locale della falda.

Per quanto riguarda il risparmio delle risorse idriche, adottare le migliori tecnologie disponibili come aeratori rompigetto, riduttori di flusso impianti di recupero dell’acqua meteorica ecc.

PGT BAGNARIA 23 VAS – SINTESI NON TECNICA

Considerazioni/suggerimenti

Indicazioni del Rapporto Ambientale Indicazioni ed indirizzi del Documento di Piano Per quanto riguarda la depurazione delle acque, qualora sia valutata l’impossibilità del collettamento alla fognatura, adottare per le fosse Imhoff l’affinamento dello scarico attraverso l’affiancamento della tecnologia di fitodepurazione.

Per il risparmio energetico si consiglia come obiettivo il raggiungimento della classe energetica B.

Per quanto riguarda la fase di cantierizzazione, porre particolare attenzione alla durata complessiva dei lavori cercando di ottimizzare i tempi e creare sinergie con l’area di trasformazione contigua. Porre altresì attenzione all’uso e trasporto di materiali, adottando misure comportamentali come la bagnatura del cantiere per la limitazione delle polveri nell’intorno. Gli accumuli di materiali inerti possono diventare preda di specie infestanti con alterazione delle relazioni ecologiche esistenti. In contesti particolarmente sensibili, in fase di chiusura del cantiere, ripristinare completamente l’area ed eliminare eventuali accumuli di risulta. Considerazioni su potenziali effetti cumulativi: - Valutare la possibilità di progettare un piano del verde e di connessione ecologica unitario per tutti e due gli ambiti;; - in fase di costruzione cercare di creare sinergie tra gli ambiti in modo da ottimizzare i tempi di cantierizzazione , ma anche l’uso dei materiali compensando p.esempio gli scavi di terra con i riporti;

Produttivo: industriale, artigianale, e commerciale Problematiche generali Oltre alle problematiche evidenziate precedentemente, per il comparto produttivo si rilevano anche quelle legate a: - cambiamenti morfologici - consumo di suolo - frammentazioni e alterazioni ecosistemiche - consumi energetici - produzione di emissioni inquinanti in aria e rumore - sversamenti in corpi idrici superficiali e sotterranei - inquinamento luminoso - maggiore congestione da traffico ATPA1 Indirizzi da recepire nei PUA Superfici territoriali: 2 ATPA1 28.650 m Indice di permeabilità Ip 25% Densità arborea 1 albero ogni 200mq di Sf L’area è in classe di fattibilità geologica 3 e 3a, in classe di zonizzazione acustica III di tipo misto. Altri indirizzi da recepire nel PUA L’area è ricompresa all’interno della rete ecologica - Interventi di mitigazione e di compensazione regionale corridoio fluviale primario a bassa o moderata (riqualificazione ambientale) come individuati graficamente antropizzazione del torrente Staffora. nelle schede d’ambito, e secondo la tipologia prevista;

2 - Il PUA dovrà verificare la capacità di collettamento e di E’ un comparto di 28.650 m con Ut pari a 0,40 ed Slp depurazione dei reflui previsti indicando, in caso di prevista compreso incrementi per standard qualitativi pari 2 2 inadeguatezza, le soluzioni da attuare a carico dei a 12.606 m > di 10.000 m . Questa previsione, ai sensi lottizzanti e le previsioni già in atto; dell’art. 28.6 del PTCP sarà soggetta a concertazione. - Le aree a parcheggio dovranno essere opportunamente piantumate, con specie autoctone, in ragione di un albero L’ambito è localizzato nella parte ovest della frazione di ogni 4 posti auto; Torretta e confina a sud con un’area a servizi ed un’area - Considerata la sensibilita’ paesistica dell’area, gli produttiva, ad ovest con un’area produttiva, edifici sparsi, interventi dovranno perseguire la massima e con il reticolo idrico minore. compatibilizzazione con il contesto interessato, adottando In generale si devono adottare tutti i migliori accorgimenti soluzioni tipologiche, materiali e cromatismi compatibili tecnici per il contenimento delle risorse idriche ed con il paesaggio circostante, e mitigando correttamente

PGT BAGNARIA 24 VAS – SINTESI NON TECNICA

Considerazioni/suggerimenti

Indicazioni del Rapporto Ambientale Indicazioni ed indirizzi del Documento di Piano energetiche e utilizzare fonti energetiche rinnovabili. eventuali impatti visivi; Adottare accorgimenti per contenere l’utilizzo di acqua - Prescrizioni geologiche come da studio allegato al DdP potabile e utilizzare l’acqua meteorica o di prima falda per con particolare riferimento ai seguenti aspetti: gli usi non potabili (irrigazione delle aree a verde, pulizia a) classe di fattibilita’ 3 – aree di versante potenzialmente dei piazzali, cassette WC ecc). instabile e 3a – aree di fondovalle con eterogeneita’ geotecnica; Per quanto possibile si deve cercare di conservare la b) zona sismica – cl. 3 conformazione morfologica originaria del sito, sottoponendo le modifiche eventuali a progettazione paesistica di dettaglio con l’obiettivo di innalzare quanto più possibile la qualità dell’area anche ai fini del miglioramento del rapporto con l’intorno (in particolare l’ambito del Torrente Staffora, il reticolo idrico minore, le aree agricole di interesse paesistico e di prevalente interesse ecologico-ambientale presenti). La rete ecologica locale deve essere considerata come una risorsa preziosa, da salvaguardare e possibilmente da rafforzare con l’aumento della dotazione arboreo-arbustiva nei nuovi interventi. A questo proposito si evidenzia la possibilità, attraverso la progettazione del verde, di creare una connessione ecologica con l’ambito del Torrente Staffora lungo il lato nord-est e con il reticolo idrico minore lungo il lato nord-ovest del comparto.

Poiché, come già detto, siamo in un ambito particolarmente sensibile da un punto di vista paesistico ed ecologico-ambientale, nel caso di emissioni di rumore, queste possono colpire le specie sensibili che si trovano in prossimità dell’area. In questo caso, si deve cercare di attrezzare l’area con adeguate fasce filtro alberate di consistente spessore.

Per quanto riguarda l’inquinamento luminoso, soprattutto in relazione alle specie notturne, si dovranno prevedere corpi illuminanti con fascio luminoso rivolto sempre verso il basso per ridurre al minimo le dispersioni verso la volta celeste.

Il comparto ed è adiacente ad alcune case sparse. In fase di progettazione attuativa porre particolare attenzione all’inserimento paesaggistico dei nuovi capannoni, ponendo particolare attenzione all’uso dei materiali, colori e tecniche costruttive tipiche dei luoghi, e dotando i margini dell’area di adeguata fasce alberate, più consistenti sul lato ovest in modo da mitigare l’impatto dovuto alla destinazione produttiva sulle case prospicienti l’ambito.

Si deve cercare di rendere meno impermeabile possibile il suolo, ma poiché si tratta di area produttiva, nel caso di possibilità di sversamento di liquidi in acque superficiali e sotterranee dai piazzali di sosta e/o manovra dei mezzi, si deve prevedere la raccolta ed il trattamento delle acque prima che queste vengano convogliate nei corpi recettori, o percolino nel suolo.

Per quanto riguarda la depurazione delle acque, valutare la possibilità di collettamento alla fognatura. Nel caso adottare per le fosse Imhoff l’affinamento dello scarico attraverso l’affiancamento della tecnologia di fitodepurazione.

PGT BAGNARIA 25 VAS – SINTESI NON TECNICA

Considerazioni/suggerimenti

Indicazioni del Rapporto Ambientale Indicazioni ed indirizzi del Documento di Piano Le attività di cantiere devono porre attenzione e proteggere la vegetazione esistente di pregio e ripariale, tenendo conto che danni a piante mature di alto fusto sono reversibili solo con tempi molto lunghi. Durante la fase di cantierizzazione e per diminuire le emissioni di polveri, prevedere misure comportamentali quali l’innaffiamento, la copertura con teloni dei mezzi di trasporto dei materiali ecc.

Per quanto riguarda la congestione da traffico indotta dall’uso dell’area e in fase di cantierizzazione, si deve verificare la funzionalità dei punti di accesso e l’impatto sulla viabilità locale e provinciale. Da valutare la necessità in fase di progettazione attuativa, di uno studio di approfondimento del traffico che dia conto degli impatti e delle misure di mitigazione.

ATC1 Indirizzi da recepire nei PUA Superfici territoriali: 2 ATPC1 2.600 m Indice di permeabilità Ip 25% L’ambito è in classe di fattibilità geologica 3e, zona Densità arborea 1 albero ogni 150 mq di Sf Sismica 3. La classe di zonizzazione acustica è IV Aree di intensa attività umana. Altri indirizzi da recepire nel PUA L’area è ricompresa all’interno della rete ecologica - Elevata qualita’ architettonica; la tipologia ed i materiali regionale corridoio fluviale primario a bassa o moderata adottati dovranno essere attentamente valutati in modo da antropizzazione del torrente Staffora, conseguire un corretto inserimento nel contesto di 2 riferimento; E’ un comparto di 2.600 m con Ut pari a 0,50 ed Slp - Le aree a parcheggio dovranno essere opportunamente prevista compreso incrementi per standard qualitativi pari 2 piantumate, con specie autoctone, in ragione di un albero a 1.430 m ogni 4 posti auto; L’ambito è un’area libera tra l’edificato consolidato del - L’intervento dovra’ essere dotato di idonei sistemi di capoluogo di Bagnaria che fronteggia la ex SS461. raccolta delle acque meteoriche (coperture, piazzali e altre superfici impermeabili), da riutilizzare per il mantenimento Gli effetti evidenziati per questa azione sono il potenziale del verde e/o per altri usi compatibili; aumento di congestione e emissioni di inquinanti in aria e - Prescrizioni geologiche come da studio allegato al DdP rumore, dovuta al traffico quale indotto creato dal polo di con particolare riferimento ai seguenti aspetti: attrazione commerciale. a) classe di fattibilita’ 3e – aree coinvolgibili da fenomeni di esondazione con pericolosità media o moderata; In generale si devono adottare tutti i migliori accorgimenti b) zona sismica – cl. 3 tecnici per il contenimento delle risorse idriche ed energetiche e utilizzare fonti energetiche rinnovabili.

Adottare accorgimenti per contenere l’utilizzo di acqua potabile e utilizzare l’acqua meteorica o di prima falda per gli usi non potabili (irrigazione delle aree a verde, pulizia dei piazzali).

A causa del traffico indotto, verificare la funzionalità dei punti di accesso e l’impatto sulla viabilità, così come in sede di progettazione attuativa valutare la possibilità di creare strade di arrocco all’area in modo da non creare accessi diretti dalla strada principale. Valutare eventualmente la necessità di uno studio di approfondimento del traffico che dia conto degli impatti e delle misure di mitigazione più opportune, in presenza di funzioni ad elevato afflusso di utenti o di automezzi pesanti.

La progettazione di questo comparto deve, in fase di progettazione attuativa, porre particolare attenzione

PGT BAGNARIA 26 VAS – SINTESI NON TECNICA

Considerazioni/suggerimenti

Indicazioni del Rapporto Ambientale Indicazioni ed indirizzi del Documento di Piano all’inserimento paesaggistico dei nuovi edifici con particolare attenzione all’uso dei materiali, colori e tecniche costruttive tipiche dei luoghi. Porre attenzione alla separazione visiva tra area commerciale e residenziale

Sistema infrastrutturale Il potenziamento della ex SS461 comporterà alterazione della morfologia dei luoghi, impatti sulla’ambito dello Staffora, ed in generale sulla viabilità durante le fasi di cantierizzazione, con emissione di polveri e rumore. La previsione di potenziamento della ex SS461 sarà oggetto di valutazione al tavolo interistituzionale appositamente dedicato. E’ importante comunque che in sede di progettazione i reliquati, onde evitare che diventino luoghi di abbandono e degrado, vengano acquisiti e siano soggetti a rimboschimenti ed inserimento ambientale.

PGT BAGNARIA 27 VAS – SINTESI NON TECNICA

6. Sistema di Monitoraggio

Lo scopo del Sistema di Monitoraggio del PGT è di valutare gli effetti diretti e indiretti dell’attuazione delle azioni previste dal Piano sulle componenti e matrici ambientali individuate e sulle reciproche interazioni in relazione al livello di dettaglio del Piano stesso. Il monitoraggio costituisce l’attività di controllo degli effetti ambientali significativi prodotti in sede di attuazione del PGT, finalizzata ad intercettare tempestivamente gli effetti negativi rispetto agli obiettivi di sostenibilità. Il monitoraggio rappresenta un aspetto sostanziale del carattere strategico della valutazione: si tratta di avere a disposizione una serie di dati aggiornati e aggiornabili nel tempo da cui trarre indicazioni per il progressivo riallineamento dei contenuti del piano agli obiettivi di sostenibilità stabiliti (azioni correttive di feedback). L’affermarsi e il diffondersi della capacità di monitorare il processo di piano e di dare conto al largo pubblico dell’efficacia del medesimo, si presenta come uno dei tratti più innovativi rispetto alla prassi amministrativa consolidata. Il monitoraggio ha un duplice compito:

• fornire le informazioni necessarie per valutare gli effetti ambientali delle azioni messe in campo dal Piano, consentendo di verificare se esse sono effettivamente in grado di garantire gli obiettivi di sostenibilità ambientale che il Piano si è posto; • permettere di individuare tempestivamente le misure correttive che eventualmente dovessero rendersi necessarie.

Lo sviluppo del programma di monitoraggio avviene attraverso la messa a punto di una serie di indicatori di stato e di prestazione che possono essere aggiornabili in modo semplice con le risorse e le informazioni disponibili. In particolare la lista di indicatori proposta, consente un monitoraggio annuale degli effetti attesi dall’attuazione di quanto previsto dal Piano.

Annualmente l’Amministrazione del Comune di Bagnaria dovrà provvedere ad aggiornare e controllare i dati dei diversi parametri di monitoraggio, al fine di verificare la corretta attuazione delle indicazioni del Piano e attivare per tempo, se necessario azioni correttive. Tali dati verranno messi a disposizione del pubblico al fine di aggiornare, comunicare e coinvolgere la popolazione nella gestione dello strumento di pianificazione.

Il sistema di monitoraggio deve essere organizzato in modo da poter misurare fin dalle prime fasi di attuazione del PGT le dinamiche di evoluzione delle matrici e componenti ambientali indagate. Il sistema di monitoraggio deve prevedere una serie di indicatori facilmente popolabili; è necessario infatti che i dati utilizzati per effettuare il monitoraggio del PGT siano già raccolti da altri Enti (Regione, Arpa, Provincia) e siano in grado di valutare le tendenze nel tempo, mettendo in relazione queste ultime con l’attuazione delle azioni di Piano. Il sistema di monitoraggio deve consentire il controllo degli aspetti dell’attuazione del piano dal punto di vista procedurale, economico e fisico, nonché la verifica degli elementi di qualità ambientale. In particolare, il sistema di monitoraggio deve consentire di raccogliere ed elaborare informazioni relative:

z allo stato di avanzamento e alle modalità di attuazione delle azioni di PGT (indicatori di processo); z agli effetti ambientali significativi indotti dagli interventi (indicatori di monitoraggio degli effetti ambientali).

In generale, gli indicatori devono godere di determinate proprietà: • popolabilità e aggiornabilità: l’indicatore deve poter essere calcolato: devono cioè essere disponibili i dati per la misura dell’indicatore, con adeguata frequenza di aggiornamento, al fine di rendere conto dell’evoluzione del fenomeno; • costo di produzione e di elaborazione sufficientemente basso; • sensibilità alle azioni di piano: l’indicatore deve essere in grado di riflettere le variazioni significative indotte dall’attuazione delle azioni di piano;

PGT BAGNARIA 28 VAS – SINTESI NON TECNICA

• tempo di risposta adeguato: l’indicatore deve riflettere in un intervallo temporale sufficientemente breve i cambiamenti generati dalle azioni di piano; • comunicabilità: l’indicatore deve essere chiaro e semplice, al fine di risultare facilmente comprensibile anche a un pubblico non tecnico. Deve inoltre essere di agevole rappresentazione mediante strumenti quali tabelle, grafici o mappe. Sia gli indicatori che rendono conto dello stato di attuazione del piano, che quelli relativi agli effetti significativi sull’ambiente devono essere integralmente calcolati con frequenza annuale, in modo da confluire nella relazione di monitoraggio annuale e da contribuire all’eventuale riorientamento del piano. Nella tabella seguente è riportato il riassunto delle modalità e delle tempistiche del monitoraggio previsto per il PGT del Comune di Bagnaria:

Modalità e tempistiche del monitoraggio Soggetto indicato a popolare gli indicatori Comune di Bagnaria Durata del monitoraggio 5 anni (PGT) Frequenza reporting Annuale Messa a disposizione sul sito web del comune Modalità di comunicazione Incontri pubblici

Come indicatore di processo si dovrà valutare la percentuale di azioni strategiche che sono state realizzate in riferimento all’andamento demografico: Indicatori di processo Fonte Azioni attuate/rispetto alle previste (%) Comune Trend demografico (Ab) Comune Popolazione residente (Ab) Comune Unità locali (n.) Comune

Nella tabella seguente sono riportati gli indicatori individuati per gestire la fase di monitoraggio, in relazione al contesto ed agli obiettivi di sostenibilità più significativi per Bagnaria:

Tema ambientale Indicatori di contesto Fonte

Popolazione residente (n.) Comune

Socio economici Numero componenti per famiglia (n.) Comune

Unità locali (n.) Comune

Flussi di traffico (veicoli/giorno) Provincia

Mobilità Trasporto pubblico (n/giorno) Provincia

Percorsi ciclopedonali (km) Comune

Capacità residua del depuratore (AE) Ente gestore

Consumo idrico procapite (m3/ab*anno) Ente gestore Acqua Perdite nelle reti di adduzione (%) Ente gestore

Prelievi da acque sotterranee (m3/anno) Comune

Suolo Superficie urbanizzata/superficie totale (%) Comune

PGT BAGNARIA 29 VAS – SINTESI NON TECNICA

Incidenza superficie agricola utilizzata SAU per Regione colture innovative (%) Produzione rifiuti urbani procapite (kg/ab) Comune Rifiuti Percentuale di raccolta differenziata (%) Comune Emissioni precursori dell’ozono per Aria Regione macrosettore (NOX, COV, NH4 e CO) (%) Incidenza superficie classificata in zone 4-5-6 (%) Comune (n.) Rumore N. di esposti annuale (N) Comune

Consumo energetico per abitante (KWh/ab) Ente erogatore servizio

Energia Edifici con certificazione energetica (%) Comune

Produzione di energia da fonti rinnovabili (KWh) Comune

Sviluppo linee elettriche distinte per tensione (km) Comune Inquinamento elettromagnetico Impianti per telecomunicazione e radio televisione Comune (n.) Aree protette (km2) Regione, Comune

Paesaggio Incidenza aree protette (%) Regione, Comune

Superficie aree naturali (non ricomprese nelle aree protette Comune e aree rete Natura2000) (km2)

Obiettivo di Indicatori di monitoraggio Fonte sostenibilità Incrementare le risorse Numero impianti a fonti rinnovabili (n.) Comune rinnovabili Edifici con certificazione energetica (%) Comune Ridurre i consumi Consumo gas annuale (mc) Gestore rete gas energetici Consumo energia elettrica annuale (KW/h*Ab) Gestore reti elettriche Incremento % uso suolo naturale Comune Conservare gli ambienti naturali e tutelare le Superficie aree a bosco (Km2) PIF specie rare e vulnerabili Superficie aree protette (Km2) Regione/Comune Ridurre i consumi idrici Consumo idrico procapite Gestore rete acque Tutelare le risorse e le Concentrazioni nitrati e cromo nei pozzi acquedottistici Gestore rete acque riserve idriche

Indice biotico esteso (IBE) Arpa

Livello di inquinamento da macrodescrittori (LIM) Arpa

Gestore servizio idrico Capacità residua del depuratore (AE) integrato Gestore servizio idrico Copertura del servizio di depurazione (%) integrato

PGT BAGNARIA 30 VAS – SINTESI NON TECNICA

Scarichi autorizzati in corpi idrici superficiali (n.) Provincia

Vulnerabilità da nitrati (%) Regione

Capacità protettiva acque superficiali Regione Lombardia Tutelare il suolo da processi alteranti Capacità protettiva acque sotterranee Regione Lombardia

Superfici a rischio di compromissione o degrado (km2) Regione Lombardia

Superficie urbanizzata (Km2) Comune Contenere il consumo di suolo Superficie aree dismesse (Km2) Comune

Contenere la produzione Raccolta differenziata (%) Arpa/Comune di rifiuti Produzione di rifiuti urbani pro capite (Kg/Ab*g) Comune Salvaguardare il % di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente patrimonio storico Comune dismesso architettonico % Incremento di percorsi e piste ciclopedonali Comune Concentrazione media stagionale dei principali inquinanti Arpa in aria (μg/m3) Superamento dei livelli di attenzione e allarme per i Tutelare e migliorare la Arpa principali inquinanti (n.) qualità della vita Utilizzo del Trasporto Pubblico Locale Società gestore del (passeggeri*Km/anno) servizio Incidenza superficie classificata in zone 4. 5 e 6 (%) Comune Esposti (n.) Comune

Attuazione e soggetti coinvolti Il monitoraggio di un piano o programma, come già detto è un processo di verifica e controllo degli effetti ambientali significativi prodotti in sede di attuazione del PGT. Le risorse da mettere in campo per l’attuazione di un piano di monitoraggio sono di tipo prevalentemente economico ed umano. Queste ultime fanno riferimento a figure professionali da ricercare all’interno della pubblica amministrazione (vedi p.es. gli uffici tecnici), e nel caso queste non fossero sufficienti (o per mancanza di tempo e/o competenze specifiche) o per assenza di strumentazioni adeguate, possono fare riferimento a figure specialistiche che si possono trovare all’interno di enti come p.es. ARPA.

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