ROMA

Campo Marzio Pantheon-Navona

Alle pendici del Pineta, VWa Medici sede del­ ARTE DA PASSEGGIO Miniguida del giovedì la piazza del Gesù, la principale chiesa dei l'Accademia di Francia) fu interamente ri­ gesuiti a Roma fu inizialmente progettata da strutturata nel 1564 su iniziativa del cardinale . L'incarico fu poi affidalo nel Ricci. I lavori furono avviati lotto la direzione 1568 dal cardinale Farnese al Vignola che de­ di Nanni di Baccio Bigio che liberò :! piazzale Nel corso del secolo finì gli interni e la facciata, condotta a termine e costruii il corpo centrale dell'edificio. La log­ da Giacomo della Porta. Nella Chiesa di S Ma­ gia fu elevata successivamente da Giacomo più drammàtico ria sopra Minerva nell'omonima piazza - in Della Porta. Nel 1576 Bartolomeo Ammannati per l'intera Europa cui venne ampliato negli anni 1559-66 il con­ riprogettò la villa rialzando la volta della log­ vento e ricostruito il chiostro - si può ammira­ gia e II vestibolo e rinnovando la facciata. So­ Roma si trasforma re nel presbiterio il celebre Redentore di Mi­ vrasta la scalinata la Chiesa della Trinila dei chelangelo. In piazza S. Luigi dei Francesi l'o­ Monti, Iniziata nel 1502. Autore della facciata, nel centro dell'arte monima chiesa (celebre per i dipinti del Cara­ preceduta da una doppia scalea di Domenico vaggio) fu ultimata da Giacomo della (Ma Fontana, è. forse Giacomo Della Fona. L'inter­ Nella capitale c'è (autore della facciala) nel 1589. In cono Ri­ nò è decorato da Daniele da Volterra, Perin nascimento Il Palazzo Madama, amplialo e re­ del Vaga e da altri tardomanlerisli. Raggiunta il «genio» di Urbino, piazza Venezia, in largo del Foro dì Traiano la staurato nel '600, conserva del periodo medi­ diesa di 5. Maria in Loreto sorge su un basa­ l'amato Raffaello ceo il portico nel cortile e il lato destro su' via mento quadrato con la facciata ripartita in degli Staderan. Poco più avanti sono il cinque­ quattro coppie di lesene, attribuite al Braman­ e c'è anche un artista centesco Palazzo Carpegna e il Palazzo delta te e ad Antonio da Sangallo. La cupola è di Sapienza, eretti da Giacomo della Porta. All'i­ Giacomo Del Duca e la composizione mar­ superbo e scontroso nizio del '500, ad opera del Bramante, hi ria­ morea nel timpano del portale e di Andrea dattato un precedente edificio per sistemarvi Sansovino. Oltre largo Argentina, la facciata morso dall'invidia... la Zecca, dando origine al Palazzo del dono» su via del Sudario del Palazzo Caffarelli Vidoni di S Spirito terminato da Antonio da Sangallo fu eseguita nel 1515 su disegno di Raffaello. il Giovane, autore nello stesso periodo del A» Segue sulla slessa via la cinquecentesca Coso lazzetto Baldassìnl in via delle Coppelle (con delBurcardo. Proseguendo per corso Vittorio affreschi e fregi di Giovanni da Udine e Perin dopo l'incrocio con córso Rinascimento s'in­ del Vaga). Nella vicina piazza Firenze il palaz­ contra Il Palazzo Massimo alle Colonne, co­ zo ora sede della Società Dante Alighieri hi struito da Baldassare Peruzzi nel 1532-36 nel eretto nel '400 dai Cantelli e ampliato e re­ luogo in cui sorgevano le Case dei Massimi, a staurato da Bartolomeo Ammannati a metà loro volta edificate sull'Odeon di Domiziano. del '500. !n via di Rlpelta il Palazzo Borghese All'interno il Salone d'ingresso è affrescato da •• II secolo forse più drammatico della sto­ nio assoluto sugli stati sia dalle lotte religiose fu iniziato nel 1565 (forse su progetto del Vi­ Daniele da Volterra. Sempre di Peruzzi è il re­ ria d'Europa - il Cinquecento -che là conse­ che dopo lo scisma luterano costrinsero i cat­ gnola) e ultimato all'inizio del '600, trostante Mazzetto Massimo. Su disegno di gna definitivamente all'età modèrna- con la tolici a riesaminare le proprie gerarchie, la dot­ Raffaello fu edificata la Chiesa diS. Eligio degli scoperta e la conquista del riuovomond o -ve­ trina e la morale. Orefici (in via di S. Egidio), con cupola emi­ de Roma centro delle trasfprmazloni.più signi­ Cosi l'arte diventa strumento e argomento sferica forse di Peruzzi e affreschi di Taddeo ficative del pensiero religioso e dell'arte. Qui per convincere gli «eretici* e rafforzare i fedeli, Zuccarl nell'abside. l'opera giovanile di un genio - la fteid di Mi­ si comincia ad elaborare un'arte «che manife­ chelangelo, scolpita nel; 1;499 -chiude.ideal­ sta», non più la scuola di Alene, nella forma e dell'idea di potenza delle grandi fami­ fratemita della Misericordia che aveva lo sco­ to. Superato 11 Pai. Torhnia, all'inizio di via stanza della Segnatura in Valicano. Non c'è glie romane. è infatti troppo po di assistere i condannali a morte. Sull'alta­ della Conciliazione sorge la Chiesa diS. Maria più posto, ora, perii senso lutto medievale del austero e imponente, è il prototipo dei palazzi re maggiore è una tela del Vasari raffigurante in Traspontina, iniziata da G. S. Peruzzi nel •miracolo., la rivelazione viene espòsta come reali costruiti in epoca assolutista; mentre la la Decollazione del Battista Altri dipinti di 1566 e ultimata nel '600. Immette nel Borgo, a fatto logico e razionale, e II pensiero cristiano e nascente Compagnia di Gesù, braccio militare scuola toscana, tra cui la tavola della Deposi- Sinistra guardando la Basilica, la Porta S. Spiri­ continuazione di quello antico, della Chiesa, affida al Vignola la costruzione zione di e la WsrMzronr di della propria chiesa. Michelangelo dedica gli to eretta da Antonio da Sangallo il Giovane e La perfetta armonia'di Raffaello fece dell'ar­ Francesco Salviati, sono nell'oratorio decorato ultimi anni alla costruzione della cupola di San con un ciclo di storie del Battista e sugli altari rimasta Incompiuta a causa del suoi dissensi tista una specie di dio, ossequiato e circondato Pietro, simbolo dell'ecumene cristiana, che con Michelangelo, Sempre di Sangallo è il ri­ da collaboratori e ammiratori, mentre il Buo­ minori. Più avanti a destra la Chiesa di £ Eligio narroti, scontroso e superbo, viveva in solitudi­ portata a termine dopo la sua morte, sarà la facimento dopo il Sacco di Roma del '27 della è servito più grande struttura in muratura mai costruita. dei Ferrari (1563) conserva la facciata in mat­ vicina Chiesa diS Spirilo inSassia. La facciata ne, tormentato dalla vera o presunta «Invidia di toni e il portale di marmo originari mentre l'In­ Bramante et di Raffaele di Urbino, come lasciò La drammaticità dell'arte del Buonarroti si terno e di stile barocco. In piazza della Conso­ e opera di Mascherino (1585-90) e il campa­ scritto. Però nel 1508 Giulio II gli commissiona •LA CAROLI sublima nell'impulso all'ascesa, come nel Giu­ nile quattrocentesco è di Baccio Pomelli. L'in­ gli affreschi che saranno il suo capolavoro, nel­ dizio. Drammaticità che verrà raccolta, a fine lazione è la chiesa quattrocentesca di £ Moria terno è riccamente decorato con dipinti di la Cappella Sistina di cui prima dipingerà la secolo, da un altro genio solitario e per giunta della Consolazione, rifatta su disegno di Marti­ Marco da Siena, Jacopo Zucchi e altri pittori volta, e più tardi la parete di fondo còl Giudizio omonimo, quel Michelangelo da no Longhi il Vecchio alla fine del '500, La pri­ dal '500. Accanto a!la«hjesa e il Palazzoni Universale. Molte cose succedono mentre Mi­ Caravaggio che nelle tele di San Luigi dei Fran­ ma cappella a sinistra presenta un rilievo mar­ •.Commendatore (progettalo da Nanni di Bac­ chelangelo era sdraiato sui vertiginosi ponteggi cesi dei 1599 esprime it suo programma mora­ moreo di .Raffaello da Montelupo e la prima a cio Bigio nel 1567) e poco più avanti è (Ospe­ a far «spolveri» e dipingere. Il sacco dèi 1527 le; immergersi totalmente nella realtà. Le lame destra e la volta sono affrescale da Taddeo dale diS. Spirito, con il ciborio a cupola deco­ coi lanzichenecchi che costrinsero il papa Cle­ di luce che isolano il «fatto» culminante sui fon­ Zuccari. La facciata della Chiesa di S. Maria mente VII a rifugiarsi in Castel Sant'Angelo di bui dei suoi quadri segnano il passaggio al dell'Orto, nella via omonima a Trastevere, hi rato a meta del '500 e progettato da Andrea spense l'illusione di una Roma inviolabile e sa­ Palladio. In piazza S. Pietro in Monterò al Già- nuovo secolo, il Seicento, tristemente inaugu­ iniziata dal Vignola e completala da France­ cra, nella realtà di un'Europa travagliata sia dal rato col rogo delIVeretico» Giordano Bruno in nicolo, nell'omonima chiesa dove il Bramante conflitto tra Carlo V e Francesco I per il dòmi- sco da Volterra. Altra chiesa del tardo '500 é la costruì il Tempietto, la Cappella di S. Paolo Campo de' Fiori. vkìnaS. Maria della Scala, progettata da Fran­ con I sepolcri della famiglia Del Monte e ope­ cesco da Volterra. ra del Vasari, consigliato da Michelangelo nel progetto delle tombe. DI Bartolomeo Amman- nati sono le statue e le quattro coppie di putti che ornano la balaustra della cappella

tm Uno spirito laico convive nel Rinasci* NATALIA LOMIARDO Peruzzi, corrisponde alla posizione degli mento accanto a quello religioso, ed è lo astri del 1° dicembre 1466, intorno alle ore spirito che fa guizzare negli intellettuali, da Baldassarre Peruzzi, tra il 1508 e il 1511, vaggio, Giovanni da Udine. Quest'ultimo fu 19, data vicina a quella della nascila di nelle ricche corti, il gusto della bizzarria, il era concepita con un senso di continuità il decoratore dei festoni di frutta e delle Agostino Chigi. I segni zodiacali sono asso­ piacere per l'abbandono nel classicismo, la tra interno ed estemo. Il giardino entra nel­ •grottesche»: un tipo di ornato in voga nel ciati, a volte celati, a figure mitologiche, ed licenza di intervenire nella realtà provocan­ le logge di Psiche e di , all'origine "500, con volute di fogliami e bizzarre figure a costellazioni. Sempre di Peruzzi sono gli aperte, e la decorazione di quest'ultima mostruose, . ispirate alle decorazioni done metamorfosi con la contaminazione affreschi della Stanza del Fregio, leggere di un'arte nell'altra. Un luogo di «delìzia», con un gioco di arcate illusorie ornate da dell'Domus Àurea di Nerone. Sono di Raf­ storie riprese dalle «Metamorfosi» di Ovidio «non murato, ma veramente nato», secondo elementi naturali, spinge l'occhio verso l'e­ faello j cartoni degli affreschi sulle storie di il Vasari, veniva considerata la villa di Ago­ sterno. Un'organizzata équipe di artisti fu Psiche riprendendo i temi dei', miti pagani. e la Stanza delle prospettive. Qui lo spazio è stino Chigi, nata nel secondo decennio del chiamata ad affrescare, o meglio a «magni­ Nella sala accanto il Trionfo di Galatea, di­ ampliato illusoriamente da colonne dietro • secolo, detta in seguito la'Farnesina». Il ric­ ficare» l'interno della villa. Il Peruzzi insie­ pìnto da lui stesso si pensa nel 1511. Sul cui si aprono ariosi ritagli di paesaggi. Nella co mercante volle edificare una dimora do- me a Raffaello e la sua scuola, formata da soffitto è rappresentato per la prima volta in stanza accanto le Nozze di Alessandro e ve accogliere intomo a sé poeti ed artisti, Giulio Romano, il veneto Sebastiano del forma completa un oroscopo, precisamen­ -Róssane un tumultuoso affresco di Antonio OrO: prìncipi e cardinali. La costruzione, ideata Piombo, Perin del Vaga, Polidoro da Cara­ te quello del padrone della villa. Opera del Bazzi detto il Sodoma. S. Pietro Palazzo Farnese Palazzi Vaticani

Nominalo architetto in capo della fabbrica di Sede dell'Ambasciata di Francia, Palazzo £ Pietro il 1° gennaio 1547, Michelangelo rie­ Farnese (nell'omonima piazza) fu iniziato nel •1 II Mazzetto di Innocenzo VIII e il cio/O dì Eliodoro dal Tempio di Gerusalemme Castel Sant'Angelo laborò il progetto bramantesco di ricostruzio­ 1517 da Antonio da Sangallo il G-, autore del­ Palazzo Pontificio (orario 9-13 e la prima richiama nel suo luminismo I Sogno dì Co­ Monti-Cello ne della basilica e ideò la cupola, portata a l'atrio, della facciata principale e di quelle la­ dom, dei mese 9-14 con ingresso gratuito) stantino di Piero Della Francesca. Giulio Ro­ Al di là del ponte, su cui Clemente VII fece termine da Giacomo Della Porta e Domenico terali. Dopo la morte di Sangallo nel 1546 Mi­ vennero uniti dal Bramante mediante il corri­ mano e Giovanni Francesco Penni dipinsero La trasformazione dell'aula del teBidarium chelangelo ottenne la direzione dei lavori, co­ erigere da e Paolo Taccone le sta­ Fontana. Opera del Vignola, che assunse la doio di sinistra del Cortile del Belvedere, so­ la Sala di Costantino. Nella seguente Sala dei delle Terme di Diocleziano in luogo di cullo direzione dei lavori alla morte del Buonarroti, struendo il secondo e terzo ordine del cortile tue di S, Pietro e S. Paolo, Castel Sant'Angelo vrastato dal nicchiane (opera di Pirro Ugo- Palafranieri i chiaroscuri ornamentali sono di (la Chiesa diS. Maria degli Angeli) fu affidata (orario 9-14; festivi 9-13, lunedi chiuso) all'i­ sono le due cupolette laterali- All'interno delta porticato, la balconata e la loggia centrali e il basilica (aperta ogni giorno fino al tramonto) cornicione. A Michelangelo successe il Vigno­ rio) .Nel Cortile Ottagono Giulio 11 creò il nu­ Taddeo e Federico Zuccari. Nelle'Logge di nel 1560 a Michelangelo, che rispettò la strut­ nizio del '500 Iniziò a trasformarsi da fortezza cleo originario della Collezione Vaticana. Su­ in residenza pontificia La loggia anteriore del corrispondono alla fase michelangiolesca le la che esegui la facciata posteriore e completò Raffaello (chiedere nell'atrio dei Musei un tura originaria (modificata in successivi inter­ Castello è opera del Bramante, che forse pro­ quattro cappelle angolari (la Gregoriana e la il cortile. Infine il Della Porta concluse i lavori perati gli Ambienti di5. Pio V- con affreschi permesso speciale) le pitture delle tredici ar­ venti) costruendo il coro nell'area del Natalo- gettò con Antonio da Sangallo il Giovane an­ Clementina furono completate da Della Porta nel 1589, All*intemo (visitabile con permesso del Vasari sopra l'altare e di Federico Zucca- cate sono opera di allievi tra cui Romano, rium e aprendo tre ingressi. Nella Chiesa dì S che l'atrio e il corridoio. Nella Cappella dei SS. a cui si deve anche il disegno della Cappella dell'ambasciata) la Galleria è affrescata dai ri nella volta della cappella - si accede nelle Perin del Vaga e Polidoro da Caravaggio. I Pietro in Vìncoli (nell'omonima piazza vicino Cosma e Damiano (eseguita da Sangallo) la del Coro, i due bracci de! transetto e la tribuna fratelli Canacci e la sala dei Fasti Famesiani Stanze di Raffaello. La prima (1514-17) - soggetti della volta (la Bibbia di Raffaello) a via Cavour) è il Mausoleo dì Giulio II (con­ facciata orientata verso il Cortile dell'Angelo è dell'abside Nella prima cappella di destra è la da Francesco Salviati e Taddeo Zuccari. Due decorata nella volta dal Perugino e con affre­ vanno dalla Creazione aWUItima Cena. Alla cepito da Michelangelo nel 1505 e rimasto in­ sculture di Guglielmo Della Porta sono poste la prima testimonianza architettonica di Mi­ Pietà, eseguita da Michelangelo a meno di 25 schi di Giulio Romano e di altri allievi di Raf­ Cappella Sistina (il cui recente restauro ha compiuto dopo anni di altèrne vicende), con anni, nel Salone. chelangelo a Roma, relizzata in marmo come faello - prende nome dal dipinto raffiguran­ suscitato, perplessità e polemiche) Miche­ al centro la statua del *fosèe ai lati le statue di la Tomba di Giulio II, le Tombe Medicee e la te l'Incendio di Borgo, suddiviso in due epi­ langelo lavorò dal 1508 al 1512, raffigurando Lia e di Rachele ultimate da Raffaelloda Mon­ facciata di S. Lorenzo. Durante il pontificato di telupo. A Michelangelo fu anche commissio­ Leone X (1513-22), nella cui cappella è il sodi con Leone IV sullo sfondo che spegne nella sommità della volta le storie delta Gè- l'incendio che minaccia la basilica e la folla nesi'e lungo l'incurvatura le Sibille, ì profeti, e nata la Cappella Sforza in S. Maria Maggiore, marmo Madonna col bambino di Raffaello da Campidoglio Villa Madama ultimata da Giacomo della Porta dopo la mor­ Montelupo, Sangallo cosimi il tratto di rampa in primo piano con il particolare di Enea in gli Ignudi. Nel 1536-41 Michelangelo: esegui, che conduce al Cortile dell'Angelo A sinistra fuga da Troia. Segue la Stanza della Segnatu­ sulla parete di fondo, il Giudizio Universale. te del maestro. Di fronte al Palazzo Luterano SI deve al progetto di Michelangelo la siste­ A Monte Mario, a sinistra del piazzale Mare­ fu edificata da Domenico Fontana alla Une del del cortile la Sala della giustizia è cosi chiama­ ra (1508-11), destinata all'omonimo tribu­ Adiacente alla Cappella Sistina e la Sala Re- mazione della piazza, con i tre palazzi che la sciallo Giardino, sorge la villa progettata da '500 la Scala Santa. Nei pressi di Villa Coen'. ta per raffreno AeWAngelo della giustizia di nale ecclesiastico, dove i lavori più celebri già iniziata da Sangallo il G., con stucchi nel­ Penn del Vaga. Diversi lavori furono commis­ racchiudono, la balaustra ideata come pro­ Raffaello nel 1516-17, Completata la parte set­ montana (la cinquecentesca Villa Mattei), da­ scenio, il disegno pavimentale, la scalinata tentrionale, alla morte del maestro il progetto sono la Scuoto di Atene, cori al centro Aristo­ la volta di Perin del Vaga e affreschi alle pa­ vanti alla Navicella (1513) sorge la Cnieso di sionati da Clemente VII. Nella pnma sala dei tele e Platone circondati dai sapienti, e la Di­ suoi appartamenti si può ammirare un fregio (realizzata da Della Porta nel 1581-83) e la si­ fu ultimato da Antonio da Sangallo il Giovane. reti di Vasari e altri. Nella Cappella Paolina, S. Maria in Domnica con facciata rinascimen­ con putti di Giulio Romano, a cui si deve la stemazione al centro della Statua di Marc'Au- I dipinti nella volta (e il fregio con amorini in sputa del Sacramento con le allegorie del costruita dà Sangallo, sono gli ultimi due af­ tale e portico di Andrea Sansovino (1514). decorazione dei bagni. Dalla loggia di Paolo retto (a cui Michelangelo aggiunse il piedistal­ una stanza) sono opera di Giulio Romano e Bello (il Monte Parnaso) e del Bene (le Virtù freschi di Michelangelo: Conversione di S. Un fregio all'interno è affrescato con motivi ///.eseguita da Raffaello da Montelupo e da gli stucchi e le grottesche di Giovanni da Udi­ Cardinali). Nella volta Raffaello dipinse en­ Paolo e Crocifissione diS. Pietro (1542-50). lo). Il Palazzo dei Conservatorie II Palazzo Se- ne. "La concezione architettonica della villa - araldici di Perin del Vaga. In via diporta Uri­ Sangallo, si'ha. un bel panorama della cinta,, nalorio (con la doppia scala michelangiole­ tro grandi medaglioni le figurazioni delle La sala VII della Pinacoteca è interamente na l'Orarono diS. Giovarmi in Oteo, restaurato con 11 fossato ordinata da Pio IV nel 1561, Più che dai Medici passò a Madama Margherita sca) furono edificati da Della Porla a partire d'Austria e infine al Governo (per il permesso Scienze e delle Arti. La terza è la Stanza di dedicata a Raffaello, con i 10 arazzi, Va Ma­ da Borrominì, è dell'iniziò del '500. avanti è la loggia di Giulio II, opera del Bra­ dk:lS63 il primo e Ira II 1582 e il 1605 il se- Eliodoro (1511-14), con il dipinto nella pa­ donna di Foligno, [^Trasfigurazione e Vinco- mante. La Sala Paolina, con gli stucchi della rivolgersi al ministero degli Altari esteri) - conooMjseicenlesco Palazzo Nuovo fu ese­ inaugura il modello cinquecentesco della di­ rete d'ingresso Leone f ferma l'invasione di fonazione di Maria. Nella Sala IX è il celebre vòlta di Girolamo da Sermóneta e Baccio dà Attila (forse riferito alla battaglia di Raven­ Montelupo, fu decorata dà Periti del Vaga, au­ guilo dWìlrolamo Raìnaldi, Salendo lo scalo­ mora signorile non più isolata ma immersa S. Girolamo dì Leonardo. Nella X opere di Ti­ tore tinche dei fregi che danno nome alle ca- ne a sinistra del Palazzo dà Conservatori e nella natura circostante con giardini, lontane' na), Nella parete destra è la Afessa di Bolse- ziano e dei veneli e nell'XI dei tardomanleri­ mere ài Perseo^ al Amore e Psiche. passando sotto il portico del Vignola si giunge e ninfei ispirati ai grandi edifici termali dell'età no, raffigurante da un lato il miracolo e dal­ sli. Le schede sono a cura di al Ealazzo Caffarelli, costruito nel 1584. classica. l'altro il papa e la corte in preghiera. La Coc­ MARCO CAPORALI

l'Unità Giovedì ''vy^j^mmmi 1 ' maggio 1989 19