La Genesi Letteraria E Mitologica Delle Specie E Delle Razze Fantastiche Di Arda
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1 LIBERA UNIVERSITA’ DI LINGUE E COMUNICAZIONE IULM MILANO FACOLTA’ DI ARTI,CULTURE E LETTERATURE COMPARATE Dottorato di ricerca in Letterature comparate. Le letterature, le culture e l’Europa: storia, scrittura e traduzione… XXI ciclo LA GENESI LETTERARIA E MITOLOGICA DELLE SPECIE E DELLE RAZZE FANTASTICHE DI ARDA COMPARAZIONE ANTOLOGICA DEL PROCESSO CREATIVO DI JRR TOLKIEN Marco Andrea di Noia Coordinatore del Dottorato: Prof. Giovanni Puglisi Anno Accademico 2007/08 2 Ringrazio tutti coloro i quali hanno contribuito in vari modi alla realizzazione di questa tesi di dottorato. In particolare i Professori dell’università IULM: - Giovanni Puglisi, coordinatore, e i membri del Collegio di dottorato, che mi hanno permesso di prendere parte alla Scuola di dottorato, acconsentendo anche alla mia richiesta di trascorrere un semestre di studio e ricerca nel Regno Unito. - Emanuele Ronchetti, co-tutor, per avere letto la tesi e avermi fornito importanti consigli. - Giovanna Rocca e Mario Negri, tutor iniziali, che hanno provveduto a indirizzare i miei generalisti interessi mitologici indoeuropeisti verso lo specifico tema tolkieniano. e - Carl Phelpstead, professore, che è stato il mio principale insegnante e mentore durante il semestre di studio presso la English Faculty della Cardiff University. - i professori oxoniensi Roger Highfield (Merton College), Carolyne Larrington (St. John’s College), Heather O’Donoghue (Linacre College), Courtney Phillips (Merton College), Stuart D. Lee (English Faculty), Elizabeth Solopova (Bodleian Library), per avermi aiutato durante le settimane di ricerca a Oxford. - Judith Priestman, responsabile degli archivi tolkieniani della Bodleian Library, Sue Usher, bibliotecaria della English Faculty di Oxford, Julia Walworth bibliotecaria del Merton College di Oxford, per avere gentilmente collaborato alla mia ricerca. - la Società Tolkieniana Italiana e la English Tolkien Society, per l’appoggio e la pubblicazione dei miei articoli citati nella tesi. In particolar modo Gianfranco De Turris (direttore responsabile di Minas Tirith), Ninni Dimichino (presidente della Società Tolkieniana Italiana), Damiano Frascarelli (responsabile di Terra di Mezzo), Stefano Giuliano (responsabile di Minas Tirith), Andrew A.P. Butler (responsabile di Amon Hen), Dimitra Fimi (docente presso la Cardiff University) e Henry Gee (direttore responsabile di Mallorn). - il prof. Tom Shippey della Saint Louis University (Stati Uniti d’America), per avere letto e arricchito gli articoli sopracitati, e il caro amico Kieran Sandom, per averne corretto le versioni in lingua inglese. Ma più di tutti, mi preme ringraziare il mio tutor di dottorato, e amico, prof. Luca Panieri, che ha avuto la pazienza di seguire la stesura dell’elaborato capitolo per capitolo e che ha provveduto a colmare in parte le mie funzionali lacune storico/linguistiche sulle popolazioni di origine germanica, con diverse lezioni individuali e un’accurata revisione dei riferimenti linguistici/filologici presenti nella tesi. Ancora una volta, a tutti Voi un sentito GRAZIE! Marco A. di Noia 3 INDICE Introduzione 7 Obiettivi e note metodologiche 13 I- Chi era John Reuel Ronald Tolkien 16 La vita di un professore che amava i draghi 16 L’uomo raccontato dai suoi colleghi 20 Il filologo oxoniense e le lingue fantastiche 26 II- Le opere: da una mitologia per l’Inghilterra agli hobbit 30 Lo Hobbit 31 La trama 32 Il Signore degli Anelli 34 La trama 35 Tolkien, il Nazismo e le false allegorie de Il Signore degli Anelli 40 Il Silmarillion 45 La trama 46 I Figli di Húrin 49 La trama 50 La biblioteca celtica di JRR Tolkien e l’origine del The Lay of the Children of Húrin 52 Gli altri racconti 54 Su Arda 54 Non riguardanti Arda 55 1. I nani 57 I nani germanici 58 I nani celtici 65 Gli altri nani famosi 68 I nani di Tolkien 70 Dwarfs o dwarves ? 70 I nani de Lo Hobbit 72 I nani de Il Silmarillion 78 Il nano de I Figli di Húrin 82 I nani de Il Signore degli Anelli 83 Conclusioni 87 Appendice: Lo spirito nordico nelle opere di Tolkien 89 Il coraggio e lo spirito nordico 89 Lo spirito nordico nei personaggi di Tolkien 96 4 2. Gli elfi 103 Gli elfi germanici 104 Gli elfi fatati 107 Gli elfi di Tolkien 112 Ambiguità elfiche 112 Gli elfi de Lo Hobbit 114 Gli elfi di Rivendell ed Elrond mezzelfo 114 Gli elfi silvani, fra Rinascimento e Sir Orfeo 116 Gli elfi de Il Silmarillion 117 Lúthien e l’amore dolcestilnovista di Tolkien 119 Le dimore degli elfi e le terre perdute 122 L’elfo de I Figli di Húrin 127 Gli elfi de Il Signore degli Anelli 129 Il Consiglio di Elrond e altri celebri consigli 129 Lothlórien, la sua dama e il lembas 132 Legolas e Arwen fra nostalgia e rinuncia 137 Conclusioni 140 3. I goblin 141 I parenti del goblin: il kobold, la korrigan e il puck 142 I goblin e le fiabe 145 I goblin di Tolkien 147 Da goblin a orchi 147 Gli orchi, veri elfi oscuri 147 I goblin de Lo Hobbit 150 Gli orchi della Terra di Mezzo 151 Gli uruk-hai 154 Conclusioni 155 4. I troll 156 I giganti germanici 156 I troll norreni 158 I troll, gli orchi e i giganti delle fiabe 160 I troll di Tolkien 162 I troll de Lo Hobbit 163 I troll de Il Signore degli Anelli 167 Conclusioni 168 Appendice: gli altri giganti di Arda 170 I balrog 171 Gli ent 172 5 5. I draghi 178 I mostri chiamati draghi 180 I draghi nordici 185 I draghi delle fiabe 189 I draghi di Tolkien 192 Smaug, il drago de Lo Hobbit 192 I draghi di Arda 195 Glaurung il padre dei draghi 196 Conclusioni 198 6. Gli hobbit 200 Chi sono gli hobbit? 201 “In a hole in the ground there lived a hobbit…” 202 Le tracce degli hobbit nella letteratura 204 La Shire e l’Inghilterra 207 Bilbo Baggins 212 Frodo Baggins 218 Frodo e l’Unico Anello 221 Bilbo e Frodo come JRR e Christopher Tolkien 224 Samwise Gamgee 225 Sméagol lo hobbit e il mostro Gollum 228 Indovinelli nell’oscurità 231 Conclusioni 234 Conclusioni: il processo creativo in Tolkien 236 Bibliografia 240 6 LA GENESI LETTERARIA E MITOLOGICA DELLE SPECIE E DELLE RAZZE FANTASTICHE DI ARDA COMPARAZIONE ANTOLOGICA DEL PROCESSO CREATIVO DI JRR TOLKIEN 7 Introduzione “Ho incontrato, letto e amato disperatamente Tolkien solo in vecchiaia1”. Armando Gnisci, comparatista. Nelle mie reminiscenze scolastiche riecheggia una concetto di Wolfgang Amadeus Mozart secondo cui un’opera è definibile come un capolavoro quando piace sia agli esperti che ai non esperti in materia; una definizione che esclude dalla ristretta cerchia dei capolavori sia il “popolare” che l’”elitario”, ma che include ciò che può essere fruito con piacere, contemporaneamente, sia a livello “popolare” che a livello “elitario”. Stando a questi parametri di giudizio Il Signore degli Anelli è definibile un capolavoro. Il critico di letteratura fantastica e giornalista Gianfranco De Turris sostiene che: Senza dubbio vi sono libri che hanno una diffusione universale da la Bibblia a Pinocchio, per stare fra il sacro e il profano, e tutti si possono definire, con un termine tecnico, long sellers. Nessuno però ha provocato un circuito d’interesse su vari piani (dalla letteratura alla musica, dall’arte all’oggettistica) e soprattutto un’influenza a livello ideale e addirittura comportamentale, come il romanzo di Tolkien. Nessuno, inoltre, ha provocato non solo suggestioni narrative, ma una messe di saggistica come la sua opera. Saggistica sia iper-specialistica dedicata ai fans, ma anche di analisi interpretativa e di ricerca delle fonti di livello serio ed accademico. Si tratta più che di una banale e transeunte “moda”, di una vera e propria “visione del mondo” che ha trovato appassionati, seguaci, adepti, imitatori e indagatori. Cosa che dovrebbe dar da pensare2. Dati alla mano, a livello “elitario” l’opera di Tolkien (e le altre opere dell’autore a essa legate) vanta pubblicazioni scientifiche curate dalle innumerevoli società tolkieniane del mondo, che hanno per oggetto gli interventi di eminenti germanisti, celtisti, medievisti, linguisti ecc. fra i più accreditati del sistema internazionale. Professori, dottorandi, poeti, critici e giornalisti interessati a studiare le idee filosofiche del filologo anglosassone/scrittore o le fonti letterarie e mitologiche che ne hanno influenzato ingentemente le narrazioni. 1 Armando Gnisci, Letteratura comparata, Bruno Mondadori (2002), p.XII 2 Gianfranco De Turris, <<Albero>> di Tolkien, Larcher Editore (2004), p.5 8 I numeri dell’assenso “popolare” a Il Signore degli Anelli sono poi da capogiro. Dal 1955, anno della sua pubblicazione, al 2007 è stato tradotto in 38 lingue differenti e ha venduto più di 150 milioni di copie (che si sommano ad altre 50 milioni di copie vendute fra Lo Hobbit e le altre opere di Tolkien) 3. Ma non solo, nel 1997 un sondaggio su un campione di 25.000 lettori britannici commissionato dalla catena di librerie Waterstone in associazione con Channel 4 Television proclamò Il Signore degli Anelli come il migliore fra i 100 migliori libri del ventesimo secolo, davanti a 1984 e La fattoria degli animali di George Orwell e l’Ulisse di James Joyce (fra gli italiani il primo fu Levi, trentesimo con Se questo e' un uomo, e quindi Umberto Eco quarantunesimo con Il nome della rosa) 4. L’esito del sondaggio fece molto discutere, ma venne successivamente confermato anche dai 250.000 aderenti al sondaggio della libreria on-line Amazon.com che indicarono l’opera di Tolkien come la migliore, addirittura, del millennio5. Dopo la fortunata serie cinematografica di Peter Jackson (2001, 2002, 2003), il libro venne riscoperto6 e si impose anche nel prestigioso sondaggio della BBC denominato Big Read Top 100. Questa volta la trilogia tolkieniana vinse con circa 750.000 preferenze su 1 milione e 400.000 votanti, precedendo Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen7.