MENSILE della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano Anno V - n° 2 / Novembre 2020

“I segni dei tempi mostrano chiaramente che la fraternità umana e la cura del Creato formano l’unica via verso lo sviluppo integrale e la pace"

(Papa Francesco, Angelus, 4 ottobre 2020) sommario pontefice 02 “Tendi la tua mano al povero” Noi e : conferenza episcopale italiana “LE OMBRE DI UN MONDO CHIUSO” 03 Enciclica “Fratelli tutti” conferenza episcopale NELLA NOSTRA TERRA pugliese 04 Da “L’annuncio del Vangelo E NEL NOSTRO TEMPO nelle feste religiose popolari” 04 La nuova edizione del Messale gni volta che il Papa ci dona stazione non lo dichiara, a tutti gli vescovo una lettera enciclica, credo uomini e donne di “buona volontà”. 05 Fratelli tutti: una lettura per la diocesi che abbiamo il dovere di ri- Rileggerla nella nostra terra si- 06 Nota del Vescovo O per la Commemorazione dei Defunti leggerla e di sentirci interpellati: gnifica accorgerci che ci parla di il “senso di Chiesa” che ci deve fratelli che ci vivono accanto. Nel diocesi capitolo primo, Francesco prende 07 Inaugurato il Laboratorio delle Migrazioni caratterizzare va coltivato anche 08 La missione dei “Tessitori di fraternità” con questo ascolto obbediente in considerazione “alcune tenden- 09 Un metodo innovativo per il discernimento e intelligente. L’enciclica Fratel- ze del mondo attuale che ostaco- 10 Il coraggio di osare li tutti ha una chiara finalità che lano lo sviluppo della fraternità 10 Pandemia e “fili d’oro” va oltre l’invito alla fraternità nei universale”. Vediamo di queste 11 Rubrica: “In cammino verso l’unità...” confronti dei cristiani e dei membri “ombre” tre aspetti che possono informaCaritas delle nostre comunità: essa, come riguardarci da vicino. 12 Un segno di Speranza la Pacem in terris di San Giovanni † Luigi Renna azione cattolica diocesana XXIII, è rivolta, anche se nella inte- Vescovo 13 “Servire e dare la propria vita” speciale 14 Per le Figlie della Carità seminaristi e...non solo! 16 Mens concordet voci parrocchie 17 Il nuovo parroco della Chiesa di Cristo Re cultura 18 Ancora a tavola? 18 Il logo della GMG di Lisbona 2023 19 Le fragilità delle famiglie di ieri e di oggi calendario pastorale 20 Novembre 2020 NOV 20 La matita di Lucia di Tuccio 2020 Dal MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO IV GIORNATA MONDIALE DEI POVERI Domenica XXXIII del Tempo Ordinario - 15 novembre 2020 “Tendi la tua mano al POVERO” (cfr Sir 7,32)

36). La preghiera a Dio e la solidarietà quelli che vivono vicino a noi e sono un con i poveri e i sofferenti sono insepara- riflesso della presenza di Dio” (Esort. bili. Per celebrare un culto che sia gradito ap. , 7), ma di cui al Signore, è necessario riconoscere che nessuno parla. Le cattive notizie ab- ogni persona, anche quella più indigente bondano sulle pagine dei giornali, nei e disprezzata, porta impressa in sé l’im- siti internet e sugli schermi televisivi, magine di Dio. Da tale attenzione deriva tanto da far pensare che il male regni il dono della benedizione divina, attirata sovrano. Non è così. […] dalla generosità praticata nei confronti 6. Tendere la mano è un segno: un segno del povero. […] che richiama immediatamente alla prossi- 3. Quanto è attuale questo antico inse- mità, alla solidarietà, all’amore. In questi gnamento anche per noi! Infatti la Parola mesi, nei quali il mondo intero è stato di Dio oltrepassa lo spazio, il tempo, le come sopraffatto da un virus che ha por- religioni e le culture. La generosità che tato dolore e morte, sconforto e smarri- endi la tua mano al povero” sostiene il debole, consola l’afflitto, le- mento, quante mani tese abbiamo potuto (cfr Sir 7,32). La sapienza anti- nisce le sofferenze, restituisce dignità vedere! […] “Tca ha posto queste parole come a chi ne è privato, è condizione di una 7. Questa pandemia è giunta all’improvvi- un codice sacro da seguire nella vita. vita pienamente umana. La scelta di so e ci ha colto impreparati, lasciando un Esse risuonano oggi con tutta la loro ca- dedicare attenzione ai poveri, ai loro tan- grande senso di disorientamento e impo- rica di significato per aiutare anche noi a ti e diversi bisogni, non può essere con- tenza. La mano tesa verso il povero, tut- concentrare lo sguardo sull’essenziale e dizionata dal tempo a disposizione o da tavia, non è giunta improvvisa. Essa, piut- superare le barriere dell’indifferenza. La interessi privati, né da progetti pastorali tosto, offre la testimonianza di come ci si povertà assume sempre volti diversi, o sociali disincarnati. Non si può soffocare prepara a riconoscere il povero per soste- nerlo nel tempo della necessità. Non ci si che richiedono attenzione ad ogni con- la forza della grazia di Dio per la tendenza narcisistica di mettere sempre sé stessi al improvvisa strumenti di misericordia. dizione particolare: in ognuna di queste primo posto. […] È necessario un allenamento quotidia- possiamo incontrare il Signore Gesù, 4. Sempre l’incontro con una persona in no, che parte dalla consapevolezza di che ha rivelato di essere presente nei condizione di povertà ci provoca e ci in- quanto noi per primi abbiamo bisogno suoi fratelli più deboli (cfr Mt 25,40). terroga. Come possiamo contribuire ad di una mano tesa verso di noi. […] 1. Prendiamo tra le mani il Siracide, uno eliminare o almeno alleviare la sua emar- 8. “Tendi la mano al povero”, dunque, è dei libri dell’Antico Testamento. Qui tro- ginazione e la sua sofferenza? Come pos- un invito alla responsabilità come impe- viamo le parole di un maestro di saggezza siamo aiutarla nella sua povertà spiritua- gno diretto di chiunque si sente parteci- vissuto circa duecento anni prima di Cri- le? La comunità cristiana è chiamata a pe della stessa sorte. È un incitamento a sto. Egli andava in cerca della sapienza coinvolgersi in questa esperienza di farsi carico dei pesi dei più deboli, come che rende gli uomini migliori e capaci di condivisione, nella consapevolezza che ricorda San Paolo: “Mediante l’amore siate scrutare a fondo le vicende della vita. Lo non le è lecito delegarla ad altri. E per a servizio gli uni degli altri. Tutta la Leg- faceva in un momento di dura prova per il essere di sostegno ai poveri è fonda- ge infatti trova la sua pienezza in un solo popolo d’Israele, un tempo di dolore, lutto mentale vivere la povertà evangelica in precetto: Amerai il tuo prossimo come te e miseria a causa del dominio di potenze prima persona. Non possiamo sentirci “a stesso. […] Portate i pesi gli uni degli al- straniere. Essendo un uomo di grande posto” quando un membro della famiglia tri” (Gal 5,13-14; 6,2). […] fede, radicato nelle tradizioni dei padri, il umana è relegato nelle retrovie e diventa 9. “Tendi la mano al povero” fa risaltare, suo primo pensiero fu di rivolgersi a Dio un’ombra. […] per contrasto, l’atteggiamento di quanti per chiedere a Lui il dono della sapienza. 5. Tendere la mano fa scoprire, prima di tengono le mani in tasca e non si lasciano E il Signore non gli fece mancare il suo tutto a chi lo fa, che dentro di noi esiste commuovere dalla povertà, di cui spesso aiuto. […] la capacità di compiere gesti che danno 2. Pagina dopo pagina, scopriamo un senso alla vita. Quante mani tese si ve- prezioso compendio di suggerimenti sul dono ogni giorno! Purtroppo, accade sem- modo di agire alla luce di un’intima rela- pre più spesso che la fretta trascina in un zione con Dio, creatore e amante del crea- vortice di indifferenza, al punto che non si to, giusto e provvidente verso tutti i suoi sa più riconoscere il tanto bene che quo- figli.Il costante riferimento a Dio, tutta- tidianamente viene compiuto nel silenzio via, non distoglie dal guardare all’uomo e con grande generosità. Accade così che, concreto, al contrario, le due cose sono solo quando succedono fatti che scon- strettamente connesse. Lo dimostra volgono il corso della nostra vita, gli oc- chiaramente il brano da cui è tratto il chi diventano capaci di scorgere la bon- titolo di questo Messaggio (cfr 7,29- tà dei santi “della porta accanto”, “di

pontefice 2 NOVEMBRE2020 Enciclica “FRATELLI TUTTI” IL CARD. GUALTIERO BASSETTI, PRESIDENTE CEI: UN ORIZZONTE CHE APRE IL CAMMINO

hiamata a incarnarsi in ogni situazione e presente attraverso i secoli in ogni luogo della terra – questo significa ‘cattolica’ –, la Chiesa può comprendere, a “Cpartire dalla propria esperienza di grazia e di peccato, la bellezza dell’invito all’amore universale. Infatti, ‘tutto ciò ch’è umano ci riguarda. […] Dovunque i conses- si dei popoli si riuniscono per stabilire i diritti e i doveri dell’uomo, noi siamo onorati, quando ce lo consentono, di assiderci fra loro’. Per molti cristiani, questo cammino di fraternità ha anche una Madre, di nome Maria. Ella ha ricevuto sotto la Croce questa maternità universale (cfr Gv 19,26) e la sua attenzione è rivolta non solo a Gesù ma anche al ‘resto della sua discendenza’ (Ap 12,17). Con la potenza del Risorto, vuole partorire un mondo nuovo, dove tutti siamo fratelli, dove ci sia posto per ogni scar- sono anch’essi complici. L’indifferenza e il tato delle nostre società, dove risplendano la giustizia e la pace” (Francesco, Lettera cinismo sono il loro cibo quotidiano. Che Enciclica Fratelli tutti sulla fraternità e l’amicizia sociale, 3 ottobre 2020, n. 278) differenza rispetto alle mani generose Esprimo gratitudine al Santo Padre per il dono della Lettera Enciclica Fratelli tut- che abbiamo descritto! […] ti sulla fraternità e l’amicizia sociale. In questo tempo inedito a causa della pandemia, 10. “In tutte le tue azioni, ricordati della l’insegnamento di papa Francesco continua a tracciare una strada ben precisa e tua fine” (Sir 7,36). È l’espressione con cui percorribile da tutti gli uomini di buona volontà. il Siracide conclude questa sua riflessio- La nuova Enciclica s’inserisce, infatti, nel solco di una riflessione già enunciata ne. Il testo si presta a una duplice inter- fin dall’inizio del Pontificato e progressivamente declinata in gesti e parole in pretazione. La prima fa emergere che ab- questi anni. Si percepiscono chiaramente i due polmoni che vogliono dare un biamo bisogno di tenere sempre presente respiro importante e diverso alla Chiesa. Da una parte, l’annuncio di Dio Amore e la fine della nostra esistenza. Ricordarsi il Misericordia e, dall’altra, perché non resti verità astratta, la necessità del “pren- destino comune può essere di aiuto per dersi cura” – custodire – non solo gli uni degli altri, ma di Dio, del creato e di sé condurre una vita all’insegna dell’atten- stessi. Il Santo Padre indica un percorso: che la Verità cammini di pari passo con la zione a chi è più povero e non ha avuto Giustizia e la Misericordia. Recita il Salmo: “Amore e verità s’incontreranno, giustizia le stesse nostre possibilità. Esiste anche e pace si baceranno” (Sal 85,11). una seconda interpretazione, che eviden- Come è caratteristica del suo magistero, che cerca di leggere e interpretare i segni zia piuttosto il fine, lo scopo verso cui dei tempi, papa Francesco propone un metodo: ascolto e dialogo. Con tutti! Ma prima ognuno tende. È il fine della nostra vita di tutto: la realtà e i contesti. “La realtà è più importante dell’idea” (cfr Evangelii che richiede un progetto da realizzare e Gaudium, nn. 231-233). Significa accorciare le distanze e non erigere muri. La ricerca un cammino da compiere senza stancarsi. e la costruzione del “noi” come antidoto alle derive egocentriche. Da qui l’invito alla Ebbene, il fine di ogni nostra azione non gentilezza e il richiamo a una nuova cultura dell’incontro, dove tutti sono invitati a può essere altro che l’amore. […] collaborare. In questo cammino di incontro quotidia- È l’insegnamento del Concilio Vaticano II che si apre a una riflessione matura. no con i poveri ci accompagna la Madre Quella del Santo Padre è una proposta stimolante e impegnativa. Nei prossimi di Dio, che più di ogni altra è la Madre mesi l’Episcopato italiano rifletterà sulla realtà che abitiamo per accompagnare dei poveri. La Vergine Maria conosce l’annuncio. Si legge nell’Enciclica: “La Chiesa […] con la potenza del Risorto, vuole da vicino le difficoltà e le sofferenze di partorire un mondo nuovo, dove tutti siamo fratelli, dove ci sia posto per ogni scarta- quanti sono emarginati, perché lei stes- to delle nostre società, dove risplendano la giustizia e la pace” (n. 278). Un orizzonte sa si è trovata a dare alla luce il Figlio che apre il cammino! di Dio in una stalla. Per la minaccia di Gualtiero Cardinale Bassetti Erode, con Giuseppe suo sposo e il pic- Arcivescovo di Perugia – Citta della Pieve colo Gesù è fuggita in un altro paese, Presidente della CEI e la condizione di profughi ha segnato per alcuni anni la santa Famiglia. Possa la preghiera alla Madre dei poveri accomu- nare questi suoi figli prediletti e quanti li servono nel nome di Cristo. E la preghiera trasformi la mano tesa in un abbraccio di condivisione e di fraternità ritrovata. Roma, San Giovanni in Laterano, 13 giu- gno 2020, Memoria liturgica di Sant’Anto- nio di Padova.

Francesco

3 Da ”L’annuncio del Vangelo nelle feste religiose popolari” UN ESTRATTO DEL DOCUMENTO DELLA CEP, PUBBLICATO “A VENT’ANNI DALLA NOTA PASTORALE DELLE CHIESE DI PUGLIA LE NOSTRE FESTE”

torio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti. Qui troviamo tutto ciò che è necessario per: - curare nell’azione pastorale l’ambito delle espressioni della pietà popolare; - promuovere la qualità teologica e cul- turale della pietà popolare; - ordinare e armonizzare la pietà popo- lare con la Liturgia, seguendo il dettato conciliare che indica il primato della Li- Introduzione L’impulso luminoso di papa Francesco turgia, e accogliendo le ulteriori indica- Sono ormai trascorsi più vent’anni dalla Il dono di papa Francesco e del suo magi- zioni del Direttorio: “L’eminenza della pubblicazione della Nota Pastorale sulle stero alla Chiesa, l’enciclica , Liturgia rispetto ad ogni altra possibile l’Esortazione Apostolica Evangelii gau- feste religiose popolari nelle Chiese di Pu- e legittima forma di preghiera cristiana dium sull’annuncio del Vangelo nel mondo glia. Un documento della Conferenza Epi- deve trovare riscontro nella coscienza attuale, il suo intervento al V Convegno scopale Pugliese che attestava, dopo quel- dei fedeli: se le azioni sacramentali lo pubblicato nel 1979, l’attenzione dei sono necessarie per vivere in Cristo, le Ecclesiale Nazionale: In Gesù Cristo il nuo- vescovi pugliesi alle feste religiose e alle forme della pietà popolare apparten- vo umanesimo e l’Esortazione Apostolica diverse espressioni della pietà popolare gono invece all’ambito del facoltativo”. Gaudete et exsultate ci spingono a rivisi- nelle Diocesi della Regione ecclesiastica. tare anche il terreno delle feste religiose Anche le feste religiose devono sempre me- Il solco era quello tracciato dal Concilio glio manifestare il fuoco della celebrazione popolari nelle nostre Comunità ecclesiali. Ecumenico Vaticano II, la luce quella della del Mistero di Cristo, particolarmente nella segue a p. 5 Riforma Liturgica, cifra dello stesso Con- fedeltà e nell’adesione all’itinerario di fede cilio, l’orizzonte quello del rinnovamento che è l’Anno Liturgico per tutta la Chiesa. della Chiesa, chiamata a scrutare i se- Venne celebrato, poi, il IV Convegno della gni dei tempi e ad essere capace di tra- LA NUOVA EDIZIONE Chiesa Italiana: Testimoni di Gesù risorto, smettere il dono del Vangelo alle nuove speranza del mondo (Verona 16-20 otto- generazioni. Un rinnovamento che, nelle bre 2006) e il terzo Convegno Ecclesiale DEL nostre Comunità, non può prescindere Messale Pugliese: I laici nella Chiesa e nella so- dall’ambito delle feste religiose. cietà pugliese, oggi. E proprio in questo dinamismo di perma- resentata il 27 ottobre 2020 al Da quest’ultimo appuntamento scaturì clero della diocesi da Sua Ecc. nente rinnovamento inaugurato dalla Ri- una Nota Pastorale che voleva rileggere forma conciliare, possiamo fare memoria PMons. Claudio Maniago, Vescovo potenzialità e urgenze socio-culturali del- e verifica di quanto ci eravamo proposto di Castellaneta e Presidente della Com- la terra di Puglia, definita terra di immi- missione Episcopale per la Liturgia/Cei. nella Nota Pastorale del 1998 e accoglie- grati senza smettere di essere di migran- re le urgenze che oggi lo Spirito Santo in- ti, e che pose a tutti importanti domande: dica alle nostre Chiese. - i pugliesi di oggi e i responsabili delle 1. Le tappe del nostro cammino varie istituzioni quale realtà sociale e Nel 1998 avevamo immediatamente alle culturale, economica e morale stanno spalle il primo Convegno delle Chiese di consegnando alle nuove generazio- Puglia: Crescere insieme in Puglia (Bari, ni? (…) Quanti stanno abbandonando 29 aprile – 2 maggio 1993) e il III Conve- il campo agli speculatori di ogni tipo, gno della Chiesa Italiana: Il Vangelo della lasciando cadere la passione per il Carità per una nuova società italiana (Pa- bene comune? Di quale luce nuova ha bisogno lo spazio pubblico per essere lermo, 20-24 novembre 1995). motivo di felicità per tutti, specie per i Eravamo, inoltre, nell’immediata prepara- più poveri, per i giovani e le donne, gli zione al Grande Giubileo del 2000, che immigrati e le persone sole? avrebbe aperto il terzo millennio, incen- trato sul mistero dell’Incarnazione. E, nello specifico ecclesiale, ci si chiedeva: Alla fine del 2001, dalla Congregazione - quali nuovi compiti educativi devono per il Culto Divino e la disciplina dei Sacra- affrontare le Chiese di Puglia? Quale menti venne firmato il decreto (17 dicem- contributo al rinnovamento portano bre 2001) per la pubblicazione del Diret- alla società pugliese?

conferenza episcopale pugliese 4 NOVEMBRE2020 Esse restano espressioni impor- tanti del nostro popolo e pasto- ralmente feconde, nella misura Noi e FRATELLI TUTTI: in cui restano manifestazioni autentiche della pietà popolare. “LE OMBRE DI UN MONDO CHIUSO” In quest’ultimo tratto di cam- mino ecclesiale, che racchiude NELLA NOSTRA TERRA E NEL NOSTRO TEMPO gli oltre vent’anni dalla nota pastorale Le nostre feste, ci pare di intravedere un notevo- le progresso nella cura dell’a- zione pastorale integrale che, in questa nostra terra, non gni volta che il Papa ci dona una lettera può né eludere l’ambito del- enciclica, credo che abbiamo il dovere le feste religiose popolari né Odi rileggerla e di sentirci interpellati: il deflettere dal compito di una “senso di Chiesa” che ci deve caratterizzare loro continua e permanente va coltivato anche con questo ascolto obbe- purificazione in ogni contesto diente e intelligente. culturale che va dal Gargano al Papa Francesco, al n. 5 della Fratelli tutti (FT), Capo di Leuca. confessa di essersi sentito stimolato alla ste- Vogliamo, pertanto, riprendere sura di questa enciclica dal Grande Imam Ah- anche noi non solo il tema pa- storale, ma il doveroso impegno med Al-Tayeb, con il quale il 4 febbraio 2019 della rivisitazione delle feste ha sottoscritto il Documento sulla fratellanza religiose nelle Chiese di Puglia, umana per la pace mondiale e la convivenza alla luce di quanto abbiamo vis- comune. Come non sentirci interpellati an- suto e accolto nel cammino della che noi che, in tante situazioni, condividiamo Chiesa del Signore nel mondo e la vita quotidiana di tanti fratelli e sorelle di tazioni, ideologie, dittature hanno insegna- nel nostro territorio. […] fede musulmana, forse ignari di quel docu- to alla storia del Novecento l’importanza di Molfetta, 1° ottobre 2020, memoria mento sottoscritto da una autorevole perso- avere diritti umani condivisi universalmen- di Santa Teresa del Bambino Gesù nalità della loro stessa religione? te. Norberto Bobbio chiamava lo scorso secolo La FT ha una chiara finalità che va oltre l’in- Gli Arcivescovi e i Vescovi “l’età dei diritti”, di una unificazione europea, delle Chiese di Puglia vito alla fraternità nei confronti dei cristiani di una economia solidale. Abbiamo dimenti- e dei membri delle nostre comunità: essa, (Il testo integrale del documento è consulta- cato queste conquiste o pensavamo che non bile sul sito www.cerignola.chiesacattolica.it) come la Pacem in terris di San Giovanni XXIII, avessero bisogno di essere alimentate da una è rivolta, anche se nella intestazione non lo costante attenzione? Quando vediamo dei ra- dichiara, a tutti gli uomini e donne di “buona gazzi e dei giovani uomini inneggiare ai regi- volontà”. Rileggerla nella nostra terra signi- mi, che hanno seminato il terrore nella storia fica accorgerci che ci parla di fratelli che ci del Novecento, dovremmo chiederci se le “le- vivono accanto. zioni” di quella storia passata hanno trovato in Nel capitolo primo, Francesco prende in consi- derazione “alcune tendenze del mondo attua- noi degli autorevoli maestri. le che ostacolano lo sviluppo della fraternità 2. La mancanza di un “progetto comune” universale”. Vediamo di queste “ombre” tre Credo che a tutti i livelli, ma soprattutto nella aspetti che possono riguardarci da vicino. politica e nella economia internazionali, dal 1. La storia che “torna indietro” periodo successivo alla Seconda Guerra Mon- È pauroso constatare quanto sia vero quello diale, e anche negli anni plumbei della “Guer- che afferma papa Francesco: “Ma la storia ra Fredda”, in tutto il mondo, ma soprattutto sta dando segni di un ritorno all’indietro. Si in Europa, abbiamo costruito un “progetto accendono conflitti anacronistici che si rite- comune” che ha preso forma gradualmente. nevano superati, risorgono nazionalismi chiu- L’Unione Europea, con tutti i suoi limiti, ma si, esasperati, risentiti e aggressivi” (n. 11). anche con tanti pregi, ne è l’esempio. Ma il Come non accostare queste parole ad alcune “progetto comune” ha avuto una battuta tendenze di pensiero che attraversano la no- d’arresto e, invece di “guarire la malattia”, stra politica e che sembrano aver dimenticato si vuole eliminare il “malato”, che è il nostro la follia di nazionalismi e gli egoismi che, ad mondo “parcellizzato” in tanti egoismi poli- inizio Novecento, portarono a due sanguinose tici, prima ancora economici, fomentati da guerre”? Il risentimento e l’aggressività, che si multinazionali. Al n. 30 papa Francesco dà trovano sulla bocca di alcuni uomini di cultura un giudizio “tranchant” sui cosiddetti “valori” e della politica, sono “anacronistici”, per cui il che dovrebbero animare le nostre aspirazioni Papa a ragione parla di “una perdita del senso ad un futuro migliore: “Nel mondo attuale i della storia che provoca ulteriore disgregazio- sentimenti di appartenenza a una medesima ne” (n. 13). Lotta di classe, razzismo, depor- umanità si indeboliscono, mentre il sogno di segue a p. 6

vescovo 5 NOVEMBRE2020 pugno nello stomaco di realtà a cui nella nostra Italia ci siamo abituati: la mancanza di figli, che nasconde lo scarto di tante vite umane nascenti; l’abbandono e la morte in solitudine di molti anziani; le persone sottopagate, vittime dell’“ossessio- ne di ridurre i costi del lavoro”; le vittime del razzismo. Sono scarti di “casa nostra”, che rimangono inerti ed invisibili agli an- goli delle nostre strade. Lo scarto cosa è, in fondo, se non un pro- dotto di chi consuma? Quanto abbiamo consapevolezza che que- ste situazioni ci trovano corresponsabili? Nel nostro territorio, lo scarto di vite umane è silente ed enorme, da quello degli aborti costruire insieme la giustizia e la pace sembra un’utopia di altri a quello delle persone che vivono con uno stipendio ai minimi tempi” (n. 30). Quanto spazio trova un “progetto comune”, per della sussistenza, soprattutto se i lavoratori sono stranieri. E gli l’Europa, per il mondo, per tutto ciò che va al di là dei nostri episodi di razzismo, a volte espressione di guerra tra i poveri, piccoli interessi, nei programmi di movimenti, partiti, aspi- fanno “capolino” nella cronaca, quando sentiamo di immigrati ranti politici ed eletti nelle ultime consultazioni elettorali? Il aggrediti perché ritenuti “rivali” per i miseri stipendi patteggiati Papa ci invita ad avere una visione ampia perché solo in essa ci con i caporali! potrà essere futuro per chi “naviga nella stessa barca”! Ecco le prime tre “ombre” che oscurano il cammino di fraternità e 3. Dare un nome a ciò che è “scarto” l’amicizia sociale, così come il Papa le presenta. Aprire gli occhi Tra le ombre del nostro tempo, c’è lo “scarto”, selezionato per es- su di esse potrà significare per noi sentire la nostalgia di un sere gettato nella “pattumiera” dell’indifferenza di tante perso- progetto più grande, umano, cristiano, politico, economico, ne: “le persone non sono più sentite come un valore primario da che ha i tratti della fraternità. rispettare e tutelare, specie se povere o disabili, se ‘non servono (continua) ancora’ – come i nascituri – o ‘non servono più’ – come gli anziani” † Luigi Renna (n. 18). E qui l’elenco che il Papa fa può darci l’effetto di un Vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano

Nota del Vescovo per la Commemorazione dei Defunti

restrizione per un bene maggiore, Preghiamo tutti perché cessi la pandemia ossia la salute pubblica. Cerchiamo di e perché quanti in questi giorni sono in non recarci in massa il 2 novembre a terapia intensiva possano uscire indenni visitare le tombe dei nostri cari, ma di da questo pericolo. programmare in tutto il mese un tempo La nostra preghiera sarà più accetta nel quale compiere questo gesto di al Signore se unita a quel senso di pietà. responsabilità che ci porterà ad evitare Il 2 novembre non tralasciamo di ogni assembramento inopportuno, ad partecipare alla S. Messa in suffragio dei usare mascherine ovunque, a rispettare nostri cari: ciò sarà possibile solo nelle le norme igieniche. nostre chiese e non nel cimitero, né Vi benedico e vi saluto fraternamente, all’aperto, né tantomeno nelle cappelle comunali. I sacerdoti sono invitati a vostro prevedere più celebrazioni eucaristiche † Luigi Renna Carissimi, durante quella giornata, solo nelle chiese Vescovo parrocchiali, per permettere a tutti di come è a tutti noto, le precauzioni per Cerignola, 24 ottobre 2020 suffragare i propri cari defunti e celebrare evitare il diffondersi del Covid-19 hanno il memoriale della Passione Morte e portato i Comuni ad emanare delle Risurrezione del Signore che nutre la disposizioni che limitano l’accesso ai nostra speranza. Per accompagnare questo tempo, cimiteri, ed hanno altresì sollecitato la Sarà opportuno solennizzare in tutte dal 2 all’8 novembre 2020, ogni Penitenzieria Apostolica ad estendere le chiese l’ottavario per i defunti, mattina, sulla pagina Facebook – la possibilità di ricevere l’indulgenza tempo propizio per la preghiera per i plenaria a chi visita i luoghi dove riposano nostri cari e per meditare sui misteri Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, i nostri cari defunti, a tutto il mese di delle realtà ultime e sulla speranza alle ore 7,45, il vescovo Luigi Renna Novembre. della risurrezione. Non dimentichiamo offrirà una riflessione su: Il tempo Pertanto, esorto tutti ad attenersi inoltre che i defunti si possono in cui cadono le foglie. Ricordando alle norme emanate dai Comuni: la suffragare, oltre che con la S. Messa e pietà verso i defunti quest’anno si con la preghiera, anche con le opere di i nostri cari defunti nella speranza veste anche del sacrificio di qualche carità verso i poveri. della Resurrezione.

vescovo 6 NOVEMBRE2020 Inaugurato il LABORATORIO DELLE MIGRAZIONI UNO SPAZIO PER LA RICERCA E LA COMPRENSIONE

e a come esso traduca in pratica i verbi mons. Renna, “l’importanza di avere uno “Accogliere, proteggere, promuovere, sguardo glocale: pensare a livello mon- integrare”. Per il nostro Vescovo, si trat- diale ma vivere e avere i piedi ben saldi ta di un’iniziativa “importante perché il sul proprio territorio”. E questo è quello laboratorio è un progetto che ci aiuta che il Laboratorio punterà a fare nella sua ad uscire dalla dicotomia pensiero-a- missio: creare ponti in cui la progettualità zione e teoria-prassi, riconducendoci a aiuti a prendere il volo a livello internazio- quella verità secondo cui ogni agire è nale, pur rimanendo saldi e impegnati in lungimirante se prima è preparato dal attività di incidenza locale. pensiero e dallo studio”. Al termine dell’incontro è intervenuto Ed è proprio questo uno degli obietti- anche Marcello Colopi, responsabile vi del laboratorio: partire dalla ricerca dello sportello immigrazione “Fumaru- per operare sul territorio, unire l’impe- lo” del Comune di Cerignola, il quale ha gno prioritario dell’Ufficio Migrantes definito il progetto del Laboratorio una nella cura e nell’attenzione a persone “dimensione strategica” poiché aggiun- e comunità in una prospettiva di pro- ge al territorio iniziative e innovazione, mozione umana e dialogo culturale con un luogo che pensi sul fare e che possa la progettualità e lo sguardo europeo fungere da ausilio per operatori e profes- dell’Associazione “San Giuseppe”. sionisti del campo. Le stesse riflessioni che riprende don A conclusione della cerimonia, il Vesco- Claudio Barboni, direttore dell’Ufficio vo ha svelato la targa e ha visitato la di Annamaria Agueli Migrantes e dell’Associazione “San sede del Laboratorio sita al primo piano Giuseppe”, il quale ribadisce che la del Seminario Vescovile con l’aiuto pre- i è tenuta mercoledì, 14 ottobre sfida pastorale che il Papa ci invita a zioso dei ragazzi dell’Unità pastorale 2020, la cerimonia di inaugurazio- fare nostra getta le fondamenta per “San Francesco da Paola” di Carapelle, ne del Laboratorio delle Migrazioni S le azioni concrete sulle quali si basa il che hanno prestato servizio d’ordine nei locali del Seminario Vescovile di Ceri- laboratorio: conoscere per comprendere; per garantire il rispetto delle norme an- gnola, organizzata dall’Ufficio Diocesano farsi prossimo per servire; ascoltare per ri- ti-covid. per la Pastorale dei Migranti–Migrantes e conciliarci; crescere per condividere; coin- Concludendo, un grazie va a tutti coloro l’Associazione “San Giuseppe” Onlus. Si volgere per promuovere; imparare a colla- che hanno preso parte personalmente, in è trattato di un momento di riflessio- borare. Quindi un laboratorio come spazio particolare a Dora Giannatempo, cofon- ne e testimonianza aperto dalla visio- di studio, approfondimento, formazione e datrice di Altereco, a coloro che ci hanno ne del docu-film “Sfollati”, a cura della informazione aperto al pubblico tre giorni seguiti a distanza attraverso la piattafor- Fondazione Migrantes, in cui si sono a settimana. ma Zoom e a quanti decideranno di colla- susseguite le testimonianze di alcuni Angela Maria Loporchio, project mana- borare con noi in un lavoro di “solidarietà” protagonisti del Messaggio del Papa: ger dell’Associazione “San Giuseppe”, e “sussidiarietà”, come ha ricordato il Ve- dai terremotati di Lazio e Marche agli ha presentato la dimensione europea scovo. sfollati di Congo e Kurdistan iracheno. del laboratorio attraverso i progetti A seguire, il dott. Simone Varisco, sto- Erasmus+ che l’equipe dal 2018 sta rico della Chiesa, ricercatore e scrittore implementando e sviluppando con della Fondazione Migrantes, in colle- partner di Irlanda, Regno Unito, Germa- gamento da Roma ha presentato il suo nia, Francia, Polonia, Finlandia, Lussem- libro Il giorno di chi è in cammino, un vo- burgo, Paesi Bassi, Slovacchia, Austria, lume in cui traccia la storia della Giornata Bulgaria, Romania, Spagna, Portogallo, Mondiale del Migrante e del Rifugiato in Grecia. Si tratta complessivamente di set- Italia attraverso appunti personali e rac- te progetti europei, di cui quattro hanno conti di vicende umane. come tema i migranti (Migrants for Mi- È, quindi, intervenuto il vescovo della grants, Ease, Mufocom, Rising), due han- diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, Sua no come tema (2smile, Inn2di- Ecc. Mons. Renna che, soffermandosi versity) ed uno sui maltrattamenti e abusi sul Messaggio del Papa, ha fatto rife- sui minori (Co-happiness); progetti che rimento al laboratorio delle migrazioni dimostrano, per riprendere le parole di

diocesi 7 NOVEMBRE2020 La missione dei “TESSITORI DI FRATERNITÀ” IL VESCOVO LUIGI RENNA HA CONSEGNATO IL MANDATO AI CATECHISTI

Essere missionari, in questo periodo di difficoltà, ha molte sfaccettature. Come testimonia l’esperienza di Albina, giova- ne caposala del reparto Covid-19 dell’ospedale di Mumbay in India: “Grazie alla preghiera costante, alla partecipazione alla santa messa mattutina, ho ritrovato la forza per andare avanti, per assistere, insieme alle altre seicento infermiere dell’ospeda- le, i malati terminali colpiti dal Covid, portandogli una parola di conforto, una preghiera”, si legge dalla sua testimonianza. Essere missionari oggi vuol dire vivere il proprio sacerdozio di giovane presbitero impegnato tra le favela di San Paolo, che preferisce restare accanto alla sua gente affrontando, con i suoi pochi mezzi a disposizione, non soltanto l’emergenza sa- nitaria, ma anche le acute difficoltà provocate da una povertà diffusa. di Giuseppe Galantino “Siamo sulla stessa barca”, afferma il Vescovo echeggiando un’affermazione di papa Francesco, e “come Giona e come san Paolo, ci sentiamo sulla stessa barca con tutti i fratelli e le sorel- le che nel mondo sono stati colpiti dal virus. Siamo sulla stessa Si è celebrata giovedì, 15 ottobre 2020, in cattedrale, a Ce- barca insieme ai sacerdoti della nostra diocesi che non possono rignola, nel pieno rispetto delle norme antiCovid-19, la Veglia celebrare con noi questa veglia perché colpiti dal virus. Siamo Missionaria sul tema Tessitori di fraternità, presieduta dal ve- sulla stessa barca insieme agli anziani delle Rsa di Ascoli Satria- scovo Luigi Renna con la partecipazione dei rappresentanti delle no e Orta Nova, alcuni dei quali in quarantena a causa dei focolai parrocchie, degli operatori pastorali, dei religiosi e delle religio- esplosi nelle case di riposo”. se, dei catechisti e dei laici impegnati in diocesi. Nel far risuonare nelle navate della cattedrale il Messaggio di Nonostante il periodo storico ci imponga isolamento e quaran- papa Francesco per la Giornata Missionaria Mondiale di quest’an- tena, la Chiesa non dimentica la sua essenza missionaria, che no, il Vescovo ricorda che “Il Papa, poi, ci dice: ‘L’impossibilità di traduce nell’attuare un processo di inveramento del Vangelo per riunirci come Chiesa per celebrare l’Eucaristia ci ha fatto condivi- testimoniare la Parola di Dio con la missione. dere la condizione di tante comunità cristiane che non possono “In questo momento di tempesta e di paura – ha evidenziato celebrare la Messa ogni domenica. In questo contesto, la doman- il Vescovo nel suo intervento – il Signore ci rende protagonisti da che Dio pone: Chi manderò? ci viene nuovamente rivolta e autentici di cammini di fraternità, facendoci testimoni, nella attende da noi una risposta generosa e convinta: Eccomi, manda nostra esperienza di vita terrena, di quell’amore sovrabbon- me! (Is 6,8). Dio continua a cercare chi inviare al mondo e alle dante che vive nella vita del Vangelo”. Come è successo, alla genti…”. “Forse sta chiamando qualcuno in mezzo a noi! – è l’esor- scuola della Parola, a Giona e a san Paolo. “Entrambi – ha con- tazione finale del Vescovo - Non abbiate paura di dire: Eccomi, tinuato mons. Renna – coinvolti in una tempesta. Il primo, Gio- manda me!’”. na, che prima scappa dalla sua missione ma che nella tempesta ascolta il cuore consolato da Dio e accetta la sua investitura. Il secondo, san Paolo, che nel naufragio della barca che lo conduce, da prigioniero, consapevolmente verso la sua condanna a morte, calma la tempesta”. “Dio non ci promette mai che sia priva di tempeste – ha ricordato il pastore della Chiesa locale – a volte sono necessarie per smuoverci, per rimescolare le carte e fare ordine. Dio nelle tempeste della vita ci calma il cuore, ci dona la consapevolezza che nella nostra missione Lui è vicino a noi e ci dona la sua pace”.

diocesi 8 NOVEMBRE2020 Un metodo INNOVATIVO per il DISCERNIMENTO LA SINTESI DEI LAVORI DEL CONSIGLIO PASTORALE DIOCESANO

biamo rompere il silenzio e ciare, creando opportunità di denunciare per annunciare. crescita e di cammino. È necessario, quindi, inve- È ora di alzarsi, di non curar- stire sempre di più nella si del disordine che spinge cultura della legalità e nella lo sguardo in basso, ma di definizione del peccato so- alzare gli occhi inseguendo ciale, concretizzando azioni la bellezza, la luce e l’armo- che propongano un model- nia di un cielo stellato. Solo lo alternativo, per segnare allora trasformeremo le no- un’altra strada. L’illegalità stre ferite in feritoie. non deve essere la prima I lavori di riflessione e di ap- scelta, anche perché l’errore profondimento continuano. di qualcuno diventa crisi per La strada non sarà né breve, tanti; ed è quell’errore che né agevole, ma non bisogna dobbiamo avere il coraggio scoraggiarsi e andare avanti. di denunciare o è da quell’er- Meglio: occorre puntare in rore che dobbiamo ricomin- alto! di Angiola Pedone solo alcune delle numerose sollecitazioni sottoposte na mattinata intera di ai membri del Consiglio, a discernimento, quella partire dalla riflessione sug- Udi sabato, 17 ottobre gerita ai diocesani dalla più 2020, per la giornata dedi- recente lettera pastorale del cata al Consiglio Pastorale Vescovo, intitolata La via Diocesano di ottobre, svolto- della Speranza. Per non ri- si nel salone “Giovanni Paolo cominciare allo stesso modo II” dell’Episcopio di Cerignola, (Cerignola 2020), iconogra- coordinato dal vescovo Luigi ficamente illustrata dalla Renna, sui temi che coinvol- scenografica immagine della tavola disordinata e abban- gono i nove centri abitati donata di Arcabas ne Il ciclo – Cerignola, Ascoli Satriano, di Emmaus. Orta Nova, Carapelle, Ordona, Come possiamo tendere a Candela, Stornara, Stornarel- quel cielo stellato che, di la, Rocchetta Sant’Antonio – scorcio, si intravede dall’u- della nostra diocesi. Quello scio del tinello dei discepoli della legalità, e delle sue di Emmaus? Certamente si innumerevoli violazioni, è potrebbe iniziare con il par- uno degli argomenti decli- lare lo stesso linguaggio, nato nelle icone contempo- riflettendo insieme e propo- ranee che hanno attivato nendo una nuova definizio- un processo di riflessione ne dell’annuncio. curato dalla dott.sse Maria Le situazioni di crisi, di Rosaria Attini e Mattea Bel- degrado morale e sociale piede. in cui versano le vecchie Speculazione, contraffazio- e nuove generazioni non ne, violenza, ricettazione, devono spaventarci, ma gioco d’azzardo, pirateria in- devono sconvolgerci; la fo- formatica, abusivismo, inos- tografia della realtà in cui servanza delle regole sono viviamo è grave, ma dob-

diocesi 9 NOVEMBRE2020 Il coraggio di OSARE PANDEMIA L’INCONTRO DEL VESCOVO CON LE SCUOLE CATTOLICHE e “fili d’oro” AL CONVEGNO DEI CATECHISTI Vescovo, che non si limita al mondo della scuola, ma che coinvolge soprattutto gli Bezze: le relazioni adulti, chiamati ad essere corresponsabili di valore a servizio con la scuola per l’educazione dei ragazzi che vivono un “momento urgente e diffi- dell’Iniziazione cristiana cile provocato dalla diffusa incertezza e dall’evidente disorientamento”. Mai come quest’anno la collaborazione tra scuola e famiglia deve essere co- di Antonio D’Acci stante, seria e reciproca. Non soltanto per il contrasto al Covid-19, ma anche iovedì, 22 ottobre 2020, alle ore perché questa pandemia ci ha mes- 16,30, ha preso il via, in diretta so dinanzi a nuove sfide che la scuola GFacebook, il Convegno Catechi- da sola non può vincere se non con la stico Diocesano con don Giorgio Bezze, di Giuseppe Galantino collaborazione delle famiglie. Educare direttore dell’Ufficio Catechistico della costituisce una sfida, che non deve tra- Diocesi di Padova. Un appuntamento organizzato da tempo e che doveva oraggio, osate!”. È questo il mes- scurare nessuno. Si tratta di una sfida svolgersi in presenza ma che, a causa saggio-invito trasmesso dal ve- entusiasmante che apre alla vita e che del Covid, si è tenuto in streeming. scovo Luigi Renna durante la insegna ai ragazzi a dialogare con la vita, “C Introduce i lavori il vescovo Luigi Renna, celebrazione eucaristica di martedì, 20 ad incontrarla, perché chi si lascia incon- presentando il relatore e sottolineando ottobre 2020, tenutasi nella cattedrale di trare dalla vita, in tutte le sue stagioni, si come anche questo incontro formativo Cerignola, in occasione dell’avvio del nuo- riconoscerà sempre meglio, individuando si inserisce nell’ambito della riflessione vo anno scolastico con la partecipazione in sé risorse impensate, dimensioni e si- scaturita dalla sua più recente lette- degli alunni delle scuole paritarie catto- gnificati sconosciuti. ra pastorale: “Se l’esperienza vissuta liche presenti in diocesi. È un messaggio “Imparate dai bambini”, afferma il Ve- in questi mesi ha segnato un confine di coraggio e speranza quello del Vescovo scovo rivolgendosi agli insegnanti, “im- – afferma il Vescovo – questo confine che, echeggiando papa Francesco, si è parate anche voi adulti ad essere acco- esperienziale ci dice che non possia- detto preoccupato per una “emergenza glienti, poiché se educare è aprire alla mo ricominciare nello stesso modo. È educativa che può trasformarsi in una vita, è chiaro che, nella misura in cui necessario dotarsi di un progetto di vera e propria catastrofe, per molti bam- accompagno, sono chiamato in causa io Iniziazione cristiana che tenga conto bini, che a causa della pandemia, e dei stesso che ho il dovere di educare”. Alla delle esperienze maturate nella con- problemi ad essa connessi, non possono scuola del Maestro Gesù, continua mons. tingenza, anche se i catechisti sono più andare a scuola”. Ed è sulla scia di tali Renna, è importante non dimenticare che impegnati già da due anni in una ri- affermazioni che mons. Renna ha ricor- “accanto ai rimproveri e alla tenerezza, flessione per il rinnovamento della dato l’invio, nelle settimane precedenti, all’impegno e alla pazienza, alla fatica e catechesi. La novità della realtà delle della sua lettera “Bentornata, scuola!” alla preghiera” non sono mai venuti meno cose ha fatto incontrare alle nostre indirizzata agli studenti delle scuo- “l’amore e la fiducia verso i suoi discepo- comunità la necessità di un cambia- le diocesane di ogni ordine e grado, li”. L’invito diventa esortazione quando mento nelle modalità di approccio nonché le recenti visite compiute nel- il Vescovo invita l’assemblea ad affidare all’iniziazione”. Mons. Renna ribadisce le scuole elementari della diocesi: “Di alla Madonna di Ripalta non solo il nuovo che, in questo anno, si procederà all’in- tutte le aperture di questi mesi, quella anno scolastico, ma l’intera diocesi: “Pre- dividuazione di un percorso diocesano della scuola è davvero necessaria”, si gate, dite con me, quasi sussurrando: Ma- che coinvolgerà i catechisti nell’accom- legge nella lettera, in quanto “un Paese donna di Ripalta, costruisci nella mia città pagnamento delle famiglie e dei ragazzi con le scuole chiuse è un paese che non verso l’esperienza della prima eucare- la civiltà dell’amore”. sta guardando né al suo presente, né al stia. Invita, quindi, il relatore, dalla sua suo futuro”. sede padovana, a intervenire. L’accoglienza diventa, quindi, l’asse fon- Dopo i ringraziamenti, don Giorgio entra dante dell’intervento omiletico. Commen- nel vivo constatando come le nostre co- tando con i ragazzi la Parola prevista dalla munità, in questo tempo così particola- liturgia del giorno, il Vescovo ha ricordato re, pur non avendo corsie preferenziali che “Il Signore ci invita ad essere come rispetto ad altri gruppi sociali hanno un bambini per entrare nel regno dei cieli”, vantaggio in quanto si nutrono della in quanto “Essere come bambini vuol dire Parola di Dio. La riflessione che ne sca- essere accoglienti, cioè liberarci da tutte turisce ci insegna che il tempo della le costruzioni mentali, sociali che possono pandemia ci pone dinanzi ad una ine- compromettere il nostro senso cristiano dita modalità sul “come” coinvolge- di accogliere l’altro”. Un monito, quello del re i ragazzi. La pandemia è come una

diocesi 10 NOVEMBRE2020 UFFICIO DIOCESANO PER L’ECUMENISMO RUBRICA a cura del sac. Antonio Maurantonio “In CAMMINO verso l’UNITÀ...” …pregando per i poveri e la Chiesa Battista “Beati i poveri in spirito, mareggiata: si tratta di un’esperienza di porta con sé numerose perché di essi è il regno dei cieli” (Mt 5,3) novità, positive e negative. Essa ci ha messo nella condizione di riconoscere i punti di debolezza in cui viviamo, e che non si può Signore Dio nostro, che nel Battesimo ci doni la grazia dare per scontata la fede, così come i fondamenti della verità rive- di essere tuoi figli e fratelli tra di noi, fa’ che riuniti lata, spesso ancora sconosciuti. in un’unica comunione possiamo essere un solo corpo Il Covid-19 costituisce un’esperienza di interruzione delle rela- animato da desideri di unità. Preghiamo insieme di- zioni. La socializzazione è venuta meno in questi mesi. Anche cendo: Padre dei poveri, vieni in nostro aiuto. l’apprendimento ne ha risentito. Prima di questa triste vicenda, • Per tutti noi, perché a partire dalle nostre povertà i “device” erano demonizzati, oggi questi pregiudizi sono saltati. possiamo chiedere al Signore la grazia di sentirci Nella relazione educativa la creatività ha cercato nuovi modi per fratelli solidali rispetto ad ogni forma di povertà stare in famiglia. esistente. Preghiamo. Le comunità parrocchiali hanno dovuto “subire” le prescrizioni • Per la Chiesa Battista, affinché attraverso l’ascol- esterne con un conseguente calo del senso di appartenenza. to della Parola di Dio possa riconoscersi sempre più, Per la catechesi, il rispetto del distanziamento ha messo in cri- all’interno del popolo cristiano, parte integrante di si un modello che imitava, spesso, la scuola: bisognerà appro- un’unica famiglia in cammino verso l’unità. Preghiamo. fittarne per una catechesi realizzata in maniera più familiare. Don Giorgio accenna, inoltre, a come la liturgia sia ritornata nel- Preghiera per l’unità dei Cristiani le famiglie. La casa è ritornata ad essere Chiesa domestica. Se (Paul Couturier)* l’Eucarestia è stata poco frequentata, non si può fare a meno di Signore Gesù Cristo, che alla vigilia della tua passione richiamare l’enorme slancio di carità, senza dimenticare che al hai pregato perché tutti i tuoi discepoli fossero uni- centro della preghiera familiare vi sono stati sia la Parola di Dio, ti perfettamente come tu nel Padre e il Padre in te, sia l’esperienza del silenzio che ha stimolato la capacità contem- fa’ che noi sentiamo con dolore il male delle nostre plativa. Si tratta di “luci e ombre”, tra le quali saper individuare divisioni e che lealmente possiamo scoprire in noi e i “fili d’oro”. sradicare ogni sentimento d’indifferenza, di diffiden- Tra questi, infatti, rientrano le esperienze e il vissuto delle za e di mutua astiosità. Concedici la grazia di poter famiglie. In assenza di attività parrocchiali, è sorta la neces- incontrare tutti in te, affinché dal nostro cuore e dalle sità di guardare oltre, guardando noi stessi, e di conseguenza nostre labbra si elevi incessantemente la tua preghie- chi si occupa di catechesi deve rivedere l’approccio alla forma- ra per l’unità dei cristiani, come tu la vuoi e con i mezzi che tu vuoi. In te che sei la carità perfetta, fa’ che noi zione cristiana ed i suoi itinerari partendo dalla necessità di troviamo la via che conduce all’unità nell’obbedienza considerare il vissuto dei ragazzi e delle famiglie. La formazio- al tuo amore e alla tua verità. Amen. ne cristiana non è soltanto la catechesi e don Giorgio insiste *presbitero francese (Lione, 29 luglio 1881 – 24 marzo 1953) molto sulla necessità dell’esperienza narrativa. Il raccontarsi è educativo ed esplicativo perché l’esperienza di fede non si Dalla Costituzione dogmatica sulla Chiesa limita all’incontro in parrocchia, ma si fortifica con la conoscen- “Lumen Gentium” za reciproca derivante da relazioni significative. 21 novembre 1964 La famiglia, con la sua vita quotidiana, cadenzata dalla preghiera 8. Come Cristo ha compiuto la redenzione attraverso la personale ci chiede di valorizzare questo nuovo tipo di esperienza povertà e le persecuzioni, così pure la Chiesa è chiama- che non è necessario spiegare ulteriormente. La famiglia ha un ta a prendere la stessa via per comunicare agli uomini linguaggio di azione, di piccoli gesti, così come ha rivelato l’origi- i frutti della salvezza. Gesù Cristo “che era di condizio- nalità con cui molte famiglie, durante il lockdown, hanno celebrato ne divina... spogliò se stesso, prendendo la condizione i riti della Pasqua. Le limitazioni rendono difficile l’incontro. Eppu- di schiavo” (Fil 2,6-7) e per noi “da ricco che era si fece re si deve partire dalle relazioni fraterne per una fiducia reciproca povero” (2 Cor 8,9): così anche la Chiesa, quantunque nel camminare insieme di genitori e figli. per compiere la sua missione abbia bisogno di mezzi Il relatore invita a evitare il rischio di “scaricare” tutto sulla fami- umani, non è costituita per cercare la gloria terrena, glia, chiedendo di fare catechesi senza averne gli strumenti, in bensì per diffondere, anche col suo esempio, l’umiltà quanto occorre essere attenti non solo al “rimbalzo di ritorno”, ma e l’abnegazione. Come Cristo infatti è stato inviato anche alla tentazione di “fare come si è sempre fatto”. dal Padre “ad annunciare la buona novella ai poveri, Prima di concludere, invita i partecipanti all’incontro online, a a guarire quei che hanno il cuore contrito” (Lc 4,18), una riflessione finale a partire da due domande: “In questo “a cercare e salvare ciò che era perduto” (Lc 19,10), tempo di pandemia quali sono i fili d’oro della tua comunità? così pure la Chiesa circonda d’affettuosa cura quanti Su cosa punteresti per rafforzare un annuncio più legato alla sono afflitti dalla umana debolezza, anzi riconosce nei vita e perché si rafforzi il senso della comunità?”. poveri e nei sofferenti l’immagine del suo fondatore, L’incontro si chiude alle ore 18, con il saluto finale del vescovo povero e sofferente, si fa premura di sollevarne la in- Renna e la recita comunitaria del Magnificat. digenza e in loro cerca di servire il Cristo.

diocesi 11 NOVEMBRE2020 Un segno di SPERANZA È NATO IL NUOVO CENTRO EDUCATIVO “DIORAMA”

autunnale e invernale, non potendo svol- nell’adescamento dei più piccoli una ma- gere attività di strada per le avverse con- novalanza per attività illecite”. Scrive il dizioni metereologiche, le iniziative sono vescovo Renna nella lettera pastorale proseguite all’interno di strutture messe La Via della Speranza: “Uno dei luoghi a disposizione dalla stessa diocesi. In par- da ri-aprire per incontrare la vita delle ticolar modo è stata utilizzata una strut- persone è l’oratorio, che per noi è vitale tura, ex scuola elementare privata “B.V.M. per rispondere all’emergenza educativa Ausiliatrice”, ben attrezzata con aule per del territorio, per prevenire le difficoltà, le attività di doposcuola e laboratoriali per recuperare ragazzi che vivono già in e spazi all’aperto per attività ludiche e situazioni di disagio”. sportive. La struttura, completamente Nel centro educativo “Diorama” è stata ristrutturata grazie a un nuovo progetto compiuta una scelta ben precisa: indica- realizzato sempre con i fondi OttoxMille, è re alcuni modelli ecclesiali che incarnano diventata la sede del nuovo centro diurno i valori che stanno a fondamento di tale socio-educativo per minori, allo scopo di di Giuseppe Russo progetto. Quattro stanze intitolate ad al- dare concreta continuità al progetto pre- trettante grandi figure: don Tonino Bello, cedente. l 17 ottobre 2020, alle ore 18, nei loca- don Lorenzo Milani, Carlo Acutis e, natu- li della rettoria della B.V.M. Ausiliatrice, “Diorama - dichiara don Cotugno, diret- ralmente, don Antonio Musto, parroco di Isita in vico V Addolorata 79 a Cerignola, tore della Caritas Diocesana - dal greco quel quartiere e punto di riferimento per è stato inaugurato il nuovo centro edu- ‘guardare attraverso’, è la raffigurazio- la dimensione educativa. cativo “Diorama”. Moderati dal dott. Giu- ne, propria dei musei, con cui, utiliz- Tanti sono stati i riscontri positivi. Ne seppe Russo, responsabile dell’area pro- zando una particolare illuminazione, si citiamo solo uno: “Mi fa molto piacere gettazione della Caritas diocesana, sono riesce a dare al pubblico la ricostruzio- – scrive una signora in un messaggio - intervenuti il vescovo Luigi Renna; don ne di un reale panorama o civiltà che lo che avete dato vita a questo progetto Alessandro Mayer, delegato regionale spettatore può guardare attraverso un Caritas; don Pasquale Cotugno, direttore vetro. Nel diorama non esiste il tempo. nella mia ex parrocchia di M. SS. Ausi- della Caritas diocesana; don Angelo Mer- Non ‘c’è un prima e un poi’, come canta- liatrice. Vorrei, in memoria di don Antonio caldi, parroco della parrocchia B.V.M. Ad- no i Baustelle in una loro celebre can- Musto, darle un piccolo contributo per dolorata, sul cui territorio sorge il centro. zone intitolata appunto Diorama. Nel aiutare questa associazione a sostegno “Diorama” è una delle tappe del percor- diorama conta quello che sei! Questo dei giovani, dei bimbi e soprattutto, come so che la Caritas diocesana ha avviato ‘Diorama’, questo centro educativo è farebbe piacere a don Antonio, a soste- circa tre anni fa con un primo progetto il luogo, lo spazio, il tempo in cui ogni gno dell’istruzione senza la quale non si OttoxMille presentato nel 2017 e rea- bambino ‘illuminato/accompagnato’ da hanno ali per poter spiccare il volo. Gra- lizzato negli anni 2018-2019, intitolato educatori e animatori potrà ricostruire zie a nome di tutti i ragazzi: almeno una “Charlie fa surf”. un sistema sociale in cui al centro c’è il quarantina del mio piccolo gruppo che, in Il primo progetto (“Charlie fa surf”) aveva rispetto dei diritti naturali dell’uomo”. quella parrocchia, hanno ricevuto gratui- la finalità di individuare e seguire mino- “Questo nuovo centro educativo - con- tamente tanto affetto e istruzione”. ri in età scolare a rischio di dispersione tinua il direttore della Caritas - vuole scolastica. Tale azione è stata svolta at- rappresentare per l’intero quartiere ma traverso attività educativa di strada in anche per l’intero nostro territorio un quartieri in cui non erano presenti agen- segno di Speranza. Avviare processi che zie educative o servizi che potessero generano nuove prassi d’intervento per coinvolgere i ragazzi in iniziative di stu- contrastare la dispersione scolastica e dio e/o ricreative e di socializzazione. In l’abbandono della scuola rappresenta per quest’anno sono state stipulate conven- la Caritas diocesana e per la diocesi una zioni con alcune scuole elementari e me- vera e propria necessità pastorale. Solo die della citta presenti nel territorio in cui così possiamo promuovere un modello si è intervenuti, al fine di garantire la fre- di società in cui la dignità di ogni essere quenza a scuola e lo svolgimento regolare umano e del territorio stesso potrà es- dell’intero andamento scolastico (compiti sere rispettata, contrastando un sistema a casa,…) da parte dei minori. Nel periodo mafioso e criminale che vede proprio

informaCaritas 12 NOVEMBRE2020 “SERVIRE e dare la propria vita” L’ASSEMBLEA UNITARIA DELL’AZIONE CATTOLICA DIOCESANA

di Maria Rosaria Attini Introducendo il suo intervento, il vesco- vo Luigi Renna ha invitato i presenti a Azione Cattolica di Cerignola-Ascoli una profonda riflessione sul titolo del Satriano ha inaugurato il 18 otto- progetto Formativo di Ac, “Perché Cri- L’bre scorso, nei locali parrocchiali sto sia formato in voi” (Gal 4,19). Il bra- della chiesa dello Spirito Santo, l’anno no di riferimento è un accorato appello associativo. L’incontro è stato introdot- a fare discernimento perché i Galati si to da un momento di preghiera guidato stavano allontanando dalla verità del dall’assistente unitario, mons. Vincenzo Vangelo di Cristo, cedendo ad una men- D’Ercole, durante il quale ha presentato il talità giudaizzante. La tentazione di brano evangelico (Mc 10,35-45) dell’icona “deviare” è sempre presente nella no- biblica dell’anno associativo 2020-2021, stra vita, condizionata dalla conoscen- sintetizzato dal valore del “Servire e dare za di prospettive più desiderabili che la propria vita”. magari sono in dissonanza con il Van- Mons. D’Ercole ha ricordato che il brano gelo. Il senso dell’Ac è niente altro che ci presenta un atto di arrivismo da par- Cristo formato in noi. E la modalità con cui te di due fratelli che hanno tutta l’aria questo si esplicita, il Vescovo la presenta di essere degli arrampicatori sociali, a citando due teologi. Maioli, che illustra il scapito dei compagni della comunità. percorso di san Paolo come il cammino di Gesù tratta i due con molta comprensio- fede che va dal “soggettivo” alla forma ne, ma altrettanta chiarezza. Il Maestro dell’“oggettivo”: un continuo passaggio da una verità soggettiva a quella verità non dà soltanto una legge fra le altre, tal fine verrà istituita la Scuola di Forma- di salvezza che è Gesù Cristo. Ma questo ma definisce la costituzione stessa del- zione Permanente rivolta ai Consigli par- la comunità dei suoi discepoli: in essa non viola la nostra libertà personale? Il rocchiali di Ac, fatta di momenti formativi “ognuno è il servo di tutti”. Qualcosa teologo Guardini sottolinea che la libe- unitari alternati a laboratori di settore. La forse di utopistico, ma un progetto a cui ra personalità rappresenta la premessa seconda prospettiva di servizio è quella dobbiamo riferirci, sforzandoci di realiz- “per la vera comunità”. Far sì che si formi di “Servire i legami”. La nostra associa- Cristo in noi e far sì che dentro di noi si zione deve portare la speranza che c’è formi la nostra appartenenza ecclesiale nel messaggio del Vangelo, in un tempo è un tutt’uno! Per questo possiamo dav- in cui la disperazione sembra avere il so- vero affermare che il sensus ecclesiae pravvento. Essenziale, allora, sarà la cura nell’Ac cresce e si sviluppa man mano che delle relazioni con i soci, attraverso i quali avanza nella formazione, che rappresenta trasmettere e diramare il messaggio di una vera e propria sfida. Il Vescovo indica speranza. La terza prospettiva di servizio l’uso delle guide per i cammini forma- è quella di “Servire la Chiesa e i territori”. tivi parrocchiali, ritenendole un prezio- zarlo, anche se sappiamo che l’egoismo, La pandemia ci ha insegnato quanto sia so e utile strumento, e conclude il suo la scarsa generosità, il peccato in genere lungimirante mettere al centro dei nostri intervento invitando a puntare sulla renderanno difficile la vera fraternità. La programmi la cura del bene comune. Edu- pastorale d’ambiente con la diffusione comunità è così oppure non è comunità. carsi al bene comune è un’attenzione che del Movimento Ecclesiale di Impegno Cul- Il servizio è un cammino di croce, cioè di va confermata nei nostri cammini forma- turale (Meic), del Movimento Studenti di responsabilità, di fatica, non perché sia tivi, aprendo canali di dialogo alle risorse Azione Cattolica (Msac) e del Movimento bello soffrire, bensì perché è doveroso e presenti nel territorio. Lavoratori di Azione Cattolica (Mlac). bello servire. La presidente diocesana, Maria Rosaria Attini, dopo aver sottolineato la parti- colarità del tempo che stiamo viven- do, ha delineato i contenuti dell’anno associativo e del triennio. Il “servizio” costituisce la parola chiave di questo anno, un dono gratuito del proprio tem- po, delle proprie capacità, della propria vita. Il brano del Vangelo di Marco ci pre- senta tre prospettive di servizio. La pri- ma è “Servire le coscienze”: continuare a formare le persone perché possano fare la differenza all’interno della società. A

azione cattolica diocesana 13 NOVEMBRE2020 Il “GRAZIE!” a SUOR PAOLA e a SUOR MARIA

“È la mia ricchezza la più grande… solo i poveri saranno… sol- Care suor Paola e suor Maria, vorrei esprimere tutto il mio tanto essi avranno parte nella vita e nel mio cuore”: cara suor affetto e gratitudine per quello che avete fatto per me e Paola, è con queste parole di un canto a te caro che il mio cuore per tutte le persone di cui vi siete circondate. Siete state custodisce la tua persona. Mi hai insegnato a comprendere il il nostro “faro”, il punto di riferimento; ed è difficile pen- volto della povertà e che i nostri errori sono i maestri della sare ad un futuro senza di voi, presso il Centro Caritas e la vita. Grazie per la tua temperanza, per la tua inquietudine verso comunità di Tre Titoli, ma gli insegnamenti trasmessi non il prossimo. Grazie per avermi indicato la strada del povero, la ci impediranno di continuare nel progetto di servizio agli strada per arrivare a Cristo, amore incondizionato. Grazie suor altri, gli ultimi, come più volte abbiamo detto: “Perché non Maria per il tuo amore orante. si può amare Dio senza amare il prossimo”. Vero? Vi ri- corderemo sempre determinate, nonostante le tante dif- Giuseppe Leone ficoltà. Il nostro motto sarà sempre: “Qualunque cosa avrete fatto agli altri l’avrete fatta a me…”. Questo ci avete insegnato e testimoniato. Possiamo solo dirvi gra- zie e vi assicuriamo che sarete sempre presenti nel cuore e nella mente di ognuno di noi. Con affetto. Chiara Cianci Cara suor Paola, sei una grande donna. Incontrare nella mia vita una persona così è stato un dono di Dio e le tue parole di conforto non le dimenticherò, sei speciale. Cara suor Maria, ricorderò il tuo sorriso e la tua dolcezza sempre grande verso Ringrazio suor Paola e suor Maria per aver condiviso tan- tutti. Per me è stata una esperienza bellissima stare con voi e ti momenti intensi e per aver dato un gran contributo poter aiutare i poveri e le persone bisognose. Un bacione. personale e sociale. Mi mancherete tanto, vi porterò Chiara Schiavulli sempre nel mio cuore. Mi mancherà tanto il momento di adorazione, era un momento per ritrovarsi con il Signore. Vi voglio bene. Maria Montingelli

Cara suor Paola, grazie a te ho avuto modo di addentrarmi in un mondo che conoscevo solo superficialmente, quello di Tre Titoli. Sono passati ormai 7 anni da allora. Sembra passata una vita, anche per tutti i cambiamenti (struttu- rali, ma soprattutto spirituali) che hai saputo apportare nel tempo in quel posto e nelle persone che vi abitano. Non riesco ad immaginare Tre Titoli e tutte le altre tue iniziative senza di te. Suor Maria l’ho conosciuta poco, giusto qualche piacevole ed edificante conversazione nei passaggi in macchina di ritorno da quel posto che ora dovrà andare avanti senza di voi, ma non per que- sto il distacco da lei è meno doloroso. Avete creato un bel gruppo e quel gruppo ha imparato tanto dalle sue condottiere. Saprà sicuramente ereditare la forza, il Tutto si cancella, tutto passa, tranne il ricordo. Ed io vi ricorderò coraggio e la bontà di chi lo ha guidato fino ad ora. per la vostra operosità, la generosità e l’insegnamento di vita Voi, che invece non vi fermate mai, care suor Paola e suor che mi avete dato. Maria, saprete portare amore e aiuto lì dove Dio vi collo- cherà adesso. È questa la certezza che rende più lieve Lilli Ratclif l’arrivederci. Andate, dunque, se così è deciso, e siate gio- ia dove ora serve. La vostra dolcezza e il vostro esempio continueranno a farvi restare con noi per sempre. Alfonso Santamaria

speciale 14 NOVEMBRE2020 L’operato di suor Paola non si può racchiudere in un piccolo pensiero, ci vorrebbe ben altro! Che dire… “piccola donna” ma grande testimonianza esemplare di vita religiosa. Suor Maria, gigante di ubbidienza. Vi voglio bene. Teresa Bianco

Se è vero che tutti siamo utili ma che nessuno è indi- spensabile, è altrettanto vero che l’impegno vissuto con Care suor Paola e suor Maria, amore, con passione, con continuità, lascia il segno. E voi, vi dedichiamo queste poche righe per ringraziarvi per questi 8 suor Maria, suor Paola, lascerete un bel segno nel cuore anni trascorsi insieme, in cui siete state supporto, conforto, gui- di chi ha avuto il privilegio di starvi accanto. Ci mancherà da e motivazione in un mondo fino ad allora a noi sconosciuto. Ci tantissimo l’adorazione del martedì; mancherete ai po- avete educati al silenzio, luogo indispensabile per il dialogo veri, mancherete troppo ai fratelli di “Tre Titoli”. Noi, dal con il Signore, e tempo oggi schiacciato da un eterno presen- canto nostro, cercheremo in ogni modo di dare continuità te di rapidità. Ma è necessario darsi tempo, e dare tempo per al servizio con i poveri, così tanto da voi amati. Il Signore ritrovare il senso e i particolari. vi tenga fra le sue braccia in questo momento e vi doni Suor Paola, ci hai accolti come figli, così come, come figli hai ac- la possibilità di seminare per moltissimo tempo ancora fra colto chiunque abbia varcato la soglia di quella casa che fino ad zolle fertili. oggi è stata la nostra seconda casa. E, come una buona mamma, Franca Abatino hai rimproverato, consolato, appoggiato, consigliato ed indiriz- zato verso una comprensione materna, capace di superare ogni dissapore e malinteso. La tua precisione, il tuo essere ligia, la tua lucidità e prontezza hanno innescato in noi la voglia di ser- vire il prossimo, sei stata compagna ed esempio. Quel che oggi siamo lo dobbiamo anche a te perché hai contribuito a forgiare quelle che sono le nostre personalità, il nostro essere uomini e donne retti, in una società in cui l’integrità quotidianamente vacilla. Suor Maria, la tua enfasi, la tua disponibilità, la semplicità, il tuo sorriso e la tua prontezza ad accogliere, hanno evidenziato quo- tidianamente il tuo “Sì” dinanzi al Signore, un “Sì” che si raffor- za, che da speranza e non demorde davanti alle difficoltà. Un “Sì” che sceglie di servire in silenzio. Gli insegnamenti che ci avete trasmesso, attraverso le ormai famose citazioni di San Vincenzo de’ Paoli, risuonano in noi scuotendoci ed interro- gandoci nel nostro agire quotidiano e privato. Ci avete insegnato l’importanza dei “No”, che non sono sempre un privarsi o un negarsi all’aiuto verso il prossimo, ma un edu- care all’autonomia e alla responsabilità. Quel che se ne va lascia Suor Paola e suor Maria, l’annuncio inaspettato del vostro sempre spazio a qualcosa di nuovo: sono le leggi universali, ciò spostamento, mi ha spiazzata, rattristata e commossa, ma che è destinato ad andarsene se ne andrà comunque. Ciò che nel contempo ho acquisito la consapevolezza che l’ordine dovrà rimanere, rimarrà comunque. Siamo consapevoli che sa- religioso di cui fate parte vi porta all’obbedienza. Vi augu- rete lievito là dove il Signore vi condurrà, ma in cuor nostro vi ro buon proseguimento di cammino. Con grande affetto e è la consapevolezza della grande perdita che questo territorio stima. Vi voglio tanto bene. subirà. Ma sappiate che questo inaspettato cambiamento sarà Maria Marino ispirazione per non disperdere tutto ciò che di buono avete co- struito negli anni. Vi vogliamo bene. Federico, Alessandra e Costanza

Grazie, suor Paola e suor Maria, per il dono di voi stesse, sem- pre a disposizione di tutto e di tutti nella carità, umiltà ed acco- glienza. Maria Catalano

speciale 15 NOVEMBRE2020 MENS CONCORDET VOCI

“Quel che è debole Dio lo ha scelto” (1Cor 1,25-27)

La capacità della liturgia di trasformare il cuore le proviene dal fatto che essa è il culto della Chiesa, che è nella storia il sacramento di Cristo. La sua bellezza rifulge nella povertà e fragilità di gesti e di parole, che comunicano la grazia che significano, divenendo portale di accesso privilegiato alla Pa- squa del Signore che è la grande novità in opera nel mondo. A questa novità, quest’anno, vogliamo attingere con abbon- danza per camminare con forza verso la nostra reale identità di figli di Dio, amati e perdonati. La riflessione sulla liturgia, consegnataci nella traccia dal nostro rettore e dall’équipe educativa, è stata oggetto di ulteriore approfondimento da parte di don Giovanni Frau- sini, docente di Teologia Sacramentaria nell’Istituto Teo- logico Marchigiano, che ha incontrato la nostra comunità per aiutarci a riscoprire la bellezza del dialogo coinvolgen- te e appassionato tra Dio e l’uomo che nella preghiera li- turgica ancora si compie e si offre. Abbiamo vissuto anche alcuni laboratori formativi, tenuti da cinque Pie Discepole del Divin Maestro che, con grande com- di Giuseppe Pio Di Donato petenza, hanno consentito di riflettere creativamente sulla Liturgia delle Ore, sui ministeri ordinati, istituiti e battesimali, ens concordet voci”: “Lo spirito concordi con la sul Messale nella sua terza edizione italiana, sull’ars cele- voce”. È il titolo della nuova traccia formativa che brandi e il ministero della presidenza liturgica e sullo spazio “Mscandirà il cammino della comunità del Seminario liturgico. Maggiore di Molfetta per questo nuovo anno, segnato dall’im- La bellezza e la delicatezza tenera della liturgia sono previsto dell’emergenza sanitaria, ma anche dal desiderio co- emerse in tutta la loro pregnanza in questi giorni di for- mune di scoprire il disegno di Dio nella nostra storia. Sono mazione e ancora accompagneranno i passi decisi del parole mutuate dall’esperienza matura di Benedetto da nostro cammino condiviso. Così fragili e disarmati dinanzi Norcia, padre del monachesimo occidentale, che nella sua alla povera forza della liturgia, ci stupiremo della luce della Regola di vita raccomanda ai suoi compagni di vivere la li- sua presenza che continua ad attraversare la nostra vita di turgia in una profonda aderenza dello spirito e della voce. giovani discepoli, donando un senso pieno alla nostra storia. Ed è alla liturgia che quest’anno vogliamo guardare con gli occhi della fede, per scoprirci raggiunti da un Mistero immen- so, che possiamo limitarci ad accogliere come dono gratuito e inatteso, senza l’arroganza di chi pretende di “addomesti- care” e “costringere” Colui che, pur presente, fugge a ogni manipolazione. È strano pensare al fatto che, come suggerisce l’adagio be- nedettino, sia la mente a doversi accordare alla voce. Del re- sto, siamo abitualmente portati a credere che sia lo spirito a dover “guidare le parole”, a forgiarle per esprimere ciò che abbiamo dentro. Nella liturgia, invece, avviene il contrario. Scrive il nostro rettore don Gianni Caliandro: “la priorità è della voce, e cioè della preghiera pronunciata, del ge- sto liturgico, dell’azione che insieme stiamo compiendo, e l’auspicio è che l’azione liturgica dia unità al pensiero, allo spirito, all’interiorità”.

seminaristi e...non solo! 16 NOVEMBRE2020 Il NUOVO PARROCO della chiesa di CRISTO RE È DON FABIO DALESSANDRO, SALESIANO

Dal punto di vista strutturale, infatti, do, infatti, è “essere nella Chiesa segni e è necessario completare i lavori di re- portatori dell’amore di Dio ai giovani, spe- stauro nella zona nuova della Chiesa. cialmente ai più poveri”. “Inoltre – prosegue don Fabio – entro Proprio in segno di attenzione ai biso- il 2022 intendiamo ristrutturare e an- gni dei più poveri, la parrocchia di Cristo che rinnovare la Chiesa grande, grazie Re attiverà un servizio Caritas e un cen- all’aiuto e al sostegno concreto del tro di ascolto, per dare risposte sempre vescovo Luigi Renna”. “Abbiamo anche più concrete alla gente: “In collabora- ricevuto fondi stanziati dalla Regione zione con l’Ufficio diocesano di Pastorale Puglia per l’impiantistica sportiva, che Familiare, siamo in procinto di realizzare utilizzeremo per realizzare nuove strut- un vero e proprio consultorio che, con ture nell’oratorio e completarlo, con via- competenza, affianchi le famiglie nell’af- letti, giardini, ma anche con un nuovo frontare le difficoltà ordinarie o straordi- campo da calcio, un campo di pallavolo e narie”. “Quanto alla formazione dei gio- un parco giochi per bambini”. vani – aggiunge don Fabio – è in cantiere Accanto alle modifiche strutturali, don l’attivazione di un centro diurno contro la Fabio annuncia anche importanti pro- dispersione scolastica, gestito dai Giovani gettualità pastorali: “Due anni fa abbia- animatori adulti e dall’Associazione Sale- mo avviato un progetto educativo con la Casa salesiana, che vogliamo portare siani cooperatori”. Si arricchisce anche la a termine”. “In particolare – prosegue il scuola professionale, che offre sei corsi parroco – vogliamo rispondere ai biso- biennali di formazione al lavoro, tra cui gni del quartiere e della città tutta per- quelli per elettricista o per operatore di Rosanna Mastroserio ché l’opera salesiana assume un ruolo agroalimentare. importante per tutto il territorio”. Il prossimo futuro della parrocchia di Cri- opo cinque anni, la comunità sale- Sull’esempio di don Bosco, la ricetta non sto Re e di don Fabio sarà, perciò, ricco di siana di Cerignola saluta affettuo- è soltanto nella cura, ma soprattutto nel- impegni e di novità, che saranno affronta- samente il suo parroco, don Carlo D la prevenzione: il progetto apostolico del te con lo spirito gioioso che caratterizza Cassatella SdB, ora chiamato a guidare la Fondatore delle case salesiane del mon- la comunità salesiana. parrocchia del Redentore di Bari. A suc- cedergli è don Fabio Dalessandro SdB, volto già noto nella comunità di Cristo Re perché direttore dell’Oratorio salesiano e direttore dell’Ufficio Diocesano di Pasto- rale giovanile. All’assiduo servizio per i giovani della parrocchia e della dioce- si, ora si affianca per don Fabio l’inca- rico di guidare la comunità salesiana; in questo compito non gli mancherà il sostegno della Comunità educativa pa- storale, composta da laici e religiosi che da anni si adoperano per sostenere le numerose attività parrocchiali. “Siamo una comunità molto forte, che da anni si muove all’unisono e che vuole portare a termine quanto iniziato, muovendosi an- zitutto in continuità con il passato”, affer- ma don Fabio.

parrocchie 17 NOVEMBRE2020 ANCORA A TAVOLA? Presentato il logo della Cibo, fede e postmodernità GMG DI LISBONA IL NUOVO LIBRO DEL PROF. DON VITO MIGNOZZI, 2023 PRESIDE DELLA FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE

mai ancora del tutto compresi, che tut- tavia si intrecciano indissolubilmente, autorizzandoci a cogliere connessioni e rapporti di varia natura in nome della vita stessa, sempre unica e pur molte- plice. Anche abbozzando questi pensieri, si noti bene, cediamo in certa misura allo stile postmoderno, che tollera senza pau- ra frammentazione e poliedricità. Ma non potrebbe essere altrimenti, visto che an- che chi scrive è un uomo postmoderno e immagina di farlo per lettori postmoderni. Non sia tediato il nostro lettore dalla continua ricorrenza di questo aggetti- vo: postmoderno è l’aria che respiriamo, i ispira al tema scelto dal Papa l’atmosfera in cui siamo immersi, più il logo della Giornata mondiale o meno consapevolmente, in qualsiasi Sdella gioventù che si svolgerà attività e in ogni momento. E ci sembra a Lisbona nel 2023: “Maria si alzò om’è cambiato l’uso del cibo nella necessario, in apertura di questa mode- e andò in fretta (Lc 1,39)” . L’ele- post-modernità? C’è ancora un po- sta riflessione sugli usi postmoderni del mento principale della raffigurazio- Csto a sedere per il rito della tavola? cibo, tenere a mente questo dato che, per ne – presentata significativamente E quali gli effetti nell’universo relazio- dirla con papa Francesco, segna un cam- venerdì 16 ottobre, giorno in cui 42 nale e simbolico, religioso dell’uomo? biamento d’epoca, più che un’epoca di anni fa veniva eletto Papa Giovanni Queste ed altre le domande affrontate cambiamento”. Paolo II – è la Croce. È attraversata da nel presente saggio (V. Mignozzi, Anco- Vito Mignozzi, presbitero della diocesi ra a tavola? Cibo, fede e postmodernità, una strada dove si staglia lo Spirito di Castellaneta (Ta), è preside della Fa- Santo. Si tratta di un invito rivolto Edizioni Messaggero, Padova 2020), go- coltà Teologica Pugliese presso la quale ai giovani a non rimanere fermi, dibile, appassionato. L’Autore preferisce è docente ordinario di Ecclesiologia e di ma a diventare protagonisti per la “la sfida di uno sguardo che contempla Teologia dei Sacramenti. Tra le sue pub- la vita di una città che parla di Dio, ed è blicazioni: Come un sacramento. Uno costruzione di un mondo più giu- abitata profondamente da lui”. Un valido stile per essere Chiesa oggi (2011), Cat- sto e fraterno. Il logo – con la scritta esempio di riflessione teologica per l’og- tolicità (2012), Commento ad “Apostoli- “Jmj Lisboa 2023” – sembra animato gi. “Definire la postmodernità – si legge cam actuositatem” (2019), Ecclesiologia dal vento che smuove la simbolica nell’Introduzione – è impresa pressoché (2019). Ha al suo attivo una serie di studi bandiera portoghese rappresentata impossibile, non fosse altro per il carat- su temi a carattere prevalentemente ec- nei suoi colori (verde, rosso e gial- tere propriamente ‘liquido’ – secondo la clesiologico, pubblicati in diverse riviste lo). La raffigurazione stilizzata del celebre intuizione di Bauman – della so- specialistiche. Rosario poi ricorda la spiritualità cietà postmoderna la quale, per defini- del popolo portoghese e la grande zione, rifugge la possibilità di essere in- devozione alla Vergine di Fatima. gabbiata in schemi o alcunché di simile, Il Rosario è significativamente col- che abbia il sapore della perentorietà. locato su un cammino per ricordare D’altra parte, non possiamo fare a meno l’esperienza del pellegrinaggio. Ac- di riferirci allo stile di vita postmoderno, intendendo con questo aggettivo, che canto è raffigurata Maria, nel pieno pure costituisce certo una (non tanto) in- della sua giovinezza, nel momento genua generalizzazione, il modus viven- in cui porta in grembo il Figlio di Dio. di dell’uomo nel tempo e nello spazio in L’autrice del logo – vincitrice del cui ci troviamo oggi a vivere, soprattutto concorso lanciato per l’occasione – è a partire dal dopoguerra. Quando par- Beatriz Roque Antunez, una desi- liamo di stile di vita, poi, ci possiamo gner portoghese di 24 anni. riferire certamente a tutto ciò che ca- ratterizza lo stare dell’uomo al mondo: (da www.osservatoreromano.va, aspetti molteplici, forse infiniti e certo 17 ottobre 2020)

cultura 18 NOVEMBRE2020 Le FRAGILITÀ delle FAMIGLIE di ieri e di oggi IL FILM LACCI DI

deturpato costantemente da debolezze e da un legame che sembra aver perso ormai ogni ragion d’essere. Quando rive- diamo i due protagonisti nel futuro è percepibile – per merito indiscusso del fine talento di due interpreti eccezionali come Orlando e Morante – come i lacci dell’unione tra Aldo e Vanda si siano ormai consumati nel corso degli anni. Vivono in una casa in cui ogni singolo metro quadro non conosce uno spa- zio vuoto, eppure, nonostante ciò, si comprende bene fin da subito come la convivenza più o meno forzata abbia logorato intimamente il loro rapporto, lasciando solamente una pallida ed arida copia di quello che è stato l’amore tra i due. Lacci è il ritratto di una scatola segreta, quale quella del matrimonio tra Aldo e Vanda, contenente menzogne, frasi non dette e riconciliazioni mai veramente concilianti. Sof- fermandosi sul film durante un’intervista con la giornalista Elisabetta Esposito, Daniele Luchetti, che ha anche firmato la sceneggiatura assieme a Francesco Piccolo e Domenico Starnone (quest’ultimo autore dell’omonimo romanzo da cui è tratto il film), afferma: “Sì, non è stato facile, anche per- ché abbiamo lasciato molto al non detto, al non mostrato. Poi starà allo spettatore riempire quei vuoti”. Ecco, si arriva fin quasi a poco prima dell’epilogo del lungometraggio con la sensazione che quei vuoti non siano stati riempiti a sufficien- za dall’interazione dei personaggi, che quel non detto dia un senso di incompletezza al racconto. Quel senso di lacuna, non a caso, non può essere colmato dalle interazioni confliggenti tra Aldo e Vanda, ai quali comunque è stato concessa la fetta di Fabio Valentini più grande del montaggio, ma a questo viaggio di introspe- zione devono necessariamente partecipare anche i loro figli, a opo aver dato il via alla 77 Mostra internazionale d’arte rispettivamente interpretati nella loro versione adulta da cinematografica di Venezia, Lacci, l’ultimo lavoro del re- Dgista romano Daniele Luchetti (Chiamatemi Francesco Giovanna Mezzogiorno e Adriano Giannini. Sì, perché, come – Il Papa della gente), rappresenta una delle opere più belle spesso accade in ogni lacerazione all’interno delle mura do- da vedere sul grande schermo in questa stagione cinema- mestiche, emergono nel tempo anche i sentimenti soffocati tografica. Ambientato in un primo segmento temporale dei figli, i quali diventano loro malgrado i protagonisti vulne- a Napoli all’inizio degli anni Ottanta dello scorso seco- rabili di queste fratture. In conclusione, Lacci è un film sulle lo, il matrimonio di Aldo (Luigi Lo Cascio) e Vanda (Alba Rohrwacher) entra in una profonda crisi dopo che Aldo forze segrete che ci legano. Non è solo l’amore ad unire si innamora della giovane Lidia (Linda Caridi). Trent’an- le persone, ma anche ciò che resta quando l’amore non ni dopo, tuttavia, Aldo (Silvio Orlando) e Vanda (Laura c’è più; il film racconta di come si possa restare assieme Morante) sono ancora sposati. Nel mezzo di questo lungo per rancore, nella vergogna, nell’irremovibile tentativo di periodo le immagini della pellicola regalano allo spettatore tener fede alla parola data ad ogni costo. Lacci racconta i sentimenti altalenanti e contrastanti sulle vite dei protagoni- sti di questo piccolo circolo familiare. Più e più volte durante danni che l’amore causa quando ci fa improvvisamente cam- la narrazione viene da chiedersi legittimamente fino a che biare strada e quelli – peggiori – che produce quando smette punto sia opportuno tenere in vita un rapporto coniugale di accompagnarci.

cultura 19 NOVEMBRE2020 CALENDARIO PASTORALE NOVEMBRE2020

1 domenica - Tutti i Santi 11 mercoledì Giornata della santificazione universale ore 16,30 / Scuola di Formazione Teologi- Comunicazioni Sociali: pagina diocesa- ca per Operatori Pastorali (Cerignola) na di Avvenire/mensile Segni dei tempi ore 19,30 / Incontro di presentazione del ore 9,30 / Il Vescovo celebra l’eucaristia Messale con gli animatori della liturgia nella rettoria della B.V.M. Ausiliatrice (Ce- nella chiesa parrocchiale di Cristo Re rignola) (Cerignola) ore 12 / Il Vescovo celebra il Pontificale 12 giovedì per la solennità di Tutti i Santi in Cattedra- ore 20 / Il Vescovo guida la Scuola della le (Cerignola) Parola per i giovani nel salone “Giovanni ore 18 / Il Vescovo celebra l’eucaristia Paolo II” della Curia Vescovile (Cerignola) nella chiesa parrocchiale dell’Assunzione 13 venerdì della BVM (Rocchetta Sant’Antonio) ore 9,30 / Incontro di formazione per i dia- 2 lunedì coni permanenti nella chiesa parrocchia- Commemorazione di tutti i fedeli defunti le di San Rocco (Stornara) ore 9,30 / Il Vescovo celebra l’eucaristia ore 16 / Il Vescovo presiede i lavori del nella Concattedrale (Ascoli Satriano) Consiglio per gli Affari Economici e dei ore 17 / Il Vescovo celebra l’eucaristia Consultori nei locali della Curia Vescovile nella Chiesa Madre (Orta Nova) (Cerignola) ore 19 / Il Vescovo celebra l’eucaristia in ore 19,30 / Incontro di presentazione del Cattedrale (Cerignola) Messale con gli animatori della liturgia 3 martedì nella chiesa parrocchiale di Santa Barba- ore 18 / Il Vescovo celebra l’eucaristia ra V. e M. (Cerignola) nella chiesa parrocchiale di San Rocco 14 sabato (Stornara) ore 16,30 / Pastorale Familiare – Festa ore 18,30 / Il Vescovo celebra l’eucaristia 27 venerdì ore 20,30 / Il Vescovo incontra l’equipe di diocesana della Famiglia in Cattedrale per Maria SS. del Soccorso nella Concat- ore 9,30 / Formazione permanente clero Pastorale Giovanile e Vocazionale nella (Cerignola) tedrale (Ascoli Satriano) giovane nei locali del Seminario Vescovile chiesa parrocchiale di Cristo Re (Cerignola) ore 18 / Il Vescovo partecipa alla presen- 22 domenica - Nostro Signore Gesù Cristo (Cerignola) 4 mercoledì tazione della “Salsa Bakhita” nel salone Re dell’Universo - Giornata di sensibiliz- 28 sabato ore 16,30 / Il Vescovo celebra l’eucaristia “Giovanni Paolo II” della Curia Vescovile zazione per il sostentamento del clero ore 16,30 / Ritiro di Avvento per adulti e per la festa del titolare e per la Giornata del (Cerignola) ore 10,30 / Il Vescovo celebra l’eucaristia giovani dell’AC diocesana nei locali della Ringraziamento nella chiesa parrocchiale 15 domenica - XXXIII Dom. del T. O. nella chiesa parrocchiale di Santa Barba- chiesa parrocchiale dello Spirito Santo di San Carlo Vescovo (Ascoli Satriano) 4ª Giornata dei Poveri ra V. e M. (Cerignola) (Cerignola) 5 giovedì ore 10,30 / Il Vescovo celebra l’eucaristia Formazione Operatori Pastorale Familiare Formazione Operatori Pastorale Familiare ore 17 / Incontro dei Ministri Istituiti e per la Giornata del Ringraziamento in loc. (Ascoli Satriano) (Orta Nova) Straordinari nella chiesa parrocchiale Farascuso (Candela) ore 19 / Il Vescovo celebra l’eucaristia Pastorale Sociale – Proiezione film “Spaccapietre” e dialogo con il regista dello Spirito Santo (Cerignola) ore 13 / Il Vescovo partecipa alla riapertu- nella chiesa parrocchiale di Cristo Re ore 19 / Il Vescovo celebra l’eucaristia per (Teatro Roma – Cerignola) ra della Mensa della Carità “in presenza” (Cerignola) i defunti nella chiesa parrocchiale della 29 domenica - I Dom. Avvento (Cerignola) 23 lunedì BVM della Stella (Stornarella) ore 9,30 / Ritiro spirituale delle religiose 16-19 6 venerdì ore 18,30 / Festa di san Clemente (patrono ore 12 / Il Vescovo celebra l’eucaristia per Il Vescovo partecipa all’Assemblea Gene- ore 17 / Il Vescovo celebra l’eucaristia di Candela). Il Vescovo celebra l’eucari- la Festa dell’Adesione dell’Unitalsi nella rale della Conferenza Episcopale Italiana per i defunti nella chiesa parrocchiale di stia nella chiesa parrocchiale della Puri- chiesa parrocchiale di Santa Barbara V. Santa Maria del Principio in San Leone (Roma) ficazione della B.V.M. e M. (Cerignola) Vescovo (Ordona) 16 lunedì 24-27 ore 17,30 / Il Vescovo tiene il ritiro al MEIC ore 19 / Il Vescovo celebra l’eucaristia ore 16,30 / Scuola di Formazione Teologi- Il Vescovo compie la Visita Apostolica nel e celebra l’eucaristia nella chiesa parroc- nella chiesa parrocchiale di San Leonar- ca per Operatori Pastorali (Orta Nova) Seminario di Como chiale di San Trifone Martire (Cerignola) do Abate (Cerignola) 18 mercoledì ore 16,30 / Scuola di Formazione Teologi- 30 lunedì ore 19,30 / DocuWeb Sfollati nella chiesa ore 16,30 / Scuola di Formazione Teologi- ca per Operatori Pastorali (Orta Nova) ore 18 / Il Vescovo celebra l’eucaristia per parrocchiale di Cristo Re (Cerignola) ca per Operatori Pastorali (Cerignola) 25 mercoledì la festa del titolare nella chiesa parroc- 7 sabato 19 giovedì ore 16,30 / Scuola di Formazione Teologi- chiale di Sant’Andrea – Fraz. Farascuso ore 19 / Il Vescovo celebra l’eucaristia per ore 19,30 / Incontro di presentazione del ca per Operatori Pastorali (Cerignola) (Candela) i defunti nella chiesa parrocchiale di San Messale con gli animatori della liturgia Giuseppe (Carapelle) nella chiesa parrocchiale di San Potito 8 domenica - XXXII Dom. del T. O. Martire (Ascoli Satriano) Direttore editoriale: 70ª Giornata del ringraziamento 20 venerdì Angelo Giuseppe Dibisceglia ore 11 / Il Vescovo celebra l’eucaristia per ore 9,30 / Ritiro spirituale del clero nei lo- Hanno collaborato per la la Giornata del Ringraziamento nella chie- cali della chiesa parrocchiale dello Spirito sa parrocchiale di San Giuseppe in loc. Santo (Cerignola) redazione di questo numero: Tressanti (Cerignola) ore 19,30 / Incontro di presentazione del Annamaria Agueli ore 16 / Il Vescovo celebra per il Rinnova- Messale con gli animatori della liturgia Mensile della Diocesi Maria Rosaria Attini mento nello Spirito l’eucaristia nell’Istitu- nella chiesa parrocchiale della B.V.M. di Cerignola-Ascoli Satriano Antonio D’Acci to “Buonsanti” (Cerignola) dell’Altomare (Orta Nova) Anno V - n° 2 / Novembre 2020 Giuseppe Pio Di Donato ore 17 / Il Vescovo celebra l’eucaristia per 21 sabato Giuseppe Galantino la Giornata del Ringraziamento nella chie- Giornata delle claustrali Redazione - Ufficio Diocesano Rosanna Mastroserio ore 16,30 / Il Vescovo guida l’incontro di sa parrocchiale del SS. Cuore di Gesù in per le Comunicazioni Sociali Antonio Maurantonio loc. Borgo Libertà (Cerignola) formazione per gli insegnati di Religione Piazza Duomo, 42 Cattolica nella chiesa parrocchiale di San Angiola Pedone 9 lunedì 71042 CERIGNOLA (FG) Giuseppe Russo ore 16,30 / Scuola di Formazione Teologi- Rocco (Stornara) Tel. 0885.421572 / Fax 0885.429490 Fabio Valentini ca per Operatori Pastorali (Orta Nova) ore 16,30 / Gruppo “Se vuoi” nel Semina- ore 19 / Il Vescovo celebra l’eucaristia rio Vescovile (Cerignola) [email protected] nella chiesa parrocchiale di San France- ore 17 / Incontro Formativo di Azione sco d’Assisi e guida l’assemblea comu- Cattolica su “Come sta di salute la nostra Il mensile diocesano Segni dei Tempi può essere visionato nitaria sulla Lettera Pastorale (Cerignola) coscienza?” – Relatore: don Fabrizio De- in formato elettronico o scaricato dall’home page del sito della diocesi 10 martedì toni, Assistente Nazionale AC del Settore www.cerignola.chiesacattolica.it ore 19 / Il Vescovo celebra l’eucaristia nel- Adulti nella chiesa parrocchiale dello Spi- la chiesa parrocchiale di San Domenico rito Santo (Cerignola) Grafica e Stampa: Grafiche Guglielmi - tel. 0883.544843 - ANDRIA per il 129° anniversario della nascita del Formazione Operatori Pastorale Familiare Di questo numero sono state stampate 1000 copie. ven. “Don Antonio Palladino” (Cerignola) (Cerignola) Chiuso in tipografia il 27 ottobre 2020

calendario pastorale 20 NOVEMBRE2020