Bianco E Colori. Sigismondo Malatesta, Alberti, E L'architettura Del

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Bianco E Colori. Sigismondo Malatesta, Alberti, E L'architettura Del Massimo Bulgarelli Bianco e colori. Sigismondo Malatesta, Alberti, e l’architettura del Tempio Malatestiano The use of white Istrian stone on the exterior of the Tempio Malatestiano in Rimini is due to a variety of reasons. On the one hand it is a reference to the evocative power of the colour white in ancient Roman architecture, recalling the origins of the city - the arch of Augustus and the bridge of Augustus and Tiberius - as well as, in more general terms, an Imperial attribute, already recorded in ancient literary sources, and well known by Leon Battista Alberti and the humanists at the court of Sigismondo Malatesta. On the other hand, the colour white is one of the aspects of the identification of the patron and the building. Together with white, in fact, red and green are also used – in the marble crustae of the gateway and in the painted traces of wall surfaces found recently on the sides of the building - showing the heraldic colours of the Malatesta. The Temple, like Castel Sismondo, was adopted as an emblematic image in Sigismondo’s medals together with the family livery. Il 21 agosto 1756, a Rimini, si procede alla rico- porta con sé nel viaggio verso Istanbul, interrot- dre, attribuisce una responsabilità che va oltre gnizione del sepolcro di Sigismondo Pandolfo to dai veneziani a Creta. Si tratta della risposta di quella strettamente finanziaria e architettonica4. Malatesta, collocato sulla controfacciata della Sigismondo alla richiesta di Maometto II di in- Il progetto per il Tempio Malatestiano prevede- chiesa di San Francesco, il Tempio Malatestia- viare Matteo al suo servizio. Vergata in un ele- va inizialmente la collocazione della tomba del no. Si tratta dell’ultima di una serie di prospe- gante latino da Roberto Valturio, umanista della signore all’esterno, in uno dei fornici laterali del- zioni delle tombe malatestiane volute dall’abate corte di Rimini, la missiva contiene un passo sul la facciata, simmetrica rispetto a quella degli an- Francesco Antonio Righini – alla cui opera si de- ritratto, e sul ritratto su medaglia, considerato in tenati e dei discendenti. Si tratta evidentemen- vono i primi rilievi dell’edificio – che suscitano grado di conferire l’immortalità3. te della messa in scena di una continuità dina- accese polemiche anche oltre i confini cittadini. Che proprio quella medaglia rivesta una parti- stica, immaginaria quanto fortemente voluta da In quell’occasione sono eseguiti disegni e viene colare importanza lo dice la scelta di collocarla Sigismondo, che solo il conferimento di un tito- compilata una descrizione dei resti, delle vesti e nel sepolcro di Sigismondo. Una decisione che lo principesco avrebbe definitivamente assicura- degli oggetti, fra i quali alcune medaglie. rende esplicita l’identificazione fra committen- to. Mentre le tombe sui fianchi dell’edificio ren- Da un resoconto sulle Novelle letterarie di Firen- te e edificio, come conferma il fatto che templum dono visibile la presenza della corte5 (fig. 3). In ze sappiamo che le medaglie erano sei, “ed era- – così viene per la prima volta definita la chiesa tal modo la chiesa rappresenta, riflettendone la no disposte sotto il cadavere di Sigismondo, in nell’iscrizione della medaglia – e castello di Ri- gerarchia, il sistema di potere dello stato malate- modo crucis, cioè quattro lungo il dorso e una sot- mini sono i primi edifici in età moderna a com- stiano, fino a diventare il corrispettivo post mor- to ciascuna spalla”1. Almeno tre erano esempla- parire isolati, senza contesto, sul rovescio di una tem del castello, concepito non solo come strut- ri della stessa medaglia fusa da Matteo de’ Pasti, medaglia. Assumono in questo modo il significa- tura militare ma come residenza. Valturio lo de- che reca sul recto l’immagine di profilo, all’anti- to di imprese: immagini simboliche a commen- finisce “sublimis regia”, e, nella particolareggia- ca, di Sigismondo in armatura e con il capo orna- to del ritratto che compare sul diritto, corrispet- ta descrizione che ne dà, si serve del concetto to dalla ghirlanda del vincitore, e sul verso l’im- tivi del signore. Per il castello vale anche la de- aristotelico, ormai un topos, di magnificentia, e magine dell’esterno della chiesa, una delle ver- nominazione stessa, alquanto inusuale, che gli ne elogia la dispositio, reminiscenza vitruviana6, sioni del progetto di Leon Battista Alberti (fig. 2). viene conferita: Castel Sismondo, il nome stesso sembrerebbe. Il significato delle medaglie per Sigismondo è del signore. Una sorta di doppio – come afferma Si assiste a un duplice movimento: le immagi- chiarito in modo esemplare dall’abate Timoteo l’epigrafe composta da Maffeo Vegio e Tommaso ni del Tempio e del castello diventano emblemi Maffei, che vi accenna in una sua epistola del Seneca da Camerino, esposta sull’edificio – per di Sigismondo, mentre sugli edifici gli emblemi 1453: si tratta di manufatti celebrativi e di propa- il quale Sigismondo viene indicato come auctor, araldici – ossessivamente ripetuti – e i ritratti di ganda, rivolti programmaticamente al presente, nei testi celebrativi degli umanisti, che lo gratifi- Sigismondo celebrano la sua persona e la sua di- “inviate a nazioni straniere” e al futuro, “gettate cano mettendo in risalto le sue competenze nel nastia. qua e là sottoterra, o inserite nei muri”2. Ma ci ri- campo dell’edificazione di fortezze: “valde au- Come è stato più volte notato, quella del Tempio mane anche una testimonianza diretta, quanto tem in edificiis delectatus est”. Il termine latino è la prima facciata all’antica realizzata nel corso rara per l’epoca, della sua opinione in proposi- auctor non intende designare soltanto l’estenso- del secolo (fig. 4), e presenta una esplicita con- to: la lettera che nel 1461 Matteo de’ Pasti stesso re del progetto, ma sta anche per fondatore, pa- formazione trionfale: il modello cui si fa inten- 48 © The Author(s) 2016. This is an open access article distributed under the terms of the Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0 International License (CC BY-SA 4.0). If you remix, transform, or build upon the material, you must distribute your contributions under the same license as the original. DOI: 10.13128/opus-19682 www.fupress.com/oi pagina 49 Fig. 1 Tempio Malatestiano, Rimini. Campata centrale e portale. Fig. 2 Matteo de’ Pasti, medaglia per Sigismondo Malatesta (medaglia bronzea, Londra, British Museum). Fig. 3 Tempio Malatestiano, Rimini. Veduta della porzione inferiore del fianco. Ringrazio Luca Boschetto per aver discusso alcuni degli argo- zionalmente riferimento, anche per l’architettu- È probabile che Alberti contribuisca in modo menti di questo contributo. ra dell’interno, è l’arco onorario romano7. Il si- rilevante al processo decisionale fino dal 1450, 1 C. Ricci, Il Tempio Malatestiano, Rimini 1974 (prima ed. gnificato della ricercata identificazione fra il si- quando verosimilmente va collocato il nuo- Milano-Roma 1924), pp. 346-364; A. Montanari, Erudizione ‘malatestiana’ nel Settecento Riminese. Iano Planco e le tombe gnore di Rimini e l’edificio da lui patrocinato va vo progetto. A questo proposito, proprio la scel- del Tempio, “Studi Romagnoli”, LIV, 2003, pp. 205-222. Sui rilievi, A. Turchini, Il Tempio Malatestiano, Sigismondo Pan- interrogato ancora, alla luce di questa osservazio- ta delle fonti antiche cui riferirsi sembra parlan- dolfo Malatesta e Leon Battista Alberti, Cesena 2000, pp. 878- ne. Risulta di un certo interesse, a questo propo- te. Citare nel Tempio uno specifico arco, quello 880. 2 T. Maffei, Epistola, qua cunctos Italiae Principes exhortatur, sito, prendere in considerazione il testo del De re di Augusto (fig. 5) – la porta urbica a pochi passi quo suis copiis in Turcam quamprimum contendant, qui nuper militari di Roberto Valturio. dalla chiesa – risponde alle intenzioni di entram- Costantinopolitana urbe potitus est, in Thesaurus Anecdoto- rum Novissimus, a cura di B. Pez, P. Hüber, Augsburg 1729, Nell’ultimo libro del suo trattato – quello dedi- bi, architetto e committente. Se, infatti, per Le- VI, 3, col. 377. M. Schraven, Out of Sight, Yet Still in Place: On the Use of Italian Renaissance Portrait Medals as Building cato ai trionfi – Valturio celebra le imprese guer- on Battista la ripresa di fonti locali è, e sarà, uno Deposits, “RES: Anthropology and Aesthetics”, 2009, 55-56, pp. 182-193. resche del signore di Rimini e insieme ne esal- dei procedimenti caratteristici della sua architet- 3 J. Raby, Pride and Prejudice: Mehmed the Conqueror and the ta la figura di costruttore, che rende grazie per tura11, per Sigismondo quell’arco non ha solo va- Italian Portrait Medal, “Studies in the History of Art”, XXI, 1987, pp. 175-176, 187-188. le sue vittorie. Topos di cui non mancano certo lenza onoraria, ma è l’edificio che incarna l’anti- 4 J. Woods-Marsden, How Quattrocento Princes Used Art: Si- i modelli nell’antichità. E nell’antichità di Val- chità della città, la sua fondazione romana – po- gismondo Pandolfo Malatesta of Rimini and cose militari, “Re- naissance Studies”, III, 1989, 4, pp. 390-397; Ead., Images of turio l’arco è per un verso Porta Triumphalis – sta sotto la protezione delle divinità rappresenta- Castles in the Renaissance: Symbols of “Signoria” / Symbols of Tyranny, “Art Journal”, XLVIII, 1989, 2, pp. 131-133; H.S. porta urbica di Roma antica attraversata dal cor- te nei tondi: Giove, Nettuno, Minerva e Vene- Ettlinger, The Image of a Renaissance Prince: Sigismondo teo trionfale – per l’altro triumphalis arcus, mo- re – forma catalizzatrice dell’identità civica, su Malatesta and the Arts of Power, Ph.D. Diss., University of Ca- lifornia, Berkeley 1988, pp. 92-99. Sul castello, A. Turchini, numento di cui viene dato il catalogo romano, cui si sono depositate nel corso dei secoli storie Sigismondo Pandolfo Malatesta e Castel Sismondo, in Castel 12 Sismondo e Sigismondo Pandolfo Malatesta, a cura di C.
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