L'uomo Che Disegnava Le Macchine
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6 L’UNIONE SARDA CRONACA REGIONALE sabato 4 luglio 2009 LAVORO & PASSIONE QUATTRO RUOTE I RICORDI Flavio Manzoni, 44 anni, architetto, A sedici anni ha inviato un suo progetto è nello staff di un popolare gruppo tedesco I PROTAGONISTI ad una rivista nazionale specializzata L’uomo che disegnava le macchine Sardo di Nuoro uno dei più autorevoli designer automobilistici di GIANNI PIRAS CAGLIARI Seduto al pianoforte, nella hall del- l’hotel, crea una rilassante atmo- sfera eseguendo uno dei pezzi più Ottanta i candidati celebri di Keith Jarrett. Quasi una storia parallela - nel senso della per creare genialità - quella tra Keith Jarrett e l’architetto nuorese Flavio Man- una T-shirt “isolana” zoni, direttore del creative design del gruppo Volkswagen, uno degli uomini di punta del team che fa Non solo un’opportunità per i giovani capo a Walter de’ Silva. designer sardi di mettere in mostra la «L’amore per la musica me l’ha creatività, ma soprattutto un momento trasmessa mio padre Giacomo, ed di studio e confronto tra i maggiori nomi è una delle mie grandi passioni». isolani della progettazione. Ieri pomerig- Come il disegno, l’arte magica di gio a villa Satta, sede dell’Istituto euro- tracciare linee apparentemente peo di design (Ied), sono stati premiati i semplici che poi si trasformano in vincitori dei concorso “Giovani creativi”, auto dal look perfetto, intrigante. manifestazione a cui hanno aderito «Anche questo è un dono eredita- un’ottantina di ragazzi appassionati di to da mio padre: era geometra, ma grafica e decorazione. Dovevano dise- aveva le capacità per fare l’archi- gnare delle magliette con elementi che tetto». Ha firmato una cinquantina ricordassero la Sardegna. La giuria, pre- di auto famose, dal 1993 ad oggi, sieduta da Cristina Collu (direttrice del Flavio Manzoni, 44 anni, laureato museo Man di Nuoro) e composta da Gu- in architettura con specializzazio- glielmo Capon e e Maria Grazia Lintas, ne in Disegno Industriale all’Uni- ha deciso di non assegnare il primo pre- versità di Firenze: una su tutte la mio, devolvendo il fondo (1000 euro) al- concept Lancia Fulvia Coupé pre- la creazione di un approfondimento a sentata al Salone di Francoforte cui potranno partecipare tutti i ragazzi. nel 2003. Ma nel suo palmarés ci Seconda la coppia formata da Carol Rol- sono anche Lancia Dialogos e Ma- lo e Matteo Sanna, a pari merito con serati 3200 GT, le Lancia Ypsilon e Giorgia Atzeni. Al convegno che ha pre- Musa premiate con l’European Au- ceduto la partecipazione hanno parteci- tomitive Design Award, Altea, Le- pato, invece, il presidente di Sardegna on, Stilnovo, Grande Punto, Fiat Ricerche, Giuliano Murgia, la designer 500, Bravo e Qubo, le Volkswagen Annalisa Cocco, l’esperto informatico uP, Scirocco, la Golf VI. Fabio Battio (Crs4), gli esperti Ercole Il suo regno è a Wolfsburg, nella Bartoli e Carlo Forcolini ed il direttore Bassa Sassonia, nel pianeta della Flavio Manzoni, il giovane nuorese che ha disegnato alcune tra le creativo del design Volkswagen, Flavio Volkswagen dove è arrivato dopo più importanti vetture negli ultimi anni. A destra, un progetto Manzoni. aver contribuito ad abbellire colos- FRANCESCO PINNA si come Lancia (1993), Seat (1996), ancora Lancia (2001), Fiat (nel 2004 nominato Direttore del Cen- tro Stile): dirige un team riservato per 4 marchi (Volkswagen, Skoda, una decisione, ancora giovanissi- visto il mio lavoro e mi ha assunto C’era una sfida appassionante, ti». me plastiche e certe ispirazioni che Bentley e Bugatti), 400 persone in mo, a 16 anni, mandai alcuni dise- subito come designer Esterni. Ma prendere in mano la Lancia e ri- A quale auto è più legato emo- venivano dagli aerei. Quello non è tutto, 280 per la sola Volkswagen. gni ad Autosprint che li pubblicò poi mi sono impegnato anche ne- darle quella immagine, quella for- tivamente? design, è stile, quando si vuole a Un sardo eccellente, uomo dalla consigliandomi di studiare archi- gli Interni perché c’era molto da za che il marchio aveva una volta. «Due: la Fulvia coupé, un sogno tutti i costi dare una parvenza di carriera fulminante. È tornato in tettura. Quindi corso e laurea a Fi- fare». Insomma, un’operazione di presti- rimasto nel cassetto, e la uP! in qualcos’altro. Il design è onesto, è Sardegna, dopo due anni di assen- renze, Disegno Industriale, col bra- Dopo tre anni Responsabile In- gio, fatta in un momento molto dif- pratica il concept di quella che sa- corretto, deve essere anche bello: lì za, per presentare la nuova Polo, vissimo professor Roberto Segoni. terni del Centro Stile. ficile per la Lancia che rischiava rà la futura piccola di casa Vol- è la difficoltà, quando tutto è ar- l’ultima sua creatura. Simpatico, Oggetto della tesi: una Lancia mol- «Imparavo in fretta: gli Interni addirittura di scomparire dallo kswagen, un’auto molto carina, monioso, quando tutto è coerente, sempre sorridente, cortese, dispo- to particolare, una berlina a cin- sono un campo molto importante, scenario, in un periodo di crisi eco- molto moderna, fresca, che rap- allora si può parlare di design, al- nibilissimo: mentre risponde alle que posti flessibili che potevano di- molto complesso, non tutti i desi- nomica notevole. Lì ho conosciuto presenta la nuova direzione dello trimenti si parla di stile». domande traccia delle linee su un ventare anche sei». gners si cimentano, ma a me pia- Luca De Meo, col quale lavorerò a stile in modo decisamente esem- Il suo sogno nel cassetto? foglio bianco che si anima come un Come nasce la sua passione ceva, forse per la mia formazione partire dal mese prossimo e insie- plare». «Fare il mio mestiere con orgo- cartoon sotto le spoglie della Blue- per il disegno? tecnica da architetto. In quel pe- me abbiamo fatto grandi cose. Un Nel 2006 ha scritto «L’automo- glio. Essere fiero delle cose che Sport, una spyder da sogno pre- «Mio padre aveva un dono par- riodo ho firmato in modo partico- binomio che ha portato al proget- bile italiana»: come descrivereb- realizzo». sentata quest’anno a Detroit: «E ticolare per il disegno e già quan- lare Dialogos e Maserati 3200 GT. to della Fulvia Coupé che doveva be oggi l’auto italiana? E se per ipotesi dovesse realiz- questa è la futura Volkswagen, ma do avevo 4 anni mi parlava della Poi varie auto, la prima Ypsilon, la entrare in produzione come una «Nel libro c’è anche una nota cri- zare un’auto esclusiva per la è presto per parlarne». prospettiva». seconda, la Libra e così via». delle auto di punta del brand, con tica, nell’esame dell’evoluzione Sardegna, come la progettereb- Un sardo doc, dunque. E la passione per l’auto? Nel 1999 passa alla Seat: come una gamma completa. Ma tutto è dell’auto italiana. Nelle ultime ge- be? «Sì, al cento per cento, con or- «Ho sempre avuto questa voglia mai? finito lì». nerazioni si è persa la forza crea- «Sicuramente un’auto semplice goglio. Sono nato a Nuoro, il 7 gen- di disegnare, era un gioco da ra- «Volevo fare una nuova espe- Nel 2006 il salto alla Volkswa- tiva, la bellezza delle auto italiane. e rispettosa dell’ambiente, come naio 1965. Mio padre, Giacomo, è gazzi, una gara che facevo con i rienza, conoscere altre realtà, im- gen. Però devo riconoscere che il Grup- merita la Sardegna». nato a La Maddalena, un’isola me- miei fratelli, tutti appassionati di parare sempre di più. Avevo anche «Sì, ma prima al Centro Stile Fiat po Fiat da qualche anno sta facen- Come è oggi il suo rapporto con ravigliosa. Mia madre, Francesca auto: ogni giorno ne creavamo una un po’ paura di rimanere incastra- e come responsabile del gruppo do grandi passi avanti». la Sardegna? Marras, invece è di Nuoro. Ho due più bella dell’altra». to in un ruolo fisso. Così allargo i Fiat dove ho curato progetti im- La differenza tra design e sti- «Un forte rammarico: vedere fratelli: Maurizio, designer di mo- Nel 1993 si aprono le porte del- miei orizzonti con Salsa Emocion, portanti come la Bravo, la 500, la le? che la Sardegna si svuota per man- bili, e Cristiano pianista-concerti- la Lancia. Tango, Altea e Leon, auto di serie Qubo e altro ancora. Un momento «Per me design significa cultura canza di lavoro e che le opportuni- sta. Ho anche una sorella, Monica, «Avevo chiesto al professor Se- che sono ancora in circolazione. particolare, perché anche Fiat era del progetto: cioè lo stile in questo tà di crescita vengono spesso a impiegata al Comune. Nel nostro goni di fare una tesi su un’automo- Ruolo importantissimo, perché con reduce da una crisi dura, anche contesto diventa solo la parte for- mancare. Non voglio fare polemi- albero genealogico c’è un mio bi- bile. Mi rispose: neanche per so- Walter de’ Silva bisognava ridefini- con perdita di immagine: il lavoro male. Il design è molto di più: vuol ca o accampare meriti particolari: snonno di origini lombarde: du- gno, non se ne parla, è un tema re tutti i principi dello stile della importante è stato ripartire dalla dire pensare alle soluzioni tecni- però io, ad esempio, sono stato rante la prima guerra mondiale si troppo complesso. Ma io, testa du- Seat. Una bella sfida, anche per- Punto e cercare di costituire una che, a quelle funzionali, pensare a completamente ignorato. Recente- è trasferito a La Maddalena che ra, ho insistito. Mi disse: va bene, ché allora la Seat era un marchio nuova identità coerente col organizzare gli elementi che com- mente uno studente della facoltà era un porto tipicamente militare».