Atti E Memorie Della Società Dalmata Di Storia Patria

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Atti E Memorie Della Società Dalmata Di Storia Patria SOCIETÀ DALMATA DI STORIA PATRIA VENEZIA Fondata a Zara nel 1926 ATTI E MEMORIE Sede SCUOLA DALMATA DEI SS. GIORGIO E TRIFONE CASTELLO 3259/A 30122 VENEZIA c.c.p. n. 303305 - tel. 041 52.28.828 - fax 041 52.28.828 e-mail: [email protected] ISSN 0393 - 5566 SOCIETÀ DALMATA DI STORIA PATRIA VENEZIA ATTI E MEMORIE DELLA SOCIETÀ DALMATA DI STORIA PATRIA VOLUME XXXIV LUCIANO MONZALI ANTONIO TACCONI E LA COMUNITÀ ITALIANA DI SPALATO FONDATA IN ZARA NEL 1926 VENEZIA NELLA SEDE DELLA SOCIETÀ DALMATA DI STORIA PATRIA SCUOLA DALMATA DEI SS. GIORGIO E TRIFONE CASTELLO 3259/A 2007 SOCIETÀ DALMATA STORIA PATRIA FONDATA IN ZARA NEL 1926 VOLUME XXXIV LUGLIO 2007 ASSOCIATO ALL’UNIONE ITALIANA STAMPA PERIODICA A norma dell’art. 11, ultimo comma, dello Statuto Sociale il Consiglio Direttivo della Società funge da COMITATO DI REDAZIONE La Redazione avverte che i testi sono stati stampati come pervenuti dagli Autori e rifl ettono le loro personali opinioni. DIREZIONE: 35038 Torreglia (Padova), Via Romana, 42 AMMINISTRAZIONE: 30122 Venezia, Castello, 3259/A Conto Corrente Postale n. 303305 intestato alla Società Pubblicazione realizzata con il contributo della Legge dello Stato n. 193 Direttore Responsabile Nicolò Luxardo De Franchi, Presidente della Società Autorizzazione del Tribunale di Padova N. 609 in data 9 giugno 1978 INDICE SOMMARIO Albo sociale ............................... pag. XI Introduzione .............................. » 3 Elenco dei fondi archivistici, delle raccolte documentarie e delle abbreviazioni ....................... » 7 Capitolo Primo SPALATO DALLE ORIGINI ALL’EPOCA DEI NAZIONALISMI 1.1. Una città latina e slava. Spalato dalle origini alla dominazione asburgica .................... pag. 15 1.2. Spalato liberale, autonoma e austriaca. Antonio Bajamonti e la nascita del movimento autonomista spalatino .............................. » 27 1.3. Il declino politico del Partito autonomo e l’ascesa dei nazionalisti croato-iugoslavi a Spalato ....... » 43 1.4. La nascita del liberalismo nazionale italiano a Spalato » 54 1.5. Partito di minoranza. Il movimento autonomista e gli italiani di Spalato dopo la morte di Bajamonti . » 65 Capitolo Secondo IL SOGNO IRREDENTISTA. ANTONIO TACCONI E LE LOTTE NAZIONALI A SPALATO DALLA CRISI DELL’AUSTRIA-UNGHERIA AL PRIMO DOPOGUERRA 2.1. Antonio Tacconi e le lotte nazionali nella Spalato asburgica .............................. pag. 89 2.2. Un difficile dopoguerra. Antonio Tacconi e il Fa- scio Nazionale Italiano di Spalato ............ » 106 2.3. Gli italiani di Spalato e la difficile applicazione del trattato di Rapallo ....................... » 138 V INDICE SOMMARIO 2.4. Antonio Tacconi, la riorganizzazione della comuni- tà italiana di Spalato e i negoziati per gli accordi di Santa Margherita ........................ pag. 167 Capitolo Terzo IL SENATORE DELLA DALMAZIA IRREDENTA. ANTONIO TACCONI E GLI ITALIANI DI SPALATO TRA ITALIA FASCISTA E IUGOSLAVIA MONARCHICA 3.1. Dall’entusiasmo alla delusione. Spalato e la Dalma- zia nel Regno iugoslavo 1920-1931 ............ pag. 187 3.2. Antonio Tacconi e le relazioni fra Italia fascista e Iugoslavia monarchica 1922-1934 ............. » 196 3.3. Il lento declino. Gli italiani di Spalato 1922-1935 . » 235 3.4. Antonio Tacconi e il Partito nazionale fascista nella Dalmazia iugoslava 1925-1933 ............... » 261 3.5. L’oligarca conservatore e il console fascista. Lo scontro fra Tacconi e Meriano ............... » 277 3.6. Anni difficili. Spalato e la Dalmazia nel corso degli anni Trenta ............................ » 288 3.7. Tempi duri. Gli italiani di Spalato nella seconda metà degli anni Trenta .................... » 297 Capitolo Quarto LA CATASTROFE. ANTONIO TACCONI E GLI ITALIANI DI SPALATO DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE 4.1. L’Italia fascista e i dalmati italiani di fronte alla questione iugoslava 1939-1941 ............... pag. 311 4.2. La spartizione della Iugoslavia e l’annessione italia- na di Spalato e della Dalmazia centro-settentriona- le................................... » 324 4.3. Tra fascisti e partigiani. Antonio Tacconi e l’occu- pazione italiana di Spalato 1941-1943 .......... » 344 4.4. Antonio Tacconi e gli italiani di Spalato e della Dalmazia dal crollo del fascismo alla vittoria dei partigiani iugoslavi 1943-1945 ............... » 384 VI INDICE SOMMARIO Capitolo Quinto L’ESODO. ANTONIO TACCONI E GLI ITALIANI DI DALMAZIA TRA IUGOSLAVIA COMUNISTA E ITALIA REPUBBLICANA 5.1. Liberazione nazionale, democrazia popolare e ter- rore. La conquista del potere in Iugoslavia da parte del Partito comunista e le persecuzioni contro gli italiani della Dalmazia e di Spalato ........... pag. 407 5.2. La perdita della Patria e l’Esodo. Antonio Tacconi e gli italiani della Dalmazia nell’Italia repubblica- na................................... » 422 Pubblicazioni .............................. » 447 Le illustrazioni contenute nel volume provengono da: – collezioni dell’Archivio – Museo della Dalmazia – Venezia; – Spli’ski Memento, Slobodna Dalmacija, Split 2005; – Dusˇko Kecˇkemet, Ante Bajamonti i Split, Slobodna Dalmacija, Split 2007; – Ivana Prijatelj Pavicˇicˇ, Kuharica none Carmen, Zagreb 2004. VII SOCIETÀ DALMATA DI STORIA PATRIA ALBO SOCIALE 2007 Presidente onorario: Nicolò LUXARDO DE FRANCHI Consiglio Direttivo Presidente: Franco LUXARDO Vice-presidenti: Giulio CERVANI Luigi TOMAZ Consiglieri: Michele GHEZZO Luciano MONZALI Tesoriere: Tullio VALLERY Segretario: Giorgio VARISCO Il Consiglio Direttivo è stato eletto nell’Assemblea del 10 marzo 2007 VIII LUCIANO MONZALI ANTONIO TACCONI E LA COMUNITÀ ITALIANA DI SPALATO INTRODUZIONE Gli elementi che colpiscono maggiormente il visitatore che giunge per la prima volta nella città di Split/Spalato sono il coesistere di strut- ture architettoniche diverse e disarmoniche: la possente struttura della residenza di Diocleziano e una serie di case e palazzi aristocratici e bor- ghesi sono contornate da numerosi enormi edifici costruiti, in modo di- sordinato, per fare fronte al flusso immigratorio che la città conobbe nell’epoca comunista. Queste disarmonie architettoniche rappresentano la testimonianza di una storia contrastata e plurale della città, che fatica a riconoscersi in un’identità unitaria, capace di fondere in modo armo- nico le diverse tradizioni culturali e nazionali delle popolazioni che l’hanno abitata. Per secoli città marittima multietnica e bilingue, abitata da slavi dalmati, italiani, croati e ebrei, Spalato ha vissuto, dopo la se- conda guerra mondiale, un traumatico processo di modernizzazione co- munista, che ha provocato una semplificazione e omogeneizzazione na- zionale, sociale e culturale della sua popolazione con l’espulsione e la cancellazione delle componenti italiane e borghesi. L’immagine che og- gi, anche dopo la fine della Iugoslavia comunista, questa città trasmette di sé, rimane profondamente segnata dai mutamenti avvenuti nel Nove- cento. Ma le origini etniche e culturali di molti spalatini rimangono pur sempre quelle di una popolazione “meticcia”, frutto di mescolanze na- zionali e influenze esterne. Il fine di questo volume è la ricostruzione di alcuni momenti fondamentali della storia di una delle comunità che più fortemente hanno segnato la vita di Spalato, ovvero la collettività italia- na. Abbiamo cercato di fare ciò attraverso lo studio della biografia di uno dei principali leader politici italiani di Spalato nella prima metà del Novecento, l’avvocato Antonio Tacconi. Discendente di una famiglia lombarda emigrata in Dalmazia, espressione della borghesia autonomi- sta e italiana, Tacconi fu dirigente del Partito autonomo-italiano negli ultimi anni della dominazione asburgica, per poi divenire uno degli ani- matori del Fascio Nazionale Italiano spalatino, l’organizzazione che si batté per l’annessione di Spalato all’Italia dopo il 1918. Nominato sena- tore del Regno d’Italia nel 1923, Tacconi fu la guida politica della comu- nità italiana di Spalato fra le due guerre mondiali, divenendo sindaco 3 INTRODUZIONE della città durante l’occupazione fascista. Come la maggior parte dei suoi connazionali, fu costretto ad abbandonare la Dalmazia dopo la se- conda guerra mondiale, per trasferirsi in Italia, dove morì nel 1962. Una figura complessa e controversa, quella di Tacconi. Il suo passionale e ro- mantico nazionalismo italiano è comprensibile solo se studiato nel suo specifico contesto storico-politico, quello dell’epoca delle lotte nazionali nell’Impero asburgico e della successiva diffusione delle ideologie auto- ritarie e totalitarie (i nazionalismi conservatori autoritari, i fascismi e i comunismi) in Europa centrale e meridionale. La sua personalità e la sua azione politica, in gran parte spese nella difesa dell’identità cultura- le e nazionale della collettività italiana di Spalato, vanno studiate ab- bandonando le schematizzazioni ideologiche e propagandistiche e po- nendosi, piuttosto, sul terreno della ricostruzione storica rigorosamente documentata. Mediante l’analisi dell’attività politica del senatore è pos- sibile ricostruire e comprendere i difficili problemi e le drammatiche sfi- de che la comunità italiana spalatina si trovò ad affrontare nella prima metà del XX secolo. In modo tragico la vita di Antonio Tacconi coinci- se con il declino e il tramonto degli italiani di Spalato, che, per molti se- coli elemento dominante nella vita della città, nel corso della prima me- tà del Novecento vennero distrutti come comunità organizzata, vittime dell’evoluzione sociale, economica e nazionale della società dalmata, ma soprattutto della politica violenta
Recommended publications
  • Pp20 Finalno
    UDK 327.8 (497.16 Boka Kotorska : 450) “1882” 355.40 (497.16 Boka Kotorska : 450) “1882” 949.716 Boka Kotorska “1882” Izvorni znanstveni rad Primljeno: 3. 2. 2000. Drugi bokeljski ustanak (1882.) i Italija prema spisima austrijske πpijunaæe u zadarskoj pismohrani Ivan Pederin Zadar, Republika Hrvatska Austrija je na Berlinskom kongresu dobila mandat da okupira Bosnu i Hercegovinu nakon πto su njezini agenti izazvali ustanak i s njime neposredno upravljali, primjeri- ce Andrássyjev agent Gustav von Thoemmel, koji je u doba ustanka djelovao u stoæeru knjaza Nikole.1 Austro-Ugarska je okupirala Bosnu i Hercegovinu, sklopila tajni sporazum sa Srbijom, a potom je privukla u svoju orbitu Rumunjsku i Italiju u Trojnom savezu. Europska masonerija, koja se desecima godina predvoena Mazzi- nijem i Garibaldijem suprostavljala austrijskoj πpijunaæi poduzela je gotovo oËajniËki pokuπaj da podigne Balkan protiv Austro-Ugarske i Turske i inspirirala Drugi bokelj- ski ustanak. Ustanak je pobudila masonska loæa Egeria u Rimu kojoj je venerabilis bio Giuseppe Garibaldi. S njim i s njegovim sinom Menottijem bili su u vezi Léon Gambetta i Gladstone. No ustanak je bio loπe organiziran pa je propao. Agenti Giuseppea Garibaldija pojavili su se na Balkanu krajem 1850-ih godina, da- kle u doba kad se Carevina nazivala Austrijom ili Carskim dræavama (die kaiserlic- hen ili die österreichischen Staaten). Srpski hajduk Luka VukaloviÊ, koji je sudjelo- vao u hercegovaËkim ustancima, nadao se da Êe se Garibaldi isrkcati 1862. godine u Dalmaciji. Hrvatski liberali Imbro Tkalac i Eugen Kvaternik pristigli su u Torino da bi Hrvatsku ukljuËili u ustanak koji je trebao pobuditi Garibaldi iskrcavanjem u Dalmaciju i koji je onda trebao zahvatiti Hrvatsku, Srbiju, Maarsku, Poljsku i »eπ- ku.
    [Show full text]
  • University of Zadar [email protected] Tea TEREZA VIDOVIĆ-SCHRE
    LINGUA MONTENEGRINA, god. XIII/1, br. 25, Cetinje, 2020. Fakultet za crnogorski jezik i književnost UDK 070:929Bettiza E. Izvorni naučni rad Josip MILETIĆ (Zadar) University of Zadar [email protected] Tea TEREZA VIDOVIĆ-SCHREIBER (Split) University of Split [email protected] DALMATIA – BETTIZA’S LOST HOMELAND The paper analyses the potential of Bettiza’s fiction for the deve- lopment of Croatian and Italian cultural relations as well as tourist promotion of the Croatian historical region of Dalmatia. Particular attention is focused on the novel Exile, in which the author writes a family chronicle by evoking his Split roots. At the same time, he describes the atmosphere, customs and picturesque figures of Dal- matian towns in the interwar period, the encounter of Slavic and Roman culture, as well as the destiny of the Italian population there who, due to the turmoil of war and socialist revolution, decided to leave their homeland. Reception of Bettiza’s work, as an account of an individual history that is completely different from the written (national), the collective history, can positively affect the Italian perception of Dalmatia as a tourist destination, and it can improve the distorted image of Croats living there, which has been created for decades in Italy, through the activist action of extreme groups, therefore it can be of multiple use. Proving that not all Italians for- cibly left their former homeland, but that a part of them left freely seeking a better life for themselves and their families not seeing any perspective in the upcoming communism, allows for the constructi- on of bridges between Slavic and Roman culture, and an even better and more effective tourism promotion of this Croatian region in the context of Italian tourist interests.
    [Show full text]
  • Selected Papers from the Conference and School on Records, Archives and Memory
    -------------------------------- Records, Archives and Memory Selected Papers from the Conference and School on Records, Archives and Memory Studies, University of Zadar, Croatia, May 2013 -------------------------------- Sveučilište u Zadru University of Zadar www.unizd.hr www.unizd.hr Za nakladnika For the Editor prof. dr. sc. Ante Uglešić Ante Uglešić, Ph.D., Professor Predsjednik Povjerenstva za izdavačku President of the Publishing djelatnost Sveučilišta u Zadru Committee of the University of Zadar prof. dr. sc. Josip Faričić Josip Faričić, Ph.D., Professor Odjel za informacijske znanosti Department of Information Sciences Studije iz knjižnične Studies in Library and i informacijske znanosti Information Sciences Knjiga 3 Volume 3 Urednice Editors prof. dr. sc. Mirna Willer Mirna Willer, Ph.D., Professor prof. dr. sc. Anne J. Gilliland Anne J. Gilliland, Ph.D., Professor doc. dr. sc. Marijana Tomić Marijana Tomić, Ph.D., Assistant Professor Urednički odbor Editorial Board prof. dr. sc. Tatjana Aparac-Jelušić Tatjana Aparac-Jelušić, Ph.D., Professor prof. dr. sc. Srećko Jelušić Srećko Jelušić, Ph.D., Professor doc. dr. sc. Franjo Pehar Franjo Pehar, Ph.D., Assistant Professor izv. prof. dr. sc. Ivanka Stričević Ivanka Stričević, Ph.D., Associate Professor doc. dr. sc. Nives Tomašević Nives Tomašević, Ph.D., Assistant Professor doc. dr. sc. Marijana Tomić Marijana Tomić, Ph.D., Assistant Professor prof. dr. sc. Mirna Willer Mirna Willer, Ph.D., Professor Glavni urednik Editor-in-Chief prof. dr. sc. Tatjana Aparac-Jelušić Tatjana Aparac-Jelušić, Ph.D., Professor Poslijediplomski studij “Društvo znanja Postgraduate Programme “Knowledge Society i prijenos informacija” and Information Transfer” Voditeljica doktorskog studija Director of the Postgraduate Programme prof. dr. sc.
    [Show full text]
  • Damnatio Memoriae – the Contested Memory of Antonio Bajamonti in Split
    Damnatio Memoriae – The Contested Memory of Antonio Bajamonti in Split Sara Čović, University of Zadar [email protected] Abstract The nation-building political situation of the 19th century caused a tense situation in today's Croatia which was then divided into smaller provinces - Croatia, Slavonia and Dalmatia. From 1835 the Croatian national revival movement took place in Croatia and Slavonia until it was interrupted by Bach's absolutism in 1848. The two united entities, Croatia and Slavonia, wanted Dalmatia to become a part of the union but things were different in Dalmatia. In the first half of the 19th century, under the threat of multiple occupiers, people of Dalmatia created a special national ideology that was territorially defined. In that way Dalmatia opposed the request for unification. Such political atmosphere continued in the second half of the 19th century which was marked by fierce political conflicts in Dalmatia. The conflicts mostly erupted between the People's Party, that wanted the unification of Dalmatia and Croatia, and the Autonomous Party, that saw Dalmatia as an autonomous entity. In the period from 1860 until 1880 the mayor of Split was the leader of the Autonomous Party Antonio Bajamonti. Bajamonti's politics and intentions were directed into the prosperity of Split. At the time Split was an underdeveloped town and it can be stated that Bajamonti's policies, such as his urbanization plans, did much for its future development. However, Bajamonti is a historical figure that is almost forgotten in today's Split. Why is that so? That is not an easy question to answer and a few aspects need to be analyzed.
    [Show full text]
  • Luigi Lapenna: Prijelomni Trenutci Političke I Životne Karijere
    LUIGI LAPENNA: PRIJELOMNI TRENUTCI POLITIČKE I ŽIVOTNE KARIJERE Mirko Đinđić UDK: 94(497.5)“18“:32-05 Lapenna, L. Sv. Filip i Jakov, Hrvatska Prethodno priopćenje Prihvaćeno: 12. siječnja 2016. Autor analizira političke i životne „lomove“ koji su odredili nacionalni identitet dalmatinskog Talijana Luigija Lapenne u drugoj polovici 19. stoljeća u Kraljevini Dalmaciji i središnjim institucijama u Beču. U središtu pozornosti je nacionalna svijest ovog autonomističkog vođe koji je više volio Austriju od Italije i koji je taktizirao oko otvorenog prihvaćanja talijanskog identiteta i sve podredio političkom pragmatizmu. Zaključeno je da je Lapenna bio austrotalijan, koji se zbog svojih javnih i tajnih političkih ciljeva stavljao do kraja u službu austrijskih političkih vlasti. Ključne riječi: Carevinsko vijeće, Dalmatinski sabor, Autonomistička stranka, nacionalni identitet, Narodna stranka, Il Dalmata. Luigi Lapenna, sin skromnog financijskog kontrolora, rodio se 10. ožujka 1825. u Sinju. Otac Domenico (1792. – 1866.),1 financijski činovnik iz Trogira, potječe iz obitelji koja je iz Barija došla u Dalmaciju, a majka Roza s Hvara pripadala je obitelji Gazzari podrijetlom iz Lombardije. U Dalmaciji je bio na službi u Splitu, Dubrovniku i Zadru, a u povijest Dalmacije ušao je kao sinonim za protuhrvatski politički rad (u kome su se još istakli i neki visoki službenici: Vincenzo Alessani, Francesco Seifert, Luigi Mery, Giovanni Coporcich, Francesco Zanchi, Giorgio Laneve, Giovanni Avoscani i dr.) u korist istodobnih austrijskih i talijanskih interesa. Umro je 7. travnja 1891. u Waldhoffu kod Persenbeuga (Donja Austrija).2 1 „Cenno necrologico“, Il Dalmata, br. 43, 4. kolovoza 1866., 4. 2 Biografske podatke o Lapenni vidi u: Vjekoslav Maštrović, „Razvoj sudstva u Dalmaciji“, Zagreb, 1959., 120.
    [Show full text]
  • Dr. Duje Rendić-Miočević, Prvi Splitski Narodnjački Gradonačelnik
    DR. DUJE RENDIĆ-MIOČEVIĆ, PRVI SPLITSKI NARODNJAČKI GRADONAČELNIK UDK 34-05Rendić-Miočević, D ANTE RENDIĆ-MIOČEVIĆ 32-05Rendić-Miočević, D. Ulica grada Vukovara 35 352.075.2Rendić-Miočević, D.(497.583Split)“1882/1885 10000 Zagreb, HR Primljeno: 17. XII. 2018. Pregledni rad Na osnovi niza objelodanjenih znanstvenih i stručnih priloga, kao i brojnih novinskih članaka i drugog informativnog mate- rijala, poglavito različitih dokumenata pohranjenih u skromnoj obiteljskoj arhivi, pisac nastoji prikazati okolnosti u kojima je djelovao i nakon pobjede na izborima 1882. godine bio izabran za prvog hrvatskog „narodnjačkog“ gradonačelnika Splita split- sko-sinjski odvjetnik dr. Duje (Dujam) Rendić-Miočević. Sma- trajući da njegov doprinos pohrvaćivanju splitske Općine nije na zadovoljavajući način vrednovan u relevantnoj hrvatskoj znan- stvenoj i stručnoj historiografskoj literaturi, autor nastoji njegovo djelovanje prikazati u drugačijem, značajnijem svjetlu. Ključne riječi: Split, gradonačelnik, odvjetnik, Narodna stranka, izbori, Carevinsko vijeće, Dalmatinski sabor Zahvaljujući obiteljskim korijenima, u Splitu sam 28. listopada 2017. bio u prigodi sudjelovati u obilježavanju 135. obljetnice pohrvaćenja splitske opći- ne, odnosno prve sjednice splitskog Općinskog vijeća održane nakon izborne pobjede Narodne stranke nad vladajućim „autonomašima“, koji su splitskom Općinom upravljali dvadesetak godina, nakon pobjede na izborima 1865., a zatim i 1868. godine. U tom razdoblju uspješno ih je predvodio njihov ka- rizmatični vođa, splitski liječnik dr. Ante (Antonio) Bajamonti, za kojega su 13 SPLITSKI GRADONAČELNICI A. Rendić-Miočević: Duje Rendić-Miočević kroničari ondašnjih zbivanja u Splitu s pravom govorili da „dominira dalma- tinskim javnim životom od 1860. pa sve do 1882.“1 Pobjeda njihovih politič- kih suparnika iz Narodne stranke uslijedila je nakon dugotrajnih nastojanja za preuzimanjem vlasti u Splitu, s ciljem uklanjanja neučinkovite i korumpirane autonomaške gradske uprave.
    [Show full text]
  • The Jews of Yugoslavia: a Quest for Community
    This Library PDF version is for the use on an institutional computer only. To purchase your own copy of the book with enhanced functionality go to www.publishersrow.com THE JEWSOFYUGOSLAVIA This Library PDF version is for the use on an institutional computer only. To purchase your own copy of the book with enhanced functionality go to www.publishersrow.com THE JEWS OFOF YUGOSLAVIAVIAVIAVIA VIA A Quest for Community HARRIET PASS FREIDENREICH This Library PDF version is for the use on an institutional computer only. To purchase your own copy of the book with enhanced functionality go to www.publishersrow.com Varda Books skokie, illinois, usa - 5761/2001 Copyright © 2001 by Varda Books Original copyright © 1979 by The Jewish Publication Society of America All rights reserved This ebook has been published with permission of The Jewish Publication Society (Philadelphia). The printed book, which served as a basis for this book is catalogued by the Library of Congress thus: Library of Congress Cataloging in Publication Data Freidenreich, Harriet Pass, 1947– The Jews of Yugoslavia. (Jewish communal and public affairs) Bibliography: p. Includes index. 1. Jews in Yugoslavia—History. 2. Yugoslavia— Ethnic relations. I. Title. II. Series. DS135. Y8F73 949. 7'004'924 79–84733 ISBN 0–8276–0122–0 Designed by Adrianne Onderdonk Dudden Photographs of the interior and exterior of the Ashkenazic synagogue, Zagreb, are from Encyclopaedia Judaica 16:870, 918. All other photographs are courtesy of Federation of Jewish Communities of Yugoslavia, Belgrade. This book is a volume in the series JEWISH COMMUNAL AND PUBLIC AFFAIRS in cooperation with the Center for Jewish Community Studies Jerusalem / Philadelphia New ISBN 1-59045-496-0 Library PDF No part of this publication may be reproduced or transmitted in any form or by any means, electronic or mechanical, including photocopy, recording, or any information storage retrieval system, except for brief passages in connection with a critical review, without permission in writing from the publisher.
    [Show full text]
  • Green Systems in the Evolution of the Open Space of Selected Mediterranean Towns
    UNIVERSITY OF LJUBLJANA BIOTECHNICAL FACULTY Ines HRDALO GREEN SYSTEMS IN THE EVOLUTION OF THE OPEN SPACE OF SELECTED MEDITERRANEAN TOWNS DOCTORAL DISSERTATION ZELENI SISTEM V RAZVOJU ODPRTIH POVRŠIN IZBRANIH MEDITERANSKIH OBMORSKIH MEST DOKTORSKA DISERTACIJA Ljubljana, 2013 II Hrdalo I. Green systems in the evolution of the open space of selected Mediterranean towns. Doctoral dissertation. Ljubljana, Univ. of Ljubljana, Biotechnical Faculty, Department of Landscape Architecture, 2013 Doctoral dissertation was made at the Department of Landscape Architecture at Biotechnical Faculty, University of Ljubljana and at the Department of ornamental plants, landscape architecture and historical gardens at Agricultural Faculty, University of Zagreb. On the basis of Stuatute of the University of Ljubljana and by the conclusions of Council of the Biotehnical faculty and conclusion of the 27th session of the Committee for doctoral studies on University in Ljubljana, on a 3th December 2009 is confirmed that candidate fulfils requirements for doctoral diseratation on doctoral Postgraduate study of Biological and Biotechnical sciencies, Landscape Architecture. For a supervisor prof. dr. Ana Kučan was appointed and doc. dr. Breda Mihelič for co-supervisor. Doktorsko delo je bilo izdelano na Oddelku za krajinsko arhitekturo Biotehniške fakultete, Univerze v Ljubljani in na Oddelku za okrasne rastline, krajinsko arhitekturo in zgodovinskih vrtov Agronomske fakultete, Univerze v Zagrebu. Na podlagi Statuta Univerze v Ljubljani ter po sklepu Senata Biotehniške fakultete in sklepa 27. seje Komisije za doktorski študij Univerze v Ljubljani z dne 3.12.2009 je bilo potrjeno, da kandidatka izpolnjuje pogoje za opravljanje doktorata znanost na doktorskem Podiplomskem študiju bioloških in biotehniških znanosti s področja krajinske arhitekture. Za mentorja je bil imenovana prof.
    [Show full text]
  • Fundamental Restoration of the Civic Hospital in Split (1866–1872)
    Coll. Antropol. 31 (2007) 3: 905–909 Original scientific paper Fundamental Restoration of the Civic Hospital in Split (1866–1872) Livia Brisky Independent researcher, Split, Croatia ABSTRACT The aim of this study was to investigate the progress of the fundamental restoration and enlargement of the Civic Hospital in Split between 1866 and 1872 on the basis of the previously unexplored materials, such as Shorthand reports of the Dalmatian Parliament in Zadar kept in the Split University Library, and the archival documents about the com- pletion of this renewal preserved in the State Archives in Zadar. The right author of the restoration project and the name of the building manager were found. The data of the renewal beginning were corrected. The findings showed that the re- newal of the Civic Hospital in Split started after the decision of the Dalmatian Parliament about its enlargement and res- toration on February 9, 1866, according to the project drafted by the Provincial director of the public buildings doctor Ivan Lucchini. On October 7, 1871, the Dalmatian Parliament determined about the way for the continuation of these works. The complete restoration of the Civic Hospital in Split finished in 1872. The study revealed the realization of longtime efforts for the enlargement of hospital capacity in Split. With this restoration and appropriate organizational structure, the Civic Hospital in Split could offer better treatment to the patients, parturient women and foundlings. Key words: history of medicine, public health, history of hospitals, Civic Hospital in Split, 19th century, Split, Croatia Introduction Project for building of the Civic Hospital in Split Ivan Lucchini, the principal district engineer in the ser- (Spalato) started with the philanthropic idea of a rich cit- vice of District office in Split, made the restoration projects izen Ante Ergovac, who wanted to establish an institu- of the Civic Hospital in Split in 1841, which he was com- tion for the care of the poor.
    [Show full text]
  • Island Hideaways Dry Stone Wall Vintage Split and Its Outskirts
    Maps Events Restaurants Cafés Nightlife Sightseeing Shopping Hotels Split Summer 2016 Island hideaways The coast’s best-kept secrets Dry Stone Wall Centuries old stone walls N°10 - complimentary copy Vintage Split split.inyourpocket.com And Its Outskirts Golden oldies caught on cam Contents ESSENTIAL CIT Y GUIDES Foreword 4 Sightseeing 40 A zesty editorial to unfold Discover what we 've uncovered Arrival & Getting Around 6 Dalmatian Zagora 46 SOS! Have no fear, SIYP is here Run to the hills City Basics 10 Dry Stone Wall 48 Keepn it real Traditional form of construction Croatia’s Secret Islands 11 Split Surroundings 49 Escape the crowds The top getaways Culture & Events 14 Makarska Riviera 61 A pick 'n' list to brighten your stay All in a day Split Pulse 21 Leisure 70 Piping hot tips Treasure some leisure Restaurants 23 Shopping 71 We give you the bread 'n' butter of where to eat Priceless places and buys Local Flavour 34 Hotels 77 Treat yourself or be treated The true meaning of “do not disturb” Coffee & Cakes 36 Maps “How's that sweet tooth?” City map 78-80 City centre map 81 Nightlife 38 County map 82 Are you ready to party? Be introduced to some traditional ways of life from Dalmatian Zagora, see page 46, Photo by Dusina Ante Barbir, Vrgorac Tourist Board Archives facebook.com/SplitInYourPocket Summer 2016 3 Foreword Split is a summer hit with thousands of tourists flocking to this Adriatic seaside city.@InYourPocket In recent years, the awakening of Stay up-to-date newly opened restaurants, wine bars, events, exhibits, con- facebook.com/??City??InYourPocket certs and open air festivals have reinvigorated these ancient Publisher city walls.
    [Show full text]