Forme Del Popolamento E Dinamiche Insediative Nei Territori Di Calci E Vicopisano Tra Età Imperiale E Medioevo
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UNIVERSITÀ DI PISA Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere Corso di laurea in Archeologia Forme del popolamento e dinamiche insediative nei territori di Calci e Vicopisano tra Età imperiale e Medioevo relatore correlatore Prof. Federico Cantini Dott.ssa Beatrice Fatighenti candidato Francesco Niccoli ANNO ACCADEMICO 2013/2014 SOMMARIO INTRODUZIONE p. 1 I. IL TERRITORIO DI CALCI p. 3 I.1 Inquadramento geografico p. 3 I. 2 Formazione del contesto geologico p. 7 I.3 Inquadramento storico p. 11 I.4 Vie di comunicazione in epoca romana e medievale p 18 II. IL TERRITORIO DI VICOPISANO p. 21 II.1 Inquadramento geografico p. 21 II.2 Formazione contesto geologico p. 25 II.3 Inquadramento storico p. 31 II.4 Vie di comunicazione in epoca romana e medievale p. 38 III. COSTRUZIONE DI UN GIS PER LO STUDIO DEL POPOLAMENTO p. 43 III.1 Introduzione al GIS e al suo utilizzo in archeologia p. 43 III.2 Costruzione di un database per l'analisi insediativa p. 48 III.3 Base cartografica e georiferiento del database p. 60 III.4 Costruzione di carte tematiche p. 62 III.5 Anomalie da foto aeree e LIDAR p. 72 IV. ANALISI DEL POPOLAMENTO NEL TERRITORIO DI CALCI IN EPOCA ROMANA E MEDIEVALE p. 90 IV.1 Epoca romana p. 91 IV.2 Secoli VI-X p. 97 IV.3 Secoli XI-XII p. 103 IV.4 Secoli XIII-XIV p. 116 V. ANALISI DEL POPOLAMENTO NEL TERRITORIO DI VICOPISANO IN EPOCA ROMANA E MEDIEVALE p. 124 V.1 Epoca romana p. 125 V.2 Secoli VI-X p. 128 V.3 Secoli XI-XII p. 139 V.4 Secoli XIII-XIV p. 149 VI. ANALISI DIACRONICA DEL POPOLAMENTO, POTENZIALITÀ DEL GIS E POSSIBILI SVILUPPI DELLA RICERCA p. 159 VI.1 Analisi diacronica del popolamento di Calci e Vicopisano p. 159 VI.2 Il GIS come strumento di dialogo tra le fonti p.174 VI.3 Problematiche irrisolte e possibili sviluppi della ricerca p. 185 GLOSSARIO p. 191 SCHEDARIO TOPOGRAFICO DI CALCI p. 197 SCHEDARIO TOPOGRAFICO DI VICOPISANO p. 209 BIBLIOGRAFIA p. 221 Introduzione INTRODUZIONE Con il questa tesi ci siamo proposti di indagare le forme del popolamento nel territorio dei comuni di Calci e Vicopisano, cercando di chiarire e comprendere le dinamiche insediative e la loro evoluzione in un arco cronologico esteso dall'Età imperiale fino al XIV secolo. Dopo aver fornito una breve descrizione dei diversi contesti ambientali di ciascun comune, presentati nelle componenti fisiche e antropiche attuali, si è tracciato un quadro dei processi geomorfologici e una sintesi dei principali eventi storici che hanno riguardato questo territorio con una breve ricostruzione delle più importanti vie di comunicazione che lo attraversavano. Come strumento per la nostra analisi si è deciso di utilizzare Microsoft Access per progettare un database in cui far confluire le informazioni prodotte dallo studio dell'edito, cercando di sviluppare una struttura in grado contenere dati provenienti da differenti tipologie di fonti e capace di renderli facilmente consultabili in una ricerca. Successivamente alla sua costruzione, la banca dati è stata agganciata a una base cartografica in modo da posizionare sulla superficie terrestre ogni sito tramite le coordinate geografiche; è stata così creata una piattaforma GIS, grazie al software AutoCAD Map 3D di Autodesk, con il quale si è potuto creare la cartografia tematica indispensabile ad ogni fase della ricerca, sia per la ricostruzione delle forme del popolamento di ogni periodo storico, sia per l'individuazione dei processi diacronici di trasformazione della rete insediativa. Per una migliore comprensione di questi fenomeni è stata realizzata anche una lettura delle foto aeree, satellitari e delle scansioni LIDAR del territorio, cercando eventuali anomalie, raccolte in un'apposita scheda e georiferite, provando anche a fornirne un'interpretazione storica. Queste operazioni hanno consentito di relazionare le stesse anomalie con i siti vicini e con l'ambiente geografico circostante. Si è, poi, proceduto allo studio sincronico delle forme di popolamento dei due comuni indagati. 1 Introduzione Successivamente è stata realizzata un'analisi diacronica delle dinamiche insediative per evidenziare le caratteristiche comuni ad entrambi i territori e le differenze; si è cercato, così, di trovare i momenti di trasformazione nelle forme di popolamento. Le tendenze riscontrate sono poi state confrontate con i modelli insediativi proposti per la nostra regione, alla luce di alcuni grandi temi storiografici, come l'incastellamento e la cristianizzazione. Alla fine della ricerca si voluto proporre un bilancio sulle tipologie di fonti impiegate e una riflessione sul loro differente potenziale informativo, individuando nel GIS un utile strumento per far dialogare le differenti metodologie di ricerca storica. A conclusione di questo studio si è voluto proporre alcune possibili forme e percorsi di sviluppo del nostro lavoro. 2 I. Il territorio di Calci I. IL TERRITORIO DI CALCI Prima di esaminare il popolamento del territorio nel corso del tempo si è deciso di presentare una breve sintesi del contesto geografico attuale, fornendo alcuni cenni sulle vicende geologiche e storiche dell'area studiata. I. 1. INQUADRAMENTO GEOGRAFICO Il territorio del comune di Calci con i suoi 25,16 Kmq di estensione si trova sul versante meridionale del Monte Pisano, il rilievo che separa la piana di Lucca, solcata dal fiume Serchio, da quella di Pisa attraversata dal fiume Arno. In ambito amministrativo Calci fa parte della Provincia di Pisa e confina a nord con il comune di Capannori, appartenente alla Provincia di Lucca, ad est con il comune di Buti (Pi), a sud con Vicopisano (Pi) e a ovest con San Giuliano Terme (Pi). I confini occidentali, settentrionali e orientali del comune coincidono con le linee di cresta che uniscono le varie vette: quella più settentrionale è lo Spuntone di S. Allago (870 m.s.l.m.), congiunta al Monte Verruchino (766 m.s.l.m) da uno spartiacque che corre lungo la Costa Muriglione per poi proseguire verso sud, scendendo di quota, con la Cima Stipareccia (590 m.s.l.m) da dove declina ancora, con andamento collinare verso meridione fino a Lo Spuntone, in località Campaccio (241 m.s.l.m). Ad est dello Spuntone di S. Allago la linea di cresta continua con il Monte Cascetto (900 m.s.l.m.) e il Monte Serra (917 m.s.l.m), il rilievo più elevato del Monte Pisano, per poi piegare proseguendo verso sud attraverso il Monte Cimone (705 m.s.l.m.), il Sasso della Dolorosa (681 m.s.l.m.), il Monte Lombardona (630 m.s.l.m.), e scendendo di quota, il Monte Verruca (537 m.s.l.m); da questa cima il rilievo prosegue verso sud con andamento collinare fino a Focetta. Il confine meridionale del comune di Calci corre da questa località verso nord- 3 I. Il territorio di Calci ovest fino al Fiume Zambra per poi attraversarlo e continuare verso occidente ricalcando il percorso del Fosso Vicinaia, dove il terreno si attesta su quote pianeggianti tra i 4 e i 10 m.s.l.m. Le creste montane segnano anche i limiti delle tre valli contigue presenti sul territorio calcesano: al centro la maggiore per dimensioni, la Valle Graziosa, solcata da nord a sud dal fiume Zambra di Calci e da nord-est ad sud-ovest dallo Zambra di Montemagno; a ovest della valle principale si trova la piccola Val di Vico attraversata dal Rio Val del Rio e ad Est si apre la Valle di Crespignano. L'idrografia è determinata dalla conformazione dei rilievi ed è, infatti, composta essenzialmente dai bacini idrografici dei due corsi d'acqua principali, entrambi a regime torrentizio e alimentati da una serie di affluenti di piccole dimensioni che si originano dagli spartiacque montani; questi corsi d'acqua delineano una rete idrografica di tipo dendritico, cioè con molte ramificazioni che progressivamente si riuniscono a formare il corso principale. Il fiume più importante è lo Zambra di Calci con i suoi due rami principali che hanno origine dall'unione dei vari torrenti minori formatisi rispettivamente dal Monte Serra ad ovest e dalle pendici del Verruchino ad est; questi si congiungono all'altezza di Castelmaggiore, per poi scorrere verso sud in un unico corso che attraversa tutta la valle fino a sfociare nel Fiume Arno, vicino a Caprona. Il secondo corso d'acqua per importanza è lo Zambra di Montemagno anch'esso formato da due rami principali che scorrono da Ovest a Est raccogliendo le acque provenienti dai vari torrenti minori originatisi dal Montemagno e dai rilievi limitrofi per poi unirsi vicino a Rezzano per formare un unico fiume; questo scende deviando verso sud fino ad andare ad alimentare le acque dello Zambra di Calci nei pressi della località Bicchierino, vicino a Caprona, poco prima che esso sfoci nell'Arno. L'unico altro corso d'acqua significativo è il Fosso Vicinaia che si origina dallo Zambra di Calci all'altezza di località Le Corti e scorre verso ovest attraversando la fascia pianeggiante stretta tra l'Arno e le pendici dei rilievi, in cui si riscontrano una rete di altri fossi minori che servono a regolare le acque in un territorio precedentemente paludoso e ancora poco urbanizzato. Nelle aree montane ci sono numerose sorgenti d'acqua a carattere stagionale tra 4 I. Il territorio di Calci cui citiamo quelle di Fonte Diana e di S. Bernardo nella parte occidentale del comune di Calci. Fig. 1. Carta dei principali elementi fisici del comune di Calci. La popolazione di 6428 abitanti1 si distribuisce principalmente in centri demografici dalle dimensioni contenute di cui i più significativi sono le varie località che compongono l'abitato di Calci, ubicate una vicino all'altra a ricoprire quasi interamente il fondovalle della Val Graziosa; i più importanti tra di essi sono La Pieve (sede del Municipio), Castelmaggiore, Villa e Tre Colli.