1 5 Galleria 9 Piazza della Bocca della Verità 13 Complesso monumentale Una vita difficile, (1961) 19 Ostia Antica, Piazza della Rocca Nell’anno del Signore, (1969) Polvere di stelle (1973) , (1981) di San Michele a Ripa Grande Silvio Magnozzi (Alberto Sordi) non si rassegna a Il tassinaro (1983) una vita da mediocre impiegato. Per inseguire il In Piazza del Popolo (ricostruita negli studi di È il 1943 e Roma è occupata dalle truppe naziste. Sulla splendida piazza, in realtà ricostruita in Una vita difficile, Dino Risi (1961) Sulla piazza principale del delizioso borgo, a suo sogno si reca sui set di Cinecittà, dove tenta di De Laurentis) i due carbonari Targhini (Renaud Mimmo Adami (Alberto Sordi) e sua moglie studio per le riprese del film, avvengono le sinistra della basilica di Sant’Aurea, è ben visibile Oggi sede di diversi uffici del MIBACT, il proporre un suo soggetto a famosi registi e attori Verley) e Montanari (Robert Hossein) vengono Dea Dani (Monica Vitti) passeggiano come ogni esecuzioni capitali. Qui il marchese (Alberto Sordi) l’edificio che nel film è la casa di Pietro Marchetti complesso ospitava in passato un carcere. È qui come , Silvana Mangano e condotti al patibolo. Inutile il tentativo del frate giorno nella Galleria Colonna, luogo di ritrovo assiste stupito alla decapitazione dell’amico Don (Alberto Sordi). che Silvio Magnozzi (Alberto Sordi) sconta una (interpretati da se stessi), che lo (Alberto Sordi) di evitare loro la ghigliottina. di attori e artisti. Agghindati per farsi notare, Bastiano (), condannato per eresia. condanna di due anni e mezzo per le sommosse trattano con sufficienza. Ancor oggi nella piazza, sulla facciata dell’edificio cercano contatti per avere successo nel mondo avvenute a seguito dell’attentato a Togliatti nel 1948. di fronte alla Basilica di , dello spettacolo. La Galleria è stata riaperta dopo 20 Ostia una targa ricorda la morte dei due giovani. un attento restauro e intitolata proprio ad Alberto 10 Piazza del Grillo - Casa dei 17 Parco degli Acquedotti I vitelloni, (1953) Sordi nel 2003. 14 Cavalieri di Rodi Terrazza del Gianicolo Il Marchese del Grillo, Mario Monicelli (1981) I cinque amici, intorno alle cui vicende si sviluppa 2 Il Marchese del Grillo, Mario Monicelli (1981) Polvere di stelle (1973) la trama del film, si ritrovano al bar per oziare. Il Ponte Regina Margherita Durante uno spostamento in carrozza, Onofrio 6 locale era situato lungo Via Lucio Coilio, a Ostia. Il medico della mutua, (1968) Piazza di Monte Citorio Mario Monicelli sceglie il bel loggiato della Casa Il film si apre con una splendida vedutapanoramica, del Grillo (Alberto Sordi) condivide con l’amico Il tassinaro (1983) dei Cavalieri di Rodi per ambientare le scene ripresa dalla Terrazza del Gianicolo. Dall’alto del francese, il capitano Blanchard (Marc Porel), la Il corteo funebre che accompagna il dottor Bui esterne dell’abitazione del Marchese Onofrio colle un soldato osserva la città e lo sguardo meraviglia per la visione del Papa e dei fasti che sfila lungo il ponte che collega Piazza della Su questa piazza, che nel Palazzo di Montecitorio 21 del Grillo (Alberto Sordi). Mentre Onofrio e dello spettatore arriva ai luoghi più belli e lo circondano. I due costeggiano le imponenti Ostia, Lungomare Lutazio Catulo Libertà a Lungotevere Arnaldo da Brescia. In ospita la Camera dei deputati della Repubblica sua madre (Isabelle Linnartz) discutono della suggestivi di Roma. strutture dell’Acquedotto Claudio. I vitelloni, Federico Fellini (1953) testa vi è l’ambizioso Guido Terzilli (Alberto Italiana, si conclude il viaggio del tassista Pietro corruzione dei costumi nel mondo contemporaneo Sordi), che sogna di “ereditare” le migliaia di Marchetti (Alberto Sordi), che vi conduce il noto Bravissimo, Luigi Filippo D’Amico (1955) Il film si apre con l’ultima festa della stagione e rimproverano la povera Genuflessa (Elena pazienti del defunto. politico italiano Giulio Andreotti, interpretato da estiva, l’elezione di Miss Sirena 1953. La serata si Daskowa Valenzano), cugina di Onofrio, la camera 15 Ubaldo Impallato (Alberto Sordi) è un maestro di se stesso. Piazzale Ugo La Malfa - tiene in un kursaal lungo il litorale romano. inquadra lo splendido loggiato dell’edificio e i suoi Monumento a Giuseppe Mazzini musica che insegna come precario nelle scuole 3 Via Margutta affacci sui Fori Imperiali e Palazzo Venezia. della periferia romana. Una sua lezione si svolge 7 Piazza Cavour First aid – Pronto Soccorso, episodio proprio nel Parco degli Acquedotti, dove, oltre a Il tassinaro (1983) del film I nuovi mostri, Mario Monicelli, mostrare agli alunni le vestigia del mondo antico LE CASE DI ALBERTO SORDI Il commissario, Luigi Comencini (1962) 11 Dino Risi, (1977) di fronte all’Acquedotto Claudio, approfitta per Su questa caratteristica strada dell’area del Via del Portico di Ottavia far raccogliere dai bambini un po’ di verdure per Tridente, nel Rione Campo Marzio, il tassista Frustrato e deluso per aver perso il lavoro Un americano a Roma, (1954) Mentre attraversa la città con il suo “salotto un pasto. 22 romano Pietro Marchetti (Alberto Sordi) arriva nonostante la sua dedizione, il commissario viaggiante”, un’antiquata Rolls-Royce, l’aristocratico Via di San Cosimato Dopo aver costeggiato l’Oratorio di Sant’Andrea dei a prendere un cliente. Con sua grande sorpresa Lombardozzi (Alberto Sordi), malvestito e Giovan Maria Catalan Belmonte (Alberto Sordi) Alberto Sordi nasce il 15 giugno 1920, al civico 7 di pescivendoli, il giovane Nando Mericoni (Alberto ad aspettarlo c’è Federico Fellini, interpretato da stanco, legge un giornale su una panchina, di soccorre un uomo investito da un’automobile di questa via che congiunge Piazza di San Cosimato Sordi), incontra il “Gattomammone”, un povero se stesso, che nella realtà viveva proprio in Via fronte alla sede del Palazzo di Giustizia, detto fronte al monumento a Giuseppe Mazzini, nei pressi con Piazza di Santa Maria in Trastevere, nel cuore felino identificato come incarnazione del male. LITORALE ROMANO Margutta 110. dai romani il “Palazzaccio”. Sarà Marisa (Franca del Roseto di Roma. Dopo aver tentato invano di del Rione. Una casetta che oggi non esiste più, Affascinato dal mito americano, il protagonista Tamantini) a salvarlo... trovare ricovero per il ferito in tre ospedali, il cinico demolita per far posto ad altri edifici. Sulla facciata inscena un finto attacco all’animale, per poi protagonista lo riporta al punto di partenza, che nel 18 antistante una targa commemorativa ricorda il Tutti dentro (1984) nascondersi tra le colonne del Portico di Ottavia. Fregene, Parco Federico Fellini 4 film è identificato come monumento a Mussolini. grande attore, “indimenticabile interprete della Via Vittorio Veneto Lo sceicco bianco, Federico Fellini (1952) Il film si apre con una panoramica che dalla storia di ogni italiano”. Il Conte Max, Giorgio Bianchi (1957) Cupola di San Pietro arriva al “Palazzaccio”, 12 Via Sant’Angelo in Pescheria Nella pineta di Fregene, Wanda (Brunella Bovo) È l’esplosione della Dolce Vita. In , simbolo dell’inflessibilità del giudice Annibale 16 Studi Cinematografici incontra finalmente il suo idolo “lo sceicco simbolo e centro di questo sfavillante periodo, si Salvemini (Alberto Sordi). Il Marchese del Grillo, Mario Monicelli (1981) bianco” (Alberto Sordi) mentre dondola su 23 Via Druso, 45 trova l’edicola di Alberto Boccetti (Alberto Sordi), di Cinecittà un’altalena, immerso nella luce che filtra tra In questa strada, nel cuore del Ghetto ebraico di Domina Piazzale Numa Pompilio, di fronte alle che sogna di condurre un’esistenza elegante Il tassinaro (1983) gli alberi. Nel 2009 la pineta è stata intitolata Roma, si svolge l’esilarante scherzo organizzato Terme di Caracalla, la grande villa che Alberto come quella dei suoi ricchi clienti. Cercherà di 8 a Federico Fellini, proprio in ricordo di questa dal Marchese. Un incredulo artigiano trova un Al termine della corsa sul suo taxi “Zara 87” Sordi acquistò nel 1958, strappandola a Vittorio De carpire utili consigli dal Conte Max Orsini Varaldo scena e del profondo legame del regista con la Il tassinaro (1983) muro adibito a vespasiano al posto dell’ingresso Pietro Marchetti (Alberto Sordi) conduce Federico Sica. Progettata da Clemente Busiri Vici è immersa (). Da questa amicizia nasceranno località balneare. della sua bottega murata. Ci troviamo in Via Fellini, interpretato dallo stesso regista, alla nel verde e, insieme alla passeggiata archeologica nuove avventure…. Nei pressi di Palazzo Pamphilj l’attrice Silvana Sant’Angelo in Pescheria, sebbene nel film sia meta, gli Studi di Cinecittà, “il tempio di tutte le e a tutti gli oggetti d’arte che contiene, è stata Pampanini, nel ruolo di se stessa, attende il taxi. identificata come Via dei Banchi Vecchi. cinematografie del mondo”. dichiarata bene di interesse culturale. La villa, che L’autista Pietro (Alberto Sordi) la scambierà per diventerà a breve un museo, ospita numerosi eventi un’altra attrice famosa, Sylva Koscina. culturali e viene aperta per occasioni straordinarie, come il centenario dalla nascita dell’artista. È possibile visitare l’edificio su prenotazione (info: fondazionemuseoalbertosordi.org).

lberto Sordi nasce a Roma, a Trastevere, il 15 giugno 1920 da Pietro, membro dell’orchestra del Teatro dell’Opera di Roma e Maria, insegnante. Ultimo di quattro figli, sarà sempre molto legato alla famiglia. Già da bambino manifesta la spiccata attitudine ad esibirsi, improvvisando a scuola teatrini di marionette e cantando poi nel coro delle voci bianche I LUOGHI della Cappella Sistina. Giovanissimo lavora come cantante lirico e incide un disco di fiabe per Abambini. La sua passione per la recitazione lo spinge ad abbandonare gli studi da ragioniere per frequentare l’Accademia dei Filodrammatici di Milano. Sarà una grande delusione, la sua inflessione romanesca non è gradita agli insegnanti. Rientra a Roma e continua con tenacia ad inseguire il suo sogno. Dopo un tentativo con il teatro leggero, lavora come comparsa a Cinecittà. Nel 1937 è scelto dalla Metro Goldwyn Mayer come DI SORDI doppiatore di Oliver Hardy e si unisce alla compagnia di tentando anche con l’avanspettacolo. Nel 1940 è chiamato ad arruolarsi nel Regio Esercito e riesce a prestare servizio nella banda musicale. Ciò gli darà sufficiente tempo libero per continuare a lavorare nello spettacolo. Artista versatile, si cimenta anche nella radio, raggiungendo il successo nel 1948 con la trasmissione tutta sua Vi parla Alberto Sordi. Ma il suo sogno è il cinema e dopo diverse pellicole arriva finalmente il primo riconoscimento importante. Vince infatti il Nastro d’argento come miglior attore non protagonista per il ruolo nel filmI vitelloni dell’amico Fellini. In quel periodo recita con successo anche a teatro accanto a Wanda Osiris.

Conquista definitivamente il grande pubblico con Un americano a Roma (1954) e negli anni successivi interpreta perso- naggi tragi-comici che ricalcano la maschera di un “italiano medio”, vile e conformista, dedito principalmente ai propri Crediti interessi. Dimostra grande versatilità come attore e si distingue anche in ruoli drammatici, come in La grande guerra di Mario Monicelli (1959). Lavora con gli artisti più celebri, da De Sica a De Filippo, da Risi a Vitti. Nella sua lunga carriera In copertina dirige 19 film e partecipa a vario titolo a ben 190 pellicole. Innumerevoli i premi e le onorificenze che il pubblico, le istitu- Alberto Sordi, 1955, Fondo vedo - zioni e la critica, italiani e internazionali, hanno tributato a questo artista. Tra i principali, colleziona 4 Nastri d’argento, I MAESTRI DEL CINEMA Archivio Storico Istituto Luce-Cinecittà un Orso d’argento a Berlino nel 1972, un Leone d’oro alla carriera nel 1995 e un alla carriera nel 1999. Centro Sperimentale di Cinematografia Amato per le sue doti comunicative e affettuosamente chiamato l’Albertone nazionale, è anche un profondo conoscitore foto 1, 2, 5, 7, 9, 11, 13, 16, 18, 20, 21 I luoghi storici di Roma come scenografia unica della potenza dei media. Famoso e pieno di amici ed estimatori, Sordi è nella vita privata un personaggio molto riservato, Guglielmo Coluzzi foto 1 delle pellicole d’autore Rosario Assenza foto 7 dedito alla famiglia, profondamente fedele e filantropo. Negli ultimi anni della sua vita pochissimi potranno entrare nella Osvaldo Civirani foto 18 sua splendida villa di Via Druso, dove muore il 24 febbraio 2003. La sua salma è esposta in Campidoglio e riceve per due www.turismoroma.it giorni l’omaggio del pubblico e degli amici, per poi essere sepolta nel Cimitero Monumentale del Verano.

Immagini dell’Archivio Fotografico CSC - Cineteca Nazionale Progetto grafico Grafica Internazionale Lungotevere in Augusta in Lungotevere

Viale del Muro Torto Via Lemonia

Via Tuscolana Piazza del Popolo 17 PARCO DEGLI ACQUEDOTTI 16 STUDI DI CINECITTÀ 1 PIAZZA DEL POPOLO

Via Boncompagni

2 PONTE REGINA LITORALE ROMANO MARGHERITA

3 VIA MARGUTTA 4 VIA V. VENETO Via del 18 FREGENE, PARCO FEDERICO FELLINI

PIAZZA DI MONTE Via Crescenzio 6 Largo Chigi CITORIO 5 GALLERIA ALBERTO SORDI Via dei Romagnoli

19 OSTIA ANTICA, PIAZZA DELLA ROCCA

10 PIAZZA DEL GRILLO Via degli Ibernesi Via Ulderico Sacchetto 8 PIAZZA NAVONA Via di Pasquino 7 PIAZZA CAVOUR 9 PIAZZA DELLA BOCCA 20 OSTIA DELLA VERITÀ Via dei Cerchi Via Cristoforo Colombo

21 OSTIA, LUNGOMARE LUTAZIO CATULO

11 VIA DEL PORTICO Via Catalana DI OTTAVIA LE CASE DI ALBERTO SORDI TERRAZZA 14 COLOSSEO DEL GIANICOLO 13 S. MICHELE A RIPA GRANDE Via dei Funari

12 VIA S. ANGELO IN PESCHERIA PIAZZALE 15 23 VIA DRUSO Piazzale Anita Garibaldi UGO LA MALFA

Via Anicia Via Via delle Terme di Caracalla 22 VIA DI S. COSIMATO

Via di Valle Murcia

Via Luciano Manara