Piano D'ambito Del Servizio Di Gestione Dei Rifiuti Urbani E

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Piano D'ambito Del Servizio Di Gestione Dei Rifiuti Urbani E AGENZIA TERRITORIALE DELL’EMILIA-ROMAGNA PER I SERVIZI IDRICI E RIFIUTI SERVIZIO GESTIONE RIFIUTI - PIANO D’AMBITO Rev. 02 Provincia di Forlì – Cesena – Relazione generale Pagina 1 di 62 AGENZIA TERRITORIALE DELL’EMILIA-ROMAGNA PER I SERVIZI IDRICI E RIFIUTI SERVIZIO GESTIONE RIFIUTI Piano d’Ambito del Servizio di Gestione dei Rifiuti urbani e assimilati della Provincia di Forlì - Cesena RELAZIONE GENERALE Novembre 2016 AGENZIA TERRITORIALE DELL’EMILIA-ROMAGNA PER I SERVIZI IDRICI E RIFIUTI SERVIZIO GESTIONE RIFIUTI - PIANO D’AMBITO Rev. 02 Provincia di Forlì – Cesena – Relazione generale Pagina 2 di 62 INDICE 1. INTRODUZIONE ........................................................................................................................................... 3 1.1. NORMATIVA DI RIFERIMENTO E SISTEMA DI REGOLAZIONE ............................................................................ 3 1.2. DESCRIZIONE DELL’AMBITO DI RIFERIMENTO .............................................................................................. 9 1.3. PIANO DI LAVORO E DETTAGLIO DEI TEMI .................................................................................................. 11 1.4. APPROCCIO METODOLOGICO PER LA REDAZIONE DEI PIANI D’AMBITO ......................................................... 12 2. DEFINIZIONE DELLO STATO DI FATTO DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI E ASSIMILATIINQUADRAMENTO TERRITORIALE ........................................................................................ 13 2.1. PREMESSA .............................................................................................................................................. 13 2.2. INQUADRAMENTO TERRITORIALE .............................................................................................................. 13 2.2.1. Aspetti geomorfologici e urbanistici ............................................................................................... 13 2.2.2. Il sistema infrastrutturale viario ...................................................................................................... 15 2.2.3. Contesto economico sociale .......................................................................................................... 17 2.3. I FLUSSI DI RIFIUTO ATTUALI ..................................................................................................................... 21 2.3.1. Produzione complessiva dei rifiuti urbani ...................................................................................... 22 2.3.2. Raccolta differenziata .................................................................................................................... 25 2.3.3. Dati quali-quantitativi per Comune ................................................................................................ 27 2.4. DESCRIZIONE ATTUALI MODALITÀ ORGANIZZATIVE SERVIZI ......................................................................... 30 2.4.1. Organizzazione territoriale della Gestione del servizio ................................................................. 30 2.4.2. I servizi di raccolta indifferenziata .................................................................................................. 30 2.4.3. I servizi di raccolta differenziata .................................................................................................... 31 2.4.4. I centri di raccolta ........................................................................................................................... 33 2.4.5. I servizi di spazzamento ................................................................................................................ 34 2.4.6. Schema di gestione del SGRU nella Provincia di Forlì – Cesena al 2014 .................................... 35 2.5. DESCRIZIONE IMPIANTISTICA ATTUALE ...................................................................................................... 36 2.5.1. Rifiuti indifferenziati ........................................................................................................................ 36 2.5.2. Rifiuti differenziati .......................................................................................................................... 40 2.6. ANALISI ECONOMICA DELLE ATTUALI GESTIONI .......................................................................................... 46 3. VERIFICA, APPROFONDIMENTI SITUAZIONE ATTUALE, DEFINIZIONE PUNTUALE E CARATTERIZZAZIONE TECNICO - ECONOMICA ....................................................................................... 49 3.1. ANALISI E VALUTAZIONE ATTUALI MODALITÀ ORGANIZZATIVE ...................................................................... 49 3.2. UTILIZZO DELL’IMPIANTISTICA DI RIFERIMENTO .......................................................................................... 50 3.3. ANALISI DI PREVISIONE-EVOLUZIONE DEL FLUSSO DEI RIFIUTI ..................................................................... 50 3.4. QUADRO DI SINTESI ATTUALI MODALITÀ GESTIONALI................................................................................... 52 3.5. DALLA SITUAZIONE ATTUALE VERSO IL NUOVO MODELLO ORGANIZZATIVO ................................................... 52 4. PIANO TECNICO-ECONOMICO: SERVIZIO BASE, SERVIZI OPZIONALI E ACCESSORI E INDIVIDUAZIONE DEGLI INTERVENTI ......................................................................................................... 53 4.1. STRATEGIE, OBIETTIVI, LINEE GUIDA ........................................................................................................ 53 4.2. BACINI DI GESTIONE ................................................................................................................................ 56 4.3. SCENARI DI RIFERIMENTO ORGANIZZATIVI ................................................................................................. 57 4.4. PROGETTAZIONE OPERATIVA E ANALISI ECONOMICA DEGLI INTERVENTI PREVISTI ......................................... 58 5. DEFINIZIONE DI STRUMENTI A SUPPORTO DELL'ATTUAZIONE DEL PIANO ................................... 62 AGENZIA TERRITORIALE DELL’EMILIA-ROMAGNA PER I SERVIZI IDRICI E RIFIUTI SERVIZIO GESTIONE RIFIUTI - PIANO D’AMBITO Rev. 02 Provincia di Forlì – Cesena – Relazione generale Pagina 3 di 62 1. INTRODUZIONE 1.1. NORMATIVA DI RIFERIMENTO E SISTEMA DI REGOLAZIONE ll sistema di regolazione e di organizzazione territoriale in Emilia-Romagna per l’esercizio associato delle funzioni pubbliche relative al Servizio Idrico Integrato e al Servizio di Gestione dei Rifiuti Urbani si è basato, dall’approvazione della legge regionale n. 25 del 1999, sull'azione affidata a livello provinciale alle nove Agenzie d'Ambito Territoriale Ottimale (ex AATO), speciali forme di cooperazione tra Enti locali. Ogni Agenzia operava sulla base di una convenzione stipulata tra tutti i Comuni di ciascuna provincia e l'ente Provincia. Con l'art. 2, comma 186 bis, della legge n. 191 del 2009, le Autorità d'Ambito previste dal decreto legislativo n. 152 del 2006 sono state soppresse ed è stato affidato alle Regioni il compito di riattribuire, con legge, le funzioni da esse esercitate “nel rispetto dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza". La Regione Emilia-Romagna, con l’emanazione della Legge Regionale n. 23 del 23 dicembre 2011, ha adempiuto alle prescrizioni della L. 191/2009 prevedendo l'individuazione di un unico Ambito territoriale ottimale comprendente l'intero territorio regionale, attribuendo le funzioni delle vecchie Agenzie provinciali ad un nuovo organismo pubblico dotato di autonomia amministrativa, contabile e tecnica: l'Agenzia Territoriale dell'Emilia-Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti (ATERSIR). La Regione Emilia Romagna, in raccordo con le Autonomie locali, nell'ambito dei principi fissati dalla legge e nel rispetto delle discipline comunitarie e statali, esercita le proprie attribuzioni in materia di regolazione dei servizi pubblici prevedendo per il servizio di gestione dei rifiuti urbani fra l’altro: • la formulazione di indirizzi e linee guida vincolanti per l'organizzazione, la gestione ed il controllo sull'attuazione degli interventi infrastrutturali • la definizione delle modalità e degli obblighi di raccolta delle informazioni di tipo territoriale, tecnico, economico, gestionale ed infrastrutturale al fine di garantire l'omogeneità dei dati a livello regionale, coordinandone le rispettive analisi e possibilità di impiego e promuovendo inoltre la costituzione di sistemi di conoscenza e condivisione dei dati raccolti. L’ATERSIR relativamente al servizio di gestione dei rifiuti urbani il Consiglio d'ambito provvede: • all'approvazione della ricognizione delle infrastrutture; • alla definizione e approvazione dei costi totali del servizio; • all'approvazione, sentiti i Consigli locali, del piano economico-finanziario; • all'approvazione del piano d'ambito e dei suoi eventuali piani stralcio; • alla gestione dei rapporti con il Comitato consultivo degli utenti e dei portatori di interesse costituito presso l'Agenzia; • all'assunzione delle decisioni relative alle modalità di affidamento del servizio; • alla definizione di linee guida vincolanti per l'approvazione dei piani degli interventi e delle tariffe all'utenza da parte dei Consigli locali; • al controllo sulle modalità di erogazione dei servizi; • al monitoraggio e valutazione, tenendo conto della qualità ed entità del servizio reso in rapporto ai costi, sull'andamento delle tariffe all'utenza
Recommended publications
  • Energy from Agricultural and Animal Farming Residues: Potential at a Local Scale
    Energies 2012, 5, 3198-3217; doi:10.3390/en5093198 OPEN ACCESS energies ISSN 1996-1073 www.mdpi.com/journal/energies Article Energy from Agricultural and Animal Farming Residues: Potential at a Local Scale Giulia Fiorese 1,2,* and Giorgio Guariso 1 1 Dipartimento di Elettronica e Informazione, Politecnico di Milano, via Ponzio 34/5, Milano 20134, Italy; E-Mail: [email protected] 2 FEEM–Fondazione Eni Enrico Mattei, Corso Magenta 63, Milano 20123, Italy * Author to whom correspondence should be addressed; E-Mail: [email protected]; Tel.: +39-02-2399-3559; Fax: +39-02-2399-3412. Received: 31 May 2012; in revised form: 11 August 2012 / Accepted: 16 August 2012 / Published: 28 August 2012 Abstract: Animal wastes from high-density farming have severe impacts on the nitrogen cycle. According to current regulations, the disposal of manure on cropland is constrained by nitrogen content in the agricultural soils. On the contrary, anaerobic digestion (AD) of these wastes can produce energy and a digestate, which is easier to handle than manure and can be applied for agronomic uses. When herbaceous crops are co-digested with manure to increase the efficiency of biogas production, the nitrogen content in the digestate further increases, unless these larger plants are equipped with nitrogen stripping technologies. We propose a model to compare larger (cooperative) and smaller (single parcel) AD conversion plants. The whole process is modeled: from the collection of manures, to the cultivation of energy crops, to the disposal of the digestate. The model maximizes the energy produced on the basis of available biomass, road network, local heat demand and local availability of land for digestate disposal.
    [Show full text]
  • FORUM Cambiamenti Climatici ESPERIENZE
    FORUM Cambiamenti Climatici ESPERIENZE ADRIADAPT | Unione Comuni Valle del Savio Bologna| Regione EMR | 31/10/2019 Unione dei Comuni Valle del Savio Servizio Pianificazione Strategica, Progetti integrati comunali, nazionali ed europei Roberto Zoffoli UNIONE DEI COMUNI VALLE SAVIO ATTO COSTITUTIVO DELL’UNIONE DEI COMUNI DELLA VALLE DEL SAVIO • 24 GENNAIO 2014 SEDE LEGALE Piazza del Popolo n. 10 - Cesena ALTRA SEDE Palazzo Pesarini Via Verdi n. 4 - San Piero in Bagno 2 UNIONE DEI COMUNI VALLE SAVIO 3 QUADRO D’INSIEME UNIONI DEI COMUNI FC UNIONE ROMAGNA FORLIVESE UNIONE RUBICONE E MARE Popolazione 186.330 abitanti Popolazione 91.867 abitanti Superficie 1.262 Km2 Superficie 306 Km2 UNIONE VALLE DEL SAVIO Popolazione 116.777 abitanti PROVINCIA DI FORLÌ-CESENA Superficie 810 Km2 Popolazione 394.974 aBitanti SuperFicie 2.378 Km2 (*) (*) DATI ISTAT al 1.1.2018 4 UNIONE DEI COMUNI VALLE SAVIO CESENA 96.931 MONTIANO 1.718 MERCATO SARACENO 6.872 SARSINA 3.492 BAGNO DI ROMAGNA 5.942 VERGHERETO 1.885 5 UNIONE DEI COMUNI VALLE SAVIO 5 m s.l.m. V. Confine 7 km 57 km 1520 m s.l.m. Poggio Scali 1407 m s.l.m. M. Fumaiolo 27 km 6 Obbligatorietà o opportunità? 7 Mercato S. Cesena Montiano Bagno di R. Sarsina Ex Unione Comunità Valle del Verghereto Montana Savio Obbligatorietà o opportunità? • Oltre l’adempimento normativo, una nuova opportunità? • Assistiamo ad un periodo di sostanziale riforma degli assetti istituzionali e dell’organizzazione della P.A. (L. 56/2014, L.R. 21/2012, L.R. 13/2015, L. 124/2015) che portano a rafforzare, tra l’altro, l’autonomia del Comune in quanto ente più prossimo al cittadino e meglio in grado di soddisfare le sue esigenze nel rispetto dei principi costituzionali di ADEGUATEZZA E DIFFERENZIAZIONE.
    [Show full text]
  • LONGIANO Tra Natura E Storia
    COMUNE DI LONGIANO tra natura e storia Longiano Le cœur de la Vallée du Rubicon Das Herz des Rubicone-Tals Histoire Geschichte Les origines de Longiano remontent à une période Die Ursprünge von Longiano gehen vermutlich auf den comprise entre le VIIe et le VIIIe siècle, lorsque la Zeitraum zwischen dem 7. und 8. Jh. n. Chr. zurück, population autochtone chercha refuge dans les als die Bevölkerung der Gegend von der Ebene in die hauteurs pour échapper aux incursions lombardes. umliegenden Hügel abwanderte, um sich dort vor den Longiano connut son principal essor quand s’y ins- langobardischen Einfällen zu schützen. Seine Blüte- talla la famille des Malatesta. Elle devint ensuite état zeit erreichte Longiano, als es Residenz der Malatesta pontifical puis fut soumise aux vénitiens pendant wurde. Danach ging es, nach einem kurzen Intermezzo une courte période, comme l’atteste la vasque monu- venezianischer Herrschaft, von der die monumentale mentale de la cour du château. En 1790, elle tomba Wanne im Hof des Schlosses zeugt, in den Besitz des comme toute la Romagne sous la souveraineté de Kirchenstaates über. Im Jahr 1790 fiel es, wie die gesamte Napoléon Bonaparte. Romagna, unter die Herrschaft von Napoleone Bonaparte. Pendant la seconde guerre mondiale, le territoire Im Zweiten Weltkrieg erlitt das Gebiet von Longiano, de Longiano situé non loin de la ligne gothique das sich unweit der Gotenstellung befand, zahlreiche subit de nombreux dégâts en raison des bombarde- Schäden durch Bombardierungen durch die Alliierten ments alliés : l’abri anti-aérien qui traverse en partie von denen noch die große Luftschutzanlage zeugt, die le sous-sol du centre historique a été conservé.
    [Show full text]
  • Ricerche Nell'area Della Villa Di Teoderico a Galeata
    Archeologia e Calcolatori 30, 2019, 183-204 RICERCHE NELL’AREA DELLA VILLA DI TEODERICO A GALEATA (FC): UN “DIALOGO” FRA NUOVE TECNOLOGIE E TRADIZIONALI METODI DI SCAVO 1. Il sito e lo scavo: metodi e strategie Nel corso delle venti campagne di scavo succedutesi in località Poderina a Galeata, fra il 1998 e il 2018, sono stati indagati più di 12.000 m² di terreno, a monte (Podere Alpestri 2) e a valle (Poderi Alpestri 1 A e B) della strada del Pantano, che fino al maggio dello scorso anno bipartiva in due settori l’area archeologica (Fig. 1). Gli scavi sono stati condotti per diciannove anni dall’Università di Bologna, affiancata nel 2015 e nel 2016 dall’Università di Parma e poi sostituita da quest’ultima nel 2018. Delle recenti ricerche ar- cheologiche dell’Ateneo parmense si dirà nel capitolo successivo, mentre in questo primo paragrafo verrà tracciato un breve riassunto degli scavi quasi ventennali diretti da Sandro De Maria dell’Università di Bologna, che ha con- diviso la responsabilità scientifica con chi scrive. All’archeologo bolognese si deve l’ideazione e la realizzazione nel corso degli anni di un progetto che ha stravolto le radicate ed erronee teorie sul “Palazzo” di Teoderico a Galeata, formulatesi a seguito degli scavi del 1942, da parte dell’Istituto Archeologico Germanico di Roma. Le finalità scientifiche di questa rivista non prevedono una dettagliata descrizione della storia di uno scavo più che ventennale, se non qualche breve riflessione e una sintesi delle fasi principali del sito; si è invece scelto di approfondire alcuni aspetti del metodo di scavo impiegato e delle tecno- logie applicate all’archeologia in questo contesto.
    [Show full text]
  • COMUNE DI RONCOFREDDO Provincia Di Forlì-Cesena
    COMUNE DI RONCOFREDDO Provincia di Forlì-Cesena VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE Numero 55 Del 26-11-13 Oggetto: REGOLAMENTO URBANISTICO ED EDILIZIO (RUE) - ADO= ZIONE L'anno duemilatredici il giorno ventisei del mese di novembre alle ore 21:00, presso questa Sede Municipale, convocata nei modi di legge, si è riunita il Consiglio Comunale convocato, a norma di legge, in sessione Ordinaria in Prima convocazione in seduta . Dei Signori Consiglieri assegnati a questo Comune e in carica: CEDIOLI FRANCO P CURTI MARIACRISTINA P MAZZI MIRCO P LUCCHI UMBERTO P CAGGIANO MARIO P MARTINO LORENZO A FIUZZI MAURIZIO P BROCCOLI STEFANO P MAZZOTTI CRISTINA P BIANCHI BIANCA MARIA P PASINI EZIO P OTTAVIANI ENRICO A FABBRI PIER LUIGI P risultano presenti n. 11 e assenti n. 2. Assume la presidenza il Signor CEDIOLI FRANCO in qualità di SINDACO assistito dal SEGRETARIO COMUNALE BELLI IVANA. Il Presidente, accertato il numero legale, dichiara aperta la seduta, previa nomina degli scrutatori nelle persone dei Signori: FABBRI PIER LUIGI LUCCHI UMBERTO BIANCHI BIANCA MARIA Il Consiglio Comunale Vista la seguente proposta di deliberazione; Preso atto della presentazione fatta dal Responsabile dell’Area Tecnica Lombardi Andrea e della discussione che ne è seguita il cui resoconto stenografico è allegato all’originale del presente atto mentre lo è in modo virtuale alle copie dello stesso per il rilascio in via amministrativa; Interviene il Consigliere Broccoli Stefano e chiede che venga messa a verbale la seguente dichiarazione: “la minoranza vota contraria e chiede l’annullamento della delibera perché non risulta allegata la richiesta di parere ai Consigli di Frazione, così come previsto dal relativo regolamento” Visti i pareri di cui all'art.49 del D.Lgs 18 agosto 2000 n.267; Con voti: Favorevoli n.
    [Show full text]
  • Museo Archeologico Nazionale
    Nelle sale C e D i materiali da costruzione, canalette I numerosi individui ri- Monumenti dalla città I materiali in arenaria, tubuli fittili ed in piombo, oltre a pregevoli MUSEO cordati nelle iscrizioni (piano terra, sale V-VII) (primo piano, sale A-E) sezioni pavimentali appartenute alle domus sarsinati, funebri, visti attraver- richiamano l’attenzione sull’edilizia residenziale e sugli ARCHEOLOGICO so il loro stato giuridi- aspetti di vita quotidiana, esemplarmente documentati co, i legami familiari e Lasciata la “strada sepolcrale”, il percorso riconduce verso nella sala E, dove il tema predominante ruota attorno alla le professioni, offrono l’ambito urbano. Il grande mosaico policromo detto “del ricostruzione di un triclinium. L’ambiente, che prende il NAZIONALE uno spaccato socia- trionfo di Dioniso” (il dio rappresentato nel tondo centrale nome dai triclini - letti sui quali si sdraiavano gli antichi La visita al Museo, nel suo rinnovato allestimento a segui- le dell’antica Sassina. su di un carro trascinato da tigri ed attorniato da un corteg- romani mentre gustavano il cibo - si eleva sul pavimento to dei grandi lavori degli anni Novanta del secolo scorso, Esempi indicativi sono: gio di satiri), collocato nella parete della sala V fin dal 1970, musivo cosi detto di Ercole Ebbro, recuperato da una consente una lettura della storia di Sarsina antica dal IV-III la sacerdotessa Cetra- anticipa aspetti di edilizia residenziale, illustrati anche al I domus parzialmente indagata nel 1989 e ubicata in via sec. a.C. al III sec. d.C. Fondato nel 1890, progressiva- nia Severina, nota per piano. Il mosaico (II - III sec.
    [Show full text]
  • Unione Rubicone E Mare 1
    UNIONE RUBICONE E MARE Provincia di Forlì – Cesena (Comuni di Gatteo, San Mauro Pascoli e Savignano sul Rubicone) Piazza Borghesi, 9 47039 - SAVIGNANO SUL RUBICONE OGGETTO: SCHEMA DI CONVENZIONE TIPO - PERMESSO DI COSTRUIRE CONVENZIONATO - ART. 28BIS DPR 380/2001. PERMESSO DI COSTRUIRE CONVENZIONATO A NORMA DELL'ART. 28 bis DEL D.P.R. 380/2001 RELATIVO ALL'INTERVENTO DI _______, RICADENTE IN AMBITO _______ DEL PSC E NEL SUB AMBITO ______ DEL RUE APPROVATI CON DELIBERA DI CONSIGLIO DELL'UNIONE RUBICONE E MARE N. 15 DEL 14.05.2018, SITUATO IN VIA _______ DEL COMUNE DI ___________ L'anno ___________ il giorno di __________ del mese di ___________ in ____________, davanti a me Dottor _______________, Notaio iscritto nel Ruolo del Distretto Notarile di Forlì -Cesena, con residenza in ______________ sono comparsi: il Sig. _____________ nato a ______________ il __________ nella sua qualità di Responsabile del Settore ______ del Comune di _______ (oppure in alternativa) dell’Unione Rubicone e Mare, il quale interviene nel presente atto non in proprio ma per conto dell'Amministrazione Comunale, (oppure in alternativa) dell’Unione Rubicone e Mare, ai sensi dell'art. 107 del D. Lgs. n. 267/2000 e il Sig. o Sigg.ri _______ (oppure) il legale rappresentante della società _________________ sig. _______________ nato/i a ______________il_________ e residente/i a____________ C.F./P.I._____________________________________, in qualità di proprietari/o, nel presente atto in seguito denominato/i il/i "soggetto/i attuatore/i", si conviene e si stipula quanto
    [Show full text]
  • Unione Rubicone E Mare Provincia Di Forlì-Cesena Settore Tecnico - Programmazione Territoriale Ufficio Di Piano
    Unione Rubicone e Mare Provincia di Forlì-Cesena Settore Tecnico - Programmazione Territoriale Ufficio di Piano DICHIARAZIONE DI ASSOLVIMENTO DEL PAGAMENTO DELL’IMPOSTA DI BOLLO ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica n. 642/1972. Il/La sottoscritto/a ________________________________________________________________ con Codice Fiscale |__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__| in riferimento alla richiesta di Certificato di Destinazione Urbanistica di cui al disposto dell’art. 30, commi 2 e 3 del DPR n. 380/2001, dell’area/e situata/e nel Comune di □ Gatteo □ San Mauro Pascoli □ Savignano sul Rubicone in □ Via / □ Piazza / □ Corso ____________________________________________ n. _______ censita/e al □ Nuovo Catasto Terreni / □ Nuovo Catasto Edilizio Urbano Foglio n. ____ Particella/e n. ______________________________________________________ Foglio n. ____ Particella/e n. ______________________________________________________ Foglio n. ____ Particella/e n. ______________________________________________________ Valendomi delle disposizioni di cui agli artt. 46 e 47 del DPR n. 445/2000 e consapevole delle sanzioni penali nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione od uso di atti falsi, richiamate all’art. 76 del DPR n. 445/2000, sotto la mia personale responsabilità D I C H I A R O che la marca da bollo 1 Modalità cartacea: 1 marca da bollo n. |__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__| apposta da 16,00 € da applicare sul nello spazio a lato, sull’originale della presente Modulo di richiesta. dichiarazione, è stata annullata2 per l’assolvimento Modalità telematica: 1 marca da bollo dell’imposta di bollo dovuta per la presentazione della da 16,00 € da applicare in questo spazio.
    [Show full text]
  • Deliberazione Del Consiglio Locale Di Forlì-Cesena N. 5 Del 17 Dicembre
    AGENZIA TERRITORIALE DELL’EMILIA-ROMAGNA PER I SERVIZI IDRICI E RIFIUTI CLFC/2020/5 del 17 dicembre 2020 CONSIGLIO LOCALE di FORLI’ - CESENA Oggetto: Servizio Idrico Integrato. Approvazione del consuntivo 2019 - Gestore HERA S.p.A. IL COORDINATORE F.to Giuseppe Petetta CLFC/2020/5 CONSIGLIO LOCALE di FORLI’ - CESENA L’anno 2020 il giorno 17 del mese di dicembre alle ore 9.00 si è riunito il Consiglio Locale di Forlì-Cesena convocato con lettera protocollo PG.AT/2020/0008709 del 03/12/2020, in seduta telematica. Assume la presidenza il Coordinatore Giuseppe Petetta. Risultano presenti all’appello per la votazione in oggetto: Comune Nome e Cognome Qualifica Presenti Quote Provincia di Forlì Cesena Cristina Nicoletti Assessore sì 10,0000 Bagno di Romagna Enrico Spighi Assessore sì 1,5724 Bertinoro Gabriele Antonio Fratto Sindaco sì 2,5384 Borghi Luigi Deluca Vicesindaco sì 0,8634 Castrocaro Terme Terra del Sole William Sanzani Vicesindaco sì 1,6499 Cesena Francesca Lucchi Assessore sì 20,1987 Cesenatico Valentina Montalti Assessore sì 5,5679 Civitella di Romagna Claudio Milandri Sindaco sì 1,0861 Dovadola 0,6443 Forlì Petetta Giuseppe Assessore sì 24,4368 Forlimpopoli Gian Matteo Peperoni Assessore sì 2,9912 Galeata 0,8216 Gambettola Letizia Bisacchi Sindaco sì 2,4223 Gatteo Gianluca Vincenzi Sindaco sì 2,1470 Longiano Ermes Battistini Sindaco sì 1,7173 Meldola Roberto Cavallucci Sindaco sì 2,3730 Mercato Saraceno Ignazio Palazzi Assessore sì 1,7505 Modigliana 1,2797 Montiano 0,6526 Portico San Benedetto 0,4594 Predappio 1,6514 Premilcuore 0,4665 Rocca San Casciano 0,7146 Roncofreddo Sara Bartolini Sindaco sì 1,0038 San Mauro Pascoli Luciana Garbuglia Sindaco sì 2,5990 Santa Sofia 1,1692 Sarsina Enrico Cangini Sindaco sì 1,0467 Savignano sul Rubicone Natascia Bertozzi Assessore sì 3,9321 Sogliano al Rubicone Andreucci Christian Assessore sì 0,9739 Tredozio Nicola Rossi Assessore sì 0,5610 Verghereto 0,7092 Presenti n.
    [Show full text]
  • “Piadina Romagnola” Art. 1 (Denominazione) L'indicazione
    Disciplinare di produzione della indicazione geografica protetta “Piadina Romagnola” Art. 1 (Denominazione) L’indicazione geografica protetta (I.G.P.) “Piadina Romagnola” o “Piada Romagnola” è riservata al prodotto di panetteria che risponde alle condizioni e ai requisiti indicati dal presente disciplinare di produzione. Art. 2 (Descrizione del prodotto) La “Piadina Romagnola” o “Piada Romagnola” è un prodotto a base di farina di grano tenero con aggiunta di acqua, grassi, sale, ed alcuni ingredienti opzionali. Il prodotto all’atto dell’immissione al consumo così ottenuto si presenta di color bianco-avorio con macchie caratteristiche ambrate di varie dimensioni e tonalità sui due lati, e con sapore fragrante e odore caratteristico simile a quello del pane appena sfornato. Esso può essere immesso in commercio per un consumo immediato, eventualmente avvolto in semplici involucri cartacei non sigillati. Il prodotto “Piadina Romagnola” o “Piada Romagnola”, pronto per il consumo, si presenta in 2 tipologie: “Piadina Romagnola” o “Piada Romagnola” le cui caratteristiche sono: macchie ambrate di cottura di piccole dimensioni sulla superficie con una distribuzione omogenea, compatta, rigida e friabile, diametro da 15 a 25 centimetri spessore da 4 a 8 millimetri. “Piadina Romagnola” o “Piada Romagnola” alla Riminese le cui caratteristiche sono: vesciche di cottura di grandi dimensioni sulla superficie, con una distribuzione non omogenea, morbida e flessibile, diametro da 23 a 30 centimetri spessore fino a 3 millimetri Art. 3 (Delimitazione della zona geografica) La zona di produzione della “Piadina Romagnola” o “Piada Romagnola” è rappresentata dai Comuni di seguito riportati: Provincia di Rimini: Bellaria-Igea Marina, Casteldelci, Cattolica, Coriano, Gemmano, Maiolo, Misano Adriatico, Mondaino, Monte Colombo, Montefiore Conca, Montegridolfo, Montescudo, Morciano di Romagna, Novafeltria, Pennabilli, Poggio Berni, Riccione, Rimini, Saludecio, San Clemente, San Giovanni in Marignano, San Leo, Sant’Agata Feltria, Santarcangelo di Romagna, Talamello, Torriana, Verucchio.
    [Show full text]
  • Modellorichiestabollinorosa 77
    COMUNE DI GATTEO Provincia di Forlì - Cesena UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO OGGETTO: RICHIESTA “BOLLINO ROSA” La sottoscritta____________________________________________________________________ nata a___________________________________________________il_______________________ residente in Gatteo in Via_______________________________________________n.___________ tel._________________________mail_________________________________________________ CHIEDE Il rilascio del “BOLLINO ROSA” da parte del Comune di Gatteo. Allega: - certificato medico attestante lo stato di gravidanza, ovvero, certificato di iscrizione anagrafica del neonato (nato nei 10 giorni antecedenti la domanda); - fotocopia di documento di identità. Dichiara: - di essere a conoscenza delle modalità di utilizzo del “BOLLINO ROSA” riportate nella parte sottostante di questa pagina; - di autorizzare il Comune di Gatteo al trattamento dei dati personali nelle modalità indicate dal Regolamento Europeo n.679/2016. Gatteo lì ________________ IN FEDE _______________________________ Prendere visione dell''Informativa per il trattamento dei dati personali riportata sul retro. MODALITA’ DI UTILIZZO: =============================================== - il BOLLINO ROSA è rilasciato dal Comune di residenza a donne in stato di gravidanza o partorienti entro il 10^ giorno dall’avvenuto parto; - il BOLLINO ROSA può essere utilizzato nel territorio dei 9 Comuni aderenti all’Unione Rubicone e Mare (Cesenatico, Savignano sul Rubicone, San Mauro Pascoli, Gambettola, Gatteo, Longiano, Roncofreddo,
    [Show full text]
  • Asp Del Rubicone Piano Programmatico 2018 - 2020
    ASP DEL RUBICONE PIANO PROGRAMMATICO 2018 - 2020 A.S.P. DEL RUBICONE Azienda pubblica di Servizi alla Persona Sede legale e amministrativa: Via Manzoni, 19 – 47030 San Mauro Pascoli (FC) Prot. n. 1433 del 26/06/2018 PIANO PROGRAMMATICO 2018 - 2020 1 ASP DEL RUBICONE PIANO PROGRAMMATICO 2018 - 2020 INDICE 1. CARATTERISTICHE E REQUISITI DELLE PRESTAZIONI DA EROGARE 2. RISORSE FINANZIARIE ED ECONOMICHE NECESSARIE ALLA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI DEL PIANO 3. PRIORITA’ DI INTERVENTO, ANCHE ATTRAVERSO L’INDIVIDUAZIONE DI APPOSITI PROGETTI 4. MODALITA’ DI ATTUAZIONE DEI SERVIZI EROGATI E MODALITA’ DI COORDINAMENTO CON GLI ALTRI ENTI DEL TERRITORIO 5. PROGRAMMAZIONE DEI FABBISOGNI DELLE RISORSE UMANE E MODALITA’ DI REPERIMENTO DELLE STESSE 6. INDICATORI E PARAMETRI PER LA VERIFICA 7. PROGRAMMA DEGLI INVESTIMENTI DA REALIZZARSI 8. PIANO DI VALORIZZAZIONE E GESTIONE DEL PATRIMONIO 9. EVOLUZIONE DELLA GESTIONE NEL BIENNIO 2018/2019 2 ASP DEL RUBICONE PIANO PROGRAMMATICO 2018 - 2020 1. CARATTERISTICHE E REQUISITI DELLE PRESTAZIONI DA EROGARE L’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona “A.S.P. del Rubicone” deriva dalla trasformazione delle I.P.A.B.: - “Opera Pia Ospedale Sant’ Antonio Abate” di Roncofreddo - “Fondazione Domus Pascoli” di San Mauro Pascoli - “Opera Pia S.S. Bordone e Macario” di Sogliano al Rubicone - “Casa per anziani” di Savignano sul Rubicone - “Istituto A. Merlara” di Savignano sul Rubicone L’A.S.P. è un’Azienda multiservizi che ha come finalità l’organizzazione ed erogazione di servizi rivolti alla popolazione anziana, ai disabili, ai bambini in età prescolare, ai bambini provenienti da famiglie multiproblematiche a madri sole con bambini, secondo le esigenze indicate dalla pianificazione locale definita dal Piano di Zona per l’ambito territoriale dei Comuni appartenenti al Distretto Rubicone Costa (Roncofreddo, San Mauro Pascoli, Sogliano al Rubicone, Savignano sul Rubicone, Gatteo, Borghi, Gambettola, Longiano e Cesenatico).
    [Show full text]