La Mancata Indicazione Dell'ordinanza Sul Retro Del Segnale
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
La prevenzione di fenomeni di violenza connessi a competizioni calcistiche: la tessera del tifoso quale ultimo strumento di deterrenza. di Rossella D’Andreano* e Michele Benincaso** A Filippo Raciti, Ispettore Capo della Polizia di Stato, deceduto a Catania il 2 febbraio del 2007 in seguito ai disordini avvenuti in occasione della partita di calcio Catania - Palermo. Sommario: 1. Premessa. - 2. Soggetti e organi deputati alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica. - 3. I morti di calcio e l’istituzione dell’Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive. - 4. Il modello inglese: il rapporto Taylor. - 5. La tessera del tifoso. - 5.1. Le direttive del Ministro dell’Interno ed il rinvio alla stagione 2010/2011.- 5.2. Le proteste dei tifosi: il no al calcio moderno - 6. Conclusioni. 1. Premessa. Assistere a violenti scontri tra tifoserie opposte o a scene di guerriglia urbana tra tifoserie e forze dell’ordine prima, durante o dopo una partita calcio, vale a dire una semplice manifestazione sportiva in cui dovrebbe prevalere solo ed esclusivamente il senso dello sport, dell’aggregazione e dello spettacolo, è ormai divenuto la triste normalità. Nel corso degli ultimi venti anni nel nostro Paese sono state adottate molteplici norme che hanno introdotto nel “mondo calcio” nuovi strumenti a garanzia della sicurezza di coloro che si recano allo stadio unicamente per assistere alle prestazioni sportive della squadra del cuore: il divieto di accedere alle manifestazioni sportive (D.A.SPO.), l’obbligo di presentazione all’Autorità di Pubblica sicurezza, la predisposizione di impianti di video ripresa, i tornelli automatici ed i metal-detector, la separazione delle tifoserie, i biglietti numerati e nominativi, gli stewards, il regolamento d’uso e della sicurezza strutturale degli impianti sportivi, il divieto di vendita degli alcolici. Si è preso finalmente coscienza del fatto che lo svolgimento delle partite di calcio nella giornata calcistica del rispettivo campionato non deve essere inteso come una manifestazione sportiva isolata, con dei provvedimenti di polizia preventiva da adottare per ciascuna città interessata, ma deve considerarsi come un “grande evento” dove prevedere 1 un piano nazionale di prevenzione lungo tutte le vie di trasporto finalizzato a garantire il regolare svolgimento delle trasferte. Con l’avvio della stagione calcistica 2009-2010 il Ministero dell’Interno1, su approvazione in sede di Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive con direttiva n. 27 del 17 agosto 2009, introduceva il programma “tessera del tifoso”, rinviato poi alla stagione calcistica 2010-20112. 2. Soggetti e organi deputati alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica. La convivenza civile e pacifica tra tutti i cittadini ed il riconoscimento delle diversità dovrebbe essere il fondamento su cui basare i rapporti quotidiani di una società moderna e progredita. Al fine di garantire e conservare questa coesistenza civile e pacifica, lo Stato esercita, nell’ambito della pubblica sicurezza, azioni di polizia preventive e, se del caso, repressive, consentendo ai cittadini di vivere serenamente nella comunità e di agire in essa per la manifestazione della propria individualità e per l’appagamento dei propri bisogni. Con il termine ordine pubblico deve intendersi l’ordinato e pacifico svolgimento dei rapporti sociali mentre con il termine sicurezza pubblica deve intendersi l’assenza di situazioni di pericolo e di rischio per i cittadini nel corso dei quotidiani rapporti sociali. Nel nostro Paese l'Autorità di pubblica sicurezza3 veglia al mantenimento dell'ordine pubblico, alla sicurezza dei cittadini, alla loro incolumità e alla tutela della proprietà; essa è Nazionale, Provinciale e Locale. L’Autorità Nazionale di P.S. è il Ministro dell'Interno4 il quale espleta i propri compiti in materia di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica avvalendosi dell'Amministrazione della pubblica sicurezza5; egli: . è responsabile della tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica; . ha l'alta direzione dei servizi di ordine e sicurezza pubblica; . coordina in materia i compiti e le attività delle forze di polizia; 1 Cfr. Direttiva n. 555/OP/2448/2009/II/CNIMS del 14/08/2009 2 Cfr. Direttiva n. 555/OP/3485/2009/II/CNIMS del 16/12/2009 3 Cfr. art. 1 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza - Regio decreto 18 giugno 1931, n. 773 4 Cfr. art. 1 e 2 della Legge 1 Aprile 1981, n. 121 5 Cfr. art. 3 della Legge 1 Aprile 1981, n. 121 2 . adotta i provvedimenti per la tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica. Le attribuzioni dell'Autorità Provinciale di pubblica sicurezza sono esercitate dal Prefetto che rappresenta l’organo politico-amministrativo responsabile dell’ordine e della sicurezza pubblica che sovrintende all’attuazione delle direttive in materia ed assicura il coordinamento tra le forze di polizia, e dal Questore il quale ha la direzione, la responsabilità ed il coordinamento a livello tecnico-operativo dei servizi di ordine e sicurezza pubblica e dell’impiego a tal fine delle forze di polizia. Le attribuzioni dell'Autorità Locale sono esercitate, nei capoluoghi di provincia, dal Questore e, negli altri comuni, dai funzionari preposti ai commissariati di pubblica sicurezza o, in mancanza di questi, dal Sindaco nella sua qualità di ufficiale di Governo. Le Autorità di Pubblica Sicurezza si avvalgono di organi consultivi tra cui il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, nazionale per il Ministro e provinciale per il Prefetto, con cui affrontare, fra l’altro, la pianificazione dei servizi per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica ed il coordinamento delle diverse forze di polizia presenti nel nostro Paese. Nell'ambito dell'Amministrazione della P.S. vi sono cinque Dipartimenti6, che rappresentano il segmento operativo della politica dell'Amministrazione e rispondono funzionalmente al Ministro, fra cui il “Dipartimento della pubblica sicurezza”7, con a capo un prefetto con le funzioni di Capo della Polizia di Stato, che provvede, secondo le direttive e gli ordini del Ministro dell'Interno: . all'attuazione della politica dell'ordine e della sicurezza pubblica; . al coordinamento tecnico-operativo delle forze di polizia; . alla direzione e all’amministrazione della Polizia di Stato; . alla direzione e alla gestione dei supporti tecnici. Con decreto del Ministro dell'Interno del 25 ottobre 2000, di concerto con il Ministro del Tesoro, del Bilancio e della Programmazioni, e successive modifiche e integrazioni, è stata istituita nel Dipartimento della pubblica sicurezza la “Segreteria del Dipartimento della Pubblica Sicurezza”, quale ufficio a competenza generale per il coordinamento delle 6 Il Dipartimento per gli affari interni e territoriali, il Dipartimento della pubblica sicurezza, il Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione, il Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, il Dipartimento delle politiche del personale dell'amministrazione civile e risorse strumentali e finanziarie 7 Cfr. art. 4 della Legge 1 Aprile 1981, n. 121 e D.P.R. 7 settembre 2001, n. 398 - Regolamento recante l'organizzazione degli uffici centrali di livello dirigenziale generale del Ministero dell'Interno 3 attività amministrative e tecniche svolte dai vari “Uffici Dipartimentali” e per l'attuazione dell'azione di direzione e di indirizzo del Capo della Polizia - Direttore Generale della Pubblica Sicurezza. Nella Segreteria del Dipartimento della Pubblica Sicurezza vi è, fra gli altri8, l’Ufficio Ordine Pubblico che cura e stabilisce: . il raccordo con le strutture periferiche per la gestione dei servizi di ordine pubblico in occasione di rilevanti manifestazioni di ogni genere; . le unità non territoriali delle Forze di Polizia da inviare per i servizi di ordine pubblico e per gli interventi di soccorso in caso di pubbliche calamità; . l’esame dei fenomeni di turbativa dell’ordine pubblico; . la vigilanza degli obiettivi di interesse pubblico e delle sedi diplomatiche; . il servizio di sicurezza per personalità straniere in visita temporanea in Italia; . l’attività di raccolta, analisi ed elaborazione, attraverso il “Centro Nazionale di Informazione sulle Manifestazioni Sportive” (incardinato nell’Ufficio Ordine Pubblico), dei dati relativi al fenomeno della violenza negli stadi ed alle manifestazioni sportive ed è, in materia, punto di contatto per lo scambio di informazioni a livello internazionale. Sintetizzando: per quanto attiene all’organizzazione del servizio di ordine e sicurezza pubblica per una manifestazione sportiva, e, nella fattispecie, di una partita di calcio, il Ministro dell’Interno, dopo aver operato la sintesi politica di quanto sottoposto all’esame del Comitato Nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, dà mandato per l’esecuzione dei provvedimenti deliberati al Dipartimento della pubblica sicurezza che, a sua volta, provvede ad attuare quanto disposto ed a coordinare a livello tecnico-operativo le Forze di Polizia. 8 Ufficio Affari Generali e Personale, Ufficio Analisi Programmi e Documentazione, Ufficio Ordine Pubblico, Ufficio per i Servizi Tecnico Gestionali, Ufficio delle Relazioni Esterne, Segreteria Tecnica del Programma Operativo Nazionale Sicurezza per lo Sviluppo - Obiettivo Convergenza 2007/2013, Ufficio per gli interventi di sviluppo delle attività amministrative 4 3. I “morti di calcio” e l’istituzione dell’Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive. I gravi episodi di violenza con vittime9 da “morte di calcio” iniziano