Il Negazionismo. Storia Di Una Menzogna 1
Il negazionismo. Storia di una menzogna 1 Il negazionismo. Storia di una menzogna di Claudio Vercelli Il fenomeno del «negazionismo olocaustico», ovvero del rifiuto di considerare come effettivamente avvenuto lo sterminio degli ebrei per mano nazista data, nella sua origine, al momento stesso in cui l’Olocausto andava realizzandosi. La rimozione dell’evidenza storica è infatti parte di una più ampia strategia che si pone l’obiettivo di perpetuare ideologicamente il nazismo e i fascismi medesimi, evitando che ad essi siano imputate le loro concrete responsabilità, a partire dagli omicidi di massa di cui si sono ripetutamente macchiati. Gli assassini, infatti, nel mentre procedevano alla distruzione delle comunità ebraiche europee si adoperavano anche per occultare quanto stavano facendo. Chi, a guerra finita, ha sostenuto che quel che era successo “in realtà” non sarebbe mai accaduto, ha recuperato i motivi e i moventi che stavano alla base del tragico operato del Terzo Reich e dei suoi scherani. Il negazionismo, quindi, non è una ipotesi di interpretazione dei fatti alternativa alla storiografica “ufficiale” ma la negazione dell’evidenza. Affrontarne la sua presenza e perduranza, non solo come fenomeno ristretto, di nicchia, a tratti quasi amatoriale bensì in quanto falsificazione dei fatti, implica non solo tutelare la memoria del passato ma anche e soprattutto difendere il presente da qualsiasi manipolazione. La posta in gioco è la formazione dell’opinione pubblica. Poiché, come afferma George Orwell nel suo romanzo 1984: «chi controlla il passato controlla il futuro». La bibliografia qui proposta è stata curata da Claudio Vercelli in occasione della presentazione del suo volume Il negazionismo.
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