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INDICE

1 INTRODUZIONE ...... 7 1.1 FINALITÀ E CARATTERI DELLA REDAZIONE DEL PIANO DEI SERVIZI...... 7 1.1.1 Carattere strategico e operativo del Piano dei servizi...... 7 1.1.2 La redazione del Piano dei servizi: aspetti organizzativi ...... 7 1.1.3 Documentazione dello stato dei servizi...... 8 1.1.4 Progettazione del Piano dei servizi...... 8 1.1.5 I Servizi pubblici e di interesse pubblico o generale...... 9 2 IL SISTEMA DEI SERVIZI SOVRACOMUNALI...... 11 3 ANALISI ATTREZZATURE ESISTENTI NEL TERRITORIO COMUNALE14 3.1 LO STATO DEI SERVIZI COMUNALI ...... 14 3.2 ATTREZZATURE PER L’ISTRUZIONE ...... 14 3.2.1 Premessa ...... 15 3.2.2 Elementi di criticità ...... 17 3.2.3 Interventi nel settore scolastico ed educativo...... 17 3.2.4 Il calendario scolastico ...... 18 3.2.5 Interventi volti a facilitare l’accesso e la frequanza alle attività scolastiche e formative...... 19 3.2.6 Convenzioni annuali con le scuole in relazione al “Piano dell’offerta formativa”...... 19 3.2.7 L’Ente morale Fasani-Fondazione...... 20 3.2.8 Supporto organizzativo per gli alunni con handicap o in situazione di svantaggio...... 20 3.2.9 Libri di testo ...... 21 3.2.10 Dote scuola...... 21 3.2.11 Assegni di studio ...... 21 3.2.12 I servizi scolastici ...... 22 3.2.13 Criteri di determinazione delle contribuzioni – situazione economica...... 22 3.2.14 Modalità di presentazione della domanda...... 22 3.2.15 Variazione della situazione economica...... 23 3.2.16 Controlli...... 23 3.2.17 Tipologia dei controlli ...... 23 3.2.18 Servizio di trasporto alunni ...... 24 3.2.19 Contribuzioni...... 24 3.2.20 Servizio di mensa ...... 25 3.2.21 Contribuzioni...... 25 3.2.22 Situazioni particolari...... 26 3.2.23 Agevolazione straordinaria a sostegno delle famiglie...... 26 3.2.24 Modalità di pagamento delle contribuzioni...... 27 3.2.25 Servizio di sorveglianza prescolastica...... 27 3.2.26 Sorveglianza alunni all’esterno dei plessi scolastici...... 28 3.2.27 Educazione degli adulti ...... 28

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3.2.28 Convenzione con il Centro di Formazione Professionale “Maddalena di Canossa” – sede di Bagnolo Mella...... 28 3.2.29 Iniziative educative...... 28 3.3 POLITICHE SOCIALI E RELATIVE ATTREZZATURE...... 30 3.3.1 FUNZIONI DEL COMUNE IN CAMPO SOCIALE...... 31 3.3.2 DESTINATARI...... 31 3.3.3 MODALITA’ DI INTERVENTO NEI CONFRONTI DELL’UTENZA:...... 31 3.3.3.1 Le prestazioni automatiche...... 32 3.3.3.2 Le prestazioni a valutazione sociale ...... 32 3.3.4 NEI CONFRONTI DELLA COMUNITÀ E DEL TERRITORIO:...... 32 3.3.4.1 Le attività di territorio ...... 32 3.3.4.2 Le attività di monitoraggio e di indagine...... 32 3.3.5 MODALITA’ DI ACCESSO AI SERVIZI...... 32 3.3.6 CONCORSO DEGLI UTENTI AL COSTO DEI SERVIZI ...... 33 3.3.7 COMPOSIZIONE DEL NUCLEO FAMILIARE...... 34 3.3.8 CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA AI FINI DELLA PARTECIPAZIONE DEGLI UTENTI AL COSTO DEI SERVIZI...... 34 3.3.8.1 Situazione reddituale:...... 34 3.3.8.2 Situazione patrimoniale ...... 35 3.3.9 SEGRETARIATO SOCIALE...... 38 3.3.10 SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE ...... 39 3.3.11 TIPOLOGIA DEGLI INTERVENTI DI CARATTERE ECONOMICO ...... 40 3.3.12 MINIMO VITALE...... 40 3.3.13 CONTRIBUTO ECONOMICO CON PROGETTO D’INTERVENTO MIRATO ...... 41 3.3.14 CONTRIBUTI ECONOMICI UNA TANTUM ...... 41 3.3.15 CONTRIBUTO ECONOMICO STRAORDINARIO...... 41 3.3.16 CONTRIBUTI PER UTENZE DOMESTICHE E SPESE SANITARIE ...... 42 3.3.17 MOTIVI DI ESCLUSIONE ...... 42 3.3.18 PERSONE TENUTE AGLI ALIMENTI...... 42 3.3.19 CONTRIBUTI PER SOSTEGNO ALLE COPPIE AFFIDATARIE...... 43 3.3.20 CONTRIBUTO STRAORDINARIO A SOSTEGNO DEI NUCLEI FAMILIARI CON SOGGETTI IN CONDIZIONE DI DISAGIO PSICO- FISICO MOLTO GRAVE ...... 43 3.3.21 CONTRIBUTO PER INTEGRAZIONE RETTE PER INSERIMENTO IN STRUTTURE RESIDENZIALI...... 43 3.3.22 SERVIZI PER LA POPOLAZIONE ANZIANA ...... 46 3.3.22.1 Servizio di assistenza domiciliare ...... 46 3.3.22.2 Servizio pasti...... 48 3.3.22.3 Telesoccorso ...... 49 3.3.22.4 Trasporto anziani e disabili ...... 49 3.3.22.5 Soggiorni climatici ...... 50 3.3.23 AREA DISAGIO ADULTO E SERVIZI PER DISABILI ...... 50 3.3.24 SERVIZIO DI INSERIMENTO LAVORATIVO ...... 51 3.3.25 CENTRI DIURNI DISABILI(CDD) ...... 51 3.3.26 SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL’AUTONOMIA PER PERSONE DISABILI (SFA) E CENTRO SOCIO EDUCATIVO (CSE) ...... 52 3.3.27 CENTRI RESIDENZIALI PER PORTATORI D’HANDICAP...... 53

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3.3.28 COMUNITA’ ALLOGGIO PER PORTATORI D’HANDICAP...... 53 3.3.29 ASSISTENZA AD PERSONAM EXTRASCOLASTICA...... 54 3.3.30 SERVIZI PER MINORI...... 54 3.3.30.1 Centro di aggregazione giovanile (C.A.G.)...... 54 3.3.30.2 Attività ricreative estive ...... 55 3.3.30.3 Servizio tutele minari...... 56 3.3.30.4 Servizio di educativa domiciliare (ADM) ...... 56 3.3.30.5 Comunità alloggio per minori ...... 56 3.4 RSA ...... 58 3.4.1 - DIRITTI DELL’ANZIANO...... 58 3.4.1.1 Diritto alla tutela della salute...... 58 3.4.1.2 Diritto al decoro...... 59 3.4.2 INDICATORI DI QUALITA’...... 60 3.4.2.1 Procedure...... 60 3.4.3 CAPACITA’ RICETTIVA, AUTORIZZAZIONE E ACCREDITAMENTO 63 3.4.3.1 Capacità ricettiva...... 63 3.4.3.2 Sistema autorizzativo...... 63 3.4.3.3 Sistema di accreditamento...... 63 3.4.4 STRUTTURA: COMPOSIZIONE, GESTIONE, SERVIZI, RETTE ...... 63 3.4.4.1 L’alloggio ...... 63 3.4.4.2 I Nuclei ...... 63 3.4.4.3 Spazi comunitari...... 63 3.4.4.4 La gestione...... 64 3.4.4.5 Espressione della personalità...... 64 3.4.4.6 Attività di animazione (strutturata e di socializzazione) ...... 64 3.4.4.7 Consiglio degli Ospiti...... 65 3.4.4.8 Rette...... 65 3.4.4.9 Dichiarazione di cui alla d.g.r. 21/3/97 n° 26316...... 66 3.4.4.10 Orari di entrata ed uscita degli Ospiti e di visite dei familiari...... 66 3.4.4.11 Visite guidate alla R.S.A...... 66 3.4.5 PERSONALE ...... 66 3.4.5.1 Servizio amministrativo...... 66 3.4.5.2 Servizio Sanitario...... 67 3.5 CENTRO DIURNO INTEGRATO...... 69 3.5.1 OBIETTIVI DELL’ORGANIZZAZIONE ...... 69 3.5.2 POPOLAZIONE SERVITA = persone con compromissione dell’autosufficienza: ...... 69 3.5.3 PRESTAZIONI OFFERTE...... 69 3.5.4 MODELLO ASSISTENZIALE...... 70 3.5.5 RETTE...... 70 3.5.6 ORGANICO DEL PERSONALE ...... 70 3.6 ALTRI SERVIZI GESTITI IN FORMA DIRETTA E/O CONVENZIONATI71 3.6.1 SERVIZIO PRELIEVI...... 71 3.6.2 ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA (voucher) ...... 71 3.6.3 SOGGIORNO TEMPORANEO DI SOLLIEVO ...... 71 3.6.4 SEGRETARIATO SOCIALE E SERVIZIO DI RELAZIONE CON IL PUBBLICO ...... 71 3.6.5 SERVIZIO DI FISIOTERAPIA PER ESTERNI AEROSOLTERAPIA E DI INALAZIONI TERMALI ...... 71

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3.6.6 AMBULATORIO INFERMIERISTICO...... 71 3.6.7 MENSA PER ESTERNI E PASTI A DOMICILIO...... 71 3.6.8 SALA MORTUARIA...... 72 3.6.9 PARCO PUBBLICO...... 72 3.7 POLITICHE CULTURALI...... 73 3.7.1 IL PIANO STRATEGICO PER LA CULTURA: una necessità per lo sviluppo di Bagnolo...... 73 3.7.1.1 Biblioteca...... 74 3.7.1.2 Attività culturali...... 74 3.7.2 ATTREZZATURE PER SERVIZI AMMINISTRATIVI – PER LA SICUREZZA DEL CITTADINO E PER IL TEMPO LIBERO – CIMITERI76 3.7.3 ATTREZZATURE RELIGIOSE...... 77 3.7.4 EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA...... 77 3.7.5 SISTEMA DEL VERDE...... 79 3.7.5.1 Premessa ...... 79 3.7.5.2 Il verde a parco attrezzato e di quartiere...... 79 3.7.5.3 Il verde di arredo stradale e alberato ...... 80 3.7.5.4 Il verde di valorizzazione ambientale...... 80 3.7.6 POLITICHE SPORTIVE E RELATIVE ATTREZZATURE ...... 80 3.7.7 INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITA’: ANALISI DELLA SOSTA.....82 3.7.8 ATTREZZATURE ALLE IMPRESE...... 83 4 POTENZIALITA’ DELLE ATTREZZATURE ESISTENTI CONTEGGIO STANDARD AI SENSI D.M. 2/4/1968 N. 1444 ...... 84 5 POTENZIALITA’ DELLE ATTREZZATURE ESISTENTI E DI PROGETTO CONTEGGIO STANDARD AI SENSI D.M. 2/4/1968 N. 1444 ...... 85 6 ACCESSIBILITA’ – FRUIBILITA’ dei servizi alla scala comunale...... 86 6.1 ACCESSIBILITA’ DELLE ATTREZZATURE SCOLASTICHE E DI ALTRE ATTREZZATURE DI SERVIZIO...... 86 6.1.1 Gli edifici sono stati valutati sotto i seguenti profili: ...... 86 6.1.2 La ree a parco ricreativo e sportivo sono state valutate sotto i seguenti profili:87 7 DETERMINAZIONE DEL NUMERO DEGLI UTENTI DEI SERVIZI NEL P.G.T...... 91 8 NECESSITA’ DI SVILUPPO E INTEGRAZIONE DEI SERVIZI ESISTENTI 92 8.1 LE PREVISIONI RELATIVE AI SERVIZI COMUNALI ...... 92 8.2 LA DOMANDA AGGIUNTIVA DEI SERVIZI COMUNALI ...... 92 8.3 SISTEMA DELLA MOBILITA’ E PERCORSI CICLOPEDONALI ...... 93 8.4 ATTREZZATURE SCOLASTICHE PER L’ISTRUZIONE INFERIORE ....94 8.5 ATTREZZATURE PER ATTIVITA’ SOCIO-ASSISTENZIALI-SANITARIE95 8.6 ATTREZZATURE PER ATTIVITA’ CULTURALI ...... 95 8.7 ATTREZZATURE DI SERVIZIO AMMINISTRATIVO E PER IL TEMPOLIBERO – SISTEMA DEL VERDE...... 96 8.8 ATTREZZATURE PER LO SPORT...... 96 8.9 AMPLIAMENTO DELL’IMPIANTO DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE DI FOGNATURA ...... 96 8.10 ATTREZZATURE ALLE IMPRESE...... 97 9 SOSTENIBILITA’ DEI COSTI DEI SERVIZI ...... 98 9.1 IL PROGRAMMA GENERALE DI INTERVENTO E LA VALUTAZIONE DEI COSTI...... 98

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9.1.1 Premessa ...... 98 9.1.2 Interventi previsti nel programma triennale delle opere pubbliche 2010/2012 98 9.1.3 Programma decennale delle opere pubbliche 2010-2019...... 99 9.1.4 Compatibilità con le risorse economiche attivabili ...... 103 10 SVILUPPO DEI SERVIZI NEL TERRITORIO COMUNALE ...... 109 10.1 ISTRUZIONE PUBBLICA...... 109 10.1.1 “DIRITTO ALLO SVILUPPO DELLE ABILITA’ INTELLETTUALI E PROFESSIONALI DURANTE TUTTO L’ARCO DELLA VITA, PER TUTTI I CITTADINI” ...... 109 10.1.2 AZIONI ...... 109 10.2 CULTURA E BENI CULTURALI...... 111 10.2.1 DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA, MOTIVAZIONI DELLE SCELTE, PROGETTI...... 111 10.2.2 IL PIANO STRATEGICO PER LA CULTURA: una necessità per lo sviluppo di Bagnolo...... 111 10.2.3 BIBLIOTECA ...... 112 10.2.4 ATTIVITA’ CULTURALI...... 112 10.2.5 LE AZIONI RELATIVE:...... 112 10.2.6 IL NOSTRO PATRIMONIO ARTISTICO ...... 113 10.3 ATTIVITA' SPORTIVE E RICREATIVE ...... 114 10.3.1 DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA, MOTIVAZIONI DELLE SCELTE, PROGETTI...... 114 10.4 SERVIZI SOCIALI...... 116 10.4.1 DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA, MOTIVAZIONI DELLE SCELTE, PROGETTI...... 116 10.4.2 AREA ANZIANI...... 116 10.4.2.1 SAD: Servizio di Assistenza Domiciliare...... 116 10.4.2.2 Servizio trasporti...... 117 10.4.2.3 Servizio pasti...... 117 10.4.2.4 Voucher sociale...... 117 10.4.2.5 Accordo dei sindacati dei pensionati...... 117 10.4.2.6 Festa dell’anziano...... 118 10.4.2.7 Centro sociale anziani...... 118 10.4.3 AREA DISABILITA’...... 118 10.4.3.1 Riproposta del contributo straordinario per soggetti con handicap psicofisico molto grave assistiti in famiglia con tre obiettivi: ...... 118 10.4.3.2 Confronto ed attuazione del protocollo di intesa “Progetto operativo di organizzazione del servizio per l’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili in età scolare...... 118 10.4.4 AREA MINORI...... 118 10.4.4.1 Servizio tutela minori...... 119 10.4.4.2 Colonie e campi estivi ...... 119 10.4.5 CAG...... 119 10.4.6 INTERVENTI GENERALI...... 119 10.4.6.1 Sportello immigrati...... 119 10.4.6.2 Piano di zona ...... 119 10.4.6.3 Azienda territoriale per i servizi alla persona...... 119 10.4.6.4 Legge 285/97...... 120 10.4.6.5 Buono sociale per le famiglie ...... 121

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10.4.6.6 Politiche giovanili...... 121 10.5 SERVIZI PRODUTTIVI...... 122 10.5.1 DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA, MOTIVAZIONI DELLE SCELTE, PROGETTI...... 122 10.6 PROGETTI POSSIBILI (alcuni esempi) ...... 122 10.7 FINALITA’ DA CONSEGUIRE ...... 123 10.8 OSSERVATORIO DEL LAVORO ...... 123 10.9 IMPRENDITORIA...... 124 10.10 LE ATTREZZATURE RELIGIOSE...... 125 11 LE AREE SOGGETTE AD ACQUISIZIONE PUBBLICA...... 126 12 PRIME AZIONI E PREVISIONI DEL PIANO DEL SERVIZI...... 127 13 RAPPORTI CON IL PUGSS ...... 128 13.1 PIANO URBANO GENERALE DEI SERVIZI NEL SOTTOSUOLO (PUGSS) ...... 128 13.2 METODOLOGIA DI ELABORAZIONE ...... 128 13.3 GRADO DI FATTIBILITA’ TERRITORIALE ...... 129 13.4 IL PIANO ATTUATIVO – NORME ATTUATIVE...... 130 13.5 LA STRUTTURA SOTTERRANEA POLIFUNZIONALE ...... 130

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1 INTRODUZIONE

1.1 FINALITÀ E CARATTERI DELLA REDAZIONE DEL PIANO DEI SERVIZI

1.1.1 Carattere strategico e operativo del Piano dei servizi Il Piano dei servizi si caratterizza per la sua intersettorialità, che si estende dai servizi per la mobilità a quelli tecnologici, dalla sanità all’istruzione, includendo servizi alla persona e all’impresa, servizi pubblici e privati di uso pubblico. Inoltre, con riferimento alla legge regionale 12/2005 e nel quadro delle iniziative di pianificazione assunte dal Comune, il Piano dei servizi assume una duplice finalità, strategica e operativa. La finalità strategica del Piano consiste nell’indicare le politiche spaziali dei servizi che l’Amministrazione comunale intende seguire, con il risultato di indirizzare direttamente e indirettamente le azioni di trasformazione urbana, private e pubbliche. In altre parole, nel quadro di riferimento generale costituito dal Piano di governo del territorio e dagli atti che lo costituiscono, il Piano dei servizi precisa le scelte spaziali pubbliche e di interesse generale che riguardano i servizi, pubblici e privati di uso pubblico, alle diverse scale territoriali. Il Piano dei servizi viene inteso sia come lo strumento per ridisegnare gli standard urbanistici sia come integrazione strategica del Documento di piano e del Piano delle Regole. Il Piano dei servizi è lo strumento urbanistico che ridefinisce la parte pubblica dell’abitato, comprendendo quelle funzioni ritenute indispensabili quale standard, nonché quelle funzioni ritenute di interesse pubblico o generale, definendone la forma spaziale e dimostrandone il livello quantitativo, ma anche qualitativo, di accessibilità e fruibilità. Definendo la forma spaziale e le funzioni dei servizi, il Piano determina comunque la principale strategia di sviluppo dell’intero Comune. Il Piano dei servizi è caratterizzato dalla specificità spaziale e temporale e dalla operatività delle sue scelte, sia nel caso in cui si tratti di scelte già del tutto determinate spazialmente, sia nel caso in cui si tratti di scelte solo di indirizzo e la cui determinazione specifica, spaziale e temporale, è rimandata alla formazione dei Programmi integrati di intervento o ai Piani Esecutivi delle aree di trasformazione. Il carattere operativo del Piano dei servizi è sottolineato dalla stessa legge regionale n. 12/2005, e questo carattere si traduce nella previsione delle modalità e dei costi di attuazione delle scelte del Piano, questi ultimi in connessione con i contenuti del Programma Triennale delle Opere Pubbliche.

1.1.2 La redazione del Piano dei servizi: aspetti organizzativi La redazione del primo Piano dei servizi ai sensi della legge regionale 12/2005 pone diversi problemi di tipo organizzativo: infatti richiede sia la documentazione riferita all’insieme delle attrezzature al servizio delle funzioni insediate nel territorio comunale” (art. 9, comma 3), sia un necessario coordinamento delle scelte spaziali che ciascun settore dell’Amministrazione deve compiere per soddisfare i fabbisogni di servizi.

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Il carattere intersettoriale del Piano pone dunque il problema della compartecipazione alla redazione del Piano stesso dei diversi settori dell’Amministrazione comunale, soprattutto se si considera che la vita dei settori è caratterizzata da un’autonomia e indipendenza reciproca legata ai caratteri di competenza e ai problemi di responsabilità di ciascuno.

1.1.3 Documentazione dello stato dei servizi La documentazione dello «stato dei servizi pubblici e di interesse pubblico o generale» richiesta per legge pretende la disponibilità di informazioni organizzate per ciascuna tipologia di servizi. La raccolta e l’ordinamento di queste informazioni costituisce una mole di lavoro, perché le informazioni disponibili nei diversi settori dell’Amministrazione non sono prodotte secondo formati unitari - tali che sia facile ricondurre le informazioni ad un’unica base di dati - e, soprattutto, le informazioni disponibili non sono generalmente orientate a fornire direttamente le misure del fabbisogno spaziale esistente, una variabile non sempre decisiva per la produzione e la fruibilità immediata del servizio, ma determinante per la redazione del Piano dei servizi. Anche se si deve necessariamente accettare che il primo Piano dei servizi non può essere del tutto esauriente per quanto riguarda la documentazione dello stato attuale dei servizi alla persona in quanto rimanda ai piani di settore sanitari-socioassistenziali, ai piani per il diritto allo studio, al piano della cultura e dello sport oppure a piani per servizi tecnologici specifici. Sembra tuttavia indispensabile che il primo Piano dei servizi produca almeno una soddisfacente struttura della base dati sui servizi e i necessari formati di raccolta delle informazioni, in modo che la base dati sia agevolmente aggiornabile nel tempo da tutti i settori dell’Amministrazione e dagli stessi continuamente accessibile. Alla definizione della struttura della base dati e dei formati è stato necessario il contributo di tutti i settori dell’Amministrazione coinvolti, in questo modo si è costruito un progetto condiviso e un processo di attuazione stabile nel tempo anche se da aggiornare.

1.1.4 Progettazione del Piano dei servizi Il Piano dei Servizi non è semplicemente un contenitore in cui ciascun settore dell’Amministrazione ha depositato problemi e soluzioni circa i suoi fabbisogni spaziali. Se così fosse il risultato sarebbe quello di una competizione senza soluzione nei confronti delle stesse risorse e dell’impossibilità di un coordinamento anche minimo tra le diverse ipotesi progettuali. Basta la questione vitale dell’accessibilità ai servizi per mostrare come sia stato indispensabile attuare un confronto e un coordinamento tra le diverse ipotesi progettuali per garantire che, nel rispetto delle scelte e delle responsabilità di ciascun settore, sia stato possibile giungere a risultati concreti non contraddittori. Di nuovo, come per la documentazione dello stato dei servizi, non è facile che il primo Piano dei servizi sia già in grado di raggiungere un livello adeguato e soddisfacente di coordinamento e di coerenza tra le diverse scelte di settore, ma è stato indispensabile che il primo Piano abbia individuato la struttura per un confronto fra tutte le necessità rappresentate dai vari assessorati.

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1.1.5 I Servizi pubblici e di interesse pubblico o generale Nell’insieme dei servizi e delle attività, si individuano i servizi pubblici e di interesse pubblico o generale e, al loro interno, quelli qualificati e considerati standard. Vengono definiti servizi pubblici e di interesse pubblico o generale quelle attrezzature che, ad esito di un processo di valutazione, sono idonee ad assicurare un miglioramento della vita individuale e collettiva, e che rispondono alla domanda espressa dalle funzioni insediate nel territorio comunale e a parametri qualitativi di accessibilità e fruibilità. Per la classificazione di tali servizi si fa riferimento a criteri di tipo oggettivo che prescindono dall’appartenenza della struttura all’ente pubblico e riguardano: ƒ l’utilità generale del servizio per la collettività; ƒ le caratteristiche del servizio. In particolare, i criteri generali di tipo oggettivo per la definizione dei servizi pubblici e di interesse pubblico o generale derivano dall’interpretazione della legge 12/2005 (art. 9, commi 3, 4) e fanno riferimento alle caratteristiche qualitative di accessibilità, fruibilità e fattibilità del servizio. Tali criteri possono essere, in alcuni casi, declinati in base alle particolarità di ciascuna tipologia. In termini generali, l’accessibilità del servizio tiene conto: ƒ delle caratteristiche della rete viaria (consistenza e gerarchia); ƒ delle caratteristiche del sistema della sosta (offerta di posti, tipologia e regime); ƒ delle caratteristiche dei percorsi ciclabili e pedonali esistenti e di progetto. La fruibilità del servizio tiene conto dei seguenti elementi: ƒ le caratteristiche del servizio: lo stato di consistenza e conservazione (buono, medio, ecc.); la razionale ubicazione (grado di integrazione con il contesto urbano e compatibilità con le funzioni al contorno: parcheggi esterni di prossimità, aree verdi, accessibilità...); la compresenza di funzioni; la capacità prestazionale (numero posti, etc.); ƒ le caratteristiche dell’utenza: il raggio di influenza del servizio; l’utenza ottimale (derivabile da norme e parametri esistenti/a disposizione); la distribuzione spaziale dell’utenza attuale e potenziale. Infine, la fattibilità del servizio tiene conto della sostenibilità dei costi di realizzazione, di adeguamento e di manutenzione del servizio. Per i servizi pubblici e di interesse pubblico o generale è dunque irrilevante la qualità pubblica o privata del soggetto attuatore, essendo sufficiente che sia pubblica/generale la funzione dell’intervento e che sussistano atti di convenzionamento, regolamentazione d’uso o accreditamento. Si definiscono servizi pubblici e di interesse pubblico o generale indispensabili, quelle attrezzature e servizi pubblici e di interesse pubblico o generale che, ai fini della verifica della dotazione minima di standard e dell’accertamento della domanda, si riconoscono come necessari e indispensabili per l’equilibrato sviluppo del territorio e per garantire il soddisfacimento delle esigenze fondamentali dell’insediamento umano nel Comune.

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Per la classificazione dei servizi indispensabili si fa riferimento a criteri di tipo soggettivo e oggettivo. Il criterio soggettivo sta ad indicare l’appartenenza del servizio o dell’opera all’ente pubblico. Per il fatto di essere gestito e/o realizzato dal Comune o da altri Enti pubblici esso è di per sé espressione di un interesse qualificato, corrispondendo ad una funzione pubblica identificata dalla legge. Il criterio oggettivo, invece, prescinde dall’appartenenza all’Ente pubblico e riguarda l’indispensabilità della struttura. In particolare, il servizio considerato indispensabile è definito in relazione alle funzioni da esso svolte. Sono da considerarsi indispensabili quelle funzioni che corrispondono ad un bisogno essenziale e basilare, che sono durevoli nel tempo e diffuse, e che contribuiscono a garantire l’equilibrata definizione qualitativa della struttura territoriale. In conclusione, anche per le attrezzature e servizi considerati indispensabili è irrilevante la qualità pubblica o privata del soggetto attuatore, essendo sufficienti: ƒ l’indispensabilità della funzione svolta dall’intervento e il soddisfacimento dell’esigenza collettiva; ƒ l’esistenza di una disciplina giuridica specifica, rappresentata dall’atto di asservimento, regolamentazione d’uso o accreditamento (come avverte l’Art. 10, comma 9 della L.R. 12/2005), che assicuri il contenuto e la modalità di erogazione del servizio per la collettività. Sono definiti servizi indispensabili di livello comunale quei servizi che rispondono ai seguenti criteri: ƒ un’utenza prevalentemente comunale; ƒ un’accessibilità garantita di tipo prevalentemente comunale. Sono definiti servizi indispensabili di livello sovracomunale quei servizi che rispondono ai seguenti criteri: ƒ un’utenza prevalentemente sovracomunale; ƒ un’accessibilità garantita di tipo prevalentemente sovracomunale. Le attrezzature e i servizi esistenti e qualificabili come servizi pubblici e di interesse pubblico o generale e come servizi indispensabili di livello comunale e quindi riconosciuti quali standard, sono individuati nel Catalogo dei servizi pubblici e di interesse pubblico o generale, facente parte integrante del Piano dei servizi. ELENCO ELABORATI DEL PIANO DEI SERVIZI PdS A Relazione PdS B Norme Tecniche di Attuazione PdS C Schede dei servizi esistenti PdS D Tabelle riassuntive delle quantità PdS E Reti tecnologiche del sottosuolo esistenti PdS 01 Stato di fatto 1:3000 PdS 01A Stato di fatto - quantità PdS 02 Progetto 1:3000 PdS 02A Progetto - quantità

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2 IL SISTEMA DEI SERVIZI SOVRACOMUNALI

I servizi presenti nel territorio di Bagnolo Mella sono quasi esclusivamente di interesse locale, ad eccezione della Fondazione Casa di Riposo - r.s.a. “Paolo VI”, della Caserma dei Carabinieri e degli Impianti Sportivi. Per le attrezzature non presenti nel Comune (in particolare sedi ospedaliere, di istruzioni superiore, sportive, ecc.) si fa riferimento all’area della bassa pianura bresciana che raggruppa più di 30 Comuni. Il P.T.C.P. individua la zona nel S.U.S. n. 8 (Sistema Urbano Sovracomunale) che ha quali centri ordinatori Leno – Manerbio e Orzinuovi e comprende: Alfianello – Azzano Mella – Bagnolo Mella – Barbariga – Bassano Bresciano – Borgo S. Giacomo – Brandico – Cigole – Corzano – Dello – Fiesse – Gambara – Gottolengo – Isorella – Leno – Longhena – Mairano – Manerbio - Milzano – Montirone – – Orzinuovi - Orzivecchi – Pavone Mella – San Paolo – Pompiano – Pontevico – – Quinzano d’Oglio – San Gervasio Bresciano – Seniga – Verolanuova – – Villachiara. Da Bagnolo Mella si raggiungono comunque tutti i servizi sovracomunali del S.U.S. n. 9 con centri ordinatori Ghedi e Montichiari, che rimangono un riferimento importante per alcune strutture anche di livello provinciale come il Centro Fiera del Garda, l’aeroporto G. D’Annunzio e l’Ospedale. Elenco dei maggiori servizi presenti nel S.U.S. n. 9 di interesse sovracomunale e in alcuni casi anche provinciale: ƒ A.S.L. – Azienda Sanitaria Locale – Leno (Distretto n. 9 – Bassa Bresciana Centrale) ƒ A.S.L. – Azienda Sanitaria Locale – Orzinuovi (Distretto n. 8 – Bassa Bresciana Occidentale) Ospedali e case di cura ƒ Ospedale di Leno – Azienda Ospedaliera Desenzano del Garda ƒ Ospedale di Manerbio – Azienda Ospedaliera Desenzano del Garda ƒ Presidio Ospedaliero di Orzinuovi Tribandi Pavoni – Azienda Ospedaliera di Chiari) ƒ Presidio Ospedaliero di Montichiari – Azienda Ospedaliera Spedali Civili di ) Case di Riposo ƒ Fondazione Uccelli Bonetti Onlus – Barbarica ƒ Fondazione Casa di Riposo - r.s.a. “Paolo VI” – Bagnolo Mella ƒ Casa di Riposo “Dante Cusi – Gambara ƒ Casa di Riposo “Cami-Alberini - Gottolengo ƒ Casa di Riposo “G.B. Valotti” – Isorella ƒ Casa di Riposo “Fondazione Carlo Frigerio - Orzivecchi ƒ Casa di Riposo di Manerbio” – Manerbio ƒ Casa di Riposo “Fodazione Giroldi Forcella” – Pontevico ƒ Casa di Riposo “I.P.A.B.” – Pralboino ƒ Casa di Riposo – Centro di servizi sociali “Nobile Annibale Maggi” – Seniga

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Ambulatori e poliambulatori ƒ Poliambulatori – Dello ƒ Villa Salute – Poliambulatorio specialistico – Manerbio ƒ Poliambulatori – Azzano Mella Caserma Carabinieri ƒ Comuni di Bagnolo Mella- Dello – Leno – Manerbio – Orzinuovi - Verolanuova Polizia Giudiziaria – Brescia Tribunale dei Minori – Brescia Pretura (Uffici Giudiziari) – Brescia Questura – Brescia Guardia di Finanza ƒ Brigata (Ufficio via Palestro) – Manerbio ƒ Compagnia e Comando Provinciale - Brescia Vigili del Fuoco ƒ Distaccamento volontari di Verolanuova ƒ Distaccamento volontari di Orzinuovi ƒ Distaccamento Areoportuale – presso Areoporto D’Annunzio a Montichiari Biblioteche ƒ Comuni di Azzano Mella – Bagnolo Mella – Barbariga – Bassano Bresciano – Brandico – Cigole – Fiesse – Gambara – Gottolengo – Leno - Isorella – Mairano – Manerbio – Milzano – Offlaga – Orzinuovi – Orzivecchi – Pavone Mella – San Paolo – Pompiano – Pontevico – Pralboino – Quinzano d’Oglio – San Gervasio Bresciano – Verolanuova – Verolavecchia - Villachiara Pinacoteche ƒ Pinacoteca Tosio Martinengo – Brescia Musei ƒ Museo Civico - Manerbio ƒ Museo della Civiltà Contadina - Mairano Scuole secondarie di 2° grado ƒ C.F.P. Canossa – Bagnolo Mella ƒ Istituto di Istruzione Superiore Dandolo - Corzano ƒ Istituto di Istruzione Superiore Pascal - Manerbio ƒ Istituto Professionale per i servizi commerciali - Manerbio ƒ Istituto di Istruzione Superiore Cossali - Orzinuovi ƒ C.F.P. Zanardelli – Verolanuova ƒ Istituto superiore “Capirola” - Leno Attrezzature Sportive ƒ Parcobaleno – Palazzetto dello Sport – Circolo Tennis – Cooperativa “Aquasport” a.r.l. piscina – Tiro a segno nazionale a Bagnolo Mella Il Comune di Bagnolo Mella appartiene in base alla Legge 328/2000 anche all’ambito territoriale del Distretto Socio-sanitario n. 9 che comprende venti Comuni, Ghedi rappresenta l’Ente capofila i quali devono cooperare in ambito dei servizi sociali per garantire la presenza o la qualità dei servizi in tutto il territorio.

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Si tratta di un territorio molto vasto e disomogeneo, soprattutto in riferimento alla dimensione e alla popolazione dei singoli Comuni: conseguentemente i servizi e le risorse erogati dagli stessi presentano caratteristiche e strutturazione molto diverse. Negli ultimi anni si è registrato un consistente incremento della popolazione in tutti i comuni dell'Ambito, dovuto principalmente al fenomeno dell'immigrazione di cittadini stranieri. Organo di direzione dell'Ambito è la Conferenza dei Sindaci, mentre l’aspetto operativo e di coordinamento è affidato all'Ufficio di Piano (UdP).

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3 ANALISI ATTREZZATURE ESISTENTI NEL TERRITORIO COMUNALE

3.1 LO STATO DEI SERVIZI COMUNALI Le analisi settoriali dei servizi esistenti sono state affrontate mantenendo di massima l’articolazione dei macro tematismi dello standard previsti dai Decreti Ministeriali vigenti; la nuova normativa regionale prevede che sulla base delle caratteristiche e delle problematiche locali sia meglio adeguare l’articolazione e le relative tipologie dei servizi. In generale i servizi sono distribuiti, nel rapporto con gli insediamenti, con un certo equilibrio sul territorio. Dalla lettura delle tavole emerge chiaramente una sufficiente “copertura” dei servizi sul territorio urbanizzato. La qualità complessiva degli stessi è soddisfacente, nessuna struttura presenta la necessità di particolari interventi edilizi in ragione dell’adeguamento alle normative di sicurezza e di superamento delle barriere architettoniche, tenendo conto degli interventi realizzati negli ultimi anni e anche delle azioni previste dal programma triennale delle opere pubbliche. L’analisi dello stato di attuazione dei servizi rispetto alle previsioni del Piano Regolatore Generale evidenzia la presenza di alcune aree destinate dal piano vigente a standard di livello comunale non ancora acquisite al patrimonio pubblico e messe a disposizione della cittadinanza od in alternativa attuate o in attuazione direttamente dagli operatori privati. Per la redazione del Piano dei Servizi è stata fatta un’approfondita valutazione della qualità e della quantità dei servizi esistenti. Per ogni singola area e/o edificio appartenente alla categoria dei servizi è stata predisposta una scheda identificativa con una valutazione in termini di qualità fruibilità e accessibilità (All. PdS C). Nell’immagine che segue viene riportato – a titolo esemplificativo – il livello di informazione e di giudizio del rilevatore che contraddistingue la descrizione del soggetto in esame. Tale raccolta costituisce un importante elemento di conoscenza, di memoria e di valutazione della tipologia, della qualità e della dimensione del servizio descritto. Si auspica che le schede dei servizi vengano tenute in costante aggiornamento, anche e soprattutto nelle parti relative alle valutazioni e ai giudizi in ordine alla fruibilità dei servizi. La documentazione relativa, riportata nelle schede di cui all’All. PdS C, è stata commentata e illustrata al par. 2.3 della relazione di Analisi All. A A.

3.2 ATTREZZATURE PER L’ISTRUZIONE Il comparto dei servizi relativi all’istruzione fa riferimento soprattutto per la scuola dell’obbligo all’Assessorato alla pubblica istruzione ed in particolare al “Piano per il diritto allo studio” che ogni anno viene redatto ed aggiorna il piano precedente.

Fonte: Piano di Diritto allo Studio:

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3.2.1 Premessa L'attuale contesto normativo prevede che tra il Comune e le scuole si instauri un rapporto completamente nuovo, caratterizzato dall'istituzione di momenti formalizzati per l'elaborazione e la gestione congiunta di progetti utili all'intera comunità, sul presupposto che l'arricchimento e la differenziazione dell'offerta formativa delle scuole vanno sempre viste in rapporto allo sviluppo del territorio ed alla crescita sociale e civile della comunità. Dunque non si tratta più soltanto di sostenere l'offerta formativa delle scuole erogando dei finanziamenti a favore di questo o di quel progetto. Si tratta invece di collaborare sempre più spesso con le scuole a tutte le fasi di svolgimento dei progetti, dal momento della loro elaborazione fino alla loro concreta realizzazione, impiegando direttamente anche proprie risorse umane e strumentali, curandone la promozione sul territorio, operando il coordinamento tra le istituzioni scolastiche e tutte le altre realtà locali in grado di fornire le risorse formative di volta in volta necessarie. In questa nuova prospettiva anche gli interventi tradizionalmente intesi ad assicurare il diritto allo studio da parte dell'ente locale vanno ricondotti ad un'attività di programmazione dell'offerta formativa condivisa con le scuole. Ci troviamo in un contesto politico, sociale e normativo, in cui si chiede al Comune non più soltanto di provvedere all'attuazione del diritto allo studio, mediante i tradizionali interventi diretti ad agevolare l'accesso all'istruzione, ma di garantire agli utenti l'esercizio di un vero e proprio diritto alla qualità dell'istruzione. Compito che è destinato a divenire ancora più oneroso anche a causa di un costante incremento del numero degli utenti e di una crescente richiesta di prestazioni relative all'inserimento degli alunni diversamente abili e all'integrazione degli alunni stranieri. Tutto ciò a fronte di una situazione finanziaria in cui i vincoli del patto di stabilità e sviluppo, insieme con le manovre correttive in atto da parte delle autorità centrali, vanno a ridurre sensibilmente le risorse a disposizione. Dando attuazione agli indirizzi comunali in campo educativo e scolastico di seguito vengono riepilogati gli obiettivi ed i risultati ottenuti nelle varie azioni intraprese: 1. La collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Bagnolo Mella è un dato acquisito, che consente di monitorare i servizi erogati, di recepire le istanze degli utenti e di controllare un’ampia serie di servizi e di iniziative. Lo stretto rapporto esistente consente anche di attivare l’Istituto Comprensivo come “sensore” in grado di recepire le dinamiche dentro la comunità bagnolese, anche in rapporto alle scelte di articolazione dei servizi. 2. E’ ormai pienamente rodato il sistema della rilevazione dell’ISEE come strumento che determina le modalità di accesso ai servizi parascolastici erogati, stabilendone le modalità di contribuzione. E’ sempre da tener presente che l’applicazione dell’ISEE deve corrispondere ad un modello di equità sociale, così come stabilisce lo spirito della normativa. E’ da ritenersi, di norma, inapplicabile il modello ISEE per quei servizi opzionali che l’amministrazione comunale ritenesse comunque di attivare ad incremento dell’offerta complessiva verso l’utenza, oltre che per gli utenti che ricorrono ai servizi scolastici a Bagnolo, ma risiedono in altri comuni. 3. I corsi per gli adulti sono a Bagnolo una realtà consolidata, ed il Centro Territoriale attiva, oltre ai corsi relativi alla scuola dell’obbligo ed

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all’apprendimento dell’italiano per stranieri, anche corsi di lingua inglese, articolati su più livelli e di informatica. Il fatto che il Centro Territoriale abbia la sua sede in Bagnolo è una opportunità da cogliere e da valorizzare. 4. E’ attivo il “Tavolo permanente di progettazione” che definisce le condizioni organizzative necessarie all’attuazione dei percorsi formativi integrati con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati.Tale strumento, che permette di affrontare le tematiche emergenti nonché i problemi di organizzazione delle iniziative, anche in merito al P.O.F. , è da considerarsi un prezioso momento di raccordo fra la realtà scolastica e l’Amministrazione Comunale. 5. Sono ben definite le articolazioni dei punti di accesso alla rete dei servizi, il raccordo con le scuole, l’educazione degli adulti, la formazione professionale (Ufficio Pubblica Istruzione, Segreteria didattica, Segreteria del C.F.P.Canossa, Fondazione Fasani). 6. Il Consiglio d’Istituto ha già approvato gli interventi, i servizi ed i progetti proposti dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione, da attuare in convenzione con il Comune. L’allegato “Prospetto delle attività convenzionate” presenta le azioni ed i progetti correlati all’accordo in atto, le modalità di realizzazione, il personale interessato e l’orario indicativo. 7. Rispetto al piano per gli edifici e le attrezzature rileviamo che: ƒ La giunta ha approvato gli interventi sulle aree esterne di Viale Europa e di via Bellavere, con precedenza a quest’ultimo plesso, secondo le indicazioni del Consiglio d’Istituto. ƒ Sono state realizzate le pensiline esterne della scuola sencodaria di viale Europa sia per quanto concerne l’ingresso sia per il collegamento con la palestra. ƒ Sono in corso di definizione alcuni acquisti relativi all’arredo interno ai plessi scolastici. Si tratta comunque di un adeguamento delle strutture che non presenta particolari problematiche. (Per l’anno scolastico 2009/2010 si rende necessario attivare una ulteriore classe nel plesso della scuola primaria di via XXVI Aprile) ƒ Su proposta del Consiglio Comunale dei Ragazzi è attivato, in forma sperimentale, l’acquisto di armadietti per la custodia del materiale didattico entro le classi di secondaria di primo grado. ƒ Sono stati disposti appositi finanziamenti all’interno del bilancio comunale 2009 per quanto riguarda la sistemazione del tetto delle scuola dell’Infanzia di via Nenni. ƒ Sono in corso di esecuzione i lavori di ampliamento dell’immobile della Fondazione Fasani nella parte che ospita le 4 sezioni di scuola dell’Infanzia statale. L’esecuzione dei lavori è stata autorizzata da apposita delibera di giunta, che dispone il finanziamento dell’opera da parte dell’amministrazione comunale a fronte della contestuale concessione in comodato gratuito della struttura. 8. Le nuove normative sulla Scuola In applicazione delle normative nazionali inerenti il contenimento della spesa pubblica ed il conseguente disimpegno di risorse finanziarie e di risorse umane inerenti il settore Pubblica Istruzione (legge n.133 del 06/08/2008 che ha convertito il decreto legge n.112

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del 25/06/2008), rileviamo la riduzione di insegnanti ordinari, di sostegno e di personale non docente nella seguente misura: Scuola primaria : riduzione di n.2 docenti. Scuola secondaria di 1° grado: riduzione di n.3,5 docenti. Personale non docente: riduzione di n.2 A.T.A. Insegnanti di sostegno: riduzione di 0,5 unità nella scuola dell’Infanzia ed 1 unità nella Primaria Nell’attuale quadro va rilevato che le iscrizioni alla classe prima della scuola Primaria hanno determinato la creazione di una sezione a tempo prolungato e cinque sezioni a tempo pieno. Le altre classi dalla seconda alla quinta vedono invece la presenza costante di due sezioni a tempo prolungato e quattro sezioni a tempo pieno. Per quanto riguarda la scuola Secondaria di primo grado si esprime preoccupazione per la forte contrazione delle attività opzionali pomeridiane, che finora hanno riscontrato un notevole apprezzamento da parte dell’utenza. Ciò nonostante la contrazione del corpo docente non consente più di mantenere in essere le proposte finora offerte durante l’orario pomeridiano.

3.2.2 Elementi di criticità Sono in fase di continuo affinamento sia l’integrazione delle attività che il coordinamento degli interventi. E’ certo possibile cercare di migliorare alcuni aspetti, in particolare per quanto riguarda la capacità di “leggere” i mutamenti legati ai bisogni ed alle differenze, nonché la capacità di dare risposte adeguate in un quadro dinamico. Ciò può avvenire attraverso: ƒ Esplicitazione della domanda reale o potenziale (individuale e/o collettiva), con la raccolta delle domande e la definizione di almeno uno dei seguenti elementi: finalità, area tematica, utenza interessata. ƒ Incontro domanda-offerta, attraverso: ƒ elaborazione della domanda, al fine della promozione di forme di aggregazione, ƒ individuazione di argomenti di interesse comune (per piccoli gruppi) ƒ definizione delle modalità di svolgimento del progetto, ƒ assicurazione delle condizioni materiali di svolgimento delle attività attraverso l’individuazione del soggetto attuatore, del luogo d’incontro, del materiale di studio, dell’eventuale tutore, degli eventuali esperti.

3.2.3 Interventi nel settore scolastico ed educativo Provvediamo ad elencare alcuni elementi per dimensionare ed illustrare i servizi e gli interventi attivati nel settore scolastico ed educativo: 1. La popolazione scolastica Nell’anno scolastico 2009/2010 la popolazione scolastica che frequenterà a Bagnolo la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado appare così costituita:

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a. Istituto Comprensivo Scuole Classi Alunni Infanzia 10 259 Primaria 29 598 Secondaria 17 410 Totali 56 1.267

Il Centro Eda della Bassa Bresciana ha coinvolto nell’anno scolastico 2007/2008 ben 677 alunni, di cui 367 di Bagnolo Mella.

Scuola dell’infanzia “P.Fasani” Scuole Classi Alunni Infanzia 5 123 Primavera 1 20 Nido 1 27 Totali 7 170

C.F.P. Canossa. Scuole Classi Alunni DDIF/op.alim.e rist 5 91 Tecnico d/ristoraz. 1 18 Corsi A.S.A. 2 38 Totali 8 174 I dati si riferiscono al corso triennale sperimentale DDIF “Operatore/operatrice alimentare e della ristorazione”, che nell’anno scolastico 2009/2010 è arrivato a comprendere una sezione con i tre anni del ciclo più una seconda sezione composta da una prima ed una seconda classe. Ulteriore novità per il prossimo anno scolastico è l’allestimento di una classe quarta, naturale prosecuzione del corso triennale DDIF, che assegna la qualifica di tecnico della ristorazione. Anche quest’anno verrà riproposta, dopo il successo dello scorso anno, la creazione di un corso serale di aiuto cuoco. All’inizio dell’anno scolastico sono stati attivati n.2 corsi A.S.A. (addetto socio assistenziale), che sono finanziati dalla Regione Lombardia tramite il F.S.E. Oltre a questi corsi possono essere attivate altre iniziative ad utenza libera. La sede del CFP Canossa disporrà dal prossimo anno scolastico di ulteriori n.3 stanze dentro il Centro Baccaglioni e poste ad un piano inferiore rispetto all’attuale sede. Le stanze sono facilmente raggiungibili sia da una scala esterna che dagli ambienti di cui dispone il CFP presso la Casa delle Suore Canossiane.

3.2.4 Il calendario scolastico Tutte le scuole italiane di ogni ordine e grado inizieranno le lezioni il giorno 14 settembre 2009 e termineranno il 12 giugno (scuola primaria e secondaria) oppure il 30 giugno (scuola dell’infanzia). Vacanze nazionali: Natalizie dal 23 dicembre 2009 al 6 gennaio 2010 Pasquali dal 1 al 6 aprile 2010. Vacanze stabilite in sede locale:

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15 e 16 febbraio 2010, Carnevale, 1 maggio 2010, 29 maggio e 1 giugno 2010 Va specificato che nelle settimane iniziali (14/19 settembre 2009) le lezioni della scuola primaria e secondaria verranno svolte solo in orario antimeridiano, senza il servizio mensa.

3.2.5 Interventi volti a facilitare l’accesso e la frequanza alle attività scolastiche e formative

ƒ Contributi erogati per la frequenza alla scuola materna autonoma; ƒ Contributi per attività di sostegno alla programmazione didattica ed educativa; ƒ Servizio di assistenza agli alunni diversamente abili; ƒ Servizio di mensa scolastica; ƒ Servizio di trasporto alunni; ƒ Servizio di sorveglianza pre-scolastica; ƒ Servizio di sorveglianza alunni all’esterno dei plessi scolastici nelle fasi di entrata ed uscita dalle lezioni. ƒ Fornitura gratuita di libri di testo per delle scuole elementari; ƒ Contributo per l’iscrizione alla scuola secondaria di secondo grado per gli alunni meritevoli; ƒ Contributo per l’iscrizione all’università per gli studenti meritevoli; ƒ Contributi per tesi di laurea su argomenti di carattere locale. ƒ Prosecuzione del progetto (terza annualità) contro la dispersione scolastica (LR 23/1999). ƒ Iniziative da organizzarsi a sostegno dell’orientamento scolastico e/o professionale. ƒ Progetto Intercultura della Fondazione Cariplo. ƒ Progetto Educarte in collaborazione con Istituto Comprensivo, Oratorio S.Luigi e Gruppo Cara…Mella. ƒ Progetto “L’Arcobaleno del tempo” finanziato dalla legge regionale nr. 23/1999, che prevede l’esperienza di una banca del tempo da attuarsi dentro gli edifici scolastici coinvolgendo alunni e genitori. ƒ Dagli orti alle arti. Presentazione di un progetto a valere su bando della Regione Lombardia, coinvolgente l’Istituto Comprensivo di Bagnolo Mella, l’Istituto scuola secondaria di 1° grafo di Manerbio. Al progetto ha dato la sua adesione come partner l’Amministrazione Comunale.

3.2.6 Convenzioni annuali con le scuole in relazione al “Piano dell’offerta formativa” L’Amministrazione comunale segnala l’importanza dei seguenti aspetti: ƒ la valorizzazione della dimensione europea dell’insegnamento, attraverso iniziative per docenti (Comenius) e alunni inserite nei programmi di gemellaggio con i nostri partners europei (Brie Comte Robert, Stadtbergen). ƒ La valorizzazione delle attività sportive condotte in ambito scolastico in una dimensione di crescita personale, dando specifico rilievo sia alle manifestazioni sportive scolastiche (Giochi della gioventù, ecc…) che ad occasioni promosse localmente. (Festa dello sport…)

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ƒ L’assunzione di iniziative che favoriscono un positivo inserimento scolastico degli alunni stranieri; la novità in questo ambito è costituita dal progetto avviato di accoglienza alunni; ƒ La promozione del Consiglio Comunale dei Ragazzi.

3.2.7 L’Ente morale Fasani-Fondazione Con la fondazione “P.Fasani” è attiva e consolidata una convenzione che regola i rapporti con l’Amministrazione Comunale. In base alla suddetta convenzione, e viste le proposte presentate dal Presidente dell’Ente, si prevede un contributo alle famiglie degli utenti pari ad euro 190.000 per l’anno scolastico 2009/10. E’ da rimarcare il fatto che dentro il complesso di proprietà dell’ente sono presenti n.4 sezioni di scuola dell’infanzia statale (denominata “Ovest” per la sua collocazione geografica) per la quale l’Ente gestisce anche il servizio mensa. La Fondazione Fasani prosegue l’esperienza della sezione ”Primavera” secondo le modalità stabilite della Ministero della Pubblica Istruzione, per bambini dai 24 ai 36 mesi. La sezione primavera interessa circa 20 alunni, e l’Amministrazione Comunale sostiene questa iniziativa. La Fondazione Fasani ha effettuato, durante il corso dell’estate 2009, alcuni lavori di ampliamento del plesso scolastico al fine di offrire soluzioni più confortevoli agli alunni della scuola dell’infanzia, della sezione Primavera e del Nido. Sono completati i lavori di ampliamento della zona che ospita le n.4 sezioni statali, al fine di offrire una sede più funzionale nonché ambienti più spaziosi per le diverse attività.

3.2.8 Supporto organizzativo per gli alunni con handicap o in situazione di svantaggio Per l’anno scolastico 2008/2009 sono stati effettuati interventi di assistenza ad personam per alunni così suddiisi per scuola frequentata: ƒ n. 4 alunni per la scuola dell’infanzia ƒ n. 8 alunni per la scuola primaria ƒ n. 3 alunni per la scuola secondaria di primo grado ƒ n. 4 alunni per la scuola secondaria di secondo grado. Il monte ore utilizzato complessivamente per l’assistenza agli alunni è pari a 13.360,5 con una spesa di euro 217.313,46 Per il prossimo anno scolastico 2009/2010 è stato predisposto un progetto di revisione delle ore assegnate per l’assistenza “ad personam” di concerto fra l’Istituto Comprensivo, il settore Servizi alla Persona dell’Amministrazione Comunale coadiuvato dai Servizi Sociali. La nuova strutturazione del servizio tiene conto anche della disponibilità degli insegnanti di sostegno nonché dell’assistenza in ambito extra-scolastico assegnata dai Servizi Sociali. ƒ n. 4 alunni per la scuola dell’infanzia ƒ n. 9 alunni per la scuola primaria ƒ n. 3 alunni per la scuola secondaria di primo grado ƒ n. 4 alunni per la scuola secondaria di secondo grado.

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In relazione all’ambito “alunni diversamente abili” continua l’attuazione sperimentale del “Progetto operativo” definito nell’accordo decentrato di programma con l’Amministrazione Comunale ed il servizio di Neuropsichiatria infantile dell’Azienda Ospedaliera di Desenzano. In particolare è previsto l’avvio di attività di formazione dei docenti finalizzate alla costituzione di un gruppo permanente di esperti in tali tematiche all’interno dell’Istituto. Il progetto per gli alunni diversamente abili è parte dell’area relativa agli “alunni in difficoltà”. Dentro questo più ampio ambito rileviamo l’intesa fra l’Istituto Comprensivo e l’Amministrazione Comunale, tramite l’assessorato ai Servizi Sociali per dar vita allo “sportello psico-pedagogico”.

3.2.9 Libri di testo I libri di testo in uso presso la scuola primaria sono forniti gratuitamente agli alunni che la frequentano poiché la spesa per l’acquisto dei testi è a carico dell’Amministrazione Comunale. L’Ufficio Scuola provvede ad effettuare gli ordini d’acquisto in base ai dati segnalati dall’Istituto Comprensivo. Va preso atto della possibilità di assegnare contributi direttamente all’Istituto Comprensivo qualora i libri di testo “generici” venissero sostituiti da volumi prodotti dai docenti della scuola stessa, rimanendo intatta la finalità dei testi. Fra le nuove prospettive che si schiudono in ambito scolastico c’è anche la possibilità di sviluppare l’uso degli e.book, nuovi strumenti didattici che, per ora, vengono utilizzati in alcune esperienze pilota e non sono ancora diffusi su larga scala a livello scolastico. L’esperienza della Dote Scuola ha sostituito l’esperienza della legge regionale 448/98 e, dallo scorso anno, ormai è a regime la nuova modalità introdotta dalla Regione Lombardia.

3.2.10 Dote scuola La regione Lombardia con la L.R. n.19/2007 – D.G.R. VIII/6114/07 – ha definito una nuova modalità di sostegno finanziario agli allievi che frequentano le istituzioni scolastiche statali introducendo la “Dote Scuola”. Questo strumento racchiude tutti i contributi a favore degli studenti e delle loro famiglie (buono scuola, borse di studio, libri di testo, assegni studio). Il contributo viene erogato preventivamente e non più come rimborso (ad eccezione della dote di merito), e si differenzia in tre tipologie: ƒ Dote per il sostegno al reddito ƒ Dote di merito ƒ Dote per la libera scelta. L’Ufficio Scuola del Comune, presso la Biblioteca Civica, sta fornendo tutta l’assistenza necessaria agli utenti che debbano presentare domanda per la dote scuola.

3.2.11 Assegni di studio Anche per l’anno scolastico 2009/2010 è stanziato un fondo iniziale di complessivi € 10.000 per i seguenti interventi: ƒ per gli alunni di scuola secondaria di primo grado che si iscriveranno a scuole secondarie di secondo grado che abbiano avuto un corso regolare agli studi, senza ripetizioni di classe, e conseguiranno il giudizio di "dieci decimi” oppure “nove decimi" nell'esame di licenza della scuola secondaria di primo grado; l'importo di ciascun contributo varierà in funzione del numero delle domande e comunque

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non potrà superare l’importo di € 300,00 per coloro che avranno conseguito il voto 10/10 e 150 euro per 9/10; ƒ al fine di riconoscere l’impegno e i risultati raggiunti nel periodo della scuola secondaria di secondo grado, per gli studenti che, dopo un corso regolare di studi, abbiano sostenuto l’esame di maturità ottenendo un punteggio non inferiore a 95/100 e si iscrivano all’Università; l’importo di ciascun contributo comunque non potrà superare l’importo di €.520,00; ƒ al fine di promuovere lo studio di argomenti a carattere locale, un contributo per due tesi di laurea su materie preventivamente concordate con l’Assessorato alla Pubblica Istruzione; l’importo di ciascun contributo comunque non potrà superare l’importo di € 780,00;

3.2.12 I servizi scolastici Gli utenti concorrono al costo dei servizi scolastici con tariffe rapportate alle proprie condizioni economiche. A partire dal prossimo anno scolastico 2009/2010 sarà proposto alle famiglie degli alunni un doppio binario per la gestione dei pagamenti inerenti i servizi scolastici. Se la famiglia intende continuare a pagare mediante bollettino postale sarò richiesto il versamento di una cauzione pari all’importo di un bimestre, che sarà restituita solo al pagamento dell’ultimo bollettino (salvo richiesta di reciproca compensazione in sede di ultimo pagamento). In alternativa al pagamento della cauzione la famiglia può optare per il meccanismo della domiciliazione bancaria (R.I.D): in questo caso, analogamente a quanto avviene per la domiciliazione delle bollette relative alle utenze (energia elettrica, gas, ecc...), la famiglia autorizza l’Amministrazione Comunale ad addebitare il proprio conto corrente le somme relative alle tariffe bimestrali maturate sui servizi scolastici. Per quanto riguarda la politica tariffaria l’Amministrazione Comunale, tenendo conto della situazione attuale di crisi economica, ha deciso di applicare un tasso di incremento pari allo zero e pertanto le tariffe di tutti i servizi scolastici rimarranno inalterate rispetto allo scorso anno scolastico.

3.2.13 Criteri di determinazione delle contribuzioni – situazione economica. La situazione economica dei richiedenti è valutata combinando tra loro reddito, patrimonio e composizione del nucleo familiare così come definiti e con le modalità di calcolo di cui al D.Lgs. 109/98 e del DPCM 07.05.1999 n.221 e loro integrazioni e modificazioni. E’ fatto salvo il diritto del cittadino a non essere soggetto di valutazione (la presentazione dell’autocertificazione ai fini del calcolo ISEE non è obbligatoria) In tal caso l’accesso ai servizi avverrà senza il godimento di alcuna agevolazione tariffaria.

3.2.14 Modalità di presentazione della domanda. Il richiedente il servizio presenta la domanda agli uffici competenti, corredata da attestazione ISEE in corso di validità. L’Ufficio Servizi Sociali provvede ad assicurare la necessaria assistenza per la compilazione del modello di attestazione ISEE, che è necessaria sia per le prestazioni collegate all’assistenza sociale che per determinare la fascia di accesso ai servizi

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parascolastici. A partire dall’anno scolastico 2009/2010 il rilascio dell’attestazione ISEE sarà effettuato anche presso l’Ufficio Pubblica Istruzione.

3.2.15 Variazione della situazione economica. Fatta salva l’unicità della dichiarazione sostitutiva, il Comune potrà tener conto, nella disciplina dei servizi erogati, di rilevanti variazioni della situazione economica successive alla presentazione delle dichiarazione medesima. Durante il periodo di validità della attestazione ISEE, è altresì lasciata facoltà all’utente di presentare una nuova dichiarazione qualora intenda far valere rilevanti mutamenti delle condizioni familiari ed economiche ai fini del calcolo dell’ISEE. La decorrenza degli effetti delle variazioni conseguenti alla nuova attestazione avverrà dal bimestre successivo alla presentazione.

3.2.16 Controlli L’Amministrazione Comunale può attivare convenzioni o protocolli d’intesa con la Guardia di Finanza. Ai sensi dell’art.4 comma 7 del Decreto Legislativo 31.03.1998 n.109 come modificato dal Decreto Legislativo 03.05.2000 n.130, l’Amministrazione Comunale, tramite i servizi competenti, può richiedere idonea documentazione atta a dimostrare la completezza e la veridicità dei dati dichiarati, anche al fine della correzione di errori materiali di modesta entità. Ai fini di accelerare i tempi delle funzioni di controllo il Responsabile del Settore competente potrà richiedere la documentazione necessaria e posseduta dall’interessato in uno spirito di reciproca collaborazione. Qualora nei controlli emergano abusi o false dichiarazioni, fatta salva l’attivazione delle necessarie procedure di Legge, il competente settore comunale adotta ogni misura utile a sospendere e/o revocare ed eventualmente recuperare i benefici concessi.

3.2.17 Tipologia dei controlli L’ufficio competente provvederà ad effettuare: ƒ controlli a campione nella misura del 5% delle domande presentate ed inerenti il singolo servizio pervenute nel periodo considerato per il controllo a campione; ƒ controlli puntuali e mirati sulla singola domanda qualora sussistano ragionevoli dubbi sulla veridicità del contenuto delle dichiarazioni sostitutive rilasciate, inerenti stati, fatti, e qualità personali e/o di terzi facenti parte del nucleo familiare del richiedente, e qualora le dichiarazioni risultino: • palesemente inattendibili; • contraddittorie rispetto ad altri stati, fatti e qualità del richiedente e/o di terzi da lui dichiarati nell’istanza o precedentemente dichiarati; • contraddittorie rispetto alla necessità media di sostentamento del nucleo familiare medesimo;

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• illogiche rispetto al tenore di vita mantenuto dal nucleo familiare del richiedente desumibile da informazioni diverse da quelle dichiarate ed in possesso dell’Amministrazione Comunale. Il sistema di contribuzione 2009/2010 è graduato in base a fasce economiche.

3.2.18 Servizio di trasporto alunni Dato l’elevato numero di utenti, anche per l’anno scolastico 2009/2010 è utilizzato in via sperimentale un secondo scuolabus, alla cui guida è preposto personale del Comune in possesso dei necessari requisiti. I servizi di guida e di assistenza del primo scuolabus sono attuati in appalto alla Cooperativa “Loggetta Insieme” con la quale sono stati individuati percorsi ed orari. Hanno diritto al servizio di trasporto alunni, residenti nel Comune di Bagnolo Mella, al di fuori del centro urbano, con una distanza superiore al chilometro dalla sede scolastica. Prenderà avvio in forma sperimentale, dall’anno scolastico 2009/10, un progetto per la creazione di fermate comuni per alunni residenti in aree limitrofe. Sono già state individuate le aree di sosta degli alunni, che saranno contrassegnate da adeguata segnaletica. In via eccezionale, con carattere di assoluta provvisorietà, il servizio viene autorizzato anche per alunni in situazioni di effettiva necessità, che non abbiano i requisiti di residenza sopra specificati, il cui trasporto non comporti alterazioni o ritardi nel percorso dello scuolabus predisposto per gli aventi diritto. Tale particolare autorizzazione decade immediatamente nel caso di cessazione, per qualsiasi motivo, delle condizioni favorevoli.

3.2.19 Contribuzioni Le contribuzioni a carico degli utenti, invariate rispetto a quelle dello scorso anno scolastico, corrispondenti ai seguenti importi:

Indicatore di Situazione Fisso Mensile Economica Equivalente I.S.E.E. (Euro) da Euro a Euro 0 2.000,00 Esente 2.000,01 5.000,00 33,58 5.000,01 8.000,00 39,16 8.000,01 15.458,00 50,35 Oltre Euro 15.458,00 57,20

Sono previste riduzioni del contributo fisso nelle seguenti misure: a. in caso di assenza dal servizio • mancata fruizione per un periodo di un mese completo: riduzione del 100% • mancata fruizione: − per 7 giorni effettivi di lezione consecutivi: riduzione del 30% − per 14 giorni effettivi di lezione consecutivi: riduzione del 50% (non vengono conteggiati come assenze i giorni di festività o di vacanza)

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• non è prevista alcuna riduzione per la fruizione del servizio scuolabus per un solo viaggio quotidiano (andata o ritorno) b. per numero di figli utenti del servizio • per il secondo figlio: riduzione del 25% • per il terzo figlio: riduzione del 50% • per il quarto figlio: riduzione del 75% • oltre il quarto figlio: gratuità. La riduzione per numero di figli utenti del servizio non viene applicata con ISEE superiore ad Euro 15.458,00. Il fisso mensile per il servizio di scuolabus è applicato a ciascun mese dell’anno scolastico; nei mesi iniziali e finali (settembre 2009 e giugno 2010) la quota fissa è calcolata secondo la percentuale illustrata nella seguente tabella:

SERVIZIO Fisso Fisso Settembre giugno Scuolabus scuola primaria e 50% 50% secondaria Scuolabus per la 50% 100% scuola dell’infanzia

3.2.20 Servizio di mensa Il servizio delle mese scolastiche è gestito in appalto dalla “C.I.R. Cooperativa Italiana di Ristorazione”. La ditta, aggiudicandosi la gara d’appalto per le mense, gestirà il servizio per il periodo che va dal 01/09/2009 al 3108/2012 Il contratto prevede prezzi bloccati per il primo anno, da adeguare ogni anno successivo in base all’indice ISTAT. Il menù servito agli utenti è approvato dall’A.S.L. di Brescia, alla luce delle indicazioni emanate dalla Regione Lombardia con la normativa sulla ristorazione scolastica. Gli alunni della scuola primaria, della scuola dell’infanzia posizionata in via Ghedi (Infanzia/EST) e della scuola secondaria di viale Europa sono ospitati presso le mense comunali gestite dalla “C.I.R.”. Gli alunni della scuola dell’infanzia statale, ospitati presso la sede della Fondazione Asilo infantile “P.Fasani”, usufruiscono della mensa gestita dalla Fondazione.

3.2.21 Contribuzioni. Le contribuzioni a carico dell’utenza sono invariate rispetto a quelle dello scorso anno scolastico. A tale proposito si richiama nella tabella sottostante la composizione delle fasce ISEE e le relative contribuzioni per i residenti:

Indicatore della Situazione Costo del pasto Economica Equivalente I.S.E.E. (in Euro) Da Euro a Euro 0 2.000,00 1,40

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2.000,01 5.000,00 2,70 5.000,01 8.000,00 3,04 8.000,01 15.458,00 3,36 Oltre 15.458,00 4,22

Lo schema delle fasce ISEE è esteso a tutti gli alunni della scuola primaria a tempo prolungato, nonché agli alunni della scuola secondaria di 1° grado. Per quanto riguarda gli alunni frequentanti la scuola di via Bellavere (modulo a tempo prolungato), al costo di ogni pasto verrà aggiunto l’importo di € 0,25 in misura fissa quale contributo parziale alle spese di assistenza mensa, servizio che, al contrario del tempo pieno, non è previsto nei finanziamenti del Ministero. Per i residenti sono previste ulteriori riduzioni del buono pasto, determinato in base alla fascia ISEE, nelle seguenti misure: • per il secondo figlio: riduzione del 25% • per il terzo figlio: riduzione del 50% • per il quarto figlio: riduzione del 75% • oltre il quarto figlio: gratuità. La riduzione per numero di figli utenti del servizio non viene applicata con ISEE superiore ad Euro 15.458,00. Per i non residenti il buono pasto è fissato al costo pieno, senza riduzioni. Eventuali riduzioni per i non residenti potranno essere concordate in appositi accordi con i comuni di residenza. Le famiglie degli alunni in affido o situazioni assimilate sono assoggettate alla contribuzione minima.

3.2.22 Situazioni particolari Eventuali richieste particolari di agevolazioni, riduzioni o modalità dei pagamenti, dovranno essere sottoposte alla valutazione del competente Servizio dell'Amministrazione comunale (Sevizi sociali) che provvederà ad attuare direttamente, o proporre - nel caso non siano di propria competenza - gli eventuali atti conseguenti. Non saranno prese in considerazione richieste prive della validazione dell’Ufficio Servizi Sociali.

3.2.23 Agevolazione straordinaria a sostegno delle famiglie La crisi economica attuale ha sicuramente provocato nel tessuto sociale del nostro Comune ripercussioni pesanti, in particolare per le famiglie “deboli” con figli a carico, che possono trovarsi in difficoltà a sostenere, oltre a quelli essenziali, anche i costi per la scuola. Per tale ragione, oltre alle ordinarie azioni di intervento sociale, è prevista per l’anno scolastico 2009/2010 la seguente agevolazione straordinaria, mirata a sostenere le famiglie nelle situazioni di difficoltà prodotte dalla perdita o riduzione del reddito familiare: • riduzione dei contributi per i servizi di mensa e scuolabus, con l’inserimento nella fascia ISEE immediatamente inferiore, degli alunni appartenenti a nuclei

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familiari che, per ragioni connesse alla crisi (cassa integrazione, perdita del posto di lavoro o altro), abbiano subito una diminuzione del reddito complessivo familiare di almeno il 30%, non siano proprietari di altri immobili oltre alla prima casa e non abbiano un reddito complessivo familiare superiore a 50.000,00 EUR. Per accedere a tale agevolazione, gli interessati dovranno presentare la domanda entro il 15 ottobre 2009, corredata da dichiarazione sostitutiva, resa ai sensi del D.P.R. 445/2000, a dimostrazione del possesso dei requisiti sopra elencati. La veridicità delle dichiarazioni sarà sottoposta a tutti i controlli ritenuti necessari.

3.2.24 Modalità di pagamento delle contribuzioni All’inizio dell’anno scolastico verrà inviata agli utenti un’informativa con il riassunto dei punti principali del presente Piano e l’indicazione della rispettiva fascia ISEE di appartenenza, assegnata per l’anno scolastico 2009/2010. I pagamenti avranno scadenza bimestrale. L’ufficio Pubblica Istruzione, alla fine di ogni bimestre, recapiterà agli utenti un avviso di pagamento nel quale verranno specificate la scadenza e la somma da pagare. I versamenti saranno effettuati su Conto corrente postale o tramite domiciliazione bancaria con le seguenti scadenze: • 1° versamento: NOVEMBRE 2009 cauzione, se dovuta, e retta periodo settembre/ottobre 2009 • 2° versamento: GENNAIO 2010 retta periodo novembre/dicembre 2009 • 3° versamento: MARZO 2010 retta periodo gennaio/febbraio 2010 • 4° versamento: MAGGIO 2010 retta periodo marzo/aprile 2010 • 5° versamento: LUGLIO 2010 retta periodo maggio/giugno 2010 Sui pagamenti effettuati in ritardo rispetto al termine fissato nelle singole comunicazioni, saranno applicati gli interessi legali. A fine anno scolastico, per gli inadempienti, previa verifica di tale posizione riscontrata tramite sollecito, verrà avviata la procedura di recupero coatto del credito ai sensi della normativa vigente, con l’applicazione degli interessi legali. L’Ufficio Pubblica Istruzione può sospendere d’ufficio la fruizione dei servizi per il mancato pagamento delle rette.

3.2.25 Servizio di sorveglianza prescolastica. Come negli anni precedenti, opererà a partire dalle 7,30 fino alle ore 8,30 nella scuola primaria posta in via XXVI aprile. Predisposto per gli alunni dello scuolabus, è usufruibile anche per gli alunni che necessitano di essere accolti in anticipo presso la sede scolastica. La tariffa di utenza per questi ultimi è fissata in Euro 65,00 annue da versare all’atto della conferma della frequenza al servizio. Anche per l’anno scolastico 2009/2010 sarà possibile richiedere il servizio per un solo semestre versando il 50% della quota.

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3.2.26 Sorveglianza alunni all’esterno dei plessi scolastici E’ attivato presso la scuola primaria di via XXVI aprile, in concomitanza con i momenti di entrata e di uscita degli alunni dalla scuola. L’assistente, d’intesa con la Polizia Locale: • sovrintende ed accompagna, se necessario, gli alunni negli attraversamenti stradali; • provvede, eventualmente, con l’ausilio di opportuni strumenti di segnalazione, a regolare il traffico in vicinanza dei passaggi pedonali; • collabora alla vigilanza sulla sicurezza degli alunni, soprattutto nei momenti di maggior affollamento.

3.2.27 Educazione degli adulti Da settembre 2002 l’educazione degli adulti è di competenza del Comune., sia esercitata individualmente che attraverso uno specifico comitato locale. Il Centro Territoriale EDA ha attivato corsi per il conseguimento della licenza relativa alla scuola dell’obbligo, a corsi di italiano per stranieri, nonché corsi di lingua inglese e di informatica. Nel corso dell’anno scolastico 2008/2009 sono 721 le persone si sono rivolte al centro Eda della Bassa Bresciana.

3.2.28 Convenzione con il Centro di Formazione Professionale “Maddalena di Canossa” – sede di Bagnolo Mella. Le iniziative di formazione professionale condotte presso la scuola di Bagnolo Mella e gestite dal Centro di Formazione Professionale ENAC LOMBARDIA “Maddalena di Canossa” sono finalizzate a costituire occasioni in sede locale e di zona per favorire la formazione, la riqualificazione e l’aggiornamento delle capacità professionali. Il Comune di Bagnolo Mella partecipa in rapporto convenzionale, con la Regione Lombardia, la Provincia di Brescia ed il CFP, alla realizzazione del programma formativo con un contributo determinato in base al programma inviato.

3.2.29 Iniziative educative Sono ormai “a regime” le iniziative educative attuate in collaborazione con la Biblioteca Civica ed i Servizi Sociali del Comune, rivolte ai genitori ed alle scuole Nell’articolazione di tali iniziative si opererà privilegiando la qualità e la significatività della proposta, valorizzando in particolare gli aspetti motivazionali dei partecipanti. I Tra gli altri si citano i progetti che riguardano l’Educazione Stradale (col coinvolgimento del Comando di Polizia Locale), la promozione della lettura (gara di lettura, letture nelle scuole, merenda con lettura, ecc…), l’integrazione scolastica ed extrascolastica (progetto “Mamme extracomunitarie”), l’educazione ambientale (Festa dei Parchi). a. L/R 23/1999 Progetto “Per…corsi insieme” L’AGE - Associazione Genitori - di Bagnolo Mella, previa attivazione di una rete di contatti con varie realtà educative/scolastiche presenti sul territorio, ha presentato un progetto atto a contrastare il fenomeno della dispersione scolastica secondo le modalità previste dalla L/R 23/1999, art.4 comma.2. Tale progetto,

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approvato dalla regione Lombardia, si articola in una fase di analisi del territorio, nella individuazione di obbiettivi (percorsi formativi per ragazzi di 11/16 anni), nella strutturazione di interventi, nonché nella programmazione di momenti di verifica dell’attività svolta. Il progetto, nel quale è parte attiva anche l’assessorato ai Servizi Sociali, ha preso avvio a partire dall’anno scolastico 2007/2008 e, previa verifica dei risultati raggiunti, è stato riproposto con successo all’approvazione della Regione Lombardia. Pertanto, nell’anno scolastico 2009/2010 si svilupperà la terza annualità di “Per…corsi insieme”. Tra le realtà coinvolte nel progetto vengono richiamate, oltre all’Amministrazione Comunale ed all’Istituto Comprensivom anche il C.A.G, la cooperativa Es.Pro, l’Oratorio e la Parrocchia, il C.F.P.Canossa, la Ludoteca ed il Centro Famiglia,la Cooperativa Loggetta. b. Progetto Intercultura della Fondazione Cariplo. L’Istituto Comprensivo di Bagnolo Mella è statora le istituzioni scolastiche che sono state scelte per un progetto della Fondazione Cariplo denominato “Progetto Intercultura”. Tale iniziativa è sorta per individuare l’ambiente scolastico come quello più idoneo a sperimentare forme di integrazione fra i nuovi cittadini e gli italiani. Sono previsti interventi che coinvolgono sia gli alunni (e quindi l’ambito strettamente scolastico) sia le loro famiglie. L’integrazione è la sfida che sta di fronte al nostro paese: o siamo in grado di coglierla oppure siamo destinati a vivere situazioni di disagio e di emarginazione che finiranno per colpire sia gli italiani sia i nuovi cittadini. Gli obiettivi del progetto sono: • valicare e diffondere una politica di accoglienza e integrazione scolastica che abbia caratteri di sistematicità e di riproducibilità. • sostenere l’inserimento scolastico degli alunni stranieri e favorire una maggiore integrazione e partecipazione attiva alla vita della scuola. • favorire il successo scolastico e la regolarità dei percorsi formativi degli alunni stranieri. • favorire la conoscenza reciproca fra studenti italiani e stranieri e tra le loro famiglie. • favorire l’integrazione sociale delle famiglie straniere e il loro coinvolgimento e partecipazione nell’azione educativa della scuola. • promuovere forme stabili di collaborazione tra le scuole e i soggetti del territorio per sviluppare una rete di azioni integrate in grado di fornire risposte efficaci ai bisogni degli alunni stranieri. Durante un Consiglio Comunale aperto, appositamente convocato l’8 luglio 2009, sono state presentate le azioni intraprese riguardo al progetto “Intercultura” nonché le testimonianze delle varie comunità straniere coinvolte nell’ambito del iniziativa. c. L’Arcobaleno del tempo Il comune di Bagnolo Mella ha richiesto ed ottenuto il finanziamento regionale per l’iniziativa “L’Arcobaleno del tempo” , che consentirà la creazione di una banca del tempo atta a coinvolgere i genitori nelle attività organizzate per gli alunni nei giorni di chiusura della scuola (vacanze natalizie e pasquali, settimane precedenti o successive all’apertura/chiusura della scuola, ecc…). Nell’organizzazione delle attività ci sarà il supporto della coopertativa Es.Pro. che ha cooperato alla redazione/predisposizione del progetto insieme all’Ufficio Informagiovani.

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d. Educarte Dalla collaborazione fra l’Oratorio S.Luigi ed il Gruppo Cara…Mella è nato il progetto denominato “Educarte”, che ha come obiettivo la promozione del teatro come esperienza formativa ed educativa per gli alunni. L’iniziativa, strutturata su quattro diversi moduli suddivisi per fasce di età, consentirà l’allestimento di spettacoli presso il Teatro Pio XI dell’Oratorio ed avrà una valenza sovracomunale. L’Amministrazione Comunale di Bagnolo Mella, previa intesa con l’Istituto Comprensivo, ha aderito all’iniziativa che costituisce l’ampliamento delle esperienze già realizzate nel corso degli anni scolastici 2007/2008 e 2008/2009 in relazione alla promozione del teatro come forma di espressione da proporre agli alunni della scuola dell’obbligo.

3.3 POLITICHE SOCIALI E RELATIVE ATTREZZATURE

Dal Piano di Zona: L. 328/00 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”, L.R. 3/2008 “Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e socio-sanitario” e il PIANO DI ZONA. Nel corso dell’anno 2009 è stato approvato, da parte dei 20 Comuni del Distretto n. 9, il terzo Piano di Zona, così come previsto dall’art. 19 della legge 328/2000 e ribadito nell’art. 18 della L.R. 3/2008. Il Piano di Zona è da intendersi come un piano regolatore degli interventi e dei servizi di cui la comunità ha bisogno e rappresenta lo strumento operativo per la realizzazione di politiche sociali programmate e condivise. Le modalità organizzative per la gestione dei servizi sociali integrati di un territorio rappresentano sicuramente un aspetto importante della pianificazione di un sistema di welfare locale. Conclusa ora la fase in cui la programmazione dei Piani di Zona ha svolto principalmente una funzione di conoscenza reciproca e di ricerca di intese tra Comuni, si è passati alla fase dell’attuazione e della messa in atto di interventi zonali integrati ed omogenei sul territorio. La pianificazione zonale rappresenta un momento di forte tensione propositiva e, nell’Ambito n. 9, tale tensione ha portato, nel corso del 2006, alla strutturazione ed organizzazione del Servizio Tutela Minori a livello distrettuale, con il conseguente ritiro della delega per la gestione del servizio, da anni assegnato all’ASL. Sempre nel 2006 si è aperto il dibattito in merito alla definizione di un nuovo soggetto giuridico sovracomunale per la gestione dei servizi socio-assistenziali. In ragione dell’aumentata complessità delle funzioni e delle competenze attribuite ai Comuni non è più sostenibile la forma associata delle attività e dei servizi di cui al Piano di zona con il semplice strumento dell’Accordo di Programma. Il Comune di Bagnolo Mella riconosce nella gestione associata la dimensione ottimale per l’esercizio delle funzioni e delle competenze in materia socio-assistenziale, così come previsto dalla normativa nazionale e regionale, e aderisce all’Azienda territoriale denominata “Azienda territoriale per i servizi alla persona – Ambito 9 – Bassa Bresciana Centrale”, approvandone lo Statuto con deliberazione del Consiglio Comunale n. 63 del

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02/10/2007 e affidandole la gestione dei servizi sociali territoriali con deliberazione di Consiglio Comunale n. 55 del 29/12/2008. Nonostante i cambiamenti sopradescritti rimane l’autonomia, l’impianto organizzativo e strutturale dell’ufficio e dell’Assessorato ai servizi Sociali del Comune di Bagnolo Mella che, parallelamente al percorso compiuto a livello zonale, esce rafforzato dagli sviluppi normativi degli ultimi anni. Anni che sono stati caratterizzati da un progressivo spostamento di responsabilità programmatiche e finanziarie in materia di politiche assistenziali dallo Stato verso le Regioni e soprattutto verso gli enti locali. Il Comune quindi si trova sempre più investito di un ruolo di “regista” della politica sociale locale. In vista di una condivisione delle modalità di intervento e di prestazioni quindi , per il triennio 2009-2011, viene normata la “Disciplina relativa alla erogazione dei servizi socio- assistenziali”.

3.3.1 FUNZIONI DEL COMUNE IN CAMPO SOCIALE Ai sensi della Legge quadro 328/2000 e della Legge Regionale 3/2008 il Comune è il titolare delle funzioni relative ai servizi sociali in ambito locale. Il sistema integrato di interventi e servizi sociali si realizza mediante politiche e prestazioni coordinate nei diversi settori della vita sociale, integrando i servizi alla persona e al nucleo familiare con eventuali misure economiche, definendo percorsi attivi volti ad ottimizzare l’efficacia delle risorse, impedire sovrapposizioni di competenze e settorializzazione delle risposte. Le funzioni che fanno capo al Comune comprendono: • la programmazione e la realizzazione dei servizi; • l’erogazione dei servizi e prestazioni economiche; • la definizione dei parametri per l’individuazione delle persone destinatarie con priorità degli interventi; • il riconoscimento e la promozione di unità di offerta e di nuovi modelli gestionali nell’ambito della rete sociale; • le competenze relative alle modalità di esercizio delle unità d’offerta; • le attività correlate all’accreditamento delle unità d’offerta sociali; • definizione di ulteriori livelli di assistenza rispetto a quelli regionali.

3.3.2 DESTINATARI Hanno titolo ad usufruire delle prestazioni e dei servizi del sistema integrato di interventi e servizi sociali, previsti dal presente Regolamento, nei limiti degli stanziamenti di Bilancio, i cittadini italiani residenti nel Comune di Bagnolo Mella e, nel rispetto degli accordi internazionali, con le modalità e nei limiti definiti nelle leggi Nazionali e Regionali, anche i cittadini di stati appartenenti all’U.E. ed i loro familiari, nonché gli stranieri in possesso della carta di soggiorno o permesso di soggiorno sempre residenti nel Comune di Bagnolo Mella.

3.3.3 MODALITA’ DI INTERVENTO NEI CONFRONTI DELL’UTENZA:

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3.3.3.1 Le prestazioni automatiche Possono essere definite automatiche quelle prestazioni non soggette a valutazione sociale, ma legate a condizioni oggettive predefinite quali l’età e la situazione economica. Rientrano in questa tipologia gli interventi previsti nell’accordo annuale tra il Comune di Bagnolo Mella ed i Sindacati dei Pensionati che regola le modalità di accesso e di erogazione delle prestazioni economiche relative a rimborsi per spese di riscaldamento, energia elettrica e acqua; rimborsi farmaci a pagamento. Altri esempi sono le procedure amministrative legate all’erogazione: dell’assegno di maternità e per i nuclei familiari numerosi, del Bonus energia, del contributo regionale per l’affitto.

3.3.3.2 Le prestazioni a valutazione sociale Sono prestazioni “a valutazione sociale” quelle erogate successivamente all’intervento del servizio sociale professionale. Attraverso il lavoro sociale con l’utente e/o il contesto familiare di riferimento, il servizio sociale definisce e valuta il problema o i problemi affrontabili, formula il piano di intervento, concordato con l’utente e/o il suo nucleo familiare, ne cura l’attuazione anche attraverso l’attivazione e il coordinamento di risorse, servizi e strutture che individua come utili e adeguati. Procedure e prassi operative concordate danno indicazioni ai servizi comunali circa le modalità di valutazione delle condizioni di necessità e le modalità di utilizzo dei servizi e delle risorse, al fine di garantire l’uniformità degli interventi dei diversi uffici e la loro congruità con gli obiettivi del Settore.

3.3.4 NEI CONFRONTI DELLA COMUNITÀ E DEL TERRITORIO:

3.3.4.1 Le attività di territorio Rientrano negli interventi del lavoro sociale le attività di gestione e coordinamento dei servizi, (Servizio Assistenza Domiciliare, Pasti, Trasporto disabili, ecc.), nonché la realizzazione di attività di promozione e di prevenzione, progettate per gruppi di cittadini e finalizzate a contenere o prevenire situazioni di difficoltà, di marginalità o esclusione (progetti di formazione, iniziative di aggregazione ecc.) ed a promuovere una nuova cultura dell’agio, in particolar modo nell’area giovanile.

3.3.4.2 Le attività di monitoraggio e di indagine Annualmente possono essere programmate attività di monitoraggio e di indagine relative a specifici settori o a particolari bisogni sociali. Tali attività hanno la finalità di contattare cittadini in condizione di bisogno non raggiunti dai servizi e di fornire elementi utili alla programmazione degli interventi del Settore.

3.3.5 MODALITA’ DI ACCESSO AI SERVIZI Al fine di rendere i servizi sociali ampliamente fruibili, le persone e le famiglie devono essere messe in grado di poter accedere ai servizi stessi attraverso un’adeguata informazione circa l’accesso agli stessi ed il loro funzionamento.

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Per accedere alle prestazioni previste dal presente Regolamento, gli utenti devono rivolgersi all’ufficio Servizi Sociali e presentare apposita domanda, corredata, ove previsto, dall’attestazione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE). Detta attestazione ha validità annuale. Qualora, entro il periodo di validità della predetta dichiarazione sostitutiva, la situazione economica o la composizione del nucleo familiare subiscano variazioni che comportano il cambio della fascia di contribuzione, il richiedente deve presentare, entro 30 giorni, una nuova dichiarazione sostitutiva. La nuova quota di partecipazione decorrerà dalla data della nuova attestazione I.S.E.E. Qualora, a seguito dell’effettuazione di controlli, venisse riscontrata una discordanza tra quanto dichiarato e la situazione accertata, nei casi dovuti ad un cambiamento nello stato dei fatti non comunicato al competente ufficio, l’interessato potrà continuare ad usufruire del servizio e/o dell’agevolazione alle condizioni determinate: la nuova quota sarà applicata dal primo giorno del mese successivo a quello in cui è avvenuta la variazione. Il richiedente dichiarerà altresì di avere conoscenza che, nel caso di corresponsione della prestazione, possono essere eseguiti controlli diretti ad accertare la veridicità delle informazioni fornite. Il richiedente viene inserito automaticamente nella fascia massima di contribuzione nei seguenti casi: • mancata presentazione della dichiarazione sostitutiva delle condizioni economiche del nucleo familiare; • presentazione di dichiarazione sostitutiva incompleta o non corretta, con rifiuto di rettifica o completamento. La richiesta di integrazione o rettifica di quanto dichiarato dovrà essere formulata per iscritto dal competente ufficio ed inviata all’interessato tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. L’interessato disporrà di 15 giorni, calcolati a partire dalla data di ricevimento della richiesta stessa, per presentare le integrazioni e/o le modifiche necessarie. In caso di non veridicità della dichiarazione presentata, fermo restando l’attivazione dei provvedimenti previsti per la violazione delle norme di diritto penale e delle leggi speciali, l’Amministrazione Comunale si comporterà come segue: • qualora trattasi di dichiarazione non veritiera e a vantaggio del richiedente, lo stesso potrà continuare ad usufruire del servizio pagando la tariffa massima fino alla scadenza della validità della dichiarazione, con l’obbligo di versare la maggior somma dovuta anche per il periodo pregresso; • qualora trattasi di dichiarazione non veritiera e a vantaggio dell’ente, il richiedente potrà continuare ad usufruire del servizio pagando la tariffa calcolata sulla base dei dati corretti. Tale correzione verrà applicata dalla data di rettifica dell’attestazione.

3.3.6 CONCORSO DEGLI UTENTI AL COSTO DEI SERVIZI Al fine di corresponsabilizzare gli utenti ad una economica gestione delle risorse pubbliche, ed in conformità a quanto stabilito dalla legge 328/2000 e ribadito dalla legge regionale 03/2008, gli stessi sono tenuti a concorrere, in rapporto alle proprie condizioni economiche, al costo dei servizi erogati dal Comune.

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La situazione economica è calcolata secondo i principi dell’I.S.E.E. - di cui alla D.Lgs . 109 del 31/3/1998 e successive modifiche e norme, considerando reddito e patrimonio del nucleo familiare. Per il costo delle prestazioni si fa riferimento al costo diretto aumentato di una quota per spese generali. Le tariffe previste per la compartecipazione ai costi, salvo diversa disposizione della Giunta Comunale, vengono aggiornate annualmente, con deliberazione della stessa Giunta, in relazione all’adeguamento ISTAT e alle eventuali modifiche dei costi dei servizi a causa di nuovi appalti e di adeguamenti dei prezzi ai CCNL. Fino alla nuova quantificazione restano validi i costi già approvati. Per quanto riguarda la contribuzione, si fa riferimento a fasce economiche che vengono determinate per ogni singolo servizio, in relazione alla situazione economica annuale del nucleo familiare. Dette fasce sono costruite partendo da una situazione economica iniziale per arrivare ad una situazione economica finale, alla quale è collegata una percentuale massima (che può anche essere pari al 100%) di contribuzione. Le fasce di reddito sono quelle previste nella tabella in allegato. Dato atto che nell’ISEE non sono considerati i redditi non imponibili ai fini IRPEF si ritiene che le pensioni percepite dagli utenti a titolo di indennità di accompagnamento, erogate dall’INPS ai fini dell’assistenza continua alla persona, comportino, ai fini della partecipazione al costo dei servizi, il passaggio alla fascia immediatamente superiore.

3.3.7 COMPOSIZIONE DEL NUCLEO FAMILIARE La valutazione della situazione economica degli utenti che richiedono servizi ed agevolazioni è determinata con riferimento all’intero nucleo familiare composto dal richiedente la prestazione agevolata, dai componenti la famiglia anagrafica (cioè tutte le persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti) e dai soggetti considerati a suo carico ai fini IRPEF. Per quanto concerne la compilazione della dichiarazione sostitutiva delle condizioni economiche e per eventuali casi particolari, si rimanda alle spiegazioni contenute nel DPCM n. 242 del 4 aprile 2001. In deroga a quanto sopra, per quanto concerne l’erogazione di contributi economici, viene tenuta in considerazione anche la situazione economica dei tenuti agli alimenti (art. 433 c.c.).

3.3.8 CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA AI FINI DELLA PARTECIPAZIONE DEGLI UTENTI AL COSTO DEI SERVIZI La situazione economica del nucleo familiare del cittadino richiedente la prestazione di servizi si ottiene sommando, per ciascun componente del nucleo familiare, la situazione reddituale ed il 20% della situazione patrimoniale - come disposto dalla Legge 109/98 e successive modifiche -, così come determinate dai commi seguenti.

3.3.8.1 Situazione reddituale: il reddito si calcola sommando, per ciascun componente il nucleo familiare: a) il reddito complessivo ai fini IRPEF quale risulta dall’ultima dichiarazione presentata (Unico o 730) ovvero, in mancanza di obbligo di dichiarazione,

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dall’ultimo certificato rilasciato dai datori di lavoro o dagli enti previdenziali. Il reddito è da considerare al netto dei redditi agrari relativi alle attività svolte, anche in forma associata, dai soggetti produttori agricoli titolari di partita IVA, obbligati alla presentazione della dichiarazione ai fini dell’IVA. Non sono da computare gli emolumenti arretrati relativi a prestazioni di lavoro o di pensione, il trattamento di fine rapporto (T.F.R.) e le indennità equipollenti, gli assegni familiari e l’indennità di accompagnamento e qualsiasi altro reddito non imponibile ai fini IRPEF. b) I redditi agrari con riferimento alla base imponibile determinata ai fini IRAP, al netto dei costi del personale a qualunque titolo utilizzato; c) I redditi di lavoro prestato nelle zone di frontiera e in altri Paesi limitrofi da soggetti residenti nel territorio dello Stato; d) il reddito figurativo delle attività finanziarie, determinato applicando il rendimento medio annuo dei titoli decennali del Tesoro al complessivo patrimonio mobiliare del nucleo familiare composto dalle voci riportate al successivo punto 2, lettera B.

Il reddito del nucleo familiare si calcola sommando i redditi di ciascun componente. Dalla predetta somma, qualora il nucleo familiare risieda in abitazione in locazione, si detrae il valore del canone annuo, fino a concorrenza per un ammontare massimo di € 5.164,57. In tal caso il richiedente è tenuto a dichiarare gli estremi del contratto di locazione registrato (Decreto Legislativo 3 maggio 2000, n. 130, tab. 1°, parte I).

3.3.8.2 Situazione patrimoniale Il patrimonio si calcola sommando, per ciascun componente il nucleo familiare:

A. Patrimonio Immobiliare: il valore dei fabbricati e terreni edificabili e agricoli intestati a persone fisiche diverse da imprese, quale definito ai fini I.C.I. al 31 dicembre dell’anno precedente a quello di presentazione della domanda, indipendentemente dal periodo di possesso di imposta considerato. Dal valore così determinato si detrae l’ammontare del debito residuo al 31 dicembre dell’anno precedente per la quota capitale dei mutui contratti per l’acquisto dell’immobile, fino a concorrenza del suo valore come sopra definito. Per l’abitazione di proprietà, in alternativa alla detrazione per il debito residuo, è detratto, se più favorevole e fino a concorrenza, il valore della casa di abitazione, come sopra definito, nel limite di € 51.645,68.

B. Patrimonio mobiliare: per la determinazione del patrimonio mobiliare devono essere considerate le componenti di seguito specificate, possedute alla data del 31 dicembre dell’anno precedente alla presentazione della dichiarazione sostitutiva delle condizioni economiche: a) depositi e conti correnti bancari e postali, per i quali va assunto il valore del saldo contabile attivo, al netto degli interessi, alla data del 31 dicembre dell’anno precedente alla presentazione della dichiarazione sostitutiva;

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b) titoli di Stato, obbligazioni, certificati di deposito e credito, buoni fruttiferi e assimilati, per i quali va assunto il valore nominale delle consistenze alla data di cui alla lettera a); c) azioni o quote di organismi di investimento collettivo di risparmio (O.I.C.R.) italiani o esteri, per le quali va assunto il valore risultante dell’ultimo prospetto redatto dalla società di gestione alla data di cui alla lettera a); d) partecipazioni azionarie in società non quotate in mercati regolamentati, per le quali va assunto il valore rilevato alla data di cui alla lettera a) ovvero, in mancanza, nel giorno più prossimo; e) partecipazioni azionarie in società non quotate in mercati regolamentati e partecipazioni in società non azionarie, per le quali va assunto il valore della frazione del patrimonio netto, determinato sulla base delle risultanze dell’ultimo bilancio approvato anteriormente alla data di presentazione della dichiarazione sostitutiva, ovvero, in caso di esonero dall’obbligo di redazione del bilancio, determinato dalla somma delle rimanenze finali e dal costo complessivo dei beni ammortizzabili, al netto dei relativi ammortamenti, nonché degli altri cespiti o beni patrimoniali; f) masse patrimoniali, costituite da somme di denaro o beni relativi all’impresa, affidate in gestione ad un soggetto abilitato ai sensi del decreto legislativo N.415 del 1996, per le quali va assunto il valore delle consistenze risultanti dall’ultimo rendiconto predisposto, secondo i criteri stabiliti dai regolamenti emanati dalla Commissione nazionale per le società e la Borsa, dal gestore del patrimonio anteriormente alla data di cui alla lettera a); g) agli strumenti e rapporti finanziari per i quali va assunto il valore corrente alla data di cui alla lettera a), nonché contratti di assicurazione mista sulla vita e di capitalizzazione per i quali va assunto l’importo dei premi complessivamente versati a tale ultima data. Sono esclusi i contratti di assicurazione mista sulla vita per i quali alla medesima data non è esercitabile il diritto di riscatto; h) imprese individuali per le quali va assunto il valore del patrimonio netto, determinato con le stesse modalità indicate alla precedente lettera e). Per i rapporti di custodia, amministrazione, deposito e gestione cointestati anche a soggetti appartenenti a nuclei familiari diversi, il valore delle consistenze è assunto per la quota di spettanza. La consistenza del patrimonio mobiliare del nucleo familiare è calcolata prendendo a riferimento il valore complessivo dello stesso approssimato per difetto ai € 500,00 o ai suoi multipli, secondo quanto disposto dal DPCM 18/05/2001. Dal valore del patrimonio mobiliare, determinato come sopra, si detrae, fino a concorrenza, una franchigia pari a € 15.493,71. Tale franchigia non si applica ai fini della determinazione del reddito complessivo di cui al Punto 1 del presente articolo.

L’INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA REDDITUALE (ISR) E’ DEFINITO DALLA SOMMA DEI REDDITI, DI CUI AL PRECEDENTE PUNTO 1.

TALE INDICATORE E’ COMBINATO CON L’INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA PATRIMONIALE (ISP) NELLA MISURA FISSA DEL VENTI PER CENTO DEI VALORI PATRIMONIALI, COME DEFINITI AL PRECEDENTE PUNTO 2.

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LA SOMMA DEI DUE INDICATORI DA’ COME RISULTATO L’I.S.E. (INDICATORE SITUAZIONE ECONOMICA)

L’ I.S.E.E. (INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE) E’ INVECE CALCOLATO COME RAPPORTO TRA L’INDICATORE DI CUI AL COMMA PRECEDENTE E IL PARAMETRO DESUNTO DALLA SCALA DI EQUIVALENZA DEFINITA NELLA TABELLA 2 DEL DECRETO LEGISLATIVO 109/98, COSI’ COME MODIFICATA DAL DECRETO LEGISLATIVO 130/2000 e di seguito riportata:

LA SCALA DI EQUIVALENZA Numero componenti Parametro 1 1,00 2 1,57 3 2,04 4 2,46 5 2,85 Maggiorazione di 0.2 per presenza nel nucleo di figli minori di un solo genitore. Maggiorazione di 0,5 per ogni componente con handicap psicofisico permanente di cui all’art. 3, c. 3, legge 104/92, invalidità civile superiore al 66%, invalidità per servizio o di guerra: categorie da 1 a 5. Maggiorazione di 0,2 per nuclei con figli minori, in cui entrambi i genitori svolgono attività di lavoro e di impresa. Maggiorazione di 0,35 per ogni ulteriore componente.

Ai sensi dell’art. 71 del T.U. 445/2000 le amministrazioni procedenti sono tenute ad effettuare idonei controlli, anche a campione, e in tutti i casi in cui sorgono fondati dubbi, sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive di cui agli art. 46 e 47 del medesimo testo unico. Nel caso di domande tese ad ottenere prestazioni o servizi sociali agevolati si ritiene di procedere a controlli secondo le seguenti tipologie: a. controlli a campione su una percentuale di domande pervenute; b. controlli puntuali e mirati sulle singole domande; Controlli a campione nella misura del 5% delle domande presentate, pervenute nel periodo considerato per il controllo a campione, periodo che si assume essere l’anno solare. Per estrapolare il 5% delle domande suscettibili di controllo a campione si procederà avendo come riferimento la numerazione progressiva delle istanze medesime. La selezione verrà effettuata assumendo una domanda con eguale cadenza ( una domanda ogni n. domande, dove n. è uguale al rapporto fra il totale delle domande pervenute e la percentuale sul totale delle domande medesime) fino a raggiungere un numero corrispondente alla suddetta percentuale di istanze pervenute nel periodo considerato. Controlli puntuali e mirati sulla singola domanda qualora sussistano ragionevoli dubbi sulla veridicità del contenuto delle dichiarazioni sostitutive rilasciate, inerenti stati, fatti e

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qualità personali e/o di terzi facenti parte del nucleo familiare del richiedente, e segnatamente qualora le dichiarazioni risultino: 1. palesemente inattendibili; 2. contraddittorie rispetto ad altri stati, fatti e qualità del richiedente e/o terzi da lui dichiarati nell’istanza; 3. contraddittorie rispetto alle necessità medie di sostentamento del nucleo familiare medesimo; 4. illogiche rispetto al tenore di vita medio mantenuto dal nucleo familiare del richiedente, desumibile da informazioni diverse da quelle dichiarate ed in possesso dell’Amministrazione Comunale. La domanda del richiedente e la correlata dichiarazione sostitutiva dovrà preventivamente contenere l’esplicitazione del fatto che potranno essere eseguiti controlli diretti ad accertare la veridicità delle informazioni fornite e le responsabilità penali in caso di falsa dichiarazione. PRIMA FASE: L’ufficio provvederà a richiedere la documentazione necessaria al controllo e posseduta dall’interessato in uno spirito di reciproca collaborazione, al fine di accelerare i tempi delle funzioni del controllo medesimo, rimanendo ovviamente esclusa dalla suddetta richiesta ogni documentazione già in possesso dell’Amministrazione Comunale. SECONDA FASE: nel caso in cui non sussista la collaborazione degli interessati, l’ufficio provvederà ad attivare i controlli secondo le modalità di legge. Si provvederà pertanto ad effettuare controlli ed accertamenti d’ufficio, ai sensi dell’art. 18 commi 2° e 3° della legge 07/08/1990 N. 241 e successive modifiche ed integrazioni. I controlli riguardanti dichiarazioni sostitutive di certificazione saranno effettuati con le modalità di cui all’art. 43 del T.U. 445/2000, consultando direttamente gli archivi dell’amministrazione certificante ovvero richiedendo la medesima certificazione anche attraverso strumenti telematici ed informatici, o conferma scritta della corrispondenza di quanto dichiarato con le risultanze da questa custoditi. Qualora nei controlli emergano abusi o false dichiarazioni, fatta salva l’attivazione delle necessarie procedure di legge, si adotterà ogni misura utile a sospendere e/o revocare la prestazione erogata ed eventualmente a recuperare i benefici concessi. E’ possibile ottenere l’attestazione ISEE presso l’ufficio servizi sociali del Comune di Bagnolo Mella o presso un CAF.

3.3.9 SEGRETARIATO SOCIALE Il Segretariato sociale, previsto tra i livelli essenziali di assistenza (LEA) all’art. 22 della legge 328/00, è da intendersi come “porta unitaria di accesso” alla rete dei servizi e risponde all’esigenza dei cittadini di: • avere informazioni complete sulla gamma dei diritti, delle prestazioni e delle modalità di accesso al sistema locale dei servizi sociali e del sistema dei servizi socio-sanitari;

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• conoscere le risorse sociali disponibili nel territorio in cui i cittadini vivono, che possono risultare utili per affrontare esigenze personali e familiari nelle diverse fasi della vita; Il Segretariato Sociale è finalizzato a garantire unitarietà di accesso, capacità di ascolto, funzione di orientamento e di filtro, osservazione e monitoraggio dei bisogni e delle risorse, funzione di trasparenza e di fiducia tra cittadino e servizi. All’interno del Comune di Bagnolo Mella tale attività viene svolta dall’Ufficio Servizi Sociali, dallo sportello di ricevimento del pubblico, sia direttamente che telefonicamente, per tutta la durata dell’apertura degli Uffici. Di norma vi si accede senza appuntamento. In particolare lo sportello di Segretariato Sociale offre consulenza nelle seguenti operazioni e ambiti di intervento: • informazioni e compilazione domande per riconoscimento dello stato di invalidità, dichiarazione di responsabilità annuale certificante l’invalidità ASL, Tessera di libera circolazione regionale; • informazioni sulla rete dei servizi sociali e territoriali svolti sia dal Comune che dagli altri Enti operanti sul territorio come Casa di Riposo, ASL, Azienda Ospedaliera, Istituto Comprensivo, Regione Lombardia e Piano di Zona; • accesso ai benefici connessi allo stato di invalidità; • iscrizioni e informazioni sulle attività estive e sulle opportunità educative territoriali; • organizzazione prenotazioni servizi di trasporto urbano ed extraurbano; • informazioni e consulenza sulle procedure, normativa e compilazione DSU ai fini del rilascio dell’ISEE, così come previsto dalla normativa D.Lgs 109/98 e D.Lgs 130/2000; • consulenze, informazioni e gestione bandi in merito a Sportello Affitto e altri contributi regionali e statali (Bonus energia, bonus gas, social card); • gestione, consulenza ed informazione in merito ad assegno di maternità e assegno per le famiglie numerose erogati dall’Inps tramite il comune di residenza; • gestione, consulenza ed informazione in merito all’assegno sociale e buono sociale famiglie numerose; • prenotazione visite mediche in casi di fragilità sociale, previa valutazione dell’Assistente Sociale;

3.3.10 SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE Il servizio sociale professionale è garantito per il Comune di Bagnolo Mella dalla presenza di due Assistenti Sociali. L’Assistente Sociale è l’operatore che, con autonomia tecnica e professionale, nel rispetto del mandato istituzionale, interviene per la prevenzione ed il miglioramento della qualità della vita dei cittadini, per il sostegno ed il recupero di persone, famiglie, gruppi e comunità in situazione di bisogno e di disagio. Tale funzione si estrinseca nei seguenti livelli di intervento: • promozione ed attivazione della comunità locale; • programmazione, gestione, monitoraggio e valutazione dei servizi: in quest’ottica esercita la funzione di rispondere in modo sistematico ai bisogni emersi nella popolazione, curando la gestione dei servizi, verificando l’efficacia degli interventi

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e il raggiungimento degli obiettivi individuati. L’Assistente Sociale partecipa quindi alla pianificazione e programmazione dei servizi sociali a livello comunale e distrettuale; • presa in carico della persona, della famiglia o del gruppo, con valutazione ed attivazione di un percorso d’aiuto, attraverso l’utilizzo di strumenti professionali. L’accesso al servizio è gratuito ed avviene previo appuntamento.

3.3.11 TIPOLOGIA DEGLI INTERVENTI DI CARATTERE ECONOMICO Il servizio sociale del Comune individua l’opportunità di erogare contributi in denaro a fronte di condizioni specifiche tra le quali: • reddito al di sotto del minimo vitale o necessità di fronteggiare bisogni straordinari ed improrogabili, non sostenibili dalla propria situazione economica; • capacità del beneficiario o delle sue reti di sostegno (familiari, parentali o informali) di utilizzare correttamente il contributo. Qualora sussista l’incapacità del soggetto a gestire i propri redditi, la somma di denaro è erogata direttamente alla persona o all’ente che vanta il credito, ovvero che deve fornire la prestazione individuata. L’erogazione dei contributi economici è soggetta a valutazione sociale. Gli interventi economici erogati dal Comune sono definiti nei successivi articoli.

3.3.12 MINIMO VITALE Per minimo vitale si intende la soglia di natura economica al di sotto della quale la persona non disponga di risorse finanziarie per i più elementari e fondamentali bisogni del vivere quotidiano. Le persone residenti nel Comune di Bagnolo Mella, inabili al lavoro e sprovviste dei mezzi necessari per vivere, laddove nessuno sia giuridicamente tenuto agli alimenti in loro favore, hanno diritto a percepire un contributo di assistenza. Il contributo sarà elargito qualora il loro ISEE sia inferiore alla soglia prevista dal presente articolo; il beneficio sarà concesso mensilmente fino a che l’ISEE sia superiore alla soglia prevista. Il Comune di Bagnolo Mella assume quale valore economico del contributo del minimo vitale il valore ISEE calcolato come segue: Soglia di povertà di cui al D. Lgs 237/1998 = € 250,00 x 13 mensilità = € 3.250,00 Nel caso di un nucleo familiare composto da più componenti si applica la scala di equivalenza prevista dalla normativa ISEE. Il contributo verrà corrisposto a quei richiedenti il cui ISEE sia inferiore al minimo vitale come sopra definito e l’ammontare del trasferimento monetario integrativo, suddiviso in rate mensili, sarà pari alla differenza tra la soglia di povertà e gli emolumenti percepiti dal richiedente.

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3.3.13 CONTRIBUTO ECONOMICO CON PROGETTO D’INTERVENTO MIRATO Per progetto di intervento mirato si intende una misura di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale attraverso il sostegno delle condizioni economiche e sociali con progetti personalizzati in favore delle persone esposte al rischio di marginalità sociale ed impossibilitate a provvedere al mantenimento proprio e dei propri familiari per cause psichiche, fisiche e/o sociali. Il contributo economico con progetto di intervento mirato ha carattere temporaneo, con possibilità di rinnovo, e parte dal presupposto che la persona possa migliorare le proprie condizioni socio-economiche attraverso un progetto di integrazione sociale. I soggetti ammessi hanno l’obbligo di: • comunicare tempestivamente al Comune ogni variazione derivante dalla mutata composizione del nucleo familiare, dalle condizioni di reddito e di patrimonio dichiarate al momento della presentazione della domanda; • rispettare gli impegni assunti con l’accettazione del progetto individuale di integrazione sociale; • per i soggetti in età lavorativa non occupati e parzialmente inabili al lavoro, accettare l’eventuale offerta di lavoro, anche a tempo determinato; • in caso di inadempienza o grave violazione degli obblighi, il Comune sospende la prestazione economica. La somma sarà stabilita dal responsabile dell’Ufficio servizi sociali sulla base della proposta prevista dal progetto individualizzato stilato dall’assistente sociale in collaborazione con l’utente.

3.3.14 CONTRIBUTI ECONOMICI UNA TANTUM I contributi economici una tantum hanno le seguenti caratteristiche: • tendono a farsi carico di situazioni straordinarie, particolarmente gravose e limitate nel tempo; • vengono erogati unicamente nei casi di verificata incapacità del richiedente e dei suoi familiari a far fronte al bisogno manifestatosi; • generalmente non sono ripetibili nel corso dell’anno. L’entità del contributo viene stabilita dal Responsabile dei Servizi Sociali, fino ad un massimo di € 500,00 all’anno, su proposta dell’Assistente Sociale, in rapporto al tipo di bisogno, alle condizioni economiche della famiglia del richiedente e alla disponibilità del bilancio. Il provvedimento relativo è preso con determinazione del Responsabile di Area.

3.3.15 CONTRIBUTO ECONOMICO STRAORDINARIO Si tratta di un’erogazione di carattere economico per far fronte a necessità di carattere eccezionale, a copertura di bisogni straordinari e temporanei, nei limiti degli stanziamenti previsti dal bilancio. Possono accedere al contributo straordinario i cittadini alle seguenti condizioni: • rientrino nella soglia Isee pari a € 9.000,00; • che vi sia una relazione ed una valutazione del servizio sociale di base dalla quale si evinca la finalità sociale dell’intervento economico e la straordinarietà dello stesso.

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La relazione dell’Assistente sociale avrà come fine quello di accertare lo stato di bisogno della persona ai fini dell’ammissione al contributo. Il provvedimento relativo è preso con deliberazione di Giunta Comunale.

3.3.16 CONTRIBUTI PER UTENZE DOMESTICHE E SPESE SANITARIE Per i cittadini con più di 65 anni, ogni anno l’Amministrazione Comunale di Bagnolo Mella stipula un accordo con i Sindacati dei pensionati SPI-CGIL, FNP-CISL, UILP-UIL per la definizione degli interventi sociali rivolti alla popolazione anziana bagnolese, fra i quali rientrano anche i rimborsi per prestazioni sanitarie e utenze domestiche: • per spese farmaceutiche (purché prescritte dal medico curante), per prestazioni diagnostiche e visite specialistiche in regime mutualistico; • per spese sostenute per le utenze di gas, acqua ed energia elettrica. Per quanto riguarda, nel dettaglio, i termini e le modalità di erogazione di detti contributi si rimanda per l’anno 2009 all’accordo siglato tra l’Amministrazione Comunale e i Sindacati dei Pensionati.

3.3.17 MOTIVI DI ESCLUSIONE Sono motivi di esclusione dai contributi economici per il minimo vitale, una tantum e contributo a progetto mirato: • l’esistenza di un patrimonio mobiliare che abbia un valore superiore a € 5.000,00=; • l’esistenza di un patrimonio immobiliare, esclusa l’abitazione principale; • l’esistenza di persone tenute agli alimenti (art.433 cod. civ.) in grado di provvedere alla corresponsione degli stessi.

3.3.18 PERSONE TENUTE AGLI ALIMENTI Le persone tenute all’obbligo degli alimenti, ai sensi dell’art.433 del codice civile sono, nell’ordine indicato: • il coniuge; • i figli legittimi o legittimati o naturali o adottivi, e in loro mancanza, i discendenti prossimi, anche naturali; • i genitori e, in loro mancanza, gli ascendenti prossimi, anche naturali, gli adottanti; • i generi e le nuore; • il suocero e la suocera; • i fratelli e le sorelle germani o unilaterali, con precedenza dei germani sugli unilaterali. Nel caso in cui l’utente avesse in precedenza proceduto a donazioni in favore di terzi si specifica che, secondo quanto disposto dall’art. 437 C.C., il donatario è tenuto, con precedenza su ogni altro obbligato, a prestare gli alimenti al donante, fino ad un importo massimo, pari al valore della donazione ricevuta. La persona che richiede l’erogazione di un contributo economico è tenuta a far intervenire in suo aiuto gli eventuali obbligati agli alimenti L’erogazione degli interventi economici è disposta con determinazione del Responsabile dell’area servizi al cittadino, sulla base del parere tecnico favorevole espresso dal Responsabile dell’Ufficio servizi sociali , a seguito della valutazione effettuata

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dall’Assistente Sociale, che dovrà accertare lo stato di bisogno, in relazione alla documentazione di seguito descritta: • richiesta di intervento sottoscritta (ove possibile) dal diretto beneficiario della prestazione, nella quale vengono altresì indicati i componenti del nucleo familiare e i nominativi degli eventuali obbligati agli alimenti; • autocertificazione ISEE del nucleo familiare del beneficiario del contributo; • per i contributi straordinari: documentazione specifica relativa alla situazione di emergenza del richiedente; • ogni altro documento che il cittadino ritenga utile a sostegno delle sue richieste o che sia necessario all’ufficio per documentare la situazione;

3.3.19 CONTRIBUTI PER SOSTEGNO ALLE COPPIE AFFIDATARIE Oltre ai contributi economici destinati all’assistenza generica sono state regolamentate specifiche prestazioni economiche a sostegno di situazioni particolari e ricorrenti. L’intervento previsto da questo articolo è regolato dalla Legge n. 184 del 4 maggio 1983 “Diritto del minore ad una famiglia” e successive modifiche. Ai nuclei familiari che accolgono minori in affidamento, il Comune di Bagnolo Mella eroga un contributo economico mensile pari a € 300,00=, salva diversa valutazione del Servizio Sociale proponente e/o dell’Autorità Giudiziaria. Detto contributo è motivato dal riconoscimento della fondamentale importanza rivestita da tale intervento, al fine di una valorizzazione di questa risorsa. Detta somma sarà erogata per l’affidamento di minori i cui genitori siano residenti nel Comune di Bagnolo Mella, o, in caso di decadenza della potestà genitoriale, qualora il Tutore nominato dal competente Giudice Minorile risieda a Bagnolo Mella.

3.3.20 CONTRIBUTO STRAORDINARIO A SOSTEGNO DEI NUCLEI FAMILIARI CON SOGGETTI IN CONDIZIONE DI DISAGIO PSICO-FISICO MOLTO GRAVE A partire dal 2005 si è deciso di utilizzare dei fondi comunali per sostenere una sperimentazione nell’area Handicap, che si è poi tramutata in un contributo straordinario a sostegno di nuclei familiari con soggetti in condizioni di disagio psico-fisico molto grave. Si è deciso di affrontare in tal senso il delicato problema delle famiglie con disabili molto gravi (dai 18 ai 75 anni) assistiti a domicilio interamente dalle stesse, promuovendo così un’azione di sostegno per accogliere le richieste di aiuto e di ascolto provenienti da detti nuclei. Detto contributo ha avuto anche lo scopo di far emergere situazioni ancora sconosciute al servizio sociale e di avviare una maggiore collaborazione con i servizi specialistici dell’Asl.

3.3.21 CONTRIBUTO PER INTEGRAZIONE RETTE PER INSERIMENTO IN STRUTTURE RESIDENZIALI Il Comune di Bagnolo Mella si propone di evitare, per quanto possibile, il ricovero permanente di persone in strutture residenziali attraverso l’utilizzo ed il potenziamento dei servizi domiciliari e territoriali.

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DESTINATARI: le persone anziane o disabili residenti nel Comune di Bagnolo Mella sulla base di quanto stabilito dalle vigenti normative. La richiesta di fruizione dell’intervento economico integrativo comunale può essere presentata dall’assistito, dal convivente, da colui che ne esercita la tutela, da un parente e/o affine. Nel caso di persona anziana o disabile, con totale o parziale incapacità di intendere e di volere, attestata da certificazione medica, senza coniuge o parenti che possano presentare richiesta, la stessa può essere presentata dall’Assistente Sociale. OGGETTO: per integrazione della retta si intende un intervento economico finalizzato alla copertura parziale o totale della retta giornaliera in strutture accreditate, in posto letto convenzionato, e si configura come una prestazione sociale agevolata, erogata in modo diversificato in relazione alla situazione economica degli utenti. L’obiettivo del contributo è quello di consentire il ricovero in struttura residenziale, se ritenuto indispensabile, anche a coloro che non hanno la possibilità economica di coprire tale spesa. Gli oneri delle rette di ricovero di cittadini provenienti da altri comuni ospiti o residenti in strutture site nel territorio comunale vengono assunti dai rispettivi comuni di residenza al momento del ricovero. La persona ammessa in struttura autorizzata e convenzionata è tenuta a pagare la retta mensile di ricovero ed eventuali depositi e cauzioni a carico dell’utente utilizzando a tal fine i proventi derivanti dai trattamenti economici di qualsiasi natura in godimento e/o il proprio patrimonio sia mobiliare che immobiliare. L’importo del contributo relativo alla quota sociale e alla prestazione erogata è stabilito con atto del Responsabile di Area, che erogherà alla struttura la differenza esistente tra il valore della retta stessa e la capacità a provvedere alla sua copertura integrale. La non veridicità delle dichiarazioni rese e dei documenti presentati, oltre a rendere nulla la richiesta, espone il dichiarante alle sanzioni previste dall’art. 496 c.p. MODALITA’ DI EROGAZIONE:l’assistito è tenuto al pagamento della retta di ricovero con: • l’ammontare dei proventi derivanti dai trattamenti economici di qualsiasi natura in godimento al netto di una quota per le spese personali di € 30,00 mensili, se richiesto; • l’ammontare del proprio patrimonio mobiliare ( depositi bancari, titoli di credito, proventi di attività finanziarie ecc.) • il patrimonio immobiliare mediante impegni sul patrimonio di importo corrispondente a quanto necessario per pagare l’intera retta e fino alla concorrenza del valore del bene; • beni mobili; RECUPERO DEL CREDITO: il Comune può intraprendere specifici atti esecutivi o conservativi nei confronti della persona per cui si renda necessario un intervento di aiuto, che possegga beni immobili, il cui valore copra, in tutto o in parte, le spese del ricovero, al fine di garantire all’ente il rimborso delle rette dallo stesso anticipate, maggiorate dagli interessi di legge. Tali atti, ai sensi della vigente normativa, riguardano essenzialmente:

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• l’iscrizione ipotecaria nei registri immobiliari sui fabbricati e sui terreni di proprietà del debitore; • l’espropriazione forzata dei beni del debitore o dei suoi eredi (limitatamente ai beni immobili ereditati) dopo che sia stata esperita, senza effetto, la prassi amministrativa per il recupero del credito maturato; • l’alienazione consensuale dei beni immobili del ricoverato (o degli eredi per i beni ereditati), previe idonee garanzie formali da parte dello stesso (o degli stessi eredi) affinché il ricavato venga destinato a copertura dei crediti del comune maturati o maturandi per rette di degenza; Il Comune, in caso di inadempienza all’obbligo di contribuzione, adotta le misure necessarie, comprese quelle giudiziali; CASI DI URGENZA: nei casi di urgenza, per i quali non sono attivabili progetti alternativi al ricovero in struttura, si provvederà all’inserimento del cittadino con partecipazione del Comune di Bagnolo Mella al pagamento della retta. Tale erogazione sarà considerata come anticipazione, con conseguente obbligo di reintegrazione da parte dell’utente di quanto calcolato a suo carico, al termine dei conteggi previsti dal presente regolamento. Nel caso in cui l’utente avesse in precedenza proceduto a donazioni in favore di terzi si specifica che, secondo quanto disposto dall’art. 437 c.c., il donatario è tenuto, con precedenza su ogni altro obbligato, a presentare gli alimenti al donante, fino ad un importo massimo, pari al valore della donazione ricevuta. Tenendo conto di quanto stabilito dall’art. 2740 del c.c., secondo il quale il debitore risponde con tutti i suoi beni presenti e futuri, qualora il ricoverato percepisca emolumenti arretrati o somme a qualsiasi titolo non considerate al momento della quantificazione del contributo integrativo, tali emolumenti dovranno essere versati al Comune fino a copertura dei costi rimasti a carico dell’Ente. Qualora vengano accertati d’ufficio o dichiarati dall’assistito redditi e/o patrimoni non ancora riscossi, ma dovuti allo stesso, l’Amministrazione Comunale può recuperare i contributi concessi al momento dell’effettiva riscossione degli emolumenti attesi, vincolando l’assistito e/o parenti chiamati ad intervenire solidamente in aiuto dell’assistito con un impegno di pagamento da sottoscriversi prima della erogazione del contributo stesso. In caso di rifiuto o di mancato pagamento da parte dell’assistito o dei parenti che hanno sottoscritto l’impegno, l’Amministrazione Comunale sospende l’erogazione del contributo. Il Comune si potrà rivalere delle spese sostenute relativamente ai servizi erogati anche nei confronti degli eventuali eredi. E’ possibile l’emissione di impegnativa di pagamento della retta di degenza, ai sensi dell’art. 6 della L. Quadro 328/2000, anche nel caso in cui il ricoverato e i tenuti agli alimenti siano in grado di coprire interamento l’importo della retta stessa, qualora ciò sia richiesto dalla struttura e venga comunque preliminarmente sottoscritto da parte di almeno un parente preciso impegno e fideiussione verso l’Amministrazione Comunale per le quote spettanti. MOTIVI DI ESCLUSIONE: sono in ogni caso esclusi dall’integrazione comunale: • i titolari di diritto di proprietà o di altro diritto reale, fino alla concorrenza del valore. Non si procederà nel senso anzidetto in relazione alla casa di abitazione, allorché la stessa sia occupata dal coniuge o altro familiare disabile; • i titolari di valori mobiliari superiori a € 5.000,00, fino alla concorrenza del valore;

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• di norma i ricoveri temporanei, salvo diversa disposizione dell’Assistente Sociale; Su richiesta degli interessati il Comune concede altresì un contributo economico integrativo finalizzato all’assolvimento delle responsabilità di familiari ed affini di cui all’art. 433 c.c. che risultino impossibilitati ad assolvere alla prestazione alimentare nel caso sia lo stesso ricoverato a richiederlo, secondo il principio del concorso degli obbligati disciplinato dall’art. 441 c.c. Indicativamente si propone la tabella in allegato al presente regolamento. Il Comune interverrà a copertura dell’importo determinato dalla differenza della quota da integrare e quanto versato dagli obbligati agli alimenti.

3.3.22 SERVIZI PER LA POPOLAZIONE ANZIANA

3.3.22.1 Servizio di assistenza domiciliare Il Servizio di Assistenza domiciliare, così come indicato dall’art.73 della legge regionale 1/86, è un insieme di prestazioni svolte presso l’abitazione dell’utente che si trova in una condizione di bisogno; si tratta di un servizio di tipo domiciliare con interventi prettamente socio-assitenziali che ha come principale finalità quella di sostenere la permanenza della persona anziana e/o disabile al proprio domicilio e sostenere la famiglia che si fa carico di un’assistenza continuativa. 1. DESTINATARI: il servizio è rivolto a persone, in condizioni di parziale autonomia o totale non autosufficienza, sole o inserite in nucleo familiare che necessita di un aiuto nella propria funzione assistenziale. 2. PRESTAZIONI: l’attività di sostegno si sviluppa attraverso il lavoro di operatori socio-assistenziali (ASA) che operano secondo il progetto individualizzato redatto dall’Assistente Sociale, in accordo con l’utente e/o il suo nucleo familiare. La stessa è anche coordinatrice e responsabile del servizio. Il Servizio di Assistenza domiciliare in base al progetto individuale fornisce di norma le seguenti prestazioni: • cura ed igiene personale, aiuto nella vestizione, svolgimento bagni assistiti, mobilizzazione; • aiuto domestico per particolari casi privi di supporto familiare; • accompagnamento e socializzazione; • supporto e sostegno alla famiglia. Il servizio viene garantito 365 giorni all’anno. 3. AMMISSIONI: le persone interessate all’erogazione delle prestazioni del servizio di assistenza domiciliare presentano la richiesta, presso l’Ufficio Servizi Sociali, corredata dall’ISEE, quando è volontà del richiedente ottenere una tariffa agevolata. L’ammissione al servizio ha carattere di universalità; le prestazioni vengono erogate compatibilmente con le risorse disponibili tenendo conto delle seguenti priorità: • condizione di solitudine ed impossibilità di attivare le reti di sostegno familiare e parentale; • gravità delle condizioni sanitarie e sociali;

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• situazione economica. L’Assistente sociale ha la funzione di: • valutare le situazioni ed ammissioni al servizio; • elaborare e verificare il progetto individuale, in accordo con l’utente e/o il suo nucleo familiare; • collegamento tra le risorse del territorio attivabili per ogni situazione; • coordinamento, programmazione e verifica del servizio, piano di lavoro degli operatori, supervisione; Gli operatori ASA si occupano di eseguire i singoli interventi previsti dal progetto individuale e partecipare agli incontri di coordinamento settimanali. MODALITA’ DI VALUTAZIONE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA: la situazione economica è valutata secondo i criteri generali relativi alla normativa ISEE COMPOSIZIONE NUCLEO FAMILIARE DI RIFERIMENTO: l’intero nucleo familiare ai fini anagrafici del richiedente la prestazione, così come previsto dalla normativa ISEE. CONCORSO AL COSTO DEL SERVIZIO: gli utenti concorrono alla copertura delle spese relative al servizio versando una quota mensile così quantificata: • in percentuale al costo orario del servizio, così come stabilito nella tabella in allegato, ed in ragione della sola durata dell’intervento presso il domicilio del richiedente, escludendo, quindi, i tempi di spostamento delle ASA. Per il 2009 si fa riferimento al costo del servizio (comprensivo di costi fissi) pari a € 18.85. • calcolando, qualora fossero necessari due operatori, il primo a tariffa intera ed il secondo al 50%; • in ogni caso, per motivi organizzativi, ciascun intervento non potrà durare meno di 30 minuti. Il contributo complessivo mensile richiesto non potrà, in ogni caso, superare l’importo pari alla cifra dell’indennità di accompagnamento stabilita per l’anno corrente, sempre che sia stata applicata una tariffa agevolata calcolata in relazione all’ISEE presentata. Qualora l’utente non presenti la documentazione richiesta, si procederà all’applicazione della fascia massima del servizio relativo. Il servizio di assistenza domiciliare, inoltre, non dovrà superare le due ore giornaliere, aumentabili a quattro in situazioni di grave necessità. Detto limite potrà essere oltrepassato solo in casi eccezionali che dovranno essere sottoposti alla valutazione dell’Assistente Sociale ed all’approvazione del responsabile di servizio, sempre fatte salve le disponibilità di bilancio. Nel caso in cui l’Assistente Sociale rilevi, inoltre, l’esistenza di uno stato di bisogno del singolo o del nucleo familiare e reputi opportuno erogare gratuitamente il servizio, l’utente può essere temporaneamente esonerato dal relativo pagamento dello stesso. Nell’ambito dei servizi domiciliari rientrano i cosiddetti “Voucher Sociali”, titoli sociali di servizio, gestiti e finanziati a livello distrettuale. DEFINIZIONE: prestazioni domiciliari assistenziali e/o educative a favore di persone anziane e disabili, residenti nei comuni dell’Ambito 9, garantite in fasce orarie specifiche, non coperte dai servizi comunali, o per progetti di particolare complessità socio- assistenziale o di elevata integrazione sociale;

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ACCESSO: il servizio sociale di base comunale predispone un Piano individualizzato di intervento che presenta all’Azienda territoriale per la sua validazione e per la convalida anche della sostenibilità economica; MODALITA’: al Piano individualizzato corrisponde un titolo di acquisto di ore di servizio educativo o assistenziale domiciliare, che può essere gratuito o a parziale contribuzione dell’utente, in relazione all’ISEE presentata.

3.3.22.2 Servizio pasti Il servizio prevede la consegna a domicilio di un pasto in un orario compreso tra le ore 11,30 e le 13,00. La finalità è quella di garantire alle persone, che non siano in grado di provvedere autonomamente ad una adeguata preparazione del pranzo, un pasto quotidiano variato e completo. 1. DESTINATARI: persone adulte o anziane con limitata autonomia personale; persone autosufficienti per le quali sia dimostrato un evidente rischio di emarginazione sociale. 2. PRESTAZIONI: • consegna di un pasto a domicilio per le persone che, per motivi sanitari o sociali e a giudizio dell’Assistente Sociale, non possano accedere direttamente al servizio mensa. Il servizio è garantito 365 giorni l’anno, dal lunedì al venerdì. Per il sabato ed i giorni festivi, l’attivazione è possibile solo dopo attenta valutazione dell’Assistente Sociale ed in relazione ai posti disponibili; • accesso alla mensa presso la sede della Fondazione Casa di Riposo “Paolo VI” Onlus di Bagnolo Mella. 3. AMMISSIONI: le persone interessate all’erogazione delle prestazioni del servizio pasti presentano domanda, presso l’ufficio Servizi Sociali, corredata dalla attestazione ISEE, per l’ottenimento di tariffa agevolata. L’Assistente Sociale, in seguito a valutazione, definirà l’attivazione del servizio mensa o del servizio pasti a domicilio. MODALITA’ DI VALUTAZIONE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA: la situazione economica è valutata secondo i criteri generali della normativa ISEE COMPOSIZIONE NUCLEO FAMILIARE DI RIFERIMENTO: l’intero nucleo familiare del richiedente la prestazione, così come da normativa ISEE; CONCORSO AL COSTO DEL SERVIZIO: il costo del servizio per gli utenti è definito dall’ISEE e dalla tabella in allegato al presente regolamento. Gli utenti concorrono alla copertura di detto costo acquistando blocchetti da 10 buoni pasto presso l’ufficio servizi sociali. Per il 2009 il costo del servizio è quantificato in € 8,00 per i pasti consumati presso la casa di riposo e di € 9,50 per i pasti consegnati a domicilio. Nel caso in cui l’Assistente Sociale rilevi l’esistenza di uno stato di bisogno del singolo o del nucleo familiare e reputi opportuno erogare gratuitamente il servizio, l’utente è esonerato dal relativo pagamento. Qualora l’utente non presenti la documentazione richiesta, si procederà all’applicazione della fascia massima del servizio relativo.

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Nel caso l’utente, senza opportuno preavviso, almeno entro le ore 8.30 del giorno di consegna, risulti assente o rifiuti il pasto per ingiustificato motivo, lo stesso verrà ugualmente addebitato all’utente stesso. Nel caso in cui in un nucleo familiare più persone usufruiscano del servizio il costo del secondo pasto consegnato a domicilio è scontato del 10%.

3.3.22.3 Telesoccorso Il servizio prevede l’installazione presso l’abitazione degli utenti di un’apparecchiatura che, collegata all’apparecchio telefonico, consente di effettuare chiamate in caso d’urgenza senza utilizzare il telefono, ma semplicemente in “vivavoce” 1. FINALITA’: garantire un pronto intervento nel caso di malori improvvisi, cadute accidentali o incidenti domestici, favorendo in questo modo anche una maggiore tranquillità psicologica alle persone a rischio sociale o sanitario che sono sole o trascorrono parte della giornata da sole. E’ inoltre prevista una telefonata settimanale agli utenti, cosiddetta “di sollievo”, come momento di dialogo e di informazione sul loro stato di salute psicofisica. 2. DESTINATARI: il servizio è rivolto a persone anziane o inabili che presentano una condizione sanitaria a rischio o persone anziane che necessitano di una condizione di maggiore sicurezza 3. PRESTAZIONI: l’invio dell’allarme da parte dell’utente viene registrato dall’Istituto G4Brescia di Brescia che, immediatamente, mette in atto gli interventi più opportuni. Il servizio funziona 24 ore su 24 ed è attivo per 365 giorni l’anno. La telefonata settimanale “di sollievo” è invece garantita, anche per quest’anno, dall’Associazione Bagnolo Soccorso di Bagnolo Mella. CONCORSO AL COSTO DEL SERVIZIO:gli utenti partecipano al costo del servizio con una tariffa fissa di € 15,50 mensili per chi percepisce un reddito superiore alla pensione minima vigente, che per il 2009 è pari a € 5.956,60. Detta tariffa può venire abbattuta del 50% (€ 7,75), in caso di redditi inferiori alla pensione minima, dopo valutazione positiva dell’Assistente Sociale. L’utente potrà essere temporaneamente esonerato dal pagamento del servizio nel caso in cui l’Assistente Sociale lo reputi opportuno per motivazioni socio-economiche.

3.3.22.4 Trasporto anziani e disabili Il servizio è gestito dal Comune mediante la forma dell’appalto o della convenzione con una cooperativa. Il veicolo utilizzato è di proprietà del Comune di Bagnolo Mella. 1. FINALITA’: garantire l’accesso a strutture specializzate a quelle persone che non sono in grado di utilizzare i normali mezzi pubblici. 2. DESTINATARI: anziani o disabili che necessitano di trasporti temporanei per recarsi, prevalentemente, presso gli Ospedali di Leno o di Manerbio, per effettuare visite o terapie. Il servizio di trasporto, tenuto conto delle disponibilità dell’automezzo ed in relazione alle prenotazioni e alle priorità assegnate, è comunque assicurato in tutto l’ambito dell’Asl

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di Brescia. Il servizio è garantito, ordinariamente dalle ore otto alle ore tredici, per cinque giorni alla settimana, fatto salvo il trasporto per i disabili e dializzati. Il costo del servizio è stabilito in misura fissa e quindi non si rende necessaria la valutazione economica dell’utente. Per l’anno 2009 il prezzo di andata e ritorno fino al proprio domicilio viene fissato in € 3,00 Per gli utenti disabili, con un’invalidità pari al 100%, e per i minori, che necessitano di interventi presso specialisti dell’Asl o presso l’Azienda Ospedaliera, il servizio è gratuito. L’utente potrà essere esonerato dal pagamento del servizio nel caso in cui l’Assistente Sociale lo ritenga opportuno. Nel caso sia necessaria la presenza di un accompagnatore quest’ultimo è esonerato dal pagamento.

3.3.22.5 Soggiorni climatici 1. FINALITA’: offrire l’opportunità di trascorrere un periodo di vacanza socializzante al mare, in montagna o al lago, per uno o più turni di 15 giorni ciascuno, che si distribuiscono durante tutto l’arco dell’anno. 2. DESTINATARI: anziani, disabili e persone che hanno difficoltà ad organizzare autonomamente una vacanza. L’Ufficio Servizi Sociali si pone come tramite tra l’anziano ed alcune agenzie di viaggi specializzate nel settore. Illustra agli utenti le varie possibilità e raccoglie le prenotazioni.

3.3.23 AREA DISAGIO ADULTO E SERVIZI PER DISABILI Gli interventi nei confronti delle persone adulte (maggiorenni, ma non ancora in età post-lavorativa) sono attivati per contrastare situazioni di disagio economico e di non auto- sufficienza a causa di patologie fisiche o mentali o per condizioni di particolare marginalità sociale. Si tratta di persone seguite dai Servizi Sociali del Comune in collaborazione dai servizi specialistici dell’Azienda Sanitaria (SERT, NOA O NIL) e dell’Azienda Ospedaliera, in particolare il CPS. Nei confronti delle persone adulte in difficoltà possono essere attivati gli interventi di aiuto economico, di sostegno domiciliare e di trasporto secondo le caratteristiche e le metodiche descritte nei paragrafi precedenti. Tra le attività del servizio rientrano gli interventi specifici per la disabilità e per le condizioni di marginalità sociale. Le attività che i Servizi Comunali promuovono nei confronti delle persone afferenti all’area del disagio adulto e della disabilità fanno riferimento alla scelta di: • costruire interventi e progetti individualizzati che, attraverso l’utilizzo di servizi specifici e di opportunità non istituzionali garantiscano “ percorsi” che siano comunque di contrasto all’emarginazione ed alla perdita di autonomia; • sostenere e valorizzare la famiglia di appartenenza; • favorire ogni possibilità di socializzazione;

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VALUTAZIONE ECONOMICA: in attesa che sia realizzata la previsione contenuta nel decreto legislativo n.130/2000 e che vengano, quindi, definite in un decreto del Presidente del Consiglio le prestazioni di carattere socio-sanitario, viene applicata la valutazione economica prevista dagli articoli precedenti.

3.3.24 SERVIZIO DI INSERIMENTO LAVORATIVO La gestione delle attività relative all’area handicap e all’integrazione lavorativa delle persone in condizione di svantaggio è stata delegata dai comuni alle ASL fino all’anno 2008. In questo momento si ancora in una fase di passaggio dei casi dall’ASL agli enti competenti. Il Comune viene coinvolto ed informato direttamente dagli operatori e dai responsabili dei servizi competenti rispetto all’attivazione e all’andamento dei singoli progetti, sia in merito alla valutazione sociale complessiva sia in merito all’assolvimento delle procedure amministrative ed economiche connesse.

3.3.25 CENTRI DIURNI DISABILI(CDD) • Finalità: appoggio diurno alla “vita familiare” per sostenere le possibilità di gestione della persona con grave e gravissima disabilità; • Destinatari: persone con gravi compromissioni della loro autonomia e delle loro capacità di relazione; • Ammissione: in virtù della delega all’ASL il Servizio Sociale di base del Comune si avvale dei servizi ASL; • Prestazioni: assistenziali, educative, riabilitative socio-sanitarie.

a- C.D.D. CON SEDE NEL DISTRETTO ASL: Il Comune interviene in base a quanto indicato negli accordi di programma con gli enti gestori che prevedono una quota fissa per ciascun utente frequentante e una quota di solidarietà per ciascun abitante. La famiglia si fa carico di una quota mensile da versare direttamente all’ente gestore. b- C.D.D. CON SEDE FUORI DISTRETTO ASL Il Comune, ai sensi dell’art. 6 della L. N. 328 dell’08/11/2000 e dell’ art. 13 della L . R. 03/2008, si assume l’onere del pagamento della retta, per poi rivalersi parzialmente sull’utente e sul nucleo familiare convivente, come più stabilito dalla tabella in allegato. Ove il servizio trasporto al CDD fosse offerto quale complementare alle attività socio- educative, l’Amministrazione Comunale si farà carico del costo di tale servizio rivalendosi sull’utenza nella misura percentuale fissata per il servizio di CDD. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA: la situazione economica sarà valutata secondo i criteri generali ISEE stabiliti dalla normativa vigente . Ai fini ISEE verranno comunque esclusi i fratelli e sorelle conviventi percettori di reddito; CONCORSO AL COSTO DEL SERVIZIO: come da tabella in allegato. Il contributo complessivo mensile richiesto non potrà, in ogni caso, superare l’importo pari alla cifra dell’indennità di accompagnamento stabilita per l’anno corrente, sempre che sia stata

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applicata una tariffa agevolata calcolata in relazione all’ISEE presentata. Detto limite non si applica a quanto richiesto a titolo di contribuzione per i costi del trasporto presso i CDD fuori distretto, quando lo stesso non è parte integrante della retta fatturata dal CDD al comune.

3.3.26 SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL’AUTONOMIA PER PERSONE DISABILI (SFA) E CENTRO SOCIO EDUCATIVO (CSE) Centro formazione all’autonomia per persone disabili • Definizione: servizio sociale territoriale rivolto a persone disabili che, per le loro caratteristiche, non necessitano di servizi ad alta protezione, ma di interventi a supporto e sviluppo di abilità utili a creare consapevolezza, autodeterminazione e maggiori autonomie indispensabili per il proprio futuro, nell’ambito del contesto familiare, sociale e professionale. È caratterizzato dall’offerta di percorsi socio- educativi e socio-formativi individualizzati, ben determinati temporalmente e condivisi con la famiglia; • Finalità: promozione dell’inclusione sociale della persona potenziando o sviluppando le sue autonomie personali. Il servizio contribuisce inoltre all’acquisizione di prerequisiti di autonomia utili all’inserimento professionale, che dovrà avvenire in raccordo con i servizi competenti all’inserimento lavorativo; • Destinatari: persone disabili di età compresa tra i 16 anni e i 35 anni con esiti da trauma o da patologie invalidanti che necessitano, per una loro inclusione sociale, di un percorso di acquisizione di ulteriori abilità sociali; • Ammissione: attraverso il Servizio Sociale di base, che si avvale dei servizi ASL; • Prestazioni: attraverso progetti educativi individualizzati vengono offerte occasioni di integrazione in attività socializzanti e di tipo occupazionale. Centro socio educativo • Definizione: struttura semiresidenziale per l’accoglienza diurna di soggetti in situazione di handicap con notevole compromissione dell’autonomia nelle funzioni elementari e per i quali non è programmabile un percorso di inserimento lavorativo. Le attività svolte mirano al raggiungimento del massimo grado di autonomia possibile, per il mantenimento delle funzioni psico-fisiche e per l’integrazione sociale del soggetto; • Finalità: attuare interventi educativi generali e personalizzabili con l’obiettivo primario della socializzazione, ma anche dell’integrazione e dell’autonomia massima possibile. L’attività del centro è mirata inoltre al mantenimento e miglioramento delle capacità affettive, relazionali e comportamentali degli utenti. Il CSE vuole essere un sostegno alle famiglie dei soggetti in situazione di handicap ospitati con il fine di mantenere il soggetto all’interno del proprio nucleo familiare, evitandone l’istituzionalizzazione; • Destinatari: persone disabili tra i 18 anni e i 65 anni con notevole compromissione dell’autonomie personali che hanno adempiuto all’obbligo scolastico;

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• Ammissione: attraverso il Servizio Sociale di base, che si avvale dei servizi ASL; • Prestazioni: sono previste prestazioni e attività educative, riabilitative, ludiche, culturali e formative volte al miglioramento delle capacità comportamentali, affettive, relazionali e cognitive. SFA/CSE CON SEDE NEL DISTRETTO ASL Il Comune interviene in base a quanto indicato negli accordi di programma con gli enti gestori, così come indicato per i CDD SFA/CSE CON SEDE FUORI DISTRETTO ASL Il Comune, ai sensi dell’art. 6 della L. N. 328 dell’08/11/2000 e dell’art. 13 della legge regionale 03/2008 , si assume l’onere del pagamento della retta, per poi rivalersi, totalmente o parzialmente, sull’utente e sul nucleo familiare convivente, con le modalità viste in precedenza per i C.D.D. Il contributo complessivo mensile richiesto non potrà, in ogni caso, superare l’importo pari alla cifra dell’indennità di accompagnamento stabilita per l’anno corrente, sempre che sia stata applicata una tariffa agevolata calcolata in relazione all’ISEE presentata. Detto limite non si applica a quanto richiesto a titolo di contribuzione per i costi del trasporto presso i SSA e CSE fuori distretto, quando lo stesso non è parte integrante della retta fatturata.

3.3.27 CENTRI RESIDENZIALI PER PORTATORI D’HANDICAP FINALITÀ: accoglienza di persone con gravi e gravissime limitazione dell’autonomia. PRESTAZIONI: offerta di supporto assistenziale specifico e prestazioni sanitarie a chi è impossibilitato a rimanere in via temporanea o permanente nel proprio nucleo familiare. AMMISSIONE: è predisposta dal servizio sociale competente. Il servizio prevede contribuzione a carico dell’utente. Il Comune interviene con le stesse modalità stabilite per l’integrazione della retta per le RSA

3.3.28 COMUNITA’ ALLOGGIO PER PORTATORI D’HANDICAP DEFINIZIONE: struttura residenziale di piccole dimensioni destinate ad ospitare un ristretto numero di soggetti totalmente o parzialmente autosufficienti, i quali non hanno la possibilità di vivere autonomamente presso il nucleo familiare; FINALITÀ: accoglienza di persone disabili per le quali la situazione di piccola convivenza e di strette relazioni sia congruente con i loro bisogni di assistenza e le loro condotte personali. PRESTAZIONI: offerta di domicilio e supporto con progetti individualizzati di sostegno ed integrazione sociale e sanitaria. AMMISSIONE: è predisposta dal servizio sociale competente. Il servizio prevede contribuzione a carico dell’utente. Il Comune interviene con le stesse modalità stabilite per l’integrazione della retta per le RSA

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3.3.29 ASSISTENZA AD PERSONAM EXTRASCOLASTICA Si tratta di un servizio che prevede interventi domiciliari di carattere educativo ed assistenziale, svolti da personale qualificato, e si rivolge ai cittadini, anche minori, in condizioni di temporanea o permanente limitazione dell’autonomia personale. L’obiettivo principale che si intende raggiungere è quello di facilitare il più possibile l’autonomia personale e soprattutto la possibilità di integrazione della persona nel territorio di appartenenza. Il servizio può essere attivato su richiesta della famiglia, su proposta del Servizio Sociale Professionale comunale o degli altri servizi specialistici coinvolti e deve inserirsi in un progetto che tenga conto dell’unicità dell’individuo. Gli interventi devono quindi rientrare in un progetto di intervento individualizzato che definisca: tempi, obiettivi condivisi , modalità, verifiche periodiche. L’Assistente sociale coordina il servizio mantenendo i rapporti con la famiglia, con il portatore d’handicap, gli operatori coinvolti e la cooperativa che fornisce il personale. Per l’erogazione del servizio viene richiesta una compartecipazione al costo del servizio; MODALITA’ DI VALUTAZIONE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA: la situazione economica è valutata secondo i criteri generali relativi alla normativa ISEE COMPOSIZIONE NUCLEO FAMILIARE DI RIFERIMENTO: l’intero nucleo familiare ai fini anagrafici del richiedente la prestazione, così come previsto dalla normativa ISEE. Sono comunque esclusi i fratelli e le sorelle conviventi percettori di reddito. CONCORSO AL COSTO DEL SERVIZIO: gli utenti concorrono alla copertura delle spese relative al servizio, in ragione della sola durata dell’intervento, versando una quota come stabilito nella allegata tabella. Il costo del servizio è quantificato per l’anno 2009 in € 19,00 orari. Il contributo complessivo mensile richiesto non potrà, in ogni caso, superare l’importo pari alla cifra dell’indennità di accompagnamento stabilita per l’anno corrente, sempre che sia stata applicata una tariffa agevolata calcolata in relazione all’ISEE presentata. Nell’ambito dei servizi domiciliari rientrano i cosiddetti “Voucher Sociali”, titoli sociali di servizio, gestiti e finanziati a livello distrettuale. Per la loro definizione si rimanda al precedente articolo 22.

3.3.30 SERVIZI PER MINORI

3.3.30.1 Centro di aggregazione giovanile (C.A.G.) Il Cag è un servizio rivolto ai minori e agli adolescenti con la finalità di offrire un’ampia gamma di opportunità di impegni e di utilizzo costruttivo del tempo libero . In particolare il CAG del Comune di Bagnolo Mella si articola in due servizi distinti: diurno, rivolto ai bambini frequentanti la scuola dell’obbligo, e serale per gli adolescenti. Le funzioni principali del Centro d’Aggregazione sono: • promuovere il benessere del singolo, valorizzando le potenzialità personali e attivando processi di autonomia e crescita individuale e di gruppo;

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• prestare attenzione a situazioni di disagio e devianza offrendo spazi di dialogo e e di integrazione; • favorire l’aggregazione e la relazione attraverso attività ludiche e laboratori creativi; • fornire un supporto scolastico: spazio-compiti; • affiancare le famiglie nella loro responsabilità educativa; • favorire la socializzazione e l’integrazione tra i ragazzi nell’ambito del proprio territorio; • funzione di mediazione e di relazione con le diverse agenzie educative operanti sul territorio (lavoro di rete); • funzione di collaborazione attiva con l’Istituto Comprensivo di Bagnolo Mella, in particolar modo per quanto riguarda i laboratori proposti annualmente agli alunni della scuola secondaria; • creazione di situazioni in cui gli adolescenti ed i giovani si trasformino da fruitori/spettatori a protagonisti dei progetti che li interessano, attivando a tal fine percorsi di presa di decisione e assunzione graduale di responsabilità su piccoli o grandi eventi che li riguardano, in modo da sperimentare il significato di una partecipazione democratica attiva nella propria comunità. DESTINATARI: • il servizio diurno si rivolge ai bambini/e frequentanti le scuole elementari ed ai ragazzi/e della scuola media, dal lunedì al venerdì, dalle 14 alle 18; • il servizio serale è rivolto invece ai giovani dai quindici ai diciotto anni, per tre sere settimanali. AMMISSIONE: per il servizio diurno è richiesta un’iscrizione, presso l’ufficio servizi sociali o persso il CAG stesso, ed il pagamento di una quota simbolica pari a di € 15,00 mensili. Per il serale l’accesso è libero. In alcuni casi particolari di disagio l’inserimento può avvenire mediante segnalazione dell’Assistente Sociale o del servizio tutela dell’Azienda territoriale per i servizi alla persona. Il servizio svolto da educatori profesionali, sia diurno che serale, ha la sede presso la struttura a ciò autorizzata di via Nenni.

3.3.30.2 Attività ricreative estive Ogni anno il Comune di Bagnolo Mella individua e definisce l’insieme delle attività ricreative estive rivolte ai minori attraverso uno specifico atto, in accordo con la Parrocchia, nel quale vengono specificati obiettivi, costi e modalità di gestione e di organizzazione dei centri diurni estivi per ragazzi dai 6 ai 14 anni. Ogni anno, inoltre, viene disciplinata l’attività del Minicrest, gestita direttamente dal comune, in convenzione con la Fondazione “Asilo infantile Fasani”, per bambini dai 3 ai 6 anni.

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3.3.30.3 Servizio tutele minari Come disposto dalla deliberazione del Consiglio Comunale n.55 del 29/12/2008 il servizio Tutela minori è affidato all’Azienda Consortile territoriale per i servizi alla persona. Tale servizio prevede la presa in carico di situazioni di disagio di minori sottoposti a decreto dell’autorità giudiziaria, per la realizzazione di progetti di intervento individualizzati che mirano alla tutela e al benessere del minore. Il Servizio Sociale professionale del Comune svolge una funzione di supporto e di confronto con gli operatori dell’Azienda. La quota a carico del Comune di Bagnolo Mella da trasferire all’Azienda per lo svolgimento del servizio in oggetto viene determinata ogni anno dalla stessa Azienda.

3.3.30.4 Servizio di educativa domiciliare (ADM) Si tratta di un servizio a carattere prettamente educativo rivolto sia ai minori in situazioni di disagio che alle rispettive famiglie. In seguito alla deliberazione di Consiglio Comunale n. 55 del 29/12/2008 il servizio è stato affidato all’ Azienda Territoriale per i servizi alla persona. Il servizio in oggetto prevede la progettazione di servizi individualizzati con l’invio di un educatore presso il domicilio del minore o in luoghi ad esso significativi. I Comuni compartecipano al costo del servizio con un costo di € 7,00/orari L’attivazione avviene su richiesta del servizio sociale territoriale o del servizio tutela minori competente, in base ad un progetto di intervento individualizzato e condiviso con la famiglia. Vista la complessità delle situazioni seguite il servizio è gratuito per le famiglie.

3.3.30.5 Comunità alloggio per minori • FINALITA’: obiettivo principale del servizio è quello di offrire un ambiente accogliente ai bambini allontanati dalla propria famiglia, dove possano essere soddisfatti i bisogni di relazione e sostegno. • DESTINATARI: bambini e ragazzi che, per motivi diversi, non possono permanere all’interno del proprio nucleo familiare; • AMMISSIONE: l’inserimento nella Comunità Alloggio è predisposto dal Servizio competente, servizio tutela minori o servizio sociale di base, o direttamente dall’autorità giudiziaria. Il servizio sociale professionale del Comune collabora con gli operatori della struttura per la valutazione del progetto, monitorando l’andamento e progettando l’eventuale dimissione. Il Comune, ai sensi dell’art. 6 della L. N. 328 dell’08/11/2000 e l’art. 13 della legge regionale 03/2008, si assume l’onere del pagamento della retta. Data l’estrema delicatezza e difficoltà presentate dalle singole situazioni, il Responsabile dei Servizi Sociali, sentito il parere dell’Assistente Sociale del Comune, disporrà per un eventuale recupero, anche

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simbolico, della somma presso il nucleo familiare di origine del minore interessato dal provvedimento di tutela.

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3.4 RSA

Fonte: Dalla carta dei servizi della Fondazione Casa di Riposo r.s.a. onlus “Paolo VI”:

La Fondazione gestisce una residenza sanitaria assistenziale (R.S.A.), in locali e spazi appositamente attrezzati, eroga servizi sia all’interno della struttura che sul territorio in convenzione con altri soggetti, siano essi pubblici che privati.

1. Servizi interni • Residenza Sanitaria Assistenziale – R.S.A. – per non autosufficienti totali e/o parziali • Ricoveri temporanei (riabilitazione, sollievo) • Centro Diurno Integrato • Palestra di fisioterapia (per interni ed esterni)

2. Servizi esterni, sul territorio • Assistenza domiciliare integrata – (voucher) in convenzione con l’A.S.L. di Brescia • Servizio pasti a domicilio (preparazione e confezionamento) • Fisioterapia domiciliare • Ambulatorio infermieristico • Servizio prelievi in convenzione con l’Azienda ospedaliera di Desenzano del Garda

Essendo la stragrande maggioranza dei Clienti/utenti della R.S.A. composta da Persone Anziane, di seguito, per comodità e per convenzione, verranno usati i termini “Anziano” o “Ospite”. La prima identità di riferimento dell’Anziano che, a qualsiasi titolo, usufruisce dei servizi della R.S.A. è quella di “persona”. Da qui discendono quelle successive di “cittadino” di “cliente”, di “utente” e di “portatore di bisogni ed esigenze in relazione al proprio stato psichico, fisico e sociale”. Questa affermazione viene fatta nella convinzione che l’inversione dell’ordine delle identità di riferimento abbassa il livello della qualità assistenziale, perché, a seconda dei casi, l’Anziano è visto solo in quanto malato o destinatario passivo dei servizi. La presente “Carta dei Servizi” contiene i principi sui quali si basa la filosofia aziendale che nell’erogazione dei vari servizi tiene conto: • del rispetto dei diritto dell’Anziano; • del corretto utilizzo delle risorse economiche, materiali ed umane; • dell’efficacia e dell’efficienza nell’erogazione dei servizi

3.4.1 - DIRITTI DELL’ANZIANO

3.4.1.1 Diritto alla tutela della salute L’Anziano viene assistito e sorvegliato dal punto di vista clinico in maniera costante, attraverso il monitoraggio dei principali parametri di benessere fisico e psichico. Obiettivi

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cardine di tale attività sono: la prevenzione, la diagnosi, la terapia farmacologica e riabilitativa, svolte secondo i criteri delle più recenti linee guida di geriatria e gerontologia.

3.4.1.2 Diritto al decoro La R.S.A. considera fattore prioritario per il decoro dell’individuo: l’igiene personale e la cura dell’aspetto della persona: esse, con l’impiego delle risorse umane e degli ausili necessari, devono essere fatte nelle forme e nei modi adeguati per mantenere un costante stato di benessere dell’Anziano ed ogniqualvolta si renda necessario. Particolare rilievo viene dato ai servizi di manicure, pedicure e parrucchiere. Tutte le varie fasi attuative non possono prescindere dal totale rispetto della dignità della persona; l’abbigliamento: I capi indossati devono essere adeguati per una decorosa presentazione dell’Ospite. Essi devono essere in buon ordine, personali ed adeguati alla patologia ed alla stagione. All’atto dell’ingresso essi sono riposti nell’armadio personale, previa accertamento che siano etichettati con nome e cognome dell’Ospite. l’igiene degli ambienti: tutti gli ambienti in cui si effettuano i vari servizi devono essere adeguatamente e costantemente tenuti in ordine, puliti ed igienizzati, compresi gli oggetti e suppellettili presenti, mediante l’impiego di attrezzi, apparecchiature, detergenti e disinfettanti adeguati e necessari. Diritto ad una adeguata alimentazione. E’ importante che ogni Anziano fruisca dei pasti adeguati dal punto di vista: • quantitativo e qualitativo • dietetico • calorico-proteico • della temperatura • dell’orario Diritto all’individualità Ogni Ospite ha diritto ad un inserimento dignitoso, ad una corretta valutazione e ad una assistenza personalizzata che risponda in modo completo ai suoi bisogni, affinché la qualità della vita nella struttura sia garantita e tutelata. Diritto ad una struttura che operi in sinergia L’assistenza personalizzata richiede necessariamente che i diversi servizi operino in stretta collaborazione tra loro. Per questo motivo le strategie organizzative ed operative della R.S.A. sono improntate ad una integrazione fra tutte le attività di cui l’Anziano è destinatario: sanitarie, assistenziali, igieniche, riabilitative, di animazione e di tipo alberghiero. Diritto alla sicurezza in caso di emergenza In caso di emergenza di qualsiasi natura o per qualsiasi causa, l’Ospite ha diritto di ricevere prioritariamente tutte quelle forme di intervento per allontanarlo dalla fonte di pericolo.

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Diritto al corretto contatto con la famiglia In nessun caso è possibile ipotizzare che la R.S.A. possa sostituire i legami affettivi e personali della Famiglia dell’Ospite. La R.S.A. sollecita i familiari a visitarlo frequentemente affinché non si interrompa la normale continuità affettiva, facendosi in proposito promotrice di appropriate iniziative. L’Ospite, attraverso i responsabili di servizio, ha diritto che la sua famiglia sia correttamente informata riguardo alle proprie condizioni socio-sanitarie.

3.4.2 INDICATORI DI QUALITA’

3.4.2.1 Procedure procedura d’accesso La presentazione della domanda di accesso ai servizi della R.S.A. avviene attraverso la compilazione della scheda di domanda disponibile presso la Segreteria dell’Ente. La scheda comprende: • domanda del richiedente con l’impegnativa al pagamento della retta • copia del Regolamento Interno • consenso al trattamento dati personali (d.lgs. 30/06/2003, n° 196) “tutela della privacy”) • relazione medica (modulistica A.S.L.) • relazione sociale (modulistica A.S.L.) • impegnativa per il pagamento rette ricovero a carico dell’ospite (modulistica A.S.L.) Esclusivamente per i servizi ed il numero di posti accreditati e convenzionati con A.S.L. e Regione (R.S.A. e C.D.I.), tale documentazione, a cura del richiedente, viene recapitata al Servizio per l’Accoglimento nelle Residenze Assistenziali (S.A.R.A.) . Quest’ultimo provvede ad avviare la procedura per l’intervento dell’Unità di Valutazione Geriatrica (U.V.G.) che certifica le condizioni psicofisiche della persona da ricoverare ed esprime il proprio parere in merito all’istituzionalizzazione. La definizione e gestione della lista d’attesa é di esclusiva competenza del S.A.R.A.. Nel caso di richiesta di accesso a servizi e posti non convenzionati e accreditati, la documentazione va presentata direttamente alla R.S.A. La definizione e gestione della lista d’attesa è di esclusiva competenza della R.S.A. Per l’accesso al servizio di fisioterapia è richiesta la valutazione specialistica fisiatrica. La definizione e gestione della lista d’attesa è di esclusiva competenza della R.S.A. l’inserimento L’inserimento dell’Ospite avviene con l’ingresso in struttura. Egli viene accolto dall’équipe dell’Unità di Valutazione Interna (UVI). L’Equipe, a seguito di valutazione multidisciplinare, (visita medica, raccolta dati, ecc.) provvede a stilare per ogni ospite il piano di assistenza individuale (P.A.I.), mirato a rispondere in modo preciso e puntuale alle esigenze dell’Anziano, conoscerne la dinamica delle condizioni e mantenerne l’autonomia il più a lungo possibile. Successivamente viene accompagnato a visitare la struttura e conoscere i servizi che essa offre.

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E’ compito dell’Infermiere professionale, con la collaborazione del Coordinatore di Nucleo in cui l’Ospite viene inserito, dare agli altri operatori del nucleo stesso le necessarie informazioni sulle caratteristiche sanitario-assistenziali, le necessità dietetiche e le eventuali problematiche di gestione del nuovo Ospite. Secondo quanto previsto dal Regolamento interno, l’inserimento dell’Ospite viene effettuato in forma provvisoria e viene confermato decorsi 15 giorni dall’ingresso in struttura. Tale periodo permette alla Fondazione ed ai familiari di poter valutare il livello di accettazione dell’Ospite circa l’inserimento in Casa di Riposo. Al momento dell’inserimento deve essere sottoscritto il Contratto di Ospitalità. procedure di dimissione In caso di dimissione dell’ospite per rientro a domicilio o per trasferimento presso altra struttura, si richiede preavviso di almeno 5 (cinque) giorni lavorativi. All’ospite viene rilasciata la seguente documentazione: • lettera di dimissione, comprensiva di: • Diagnosi alla dimissione • Terapia alla dimissione • Principali percorsi diagnostico-terapeutici svolti • Percorso riabilitativo svolto • Esami ematochimici • Esami strumentali • Visite specialistiche • Cartellini ospedalieri • Scheda assistenziale/infermieristica • Scheda dell’autonomia • Indicazioni sulla continuità dei percorsi terapeutici. • documentazione personale consegnata all’ingresso • tessere sanitarie • scheda sosia (a richiesta) • eventuali farmaci per la continuita’ terapeutice dei primi giorni A cura del personale ausiliaro viene preparata, in collaborazione con i parenti, la biancheria e altri oggetti di appartenenza dell’ospite. A livello amministrativo, a cura dell’utente o dei parenti si provvederà al saldo della retta e a rimborso di eventuale cauzione versata. valutazione multidisciplinare Nell’ottica del rispetto dell’individualità dell’Anziano e nell’osservanza delle direttive regionali, è operativa, presso la R.S.A., l’Unità di Valutazione Interna. Essa è formata da: • Medico interno • Infermiere professionale • Tecnico della riabilitazione • Animatrice • Coordinatore di Nucleo Compito dell’U.V.I consiste nel valutare, approfondire e fornire risposte ai bisogni di salute e di benessere agli Anziani ospiti e, più in generale, di tutti coloro che accedono ai

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servizi della R.S.A. Essa è dotata di potere decisionale autonomo per quanto riguarda le riposte di salute e di benessere da realizzarsi, in conformità con le risorse e le direttive dell’Ente. Tutta l’attività dell’U.V.I. è normata da apposito Regolamento. servizio di prevenzione e protezione dei rischi Presso la R.S.A. è istituita una squadra di pronto intervento allo scopo di fronteggiare le emergenze in caso di incidenti e calamità che coinvolgano la struttura, o nel caso di particolari necessità relative allo stato di salute degli Ospiti. corretto utilizzo delle risorse La R.S.A. stimola e favorisce lo sviluppo delle risorse umane attraverso l’organizzazione di periodici corsi monotematici interni di aggiornamento professionale, nonché la partecipazione di varie figure professionali a corsi di formazione professionale, convegni e congressi. La Fondazione garantisce il corretto utilizzo delle risorse umane, materiali ed economiche. La selezione del personale avviene mediante selezione attuati con Commissione di soli tecnici, presieduta dal Direttore Generale. Le figure professionali di nuovo inserimento vengono adeguatamente informate ed istruite mediante la consegna di apposito documento contenente le varie modalità del servizio, previa un congruo periodo di compresenza con il Coordinatore di Nucleo. La valutazione, ai fini del superamento del periodo di prova e avviene da parte del Direttore Generale, su parere espresso dal Direttore Sanitario e dalla Caposala. L’attività di controllo trova una formale verifica nei documenti di gestione che sono: • le previsioni di entrata e di spesa • le tabelle mensili relative alle assenze e presenze del personale • le tabelle giornaliere relative alle presenze degli Ospiti • le tabelle periodiche relative agli acquisti (quantità e valore) • le tabelle periodiche relative all’utilizzo per reparto di ausili e materiali di consumo. strumenti di valutazione della qualità La Fondazione attua sistemi di valutazione intesi al costante monitoraggio della qualità dell’assistenza erogata. Lo scopo è quello di conoscere il livello di soddisfazione degli Ospiti delle famiglie e degli operatori. La valutazione, di norma, viene effettuata una volta l’anno mediante distribuzione di appositi questionari: • questionario per la rilevazione del livello di soddisfazione degli Ospiti e dei loro familiari • questionario per la rilevazione del livello di soddisfazione degli operatori L’analisi delle risposte consente di intervenire nei punti di criticità. La divulgazione e la discussione dei risultati avviene mediante convocazione di apposite assemblee. Esiste anche una cassetta in cui tutti: ospiti, parenti, visitatori, personale, ecc.) possono inserire critiche, osservazioni, apprezzamenti, ecc. La risposta viene data entro il tempo massimo di 3 giorni.

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3.4.3 CAPACITA’ RICETTIVA, AUTORIZZAZIONE E ACCREDITAMENTO

3.4.3.1 Capacità ricettiva La capacità ricettiva attuale è di n° 100 posti letto suddivisi in: • n° 93 posti letto –r.s.a.- accreditati • N° 07 posti letto per ricoveri di sollievo, riabilitazione (non accreditati)

3.4.3.2 Sistema autorizzativo La R.S.A. è in possesso di autorizzazione al funzionamento con validità temporanea al 31/12/2006, rilasciata dalla Provincia di Brescia con provvedimento n° 1059/2004 del 20 aprile 2004, per la gestione di numero posti letto e tipologia indicati al precedente punti 3.1.

3.4.3.3 Sistema di accreditamento Il posti letto “accreditati” che usufruiscono di contributo regionale sono n° 93; la tipologia degli ospiti viene fatta all’atto dell’ingresso previa stesura della scheda regionale cosiddetta SOSIA;

3.4.4 STRUTTURA: COMPOSIZIONE, GESTIONE, SERVIZI, RETTE

3.4.4.1 L’alloggio L’alloggio si articola in 5 Nuclei ed in spazi comunitari.

3.4.4.2 I Nuclei I Nuclei sono 5, uibicati e contraddistintiti coma da tabella: n° identificazione ubicazione Capacità ricettiva 1 Nucleo “A” 1° piano – ala EST 21 posti letto 2 Nucleo “B” 1° piana – ala SUD 18 posti letto 3 Nucleo “C” 2° piano - ala EST 21 posti letto 4 Nucleo “D” 2° piano – ala SUD 18 posti letto 5 Nucleo “E” Piano terra – ala EST 22 posti letto

per un totale complessivo di n° 100 posti di R.S.A.. Inoltre, al piano terra, esistono i locali del Centro Diurno Integrato. (tutti i locali sopradescritti sono dotati di servizi igienici indipendenti e impianto TV)

3.4.4.3 Spazi comunitari • auditorium per ginnastica di gruppo, rappresentazioni teatrali, proiezioni cinematografiche, riunioni, lettura del giornale • salone per attività manuali di animazione, laborterapia • palestra di fisioterapia • locale per aerosolterapia e aerosolterapia termale

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• cappella per cerimonie religiose • sala da pranzo • salette soggiorno TV • atrio e soggiorni • bar (in gestione privata) • parco-giardino (con apertura al pubblico nella stagione primaverile-estiva) con piste per l’accesso alle carrozzine, giochi per bambini, attrezzato per concerti e feste all’aperto.

3.4.4.4 La gestione la gestione delle risorse avviene attraverso: • acquisti (in forma diretta, trattativa privata, licitazione privata, appalti) • selezione del personale • organizzazione di corsi interni di formazione ed incontri di autoanalisi • valutazione del personale ( incentivazione) • assegnazione budget di spesa ai responsabili di servizio • selezione delle necessità e realizzazione delle manutenzioni • gestione dei rapporti con fornitori di servizi

3.4.4.5 Espressione della personalità Presso la R.S.A. è disponibile una sala polivalente (auditorium) per riunioni, rappresentazioni teatrali, proiezione films, ginnastica di gruppo, lettura giornale, ecc. Presso l’apposita Cappella é possibile fruire del servizio religioso (attualmente solo il culto cristiano-cattolico). Per particolari cerimonie esiste la possibilità di esercitare la pratica religiosa in Chiese esterne. Il servizio religioso è fruito anche dall’Ospite allettato.

3.4.4.6 Attività di animazione (strutturata e di socializzazione) E’ assicurata prevalentemente da n° 2 educatrici professionali-animatrici. attività strutturata: • feste di compleanno a frequenza mensile • proiezione di films in videocassetta: 1 evento/settimana (tranne per il periodo estivo) • presenza di un salone attrezzato per attività manuali (confezionamento, cucito, ecc.) • soggiorni climatici (aperti anche ad esterni) • organizzazione della Festa dell’Ospite, festa di Carnevale, di mezza quaresima, di feste all’aperto (n° 3 all’anno) • n° 2 gite/anno con pulman attrezzato e gite giornaliere con brevi uscite in paese • attività di gruppo per l’orientamento spazio-temporale attività di socializzazione • attività culturali organizzazione di corsi monografici (Università della 3^ età) • lettura del giornale: giornaliera • giochi di società: bisettimanali (tombola, ruota della fortuna) • pomeriggio musicale (settimanale) • organizzazione di concerti (n° 2 all’anno)

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• attività motoria di gruppo • incontri con bambini delle scuole materne, elementari e medie rapporto comunicativo Esiste all’interno della r.s.a. una procedura controllata per comunicare lo stato personale degli Ospiti agli Ospiti stessi o ai parenti. Tale procedura è controllata in quanto le figure professionali coinvolte sono tenute a dare informazioni riguardanti esclusivamente l’area di propria competenza. Le informazioni vengono date dai Responsabili di servizio, nei giorni feriali, negli orari di servizio.

3.4.4.7 Consiglio degli Ospiti Per assicurare ulteriormente il coinvolgimento della famiglia, lo Statuto della R.S.A. prevede la formazione ed il funzionamento del Consiglio degli Ospiti, formato da Ospiti e familiari. Tramite un proprio rappresentante, ha il compito di comunicare all’Amministrazione suggerimenti in merito alla gestione dell’Ospite e sulle attività istituzionali in generale. La formazione, il funzionamento e la disciplina del Consiglio degli Ospiti sono demandati ad apposito Regolamento.

3.4.4.8 Rette Rette posti letto accreditati (r.s.a.) Le rette vengono approvate annualmente all’atto della formazione del Budget Economico-Previsionale cui si riferiscono e sono valide per l’intero anno solare. L’importo della retta coincide con il costo effettivo medio giornaliero, detratto l’importo del contributo regionale risultante dalla classe di inserimento dopo la compilazione della scheda SOSIA. Le rette applicate a carico dell’utente o dei familiari sono diversificate ed in relazione alla tipologia del posto occupato, nonché alla sede di residenza dell’utente. Eventuali maggiorazioni o riduzioni della retta per situazioni eccezionali sono di volta in volta deliberate dal Consiglio di Amministrazione. Inoltre per gli ospiti accolti su posto letto accreditato è richiesta all’ingresso una cauzione (che verrà rimborsata alla dimissione). In caso di assenza, per qualsiasi motivo, la retta deve essere corrisposta per intero per il giorni di uscita e di rientro. Per i giorni intermedi viene praticato lo sconto del 25% (venticinquepercento). Rette posti letto non accreditati (ricoveri temporanei di riabilitazione) Le rette vengono approvate annualmente all’atto della formazione del Budget Economico-Previsionale cui si riferiscono e sono valide per l’intero anno solare. Non usufruendo di alcuna forma di contribuzione, l’importo della retta coincide con il costo effettivo medio giornaliero. Le rette applicate a carico dell’utente o dei familiari sono diversificate ed in relazione alla tipologia del posto occupato, nonché alla sede di residenza dell’utente In caso di assenza, per qualsiasi motivo, la retta deve essere corrisposta per intero per il giorni di uscita e di rientro. Per i giorni intermedi viene praticato lo sconto del 25% (venticinquepercento).

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Servizi compresi nella retta L’importo della retta di ricovero R.S.A. (posti accreditati) é comprensiva di: vitto, alloggio, assistenza di base (O.S.A.), assistenza medica e infermieristica, assistenza farmaceutica e riabilitativa, materiale sanitario e per incontinenti, attività di animazione, parrucchiera, callista, barbiere, pulizia dei locali e della biancheria. La retta non comprende: tickets su analisi di laboratorio ed esami strumentali, trasporti all’esterno per visite, visite specialistiche, dotazione di biancheria personale e vestiario in genere. L’importo della retta di ricovero R.S.A. (posti non accreditati) é comprensiva di: vitto, alloggio, assistenza di base (O.S.A.), infermieristica, riabilitativa, materiale sanitario e per incontinenti, attività di animazione, parrucchiera, callista, barbiere, pulizia dei locali e della biancheria. La retta non comprende: assistenza medica, farmaceutica, tickets su analisi di laboratorio ed esami strumentali, trasporti all’esterno per visite, visite specialistiche, dotazione di biancheria personale e vestiario in genere.

3.4.4.9 Dichiarazione di cui alla d.g.r. 21/3/97 n° 26316 A tutti gli Ospiti, ai fini della dichiarazione dei redditi, viene rilasciata la dichiarazione attestante la componente della retta relativa ai costi sanitari ed non sanitari.

3.4.4.10 Orari di entrata ed uscita degli Ospiti e di visite dei familiari Agli Ospiti è consentito uscire tutti i giorni dalla R.S.A. secondo le seguenti modalità: • nel periodo estivo (Aprile-Settembre): dalle ore 10,00 alle ore 20,00 • nel periodo invernale (Ottobre/Marzo): dalle ore 10,00 alle ore 18,00. Gli Ospiti possono liberamente ricevere ed intrattenere persone tutti i giorni come segue: • negli spazi comunitari (atrio e soggiorni): dalle ore 8,00 alle ore 20,00 • nei reparti e nelle stanze: dalle ore 11,00 alle ore 13,00 e dalle ore 15,00 alle ore 20,00

3.4.4.11 Visite guidate alla R.S.A. In ogni momento è possibile visitare la R.S.A. da parte di chiunque lo richieda, accompagnato da persona appositamente incaricata che, di norma, è la Caposala.

3.4.5 PERSONALE

3.4.5.1 Servizio amministrativo La segreteria dell’Ente offre e mantiene un servizio di relazione con il pubblico in orari giornalieri definiti ed esposti all’ingresso. Unità operanti: n° 5 composte da: • Responsabile RSA, direttore generale (tempo pieno) • istruttore amministrativo economo (tempo pieno) • collaboratore professionale (tempo pieno) • collaboratore professionale (tempo parziale)

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• centralinista-reception (servizio svolto da volontari)

3.4.5.2 Servizio Sanitario Servizio medico Il servizio di assistenza medica all’interno della R.S.A. viene svolto da 3 Medici a rapporto libero professionale, regolato da apposita convenzione. L’équipe medica è composta da: Unità operanti: n° 4 composte da: • n° 1 medico interno con mansioni di direttore sanitario • n° 2 medici interni • n° 1 medico fisiatra Il servizio è garantito dalle ore 8,00 alle ore 20,00 nei giorni da lunedi e venerdi e dalle ore 8,00 alle 14,00 nei giorni di sabato e prefestivi. Nelle fasce orarie coperte dal servizio di guardia medica (notturne, prefestive, festive) il servizio è organizzato e gestito direttamente ed autonomamente dalla R.S.A., in consorzio con altre due R.S.A. Servizio infermieristico Il servizio è garantito ininterrottamente 24 ore giornaliere, Unità operanti: n° 11 di cui: • n° 1 caposala • n° 7 infermieri professionali • n° 3 operatori socio-sanitari Servizio di fisioterapia Il servizio funziona dalle ore 8,00 alle ore 18,00 nei giorni da lunedi a venerdi e dalle ore 8,00 alle ore 12,00 il sabato. Unità operanti: n° 4 di cui: • n° 2 fisioterapisti • n° 1 fisioterapista • n° 1 massofisioterapista Servizio di animazione Il servizio viene svolto di norma nei giorni da lunedi a venerdi, dalle ore 9,00 alle ore 17,00. Per avvenimenti particolari si protrae anche nei giorni di sabato e domenica Servizio di assistenza socio-sanitaria Il servizio viene erogato ininterrottamente per 24 ore giornaliere. Servizio di ristorazione Preparazione pasti (cucina) Il servizio funziona ininterrottamente dalle ore 7,30 alle ore 20,00 Somministrazione pasti (mensa) Lavanderia e guardaroba Funziona giornalmente dalle ore 8,00 alle ore 16,00

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Manutenzioni Funziona dalle ore 7,30 alle ore 16,00 da lunedì a venerdi. In caso di necessità il manutentore è reperibile anche nelle ore notturne, nei giorni di sabato e domenica.

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3.5 CENTRO DIURNO INTEGRATO Il Centro Diurno Integrato consiste nell’erogazione di una serie di servizi messi a disposizione dei cittadini ed ha lo scopo di mantenere, soddisfare ed incentivare i bisogni di vita sociale, culturale e ricreativa, dando risposte adeguate alle richieste di assistenza sanitaria, infermieristica e riabilitativa, oltre a tutte quelle di tipo alberghiero. L’accesso ai servizi del Centro Diurno Integrato è, di norma, riservato a persone ultrasessantacinquenni, ma possono esservi ammesse anche persone di età inferiore che si trovino in condizioni di incapacità a condurre una vita autonoma o che si trovino in particolare stato di disagio sociale.

3.5.1 OBIETTIVI DELL’ORGANIZZAZIONE • concorrere all’assistenza quando gli interventi a domicilio non sono in grado di garantire una adeguata intensità e continuità del supporto all’anziano non autosufficiente, alla sua famiglia o al suo contesto solidale; • garantire alle famiglie o al contesto familiare un solidale sostegno e sollievo diurno nell’assistenza all’anziano; • offrire in regime diurno prestazioni socio-assistenziali, sanitarie e riabilitative; • offrire in regime diurno una nuova opportunità di animazione, nonché di creazione e mantenimento dei rapporti sociali;

3.5.2 POPOLAZIONE SERVITA = persone con compromissione dell’autosufficienza: • affette da pluripatologie cronico-degenerative, fra le quali anche le demenze, ma senza gravi disturbi comportamentali; • sole, anche con un discreto livello di autonomia, ma a rischio di emarginazione dalle cure, oppure in serite in un contesto familiare o solidale, per le quali l’assistenza domiciliare risulta insufficiente o troppo onerosa; • che si trovano in condizioni psico-fisiche tali da necessitare di un trasporto protetto per raggiungere il servizio territoriale.

3.5.3 PRESTAZIONI OFFERTE • servizi alla persona: supporto e protezione nelle attività della vita quotidiana, nella assunzione di cibi e delle bevande, nella cura della persona (scelta e cura dell’abbigliamento, cura della barba e dei capelli, igiene orale, delle mani e dell’intera persona); • servizi sanitari e riabilitativi: valutazione multidisciplinare all’ingresso e periodica, con conseguenti ed eventuali trattamenti farmacologici, medicazioni, • interventi riabilitativi, occupazionali o di mantenimento delle abilità mediante trattamenti individuali e di gruppo, controlli dei parametri biologici; • servizi di animazione e di socializzazione: interventi di gruppo o individuali (spettacoli, giochi, attività manuali e pratiche, letture, videoproiezioni, ecc.) per contenere il rallentamento psico-fisico e la tendenza all’isolamento sociale e culturale, nonché per sviluppare una concezione positiva della propria vita; • servizi di sostegno al contesto familiare o solidale: interventi di informazione ed educazione per favorire l’utilizzo al domicilio di tutti i presidi, gli ausili e le

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procedure che adattino l’ambiente domestico al grado di non-autosufficienza raggiunto e supportino l’autonomia residua della persona anziana e le risorse assistenziali del nucleo familiare o solidale a cui essa appartiene.

3.5.4 MODELLO ASSISTENZIALE All’atto dell’inserimento in C.D.I., per ogni Ospite viene steso un piano di assistenza indifividualizzato (PAI) .

3.5.5 RETTE Le rette vengono approvate annualmente all’atto della formazione del Budget Economico-Previsionale cui si riferiscono e sono valide per l’intero anno solare. Le rette applicate a carico dell’utente o dei familiari sono in relazione ai giorni di frequenza, all’estensione dell’orario di permanenza. L’importo della retta di frequenza ai servizi del Centro Diurno Integrato é comprensiva di: vitto, assistenza di base (O.S.A.), infermieristica, riabilitativa, igiene della persona, attività di animazione, parrucchiere, callista, manicure-pedicure, barbiere, igiene degli ambienti, guardaroba-lavanderia. La retta non comprende: assistenza medica, farmaceutica, tickets su analisi di laboratorio ed esami strumentali, trasporti all’esterno per visite, visite specialistiche, dotazione di biancheria personale e vestiario in genere. L’attività del C.D.I. è normata da apposito Regolamento.

3.5.6 ORGANICO DEL PERSONALE Il personale del Centro Diurno Integrato, nel rispetto degli standard minimi stabiliti dalla Regione Lombardia è così composto: • Responsabile per C.D.I. • Medico • Infermiere Professionale • Terapista della riabilitazione • O.S.A./O.S.S. • Animatrice

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3.6 ALTRI SERVIZI GESTITI IN FORMA DIRETTA E/O CONVENZIONATI

3.6.1 SERVIZIO PRELIEVI La R.S.A., in convenzione con l’Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda ed in collaborazione con il Laboratorio Analisi dell’Ospedale di manerbio, gestisce direttamente il servizio prelievi. L’attività è normata dalla citata convenzione.

3.6.2 ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA (voucher) La R.S.A., in convenzione con l’Azienda Sanitaria Locale di Brescia effettua servizio di assistenza domiciliare integrata (voucher) . L’attività è normata dalla Convenzione con l’A.S.L.

3.6.3 SOGGIORNO TEMPORANEO DI SOLLIEVO Il servizio consiste nell’ospitare per brevi periodi (max 30 giorni) persone direttamente assistite presso la famiglia. Questo per consentire a quest’ultima di fruire di un periodo di riposo.

3.6.4 SEGRETARIATO SOCIALE E SERVIZIO DI RELAZIONE CON IL PUBBLICO La R.S.A., al proprio interno, svolge opera di segretariato sociale in favore degli Ospiti e dei loro familiari. Ad esso possono accedervi anche esterni, purché rientranti nella tipologia di cittadini accoglibili presso il C.D.I. La segreteria della Fondazione offre e mantiene un servizio di relazione con il pubblico in orari giornalieri definiti ed esposti all’ingresso.

3.6.5 SERVIZIO DI FISIOTERAPIA PER ESTERNI AEROSOLTERAPIA E DI INALAZIONI TERMALI La R.S.A. fornisce detti servizi sia agli Anziani Ospiti che agli esterni, in locale e con attrezzature medicali appropriate. Il servizio è seguito dal personale della riabilitazione

3.6.6 AMBULATORIO INFERMIERISTICO Questo servizio è rivolto a chiunque abbia bisogno di interventi di tipo infermieristico quali: rilievo pressione arteriosa, determinazione del valore glicemico, iniezioni intramuscolo, medicazioni semplici e complesse, posizionamento catetere, lavaggio auricolare. Detto servizio viene effettuato direttamente dagli infermieri della R.S.A.

3.6.7 MENSA PER ESTERNI E PASTI A DOMICILIO In convenzione con il Comune di Bagnolo Mella, la R.S.A., al proprio interno gestisce un servizio mensa per gli assistiti del Comune, inoltre provvede giornalmente alla preparazione ed al confezionamento dei pasti destinati al servizio di assistenza domiciliare.

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3.6.8 SALA MORTUARIA Il locale viene destinato ad ospitare le salme di Ospiti defunti in attesa di esequie. In convenzione con il Comune di Bagnolo Mella, inoltre, può essere messa a disposizione di quest’ultimo nei casi, rari ed eccezionali, in cui le salme dei defunti non possono trovare idonea e decorosa accoglienza presso il loro domicilio.

3.6.9 PARCO PUBBLICO L’ampio spazio verde che circonda la R.S.A. è a disposizione degli Ospiti e dei visitatori. Dal 1994 è in vigore apposita convenzione con il Comune di Bagnolo Mella.

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3.7 POLITICHE CULTURALI Il comparto delle politiche culturali fa riferimento alla biblioteca comunale ed ai suoi piani annuali coordinati con l’Assessorato alla cultura. A fianco dei più tradizionali settori di impegno, ormai anche la promozione culturale è considerata tra i servizi fondamentali che un Comune deve erogare ai suoi cittadini, se si pone come uno degli obiettivi del proprio operato anche il miglioramento della qualità della vita oltre che la crescita culturale e sociale della cittadinanza. Con la convinzione che l'offerta culturale, come "servizio pubblico" per tutti i cittadini, rappresenta un decisivo momento di sviluppo per la comunità bagnolese, soprattutto nella direzione della fascia giovanile, sono promosse, sostenute e potenziate le seguenti attività: • le iniziative di dibattito culturale (organizzazione mostre e convegni anche di ambito provinciale); • la presentazione e la valorizzazione di studi e opere, anche artistiche, di bagnolesi; • le occasioni di aggregazione sociale, attraverso il recupero della conoscenza storico, geografica, sociale delle “origini” e dei caratteri costitutivi di “Bagnolo” Il programma comprende l'apertura di nuovi servizi e l'ampliamento delle attività, nonché la razionalizzazione e la riorganizzazione degli stessi, anche con interventi sui profili gestionali. Particolare riguardo sarà posto all'integrazione a vario titolo delle attività con altri programmi, principalmente quelli educativi, all'ampliamento e alla collaborazione progettuale e finanziaria nella realizzazione dei programmi con altri soggetti pubblici e privati presenti sul territorio. La molteplicità dei soggetti che contribuiscono a fare e pensare cultura oggi a Bagnolo Mella porta a definire il ruolo dell'Assessorato sempre più come ruolo di indirizzo, coordinamento e sostegno allo sviluppo delle attività culturali in una rete integrata sotto diversi profili: progettuali, finanziari, gestionali e di comunicazione. Questo anche per garantire la compatibilità di politiche di espansione dell'offerta con la sostenibilità finanziaria per la pubblica amministrazione, in un'ottica, obbligata dalla Legge Finanziaria, di razionalizzazione e contenimento dei costi.

3.7.1 IL PIANO STRATEGICO PER LA CULTURA: una necessità per lo sviluppo di Bagnolo. La nostra realtà comunale è caratterizzata da un tessuto ricco di offerte culturali. Per questa ragione, pur mantenendo il pluralismo e l'autonomia delle rispettive attività, è indispensabile oggi avviare iniziative per ricercare connessioni tra le varie azioni culturali, organizzazioni e metodi di lavoro. Obiettivo primario di questo progetto è la realizzazione di un sistema di gestione integrato ed innovativo tra i promotori di offerte culturali, inteso come elemento capace di moltiplicare, qualificare e diversificare l'offerta culturale e di valorizzarne la fruizione. Le numerose iniziative che assumono nel nostro comune una valenza culturale rendono necessarie modalità condivise di progettazione e organizzazione, per superare la

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frammentarietà degli interventi anche in funzione della loro programmazione e valorizzazione. In coerenza con quanto sopra enunciato il programma si articola secondo alcune linee principali: l'apertura di nuove sedi e nuovi servizi, la valorizzazione dell'esperienza maturata con la formula innovativa della partecipazione.

3.7.1.1 Biblioteca Il recupero dei nuovi spazi e l’ingresso nel Sistema bibliotecario Bassa Bresciana Centrale hanno consentito la riorganizzazione e il rilancio della Biblioteca, sia attraverso il riallestimento delle raccolte, sia attraverso una nuova configurazione dell'offerta di pubblica lettura per adulti e ragazzi. In particolare la riprogettazione della zona ragazzi, gestita in rapporto convenzionale con l’Istituto Comprensivo, caratterizzerà questa sezione come più facilmente fruibile dagli utenti e meglio rispondente alle esigenze della scuola. Nel prossimo triennio sono previsti lavori per l’adeguamento alla normativa antincendio dei locali dell’ex biblioteca posta al primo piano lato nord del palazzo Bertazzoli, e predisposizione richiesta per il rilascio della certificazione relativamente a tutto l’immobile.

3.7.1.2 Attività culturali La programmazione annuale delle attività coinvolgerà i vari enti, associazioni e gruppi presenti sul territorio; le sinergie prodotte e il lavoro comune accentueranno la prospettiva di appartenenza alla comunità. Il progetto individua la cultura quale fattore di sviluppo economico locale che deve essere presente, a pieno titolo, nelle azioni di marketing di promozione del nostro territorio. In sintesi, pur mantenendo il pluralismo e l'autonomia dei vari promotori di politica culturale, riteniamo indispensabile avviare iniziative per ricercare connessioni tra prodotti culturali, organizzazioni e metodi di lavoro. Inoltre la valorizzazione, conseguente ai nuovi spazi espositivi presso il Palazzo Bertazzoli, rende accessibile l’idea di individuare nuove modalità gestionali in accordo con altri enti, gruppi e associazioni del Comune (Pro Loco). Gli obiettivi strategici: • radicare e rendere permanenti gli effetti positivi delle iniziative promosse dai diversi attori culturali; • valorizzare l'offerta culturale del territorio e arricchirne l’articolazione; • rispondere alla domanda sempre più personalizzata e qualificata che richiede soluzioni su misura e servizi culturali di alto livello; affermare la valenza dei beni culturali come "infrastruttura" di valorizzazione e sviluppo del territorio, come fattore in grado di contribuire ad attirare investimenti, iniziative imprenditoriali, attività innovative. Il sistema delle associazioni e dei gruppi di volontariato risulta ben radicato nel tessuto bagnolese e si dispone di numerosi gruppi culturali e del volontariato sociale. GRUPPI CULTURALI RICREATIVI ATTIVITA’

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A.I.D.O. Ass. Ital. Donatori di Organi, Tessuti e Cellule

Amici del Gemellaggio

Amici della Stella

Gruppo Amici delle Missioni

Associazione Volontariato la Melonera

Associazione Futura Bassa BS

Associazione Italiana "X" fragile

Associazione Italiana Genitori

Associazione Italiana Glicogenosi

Associazione Umanitaria Giovani Sempre

A.V.I.S. Comunale di Bagnolo Mella

Bagnolo Soccorso Onlus

Bambini e bambine del mondo ONLUS

Bambini e bambine del mondo ONLUS

Associazione culturale teatrale Cara…mella

Casa Accoglienza Santa Elisabetta

Casa Accoglienza Santa Elisabetta

Casalinghe di Bagnolo

Compagnia Filodrammatica "G. Campini"

Cooperativa Loggetta Insieme

GRUPPO VOLONTARI DELLA CASA DI RIPOSO PAOLO VI

Nucleo protezione Civile ANC Bagnolo Mella

Gruppo volontari Protezione Civile A.N.A.

O.F.T.A.L.

Oratorio ANSPI

Società Filarmonica di Bagnolo Mella

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PIANO DEI SERVIZI RELAZIONE

Gruppo fotografico

Centro Volontari della Sofferenza

Gruppo Artisti Bagnolesi

Associazione Anziani Amici e Solidali

Amici per la pell…icola

Proloco

Eteria

Artemisia

3.7.2 ATTREZZATURE PER SERVIZI AMMINISTRATIVI – PER LA SICUREZZA DEL CITTADINO E PER IL TEMPO LIBERO – CIMITERI L’attrezzatura comunale amministrativa più importante è costituita dalla sede municipale. La Sede Municipale è posta nel cuore del centro storico in piazza IV Novembre e da alcuni anni si è allargata, ampliando gli spazi per gli uffici, a comprendere anche una parte del palazzo ex Tadini posto in adiacenza tra via Chiodi e via Circonvallazione, ove è collocato l’ufficio di Polizia Locale. Da molti anni sempre nella piazza IV Novembre nell’edificio denominato “Loggetta” sono collocati parte degli uffici.

Ufficio postale L’Ufficio Postale è collocato anch’esso in zona centrale, in via Roma, all’interno di un edifico di recente edificazione.

Caserma dei carabinieri La sede, trova la sua collocazione a nord-ovest del centro di Bagnolo Mella, in viale Europa, su una direttrice stradale facilmente raggiungibile sia dall’abitato che dall’esterno. E’ stata recentemente ampliata mediante la creazione di un nuovo piano e mediante l’ampliamento delle parti seminterrate. Il dimensionamento dell’opera, risulta adeguato alle necessità.

Magazzino comunale Il magazzino comunale è collocato in posizione centrale, in via Roma, retrostante l’edificio postale, ed è una struttura che ospita le attrezzature e i mezzi di cui dispone il Comune per far fronte agli interventi manutentivi sul patrimonio.

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PIANO DEI SERVIZI RELAZIONE

Il cimitero Per il cimitero, che è stato oggetto anche di recenti ampliamenti, l’Amministrazione Comunale ha affidato l’incarico per la predisposizione di un apposito piano regolatore in modo da ottimizzarne l’utilizzo e fare previsioni per il futuro, tutto ciò in armonia alla recente legislazione regionale in materia.

3.7.3 ATTREZZATURE RELIGIOSE Con la definizione di attrezzature religiose si intendono le costruzioni connesse alla religione professata da una comunità e che rivestono la funzione essenziale di luogo di aggregazione e/o di monumento sacro. L’edilizia religiosa, intesa in senso ampio, valica l’ambito della sola attrezzatura per il culto, comprendendo centri di direzione/amministrazione, di istruzione, di dottrine, di vita e lavoro comunitario, di assistenza, di riunione, di spettacolo o sport, di valorizzazioni di testimonianze storiche. La professione esteriore, che noi abbiamo nei nostri centri della religione cattolica si è appoggiata nei secoli e si appoggia tutt’ora sugli edifici della Basilica Minore (ex chiesa Parrocchiale) e chiesa del Santuario della Stella. Santuario della Madonna della Stella Un tempo esterno all’abitato, edificato nel '600 sulla vecchia Disciplina sorta nel 1491, anno nel quale, il 10 luglio, la Vergine sarebbe apparsa alla contadina Caterina dell’Olmo. All’interno una statua lignea della Madonna(1492) di A. Zamara (intagliatore clarense) ed un pregevole complesso ligneo denominato "La deposizione" sempre dello stesso Zamara. Situato nella parte orientale del paese, in Via Caterina dell’Olmo. Basilica Minore della Visitazione di Maria Vergine Costruita nel periodo fra il 1615 e il 1632. All’interno vi sono soase, altari in marmo e legno e diversi dipinti: Madonna e Santi di Bernardino Gandino, San Michele Arcangelo di Pietro Ricchi detto il lucchese, opere di Sante Cattaneo, affreschi dei Francesco Monti e, nella volta della sacrestia, l’Assunta di Giuseppe Tortelli. L’abside e la parte di ingresso, con la Cappella del Battistero, furono ampliate nei primi anni di questo secolo. Situata nella Piazza 4 Novembre.

3.7.4 EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA Il tema dell’edilizia residenziale pubblica in Lombardia è regolamentato dalla novella legge n.27 del 04.12.2009 “testo unico delle leggi regionali in materia di edilizia residenziale pubblica”. I comuni e le ALER ( derivanti dalla trasformazione degli Istituti autonomi case popolari di cui alla legge regionale n.13 del 10.06.1996) sono i soggetti destinatari di specifiche competenze in tema di assegnazione e soddisfacimento del fabbisogno di edilizia residenziale pubblica. Per Bagnolo Mella vi è una disponibilità complessiva di alloggi di ERP pari a n.162, di questi n.82 sono di proprietà del Comune di Bagnolo Mella e n.80 sono di proprietà dell’ALER di Brescia.

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PIANO DEI SERVIZI RELAZIONE

L’analisi del fabbisogno abitativo dei cittadini meno abbienti che si evince dalle graduatorie del 2007 – 2008 – 2009 si presenta come segue. DATI RELATIVI ALLE RICHIESTE DI ALLOGGI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA PRESENTATE NEGLI ANNI 2007-2008-2009 I dati di cui sotto sono divisi per semestri

I sem. 2007 II sem. 2007 I sem. 2008II sem.2008I sem. 2009 II sem. 2009 Italiani 20 8 20 19 30 5 Stranieri 8 8 13 23 41 15 Tot 28 16 33 42 71 20

Divisione territoriale richiedenti

50 40 30 20 10 0 I 2007 II 2007 I 2008 II 2008 I 2009 II 2009 Italiani 20 8 20 19 30 5 Stranieri 8 8 13 23 41 15

Categoria I 2007 II 2007 I 2008 II 2008 I 2009 II 2009 Anziani 602941 Disabili 934782 Persone sole 7398185 Disoccupati 010091 Sfratti 000334 Affitto oneroso 9 5 15 20 40 11 Condizioni alloggio e sovraffollamento 117542

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PIANO DEI SERVIZI RELAZIONE

Anziani 45

40 Disabili 35 30 Persone sole 25 Disoccupati 20

15 Sfratti 10 5 Affitto oneroso 0 I 2007 II 2007 I 2008 II 2008 I 2009 II 2009 Condizioni alloggio e sovraffollamento

3.7.5 SISTEMA DEL VERDE

3.7.5.1 Premessa Il sistema del verde nell’abitato del comune è costituito da una pluralità di spazi a verde di varie dimensioni e funzioni. Vi sono zone destinate a parco attrezzato e di quartiere, zone destinate a verde di arredo stradale, zone a verde alberato e a verde di valorizzazione naturale.

3.7.5.2 Il verde a parco attrezzato e di quartiere Si tratta di spazi di varie dimensioni realizzate per soddisfare esigenze ludico ricreative di quartiere o, in relazione alle dimensioni, alle attrezzature e alla collocazione, di zona più ampia. I parchi più significativi per la comunità sono il Parcobaleno e il parco Bertazzoli. Troviamo poi nelle zone residenziali una pluralità di aree a verde attrezzato che tendono mggiormente a soddisfare esigenze di quartiere. Per un servizio ottimale alla popolazione il parco di quartiere dovrebbe trovarsi a distanza minima dalle abitazioni da servire (cioè da minimo 100 mt. a 300 mt. massimo). Per la fruibilità di tali spazi deve essere garantita l’agevole accessibilità al verde pubblico di quartiere dalla rete di circolazione del quartiere stesso e deve essere consentita la praticabilità anche alle persone con permanente riduzione della capacità motoria.

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PIANO DEI SERVIZI RELAZIONE

3.7.5.3 Il verde di arredo stradale e alberato Il verde di arredo è costituito da spazi ed elementi verdi che hanno un rapporto spaziale e funzionale con le superfici di traffico stradale e può avere funzioni di difesa dal vento, polvere, gas e rumori. Si possono distinguere diversi tipi di verde di arredo: alberature lungo le strade e piazze e in particolare viali; elementi verdi e aiuole su superfici residuali, soprattutto agli incroci stradali; strisce di verde tra due carreggiate, ovvero tra carreggiate, marciapiedi; scarpate di trincea e rilevati, elementi verdi nei parcheggi. Alcuni parcheggi al margine stradale sono articolati con strisce verdi, comprendenti alberi, cespugli e tappeti erbosi sia a fini estetici che pratici, cioè per realizzare zone d’ombra sui veicoli.

3.7.5.4 Il verde di valorizzazione ambientale Nel territorio comunale sono presenti elementi naturali che danno significato e valore all’ambiente, definiscono la riconoscibilità del territorio e di alcuni luoghi. Nella struttura esistente si è inteso valorizzare la zona presente nell’abitato a ridosso della risorgiva del Molone che dalla perpendicolarità con via Industriale si sviluppa fino a congiungersi con via Perzuccaro con fasce di verde fruibile e piste ciclabili che consento l’accesso, la fruizione e la valorizzazione di questa risorsa naturale modificata dall’intervento dell’uomo.

3.7.6 POLITICHE SPORTIVE E RELATIVE ATTREZZATURE Il comparto delle politiche sportive fa riferimento all’Assessorato allo Sport. Compito dell’Amministrazione Comunale è quello di promuovere la pratica dell’attività sportiva soprattutto a livello giovanile, riconoscendo lo sport come importante veicolo di promozione umana e valoriale, e come attività sociale e aggregativa di grande rilievo. L’attività sportiva quale forma di aggregazione sociale e di miglioramento del proprio stato di benessere fisico è favorita nei confronti di tutti i cittadini. Lo sport promuove contemporaneamente la forma fisica e l’aggregazione sociale. Da questo punto di vista può coinvolgere anche aspetti educativi e formativi della persona. Lo sport costituisce ormai una componente importante del tempo di una fascia sempre più consistente di bagnolesi di ogni età, e non solo a livello agonistico: giovani, adulti e anziani che considerano l'attività sportiva come ricetta preventiva e benefica per il proprio benessere fisico e mentale. E’ importante che, soprattutto le nuove generazioni, dispongano di adeguati strumenti per la pratica sportiva, e le associazioni abbiano la disponibilità di spazi per dispiegare il loro potenziale di coinvolgimento. Nella gestione degli impianti sportivi andrà sempre tenuta in debita considerazione l’integrazione fra le strutture private e quelle pubbliche, in un’ottica di economicità e di funzionalità. In un progetto complessivo si dovrà tener conto delle sinergie possibili con l’Oratorio S. Luigi, sia per le strutture che per le attività che vi si svolgono.

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Oggi, i tempi sono maturi per un salto di qualità nelle relazioni tra pubblico e privato, tra istituzioni e mondo del volontariato, capace di incidere in modo duraturo sulla pratica sportiva nella nostra comunità. L’Amministrazione Comunale organizza e gestisce alcune attività sportive che risultano ben consolidate nel tempo e richiamano numerosi cittadini alla partecipazione dei numerosi corsi quali: • GINNASTICA ARTISTICA • CORSO DI SHIATSU • CORSO DI YOGA • PALLAVOLO PER ADULTI • GINNASTICA AEROBICA • GINNASTICA DIFFERENZIATA CORRETTIVA PER ADULTI • GINNASTICA FORMATIVA DI MANTENIMENTO. L’attività sportiva sul territorio si avvale inoltre della preziosissima competenza, collaborazione e passione delle società sportive operanti nel Comune. In ambito sportivo l’Amministrazione Comunale deve così garantire le condizioni per ben operare nel campo della promozione sportiva. Fondamentali da questo punto di vista sono gli impianti e le attrezzature sportive comunali, che devono essere a servizio dei cittadini e delle associazioni sportive. Oltre alle attrezzature comunali, anche le strutture sportive dell’Oratorio S. Luigi contribuiscono significativamente alla pratica dello sport sia in forma diretta che con l’utilizzo della palestra per attività organizzate direttamente dal Comune. Parcobaleno e l’area sportiva adiacente (campo di rugby, campo di calcio, piastra polivalente e palazzetto dello sport): E’ una grande area progettata col primo Piano di Zona del 1973 (detta 167) e finita di realizzare alla fine degli anni novanta nella parte nord. Le prime attrezzature sportive collocate tutte nella parte sud ebbero inizio ai primi anni ottanta e possiamo considerare la loro ultimazione avvenuta alla fine del 2009 con la completa ristrutturazione del campo di rugby. Nella parte centrale dell’abitato è tutt’ora presente lo stadio comunale di antica formazione, migliorato e dotate di tribune coperte nel corso degli anni. In adiacenza alle scuole medie di viale Europa troviamo le infrastrutture di quattro campi da tennis, due dei quali scoperti e due coperti con relative strutture di servizio (spogliatoi, magazzini ecc.). Sempre nella stessa zona, accessibile dall’ingresso della scuola media c’è la pista di atletica. Nella zona nord dell’abitato sulla strada comunale per Borgo Poncarale vi è l’area che sin dal 1988 è stata individuata quale nuovo centro sportivo. Vi sono una parte significativa delle nuove attrezzature sportive realizzate negli ultimi anni: • la struttura coperta e scoperta del centro natatorio.con parco attrezzato; • campo da calcio regolamentare; • campetto da calcio in sintetico; • spogliatoi e magazzini; • palestra privata;

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• parcheggi. Le numerose società sportive presenti sul territorio contribuiscono in modo significativo alla diffusione e alla pratica dello sport. GRUPPO O SOCIETA’ SPORTIVE ATTIVITA’

A.S.D. Bagnolese Basket A.S.D. Team Exodus Over 35 Bagnolo Mella A.S.D. Atletiko Bagnolo A.S.D.G.S. Pedale Bagnolese A.S.D. A.C. Nuova Bagnolese Moto Club Bagnolo Atletica Bagnolese A.D. Volley Bagnolo Mella A.S.D. Rugby Bassa Bresciana Leno Lu Shaolong A.D. Amatori Calcio Bagnolo Mella A.D. Libertas Bagnolo Obbiettivo Karate do Brescia Tiro a segno nazionale sezione di Bagnolo Mella A.S.D. Concordia Skating Club Bagnolo Mella Bocciofila Pensionati Bagnolese A.S.D. Karate Club Bagnolo A.B. Pescatori Sportivi Nuova Vairone U.S. Fionda Bagnolo A.D. Circolo Tennis Bagnolo Mella Havana Volley Eagles Bagnolo Scuola Calcio Bagnolo Mella

L’utilizzo delle attrezzature sportive è realizzato con pienezza e allo stato attuale non vi è la possibilità per soddisfare la domanda di nuove attività.

3.7.7 INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITA’: ANALISI DELLA SOSTA

L’analisi della sosta è stata condotta solo nell’area centrale ove si riscontra una maggiore pressione della sosta dovuta alla concentrazione di servizi e funzioni oltre che per la minore disponibilità di spazio caratteristica comune a tutti i centri storici. Le fasce orarie di maggiore criticità in cui la domanda di sosta è massima sono quelle comprese tra le 10 e le 12 e tra le 17 e le 19. Fenomeni temporanei localizzati si possono verificare anche in altre fasce orarie in concomitanza degli ingressi e soprattutto uscite dalle scuole. Questi fenomeni sono spesso difficilmente controllabili e comunque avvengono per un intervallo di tempo molto ridotto (15-20 minuti). Complessivamente nell’area analizzata l’offerta di sosta è di 1089 posti che risulta più che sufficiente alle esigenze di sosta.

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Il tasso massimo di occupazione si registra dalle 10 alle 12 del mattino con una presenza di 724 veicoli con una percentuale di occupazione del 66% Nella fascia pomeridiana 17-19 la presenza è di 623 veicoli con una percentuale di occupazione del 57%. Solo localmente la domanda di sosta supera l’offerta. Le aree di sosta di una certa importanza dal punto di vista numerico ove la domanda eguaglia o supera l’offerta sono: • Piazza IV Novembre • Piazza Garibaldi • via XXVI Aprile (tratto compreso tra la ferrovia e via Gramsci) • via Circonvallazione (tratto ovest) • via Solferino Le prime tre sono regolamentate a disco orario ma non sempre la rotazione della sosta è garantita (per la presenza di auto che sostano per lunghi periodi) e gli utenti delle numerose attività commerciali e dei servizi difficilmente trovano posti liberi nelle ore di massima domanda. Queste aree sono servite da altri parcheggi nelle immediate vicinanze che sono sottoutilizzati: • Piazza AVIS 24 posti percentuale utilizzo massima 70% • Piazza Resistenza 92 posti percentuale utilizzo massima 64% • Parcheggio scuola elem. Viale Europa 24 posti percentuale utilizzo massima 70% • Parcheggio via Alpini 70 posti percentuale utilizzo massima 36% Questi parcheggi sono localizzati entro un raggio di 300 m dall’asse centrale di via XXVI Aprile. Per via Solferino il problema è strutturale: il tessuto storico non consente di ricavare ampi spazi per la sosta. La soluzione è da ricercare nella gestione della sosta prevedendo alcune zone a disco orario per garantire la sosta breve a servizio delle attività commerciali della via.

3.7.8 ATTREZZATURE ALLE IMPRESE Per la zona produttiva comprendente l’artigianato, l’industria sono a disposizione circa mq. 71.500 di aree destinate ad attrezzature per la zona produttiva. Le aree destinate ad attrezzature per la zona produttiva risultano caratterizzate da due uniche utilizzazioni e destinazioni: parcheggi e verde. In alcune situazione gli insediamenti produttivi sono integrati o a confine con quelli residenziali. Da ciò se ne deduce che parte del verde residenziale ha un uso promiscuo che, come tale, concorre al soddisfacimento pratico a servizio del settore produttivo.

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4 POTENZIALITA’ DELLE ATTREZZATURE ESISTENTI CONTEGGIO STANDARD AI SENSI D.M. 2/4/1968 N. 1444 Con riferimento alle tabelle analitiche riportate nell’allegato PdS D - Tabelle riassuntive delle quantità, si riporta di seguito la tabella sintetica riassuntiva riferita alle quantità dei servizi reperiti e fruibili alla data del 31/12/2009, redatta ai sensi del D.M. 02/04/1968, n. 1444.

RESIDENZA PRODUTTIVO COMMERCIALE TOTALE

SERVIZI ISTITUZIONALI 16.748 mq 0 mq 0 mq 16.748 mq

SERVIZI SCOLASTICI 48.823 mq 0 mq 0 mq 48.823 mq

SERVIZI 18.414 mq 0 mq 0 mq 18.414 mq SOCIALI/SANITARI

SERVIZI CULTO 40.636 mq 0 mq 0 mq 40.636 mq

SERVIZI TECNOLOGICI 25.939 mq 0 mq 0 mq 25.939 mq

VERDE SPORTIVO 340.721 mq 36.389 mq 0 mq 377.110 mq RICREATIVO A PARCO

PARCHEGGI 91.616 mq 35.127 mq 0 mq 126.743 mq

TOTALE 582.897 mq 71.516 mq 0 mq 654.413 mq

Poiché al 31/12/2009 erano i residenti erano 12.864, la dotazione effettiva di servizi della residenza a quella data era pari a: 582.897 / 12.864 = 45 mq/ab.

Il PRG vigente prevede altresì aree per servizi (da acquisire) pari a mq 43.281 (vedasi tabella riportata nell’allegato DdP 02), con una conseguente dotazione aggiuntiva di: mq 43.281 / 12.864 = 3 mq/ab.

La dotazione di servizi del PRG vigente assomma pertanto a: 45 mq/ab. + 3 mq./ab. = 48 mq ab.

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5 POTENZIALITA’ DELLE ATTREZZATURE ESISTENTI E DI PROGETTO CONTEGGIO STANDARD AI SENSI D.M. 2/4/1968 N. 1444

Con riferimento alle tabelle analitiche riportate nell’allegato PdS D - Tabelle riassuntive delle quantità, si riporta di seguito la tabella sintetica riassuntiva riferita alle quantità dei servizi reperiti e da reperire col presente Piano dei servizi, redatta ai sensi del D.M. 02/04/1968, n. 1444.

RESIDENZA PRODUTTIVO COMMERCIALE TOTALE

SERVIZI 16.748 mq 0 mq 0 mq 16.748 mq ISTITUZIONALI

SERVIZI SCOLASTICI 58.066 mq 0 mq 0 mq 58.066 mq

SERVIZI 18.414 mq 0 mq 0 mq 18.414 mq SOCIALI/SANITARI

SERVIZI CULTO 49.697 mq 0 mq 0 mq 49.697 mq

SERVIZI TECNOLOGICI 46.457 mq 0 mq 0 mq 46.457 mq

VERDE SPORTIVO 427.444 mq 36.389 mq 0 mq 463.833 mq RICREATIVO A PARCO

PARCHEGGI 92.485 mq 35.127 mq 0 mq 127.612 mq

ULTERIORI AREE PER SERVIZI DA REPERIRE 0 mq 2.600 mq 10.000 mq 12.600 mq NEGLI A.T. ULTERIORI AREE PER SERVIZI DA REPERIRE 1.000 mq 0 mq 13.000 mq 14.000 mq NEI P.I.I.

TOTALE 710.311 mq 74.116 mq 23.000 mq 807.427 mq

Gli abitanti previsti a fine decennio dal Documento di Piano sono stati calcolati in numero di 14.658 unità. La dotazione di servizi per la residenza vale pertanto: 710.311 ab. / 14.658 = 48 mq/ab, confermando la dotazione già prevista dal vigente PRG.

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6 ACCESSIBILITA’ – FRUIBILITA’ dei servizi alla scala comunale

6.1 ACCESSIBILITA’ DELLE ATTREZZATURE SCOLASTICHE E DI ALTRE ATTREZZATURE DI SERVIZIO Per la redazione del Piano dei Servizi è stata fatta un’approfondita valutazione della qualità e della quantità dei servizi esistenti. Per ogni singola area e/o edificio appartenente alla categoria dei servizi è stata predisposta una scheda identificativa con una valutazione in termini di qualità fruibilità e accessibilità (All. PdS C). Nell’immagine che segue viene riportato – a titolo esemplificativo – il livello di informazione e di giudizio del rilevatore che contraddistingue la descrizione del bene in esame. Tale raccolta costituisce un importante elemento di conoscenza, di memoria e di valutazione della tipologia, della qualità e della dimensione del servizio descritto. La lettura critica dello stato di fatto ha consentito l’individuazione delle carenze qualitative e/o quantitative finalizzate all’adeguamento e allo sviluppo dei servizi in base alle richieste del PGT. Sono state utilizzate due schede diverse, una per gli edifici e una per le aree a verde ricreativo e sportivo, in base alla classificazione operata dal Piano dei Servizi. Ogni componente significativa del Piano dei Srvizi è stata sottoposta ad una puntuale verifica dalla quale è scaturito un giudizio sul grado di accessibilità e fruibilità della struttura e del servizio.

6.1.1 Gli edifici sono stati valutati sotto i seguenti profili: • disponibilità dell’immobile; • dati metrici generali; • dati dimensionali (per gli edifici scolastici); • conformità alle norme di sicurezza (impiantistica, strutturale, ecc.); • stato d’uso; • grado di accessibilità e fruibilità. disponibilità dell’immobile: indica in modo semplice e preciso se l’immobile è in uso o non in disponibilità, al fini di poter da subito cogliere il reale contributo ai fini dell’utilità del servizio. dati metrici generali: con i dati generali si indicano gli elementi dimensionali che consentono di cogliere pienamente la condizione spaziale della struttura, verificando in tal modo l’adeguatezza degli spazi alle necessità d’uso e la possibilità di futuri ampliamenti. Così si individua la superficie fondiaria del lotto, la superficie coperta e la superficie lorda di pavimento nonché il numero dei piani dell’edificio. Sono inoltre dettagliati, dove esistenti, le superfici a verde e a parcheggio all’interno dell’area di pertinenza. Per gli edifici scolastici sono inoltre espresse caratteristiche fondamentali per attestare l’adeguatezza dimensionale alla popolazione scolastica. E’ espresso il numero delle aule, la dimensione media in m2 delle aule, il numero dei servizi igienici complessivi e quelli per disabili, l’esistenza del servizio mensa, la presenza della palestra e di altre attrezzature per

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lo sport, le dimensioni della palestra, la presenza e numero delle aule speciali e laboratori nonché la superficie complessiva di dette aule. conformità alle norme di sicurezza: per conformità e sicurezza si intende la verifica effettuata in relazione al rispetto dei seguenti profili: prevenzione incendi, conformità degli impianti elettrici, conformità degli impianti idro-termo-sanitari, conformità alla normativa sull’abbattimento delle barriere architettoniche, presenza di autorizzazione sanitaria, verifica della conformità al 18.12.1975. stato d’uso: indica le condizioni manutentive e di conservazione delle varie componenti dell’edificio distinte per: le strutture, la copertura, gli impianti e le finiture nel loro complesso. grado di accessibilità e fruibilità: il grado di accessibilità si esprime con l’indicazione dei tre giudizi di sintesi in: non idoneo, parzialmente idoneo e idoneo. Gli aspetti presi in considerazione riguardano: il sistema della mobilità complessivo che si dettaglia con la specifica riferita alle piste ciclo-pedonali e ai parcheggi. Viene comunque affrontato il tema dell’accessibilità e fruibilità per tutti con una valutazione che riguarda il superamento delle barriere architettoniche dall’esterno per l’accesso all’edificio.

6.1.2 La ree a parco ricreativo e sportivo sono state valutate sotto i seguenti profili: • disponibilità dell’area; • dati metrici generali; • dati specifici (per le sole strutture sportive); • stato d’uso; • grado di accessibilità e fruibilità. disponibilità dell’area indica in modo semplice e preciso se l’area è in uso o non in disponibilità, al fini di poter da subito cogliere il reale contributo ai fini dell’utilità del servizio. dati metrici generali: viene indicata la superficie complessiva dell’area, con ciò si intende esprimere puramente un dato dimensionale e viene specificato se l’area dispone di area a parcheggio e in quale misura. dati specifici (per le sole strutture sportive): considerando che le schede si riferiscono anche alle aree a verde sportivo attrezzato, pertanto con la presenza all’interno di attrezzature sportive specifiche, per queste viene indicato quali attrezzature sono presenti. Il numero dei campi di gioco attrezzati, per quali sport sono idonei; la presenza di eventuali edifici, di tribune per gli spettatori e il numero dei posti. stato d’uso: sono presi a riferimento alcuni aspetti ritenuti importanti per definire il grado di utilizzabilità del servizio e considerati in termini di idoneità parziale, idoneità completa o non idoneità. Sono considerati perciò: la presenza di percorsi ciclo-pedonali, i giochi e le attrezzature di arredo, l’impianto di irrigazione, la presenza di significative aree piantumate e l’illuminazione artificiale. grado di accessibilità e fruibilità: la verifica del grado di accessibilità e fruibilità è anch’essa espressa in termini di idoneità completa, idoneità parziale o non idoneità. Gli

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aspetti presi in considerazione sono gli stessi per tutti i tipi di servizi e riguardano: il sistema della mobilità complessivo che si dettaglia con la specifica riferita alle piste ciclo- pedonali e ai parcheggi. Viene comunque affrontato il tema dell’accessibilità e fruibilità per tutti con una valutazione che riguarda il superamento delle barriere architettoniche dall’esterno per l’accesso alle strutture.

L’analisi così condotta ha consentito di stabilire le condizioni di ogni singolo servizio, il grado di accessibilità, di fruibilità.

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TIPO FABBRICATO

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TIPO AREA VERDE O PARCO

COMUNE DI BAGNOLO MELLA (BS) PIANO COMUNALE DEI SERVIZI (Art. 7 L.R. 15/01/01, n. 1) SCHEDA DI RILEVAZIONE AREE VERDI

AREA N. LOCALIZZAZIONE DENOMINAZIONE DESTINAZIONE verde sportivo verde a parco verde ricreativo (attrezzato) si no AREA IN USO DATI METRICI GENERALI superficie fondiaria [mq] superficie a parcheggi di pertinenza [mq]

DATI SPECIFICI (solo per le strutture sportive) (*) sport praticati numero di campi eventuali edifici (*) tribune numero di posti

FRUIBILITA' / ACCESSIBILITA' non idoneo parzialm. Idoneo idoneo viabilità piste ciclopedonali parcheggi superamento barriere architettoniche (dall'esterno con accesso alla struttura)

STATO D'USO non idoneo parzialm. Idoneo idoneo percorsi ciclopedonali giochi/attrezzature varie impianti di irrigazione presenza di aree piantumate illuminazione notturna

(*) allegare una scheda di rilevazione immobili per ogni edificio o plesso citando il relativo numero nella casella

Data di compilazione

(*) STRUTTURE PREVISTE - n. 2 campi da calcio - spogliatoi - casa custode - palestra-fitness

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7 DETERMINAZIONE DEL NUMERO DEGLI UTENTI DEI SERVIZI NEL P.G.T.

Per determinare il numero di abitanti teorici insediabili e determinare le previsioni quali-quantitative dei servizi viene adottato il seguente metodo di calcolo: - abitanti residenti al 31/12/2009, - abitanti teorici insediabili nelle zone consolidate e nelle zone di completamento nel decennio (1abitante=1stanza=125 mc), - abitanti teorici insediabili in base alla Slp residenziale fissata dal DdP negli ambiti di trasformazione nel decennio (1abitante=1stanza=125 mc). La determinazione del numero degli utenti viene rapportata anche al quinquennio di validità del DdP.

Piano strategico decennale Abitanti aggiuntivi insediabili effettivi 1.794 ab. Abitanti aggiuntivi insediabili teorici (stanze) 2.720 st. Volume teorico per abitante (stanza) 125 mc/ab. Volume residenziale aggiuntivo massimo totale 340.000 mc Slp per le attività commerciali e terziarie aggiuntiva massima totale 22.000 mq Slp per le attività produttive massima totale 26.000 mq Dotazione aree per servizi pubblici/di interesse pubbl. o generale a livello 48 mq/ab. (stanza) comunale per abitante teorico = stanza (pari alla dotaz.esist.al 2009) Dotazione di aree per servizi pubblici e di interesse pubblico o generale e 20 mq/100 mq. sup.coperta livello comunale per mq. di Slp produttiva secondaria insediata 100 mq/100 mq. Slp Dotazione di aree per servizi pubblici e di interesse pubblico o generale e terziario, ESV, MSV non livello comunale per m2 di Slp produttiva terziaria e commerciale aliment., attrezz. cult. insediata 200 mq/100 mq. Slp MSV alimentare

Piano operativo quinquennale di validità del DdP Abitanti aggiuntivi insediabili effettivi 897 ab. Abitanti aggiuntivi insediabili teorici (stanze) 1.360 st. Slp e volume teorico per abitante (stanza) 125 mc/ab. Slp residenziale aggiuntiva massima totale 170.000 mc Slp per le attività commerciali e terziarie aggiuntiva massima totale 22.000 mq Slp per le attività produttive massima totale 26.000 mq Dotazione aree per servizi pubblici/di interesse pubbl. o generale a livello 48 mq/ab. (stanza) comunale per abitante teorico = stanza (pari alla dotaz.esist.al 2009) Dotazione di aree per servizi pubblici e di interesse pubblico o generale e 20 mq/100 mq. sup.coperta livello comunale per mq. di Slp produttiva secondaria insediata 100 mq/100 mq. Slp Dotazione di aree per servizi pubblici e di interesse pubblico o generale e terziario, ESV, MSV non livello comunale per mq. di Slp produttiva terziaria e commerciale aliment. insediata 200 mq/100 mq. Slp MSV alimentare

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8 NECESSITA’ DI SVILUPPO E INTEGRAZIONE DEI SERVIZI ESISTENTI

8.1 LE PREVISIONI RELATIVE AI SERVIZI COMUNALI Il Piano dei Servizi si caratterizza per la “dinamicità” con cui opera, in relazione alla domanda di servizi, ma anche in rapporto alle disponibilità di risorse. In tal senso la programmazione degli investimenti è elastica, legata alla possibilità di attivare significative risorse economiche in funzione dello sviluppo della città. La dinamicità del Piano dei Servizi non termina con la sua approvazione, quindi si è ritenuto inevitabile giungere a fotografare il momento di massimo equilibrio in seno alle scelte generali di pianificazione territoriale. Uno strumento in grado, anche attraverso il recupero dei bisogni pregressi, di indicare oggi l'ideale soddisfacimento della domanda di servizi in una realtà demografica dinamica quindi in evoluzione per il periodo considerato e corrispondente ai prossimi dieci anni. Indipendentemente dagli obiettivi strategici enunciativi i successivi momenti di analisi, sull'attualità delle previsioni, la verifica della domanda di servizi ed il relativo monitoraggio quali-quantitativo, saranno essenziali a migliorare le previsioni del Piano dei Servizi che potranno essere adeguate, attraverso gli strumenti di legge, affinché siano sempre più corrispondenti ai bisogni dei cittadini e delle imprese. Lo stesso programma triennale delle opere pubbliche. divenuto anche allegato del Piano dei Servizi, dovrà analizzare nel breve periodo le priorità e le risorse per rendere concreti e mirati gli obiettivi del Piano stesso nel decennio. Questo strumento. come l’intero PGT, si fonda sui principi e gli orientamenti espressi dall'Amministrazione Comunale. In tutto vi è una coerenza sulle strategiche che, gli affinamenti conseguenti agli studi e le maggiori informazioni, hanno solo precisato e rese attuabili. Al progetto per l'adeguamento dei servizi, pur sapendo che per legge non ha un termine temporale, si è attribuito un periodo di attuazione (virtuale e/o ideale) di circa dieci anni a far tempo dal suo pratico avvio. L'attribuzione di un tempo ideale per la realizzazione delle previsioni non è solo un obiettivo politico, ma un necessario elemento oggettivo per stimare la sostenibilità economica delle previsioni medesime. Infatti le tabelle che seguono contenenti le valutazioni dei costi delle opere pubbliche trovano il loro equilibrio finanziario con le previsioni ed i programmi urbanistici.

8.2 LA DOMANDA AGGIUNTIVA DEI SERVIZI COMUNALI La dotazione di servizi realizzati negli anni, il costante e puntuale intervento manutentivo e di adeguamento a portato a dare risposta positiva alle richieste di servizi, mantenendo un buon livello di efficienza e consentendo di programmare in modo puntuale gli adeguamenti dove risultati necessari e perciò puntualmente previsti dal Piano stesso. Complessivamente la domanda dei cittadini di un adeguamento dei servizi è prevalente per quelli aventi natura socio-assistenziale e per quelli di natura viabilistica, legati sia alla mobilità carraia, ciclopedonale ed alle sistemazioni di arredo urbano nonché per le attività ludico sportive.

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Bagnolo è una realtà in continua modificazione e la sua struttura sociale ha intrapreso la fase di una crescita demografica con l’aumento della popolazione anziana. La crescita demografica determinata in modo rilevante dalla popolazione straniera, nel breve periodo sarà ancora forte la domanda di iscrizioni nella scuola dell'obbligo che, gradualmente, lascerà il primato alla domanda di servizi a favore degli anziani. In merito alla valutazione qualitativa generale dei servizi la stessa è legata, sia alle nuove esigenze che emergono da una società in trasformazione, sia alla necessità di modernizzare ed adeguare le strutture pubbliche, affinché siano sempre più rispondenti ai canoni di sicurezza, accessibilità e decoro. Complessivamente le analisi e gli studi confermano una prevalente necessità di valorizzazione dei servizi presenti sul territorio. In merito alla realizzazione di nuove strutture, l'investimento di risorse previsto è oculato e mirato alle esigenze anzidette, vale a dire di nuove risposte ad una società in trasformazione e per la modernizzazione, laddove indispensabile, del patrimonio immobiliare pubblico. Per raggiungere questi obiettivi il Piano dei Servizi prevede in dieci anni (o poco più in ragione di un periodo naturale di "rodaggio", del nuovo strumento di pianificazione generale, necessario al pratico avvio delle procedure) il recupero delle risorse necessarie a programmare, per lo stesso decennio o poco più, la realizzazione delle opere pubbliche previste. Gli interventi previsti, di seguito analizzati individualmente, costituiscono l'insieme di un progetto legato da comuni obiettivi che, oltre a rafforzare i poli di servizi esistenti, tendono a riequilibrarne la presenza sul territorio degli stessi e, ancora più importante, prevedono di migliorane l'accessibilità per rafforzare il sistema di rete "avvicinando" gli insediamenti ai servizi.

8.3 SISTEMA DELLA MOBILITA’ E PERCORSI CICLOPEDONALI Il sistema della mobilità, con le strade, le piazze, i parcheggi e l’arredo urbano è la voce più significativa relativa agli investimenti previsti e programmati nel Piano dei Servizi. I temi affrontati sono tanti, dal completamento del progetto di riqualificazione delle strade e piazze del centro storico alla ristrutturazione del tratto nord di via A. Gramsci. L’adeguamento del percorso delle piste ciclabili di collegamento est-ovest e la creazione di un sottopasso ciclo-pedonale di attraversamento della ferrovia rappresentano l’articolazione di un’idea destinata a produrre effettivi miglioramenti per le condizioni di vivibilità e integrazione dell’abitato. Il progetto del nuovo tronco stradale di variante nord-ovest dell’abitato, in prolungamento al cavalcaferrovia fino a raggiungere la strada per Capriano del Colle e successivamente quella per Corticelle, è mirato ad alleggerire le strade del centro storico come via Solferino e via Circonvallazione, ma anche viale Memoria e via Nazario Sauro da un pesante traffico veicolare di attraversamento che penalizza la funzione residenziale e di relazione della zona. A questo progetto si affianca quello riguardante il tronco stradale di variante sud-ovest che completa l’allontanamento del traffico dal centro storico per rendere raggiungibile la zona industriale attraverso il collegamento a sud con la strada provinciale 45bis. L’opera maggiormente significativa per Bagnolo è certamente rappresentata dalla deviante est dell’abitato. Questa nuova arteria stradale immaginata già da parecchi anni,

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dopo il fallimento della richiesta di declassamento del tratto autostradale della A21, è volta ad escludere il traffico pesante di attraversamento dall’abitato e in particolare da via A. Gramsci. La nuova strada consentirebbe di porre in essere le condizioni fondamentali per la ristrutturazione del tratto nord di via A. Gramsci. La problematica particolarmente pesante del traffico su via A. Gramsci è affrontata anche con previsioni d’intervento a breve termine sia attraverso il completamento del tratto stradale a sud, oggetto di accordo di programma con la Provincia di Brescia e che ormai da oltre tre anni si attende la realizzazione dell’opera (nel rispetto degli impegni assunti da parte dell’Anmministrazione Provinciale). Altro intervento a breve termine che consentire di alleggerire via A. Gramsci è dato dal completamento del prolungamento di via Lombardia fino a congiungersi con la strada provinciale 45 bis. L’adeguamento di alcune parti stradali all’interno dell’abitato e la creazione di nuove aree a parcheggio completano il quadro complessivo degli interventi sul sistema della mobilità. Gli interventi previsti partono dall’analisi di quelli preventivati nel programma triennale delle opere pubbliche 2010-2012 e si sviluppano programmando quelli previsti dal P.G.T. e collegati agli ambiti di trasformazione. Il Piano dei Servizi prevede un costante e continuo investimento annuale per le manutenzioni stradali, necessario a mantenerle in condizioni di efficienza e di sicurezza. E’ inoltre previsto l’adeguamento delle strade e dei marciapiedi ai fini di raggiungere il completo abbattimento delle barriere architettoniche e il completamento delle piste ciclo pedonali. La creazione di nuovi spazi a parcheggio localizzati in zone strategiche e finalizzate a soddisfare la domanda espressa e manifesta contribuirà ad sensibile miglioramento delle situazioni di accessibilità nelle varie zone carenti. In particolare si evidenziano le previsioni di nuovi parcheggi su via Montirone all’interno dell’area identificata col P.I.I. 1 e su via Lizzere per la zona est dell’abitato. Nella zona ovest, assolutamente importante perché destinato a soddisfare esigenze non particolari ma complessive, per l’intera vi è la vasta area a parcheggio retrostante la via XXVI Aprile, centrale e raggiungibile pedonalmente e ciclabilmente, in grado di soddisfare sia le esigenze delle strutture pubbliche(palazzo Bertazzoli, Scuola dell’infanzia) che quelle private (commerciali e residenziali). Via Industriale rappresenta un’ulteriore punto di localizzazione di aree a parcheggio in grado di alleggerire la parte centrale delle piazze principali.

8.4 ATTREZZATURE SCOLASTICHE PER L’ISTRUZIONE INFERIORE Come si può facilmente desumere dalla visione delle schede emerge una situazione strutturale scolastica decisamente soddisfacente, frutto di un continuo atteggiamento positivo che l’Amministrazione Comunale di Bagnolo Mella ha attuato nel tempo. E’ intervenuta costantemente nel mantenere le strutture adeguate sotto il profilo manutentivo e nel soddisfare le esigenze indotte dal bisogno di nuovi spazi e nuovi servizi.

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In ordine di tempo l’intervento più importante è senza dubbio l’ampliamento dell’edificio scolastico della scuola secondaria di primo grado posto in viale Europa. Quest’opera ha consentito l’accorpamento in un unico complesso di tutta la scuola secondaria di primo grado. Il Piano dei Servizi è strutturato in modo organico con un collegamento diretto tra lo sviluppo dell’abitato, con aumento della popolazione, e la realizzazione dei servizi conseguenti. Si tratta di una risposta chiara condotta in modo frontale tra bisogno e servizio. Peraltro la creazione di nuovi spazi, nuove aule, nuove strutture sarà realizzata esclusivamente in funzione della crescita della popolazione. Il Piano non disattende le scelte fin qui operate dall’Amministrazione e prevede pertanto di soddisfare l’eventuale fabbisogno scolastico indotto dall’incremento della popolazione attraverso l’ampliamento delle strutture esistenti. L’analisi condotta evidenzia come nel complesso gli impianti scolastici esistenti hanno spazi destinabili all’ampliamento degli edifici senza compromettere la fruibilità delle strutture. L’unico edificio sul quale non è ipotizzabile alcun ampliamento se non a scapito di vitali spazi di relazione è l’edificio di via XXVI Aprile. Presentano spazi significativi e soddisfacenti per i futuri sviluppi sia gli edifici della scuola per l’infanzia a est e ovest, sia l’edificio della scuola elementare di via Bellavere, nonché il complesso scolastico della scuola secondaria superiore di viale Europa.

8.5 ATTREZZATURE PER ATTIVITA’ SOCIO-ASSISTENZIALI- SANITARIE Sulle attrezzature socio-assistenziali l’Amministrazione Comunale ha inteso confermare il ruolo peculiare svolto dalla Fondazione Casa di Riposo s.r.a. onlus “Paolo VI” e della convenzione in atto con la stessa. La scelta operata sotto il profilo urbanistico è contenuta nelle norme tecniche del Piano dei Servizi che, eliminando i vincoli volumetrici per l’edificabilità del sito, consentono sviluppi misurati al fabbisogno espresso concordato con le politiche amministrative e locali. E’ stata pertanto aperta la possibilità di realizzare interventi sia di ampliamento che di nuova costruzione che possono ulteriormente incrementare la risposta ai crescenti bisogni della popolazione anziana. Per quanto riguarda le attrezzature sanitarie la scelta operata dall’Amministrazione mira alla costruzione di una nuova struttura “Palazzina Sanità” destinata ad accogliere l’insieme dei servizi pubblici operanti nel territorio comunale sia attraverso i medici di base, che attraverso le strutture ambulatoriali del distretto sanitario dell’ASL. Con questa decisione si mira a modernizzare il servizio pubblico di base e a renderlo congruente con le direttive nazionali e regionali in tema di assistenza sanitaria.

8.6 ATTREZZATURE PER ATTIVITA’ CULTURALI Le attrezzature per le attività culturali si confermano in primis nel mantenimento del Palazzo Bertazzoli quale elemento di centralità della cultura bagnolese. L’Amministrazione Comunale ha inteso dare risposta positiva alle crescenti esigenze manifestate dalle numerose realtà culturali associative presenti nel comune e citate in premessa che allo stato attuale risultano in buona parte prive di sede propria o collocate in edifici inadeguati. L’ex scuola elementare di viale Stazione, attaulmente sede di alcune

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associazioni come la Filarmonica, il gruppo teatrale Cara.mella e altre ancora si presenta assolutamente non adatta. Il Piano dei Servizi individua nella zona a nord-ovest dell’abitato la localizzazione di una nuova struttura “Palazzina Associazioni” destinata ad accogliere le associazioni e le esigenze delle attività.

8.7 ATTREZZATURE DI SERVIZIO AMMINISTRATIVO E PER IL TEMPOLIBERO – SISTEMA DEL VERDE Il sistema del verde, composto da numerose aree esistenti, risulta ben consolidato e soddisfacente nella parte est dell’abitato caratterizzato da una pluralità di spazi destinati a verde attrezzato, a parco e a verde alberato. Il Piano conferma la situazione esistente confermando la zona con il completamento in direzione nord-sud dell’area a verde tra la 167 e le aree sottostanti sino al villaggio Stella. Il Piano interviene significativamente aggiungendo nella zona ovest il nuovo parco urbano delle Scale che si sviluppa sul lato est del parco del palazzo Avogadro fino ad oltrepassare la risorgiva delle Scale. L’area viene in tal modo delimitata a nord dalla prevista deviante nord-ovest con un marginale inserimento di collegamento ciclo-pedonale tra il nuovo grande parco e la nuova zona degli impianti sportivi. Si tratta di un polmone importante, sia in termini dimensionali che di valore ambientale e naturalistico, che disegna un ambito urbano prezioso per la fruibilità pubblica. Il valore ambientale e naturalistico dell’area diviene in tal modo patrimonio della cittadinanza.

8.8 ATTREZZATURE PER LO SPORT Le previsioni contenute nella programmazione decennale del Piano dei Servizi, raccogliendo la domanda espressa di attività, tendono a dare risposta positiva all’incremento della pratica sportiva col completamento di tutta l’area degli impianti sportivi nella zona di via Borgo. Il Piano prevede la realizzazione di un nuovo campo di calcio con attrezzature connesse, quali spogliatoio, magazzini, tribune ecc., l’ampliamento delle attuali dotazioni dei campi esistenti, la creazione di una struttura coperta polivalente per manifestazioni e attività varie (sport, culturali, ricreative ecc.) nonché la realizzazione di campi polivalenti (tennis, calcetto ecc.) Tutta l’area si completa con le zone a parcheggio e con la possibilità di realizzare una struttura ricettiva.

8.9 AMPLIAMENTO DELL’IMPIANTO DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE DI FOGNATURA L’incremento della popolazione indotto dai nuovi sviluppi urbanistici programmati nel PRG vigente e realizzati a partire dal 1999 con l’aggiunta di nuovi collegamenti fognari alla rete esistente a confluire nell’impianto di depurazione hanno gradualmente determinato il superamento della capacità di efficienza dell’impianto esistente. Già da alcuni anni l’Amministrazione Comunale aveva programmato l’intervento di ampliamento dell’attuale impianti di depurazione, ampliamento rimasto inattuato a causa delle trasformazioni normative in atto sul sistema idrico integrato. La recente creazione e attivazione dell’AATO (Autorità Ambito Territoriale Ottimale) ha trasferito le competenze dal comune a questo nuovo ente. Il Piano dei Servizi, coerentemente alle esigenze accertate, localizza a sud dell’abitato ed in continuità

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dell’attuale impianto di depurazione l’area destinata all’ampliamento della struttura esisatente.

8.10 ATTREZZATURE ALLE IMPRESE

Relativamente alle nuove previsioni di servizi per le imprese vi è da dire che, ha supporto del presente Piano, non vi sono esperienze tali da fornire delle linee guida ai comuni per la creazione di nuove strutture oltre ai servizi tradizionali che risultano confermate nelle esistenti. Lo standard industriale e artigianale risulta soddisfacente alle esigenze manifestate ed espresse non essendo emersi nuovi bisogni. Un punto di vista comune, delle diverse associazioni del mondo del lavoro, è che le imprese, come i servizi ad esse riferiti, debbano avere visibilità territoriale quindi essere individuate all'interno di un sistema di vasta scala. Su questa scala, le infrastrutture, l'accessibilità ed il trasporto pubblico si confermano quali elementi primari per definire l'interesse e la valenza degli ambiti produttivi. L'area della pianura centrale bresciana si presenta con un livello senza dubbio da migliorare, circa la dotazione infrastrutturale ed accessibilità territoriale. Inoltre sono carenti le relazioni fisiche ed organizzative tra i diversi ambiti dell'area. Infatti non vi sono strutture ed iniziative che integrino le varie zone produttive tra loro e con il resto del territorio, non solo nell'interesse della sopravvivenza delle aziende, ma per migliorare il rapporto qualitativo sull'intero aggregato. Pertanto, fermo restando quanto evidenziato nel Documento di Piano relativamente al quadro socio-economico in merito alle valutazioni sulla domanda di nuovi servizi, il tema potrà essere affrontato in modo più esauriente solo ad avvenuta realizzazione di alcune opere infrastrutturali e viabilistiche (nuovo casello autostradale e deviante all’abitato) che possono consentire il miglioramento dello sviluppo delle imprese.

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9 SOSTENIBILITA’ DEI COSTI DEI SERVIZI

9.1 IL PROGRAMMA GENERALE DI INTERVENTO E LA VALUTAZIONE DEI COSTI

9.1.1 Premessa Le stime relative alle previsioni dei costi per la realizzazione degli interventi pubblici, o ad essi assimilabili quando direttamente realizzati dai privati, contemplati dal presente Piano, sono state calcolate di massima con l’ausilio dei bollettini vigenti. Nell’elenco sono inclusi, come previsto dalla normativa regionale, gli interventi afferenti il Programma Triennale delle Opere Pubbliche, considerati prioritari e già coperti finanziariamente. Nelle tabelle seguenti vengono distinti gli interventi compresi nel Programma Triennale dal resto delle opere pubbliche alle quali, singolarmente, viene attribuito la previsione di costo e la modalità di finanziamento. Chiaramente, nei termini di dieci/dodici anni, la previsione complessiva di spesa è in equilibrio con le entrate i cui proventi sono riferibili agli oneri di urbanizzazione (o esecuzione diretta delle opere), alla valorizzazione del patrimonio disponibile comunale, ai contributi costruttivi, a stanziamenti di bilancio e ad accensione mutui. Le migliori condizioni negoziali in regime di pianificazione attuativa potranno concorrere, al fine di garantire l’equilibrio finanziario, nell’eventualità di realizzazione di nuove opere e/o per maggiori costi. Vengono riassunte le previsioni di spesa dei servizi comunali. Le voci di spesa comprendono per i servizi su aree non comunali anche l’acquisizione delle aree per i servizi previsti negli Ambiti di trasformazione, dove viene applicatala la perequazione, il trasferimento alla proprietà pubblica delle aree è connesso all’attuazione dei piani esecutivi.

9.1.2 Interventi previsti nel programma triennale delle opere pubbliche 2010/2012

OPERE 2010 2011 2012 Manutenzione straordinaria strade comunali 1 ANNO 2010 € 200.000 Manutenzione straordinaria plesso scolastico 2 di via XXVI Aprile - sistemazione intonaci e tinteggiatura € 160.000 Manutenzione straordinaria strade comunali 3 ANNO 2011 € 200.000 4 Interventi vari sul patrimonio comunale € 250.000 Manutenzione straordinaria strade comunali 5 ANNO 2012 € 200.000 6 Interventi vari sul patrimonio comunale € 250.000 SOMMANO € 360.000 € 450.000 € 450.000

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9.1.3 Programma decennale delle opere pubbliche 2010-2019 Opere da realizzare nel territorio comunale nel decennio

DESCRIZIONE OPERA COSTO

1 Manutenzione straordinaria strade comunali € 3.600.000,00 2 Manutenzione straordinaria plesso scolastico via XXVI Aprile € 160.000,00 Riqualificazione viabilità incrocio via Leno, viale Italia/via cav. Febbrai/via 3 € 650.000,00 Lombardia. Rotatoria ed innesti 4 Realizzazione nuovo campo da gioco e spogliatoio - via Borgo € 950.000,00 5 Interventi sul patrimonio Comunale € 1.870.000,00 Integrazione strutture impianti sportivi via Borgo (= campo calcio, esclusi espropri 6 € 300.000,00 e tribune) 7 Recupero fabbricato ex Tadini (uffici comunali) € 650.000,00 Recupero strade centro storico da Viale Europa a via Circonvallazione/ piazza 8 € 730.000,00 Resistenza 9 Realizzazione collegamento S.P. 45 bis S.P. VII (1° stralcio deviante est) € 1.000.000,00 10 Realizzazione deviante est dell'abitato (2° stralcio) 11 Riqualificazione di Via Lombardia € 200.000,00 12 Realizzazione collegamento tra S.P. 45 bis e via Lombardia (rotatorie ed innesti) € 800.000,00 13 Riqualificazione di Via Gramsci tratto nord € 868.458,00 14 Riqualificazione di Via Gramsci tratto sud € 300.000,00 15 Riqualificazione di Via Stella Via S. Pellico (da Chiesa Stella a Via Gramsci) € 300.000,00 16 Realizzazione sottopasso pedociclabile BS-Olmeneta € 500.000,00 17 Completamento recupero strade centro storico (chiusura anello) e Via Solferino € 1.000.000,00 18 Realizzazione parcheggi a nord del cimitero € 100.000,00 19 Realizzazione nuovo parco loc. "Le Scale" € 900.000,00 20 Ampliamento parco Via Paolo VI € 30.000,00 21 Ampliamento parco tra via Febbrari e via Stella € 132.000,00 22 Ampliamento impianti sportivi loc. Borgo € 1.800.000,00 23 Manutenzione straordinaria parchi e verde € 670.000,00 24 Manutenzione straordinaria impianti sportivi € 400.000,00 25 Ampliamento scuola materna est € 750.000,00 26 Ampliamento scuola materna ovest (Fasani) € 1.250.000,00 27 Ampliamento scuola elementare est / C.A.G. 28 Ampliamento scuola media inferiore / ampliamento palestra € 1.000.000,00 29 Quota partecipazione scuola media superiore "Canossa" € 100.000,00 30 Manutenzione straordinaria scuole € 300.000,00 31 Realizzazione edificio polifunzionale per associazioni € 900.000,00 32 Adeguamento magazzino comunale € 100.000,00 33 Manutenzione straordinaria edifici pubblici € 200.000,00 34 ERP € 1.000.000,00 35 Ampliamento depuratore A carico AATO 36 Ampliamento Cimitero € 1.000.000,00 37 Realizzaz.variante stradale Nord/Ovest (costo 1.500.000 di cui 375.000 Urb 1°) € 1.125.000,00 38 Realizzazione variante stradale Ovest (costo opera 800.000 di cui 400.000 urb 1°) € 400.000,00 Realizzazione variante stradale Sud Ovest (costo opera €. 2.400.000, di cui €. 39 240.000 per il tratto all'interno dell'A.T.01, da considerarsi al 50% quale opera di € 2.280.000,00 urbanizzazione primaria)

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40 Adeguamento edifici strategici alla normativa antisismica € 600.000,00 41 Adeguamento impianti di illuminazione pubblica € 1.313.000,00 42 Rotatoria Via BS/Marcolini (quota p. urb. Sec.: 50% di €. 400.000) € 200.000,00 43 Prolungamento pista ciclabile Via Lombardia € 61.200,00 44 Verde e parcheggio Via Gramsci P.I.I. 02 € 435.500,00 45 Realizzazione parcheggi via Montirone € 170.000,00 46 Realizzazione parcheggi e verde via Lombardia - via Leno € 395.000,00 47 Realizzazione rotatorie sulla viabilità esistente € 900.000,00 48 Palazzina sanità € 500.000,00 49 Acquisizione area per prolungamento deviante ovest € 135.000,00 50 Realizzazione rotatoria Via Leno Viale Italia € 487.500,00 51 Acquisizione aree per ampliamento via Lombardia Via Leno € 46.500,00 52 Adeguamento piste ciclabili € 300.000,00 Totale costo (IVA esclusa) € 33.859.158,00

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OPERE DA REALIZZARE NEL TERRITORIO COMUNALE NEL DECENNIO SUDDIVISE PER SETTORI

ATTREZZ. ED. ATTR. VERDE ASSISTENZA / TECNOLOGICI DESCRIZIONE OPERA COSTO MOBILITA' AMM.VE / ERP SCOLASTICA SPORT. PARCHI SANITA' E PUGSS CULTURALI 1 Manutenzione straordinaria strade comunali 3.600.000 3.600.000 2 Manutenzione straordinaria plesso scolastico via XXVI Aprile 160.000 160.000 Riqualificazione viabilità incrocio via Leno, viale Italia/via cav. Febbrai/via Lombardia. 3 650.000 650.000 Rotatoria ed innesti 4 Realizzazione nuovo campo da gioco e spogliatoio - via Borgo 950.000 950.000 5 Interventi sul patrimonio Comunale 1.870.000 1.870.000 6 Integrazione strutture impianti sportivi via Borgo (= campo calcio, esclusi espropri e tribune) 300.000 300.000 7 Recupero fabbricato ex Tadini (uffici comunali) 650.000 650.000 8 Recupero strade centro storico da Viale Europa a via Circonvallazione/ piazza Resistenza 730.000 730.000 9 Realizzazione collegamento S.P. 45 bis S.P. VII (1° stralcio deviante est) 1.000.000 1.000.000 10 Realizzazione deviante est dell'abitato (2° stralcio) 11 Riqualificazione di Via Lombardia 200.000 200.000 12 Realizzazione collegamento tra S.P. 45 bis e via Lombardia (rotatorie ed innesti) 800.000 800.000 13 Riqualificazione di Via Gramsci tratto nord 868.458 868.458 14 Riqualificazione di Via Gramsci tratto sud 300.000 300.000 15 Riqualificazione di Via Stella Via S. Pellico (da Chiesa Stella a Via Gramsci) 300.000 300.000 16 Realizzazione sottopasso pedociclabile BS-Olmeneta 500.000 500.000 17 Completamento recupero strade centro storico (chiusura anello) e Via Solferino 1.000.000 1.000.000 18 Realizzazione parcheggi a nord del cimitero 100.000 100.000 19 Realizzazione nuovo parco loc. "Le Scale" 900.000 900.000 20 Ampliamento parco Via Paolo VI 30.000 30.000 21 Ampliamento parco tra via Febbrari e via Stella 132.000 132.000 22 Ampliamento impianti sportivi loc. Borgo 1.800.000 1.800.000 23 Manutenzione straordinaria parchi e verde 670.000 670.000 24 Manutenzione straordinaria impianti sportivi 400.000 400.000 25 Ampliamento scuola materna est 750.000 750.000 26 Ampliamento scuola materna ovest (Fasani) 1.250.000 1.250.000 27 Ampliamento scuola elementare est / C.A.G. 28 Ampliamento scuola media inferiore / ampliamento palestra 1.000.000 1.000.000 29 Quota partecipazione scuola media superiore "Canossa" 100.000 100.000 30 Manutenzione straordinaria scuole 300.000 300.000 31 Realizzazione edificio polifunzionale per associazioni 900.000 900.000 32 Adeguamento magazzino comunale 100.000 100.000 33 Manutenzione straordinaria edifici pubblici 200.000 200.000 34 ERP 1.000.000 1.000.000 35 Ampliamento depuratore (A carico AATO)

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36 Ampliamento Cimitero 1.000.000 1.000.000 37 Realizzazione variante stradale Nord Ovest (costo opera 1.500.000 di cui 375.000 Urb 1°) 1.125.000 1.125.000 38 Realizzazione variante stradale Ovest (costo opera 800.000 di cui 400.000 urb 1°) 400.000 400.000 Realizzazione variante stradale Sud Ovest (costo opera €. 2.400.000, di cui €. 240.000 per il 39 2.280.000 2.280.000 tratto all'interno dell'A.T.01, da considerarsi al 50% quale opera di urbanizzazione primaria) 40 Adeguamento edifici strategici alla normativa antisismica 600.000 600.000 41 Adeguamento impianti di illuminazione pubblica 1.313.000 1.313.000 42 Rotatoria Via BS/Marcolini (quota p. urb. Sec.: 50% di €. 400.000) 200.000 200.000 43 Prolungamento pista ciclabile Via Lombardia 61.200 61.200 44 Verde e parcheggio Via Gramsci P.I.I. 02 435.500 217.750 217.750 45 Realizzazione parcheggi via Montirone 170.000 170.000 46 Realizzazione parcheggi e verde via Lombardia - via Leno 395.000 395.000 47 Realizzazione rotatorie sulla viabilità esistente 900.000 900.000 48 Palazzina sanità 500.000 500.000 49 Acquisizione area per prolungamento deviante ovest 135.000 135.000 50 Realizzazione rotatoria Via Leno Viale Italia 487.500 487.500 51 Acquisizione aree per ampliamento via Lombardia Via Leno 46.500 46.500 52 Adeguamento piste ciclabili 300.000 300.000 Totale costo (IVA esclusa) 33.859.158 16.766.408 3.560.000 3.450.000 1.949.750 5.320.000 500.000 1.000.000 1.313.000

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9.1.4 Compatibilità con le risorse economiche attivabili La realizzazione delle opere previste nel Piano dei Servizi, essendo connessa all’incremento del peso insediativo e pertanto all’aumento del fabbisogno di servizi pubblici indotto dalla nuova popolazione, si attua attraverso la verifica del Piano Triennale delle Opere Pubbliche e dell’effettivo incremento di fabbisogno dato dallo sviluppo edilizio. Ai Programmi Integrati di Intervento e agli Ambiti di Trasformazione è attribuita un’importante quota dell’onere relativo alla maggior quantità e qualità dei servizi. Il Documento di Piano si interconnette intimamente col Piano dei Servizi, in modo che alla maggior capacità insediativa indotta faccia riscontro un determinante contributo nella realizzazione dei servizi. Negli artt. 13 – 14 – 15 delle NTA del Documento di Piano, sono chiaramente espressi gli indirizzi e le modalità di corresponsione dei contributi sopra indicati, che risultano determinati nelle tabelle di seguito riportate. Agli Ambiti di Trasformazione è attribuito l’onere per l’acquisizione delle aree per servizi di nuovo impianto a servizio della residenza, quantificati in mq 97.804. Il modello perequativo individuato dal PGT di Bagnolo Mella prende spunto, nella fase di analisi delle aree libere esterne esistenti, da una interpretazione molto vicina al modello di "perequazione diffusa" (che prevede l'estensione dei principi perequativi a tutte le aree di trasformazione del territorio comunale compresi i servizi generali e le infrastrutture), per poi approdare ad un modello di "perequazione strategica", legato al graduale sviluppo della città. Ai Programmi Integrati di Intervento è invece caricata – a titolo di incentivo trattandosi di interventi che non producono consumo di suolo – una quota di 38 mq/ab per residenza, da monetizzarsi al valore di 70 €/mq (38 mq/ab * 70 €/mq / 125 mc/ab = 21,3 €/mc, arrotondato a 22 €/mc).

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PIANO DEI SERVIZI PIANI INTEGRATI DI INTERVENTO - DATI PLANIVOLUMETRICI E FINANZIARI CONTRIB. OP. URB. SECONDARIA RESIDENZA EL 45,00 €/mc RESIDENZA EEP/EC 20,00 €/mc COMMERCIALE 180,00 €/mq PRODUTTIVO 50,00 €/mq ATTREZZATURE 50,00 €/mq CULTURALI, ETC.

S.TERRITORIALE RESIDENZA CONTRIBUTO DOVUTO

aggiuntivo in luogo della ARTIG. cessione delle per opere aree per servizi PER NON DI ATTREZ.. COMMERC. di (22 €/mc pari a P.I.I. TOT. CALCOLO LIBERA EC SOMMA AB. PRODUZ CULT. totale TOTALE urbaniz..se monetizz. di 38 CAP.INSED. . ETC. condaria mq/ab pari a standard fruibile a 70 €/mq) denominazio n° mq mq mc mc mc ab mq Slp mq Slp mq Slp € € € € € € € € ne Parcheggio in lato sud lungo Valore da via Montirone corrispondere superficie circa in opere o in via 1000mq posti denaro in base 1 24.178 19.733 14.208 3.552 17.760 142 € 710.388 € 390.713 € 1.101.101 € 170.000 € 931.101 € 1.101.101 Montirone auto >20 alle priorità (valore area definite dalla 70€/mq, valore programmazion opere e comunale 100€/mq)

Valore da Area attrezzata corrispondere parcheggio e in opere o in € verde denaro in base 2 viale Italia 28.120 12.000 3.000 15.000 120 5.000 € 330.000 € 1.830.000 € 435.500 € 1.394.500 € 1.830.000 1.500.000 connessioni via alle priorità Gramsci mq definite dalla 3350*130€/mq programmazion e comunale

cessione e attrezzatura parcheggi Valore da Cessione area pubblici lungo corrispondere in stradale realizzazione cessione area viale stazione e opere o in ampliamento rotatoria ampliamento angolo via denaro in base 3 via Leno 15.941 5.600 1.400 7.000 56 3.000 € 820.000 € 154.000 € 974.000 viale stazione e € 31.000 € 15.500 € 395.000 (opzione di non € 487.500 € 45.000 € 974.000 via Lombardia Leno-via alle priorità rotatoria via farla Strada mq 1000/15,50 Lombardia e definite dalla Leno mq Adolfo) fascia verde via programmazion 2000*15,50 Leno mq e comunale 2000*170 e mq 550*100

Cessione area Valore da per corrispondere ampliamento in opere o in viale via Lombardia denaro in base 4 13.870 9.986 2.497 12.483 100 € 499.320 € 274.626 € 773.946 € 61.200 € 712.746 € 773.946 Stazione e realizzazione alle priorità pista ciclabile definite dalla (120*3) mq programmazion 360*(70+100) e comunale

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Valore da corrispondere in opere o in quota di 1/3 denaro in base 5 via Marconi 31.590 30.306 10.000 8.000 € 900.000 € 0 € 900.000 viabilità sud € 800.000 € 100.000 € 900.000 alle priorità ovest definite dalla programmazion e comunale

Valore da Cessione area corrispondere per futura sede in opere o in via stradale denaro in base 6 20.720 18.020 12.974 3.244 16.218 130 € 648.720 € 356.796 € 1.005.516 € 135.000 € 870.516 € 1.005.516 Corticelle (eventuale) mq alle priorità 180*15 = mq definite dalla 2700*50 €/mq programmazion e comunale

€ 54.769 13.692 68.461 548 8.000 10.000 8.000 € 1.506.135 € 6.584.563 € 6.584.563 5.078.428

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PIANO DEI SERVIZI AMBITI DI TRASFORMAZIONE - DATI PLANIVOLUMETRICI E FINANZIARI

CONTRIB. OP. URB. SECONDARIA RESIDENZA EL 45,00 €/mc RESIDENZA EEP/EC 20,00 €/mc COMMERCIALE 180,00 €/mq PRODUTTIVO 50,00 €/mq

AREE PER SERVIZI PUBBLICI CAPACITA' INSEDIATIVA DA REPERITE E CEDERE PER S.TERRITORIALE URBANIZZAZIONE SECONDARIA AREE DA RESIDENZA RESIDENZA ACQUISIRE A.T PER SERV. CESSIONE % peso PUBBLICI Rif. Tav. SUP. TOT. PER CALCOLO COMM. PROD. TOT. O CONTRIBUTO VALUTAZIONE ECONOMICA DELLE CESSIONI / LIBERA EC SOMMA AB. insediativo RESIDENZA PdS 2a CEDUTA TOTALE COMPARTO CAP.INSED. PARZ. DOVUTO REALIZZAZIONE DA PARTE DELL'OPERATORE residenziale n° denominazione mq mq mc mc mc ab mq mq Slp mq cod. mq € € € € QUOTA DI 1/3 DELLA VIABILITA' 1 via Perzuccaro 31.000 0 0 0 0 0,00% 0 16.000 0 € 800.000 € 800.000 € 800.000 VAR. STRADALE SUD/OVEST Realizzazione e GRE04 T 18.271 cessione del tratto stradale al limite ovest del Valore da PAR02 T 401 comparto e delle corrispondere in due rotatorie di opere o in denaro via Corticelle e in base alle 2 via Corticelle 71.690 68.390 49.241 12.310 61.551 492 24,23% 0 0 23.696 PAR03 T 246 € 2.462.040 € 400.000 € 2.062.040 € 2.462.040 via Solferino priorità definite quale opera di dalla GRE03 P 4.778 urbanizzazione programmazione secondaria nella comunale misura del 50% TOTALE 23.696 del costo complessivo Realizzazione e cessione di opere GRE02 T 8.372 di viabilità della "Variante nord ovest": Tratto Valore da nord quale opera corrispondere in di urbanizzazione opere o in denaro secondaria nella in base alle 3 via Pedrocca 74.279 60.190 43.337 10.834 54.171 433 21,32% 0 0 20.855 GRE01 P 12.483 € 2.166.840 € 1.125.000 € 1.041.840 € 2.166.840 misura del 50% priorità definite del costo (€ dalla 750.000 x 50%), programmazione Tratto sud quale comunale opera di TOTALE 20.855 urbanizzazione secondaria (€. 750.000) Valore da 4 via Poncarale 51.330 42.415 30.539 7.635 38.174 305 15,03% 0 0 14.696 GRE01 P 14.696 € 1.526.940 € 1.526.940 € 1.526.940 corrispondere in

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opere o in denaro in base alle priorità definite TOTALE 14.696 dalla programmazione comunale Realizzazione e cessione della GRE01 P 9.948 rotatoria tra via Valore da Padre Ottorino corrispondere in Marcolini e via opere o in denaro Gramsci quale in base alle 5 via Gramsci (*) 55.305 48.710 20.671 5.168 25.839 207 10,17% 6.000 0 9.948 € 2.113.560 € 200.000 € 1.913.560 € 2.113.560 opera di priorità definite urbanizzazione dalla TOTALE 9.948 secondaria nella programmazione misura del 50% comunale del costo complessivo

PAR01 T 222

Valore da GRE08 T 12.092 corrispondere in opere o in denaro in base alle 6 via Breda Scodella 46.827 45.380 32.674 8.168 40.842 327 16,08% 0 0 15.723 GRE01 P 668 € 1.633.680 € 1.633.680 € 1.633.680 priorità definite dalla GRE03 P 2.741 programmazione comunale TOTALE 15.723

GRE06 T 4.401 Valore da GRE 05 T 1.086 corrispondere in opere o in denaro in base alle 7 via Montirone 42.700 37.190 26.777 6.694 33.471 268 13,18% 0 0 12.886 GRE07 T 4.040 € 1.338.840 € 1.338.840 € 1.338.840 priorità definite dalla GRE03 P 3.360 programmazione comunale TOTALE 12.886

203.238 50.810 254.048 2.032 100,00% 6.000 16.000 97.804 € 12.041.900 € 12.041.900

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La Tabella riportata nell’APPENDICE alla presente Relazione denominata: QUADRO GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI (SU BASE DECENNALE), illustra il Piano economico-finanziario degli interventi previsti dal Piano dei servizi su base decennale con l’indicazione delle risorse da mettere in campo a copertura delle relative spese. Si tratta del documento più importante – seppur sintetico – del Piano dei Servizi, che dovrà sottoporsi a verifica annuale in ragione dello sviluppo dei nuovi interventi di riconversione o di trasformazione che costituiranno il “motore” finanziario dell’attuazione del PdS. I P.I.I. e gli A.T. contribuiscono infatti al 55% del finanziamento delle opere pubbliche previste: l’attuazione del PdS sarà proporzionale all’intensità con cui essi procederanno. Al Comune spetta contribuire con il restante 45%. Di seguito si riportano le tabelle riassuntive delle quote di competenza del privato e del pubblico per il finanziamento del Piano dei Servizi.

COSTI DEL P.S. SU BASE DECENNALE COSTO DEL P.S. € 33.859.158,00 € 33.859.158,00

RISORSE SU BASE DECENNALE OPERE A CARICO A.T. € 2.485.000,00 OPERE A CARICO P.I.I. € 2.444.200,00 CONTRIBUTI A.T. € 9.516.900,00

CONTRIBUTI P.I.I. € 4.140.363,00

MEZZI PROPRI € 15.272.695,00

TOTALE € 33.859.158,00 € 33.859.158,00

INTROITO NETTO DEL COMUNE SU BASE DECENNALE OPERE A CARICO A.T. € 2.485.000,00 € 4.929.200,00 OPERE A CARICO P.I.I. € 2.444.200,00 CONTRIBUTI A.T. € 9.516.900,00 € 13.657.263,00 CONTRIBUTI P.I.I. € 4.140.363,00 TOTALE € 18.586.463,00

SINTESI CONTRIBUTI AL PdS SU BASE DECENNALE OPERE A CARICO A.T./P.I.I. € 18.586.463,00 54,89% MEZZI PROPRI COMUNE € 15.272.695,00 45,11% TOTALE € 33.859.158,00 100,00%

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10 SVILUPPO DEI SERVIZI NEL TERRITORIO COMUNALE

Fonte:Dalla Relazione Previsionale e Programmatica 2010-2012:

10.1 ISTRUZIONE PUBBLICA

10.1.1 “DIRITTO ALLO SVILUPPO DELLE ABILITA’ INTELLETTUALI E PROFESSIONALI DURANTE TUTTO L’ARCO DELLA VITA, PER TUTTI I CITTADINI” I programmi negli ambiti educativi e della formazione sono codificati negli "Indirizzi comunali in campo educativo e dell’istruzione scolastica" e dai relativi "Piani di attuazione" (Piano Diritto allo studio) che, concretizzandone le impostazioni, ne delinea le priorità gestionali, le modalità di realizzazione, gli strumenti operativi, il portafoglio. Le ragioni profonde degli obiettivi proposti negli indirizzi sono principalmente quelle di: ƒ stimolare le capacità di lettura dei bisogni dei cittadini; ƒ raggiungere un vantaggio competitivo sostenibile in ciascun intervento, rispondendo in modo appropriato alla domanda. L'abitudine a considerare il contesto pubblico come “non di mercato" può indurre all'ingannevole convinzione che non sia importante per le organizzazioni pubbliche ricercare e conservare un proprio vantaggio competitivo. A tale riguardo dobbiamo innanzitutto considerare che sono sempre di più i settori di intervento dove l'offerta pubblica si confronta (ed è quindi in concorrenza) con l'offerta privata (si pensi ad esempio alle iniziative culturali, ai servizi sportivi, etc.); ƒ costruire un modello educativo e formativo a disposizione di tutti i cittadini per tutto l'arco della vita; Con l’autonomia scolastica crescono i margini di collaborazione fra gli istituti scolastici e le amministrazioni locali. Le municipalità svolgono un ruolo di gestione di una serie di servizi parascolastici (mense, trasporto e sorveglianza alunni, assistenti ad personam) nonché di responsabili dell’edilizia scolastica. Inoltre, a fronte delle scarse risorse destinate alla scuola, è fondamentale il supporto degli enti locali nel sostegno per i sussidi didattici E’ quindi necessaria una stretta collaborazione tra le due istituzioni, che si esplicita con i Piani attuativi annuali.

10.1.2 AZIONI Nell’ambito del "terreno" di indirizzi delineato, sono considerate priorità di progetto le seguenti aree tematiche e le azioni relative • Interventi volti a facilitare l'accesso e la frequenza alle attività scolastiche e formative • Collaborazione con le scuole in relazione al “Piano dell’offerta formativa” • Educazione degli adulti • Scuola materna “Fasani” • La rilevanza del servizio prestato dalla scuola materna autonoma "Fasani" e l'impegno di tutelare la pluralità dell'insegnamento vincolano l'Amministrazione

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Comunale ad un obbligo di contribuzione, a favore degli utenti, erogato sulla base dei criteri delle fasce di reddito. • Centro di Formazione Professionale “Maddalena di Canossa”. Sul territorio di Bagnolo opera il C.F.P. “Canossa”, importante punto di riferimento per la formazione professionale. E’ una realtà che si raccorda col mondo della scuola, oltre a costituire un supporto importante nel settore del lavoro e delle attività produttive. L’ampliamento delle attività conseguente all’espansione nei locali del centro Mons. Ugo Baccaglioni costituisce certo una importante occasione per il C.F.P. L’amministrazione sosterrà questo centro e fornirà un adeguato sostegno poiché lo ritiene una ricchezza per la comunità bagnolese. Proseguendo l’attuazione degli “Indirizzi comunali in campo educativo e dell’istruzione scolastica”, ripercorriamo sinteticamente, gli obiettivi e i risultati attesi dei Piani precedenti, valutandone lo stato di attuazione e i punti attuali di criticità, evidenziandone inoltre le novità. • E’ costituito il "Tavolo permanente di progettazione" che definisce le condizioni organizzative necessarie all’attuazione dei percorsi formativi integrati con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati. • Sono ben definite le articolazioni dei punti di accesso alla rete di servizi, il raccordo con le scuole, l’educazione degli adulti, la formazione professionale (Ufficio Pubblica Istruzione, Segreteria didattica, Segreteria del C.F.P. Canossa).

Nell’ambito dell’edilizia scolastica sono programmati i lavori: • Interventi vari di manutenzione ordinaria finalizzati al mantenimento della funzionalità degli immobili. • Interventi di manutenzione straordinari di modeste entità indirizzati al miglioramento del patrimonio e finalizzati a dare una risposta alle richieste pervenute dagli operatori e dagli utenti delle strutture comunali: ƒ sistemazione aree verdi presso il plesso scolastico elementare est e del plesso scolastico di viale Europa (realizzazione in varie fasi); ƒ sistemazione tetto Corpi A e B Scuola Materna di via P. Nenni e tetto del plesso scolastico di via Bellavere; ƒ manutenzione straordinaria prospetti plesso scolastico di Via 26 Aprile, (intonaci e tinteggiatura); ƒ tinteggiatura plesso scolastico di via Bellavere.

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10.2 CULTURA E BENI CULTURALI

10.2.1 DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA, MOTIVAZIONI DELLE SCELTE, PROGETTI Con la convinzione che l'offerta culturale, come "servizio pubblico" per tutti i cittadini, rappresenta un decisivo momento di sviluppo per la comunità bagnolese, soprattutto nella direzione della fascia giovanile, saranno promosse, sostenute e potenziate le seguenti attività: • le iniziative di dibattito culturale (organizzazione mostre e convegni anche di ambito provinciale); • la presentazione e la valorizzazione di studi e opere, anche artistiche, di bagnolesi; • le occasioni di aggregazione sociale, attraverso il recupero della conoscenza storico, geografica, sociale delle “origini” e dei caratteri costitutivi di “Bagnolo” Il programma comprende l'apertura di nuovi servizi e l'ampliamento delle attività, nonché la razionalizzazione e la riorganizzazione degli stessi, anche con interventi sui profili gestionali. Particolare riguardo sarà posto all'integrazione a vario titolo delle attività con altri programmi, principalmente quelli educativi, all'ampliamento e alla collaborazione progettuale e finanziaria nella realizzazione dei programmi con altri soggetti pubblici e privati presenti sul territorio. La molteplicità dei soggetti che contribuiscono a fare e pensare cultura oggi a Bagnolo Mella porta a definire il ruolo dell'Assessorato sempre più come ruolo di indirizzo, coordinamento e sostegno allo sviluppo delle attività culturali in una rete integrata sotto diversi profili: progettuali, finanziari, gestionali e di comunicazione. Questo anche per garantire la compatibilità di politiche di espansione dell'offerta con la sostenibilità finanziaria per la pubblica amministrazione, in un'ottica, obbligata dalla Legge Finanziaria, di razionalizzazione e contenimento dei costi.

10.2.2 IL PIANO STRATEGICO PER LA CULTURA: una necessità per lo sviluppo di Bagnolo. La nostra realtà comunale è caratterizzata da un tessuto ricco di offerte culturali. Per questa ragione, pur mantenendo il pluralismo e l'autonomia delle rispettive attività, è indispensabile oggi avviare iniziative per ricercare connessioni tra le varie azioni culturali, organizzazioni e metodi di lavoro. Obiettivo primario di questo progetto è la realizzazione di un sistema di gestione integrato ed innovativo tra i promotori di offerte culturali, inteso come elemento capace di moltiplicare, qualificare e diversificare l'offerta culturale e di valorizzarne la fruizione. Le numerose iniziative che assumono nel nostro comune una valenza culturale rendono necessarie modalità condivise di progettazione e organizzazione, per superare la frammentarietà degli interventi anche in funzione della loro programmazione e valorizzazione.

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10.2.3 BIBLIOTECA Il recupero dei nuovi spazi e l’ingresso nel Sistema bibliotecario Bassa Bresciana Centrale hanno consentito la riorganizzazione e il rilancio della Biblioteca, sia attraverso il riallestimento delle raccolte, sia attraverso una nuova configurazione dell'offerta di pubblica lettura per adulti e ragazzi. In particolare la riprogettazione della zona ragazzi, gestita in rapporto convenzionale con l’Istituto Comprensivo, caratterizzerà questa sezione come più facilmente fruibile dagli utenti e meglio rispondente alle esigenze della scuola.

10.2.4 ATTIVITA’ CULTURALI La programmazione annuale delle attività coinvolgerà i vari enti, associazioni e gruppi presenti sul territorio; le sinergie prodotte e il lavoro comune accentueranno la prospettiva di appartenenza alla comunità. Il progetto individua la cultura quale fattore di sviluppo economico locale che deve essere presente, a pieno titolo, nelle azioni di marketing di promozione del nostro territorio. In sintesi, pur mantenendo il pluralismo e l'autonomia dei vari promotori di politica culturale, riteniamo indispensabile avviare iniziative per ricercare connessioni tra prodotti culturali, organizzazioni e metodi di lavoro. Inoltre la valorizzazione, conseguente ai nuovi spazi espositivi presso il Palazzo Bertazzoli, rende accessibile l’idea di individuare nuove modalità gestionali in accordo con altri enti, gruppi e associazioni del Comune (Pro Loco).

Gli obiettivi strategici: • radicare e rendere permanenti gli effetti positivi delle iniziative promosse dai diversi attori culturali; • valorizzare l'offerta culturale del territorio e arricchirne l’articolazione; • rispondere alla domanda sempre più personalizzata e qualificata che richiede soluzioni su misura e servizi culturali di alto livello; • affermare la valenza dei beni culturali come "infrastruttura" di valorizzazione e sviluppo del territorio, come fattore in grado di contribuire ad attirare investimenti, iniziative imprenditoriali, attività innovative.

10.2.5 LE AZIONI RELATIVE: • Promozione della cultura attraverso l’organizzazione e la promozione di iniziative periodiche: ƒ Estate Insieme ƒ Natale Insieme ƒ Visite a mostre ƒ Mostre di pittura e fotografia. • Rinnovo delle convenzioni: ƒ Associazione culturale “Cara...mella” per attività teatrali ed artistiche

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ƒ Società Filarmonica per la gestione del Corpo bandistico e scuola di musica ƒ Gruppo Fotografico bagnolese ƒ Gruppo escursionisti ƒ Gruppo Artistico bagnolese • Sostegno e collaborazione ad iniziative programmate autonomamente da altri gruppi e associazioni

10.2.6 IL NOSTRO PATRIMONIO ARTISTICO Bagnolo ha un patrimonio artistico da promuovere: la Basilica ed il Santuario, i palazzi pubblici (Bertazzoli, Tadini, Loggetta, ecc…) e le dimore signorili di rilievo, a partire da Palazzo Avogadro. Va stabilito un percorso di valorizzazione di questo patrimonio, col coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, per stabilire modalità di conoscenza e di studio dei nostri beni culturali e degli elementi della nostra storia locale. E’ importante ricordare che nei libri di storia Bagnolo viene citato per la pace firmata nel 1.484, che ha placato le lotte fra gli stati italiani. E’ opportuno riscoprire questo avvenimento, anche con rievocazioni storiche che coinvolgano la cittadinanza, per riaffermare Bagnolo come paese che promuove la pace, valore universale che attraversa secoli e culture. La chiesa di Santa Maria. Fra i monumenti più cari alla popolazione di Bagnolo c’è senza dubbio la chiesa di Santa Maria, posta a sud ovest dell’abitato. Ora l’edificio, che non è nella disponibilità dell’amministrazione comunale, è in condizioni molto precarie. Preso atto di questa situazione si reputa opportuno ricercare le modalità più consone per recuperare questa antica chiesa e “restituirla” alla comunità di Bagnolo. Saranno assicurati la collaborazione e il sostegno a iniziative mirate di salvaguardia, ripristino e conservazione dei nostri beni culturali.

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10.3 ATTIVITA' SPORTIVE E RICREATIVE

10.3.1 DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA, MOTIVAZIONI DELLE SCELTE, PROGETTI L’attività sportiva quale forma di aggregazione sociale e di miglioramento del proprio stato di benessere fisico sarà favorita nei confronti di tutti i cittadini. Lo sport promuove contemporaneamente la forma fisica e l’aggregazione sociale. Da questo punto di vista può coinvolgere anche aspetti educativi e formativi della persona. Lo sport costituisce ormai una componente importante del tempo di una fascia sempre più consistente di bagnolesi di ogni età, e non solo a livello agonistico: giovani, adulti e anziani che considerano l'attività sportiva come ricetta preventiva e benefica per il proprio benessere fisico e mentale. A tutti questi possibili destinatari è rivolto il progetto per un sistema sportivo bagnolese da concretizzare nei prossimi anni. E’ importante che, soprattutto le nuove generazioni, dispongano di adeguati strumenti per la pratica sportiva, e le associazioni abbiano la disponibilità di spazi per dispiegare il loro potenziale di coinvolgimento. Nella gestione degli impianti sportivi andrà sempre tenuta in debita considerazione l’integrazione fra le strutture private e quelle pubbliche, in un’ottica di economicità e di funzionalità. In un progetto complessivo si dovrà tener conto delle sinergie possibili con l’Oratorio S. Luigi, sia per le strutture che per le attività che vi si svolgono. Oggi, i tempi sono maturi per un salto di qualità nelle relazioni tra pubblico e privato, tra istituzioni e mondo del volontariato, capace di incidere in modo duraturo sulla pratica sportiva nella nostra comunità. Con questa consapevolezza sarà proposto alle società, ai gruppi e alle associazioni sportive bagnolesi, di incominciare a lavorare insieme al progetto di un sistema sportivo bagnolese, un tavolo permanente di progettazione al quale tutti gli “attori” delle attività sportive bagnolesi saranno chiamati a sedere; un sistema da concretizzare attraverso una serie di azioni pensate, programmate e organizzate con l’obiettivo privilegiato di • promuovere e sostenere le varie attività sportive, • coordinare nel migliore dei modi le risorse umane e finanziarie disponibili, • realizzare e utilizzare in modo razionale le infrastrutture sportive.

1. Rimane in calendario l’impegno per la realizzazione della “Festa dello sport”, in collaborazione con le società sportive e la scuola. 2. Attività di aggregazione sociale e sportiva per bambini, adolescenti, giovani – attività sportive nella scuola In modo diretto l’Amministrazione continuerà la gestione dei vari corsi, sia per bambini che per adulti, continuamente arricchiti di nuove discipline. 3. Attività di tipo ricreativo/sportivo (percorso vita, corse, mini-tornei...) soprattutto nel periodo estivo verranno attivate presso strutture o spazi esterni, in varie zone del paese (Villaggi residenziali zona 167, Parcobaleno, Piazza Resistenza...) per favorire sia l’attenzione alle attività non agonistiche sia la promozione di momenti di aggregazione sociale.

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Supporto alle iniziative organizzate da enti, federazioni e società sportive del territorio. 4. Le attività sportive condotte da varie società sportive saranno supportate dall’Amministrazione tramite contributi di natura finanziaria e la disponibilità di strutture (Palazzetto sport, campi di calcio e rugby) con tariffe controllate. 5. Piscina comunale. Proseguirà la collaborazione con la piscina per la promozione delle attività sportive, tramite l’apposito accordo stipulato nel 2007 in attuazione dell'art. 15 (Definizione degli aspetti gestionali dell'impianto) della convenzione in atto tra Comune e Cooperativa Aqvasport. 6. Gestione degli impianti Assume rilevante importanza, nell’indirizzo strategico dell’Amministrazione comunale, il progetto di affidamento della gestione degli impianti sportivi alle società utilizzatrici, anche attraverso forme di associazione in “Polisportive”. Sarà quindi necessario individuare un percorso che preveda la presentazione del progetto alle società, verificarne l’adesione e farlo operativamente partire nel momento in cui esso raccolga un consenso sufficiente. 7. Impianti sportivi. Nel prossimo triennio sono previsti interventi per la manutenzione ordinaria delle strutture esistenti ed interventi di manutenzione straordinaria finalizzati: ƒ Alla posa in opera ed integrazione della tensostruttura polifunzionale; ƒ Agli interventi di adeguamento del campo da rugby in collaborazione con la società sportiva; ƒ Alle attrezzature impianti sportivi piscina ƒ Alla realizzazione stadio comunale presso l’area degli impianti sportivi di via Borgo ƒ Alla manutenzione del pavimento della palestra di viale Europa ƒ Alla manutenzione del pavimento del Palazzetto dello Sport di via Lizzere.

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10.4 SERVIZI SOCIALI

10.4.1 DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA, MOTIVAZIONI DELLE SCELTE, PROGETTI In relazione alle profonde e rapide trasformazioni sociali manifestatesi negli ultimi anni (nuove povertà, immigrazione, trasformazione dei bisogni, disagio sociale ed economico, fenomeni legati al disagio giovanile), l’indirizzo strategico per il prossimo futuro è quello di promuovere un nuovo modello culturale del ruolo del servizio sociale, da intervento socio assistenziale a presidio del “benessere sociale collettivo, del legame e della solidarietà sociale”. I Servizi Sociali sono uno snodo importantissimo per l’amministrazione comunale, in quanto perno della programmazione e del coordinamento di numerosi servizi ed iniziative, che intendiamo mantenere ed implementare: • Le attività relative alla progettazione, erogazione o acquisizione di tutti i servizi di assistenza alla persona. • La gestione delle attività di assistenza quali: trasferimenti di risorse finanziarie ed agevolazioni di vario genere finalizzate alla valorizzazione della persona. Considerando la complessità delle tematiche di questo settore si terrà in attenta considerazione sia nella fase di redazione del “Piano socio/assistenziale” , sia in occasione delle iniziative di maggiore incidenza, l’apporto dei Gruppi di volontariato, Enti e Organizzazioni sociali, la Parrocchia in un reciproco sforzo di collaborazione e di integrazione degli interventi. In particolare con la Parrocchia si continuerà nell’attuazione di iniziative di reciproca collaborazione, ferma restando la rispettiva autonomia istituzionale, per rendere possibile e positivo lo svolgimento di una serie di attività ricreative, sociali ed educative rivolte al mondo dei ragazzi e dei giovani. Considerando la particolare funzione del Volontariato in campo sociale verranno riproposte occasioni di organizzazione integrata degli interventi e di collaborazione fattiva per eventi particolari. Riassumiamo come segue i temi che sono al centro del programma, alcuni dei quali costituiscono la naturale continuazione di quelli già presentati nelle precedenti Relazioni Previsionali:

10.4.2 AREA ANZIANI

10.4.2.1 SAD: Servizio di Assistenza Domiciliare. Si tratta di un servizio prestato a domicilio dell’utente con interventi di cura degli ambienti domestici e di igiene alla persona coordinato e programmato in base a progetti di intervento individualizzati.

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10.4.2.2 Servizio trasporti L’ufficio Servizi Sociali, con un progetto che ha avuto corso nella seconda metà del 2008, ha ottenuto a gennaio 2009 la consegna da parte di MGG ITALIA, in comodato d’uso gratuito per quattro anni, un FIAT DOBLO’, attrezzato con apposita pedana per il trasporto di carrozzine per disabili. E’ previsto nel corso del 2009 lo svolgimento di un’attività di progettazione, studio e realizzazione di un servizio trasporti aggiuntivo a quello esistente, con il coinvolgimento di volontari.

10.4.2.3 Servizio pasti Il servizio prevede la preparazione e la consegna di un pasto caldo per persone, anziani e disabili, non in grado di curare la preparazione del pranzo.

10.4.2.4 Voucher sociale Dopo una fase di progettazione ed analisi da parte dell’Ufficio di Piano, nel 2008 è stata avviata la sperimentazione dell’erogazione dei servizi socio-assistenziali attraverso il sistema del “voucher sociale”. In tale ottica l’Assemblea dei Sindaci dell’Ambito, di cui Bagnolo Mella fa parte, nella seduta del 03/09/2007, ha approvato un progetto per la voucherizzazione del Servizio di assistenza domiciliare (SAD) a favore di anziani, persone in situazione di disagio e disabili residenti sul territorio, elaborato dall’Ufficio di Piano. In particolare il progetto di sperimentazione ha attivato un Servizio di assistenza domiciliare che si configura come un servizio complementare e il più possibile integrato con il consueto SAD erogato dai comuni dell’ambito attraverso le diverse forme in atto. Il servizio è finanziato con una quota destinata del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali L. 328/00 disponibile continuerà nel 2009. Allo scopo è stato costituito a livello di ambito con Determinazione n. 782 del 31/10/2007 del Comune di Ghedi, in qualità di Ente Capofila, un elenco di fornitori accreditati per le prestazioni sociali qualificate nell’ambito di un sistema di “voucher sociale”. L’accesso al servizio è effettuato attraverso il Servizio sociale di ciascun comune dell’ambito, che predispone un Piano Individuale di Intervento, di seguito valutato dall’Ufficio di Piano al fine di convalidare anche la sostenibilità economica. Si tratta quindi dell’erogazione di prestazioni domiciliari assistenziali erogate durante le ore pomeridiane e serali che si affiancano e non si sostituiscono al servizio di assistenza domiciliare comunale.

10.4.2.5 Accordo dei sindacati dei pensionati Come negli anni precedenti, verrà riproposto l’accordo con i Sindacati del pensionati finalizzato a disciplinare i contributi economici a favore degli anziani.

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10.4.2.6 Festa dell’anziano Sarà riproposta la “Festa dell’Anziano”, in collaborazione con le confederazioni dei Sindacati dei pensionati; si tratta di una iniziativa che mira a coinvolgere il più ampio numero possibile di persone, offrendo momenti di svago, riflessione, ritrovo.

10.4.2.7 Centro sociale anziani La finalità di questo progetto è principalmente quella di promuovere la solidarietà, attraverso proposte e iniziative atte a combattere l'emarginazione e l'isolamento, stimolando gli anziani ad una vita ancora utile ed attiva. L'ipotesi proposta di localizzazione è presso il "Centro famiglia" messo a disposizione in comodato dalla Parrocchia di Bagnolo Mella. Le tappe di "costruzione" del progetto si possono così riassumere: ƒ Promozione e ampia discussione sulle ragioni che motivano la costituzione di un centro sociale, obiettivi e indirizzi. ƒ Concretizzazione di tali motivazioni in strumenti di indirizzo, diversificati in base alla scelta della formula gestionale (consiglio, PEG, programma amministrativo, contributi alle associazioni). ƒ Individuazione degli attori e dei referenti ƒ Approvazione del Regolamento di funzionamento ƒ Ipotesi di supporto organizzativo in fase di avvio. ƒ Definizione del programma e del portafoglio.

10.4.3 AREA DISABILITA’

10.4.3.1 Riproposta del contributo straordinario per soggetti con handicap psicofisico molto grave assistiti in famiglia con tre obiettivi: ƒ sostenere il nucleo familiare ed i care givers; ƒ permettere l’emersione dei casi “invisibili”; ƒ lavoro di rete con il Nucleo Handicap dell’ASL per dare risposte più integrate ed efficaci e concordare eventuali progetti individualizzati;

10.4.3.2 Confronto ed attuazione del protocollo di intesa “Progetto operativo di organizzazione del servizio per l’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili in età scolare Con tale progetto vengono individuati i reciproci impegni istituzionali in ordine all’integrazione dei soggetti diversamente abili; le modalità ed i tempi degli interventi ; le iniziative comuni volte a qualificare gli interventi; gli accordi per la gestione dei servizi e delle risorse.

10.4.4 AREA MINORI

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10.4.4.1 Servizio tutela minori. Dopo il ritiro della delega all’ASL per il servizio di tutela minori, avvenuta nel mese di marzo del 2006, continuerà nel corso del 2009 la gestione dello stesso a livello coordinato fra i Comuni dell’ Ambito 9

10.4.4.2 Colonie e campi estivi Saranno riproposte annualmente le singole unità di offerta per minori in collaborazione con l'Oratorio, Parrocchia e Madri Canossiane e la Fondazione Fasani.

10.4.5 CAG Si tratta di un servizio diurno e serale di ritrovo e aggregazione, rivolto a giovani ed adolescenti che riveste un ruolo fondamentale sia nella promozione di una cultura giovanile aperta e propositiva sia come osservatorio privilegiato di dinamiche- problematiche. Nel 2006 è stato realizzato il Progetto “REC” , sala di registrazione presso il CAG serale finanziato in parte con fondi propri ed in parte dalla Fondazione Comunità Bresciana. Il progetto prevede la partecipazione attiva dei giovani nella sua realizzazione e durante il 2009 continuerà l’utilizzo, con le modalità ed i tempi definiti nel progetto, della sala REC.

10.4.6 INTERVENTI GENERALI

10.4.6.1 Sportello immigrati Il servizio è rivolto ai cittadini stranieri residenti nel distretto 9 e si occupa delle seguenti pratiche: rinnovo permessi, carta di soggiorno, ricongiungimenti familiari. È stato finanziato dalla legge 40/98 e coinvolge l’Ambito sociale 9. In seguito all’entrata in vigore del Protocollo d’intesa tra Governo e Poste Italiane, tramite il quale viene assegnato alle Poste il compito di distribuire e ritirare le domande per il rinnovo del permesso di soggiorno e il rilascio della carta di soggiorno, il ruolo degli sportelli è cambiato: pertanto il ruolo rivestito sarà quello di offrire consulenza ed aiuto nella compilazione delle pratiche.

10.4.6.2 Piano di zona L’Ufficio Servizi Sociali, nella persona dell’Assistente Sociale e dell’Assessore ai Servizi Sociali, partecipa all’Ufficio di Piano, costituito presso il Comune di Ghedi, con compiti che riguardano la definizione e traduzione operativa delle linee strategiche individuate dal Piano di Zona. Anche per il 2009 la Responsabile dei Servizi Sociali del Comune di Bagnolo Mella ricoprirà l’incarico di referente dell’Area Anziani. Nel 2009, ai sensi della legge regionale 3/2008, è prevista la stesura e la conseguente approvazione da parte dell’Assemblea dei Sindaci del nuovo Piano di Zona 2009/2011.

10.4.6.3 Azienda territoriale per i servizi alla persona La legge 8 novembre 2000 n° 328 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” si propone di ridefinire il sistema complessivo delle

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politiche sociali, integrando servizi e prestazioni con il coinvolgimento di soggetti istituzionali e della solidarietà; ai comuni, che risultano “titolari” delle funzioni amministrative concernenti gli interventi sociali svolti a livello locale spetta l’esercizio delle funzioni previste dall’art. 6 ed in particolare: ƒ programmazione, progettazione, realizzazione del sistema locale dei servizi sociali a rete, con indicazione delle priorità e dei settori di innovazione attraverso la concertazione delle risorse umane e finanziarie locali, e con il coinvolgimento del terzo settore; ƒ l’erogazione dei servizi, di alcune prestazioni economiche, nonché delle attività assistenziali già di competenza delle province, con le modalità che verranno stabilite dalla legge regionale; Considerato che ƒ tra gli obiettivi programmatori della Regione Lombardia è prevista la definizione di forme di stabilizzazione della forma associata dei servizi socio-assistenziali, ƒ in ragione dell’aumentata complessità delle funzioni e delle competenze attribuite ai comuni non è più sostenibile la gestione associata delle attività e dei servizi di cui al Piano di zona con il semplice strumento dell’accordo di programma, i Comuni dell’ambito hanno approvato la costituzione di un soggetto giuridico sovracomunale per la gestione dei servizi socio-assistenziali “Azienda territoriale per i servizi alla persona”, avviata nel 2007 con l’approvazione del relativo Statuto e la dotazione del capitale sociale. Con deliberazione del Consiglio Comunale 55 del 29/12/2008 sono stati affidati, per l’anno 2009, all’Azienda territoriale i servizi gestiti in forma associata da parte dei 20 Comuni dell’Ambito n.9 ( ADM, Tutela minori, Progetti ex legge 285/97, rendicontazioni amministrative come debito informativo e circolare 4, gestione fondi 328/2000)

10.4.6.4 Legge 285/97 Prosecuzione dei progetti avviati: ƒ “valorizzazione delle diversità”:arricchire le competenze degli animatori della bassa bresciana, fornendo loro strumenti per l’attivazione dei percorsi educativi nelle scuole, valorizzando i rapporti interpersonali. ƒ “genitorialita’-mediazione familiare”: offrire percorsi di sostegno, aiuto e possibili risposte per tutte quelle situazioni di famiglie in difficoltà nelle relazioni e nello scambio di comunicazioni. ƒ “percorso adolescenti”: la finalità dell’intervento è quella di costruire occasioni e momenti che permettano di avvicinare gli adolescenti più “lontani” dai luoghi di aggregazione, cercando di costruire una relazione stabile con loro. In questa prospettiva si rende necessario un intervento al di fuori dei gruppi e delle realtà già costituite, che vada ad incontrare questi giovani nei “non-luoghi” tipici del loro incontrarsi. Continuerà l’attività dello Sportello psicopedagogico per le scuole

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secondarie di primo grado, affiancato nel nostro Comune dallo sportello anche per docenti e genitori delle scuole primarie e dell’infanzia, finanziato con fondi propri. ƒ “promozione dell’affido familiare”: il progetto si è realizzato nell’apertura di uno sportello “Informaffido”, presso il comune di Leno, come punto di riferimento unico per quanto concerne l’affido familiare con funzioni di: informazione, attivazione gruppi auto-mutuo aiuto, sostegno, attivazione lavoro di rete e monitoraggio.

10.4.6.5 Buono sociale per le famiglie Consiste in una provvidenza economica volta a sostenere la famiglia ed in particolare i nuclei in condizioni di fragilità economica – sociale nella cura e nell’accudimento di nuovi nati/adottati. I destinatari saranno individuati da un apposito bando predisposto dall’Ufficio di Piano ed approvato dall’Assemblea dei Sindaci . L’intervento è finanziato interamente con fondi regionali e coinvolge i Comuni appartenenti all’Ambito sociale n. 9. Dato il taglio della Legge Finanziaria al Fondo nazionale politiche sociali, l’erogazione di tale buono è stata oggetto di discussione in sede di formazione del bilancio zonale.

10.4.6.6 Politiche giovanili I giovani costituiscono una delle principali risorse di progresso del nostro Comune. Progetti previsti nel triennio: ƒ Promozione degli interventi volti a favorire l’associazionismo giovanile e coordinamento delle politiche rivolte ai giovani. ƒ Ricerca e raccolta sistematica degli studi e delle documentazioni di esperienze significative collegate ai giovani, nonché divulgazione dei materiali informativi; ƒ Elaborazione della programmazione di interventi culturali specifici rivolti, in particolare, ai giovani, in collaborazione con associazioni e gruppi giovanili, organismi scolastici, sociali e culturali, nonché con le strutture comunali interessate; ƒ Collaborazione alla elaborazione di proposte relativamente ad analisi e ricerche, a livello locale, sulle problematiche giovanili; ƒ Acquisizione di informazioni relative alle diverse attività, iniziative, etc. di interesse specifico per i giovani, nelle varie aree (lavoro, studio, cultura, formazione, sport, etc.) e loro divulgazione. Tali progetti andranno realizzati nella logica del “lavoro in rete” promuovendo tale modalità anche attraverso la realizzazione di tavoli e di specifici percorsi formativi.

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10.5 SERVIZI PRODUTTIVI

10.5.1 DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA, MOTIVAZIONI DELLE SCELTE, PROGETTI La legislazione di questi ultimi anni affida ai Comuni nuove competenze nel campo delle politiche per le imprese e lo sviluppo. Anche se, indubbiamente, il sistema economico bagnolese ha raggiunto elevati livelli di sviluppo, è necessario consolidare la base competitiva e le potenzialità, anche in relazione alle caratteristiche dei soggetti produttivi che vedono una considerevole presenza di piccole e piccolissime imprese. In questa direzione, il Comune è chiamato a svolgere un ruolo fondamentale di promotore e coordinatore dello sviluppo, individuando politiche di supporto alla performance delle singole imprese nel perseguire obiettivi di sviluppo. Per quanto riguarda il commercio, spetta al Comune l'iniziativa di elaborare progetti di valorizzazione commerciale, in stretto rapporto con i soggetti pubblici e privati interessati. Il ruolo del Comune si configura pertanto sempre più come promotore e coordinatore di interventi di valorizzazione e sempre meno come ente meramente autorizzatorio. Da osservare, al riguardo, che, mentre in Italia è ancora molto scarso l’utilizzo delle risorse comunitarie, altri comuni europei lavorano da tempo al loro accreditamento in sede comunitaria e partecipano intensamente ai finanziamenti e alle opportunità che l’Unione Europea offre in misura sempre maggiore ai governi locali. Le esperienze innovative e i progetti finanziati dalla Commissione Europea sono di grande interesse e riguardano diversi campi di intervento: dai servizi sociali all’ambiente, dalla promozione culturale alla sperimentazione tecnologica, dai servizi per i giovani all’informazione per i cittadini. Si tratta di un intervento che occorre sviluppare e consolidare per rendere sempre più incisiva la nostra presenza in ambito europeo e creare così condizioni di maggiore competitività del nostro comune nel contesto globale.

10.6 PROGETTI POSSIBILI (alcuni esempi) 1. Informazione, prima consulenza e assistenza tecnica ai giovani nella fase di gestazione dell’idea imprenditoriale, finalizzata alla predisposizione del progetto di impresa attraverso lo Sportello Unico per le Imprese e l’Informagiovani. 2. Nuovi servizi informativi e di supporto agli imprenditori (in particolare sui finanziamenti europei, nazionali e regionali) e per l’internazionalizzazione delle imprese. 3. Marketing territoriale con l’obiettivo di mettere a disposizione del cittadino e delle imprese le informazioni sul territorio, anche in collegamento con il SIT in programmazione. 4. Attività di promozione commerciale del Centro Storico, realizzate in partnership tra pubblico e imprenditori commerciali finalizzate alla valorizzazione del Centro Storico.

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Il progetto è complesso e prevede più piani di intervento, da realizzarsi con un lavoro di concertazione e coordinamento di un gruppo di lavoro pubblico-privato (Comitato Fiera, ecc..), cui dovrebbero prendere attivamente parte i principali portatori di interesse rispetto all’area.

10.7 FINALITA’ DA CONSEGUIRE Le linee di azione e il programma di intervento individuati, da attuare in collaborazione con tutti gli attori locali, hanno come obiettivo la competitività del sistema economico bagnolese. La nostra realtà commerciale è costituita da piccoli e medi esercizi, che formano un tessuto connettivo di valenza non solo economica ma anche sociale, in grado di assicurare al territorio vivibilità e qualità delle relazioni. In tal senso l'obiettivo è quello di sostenere l’imprenditorialità e la competitività delle imprese commerciali e promuovere l’ammodernamento dell’intera rete distributiva, attraverso i progetti di valorizzazione commerciale di aree urbane, in particolare per il centro storico e le aree di maggior criticità. Alcuni indirizzi: ƒ Promozione della Fiera della Bassa bresciana ƒ Finanziamento e credito per lo sviluppo competitivo delle imprese, con l’obiettivo di favorire l'informazione e l'accesso agli strumenti creditizi e alle opportunità finanziarie anche in ambito europeo. ƒ Sviluppo dell'imprenditorialità giovanile, con un primo obiettivo di favorire l'informazione per l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali da parte dei giovani, in modo da contribuire a dare loro solidità ed evitare successivi fallimenti. Miglioramento del rapporto tra imprese e Amministrazione comunale, con l'obiettivo di sviluppare appieno tutte le potenzialità dello Sportello Unico, facendone uno strumento di reale semplificazione al servizio delle imprese e arricchendolo di tutti i servizi informativi utili agli imprenditori.

10.8 OSSERVATORIO DEL LAVORO Attraverso tale Osservatorio è attiva una rete di informazioni che consente ƒ a chi OFFRE lavoro di essere costantemente aggiornato in tempo reale sul personale disponibile; ƒ a chi CERCA lavoro di conoscere le possibilità lavorative a Bagnolo e nei comuni limitrofi Chi offre lavoro può comunicare all'Ufficio (anche per telefono) le proprie richieste e le eventuali disponibilità di assunzione, indicando il tipo di lavoro e le qualifiche necessarie (titolo professionale, esperienze maturate, ecc...). Il servizio, associato all’Informagiovani, offre inoltre informazioni, documentazione e consulenza su: ƒ Modalità di accesso al lavoro: come scrivere una domanda, un curriculum vitae, ecc…

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ƒ Informazioni sulle offerte di lavoro in Italia e all'estero, anche attraverso la consultazione telematica delle banche dati delle principali agenzie italiane. ƒ Orientamento al lavoro

10.9 IMPRENDITORIA Tale servizio opererà in rapporto con il Servizio attività produttive per le attività di informazione e promozionali per le aziende locali, al quale si rinvia per i dettagli dei Progetti.

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10.10 LE ATTREZZATURE RELIGIOSE La Legge Regionale 12/2005 all’art. 71 e successivi definisce come attrezzature di interesse comune per servizi religiosi, considerate come opere di urbanizzazione secondaria: a) gli immobili destinati al culto anche se articolati in più edifici compresa l’area destinata a sagrato; b) gli immobili destinati all'abitazione dei ministri del culto, del personale di servizio, nonché quelli destinati ad attività di formazione religiosa; c) nell'esercizio del ministero pastorale, gli immobili adibiti ad attività educative, culturali, sociali, ricreative e di ristoro compresi gli immobili e le attrezzature fisse destinate alle attività di oratorio e similari che non abbiano fini di lucro. La medesima legge regionale prescrive che gli edifici di culto e le attrezzature di interesse comune per servizi religiosi interamente costruiti con i contributi di cui al presente capo non possono essere in ogni caso sottratti alla loro destinazione, che deve risultare trascritta con apposito atto nei registri immobiliari, se non siano decorsi almeno vent'anni dall'erogazione del contributo. Tale vincolo di destinazione si estende anche agli edifici di culto ed alle altre attrezzature di interesse comune per servizi religiosi costruiti su aree cedute in diritto di superficie agli enti delle confessioni religiose che ne siano assegnatari i quali sono tenuti al rimborso dei contributi ed alla restituzione delle aree in caso di mutamento della destinazione d'uso delle attrezzature costruite sulle predette aree. Nel piano dei servizi e nelle relative varianti, le aree che accolgono attrezzature religiose, o che sono destinate alle attrezzature stesse, sono specificamente individuate, dimensionate e disciplinate sulla base delle esigenze locali, valutate le istanze avanzate dagli enti delle confessioni religiose. Le attrezzature religiose sono computate nella loro misura effettiva nell'ambito della dotazione globale di spazi per attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale senza necessità di regolamentazione con atto di asservimento o regolamento d'uso. Qualunque sia la dotazione di attrezzature religiose esistenti, nelle aree in cui siano previsti nuovi insediamenti residenziali, il piano dei servizi, e relative varianti, assicura nuove aree per attrezzature religiose, tenendo conto delle esigenze rappresentate dagli enti delle confessioni religiose. Su istanza dell'ente interessato, le nuove aree per attrezzature religiose sono preferibilmente localizzate in continuità con quelle esistenti. Le aree necessarie per la costruzione delle suddette attrezzature sono specificamente individuate, dimensionate e normate, nell'ambito della pianificazione urbanistica comunale, sulla base delle istanze all'uopo presentate dagli enti istituzionalmente competenti in materia di culto delle confessioni religiose.

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11 LE AREE SOGGETTE AD ACQUISIZIONE PUBBLICA Le previsioni contenute nel piano dei servizi, concernenti le aree necessarie per la realizzazione dei servizi pubblici e di interesse pubblico o generale, hanno carattere prescrittivo e vincolante. I vincoli preordinati all'espropriazione per la realizzazione, esclusivamente ad opera della pubblica amministrazione, di attrezzature e servizi previsti dal piano dei servizi hanno la durata di cinque anni, decorrenti dall'entrata in vigore del piano stesso. Detti vincoli decadono qualora, entro tale termine, l'intervento cui sono preordinati non sia inserito, a cura dell'ente competente alla sua realizzazione, nel programma triennale delle opere pubbliche e relativo aggiornamento, ovvero non sia stato approvato lo strumento attuativo che ne preveda la realizzazione. E' comunque ammessa, da parte del proprietario dell'area, entro il predetto termine quinquennale, la realizzazione diretta di attrezzature e servizi per la cui attuazione è preordinato il vincolo espropriativo, a condizione che la Giunta comunale espliciti con proprio atto la volontà di consentire tale realizzazione diretta ovvero, in caso contrario, ne motivi con argomentazioni di interesse pubblico il rifiuto. La realizzazione diretta è subordinata alla stipula di apposita convenzione intesa a disciplinare le modalità attuative e gestionali. Non configurano vincolo espropriativo e non sono soggette a decadenza le previsioni del piano dei servizi che demandino al proprietario dell'area la diretta realizzazione di attrezzature e servizi, ovvero ne contemplino la facoltà in alternativa all'intervento della pubblica amministrazione. Il piano dei servizi non ha termini di validità ed è sempre modificabile. La realizzazione di attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale, diverse da quelle specificamente previste dal piano dei servizi, comporta l'applicazione della procedura di variante al piano stesso.

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12 PRIME AZIONI E PREVISIONI DEL PIANO DEL SERVIZI La prima azione del Piano sarà, inevitabilmente, l'attuazione del Programma Triennale delle Opere Pubbliche già dotato di copertura finanziaria. Gli interventi in esso previsti si integrano favorendone la continuità, alle previsioni di più ampio respiro del Piano dei Servizi. Le previsioni del Piano affidano priorità ad alcuni interventi sulla viabilità ritenuti fondamentali per il miglioramento delle condizioni di vivibilità dell’abitato. In primis la riqualificazione di via A. Gramsci nonchè il 1° stralcio della variante a collegamento tra la strada provinciale 45 bis e la strada provinciale VII. Anche l’adeguamento degli edifici pubblici di carattere strategico alla normativa antisismica è tra le prime azioni del Piano dei Servizi. La manutenzione del patrimonio pubblico, strade, piazze ed edifici che risulta indispensabile al mantenimento delle condizioni di adeguatezza e fruibilità dei servizi è nelle priorità del Piano. Altri interventi assumono il carattere della realizzabilità esclusivamente in funzione dell’effettiva attivazione dell’iniziativa privata legata alla realizzazione delle previsioni del Documento di Piano. L’attivazione delle trasformazioni urbanistiche determinerà la disponibilità di risorse economiche significative ed indispensabili per realizzare le opere previste nel Piano dei Servizi. Il progetto complessivo del sistema del verde, in ragione della sua dimensione e del legame con le aree di interesse paesaggistico e ambientale è un progetto dinamico che occuperà il periodo sia quinquennale operativo del P.G.T. che quello decennale strategico. Così pure anche la completa realizzazione delle attrezzature sportive ha una dimensione di lungo periodo.

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13 RAPPORTI CON IL PUGSS Il Piano dei Servizi viene integrato per quanto riguarda l’infrastrutturazione del sottosuolo con le disposizioni del piano urbano generale dei servizi nel sottosuolo (PUGSS) che l’Amministrazione Comunale si impegna a far redigere secondo quanto previsto nell’allegato 1 del Regolamento Regionale n.6 del 15 febbraio 2010.

13.1 PIANO URBANO GENERALE DEI SERVIZI NEL SOTTOSUOLO (PUGSS) La L. R. n. 12/05 stabilisce che il Piano dei Servizi è integrato, per quanto riguarda l'infrastrutturazione del sottosuolo, con le disposizioni del Piano Urbano Generale dei Servizi nel Sottosuolo, già previsto dalla L.R. n. 26/2003. Seguendo queste disposizioni l'Amministrazione Comunale avvierà la fase di pianificazione del sottosuolo predisponendo: ƒ il regolamento del sottosuolo per gestire il sottosuolo stradale come risorsa pubblica; ƒ il PUGSS come strumento di governo e gestione del sottosuolo. Le disposizioni contenute nel Piano Urbano Generale dei Servizi nel Sottosuolo devono essere volte all'organizzazione, alla gestione razionale del sottosuolo stradale e dei servizi presenti nel sottosuolo. Per perseguire tali obiettivi il comune si opererà per: ƒ conseguire un quadro conoscitivo dei sottosistemi a rete presenti secondo gli standard fissati dalla Regione Lombardia (il Piano Servizi riporta una prima ricognizione degli impianti sotterranei esistenti), ƒ ridurre le operazioni di scavo con conseguente smantellamento e ripristino delle sedi stradali per interventi sulle reti, limitando i costi sociali ed economici, ƒ dotare il territorio comunale di un sistema di infrastrutture in grado di assicurare la massima efficienza dei servizi. Gli elementi di base su cui costruire una nuova fase della gestione del sottosuolo pubblico urbano nell'ambito stradale sono: ƒ l’applicazione del regolamento per gestire gli interventi relativi al sottosuolo, ƒ l'attivazione dell'ufficio comunale del sottosuolo. Il PUGSS si configura come uno strumento parallelo al PGT, cioè uno strumento di organizzazione ed urbanizzazione del sottosuolo.

13.2 METODOLOGIA DI ELABORAZIONE Il Piano può essere composto da due elaborati principali: a) Relazione di inquadramento b) Il Piano attuativo e norme. a) Relazione d’inquadramento.

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La relazione d’inquadramento, costituisce la fase preliminare di rilievo delle reti sotterranee esistenti che permette di delineare gli scenari di sviluppo dell’infrastrutturazione sotterranea con strutture sotterranee anche polifunzionali, quali gallerie e cunicoli tecnologici. Si articola in due momenti distinti, che offrono la possibilità di valutare le potenzialità e le necessità del soprasuolo, del sottosuolo e le loro reciproche interazioni ed interferenze: ƒ la caratterizzazione del sistema territoriale anche superficiale, ƒ la caratterizzazione del sistema delle reti sotterranee. Il sistema territoriale analizza i seguenti aspetti: ƒ situazione geoterritoriale, che va a focalizzare i caratteri strutturali, i rischi e le prescrizioni tecniche nell’uso del sottosuolo; ƒ quadro urbano, che individua gli elementi che caratterizzano l’urbanizzato derivabile dagli studi di analisi del P.G.T.; ƒ individuazione di vincoli per il sottosuolo, che definisce le limitazioni ed i fattori di attenzione da considerare nella definizione dell'infrastrutturazione sotterranea; ƒ sistema stradale, relativamente al suo sviluppo areale, ai rapporti gerarchici con il territorio urbano ed extraurbano, all'utilizzo ed alle situazioni di criticità presenti. Il sistema territoriale ha come sintesi l’individuazione delle fattibilità, ovvero le aree e le strade in cui l'infrastrutturazione del sottosuolo è possibile ed agevole dal punto di vista tecnico - realizzativo e evidenzia il carico insediativo residenziale, produttivo e dei servizi. La seconda fase che costituisce la relazione di inquadramento è data dalla caratterizzazione delle reti. La caratterizzazione del sistema delle reti permette l'individuazione del grado di presenza di servizi.

13.3 GRADO DI FATTIBILITA’ TERRITORIALE L'analisi finalizzata al PUGSS riguarderà prioritariamente l’area urbanizzata ulteriormente suddivisa in aree in base alla destinazione d'uso prevalente degli edifici ( residenziale o artigianale – produttiva - commerciale). Si ottengono così aree con prevalenza di edifici a destinazione artigianale – produttiva – commerciale e aree caratterizzate da prevalenza di edifici residenziali. La caratterizzazione svolta a livello generale e di singola area permette di definire i livelli di fattibilità e la relativa dotazione di servizi a rete. Il grado di fattibilità territoriale classifica le aree o le strade in cui l'infrastrutturazione del sottosuolo risulta: ƒ più realizzabile economicamente e tecnicamente; ƒ più richiesta dal punto di vista del carico insediativo residenziale, produttivo e lavorativo in genere; ƒ più vantaggiosa per la riduzione dei costi sociali subiti dagli utenti.

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PIANO DEI SERVIZI RELAZIONE

La caratterizzazione delle reti costituisce la seconda fase della relazione di inquadramento su cui impostare le strategie di infrastrutturazione del sottosuolo e affrontare i seguenti aspetti: ƒ realtà dei sistemi, in termini di servizi presenti nel territorio comunale con i relativi Gestori e la distribuzione spaziale delle reti nel sottosuolo; ƒ individuazione dei cantieri aperti per interventi sui sottosistemi nell'arco temporale 2010-1021.

13.4 IL PIANO ATTUATIVO – NORME ATTUATIVE Il Piano attuativo ha come obiettivo l'individuazione di un possibile scenario di infrastrutturazione del sottosuolo con strutture sotterranee anche polifunzionali, quali gallerie e cunicoli tecnologici, in relazione: ƒ alle risorse economiche necessarie e disponibili; ƒ alle diverse tecnologie e modalità realizzative che si rendono necessarie in funzione delle caratteristiche geoterritoriali. A tal proposito, in fase di piano attuativo, vengono valutate tutte quelle situazioni che possono configurarsi come "opportunità" per l’infrastrutturazione. e costituire quindi un elemento di agevolazione alla realizzazione delle infrastrutture sotterranee. Le linee di piano attuativo si basano sull'analisi dei risultati raggiunti in fase di caratterizzazione territoriale e del sistema delle reti, propongono uno scenario di infrastrutturazione sotterranea in base alle migliori opportunità.

13.5 LA STRUTTURA SOTTERRANEA POLIFUNZIONALE Le strutture sotterranee polifunzionali (gallerie e cunicolo tecnologici) sono state concepite per rendere più razionale l’utilizzo del sottosuolo pubblico urbano e devono essere progettate e realizzate secondo la normativa UNI-CEI-70029 “Strutture sotterranee polifunzionali per la coesistenza di servizi a rete diversi. Progettazione, costruzione, gestione e utilizzo. Criteri generali e di sicurezza”. La S.S.P. è una struttura collocata nel sottosuolo contenente, in uno spazio comune accessibile dagli operatori di settore, i servizi a rete, assicurando ad essi condizioni di sicurezza e di affidabilità di esercizio. La struttura della S.S.P. può essere configurata come galleria sotterranea praticabile, generalmente collocata nel sottosuolo delle sedi stradali comprese le fasce di pertinenza, o come cunicolo accessibile dall’alto previa rimozione di piastre di copertura, generalmente collocato nel sottosuolo dei marciapiedi o, dove è possibile, delle fasce di pertinenza delle sedi stradali. Nelle S.S.P. possono coesistere i seguenti sistemi a rete: ƒ - reti di acquedotti di distribuzione, ƒ - reti elettriche di distribuzione, ƒ - reti elettriche per impianti di illuminazione pubblica e impianti per semafori, ƒ - reti di telecomunicazioni (telefoni, trasmissione dati, TV via cavo, ecc.), ƒ - reti di teleriscaldamento.

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PIANO DEI SERVIZI RELAZIONE

La struttura è progettata in modo che al suo interno siano alloggiati i diversi servizi, deve presentare caratteristiche di illuminazione ed aerazione naturale e deve essere dotata di sistemi di prevenzione e di sicurezza. L’infrastruttura principale è generalmente rettangolare, esistono però soluzioni geometriche diverse. I servizi vengono collocati nelle due pareti su apposite staffe mentre nel centro viene lasciato un corridoio di almeno 70 cm per il transito degli operatori addetti alla posa e alla manutenzione. Il piano deve inquadrare l’analisi nello spirito della L.R. n. 26/03 e del regolamento n.6/2010 ed esprimere la proposta di un quadro strategico di infrastrutturazione almeno decennale. Il sistema proposto intende impostare una struttura portante che in diverse fasi riesca a dotare il territorio comunale di un sistema di Strutture Sotterranee Polifunzionali (gallerie o cunicoli tecnologici) adeguato alle esigenze del servizio da fornire. Il processo di utilizzo razionale del sottosuolo attraverso la realizzazione delle infrastrutture sotterrane deve permettere all'Amministrazione Comunale di gestire il sottosuolo stradale, di introitare gli oneri per l'uso delle infrastrutture e di offrire ai cittadini servizi efficienti e più economici rispetto alla situazione attuale. Il percorso da intraprendere con il Piano va condiviso con i gestori e gli utenti per meglio precisare la fase attuativa e la sua temporalità, segnalando che tutto ciò non è un opzione ma un obbligo di legge. Il piano ripresenta come un'opportunità di innovazione e di miglioramento della vivibilità urbana. Nel passaggio dalla fase di piano a quella di progetto va valutato attentamente il problema del costo dell’opera. Tale costo deve essere considerato in termini di vantaggi economici diretti ed apporti rispetto alla qualità urbana e rispetto a nuovi rapporti che si devono creare con i gestori. E' un processo nuovo che va approfondito attraverso il lavoro dei vari soggetti coinvolti per affermarlo e non bloccarlo. La Struttura Sotterranea Polifunzionale che alloggia i sottoservizi deve rappresentare la struttura che restituisce alla collettività il sottosuolo per servirsene al meglio, ricevendo molti servizi e scarse azioni di disturbo.

131 COMUNE DI BAGNOLO MELLA PIANO PER IL GOVERNO DEL TERRITORIO PIANO DEI SERVIZI - PIANO FINANZIARIO

APPENDICE ALLA RELAZIONE DEL PIANO DEI SERVIZI (ALL. PdS A) QUADRO GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI (SU BASE DECENNALE)

2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 DESCRIZIONE OPERA TOTALE USCITE ENTRATE COPERTURA USCITE ENTRATE COPERTURA USCITE ENTRATE COPERTURA USCITE ENTRATE COPERTURA USCITE ENTRATE COPERTURA USCITE ENTRATE COPERTURA USCITE ENTRATE COPERTURA USCITE ENTRATE COPERTURA USCITE ENTRATE COPERTURA USCITE ENTRATE COPERTURA 1 Manutenzione straordinaria strade comunali € 200.000,00 € 200.000,00 € 200.000,00 € 400.000,00 € 400.000,00 € 400.000,00 € 450.000,00 € 450.000,00 € 450.000,00 € 450.000,00 € 3.600.000,00 COSTI DEL P.S. SU BASE DECENNALE 2 Manutenzione straordinaria plesso scolastico via XXVI Aprile € 160.000,00 € 160.000,00 COSTO DEL P.S. € 33.859.158,00 € 33.859.158,00 Riqualificazione viabilità incrocio via Leno, viale Italia/via cav. Febbrai/vi 3 € 650.000,00 € 650.000,00 Lombardia. Rotatoria ed innesti 4 Realizzazione nuovo campo da gioco e spogliatoio - via Borgo € 950.000,00 € 950.000,00 RISORSE SU BASE DECENNALE 5 Interventi sul patrimonio Comunale € 250.000,00 € 450.000,00 € 670.000,00 € 500.000,00 € 1.870.000,00 OPERE A CARICO A.T. € 2.485.000,00 Integrazione strutture impianti sportivi via Borgo (= campo calcio, 6 € 300.000,00 € 300.000,00 OPERE A CARICO P.I.I. € 2.444.200,00 esclusi espropri e tribune) 7 Recupero fabbricato ex Tadini (uffici comunali) € 650.000,00 € 650.000,00 CONTRIBUTI A.T. € 9.516.900,00 Recupero strade centro storico da Viale Europa a via Circonvallazione/ 8 € 400.000,00 € 330.000,00 € 730.000,00 CONTRIBUTI P.I.I. € 4.140.363,00 piazza Resistenza Realizzazione collegamento S.P. 45 bis S.P. VII (1° stralcio deviante 9 € 1.000.000,00 € 1.000.000,00 MEZZI PROPRI € 15.272.695,00 est) 10 Realizzazione deviante est dell'abitato (2° stralcio) A CARICO DELLA PROVINCIA DI BRESCIA TOTALE € 33.859.158,00 € 33.859.158,00 11 Riqualificazione di Via Lombardia € 200.000,00 € 200.000,00 Realizzazionecollegamento tra S.P. 45 bis e via Lombardia (rotatorie 12 € 400.000,00 € 400.000,00 € 800.000,00 INTROITO NETTO DEL COMUNE SU BASE DECENNALE ed innesti) 13 Riqualificazione di Via Gramsci tratto nord € 435.000,00 € 433.458,00 € 868.458,00 OPERE A CARICO A.T. € 2.485.000,00 € 4.929.200,00 14 Riqualificazione di Via Gramsci tratto sud € 300.000,00 € 300.000,00 OPERE A CARICO P.I.I. € 2.444.200,00 Riqualificazione di Via Stella Via S. Pellico (da Chiesa Stella a Via 15 € 300.000,00 € 300.000,00 CONTRIBUTI A.T. € 9.516.900,00 Gramsci) € 13.657.263,00 16 Realizzazione sottopasso pedociclabile BS-Olmeneta € 500.000,00 € 500.000,00 CONTRIBUTI P.I.I. € 4.140.363,00 Completamento recupero strade centro storico (chiusura anello) e Via 17 € 500.000,00 € 500.000,00 € 1.000.000,00 TOTALE € 18.586.463,00 Solferino 18 Realizzazione parcheggi a nord del cimitero € 100.000,00 € 100.000,00 19 Realizzazione nuovo parco loc. "Le Scale" € 450.000,00 € 450.000,00 € 900.000,00 20 Ampliamento parco Via Paolo VI € 30.000,00 € 30.000,00 21 Ampliamento parco tra via Febbrari e via Stella € 132.000,00 € 132.000,00 22 Ampliamento impianti sportivi loc. Borgo € 500.000,00 600000 € 700.000,00 € 1.800.000,00 SINTESI CONTRIBUTI AL PdS SU BASE DECENNALE 23 Manutenzione straordinaria parchi e verde € 100.000,00 € 50.000,00 € 50.000,00 € 150.000,00 € 70.000,00 € 100.000,00 € 150.000,00 € 670.000,00 OPERE A CARICO A.T./P.I.I. € 18.586.463,00 54,89% 24 Manutenzione straordinaria impianti sportivi € 100.000,00 € 150.000,00 € 150.000,00 € 400.000,00 MEZZI PROPRI COMUNE € 15.272.695,00 45,11% 25 Ampliamento scuola materna est TOTALE € 33.859.158,00 100,00% € 750.000,00 € 750.000,00 26 Ampliamento scuola materna ovest (Fasani) 27 Ampliamento scuola elementare est / C.A.G. € 1.250.000,00 € 1.250.000,00 28 Ampliamento scuola media inferiore / ampliamento palestra € 1.000.000,00 € 1.000.000,00 A.T. 01 P.I.I. 01 29 Quota partecipazione scuola media superiore "Canossa" € 100.000,00 € 100.000,00 A.T. 02 P.I.I. 02 30 Manutenzione straordinaria scuole € 100.000,00 € 100.000,00 € 100.000,00 € 300.000,00 A.T. 03 P.I.I. 03 31 Realizzazione edificio polifunzionale per associazioni € 600.000,00 € 300.000,00 € 900.000,00 A.T. 04 P.I.I. 04 32 Adeguamento magazzino comunale € 100.000,00 € 100.000,00 A.T. 05 P.I.I. 05 33 Manutenzione straordinaria edifici pubblici € 100.000,00 € 100.000,00 € 200.000,00 A.T. 06 P.I.I. 06 34 ERP € 500.000,00 € 500.000,00 € 1.000.000,00 A.T. 07 35 Ampliamento depuratore A CARICO DELL' A.A.T.O. 36 Ampliamento Cimitero € 500.000,00 € 500.000,00 € 1.000.000,00 Realizzazione variante stradale Nord Ovest (costo opera 1.500.000 di 37 € 1.125.000,00 € 1.125.000,00 A.T. 03 € 1.125.000,00 cui 375.000 Urb 1°) Realizzazione variante stradale Ovest (costo opera 800.000 di cui 38 € 400.000,00 € 400.000,00 A.T. 02 € 400.000,00 400.000 urb 1°) Realizzazione variante stradale Sud Ovest (costo opera€ . 2.400.000, di € 760.000,00 A.T. 01 € 2.280.000,00 39 cui €. 240.000 per il tratto all'interno dell'A.T.01, da considerarsi al 50% € 1.520.000,00 € 760.000,00 quale opera di urbanizzazione primaria) € 760.000,00 P.I.I. 05

40 Adeguamento edifici strategici alla normativa antisismica € 200.000,00 € 200.000,00 € 200.000,00 € 600.000,00 41 Adeguamento impianti di illuminazione pubblica € 213.000,00 € 190.000,00 € 190.000,00 € 190.000,00 € 190.000,00 € 190.000,00 € 150.000,00 € 1.313.000,00 42 Rotatoria Via BS/Marcolini (quota p. urb. Sec.: 50% di €. 400.000) € 200.000,00 € 200.000,00 A.T. 05 € 200.000,00 43 Prolungamento pista ciclabile Via Lombardia € 61.200,00 € 61.200,00 P.I.I. 04 € 61.200,00 44 Verde e parcheggio Via Gramsci P.I.I. 02 € 435.500,00 € 435.500,00 P.I.I. 02 € 435.500,00 45 Realizzazione parcheggi via Montirone € 170.000,00 € 170.000,00 P.I.I. 01 € 170.000,00 46 Realizzazione parcheggi e verde via Lombardia - via Leno € 395.000,00 € 395.000,00 P.I.I. 03 € 395.000,00 47 Realizzazione rotatorie sulla viabilità esistente € 400.000,00 € 200.000,00 € 300.000,00 € 900.000,00 48 Palazzina sanità € 500.000,00 € 500.000,00 49 Acquisizione area per prolungamento deviante ovest € 135.000,00 € 135.000,00 P.I.I. 06 € 135.000,00 50 Realizzazione rotatoria Via Leno Viale Italia € 487.500,00 € 487.500,00 P.I.I. 03 € 487.500,00 51 Acquisizione aree per ampliamento via Lombardia Via Leno € 46.500,00 € 46.500,00 TOT. OPERE 52 Adeguamento piste ciclabili € 300.000,00 € 300.000,00 € 33.859.158,00 € 900.102,00 A.T. 05 € 1.526.940,00 A.T. 04 € 580.000,00 A.T. 05 € 1.041.840,00 A.T. 03 € 2.062.040,00 A.T. 02 € 1.633.680,00 A.T. 06 53 Oneri di urbanizzazione secondari provenienti da A.T. € 9.516.900,00 € 433.458,00 A.T. 05 € 1.338.840,00 A.T. 07 € 850.000,00 P.I.I. 02 € 544.500,00 P.I.I. 02 € 712.746,00 P.I.I. 04 € 91.500,00 P.I.I. 03 € 870.516,00 P.I.I. 06 54 Oneri di urbanizzazione secondaria provenienti da P.I.I. € 4.140.363,00 € 931.101,00 P.I.I. 01 € 140.000,00 P.I.I. 05 55 Mezzi propri € 360.000,00 € 484.898,00 € 1.728.560,00 € 1.989.153,00 € 1.905.160,00 € 2.450.000,00 € 1.619.484,00 € 1.317.960,00 € 1.067.480,00 € 2.350.000,00 € 15.272.695,00 TOTALE € 360.000,00 € 360.000,00 € 2.870.500,00 € 2.870.500,00 € 5.358.458,00 € 5.358.458,00 € 5.964.200,00 € 5.964.200,00 € 4.061.000,00 € 4.061.000,00 € 2.450.000,00 € 2.450.000,00 € 2.625.000,00 € 2.625.000,00 € 3.780.000,00 € 3.780.000,00 € 4.040.000,00 € 4.040.000,00 € 2.350.000,00 € 2.350.000,00 A PAREGGIO € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 ANNO 2010 ANNO 2011 ANNO 2012 ANNO 2013 ANNO 2014 ANNO 2015 ANNO 2016 ANNO 2017 ANNO 2018 ANNO 2019 Bagnolo Mella, marzo 2010