prima di tutto

Magazine del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo Italiani Anno III Numero 24 - Agosto 2016

L’IMMAGINE DI QUELLA BANDIERA DOPO IL TERRIBILE SISMA SIA STIMOLO UNIFICANTE

IL FONDO Terremoti, WWW.PRIMADITUTTOITALIANI.COM responsabilità e colpevoli di Claudio Antonelli

l terremoto che ha colpi- to Amatrice, Accumoli, Ar- POLEMICAMENTE Iquata e Pescara del Tronto, oltre alle tante lacrime può Scaviamo tuttiIl mosto balcanico generare un effetto psicolo- gico perverso. Al pari delle resti dove lo producono altre calamità naturali che di Francesco De Palo periodicamente colpisco- no il nostro piccolo mondo, a come, 12 mesi fa abbiamo questo tragico evento mette celebrato il vino italiano che a dura prova il nostro biso- Mha superato quello francese gno di trovare i colpevoli. per bottiglie vendute con la freccia Non è facile, infatti, accusare messa sulla corsia di sorpasso anche la natura di malvagità, attri- sullo Champagn e poi la nostra clas- buendole una “mens rea”. se dirigente si dà la zappa sui piedi Solo imputando agli uomini con la proposta di importare mosto la responsabilità delle cata- dall’est europeo? Chiariamoci: non strofi naturali che ogni tanto è questa la sede per alzare barriere ci flagellano si riesce -a ra protezionistiche, vetuste e anacroni- zionalizzare gli avvenimenti stiche, ma è da stolti così come fat- per sottrarli all’assurda legge to sull’olio non lavorare, invece, per del caso ed attenuare così il una valorizzazione completa e totale sentimento d’impotenza che del mosto italiano e quindi del nostro c’invade di fronte allo scate- prodotto finito. In Italia sembra quasi narsi delle forze della natura. che sia peccato mortale tifare per le Ma l’impossibilità di attribu- nostre produzioni e i nostri produt- ire almeno una parte di ciò tori. Questo non significa che non si che è accaduto allo Stato, a debba apprezzare l’altro e gli altri. Ma Renzi (l’ideale, in verità, sa- continuare con questa direttrice alta- rebbe stato di poter attribu- mente poco qualificante per i nostri ire il tutto a Berlusconi) o ad marchi finirà per farci perdere l’unica altri personaggi della scena fonte di vera sopravvivenza, assieme politica, amplifica e aggrava al turismo. Non è più sufficiente ave- il nostro senso d’impotenza. re il prodotto numero uno al mondo In Italia, comunque, quando caviamo tutti. Insieme, uniti, abbracciati e senza sosta. L’immagine di quella ban- per gusto e per proprietà organolet- non si conosce il colpevole o diera italiana apparsa durante i soccorsi dopo il tragico terremoto del 24 agosto tiche (ricordiamo che l’olio pugliese anche quando non esiste un Sè bellissima. In un contesto drammatico, può essere la stella cometa che avvicina è al primo posto nel mondo per doti colpevole, si è soliti aprire un mondi lontani e spesso in guerra intestina; che accomuna i cento campanili che pro- polifenoliche). A questo punto serve fascicolo contro ignoti; nel prio quando la notte si fa scura, devono fare massa e agire per un obiettivo comune. formare la classe dirigente che deve caso di una calamità natura- Non solo la vicinanza e il pensiero alle vittime e alle loro famiglie, ma l’idea di un picco- poi legiferare in quei settori che, in- le aggiungendo al sostantivo lo gesto simbolico come pensare a quando i tg si occuperanno di altro e le telecamere vece, andrebbero coccolati, sostenu- “disastro” l’attributo “colpo- si spegneranno. E allora immaginare di consegnare a quei ragazzi che non hanno più ti, promossi e stimolati a fare meglio. so”. Il terremoto, a differenza un tetto dove studiare tanti libri. Perché il Paese possa ricominciare da quelle macerie Non affossati da boutade, come il delle alluvioni, delle frane e con speranza e coraggio. Non è retorica, solo affetto sincero per tutti. mosto balcanico o l’olio tunisino. di altri disastri naturali cau- sati o se non altro aggravati QUI FAROS di Fedra Maria dall’intervento improvvido dell’uomo, non è un evento Chiara e suo marito, ad Atene per solidarietà imputabile all’uomo, anche anno lasciato l’Italia ad un accompagnamento alimentari per 50 euro men- Ipse dixit se ogni volta occorre accer- per dedicarsi al vo- basato sul capacity building; sili, con finanziamento da tare che le norme antisismi- Hlontariato, lì dove del- i cattolici in Grecia sono lo parte della fondazione greca che delle costruzioni siano la crisi economica ormai non 0,5% della popolazione, una Niarchos, che è rimasta col- state rispettate e che non si cura più nessuno. Chiara piccolissima minoranza e pita dall’utilizzo del software «La goccia scava si è costruito in luoghi dove Bottazzi vive con suo marito fino al 2013 la Caritas na- Caritas per la raccolta dati non si doveva. Vista l’entità ad Atene dal 2013. Per Ca- zionale greca poteva contare dei beneficiari che chiedono la pietra» dei crolli, anche in relazione ritas Italiana si è occupata solo sull’appoggio lavorativo un aiuto concreto, chiamato al terremoto che ha appena di Medio Oriente (Iraq, Li- di una persona e mezza Ospoweb. E Neos Kosmos colpito il Centro Italia, si può bano e Siria) e Grecia dove (quest’ultima part time). Nel Social House, un centro che dire fin d’ora che le norme ha avviato un programma di tempo lo staff si è amplia- offre ascolto e accoglienza di Gutta cavat antisismiche non furono Gemellaggi Solidali fra dio- to, diventando in brevissimo medio lungo periodo a fami- quasi mai rispettate nella cesi, chiese, famiglie greche tempo una valida organiz- glie che si trovano in disagio/ lapidem costruzione dei vari edifici. e italiane per costruire delle zazione, ben strutturata. difficoltà abitative. Lì tutti Vi è da considerare anche soluzioni progettuali in rispo- Due i progetti avviati. Estia, danno una mano nella quo- che buona parte delle case sta alla crisi economica. Al che garantisce un sostegno tidianità. Come Chiara e suo (Lucrezio, e delle strutture crollate fu tempo stesso hanno aiutato a 600 famiglie in tutto il marito: un esempio di anime edificata in tempi antichi. la Caritas greca a struttu- Paese, famiglie che ricevono italiane che si battono ogni De rerum novarum) (Continua in ultima) rarsi e ad ampliarsi, grazie coupon per acquisti di generi giorno. Senza paura. Bravi. 2 Prima di tutto Italiani n.24 Ago.’16 SPECIALE MARCINELLE: ECCO TUTTE LE INIZIATIVE DEL CTIM IN OCCASIONE DELLE CELEBRAZIONI Mai più morire per lavoro: Marcinelle “compie” 60 anni. Il Ctim la ricorda così in tutto il mondo di Leone Protomastro

arcinelle: per i 60 anni dalla Generale del Ctim, Roberto Menia, tragedia della miniera di car- nel messaggio inviato alla manife- Mbone a Bois du Cazier, il Ctim stazione sudamericana, ha sottoline- è stato presente in una serie di mani- ato “il significato della giornata che festazioni e iniziative in varie città del il Ministro per gli italiani nel mondo, mondo per ricordare le vittime. Mirko Tremaglia decretò essere quel- Il Presidente del Ctim, Giacomo Ca- la del sacrificio del lavoro italiano nel nepa, ha preso parte a Lima ad un’i- mondo elevando a simbolo proprio niziativa che ha voluto ricordare Mar- la tragedia di Marcinelle di 60 anni cinelle e anche i 13 pompieri Italiani fa. Dobbiamo tutti e convintamente periti durante la Battaglia Di Chorri- impegnarci perché nulla del genere loos, nella Guerra con il Cile nel 1881, abbia a succedere mai più, affinché il alla presenza di autorità, concittadini binomio lavoro-salute sia rafforzato e e dirigenti del Ctim. A seguire la litur- cementato prima di tutto dalla voglia gia officiata del Frate Capuccino Rafa- di preservare i diritti di tutti. el Parillo, c’erano Rosanna Guazzotti Il pensiero corre ai nuovi emigranti, Consigliere del Comites eletta nella di casa nostra che, senza più la valigia Lista Ctim; il Primo Capo della Pompa di cartone spesso con fior di lauree Garibaldi 6 Tenente Birgadiere Wal- e master, varcano le frontiere lascian- ter Vilchez; il Brigadiere Marco Anto- dosi alle spalle il Belpaese. Sono i nio Mesones della XXIV Comandan- nuovi viaggiatori della globalizzazione, cia Departamentale Lima Sud che ha che cercano fortuna negli altri conti- ringraziato il Ctim per aver avuto l’i- nenti dopo essersi formati in Italia”. dea di ricordare questo sacrificio, ed E ha aggiunto: “Anche a Santo Domin- includerlo nella Commemorazione la Giornata Nazionale del Sacrificio Vincenzo Amendola, il Direttore Ge- go esiste una nutrita e fiorente comu- della Giornata del sacrificio del lavo- del Lavoro Italiano”. nerale Cristina Ravaglia oltre alle no- nità italiana che porta alto il nome del ro Italiano all’Estero; il Presidente del La cerimonia è stata preceduta dal- stre rappresentanti diplomatiche a nostro paese con il lavoro e l’impe- Ctim Perú Arturo De Gennaro. la lettura dei nomi delle 136 vittime Bruxelles, compreso il senatore Aldo gno quotidiano nei più disparati rami Il membro del Cgie Carlo Ciofi ha italiane intervallata dal rintocco del- Di Biagio e il delegato Ctim Francia della vita sociale, economica, cultura- presenziato a Marcinelle dove ha pre- la campana che tra l’altro il Ministro Mario Zoratto. In seguito sono state le dell’Isola. A questi italiani dobbia- so parte con il Delegato Ctim Belgio Tremaglia aveva visitato nel Paese di deposte le corone: al monumento, al mo essere vicini rivendicando i loro Orlando Marino alla commemora- Agnone su richiesta della proprieta- cimitero presso la tomba che ricorda diritti e l’attenzione che meritano da zione per rendere omaggio ai nostri ria della fonderia. La campana è sta- tutti i caduti e presso la tomba degli un’Italia che pare mostrarsi troppo Caduti, “proseguendo sulla linea trac- ta sistemata su un podio nel piazzale italiani. lontana e che, grazie al governo Ren- ciata dall’On. Mirko Tremaglia, che antistante la miniera accanto al noto Molto significativa la prima manife- zi, ha inflitto loro l’umiliazione (oltre ogni anno, si recava a Marcinelle per ascensore che fu inaugurato dal Mi- stazione targata Ctim a Santo Do- che i conseguenti disagi) della chiu- onorare le vittime e che, divenuto Mi- nistro durante il suo mandato al mi- mingo grazie all’iniziativa di Vincenzo sura dell’Ambasciata che era punti di nistro per gli Italiani nel Mondo, volle nistero. Alla cerimonia sono interve- Arcobelli (membro del Cgie) e Pa- riferimento oltre che di prestigio per che proprio la data dell’8 agosto fos- nuti il Presidente del Senato Pietro olo Dussich (Delegato Ctim Santo i nostri connazionali”. se ricordata in tutto il mondo come Grasso, il Sottosegretario agli Esteri Domingo). In proposito il Segretario (Continua a pag. 3) 3 Prima di tutto Italiani n.24 Ago.’16

(Segue da pag. 2) Nell’occasione sono stati consegnati i diplomi del Ctim per l’intensa attività di pro- mozione della lingua e cultura italiana all’Ing. Seravalle presi- dente di Casa Italia, e al Cav. Angelo Viro vicepresidente. La commemorazione della giornata del sacrificio del la- voro italiano nel mondo si è svolta presso la Casa Italia di Santo Domingo, alla presenza di una trentina di partecipan- ti con le autorità diplomati- che italiane a Santo Domin- go: l`Incaricato di Affari Livio Spadavecchia, la D.ssa Maria Filnelli, il Console Generale Onorario di Santo Domingo Ing.Dina, i rappresentanti as- sociazioni locali, i membri del Comites. E ancora, dagli Usa il Coordinatore del Ctim Nord America e membro del Cgie Vincenzo Arcobelli.

L’Incaricato di Affari in rappresentanza dell’autorità rappresentanti dei vari partiti in caso di una possi- diplomatica, il dr. Spadavecchia, dopo aver ringra- bile riapertura dell’Ambasciata vorranno prendersi ziato gli organizzatori per l`iniziativa ha sottoline- i meriti. Credo, invece, che il merito sia solo della ato come la tragedia di Marcinelle abbia segnato comunità, che è riuscita a creare una certa unità l`emigrazione italiana, e ha messo l’accento su come di intenti con petizioni, solleciti, interventi a tutti i stia cambiando la presenza italiana nella Repubblica livelli”. Domenicana. Fa segnare il 45% in più delle importa- Sulla stessa scia il Consigliere Comites Viro, che ha zioni dovuto agli investimenti di imprenditori italiani. riferito sulla situazione anomala, creatasi dopo la Secondo il comandante Arcobelli “ricordare le vitti- chiusura ingiusta dell`Ambasciata: ovvero ci sono me e commemorare una giornata ufficialmente de- due rappresentanti Ufficiali del Ministero degli dicata ai lavoratori italiani nel mondo dal fondatore Esteri in qualità di incaricati di affari, pagati per del Ctim Mirko Tremaglia è un qualcosa che deve svolgere le proprie mansioni e che purtroppo non fare riflettere, e bisogna continuare a promuovere possono operare perché addirittura non avrebbe- iniziative come queste per trasferire ai nostri gio- ro il timbro ufficiale della Repubblica Italiana. “Poi vani quel passato afflitto da sacrificio e dolore che invece abbiamo un Console Onorario, che da vo- ha dato certamente un futuro alle nuove generazio- lontario e quindi non pagato non può svolgere le ni”. E’la ragione per cui ha proposto sin dal pros- proprie funzioni. I servizi consolari sono al collasso simo anno di deporre una corona di fiori presso il perché anche con il sostegno di un funzionario in monumento dedicato all`emigrato italiano a Santo arrivo da Panama, non è sufficiente per far fronte Domingo alla presenza di tutta la comunità italo- alle richieste”. dominicana, dei loro rappresentanti Comites, delle Associazioni e alle Autorità ed Istituzioni. Ha osservato che “Marcinelle è un vero e proprio simbolo e che purtroppo sono numerose le tra- gedie subite dagli emigrati italiani, come ad esem- pio quella che agli inizi del ‘900 vide protagonista la nave che appena lasciò il porto di Genova con direzione Sud America, affondò assieme a più di 600 connazionali, o come i disastri nelle miniere di Monongoha in West Virginia, o Dawson in New Mexico fino a poco tempo fa sconosciute al pubbli- co, senza dimenticare quella raccontata su queste colonne pochi mesi fa ad Adrian in Michigan dopo lo scontro fra due treni”. Secondo Arcobelli si è trattato di “dolori incolma- bili”. Ed è la ragione per cui “siamo qui nell’anni- versario di Marcinelle a ricordare quel sacrificio con l’auspicio che sia servito a qualcosa nella storia dell`emigrazione italiana”. Quest’ultima “paga fino ad oggi lo scotto di denigrazioni e diffamazioni da parte di gente senza scrupoli che cerca di infangare il nome degli italiani, magari per colpa di qualcu- no e certamente di una assoluta minoranza, e che va in controtendenza, invece, come dimostrato dai risultati ottenuti in tutti i continenti dai nostri con- nazionali: dal genio nelle costruzioni all`ingegneria, dalla medicina all’imprenditorialità, dall’industria alla solidarietà, passando per la scienza”. Ma Arcobelli nel suo intervento ha messo l’accen- to anche su un altro delicato tema, quello delle esigenze della comunità locale dopo la chiusura delll`Ambasciata d`Italia a Santo Domingo, “senza fare speculazioni o strumentalizzare dal momento che il momento già di per sè è delicato e compli- cato”. E ha osservato: “Vedrete che parlamentari e 4 Prima di tutto Italiani n.24 Ago.’16 IL PERSONAGGIO - DALLA PUGLIA UN NUOVA PROMESSA PER L’AUTOMOBILISMO ITALIANO DOPO MARCIELLO Maranello punta su Giovinazzi, fantino vincente per il “Cavallino” del futuro? La storia (recente) dei piloti ita- role epiche. Poi mani tedesche, liani e della Rossa non è stata teste francesi. Oggi, quando la sempre felice e ricca di fiori e ristrutturazione è pressocché cotillon. Per dire, Michele Albore- totale, il vento però potrebbe to è stato l’ultimo italiano a re- cambiare. C’è una nidiata di galare un primo posto alla Scu- (giovani) piloti nostrani che si deria di Maranello. In passato sta facendo largo. Collaudi, test, fu Nino Farina e far innamorare giri. Ma soprattutto un investi- Enzo che gli dedicò pa- mento sui nostri ragazzi. di Enrico Filotico vevamo raccontato non più l’esordio in cadetteria, Giovinazzi di un anno fa del filo, inevita- corre per vincere e per farsi vedere. Abilmente rosso, che collegava La doppietta in Azerbaigian intanto Raffaele Marciello e il cavallino ram- entra negli almanacchi della GP2, solo pante di Maranello. Un nuovo spira- in sei erano riusciti a mettere a re- glio di luce per l’automobilismo italia- ferto una doppia vittoria negli ultimi no ed una grande soddisfazione per 11 anni, tra questi Nico Rosberg e i vecchi appassionati delle corse, che Lewis Hamilton. E se alla scaraman- tanto vorrebbero rivedere a bordo zia quando si è ancora giovani non si della monoposto rossa un pilota con vuole dar peso, va detto che i numeri il tricolore sulle spalle. E’ in quest’ot- parlano. tica, vincente ed italiana, che da Ma- Ed ora, con un campionato ancora ranello hanno individuato l’identikit da finire ed una prima posizione da vincente in un nuovo giovane che si insidiare, in molti si interrogano sulla sta imponendo sui palcoscenici inter- qualità dei piloti alla guida della rossa nazionali: è il pilota della Prema Anto- e su quello che il panorama nostra- nio Giovinazzi, ragazzo classe ’93 di no offre. Certo Vettel chiamato per Martina Franca. Protagonista in GP2 la rinascita non ha innescato quella a bordo del team italiano di Grisigna- miccia tutta italiana di euforia e mo- no di Zocco, provincia di Vicenza, il tivazioni, impalpabile invece il ritorno giovane pilota pugliese quest’anno ha di Raikkonen ai box del cavallino. Se dato vita a grandi prestazioni che lo il tedeschino, già campione del mon- hanno portato ad occupare la secon- do in Red Bull, ha iniziato fin dal suo da posizione del podio in classifica arrivo un lavoro tecnico di migliora- generale, ad undici lunghezze dal suo mento della monoposto, il finlandese compagno di squadra francese Gasly sembra sfruttare al meglio il lavoro e alla stessa distanza dalla terza po- del compagno di scuderia senza met- sizione occupata proprio da Raffaele tere mai in pista quel quid in più che Marciello. è richiesto ad un pilota Ferrari. Buona stagione quella di Giovinazzi Che sia arrivato il tempo di lasciare che ha trovato nel risultato di Baku re Gasly, compagno di squadra nella dalla Valle d’Itria è spuntato un poten- spazio ai giovani? E allora Giovinazzi e una svolta importante, gara che ha ri- Prema Racing ed alfiere della scude- ziale campione. Scenico incidente al Marciello attendono, impazientemen- chiamato l’attenzione della Rossa di ria, solo 18enne e già adocchiato dal- Montmelò e due prestazioni incolo- te, che qualcuno dai piani alti abbia il Maranello. Il talento di Martina Franca la Red Bull. Una gara che ha dato a ri a Montecarlo, poi Baku. Il mondia- coraggio di rischiare per tornare a partito in ultima posizione ha chiuso tutti sensazioni importanti, e per i più le del secondo pilota Prema da quel vincere. in testa, prima anche di quel Pier- attenti anche la consapevolezza che momento è partito e nonostante sia twitter@EFilotico

ECCO TUTTI I NOMI DEI PILOTI ITALIANI CHE ALMENO UNA VOLTA SONO SALITI A BORDO DELLA ROSSA di Paolo Falliro ono 25 i piloti italiani che hanno avuto l’onore vittorie in una stagione: sei nel 1952. Famoso per d’olio Bandini perse due posizioni, ma iniziò una di salire a bordo di una Ferrari. Si va dal mito il suo stile di guida partecipò anche alla 24 Ore lunga rimonta. Ma proprio quando il distacco dal Sdi Ascari e di Farina, alla primizia femminile di di Le Mans del 1952 e 1953 guidando una Ferrari primo era ridotto a poco, ecco la stanchezza che Ada Pace detta Sayonara. Ecco una panoramica che e realizzando in entrambe le occasioni il giro più portò alla tragedia: dopo aver colpito una bitta di racchiude, oltre a dati e a trofei, anche aneddoti veloce in gara. ormeggio delle navi, decollò e ricadde pesantemen- significativi. Luca Badoèr (Montebelluna, 25 gennaio 1971) fu te a terra, prendendo fuoco. La sua morte lasciò un (Milano, 23 dicembre 1956 – scelto nel 1998 da per sostituire Nico- grande vuoto nel mondo automobilistico: era infat- Klettwitz, 25 aprile 2001) è stato campione euro- la Larini nel ruolo di collaudatore Ferrari, incarico ti molto amato dal pubblico che rispose in massa peo di Formula 3 nel 1980, mentre in Formula 1 ha che ha mantenuto fino alla fine del 2010. In occa- al funerale: in 100mila furono presenti a Reggiolo il vinto cinque Gran Premi esfiorando la conquista sione dell’incidente occorso a 13 maggio 1967. del mondiale nel 1985. E’ stato l’ultimo italiano a al Gran Premio di Gran Bretagna, la Scuderia Fer- Ivan Franco Capelli (Milano, 24 maggio 1963) fu as- vincere una gara su una Ferrari. rari gli preferisce sorprendentemente Mika Salo. sunto dalla Ferrari nel 1992 nella stagione della sua (Milano, 13 luglio 1918 – Monza, 26 Dal 2000 è collaudatore della . possibile consacrazione che invece si trasformò in maggio 1955) è stato un pilota automobilistico e (Milano, 25 dicembre 1934 – disastro: macchina lenta, frizioni in squadra e scarsi motociclistico. Suo il titolo di campione del mon- Milano, 27 novembre 1995) esordisce nel luglio risultati. L’attuale commentatore Rai condusse una do di Formula 1 nel 1952 e nel 1953, vincendo in 1961 nel Gran Premio di Francia, favorito sia dai stagione avara di soddisfazioni complice una vettu- carriera tredici Gp e ottenendo 17 podi. È l’ultimo due successi conquistati che dalla decisione di Oli- ra poco competitiva. Licenziato a due gare dal ter- pilota italiano ad avere vinto il titolo mondiale pilo- vier Gendebien di abbandonare la Ferrari. Con la mine, fu sostituito dal collaudatore Nicola Larini. ti e detiene il record per la più alta percentuale di rossa (una messa a disposizione dal- (Continua a pag. 5) la Federazione Italiana Sport Automobilistici dopo la vittoria della Coppa l’anno precedente), pur par- tendo dalla 12ª posizione vinse il gran premio: in Formula 1 è il primo e unico caso di vittoria nel- la gara d’esordio di un pilota se si esclude quella di Nino Farina nel 1950. Nel 1962 venne assunto come pilota ufficiale della Ferrari. (Barce, 21 dicembre 1935 – Mo- naco, 10 maggio 1967) è stato in Ferrari dal ‘62 al ‘67 quando fu vittima di un incidente. La rossa non si presentò al Gran Premio del Sudafrica, esor- dendo direttamente nel secondo appuntamento a Monaco. Bandini riuscì a partire dalla seconda po- sizione, e fu subito primo. Ma complice una perdita 5 Prima di tutto Italiani n.24 Ago.’16

(Segue da pag, 4) disputato 231 gran premi. Cesare Perdisa (Bologna, 21 ottobre 1932 – Bolo- Giovanni Giuseppe Gilberto Galli (Bologna, 2 otto- gna, 10 maggio 1998). In Ferrari nel 1957 stava di- Piero Carini (Genova, 6 marzo 1921 – Saint-Étien- bre 1940) nel 1972 ha l’opportunità di guidare una sputando la 12 Ore di Sebring quando seppe della ne, 30 maggio 1957) esordisce nel 1952 al volante Ferrari, stante l’indisponibilità temporanea di Clay morte di Eugenio Castellotti, suo migliore amico: di una F2 della Scuderia Marzotto. Non Regazzoni. decise di abbandonare la gara. portò a termine nessuno dei gran premi disputa- Ignazio Giunti (Roma, 30 agosto 1941 – Buenos (Torino, 18 ottobre 1933 – ti. Morì cinque anni dopo mentre stava gareggian- Aires, 10 gennaio 1971) debutta in F1 a Spa-Fran- Rossfeld, 8 giugno 1968) nel 1962 esordisce con do nella 6 Ore di Forez: la sua Ferrari Testa Rossa corchamps on una : finì quarto posto, la Ferrari e con la Scuderia S. Ambroeus. Cugino di finì addosso alla vettura del portoghese de Borges primo piazzamento a punti per la vettura con il Gianni Agnelli, riesce a esordire in Formula 1 nel Barreto; nell’impatto morirono entrambi. nuovo motore V12 “piatto”. 1963. Eugenio Castellotti (Lodi, 10 ottobre 1930 – Mo- Nicola Larini (Camaiore, 19 marzo 1964) ha corso Teodoro “Dorino” Serafini (Pesaro, 22 luglio 1909 dena, 14 marzo 1957) ha vinto la Mille Miglia e la e vinto in Formula 3. Per la Ferrari è stato tester – Pesaro, 5 luglio 2000) è stato un pilota motoci- 12 Ore di Sebring. In Formula 1 era considerato gareggiando occasionalmente. Miglior piazzamento clistico e automobilistico. Cominciò con il moto- l’erede di Alberto Ascari, per questo fu molto ap- fu un secondo posto al Gran Premio di San Marino ciclismo prima della seconda guerra mondiale, nel prezzato da . Perse la vita nel 1957 1950 gareggiò con la Ferrari in F2, nelle gare sport durante una sessione di prove private sull’Aerau- (secondo posto alla Mille Miglia) e anche a due gare todromo di Modena. di Formula 1. Franco Cortese (Oggebbio, 10 febbraio 1903 – Mi- (Albano Laziale, 12 ottobre 1906 – lano, 13 novembre 1986) è stato il primo pilota e Roma, 12 gennaio 1988) è stato un pilota automo- collaudatore della Rossa guidando una Ferrari 125 bilistico, motociclistico e progettista. Chiamato di S. Suo il record di partecipazione a 14 Mille Miglia El zorro plateado (La volpe argentata), per la pre- (1927-1956). Fondatore della Scuderia Ambrosia- coce canizie e per lo stile di guida mai irruente, fu na con Giovanni Lurani, Luigi Villoresi ed Eugenio in Ferrari nelle stagioni ‘51, ‘52, ‘54, ‘55. Minetti. Nino Vaccarella (Palermo, 4 marzo 1933) . In For- Andrea Lodovico De Adamich (Trieste, 3 ottobre mula 1 disputò quattro gran premi in tre diversi 1941) è un ex pilota automobilistico, giornalista e campionati: il GP d’Italia del 1961, 1962 e 1965 ri- conduttore televisivo italiano. Il suo debutto fu spettivamente con le scuderie , Lotus e (anche se non valido per il Mondiale) nel Gran Pre- Ferrari, ed il GP di Germania del 1962 con la Por- mio di Spagna del 1967, giungendo quarto con una sche. Il suo primo successo internazionale è quello Ferrari. Nel 1968 corse il suo primo Gran Premio nel ‘94. alla 24 ore di Le Mans del 1964, in coppia con Jean valido in Sud Africa, con la Ferrari, che lo aveva in- Umberto Maglioli (Bioglio, 5 giugno 1928 – Monza, Guichet, al volante di una Ferrari 275 P. gaggiato come terzo pilota. 7 febbraio 1999) su Ferrari 625 ottenne i suoi due Luigi Villoresi, soprannominato Gigi (Milano, 16 Giuseppe Emilio “Nino” Farina (Torino, 30 otto- podi in gare di Formula 1: il 3º posto al Gran Pre- maggio 1909 – Modena, 24 agosto 1997), nel 1949 bre 1906 – Aiguebelle, 30 giugno 1966) ha vinto il mio d’Italia del 1954 e il 3º posto al Gran Premio dopo aver conquistato la vittoria nel Grand Prix Mondiale nel 1950. Di lui Enzo Ferrari disse: “Era d’Argentina del 1955. de Bruxelles e nel Grand Prix de Luxemburg viene l’uomo dal coraggio che rasentava l’inverosimile”. Gianni Morbidelli (Pesaro, 13 gennaio 1968) nel chiamato da Enzo Ferrari per guidare la Rosse. Nel Nella storia per essere stato il primo campione del 1997 trovò un accordo per fare il collaudatore del- 1950 dopo un gravissimo incidente riuscì a tornare mondo di Formula 1 moderna, il primo vincitore la Ferrari ma dal Gran Premio di Spagna, subentrò a correre per la coppa Inter-Europa con una Fer- del primo gran premio nella storia della Formula 1, a Nicola Larini alla guida della Sauber. rari 340 America, auto con la quale vinse anche le e primo nella prima Pole position. Mitiche le foto (Roma, 28 luglio 1924 – Reims, 6 luglio 1958) vinse Mille Miglia. In F1 nel 1951 con la Ferrari 375 ot- che lo ritraggono al volante con un sigaro cubano il Gran Premio d’Argentina 1956 con la Ferrari, in tenne tre terzi posti. Nel 1952 partecipò con la fra le labbra. coppia con Fangio. Nel 1957 ottenne il suo miglior Ferrari 500 alle ultime due gare del mondiale ar- Giancarlo Fisichella (Roma, 14 gennaio 1973) in risultato in carriera concludendo terzo nella clas- rivando terzo in entrambe le occasioni. Nel 1953 Ferrari nel 2009, dopo l’esperienza con i kart, in sifica piloti. Nel 1958 rimase ancora alla rossa, con arrivò secondo in Belgio e Argentina e terzo nel Formula 3 e nei Campionati Turismo. In tutto ha la quale conquistò due secondi posti nelle prime Gran Premio d’Italia. due gare. Ada Pace, anche conosciuta con lo pseudonimo di Sayonara (Torino, 16 febbraio 1924), con la GT passo corto fu protagonista della Stallave- na-Boscochiesanuova del 1962. Passò alla storia per aver preso parte nel 1951 alla “Torino - San Remo” alla guida di una “Fiat 1500 6C” vincendo contro tutti i pronostici. A quel punto (e a quell’e- poca) la direzione di gara non sapeva come acco- gliere una vincitrice donna, ma poi qualcuno decise di accoglierla con un mazzo di fiori, mentre a bor- do dell’automobile con cui la Pace raggiunse il po- dio, come da protocollo, sedeva impettita la madre che vigilò su quegli attimi. 6 Prima di tutto Italiani n.24 Ago.’16

L’ANNIVERSARIO – IL 26 LUGLIO 1956 AFFONDAVA AL LARGO DELLE COSTE USA IL TRANSATLANTICO ITALIANO Coincidenze, errori umani e tragica fatalità: non è tutto “Andrea Doria” ciò che luccica di Enzo Terzi 26 luglio 1956 affondava al largo fatto che la “profonda sepoltura” per navi vittime impotenti della barbarie riportano le cronache, erano estre- delle coste statunitensi l’Andrea essere oceanica era piuttosto misera umana, e navi disperse in triangoli ma- mamente rischiose per incidenti ed Il Doria, transatlantico italiano. Af- visto che si trattarono di soli 75 me- ledetti, avrebbe dovuto inventarsi una epidemie (l’obbligo del medico a bor- fondava per quella mai ponderabile tri, profondità questa che è si è no coreografia più degna sia degli sforzi do – ad esempio - ci sarà in fatti solo serie di coincidenze, errori umani e la metà di quella del lago di Como. che della fiducia che gli era stata ac- a partire dal novecento con la Legge fatalità che da sempre hanno accom- Era opportuno sottacerla sia perché cordata. Italiana sull’Emigrazione). Insomma, pagnato le vicende marinare e che, i morti che inevitabilmente ci furono La sua costruzione era iniziata in quel - nihil novi sub sole - l’emigrazione pur nell’orrido delle tragedie che si esigevano il dovuto rispetto, sia per- 1950, anno in cui ai cantieri navali ita- degli italiani fu un grande business per sono consumate nei secoli, ne costi- ché, mediaticamente, una tale infor- liani erano state commissionate ben le compagnie marittime, per i cantieri tuiscono il lato più subdolamente af- mazione avrebbe trasformato buona 1 milione di tonnellate di naviglio per navali e per tutto l’indotto. Oltre che fascinante. parte del creando mito in barzelletta. cercare di ricreare quella Marina, es- per i soliti noti come diremmo oggi Il Doria affonda e deve proprio a que- Quanto all’Italia citata dal Buzzati, lo senzialmente mercantile e di traspor- nell’apprendere che grandi azionisti sto la sua smisurata gloria. Assetati in stesso dimenticò di aggiungere l’attri- to passeggeri che aveva avuto nell’o- di compagnie marittime (Lloyd Sa- Italia così come in Europa tutta, di buto di “fortunata” datosi che, ancora sannato Rex la punta di diamante e baudo, ad esempio) furono rampolli riscatto e di nuove speranze, il Do- in quel periodo, il lavoro e la tran- di cui alla fine della guerra niente più di casa Savoia anche se, precisiamo ria incarnò – non senza merito, era quillità economica per molti erano restava. Il tempo dell’aviazione non pure, del ramo d’Aosta. Ebbene, se una bellissima nave – tutto lo spirito un miraggio. Infine, visto che il Doria era ancora maturo e il trasporto ma- è vero che l’emigrazione italiana via nazionalista che voleva rapidamente avrebbe dovuto, tra l’altro, cancellare rittimo era una voce di capitale im- mare fu in totale dalla metà dell’800 cicatrizzare le ferite profonde del se- l’ignominiosa fine del Rex suo magni- portanza nel rilancio dell’economia. al 1930 di oltre 20 milioni di anime condo conflitto mondiale e ridare al fico predecessore bombardato dagli Il Doria sarebbe stato il nuovo fiore è forse ad altre navi che incessan- Paese quel ruolo di eccellenza nell’ar- inglesi sulle sponde all’epoca jugosla- all’occhiello. E per un breve tempo lo temente fecero la spola dai porti di te e nell’ingegno che dalla storia gli ve (1945) bruciando per ben 4 giorni fu con le sue 102 crociere effettuate Genova e Palermo per l’oltre oceano era stato ripetutamente conferito. Il affinché il rogo di tanta gloria- rima all’insegna del lusso e della comodità. che andrebbe fatto un monumento. Doria ne era strumento, anzi, uno dei nesse ad imperitura memoria incan- Ma queste eccellenze devono la loro Tuttavia, l’abitudine a identificarsi nel- più importanti, perché la sua mobilità cellabile, non si poteva non enfatizza- esistenza (come spesso accade) a più le eccellenze e a dimenticare il lavo- avrebbe permesso di portare questo re la tragedia per evitare che il sogno complesse situazioni, talvolta mise- ro silenzioso ma certo più concreto messaggio vivente intorno al mondo. italiano si eclissasse senza gloria. Ma è rande, che tuttavia, proprio in questi non è appannaggio solo dell’epoca Questo in buona sostanza il clima – anche per questo che si fanno nasce- simboli sembrano trovare, lanciando- d’oro degli osannati transatlantici ma superata l’incredulità - che accompa- re i miti di oggi, ahimè molto spesso si in un volo d’ottimismo, una sorta di ogni settore ed epoca dell’ingegno gnò la disgrazia sul mare visto anche per cercare di risollevare climi che di riscatto, una sorta di repetita del umano. La nave “Italia”, ad esempio, che, per la prima volta, grazie alle ac- sono ben lontani dal brillare di luce “nemo profeta in vita”. Il trasporto varata nel 1903, veniva impiegata sulla quisite tecniche radio-televisive, l’e- propria. passeggeri oltre oceano era stato per rotta Palermo – New York; stazzava vento riuscì praticamente a godere Eppure, nonostante questa fine che tutti, fino agli anni ’30, oltre che l’u- 4.806 tonnellate, era lunga 122 metri della “diretta”, fatto questo che ov- ha sembianze tali da invocare la pre- nico mezzo per varcare le acque (il e larga 15. Aveva motori a vapore a viamente ne ingigantì la portata emo- senza del più potente dei malocchi o primo volo transatlantico di linea fu tripla espansione ed elica unica. Pote- tiva e costituì terreno fertile a toni il senso comico che spesso si nascon- un Londra-New York nel 1959), un va viaggiare ad una velocità di 14 nodi che ancora molto risentivano, nell’au- de in ogni tragedia, sin dal momento trasporto di emigranti (scomodo ri- (oltre 2 settimane spesso di viaggio) e tocelebrazione e nella mitizzazione della commessa ai cantieri Ansaldo di cordarlo ma c’era toccato pure a noi) trasportare fino a 1.420 passeggeri, di dell’orgoglio ferito, della retorica del Genova, il Doria sapeva di essere de- in un misura che va al di là di ogni cui 20 in prima classe e 1400 in terza. regime che aveva disastrosamente ac- stinato a portare un grande e pesan- percezione se ne possa oggi avere. E così come l”Italia”, oltre 50 furono compagnato il Paese nel precedente te fardello. La retorica nazionale che Le statistiche storiche ci riportano i bastimenti che svolgevano questo ventennio; sembrava più una cronaca cercava disperatamente in ogni dove che nel periodo 1860-1920 dall’Ita- servizio. 20 passeggeri in prima classe di guerra che non una vicenda civile. di che attingere per risollevare un Pa- lia partirono (solo) per le Americhe e 1400 in terza! Dobbiamo rimpro- “Un pezzo d’Italia se ne è andato, con ese ancora a pezzi ne fece un prede- (Argentina, Brasile, Stati Uniti), oltre verare a queste navi di non essere la terrificante rapidità delle catastrofi stinato ai fasti della gloria, tanto che il 15 milioni di persone su una popo- state vittima di qualche tragedia per marine e ora giace nella profonda se- suo affondamento, peraltro avvenuto lazione totale che in quei decenni si poterle ricordare? Ma tanti sono gli poltura dell’oceano. Proprio un pezzo in circostanze che a distanza di de- aggirava intorno ai 34 milioni. Cifre esempi delle storture della collettiva d’Italia migliore, la più seria, geniale, cenni ancora non sono state del tutto da capogiro. Nel solo 1913 furono memoria: conta più – ad esempio - solida, onesta, tenace, operosa, intel- chiarite e che, molto opportunamen- oltre 800mila gli italiani che dal nord l’irraggiungibile Ferrari che non quei ligente”. Così scrisse Buzzati te, in sede giudiziale si concretizzò e dal sud del paese, partirono per la miracoli che furono la Vespa o la Cin- sulla prima pagina de “Il Corriere del- in un accordo tra le assicurazioni, è promessa e l’incognita dell’oltreoce- quecento (tali da cambiare la qualità la Sera” del 27 luglio 1956 rendendo stato, oltre che sinonimo di rassegna- ano (oltre a quelli che si recarono in della vita a milioni di cittadini) anche chiaro a tutti che, oltre al fatto che zione, anche fonte di moti di stizza, altri paesi d’Europa). E non partiro- se, recentemente, una rivisitazione in sono sempre i migliori quelli che se come se lo stesso, con questa inglo- no gratis. Il prezzo del biglietto all’e- salsa radical chic sta riportando que- ne vanno, da quel giorno in poi l’Italia riosa fine, avesse disatteso ai compiti poca – ovviamente nella famosa e/o sti veri e profondi simboli della rico- buona e brava avrebbe avuto – come che gli erano stati assegnati. In altre famigerata terza classe - era corri- struzione del paese all’attenzione del se ne fossero mancati – un nuovo si- parole, avendo tra i suoi illustri pre- spondente circa ai 600 euro odierni grande e snob pubblico occidentale e mulacro sul quale scaricare la propria decessori, navi abbattute da immensi per una traversata le cui condizioni, non. delusione. Passiamo pure sopra sul iceberg provenienti da oscuri pianeti, specie sino ai primi del novecento, (Continua in ultima) 7 Prima di tutto Italiani n.24 Ago.’16 IL GRAFFIO - DA STOLTI EQUIPARARE COMMENTATORI SPORTIVI A MESSAGGI POLITICIZZATI CONTRO GLI AVVERSARI Cicciottelle e “political correctness”: serve smetterla con lo sghignazzare a spese altrui di Giusto Bresciani

quotidiano sportivo QS ha tito- senza delle medaglie olimpiche sono lato: “Tiro con l’arco - Il trio del- gli articoli di giornale, e non molto Il le cicciottelle sfiora il miracolo altro, che le tre arciere mostreranno olimpico”. Nel sottotitolo: “Mandia, un giorno per ricordare che parteci- Boari e Sartori stupiscono il mondo parono ai Giochi, dove persero per ma cedono il bronzo a Taipei”. Ha un punto la medaglia di bronzo. scritto Bezzicante, brillante giorna- Quel “cicciottelle” è una presa per lista della Rete: “Apriti cielo! Con- il c..., gratuita, offensiva, e completa- testazioni sui social e protesta della mente fuori luogo. Che si metta fine a federazione del tiro con l’arco; con- questo continuo sghignazzare a spese seguenza: immediatamente rimosso il degli altri: in questo caso a spese di direttore della testata”. Ha commen- tre atlete che rappresentano l’Italia, e tato Libero: “Ha vinto il politicamen- quindi rappresentano anche me, ita- te corretto, ha perso il buonsenso a liano espatriato in Canada. Basta con favore della boria che tracimava dai quest’Italia da avanspettacolo di bassa profili Facebook per tutto ieri”. commentatore di giochi olimpici al so stampo, sono la carta da visita di lega... Facciamo i seri. L’arena politi- Destra e sinistra sono apparse al- linguaggio usato da politici e giornali- un’Italia sempre più da scadente com- ca, si’, è il campo delle pernacchie, ma quanto unite nel denunciare la pre- sti politicizzati contro i loro avversari media dell’arte. chi vi entra sa quello che lo attende. sunta political correctness di cui il è ricorrere a una pietra di paragone Trovo veramente strano che, a giudi- Inoltre i privilegi e gli emolumen- licenziamento del responsabile del falsa: la “faccia” dei politici è uno stru- care anche dai commenti pervenuti ai ti riservati agli “Onorevoli” sono un malaugurato articolo sarebbe stato mento di cui essi si servono in politi- giornali, pochi si rendano conto del compenso generosissimo e direi fuori la conseguenza. Leggendo online i ca con buon profitto. Le stesse cosce fatto che questo “cicciottelle” è una misura per questo rischio di pernac- commenti dei lettori dei quotidiani della Maria Elena Boschi forniscono a forma di bullismo; stupida, inopportu- chie. Pernacchie che meriterebbero italiani, ci si rende conto che anche quest’ultima un innegabile vantaggio na e vigliacca anche perché condotta ampiamente. Immortalare tre anoni- il popolino-populista si è dichiarato politico, e di ciò sia lei, che le valo- contro tre atlete che rappresentano, me atlete, che il gran pubblico non nella quasi totalità a favore dell’au- rizza come può, sia lo stesso Renzi, che si voglia o no, l’Italia, e che quin- conosce, con un gratuito e crudele tore del malaugurato titolo. Nei loro che le ammira come tutti noi, sono di rappresentano tutti noi (popolo sberleffo, il giorno della loro mancata commenti ai giornali, molti hanno rin- ben consapevoli. Quindi in politica composto da molti giullari, nei quali medaglia, è invece pura vigliaccheria. carato la dose contro le cicciottelle dovrebbero essere ammissibili anche pero’ molti di noi “italiani all’estero” E rendersene conto non è fare della prendendole a bersaglio di ulteriori certi colpi bassi incentrati sul fisico, rifiutano di riconoscersi). Queste at- “political correctness” ma dell’anti- commenti sessisti. nei limiti della decenza però. In tutto lete, oltretutto, si sono sobbarcate a bullismo. Cosa dire? Io sono contro la ridicola il mondo, e non solo in Italia, avvie- sacrifici, hanno dato prova di -gran Chi si arrampica sugli specchi tirando political correctness, che però in que- ne così. Nella penisola tuttavia, anche de autodisciplina, e con una vittoria in ballo il teatrino Italia e i politici, fi- sto caso mi pare c’entri come un ca- in questo, si esagera. È doveroso a alle Olimpiadi nel tiro all’arco non nisce col tradire il proprio spirito di volo a merenda. Il titolo di un articolo questo punto precisare che sono gli speravano certo di poter iniziare a parte e l’imperio della propria ideo- contiene in genere l’essenziale della stessi attori che troviamo sulla scena campare lautamente, come avviene logia, se addita, come esempio di gen- notizia. Quel cicciottelle presentato politica italiana, nei suoi corridoi, o in invece per i divi del calcio o di altri te adusa a proferire insulti, i propri come dato essenziale per identificare tv, a prestarsi alle continue battute da atleti professionisti, stracarichi di de- avversari politici, evitando di citare i le tre atlete, rappresentanti dell’Italia comica permanente. Sia Grillo, comi- nari e di onori, e verso i quali quin- comportamenti della parte politica alle Olimpiadi è, almeno per il mio co di carriera, sia Berlusconi, intrat- di non dovrebbero mancare, quando opposta. Mai che qualcuno menzio- sentire, vero e proprio bullismo, man- tenitore nato anche se la sua verve necessario, gli sberleffi. Tutto ciò che nasse, ad esempio, l’allora sindaco canza di rispetto per la dignità altrui, è molto scemata dopo la perdita del potevano sperare era il successo alle di Roma, Ignazio Marino, che chia- e anche, sì, stupido maschilismo. Io potere, sia Sgarbi, istrionico e narci- Olimpiadi. Meritavano pertanto un mo’ “topi di fogna da ricacciare nelle ravviso ironia anche nel sottotitolo: sista, sia Salvini, che fa tanto forzuto trattamento dignitoso da parte della chiaviche” gli avversari di destra. Lo “Mandia, Boari e Sartori stupiscono da fiera paesana, sia lo stesso Renzi, stampa, soprattutto nazionale, e an- stesso Matteo Renzi, in un discorso il mondo ma cedono il bronzo a Tai- dotato di un manierismo e di un vol- che qualche parola di lode dopo aver di non molto tempo fa, che a me fece pei”. Che all’origine dello stupore del to alla Mr. Bean, sia un’infinità di altri subito la grande delusione di aver molto male, pronunciato a una festa mondo nei confronti delle nostre ar- personaggi pubblici italiani dello stes- mancato per così poco il podio. In as- dell’Unità - non l’unità d’Italia - divise ciere vi sia proprio questa loro anti- gli italiani in due categorie: gli “esse- atletica e anti-estetica ciccia? ri umani” e le “bestie”. E nella cate- “Miracolo”, “stupiscono il mondo”. goria delle bestie mise coloro che Strano che nessuno abbia rilevato osano elevare critiche contro questo questi altri termini, che secondo me assurdo buonismo immigrazionista completano il quadro della presa per che permette a una marea di gente di i fondelli di questo trio di atlete che sbarcare “legalmente” in Italia; senza “stupiscono il mondo” - sembra dire che avvengano i dovuti accertamenti l’articolista - proprio per i loro fon- sul paese di provenienza, e sulla reale delli ben pasciuti. identità e sugli antecedenti di questi “L’imbarbarimento del linguaggio po- “rifugiati”, e senza che si cerchino di litico” è uno degli argomenti invocati valutare le conseguenze di questo da Bezzicante e da altri per giustifica- abusivismo immigratorio, per il quale re la caduta di tono del linguaggio del l’Italia, paese già in preda al caos e agli giornalista sportivo autore dell’ar- odi civili, finirà col pagare un prezzo ticolo. Equiparare la scrittura di un molto alto.

ter (Millenium) di Brooklyn. di fronte a un piatto di pasta. Parte informazioni, incontri con i docenti e in pillole *** a breve l’iniziativa “Italiano con gu- all’ora di pranzo un assaggio di pasta sto” curata dall’IIC di Amsterdam per con un intermezzo musicale. E tra L’olio di Calabria è a indicazione Ricerca sull’Alzheimer, l’italiana unire lo studio con il piacere del cibo. tutti i corsisti presenti, fanno sapere geografica protetta: la pubblicazione Anna Pedrinolla, dottoranda in Dal prossimo 21 settembre, ogni mer- gli organizzatori, verrà sorteggiato un in Gazzetta Ufficiale Ue. L’IGP aiute- Scienze Biomediche, Cliniche e Spe- coledì e giovedì sono previsti corsi di soggiorno per due persone per due rà quindi a rendere più agevole tutti i rimentali all’Università degli Studi di lingua nella pausa pranzo dinanzi ad giorni in una esclusiva località italiana. percorsi che il prodotto dovrà intra- Verona, è stata insignita del prestigio- un piatto di pasta. Due i livelli per *** prendere per migliorare i processi di so “International Student Award Re- 10 lezioni in tutto, che si possono vendita. cipient” in occasione del congresso acquistare singolarmente o tutto il La Scala di Milano in Cina. Dal 14 *** organizzato dall’American College of pacchetto. Per presentare il proget- al 17 settembre l’attesa tournèe che Sports Medicine a Boston, negli Stati to, insieme alle tante altre tipologie porterà il Balletto del Teatro alla Sca- A New York in scena il Festival del- Uniti per i suoi studi sulla patologia. di corso d’italiano previste, l’Istituto la di Milano a Canton (Guangzhou) la Musica Italiana: per il nodo anno *** ha organizzato per il 3 settembre con due spettacoli in programma alla consecutivo si svolgerà l’11 settem- una giornata “Porte aperte” durante Guangzhou Opera House: il classico bre 2016 dalle 15.30 al Master Thea- A lezione d’italiano ad Amsterdam la quale si offriranno lezioni di prova, Giselle e il più moderno Cello Suites. Prima di tutto Italiani n.24 Ago.’16

L’ANDREA DORIA IL FONDO (Segue da pag. 6) (Segue dalla prima) spesso sono proprio le chiese a crol- sulle falde del Vesuvio, in spregio di Seppur trafiggendone, con un costo Ma anche le costruzioni più recen- lare per prime. Nonostante tutto ciò, ogni regola e di ogni elementare sen- da bene di lusso, il motivo per cui ti, tra cui certamente non mancano di fronte alla tremenda legge del caso so di prudenza. Si parlò, parlò, parlò, erano nate ovvero quello di concede- quelle abusive, sono crollate misera- e al crudele menefreghismo della Na- si parlò tantissimo. Parlarono sia gli re ai più una possibilità. Questo è il mente. Neppure gli edifici pubblici tura, solo il conforto della fede rie- esperti sia i profani. Spesso con pro- destino che dal 1957 si è guadagna- hanno retto alla violenza del sisma: ad sce ad attenuare il tremendo senso fondità, saggezza, acume, denunciando ta: i miti si pagano, almeno secondo Amatrice, il Romolo Capranica che d’impotenza e di assurdità che assale gli abusi, gli eccessi, le dimenticanze, le logiche odierne. Ma di simboli v’è ospitava classi materne, elementari e l’uomo. le omissioni, l’ignavia delle classi po- perenne bisogno. E di esempi pure an- medie, e che fu messo a norma nel litiche succedutesi al governo dello che se i due non sempre coincidono. settembre del 2012, è crollato. Eppu- I terremoti e i reality dell’avven- Stivale; e facendo valere la necessità Così il Doria attraverso sì l’ingegno e re questa moderna scuola risultava tura. Dopo un disastro naturale, le improrogabile di porvi riparo. Uno la tenacia rappresentò anche una sor- ormai rispondere ai criteri previsti trasmissioni televisive prefabbricate straniero, o anche un italiano, però ta di sguardo aperto ad uno nuovo contro la “vulnerabilità sismica”, se si che fanno leva sulla sopravvivenza e quest’ultimo avrebbe dovuto essere benessere (ecco l’effimero simbolo), dà credito a quanto disse il sindaco di l’avventura creata a tavolino (del tipo molto ma molto ingenuo, ecco, forse una stella del firmamento che aveva Amatrice al momento dell’inaugura- “Survivor”, “Fear Factor”, “Amazing un marziano avrebbe potuto conclu- alimentato tanti di quei pericolosi so- zione dei lavori di messa in sicurezza race”, “L’isola dei famosi” etc) appa- dere, di fronte a cotanto allarmismo gni che sono quelli propri di chi sarà contro i sismi, appunto nel 2012. iono ancora più oscene a noi, gente e alla virtuosità delle proposte per destinato alla delusione e all’amarez- Esistono ogni volta responsabilità normale. Oscene per il loro falso porre riparo al dissesto idrogeologi- za per aver cercato la felicità in ciò umane riguardo sia alla negligenza realismo facente leva sulla paura e il co nazionale, che finalmente in Italia che non avrebbe potuto avere. In ogni nel prevenire gli effetti più gravi dei pericolo in lande cosiddette sperdute si sarebbe preso di petto il grave pro- caso all’epoca non si badava a simi- fenomeni naturali pericolosi - in Italia sotto i riflettori manovrati da schiere blema; e che si sarebbe deciso final- li sottigliezze, tanto era il bisogno di la prevenzione è a un livello bassissi- di tecnici. Ciò che disturba in questa mente di porre in atto un rigoroso credere che tutto sarebbe tornato mo - sia alla maniera in cui ogni volta specie di masturbazione esibizionisti- piano di riassestamento del territo- come e meglio di prima. E la vicen- si gestisce il dopo terremoto, con la ca dei “Reality show” dell’avventura e rio con il preciso intento di correg- da del Doria fu un duro colpo all’im- legittima critica, inoltre, delle misure della sopravvivenza non è la finzione gere gli abusi già fatti, e soprattutto magine della rinascita italiana. Fortu- di soccorso se giudicate non adegua- – anche la creazione artistica si basa d’impedirne di nuovi. Invece, come na volle che la fama l’avesse oramai te, e con la denuncia degli abusi che dopotutto sulla finzione – ma il fat- sempre succede nella penisola, dove ammantato di gloria tanto che non in Italia accompagnano direi inevita- to che simili programmi si pretenda- assai spesso le chiacchiere tengono fu l’ultima delle meraviglie italiane del bilmente ogni opera di ricostruzione. no veri, realistici, “autentici”, mentre luogo d’azione, non se ne fece niente. mare anche se, con gli anni sessanta “Con scarse eccezioni le ricostruzio- sono solo patacche che offendono le Il coro di chiacchiere, “passato il ter- ed il diffondersi di più saggi e misurati ni sono state lente, tardive e costo- genti delle regioni colpite da uno dei remoto”, ogni volta però continua, simboli come la nostra 500, tale epo- sissime per non parlare degli sprechi frequenti cataclismi naturali: quest’ul- spostandosi su altri temi. Il parlare, pea iniziò a perdere fascino e divenne e delle dissipazioni clientelari di de- time soffrono e lottano contro peri- il denunciare, il moralizzare sono piano piano solo una questione di de- naro pubblico”, ha denunciato Sergio coli veri e non inventati, e subiscono elementi imprescindibili dell’identità naro, di possibilità economica. L’epoca Rizzo sul Corriere della Sera. Speriamo gli “effetti speciali” non della Reality italiana, e quindi moralismo, denunce, del bello stava tramontando lasciando solo che il vero e proprio delirio di tv, ma di Madre Natura. condanne, accuse di cui l’Italia gronda, il posto a quella dell’ostentazione che chiacchiere e di recriminazioni - male specie televisiva, che è poi l’Italia che aveva in sé tutti i geni necessari ad in- cronico italiano - ceda il posto, questa Terremoti: le tante occasioni per- conta, trovano subito nuovi bersagli. trodurci in quel vischioso mondo che volta, a un realismo fattivo e operoso. dute. Il terremoto dell’Aquila, avve- Come avviene del resto nelle discus- ancora oggi ci appartiene, del consu- Ma forse è un vano sperare. Il terre- nuto sette anni fa, quasi alla stessa sioni al bar, in piazza, in spiaggia, dal mismo. Con essa e il raggiunto be- moto è un tradimento operato dalla ora del sisma attuale che ha devasta- barbiere. L’importante è moralizzare, nessere, i 20 e più milioni di emigrati terra, dal suolo, dalla geografia di quei to un’area del Centro Italia non mol- concionare, accusare, cercando però sono scomparsi tra i flutti della storia luoghi tanto amati che noi espatria- to distante dall’Aquila, comprendente di parlare più forte degli altri, perché scomoda e fastidiosa. Insieme ai tanti ti sempre portiamo nel cuore. Sono Amatrice, Accumoli, Arquata e Pesca- nella penisola parlano tutti insieme. bastimenti e piroscafi i cui nomi sco- essi, infatti, la causa dei crolli delle ra del Tronto, fu un segnale d’allarme Alla base di questo insopprimibile nosciuti sono stati invece, per tanti, case e della morte degli uomini. Quei circa le condizioni particolari in cui si bisogno di straparlare, non vi è la ri- l’ultima risorsa e che sarebbero me- luoghi venerati, il cui ricordo mai ci trova una buona parte del territorio cerca della verità con il conseguente ritevoli, se non di gloria, almeno di abbandona all’estero, sembrano ribel- italiano, il quale, come tutti sappiamo, voler passare ai fatti, attuare, conclu- un posticino nella memoria comune: larsi per un’oscura ragione all’amore non è adeguatamente protetto da co- dere in nome del bene comune, ma Perseo, Lombardia, Città di Genova, dei suoi figli vicini e lontani, -semi struzioni antisismiche e piani regola- semplicemente il voler aver ragione Mendoza, Florida, Bologna, Luisiana, nando invece il terrore. Paradossale tori ad hoc, tenuto conto delle con- e mettersi in mostra sia individual- Indiana, Lazio-Palermo, Principe di ma soprattutto molto triste è anche dizioni del terreno, e in relazione ai mente sia come rappresentanti della Udine, Virginia, Regina d’Italia, Duca il crollo, nel corso dei terremoti, di gravi abusi causati dal disboscamento, fazione, parrocchia, bottega, movi- degli Abruzzi, Re d’Italia, Principessa chiese e altri luoghi santi nei quali la dalle varie forme di abusivismo e da mento, partito cui ogni italiano che Jolanda, San Giovanni, Europa, Gugliel- gente del luogo pensava albergasse altri scempi compiuti ai danni del ter- si rispetti, rigorosamente si collega. mo Peirce, Regina Elena, America, Ta- un’entità protettrice. L’Italia abbonda ritorio. In quell’occasione, insomma, Secondo me non si riuscirà a mettere ormina, Re Vittorio, Ancona, Tommaso di storie sull’intervento miracoloso suonò un forte allarme sulla preca- fine al diluvio di chiacchiere e polemi- di Savoia, , Principe Umberto , Duca di Dio, della Madonna o del santo rietà dell’assetto idrogeologico della che inondanti l’Italia, se prima i “telei- d’Aosta, Principessa Mafalda, Cavour, protettore, durante pestilenze e ter- penisola. Finalmente tutti sembraro- dioti”, che si beano ogni sera con gli Duca di Genova, Dante Alighieri, Ga- remoti. Nei luoghi terremotati dell’a- no prendere coscienza del problema. inutili programmi di chiacchiere am- ribaldi, Giuseppe Verdi, Colombo, Du- rea di Amatrice, Pescara del Tronto, E difatti la tv ci inondò di proposte, il manniti da una casta di moralizzatori ilio, Conte Rosso, Conte Verde, Giulio Arquata e Accumoli, l’aiuto, invece, cui intento sembrava quello di porre strapagati, non attueranno il solo ge- Cesare, Conte Biancamano, Virgilio, giunge unicamente da pompieri, vo- fine ad un’incuria molto pericolosa sto responsabile che rimane loro da Roma, Orazio, Saturnia, Conte Gran- lontari, corpi vari di polizia, “prote- per la nazione e i suoi abitanti. Si par- fare: spegnere il televisore, ovvero – de, Vulcania, Augustus, Victoria ed al- zione civile”. Anche questa volta, di lò anche del problema della cementi- con espressione più brutale – tirare tre ancora da tutti dimenticate. miracoli, purtroppo, neppure l’ombra. ficazione ad oltranza che ha fatto sì la catena. twitter@ETPBOOKS Anzi, quando avvengono i terremoti, che si siano costruite case persino Claudio Antonelli

prima di tutto ITALIANI magazine ufficiale del Ctim

DIRETTORE EDITORIALE Roberto Menia DIRETTORE RESPONSABILE Francesco De Palo

CONTATTI: c/o Ctim Via della Mercede, 27 - 00187 Roma [email protected] Autorizzazione 2986/14 Tribunale di Bari del 18 Luglio 2014 Iscritto alla FUSIE - Federazione della

Stampa Italiana all’Estero