Mensile di informazione socio economica diretto da Giacomo Mameli n. 1 - anno X - gennaio 2009 - € 2

Gli editoriali di gennaio Le elezioni di febbraio Il Psd’az in mano e la continuità di governo ai saltimbanco

Gianmario Demuro Giacomo Mameli

e elezioni di metà febbraio prossimo rappresentano un overo Partito sardo d’Azione. Finito così male, e non da oggi. Lpunto di partenza e nel contempo di verifica della capacità PFinito male da quando – per stare alle cronache di un decennio fa della forma di governo ad elezione suffragio diretto e universale – si barattava la poltrona di presidente del Consiglio regionale con un del presidente della Regione di dare ideale storico e un nobile pensiero politico. un governo stabile alla Regione sarda.. Un partito finito in mano a dirigenti che Continuità dell’azione di governo, ini- di sardismo, di autonomia, di etica politica ziata nell’estate del 2004, è arrivata a poco sanno e poco hanno saputo. In mano pochi mesi dalla scadenza naturale della (ieri) ai senz’arte desiderosi di assessorati, legislatura. La cessazione anticipata della oggi ai saltimbanco di cento panche, ai vol- legislatura appare coerente, anche se può tagabbana più spregiudicati, ai malati cronici apparire paradossale, con il principio di di protagonismo, mai capaci di stare un

Abb. post. 45% art.2 Abb. comma 20/b L. 662/96 - Cagliari continuità di governo. Basti solamente attimo fermi a riflettere, a leggere le proprie pensare a quanto è accaduto. Alla fine inadeguatezze. di novembre una parte della maggio- Il Partito dei Quattro Mori che si allea con la ranza che sosteneva il governo di Renato destra cementizia, con la destra personificata Soru vota contro uno degli aspetti più dai colonizzatori del Duemila, che vota con i qualificanti del programma di governo postfascisti non merita di agitare lo stemma di “Sardegna insieme”: la riforma della dei Quattro Mori. Chi glielo ha dato? Chi legge urbanistica. Le dimissioni del glielo lascia?

Reg. Trib. Cagliari 6 del 5/02/2000 . Trib. Reg. presidente seguono il voto contrario del Il Psd’Az è nato con la pulizia e la nobiltà Consiglio regionale su un punto qualifi- degli ideali dei Combattenti sul Carso e non cante l’azione di governo. La continuità nelle salette da camarilla sparse da Sassari a si interrompe e il sistema di governo rafforzato dalla legge statu- Cabras, umiliando la storia sardista scritta a Macomer. Il Partito sardo taria funziona come un sistema tradizionalmente parlamentare: d’azione è nato con Camillo Bellieni ed Emilio Lussu, ha vissuto con la sfiducia sul programma che emerge in Parlamento porta alle Titino Melis e Piero Soggiu, con Anselmo Contu e Michele Columbu, e dimissioni del responsabile della azione di governo. Il periodo di negli ultimi decenni con Mario Melis che ha avuto la forza e l’intelligenza raffreddamento di un mese (disciplinato anch‘esso dalla Statutaria di continuare a collegare l’autonomismo sardista al federalismo europeo, sarda) corrisponde al periodo denominato “crisi di governo“ nel di fare del mare che ci isolava un punto di forza perché ci consente di quale si cerca, tradizionalmente, di trovare una soluzione alla rot- essere centrali nel Mediterraneo. Il sardismo di Mario Melis è quello tura del rapporto fiduciario. Si torna dunque in Consiglio, l’osti- che - con il contributo di tutto il progressismo isolano - ha dotato la lità permane e le dimissioni non possono che essere confermate Sardegna di un centro di ricerche che, sotto i monti di Pula, ha visto perché, come nel caso dello scioglimento anticipato, la parola torni nascere la nostra Silicon Valley. La lezione esemplare di Mario Melis

Stampa: Litotipografia Trudu, Cagliari . Trudu, . Stampa: Litotipografia www.sardinews.it al popolo sovrano. Coloro che ritengono che la forma di governo non si può sdraiare nei prati di Arcore e Villa Certosa. Il centrosinistra disegnata dalla legge statutaria sia “iper - presidenzialista” avranno che si riconosce in Renato Soru interpreta un sardismo moderno, un materia per riflettere a lungo. federalismo solidale, che vede una Sardegna collegata al mondo, libera Così come dovranno riflettere sul fatto che sin dagli inizi degli da vergognose e umilianti servitù non solo militari. Sono più umilianti anni ‘90 il sistema di governo locale è stato, sotto diversi profili, le servitù delle menti, le servitù delle poltrone milionarie. Servitù che

Tel e fax: 070 4524668 . Tel il terreno di sperimentazione e sviluppo di un nuovo modello di nulla hanno da vedere con gli ideali. Che hanno come slogan Forza Paris. rapporti tra cittadini e classe politica, tra esecutivo e legislativo, Che è Forza Sardegna. Sì. Meglio la Sardegna. Quella autonoma. segue a pagina 17

Verso la 13ma legislatura Dal Trinity College

Il centrosinistra ripropone Renato Soru Federica Mossone: a Cagliari Il centrodestra sceglie Ugo Cappellacci la laurea in Filosofia, poi Santa Cecilia Redazione: via Paruta 4/b 09131 Cagliari . Redazione: via Paruta É la grande sfida per il futuro dell’Isola a Roma e adesso studia l’arpa a Londra cantine di dolianova

2 gennaio 2009 Verso le elezioni Il 15-16 febbraio si vota per il rinnovo del Consiglio regionale della Sardegna Soru ci riprova e unisce il centrosinistra Berlusconi sceglie un suo commercialista

Alberto Urgu

na campagna elettorale breve, poco Upiù di un mese, per decidere chi gui- derà la Sardegna nei prossimi cinque anni. Il 15 e 16 febbraio Renato Soru saprà se il suo progetto politico continuerà o sarà bocciato dagli elettori, con cinque mesi di anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato. Contro di lui il centrodestra schiera, con sorpresa di alcuni, Ugo Cappellacci, asses- sore comunale al Bilancio a Cagliari e da qualche mese coordinatore regionale di For- za Italia. Insieme a loro i due schieramenti quasi al completo, con le incognite di so- cialisti (tentati dall’avventura solitaria) e del Psd’Az (schierati verso un accordo antistori- co con il centrodestra). Uno scontro tra due Renato Soru, candidato del centrosinistra e Ugo Cappellacci, candidato del centrodestra. (foto Sardinews). leader, che raramente hanno avuto modo di incrociarsi e che promettono di usare toni Rifondazione Comunista potrebbe propor- infatti lo ha scelto per riconquistare la Sar- moderati, ben diversi da quelli che hanno re oltre all’uscente Luciano Uras, probabile degna. Intelligente e moderato, rappresenta caratterizzato la legislatura appena trascorsa, capolista, l’assessore regionale al Lavoro, Ro- un volto nuovo nel centrodestra isolano, che dove il confronto è stato durissimo, in aula mina Congera. potrebbe sedurre anche elettori non schie- come sui media. A queste si aggiungerà la lista dei “Rossomo- rati. Nella sua irresistibile ascesa, oltre ad ri”, sardisti contrari alla possibile alleanza del Emilio Floris, ha travolto e messo da parte Centrosinistra Psd’Az con il centrodestra. Saranno guidati un’intera generazione di leader, o aspiranti L’anticipo vincente di Soru. Le dimissioni dall’ex Pci Gesuino Muledda e dal sardista tali, come Mauro Pili, Salvatore Cicu, Gior- di Renato Soru, presentate a novembre e (Provincia di Cagliari) Francesco Mureddu. gio La Spisa e Settimo Nizzi. confermate praticamente la vigilia di Nata- Un discorso a parte merita il cosiddetto “Li- Introno a lui un centrodestra allargato e le, si sono rivelate una mossa azzeccata, che stino”, dove vengono inseriti candidati non quasi granitico, sulla carta numericamente ha messo nell’angolo gli oppositori interni, votabili, ma che sono eletti direttamente con in vantaggio rispetto all’attuale maggioran- costringendoli ad accettare il fatto compiu- il presidente vincente. Soru sembra inten- za. Oltre al Popolo delle Libertà, An e Forza to della sua candidatura e l’impossibilità di zionato a sfruttarlo per inserire personalità Italia, ci sono l’Udc di Giorgio Oppi e i Ri- svolgere primarie di coalizione. I malumori, della cosiddetta “società civile” e non poli- formatori di Massimo Fantola. Il Movimen- specie nel PD, non potevano sparire d’in- tici. Tra i nomi Paolo Fresu, Gianni Monni, to per le autonomie, guidato dal sindaco di canto, ma le dimissioni del segretario Fran- Nereide Rudas, Gianluigi Gessa, Gianmario Castelsardo Franco Cuccureddu e Fortza cesca Barracciu e l’arrivo di un commissario Demuro. Si parla anche del segretario della Paris, degli eterni Pasquale Onida e Silve- di garanzia come Achille Passoni, è servito Cgil Giampaolo Diana. stro Ladu. A completare il quadro, l’Uds a rasserenare gli animi. Resta il nodo delle di Mario Floris, il nuovo PSI e soprattutto candidature nei collegi provinciali, con la Centrodestra il Psd’Az, che ha iniziato proficui contatti richiesta di Soru di un ricambio che riguar- La spunta Cappellacci. Come nella più con lo stesso Cappellacci, ma che ha messo derebbe chi ha già due mandati sulle spalle, classica delle volate, la vittoria arriva al fo- condizioni forti per entrare nella coalizione, tra cui alcuni Big del partito come Giacomo tofinish e Ugo Cappellacci, assessore comu- specie sul Nucleare e sulle Servitù Militari. Spissu, Silvio Lai e il capogruppo Antonio nale a Cagliari e freschissimo coordinatore Anche nel centrodestra il listino desta qual- Biancu. Sicuri del posto in lista alcuni fede- di Forza Italia, supera il suo sindaco Emilio che preoccupazione, perché Berlusconi vor- lissimi del governatore, come Chicco Porcu, Floris, che studiava da presidente da almeno rebbe personalità esterne, mentre alcuni lea- Marco Meloni, Mario Bruno, Angela Cor- un anno e mezzo. Quarantotto anni, com- der locali aspirerebbero ad entrarci. rias e Francesca Barracciu. Le altre liste della mercialista con specializzazioni alla Bocconi Gli indipendentisti. Da soli contro tutti. coalizione hanno ritrovato una inaspettata e alla Luiss, Ugo Cappellacci si considera Si chiamerà “Unidade indipendentista” lo intesa intorno alla candidatura di Soru, qua- “un tecnico prestato alla politica”, come schieramento che raccoglie per ora “Sardi- si tutte sulla spinta dei rispettivi leader na- ha detto in un’intervista a La Repubblica. gna Natzione” e “A manca pro sa Indipen- zionali. Come l’Italia dei Valori, il cui coor- Figlio di Giuseppe Cappellacci, commer- dentzia”, ma che guarda anche a IRS. “Sare- dinatore regionale Federico Palomba, acceso cialista molto noto a Cagliari, curatore dei mo la risposta ai partiti italiani, responsabili avversario del Presidente uscente, è stato tributi e delle sette ville di Silvio Berlusconi del disastro occupazionale ed economico sconfessato da Antonio Di Pietro, deciso ad in Sardegna, può vantare un’amicizia ormai della Sardegna”, ha detto il leader Bustianu andare insieme a Renato Soru. trentennale con il Cavaliere di Arcore, che Compostu.

gennaio 2009 3 Verso le regionali La convention del Partito democratico al palazzo dei congressi stracolmo, soprattutto giovani Sfila la Sardegna che crede in Renato Soru Voci tra la London School ovili e fabbriche

n palazzo dei Congressi stracolmo, Upulsante, come lo si è visto in poche occasioni, con una folla addirittura superio- re a quella della primavera di cinque anni fa, ha accolto Renato Soru nella conven- tion di apertura della campagna elettorale del centrosinistra, per la conferma alla gui- da della Regione Sardegna. In “un giorno strano per iniziare”, dice Renato Soru dal palco pensando a Gaza e alle famiglie dei lavoratori del petrolchimico di Porto Tor- res. Ma il popolo del centrosinistra, riunito alla Fiera, ha voglia di ripartire dopo tante tensioni e di provare a battere il centrode- stra di Berlusconi. Un popolo soprattutto giovanile, gli under quaranta sono più degli over, studenti liceali e universitari. Con vo- glia di partecipare, di “entrare a far politica” perché – dice Chiara Floris, universitaria di Paulilatino con Erasmus a Rotterdam, “senza politica non si va avanti. Il proget- to della società lo costruisce la politica. E io credo nella politica di un centrosinistra partecipare a un master ideato e diretto da Soru sceglie di far parlare anche alcuni rinnovato”. C’è anche l’orgoglio per le cose Umberto Eco - fa sapere Paola Musina -. esponenti del mondo produttivo. Stefa- fatte in questi anni, “dal centrosinistra non Ora sono tornata in Sardegna e lavoro in no Lai, pastore di Escalaplano, che dice da me” precisa Soru, e consapevolezza che una casa editrice di Nuoro». Anche Omar «scusate l’emozione, ma tutta questa gente il cammino per cambiare la Sardegna è an- Congiu, racconta con emozione la sua nel mio ovile non ci entrerebbe mai». Nato cora lungo. Ma la strada imboccata è quella esperienza di giovane laureato, che grazie con il sogno di badare al suo allevamento giusta, “a testa alta e con la schiena dritta”. alla borsa regionale ha potuto ottenere un di pecore e di api e che ora “alleva anche la importante opportunità lavorativa. Dalla speranza”. “Grazie e tieni duro”, dice rivol- Le testimonianze. scuola al mondo del sociale. Ignazio On- to a Soru. Come Paolo Melis, accolto con La serata si apre con il racconto di esperien- nis porta la testimonianza di chi vive la un’ovazione quando parla del suo mirto ze importanti realizzate dal 2004 a oggi, condizione di disabile: «Questa giunta, po- “bresca dorada”, che ringrazia chi ha dato che hanno interessato vari settori della so- tenziando le possibilità offerte dalla legge sostegno ai piccoli produttori. cietà sarda. Si comincia dalla scuola, punto 162, e grazie al progetto Ritornare a casa, ci Daniela Falconi, giovane donna metà bar- centrale delle politiche della giunta guidata ha restituito la dignità». Don Ettore Can- baricina e metà ogliastrina, a 30 anni gesti- da Soru. «Per la prima volta sento come navera, direttore della comunità “La Colli- sce l’azienda di famiglia. Racconta: «Men- la Sardegna stia investendo su di me», dice na” di Serdiana, parla della stagione politi- tre il governo nazionale taglia le risorse alla Federico Manca, 18 anni, studente al li- ca appena conclusa come di una stagione di scuola, io qua mando i miei figli a scuola ceo classico Siotto di Cagliari. Laura Saitz, «forte discontinuità rispetto alle politiche, di teatro». Poi una stoccata al Psd’Az: «Per studentessa di Scienze politiche, parlando di destra e sinistra, degli anni precedenti». essere sardi, prima ancora che sardisti non è degli assegni di merito osserva come ora E, rivolto all’intera giunta Soru, si lascia sufficiente sventolare una bandiera». «i ragazzi siano incoraggiati a migliorare le andare: «Senza di voi la politica non si ri- Andrea Columbu, giovane architetto della proprie competenze» e a «entrare in Europa alzerà». Azimut, sta cominciando a lavorare nella a testa alta». Sara Sanna, dirigente scola- Gisella Trincas, presidente nazionale ex cartiera di Arbatax convertita in polo stico di Quartu Sant’Elena, ha raccontato dell’Asarp, ha raccontato gli enormi pro- della nautica: «Per una volta - dice - il mare quanto ha investito negli ultimi anni la gressi della psichiatria sarda da quando è anziché isolarci ci unirà al mondo». Un or- Regione sulla scuola, specie in confronto arrivata l’assessore Nerina Dirindin. “In goglio che diventa quasi rabbia quello di ai tagli che arrivano dal governo del cen- Italia ora la nostra regione è un modello”. Giovanni Mameli, brillante avvocato di trodestra. Rosanna Montenegro, mediatrice cultura- Sedilo, consulente dell’ex ministro Fan- Dopo di loro è il momento del Master le dell’Ecuador, ha portato la testimonianza tozzi, che loda le politiche fiscali di Soru, and back, una delle politiche per l’alta for- dell’impegno della Giunta verso i rifugiati capaci di restituire alla Sardegna quanto gli mazione più apprezzata anche fuori dalla politici, abbandonati senza soldi per le vie spettava. Sardegna. «Sono partita due anni fa per di Cagliari. Carlo Ricci, è un precario della ricerca e

4 gennaio 2009 Verso le regionali porta avanti un progetto sulle lastre ottiche, «ma quando scadrà il mio contratto ferme- rò la ricerca: allora servono soldi per la ri- cerca ma anche per i ricercatori». Michele Saba, cervello di rientro dal Mit di Boston, ricercatore precario e Andrea Mameli del Crs4, che sogna una Sardegna intelligente per i suoi figli. C’è spazio anche per due voci che non pos- sono essere materialmente presenti: quel- la del jazzista Paolo Fresu, che dà il suo appoggio a Soru con un videomessaggio, e quella di Giovanni Razzu che, partito da Sorso, oggi è consigliere economico del premier inglese Gordon Brown e docente alla London School of Economics. Le ultime testimonianze sono quelle del mondo dell’industria, quello maggiormen- te in difficoltà in questi mesi con lo spettro della chiusura per molte fabbriche. Voci Renato Soru con alcuni giovani testimonial sul palco del Palazzo dei congressi alla Fiera di Cagliari. Nella pagina di gente in ginocchio ma che non ha per a sinistra i sostenitori del governatore. Oltre duemila erano all’esterno del Palacongressi . (foto Mario Rosas) nulla voglia di arrendersi: «Sono sicuro che orgoglio, o dobbiamo affidarci all’esterno? felice: una Regione che non vuole il pesce per risolvere la nostra situazione Soru farà Questo è il senso della sfida elettorale». ma la canna per poter pescare da sé”. il possibile, ma basta all’assistenzialismo Orgoglio, tanto, nelle parole del Presidente Per gli alleati ritrovati parole di grande di- di Stato e basta alle pacche sulle spalle di dimissionario. Insieme al coraggio di «rida- stensione, con una “fortissima, ritrovata Berlusconi», è lo sfogo di Egidio Addis, re la parola ai sardi quando si correva il ri- unità della coalizione”. Nomina tutti i par- ex lavoratore del polo industriale di Otta- schio di non rispettarlo, quel programma». titi alleati e richiama la speranza di acqui- na, oggi dipendente della Nuovo Pignone In poche parole, non stare lì a governare sirne ancora “mancano i socialisti, ma spe- a Massa Carrara dopo aver girovago per tanto per governare. Ora ci sarà possibilità ro che vogliano partecipare”. Ad ascoltarlo tutto il mondo, cuore dell’Africa compre- «di andare a parlare con tutti, con chi guar- in prima fila l’ex sottosegretario alla Difesa so. Mentre Pierangelo Lai, tra i cassinte- da a destra o vede troppa televisione, e dire Emidio Casula, uomo forte del partito so- grati di Porto Torres dice: «Siamo tenaci che c’è una nuova etica e un nuovo pro- cialista. Nessuno spazio alle polemiche con e orgogliosi e crediamo di vincere questa gramma, che si vuole dare di nuovo la pa- i cosiddetti dissidenti, presenti alla Fiera battaglia». Elisabetta Fois della Carbo- rola ai sardi». L’orgoglio di raccontare che seppure in disparte. Ci sono i neodeputati sulcis rappresenta invece la speranza di un ora la Regione è diventata il nuovo vicina- Siro Marrocu e Giulio Calvisi, i consiglie- territorio che vede riaprire una importante to, quello che nei paesi «quando qualcuno ri Giacomo Spissu, Silvio Lai, Giuseppe industria e che assume i giovani laureati. non aveva da mangiare, tutti si davano da Cuccu, Franco Sanna, Vincenzo Floris e fare o quando c’era un lutto era di tutti». Si altri ancora. E c’è perfino Antonello Ca- Meglio Soru, Meglio la Sardegna. può fare, dice Soru, «perché ci siamo com- bras, placatosi (pare) dopo le dimissioni Un discorso di un’ora, lungo e articolato. portati bene, da formichine operose”. di Francesca Barracciu e l’arrivo del com- Un riepilogo delle cose fatte e di quelle che Soru non vorrebbe soffermarsi troppo sul- missario Passoni. C’è Emanuele Sanna, c’è ancora si possono e si devono fare. Parten- le cose già fatte, anche perché esiste un Salvatore Ladu vicino di poltroncina di do però da un punto chiaro e netto. “La bilancio di fine mandato stampato dalla Antonio Biancu. Soddisfatti del successo Sardegna deve scegliere se avere fiducia in Regione e distribuito anche alla Fiera, ma della manifestazione? Dagli squadri si di- se stessa o negli altri”. Agli alleati aperture alcune cose le sottolinea con forza perché rebbe di no. Non c’è Paolo Fadda, tenace continue, rinnovamento e unità per andare sono “negli atti”: la riduzione del deficit, la oppositore della linea di rinnovamento di avanti. Renato Soru ha illustrato «le cose politica di riduzione dei costi e degli spre- Soru. Ma se ne accorgono solo i cronisti fatte»: dalle riforme alla tutela dell’ambien- chi, le politiche ambientali, quelle di servizi più puntigliosi. te, dal risanamento del bilancio alle ver- alla persona, l’innovazione informatica, gli Il programma per la prossima legislatura è tenze con lo Stato, dalle politiche sociali ai investimenti in cultura e ricerca. Grande quasi compresso tra le tante cose dette, ma finanziamenti per la scuola e l’innovazione, attenzione ai giovani, alla Sardegna del fu- alcuni capisaldi già si comprendono. Raf- dalla semplificazione amministrativa alla turo. “Una generazione dopo la mia», che forzamento della rete sociale, per affronta- riduzione dei costi. ha i sogni, sì, «ma che possono rompersi re la crisi economica e permettere a tutti Nemmeno una parola per il suo competito- da un momento all’altro, come è successo di poter condurre una esistenza dignitosa. re diretto, Ugo Cappellacci, perché la sfida a Porto Torres per il petrolchimico». Crisi Una legge che affronti il costo della Poli- sembra diretta più in alto. «Non bastano le che arriva da New York, per fare un esem- tica, riducendo il numero dei consiglieri e pacche sulle spalle, non basta dire ci penso pio, «e lì neanche sanno di 10mila persone le indennità. Un nuovo ruolo per le Pro- io, soprattutto se non ci ha pensato sino a che perdono il lavoro: non gliene impor- vince, che vanno ripensate e rinnovate, ma ora. C’è in molti l’idea che bisogna con- ta niente di una fabbrica che chiude». Si non abolite. Per il resto c’è la Finanziaria fidare nel colonizzatore forte. Questo è il romperanno, quei sogni, «se non saremo in predisposta a novembre e mai arrivata in discrimine: alla Sardegna ci pensiamo noi grado di fare in modo che tutti si sentano Consiglio, pronta per essere votata, se i sar- o ci deve pensare lui? Ci dobbiamo fidare partecipi di questo nostro progetto comu- di daranno ancora fiducia a Renato Soru, al di noi stessi, del nostro senso di responsa- ne. Dobbiamo essere capaci di costruire centrosinistra e all’idea di Sardegna portata bilità, delle nostre competenze e del nostro una Sardegna più ricca, più sicura di sé, più avanti in questi anni.

gennaio 2009 5 Analisi Un articolo di Stefano Folli, il ruolo di Sergio Chiamparino e di Massimo Cacciari Il Sole 24Ore: L’ipotesi Soru dà un segno: nel Pd nazionale qualcosa sta già cambiando

Stefano Folli

Stefano Folli, nella foto, ha pubblicato - sabato ginare una sintonia naturale fra Soru (o un 10 gennaio sul Sole 24Ore – il seguente ar- altro come lui) e i sindaci del Nord impe- ticolo che Sardinews propone ai suoi lettori. gnati e recuperare consensi sul territorio. La sua attività giornalistica inizia dalle co- Non è poco, considerando invece le diffi- lonne del quotidiano La Voce Repubblicana, coltà di comprensione che esistono tra i vari l’organo ufficiale del Pri. Il quotidiano chiude Chiamparino e i vertici del Pd romano. temporaneamente nel 1978 e torna in edico- La critica che si sente nell’aria è ovvia: Soru la tre anni dopo con Folli come direttore. Alla porterebbe con se un’impronta “berlusco- “Voce Repubblicana”, rimane fino al 1989 niana”. Il ricco imprenditore che entra in quando si trasferisce al quotidiano romano Il politica e ne stravolge gli schemi. Ma la re- Tempo. L’anno successivo inizia a collaborare altà è un po’ diversa. Innanzitutto perché con il Corriere della Sera, come notista politi- il Pd non sembra essere in grado di trovare co. Dal 2003 al 2004 sostituisce Ferruccio De anacronistico. Al tempo stesso non disprez- da solo la via della rivincita. In troppi casi Bortoli alla direzione del Corriere della Sera. za i partiti, non amoreggia – a differenza di viene percepito, a torto o a ragione, come Dopo la fine anticipata con il quotidiano di via Berlusconi – con l’anti-politica: quel suo il mantello che copre un vecchio ceto po- Solferino, sarà proprio De Bortoli a offrirgli un cenno, in polemica indiretta con Veltroni, litico (erede del Pci, sottolinea malizioso contratto da editorialista con Il Sole 24 Ore. all’esigenza di un nuovo Ulivo, più vicino Rutelli). Quindi, una svolta o una rottura alla visione originaria di Prodi, dimostra sono indispensabili per uscire dalla paralisi. on sappiamo se Renato Soru diven- rispetto per la storia recente del centrosini- Ed è necessario individuare un personaggio Nterà prima o poi il leader del Partito stra. capace di interpretare questa urgenza nel si- Democratico. Forse si, forse no. Dipende Soru finisce così per incarnare i tratti del stema bipolare. dalle infinite circostanze della politica più leader moderno, post-ideologico in sen- Prodi è riuscito due volte nell’impresa di che dalle pressioni mediatiche. E anche, so compiuto. Uno che non ha bisogno di battere la destra: nel ’96 e dieci anni dopo. è evidente, dal risultato delle imminenti nascondere o mascherare il suo passato di Ma poi non è riuscito a governare, sfiancato elezioni regionali in Sardegna. Quello che uomo di partito, proprio perché ha un al- dalle mediazioni. Forse ha pesato in questo colpisce, è la ferma determinazione dell’uo- tro passato, essendo stato un imprenditore la sua cultura di cattolico di sinistra figlio di mo: testimoniata dall’importante intervista di successo e un pubblico amministratore. un’altra epoca. Veltroni ha tentato un’ope- all’”Espresso” in edicola. C’è in lui l’ambi- Uno che anche nella sfida rivolta alle strut- razione spericolata che non è riuscita. Il zione di porsi come concorrente diretto di ture ingessate del Pd sardo dimostra di non prossimo leader non dovrà essere, è logico, Berlusconi, ignorando o quasi la presenza di aver paura di spezzare certe incrostazioni. un Berlusconi di sinistra. Ma dovrà apparire una figura minore come Ugo Cappellacci, il Sarà lui l’uomo del futuro? Non si sa. Tut- un riformatore plausibile, con una visione candidato del centrodestra sull’isola. tavia dell’uomo del futuro ha alcune carat- concreta del Paese. Dovrà ricostruire un’al- Ma è soprattutto nel linguaggio e nell’ap- teristiche fondamentali. È più credibile di leanza stile Ulivo, ma con un profilo più proccio alla battaglia politica che Soru si altri (più credibile soprattutto degli attuali smagliante e una reale vocazione realizzatri- offre come un innovatore. Si sente che il reggitori del Pd), nel rappresentare una sin- ce. Può darsi che sia Soru l’uomo adatto, fondatore di Tiscali non è uscito da una tesi politica capace di sedurre l’elettorato. È ma di certo Soru, Chiamparino, Cacciari burocrazia di partito e non si attarda in chiaro che si tratta di una storia ancora tutta hanno già mostrato quanto sia obsoleta l’at- nostalgie (magari inconsce) di un mondo da scrivere. Ma è facile, ad esempio, imma- tuale dirigenza del Pd. La Maddalena, una Sardegna che governa il suo territorio “Prima era un arsenale militare, ora lì si lavora e si costruisce il futuro un grande patrimonio che potrà essere utilizzato diversamente. Ci di questa regione. Nell’arsenale militare si costruisce per uno sviluppo hanno restituito la serenità, la certezza che queste acque meravigliose, legato non più all’economia militare e alla guerra, ma ai servizi civili resteranno meravigliose. E ci hanno restituito la certezza che qui si e alla pace. E nessuno ha perso il posto di lavoro, si sta lavorando, né può vivere tranquilli senza bisogno di grandi piani di evacuazione, più né meno di prima”. Sono le parole di Renato Soru, sabato pome- che non avrebbero evacuato nessuno, in caso di tragedia. Abbiamo riggio, nell’incontro pubblico nella Fortezza di Arbuticci a Caprera, fatto bene a venire qui alla Maddalena oggi, nel giorno in cui il cen- luogo simbolico per testimoniare la restituzione alla Sardegna di trodestra inaugura la sua campagna elettorale a Cagliari. Volevo essere tanto territorio per troppo tempo occupato da servitù militari e civili. qui, presente, nell’estremo lembo di questa regione, a volte sentita “La Sardegna, La Maddalena, Palau, il nord Gallura hanno ricevuto come un mondo a parte, a volte troppo separata dalla nostra regione. una buona notizia: l’isola di Santo Stefano è libera da una servitù E volevo essere qui, perché come in molti altre parti della Sardegna militare importante – ha detto Soru - per la quale la Sardegna ha si sta vivendo un processo di cambiamento importante, forse molto combattuto, per decenni. La notizia è che gli americani, nostri amici, veloce. In Sardegna in questi anni non ci siamo accontentati di ‘tirare se ne sono andati in amicizia. E ci hanno restituito, vi hanno restituito a campare’. Occorreva una svolta. La stiamo realizzando”.

6 gennaio 2009 Analisi Una riflessione del deputato del Pd Guido Melis sulle elezioni regionali Le idee di Bustianu Dessanay, socialista Sardegna tra ambiente e Silicon Valley

Guido Melis

iceva Bustianu Dessanay, un gran- Roma avremmo avuto un grande quartie- Dde, nobile vecchio del tempo in cui re cinese o in Italia una immigrazione ru- in Sardegna era grande e nobile anche la mena ormai potenzialmente capace anche politica, che noi sardi avremmo dovuto elettoralmente di rovesciare (se votasse tenere tutti un piede nel gambale ed uno compatta) le sorti di un’elezione politica? nel mocassino: come a dire che avremmo Dunque comincerei a pensare (come del dovuto inoltrarci nella modernità senza resto ha cominciato a fare la giunta Soru) mai perdere le nostre radici. a una Sardegna al centro del Mediterra- Ci ho ripensato in questi giorni di bilan- neo, terra di immigrazione e di transito, e cio e di progettazione del futuro. non necessariamente soltanto per i dispe- I quasi cinque anni di Renato Soru che rati che la raggiungono già oggi, aggrap- abbiamo alle spalle hanno impresso alla pati ai barconi tunisini o algerini. questione sarda un segno inedito, che in Diminuiranno, anche, le distanze con un certo senso la fa uscire definitivamente l’Europa (siamo vicini alla Spagna, non dal Novecento. Tre sono stati i punti cru- solo all’Italia). Si intensificheranno le ciali della svolta: il primo ha riguardato la grandi reti della comunicazione soprana- fine del rivendicazionismo fine a sé stesso zionale. In Italia il federalismo (non solo verso lo Stato centralista (che fu elemento fiscale) avrà probabilmente restituito alle caratteristico dell’esperienza autonomisti- Regioni un ruolo da protagoniste, facen- mazioni epocali alle porte. Quando la ca del dopoguerra) e la sua sostituzione done i nodi cruciali della grande rete delle prossima legislatura finirà saremo giunti con un ruolo attivo e propositivo della autonomie. Si porrà dunque il problema alla conclusione del primo quindicennio Regione all’interno della rete istituziona- di viverci e operarci, in quella rete, ac- del secolo. La globalizzazione avrà ormai le nazionale e sovranazionale dei poteri; centuando la collaborazione istituzionale fatto sentire (nel bene e nel male) tutti i il secondo la scelta di difendere e tutelare tra Regione, Comuni, Province, altre au- suoi effetti rivoluzionari. Le grandi mi- l’ambiente e il territorio come parte in- tonomie (territoriali e non). E bisognerà grazioni dall’Africa (e forse anche quelle tegrante e irrinunciabile dell’identità re- pensare a luoghi, e a regole nuove, per rea- dall’Oriente) saranno in pieno sviluppo, gionale; il terzo la moralizzazione di quel lizzarla efficacemente. Forse andrà riscrit- essendosi rivelate vane tutte le politiche vasto sottobosco (si va dalla formazione ta, per renderla migliore, la stessa Legge di contenimento e repressione messe in professionale clientelare sino agli sprechi statutaria. Certamente andrà ricontrattato atto dalle destre europee. La nostra re- degli enti inutili) che un tempo era quasi con lo Stato, per renderlo adatto ai tempi, gione, a bassissima densità demografica, il distintivo del potere alla Regione. lo Statuto di autonomia. si sarà avviata, presumo, verso un sempre Sul primo punto Soru ha all’attivo la bat- Dovrà esserci, in questo contesto nuovo, più accentuato processo di inclusione, che taglia vinta per le risorse garantite dal vec- una speranza per tutti i sardi. Lavoro, in- tendenzialmente ne avrà mutato la stessa chio Statuto ma mai prima d’ora onorate nanzitutto, legato alle nuove prospettive. composizione etnica. Corro troppo con la dallo Stato; sul secondo soprattutto la leg- E non solo monoculture del lavoro legate fantasia? Chi avrebbe immaginato, ancora ge -coste e il piano paesaggistico; sul al turismo estivo (come propone alla fine negli anni Settanta del Novecento, che a terzo la razionalizzazione e semplificazio- la destra, che ci vorrebbe trasformare nella ne (con relativi risparmi) in diversi settori riserva indiana d’Europa), ma un progetto dell’amministrazione regionale. Nessuna regionale di riscatto e valorizzazione dei delle tre guerre è definitivamente vinta (si territori, di difesa dell’esistente (a partire sono solo combattute alcune importanti dalla chimica) e di modernizzazione delle battaglie campali) e dunque queste tre ere- attività tradizionali nel rispetto della na- dità sono parte integrante del programma tura: un grande Piano per il lavoro e l’oc- che il centrosinistra deve perseguire anche cupazione. nella prossima legislatura. E poi soprattutto istruzione (molta istru- Penso che dovremmo partire da qui, per zione), cultura diffusa, più scuola e più impostare il nostro programma per il università (proseguendo la linea già pro- quinquennio che si apre. Dovremmo cioè ficuamente seguita nel quinquennio che si lavorare principalmente a un’idea di Sar- sta per chiudere), più soldi per la ricerca, degna, mettendo insieme una ancor mag- scommessa sulle nuove tecnologie. giore volontà di integrarci nel mondo con Molti anni fa si almanaccava di fare della una ancor più tenace difesa della nostra Sardegna la Silicon Valley italiana. Chis- specificità di sardi. sà, forse potrebbe essere anche questo un Dico questo consapevole delle trasfor- obiettivo per la prossima legislatura.

gennaio 2009 7 Come nel ‘29? Dall’impennata del petrolio allo scoppio della bolla subprime, un’onda anomala sull l’Europa Il 2008, anno della catastrofe economica Il 2009 non sa come poterla affrontare E nel nostro Paese, lo scandaloso epilogo della beffa Alitalia

Raffaela Ulgheri

n passo indietro. Il 2009 inizia a Umuovere i primi passi, in questo mo- mento gli occhi del mondo sono puntati su quanto accade nella striscia di Gaza e le notizie di corsi e ricorsi finanziari, che ne- gli ultimi tre mesi riempivano le prime pa- gine dei quotidiani e periodici mondiali, lasciano spazio a un’altra guerra. Ma l’an- no appena concluso ha lasciato un’eredità non facile da sostenere. Per la prima volta, dopo il ’29, l’intero universo finanziario si è sentito minacciato da una catastrofe, peraltro annunciata. Quella che fino a ieri era la patria del liberismo economico, ov- vero gli Stati Uniti, ha deposto lo scettro a favore dell’intervento statale ed è stata seguita in un vortice di cambi, acquisi- zioni, fallimenti e cartolarizzazioni senza finanziario negli Stati Uniti e in Europa, zioni Generali. La compagnia triestina ha precedenti. Sono tre le date principali. quello automobilistico in Giappone. Nel- virato la boa del 2009 con un – 38%. Chi Il 7 ottobre Fannie Mae e Freddie Mac, lo Stoxx 600, l’indice dei principali 600 invece può permettersi il lusso di archivia- due finanziarie leader nel mercato dei titoli dell’area Ue, i peggiori cinque titoli re l’anno concluso con performance tutto mutui americano, con oltre 200 miliardi sono bancari e finanziari. Anglo Irish bank sommato normali sono, sul listino italiano di dollari di debiti in scadenza, vengono (-97,9%), la belga Fortis (-94,46%), Hbos Snam rete gas che in un anno tumultuoso nazionalizzate. Il 15 settembre spariscono (-92,9%) Hypo Real Estate (-92,1%) e ha contenuto le perdite a -10,3%. in un sol colpo la banca d’affari Lehman Bank of Ireland (-91,5%). Brothers, uccisa dai debiti maturati nel Le banche italiane, sono risultate comples- L’oro nero e la giostra delle commodi- mercato immobiliare, e Merril Lynch, che sivamente meno esposte al ciclone delle ties. Sembra passato molto tempo dallo viene acquisita da Bank of America per la omologhe di lingua anglosassone. Pochi scorso 11 luglio. Quel giorno il brent, il cifra di 50 miliardi di dollari, la metà del- analisti ne hanno spiegate le ragioni. La petrolio del mare del nord veniva scam- la capitalizzazione dell’anno precedente. principale è che le banche americane, in- biato a 147,50 dollari al barile. Gli analisti Martedì 16 settembre è la volta di Aig, la glesi e irlandesi oltre al mutuo ordinario, delle primarie case di investimento statu- più grossa assicurazione americana, salvata quello per l’acquisto della prima casa, fi- nitensi erano pronti a disegnare preoccu- con un prestito da parte del Tesoro Usa di nanziano anche il mutuo “a castello” cioè pati scenari macroeconomici. Comincia- 85 miliardi. quello che si sovrappone a quello origi- rono allora a circolare report inquietante. Sono tre date scolpite nella storia finan- nario, garantito dal valore ipotetico della Un titolo per tutti «Vivere con il petrolio ziaria recente. Da lì iniziano i piani di sal- rivalutazione dell’immobile. Si tratta di a 200 dollari». Ma non solo il petrolio in vataggio previsti dal Governo Americano, un’ulteriore leva finanziaria utilizzata dalle quell’assolato luglio registrava record su da lì parte l’onda anomala che investe il famiglie per finanziare gli studi dei figli o record. Il 2 luglio, l’indice Reuters Jefferies panorama finanziario internazionale. altro. In Italia questo fenomeno è presso- Crb che misura le variazioni di un panie- ché sconosciuto. Ecco spiegato il fatto che re di 19 futures su diverse materie prime Borse e dintorni. Trovare un’espressione gli istituti di credito italiani non hanno (commodities, carbone, metalli, prodotti adatta per definire quello che è accaduto conosciuto, se non in misura assai con- alimentari) faceva segnare il suo record: sui mercati azionari in questo 2008 è un tenuta, il fenomeno dei cosiddetti mutui 469,70 punti. Poi, a cominciare dal terzo mero esercizio di stile. Chi voglia sottrar- subprime, quelli di difficile o impossibile trimestre dell’anno cominciò la discesa. sene non ha che da spiegare la situazione esigibilità. Alla vigilia di natale del 2008, quello stes- con una semplice constatazione: sono stati Ciononostante anche le banche italiane so indice faceva segnare i 210 punti. E di persi un sacco di soldi. Impossibile dire hanno sofferto. Unicredit (-70,72%), Ban- tutte le discese quella del petrolio è stata quanti. Da chiunque, investitori privati, co popolare (-67,28%), Banca popolare di senz’altro quella più impressionante. Da istituzionali, governi, banche. Complesso Milano (-55,2%). Tra quelli che possono, 147,50 dollari, infatti, di seduta in seduta anche trovare dei superstiti. I settori più sino a questo momento, tirare un sospiro si è giunti sino a quota 30 dollari al ba- colpiti, come abbiamo detto, sono quello di sollievo spicca il titolo delle Assicura- rile. Facendo letteralmente ribaltare non

8 gennaio 2009 Come nel ‘29?

Dall’impennata del petrolio allo scoppio della bolla subprime, un’onda anomala sull l’Europa soltanto gli scenari inflattivi sino a quel momento paventati, ma addirittura indu- Hanno detto cendo gli analisti a disegnarne altri di se- gno diametralmente opposto. Addirittura deflattivi. E se gli effetti sul prezzo della Giulio Tremonti, ministro dell’Economia e delle Finanze (intervista di Riotta al benzina alla pompa, almeno in Italia, non Tg1 del 3/01/09). «Non è fallita una banca, è fallito un sistema, (…) è stata la sono stati apprezzati, tanto da indurre alla scelta pazzesca di finanziare la globalizzazione con il debito, in Asia producevano protesta le più importanti associazioni dei merce a basso costo e in America la comperavano con il debito. Poi è venuto consumatori, già negli Stati Uniti giungo- giù il castello di carte, sono fallite le banche e gli operatori, va detto che è fallito no segnali di crisi. La canadese Oilexco, e il sistema di sorveglianza e di vigilanza. Solo che i banchieri portano a casa la la texana Ausum energy hanno dichiara- liquidazione, i vigilanti e i sorveglianti vengono a farci lezione e chi ci perde è to lo stato di crisi: la prima chiedendo di la povera gente. (…) L’idea che la libertà assoluta sia la libertà dalle regole ap- essere sottoposta all’amministrazione con- partiene a un mondo che è finito. Dobbiamo fare nuove regole, e le regole non trollata in attesa di eventuali compratori le fanno i regolati, ma i Governi e le autorità. (…) L’Italia dopo la crisi sarà più la seconda finendo addirittura in Chapter forte di prima e più forte degli altri. Abbiamo un sistema bancario, assicurativo 11 (la stessa procedura usata per Lehman e pensionistico abbastanza solido. Le famiglie non sono state prese dalla verti- Brothers). gine dei consumi a debito. Il sistema industriale italiano prevede il ritorno della manifattura, settore in cui siamo secondi in Europa dopo la Germania. Le crisi Alitalia, tutti giù per terra. Una cordata finiscono e la morale del lavoro alla fine ci premierà». italiana, i nomi di una decina di impren- ditori che devono salvare la compagnia di bandiera, un prestito ponte di 300 milio- Jean-Claude Trichet, presidente della banca centrale europea. «Il crollo del ni di euro concesso dallo Stato e che non prezzo del petrolio sta rallentando l’inflazione e favorendo la crescita. L’impen- supera l’esame della commissione europea: nata di luglio ha avuto un impatto negativo spingendo l’inflazione ora è sceso, un calvario che ha portato un miliardo e e questa caduta ha un effetto deflattivo e di espansione. Dobbiamo considerare 500 milioni di debiti sulle spalle degli ita- questo come elemento positivo per l’economia globale. Il mondo finanziario liani, per salvare un simbolo che di italiano ha ben poco. A marzo la proposta, a oggi sta attraversando un periodo caratterizzato da rischi di forti tensioni e rischi la realtà dopo mesi di lotte, proteste, intese sistemici di liquidità. Ma le grandi banche centrali hanno saputo prendere insie- e cordate, proprio in questi giorni Anpac me misure coordinate, soprattutto per quanto riguarda il rifinanziamento delle (Associazione nazionale piloti aviazione banche commerciali». Da questo si deduce che: «La comunità internazionale sia commerciale) e Unione Piloti, insieme al più unita di quanto non si pensi per quanto riguarda come affrontare la crisi e in Sdl (Sindacato intercategoriale dei lavo- particolare per quanto riguarda la trasparenza finanziaria». ratori) sono di nuovo in stato di agitazio- ne. La Cai (Compagnia aerea italiana) di Roberto Colaninno e soci, secondo i dati Nouriel Roubini, professore di economia alla Stern School of Business, New in loro possesso, starebbe disattendendo i York University e presidente di Rge Monitor. «Il peggio è ancora davanti a noi. patti sottoscritti a Palazzo Chigi lo scor- Nei prossimi mesi, le notizie macroeconomiche provenienti da tutto il mondo so 29 settembre con le sigle sindacali. In saranno molto peggiori del previsto, e creeranno un’ulteriore pressione al ribasso particolare secondo le informazioni in sui prezzi delle attività rischiose, inoltre gli analisti ancora si illudono che la con- possesso di Andrea Cavola, segretario del trazione economica sarà mite e breve. Il credit crunch peggiorerà; Quello che nel Sdl, a fronte dei 2.500 esuberi dichiarati 2008 si è manifestato come credit crunch peggiorerà ancora. Lo smontaggio di da Cai al tempo della firma dell’accordo, tutte le operazioni a leva continuerà visto che gli hedge funds e gli altri operatori vi sarebbero dati assai differenti: sarebbero che operano a leva saranno forzati dalle condizioni del debito a vendere gli asset 8.500 gli avvisi di cassa integrazione giunti in loro possesso in un mercato privo di domanda, e totalmente illiquido. Tutto nell’ultima settimana di dicembre ai lavo- questo causerà ulteriori crolli nei prezzi e condurrà fuori dal mercato ulteriori ratori di Alitalia. «Abbiamo calcolato che i istituzioni già prossime all’insolvenza. Oltre a questo va detto che è prevedibile dipendenti di Alitalia più quelli di Air One che alcune economie di paesi emergenti conosceranno presto gli effetti dirom- sono complessivamente 21mila - afferma penti della crisi finanziaria». Cavola -. 18mila per la ex compagnia di bandiera e 3mila per Air One, senza cal- colare i precari. Considerando che la Cai Lamberto Cardia, presidente della Consob. ha dichiarato di volerne assumere12.500 «L’ultimo decreto legge approvato il conto torna. Quegli 8.500 sono esatta- dal Governo per fronteggiare la crisi finanziaria è un atto che ha fatto seguito ad mente gli esuberi reali. Di fronte a que- atti precedenti efficaci e consistenti. Positivi anche i provvedimenti in materia di ste palesi violazioni dei patti siglati, che Opa che danno maggiore garanzia a tutela delle nostre società, è una normativa stanno mettendo in serio imbarazzo anche di particolare rilievo». Secondo il presidente della Consob tuttavia è necessario i sindacati che li avevano siglati in origi- «trovare una stabilizzazione a tali provvedimenti per non consentire a chi ha ne – prosegue Cavola – non escludiamo pochi principi etici di saltare da una voce all’altra del bilancio. Servono forme neppure di potere fare ricorso alla Corte di chiare e solide per rispettare i piccoli azionisti. Questa è la base perché il sistema Giustizia Europea». Si attendono svilup- riacquisti fiducia e la fiducia per uscire dalla crisi. La fiducia si riacquista con pi in questi primi giorni di un 2009 che, regole certe adottate da tutti nello stesso modo». per la nostra “compagnia di bandiera” non sembra essere nato sotto una buona stella.

gennaio 2009 9 Nuova agricoltura La collaborazione fra l’Agris di Bonassai e l’istituto australiano dove lavora Angelo Loi Sardegna: isola di pascoli e greggi Il latte? Meglio se arriva dall’erba

Maria Sitzia a protagonista della zootecnia sarda è Lsenz’altro la pecora. Bianca o nera ani- ma numerosa le nostre campagne in ogni stagione dell’anno, pascolando erba verde in inverno e in primavera o stoppie gial- le in piena estate. In questo periodo la si vede con uno o due agnelli al seguito che giocano nell’erba e succhiano il suo latte. Ma a parte questa immagine che ricorda il presepe di casa cos’è realmente la pecora da latte di razza Sarda e che significato ha per l’economia della Sardegna? La pecora da latte di razza Sarda appartiene all’unica razza ovina allevata nella nostra regione, se ne contano fino a 3,5 milioni di capi (ISTAT, 2005). La produzione di latte viene interamente trasformata in più 65 mila tonnellate di formaggio all’anno. La trasformazione è concentrata in caseifici Agronomi e biologi sardi e australiani in visita all’azienda di Silvia Goia e Giuseppe Diana a Sanluri Stato. Nella pagina a fianco Silvia Goia, mamma di tre figli, sul trattore dell’azienda agropastorale. (Sardinews) cooperativi o privati, mentre solo una quota pari al 10% viene trasformato direttamente lanciati che favoriscono la produzione del levamento che li ha forgiati nel corso dei in azienda. Alcuni dei formaggi prodotti, latte nel rispetto della salute dell’animale e secoli. Sono infatti delle formazioni antro- Romano, e Fiore del consumatore finale. piche, instabili, che svolgono un ruolo fon- Sardo, possono vantare la DOP. La produ- L’obiettivo delle aziende ovine volto all’au- damentale non solo sotto il profilo mera- zione della carne è ascrivibile soprattutto mento delle produzioni unitamente alle mente zootecnico ma anche paesaggistico, alla produzione dell’agnello da latte, circa indicazioni di politica agricola comunitaria tanto da rappresentare “habitat agricolo e 1.670.000 capi all’anno (ISTAT, 2005), hanno comportato conseguenze sostanzia- forestale di alto pregio naturale“ per il 53% anch’esso difeso nel mercato nazionale da li nelle tecniche di alimentazione. Infatti della SAU regionale (Corine Land Cover un marchio IGP che garantisce il consu- l’erba che dovrebbe essere, così come lo 2000), oltre che nella difesa del suolo, nella matore sulla sua provenienza oltre che sulla è stata per secoli, la fonte primaria di ali- conservazione della biodiversità vegetale e tecnica di allevamento adottata. L’agnello mentazione ha perso importanza di fronte animale. IGP è infatti un agnello che nasce in Sar- al crescente impiego di foraggi conservati Il 56% delle aziende zootecniche sarde degna da pecora Sarda, e da lei alimentato e di concentrati commerciali che, oltre ai ha superfici a pascolo naturale per una fino al raggiungimento del peso finale in riflessi positivi sulla produzione, mostra- estensione maggiore dei 20 ha (Ruiz et al., un range compreso tra 7 e 13 kg. no indubbi vantaggi in termini gestionali. 2008). La tecnica di allevamento della pecora è Il tutto a scapito del bilancio economico Già dai tempi dei romani le aree margina- molto simile in tutta la Sardegna, dalla pia- aziendale e degli investimenti, tecnici ed li, tipicamente collinari e montane, erano nura fino all’alta collina, una sua schema- economici, sulla base foraggera rappresen- prerogativa di sfruttamento da parte delle tizzazione è riportata nella figura 1. I parti tata nella maggioranze dei casi da superfici greggi. Esisteva allora una forte separazione delle pecore adulte avvengono in autunno a pascolo naturale e da superfici coltivate tra pastorizia e agricoltura. Gli agricoltori e dopo lo svezzamento dell’agnello, circa 1 annualmente, gli erbai, che vengono utiliz- stanziali che occupavano le aree più fertili mese dopo il parto, inizia la mungitura, zate con il pascolamento e per la produzio- si dovevano spesso difendere dall’arrivo de- meccanica nel 53% delle aziende, ripetuta ne di scorte. La loro produttività dipende, gli allevatori nomadi, popolazioni “ ...sem- due volte al giorno. Tra le due mungiture oltre che dalle condizione pedo climatiche pre pronte a scendere verso le aree coltivate il gregge viene portato al pascolo dove si dell’azienda, dalle tecniche agronomiche per cercare un complemento alle risorse nutre di erba. Ad integrazione dell’erba, adottate e dalle sementi utilizzate per l’im- insufficienti ai loro magri pascoli... Spin- spesso insufficiente, viene distribuito del pianto delle coltivazioni. to dal bisogno di far vivere il suo gregge fieno o del concentrato. Il fieno è general- ...” (Le Lannou, 1941). Dal punto di vista mente di produzione aziendale, il concen- I pascoli naturali strettamente foraggero tutt’ora offrono ri- trato può essere rappresentato da granelle I pascoli e i prati permanenti sono parte sorse pascolive non certamente sufficienti semplici di cereali o leguminose, oppure integrante del paesaggio della Sardegna per una adeguata produzione di latte, in da miscele di alimenti di origine vegetale rappresentando circa il 50% della superfi- forte dipendenza dagli andamenti climati- prodotte dall’industria mangimistica che cie regionale. Essi costituiscono un legame ci e in particolare dalla distribuzione della provvede alla costituzione di alimenti bi- forte e indissolubile tra l’ambiente e l’al- pioggia.

10 gennaio 2009 Nuova agricoltura

Introduzione delle foraggere coltivate L’importanza sempre maggiore dell’econo- mia pastorale, grazie al “” esportato nei mercati americani, l’aumento del numero di capi e le migliorate tecniche di allevamento hanno fatto si che già dalla seconda metà degli anni 50, l’azienda ovina ha iniziato a diventare stanziale. L’agricol- tura non è più antagonista della zootecnia ma comincia a farne parte, in Sardegna come nel resto della penisola. Infatti, nel 1961, all’indomani del riconoscimento degli erbai come coltura principale ordi- naria all’interno della azienda zootecnica si legge che “La produzione intercalare dei foraggi assurse a dignità colturale di massimo impegno nel periodo a cavallo tra la prima metà del secolo stesso (ndr.1900) e la seconda, allorché maggiore fu l’inserimento della chi- mica, dell’idraulica e della meccanica nella vita e nell’evoluzione economica dei campi.” A seguito della consapevolezza che “ non si incrementa la stalla, nel patrimonio e nel valorizzazione del prodotto finale anche se guenza l’allevamento deve tornare a crede- reddito, senza un corrispondente incremento è dimostrato scientificamente che formag- re in questa risorsa come fonte alimentare di masse foraggere”. (Gli erbai nella tecnica gi e carne derivanti da animali che sono primaria. Infatti l’erba risulta essere la più e nell’economia. Di Ugo Volanti edito da stati alimentati all’erba hanno un tenore di naturale, la più economica e la più eco- Paravia nel 1961,pp. V-VI). Gli erbai han- componenti nutraceutici più alto rispetto a compatibile risorsa alimentare dal quale no quindi rappresentato, oltre che una vera quelli ottenuti da animali che hanno rice- ottenere prodotti di elevata qualità legati al rivoluzione nell’organizzazione del sistema vuto un’alimentazione secca. Questo signi- territorio. pastorale, un primo passo verso la struttura- fica che i grassi che colpevolizzano spesso i Consapevoli del ruolo multifunzionale zione dell’azienda e il passaggio dall’azien- formaggi sono in parte benefici (CLA) in che dovrebbe assumere l’azienda zootecni- da errante all’azienda stabile. E forse la fine quanto svolgono azione antiossidante e an- ca è in atto una collaborazione tra tutte della lotta ancestrale tra agricoltori e pasto- titumorale nel consumatore. le agenzie di ricerca e di assistenza tecnica ri che ha caratterizzato la storia sarda. Il quadro appena delineato, anche se per sarde (AGRIS e LAORE) e le istituzioni di Gli erbai sono quegli impianti che si effet- sommi capi, comporta che l’azienda che ricerca che operano in quest’ambito in Sar- tuano in autunno o, nelle aziende irrigue, alleva ovini da latte ad oggi è un’impresa degna (Università, NRD, CNR e CRA) al in primavera, generalmente previa aratu- che ha estrema difficoltà nel creare valori fine di favorire la produzione foraggera da ra del terreno. Essi sono rappresentati da di reddito accettabili, il che si ripercuote essenze presenti nella flora Sarda, ricorren- coltivazioni di graminacee o da miscugli di su uno scarso ricambio generazionale, il ri- do a tecniche di coltivazione a basso impat- queste con le leguminose e occupano il ter- schio dell’abbandono dell’attività e quindi to ambientale e a basso costo. Lo scambio reno per meno di un anno. Quelli autun- delle aree storicamente destinate all’ovini- con l’Australia e in particolare con i ricerca- nali vengono utilizzati con il pascolamento coltura su cui si innescano anche proble- tori del Department of Food and Agricol- nel periodo invernale per poi essere riserva- mi di tipo ambientale quali l’aumento del ture di Perth rappresenta un importante e ti alla fine dell’inverno al fine di garantire rischio di incendio e di erosione legati al rinnovato impulso che ci spinge ad andare la produzione di scorte conservate, fieno o venire meno dell’attività zootecnica. in questa direzione, grazie anche al grande granelle. In un contesto più globale che vede una entusiasmo di Angelo Loi, emigrato sardo Il ricorso sistematico all’aratura può però rivisitazione dei concetti di agricoltura in in quella terra così lontana, che è stato il comportare ritardi nella semina e conse- un’ottica non più esclusivamente produt- primo a credere fortemente che il rapporto guentemente nell’utilizzazione dell’erba da tivistica ma di sostenibilità ambientale, di tra Australia e Sardegna potesse diventare parte degli animali, oltre a danni ben più “ritorno alla natura” e agli equilibri che mutualistico. gravi in terreni in pendenza o superficiali caratterizzano il “bene comune,” l’azien- Le protagoniste di questo ritorno alla fo- quali perdita di struttura, erosione o affio- da agro-zootecnica sarda rappresenta una raggicoltura sono le leguminose, famiglia ramento degli orizzonti sterili. realtà importante da valorizzare in un im- le cui specie di appartenenza presentano Alla carenza alimentare che comunque mediato futuro. A titolo di esempio molte numerosi vantaggi per l’allevamento e per si determina nell’allevamento anche con nazioni europee che hanno vissuto l’espe- l’agricoltura ecocompatibile. Infatti molto l’inserimento degli erbai a fianco dei pa- rienza dell’abbandono delle aree marginali nota e la loro capacità di fissare l’azoto at- scoli naturali, l’integrazione con alimenti sono arrivate a conferire al pastore il ruolo mosferico in azoto organico prontamente conservati di derivazione extraziendale è del “tutore dell’ambiente” riconoscendo- disponibile per se stesse e per le colture che comunque d’obbligo con un conseguente glielo anche sotto l’aspetto economico. le seguiranno in rotazione, oltre all’alto aumento del costo della razione giornaliera. L’allevamento ovino è presente da secoli valore nutritivo, al più alto contenuto di Bisogna evidenziare, inoltre, che a fronte di in Sardegna e la pecora di razza Sarda è composti nutraceutici che si ritrovano nei costi sempre più alti di tutti i fattori della stata selezionata anche per le sue attitudini prodotti di animali che le hanno utilizzate produzione non corrisponde una adeguata all’impiego della risorsa pascolo, di conse- con il pascolamento.

gennaio 2009 11 Inchieste Qualita’ della vita in Srdegna: le pagelle del “Sole 24 ore” Dispersione scolastica: i peggiori in Italia Il pessimo esempio di Cagliari e Nuoro

Giovanna Branca

ristano come unica città meridionale la dispersione scolastica sono da ricercarsi Oin top 20. quanto emerge dall’anali- ovviamente in questo ambito, oltre che nella si annuale del Sole 24 Ore del 29 dicembre crescita esponenziale della disoccupazione. sulla qualità della vita nelle 103 province ita- 5) Tempo libero liane. E tuttavia per trovare un’altra provin- Vengono prese in considerazione le spe- cia sarda bisogna scendere al sessantesimo se effettuate per la cultura, calcolando in posto, occupato da Nuoro. Sassari e Cagliari percentuale gli acquisti di libri, i numeri sono rispettivamente al settantesimo e set- di spettacoli cinematografici e di concerti. tantatreesimo posto. La Regione non brilla in nessuno di que- Ancora una volta, l’ambito in cui le città no- sti ambiti; ad eccezione della pluripremiata strane danno il peggio di se stesse, risultan- Oristano, che offre ben 3.000 proiezioni do irrevocabilmente ultime in graduatoria, cinematografiche ogni 100.000 abitanti. è quello delle dispersione scolastica. Il feno- Il record negativo lo tocca Nuoro, che allo meno, da sempre una piaga dell’Isola, non stesso numero di persone offre appena nove si esaurisce nella fuga di studenti dalla loro eventi musicali. Regione per cercare migliori università. Esso 6) Servizi, ambiente, salute comprende un’altra serie di fattori, fra i quali Com’era prevedibile, la Sardegna conquista lo scarso rendimento scolastico generalizza- la vetta della classifica sulle stime relative to e i livelli di analfabetismo. Quest’ultimo è al clima. E tuttavia, è questo l’ambito che un dato sicuramente marginale in un paese presenta le note assolutamente più negative del primo mondo, ma in crescita esponen- giovani con un posto fisso, di disoccupazio- sulla nostra regione: Oristano e Nuoro sono ziale rispetto al passato: in particolar modo ne. Quest’ultima è ciò che principalmente ultime nel conteggio delle infrastrutture; per ad oggi si presenta sotto nuove forme, quali spinge verso il basso della classifica le città quanto riguarda la velocità della giustizia ra- l’analfabetismo di ritorno, conseguenza evi- sarde: al settantasettesimo posto c’è Cagliari, sentiamo di nuovo il fondo . dente di un mediocre sistema formativo. con un tasso di disoccupazione del 9,4 per Ed è qui che viene resa manifesta la maledi- La dispersione scolastica comprende poi cento; all’ottantatreesimo e ottantaquattresi- zione dell’Isola: le percentuali di dispersione un fenomeno dalla portata disastrosa come mo stanno rispettivamente Sassari e Orista- scolastica sono del 3,8 per cento a Oristano, quella della “fuga dei cervelli”: l’abbandono no, mentre il record negativo è detenuto da del 4,1 a Cagliari, del 4, a Sassari e del 5,7 prematuro della scuola una volta terminata Nuoro, con il 10,8 per cento di disoccupati per cento a Nuoro, su una media nazionale la fase dell’obbligo, e spesso molto prima. su una media nazionale di 6,4. dell’1,6 per cento. Siamo, senza possibilità Non è difficile immaginare che una scelta 3) Ordine pubblico di appello, i peggiori. del genere nasca, oltre che da un disamore è questo il criterio che determina l’altissima Di recente la Sardegna ha subito l’ulteriore evidente per un sistema incapace di coinvol- posizione di Oristano nella classifica gene- smacco di venire catalogata come una del- gere e motivare gli studenti, da un’assenza di rale. La città della Sartiglia si trova infatti al le ultime regioni d’Italia nella graduatoria prospettive che affonda le proprie radici nel- primo posto quanto a sicurezza. Sicurezza Ocse-Pisa sull’istruzione. Si sono stanziati le molte altre carenze strutturali della nostra calcolata sui numeri della microcriminalità, fondi per i master & back, per assegni da società; nello specifico, quella sarda. dei furti d’auto e in appartamento, di de- destinarsi agli studenti meritevoli. E tuttavia La pagella del Sole è infatti stilata secondo nunce di minori. In generale però tutte le non basta. molteplici criteri: 36 tabelle riconducibili a province sarde mantengono in media posi- La classifica del Sole non prevede un para- sei grandi tematiche. zioni alte in questo ambito. metro che indichi quali sono le città dove 1) Tenore di vita 4) Popolazione si concentra il maggior numero di studenti In questa sezione sono indagati il pil pro- è questa un’area molto dolente per la Sar- fuorisede. Parametro ipotetico che spinge- capite, l’entità delle pensioni, l’inflazione, degna in generale, che soffre notoriamente rebbe ancora più in basso le nostre province: il costo delle abitazioni eccetera. Tutte le di una cronica mancanza di natività, per la dove ci sono studenti ci sono affitti, consu- nostre province ruotano in questa classifica quale Nuoro è ultima in classifica. Anche la mi, posti di lavoro, stimoli per la ricerca; intorno al settantesimo posto, con la signifi- percentuale diffusamente bassa di immigra- tutto ciò che dall’analisi del quotidiano di cativa eccezione del prezzo delle case: Nuo- zione declassa le città sarde nella graduatoria, Confindustria risulta carente in Sardegna. E ro e Oristano si aggiudicano pari merito la insieme agli scarsi investimenti nella forma- tuttavia, un indicatore di questo tipo rende- seconda posizione, con un prezzo medio al zione, per via dei quali la Sardegna conta in rebbe possibile una riflessione e un confron- mq di 1.340 euro, la metà della media na- media un numero deludente di laureati ogni to critici che indirizzino le scelte politiche zionale. cento giovani tra i 25 e i 30 anni rispetto al nel campo dell’Istruzione. Avendo toccato il 2) Affari e lavoro resto d’Italia. fondo da troppo tempo, solo una revisione Si analizza qui la percentuale di imprese, di Le carenze strutturali che più determinano complessiva e capillare può indicare la via.

12 gennaio 2009 Libri Due secoli di imprenditori in un’Isola approdo di capitani di impresa L’industria in Sardegna dall’Ottocento vista con la lente di Paolo Fadda

Francesca Sirigu

necessario come incipit di questo sag- Purtroppo, però, in Sardegna ci sono stati Ègio, introdurre un chiarimento atto a pessimi industriali che hanno rubato e han- precisare come il lavoro sia stato orientato no impedito che il cambiamento potesse soprattutto verso l’analisi del “problema” (più avvenire nel migliore dei modi. Era stato che a trovare nuove fonti o segnali inediti). necessario decidere di smettere di vivere Si è lavorato cioè, quasi prevalentemente sullo solo negli orti e negli ovili e aprirsi alla mo- “stato dell’arte”, quindi sull’esame e l’analisi dernizzazione. di quanto si è scritto, raccolto, esaminato e Un primo passo verso quest’ultima arriva documentato sulle vicende dell’industria sar- con l’elettricità che da bene raro comincia a da in quest’ultimo secolo. Un lavoro, dunque, diventare bene diffuso e cambia quelle che che è stato più d’interpretazione dei fatti che erano le condizioni della Sardegna. di semplice racconto di essi; proprio perché la Dopo le due guerre arriva l’autonomia, che storia del capitalismo industriale dell’isola era crea una nuova coscienza e segna un inizio: rimasta molto oscura, per via, anche di troppi ci si rende conto che mancano le industrie, preconcetti ideologici e di non poche banaliz- l’analfabetismo è dilagante, i problemi so- zazioni stereotipe. Ma soprattutto per talune ciali crescono.Bisogna reagire. Si deve evi- carenze, proprio sul fronte delle conoscenze tare che la forza lavoro emigri verso le re- economiche, che avrebbero sviato od anche al- gioni e i paesi in cui l’industrializzazione terato il senso e il peso di talune delle vicende ha garantito benessere. Anche in Sardegna accadute. sorgono le prime industrie, ma allo stesso Le prime righe dell’opera di Paolo Fadda, tempo si commette un grave errore: pen- nella foto, Per una storia dell’industria in sando solo alla costruzione delle strutture Sardegna (Zonza editori, 187 pagine) espri- sumo e al baratto, allo sviluppo dell’indu- non si è pensato a come cambiare una so- mono meglio di qualsiasi altro commento il stria che dapprima inizia con miniere e fer- cietà agro pastorale in una industriale. È tema che si affronta nelle pagine successive. rovie e continua poi con l’industria tessile stata fondamentale per la Sardegna perché È definito immediatamente anche il tipo di e petrolchimica. Una sezione importante è le ha permesso di frenare la disoccupazio- testo che il lettore si trova davanti: il saggio. dedicata ad un gruppo di imprenditori sar- ne e di modernizzarsi nei ritmi e nei modi Un saggio per cui valgono i principi della di, figure significative cui, come dice Fad- di vita. Allo stesso tempo però, dice Fadda, buona scrittura e della buona lettura: un da, non potrà essere disconosciuta una buona con l’industrializzazione interrotta e dismessa libro documentato scrupolosamente attra- dose di eroismo, cioè di quel coraggio messo in (e con l’incazzatura derivata dai suoi troppi verso il richiamo e la citazione delle fonti, campo per avere sfidato, non solo la “chiusura” tradimenti), s’ era interrotto quel filo di spe- l’utilizzo del metodo della ricerca sociale, ambientale che l’isola aveva eretto attorno alle ranza che arebbe dovuto condurre l’isola, con in particolare quella economica. Come lui attività di “manifattura”, ma messo in grave la sua gente, nel territorio del benessere e della stesso ha dichiarato, una ricerca fatta in ar- crisi ed intaccato il potere di quelle chiuse e serenità. chivi, con personaggi, episodi che testimo- conservatrici èlite neo-feudali attraverso il gri- Attraverso le figure del “Pincio” delineate niano i mutamenti della storia e dell’eco- maldello della cultura capitalista. Tra questi da Fadda, si dimostra come l’industria sia nomia sarda. Si evidenzia la nascita della ricorda un piccolo “Pincio” di personag- riuscita a funzionare quando alla base c’è società industriale, l’avvento dell’autono- gi significativi, tra cui Giovanni Antonio stata l’etica, pur senza dimenticare qualche mia, della Rinascita, dell’industrializzazione Sanna, Francesco Zedda-Piras, Amsicora piccolo stratagemma a cui sono dovuti ri- nelle miniere e del principale protagonista Capra, Giulio Dolcetta, Riccardo Gualino, correre per realizzare i loro progetti della modernizzazione: l’energia elettrica. accomunati dal salutare “bagno” in acque In conclusione Fadda sottolinea, alla luce La Sardegna, da sempre ricca di materie continentali per favorire la nascita di quegli della complessa articolazione del capi- prime e di forza lavoro, dalla seconda metà avamposti di trasformazione industriale desti- talismo industriale del terzo Millennio, dell’Ottocento ha la possibilità di aprirsi nati ad avviare una nuova e fertile stagione l’importanza dell’apertura al mercato fi- al progresso, ma deve costantemente fare i economica nell’isola. nanziario, alle integrazioni con l’economia conti con una mentalità chiusa, con schemi Per la Sardegna l’industria ha rappresentato internazionale e all’accettazione delle sfide economici consolidati, con problemi sociali un punto di partenza per la costruzione del- tecnologiche e produttive perché, per dirla quali l’analfabetismo, le rapine, i furti, che lo sviluppo economico. L’obiettivo dell’in- con le sue parole, il capitalismo industriale è devono essere arginati e sconfitti per riusci- dustrializzazione sarebbe dovuto essere quello dell grandi invenzioni e delle innumeri re ad aprirsi al nuovo e al progresso. Nel te- quello di costruire una società equilibrata, innovazioni produttive; perché anche nell’in- sto vengono delineate le fasi principali dello in cui il settore agricolo, il settore produt- dustria, come nel fiume di Eraclito d’Efeso, sviluppo industriale sardo: si parte dalle fa- tivo e i servizi avrebbero dovuto convivere non è possibile bagnarsi due volte nella stessa miglie dell’Ottocento, dedite al lauto con- per portare benessere economico e sociale. acqua.

gennaio 2009 13 Informazione Col provvedimento Alfano non sarà più possibile pubblicare cronache giudiziarie extra-processo Bavaglio alla stampa, come nei regimi autoritari In Sardegna 1957 utenze telefoniche intercettate

Luciana Pilia

on piace ai magistrati e ai giornalisti, Nnon piace agli esperti di Diritto e ne- anche agli avvocati, non piace neppure agli editori. Il disegno di legge Alfano che da un lato riduce al minimo la possibilità di usare le intercettazioni nelle indagini, dall’altro vieta alla stampa di pubblicare qualsiasi no- tizia di cronaca giudiziaria fino al processo, deve essere rivisto. Assolutamente. Il convegno organizzato nell’aula magna del palazzo di giustizia di Cagliari dal Gruppo cronisti sardi, la sezione sarda dell’Associazione magistrati e l’Ordine forense di Cagliari ha raccolto decine di motivi per dire no una riforma che appare solo punitiva: nei confronti della magistra- tura e della stampa. È vero che si pone un problema di bilanciare interessi garantiti dalla Costituzione, quello alla riservatezza e quello all’informazione, ma per gli esperti i rimedi proposti dal governo non possono essere condivisi. E lo ha spiegato con parole ne e ho il diritto di avere tutti e per intero delle intercettazioni, impedisce la pubbli- chiare Leonardo Filippi, docente di Proce- gli atti della pubblica amministrazione per- cazione di ogni attività di indagine. “Non dura penale all’università di Cagliari: “Se ché, se per caso vi è una gara, un incanto si potrà più scrivere dell’arresto della Ran- l’amministrazione della Giustizia non fun- bandito dalla pubblica amministrazione, no, dei carabinieri che rubavano la cocaina ziona o se la stampa non può dare la pos- le e-mail che si mandano i funzionari sono sequestrata, del ritrovamento del covo-pri- sibilità all’opinione pubblica di controllare private”? gione di Titti Pinna o delle truffe dopo l’al- sul funzionamento della Giustizia manca Anche sui costi delle intercettazioni Mar- luvione di Capoterra. E quando ci sarà un uno dei pilastri di una società democratica. chetti non fa tanti giri di parole: “Quando omicidio riporteremo il fatto, intervistere- Questo disegno di legge pone un bavaglio il mio telefono per ipotesi è intercettato e mo vicini, parenti e colleghi ma, quando alla stampa perché impedisce all’opinione faccio una telefonata, sapete che succede? gli inquirenti troveranno l’arma del delitto, pubblica di conoscere indagini in corso Che pago il costo della telefonata. Perché fermi tutti: si tratta di un’attività di indagine fino al dibattimento. Pure sui fatti di più il Governo, il quale ha dato in concessione di cui nessuno potrà sapere nulla. Appunta- importanti, come il recente conflitto tra a determinate società questo tipo di ser- mento al processo, se un processo ci sarà”. due Procure di Salerno e di Catanzaro”. vizio, non pretende da queste società che Quindi si è soffermata sulle rettifiche da Bavaglio alla stampa, quindi, come nei quel servizio sia fatto gratuitamente e non pubblicare senza commento: uno schiaffo regimi autoritari, con un salto indietro di è vero che è fatto gratuitamente perché la ai giornalisti più corretti che potranno esse- decenni, ma non solo. I magistrati sono telefonata è regolarmente pagata da chi la re sbugiardati da chiunque senza possibilità preoccupati e il procuratore aggiunto di fa. Perché è necessario pagare due volte, e di replica. Quanto alla pubblicazione delle Cagliari Mario Marchetti lo ha detto senza la seconda volta in maniera salatissima, la intercettazioni, la Chiappe ha sottolineato mezzi termini: la legge non impedisce l’ac- seconda telefonata, cioè la stessa telefona- che i giornalisti non si limitano a pubblica- quisizione soltanto delle telefonate ma an- ta?”- re fatti penalmente rilevanti ma tutti i fatti che delle comunicazioni via mail. Perfino se Per contestare lo slogan “siamo tutti inter- di rilievo sociale e politico. Ecco perché se si tratta di telefoni e computer pubblici in cettati” Maria Francesca Chiappe, giudi- il direttore della Nazione, non intercetta- dotazione a funzionari ed esponenti pub- ziarista de L’Unione Sarda e presidente del to e non indagato, parla con un indagato blici. “In questo caso la documentazione di Gruppo cronisti sardi, ha fornito i numeri: intercettato di vacanze gratis in Sardegna cui parlo è una documentazione “pubbli- 1957 utenze sotto controllo nel 2008 in in cambio di indulgenza sul giornale, quel ca” perché i reati di cui mi sto interessan- una regione con un milione e 600.000 abi- dialogo verrà pubblicato. Ecco perché sarà do sono reati contro la pubblica ammini- tanti. E visto che ogni indagato ha anche pubblicata anche un’intercettazione uscita strazione. Se l’attività è posta in essere con 10, 15 schede, a ogni intercettazione non in modo illegittimo dalla Procura, come strumenti della pubblica amministrazione, corrisponde una persona. La giornalista si è quella in cui Fassino si congratulava con come i computer, io mi domando quale sia soffermata sulla parte più grave del disegno Consorte “abbiamo una banca”. “Se però la privacy da tutelare. C’è poco da tutelare: di legge che, con la scusa della privacy vio- dovesse passare il ddl Alfano e le società qui sono atti della pubblica amministrazio- lata attraverso la pubblicazione sui giornali editrici fossero penalmente responsabili dei

14 gennaio 2009 Informazione fatti del dipendente, i giornalisti sarebbero ostaggio degli editori”. Ecco dunque la pe- ricolosità di quella norma. Che non piace neppure alla Fieg, e l’edito- re del Gruppo L’Unione Sarda-Videolina, Sergio Zuncheddu lo ha dichiarato pubbli- camente: “La Fieg è preoccupata non tanto per le finalità che questo disegno di legge si propone ma per le modalità con cui queste finalità vengono declinate. Pur nella finalità nobile di bilanciare meglio l’esigenza inve- stigativa con la tutela della privacy di per- sone che non sono coinvolte direttamente nelle indagini, questo disegno di legge di Alfano a me sembra, davvero pericoloso: pericoloso per i bilanci delle aziende, e pe- ricoloso anche per l’effetto inibitorio che L’incontro a Cagliari fra giornalisti e magistrati, in basso l’editore-immobiliarista dell’Unione Sarda Sergio Zun- può produrre nell’attività del giornalista. Il cheddu e, a sinistra, una vignetta presa da internet con la frase-religione di Voltaire. (foto Mario Rosas) divieto poi di pubblicare gli atti comporta contemperare le esigenze della collettività, ché siamo nell’era delle telecomunicazioni: sanzioni che sono, oggettivamente e straor- dei cittadini alla riservatezza e, anche però, chi delinque tende ad assicurarsi sistemi e dinariamente, eccessive: la prigione fino a a conoscere i fatti rilevanti per la nostra canali di comunicazione rapidi, affidabili e tre anni per i giornalisti. Credo che Alfano società”- sicuri. La disponibilità di questi strumen- non sappia cosa sia un’azienda editoriale, Una grave preoccupazione l’ha esternata il ti di comunicazione è un fattore vincente: non conosca i meccanismi attraverso i qua- maggiore Stefano Rebechesu, comandante un’organizzazione transnazionale che opera li queste aziende producono ed elaborano del Gi. Co. della Guardia di Finanza di Ca- tra la Sardegna e il Sudamerica non comu- l’informazione che viene, poi, pubblicata gliari: “Ci dobbiamo preoccupare non di nica e non utilizza quei sistemi. Per cui la sui giornali. Minacciare tre anni di pri- limitare le intercettazioni ma di adeguarle Polizia giudiziaria interviene su quei flussi gione ad un giornalista vuol dire inibirlo tecnologicamente. Alcune organizzazioni di comunicazione. Normalmente utilizza- nell’esercizio della sua attività. Io non sono sono talmente aggressive, strutturate che, no più schede telefoniche quasi sempre in- un giornalista, sono un editore ma, anche talvolta, attuano delle misure di contro sor- testate a persone o estranee, le sostituiscono come cittadino, io non sono d’accordo”. veglianza ed arriviamo al paradosso che og- frequentemente. Chi parla di indagini tra- Altre perplessità sono arrivate dagli avvo- getto della sorveglianza, del pedinamento, dizionali esprime un concetto romantico cati attraverso Roberto Nati, del Consiglio dell’osservazione siamo noi. Questo serve a perché non esiste l’indagine tradizionale: dell’Ordine forense cagliaritano: “Le inter- spiegare perché l’indagine tecnica è per noi esiste l’indagine, Qui prima parlavamo dei cettazioni non utili per il processo saranno così importante. L’osservazione, quando risparmi, dei costi delle intercettazioni, ma conservate in un ufficio riservato della Pro- possibile, viene fatta con telecamere, rilan- quando io ascolto degli indagati, attingen- cura con delle modalità tali da consentire cio delle immagini a distanza e registrazio- do informazioni importantissime su cosa la tracciabilità di tutti i soggetti che hanno ne, e, quindi, il pedinamento che è un’at- fanno, su dove si trovano, su chi si incon- avuto a che fare con quelle registrazioni e tività complicatissima, pericolosissima, che trano, quando si incontrano, dove si incon- questo consentirà di prevenire alla fonte noi normalmente facciamo con un numero trano, io posso andare a vedere queste cose l’utilizzo di conversazioni che non hanno minimo di unità operative, laddove possibi- predisponendo dei servizi mirati”. nulla a che fare con l’attività processuale. In le quello veicolare lo facciamo con il GPS, Per dire no al bavaglio alla stampa il pre- realtà già oggi esiste o esisterebbe, codificata cioè un localizzatore satellitare. Nei delitti sidente dell’Unione nazionale cronisti Gui- dal nostro ordinamento l’udienza stralcio, di criminalità organizzata utilizziamo in do Columba ha fatto un paragone: “Esiste ma è assolutamente inutilizzata. Ma, san- maniera importante le intercettazioni per- nel Codice penale militare la esimente del zionare il giornalista, significa impedirgli di legittimo rifiuto di un ordine ingiusto. svolgere il suo controllo che in un regime Anche i giornalisti hanno violato ripetuta- democratico è fondamentale. Però, è an- mente le norme a tutela del segreto istrut- che vero che il diritto di cronaca si scontra torio (Piazza Fontana, Ustica, terrorismo) con il diritto alla riservatezza non soltanto per un interesse etico e sociale superiore, e dell’indagato ma anche dei soggetti terzi. lo faranno ancora”. Sotto questo profilo forse noi Avvocati sia- Quindi, il segretario nazionale della Fnsi mo più vicini a chi subisce questo tipo di Franco Siddi ha apprezzato l’intervento di situazioni e vengono da noi le persone che Zuncheddu nella parte in cui si è schierato con amarezza, rabbia, talvolta disperazione, a fianco ai giornalisti, poi ha ricordato che ci dicono che sono stati coinvolti ingiusta- gli editori attraverso i direttori imbavaglia- mente in un processo mediatico e, mentre no i giornalisti scomodi trasferendoli o adi- sostanzialmente è semplice per un Avvoca- bendoli ad altre mansioni, e non firmano to difendere in un processo penale, perché il contratto, scaduto da anni. Infine i depu- ci sono delle regole, ci sono delle garanzie, tati Federico Palomba e Guido Melis, della è molto più difficile difendere l’imputato Commissione Giustizia della Camera, han- in un processo mediatico. L’auspicio è che no assicurato che utilizzeranno gli spunti di il legislatore italiano tenga conto degli indi- riflessione offerti dal convegno nel dibatti- rizzi che provengono dall’Europa e riesca a to politico sul disegno di legge.

gennaio 2009 15 Opinioni Riflessioni sul dibattito a Sardegna Ricerche sul rebus energetico di Alberto Clò No, non sono un mito le fonti rinnovabili di energia

Ernesto Di Iorio

l numero di novembre di Sardinews (pg. bili sulla nostra scala del tempo. Qualche I12) riferisce sulla presentazione a “Sar- altro fatto di cui sono a conoscenza in ma- degna Ricerche” del libro “Il rebus ener- niera diretta: nella Svizzera del nord e in getico” di Alberto Clò. Nelle prime righe Germania vedo case monofamiliari che, si legge: “l’autore ha spiegato che l’enigma con il solare termico, risolvono il proble- sembra allo stato attuale irrisolvibile: le ri- ma del riscaldamento domestico invernale serve petrolifere si stanno riducendo (per ricorrendo a una irrisoria integrazione con quanto, come osservato nel corso del dibat- la combustione di pellet (al massimo 1 m3 tito, manchino in realtà informazioni pre- ca. in invernate con freddo record). Tante cise sull’effettiva disponibilità delle risorse fattorie, sia nella Svizzera interna che nella esistenti); la fonte energetica convenzionale Foresta Nera, usano con successo il solare, più diffusa ed economica, il carbone, è an- l’eolico o il bio-gas. Come mai a queste la- che quella con livelli di emissioni inquinan- titudini, dove il sole e il vento sono molto ti più elevati; il gas naturale, su cui l’Italia meno presenti che in Sardegna, queste fonti ha investito pesantemente, comporta forti alternative non sono “mitiche”? Un piccolo rischi di dipendenza economica e politica generatore eolico da 2,5 kW, che può es- dai Paesi produttori (nel caso dell’Italia, sere montato in giardino, arriva a produrre Russia ed Algeria); le fonti rinnovabili, fino a 5 MWh l’anno, cioè l’80% di quan- secondo l’autore che le aggettiva costante- to viene consumato in una casa monofami- mente come “mitiche”, sono una promessa rie difficoltà non solo sul piano energetico, liare, con boiler elettrico, fornelli elettrici destinata a non tradursi mai in effetti con- ma anche perché ci mancherà una preziosa e riscaldamento a gasolio o a gas, quindi creti. Sembrerebbe che per l’autore l’uni- materia prima per la produzione di mate- energeticamente poco efficiente. ca via di uscita dall’impasse energetico sia riali, fibre, farmaci, ecc. Un ultimo fatto. Amo la Sardegna, tanto da l’opzione nucleare, salvo rilevare che tale La soluzione caldeggiata per ovviare alla averla scelta come terra adottiva, ma sono opzione non è più praticabile per quei Pa- carenza di idrocarburi è il nucleare, ma… impressionato dallo scarso uso di solare che esi, come l’Italia, usciti dal quel sentiero Vediamo qualche fatto. Per il nucleare ser- si fa nell’isola. Due anni fa ho pensato di tecnologico a causa di decisioni di politica vono elementi radioattivi (es. uranio); i cui avviare in Sardegna un progetto di ricer- energetica dettate da paure irrazionali, più giacimenti sono limitati (assenti in Italia) ca. Vorrei realizzare un impianto solare di che da fondate analisi del rischio, in seguito e destinati a esaurirsi - al ritmo attuale di condizionamento dell’aria - estate e inver- all’incidente di Chernobyl.” utilizzo - entro un secolo. Puntare sul nu- no - per appartamenti. L’accesso ai finan- Mi permetto di dissentire citando solo fatti. cleare significa quindi ripetere l’errore fatto ziamenti della comunità europea, o previsti Cominciamo con i consumi. L’articolo in con gli idrocarburi, senza neppure risolvere dagli accordi bilaterali, richiede che ci sia la questione riferisce: “nel mercato energeti- il problema delle dipendenze politico-eco- collaborazione tra istituti di ricerca dei due co si assiste a una crescita esplosiva dal lato nomiche. E i costi assicurativi? Essi sono Paesi. Nessun problema in Svizzera. L’SPF della domanda”. Verissimo, ma va aggiunto così alti (qualche rischio allora ci sarà!) che di Rapperswil, vicino a Zurigo, un istitu- che ci sono ampi spazi per ridurre i consu- nessun gestore di centrali nucleari può per- to universitario di ricerca nel solare e che mi. Ecco due esempi che si basano su tec- mettersi di pagarli (neppure in Svizzera) e certifica la qualità di impianti solari (www. nologie collaudate. In Svizzera, dove vivo e quindi vengono ripartiti su tutta la popo- spf.ch), mi ha subito dato il sostegno. E lavoro, l’uso sistematico di lampade a basso lazione. Le cose non vanno meglio con le in Sardegna? Dopo innumerevoli tentativi consumo farebbe risparmiare la quantità di emissioni di gas a effetto serra: i reattori ero riuscito a dialogare con dei ricercatori energia prodotta da una delle centrali nu- nucleari vengono raffreddati ad acqua, dell’Università di Cagliari, ma di collabora- cleari esistenti sul territorio nazionale. Un come è dimostrato dalle colonne di vapore zione non se ne parla, non per mancanza di buon isolamento delle abitazioni, sistemi che si alzano dalle torri di raffreddamen- interesse, bensì per motivi burocratici che di ricambio controllato dell’aria e infissi di to; ma il vapore acqueo è un gas a effetto sarebbe troppo lungo raccontare. Un mo- buona qualità possono anche dimezzare i serra. Per finire, il nucleare produce scorie desto tentativo con l’Università di Sassari è consumi energetici. radioattive che non sappiamo ancora come morto sul nascere. Con questi presupposti Abbiamo fondato l’economia mondiale smaltire, un’eredità di migliaia di anni per le fonti rinnovabili saranno sempre “una sugli idrocarburi come se ce ne fosse una le generazioni future. Sono queste le “paure promessa destinata a non tradursi mai in disponibilità illimitata, ma sapendo che irrazionali” di cui si parla nel citato artico- effetti concreti”. rappresentavano poche parti per milione lo? Dopo tanti fatti, un’opinione. Il rebus della crosta terrestre. Seguitando a bruciarli Ora alcuni fatti sulle fonti rinnovabili, per energetico è risolvibile, ma ci vuole una al ritmo attuale, gli idrocarburi finiranno esempio il solare termico e l’eolico. Possia- forte differenziazione e l’utilizzo di tutti i in un futuro prossimo e allora saremo in se- mo asserire che queste fonti sono inesauri- mezzi per ottimizzare i consumi.

16 gennaio 2009 DAlla prima pagina Gianmario Demuro: necessaria la continuità del governo Soru tra politica e gestione. In particolare, con al candidato alla Presidenza della regione provinciali. I capilista delle liste regionali l’elezione diretta del Sindaco e con l’indivi- che si presenta, ovviamente, nell’intera sono candidati a Presidente della Regione duazione della relativa forma di governo, si è circoscrizione regionale ed il secondo da e, come abbiamo detto, è proclamato eletto avviato un processo di veloce trasformazione assegnare con relativa preferenza unica alla chi consegue il maggior numero di voti dell’intero sistema istituzionale italiano. lista provinciale per l’elezione del Consiglio validi in ambito regionale. Anche il sistema regionale ha conquistato regionale. La prima considerazione da fare La lista regionale gode dunque di un premio alla fine degli anni novanta uno spazio isti- è che il primo voto confluisce nel sistema di maggioranza di 16 consiglieri che scen- tuzionale e politico, oltre che amministra- ad “elezione diretta”, in quanto il candi- dono a otto se il Presidente ha già raggiunto tivo e funzionale, particolarmente rilevante. dato capolista che ha ottenuto il maggior almeno il 50% dei seggi in palio. I rimanenti La forma di governo e la legge elettorale numero di voti validi in ambito regionale è otto vengono ridistribuiti con metodo pro- rappresentano il consolidamento di questo proclamato eletto presidente della Regione. porzionale alle liste non collegate. cambiamento. Per cui può dirsi che, essendo un sistema Ai seggi attribuiti nelle circoscrizioni provin- Innanzitutto una precisazione. Il sistema elettorale a turno unico nel quale assume la ciali e in quella regionale se ne aggiungono elettorale di cui parliamo, pur essendo nato carica di Presidente il candidato più votato, altri, per far si che la coalizione che esprime come sistema elettorale provvisorio (arti- al voto dell’elettore non segue alcuna fase il Presidente possa contare in Consiglio su colo 5 della legge costituzionale 1/1999), è di mediazione: i cittadini eleggono diret- una maggioranza pari ad almeno il 55 per diventato stabile in quanto sistema scelto, tamente il responsabile del’attuazione del cento sino ad arrivare al 60. Il numero di con minime variazioni, da tutte le regioni programma di governo. Infine, va detto 80 consiglieri previsto dalla Statuto spe- che hanno legiferato in merito, negli anni che la dimensione regionale porta con se ciale non è di conseguenza fisso, ma varia successivi. Esse pur potendo infatti, scri- la dimensione rappresentativa dell’intera in ragione del premio di maggioranza. vere una propria forma di governo ed una comunità regionale. Variazione questa, che si rende necessaria propria legge elettorale“in armonia con la Contestualmente all’elezione a suffragio affinché sia garantita una maggioranza Costituzione” non si sono discostate dal universale del presidente si rinnova il netta alla coalizione che vince le elezioni Si modello proposto dalla Costituzione. Su Consiglio regionale, e la legge elettorale tratta di un effetto paradossale: per garantire questo aspetto il dibattito è stato partico- nel dividere il territorio regionale in cir- alla coalizione vincente più della metà dei larmente acceso perché finanche nei sistemi coscrizioni provinciali assegna a ciascuna consiglieri , occorre aumentare il numero federali gli stati federati si uniformano alla circoscrizione un numero di seggi pari alla degli stessi . forma del governo centrale. In Italia è acca- dimensione demografica degli stessi per In sintesi: è un sistema in netta prevalenza duto il contrario. Siamo partiti dalla riforma un totale di 64 seggi. Il Consiglio assume proporzionale ma che assicura una mag- dei livelli di governo locale per arrivare a così una rappresentanza dell’intera Regione gioranza in Consiglio regionale alla coali- mettere in discussione la forma di governo attraverso una dimensione territoriale delle zione che supporta il presidente. In questo nazionale. Fatte queste doverose premesse singole realtà dell’isola. senso è molto simile al sistema elettorale esaminiamo brevemente come funziona il Inoltre, il sistema elettorale adottato prevede dei Comuni con popolazione superiore ai sistema elettorale in Sardegna . che 16 consiglieri siano eletti nella circoscri- 15.000 abitanti. Il vincolo di solidarietà In virtù della legge costituzionale 2/2001 zione regionale e ciò rappresenta il premio di indirizzo politico tra il Leader e la sua e della legge statutaria che, modificando lo di maggioranza per la coalizione vincente. maggioranza si costruisce a seguito del suo Statuto della Sardegna, hanno introdotto I restanti 64 consiglieri vengono eletti nelle successo elettorale. Sul vincolo di solidarietà le disposizioni che disciplinano le elezioni circoscrizioni provinciali col sistema propor- si regge la continuità di governo, come è nelle regioni ordinarie, la legge elettorale zionale del quoziente ed eventuale recupero sempre accaduto nelle democrazie che si in questione prevede che l’elettore abbia a dei resti a livello regionale. Ciascuna lista fondano sul principio di responsabilità disposizione due voti. Il primo da assegnare regionale è collegata con una o più liste nell’azione di governo.

Documento degli universitari che hanno contestato Berlusconi

Dal “coordinamento studentesco Unicamente contro la 133” rice- Nel contempo una ventina di studenti interrompeva l’intervento del viamo e volentieri pubblichiamo: Presidente del Consiglio con cori e cartelli di protesta in merito alla legge 133/08 e alla legge 1197/09 (ex dl 180). A questo proposito ri- Gli studenti universitari dell’ateneo cagliaritano mobilitati contro la teniamo fondamentale chiarire che i manifestanti sono stati oggetto di 133 sotto il nome di “Unicamentre contro la 133” chiariscono i mo- aggressione fisica (e non solo di fischi come battuto da alcune agenzie) tivi dell’azione condotta il 10 gennaio 2009 durante il comizio del da parte di un nutrito gruppo di partecipanti al comizio. La situazione presidente del Consiglio Silvio Berlusconi all’apertura della campagna non è degenerata in un linciaggio grazie all’intervento del personale elettorale per il Popolo delle liberà per le elezioni regionali sarde. Il addetto alla sicurezza che ha tradotto all’esterno della sala i manife- movimento studentesco cagliaritano ha ritenuto necessario esprimere stanti. Ciò non ha impedito che i suddetti studenti abbiano riportato ancora una volta il proprio dissenso rispetto alle politiche del governo numerosi ematomi e ferite in conseguenza dell’aggressione subita. sull’istruzione. L’azione è stata condotta in maniera pacifica, tramite Si chiarisce altresì di aver condotto questa azione nei confronti del pre- un sit-in all’esterno della sala congressi in cui si svolgeva il comizio e sidente del Consiglio in quanto massimo esponente della compagine un interruzione del discorso del presidente del Consiglio dei ministri. di governo responsabile di un’inaccettabile politica sull’istruzione pub- Il suddetto sit-in, condotto da una cinquantina di studenti, è stato blica e la ricerca. Si rigetta inoltre l’appellativo di “fascistelli” utilizzato immediatamente interrotto dalle forze dell’ordine,che hanno addotto da alcuni personaggi presenti in sala nei confronti dei manifestanti. inesistenti motivi di pubblica sicurezza, ed è subito ripreso all’esterno del complesso ospitante l’evento. www.unicamente.org

gennaio 2009 17 Tesi di Dottorato Una ricerca dell’università di Amsterdam sponsorizzata dalla Fondazione Banco di Sardegna Se un archeologo olandese analizza il capitalismo dei pastori nell’Isola

Giacomo Mameli astori capitalisti? Certo. Il capitale del l’uso delle terre pubbliche e delle strade, Pgregge. Il capitale della terra. Il capi- i diritti comunitari e la proprietà terriera tale, nei paesi d’origine, delle abitazioni, privata, l’uso del tempo (“cronologia ar- quasi sempre imponenti, minimo quattro cheologica”), le società contadine e i modi piani. E può essere una prima lettura. di produzione durante il fascismo, studi E poi? Sì, siamo stati una terra di pasto- approfonditi (Giulio Angioni, Giannetta ri ma non sappiamo tutto, non abbiamo Murru Corriga, Franco Lai, Carlo Maxia, una Treccani né dei pastori né del pasto- Gian Giacomo Ortu) o la “scarsa lettera- ralismo. O, almeno, non ne conosciamo tura e informazione sulle erbe come nutri- tutti gli aspetti, in tutte le discipline. Per- mento delle greggi”. ché se è vero che esistono “ricerche ottime Una mancanza in parte colmata col volu- sotto la lente sociologia, antropologica me “Paesaggi pastorali” di Antoon Cor- o anche economica” sono per esempio nelis Mientjes, etnoarcheologo olandese “quasi del tutto assenti gli studi archeolo- che ha pubblicato – ampliandola – la sua gici”. Com’era l’ovile nell’antichità? Che tesi di laurea all’università di Leiden, 70 cosa ci resta? Poco a nulla. C’è una ragio- chilometri da Amsterdam, 258 pagine ne precisa: “È facile indagare sull’oggi, è patinate, copertina cartonata nera, 88 difficile studiare la pastorizia del passato”. tra immagini e cartine, euro 40, editore Un esempio concreto, calato nella realtà Cuec. Tesi scritta in inglese e tradotta da di una dei villaggi pastorali per eccellen- una studiosa sarda, Maria Beatrice Annis, za: “Sebbene esistano meritevoli ricerche particolarmente in Grecia”. Ma emergono oristanese. Sottotitolo: “Studio etnoan- etnografiche e storiche sia su Fonni che “stimolanti modelli materiali di varia du- tropologico sul pastoralismo in Sarde- su altre comunità rurali, studi archeolo- rata” riconducibili alle classificazioni che gna”. Volume stampato con il contributo gici dei paesaggi di età tardo-moderna e erano state proposte dall’eminente storico della Fondazione Banco di Sardegna, della contemporanea mancano in Sardegna. Al francese Fernand Braudel, quello di “Les Nwo (l’organizzazione olandese per la Ri- contrario di quanto avviene nel mondo Annales” per il quale “l’apparenza arcaica cerca scientifica) e della Vrije Universiteit anglosassone e nelle sue ex colonie, si può e la storia quasi immutabile della Sarde- (l’Università di Amsterdam). affermare che non solo in Sardegna, ma in gna” era legata “alla funzione del carattere Un volume ricco di spunti, rivelatore di genere nel Mediterraneo, non esiste una montagnoso di quest’isola, privilegiando aspetti talvolta sconosciuti. Fonni paese? vera tradizione di analisi archeologiche sui in tal modo i fattori fisici rispetto a quel- “Fonni – si legge - può essere classificata paesaggi di periodo grosso modo posterio- li sociali”. E ancora “l’economia transu- come agro-città, come del resto la maggior ri al XV secolo con poche recenti eccezioni mante” dal Gennargentu all’Oristanese, parte dei villaggi della Sardegna rurale”. Perché? Per la struttura abitativa, urbani- stica, per la “ricchezza e l’imponenza”delle sue abitazioni che “non sono come quel- le più modeste dei contadini”. Succede a Fonni, così come a Gavoi, a Orgosolo, a Desulo, ad Arzana, a Villagrande, a Sili- qua, a Oschiri e Pattada, dovunque opera- no importanti comunità pastorali. Palazzi minimo a quattro-cinque piani, case co- stose, marmi e basalti, caminetti rivestiti di rame, scantinati-residence, lusso spesso ostentato e frequentemente in contrasto con lo squallore degli esterni. Mientjes non bada a questi aspetti. Il suo è uno studio approfondito sulle strutture abitative del passato anche per denunciare “la scarsa conoscenza delle caratteristiche materiali e sociali di questo tipo di eco- nomia”, fatto che ha “concorso a causare l’insufficiente attenzione tributata dagli L’etnoarcheologo olandese Antoon Cornelis Mientjes, autore della ricerca sul pastoralismo sardo. A destra l’editore archeologi al fenomeno del pastoralismo Mario Argiolas, presidente Cuec. In alto la copertina del libro sponsorizzato dall’università di Amsterdam. nell’antichità”.

18 gennaio 2009 Tesi di Dottorato

Lo studioso si interessa alla Sardegna fre- quentando, in Olanda, la professoressa Annis. Lei si occupava della ceramica so- prattutto nell’area di Cornus, presso Cu- glieri. Scatta un progetto di ricerca per il Campidano occidentale, il tema è quello dell’archeologia del paesaggio. Mientjes partecipa come studente. Lui viene dal li- ceo classico “San Martino” di Maastricht, sì la città del Trattato del 1992, quella sul- la Mosa. Si laurea in Lettere, specializza- zione in Archeologia. “Mi accorgo subito del peso del pastoralismo nell’economia della Sardegna, soprattutto sull’uso del territorio. Sono gli anni 95-96. Vengo in Sardegna, frequento Giulio Angioni, la Corriga, leggo “La Giara degli uomini” di Franco Lai. E mi accorgo che, a fronte di questi studiosi magistrali, manca uno studio archeologico del paesaggio pasto- rale”. Ed eccolo in Sardegna. Prima tap- pa la Marmilla contadina e poi Fonni. “A Siddi, a Gesturi c’erano e ci sono gli spazi per gli strumenti di lavoro dei contadini, a Fonni non ci sono gli strumenti d’uso interrotto il flusso di capitale animale, a è profondamente legata all’università di pastorale. Vedo due mondi diversi”. Fonni la gerarchia socioeconomica è di- Cagliari, ci ha fornito ottimo materiale Leggiamo sulle “pratiche rurali in un ventata più rigida”. scientifico anche contemporaneo, ag- contesto storico”, pagina 206: “I pastori Perché questo avviene dopo la seconda giornatissimo, ha una collana University sono diventati sempre più individuali- guerra mondiale e non prima? Mientjes Press. L’intervento della Fondazione del sti ed escogitano strategie per competere fa ricerca sul campo, dà risposte ragiona- Banco di Sardegna è stato importante, con altre famiglie nel possesso di terre e te. Esamina il ruolo delle donne, studia la traduttrice era felice di lavorare per bestiame. Essi tendono a massimizza- l’editto delle chiudende, i mille tipi di la sua terra. Ho scritto in inglese anche re la produzione e a minimizzare i costi recinzioni, “l’uso che fa il pastore delle perché facevo la tesi di dottorato in Gal- con le conseguenze di una accumulazio- culture materiali, sia che si trattai di una les, a Lampeter. Stamparlo con una casa ne capitalistica”. Lo fanno con i recinti macchina arrugginita e della carcassa di editrice sarda è stato per noi naturale”. per la mungitura, con le case, i cancelli, un freezer”. E il futuro della pastorizia? Prossime tappe? “Adesso stiamo studian- le strutture rurali, l’uso di porte di tutti “Sono un archeologo, studio il passato, do la Sicilia, la zona di Enna. Poi in Pu- i tipi. Ancora: “Il fatto che oggi i servi ho indagato sullo sviluppo dell’insedia- glia. Ma terremo base in Sardegna, per- pastori ricevano solo denaro per il loro mento rurale dal Neolitico Antico all’Alto ché nel mondo pastorale c’è ancora tanto lavoro precario e non come una volta un Medioevo. Certo è che la Sardegna ha un da scoprire”. contratto annuale e piccole parti del greg- patrimonio zootecnico eccessivo, la terra ge, indica uno sviluppo capitalistico del non riesce a sostenerlo”. Perché un’opera Paesaggi pastorali, Studio etnoarcheologico modo di produzione e anche che tutti i in inglese, voluta da un ateneo olandese sul pastoralismo in Sardegna, di Antoon mezzi per produrre vengono tenuti stret- viene pubblicata in Sardegna? “Per una Cornelis Mientjes, Cuec editrice, pagine tamente entro la famiglia. Si è insomma scelta mia e della mia università. La Cuec 258, euro 40,00, più tabelle e schede.

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gennaio 2009 19 Poesia in limba Su libru di Giuliu Angiuoni, Guasilesu, pubblicau de sa Cuec de Casteddu BRABÀINAS DE SU TEMPUS cun Angiulinu Angioni e Arradofu Sailis Salatz iguru ca nonnu tuu, Angiulinu Angio- Sni, (po no narri de s’artru aiàiu tuu, Ar- Giuliu Angioni liggendu unu libru in d’una radofu Sailis, mortu in Bainsizza, chi t’at prassa de Santulussurzu. (Sardinews) fatu fradili miu) no iat ai mancu pentzau de iscriri una poesia candu tui ses nàsciu. Ma at maixau e arretròciu po chi artrus es- sint pótziu semiài in terra bona. Immoi totu su lori est in su stali cun su trigu ‘e sceru, e tui sémias cun manu larga e sigura, mancài a chi ti connoscit scéti de bisura ddi parrat chi batallis a istrùnciu. O a arrogus e a mùssius. Ma deu nou, ca tenéus una storia longa in pari me in bidda e in Continenti, de giogu e de istùdiu, de pipìus e gioventudi (e can- tu est fadiosu a chistionai de custas cosas in sa lìngua de Cramalina Managu!).

De candu funt nàscias netixeddas tuas, tui, Giùliu, as sufrìu e gosau. Po batallai a Ca- terina e Melissa as circau sa lìngua ‘e aiàiu tuu torrendu cun sa memòria a su chi fusti, ca custa est sa cortura chi ti portas Sardìnnia ancora in dii de oi. comperau de Conchiddasi chi ìa arregallau aìntru e chi t’at fatu mannu. No podìast Ma a mei m’as curpìu a sa pipìa ‘e s’anima a su Ninnixeddu furendu dinài a mama. E essi po issas unu professori universitàriu, fadendumì prangi làgrimas profundas ar- si nci ddu scudìa de tesu a tìtua a tìtua, ca cun parastàgius arribius de librus difìcilis regordendumì fueddus e paràulas e berbus, fut ispollincu e tenìat frius, poita ca fut po- (ca a issu ddi bastaat su cadàsciu o sa frone- logus, nominis e allomìngius chi éus sùspiu biriteddu. Sciadadeddu. sta po is paperis pretzisus), no depiast essi de is làvaras de is mannus nostus. Seu tor- Gei no apu a essi chistionendi in verionis! E unu importanti scritori, ma unu nonnu, rau a frascùa cun sa memória e cun sa men- gei no apu a essi cumenti a su chi tui naras mancai gioghendiddas me in genugus cun ti, pentzendu cosas de pipìus, m’as portau in sa sententzia de Shakespeare chi as postu su sciàcua sciàcua. Diciósu! is sonus de is ferrus de is animalis, bùinus in esergo! E ddis as iscritu TEMPUS, sa poesia chi e bébidus, su tocu de is campanas de tziu deu lìgiu pubricada de CUEC in su mesi ‘e Aròniu Brigaderi e s’érchidu de tziu Tastera Tui no ses ni giòvunu ni béciu idas de ocannu. a is fillus giài de mengianu chitzi pesendu- ma ses che dormìu a pustis pràngiu E ddis contas de candu unu cumenti a tui, sindi a apallai is bois, su fragu de sa murta, bisendudì de essi totu e is duus. e tui etotu fusti notzenteddu, de candu su sabori de su pani e casu, e Francìscu Arxu t’at imparau e ita ddui at sartitzu cun matafaùa po ingaùngiu. Totu custu ddu depu a is versus cosa tua, intra su nasci e su morri, chena trogas: lìberus de is maneras, no lassendudì trebiri Sensatzionis chi mi faint perdi po unu de sa moda, chentza sa torrada obrigatória. E dd’hat ammostau momentu su sentidu, chi mi portant mò- Mancai no manchit sa rima, sempri a pre- s’angioneddu nascendu, bia mòbia a su tempus passau, su tuu e su xei tuu, calincuna borta puru cun fueddu su mascu coberendu, miu. tedescu, poita ca tui, cumenti tenis fìtziu is mallorus pighendu, Arrobbadicolla! de fai candu portas sa pinna in manus, usas su trigu in amori, meda is lìnguas furisteras: is canis in sa ‘ia atacaus a pari, Pràngiu e arrìu poita giài de insaras arri- su pilloni frucendu, ciàus istrinas, nediadas e calincuna scantre- Erste Reihe links , Feuer! tzia Antonia a brenti manna xada, imparendu sa letzioni de sa vida. Agitóriu oi oia! e su passu fadau cerri cerri Piciocheddu, asseriadì! de Pepinedda Bellachedèu ca is tedescus iscrìint Feuer, fogu, ma pro- a màriga in conca assentada in su tidili. Tui est cumenti e chi essis cantau a mimi nùntziant cumenti a fóia. Prus craru ancora: E atra cosa meda andendu arreu. puru unu antigu càntidu de bratzolu chi e mancu de Dachau, m’at apaxiàu su coru e fatu torrai, intra cinquanta milla passus Po issas nci ses artziàu in Elicona sighendu billa e sonnu, immoi in tempus de Paschi- foras de mei sparafundau. unu mori truessu, lassendu sa bia de Arca- xedda, a su presépiu chi fadìant in crésia dia tropu trastigiada e apatillada innoi in me in sa capella e Santu Antoni e s’aràngiu Ma a s’in prus a sa serrada de sa curba:

20 gennaio 2009 Poesia in limba

..sciadau Su Marchesu, in su tempus passau strinas de petza e mesu. O puru: sudori messaiu stantissau trastus arrexonendu impari de totu su chi hoi est acabau (…) e s’arrungiou parau prontu a si dda infrissì che su tiau.

(…) Totus fadendu scialla e arriendu e issu, fatu a pipìu, oiamommìa, prangendu.

E no ddoi mancat, a cantu parrit, mancu in mesu, sa rima. Artras bortas mi lias su sentidu, ma m’isca- pas sa fantasia cun calincuna fua lìrica cu- menti a i custas, acumpangiadas cun giógu de rima: Uno scrittore in giallo, E una noti lègia scuriosa come L’oro di Fraus (…) timi timi in sa lolla su pipìu scoberrit a sa luna, Giulio Angioni (Guasila, 1939) è uno scrittore e uno dei più autorevoli antropologi sa luna in su celu fuifuis italiani. Ha scritto una decina di volumi di romanzi e racconti, tradotti in varie lingue, fadendiddi lugori tra cui: intrend’ e bessendu de is nuis ddi fait s’ammostagùa. * A fogu aintru/A fuoco dentro (EDeS 1978) Issu a conca in susu castiendu * Sardonica (Cagliari, EDeS, 1983) fintzas a su scimìngiu * L’oro di Fraus (Editori Riuniti 1988, Il Maestrale 2000) sa luna chi ddi fait s’ improvisada * Il sale sulla ferita (Marsilio 1990), finalista Premio Viareggio 1990 (…) * Una ignota compagnia (Feltrinelli 1992), finalista Premio Viareggio 1992 * Se ti è cara la vita (Insula 1995) E ancora puru, in mesu de unu bisu: * Il gioco del mondo (Il Maestrale 1999) * La casa della palma (Avagliano 2000) E su pipìu in su sonnu * Pane e formaggio (Zonza 2000) currit a peis lobaus * Millant’anni (Il Maestrale 2002) arruendinci a terra * Il mare intorno (Sellerio 2003) arruendinci a mari * Assandira (Sellerio 2004), a mari stravanau, * Alba dei giorni bui (Il Maestrale 2005), Premio Giuseppe Dessì 2005 andendu arrui arrui * Le fiamme di Toledo (Sellerio 2006), Premio Corrado Alvaro 2006, Premio Inter- in su mundu sperrau in mesu mesu, nazionale Mondello 2006 in su mundu spantau, * La pelle intera (Il Maestrale), 2007 a itzérrius in su sonnu avobotau * Afa (Sellerio 2008) in su sonnu prangendu. (…) Giulio Angioni è considerato, con Sergio Atzeni e Salvatore Mannuzzu, uno dei capo- e is canis de bixinau stipiti della cosiddetta nouvelle vague della narrativa sarda di oggi, di risonanza euro- tzaulend’a sa luna. pea. Intorno a ciò Giulio Angioni ha curato e prefato Cartas de Logu: scrittori sardi allo specchio, CUEC, 2007, dove quarantadue scrittrici e scrittori sardi si esprimono Oi sa luna a de noti sul loro essere scrittrici e scrittori (sardi) di oggi. foras a illargu a illargu fadendu bias in mari. Attività accademica

E ddoi nd’at artras puru. Nel campo delle scienze etnoantropologiche Angioni, professore di Antropologia cul- Issas imoi ant a arriri ascurtendu su sonu turale e Storia delle tradizioni popolari all’Università di Cagliari, ha condotto nume- de is furddus tuus. Ma a piciocas mannas, rose ricerche nell’area della Sardegna. Tra i suoi saggi: torrendidda a ligi custa poesia, ant a cum- prendi in cali parti de sa terra ponint is ar- * Sa laurera: Il lavoro contadino in Sardegna, 1976 e 2005 per Il Maestrale rexinis. * Il sapere della mano: saggi di antroplogia del lavoro, Sellerio 1986

Tillykke!

gennaio 2009 21 La New America Barack Obama Superstar e il Change We Need

Viviana Bucarelli

ella capitale, Washington D.C. il 28 Nagosto 1963, 250 mila persone si ri- unirono e ascoltarono rapite il Reverendo Martin Luther King pronunciare il suo di- scorso “I have a dream”; e qui, purtroppo, nell’aprile ’68, dopo l’assassinio di King, la rivolta che scoppiò su U street, devastò il quartiere e fece 12 vittime; ma il 4 novem- bre scorso queste stesse strade sono state lo scenario di eventi opposti, e qui si è river- sata una folla oceanica festante che, conte- nuta inizialmente dalla polizia, in seguito ad un contrordine, ha poi manifestano in piena libertà tutta la sua gran gioia. Oggi, con i suoi bianchi e maestosi mo- canza, veleggiare verso l’Europa o i Caraibi Bush, in base al quale il presidente può numenti, le grandi avenue ed i simboli e riflettere sul futuro politico. imprigionare a tempo indeterminato un della sua democrazia accoglie, al principio Obama ha fatto sua l’idea di “change” nella residente legale negli Stati Uniti senza che di questo anno nuovo, il suo primo citta- sua campagna. E ha parlato del “Change venga pronunciata contro di lui una forma- dino fresco di nomina. E, come ha detto We Need,” del “cambiamento di cui abbia- le accusa. Come per il caso di Ali al-Marri, il professore Ronald Walters al New York mo bisogno”. Niente di più appropriato cittadino del Qatar arrestato nel dicembre Times, “quest’inaugurazione ha il sapore all’inizio di un nuovo anno. E niente di del 2001 e sospettato di essere un agente di una festa che appartiene a tutti. Più che più americano. Dopo tutto, questo è un di Al Quaeda. Mentre sostenitori e critici ospitare un evento ufficiale, la città sente di paese nato da un radicale cambiamento: la lo aspettano al varco perché si pronunci organizzare una festa di benvenuto per uno rivoluzione; e alcuni dei simboli storici più con precisione sul futuro della prigione di di famiglia”. A Washington, più del 92% cari sono parabole del reiventarsi (i Padri Guantanamo. ha votato per il Presidente Obama; que- Pellegrini, i pionieri, il leggendario spirito Intanto da Jake Tapper della Abc è stato sta è una città con una larga popolazione imprenditoriale). Paul Krugman ha scritto previsto che Obama sarà “la Britney Spears afroamericana che non vede l’ora di acco- recentemente che l’America è, rispetto ad del 2009”. Non solo continuerà a conqui- gliere il primo presidente nero della storia; anni fa, «un paese più diversificato, più tol- stare le copertine dei più autorevoli mensi- la capitale ha una delle più alte percentuali lerante, e che richiede con maggior forza li e settimanali di politica ed attualità ma di arresti e di mortalità infantile nel paese, un governo vero». perfino delle riviste come People, pergame- ma anche una delle più ampie popolazioni Ma il futuro non si prospetta di poco impe- na d’eccellenza dei più quotati paparazzi, di afroamericani laureati al college e con il gno per il Presidente. I problemi che dovrà specializzata nei più succulenti gossip del più alto reddito rispetto alle grandi città del affrontare sono numerosi e complessi: sul mondo dello spettacolo, e dalla tiratura paese; il suo sindaco, Adrian Fenty è anche piano economico, la borsa ha perduto un mozzafiato. Il che avrà sicuramente i suoi lui, come Obama, figlio di un padre nero valore di circa un terzo rispetto all’anno vantaggi, consentendo di raggiungere un e di una madre bianca. E per tutti questi passato, il peggiore dal 1931; si parla del vasto numero di lettori, difficile altrimenti motivi, milioni di persone accoglieranno il fatto che il debito del paese potrebbe salire da coinvolgere in politica. Mark McKin- nuovo presidente il 20 gennaio, come uno alle stelle nel 2009 e toccare la cifra di 12 non, ex-responsabile della comunicazione di loro. trilioni di dollari; mentre il piano di risa- di McCain e del Presidente George W. Nel mentre, i Repubblicani fanno le valigie. namento potrebbe costare attorno ai 775 Bush, ha detto che Obama gode i vantaggi Se Barack Obama si insedia alla Casa Bian- miliardi di dollari, come ha detto una fonte dell’essere un “celebritician o un polebrity.” ca, secondo i più recenti sondaggi, con una democratica al Times qualche giorno fa. E Privilegio raro, almeno finora. Ma, come popolarità altissima, molto più alta della sul piano geopolitico ci sono l’Afghanistan, ha detto anche il guru della pubblicità Fred percentuale di elettori che hanno votato per il Pakistan, una seria crisi a seguito degli Davis, «Ha raccolto un miliardo di dollari, lui - più del 70% degli americani gli sono attacchi a Mumbai in India, e l’Iraq, fino a ha rivoluzionato il rapporto tra la politica e infatti favorevoli, tra i liberal il 93% lo so- pochissimo tempo fa, considerata la prio- gli afroamericani e i giovani, ha vinto con stengono, ma anche tra i conservatori Re- rità assoluta, anche se ora è il Medioriente un notevole margine l’electoral vote. Mi pubblicani circa un terzo sono a suo favore ad essere in primo piano, considerando la sembra che abbia già guadagnato un certo - Bush esce invece con una popolarità fra le cronaca più recente. grado di celebrità». più basse della storia. E secondo il popolare In questioni di politica interna invece, Quel che è certo è che quando prenderà il sito politico.com, un gran numero di com- entro il 20 febbraio prossimo, il Presiden- treno come Abraham Lincoln per arrivare ponenti della precedente amministrazione te dovrà comunicare alla Corte Suprema nella capitale il 20 gennaio, un’enorme fol- e del partito, coglierà l’occasione dell’inizio che posizione prenderà riguardo il prov- la festante sarà ad attenderlo e lo accoglierà della “Età di Obama” per prendersi una va- vedimento, adottato dall’amministrazione come una vera star.

22 gennaio 2009 Mostre Omaggio a una famiglia di artisti sardi: Melkiorre, Federico, Olimpia e Pino Melis Un mondo di illustratori e ceramisti

Luciana pilia

aestro assoluto di stile, rigoroso cittadina sul mare attraversata dal fiume “Msignore dei colori e del penni- Temo e l’essenza formale del loro lavo- no”: così lo definisce Antonio Faeti nella ro riflette appunto le valenze simboliche sua presentazione del bel catalogo, edito da dell’acqua. Ilisso, della mostra dell’artista sardo Pino In Pino, soprattutto, il tema delle profon- Melis (Bosa 1902 – Roma 1985), le cui dità marine è quasi una costante di ispira- opere sono presentate per la prima volta a zione artistica: la traduce in miniature su Roma, dopo la sua scomparsa. pergamena, in gioielli e in tessuti. “I teso- La mostra è stata inaugurata il 15 novem- ri del mare”, con cui ha intitolato diverse bre 2008, a Roma, al Museo della Casina opere, evocano un microcosmo incantato delle Civette di Villa Torlonia alla presenza e i “fantastici abissi”, popolati da esseri mi- di numerosisimo pubblico, giornalisti della steriosi e armonici nelle movenze, si ritro- stampa e delle televisioni, autorità tra cui vano nei tessuti da lui dipinti e impreziositi l’assessore al Lavoro della Regione Sarde- da paillettes, immaginati come luccichii di gna, Romina Congera, e rimarrà aperta squame o bollicine d’ossigeno in risalita sino all’11 gennaio 2009. Nell’ambiente artistico familiare Pino svi- Per la prima volta, accanto ai lavori di Pino luppa le sue doti precoci ed esordisce ap- Melis, (messi a disposizione dagli eredi, la pena quattordicenne, con figurini di moda famiglia Redini Giuliani di Roma) sono nella Mostra Sassarese per la Mobilitazione presentate anche alcune opere dei suoi fra- Civile del 1916. L’anno successivo, inco- telli Melkiorre e Federico, gentilmente pre- raggiato da Giuseppe Biasi, partecipa, in- state dalla presidenza del Consiglio regio- sieme ai fratelli e ad insigni artisti isolani, nale della Sardegna e da alcuni collezionisti alla Mostra Sarda allestita dalla Galleria privati e una preziosa tenda in filet della Centrale d’Arte di Palazzo Cova a Milano. sorella Olimpia. Nel 1921 si trasferisce a Roma (sulle orme La mostra è promossa, con il contributo del fratello Melkiorre, che in quell’anno della Regione Sardegna, del Comune di decora con motivi sardi una sala della Casa Cagliari e della Fondazione Banco di Sar- d’Arte Bragaglia), e si dedica allo studio degna, da “ Il Gremio”, Associazione Cul- della ceramica, arricchendo così l’originaria turale dei Sardi a Roma, nata nel secondo cultura familiare e isolana. dopoguerra (1948) con finalità di rilancio e Partecipa a molte mostre personali e collet- diffusione della cultura dell’isola. tive, alle maggiori rassegne d’arte italiane L’esposizione, curata da Maria Grazia Mas- e internazionali e ad alcune Quadriennali safra, responsabile del Museo della Casina a Roma. Alcune sue opere si trovano alla delle Civette, Maria Vittoria Migaleddu Galleria d’Arte Moderna di Cagliari, a Pa- vice presidente del Gremio dei Sardi e An- rigi, Londra e a San Sebastian. gela Redini Giuliani dell’Archivio Redini “ Il Gremio” ,la più antica associazione sar- Giuliani Melis, è stata organizzata con il da in Italia, ha voluto che questa mostra sostegno dell’assessorato alle Politiche cul- fosse occasione d’incontro di diverse espres- turali del Comune di Roma. sioni di artigianato artistico della cultura La mostra intende ricordare il raffinato illu- sarda, apprezzate in Italia e nel mondo. Il stratore editoriale sardo nella sua molteplice giorno dell’inaugurazione, sono state infat- attività di artista-artigiano, anche inserito ti presentate alcune creazioni di moda delle nel proprio contesto regionale e familiare. Sorelle Piredda, una famiglia di artigiane Famiglia di artisti, i Melis prediligono le arti artiste che da oltre 20 anni rielaborano i applicate (ceramica, illustrazione, arredo e colori, le forme, i disegni, le tecniche della decorazione d’ambienti, grafica pubblicita- tradizione sarda creando abiti moderni di ria, oreficeria e ricamo). Sostenuti dall’ide- minore, Melkiorre è stato noto illustratore, taglio semplice ed essenziale impreziositi da ologia di affermazione identitaria che ha pittore e ceramista; Federico è considerato ricami e disegni antichi In esclusiva per la attraversato tutta la cultura sarda del 900, il caposcuola della moderna ceramica sarda mostra e in omaggio al Museo che la ospita, esplorando, recuperando ed rielaborando e Olimpia ha innovato la tecnica tradizio- Le Sorelle Piredda hanno creato uno scialle la tradizione, si sono confrontati con i lin- nale del filet commercializzando i suoi ma- ispirato ad un disegno di Pino Melis che guaggi artistici più aggiornati, aprendo la nufatti a Roma, a Parigi e a New York, nella raffigura una civetta, ritratta in un habitat Sardegna alla contemporaneità e alle nuove Fifth Avenue. notturno con ruderi che sembrano rievoca- dinamiche di mercato Oltre a Pino, che è il I fratelli Melis trascorsero l’infanzia a Bosa, re il giardino di Villa Torlonia

gennaio 2009 23 Sardi nel mondo Federica Mossone, dopo la laurea in Filosofia a Cagliari, vola Oltremanica

Fare un Master al Trinity College of Music e suonare l’arpa al Covent Garden

Federica Mossone

o appena finito un concerto al diato all’estero, in particolare a Londra, particolare attenzione per la formazione HCovent Garden di Londra. L’occa- così ho deciso anch’io di esplorare la città del musicista a 360 gradi: un musicista sione è stata il sessantesimo compleanno per vedere “che aria tirasse”. non solo specializzato nella performance del Principe Carlo d’Inghilterra: per tale Quello che è emerso dalla mia prima vi- solistica – come mi è stato insegnato a evento Sua Altezza ha richiesto la pre- sita al Trinity College of Music di Lon- Roma - ma anche attivamente impegnato senza di un ensamble di arpe, della Phi- dra, dove studio attualmente, è stata una nell’attività orchestrale e cameristica in larmonia Orchestra e di un coro di voci piccole ensamble. Uno staff di insegnanti bianche, che hanno eseguito musiche di formato da concertisti di fama interna- Bach, Haendel e Holst. Tra le arpiste di zionale, che portano le loro qualità arti- quell’orchestra ho suonato anch’io, Fede- stiche oltre all’elevata capacità didattica, rica Mossone. supportano gli studenti nella loro cresci- I miei studi si sono svolti in Italia: l’arpa ta: l’obiettivo non è tanto l’esame di fine a dieci anni al Conservatorio di Cagliari, anno, ma sono i concerti, le audizioni e i con le scuole medie, poi il liceo classico al concorsi che gli allievi si prefiggono come Dettori e la laurea in Filosofia all’univer- percorso, progetti per costruire la loro sità di Cagliari. Durante la laurea trien- carriera. nale e il biennio specialistico, ho fatto la Chi vuole può contemporaneamente spola tra il capoluogo sardo e la capitale acquisire i principi per l’insegnamento – d’Italia: a Roma, infatti, ho perfezionato perché insegnanti, soprattutto in musica, per tre anni i miei studi di arpa all’Acca- non ci si improvvisa – studiare i mec- demia nazionale di Santa Cecilia, dove, canismi psicologici che si scatenano nei per il mio corso, sono stata l’unica am- musicisti durante i concerti, imparare a messa per l’anno accademico del 2004. gestire in toto un evento musicale, dalla Ma perché spostarsi a Londra? La real- ricerca della sala e decisione della musica tà musicale italiana, al momento, non è fino a stendere le note al programma, o delle più rosee e anche Roma, così come guida per l’ascoltatore. Queste, fra le alte, Cagliari, non offre grandi speranze e op- le materie del mio master: dopo una se- portunità ai giovani. vera selezione sono stata ammessa al Ma- Ho diversi amici musicisti che hanno stu- ster of Music, istituito dall’University of

24 gennaio 2009 Sardi nel mondo

Westminster che, in collaborazione con l’University of Greenwich, tiene le lezio- ni nei prestigiosi edifici della Accademia Reale Navale. L’università non limita il suo lavoro al perfezionamento dello studio dello stru- mento, ma si occupa anche della persona e della personalità del musicista, che è sostenuto nel miglioramento della lingua con corsi d’inglese all’interno del Colle- ge, e all’efficienza fisica, con corsi di yoga e tecnica alexander, con lo scopo di con- trollare la postura allo strumento- mai ergonomica- che sempre causa problemi date le elevate ore di studio giornaliere. Ho quindi notato che al musicista viene riservato un trattamento pari a quello degli atleti, con supporto morale e psi- cologico durante le fatiche di studio ed esecuzione nei vari contesti della vita mu- sicale. Se è vero che non si suona quotidiana- mente per la Casa Reale, è vero però che settimanalmente a Londra ci sono occa- sioni concertistiche: il dipartimento di necessaria per mandare avanti le attività Ciò che più penalizza la nostra isola, da arpa al Trinity College è molto attivo, di studio scolastico e accademico e quello un punto di vista musicale, è la mancan- con una ventina di concerti l’anno in musicale. Infatti, finite le scuole medie, za del confronto: un forte provincialismo importanti sale della città, come Regent in cui le ore di musica erano inserite nel impedisce l’apertura verso il nuovo e il di- Hall in Oxford Street. Per quel che mi programma scolastico, le difficoltà sono verso e lascia i musicisti sardi chiusi nella riguarda, inoltre, ho anche carta bianca cominciate durante gli anni liceali, che propria realtà, paghi dei loro risultati sen- per organizzare concerti in prima persona mi hanno imposto una ritmo martellante za la voglia e l’aspirazione di mettersi in e di suonare con le numerose orchestre di cinque ore di lezione antimeridiana, gioco e di voler costantemente migliora- che, quasi ogni sera, attirano un numero- più tre oquattro pomeridiane al Conser- re, perché confrontarsi vuol dire scoprire so pubblico in chiese, teatri e famose sale vatorio, alle quali si aggiungevano le ore di non essere sempre i migliori, e proprio come Wigmore Hall e Cadogan Hall. di preparazione per le rispettive lezioni. ciò dovrebbe stimolarci a un ulteriore e Ho anche avuto il privilegio di suonare Questo, ovviamente, unito al fatto che da umile studio verso il raggiungimento di nell’Orchestra Sinfonica della BBC, in- ambo le parti, nessun docente cercasse di risultati sempre più elevati. Quello che terpretando la Symphonie Fantastique agevolare il doppio compito, ma arrogan- gli insegnanti del Trintiy College mai si op. 14 di Hector Berlioz, pietra miliare do la pretesa di essere l’una istituzione stancheranno di ripetere è che solo un nel repertorio artistico. più importante dell’altra. All’università leopardiano studio “matto e disperatissi- Queste alcune delle ragioni che mi hanno non è stato differente, dato l’obbligo di mo” porta dei buoni risultati. portato a lasciare la bellissima Sardegna e frequenza alle lezioni a Cagliari e la ne- Un altro problema della nostra realtà, più trasferirmi nel Regno Unito. cessità di essere presente ogni due setti- di carattere socio- culturale, è la mancan- La Regione Sardegna mi ha assegnato una mane all’Accademia di Roma. Quanti za di un pubblico per i musicisti: non borsa di studio del “Master and Back”, esami universitari ho ripassato seduta credo che da noi ci sarebbero persone di- che mi ha dato un aiuto per pagare le sulle poltrone degli aerei, viaggiando fra sposte a passare la propria pausa pranzo onerose tasse dell’università di Londra. I Cagliari e Roma- recandosi ad un concerto, come avviene risultati fin qui raggiunti sono stati otte- Noi sardi siamo quasi obbligati a spostar- a Londra nel massimo della normalità. nuti al prezzo di grossi sacrifici personali, ci per poterci inserire in un contesto più Così come riempie di gioia vedere la sale oltre che a costi di carattere economico: ampio, ma l’insularità diventa un proble- gremite di giovani ascoltatori, ma non è stato sempre l’entusiasmo per conosce ma solo quando è alzata a baluardo della necessariamente musicisti: solo giovani e approfondire ad avermi dato l’energia nostra pigrizia mentale e culturale. appassionati di ogni genere musicale.

Con Vinicio Capossela “Oltre il buio” al Museo delle maschere di Mamoiada Il calendario 2009 “Oltre il Buio” sarà il protagonista al Museo terranee, il sindaco Graziano Deiana, Paolo Piquereddu – direttore delle Maschere Mediterranee di Mamoiada venerdì 16 Gennaio Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna, il fotografo alle 16. Vinicio Capossela sarà il padrino d’eccellenza della serata: Salvatore Ligios – direttore Su Palatu di Villanova Monteleone e l’artista, grande appassionato delle maschere barbaricine, ha da Massimo Mastrorillo – fotografo. Per informazioni: Museo delle tempo un legame intenso con Mamoiada e con tutta la Barbagia. Maschere Mediterranee, tel. 0784.569018, Gianluigi Paffi (respon- Il calendario verrà presentato nel corso di un convegno organizzato sabile Museo delle Maschere Mediterranee), cell: 347.5504426, dal Museo delle Maschere Mediterranee, durante il quale interver- www.nevecomunicazione.it , Monica Porcu:3498372771 e Maria ranno Gianluigi Paffi - responsabile Museo delle Maschere Medi- Columbu: 3386514567

gennaio 2009 25 Memoria Valeria Trupiano racconta l’eccidio di civili nella zona di Monte Crespino in Toscana Mugello luglio ’44, antropologia della guerra La carneficina nazista sui monti di Marradi

Antonio Fanelli l libro di Valeria Trupiano, A sentirle Nella zona di Crespino non operavano vere Isembran storielle. Luglio ’44: la memoria e proprie brigate partigiane e la gente del delle stragi di civili nell’area di Crespino sul posto che si era rifugiata nei boschi era vi- Lamone (Pacini, 2008) affronta il difficile sta come più simile a dei ladri che a dei par- compito di raccontare l’eccidio compiuto tigiani veri e propri. Nel corso degli anni dalle truppe naziste durante il passaggio la Chiesa ha avuto un ruolo molto forte, del fronte nella zona di Crespino, nel Co- decisivo, ponendosi come l’unica realtà mune di Marradi, in provincia di Firenze. istituzionale che si prestava ad ascoltare e Una zona di montagna famosa per le ca- accudire i parenti delle vittime dell’eccidio. stagne, i “marroni”, e per aver dato i natali Per gli abitanti di Crespino la memoria al poeta Dino Campana, ha avuto anche della strage ha funzionato da collante, ha la triste circostanza di essere stata il centro dato loro il senso della comunità e segnato di un fatto di sangue doloroso: 44 persone le vicende più o meno di tutti. Nei racconti uccise, per lo più uomini, capifamiglia, 33 c’è un crinale preciso tra il prima e il dopo, di questi a Crespino, altri nei borghi vicini ci sono state negoziazioni e conflitti nella di Fantino, Lozzole e Campergozzole, tra il memoria e si è consolidata una visione lar- 17 e il 18 luglio del 1944. Si tratta di uno ga, abbastanza comune che individua negli dei 217 episodi di violenza contro civili pseudo-partigiani locali i colpevoli della inermi che in Toscana durante la seconda rappresaglia nazista come conseguenza guerra mondiale ha portato alla morte vio- dell’uccisione di alcuni soldati tedeschi. In lenta di ben 3774 persone. sostanza la condanna dei partigiani locali e La ricerca della Trupiano è iniziata nel non dell’intero movimento di Liberazione, 2001-2002 per un lavoro promosso dalla una visione locale e particolare che, al pari Regione Toscana sulle stragi nazi-fasciste, a di altri fatti, non ha mai avuto spazio nella seguito di una legge regionale del 1999 per dimensione pubblica della Resistenza. la “salvaguardia della memoria”. L’ampia Il libro si chiude con una intensa Postfazio- ricognizione sulla storia e sulla memoria di ne di Pietro Clemente idealmente dedicata questi eventi luttuosi ha portato al volume a Joyce Lussu. Clemente inserisce la vi- collettaneo Poetiche e politiche del ricordo. che sin dal ’45 si ritrovano per ricordare le cenda di Crespino in uno scenario ampio Memoria pubblica delle stragi nazifasciste in vittime e hanno costruito assieme e con sulla violenza, il Novecento, la coscienza Toscana (Carocci, Regione Toscana, 2005) cura un monumento-ossario che conserva morale e la fine del mondo. In queste pa- curato da Pietro Clemente e Fabio Dei, co- le spoglie delle persone assassinate. gine conclusive vediamo come il mondo ordinatori del gruppo di giovani ricercatori Valeria Trupiano è riuscita a portare alla colorato dal grano e dai boschi della To- impegnati ad indagare sia la dimensione luce una vicenda segnata da un forte sen- scana si ritrova ad essere scenario di morte, pubblica degli eventi che quella privata, so di esclusione e di marginalità rispetto un mondo di contadini che spesso hanno i ricordi dei protagonisti e delle comuni- all’epica della Resistenza attraverso lo stu- solidarizzato con i partigiani ma che più tà. Questa nuova forma di attenzione per dio delle cerimonie commemorative, delle in generale sono stati estranei alla guerra, le stragi di civili si colloca in un contesto narrazioni dei superstiti e dei parenti delle contro la guerra, anzi è stata la guerra ad che vede il nostro paese segnato da profon- vittime e delle memorie scritte e delle pub- essere contro di loro. Due civiltà, due mon- de ferite e lacerazioni, con “armadi della blicazioni che si sono avute nel corso degli di a confronto. Una esortazione a cercare vergogna” in cui letteralmente spariscono anni, indagando non tanto la dimensione di capire e comprendere le voci inascoltate delle carte del passato, vicende giudiziarie della storia puntuale di quelle giornate di gente che testimonia il proprio dolore e postume e controverse e un acceso dibatti- quanto quella più sfuggente e complessa che merita di non essere vista a priori con le to in cui il revisionismo storico si tinge sia del significato che a quegli aventi hanno lenti della storia e delle ideologie. di spunti critici nuovi sia (ahimè) di forti attribuito le persone di Crespino. Una Attraverso l’utilizzo delle fonti orali nella manipolazioni politiche e mediatiche. diffusa visione anti-partigiana si è consoli- ricerca la Trupiano è riuscita a intessere un La vicenda di Crespino non è mai entrata data nel corso degli anni. In molti pensa- rapporto profondo con i protagonisti, en- sotto i riflettori dei media e non ha avuto no ormai che bande di renitenti alla leva trando nel cuore della comunità di Crespi- nessun legame con le celebrazioni ufficiali e della zona con le loro scaramucce hanno no che le ha dato la possibilità di pubblicare canoniche della Resistenza. Il ricordo delle provocato la ritorsione, la rappresaglia dei questo lavoro facendosi carico di sostenere giornate del luglio ’44 è rimasto un fatto nazisti. Una immagine che ha diverse zone il suo lavoro presso la Regione. Un buon privato, mal conciliato con una lettura sto- di contatto con le più note vicende delle esempio di come la ricerca antropologica rica più generale, nazionale ma tenacemen- Fosse Ardeatine a Roma e con lo “scandalo possa essere una forma di partecipazione e te vivo tra le persone della zona di Crespino epistemologico” di Civitella della Chiana. di democrazia.

26 gennaio 2009 Natura Immagini di terra e di mare valorizzate dal formato che ne rispetta il taglio La Sardegna di Domenico Ruiu in trecento foto da Fabula

Renato Brotzu uesto nuovo libro è l’ultimo lavoro, Qancora fresco di stampa, del fotogra- fo naturalista e scrittore Domenico Ruiu pubblicato dalla casa editrice Fabula di Cagliari. Si tratta di un libro fotografico di grande formato con circa 300 immagini spettacolari intercalate da testi interessan- ti che descrivono, informano e racconta- no la visione che ha della “sua” Sardegna l’autore. Il testo si apre con un sommario composto da 16 fotografie a doppia pagi- na che annunciano altrettanti capitoli che spaziano tra territori montani, coste, dune, animali con una personale e spettacolare interpretazione fatta di luci, di immagini e di parole. Potremmo definirlo un viaggio alla sco- perta della diversità del paesaggio sardo. Una mappa che ci guida in profondità per valorizzare al meglio quel soggetto. di uomini affrontate anche correttamente verso la conoscenza dei grandi spazi, dalle Chi si interessa di fotografia naturalistica sul piano antropologico, sono infatti pre- montagne quasi inaccessibili fino al mare e chi la pratica, sa bene che è una fotogra- cedute sempre da interviste che l’autore fa accarezzato dal vento per formare effimere fia difficile fatta di fatica, di rinunce, di alle persone interessate, anziani che hanno “nuvole d’acqua”. sacrificio fisico, per raggiungere i luoghi, vissuto in quei luoghi e che li raccontano. Domenico Ruiu ci guida in questa cono- per trovare il momento giusto e che tan- Questo libro ha insito un messaggio che è scenza dei territori. Rendendo molto bene te volte non arriva subito ma è frutto di quello del rispetto, dell’amore per i luoghi lo spirito dei luoghi: il “genius loci”. Ansel diversi tentativi, di conoscenza dei luoghi descritti e Ruiu lo fa proponendosi come Adams, uno dei più grandi fotografi pae- e conoscenza dell’Etologia, dei comporta- mediatore culturale, come un divulgatore saggisti, diceva che “quando questi luoghi menti animali. Se non si conoscono i com- attento e appassionato, che trasmette le sono così selvaggi, quest’esperienza diventa portamenti non si realizza nessuna foto sue emozioni e le sue conoscenze agli al- intima e spirituale e per molti individui di- significativa e si crea solo disturbo. Queste tri; lo potremmo definire un “dispensatore viene l’elemento dominante della vita quo- immagini non sono frutto di casualità o di di bellezza”. Nelle sue immagini e nei suoi tidiana”. Sono luoghi veri, resi con gran- fortuna, l’unica fortuna è quella di esserci e testi si coglie l’entusiasmo che solitamente de realismo fuori dall’immagine turistica, di essere lì nel momento giusto, quando le è proprio dei bambini, anche cresciuti, che tanto che l’uomo in queste centinaia di cose avvengono, ma è una fortuna cercata si meravigliano ogni giorno per le nuove immagini compare solo in 5 o 6. Questo e in quelle situazioni si avverano fenomeni scoperte e vogliono trasmettere le loro libro se ce ne fosse bisogno, ci fa amare an- coincidenti che trovano il loro momento emozioni, le loro paure, i loro sentimenti, cora di più la Sardegna, ci lega ancora di di sintesi nella perfezione e nella suggestio- agli altri. più a questi territori e risveglia in noi un ne di una fotografia riuscita. Trovando sul- Molti dei nostri giovani non hanno con- maggior senso di appartenenza e di orgo- lo stesso asse, l’occhio, il cervello e il cuore, tatti con la natura e non conoscono questi glio e il senso del privilegio che abbiamo di come sosteneva Cartier-Bresson uno dei luoghi selvaggi e quindi ignorano anche le vivere qui e non altrove. più grandi fotografi. emozioni che questi luoghi possono tra- La Sardegna di Domenico Ruiu è un libro Le foto di Ruiu tradiscono una forte carica smettere. Luoghi affascinanti, incredibili, fotografico di straordinaria bellezza, ric- di istintività, cattura le immagini come se dove più che in altri è leggibile la storia ge- chissimo di immagini valorizzate dal for- catturasse le sue prede. Lo fa in un modo ologica della Sardegna e dove si manifesta mato che ne rispetta il taglio e l’inquadra- che gli consente di vivere e di fotografare ed è più evidente la forza della natura. Cer- tura voluta dall’autore. È forse il più bello “da dentro” la natura. Vogliamo aggiunge- tamente sono luoghi selettivi che richie- tra i libri fotografici che questo prolifico re qualcosa sui testi, che rispetto ai libri fo- dono un sacrificio fisico per raggiungerli autore ha realizzato. Secondo noi è la sua tografici precedenti di Ruiu non sono testi e quindi chi non li vive non è escluso ma opera più matura e quella che più delle al- didascalici a supporto delle immagini, ma si autoesclude e non partecipa ad un’espe- tre esprime il livello di sintesi fotografica stavolta sono testi che viaggiano anche da rienza di grande crescita emozionale, este- raggiunto e che lui esprime nella capacità soli, che vivono una loro vita autonoma, tica, culturale. Questo libro insegna molto di cogliere la luce, di interpretarla, di com- che brillano di luce propria. Sono racconti, ai giovani e presenta una Sardegna che loro porre i suoi paesaggi e i suoi soggetti e la descrizioni, testimonianze molto belle, af- non conoscono ma che è la loro terra ed il perseveranza di cercare il momento giusto frontate in modo poetico e quando si parla loro futuro. Imprescindibile, ineludibile.

gennaio 2009 27 Musica Etich Music from Sardistan, ultimo lavoro di Alberto Cabiddu Il Sound dei Fortun de Sarau Sonorita’ tra Barbagia eAfrica

Alice Gurrieri i chiama “Ethic Music from Sardistan” Sl’ultimo lavoro del musicista sardo Al- Alberto Cabiddu berto Cabiddu e dei Fortun de Sarau, pre- Percussionista e compositore, inizia sentato alla comunità di recupero “La Col- la propria attività col gruppo Suono lina” di Serdiana sabato 20 Dicembre 2008. Officina esibendosi in varie piazze Un felice melànge di tradizioni musicali italiane e europee. Oltre a incidere gli sarde, africane, asiatiche e latinoamericane LP Pingiada e Andimironai, lavora che ha trascinato l’ascoltatore in un turbinio per l’LP Is arrosas della cantante Elena evocativo, in un labirinto musicale dove tra- Ledda. Insieme a Giovanni Piga e Al- dizioni millenarie si intrecciano esprimen- berto Susnik fonda nell’84 sino al ‘89 dosi attraverso strumenti semplici come la i Tomato Ketchup. Dal ‘90 al ‘91 col- kalimba e l’udu. La voce inconfondibile di labora col poeta e compositore latino- Cabiddu ha ipnotizzato il pubblico, regalan- americano Miguel Puello Soriano, con do suggestioni e visioni cariche di poesia. La il quale fonda il gruppo Meigama. Dal musica dei Fortun de Sarau è, per definizio- ‘91 al ‘93 collabora con la coreografa ne dello stesso Cabiddu, una “realtà sonora svizzera Cornelia Wildisen, esegue le di confine della quale i membri del gruppo musiche del balletto Blumen Schaum si autoproclamano cronisti”. e insieme alla violinista Adele Madau Fondata dal musicista sardo dopo l’espe- compone ed esegue le musiche del rienza dei Suono Officina e dei Tomato balletto Aushfllug col quale si esibisce Ketchup, Fortun de Sarau è una formazio- in alcune piazze della penisola. Nel ne che esegue brani ispirati a tradizioni dei ‘93 fonda insieme a Giovanni Piga il popoli dell’area del mediterraneo e non solo gruppo Super Partes, ottenendo la interpretandoli attraverso un linguaggio Andrè, in vista anche del decennale della menzione speciale della giuria del Fe- melodico e armonico originale ed elegante. sua morte, proponendo due brani tra cui stival di Sant’Anna Arresi. Ha lavorato Si intuiscono riferimenti al ricco filone mu- la splendida Canzone dell’amore perduto, con artisti di differenti provenienze, sicale della musica popolare ed etnica. Per tributo al cantautore genovese eseguito da tra cui la danzatrice parigina Marie citare due esempi significativi, due pietre molti artisti, ma presentato dai Fortun de -Schott Bilmann, il chitarrista miliari della ricerca sonora in questo campo Sarau con un arrangiamento personale e Riccardo Lay, il chitarrista Alberto ricordiamo “Alla ricerca della madre medi- coinvolgente che ha commosso i presenti. Balia, il poli-strumentista Sandro Fresi terranea” di Pino Masi e “Creuza De Ma” di Dopo la presentazione dei membri del grup- con cui ha collaborato per il CD Iske- Fabrizio De Andrè. po, Alberto Cabiddu si è intrattenuto bre- liu (Acc. Gabriel), la cantante svizzera La cultura millenaria filtrata attraverso un vemente col pubblico per spiegare l’origine Dodo Hug con la quale ha inciso il caleidoscopio di sonorità nuove e multico- degli strumenti che caratterizzano il loro CD Chameleon (MCA), il Teatro di lori che spaziano dall’Africa all’Argentina, sound. Ha illustrato le caratteristiche della Sardegna con cui ha lavorato per La dalla Barbagia all’Asia. kalimba, strumento a percussione caraibico Baraja (regia di Orlando Forioso), la Nell’esecuzione di Ethic Music from Sar- costituito da lamelle ricavate dalla canna di danzatrice-coreografa Simonetta Nul- distan, si riscontrano evidenti analogie tra bambù e fissate su una tavoletta, dell’udu, chis per Sa Ena e Majardzas, il musi- sonorità di luoghi geograficamente lontani un tipo di tamburo nigeriano a forma di cologo corso Jean Jacques Andreani, fuse assieme per dare vita a singolari equili- anfora con le caratteristiche anche di un il danzatore haitiano Herns Duplan. bri musicali dal gusto mediterraneo. aerofono e realizzato in argilla o ceramica, Ha collaborato per diversi anni col Tra i brani eseguiti per il pubblico della dell’ harmonium, molto simile a un piccolo gruppo di musica etnica catalana Ca- Collina, “In Ora Mala” racconta storie di organo portatile e anche di altri strumenti lic; con questa formazione ha inciso offese venute da lontano che sopravvivono tipici dell’Africa e dell’Asia da lui suonati nel nel ‘95 il CD Terres de mar (CNI) e nella memoria collettiva. L’allegro “Dilliriu” corso dell’esibizione. nel ‘97 Attinde (CNI). Ha partecipa- colpisce invece per la sua vivacità, oltreché I Fortun de Sarau caratterizzano le loro so- to a diverse jam session con musicisti per il suo testo, piccola fiaba in cui un uomo norità con diversi strumenti di origine me- come Alan Stivell, gli argentini Diego fugge da una fata collerica. diterranea e di altre aree geografiche, tra cui Jascalevich e Tony Osanah, l’andaluso In Bonora” è invece una ballata senza tempo appunto la kalimba, l’udu, l’harmonium ma Manuel Lopez Romero, i jazzisti sardi nella quale magici ritmi si alternano tra luci anche il riqq, piccolo tamburo in pelle dotato Massimo Ferra e Rossella Faa. e ombre, scanditi passo passo dagli strumen- di sonagli in bronzo, e le percussioni di varie Attualmente si esibisce con i Fortun ti esotici del gruppo. dimensioni, unendo inaspettatamente ma in de Sarau, coi quali ha partecipato a A conclusione del concerto, Alberto Cabid- modo assai convincente le note di questi con rassegne sarde e nazionali. du ha dedicato un omaggio a Fabrizio De quelle del violoncello e della chitarra.

28 gennaio 2009 Simboli Giuseppe Lisi, inviato d’eccezione nel mondo contadino della Toscana di un secolo fa Con le trappole il passero finisce in gabbia Quanti misteri nei buttones dei costumi sardi

Luciana Pilia una questione di “trappole”. Perché “la Ètrappola aveva attrattive notevoli”, dice Giuseppe Lisi, 79 anni, nella foto, ex invia- to di classe della Rai, autore – tra l’altro - di inchieste-mito nella Sardegna del dopo- guerra e della prima Rinascita. Ha pubbli- cato (editore Libreria Editrice Fiorentina, euro 20, pagine 255) “La gabbia matta” con 105 illustrazioni in bianco e nero di Brunetta Gherardini. Aveva già dato alle stampe ottimi testi sul mondo contadino, sguardo profondo da sociologo e da antro- pologo. Titoli: “La cultura sommersa” nel 1972 (vincitore del premio Viareggio nel 1973), “Il regolo” nel ‘79, “Senza patria” nel 1987 e, nel 2000, “Il gobbo e la for- tuna”.

La gabbia matta – che dà il titolo al libro – era una trappola che i contadini tende- vano in inverno ai passeri. vero che il il ponte tra sponde particolar- Infatti. Dicevo delle attrattive della trappo- ri a spiegare la discesa collettiva, senza con- mente avverse era detto del diavolo”. la. Per prima un passero, catturato in un dizioni, dei singoli nella gabbia. Mezzi che precedente inganno, pigolante dentro la sarebbero stati scelti a ragione per irretire le Era notata una corrispondenza tra mi- gabbia. E si sa quanto i volatili – non di- masse, colte ma analfabete. Modi più razio- crocosmo e macrocosmo. versamente dagli uomini – siano attirati dai nali e critici che prendono in considerazio- Spesso. Un altro oggetto di cui parlo nel loro simili che cantano. Indi il becchime ne il pro e il contro e l’indecisione che per libro, che tocca da vicino la Sardegna, e messo in abbondanza, appena varcato l’in- lo più precede il cambiamento, avrebbero che si pone tra l’ornamento, l’amuleto e il gresso, proditoriamente invitante come nel in qualche modo frenato l’entusiasmo e simbolo, è il ben noto bottone in filigrana paese di Cuccagna. Non ultimo il disegno a ridotto l’atteggiamento negativo nei con- d’argento del costume sardo. I buttones, ol- spirale dei vinchi intrecciati che riproduce fronti del lavoro dei padri”. tre che mezzi per unire i due lembi di una il serpe pronto all’incanto e, più general- veste, erano rosoni di cattedrali, luminose mente, l’andamento del cosmo”. Colte ma analfabete: può spiegare? ruote concentriche di pianeti e di stelle, Non è una contraddizione. Il pressappo- non c’è fine alle associazioni che suggeriva- Perché mette insieme dati di scienza, di co dell’analfabeta, quando conosceva il no. Uno solo di questi oggetti fantastici po- magia, di sapienza? suo mondo nei minuti particolari, era as- teva bastare alle speculazioni di una vita”. La maggioranza della popolazione italiana sai più preciso di quello noto alla persona cento anni fa, che è molto poco, era con- di istruzione superiore, che lo guardava e Lo scopo del libro sarebbe quello di ri- tadina e quasi del tutto analfabeta. Per co- lo giudicava dall’esterno. Gli oggetti non cordare un mondo complesso che invece noscere e vivere usava tutti i mezzi a dispo- erano solo quello che le parole indicavano passa per semplice e ingenuo. sizione, mezzi che vanno saputi usare per ma ciò che significavano. Un esempio può Sì. Anche per preservarci dalle sue rovine, capire quel mondo. Sono gli stessi mezzi essere il ponte, come si vede riprodotto perché queste alte costruzioni architetto- adoperati con sagacia dai pubblicitari quan- nella copertina del libro da una incisione niche, sommerse, abbandonate a se stesse, do si trattò di far discendere questa antica della prima metà dell’Ottocento. Valica- come le case disabitate cedono e crollano. società – già ben disposta per l’indigenza re un ardito manufatto come questo non Ciò che resta diventa dimora frequentata sofferta – nella “gabbia” pronta anche nei era fluire esclusivamente di un servizio: dai selvatici e può essere infestata da fan- gusti alla produzione e al consumo”. significava congiungere sponde opposte, tasmi”. spesso altrimenti inconciliabili, in ogni Un programma consapevole? caso sottraendosi alla discesa e alla risa- Da chiudere in una gabbia matta? Almeno in parte. La tavola che si apparec- lita sull’altro versante, una comodità che La risposta è nelle pagine del libro, tra chia da sé, la chitarra che fa ballare, il ba- suggeriva la validità di un consimile pas- gangherella e gangherello, sacro e profano, stone che picchia a comando – i modi delle saggio anche in altre opportunità, come conchiglie e incensiere, noce gobba e chela fiabe di magia – e poi l’aratro guidato dagli nell’avvicinare il lecito all’illecito. Pen- di gambero. La risposta alla vita è nei mi- angeli se il bifolco prega sembrano necessa- sieri come questi venivano posti, tanto è steri del mondo contadino”.

gennaio 2009 29 Giramondo a cura di Andrea Atzori Il dilemma di Suomi

gradi sotto lo zero sono tredici, il mese, dicembre. ILa scalinata della piazza del Senato è illuminata da una luce sten- tata, un fievole e bianco alone di vita. Gli Dei del Nord hanno regalato un giorno di sole, ma questo, a mezzogiorno, basso sull’orizzonte, sembra sia rimasto anch’esso vittima del gelo. Seduto sugli scalini, con lo sguardo sulle navi di linea Viking e Silja nelle acque del porto che iniziano a congelarsi, certe riflessioni na- scono spontanee. Eppure siamo ancora tanto a Sud, tanto a Sud che a guardare quan- ta Finlandia ancora ci sia muovendo i passi e lo sguardo verso l’en- troterra, viene spavento. Uno spavento che inizi a percepire espandersi sulla pelle, al pari della morsa del freddo, lenta e inesorabile, seppure i gradi di Hel- sinki siano in fondo solo sessanta, di latitudine Nord. Il circolo polare è ancora lontano, certo, eppure… Lo si inizia a percepire, chiaro come il bagliore del sole che lotta per affacciarsi, e altrettanto sottile, quel senso di angoscia che bisbiglia un fatto ineluttabile, ovvero che il regno degli uomini, qui da que- ste parti, inizia a essere di troppo. Perché la canzone del Nord canta la sua eterna nota dominante, il silenzio, e gli astanti attoniti si ritrovano circondati da una stasi che, nelle illusioni della piccola e affollata fascia temperata, non sembrava concepibile. Perché la foschia del golfo di Finlandia non lascia tregua, né il gri- gio uniforme delle nuvole si dirada, e le ore di luce si possono con- tare sulle dita di due mani. Perché il mare ghiacciato si stringe agli scafi delle barche e li stri- ciente, precisa e ricca. tolerebbe, se solo dipendesse da lui, e perché la pelle duole e perde Molto ricca. sensibilità, e gli abiti non bastano più quando il vento ti accarezza Ma con la tecnologia è arrivata anche l’atroce globale illusione come una lama. che si possa in fondo vivere allo stesso modo ovunque, totalmente Qui il regno degli uomini inizia a essere di troppo, perché nei cor- astratti dal contesto e dall’ambiente circostante. nicioni di certi palazzi ghignano i visi deformi dei folletti e scolpiti E se si è un poco disattenti e forse un tantino cinici, passeggiando nei doccioni delle chiese, quando queste non sono direttamente per Helsinki, con le vie grigie affogate di vetrine e luminarie, con scavate nella nuda roccia, santi ed arcangeli lasciano la scena a orsi un opulenza quasi fastidiosa, con ricchezza ostentata e costosi capi e lupi. di abbigliamento Italiano, verrebbe quasi da dire che in fondo si Inizia a essere di troppo, perché queste sono le lande di Louhi e di potrebbe stare passeggiando in una qualsiasi altra anonima città Tuoni, nomi e miti di poemi dimenticati, di quando gli uomini dell’ampia collezione di cui il nostro tempo dispone. erano più saggi, più umili, e non avevano la pretesa di regnare su Se non fosse per… quell’acqua che inizia a gelare, quel buio che ti ciò che invece regna su di loro, la natura. avvolge sin dal primo pomeriggio, quel freddo… Ed Helsinki reca in seno il dipinto di questo conflitto tra il millena- Così il gelo, e il convivere con esso, portatore dei più preziosi inse- rio imparare dall’Inverno e la superbia dello sfidarlo. gnamenti di cui l’anima possa mai aver bisogno, ovvero la pazienza, Fondata solo nel 1550 dalla monarchia Svedese per contrastare l’attesa e la sopportazione, viene ignorato sull’altare del più facile si l’egemonia commerciale di Tallin sul Baltico, rimase per due secoli può avere tutto, e subito. poco più che un villaggio dimenticato. Sotto il braccio degli Zar di E se ancora qualche vecchio scende mesto a Sud dalla regione dei Russia venne elevata al ruolo di capitale della regione al posto di laghi per vendere le sue statuette d’osso al mercatino di Natale della Turku, meno controllabile perché più lontana da San Pietroburgo, grande città, il resto dei Finnici non onora più la canzone del Nord, e lo sviluppo urbanistico e culturale si avviò solo con il trasferimen- perché non è più capace di ascoltarla. to nel 1827, sempre da Turku, anche dell’unica università del pa- E quel gelo e quel buio diventano poco più che un disturbo di sot- ese. Solo dopo un secolo, al termine della prima guerra mondiale, tofondo, un infelice intoppo delle proprie terre che per fortuna si sarebbe divenuta la capitale consapevole della neonata e indipen- può ignorare riempiendosi di ninnoli e illusioni. Ma sapete, la can- dente repubblica di Finlandia. zone del Nord è sempre li, e sempre li sarà, e se non se la si fa amica, Dunque sempre grandi e forzate dinamiche politiche esterne fu- accade che quella trova altre vie per non essere dimenticata. rono causa prima della nascita e poi del rilancio di un centro che Così inspiegabilmente l’alcolismo corrode la società Finlandese sarebbe rimasto altrimenti naturalmente sopito in un economia di come una piaga, insieme alle sindromi depressive e ai suicidi. sussistenza, con il legname tagliato e accatastato per l’inverno e le E nella metropolitana i cartelloni delle pubblicità progresso ritrag- barche da pesca alla fonda, quelle che ancora oggi si ormeggiano gono impietosi bellissime ragazze vestite di tutto punto uscire dai l’una accanto all’altra nei pontili, solo che ora enormi e possenti migliori locali notturni, per poi piegarsi in due sui marciapiedi a giganti d’acciaio. vomitare c mentre fuori la natura insegna la più meravigliosa delle Perché l’era della tecnologia è arrivata, e la nazione è divenuta effi- lezioni a un regno degli uomini che rantola, e non si accorge ...

30 gennaio 2009 Cineteca a cura di Emilio Bellu Ultimatum alla Terra Cinquant’anni di terrore spaziale

a storia di Ultimatum alla Terra, tratta Ldalla storia breve Addio al Padrone di Harry Bates, è approdata per la prima volta al cinema nel 1951. Narra dell’arrivo di un disco volante a Washington D.C., e del tentativo di Klaatu, l’alieno al comando dell’astronave, di avvertire l’umanità di un pericolo che potrebbe portare alla distru- zione della terra. Le sue intenzioni sono pacifiche, ma gli umani sono molto sospet- tosi e confusi. L’arrivo dell’alieno scatena il terrore della popolazione terrestre. Il segre- tario alla difesa statunitense cerca di farsi comunicare il messaggio con cui Klaatu è arrivato sulla terra. Ma l’alieno vuole parlare contemporaneamente con i rappresentati dei paesi di tutto il mondo. E’ un’impresa impossibile: le tensioni internazionali impediscono di creare una possibilità del genere. Klaatu fa del suo meglio per trovare un interlocutore, e contatta un importante scienziato. Dopo varie peripezie, riesce a comunicare il suo messaggio: se le tensioni Jennifer Connelly: “Se la terra muore, voi della ragione la loro arma principale, e e le guerre sulla terra continueranno, il pia- morite. Se voi morite, la terra sopravvive”. combattono con essa la politica della paura neta verrà distrutto. Le nuove armi costruite Il fatto che il riscaldamento globale sia stato e della violenza che caratterizza i militari, nel ventesimo secolo possono mettere in scelto come tema principale nella nuova qui descritti come distruttori barbarici, in pericolo atri pianeti, e questi non staranno versione di questa storia è piuttosto signifi- una rappresentazione che rasenta la parodia a guardare. Klaatu lascia la terra con una cativo. Nonostante il millennio si sia aperto e danneggia il tono del film, altrimenti minaccia, ma il film ha un tono speranzoso: con le terribili immagini dell’11 settembre, piuttosto credibile. La versione originale come spesso accade con la fantascienza, la l’idea che la terra stia morendo evoca un di questa storia è uno dei grandi classici storia parla di situazioni reali, in questo terrore ancestrale paragonabile alla minaccia della fantascienza, un archetipo del genere. caso le paure degli gli Stati Uniti negli anni nucleare: è l’idea di distruzione assoluta, Visto oggi, pare eccessivamente legato al ’50, la guerra fredda e la minaccia nucleare, quasi inconcepibile, che rende questa scelta tempo in cui è stato girato, e nonostante sia e Ultimatum alla Terra racconta una via adatta a questa nuova versione del film. E molto ben fatto è difficile da guardare senza d’uscita da quell’incubo. Visto oggi, il film se il tono dell’originale è sobrio, con un’in- pensare a quanto cinquant’anni pesino di Robert Wise sembra ingenuo e datato, troduzione quasi documentaristica, il nuovo sulla pellicola. Il nuovo film ha personaggi ma continua a inquietare con un messaggio film adotta un approccio quasi lirico, che eccessivamente stereotipati e una storia che suona più convincente di qualunque permette al regista Scott Derricksen, già poco coesa, ma affronta il testo originale invasione aliena: noi siamo gli unici che autore dell’Esorcismo di Emily Rose, di con onestà: più che un semplice remake possiamo distruggere noi stessi. esplorare un lato diverso della storia. Questa è una riscrittura del concetto di base del Cinquantasette anni dopo, le nostre paure volta la minacciata distruzione della terra si vecchio film. Nonostante non si possa dire sono cambiate, e con loro la nostra sensi- affaccia sull’umanità tra l’alta marea e stormi che sia un capolavoro, il fascino di questa bilità e le idiosincrasie del cinema statuni- di insetti invincibili; gli alieni, preoccupati storia continua ad avere un impatto note- tense. Nel nuovo Ultimatum alla Terra il del salvaguardare la vita sulla Terra, costru- vole. E i finali dei due film, decisamente disco volante è un globo di energia enorme iscono un’arca spaziale che ospita esemplari diversi l’uno dall’altro, fanno capire che che ricorda un pianeta sul bilico di una del mondo animale; la protagonista del film per quanto le nostre paure siano cambiate, devastante esplosione. E Klaatu, interpre- tenta disperatamente di salvare l’umanità non ci manchi la forza di sperare: anche di tato da un Keanu Reeves sempre più a suo cercando di convincere l’alieno della bontà fronte all’evidenza dell’istinto autodistrut- agio con personaggi alieni, non è preoccu- che nonostante tutti i loro atti terribili tivo degli umani, i protagonisti credono pato per la sua sicurezza. E’ preoccupato anima gli umani. Messi assieme, questi che nel momento di massima crisi le società perché pochissimi pianeti nell’universo elementi danno un tono molto particolare sull’orlo del collasso possano trovare la forza possono ospitare vita complessa, e la terra a questa nuova versione, una miscela della di cambiare direzione. E’ un messaggio che è uno di questi. Se gli umani non smette- grande fiducia nella scienza che caratteriz- continua a sembrare verosimile, e che vale ranno di danneggiarla, verranno distrutti. zava l’originale con un grande fascino verso la pena ripetere, un antidoto per non essere O più precisamente, nelle parole di Klaatu la fede e una simbologia mistico-religiosa. tentati dal cinismo che troppo spesso viene alla scienziata Helen Benson, interpretata da Gli eroi del film sono uomini che fanno associato a questi problemi.

gennaio 2009 31 Amministratori e amministrati a cura di Massimo Lai Legge regionale sugli appalti: incostituzionale

on la sentenza n. 411, depositata lo scorso 17 dicembre, la le previsioni derogatorie in materia di programmazione dei lavori CCorte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità numerosissi- pubblici. La Corte ha poi dichiarato l’illegittimità di un’altra serie me norme della legge regionale sarda n. 5/2007 in materia di appal- di disposizioni regionali, relative alla fase di esecuzione dell’appal- ti pubblici di lavori, servizi e forniture di interesse regionale. Devo to, tipicamente contrattuale ed avente quindi natura privatistica, premettere che già all’indomani dell’entrata in vigore della legge, a che ricadono nella competenza esclusiva del legislatore nazionale, molti operatori era apparsa piuttosto limitata la rilevanza “autono- perché inerenti alla materia dell’ordinamento civile (articolo 117, mistica” della stessa, che per la gran parte si limita a riprendere pe- lett. l) della Costituzione. Sono cadute sotto la falce della Con- dissequamente il contenuto del codice, apportandovi spesso modi- sulta le disposizioni derogatorie alla disciplina nazionale sui limi- fiche che o apparivano non certo rivoluzionarie o di mero dettaglio, ti al corrispettivo, la variazione dei prezzi, la consegna dei lavori, ovvero derivavano dalla trasposizione l’inizio delle prestazioni del fornitore di un testo del codice ancora non ag- Sardinews viene inviato per posta agli abbonati. o del prestatore di servizi, la sospen- giornato. Il risultato era un testo non Può essere acquistato presso le librerie di Cagliari sione dell’esecuzione, il subappalto, il particolarmente innovativo. La sen- Cuec, Facoltà di Lettere, via is Mirrionis collaudo ed esecuzione. All’indomani tenza fa comunque giustizia della gran Fahrenheit 451, Via Basilicata, 57 della sentenza la regione ha escluso parte degli tali scostamenti dal testo Tiziano, Via Tiziano, 15 che la decisione potesse avere effetti nazionale, atteso che, accogliendo in- Il Bastione, Piazza Costituzione 4 diretti sulla partecipazione alle gare teramente un ricorso della Presidenza Murru, via San Benedetto 12/c dei soggetti dotati di sola iscrizione del Consiglio, ha dichiarato incostitu- Dettori, via Cugia 3 all’albo regionale degli appaltatori. Ubik, via Roma 65 - 65 zionali –in tutto o in parte- 24 arti- Devo rilevare che la sentenza ha pro- Miele Amaro, via Manno 88 ceduto alla espressa dichiarazione di coli della legge. Tutti quelli censurati a Iglesias dall’Avvocatura dello Stato. Nella mo- Libreria Duomo, Vico Duomo 8 incostituzionalità dell’intero art. 24 tivazione la Consulta ha riaffermato a Nuoro della legge regionale, che al com- principi ormai consolidati in ordine Libreria Novecento, Via Manzoni 35 ma 1, prevede che le stazioni appal- al riparto di competenze legislative in a Sassari tanti debbano ammettere alla gara i materia di contratti pubblici e all’am- Libreria Koinè, via Roma 137 soggetti in possesso anche della sola bito di intervento della (eventuale) iscrizione a.r.a. La Corte ha sancito, competenza esclusiva delle regioni a statuto speciale. La Corte ha in via generale, l’illegittimità costituzionale dell’articolo 24 proprio ribadito che, nella materia dei contratti pubblici, si intrecciano ma- recante una disciplina differente da quella prevista a livello nazio- terie che appartengono alla potestà statale e alla potestà regionale, nale, proprio sotto il profilo della lesione della concorrenza poiché sottolineando tuttavia la prevalenza della competenza legislativa consente l’aggiudicazione di lavori a soggetti che non possiedono statale. In particolare la Corte muove dal rilievo che le procedure di l’attestazione SOA, in violazione dell’unicità del sistema di quali- affidamento degli appalti pubblici sono regolate da principi ricon- ficazione. ducibili alla tutela della concorrenza, di esclusiva competenza del Sorge pertanto il dubbio che, benché non sia stata oggetto di cen- legislatore statale ai sensi dell’articolo 117, lett. e) della Costituzio- sura la legge regionale n. 14/2002 (recante la disciplina dell’albo ne e che esso detiene il potere di porre una disciplina dettagliata, al regionale degli appaltatori), possa essere preclusa la partecipazione fine di garantirne un’applicazione uniforme a livello nazionale. Per alle gare di quelle imprese che siano in possesso della sola iscrizione questo, la Corte già aveva precisato che l’intervento del legislatore a tale albo e non anche dell’attestazione SOA. Ai sensi dell’articolo nazionale può incidere anche su materie di competenza regionale, 136 della Costituzione e dell’articolo 30 della legge 87/1953, le di- pur dovendosi contenere entro i limiti dei principi di adeguatezza sposizioni che sono state dichiarate illegittime non possono essere e proporzionalità. più applicate. La decisione si applica a tutti i procedimenti ed ai Sulla base di tali argomentazioni la Corte ha dichiarato l’illegit- rapporti giuridici ancora pendenti nel momento della pubblicazio- timità, tra l’altro, delle disposizioni regionali concernenti l’attivi- ne della sentenza, con una differenza. Le stazioni appaltanti potran- tà di progettazione, i criteri di affidamento dei relativi incarichi, no semplicemente non applicare le norme della legge regionale non l’ampliamento delle ipotesi di ricorso alla procedura semplificata di espressamente trasfuse nel bando e degli altri atti di gara. Per quelle gara, l’esclusione della pubblicazione di taluni bandi sulla Gazzetta versate all’interno del contenuto materiale degli atti di gara, invece, Ufficiale, la qualificazione regionale per l’esecuzione di lavori pub- si pone, invece, un problema di sopravvenuta illegittimità rilevabile blici, l’introduzione di ipotesi aggiuntive di esclusione dalle gare, in sede giurisdizionale o in via di diretta autotutela.

Il dossier su Nuoro è curato da Bachisio Floris. Hanno collaborato inoltre a questo numero, Andrea Atzori, studente Erasmus di Lettere, in Estonia; Emilio Bellu, critico cinematografico; Giovanna Branca, laureata in Lettere, università di Siena; Renato Brotzu, critico e fotografo naturalista; Viviana Bucarelli, giornalista e critica d’arte, vive e lavora a New York; Gianmario Demuro, ordinario di Diritto costituzionale, università di Cagliari; Ernesto E. Di Iorio, laureato in Chimica e docente di biochimica e biochimica-fisica presso l’Eth, Politecnico Federale Svizzero, di Zurigo; Antonio Fanelli, col- laboratore della cattedra di antropologia culturale dell’università di Firenze e dell’Istituto Ernesto de Martino di Sesto Fiorentino; Stefano Folli, editorialista del Sole 24 ore; Alice Gurrieri, segretaria di redazione del periodico “La collina”, comunità di Serdiana; Guido Melis, direttore della Scuola superiore di pubblica amministrazione alla Sapienza, Roma, deputato Ds; Federica Mossone, laurea in Filosofia a Cagliari; Luciana Pilia, collaboratrice di Sardinews, Laurea in Scienza della comunicazione; Salatz, docente di Lettere; Francesca Sirigu, laureata in Lingue e Comunicazione; Maria Sitzia, Agris Sardegna, Dipartimento per le produzioni animali, Bonassai; Raffaela Ulgheri, stagista al Sole 24 Ore; Alberto Urgu, giornalista RadioPress; Uffici studi Banco di Sardegna, Arel, Aspes, Prometeia, Banca d fItalia, Cgil, Confindustria, Crenos, Istat, Eurostat; grafica Puntotif, la vignetta della prima pagina è di Bruno Olivieri, foto di Mario Rosas.

32 gennaio 2009 Aziende, carriere, persone

Carlo Dessalvi, commissario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna Con il decreto 6 del 13 gennaio 2009, il vicepresidente della Regione, Carlo Mannoni, ha sciolto il Consiglio di amministrazione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna “Giuseppe Pegreffi” e, contestualmente, ha nominato commissario – per un periodo di tre mesi – il dottor Carlo Dessalvi, cagliaritano, 68 anni, il quale dovrà garantire l’immediata ripresa dell’attività. Il provvedimento è stato adottato, sentito il parere dell’assessore regionale della Sanità, Nerina Dirindin, in ragione dell’oggettiva esigenza di impedire il protrarsi della grave situazione che impedisce il regolare funzionamento dell’Istituto. Va ricordata, infatti, la difficoltà a garantire la corretta continuità amministrativa, in presenza di due presidenti che rivendicano entrambi la legittimità a rivestire la relativa carica.

Piste aeroportuali nel mondo: a Washington Mauro Coni e Silvia Portas con ingegneri dell’Illinois Una delegazione di ricercatori italiani sarà a gennaio a Washington al Trasportation Research Board della National Aca- demies statunitense per presentare, con alcuni colleghi americani, i risultati di una sperimentazione unica nel suo genere. Il progetto della Italian SmartRunway frutto della collaborazione tra l’Università di Cagliari, la So.G.Aer. che gestisce lo scalo cagliaritano e l’Università dell’Illinois. Il progetto è stato ideato da Mauro Coni e Silvia Portas dell’università di Cagliari e da Imad Al-Qadi dell’università dell’Illinois, che è tra i maggiori esperti mondiali del settore. Il progetto pre- vede la strumentazione, con una fitta reti di sensori, di una parte della pista in costruzione dell’aeroporto di Cagliari per rilevare in tempo reale tutti gli effetti dell’impatto degli aerei all’interno della pavimentazione di una pista aeroportuale. Il progetto riveste grande importanza per il monitoraggio delle condizioni di sicurezza all’interno degli aeroporti e per la possibilità di estendere il prototipo cagliaritano come standard negli oltre ventimila aeroporti presenti nel mondo.

La modalità di accettazione, dimissione e trasferimento agli ospedali di Ozieri e Alghero È partito il 13 gennaio, all’ospedale Marino di Alghero e all’ospedale civile di Ozieri il nuovo sistema di centralizzazione dei processi di “Accet- tazione ospedaliera, di normalizzazione e standardizzazione dei processi di trasferimento, dimissione e la gestione delle liste d’attesa dei ricoveri”. Dopo l’ospedale civile Santissima Annunziata di Sassari, la nuova modalità di accettazione per i ricoveri di elezione o programmati viene estesa, come da programma, anche agli altri ospedali dell’Azienda sanitaria locale sassarese. Entro il 20 gennaio il sistema sarà adottato anche presso l’ospedale civile di Alghero. La nuova modalità si inserisce nell’ambito del Sistema informativo sanitario regionale (Sisar) che prevede appunto la realizzazione di un Sistema informativo ospedaliero (Sio). Il progetto è promosso dall’assessorato regionale alla Sanità, e condotto come Direzione Lavori da SardegnaIT. L’ingresso del paziente avverrà attraverso l’Ufficio di accettazione centralizzata (Udac) che provvederà alla registrazione, o pre-accettazione, informatizzata sia dei dati anagrafici che della tipologia di ricovero.

Dedicata a Carlo Abis la sala riunioni della Confesercenti di via Cavalcanti 32 a Cagliari La sala riunioni della Confesercenti regionale sarda è stata dedicata a Carlo Abis, il segretario generale dell’organizzazione morto lo scorso 19 novembre. Erano presenti Antonio Carta per la Confesercenti nazionale e il presidente regionale Paolo Saba. “Carlo Abis – ha detto Carta - per oltre dieci anni ha guidato e fatto crescere la Confesercenti regionale, dando lustro e importanza a una associazione che rappresenta una categoria importante e determinante per l’economia isolana”. Durante la cerimonia, che si è svolta alla presenza dell’intera rappresentanza dirigenziale, sia provinciale che regionale della Confesercenti ha partecipato la famiglia di Carlo Abis.

Archimede webzine: la rivista elettronica di Sardegna Ricerche cambia nome. Archimede webzine è il nuovo nome della rivista elettronica di Sardegna Ricerche (testata precedente semplicemente Magazine), dove ricercatori, imprenditori e giornalisti discutono di innovazione, scienza e tecnologia in Sardegna, di scoperte, eventi e attività importanti per lo sviluppo dell’Isola. Un momento di incontro e di approfondimento sui temi legati alla ricerca e alla loro applicazione nel quotidiano. I protagonisti saranno le realtà del Parco tecnologico della Sardegna o quelle che con esso collaborano, esperienze e testimonianze di ricercatori sardi all’estero e più in generale argomenti che trattano di biomedicina, energia e Ict. La rivista si articola in cinque sezioni: un focus, tre spazi di discussione su impresa, ricerca e scienza, e un taccuino che conterrà informazioni su eventi scientifici nazionali e internazionali. Per leggere la rivista: www.sardegnaricerche.it.

La base dell’elisoccorso di Sassari nell’area dell’ex ospedale di via Rizzeddu La base di atterraggio temporanea per il servizio di elisoccorso si farà presso il complesso dell’ex ospedale psichiatrico di Via Rizzeddu a Sassari. Lo ha deliberato l’Azienda sanitaria locale di Sassari che – si legge in una nota - ha approvato il progetto esecutivo per i lavori di realizzazione della base di atterraggio e ha autorizzato gli uffici competenti all’indizione della gara d’appalto. L’Asl ha individuato il sito all’interno dell’ex ospedale di Via Rizzeddu, nell’area compresa tra l’Inps e il campo di calcio. Sarà realizzata una piattaforma in cemento con il simbolo tipico all’interno (una H), quindi si provvederà a sistemare una strada di accesso per le ambulanze, che potranno fare il loro ingresso da Via Rizzeddu, mentre potrebbero avere possibilità di uscita su Via Rockfeller. La realizzazione di una elisuperficie temporanea in un’area idonea era già stata espressa durante la Conferenza dei servizi svoltasi in prefettura nei mesi scorsi, alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni del territorio del Comune di Sassari.

Il Crogiolo di Mario Faticoni a Massa Carrara con “Gene mangia gene” di Rita Atzeri Il Crogiuolo, centro di intervento teatrale diretto da Mario Faticoni, sarà ospite del Nuovo Teatro Garibaldi di Carrara con gli spettacolo “Gli spaventa passeri sposi” di Giuliano Scabia e “Gene mangia gene” di Rita Atzeri, dal 14 al 16 gennaio. Il 14 e 15 gennaio, ore 10, andrà in scena lo spettacolo per ragazzi “Gli spaventapasseri sposi ”, romantica storia con protagonisti due spaventapasseri e un allegro trio di uccellini. Tanti gli spunti di riflessione, dai cambiamenti nella crescita, al rapporto interpersonale, alla scoperta dei sentimenti, al rapporto dell’uomo con gli elementi della natura e gli animali. Interpretano, l’allestimento diretto da Michele Monetta, gli attori Rita Atzeri, Gianni Simeone, Riccardo Bartolini, Alessia Marrocu e Mauro Montis. Il 16 gennaio andrà in scena lo spettacolo “Gene mangia gene”, inserito nel cartellone di “Icaro Teatro” presso il Centro Icaro di Licciana Nardi. Lo spettacolo interpretato da Rita Atzeri per la regia di Mario Faticoni. Lo spettacolo nasce dalla sintesi della raccolta di una miriade di informazioni, elaborate in modo da condurre per mano lo spettatore, attraverso un “universo globale”, fatto di mucca pazza, mais transgenico e scarti industriali utilizzati per arricchire gli alimenti.

gennaio 2009 33 Succede in Sardegna

Aeroporti sardi, per la prima volta superati i sei milioni di passeggeri Cagliari sfiora quota tre milioni Da giugno volo diretto Elmas Bristol

Nel 2008 è stata superata, per la prima volta, la soglia dei sei milioni di passeggeri negli arrivi e partenze dai tre aeroporti sardi di Cagliari, Olbia e Alghero. Un andamento fortemente posi- tivo che, con quasi 6.050.000 passeggeri, ha incrementato di oltre il 6 per cento il numero dei passeggeri del 2007 (che erano stati 5.687.000). La significativa crescita avvenuta l’anno scorso, che ha riguardato sia i collegamenti nazionali che internazionali, assume un significato ancora più importante se si considera che il dato complessivo degli aeroporti italiani è negativo per quasi l’1%, con una forte flessione dei passeggeri sui voli nazionali (-2,4 per cento) e una sostanziale tenuta di quella sui voli internazionali (+0,1). La crescita del traffico aereo in Sardegna nell’anno 2008 è la conferma di quanto è avvenuto negli ultimi quattro anni: rispetto al 2004, infatti, la crescita è stata di oltre il 27 per cento, con Il trasporto pubblico un aumento di 1.300.000 passeggeri in transito. I nuovi voli nazionali ed internazionali, che saranno attivati dalla prossima stagione estiva IATA, delle persone confermano che entro un anno dall’avvio delle nuove rotte potrà essere superata la soglia dei sette con disabilità milioni di passeggeri. E da giugno volo diretto tra Elmas e Bristol con Ryan Air: lo ha annunciato mercoledì 14 gennaio il responsabile promozione della compagnia irlandese Andrea Pelizzati. Costituita la “Mobilità Sociale Sardegna Srl”, società pubblica nata dall’intesa tra Aeroporti Anno 2008 Anno 2007 assessorato alla Sanità e Politiche sociali, CAGLIARI 2.922.000 2.646.000 assessorato ai Trasporti e Arst: il nuovo sog- getto, in attuazione della delibera di Giunta OLBIA 1.750.000 1.741.000 58/26, gestirà il trasporto a favore delle ALGHERO 1.376.000 1.300.000 persone con disabilità, dotandosi di perso- nale (autisti e accompagnatori) e dei mezzi TOTALE 6.048.000 5.687.000 necessari per avviare il servizio. “Riusciamo finalmente – ha dichiarato l’assessore Nerina Alluvioni, finanziamenti Dirindin – a realizzare un servizio pubblico che consentirà alle persone con disabilità per le opere più urgenti di muoversi sul territorio regionale con più Il Governo ha dichiarato, con un decreto legislativo, lo stato di calamità nazionale per tutte le possibilità e con più facilità. E senza che regioni colpite da alluvioni nel novembre 2008.presidenti delle Regioni interessate (compresa neanche un posto di lavoro venga perso”. la Sardegna) saranno nominati Commissari per l’emergenza alluvione, estendendo così il prov- D’intesa con i sindacati, la nuova società vedimento già emanato per lo scorso mese di ottobre. avvierà dal 19 gennaio le procedure per A proposito dei nubifragi che hanno flagellato la Sardegna nell’ultimo scorcio del 2008, la l’acquisizione dei mezzi e del personale, a Giunta regionale sarda ha destinato una parte delle risorse finanziarie iscritte nel bilancio 2008, partire da quelli dell’Aias, ente attualmente pari a poco meno di sette milioni di euro, a favore degli enti locali: si tratta dei 30 Comuni e principale erogatore privato del servizio. delle Province di Nuoro, Ogliastra e Medio Campidano che hanno presentato istanza. Il prov- Con l’associazione, lo scorso 29 dicembre, vedimento – dell’8 gennaio - riferito alla legge regionale n. 28/1985, costituisce un anticipo è stato sottoscritto un accordo che prevede il del 50 per cento del finanziamento o del contributo richiesto dalle amministrazioni locali per passaggio di personale e del servizio a partire l’esecuzione di interventi già attuati o in corso di attuazione. Come detto, sinora sono state dal 19 gennaio, e da concludersi entro il 31 considerate ammissibili le richieste formulate da 30 Comuni. All’amministrazione di Segariu è dello stesso mese. Completate le procedure stata assegnata la restante quota pari al 18,36 per cento del contributo ammesso a finanziamento, con l’Aias, o in caso di insufficienza di ope- al fine di raggiungere la percentuale del 50 per cento stabilita per tutti gli enti. ratori o mezzi, la Mss procederà a contattare gli altri enti attualmente erogatori del servi- Intervento per i pescatori zio di trasporto o si rivolgerà al mercato. danneggiati dai cormorani Attualmente sono 24 i soggetti che, con finanziamenti regionali e per conto dei L’assessorato regionale dell’Agricoltura ha disposto un primo trasferimento di fondi, pari Comuni, erogano il servizio di trasporto a due milioni di euro, a favore dell’assessorato dell’Ambiente “per gli indennizzi – si legge sociale: il passaggio alla gestione pubblica in una nota - ai pescatori dei compendi degli stagni della Sardegna, in particolare quelli con la Mss permetterà gradualmente di dell’Oristanese, danneggiati dalla eccessiva presenza dei cormorani, decisamente superiore erogare un servizio più capillare e il coinvol- alla media degli ultimi anni. Si tratta del primo di una serie di interventi previsti dalla gimento anche di quei Comuni (190 quelli Regione per fronteggiare un problema che, negli ultimi giorni, ha colpito soprattutto la censiti), che finora non hanno mai attivato zona di Cabras. A breve, l’assessorato dell’Ambiente provvederà a trasferire i fondi alle la mobilità sociale a favore dei disabili. amministrazioni provinciali nelle quali insistono le aree lagunari, in modo tale da poter Secondo quanto concordato con Cgil, Cisl offrire un ristoro ai pescatori danneggiati. I due assessorati regionali, di recente, hanno e Uil, la Regione si impegna a garantire il trasferito fondi – conclude la nota - per oltre un milione di euro alla Provincia di Ori- mantenimento dei livelli occupazionali di stano, per istituire un sistema di monitoraggio della presenza dei cormorani nel tempo e tutti gli operatori attualmente impegnati per valutarne i danni”. nei diversi enti gestori del servizio.

34 gennaio 2009 Camera di commercio

gennaio 2009 35 Olio San Giuliano

36 gennaio 2009