Guida Ai Monumenti Antichi Dell'isola Di Capri
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GGUIDAUIDA AIAI MMONUMENTIONUMENTI AANTICHINTICHI DELL’DELL’IISOLASOLA DIDI CCAPRIAPRI AZIENDA AUTONOMA DI CURA, SOGGIORNO E TURISMO DELL’ISOLA DI CAPRI Indice 2 La storia 6 Grotta delle Felci 7 Muro greco 7 Scala fenicia 8 Palazzo a Mare 10 Villa di Damecuta 12 Villa Jovis Villa Jovis. 15 Villa di Gradola - Grotta Azzurra 16 Grotte-Ninfei 16 Grotta di Matermania 17 Grotta del Castiglione 17 Grotta dell’Arsenale 18 Approfondimenti 19 Musei e biblioteche Per informazioni sempre aggiornate sugli orari di apertura dei monumenti e sugli itinerari rivolgersi agli Uffici Informazione dell’Azienda Autonoma di Cura, Soggiorno e Turismo dell’Isola di Capri: Capri, piazza Umberto I - tel. +39 0818370686 Villa di Damecuta. Marina Grande, banchina del Porto - tel. +39 0818370634 Anacapri, via Giuseppe Orlandi - tel +39 0818371524 www.capritourism.com Guida realizzata da OEBALUS ASSOCIAZIONE CULTURALE ONLUS Via San Costanzo, 8 - Capri www.oebalus.org con la collaborazione della SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA DELLE PROVINCE DI NAPOLI E CASERTA Ufficio scavi Capri, via Certosa - Capri tel. +39 0818370381 Testi: EDUARDO FEDERICO (parte storica) Grotta di Matermania. ROBERTA BELLI (parte archeologica) CLAUDIO GIARDINO (Grotta delle Felci) Fotografie: MARCO AMITRANO UMBERTO D’ANIELLO (pagina 1) MIMMO JODICE (IV di copertina) Coordinamento: ELIO SICA Traduzioni: QUADRIVIO Fotolito e stampa: Scala fenicia. SAMA Via Masullo I traversa, 10 - Quarto (NA) www.samacolors.com GUIDA AI MONUMENTI ANTICHI DELL’ISOLA DI CAPRI AZIENDA AUTONOMA DI CURA, SOGGIORNO E TURISMO DELL’ISOLA DI CAPRI La storia La storia di Capri antica rivela Il periodo della storia di Capri che caratteri di notevole importanza va dal IV millennio circa fino quantunque le notizie degli autori all’VIII secolo a.C., cioè dal antichi siano scarse, il territorio sia Neolitico fino al periodo in cui stato sempre soggetto a spoliazioni coloni greci fondarono Cuma (metà Capri da punta Campanella. e ancora si attendano sistematiche VIII secolo a.C.), rivela come l’isola ricerche archeologiche. facesse parte di un sistema di comunicazione marittima piuttosto esteso. Infatti gli scavi della Grotta Il Paleolitico delle Felci hanno riportato alla luce La presenza umana sull’isola è atte- materiale ceramico di importazione stata fin dal Paleolitico inferiore e il ritrovamento frequente dell’os- (circa 400.000 anni fa). Lo scavo sidiana, un vetro vulcanico assente Industria litica dal Quisisana. avvenuto nel 1905 nella valletta a Capri, isola non vulcanica, attesta Museo “Ignazio Cerio”. adiacente l’hotel Quisisana riportò fin dal IV millennio a.C. una rete alla luce manufatti in pietra e resti di collegamenti con l’arcipelago di fauna continentale (tra cui l’e- pontino e con le isole Eolie. È lephas antiquus) che sono testimoni molto difficile stabilire quale fosse di un’età in cui Capri era legata il livello di vita della comunità alla penisola sorrentina. indigena che abitava l’isola prima della fondazione della colonia greca di Cuma. Mancano al riguardo Resti di orso (Ursus spelaeus). Dal Neolitico all’arrivo dei notizie e testimonianze archeologi- Museo “Ignazio Cerio”. Greci che che mettano in luce il ruolo Capri acquista definitivamente la della comunità italica, prima e conformazione di un’isola intorno a dopo l’arrivo dei Greci. 10.000 anni fa. Si crearono le con- dizioni per lo sviluppo della storia di un’isola che, situata a circa 5 Il nome “Capri” chilometri dalla punta Campanella, Alla lingua della più antica comu- si trova in posizione strategica nità italica va attribuito il nome all’entrata meridionale del golfo di dell’isola, conosciuta dai Greci Molare di mammuth (Mammuthus chosaricus). Museo “Ignazio Cerio”. Napoli. come Kapríe e Kapréai e dai 2 Romani come Capreae. L’analisi lin- al controllo dei traffici nel golfo di guistica smentisce l’origine greca Napoli e che vide l’occupazione di del toponimo assegnandolo alla Ischia e della punta Campanella lingua delle più antiche popolazio- nonché la nascita di insediamenti ni italiche insediate nell’area del come Partenope e la futura golfo di Napoli. Il nome farebbe Pozzuoli. riferimento alla presenza delle Entrata nella sfera d’influenza capre, che fino a tempi recenti cumana a partire dal VII secolo Il cosiddetto muro greco: particolare. costituivano un aspetto caratteristi- a.C., l’isola, che continuò a portare co del paesaggio dell’isola, e per- un nome di origine italica, vide metterebbe di individuare un trat- gradualmente affermarsi coloni to importante dell’economia delle greci a fianco della comunità indi- comunità non-greche: la pastorizia gena. Lo storico Strabone parla del- caprina, una delle poche possibilità l’antica esistenza di due cittadine di sussistenza in un territorio dove ridotte successivamente a una. non esistono ampi spazi coltivabili Il ruolo e la funzione della comu- e scarseggiano le fonti d’acqua. nità greca di Capri sono probabil- mente riflessi in un mito, narrato da Virgilio, secondo cui l’isola fu Capri pre-romana anticamente abitata dai Teleboi, un Inserita fin dal Neolitico in una mitico popolo di pirati proveniente rete di sistematici contatti maritti- dalla Grecia. L’utilizzo da parte dei Iscrizione funeraria in lingua greca. Capri, Soprintendenza Archeologica. mi, l’isola di Capri dovette essere coloni di Cuma di flottiglie pirati- raggiunta dalle correnti di traffico che per il controllo dei passaggi commerciale (greche, egee, orienta- marittimi favorisce l’ipotesi secon- li) che precedettero e accompagna- do cui la funzione specifica della rono la nascita e l’affermazione presenza greca sull’isola fosse quel- della colonia greca di Cuma. Ma, la di controllare i traffici marittimi mentre per Ischia la documentazio- del Golfo per conto della città di ne archeologica fa luce su queste Cuma. correnti «pre-coloniali», poco o L’isola a partire dal V secolo a.C. nulla si conosce per l’isola di Capri. uscì dalla sfera di interesse cumano Questa dovette essere occupata nel per entrare a pieno titolo sotto la VII secolo a.C. dai Greci di Cuma giurisdizione della città greca di Frammento di testa votiva di terracotta (II-I a.C.). all’interno di un’operazione mirata Neapolis, la futura Napoli. Museo “Ignazio Cerio”. 3 Augusto a Capri promossi sul territorio dell’isola da Capri fece parte del territorio di Augusto stesso. Neapolis e dipese politicamente da Ridotta a proprietà privata della questa città fin quando non si regi- famiglia imperiale, l’isola assisté a strò un evento epocale: l’arrivo di una trasformazione del suo tessuto Ottaviano, il futuro imperatore sociale ed economico: le iscrizioni Asse di bronzo con testa di Augusto proveniente Augusto. antiche ritrovate mostrano la rile- dalla villa di Gasto (22 - 30 d.C.). Strabone racconta che negli anni vante presenza di liberti e funzio- Capri, Soprintendenza Archeologica. successivi alla battaglia di Azio (31 nari al seguito dell’imperatore. a.C.) Ottaviano, particolarmente Tuttavia alle trasformazioni sociali colpito dall’isola, la ridusse a sua ed economiche non si accompagna- proprietà privata, dando in cambio rono cambiamenti sotto il profilo ai Neapolitani l’isola di Ischia e culturale: molte delle iscrizioni avviando sul territorio una massic- dimostrano che la lingua greca cia attività edilizia. continuò a essere usata fino al IV L’isola rimase meta privilegiata secolo d.C. dell’imperatore fino alla sua morte, avvenuta nel 14 d.C., ma non divenne mai sua sede stabile. Tiberio a Capri La tradizione antica registra il vin- Diversamente da Augusto, il suo colo stretto che Augusto seppe successore, Tiberio, rese l’isola di Altare dedicato a Cerere proveniente dall’hotel creare e conservare con l’isola, con i Capri sua sede stabile nel decennio Palatium. Capri, Soprintendenza Archeologica. suoi abitanti e la sua tradizione. compreso tra il 27 e il 37 d.C., Svetonio narra dell’abitudine del anno della sua morte avvenuta a principe di intervenire alle feste Miseno. della gioventù isolana incoraggian- Nella creazione di un racconto che do un istituto – l’ephebía – di chiara insiste sulle crudeltà e sulle turpi- origine greca. Sempre Svetonio tudini di Tiberio a Capri e che attesta il suo interesse a ornare le tanta fortuna ha avuto nell’imma- ville capresi di resti di animali ginario turistico a partire preistorici e di antichissimi manu- dall’Ottocento non si può fare a fatti che, data l’importanza della meno di vedere la mano di gruppi preistoria caprese, è probabile siano avversi a Tiberio (particolarmente Ritratto di Livia, madre di Tiberio. stati ritrovati, tutti o in parte, l’aristocrazia senatoria) che, contra- Museo “Ignazio Cerio”. durante i notevoli lavori edilizi ri alla sua scelta del ritiro a Capri, 4 inventarono episodi di crudeltà e Capri dopo Tiberio lascivia, amplificarono e lessero Con la morte di Tiberio (37 d.C.) tendenziosamente notizie prove- cala l’interesse degli storici antichi nienti da Capri, dando così vita a per Capri che continua tuttavia a un noto e fortunato «romanzo essere per tutto il I secolo d.C. sede nero» dell’antichità. di imponenti ville aristocratiche. La scelta di ritirarsi sull’isola evi- È a partire dal II secolo d.C. che le dentemente coincise con una nuova notizie diventano rarefatte. Disco di lucerna con nave proveniente dalla politica di Tiberio che, mirando a L’imperatore Commodo vi relega in villa di Gasto (I d.C.). Capri, Soprintendenza Archeologica. una forma assolutistica di potere, esilio nel 182 d.C. la moglie interruppe la politica di collabora- Crispina e la sorella Lucilla. zione con il senato elevando Capri Si apre col III secolo d.C. un perio- a nuova capitale dell’impero. Lo do oscuro della storia di Capri, storico Tacito, avverso a Tiberio, caratterizzato da un sensibile legge tendenziosamente l’episodio abbassamento del livello di vita attribuendo il ritiro a Capri al della comunità isolana ma anche da bisogno di dar sfogo ai vizi sapien- notevoli trasformazioni sociali e Frammento di disco di lucerna con scena erotica temente celati a Roma.